Senza te ho perso l'anima

di Tropiusuccia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Infanzia ***
Capitolo 2: *** Un mostro ***
Capitolo 3: *** Anima venduta ***
Capitolo 4: *** L'armata dei Lupi ***
Capitolo 5: *** Cattura ***
Capitolo 6: *** Prigionia ***
Capitolo 7: *** Cuore ritrovato ***
Capitolo 8: *** Uccidere per gelosia ***
Capitolo 9: *** Nuove strade ***
Capitolo 10: *** La gilda ***
Capitolo 11: *** Platino ***
Capitolo 12: *** Fenrin ***
Capitolo 13: *** La magia della dea Selene ***
Capitolo 14: *** Combattimento senza vincitori ***
Capitolo 15: *** Violenza ***
Capitolo 16: *** Due personalità divergenti ***
Capitolo 17: *** Verità svelate ***
Capitolo 18: *** Rovine ***
Capitolo 19: *** Nuove armi, nuovi nemici! ***
Capitolo 20: *** L'essere demoniaco ***
Capitolo 21: *** Destinati allo stesso destino ***
Capitolo 22: *** Nuove emozioni ***
Capitolo 23: *** Evasione ***
Capitolo 24: *** Oblio ***
Capitolo 25: *** Quattro spade ***



Capitolo 1
*** Infanzia ***


Salveeeeeeeeeeeeeeee! E sì! Sono tornata prima, ma molto prima del previsto!!! Ma che ci posso fare, le mie mani hanno una propria volontà XD Questa è una storia fantasy sulla quale stavo progettando di fare un gioco di ruolo (con rpg maker Xp) ma alla fine non ho resistito dalla voglia di trasformarla a ff. Come sempre vengo sempre e solo attratta a scrivere ff su ccs...nn so perchè hihihihihi. Cmq lo s questo capitolo può smebrare un pò noioso, ma era neccesario per quello che voglio combinare dopo. Ringrazio in anticipo tutti coloro che leggeranno e commenteranno, accetto critiche e consigli! :) per qualunque cosa potete trovarmi quasi sempre su msn: lurei-chan@hotmail.it

Credo che per questi giorni aggiornerò regolarmente, salvo imprevisti. Ma dopo l'inizio della scuola nn so dirvi. Vabbe vi saluto e vi auguro buona lettura!

Capitolo 1 – Infanzia

 

Un bambino dai capelli castani e occhi del medesimo colore, stava correndo dietro a una dolce bambina che non faceva altro che ridere –fermati Sakura!- -te lo scordi Shaoran! Lo so che vuoi portarmi in quel posto pieno di ragni!- disse lei correndo con il fiatone. Lui sembrava fresco e rispose –ma che vuoi che siano dei piccoli ragni stupidi?- -non mi importa! Li non ci tornerò mai più!-. I due bambini continuarono la loro corsa per il piccolo villaggio nel quale vivevano. Sakura viveva a Mino praticamente da quando era nata, sua madre era morta subito dopo il parto, e con lei ora c’erano solo suo padre Fujitaka e il fratello più grande Touya. La bambina era benvoluta da tutti e per questo aveva molti amici, tra cui Tomoyo, Naoko, Rika, Chiaru, Yamazaki e infine il suo migliore amico Shaoran. Shaoran aveva la stessa età di Sakura ma era originario di una terra lontana da Mino, era stato abbandonato da piccolo, ma una coppia l’ha allevato salvandolo da morte certa.

I due bambini corsero fino al bosco, si fermarono solo arrivati al loro rifugio. Una piccola capanna costruita su un albero. Era considerata come una base. Quel giorno c’erano solo loro due, ma di solito c’era sempre qualcuno dei loro amici. Erano seduti su di un ramo a godersi la brezza di quella splendida giornata, Sakura ad un tratto iniziò a parlare –Shaoran tu cosa vuoi fare da grande?- il bambino sembrò pensarci un po’ su poi rispose –vorrei continuare la mia vita qui a Mino, vorrei vivere per sempre così- la bambina rise e il castano la guardò un po’ imbronciato e chiese –che hai da ridere?- lei si calmò –le cose cambiano, non possiamo sempre giocare tutti i giorni come dei bambini- -non dico che voglio giocare per sempre, certo lavorerò, magari farò il contadino come mio padre, ma mi basta vivere qui con te e gli altri in pace qui a Mino-. Sakura capì e gli sorrise, si mise in piedi sul ramo poggiando una mano sul tronco robusto per mantenere l’equilibrio –io vorrei diventare una sacerdotessa come mia madre. Curare i feriti e pregare per i defunti, lo so non è una grande aspirazione, ma questo dimostra quanto sia stata grande mia madre- Shaoran allora disse –saresti un’ottima sacerdotessa, ti preoccupi sempre per gli altri e ami il tuo prossimo- -non so perché credo di non essere all’altezza…non so neanche se riuscirei ad iniziare l’addestramento, sai l’età minima è 8 anni quindi direi proprio che posso iniziarlo quando voglio- il bambino si alzò e andò nella piccola casa sull’albero e esclamò –perfetto! Allora perché non ci provi?-. La bambina si rattristò e non rispose –che ti succede?- lei sembrò riprendersi dopo quella domanda –niente. Grazie per l’incoraggiamento! Vado a parlarne con papà e Touya!- intanto arrivò Yamazaki –salve! Che fate oggi?- -io sto scappando a casa, tu occupati di Shaoran, sai bene che piange quando lo lasciamo solo- disse Sakura prendendo in giro Shaoran che esclamò –cosa!?-.

 

Era sera e Sakura era seduta a tavola con il padre e Touya. Il signor Fujitaka chiese alla figlia dopo aver ascoltato le sue richieste –sei sicura di quello che fai? Sai bene che non potrai tornare indietro- lei ci pensò, aveva un’aria amareggiata ma poi ripensando alle parole del suo migliore amico si decise e annuì con determinazione. Il fratello che ormai era stato in silenzio ad ascoltare per una buona mezzora disse –riuscirai a salutarli? Soprattutto al moccioso poi…- Sakura vacillò un po’ e disse –lo voglio fare anche per loro. Potrò curare le loro e le vostre ferite. E non solo! E poi voglio seguire il sentiero intrapreso dalla mamma!- Fujitaka e Touya si scambiarono degli sguardi, poi l’uomo castano si alzò in piedi –andiamo a parlarne con l’anziano del villaggio-.

 

-e così, la nostra piccola Sakura ha deciso il suo cammino. Sapevo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato. Lei è la fotocopia di sua madre- disse un signore anziano con barba e capelli bianchi. –sei sicura di volerlo fare veramente? L’addestramento per diventare sacerdotessa è molto duro, molte giovani donne hanno sacrificato la propria vita per compiere il loro dovere. Ad esempio tua madre…sai bene cosa fece tua madre vero? Le devi la vita, e sei sicura di poterla darla via per qualcun altro?-. La bambina guardò decisa l’anziano –so bene che mia madre durante il parto ha utilizzato i suoi poteri per far si che io vivessi. Saremmo morte entrambe se non l’avesse fatto. Lei poteva benissimo utilizzare i suoi poteri per salvarsi lasciandomi morire…- quelle parole fecero salire un groppo in gola alla bambina e anche le lacrime agli occhi, aveva appena 8 anni ma già sapeva il significato della parola morte -…ma lei salvandomi e quindi sacrificandosi mi ha affidato un compito ben preciso. Sento la responsabilità di ricambiare il suo gesto facendo lo stesso per il prossimo- il discorso della bambina fece commuovere il padre, Touya e l’anziano. Quest’ultimo si alzò e prendere un bicchiere d’acqua –e va bene allora. Informerò subito il tempio, nel giro di una settimana saranno arrivati a prelevarti. Però prima che te ne vada vorrei organizzare una festa a Mino, e lo faremo anche al tuo ritorno dal viaggio di addestramento. Probabilmente io non ci sarò più ma nessuno si scorderà di festeggiare il tuo ritorno. Sei un elemento molto importante per il nostro villaggio- la bambina arrossì e ingraziò inchinandosi, anche Fujitaka e Touya ringraziarono e prima che uscissero dalla piccola casa l’anziano guardò Sakura e disse –che gli dei ti benedicano-.

 

Il giorno dopo Sakura uscì a giocare con le sue amiche Tomoyo, Naoko, Chiaru e Rika. –e quindi la settimana partirai…- disse Tomoyo quasi in lacrime –l’addestramento dura molti anni, ma vedrai che tornerò!- disse Sakura cercando di consolare l’amica. Chiaru, che era triste come le altre disse –ci mancherai un sacco! Non so proprio come faremo senza di te…- Naoko annuì all’affermazione dell’amica. –dai, tornerò e sarò un’ottima sacerdotessa vedrete!-. Rika che era rimasta in silenzio fino ad allora, disse –aspetteremo fiduciose! Cerca di ritornare intera dal tuo addestramento! Ma più tosto…come e quando glielo dirai a Shaoran? Sai bene che ci rimarrà malissimo…-. Tomoyo allora aggiunse –sappiamo che lui ti ha sempre incoraggiata nel fare quello che vorresti, ma non conosce le regole per diventare sacerdotessa…e probabilmente non sa neanche del viaggio d’addestramento…-. Sakura si ammutolì non sapeva minimante come fare con il uso caro amico. Erano stati sempre insieme, e poi lui gli aveva fatto quella confidenza…voleva vivere per sempre con lei e con i loro amici a Mino…e ora lei se ne andava. Certo sarebbe tornata, ma la lontananza e il tempo li avrebbe cambiati, magari rendendoli irriconoscibili l’uno all’altra…non avrebbero più avuto il rapporto di un tempo. Partiva da bambina e tornava adulta…i suoi pensieri vennero interrotti da Shaoran e Yamazaki che tornavano dai campi con due sacchi pieni di mele –ehi! Che ne dite se ci andiamo a gustare queste mele al nostro nascondiglio?- le bambine annuirono all’idea proposta da Shaoran. Anche Sakura annuì, ma con una vena di tristezza sul volto.

 

I giorni passavano inesorabilmente, i preparativi per la festa a Mino erano ormai quasi ultimati e Sakura decise di parlare a Shaoran della sua scelta. Erano seduti sulla riva del fiume dal quale gli abitanti del villaggio prendevano acqua fresca e pulita. –sai, sto per intraprendere la strada per diventare sacerdotessa…- iniziò a dire tristemente, non ebbe il tempo di finire la frase che Shaoran schizzò in piedi –ecco spiegati i preparativi per la festa! Sakura è fantastico! Diventerai una grande sacerdotessa benvoluta da tutti!- lei distolse lo sguardo da lui e fissò l’acqua corrente –già- rispose semplicemente. Lui era ancora in piedi saltellante di gioia, ignaro della notizia importante che Sakura gli avrebbe voluto dare –devi esserne felice! Non tenermi quel muso!- disse Shaoran tirando Sakura da un braccio per farla mettere in piedi. Lei si alzò ma si divincolò dalla presa della mano del bambino –grazie per avermi incoraggiata amico mio- disse lei prima di scappare via per nascondere le lacrime che non riusciva a frenare.

Shaoran non aveva notato la disperazione dell’amica, però sentiva che in lei c’era molta tristezza e ne soffriva parecchio. Si chiese il perché della sua tristezza, non riusciva a capirci niente.

 

La bambina tornò piangente a casa, si buttò tra le braccia del padre che cercò di consolarla –non sono…riuscita…a dirglielo- disse singhiozzando. Fujitaka accarezzava i capelli della figlia e rispose –potresti diglielo la sera dopo la festa, così potrete divertirvi come sempre. Non credi che sia meglio così?- la bambina annuì al consiglio del padre e subito dopo si addormentò stremata della successione di avvenimenti che andavano oltre la sua portata.

 

La sera della festa arrivò, al centro del villaggio venne acceso un grande falò, c’erano musicisti e gente che ballava, sembravano tutti allegri, ma dentro di loro ci soffrivano, il sorriso della dolce bambina sarebbe mancato a tutti.

Quella sera Sakura e i suoi amici giocarono per tutto il tempo. La bambina sembrava non avere la preoccupazione di dover abbandonare il suo villaggio natio, e soprattutto lui e i suoi amici. La serata si stava per concludere, Sakura si isolò con Shaoran. Era il momento di informarlo del suo viaggio…non avrebbe mai voluto che lo scoprisse dalle parole pronunciate da li a poco dall’anziano del villaggio.

Erano seduti sotto un albero, erano stanchi ma felici –Shaoran…sai avrei una cosa importate da dirti…- lui si girò verso di lei pronto ad ascoltare –sai in cosa consiste l’addestramento per diventare una sacerdotessa?-. Shaoran sembrò pensarci poi disse –no…avrei voluto chiedertelo prima o poi- -bene allora è meglio che te lo dica ora…probabilmente non sarà più possibile farlo dopo- il castano sembrò non capire e lei continuò –l’addestramento consiste nel pellegrinaggio nei diversi tempi sparsi per i continenti, dovrò imparare, lingue, culture e religioni. Apprese tutte queste nozioni partirò insieme a monaci e sacerdotesse per temperare lo spirito- il bambino ebbe un tuffo al cuore e si alzò di scatto –quanto durerà questo pellegrinaggio!?- lei cercò di rispondere senza guardarlo e rispose –dura molti anni, non so precisamente quanto…-. Shaoran si portò una mano ai capelli, era nel panico! E pensare che era stato lui stesso ad incoraggiarla! –no! Non ci posso credere!- scrutò il volto di lei, ma trovò quell’espressione triste con cui l’aveva vista nell’ultima settimana. Non riuscì a trattenere le sue emozioni e tirò un pugno all’albero sbucciandosi le nocche della mano e facendo sgorgare del sangue. Sakura si alzò di scatto come risvegliata da quello stato di trance e prese subito la mano dell’amico tra le sue –sai che potevi fratturati la mano!? Non sarai mica impazzito!- lei prese un fazzoletto dalla sua tasca e fasciò la ferita di Shaoran. –ti prego abbi cura di te, durante la nostra lontananza. Al mio ritorno festeggeremo tutti insieme! Saremo diversi da come siamo ora, ma tu sarai sempre Shaoran il mio caro amico d’infanzia, e io sarò sempre Sakura la tua amica d’ infanzia-. Lui girò la testa di lato per non guardarla in volto, poi sentì qualcosa che gli veniva messo al collo. –questa è una promessa- disse lei dopo aver agganciato una collanina con un pendente fatto di una piccola pietra rosea.

Dopo tornarono alla festa, l’anziano del villaggio fece il suo discorso –come la madre, ora anche la figlia ha deciso di intraprendere il pellegrinaggio per diventare sacerdotessa. La piccola Sakura, che fino ad oggi ci ha sempre incoraggiati tutti con il suo sorriso raggiante e il suo carattere solare oggi ci lascia da bambina, ma un domani tornerà adulta e saggia. Ha deciso di dedicare la sua vita al prossimo, una scelta difficile alla sua tenera età. Che gli dei la benedicano!- gli abitanti del villaggio gridarono di gioia salutando la piccola Sakura con una nota di tristezza, molte donne piangevano mentre l’abbracciavano, ma soprattutto i suoi amici. Shaoran era in un certo senso rincuorato dalle parole pronunciate da lei prima del discorso dell’anziano, ma comunque non riuscì a trattenere le lacrime. L’abbracciò così forte che aveva quasi paura di farle male. Anche lei si lasciò uscire delle lacrime dai suoi occhi verdi smeraldo.

 

Il mattino dopo Sakura partì molto presto, con due sacerdotesse che erano passate a prenderla. A salutarla non c’era nessuno, era la regola. Lei guardò il suo villaggio, lo guardò molto  attentamente, non sapeva come spiegarsi quella strana sensazione che le stava crescendo dentro…sentiva che non avrebbe mai più rivisto quel luogo pacifico, i suoi coabitanti…la sua casa.

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Capitolo 2
*** Un mostro ***


Salve a tutti! Mamma mia che caldo che fa oggi! Inizio a desiderare proprio che finisca questa estate!  E pensare che tra appena 13 giorni ricomincia la scuola...mi sento male @,@ cmq ora non mi dilungo di molto perchè stare vicin al pc mi peggiora le cose XD Ringrazio:

Dany92: eh sì! eccoti qui! cm sempre pronta a seguirmi in nuove avventure! hihihihihihi quindi ti è piaciuto il primo cappy^^ che bello! credevo sarebbe stato noioso...:)) beh sulla lunghezza della ff non so ancora dirti con precisione. Ma sicuramente non saranno meno di una ventina di capitoli ;)

manu: wewe colleguzza! E sì! sono tornata prestissimo visto? non sono riuscita a trattenere le mani che hanno iniziato da sole a scrivere XD hehehehehe chissà se il loro incontro dopo tanti ma tanti anni sarà da prendere i fazzoletti come dici tu huahahauhuahuhaha (risata diabolica XD) cmq ci sentiamo su msn!

sakura182blast: :) l'avevo detto che non sapevo quando darei tornata. sincermante avrei voluto prendermi una piccola pausa...ma ho pensato alla scuola e mi sono detta che se non la incominciavo ora non l'avrei fatta +.  cmq eccoti il secodo cappy con il nostro stranissimo (in questa ff) Shaoran hihihihihi.

Allora ci sentiamo domani o venerdì con il nuovo cappy :) ciau! e buona lettura!


 Capitolo 2 – Un mostro

 

-cosa!? È scoppiata una guerra?!- gridò un uomo del villaggio di Mino, l’altro rispose –sembra proprio di sì! Pare che ci siano stati dei malintesi, dei cavalieri del nostro regno Gaya hanno ucciso un gruppo di monaci e sacerdotesse in pellegrinaggio- -ma come è possibile!? Dico sono impazziti!?- -li hanno accusati di spionaggio-.

Un uomo castano era seduto vicino a una tomba e stringeva tra le mani una pergamena. Un ragazzo castano assistette alla scena e sentì l’uomo mormorare –cara…non sono riuscito…a proteggere nostra figlia!- un altro uomo si avvicinò, era moro e si accovacciò vicino al padre –papà…- i due continuarono a piangere. Il ragazzo che stava assistendo alla scena in silenzio tirò un urlo straziante.

 

-capitano! Capitano!!- un cavaliere svegliò il proprio capitano che aveva appena urlato nel sonno –capitano Shaoran! Come si sente!?- un ragazzo ormai quasi uomo si alzò dal suo letto tutto sudato si avvicinò allo specchio e si vide, aveva un aspetto davvero orribile –sto bene…non preoccuparti- il cavaliere sembrò non esserne molto convinto –va a svegliare gli uomini, gli concedo dieci minuti per fare colazione. Dopodiché ci rimetteremo in marcia-. Il cavaliere obbedì e corse fuori dalla tenda del capitano. Shaoran si sciacquò la faccia e guardò il suo piccolo ricordo prezioso –se solo non ti avessi spinta a fare ciò…-.

 

Il castano uscì dalla sua tenda pronto a una battaglia, armatura ben fatta, uno scudo al braccio sinistro e una spada lunga al fianco. Salì sul suo stallone, il suo mantello iniziò ad ondeggiare al vento e dinnanzi a lui i suoi uomini, in sella a dei cavalli, erano pronti a entrare in azione.

Il capitano sfoderò la sua spada, su di essa, poco sopra all’elsa vi era impressa la faccia di un lupo –uomini! Oggi dimostreremo al mondo quanto possa essere fatale l’armata dei lupi!- i cavalieri alzarono le loro armi e gridarono –una guerra stupida non deve essere combattuta, ma non possiamo permetterci che delle stupide motivazioni distruggano quel che vi è caro al mondo! Chi ha perso tutto ha il dovere di far soffrire nello stesso modo nel quale abbiamo sofferto noi! Quindi non indulgiate sui vostri passi e seguitemi!-.

 

L’armata si scaraventò all’attacco. Il loro obbiettivo era una piccola cittadella fortificata, le difese erano serrate ma non abbastanza per l’armata dei lupi, una delle più forti del regno di Hozax.

Una volta massacrati i soldati nemici, l’armata penetrò nella cittadella in fiamme, diedero fuoco alle case e a tutti gli averi degli abitanti del villaggio, anche se non centravano un gran che con la guerra, l’armata dei lupi aveva la fama di essere spietata. Shaoran fiancheggiato da due suoi fedeli cavalieri si fermò davanti alla casa del governatore del villaggio, vi entrarono e il capitano uccise a sangue freddo due guardie che cercavano di scappare dalla battaglia. Poi entrò in una stanza, nella quale vi era un uomo, una donna e un bambino. –sei tu il governatore?- lui non rispose. Tremava e teneva tra le mani una spada poco affilata –non avvicinarti mostro!-, Shaoran sogghignò –mostro eh? Ti interessa vedere come si comporta un mostro?- disse guardando verso le persone presenti alle spalle del governatore. L’uomo ancora più spaventato guardò istintivamente la moglie e il figlio che era pressoché un bambino –ti prego prendi me, ma lascia la mia famiglia-. Shaoran si avvicinò minacciosamente al governatore e con un fendente della sua spada spezzò quella dell’uomo –non mi piace giocare con i giocattoli- il castano diede un colpo alle gambe del governatore che cadde –ti prego non farlo! Lasciali andare!- il capitano dei lupi si arrestò e chiese –dove sono gli ordini che ti hanno inviato dalla capitale?- -nella cassa forte! L-la chiave è sul fondo dell’ultimo cassetto della libreria- Shaoran fece cenno ai suoi uomini che verificarono se l’uomo avesse detto il vero. –è come ha detto lui capitano!- -ottimo! Allora direi che è l’ora di togliere le tende- l’uomo sembrò tirare un sospiro di sollievo ma non durò per molto perché Shaoran aggiunse –ma prima, devo cancellare le nostre tracce- il castano si avvicinò minacciosamente alla donna e al bambino. Con un fendente tranciò di netto la testa della donna ricoprendo il bambino del sangue della madre. –no!!!! dannato demonio!- gridò il governatore, mentre il bambino piangeva abbracciando il corpo della madre ormai senza vita –mamma! No non può essere!-. Il castano tocco la lama sporca di sangue –non ti preoccupare riserverò lo stesso trattamento a te!- con un altro fendente spaccò il cranio all’uomo. Il bambino era sempre più disperato, Shaoran sporco di sangue si avvicinò a lui e afferrò la sua testa dai capelli –guardali bene, li ho uccisi senza che ci fosse motivo. Credi che sia sbagliato?!- il bambino tremava e piangeva come un forsennato –RISPONDI! PENSI SIA SBAGLIATO!?- il piccolo fece di no, per paura che rispondendo affermativamente avrebbe peggiorato la situazione. La reazione del capitano lo sorprese infatti lui lo sbatté per terra e disse –RISPOSTA SBAGLIATA!- e con un fendente ferì a un occhio il bambino che urlò dal dolore. -guardami bene in faccia, perché quando sarai grande mi cercherai per la tua vendetta, e io sarò pronto ad accoglierla!- Shaoran rinfoderò la sua spada impregnata di sangue come la sua armatura e il suo scudo e ordinò ai suoi uomini la ritirata.

 

Erano tornati all’accampamento, Shaoran andò in un luogo adepto alle docce per pulirsi del sangue delle sue vittime intanto i suoi uomini parlavano della crudeltà dimostrata in battaglia dal loro capitano. Non lo criticavano anzi lo veneravano, nessuno di loro sarebbe stato capace di compiere un tale gesto. Solo un grande rancore poteva spingere un’anima verso quel baratro oscuro senza ritorno.

 

Il castano era in acqua, si vide in volto, specchiandosi nell’acqua pulita e limpida del lago. Il suo volto ormai non era più quello di un bambino di un tempo, gli sembrava che la sua vita a Mino fosse un’altra vita lontana, ma il rancore che l’aveva spinto a ciò gli pulsava sempre come una ferita sempre aperta e sanguinante. Ormai le sue espressioni, il suo volto, il suo fisico, erano quelli di un uomo, anzi no…di un mostro.

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Capitolo 3
*** Anima venduta ***


Buonasera a tutti! Eccomi qui cn il nuovo cappy! Oggi non so xkè sto stranamente nervosa...forse un pò x il caldo oppure per l'imminente inizio della scuola...bah! Infatti pensavo proprio che non avrei aggiornato...invece eccomi qui :) Come sempre prima di passare al capitolo ringrazio:

sakura182blast: anche io lo penso!! Questo Shaory è troppo figo XD nn so xkè sono attratta sempre da protagonisti cattivi, vedi ad esempio Death note (nn so se lo conosci) il protagonista per i suoi piani è pronto anche a sacrificare la sua stessa famiglia! e io stravedo per lui XDDD

Dany92: alcuni punti li hai indovinati, ma non tutti hihihihihihi ne farò succedere delle belle (o brutte?) tra i due...a partire dal loro primo incontro...che ci sarà tra un pò hihihihi

LizDream: ormai non riesco a stare senza scrivere XD è il periodo di ispirazione XD il mio caro Shaoran cattivo *.* se inizio a prenderci gusto a farlo così, non so cosa combinerò nelle prossime ff hihihihi

manu: colleguzza??? respira piano e profondamente, ricorda che a tutto c'è un rimedio...ma che sto dicendo XD se tu mi ammazzi non ci sarà alcun rimedio per il nostro Shaoryyyy hihihihihi

 

Ora vorrei dare un saluto particolare a Lady Maryon, mi dipiace davvero tantissimo per Mordicchio che possa riposare in pace T.T

Ciau alla prox!

 

Capitolo 3 – Anima venduta

 

-il capitano dell’armata dei lupi!- annunciò un cavaliere a guardia della sala reale del regno di Hozax. Shaoran entrò con lo sguardo rivolto in avanti, con passo regale si diresse fino a pochi passi dal trono del re e vi si inchinò guardando il pavimento. Il re aveva all’incirca una cinquantina d’anni, aveva un po’ di barba e dei capelli corti coperti dalla corona d’oro, ornata di pregiate pietre preziose. –capitano Shaoran dell’armata dei lupi! Ho sentito che avete svolto un ottimo lavoro. Con le informazioni raccolte siamo riusciti a studiare delle strategie molto importanti per la conclusione di questa inutile guerra. Devo congratularmi con te e i tuoi uomini. Ma c’è una cosa che non posso ammettere, hai praticamente sterminato l’intera cittadella, ti ho sempre ripetuto di risparmiare gli innocenti-. Shaoran si alzò dalla sua posizione di reverenza e le due guardie imperiali gridarono –inchinati insolente!- il re fece cenno di tornare ai loro posti. –vostra maestà non crede che sia un’ottima risposta alle loro rappresaglie? E poi quelli che risparmiamo sappiamo che un domani li troveremo sul fronte. Quindi è meglio ucciderli prima che dopo- il re si sedette stancamene sul suo trono –non sono affatto d’accordo con te. Probabilmente se non fossi un cavaliere così valente ti avrei fatto uccidere per tutti i tuoi atti spregevoli- Shaoran tornò a inginocchiarsi e disse –apprezzo la vostra sincerità. Ad essere franco se solo lei avesse provato ad uccidermi non credo che ora sarebbe ancora seduto su quel trono- le guardie imperiali erano sempre più sdegnate. Il re era sempre così indulgente verso quel capitano, considerato un demonio nell’esercito alleato e nemico.

 

Shaoran tornò nelle stanze della sua armata, riteneva quelle riunioni davvero noiose, lui voleva solo combattere e basta. Si gettò sul letto e prese in mano il piccolo pendente rosa. Lo girò tra le sue dita. E pensare che erano appena passati 3 anni da quando un ragazzo di appena 18 anni era entrato a far parte dei cavalieri di Hozax per la sua vendetta verso il regno di Gaya.

Se lei fosse lì, probabilmente l’avrebbe disprezzato per quello che era diventato, ma lei non c’era e non ci sarebbe mai stata quindi che valore aveva la anima? Per una promessa spezzata lui l’aveva venduto al demonio.

 

Uscì dalla sua stanza e iniziò a camminare per i corridoi del castello, quando per caso incontrò il capitano dell’armata dei draghi bianchi –ti sei divertito ha massacrare tutta quella gente? Vero demonio?- Shaoran passò davanti all’interlocutore poggiato al muro, come se non avesse sentito niente –ehi ho parlato con te-. L’uomo mise una mano sulla spalla del castano per attirare la sua attenzione, ma vedendo lo sguardo del ragazzo tolse subito la mano quasi spaventato.

Il capitano dei draghi bianchi mormorò tra se –quello è davvero posseduto…-.

 

Il giorno dopo l’armata dei lupi partì per una delle sue missioni, o per meglio dire, uno dei suoi massacri. Il loro obbiettivo era un’altra città fortificata di Gaya, avrebbero stabilito un accampamento a poca distanza dal loro obbiettivo.

Era sera e avevano appena finito di montare le tende, consumarono un pasto veloce e Shaoran organizzò l’attacco del giorno dopo.

 

Era calata la notte, Shaoran si sentiva stranamente inquieto, si alzò dal suo giaciglio e uscì dalla sua tenda. Si guardò attorno, le guardie non c’erano ed era molto strano. Sentì dei rumori provenire dalla tenda dove tenevano le provviste. Estrasse la spada dal fodero e si avvicinò cautamente assaporando già il sangue della sua vittima. Entrò nella tenda e vide una sagoma che frugava nei sacchi –sei morto bastardo!- gridò lui tirando un fendente che però venne prontamente schivato dalla sagoma, poi sentì ridere, era la risata di una ragazza –siamo piuttosto lenti- -ti prendi gioco di me?- -può darsi- con degli agili scatti la sagoma uscì dalla tenda seguita da Shaoran. Vide in faccia l’intrusa. Aveva capelli biondi ricci lunghi –che fai non scappi o vuoi morire? Guarda che uccido anche le donne- disse Shaoran girando la spada in mano. –perché scappare se posso prendermi tutto il tempo che voglio-. Una folata di vento scaraventò Shaoran per terra, era stordito, chi poteva aver lanciato una magia così potente?! Poi vide una strana creatura alata atterrare vicino alla bionda, in groppa alla bestia c’era una ragazza, non la vide bene chi fosse poiché aveva la vista appannata –finalmente sei arrivata! Quel bruto stava per ammazzarmi!- -scusa Riiko stavo finendo di addormentare tutti-. La ragazza chiamata Riiko salì dietro alla bestia alata che iniziò a parlare –lo ammazzo? Questo umano emana un’aura malvagia, e puzza di sangue umano- -no Kero-chan! Appunto perché ha un’aura così malvagia che deve vivere. Deve vivere e espiare le sue colpe- -ahhhh! Come vuoi!-. in poco tempo la bestia prese il volo portando via le due ragazze, intanto Shaoran perse i sensi del tutto. Quella voce le era sembrata famigliare…ma non ricordava dove l’aveva sentita.

