i'm just an ordinary girl

di Giselle__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un ragazzo attraente. ***
Capitolo 2: *** 2. Invidia e Gelosia...due brutte bestie. ***
Capitolo 3: *** 3. Chiamami solo Justin. ***
Capitolo 4: *** 4. Perché mi vuole nascondere? ***
Capitolo 5: *** 5. Il primo bacio. ***
Capitolo 6: *** 6.Lasciarla andare. ***
Capitolo 7: *** 7. Qualcosa di segreto. ***
Capitolo 8: *** 8. Tenerezze. ***
Capitolo 9: *** 9. Io non appartengo al suo mondo. ***
Capitolo 10: *** 10. Tu. Sei. Solo. Mia. ***
Capitolo 11: *** 11. Vedo Selena in lei. ***
Capitolo 12: *** 12.O mia o di nessun altro. ***
Capitolo 13: *** 13. Per Selena. ***
Capitolo 14: *** 14. Ha bisogno di tempo. ***
Capitolo 15: *** 15. Scappa con me Chan... ***
Capitolo 16: *** 16. Lo sai che mi piaci, vero? ***
Capitolo 17: *** 17. Forse mi sto innamorando. ***
Capitolo 18: *** 18. La partenza. ***
Capitolo 19: *** 19. Adesso sei solo mia. ***
Capitolo 20: *** 20. Due paroline. ***
Capitolo 21: *** 21. I would ***
Capitolo 22: *** 22. The Ellen DeGeneres Show ***
Capitolo 23: *** 23. Jason. ***
Capitolo 24: *** 24. scooter ***
Capitolo 25: *** 25. What you mean to me. ***
Capitolo 26: *** 26. Io te lo porterò via. ***
Capitolo 27: *** 27. Non andare ***
Capitolo 28: *** 28. Confessioni. ***
Capitolo 29: *** 29. Voglio Viverti Chanel... ***
Capitolo 30: *** 30. Love Will Remember. ***
Capitolo 31: *** 31. Distanza... ***



Capitolo 1
*** Un ragazzo attraente. ***


 

Era un giorno come gli altri me ne stavo in fondo alla classe cercando di ascoltare un minimo di quello che diceva il prof ma era snervante stare a scuola alle 3 di pomeriggio mentre fuori era una bellissima giornata,sbuffai e cominciai a scarabocchiare sul mio quaderno; poco dopo suonò la campanella e finalmente potei sgranchirmi le gambe.

 

Mi incamminai verso il mio armadietto quando arrivò Carly

"ehi bellissima" mi salutò

"ciao splendore, come stai?"

"bene grazie, solo un po' stanca. Ascolta non è che posso venire a lavoro con te?"

mi voltai a guardarla "come mai?Di solito ti annoi"

"Non è vero! E poi potrei darti una mano"

"eh va bene"

Dopo aver riposto i libri dentro gli armadietti, uscimmo da scuola e con la sua macchina andammo da mia zia Anne.

 

 

Mia zia era la redattrice di una rivista di moda, e visto che avevo tanto bisogno di soldi per potermi permettere una macchina lei mi aveva offerto di lavorare da lei, ma solo perché avevo "talento". Be' si mi piacerebbe fare la giornalista da grande, ma per il momento ho solo 17 anni e sogno.

"ciao ragazzi" salutai appena varcai la soglia insieme a Carly, e ricevetti qualche segno di saluto.

"ehi Chanel! Era ora che arrivassi!" mi disse mia zia venendomi incontro.

"ciao zia, si scusa ma è venuta anche Carly con me" mi giustificai

Mia zia la saluto velocemente, oggi mi sembrava leggermente agitata.

"tutto bene zia?" chiesi leggermente preoccupata.

"si, cioè no...oggi dovrebbe arrivare quel ragazzo...il cantante. E devo riuscire a convincerlo a fare un'intervista e un servizio fotografico per noi, così ché la rivista abbia un po' di lettori in più" mi disse tutto d'un fiato.

Io e Carly ci guardammo "ma chi è questo cantante?" chiese lei

"si chiama Justin Bieber...lo conoscete?" Guardai Carly diventare, rossa,blu,viola per poi ritornare del suo colorito normale "Jus..Justin? Lui sta per venire qui?"

Mia zia mi guardò come per chiedermi spiegazione "è il suo cantante preferito...fa sempre così appena lo sente nominare" le spiegai

"non è solo il mio cantante preferito Chan! Lui è la mia vita!" mi aggredì.

 La presi per mano e la portai in un angolino "forse oggi non era il giorno giusto perché tu venissi insieme a me a lavoro" le dissi

"be' forse, ma forse era destino...posso rimanere? Ti prego Chan, giuro di non urlare o altro"

Sbuffai "eh va bene! Ma se urli ti caccio via a calci!" le dissi ridendo.

"non lo faresti mai..."

"eh chi lo sa!"risi.

 Insieme andammo nell'ufficio di mia zia dove si stavano radunando tutti, ma noi rimanemmo in un angolino.

Carly mi strinse forte la mano proprio nel momento in cui entrò un ragazzo abbastanza alto, biondo..capì subito che era Justin visto il gridolino emesso dalla mia migliore amica, mi stringeva talmente la mano da avermi bloccato la circolazione.

Justin si guardò un po' in giro e anche se ero in disparte i nostri occhi riuscirono ad incontrarsi...io li sorrisi e lui si leccò il labbro inferiore, con uno sguardo decisamente sexy. Non capivo come Carly definisse questo ragazzo "la sua vita" ma devo ammettere che era molto attraente.

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Lo so non è molto, ma spero vi piaccia a 3 recensioni continuo.

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Capitolo 2
*** 2. Invidia e Gelosia...due brutte bestie. ***


Me ne stavo lì in disparte a fissarlo, cavolo era di una bellezza abbagliante! Non riuscivo a distogliere gli occhi dal suo bellissimo profilo. 

Carly come se mi avesse letto nel pensiero disse "non lo trovi bellissimo? È la perfezione!"

"Non lo trovo niente di speciale" mentii, e lei alzò gli occhi al cielo per poi farmi una leggera spinta "tu non capisci niente"

Ormai eravamo dentro da circa 15 minuti e io non avevo ascoltato niente, anche perché parlavano di cose che non mi riguardavano o almeno finché il signorino Bieber non disse "sarò lieto di fare questa cosa" per poi stringere la mano di mia zia

"meraviglioso signor Bieber!" 

"Se non sono scortese, potrei sapere chi mi intervisterà?"  Chiese con un leggere sorriso

"Avevo pensato a una persona giovane...come la mia cara nipote Chanel" 

Al sentir il mio nome ghiacciai "vieni tesoro" michiamò mia zia, così dovetti lasciare Carly e fui costretta ad avvicinarmi a Justin.

 

Justin's pov. 

Chanel, allora era così che si chiamava la ragazza che avevo notato prima. Dire che era bellissima era un'eufemismo, non era molto alta, aveva i capelli lunghi fino alla vita, di un castano scuro quasi da sembrare neri e gli occhi...cavolo i suoi occhi erano di un verde smeraldo impressionante, e il corpo...non era magra ma aveva le curve al punto giusto. 

"Salve signor Bieber,è un piacere conoscerla" mi disse porgendomi la mano che io subito strinsi "puoi chiamarmi Justin, il piacere è tutto mio Chanel" mi sorrise e subito siallontanò da me di pochi passi. A quanto pare la mettevo a disagio -sorrisi- quindi non le ero indifferente.

Senza che me ne fossi accorto tutto concentrato a guardarla la stanza si era svuotata, rimanevano solo noi due, sua zia e la ragazza che prima era accanto a lei.

"Carly vieni dai" disse Chanel rivolta alla ragazza, era abbastanza carina, bionda con occhi marroni e un po' formosa.

Appena si avvicinò emise un gridolino "ciao Justin" disse per poi abbracciarmi e allora capi era una mia fan. 

"Ciao Carly -risi- è un piacere conoscerti" le dissi e lei diventò subito rossa.  

"Non sai da quant'è che immaginavo questo momento!" Mi riabbracciò "sono mesi che ti seguiamo!" 

"Seguiamo?" Chiesi 

"si io e Chanel...lei non è una tua fan,anzi ma mi accompagna sempre ai tuo incontri e cose così"

"vi andrebbe un caffè?" 

"Oddio si!" Disse immediatamente Carly, guardai Chanel che non aveva risposto

"io passo..grazie" disse facendo un finto sorriso "ho molto da fare" girò i tacchi e se ne andò 

"perché fa così? Cos'ho fatto?" Chiesi a Carly 

"tu niente tranquillo...è solo che, be' non le piaci"

"ooh" è ancora da vedere se io non le piaccia. 

 

Chanel's pov. 

Ma perché a me? Io non lo sopporto, okay è un bellissimo ragazzo ma oltre a quello...niente. Figurati passare due intere giornate con quello! Mi basta già Carly che mi parla 24 ore su 24 di lui! E poi io non volevo nemmeno fare questa intervista, pensavo la facesse Madison o qualcun'altro ma non io! Sbuffando andai nell'ufficio di mia zia. 

Era seduta alla sua scrivania che leggeva mentre giocava con una ciocca di capelli biondo ramato

"zia posso chiederti una cosa?" Chiesi sedendomi in una delle serie di fronte alla sua scrivania

"Chanel se si tratta ancora di Justin la risposta è ancora no!" Disse alzando gli occhi dal libro

"ma perché? Io non lo sopporto!" 

"Ti ho già spiegato i motivi! Tu sei giovane, e lo conosci meglio di chiunque altro qui dentro"

"io non lo conosco affatto!"

"e invece si! Scommetto che Carly ti parla sempre di lui... A proposito dov'è Carly?"

"è uscita insieme a Justin per bere un caffè" dissi con disgusto

"perché non sei andata con loro?"

"perché avrei dovuto? Ooh zia ti prego fai fare questa cosa a qualcun'altro, io sono sicura di non essere all'altezza e poi sono sicurissima che io è lui non faremo altro che litigare!" Dissi cercando di convincerla ma ormai era una causa persa "ti ho detto di no Chanel, ormai ho deciso"

"bene" mi alzai e ritornai alla mia scrivania. 

Scommetto che Carly si stava divertendo un sacco insieme al suo amato Justin. Ormai era quasi un'ora e mezza che era fuori e mi chiedevo quando sarebbe ritornata, appoggiai la testa sulla scrivania, forse sarei dovuta andare anche io con loro...accidenti. 

"Chanel ma che diavolo stai facendo?" Chiese una voce, che riconobbi all'istante. 

"Finalmente sei tornata! Mi stavo preoccupando! Com'è andata?" Dissi alzando la testa di poco

"benissimo lui è assolutamente favoloso, saresti dovuta venire avresti cambiato idea su di lui"

"io non credo proprio! Lo sai come la penso su di lui"

"si che è un montato, viziato e che pensa solo a scoparsi una ragazza diversa a giorno...ma lui non è così Chan! Tu non lo conosci!" Disse tutta arrabbiata 

"be' se è per questo nemmeno tu lo conosci!"

"e invece si!"

"ti dico di no! Sai leggere sulle riviste cosa fa, dov'è, cos'ha mangiato, chi si è scopato non vuoi dire conoscerlo" enfatizzai sul l'ultima parola. 

"Si forse hai ragione, ma potresti anche degnarti di provare a conoscerlo! Perché lui non ti ha fatto niente di male!"

"tanto passerò due fottuti giorni con lui...credo che avrò la fortuna di conoscerlo" dissi tanto per finire questa discussione che mi sembrava troppo stupida. 

"Ah comunque mi ha detto di darti questo" disse porgendomi un bigliettino ripiegato su sè stesso. 

Lo presi e cominciai a leggere "Cara Chanel non vedo l'ora di rincontrarti domani. Tipasso a prendere verso le 9. Con affetto Justin" 

"Come diavolo fa a sapere dove abito? Cos'è uno stalker?" 

"Ma ti pare? Avrà i suoi informatori!" Disse ridendo

"E fammi indovinare saresti tu? Dai scema non mi hai ancora raccontato com'è stato bere il caffè con lui"

"È stato semplicemente favoloso" disse per poi perdersi nel suo stesso racconto. Era così bella mentre mi raccontava tutto quello che si erano detti, era così contenta che brillava di luce propria. Ero invidiosa, perché nessun ragazzo mi aveva mai fatto sorridere come faceva lei quando parlava di Justin. Sembra strano da dire ma sì ero invidiosa, tremendamente invidiosa.

 

Poco dopo che Carly se fu andata il mio cellulare comincio a suonare..guardai la schermata:Jason. 

"Pronto?" Risposi sorridendo

"Ehi bellissima sono qui fuori che ti aspetto"

"va bene arrivo, metto tutto via e sono da te!"

"ti aspetto nell'atrio" disse per poi chiudere la chiamata. 

Jason era il mio migliore amico dall'età di 5 anni, ci siamo incontrati quando lui aveva tolto la testa alla mia Barbie preferita e io per vendetta l'ho picchiato; il giorno dopo si è presentato con una bambola nuova, anche più bella di quella rotta. E be' da quel giorno siamo diventati inseparabili. Jason aveva un'anno in più di me, era dolce, simpatico, premuroso, un'inguaribile romantico ma anche molto divertente. Era anche molto carino, era castano con gli occhi di un'azzurro profondo. In Poche parole era il ragazzo perfetto, ma io l'ho sempre visto solo come un'amico, niente di più.  

Presi la mia borsa e dopo aver salutato mia zia mi incamminai verso l'ingresso dove c'era lui ad aspettarmi come sempre, mi diede un leggero bacio sulla guancia mi prese per mano e poi insieme uscimmo dall'edificio. 

Justin's pov. 

Me ne stavo in macchina ad aspettare che Chanel uscisse, volevo riportarla a casa, visto che Carly si era fatto sfuggire che Chanel non avesse la macchina e che di solito si muoveva a piedi o in taxi. 

Ormai erano ore che aspettavo, ma quella ragazza mi incuriosiva, la sua bellezza mi aveva abbagliato e io dovevo riuscire a parlarle. 

Verso le 7 la vidi, ma non era sola...era insieme ad un ragazzo. E si tenevano per mano, mi sentii invadere dalla rabbia o forse era gelosia? Carly non mi aveva detto che fosse fidanzata. 

Salirono entrambi su una macchina, e io decisi di seguirli. 

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questo capitolo è un po' più lungo del primo, e ho descritto i personaggi, così che possiate farvi un'idea. Scusate se ci sono errori ma non ho riletto. 

Spero vi piaccia, Giselle. 

Ad almeno 2/3 recensioni continuo. 

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Capitolo 3
*** 3. Chiamami solo Justin. ***


Chanel's pov.

 

Appena entrai nella macchina di Jason tirai un sospiro di sollievo e mi rilassai

"Tutto bene? Sembri arrabbiata" disse Jason mentre metteva in moto 

"Se solo sapessi chi è venuto oggi...dai prova ad indovinare!" dissi ridendo

"Non lo so...quella ragazza che odi tanto"

"Ma magari fosse venuta lei! Mi avrebbe fatto piacere! Dai indovina!"

"Un'indizio?" mi chiese distogliendo un'attimo gli occhi dalla strada per guardarmi e sorridermi

"E' famoso" dissi alzando gli occhi al cielo

"Oh quindi è un lui...be' vediamo...oh non lo so Chan! Non puoi dirmelo e basta?" 

"Justin Bieber" risposi come se avessi detto la peggior bestemmia.

"Stai scherzando!" disse scoppiando a ridere portando la testa all'indietro, rideva di gusto lo scemo.

"Oh non ci credere se vuoi, pensa mi ha pure invitato a bere un bel caffè insieme a lui"

"Si certo, come no!"

"Vai a farti fottere Jason!"

"Che finezza ragazza!" mi prese in giro e io per tutta risposta gli diedi una leggera spinta. 

Avrei tanto voluto raccontargli di Justin, ma a quanto pare non mi credeva così lasciai cadere l'argomento e accesi la radio.

"Uh la Swift!" alzai il volume e mi misi a cantare "Cause I knew you were trouble when you walked in. So shame on me now  flew me to me to places i'd never been" non cantavo perchè mi piacesse la canzone ma bensì perché avevo bisogno di distrarmi per non pensare a...Justin.

 

Mi misi a guardare fuori dal finestrino, quando dallo specchietto retrovisore notai una Ferrari dietro di noi. Ma non riuscivo a capire chi fosse alla guida, di sicuro era un vecchio riccone. Risi tra me e me.

"Principessa siamo arrivati" mi avvertì Jason, così lo salutai e scesi dalla macchina ma lui non se ne andò finchè non mi vide entrare in casa.

Naturalmente la mia cara mamma non c'era, doveva essere ancora a lavoro. Sospirai e andai in camera mia dove mi aspettava la mia cagnolina Jelly.

"Si Jel adesso ti porto fuori un'attimo che mi cambio" buttai la borsa sul letto per poi andare in bagno a prendere i pantaloni della tuta che avevo lasciato lì la mattina, mi feci una coda di cavallo e poi portai Jelly finalmente fuori. Mentre facevamo il giro dell'isolato come nostro solito però notai la Ferrari di prima e cominciai ad avere un pò di paura così scrissi un messaggio a Caly.

A: Carly 

Ti sembrerò paranoica ma una macchina mi sta seguendo. 

Digitai il più in fretta possibile e grazie al cielo la risposta non tardò ad arrivare

Da: Carly

Che macchina è? 

A: Carly 

Una Ferrari, bianca...sai una di quelle che si possono permettere solo i ricchi.

Da: Carly

Non ti arrabbiare, ma l'unico che mi viene in mente è Justin...lui ha una Ferrari bianca.

 

Perfetto! Ci mancava il biondo antipatico! Alzai gli occhi al cielo..be' ma forse non era lui. Aiumentai il passo e insieme a Jelly che avevo preso in braccio mi nascosi dietro una siepe abbastanza alta da riuscire a nascondermi e aspettai che passasse la macchina. Per fortuna il finestrino era abbassato e riusci a vedere chi era alla guida...Bieber. Usci dal mio nascondiglio e segui la macchina di corsa con la povera Jelly tra le braccia, ma almeno riuscì ad attirare la sua attenzione, infatti parcheggiò più avanti e io lo raggiunsi poco dopo.

"Ma che diavolo ci fai qui,Bieber?" lo aggredì 

"Non è come sembra!" cercò di giustificarsi, guardandomi dritto negli occhi. E i suoi erano incredebilmente meravigliosi

"Bieber finiscila di fare quella cosa con gli occhi!"

"Quale cosa? Che bel cane è uno Yorkshire?"

"Si ma non cambiare discorso! Adesso aspetta che vado a lasciare il cane in casa...Non ti muovere!" dissi guardandolo in cagnesco

"tranquilla non vado da nessuna parte!"

Lasciai Jelly a casa col cibo e presi la giacca per poi uscire di nuovo e ritornare da lui che mi aspettava appoggiato alla macchina con l'aria da gran figo. Non lo sopportavo!

"Parla Bieber perche diavolo mi seguivi?" gli chiesi puntandoli un dito contro che toccò il suo petto

"Io non ti stavo affatto seguendo!"

"Oh ma per favore, ti ho visto che prima seguivi me e Jason"

"Allora è così che si chiama! E chi è il tuo ragazzo?" chiese con freddezza

"E a te che frega? Non sei mio padre..non sei nessuno!" dissi guardandolo negli occhi sperando che abbassasse lo sguardo ma non lo fece, ma mi disse

"Sali in macchina!" con fare autoritario, che non ammette repliche

Ma io sono una di quelle che deve sempre ribattere "E perchè dovrei? Perche sei Justin Bieber?" lo guardai malissimo

"Sali e basta!!" disse aprendo la portiera per farmi salire, non capivo perchè tutto ad'un tratto si fosse arrabbiato.

