Something Different - Qualcosa di diverso

di Cerridwen Shamrock
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** All we've ever wanted - Quello che abbiamo sempre desiderato ***
Capitolo 2: *** Eyes in the shadows - Occhi nell'ombra ***
Capitolo 3: *** We need to talk - Abbiamo bisogno di parlare ***
Capitolo 4: *** One last thing - Un'ultima cosa ***
Capitolo 5: *** Grimmauld Place ***
Capitolo 6: *** For the first time - Per la prima volta ***



Capitolo 1
*** All we've ever wanted - Quello che abbiamo sempre desiderato ***


Prefazione - Gennaio 2009

"Something Different" è un lavoro di cui sono profondamente orgogliosa e a cui sono davvero affezionata.
Innanzitutto, scrivendola, ho iniziato a maturare uno stile che da allora si è ancora modificato, ma queste sono le origini. Ed è stato grazie a questa storia che ho scoperto che una recensione può far scoppiare in lacrime per la felicità.
Da quando l'ho pubblicata, nel settembre del 2007, non ho mai più voluto modificare nulla, nè ho intenzione di farlo ora, almeno per quanto riguarda la storia in sè: ho deciso, invece, di riscrivere tutte le note che inserii all'epoca; non so da dove nasca questa sensazione, ma sono cambiata [cresciuta?] talmente da allora che rileggendole ho quasi creduto di non averle scritte io... è assurdo, lo so! Di solito, si modificano le storie, non le note introduttive... ma ormai qualcuno di voi mi conosce e sa che non amo seguire schemi preordinati XD.
Naturalmente modificherò solo il linguaggio, non i concetti: semplicemente, farò in modo che le note possano dare un'immagine più "professionale" a questa fanfiction: così come sono ora, di sicuro, ottengono l'effetto opposto.
Grazie ancora a chiunque abbia letto "Something Different" rendendomi così felice con le proprie recensioni, e a chi lo farà in futuro - sorvolando sulle mie incomprensibili stravaganze tipo questa! XD
Vi voglio bene, chiunque voi siate. <3

~

NOTE

Ho scritto "Something Different" in luglio [2007]: è stato un mese di pura follia creativa, dopo essere stata travolta dal ciclone Deathly Hallows, che ha rubato un frammento del mio cuore
.

 

Non voglio tediarvi [più del necessario]; giusto qualche informazione tecnica: Something Different è una fanfiction ambientata dopo l'epilogo di Deathly Hallows, ergo contiene spoilers.
Non è la storia in sè ad essere spoiler - l'avvenimento centrale è infatti una mia pura invenzione - ma contiene espliciti riferimenti al libro, in particolare all'epilogo.
I personaggi principali sono Harry Potter e Draco Malfoy ma, benchè io ami alla follia lo yaoi, qui non sono visti come una coppia nel modo più assoluto. Spiacente! XD
La storia è già stata interamente scritta, per cui - almeno per stavolta - dovrei riuscire ad aggiornare regolarmente [vacanze permettendo: fra due giorni riparto XD].

Non mi resta che augurarvi buona lettura, e sperare che questa fanfiction vi piaccia almeno un po', dato che io ho adorato scriverla! ^^
Grazie a chiunque leggerà, e a chi casualmente cliccherà sul link blu qui in fondo... ^^
*si eclissa* 
Ely

~

 

Something different

-Qualcosa di diverso-

 

‘…To you, if you have stuck with Harry

until the very end.’

 

 

— CAPITOLO UNO

 

All we've ever wanted

 

 

Un ultimo sbuffo di vapore in lontananza, e l’Hogwarts Express sparì dietro la curva. Loro quattro erano rimasti accanto ai binari, gli sguardi sognanti, le menti perse in ricordi di tempi lontani.

Nel luccichio dei loro occhi era nascosto il loro passato, con i suoi rari momenti di gioia e tanto, troppo dolore. Ma adesso brillava una luce in più, che era rimasta spenta troppo a lungo: la luce della tanto desiderata felicità.

Diciannove anni. A loro sembrava quasi un secolo. A volte, si chiedevano in quale angolo della loro anima fosse rimasta nascosta la forza di ricominciare, alla fine di quegli atroci anni di guerra.

Erano sempre loro. Gli inseparabili Harry, Ginny, Ron ed Hermione, anche se ora erano finalmente la famiglia Potter e la famiglia Weasley.

Ognuno stava pensando la stessa cosa: era incredibile quanto i loro figli somigliassero a loro quattro, quando avevano la stessa età.

