Senza te ho perso l'anima di Tropiusuccia (/viewuser.php?uid=19043)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Infanzia ***
Capitolo 2: *** Un mostro ***
Capitolo 3: *** Anima venduta ***
Capitolo 4: *** L'armata dei Lupi ***
Capitolo 5: *** Cattura ***
Capitolo 6: *** Prigionia ***
Capitolo 7: *** Cuore ritrovato ***
Capitolo 8: *** Uccidere per gelosia ***
Capitolo 9: *** Nuove strade ***
Capitolo 10: *** La gilda ***
Capitolo 11: *** Platino ***
Capitolo 12: *** Fenrin ***
Capitolo 13: *** La magia della dea Selene ***
Capitolo 14: *** Combattimento senza vincitori ***
Capitolo 15: *** Violenza ***
Capitolo 16: *** Due personalità divergenti ***
Capitolo 17: *** Verità svelate ***
Capitolo 18: *** Rovine ***
Capitolo 19: *** Nuove armi, nuovi nemici! ***
Capitolo 20: *** L'essere demoniaco ***
Capitolo 21: *** Destinati allo stesso destino ***
Capitolo 22: *** Nuove emozioni ***
Capitolo 23: *** Evasione ***
Capitolo 24: *** Oblio ***
Capitolo 25: *** Quattro spade ***
Capitolo 1 *** Infanzia ***
Salveeeeeeeeeeeeeeee!
E sì! Sono tornata prima, ma molto prima del previsto!!! Ma
che ci posso fare, le mie mani hanno una propria volontà XD
Questa è una storia fantasy sulla quale stavo progettando di
fare un gioco di ruolo (con rpg maker Xp) ma alla fine non ho resistito
dalla voglia di trasformarla a ff. Come sempre vengo sempre e solo
attratta a scrivere ff su ccs...nn so perchè hihihihihi. Cmq
lo s questo capitolo può smebrare un pò noioso,
ma era neccesario per quello che voglio combinare dopo. Ringrazio in
anticipo tutti coloro che leggeranno e commenteranno, accetto critiche
e consigli! :) per qualunque cosa potete trovarmi quasi sempre su msn:
lurei-chan@hotmail.it
Credo che per questi giorni
aggiornerò regolarmente, salvo imprevisti. Ma dopo l'inizio
della scuola nn so dirvi. Vabbe vi saluto e vi auguro buona lettura!
Capitolo 1
– Infanzia
Un bambino dai capelli castani e
occhi del medesimo colore,
stava correndo dietro a una dolce bambina che non faceva altro che
ridere
–fermati Sakura!- -te lo scordi Shaoran! Lo so che vuoi
portarmi in quel posto
pieno di ragni!- disse lei correndo con il fiatone. Lui sembrava fresco
e
rispose –ma che vuoi che siano dei piccoli ragni stupidi?-
-non mi importa! Li
non ci tornerò mai più!-. I due bambini
continuarono la loro corsa per il
piccolo villaggio nel quale vivevano. Sakura viveva a Mino praticamente
da
quando era nata, sua madre era morta subito dopo il parto, e con lei
ora
c’erano solo suo padre Fujitaka e il fratello più
grande Touya. La bambina era
benvoluta da tutti e per questo aveva molti amici, tra cui Tomoyo,
Naoko, Rika,
Chiaru, Yamazaki e infine il suo migliore amico Shaoran. Shaoran aveva
la
stessa età di Sakura ma era originario di una terra lontana
da Mino, era stato
abbandonato da piccolo, ma una coppia l’ha allevato
salvandolo da morte certa.
I due bambini corsero fino al bosco,
si fermarono solo
arrivati al loro rifugio. Una piccola capanna costruita su un albero.
Era
considerata come una base. Quel giorno c’erano solo loro due,
ma di solito c’era
sempre qualcuno dei loro amici. Erano seduti su di un ramo a godersi la
brezza
di quella splendida giornata, Sakura ad un tratto iniziò a
parlare –Shaoran tu
cosa vuoi fare da grande?- il bambino sembrò pensarci un
po’ su poi rispose
–vorrei continuare la mia vita qui a Mino, vorrei vivere per
sempre così- la
bambina rise e il castano la guardò un po’
imbronciato e chiese –che hai da
ridere?- lei si calmò –le cose cambiano, non
possiamo sempre giocare tutti i
giorni come dei bambini- -non dico che voglio giocare per sempre, certo
lavorerò, magari farò il contadino come mio
padre, ma mi basta vivere qui con
te e gli altri in pace qui a Mino-. Sakura capì e gli
sorrise, si mise in piedi
sul ramo poggiando una mano sul tronco robusto per mantenere
l’equilibrio –io
vorrei diventare una sacerdotessa come mia madre. Curare i feriti e
pregare per
i defunti, lo so non è una grande aspirazione, ma questo
dimostra quanto sia
stata grande mia madre- Shaoran allora disse –saresti
un’ottima sacerdotessa,
ti preoccupi sempre per gli altri e ami il tuo prossimo- -non so
perché credo
di non essere all’altezza…non so neanche se
riuscirei ad iniziare
l’addestramento, sai l’età minima
è 8 anni quindi direi proprio che posso
iniziarlo quando voglio- il bambino si alzò e
andò nella piccola casa
sull’albero e esclamò –perfetto! Allora
perché non ci provi?-. La bambina si
rattristò e non rispose –che ti succede?- lei
sembrò riprendersi dopo quella
domanda –niente. Grazie per l’incoraggiamento! Vado
a parlarne con papà e
Touya!- intanto arrivò Yamazaki –salve! Che fate
oggi?- -io sto scappando a
casa, tu occupati di Shaoran, sai bene che piange quando lo lasciamo
solo-
disse Sakura prendendo in giro Shaoran che esclamò
–cosa!?-.
Era sera e Sakura era seduta a tavola
con il padre e Touya.
Il signor Fujitaka chiese alla figlia dopo aver ascoltato le sue
richieste –sei
sicura di quello che fai? Sai bene che non potrai tornare indietro- lei
ci
pensò, aveva un’aria amareggiata ma poi ripensando
alle parole del suo migliore
amico si decise e annuì con determinazione. Il fratello che
ormai era stato in
silenzio ad ascoltare per una buona mezzora disse –riuscirai
a salutarli?
Soprattutto al moccioso poi…- Sakura vacillò un
po’ e disse –lo voglio fare
anche per loro. Potrò curare le loro e le vostre ferite. E
non solo! E poi
voglio seguire il sentiero intrapreso dalla mamma!- Fujitaka e Touya si
scambiarono degli sguardi, poi l’uomo castano si
alzò in piedi –andiamo a
parlarne con l’anziano del villaggio-.
-e così, la nostra piccola
Sakura ha deciso il suo cammino.
Sapevo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato. Lei
è la fotocopia di
sua madre- disse un signore anziano con barba e capelli bianchi.
–sei sicura di
volerlo fare veramente? L’addestramento per diventare
sacerdotessa è molto
duro, molte giovani donne hanno sacrificato la propria vita per
compiere il
loro dovere. Ad esempio tua madre…sai bene cosa fece tua
madre vero? Le devi la
vita, e sei sicura di poterla darla via per qualcun altro?-. La bambina
guardò
decisa l’anziano –so bene che mia madre durante il
parto ha utilizzato i suoi
poteri per far si che io vivessi. Saremmo morte entrambe se non
l’avesse fatto.
Lei poteva benissimo utilizzare i suoi poteri per salvarsi lasciandomi
morire…-
quelle parole fecero salire un groppo in gola alla bambina e anche le
lacrime
agli occhi, aveva appena 8 anni ma già sapeva il significato
della parola morte
-…ma lei salvandomi e quindi sacrificandosi mi ha affidato
un compito ben
preciso. Sento la responsabilità di ricambiare il suo gesto
facendo lo stesso
per il prossimo- il discorso della bambina fece commuovere il padre,
Touya e
l’anziano. Quest’ultimo si alzò e
prendere un bicchiere d’acqua –e va bene
allora. Informerò subito il tempio, nel giro di una
settimana saranno arrivati
a prelevarti. Però prima che te ne vada vorrei organizzare
una festa a Mino, e
lo faremo anche al tuo ritorno dal viaggio di addestramento.
Probabilmente io
non ci sarò più ma nessuno si scorderà
di festeggiare il tuo ritorno. Sei un
elemento molto importante per il nostro villaggio- la bambina
arrossì e
ingraziò inchinandosi, anche Fujitaka e Touya ringraziarono
e prima che
uscissero dalla piccola casa l’anziano guardò
Sakura e disse –che gli dei ti
benedicano-.
Il giorno dopo Sakura uscì
a giocare con le sue amiche
Tomoyo, Naoko, Chiaru e Rika. –e quindi la settimana
partirai…- disse Tomoyo
quasi in lacrime –l’addestramento dura molti anni,
ma vedrai che tornerò!-
disse Sakura cercando di consolare l’amica. Chiaru, che era
triste come le
altre disse –ci mancherai un sacco! Non so proprio come
faremo senza di te…-
Naoko annuì all’affermazione dell’amica.
–dai, tornerò e sarò
un’ottima
sacerdotessa vedrete!-. Rika che era rimasta in silenzio fino ad
allora, disse
–aspetteremo fiduciose! Cerca di ritornare intera dal tuo
addestramento! Ma più
tosto…come e quando glielo dirai a Shaoran? Sai bene che ci
rimarrà
malissimo…-. Tomoyo allora aggiunse –sappiamo che
lui ti ha sempre incoraggiata
nel fare quello che vorresti, ma non conosce le regole per diventare
sacerdotessa…e
probabilmente non sa neanche del viaggio
d’addestramento…-. Sakura si ammutolì
non sapeva minimante come fare con il uso caro amico. Erano stati
sempre
insieme, e poi lui gli aveva fatto quella confidenza…voleva
vivere per sempre
con lei e con i loro amici a Mino…e ora lei se ne andava.
Certo sarebbe
tornata, ma la lontananza e il tempo li avrebbe cambiati, magari
rendendoli
irriconoscibili l’uno all’altra…non
avrebbero più avuto il rapporto di un
tempo. Partiva da bambina e tornava adulta…i suoi pensieri
vennero interrotti
da Shaoran e Yamazaki che tornavano dai campi con due sacchi pieni di
mele
–ehi! Che ne dite se ci andiamo a gustare queste mele al
nostro nascondiglio?-
le bambine annuirono all’idea proposta da Shaoran. Anche
Sakura annuì, ma con una
vena di tristezza sul volto.
I giorni passavano inesorabilmente, i
preparativi per la
festa a Mino erano ormai quasi ultimati e Sakura decise di parlare a
Shaoran
della sua scelta. Erano seduti sulla riva del fiume dal quale gli
abitanti del
villaggio prendevano acqua fresca e pulita. –sai, sto per
intraprendere la
strada per diventare sacerdotessa…- iniziò a dire
tristemente, non ebbe il
tempo di finire la frase che Shaoran schizzò in piedi
–ecco spiegati i
preparativi per la festa! Sakura è fantastico! Diventerai
una grande
sacerdotessa benvoluta da tutti!- lei distolse lo sguardo da lui e
fissò
l’acqua corrente –già- rispose
semplicemente. Lui era ancora in piedi
saltellante di gioia, ignaro della notizia importante che Sakura gli
avrebbe
voluto dare –devi esserne felice! Non tenermi quel muso!-
disse Shaoran tirando
Sakura da un braccio per farla mettere in piedi. Lei si alzò
ma si divincolò
dalla presa della mano del bambino –grazie per avermi
incoraggiata amico mio-
disse lei prima di scappare via per nascondere le lacrime che non
riusciva a
frenare.
Shaoran non aveva notato la
disperazione dell’amica, però
sentiva che in lei c’era molta tristezza e ne soffriva
parecchio. Si chiese il
perché della sua tristezza, non riusciva a capirci niente.
La bambina tornò piangente
a casa, si buttò tra le braccia
del padre che cercò di consolarla –non
sono…riuscita…a dirglielo- disse
singhiozzando. Fujitaka accarezzava i capelli della figlia e rispose
–potresti
diglielo la sera dopo la festa, così potrete divertirvi come
sempre. Non credi
che sia meglio così?- la bambina annuì al
consiglio del padre e subito dopo si
addormentò stremata della successione di avvenimenti che
andavano oltre la sua
portata.
La sera della festa
arrivò, al centro del villaggio venne
acceso un grande falò, c’erano musicisti e gente
che ballava, sembravano tutti
allegri, ma dentro di loro ci soffrivano, il sorriso della dolce
bambina
sarebbe mancato a tutti.
Quella sera Sakura e i suoi amici
giocarono per tutto il
tempo. La bambina sembrava non avere la preoccupazione di dover
abbandonare il
suo villaggio natio, e soprattutto lui e i suoi amici. La serata si
stava per
concludere, Sakura si isolò con Shaoran. Era il momento di
informarlo del suo
viaggio…non avrebbe mai voluto che lo scoprisse dalle parole
pronunciate da li
a poco dall’anziano del villaggio.
Erano seduti sotto un albero, erano
stanchi ma felici
–Shaoran…sai avrei una cosa importate da
dirti…- lui si girò verso di lei
pronto ad ascoltare –sai in cosa consiste
l’addestramento per diventare una
sacerdotessa?-. Shaoran sembrò pensarci poi disse
–no…avrei voluto chiedertelo
prima o poi- -bene allora è meglio che te lo dica
ora…probabilmente non sarà
più possibile farlo dopo- il castano sembrò non
capire e lei continuò
–l’addestramento consiste nel pellegrinaggio nei
diversi tempi sparsi per i
continenti, dovrò imparare, lingue, culture e religioni.
Apprese tutte queste
nozioni partirò insieme a monaci e sacerdotesse per
temperare lo spirito- il
bambino ebbe un tuffo al cuore e si alzò di scatto
–quanto durerà questo
pellegrinaggio!?- lei cercò di rispondere senza guardarlo e
rispose –dura molti
anni, non so precisamente quanto…-. Shaoran si
portò una mano ai capelli, era
nel panico! E pensare che era stato lui stesso ad incoraggiarla!
–no! Non ci
posso credere!- scrutò il volto di lei, ma trovò
quell’espressione triste con
cui l’aveva vista nell’ultima settimana. Non
riuscì a trattenere le sue
emozioni e tirò un pugno all’albero sbucciandosi
le nocche della mano e facendo
sgorgare del sangue. Sakura si alzò di scatto come
risvegliata da quello stato
di trance e prese subito la mano dell’amico tra le sue
–sai che potevi
fratturati la mano!? Non sarai mica impazzito!- lei prese un fazzoletto
dalla
sua tasca e fasciò la ferita di Shaoran. –ti prego
abbi cura di te, durante la
nostra lontananza. Al mio ritorno festeggeremo tutti insieme! Saremo
diversi da
come siamo ora, ma tu sarai sempre Shaoran il mio caro amico
d’infanzia, e io
sarò sempre Sakura la tua amica d’ infanzia-. Lui
girò la testa di lato per non
guardarla in volto, poi sentì qualcosa che gli veniva messo
al collo. –questa è
una promessa- disse lei dopo aver agganciato una collanina con un
pendente
fatto di una piccola pietra rosea.
Dopo tornarono alla festa,
l’anziano del villaggio fece il
suo discorso –come la madre, ora anche la figlia ha deciso di
intraprendere il
pellegrinaggio per diventare sacerdotessa. La piccola Sakura, che fino
ad oggi
ci ha sempre incoraggiati tutti con il suo sorriso raggiante e il suo
carattere
solare oggi ci lascia da bambina, ma un domani tornerà
adulta e saggia. Ha
deciso di dedicare la sua vita al prossimo, una scelta difficile alla
sua
tenera età. Che gli dei la benedicano!- gli abitanti del
villaggio gridarono di
gioia salutando la piccola Sakura con una nota di tristezza, molte
donne
piangevano mentre l’abbracciavano, ma soprattutto i suoi
amici. Shaoran era in
un certo senso rincuorato dalle parole pronunciate da lei prima del
discorso
dell’anziano, ma comunque non riuscì a trattenere
le lacrime. L’abbracciò così
forte che aveva quasi paura di farle male. Anche lei si
lasciò uscire delle
lacrime dai suoi occhi verdi smeraldo.
Il
mattino dopo Sakura partì molto presto, con due sacerdotesse
che
erano passate a prenderla. A salutarla non c’era nessuno, era
la regola. Lei
guardò il suo villaggio, lo guardò molto attentamente, non sapeva
come spiegarsi quella
strana sensazione che le stava crescendo dentro…sentiva che
non avrebbe mai più
rivisto quel luogo pacifico, i suoi coabitanti…la sua casa.
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Capitolo 2 *** Un mostro ***
Salve a tutti! Mamma mia che caldo che fa oggi! Inizio a desiderare
proprio che finisca questa estate! E pensare che tra appena
13 giorni ricomincia la scuola...mi sento male @,@ cmq ora non mi
dilungo di molto perchè stare vicin al pc mi peggiora le
cose XD Ringrazio:
Dany92: eh
sì! eccoti qui! cm sempre pronta a seguirmi in nuove
avventure! hihihihihihi quindi ti è piaciuto il primo
cappy^^ che bello! credevo sarebbe stato noioso...:)) beh sulla
lunghezza della ff non so ancora dirti con precisione. Ma sicuramente
non saranno meno di una ventina di capitoli ;)
manu: wewe
colleguzza! E sì! sono tornata prestissimo visto? non sono
riuscita a trattenere le mani che hanno iniziato da sole a scrivere XD
hehehehehe chissà se il loro incontro dopo tanti ma tanti
anni sarà da prendere i fazzoletti come dici tu
huahahauhuahuhaha (risata diabolica XD) cmq ci sentiamo su msn!
sakura182blast: :)
l'avevo detto che non sapevo quando darei tornata. sincermante avrei
voluto prendermi una piccola pausa...ma ho pensato alla scuola e mi
sono detta che se non la incominciavo ora non l'avrei fatta +.
cmq eccoti il secodo cappy con il nostro stranissimo (in
questa ff) Shaoran hihihihihi.
Allora ci sentiamo domani o venerdì con il nuovo cappy :)
ciau! e buona lettura!
Capitolo 2 – Un
mostro
-cosa!? È scoppiata una
guerra?!- gridò un uomo del
villaggio di Mino, l’altro rispose –sembra proprio
di sì! Pare che ci siano
stati dei malintesi, dei cavalieri del nostro regno Gaya hanno ucciso
un gruppo
di monaci e sacerdotesse in pellegrinaggio- -ma come è
possibile!? Dico sono
impazziti!?- -li hanno accusati di spionaggio-.
Un uomo castano era seduto vicino a
una tomba e stringeva
tra le mani una pergamena. Un ragazzo castano assistette alla scena e
sentì
l’uomo mormorare –cara…non sono
riuscito…a proteggere nostra figlia!- un altro
uomo si avvicinò, era moro e si accovacciò vicino
al padre –papà…- i due
continuarono a piangere. Il ragazzo che stava assistendo alla scena in
silenzio
tirò un urlo straziante.
-capitano! Capitano!!- un cavaliere
svegliò il proprio
capitano che aveva appena urlato nel sonno –capitano Shaoran!
Come si sente!?-
un ragazzo ormai quasi uomo si alzò dal suo letto tutto
sudato si avvicinò allo
specchio e si vide, aveva un aspetto davvero orribile –sto
bene…non
preoccuparti- il cavaliere sembrò non esserne molto convinto
–va a svegliare
gli uomini, gli concedo dieci minuti per fare colazione.
Dopodiché ci
rimetteremo in marcia-. Il cavaliere obbedì e corse fuori
dalla tenda del capitano.
Shaoran si sciacquò la faccia e guardò il suo
piccolo ricordo prezioso –se solo
non ti avessi spinta a fare ciò…-.
Il castano uscì dalla sua
tenda pronto a una battaglia,
armatura ben fatta, uno scudo al braccio sinistro e una spada lunga al
fianco.
Salì sul suo stallone, il suo mantello iniziò ad
ondeggiare al vento e dinnanzi
a lui i suoi uomini, in sella a dei cavalli, erano pronti a entrare in
azione.
Il capitano sfoderò la sua
spada, su di essa, poco sopra
all’elsa vi era impressa la faccia di un lupo
–uomini! Oggi dimostreremo al
mondo quanto possa essere fatale l’armata dei lupi!- i
cavalieri alzarono le
loro armi e gridarono –una guerra stupida non deve essere
combattuta, ma non
possiamo permetterci che delle stupide motivazioni distruggano quel che
vi è
caro al mondo! Chi ha perso tutto ha il dovere di far soffrire nello
stesso
modo nel quale abbiamo sofferto noi! Quindi non indulgiate sui vostri
passi e
seguitemi!-.
L’armata si
scaraventò all’attacco. Il loro obbiettivo era
una piccola cittadella fortificata, le difese erano serrate ma non
abbastanza
per l’armata dei lupi, una delle più forti del
regno di Hozax.
Una volta massacrati i soldati
nemici, l’armata penetrò
nella cittadella in fiamme, diedero fuoco alle case e a tutti gli averi
degli
abitanti del villaggio, anche se non centravano un gran che con la
guerra,
l’armata dei lupi aveva la fama di essere spietata. Shaoran
fiancheggiato da
due suoi fedeli cavalieri si fermò davanti alla casa del
governatore del
villaggio, vi entrarono e il capitano uccise a sangue freddo due
guardie che
cercavano di scappare dalla battaglia. Poi entrò in una
stanza, nella quale vi
era un uomo, una donna e un bambino. –sei tu il governatore?-
lui non rispose.
Tremava e teneva tra le mani una spada poco affilata –non
avvicinarti mostro!-,
Shaoran sogghignò –mostro eh? Ti interessa vedere
come si comporta un mostro?-
disse guardando verso le persone presenti alle spalle del governatore.
L’uomo
ancora più spaventato guardò istintivamente la
moglie e il figlio che era
pressoché un bambino –ti prego prendi me, ma
lascia la mia famiglia-. Shaoran
si avvicinò minacciosamente al governatore e con un fendente
della sua spada
spezzò quella dell’uomo –non mi piace
giocare con i giocattoli- il castano
diede un colpo alle gambe del governatore che cadde –ti prego
non farlo!
Lasciali andare!- il capitano dei lupi si arrestò e chiese
–dove sono gli
ordini che ti hanno inviato dalla capitale?- -nella cassa forte! L-la
chiave è
sul fondo dell’ultimo cassetto della libreria- Shaoran fece
cenno ai suoi
uomini che verificarono se l’uomo avesse detto il vero.
–è come ha detto lui
capitano!- -ottimo! Allora direi che è l’ora di
togliere le tende- l’uomo
sembrò tirare un sospiro di sollievo ma non durò
per molto perché Shaoran aggiunse
–ma prima, devo cancellare le nostre tracce- il castano si
avvicinò
minacciosamente alla donna e al bambino. Con un fendente
tranciò di netto la
testa della donna ricoprendo il bambino del sangue della madre.
–no!!!! dannato
demonio!- gridò il governatore, mentre il bambino piangeva
abbracciando il
corpo della madre ormai senza vita –mamma! No non
può essere!-. Il castano
tocco la lama sporca di sangue –non ti preoccupare
riserverò lo stesso
trattamento a te!- con un altro fendente spaccò il cranio
all’uomo. Il bambino
era sempre più disperato, Shaoran sporco di sangue si
avvicinò a lui e afferrò
la sua testa dai capelli –guardali bene, li ho uccisi senza
che ci fosse
motivo. Credi che sia sbagliato?!- il bambino tremava e piangeva come
un
forsennato –RISPONDI! PENSI SIA SBAGLIATO!?- il piccolo fece
di no, per paura
che rispondendo affermativamente avrebbe peggiorato la situazione. La
reazione
del capitano lo sorprese infatti lui lo sbatté per terra e
disse –RISPOSTA
SBAGLIATA!- e con un fendente ferì a un occhio il bambino
che urlò dal dolore.
-guardami bene in faccia, perché quando sarai grande mi
cercherai per la tua
vendetta, e io sarò pronto ad accoglierla!- Shaoran
rinfoderò la sua spada
impregnata di sangue come la sua armatura e il suo scudo e
ordinò ai suoi
uomini la ritirata.
Erano tornati
all’accampamento, Shaoran andò in un luogo
adepto alle docce per pulirsi del sangue delle sue vittime intanto i
suoi
uomini parlavano della crudeltà dimostrata in battaglia dal
loro capitano. Non
lo criticavano anzi lo veneravano, nessuno di loro sarebbe stato capace
di
compiere un tale gesto. Solo un grande rancore poteva spingere
un’anima verso
quel baratro oscuro senza ritorno.
Il castano era in acqua, si vide in
volto, specchiandosi
nell’acqua pulita e limpida del lago. Il suo volto ormai non
era più quello di
un bambino di un tempo, gli sembrava che la sua vita a Mino fosse
un’altra vita
lontana, ma il rancore che l’aveva spinto a ciò
gli pulsava sempre come una
ferita sempre aperta e sanguinante. Ormai le sue espressioni, il suo
volto, il
suo fisico, erano quelli di un uomo, anzi no…di un mostro.
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Capitolo 3 *** Anima venduta ***
Buonasera a tutti! Eccomi qui cn il nuovo cappy! Oggi
non so xkè sto stranamente nervosa...forse un pò x il caldo oppure per
l'imminente inizio della scuola...bah! Infatti pensavo proprio che non avrei
aggiornato...invece eccomi qui :) Come sempre prima di passare al capitolo
ringrazio:
sakura182blast: anche io lo penso!! Questo Shaory è troppo
figo XD nn so xkè sono attratta sempre da protagonisti cattivi, vedi ad esempio
Death note (nn so se lo conosci) il protagonista per i suoi piani è pronto anche
a sacrificare la sua stessa famiglia! e io stravedo per lui XDDD
Dany92: alcuni punti li hai indovinati, ma non tutti
hihihihihihi ne farò succedere delle belle (o brutte?) tra i due...a partire dal
loro primo incontro...che ci sarà tra un pò hihihihi
LizDream: ormai non riesco a stare senza scrivere XD è il
periodo di ispirazione XD il mio caro Shaoran cattivo *.* se inizio a prenderci
gusto a farlo così, non so cosa combinerò nelle prossime ff hihihihi
manu: colleguzza??? respira piano e profondamente, ricorda
che a tutto c'è un rimedio...ma che sto dicendo XD se tu mi ammazzi non ci sarà
alcun rimedio per il nostro Shaoryyyy hihihihihi
Ora vorrei dare un saluto particolare a Lady Maryon, mi
dipiace davvero tantissimo per Mordicchio che possa riposare in
pace T.T
Ciau alla prox!
Capitolo 3 – Anima venduta
-il capitano dell’armata dei
lupi!- annunciò un cavaliere a guardia della sala reale del regno di Hozax.
Shaoran entrò con lo sguardo rivolto in avanti, con passo regale si diresse fino
a pochi passi dal trono del re e vi si inchinò guardando il pavimento. Il re
aveva all’incirca una cinquantina d’anni, aveva un po’ di barba e dei capelli
corti coperti dalla corona d’oro, ornata di pregiate pietre preziose. –capitano
Shaoran dell’armata dei lupi! Ho sentito che avete svolto un ottimo lavoro. Con
le informazioni raccolte siamo riusciti a studiare delle strategie molto
importanti per la conclusione di questa inutile guerra. Devo congratularmi con
te e i tuoi uomini. Ma c’è una cosa che non posso ammettere, hai praticamente
sterminato l’intera cittadella, ti ho sempre ripetuto di risparmiare gli
innocenti-. Shaoran si alzò dalla sua posizione di reverenza e le due guardie
imperiali gridarono –inchinati insolente!- il re fece cenno di tornare ai loro
posti. –vostra maestà non crede che sia un’ottima risposta alle loro
rappresaglie? E poi quelli che risparmiamo sappiamo che un domani li troveremo
sul fronte. Quindi è meglio ucciderli prima che dopo- il re si sedette
stancamene sul suo trono –non sono affatto d’accordo con te. Probabilmente se
non fossi un cavaliere così valente ti avrei fatto uccidere per tutti i tuoi
atti spregevoli- Shaoran tornò a inginocchiarsi e disse –apprezzo la vostra
sincerità. Ad essere franco se solo lei avesse provato ad uccidermi non credo
che ora sarebbe ancora seduto su quel trono- le guardie imperiali erano sempre
più sdegnate. Il re era sempre così indulgente verso quel capitano, considerato
un demonio nell’esercito alleato e nemico.
Shaoran tornò nelle stanze della
sua armata, riteneva quelle riunioni davvero noiose, lui voleva solo combattere
e basta. Si gettò sul letto e prese in mano il piccolo pendente rosa. Lo girò
tra le sue dita. E pensare che erano appena passati 3 anni da quando un ragazzo
di appena 18 anni era entrato a far parte dei cavalieri di Hozax per la sua
vendetta verso il regno di Gaya.
Se lei fosse lì, probabilmente
l’avrebbe disprezzato per quello che era diventato, ma lei non c’era e non ci
sarebbe mai stata quindi che valore aveva la anima? Per una promessa spezzata
lui l’aveva venduto al demonio.
Uscì dalla sua stanza e iniziò a
camminare per i corridoi del castello, quando per caso incontrò il capitano
dell’armata dei draghi bianchi –ti sei divertito ha massacrare tutta quella
gente? Vero demonio?- Shaoran passò davanti all’interlocutore poggiato al muro,
come se non avesse sentito niente –ehi ho parlato con te-. L’uomo mise una mano
sulla spalla del castano per attirare la sua attenzione, ma vedendo lo sguardo
del ragazzo tolse subito la mano quasi spaventato.
Il capitano dei draghi bianchi
mormorò tra se –quello è davvero posseduto…-.
Il giorno dopo l’armata dei lupi
partì per una delle sue missioni, o per meglio dire, uno dei suoi massacri. Il
loro obbiettivo era un’altra città fortificata di Gaya, avrebbero stabilito un
accampamento a poca distanza dal loro obbiettivo.
Era sera e avevano appena finito
di montare le tende, consumarono un pasto veloce e Shaoran organizzò l’attacco
del giorno dopo.
Era calata la notte, Shaoran si
sentiva stranamente inquieto, si alzò dal suo giaciglio e uscì dalla sua tenda.
Si guardò attorno, le guardie non c’erano ed era molto strano. Sentì dei rumori
provenire dalla tenda dove tenevano le provviste. Estrasse la spada dal fodero e
si avvicinò cautamente assaporando già il sangue della sua vittima. Entrò nella
tenda e vide una sagoma che frugava nei sacchi –sei morto bastardo!- gridò lui
tirando un fendente che però venne prontamente schivato dalla sagoma, poi sentì
ridere, era la risata di una ragazza –siamo piuttosto lenti- -ti prendi gioco di
me?- -può darsi- con degli agili scatti la sagoma uscì dalla tenda seguita da
Shaoran. Vide in faccia l’intrusa. Aveva capelli biondi ricci lunghi –che fai
non scappi o vuoi morire? Guarda che uccido anche le donne- disse Shaoran
girando la spada in mano. –perché scappare se posso prendermi tutto il tempo che
voglio-. Una folata di vento scaraventò Shaoran per terra, era stordito, chi
poteva aver lanciato una magia così potente?! Poi vide una strana creatura alata
atterrare vicino alla bionda, in groppa alla bestia c’era una ragazza, non la
vide bene chi fosse poiché aveva la vista appannata –finalmente sei arrivata!