"Nevrotico!" dissi

"Guarda che ti ho sentito" disse sorridendo

"Era quello che volevo" risi trascinando la 'o', almeno ero riuscita a farlo ridere. Sorrisi.

Si mise al posto di guida e mise in moto, il suono del motore era così rilassante..sembrava fare le fusa.

"Bella macchina Bieber" dissi

"La smetti per favore?" mi chiese in un sussurro

"Di fare cosa?"

"Di chiamarmi Bieber...è snervante!"

"Ti chiami così o sbaglio?

"Si ma tu lo fai sembrare qualcosa di brutto..."

"oh beh allora scusa tanto superstar! Come vuoi che ti chiami?" lo guardai con la coda dell'occhio e lo vidi alzare gli occhi al cielo

"Chiamami solo Justin" ci ritrovammo a sorridere entrambi. Era strano starmene qui seduta con affianco Justin, adesso un pò capivo l'effetto che aveva su Carly...questo ragazzo con poco ti faceva sorridere... lo osservai mentre guidava. Come avevo già potuto notare era bellissimo, era perfetto (come dice sempre Carly) senza rendermene conto mi ritrovai ad ammirare ogni suo centimetro...sopratutto le labbra, e mi chiesi come fossero al baciarle. Ma che diavolo dico?

"Ti dispiace se accendo la radio?" mi chiese distogliendomi dai miei pensieri

"Oh no fai pure" con un movimento fluido l'accese per poi passarsi una mano fra i capelli. Dio che figo. Chanel smettila!

Senza farlo apposta in radio stavano trasmettendo una suo canzone, così si mise a cantare.

"As long as you love me, we could be starving, we could be homeless we could be broke..." era tutto preso,poverino.

"La finisci?" chiesi e lui abbassò il volume

"Perche?" rise "Non era questo che volevi?"

"Aspetta tu credevi che sognassi di andare in auto con Justin Bieber mentre canta una sua canzone? Ma forse mi confondi con Carly...perchè io non sono tua fan" appena dissi questa frase mi pentii all'istante perchè lui diventò subito triste.

"A...a te non piace la mia musica?" mi chiese in un sussurro

"Be' si mi piace la tua musica, è solo che non sono pazza di te" dissi cercando di non ferirlo ancora

"Ma se non mi conosci nemmeno.."

"Infatti" sbuffai "dove stiamo andando?"

"Lo vedrai...comunque credo che se tu mi conoscessi ti piacerei molto!" mi disse tutto sicuro di sè

"vedremo.." sorrisi per poi mordermi il labbro e guardarlo, e notai che anche lui stava facendo lo stesso.

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Ecco il 3 capitolo, spero vi piaccia ragazze =)  fatemi sapere cosa ne pensate con una bella recensione! Continuerò al più presto. Un bacio Giselle

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Capitolo 4
*** 4. Perché mi vuole nascondere? ***


"Justin vuoi dirmi dove stiamo andando?" chiesi per l'ennesima volta, ormai era quasi mezz'ora che eravamo in macchina non sapevo nemmeno dove fossimo,non ero mai stata da quelle parti.

"Oh andiamo Chanel rilassati, siamo quasi arrivati" disse per poi sorridermi. Cavolo il suo sorriso. Sorrisi a mia volta e mi appoggiai al finestrino.

"Tutto bene?" mi chiese toccandomi il ginocchio -sussultai-

"Si sto bene..." continuai a guardare fuori sapendo che le persone non mi potevano vedere, i vetri erano oscurati.

 

Poco dopo Justin accostò, eravamo in spieggia. Lo guardai perplessa

"Volevi parlare no? Be' io volevo portarti in un posto tranquillo" si giustificò

La spiaggia era fantastica, il buio la rendeva magica non so' aveva un qualcosa di meravigliso.

Mi prese per mano e cominciammo a camminare in silenzio..

"Non hai ancora risposto alla mia domanda" gli feci notare. Avevo bisogno di parlare per non pensare alla meravigliosa sensazione della sua mano sulla mia.

"Che domanda?" come faceva? Ogni parola che usciva dalla sua bocca risultava sensuale.

"Perché stavi seguendo me e Jason.." 

Appena feci il nome del mio migliore amico lui aumentò la presa sulla mia mano

"ecco io non lo so...ero lì fuori che ti aspettavo, quando ti ho visto uscire mano nella mano con quello" disse in modo spregevole.

"Si chiama Jason, e comunque tu che ci facevi ancora lì?" chiesi leggermente irritata.

"Volevo accompagnarti a casa" sospirò per poi fermarsi "Carly mi aveva detto che non hai la macchina e che di solito ritorni a casa a piedi..."

"Nessuno ti ha chiesto niente Justin, non dovevi aspettarmi."

"Be' scusami se avevo paura che ti succedesse qualcosa!"

"E se anche fosse? A te che importa di me?" lasciai la sua mano che restò per un attimo sospesa a mezz'aria; si forse potevo risultare antipatica o isterica ma proprio non capivo questo suo interesse per me.

"Io non so come spiegartelo, ma è che provo un senso di protezione verso di te. Come se ti dovessi proteggere."

 "E perchè mai? Io proprio non ti capisco Bieber!" dissi mentre ci guardavamo dritto negli occhi.

"Smettila di chiamarmi Bieber, lo odio!"

"E io odio quella cosa che fai con gli occhi!" dissi di rimando. Stavamo quasi urlando

"Io cosa?!" 

"Mi guardi con quei tuoi meravigliosi occhi...e scommetto che lo fai con tutte! le guardi in quel modo e ti aspetti che loro si innamorino,ma con me sappi che non funziona!" dissi per poi ricominciare a camminare e lui mi venne dietro

"Ehi! Chanel aspetta! Io non ti guardo in nessun modo!" disse per poi prendermi la fano costringendomi così a fermarmi.

"Ah no? Quindi non è vero che ti aspetti che tutte le ragazze cadano ai tuoi piedi!?"

"Perchè sei cosi scontrosa con me?!"

"Io non sono scontrosa! -be' forse un po'- voglio solo ritornare a casa, spiegare perché sono scomparsa a mia madre per poi pagarne le conseguenze!" dissi quasi urlando.

"Be' sai che voglio io? Vorrei tanto stare qui con te, a parlare pacificamente come due semplici amici! Perché per la prima volta dopo non so quanto non ho i paparazzi e niente folla attorno e sai vorrei godermi questo momento!"

Mi voltai a guardarlo "Bè scusa tanto! Anzi no scommetto che quando fai così e ti arrabbi tutti i tuoi smici ti corrono dietro dicendo Oh scusa tanto Justin se non mi comporto come vorresti, scusa tanto se non ti tratto come quella gran star che credi di essere! Che presuntuoso che sei!" 

"Oh quindi io sarei presuntuoso?! E tu invece? Sei sempre istireca e giudichi tutti senza nemmeno conoscerli quando loro magari vorrebbero solo conoscerti!"

"Io non sono assolutamente così"

"Oh si invece!"

"Io non ti sopporto!" dissi sbattendo i piedi

"Sai cosa non mi torna? Prima in macchina e quando siamo arrivati in spiaggia non eri così, era come se tra noi si stesse creando qualcosa. Mi sembrava di piacerti!"

"Be' ti sbagliavi!" Ma perchè faccio così con lui? Quando in realtà vorrei tanto che mi stringesse a sè e che mi facesse stare zitta con un bacio.

"Ma..ma io piaccio a tutti, perché a te non piaccio?"

"Forse perché pensi di piacere a tutti!"

"Perchè sono simpatico?"

"no perché sei una star!" mi guardò come se non capisse "Non lo capisci vero? La tua Justin non è una vita vera! Tu non paghi niente, non devi fare la fila per niente, puoi compare ogni cosa desideri, parcheggi in zone vietate senza che ti venga detto niente, e scommetto che casa tua è grande quanto un'albergo..il tuo migliore amico lavora per te..e be' tu non sei una persona vera"

"Sai almeno quanto ho dovuto sacrificare per tutto questo? Sai quanto ero povero da piccolo e quanto venivo preso in giro? Vedi avevo ragione tu giudichi senza conoscere! Si forse adesso posso permettermi tante cose ma ho sacrificato molte cose per questo! E non mi va che una ragazzina che non è nessuno venga ad urlarmi contro dicendo che non sono una persona vera!" Disse ad un centimetro dalla mia faccia

"Mi dispiace" ammisi..impaurita da come mi aveva urlato contro.

"Scusa non volevo farti paura...scusami Chanel" disse per poi abbracciarmi, così ebbi la possibilita di toccare il suo petto, riuscivo a sentire i muscoli rilassarsi sotto il mio tocco, ci guardammo.

"E se ti dicessi qualcosa che non sa nessuno?"

"Cosa? Colezioni le tue unghie in un vasetto di marmellata?" scherzai riuscendo a farlo ridere

"Ma noo" mi prese per mano "mi piace stare con te. Perché mi dici cose che altri non mi direbbero mai, mi piace la tua sincerità"

"Certo...sopratutto quando ti urlo contro."

"Mi piaci anche in quel momento" ridemmo entrambi per poi sederci sulla sabbia.

"E io be'...non ti odio. Anzi mi stai simpatico è solo che certe cose mi danno sui nervi." 

"Io penso che tu sia carina anche conciata così"

Solo in quel momento mi ricordai di essere con i pataloni che usavo come pigiama, in canottiera la giacca di pelle e i capelli be' i capelli erano probabilmente una cosa oscena.

"Oddio e io che pensavo di essere bellissima -risi- di sicuro tu sarai abituato ad avere sempre modelle che sembrano barbie intorno a te..quindi il carina lo prendo come un complimento" mi fece sedere in mezzo alle sue gambe per poi abbracciarmi da dietro. ormai non rispondevo del mio corpo ogni suo tocco o sguardo mi provocava dei bridivi e mi faceva venire la pelle d'oca.

"Hai freddo piccola?" sbaglio o mi ha chiamato PICCOLA? Voglio morire qui tra le sue braccia.

Scossi la testa ma lui mi strinse ancora di più a se per poi darmi un leggero bacio sul collo. Mi vuole morta! pensai.

"Sai io penso che tu sia meravigliosa, e anche più bella di tutte quelle modelle di cui parli."

Mi voltai per poterlo guardare meglio "lo pensi davvero?" 

"Ti sembro uno che mente?" mi sorrise...ooh il suo sorriso, ogni volta che mi sorrideva mi sembrava di essere in paradiso.

"beeeeeh" scherzai, e lui mi diede un bacio sulla guancia.

Era così maledettamente bello stare qui con lui, mi faceva sentire speciale. Lui era speciale. 

Rimanemmo li seduti a parlare per altri 20 minuti circa, o forse anche di più. Mia madre di sicuro mi aveva data per dispersa,ma in quel momento non mi importava.

Improvvisamente mi sciolse la coda di cavallo, facendo così ricadere i miei capelli sulle spalle, cercai di sistemarli ma lui mi fermò

"Sono perfetti così, tu sei perfetta" disse prendendomi per il mento facendomi alzare lo sguardo.

Non sapevo come rispondere così lui continuò "Scometto che non pensi di essere bella, e magari sei convinta di essere anche brutta"

"Si perché non sono magra o bella come le altre"

"E quindi? Sei perfetta, e se anche non sei magrissima sei bellissima lo stesso. Quel tuo corpo mi ha stregato, non scherzo, mi fai impazzire." 

Porca paletta! Era in primo ragazzo che diceva che il mio corpo era bellissimo, il primo ragazzo a farmi sentire bella. Troppo impegnata a pensare non mi ero accorta che si stava avvicinando al mio viso, mi voleva baciare?

"Justin...io...io non sono sicura di saper baciare" ammisi per poi nascondere il viso contro il suo petto ma lui mi fece rialzare il volto

"Nessuno ti ha mai baciato" scossi la testa ancora più imbarazzata "quindi io sarei il primo a poter sfiorare queste tue bellissime labbra?" disse toccandole con il pollice. 

"Si saresti il primo"

"Allora sono onorato" disse per poi sfiorare le mie labbra, ma in quel momento suonò il suo cellulare. E lui si lasciò sfuggire un raffinato "che palle"

Risi e lui mi guardò dolcemente mentre si portava il suo iphone all'orecchio.

"Oh si, scusa...ero occupato e me ne sono dimenticato...si adesso arrivo...scusa ancora" chissà chi era, riattaccò per poi alzarsi e porgemi una mano per aiutarmi ad alzarmi.

"Dobbiamo andare?" chiesi innocentemente cercando di fare la voce sexy ma non ci riuscì granchè infatti lui rise.

"Si piccola, mi dispiace"

"Stavo così bene" dissi mentre mi toglievo la sabbia dal sedere.

"Anch'io" mi prese per mano e insieme andammo verso l'auto. Mi aprì la portiera ed io entrai.

Mise in moto e partimmo...cavolo andava veloce, talmente tanto da farmi venire paura. Di sicuro era in ritardo per andare chissà dove, o da chi.

"Potresti rallentare per favore?" chiesi

"Scusa"

In poco arrivammo davanti ad un'immensa villa. Parcheggiò e poi mi aiutò a scendere dalla macchina, era così bassa.

"Meno male niente paparazzi in giro" Mi guardò negli occhi per poi tirarmi sù il cappuccio "Dai vieni" mi prese per mano e corse dentro casa...

"Di chi è questa casa?" Dissi guardandomi in giro, era enorme di fianco all'entrata c'era una scala enorme, in fondo al corridoio vedevo un sacco di gente, qualcuno mi sembrò addirittura famigliare.

"Merda! Dai sbrigati!" mi trascinò ad una velocità assurda su per le scale per poi entrare in una stanza e chiuderci dentro a chiave.

"Smettila di tirare! Justin!"

"Eh che io non so..non so.."

"Non sai dove nascondermi?"

"Non voglio nasconderti..è solo che preferisco evitare che quelle persone ti vedano ecco tutto."

"Perche non sono famosa?" chiesi offesa.

"Cosa?! No! E' solo che non voglio domande" Sentivo che stava mentendo "E nemmeno tu ne vuoi, dove l'hai consosciuta? Siete fidanzati?" disse imitando la voce di un qualche giornalista

"Fidanzati?!"

"Si inventano un sacco di cavolate! Ascolta tu devi rimanere qui ok? Non fare rumore..io torno subito"

Disse per poi scappare fuori dalle stanze e chuidermi dentro a chiave. "Perfetto" dissi per poi sedermi sul divano in pelle che era li affianco.

Perché voleva nascondermi? Non ero quella bellissima e perfetta? Io proprio non lo capivo.

 

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BUONASERAAAAA vorrei scusarmi se non ho scritto prima ma non avevo tempo, anyway ecco il 4 capitolo , spero vi piaccia e scusatemi se ci sono errori ma nono ho riletto...

Continuo appena possibile c: 

Ah e volevo ringraziare le:

12 persone che hanno recensito la storia.

2 che l'hanno messa tra le preferite

1 tra quelle da ricordare

4 che la seguono

VI AMO TUTTE!!

Alla prossima ma prima vi lascio con un'immagine di come mi immagino Chanel <3

 

 


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Capitolo 5
*** 5. Il primo bacio. ***


Ormai erano già passati circa 20 minuti e io ero ancora qui, seduta su questo cavolo di divano a girarmi i pollici! 

Quanto cavolo ci metteva?! Ormai stanca mi alzai e andai verso la porta e girai la maniglia ma niente da fare ero qui chiusa a chiave.

mi appoggiai alla porta per poi lasciarmi cadere finché non mi sedetti al suolo. Adesso ce l'avevo con me stessa, non sarei mai dovuta salire nella sua auto. 

"Merda" sbuffai esasperata, dal piano di sotto sentivo prevenire musica, sicuramente si stava svolgendo una festa. 

Mi alzai e diedi un calcio alla porta, ma col risultato di fare del male a me stessa. "Arg tutta colpa di Bieber!!" Urlai. 

E subito dopo si aprì la porta "cos'è colpa mia?" Chiese mentre entrava per poi richiudere di nuovo la porta alle sue spalle

"Questo! Io non dovrei nemmeno essere qui! Dovrei essere a casa a studiare per il compito di economia di lunedì e invece sono qui richiusa come un'animale" lo aggredì 

"Scusa ma dovevo fare una cosa!" 

"Di che è questa casa?" 

"Di Lil Twist, te lo farei conoscere ma questo non è il momento giusto"

"ascolta Justin a me non interessa di conoscere la gente famosa tu già basti e avanzi, grazie! E adesso potresti riportarmi a casa?!"

"smettila di fare la acida!"

"sei tu che mi irriti le ovaie" 

"bene!"

"bene"

Mi prese per mano e correndo mi riportò fuori da quella casa senza che nessuno si accorgesse di noi, troppo occupati a ballare e a vantar si di quanto fossero perfetti. 

Mi aprì la portiera e io mi sistemai per bene sul sedile del passeggero mentre lui si metteva al posto di guida, per poi mettere in moto. Per tutto il tragitto nessuno dei due aprì bocca, io troppo arrabbiata per essere stata trattata così male e lui be' forse perché sapeva che se mi avesse parlato avremmo finito per litigare. 

 

Quando arrivammo di fronte a casa mia appena lui accostò io avevo appena aperto la portiera quando lui la richiuse bruscamente facendomi spaventare. 

"Non te ne andare ti prego...non voglio che tu mi saluti così" ci guardammo negli occhi finché io non abbassai lo sguardo. 

"Mi dispiace Justin, ma è che non mi è per niente piaciuto essere rinchiusa in quella camera...come se tu ti vergognassi di me"

"Io non mi vergogno di te Chanel!" Sembra offeso dalla mia affermazione "te l'ho detto, non voglio che i paparazzi ti inseguano, che ti insultino perché pensino che sei la mia ragazza capisci?"

quella frase ebbe lo stesso effetto di uno schiaffo, mi aveva detto con delicatezza che io non avrei mai potuto essere la sua ragazza. Annuii per rispondere alla sua domanda. 

"Adesso posso andare?" Chiesi mentre cercavo di trattenere le lacrime. 

"Certo ma prima una cosa" disse e all'improvviso mi ritrovai le sue labbra sulle mie, comincio a muovere le labbra ma da parte mia non ci fu alcuna risposta. 

"Ti prego Chanel...baciami" e fu li che cedetti, cominciai a baciarlo con tutta me stessa, erano ore che volevo sentire le sue labbra sulle mie. Erano proprio come me le aspettavo, morbide e carnose...erano perfette. Cavolo il mio primo bacio...non mi aspettavo che sarebbe stato così bello,travolgente e passionale. Mentre continuavamo a baciarci lui mi accarezzava la guancia con il pollice, mentre con l'altra mano mi teneva stretta a se come se avesse paura che scappassi mentre io gli accarezzavo con delicatezza i capelli. Baciarlo in quel momento mi sembrava la cosa migliore che mi potesse mai capitare, dimenticai quanto fossi arrabbiata e tutto il resto, mi focalizzai sul nostro primo bacio, sperando che non fosse anche l'ultimo. 

"Justin -risi mentre mi staccavo di poco da lui- devo andare!" 

"Noo ti prego resta con me!" Mi supplicò per poi darmi un altro bacio a stampo. 