Harry sorrise ripensando alla grande paura del figlio Albus, che stava per affrontare il suo primo anno ad Hogwarts: “Non lo sarò! Non sarò un Serpeverde!”. Tanti anni prima, Harry aveva temuto la stessa cosa…

Ginny pensava invece a quanto la loro figlia più piccola, Lily, assomigliasse a lei. “Due anni sono troppi! Voglio andarci adesso!” Accompagnando alla stazione i fratelli più grandi che stavano per partire alla volta di Hogwarts, madre e figlia avevano ripetuto a loro tempo la stessa frase…

Ginny prese la mano di Lily e la strinse forte. Harry passò un braccio intorno alla vita della moglie e le lanciò uno sguardo carico di tenerezza. Anche le dita di Ron si strinsero intorno alla esile mano di Hermione.

Sorridendosi l’un l’altro, avevano iniziato a camminare verso la barriera, tutti troppo commossi per parlare. Procedevano lentamente, come se volessero assaporare ogni singolo passo, ogni singolo istante che scivolava via.

Adesso, questa era la loro vita. Era tutto quello che avevano temuto di non poter avere mai, tutto quello che avevano sempre desiderato.

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Capitolo 2
*** Eyes in the shadows - Occhi nell'ombra ***


NOTE E RINGRAZIAMENTI:

Grazie a tutti per le meravigliose recensioni! Non mi sarei mai aspettata un così grande successo - questa è la prima fanfiction fra quelle che ho scritto ad aver ricevuto così tante recensioni fin dal primo capitolo! *_*

A tiffany90: Grazie! Sono felice che tu abbia scelto di leggere nonostante gli spoilers - spero di non deluderti!
A Lory91: Eccoti subito il seguito, spero che soddisferà le tue aspettative!

A Elly: Spero che apprezzerai anche questo chap, che parla interamente di Draco! Sai, prima di DH anche io ero fra quelli che lo odiavano, poi mi sono accorta che è un personaggio intrigante e, nonostante sia sempre stato dipinto come crudele e senza cuore, mi piace così com’è, e ho cercato di approfondire alcuni lati del suo carattere... dimmi che ne pensi!

A Dreamer1989: Innanzitutto, adoro il tuo nick XD Okay, passando a cose più importanti: l’epilogo di DH... io l'ho adorato <3 anche se mi ha lasciata con una miriade di curiosità che mi turbinavano in testa... 
Sì, il primo capitolo è una sorta di “epilogo dell’epilogo”, una specie di introduzione alla storia vera e propria; con questo capirai cosa c’entrino Draco ed Harry. Grazie per la recensione, a presto"!

Prima di lasciarvi alla lettura, solo una precisazione: come ho scritto ad Elly, questo capitolo tratta interamente di Draco; zia Row ci ha lasciato un bel po’ da scrivere su di lui! Effettivamente, ammetto di aver sperato in un chiarimento fra lui ed Harry, alla fine del romanzo, ma dato che così non è stato... ci penso io! XD
Vi lascio alla lettura - questo secondo capitolo è quello che più mi ha appassionata, scrivendo; spero che non vi deluda!
~

Something different

-Qualcosa di diverso-


— CAPITOLO DUE
 

Eyes in the shadows



Un paio di profondi occhi color ghiaccio seguivano da lontano i Potter e i Weasley che si allontanavano, e mille pensieri turbinavano vorticosamente nella confusa mente di Draco Malfoy.

Erano passati diciannove anni dall’ultima volta che si erano visti, alla fine della battaglia di Hogwarts.

La battaglia di Hogwarts…quei terribili momenti che da diciannove anni affollavano le sue notti…

Fissò a lungo quelli che erano stati i nemici della sua vita.

Ricordò l’orgoglio bruciante nel petto quando, tempo prima, affermava che loro erano diversi da lui…

Loro, sembrano così felici.’

Loro, hanno ottenuto ciò che volevano.’

Loro, sono riusciti a ricominciare a vivere.’

Per la prima volta si rese conto di quanto, immenso dolore dovevano aver provato in tutta la loro vita. E lui, insieme a tutti gli altri Mangiamorte, ne era stato la causa, e aveva gioito nel vederli soffrire.

Loro, si sono visti strappare tutto ciò che avevano.’

‘Ma loro, hanno trovato il coraggio di andare avanti.’

Loro, hanno qualcuno che amano, e qualcuno che li ama.’

Io, non ho niente di tutto questo.’

‘Io, non ho perso nessuno.’

‘Io, non ho mai avuto nessuno.’

Io, sto vivendo una vita che non mi appartiene, una vita che non ho mai desiderato.’

Amore,

un qualcosa che non era mai esistito, per lui.

Amicizia,

un qualcosa che non aveva mai conosciuto.

Coraggio,

un qualcosa di cui non sapeva il vero significato.