 

Il mattino dopo Shaoran venne svegliato dai suoi uomini –capitano! Ma che ci fa steso qui per terra!?- -ieri notte qualcuno si è introdotto nella tenda del provviste, controllate cosa è stato rubato! Le guardie che erano di turno venissero immediatamente nella mia tenda!-.

 

Dopo aver sgridato le guardie, l’armata dei lupi era pronta all’attacco. Dalla tenda delle provviste erano state rubate solo degli equipaggiamenti di ricambio per i cavalieri.

Partirono all’attacco, i soldati della difesa iniziarono la loro lotta disperata, ma persero e fecero un’atroce fine colpiti dalla possente spada del capitano dell’armata dei lupi. Entrano nel centro abitato ma con grande sorpresa era deserto! Gli abitanti del villaggio erano scappati impedendo la strage. –probabilmente quelli che ieri si sono intrufolati nell’accampamento hanno avvisato del nostro imminente attacco…- disse uno dei fedeli uomini di Shaoran. Il castano era turbato e partì alla ricerca di una singola forma di vita da spezzare, ma non vi trovò nessuno –quelle dannate!-.

 

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Capitolo 4
*** L'armata dei Lupi ***


Salve a tutti! Scusate ma oggi vado di fretta, devo preparami per uscire >.< ringrazio velocemente: Lady Maryon, manu, Dany92 e sakura182blast.

O
ra vi lascio! ciau alla prox!

Capitolo 4 – L’armata dei lupi

 

-scappiamo è arrivata l’armata dei lupi!- gridò un soldato abbandonando la sua arma per correre via. –tornate qui codardi! Cosa volete che sia una stupida armata capeggiata da un moccioso…!- finita la frase un cavaliere trafisse il capitano dell’armata nemica –dannato…demonio…- disse l’uomo barbuto per poi cadere dal suo cavallo.

Il cavaliere sfilò il suo elmo e mostrò a tutti il suo volto, capelli castani e occhi profondi dello stesso colore. Scese dal suo destriero e sogghignò alla scena che si prestava davanti ai suoi occhi…un nuovo massacro…perfetto!

La battaglia imperversava, e i soldati del regno di Gaya vennero nettamente schiacciati, e così avevano conquistato un altro fronte, se continuava così la guerra sarebbe finita con la morte dell’intero esercito di Gaya.

 

L’armata dei lupi venne chiamata alla capitale di Hozax per celebrare la vittoria con le altre tre armate più forti del regno. L’armata dei draghi bianchi, l’armata dei draghi bianchi e l’armata dei falchi. Tutte queste armate vantavano di valorosi capitani con una forza straordinaria.

 

Nella capitale e nei paesi circostanti ormai non si parlava altro della spietata armata dei lupi, il loro passaggio segnava morte e distruzione, e questo lo pensavano anche gli abitanti di Gaya che vivevano nel terrore di un attacco dalla così rinominata armata.

Due ragazze erano accomodate ad un tavolo di una locanda, sorseggiavano dell’acqua e ascoltavano con interesse le storie dei mercanti viandanti –vi giuro! Ho visto il capitano dell’armata dei lupi. Fu uno spettacolo tremendo, era ricoperto di sangue, e tagliava gli arti e le teste ai nemici sconfitti- allora un abitante del villaggio chiese –ma lui non ti ha visto? È un miracolo che tu sia vivo- -ben detto! Sono stato salvato da due giovani donne di passaggio-. Le due ragazze che ascoltavano la conversazione si coprirono meglio i volti con i mantelli.

-come credi che sia possibile che esiste una persona del genere?- chiese una delle due rivolgendosi all’altra che rispose –purtroppo ne esistono…l’unica cosa che possiamo fare per ora e salvaguardare su chi possiamo salvare- una piccola vocina si fece strada dall’interno del mantello dell’ultima ragazza che aveva risposto –bisognerebbe ucciderle tutte quelle persone come quel capitano dell’armata dei lupi!- -sta zitto Kero-chan!- qualcuno aveva sentito pronunciare il nome dell’armata, così un piccolo gruppetto si avvicinò a loro –siete anche voi dei viandanti? Conoscete l’armata dei lupi?- chiese un abitante del villaggio, poi una donna preoccupata disse –non diteci che sono nelle vicinanze- una delle due ragazze si alzò in piedi e rassicurò i presenti –li conosciamo solo di fama, comunque non preoccupatevi per ora sono parecchio distanti da qui…-.

I presenti tirarono un sospiro di sollievo, le due ragazze però si erano guadagnate le attenzioni di molti curiosi che avevano molto da chiedere, così pagarono le consumazioni e uscirono dal locale.

-non sai passare proprio inosservata, eh Sakura?- chiese una delle due ragazze togliendosi il cappuccio e mostrando il suo volto, lunghi capelli ricci e biondi con occhi verdi. –non è stata colpa mia, tutto grazie a Kero-chan!- un pupazzetto giallo uscì da sotto il mantello della ragazza, e si mise a svolazzare in aria –la mia voce è così possente che la sentirebbe anche una pulce a miglia e miglia di distanza- disse con aria spavalda. La ragazza chiamata Sakura si scoprì il volto e sospirò rassegnata –ora dovremo dormire all’aperto, non possiamo mica tornare in quel posto…-.

 

Il piccolo trio si accampò poco fuori dal villaggio –Riiko, che ne pensi tu di questa armata dei lupi?- chiese ad un tratto Sakura, la bionda allora rispose –sono dei criminali assassini. Ecco tutto- la castana si soffermò a pensare sulla risposta dell’amica. Poi però sentirono uno strano odore nell’aria, decisero di salire in groppa a Kero-chan che aveva assunto le fattezze di una tigre alata, e iniziarono a sorvolare il territorio. Videro uno squadrone di soldati accamparsi non molto distante dal villaggio dal quale erano appena uscite. Le bandiere mostravano il simbolo di Hozax e su alcune più piccole vi era una faccia di un lupo con delle zanne sporgenti –l’armata dei lupi!- gridò Riiko. Kero-chan si fermò, se fossero passati sull’aria circostante all’accampamento sarebbero stati avvistati –ma non si erano diretti alla loro capitale?! Io proporrei di ucciderli tutti- disse. Sakura allora guardò male la bestia che abbassò le orecchie e poi disse –dobbiamo avvisare il villaggio!- disse la castana.

 

Il villaggio quella notte stessa evacuò, probabilmente l’armata nemica avrebbe attaccato l’alba del giorno dopo e infatti così fecero peccato che al loro arrivo trovarono la desolazione completa. Persino i cavalieri incaricati alla protezione del villaggio avevano abbandonato il campo sotto il consiglio di Sakura.

-maledetti ci hanno frecato di nuovo!- disse adirato Shaoran. Uno dei suoi uomini si avvicinò e disse –non saranno scappati da molto, potremmo provare ad inseguirli-. L’idea piacque al capitano, che ordinò di seguire le tracce lasciate dalla povera gente fuggita.

Del resto poteva essere un bel gioco inseguire la preda, pensò Shaoran. Ma dovette ricredersi quando un gruppo dei suoi mandato all’avanscoperta, tornò con una freccia conficcata nella spalla –capitano! Più avanti c’è un contingente nemico troppo numeroso per noi…consiglierei la ritirata- -ci conviene aspettare l’armata delle tigri…- disse un altro cavaliere. Shaoran si limitò a dire un –tsk!- per poi girarsi verso la direzione da cui erano venuti e ordinò –torneremo quando arriveranno i rinforzi- -ma signore, ora sono alla capitale, nel bel mezzo dei festeggiamenti…e anche noi avremmo dovuto esserci-. Il castano guardò male l’uomo e si avvicinò, il cavaliere temette il peggio e chiuse gli occhi. Ma il capitano gli passò avanti e non fece in tempo a rilassarsi che sentì qualcosa di freddo penetrargli la schiena –se proprio volevi andare alla festa, non avresti dovuto diventare un cavaliere, bensì un pagliaccio- disse freddamente per poi scoppiare in una risata intrisa di malvagità.

 

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Capitolo 5
*** Cattura ***


Buongiorno! E si lo so, sono in uno stratosferico ritardo...scusate. Purtroppo tra inizio della scuola, ricerca di dibri usati e compleanni di 18 anni sono stata praticamente poco e niente al pc. Però oggi eccomi qui! Oggi io e la mia classe non siamo entrati perchè ieri abbiamo festeggiato fino a notte tarda il compleanno di una nostra compagna! Ora passo ai ringraziamenti:

Lady Maryon: è incredibile come tu sia riuscita a formulare tutte quelle domande di seguito XD eviterò di rispondere direttamente, lo scoprirai con il proseguire della storia. Cmq in questo cappy si incotranooo!!!

manu:
ciau collega! è da tanto che nn ci sentiamo! e pensare che non ci potremo + sentire come una volta perchè ti togli internet...T.T

sakura182blast:
allora i nostri cari Shaoran e Sakura si incontrano in questo cappy...forse sono stata un pò cattiva...qui e nel prossimo cappy...boh dite voi XD

Dany92:
hehehehe sarà molto interessante la reazione di Shaoran hihihi ma ora non voglio anticipare niente XD

piajoe22:
we pia-chan! scusami se nn mi sto facendo sentire ma per i motivi sopra citati non ho mai tempo per stare al pc. vedrò di essere un pò + presente! salutami francy e ila! ciau!

PS: non so assolutamente quando aggiornerò, ma vi prometto che lo farò! Non lascio mai le mie ff incomplete ;) ciau e alla prox!

Capitolo 5 – Cattura

 

-ma dobbiamo per forza indossare questa roba?- chiese Sakura –certo altrimenti come credi che ci potremmo infiltrare nell’accampamento dell’armata dei lupi?- rispose Riiko infilandosi un elmo. –ma puzzano!- la castana lanciò l’elmo che cadde in testa a un pupazzetto giallo –insomma Sakura non sono modi!- gridò l’essere animandosi e iniziando a svolazzare. –uffa Kero-chan non iniziare per favore. Non ho ancora capito perché dobbiamo infiltrarci in quell’armata- Riiko raccolse l’elmo e lo mise in testa a Sakura e disse –ho sentito dire che il capitano ha sempre con se ha una strana collana e forse è proprio quella a donargli la sua incredibile forza. La voglio- disse la bionda con occhi luccicanti. Sakura sbuffò e prese una piccola chiave –e va bene-. La piccola chiave si trasformò in uno scettro e la ragazza prese in mano due strane carte, su una c’era scritto voice sull’altra invece mirror. –con la carta della voce assumeremo delle tonalità di voce maschile, con la carta dello specchio assumeremo l’aspetto di due uomini- Riiko sembrò rabbrividire –avvolte mi spaventano i tuoi poteri-.

 

-capitano si fermi la prego. Non vede che sono già morti?- disse un cavaliere dell’armata dei lupi vedendo il capitano Shaoran infierire su dei corpi senza vita di alcuni nemici. Il castano si girò verso l’interlocutore e lo guardò furente –vuoi che mi diverta con te?!- il cavaliere perse l’equilibrio e cadde all’indietro per poi inchinarsi –la prego, perdoni la mia insubordinazione-. Shaoran rise sogghignando e si girò dando le spalle al suo soldato –che coniglio-.

 

Tornarono all’accampamento e Shaoran chiamò subito a rapporto i cavalieri lasciati di guardia all’accampamento. Ne notò due in più e ciò non lo convinceva. Guardò severamente i due nuovi –voi due rimarrete qui a fare rapporto, gli altri tornino alle loro postazioni-.

I tre rimasero da soli e il capitano estrasse la spada –allora? Siete quelle due ficcanaso dell’altra sera?- disse furente. Uno dei due infiltrati rispose con voce da uomo, che fece un po’ indugiare i sospetti di Shaoran –perché li hai mandati via? Volevi il divertimento tutto per te?- -esatto!-. i due infiltrati si guardarono –ormai la copertura è saltata annulla la tua magia- -ok!-. Le corporature delle due sembrarono tornare esili anche sotto alle armature. Riiko si tolse l’elmo gettandolo contro Shaoran, che però lo deviò con un fendente.

La ragazza bionda aveva dei movimenti fluidi anche se era rallentata dall’armatura, doveva essere sicuramente una ladra. Sakura invece sembrava non essere a suo agio in quelle condizioni. Riiko con uno scatto cercò di colpire il capitano con uno dei suoi coltellini alla gamba, ma questo lo schivò prontamente e stava già per contrattaccare quando la sua spada venne bloccata da una specie di scudo a forma di ala. Vide che l’altra ragazza, che indossava ancora l’elmo, teneva tra le mani uno scettro e poi disse –Riiko ti avevo detto che era meglio lasciar perdere! È troppo forte!- la bionda sbuffò e disse –va bene andiamocene!- lei saltò via. Sakura tolse la barriera e stava per correre via ma una forte spinta la fece cadere a terra. Sopra di lei a immobilizzarla c’era Shaoran –non penserai mica di scapparmi!-. Riiko intanto aveva visto la scena e stava per tornare indietro quando vide l’armata correre in soccorso del proprio comandante. Era inutile doveva organizzare un piano con Kero-chan, che era rimasto indietro, per portarla in salvo.

 

-il capitano è riuscito a catturare una delle infiltrate dell’altra sera!- gridò un cavaliere. Intanto due soldati avevano portato la prigioniera in una tenda nella quale c’era anche Shaoran –toglietele l’elmo- ordinò lui. I due eseguirono. Furono tutti sorpresi a vedere quanto fosse bella la ragazza. Shaoran perse un battito, e iniziò a mancargli l’aria –voi due lasciateci soli- disse facendo gesto ai due che uscirono.

-come ti chiami?- la ragazza si rifiutò di rispondere. Lui si avvicinò e la afferrò per le spalle e iniziò a scuoterla facendole male –avanti rispondi!- -mi fai male, lasciami!- il ragazzo la lasciò e pensò tra se che doveva essere solo una coincidenza che la sua Sakura e quella ragazza si assomigliassero così tanto. E poi Sakura era morta anni addietro non poteva essere lei. Il castano estrasse la spada e gliela puntò alla gola –che siete venute a fare qui!? E siete state voi a far evacuare il villaggio?!- la ragazza guardò sdegnata la punta della spada. Aveva riconosciuto dei tratti famigliari della sua infanzia quel uomo crudele, ma non era possibile che conoscesse un mostro assetato di sangue. –non sei ancora soddisfatto dopo aver ucciso così tante persone?- lui sembrò alterarsi e passò leggermente la lama sul collo della ragazza procurandogli un taglietto superficiale da dove uscivano delle gocce di sangue –si più gentile, potrei ucciderti anche ora- -la mia vita non ha alcun valore. Sono le vite degli altri a cui tengo-. Shaoran sentì una rabbia improvvisa montagli dentro e diede un calcio in grembo alla ragazza che si accasciò per terra e sputò sangue. –allora ora cosa ne pensi? Tieni ancora alle vite altrui?- lei si alzò traballante, con un rivolo di sangue che scendeva dalla bocca e guardò decisa il ragazzo –sì!-. Il castano non capì più nulla, non aveva mai incontrato nessuno che con la morte in faccia non avesse paura di lui. La spinse facendola cadere ancora una volta per terra poi gli puntò la spada contro e sogghignò malignamente –sai, sei la prima persona ad avere il coraggio di tenere quella testa alta contro di me. Perfetto vorrà dire che non ti ucciderò, ma ti umilierò! Soldati!- i due che erano usciti prima rientrarono. –fissate un palo al centro del campo, e legatela…nuda- i due si misero a ridere e Sakura guardò sdegnata l’uomo che la teneva in prigionia, prima che la portassero via lei disse –spero che un giorno tu possa tornare sui tuoi passi-.

 

Intanto Riiko aveva raggiunto Kero-chan e gli aveva raccontato tutto –maledizione! Quella ragazza! Gli avevo detto che era meglio che andassi solo tu!- -si ma era preoccupata per me! Scusami è tutta colpa mia- disse tristemente Riiko abbassando lo sguardo. Il peluche assunse l’aspetto della tigre alata e disse –stasera andremo a salvarla-.

 

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Capitolo 6
*** Prigionia ***


Salve a tutti!!! Eccomi qui!!! hihihihi ho appena finito di studiare letteratura @_@ sto ancora tutta incasinata con Ugo Foscolo XD Cmq tralasciando quesi dettagli prima del capitolo ringrazio:

piajoe22: in questo cappy il nostro Shaoran...farà davvero una cs...terribile...ma presto tutto cambierà tranquilla.

sakura182blast:
hihihihi Shaoran cattivo è cosi fico XD e poi in questo cappy...non ne parliamo che è meglio....

Dany92:
:)) purtroppo i miei temp si sono rallentati...per colpa di scuola, uscite varie ecc...cmq spero di tornare ad ggiornare regolarmente come prima! Anche io concordo sulla punta affascinante di questo Shaoran! *,*

Sakurabethovina:
hihihihi Sakura non riesco a immaginarla diversamente XD e poi Shaoran...madò su di lui mi sto proprio divertendo a scrivere! amo i personaggi crudeli XD (infatti se conosci Death Note, sono una fan di Kira XD)

manu:
colleguzza!! anche tu mi manchi tantissimo!!!! purtroppo ultimamente so pochissimo al pc T.T ciao a presto!

Yumemi:
hehehehe vedrai come la tratterà in questo capitolo! guarda mi sono stupita io stessa di quello che ho scritto XD ma spero che cmq mi sia uscito bn :)

Allora vi saluto, alla prox! ciau!


Capitolo 6 – Prigionia

 

Il sole stava ormai calando, i cavalieri dell’armata dei lupi erano tutti ammassati al centro del campo per assistere a uno dei rari comportamenti del loro capitano. Aveva fatto legare la prigioniera, nuda ad un palo e ora la stava umiliando davanti a tutti. –che spettacolo interessante- disse uno dei cavalieri.  –dovremmo fare più prigioniere- disse un altro. Intanto Shaoran camminava intorno alla sua preda come se volesse mangiarla –allora? Che ti succede? Non siamo più presuntuose come prima?- lei non rispose e guardò male il castano. Lui si fermò e assunse un’espressione arrabbiata –quello sguardo…lo odio!- Sakura continuò a fissarlo come lui aveva appena ammesso di odiare. Shaoran perse le staffe e ordinò a uno dei suoi uomini di portargli una frusta. –che ne dici se fai sentire ai miei uomini quanto sai urlare? Sai li faresti eccitare maggiormente-, ma la ragazza non perse la determinazione e continuò a fissarlo duramente. Dai suoi occhi non traspariva un briciolo di paura, e questo faceva alterare sempre di più Shaoran.

Il capitano dell’armata allora la frustò, procurandogli un lungo segno rosso –ti prometto che dopo il mio trattamento nessun uomo sarà più interessato a te- continuò, tirò altre due frustate e la ragazza gridò dal dolore, iniziò ad uscirle del sangue dove i colpi di frusta iniziavano a farsi più violenti.

Le urla procurarono una serie di fischi da parte dei soldati, e quando Shaoran si fermò decise di continuare dopo cena –che nessuno la tocchi…per ora. Devo ancora finire- gli altri si misero a ridere e andarono a sedersi per mangiare anche se guardavano ancora la prigioniera con pensieri malsani.

 

Intanto la ragazza ripensava a sua madre, aveva dato la vita per lei, e ora la stava buttando via così…l’umiliazione subita era atroce e sapeva che non era ancora finita. Forse a questo punto sarebbe stata meglio la morte. Si trovò a pensare. Stava per mordersi la lingua così sarebbe morta dissanguata ma qualcuno le mise un fazzoletto stretto alla bocca per non permetterglielo –così non vale, non credi?- era Shaoran che rideva malignamente. Lei iniziò a singhiozzare, il suo corpo era scosso dai tremori del pianto e delle ferite –hai paura?- disse lui guardandola malvagiamente. Lei continuò a singhiozzare ma scosse ugualmente la testa. Il castano ebbe un colpo al cuore, quegli occhi imperlati di lacrime gli ricordarono la sera della festa, quando lui e la sua Sakura si salutarono in lacrime. Lui accecato da una strana pazzia prese la frusta e riprese a frustarla. No! Non poteva essere lei!

 

Qualcosa di imprevisto fece agitare l’intera armata dei lupi. Una tigre alata infiammò il campo con le sue fiamme ardenti, non era riuscito ad aspettare oltre. Si avvicinò rabbioso al capitano e lo azzannò alla schiena facendolo cadere per terra –DANNATO DEMONIO! QUESTA VOLTA TI AMMAZZO!- intanto Riiko aveva liberato Sakura che disse –non ucciderlo…ti prego…- disse con un filo di voce. –ma dopo quello che ti ha fatto!- disse Riiko mettendole un mantello sulle spalle. La castana si allontanò dall’amica e si avvicinò al ragazzo dolorante per terra –sta fermo- una strana luce verde iniziò ad uscire dalle mani di Sakura che fece fermare il sangue della ferita di Shaoran –scusami sono…debole…-. –Kero-chan prendi Sakura e scappiamo!- -sì!-.

La tigre alata si mise in groppa Sakura e poi salì anche Riiko. Intanto Shaoran era impietrito dalla rivelazione che aveva avuto. Quella ragazza era Sakura! Senz’altro! L’avevano chiamata così e inoltre era anche una sacerdotessa! Si schifò di se stesso, non poteva essere davvero lei! Dopo tutto quel tempo che l’aveva creduta morta, lui l’aveva torturata e umiliata in tal modo!

Più che vivere sotto quel tormento preferiva la morte, prese la spada e se la puntò alla gola, si, si sarebbe suicidato per quello che aveva fatto a Sakura…guardò il piccolo pendente roseo…si ricordò della loro infanzia. Fece cadere la spada per terra e cadde in un pianto disperato, nel quale si mescolavano sia la felicità della scoperta che lei fosse ancora viva, che dal disprezzo e dall’odio che provava verso se stesso per averle fatto quelle cose orribili. Doveva scusarsi e restituirle il suo ciondolo prezioso, prima appartenuto alla madre, ma non sarebbe bastato. Dopo aver fatto ciò infatti si sarebbe tolto la vita.

 

Kero-chan portò le due ragazze in un posto sicuro vicino a un laghetto dove avrebbero potuto lavare le ferite di Sakura, che iniziò a risvegliarsi dopo aver perso i sensi durante il viaggio.

-è un demonio quel capitano. Ed è tutta colpa mia che ci siamo avvicinate così tanto a quello- disse Riiko aiutando Sakura a lavarsi nel lago –non ti preoccupare, in un certo senso è anche colpa mia- disse debolmente Sakura. –tu sei troppo buona…non so come hai fatto a curarlo dopo quello che ti ha fatto!- disse la bionda quasi gridando. –ha solo perso la retta via, ma rimane pur sempre un essere umano e lo sai che io sarei pronta a tutto pur di salvare una vita-. Riiko lasciò cadere il discorso, Sakura era fatta così e non sarebbe mai riuscita a cambiarla –comunque teniamoci ben lontani da quelli d’ora in poi- disse Kero-chan appollaiato sulla riva del lago. –vorrei parlargli per l’ultima volta e fargli capire che sbaglia comportandosi così! Ti prego Kero-chan! Verrai anche tu così non correremo rischi!- Riiko e Kero-chan sbuffarono…sapevano che sarebbe andata a finire così. –e va bene. Ma prima vedi di riacquistare un po’ le forze!-.

 

Il mattino dopo Shaoran si alzò dal suo letto, non ricordava di esserci andato. Forse lo avevano trovato svenuto per terra e lo avevano portato lì i suoi uomini. Ad un tratto gli tornarono in mente le immagini nelle quali infliggeva quell’orrenda umiliazione a Sakura. Si sentì impazzire e iniziò a buttare all’aria tutti gli oggetti che gli capitavano sotto mano. I suoi uomini attirati dai rumori intervennero portandolo fuori dalla tenda e facendolo sedere per terra –capitano si calmi! Sappiamo che è infuriato per la fuga della prigioniera…- dei commenti da parte di alcuni soldati lo fecero alterare maggiormente –peccato che sia scappata, sai come ci saremmo divertiti stanotte!- -già, e io che stavo pensando come sarebbe stato se…- non fece in tempo a finire la frase che un colpo di spada gli trafisse il cuore, facendo schizzare sangue a fiotti. Poi Shaoran si girò verso il compagno con cui parlava e lo trafisse alle parti basse. L’uomo gridò dal dolore atroce e il capitano gli disse –ALLORA!? PENSI ANCORA DI POTERTI DIVERTIRE CON LEI!?- altri uomini lo presero per le braccia cercando di farlo tornare in se –capitano! Non è in se! Ha bisogno di cure urgenti!- disse uno degli uomini che lo teneva fermo. Ma il castano guardò ancora più furente i suoi uomini e li uccise tutti con la sua spada grondante di sangue. –è stato posseduto dal demonio!- -scappiamo se vogliamo salva la vita!- parte dei suoi uomini fuggirono impauriti, altri rimasero li a sfidarlo –se ti uccidessimo, diventeremmo degli eroi! Attacchiamolo!- un gruppo di cavalieri si gettò su di lui con le spade puntate, ma Shaoran con varie manovre evasive e con la furia del suo animo, li uccise senza pietà, uno ad uno.

Al campo ormai era rimasto solo, a fargli compagnia solo i cadaveri dei suoi ex-uomini. Era impregnato del loro sangue, e dentro di se sentiva una strana forza…come se fosse davvero posseduto da qualcosa.

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Capitolo 7
*** Cuore ritrovato ***


...Ci siete??? BUONASERAAAAAAAAAA!!! Finalmente riesco a tornare, anche se tardi...meglio che mai XD cmq parlando seriamente (io parlare seriamente? ma stiamo scherzando? hihihi) diciamo che ho avuto diversi problemi (non so perchè inizio a sentirmi una naufraga, tipo Foscolo hahahahaha skerzo, è solo che l'ho studiato fino alla pazzia (colpa del compito)) la scuola occupa ormai l'80% del mio tempo libero (se non facessi così per gli esami sarei automaticamente bocciata). Domani ho compito di matematica, e dato che ho finito di ripetere prima mi sono detta: cavolo mai io devo tornare su EFP ho mi danno per dispersa!
Come di mio solito ora ringrazio a tutti colo che commentarono il mio ultimo capitolo, sperando che perdonino il mio terribile ritardo:

Yumemi: peccato che se ne sia accorto troppo tardi che fosse Sakura eh? ti dirò che quella parte mi è piaciuta scriverla (-.- non sono normale), perchè aveva un non so che di...malvagio ma al contempo...non so come descriverlo. Ma cmq la cosa che mi è piaciuta è il fare un Shaoran così cattivo, dato che lui è sempre stato un bravo ragazzo, coraggioso ecc...vabbè cmq lascio che mi dia anche un tuo giudizio a riguardo^^

manu:
ciau colleguzza! madoooo da quanto tempo! scusami se sono sparita!! non hai ancora rimesso internet??? T.T spero di risentirti perchè mi manchi un casino!!

Sakura182blast:
allora ti è piaciuto Shaoran così cattivone ehhh?? io l'adoroooo XD sul finale non posso ancora pronunciarmi, prevedo venga fuori qualcosa di moooolto lungo (con le storie fantasy è una cosa inevitabile) anche se scriverò lentamente alla fine riuscirò a finirla sta tranquilla. Miraccomando a scuola eh? hihihihihi non perderci troppo la testa XD

LizDream:
hehehehehe ti ho lasciato sulle spine per un pò di tempo eh? (anche se non l'ho fatto volutamente) cmq tranquilla le cose si aggiusteranno...da un lato...cosa intendo da un lato? lo scoprirai ^^

sakurabethovina:
aspetta di vedere appena lei saprà chi è lui hihihihi ci saranno delle belle!!

piajoe22:
ehi ehi non mi piangere davanti allo schermooo! XD cmq non ti preoccupare, non succederà più...almeno credo...hihihihihi ho un'infinit di idee che mi fioccano in testa XD

Dany92:
beh, ora come ora non so se sarei in grado di riscivere quello che scrissi nel capitolo 6, quel periodo stavo pazza (colpa di un anime che aveva fatto riaffiorare la mia parte malvagia XD ovvero DEATH NOTE) xò spero anche che questa lontananza non abbia logorato il mio modo di scrivere...ho sempre paura di dimenticare di fare qualcosa XD oggi faccio ragionamenti strani, meglio lasciar perdere  hihihihi

Beh allora che dire...prossimo capitolo? di certo non vi farò aspettare un mese! cmq si vedrà, farò di tutto per tornare al + presto. RINGRAZIO tutti coloro che hanno aspettato pazientemente il mio ritornooooooo!!! ciau e alla prox! Ah! e poi...BUONA LETTURA!

Capitolo 7 – Cuore ritrovato

 

Kero-chan stava ormai sorvolando sul campo dell’armata dei lupi. I tre notarono che era deserta, poi trovarono un mare di sangue e corpi senza vite, al centro c’era un ragazzo impregnato di sangue rappreso –ma è orribile!- esclamò Riiko –ti prego atterra subito Kero-chan- disse Sakura.

