Muta

di Goran the Ancient
(/viewuser.php?uid=247646)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Notte di Mezza Estate ***
Capitolo 2: *** Respiro ***
Capitolo 3: *** Alba ***
Capitolo 4: *** Ritrovarsi ***
Capitolo 5: *** Il Matrimonio ***
Capitolo 6: *** Confessione e Conseguenza ***
Capitolo 7: *** Imporre la Solitudine ***
Capitolo 8: *** Invasione ***
Capitolo 9: *** Continua la Fuga ***
Capitolo 10: *** Affrontare Se Stessi ***
Capitolo 11: *** Rabbia e Affetto ***
Capitolo 12: *** Vincere la Paura ***
Capitolo 13: *** Affrontare i Più Cari ***
Capitolo 14: *** Le Gioie del Parto ***
Capitolo 15: *** L'Inizio della Fine ***
Capitolo 16: *** Assalto ***
Capitolo 17: *** La Bella e la Bestia ***
Capitolo 18: *** La Fine dell'Inizio ***



Capitolo 1
*** Notte di Mezza Estate ***


Winx Club e tutti i relativi personaggi appartengono a Iginio Straffi e Rainbow Srl

Capitolo 1 – Notte di Mezza Estate

 
Dall’osservatorio di Torrenuvola, la preside Griffin scruta la volta celeste.
Tutto pare normale… nell’ordinario… fino a che qualcosa non ne attira l’attenzione.
“Devo avvertire la giovane Bloom!”
__________________________________________________________________________________________________
 
Dalla terrazza del suo nuovo appartamento da insegnante, ad Alfea, una ragazza dalla fluente chioma di fuoco contempla le stelle, persa nei ricordi.
Non è passato molto tempo dalla sconfitta degli stregoni del cerchio nero ed ora Bloom vive una nuova vita da professoressa.
Divide la sua stanza con la giovane Roxy, che le fa da assistente, mentre il resto del gruppo è attualmente occupato in faccende personali: Stella sta organizzando il proprio matrimonio con Brandon, Musa e Riven stanno passando un po’ di tempo assieme per rinsaldare la loro relazione, Tecna collabora ora con Roccaluce per migliorare i sistemi di sicurezza fin troppe volte dimostrati fallaci, Flora sta studiando un modo per aiutare la natura di Andros a rinascere dopo la devastazione portata dall’attacco di Valtor mentre, sempre su Andros, Aisha raccoglie i pezzi per superare la perdita del suo amato Nabu… Tutte, insomma, cercano di andare avanti con le proprie vite.
È un po’ triste come, per farlo le loro strade le abbiano allontanate… anche se solo fisicamente.
Qualcosa le disegna in volto un sorriso: una stella cadente attraversa il cielo.
Per un attimo, senza motivo apparente, il suo cuore sembra scoppiare e sente crescere in lei il desiderio di vedere il suo Sky.
Senza indugiare oltre assume la sua forma di fata e spicca il volo, destinazione: Eraklyon!
__________________________________________________________________________________________________
 
È una notte silenziosa, al castello reale.
I vecchi sovrani si trovano in visita di cortesia da alcuni dignitari, ragion per cui, al momento, Sky è solo… fatta eccezione per la servitù e le guardie, s’intenda!
È molto stanco, per tutto il giorno ha dovuto svolgere faccende burocratiche, e sta per coricarsi quando un lieve ticchettio, alle porte della terrazza, ne attira l’attenzione.
Imbracciata la spada, si avvicina cauto alle ante… tra le cui fessure filtra un flebile bagliore.
Con accortezza il giovane re socchiude la porta e coglie con lo sguardo rosse ciocche, mosse dal vento.
La tensione lo abbandona, così come lui fa con la sua spada prima di spalancare la via.
“Bloom! Tesoro, che ci fai qu-“
La domanda viene interrotta dalle labbra di lei, che con passione s’intrecciano a quelle di lui.
Dopo lunghi e caldi minuti, il bacio si spezza… permettendo ai due, ormai in apnea, di riprendere fiato.
“Volevo vederti…” sussurra la fata “Vederti… e amarti!”
A Sky non viene dato il tempo di rispondere, Bloom lo spinge sul letto dando inizio a una lunga notte di passione,
__________________________________________________________________________________________________
 
I primi raggi di luce destano una sonnolenta teenager dalla chioma purpurea.
Si alza lentamente, per non svegliare il levriero appisolato ai piedi del letto, e si dirige nel salottino comune… una brezza frizzante penetra dal terrazzo aperto.
Con passi lenti si affaccia al balcone, ammirando il grande cortile verde della maestosa Alfea, e respira a pieni polmoni.
Non c’è alcun dubbio: a Roxy, quel posto, piace!
“Sei mattiniera, ragazza!”
Roxy viene colta di sorpresa, si gira di scatto, trovando al suo fianco una figura avvolta in una lunga cappa color prugna.
“C-chi sei? Cosa vuoi?”
Con lentezza la figura abbassa il cappuccio, rivelando il volto di una donna matura: ha lineamenti vagamente orientali e la pelle color del latte.
“Sono la preside di Torrenuvola, la signora Griffin, e sto cercando Bloom… l’ho attesa qui tutta la notte… ma lei non s’è vista… hai idea di dove possa essere?”
Roxy ci mette qualche istante a elaborare il tutto.
“I-io non lo so… quando mi sono addormentata, lei c’era… forse… forse è-“
“Non è in camera sua, credimi, lo so!” la interrompe.
Lo sguardo aguzzo della strega paralizza per un istante la ragazza.
“Molto bene!” sbotta la Griffin “In tal caso le consegnerai un messaggio da parte mia: per nessun motivo, nei prossimi tre giorni, dovrà guardare il cielo notturno! Per ulteriori delucidazioni, rivolgetevi alla cara Faragonda… tutto chiaro?”
Roxy annuisce, confusa.
Con un ghigno compiaciuto in volto, la Griffin svanisce in una spirale di fumo viola.
“Ok…” dice a se stessa Roxy “Questo è stato strano!”

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Respiro ***


Winx Club e tutti i relativi personaggi appartengono a Iginio Straffi e Rainbow Srl

Capitolo 2 – Respiro

 
Quando Bloom si sveglia, il sole è già alto nel cielo.
Sente le forti braccia del suo Sky stringerla e la seta delle coperte accarezzarle la pelle… davvero un bel risveglio!
Con un silente bacio al suo bello, abbandona il letto, si riveste e spicca il volo verso Alfea.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
La mattinata di Roxy era stata tranquilla; le piaceva studiare ad Alfea e continuava a collezionare buoni voti… eccezion fatta per erbologia, la sua bestia nera, per cui continua a ripromettersi di chiedere ripetizioni a Flora.
Durante l’ora di pranzo si era sentita con sua madre e questo le aveva permesso di continuare la giornata col sorriso sulle labbra.
Sono le quattro passate quando rimette finalmente piede in camera e viene accolta, come di consueto, dalle gioiose feste del suo cane, Artù.
Solleva lo sguardo appena in tempo per vedere la sua coinquilina atterrare sul balcone.
“Bloom! Ma dove sei stata? Cominciavo a preoccuparmi!”
“Scusami, Roxy… avevo voglia di vedere Sky e… una cosa tira l’altra e… sai com’è, abbiamo fatto ‘tardi’… se capisci cosa intendo…”
La giovane arrossisce violentemente prima di scrollarsi il pensiero dalla mente.
“I-in ogni caso… è-è passata la preside Griffin… mi ha detto di riferirti che, per i prossimi tre giorni, per nessun motivo dovrai guardare le stelle!”
Bloom trasale, ricordando la cometa del giorno prima, “E-e perché?” chiede imbarazzata… Roxy scrolla le spalle “Ha detto che in caso di dubbio dobbiamo rivolgerci a Faragonda… poi è sparita…”
Dopo un attimo di riflessione Bloom decide sul da farsi.
“Grazie mille, Roxy; mi farò una rapida doccia e poi andrò dalla preside!”
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Lievi colpetti alla porta annunciano alla canuta donna l’arrivo di una visita.
“Prego, entrate pure!”
Senza farsi attendere, la giovane entra nell’ufficio.
“Bloom, mia cara, posso fare qualcosa per te?”
“Scusi se la disturbo, preside Faragonda, ma sono in cerca di spiegazioni…”
La curiosità ha la meglio sulla preside “Spiegazioni? E in merito a cosa? Se posso chiedere…”
“Quest’oggi, in mia assenza, la preside Griffin mi ha lasciato un messaggio in cui mi intima di non osservare le stelle, per le prossime tre notti… per quale motivo?”
Faragonda non perde un istante e comincia a scorrere alcuni libri e a scrutare una magica riproduzione della volta celeste, della taglia di un comunissimo mappamondo.
Bloom, col passare dei minuti, si fa sempre più inquieta e comincia a picchiettare nervosamente sul pavimento col piede.
Dopo un quarto d’ora, finalmente la preside le volge l’attenzione “Temo di aver capito a cosa si riferisse la mia collega Griffin… e ti rinnovo la sua raccomandazione! Non temere, non ti lascerò all’oscuro sul motivo di tutto ciò… spero solo di essere sufficientemente esauriente.”
Bloom prende posto nella sedia di fronte alla scrivania e la fissa con occhi avidi di sapere.
“Ogni duecento anni circa si verifica un evento astrale dalle importanti conseguenze… negli annali ci si riferisce ad esso come ‘Il Respiro del Drago’, si tratta di una pioggia di comete che ha origine dalle fauci della costellazione del dragone… si narra che: semmai un discendente del drago dovesse posare il proprio sguardo su questo ‘Respiro’ in esso la fiamma comincerà ad ardere come mai prima e, cito testualmente, il di lui drago verrà alla luce… Bloom, oramai hai vissuto abbastanza esperienze che ti hanno insegnato che, su Magix, le leggende sono tutt’altro che favole… spero tu comprenda.”
Bloom, in silenzio, annuisce.
“Molto bene, spero di esserti stata d’aiuto, ragazza mia.”
Bloom si alza in piedi e, con un caldo sorriso, ringrazia la saggia donna “Certamente! Grazie mille! E mi scusi ancora per il disturbo!”
Con queste parole, lascia l’ufficio.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Dopo cena, Roxy e Bloom si rilassano nel salottino comune del loro appartamento.
“E con questo ho finito!” esclama la fata degli animali, posando sul tavolino un massiccio libro dal titolo stampato in grandi lettere argentate: ‘Zoologia di Magix’… “Sono stremata!” “Ci credo!” la rimbecca Bloom “Tra un po’ ci saranno le prove di fine semestre… ricordo bene la mole di compiti che ci veniva affibbiata!”
Bloom si alza per andare a posare una mano di conforto sulla spalla dell’amica.
“Vai a letto, non voglio che ti sforzi…”
Con un lieve sorriso e un cenno del capo, Roxy accoglie e segue il consiglio.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Diverse ore più tardi, Bloom è ancora nel salottino, scorrendo pigramente le pagine dello stesso libro da poco abbandonato dalla coinquilina.
Spinta da un desiderio irreprensibile, Bloom posa con cautela il volume e si dirige al terrazzo, sposta con cura le tende, e il suo sguardo scivola nuovamente alle bianche lacrime che rigano il cielo.
“Come sono belle…” sussurra.
Per un istante, i suoi occhi brillano di una luce dorata.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Alba ***


Winx Club e tutti i relativi personaggi appartengono a Iginio Straffi e Rainbow Srl

Capitolo 3 – Alba

 
Un invitante fragranza accarezza i sensi dell’ancora dormiente Roxy.
Come avesse inserito l’auto-pilota, la fata degli animali scivola fuori dalle coperte e segue fino alla fonte l’aroma: sul tavolo del salotto l’attendono biscotti dorati con glassa al cioccolato e una fumante tazza di caffelatte… che visione stupenda!
“Questo si che è un buon modo per iniziare una giornata!”
“Sono lieta che ti faccia piacere! Ero di buon umore e così…” Bloom entra nella stanza con un sorriso a dir poco raggiante.
“Qualunque sia il motivo di questo buon umore… beh… spero che continui!” esclama entusiasta Roxy, prima di avventarsi sui biscotti.
Per tutto il tempo passato assieme, prima di separarsi per le lezioni, Roxy ha continuato a elogiare Bloom per la sua cortesia e le sue doti culinarie.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Per l’ora di pranzo, sono ormai entrambe nell’appartamento.
Una volta entrate, notano sul tavolino del salotto una coppia di buste identiche, in carta dorata, con un sigillo cerato a chiuderle; su ciascuna di esse è scritto, in caratteri eleganti, il nome di una delle due.
“E queste?” chiede la più giovane delle due “Non ci resta che aprirle… ma vedo in esse la firma inconfondibile della nostra cara Stella!” risponde l’altra.
 