Quante volte, nella sua vita, aveva provato disgusto al pensiero che era questo ciò in cui credevano i Grifondoro, questi i loro ideali di vita.

Ma in quel momento si chiese se i Serpeverde avessero davvero capito qualcosa della vita, e se non si fossero invece lasciati sfuggire alcune cose fondamentali.

Aveva sentito il figlio di Potter, aveva paura di finire a Serpeverde.

Un pensiero attraversò la sua mente come un fulmine, era una domanda spontanea e segreta che Draco Malfoy ebbe quasi paura di formulare.

‘E se quel bambino…avesse ragione?’

Immediatamente sentì un orribile senso di disgusto verso se stesso insinuarsi dentro la sua ormai lacerata anima, il senso di colpa per aver pensato anche solo per un istante che i Grifondoro potessero essere migliori dei Serpeverde.

Loro, sono diversi da me…’

Niente orgoglio stavolta, solo una profonda tristezza.

…loro sono felici…’

‘…io invece mi sto svuotando…’

‘…e, lentamente, di me non resterà niente…’

Improvvisamente Harry Potter si voltò, e tra le ombre della stazione vide il luccichio di un paio di occhi…incrociò lo sguardo di Draco Malfoy…

…Ghiaccio e Smeraldo. Per la prima volta, uniti da un fortissimo legame.

E per la prima volta, Harry poté leggere in quegli occhi un turbine di emozioni e sentimenti.

Quello sguardo si impresse, indelebile, nella sua mente.

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Capitolo 3
*** We need to talk - Abbiamo bisogno di parlare ***


NOTE E RINGRAZIAMENTI:

Siete riusciti a farmi piangere. Sono appena tornata da una meravigliosa vacanza in Spagna, e... sono senza parole. Non so davvero come ringraziare Ginny W, Tiffany90, Xla e soprattutto diavoletta_verde [quando ho letto la tua recensione, la più bella che io abbia mai ricevuto, ero in un Internet Point di Granada, e ho urlato per la felicità attirandomi addosso gli sguardi attoniti di tutti i presenti... XD]

E poi, grazie a voi undici che avete aggiunto “Something Different” fra i preferiti: Chaosrebon_The_Sad, Eneri_Mess, Faffachan, marimokun, Meredi th91, pica bo, saralig orio1993, sca r, Sere nella_Chan, sweet_weasley, v4le18.
*si asciuga gli occhi*
Per l'ennesima volta, grazie!
~


Something different

-Qualcosa di diverso-


— CAPITOLO QUATTRO
 


We need to talk



Harry risalì con passo lento, sicuro e deciso il lungo viale alberato che portava a Malfoy Manor. Solo quando fu arrivato davanti all’imponente castello si fermò a pensare a ciò che stava facendo. Improvvisamente, la sua certezza che fosse l’unica cosa giusta da fare vacillò. Ripensò all’ultima volta che aveva parlato a Malfoy. Era stato durante la battaglia di Hogwarts, non ricordava cosa si fossero detti.

Forse aveva sbagliato tutto. Malfoy lo aveva sempre odiato, perché avrebbe dovuto accettare di parlargli e chiarire il loro rapporto dopo diciannove anni che non si vedevano?

Silente saprebbe cosa fare…pensò Harry, inspiegabilmente. Avrebbe voluto poterne parlare con lui, probabilmente era l’unica persona che avrebbe capito e che l’avrebbe consigliato nel modo giusto…come sempre.

Harry ricordò con quali parole Silente si era rivolto a Malfoy in quella terribile notte sulla Torre di Astronomia. Non sei un assassino, Draco. Harry seppe che Silente aveva ragione…come sempre…e decise che doveva almeno provare a parlare con Dra—Malfoy.

Premette il dito sul campanello di Malfoy Manor, la mano che tremava leggermente, e aspettò, sperò, che qualcuno gli aprisse.

Draco aveva la mano sulla maniglia del portone di casa. Aveva deciso di andare a cercare Har—Potter, dovunque fosse…e improvvisamente il trillare del campanello risuonò in tutte le stanze del castello.

Draco spalancò la porta e si diresse verso il cancello, pensando a chi poteva essere. Nessuno suonava da anni al cancello di Malfoy Manor. Draco aveva perso i contatti con tutti i suoi ex compagni Serpeverde, e nessun altro osava avvicinarsi a quella casa. La gente la evitava come si evita un Anatema che Uccide, perché lì vivevano degli ex Mangiamorte e nessuno voleva più avere a che fare con loro…

Draco si bloccò improvvisamente a metà del viale che dal portone portava al cancello. Aveva visto chi c’era fuori dal cancello, e non credeva ai suoi occhi.

Harry Potter.

Non era possibile.