Appena la bestia si abbassò Sakura saltò giù e iniziò a cercare qualche sopravvissuto da salvare, ma l’unico ad essere vivo era il capitano al centro della strage. Lei si avvicinò senza alcun timore, notò che era profondamente addormentato. La ragazza mise una mano sulla fronte del castano e iniziò a recitare un incantesimo. Poco dopo il ragazzo riprese coscienza, scattò in piedi sulle difensive, ma appena vide Sakura si inginocchiò di fronte a lei. Kero-chan ringhiò minacciosamente pronto a intervenire in qualsiasi momento. Intanto Riiko si era dovuta allontanare per la forte nausea che le era venuta a guardare quell’orrenda scena.

-Sakura…- mormorò lui, delle lacrime iniziarono a sgorgargli dagli occhi. La ragazza aveva una espressione neutra, ma vedendo il volto del ragazzo disperato gli sorrise e l’abbracciò, incurante del sangue che le macchiava le vesti. –è tutto finito, non è necessario che mi dia spiegazioni- poi si alzò in piedi e porse la mano al ragazzo intimandolo di alzarsi –andiamo a toglierti questo sangue di dosso altrimenti non potrò curarti adeguatamente-.

 

Il piccolo gruppo raggiunse una piccola cascata che formava un laghetto. Sakura e Riiko si allontanarono lasciando la possibilità al ragazzo di lavarsi sotto la sorveglianza di Kero-chan.

-Sakura sei davvero incredibile. Non credevo l’avresti cambiato completamente con un giorno di prigionia- disse Riiko mentre accendeva un falò –non ho detto niente di particolare…- -si certo, certo. Ora fa la modesta-. Sakura si alzò in piedi con in mano dei panni bianchi –vado a portarli al nostro ospite, ne avrà bisogno- Riiko sospirò e annuì rassegnata.

 

Intanto Shaoran era in piedi nell’acqua del lago che lo ricopriva fin sopra al grembo. Era fermo così da un bel pezzo e Kero-chan si avvicinò interessato poi iniziò a parlare –sei un soggetto strano lo sai?- Shaoran si girò sentendo la voce di qualcuno. Vide la bestia alata e abbassò lo sguardo, poi Kero-chan riprese a parlare –quello che hai fatto a Sakura è orrendo, e se non fosse stato per lei ti avrei sicuramente ucciso- -non sapevo fosse proprio lei…- disse lui tristemente, senza guardare il suo interlocutore –cosa? Vi conoscete!?- -si ma non sapevo fosse lei…- Kero-chan ruggì e saltò in piedi –tu non sei un essere umano, sei un demonio. Non potrai mai cancellare quello che la hai fatto. Pagherai con la vita il tuo gesto- la tigre alata si stava avvicinando minacciosamente al ragazzo che sembrava non muoversi ed accettare tale destino. Però arrivò Sakura –Kero-chan! Ti ho detto di non toccarlo! Non vedi che ormai non ci farà più del male?!- -tsk!- rispose Kero-chan e volò su un ramo robusto di un albero.

 

Sakura si avvicinò alla riva del lago e disse rivolgendosi a Shaoran –ti ho portato dei panni puliti- cercò di guardarlo il meno possibile poiché era nudo. Lei se ne stava già per andare quando lui si avvicinò a lei –aspetta- la ragazza non si voltò ma lui l’afferrò gentilmente per il polso –credo di dover chiarire alcune cose con te…guardami ti prego-. Sakura era visibilmente imbarazzata –ok, però prima copriti…- il ragazzo abbassò lo sguardo e notò di essere completamente nudo, così arrossì improvvisamente.

Dopo essersi coperto con un panno si sedettero in riva al lago. Il ragazzo prese qualcosa dai suoi vestiti bagnati. –ecco…ti ricordi questo oggetto?- disse mostrando alla ragazza la collana preziosa che aveva donato al suo caro amico di infanzia. –come fai ad averla tu?!- disse lei quasi agitandosi. –ecco…io sono Shaoran…ti ricordi di me?-.

Sakura si portò una mano alla bocca e si inginocchiò per terra e mormorò –impossibile…- -per tutti questi anni ho creduto che tu fossi morta. Ho perso l’anima e il cuore…non ho provato più sentimenti umani, ma solo una forte sete di sangue e vendetta-. La ragazza si voltò guardando in faccia  l’amico d’infanzia e poi l’abbracciò forte e si lasciò affogare in un pianto liberatorio. Anche lui pianse anche se in modo più trattenuto. Kero-chan assistette alla scena e decise di lasciarli soli tornando da Riiko.

 

-e quindi se sei salva è solo grazie all’aiuto di Riiko…- disse Shaoran seduto affianco alla ragazza –sì quando ci fu l’attacco da parte dei soldati di Gaya, lei mi portò lontana dalla battaglia. Si era introdotta nella nostra carovana per derubare i nostri averi, ma io l’avevo trattata come una amica, anche sapendo chi fosse…- -capisco…sembra proprio che tu non sia cambiata molto da quando avevi appena 8 anni…- -a te potrà anche non sembrare ma sono cresciuta… non solo mentalmente anche fisicamente…ma penso questo tu già lo sappia…- calò il silenzio…infatti lui l’aveva vista nuda quando l’aveva torturata e umiliata. Così si ricordò di cosa si era ripromesso di fare.

-ti volevo consegnare la tua collana, e chiederti scusa…- disse porgendogli la collana e chinando il capo –so bene che questo non basterà, infatti ho intenzione di...pagare con la vita- Sakura si alzò di scatto e gridò –non dire sciocchezze! Non è necessario che tu arriva a questo punto! Ora che ci siamo ritrovati non voglio perderti!- lui non rispose e tenne lo sguardo basso. Gli occhi di Sakura si imperlarono di lacrime e abbracciò Shaoran –non puoi farlo!- il ragazzo accarezzò il braccio di lei –non posso vivere con questo rimorso…è troppo grande da sopportare- -ma io ho già dimenticato quello che mi hai fatto!- disse lei disperata –ma il tuo corpo non lo dimenticherà tanto facilmente…chissà quando ti spariranno quei segni…- disse lui guardando un segno rosso sul collo della ragazza –sai bene perché sono diventata sacerdotessa vero?- lui annuì –per curare la gente, e soprattutto per i tuoi cari. Ma io non rientro più in nessuna delle categorie. Sono un mostro impregnato di sangue umano- -infatti, non sei in nessuna di quelle due categorie. Sei tra le persone che amo…cioè volevo…dire…a cui voglio bene…- Shaoran sobbalzò a quelle parole. Vide Sakura sciogliere l’abbraccio, alzarsi e voltarsi dandogli le spalle –che ne dici di venire con noi?- il ragazzo guardò stupito la ragazza per la proposta –ma Sakura ti ho detto che…- -che ne dici di diventare la mia guardia personale? Sarebbe un buon modo per pagare a tutte le tue malefatte!-. Shaoran sembrò pensarci ma vedendo il volto illuminato di Sakura si convinse –e va bene…però ti avviso che quando combatto non so controllarmi…- -imparerai a farlo al mio fianco-.

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Capitolo 8
*** Uccidere per gelosia ***


Buongiorno!!! Che strano rivedermi (o rileggermi?) così presto eh? hihihihihi ieri dopo aver aggiornato avevo già iniziato questo cappy...anzi sinceramente ieri ne ho scritti 3...appena ho un pò di tempo riesco a farmi dei capitoli di fila. Mado raga sono appena uscita da scuola, e ho appena finito il compito di matematica...mi sa proprio che è andato bene! anzi benissimo! spriamo!! XDDD almeno serve a qualcosa il mio esaurimento per lo studio hihihihi spero solo che il compito di italiano di ieri sia andato bene...il prof ha fatto un pò...il cattivello XD. Allora prima di lasciarvi al capitolo (e prima di andarmi a togliere alcuni dubbi sugli esercizi di mate hihihihii) ringrazio:

Dany92: Danyyyyyyyyy! che bello allora mi hai aspettataaaa!! >.< come vedi questa volta non mi sono fatta aspettare molto. Per domani e dopodomani ho già i capitoli pronti, appena avrò un pò di tempo li pubblicherò! 

sakura182blast: CIAUUUUU!!! hihihihhi in questo cappy Shaoran mostrerà un aspetto che mi è piaciuto troppo >.< kissà cosa ne uscirà. cmq come te penso anche io che questo Shaoran sia davvero FIGO! XD madò senti questa, ricordi che come te ho sempre odiato il francese? ti sembrerà strano...ma ho preso 6 e mezzo al compito! (il primo 6 e mezzo in vita mia, ad un compito di francese!) e 7 a una interrogazione O.O (lo stesso, prima volta). MI chiedo se la fine del mondo non sia ormai prossima XD.

Allora vi lascio al cappy con la promessa (o la speranza) di avere un pò di tempo per aggiornare domani. Ora vado a togliermi i dubbi che ho su mate che purtroppo alle 2 e mezza devo volare a casa di una mia amica a riprendermi gli appunti di finanze che mi ha confiscato XD (devo studiare finanze per domani, altrimenti il prof mi sgozza XD) ciauu!!! e Buona lettura!

Capitolo 8 – Uccidere per gelosia

 

Era ormai sorto il sole, Shaoran si era appena svegliato, per lavare la sua armatura. Non avrebbe voluto più indossarla ma, se si trattava di proteggere Sakura l’avrebbe tenuta anche per tutta la vita. Si accorse che Sakura non era nel suo giaciglio. Riiko e Kero-chan dormivano profondamente così decise di andarla a cercare. La trovò nel laghetto della sera prima, stava nuotando nell’acqua limpida e pulita. Rimase li a guardarla, notò sulla sua schiena i segni della sua tortura. Non poteva sopportare quella vista così si avvicinò cercando di non farsi notare, ma appena mise piede nell’acqua lei si girò di scatto immergendosi fino al collo –c-che c’è?- chiese lei un po’ imbarazzata. Shaoran si avvicinò maggiormente ignorando la domanda della ragazza che si girò di spalle –non ti avvicinare!- ma lui non l’ascoltò e passò una mano lungo un taglio con del sangue rappreso. La ragazza sussultò per il leggero dolore –scusami non volevo…- disse lui allontanando la mano –n-no non mi hai fatto male…- disse lei coprendosi il seno con le braccia anche se era di spalle a lui –potresti uscire così mi copro con qualcosa?- chiese Sakura, solo allora Shaoran si accorse che lei era in quella situazione imbarazzante così uscì dall’acqua e rimase girato tutto il tempo che la ragazza impiegò per vestirsi.

 

-ora puoi girarti- disse la ragazza. Shaoran si voltò ancora un po’ rosso in volto, così Sakura si lasciò sfuggire un sorriso –eppure fino a quando mi hai tenuta in prigionia non credevo che un uomo come te potesse arrossire-. Lui si grattò la testa e rispose –ero accecato dalla vendetta e non avevo più alcun sentimento…sai l’altro giorno ad esempio, ho ucciso crudelmente i genitori di un bambino davanti ai suoi occhi, poi l’ho accecato a un occhio…sono un mostro…- lei gli passò un braccio sulle spalle e lo avvicinò a se –l’unica soluzione che hai per espiare le tue colpe è quella di vivere- lui annuì…-dai torniamo dagli altri, se si svegliano e non ci vedono chissà cosa penseranno- disse lei ridendo, lui ricambiò con un sorriso dolcissimo che fece arrossire Sakura. E ora che le prende pensò Shaoran guardandola.

 

Erano tutti e quattro svegli e avevano appena finito di consumare la poca colazione a disposizione –allora qual è la prossima tappa? Perché siete in viaggio?- chiese Shaoran. Allora Sakura rispose –siamo alla ricerca delle carte magiche, pare che la loro liberazione abbia rotto l’equilibrio del mondo. Con i poteri magici conferitemi da Kero-chan posso sigillare e fare mio il potere delle carte. Purtroppo però c’è qualcun altro che le cerca e dobbiamo trovarle prima di lui- -chi le cerca?- chiese il castano e a questa domanda rispose Kerberos –il re di Gaya. Egli anni addietro venne a conoscenza del grande potere magico di Sakura, così volle fare di lei la sua sposa, ma rifiutò e lui attaccò il gruppo con cui era in pellegrinaggio. Se non poteva essere sua, non poteva essere di nessuno-. Shaoran strinse un pugno per la rabbia poi Riiko chiese –e tu che intenzioni hai?- -vi accompagnerò, difenderò Sakura al costo della mia stessa vita- disse il castano, Sakura arrossì ancora una volta. Avvolte la sincerità e la gentilezza di Shaoran le faceva venire le palpitazioni. La bionda sospirò e estrasse una cartina dalla sua casacca –allora, direi che ci conviene dirigerci per prima cosa al villaggio da dove provengo, dobbiamo rifornirci di viveri e poi ho sentito che ultimamente da quelle parti accadono strani avvenimenti. Credo sia proprio necessaria una controllata-.

 

Decisa la meta  si misero in cammino, Kero-chan assunse le sembianze di un piccolo peluche e si infiltrò nella casacca di Sakura, Riiko camminava affianco all’amica e Shaoran andava avanti alle due. Quando poi trovarono un drappello degli uomini fuggiti dall’armata di Shaoran –ehi ma quello non è il capitano?!- disse uno spaventato. –abbiamo l’ordine di catturarlo!- il gruppo si avvicinò ai tre. –andatevene se volete salva la vita- disse Shaoran estraendo la spada. Gli uomini tremarono ma non scapparono –ormai facciamo parte dell’armata dei draghi bianchi. Il re vuole che ti conduciamo al castello- -non tornerò mai, riferiteglielo- rispose seriamente. Poi alcuni soldati di dietro commentarono –ehi ma quella non è la prigioniera?- -furbo il capitano, se la tiene tutta per se dopo quello spettacolino che aveva allestito- Shaoran sentì il sangue ribollirgli nelle vene così partì all’attacco. Con degli agili scatti  spezzò le spade e ferì i cavalieri un tempo al suo servizio. Erano solo in sei ed erano troppo pochi per battere Shaoran. Li aveva sconfitti ed erano tramortiti per terra Sakura si avvicinò e gli mise una mano sul braccio –li hai sconfitti, possiamo andare- lui però non si mosse anche dopo le parole di Sakura. –devo ucciderli- disse lui con voce profonda e al contempo fredda e spietata. –Shaoran ma non ci possono più ostacolare!- disse lei scuotendolo. Shaoran partì all’attacco e uccise gli uomini indifesi a terra. –ma perché l’hai fatto!?- gridò Sakura disperata, lui si girò e rispose come se non fosse in se –perché loro erano presenti quando ti ho fatto quelle cose orrende. Ucciderò tutti quelli che erano presenti, non mi importa quello che dici. Sono estremamente geloso che degli altri uomini abbiano visto il tuo corpo e per ciò pagheranno con la vita-. L’aveva detto senza fare una piega, avvolte Sakura non lo capiva affatto! In certi momenti era goffo e timido, in altri determinato e spietato. Gli anni erano davvero passati così in fretta che aveva mutato radicalmente l’animo del suo carissimo amico d’infanzia.

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Capitolo 9
*** Nuove strade ***


Buonasera! Eccomi come vi avevo promesso! hihihihihi finalmente riesco a mettermi al pc...ho appena finito di studiare finanze e ho ancora la testa piena di politica monetaria XDDD  anche se ci vuole parecchia logica in quella materia è molto interessante soprattutto quando poi inizia a farti capire davvero i casini che succedono oggi!! Lasciamo perdere sti fatti, del resto non sono qui per farvi una lezione XD.
Ringrazio:

sakura182blast: ce la puoi fare! vedrai, arriverà anche a te il miracolo e riuscirai ad andare benissimo in francese (oggi ho preso 7 all'interogazione!!! >.< devo ringraziare le preghiere fatte dalla prof dell'anno scorso che se ne andata per l'esasperazione! hihihihi sentiva una nuova lingua quando mi interrogava...per non parlare ai compiti). Come potrei mai fare accadere qualcosa di male al nostro Shaoran........xò......chissà mi hai fatto venire qualche ideuzza huhuhuhuhuhuhu

Dant92:
hihihihiih non volevo cambiare del tutto il carattere di Shaoran, altrimenti sarebbe stato un pò bruttino XD e poi come te anche io adoro quei due aspetti, senza di essi non riuscirei a considerarlo Shaoryyyy *,*

manu:
colleguzzaaaaaaa! temevo di averti perduta XD! non ti preoccupare se non potrai commentare sempre, però mi fa sempre piacere risentirti! :) il nostro Shaoran *.* XDDD devo iniziarmi a preoccupare seriamente della mia salute mentale...grande e vaccinata che va ancora dietro a un ragazzino di 10 anni hahahahahahahahaha (non fraintendere, ma nei miei sogni io me lo immagino: bellissimo, adulto e dolce e pucciosooooo >.<)

piajoe22:
wewe pia-chan!! finalmente dopo tanto tempo ci risentiamo! come ho gia detto nei capitoli precendeti, non sto avendo molto tempo e quindi ormai sto poco + di mezz'ora al pc al giorno (se mi va bene XD). Anche a me piace più questo stile fantasy sinceramente. E' più intrigante e poi la fantasia ci gioca come vuole hehehehehe

Allora io ora scappo, devo uscire e sto ancora in tuta XD (non so se avete presente Yukino delle "Le situazioni di lui & lei", vabbè, cmq questa ragazza a scuola era la studentessa modella ammirata da tutti, e a casa era rozzissima e inoltre indossava una buffa tuta rossa, con degli occhiali rotondi e dei strani ciuffi, bene immaginatemi così hahhahahahahaha) ora vado davvero...ciau e buona lettura!

PS: probabilmente aggiornerò domani! quindi a presto!

Capitolo 9 – Nuove strade

 

-secondo me quello è schizofrenico- affermò Riiko rivolgendosi a Kero-chan. Il piccolo essere sembrò pensarci e rispose –sai, da quando conobbi Sakura in quel tempio, non l’ho mai vista così. Quel ragazzo potrà anche essere un malato di mente, ma se fa star bene lei allora non ho niente da obiettare…anche se commette tali atrocità- disse riferendosi alle stragi commesse da Shaoran. Intanto Shaoran e Sakura camminavano poco dietro di loro –Shaoran, ti dico che non è necessario che li uccida tutti…sai bene che ci sto…male- disse lei un po’ tremante. Lui continuò a guardare davanti a se, sembrava non vedesse l’ora di uccidere chi aveva visto Sakura in quelle condizioni. Lei prese la mano di lui per attirare la sua attenzione, quando faceva così Shaoran sembrava in un altro mondo. Il ragazzo sussultò e si voltò verso Sakura come risvegliato da un sonno profondo, lei impreparata a quella reazione si voltò dalla direzione opposta per non guardarlo, e stava per lasciargli la mano ma lui la riafferrò arrossendo e girando a sua volta il suo sguardo.

 

Arrivarono nei pressi di un villaggio di campagna Riiko si girò e disse seccata –passeremo la notte qui, è un villaggio povero quindi potrò riposarmi in santa pace- infatti la ragazza in ogni villaggio o cittadella che gli capitasse sotto tiro andava derubare nella casa che davano l’impressione che ci abitassero i governatori o i responsabili del posto.

Sakura non era d’accordo con questo suo lato, ma non poteva ostacolarla, lei era una ladra e nessuno avrebbe mai potuto cambiare questo.

Entrarono nel villaggio e Riiko con Kero-chan andarono a prenotare le stanze, intanto Sakura e Shaoran fecero un giro per le strade. Gli abitanti del villaggio guardarono male il ragazzo armato, e molti genitori richiamavano i loro bambini che fino a poco prima giocavano per strada. Ma altri invece si avvicinarono senza timore riconoscendo i tradizionali abiti da sacerdotessa che indossava Sakura. Iniziarono a farle richieste, di guarigione di alcuni parenti o amici e preghiera per i defunti. Lei accettò e si voltò verso Shaoran –che fai vieni con me?- lui si limitò ad annuire serio in volto.

La sua Sakura era diventata una persona splendida, era diventata esattamente quello che in passato avrebbe voluto. E invece lui…era una persona indegna di stare al suo fianco. Puzzava di sangue umano e ormai questo dato di fatto non si poteva cambiare. Ma lei lo voleva comunque al suo fianco…mentre pensava a tutto ciò sentì una strana sensazione far breccia tra le scene terribili che lo avevano accompagnato per tutti quegli anni. Si ritrovò a sorridere e a guardarla. Lei intanto parlava con una bambina che teneva per mano –salverai mio fratello vero?- -certo, e vedrai che tornerete a giocare insieme come una volta- la bambina saltò dalla gioia e corse tirandosi Sakura con se.

 

Arrivarono in una casa malandata, era logorata dalla pioggia e dal vento. Sul soffitto erano presenti delle crepe, dalle quali probabilmente penetrava l’acqua piovana. Sakura andò subito a visitare il suo paziente, intanto Shaoran rimase li fermo a pensare come poteva fare per aiutare quella povera famiglia. Il padre dei due bambini si avvicinò zoppicante a lui notando il suo sguardo fisso verso la crepa –lo so, sarebbe ora di chiuderla, ma nelle mie condizioni non sono in grado di farlo- disse l’uomo abbassando lo sguardo sulla sua gamba. Il castano capì cosa intendeva dire l’uomo e disse –lasci fare a me-.

 

Sakura uscì dalla stanza del ragazzino che ormai si era addormentato, uscì dall’abitazione e disse al padre dei bambini –deve preparargli questo infuso due volte al giorno per almeno 3 giorni. Le ho lasciato erba a sufficienza- -la ringrazio sacerdotessa- disse l’uomo inchinandosi, lei allora rispose –non è necessario, non si preoccupi. Più tosto ha visto dov’è il cavaliere che era con me?- l’uomo guardò verso l’alto e indicò il tetto dell’abitazione. –Shaoran? Ma che fai?- disse lei quasi stupita. Lui si fermò e si voltò verso di lei –riparo il tetto, non vedi?- la ragazza rise. E poi lo schernì –e da quando sai fare certe cose?- il ragazzo la guardò e rispose alla battuta –e tu da quando sai curare la gente?-.

 

Finirono il loro giro stanchi morti, si diressero verso la locanda a passi lenti. Sakura senza girarsi disse a Shaoran –oggi mi ha fatto piacere, vedere che riparavi quel tetto…- lui si girò verso di lei, e notò che aveva un po’ di rossore sulle gote, e anche lui iniziava a sentirle rosse. Poi gli sorse una domanda in testa e la porse alla ragazza –Sakura, sai ci stavo pensando da un po’. Perché non accettasti la proposta del re di Gaya? Saresti diventata regina…- chiese un con un po’ di timore per la risposta che poteva ricevere. Sakura rispose senza guardarlo –non volevo sposarmi con qualcuno che non conoscevo e ancor meno amavo-. Il discorso cadde con quella risposta, il castano capì un certo senso quello che la ragazza intendeva dire. Ad un tratto Sakura si voltò verso di lui e chiese –e tu Shaoran? C’è stata qualche ragazza nella tua vita durante tutti questi anni?- anche lei temeva la risposta di lui che disse –sì…-. Sakura ne rimase molto delusa e chiese –ah…è del regno di Hozax?- -no-. Poi calò il silenzio, forse avrebbe dovuto dirle che quella ragazza era lei…ma non se la sentiva, era troppo imbarazzante.

 

Arrivarono alla locanda e chiesero quale fosse la loro stanza. Passarono una notte piuttosto tranquilla, il mattino dopo Shaoran si svegliò mattiniero come sempre, ormai si era abituato con l’esercito. Uscì dalla stanza e notò che Riiko e Kero-chan erano già svegli e stavano facendo colazione al bar. Lui si avvicinò e si sedette allo stesso tavolo. –dormito bene?- chiese Riiko mentre sorseggiava un bicchiere di latte caldo. Shaoran ordinò la colazione e rispose –sì, da molto non avevo un sonno così tranquillo- poi dopo aver addentato un panino caldo chiese –Sakura?-. Kero-chan svolazzò vicino al piatto di biscotti al centro del tavolo e ne addentò uno –è sempre così…non si può partire senza far tardi- -beh basta svegliarla- disse lui innocentemente. Riiko sputò il latte in faccia a Shaoran e scoppiò a ridere seguita da Kero-chan. –provaci tu, io ci tengo alla vita- -ah…comunque grazie mi hai risparmiato la fatica di lavarmi la faccia- rispose il ragazzo alla bionda –prego figurati-.

Shaoran andò a sciacquarsi la faccia, e poi decise di voler capirci meglio sulle parole pronunciate da Riiko, sapeva che Sakura sin da piccola mentre dormiva era pericolosa, l’aveva provato sulla propria pelle quando andava a svegliarla per giocare…ma non credeva sarebbe diventata peggio di com’era.

 

Entrò nella stanza facendo il più silenzio possibile, la ragazza era ancora profondamente addormentata. Si avvicinò e si incantò a guardarla, il suo volto era ben diverso dalla bambina che aveva conservato nei suoi ricordi più preziosi. Vide le labbra carnose e rosee, che si muovevano lentamente per il respiro regolare. Si sentiva attratto da quelle labbra, voleva gustarne il sapore, chissà se sapevano di ciliegia, del resto il suo nome significava appunto fiore di ciliegio.

 

Senza rendersene conto stava avvicinando il suo volto a quello di lei, poteva sentire ormai il suo respiro sulle labbra, ma d’un tratto sentì un dolore alla guancia. La ragazza nel sonno gli aveva tirato uno schiaffo girandosi di spalle a lui. Shaoran si allontanò di poco massaggiandosi la guancia offesa. Decise di ricorrere al mezzo che usava quando erano bambini, ovvero quello salire sul letto e iniziarle a fare il solletico. Non ci pensò due volte e attuò il suo piano, lei iniziò a ridere e a svegliarsi ma il ragazzo si guadagnò un calcio sui gioielli di famiglia. Lui cadde dal letto dolorante coprendosi con le mani dove era stato colpito. Sakura si mise a sedere nel letto ancora un po’ rintontita dal sonno –che è successo?- poi notò Shaoran sul pavimento che si contorceva dal dolore. Lei scese da letto e si inginocchiò vicino a lui –non ti senti bene?! Dimmi dove ti fa male…- era visibilmente preoccupata, quando poi notò cosa si stava tenendo il ragazzo. Arrossì vistosamente mentre lui rispose –hai una…forza…incredibile- -sono stata io?- Shaoran annuì sofferente. La situazione era abbastanza imbarazzante, Sakura allora si alzò e rispose sbarazzina –ti sei già dimenticato cosa succede se qualcuno si avvicina mentre dormo?- Shaoran sembrò riprendersi un po’ e disse –no…ma ora sei più letale- -oppure sei tu che ti sei indebolito- disse lei guardandolo con aria di sfida. Tutto sembrava esser tornato come 13 anni prima, lei che lo sfidava e lui che si arrabbiava. –ah si? Sarei più debole? Ora vedremo!- disse il ragazzo alzandosi e spingendo la ragazza sul letto.


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Capitolo 10
*** La gilda ***


Sera a tutti! Finalmente riesco ad aggiornare!! Ad essere sincera il capitolo l'avevo pronto, ma per mancanza di tempo non ho potuto rileggerlo e correggerlo e quindi pubblicarlo prima. Cmq, in questo capitolo farà la comparsa di uno dei personaggi che ormai è diventato fisso nelle mie ff...immaginate chi sia vero??? Capelli fiammeggianti, forte, bello hihihihihihi.  Dai che l'avete capito! XD Ora passo ai ringraziamenti per poi lasciarvi al capitolo! 

piajoe22: beh diciamo che per ora il nostro Shaoran dovrà tenere a freno i suoi istinti "maschili" hahahahahaha ma come sempre assicuro che ne combinerà eccome! hehehehehe ormai sai bene che nelle mie ff non può mancare quel pizzico di pepe XD

sakura182blast: no no, mai non lo farò mai!! Anche se vado bene, momentaneamente, in Francia nn ci metterò neanche mezzo piede XD . per quanto riguarda "anche i cuccioli mordono" Shaoran nn si limita a mordere, ma a mangiarseli gli avversari hihihihihihi di episodi come quelli ne farò capitare eccome, anzi...ho un'immagine ben precisa di come sarà Shaoran in un futuro prossimo della ff...e spero vi piacerà hihihihihihi qualche volta bisogna pur cambiare no? ^_^ grazie per aver chiesto di mia sorella, ora sta benone, è tornata ad essere la solita rompiscatole di sempre XD 

Dany92: hahahahahahaha oddio!! LI DOVE NON BATTE IL SOLE. mi sono fatta un sacco di risate quando ho letto la tua recensione hahahahaha scusa se nn mi sono fatta sentire in questi giorni ma mi sono assentata per causa di forza maggiore XD

sakurabethovina: hihihihihi quindi ne pigli di pugni da tua sore quando provi a svegliarla XDDDD cmq ecco il nuovo capitolo! spero ti piaccia!

monny: qui si avrà una svolta importante per la storia hihihihihi scusa se nn ho aggiornato presto ma sn stata parecchio impegnata

Allora io ora vi saluto. Vi avviso come sempre che nn so quando aggiornerò quindi vi chiedo di pazientare un pò :) ciau e buona lettura!

Capitolo 10 – La gilda

 

-no! ti prego basta!- gridò Sakura mentre rideva sotto Shaoran che le stava facendo il solletico –però lo soffri ancora come una volta eh?- disse lui, -dai mi arrendo! Dimmi cosa vuoi che faccia- disse lei cercando di fermare le mani di lui. Il ragazzo si fermò e sembrò pensarci –magari potresti fare qualcosa per il mio amico qui sotto…- solo allora si rese conto di quello che aveva detto e si alzò di scatto da quella posizione imbarazzato oltre ogni dire. Sakura invece non aveva capito niente di quello che aveva chiesto il ragazzo. Si alzò anche lei e chiese –senti Shaoran…- lui non si girò per non farle vedere il suo voto arrossato –d-dimmi- -ieri mi hai detto che in questi anni c’era stata una ragazza nella tua vita. C’è ancora?-. Lui era già imbarazzato di suo, poi lei ora se ne usciva con questo argomento –sì, e ci sarà per sempre-. La ragazza sembrò intristirsi parecchio e lui la vide con la coda dell’occhio, perché ci stava così male? Per lui vederla in quello stato era peggio di mille frecce. –ti spiacerebbe uscire? Così mi vesto- disse la ragazza con voce un po’ tremante. Lui obbedì senza rispondere e uscì dalla stanza.