"Se fosse per me rimarrei tranquillamente ma di sicuro mia mamma si sarà preoccupata non avendo mi trovato a casa, e dovrò anche spiegarle dove sono stata"

Lui impallidì "non puoi assolutamente dirle che sei stata con me! Non devi dirlo assolutamente a nessuno, giuralo Chanel!" Disse improvvisamente serio. 

"Ehm io...ok..." Dissi per poi cominciare ad aprire la portiera mi girai e gli diedi un leggere bacio sulla guancia e feci per scendere ma lui mi trattenne "oh piccola così non va! "

"Come?!" Chiesi perplessa

"Così si saluta!" Disse per poi baciarmi all'improvviso con foga. Quando si staccò mi sussurrò all'orecchio "tu mi piaci tanto Chanel! Non vedo l'ora che sia domani" mi ero completamente dimenticata dell'intervista. Merda, avrei dovuto fare delle ricerche al posto di andare in giro con lui..ma almeno ne era valsa la pena pensai mentre mi passavo la lingua tra le labbra. 

Scesi dalla macchina, lo salutai con la mano e poi mi avviai verso casa pronta a subire tuttal'ira di mia madre.

E infatti appena entrai lei mi aggredì "Chanel Marie Rivera dove diavolo sei stata?!"Quando usava il mio nome per intero vuol dire che sono proprio nei guai 

"Ecco io.. Sono stata da Carly, i suoi non erano a casa e sai che lei odia stare da sola...e poi non sono tornata a piedi mi ha accompagnato Jason! Se vuoi puoi pure chiamarlo"

"no non serve...mi fido ma che questa Chanel sia l'ultima volta che esci senza avvisare!"

"va bene mamma...ma adesso posso andare? Sono un po' stanca"

lei annuii e io andai lentamente verso camera mia, mi distesi sul letto e mi misi a fissare il soffitto mentre ripercorrevo tutto ciò che era successo in meno di 3 ore. 

Il mio primo bacio..Justin Justin e ancora Justin.

Mi addormentai pensando a lui. 

 

 

 

*********

 

 

 

La mattina seguente mi alzai di mala voglia, di solito il sabato mi alzo sempre tardissimo e invece oggi per colpa di Justin mi sono alzata presto, accidenti a lui. 

Feci una doccia veloce essendo gia in ritardo e poi mi misi un vestito a fiori con un cinturino in vita e dei sandali, passai sulle ciglia un po' di mascara per renderle più lunghe, un po' si lucida labbra ed ero pronta. Andai in cucina per prepararmi la colazione quando vide che seduta sul bancone c'erano mia mamma e Carly che parlavano. 

"Buongiorno meraviglia" mi salutò Carly con enfasi 

"Che ci fai qui a quest'ora?" Chiesi mentre l'abbracciavo da dietro. 

"Volevo farti visita e poi a casa non c'era nessuno...come ieri sera, meno male che c'eri tu con me" disse lasciandomi intendere che mi aveva coperto con mia mamma. Tirai un sospiro di sollievo. "Ah ho sentito Jason e ci ha chiesto se vogliamo andare a fare un giro con lui più tardi" 

"Certo ma prima io devo fare l'intervista per mia zia, e poi tu mia cara mi devi aiutare" dissi prendendo il posto di mia madre che era andata a prepararsi per il lavoro. 

"Certo che ti aiuto..ma a cosa?"

"mi serve sapere più cose possibili su Justin!" 

"Justin? Da quand'è che lo chiami così? Di solito lo chiami Bieber in modo dispregiativo"

Accidenti! Da quando lei fa caso a queste cose? "E perché mi devo abituarmi a chiamarlo così" mi giustificai

"oh fa niente be' il mio Justin è nato il primo marzo a mezzanotte e cinquantasei..." Comincio a raccontarmi tutta la sua storia ascoltare lei era come leggere la sua biografia su wikipedia, secondo me conosce più Justin di se stessa. Quando ebbi ottenuto le informazioni che mi servivano mi arrivò un messaggio sul cellulare 

 

Da: sconosciuto

Ehi Chanel sono Justin, tra 5 minuti sarò da te quando arrivo sbrigati ad uscire e fiondati subito in macchina...credo che dei paparazzi mi stiano seguendo. 

Un bacio Justin. 

"Carly mi sei stata di grande aiuto,grazie tesoro" le sorrisi

"Questo ed altro per la mia migliore amica! Sta arrivando non è vero?"

Annui per poi andare all'ingresso a prendere la mia giacca di jeans a ha detto che non può fermarsi, mi dispiace"

"ma no tranquilla...capisco! Be' spero che tu ti diverta con lui, è così perfetto! Ma ricordati che lui è solo mio" ridemmo entrambe e per poi abbracciarci presi la borsa e sbirciai fuori dalla finestra e vidi una Range Rover imboccare la strada così diedi un bacio a Carly per poi andare fuori. Lui accostò e io sgattaiolai dentro il più in fretta possibile e lui ripartì subito

"Cavolo Bieber sei di fretta!" Lo presi in giro 

"non si usa più salutare?" Mi chiese quando ci fermammo ad un semaforo così ne approfitto per baciarmi "sei molto bella con quel vestito, ti sta d'incanto"

"Grazie" risposi arrossendo, era così dolce e sexy al tempo stesso. 

"Dove andiamo?" Chiesi tanto per fare conversazione 

"A casa mia, così potremmo stare tranquilli senza che nessuno ci disturbi.." Disse lasciandomi una promessa sottintesa

"Chissà com'è casa tua...di sicuro è enorme!" 

"In effetti è un po' grande, ma ti piacerà ne sono sicuro"

"Ci manca tanto per arrivare?"

"oh piccola devi imparare ad essere paziente...non manca molto"

Nel giro di mezz'ora eravamo arrivati, lasciò la macchina in garage dove c'erano altre 6 auto. 

"Che bella la macchina argentata"

"È una Cadillac, la mia preferita è la Ferrari" 

"si è bellissima" mi prese per mano ed uscimmo dal garage salimmo delle scale e ci ritrovammo a casa sua. 

"Dai vieni ti faccio vedere la mia casetta" disse ironicamente 

Mi portò prima in salotto che era molto grande, c'era un tappeto beige e dei divani dello stesso colore, la stanza era illuminata da immense finestre che davano sul giardino, in un angolo della stanza c'era un specie di bancone con 4 sgabelli. La cucina era tutta in legno, al centro c'era un'isola con il ripiano in marmo e 3 sgabelli dalla parte del frigo. Poi mi fece vedere la sala da pranzo,le camere da letto, la stanza del relax dove c'era un tavolo da biliardo, camera sua che era tutta bianca e rossa con un camino e sul muro accanto una vetrata enorme che rendeva la stanza molto luminosa. Tutte le stanze avevano delle finestre enormi e le stanze principali un camino da qualche parte, e i mobili erano per la maggior parte in legno. 

"Allora che ne pensi?" Mi chiese mentre mi abbracciava da dietro. 

"Be' la trovo molto semplice e meravigliosa mi piace molto il quadro di Bob Marley che hai in salotto"

"mi fa piacere, vogliamo andare in giardino? Ci mettiamo ai bordi della piscina che ne dici?" 

"Oh si ti prego" lo supplicai lui rise per poi prendermi in braccio a mo' di sposa e uscimmo in giardino tra le risate di entrambi 

"Dai Justin mettimi giù che peso" 

"Oh sta zitta" 

"Ma.." Mi zittì con un bacio

"Sei bellissima" lo baciai perché era troppo tenero, Carly ha ragione quando dice che è perfetto. 

Continuammo a baciarci, lui mi passava la lingua sul labbro inferiore e io glielo mordevo...tutto questo era perfetto. 

Ero così persa che non mi ero nemmeno accorta che fossimo già arrivato nei pressi della piscina me ne accorsi solo quando lui mi mise giu mi tolsi i sandali e li lasciai li vicino poi mi sedetti sui bordi della piscina con le gambe fino al di sotto del ginocchio. Justin si sedette accanto a me e comincio a toccare il mio piede col suo.

"Dai faccio questa intervista così ce la togliamo dai piedi" dissi per poi cominciare a fargli le domande che mia zia aveva preparato e a registrare ogni sua parola con il cellulare, ogni tanto ci scappava qualche bacio o un sei bellissima da parte sua ma nel giro di mezz'ora ebbi finito tutte le domande.

"Alloraaaa che si fa adesso?" Chiesi mentre alzavo la testa verso il sole

"Be' fa caldo qui di direi che un bagno ci sta"

"come.." Non feci in tempo a finire la domanda che finì in piscina insieme a Justin che mi aveva trascinato con se. La piscina era molto alta tanto che non ci toccavo così con tutte le mie forze tentai di tenermi a galla "Justin io non so nuotare" lo informai e lui si precipito da me e mi prese tra le braccia tenendomi stretta a se. 

"Scusami non lo sapevo" disse spostando mi i capelli dal visto

"ma sei corso in mio soccorso per fortuna"

"io ti proteggerò sempre Chanel, non devi avere dubbi su questo. " disse molto serio. "Prendi un bel respiro" feci come mi disse e poi mi trascinò sott'acqua e comincio a baciarmi con la lingua per la prima volta...sentire le nostre lingue che si toccavano mi faceva uno strano effetto. Poco dopo tornammo in superficie quando senti il mio cellulare squillare 

"Justin devo rispondere" gli dissi e lui mi portò ai bordi della piscina così che io potessi uscire, mi precipitai e presi il mio iPhone tra le mani e risposi era Jason

"amore mio dove sei?" Dovevo mentire

"ecco io sono in giro...perché?"

"non esci con me e Carly?" Justin uscì dalla piscina e mi chiese a bassa voce chi fosse a telefono e io mimai 'Jason' con le labbra

"si certo che esco con voi..a che ora?" Justin sembrava leggermente irritato, ma si avvicinò a me mettendomi le mani sui fianchi e cominciando a baciarmi sul collo. 

Porca miseria! Le sue labbra sul mio collo..mi sentivo sul punto di morte così gli chiesi di smettere in un sussurro

"chi c'è li con te Chan?"

"Eh?! Nessuno! Sono da sola" dissi cercando di sembrare convincente e allo stesso tempo cercando i allontanare Justin. 

"Com'è bugiarda la mia piccola" mi disse all'orecchio per poi mordermi il lobo. 

"Ok.. Comunque passo da Carly verso l'una...subito dopo passo a prendere te ok?"

"sisi perfetto!" Riattaccai "ma sei scemo o cosa?" Aggredì Justin 

"perché scusa? Perché ti stavo baciando?" 

"Prima mi dici di non dire niente a nessuno se ci incontriamo e invece adesso cerchi di farti scoprire da Jason!" 

"Si hai ragione..non ci ho pensato..stavo solo scherzando"

"che scherzo idiota" gli voltai le spalle e andai a sedermi su un materasso a cerchio rosso che era li vicino e poco dopo lui mi raggiunse. 

"Mi dispiace Chanel sul serio..ma non essere arrabbiata con me adesso" 

"Quando fai così ti odio!"

"invece tu quando ti arrabbi mi piaci sempre di più! Che ti ha detto quello?"

"Quello ha un nome Justin - lo guardai in cagnesco - comunque mi ha chiesto se uscivo con lui e Carly e io ho detto di si"

"No ti prego...rimani qui con me. Ho voglia di baciarmi per ore e ore" mi sussurrò all'orecchio e improvvisamente un brivido mi pervase per tutto il corpo

 

 

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                             Ciao ragazze be' ecco a voi finalmente il 5 capitolo mi dispiace di non averlo postato prima ma non ho proprio avuto tempo.

mi Farebbe piacere se nelle recensioni mi scriveste cosa vorreste che succedesse nel prossimo capitolo, come vi è sembrato questo e anche cosa non vi piace.

E scusate se ci sono degli errori ma non ho riletto, be che altro dire grazie per aver letto e alla prossima! Vi amo!                                 

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Capitolo 6
*** 6.Lasciarla andare. ***


Mi voltai di lato per poterlo guardare negli occhi, lui mi accarezzo lentamente il viso per poi portare una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio. 

"Justin io non so se posso.."
"Eh dai Chan che ti costa? Una volta che possiamo stare da soli senza dover pensare a paparazzi o roba del genere!"
"E se venissi un'altro giorno a trovarti?" Sembrò offeso dalla mia domanda. 
"Fai come vuoi! Si vede che non vuoi stare con me!"
Lo guardai malissimo per poi dargli una leggera spinta sulla spalla "ma stai zitto Bieber!" Mi accoccolai di fianco a lui,ma faceva il sostenuto così cominciai a lasciare dei piccoli baci lungo  la sua mascella. 
"Non provocarmi piccola,non ti conviene" disse in tono di avvertimento provocando in me una risata.  
"Mi piace provocarti!" Sorrisi e lo baciai a stampo. Poco dopo lui si alzò e mi prese in braccio a mo' di sposa e mi butto dentro la piscina! Io a fatica ritornai a galla solo per urlargli "cazzo non hai capito del 'io non so nuotare' " e poi ritornai sott'acqua cercando di raggiungere il bordo così da potermi aggrappare. 
In qualche modo ci riuscì e lo vidi buttarsi a "bomba" in piscina, scoppiai a ridere di gusto poco dopo mi raggiunse e mi sussurrò "dai scrimietta aggrappati" e così feci mi aggrappai più che potei a lui è lui mi strinse forte a se, rimanemmo li per un bel po' a parlare del più e del meno. Anche se più che parlare ci baciavamo e basta. 
"Justin dove sei?" Sentii una voce provenire dall'interno della casa. 
"Cazzo! Ma proprio adesso?" 
Mi aiutò ad uscire e mi avvolse con un asciugamano rosso.  Mi prese per mano e mi accompagnò dentro casa "ti presenterò qualcuno di veramente importante però prima cambiati"  aprì la porta-finestra di camera sua ed entrammo andò verso l'armadio e prese dei vestiti, e del l'intimo da donna, lo guardai in cerca di spiegazioni, ma lui non disse niente. Mi porse solo gli abiti e poi uscì ma non prima di avermi detto che quando fossi stata pronta di raggiungerlo in salotto, mi spiegò anche come arrivarci così che non mi perdessi. 
Presi i vestiti e mi chiusi in bagno. Be' a dire il vero il suo bagno era anche più grande della mia camera, forse anche la doccia era più grande. Alzai gli occhi al cielo e cominciai a liberarmi dagli abiti bagnati che mi si erano appiccicati addosso e li lasciai in un angolino per poi farmi la doccia più veloce della mia vita. 
Mi avvolsi in un morbidissimo asciugamano mentre un altro asciugai per quanto possibile i capelli. 
Guardai gli abiti che mi aveva lasciato Justin, guardai titubante l'intimo era un reggiseno a balconino nero con dei ricami a forma di cuore e  gli slip abbinati. Li indossai con disappunto così come per la camicetta trasparente, l'unica cosa che mi piacevano erano i jeans neri con le cuciture in oro e le ballerine color oro. Mentre indossavo il tutto mi chiesi a chi appartenessero i vestiti, non erano proprio della mia taglia ma mi stavano bene. Feci ricadere i capelli sulle spalle, e finalmente uscì...non avevo la più pallida idea di chi Justin mi dovesse far conoscere e questa cosa mi metteva in ansia.
Arrivai in cucina e Justin e un uomo si voltarono a guardarmi.
"Scooter ti presento Chanel" gli porsi la mano e lui la strinse per poi sorridermi. 
"È un piacere conoscerla" dissi abbassando lo sguardo imbarazzata e a disagio con questi vestiti non miei. 
"Dimmi Chanel, sei una cantante emergente? O forse un'attrice?" Mi chiese gentilmente. 
"No Scoot lei non.." Interruppi Justin 
"Io in realtà, lavoro per mia zia come segretaria, vado ancora a scuola...ma all'occorrenza la aiuto con gli abiti per i servizi fotografici oppure le interviste" cercai di giustificarmi, come se la mia vita fosse qualcosa di orribile.
"Oh capisco...quindi sei qui per?"
"Io, dovevo fare un'intervista a Justin"
"Bene! E avete finito?" Chiese guardando Justin e non più me. 
"Si ecco noi..si. -abbassò lo sguardo- infatti stavo per accompagnare Chanel a casa..non è vero?"
"Sisi è proprio così" stetti al suo gioco, come se avesse detto la verità Scooter lo avrebbe messo in punizione o qualcosa del genere. 
"Be' è stato un piacere mia cara Chanel" ci stringemmo ancora la mano e poi insieme a Justin andai in garage. 
"Va bene se prendo quella nera?"  
"Fai come ti pare Bieber!" 
Sbuffò "Eccola che fa di nuovo la acida" 
"Be' chiediti perché faccio così" dissi sedendomi al posto del passeggero. 
"Non lo so quindi mi faresti in piacere di spiegarmi? Grazie!"
Mi appoggiai al finestrino " be' forse sono io ma mi sembrava che da quando ho detto a Scooter che non sono 'qualcuno' lui abbia subito cominciato a giudicarmi...non so come spiegarti" scossi la testa e lui mi accarezzo dolcemente il ginocchio. 
"Su piccola, ti sarai sicuramente sbagliata. Scoot non è così" mi sorrise e continuò a guardare la strada di fronte a se...quando ci fermavamo a seri semafori mi accorsi che da fuori un sacco di gente faceva delle foto alla macchina. Guardai Justin che mi sorrise "non ci possono vedere" 
Annui ma rimasi in silenzio finché non arrivammo a casa mia.
"Quando ci vedremo di nuovo?" 
"Non lo so Justin" diventammo improvvisamente tristi, e lentamente cominciammo a scambiarci dei dolci baci. Lo salutai promettendogli che ci saremmo rivisti presto e poi entrai in casa, tra un po' sarebbe passato Jason insieme a Carly. 
Justin's Pov. 
Appena ritornai a casa Scooter mi disse "dobbiamo parlare" frase che mi fece ripensare a tutti gli errori che avessi commesso fino ad allora. 
Ci sedemmo in salotto di fronte al camino. 
"Quella ragazza..."
"Chanel" lo corressi 
"Si lei, lo sai che non può esserci niente tra voi vero Justin?"
Lo guardai senza capire "come? E perché?!?!"
"Lei non fa per te Justin...non è importante, non è nessuno. È solo una ragazza qualsiasi. "
"Per te forse! Ma io l'adoro! Con lei riesco ad essere il vecchio Justin di Stratford, con lei sono normale. Mi sento a mio agio con lei, perché mi dice le cose che pensa senza pensare alle conseguenze, è sincera cosa che di altri non posso dire" 
"Potrà essere la ragazza più fantastica della terra ma certe cose succedono solo nelle favole o nei film! Qui mio caro Justin siamo nella vita reale! E quindi devi dimenticarla!"
"Ma io.."
"No Justin è per la tua carriera e il bene di quella ragazza, lo sai cosa succederebbe se i paparazzi vi scoprissero! Le Beliebers la odierebbero, comincerebbero ad insultarla sul web, i paparazzi la inseguirebbero e lei sono sicuro che non saprebbe gestire tutto questo...Fallo per lei Justin, dimenticala ora che sei in tempo"
Mi presi la testa tra le mani disperato "Scooter lei mi piace sul serio" 
"Ci credo Justin ma pensa alle conseguenze per lei"
Riflettei un attimo con lo sguardo perso rivolto al fuoco. 
Poi decisi "Va bene..lo farò per lei" al pronunciare quelle parole mi sentii la persona più orribile e masochista del mondo. 
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Bene ragazze vorrei scusarmi se non pubblico più i capitoli così spesso come prima ma a volte non ho tempo oppure ispirazione lol anyway ecco qui il 6 capitolo..eh si lo so che è molto corto ma sono dovuta uscire e ho scritto solo questo. Ma vedrò di pubblicare domani il continuo! 
Un bacione e grazie a tutte!!