Provò l’impulso irresistibile di correre dentro casa, chiudersi la porta alle spalle e dimenticarsene. Prima o poi se ne sarebbe andato…

Tutta la determinazione nel trovarlo era sparita di colpo vedendolo a pochi passi da se.

Con passo incerto, gli si avvicinò, mentre un misto di emozioni contrastanti si agitava dentro di sé...

Adesso erano uno di fronte all’altro.

Di nuovo, dopo diciannove anni.

Draco incrociò lo sguardo di Harry.

Rimasero a fissarsi negli occhi per pochi secondi, ma a loro sembrò un tempo infinitamente lungo.

Smeraldo, una silenziosa domanda.

Ghiaccio, confusione, paura, indecisione.

E fra di loro un silenzio impenetrabile, l’ennesima barriera che cercava di dividerli.

«Malfoy...noi...» iniziò Harry, quasi sussurrando.

Draco distolse a fatica lo sguardo, spezzando quel legame più solido ad ogni istante che scivolava via. Fissò il suo braccio sinistro...il Marchio Nero. La causa di tutto. Il motivo per cui la sua vita si stava sgretolando, e ciò che aveva distrutto migliaia di altre vitei genitori di Potter

NO!

Una decisione improvvisa, di cui quasi non era consapevole. Non poteva parlarglinon poteva o non voleva? Era costretto, ancora una volta, a mettere a tacere il suo

cuoreavrebbe dovuto farlo per sempre?...perchè lui era Draco Malfoy, e niente avrebbe potuto cambiare quella certezzama era davvero una certezza?

Sentì una morsa allo stomaco stringerlo sempre di più, fin quasi a soffocarlo, mentre pronunciava quella frase, quell’ennesima bugia.

«Vattene, Potter. Non ho niente da dirti.»

Una pugnalata al cuore. Harry lo aveva temuto, ma ora non voleva crederci.

Cercò di nuovo gli occhi di Malfoy, e per una frazione di secondo vi vide riflessa la verità, ancora una volta quel segreto legame fra di loro gli rivelò il cuore del Serpeverde, ciò che lui continuava a voler nascondere. E quella verità era ciò che Harry aveva bisogno di sapere.

Fu solo un istante: Malfoy reagì, i suoi occhi ridivennero impenetrabili e freddi, quella maschera che da sempre nascondeva i suoi veri sentimenti.

Ma Harry sapeva. Gli rivolse un ultimo sguardo e sussurrò:

«Grimmauld Place numero 12...»

Draco spalancò gli occhi, sorpreso. Harry si voltò e iniziò ad allontanarsi lentamente. Quegli occhi color ghiaccio lo seguirono fin quando non fu inghiottito dalle ombre dei frondosi alberi del viale.

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Capitolo 4
*** One last thing - Un'ultima cosa ***


NOTE E RINGRAZIAMENTI:

In questa magica notte di S. Lorenzo, ecco a voi il terzo capitolo!
Sono davvero felice che sette di voi abbiano già aggiunto Something Different fra i preferiti - spero che continui a piacervi! Un grazie speciale a  Tiffany90 che ha recensito il secondo capitolo e a tutti voi che leggete soltanto!
Per il prossimo aggiornamento, temo dovrete aspettare fino al 21/22 agosto, causa vacanze ^_^

A presto! <3 
~

 

Something different

-Qualcosa di diverso-

 

 

— CAPITOLO TRE 

 

One last thing

 

 

Amarezza

Dolore

Tristezza

Harry non riusciva a dimenticare le emozioni nascoste negli occhi di Draco Malfoy.

Qualcosa si era spezzato dentro di lui, Harry lo aveva capito.

Si chiese per la prima volta come doveva essere stato difficile il suo passato, come vivesse adesso che era tutto finito, e addirittura cercò di capire il motivo della sua terribile scelta di unirsi ai Mangiamorte.

Era stata davvero una scelta?

Entrambi avevano sempre dato per scontate troppe cose.

Si erano nascosti sotto l’impenetrabile corazza di pregiudizi che da sempre li divideva, e non avevano mai cercato di infrangerla e cercare di conoscersi meglio.

Erano stati irrimediabilmente superficiali.

Il Grifondoro e il Serpeverde.

Il Prescelto e il Mangiamorte.

Entrambi avevano sempre visto solo questo nell’altro, erano stati in guerra fin dal primo istante in cui si erano parlati.

Harry sentiva dentro di se una sensazione strana se provava a pensare a Draco Malfoy come ad una persona diversa da quella che aveva “conosciuto”, una persona capace di provare emozioni e sentimenti…semplicemente, per lui era difficile pensare a Malfoy come ad una persona e non come ad un Mangiamorte…

Non parlò a nessuno di questi suoi pensieri, non a Ron, non a Ginny, non ad Hermione. Era sicuro che non l’avrebbero capito, non questa volta.