  Cara Bloom,
 
         Ti invito con la presente al mio matrimonio, che avrà luogo in data di domenica 29 luglio; ti attendo con ansia.
         Vorrei inoltre che mi facessi l’onore di farmi da testimone.
 
  La tua sempre affascinante
  Stella Solaris
 
 
 

  Cara Roxy

 
         Ti invito con la presente al mio matrimonio, che avrà luogo in data di domenica 29 luglio;ti attendo con ansia.
         Vorrei che mi facessi l’onore di portare le fedi.
 
  La tua sempre affascinante
  Stella Solaris
 
Per un istante cala il silenzio fra le due, parimenti attonite.
“V-vuole che io porti le fedi…”
“V-vuole che io le sia testimone…”
Superato il momentaneo stupore, le due si abbracciano e cominciano a balzare in sincronizzazione perfetta, in preda all’eccitazione.
Dopo un po’, tuttavia, Roxy comincia a divincolarsi “Bloom, piano! Mi stai soffocando!”
La rossa non perde tempo e lascia l’amica “Perdonami, Roxy… è-è solo che… l’eccitazione per il matrimonio… e la storia delle stelle… sono un po’ tesa… ecco tutto…”
“Le stelle? E ora che c’entrano? Non basta la nostra, di Stella, a movimentarci la vita?”
Alla domanda di Roxy, Bloom non può che ridere sinceramente divertita; poi, dopo essersi ricomposta, riporta alla giovane coinquilina del suo discorso con Faragonda.
Per un attimo, Roxy è interdetta.
“Io… non capisco… è solo una leggenda, no?”
“Non saprei, Roxy… qui a Magix ho imparato che, spesso e volentieri, le leggende sono molto più che fiabe… noi tutte abbiamo potuto osservare l’estensione dei poteri della fiamma del drago, e se tutto ciò portasse a un semplice aumento dei miei poteri… dubito che la Griffin si sarebbe scomodata…”
La ragazza dai capelli viola riflette per un istante, poi un dubbio le attraversa la mente “Bloom… tu le hai già viste?”
Le due si fissano per un istante… un lungo, tesissimo, istante.
“Roxy… se possibile vorrei che questo rimanesse un segreto fra noi…”
Con un cenno affermativo del capo, Roxy da la sua parola a Bloom.
“Io… io le ho viste… prima della visita della Griffin… erano così belle e-“ “Bloom, promettimi solo che, in caso di cambiamenti, cercerai aiuto!”
Bloom annuisce e abbraccia l’amica “Grazie per la comprensione, non ti deluderò!”
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Nel buio, nuovamente, occhi d’oro fissano ipnotizzati una vampata di lumi eruttati da una belva astrale.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Al mattino, Bloom si sveglia carica e pronta a iniziare la giornata.
Si veste in tutta fretta e…
“Co… Strano… l’ultima volta questi vestiti mi andavano a pennello e ora…”
I vestiti le stanno attillati, ma non tanto da risultare scomodi… si libera in fratta da quel pensiero “Mah, avrò sbagliato temperatura con l’ultimo lavaggio…”
Finisce di prepararsi e s’indaffara per far trovare di nuovo la colazione pronta a Roxy… in fondo l’ultima volta le ha fatto tanto piacere!
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Durante la lezione di criptozoologia, Roxy sfoglia svogliatamente il libro di testo… fino a che le casca l’occhio sulla sezione dedicata ai draghi… draghi di ogni forma e colore: grandi, piccoli, lunghi, alti, rossi, verdi, a pois…
Si ritrova a chiedersi “E Bloom? Un giorno la vedrò fra queste pagine?”
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Di fronte alla volta astrale, Faragonda e la Griffin sospirano sollevate, osservando le ultime lingue di fiamme del drago che presto tornerà nel suo bicentenario letargo.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Per la quarta notte, Bloom viene ammaliata dal ‘Respiro’.
E mentre un drago chiude gli occhi, cedendo al sonno, un altro li spalanca pienamente per la prima volta.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Ritrovarsi ***


 

 
Winx Club e tutti i relativi personaggi appartengono a Iginio Straffi e Rainbow Srl

Capitolo 4 – Ritrovarsi

 
I giorni successivi scorsero veloci, Bloom prese nota del fatto che, se tutti i suoi vestiti ora le andavano stretti, probabilmente il Respiro l’aveva influenzata più di quanto volesse ammettere… e la cosa non passò inosservata.
“Bloom, penso che dovresti parlare con Faragonda…” sentenzia Roxy, attirando a sé lo sguardo interrogativo della rossa.
“Voglio dire: Bloom, stai ingrandendo con la magia i tuoi vestiti! Non sono cieca! Dall’inizio di questa storia hai guadagnato almeno cinque centimetri! Bloom… se non per te… fallo almeno perché hai promesso…” gli occhi preoccupati di lei sono quelli di un cucciolo bastonato… colpiscono Bloom nel profondo… e comincia a sospettare che l’amica si aiuti con i suoi poteri da fata per farlo…
“Roxy… io… f-facciamo così! Dopo il matrimonio dirò tutto! Te lo giuro ma… non so quanto tempo ci vorrà per risolvere il tutto… e non posso fare questo a Stella!”
Roxy sospira.
“Ma Bloom, manca ancora una settimana! Bene o male lo stesso tempo che è trascorso dalla prima notte del Respiro e…” stavolta è il turno di Bloom di assumere l’aria da cane bastonato “Uff, e va bene! Ma il giorno dopo andrai dalla preside e vuoterai il sacco… o lo farò io! Intese?”
Bloom, in silenzio, annuisce.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
“Il potere Enchantix nasce nel momento in cui la fata da fondo ai suoi poteri ed è disposta a sacrificarsi per qualcosa che le sta profondamente a cuore e-“ il suono della campanella la interrompe “Molto bene, ragazze, ripassate gli appunti! Nei prossimi cinque giorni io non ci sarò e mi sostituirà una supplente… mi aspetto impegno e serietà! Siamo d’accordo?” ”Certo, Miss. Bloom!” rispondono le studentesse, in coro, prima di precipitarsi fuori dall’aula.
Dopo che il fiume umano ha abbandonato la stanza, una giovane fata entra.
“Pronta a partire?” chiede Roxy “Lasciami riportare il registro, e poi andiamo!”
Dopo aver sistemato tutto, Bloom e Roxy si trasformano e spiccano il volo alla volta di Solaria.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
A metà strada, Roxy nota qualcosa “Bloom… credo che i tuoi cambiamenti non riguardino solo l’altezza…” la rossa la fissa incuriosita “Che intendi dire? Non farmi preoccupare!” esclama lei, bloccandosi, “Le tue ali… hanno assunto sfumature rosse… non credo sia normale!”
Bloom si volge a guardare le ali; Roxy ha ragione: non solo il colore, vicino all’attaccatura, volge al cremisi… ma anche la forma è leggermente cambiata… l’apertura alare è aumentata e i bordi si sono fatti più spigolosi e affilati.
“Muoviamoci! Prima tornerò in forma umana e prima riuscirò a calmarmi abbastanza da fare mente locale!”
Roxy annuisce, e le due ripartono a tutta velocità.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Bloom e Roxy hanno a malapena il tempo di trasformarsi, prima di venire travolte da una cometa dalla chioma dorata.
“Ragazze! È così bello vedervi!” urla un entusiasta Stella “Mi siete mancate tanto!”
Le tre si abbracciano strette, fino a che la bionda non nota qualcosa di strano.
“Bloom, sei cresciuta! E non poco!”
Bloom arrossisce e lascia cadere l’argomento con un sorriso imbarazzato e una scrollata di spalle.
La fata del sole e della luna decide di lasciar perdere, per il momento; in fondo sa che Bloom non le mentirebbe mai… a meno che non si tratti di qualcosa di molto grave… lei e il suo voler sempre fare l’eroina!
Ma forse è il caso di rilassarsi… così, con un gran sorriso in volto, Stella invita le amiche a trascorrere il resto della giornata ad abbronzarsi in santa pace, attorno alla sua piscina privata.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
I caldi raggi del lume di Solaria accarezzano la pelle di pesca delle due ragazze… due ragazze che ne attendono una terza.
“Uff.. ma quanto ci mette Bloom?” sbuffa Stella, e Roxy sta per risponderle, quando una rossa venere dalle forme esplosive contenute a malapena da un casto costume nero integrale si unisce a loro.
“Caspiterina! Non sei cresciuta solo in altezza, allora!”
Al complimento della bionda, le gote di Bloom diventano rosso vivo “Anche se… con quel costume da scolaretta… dovresti osare di più!”
“N-no… ecco io… ho avuto una brutta reazione allergica sulla schiena!”
Stella la squadra, dubbiosa.
Con un sorriso ebete, Bloom si tuffa in piscina, mettendo fine alla conversazione.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Bloom rientra nella camera che le è stata riservata; nelle ultime ore ha iniziato a non sentirsi bene per davvero: sente lo stomaco in subbuglio e la pelle della schiena fastidiosamente tesa.
Dopo essersi levata il costume, mentre fa scorrere l’acqua della doccia per riscaldarla, risente dell’ennesima protesta dello stomaco, di cui vuota il contenuto nel water.
Finito di ributtare, si lava i denti per eliminare il saporaccio residuo.
Per un lungo istante, si fissa allo specchio… ci mancava solo la nausea!
Mentre si gira, per andare sotto la doccia, l’occhio le cade sul riflesso della sua schiena; sposta la lunga chioma per poter vedere meglio: partendo dalla base della nuca, scendendo fino a metà strada dal sedere, la sua rosea e liscia pelle comincia a lasciare il posto a rosse e lucide squame.
“Che mi hanno fatto quelle dannate stelle?”

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Il Matrimonio ***


Winx Club e tutti i relativi personaggi appartengono a Iginio Straffi e Rainbow Srl