 

 

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Capitolo 7
*** 7. Qualcosa di segreto. ***


4 giorni dopo...

Justin non si è più fatto vivo dopo quel sabato a casa sua, e ho paura di aver fatto qualcosa di sbagliato. Di essere io quella sbagliata. Perché insomma non trovo un altro motivo valido per giustificare la sua assenza. 
Ho consegnato l'intervista a mia zia e mi ha chiesto se potevo contattare Justin per chiedergli se fosse disponibile per posare per qualche foto. Ma ho rifiutato così se ne occuperà lei. 
Mi sdraiai a pancia in giù sul mio letto, col computer aprì Twitter e mi misi a leggere alcuni tweet. 
Poi guardai le tendenze e una mi colpì molto ' Justin smile ' cominciai a leggere tutti i tweet delle sue Beliebers che gli domandavano perché fosse così preoccupato non riuscivano a spiegarsi perché fosse triste, lessi anche che aveva cominciato ad essere scontroso. 
Senza pensarci due volte presi il telefono e lo chiami. 
Rispose al primo squillo 
"Chan?" Domandò incredulo 
"Si sono io...stai bene? Perché sai ho letto alcune.." Mi interruppe "ho bisogno di vederti piccola,adesso!" Mi disse quasi con disperazione. 
"Vieni da me allora!"
"Sono già in macchina,sto arrivando"
"Ti aspetto allora!" Chiusi la chiamata...sorridendo. 
Aveva voglia di vedermi, allora non ero solo un gioccatolino per lui, questo vuol dire che ci tiene a me. Ma allora perché era sparito?
Mi precipitai di corsa in bagno e misi un po' di mascara e del blush sulle guance, per poi passare velocemente la piastra.  
Nemmeno 10 minuti dopo suonarono alla porta e mi precipitai giù dalle scale per poi aprire la porta. 
"Sei qui.." Dissi mentre gli saltavo addosso, lui mi prese in braccio per poi far aderire le nostre labbra cominciando così a baciarmi con rabbia, la sua lingua toccava la mia, passava poi lungo il mio labbro inferiore per poi ricominciare tutto da capo. 
Quando ripresi aria gli chiesi guardandolo negli occhi " perché sei sparito?" Lui abbassò lo sguardo e mi fece scendere, lo presi per mano e lo trascinai dentro casa. 
Ci sedemmo sul divano e lui cominciò a parlare. 
"Non puoi dire a nessuno di noi..lo sai vero?"
"Perché no?"gli chiesi perplessa
"beh perché scoppierebbe il finimondo se ci vedessero insieme"
"Perché scoppierebbe finimondo?" continuavo a non capire
"Perché io sono Justin Bieber e tu be'...sei una ragazza qualunque"
"mi stai dicendo che non può esserci niente tra di noi...perché non sono famosa"
Non riusciva nemmeno a guardarmi negli occhi, e io ero sull'orlo delle lacrime, le sentivo pungere agli angoli degli occhi, ma non dovevo piangere mi dicevo 'Non farlo Chanel, non adesso. Sii forte una volta tanto'
"No piccola mia non piangere, così mi spezzi il cuore!"
"Tu stai spezzando il mio Justin!"
Non riuscì più a trattenermi e lascia che le lacrime cominciassero a scivolare lungo le mie guance. 
"Aspetta fammi finire!"
" no Justin...vattene!!" Quasi urlai
"Chanel cazzo! Vuoi capire o no che io non rinuncerò mai a te?"
La mia rabbia sbollì e lo guardai incredula "non rinunceresti a me?"
"No cavolo Chanel! Mi stupisce anche che tu abbia pensato il contrario! Secondo Scooter tra me è te non potrebbe mai funzionare, che uscendo con te io ti metterei in pericolo e basta..."
"Justin io non direi niente a nessuno!  Non sono una di quelle che andrebbe subito su Facebook o Twitter a scrivere 'io sto con Justin Bieber e voi no!' Io non sono così Justin! "
Mi fece sedere sulle sue gambe e mi strinse a se "lo so piccola mia, ma dovevo dirtelo, sai non voglio che ti insultino che ti arrivino minacce di morte o ancor peggio che ti inseguano i paparazzi, quelli sono la cosa peggiore ti inseguono finché non hanno ciò di cui hanno bisogno"
"Staremo attenti"
"Certo amore, non ti succederà niente. Io ti proteggerò. Ma prima devi firmare una cosa"
"Cioè?" 
Sospirò " beh è un contratto di riservatezza, dice che tu non potrai mai dire qualcosa di pubblico senza il mio permesso"
"Va bene, tutto pur di stare con te! Dimmi solo dove devo firmare"
Sorrise dolcemente e mi bacio sul l'angolo delle labbra "vieni a casa mia domani ti darò il contratto così che tu possa leggerlo tranquillamente ok?"
Annui e lui comincio ad accarezzarmi la schiena dolcemente per poi baciarmi con passione così come solo lui sa fare. Mi fece distendere sotto di lui continuando a baciarmi, ma come sempre mentre tra noi cominciava ad andare tutto bene qualcosa doveva interromperci e anche stavolta fu il suo cellulare. 
Ci rimettemmo  seduti e lui rispose portandosi l'iPhone all'orecchio. 
"Si Scooter adesso arrivo, no non me n'ero dimenticato, lo so che dobbiamo  decidere le tappe del Tour" ci fu un attimo di silenzio "sto arrivando Scooter" chiuse la chiamata e ritornò a guardarmi "piccola devo andare, ma cercherò di tornare più tardi promesso?"
"Va bene, vai si vede che è una cosa importante!"
"Già il nuovo Tour mondiale" sorrise. 
Mi bacio velocemente per poi andarsene.
Mi distesi sul divano per un po' per ripensare a tutto ciò che mi aveva detto Justin. 
Lui voleva stare con me, ma doveva tenermi nascosta, e poi quel contratto.. Ero così curiosa di leggerlo. Mi alzai e andai in cucina a prepararmi un toast. 
Presi il telefono e chiamai Carly avevo bisogno di lei. 
"Cucciola!! Come stai oggi? Meglio? Ti è passato il tuo momento da depressione?"
Sorrisi "si fortunatamente, tu invece come stai?"
"Ero in pensiero per te, ti ho lasciato a casa che eri così triste, mi è dispiaciuto enormemente doverti lasciare in quelle condizioni!"
"Tranquilla ormai è passato tutto. Che mi racconti?"
"Sai quella canzone di Justin che avevo cancellato accidentalmente? Ecco l'ho riacquistata! Adesso è di nuovo sul mio iPod" 
"Sono contenta! Come si chiama? Voglio ascoltarla!" 
"Tu che ascolti Justino Biberon?"
"Dai non l'ho chiamo quasi mai così!" Ridemmo entrambe 
"Kiss and Tell, è così che si chiama. Ma ti avverto ha ancora la voce da 'ragazzina' " 
"Oh fa niente! Adesso tesoro devo andare, ci vediamo domani a scuola ok?"
"Certo, ciao cucciola mia" chiusi la chiamata e poi aprì youtube e cercai la canzone con il testo, cliccai play e la canzone partì ascoltai parola per parole e rimasi sconvolta, parlava più o meno della situazione che stavamo vivendo io è Justin. 
Cercai di non pensarci andando a fare i compiti ma non riuscivo proprio a concentrarmi, in testa avevo solo Justin. Così rinunciai e mi distesi sul letto cercando di prendere sonno, e infatti poco dopo scivolai nel sonno. 
Un paio di ore più tardi. 
Mi sentivo pesante, come se avessi qualcosa sopra di me ma non riuscivo a capire cosa fosse mezza addormentata com'ero. Ma pian piano riuscì ad aprire gli occhi e notai che c'era qualcuno insieme a me nel letto, che mi con un braccio lungo i miei fianchi  mi stringeva a se mi girai lentamente e notai che quella persona era Justin, notai anche che fosse sveglio.
"Sei venuto!" Dissi con stupore
"Te l'avevo promesso, e io mantengo le promesse!"
Lo baciai dolcemente e lui mi strinse ancora per quanto possibile "pensavo stessi dormendo"
"Dormire? Preferisco guardarti dormire. Non spreco certo il mio tempo a dormire se ho te vicino" 

 

 

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Bene ragazze come promesso ho messo il 7 capitolo c: spero vi piaccia, ci ho messo un bel po' a scriverlo ma me è valsa la pena, a me personalmente piace molto. Non so a voi, comunque volevo dingraziare TUTTE quelle che seguono la mia storia!E anche se non rispondo alle recensioni le leggo sempre e mi riempiono sempre di una gioia assurda!

Beh dai vado, buona lettura e alla prossima! Lasciatemi i vostri pareri che mi fa sempre piacere!

Un bacione Gis <3 

 

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Capitolo 8
*** 8. Tenerezze. ***


 

"Sei sempre così..così..perfetto" ammisi e lui scoppia a ridere. 
"Io non sono affatto perfetto Chan, ho mille difetti." 
"Peccato che io non li veda.."
"Forse perché non mi conosci ancora così bene da notarli."
"Parlami di te. Dimmi quello che non so...voglio conoscere il vero Justin non Justin Bieber. "
Passiamo ore a parlare, o meglio lui parla e io ascolto. Mi racconta tutto ciò che voglio sapere, tutto fin dall'inizio...da prima che fosse famoso. Mi racconta anche cose che non  volevo sapere...come ad esempio le sue storie passate...mi parla di Caitlin e di come la loro storia sia finita a causa del successo, del breve flirt con Jasmine e infine di Selena.
Quando parla di lei i suoi occhi brillano..così capì che l'ama ancora e dentro di me senti crescere la gelosia verso una ragazza che non conosco. 
Ma mi parla anche della sua famiglia, e a quanto capì era molto allargata. Mi piacerebbe davvero conoscere tutte le persone di cui mi parlava. 
"Adesso basta parlare di me, di sicuro ti sto annoiando"
"Al contrario! Ascoltarti è rilassante, e poi voglio conoscere tutto di te"
"Curiosona! -rise- ma adesso piccola è tardi forse è meglio se dormi no?"
"Non voglio dormire...voglio parlare"
"Parleremo domani"
"Eh va bene..ma tu non vai via vero?"chiesi dubbiosa. 
"No sarò qui al tuo risveglio" 
Chiudo gli occhi per poi accoccolarmi vicino a lui, che mi strinse a se con un braccio lungo la mia vita così da far aderire perfettamente i nostri corpi, come se fossero due tessere dello stesso puzzle. 
JUSTIN'S POV
La strinsi tra le mie braccia e cominciai a canticchiare una melodia a caso, finché non si addormentò. 
Io al contrario resto sveglio..non riesco più a dormire come una volta infatti di solito prendo qualche medicina per riuscirci. 
Sono uno che pensa molto ed è proprio per questo che forse non dormo, ho troppe cose in testa.
Chanel si mosse così allentai la presa su di lei affinché si possa muovere, si girò così che fossimo faccia a faccia poi portò il viso vicino al mio collo così riuscii a sentire il suo lieve respiro. 
Mi allontanai per poterla osservare meglio. Mi sorpresi per l'ennesima volta ad ammirare quanto fosse bella. I capelli le ricadono in morbide onde sul viso, presi una ciocca e gliela riavviai dietro l'orecchio. È bella nella sua semplicità, mi ricordai di quando la vidi per la prima volta. Avevo pensato che fosse la ragazza più bella che avessi mai visto, e quando la sorpresi a guardarmi capii che non le ero indifferente e probabilmente ho approfittato di questa cosa. 
Adesso mi sento un gran egoista perché pur di averla accanto la sto cacciando in questo gran casino che è la mia vita. Lei non ne ha nemmeno idea.  
Prendo il cellulare con la mano libera e cominciai a leggere qualche messaggio ma poi mi misi a farle qualche foto e la più bella la misi come salva schermo. La baciai con delicatezza sulla fronte poi chiusi gli occhi sperando di prendere sonno, e anche di non fare incubi. Perché si è da tanto che non dormo tranquillamente, faccio sempre lo stesso incubo...ma non ci pensai troppo e alla fine presi sonno. 
CHANEL'S POV
La luce che entra dalla finestra mi strappa da un sonno profondo,accanto a me Justin dorme profondamente, sorpresa dal vederlo ancora a letto ne approfitto per guardarlo per bene. Notai che fosse a petto nudo e ne rimasi un po' sconvolta. Ma almeno avevo la possibilità di poterlo ammirare senza che lui se ne accorgesse. Perché sapevo che se fosse stato sveglio la cosa sarebbe andata a suo vantaggio e non a mio. Come può essere legale una persona talmente bella?  Con delicatezza appoggiai una mano sul suo petto e lentamente tracciai dei piccoli cerchi immaginari, dalla sua gola sentii nascere un verso in segno forse di apprezzamento...sono tentata dal continuare a toccarlo ma è adorabile mentre dorme così mi alzo e vado in bagno mi guardo nel mio grande specchio e cerco di mettermi a posto i capelli,fallendo miseramente. Sbuffo e opto per legarmi i capelli in una coda di cavallo. Ritorno in camera mia e lo trovo ancora immerso nel sonno così lo lascio dormire e mi dirigo in punta di piedi in cucina. Intendo preparargli una bella colazione, prendo il mio iphone e mi metto le cuffie, amo cucinare con la musica. Alzo il volume al massimo e inizio a ballare. 
Prendo il necessario per preparare dei pancake e mi metto ai fornelli ballando ogni tanto. 
Chi l'avrebbe mai detto che un giorno avrei dormito insieme a Justin Bieber,mi lascio distrarre da tutto ciò che mi ha raccontato la sera precedente, la cosa che più mi preoccupa è Selena,  rischio così di bruciare ogni cosa. Metto i pancake su un piatto per tenerli al caldo, mi giro e mi trovo davanti Justin appoggiato al bancone con il viso tra le mani e un'espressione divertita e assonnata allo tempo stesso.  
Arrossisco, cerco di ricompormi in qualche modo, mi sento talmente in imbarazzo. 
"Buongiorno Chanel, come siamo felici stamattina" mi dice con un ghigno di divertimento sul volto. 
"Ho dormito bene" farfuglio e noto che cerca di trattenere un sorriso. 
"Mmm...chissà come mai" 
"Ho preparato la colazione" dico appoggiando il piatto di fronte a lui. 
"Sembra squisito, amo i pancake" 
"Bene questi sono i tuoi ora preparo i miei.."
"Vuoi che metta un po' di musica, così che tu possa continuare a ballare?"
Arrossì violentemente. 
"Non smettere per colpa mia. È divertente!"
Ma che fa? Mi prende in giro?! Mi giro offesa e comincio a versare la pastella dei miei pancake. Poco dopo me lo ritrovo accanto. 
"Ooh dai piccola sei bellissima quando balli!" Mi prende per il mento costringendomi a guardarlo, per poi premere le sue labbra sulle mie. 
Sento che oggi sarà una bellissima giornata. 
Finisco di preparare la colazione e mi siedo sul bancone di fianco a lui. 
"Oggi non hai scuola?" 
Annuisco mentre mando giù un boccone "tra un po' viene Jason a prendermi, forse è meglio se mi preparo" 
Lo vedo contrarre la mascella in segno di disappunto "ti ci accompagno io" 
Faccio segno di no con l'indice "ti ricordo che io e te non dobbiamo essere visti in giro insieme...parole tue pop star" affermo cercando di imitare la sua voce. 
"Non mi noterà nessuno"
"Disse quello con la Ferrari!" Lo presi in giro. "Niente da fare Bieber! È impossibile che non ti notino! Mi piacerebbe che tu mi accompagnassi...ma sono le tue regole e io mi adeguo"
"Lo so...ma quello li -lo guardai mai- Jason,-si corresse- non mi piace per niente"
"Ooh andiamo Justin non lo conosci nemmeno! Non eri tu quello del 'non giudicare senza conoscere' può sembrare un montato ma è fantastico te lo assicuro" 
"Fantastico eh?" Fece il finto offeso. 
"Ma io ho occhi per qualcun'altro e poi per lui non provo niente, è il mio migliore amico"
"Migliore amico...lo eravamo anche io e Sel e guarda come è finita"
"Non mi interessa niente di quella" dissi alzandomi per andare a mettere i piatti sul lavabo. 
"Gelosa piccola?"
"Ma di chi? Della Gomez? Nemmeno per sogno"
"Si certo!" Scoppiò in una risata fragorosa. 
"Tu continua a ridere io vado a vestirmi non voglio che Jason mi trovi ancora in pigiama" lo lasciai lì e salì in camera mia e cominciai a scegliere i vestiti da mettere. Optai per dei jeans aderenti neri e una canottiera bianca leggermente scollata. Mi voltai ed ebbi un sussultò Justin era seduto sul mio letto. 
"La prossima volta chiudi la porta a chiave se non mi vuoi tra i piedi" disse con un ghigno di soddisfazione sul volto. 
"Bieber esci!"
"Non ti preoccupare puoi benissimo cambiarti davanti a me...non potrebbe che farmi piacere"
Contro voglia mi ritrovai a ridere "dai esci! Non ci metto tanto!" 
Dopo svariati tentativi riuscì a farlo uscire così finalmente mi cambiai. 
Lo ritrovai in salotto che guardava la tv, appena mi senti scendere le scale si voltò. 
"Tu vai vestita così a scuola?!" Mi chiese con disappunto. 
"Ehm si..."
"Ti metteresti un'altra maglietta per favore? Questa lascia troppa pelle scoperta" 
"Sei così bello quando fai il geloso" dico con voce seducente mentre mi avvicino a lui. 
"So cosa stai cercando di fare Chanel..." Mi dice in segno di avvertimento, ma non lo ascolto.  
Voglio sentire ancora la sensazione delle sue labbra sulle mie.  
Mi fa arretrare fino a sbattere contro il muro. Prima che me renda conto mi prende entrambe le mani e me le blocca sopra la mia testa e intanto mi inchioda contro il muro con i fianchi. Con la mano libera mi tira la coda così da alzarmi il viso, e le sue labbra sono finalmente sulle mie. Gemo e lascio un varco alla sua lingua. Lui ne approfitta esplorandomi con il suo fare esperto. In vita mia non sono mai stata baciata così, anche perché lui è stato il primo che io abbia mai baciato in vita mia, ma questo bacio è così passionale ed erotico che mi fa ribollire il sangue. 
Improvvisamente si stacca lasciandomi sorpresa. Ho il cuore a mille e il fiato corto mentre lui sembra così calmo e nel pieno controllo di se. Allora non gli faccio proprio alcun effetto?! Non è giusto! Lui con questo bacio mi ha quasi ucciso e invece io...bah. 
Mi guarda di sottecchi e si lascia sfuggire un sorriso per poi chinarsi e baciarmi di nuovo. 
"Oh Chanel, cosa devo fare con te?" 
"Fanne ciò che vuoi" 
"Allettante come proposta! Ne terrò presente" si morse il labbro. "Ma adesso devo andare Scooter mi aspetta! Ma ci rivedremo presto piccola, contaci" 
Uscì di casa lasciandomi lì da sola, ancora sconvolta dal bacio di prima e con tutte le mie domande. 
Carly ultimamente non fa che assillarmi con la solita domanda "Hai per caso conosciuto un ragazzo?"
Io nego sempre, ma vorrei tanto dirle di Justin ma l'altro giorno ho firmato l'accordo di riservatezza secondo il quale io non posso parlare con nessuno di me e Justin a meno che non abbia la sua autorizzazione. Il che mi è sembrato abbastanza buffo perché a quanto ne so io, tutti quelli del suo staff sanno della mia esistenza. Primo fra tutti Scooter il quale sembra che provi un odio profondo per me, mi ha anche fatto intendere che questa relazione rovinerà la carriera di Justin...
"A che pensi Chan?" Mi chiede Jason strappandomi dalle mie riflessioni mentre ci fermiamo ad uno stop. 
"Eh niente...al compito di biologia, credo di aver sbagliato tutto" 
"Tu? Sei la più brava della classe...se hai sbagliato tutto tu io sono spacciato"
Lui è così riesce sempre a strapparmi un sorriso anche nei momenti peggiori. Ed è per questo che lo adoro, lui c'è sempre se ho bisogno. In pratica è il fratello maggiore che non ho mai avuto. 
"Chan? Chanel, ma mi stai ascoltando?!"
"Non proprio" farfuglio, a quanto pare ultimamente ho la testa tra le nuvole. 
"Cavolo Chanel dimmi a chi pensi una volta per tutte! Non puoi non dirmelo! Sono o non sono il tuo migliore amico?"
"Cosa te lo dico a fare se non lo conosci?" Mento. 
"Tu dimmelo! Giuro di non spaccargli niente...per il momento!"
"Oh non fare l'iperprotettivo adesso! E comunque non intendo dirtelo!" Incrocio le braccia sul petto. 
"Ma ti piace?"
"Mi piace tanto..lui è..quello giusto!"
"Chan è il tuo primo ragazzo, non voglio che tu ci rimanga male se qualcosa va storto"
"È un po' complicato Jason..e poi non so nemmeno se siamo fidanzati, non mi ha mai chiesto niente"
"Che idiota! Io te l'avrei chiesto subito! Sei di una bellezza sconvolgente Chan.."
"Ma smettila! Non è vero!"
"Ed eccola..Devi rendertene conto di essere bella! Non ti accorgi nemmeno di quanti ragazzi ti sbavano dietro..."
"Si certo.." Dico cercando di far cadere lì l'argomento. Odio parlare di queste cose. 
"Ti va di andare a prendere un Frappé? A quel negozio ad Hollywood?"
"Ma è lontano..anche se adesso che mi ci fai pensare si mi va da morire!"
"Perfetto! Andiamo allora"
"Sisi fammi ingrassare ulteriormente" rido
"Zitta...sei perfetta così come sei!"
Sorrido mentre lui accelera e imbocca la strada che porta ad Hollywood. 
"Mmm è proprio buono!" Tiro un altro sorso del mio frappé al cioccolato mentre lo guardo da sotto le lunghe ciglia. 
"Lo so, è il tuo preferito! Allora non vuoi ancora dirmi chi è il fortunato ad averti rubato il cuore?" 
"Sei insistente eh!" 
"Voglio solo proteggerti Chan."
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Finalmente eccomi qui! Scusate se non continuo da tanto, ma è stata una settimana faticosa! Ho dovuto finire di preparare tutto il viaggio per Bologna! Aaaaw ragazze finalmente dopo 4 anni realizzerò il mio sogno! Non sto più nella pelle dall'emozione!! 
Anyway spero che questo capitolo vi piaccia! Scusate se ci sono degli errori, ma comunque voglio che sappiate che ci ho messo tanto per scriverlo! E ci sto male quando vedo sempre le recensioni diminuire...cioè ditemi se non vi piace la storia...perché così non continuo proprio più. 
Grazie comunque ragazze :) un bacione!