C’era solo una cosa che poteva, doveva fare.

Ritrovare Draco Malfoy.

Avevano bisogno di parlarsi, capirsi, conoscersi.

Non era sicuro che lui avrebbe accettato… ma poi rivedeva quello sguardo… quegli occhi… la tristezza profonda che vi aveva letto…

Sì. Dovevano rivedersi.

Era l’ultimo conto in sospeso.

Era l’ultima cosa da fare.

 

***

 

Era sempre lo stesso pensiero fisso. Quegli occhi color smeraldo che fissavano i suoi dall’altra parte della stazione. E la certezza di non avere mai capito niente di Harry Potter e di nessuno dei suoi amici, il rimorso bruciante di essersi sempre rifugiato tra i suoi crudeli pregiudizi e non avere mai avuto il coraggio di guardare oltre, verso un orizzonte diverso dal suo.

“Sei nato per servire il Signore Oscuro, Draco, non puoi sottrarti al tuo destino. Non puoi.”

Così gli aveva detto suo padre, tempo prima, con quel tono gelido l’aveva costretto a diventare Mangiamorte.

Draco sapeva che non avrebbe dovuto farlo, ma non gli era stato permesso di scegliere.

Non ebbe mai il coraggio di guardare il Marchio Nero impresso sul suo braccio sinistro. Non era mai stato un vero Mangiamorte. Suo padre, Codaliscia e Bellatrix Lestrange lo erano. Erano pazzi fanatici. Lui, Draco, era un vero Serpeverde forse, ma non un Mangiamorte. Non lo era mai stato.

Pazzi fanatici. Per tutti, quelle due parole erano un perfetto sinonimo di Mangiamorte. Solo adesso si rendeva conto che era assolutamente vero. E si rendeva conto che avrebbe dovuto opporsi. E poi, cosa sarebbe successo se l’avesse fatto? L’avrebbero ucciso. Il Signore Osc—Voldemort l’avrebbe ucciso, o forse lo avrebbe fatto addirittura suo padre.

Ricorda il disprezzo nella sua voce, nel suo sguardo, quando Lucius gli parlava.

E se non fosse morto, cosa avrebbe fatto? Sarebbe andato da Potter ad implorare aiuto dopo aver cercato di uccidere Silente? Avrebbe combattuto tra le file dell’Ordine della Fenice durante la battaglia di Hogwarts?

No. Non ne avrebbe avuto il coraggio, lo sapeva.

Lui non era coraggioso. Non era leale. Non era un Grifondoro.

C’era solo più una cosa, ormai, che potesse fare: ritrovare Harry Potter e parlargli. Raccontargli tutto questo. E, per una volta, ascoltarlo.

Dovevano infrangere quella barriera che li aveva sempre tenuti lontani e imparare a conoscersi, adesso o mai più.

Era l’ultimo conto in sospeso.

Era l'ultima cosa da fare.

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Capitolo 5
*** Grimmauld Place ***


NOTE E RINGRAZIAMENTI:

C
on immenso piacere, vi annuncio che questo capitolo non è l'ultimo come previsto!
Ebbene sì: i capitoli sono diventati sei. Non chiedetemi nè come nè perchè! Questo è nato da uno dei miei deliri notturni... XD

Un grazie immenso a Draias e a saraligorio1993 che hanno recensito lo scorso capitolo, e come sempre a chi ha aggiunto questa fanfiction ai preferiti <3

Buona lettura a tutti!

~

 

Something different

-Qualcosa di diverso-

 

 

— CAPITOLO CINQUE 

 

Grimmauld Place

 

 

Dopo la guerra, anche Grimmauld Place era ritornato a vivere.

Harry e Ginny lo avevano scelto come nuova casa per la nuova vita che stava iniziando e lì, fra quelle mura un tempo gelide ed inquietanti, era nata la nuova famiglia Potter.

Ora, quelle stesse mura trasudavano calore e felicità: i nuovi proprietari avevano completamente trasformato quel luogo da cui l’amore e l’amicizia erano sempre stati estirpati, ogni segno della crudele stirpe Serpeverde dei Black era scomparso. Gli antichi quadri che un tempo formavano l’albero genealogico della “Nobile e Antichissima Casata” erano stati sostituiti da altre cornici raffiguranti i grandi protagonisti delle due guerre, un omaggio speciale a coloro che avevano dato la vita nella speranza di poterne regalare agli altri una migliore: i genitori di Harry, Silente, Piton, Remus, Tonks, Malocchio Moody, Fred Weasley e naturalmente Sirius vegliavano sulla famiglia Potter ogni giorno.