Che idiota che sono! Dovevo dirglielo che la ragazza è lei! Pensò Shaoran seduto per terra con la testa appoggiata alla porta della stanza dalla quale era appena uscito.          

 

Verso metà mattinata, il gruppo si diresse nei pressi dell’uscita del villaggio, c’erano due guardie, squadrarono bene i tre che stavano per uscire, ma appena notarono Shaoran, con l’armatura del regno Hozax, gli sbarrarono la strada –tu! Da dove provieni!? Quell’equipaggiamento è del regno nemico!- Shaoran guardò con disprezzo il suo interlocutore e portò la mano all’elsa della spada, ma Sakura si mise davanti a lui e disse ai due cavalieri –questo equipaggiamento ce l’ha venduto un mercante del regno di Hozax. Non fraintendete- i due uomini vedendo una sacerdotessa si calmarono –scusate la nostra veemenza…ma siamo in tempi di guerra- i due fecero passare i tre, ma Shaoran lanciò ugualmente delle occhiatacce ai due.

 

Il gruppo era in cammino –devi cercare di essere meno impulsivo- disse Riiko rivolgendosi a Shaoran poi continuò –secondo te tutto si può risolvere con la spada-. Shaoran fulminò la bionda  con lo sguardo –perché non è forse così?- rispose lei all’occhiata. Sakura si mise tra i due e disse –adesso basta, non è successo niente. Quindi non è necessario litigare- -io lo dicevo per eventi futuri- disse l’amica rivolgendo lo sguardo dinnanzi a se.

Shaoran marciava dinnanzi alle due, quasi come se tenesse il broncio, Sakura ridacchiò e attirò l’attenzione di lui, che la guardò con la coda dell’occhio –che bambinone, non sei cambiato di molto del resto-. Riiko si lasciò sfuggire una risata mal trattenuta, e anche Kero-chan rideva mentre mangiava del cibo acquistato nel villaggio dove avevano pernottato. Shaoran aumentò il passo dopo aver lasciato sfuggire un –tsk!- e le ragazze lo seguirono ridendo.

 

Nel frattempo nel villaggio che avevano appena lasciato, un drappello di soldati parlava con le due guardie al cancello –sì vostra maestà, abbiamo visto una sacerdotessa passare con una ragazza e un guerriero con un’armatura simile a quella del nemico!- il cavaliere al cui parlò la guardia, era un uomo alto, i capelli erano di colore platino lunghi,  aveva una strana armatura, molto appariscente, un elmo che sembrava dare molta importanza al possessore. –allora siamo vicini ormai- si girò verso i suoi 4 cavalieri con armature omogenee, oscure proprio come quella del loro comandante –sellate i cavalli! Inizia la parte finale della nostra caccia- disse le ultime parole con un sorriso sulle labbra per niente rassicurante.

 

Shaoran, Sakura, Riiko e Kero-chan, stavano nel bel mezzo di una foresta, avevano deciso di deviare dalla strada maestra per evitare ulteriori incontri spiacevoli con le autorità del regno di Gaia. C’era qualcosa di strano in quel bosco, come se nascondesse qualcosa, era una sensazione provata da tutti. Shaoran estrasse la spada, aveva lo sguardo truce e si guardava continuamente attorno. Decisero di fermarsi, Sakura chiuse gli occhi come Kero-chan e iniziò a cercare quella strana presenza che li stava seguendo ormai da un po’, Riiko tirò fuori i suoi pugnali da lancio. –stiamo attenti siamo circondati- disse ad un tratto Sakura. Kero-chan stava per trasformarsi, ma non vi riuscì –ma come!?- -un campo antimagia!- gridò Sakura. Una pioggia di frecce iniziò a scendere dagli alberi alti, Shaoran prese Sakura tra le braccia e usò il suo scudo a tipo fosse un ombrello, invece Riiko con la sua grande agilità le schivò tutte.

Dato che il piano delle frecce era stato un fallimento, il nemico iniziò a suonare una strana melodia. Era un flauto elfico, che superava ogni barriera magica. I primi a perdere i sensi furono Riiko e Kero-chan, Shaoran si piegò sul terreno reggendosi con la spada impiantata nel terreno, la sua vista si faceva sempre più offuscata, e l’ultima cosa che vide fu il volto di Sakura preoccupata.

 

-Shaoran! Shaoran!- il castano sentiva la voce di Sakura chiamarlo, così riprese i sensi. Si trovava disteso su un letto, appena vide il volto della ragazza l’abbracciò impulsivamente. La ragazza arrossì –S-Shaoran…?- lui non la lasciava, aveva temuto seriamente per la loro sorte. Poi qualcuno tossì nell’intento di voler attirare l’attenzione, il castano sciolse l’abbraccio, e notò che nella stanza, c’erano Riiko, Kero-chan e un uomo con un’armatura molto possente, era viola con strisce dorate ai bordi di ogni pezzo. L’uomo era alto, capelli rossi e corti poteva avere si e no un 27 anni. Il castano chiese istintivamente –chi sei?- e il rosso rispose –prima di chiedere a qualcuno come si chiami, perché non ti presenti per primo?- Shaoran si mise in piedi adocchiò la sua spada su un tavolo dietro l’uomo –siete stati voi ad attaccarci…non è forse così?- disse assumendo uno sguardo truce. Sakura mise una mano sul braccio di Shaoran che si girò verso di lei –non sono nostri nemici, avevano solo frainteso le nostre intenzioni- -e per un semplice sbaglio erano pronti ad ucciderci?-. Il rosso prese la spada di Shaoran e gliela porse –cerchi forse di convincermi mostrandomi la tua fiducia?- disse Shaoran guardando deciso l’uomo –fa come ti pare, se proprio non la vuoi…- chiuse gli occhi e pronunciò un incantesimo in una strana lingua. La lama si frantumò –che pessimo spadino, seguitemi- Shaoran ringhiò di fronte all’affronto appena subito, e se non fosse stato per Sakura avrebbe iniziato una battaglia dalla quale sarebbe uscito di sicuro perdente.

 

Arrivarono in una grande sala, vi erano 3 uomini e una donna che indossavano strane armature. L’uomo che fino a poco fa stava con Sakura e gli altri si diresse verso una specie di trono, e prima di sedersi si rigirò verso il gruppo –il mio nome è Zefren, e sono il capo della gilda di Clow-.

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Capitolo 11
*** Platino ***


Salve!!! Eccomi! Ormai con il mio solito ritardo...come a tutto quel che faccio in questo periodo...ormai il tempo sembra volare in un modo davvero incredibile! Ringrazio a tutti coloro che commentano e leggono! In particolare a:

Dany92: sisi! ormai di Zefren non posso farne a meno XD diciamo che mi ci sono affezionata...e per un futuro prossimo credo che scriverò una storia (originale) con lui come protagonista. Però per ora voglio terminare questa e una nuova (originale). Non voglio caricarmi di lavoro dato che ho così poco tempo a disposizione...vabbè cmq ti ringrazio come sempre per i complimenti e per essere sempre presente! 

sakura182blast: ciao!!! beh si, lo dico in senso metaforico XD vedo che anche tu ti sia affezionata a lui! anche io non posso farne a meno hehehehe si conosco inu-yasha!! è stato il primo anime/manga che mi ha appassionata, si è vero anche prima guardavo anime ma nn ero così interessata. Ma Inu-yasha ha cambiato tutto...e probabilmente se non ci fosse stato ora nn sarei qui XD ad essere sincera ultimamente nn mi sta piacendo +...troppo lungo poche nuove idee...lo seguo di rado. però gli sarò sempre grata ^_^ ciao ciao alla prossima!

piajoe22: hihihihihiihhi scusa se ti ho fatto attendere così tanto per soddisfare la tua sete XD purtroppo lo sai...sta maledetta scuola non vedo l'ora che finisca tutto! (noooo! bugia, ora parlo così ma mi mancherà un casino! la fine della scuola segna la fine della giovinezza per poi entrare nel mondo degli adulti...e sinceramente non è che mi attiri molto...)

monny: ecco il nuovo cappy, qui ci saranno parecchi chiarimenti sulla trama della storia, spero di non essere stata noiosa ^^

sakurabethovina: come ho già detto a monny qui ci sarà la svolta importante per capire il filo della trama in generale della ff...sarà parecchio impegniativa ma ce la farò XD

Ichigo_91: ciauuuuuuuuu!!! che bello risentirti!! spero che ti vada tutto bene! è da un pò che non ci sentiamo hihihihihihihi cmq...Shaory *,* come nn può essere mitico? hihihhii è sempre nei nostri sogni XD. Spero di risentirti presto! ciau!

Bene, vi lascio al capitolo, spero di risentirvi il prima possibile :) ciao! Buona lettura!

Capitolo 11 – Platino

 

–il mio nome è Zefren, e sono il capo della gilda di Clow- proclamò il rosso a Sakura, Shaoran, Riiko e Kero-chan. La bionda sussultò nel sentire quelle parole e diede spiegazioni –la gilda di Clow…non si avevano loro notizie da anni- il castano si girò verso la compagna e chiese –li conosci?- -sono famosi qui a Gaya. La gilda nacque anni fa, Clow Reed, colui che la fondò era un mago potentissimo, pare abbia viaggiato per le terre degli elfi, si pensava che non sarebbe più tornato, infatti le terre degli elfi sono un luogo dal quale è impossibile uscire. Ma Clow ritornò e portò con se il loro potere. Venne convocato dal re di Gaya che chiese di concedergli i poteri acquisiti nel suo viaggio. A quel tempo su Gaya c’era un forte deperimento del terreno, e veniva anche a mancare l’acqua. Così il mago creò delle carte affidandole al re per ripristinare il regno in pericolo. Il re utilizzò saggiamente i poteri elfici e quando la situazione si fu ristabilita sigillò le carte sempre con l’aiuto di Clow- -non dirmi che quelle carte…- interruppe il castano. –sì…sono proprio le carte che sto raccogliendo- rispose la ragazza –e io sono il loro guardiano-. –lascia che finisca io il racconto- disse Zefren avvicinandosi –dopo che le carte furono sigillate, vi fu un lungo periodo di pace, fino a quando il re morì per mano di alcuni sicari. Così salì al trono il figlio il così detto e temuto Dark Lord. Logicamente questo è solo uno dei suoi nomignoli- così Sakura mormorò il nome del re –Dikens Bephomet-. Poi Zefren continuò –quest’ultimo cercò di impossessarsi delle carte, ma prima che potesse farlo, Clow, dato che non poteva distruggerle, le sparse per i vari continenti. In seguito scappò dalla capitale con la sua famiglia. La moglie morì nella fuga…e uno dei suoi due figli, il più piccolo, lo affidò ad una giovane coppia. Il maggiore non voleva separarsi dal padre e lo seguì. In seguito Clow fondò la gilda, e dopo la sua morte e lasciò la gilda nelle mani di suo figlio…ovvero io-.

I 4 che erano rimasti seduti su delle sedie tutto il tempo si alzarono, e si avvicinarono al loro leader. Un guerriero con un’armatura rossa, e un elmo a forma di volto di drago disse –il nostro compito è riunire le carte di Clow e riportarle nelle terre degli elfi-, poi la donna bionda con un’armatura bianca continuò –e per fare ciò, abbiamo bisogno di qualcuno scelto dal guardiano delle carte. E quel qualcuno è proprio Sakura-sama-. I 5 esponenti della gilda si inchinarono compreso Zefren  che parlò –concedeteci i vostri poteri, aiutateci a raccogliere le carte magiche e noi diventeremo i vostri migliori alleati-. Sakura si abbassò all’altezza del volto dei 5 e disse –ho già accettato questa missione, anni fa, quindi non c’è bisogno che vi inchiniate-. Si rialzarono e Zefren presentò gli altri 4. iniziò partendo dal guerriero con l’armatura rossa –lui è Raziel, il generale a capo dei guerrieri, ovvero i Red Dragon- poi si volse verso la donna con un’armatura bianca e rifiniture in dorato –lei è Lacus, a capo delle nostre guerriere, chiamate Guardian-. Poi si voltò verso un mago, da capelli di color platino, con più che un’armatura era una veste azzurra con un leggero corpetto e un elmo –Beetrezen è a capo dei nostri maghi, detti Legendary-. Per ultimo indicò un ragazzo con un’armatura di un viola sbiadito che dava quasi sul blu, come Zefren non aveva un elmo –e infine il mio allievo Rimdo, siamo due maghi guerrieri-.

Dopo le presentazioni dei cinque questa volta toccò a Riiko e Shaoran. Per Sakura e Kero-chan non era necessario. –io sono Shaoran…ero a capo dell’armata dei lupi del regno di Hozax- i cinque dopo un primo momento di scalpore si voltarono verso Riiko –io sono Riiko…- -dalla gilda dei ladri eh?- disse Beetrezen. Riiko sussultò e il mago continuò –nel bosco, ho visto lo stemma sui tuoi pugnali-. –non ti sarà fatto niente tranquilla. La tua gilda ci ha aiutato spesso nella ricerca delle carte e tutt’oggi collaboriamo ancora insieme-. La bionda sembrò tirare un sospiro di sollievo –manco dalla gilda da anni, per questo non so praticamente nulla- -segui Beetrezen, con la sua magia ti metterà in contatto con la tua gilda. Per quanto riguarda te Shaoran-san segui Raziel-. Shaoran si girò verso Sakura e poi si rivoltò verso Zefren che si lasciò sfuggire un sorriso –non vuoi proprio allontanarti da lei eh?- si girò verso Sakura e disse –puoi andare con lui se vuoi-. La ragazza rispose con un sorriso e uscirono dalla stanza.

 

-troppe rivelazioni insieme, credo di non aver afferrato tutto- disse Shaoran mentre camminava affianco a Sakura –è normale che tu non sappia tutta la storia, hai vissuto tanti anni in un altro regno-. Il guerriero con l’armatura rossa a forma di drago, che faceva strada ai due si fermò davanti a una porta si rivolse verso Shaoran –se non sbaglio sei un guerriero. Dato che da oggi sarai della gilda hai bisogno di un equipaggiamento adeguato. Ti è riservato un trattamento speciale dato che sarai addetto alla protezione di Sakura-sama- Sakura sentendosi chiamata con quella riverenza si sentì quasi a disagio. –Sakura-sama, il laboratorio del fabbro non è un posto adatto a lei…ma se proprio vuole…- la ragazza si avvinghiò al braccio di Shaoran e rispose –ringrazio la sua gentilezza ma vorrei rimanere con lui-. Il guerriero sorrise e Shaoran arrossì un po’. Entrati nello stanzone, notarono subito che era illuminato solo dalle luci delle fornaci, il suono che sentirono era il tipico martello dell’armaiolo che batteva sull’acciaio. Raziel si avvicinò al fabbro e attirò la sua attenzione chiamandolo –Gen, ho del lavoro per te- -come se ora stia giocando- rispose una voce anziana. Raziel si voltò verso Shaoran e mormorò –Gen è il miglior armaiolo che sia mai esistito. Usa metalli quasi impossibili da scolpire, tutto grazie alla sua alchimia. Quando forgia delle spade o delle armature sa quali possono essere più adatte a far sfruttare appieno le capacità del guerriero o mago che sia. Ad esempio il mio equipaggiamento è stato forgiato da lui- -ah…e come fa a capirlo?- chiese quasi dubbioso e stupito al contempo Shaoran. Ma il guerriero non rispose e si voltò di nuovo verso Gen che si era avvicinato –dai priorità a questo ragazzo, il suo equipaggiamento deve essere pronto il prima possibile- il vecchio sbuffò poi si voltò verso Shaoran, la sua espressione mutò improvvisamente in una smorfia di disgusto –spero non userai le mie armi per compiere altre stragi- disse semplicemente Gen. Che strano, eppure non sapeva neanche chi fosse Shaoran! –ho prestato un giuramento, proteggerò a costo della vita Sakura- il vecchio si voltò verso la ragazza e sorrise –lo so-. Che strano soggetto, pensarono Sakura e Shaoran, riusciva a capire tutto di una persona solo attraverso uno sguardo. Il vecchio si avvicinò alla fornace, prese uno strano contenitore, vi versò un liquido poi si voltò verso Shaoran –vieni ragazzo- il castano si avvicinò. Il vecchio Gen prese la mano del ragazzo e gli fece un taglio sul palmo –fai colare un po’ del tuo sangue nella pentola alchemica- Shaoran eseguì. Intanto Gen si era avvicinato a una fornace più piccola, era spenta. Mise dello strano materiale, e poi disse –e ora versane un po’ nella fornace-. Il castano si avvicinò alla fornace e fece come gli era stato chiesto. Si chiedeva se fosse quello il metodo usato sa Gen per forgiare le armature speciali che aveva menzionato Raziel.

Poi il vecchio porse un liquido e lo versò sul palmo di Shaoran, la ferita si rimarginò all’istante. Il ragazzo sorpreso iniziò a fissarsi la mano –non fare l’idiota e togliti di mezzo- disse sprezzante il vecchietto. Shaoran si tolse subito rimanendo comunque vicino, tutto ciò in un certo senso lo affascinava.

Il vecchio accese il fuoco, la fiamma non era normale, era argentea. Gen sorrise a tale spettacolo, era da tanto che non gli capitava una cosa del genere. Stette minuti interi a fissare la fiamma, doveva vedere l’impeto della fiamma, e gli ricordò una fiamma già vista e molto familiare. –una fiamma conosciuta…- mormorò. Shaoran, Raziel e Sakura guardarono confusi il fabbro –ragazzo la tua fiamma è simile a quella di Zefren, ciò vuol dire che diventerai forte almeno quanto lui…- se non di più, finì pensando l’anziano. –bene e ora vediamo se hai messo la quantità giusta di sangue. Metti la mano nel fuoco- -cosa?- esclamò il ragazzo. –questa domanda avresti dovuto farla dall’inizio, so che pensi sia solo un pazzo. Fa quello che ti ho detto- il ragazzo non chiese oltre e mise la mano nel fuoco aspettandosi una bella ustione, ma così non fu. Non brucia? Pensò. –bene allora con il fuoco con cui devo forgiare è apposto. Ora vediamo il materiale. Prese un pò di liquido dal pentolone e anche delle strane pietre poggiate su uno scaffale. –dobbiamo testare il materiale più adatto ai tuoi talenti. Ci sono quelli difensivi che sono molto pesanti, quelli d’attacco che sono leggeri ma meno resistenti- mise una pentola piccola sulla fornace con un po’ del liquido della pentola più grande. Gettò diverse pietre di colori differenti nella piccola pentola, aspettarono una manciata di minuti, e il vecchio tolse le pietre quasi stupito dal fatto che nessuna di esse si fosse sciolta come sarebbe dovuto accadere. Si avvicinò a uno stipo contenente tre pietre, una dorata e altre due argentate, ma di un argento diverso tra le due. Le gettò nella pentola e rimise sul fuoco magico. Con grande sorpresa il vecchio notò che l’unico materiale ad essersi sciolto era il platino, non aveva mai forgiato armature o spade con il platino.

Raziel rimase stupito almeno quanto Gen –il platino…- Sakura si girò verso il guerriero sconcertata, così l’uomo gli diede spiegazioni –il platino è un materiale purissimo e di alto livello, ha le capacità difensive dei metalli più pesanti, ma al contempo stesso è leggerissimo. Finora nessuno di noi ha avuto un risultato del genere, Zefren ha raggiunto l’oro ma non il platino-.

Dopo essersi ripreso Gen si sedette ad una sedia –Raziel, come credo avrai già capito non posso forgiare un equipaggiamento di tal livello in poco tempo. È la prima volta che uso il platino quindi non so dirti quanto dovrete aspettare-. Il guerriero sembrò rifletterci –allora per ora indosserai una delle armature dei Red Dragon, leggere per attacchi di velocità, oppure una dei Guardian, ma non credo ti andrebbe bene, sono tutte taglie femminili- ridacchiò Raziel.

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Capitolo 12
*** Fenrin ***


Sera a tutti....e sì...non sono morta....ma quasi XD scherzo nn è successo niente di grave. Sn stata parecchi impegnata con la scuola tutto qui^^ ora che però iniziano le vacanze natalizie potrò dedicarmi un pò di più a questa ff così sfigata...Ringrazio piajoe22, monny, sakurabethovina, manu, Dany92, sakura182blast e enzasakura e tutti coloro che, con una pazienza da santi, continuano a leggere...ormai non mi facevo + viva neanche su msn...vabbè dai vi lascio al capitolo tanto atteso così inizio subito con il prossimo per poterlo pubblicare il prima possibile. Spero di finire prima della fine di gennaio questa ff perchè dopo la mia vita sarà un'inferno per la scuola e i maledettissimi esami...T.T Buona lettura!

Capitolo 12 – Fenrin

 

Erano passati due giorni da quando erano arrivati nel covo della gilda di Clow erano tutti nella grande sala. –quindi state andando a controllare nei pressi della gilda dei ladri, avete avuto un’ottima intuizione anche noi sospettavamo si nascondesse qualcosa lì, e ce l’hanno anche confermato dei messaggeri della gilda alleata. Dopo aver indagato sugli avvenimenti di quel luogo vorrei che tornaste da noi per fare un resoconto della situazione e per poi stabilire una nuova meta- disse Zefren che poi si voltò verso Rimdo –dai dei cavalli, e un Fenrin a Shaoran. Dato che è diventato a tutti gli effetti un militante per la gilda credo sia di diritto che ne abbia uno- il castano si voltò e chiese –Fenrin?- a rispondere fu Rimdo –sono delle creature magiche, Beetrezen ne evocherà uno per te- il mago si limitò ad annuire. Kero-chan poi si intromise –tsk! I Fenrin! Sono molto meglio io! Non sono necessari i cavalli per Riiko e Sakura- disse tutto ciò con un’aria da spavaldo che fece ridere le ragazze, ma infastidì un po’ Beetrezen, che si era sempre vantato dei suoi Fenrin.

 

Erano pronti al viaggio, Beetrezen seguito da Shaoran e gli altri arrivarono alla fontana magica da dove prendeva vita un Fenrin. Arrivati li spiegò –il Fenrin che uscirà dipenderà solo dal suo futuro possessore. Di solito escono quelli più adatti, ma mai escono perfetti per il loro padrone. Allora iniziamo- il mago recitò una serie di formule. Il getto magico della fontana di arrestò –ora dovrebbe uscire…- disse Beetrezen…era già stano che non fosse uscito. Aspettarono ancora un po’…finalmente iniziò ad uscire una luce argentea –ooh! Un Fenrin argentato, ti è capitata proprio…una…rarità…?!- il mago rimase sorpreso nel vedere il risultato…era uscito un cucciolo di Fenrin argentato!

Riiko si voltò verso Sakura e chiese –credi che quella cosa di possa cavalcare?- Sakura non prestò alle parole dell’amica e si limitò a gridare –che carinooo!- -sono più bello io- affermò Kero-chan. Shaoran era confuso, e Beetrezen lo era ancora di più –ecco…questo è uno dei casi…quando nel mondo magico non si riesce a selezionare un Fenrin, o una qualunque altra creatura magica adatta al suo padrone…ne nasce una nuova-.

Il piccolo cucciolo si avvicinò camminando un po’ con difficoltà verso Shaoran che lo prese in braccio. Era uno strano animale, aveva una faccia a forma di drago, un corpo squamoso, quattro zampe che preannunciavano la crescita di forti artigli e una coda. –il Fenrin rientra sempre nella categoria dei draghi, che però ormai si sono estinti anche nel mondo magico. Pare che ormai esistano solo nelle terre degli elfi-. Mentre il mago si perdeva in chiacchiere Sakura aveva iniziato a giocare con la piccola creatura e intanto Shaoran rideva vedendo i due divertirsi. Beetrezen tossì nel tentativo di farsi ascoltare, e vi riuscì –i cuccioli di Fenrin hanno una crescita molto precoce, nel giro di un mese diventerà cavalcabile. Intanto userai un cavallo-. Il mago iniziò a incamminarsi verso le stalle –ah…ovviamente il cucciolo di Fenrin lo devi crescere e curare tu- -io? Ma non so niente di queste creature- rispose il castano –Sakura-sama è una maga saprà come aiutarti-.

 

Arrivarono nel cortile, Shaoran era a cavallo, indossava una Red Dragon, era simile a quella di Raziel, ma i particolari erano meno curati ed era molto meno imponente, sembrava una brutta copia dell’originale, ma era comunque un’armatura che non passava inosservata. Come spada aveva quella sua vecchia, il vecchio Gen gliel’aveva riparata, lo stemma del lupo era rimasto sull’elsa e sulla lama vicina ad essa. Nel cortile vi erano Zefren, Rimdo, Raziel, Lacus e Beetrezen, stavano per salutarsi quando una dei guardian corse verso di loro –il Dark Lord è sulle tracce di Sakura-sama! Hanno sconfitto già dei nostri nei pressi del villaggio vicino- -maledizione!- esclamò Zefren –portate i nostri Fenrin, noi distrarremo Dark Lord e i suoi scagnozzi, voi correte più che potete!- -ma…- Sakura cercò di obiettare ma Zefren la guardò facendole capire che non ci sarebbe stato verso di cambiare quello che aveva detto.

 

Uscirono dalla foresta e vi trovarono il Dark Lord con i suoi 4 guerrieri scelti che li aspettavano –finalmente, credevo che voi topi di fogna non voleste uscire dalla vostra tana- -Bephomet, dannato- -come mi hai chiamato? Da quanto non sentivo quel nome- poi si voltò verso Sakura e una scintilla scattò nei suoi occhi oscuri come le tenebre. Porse una mano davanti, come invitando la ragazza a raggiungerlo –Sakura-sama, sono stato davvero addolorato quando ho saputo della probabilità che lei fosse morta. Ora che so che è viva la vorrei portare con me alla mia corte, diventerà una splendida regina- la ragazza indietreggiò e Shaoran si mise davanti a lei sguainando la spada. Bephomet squadrò Shaoran, poi spostò lo sguardo verso Zefren e poi scoppiò in una fragorosa risata –quindi la sorte ha voluto che vi rincontraste, davvero interessante! Sarà un piacere uccidere i figli di quel verme di Clow Reed!- -cosa!?- esclamò Shaoran che si girò verso Zefren –sì Shaoran, tu sei mio fratello. L’infante che nostro padre affidò a una giovane coppia, lo fece solo per farti vivere una vita serena, ma è stata una vera sfortuna che tu sia capitato proprio nel villaggio della nuova maestra delle carte- quelle parole intristirono Sakura e infastidirono parecchio Shaoran che si fece in avanti deciso, puntando la spada contro Bephomet. Senza voltarsi verso il fratello disse –ti sbagli Zefren, io la considero una fortuna quella di aver incontrato Sakura, e per questo sono e sarò per sempre grato a nostro padre!-. Gli occhi di Sakura diventarono lucidi nel sentire le parole di Shaoran, Zefren rise a quella risposta e disse –non so perché ma sapevo avresti riposto così-.

-adesso basta, odio aspettare!- i 4 guerrieri oscuri dietro al Dark Lord intrapresero battaglia con Raziel, Lacus, Beetrezen e Rimdo. Zefren si avvicinò a Shaoran e gli si mise davanti, impugnò lo spadone che portava dietro la schiena, era di un viola scuro con venature dorate. –Shaoran al tuo livello non potresti mai sconfiggere un avversario del genere. Quando avrete finito la vostra missione, mi piacerebbe parlarti un po’ di nostro padre, quindi vedi di tornare tutto intero!-. Zefren si lanciò alla carica, con la sua Rune Blade, Bephomet rise e mormorò –ancora quella spada patetica- e detto ciò estrasse due lunghi scettri –non potrai niente contro le mie Phantom!-.

Riiko si avvicinò a Sakura e Shaoran e disse –dobbiamo andare! Una volta che saremo lontani torneranno nella barriera della foresta-.

Così fuggirono, con la promessa che un giorno sarebbero tornati.

 

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Capitolo 13
*** La magia della dea Selene ***


sera a tutti! nn so perchè ma prima che il sito andasse per un po off avevo pubblicato questo capitolo, vabbe lo rimetto + quello nuovo^^ buona lettura!! Ringrazio tutti coloro che mi continuano a seguire e a commentare^^ scusate se nn mi soffermi ma vado di fretta XD ciauuuu!

Capitolo 13 – La magia della dea Selene

 

-avremo fatto la cosa migliore?- si chiedeva Sakura, mentre si allontanava velocemente dalla battaglia sul dorso di Kerberos. Dietro di loro c’era un pensieroso Shaoran che cavalcava su un comune cavallo da trasporto. A rispondere alla domanda di Sakura fu Kero-chan –non potevamo fare altrimenti. Non rendiamo vano il loro impegno, e allontaniamoci il più possibile!-. Shaoran ardeva dalla voglia di combattere, strinse la briglia del cavallo, aveva la tentazione di tirarla per cambiare direzione. In grembo teneva il cucciolo di Fenrin, lo guardava con quei suoi occhioni argentei. Il ragazzo scostò il suo sguardo da quello del piccolo essere, e solo allora si accorse dello sguardo preoccupato che gli stava rivolgendo Sakura. Il castano si sentì in colpa, in mezzo a loro la persona a sentirsi peggio era sicuramente Sakura. Lui la guardò, le sorrise, anche se un po’ tirato come sorriso, bastò a rassicurare di poco la ragazza.