Quel bruto stava per ammazzarmi!- -scusa Riiko stavo finendo di addormentare
tutti-. La ragazza chiamata Riiko salì dietro alla bestia alata che iniziò a
parlare –lo ammazzo? Questo umano emana un’aura malvagia, e puzza di sangue
umano- -no Kero-chan! Appunto perché ha un’aura così malvagia che deve vivere.
Deve vivere e espiare le sue colpe- -ahhhh! Come vuoi!-. in poco tempo la bestia
prese il volo portando via le due ragazze, intanto Shaoran perse i sensi del
tutto. Quella voce le era sembrata famigliare…ma non ricordava dove l’aveva
sentita.
Il mattino dopo Shaoran venne
svegliato dai suoi uomini –capitano! Ma che ci fa steso qui per terra!?- -ieri
notte qualcuno si è introdotto nella tenda del provviste, controllate cosa è
stato rubato! Le guardie che erano di turno venissero immediatamente nella mia
tenda!-.
Dopo aver sgridato le guardie,
l’armata dei lupi era pronta all’attacco. Dalla tenda delle provviste erano
state rubate solo degli equipaggiamenti di ricambio per i cavalieri.
Partirono all’attacco, i soldati
della difesa iniziarono la loro lotta disperata, ma persero e fecero un’atroce
fine colpiti dalla possente spada del capitano dell’armata dei lupi. Entrano nel
centro abitato ma con grande sorpresa era deserto! Gli abitanti del villaggio
erano scappati impedendo la strage. –probabilmente quelli che ieri si sono
intrufolati nell’accampamento hanno avvisato del nostro imminente attacco…-
disse uno dei fedeli uomini di Shaoran. Il castano era turbato e partì alla
ricerca di una singola forma di vita da spezzare, ma non vi trovò nessuno
–quelle dannate!-.
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Capitolo 4 *** L'armata dei Lupi ***
Salve a tutti! Scusate ma oggi vado di fretta, devo preparami per
uscire >.< ringrazio velocemente: Lady Maryon, manu, Dany92 e
sakura182blast.
Ora
vi lascio! ciau alla prox!
Capitolo 4
– L’armata
dei lupi
-scappiamo è arrivata
l’armata dei lupi!- gridò un soldato
abbandonando la sua arma per correre via. –tornate qui
codardi! Cosa volete che
sia una stupida armata capeggiata da un moccioso…!- finita
la frase un
cavaliere trafisse il capitano dell’armata nemica
–dannato…demonio…- disse
l’uomo barbuto per poi cadere dal suo cavallo.
Il cavaliere sfilò il suo
elmo e mostrò a tutti il suo
volto, capelli castani e occhi profondi dello stesso colore. Scese dal
suo
destriero e sogghignò alla scena che si prestava davanti ai
suoi occhi…un nuovo
massacro…perfetto!
La battaglia imperversava, e i
soldati del regno di Gaya
vennero nettamente schiacciati, e così avevano conquistato
un altro fronte, se
continuava così la guerra sarebbe finita con la morte
dell’intero esercito di
Gaya.
L’armata dei lupi venne
chiamata alla capitale di Hozax per
celebrare la vittoria con le altre tre armate più forti del
regno. L’armata dei
draghi bianchi, l’armata dei draghi bianchi e
l’armata dei falchi. Tutte queste
armate vantavano di valorosi capitani con una forza straordinaria.
Nella capitale e nei paesi
circostanti ormai non si parlava
altro della spietata armata dei lupi, il loro passaggio segnava morte e
distruzione, e questo lo pensavano anche gli abitanti di Gaya che
vivevano nel
terrore di un attacco dalla così rinominata armata.
Due ragazze erano accomodate ad un
tavolo di una locanda,
sorseggiavano dell’acqua e ascoltavano con interesse le
storie dei mercanti
viandanti –vi giuro! Ho visto il capitano
dell’armata dei lupi. Fu uno
spettacolo tremendo, era ricoperto di sangue, e tagliava gli arti e le
teste ai
nemici sconfitti- allora un abitante del villaggio chiese –ma
lui non ti ha
visto? È un miracolo che tu sia vivo- -ben detto! Sono stato
salvato da due
giovani donne di passaggio-. Le due ragazze che ascoltavano la
conversazione si
coprirono meglio i volti con i mantelli.
-come credi che sia possibile che
esiste una persona del
genere?- chiese una delle due rivolgendosi all’altra che
rispose –purtroppo ne
esistono…l’unica cosa che possiamo fare per ora e
salvaguardare su chi possiamo
salvare- una piccola vocina si fece strada dall’interno del
mantello
dell’ultima ragazza che aveva risposto
–bisognerebbe ucciderle tutte quelle
persone come quel capitano dell’armata dei lupi!- -sta zitto
Kero-chan!-
qualcuno aveva sentito pronunciare il nome dell’armata,
così un piccolo
gruppetto si avvicinò a loro –siete anche voi dei
viandanti? Conoscete l’armata
dei lupi?- chiese un abitante del villaggio, poi una donna preoccupata
disse
–non diteci che sono nelle vicinanze- una delle due ragazze
si alzò in piedi e
rassicurò i presenti –li conosciamo solo di fama,
comunque non preoccupatevi
per ora sono parecchio distanti da qui…-.
I presenti tirarono un sospiro di
sollievo, le due ragazze
però si erano guadagnate le attenzioni di molti curiosi che
avevano molto da
chiedere, così pagarono le consumazioni e uscirono dal
locale.
-non sai passare proprio inosservata,
eh Sakura?- chiese una
delle due ragazze togliendosi il cappuccio e mostrando il suo volto,
lunghi
capelli ricci e biondi con occhi verdi. –non è
stata colpa mia, tutto grazie a
Kero-chan!- un pupazzetto giallo uscì da sotto il mantello
della ragazza, e si
mise a svolazzare in aria –la mia voce è
così possente che la sentirebbe anche
una pulce a miglia e miglia di distanza- disse con aria spavalda. La
ragazza
chiamata Sakura si scoprì il volto e sospirò
rassegnata –ora dovremo dormire
all’aperto, non possiamo mica tornare in quel
posto…-.
Il piccolo trio si accampò
poco fuori dal villaggio –Riiko,
che ne pensi tu di questa armata dei lupi?- chiese ad un tratto Sakura,
la
bionda allora rispose –sono dei criminali assassini. Ecco
tutto- la castana si
soffermò a pensare sulla risposta dell’amica. Poi
però sentirono uno strano
odore nell’aria, decisero di salire in groppa a Kero-chan che
aveva assunto le
fattezze di una tigre alata, e iniziarono a sorvolare il territorio.
Videro uno
squadrone di soldati accamparsi non molto distante dal villaggio dal
quale erano
appena uscite. Le bandiere mostravano il simbolo di Hozax e su alcune
più
piccole vi era una faccia di un lupo con delle zanne sporgenti
–l’armata dei
lupi!- gridò Riiko. Kero-chan si fermò, se
fossero passati sull’aria
circostante all’accampamento sarebbero stati avvistati
–ma non si erano diretti
alla loro capitale?! Io proporrei di ucciderli tutti- disse. Sakura
allora
guardò male la bestia che abbassò le orecchie e
poi disse –dobbiamo avvisare il
villaggio!- disse la castana.
Il villaggio quella notte stessa
evacuò, probabilmente
l’armata nemica avrebbe attaccato l’alba del giorno
dopo e infatti così fecero
peccato che al loro arrivo trovarono la desolazione completa. Persino i
cavalieri incaricati alla protezione del villaggio avevano abbandonato
il campo
sotto il consiglio di Sakura.
-maledetti ci hanno frecato di
nuovo!- disse adirato
Shaoran. Uno dei suoi uomini si avvicinò e disse
–non saranno scappati da
molto, potremmo provare ad inseguirli-. L’idea piacque al
capitano, che ordinò
di seguire le tracce lasciate dalla povera gente fuggita.
Del resto poteva essere un bel gioco
inseguire la preda,
pensò Shaoran. Ma dovette ricredersi quando un gruppo dei
suoi mandato
all’avanscoperta, tornò con una freccia conficcata
nella spalla –capitano! Più
avanti c’è un contingente nemico troppo numeroso
per noi…consiglierei la
ritirata- -ci conviene aspettare l’armata delle
tigri…- disse un altro
cavaliere. Shaoran si limitò a dire un –tsk!- per
poi girarsi verso la
direzione da cui erano venuti e ordinò –torneremo
quando arriveranno i
rinforzi- -ma signore, ora sono alla capitale, nel bel mezzo dei
festeggiamenti…e anche noi avremmo dovuto esserci-. Il
castano guardò male
l’uomo e si avvicinò, il cavaliere temette il
peggio e chiuse gli occhi. Ma il
capitano gli passò avanti e non fece in tempo a rilassarsi
che sentì qualcosa
di freddo penetrargli la schiena –se proprio volevi andare
alla festa, non
avresti dovuto diventare un cavaliere, bensì un pagliaccio-
disse freddamente
per poi scoppiare in una risata intrisa di malvagità.
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Capitolo 5 *** Cattura ***
Buongiorno! E si lo so, sono in uno stratosferico ritardo...scusate.
Purtroppo tra inizio della scuola, ricerca di dibri usati e compleanni
di 18 anni sono stata praticamente poco e niente al pc. Però
oggi eccomi qui! Oggi io e la mia classe non siamo entrati
perchè ieri abbiamo festeggiato fino a notte tarda il
compleanno di una nostra compagna! Ora passo ai ringraziamenti:
Lady Maryon: è
incredibile come tu sia riuscita a formulare tutte quelle domande di
seguito XD eviterò di rispondere direttamente, lo scoprirai
con il proseguire della storia. Cmq in questo cappy si incotranooo!!!
manu: ciau collega! è da tanto che nn ci
sentiamo! e pensare che non ci potremo + sentire come una volta
perchè ti togli internet...T.T
sakura182blast: allora i nostri cari Shaoran e Sakura si
incontrano in questo cappy...forse sono stata un pò
cattiva...qui e nel prossimo cappy...boh dite voi XD
Dany92: hehehehe sarà molto interessante la
reazione di Shaoran hihihi ma ora non voglio anticipare niente XD
piajoe22: we pia-chan! scusami se nn mi sto facendo
sentire ma per i motivi sopra citati non ho mai tempo per stare al pc.
vedrò di essere un pò + presente! salutami francy
e ila! ciau!
PS: non so assolutamente quando aggiornerò, ma vi prometto
che lo farò! Non lascio mai le mie ff incomplete ;) ciau e
alla prox!
Capitolo 5
– Cattura
-ma dobbiamo per forza indossare
questa roba?- chiese Sakura
–certo altrimenti come credi che ci potremmo infiltrare
nell’accampamento dell’armata
dei lupi?- rispose Riiko infilandosi un elmo. –ma puzzano!-
la castana lanciò
l’elmo che cadde in testa a un pupazzetto giallo
–insomma Sakura non sono
modi!- gridò l’essere animandosi e iniziando a
svolazzare. –uffa Kero-chan non
iniziare per favore. Non ho ancora capito perché dobbiamo
infiltrarci in
quell’armata- Riiko raccolse l’elmo e lo mise in
testa a Sakura e disse –ho
sentito dire che il capitano ha sempre con se ha una strana collana e
forse è
proprio quella a donargli la sua incredibile forza. La voglio- disse la
bionda
con occhi luccicanti. Sakura sbuffò e prese una piccola
chiave –e va bene-. La
piccola chiave si trasformò in uno scettro e la ragazza
prese in mano due
strane carte, su una c’era scritto voice sull’altra
invece mirror. –con la
carta della voce assumeremo delle tonalità di voce maschile,
con la carta dello
specchio assumeremo l’aspetto di due uomini- Riiko
sembrò rabbrividire –avvolte
mi spaventano i tuoi poteri-.
-capitano si fermi la prego. Non vede
che sono già morti?-
disse un cavaliere dell’armata dei lupi vedendo il capitano
Shaoran infierire
su dei corpi senza vita di alcuni nemici. Il castano si girò
verso
l’interlocutore e lo guardò furente
–vuoi che mi diverta con te?!- il cavaliere
perse l’equilibrio e cadde all’indietro per poi
inchinarsi –la prego, perdoni
la mia insubordinazione-. Shaoran rise sogghignando e si
girò dando le spalle
al suo soldato –che coniglio-.
Tornarono all’accampamento
e Shaoran chiamò subito a
rapporto i cavalieri lasciati di guardia all’accampamento. Ne
notò due in più e
ciò non lo convinceva. Guardò severamente i due
nuovi –voi due rimarrete qui a
fare rapporto, gli altri tornino alle loro postazioni-.
I tre rimasero da soli e il capitano
estrasse la spada
–allora? Siete quelle due ficcanaso dell’altra
sera?- disse furente. Uno dei
due infiltrati rispose con voce da uomo, che fece un po’
indugiare i sospetti
di Shaoran –perché li hai mandati via? Volevi il
divertimento tutto per te?-
-esatto!-. i due infiltrati si guardarono –ormai la copertura
è saltata annulla
la tua magia- -ok!-. Le corporature delle due sembrarono tornare esili
anche
sotto alle armature. Riiko si tolse l’elmo gettandolo contro
Shaoran, che però
lo deviò con un fendente.
La ragazza bionda aveva dei movimenti
fluidi anche se era
rallentata dall’armatura, doveva essere sicuramente una
ladra. Sakura invece
sembrava non essere a suo agio in quelle condizioni. Riiko con uno
scatto cercò
di colpire il capitano con uno dei suoi coltellini alla gamba, ma
questo lo
schivò prontamente e stava già per contrattaccare
quando la sua spada venne
bloccata da una specie di scudo a forma di ala. Vide che
l’altra ragazza, che
indossava ancora l’elmo, teneva tra le mani uno scettro e poi
disse –Riiko ti
avevo detto che era meglio lasciar perdere! È troppo forte!-
la bionda sbuffò e
disse –va bene andiamocene!- lei saltò via. Sakura
tolse la barriera e stava
per correre via ma una forte spinta la fece cadere a terra. Sopra di
lei a
immobilizzarla c’era Shaoran –non penserai mica di
scapparmi!-. Riiko intanto
aveva visto la scena e stava per tornare indietro quando vide
l’armata correre
in soccorso del proprio comandante. Era inutile doveva organizzare un
piano con
Kero-chan, che era rimasto indietro, per portarla in salvo.
-il capitano è riuscito a
catturare una delle infiltrate
dell’altra sera!- gridò un cavaliere. Intanto due
soldati avevano portato la
prigioniera in una tenda nella quale c’era anche Shaoran
–toglietele l’elmo-
ordinò lui. I due eseguirono. Furono tutti sorpresi a vedere
quanto fosse bella
la ragazza. Shaoran perse un battito, e iniziò a mancargli
l’aria –voi due
lasciateci soli- disse facendo gesto ai due che uscirono.
-come ti chiami?- la ragazza si
rifiutò di rispondere. Lui
si avvicinò e la afferrò per le spalle e
iniziò a scuoterla facendole male
–avanti rispondi!- -mi fai male, lasciami!- il ragazzo la
lasciò e pensò tra se
che doveva essere solo una coincidenza che la sua Sakura e quella
ragazza si
assomigliassero così tanto. E poi Sakura era morta anni
addietro non poteva
essere lei. Il castano estrasse la spada e gliela puntò alla
gola –che siete
venute a fare qui!? E siete state voi a far evacuare il villaggio?!- la
ragazza
guardò sdegnata la punta della spada. Aveva riconosciuto dei
tratti famigliari
della sua infanzia quel uomo crudele, ma non era possibile che
conoscesse un
mostro assetato di sangue. –non sei ancora soddisfatto dopo
aver ucciso così
tante persone?- lui sembrò alterarsi e passò
leggermente la lama sul collo
della ragazza procurandogli un taglietto superficiale da dove uscivano
delle
gocce di sangue –si più gentile, potrei ucciderti
anche ora- -la mia vita non
ha alcun valore. Sono le vite degli altri a cui tengo-. Shaoran
sentì una
rabbia improvvisa montagli dentro e diede un calcio in grembo alla
ragazza che
si accasciò per terra e sputò sangue.
–allora ora cosa ne pensi? Tieni ancora
alle vite altrui?- lei si alzò traballante, con un rivolo di
sangue che
scendeva dalla bocca e guardò decisa il ragazzo
–sì!-. Il castano non capì
più
nulla, non aveva mai incontrato nessuno che con la morte in faccia non
avesse
paura di lui. La spinse facendola cadere ancora una volta per terra poi
gli
puntò la spada contro e sogghignò malignamente
–sai, sei la prima persona ad
avere il coraggio di tenere quella testa alta contro di me. Perfetto
vorrà dire
che non ti ucciderò, ma ti umilierò! Soldati!- i
due che erano usciti prima
rientrarono. –fissate un palo al centro del campo, e
legatela…nuda- i due si
misero a ridere e Sakura guardò sdegnata l’uomo
che la teneva in prigionia,
prima che la portassero via lei disse –spero che un giorno tu
possa tornare sui
tuoi passi-.
Intanto Riiko aveva raggiunto
Kero-chan e gli aveva
raccontato tutto –maledizione! Quella ragazza! Gli avevo
detto che era meglio
che andassi solo tu!- -si ma era preoccupata per me! Scusami
è tutta colpa mia-
disse tristemente Riiko abbassando lo sguardo. Il peluche assunse
l’aspetto
della tigre alata e disse –stasera andremo a salvarla-.
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Capitolo 6 *** Prigionia ***
Salve a tutti!!! Eccomi qui!!! hihihihi ho appena finito di studiare
letteratura @_@ sto ancora tutta incasinata con Ugo Foscolo XD Cmq
tralasciando quesi dettagli prima del capitolo ringrazio:
piajoe22: in
questo cappy il nostro Shaoran...farà davvero una
cs...terribile...ma presto tutto cambierà tranquilla.
sakura182blast: hihihihi Shaoran cattivo è
cosi fico XD e poi in questo cappy...non ne parliamo che è
meglio....
Dany92: :)) purtroppo i miei temp si sono
rallentati...per colpa di scuola, uscite varie ecc...cmq spero di
tornare ad ggiornare regolarmente come prima! Anche io concordo sulla
punta affascinante di questo Shaoran! *,*
Sakurabethovina: hihihihi Sakura non riesco a immaginarla
diversamente XD e poi Shaoran...madò su di lui mi sto
proprio divertendo a scrivere! amo i personaggi crudeli XD (infatti se
conosci Death Note, sono una fan di Kira XD)
manu: colleguzza!! anche tu mi manchi tantissimo!!!!
purtroppo ultimamente so pochissimo al pc T.T ciao a presto!
Yumemi: hehehehe vedrai come la tratterà in
questo capitolo! guarda mi sono stupita io stessa di quello che ho
scritto XD ma spero che cmq mi sia uscito bn :)
Allora vi saluto, alla prox! ciau!
Capitolo 6
–
Prigionia
Il sole stava ormai calando, i
cavalieri dell’armata dei
lupi erano tutti ammassati al centro del campo per assistere a uno dei
rari
comportamenti del loro capitano. Aveva fatto legare la prigioniera,
nuda ad un
palo e ora la stava umiliando davanti a tutti. –che
spettacolo interessante-
disse uno dei cavalieri. –dovremmo
fare
più prigioniere- disse un altro. Intanto Shaoran camminava
intorno alla sua
preda come se volesse mangiarla –allora? Che ti succede? Non
siamo più
presuntuose come prima?- lei non rispose e guardò male il
castano. Lui si fermò
e assunse un’espressione arrabbiata –quello
sguardo…lo odio!- Sakura continuò a
fissarlo come lui aveva appena ammesso di odiare. Shaoran perse le
staffe e
ordinò a uno dei suoi uomini di portargli una frusta.
–che ne dici se fai
sentire ai miei uomini quanto sai urlare? Sai li faresti eccitare
maggiormente-, ma la ragazza non perse la determinazione e
continuò a fissarlo
duramente. Dai suoi occhi non traspariva un briciolo di paura, e questo
faceva
alterare sempre di più Shaoran.
Il capitano dell’armata
allora la frustò, procurandogli un
lungo segno rosso –ti prometto che dopo il mio trattamento
nessun uomo sarà più
interessato a te- continuò, tirò altre due
frustate e la ragazza gridò dal
dolore, iniziò ad uscirle del sangue dove i colpi di frusta
iniziavano a farsi
più violenti.
Le urla procurarono una serie di
fischi da parte dei
soldati, e quando Shaoran si fermò decise di continuare dopo
cena –che nessuno
la tocchi…per ora. Devo ancora finire- gli altri si misero a
ridere e andarono
a sedersi per mangiare anche se guardavano ancora la prigioniera con
pensieri
malsani.
Intanto la ragazza ripensava a sua
madre, aveva dato la vita
per lei, e ora la stava buttando via
così…l’umiliazione subita era atroce e
sapeva che non era ancora finita. Forse a questo punto sarebbe stata
meglio la
morte. Si trovò a pensare. Stava per mordersi la lingua
così sarebbe morta
dissanguata ma qualcuno le mise un fazzoletto stretto alla bocca per
non
permetterglielo –così non vale, non credi?- era
Shaoran che rideva
malignamente. Lei iniziò a singhiozzare, il suo corpo era
scosso dai tremori
del pianto e delle ferite –hai paura?- disse lui guardandola
malvagiamente. Lei
continuò a singhiozzare ma scosse ugualmente la testa. Il
castano ebbe un colpo
al cuore, quegli occhi imperlati di lacrime gli ricordarono la sera
della
festa, quando lui e la sua Sakura si salutarono in lacrime. Lui
accecato da una
strana pazzia prese la frusta e riprese a frustarla. No! Non poteva
essere lei!
Qualcosa di imprevisto fece agitare
l’intera armata dei
lupi. Una tigre alata infiammò il campo con le sue fiamme
ardenti, non era
riuscito ad aspettare oltre. Si avvicinò rabbioso al
capitano e lo azzannò alla
schiena facendolo cadere per terra –DANNATO DEMONIO! QUESTA
VOLTA TI AMMAZZO!-
intanto Riiko aveva liberato Sakura che disse –non
ucciderlo…ti prego…- disse
con un filo di voce. –ma dopo quello che ti ha fatto!- disse
Riiko mettendole
un mantello sulle spalle. La castana si allontanò
dall’amica e si avvicinò al
ragazzo dolorante per terra –sta fermo- una strana luce verde
iniziò ad uscire
dalle mani di Sakura che fece fermare il sangue della ferita di Shaoran
–scusami sono…debole…-.
–Kero-chan prendi Sakura e scappiamo!- -sì!-.
La tigre alata si mise in groppa
Sakura e poi salì anche
Riiko. Intanto Shaoran era impietrito dalla rivelazione che aveva
avuto. Quella
ragazza era Sakura! Senz’altro! L’avevano chiamata
così e inoltre era anche una
sacerdotessa! Si schifò di se stesso, non poteva essere
davvero lei! Dopo tutto
quel tempo che l’aveva creduta morta, lui l’aveva
torturata e umiliata in tal
modo!
Più che vivere sotto quel
tormento preferiva la morte, prese
la spada e se la puntò alla gola, si, si sarebbe suicidato
per quello che aveva
fatto a Sakura…guardò il piccolo pendente
roseo…si ricordò della loro infanzia.
Fece cadere la spada per terra e cadde in un pianto disperato, nel
quale si
mescolavano sia la felicità della scoperta che lei fosse
ancora viva, che dal
disprezzo e dall’odio che provava verso se stesso per averle
fatto quelle cose
orribili. Doveva scusarsi e restituirle il suo ciondolo prezioso, prima
appartenuto alla madre, ma non sarebbe bastato. Dopo aver fatto
ciò infatti si
sarebbe tolto la vita.
Kero-chan portò le due
ragazze in un posto sicuro vicino a
un laghetto dove avrebbero potuto lavare le ferite di Sakura, che
iniziò a
risvegliarsi dopo aver perso i sensi durante il viaggio.
-è un demonio quel
capitano. Ed è tutta colpa mia che ci
siamo avvicinate così tanto a quello- disse Riiko aiutando
Sakura a lavarsi nel
lago –non ti preoccupare, in un certo senso è
anche colpa mia- disse debolmente
Sakura. –tu sei troppo buona…non so come hai fatto
a curarlo dopo quello che ti
ha fatto!- disse la bionda quasi gridando. –ha solo perso la
retta via, ma
rimane pur sempre un essere umano e lo sai che io sarei pronta a tutto
pur di
salvare una vita-. Riiko lasciò cadere il discorso, Sakura
era fatta così e non
sarebbe mai riuscita a cambiarla –comunque teniamoci ben
lontani da quelli
d’ora in poi- disse Kero-chan appollaiato sulla riva del
lago. –vorrei
parlargli per l’ultima volta e fargli capire che sbaglia
comportandosi così! Ti
prego Kero-chan! Verrai anche tu così non correremo rischi!-
Riiko e Kero-chan
sbuffarono…sapevano che sarebbe andata a finire
così. –e va bene. Ma prima vedi
di riacquistare un po’ le forze!-.
Il mattino dopo Shaoran si
alzò dal suo letto, non ricordava
di esserci andato. Forse lo avevano trovato svenuto per terra e lo
avevano
portato lì i suoi uomini. Ad un tratto gli tornarono in
mente le immagini nelle
quali infliggeva quell’orrenda umiliazione a Sakura. Si
sentì impazzire e
iniziò a buttare all’aria tutti gli oggetti che
gli capitavano sotto mano. I
suoi uomini attirati dai rumori intervennero portandolo fuori dalla
tenda e
facendolo sedere per terra –capitano si calmi! Sappiamo che
è infuriato per la
fuga della prigioniera…- dei commenti da parte di alcuni
soldati lo fecero
alterare maggiormente –peccato che sia scappata, sai come ci
saremmo divertiti
stanotte!- -già, e io che stavo pensando come sarebbe stato
se…- non fece in
tempo a finire la frase che un colpo di spada gli trafisse il cuore,
facendo
schizzare sangue a fiotti. Poi Shaoran si girò verso il
compagno con cui
parlava e lo trafisse alle parti basse. L’uomo
gridò dal dolore atroce e il
capitano gli disse –ALLORA!? PENSI ANCORA DI POTERTI
DIVERTIRE CON LEI!?- altri
uomini lo presero per le braccia cercando di farlo tornare in se
–capitano! Non
è in se! Ha bisogno di cure urgenti!- disse uno degli uomini
che lo teneva
fermo. Ma il castano guardò ancora più furente i
suoi uomini e li uccise tutti
con la sua spada grondante di sangue. –è stato
posseduto dal demonio!-
-scappiamo se vogliamo salva la vita!- parte dei suoi uomini fuggirono
impauriti,
altri rimasero li a sfidarlo –se ti uccidessimo, diventeremmo
degli eroi!
Attacchiamolo!- un gruppo di cavalieri si gettò su di lui
con le spade puntate,
ma Shaoran con varie manovre evasive e con la furia del suo animo, li
uccise
senza pietà, uno ad uno.
Al campo ormai era rimasto solo, a
fargli compagnia solo i
cadaveri dei suoi ex-uomini. Era impregnato del loro sangue, e dentro
di se
sentiva una strana forza…come se fosse davvero posseduto da
qualcosa.
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Capitolo 7 *** Cuore ritrovato ***
...Ci siete??? BUONASERAAAAAAAAAA!!! Finalmente riesco a tornare, anche
se tardi...meglio che mai XD cmq parlando seriamente (io parlare
seriamente? ma stiamo scherzando? hihihi) diciamo che ho avuto diversi
problemi (non so perchè inizio a sentirmi una naufraga, tipo
Foscolo hahahahaha skerzo, è solo che l'ho studiato fino
alla pazzia (colpa del compito)) la scuola occupa ormai l'80% del mio
tempo libero (se non facessi così per gli esami sarei
automaticamente bocciata). Domani ho compito di matematica, e dato che
ho finito di ripetere prima mi sono detta: cavolo mai io devo tornare
su EFP ho mi danno per dispersa!
Come di mio solito ora ringrazio a tutti colo che commentarono il mio
ultimo capitolo, sperando che perdonino il mio terribile ritardo:
Yumemi: peccato
che se ne sia accorto troppo tardi che fosse Sakura eh? ti
dirò che quella parte mi è piaciuta scriverla
(-.- non sono normale), perchè aveva un non so che
di...malvagio ma al contempo...non so come descriverlo. Ma cmq la cosa
che mi è piaciuta è il fare un Shaoran
così cattivo, dato che lui è sempre stato un
bravo ragazzo, coraggioso ecc...vabbè cmq lascio che mi dia
anche un tuo giudizio a riguardo^^
manu: ciau colleguzza! madoooo da quanto tempo! scusami
se sono sparita!! non hai ancora rimesso internet??? T.T spero di
risentirti perchè mi manchi un casino!!
Sakura182blast: allora ti è piaciuto Shaoran
così cattivone ehhh?? io l'adoroooo XD sul finale non posso
ancora pronunciarmi, prevedo venga fuori qualcosa di moooolto lungo
(con le storie fantasy è una cosa inevitabile) anche se
scriverò lentamente alla fine riuscirò a finirla
sta tranquilla. Miraccomando a scuola eh? hihihihihi non perderci
troppo la testa XD
LizDream: hehehehehe ti ho lasciato sulle spine per un
pò di tempo eh? (anche se non l'ho fatto volutamente) cmq
tranquilla le cose si aggiusteranno...da un lato...cosa intendo da un
lato? lo scoprirai ^^
sakurabethovina: aspetta di vedere appena lei
saprà chi è lui hihihihi ci saranno delle belle!!
piajoe22: ehi ehi non mi piangere davanti allo schermooo!
XD cmq non ti preoccupare, non succederà
più...almeno credo...hihihihihi ho un'infinit di idee che mi
fioccano in testa XD
Dany92: beh, ora come ora non so se sarei in grado di
riscivere quello che scrissi nel capitolo 6, quel periodo stavo pazza
(colpa di un anime che aveva fatto riaffiorare la mia parte malvagia XD
ovvero DEATH NOTE) xò spero anche che questa lontananza non
abbia logorato il mio modo di scrivere...ho sempre paura di dimenticare
di fare qualcosa XD oggi faccio ragionamenti strani, meglio lasciar
perdere hihihihi
Beh allora che dire...prossimo capitolo? di certo non vi
farò aspettare un mese! cmq si vedrà,
farò di tutto per tornare al + presto. RINGRAZIO tutti
coloro che hanno aspettato pazientemente il mio ritornooooooo!!! ciau e
alla prox! Ah! e poi...BUONA LETTURA!
Capitolo 7
– Cuore
ritrovato
Kero-chan stava ormai sorvolando sul
campo dell’armata dei
lupi. I tre notarono che era deserta, poi trovarono un mare di sangue e
corpi
senza vite, al centro c’era un ragazzo impregnato di sangue
rappreso –ma è
orribile!- esclamò Riiko –ti prego atterra subito
Kero-chan- disse Sakura.
