365 giorni piu uno

di marcoleone
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'INIZIO ***
Capitolo 2: *** CONOSCENZE E.... ***



Capitolo 1
*** L'INIZIO ***


primo giorno di scuola, giorno dopo le vacanze estive.
quel giorno stavo allungato nel mio letto, al calduccio quando un urlo di mia sorella Elisabetta mi sveglio' , o meglio, mi fece sobbalzare:''dov'è il mio asciugacapelli! mamma dov'èèè!!!''. Allora ,salutai con tristezza il mio letto e andai in cucina,dove trovai una scena allucinante: c'era mia madre che ripeteva mentre si truccava come una forsennata:''non ce la faro'...non ce la faro'...non ce la faro'....'' mamma '' gli dissi ''non farne una tragedia greca!'' ''la fai facile!,tanto non sei tu che devi fare un nuovo lavoro! ma tanto prendetevela con questa povera donna!'' ''mamma ma io veramente...'' ''oh non importa...piuttosto quanto ci mette a finirsi di preparare tua sorella!?'' ''un minuto'' disse lei; ''ok.... io ora vado perchè devo anche prendere l'autobus'' e cosi dicendo usii di casa e mi avviai verso la stazione,nel traffico cittadino di Roma. Era strano incominciare una nuova vita in una nuova citta',tutto diverso... e poi,soprattutto nella mia famiglia (che come avete capito è molto strana,quasi pazza) è stato un po' scioccante: mia madre che ora fa la segretaria in una universita' ed è in un'ansia che non si sa da cosa nasce ,mia sorella che frequenta l'universita'e vuole apparire a tutti i costi bella e all'ultima moda  e poi io,che non ancora capisco se sono pazzo anche io o no.
Appena giunto li avrei (gia,avrei!) dovuto nprendere l'autobus numero 8,che mi avrebbe portato davanti alla mia nuova scuola:la MAZZINI COLLEG, un istituto a tempo pieno dove si studiavano molto le lingue letterarie. Convinto di aver preso l'autobus giusto mi sedetti in una sedie e mi affacciai al finestrino. ecco che all'improvviso mi si gelo' il sangue perchè vidi passare l'autobus numero 8 proprio devanti ai miei  occhi. corsi dov'era seduto l'autista e gli chiesi dove portava il suo e mi disse a Roma nord. Come un celebroleso lo pregai di fermarsi e lui,pensando di aver a che fare con un malato di mente spinto a compassione si fermo' e io mi misi a rincorrere come in una maratona il mezzo di trasporto che mi avrebbe portato a destinazione. Troppo tardi,era gia molto piu avanti di me,ma all'improvviso si accese una piccola speranza perchè si fermo',causa semaforo rosso. Allora rifeci una corsa contro il tempo e lo raggiunsi appena in tempo.
quando giunse a ''destinazione'' io scesi ,ma rimasi a bocca aperta:la MAZZINI COLLEGE era veramentegrande,imponente con una marea di ragazzi all'infuori che parlavano,copiavano i compiti e facevano colazione...gia' la colazione! io non l'avevo fatta! incominciai a dirigermi in un bar che si trovava affianco...ma mentre ero sul punto di passare l'uscio suono' la campanella. Mannaggia non me ne va bene una oggi! e cosi dovetti dire addio anche alla colazione e incominciai a solcare i grandi gradoni che portavano all'interno. Questo era veramente enorme e non sapevo dove dirigermi,tantochè chiesi ad una bidella (l'unica che avevo visto) cov'era la classe prima E. ''seconda scala a destra,terzo piano,prima porta a sinistra'' mi rispose lei,senza neanche alzare lo sguardo. allora incominciai a seguire le indicazioni e dentro di me incominciarono a nascere malavoglia e tristezza. Avete mei provato quella sensazione di felicita' e curiosita' nell'andare in una nuova scuola,conoscere nuovi compagni e capire di chi ci si puo fidare o meno? Be io no.
appena  aprii la porta e mi misi dentro l'aula trovai tutti i ragazzi che mi fissavano, compresa la prof. ,che aveva un grande neo peloso sulla guancia e la pelle devastata dalle rughe.Che sia stata mezza umana e mezza tartaruga? Bo!. ''em...mi scusi il ritardo professoressa ma...'' non feci in tempo a finire la frase che lei mi interruppe dicendomi ''gia dal primo giorno in ritardo eh?! vabè per oggi passi ma io non sopporto che un mio alunno faccia cio!'' Poi,tranquillizatasi (non  io ma lei!) fece mezz'ora di presentazioni e mi mise a sedere affianco ad un ragazzo di nome Lorenzo. Questo aveva decisamente una cresta troppo lunga e i pantaloni  tagliati. Ma forse sono io che non ancora capisco il look al giorno d'oggi. ''Piacere Lorenzo'' disse ''Piacere '' gli risposi e iniziammo ad ascoltare la prof. che incomincio' a spiegare Dante; dopo poco Lorenzo (che soprannominai Cresta) mi disse ''nuovo e?'' ''gia,come lo sai?'' ''perchè solo chi non è della scuola non sa che è meglio arrivare in ritardo, e tu ne hai fatto parecchio'' ''no,che dici?'' Dissi in tono scherzoso ''ne ho solo fatto un minuto!" ''come no'' e tutti e due incominciammo a ridere,cosi forte che la tartaruga(ormai voglio chiamarla cosi) porto' me e Lorenzo dal vicepreside. MA si,inauguriamo il primo giorno di scuola andando in presidenza!. Dopo dieci minuti di sgridate tornammo in classe e dopo poco suono' la ricreazione. io e Lorenzo andammo nel campetto a fare merenda (o perlomeno a vederlo mangiare ) e li.... 