 

La folle corsa del piccolo gruppo si arrestò solo durante la notte, si accamparono, non accesero il fuoco per non attirare l’attenzione di alcune eventuali pattuglie. Ormai erano come dei ricercati nel regno di Gaya. Kerberos sarebbe stato di guardia, era appollaiato su un ramo, fermo e immobile, sembrava dormisse, ma le sue orecchie erano tese e attente al minimo rumore. Riiko dormiva, si era avvolta nel suo mantello, era un sonno leggero, anche essendo molto stanca.

Shaoran era nel suo giaciglio, si rigirava e rigirava, ma non riusciva a prendere sonno. Si mise a sedere e si portò una mano sulla fronte sudata. Si guardò attorno alla ricerca dell’unica cosa che avrebbe potuto calmarlo. Sia Sakura che il cucciolo di Fenrin mancavano. Si alzò stancamente, prese la sua spada e si avvicinò all’albero dove vi era Kerberos e chiese –dov’è Sakura?-, la grande bestia alata aprì un occhio, e con un gesto della testa, indicò il sentiero contornato da folti alberi. Shaoran seguì il sentiero.

La foresta dove si erano accampati era molto vasta, vi erano parecchi alberi, e anche molta vegetazione. La luce lunare donava un tocco di magia a quel luogo che sembrava esser cullato dal leggero vento che tirava. Il ragazzo era incantato, ad un tratto tutti i suoi conflitti interiori, il suo passato, il presente diventarono un tutt’uno, eliminando tutte le tragedie e le battaglie delle quali non avrebbe mai voluto essere l’autore. Non si rese conto che camminando aveva perso la via che stava seguendo, quando poi si accorse che la luce lunare era più forte nella direzione d’avanti a lui. Avanzò con passo lento, non aveva paura, sapeva che non c’era nessuna minaccia in quel luogo. Lo sentiva.

Superò una folta vegetazione, e finalmente arrivò. Era uno spiazzo rotondo, contornato dagli alberi, la luce lunare rifletteva sul prato verde e profumato. Al centro vi era Sakura con lo sguardo fisso verso la luna, il piccolo cucciolo di Fenrin era affianco a lei accucciato, anch’esso intento a fissare la luna. La vide risplendere di luce, aveva gli occhi chiusi e diceva qualcosa che il giovane dalla sua posizione non riusciva a sentire. Fece per avvicinarsi, ma il cucciolo vicino a Sakura si girò verso di lui, si alzò in piedi e iniziò a saltellargli contro. Sakura aprì lentamente gli occhi e si girò, lo vide mentre si avvicinava a lei con il piccolo Fenrin in braccio. –che facevi?- chiese lui arrivatole di fronte. –pregavo a Selene, la dea della luna di assistere Zefren e i suoi compagni- -ah…- rispose lui abbassando lo sguardo imbarazzato. Era rimasto incantato dalla visione della ragazza. Sakura si avvicinò e rise, accarezzò la testa del cucciolo –non gli hai ancora dato un nome- -eh?- non l’aveva sentita, ripensava ancora all’immagine di lei illuminata dalla luce della luna. –non posso mica chiamarlo cucciolo di Fenrin per sempre. Sai ho notato che gli piace fissare la luna-, Shaoran sembrò pensarci, poi si ricordò di una leggenda raccontatagli dalla madre –Endimio- disse come se si fosse ripreso da un sonno profondo. La ragazza lo guardò stupita –l’amante della dea della luna Endimio?- chiese lei, lui rispose con naturalezza –sì, lui riesce a rispendere solo alla luce della luna, ovvero di Selene la sua amata- disse mentre fissava la luna. Lei sorrise e si voltò verso la luna. Rimasero in silenzio poi il castano riprese a parlare –e…io risplendo solo alla luce della tua stella Sakura-. La ragazza si girò verso di lui che aveva lo sguardo puntato su di lei, nei suoi occhi c’era la scintilla della quale la fece innamorare anni addietro. Le gote di Sakura si imporporarono, ma continuava a guardarlo negli occhi. Pochi istanti dopo la ragazza si accorse che Shaoran la stava baciando. Aveva ancora gli occhi aperti, mentre lui li aveva già chiusi, così decise di lasciarsi andare e perdersi in quel dolce bacio.

Endimio era accovacciato per terra e guardava i due ragazzi, per poi rivolgersi verso la luna ed emettere un mugolio pieno di gioia.

I due si divisero, Sakura stava per girarsi di scatto per l’imbarazzo, ma lui le afferrò il volto con le mani e la costrinse a guardarlo negli occhi –Sakura ricordi quando ti dissi, che nella mia vita c’era e ci sarà per sempre una ragazza?- lei annuì timidamente cercando di fuggire dal suo sguardo guardando verso il basso. Shaoran si avvicinò ulteriormente a Sakura, portando le sue labbra all’orecchio della ragazza, e gli mormorò –bene. Sappi che quella ragazza sei tu- la ragazza sussultò, oltre dalla gioia e dalla sorpresa, anche dalla voce sensuale e roca con cui il ragazzo le aveva appena parlato. Lei non rispose, rimase ferma, imbarazzata, e tremante. Lui l’abbracciò stretta a se, gli mise una mano tra i capelli e le fece appoggiare la testa sull’incavo del suo collo. –Sakura, speravo l’avessi capito già da te…non è una cosa facile da dire…ma stasera in questa atmosfera magica riesco ad essere sincero con me stesso, e anche con te-. Delle lacrime di emozione iniziarono ad inumidire gli occhi della ragazza e Shaoran sussurrò –ti amo-. A quel punto delle lacrime sfuggirono dagli occhi di Sakura e rispose finalmente a quel dolce abbraccio –anche io…ti ho sempre amato!-. Shaoran sentì che la ragazza stava piangendo, preoccupato si allontanò per poterla vedere in volto, e chiese –perché piangi?- era un po’ spaesato. Lei sorrise e l’abbracciò con forza –perché sono felice-. Anche lui sorrise, chiuse gli occhi e iniziò a cullarla nel suo abbraccio.

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Capitolo 14
*** Combattimento senza vincitori ***


Capitolo 14 – Combattimento senza vincitori

 

-dannazione sono scappati!- gridò uno degli uomini al seguito del Dark Lord che rise e disse –che piano eccellente, non c’è che dire. Se fossi stato un normale guerriero a quest’ora avrei subito una sconfitta- i suoi uomini si girarono verso di lui –Elda!- un cavaliere oscuro si fece avanti –vostra maestà?- -il mio piccolo animale domestico li ha già trovati, occupatene tu- -sì!- Elda si girò e iniziò a correre via con il suo destriero nero.

Intanto nel quartiere generale della gilda di Clow Zefren e gli altri si curavano dalle ferite subite durante lo scontro –Rimdo!- chiamò Zefren. –Zefren? Vuoi che li segua?- -sì. Hanno bisogno di aiuto…nel loro stato attuale non sarebbero neanche in grado di tener testa ad uno degli scagnozzi di quel dannato di Bephomet!- -li difenderò a costo della mia vita!- disse Rimdo per poi dirigersi all’uscita della struttura.

 

Nel frattempo il mattino era arrivato, e Sakura, Shaoran, Riiko e Kerberos avevano ripreso il loro viaggio. La magia della sera prima era si era ormai sciolta ai raggi solari, e ora tra Sakura e Shaoran c’era solo un silenzio imbarazzante. Riiko notò il loro strano comportamento, ma non se ne interessò più di tanto, sapeva che prima o poi l’amica avrebbe vuotato il sacco. Kerberos per niente intimidito da quel silenzio iniziò a parlare seriamente –appena avremo portato a termine questa missione, ci conviene fuggire da Gaya-. I presenti si girarono sorpresi verso la bestia alata –ma Zefren…- disse Sakura, ma Kerberos la interruppe –con gli ultimi avvenimenti accaduti sono sicuro che sarebbe d’accordo con noi-. Lo sguardo di Kerberos vogò sugli altri due compagni per cogliere uno sguardo di consenso. Riiko sembrò acconsentire invece Shaoran fremeva dalla rabbia. Non solo aveva dovuto lasciarsi il nemico alle spalle, ora doveva anche nascondersi. –credo che mi stiate sottovalutando troppo, quel Bephomet lo posso fare fuori quando voglio- i compagni di viaggio si girarono verso il castano sgranando gli occhi –ma Shaoran…non è riuscito a batterlo nemmeno Zefren…- disse sconsolata Sakura. Riiko chiuse gli occhi e sospirò –non fare tanto il gradasso, sono sicura che saresti sconfitto in meno di 3 secondi-. Shaoran si sentì fulminato da tale affermazione, stava per attaccar briga, ma ci rinunciò quando Sakura lo fiancheggiò e gli toccò un braccio.

 

Erano solo a metà strada dalla loro meta, decisero di accamparsi, erano tutti molto stanchi e provati dal continuo viaggiare. Riiko era andata a raccogliere piante o frutti da poter sfruttare come riserve di cibo, Kerberos giocherellava con Endimio che cercava di prendergli la coda leonina.

-credi che Riiko avesse ragione?- chiese ad un tratto Shaoran a Sakura. Lei abbassò lo sguardo –Shaoran…sarebbe troppo rischioso nel tuo stato attuale combattere un avversario così…forte-. Il ragazzo si alzò di scatto preso da un attacco d’ira. –dannazione!- e tirò un pugno a un tronco vicino sbucciandosi le nocche. –se solo non fossi così maledettamente impotente…non sono neanche in grado di proteggerti-. Sakura si alzò e gli si avvicinò, lo abbracciò da dietro. Posò la sua testa sulla schiena di lui. –per me l’importante è starti accanto Shaoran. Un giorno troveremo il modo di sconfiggere Bephomet, e lo faremo insieme. Non voglio che ti addossi tutto il lavoro- -Sakura, devo essere io a sconfiggerlo. È il mio orgoglio che mi impedisce di avere alcun aiuto. Lui ha tentato di prenderti e poi una volta fallito ti avrebbe voluta vedere morta. Non potrò mai perdonarlo!-.

 

Intanto Riiko era tra la vegetazione folta di una piccola foresta, nella ricerca di qualcosa di commestibile per il viaggio. Aveva una strana sensazione, il suo istinto da ladra le diceva che qualcuno la stava osservano da non molto lontano. Estrasse due pugnali da lancio e iniziò a guardarsi attorno. Una lunga lancia interamente d’acciaio nero si conficcò nel terreno, la bionda era riuscita a schivarla prontamente. –stupefacente!- disse una voce femminile, un tono oscuro e maligno. Riiko seguendo la direzione della voce individuò l’avversaria e lanciò i due pugnali. Il cavaliere oscuro li respinse facilmente con la sua corazza nera. –questa ferraglia non mi graffia nemmeno-. La ladra sfilò altri pugnali, quattro per ogni mano. La donna scese dal ramo sul quale si trovava –credo dovrei presentarmi, io sono Elda, sono al servizio di sua eccellenza Dark Lord- -cosa vuoi che m’importi del tuo nome- rispose bruscamente Riiko. Elda rise malignamente –beh volevo solo farti sapere il nome di colei che ti ucciderà-. Il cavaliere oscuro raccolse la sua lunga arma e iniziò a rotearla in aria –di addio a questo mondo, ragazzina- -vedremo-.

 

Nel frattempo un drappello di soldati di Gaya aveva attaccato Sakura, Shaoran e Kerberos. –dannazione!- ruggì Kerberos. Erano circondati, Shaoran era davanti a Sakura con il piccolo Endimio –maledizione dov’è Riiko! Proprio quando serve…- disse Shaoran stando sulla difensiva. –non ci resta che combattere- disse Kerberos che guardò con uno sguardo di intesa Shaoran. La battaglia cominciò, Shaoran si era lanciato subito contro i soldati nemici colpendoli soprattutto in punti vitali, erano troppi e doveva subito diminuire il loro numero. Kerberos, con le sue fiamme roventi faceva surriscaldare le corazze dei soldati che cadevano inermi sotto le sue fiamme. Sakura aveva eretto una difesa su di se e sul cucciolo di Fenrin, in modo da non dare altre preoccupazioni ai suoi compagni.

 

Riiko schivò con grande agilità un affondo dell’avversaria, riprese subito l’equilibrio e lanciò tre pugnali contro Elda, cercando di colpirla nei pochi spazi non coperti dalla corazza. Riuscì a colpirla subito sotto alle spalline. Ma la donna non diede alcun segno di cedimento o di dolore. Estrasse il pugnale e lo gettò per terra. –credevi di avermela fatta eh?- la bionda impugnò i suoi ultimi pugnali e li lanciò, ma Elda riuscì a difendersi con il roteare della lancia. Ormai a Riiko rimaneva solo il pugnale da combattimento ravvicinato. In quello scontro era in netto svantaggio, il suo avversario brandiva un’arma a lunga gittata mentre lei aveva solo un pugnale.

Elda sfoderò degli attacchi potenti ma al contempo abbastanza veloci da poter colpire Riiko alla spalla sinistra. La bionda si allontanò immediatamente facendo un salto all’indietro. Si inginocchiò tenendosi la mano sulla ferita. La donna dall’armatura oscura si avvicinò pericolosamente alla ragazza dolorante –che scena pietosa- con la punta affilata della lancia, Elda colpì la ragazza al fianco, affondando la lama nella carne. Il volto di Riiko si contorse dal dolore,  ma con un riflesso velocissimo colpì con il pugnale la sua avversaria all’occhio destro. Poco dopo la bionda chiuse gli occhi e si accasciò per terra tra le urla di dolore di Elda.

 

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Capitolo 15
*** Violenza ***


Salve!! Scusatemi tantissimo, avevo detto che avrei aggiornato regolarmente...invece? ho avuto un terribile calo di ispirazione...scusatemi ma quando mi succede è tragico! T.T che ff sfortunata...Ringrazio:

sakura182blast: hihihihihi nn ti preoccupare si saprà in questo capitolo sulla sorte di Riiko e chissà...potrebbe nascere anche qualcosa di nuovo hihihihihi 

Dany92:
madò anche a me piacciono le battaglie! quando leggo libri o ff sono le parti che mi catturano particolarmente!

piajoe22:
^^ scusa se mi sono fatta attendere così tanto...in questo capitolo se ne vedranno delle belle tra Sakura e Shaoran hihihihihihihihi madò fatemi smettere di ridere hahahahahaihihihihuhuhuhuhohohohoo XD

sakurabethovina:
nn ti preoccupare^^ anzi dovrei essere io a scusarmi, sono diventata una lumaca a scrivere XD

Prima di salutarvi vi voglio dare i miei sinceri AUGURI (PASSATI) PER NATALE! E NEL CASO NON DOVESSI AGGIORNARE ENTRO DOMANI O L'1 GENNAIO...AUGURI UN BELLISSIMO ANNO NUOVO!!! 2008 un anno che porterà molte svolte alla mia vita e sicuramente anche molti altri^^

Ciao e Buona lettura!

Capitolo 15 – Violenza

 

Shaoran e Kerberos erano sfiniti, Sakura era intenta a curarli con i suoi incantesimi di guarigione. Appena finito la ragazza si alzò –devo cercare Riiko, potrebbe essere in pericolo-. Shaoran si alzò con difficoltà seguito da Kerberos –non dire stupidaggini, tu da sola non vai da nessuna parte- -ma voi siete stati feriti, dovete riposarvi!-. Il castano sospirò, e si avvicinò a lei, le prese il mento con una mano e disse –non discutere e andiamo a cercare Riiko-. La ragazza arrossì improvvisamente, non si aspettava quel gesto da parte di Shaoran. Si limitò ad abbassare lo sguardo e a sussurrare un –sì…-.

 

-ehi! Forza apri gli occhi!- una voce maschile risuonava con un eco assordante nella testa di Riiko che aprì a fatica gli occhi. Cercò di alzarsi, ma il corpo le doleva dappertutto, soprattutto al fianco e alla spalla. Una volta che i suoi occhi si furono abituati alla luce del giorno riuscì a vedere in volto il ragazzo che le parlava. Era Rimdo. –non muoverti. Sono riuscito a bloccarti le emorragie ma se ti muovi peggioreresti la situazione-. Riiko non rispose e sbuffò rassegnata. Poi avvertì Rimdo che la scrutava in un modo indecifrabile, quasi sbalordito –certo che l’hai fatta proprio arrabbiare- disse ad un tratto il ragazzo. La bionda lo guardò interrogativa e Rimdo rispose senza che lei aprisse bocca –intendo dire a Elda. Dopo che l’hai accecata a un occhio ti stava per colpire mortalmente…sono arrivato in tempo per parare il colpo- -immagino ti aspetti che ti ringrazi- rispose secca la ragazza. Rimdo rise –che lingua biforcuta-. La ragazza sbuffò scocciata e rivolse lo sguardo da un’atra parte –Elda che fine ha fatto? È morta?- -no, dei suoi compagni l’hanno portata via- -perché non l’hai finita? Nel suo stato ce l’avresti fatta in pochi minuti- Rimdo guardò Riiko come se stesse dicendo delle assurdità –si certo, e ti lasciavo lì morente- -sarebbe stata l’alternativa migliore- rispose subito la bionda -migliore per chi?- chiese il ragazzo assumendo un’espressione seria. –per Sakura, Shaoran, Zefren, i tuoi compagni e per te stesso. Sarebbe stato un avversario in meno da battere- il ragazzo si alzò furente e la guardò torvo, lei invece lo guardava con uno sguardo di superiorità –credi che noi siamo delle macchine da guerra che lasciano morire delle persone pur di vincere una battaglia? Credi che la nostra follia in una guerra così disperata ci spinga a fare azioni così irrazionali? Sentiamo, tu cosa avresti fatto in una circostanza del genere?-. La ragazza cambiò espressione, era stata sconfitta dalle parole dette dal suo salvatore. Rimdo si risedette poco più distante da Riiko ma erano abbastanza vicini da poter udire un sussurro della ragazza –grazie-.

 

Sakura e Shaoran finalmente trovarono Riiko. Sakura corse subito a curare l’amica mentre Shaoran e Kerberos si avvicinarono a Rimdo –che ci fai qui?- -vi scorto, Zefren ha intuito che fin quando sareste stati qui a Gaya sareste stati in pericolo. Per questo oltre per guidarvi sono venuto a portarvi delle nuove direttive. Subito dopo aver indagato nei dintorni del villaggio della gilda dei ladri dovrete dirigervi nel regno di Hozax e raggiungere il re che è un sostenitore della gilda di Clow- Shaoran strinse un pugno, cercando di reprimere quei ricordi orrendi che aveva di quella terra. Li era stato addestrato a diventare una belva. Poi il ragazzo continuò –vi accompagnerò fino al confine dove vi incontrerete con Raziel. Da li in poi ci separeremo, io farò ritorno alla base, mentre voi proseguirete verso la capitale di Hozax-. Rimdo notò lo sguardo turbato di Shaoran, e capì cosa provasse in quel momento il ragazzo –Shaoran…è una missione di estrema importanza, sappiamo entrambe che l’incolumità di Sakura è la cosa più importante ora- -lo so! Non è necessario che tu me lo dica!- il castano si girò furente e si allontanò.

 

Ripreso il viaggio, l’aria era tesa. Shaoran era ancora turbato dalla situazione, sentiva che stava scoppiando dalla rabbia e dall’impotenza. Si odiava, in quegli anni cosa aveva imparato? Solo a massacrare i deboli. E ora che doveva affrontare avversari forti e abili, era così dannatamente impotente. Neanche la vicinanza di Sakura riusciva a calmarlo.

Presto arrivarono a un villaggio, da li a poco sarebbero arrivati alla sede della gilda dei ladri. Si camuffarono, dovevano passare inosservati soprattutto alle guardie. Ormai erano dei ricercati –ci divideremo in due gruppi- disse Rimdo poi continuò –io starò con Riiko, e Sakura con Shaoran. Passeremo meno inosservati così. Voi due potrete dire che siete fratello e sorella e state raggiungendo i vostri genitori. Noi due invece saremo una coppia di sposini in cerca di casa-. Sakura e Kerberos si lasciarono sfuggire delle risate, Shaoran rimase indifferente, mentre Riiko sembrò infuriarsi –e perché non potremmo essere anche noi fratello e sorella?!- -no, ci sono già Sakura e Shaoran a ricoprire quella parte- -e allora facessero loro gli sposini no!? Mi sembrano i più adatti- disse Riiko senza pensare alla reazione dell’amica. Sakura arrossì, alzò lo sguardo timidamente verso Shaoran e ne fu molto delusa quando lo vide distaccato. Rimdo sospirò rassegnato –e va bene, invertiamo i ruoli. Kerberos tu rimarrai nei dintorni del villaggio, dovrai controllare che nessuno ci tenda delle imboscate-. La bestia annuì e il gruppo si divise.

 

Shaoran camminava dinnanzi a Sakura, a passo sostenuto. La ragazza guardava verso il basso sconsolata. Due guardie all’ingresso del villaggio li fermarono. Shaoran e Rimdo si erano tolti gli armamenti e li avevano messi in una sacca affidata a Kerberos che li avrebbe lasciati poco distanti dell’altra uscita del villaggio. Le guardie non chiesero molte spiegazioni e annoiati li fecero passare. Arrivarono in una locanda e affittarono una stanza. Una doppia. Se ne avessero prese due diverse avrebbero fatto sorgere sospetti.

 

Entrarono in silenzio nella stanza, Shaoran si sedette per terra poggiando la schiena al muro. Sakura si era seduta sul bordo del letto e decise di farsi spiegare cosa avesse –Shaoran non posso vederti in questo stato- disse preoccupata. Shaoran chiuse gli occhi e non rispose. La ragazza si alzò e si inginocchiò vicino a lui –ti prego, parlami-. Sentendosi pregare il ragazzo scattò, le strinse le braccia con le mani fino a farle male e la baciò con foga. Sakura era sorpresa e al contempo spaventata, non era da lui quel comportamento rude. La sollevò e la gettò sul letto, lui si mise sopra di lei per immobilizzarla –no! Shaoran…!- riuscì a dire Sakura poco prima che lui si rimpossessasse delle labbra di lei. La ragazza si dimenava sotto di lui, ma il castano non fermava la sua follia. Le mani di lui iniziarono ad accarezzare il seno della ragazza.

All’improvviso strappò gli abiti di Sakura. Mise una mano alla bocca della ragazza e con la lingua iniziò a leccarle il collo per poi scendere al seno. Il suo respiro era affannoso e lo sguardo era eccitato. Quando poi fu soddisfatto, scese ulteriormente fino alle mutandine della ragazza, con la mano libera iniziò a far scendere la molla per sfilarle.

Sakura non si rassegnava, doveva fermarlo in qualche modo…ma era troppo forte per lei.

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Capitolo 16
*** Due personalità divergenti ***


Salveeeeeeee!! Ci sono ci sono!!! XD riesco ad aggiornare per fortuna, non riuscivo a lasciarvi con il fiato sospeso fino all'anno prossimo! Calmate i vostri spiriti bollenti e smettete di fantasticare su quello che sarebbe potuto succedere dopo il precendente capitolo XD (oppure fantasticate, è sempre bello farlo...lasciamo perdere...). Prima di iniziare ringrazio:

Yumemi: hihihihi nn ti preoccupare faccio calmare tutto qui^^ non so se per te sia la cosa migliore o meno XD sinceramente avevo intenzione di far proseguire un pò...ma poi ho pensato che sarebbe stato meglio lasciar perdere XD

sakura182blast:
hihihihi beh tutto si saprà qui, sta tranquilla non faccio succedere niente di irreversibile...almeno per ora XD menomale sono riuscita ad aggiornare hihihihihi

sakura93:
mi fa piacere che ti piaccia >.< non ti preoccupare Shaoran riprenderà a ragionare con la testa in questo capitolo e non con un'altra parte del corpo XD

sakura93thebest:
ciau^^ certo mi fa piacere che mi abbia aggiunta, anche se nn sarò molto presente. Ormai mi connetto solo per scrivere e aggiornare XD

Dany92:
beh si, ce ne saranno delle belle, sinceramente il pezzo che mi è piaciuto di più scrivere sono praticamente gli ultime righe. Nel prossimo capitolo ci sarà un rivelazione importante da parte si Shaoran, non anticipo niente per ora, però sta tranquilla che appena posso aggiorno, se non stanotte prima che vado a letto^^

RINGRAZIO A TUTTI PER GLI AUGURI DI ANNO NUOVO, E LI RIAUGURO A VOI! AUGURI DI FELICE ANNO NUOVO!!!  

Ciau e Buona lettura^^

Capitolo 16 – Due personalità divergenti

 

Rimdo e Riiko camminavano verso un’altra locanda, avevano deciso di andare in locande diverse. –ti saresti potuto risparmiare quella risposta- disse ad un tratto Riiko. Rimdo si girò verso di lei non capendo –cosa?- -quella risposta che hai dato a Shaoran, sull’incolumità di Sakura. È normale che lui lo sappia e inoltre anche se non ci fossero tali circostanze, la proteggerebbe in ugual modo- rispose distaccata. Il ragazzo si fermò a fissarla e rispose sbalordito –ti preoccupi di quello che dico io, e poi non senti quello che dice quella tua lingua biforcuta?- -la vuoi piantare con sta lingua biforcuta?!- disse lei scocciata e furente. Rimdo rise –vediamo di muoverci, domani mattina si va via presto- disse lui superandola alzando il passo.

 

Delle lacrime iniziarono a sgorgare dagli occhi di Sakura, Shaoran le stava per togliere l’ultimo indumento che le rimaneva. Era in un pessimo stato, stava per svenire lo sentiva, smise di ribellarsi e iniziò a tremare. Shaoran non sentendo più alcuna opposizione salì con il volto per baciarla. Ma vedendola in quello stato gli riportò alla mente, dei ricordi che non avrebbe mai voluto ricordare. Ricordò la prigionia e l’umiliazione a cui l’aveva sottoposta quando finalmente dopo tanti anni si erano rincontrati. Spalancò gli occhi e si gettò per terra portandosi le mani tra i capelli. Aveva iniziato a tremare. Intanto Sakura era rimasta sorpresa dalla reazione del castano. Si alzò lentamente, era spaventata ma al tempo stesso preoccupata. Afferrò il lenzuolo per coprirsi e si sedette sul pavimento vicino al ragazzo per vedere cosa avesse. Lo vide piangere, così la ragazza portò una mano alla spalla del ragazzo che sussultò –Shaoran…- stava iniziando a parlare ma la interruppe –scusami…- aveva sussurrato poi continuò –scusami per quello che ti ho fatto…sono solo un debole che sa fare il forte con coloro che non possono difendersi. Credevo di essere cambiato durante il viaggio insieme a te…ma mi sono sbagliato…quello che ti stavo per fare…probabilmente non avremmo più potuto viaggiare insieme…anzi…ormai sarai tu a non volermi più al tuo fianco…se così fosse…- mentre parlava Shaoran si era messo seduto. Sakura l’abbracciò e disse –Shaoran, non dire mai più una cosa del genere. Non posso fare a meno di te lo sai. Anche se avessi continuato io ti avrei sempre voluto al mio fianco, non come spada, ma come persona della quale sono innamorata ormai da tempo- lui continuò a singhiozzare poggiando la fronte sulla spalla della ragazza, e disse con ironia –un uomo che piange…che debole- Sakura mise una mano tra i capelli del ragazzo e iniziò ad accarezzarlo –avvolte- disse la ragazza facendo una pausa –bisogna anche avere la forza di piangere-.

 

Il mattino dopo Sakura si svegliò presto, notò che Shaoran non era in stanza. Si diresse verso la porta ma appena stava per poggiare la mano sulla maniglia, la porta venne spalancata. Davanti a lei c’era Shaoran con il suo equipaggiamento –Kerberos ha individuato le truppe di Bephomet, sono dentro al villaggio!- Shaoran entrò nella stanza e prese la sacca con le provviste del viaggio, se lo mise in spalla e prese la mano di Sakura –andiamo, Rimdo e Riiko stanno aspettando in piazza-. La ragazza non indugiò e si lasciò trascinare via dal ragazzo.

 

-siamo qui!- gridò Riiko verso Sakura e Shaoran che correvano verso la sua direzione. Rimdo e Kerberos avevano già intrapreso battaglia. Raggiunta Riiko, Shaoran estrasse la sua spada e si girò verso Sakura –fate attenzione-. La ragazza poggiò una mano sul braccio di Shaoran che la guardò negli occhi, Sakura era evidentemente preoccupata dopo quella crisi che aveva avuto lui la sera prima. Lui sorrise e senza curarsi dello sguardo di Riiko la baciò. –sto bene- mormorò dopo il breve bacio. Sakura si sentì in imbarazzo sentendo lo sguardo malizioso dell’amica addosso, ma non se ne curò più di tanto. C’erano ben altri problemi che ora dovevano affrontare.

Gli avversari non avevano l’aria di essere all’altezza di Rimdo, Shaoran e Kerberos ma il loro numero era abbastanza da poter dare del filo da torcere. Riiko non avrebbe partecipato alla battaglia per le ferite riportate nell’ultimo combattimento, per questo rimase affianco a Sakura che in caso di necessità avrebbe innalzato una barriera.

Lo scontro era abbastanza violento, Shaoran si comportava in modo strano, esitava a colpire gli avversari che una volta atterrati lo pregavano con lo sguardo di non ucciderli. Il castano probabilmente era ancora scosso dagli ultimi avvenimenti e nell’esitazione veniva preso di mira dallo stesso soldato al quale risparmiava la vita. Continuando così le sue ferite sarebbero solo aumentate senza riuscire a dare alcun aiuto a Rimdo e Kerberos che si stavano dannando l’anima per sconfiggere il nemico.