Appena la bestia si
abbassò Sakura saltò giù e
iniziò a
cercare qualche sopravvissuto da salvare, ma l’unico ad
essere vivo era il capitano
al centro della strage. Lei si avvicinò senza alcun timore,
notò che era
profondamente addormentato. La ragazza mise una mano sulla fronte del
castano e
iniziò a recitare un incantesimo. Poco dopo il ragazzo
riprese coscienza,
scattò in piedi sulle difensive, ma appena vide Sakura si
inginocchiò di fronte
a lei. Kero-chan ringhiò minacciosamente pronto a
intervenire in qualsiasi
momento. Intanto Riiko si era dovuta allontanare per la forte nausea
che le era
venuta a guardare quell’orrenda scena.
-Sakura…-
mormorò lui, delle lacrime iniziarono a sgorgargli
dagli occhi. La ragazza aveva una espressione neutra, ma vedendo il
volto del
ragazzo disperato gli sorrise e l’abbracciò,
incurante del sangue che le
macchiava le vesti. –è tutto finito, non
è necessario che mi dia spiegazioni-
poi si alzò in piedi e porse la mano al ragazzo intimandolo
di alzarsi –andiamo
a toglierti questo sangue di dosso altrimenti non potrò
curarti adeguatamente-.
Il piccolo gruppo raggiunse una
piccola cascata che formava
un laghetto. Sakura e Riiko si allontanarono lasciando la
possibilità al
ragazzo di lavarsi sotto la sorveglianza di Kero-chan.
-Sakura sei davvero incredibile. Non
credevo l’avresti
cambiato completamente con un giorno di prigionia- disse Riiko mentre
accendeva
un falò –non ho detto niente di
particolare…- -si certo, certo. Ora fa la
modesta-. Sakura si alzò in piedi con in mano dei panni
bianchi –vado a
portarli al nostro ospite, ne avrà bisogno- Riiko
sospirò e annuì rassegnata.
Intanto Shaoran era in piedi
nell’acqua del lago che lo
ricopriva fin sopra al grembo. Era fermo così da un bel
pezzo e Kero-chan si
avvicinò interessato poi iniziò a parlare
–sei un soggetto strano lo sai?-
Shaoran si girò sentendo la voce di qualcuno. Vide la bestia
alata e abbassò lo
sguardo, poi Kero-chan riprese a parlare –quello che hai
fatto a Sakura è
orrendo, e se non fosse stato per lei ti avrei sicuramente ucciso- -non
sapevo
fosse proprio lei…- disse lui tristemente, senza guardare il
suo interlocutore
–cosa? Vi conoscete!?- -si ma non sapevo fosse
lei…- Kero-chan ruggì e saltò in
piedi –tu non sei un essere umano, sei un demonio. Non potrai
mai cancellare
quello che la hai fatto. Pagherai con la vita il tuo gesto- la tigre
alata si
stava avvicinando minacciosamente al ragazzo che sembrava non muoversi
ed
accettare tale destino. Però arrivò Sakura
–Kero-chan! Ti ho detto di non
toccarlo! Non vedi che ormai non ci farà più del
male?!- -tsk!- rispose
Kero-chan e volò su un ramo robusto di un albero.
Sakura si avvicinò alla
riva del lago e disse rivolgendosi a
Shaoran –ti ho portato dei panni puliti- cercò di
guardarlo il meno possibile
poiché era nudo. Lei se ne stava già per andare
quando lui si avvicinò a lei
–aspetta- la ragazza non si voltò ma lui
l’afferrò gentilmente per il polso
–credo di dover chiarire alcune cose con
te…guardami ti prego-. Sakura era
visibilmente imbarazzata –ok, però prima
copriti…- il ragazzo abbassò lo
sguardo e notò di essere completamente nudo, così
arrossì improvvisamente.
Dopo essersi coperto con un panno si
sedettero in riva al
lago. Il ragazzo prese qualcosa dai suoi vestiti bagnati.
–ecco…ti ricordi
questo oggetto?- disse mostrando alla ragazza la collana preziosa che
aveva
donato al suo caro amico di infanzia. –come fai ad averla
tu?!- disse lei quasi
agitandosi. –ecco…io sono Shaoran…ti
ricordi di me?-.
Sakura si portò una mano
alla bocca e si inginocchiò per
terra e mormorò –impossibile…- -per
tutti questi anni ho creduto che tu fossi
morta. Ho perso l’anima e il cuore…non ho provato
più sentimenti umani, ma solo
una forte sete di sangue e vendetta-. La ragazza si voltò
guardando in
faccia l’amico
d’infanzia e poi
l’abbracciò forte e si lasciò affogare
in un pianto liberatorio. Anche lui
pianse anche se in modo più trattenuto. Kero-chan assistette
alla scena e
decise di lasciarli soli tornando da Riiko.
-e quindi se sei salva è
solo grazie all’aiuto di Riiko…-
disse Shaoran seduto affianco alla ragazza –sì
quando ci fu l’attacco da parte
dei soldati di Gaya, lei mi portò lontana dalla battaglia.
Si era introdotta
nella nostra carovana per derubare i nostri averi, ma io
l’avevo trattata come
una amica, anche sapendo chi fosse…-
-capisco…sembra proprio che tu non sia
cambiata molto da quando avevi appena 8 anni…- -a te
potrà anche non sembrare
ma sono cresciuta… non solo mentalmente anche
fisicamente…ma penso questo tu
già lo sappia…- calò il
silenzio…infatti lui l’aveva vista nuda quando
l’aveva
torturata e umiliata. Così si ricordò di cosa si
era ripromesso di fare.
-ti volevo consegnare la tua collana,
e chiederti scusa…-
disse porgendogli la collana e chinando il capo –so bene che
questo non
basterà, infatti ho intenzione di...pagare con la vita-
Sakura si alzò di
scatto e gridò –non dire sciocchezze! Non
è necessario che tu arriva a questo
punto! Ora che ci siamo ritrovati non voglio perderti!- lui non rispose
e tenne
lo sguardo basso. Gli occhi di Sakura si imperlarono di lacrime e
abbracciò
Shaoran –non puoi farlo!- il ragazzo accarezzò il
braccio di lei –non posso
vivere con questo rimorso…è troppo grande da
sopportare- -ma io ho già
dimenticato quello che mi hai fatto!- disse lei disperata –ma
il tuo corpo non
lo dimenticherà tanto
facilmente…chissà quando ti spariranno quei
segni…- disse
lui guardando un segno rosso sul collo della ragazza –sai
bene perché sono
diventata sacerdotessa vero?- lui annuì –per
curare la gente, e soprattutto per
i tuoi cari. Ma io non rientro più in nessuna delle
categorie. Sono un mostro
impregnato di sangue umano- -infatti, non sei in nessuna di quelle due
categorie.
Sei tra le persone che amo…cioè
volevo…dire…a cui voglio bene…-
Shaoran
sobbalzò a quelle parole. Vide Sakura sciogliere
l’abbraccio, alzarsi e
voltarsi dandogli le spalle –che ne dici di venire con noi?-
il ragazzo guardò
stupito la ragazza per la proposta –ma Sakura ti ho detto
che…- -che ne dici di
diventare la mia guardia personale? Sarebbe un buon modo per pagare a
tutte le
tue malefatte!-. Shaoran sembrò pensarci ma vedendo il volto
illuminato di Sakura
si convinse –e va bene…però ti avviso
che quando combatto non so controllarmi…-
-imparerai a farlo al mio fianco-.
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Capitolo 8 *** Uccidere per gelosia ***
Buongiorno!!!
Che strano rivedermi (o rileggermi?) così presto eh?
hihihihihi ieri dopo aver aggiornato avevo già iniziato
questo cappy...anzi sinceramente ieri ne ho scritti 3...appena ho un
pò di tempo riesco a farmi dei capitoli di fila. Mado raga
sono appena uscita da scuola, e ho appena finito il compito di
matematica...mi sa proprio che è andato bene! anzi
benissimo! spriamo!! XDDD almeno serve a qualcosa il mio esaurimento
per lo studio hihihihi spero solo che il compito di italiano di ieri
sia andato bene...il prof ha fatto un pò...il cattivello XD.
Allora prima di lasciarvi al capitolo (e prima di andarmi a togliere
alcuni dubbi sugli esercizi di mate hihihihii) ringrazio:
Dany92: Danyyyyyyyyy!
che bello allora mi hai aspettataaaa!! >.< come vedi
questa volta non mi sono fatta aspettare molto. Per domani e dopodomani
ho già i capitoli pronti, appena avrò un
pò di tempo li pubblicherò!
sakura182blast: CIAUUUUU!!!
hihihihhi in questo cappy Shaoran mostrerà un aspetto che mi
è piaciuto troppo >.< kissà cosa ne
uscirà. cmq come te penso anche io che questo Shaoran sia
davvero FIGO! XD madò senti questa, ricordi che come te ho
sempre odiato il francese? ti sembrerà strano...ma ho preso
6 e mezzo al compito! (il primo 6 e mezzo in vita mia, ad un compito di
francese!) e 7 a una interrogazione O.O (lo stesso, prima volta). MI
chiedo se la fine del mondo non sia ormai prossima XD.
Allora
vi lascio al cappy con la promessa (o la speranza) di avere un
pò di tempo per aggiornare domani. Ora vado a togliermi i
dubbi che ho su mate che purtroppo alle 2 e mezza devo volare a casa di
una mia amica a riprendermi gli appunti di finanze che mi ha confiscato
XD (devo studiare finanze per domani, altrimenti il prof mi sgozza XD)
ciauu!!! e Buona lettura!
Capitolo 8
– Uccidere
per gelosia
Era ormai sorto il sole, Shaoran si
era appena svegliato,
per lavare la sua armatura. Non avrebbe voluto più
indossarla ma, se si
trattava di proteggere Sakura l’avrebbe tenuta anche per
tutta la vita. Si
accorse che Sakura non era nel suo giaciglio. Riiko e Kero-chan
dormivano
profondamente così decise di andarla a cercare. La
trovò nel laghetto della
sera prima, stava nuotando nell’acqua limpida e pulita.
Rimase li a guardarla,
notò sulla sua schiena i segni della sua tortura. Non poteva
sopportare quella
vista così si avvicinò cercando di non farsi
notare, ma appena mise piede
nell’acqua lei si girò di scatto immergendosi fino
al collo –c-che c’è?- chiese
lei un po’ imbarazzata. Shaoran si avvicinò
maggiormente ignorando la domanda
della ragazza che si girò di spalle –non ti
avvicinare!- ma lui non l’ascoltò e
passò una mano lungo un taglio con del sangue rappreso. La
ragazza sussultò per
il leggero dolore –scusami non volevo…- disse lui
allontanando la mano –n-no
non mi hai fatto male…- disse lei coprendosi il seno con le
braccia anche se
era di spalle a lui –potresti uscire così mi copro
con qualcosa?- chiese
Sakura, solo allora Shaoran si accorse che lei era in quella situazione
imbarazzante così uscì dall’acqua e
rimase girato tutto il tempo che la ragazza
impiegò per vestirsi.
-ora puoi girarti- disse la ragazza.
Shaoran si voltò ancora
un po’ rosso in volto, così Sakura si
lasciò sfuggire un sorriso –eppure fino a
quando mi hai tenuta in prigionia non credevo che un uomo come te
potesse
arrossire-. Lui si grattò la testa e rispose –ero
accecato dalla vendetta e non
avevo più alcun sentimento…sai l’altro
giorno ad esempio, ho ucciso crudelmente
i genitori di un bambino davanti ai suoi occhi, poi l’ho
accecato a un
occhio…sono un mostro…- lei gli passò
un braccio sulle spalle e lo avvicinò a
se –l’unica soluzione che hai per espiare le tue
colpe è quella di vivere- lui
annuì…-dai torniamo dagli altri, se si svegliano
e non ci vedono chissà cosa
penseranno- disse lei ridendo, lui ricambiò con un sorriso
dolcissimo che fece
arrossire Sakura. E ora che le prende pensò Shaoran
guardandola.
Erano tutti e quattro svegli e
avevano appena finito di consumare
la poca colazione a disposizione –allora qual è la
prossima tappa? Perché siete
in viaggio?- chiese Shaoran. Allora Sakura rispose –siamo
alla ricerca delle
carte magiche, pare che la loro liberazione abbia rotto
l’equilibrio del mondo.
Con i poteri magici conferitemi da Kero-chan posso sigillare e fare mio
il
potere delle carte. Purtroppo però c’è
qualcun altro che le cerca e dobbiamo
trovarle prima di lui- -chi le cerca?- chiese il castano e a questa
domanda
rispose Kerberos –il re di Gaya. Egli anni addietro venne a
conoscenza del
grande potere magico di Sakura, così volle fare di lei la
sua sposa, ma rifiutò
e lui attaccò il gruppo con cui era in pellegrinaggio. Se
non poteva essere sua,
non poteva essere di nessuno-. Shaoran strinse un pugno per la rabbia
poi Riiko
chiese –e tu che intenzioni hai?- -vi
accompagnerò, difenderò Sakura al costo
della mia stessa vita- disse il castano, Sakura arrossì
ancora una volta.
Avvolte la sincerità e la gentilezza di Shaoran le faceva
venire le
palpitazioni. La bionda sospirò e estrasse una cartina dalla
sua casacca
–allora, direi che ci conviene dirigerci per prima cosa al
villaggio da dove
provengo, dobbiamo rifornirci di viveri e poi ho sentito che
ultimamente da
quelle parti accadono strani avvenimenti. Credo sia proprio necessaria
una
controllata-.
Decisa la meta
si
misero in cammino, Kero-chan assunse le sembianze di un piccolo peluche
e si
infiltrò nella casacca di Sakura, Riiko camminava affianco
all’amica e Shaoran
andava avanti alle due. Quando poi trovarono un drappello degli uomini
fuggiti
dall’armata di Shaoran –ehi ma quello non
è il capitano?!- disse uno
spaventato. –abbiamo l’ordine di catturarlo!- il
gruppo si avvicinò ai tre.
–andatevene se volete salva la vita- disse Shaoran estraendo
la spada. Gli
uomini tremarono ma non scapparono –ormai facciamo parte
dell’armata dei draghi
bianchi. Il re vuole che ti conduciamo al castello- -non
tornerò mai,
riferiteglielo- rispose seriamente. Poi alcuni soldati di dietro
commentarono
–ehi ma quella non è la prigioniera?- -furbo il
capitano, se la tiene tutta per
se dopo quello spettacolino che aveva allestito- Shaoran
sentì il sangue
ribollirgli nelle vene così partì
all’attacco. Con degli agili scatti spezzò
le spade e ferì i cavalieri un tempo al
suo servizio. Erano solo in sei ed erano troppo pochi per battere
Shaoran. Li
aveva sconfitti ed erano tramortiti per terra Sakura si
avvicinò e gli mise una
mano sul braccio –li hai sconfitti, possiamo andare- lui
però non si mosse
anche dopo le parole di Sakura. –devo ucciderli- disse lui
con voce profonda e
al contempo fredda e spietata. –Shaoran ma non ci possono
più ostacolare!-
disse lei scuotendolo. Shaoran partì all’attacco e
uccise gli uomini indifesi a
terra. –ma perché l’hai fatto!?-
gridò Sakura disperata, lui si girò e rispose
come
se non fosse in se –perché loro erano presenti
quando ti ho fatto quelle cose
orrende. Ucciderò tutti quelli che erano presenti, non mi
importa quello che
dici. Sono estremamente geloso che degli altri uomini abbiano visto il
tuo
corpo e per ciò pagheranno con la vita-. L’aveva
detto senza fare una piega,
avvolte Sakura non lo capiva affatto! In certi momenti era goffo e
timido, in
altri determinato e spietato. Gli anni erano davvero passati
così in fretta che
aveva mutato radicalmente l’animo del suo carissimo amico
d’infanzia.
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Capitolo 9 *** Nuove strade ***
Buonasera! Eccomi come vi avevo promesso! hihihihihi finalmente riesco
a mettermi al pc...ho appena finito di studiare finanze e ho ancora la
testa piena di politica monetaria XDDD anche se ci vuole
parecchia logica in quella materia è molto interessante
soprattutto quando poi inizia a farti capire davvero i casini che
succedono oggi!! Lasciamo perdere sti fatti, del resto non sono qui per
farvi una lezione XD.
Ringrazio:
sakura182blast: ce
la puoi fare! vedrai, arriverà anche a te il miracolo e
riuscirai ad andare benissimo in francese (oggi ho preso 7
all'interogazione!!! >.< devo ringraziare le preghiere
fatte dalla prof dell'anno scorso che se ne andata per l'esasperazione!
hihihihi sentiva una nuova lingua quando mi interrogava...per non
parlare ai compiti). Come potrei mai fare accadere qualcosa di male al
nostro Shaoran........xò......chissà mi hai fatto
venire qualche ideuzza huhuhuhuhuhuhu
Dant92: hihihihiih non volevo cambiare del tutto il
carattere di Shaoran, altrimenti sarebbe stato un pò
bruttino XD e poi come te anche io adoro quei due aspetti, senza di
essi non riuscirei a considerarlo Shaoryyyy *,*
manu: colleguzzaaaaaaa! temevo di averti perduta XD! non
ti preoccupare se non potrai commentare sempre, però mi fa
sempre piacere risentirti! :) il nostro Shaoran *.* XDDD devo iniziarmi
a preoccupare seriamente della mia salute mentale...grande e vaccinata
che va ancora dietro a un ragazzino di 10 anni hahahahahahahahaha (non
fraintendere, ma nei miei sogni io me lo immagino: bellissimo, adulto e
dolce e pucciosooooo >.<)
piajoe22: wewe pia-chan!! finalmente dopo tanto tempo ci
risentiamo! come ho gia detto nei capitoli precendeti, non sto avendo
molto tempo e quindi ormai sto poco + di mezz'ora al pc al giorno (se
mi va bene XD). Anche a me piace più questo stile fantasy
sinceramente. E' più intrigante e poi la fantasia ci gioca
come vuole hehehehehe
Allora io ora scappo, devo uscire e sto ancora in tuta XD (non so se
avete presente Yukino delle "Le situazioni di lui & lei",
vabbè, cmq questa ragazza a scuola era la studentessa
modella ammirata da tutti, e a casa era rozzissima e inoltre indossava
una buffa tuta rossa, con degli occhiali rotondi e dei strani ciuffi,
bene immaginatemi così hahhahahahahaha) ora vado
davvero...ciau e buona lettura!
PS: probabilmente aggiornerò domani! quindi a presto!
Capitolo 9
– Nuove
strade
-secondo me quello è
schizofrenico- affermò Riiko
rivolgendosi a Kero-chan. Il piccolo essere sembrò pensarci
e rispose –sai, da
quando conobbi Sakura in quel tempio, non l’ho mai vista
così. Quel ragazzo
potrà anche essere un malato di mente, ma se fa star bene
lei allora non ho
niente da obiettare…anche se commette tali
atrocità- disse riferendosi alle
stragi commesse da Shaoran. Intanto Shaoran e Sakura camminavano poco
dietro di
loro –Shaoran, ti dico che non è necessario che li
uccida tutti…sai bene che ci
sto…male- disse lei un po’ tremante. Lui
continuò a guardare davanti a se,
sembrava non vedesse l’ora di uccidere chi aveva visto Sakura
in quelle
condizioni. Lei prese la mano di lui per attirare la sua attenzione,
quando
faceva così Shaoran sembrava in un altro mondo. Il ragazzo
sussultò e si voltò
verso Sakura come risvegliato da un sonno profondo, lei impreparata a
quella
reazione si voltò dalla direzione opposta per non guardarlo,
e stava per
lasciargli la mano ma lui la riafferrò arrossendo e girando
a sua volta il suo
sguardo.
Arrivarono nei pressi di un villaggio
di campagna Riiko si
girò e disse seccata –passeremo la notte qui,
è un villaggio povero quindi potrò
riposarmi in santa pace- infatti la ragazza in ogni villaggio o
cittadella che
gli capitasse sotto tiro andava derubare nella casa che davano
l’impressione
che ci abitassero i governatori o i responsabili del posto.
Sakura non era d’accordo
con questo suo lato, ma non poteva
ostacolarla, lei era una ladra e nessuno avrebbe mai potuto cambiare
questo.
Entrarono nel villaggio e Riiko con
Kero-chan andarono a
prenotare le stanze, intanto Sakura e Shaoran fecero un giro per le
strade. Gli
abitanti del villaggio guardarono male il ragazzo armato, e molti
genitori
richiamavano i loro bambini che fino a poco prima giocavano per strada.
Ma
altri invece si avvicinarono senza timore riconoscendo i tradizionali
abiti da
sacerdotessa che indossava Sakura. Iniziarono a farle richieste, di
guarigione
di alcuni parenti o amici e preghiera per i defunti. Lei
accettò e si voltò
verso Shaoran –che fai vieni con me?- lui si
limitò ad annuire serio in volto.
La sua Sakura era diventata una
persona splendida, era
diventata esattamente quello che in passato avrebbe voluto. E invece
lui…era
una persona indegna di stare al suo fianco. Puzzava di sangue umano e
ormai
questo dato di fatto non si poteva cambiare. Ma lei lo voleva comunque
al suo
fianco…mentre pensava a tutto ciò
sentì una strana sensazione far breccia tra
le scene terribili che lo avevano accompagnato per tutti quegli anni.
Si
ritrovò a sorridere e a guardarla. Lei intanto parlava con
una bambina che
teneva per mano –salverai mio fratello vero?- -certo, e
vedrai che tornerete a
giocare insieme come una volta- la bambina saltò dalla gioia
e corse tirandosi
Sakura con se.
Arrivarono in una casa malandata, era
logorata dalla pioggia
e dal vento. Sul soffitto erano presenti delle crepe, dalle quali
probabilmente
penetrava l’acqua piovana. Sakura andò subito a
visitare il suo paziente,
intanto Shaoran rimase li fermo a pensare come poteva fare per aiutare
quella
povera famiglia. Il padre dei due bambini si avvicinò
zoppicante a lui notando
il suo sguardo fisso verso la crepa –lo so, sarebbe ora di
chiuderla, ma nelle
mie condizioni non sono in grado di farlo- disse l’uomo
abbassando lo sguardo
sulla sua gamba. Il castano capì cosa intendeva dire
l’uomo e disse –lasci fare
a me-.
Sakura uscì dalla stanza
del ragazzino che ormai si era
addormentato, uscì dall’abitazione e disse al
padre dei bambini –deve
preparargli questo infuso due volte al giorno per almeno 3 giorni. Le
ho
lasciato erba a sufficienza- -la ringrazio sacerdotessa- disse
l’uomo
inchinandosi, lei allora rispose –non è
necessario, non si preoccupi. Più tosto
ha visto dov’è il cavaliere che era con me?-
l’uomo guardò verso l’alto e
indicò il tetto dell’abitazione.
–Shaoran? Ma che fai?- disse lei quasi
stupita. Lui si fermò e si voltò verso di lei
–riparo il tetto, non vedi?- la
ragazza rise. E poi lo schernì –e da quando sai
fare certe cose?- il ragazzo la
guardò e rispose alla battuta –e tu da quando sai
curare la gente?-.
Finirono il loro giro stanchi morti,
si diressero verso la
locanda a passi lenti. Sakura senza girarsi disse a Shaoran
–oggi mi ha fatto
piacere, vedere che riparavi quel tetto…- lui si
girò verso di lei, e notò che
aveva un po’ di rossore sulle gote, e anche lui iniziava a
sentirle rosse. Poi
gli sorse una domanda in testa e la porse alla ragazza
–Sakura, sai ci stavo
pensando da un po’. Perché non accettasti la
proposta del re di Gaya? Saresti
diventata regina…- chiese un con un po’ di timore
per la risposta che poteva
ricevere. Sakura rispose senza guardarlo –non volevo sposarmi
con qualcuno che
non conoscevo e ancor meno amavo-. Il discorso cadde con quella
risposta, il
castano capì un certo senso quello che la ragazza intendeva
dire. Ad un tratto
Sakura si voltò verso di lui e chiese –e tu
Shaoran? C’è stata qualche ragazza
nella tua vita durante tutti questi anni?- anche lei temeva la risposta
di lui
che disse –sì…-. Sakura ne rimase molto
delusa e chiese –ah…è del regno di
Hozax?- -no-. Poi calò il silenzio, forse avrebbe dovuto
dirle che quella
ragazza era lei…ma non se la sentiva, era troppo
imbarazzante.
Arrivarono alla locanda e chiesero
quale fosse la loro
stanza. Passarono una notte piuttosto tranquilla, il mattino dopo
Shaoran si
svegliò mattiniero come sempre, ormai si era abituato con
l’esercito. Uscì
dalla stanza e notò che Riiko e Kero-chan erano
già svegli e stavano facendo
colazione al bar. Lui si avvicinò e si sedette allo stesso
tavolo. –dormito
bene?- chiese Riiko mentre sorseggiava un bicchiere di latte caldo.
Shaoran
ordinò la colazione e rispose –sì, da
molto non avevo un sonno così tranquillo-
poi dopo aver addentato un panino caldo chiese –Sakura?-.
Kero-chan svolazzò
vicino al piatto di biscotti al centro del tavolo e ne
addentò uno –è sempre
così…non si può partire senza far
tardi- -beh basta svegliarla- disse lui innocentemente.
Riiko sputò il latte in faccia a Shaoran e
scoppiò a ridere seguita da
Kero-chan. –provaci tu, io ci tengo alla vita-
-ah…comunque grazie mi hai
risparmiato la fatica di lavarmi la faccia- rispose il ragazzo alla
bionda
–prego figurati-.
Shaoran andò a sciacquarsi
la faccia, e poi decise di voler
capirci meglio sulle parole pronunciate da Riiko, sapeva che Sakura sin
da
piccola mentre dormiva era pericolosa, l’aveva provato sulla
propria pelle
quando andava a svegliarla per giocare…ma non credeva
sarebbe diventata peggio
di com’era.
Entrò nella stanza facendo
il più silenzio possibile, la
ragazza era ancora profondamente addormentata. Si avvicinò e
si incantò a
guardarla, il suo volto era ben diverso dalla bambina che aveva
conservato nei
suoi ricordi più preziosi. Vide le labbra carnose e rosee,
che si muovevano
lentamente per il respiro regolare. Si sentiva attratto da quelle
labbra,
voleva gustarne il sapore, chissà se sapevano di ciliegia,
del resto il suo
nome significava appunto fiore di ciliegio.
Senza rendersene conto stava
avvicinando il suo volto a
quello di lei, poteva sentire ormai il suo respiro sulle labbra, ma
d’un tratto
sentì un dolore alla guancia. La ragazza nel sonno gli aveva
tirato uno
schiaffo girandosi di spalle a lui. Shaoran si allontanò di
poco massaggiandosi
la guancia offesa. Decise di ricorrere al mezzo che usava quando erano
bambini,
ovvero quello salire sul letto e iniziarle a fare il solletico. Non ci
pensò
due volte e attuò il suo piano, lei iniziò a
ridere e a svegliarsi ma il
ragazzo si guadagnò un calcio sui gioielli di famiglia. Lui
cadde dal letto
dolorante coprendosi con le mani dove era stato colpito. Sakura si mise
a
sedere nel letto ancora un po’ rintontita dal sonno
–che è successo?- poi notò
Shaoran sul pavimento che si contorceva dal dolore. Lei scese da letto
e si
inginocchiò vicino a lui –non ti senti bene?!
Dimmi dove ti fa male…- era
visibilmente preoccupata, quando poi notò cosa si stava
tenendo il ragazzo.
Arrossì vistosamente mentre lui rispose –hai
una…forza…incredibile- -sono stata
io?- Shaoran annuì sofferente. La situazione era abbastanza
imbarazzante,
Sakura allora si alzò e rispose sbarazzina –ti sei
già dimenticato cosa succede
se qualcuno si avvicina mentre dormo?- Shaoran sembrò
riprendersi un po’ e
disse –no…ma ora sei più letale-
-oppure sei tu che ti sei indebolito- disse
lei guardandolo con aria di sfida. Tutto sembrava esser tornato come 13
anni
prima, lei che lo sfidava e lui che si arrabbiava. –ah si?
Sarei più debole?
Ora vedremo!- disse il ragazzo alzandosi e spingendo la ragazza sul
letto.
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Capitolo 10 *** La gilda ***
Sera a tutti! Finalmente riesco ad
aggiornare!! Ad essere sincera il capitolo l'avevo pronto, ma per
mancanza di tempo non ho potuto rileggerlo e correggerlo e quindi
pubblicarlo prima. Cmq, in questo capitolo farà la comparsa
di uno dei personaggi che ormai è diventato fisso nelle mie
ff...immaginate chi sia vero??? Capelli fiammeggianti, forte, bello
hihihihihihi. Dai che l'avete capito! XD Ora passo ai
ringraziamenti per poi lasciarvi al capitolo!
piajoe22: beh
diciamo che per ora il nostro Shaoran dovrà tenere a freno i
suoi istinti "maschili" hahahahahaha ma come sempre assicuro che ne
combinerà eccome! hehehehehe ormai sai bene che nelle mie ff
non può mancare quel pizzico di pepe XD
sakura182blast:
no no, mai non lo farò mai!! Anche se vado bene,
momentaneamente, in Francia nn ci metterò neanche mezzo
piede XD . per quanto riguarda "anche i cuccioli mordono" Shaoran nn si
limita a mordere, ma a mangiarseli gli avversari hihihihihihi di
episodi come quelli ne farò capitare eccome, anzi...ho
un'immagine ben precisa di come sarà Shaoran in un futuro
prossimo della ff...e spero vi piacerà hihihihihihi qualche
volta bisogna pur cambiare no? ^_^ grazie per aver chiesto di mia
sorella, ora sta benone, è tornata ad essere la solita
rompiscatole di sempre XD
Dany92: hahahahahahaha
oddio!! LI DOVE NON BATTE IL SOLE. mi sono fatta un sacco di risate
quando ho letto la tua recensione hahahahaha scusa se nn mi sono fatta
sentire in questi giorni ma mi sono assentata per causa di forza
maggiore XD
sakurabethovina: hihihihihi
quindi ne pigli di pugni da tua sore quando provi a svegliarla XDDDD
cmq ecco il nuovo capitolo! spero ti piaccia!
monny: qui
si avrà una svolta importante per la storia hihihihihi scusa
se nn ho aggiornato presto ma sn stata parecchio impegnata
Allora io ora vi saluto. Vi avviso
come sempre che nn so quando aggiornerò quindi vi chiedo di
pazientare un pò :) ciau e buona lettura!
Capitolo 10
– La
gilda
-no! ti prego basta!-
gridò Sakura mentre rideva sotto
Shaoran che le stava facendo il solletico –però lo
soffri ancora come una volta
eh?- disse lui, -dai mi arrendo! Dimmi cosa vuoi che faccia- disse lei
cercando
di fermare le mani di lui. Il ragazzo si fermò e
sembrò pensarci –magari
potresti fare qualcosa per il mio amico qui sotto…- solo
allora si rese conto
di quello che aveva detto e si alzò di scatto da quella
posizione imbarazzato
oltre ogni dire. Sakura invece non aveva capito niente di quello che
aveva
chiesto il ragazzo. Si alzò anche lei e chiese
–senti Shaoran…- lui non si girò
per non farle vedere il suo voto arrossato –d-dimmi- -ieri mi
hai detto che in
questi anni c’era stata una ragazza nella tua vita.
C’è ancora?-. Lui era già
imbarazzato di suo, poi lei ora se ne usciva con questo argomento
–sì, e ci
sarà per sempre-. La ragazza sembrò intristirsi
parecchio e lui la vide con la
coda dell’occhio, perché ci stava così
male? Per lui vederla in quello stato
era peggio di mille frecce. –ti spiacerebbe uscire?