Questo era Grimmauld Place, all’inizio della nuova era.

 

Era trascorsa una settimana da quando Harry aveva provato a parlare con Malfoy. Era stata una strana settimana, i giorni scivolavano via lenti e la casa sembrava stranamente vuota e silenziosa da quando sia James che Albus erano partiti per Hogwarts.

Le ombre della sera stavano iniziando ad inghiottire il parco di Grimmauld Place, e Harry era affacciato alla finestra, gli occhi persi nel vuoto, e pensava...

...Quel luccichio negli occhi di Malfoy. Non era assolutamente vero che non aveva niente da dirgli, Harry ne era certo, ma allora perchè si era nascosto ancora una volta dietro quella maschera che da sempre lo nascondeva?

‘...Perchè continui a non voler ascoltare il tuo cuore, Malfoy?’

Harry sperò che il suo messaggio fosse arrivato: “Grimmauld Place numero 12, ti aspetto”.

E continuava ad aspettare, cullando la speranza che l’attesa non si rivelasse vana.

 

«Papà? Mi sembri triste...» Lily si era silenziosamente avvicinata al padre ed ora lo stava fissando, uno sguardo tenero a cui Harry non seppe resistere.

La prese in braccio e la strinse a se, rassicurandola: «No, stai tranquilla, tesoro. E’ tutto assolutamente perfetto...»

E lo disse credendoci, perchè era vero. La sua vita era diventata assolutamente perfetta.

Ma Lily non sembrò neanche lontanamente convinta quanto lo era lui...

«Mmmmh...» fece dubbiosa, scrutandolo attentamente. Harry scoppiò a ridere vedendo quell’espressione pensierosa dipingersi sul volto della figlia e al suono della sua risata Lily si illuminò: «...Ci sono! Hai bisogno di divertirti...» l’espressione del suo viso si fece furba, assolutamente degna dei Malandrini, pensò Harry.

«...Invitiamo Ron e Hermione a cena stasera? Così potete raccontarmi di nuovo di quando eravate ad Hogwarts...» concluse la figlia, sorridendo sotto i baffi.

«Affare fatto! Non vedi proprio l’ora di andarci, a Hogwarts, eh?» Harry stava ancora ridendo.

La bambina gli lanciò un’occhiata angelica sbattendo le ciglia...che diceva più di mille parole!

 

‘Lily aveva ragione, avevo davvero bisogno di divertirmi...’ pensò Harry dopo cena, mentre lui, Ginny, Ron ed Hermione ridevano ricordando le loro avventure scolastiche dei “vecchi tempi”.

Lily li osservava meravigliata, gli occhi che le brillavano di più ad ogni episodio raccontato dai quattro adulti. A Ron non sfuggì il suo sguardo, e strizzò un occhio ad Harry. I suoi tre figli sarebbero stati sicuramente degni eredi dei Malandrini...e del magico trio...

...E dal buio del parco, non erano solo i mille occhi della notte ad osservare quel quadro di felicità che tutti loro formavano. Nascosto nell’ombra, Draco Malfoy li osservava, il cuore lacerato da un bruciante rimpianto, da una profonda tristezza e, in fondo...anche un pizzico di tenerezza. Ancora una volta, stava cercando altrove, nella vita degli altri, un piccolo spiraglio di luce, quella boccata di aria fresca che lui non aveva ancora respirato.

 

Era molto tardi quando Ron e Hermione tornarono a casa, Lily era già a letto, ed Harry e Ginny uscirono nel parco. Era una tiepida notte di settembre, il cielo ricoperto di stelle. I due si sedettero sull’erba soffice, ognuno perso nei propri pensieri.

«Non è meraviglioso?» sussurrò Ginny.

Harry si voltò verso di lei, le prese il viso tra le mani e la baciò teneramente.

«E’ tutto meraviglioso...» le rispose, «perchè io e te siamo qui, insieme...»

Questa volta fu Ginny a baciarlo, a lungo, appassionatamente...

Draco li guardava nascosto dal nodoso tronco di un albero, e si lasciò sfuggire un sorriso divertito. Anche da lontano il loro amore era evidente, poteva quasi toccarlo. Si chiese come ci si doveva sentire, ad amarsi così profondamente.

Si scambiarono qualche parola che Draco non udì, ma vide Potter annuire e la Weasley entrare in casa.

Harry, rimasto solo, si sentì improvvisamente osservato. Si voltò e fisso esattamente l’albero dietro al quale era nascosto Malfoy...adesso o mai più. Respirò profondamente per cercare di calmare il battito del suo cuore e, la voce che tremava leggermente, incerta, bisbigliò:

«P-Potter...?»