 

Un nemico tentò un affondo con il quale avrebbe ferito mortalmente Shaoran preso alla sprovvista. Rimdo con una mossa tempestiva deviò il fendente e trafisse il nemico, mentre assumeva una posa difensiva rivolse la parola al castano –in un combattimento non devi mai esitare di colpire altrimenti sarai il primo a morire. Dovresti saperlo, per proteggere le cose che ami hai bisogno della forza…- mentre parlava colpì un nemico che stava per colpirli poi continuò –su un campo di battagli, non ci sono né buoni né cattivi, né deboli né forti. Le uniche cose che contano solo la spada e il nemico-. Shaoran comprese le parole dell’amico ma abbassò il capo e la spada -…mi dispiace…ma non riesco più a pensarla così…-. Rimdo sospirò rassegnato e disse –allora dovrai abbandonare l’idea di viaggiare con Sakura. Ci penseremo noi alla sua incolumità. Così saresti solo d’intralcio a tutti- detto ciò Rimdo ripartì all’attacco.

Shaoran era ancora confuso, fermo in mezzo a una battaglia. Kerberos e Rimdo facevano di tutto per tenere i nemici lontani da lui. –Sakura!- i tre si girarono istintivamente verso le grida di Riiko. Le due erano state separate, Sakura aveva eretto una barriera che proteggesse Riiko, ma così lei era completamente scoperta.

Shaoran cadde nel panico, Rimdo e Kerberos partirono con un attacco sfrenato per raggiungere la ragazza, ma era tutto inutile, gli avversari sembravano non finire mai.

A tenere prigioniera Sakura era Elda, con un occhio fasciato con un’espressione di pura follia. Teneva una lama vicino al collo della ragazza e rideva –dopo che avrò sgozzato la tua amichetta davanti ai tuoi occhi, mi occuperò di te. Sta tranquilla- un soldato al seguito di Elda si avvicinò e disse preoccupato –signora ma Dark Lord ha detto che la vuole viva- -taci!- a donna estrasse un pugnale e lo infilzò nel petto del suo stesso soldato.

 

Shaoran guardava inorridito la scena. Chiuse gli occhi e strinse un pugno, desiderava il sangue di quella donna folle che stava per uccidere l’unica persona che dava un significato concreto alla sua esistenza.

I suoi muscoli si rilassarono, riaprì gli occhi nei quali si poteva rivedere la luce delle sue vecchie glorie. Sul suo volto si dipinse un’espressione quasi eccitata nel vedere la battaglia, sogghignò come di suo solito prima di un nuovo massacro.

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Capitolo 17
*** Verità svelate ***


Salve salvino XD Buongiornooooooooooooo e un grandissimo benvenuto al 2008 hihihihiihi mamma che sonno XD ho gli occhi che mi lacrimano e bruciano, mi sa proprio che ho bisogno di una bella dormita come sicuramente anche voi XD come sempre ringrazio:

sakura93: li ho fatti fermare perchè ritengo che sia ancora un pò presto XD e poi Sakura sicuramente non avrebbe accettato di "farlo" con Shaoran in quello stato^^

Yumemi:
hahahahaha puzzone maniaco hahaahhaha no cmq Elda è un nome preso a caso tranquilla XD sinceramente Chii la conosco solo di vista, non ho mai visto chobits anche se mi piacerebbe farlo. Cmq in questo capitolo la concia per le feste...XD

Dany92:
tutto si saprà qui hehehehehe sinceramente non avevo pensato a un evento del genere, ma mi serviva per andare avanti con la storia e magari per renderla anche un pò più "accativante". spero solo che con ciò che verrà svelato in questo capitolo non deluda te e gli altri^^

sakura182blast:
ciauuu, ti capisco anche io non sono molto lucida XD dove si è mai sentito che un'astemia si ubriaca XD tranquilla quei due faranno eccome XD ma per ora è ancora un pò prestino hihihihihi ma chissà la mia testa che non decida di farglielo fare nel prox capitolo....scherzo scherzo XD lasciamo tutto all'andamento naturale della storia poi si vedrà ^^

Beh allora io vado, vado a dormireeeee XD a giorni aggiornerò, non assicuro che sarà domani, infatti il prossimo capitolo sta a poco più dell'inizio e sia oggi che domani ho parecchio da fare....quindi...Ciau e Buona lettura!

Capitolo 17 – Verità svelate

 

In pochi secondi, Shaoran si era fatto strada tra gli avversari sbalorditi. Al suo passaggio li dilaniava con la sua spada e una raccolta da un soldato ormai morto. Arrivato davanti a Elda con una mossa velocissima gli tranciò di netto il polso nel quale teneva la lama che minacciava Sakura. I presenti non riuscivano a capacitarsi dell’accaduto. Il castano afferrò per un polso Sakura e la tirò a se. La ragazza era visibilmente preoccupata, invece lui la guardava con un sorriso maligno. I loro sguardi presto vennero distorti dalle urla di Elda che perdeva parecchio sangue dall’arto appena tranciato. –MALEDETTO MOSTRO!- gridò la donna prendendo con l’unica mano rimasta la sua lancia. Shaoran spinse Sakura verso Riiko. Poco prima che l’affondo di Elda lo colpisse si scansò di lato e prese la lancia dal bastone, la tirò a se e conficcò la sua spada nel petto di Elda che cadde all’indietro. I soldati erano impauriti dalla ferocità con la quale era stata sconfitta la loro capitana, così tutti coloro che potevano usare le gambe iniziarono a fuggire. Il castano estrasse la sua spada dal petto insanguinato della sua avversaria moribonda, mormorava –dannato…demonio…- il ragazzo rise di scherno –allora lascia che imprima l’immagine di questo demonio come ultima cosa che tu abbia visto nella tua insulsa vita- detto ciò conficcò la punta della spada nell’occhio sano di Elda, che dopo tremori esalò i suo ultimo respiro.

 

Il castano si girò verso Sakura, era impregnato di sangue e di malvagità. Si avvicinava a lei sogghignando. I presenti sapevano che non gli avrebbe fatto niente di male, ma si frapposero comunque tra loro. Rimdo puntò la sua spada verso Shaoran, Kerberos ringhiava ferocemente, intanto Riiko aiutava a sostenere Sakura. –vi state rivoltando contro uno dei vostri o sbaglio?- chiese sprezzante Shaoran ai due davanti a lui. –in quello stato non sarai mai uno dei nostri- disse serio Rimdo. –non mi faccio scrupoli ad ammazzare qualcuno, tanto meno se quel qualcuno mi punta addosso una spada- il castano iniziava a perdere la pazienza e stava assumendo la sua posa di combattimento. Prima che la situazione potesse degenerare Sakura si avvicinò lentamente a Shaoran, poggiò la mano su quella di lui che manteneva la spada e disse –ti prego abbassa l’arma- lui non si mosse, non la guardò neanche e rispose –per poi farmi ammazzare da quel bastardo?- -non ti ucciderà, siete amici- disse lei cercando di rassicurarlo. Rimdo ripose l’arma nel fodero e Kerberos smise di ringhiare. Shaoran si convinse e ripose anche lui l’arma.

Dopo essersi ripuliti ripresero subito la marcia, non potevano sostare più di tanto in quel villaggio. I rinforzi sarebbero arrivati da li a poco.

 

-e così è uno dei vostri fallimenti…- disse Bephomet stando seduto comodamente sul suo trono. Di fronte a lui c’era il suo interlocutore, un mago anziano inchinato –sì, vostra maestà. I soldati sopravvissuti hanno fatto un rapporto dettagliato della battaglia- il Dark Lord disse con sguardo perso –per sconfiggere Elda poi…- -signore?- chiese il mago non capendo. Il suo sovrano scoppiò a ridere e si alzò –riprendi i tuoi esperimenti, prendi tutte le cavie che ti servono, anche soldati se vuoi- -signore, ma la percentuale di riuscita è bassissima…non credo che dovremmo…- -tu esegui e basta! Altrimenti ti farò giustiziare!- disse furente Bephomet. Il vecchio si inchinò maggiormente e lasciò la stanza.

 

Camminarono fino al tramonto, poi dovettero fermarsi, erano tutti esausti, l’unico a star bene era Endimio che dormiva beato vicino a Kerberos. Riiko, Rimdo e Sakura rimasero in silenzio. Anche Shaoran era in completo silenzio, non rivolgeva la parola al gruppo da subito dopo lo scontro. All’improvviso di alzò e si avvicinò a Sakura, il suo volto era serio e disse –voglio parlarti- Sakura si alzò senza esitazione, Riiko invece aveva un’espressione alquanto preoccupata, Sakura le aveva parlato in disparte di quello che era successo alla locanda. Ma l’amica la rassicurò con un sorriso e seguì Shaoran.

Arrivarono in un posto abbastanza lontano da poter parlare senza essere ascoltati dagli amici, lui gli teneva le spalle e iniziò a parlare con voce bassissima –scusami…- disse e poi si girò, la sua espressione era triste –avevo bisogno della forza per poterti salvare. Quando desidero avere forza mi succede questo…è come se il mio modo di osservare il mondo cambiasse improvvisamente…come se l’unica cosa della quale io possa dissetarmi sia l’odore e la vista del sangue…- Sakura si avvicinò a lui e stava per iniziare a parlare, ma lui la interruppe –beh…c’è una cosa che dovresti sapere…è successo molti anni fa, quando credevo fossi morta. Ho preso lezioni di spada da un maestro, ma poco più di un anno dopo morì. Io raccolsi la sua spada, e con i pochi insegnamenti che avevo ricevuto mi incamminai verso la capitale per uccidere colui che aveva ordinato di ucciderti, ma fu tutto inutile. Mi catturarono e mi usarono…per i loro sporchi esperimenti- Sakura ne rimase colpita, lui continuò tenendo lo sguardo serrato sul suolo –questi esperimenti consistevano nell’evocazione di spiriti maligni, fatta dai dei maghi, per poi essere impiantati nel corpo delle loro cavie. Quando arrivò il mio turno, avevo saputo che non vi erano sopravvissuti. Ricordo solo che mi stesero su una tavola, poi mi risvegliai in mezzo a un mare di cadaveri, era un fossa comune. Dentro di me sentivo una nuova forza che desiderava uscire. La mia debolezza non è riuscito a trattenerla e dopo che avevo sterminato un’armata intera di Gaya, il re di Hozax, che era sul campo di battaglia, mi accolse nella sua armata-. Sakura si intristì e abbracciò il ragazzo e poi disse –non mi importa in cosa ti hanno trasformato, per me rimarrai per sempre Shaoran, il mio amato amico di infanzia…e l’uomo della mia vita- lui ricambiò l’abbraccio rilassandosi in quel dolce abbraccio, ora si sentiva più sollevato. Ora che lei sapeva la verità e che l’aveva accettato anche per quel suo terribile aspetto. D’un tratto la ragazza riprese a parlare, ma questa volta con una voce ferrea e decisa –dobbiamo fermarli, non possiamo permettere che altra gente soffra le tue stesse pene- -sì Sakura-.

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Capitolo 18
*** Rovine ***


Salveee!! Ormai il tempo delle vacanze natalizie volge al termine e presto tutti torneremo alle routine ti tutti i giorni...svegliati presto la mattina, vai a scuola, torna a casa a studiare e arrivata la sera ti si chiudono gli occhi e non si ha nemmeno la voglia di uscire a svagarsi un pò la testa...ma che peccato abbiamo fatto? XD vabbè lasciamo stare i pensieri spiacevoli e passiamo a quelli un pò più piacevoli hihihihihihi dipende dai punti di vista poi XD Cmq Ringrazio:

sakura182blast: beh si sn astemia, ma non proprio...diciamo che sn io a voler evitare l'acool dato che non lo reggo...me ne vado subito ai pesci...cmq sul fatto di Shaoran...se tornerà normale dici? hehehehehe non lo so neanche io XD però mi ronza qualche ideuzza in testa

Dany92:
cosa avevi immaginato tu? ora sei tu ad incuriosirmi hihihihihi

Monny e Robby:
eccolo qui il nuovo cappy^^

Yumemi:
adoro quando Shaoran fa così hihihihihihi mi piace immaginarlo ricoperto di sangue con un sorriso maligno stampato in faccia *.* XDDD

sakura93thebest:
ciau enza! hihihihi te l'avevo detto che avrei aggiornato. cmq tranquilla dagli un pò ti tempo e quei due riprenderanno da dove avevano lasciato XD

sakurabethovina:
nn li ammazzare tutti altrimenti a chi faccio fare la parte dei cattivi? XD

sakura93:
si in effetti ha fatto anche a me un pò pena, ma era neccessario hihihihihi

Il prossimo aggiornamento? Non so proprio dirvi quando, sto riprendendo a studiare e presto con la scuola e le belle sorpresine di gennaio che mi accompagneranno fino a luglio non so proprio che fine farò XD ma non preoccupatevi aggiornerò il prima possibile! ^^ Ora vi saluto, ho una strana sonnolenza XD ciau e buona lettura!

Capitolo 18 – Rovine

 

Finalmente arrivarono alla loro meta, ma trovarono una situazione tragica. L’intera cittadina era stata rasa al suolo. Anche il grande palazzo della gilda dei ladri. Riiko preoccupata corse tra le strade della sua città natia. Era deserta, doveva essere successo subito dopo che avevano lasciato la gilda di Clow. –ma come può essere successo!? Maledizione!- implicò la ragazza inginocchiandosi per terra e piangendo. Sakura si avvicino a lei per consolarla, Rimdo avanzò e disse –probabilmente avevano saputo che erano in combutta con noi della gilda di Clow…- -maledizione!- la bionda continuava a piangere. Shaoran si avvicinò serio a Rimdo –dobbiamo muoverci, sapevano saremmo venuti qui- il ragazzo annuì e disse –andiamo! Riiko dovrai farci strada nella sede della gilda- -ma è andato tutto distrutto! Non vedi?!- -ti ho detto di venire con noi se siamo venuti qui c’è un motivo!-. Riiko si alzò con l’aiuto di Sakura, iniziarono a correre verso il grande edificio distrutto. Kerberos e Endimio rimasero vicini all’entrata per impedire che i nemici ostacolassero l’uscita. Endimio ormai era in grado di combattere, stava crescendo velocemente come aveva preannunciato Beetrezen. Le sue zanne e i suoi artigli non erano ancora affilati come quelli di Kerberos ma in qualche modo poteva dare una mano.

 

I quattro entrarono facendo attenzione ai detriti sparsi per tutto il pavimento. –Zefren mi ha detto, che nell’ultimo messaggio ricevuto dalla gilda dei ladri diceva che l’angelo caduto si trovava nell’ultima stanza dell’ala nord- -angelo caduto?- chiese Sakura non capendo. Rimdo rispose –pare sia un creatura magica elica venuta a Gaya con Clow. La gilda dei ladri l’aveva accolta quando Clow era in fuga dal Dark Lord- -ala nord? Venite con me- disse Riiko facendo mente locale. Quel luogo non lo riconosceva quasi più. Non erano gli anni di assenza, bensì il suo stato di abbandono e di disfatta.

Aveva ricordato quel luogo sempre lucente e pieno di gente della quale conosceva ogni singolo volto e nome. Man mano che si addentravano, ricordava la sua infanzia, sua sorella maggiore che la sgridava, la rimproverava sempre per i suoi comportamenti scontrosi e da maschiaccio, ma tutti le volevano un gran bene. Poi ricordò il viso di suo padre, come era contenta rivederlo quando tornava dopo mesi di assenza. E poi c’era sua madre, era la capo cuoca della gilda, tutti la chiamavano madre.

Delle lacrime silenziose iniziarono a scendere dai suoi occhi, era troppo duro vedere la sua infanzia in quelle circostanze. Rimdo si accorse delle lacrime della ragazza e la fiancheggiò, le mise una mano in testa e questo fece arrestare la ragazza. Intanto dietro Shaoran e Sakura guardarono la scena. –mi dispiace- disse Rimdo cercando di non guardarla in volto. Lei invece lo fissava sbalordita, con gli occhi ancora lucidi per il pianto. Riiko istintivamente l’abbracciò e scoppiò a piangere. Shaoran prese per mano Sakura e disse –lasciamoli soli- la ragazza annuì guardando l’amica e si fece trasportare via dal castano.

 

Shaoran e Sakura si allontanarono quel che bastava per dare un po’ di intimità ai due –perché ce ne siamo andati? Sarei voluta rimanere con Riiko- il castano si sedette dando le spalle al muro –e poi il tonto sarei io…- disse ad occhi chiusi. La ragazza si avvicinò e si sedette di fianco a lui –prego?- -tra quei due c’è sicuramente qualcosa, non l’avevi capito?- Sakura ne fu quasi stupita e fece di no con la testa –Riiko non me ne ha parlato…-. Shaoran sorrise per l’espressione ottusa che aveva Sakura in quel momento così, intenerito, si avvicinò al suo volto e la baciò con tenerezza.

Poco dopo li raggiunsero Rimdo e Riiko intimandogli di proseguire.

Continuarono a camminare e giunsero finalmente alla stanza indicata, l’aprirono con cautela. Furono sorpresi nel vedere che era vuota –com’è possibile?- disse Rimdo entrando stupito. Shaoran lo seguì lentamente e notò una piuma bianca sul pavimento –l’angelo era qui…- disse mostrando la piuma. –maledizione! Che sia troppo tardi?- implicò Rimdo. Riiko guardò i particolari e disse –sembra anche che ci sia stato un combattimento in questa stanza…c’è del sangue sul pavimento- Rimdo si girò verso Sakura e chiese –puoi in qualche modo avvertire se c’è una presenza magica in questo posto?- -ci posso provare- rispose Sakura. La ragazza chiuse gli occhi e mormorò a bassa voce una formula. Sentì chiaramente le presenze di Endimio e Kerberos all’uscita della struttura, poi notò una debole scia –sento una debole presenza in lontananza…parecchio lontana…verso est- Rimdo tirò fuori la mappa e disse –sta andando a Hozax! Forse la gilda dei ladri sapeva quello che sarebbe successo e hanno mandato l’angelo in un posto sicuro. Andiamo dobbiamo andarcene da qui!-.

 

I quattro iniziarono a correre verso l’uscita, un terribile presentimento li attanagliava, sapevano che i nemici erano lì. Arrivarono all’uscita e trovarono Kerberos e Endimio che ringhiavano ai nemici, erano solo un drappello di uomini, probabilmente era un piccolo gruppo per rallentarli e dare tempo agli altri per raggiungerli. –non possiamo perdere tempo! Stanno per arrivare gli altri!- disse Kerberos rivolgendosi ai quattro appena arrivati. –lasciate fare a me- disse deciso Shaoran. Poi rivolse il suo sguardo a Sakura, non poteva che dargli fiducia. Il ragazzo chiuse gli occhi respirando profondamente, li riaprì con un sorriso. Quella era la sua espressione quando veniva posseduto dalla forza demoniaca. Estrasse la spada e corse all’attacco. I suoi avversari erano otto, di cui quattro avevano delle spade corte, due avevano due asce e altri due avevo degli archi. Pensò subito a togliere di mezzo gli arcieri, prese una rincorsa e saltò poggiandosi su uno degli omaccioni con le asce, per poi avventarsi sul primo arciere. Con un fendente fulmineo gli tranciò la trachea. L’altro arciere scoccò una freccia, Shaoran si fece scudo con il corpo ancora grondante di sangue della sua vittima. Lasciò cadere il corpo esamine, e si avventò sul secondo arciere uccidendolo allo stesso modo. –meno due- disse sogghignando e girandosi verso i rimanenti avversari. In meno di mezzo minuto ne aveva fatti fuori due. Iniziò a correre verso il gruppo con la spada, li colpì nei punti vitali, in modo da stenderli subito. Infine toccò ai due con le asce. Non si fece intimorire e sfruttando la sua agilità contro la lentezza delle asce li sconfisse senza alcun problema. Si girò verso il suo gruppo e disse –vogliamo andare?- disse senza dare alcun segno di affaticamento fisico. Sakura fu la prima a seguirlo, gli altri erano ancora sconcertati, ma li seguirono comunque.

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Capitolo 19
*** Nuove armi, nuovi nemici! ***


Salve!!! Scusate se sono sparita all'improvviso ma appena è ricominciata la scuola, dopo le amate e nostalgiche feste natalizie, ho dovuto studiare come una forsennata! I prof. vogliono finire al più presto i programmi, per gli esami, e inoltre con l'imminente fine quadrimestre sapete anche voi che succede no? Ultime interrogazioni, un mare di compiti in classe...NON NE POSSO PIU! Inoltre da dopo le feste di carnevale (due miseri giorni =.=) inizierò a fare più ore di finanze e diritto e quindi rimarrò a scuola anche il pomeriggio...T.T speravo di concludere la ff durante le feste...ma proprio in quel periodo doveva venirmi un calo di ispirazione! Comunque l'importante è che, anche se molto lentamente, la storia prosegue no? Ringrazio velocissimamente perchè devo andarmi a preparare per uscire: sakura93thebest, sakura93, Dany92, sakurabethovina, Sakura182blast, Monny e Robby. Vi ringrazio non solo per i commenti ma anche per la santa pazienza che stata avendo con questa ff. ^^

Il prossimo aggiornamento? Beh ora come ora non saprei proprio dirlo. Nella settimana che viene ho gli ultimi due compiti...abbastanza impegnativi...quindi non so proprio. Comunque...ciau e Buona lettura!

Capitolo 19 – Nuove armi, nuovi nemici!

 

Due figure con lunghi mantelli, uno aveva il viso coperto da un cappuccio, l’altro non aveva niente a coprirgli il volto. Aveva capelli neri con sguardo ferreo. Cavalcavano due cavalli diretti verso il confine tra Gaya e Hozax –dobbiamo raggiungere al più presto Hozax- disse imprecando il moro. L’altro rispose –sarebbe meglio volare allora- -e secondo te io come faccio? Ti ricordo che sono un semplice mortale!- l’uomo incappucciato si lasciò sfuggire un risata mal mantenuta e continuò a seguire il suo compagno di viaggio.

 

Intanto nel castello situato nella capitale di Gaya, Bephomet era insieme ai suoi maghi di corte –per ora abbiamo avuto solo fallimenti…-. Il sovrano non rispose, poi un altro mago proferì parola –io credo funzioni solo con coloro che desiderino davvero avere forza…ho studiato io il caso di quel ragazzo anni fa…-. Dark Lord sogghignò poi un altro mago si avvicinò a Bephomet –vostra maestà inoltre abbiamo scoperto qualcosa di molto interessante…- -perfetto- rispose l’oscuro signore seguendo il suo servo.

 

-forse dovremmo fermarci per poterti dare una ripulita- disse Rimdo rivolgendosi a Shaoran ancora inzuppato di sangue. –vuoi per caso che ci raggiungano?- rispose freddamente Shaoran, da quando aveva accettato di usare quella sua forza malvagia per combattere sembrava cambiato in qualche modo. Ora aveva un’espressione perennemente fredda e distaccata che però si scioglieva in parte quando doveva rivolgere le sue attenzioni a Sakura. La ragazza d’altro canto gli era sempre vicino, senza domandare nulla, sapeva che ormai aveva in minima parte risolto il problema con la bestia che aveva in corpo. Kerberos si fermò ad annusare l’aria –il nemico ha cambiato direzione…-, allora Riiko chiese –quindi possiamo avere una tregua?- a rispondere alla domanda della bionda fu Shaoran –il fatto che abbiano cambiato direzione è ancor preoccupante del sapere che ci seguono- -sanno dove siamo diretti!- disse Rimdo. Lo aveva intuito anche lui, e Shaoran aveva solo confermato i suoi sospetti. –cosa proponi di fare?- chiese Riiko a Rimdo. Il ragazzo sembrava soprapensiero, poi alla discussione si aggiunse Sakura –potremmo seguire il percorso che ha preso la creatura magica che stiamo cercando-. Tutti si girarono con espressioni di incomprensione –beh…ho notato che anche loro hanno cambiato direzione. Allungheremo un po’ da qui ma sarà sicuramente meno rischioso- -ok, è deciso- disse Rimdo. Intanto su un ramo vicino un corvo nero fissava la scena con un certo interesse.

-oh bene. Sembra proprio che vogliano rendere il gioco più interessante…Axel!- un cavaliere con un’armatura oscura apparve inginocchiata dinnanzi al Dark Lord –vostra maestà!- -sai qual è la tua missione, prendi la nostra star e valli e prendere- -posso ucciderli?- chiese il cavaliere. Bephomet rise –portami viva solo la maga…anzi anche il moccioso che si porta appresso. Sarebbe alquanto interessante poterlo avere al mio seguito-.

 

Il gruppo intanto aveva ripreso il viaggio, quando all’improvviso Kerberos fiutò qualcosa nell’aria –Raziel, sta venendo verso di noi- -avrà dovuto cambiare punto d’incontro intuendo le mosse del nemico- disse Rimdo.

Poco tempo dopo Raziel con un drappello di uomini raggiunse finalmente il gruppo. –ve la siete passata brutta eh?- disse il nuovo arrivato vedendo Shaoran ancora ricoperto del sangue dei suoi nemici. –il Dark Lord ha iniziato a muoversi?- chiese Rimdo al suo compagno. L’uomo con l’imponente armatura rossa scese dal suo Fenrin dello stesso colore del suo armamento –purtroppo sì. L’avrete constato con i vostri occhi vedendo in che stato era la sede della gilda dei ladri- Riiko abbassò lo sguardo, non voleva ripensare a quanto aveva sofferto vedendo la sua casa ridotta a quel modo. Rimdo notò Riiko, e riprese a parlare subito, come se volesse cambiare discorso –per il confine manca ancora parecchia strada, c’è la possibilità che riescano a prenderci- l’uomo con la Red Dragon rise e rispose –se lo faranno sarà peggio per loro. Vero ragazzi?- disse girandosi verso i suoi uomini. Poi Raziel si voltò verso Shaoran –per quanto riguarda te…dovresti vedere il capolavoro di Gen. Vieni- detto questo Shaoran seguì Raziel. Su due cavalli adepti al trasporto delle provviste, vi era in dei sacchi quella che sarebbe diventata la nuova armatura di Shaoran.

Il castano si privò della Red Dragon datagli in prestito, e indossò la nuova corazza di platino. Era molto più leggera rispetto alla Red Dragon, gli lasciava la possibilità di muoversi agilmente e velocemente. Poi passò alle armi, notò che c’erano solo due spade corte, fatte sempre di platino e si girò dubbioso verso Raziel che rispose –idea di Gen. Dice che sei una doppia lama…spero tu sappia maneggiare una spada con la sinistra-. Il castano afferrò le spade e le guardò come se le stesse studiando. Non erano spade comuni, come quelle che si vedevano in mano di gran parte dei guerrieri, notò il simbolo del lupo che ormai lo accompagnava da anni, in piccolo poco più sotto vi era scritto -“Silver Wolf”- disse senza accorgersi che aveva parlato. –esatto, quello è nome dell’armatura e delle spade- -porta i miei ringraziamenti a Gen- disse il castano non abbandonando la sua espressone seria. –lo farai tu, quindi vedi di sopravvivere- il ragazzo annuì e si girò verso i suoi compagni.

 

Dopo ore e ore di viaggio, decisero di accamparsi. Gli uomini di Raziel con loro avevano portato delle tende e tutto il necessario per erigere un accampamento. Rimdo era nella tenda di Raziel, avevano alcune questioni sulle quali dovevano discutere –e quindi sono arrivati fin lì…- disse preoccupato Rimdo –sì, ormai la base è persa. È stato un duro colpo quello che abbiamo subito, i soldati al nostro seguito sono stati decimati, e ora siamo troppo pochi per far si che muovessimo guerra contro la capitale di Gaya. Ora possiamo contare solo su Hozax, per questo io andrò con Sakura e Shaoran, parlerò con il re e cercherò il suo appoggio con le truppe- -qual è la mia missione?- chiese Rimdo –Zefren, Beetrezen e Lacus, con i pochi uomini rimasti, sono partiti per indagare sul nemico che ci ha distrutti- -come? Non è stato Bephomet?- -sì, ma per mano di un mostro. Era una belva mentre combatteva. Ha ucciso un numero esorbitante di uomini, tra i quali capitava anche di uccidere uno dei suoi stessi alleati. Beetrezen ha detto che non era più un essere umano, ma che era stato divorato completamente da uno spirito demoniaco. Lo dimostrava anche, da quel che si riusciva a vedere sotto la sua armatura, sembrava che la sua pelle fosse come carbonizzata, ed era più dura dell’acciaio. Un elmo gli copriva il volto, quasi sicuramente avrebbe rivelato subito la sua vera natura- -non sarà che…- ma venne interrotto da un frastuono provenire al di fuori della tenda. I due uscirono con le armi alle mani e videro i soldati di guardia morti. All’entrata dell’accampamento c’erano due sagome. Un cavaliere nero che era sempre al seguito del Dark Lord, affianco c’era un’altra persona…ma più che una persona sembrava una bestia. –maledizione…eccolo…- disse Raziel indicando il mostro.

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Capitolo 20
*** L'essere demoniaco ***


Sera a tutti!!! Eccomi qui finalmente! Dopo ultime interrogazioni e compiti in classe (venerdì finisco definitivamente) si chiude il primo quadrimestre e gli esami sono sempre + vicini T.T ho una paura INCREDIBILEEEEE! Se qualcuno mi vuole bene lassù spero mi dia almeno la forza per non morire di crepa cuore fino al 23 giugno! Vabbè non c'entra niente con la ff XD allora come di mia abitudine ringrazio:

sakura93thebest: enzaaaa! hehehehehe detto fatto. che bello sapere che siamo compaesane hehehehe ci sentiamo su msn^^

Monny e Robby:
grazie per i complimenti^^

sakurabethovina:
capitolo lavvoso dici? hehehehehe nel 22 succederà qualcosa che ti (e non solo a te) farà molto piacere XD

sakura182blast:
spero solo di riuscirli a passare sti esami...con la paura che ho ridurrà drammaticamente le mie capacità sia allo scritto che all'orale T.T cmq beh sul fatto di Shaoran...non so neanche io cosa gli serberò ma è tutto calcolato qundi per ora non ho intenzione di fargli succedere qualcosa di così grave^^ grazie per la comprensione^^ alla prox!