 

 

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Capitolo 9
*** 9. Io non appartengo al suo mondo. ***


 

Jason mi prende per mano mentre camminiamo attraverso le vetrine dei negozi dai quali non mi potrò mai permette niente. Anche se ogni cosa che vedo vorrei comprarla al momento. 
"Jas guarda quella scarpe!" Dico mentre lo trascino davanti al negozio di Louboutin. 
"Sono veramente belle! Perché non le provi?"
"Mi scoccia perché poi me ne innamoro e so già di non potermele permettere nemmeno fra cent'anni!" Sospiro. 
"Oh andiamo! Magari diventerai ricca! Non si sa mai!"
Entriamo al negozio e chiedo a una commessa quasi della mia stessa età se mi può portare il mio numero di quelle scarpe col tacco favolose. Sono rosso fuoco e hanno tutti gli Swarovski sul tacco. 
Sono innamorata, definitivamente. 
Mentre sto per sfilarmi le scarpe sento un gran baccano provenire dal di fuori. Sembrava una rissa ma ad osservare meglio la scena mi accorgo che sono dei paparazzi che inseguono qualcuno. E quel qualcuno è Justin che sicuramente sapendo che sono all'interno del negozio entra. 
Mi vado a nascondere di fianco a Jason. 
"Ma è Bieber quello?"
"A quanto pare.."
"Non l'avevo mai visto così da vicino.."
"Già nemmeno io.." Mento spudoratamente. Cammino con la grazia di una gatta fino ad arrivare dalla commessa, le dico che nonostante ami le scarpe non le posso prendere e lei sorridendo mi dice che non fa niente ma che devo toglierle. Subito dopo la stessa ragazza va a servire Justin. 
"Come posso aiutarla signor Bieber?" Chiede lei con fare professionale ma si vede che pende dalla sue labbra. Alzo gli occhi al cielo e mi chino per togliere le scarpe ma ci ripenso e vado ad ammirarle ancora allo specchio. Accidenti sono proprio belle ma costano un sacco. 
"Sei bellissima" mi sussurra Jason prendendomi dai fianchi da dietro. 
"Grazie, e hai visto adesso sono alta come te!" Sorridiamo, poi mentre lo abbraccio lancio un'occhiata a Justin che mi guarda furioso. Lascio andare Jason all'istante.  Poi lo vedo avvicinarsi a noi insieme alla commessa. "Oh merda" penso e allo stesso tempo "diavolo è bello da mozzare il fiato!"
"Perché quello si avvicina a noi!?" Mi chiede Jason all'orecchio. 
"Non ne ho idea ma fai finta di niente" 
Finsi di guardare interessata le altre scarpe ma ad un tratto mi senti chiamare "mi scusi ma il signor Bieber vorrebbe parlarle.." Mi informa la commessa. 
Annuisco e mi avvicino a Justin timorosa. 
Mi prende per un braccio e mi trascina lontano da sguardi indiscreti. 
"Che ci fai qui con quello?!"
"Niente di grave! Siamo venuti a prendere un frappé e poi ci siamo fermati a fare un giro quando ho visto queste" gli faccio notare le scarpe e mi sorride. 
"Ti stanno benissimo!" 
"Grazie" gli dico avvicinandomi a lui. 
"Non hai idea di quanto io voglia baciarti! Non so nemmeno come faccio a trattenermi!"
"La stessa cosa vale per me fidati...ma Justin se parliamo non rischiamo qualcosa?"
"No, ho detto alla commessa che volevo chiederti un consiglio su delle scarpe da te."
"Furbo! Ma Jason si starà preoccupando Justin...non voglio che mi faccia domande"
"Non mi piace che tu stia con lui"
"Mi piace quando fai il geloso!" Ammisi provocando in lui una risata.
Insieme ci incamminammo da Jason che parlava con la commessa. 
"Prendo le scarpe che indossa la ragazza!" Dice Justin alla ragazza che annuisce e si affretta a preparargli un pacchetto regalo. 
Io controvoglia le tolsi e rimisi i miei sandali per poi ritornare da Jason.
"Che voleva?"
"Niente solo un consiglio per scegliere delle scarpe.."
"Un regalo per la sua nuova scopamica?"
Abbassai lo sguardo "forse.." 
"Chissà quante se ne fa a settimana" si domandò ridendo. Cercò di prendermi per mano ma lo scansai ed uscì dal negozio, ma non prima di aver lanciato un ultimo sguardo a Justin. Che mi sorrise ma capi che fosse ancora arrabbiato. 
"Ma che hai?" Mi chiede Jason appena mi raggiunge. 
"Niente è solo che non mi sembra quel tipo di ragazzo"
"Che fai difendi Bieber? Ma che ti importa se va a letto con una ragazza diversa ogni giorno?"
"Niente!! Assolutamente niente! Riportarmi a casa ti prego"
"Okay!" Risponde frustato. 
Verso le 7 mi trovo alla mia scrivania a lavorare o almeno a cercare di lavorare, non faccio che pensare a Justin. 
"Chan potresti venire un'attimo?" Mi chiama dal suo ufficio mia zia, mi sistemo la gonna ed entro. 
"Dimmi zia"
"Potresti chiamare Bieber? Deve ancora confermarmi la sua disponibilità per domani pomeriggio.."
"Per.." Domando incerta. 
"Il servizio fotografico Chan! Dai vai a chiamare!!"
"Subito!" Dico alzando gli occhi al cielo una volta uscita dal suo ufficio. 
Mi sistemo sulla mia sedia e compongo il numero che ormai so già a memoria. 
Dopo 3 squilli
"Bieber" risponde freddo. 
"Uhm...Justin.."
"Chanel? Ma hai cambiato numero?" Risponde e la sua voce si addolcisce. 
"Nono ti chiamo dall'ufficio di mia zia..ascolta mi ha chiesto se per domani pomeriggio sei disponibile per quella cosa"
"Oh sisi! Mi ero dimenticato di confermare, falle le mie scuse. Altro?"
"Uhm...no..ti ho disturbato?"
"Tu non disturbi mai, ma adesso devo andare ti chiamo stasera" 
Clic. 
Metto giù la cornetta e poi ritorno da mia zia per confermare l'appuntamento. Devo ammettere che ci sono rimasta parecchio male quando ha chiuso la chiamata mi aspettavo un 'mi manchi' o qualcosa del genere. Uff..i maschi, sempre insensibili. 
Ritorno a casa e trovo mia madre in cucina che prepara la cena, lascio la borsa sulla sedia e mi avvicino a lei per darle un bacio sulla guancia. 
"Ciao tesoro! Come è andata la giornata?"
"Diciamo bene, un po' frenetica"
"Allora mangia e dopo vai di corsa a dormire" mi sorride. 
"È quello che farò" mi siedo sul bancone come mio solito. 
"Oh tesoro grazie dei pancake che mi hai lasciato! Mi dispiace di non averti preparato la colazione ma ero stanchissima" 
"Non ti preoccupare, ogni tanto posso farla io per entrambe" 
"Come stanno Jason e Carly?" Mi chiede cercando come sempre di fare conversazione. 
"Bene, Carly oggi doveva andare da sua nonna quindi non ci siamo sentite molto. Invece con Jason siamo andati a prendere un frappé ad Hollywood" 
"Salutamelo, è da un po' che non viene qui.."
"Già..mamma vado su a fare una doccia intanto che tu prepari la cena"
Annuisce e io mi dirigo con una lentezza sovrumana su per le scale fino in camera mia. Mi spoglio fino a rimanere in intimo e vado in bagno apro l'acqua e quando è calda al punto giusto entro nella doccia e ci sto per un po'. Ho bisogno di pensare. 
Dopo cena me ne sto come ogni sera sdraiata a pancia in giù con il portatile davanti a me mentre navigo un po' su Twitter e Facebook. 
Mentre guardo le interazioni, che solitamente sono sempre morte mi accorgo che un po' di gente ha iniziato a seguirmi. Ricambio tutti finché non trovo il follow di Justin. 
Sorrido e poi li mando un sms. 
"Come hai fatto a trovarmi su Twitter?" Scrivo e poi invio.
Dopo mezz'ora non mi ha ancora risposto così decido di andare a dormire, probabilmente è occupato...
Mi infilo sotto le coperte e invio la buonanotte sia a Jason che a Carly la quale mi manda un messaggio che sprizza felicità, mi informa che Justin ha iniziato a seguirla e ha anche messo tra i preferiti un suo tweet. Le esprimo tutta la mia gioia e poi metto il cellulare sul comodino. Mi addormento subito dopo. 
L'indomani a scuola è la solita noia meno male che c'è Carly che continua a farmi ridere. 
"Psss Chan..psss" sussurra cercando di attirare la mia attenzione. 
Io la guardo così che lei possa continuare " andiamo a vedere la partita di football stasera?"
Io annuisco e lei sorride per poi rimettersi a scrivere appunti o meglio il nome di Justin sul quaderno di chimica. 
Dopo la fine della scuola aspetto Jason e Carly al solito posto visto che Jason ci da un passaggio a me a lavoro e a Carly a casa. 
"Finalmente!" Dico vedendoli arrivare. Jason mi fa passare un braccio sulle spalle per stringermi a lui. 
"Scusa dolcezza ma la signorina doveva chiedere una cosa a quel pazzo del signor Brown" 
Entriamo tutti in macchina e io accendo la radio mentre Jason esce dal parcheggio della scuola. 
"Chan posso venire con te a lavoro? Visto che c'è Justin?" Mi chiede sbattendo le ciglia. 
"Nooo -rido- oggi è meglio di no. Sarà un casino" 
"Cattiva!" Protesta sprofondando nel sedile. 
"Vedi ancora Bieber eh...non è che ci nascondi qualcosa?!" Chiede Jason con aria allusiva. 
Io sbianco all'istante "eh?! No!! Cosa...cosa te lo fa pensare? Io e Bieber?!?! Assolutamente no!!"
"Chan? Scherzavo! " tiro un sospiro di sollievo. 
Entro a lavoro tutta agitata, ieri alla fine non si è fatto sentire quindi sono molto offesa. Mi dirigo verso la stanza dove avrebbero fatto il servizio fotografico e appena varco la soglia sento cedere le gambe. È bellissimo. 
Anche se ha una semplice maglietta con lo scollo a V che lascia intravedere il suo bellissimo petto e intravedere i tatuaggi e dei semplici jeans scoloriti ma per me è bellissimo. 
Appena mi vede mi manda un sorrido ma io faccio finta di niente..non vorrei che qualcuno se ne accorgesse. Ma è inutile ad ogni foto tra me e lui c'è un gioco di sguardi. 
I suoi occhi brillano quando si incontrano con i miei, io abbasso lo sguardo e sorrido guardando le mie scarpe. 
Per tutta la durata del servizio fotografico non ha fatto altro che provocarmi come se fosse così facile per me controllarmi e fingere di odiarlo, far finta di niente mentre sto iniziando a provare sentimenti forti per lui. Ma devo far finta che tra me e lui non ci sia niente, e lui lo rende dannatamente difficile. 
Esco dalla stanza e vado verso la macchinetta del caffè che c'è in corridoio al piano di sotto.  
Prendo una cioccolata calda e mentre aspetto che la macchinetta finisca la preparazione qualcuno mi abbraccia da dietro. 
Sorrido perché so già che è lui. Le sue braccia sono inconfondibili, mi da un bacio sulla guancia con tenerezza e poi mi dice "ciao" all'orecchio con la sua voce roca e suadente. 
"Justin potrebbero vederci!" 
"Non c'è nessuno Chan tranquilla"
"Mi sei mancato!" Ammetto con una punta di amarezza nella voce. 
"Anche tu piccola, è orribile non poterti vedere ogni volta che voglio. "
"Anche per me è così...non sopporto di dover nascondere tutto questo" lo guardo negli occhi e mi alzo sulle punte finché le nostre labbra non si incontrano. Lui mi stringe a se e mi bacia quasi con rabbia. 
"Chanel per favore...sto solo cercando di proteggerti"
"Lo so Justin..." Appoggio le mani sui suoi addominali. Lui si china a baciarmi sulla fronte. 
"Com'è andata oggi a scuola?"
"Solita noia...invece la tua giornata?" 
"Deprimente finché non sei entrata dalla porta" sorride. 
Mi mordo il labbro e sorrido a mia volta. 
"Smettila" mi sussurra mentre con il pollice libera il mio labbro inferiore.  "Mi provochi perché vorrei morderlo io "
Sto per ribattere quando sentiamo una porta sbattere e ci allontaniamo l'uno dall'altra all'istante. 
"Ah eccoti Chan" è Jason. 
Justin lo fissa mentre gli passa davanti fino a giungere da me e stringermi tra le braccia per più del necessario. 
"Io sono Jason piacere" dice porgendo a Justin la mano destra ma lui non la stringe, lo guarda in cagnesco e basta. 
"Io sono Justin" dice con voce glaciale. 
"Come mai siete qui da soli?"
"Stavo prendendo una cioccolata quando è arrivato lui perché doveva prendere un caffè " mento. 
"Beh Chan la cioccolata è pronta possiamo andare.." Dice Jason mentre prende il bicchierino. 
Mi prende per mano per poi porgermi il bicchiere con l'altra. 
"È stato un piacere conoscerti Justin" dico abbassando lo sguardo. 
"Anche per me Chanel...Ma voi due state..insieme?" Alzo lo sguardo di scatto e lo fisso negli occhi come per dirgli 'ma che diavolo?!'
"Si stiamo insieme" dice Jason convinto per poi stringermi a se e baciarmi a stampo davanti a Justin che fissa il tutto incredulo. 
Io guardo Jason terrorizzata non riesco a reagire. Guardo Justin e lo vedo stringere i pugni, mi viene da piangere! Che diavolo è preso a Jason? Perché mi ha baciata e ha detto a Justin che stiamo insieme?
"Scusaci Bieber ma ora dobbiamo andare" Jason mi trascina lontano da Justin che ha ancora quel espressione terrificata sul volto. 
Appena usciamo dall'edificio prendo Jason a pugni sul braccio. 
"Si può sapere che ti è preso?!" Urlo isterica sull'orlo delle lacrime "perché hai detto quelle cose? Perché mi hai baciata?"
"Non mi piaceva come ti guardava! Sembrava che da un momento all'altro ti sarebbe saltato addosso..."
"Lui non.."
"Poteva chiederti di uscire o cose così!"
"Ma ti sembra possibile?! È Justin Bieber!"
"Hai ragione scusa...di sicuro non l'avrebbe mai fatto. Tu non appartieni al suo mondo. Lui esce con quelle del suo ambiente...è impossibile che esca con te..non sei come lui. Certe cose come quello famoso che esce con la ragazza normale succedono solo nei film..questa è la vita reale. Scusa Chan non avrei dovuto"
"Io non appartengo al suo mondo.."sussurro mentre una lacrima comincia a scivolare sulla mia guancia. 

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BUONGIORNOOO MERAVIGLIE! 

Ecco a voi il 9 capitolo spero vi piaccia! Come sempre vi ringrazio tutte, quelle che leggono e quelle che recensiscono! Vi adoro

Anyway se volete seguirmi su Twitter sono @gisy_97

Vedere Justin  sabato è stato fantastico, è indescrivibile ciò che ho provato a vederlo per la prima volta e un po' delle cose che ho capito le ho messe a

Fine capitolo :')

spero vi piaccia sul serio vi ringrazierei se mi lasciaste una piccola recensione! 