Era un sussurro appena udibile, ma aveva spezzato il silenzio che regnava sul parco ed Harry lo udì nettamente. Spalancò gli occhi, chiedendosi se era stato uno scherzo della sua immaginazione.

Un fruscio di passi strascicati sull’erba.

E un paio di occhi color ghiaccio che fissavano i suoi.

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Capitolo 6
*** For the first time - Per la prima volta ***


— CAPITOLO SEI 


For the first time



Harry avrebbe voluto parlare, ma la voce gli rimase impigliata in gola.

Non avrebbe mai immaginato di trovarsi di fronte Draco Malfoy, lì, in quel momento.

Rimasero a fissarsi...per quanto tempo? Secondi? Minuti? Ore? Non lo sapevano.

Intorno a loro, il silenzio era rotto solo dal frusciare delle foglie e dal battito accelerato dei loro cuori.

Alla fine fu Draco a parlare per primo, rompendo quel gelido silenzio. Quell’ennesima barriera che cercava di dividerli. Ma questa volta niente li avrebbe allontanati. Dovevano essere loro due e nient’altro, per la prima e ultima volta.

«Io...noi...dobbiamo parlare, non era vero che...» La voce gli tremava, mille pensieri si agitavano nella sua mente impedendogli di dire quello che avrebbe voluto. Ma Harry aveva capito.

«Lo so, Malfoy»

Tre parole, mille significati.

Harry si sedette sull’erba, appoggiando la schiena al nodoso tronco dell’albero dietro al quale prima si era nascosto Draco, che rimase un istante a guardarlo e poi lo imitò.

Silenzio. Nessuno dei due aveva il coraggio di iniziare.

«...Ti ho visto alla stazione.» disse Harry piano, riuscendo finalmente a vincere quell’imbarazzo che li stava schiacciando.

Avrebbe voluto chiedere a cosa stava pensando quel giorno. Ricordava perfettamente la sua espressione, il suo sguardo...

«Vuoi sapere a cosa stavo pensando, vero?»

Draco gli aveva letto nel pensiero. Non diede ad Harry il tempo di rispondere, e continuò. Raccontò tutto. Sembrava che si fosse addirittura dimenticato chi era il suo interlocutore. Finalmente poteva sfogarsi, lasciare che le parole scivolassero una dopo l’altra, come un fiume in piena, riuscendo a lenire un po’ il dolore che l’aveva accompagnato per tutta la vita.

Harry, semplicemente, ascoltava, mentre un pensiero si formulava nella sua mente. Draco Malfoy era una persona incredibilmente coraggiosa, se era riuscito a non farsi schiacciare dal ricordo di tutto l’orrore con cui era stato costretto a convivere...

...E, senza quasi rendersene conto, iniziò a parlare anche lui. Confrontarono il loro passato, i due mondi diversi nei quali vivevano. I Grifondoro e i Serpeverde. Due mondi divisi da millenni di odio reciproco, due mondi troppo diversi fra di loro, due mondi che mai avrebbero potuto incontrarsi e riappacificarsi.

Ma quella notte, loro due non erano il Grifondoro e il Serpeverde.

Erano semplicemente Harry e Draco.

E poi arrivarono a confrontare il presente.

Un’ombra oscurò il volto di Draco:

«Tu hai tutto, Potter. Tutto quello che io ho sempre solo...sognato di avere...»

«Una volta...qualcuno mi disse che non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere...» rispose. Silente gliel’aveva detto, anni prima, in un tempo che ormai si era perso nel passato. Ed Harry non aveva mai dimenticato quella frase.

Draco fissò Harry. «Io ero un Mangiamorte, Potter...»

«Non importa ciò che sei stato. Non è ancora troppo tardi per ricominciare...»

Sulle labbra di Draco comparve un sorriso fugace: «...E’ stato Silente, vero?»

Harry gli lanciò uno sguardo interrogativo, anche se aveva capito perfettamente a cosa si riferiva Malfoy.

«Quel qualcuno...era Silente, vero?» ripetè, notando l’espressione di Harry.

L’altro abbozzò un sorriso.

«Sì...» e, dopo una piccola pausa, aggiunse «...certo.»

«Certo.» ripetè Draco. «Era nel suo stile...»

Harry scoppiò a ridere, e dopo un istante Draco lo seguì.

Per la prima volta, stavano ridendo insieme. E non sapevano spiegarsi come fosse potuto succedere.

«Aveva ragione...» osservò Draco dopo un po’. Stava per aggiungere “Stranamente!” ma si fermò in tempo. Provò ad immaginarsi la reazione di Potter se lo avesse detto davvero. Sarebbe bastato per rovinare tutto.

«Lo so. Come sempre.» sorrise Harry in risposta.