Dany92:
we we Dany! e come al solito io ti ringrazio per i tuoi complimenti^^ se il pc ti da fastidio minaccialo di buttarlo dalla finestra...funziona...credimi XD (skerzo...XD)

Bene bene, allora io ora vi saluto. Oggi ho un attacco di sconfidenza acuta e non ho studiato praticamente...nulla! così ho deciso di starmene a casa domani, lontana dalla scuola XD quindi probabilemente domani mattina riuscirò a scrivere qualcosa per il prox capitolo^^ ciau e Buona lettura!

Capitolo 20 – L’essere demoniaco

 

-maledizione…eccolo…- disse Raziel indicando il mostro. Rimdo osservò bene l’avversario, il suo respiro era accelerato e rumoroso, sembrava anche che ringhiasse. Poco dopo uscirono da una tenda Kerberos, Shaoran e Endimio. Il castano si precipitò al fianco di Rimdo ed estrasse le sue armi. Non chiese spiegazioni, quello che vide gli diede già tutte le risposte, si girò di scatto verso l’essere che fiancheggiava il cavaliere oscuro. Sentiva che qualcosa li accomunava e bisbigliò qualcosa –possibile che…- -una nuova arma del nemico- rispose Raziel. Sakura e Riiko raggiunsero il posto –state indietro- disse Rimdo. Poco dopo il cavaliere oscuro iniziò a camminare –esatto. È proprio come te- disse rivolgendosi verso Shaoran. I presenti non capirono il discorso, eccetto il castano e Sakura. –solo che lui…diciamo che è più completo- -bastardi così avete continuato con i vostri sporchi esperimenti- disse quasi infuriato Shaoran. –beh dato che stavi dando ottimi risultati, ci siamo chiesti “perché non continuiamo a provare?”- disse sogghignando il cavaliere oscuro, fermandosi –sai i miei ordini sono quelli di portare te e quella ragazzina dal mio signore. Avrei preferito uccidervi tutti…ma gli ordini vanno eseguiti-. Raziel si fece in avanti con il suo spadone –il tuo avversario sono io Axel, sappi che non porterai nessuno da nessuna parte- -vedremo Raziel!- i due iniziarono il combattimento. Rimdo, Shaoran e Kerberos si voltarono verso l’essere che accompagnava Axel. La figura nera si mosse così veloce che i tre non ebbero il tempo di vedere in quale direzione andasse. Grazie al suo fiuto Kerberos riuscì a voltarsi verso la direzione nella quale in loro avversario si stava avvicinando a loro, ma se lo ritrovò di faccia. –dannazione…!- Kerberos cercò di schivare il colpo, ma era troppo veloce, persino per lui. Così venne colpito e scaraventato via. Rimdo provò a colpire l’avversario, ma quest’ultimo con un salto all’indietro schivò il colpo e stava per contrattaccare, ma si fermò di scatto sentendo una lama sul collo –sei mio- disse Shaoran sogghignando dietro all’avversario che divincolò dalla presa. I due iniziarono a studiarsi e a camminare intorno, come due animali prima di azzuffarsi. Shaoran era eccitato dallo scontro e anche il suo avversario non era da meno.

 

Intanto Raziel era completamente concentrato sul suo avversario, brandivano entrambi due spade lunghe, ma quella di Raziel era decisamente più pesante e robusta, era avvantaggiato dal punto di vista della potenza, ma non poteva dire lo stesso per la velocità, uno dei suoi punti deboli. Partì alla carica fendette l’aria una paio di volte, ma il suo avversario preferì di schivare i colpi comprendendo che anche parando uno dei fendenti sarebbe potuto essergli fatale. –dannato Axel!!- disse Raziel cercando di colpire Axel a fianco. L’avversario venne colpito di striscio, avrebbe potuto saltare all’indietro, ma aveva preferito farsi colpire per poter contrattaccare, infatti riuscì a colpire il fianco di Raziel, con la sua sottile spada. L’uomo con la Red Dragon imprecò e lasciando l’elsa della sua spada con una mano, la mise in faccia a Axel e lo tenne fermo –che fai passi alla forza bruta?- chiese divertito Axel. Raziel si arrabbiò maggiormente e strinse l’elmo dell’avversario nella mano, fino a deformarlo. Poi cercò di colpirlo con la spada, il cavaliere oscuro penetrò ancora più in profondità il fianco di Raziel che dovette allontanarsi per far fuoriuscire la lama. Una volta riprese le distanze, Axel fu costretto a togliersi l’elmo, ormai gli dava fastidio come lo aveva ridotto Raziel.

 

-è troppo forte maledizione!- imprecò Rimdo, che si inginocchiava al terreno. Perdeva sangue da un braccio e una spalla. La bestia contro cui stavano combattendo era incredibilmente veloce. Shaoran riusciva a malapena a tenergli testa, la sua velocità non pareggiava certo con quello dell’avversario, ma era quel che bastava per non essere colto alla sprovvista. Kerberos era tornato a combattere, ma come Rimdo, non riusciva a seguire il ritmo dell’avversario.

Shaoran intanto era rallentato da dei pensieri che lo assillavano. Avevano continuato i loro esperimenti, ed erano riusciti a creare un essere completo? No, non poteva essere un essere completo, era forte si…ma solo perché si affidava ai suoi istinti demoniaci. Anche a lui era capitato di affidarsi a quegli istinti, ma non si era fatto dominare dalla bestia fino a quel punto, era qualcosa che sentiva di dover provare. Per  proteggere Sakura, sconfiggere il nemico…e per se stesso. –Shaoran!- gridò Sakura da lontano. Il castano si risvegliò dai suoi pensieri, ma fu troppo tardi il colpo del nemico non tardò ad arrivare. Del sangue rosso e denso iniziò a fuoriuscire dal suo braccio destro. Ma lui rimase immobile con lo sguardo verso il basso. Il suo avversario come spaventato da qualcosa saltò all’indietro e Rimdo ne approfittò per colpirlo alla testa. Il colpo andò a segno ma solo con il risultato di togliere l’elmo che ricopriva il capo del nemico. Il volto della bestia venne rivelato, aveva occhi iniettati di sangue, dei canini troppo cresciuti per un essere umano, delle orecchie appuntite, la pelle nera e delle vene erano visibili sotto la pelle. –allora era come pensavo…- mormorò Rimdo indietreggiando. –cosa pensavi Rimdo?- chiese ad un tratto Shaoran che aveva iniziato a camminare tranquillamente verso l’avversario. Rimdo rispose –quest’uomo…è posseduto…come te del resto…- -esattamente- il castano alzò il volto e mostrò i suoi occhi rossi –solo che lui è troppo debole. Si affida soltanto agli istinti, senza formulare tattiche o seguire schemi di combattimento-. Rimdo strinse l’elsa della spada e disse –stento a credere che il figlio di Clow abbia un simile destino. Se dovessi perdere la tua umanità come credi di poter combattere per la nostra causa?- -non perderò mai la mia parte umana…almeno fino a quando ci sarà Sakura…e poi a me non me ne frega niente dei vostri obbiettivi-. Detto questo Shaoran si girò sogghignando verso il suo nemico –che fai? Sei ancora qui? Credevo che seguissi il tuo istinto e fuggissi via come un coniglio-. Il nemico era intimorito ma non abbastanza per poter fuggire. Si lanciò all’attacco con un salto, ma Shaoran parò il fendente bloccando la spada con una delle sue –stupido- disse ridendo, e con la spada libera colpì l’avversario, tranciandogli il braccio con il quale reggeva la sua arma. La bestia cadde per terra, e Shaoran rideva all’opportunità di poter infierire. Ma Sakura abbracciò improvvisamente di spalle a Shaoran –basta…non è necessario- disse lei cercando di farlo calmare –ormai è irrecuperabile nel suo stato. Non vedi che è destinato a vivere come un mostro per il resto della sua vita?- disse lui senza voltarsi. Sakura si strinse più forte e iniziò a piangere –non dire così! Non capisci che sei nella sua stessa situazione?- -ti sbagli…io non sono come lui!- disse Shaoran girandosi di scatto, e poco dopo sentì che la ragazza gli aveva tirato uno schiaffo su una delle sue guance –torna in te…idiota- disse Sakura con ancora gli occhi lucidi del pianto. Il castano sembrò calmarsi e abbracciò Sakura chiudendo gli occhi –scusami…scusami tanto amore mio-.

La bestia impaurita e dolorante scappò via, Axel dovette abbandonare il combattimento per recuperare il suo compagno, se fosse scappato Bephomet non gliel’avrebbe mai perdonato.

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Capitolo 21
*** Destinati allo stesso destino ***


Salve!! Anche se ho qualche linea di febbre e sono raffreddata fino al midollo ci sono!! Hihihihi ora che la tensione a scuola si è alleggerita con la chiusura del primo quadrimestre credo potrò deidicare più tempo alla ff! (spero...ho diverse idee per la testa...ma vengo colpita spesso e volentieri dal blocco dello scrittore XD). cmq Ringrazio:

Ichigo_91: ciau colleguzza!!! Non ti preoccupare se non commenti tutti i capitoli^^  mi fa piacere sentire che ti piaccia!!! Spero di risentirti presto!

sakurabethovina:
hhihihihii quante domande XD cmq, ho 18 anni (il 14 maggio ne faccio 19), vivo felicemente a Bari, mi chiamo Lucrezia e ascolto Rock e un pò di metal (ma anche parecchie colonne sonore XD). Riprendi fiato e calmati hihihihihi anzi no agitati dato che nel prossimo capitolo ci sarà molto di più di "amore mio" XDDDD ciau Rita! ^^

sakura182blast:
si!! Shoary è su un piano completamente diverso da quel mostro! XD hai visto l'oav...ADORO IL SHAORAN CATTIVO!!! hahahahahha sinceramente non so cosa aspettarmi dalla fine di Tsubasa chronicle...di solito sono pessimista per non rimanere delusa alla fine. Se poi si unirà alla nostra collezione di anime catastrofici...che ben venga...ma le CLAM si aspettino un gruppo di circa un miliardo di fan dietro casa loro ad aspettare che cambino il finale...(l'hanno fatto in Inghilterra con Harry Potter, perchè non farlo ora?) hihihihi ciau ci sentiamo!

Yumemi:
beh, sinceramente avevo intenzione di trarre solo il nome da Kingdom Hearts dato che non avevo alcun nome da dare al personaggio. Ma dato che sai bene di che parlo puoi immaginarlo tipo l'Axel di KH ^^

Monny e Robby:
ecco qui il nuovo capitolo, spero di riuscire a postare al + presto il prossimo^^

sakura93:
lo ripeterò sempre, Shaory cattivo mi fa morire *.* hiihihihihi

Dany92:
Dany non avrai mica seguito il mio consiglio XD beh per quanto riguarda la parte malvagia di Shaoran ho qualcosa in testa...ma penso che non se ne libererà, ma chissà boh XD

Ciau e buona lettura!

Capitolo 21 – Destinati allo stesso destino

 

-ormai non c’è più tempo! Sanno dove siamo e possono prenderci quando vogliono- disse Raziel sellando il suo Fenrin. Rimdo era sul suo destriero, e guardava in lontananza Shaoran che parlava con Sakura. Ad un tratto gli si avvicinò Riiko –sei preoccupato per Shaoran?- chiese la ragazza. Il ragazzo non si girò verso di lei ma rispose –Shaoran…sta cambiando. La sua personalità gentile si è mischiata con la sua parte demoniaca. Non vorrei che quest’ultima prendesse il sopravvento sulla sua anima-. La bionda sorrise e chiuse gli occhi –non succederà, se Sakura sarà al suo fianco- -lo spero per il loro e per il nostro futuro-.

-sei sicuro che non ti facciano male le ferite? Posso provare a fare qualche incantesimo…- chiese Sakura preoccupata nel vedere le ferite riportate nella battaglia da Shaoran -non è necessario. Ora dobbiamo pensare a fuggire da questo posto-. Sakura abbassò lo sguardo e iniziò a dirigersi verso Kero-chan. Shaoran afferrò il polso della ragazza e chiese –perché ora stai così?- era preoccupato. L’aveva vista rinunciare troppo facilmente. –vorrei tanto aiutarti…in qualche modo…- rispose lei con lo sguardo basso. Shaoran si intenerì e l’abbracciò –non immagini quanto mi aiuti la tua presenza al mio fianco-. Sakura rise e ricambiò l’abbraccio. Ai due si avvicinò Raziel –potete amoreggiare quando saremo arrivati in un posto più sicuro?-. I due sciolsero l’abbraccio, Sakura era imbarazzata e guardò verso l’amica che rideva. Shaoran si limitò a lanciare un’occhiataccia a Raziel che rideva di gusto.

Così ripresero il viaggio. Endimio era ormai cresciuto abbastanza da poter essere sellato da Shaoran.

 

Intanto nella capitale Hozax, due persone erano appena arrivate dal regno di Gaya. Ad accoglierli furono i generali dell’armata dei draghi bianchi e quello dell’armata dei falchi. I due si inchinarono ai viaggiatori dai mantelli logori e dissero rivolgendosi verso l’uomo incappucciato –vi diamo il benvenuto nella nostra capitale!-. Il ragazzo moro disse –ti piacciono queste onorificenze, vero Yue?- -ti dispiace che siano rivolte solo verso di me…Touya?- rispose l’uomo incappucciato che si tolse la stoffa che gli copriva il volto mostrando i suoi lunghi capelli argentei. –tsk! Non sono mica come te-.

 

-il confine!- gridò Raziel che cavalcava il suo fenrin in testa al gruppo. –ancora poco e potremo rilassarci- disse Kerberos stremato dal viaggio –qualcuno ci segue!- poi continuò il guardiano del sole. Era Axel, al suo seguito c’erano solo una decina di soldati. Rimdo guardò i suo compagni dai volti preoccupati, sicuramente non erano i solo inseguitori, probabilmente avevano mandato un gruppo per rallentare la fuga. Il ragazzo chiuse gli occhi e prese una decisione –ragazzi, continuate senza di me. Penserò a farli rallentare- il gruppo sussultò alle parole pronunciate da Rimdo. La persona ad esserne più colpita fu Riiko –non ti lascerò mai indietro!-. Rimdo riaprì gli occhi e la guardò teneramente –questo non è un addio, ma un arrivederci…- poi il ragazzo si voltò verso Shaoran –anche dopo tutto quello che è successo ho pienamente fiducia in te. Prenditi cura tu del resto- il castano annuì serio in volto e rispose –tu cerca di sopravvivere-. Rimdo non rispose e guardò per l’ultima volta il volto della ragazza amata. Era preoccupata e persa. Tirò le briglie del suo Fenrin per fargli invertire la direzione.

 

Riiko si dimenò per scendere da Kerberos che dovette fermarsi perché se scendeva in corsa si sarebbe fatta sicuramente del male –vuoi che il suo sacrificio sia vano?!- disse Kerberos furente. Raziel e Shaoran frenarono e si avvicinarono a loro. –lasciatemi andare! Vi prego!- Raziel le si avvicinò e disse –sarebbe da folli!- la prese per un polso per tirarla sul suo Fenrin e riprendere il viaggio, ma Shaoran si avvicinò e con una mano prese il braccio di Raziel –lasciala andare- -vuoi che muoia?!- disse preoccupato il cavaliere. La ragazza bionda si girò verso l’amica. Aveva gli occhi lucidi dal pianto. Sakura era visibilmente scossa –Sakura, ti prego prosegui il tuo viaggio. Siamo sempre state insieme in questi anni, mi conosci, non morirò tanto facilmente-. La ragazza scese da Kerberos e abbracciò l’amica –promettimi che ci rivedremo- -sì-. La castana pianse e poi si allontanò dall’amica con i segni del pianto. La bionda fece un sorriso rassicurante e poi iniziò a correre verso la battaglia.

-dobbiamo riprendere il viaggio- disse Shaoran lasciando il braccio di Raziel. Il castano si avvicinò a Sakura e la fece sedere davanti a lui, su Endimio. Kerberos comprese che lo faceva perché in quello stato la ragazza non era in grado di reggersi da sola. Ripresero a muoversi verso il confine.

 

Rimdo intanto era circondato dai soldati di Gaya, ma non erano loro il problema, ma bensì Axel. Mentre combatteva contro il cavaliere oscuro doveva fare attenzione agli altri avversari. Un fendente potente di Axel lo costrinse ad abbassare la guardia e nel momento in cui stava per essere preso alle spalle da un soldato, quest’ultimo venne colpito da un pugnale. –Riiko!?- esclamò sorpreso Rimdo. La ragazza si mise di spalle al ragazzo e disse sorridendo –odio quelli che vogliono fare la parte dell’eroe-. Rimdo sorrise e respinse con un fendente Axel. –in qualunque situazione non perdi l’occasione di sfoggiare quella lingua biforcuta eh?- rispose il ragazzo per poi rilanciarsi all’attacco.

 

Intanto Raziel e gli altri avevano ormai superato il confine. Dei soldati di Hozax li fermarono. Raziel si fece avanti e si presentò –sono Raziel della Gilda di Clow- il soldato di Hozax fece un breve inchino e disse –vi stavamo aspettando- si rimise in posizione eretta e guardò prima Sakura addormentata tra delle braccia, poi si soffermò nel guardare Shaoran. Il suo sguardo cambiò improvvisamente e sguainò la spada seguito dai suoi soldati –i demoni qui non sono ammessi!-. Il castano guardò il comandante della pattuglia e rise di scherno –come sei caduto in basso Roran. Sei addirittura sceso al livello di uno stupido soldato a capo di una pattuglia- -taci! Traditore!- rispose il soldato arrabbiandosi ulteriormente. Raziel si frappose tra i due –anche Shaoran fa parte della gilda di Clow- i soldati di Hozax ne rimasero alquanto sorpresi. Poi Raziel continuò –inoltre è la guardia personale di Sakura-sama, quindi se non lo farete venire con noi, Sakura-sama sarà in serio pericolo- i cavalieri di Hozax rinfoderarono le loro armi –vi scorteremo fino alla capitale- disse in tono di sconfitta Roran.

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Capitolo 22
*** Nuove emozioni ***


Sera a tutti! Finalmente eccomi qui dinuovo tra voi...ho passato un periodo di depressione totale e non riuscivo a stare neanche al pc...ora va un pò meglio e dopo l'incoraggiamento di  enza (sakura93thebest) ho deciso di rimboccarmi le maniche e mettermi a lavoro! Come di mio solito Ringrazio:

sakura93thebest: hihihihi ecco qui il capitolo love love che aspettavi con ansia XD 

Dany92:
hihihi i pc sn tutti uguali...hanno un'anima propria...XD infatti quando gastemo contro il mio portatile prendo la scossa...lasciamo perdere che è meglio XD il caro Touya non poteva mancare hehehehe

Monny e Robby:
eccomi finalmente^^ spero che anche questo capitolo ti piaccia!

Ichigo_91:
weeeeeeee colleguzzaa!!! tutto bene? è da un pò che nn ci sentiamo! io sto un pò molto per la quale XD ci sentiamo! ciau!!

sakura bethovina:
piacere rita! certo che ci possiamo sentire su msn! il mio indirizzo è lurei-chan@hotmail.it non sono molto presente ultimamente ma qualche volta entro e magari ci becchiamo! hihihii

sakura93:
si si sono carinissimiiiiii!! cmq ricordiamoci che la coppia principale da tenere sott'occhio è Sakura e Shaory che in questo capitolo finalmente si danno una mossa XD


Beh allora ora vi saluto! Ci sentiamo alla prossima!! Buona lettura!!

Capitolo 22 – Nuove emozioni

 

Arrivati alla capitale, Shaoran, Raziel, Kerberos e Sakura ancora addormentata tra le braccia del castano, vennero portati all’interno delle mura del castello.

Al loro passaggio la gente e i soldati erano spaventati dalla presenza di Shaoran che era ormai diventato quasi una leggenda, lo guardavano con timore e lo chiamavano demone. Il castano non sembrava curarsi degli sguardi e dei commenti dei presenti, e avanzava con sguardo serio e protettivo nei confronti della ragazza che in quel momento era più vulnerabile che mai.

Li accompagnarono alle loro stanze, dovevano riposarsi prima di avere un’udienza con il re. Shaoran sarebbe stato nella stanza con Sakura, non voleva allontanarsi da lei.

Verso il tramonto Sakura riprese coscienza. La prima cosa che vide fu Shaoran che le sorrideva rassicurante, la ragazza spesata si guardò attorno e chiese –dove siamo?- -al castello di Hozax-. In un attimo la ragazza ricordò gli ultimi avvenimenti, spalancò gli occhi e chiese preoccupata –dove sono Riiko e Rimdo!?- -Sakura non ti preoccupare staranno sicuramente bene- la ragazza abbassò lo sguardo e calò il silenzio poi ad un tratto disse –perchè hai lasciato andare Riiko?- il ragazzo prese la mano della ragazza e rispose –perché so cosa vuol dire vivere senza la persona amata- a queste parole Sakura si voltò verso Shaoran. Il ragazzo aveva ancora quel espressione rassicurante di quando si era svegliata. Lei si gettò tra le sue braccia lasciandosi cullare dall’abbraccio rassicurante del castano.

 

Qualche ora più tardi Sakura e Shaoran raggiunsero Raziel nella sala del re. Entrati vennero accolti da re –Sakura-sama sono lieto di averla nel mio regno…- il sovrano poi si voltò verso Shaoran. Non era sorpreso, aveva saputo del ritorno del ragazzo. –Shaoran, dopo mi piacerebbe parlarli-. Il ragazzo non rispose si limitò a fissare l’anziano. Poco dopo nella sala entrarono due persone. Una delle quali emanava una forza magica. L’altro invece era un semplice guerriero che rimase a fissare Sakura quasi incredulo. Anche la ragazza era sorpresa e mormorò –Touya?- Shaoran si voltò verso il moro. Si era Touya non c’erano dubbi. –Sakura!?- il ragazzo corse verso la sorella. Si abbracciarono –Sakura! Ti ho sempre creduta…morta…- disse il ragazzo stringendo la sorella. Sakura intanto piangeva dalla felicità. Erano anni che non vedeva il fratello. Dopo alcuni minuti i due si guardarono in faccia –sei cresciuta, ora non sei più un mostriciattolo- disse il ragazzo accarezzandole una guancia –e tu sembri meno molliccio- disse lei ridendo. Poi la ragazza chiese –come sta nostro padre?-. Il moro si rattristò e rispose –è prigioniero del regno di Gaya, è ai lavori forzati-. La ragazza fu rincuorata nel sapere che fosse ancora vivo, ma a contempo era triste per il luogo dove si trovava. Probabilmente era stato per colpa sua se lo avevano catturato. Shaoran si avvicinò alle spalle di Sakura e Touya lo notò –Shaoran! ci sei anche tu!?-. Il ragazzo si avvicinò al castano –pensavo che anche tu fossi morto…sei partito dicendo che avresti vendicato Sakura…- Shaoran rise e l’attirò a se prendendola con un braccio per la vita –beh, invece di vendicarla, l’ho ritrovata- la ragazza arrossì. Touya guardò i due e intuì qualcosa. Poco dopo alle spalle del moro spuntò Yue che guardò Sakura –Master Sakura- poi si voltò verso Kerberos –il guardiano del sole Kerberos…-. Iniziarono a parlare inizialmente delle carte di Clow e della magia elfica. Poi passarono a discutere della loro mossa militare contro il regno di Gaya.

 

Subito dopo aver avuto udienza con il re Ares, cenarono. Sakura e Touya passarono molto tempo a parlare, anche Kerberos e Yue che erano vecchi amici di Clow, mentre Shaoran era nella sala del trono con il re. –allora mi spieghi cosa ti successe quella volta? Perché attaccasti i tuoi uomini?- chiese pacato il Ares. –dovresti sapere il perché- rispose freddamente il castano. –per il demone che è in te?- chiese l’uomo anziano. Shaoran annuì e disse –ho perso il controllo, avevo fatto una cosa orribile…più orribile di tutte le mie stragi. Avrei preferito morire…- Ares non comprese…cosa aveva potuto fare di così orrendo? Il ragazzo continuò a bassa voce –non potrò mai scordare l’umiliazione inferta alla donna che amo…-. Il re rise, e così finalmente quel demone aveva iniziato a provare sentimenti umani. Forse c’era ancora qualcosa di recuperabile.  –ora vado da lei, non voglio farla aspettare oltre- disse il castano guardando il re che annuì.

 

Il ragazzo entrò nella stanza di Sakura, era buia. Credeva dormisse ma non era nel letto. Notò la finestra aperta e le lunghe tende scosse dal vento leggero che tirava quella sera. Il castano uscì e trovò Sakura appoggiata alla balaustra del balcone.

Lei non se ne accorse della presenza del ragazzo, i suoi occhi erano rivolti verso un punto imprecisato del cielo notturno, quell’oscurità le incuteva ansia e preoccupazione per suo padre che era schiavo da anni e per la sua cara amica Riiko rimasta indietro. Ormai le due si consideravano sorelle più che amiche. Avevano passato molti momenti difficili insieme e avevano viaggiato per anni interi alla ricerca delle carte magiche…una lacrima solitaria iniziò a scendere sulla guancia della ragazza, quando poi sentì delle braccia cingerle la vita. Sakura intuì chi fosse, lo riconosceva dal tocco, dall’odore e dal calore di quel corpo che tante volte si era bagnato di sangue. La ragazza voltò di poco la testa quando sentì poi le labbra del ragazzo sulla lacrima che percorreva il suo tragitto.

-Shaoran…- mormorò lei, ma il ragazzo le fece capire che sapeva benissimo come si sentiva. Lei si girò tra le sue braccia e si strinse al suo petto singhiozzante. Il castano iniziò a cullarla e ad accarezzarle i capelli. Poco dopo lei alzò il volto, i suoi occhi incontrarono quelli castani di lui che la guardavano con estrema dolcezza. Si baciarono. Bacio attraverso il quale i sentimenti dei due emergevano con prepotenza. Bacio che si faceva sempre più profondo e le carezze sempre più intime. Senza staccarsi dal loro lungo bacio, Shaoran e Sakura rientrarono in camera e si buttarono sul letto. Lui era sopra di lei, e quando si accorse che stava per iniziare a spogliarla si fermò. Non voleva costringerla…non dopo quella volta che la stava per violentare. Ma lei lo guardava felice e anche…vogliosa? Il ragazzo ne era sorpreso poi ebbe conferma con le parole di Sakura –Shaoran…voglio fare l’amore con te- lui sorrise e rispose –non immagini quanto avessi desiderato sentirtelo dire- detto ciò tornò ad impossessarsi delle labbra di Sakura. Si privarono dei vestiti rimanendo solo con gli indumenti intimi.

Erano entrambe inesperti in materia quindi si lasciarono guidare dagli istinti e dalle nuove emozioni e sensazioni che provavano in quel momento. Sakura passava le sue mani sulla schiena del ragazzo che gli stava sopra, mentre lui l’aveva privata del reggiseno e le stava leccando un capezzolo. Una mano scese ad accarezzarla tra le gambe, mentre l’altra palpava l’altro seno.

La virilità del ragazzo era ormai eretta e avrebbe potuto prendere la ragazza in qualunque momento. La privò dell’ultimo indumento, e anche lei fece lo stesso. La ragazza rimase imbarazzata nel guardare il membro del ragazzo. Tutto nel suo complesso la imbarazzava, ma la faceva stare bene al contempo stesso. Le faceva dimenticare la situazione nella quale si trovavano. Anche se sapeva che l’indomani le preoccupazioni sarebbero tornate, sapeva che le avrebbe affrontate con nuova energia e speranze. Lasciò perdere l’imbarazzo e si fece trasportare dall’emozioni. Il ragazzo si posizionò in modo da penetrarla. Anche lei si posizionò aprendo le gambe. Shaoran la guardò negli occhi cercando la sua approvazione, e la trovò. Notò anche una scintilla di timore, e si abbassò per baciarla sulle labbra e accarezzarle la testa –tranquilla non ti farò mai del male- lei sorrise e rispose con gli occhi appannati dal piacere –sciocco, credi che non lo sappia?-. Si baciarono e poi lui iniziò ad entrare in lei. Inizialmente andava lento e cauto, poi aumentò il ritmo. Dopo le prime incertezze e  dolori, Sakura iniziò ad assecondare le spinte del ragazzo. I loro respiri erano sempre più affannosi, i loro gemiti erano mal trattenuti e forse se qualcuno passava davanti alla stanza avrebbe sentito. Ma loro non se ne curarono affatto e continuarono fino a quando non raggiunsero l’orgasmo.

Si addormentarono abbracciati. Quella notte i loro sogni furono regnati solo dalle emozioni e dai sentimenti profondi provati quella sera. Una delle poche notti che potettero illudersi di vivere in un mondo di pace senza dover vivere sotto il giudizio della spada del nemico.

 

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Capitolo 23
*** Evasione ***


Salveeeeee!! Finalmente rieccomi tra voi!!! Queste vacanze oltre a darmi un pò d'aria, mi permetteranno difinire questa ff! Beh in effetti...compreso questo che sto pubblicando ne mancano solo 3 o 4, ma non preoccupatevi, tornerò prestissimo con efp con la nuova ff!^^ Ringrazio velocemente: sakura93thebest, Yumemi, sakura bethovina, Ichigo_91, Dany92, sakura182blast

Grazia davvero per avere tutta questa pazienza con me!! XD


Prima di lasciarvi per chi guarda Tsubasa Chronicle, e gli oav Tsubasa Tokyo Revelation, avviso che è uscito l'ultimo...io l'ho visto...e....non vi dico niente è meglio! XD poveretta Sakura...(shhhh) ciauu ci sentiamo presto, ma molto molto presto XD. Ciau e buona lettura!