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Capitolo 2
*** CONOSCENZE E.... ***


Li Cresta mi presento' i suoi amici: Luca, un ragazzo simpatico che nonostante il suo corpo atletico odiava educazione fisica, Alessandra una tipa che si poteva considerare della classe dei ''fighi'' ma che ''stranamente'' parlava con noi ''sfigati'' e quasi tutti i ragazzi della scuola la corteggiavano,nonostante lei non gli degnava di uno sguardo e infine c'era Eleonora,una ragazza carina ,gentile,locuace e....insomma,per farla breve ci fu un colpo di fulmine!Almeno da parte mia....Chiacchierammo tutto il tempo della ricreazione su di me e sulla mia vita a Torino,poi squillo' la campanella e ce ne tornammo in classe.Infondo infondo non era poi cosi male quella scuola,sembrano tutti simpatici e amichevoli.. oh, ma quanto mi sbagliavo! appena mi sedetti sul banco iniziai a sentire un rumore proveniente dallo stomaco che anche chi mi era vicino lo sentì, Cresta rise e tutti gli altri invece mi guardavano come se fossi stato un coniglio anoressico,malgrado la mia alta statura e il mio peso ideale...Ma il peggio doveva ancora venire! Mentre mi stavo contorcendo per far si che il rumore non si sentisse piu ecco che all'improvviso ci fu silensio...si udirono solo delle scarpe con i tacchi attraversare l'aula...Era la prof di Matematica! Quando lei si sedette incomincio' a fare l'appello e quando venne il mio turno si fermo'... ''Mirco Spinosa...io non ricordo di te....'' Disse con tono rachitico ''si,infatti sono nuovo e ...'' non ebbi nemmeno il tempo di finire la frase perchè lei gridòn ''Silensio!,sono io che le faccio le domande io qui,sono stata chiara!?'' ''ma veramente io...'' ''Niente ma! Ora che sei qui nella mia classe devi fare quello che dico io e soprattutto non parlare!!! e adesso ammutisci la bocca e non mi interrompere piu!'' io terrorizato non ebbi nemmeno il coraggio di risponderle,pensando che cosi facendo avrei solo peggiorato le cose...ma dentro di me sapevo che quella li era pazza e che mi avrebbe dato filo da torcere per tutto l'anno. Dopo l'appello iniziai ad avere piccoli ma frequenti attachi cardiaci, come del resto tutti i miei compagni perchè la pazza sclerosa inizio' ad interrogare alla lavagna a sorpresa e non seguendo un ordine...cosi ogni volta che stava per dire un nome ogni persona sudava a freddo e il malcapitato andava terrorizzato e se ne tornava a sedere con un quattro. Fu la volta del sottoscritto ma ci misi poco...andai impaurito e me ne tornai a sedere ''soddisfatto'', proprio ''con il sorriso stampato sulle labbra'' perchè l'insegnante,dopo aver visto la mia acuta preparazione sulla materia e dopo avermi fatto fare tre problemi con equazioni, incognite e applicazioni delle varie stranezze matematiche mi fece tornare a sedere ''schioffandomi'' (è proprio il caso dirlo) altro che quattro! DUE!. Non so per quante volte dentro la mia testa l' ho mandata quel paese. Venne l'ora di pranzo e a mensa come stabilito io e Cresta incontrammo Luca,Alessandra e Elonora;che ci avevano anche tenuti il posto. Io ovviamente,come