Capitolo 5 – Il Matrimonio

 
Giorno dopo giorno, Bloom si fa sempre più schiva… unitamente alla progressione delle squame e all’aumento della curiosità di Stella.
Finalmente s’alza il sole sul dì fatidico.
Bloom s’infila in tutta fretta in un candido vestito avvolgente, fatto in modo da coprire la maggior parte del suo corpo, e si prepara a incontrare gli altri invitati.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Come un fulgido diamante, Stella risplende nel suo bianchissimo abito nuziale mentre si aggiusta un tiara finemente lavorata fra i capelli.
“Stella! Sei meravigliosa!” esclama l’appena arrivata Flora, dalla porta… alle sue spalle, il resto della squadra.
“Ragazze, mi siete mancate!”
Le sei amiche si stringono in un rincuorante abbraccio.
“Da quanto tempo, è bello rivedervi! La vita, senza di voi, non è la stessa!” aggiunge Aisha.
Il tempo scorre rapidamente, chiacchierando del più e del meno, e l’ora del matrimonio s’appropinqua quando, finalmente, Tecna si rende conto di un fatto.
“Ferme tutte! I conti non tornano! Siamo solo in sei, ergo, logica vuole che manchi una di noi… dov’è Bloom?” Roxy s’affretta a rispondere “Si sta preparando! Di recente ha avuto qualche problema di salute, ma non mancherà!”
“Oh, poverina!” subito Flora si preoccupa “Forse dovrei-“ “Non è nulla! Non preoccuparti!” la rassicura la fata degli animali… tentando, inconsciamente, di rassicurare se stessa.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
La marcia nuziale comincia a risuonare nei giardini della famiglia reale quando cinque giovani fate si accomodano sulle bianche ed eleganti sedie; e lei è già lì.
Candida, alta, statuaria… se non fosse per la fluente chioma rossa, potrebbe facilmente essere scambiata per una soave scultura… ma la cosa più impressionante è Sky: al lato opposto dell’altare pare essersi ristretto tanto da poter guardare Bloom diritta negli occhi senza dover chinare il capo… o è lei a essersi ingrandita?
I dubbi vengono prontamente fugati dall’ingresso in scena dei veri protagonisti della giornata… con l’avvicinarsi dei due sposi all’altare, si rende palese quanto lieto sia l’evento cui tutti prendono parte.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Il banchetto che segue la cerimonia è all’insegna delle riunioni; Winx e specialisti si ritrovano… in particolare l’incontro fra Bloom e Sky, ormai non più vincolati al rigore dei loro ruoli da testimoni, si dimostra… teso.
“Bloom… sei… cresciuta!” osserva il re “S-si… sono successe… delle cose! Appena ne saprò di più t’informerò! Puoi contarci!” esclama, decisa, Bloom.
“Voglio proprio sperare che tu abbia intenzione di informare anche noi!” sbotta Musa, alle sue spalle.
“R-ragazze! M-ma certo! Ci mancherebbe altro!”
Fra le ragazze si fa strada una donna matura, dai lineamenti affilati, e, senza una parola, prende sotto braccio Bloom “Scusateci un istante, vorrei parlar alla vostra amica… in privato! Spero non vi dispiaccia!”
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Appartate in un piccolo capanno per gli attrezzi, Bloom e Morgana intrecciano i loro sguardi.
“Bloom, voglio che tu sia sincera… percepisco un cambiamento… sai cosa ti sta succedendo, non è così?”
Bloom rimane in silenzio, fissando per terra.
“Tesoro, non devi affrontare tutto da sola! Noi tutti ti siamo amici, qualunque cosa accada! Renditene conto! Siamo al tuo fianco! Non devi portare tutto il mondo sulle spalle! Per cui, ti prego, dicci che succede!”
Per alcuni, lunghissimi, istanti, la rossa rimane silente… preoccupando Morgana più di quanto lei immagini “È cominciato tutto circa due settimane fa… con la comparsa di quelle maledette stelle: ‘Il Respiro del Drago’… la preside Griffin e la preside Faragonda non hanno fatto in tempo ad avvertirmi… domani le informerò del fatto che le ho viste…”
È il turno di Morgana di fare scena muta… troppe informazioni!
Con un lieve tremore, la mora posa una mano sulla spalla della rossa “Bloom, ciò che ti sta accadendo è incredibilmente grave! Ti confesso di non essere un esperta in materia, ma persino io so quanto possano rivelarsi devastanti gli effetti del ‘Respiro’ sui detentori della fiamma del drago… non so perché tu abbia aspettato tanto ma… devi consultare la tua preside quanto prima!”
Bloom, ormai prossima alle lacrime, annuisce in silenzio.
“Credo poi che sia meglio che tu dica tutto alle tue amiche e al tuo ragazzo, mi pare il minimo! Roxy lo sa già?”
“Si, ma le ho fatto promettere di non dire nulla prima del mio colloquio con Faragonda… non prendertela con lei, morgana!” con un sorriso rassicurante, Morgana le fa cenno di non preoccuparsi.
Prendendo nuovamente sotto braccio la giovane, Morgana riconduce Bloom dalle sue amiche.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Bloom e Roxy atterrano sul terrazzo della loro stanza ad Alfea.
LA rossa perde alcuni istanti a fissare il riflesso delle sue ali, chiedendosi quanto tempo avrebbero impiegato a divenire completamente scarlatte e su come, presto, il suo intero corpo, possa venir ricoperto di squame.
Roxy le posa una mano sulla spalla.
“Andiamo a dormire, domani sarà una lunga giornata.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Confessione e Conseguenza ***


Winx Club e tutti i relativi personaggi appartengono a Iginio Straffi e Rainbow Srl

Capitolo 6 – Confessione e Conseguenza

 
Un muro… uno spesso e insormontabile muro in legno di quercia… un muro liscio e finemente intagliato, certo… ma pur sempre un muro… o almeno così le pare!
In effetti, ora come ora, quello che la ragazza vede come un insormontabile ostacolo non è altro che la porta dell’ufficio della sempre affabile preside Faragonda.
È difficile anche solo concepire quanto coraggio Bloom debba riuscire a raccogliere prima di trovare la forza d’animo di bussare; quella donna s’era sempre presa cura di lei come una seconda madre, diciamo pure terza… e lei le aveva mentito… al solo pensarci si sente male, ma è qualcosa che va fatto!
Qualcosa di dovuto!
Sia a Faragonda che alla sempre cara Roxy, cui ha promesso di vuotare il sacco, testuali parole, non appena il matrimonio fosse passato.
“Avanti” incita una voce gentile, oltre la porta.
È il momento!
Con passi leggeri, nella realtà, ma pesanti, nel cuore, entra nel grande ufficio della preside e lei, ovviamente, è lì: calma e austera come sempre, seduta oltre l’elegante scrivania.
“Oh, Bloom, cosa posso fare per te?”
Per alcuni istanti, medita su che parole usare… poi propende per la schiettezza.
“Preside Faragonda io… io le ho mentito!”
“Come dici, scusa?” la donna è perplessa.
“Io le ho viste, quelle stelle… la prima notte… prima che la Griffin potesse avvertirmi…”
Gli occhi di Faragonda si sgranano “Bloom, m-ma tu…”
“E poi… temo di averle guardate anche le notti dopo… credo… io… non ho ricordi molto chiari…”
“Ma perché non me l’hai detto prima?”
“Bloom, imbarazzata, abbassa lo sguardo “Lo so di essere sciocca ma… non volevo mancare al matrimonio di Stella: mi aveva chiesto di essere la sua testimone e, se non fossi andata, mi sarebbe sembrato di tradirla…”
“Ma in questo modo” dice la preside “Forse hai tradito te stessa! Non si hanno certezze su ciò che le stelle possano fare!”
Cala il silenzio.
“Ormai, credo di avere qualche indizio…” sussurra Bloom prima di portarsi di fronte a Faragonda, sovrastandola dal suo quasi metro e novanta di altezza.
“Oh, santo cielo!” la preside bisbiglia mentre Bloom, lentamente, si gira e si sfila la maglietta, scostando la chioma: dalla nuca all’attaccatura del bacino, e per tutta la larghezza delle spalle, la pelle di lei è coperta di squame simili a lisci rubini… lungo la spina dorsale cominciano a spuntare piccoli aculei.
“Preside Faragonda io… io ho paura!”
La ragazza comincia a singhiozzare, mentre la preside si interroga sul da farsi.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Per la miliardesima volta, Roxy controlla l’ora; se solo fosse possibile, il suo sguardo avrebbe consumato quel ticchettante orologio a muro ormai da tempo.
Quella mattina Bloom è andata a raccontare a Faragonda delle sue ‘stranezze’ e non ne ha ancora notizie; le sue ore di lezioni sono finite già da un bel po’ e poco manca a che il nervosismo abbia la meglio su di lei.
Un fruscio d’ali coglie l’attenzione di lei, che si volge al terrazzo, pronta ad accogliere la coinquilina, ma non è la fata che si aspetta quella che atterra davanti a lei: una meravigliosa ragazza dalla carnagione tipicamente ispanica, che pare vestita di foglie e petali, avanza con aria preoccupata.
“Flora! Che ci fai qui? È tutto a posto?”
“Veramente, ecco, io ero qui per chiedere a voi ragazze la stessa cosa… io e le altre ieri ci siamo rese conto che qualcosa non andava, così come della complicità tra voi… abbiamo deciso che sarei venuta io in quanto, a detta delle altre, sarei la più diplomatica e, nel caso si trattasse davvero di un malore, la più ferrata in medicina… quindi… che succede, Roxy?”
La ragazza dalla chioma viola è allibita: tutto il lavoro fatto per nascondere il malessere di Bloom… e ora la loro menzogna, perché altro non è, sta crollando come un castello di carte.
“Io… io non posso…” infine sospira.
“Roxy… siamo sempre state al vostro fianco e-“ “Lo so!” la interrompe la fata degli animali “Lo so ma… ho promesso e… sta a Bloom scegliere se e quando parlarvi.”
Si sente un verme, ora più che mai, non la sorprenderebbe se l’amica se ne andasse, sdegnata.
Ma si sbaglia.
La reazione di Flora è quanto di più a lei inaspettato: la abbraccia!
“Ti ammiro molto! Ci vuole una grande forza d’animo per mantenere una promessa del genere anche di fronte alle amiche… Bloom è fortunata ad avere una confidente come te!”
“Lo so!”
Una terza voce si unisce al discorso: Bloom le ha finalmente raggiunte.
Prima che le due possano parlare, la rossa fa loro cenno di tacere.
“Roxy, ti sciolgo dalla promessa! Dillo tu alle altre… io… non credo di averne la forza… ne ho discusso con Faragonda e ci siamo accordate sul fatto che, con effetto immediato, io vada in isolamento” Flora e Roxy la fissano, allibite, “Dove sarò, potranno studiarmi e provare a curarmi… ma se non vi fosse rimedio…” le lacrime le solcano le guance “Allora sappiate che questo è un addio!”

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Imporre la Solitudine ***


Winx Club e tutti i relativi personaggi appartengono a Iginio Straffi e Rainbow Srl

Capitolo 7 – Imporre la Solitudine

 
Il tempo scorre e, con l’avanzare di questo, fa la sua comparsa una gran brutta bestia: l’abitudine.
Dopo ormai un mese di clausura auto-imposta e un infinità di test, Bloom si sta già adattando a quella tragica routine: la sveglia, a volte la nausea, una rapida colazione, le analisi, pranzo, colloquio con professori e specialisti che l’esaminano, un po’ di moto, cena e poi a letto.
Come se non bastasse, ogni specchio le regale nuovi, piccoli dettagli del progredire della sua ‘trasformazione’… ormai tutta la schiena il collo e le spalle sono coperte si squame che cominciano a estendersi anche su braccia, gambe e parte anteriore del torso.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
La mattina è, per lei, ormai portatrice di sorprese.
Mentre si fa la doccia si rende conto che un paio di bernoccoli gemelli si stanno formando ai lati della testa.
“Magnifico, prima le squame… e ora?” si chiede con un’amarezza e una rassegnazione che mai l’hanno caratterizzata.
Una volta asciutta, s’infila le mutandine e l’ormai canonico camice bianco e aspetta che si presentino i soliti dottori ma… a presentarsi è solo Faragonda.
“Bloom, devo parlarti… oggi non farai esami e pensavamo di lasciarti alcuni giorni di riposo.”
Bloom solleva, quasi impercettibilmente, un sopracciglio “Ah si?”
Alla preside ferisce vedere come la vitalità e l’entusiasmo della ragazza sia tanto scemato.
“Bloom… il fatto è che… c’è una nuova incognita…” lo sguardo di lei non cambia “Bloom… tu sei incinta!”
Gli occhi della rossa si sgranano.
“Come, prego?”
Faragonda le passa alcuni fogli che lei subito legge.
“N-non è possibile…” mormora.
“Bloom, forse dovresti dirlo a Sky e alle altre Winx… vengono quasi ogni giorno a chiedermi di vederti e-“
“NO!” urla Bloom, emettendo insieme alla voce un piccolo sbuffo di fumo, “Io… voglio che glielo dica lei… mi vede… sto cambiando e non so come potrei reagire di fronte a loro… gli chieda scusa da parte mia…”
Senza aggiungere altro, né aspettare risposta, Bloom si ritira nella sua stanza.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Bloom è in camera sua, chiusa in posizione fetale sul letto, si massaggia il ventre e si abbandona a un pianto disperato.
“Scusami! Ti prego, perdonami! Ti ho trascinato in questo incubo… è tutta colpa mia!”
In preda al dolore, parla alla vita che sta nascendo in lei.
“Ma non temere, non ti abbandonerò! Andremo fino in fondo insieme! La tua mamma sarà sempre con te!”
_____________________________________________________________________________________________________________
 