Così mi vesto- disse la
ragazza con voce un po’ tremante. Lui obbedì senza
rispondere e uscì dalla
stanza.
Che idiota che sono! Dovevo dirglielo
che la ragazza è lei!
Pensò Shaoran seduto per terra con la testa appoggiata alla
porta della stanza
dalla quale era appena uscito.
Verso metà mattinata, il
gruppo si diresse nei pressi
dell’uscita del villaggio, c’erano due guardie,
squadrarono bene i tre che
stavano per uscire, ma appena notarono Shaoran, con
l’armatura del regno Hozax,
gli sbarrarono la strada –tu! Da dove provieni!?
Quell’equipaggiamento è del
regno nemico!- Shaoran guardò con disprezzo il suo
interlocutore e portò la
mano all’elsa della spada, ma Sakura si mise davanti a lui e
disse ai due cavalieri
–questo equipaggiamento ce l’ha venduto un mercante
del regno di Hozax. Non
fraintendete- i due uomini vedendo una sacerdotessa si calmarono
–scusate la
nostra veemenza…ma siamo in tempi di guerra- i due fecero
passare i tre, ma
Shaoran lanciò ugualmente delle occhiatacce ai due.
Il gruppo era in cammino
–devi cercare di essere meno
impulsivo- disse Riiko rivolgendosi a Shaoran poi continuò
–secondo te tutto si
può risolvere con la spada-. Shaoran fulminò la
bionda con lo
sguardo –perché non è forse
così?-
rispose lei all’occhiata. Sakura si mise tra i due e disse
–adesso basta, non è
successo niente. Quindi non è necessario litigare- -io lo
dicevo per eventi
futuri- disse l’amica rivolgendo lo sguardo dinnanzi a se.
Shaoran marciava dinnanzi alle due,
quasi come se tenesse il
broncio, Sakura ridacchiò e attirò
l’attenzione di lui, che la guardò con la
coda dell’occhio –che bambinone, non sei cambiato
di molto del resto-. Riiko si
lasciò sfuggire una risata mal trattenuta, e anche Kero-chan
rideva mentre
mangiava del cibo acquistato nel villaggio dove avevano pernottato.
Shaoran
aumentò il passo dopo aver lasciato sfuggire un
–tsk!- e le ragazze lo
seguirono ridendo.
Nel frattempo nel villaggio che
avevano appena lasciato, un
drappello di soldati parlava con le due guardie al cancello
–sì vostra maestà,
abbiamo visto una sacerdotessa passare con una ragazza e un guerriero
con
un’armatura simile a quella del nemico!- il cavaliere al cui
parlò la guardia,
era un uomo alto, i capelli erano di colore platino lunghi, aveva una strana armatura,
molto
appariscente, un elmo che sembrava dare molta importanza al possessore.
–allora
siamo vicini ormai- si girò verso i suoi 4 cavalieri con
armature omogenee,
oscure proprio come quella del loro comandante –sellate i
cavalli! Inizia la
parte finale della nostra caccia- disse le ultime parole con un sorriso
sulle
labbra per niente rassicurante.
Shaoran, Sakura, Riiko e Kero-chan,
stavano nel bel mezzo di
una foresta, avevano deciso di deviare dalla strada maestra per evitare
ulteriori incontri spiacevoli con le autorità del regno di
Gaia. C’era qualcosa
di strano in quel bosco, come se nascondesse qualcosa, era una
sensazione
provata da tutti. Shaoran estrasse la spada, aveva lo sguardo truce e
si
guardava continuamente attorno. Decisero di fermarsi, Sakura chiuse gli
occhi
come Kero-chan e iniziò a cercare quella strana presenza che
li stava seguendo
ormai da un po’, Riiko tirò fuori i suoi pugnali
da lancio. –stiamo attenti
siamo circondati- disse ad un tratto Sakura. Kero-chan stava per
trasformarsi,
ma non vi riuscì –ma come!?- -un campo antimagia!-
gridò Sakura. Una pioggia di
frecce iniziò a scendere dagli alberi alti, Shaoran prese
Sakura tra le braccia
e usò il suo scudo a tipo fosse un ombrello, invece Riiko
con la sua grande
agilità le schivò tutte.
Dato che il piano delle frecce era
stato un fallimento, il
nemico iniziò a suonare una strana melodia. Era un flauto
elfico, che superava
ogni barriera magica. I primi a perdere i sensi furono Riiko e
Kero-chan, Shaoran
si piegò sul terreno reggendosi con la spada impiantata nel
terreno, la sua
vista si faceva sempre più offuscata, e l’ultima
cosa che vide fu il volto di
Sakura preoccupata.
-Shaoran! Shaoran!- il castano
sentiva la voce di Sakura
chiamarlo, così riprese i sensi. Si trovava disteso su un
letto, appena vide il
volto della ragazza l’abbracciò impulsivamente. La
ragazza arrossì
–S-Shaoran…?- lui non la lasciava, aveva temuto
seriamente per la loro sorte.
Poi qualcuno tossì nell’intento di voler attirare
l’attenzione, il castano
sciolse l’abbraccio, e notò che nella stanza,
c’erano Riiko, Kero-chan e un
uomo con un’armatura molto possente, era viola con strisce
dorate ai bordi di
ogni pezzo. L’uomo era alto, capelli rossi e corti poteva
avere si e no un 27
anni. Il castano chiese istintivamente –chi sei?- e il rosso
rispose –prima di
chiedere a qualcuno come si chiami, perché non ti presenti
per primo?- Shaoran
si mise in piedi adocchiò la sua spada su un tavolo dietro
l’uomo –siete stati
voi ad attaccarci…non è forse così?-
disse assumendo uno sguardo truce. Sakura
mise una mano sul braccio di Shaoran che si girò verso di
lei –non sono nostri
nemici, avevano solo frainteso le nostre intenzioni- -e per un semplice
sbaglio
erano pronti ad ucciderci?-. Il rosso prese la spada di Shaoran e
gliela porse
–cerchi forse di convincermi mostrandomi la tua fiducia?-
disse Shaoran
guardando deciso l’uomo –fa come ti pare, se
proprio non la vuoi…- chiuse gli
occhi e pronunciò un incantesimo in una strana lingua. La
lama si frantumò –che
pessimo spadino, seguitemi- Shaoran ringhiò di fronte
all’affronto appena
subito, e se non fosse stato per Sakura avrebbe iniziato una battaglia
dalla
quale sarebbe uscito di sicuro perdente.
Arrivarono
in una grande sala, vi erano 3 uomini e una donna che
indossavano strane armature. L’uomo che fino a poco fa stava
con Sakura e gli
altri si diresse verso una specie di trono, e prima di sedersi si
rigirò verso
il gruppo –il mio nome è Zefren, e sono il capo
della gilda di Clow-.
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Capitolo 11 *** Platino ***
Salve!!!
Eccomi! Ormai con il mio solito ritardo...come a tutto quel che faccio
in questo periodo...ormai il tempo sembra volare in un modo davvero
incredibile! Ringrazio a tutti coloro che commentano e leggono! In
particolare a:
Dany92:
sisi! ormai di Zefren non posso farne a meno XD diciamo che mi ci sono
affezionata...e per un futuro prossimo credo che scriverò
una storia (originale) con lui come protagonista. Però per
ora voglio terminare questa e una nuova (originale). Non voglio
caricarmi di lavoro dato che ho così poco tempo a
disposizione...vabbè cmq ti ringrazio come sempre per i
complimenti e per essere sempre presente!
sakura182blast: ciao!!!
beh si, lo dico in senso metaforico XD vedo che anche tu ti sia
affezionata a lui! anche io non posso farne a meno hehehehe si conosco
inu-yasha!! è stato il primo anime/manga che mi ha
appassionata, si è vero anche prima guardavo anime ma nn ero
così interessata. Ma Inu-yasha ha cambiato tutto...e
probabilmente se non ci fosse stato ora nn sarei qui XD ad essere
sincera ultimamente nn mi sta piacendo +...troppo lungo poche nuove
idee...lo seguo di rado. però gli sarò sempre
grata ^_^ ciao ciao alla prossima!
piajoe22: hihihihihiihhi
scusa se ti ho fatto attendere così tanto per soddisfare la
tua sete XD purtroppo lo sai...sta maledetta scuola non vedo
l'ora che finisca tutto! (noooo! bugia, ora parlo così ma mi
mancherà un casino! la fine della scuola segna la fine della
giovinezza per poi entrare nel mondo degli adulti...e sinceramente non
è che mi attiri molto...)
monny: ecco
il nuovo cappy, qui ci saranno parecchi chiarimenti sulla trama della
storia, spero di non essere stata noiosa ^^
sakurabethovina: come
ho già detto a monny qui ci sarà la svolta
importante per capire il filo della trama in generale della
ff...sarà parecchio impegniativa ma ce la farò XD
Ichigo_91:
ciauuuuuuuuu!!! che bello risentirti!! spero che ti vada
tutto bene! è da un pò che non ci sentiamo
hihihihihihihi cmq...Shaory *,* come nn può essere mitico?
hihihhii è sempre nei nostri sogni XD. Spero di risentirti
presto! ciau!
Bene, vi lascio al capitolo, spero di
risentirvi il prima possibile :) ciao! Buona lettura!
Capitolo 11
– Platino
–il mio nome è
Zefren, e sono il capo della gilda di Clow-
proclamò il rosso a Sakura, Shaoran, Riiko e Kero-chan. La
bionda sussultò nel
sentire quelle parole e diede spiegazioni –la gilda di
Clow…non si avevano loro
notizie da anni- il castano si girò verso la compagna e
chiese –li conosci?-
-sono famosi qui a Gaya. La gilda nacque anni fa, Clow Reed, colui che
la fondò
era un mago potentissimo, pare abbia viaggiato per le terre degli elfi,
si
pensava che non sarebbe più tornato, infatti le terre degli
elfi sono un luogo
dal quale è impossibile uscire. Ma Clow ritornò e
portò con se il loro potere.
Venne convocato dal re di Gaya che chiese di concedergli i poteri
acquisiti nel
suo viaggio. A quel tempo su Gaya c’era un forte deperimento
del terreno, e
veniva anche a mancare l’acqua. Così il mago
creò delle carte affidandole al re
per ripristinare il regno in pericolo. Il re utilizzò
saggiamente i poteri
elfici e quando la situazione si fu ristabilita sigillò le
carte sempre con
l’aiuto di Clow- -non dirmi che quelle carte…-
interruppe il castano. –sì…sono
proprio le carte che sto raccogliendo- rispose la ragazza –e
io sono il loro
guardiano-. –lascia che finisca io il racconto- disse Zefren
avvicinandosi
–dopo che le carte furono sigillate, vi fu un lungo periodo
di pace, fino a
quando il re morì per mano di alcuni sicari. Così
salì al trono il figlio il
così detto e temuto Dark Lord. Logicamente questo
è solo uno dei suoi nomignoli-
così Sakura mormorò il nome del re
–Dikens Bephomet-. Poi Zefren continuò
–quest’ultimo cercò di impossessarsi
delle carte, ma prima che potesse farlo,
Clow, dato che non poteva distruggerle, le sparse per i vari
continenti. In
seguito scappò dalla capitale con la sua famiglia. La moglie
morì nella fuga…e
uno dei suoi due figli, il più piccolo, lo affidò
ad una giovane coppia. Il
maggiore non voleva separarsi dal padre e lo seguì. In
seguito Clow fondò la
gilda, e dopo la sua morte e lasciò la gilda nelle mani di
suo figlio…ovvero
io-.
I 4 che erano rimasti seduti su delle
sedie tutto il tempo
si alzarono, e si avvicinarono al loro leader. Un guerriero con
un’armatura
rossa, e un elmo a forma di volto di drago disse –il nostro
compito è riunire
le carte di Clow e riportarle nelle terre degli elfi-, poi la donna
bionda con
un’armatura bianca continuò –e per fare
ciò, abbiamo bisogno di qualcuno scelto
dal guardiano delle carte. E quel qualcuno è proprio
Sakura-sama-. I 5
esponenti della gilda si inchinarono compreso Zefren
che parlò –concedeteci i vostri
poteri,
aiutateci a raccogliere le carte magiche e noi diventeremo i vostri
migliori
alleati-. Sakura si abbassò all’altezza del volto
dei 5 e disse –ho già accettato
questa missione, anni fa, quindi non c’è bisogno
che vi inchiniate-. Si
rialzarono e Zefren presentò gli altri 4. iniziò
partendo dal guerriero con
l’armatura rossa –lui è Raziel, il
generale a capo dei guerrieri, ovvero i Red
Dragon- poi si volse verso la donna con un’armatura bianca e
rifiniture in
dorato –lei è Lacus, a capo delle nostre
guerriere, chiamate Guardian-. Poi si
voltò verso un mago, da capelli di color platino, con
più che un’armatura era
una veste azzurra con un leggero corpetto e un elmo
–Beetrezen è a capo dei
nostri maghi, detti Legendary-. Per ultimo indicò un ragazzo
con un’armatura di
un viola sbiadito che dava quasi sul blu, come Zefren non aveva un elmo
–e
infine il mio allievo Rimdo, siamo due maghi guerrieri-.
Dopo le presentazioni dei cinque
questa volta toccò a Riiko
e Shaoran. Per Sakura e Kero-chan non era necessario. –io
sono Shaoran…ero a
capo dell’armata dei lupi del regno di Hozax- i cinque dopo
un primo momento di
scalpore si voltarono verso Riiko –io sono Riiko…-
-dalla gilda dei ladri eh?-
disse Beetrezen. Riiko sussultò e il mago
continuò –nel bosco, ho visto lo
stemma sui tuoi pugnali-. –non ti sarà fatto
niente tranquilla. La tua gilda ci
ha aiutato spesso nella ricerca delle carte e tutt’oggi
collaboriamo ancora
insieme-. La bionda sembrò tirare un sospiro di sollievo
–manco dalla gilda da
anni, per questo non so praticamente nulla- -segui Beetrezen, con la
sua magia
ti metterà in contatto con la tua gilda. Per quanto riguarda
te Shaoran-san
segui Raziel-. Shaoran si girò verso Sakura e poi si
rivoltò verso Zefren che
si lasciò sfuggire un sorriso –non vuoi proprio
allontanarti da lei eh?- si
girò verso Sakura e disse –puoi andare con lui se
vuoi-. La ragazza rispose con
un sorriso e uscirono dalla stanza.
-troppe rivelazioni insieme, credo di
non aver afferrato
tutto- disse Shaoran mentre camminava affianco a Sakura
–è normale che tu non
sappia tutta la storia, hai vissuto tanti anni in un altro regno-. Il
guerriero
con l’armatura rossa a forma di drago, che faceva strada ai
due si fermò
davanti a una porta si rivolse verso Shaoran –se non sbaglio
sei un guerriero.
Dato che da oggi sarai della gilda hai bisogno di un equipaggiamento
adeguato.
Ti è riservato un trattamento speciale dato che sarai
addetto alla protezione
di Sakura-sama- Sakura sentendosi chiamata con quella riverenza si
sentì quasi
a disagio. –Sakura-sama, il laboratorio del fabbro non
è un posto adatto a
lei…ma se proprio vuole…- la ragazza si
avvinghiò al braccio di Shaoran e
rispose –ringrazio la sua gentilezza ma vorrei rimanere con
lui-. Il guerriero
sorrise e Shaoran arrossì un po’. Entrati nello
stanzone, notarono subito che
era illuminato solo dalle luci delle fornaci, il suono che sentirono
era il
tipico martello dell’armaiolo che batteva
sull’acciaio. Raziel si avvicinò al
fabbro e attirò la sua attenzione chiamandolo
–Gen, ho del lavoro per te- -come
se ora stia giocando- rispose una voce anziana. Raziel si
voltò verso Shaoran e
mormorò –Gen è il miglior armaiolo che
sia mai esistito. Usa metalli quasi
impossibili da scolpire, tutto grazie alla sua alchimia. Quando forgia
delle
spade o delle armature sa quali possono essere più adatte a
far sfruttare
appieno le capacità del guerriero o mago che sia. Ad esempio
il mio
equipaggiamento è stato forgiato da lui- -ah…e
come fa a capirlo?- chiese quasi
dubbioso e stupito al contempo Shaoran. Ma il guerriero non rispose e
si voltò
di nuovo verso Gen che si era avvicinato –dai
priorità a questo ragazzo, il suo
equipaggiamento deve essere pronto il prima possibile- il vecchio
sbuffò poi si
voltò verso Shaoran, la sua espressione mutò
improvvisamente in una smorfia di
disgusto –spero non userai le mie armi per compiere altre
stragi- disse
semplicemente Gen. Che strano, eppure non sapeva neanche chi fosse
Shaoran! –ho
prestato un giuramento, proteggerò a costo della vita
Sakura- il vecchio si
voltò verso la ragazza e sorrise –lo so-. Che
strano soggetto, pensarono Sakura
e Shaoran, riusciva a capire tutto di una persona solo attraverso uno
sguardo.
Il vecchio si avvicinò alla fornace, prese uno strano
contenitore, vi versò un
liquido poi si voltò verso Shaoran –vieni ragazzo-
il castano si avvicinò. Il
vecchio Gen prese la mano del ragazzo e gli fece un taglio sul palmo
–fai
colare un po’ del tuo sangue nella pentola alchemica- Shaoran
eseguì. Intanto
Gen si era avvicinato a una fornace più piccola, era spenta.
Mise dello strano
materiale, e poi disse –e ora versane un po’ nella
fornace-. Il castano si
avvicinò alla fornace e fece come gli era stato chiesto. Si
chiedeva se fosse
quello il metodo usato sa Gen per forgiare le armature speciali che
aveva
menzionato Raziel.
Poi il vecchio porse un liquido e lo
versò sul palmo di
Shaoran, la ferita si rimarginò all’istante. Il
ragazzo sorpreso iniziò a
fissarsi la mano –non fare l’idiota e togliti di
mezzo- disse sprezzante il
vecchietto. Shaoran si tolse subito rimanendo comunque vicino, tutto
ciò in un
certo senso lo affascinava.
Il vecchio accese il fuoco, la fiamma
non era normale, era
argentea. Gen sorrise a tale spettacolo, era da tanto che non gli
capitava una
cosa del genere. Stette minuti interi a fissare la fiamma, doveva
vedere
l’impeto della fiamma, e gli ricordò una fiamma
già vista e molto familiare.
–una fiamma conosciuta…- mormorò.
Shaoran, Raziel e Sakura guardarono confusi
il fabbro –ragazzo la tua fiamma è simile a quella
di Zefren, ciò vuol dire che
diventerai forte almeno quanto lui…- se non di
più, finì pensando l’anziano.
–bene e ora vediamo se hai messo la quantità
giusta di sangue. Metti la mano
nel fuoco- -cosa?- esclamò il ragazzo. –questa
domanda avresti dovuto farla
dall’inizio, so che pensi sia solo un pazzo. Fa quello che ti
ho detto- il
ragazzo non chiese oltre e mise la mano nel fuoco aspettandosi una
bella
ustione, ma così non fu. Non brucia? Pensò.
–bene allora con il fuoco con cui
devo forgiare è apposto. Ora vediamo il materiale. Prese un
pò di liquido dal
pentolone e anche delle strane pietre poggiate su uno scaffale.
–dobbiamo
testare il materiale più adatto ai tuoi talenti. Ci sono
quelli difensivi che
sono molto pesanti, quelli d’attacco che sono leggeri ma meno
resistenti- mise
una pentola piccola sulla fornace con un po’ del liquido
della pentola più
grande. Gettò diverse pietre di colori differenti nella
piccola pentola,
aspettarono una manciata di minuti, e il vecchio tolse le pietre quasi
stupito
dal fatto che nessuna di esse si fosse sciolta come sarebbe dovuto
accadere. Si
avvicinò a uno stipo contenente tre pietre, una dorata e
altre due argentate,
ma di un argento diverso tra le due. Le gettò nella pentola
e rimise sul fuoco
magico. Con grande sorpresa il vecchio notò che
l’unico materiale ad essersi
sciolto era il platino, non aveva mai forgiato armature o spade con il
platino.
Raziel rimase stupito almeno quanto
Gen –il platino…- Sakura
si girò verso il guerriero sconcertata, così
l’uomo gli diede spiegazioni –il
platino è un materiale purissimo e di alto livello, ha le
capacità difensive
dei metalli più pesanti, ma al contempo stesso è
leggerissimo. Finora nessuno
di noi ha avuto un risultato del genere, Zefren ha raggiunto
l’oro ma non il
platino-.
Dopo essersi ripreso Gen si sedette
ad una sedia –Raziel,
come credo avrai già capito non posso forgiare un
equipaggiamento di tal
livello in poco tempo. È la prima volta che uso il platino
quindi non so dirti
quanto dovrete aspettare-. Il guerriero sembrò rifletterci
–allora per ora
indosserai una delle armature dei Red Dragon, leggere per attacchi di
velocità,
oppure una dei Guardian, ma non credo ti andrebbe bene, sono tutte
taglie
femminili- ridacchiò Raziel.
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Capitolo 12 *** Fenrin ***
Sera a tutti....e sì...non sono morta....ma quasi XD scherzo
nn è successo niente di grave. Sn stata parecchi impegnata
con la scuola tutto qui^^ ora che però iniziano le vacanze
natalizie potrò dedicarmi un pò di più
a questa ff così sfigata...Ringrazio piajoe22, monny, sakurabethovina,
manu, Dany92, sakura182blast e enzasakura e tutti
coloro che, con una pazienza da santi, continuano a leggere...ormai non
mi facevo + viva neanche su msn...vabbè dai vi lascio al
capitolo tanto atteso così inizio subito con il prossimo per
poterlo pubblicare il prima possibile. Spero di finire prima della fine
di gennaio questa ff perchè dopo la mia vita sarà
un'inferno per la scuola e i maledettissimi esami...T.T Buona lettura!
Capitolo 12
– Fenrin
Erano passati due giorni da quando
erano arrivati nel covo
della gilda di Clow erano tutti nella grande sala. –quindi
state andando a
controllare nei pressi della gilda dei ladri, avete avuto
un’ottima intuizione
anche noi sospettavamo si nascondesse qualcosa lì, e ce
l’hanno anche
confermato dei messaggeri della gilda alleata. Dopo aver indagato sugli
avvenimenti di quel luogo vorrei che tornaste da noi per fare un
resoconto
della situazione e per poi stabilire una nuova meta- disse Zefren che
poi si
voltò verso Rimdo –dai dei cavalli, e un Fenrin a
Shaoran. Dato che è diventato
a tutti gli effetti un militante per la gilda credo sia di diritto che
ne abbia
uno- il castano si voltò e chiese –Fenrin?- a
rispondere fu Rimdo –sono delle
creature magiche, Beetrezen ne evocherà uno per te- il mago
si limitò ad
annuire. Kero-chan poi si intromise –tsk! I Fenrin! Sono
molto meglio io! Non
sono necessari i cavalli per Riiko e Sakura- disse tutto ciò
con un’aria da
spavaldo che fece ridere le ragazze, ma infastidì un
po’ Beetrezen, che si era
sempre vantato dei suoi Fenrin.
Erano pronti al viaggio, Beetrezen
seguito da Shaoran e gli
altri arrivarono alla fontana magica da dove prendeva vita un Fenrin.
Arrivati
li spiegò –il Fenrin che uscirà
dipenderà solo dal suo futuro possessore. Di
solito escono quelli più adatti, ma mai escono perfetti per
il loro padrone.
Allora iniziamo- il mago recitò una serie di formule. Il
getto magico della
fontana di arrestò –ora dovrebbe
uscire…- disse Beetrezen…era già stano
che non
fosse uscito. Aspettarono ancora un po’…finalmente
iniziò ad uscire una luce
argentea –ooh! Un Fenrin argentato, ti è capitata
proprio…una…rarità…?!- il
mago rimase sorpreso nel vedere il risultato…era uscito un
cucciolo di Fenrin
argentato!
Riiko si voltò verso
Sakura e chiese –credi che quella cosa
di possa cavalcare?- Sakura non prestò alle parole
dell’amica e si limitò a
gridare –che carinooo!- -sono più bello io-
affermò Kero-chan. Shaoran era
confuso, e Beetrezen lo era ancora di più
–ecco…questo è uno dei
casi…quando
nel mondo magico non si riesce a selezionare un Fenrin, o una qualunque
altra
creatura magica adatta al suo padrone…ne nasce una nuova-.
Il piccolo cucciolo si
avvicinò camminando un po’ con
difficoltà verso Shaoran che lo prese in braccio. Era uno
strano animale, aveva
una faccia a forma di drago, un corpo squamoso, quattro zampe che
preannunciavano la crescita di forti artigli e una coda. –il
Fenrin rientra
sempre nella categoria dei draghi, che però ormai si sono
estinti anche nel
mondo magico. Pare che ormai esistano solo nelle terre degli elfi-.
Mentre il
mago si perdeva in chiacchiere Sakura aveva iniziato a giocare con la
piccola
creatura e intanto Shaoran rideva vedendo i due divertirsi. Beetrezen
tossì nel
tentativo di farsi ascoltare, e vi riuscì –i
cuccioli di Fenrin hanno una
crescita molto precoce, nel giro di un mese diventerà
cavalcabile. Intanto
userai un cavallo-. Il mago iniziò a incamminarsi verso le
stalle –ah…ovviamente
il cucciolo di Fenrin lo devi crescere e curare tu- -io? Ma non so
niente di
queste creature- rispose il castano –Sakura-sama è
una maga saprà come
aiutarti-.
Arrivarono nel cortile, Shaoran era a
cavallo, indossava una
Red Dragon, era simile a quella di Raziel, ma i particolari erano meno
curati
ed era molto meno imponente, sembrava una brutta copia
dell’originale, ma era
comunque un’armatura che non passava inosservata. Come spada
aveva quella sua
vecchia, il vecchio Gen gliel’aveva riparata, lo stemma del
lupo era rimasto
sull’elsa e sulla lama vicina ad essa. Nel cortile vi erano
Zefren, Rimdo,
Raziel, Lacus e Beetrezen, stavano per salutarsi quando una dei
guardian corse
verso di loro –il Dark Lord è sulle tracce di
Sakura-sama! Hanno sconfitto già
dei nostri nei pressi del villaggio vicino- -maledizione!-
esclamò Zefren
–portate i nostri Fenrin, noi distrarremo Dark Lord e i suoi
scagnozzi, voi
correte più che potete!- -ma…- Sakura
cercò di obiettare ma Zefren la guardò
facendole capire che non ci sarebbe stato verso di cambiare quello che
aveva
detto.
Uscirono dalla foresta e vi trovarono
il Dark Lord con i
suoi 4 guerrieri scelti che li aspettavano –finalmente,
credevo che voi topi di
fogna non voleste uscire dalla vostra tana- -Bephomet, dannato- -come
mi hai
chiamato? Da quanto non sentivo quel nome- poi si voltò
verso Sakura e una
scintilla scattò nei suoi occhi oscuri come le tenebre.
Porse una mano davanti,
come invitando la ragazza a raggiungerlo –Sakura-sama, sono
stato davvero
addolorato quando ho saputo della probabilità che lei fosse
morta. Ora che so
che è viva la vorrei portare con me alla mia corte,
diventerà una splendida
regina- la ragazza indietreggiò e Shaoran si mise davanti a
lei sguainando la
spada. Bephomet squadrò Shaoran, poi spostò lo
sguardo verso Zefren e poi scoppiò
in una fragorosa risata –quindi la sorte ha voluto che vi
rincontraste, davvero
interessante! Sarà un piacere uccidere i figli di quel verme
di Clow Reed!-
-cosa!?- esclamò Shaoran che si girò verso Zefren
–sì Shaoran, tu sei mio
fratello. L’infante che nostro padre affidò a una
giovane coppia, lo fece solo
per farti vivere una vita serena, ma è stata una vera
sfortuna che tu sia
capitato proprio nel villaggio della nuova maestra delle carte- quelle
parole
intristirono Sakura e infastidirono parecchio Shaoran che si fece in
avanti
deciso, puntando la spada contro Bephomet. Senza voltarsi verso il
fratello
disse –ti sbagli Zefren, io la considero una fortuna quella
di aver incontrato
Sakura, e per questo sono e sarò per sempre grato a nostro
padre!-. Gli occhi
di Sakura diventarono lucidi nel sentire le parole di Shaoran, Zefren
rise a
quella risposta e disse –non so perché ma sapevo
avresti riposto così-.
-adesso basta, odio aspettare!- i 4
guerrieri oscuri dietro
al Dark Lord intrapresero battaglia con Raziel, Lacus, Beetrezen e
Rimdo.
Zefren si avvicinò a Shaoran e gli si mise davanti,
impugnò lo spadone che
portava dietro la schiena, era di un viola scuro con venature dorate.
–Shaoran
al tuo livello non potresti mai sconfiggere un avversario del genere.
Quando
avrete finito la vostra missione, mi piacerebbe parlarti un
po’ di nostro
padre, quindi vedi di tornare tutto intero!-. Zefren si
lanciò alla carica, con
la sua Rune Blade, Bephomet rise e mormorò –ancora
quella spada patetica- e
detto ciò estrasse due lunghi scettri –non potrai
niente contro le mie
Phantom!-.
Riiko si avvicinò a Sakura
e Shaoran e disse –dobbiamo
andare! Una volta che saremo lontani torneranno nella barriera della
foresta-.
Così fuggirono, con la
promessa che un giorno sarebbero
tornati.
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Capitolo 13 *** La magia della dea Selene ***
sera a tutti! nn so perchè ma prima che il sito andasse per
un po off avevo pubblicato questo capitolo, vabbe lo rimetto + quello
nuovo^^ buona lettura!! Ringrazio tutti coloro che mi continuano a
seguire e a commentare^^ scusate se nn mi soffermi ma vado di fretta XD
ciauuuu!
Capitolo 13
– La
magia della dea Selene
-avremo fatto la cosa migliore?- si
chiedeva Sakura, mentre
si allontanava velocemente dalla battaglia sul dorso di Kerberos.
Dietro di
loro c’era un pensieroso Shaoran che cavalcava su un comune
cavallo da trasporto.
A rispondere alla domanda di Sakura fu Kero-chan –non
potevamo fare altrimenti.
Non rendiamo vano il loro impegno, e allontaniamoci il più
possibile!-. Shaoran
ardeva dalla voglia di combattere, strinse la briglia del cavallo,
aveva la
tentazione di tirarla per cambiare direzione. In grembo teneva il
cucciolo di
Fenrin, lo guardava con quei suoi occhioni argentei. Il ragazzo
scostò il suo
sguardo da quello del piccolo essere, e solo allora si accorse dello
sguardo
preoccupato che gli stava rivolgendo Sakura. Il castano si
sentì in colpa, in
mezzo a loro la persona a sentirsi peggio era sicuramente Sakura. Lui
la
guardò, le sorrise, anche se un po’ tirato come
sorriso, bastò a rassicurare di
poco la ragazza.
La folle corsa del piccolo gruppo si
arrestò solo durante la
notte, si accamparono, non accesero il fuoco per non attirare
l’attenzione di
alcune eventuali pattuglie. Ormai erano come dei ricercati nel regno di
Gaya.