Munizioni bacione Giselle <3

 

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Capitolo 10
*** 10. Tu. Sei. Solo. Mia. ***


 

Appena entro in casa corro in camera mia senza salutare mia madre, che mi guarda con aria preoccupata mentre le passo accanto. 
Non mi importa se pensa che sua figlia sta impazzendo ho solo voglia di piangere e basta. 
Chiudo a chiave e mi butto a peso morto sul letto abbraccio il cuscino e finalmente lascio che le lacrime che fino a quel momento avevo trattenuto scorrano senza problemi. Stringo più che posso il cuscino che pian piano si riempie di lacrime e mascara. 
Prendo il cellulare che ho dentro la tasca dei jeans e digito frettolosamente. 
A Justin:
Mi dispiace per ciò che è successo ma ti prego non essere arrabbiato con me! 
Premo invio e aspetto una sua risposta che naturalmente non arriva. 
3 ore dopo
Accidenti. Mi sono addormentata senza rendermene conto. Guardo il cellulare ma non c'è ancora nessun segno da Justin così decido di chiamarlo ma scatta la segreteria telefonica. Riprovo ancora e ancora ma ottengo lo stesso risultato. 
prendo la giacca ad esco ormai mamma dorme così non si accorgerà se esco. 
Mi dirigo a passo svelto in centro finché non trovo un taxi libero mi ci catapulto dentro facendo spaventare l'autista. 
"Per dove signorina?" Chiede con gentilezza 
"'25202 Prado del Grandioso ,Calabasas, Se non le dispiace in fretta"
Non ci vorrebbe molto in teoria meno di 25 minuti..
Mentre siamo in autostrada prendo per l'ennesima volta io cellulare e lo chiamo ma stavolta dice che è spento. Sbuffo e lo lancio dentro la borsa. 
"Eccoci arrivati! Bella casa complimenti"
"Grazie mille ecco i soldi, tenga il resto" sorrido ed esco di corsa. 
Mi precipito all'entrata di casa di Justin e suono impaziente,finché non si apre il cancello. Apro ed entro in casa. Mi tolgo la giacca e la poso sul divano. 
"Justin? Justin dove sei? Sono Chanel.."
Mi dirigo in cucina dove trovo un giovane uomo che cucina..
"Mi..mi scusi. Dov'è Justin?"
"Tu chi sei?"
"Io..io sono Chanel.."
"Ooh la famosa Chanel! Io sono Edward lo chef privato del signor Bieber.. Pensavo fosse lui alla porta. Come mai sei qui Chanel?"
"Ecco io cercavo Justin.."
"Lui è a una serata di beneficenza non lo sapevi?"
"In realtà no..non risponde al telefono"
"Tra un po' sarà a casa..vuoi uno spuntino?"
"Oh si la prego non ho cenato e sto morendo di fame!"
"Vanno bene dei sandwich al pollo?"
"Andranno benissimo!"
Edward era un uomo molto simpatico, con un senso dell'umorismo pungente! E sopratutto un ottimo cuoco. Mi ascolto per più di un'ora sui miei problemi, su come mi sentissi inferiore a Justin e seppe come tranquillizzarmi. Ma alle 22 dovette andarsene così rimasi da sola in quella casa enorme..pian piano mi diressi verso la stanza di Justin e mi lasciai cadere sul letto.
Inspirai e senti il suo odore sulle lenzuola. Tolsi le scarpe e mi misi sotto lo coperte poco dopo mi addormentai pensando a Justin. 
Io e Justin ce ne stavamo sotto l'ombra di un albero, sentivo che qualcosa lo preoccupava, continuava a guardarsi in giro ovunque tranne che nella mia direzione. 
"Justin? C'è qualcosa che non va?" Domandai preoccupata. 
"Tra noi non funziona Chan...forse è meglio se ci lasciamo. Per il tuo bene, non riesci a sostenere lo stress di questa mia vita. Sono preoccupato per la tua salute, non dormi, piangi spesso e odio vederti così. "
"E quindi pensi che lasciarmi mi aiuterà a stare meglio? Sei serio?!"
Urlai per poi prenderlo a pugni sul petto, lui mi strinse a se cercando di bloccarmi.  
"Penso che sia la cosa più giusta da fare..non odiarmi"
"Non odiarmi?! Vorrei tanto ucciderti"
"Non puoi lasciarmi" sussurrai perdendo ormai le forze. 
"Mi dispiace tanto Chanel. Ma ormai ho deciso. "
Disse, mi baciò sulla fronte e poi se ne andò lasciandomi li da sola.
Vedendolo allontanarsi sempre più da me sentii il mondo cadermi addosso il mondo intero, senza rendermene conto cominciai a piangere disperatamente, mi sentivo vuota come se lui si fosse portato tutto di me via con se. Lui si era portato via il mio cuore. Cominciai a camminare anche se avevo la vista offuscata dalle lacrime. Dovevo raggiungere Justin per potergli dire che non avrei mai rinunciato a lui per nulla al mondo. Camminai verso quella che credevo fosse la direzione da lui presa. Arrivai sul ciglio della strada e attraversai, ma non pensai che probabilmente il semaforo per i pedoni fosse rosso e quando mi ne resi conto ormai era troppo tardi.
Una macchina mi venne addosso, scaraventandomi a metri di distanza. 
Mi svegliai con un sussulto. Era solo un sogno,anzi un incubo. 
Ma era tutto così reale che cominciai a piangere sul serio cercavo di asciugare le lacrime con l'angolo del lenzuolo di seta. 
Justin mi avrebbe lasciato dopo ciò che era successo? Non mi ha più risposto e non sa nemmeno che sono qui ad aspettarlo. Se mi lasciasse morirei ne sono sicura, ormai mi sono affezionata a lui. 
Tirai su col naso per poi alzarmi e avvolgermi col lenzuolo. Avevo bisogno di un bicchiere d'acqua, speravo solo di riuscire a trovare la strada per la cucina. 
Dopo aver aperto la porta della lavanderia, della stanza dei giochi e anche la camera degli ospiti finalmente riesco a trovare la cucina. 
Mi sento un piccolo fantasma a girare così col lenzuolo avvolto intorno a me ma è come se fossi tra le braccia di Justin apro il frigo dove c'è di tutto e prendo il cartone del succo d'arancia me ne verso un po' su un bicchiere e dopo aver bevuto me ne ritorno al piano di sopra..nella stanza di Justin. 
Guardo l'ora sull'orologio sulla parete, è già l'una. Oh Justin dove diavolo sei? Ho bisogno di te. 
Mi accoccolo sul suo letto e cerco di riprendere sonno. 
Mi sveglio all'improvviso, avvolta nel buio della stanza mi porto le lenzuola fin sopra la testa. Ho ancora sonno.
"Sei sveglia finalmente. "
Mi rigiro su me stessa e mi ritrovo a faccia a faccia con Justin. Posso percepire la sua vicinanza anche nel buio, vedo i suoi lineamenti perfetto illuminati dalla luce della luna. 
"Finalmente tu sei qui"
"Non sapevo che mi aspettassi, altrimenti sarei tornato prima. " mi accarezza il viso con il palmo della mano.
Mi avvicino ancora di più a lui finché i nostri nasi non si incontrano. 
"Mi dispiace Justin, per tutto. Jason non avrebbe mai dovuto dire quelle cose! Sono tutte balle lo sai vero? Tra me e lui non c'è niente. "
Mi baciò lentamente sulla fronte "quel bacio è significato qualcosa per te?" Mi chiede titubante. 
"No assolutamente no! L'unico con voi provo qualcosa sei tu. Sei il solo che con un solo bacio riesce a farmi accelerare il battito cardiaco, tutto il corpo viene percorso da mille brividi...solo tu Justin. "
"Giuralo" 
"Lo giuro! E ora ti prego baciami!"
"Oh non me lo faccio ripetere due volte"
Nel buio le nostre labbra finalmente riescono ad incontrarsi. Mi mancava sentire la sensazione delle sue labbra sulle mie. Quella sensazione di perfezione che riusciva a farmi provare con un bacio, quando ci baciavamo tutto intorno a noi spariva. In questo momento non mi importa niente se non di me e di lui. Voglio riuscire a renderlo felice. Voglio essere il motivo della sua felicità, il suo sorriso. Voglio essere il suo tutto. Voglio fargli capire che per lui io ci sarò sempre. Che non mi importa se il resto del mondo ci criticherà, se tutte le sue fans mi odieranno, tutto ciò che succederà non mi importa. Io voglio lui e basta. 
"Non mi lasciare Justin!" Sussurro sulle sue labbra. 
"Come ti viene in mente una cosa del genere?"
"Io non appartengo al tuo mondo.."
"Ma chi cavolo ti ha messo in testa una cosa del genere? Non è affatto così Chan! Anche a me hanno cercato di farmelo credere, ma sai cose la differenza? Io lavoro facendo ciò che amo, e si sono fortunato. Ma non per questo diverso da te!"
"Ma.."
"Shh" 
"Baciami Justin" 
"Sei insaziabile" 
Risi e lo baciai con tutta la passione possibile.  
"Tu. Sei. Solo. Mia." Disse tra un bacio e l'altro 
"Solo tua!" 

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Buonasera dolcezze!

Finalmente ho continuato! Contente? Hahaha ok no.

Beh che dire? Ringrazio come sempre quelle che recensiscono ma anche quelle che leggono, chi ha messo la storia tra le preferite, seguite, da ricordare.

Vi ringrazio una a una. E se magari la storia vi piace potreste consigliarla alle vostre amiche. Su face, Twitter o pagine decdicate a Justin.

Vi sarei debitrice.

 Un bacione Giselle

 

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Capitolo 11
*** 11. Vedo Selena in lei. ***


 

La luce che entrava dalla finestra era abbagliante così tanto che non riuscii più a dormire, mi misi a sedere e mi guardai intorno.
"Ma dove sono" pensai ma poi mi vennero in mente tutti gli avvenimenti del giorno precedente. 
"Justin.." Lo chiamai visto che non era in camera. Strano di solito dormiva fino a tardi. 
"Buongiorno piccola" uscì dal bagno avvolto solo con un asciugamano intorno alla vita. Presi un cuscino e me lo misi davanti alla faccia così da non vederlo. 
Lui scoppiò a ridere "ti vergogni a vedermi così?"
"Un po'- misi giù il cuscino ma evitai lo stesso di guardarlo- andresti a cambiarti per favore?"
Sorrise "ero venuto solo a prendere i vestiti."
Andò verso il suo armadio aprì l'anta infondo ed estrasse un paio di pantaloncini da basket e una canottiera bianca. 
"Posso darti almeno il bacio del buongiorno?" Mi domandò dolcemente, io annuì e lui venne da me a baciarmi brevemente sulle labbra, in modo casto. Poi se ne ritornò in bagno. Io mi alzai dal letto, avevo fame, così mi diressi in cucina al piano di sotto. 
"Edward!" Salutai sorpresa di vederlo già ai fornelli. 
"Buongiorno signorina Chanel, desidera fare colazione?"
"Si grazie mille!" Mi sedetti su uno degli sgabelli. 
"Vanno bene un omelette e del bacon?"
"Sembra squisito" sorrisi quando entrò Justin. 
"Per me lo stesso Edward grazie"si sedette di fianco a me e poggiò una mano sul mio ginocchio. Mi avvicinai ancora di più a lui e appoggiai la testa sulla sua spalla. 
"Dormito bene?"
"Meravigliosamente"
"Ti andrebbe di andare in spiaggia più tardi?"
"Oddio si! Ma..io avrei scuola e poi devo tornare a casa..accidenti mia mamma!"
Lei non sapeva che ero qui, non avrei nemmeno potuto dirglielo! Accidenti! Pregai affinché non si fosse accorta della mia assenza e che fosse uscita per il suo turno in ospedale senza entrare in camera mia. 
"Non puoi saltare scuola?" Mi chiese guardandomi con quei suoi occhioni da cucciolo. 
"Posso saltare le prime due ore.." Acconsentì. 
"Perfetto! Allora andiamo a Malibu"
"E perché non a Venice?"
"Chanel..c'è troppa gente, potrebbero vederci."
"Oh giusto" abbassai lo sguardo. 
"Mi dispiace doverti nascondere ma lo faccio per il tuo bene"
"Lo so Justin va bene così... Sul serio"
Finito di mangiare la nostra colazione cominciai a prepararmi, Justin come al solito aveva dei vestiti per me che stranamente erano della mia taglia. Un paio di shorts e una canottiera turchese abbinata ai sandali. Dopo aver fatto la doccia più veloce della mia vita indossai i vestiti e andai di corsa in salotto dove c'era Justin ad aspettarmi. 
"Pronta?" Chiese io annui e lui prendendomi per mano mi guidò in garage dove si mise alla guida della sua Range Rover perché secondo lui dava meno nell'occhio  rispetto alle altre auto. 
Mentre lui guidava io sceglievo la musica dal suo iPod. Non era proprio il mio genere ma alcune canzoni potevano andare bene ad esempio la sua playlist di Beyoncé, col cuoricino, si mise a ridere quando glielo feci notare ma si giustificò raccontandomi il suo amore platonico per lei. Fortunata Beyoncé dissi tra me e me. 
"Questa è una delle mie canzoni preferite"
"Best thing I ever had...si anche una delle mie" 
Cantai finché non arrivammo alla spiaggia di Malibu,stranamente deserta. 
Justin mi aiutò a scendere dalla macchina e invece di farmi scendere mi presi in braccio. 
"Aggrappati scimmietta" 
"Non sono una scimmia!" Risi. 
Quando fummo ormai sulla sabbia mi fece scendere, mi chinai per togliere i sandali e corsi per arrivare all'oceano. 
"Justin vieni dai è bellissima" mossi le dita dei piedi così da far passare la sabbia. Era una sensazione stupenda. 
"Preferisco guardare te che ti diverti"
"Ma senza di te che gusto c'è?"
Si tolse le vans e venne di corsa da me e mi prese in braccio. 
"Bieber le mani potresti metterle da qualche altra parte sai? Non devono per forza stare sul mio sedere"
"Se le tolgo succede questo" disse e mi lasciò andare un secondo così io mi aggrappai ancora di più al suo collo per non cadere in acqua. 
"Giusta osservazione...qui è strano che non ci sia nessuno su questa parte della spiaggia!" 
"Si perché la parte turistica è più in là qui a volte vengono i surfisti ma visto che non c'è bel tempo non credo venga nessuno.."
"Tu ci vieni spesso qui?"
"Si per pensare..e so che posso stare tranquillo, pochi sanno di questa parte della spiaggia" 
"Siamo venuti qui...la prima volta che siamo usciti? O dovrei dire la volta in cui mi hai rapito?"
"Rapito? - la sua risata cristallina risuonò nell'aria- si siamo venuti qui"
"È stato bello quella sera.."
"Potremmo venire a fare un picnic qualche volta..sempre se ti va" 
"Certo" mi avvicinai al suo viso facendo toccare i nostri nasi. "Sei sicuro che non ci siano paparazzi qui?"
"Naaah non ci ha seguito nessuno di sospetto..perché?"
Senza dargli una risposta lo baciai. E lui ricambiò volentieri, con una mano  mi tenni stretta a lui mentre con l'altra gli accarezzai i capelli. Era sempre così bello baciarlo, aveva la capacità di farmi dimenticare ogni cosa.
Ad un certo punto il bacio divento passionale, la sua lingua cercava la mia avida, bisognosa di toccarla. 
"Mmm" gemetti 
"Chanel cosa non ti farei in questo momento" 
"Ci denuncerebbero per atti osceni in luogo pubblico" 
Rise "bella questa..devo portarti a scuola ora" mi lascio andare e io immersi i piedi nell'acqua. 
"E se ci vedono? Justin posso prendere anche un taxi o il bus"
"Non se ne parla"
"Ma.."
"Ti accompagno io, punto. "
Com'è autoritario. Alzai gli occhi al cielo e lui per tutta risposta mi tirò una averla sul sedere. 
"Ehi!" Protestai ma lui non mi diede retta, mi prese per mano e ritornammo in spiaggia, indossammo le scarpe e poi salimmo in macchina. 
Destinazione: scuola. 
JUSTIN'S POV 
"Allora io vado..grazie per avermi portato a scuola" disse Chanel con la sua voce suadente, sorrise e scese in fretta dalla macchina. 
E il mio bacio? Questa me la paga. Rido mentre faccio retromarcia per uscire dal parcheggio della sua scuola e inoltrarmi nel traffico che porta a Los Angeles. 
Cosa mi fa quella ragazza? Con lei posso essere me stesso, di solito non mi fido di nessuno. Perché sono un paranoico credo che tutti quello che si avvicinano a me siano in cerca di fama o vogliamo qualcosa da me. Così quando lei è entrata nella mia vita mi sono stupito della velocità con cui mi ci sono affezionato. Erano anni che qualcuno non entrava nella mia vita con tanta facilità, lei è stata un fulmine a ciel sereno.
Lo squillo del cellulare mi strappò dai miei pensieri. 
"Ehi Ryan!" Rispondo felice di sentirlo. 
"Bieber! Sono appena atterrato! Se ti sbrighi a venire"
"Arrivo arrivo ho accompagnato Chanel a scuola!"
"E come mai siete già insieme al mattino presto? Eh Bieber?"
"Ha dormito da me" rido. 
"Sese dormito! Dai scherzo comunque voglio conoscerla questa ragazza che ti ha rubato il cuore."
"Magari oggi pomeriggio se non lavora magari andiamo a cena insieme o ordiamo qualcosa è mangiamo a casa"
"Meglio la seconda non voglio essere in mezzo al casino del: Justin ti amo possiamo fare una foto?"
"Dai lo sai come sono le mie fan" 
"Appunto per questo è meglio se restiamo a casa tua! Ci sarà anche Lil?"
"Uhm non credo, non voglio che incontri Chan..o almeno non ora."
"Va bene, credo di aver capito! Dai Bieber però sbrigati io ti aspetto al bar dell'aeroporto"
"Sto uscendo dall'autostrada" chiudo la chiamata e al posto della voce di Ryan ricomincia la riproduzione casuale dell'iPod. 
-PIÙ TARDI-
"Ti va una coca? O una birra?" Chiedo a Ryan dalla cucina urlando per farmi sentire fino in salotto.
"Una coca grazie!" Urla di rimando. 
Ritorno in salotto con due bicchieri con ghiaccio e limone e due bottigliette di coca. 
"Allora questa Chanel...cosa ti piace di lei?"
"Be' ogni cosa, è bella anzi bellissima, però non le piace il suo corpo."
"Perché?"
"Perché non è 'magra' come quelle delle riviste, poi ha degli occhi meravigliosi sono verde smeraldo, è divertente, dolce, passionale, sa essere dannatamente sincera! A volte anche troppo, ti dice le cose in faccia senza pensarci due volte."
"Io e lei andremo d'accordo! E cos'è la prima cosa che ti ha colpito di lei?"
Mi viene alla fitta al cuore, devo essere sincero...almeno co Ryan "la prima cosa che ho pensato è stata. 'Oddio sembra Selena' lo so sembra orribile. Ma si somigliano molto, caratterialmente ma alcune volte in alcuni momenti Chanel sembra Selena."
"Non l'hai ancora dimenticata?"
"Non proprio..e come faccio? Ogni volta che Chanel mi guarda mi sembra di vedere lei!"
"Non usarla Justin. Non farla soffrire..."
_______________
salve salvino dolcezze! Ecco a voi l'undicesimo spero vi sia piaciuto. Forse non vi aspettavaste  niente di tutto ciò ma ehi ci vogliono i colpi di scena no? Ringrazio come sempre tutte quelle che leggono e recensiscono. Ma se i lettori diminuiscono dovrò cancellare la storia con mio immenso dispiacere. Ma vedo sempre le recensioni diminuire e ci sto male, e non mi viene nemmeno da continuare...
un bacione e alla prossima 
Giselle

 