La giornata scolastica è già iniziata, ma Roxy ha un ottimo motivo per non essere in classe: è stata convocata dalla preside… sa di non aver fatto nulla di sbagliato per cui può ben immaginare quale sia il motivo dell’incontro: Bloom!
Di fronte all’ufficio di Faragonda, i suoi dubbi divengono certezze: Winx e specialisti, al completo, vengono fatti entrare.
“Ragazzi” li accoglie subito Faragonda “Benvenuti… voglio subito farvi sapere il motivo della vostra convocazione: come ormai avrete capito, si tratta di Bloom.”
“Possiamo vederla?” esplodono, in quasi perfetta sincronia, Sky e Stella.
“Mi dispiace ma… no! Bloom stessa mi ha chiesto di riferirvi i dettagli di quanto le sta accadendo e di non permettervi di incontrarla.”
Roxy sente che il nervosismo e la preoccupazione stanno per trascinarla nel pianto e nella disperazione; Flora se ne accorge e, senza farsi notare,si avvicina e le passa un braccio attorno alle spalle.
“Oh Flora…” pensa Roxy “Sempre così dolce e premurosa… se non ci fossi ti si dovrebbe inventare!”
“Per farvela breve: a causa di un raro evento astronomico, la fiamma del drago ha raggiunto nuove vette di potenza… quel potere, già immenso, ha raggiunto livelli tali da divenire insostenibili per il corpo di Bloom e-“ “Sta morendo?” chiede, allarmato, Sky… dando voce ai timori di tutti.
“No, non sta morendo, sta mutando!”
Si alza un sonoro chiacchiericcio.
“Per favore, lasciatela continuare!” sorprendentemente, è Stella a porre fine al rumore… evidentemente, il timore della perdita dell’amica la sta cambiando.
“Grazie mille, Stella… lasciatemi spiegare: sembra che la sua natura stia cambiando… ogni giorno che passa Bloom è sempre meno fata e sempre più rettile… temo che, nel giro di qualche mese o al massimo di un anno, sarà per tutti noi irriconoscibile…”
Nell’ufficio cala per qualche istante il silenzio.
Poi Musa scoppia in lacrime, sorretta da Riven, Tecna e Timmy subito chiedono di poter aiutare negli studi, Aisha stringe i pugni con rabbia mentre Stella ha un mancamento, venendo subito soccorsa dal marito.
Sotto lo sguardo di un preoccupatissimo Helia, Flora e Roxy si sostengono a vicenda.
“Pretendo di vederla!” sbotta Sky “Se non accettate la mia richiesta come fidanzato di Bloom allora temo che dovrò far valere il mio titolo regale!”
“Mi spiace” risponde Faragonda “Ma, per sua richiesta, non potrai vederla nemmeno in qualità di padre della vita che porta in grembo!”

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Invasione ***


Winx Club e tutti i relativi personaggi appartengono a Iginio Straffi e Rainbow Srl

Capitolo 8 – Invasione

 
Anche quella sera, Bloom cena da sola… ormai è divenuta una costante anche se, ogni tanto, Faragonda va a farle compagnia.
È ormai da un mese che è venuta a sapere della sua gravidanza e da allora non permette più al malumore di chiuderle lo stomaco, in fondo, ora deve mangiare per due… sembra che ora riesca ad alimentarsi solo di derivati animali, cosa molto gradita al nascituro.
Finito il pasto, sistema tutto e si accomoda sulla poltroncina davanti al caminetto dell’eremo in cui si è auto-esiliata; sputa una piccola fiammella fra i ceppi di legno, accendendoli.
La stanza è subito avvolta dai toni rossi e oro delle fiamme, cosa che le fa molto piacere: fra quei colori, almeno, la sua nuova pelle non risalta più di tanto.
In molti potrebbero pensare a quanto atroce sia abituarsi alla solitudine e al distacco, ma Bloom la vede diversamente: lei non è sola!
Che momento stupendo!
Seduta in una confortevole poltrona, avvolta fino al busto in una soffice trapunta, legge un libro nella sola luce del caminetto… di tanto in tanto passa con affetto le dita sul piccolo gonfiore che si va formando nel suo ventre e sorride.
Quando ormai l’orologio segna la mezzanotte, infila un segnalibro fra le pagine e si avvolge completamente nella trapunta.
Benché per un istante venga percorsa da un brivido, si abbandona al sonno, cullata dal crepitare della legna.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
La luna è alta nel cielo quando un arpione metallico si conficca in uno spesso muro di cemento, una figura avvolta in una tuta nera aderente comincia a scalare in silenzio la parete.
Fra se e se Sky è alquanto scocciato: è passato un mese da quando gli è stato detto dello stato di Bloom e due dall’ultima volta che l’ha vista… due mesi… ben due mesi erano stati necessari ai servizi segreti di Eraklyon per scoprire l’ubicazione segreta del nascondiglio della fata che ama…
Ma ora è lì!
Non ci sono finestre ma solo grate per il ricambio dell’aria… sguaina la spada e recide i cavi metallici; fortunatamente il percorso è abbastanza largo da poterci passare… ecco il suo ingresso!
Il biondo avanza strisciando fra i condotti cromati evitando le ventole e finalmente intravede uno sbocco; con cautela rimuove le viti e si cala in una stana buia che, da quanto vede attraverso il suo visore a infrarossi, dovrebbe essere una camera da letto… vuota.
Strana cosa, vista l’ora.
Imbocca la porta e capisce di trovarsi al primo di un’abitazione su più piani.
Percorre una balconata e scende per una rampa di scale, trovandosi in una sala illuminata dal bagliore arancio di un caminetto.
Sky trova bizzarro che le braci siano accese, in fondo sono ai rimi di ottobre, ma subito si ridesta dai suoi pensieri, al suono di un tenue gemito.
Aggirata la poltrona nota un ‘bozzolo’ di trapunta da cui fa capolino la ben nota chioma rossa.
“Bloom” sussurra lui, scuotendole la spalla.
Un altro gemito.
“Bloom!” alza la voce per destarla, prima di venir colpito con forza e venir scagliato a più di tre metri da lei.
“Sky! Sky sei tu!” esclama, preoccupata, “Che cosa ci fai qui?” continua, iraconda.
“Come sarebbe a dire? Unnh” il fianco gli duole “La mia ragazza sparisce, mi dicono che sta male, che aspetta il mio bambino e che non vuole vedermi e io non dovrei pre-“
Il fiato gli si mozza in gola quando finalmente nota i cambiamenti nel corpo di lei: è ormai alta circa due metri, squame rosse di varie tonalità le coprono parte delle braccia e delle gambe partendo dal torso, brevi corna rivolte all’indietro fanno capolino di fianco alla fronte, una coda di quasi mezzo metro ondeggia alle sue spalle e le sue unghie si sono scurite e fatte affilate.
Bloom si rende conto troppo tardi di essere stata scoperta e, presa dal panico, si avvolge nuovamente nella trapunta.
Abbassa lo sguardo e, con tono contrito, sussurra “Non saresti dovuto venire…”
Bloom, con lentezza, torna ad accomodarsi nella poltrona dopo aver aggiunto un paio di ciocchi al camino.
“Vattene, ti prego…”
“Andarmene?”
Finalmente Sky sembra destarsi.
“Hai forse scordato che hai mio figlio in grembo? Che sei la mia ragazza?”
Si avvicina per accarezzarla ma, per un istante, esita… cosa che a Bloom non passa inosservata.
Con un gesto brusco, allontana la mano di lui e lo fissa con grandi occhi, un tempo blu e ora verdi, simili a quelli dei gatti e inumiditi da lacrime che tentano di sfuggirle.
“Hai timore anche solo di sfiorarmi” sbotta con un tono a metà fra l’acido e il sofferente “Non aver paura… mi prenderò cura io del bambino…”
Si volta, dandogli le spalle, e mormora “Ora vattene… ho sonno…” con la voce spezzata dal pianto.
Sky rimane sul posto per alcuni minuti, ascoltandola singhiozzare, prima di tornare alle scale per uscire da dove è entrato.
Prima di imboccare la porta della camera da letto, Sky si volta e aggiunge con voce piatta “Lo dirò alle ragazze… mi pare doveroso…”
Il re abbandona l’eremo, lasciando Bloom alle sue lacrime.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Continua la Fuga ***


 

Winx Club e tutti i relativi personaggi appartengono a Iginio Straffi e Rainbow Srl

Capitolo 9 – Continua la Fuga

 
Bloom si era fatta nuovamente trasferire.
Dopo aver visto la reazione di Sky non vuole rischiare che accada lo stesso con le amiche che sono sempre rimaste al suo fianco… sa che non potrebbe tollerare quello stesso terrore sul loro volto…
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Sei ragazze sono in piedi in una grande camera vuota, davanti a un camino spento.
Sky le aveva avvertite solo quella mattina… sia del luogo che dei ‘cambiamenti’ di Bloom.
“Sparita… come se non fosse mai stata qua… sono stati meticolosi!” decreta Tecna, scansionando la stanza con il palmare.
“Ma perché?… Perché fuggi?” sussurra Stella.
“Eppure dovrebbe saperlo: noi siamo sue amiche! Qualunque cosa accada!” sbotta, furibonda, Aisha.
“Bloom è sempre stata così: cerca di affrontare ogni ostacolo da sola quando invece dovrebbe-“ Musa cerca di argomentare quando Flora la interrompe “Dovremmo avere fiducia in lei e lasciarla fare… quando si sentirà pronta ce lo farà sapere!” nessuno l’ha mai sentita parlare in tono così autoritario.
“Bloom ha paura e forzarla non può che renderla più diffidente… come un animale ferito, se messa all’angolo, ci morderà!” Roxy sostiene la fata della natura.
“Quindi… dovremmo solo rassegnarci? Lasciare che un’amica affronti la sfida più terribile della sua vita da sola?”
Le domande di Stella sembrano gelare l’aria, le sei restano immobili e in silenzio, con gli occhi a terra.
“Si…” sussurra Roxy “E avere fiducia in lei… perché, come per ogni battaglia combattuta finora, Bloom ne uscirà vincente!”
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Bloom accarezza le morbide lenzuola del letto nel suo nuovo rifugio; il materasso è più morbido di quello vecchio, ottima cosa, ed è presente un caminetto proprio di fronte al giaciglio, oltre che in salotto.
Si avvicina al camino e lo riempie di ciocchi di legno che subito si premura di accendere; dalla notte in cui vide per la prima volta il Respiro del Drago, ha sviluppato una crescente passione per il calore e, in particolar modo, il fuoco… forse la fiamma del drago, che in lei cresce sempre più, la spinge verso ciò che di più affine a lei esiste.
La prima notte del Respiro.
In quella notte venne concepita la vita che ora porta in grembo… l’unica cosa buona che abbia avuto origine quella maledetta notte… a causa di quella notte ora il ragazzo che lei ama, nonché padre del suo bambino, la guarda con terrore… a causa di quella notte ora deve rifuggire coloro cui più tiene: la sua famiglia adottiva, la sua famiglia naturale, le sue amiche…
Le sue amiche…
Stella, Musa, Flora, Tecna, Aisha e Roxy…
Le Winx…
Chissà se le rivedrà mai…
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Roxy atterra sul terrazzo di quella stanza che fino a non troppo tempo fa condivideva con Bloom; in fondo Bloom è  sempre stata la Winx cui si sentiva più legata… alla fin fine era cresciuta anche lei sulla terra e aveva attraversato, bene o male, tutto ciò che ora anche Roxy doveva attraversare.
Sa bene quanto anche la rossa sia legata a lei, di come si rispecchi in lei… si sono sempre fidate l’una dell’altra e ora…
Flora atterra con grazia al suo fianco.
“A quanto pare ho fatto bene a seguirti!” le posa una mano sulla spalla “Non fa bene tenersi tutto dentro…” Roxy le rivolge un sorriso forzato e, insieme, entrano nella stanza.
Roxy si defila un attimo per andare a mettersi il pigiama e Flora ne approfitta per dare uno sguardo in giro; le basta un istante per capire quanto l’amica sia stata colpita dalla faccenda di Bloom: ogni singolo mobile e buona parte del pavimento sono coperti da libri di criptozoologia e, dai pochi aperti, è facile intuire su quali creature stia perdendo il sonno la fata degli animali.
Flora osserva soprappensiero l’immagine di un grosso rettile dalle squame rosse striate di blu.
“Draco Tigris Magistris… vive in un piccolo arcipelago di Eraklyon ed è noto per la cura che ripone nell’allevamento e la protezione della prole” con voce piatta, Roxy ripete a memoria le prime righe della descrizione della creatura.
“Roxy, non dirmi che hai imparato a memoria tutti questi libri!”
“No, solo la parte sui draghi… e di alcuni ancora non ricordo le parole esatte…”
Finalmente, priva di trucco e alla luce dell’abat-jour, Flora può cedere i segni neri che appesantiscono gli occhi della fata terrestre.
“Oh santi numi! Roxy, ma da quant’è che non dormi?”
“Io… cinque giorni, credo, ma è da più di un mese che mi abbandono solo a saltuari pisolini… io… Bloom ha bisogno di noi… di me! E io non posso…” la fata della natura la zittisce posandole un dito sulle labbra.
“Tu non puoi sacrificarti così! Sai bene che Bloom non lo vorrebbe, anche se comprendo alla perfezione la tua necessità di aiuto… ma la mancanza di sonno non solo ti priva di lucidità ma ti danneggia anche fisicamente! Forse poi mi odierai per ciò che sto per fare ma…”
Flora congiunge delicatamente le labbra con quelle di Roxy, il cui corpo cede immediatamente al sonno.
Il suo polline soporifero non fallisce mai!
La fata della natura adagia l’amica fra le lenzuola e, prima di andarsene, sussurra “Sto già perdendo un’amica, Roxy, e non credo di poter rimanere a guardare mentre un'altra si autodistrugge.”