Kerberos sarebbe stato di guardia, era appollaiato su un ramo, fermo e
immobile,
sembrava dormisse, ma le sue orecchie erano tese e attente al minimo
rumore.
Riiko dormiva, si era avvolta nel suo mantello, era un sonno leggero,
anche essendo
molto stanca.
Shaoran era nel suo giaciglio, si
rigirava e rigirava, ma
non riusciva a prendere sonno. Si mise a sedere e si portò
una mano sulla
fronte sudata. Si guardò attorno alla ricerca
dell’unica cosa che avrebbe
potuto calmarlo. Sia Sakura che il cucciolo di Fenrin mancavano. Si
alzò
stancamente, prese la sua spada e si avvicinò
all’albero dove vi era Kerberos e
chiese –dov’è Sakura?-, la grande bestia
alata aprì un occhio, e con un gesto
della testa, indicò il sentiero contornato da folti alberi.
Shaoran seguì il
sentiero.
La foresta dove si erano accampati
era molto vasta, vi erano
parecchi alberi, e anche molta vegetazione. La luce lunare donava un
tocco di
magia a quel luogo che sembrava esser cullato dal leggero vento che
tirava. Il
ragazzo era incantato, ad un tratto tutti i suoi conflitti interiori,
il suo
passato, il presente diventarono un tutt’uno, eliminando
tutte le tragedie e le
battaglie delle quali non avrebbe mai voluto essere l’autore.
Non si rese conto
che camminando aveva perso la via che stava seguendo, quando poi si
accorse che
la luce lunare era più forte nella direzione
d’avanti a lui. Avanzò con passo
lento, non aveva paura, sapeva che non c’era nessuna minaccia
in quel luogo. Lo
sentiva.
Superò una folta
vegetazione, e finalmente arrivò. Era uno
spiazzo rotondo, contornato dagli alberi, la luce lunare rifletteva sul
prato
verde e profumato. Al centro vi era Sakura con lo sguardo fisso verso
la luna,
il piccolo cucciolo di Fenrin era affianco a lei accucciato,
anch’esso intento
a fissare la luna. La vide risplendere di luce, aveva gli occhi chiusi
e diceva
qualcosa che il giovane dalla sua posizione non riusciva a sentire.
Fece per
avvicinarsi, ma il cucciolo vicino a Sakura si girò verso di
lui, si alzò in
piedi e iniziò a saltellargli contro. Sakura aprì
lentamente gli occhi e si
girò, lo vide mentre si avvicinava a lei con il piccolo
Fenrin in braccio. –che
facevi?- chiese lui arrivatole di fronte. –pregavo a Selene,
la dea della luna
di assistere Zefren e i suoi compagni- -ah…- rispose lui
abbassando lo sguardo
imbarazzato. Era rimasto incantato dalla visione della ragazza. Sakura
si
avvicinò e rise, accarezzò la testa del cucciolo
–non gli hai ancora dato un
nome- -eh?- non l’aveva sentita, ripensava ancora
all’immagine di lei
illuminata dalla luce della luna. –non posso mica chiamarlo
cucciolo di Fenrin
per sempre. Sai ho notato che gli piace fissare la luna-, Shaoran
sembrò
pensarci, poi si ricordò di una leggenda raccontatagli dalla
madre –Endimio-
disse come se si fosse ripreso da un sonno profondo. La ragazza lo
guardò
stupita –l’amante della dea della luna Endimio?-
chiese lei, lui rispose con
naturalezza –sì, lui riesce a rispendere solo alla
luce della luna, ovvero di
Selene la sua amata- disse mentre fissava la luna. Lei sorrise e si
voltò verso
la luna. Rimasero in silenzio poi il castano riprese a parlare
–e…io risplendo
solo alla luce della tua stella Sakura-. La ragazza si girò
verso di lui che
aveva lo sguardo puntato su di lei, nei suoi occhi c’era la
scintilla della
quale la fece innamorare anni addietro. Le gote di Sakura si
imporporarono, ma
continuava a guardarlo negli occhi. Pochi istanti dopo la ragazza si
accorse
che Shaoran la stava baciando. Aveva ancora gli occhi aperti, mentre
lui li
aveva già chiusi, così decise di lasciarsi andare
e perdersi in quel dolce
bacio.
Endimio era accovacciato per terra e
guardava i due ragazzi,
per poi rivolgersi verso la luna ed emettere un mugolio pieno di gioia.
I due si divisero, Sakura stava per
girarsi di scatto per
l’imbarazzo, ma lui le afferrò il volto con le
mani e la costrinse a guardarlo
negli occhi –Sakura ricordi quando ti dissi, che nella mia
vita c’era e ci sarà
per sempre una ragazza?- lei annuì timidamente cercando di
fuggire dal suo
sguardo guardando verso il basso. Shaoran si avvicinò
ulteriormente a Sakura,
portando le sue labbra all’orecchio della ragazza, e gli
mormorò –bene. Sappi
che quella ragazza sei tu- la ragazza sussultò, oltre dalla
gioia e dalla
sorpresa, anche dalla voce sensuale e roca con cui il ragazzo le aveva
appena
parlato. Lei non rispose, rimase ferma, imbarazzata, e tremante. Lui
l’abbracciò stretta a se, gli mise una mano tra i
capelli e le fece appoggiare
la testa sull’incavo del suo collo. –Sakura,
speravo l’avessi capito già da
te…non è una cosa facile da dire…ma
stasera in questa atmosfera magica riesco
ad essere sincero con me stesso, e anche con te-. Delle lacrime di
emozione
iniziarono ad inumidire gli occhi della ragazza e Shaoran
sussurrò –ti amo-. A
quel punto delle lacrime sfuggirono dagli occhi di Sakura e rispose
finalmente
a quel dolce abbraccio –anche io…ti ho sempre
amato!-. Shaoran sentì che la
ragazza stava piangendo, preoccupato si allontanò per
poterla vedere in volto,
e chiese –perché piangi?- era un po’
spaesato. Lei sorrise e l’abbracciò con
forza –perché sono felice-. Anche lui sorrise,
chiuse gli occhi e iniziò a
cullarla nel suo abbraccio.
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Capitolo 14 *** Combattimento senza vincitori ***
Capitolo 14
– Combattimento
senza vincitori
-dannazione sono scappati!-
gridò uno degli uomini al
seguito del Dark Lord che rise e disse –che piano eccellente,
non c’è che dire.
Se fossi stato un normale guerriero a quest’ora avrei subito
una sconfitta- i
suoi uomini si girarono verso di lui –Elda!- un cavaliere
oscuro si fece avanti
–vostra maestà?- -il mio piccolo animale domestico
li ha già trovati,
occupatene tu- -sì!- Elda si girò e
iniziò a correre via con il suo destriero
nero.
Intanto nel quartiere generale della
gilda di Clow Zefren e
gli altri si curavano dalle ferite subite durante lo scontro
–Rimdo!- chiamò
Zefren. –Zefren? Vuoi che li segua?- -sì. Hanno
bisogno di aiuto…nel loro stato
attuale non sarebbero neanche in grado di tener testa ad uno degli
scagnozzi di
quel dannato di Bephomet!- -li difenderò a costo della mia
vita!- disse Rimdo
per poi dirigersi all’uscita della struttura.
Nel frattempo il mattino era
arrivato, e Sakura, Shaoran,
Riiko e Kerberos avevano ripreso il loro viaggio. La magia della sera
prima era
si era ormai sciolta ai raggi solari, e ora tra Sakura e Shaoran
c’era solo un
silenzio imbarazzante. Riiko notò il loro strano
comportamento, ma non se ne
interessò più di tanto, sapeva che prima o poi
l’amica avrebbe vuotato il
sacco. Kerberos per niente intimidito da quel silenzio
iniziò a parlare
seriamente –appena avremo portato a termine questa missione,
ci conviene
fuggire da Gaya-. I presenti si girarono sorpresi verso la bestia alata
–ma
Zefren…- disse Sakura, ma Kerberos la interruppe
–con gli ultimi avvenimenti
accaduti sono sicuro che sarebbe d’accordo con noi-. Lo
sguardo di Kerberos
vogò sugli altri due compagni per cogliere uno sguardo di
consenso. Riiko
sembrò acconsentire invece Shaoran fremeva dalla rabbia. Non
solo aveva dovuto
lasciarsi il nemico alle spalle, ora doveva anche nascondersi.
–credo che mi
stiate sottovalutando troppo, quel Bephomet lo posso fare fuori quando
voglio-
i compagni di viaggio si girarono verso il castano sgranando gli occhi
–ma
Shaoran…non è riuscito a batterlo nemmeno
Zefren…- disse sconsolata Sakura.
Riiko chiuse gli occhi e sospirò –non fare tanto
il gradasso, sono sicura che
saresti sconfitto in meno di 3 secondi-. Shaoran si sentì
fulminato da tale
affermazione, stava per attaccar briga, ma ci rinunciò
quando Sakura lo
fiancheggiò e gli toccò un braccio.
Erano solo a metà strada
dalla loro meta, decisero di
accamparsi, erano tutti molto stanchi e provati dal continuo viaggiare.
Riiko
era andata a raccogliere piante o frutti da poter sfruttare come
riserve di
cibo, Kerberos giocherellava con Endimio che cercava di prendergli la
coda
leonina.
-credi che Riiko avesse ragione?-
chiese ad un tratto
Shaoran a Sakura. Lei abbassò lo sguardo
–Shaoran…sarebbe troppo rischioso nel
tuo stato attuale combattere un avversario
così…forte-. Il ragazzo si alzò di
scatto preso da un attacco d’ira. –dannazione!- e
tirò un pugno a un tronco
vicino sbucciandosi le nocche. –se solo non fossi
così maledettamente impotente…non
sono neanche in grado di proteggerti-. Sakura si alzò e gli
si avvicinò, lo
abbracciò da dietro. Posò la sua testa sulla
schiena di lui. –per me
l’importante è starti accanto Shaoran. Un giorno
troveremo il modo di
sconfiggere Bephomet, e lo faremo insieme. Non voglio che ti addossi
tutto il
lavoro- -Sakura, devo essere io a sconfiggerlo. È il mio
orgoglio che mi
impedisce di avere alcun aiuto. Lui ha tentato di prenderti e poi una
volta
fallito ti avrebbe voluta vedere morta. Non potrò mai
perdonarlo!-.
Intanto Riiko era tra la vegetazione
folta di una piccola
foresta, nella ricerca di qualcosa di commestibile per il viaggio.
Aveva una
strana sensazione, il suo istinto da ladra le diceva che qualcuno la
stava
osservano da non molto lontano. Estrasse due pugnali da lancio e
iniziò a
guardarsi attorno. Una lunga lancia interamente d’acciaio
nero si conficcò nel
terreno, la bionda era riuscita a schivarla prontamente.
–stupefacente!- disse
una voce femminile, un tono oscuro e maligno. Riiko seguendo la
direzione della
voce individuò l’avversaria e lanciò i
due pugnali. Il cavaliere oscuro li
respinse facilmente con la sua corazza nera. –questa
ferraglia non mi graffia
nemmeno-. La ladra sfilò altri pugnali, quattro per ogni
mano. La donna scese dal
ramo sul quale si trovava –credo dovrei presentarmi, io sono
Elda, sono al
servizio di sua eccellenza Dark Lord- -cosa vuoi che
m’importi del tuo nome-
rispose bruscamente Riiko. Elda rise malignamente –beh volevo
solo farti sapere
il nome di colei che ti ucciderà-. Il cavaliere oscuro
raccolse la sua lunga
arma e iniziò a rotearla in aria –di addio a
questo mondo, ragazzina-
-vedremo-.
Nel frattempo un drappello di soldati
di Gaya aveva
attaccato Sakura, Shaoran e Kerberos. –dannazione!-
ruggì Kerberos. Erano
circondati, Shaoran era davanti a Sakura con il piccolo Endimio
–maledizione
dov’è Riiko! Proprio quando serve…-
disse Shaoran stando sulla difensiva. –non
ci resta che combattere- disse Kerberos che guardò con uno
sguardo di intesa
Shaoran. La battaglia cominciò, Shaoran si era lanciato
subito contro i soldati
nemici colpendoli soprattutto in punti vitali, erano troppi e doveva
subito
diminuire il loro numero. Kerberos, con le sue fiamme roventi faceva
surriscaldare le corazze dei soldati che cadevano inermi sotto le sue
fiamme.
Sakura aveva eretto una difesa su di se e sul cucciolo di Fenrin, in
modo da
non dare altre preoccupazioni ai suoi compagni.
Riiko schivò con grande
agilità un affondo dell’avversaria,
riprese subito l’equilibrio e lanciò tre pugnali
contro Elda, cercando di
colpirla nei pochi spazi non coperti dalla corazza. Riuscì a
colpirla subito
sotto alle spalline. Ma la donna non diede alcun segno di cedimento o
di
dolore. Estrasse il pugnale e lo gettò per terra.
–credevi di avermela fatta
eh?- la bionda impugnò i suoi ultimi pugnali e li
lanciò, ma Elda riuscì a
difendersi con il roteare della lancia. Ormai a Riiko rimaneva solo il
pugnale
da combattimento ravvicinato. In quello scontro era in netto
svantaggio, il suo
avversario brandiva un’arma a lunga gittata mentre lei aveva
solo un pugnale.
Elda sfoderò degli
attacchi potenti ma al contempo
abbastanza veloci da poter colpire Riiko alla spalla sinistra. La
bionda si
allontanò immediatamente facendo un salto
all’indietro. Si inginocchiò
tenendosi la mano sulla ferita. La donna dall’armatura oscura
si avvicinò
pericolosamente alla ragazza dolorante –che scena pietosa-
con la punta
affilata della lancia, Elda colpì la ragazza al fianco,
affondando la lama
nella carne. Il volto di Riiko si contorse dal dolore,
ma con un riflesso velocissimo colpì con il
pugnale la sua avversaria all’occhio destro. Poco dopo la
bionda chiuse gli
occhi e si accasciò per terra tra le urla di dolore di Elda.
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Capitolo 15 *** Violenza ***
Salve!! Scusatemi tantissimo, avevo detto che avrei aggiornato
regolarmente...invece? ho avuto un terribile calo di
ispirazione...scusatemi ma quando mi succede è tragico! T.T
che ff sfortunata...Ringrazio:
sakura182blast: hihihihihi
nn ti preoccupare si saprà in questo capitolo sulla sorte di
Riiko e chissà...potrebbe nascere anche qualcosa di nuovo
hihihihihi
Dany92: madò anche a me piacciono le
battaglie! quando leggo libri o ff sono le parti che mi catturano
particolarmente!
piajoe22: ^^ scusa se mi sono fatta attendere
così tanto...in questo capitolo se ne vedranno delle belle
tra Sakura e Shaoran hihihihihihihihi madò fatemi smettere
di ridere hahahahahaihihihihuhuhuhuhohohohoo XD
sakurabethovina: nn ti preoccupare^^ anzi dovrei essere
io a scusarmi, sono diventata una lumaca a scrivere XD
Prima di salutarvi vi voglio dare i miei sinceri AUGURI (PASSATI) PER NATALE! E
NEL CASO NON DOVESSI AGGIORNARE ENTRO DOMANI O L'1 GENNAIO...AUGURI UN
BELLISSIMO ANNO NUOVO!!! 2008 un anno che
porterà molte svolte alla mia vita e sicuramente anche molti
altri^^
Ciao e Buona lettura!
Capitolo 15
–
Violenza
Shaoran e Kerberos erano sfiniti,
Sakura era intenta a
curarli con i suoi incantesimi di guarigione. Appena finito la ragazza
si alzò
–devo cercare Riiko, potrebbe essere in pericolo-. Shaoran si
alzò con
difficoltà seguito da Kerberos –non dire
stupidaggini, tu da sola non vai da
nessuna parte- -ma voi siete stati feriti, dovete riposarvi!-. Il
castano
sospirò, e si avvicinò a lei, le prese il mento
con una mano e disse –non
discutere e andiamo a cercare Riiko-. La ragazza arrossì
improvvisamente, non
si aspettava quel gesto da parte di Shaoran. Si limitò ad
abbassare lo sguardo
e a sussurrare un –sì…-.
-ehi! Forza apri gli occhi!- una voce
maschile risuonava con
un eco assordante nella testa di Riiko che aprì a fatica gli
occhi. Cercò di
alzarsi, ma il corpo le doleva dappertutto, soprattutto al fianco e
alla
spalla. Una volta che i suoi occhi si furono abituati alla luce del
giorno
riuscì a vedere in volto il ragazzo che le parlava. Era
Rimdo. –non muoverti.
Sono riuscito a bloccarti le emorragie ma se ti muovi peggioreresti la
situazione-.
Riiko non rispose e sbuffò rassegnata. Poi
avvertì Rimdo che la scrutava in un
modo indecifrabile, quasi sbalordito –certo che
l’hai fatta proprio arrabbiare-
disse ad un tratto il ragazzo. La bionda lo guardò
interrogativa e Rimdo
rispose senza che lei aprisse bocca –intendo dire a Elda.
Dopo che l’hai
accecata a un occhio ti stava per colpire mortalmente…sono
arrivato in tempo
per parare il colpo- -immagino ti aspetti che ti ringrazi- rispose
secca la
ragazza. Rimdo rise –che lingua biforcuta-. La ragazza
sbuffò scocciata e
rivolse lo sguardo da un’atra parte –Elda che fine
ha fatto? È morta?- -no, dei
suoi compagni l’hanno portata via- -perché non
l’hai finita? Nel suo stato ce
l’avresti fatta in pochi minuti- Rimdo guardò
Riiko come se stesse dicendo
delle assurdità –si certo, e ti lasciavo
lì morente- -sarebbe stata l’alternativa
migliore- rispose subito la bionda -migliore per chi?- chiese il
ragazzo
assumendo un’espressione seria. –per Sakura,
Shaoran, Zefren, i tuoi compagni e
per te stesso. Sarebbe stato un avversario in meno da battere- il
ragazzo si
alzò furente e la guardò torvo, lei invece lo
guardava con uno sguardo di
superiorità –credi che noi siamo delle macchine da
guerra che lasciano morire
delle persone pur di vincere una battaglia? Credi che la nostra follia
in una
guerra così disperata ci spinga a fare azioni
così irrazionali? Sentiamo, tu
cosa avresti fatto in una circostanza del genere?-. La ragazza
cambiò
espressione, era stata sconfitta dalle parole dette dal suo salvatore.
Rimdo si
risedette poco più distante da Riiko ma erano abbastanza
vicini da poter udire
un sussurro della ragazza –grazie-.
Sakura e Shaoran finalmente trovarono
Riiko. Sakura corse
subito a curare l’amica mentre Shaoran e Kerberos si
avvicinarono a Rimdo –che
ci fai qui?- -vi scorto, Zefren ha intuito che fin quando sareste stati
qui a
Gaya sareste stati in pericolo. Per questo oltre per guidarvi sono
venuto a
portarvi delle nuove direttive. Subito dopo aver indagato nei dintorni
del
villaggio della gilda dei ladri dovrete dirigervi nel regno di Hozax e
raggiungere il re che è un sostenitore della gilda di Clow-
Shaoran strinse un
pugno, cercando di reprimere quei ricordi orrendi che aveva di quella
terra. Li
era stato addestrato a diventare una belva. Poi il ragazzo
continuò –vi
accompagnerò fino al confine dove vi incontrerete con
Raziel. Da li in poi ci
separeremo, io farò ritorno alla base, mentre voi
proseguirete verso la
capitale di Hozax-. Rimdo notò lo sguardo turbato di
Shaoran, e capì cosa provasse
in quel momento il ragazzo –Shaoran…è
una missione di estrema importanza,
sappiamo entrambe che l’incolumità di Sakura
è la cosa più importante ora- -lo
so! Non è necessario che tu me lo dica!- il castano si
girò furente e si
allontanò.
Ripreso il viaggio, l’aria
era tesa. Shaoran era ancora
turbato dalla situazione, sentiva che stava scoppiando dalla rabbia e
dall’impotenza. Si odiava, in quegli anni cosa aveva
imparato? Solo a
massacrare i deboli. E ora che doveva affrontare avversari forti e
abili, era
così dannatamente impotente. Neanche la vicinanza di Sakura
riusciva a
calmarlo.
Presto arrivarono a un villaggio, da
li a poco sarebbero
arrivati alla sede della gilda dei ladri. Si camuffarono, dovevano
passare
inosservati soprattutto alle guardie. Ormai erano dei ricercati
–ci divideremo
in due gruppi- disse Rimdo poi continuò –io
starò con Riiko, e Sakura con
Shaoran. Passeremo meno inosservati così. Voi due potrete
dire che siete
fratello e sorella e state raggiungendo i vostri genitori. Noi due
invece
saremo una coppia di sposini in cerca di casa-. Sakura e Kerberos si
lasciarono
sfuggire delle risate, Shaoran rimase indifferente, mentre Riiko
sembrò
infuriarsi –e perché non potremmo essere anche noi
fratello e sorella?!- -no,
ci sono già Sakura e Shaoran a ricoprire quella parte- -e
allora facessero loro
gli sposini no!? Mi sembrano i più adatti- disse Riiko senza
pensare alla
reazione dell’amica. Sakura arrossì,
alzò lo sguardo timidamente verso Shaoran
e ne fu molto delusa quando lo vide distaccato. Rimdo
sospirò rassegnato –e va
bene, invertiamo i ruoli. Kerberos tu rimarrai nei dintorni del
villaggio,
dovrai controllare che nessuno ci tenda delle imboscate-. La bestia
annuì e il
gruppo si divise.
Shaoran camminava dinnanzi a Sakura,
a passo sostenuto. La
ragazza guardava verso il basso sconsolata. Due guardie
all’ingresso del
villaggio li fermarono. Shaoran e Rimdo si erano tolti gli armamenti e
li
avevano messi in una sacca affidata a Kerberos che li avrebbe lasciati
poco
distanti dell’altra uscita del villaggio. Le guardie non
chiesero molte
spiegazioni e annoiati li fecero passare. Arrivarono in una locanda e
affittarono una stanza. Una doppia. Se ne avessero prese due diverse
avrebbero
fatto sorgere sospetti.
Entrarono in silenzio nella stanza,
Shaoran si sedette per
terra poggiando la schiena al muro. Sakura si era seduta sul bordo del
letto e
decise di farsi spiegare cosa avesse –Shaoran non posso
vederti in questo
stato- disse preoccupata. Shaoran chiuse gli occhi e non rispose. La
ragazza si
alzò e si inginocchiò vicino a lui –ti
prego, parlami-. Sentendosi pregare il
ragazzo scattò, le strinse le braccia con le mani fino a
farle male e la baciò
con foga. Sakura era sorpresa e al contempo spaventata, non era da lui
quel
comportamento rude. La sollevò e la gettò sul
letto, lui si mise sopra di lei
per immobilizzarla –no! Shaoran…!-
riuscì a dire Sakura poco prima che lui si
rimpossessasse delle labbra di lei. La ragazza si dimenava sotto di
lui, ma il
castano non fermava la sua follia. Le mani di lui iniziarono ad
accarezzare il
seno della ragazza.
All’improvviso
strappò gli abiti di Sakura. Mise una mano
alla bocca della ragazza e con la lingua iniziò a leccarle
il collo per poi
scendere al seno. Il suo respiro era affannoso e lo sguardo era
eccitato.
Quando poi fu soddisfatto, scese ulteriormente fino alle mutandine
della
ragazza, con la mano libera iniziò a far scendere la molla
per sfilarle.
Sakura non si rassegnava, doveva
fermarlo in qualche modo…ma
era troppo forte per lei.
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Capitolo 16 *** Due personalità divergenti ***
Salveeeeeeee!! Ci sono ci sono!!! XD riesco ad aggiornare per fortuna,
non riuscivo a lasciarvi con il fiato sospeso fino all'anno prossimo!
Calmate i vostri spiriti bollenti e smettete di fantasticare su quello
che sarebbe potuto succedere dopo il precendente capitolo XD (oppure
fantasticate, è sempre bello farlo...lasciamo perdere...).
Prima di iniziare ringrazio:
Yumemi: hihihihi
nn ti preoccupare faccio calmare tutto qui^^ non so se per te sia la
cosa migliore o meno XD sinceramente avevo intenzione di far proseguire
un pò...ma poi ho pensato che sarebbe stato meglio lasciar
perdere XD
sakura182blast: hihihihi beh tutto si saprà
qui, sta tranquilla non faccio succedere niente di
irreversibile...almeno per ora XD menomale sono riuscita ad aggiornare
hihihihihi
sakura93: mi fa piacere che ti piaccia >.<
non ti preoccupare Shaoran riprenderà a ragionare con la
testa in questo capitolo e non con un'altra parte del corpo XD
sakura93thebest: ciau^^ certo mi fa piacere che mi abbia
aggiunta, anche se nn sarò molto presente. Ormai mi connetto
solo per scrivere e aggiornare XD
Dany92: beh si, ce ne saranno delle belle, sinceramente
il pezzo che mi è piaciuto di più scrivere sono
praticamente gli ultime righe. Nel prossimo capitolo ci sarà
un rivelazione importante da parte si Shaoran, non anticipo niente per
ora, però sta tranquilla che appena posso aggiorno, se non
stanotte prima che vado a letto^^
RINGRAZIO A TUTTI PER GLI
AUGURI DI ANNO NUOVO, E LI RIAUGURO A VOI! AUGURI DI FELICE ANNO
NUOVO!!!
Ciau e Buona lettura^^
Capitolo 16
– Due
personalità divergenti
Rimdo e Riiko camminavano verso
un’altra locanda, avevano
deciso di andare in locande diverse. –ti saresti potuto
risparmiare quella
risposta- disse ad un tratto Riiko. Rimdo si girò verso di
lei non capendo
–cosa?- -quella risposta che hai dato a Shaoran,
sull’incolumità di Sakura. È
normale che lui lo sappia e inoltre anche se non ci fossero tali
circostanze,
la proteggerebbe in ugual modo- rispose distaccata. Il ragazzo si
fermò a
fissarla e rispose sbalordito –ti preoccupi di quello che
dico io, e poi non
senti quello che dice quella tua lingua biforcuta?- -la vuoi piantare
con sta
lingua biforcuta?!- disse lei scocciata e furente. Rimdo rise
–vediamo di
muoverci, domani mattina si va via presto- disse lui superandola
alzando il
passo.
Delle lacrime iniziarono a sgorgare
dagli occhi di Sakura,
Shaoran le stava per togliere l’ultimo indumento che le
rimaneva. Era in un
pessimo stato, stava per svenire lo sentiva, smise di ribellarsi e
iniziò a
tremare. Shaoran non sentendo più alcuna opposizione
salì con il volto per
baciarla. Ma vedendola in quello stato gli riportò alla
mente, dei ricordi che
non avrebbe mai voluto ricordare. Ricordò la prigionia e
l’umiliazione a cui
l’aveva sottoposta quando finalmente dopo tanti anni si erano
rincontrati.
Spalancò gli occhi e si gettò per terra
portandosi le mani tra i capelli. Aveva
iniziato a tremare. Intanto Sakura era rimasta sorpresa dalla reazione
del
castano. Si alzò lentamente, era spaventata ma al tempo
stesso preoccupata.
Afferrò il lenzuolo per coprirsi e si sedette sul pavimento
vicino al ragazzo
per vedere cosa avesse. Lo vide piangere, così la ragazza
portò una mano alla
spalla del ragazzo che sussultò
–Shaoran…- stava iniziando a parlare ma la
interruppe –scusami…- aveva sussurrato poi
continuò –scusami per quello che ti
ho fatto…sono solo un debole che sa fare il forte con coloro
che non possono
difendersi. Credevo di essere cambiato durante il viaggio insieme a
te…ma mi
sono sbagliato…quello che ti stavo per
fare…probabilmente non avremmo più
potuto viaggiare insieme…anzi…ormai sarai tu a
non volermi più al tuo fianco…se
così fosse…- mentre parlava Shaoran si era messo
seduto. Sakura l’abbracciò e
disse –Shaoran, non dire mai più una cosa del
genere. Non posso fare a meno di
te lo sai. Anche se avessi continuato io ti avrei sempre voluto al mio
fianco,
non come spada, ma come persona della quale sono innamorata ormai da
tempo- lui
continuò a singhiozzare poggiando la fronte sulla spalla
della ragazza, e disse
con ironia –un uomo che piange…che debole- Sakura
mise una mano tra i capelli
del ragazzo e iniziò ad accarezzarlo –avvolte-
disse la ragazza facendo una
pausa –bisogna anche avere la forza di piangere-.
Il mattino dopo Sakura si
svegliò presto, notò che Shaoran
non era in stanza. Si diresse verso la porta ma appena stava per
poggiare la
mano sulla maniglia, la porta venne spalancata. Davanti a lei
c’era Shaoran con
il suo equipaggiamento –Kerberos ha individuato le truppe di
Bephomet, sono
dentro al villaggio!- Shaoran entrò nella stanza e prese la
sacca con le
provviste del viaggio, se lo mise in spalla e prese la mano di Sakura
–andiamo,
Rimdo e Riiko stanno aspettando in piazza-. La ragazza non
indugiò e si lasciò
trascinare via dal ragazzo.
-siamo qui!- gridò Riiko
verso Sakura e Shaoran che
correvano verso la sua direzione. Rimdo e Kerberos avevano
già intrapreso
battaglia. Raggiunta Riiko, Shaoran estrasse la sua spada e si
girò verso
Sakura –fate attenzione-. La ragazza poggiò una
mano sul braccio di Shaoran che
la guardò negli occhi, Sakura era evidentemente preoccupata
dopo quella crisi
che aveva avuto lui la sera prima. Lui sorrise e senza curarsi dello
sguardo di
Riiko la baciò. –sto bene- mormorò dopo
il breve bacio. Sakura si sentì in
imbarazzo sentendo lo sguardo malizioso dell’amica addosso,
ma non se ne curò
più di tanto. C’erano ben altri problemi che ora
dovevano affrontare.
Gli avversari non avevano
l’aria di essere all’altezza di
Rimdo, Shaoran e Kerberos ma il loro numero era abbastanza da poter
dare del
filo da torcere. Riiko non avrebbe partecipato alla battaglia per le
ferite
riportate nell’ultimo combattimento, per questo rimase
affianco a Sakura che in
caso di necessità avrebbe innalzato una barriera.
Lo scontro era abbastanza violento,
Shaoran si comportava in
modo strano, esitava a colpire gli avversari che una volta atterrati lo
pregavano con lo sguardo di non ucciderli. Il castano probabilmente era
ancora
scosso dagli ultimi avvenimenti e nell’esitazione veniva
preso di mira dallo
stesso soldato al quale risparmiava la vita. Continuando
così le sue ferite
sarebbero solo aumentate senza riuscire a dare alcun aiuto a Rimdo e
Kerberos
che si stavano dannando l’anima per sconfiggere il nemico.