tutte le persone a cui piace un'altra (e non mi dite che non l'avete fatto quando ce ne è stata l'occasione) mi fiondai a sedere di fronte a Eleonora e iniziammo a perlare del piu e del meno,sempre interagendo con gli altri. Io,proprio quando stavo iniziando a parlare del due che avevo preso poco prima ecco che mi sento chiamare da dietro;mi giro e vedo uno che mi dice:''sei tu Mirco?'' ''si, ma ci conosciamo?'' ''No,ma sappi che con il tuo bel fisichetto non penserai mica che ti arruffiani il prof! Sono solo io il suo prediletto, claro?!'' ''senti'' gli rispondo io,??io non voglio diventare il cocco di nessuno e comunque non mi scocciare che oggi la giornata non è una delle migliori'' ''oh,povero ragazzo,vuoi andare dalla mammina?'' E tutto sghignazzando se ne va con il suo gruppo. ''Ma chi cavolo è quel celebroleso!?'' Dissi io e Luca mi rispose :''è Nicolas, il ragazzo piu cerebroleso della scuola che vuole primeggiare in tutto,soprattutto in attività sportiva. Farebbe qualsiasi cosa per prmeggiarci...'' ''pensa'' Aggiunge Alessandra,che ha minacciato anche Luca l'anno scorso'' ''è una storia chiusa'' Disse lui aquisendo un tono serio ma Alessandra continuò:''l'ha minacciato malgrado lui disse che odiava quella materia e un giorno,avendo preso otto in una verifica sull'atletica gli ha dato un pugno nello stomaco e li scoppiò la rissa...'' ''Il prof ci sospese a entrambi ma perfortuna superai l'anno ,anche se lui purtroppo,fece lo stesso''. ''Dai'' Dico:''é acqua passata,ormai ti ignora anche'' E lui,riprendendo a sorridere si alzoe si avviò nello spogliatoio,per cambiarsi...''Oddio!'' Ci disse Cresta, la lezione di educazione motoria sta per cominciare!" E così corremmo verso lo spogliatoio per cambiarci anche noi. In quell'ora il prof ci fece straziare di esercizi, e Luca lo guardava con odio,quasi lo volesse sopprimere...quel suo sguardo era cosi buffo che iniziammo a ridere,sprecando cosi le ultime gocce di fiato che ci erano rimaste. Il professore mi mise un nove perchè avevo fatto tutti gli esercizi correttamente e,una volta andati nello spogliatoio Nicolas mi gridò in faccia:''cosa ti avevo detto!?,ora ti trincio!!!'' Qualquno,non so chi,andò a chiamare il professore,che lo portò in presidenza. Non mi spaventò molto il suo comportamento,perchè in fondo,se io non muovo un dito e mi mena è lui che ci rimette! Ero solo arrabbiato per tutto quello che era successo prima. Per il restdella giornata non successe niente di che ma quando tornai a casa trovai la disperazione:mia madre era seduta sul divano a piangere come una forsennata perchè non sapeva fare una cosa che gli avevano detto di fare. E allora? che problema c'è?! gli avrei risposto io , ma stando arrabbiato per tutte le peripezie che erano successe e anche stanco non gli risposi niente e andai in camera mia,dove ''sbollentai'' e andai a dormire,senza neanche cenando. L'indomani.... grazie a tutti quelli che leggeranno questo capitolo,inviatemi recensioni,mi fa piacere! Comunque Grazie anche a chi non lo farà.

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