 

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Capitolo 12
*** 12.O mia o di nessun altro. ***


 

"Io proprio non ti capisco Bieber! È passato quasi un'anno da quando vi siete lasciati, amico mio dovresti fartene una ragione! E poi sinceramente ti ha trattato come una merda una volta che ha capito che non le servivi più!"
"Ryan non ti azzardare! Lo sai che non è andata assolutamente così! Si quando ci siamo lasciati si è comportata un po' male ma non la puoi biasimare!"
"Aprì gli occhi Justin cavolo! Dopo un anno ritorneresti da lei come un cagnolino!"
"Sono passati solo 9 mesi!"
"Ok! Ma Chanel?! Eh? Non la conosco ma mi sembra una brava ragazza. E non mi va giù che tu esca con lei solo perché assomiglia a Selena" 
Cavolo era proprio arrabbiato non mi urlava così tanto da un bel po' di tempo. 
"Non è solo per quello! O almeno non proprio! Lei mi piace sul serio!"
"Lo spero per lei Justin non è bello essere illusi."
"Ryan io non la sto illudendo! Sto solo dicendo che la prima attrazione verso di lei era perché assomiglia a Selena..."
"Devi dimenticare Selena Justin, lei ti ha già dimenticato da un pezzo."
Sospirai e mi sedetti sul divano e mi presi la testa tra le mani. 
"Lo so ma è difficile te l'ho detto...vedo Selena in Chanel ogni volta che ride, che mi guarda...ma non la farò soffrire. Non sono un mostro. Lei mi piace sul serio nonostante quello che provo ancora per Selena." 
CHANEL'S POV. 
Ormai mancava poco alla pausa pranzo, sto proprio morendo di fame. E poi ho bisogno di vedere Carly. 
Continuo a giocare con la matita facendola dondolare tra l'indice e il medio. Quel tip tip tip mi tranquillizzava. 
"Quindi ragazzi l'atomo è formato da neutroni, protoni e elettroni." Continuava a ripetere il signor  Davis ma ormai era un pezzo che non lo ascoltavo, avevo solo trascritto un paio di appunti ma poi mi ero persa a disegnare cuoricini agli angoli del foglio. E ogni tanto anche Justin, mi sentivo una cavolo di quattordicenne innamorata persa. 
"Bene ragazzi questo è quanto, studiate da pagina 40 a 46 per la prossima volta, potete andare."
Alleluia!!
Non ne potevo più, raccolsi le mie cose e le misi sotto il braccio sinistro mentre mi avviavo verso il mio armadietto per riporre i libri. Mentre con l'altro braccio cercavo dentro la borsa il cellulare che aveva suonato annunciando l'arrivo di un messaggio. 
Dopo svariati tentativi finalmente riuscì a prenderlo senza far cadere tutti i libri. 
Da Justin:
Ciao piccola oggi sei libera? Spero vado tutto bene a scuola!
A Justin:
Si dopo scuola non ho niente da fare perché?
Da Justin:
Perfetto ti passo a prendere, un isolato più la però, sai il motivo, comunque perché voglio farti conoscere una persona. 
Sorrisi, finalmente voleva presentarmi a qualcuno. Avevo paura che mi avrebbe tenuta nascosta da tutti, che si vergognasse di me e che per questo non avevo ancora conosciuto nessuno. 
Uff tutti questi pensieri mi hanno messo tristezza...e se sul serio lui si vergogna di me?
Arrivo in mensa tutta triste, passo tra i tavoli in cerca di Carly che mi aspetta in fondo al salone, un po' più lontano no eh?
Mi siedo e lascio cadere la borsa di fianco a me, appoggio le braccia sul tavolo e mi ci appoggio così fa fissare il tavolo. 
"Chan tutto ok?" Mi domanda dolcemente la mia migliore amica. 
"No per niente." Mugugno
"Che è successo? E perché hai saltato le prime due ore stamattina?"
"Mi sono addormentata ho dimenticato di mettere la sveglia..." Mento, fortuna che ho sempre la scusa pronta. 
"Ah ecco, perché siamo passati con Jason a prenderti e non sei scesa, poi per tutto il tragitto non ha fatto che ripetere fino a farmi venire mal di testa: è colpa mia, sta male, adesso mi odierà, e cose così ma non ha voluto dirmi niente."
"In effetti sono un po' arrabbiata con lui.."
"Almeno tu mi dici che ha fatto?"
Sospiro, alzo la testa così da poterla guardare "mi ha baciato, davanti ha Justin."
"Noo, e perché mai avrebbe fatto una cosa del genere?"
"Chiedilo a lui! A me ha detto di averlo fatto perché era convinto che Justin ci stesse provando con me!"
"Ed è così?"
"Justin lo farebbe mai? Lo chiedo a te perché lo conosci.."
Sorrise "si credo lo farebbe, sei una bella ragazza. E poi sei proprio il suo tipo."
Era bello sapere che la pensava così, ma vorrei proprio vedere come reagirebbe se sapesse che tra me e Justin c'è qualcosa. 
"Comunque sta arrivando Jason" mi avvisò e io ritornai a nascondere il viso. 
"Ciao Jas" lo salutò Carly 
"Ciao Carly...Chan!?" 
"Uhm?"
"Posso parlati?"
"Non mi va di parlare con te...non ora. Ti tirerei un pugno, e non sto scherzando." Alzai di poco la testa per vederlo sedersi di fianco a me. 
Mi spostai di poco così da mettere distanza tra di noi.
"Chanel cosa vuoi che mi metta in ginocchio qui di fronte a tutti per chiederti scusa?!"
Ci riflettei un attimo "non sarebbe una cattiva idea! Si voglio che tu ti metta in ginocchio." Lo sfido. 
"Benissimo, se è questo che devo fare perché tu mi perdoni lo farò." Mi alza in piedi sul tavolo e io lo guardo esterrefatta non lo sta facendo seriamente. 
"Scusate? Potrei avere la vostra attenzione per un attimo?" Tutti smettono di mangiare e si voltano a guardarci. "Dovete sapere che mi sono comportato da vero stronzo nei confronti di Chanel, mi sono intromesso in cose che non mi riguardavano e quindi adesso sono qui ad umiliarmi pubblicamente pur di farmi perdonare da lei...quindi Chan -si mise in ginocchio- ti imploro di perdonarmi, lo so che adesso mi odi ma io ci tengo a te e non posso immaginare la mia vita senza di te!"
Le sue parole mi hanno commossa, sa sempre come farsi perdonare accidenti a lui. "Jason dai scendi."
"Non scendo finché non mi perdoni!"
"Chanel se non te lo prendi tu lo faccio io!" Urla una ragazza in fondo. 
"Cazzo perdonalo!" Urla un'altro. 
"Eh va bene! Ma non devi farlo mai più!" Acconsento e lui tutto sorridente scende dal tavolo e mi abbraccia e mi bacia dolcemente sulla guancia e tutti in mensa si mettono ad applaudire. 
"Quanto è imbarazzante" gli dico all'orecchio. 
"Ma tanto mi vuoi bene lo stesso!"
"Si, tanto!"
Lo stringo ancora più forte mentre Carly guarda la scena tutta felice, e batte le mani come una bimba di 4 anni. 
                                                     
                                               ***************
Prendo le cuffie dalla borsa e le attacco al telefono e premo su play mentre la voce ci Cher Lloyd comincia a rimbombare dalle cuffie io cammino a passo lento verso dove Justin in teoria dovrebbe aspettarmi. Prima di uscire da scuola sono andata in bagno a sistemare sia il trucco che i capelli dovrei essere accettabile adesso. Mi metto a canticchiare, è bello sapere che a lui piaccio così come sono. Certo non sono perfetta ma a lui vado bene così, con tutte le mie imperfezioni. Ancora ora non so come diavolo faccio a piacergli, perché io e non un'altra? Cioè io non ho niente di speciale. Non sono famosa, non sono bella, non so fare niente di speciale, non ho alcun talento.
Mentre facevo tutte queste considerazioni pian piano mi metto a pensare a Selena, perché si sono lasciati? Lui..lui sarà ancora legato in qualche modo a lei? Si sentono ancora? Ho bisogno di risposte. Dovrei chiedere a Justin, ma così sembrerei gelosa e possessiva e non vi va di fargli questa impressione quindi terrò tutte queste cose per me. Cercherò di tirare fuori qualche informazione a Carly. 
In lontananza vedo la Cadillac di Justin mi avvicino con nonchalance ed entro al posto del passeggero. 
"Ehi!" Lo saluto cercando di sembrare seducente. Avvicino il viso al suo finché le nostre labbra non si incontrano. Ansiose di toccarsi. Di sentire che tutto questo è vero e che non sto sognando. 
Prima di staccarsi totalmente mi morde il labbro inferiore e poi ci passa sopra la lingua. "Mi sei mancata. E poi sapere che eri insieme a quello li mi stava torturando."
"Sai che ha fatto per farsi perdonare?" Domando già sapendo la risposta mentre mi allaccio la cintura di sicurezza.  
"Spara, sono curioso" gli racconto tutta la vicenda e lui rimane serio. Credevo ridesse della cosa. "Accidenti ci sa fare!"
"Che vuoi dire?" Domando mente lui si immerge nel traffico. 
"Niente lascia perdere, sono solo paranoico."
"Uhm...non me la racconti giusta Bieber!"
"Dai tranquilla- si voltò dalla mia parte e mi regalò uno di quei suoi sorrisi che ti mandano in paradiso-  non vedo l'ora di farti conoscere Ryan!"
"Ryan....chi?" Siccome non ero mai stata una sua grande fan non sapevo bene la sua cerchia di amici. Chiederò anche di questo a Carly. Quella ragazza ha tanto da raccontarmi, spero solo che non sospetti niente. Ma cosa potrà mai pensare? Che comincia a piacermi come cantante no? Di certo non va a pensare che ci esco e che ci baciamo e blah blah blah, giusto?
"Chan ma mi ascolti?" Domanda Justin riportandomi sul pianeta terra.
"Sisi il tuo amico che viene dal Canada, deve essere simpatico se siete amici da così tanto! Di solito la gente non cambia quando ha amici famosi?"
"Non ne hai idea! Ti accusano di essere cambiato quando in realtà solo loro a cambiare nei tuoi confronti, è brutto perdere gli amici così. Ma cosa potevo fare? Almeno adesso so chi mi è veramente amico"
"E io?"domando di botto senza accorgermene. 
Lui si irrigidisce e stringe più forte il volante tanto che le nocche sbiancano. 
"Tu non lo so, sei stata impressionante. Era da tempo che una persona non entrava nella mia vita con una tale velocità. Di solito non permetto una cosa del genere proprio perché non so di chi fidarmi capisci? Ma con te è stato diverso. Dalla prima volta che ti ho visto ho capito che dovevi essere mia."
"E se fossi stata impegnata?" Domandai ridendo. 
"Be' in quel caso vi avrei fatto lasciare. O mia o di nessun altro." 
Accidenti era serio! Slacciai la cintura di sicurezza e mi avvicinai a lui, lo baciai sulla guancia e poi mi appoggiai alla sua spalla. 
Chiusi gli occhi e mi rilassai finché lui non entrò nel garage di casa sua e mi aprì la portiera per scendere. Mi prese per mano e mi guidò verso il soggiorno dove c'era un ragazzo quasi della stessa altezza di Justin tutto sorridente e dei occhi incredibilmente azzurri. Semplicemente stupendi.
"Chan ti presento Ryan, Ryan lei è la mia ragazza" annunciò Justin lasciandomi la mano così da lasciarmi salutare Ryan. 
"È un piacere! Sono felicissima di conoscerti! Sei la prima persona a cui mi presenta come la sua ragazza" wow, fa proprio effetto sentirlo dalla sua bocca, la sua ragazza. Chi l'avrebbe mai detto che avrei avuto un ragazzo così meraviglioso. 
Io mi sedetti sul divano davanti al camino mentre Ryan e Justin andarono in cucina a prendere da bere, stavo togliendo la giacca quando senti Ryan dire a Justin "hai ragione Chanel le somiglia…"
A chi assomiglio?! Cercai di ascoltare il resto ma stettero zitti. 
Di chi stavano parlando?

 

 

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Ciao bellissime!!! Ecco a voi il 12 capitolo, spero vi piaccia! Lo so che non è niente di che ma non sono riuscita a produrre granché.  Scusate. Un bacione e alla prossima! 

 

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Capitolo 13
*** 13. Per Selena. ***


Non ci pensai molto alle parole che si erano scambiati Ryan e Justin, avevo già troppe preoccupazioni come cercare di non dire le cose sbagliate in presenza di Carly o Jason, stare attenta ogni volta che uscivo con Justin ai paparazzi, al non essere seguita. Ormai stavo cominciando a diventare paranoica. 

Quella sera mi concerterai su Justin e sul conoscere per quanto possibile Ryan. 
Era un ragazzo splendido, divertente, sempre con la battuta pronta, sorridente e molto gentile. 
"Ehi Chan perché non provi tu?"
Ryan era davanti alla tv col microfono del "Sing Star" in mano allungato verso di me che invece ero sdraiata sul divano con la testa sopra le gambe di Justin che giocava con i miei capelli. 
"Nono io non sono brava."
"Si invece, ti sento sempre in macchina, dai prova." Mi incitò Justin così per farlo felice mi alzai e presi il microfono dalle mani di Ryan che felicemente andò a sedersi. 
"Non sfottete eh!" Scelsi with You di Chris Brown…è da sempre una delle mie canzoni preferite. 
"Forza piccola!" Mi disse Justin e cominciai a cantare. Anche se erano in 2 di fronte a me mi vergognavo da morire! Una volta quando avevo 11 anni avevo partecipato ad una gara canora ma davanti a tutte quelle persone non mi uscì la voce, uscì solo un lamento e fini per vomitare. Così è iniziata e finita la mia carriera da cantante. 
Finito di cantare me ne ritornai tra le braccia di Justin che mi strinse a se per poi darmi dei baci sul collo. 
"Vorrei ricordarvi che ci sono anche io qui con voi!" Disse Ryan e noi cominciammo a ridere. "Comunque Chan non eri così male!" 
Risi "grazie Ryan!"
Justin prese la mia mano e incrociò le nostre dita "resti qui stanotte?" Mi domandò all'orecchio con quel tono di voce così sensuale che sottintende mille promesse. 
"Non posso, sono rimasta qui già ieri, e devo studiare Justin non posso rimanere indietro."
 Volevo veramente rimanere ma non avrei mai potuto, non sopportavo l'idea di continuare a mentire a mia madre. Lei per me è come una migliore amica ci siamo sempre dette tutto, e già nascondere la faccenda di Justin per me è troppo figuriamoci se continuo a dormire fuori e a inventarmi una valanga di bugie per salvarmi il culo. 
Justin annui come se capisse la situazione ma si vedeva che ci era rimasto male. 
"Visto che qui sono di troppo vado a fare due giri in skate. Ryan lasciò la stanza così da lasciarci soli.
"È perspicace il tuo amico" dissi per poi premere le mie labbra sulle sue incredibilmente morbide e così baciabili. Con delicatezza mi fece distendere sotto di lui senza mai smettere di baciarmi. Per non schiacciarmi con il suo peso si teneva su appoggiandosi sul gomito. Dopo essersi stufato di torturarmi le labbra a forza di morsi  spostò la sua attenzione sul mio collo. Il mio punto debole. 
Avrei potuto sopportare tutto ma non quello. Ad ogni suo bacio mi dimenai sotto di lui. 
"Amo avere questo controllo sul tuo corpo!" Ammise mentre mi mordeva il lobo dell'orecchio sinistro. Si fermò su un punto del mio collo e comincio a succhiare così da far risalire in sangue in superficie e finché non fu contento non mi lascio andare. Ma subito dopo continuò la sua lenta tortura sul mio collo e comincio a cercare di alzarmi la maglia. 
"No Justin...Ryan potrebbe tornare e poi io devo andare a casa. Prima che torni mia mamma."
"Devi proprio eh! Dai ti accompagno a casa piccola." Si alzò poi mi aiutò a fare lo stesso. 
E lasciò un leggero bacio su l'angolo delle labbra. Justin era così momenti in cui era super protettivo e sembrava addirittura freddo, poi aveva questi momenti in cui era troppo dolce e premuroso. 
Avevo una tentazione atroce di chiedergli di chi stessero parlando prima lui e Ryan, volevo chiedergli a chi assomigliassi ma poi ci ripensai e lasciai perdere. Probabilmente era una cavolata tra amici di vecchia data. 
Arrivati a casa prima di salutare Justin riuscì a battere l'imbarazzo e a chiedergli una cosa che mi tenevo da un po' dentro. 
"Justin ho bisogno di parlare con qualcuno di questo..."
"Non ti seguo.."
"Di te e me...ho bisogno di parlarne con qualcuno. Io...rischio di impazzire a tenermi tutto dentro, poi ho così tante domande."
"Tipo?"
"Molte cose...ad esempio quello che succede quando stiamo da soli...se mai ci spingessimo più in la io non so niente...ho bisogno di Carly ho tante domande in testa."
"Parlarne con me!"
Ha-ah la fa facile lui! Come se fosse semplice. 
"No Justin, non ci riuscirei. Già parlartene adesso è imbarazzante."
"Se proprio ti serve parlarne con lei...ma sarebbe meglio che ne parlassi con me quando hai delle domande"
"Sono cose tra donne Justin non posso certo venirti a chiedere cose sul...se.."
"Sesso?" Scoppiò in una risata fragorosa. 
"Felice di sembrarti patetica Bieber!" Dissi offesa mentre afferravo la maniglia della portiera ma lui mi fermò. 
"No ehi...Chan ti trovo ancora più adorabile! Comunque va bene puoi parlarne con Carly."
"Grazie Justin." Mi sedetti sulle sue ginocchia e lui per farmi stare ancora più comoda mandò indietro il suo sedile e cominciamo a baciarci ancora più passionalmente di prima a casa sua sul divano. 
Erano baci avidi, pieni di desiderio, c'era un attrazione fisica tra noi impressionante. 
Infilò le dita tra i miei capelli stringendo i lati della testa, il suo bacio era esigente, le sue labbra forzano sulle mie. Gemendo cerco la sua lingua con la mia, lui mi abbraccia e mi stringe a sé. Una mano rimane tra i capelli mentre l'altra scende lungo la spina dorsale. 
Gli ansimo in bocca. Stento a contenere il sentimento tumultuoso che mi travolge...o forse sono gli ormoni? Gli stringo le braccia, tastando i bicipiti. È sorprendentemente muscoloso. Con esitazione gli porto le mani tra i capelli sono così morbidi e ribelli. Glieli tiro con dolcezza facendolo gemere. 
"Chan rimani con me stasera ti prego..." Mi supplica.
"Non posso...dovrei entrare in casa Justin. Mia madre sarà qui tra poco." Dico mio malgrado. 
"Eh va bene!" Apre la portiera così che io possa uscire. 
"Ehi?" Cerca di attirare la mia attenzione "lo sai di essere solo mia vero?"
Sorrisi e mi chinai a baciarlo per un'ultima volta "solo tua." Mi soffermai a guardarlo sorridere. Poi mi incamminai verso casa quando lo senti urlare. 
"Non stare troppo con Jason."
Aprì la porta di casa ridendo. 
Meno male che mamma non era ancora entrata, così decisi di cominciare a preparare la cena. 
La sera dopo. 
"Hai parlato con Carly?"
Mi chiese Justin mentre frugava nel frigo alla ricerca di cibo. 
Quel ragazzo mangia sempre un quintale di cibo e non ingrassa di un chilo, fortunato lui. 
"Non ancora, oggi non aveva tempo e poi doveva uscire con Nathan..."
"E chi è?"
"Uno con cui esce da un po', stanno bene insieme e io sono felice per lei.."
"Non trovo niente da fare! Non c'è niente da mangiare!" Sbuffo tirando fuori la testa dal frigo. 
"Come niente! Dai spostati faccio io!" Mi lascio lo spazio per vedere cosa c'era dentro il frigo. 
"Hai degli spaghetti?"
"Si sono li, te li prendo."
"Allora vada per la pasta alla carbonara!"
"Uhm buona!" Disse abbracciandomi da dietro. 
Misi a bollire la pasta e poi tirai fuori una padella così da far friggere la pancetta. 
In quel momento Justin mi disse che andava un attimo a fare una telefonata. 
"Va bene, posso rubarti una maglietta? Sai non vorrei sporcare questa!"
"Certo piccola fai pure sai dove sono." Uscì dalla stanza e io mi precipitai su per le scale. 
Presi la maglietta un po' larga ma sarebbe andata bene sarei stata comodissima...mentre stavo uscendo mi cadde l'occhio su un foglio appoggiato sul comodino di Justin. 
Mi sedetti sul bordo del letto e cominciai a leggere. Era una canzone...o almeno qualche strofa. 
"Tu sai che io sono abituato a stare con te durante il giorno
Ma questo è il passato ora, non ce l’abbiamo fatta
Scommetto che ora è destinato a essere così.
Dimmi ne valeva la pena? Eravamo così perfetti
Ma baby voglio solo che tu veda che non c’è niente come noi, non c’è niente come te e me
Insieme attraverso la tempesta.
Non c’è niente come noi, non c’è niente come te e me
Insieme."
Mentre leggevo delle lacrime cominciarono a scorrere lungo le mie guance, poi ormai distrutta lessi in fondo al foglio, quelle due parole in basso a destra scritte in rosso. 
PER SELENA. 