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Affrontare Se Stessi ***


Winx Club e tutti i relativi personaggi appartengono a Iginio Straffi e Rainbow Srl

Capitolo 10 – Affrontare se stessi

 
Dopo una sostanziosa colazione, Faragonda si dirige verso il muro vicino per depennare anche la giornata odierna dal calendario.
“15 novembre… e siamo a quattro, eh, Bloom?” sospira fra se e se.
Quattro mesi; sono già passati quattro mesi dal Respiro… o forse sarebbe meglio dire ‘solo’quattro mesi… il ventre di Bloom è veramente cresciuto parecchio… quasi i mesi fossero sei: una notevole differenza!
Senza contare il resto…
Dalla schiena della giovane è ormai spuntata una cresta membranosa sostenuta da aculei e, dalle scapole, si stanno sviluppando ali simili a quelle dei chirotteri… in generale ogni dettaglio della sua ‘evoluzione’ è progredito.
È passato un mese e mezzo dalla visita di Sky e già allora le parvenze di Bloom l’avevano fatto sussultare…
Chissà come reagirebbe ora…
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Mentre le zanne che le costellano la bocca staccano un altro sugoso boccone dalla bistecca, non può fare a meno di sentire il peso dello sguardo della sua ormai unica commensale.
“Che succede, Faragonda?”
L’essere l’unico contatto umano di Bloom ha portato a un certo grado di confidenza.
“Non è nulla, mia cara, è solo che… ecco… trovo stupefacente, e al contempo triste, come tu ti sia adattata al tuo nuovo corpo e, non intendo mentirti, mi da pensiero anche la rapida progressione della tua gravidanza; so di essere solo una vecchia piagnucolona ma… credo solo che tu ne abbia già passate tante…”
I grandi occhi da gatta di Bloom si posano su Faragonda mentre, soprappensiero, le dita artigliate accarezzano il ventre coperto da larghe e flessibili squame color pesca; ormai ha davvero un bel pancione!
“Adattarmi?” ridacchia mentre schiocca la coda, ormai lunga quasi due metri, “Questo è il mio corpo! Qui non è questione di adattarsi o meno! Qui si parla di vivere! E io ora devo vivere per due… e non è un peso… la vita che cresce in me vale ogni bizzarra trasformazione, ogni esame… ogni perdita…” sente il cuore dolerle al solo ricordare gli occhi di Sky “… vale ogni cosa!”
Non ci vuole certo un genio per notare il dolore che serpeggia nel cuore di Bloom, e Faragonda sicuramente non è una stolta.
“Bloom, ragazza mia, non pensi che sarebbe ora di rivedere le tue amiche? Questo tuo isolamento sta ferendo anche loro e, con tutto quello che avete passato, credo valga la pena di ritrovarvi… non hai fiducia nell’amicizia che vi lega?” domanda l’anziana fata, speranzosa.
Bloom tace, finisce il suo pasto e abbandona la tavola; prima di lasciare la stanza, diretta alla camera da letto, volge un ultimo sguardo a Faragonda: uno sguardo vuoto e inespressivo, attraverso cui la preside riesce a intravedere l’oceano di veleno che le consuma l’animo.
“Ci penserò ma…” aggiunge con tono piatto “… avevo fiducia anche nell’amore.”
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Buio.
Tutto ciò che la circonda, ora, è il buio… eppure i suoi occhi vedono come se fosse pieno giorno.
Le sue sinuose gambe da rettile si muovono con grazia, anche se non può fare a meno di graffiare il pavimento con gli artigli, e la portano esattamente dove vuole.
Con un soffio accende il fuoco nel camino, poi sfila le coperte dal letto, si avvolge in esse e si accoccola proprio di fronte ai ceppi crepitanti.
Rivedere le sue amiche?
Come no!
Già le vede: gli occhi colmi di terrore e disgusto, inciampano mentre indietreggiano… diamine.. per come è fatta, è quasi certa che Aisha, per istinto, la attaccherebbe!
Il solo pensiero le torce le viscere, la disgusta, la terrorizza e… aspetta un istante…
Terrorizzarla?
Com’è possibile?
Lei è Bloom!
Lei ha affrontato le Trix! Lord Darkar! Valtor! Mandragora! Gli stregoni del Cerchio Nero! le Streghe Antenate!
E ora dovrebbe spaventarsi nell’affrontare sei fate? Non sia mai!
Perché ha aspettato fino ad ora?
Così facendo ha permesso alla paura di intossicare e corrodere la sua anima fino a un punto di quasi non ritorno; è vero; rischia di perdere le amiche che oramai considera sorelle… ma non può continuare così!
Le affronterà!
Scatta in piedi e raggiunge la porta, la spalanca… proprio in quel momento Faragonda sta finendo di sistemare i piatti dopo averli lavati e le volge uno sguardo sorpreso.
“Le incontrerò!” tuona la giunonica rettile “Decidi tu se tutte insieme o una alla volta, Faragonda! Che vengano quando vogliono!”
Con queste ultime parole, Bloom torna a chiudersi in camera, abbandonando una più che mai confusa preside a bocca aperta.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Rabbia e Affetto ***


Winx Club e tutti i relativi personaggi appartengono a Iginio Straffi e Rainbow Srl

Capitolo 11 – Rabbia e Affetto

 
Un globo d’energia rosea impatta contro la poltrona, scagliandola contro il muro e sfondandone lo schienale; Bloom ha avuto a malapena il tempo di schivare.
A volte odia avere ragione!
Con un movimento rapido avvolge la coda alla caviglia dell’aggressore, facendola sbilanciare per poi bloccarla fra le sue braccia.
“Aisha! Calmati! Sono io, Bloom!”
la ragazza smette di dimenarsi e la fissa a occhi sgranati “Bloom?”
La rossa lascia la presa, annuisce e poi scatta verso il bagno.
“Bloom! Aspetta! Aspe-“
“BLEURGH”
Aisha, allarmata, entra in bagno e trova l’amica riversa sul water.
Dopo circa un minuto, Bloom riesce a ricomporsi, tira lo sciacquone, e poi si dedica a diversi risciacqui col collutorio.
“Scusami… mi sono agitata troppo e… nel mio stato…”
Se già i suoi zigomi non fossero rossi per la pigmentazione che il suo intero corpo sta assumendo, lo diventerebbero per l’imbarazzo.
“Bloom cosa… cosa ti è successo? Insomma…” gli occhi della giovane donna dalla pelle color cioccolato la osservano, la analizzano: la lunga coda e le lame ossee al suo termine tenute chiuse a foggia di rombo, le ancora immature ali membranose, le corna e poi via discorrendo… Aisha alza la testa per fissarla negli occhi.
“Perché ci hai allontanate?”
La voce vibra leggermente, forse per il timore o per la commozione, ma non basta a celare la rabbia in essa insita.
“Aisha, l’ho fatto perché è un problema mio!” la voce di Bloom è invece ferma e sicura.
“Tuo?” chiede l’altra “E noi? Le tue amiche? Insieme abbiamo affrontato ogni cosa e-“ “Ricordi Valtor?” la interrompe Bloom “Si, ma ora che c’entra?”
La rossa sospira.
“Valtor era stato creato con una parte del potere della fiamma del drago: un potere immane il cui intero giaceva dormiente in me e che ora le stelle hanno destato…”
La fata dei fluidi è confusa “Dove vuoi andare a parare, Bloom?”
“Pensa a me come a un Valtor, al vertice della potenza, in preda agli sbalzi d’umore dovuti alla gravidanza… se solo, per un qualsivoglia motivo, m’infuriassi con una di voi…”
Con un rapido schiocco, le lame caudali tranciano in due l’ormai rovinata poltrona, come un coltello arroventato fa col burro.
Aisha, nervosa, deglutisce.
Bloom inspira profondamente.
“Ho accettato di vedervi perché ho realizzato quanto stupido e codardo fosse continuare a nascondermi… ma ciò non cambia il mio pensiero: sono un mostro!”
Un sonoro schiaffo echeggia fra le pareti.
Aisha ritrae la mano e si massaggia il palmo; Bloom la fissa, impassibile.
“Quasi non l’ho sentito… per le prossime volte, più le squame sono scure e più sono dure…” parla con voce fredda prima di andare a coricarsi sul letto.
Aisha impiega diversi istanti a calmarsi.
“Io… mi dispiace, Bloom… mi sono lasciata trasportare… puoi perdonarmi?”
Bloom si gira nel letto, entrando in contatto visivo e accennando un sorriso, “Perdonarti? E per cosa? Te l’ho detto: praticamente non l’ho sentito!”
Le due ridono assieme, per alcuni istanti tornano ai tempi spensierati in cui la giornata scorreva tra lezioni e shopping, poi cala il silenzio.
“Hai provato a trasformarti? Forse il potere Believix… o l’Enchantix-“ Aisha prova a chiedere “Ci ho provato… diverse volte! Ma più la mia ‘evoluzione’ avanza e più trasformarsi si fa difficile…” gli occhi da gatta di Bloom si velano di tristezza “… sono certa che tra poco non ne sarò più in grado…”
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Accomiatarsi da Aisha fu doloroso, ma c’erano altre cinque fate che presto o tardi le avrebbero fatto visita acciocché capisse in che direzione sarebbe andata la sua vita.
“Mi sembra di essere Scrooge alla vigilia di natale!” lamenta fra se e se.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Da quando la porta si apre, Bloom non ha modo di pronunciare una sola parola prima che Stella, in lacrime, la cinga in un abbraccio accorato, noncurante del di lei aspetto fisico.
“Non ti azzardare a farlo mai più! Guai a te se sparisci di nuovo! Pancia o non pancia, drago o non drago, tu sei la mia Bloom! Sei la sorella che non ho mai avuto e… e…”
“Va tutto bene, Stella, sono qui, ora!”
Finalmente, Bloom ricambia l’abbraccio, ed è una gran bella sensazione.
“Sai…” Stella riesce finalmente a calmarsi “Il rosso è un po’ fuori moda ma ti dona! Ti va di parlarne?”
La sempre cara Stella: ai più sembra solo un oca vanesia, cosa che a lei fa comodo che credano, ma in realtà è ben diversa… forse perché fu la prima fata in cui s’imbatté ma sa di potersi aprire a lei completamente.
Dopo essersi accomodate, per la felicità di Bloom, lacrime e parole scorrono copiose mentre due sorelle, seppur non legate da sangue o nome, si ritrovano.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Vincere la Paura ***


Winx Club e tutti i relativi personaggi appartengono a Iginio Straffi e Rainbow Srl