Un nemico tentò un affondo
con il quale avrebbe ferito
mortalmente Shaoran preso alla sprovvista. Rimdo con una mossa
tempestiva deviò
il fendente e trafisse il nemico, mentre assumeva una posa difensiva
rivolse la
parola al castano –in un combattimento non devi mai esitare
di colpire
altrimenti sarai il primo a morire. Dovresti saperlo, per proteggere le
cose
che ami hai bisogno della forza…- mentre parlava
colpì un nemico che stava per
colpirli poi continuò –su un campo di battagli,
non ci sono né buoni né
cattivi, né deboli né forti. Le uniche cose che
contano solo la spada e il
nemico-. Shaoran comprese le parole dell’amico ma
abbassò il capo e la spada
-…mi dispiace…ma non riesco più a
pensarla così…-. Rimdo sospirò
rassegnato e
disse –allora dovrai abbandonare l’idea di
viaggiare con Sakura. Ci penseremo
noi alla sua incolumità. Così saresti solo
d’intralcio a tutti- detto ciò Rimdo
ripartì all’attacco.
Shaoran era ancora confuso, fermo in
mezzo a una battaglia.
Kerberos e Rimdo facevano di tutto per tenere i nemici lontani da lui.
–Sakura!- i tre si girarono istintivamente verso le grida di
Riiko. Le due
erano state separate, Sakura aveva eretto una barriera che proteggesse
Riiko,
ma così lei era completamente scoperta.
Shaoran cadde nel panico, Rimdo e
Kerberos partirono con un
attacco sfrenato per raggiungere la ragazza, ma era tutto inutile, gli
avversari sembravano non finire mai.
A tenere prigioniera Sakura era Elda,
con un occhio fasciato
con un’espressione di pura follia. Teneva una lama vicino al
collo della
ragazza e rideva –dopo che avrò sgozzato la tua
amichetta davanti ai tuoi
occhi, mi occuperò di te. Sta tranquilla- un soldato al
seguito di Elda si
avvicinò e disse preoccupato –signora ma Dark Lord
ha detto che la vuole viva-
-taci!- a donna estrasse un pugnale e lo infilzò nel petto
del suo stesso
soldato.
Shaoran guardava inorridito la scena.
Chiuse gli occhi e
strinse un pugno, desiderava il sangue di quella donna folle che stava
per
uccidere l’unica persona che dava un significato concreto
alla sua esistenza.
I suoi muscoli si rilassarono,
riaprì gli occhi nei quali si
poteva rivedere la luce delle sue vecchie glorie. Sul suo volto si
dipinse
un’espressione quasi eccitata nel vedere la battaglia,
sogghignò come di suo
solito prima di un nuovo massacro.
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Capitolo 17 *** Verità svelate ***
Salve salvino XD Buongiornooooooooooooo e un grandissimo benvenuto al
2008 hihihihiihi mamma che sonno XD ho gli occhi che mi lacrimano e
bruciano, mi sa proprio che ho bisogno di una bella dormita come
sicuramente anche voi XD come sempre ringrazio:
sakura93: li
ho fatti fermare perchè ritengo che sia ancora un
pò presto XD e poi Sakura sicuramente non avrebbe accettato
di "farlo" con Shaoran in quello stato^^
Yumemi: hahahahaha puzzone maniaco hahaahhaha no cmq Elda
è un nome preso a caso tranquilla XD sinceramente Chii la
conosco solo di vista, non ho mai visto chobits anche se mi piacerebbe
farlo. Cmq in questo capitolo la concia per le feste...XD
Dany92: tutto si saprà qui hehehehehe
sinceramente non avevo pensato a un evento del genere, ma mi serviva
per andare avanti con la storia e magari per renderla anche un
pò più "accativante". spero solo che con
ciò che verrà svelato in questo capitolo non
deluda te e gli altri^^
sakura182blast: ciauuu, ti capisco anche io non sono
molto lucida XD dove si è mai sentito che un'astemia si
ubriaca XD tranquilla quei due faranno eccome XD ma per ora
è ancora un pò prestino hihihihihi ma
chissà la mia testa che non decida di farglielo fare nel
prox capitolo....scherzo scherzo XD lasciamo tutto all'andamento
naturale della storia poi si vedrà ^^
Beh allora io vado, vado a dormireeeee XD a giorni
aggiornerò, non assicuro che sarà domani, infatti
il prossimo capitolo sta a poco più dell'inizio e sia oggi
che domani ho parecchio da fare....quindi...Ciau e Buona lettura!
Capitolo 17
– Verità
svelate
In pochi secondi, Shaoran si era
fatto strada tra gli
avversari sbalorditi. Al suo passaggio li dilaniava con la sua spada e
una
raccolta da un soldato ormai morto. Arrivato davanti a Elda con una
mossa
velocissima gli tranciò di netto il polso nel quale teneva
la lama che
minacciava Sakura. I presenti non riuscivano a capacitarsi
dell’accaduto. Il
castano afferrò per un polso Sakura e la tirò a
se. La ragazza era visibilmente
preoccupata, invece lui la guardava con un sorriso maligno. I loro
sguardi
presto vennero distorti dalle urla di Elda che perdeva parecchio sangue
dall’arto appena tranciato. –MALEDETTO MOSTRO!-
gridò la donna prendendo con
l’unica mano rimasta la sua lancia. Shaoran spinse Sakura
verso Riiko. Poco
prima che l’affondo di Elda lo colpisse si scansò
di lato e prese la lancia dal
bastone, la tirò a se e conficcò la sua spada nel
petto di Elda che cadde
all’indietro. I soldati erano impauriti dalla
ferocità con la quale era stata
sconfitta la loro capitana, così tutti coloro che potevano
usare le gambe
iniziarono a fuggire. Il castano estrasse la sua spada dal petto
insanguinato
della sua avversaria moribonda, mormorava
–dannato…demonio…- il ragazzo rise di
scherno –allora lascia che imprima l’immagine di
questo demonio come ultima
cosa che tu abbia visto nella tua insulsa vita- detto ciò
conficcò la punta
della spada nell’occhio sano di Elda, che dopo tremori
esalò i suo ultimo
respiro.
Il castano si girò verso
Sakura, era impregnato di sangue e
di malvagità. Si avvicinava a lei sogghignando. I presenti
sapevano che non gli
avrebbe fatto niente di male, ma si frapposero comunque tra loro. Rimdo
puntò
la sua spada verso Shaoran, Kerberos ringhiava ferocemente, intanto
Riiko
aiutava a sostenere Sakura. –vi state rivoltando contro uno
dei vostri o sbaglio?-
chiese sprezzante Shaoran ai due davanti a lui. –in quello
stato non sarai mai
uno dei nostri- disse serio Rimdo. –non mi faccio scrupoli ad
ammazzare
qualcuno, tanto meno se quel qualcuno mi punta addosso una spada- il
castano
iniziava a perdere la pazienza e stava assumendo la sua posa di
combattimento.
Prima che la situazione potesse degenerare Sakura si
avvicinò lentamente a
Shaoran, poggiò la mano su quella di lui che manteneva la
spada e disse –ti
prego abbassa l’arma- lui non si mosse, non la
guardò neanche e rispose –per
poi farmi ammazzare da quel bastardo?- -non ti ucciderà,
siete amici- disse lei
cercando di rassicurarlo. Rimdo ripose l’arma nel fodero e
Kerberos smise di
ringhiare. Shaoran si convinse e ripose anche lui l’arma.
Dopo essersi ripuliti ripresero
subito la marcia, non
potevano sostare più di tanto in quel villaggio. I rinforzi
sarebbero arrivati
da li a poco.
-e così è uno
dei vostri fallimenti…- disse Bephomet stando
seduto comodamente sul suo trono. Di fronte a lui c’era il
suo interlocutore,
un mago anziano inchinato –sì, vostra
maestà. I soldati sopravvissuti hanno
fatto un rapporto dettagliato della battaglia- il Dark Lord disse con
sguardo
perso –per sconfiggere Elda poi…- -signore?-
chiese il mago non capendo. Il suo
sovrano scoppiò a ridere e si alzò
–riprendi i tuoi esperimenti, prendi tutte
le cavie che ti servono, anche soldati se vuoi- -signore, ma la
percentuale di
riuscita è bassissima…non credo che
dovremmo…- -tu esegui e basta! Altrimenti
ti farò giustiziare!- disse furente Bephomet. Il vecchio si
inchinò
maggiormente e lasciò la stanza.
Camminarono fino al tramonto, poi
dovettero fermarsi, erano
tutti esausti, l’unico a star bene era Endimio che dormiva
beato vicino a
Kerberos. Riiko, Rimdo e Sakura rimasero in silenzio. Anche Shaoran era
in
completo silenzio, non rivolgeva la parola al gruppo da subito dopo lo
scontro.
All’improvviso di alzò e si avvicinò a
Sakura, il suo volto era serio e disse
–voglio parlarti- Sakura si alzò senza esitazione,
Riiko invece aveva
un’espressione alquanto preoccupata, Sakura le aveva parlato
in disparte di
quello che era successo alla locanda. Ma l’amica la
rassicurò con un sorriso e
seguì Shaoran.
Arrivarono in un posto abbastanza
lontano da poter parlare
senza essere ascoltati dagli amici, lui gli teneva le spalle e
iniziò a parlare
con voce bassissima –scusami…- disse e poi si
girò, la sua espressione era
triste –avevo bisogno della forza per poterti salvare. Quando
desidero avere
forza mi succede questo…è come se il mio modo di
osservare il mondo cambiasse
improvvisamente…come se l’unica cosa della quale
io possa dissetarmi sia
l’odore e la vista del sangue…- Sakura si
avvicinò a lui e stava per iniziare a
parlare, ma lui la interruppe
–beh…c’è una cosa che
dovresti sapere…è successo
molti anni fa, quando credevo fossi morta. Ho preso lezioni di spada da
un
maestro, ma poco più di un anno dopo morì. Io
raccolsi la sua spada, e con i
pochi insegnamenti che avevo ricevuto mi incamminai verso la capitale
per
uccidere colui che aveva ordinato di ucciderti, ma fu tutto inutile. Mi
catturarono e mi usarono…per i loro sporchi esperimenti-
Sakura ne rimase
colpita, lui continuò tenendo lo sguardo serrato sul suolo
–questi esperimenti
consistevano nell’evocazione di spiriti maligni, fatta dai
dei maghi, per poi essere
impiantati nel corpo delle loro cavie. Quando arrivò il mio
turno, avevo saputo
che non vi erano sopravvissuti. Ricordo solo che mi stesero su una
tavola, poi
mi risvegliai in mezzo a un mare di cadaveri, era un fossa comune.
Dentro di me
sentivo una nuova forza che desiderava uscire. La mia debolezza non
è riuscito
a trattenerla e dopo che avevo sterminato un’armata intera di
Gaya, il re di
Hozax, che era sul campo di battaglia, mi accolse nella sua armata-.
Sakura si
intristì e abbracciò il ragazzo e poi disse
–non mi importa in cosa ti hanno
trasformato, per me rimarrai per sempre Shaoran, il mio amato amico di
infanzia…e l’uomo della mia vita- lui
ricambiò l’abbraccio rilassandosi in quel
dolce abbraccio, ora si sentiva più sollevato. Ora che lei
sapeva la verità e
che l’aveva accettato anche per quel suo terribile aspetto.
D’un tratto la
ragazza riprese a parlare, ma questa volta con una voce ferrea e decisa
–dobbiamo fermarli, non possiamo permettere che altra gente
soffra le tue
stesse pene- -sì Sakura-.
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Capitolo 18 *** Rovine ***
Salveee!! Ormai il tempo delle vacanze natalizie volge al termine e
presto tutti torneremo alle routine ti tutti i giorni...svegliati
presto la mattina, vai a scuola, torna a casa a studiare e arrivata la
sera ti si chiudono gli occhi e non si ha nemmeno la voglia di uscire a
svagarsi un pò la testa...ma che peccato abbiamo fatto? XD
vabbè lasciamo stare i pensieri spiacevoli e passiamo a
quelli un pò più piacevoli hihihihihihi dipende
dai punti di vista poi XD Cmq Ringrazio:
sakura182blast: beh
si sn astemia, ma non proprio...diciamo che sn io a voler evitare
l'acool dato che non lo reggo...me ne vado subito ai pesci...cmq sul
fatto di Shaoran...se tornerà normale dici? hehehehehe non
lo so neanche io XD però mi ronza qualche ideuzza in testa
Dany92: cosa avevi immaginato tu? ora sei tu ad
incuriosirmi hihihihihi
Monny e Robby: eccolo qui il nuovo cappy^^
Yumemi: adoro quando Shaoran fa
così hihihihihihi mi piace immaginarlo ricoperto di
sangue con un sorriso maligno stampato in faccia *.* XDDD
sakura93thebest: ciau enza! hihihihi te l'avevo detto che
avrei aggiornato. cmq tranquilla dagli un pò ti tempo e quei
due riprenderanno da dove avevano lasciato XD
sakurabethovina: nn li ammazzare tutti altrimenti a chi
faccio fare la parte dei cattivi? XD
sakura93: si in effetti ha fatto anche a me un
pò pena, ma era neccessario hihihihihi
Il prossimo aggiornamento? Non so proprio dirvi quando, sto riprendendo
a studiare e presto con la scuola e le belle sorpresine di gennaio che
mi accompagneranno fino a luglio non so proprio che fine
farò XD ma non preoccupatevi aggiornerò il prima
possibile! ^^ Ora vi saluto, ho una strana sonnolenza XD ciau e buona
lettura!
Capitolo 18
– Rovine
Finalmente arrivarono alla loro meta,
ma trovarono una
situazione tragica. L’intera cittadina era stata rasa al
suolo. Anche il grande
palazzo della gilda dei ladri. Riiko preoccupata corse tra le strade
della sua
città natia. Era deserta, doveva essere successo subito dopo
che avevano
lasciato la gilda di Clow. –ma come può essere
successo!? Maledizione!- implicò
la ragazza inginocchiandosi per terra e piangendo. Sakura si avvicino a
lei per
consolarla, Rimdo avanzò e disse –probabilmente
avevano saputo che erano in
combutta con noi della gilda di Clow…- -maledizione!- la
bionda continuava a
piangere. Shaoran si avvicinò serio a Rimdo
–dobbiamo muoverci, sapevano
saremmo venuti qui- il ragazzo annuì e disse
–andiamo! Riiko dovrai farci
strada nella sede della gilda- -ma è andato tutto distrutto!
Non vedi?!- -ti ho
detto di venire con noi se siamo venuti qui c’è un
motivo!-. Riiko si alzò con
l’aiuto di Sakura, iniziarono a correre verso il grande
edificio distrutto.
Kerberos e Endimio rimasero vicini all’entrata per impedire
che i nemici
ostacolassero l’uscita. Endimio ormai era in grado di
combattere, stava
crescendo velocemente come aveva preannunciato Beetrezen. Le sue zanne
e i suoi
artigli non erano ancora affilati come quelli di Kerberos ma in qualche
modo
poteva dare una mano.
I quattro entrarono facendo
attenzione ai detriti sparsi per
tutto il pavimento. –Zefren mi ha detto, che
nell’ultimo messaggio ricevuto
dalla gilda dei ladri diceva che l’angelo caduto si trovava
nell’ultima stanza
dell’ala nord- -angelo caduto?- chiese Sakura non capendo.
Rimdo rispose –pare
sia un creatura magica elica venuta a Gaya con Clow. La gilda dei ladri
l’aveva
accolta quando Clow era in fuga dal Dark Lord- -ala nord? Venite con
me- disse
Riiko facendo mente locale. Quel luogo non lo riconosceva quasi
più. Non erano
gli anni di assenza, bensì il suo stato di abbandono e di
disfatta.
Aveva ricordato quel luogo sempre
lucente e pieno di gente
della quale conosceva ogni singolo volto e nome. Man mano che si
addentravano,
ricordava la sua infanzia, sua sorella maggiore che la sgridava, la
rimproverava sempre per i suoi comportamenti scontrosi e da
maschiaccio, ma
tutti le volevano un gran bene. Poi ricordò il viso di suo
padre, come era
contenta rivederlo quando tornava dopo mesi di assenza. E poi
c’era sua madre,
era la capo cuoca della gilda, tutti la chiamavano madre.
Delle lacrime silenziose iniziarono a
scendere dai suoi
occhi, era troppo duro vedere la sua infanzia in quelle circostanze.
Rimdo si
accorse delle lacrime della ragazza e la fiancheggiò, le
mise una mano in testa
e questo fece arrestare la ragazza. Intanto dietro Shaoran e Sakura
guardarono
la scena. –mi dispiace- disse Rimdo cercando di non guardarla
in volto. Lei
invece lo fissava sbalordita, con gli occhi ancora lucidi per il
pianto. Riiko
istintivamente l’abbracciò e scoppiò a
piangere. Shaoran prese per mano Sakura
e disse –lasciamoli soli- la ragazza annuì
guardando l’amica e si fece
trasportare via dal castano.
Shaoran e Sakura si allontanarono
quel che bastava per dare
un po’ di intimità ai due
–perché ce ne siamo andati? Sarei voluta rimanere
con
Riiko- il castano si sedette dando le spalle al muro –e poi
il tonto sarei io…-
disse ad occhi chiusi. La ragazza si avvicinò e si sedette
di fianco a lui
–prego?- -tra quei due c’è sicuramente
qualcosa, non l’avevi capito?- Sakura ne
fu quasi stupita e fece di no con la testa –Riiko non me ne
ha parlato…-. Shaoran
sorrise per l’espressione ottusa che aveva Sakura in quel
momento così,
intenerito, si avvicinò al suo volto e la baciò
con tenerezza.
Poco dopo li raggiunsero Rimdo e
Riiko intimandogli di
proseguire.
Continuarono a camminare e giunsero
finalmente alla stanza
indicata, l’aprirono con cautela. Furono sorpresi nel vedere
che era vuota
–com’è possibile?- disse Rimdo entrando
stupito. Shaoran lo seguì lentamente e
notò una piuma bianca sul pavimento
–l’angelo era qui…- disse mostrando la
piuma. –maledizione! Che sia troppo tardi?-
implicò Rimdo. Riiko guardò i
particolari e disse –sembra anche che ci sia stato un
combattimento in questa
stanza…c’è del sangue sul pavimento-
Rimdo si girò verso Sakura e chiese –puoi
in qualche modo avvertire se c’è una presenza
magica in questo posto?- -ci
posso provare- rispose Sakura. La ragazza chiuse gli occhi e
mormorò a bassa
voce una formula. Sentì chiaramente le presenze di Endimio e
Kerberos
all’uscita della struttura, poi notò una debole
scia –sento una debole presenza
in lontananza…parecchio lontana…verso est- Rimdo
tirò fuori la mappa e disse
–sta andando a Hozax! Forse la gilda dei ladri sapeva quello
che sarebbe
successo e hanno mandato l’angelo in un posto sicuro. Andiamo
dobbiamo
andarcene da qui!-.
I quattro iniziarono a correre verso
l’uscita, un terribile
presentimento li attanagliava, sapevano che i nemici erano
lì. Arrivarono
all’uscita e trovarono Kerberos e Endimio che ringhiavano ai
nemici, erano solo
un drappello di uomini, probabilmente era un piccolo gruppo per
rallentarli e
dare tempo agli altri per raggiungerli. –non possiamo perdere
tempo! Stanno per
arrivare gli altri!- disse Kerberos rivolgendosi ai quattro appena
arrivati.
–lasciate fare a me- disse deciso Shaoran. Poi rivolse il suo
sguardo a Sakura,
non poteva che dargli fiducia. Il ragazzo chiuse gli occhi respirando
profondamente, li riaprì con un sorriso. Quella era la sua
espressione quando
veniva posseduto dalla forza demoniaca. Estrasse la spada e corse
all’attacco.
I suoi avversari erano otto, di cui quattro avevano delle spade corte,
due
avevano due asce e altri due avevo degli archi. Pensò subito
a togliere di
mezzo gli arcieri, prese una rincorsa e saltò poggiandosi su
uno degli
omaccioni con le asce, per poi avventarsi sul primo arciere. Con un
fendente
fulmineo gli tranciò la trachea. L’altro arciere
scoccò una freccia, Shaoran si
fece scudo con il corpo ancora grondante di sangue della sua vittima.
Lasciò
cadere il corpo esamine, e si avventò sul secondo arciere
uccidendolo allo
stesso modo. –meno due- disse sogghignando e girandosi verso
i rimanenti
avversari. In meno di mezzo minuto ne aveva fatti fuori due.
Iniziò a correre
verso il gruppo con la spada, li colpì nei punti vitali, in
modo da stenderli
subito. Infine toccò ai due con le asce. Non si fece
intimorire e sfruttando la
sua agilità contro la lentezza delle asce li sconfisse senza
alcun problema. Si
girò verso il suo gruppo e disse –vogliamo
andare?- disse senza dare alcun
segno di affaticamento fisico. Sakura fu la prima a seguirlo, gli altri
erano
ancora sconcertati, ma li seguirono comunque.
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Capitolo 19 *** Nuove armi, nuovi nemici! ***
Salve!!! Scusate se sono sparita all'improvviso ma appena è
ricominciata la scuola, dopo le amate e nostalgiche feste natalizie, ho
dovuto studiare come una forsennata! I prof. vogliono finire al
più presto i programmi, per gli esami, e inoltre con
l'imminente fine quadrimestre sapete anche voi che succede no? Ultime
interrogazioni, un mare di compiti in classe...NON NE POSSO PIU!
Inoltre da dopo le feste di carnevale (due miseri giorni =.=)
inizierò a fare più ore di finanze e diritto e
quindi rimarrò a scuola anche il pomeriggio...T.T speravo di
concludere la ff durante le feste...ma proprio in quel periodo doveva
venirmi un calo di ispirazione! Comunque l'importante è che,
anche se molto lentamente, la storia prosegue no? Ringrazio
velocissimamente perchè devo andarmi a preparare per uscire:
sakura93thebest,
sakura93, Dany92, sakurabethovina, Sakura182blast, Monny e Robby. Vi
ringrazio non solo per i commenti ma anche per la santa pazienza che
stata avendo con questa ff. ^^
Il prossimo aggiornamento? Beh ora come ora non saprei proprio dirlo.
Nella settimana che viene ho gli ultimi due compiti...abbastanza
impegnativi...quindi non so proprio. Comunque...ciau e Buona lettura!
Capitolo 19
– Nuove
armi, nuovi nemici!
Due figure con lunghi mantelli, uno
aveva il viso coperto da
un cappuccio, l’altro non aveva niente a coprirgli il volto.
Aveva capelli neri
con sguardo ferreo. Cavalcavano due cavalli diretti verso il confine
tra Gaya e
Hozax –dobbiamo raggiungere al più presto Hozax-
disse imprecando il moro.
L’altro rispose –sarebbe meglio volare allora- -e
secondo te io come faccio? Ti
ricordo che sono un semplice mortale!- l’uomo incappucciato
si lasciò sfuggire
un risata mal mantenuta e continuò a seguire il suo compagno
di viaggio.
Intanto nel castello situato nella
capitale di Gaya,
Bephomet era insieme ai suoi maghi di corte –per ora abbiamo
avuto solo
fallimenti…-. Il sovrano non rispose, poi un altro mago
proferì parola –io
credo funzioni solo con coloro che desiderino davvero avere
forza…ho studiato
io il caso di quel ragazzo anni fa…-. Dark Lord
sogghignò poi un altro mago si
avvicinò a Bephomet –vostra maestà
inoltre abbiamo scoperto qualcosa di molto
interessante…- -perfetto- rispose l’oscuro signore
seguendo il suo servo.
-forse dovremmo fermarci per poterti
dare una ripulita-
disse Rimdo rivolgendosi a Shaoran ancora inzuppato di sangue.
–vuoi per caso
che ci raggiungano?- rispose freddamente Shaoran, da quando aveva
accettato di
usare quella sua forza malvagia per combattere sembrava cambiato in
qualche
modo. Ora aveva un’espressione perennemente fredda e
distaccata che però si
scioglieva in parte quando doveva rivolgere le sue attenzioni a Sakura.
La
ragazza d’altro canto gli era sempre vicino, senza domandare
nulla, sapeva che
ormai aveva in minima parte risolto il problema con la bestia che aveva
in
corpo. Kerberos si fermò ad annusare l’aria
–il nemico ha cambiato direzione…-,
allora Riiko chiese –quindi possiamo avere una tregua?- a
rispondere alla
domanda della bionda fu Shaoran –il fatto che abbiano
cambiato direzione è
ancor preoccupante del sapere che ci seguono- -sanno dove siamo
diretti!- disse
Rimdo. Lo aveva intuito anche lui, e Shaoran aveva solo confermato i
suoi
sospetti. –cosa proponi di fare?- chiese Riiko a Rimdo. Il
ragazzo sembrava
soprapensiero, poi alla discussione si aggiunse Sakura
–potremmo seguire il
percorso che ha preso la creatura magica che stiamo cercando-. Tutti si
girarono con espressioni di incomprensione –beh…ho
notato che anche loro hanno
cambiato direzione. Allungheremo un po’ da qui ma
sarà sicuramente meno
rischioso- -ok, è deciso- disse Rimdo. Intanto su un ramo
vicino un corvo nero
fissava la scena con un certo interesse.
-oh bene. Sembra proprio che vogliano
rendere il gioco più
interessante…Axel!- un cavaliere con un’armatura
oscura apparve inginocchiata
dinnanzi al Dark Lord –vostra maestà!- -sai qual
è la tua missione, prendi la
nostra star e valli e prendere- -posso ucciderli?- chiese il cavaliere.
Bephomet rise –portami viva solo la maga…anzi
anche il moccioso che si porta
appresso. Sarebbe alquanto interessante poterlo avere al mio seguito-.
Il gruppo intanto aveva ripreso il
viaggio, quando all’improvviso
Kerberos fiutò qualcosa nell’aria
–Raziel, sta venendo verso di noi- -avrà
dovuto cambiare punto d’incontro intuendo le mosse del
nemico- disse Rimdo.
Poco tempo dopo Raziel con un
drappello di uomini raggiunse
finalmente il gruppo. –ve la siete passata brutta eh?- disse
il nuovo arrivato
vedendo Shaoran ancora ricoperto del sangue dei suoi nemici.
–il Dark Lord ha
iniziato a muoversi?- chiese Rimdo al suo compagno. L’uomo
con l’imponente
armatura rossa scese dal suo Fenrin dello stesso colore del suo
armamento
–purtroppo sì. L’avrete constato con i
vostri occhi vedendo in che stato era la
sede della gilda dei ladri- Riiko abbassò lo sguardo, non
voleva ripensare a
quanto aveva sofferto vedendo la sua casa ridotta a quel modo. Rimdo
notò Riiko,
e riprese a parlare subito, come se volesse cambiare discorso
–per il confine
manca ancora parecchia strada, c’è la
possibilità che riescano a prenderci-
l’uomo con la Red Dragon
rise e rispose –se lo faranno sarà peggio per
loro. Vero ragazzi?- disse girandosi
verso i suoi uomini. Poi Raziel si voltò verso Shaoran
–per quanto riguarda
te…dovresti vedere il capolavoro di Gen. Vieni- detto questo
Shaoran seguì
Raziel. Su due cavalli adepti al trasporto delle provviste, vi era in
dei
sacchi quella che sarebbe diventata la nuova armatura di Shaoran.
Il castano si privò della
Red Dragon datagli in prestito, e
indossò la nuova corazza di platino. Era molto
più leggera rispetto alla Red
Dragon, gli lasciava la possibilità di muoversi agilmente e
velocemente. Poi
passò alle armi, notò che c’erano solo
due spade corte, fatte sempre di platino
e si girò dubbioso verso Raziel che rispose –idea
di Gen. Dice che sei una
doppia lama…spero tu sappia maneggiare una spada con la
sinistra-. Il castano
afferrò le spade e le guardò come se le stesse
studiando. Non erano spade
comuni, come quelle che si vedevano in mano di gran parte dei
guerrieri, notò
il simbolo del lupo che ormai lo accompagnava da anni, in piccolo poco
più
sotto vi era scritto -“Silver Wolf”- disse senza
accorgersi che aveva parlato.
–esatto, quello è nome dell’armatura e
delle spade- -porta i miei
ringraziamenti a Gen- disse il castano non abbandonando la sua
espressone
seria. –lo farai tu, quindi vedi di sopravvivere- il ragazzo
annuì e si girò
verso i suoi compagni.
Dopo ore e ore di viaggio, decisero
di accamparsi. Gli
uomini di Raziel con loro avevano portato delle tende e tutto il
necessario per
erigere un accampamento. Rimdo era nella tenda di Raziel, avevano
alcune
questioni sulle quali dovevano discutere –e quindi sono
arrivati fin lì…- disse
preoccupato Rimdo –sì, ormai la base è
persa. È stato un duro colpo quello che
abbiamo subito, i soldati al nostro seguito sono stati decimati, e ora
siamo troppo
pochi per far si che muovessimo guerra contro la capitale di Gaya. Ora
possiamo
contare solo su Hozax, per questo io andrò con Sakura e
Shaoran, parlerò con il
re e cercherò il suo appoggio con le truppe- -qual
è la mia missione?- chiese
Rimdo –Zefren, Beetrezen e Lacus, con i pochi uomini rimasti,
sono partiti per
indagare sul nemico che ci ha distrutti- -come? Non è stato
Bephomet?- -sì, ma
per mano di un mostro. Era una belva mentre combatteva. Ha ucciso un
numero
esorbitante di uomini, tra i quali capitava anche di uccidere uno dei
suoi
stessi alleati. Beetrezen ha detto che non era più un essere
umano, ma che era
stato divorato completamente da uno spirito demoniaco. Lo dimostrava
anche, da
quel che si riusciva a vedere sotto la sua armatura, sembrava che la
sua pelle
fosse come carbonizzata, ed era più dura
dell’acciaio. Un elmo gli copriva il
volto, quasi sicuramente avrebbe rivelato subito la sua vera natura-
-non sarà
che…- ma venne interrotto da un frastuono provenire al di
fuori della tenda. I
due uscirono con le armi alle mani e videro i soldati di guardia morti.
All’entrata dell’accampamento c’erano due
sagome. Un cavaliere nero che era
sempre al seguito del Dark Lord, affianco c’era
un’altra persona…ma più che una
persona sembrava una bestia.
–maledizione…eccolo…- disse Raziel
indicando il mostro.
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Capitolo 20 *** L'essere demoniaco ***
Sera a tutti!!! Eccomi qui finalmente! Dopo ultime interrogazioni e
compiti in classe (venerdì finisco definitivamente) si
chiude il primo quadrimestre e gli esami sono sempre + vicini T.T ho
una paura INCREDIBILEEEEE! Se qualcuno mi vuole bene lassù
spero mi dia almeno la forza per non morire di crepa cuore fino al 23
giugno! Vabbè non c'entra niente con la ff XD allora come di
mia abitudine ringrazio:
sakura93thebest: enzaaaa!
hehehehehe detto fatto. che bello sapere che siamo compaesane hehehehe
ci sentiamo su msn^^
Monny e Robby: grazie per i complimenti^^
sakurabethovina: capitolo lavvoso dici? hehehehehe nel 22
succederà qualcosa che ti (e non solo a te) farà
molto piacere XD
sakura182blast: spero solo di riuscirli a passare sti
esami...con la paura che ho ridurrà drammaticamente le mie
capacità sia allo scritto che all'orale T.T cmq beh
sul fatto di Shaoran...non so neanche io cosa gli serberò ma
è tutto calcolato qundi per ora non ho intenzione di fargli
succedere qualcosa di così grave^^ grazie per la
comprensione^^ alla prox!