“Appunto” pensò Draco. Potter aveva confermato i suoi pensieri.

Erano sempre così diversi, dopotutto. Eppure...mai una parola tagliente era uscita dalle loro labbra quella notte. Mai uno sguardo infuocato si erano lanciati, quella notte. Qualcosa era cambiato per sempre.

«Sai, è strano...»

Harry stava per rispondere che lo era anche per lui, ma qualcosa nel tono di Malfoy gli fece cambiare idea: «Cosa?»

«L’altro giorno, alla stazione...ho sentito di cosa aveva paura tuo figlio.»

«Aveva paura...di finire a Serpeverde.» disse Harry, la voce incerta. Guardò di sbieco Malfoy. L’atmosfera si fece un po’ tesa.

«Ed è strano...che io abbia pensato che forse aveva ragione...» Draco confessò finalmente quel pensiero che per giorni lo aveva tormentato.

«Che cosa?!» Harry era stato veramente colto alla sprovvista. «Tu hai pensato che forse i Grifondoro sono migliori dei Serpeverde?!»

Draco lo guardò negli occhi, ancora una volta.

«Sei pazzo...» Harry attese un istante prima di pronunciare l’ultima parola, «...Draco

Gli occhi di Draco brillarono di stupore, e poi lui distolse lo sguardo. Harry non sapeva come gli fosse venuto in mente, lo aveva detto senza pensarci---

«Lo so...Harry.» Non credeva che fosse così difficile pronunciare un semplice nome.

Ghiaccio e Smeraldo, per quella che forse sarebbe stata l’ultima volta. Un ultimo sguardo sincero. Un lampo di sollievo e di gratitudine in entrambi i loro sguardi.

Era nato qualcosa di nuovo...qualcosa di diverso.

... Until The Very End

~


... Fin proprio alla fine
.

Mi è sembrato così strano scrivere quell’ultima frase. Ma sono davvero, davvero, davvero felice perchè, anche se la storia ha subito alcuni cambiamenti dalla versione originale che avevo scritto a luglio, continuo a pensare che scrivere “Something Different” sia la stata la cosa più esaltante e più soddisfacente che abbia mai fatto.


Grazie a tutti per le stupende recensioni! Riceverne così tante, e così belle, mi ha fatto capire che vale davvero qualcosa quello che scrivo e che è una passione che continuerò a coltivare per tutta la vita.

Siete stati meravigliosi a seguire questa breve fanfiction passo dopo passo, e non potrei non ringraziarvi uno per uno:

DumbledoreFan: Oddea, GRAZIE! La tua (anzi, le tue ^_^) recensioni sono fra le più belle che io abbia mai ricevuto! Finalmente (?) siamo arrivati alla fine; aspetto trepidante un tuo parere! Comunque, non ti preoccupare: DH ha dato alla testa anche a me! XD Ciao, un bacio!

Draias: Eccoti il sesto capitolo! Che ne pensi? *_*

Madox: Grazie! <3 Recensione breve ma molto efficace! Spero che il finale non ti deluda... credo fosse ovvio che dovesse finire così, dopotutto! Sarei stata davvero crudele a scrivere cinque capitoli sul grande bisogno che avevano di parlarsi per poi farli litigare alla fine, non credi? Sono sadica, ma non così tanto... e allo stesso modo, non credo possano arrivare ad un'amicizia vera, lo vedrei come un OOC. Semplicemente, può nascere qualcosa di diverso.

Loryen_90: Quando ho letto “hai sicuramente un futuro” mi sono venute le lacrime agli occhi per la felicità! Grazie *_* Spero che ti piaccia anche questo finale!

Ginny W: ...e io non vedo l’ora di leggere una tua recensione a questo capitolo! Grazie di cuore <3

Un grazie enorme a chi ha aggiunto Something Different tra i preferiti, ovvero Chaosreborn_The_Sad, Eneri_Mess, Faffachan, Madox, marimokun, Meredith91, picabo, Scar, serecane, Serenella_Chan, sweet_weasley, v4le18... i mitici dodici! [Ma come mi vengono certe battute idiote? XD]
Posso chiedervi di lasciarmi una recensione? Mi imbarazza sempre un po' domandarlo esplicitamente, ma vorrei davvero sapere cosa ne pensiate anche se, visto che la mia fanfiction è fra i vostri preferiti, ne deduco che vi piaccia... XD Pura e mera curiosità!
Un bacio anche a voi!

E, a chi me l’ha raccomandato nelle recensioni (sia in quelle a Something Different che in quelle alle altre storie) volevo dire: non temete! Non smetterò mai di scrivere, sarebbe un po' come morire, credo.

A presto!

Ely - Cerridwen - TheGryffindorPrincess

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