Capitolo 12 – Vincere la Paura

 
L’incontro con Musa fu… Bizzarro!
Bloom ha già notato come la cultura del pianeta Melody, da cui la fata della musica proviene, ricordi la tradizione dell’antico Giappone feudale… ma non sapeva che l’amica fosse così legata al Folklore!
Dopo essersi ritrovate e un paio di minuti di smarrimento, da parte della mora, questa si è… inginocchiata!
Ha cominciato a farfugliare qualcosa sulla leggenda di una regina-drago e… a Bloom ci è voluta un’ora e mezza per convincerla che è ancora la stessa che ha conosciuto per tutti questi anni… più o meno.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Quale sia la prossima visitatrice, è per Bloom facile da intuire.
Una coppia di sfere metalliche entra fluttuando nella stanza e illumina ogni cosa con fasci di luce verdastra.
Se il camino non controbilanciasse il tutto con il proprio bagliore arancio-dorato la scansione avvolgerebbe la stanza in un alone tutto fuorché rassicurante.
La ragazza dai corti capelli violacei mette piede nella stanza e subito si guarda attorno, interessata.
“Non hai bisogno di cercarmi, Tecna…” la riprende una voce da un sofà che le da le spalle “Sono qui!” le fa cenno una rossa mano.
“Lo immaginavo, stavo solo… stavo solo…”
La fata della tecnologia si blocca nel vedere l’arto.
“I-io stavo…”
Non sentendola avvicinarsi, è Bloom a prendere l’iniziativa e ad andarle incontro.
“B-Bloom…”
“Si, Tecna, sono io! O meglio… siamo noi!” dice, sfiorandosi il ventre.
“I-interessante! I-in un qualche modo il moto delle stelle ha interagito con l’e-energia draconica dentro di te mutandole in radiazioni che hanno alterato il tuo genoma e…”
Bloom sente la voce dell’amica tremare e vede gli occhi colmarsi di terrore
Le posa una mano sulla guancia, è una mano liscia e calda e gli artigli le sfiorano la pelle senza graffiarla.
“Tecna… va tutto bene… lo so che ti faccio paura… mi mancherai…”
“NO!” urla Tecna mentre si butta fra le sue braccia, le lacrime scorrono copiose.
“N-non ti voglio perdere, Bloom! È vero! M-mi fai paura ma lo supererò! Te lo giuro! S-sei sempre stata al mio fianco, mi hai aiutato a esprimere i miei sentimenti e, per questo e molto altro, s-supererò le mie paure ma, ti prego, non farlo! Non abbandonarmi!”
Con un impeto nato dalla disperazione, Tecna mette a nudo il proprio cuore.
Bloom è sconvolta, il fiume di parole dell’amica l’ha travolta a piena potenza, intrappolandola in un mulinello di emozioni.
Quanto avrebbe voluto sentire quelle parole dalla voce di Sky.
Ma così non è stato, e ora due occhi del colore dell’acquamarina la fissano, in cerca tanto di una risposta quanto di una speranza di salvezza.
In contemporanea, le due fate crollano in ginocchio, piangendo… piangono tanto di dolore quanto di gioia e si addormentano stringendosi l’un l’altra e con occhi gonfi di lacrime.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Che bella sensazione: il calore e il rilassamento dello svegliarsi dopo un lungo e meritato riposo, così come la pace che deriva dal destarsi avvolte in un abbraccio.
Lentamente, Tecna apre gli occhi e si trova davanti il rosso e squamoso volto di Bloom; non sa cosa la trattenga dallo strillare, specie vista la vicinanza delle zanne che fanno capolino fra le labbra, ma riesce a rimanere in silenzio e a permettere al suo cervello di analizzare la situazione attuale e i ricordi della sera prima.
Ricorda di aver pianto, ha pianto tanto che ancora le bruciano gli occhi, poi lei e Bloom si sono abbracciate e… e si sono addormentate, l’una fra le braccia dell’altra… imbarazzante… ma, in un qualche modo, confortante.
“Rrrn…”
Bloom mugola nel sonno, l’abbraccio si stringe e Tecna sente il pancione dell’amica premerle contro il ventre.
Per un istante la sua mente scivola in un possibile futuro, alla vita che attende l’amica e alla vita che attende ciò che giace nel suo ventre: Bloom ha avuto la fortuna di trovarsi già legata alle altre Winx ma non si può dire che abbia avuto un’egualmente favorevole sorte  in fatto di ragazzi, e teme che il suo bambino si trovi in un ambiente parimenti ostile… con dolcezza le accarezza il grembo, scorrendo le squame lisce.
“Stamattina è tranquilla!”
Sorpresa, Tecna alza lo sguardo e incontra l’espressione divertita di Bloom, la quale scioglie l’abbraccio.
“Scusa, ti ho bloccata in una situazione… come dire… scomoda!”
Lentamente, la ragazza-drago si alza e aiuta l’amica a rimettersi in piedi.
“Tranquilla, va tutto bene e poi, Bloom…” gli occhi da gatta della rossa si allacciano ai suoi “So che faccio pena ad esternare ciò che provo, a quanto pare con la conseguenza di scoppi emotivi come quello di ieri sera ma… puoi contare su di me!”
Appoggia ambe le mani sul ventre gravido dell’amica.
“Potete sempre contare su di me!”

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Affrontare i Più Cari ***


 

Winx Club e tutti i relativi personaggi appartengono a Iginio Straffi e Rainbow Srl

Capitolo 13 – Affrontare i Più Cari

 
Bloom s’è appena seduta a tavola quando nota un fatto bizzarro: è apparecchiato per tre… e Faragonda se n’è andata appena finito di preparare la cena.
Il bussare alla porta del ‘nascondiglio’ la strappa alle sue congetture.
Si alza sulle zampe arcuate da rettile e va ad aprire; una coppia di fate la attende.
Flora, come sempre, è di una bellezza sconvolgente: indossa un maglioncino rosa e dei pantaloni avvolgenti color crema, il tutto completato da un paio di stivaletti con scaldamuscoli integrati.
Il suo classico, semplice, fascino.
Roxy indossa una felpa nera con cappuccio e pantaloni blu scuro.
Sportiva!
Le tre si fissano, senza parole, per un minuto, per poi stringersi in un abbraccio.
“Bloom! Sei davvero fantastica!” esclama Flora, liberandosi dall’abbraccio e attirandosi lo sguardo confuso della rossa “Vuoi scherzare? Sono una ragazza-lucertola-pipistrello alta, stando alle misurazioni di oggi, due metri e trenta! Corredata di pancione!” “E con ciò? Ai miei occhi una donna gravida è uno spettacolo meraviglioso! Inoltre… Credo che ti doni di più il rosso, rispetto all’azzurro… e che forme!”
Scoppiano a ridere.
A Bloom è successo così di rado, da quando è iniziata tutta questa faccenda, che ormai aveva dimenticato come si faceva.
La rossa prova a muoversi in direzione della tavola quando si rende conto che la fata più giovane è ancora abbrancata a lei.
“Roxy, va tutto bene?”
La fata degli animali mormora qualcosa, singhiozzando, con un tono troppo basso per essere udita da chiunque… o quasi.
“Roxy…” le sussurra Bloom “Perché mi stai chiedendo scusa?”
Le altre due sussultano, non avevano realizzato quanto acuti potessero essere i sensi di un drago… nemmeno con tutto quel che Roxy ha letto.
La ragazza dalla chioma viola si riprende dallo stupore e si spiega “Io avrei dovuto avvertirti, Bloom… avrei dovuto impedirti di-“ “Non potevi farci nulla! Quando lo sei venuta a sapere era già tutto iniziato! E poi ero una fata molto più esperta e potente di te! Non avresti potuto fermarmi se davvero io-“
“Eri?”
Flora la interrompe.
“Bloom, non è un caso, se hai usato il passato… vero?”
Sulle tre scende un silenzio teso.
“È una cosa di cui ho già parlato anche ad Aisha: io… faccio sempre più fatica a trasformarmi… sono sempre meno fata e sempre più…” solleva e mostra loro la mano artigliata.
“Ne ho già discusso con Faragonda… sta già cercando una sostituta fissa per me come insegnante e… ragazze… io non tornerò ad Alfea! Sto cambiando, anzi, sono cambiata! All’inizio non capivo ma… è come la prima volta che ho messo piede a Magix: un giorno sono umana e il giorno dopo una fata! Sembrava incredibile e assurdo ma… la storia si ripete. Un giorno sono una fata e il giorno dopo sono… un drago! O quasi…”
Bloom, liberatasi dalla stretta di Roxy, fa qualche passo indietro, volge il viso al caminetto e lo ravviva con un abbagliante cono di fiamme.
“Ora, se volete accomodarvi…”
Le due, ancora stupite dalla dimostrazione dell’amica, si siedono alla tavola e Bloom impiatta il cibo: prelibata e profumata pasta al tartufo per loro, bistecche per lei.
Mentre mangiano, Bloom sente lo sguardo di Roxy fisso su di lei.
“Roxy, va tutto bene?”
“S-scusami! È solo che… non corrispondi!”
La rossa la squadra, confusa.
“Insomma, non corrispondi a nulla che io abbia studiato!”
Prima che Bloom possa inquisire, Flora spiega “Da quando è iniziata questa storia, Roxy si è letteralmente votata allo studio… ha, sempre letteralmente, perso il sonno e ha memorizzato ogni singolo testo in materia di draghi che Alfea potesse offrire… più alcuni in prestito da Fonterossa e Torrenuvola…”
“I-io… io non… perché?” chiede Bloom all’amica ”Perché speravo che, sapendo a cosa andavi incontro, avrei potuto trovare una soluzione per quello che ti sta succedendo o, almeno, non avrei avuto problemi a conviverci poi…” ammette lei, arrossendo.
“Roxy, mi dispiace molto per il tempo che hai sprecato ma-“ “Sprecato? Bloom, che vuoi dire?” la interrompe Roxy.
Bloom prende fiato.
“Io non tornerò ad Alfea, ve l’ho detto… e andrò via… lontano… Roxy, tu hai studiato i draghi… cosa vedi?” spalanca la bocca di fronte all’amica.
“Io… io vedo…” Roxy realizza ciò che le sta venendo mostrato “Zanne… zanne da carnivoro…”
La rossa chiude la bocca e si spiega “Io ora sono una predatrice, con tutte le armi e gli istinti che ne conseguono! Perché credi che non mi sia portata dietro Kiko?”
Nuovamente, fra le tre cala il silenzio, un silenzio di rassegnazione.
“Bloom” Flora sussurra “Perché? Contiamo così poco? Tutti noi abbiamo istinti che reprimiamo per il bene comune e per poter convivere… ma, a quanto pare, noi non valiamo la pena di combattere tali istinti, non è così?” il sussurro si muta in un impeto di furia, mai visto prima nella fata della natura, cosa che innesca a sua volta la furia della rossa.
“Flora! I miei istinti sono istinti omi…”
Si ferma e impallidisce, nella stanza si ode solo la legna che crepita… e qualcosa che gocciola…

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Le Gioie del Parto ***


Winx Club e tutti i relativi personaggi appartengono a Iginio Straffi e Rainbow Srl