Dany92: we we Dany! e come al solito io ti ringrazio per
i tuoi complimenti^^ se il pc ti da fastidio minaccialo di buttarlo
dalla finestra...funziona...credimi XD (skerzo...XD)
Bene bene, allora io ora vi saluto. Oggi ho un attacco di sconfidenza
acuta e non ho studiato praticamente...nulla! così ho deciso
di starmene a casa domani, lontana dalla scuola XD quindi
probabilemente domani mattina riuscirò a scrivere qualcosa
per il prox capitolo^^ ciau e Buona lettura!
Capitolo 20
–
L’essere demoniaco
-maledizione…eccolo…-
disse Raziel indicando il mostro.
Rimdo osservò bene l’avversario, il suo respiro
era accelerato e rumoroso,
sembrava anche che ringhiasse. Poco dopo uscirono da una tenda
Kerberos,
Shaoran e Endimio. Il castano si precipitò al fianco di
Rimdo ed estrasse le
sue armi. Non chiese spiegazioni, quello che vide gli diede
già tutte le
risposte, si girò di scatto verso l’essere che
fiancheggiava il cavaliere
oscuro. Sentiva che qualcosa li accomunava e bisbigliò
qualcosa –possibile
che…- -una nuova arma del nemico- rispose Raziel. Sakura e
Riiko raggiunsero il
posto –state indietro- disse Rimdo. Poco dopo il cavaliere
oscuro iniziò a
camminare –esatto. È proprio come te- disse
rivolgendosi verso Shaoran. I
presenti non capirono il discorso, eccetto il castano e Sakura.
–solo che
lui…diciamo che è più completo-
-bastardi così avete continuato con i vostri
sporchi esperimenti- disse quasi infuriato Shaoran. –beh dato
che stavi dando
ottimi risultati, ci siamo chiesti “perché non
continuiamo a provare?”- disse
sogghignando il cavaliere oscuro, fermandosi –sai i miei
ordini sono quelli di
portare te e quella ragazzina dal mio signore. Avrei preferito
uccidervi
tutti…ma gli ordini vanno eseguiti-. Raziel si fece in
avanti con il suo
spadone –il tuo avversario sono io Axel, sappi che non
porterai nessuno da
nessuna parte- -vedremo Raziel!- i due iniziarono il combattimento.
Rimdo,
Shaoran e Kerberos si voltarono verso l’essere che
accompagnava Axel. La figura
nera si mosse così veloce che i tre non ebbero il tempo di
vedere in quale
direzione andasse. Grazie al suo fiuto Kerberos riuscì a
voltarsi verso la
direzione nella quale in loro avversario si stava avvicinando a loro,
ma se lo
ritrovò di faccia. –dannazione…!-
Kerberos cercò di schivare il colpo, ma era
troppo veloce, persino per lui. Così venne colpito e
scaraventato via. Rimdo
provò a colpire l’avversario, ma
quest’ultimo con un salto all’indietro
schivò
il colpo e stava per contrattaccare, ma si fermò di scatto
sentendo una lama
sul collo –sei mio- disse Shaoran sogghignando dietro
all’avversario che
divincolò dalla presa. I due iniziarono a studiarsi e a
camminare intorno, come
due animali prima di azzuffarsi. Shaoran era eccitato dallo scontro e
anche il
suo avversario non era da meno.
Intanto Raziel era completamente
concentrato sul suo
avversario, brandivano entrambi due spade lunghe, ma quella di Raziel
era
decisamente più pesante e robusta, era avvantaggiato dal
punto di vista della
potenza, ma non poteva dire lo stesso per la velocità, uno
dei suoi punti
deboli. Partì alla carica fendette l’aria una paio
di volte, ma il suo
avversario preferì di schivare i colpi comprendendo che
anche parando uno dei
fendenti sarebbe potuto essergli fatale. –dannato Axel!!-
disse Raziel cercando
di colpire Axel a fianco. L’avversario venne colpito di
striscio, avrebbe
potuto saltare all’indietro, ma aveva preferito farsi colpire
per poter
contrattaccare, infatti riuscì a colpire il fianco di
Raziel, con la sua sottile
spada. L’uomo con la Red
Dragon
imprecò e lasciando l’elsa della sua spada con una
mano, la mise in faccia a
Axel e lo tenne fermo –che fai passi alla forza bruta?-
chiese divertito Axel.
Raziel si arrabbiò maggiormente e strinse l’elmo
dell’avversario nella mano,
fino a deformarlo. Poi cercò di colpirlo con la spada, il
cavaliere oscuro
penetrò ancora più in profondità il
fianco di Raziel che dovette allontanarsi
per far fuoriuscire la lama. Una volta riprese le distanze, Axel fu
costretto a
togliersi l’elmo, ormai gli dava fastidio come lo aveva
ridotto Raziel.
-è troppo forte
maledizione!- imprecò Rimdo, che si
inginocchiava al terreno. Perdeva sangue da un braccio e una spalla. La
bestia
contro cui stavano combattendo era incredibilmente veloce. Shaoran
riusciva a
malapena a tenergli testa, la sua velocità non pareggiava
certo con quello
dell’avversario, ma era quel che bastava per non essere colto
alla sprovvista.
Kerberos era tornato a combattere, ma come Rimdo, non riusciva a
seguire il
ritmo dell’avversario.
Shaoran intanto era rallentato da dei
pensieri che lo
assillavano. Avevano continuato i loro esperimenti, ed erano riusciti a
creare
un essere completo? No, non poteva essere un essere completo, era forte
si…ma
solo perché si affidava ai suoi istinti demoniaci. Anche a
lui era capitato di
affidarsi a quegli istinti, ma non si era fatto dominare dalla bestia
fino a
quel punto, era qualcosa che sentiva di dover provare. Per proteggere Sakura,
sconfiggere il nemico…e
per se stesso. –Shaoran!- gridò Sakura da lontano.
Il castano si risvegliò dai
suoi pensieri, ma fu troppo tardi il colpo del nemico non
tardò ad arrivare.
Del sangue rosso e denso iniziò a fuoriuscire dal suo
braccio destro. Ma lui
rimase immobile con lo sguardo verso il basso. Il suo avversario come
spaventato da qualcosa saltò all’indietro e Rimdo
ne approfittò per colpirlo
alla testa. Il colpo andò a segno ma solo con il risultato
di togliere l’elmo
che ricopriva il capo del nemico. Il volto della bestia venne rivelato,
aveva
occhi iniettati di sangue, dei canini troppo cresciuti per un essere
umano,
delle orecchie appuntite, la pelle nera e delle vene erano visibili
sotto la
pelle. –allora era come pensavo…-
mormorò Rimdo indietreggiando. –cosa pensavi
Rimdo?- chiese ad un tratto Shaoran che aveva iniziato a camminare
tranquillamente verso l’avversario. Rimdo rispose
–quest’uomo…è
posseduto…come
te del resto…- -esattamente- il castano alzò il
volto e mostrò i suoi occhi
rossi –solo che lui è troppo debole. Si affida
soltanto agli istinti, senza
formulare tattiche o seguire schemi di combattimento-. Rimdo strinse
l’elsa
della spada e disse –stento a credere che il figlio di Clow
abbia un simile
destino. Se dovessi perdere la tua umanità come credi di
poter combattere per
la nostra causa?- -non perderò mai la mia parte
umana…almeno fino a quando ci
sarà Sakura…e poi a me non me ne frega niente dei
vostri obbiettivi-. Detto
questo Shaoran si girò sogghignando verso il suo nemico
–che fai? Sei ancora
qui? Credevo che seguissi il tuo istinto e fuggissi via come un
coniglio-. Il
nemico era intimorito ma non abbastanza per poter fuggire. Si
lanciò
all’attacco con un salto, ma Shaoran parò il
fendente bloccando la spada con
una delle sue –stupido- disse ridendo, e con la spada libera
colpì l’avversario,
tranciandogli il braccio con il quale reggeva la sua arma. La bestia
cadde per
terra, e Shaoran rideva all’opportunità di poter
infierire. Ma Sakura abbracciò
improvvisamente di spalle a Shaoran –basta…non
è necessario- disse lei cercando
di farlo calmare –ormai è irrecuperabile nel suo
stato. Non vedi che è
destinato a vivere come un mostro per il resto della sua vita?- disse
lui senza
voltarsi. Sakura si strinse più forte e iniziò a
piangere –non dire così! Non
capisci che sei nella sua stessa situazione?- -ti sbagli…io
non sono come lui!-
disse Shaoran girandosi di scatto, e poco dopo sentì che la
ragazza gli aveva
tirato uno schiaffo su una delle sue guance –torna in
te…idiota- disse Sakura
con ancora gli occhi lucidi del pianto. Il castano sembrò
calmarsi e abbracciò
Sakura chiudendo gli occhi –scusami…scusami tanto
amore mio-.
La
bestia impaurita e dolorante scappò via, Axel dovette
abbandonare il
combattimento per recuperare il suo compagno, se fosse scappato
Bephomet non
gliel’avrebbe mai perdonato.
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Capitolo 21 *** Destinati allo stesso destino ***
Salve!! Anche se ho qualche linea di febbre e sono raffreddata fino al
midollo ci sono!! Hihihihi ora che la tensione a scuola si è
alleggerita con la chiusura del primo quadrimestre credo
potrò deidicare più tempo alla ff! (spero...ho
diverse idee per la testa...ma vengo colpita spesso e volentieri dal
blocco dello scrittore XD). cmq Ringrazio:
Ichigo_91:
ciau colleguzza!!! Non ti preoccupare se non commenti tutti i
capitoli^^ mi fa piacere sentire che ti piaccia!!! Spero di
risentirti presto!
sakurabethovina: hhihihihii quante domande XD cmq, ho 18
anni (il 14 maggio ne faccio 19), vivo felicemente a Bari, mi chiamo
Lucrezia e ascolto Rock e un pò di metal (ma anche parecchie
colonne sonore XD). Riprendi fiato e calmati hihihihihi anzi no agitati
dato che nel prossimo capitolo ci sarà molto di
più di "amore mio" XDDDD ciau Rita! ^^
sakura182blast: si!! Shoary è su un piano
completamente diverso da quel mostro! XD hai visto l'oav...ADORO IL
SHAORAN CATTIVO!!! hahahahahha sinceramente non so cosa aspettarmi
dalla fine di Tsubasa chronicle...di solito sono pessimista per non
rimanere delusa alla fine. Se poi si unirà alla nostra
collezione di anime catastrofici...che ben venga...ma le CLAM si
aspettino un gruppo di circa un miliardo di fan dietro casa loro ad
aspettare che cambino il finale...(l'hanno fatto in Inghilterra con
Harry Potter, perchè non farlo ora?) hihihihi ciau ci
sentiamo!
Yumemi: beh, sinceramente avevo intenzione di trarre solo
il nome da Kingdom Hearts dato che non avevo alcun nome da dare al
personaggio. Ma dato che sai bene di che parlo puoi immaginarlo tipo
l'Axel di KH ^^
Monny e Robby: ecco qui il nuovo capitolo, spero di
riuscire a postare al + presto il prossimo^^
sakura93: lo ripeterò sempre, Shaory cattivo
mi fa morire *.* hiihihihihi
Dany92: Dany non avrai mica seguito il mio consiglio XD
beh per quanto riguarda la parte malvagia di Shaoran ho qualcosa in
testa...ma penso che non se ne libererà, ma
chissà boh XD
Ciau e buona lettura!
Capitolo 21
– Destinati
allo stesso destino
-ormai non c’è
più tempo! Sanno dove siamo e possono
prenderci quando vogliono- disse Raziel sellando il suo Fenrin. Rimdo
era sul
suo destriero, e guardava in lontananza Shaoran che parlava con Sakura.
Ad un
tratto gli si avvicinò Riiko –sei preoccupato per
Shaoran?- chiese la ragazza.
Il ragazzo non si girò verso di lei ma rispose
–Shaoran…sta cambiando. La sua
personalità gentile si è mischiata con la sua
parte demoniaca. Non vorrei che
quest’ultima prendesse il sopravvento sulla sua anima-. La
bionda sorrise e
chiuse gli occhi –non succederà, se Sakura
sarà al suo fianco- -lo spero per il
loro e per il nostro futuro-.
-sei sicuro che non ti facciano male
le ferite? Posso
provare a fare qualche incantesimo…- chiese Sakura
preoccupata nel vedere le
ferite riportate nella battaglia da Shaoran -non è
necessario. Ora dobbiamo
pensare a fuggire da questo posto-. Sakura abbassò lo
sguardo e iniziò a
dirigersi verso Kero-chan. Shaoran afferrò il polso della
ragazza e chiese
–perché ora stai così?- era
preoccupato. L’aveva vista rinunciare troppo
facilmente. –vorrei tanto aiutarti…in qualche
modo…- rispose lei con lo sguardo
basso. Shaoran si intenerì e
l’abbracciò –non immagini quanto mi
aiuti la tua
presenza al mio fianco-. Sakura rise e ricambiò
l’abbraccio. Ai due si avvicinò
Raziel –potete amoreggiare quando saremo arrivati in un posto
più sicuro?-. I
due sciolsero l’abbraccio, Sakura era imbarazzata e
guardò verso l’amica che
rideva. Shaoran si limitò a lanciare
un’occhiataccia a Raziel che rideva di
gusto.
Così ripresero il viaggio.
Endimio era ormai cresciuto
abbastanza da poter essere sellato da Shaoran.
Intanto nella capitale Hozax, due
persone erano appena
arrivate dal regno di Gaya. Ad accoglierli furono i generali
dell’armata dei
draghi bianchi e quello dell’armata dei falchi. I due si
inchinarono ai
viaggiatori dai mantelli logori e dissero rivolgendosi verso
l’uomo
incappucciato –vi diamo il benvenuto nella nostra capitale!-.
Il ragazzo moro
disse –ti piacciono queste onorificenze, vero Yue?- -ti
dispiace che siano
rivolte solo verso di me…Touya?- rispose l’uomo
incappucciato che si tolse la
stoffa che gli copriva il volto mostrando i suoi lunghi capelli
argentei. –tsk!
Non sono mica come te-.
-il confine!- gridò Raziel
che cavalcava il suo fenrin in
testa al gruppo. –ancora poco e potremo rilassarci- disse
Kerberos stremato dal
viaggio –qualcuno ci segue!- poi continuò il
guardiano del sole. Era Axel, al
suo seguito c’erano solo una decina di soldati. Rimdo
guardò i suo compagni dai
volti preoccupati, sicuramente non erano i solo inseguitori,
probabilmente
avevano mandato un gruppo per rallentare la fuga. Il ragazzo chiuse gli
occhi e
prese una decisione –ragazzi, continuate senza di me.
Penserò a farli
rallentare- il gruppo sussultò alle parole pronunciate da
Rimdo. La persona ad
esserne più colpita fu Riiko –non ti
lascerò mai indietro!-. Rimdo riaprì gli
occhi e la guardò teneramente –questo non
è un addio, ma un arrivederci…- poi
il ragazzo si voltò verso Shaoran –anche dopo
tutto quello che è successo ho
pienamente fiducia in te. Prenditi cura tu del resto- il castano
annuì serio in
volto e rispose –tu cerca di sopravvivere-. Rimdo non rispose
e guardò per
l’ultima volta il volto della ragazza amata. Era preoccupata
e persa. Tirò le
briglie del suo Fenrin per fargli invertire la direzione.
Riiko si dimenò per
scendere da Kerberos che dovette
fermarsi perché se scendeva in corsa si sarebbe fatta
sicuramente del male
–vuoi che il suo sacrificio sia vano?!- disse Kerberos
furente. Raziel e
Shaoran frenarono e si avvicinarono a loro. –lasciatemi
andare! Vi prego!-
Raziel le si avvicinò e disse –sarebbe da folli!-
la prese per un polso per
tirarla sul suo Fenrin e riprendere il viaggio, ma Shaoran si
avvicinò e con
una mano prese il braccio di Raziel –lasciala andare- -vuoi
che muoia?!- disse
preoccupato il cavaliere. La ragazza bionda si girò verso
l’amica. Aveva gli
occhi lucidi dal pianto. Sakura era visibilmente scossa
–Sakura, ti prego
prosegui il tuo viaggio. Siamo sempre state insieme in questi anni, mi
conosci,
non morirò tanto facilmente-. La ragazza scese da Kerberos e
abbracciò l’amica
–promettimi che ci rivedremo- -sì-. La castana
pianse e poi si allontanò
dall’amica con i segni del pianto. La bionda fece un sorriso
rassicurante e poi
iniziò a correre verso la battaglia.
-dobbiamo riprendere il viaggio-
disse Shaoran lasciando il
braccio di Raziel. Il castano si avvicinò a Sakura e la fece
sedere davanti a
lui, su Endimio. Kerberos comprese che lo faceva perché in
quello stato la
ragazza non era in grado di reggersi da sola. Ripresero a muoversi
verso il
confine.
Rimdo intanto era circondato dai
soldati di Gaya, ma non
erano loro il problema, ma bensì Axel. Mentre combatteva
contro il cavaliere
oscuro doveva fare attenzione agli altri avversari. Un fendente potente
di Axel
lo costrinse ad abbassare la guardia e nel momento in cui stava per
essere
preso alle spalle da un soldato, quest’ultimo venne colpito
da un pugnale.
–Riiko!?- esclamò sorpreso Rimdo. La ragazza si
mise di spalle al ragazzo e
disse sorridendo –odio quelli che vogliono fare la parte
dell’eroe-. Rimdo
sorrise e respinse con un fendente Axel. –in qualunque
situazione non perdi
l’occasione di sfoggiare quella lingua biforcuta eh?- rispose
il ragazzo per
poi rilanciarsi all’attacco.
Intanto Raziel e gli altri avevano
ormai superato il
confine. Dei soldati di Hozax li fermarono. Raziel si fece avanti e si
presentò
–sono Raziel della Gilda di Clow- il soldato di Hozax fece un
breve inchino e
disse –vi stavamo aspettando- si rimise in posizione eretta e
guardò prima
Sakura addormentata tra delle braccia, poi si soffermò nel
guardare Shaoran. Il
suo sguardo cambiò improvvisamente e sguainò la
spada seguito dai suoi soldati
–i demoni qui non sono ammessi!-. Il castano
guardò il comandante della
pattuglia e rise di scherno –come sei caduto in basso Roran.
Sei addirittura
sceso al livello di uno stupido soldato a capo di una pattuglia- -taci!
Traditore!- rispose il soldato arrabbiandosi ulteriormente. Raziel si
frappose
tra i due –anche Shaoran fa parte della gilda di Clow- i
soldati di Hozax ne
rimasero alquanto sorpresi. Poi Raziel continuò
–inoltre è la guardia personale
di Sakura-sama, quindi se non lo farete venire con noi, Sakura-sama
sarà in
serio pericolo- i cavalieri di Hozax rinfoderarono le loro armi
–vi scorteremo
fino alla capitale- disse in tono di sconfitta Roran.
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Capitolo 22 *** Nuove emozioni ***
Sera a tutti! Finalmente eccomi qui dinuovo tra voi...ho passato un
periodo di depressione totale e non riuscivo a stare neanche al
pc...ora va un pò meglio e dopo l'incoraggiamento di
enza (sakura93thebest) ho deciso di rimboccarmi le maniche e
mettermi a lavoro! Come di mio solito Ringrazio:
sakura93thebest: hihihihi
ecco qui il capitolo love love che aspettavi con ansia XD
Dany92: hihihi i pc sn tutti uguali...hanno un'anima
propria...XD infatti quando gastemo contro il mio portatile prendo la
scossa...lasciamo perdere che è meglio XD il caro Touya non
poteva mancare hehehehe
Monny e Robby: eccomi finalmente^^ spero che anche questo
capitolo ti piaccia!
Ichigo_91: weeeeeeee colleguzzaa!!! tutto bene?
è da un pò che nn ci sentiamo! io sto un
pò molto per la quale XD ci sentiamo! ciau!!
sakura bethovina: piacere rita! certo che ci possiamo
sentire su msn! il mio indirizzo è lurei-chan@hotmail.it non
sono molto presente ultimamente ma qualche volta entro e magari ci
becchiamo! hihihii
sakura93: si si sono carinissimiiiiii!! cmq ricordiamoci
che la coppia principale da tenere sott'occhio è Sakura e
Shaory che in questo capitolo finalmente si danno una mossa XD
Beh allora ora vi saluto! Ci sentiamo alla prossima!! Buona lettura!!
Capitolo 22
– Nuove
emozioni
Arrivati alla capitale, Shaoran,
Raziel, Kerberos e Sakura
ancora addormentata tra le braccia del castano, vennero portati
all’interno
delle mura del castello.
Al loro passaggio la gente e i
soldati erano spaventati
dalla presenza di Shaoran che era ormai diventato quasi una leggenda,
lo
guardavano con timore e lo chiamavano demone. Il castano non sembrava
curarsi
degli sguardi e dei commenti dei presenti, e avanzava con sguardo serio
e
protettivo nei confronti della ragazza che in quel momento era
più vulnerabile
che mai.
Li accompagnarono alle loro stanze,
dovevano riposarsi prima
di avere un’udienza con il re. Shaoran sarebbe stato nella
stanza con Sakura,
non voleva allontanarsi da lei.
Verso il tramonto Sakura riprese
coscienza. La prima cosa
che vide fu Shaoran che le sorrideva rassicurante, la ragazza spesata
si guardò
attorno e chiese –dove siamo?- -al castello di Hozax-. In un
attimo la ragazza
ricordò gli ultimi avvenimenti, spalancò gli
occhi e chiese preoccupata –dove
sono Riiko e Rimdo!?- -Sakura non ti preoccupare staranno sicuramente
bene- la
ragazza abbassò lo sguardo e calò il silenzio poi
ad un tratto disse –perchè
hai lasciato andare Riiko?- il ragazzo prese la mano della ragazza e
rispose
–perché so cosa vuol dire vivere senza la persona
amata- a queste parole Sakura
si voltò verso Shaoran. Il ragazzo aveva ancora quel
espressione rassicurante
di quando si era svegliata. Lei si gettò tra le sue braccia
lasciandosi cullare
dall’abbraccio rassicurante del castano.
Qualche ora più tardi
Sakura e Shaoran raggiunsero Raziel
nella sala del re. Entrati vennero accolti da re –Sakura-sama
sono lieto di
averla nel mio regno…- il sovrano poi si voltò
verso Shaoran. Non era sorpreso,
aveva saputo del ritorno del ragazzo. –Shaoran, dopo mi
piacerebbe parlarli-.
Il ragazzo non rispose si limitò a fissare
l’anziano. Poco dopo nella sala
entrarono due persone. Una delle quali emanava una forza magica.
L’altro invece
era un semplice guerriero che rimase a fissare Sakura quasi incredulo.
Anche la
ragazza era sorpresa e mormorò –Touya?- Shaoran si
voltò verso il moro. Si era
Touya non c’erano dubbi. –Sakura!?- il ragazzo
corse verso la sorella. Si
abbracciarono –Sakura! Ti ho sempre
creduta…morta…- disse il ragazzo stringendo
la sorella. Sakura intanto piangeva dalla felicità. Erano
anni che non vedeva
il fratello. Dopo alcuni minuti i due si guardarono in faccia
–sei cresciuta,
ora non sei più un mostriciattolo- disse il ragazzo
accarezzandole una guancia
–e tu sembri meno molliccio- disse lei ridendo. Poi la
ragazza chiese –come sta
nostro padre?-. Il moro si rattristò e rispose
–è prigioniero del regno di
Gaya, è ai lavori forzati-. La ragazza fu rincuorata nel
sapere che fosse
ancora vivo, ma a contempo era triste per il luogo dove si trovava.
Probabilmente era stato per colpa sua se lo avevano catturato. Shaoran
si
avvicinò alle spalle di Sakura e Touya lo notò
–Shaoran! ci sei anche tu!?-. Il
ragazzo si avvicinò al castano –pensavo che anche
tu fossi morto…sei partito
dicendo che avresti vendicato Sakura…- Shaoran rise e
l’attirò a se prendendola
con un braccio per la vita –beh, invece di vendicarla,
l’ho ritrovata- la
ragazza arrossì. Touya guardò i due e
intuì qualcosa. Poco dopo alle spalle del
moro spuntò Yue che guardò Sakura
–Master Sakura- poi si voltò verso Kerberos
–il guardiano del sole Kerberos…-. Iniziarono a
parlare inizialmente delle
carte di Clow e della magia elfica. Poi passarono a discutere della
loro mossa
militare contro il regno di Gaya.
Subito dopo aver avuto udienza con il
re Ares, cenarono.
Sakura e Touya passarono molto tempo a parlare, anche Kerberos e Yue
che erano
vecchi amici di Clow, mentre Shaoran era nella sala del trono con il
re.
–allora mi spieghi cosa ti successe quella volta?
Perché attaccasti i tuoi
uomini?- chiese pacato il Ares. –dovresti sapere il
perché- rispose freddamente
il castano. –per il demone che è in te?- chiese
l’uomo anziano. Shaoran annuì e
disse –ho perso il controllo, avevo fatto una cosa
orribile…più orribile di
tutte le mie stragi. Avrei preferito morire…- Ares non
comprese…cosa aveva
potuto fare di così orrendo? Il ragazzo continuò
a bassa voce –non potrò mai
scordare l’umiliazione inferta alla donna che
amo…-. Il re rise, e così
finalmente quel demone aveva iniziato a provare sentimenti umani. Forse
c’era
ancora qualcosa di recuperabile. –ora
vado da lei, non voglio farla aspettare oltre- disse il castano
guardando il re
che annuì.
Il ragazzo entrò nella
stanza di Sakura, era buia. Credeva
dormisse ma non era nel letto. Notò la finestra aperta e le
lunghe tende scosse
dal vento leggero che tirava quella sera. Il castano uscì e
trovò Sakura
appoggiata alla balaustra del balcone.
Lei non se ne accorse della presenza
del ragazzo, i suoi
occhi erano rivolti verso un punto imprecisato del cielo notturno,
quell’oscurità le incuteva ansia e preoccupazione
per suo padre che era schiavo
da anni e per la sua cara amica Riiko rimasta indietro. Ormai le due si
consideravano sorelle più che amiche. Avevano passato molti
momenti difficili
insieme e avevano viaggiato per anni interi alla ricerca delle carte
magiche…una lacrima solitaria iniziò a scendere
sulla guancia della ragazza,
quando poi sentì delle braccia cingerle la vita. Sakura
intuì chi fosse, lo
riconosceva dal tocco, dall’odore e dal calore di quel corpo
che tante volte si
era bagnato di sangue. La ragazza voltò di poco la testa
quando sentì poi le
labbra del ragazzo sulla lacrima che percorreva il suo tragitto.
-Shaoran…-
mormorò lei, ma il ragazzo le fece capire che
sapeva benissimo come si sentiva. Lei si girò tra le sue
braccia e si strinse
al suo petto singhiozzante. Il castano iniziò a cullarla e
ad accarezzarle i
capelli. Poco dopo lei alzò il volto, i suoi occhi
incontrarono quelli castani
di lui che la guardavano con estrema dolcezza. Si baciarono. Bacio
attraverso
il quale i sentimenti dei due emergevano con prepotenza. Bacio che si
faceva
sempre più profondo e le carezze sempre più
intime. Senza staccarsi dal loro
lungo bacio, Shaoran e Sakura rientrarono in camera e si buttarono sul
letto.
Lui era sopra di lei, e quando si accorse che stava per iniziare a
spogliarla
si fermò. Non voleva costringerla…non dopo quella
volta che la stava per
violentare. Ma lei lo guardava felice e anche…vogliosa? Il
ragazzo ne era
sorpreso poi ebbe conferma con le parole di Sakura
–Shaoran…voglio fare l’amore
con te- lui sorrise e rispose –non immagini quanto avessi
desiderato sentirtelo
dire- detto ciò tornò ad impossessarsi delle
labbra di Sakura. Si privarono dei
vestiti rimanendo solo con gli indumenti intimi.
Erano entrambe inesperti in materia
quindi si lasciarono
guidare dagli istinti e dalle nuove emozioni e sensazioni che provavano
in quel
momento. Sakura passava le sue mani sulla schiena del ragazzo che gli
stava
sopra, mentre lui l’aveva privata del reggiseno e le stava
leccando un
capezzolo. Una mano scese ad accarezzarla tra le gambe, mentre
l’altra palpava
l’altro seno.
La virilità del ragazzo
era ormai eretta e avrebbe potuto
prendere la ragazza in qualunque momento. La privò
dell’ultimo indumento, e
anche lei fece lo stesso. La ragazza rimase imbarazzata nel guardare il
membro
del ragazzo. Tutto nel suo complesso la imbarazzava, ma la faceva stare
bene al
contempo stesso. Le faceva dimenticare la situazione nella quale si
trovavano.
Anche se sapeva che l’indomani le preoccupazioni sarebbero
tornate, sapeva che
le avrebbe affrontate con nuova energia e speranze. Lasciò
perdere l’imbarazzo
e si fece trasportare dall’emozioni. Il ragazzo si
posizionò in modo da
penetrarla. Anche lei si posizionò aprendo le gambe. Shaoran
la guardò negli
occhi cercando la sua approvazione, e la trovò.
Notò anche una scintilla di
timore, e si abbassò per baciarla sulle labbra e
accarezzarle la testa
–tranquilla non ti farò mai del male- lei sorrise
e rispose con gli occhi
appannati dal piacere –sciocco, credi che non lo sappia?-. Si
baciarono e poi
lui iniziò ad entrare in lei. Inizialmente andava lento e
cauto, poi aumentò il
ritmo. Dopo le prime incertezze e
dolori, Sakura iniziò ad assecondare le spinte
del ragazzo. I loro
respiri erano sempre più affannosi, i loro gemiti erano mal
trattenuti e forse
se qualcuno passava davanti alla stanza avrebbe sentito. Ma loro non se
ne
curarono affatto e continuarono fino a quando non raggiunsero
l’orgasmo.
Si addormentarono abbracciati. Quella
notte i loro sogni
furono regnati solo dalle emozioni e dai sentimenti profondi provati
quella
sera. Una delle poche notti che potettero illudersi di vivere in un
mondo di
pace senza dover vivere sotto il giudizio della spada del nemico.
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Capitolo 23 *** Evasione ***
Salveeeeee!! Finalmente rieccomi tra voi!!! Queste vacanze oltre a
darmi un pò d'aria, mi permetteranno difinire questa ff! Beh
in effetti...compreso questo che sto pubblicando ne mancano solo 3 o 4,
ma non preoccupatevi, tornerò prestissimo con efp con la
nuova ff!^^ Ringrazio velocemente:
sakura93thebest, Yumemi, sakura bethovina, Ichigo_91, Dany92,
sakura182blast
Grazia davvero per avere
tutta questa pazienza con me!! XD
Prima di lasciarvi per chi guarda Tsubasa Chronicle, e gli oav Tsubasa
Tokyo Revelation, avviso che è uscito l'ultimo...io l'ho
visto...e....non vi dico niente è meglio! XD poveretta
Sakura...(shhhh) ciauu ci sentiamo presto, ma molto molto presto XD.
Ciau e buona lettura!
Capitolo 23
– Evasione
Il mattino seguente Sakura si
svegliò. Era frastornata e la
luce del sole che penetrava dalle piccole fessure che sfuggivano alle
tende la
spinsero a socchiudere gli occhi. Si rigirò nel letto e
notò di essere
completamente nuda. I ricordi della sera precedente fecero presto
capolino alla
mente di Sakura che avvampò. Poco dopo si mise a sedere e
notò che era sola
nella stanza e questo la rattristò un po’.