Capitolo 23 – Evasione

 

Il mattino seguente Sakura si svegliò. Era frastornata e la luce del sole che penetrava dalle piccole fessure che sfuggivano alle tende la spinsero a socchiudere gli occhi. Si rigirò nel letto e notò di essere completamente nuda. I ricordi della sera precedente fecero presto capolino alla mente di Sakura che avvampò. Poco dopo si mise a sedere e notò che era sola nella stanza e questo la rattristò un po’.

Dopo che si fu lavata e rivestita qualcuno bussò alla sua porta –avanti!- disse la ragazza. Era Shaoran con la sua armatura. Entrato richiuse la porta dietro di se e disse –scusa se sono sparito prima che ti svegliassi, ma non volevo destare sospetti-. I due si avvicinarono e si baciarono la ragazza sorrise e disse semplicemente –buongiorno!- lui gli accarezzò i capelli e rispose –buongiorno anche a te-.

Uscirono dalla stanza e Sakura chiese –che si fa oggi?- -quello che vuoi- rispose il ragazzo camminandole affianco. La ragazza pensò un po’ e poi disse –che ne dici se andiamo a farci un giro per la capitale?- -allora vuol dire che oltre da guardia del corpo ti farò anche da guida- disse lui sorridente. Sakura si aggrappò al suo braccio contenta e insieme si diressero verso l’uscita del castello.

Al grande portone però i due dovettero fermarsi –con che coraggio torni Hozax?- disse Garlak, comandante dell’armata dei draghi bianchi. Shaoran guardò inespressivo il suo interlocutore, mentre Sakura gli teneva la mano temendo il peggio così intervenne –Shaoran è la mia guardia del corpo- Garlak rise di scherno e rispose –con quest’uomo non sarete mai al sicuro…è solo uno sporco demone. Lasci che siano le mie guardie a proteggerla- due soldati si avvicinarono al loro comandante. Shaoran guardava truce i cavalieri davanti a lui e sarebbe scoppiato il putiferio se Sakura non avesse risposto alla provocazione diretta al castano –Shaoran è più che sufficiente per la mia protezione…inoltre i suoi uomini non mi sembrano poi così forti- Shaoran sogghignò guardando prima la ragazza poi Garlak, poi si girò verso Sakura e vide che aveva un’espressione che dava davvero l’idea che stesse prendendo in giro i cavalieri dei draghi bianchi.

Garlak non potendo rispondere a Sakura, un importante ospite per il regno di Hozax, si inchinò e si allontanò con i suoi uomini.

 

I due vagavano per le strade della città, ad un certo punto Sakura disse un pensierosa –forse ho un po’ esagerato…-. Shaoran si mise a ridere e rispose –secondo me invece sei stata perfetta- -dici?- chiese lei sconcertata. Il ragazzo si lasciò sfuggire una risata e disse –non sapevo che Riiko ti stesse dando lezioni di sfrontatezza-. Sakura abbassò subito lo sguardo e si intristì. Il ragazzo si diede dello stupido…sarebbe stato meglio non parlarne della sua amica e di Rimdo. –scusa Sakura non era mia intenzione…- disse dispiaciuto –non preoccuparti…spero solo che Riiko e Rimdo stiano bene…-. Shaoran passò un braccio sulla vita di Sakura e ripresero a camminare in silenzio.

 

Intanto in un posto tetro e buio, una ragazza dai capelli biondi venne svegliata da un fastidioso rumore di catene. Aprì gli occhi a fatica e tentò di muoversi ma non vi riuscì. Aveva i sensi addormentati. Si girò verso un braccio per vedere cosa la bloccasse. Delle catene la tenevano legata ai polsi. Solo allora avvertì il freddo del metallo sulla pelle. Poco dopo iniziò a ricordare cosa fosse successo e subito il suo pensiero la allarmò. Si guardò attorno, ma non trovava la persona che le dava così tanta preoccupazione. Era tutto completamente buio e anche se ci fosse stato qualcuno non l’avrebbe visto.

Decide di dover passare all’azione, doveva trovare un modo di uscire da lì. Iniziò a studiare le catene e le giunture che le collegavano al muro. Le catene erano consumate e arrugginite, dando qualche trattone forse non sarebbe bastato, ma decise di provarci ugualmente.

Provò a strattonare le catene, ma una fitta di dolore la prese alla spalla destra. Si voltò per guardarla e notò che vi era del sangue su una ferita che si era riaperta dopo il suo tentativo di fuga. Imprecò contro la ferita e le catene. Non poteva usare la forza, allora sarebbe ricorsa a uno dei trucchi più comuni tra i ladri, ma prima di tutto doveva trovare il necessario che le serviva per liberarsi.

 

-allora parla! Dove sono i tuoi compagni!- disse Axel guardando con pieno disprezzo il suo prigioniero. –sappiamo che Zefren e i suoi scagnozzi sono in movimento. Parla! Quali sono i suoi piani!- -potresti evitare di gridare? Vorrei provare a ricordare…- disse Rimdo facendo un espressione pensierosa. –idiota, vedi di muoverti- -ah sì…ora ricordo- il cavaliere oscuro lo guardò truce aspettando che parlasse. Rimdo lo guardò in modo canzonatorio e disse –ricordo benissimo l’espressione che avevi dipinto in faccia quando ti avevo sconfitto all’accademia militare, saranno passati una decina d’anni da allora-. Axel sfoderò la sua spada e la puntò al collo di Rimdo che non si mosse di un millimetro –non uscirtene con vecchie storie per deviare la discussione- -penso che qui l’unico a deviare il discorso sia tu, brucia la sconfitta anche dopo così tanto tempo?- rispose il prigioniero prendendosi beffa del suo inquisitore. –va bene, allora vuol dire che oggi mi riprenderò la rivincita di quel giorno- Axel fece per colpire Rimdo, ma il colpo non arrivò. Infatti l’uomo aveva rinfoderato la sua spada e si era girato verso le sue guardie –portate la prigioniera, useremo le buone maniere con lei…e vedrete come parlerà!- il cavaliere oscuro scoppiò in una risata malsana. I due soldati risero pregustando il momento e corsero fuori alla camera.

Rimdo si maledì, non aveva pensato a Riiko…fin quando sarebbe stato solo lui a perire non gli sarebbe importato…cercò di mantenere un’espressione neutra. Axel gli si avvicinò –sai, sul campo di battaglia ho capito subito che voi due…siete amanti. Per ciò che tortura migliore non c’è se non quella di vedere la propria donna seviziata da degli altri uomini senza che si possa muovere un dito?- Rimdo si lasciò sfuggire un’espressione intrisa d’ira ed ebbe uno scatto, ma le catene non gli permisero di colpire Axel che si mise a ridere.

Passarono una manciata di minuti e le due guardie non erano ancora tornate. Axel era piuttosto spazientito e chiamo altri due soldati –andate a controllare che sta succedendo…non vorrei che abbiano iniziato senza il mio permesso…- il ragazzo legato ebbe un altro attacco d’ira. Axel lo notò e rise –sarà meglio che vada io, voi rimarrete qui a controllare che questo verme se ne stia buono-. I due soldati entrarono nella stanza e iniziarono a tener sott’occhio il prigioniero. Ad un tratto un sibilo nell’aria fece alzare lo sguardo a Rimdo. Vide distintamente un coltellino colpire in pieno il collo di uno dei due soldati. L’altro, che era vicino a Rimdo, si girò di scatto pronto ad attaccare, ma il ragazzo legato, con una catena lo prese al collo. Poco dopo il soldato cadde per terra inerme. Dall’ombra fuoriuscì Riiko, e Rimdo si sentì sollevato. La ragazza lo raggiunse e lo liberò subito con il trucco che aveva usato lei per fuggire. Il ragazzo era sorpreso e la guardò chiedendo –ma come?- la ragazza rise rassicurante e mostrò un filo di ferro –sottovaluti a tal punto i ladri?-. Il ragazzo le sorrise, ma non era il momento adatto per lasciarsi andare a momenti affettuosi. Avrebbero dovuto recuperare l’equipaggiamento e fuggire al più presto.

 

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Capitolo 24
*** Oblio ***


Buonasera! Beh che dire, la febbre non mi lascia in pace neanche durante le feste T.T che destino crudele mi è stato preservato XD sarò molto  breve perchè devo aggiornare anche l'altra ff e correre a nanna ^_^ Ringrazio:

sakura93thebest: beh si, Riiko e Rimdo raggiungeranno i nostri carissimo in questo capitolo...hihiihhi spero di non aver sbagliato a far predere questa piega alla storia

Ichigo_91:
hihihihi io adoro Riiko e Rimdo, sono dei personaggi alla quale sn particolarmente affezionata come anche Zefren del resto, anche se non ha molta rilevanza in questa ff XD

Dany92:
ormai manca solo un capitolo...o al massimo due dato che sto ancora scrivendo la fine...quindi ci vorrà un pò che arrivi...ma intanto ti terrò occupata con l'altra ff hihihiihhi

sakura bethovina:
grazie come sempre per i complimenti^^

sakura182blast:
si, anche secondo me era una specie di rivincita XD ma soffermandoci...quando ho visto Sakura in quello stato mi sn davvero commossa...faceva tutto ciò solo per Shaoran infondo infondo...e poi quando ho visto sakura di ccs....li si che mi sn messa a piangere non so perchè ma è successo >.<

sakura93:  
Riiko una ladra abilissima e Rimdo un guerriero fortissimo (si fa per dire, non supererà mai il nostro Shaory <.<) hihihihi ke accoppiata eh? XD

Bien bien, allora appuntamento con l'ultimo capitolo (non so ancora quando) hihihhi spero vi piaccia questoooo! ciau e buona lettura!

 

Capitolo 24 – Oblio

 

-ormai è deciso…attaccheremo!- urlò Zefren ai suoi uomini più fidati. Levò la spada al cielo, alzò lo sguardo. Le nuvole ricoprivano ogni angolo di quell’immensità che si presentava ai suoi occhi, la loro battaglia era finalmente giunta al termine. Chiuse gli occhi e iniziò a sentire le gocce di una fredda e mite pioggia. Un ruggito come un tuono risuonò nella vasta landa che presto sarebbe diventato luogo di un massacro.

All’improvviso il ragazzo aprì gli occhi e puntò la spada verso l’esercito nemico. I suoi uomini e quelli del regno di Hozax avanzarono con le armi spiegate. I tre cavalieri oscuri sotto il diretto servizio di Bephomet diedero ordine di attacco. Gli eserciti si scontrarono. Belve feroci componenti delle armate di Gaya decimavano le truppe avversarie. Zefren combatteva con una forza…la forza della disperazione. Non riusciva ancora a credere a quello che era successo a suo fratello e a Sakura.

 

-la capitale di Hozax è stata attaccata e rasa al suolo- disse un soldato della gilda di Clow. Zefren seguito da Raziel, Beetrezen e Lacus si alzarono stupiti. Caddero nel panico totale. Zefren si avvicinò al soldato e disse –parla! Cosa sai!?- -hanno evocato un demone, i cavalieri di Hozax hanno cercato di resistere ma sono caduti sotto le zanne del loro avversario- -che cosa ne è stato del gruppo di Sakura?!- chiese truce Raziel. Il soldato abbassò lo sguardo rispose –Sakura-sama ha usato tutti i suoi poteri magici per contrastare l’entità…è riuscita a sigillare il demone ma poco dopo è scomparsa avvolta da una strana luce. La sua guardia del corpo, Shaoran ha scatenato una incredibile forza e si è scagliato contro le forze di Bephomet che facevano di supporto al demone…crediamo sia morto…- Zefren strinse un pugno, e chiuse gli occhi. Rimasero in silenzio per un lasso di tempo che sembrava infinito. Si voltò verso i suoi fidati amici e aprì gli occhi rivelando le sue intenzioni –attaccheremo ora o mai più. Inviate una missiva urgente al regno di Hozax e radunassero più uomini possibile-.

 

Il combattimento imperversava ferocemente, molti soldati di entrambi le fazioni caddero ma lo scontro non dava segni di cedimento. Zefren cercava sul campo il suo avversario dal quale avrebbe preteso vendetta. Ma quel giorno, del Dark Lord non c’era traccia.

 

-BEPHOMET!- un ruggito richiamò l’attenzione del Dark Lord che si girò sorridente verso la bestia che gli si apprestava davanti gli occhi. La bestia aveva un’armatura argentea, con in mano due affilatissime lame. –finalmente sei giunto, vuoi assistere anche tu all’ascesa del dominatore del mondo?-. Shaoran in quel momento era molto simile alle bestie che avevano abbandonato la loro ragione e che in quel momento stavano decimando le truppe delle armate del regno di Hozax e della gilda di Clow. Gli occhi erano iniettati di sangue e nelle sue vene il sangue pulsava molto più velocemente del normale. –dov’è Sakura!!?- chiese il castano con una voce molto più simile ad un ringhio. Il Dark Lord rise e si alzò le braccia –Sakura dici? È esattamente dietro di me- detto questo il cavaliere oscuro si spostò e una luce magica verde iniziò a disegnare sulla parete un cerchio magico, al centro vi era Sakura incatenata. Shaoran si sbilanciò subito in avanti, il suo volto assunse un’espressione più serena ma ad un tratto sentì qualcosa di freddo penetrarlo al fianco. Bephomet l’aveva trafitto approfittando della sua distrazione. Il castano si accasciò al pavimento e iniziò a sanguinare vistosamente. Il Dark Lord rinfoderò la sua spada e iniziò a parlare –sai perché quella ragazza possiede poteri magici così potenti?- Shaoran guardò male l’uomo che continuò a parlare -lei è prescelta dagli Dei. Possiede la carità, la gentilezza e tutte quelle qualità capaci di placare i demoni. Ma d’altra parte è perseguita da disgrazie e demoni pronti ad ucciderla. Offrendo lei in sacrificio sarò il grado di appropriarmi di quel potere che mi serve per partire verso le terre degli elfi ed entrare in possesso delle loro arti magiche- il castano ringhiò, ignorò il dolore al fianco e si avvicinò minaccioso a Bephomet che rise di scherno e lo guardò –che strano, l’essere demoniaco dentro di te non sente la sete del sangue di quella ragazza? Oppure hai confuso quella sete con altro…con qualcosa di umano, come l’amore?-. Il ragazzo si fermò stupito, stava cercando di confonderlo –taci! Cosa ne puoi sapere tu dell’amore!?- -ne so molto più di quanto tu possa immaginare-. Shaoran si avvicinava sempre più al suo avversario, il fianco gli doleva, ma avrebbe sopportato il dolore pur di salvare Sakura.

-continui a non comprendere le mie parole…ma vedrai presto tutto ti sarà più chiaro e diventerai uno dei miei migliori uomini- disse Bephomet che avvicinatosi ad un vassoio d’argento prese una strana gemma.

In un attimo il cavaliere oscuro apparve dinnanzi a Shaoran che era rimasto spiazzato. La piccola gemma che l’uomo aveva appena preso, a contatto con la pelle di Shaoran, scaturì una luce rossa. Il Dark Lord si allontanò e rimase ad osservare la scena compiaciuto. Il castano si era inginocchiato e si stringeva la testa tra le mani. La sua razionalità stava svanendo poco a poco, l’immagine della ragazza ai suoi occhi si faceva sempre più sbiadita. –ti concederò il privilegio di procedere con il rito- Bephomet si avvicinò al ragazzo e gli porse un pugnale con strane fatture. –alzati e trafiggile il cuore, quando il suo sangue sarà sgorgato sul sigillo le porte dell’inferno saranno finalmente aperte-

Il castano afferrò il pugnale, si muoveva ma non di sua volontà. Si avvicinò lentamente alla ragazza legata ad una croce. Era priva di coscienza. Il ragazzo le si fermò davanti. Infinite immagini iniziarono a stanziarsi dinnanzi a Shaoran. Sakura da bambina, i loro giochi infantili e innocenti. La festa di addio al villaggio. Poi seguirono i ricordi di quando la catturò, e subito dopo gli promise che l’avrebbe protetta per il resto della sua vita. Infine ricordò la notte in cui si erano finalmente uniti.

Sollevò il pugnale, una lacrima iniziò a percorre il tragitto sul suo volto. Non avrebbe mai potuto ucciderla, ma in quel momento il corpo non si muoveva per suo volere…bensì per la bestia che risiedeva in lui.

Sentì il suo braccio abbassarsi per colpire la ragazza al petto, il castano chiuse gli occhi. Qualcosa cozzò contro il pugnale del ragazzo che cadde per terra.

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Capitolo 25
*** Quattro spade ***


Rieccomi! E si! Ci siamo, questo è l'ultimo capitolo di questa ff! Finalmente ho avuto un pò di tempo per pubblicarlo! Scusate se non mi soffermo con i ringraziamenti ma vado un pò di fretta ^_^' Ringrazio:  Sakura93thebest, Dany92, sakura93, sakura182blast, sakura bethovina, Ichigo_91. Spero vi piaccia questo capitolo! Ciao!


Capitolo 25 – Quattro spade

 

Shaoran speranzoso aprì gli occhi e vide Sakura ancora addormentata, ma illesa. Si inginocchiò e iniziò a piangere. Bephomet sbuffò scocciato –sembra proprio che siano venuti ad interromperci…-. Dall’oscurità della stanza apparvero Riiko e Rimdo con le armi sguainate e sguardi decisi. –Bephomet ormai sei arrivato al capolinea- disse Rimdo puntando la spada contro il suo avversario che rise beffardo. –siete sicuri che il vostro avversario sia io?- un sibilo nell’aria fece voltare i due che scansarono a malapena i fendenti di Shaoran, ancora sotto l’influsso della strana pietra magica.

-maledizione! Cosa gli hai fatto?!- gridò alterata. Bephomet rise e rispose dirigendosi verso Sakura –beh ho semplicemente aiutato a far fuoriuscire il vero Shaoran- si soffermò ad osservare la castana assopita. Rimdo e Riiko si scambiarono uno sguardo d’intesa, mentre il ragazzo avrebbe tenuto a bada Shaoran, la bionda con la sua agilità avrebbe liberato in qualche modo Sakura.

Shaoran si scagliò contro i due, che vennero distratti. La situazione era critica, da li a poco Bephomet avrebbe trafitto Sakura. Un ruggito feroce e un dardo ghiacciato, che sfiorò il Dark Lord, irruppero nella sala. Erano Yue e Kerberos corsi in aiuto della ragazza. –ancora scocciatori? Ma mi dispiace…ormai è troppo tardi!- detto ciò, Bephomet si girò e trafisse Sakura a una spalla. Se non fosse stato per una lama che aveva deviato il colpo, la ragazza sarebbe stata colpita in pieno petto. Il Dark Lord si voltò sorpreso…era stata Riiko a deviare il colpo. –dannata!- l’uomo estrasse la sua spada e colpì duramente la ladra. La ragazza cadde per terra e si tamponò un rivolo di sangue che le sgorgava dal labbro –mai sottovalutare una ladra-. I due iniziarono a lottare duramente…mentre il dal cerchio magico la luce si fece più forte a contatto con il sangue di Sakura, e iniziarono ad uscirne delle bestie demoniache, Kerberos e Yue si guardarono e poi si scagliarono all’attacco.

Intanto Rimdo era impegnato nel combattimento contro Shaoran ancora privo di controllo, il ragazzo parò i due fendenti del castano e gridò –torna in te! Non puoi sottostare agli ordini del Dark Lord!-. Ma Shaoran sembrò non ascoltarlo e con un movimento veloce riuscì a ferire Rimdo ad un fianco. Il ragazzo si inginocchiò per terra e Shaoran sogghignava maligno, pregustava il momento in cui gli avrebbe inferto il colpo finale. Ma arrivarono altri due alleati, Zefren e Touya. Zefren corse subito in soccorso di Rimdo parando il colpo del fratello, Touya intanto dava man forte a Riiko in serie difficoltà contro Bephomet. –dobbiamo soccorrere Sakura! Sta perdendo sangue!- gridò Riiko disperata.

Il tempo stringeva e i nemici erano abbastanza forti da non dare respiro alla battaglia.

 

“dove mi trovo?” la ragazza si guardò attorno, era tutto buio. Si sentiva leggera come l’aria, come se non avesse ne un corpo ne consistenza. Una voce stranamente famigliare si pronunciò “solo un forte sentimento potrà risvegliarti da questo baratro oscuro”. Poi quel buio venne sostituito da delle immagini, rappresentati la vita di qualcuno che non fosse lei. Vide lei da bambina, suo padre, suo fratello e i suoi amici d’infanzia…tutti tranne lui…tranne Shaoran. Allora comprese, quei ricordi appartenevano a Shaoran, riusciva a percepirne persino i pensieri e gli stati d’animo, proprio come se lei stesse rivivendo la vita del ragazzo.

Quando arrivò al punto di quando lei lasciò il villaggio, la regola era che non si salutasse un monaco o una sacerdotessa che intraprendesse la sua via, ma lei vide se stessa attraverso gli occhi da bambino di Shaoran. Era nascosto su di un ramo di un albero all’uscita del villaggio, la vide voltarsi per l’ultima volta verso il suo villaggio. Poi intraprese il suo cammino. In seguito un susseguirsi di sentimenti strazianti colpirono Sakura, sentì e provò in prima persona tutto il dolore che quella partenza aveva provocato al ragazzo.

La parte più difficile da superare, fu quando correva voce che Sakura fosse morta, l’animo di Shaoran diventò più oscuro con sentimenti puramente malvagi, ovvero odio e vendetta. Questi sentimenti poi vennero utilizzati da Bephomet per i suoi esperimenti. Poi la ragazza avvertì dolore, un dolore intenso al petto, proprio nel momento in cui stavano evocando il demone da impiantare nei ricordi Shaoran.

 

-sta male!- disse Riiko corsa vicino a Sakura vedendo che si agitava nel suo stato di incoscienza. La bionda tamponava la ferita di Sakura disperata, ma il problema non era la ferità, bensì era quello che stava sognando.

 

-Sakura, da qui inizia tutto e nel contempo stesso finisce- la ragazza nel sogno iniziò a sentire la voce che aveva sentito all’inizio del sogno. –io sono Clow Reed, mi dispiace che per i miei sbagli compiuti in passato tu debba soffrire così tanto. Per ciò voglio aiutarti, e con te anche l’infausto destino che è stato destinato a mio figlio- un lampo di dolore colpi Sakura, poi l’uomo continuò –se vorrai superare tutto ciò e aiutare Shaoran c’è solo una possibilità…dovrai stringere un patto con il demone che alberga in lui, e questo ti costerà dei sacrifici…diventerai debole di costituzione e sarai perennemente stanca. Perderai la tua vitalità, sei disposta a sacrificarti per il bene di tutti?- la ragazza riuscì soltanto ad annuire e Clow pronunciò un incantesimo nell’antica lingua.

 

Sakura si riprese di scatto spaventando Riiko che le stava vicina. La ragazza l’aiutò ad alzarsi –Sakura stai bene?- chiese l’amica preoccupata. Ma Sakura non le rispose, guardò prima suo fratello il lotta con Bephomet, poi Kero-chan e Yue combattere contro dei demoni, e poi…Rimdo ferito, e Zefren contro Shaoran. –Shaoran…- mormorò la ragazza. Ma il ragazzo continuò il suo attacco contro il fratello –Shaoran…- ripeté Sakura. Il castano non poteva sentirla…poi la ragazza raccolse la sua voce e urlò –SHAORAN!-. shaoran fermò il suo attacco come se una forza superiore lo trattenesse, si voltò verso la ragazza. Aveva ancora gli occhi rossi e le vene che gli pulsavano in modo innaturale. Sakura si privò dell’appoggio di Riiko, e aprì le braccia in segno di abbraccio –vieni qua-. Il demone del ragazzo rispose al richiamo, era il contratto che stava per essere stipulato. Il castano andò lentamente tra le braccia di Sakura sorprendendo i presenti. Uno strano sigillo apparve sul petto della ragazza, era il simbolo del patto. Così la castana impartì al demone l’ordine di ritirarsi anche se non sarebbe servito a lungo.

Le gambe della ragazza cedettero, ma prima che toccasse a terra, Shaoran l’afferrò e l’abbracciò –scusami, scusami Sakura!- disse quasi piangendo. La ragazza passò stancamente la mano tra i capelli di Shaoran –non ti preoccupare, non c’è bisogno che ti scusi-. Il ragazzo guardò Sakura negli occhi, la baciò leggermente –vincerò, per te- disse lui che fece cenno a Riiko di sostenere l’amica. Shaoran si diresse verso Bephomet, che era fermo immobile ad attenderlo –cosa vuoi fare?- chiese Touya vedendo che il castano univa le sue due spade, formando una spada a due lame –ti prego di lasciarlo a me, è la mia battaglia- disse il ragazzo puntando la spada verso il Dark Lord che rise –da solo non ce la farai mai-. –ti sbagli Shaoran, questa è anche la mia battaglia- disse Zefren aggiungendo la sua spada, Rimdo anche, si alzò e incurante del dolore disse –ho un orgoglio da mantenere o sbaglio ragazzino?- disse rivolgendosi a Shaoran. Touya rise e si aggiunse ai tre –quel bastardo, non posso fargliela passare liscia dopo quello che ha fatto a mia sorella!-. i quattro si guardarono con uno sguardo d’intesa e partirono all’attacco.

Il Dark Lord era forte sia in difesa che in attacco e per questo i quattro anche messi assieme avevano parecchie difficoltà. Ma presto l’occasione arrivò, una bestia argentata irruppe nella stanza, era Endimio, attaccò all’improvviso con le sue zanne il Dark Lord che però schivò, lasciando uno spazio scoperto nella sua difesa infallibile. Shaoran fece roteare la sua spada e colpì duramente l’avversario –dannato!- imprecò Bephomet che cercò di colpire Shaoran scoperto, ma una spada bloccò il fendente, era Zefren –mi dispiace ma per te è finita!- urlò il rosso, mentre Rimdo e Touya attaccarono contemporaneamente colpendo il Dark Lord che sputò sangue.

I demoni che fuoriuscivano dal portale cessarono e Kerberos e Yue si avvicinarono ai quattro guerrieri.

Stavano per dargli il colpo di grazia ma qualcuno glielo impedì –fermi!- era Sakura che si avvicinava aggrappata a Riiko –non uccidetelo…diverrete proprio come lui se lo farete- -Sakura non è il momento…- iniziò a dire il fratello. Ma lei non lo stette a sentire. Il primo a ritrarre la spada fu Shaoran, la rinfoderò e si avvicinò alla ragazza. Presto anche gli altri seguirono il suo esempio.

 

-allora che cosa volete farne di me?- chiese Bephomet mentre veniva trasportato da un carro nel quale vi era anche il gruppo che l’aveva sconfitto e una Sakura stanchissima –non ti sarà fatto del male, sei solo stato influenzato da una forza malvagia che tu non eri in grado di controllare. Fermate il carro- disse la ragazza, e Riiko disse al conducente di fermare la marcia, Sakura prese una delle due spade di Shaoran e tagliò le corde del Dark Lord –ti prego, costruisciti una vita che non arrechi danno agli altri. Rammenta questo momento per il resto della tua vita-. Bephomet sembrò pensieroso poi disse –perché, perché fai questo? E voi? perché l’ascoltate?- l’unica risposta che fu, furono dei sorrisi e Sakura disse –perché al mondo non esiste una persona che possa giudicarne un’altra. Anche se con le proprie azioni lo si può fare, non è detto che quel giudizio sia giusto, infondo siamo tutti umani, e in noi batte un cuore-. Bephomet non chiese altro, si alzò in piedi e prima di scendere dal carro si voltò verso Shaoran –mi dispiace per quello che ti ho fatto. Ti voglio aiutare. Nella terra degli elfi esiste una gemma particolare che permette il sigillo del demone che ho invocato dentro di te, non so se ti servirà a molto…ma tieni- il Dark Lord prese da una sacca appesa alla sua cintura un piccolo diario –era di tuo padre, qui vi ha descritto il suo viaggio e le sue scoperte nelle terre elfiche. Ti prego di usarlo-. Il castano annuì –ti ringrazio-.

Il cavaliere scese rimase fermo sulla strada ad osservare il piccolo gruppo allontanarsi. Gli avevano anche lasciato la sua spada che guardò attentamente. Poi la conficcò nel terreno e disse –e con questo posso dire che qui muore un uomo, ma ne rinasce un altro- sorrise e si allontanò.

-quindi andrete nelle terre elfiche?- chiese Zefren quasi incredulo. Shaoran e Sakura si guardarono poi annuirono.

 

Erano passate due settimane da quel giorno, ormai Sakura e Shaoran erano in procinto di partire con la loro nave, a salutarli c’era l’intera gilda di Clow, tranne Rimdo. –promettetemi di tornare sani e salvi- disse Zefren rivolto ai due che annuirono. I due rimasero delusi dalla mancanza dei loro cari compagni d’avventura, però quando la nave salpò ebbero una sorpresa. A bordo c’erano anche Rimdo, Riiko, Touya, Kerberos, Yue e Endimio. Rimdo si avvicinò ai due e disse –non lasceremo che siate solo voi a godervi le terre elfiche- -ma voi?!- disse sorpreso Shaoran. Riiko si avvicinò a Sakura e l’abbracciò –non potrei mai lasciarti sola! Con tutti i guai che combini!- -eh si, quel mostriciattolo ne combina davvero di tutti i colori- commentò Touya. Endimio, ormai cresciuto faceva un verso che dava l’impressione di essere un tono di felicità, Kero-chan cercava di afferrare qualche pesce sorvolando sul mare, mentre Yue se ne stava a disparte a fissare l’orizzonte.

Una avventura era terminata, ma una nuova si presentava dinnanzi al piccolo gruppo. Un’avventura nuova, dove vi erano terre sconfinate e sconosciute, creature mitologiche e antiche magie, legami indissolubili che sarebbero rimasti per sempre nella storia.

 

The End

Ringrazio sinceramente tutti coloro che mi hanno seguita e sostenuta!

Spero vi sia piaciuto questo finale aperto, in modo da lasciare libera la vostra fantasia ^_^ By Lurei-chan

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