Capitolo 14 – Le Gioie del Parto

 
Una chiamata dai toni agitati ed eccitati, quasi terrorizzati, l’ha strappata a un’agognata cena… non è cattiveria ma, passare tutte le sere con una divoratrice di carne, le fa bramare un menù vegetariano.
Spalanca le porte del rifugio e trova l’ampio salone da pranzo vuoto… ma la stanza da letto… corre verso la porta e la spalanca, trovandosi di fronte a uno spettacolo quantomeno… insolito!
Una coppia di fate, entrambe trasformate, sono ai lati di un grande letto a baldacchino mentre un groviglio di radici e rampicanti intrappolano gli arti di una massiccia donna-rettile che ruggisce con forza, contorcendosi a gambe aperte.
“B-Bloom! Ti prego, calmati!” invoca Roxy mentre cerca di spugnarle il volto, evitando le zanne che scattano tra un verso e l’altro.
“Bloom, dovrò bloccarti meglio per evitare che gli spasmi della coda e delle gambe interferiscano!” le esclama Flora mentre le piante lottano per stringere i summenzionati arti.
“R-ragazze! Ma cos-“ ”Direttrice! Non stia lì impalata! Porti qui asciugamani e acqua calda! ORA!”
Faragonda scatta sull’attenti al tono autoritario, e, per lei, insolito, di Flora e immediatamente esegue gli ordini.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Mentre le ore passano, e la lotta si fa più dura, più volte le tre rischiano grosso, trovandosi a dover bloccare anche le già potenti, per quanto ancora sottosviluppate, ali e a far scomparire la parte superiore del letto, che già molte volte ha rischiato l’incenerimento.
“Fa male!” urla Bloom con tono feroce e belluino “Maledizione! Se solo rivedo Sky gli strappo l’uccello!” ruggisce, contorcendosi.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Dopo nove, lunghissime, ore, finalmente dalla fata della natura giunge un grido di speranza: “La vedo!”
“Era ora!” ruggisce, di rimando, la partoriente.
Con una serie di allucinanti contrazioni e sforzi, che le presenti sono certe abbiano abbastanza forza da stritolare la roccia, il feto fuoriesce dal corpo di Bloom, avvolto in una sacca di liquido amniotico che subito inizia a gonfiarsi e opacizzarsi.
Sotto gli occhi attoniti delle presenti, tramite il cordone ombelicale, la sacca assorbe sostanze nutritive da Bloom e si trasforma… in un uovo!
Il cordone si secca e si frantuma.
“B-Bloom… ma cosa?” Faragonda si gira solo per vedere la donna-drago sull’orlo del collasso; ma prima che ciò possa avvenire Roxy ha già posato una mano sulla fronte di lei e, tramite questa, incanala energia nella rossa, dandole sostegno.
“P-perché non piange?” chiede con un filo di voce Bloom “B-beh… n-non credo che possa… da dentro il guscio…” le risponde Flora, porgendole con delicatezza l’uovo, “D-da quel poco che si è intravisto… credo sia femmina…”
Bloom accoglie con dolcezza fra le sue braccia il fragile carico, e le sussurra “Le stranezze non sono ancora finite per noi, eh, piccolina?”
Abbracciata alla figlia, cede al sonno.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Quanto è bella quella sensazione che ti pervade quando ti svegli in un letto caldo in una mattina d’inverno?
Quando senti le lenzuola felpate e il piumone avvolgerti e coccolarti; quando il cuscino s’è leggermente affossato per aumentare quanto più possibile il contatto con la tua testa; quando, grazie al calore stesso del tuo corpo, ti scopri immerso in un tiepido paradiso cui non vorresti mai strapparti e ti senti in pace con te stesso e con il mondo?
Bloom lo sa bene!
Il calore la mette a suo agio, non è che odi il freddo… semplicemente ama di più il caldo.
Si sente bene: è rilassata e riposata.
Si guarda attorno senza abbandonare il letto: il camino è acceso e, ai suoi fianchi, dormono, stremate, Flora e Roxy, avvolte in pannetti.
“È stata un’esperienza stremante per tutte… senza nulla togliere a te, ovviamente!”
Faragonda siede di fianco al giaciglio, con una tazza di caffè fumante fra le mani e scure occhiaie in viso.
“Quelle povere ragazze son crollate non più di mezz’ora fa e-“ “E scommetto che l’idea di seguire il loro esempio ti alletta…” la imbecca, con voce rauca a causa dei ruggiti del giorno prima, provocando un leggero imbarazzo nella fata anziana.
“Non preoccuparti, noi non andiamo da nessuna parte!”
Faragonda coglie la palla al balzo e, dopo le ultime, solite, raccomandazioni, si congeda.
“Tornerò quanto prima.”
_____________________________________________________________________________________________________________
 
È passata ormai un’ora da quando Faragonda se n’è andata e ancora Bloom non si è mossa.
Sente le sue amiche respirare piano nel sonno e approfitta del momento di pace per focalizzare la sua attenzione su ciò che ora è realmente importante: l’uovo.
Guarda la superficie, leggermente ruvida, bianca e screziata di color terracotta che è ancora fra le sue braccia, sotto le coperte.
Tutto ciò che ha passato: la trasformazione, l’abbandono di Sky, l’auto-imposto eremitismo… per non parlare del parto!
Ne è davvero valsa la pena?
Bloom non ha dubbi.
Si!

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** L'Inizio della Fine ***


Winx Club e tutti i relativi personaggi appartengono a Iginio Straffi e Rainbow Srl

Capitolo 15 – L’Inizio della Fine

 
Dopo il parto, la vita di Bloom è tornata alla normalità… per quanto normale possa essere la vita nelle sue condizioni!
La rossa ha scelto di non abbandonare il suo rifugio e di curare e covare lì il suo uovo; certo, qualcosa è cambiato: non conduce più una vita da eremita in quanto, oramai, le sue amiche, e spesso i rispettivi fidanzati, vanno a farle visita.
Una sola persona rimane interdetta alle visite e tenuta all’oscuro del luogo, così come del fatto che il parto ha già avuto luogo: Sky.
Sono già passati quattro mesi dalla nascita e Bloom deve ammettere che l’ex compagno non le manca… e poi, in ogni caso, ha altro a cui pensare: ciò che occupa quasi tutti i suoi pensieri è l’uovo; mentre ormai non la preoccupa più l’avanzare della trasformazione.
Ora come ora supera i due metri e mezzo, e così anche la coda, inoltre le sue ali non sono più piccole è inutili, come ai tempi della gravidanza, bensì hanno raggiunto l’impressionate apertura alare di cinque metri!
Le sue squame sono più forti e la sua muscolatura è ora più voluminosa e robusta… e poi c’è il volto… col passare del tempo le guance si sono incavate, riducendosi a sottili strati di pelle rosea avvolta alla potente fibra muscolare tesa fra zigomi e mandibola… in maniera non dissimile da un serpente.
La cosa più bella?
Alle altre non importa!
_____________________________________________________________________________________________________________
 
“Musa, aspetta!”
La fata della musica si volta, irritata nel riconoscere la voce dell’interpellatore, sentendosi strattonata a una manica “Che vuoi, Sky?” “Voglio solo sapere di Bloom… e se il bambino sta bene! Oramai avrà partorito e-“ “’E’ cosa? Tu l’hai abbandonata! E solo perché non rispecchiava più i tuoi canoni di bellezza!” taglia corto Riven, intervenuto in favore dell’amata.
“Parli bene tu! Tu che ci abbandonasti per le Trix!” sputa, velenoso, Sky.
“So bene quel che ho fatto! E so che Musa è riuscita a vedere oltre tutto ciò! Ti credevo migliore di me… ti credevo il migliore di tutti noi! Ma, se non riesci a vedere oltre l’aspetto… allora è evidente che mi sbagliavo!”
Con una torsione del polso, Riven costringe Sky a liberare Musa e, insieme, si allontanano.
Sky, rimasto solo, sospira ed estrae dalla tasca un piccolo monitor sul quale lampeggia un singolo puntino: la cimice che ha nascosto nella manica di Musa.
“Forse un giorno capirete perché lo faccio!”
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Sette fate siedono in circolo chiacchierando amabilmente fra loro, una fra esse spicca un tantinello… ma non c’è bisogno di perdersi in dettagli.
“Mi dispiace molto per il comportamento di Sky, Musa, non avrei mai voluto metterti in questa situazione… non avrei voluto metterci nessuna di voi…” si scusa Bloom.
“Naaaah! Non è colpa tua! E poi, che vuoi che sia? È solo un ex ostinato!” Musa cerca di alleggerire l’atmosfera “Voglio dire, noi siamo le Winx! Che mai potrà farci?”
Le sette scoppiano a ridere.
“Qualcosa non va!” tuona Bloom, improvvisamente seria, stringendosi all’uovo.
La porta esplode.
Una dozzina di biglie metalliche rotola sul pavimento emettendo una cortina si fumo che in pochi istanti avvolge l’intero ambiente.
Una ad una, le fate cadono.
“Via libera! Moviamoci!”
Quattro uomini in tuta integrale nera, con maschere e visori notturni, piombano nella stanza, facendosi largo fra i corpi privi di sensi, diretti al massiccio bersaglio rosso.
“Non… vi… azzardate!”
Bloom, vacillando, si rialza… il suo fisico è molto più resistente di quello delle sue amiche ma non è perfetto: i suoi sensi sono annebbiati e le sue reazioni lente.
“Il mostro è ancora in piedi!”
“Ci penso io!”
Uno degli intrusi, alle sue spalle, la colpisce con un pungolo elettrico.
Mentre gli archi voltaici le crepitano attorno, e attraverso, il corpo, il dolore le esplode nella mente.
Cade a terra in preda agli spasmi e, prima di perdere i sensi, vede l’uomo di fronte a lei sollevare l’uovo… sulla sua spalla lo stemma reale di Eraklyon.
“Missione compiuta! Rientriamo!”
Il mondo si fa buio.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Flora è la prima a svegliarsi, immediatamente seguita da Tecna.
“M-ma cosa è successo?” chiede la fata della natura “N-non lo so…” le risponde la controparte della tecnologia “Ricordo solo… Bloom!”
Le due finalmente si accorgono dell’amica, ancora scossa dagli spasmi.
“Ommioddio! Bloom cos-Ouch!” Flora, toccandola, viene percorsa da una lieve scarica; Tecna si frappone fra le due e, grazie ai propri poteri, drena l’elettricità in eccesso da Bloom…
Mentre riprende il controllo del suo corpo, la rossa, sussurra “L’hanno presa!”

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Assalto ***


 

Winx Club e tutti i relativi personaggi appartengono a Iginio Straffi e Rainbow Srl

Capitolo 16 – Assalto

 
“È forse uno scherzo? Sappiate che non fa ridere!” tuona Sky a una piccola squadra di uomini in uniforme nera, fissando l’uovo ai suoi piedi.
“N-nessuno scherzo, mio re! Non c’erano infanti e la creatura proteggeva questo e-“
“Basta così! Lasciatemi solo!”
Il gruppo, dopo un rapido inchino, si congeda e lascia così un alquanto alterato re a fissare l’oggetto davanti a lui.
“Un ultimo scherzo, eh, Bloom?”
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Svegliarsi tutte, fare mente locale e inculcare in zucca a Bloom che non sarebbe stato saggio attaccare a testa bassa il castello reale di Eraklyon ha occupato un paio di ore buone… che, a dirla tutta, sono state quasi completamente prese dall’ultima di queste attività.
Ma ora sono pronte!
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Sky siede su una lussuosa poltrona, di fianco a lui ci sono i resti del pranzo e, di fronte a lui, l’uovo.
Come può quell’oggetto essere la sua prole?
Forse gli sarebbe convenuto restare con Diaspro…
Pensoso, si affaccia alla finestra, per schiarirsi le idee alla luce del sole.
Un sole che comincia improvvisamente ad adombrarsi.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Non ricorda di aver mai sforzato tanto i suoi poteri.
Spingendosi oltre ogni limite raggiunto finora, Stella si libra tanto in alto nel cielo da aver la vista oscurata dalle nubi… e forza gli astri!
Mentre la luna di Eraklyon si sovrappone al sole, la bionda sussurra “Fate in fretta, ragazze! Fai in fretta, Bloom!”
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Quando il cielo si fa buio, le guardie sono spaesate.
Improvvisamente l’erba del fraticello all’inglese che circonda il palazzo riprende a crescere, trasformandosi in una fitta savana.
Una serie di ringhi e ululati squarciano la tenebra mentre animali di ogni sorta accerchiano i soldati.
Roxy e Flora scatenano l’Eraklyon selvaggio contro l’Eraklyon civile.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Un potente ruggito scuote le mura.
“Viene dalla sala del trono! Muoviamoci!” incita una guardia.
In pochi minuti, la sala del trono di affolla di decine e decine di soldati; quando anche l’ultimo entra, i numerosi portoni si chiudono ermeticamente.
Mentre i soldati battono con forza sulle porte, un gruppetto di specialisti si riunisce a una fata dai lineamenti orientali.
“Hai fatto un ottimo lavoro, piccola!” esulta Riven, avvolgendo un braccio alle spalle dell’amata.
“Grazie ma… la mia parte non è ancora finita!”
Musa si congeda per riunirsi a Tecna e Aisha.
Senza fiatare, Aisha espande, a partire dai suoi piedi, un velo di morphix, così sottile da risultare invisibile, ai pavimenti dell’intera struttura… poi Musa adagia una mano a terra e, tramite essa, genera un ultrasuono; mentre la vibrazione si diffonde, attraverso il liquido, rimbalza sulle superfici solide, tornando al mittente… Tecna posa una mano sulla spalla dell’amica e, tramite lei, crea una proiezione tridimensionale del palazzo.
“Eureka! Sfido qualunque motore di ricerca a fare meglio di noi! Terzo piano, ala sud, ultima stanza!”
Tecna si gonfia d’orgoglio e si volge alla gargantuesca amica nascosta nell’ombra “Le porte non reggeranno in eterno e, per quanto abili, Timmy e gli altri non potranno trattenerli da soli… è tutto nelle tue mani! Vai e riprenditi tua figlia!”
Con un cenno, Bloom annuisce e si lancia nell’ultima, solitaria, parte del piano di salvataggio.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Non ricorda d’essere mai stata in questa parte del castello; per un motivo o per l’altro, durante le sue visite, era sempre chiusa.
Persino nella sua nuova forma, o forse in virtù di essa, non può fare a meno di essere percorsa dai brividi: una volta Sky le raccontò che il capostipite della famiglia reale, da cui l’intero reame ha preso il nome, era l’eroe noto sulla terra col nome di Eracle… e ciò che vede sembra confermarglielo…
I ritratti e i trofei disposti lungo tutto il corridoio narrano di come, sin dai primordi, la famiglia reale di Eraklyon abbia portato avanti la tradizione della caccia e lo sterminio dei mostri.
Ora è così che Sky la vede: un mostro!
Una finestra le mostra che l’eclissi è ancora in atto… è fortunata ad avere amiche così.
In fondo al corridoio c’è un grande portone con maniglie ricavate da artigli metallici, per terra giace una grande pelle di leone dai riflessi argentati mentre, attorno allo stipite, sette capi gemelli imbalsamati di colossali vipere la squadrano con occhi troppo simili ai suoi.
Non sono certo il pessimo gusto e l’ostentato esibizionismo a stringerle il cuore: il fatto è che, per una volta, sa che, come fu per i trofei davanti a lei, il cavaliere nella scintillante armatura sarà suo avversario, anziché difensore.
Ma ora non ha tempo ne per la paura ne per la filosofia!
Con una sferzata di coda abbatte le porte.
“Sono qui per riprendermi mia figlia!”