Dopo che si fu lavata e rivestita
qualcuno bussò alla sua
porta –avanti!- disse la ragazza. Era Shaoran con la sua
armatura. Entrato
richiuse la porta dietro di se e disse –scusa se sono sparito
prima che ti
svegliassi, ma non volevo destare sospetti-. I due si avvicinarono e si
baciarono la ragazza sorrise e disse semplicemente
–buongiorno!- lui gli
accarezzò i capelli e rispose –buongiorno anche a
te-.
Uscirono dalla stanza e Sakura chiese
–che si fa oggi?-
-quello che vuoi- rispose il ragazzo camminandole affianco. La ragazza
pensò un
po’ e poi disse –che ne dici se andiamo a farci un
giro per la capitale?-
-allora vuol dire che oltre da guardia del corpo ti farò
anche da guida- disse
lui sorridente. Sakura si aggrappò al suo braccio contenta e
insieme si
diressero verso l’uscita del castello.
Al grande portone però i
due dovettero fermarsi –con che
coraggio torni Hozax?- disse Garlak, comandante dell’armata
dei draghi bianchi.
Shaoran guardò inespressivo il suo interlocutore, mentre
Sakura gli teneva la
mano temendo il peggio così intervenne –Shaoran
è la mia guardia del corpo-
Garlak rise di scherno e rispose –con quest’uomo
non sarete mai al sicuro…è
solo uno sporco demone. Lasci che siano le mie guardie a proteggerla-
due
soldati si avvicinarono al loro comandante. Shaoran guardava truce i
cavalieri
davanti a lui e sarebbe scoppiato il putiferio se Sakura non avesse
risposto
alla provocazione diretta al castano –Shaoran è
più che sufficiente per la mia
protezione…inoltre i suoi uomini non mi sembrano poi
così forti- Shaoran sogghignò
guardando prima la ragazza poi Garlak, poi si girò verso
Sakura e vide che
aveva un’espressione che dava davvero l’idea che
stesse prendendo in giro i
cavalieri dei draghi bianchi.
Garlak non potendo rispondere a
Sakura, un importante ospite
per il regno di Hozax, si inchinò e si allontanò
con i suoi uomini.
I due vagavano per le strade della
città, ad un certo punto
Sakura disse un pensierosa –forse ho un po’
esagerato…-. Shaoran si mise a
ridere e rispose –secondo me invece sei stata perfetta-
-dici?- chiese lei
sconcertata. Il ragazzo si lasciò sfuggire una risata e
disse –non sapevo che
Riiko ti stesse dando lezioni di sfrontatezza-. Sakura
abbassò subito lo
sguardo e si intristì. Il ragazzo si diede dello
stupido…sarebbe stato meglio
non parlarne della sua amica e di Rimdo. –scusa Sakura non
era mia intenzione…-
disse dispiaciuto –non preoccuparti…spero solo che
Riiko e Rimdo stiano bene…-.
Shaoran passò un braccio sulla vita di Sakura e ripresero a
camminare in
silenzio.
Intanto in un posto tetro e buio, una
ragazza dai capelli
biondi venne svegliata da un fastidioso rumore di catene.
Aprì gli occhi a
fatica e tentò di muoversi ma non vi riuscì.
Aveva i sensi addormentati. Si
girò verso un braccio per vedere cosa la bloccasse. Delle
catene la tenevano
legata ai polsi. Solo allora avvertì il freddo del metallo
sulla pelle. Poco
dopo iniziò a ricordare cosa fosse successo e subito il suo
pensiero la
allarmò. Si guardò attorno, ma non trovava la
persona che le dava così tanta
preoccupazione. Era tutto completamente buio e anche se ci fosse stato
qualcuno
non l’avrebbe visto.
Decide di dover passare
all’azione, doveva trovare un modo
di uscire da lì. Iniziò a studiare le catene e le
giunture che le collegavano
al muro. Le catene erano consumate e arrugginite, dando qualche
trattone forse
non sarebbe bastato, ma decise di provarci ugualmente.
Provò a strattonare le
catene, ma una fitta di dolore la
prese alla spalla destra. Si voltò per guardarla e
notò che vi era del sangue
su una ferita che si era riaperta dopo il suo tentativo di fuga.
Imprecò contro
la ferita e le catene. Non poteva usare la forza, allora sarebbe
ricorsa a uno
dei trucchi più comuni tra i ladri, ma prima di tutto doveva
trovare il
necessario che le serviva per liberarsi.
-allora parla! Dove sono i tuoi
compagni!- disse Axel
guardando con pieno disprezzo il suo prigioniero. –sappiamo
che Zefren e i suoi
scagnozzi sono in movimento. Parla! Quali sono i suoi piani!- -potresti
evitare
di gridare? Vorrei provare a ricordare…- disse Rimdo facendo
un espressione
pensierosa. –idiota, vedi di muoverti- -ah
sì…ora ricordo- il cavaliere oscuro
lo guardò truce aspettando che parlasse. Rimdo lo
guardò in modo canzonatorio e
disse –ricordo benissimo l’espressione che avevi
dipinto in faccia quando ti
avevo sconfitto all’accademia militare, saranno passati una
decina d’anni da
allora-. Axel sfoderò la sua spada e la puntò al
collo di Rimdo che non si
mosse di un millimetro –non uscirtene con vecchie storie per
deviare la
discussione- -penso che qui l’unico a deviare il discorso sia
tu, brucia la
sconfitta anche dopo così tanto tempo?- rispose il
prigioniero prendendosi
beffa del suo inquisitore. –va bene, allora vuol dire che
oggi mi riprenderò la
rivincita di quel giorno- Axel fece per colpire Rimdo, ma il colpo non
arrivò.
Infatti l’uomo aveva rinfoderato la sua spada e si era girato
verso le sue
guardie –portate la prigioniera, useremo le buone maniere con
lei…e vedrete
come parlerà!- il cavaliere oscuro scoppiò in una
risata malsana. I due soldati
risero pregustando il momento e corsero fuori alla camera.
Rimdo si maledì, non aveva
pensato a Riiko…fin quando
sarebbe stato solo lui a perire non gli sarebbe
importato…cercò di mantenere
un’espressione neutra. Axel gli si avvicinò
–sai, sul campo di battaglia ho
capito subito che voi due…siete amanti. Per ciò
che tortura migliore non c’è se
non quella di vedere la propria donna seviziata da degli altri uomini
senza che
si possa muovere un dito?- Rimdo si lasciò sfuggire
un’espressione intrisa
d’ira ed ebbe uno scatto, ma le catene non gli permisero di
colpire Axel che si
mise a ridere.
Passarono una manciata di minuti e le
due guardie non erano
ancora tornate. Axel era piuttosto spazientito e chiamo altri due
soldati
–andate a controllare che sta succedendo…non
vorrei che abbiano iniziato senza
il mio permesso…- il ragazzo legato ebbe un altro attacco
d’ira. Axel lo notò e
rise –sarà meglio che vada io, voi rimarrete qui a
controllare che questo verme
se ne stia buono-. I due soldati entrarono nella stanza e iniziarono a
tener
sott’occhio il prigioniero. Ad un tratto un sibilo
nell’aria fece alzare lo
sguardo a Rimdo. Vide distintamente un coltellino colpire in pieno il
collo di
uno dei due soldati. L’altro, che era vicino a Rimdo, si
girò di scatto pronto
ad attaccare, ma il ragazzo legato, con una catena lo prese al collo.
Poco dopo
il soldato cadde per terra inerme. Dall’ombra
fuoriuscì Riiko, e Rimdo si sentì
sollevato. La ragazza lo raggiunse e lo liberò subito con il
trucco che aveva
usato lei per fuggire. Il ragazzo era sorpreso e la guardò
chiedendo –ma come?-
la ragazza rise rassicurante e mostrò un filo di ferro
–sottovaluti a tal punto
i ladri?-. Il ragazzo le sorrise, ma non era il momento adatto per
lasciarsi
andare a momenti affettuosi. Avrebbero dovuto recuperare
l’equipaggiamento e
fuggire al più presto.
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Capitolo 24 *** Oblio ***
Buonasera! Beh
che dire, la febbre non mi lascia in pace neanche durante le feste T.T
che destino crudele mi è stato preservato XD sarò
molto breve perchè devo aggiornare anche l'altra
ff e correre a nanna ^_^ Ringrazio:
sakura93thebest: beh
si, Riiko e Rimdo raggiungeranno i nostri carissimo in questo
capitolo...hihiihhi spero di non aver sbagliato a far predere questa
piega alla storia
Ichigo_91: hihihihi io adoro Riiko e Rimdo, sono dei
personaggi alla quale sn particolarmente affezionata come anche Zefren
del resto, anche se non ha molta rilevanza in questa ff XD
Dany92: ormai manca solo un capitolo...o al massimo due
dato che sto ancora scrivendo la fine...quindi ci vorrà un
pò che arrivi...ma intanto ti terrò occupata con
l'altra ff hihihiihhi
sakura bethovina: grazie come sempre per i complimenti^^
sakura182blast: si, anche secondo me era una specie di
rivincita XD ma soffermandoci...quando ho visto Sakura in quello stato
mi sn davvero commossa...faceva tutto ciò solo per Shaoran
infondo infondo...e poi quando ho visto sakura di ccs....li si che mi
sn messa a piangere non so perchè ma è successo
>.<
sakura93: Riiko una ladra abilissima e Rimdo un
guerriero fortissimo (si fa per dire, non supererà mai il
nostro Shaory <.<) hihihihi ke accoppiata eh? XD
Bien bien, allora appuntamento con l'ultimo capitolo (non so ancora
quando) hihihhi spero vi piaccia questoooo! ciau e buona lettura!
Capitolo 24
– Oblio
-ormai è
deciso…attaccheremo!- urlò Zefren ai suoi uomini
più fidati. Levò la spada al cielo,
alzò lo sguardo. Le nuvole ricoprivano ogni
angolo di quell’immensità che si presentava ai
suoi occhi, la loro battaglia
era finalmente giunta al termine. Chiuse gli occhi e iniziò
a sentire le gocce
di una fredda e mite pioggia. Un ruggito come un tuono
risuonò nella vasta
landa che presto sarebbe diventato luogo di un massacro.
All’improvviso il ragazzo
aprì gli occhi e puntò la spada
verso l’esercito nemico. I suoi uomini e quelli del regno di
Hozax avanzarono
con le armi spiegate. I tre cavalieri oscuri sotto il diretto servizio
di
Bephomet diedero ordine di attacco. Gli eserciti si scontrarono. Belve
feroci
componenti delle armate di Gaya decimavano le truppe avversarie. Zefren
combatteva con una forza…la forza della disperazione. Non
riusciva ancora a
credere a quello che era successo a suo fratello e a Sakura.
-la capitale di Hozax è
stata attaccata e rasa al suolo-
disse un soldato della gilda di Clow. Zefren seguito da Raziel,
Beetrezen e
Lacus si alzarono stupiti. Caddero nel panico totale. Zefren si
avvicinò al
soldato e disse –parla! Cosa sai!?- -hanno evocato un demone,
i cavalieri di
Hozax hanno cercato di resistere ma sono caduti sotto le zanne del loro
avversario- -che cosa ne è stato del gruppo di Sakura?!-
chiese truce Raziel.
Il soldato abbassò lo sguardo rispose –Sakura-sama
ha usato tutti i suoi poteri
magici per contrastare
l’entità…è riuscita a
sigillare il demone ma poco dopo è
scomparsa avvolta da una strana luce. La sua guardia del corpo, Shaoran
ha
scatenato una incredibile forza e si è scagliato contro le
forze di Bephomet
che facevano di supporto al demone…crediamo sia
morto…- Zefren strinse un
pugno, e chiuse gli occhi. Rimasero in silenzio per un lasso di tempo
che
sembrava infinito. Si voltò verso i suoi fidati amici e
aprì gli occhi
rivelando le sue intenzioni –attaccheremo ora o mai
più. Inviate una missiva
urgente al regno di Hozax e radunassero più uomini
possibile-.
Il combattimento imperversava
ferocemente, molti soldati di
entrambi le fazioni caddero ma lo scontro non dava segni di cedimento.
Zefren
cercava sul campo il suo avversario dal quale avrebbe preteso vendetta.
Ma quel
giorno, del Dark Lord non c’era traccia.
-BEPHOMET!- un ruggito
richiamò l’attenzione del Dark Lord
che si girò sorridente verso la bestia che gli si apprestava
davanti gli occhi.
La bestia aveva un’armatura argentea, con in mano due
affilatissime lame.
–finalmente sei giunto, vuoi assistere anche tu
all’ascesa del dominatore del
mondo?-. Shaoran in quel momento era molto simile alle bestie che
avevano
abbandonato la loro ragione e che in quel momento stavano decimando le
truppe
delle armate del regno di Hozax e della gilda di Clow. Gli occhi erano
iniettati di sangue e nelle sue vene il sangue pulsava molto
più velocemente
del normale. –dov’è Sakura!!?- chiese il
castano con una voce molto più simile
ad un ringhio. Il Dark Lord rise e si alzò le braccia
–Sakura dici? È
esattamente dietro di me- detto questo il cavaliere oscuro si
spostò e una luce
magica verde iniziò a disegnare sulla parete un cerchio
magico, al centro vi
era Sakura incatenata. Shaoran si sbilanciò subito in
avanti, il suo volto
assunse un’espressione più serena ma ad un tratto
sentì qualcosa di freddo
penetrarlo al fianco. Bephomet l’aveva trafitto approfittando
della sua
distrazione. Il castano si accasciò al pavimento e
iniziò a sanguinare
vistosamente. Il Dark Lord rinfoderò la sua spada e
iniziò a parlare –sai
perché quella ragazza possiede poteri magici così
potenti?- Shaoran guardò male
l’uomo che continuò a parlare -lei è
prescelta dagli Dei. Possiede la carità,
la gentilezza e tutte quelle qualità capaci di placare i
demoni. Ma d’altra
parte è perseguita da disgrazie e demoni pronti ad
ucciderla. Offrendo lei in
sacrificio sarò il grado di appropriarmi di quel potere che
mi serve per
partire verso le terre degli elfi ed entrare in possesso delle loro
arti
magiche- il castano ringhiò, ignorò il dolore al
fianco e si avvicinò
minaccioso a Bephomet che rise di scherno e lo guardò
–che strano, l’essere
demoniaco dentro di te non sente la sete del sangue di quella ragazza?
Oppure
hai confuso quella sete con altro…con qualcosa di umano,
come l’amore?-. Il
ragazzo si fermò stupito, stava cercando di confonderlo
–taci! Cosa ne puoi
sapere tu dell’amore!?- -ne so molto più di quanto
tu possa immaginare-.
Shaoran si avvicinava sempre più al suo avversario, il
fianco gli doleva, ma
avrebbe sopportato il dolore pur di salvare Sakura.
-continui a non comprendere le mie
parole…ma vedrai presto
tutto ti sarà più chiaro e diventerai uno dei
miei migliori uomini- disse
Bephomet che avvicinatosi ad un vassoio d’argento prese una
strana gemma.
In un attimo il cavaliere oscuro
apparve dinnanzi a Shaoran
che era rimasto spiazzato. La piccola gemma che l’uomo aveva
appena preso, a
contatto con la pelle di Shaoran, scaturì una luce rossa. Il
Dark Lord si
allontanò e rimase ad osservare la scena compiaciuto. Il
castano si era
inginocchiato e si stringeva la testa tra le mani. La sua
razionalità stava
svanendo poco a poco, l’immagine della ragazza ai suoi occhi
si faceva sempre
più sbiadita. –ti concederò il
privilegio di procedere con il rito- Bephomet si
avvicinò al ragazzo e gli porse un pugnale con strane
fatture. –alzati e
trafiggile il cuore, quando il suo sangue sarà sgorgato sul
sigillo le porte
dell’inferno saranno finalmente aperte-
Il castano afferrò il
pugnale, si muoveva ma non di sua
volontà. Si avvicinò lentamente alla ragazza
legata ad una croce. Era priva di
coscienza. Il ragazzo le si fermò davanti. Infinite immagini
iniziarono a
stanziarsi dinnanzi a Shaoran. Sakura da bambina, i loro giochi
infantili e
innocenti. La festa di addio al villaggio. Poi seguirono i ricordi di
quando la
catturò, e subito dopo gli promise che l’avrebbe
protetta per il resto della
sua vita. Infine ricordò la notte in cui si erano finalmente
uniti.
Sollevò il pugnale, una
lacrima iniziò a percorre il
tragitto sul suo volto. Non avrebbe mai potuto ucciderla, ma in quel
momento il
corpo non si muoveva per suo volere…bensì per la
bestia che risiedeva in lui.
Sentì il suo braccio
abbassarsi per colpire la ragazza al
petto, il castano chiuse gli occhi. Qualcosa cozzò contro il
pugnale del
ragazzo che cadde per terra.
|
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Capitolo 25 *** Quattro spade ***
Rieccomi! E si! Ci siamo, questo è l'ultimo capitolo di
questa ff! Finalmente ho avuto un pò di tempo per
pubblicarlo! Scusate se non mi soffermo con i ringraziamenti ma vado un
pò di fretta ^_^' Ringrazio: Sakura93thebest,
Dany92, sakura93, sakura182blast, sakura bethovina, Ichigo_91. Spero
vi piaccia questo capitolo! Ciao!
Capitolo 25
– Quattro
spade
Shaoran speranzoso aprì
gli occhi e vide Sakura ancora
addormentata, ma illesa. Si inginocchiò e iniziò
a piangere. Bephomet sbuffò
scocciato –sembra proprio che siano venuti ad
interromperci…-. Dall’oscurità
della stanza apparvero Riiko e Rimdo con le armi sguainate e sguardi
decisi.
–Bephomet ormai sei arrivato al capolinea- disse Rimdo
puntando la spada contro
il suo avversario che rise beffardo. –siete sicuri che il
vostro avversario sia
io?- un sibilo nell’aria fece voltare i due che scansarono a
malapena i
fendenti di Shaoran, ancora sotto l’influsso della strana
pietra magica.
-maledizione! Cosa gli hai fatto?!-
gridò alterata. Bephomet
rise e rispose dirigendosi verso Sakura –beh ho semplicemente
aiutato a far
fuoriuscire il vero Shaoran- si soffermò ad osservare la
castana assopita.
Rimdo e Riiko si scambiarono uno sguardo d’intesa, mentre il
ragazzo avrebbe
tenuto a bada Shaoran, la bionda con la sua agilità avrebbe
liberato in qualche
modo Sakura.
Shaoran si scagliò contro
i due, che vennero distratti. La
situazione era critica, da li a poco Bephomet avrebbe trafitto Sakura.
Un
ruggito feroce e un dardo ghiacciato, che sfiorò il Dark
Lord, irruppero nella
sala. Erano Yue e Kerberos corsi in aiuto della ragazza.
–ancora scocciatori?
Ma mi dispiace…ormai è troppo tardi!- detto
ciò, Bephomet si girò e trafisse
Sakura a una spalla. Se non fosse stato per una lama che aveva deviato
il
colpo, la ragazza sarebbe stata colpita in pieno petto. Il Dark Lord si
voltò
sorpreso…era stata Riiko a deviare il colpo.
–dannata!- l’uomo estrasse la sua
spada e colpì duramente la ladra. La ragazza cadde per terra
e si tamponò un
rivolo di sangue che le sgorgava dal labbro –mai
sottovalutare una ladra-. I
due iniziarono a lottare duramente…mentre il dal cerchio
magico la luce si fece
più forte a contatto con il sangue di Sakura, e iniziarono
ad uscirne delle
bestie demoniache, Kerberos e Yue si guardarono e poi si scagliarono
all’attacco.
Intanto Rimdo era impegnato nel
combattimento contro Shaoran
ancora privo di controllo, il ragazzo parò i due fendenti
del castano e gridò
–torna in te! Non puoi sottostare agli ordini del Dark
Lord!-. Ma Shaoran
sembrò non ascoltarlo e con un movimento veloce
riuscì a ferire Rimdo ad un
fianco. Il ragazzo si inginocchiò per terra e Shaoran
sogghignava maligno,
pregustava il momento in cui gli avrebbe inferto il colpo finale. Ma
arrivarono
altri due alleati, Zefren e Touya. Zefren corse subito in soccorso di
Rimdo
parando il colpo del fratello, Touya intanto dava man forte a Riiko in
serie
difficoltà contro Bephomet. –dobbiamo soccorrere
Sakura! Sta perdendo sangue!-
gridò Riiko disperata.
Il tempo stringeva e i nemici erano
abbastanza forti da non
dare respiro alla battaglia.
“dove mi trovo?”
la ragazza si guardò attorno, era tutto
buio. Si sentiva leggera come l’aria, come se non avesse ne
un corpo ne
consistenza. Una voce stranamente famigliare si pronunciò
“solo un forte
sentimento potrà risvegliarti da questo baratro
oscuro”. Poi quel buio venne
sostituito da delle immagini, rappresentati la vita di qualcuno che non
fosse
lei. Vide lei da bambina, suo padre, suo fratello e i suoi amici
d’infanzia…tutti tranne lui…tranne
Shaoran. Allora comprese, quei ricordi
appartenevano a Shaoran, riusciva a percepirne persino i pensieri e gli
stati
d’animo, proprio come se lei stesse rivivendo la vita del
ragazzo.
Quando arrivò al punto di
quando lei lasciò il villaggio, la
regola era che non si salutasse un monaco o una sacerdotessa che
intraprendesse
la sua via, ma lei vide se stessa attraverso gli occhi da bambino di
Shaoran.
Era nascosto su di un ramo di un albero all’uscita del
villaggio, la vide
voltarsi per l’ultima volta verso il suo villaggio. Poi
intraprese il suo
cammino. In seguito un susseguirsi di sentimenti strazianti colpirono
Sakura,
sentì e provò in prima persona tutto il dolore
che quella partenza aveva
provocato al ragazzo.
La parte più difficile da
superare, fu quando correva voce
che Sakura fosse morta, l’animo di Shaoran diventò
più oscuro con sentimenti
puramente malvagi, ovvero odio e vendetta. Questi sentimenti poi
vennero
utilizzati da Bephomet per i suoi esperimenti. Poi la ragazza
avvertì dolore,
un dolore intenso al petto, proprio nel momento in cui stavano evocando
il
demone da impiantare nei ricordi Shaoran.
-sta male!- disse Riiko corsa vicino
a Sakura vedendo che si
agitava nel suo stato di incoscienza. La bionda tamponava la ferita di
Sakura
disperata, ma il problema non era la ferità,
bensì era quello che stava
sognando.
-Sakura, da qui inizia tutto e nel
contempo stesso finisce-
la ragazza nel sogno iniziò a sentire la voce che aveva
sentito all’inizio del
sogno. –io sono Clow Reed, mi dispiace che per i miei sbagli
compiuti in
passato tu debba soffrire così tanto. Per ciò
voglio aiutarti, e con te anche
l’infausto destino che è stato destinato a mio
figlio- un lampo di dolore colpi
Sakura, poi l’uomo continuò –se vorrai
superare tutto ciò e aiutare Shaoran
c’è
solo una possibilità…dovrai stringere un patto
con il demone che alberga in
lui, e questo ti costerà dei sacrifici…diventerai
debole di costituzione e
sarai perennemente stanca. Perderai la tua vitalità, sei
disposta a
sacrificarti per il bene di tutti?- la ragazza riuscì
soltanto ad annuire e
Clow pronunciò un incantesimo nell’antica lingua.
Sakura si riprese di scatto
spaventando Riiko che le stava
vicina. La ragazza l’aiutò ad alzarsi
–Sakura stai bene?- chiese l’amica
preoccupata. Ma Sakura non le rispose, guardò prima suo
fratello il lotta con
Bephomet, poi Kero-chan e Yue combattere contro dei demoni, e
poi…Rimdo ferito,
e Zefren contro Shaoran. –Shaoran…-
mormorò la ragazza. Ma il ragazzo continuò
il suo attacco contro il fratello –Shaoran…-
ripeté Sakura. Il castano non
poteva sentirla…poi la ragazza raccolse la sua voce e
urlò –SHAORAN!-. shaoran
fermò il suo attacco come se una forza superiore lo
trattenesse, si voltò verso
la ragazza. Aveva ancora gli occhi rossi e le vene che gli pulsavano in
modo
innaturale. Sakura si privò dell’appoggio di
Riiko, e aprì le braccia in segno
di abbraccio –vieni qua-. Il demone del ragazzo rispose al
richiamo, era il
contratto che stava per essere stipulato. Il castano andò
lentamente tra le
braccia di Sakura sorprendendo i presenti. Uno strano sigillo apparve
sul petto
della ragazza, era il simbolo del patto. Così la castana
impartì al demone
l’ordine di ritirarsi anche se non sarebbe servito a lungo.
Le gambe della ragazza cedettero, ma
prima che toccasse a
terra, Shaoran l’afferrò e
l’abbracciò –scusami, scusami Sakura!-
disse quasi
piangendo. La ragazza passò stancamente la mano tra i
capelli di Shaoran –non
ti preoccupare, non c’è bisogno che ti scusi-. Il
ragazzo guardò Sakura negli
occhi, la baciò leggermente –vincerò,
per te- disse lui che fece cenno a Riiko
di sostenere l’amica. Shaoran si diresse verso Bephomet, che
era fermo immobile
ad attenderlo –cosa vuoi fare?- chiese Touya vedendo che il
castano univa le
sue due spade, formando una spada a due lame –ti prego di
lasciarlo a me, è la
mia battaglia- disse il ragazzo puntando la spada verso il Dark Lord
che rise
–da solo non ce la farai mai-. –ti sbagli Shaoran,
questa è anche la mia
battaglia- disse Zefren aggiungendo la sua spada, Rimdo anche, si
alzò e
incurante del dolore disse –ho un orgoglio da mantenere o
sbaglio ragazzino?-
disse rivolgendosi a Shaoran. Touya rise e si aggiunse ai tre
–quel bastardo,
non posso fargliela passare liscia dopo quello che ha fatto a mia
sorella!-. i
quattro si guardarono con uno sguardo d’intesa e partirono
all’attacco.
Il Dark Lord era forte sia in difesa
che in attacco e per
questo i quattro anche messi assieme avevano parecchie
difficoltà. Ma presto
l’occasione arrivò, una bestia argentata irruppe
nella stanza, era Endimio,
attaccò all’improvviso con le sue zanne il Dark
Lord che però schivò, lasciando
uno spazio scoperto nella sua difesa infallibile. Shaoran fece roteare
la sua
spada e colpì duramente l’avversario
–dannato!- imprecò Bephomet che cercò
di
colpire Shaoran scoperto, ma una spada bloccò il fendente,
era Zefren –mi
dispiace ma per te è finita!- urlò il rosso,
mentre Rimdo e Touya attaccarono
contemporaneamente colpendo il Dark Lord che sputò sangue.
I demoni che fuoriuscivano dal
portale cessarono e Kerberos
e Yue si avvicinarono ai quattro guerrieri.
Stavano per dargli il colpo di grazia
ma qualcuno glielo
impedì –fermi!- era Sakura che si avvicinava
aggrappata a Riiko –non
uccidetelo…diverrete proprio come lui se lo farete- -Sakura
non è il momento…-
iniziò a dire il fratello. Ma lei non lo stette a sentire.
Il primo a ritrarre
la spada fu Shaoran, la rinfoderò e si avvicinò
alla ragazza. Presto anche gli
altri seguirono il suo esempio.
-allora che cosa volete farne di me?-
chiese Bephomet mentre
veniva trasportato da un carro nel quale vi era anche il gruppo che
l’aveva
sconfitto e una Sakura stanchissima –non ti sarà
fatto del male, sei solo stato
influenzato da una forza malvagia che tu non eri in grado di
controllare.
Fermate il carro- disse la ragazza, e Riiko disse al conducente di
fermare la
marcia, Sakura prese una delle due spade di Shaoran e tagliò
le corde del Dark
Lord –ti prego, costruisciti una vita che non arrechi danno
agli altri.
Rammenta questo momento per il resto della tua vita-. Bephomet
sembrò
pensieroso poi disse –perché, perché
fai questo? E voi? perché l’ascoltate?-
l’unica risposta che fu, furono dei sorrisi e Sakura disse
–perché al mondo non
esiste una persona che possa giudicarne un’altra. Anche se
con le proprie
azioni lo si può fare, non è detto che quel
giudizio sia giusto, infondo siamo
tutti umani, e in noi batte un cuore-. Bephomet non chiese altro, si
alzò in piedi
e prima di scendere dal carro si voltò verso Shaoran
–mi dispiace per quello
che ti ho fatto. Ti voglio aiutare. Nella terra degli elfi esiste una
gemma
particolare che permette il sigillo del demone che ho invocato dentro
di te,
non so se ti servirà a molto…ma tieni- il Dark
Lord prese da una sacca appesa
alla sua cintura un piccolo diario –era di tuo padre, qui vi
ha descritto il
suo viaggio e le sue scoperte nelle terre elfiche. Ti prego di usarlo-.
Il
castano annuì –ti ringrazio-.
Il cavaliere scese rimase fermo sulla
strada ad osservare il
piccolo gruppo allontanarsi. Gli avevano anche lasciato la sua spada
che guardò
attentamente. Poi la conficcò nel terreno e disse
–e con questo posso dire che
qui muore un uomo, ma ne rinasce un altro- sorrise e si
allontanò.
-quindi andrete nelle terre elfiche?-
chiese Zefren quasi
incredulo. Shaoran e Sakura si guardarono poi annuirono.
Erano passate due settimane da quel
giorno, ormai Sakura e
Shaoran erano in procinto di partire con la loro nave, a salutarli
c’era
l’intera gilda di Clow, tranne Rimdo. –promettetemi
di tornare sani e salvi-
disse Zefren rivolto ai due che annuirono. I due rimasero delusi dalla
mancanza
dei loro cari compagni d’avventura, però quando la
nave salpò ebbero una
sorpresa. A bordo c’erano anche Rimdo, Riiko, Touya,
Kerberos, Yue e Endimio.
Rimdo si avvicinò ai due e disse –non lasceremo
che siate solo voi a godervi le
terre elfiche- -ma voi?!- disse sorpreso Shaoran. Riiko si
avvicinò a Sakura e
l’abbracciò –non potrei mai lasciarti
sola! Con tutti i guai che combini!- -eh
si, quel mostriciattolo ne combina davvero di tutti i colori-
commentò Touya.
Endimio, ormai cresciuto faceva un verso che dava
l’impressione di essere un
tono di felicità, Kero-chan cercava di afferrare qualche
pesce sorvolando sul
mare, mentre Yue se ne stava a disparte a fissare l’orizzonte.
Una avventura era terminata, ma una
nuova si presentava
dinnanzi al piccolo gruppo. Un’avventura nuova, dove vi erano
terre sconfinate
e sconosciute, creature mitologiche e antiche magie, legami
indissolubili che
sarebbero rimasti per sempre nella storia.
The
End
Ringrazio sinceramente tutti coloro
che
mi hanno seguita e sostenuta!
Spero
vi sia piaciuto questo finale aperto, in modo da
lasciare libera la vostra fantasia ^_^ By Lurei-chan
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