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** La Bella e la Bestia ***


Winx Club e tutti i relativi personaggi appartengono a Iginio Straffi e Rainbow Srl

Capitolo 17 – La Bella e la Bestia

 
Con calma metodica, si prepara.
Pochi istanti fa, per un attimo, ha intravisto un tenue bagliore rosa… molti la prenderebbero per paranoia ma, con tutto quel che sta succedendo, sa che non è così: le Winx sono qui!
Bloom dispone di una grande forza fisica e per contrastarla indossa una tuta amplificatrice; vista la magia di cui dispone, è logico pensare che sputi fuoco… si copre con placche e scudo ricavati da un metallo forgiato fra i ghiacci eterni della dimensione Omega… sfodera la spada e assume una posizione difensiva davanti alle porte: è pronto!
Il legno esplode in una cascata di schegge, mentre una furibonda amazzone draconica fa il suo ingresso, ruggendo le sue pretese.
“Tua figlia? Vattene di qui! Non c’è posto per te!”
“Fatti da parte, Sky!”
“Lei resta qui! La crescerò e-“
“’E’ cosa? Uscirà da un uovo! Che farai quando capirai che è come me? Quando vedrai le squame? Non sarà un altro trofeo nella tua piccola galleria degli orrori!”
La voce di Bloom vibra di malcelata furia.
Sky non ha di che rispondere e, in mancanza di ulteriori opzioni, rafforza la posa difensiva.
Bloom carica.
Gli artigli stridono, graffiando lo scudo.
Il gelo del metallo incantato le intorpidisce il braccio, ma non la ferma.
La seconda artigliata cerca la carne del re, ma lui schiva e, con un fendente, lacera il fianco e parte della membrana alare di lei.
Bloom grugnisce di dolore.
Con un ala fa arretrare Sky per poi cercare di colpirlo con la coda, ma lo scudo regge l’impatto.
Un secondo fendente le lacera la coscia, facendola cadere al suolo.
Bloom ruggisce di dolore e frustrazione.
Cosa sperava di fare? Sky è addestrato a combattere creature come lei e il meglio che le è venuto in mente è stato caricarlo a testa bassa, in preda alla furia?
Che idiota!
Tenta di rialzarsi, ma una fitta alla gamba si oppone alla decisione, e Sky ne approfitta: da una tasca nascosta all’interno dello scudo estrae qualcosa di simile a una pistola.
Fa fuoco.
Una rete dello stesso metallo gelato di armatura e scudo la copre, mente una serie di picchetti si conficca nel pavimento attorno a lei, bloccandola.
Bloom lotta con tutte le sue forze, ma la sua gelida prigione non cede…
Spalanca le fauci e vomita fuoco… ma la rete non si scalda nemmeno.
“La pena per l’assalto alla famiglia reale è la morte o la prigione a vita… in virtù di quello che c’è stato fra noi, sarò magnanimo: se te ne vai ora e non fai più ritorno, sarai salva!” Sky torreggia su di lei “Non me ne andrò senza di lei e-“ “Non sei in condizione di avanzare pretese!” il tono di lui è tanto crudele quanto canzonatorio… ha ragione!
Bloom abbassa il capo… che fare? Deve arrendersi? No! non può arrendersi! Non ora che è così vicina!
Sky le volge le spalle: lei è ormai sconfitta.
No!
Bloom raccoglie tutte le sue energie e, ignorando il gelo e il dolore, dentro di sé, supplica: “Charmix, Enchantix Believix… qualunque potere mi sia rimasto! Ho bisogno di te! Ho bisogno di lei!”
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Un suono smorzato, come un liquido denso che cola.
Sibili.
Una serie di schiocchi.
Un crescente alone caldo e arancio avvolge la stanza.
Sky si volta e capisce l’errore commesso nel risparmiarla: la rete che avrebbe dovuto resistere anche al calore del cuore di un vulcano ora cola, liquefatta, a terra; il pavimento fischia mentre il metallo fuso lo consuma e, al centro di tutto, lei.
Non ha idea di cosa Bloom abbia tentato ma, qualunque cosa fosse, le è riuscita!
Le ossa di lei schioccano mentre, in pochi secondi, completa la sua mutazione, accentuando ogni suo tratto ferino, e crescendo ulteriormente, avvolta in un aura incandescente… ormai solo uno straccio resiste, coprendole l’inguine.
Il giovane re di Eraklyon è esterrefatto… gli sembra di trovarsi faccia a faccia con una dea furibonda… ringhiando, Bloom lo fissa con occhi del colore dell’oro incandescente, da oltre tre metri d’altezza.
Una mano artigliata saetta… Sky alza lo scudo… gli artigli squarciano lo scudo e lacerano la carne… Sky cade a terra in preda al dolore…
Con uno scatto la coda investe il torace del re, privandolo di fiato e sensi, lanciandolo come fosse privo di peso contro il muro.
Con sdegno, la figura imponente squadra la spada caduta a terra… prima di ridurla a una pozza di scorie incandescenti in un letto di ceneri, con un vortice di fiamme.
Ora non vi è più alcuna minaccia.
Ripiega leggermente le ali, ora troppo grandi per la stanza, e si dirige a passi lenti verso l’uovo… nota di non provare dolore… la trasformazione ha guarito le sue ferite.
Ora ha sua figlia e la forza per difenderla.
Ora e per sempre!

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** La Fine dell'Inizio ***


Winx Club e tutti i relativi personaggi appartengono a Iginio Straffi e Rainbow Srl
Janine appartiene a me

Capitolo 18 – La Fine dell’Inizio

 
Col fiatone, tre fate e quattro specialisti fanno irruzione nella stanza, passando dalla porta sfondata.
“Bloom, non riusciamo più a trattenerli!” esclama Aisha “Dobbiamo-“ l’immagine che si presenta loro mozza il già corto fiato alla fata dei fluidi: una grossa parte del pavimento è carbonizzata e, in mezzo al nero, rilucono pozze di metallo liquefatto; Sky giace, privo di sensi, contro un muro visibilmente incrinato; la parete esterna è sfondata e, di fronte all’apertura, una coppia di grandi ali membranose impediscono il passaggio della luce.
“B-Bloom… ma cosa…”
Alla voce di musa, il colosso squamato si volge a guardarle… fra le sue braccia giace l’uovo.
Le fissa con occhi duri e lucidi, non parla.
Tecna si fa avanti, senza mai spezzare il contatto visivo.
“Hai già deciso, vero?” la determinazione arde negli occhi della dragonessa “Bloom, ricordi cosa ti dissi? Intendo quella notte… quella in cui ti venni a trovare… o meglio, ciò che ti dissi il mattino dopo? Mentre mi facevi accarezzare il tuo pancione”
Le due si fissano e, all’unisono, recitano: “Puoi contare su di me! Potete sempre contare su di me!”
Bloom sorride, è un sorriso reso bizzarro dall’assenza di guance e dalle bianche zanne che fanno capolino fra le labbra… ma pur sempre un sorriso.
Tecna accarezza il guscio dell’uovo.
“Andate! Cercate il vostro angolo di paradiso e siate felici! Noi vi copriremo!”
Bloom annuisce e si volta, pronta a spiccare il volo.
“A-aspetta! M-ma che dici, Tecna? Bloom! T-tu non puoi…” balbetta Musa.
“Come? Tutto questo per perderti ancora?” sbotta Aisha.
“Qualunque cosa tu faccia, falla in fretta! Le guardie stanno per arrivare!” incalza Brandon.
“Non dimenticarci…” singhiozza, sommessamente, Tecna… e così Bloom si gela.
La rossa si china e le sussurra all’orecchio “Non vi dimenticherò mai… se mai avrete bisogno, cercatemi dove trovai me stessa!”
Con uno scatto, il rettile spalanca le ali e si lancia in cielo, ruggendo in trionfo, per poi sparire tra i boschi di Eraklyon.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Sei, esauste, fate siedono in maniera scomposta nel salottino dell’appartamento ad Alfea di Roxy e… di Roxy.
La porta si apre lentamente; non possono essere i ragazzi… li hanno appena visti partire alla volta di Fonterossa!
Faragonda entra nella stanza.
“Ragazze mie, ciò che avete fatto oggi è stato quantomeno stupido e avventato! Eraklyon è un regno potente, e voi l’avete sfidato apertamente! Avete dato fondo a tutte le vostre forze e… e io sono fiera di voi!”
Come, prego?
In perfetto sincronismo, le fate tentano di sturarsi le orecchie.
“Avete avuto il coraggio di sfidare tutto ciò per l’amore e la felicità di un amica! Vi siete ridotte… beh… così…” con un gesto indica le sei ragazze in vari gradi di vera e propria devastazione psicofisica, Stella è quella ridotta peggio visto il colorito latteo e le borse sotto gli occhi, “E tutto per il legame che vi unisce! Non so dirvi quanto siate motivo di orgoglio per me!”
In quattro sorridono flebilmente… Roxy è catatonica e Flora le culla la testa per consolarla.
A un certo punto, con occhi freddi e vuoti, Roxy si volge leggermente verso Faragonda.
“Bloom tornerà?”
Nella stanza cala il silenzio.
_____________________________________________________________________________________________________________
 
Un grosso rettile, simile a uno struzzo, immerge il becco nell’acqua di un rigagnolo.
Un’ombra l’oscura per un istante.
La creatura solleva il capo nel momento esatto in cui, dal cielo, una massa di muscoli e artigli si schianta su di essa… uccidendola all’istante.
Il predatore solleva con le zampe anteriori il corpo inerte e si lancia nuovamente verso il blu.
Le zampe posteriori sfiorano le cime degli alberi mentre la destinazione si avvicina; flette le ali e cavalca le correnti calde per risalire i crinali del vulcano che svetta al centro dell’isola… avvistata una piccola fenditura nella roccia nera, vi si avvicina e atterra.
Ripiega le ali e si addentra nella caverna dal fondo incandescente.
“Janine? Vieni fuori! La mamma ha portato il pranzo!”
Dal fondo della caverna arriva di corsa una bambina che sembra l’esatta copia della madre, se non fosse per la sfumatura bionda della punta dei capelli.
“Mamma! Sei tornata!” la piccola abbraccia con dolcezza la zampa di lei.
La carcassa viene lasciata cadere e le due si coccolano con affetto prima di affondare le zanne nella carne e iniziare a cibarsi.
Quando entrambe sono sazie, le due si accovacciano e l’adulta avvolge la piccola fra le ali.
“Mamma, mi racconti un’altra storia sulle fate?” “D’accordo… ma poi fai il pisolino!” “D’accordo, mamma.”
Bloom torna con la mente al periodo antecedente ai cinque anni ormai trascorsi su Pyros… e inizia a narrare del suo passato al suo futuro.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1600025