_______________________________


buonasera dolcezze ecco che finalmente ho continuato, non siete contente? Spero che anche questo capitolo vi piaccia come gli altri perché ci ho messo un po'. Come potete capire adesso la nostra piccola Chanel è paralizzata da cosa ha appena letto. Chissà cosa succederà! 

Continuerò presto, ma prima vorrei ringraziare tutte quelle che hanno messo la storia tra le preferite/da ricordare/seguite. 

Non potete capire quanto mi faccia piacere, anche leggere le vostre recensioni mi mette subito gioia e mi spinge a continuare! 

Vi amo! Alla prossima

 

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Capitolo 14
*** 14. Ha bisogno di tempo. ***


Ero paralizzata, mi ostinavo a rileggere quelle parole, scritte in rosso, rosso come l'amore, rosso come il sangue, il mio cuore stava sanguinando. Come se lui lo avesse preso a pugni o calpestato finché non fosse stato distrutto. 

Cercai di asciugare le lacrime che non avevano smesso di scendere e di rigare le mie guance, poi in fretta indossai la giacca presi la borsa e mi precipitai giù dalle scale, di Justin nessuna traccia. Dovevo uscire al più presto da quella casa, non avrei mai potuto guardarlo negli occhi, non in quel momento almeno, non dopo ciò che avevo letto. 
Continuando a singhiozzare e con la vista offuscata dalle lacrime mi diressi verso la porta d'ingresso. Non so come riuscì ad uscire fino ad arrivare al cancello, lo aprì e mi precipitai in strada. 
Fuori era buio la casa di fronte era illuminata...cominciai a camminare, presi un fazzoletto e mi soffiai il naso. 
Poi ad un certo punto vidi un fascio di luce che subito dopo scomparve. Non ci pensai troppo e continuai a camminare. Justin si sarebbe accorto presto della mia assenza e avrebbe cominciato a cercarmi non volevo che mi raggiungesse così cominciai a correre. 
Ma le gambe non mi reggevano così rallentai ma non mi fermai finché non arrivai in una strada trafficata, con la vista offuscata cercai di attraversare. 
Ma una macchina suonò il clacson mi spaventai e fece un salto all'indietro. 
"Stai attenta!" Mi urlò l'autista della macchina che stava quasi per investirmi. 
Mi sedetti sulle scale di un palazzo e chiamai l'unica persona che poteva aiutarmi e di cui avevo bisogno in quel momento. 
JUSTIN'S POV. 
Finì di parlare con Scooter e misi in tasca il cellulare e ritornai in cucina. 
"Piccola!? devo farti ascoltare una cosa,voglio un tuo parere!" Dissi entrando. 
Ma Chanel non c'era. 
Ma dove cavolo poteva essere? L'acqua era ancora sulla pentola che bolliva. Strano. 
Salì le scale e andai in camera mia probabilmente era ancora lì. 
O almeno così pensavo perché di lei non c'era traccia. Trovai solo la sua camicetta piegata sul letto...poi vidi un foglio per terra lo raccolsi pregando che non fosse ciò che pensavo. 
"Merda!" Grugnì. 
Era la canzone che avevo scritto per Selena subito dopo che ci eravamo lasciati, un secolo fa. Il foglio era pieno di cerchi bagnati, erano il segno delle sue lacrime.
"Merda, merda, merda!" Passai una mano tra i capelli esasperato. 
Disperato cominciai a cercarla per tutta casa, ma non la trovai così decisi di uscire non poteva essere ne andata da tanto. 
Ma appena uscì fui travolto da una raffica di flash...paparazzi. Ci mancavano solo loro!
"Chi è quella ragazza Justin?" Mi chiede uno di loro. 
Non risposi e continuai a camminare. 
"Perché piangeva? Che le hai fatto?"
"Come si chiama?"
"State insieme?"
"L'hai violentata?"
"Da quanto la conosci?"
"Perché era a casa tua?"
"È la tua ragazza?"
"E Selena?"
Una raffica di domande, a cui non volevo rispondere. Erano una più stupida dell'altra tutte destinata a una cosa. Nuovi scandali. 
"ADESSO BASTA!" Urlai e ritornai in casa. 
Dovevo cercare Chanel ma a piedi non ce l'avrei mai fatta ad uscire vivo. Sarei andato a casa sua...senza dubbio sarebbe stata lì. 
Provai a chiamarla. 
Occupato. 
Merda. 
CHANEL'S POV. 
"Chan ti prego dimmi cos'hai! Non posso vederti così!" 
Cercai di parlare per l'ennesima volta ma non ci riuscì, piangevo troppo. Ero scossa dai singhiozzi. 
Abbracciai Carly mentre Jason era appoggiato alla porta e ci guardava serio. 
"Ci dici almeno chi è questo stronzo? Così posso andare ad ucciderlo?!" Mi domandò Jason con aria disperata. Ha sempre odiato vedermi piangere. Figuriamoci se era per un ragazzo. 
"Tesoro ti vado a preparare una tazza di latte caldo!" Mi disse con la sua vocina che ti trasmette dolcezza poi si rivolse a Jason "e tu, non le fare troppe domande! La agiti ancora di più!!" Mi abbracciò e poi uscì dalla stanza lasciando me e Jason da soli. 
Lui non disse niente, continuava a fissarmi e basta, ma il suo sguardo mi tranquillizzava. I suoi occhi azzurri cielo hanno sempre avuto questo effetto su di me. 
Con passo lento venne a sedersi sul bordo del letto e io gattonai fino ad arrivare da lui. E mi sdraiai con la testa sulle sue gambe, con il viso rivolto verso di lui. 
"Chan.." Il mio nome uscì come un soffio dalla sua bocca, non aveva smesso un'attimo di guardarmi. Era come se i suoi occhi potessero leggermi l'anima. 
"Uhm?" Mugugnai.  
"Dimmi almeno una cosa.." Annui tra un singhiozzo e l'altro. 
"Lo ami?" Chiese serio, serrando la mascella. 
Bella domanda! Lo amavo? Non lo sapevo...non avevo mai amato nessuno in vita mia. Non mi era mai capitato di non riuscire a dormire la sera perché pensassi ad un ragazzo in particolare. Ma probabilmente tutta quel ondata di emozioni che mi travolge appena lo vedo, quando mi sorride, quando mi bacia, quando mi tocca. Credo sia amore...
"Non lo so..." Sussurrai e ripresi a piangere.  Mi misi a sedere e gli portai le braccia al collo. 
Lui si avvicinò e comincio ad asciugarmi le lacrime con dei leggeri baci. 
"Non piangere principessa. La mia principessa è forte!" Mi sussurrò al orecchio e finalmente riuscì a strapparmi un sorriso. 
Lo baciai sulla guancia e lui sorrise. 
"Grazie Jas."
"Per la mia principessa tutto. Ma ora devo andare.." Annunciò con tristezza. 
"No.."
"Mi piacerebbe rimanere ma si è fatto tardi, ma Carly rimarrà con te. Noi ci vedremo domani."
"Va bene..." Tirai su col naso. 
"Ti voglio bene lo sai vero?" Chiede serio più di quanto non lo abbia mai visto in tutta la mia vita. 
"Si.." 
Mi bacio sulla fronte e poi uscì lasciandomi sola. Ma non per molto infatti poco dopo arrivò Carly con una tazza fumante tra le mani. 
La appoggio sul comodino di fianco al letto. 
"Ho chiamato tua mamma, ha detto che per lei va bene se rimani qui. Ti verrà a prendere lei domani verso le 11"
Si sedette di fianco a me appoggiandosi sulla spalliera del letto.  
"Adesso che non c'è Jason mi dici per chi piangi? Lo so che non volevi parlarne di fronte a lui..ma adesso puoi"
Ebbi un attimo di esitazione, ero pronta a raccontarle di Justin? Della nostra "storia" ,se così si più o definire, segreta? E se mi avesse odiato per non averle detto niente? Ero pronta a tutto questo? E sopratutto potevo, senza infrangere il contratto di riservatezza? Poi mi ricordai che Justin mi aveva dato il permesso di parlarne con lei. 
"Allora? Me lo dici per favore?" Domando con dolcezza mentre mi porgeva un biscottino al cioccolato. 
"Justin.." Il suo nome uscì dalle mie labbra.
"Che centra Justin ora?"
La guardai negli occhi sperando che capisse. 
"Oh.Mio.Dio! Tu e lui....?"
"Si.."
"Ecco spiegato il motivo di tutte quelle tue domande, su di lui, sulle sue ex, su Selena..mi sembrava sospetto tutto questo tuo improvviso interesse per lui. Ma mi sembrava improbabile come cosa.."
"Scusa se non te l'ho detto prima!"
"Be' in effetti sono scioccata...tu e Justin...come..come è successo?"
Così tra un po' di latte e biscotti al cioccolato le spiegai ogni cosa, dalla più piccola alla più importante. Lei era Súper attenta e mi ascoltava rapita dal racconto, per lei era una specie di favola, finché non si trasformò in incubo appena le raccontai della canzone. 
"C'era proprio scritto così?"
"Si...com'è possibile Carly che lui sia ancora innamorato da lei? Io cosa sono per lui? Un burattino che usa a suo piacimento? Una bambola con cui giocare per il momento? Io non voglio essere questo per lui Carly, io voglio essere la ragione del suo sorriso, quella a cui pensa quando è triste, o solo quella a cui pensa. Colei senza la quale non può vivere, quella con cui lui possa confidarsi senza temere niente. Capisci?"
Sospiro "certo che ti capisco Chan, anche io ho sempre voluto essere tutto quello per Justin. Ma ascolta io non credo che lui ti abbia usato perché comunque con Selena è da tanto che hanno rotto, e quindi non credo nemmeno che sia ancora innamorato di lei. Justin non è così, non userebbe mai una ragazza per dimenticarne un'altra" 
"Lo spero, perché io credo di essermi innamorata di lui o almeno mi piace molto."
"Si vede, ti brillano gli occhi appena pronunci il suo nome."
Sentimmo il mio cellulare suonare dentro la borsa..Carly si alzò per prenderlo, guardò la schermata. 
"Justin..." Disse porgendomi l'iPhone . 
Lo presi e rifiutai, la schermata ritornò al blocco schermo dove c'era l'elenco di una serie di chiamate e messaggi tutti di Justin. 
"Non mi va di parlargli, non ora. Voglio solo dormire."
"Allora dormiamo...ci penserai meglio domani se rispondergli o meno...adesso dormiamo che è tardi."
Mi misi comoda abbracciando L'orsacchiotto preferito di Carly finché non mi addormentai.  
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Non capivo bene se ero nel dormiveglia o se stesi sognando fatto sta che sentii la voce di Justin. Solo che non riuscivo ad aprire gli occhi. Ma volevo terribilmente toccarlo. 
"Non volevo farle del male." Questo era Justin. Avrei riconosciuto ovunque la sua voce. 
"Peccato che sta malissimo adesso e tutto solo grazie a te!" Questa era Carly invece.
"Ti ho spiegato come stanno le cose."
"Forse è meglio se le stai alla larga per un po' , ha bisogno di capire Justin. Se buttarsi in questa cosa o no, perché la tua vita non è facile. E tu lo sai bene, e lei ha bisogno di riflettere. E riuscirà a farlo solo se non avrà te che le ronzi attorno."
"Cercherò di starle lontano..."
"Fallo per lei, adesso scoppierà un putiferio per quelle foto."
"Non avrebbe dovuto uscire da casa mia così...doveva stare più attenta."
"Certo, ma lei non è abituata ad essere seguita dai paparazzi Justin! Questo sei tu non lei!"
"Va bene Carly...ma ti prego tienila d'occhio da parte mia..." Odiavo sentire la sua voce così triste. 
"Lo farò, come ho sempre fatto."
Non senti più nessuna voce ma solo una leggera pressione sulle labbra. E poi ritornai nel buio. 
"Non capivo se stessi sognando o meno...ma volevo toccarlo"

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Capitolo 15
*** 15. Scappa con me Chan... ***


Sabato

 

Domenica

Lunedì
Martedì
Mercoledì
               
Giovedì
Sei giorni che non lo vedo...sono sei giorni che non esco di casa se non per andare a scuola. 
Sono ormai sei giorni che tutti mi cercano e per tutti intendo, giornalisti, fotografi, tutti là fuori si chiedono chi sono, come mi chiamo, come ho conosciuto Justin... Tutto ciò che hanno è una foto. Di me davanti a casa di Justin che piango. 
Ma la cosa che fa più male è che Justin non ha fatto nessuna dichiarazione, niente, mi aspettavo che confermasse la nostra relazione e invece da parte sua il nulla più assoluto. 
E fa male, perché è come se non fossi alla sua altezza. Come se fossi qualcuno di cui vergognarsi, qualcuno da tenere nascosto. 
La vita fuori continuava mentre io me ne stavo tutto il giorno in casa, da sola. A piangere...
A volte Carly e Jason vengono a trovarmi con loro devo mostrarmi spensierata, come se non ci pensassi. Ma quando non ci sono passo la maggior parte del tempo a piangere o a dormire. Ma se dormo so che avrò lo stesso incubo. Quello dove lui mi lascia e io vengo investita. 
Mi sveglio ogni sera tra le urla. 
Almeno mia mamma questa settimana ha il turno serale così non c'è ogni volta che mi sveglio in quel modo tremendo. 
Fortunatamente c'è la scuola, sono felice di andarci, perché almeno li riesco a pensare ad altro. 
********
Cammino più lentamente possibile, ho chiesto a Jason di non venirmi a prendere come al solito perché volevo stare un po' da sola. È l'unico modo che avevo era andare a scuola a piedi. 
Mentre camminavo con le cuffiette del telefono nelle orecchie ascoltando Heart Attack di Demi mi guardavo intorno....possibile che lo cercassi in ogni volto che incontravo? Mi mancava così tanto! 
Mi mancavano i suoi abbracci, le sue carezze, la sua risata, la sua voce, i suoi baci e quel momento perfetto che si creava quando  le sue labbra erano sulle mie, il suo modo di rassicurarmi e farmi sentire protetta. Mi mancava tutto di lui. 
Arrivai a scuola e mi misi in cerca di Carly per sopravvivere a tutto questo avevo bisogno di lei. Era l'unica che sapeva. 
Lei mi capiva. 
Me me stavo con naso ficcato dentro il mio armadietto che cercavo i libri per l'ultima ora, ma dove diavolo era matematica?! Accidenti.
Lo trovai in fondo, quando richiusi lo sportello mi spaventai perché appoggiato contro l'armadietto di fianco c'era Jason con un sorrisetto malizioso sul volto. 
"Non ti volevo spaventare!" Rise mentre si passava una mano tra i capelli neri come la pece poi mi fissò con quei suoi maledetti occhi, azzurri come l'oceano.
"Ti accompagno a casa dopo ok?"
Annuii continuando a camminare, ma lui mi prese per il braccio e mi costrinse a fermarmi. 
"Non ti ha ancora scritto?"
"No..." sentii le lacrime agli angoli degli occhi. 
"Vorrei tanto sapere chi è così da spaccargli qualcosa. Chi si farebbe scappare una come te?" 
"Jas smettila, ti prego...non è giornata.."
"Eh va bene...comunque aspettami nel parcheggio...andiamo in un posto più tardi ok? Hai bisogno di svagarti un po'!"
Sorrisi e lo abbracciai poi lui andò verso la palestra mentre io salì le scale per andare a lezione di matematica. 
********
Finite le lezioni me ne stavo seduta sul muretto di fronte al campo da basket. Avevo salutato poco prima Carly prima che corresse dal suo Nathan. Le cose tra di loro cominciavano a diventare serie. 
Dovevo aspettare che Jason finisse la sua partita, finiva sempre così. Lui mi diceva una cosa e alla fine mi toccava aspettarlo. 
Ma in fondo mi piaceva vederlo giocare, mi piaceva vedere i movimenti fluidi che faceva mentre scansava gli avversari o mentre saltava per fare canestro. 
Mi aveva sempre affascinato, perché almeno lui era bravo in qualcosa, infatti non perdeva quasi mai una partita. 
Siccome sapevo che ne avrebbe avuto ancora per un po' mi misi a cercare le cuffie dentro lo zaino poi le attaccai all'iPhone e misi la playlist di Justin. 
Era l'unico modo con cui potevo averlo vicino, era come se la sua musica mi tranquillizzasse, come se lui fosse di fianco a me che mi diceva sarebbe andato tutto ok. 
Alzai il volume al massimo così da non sentire nient'altro che lui. 
Era solo LUI
Che cantava una delle mie sue canzoni preferite up. 
"If you believe in love
And you believe in us
We can’t go nowhere but up."
Io credevo in noi, e anche nei sentimenti che provavamo l'uno per l'altra. Ma perché era sparito? Si ci ero rimasta male per la canzone che aveva scritto ma era solo una canzone giusto? Ormai era tutto finito tra di loro...
Un ricordo sbiadito comincio a farsi strada nella mia testa...lui e Carly che parlavano, ma di cosa? Era tutto così confuso, lei gli aveva chiesto qualcosa ma non riuscivo a ricordare! Accidenti a me e alla mia memoria da pesce rosso!
Ero tutta concentrata sulla musica e sui miei pensieri che non mi accorsi della palla che mi arrivò dritto dritto in mezzo al volto. 
Mi tolsi le cuffie e cominciai a massaggiarmi il naso, dio che male! 
Jason arrivò di corsa, quand'è che si era tolto la maglietta? 
"Mi dispiace Chan! Ma non mi hai sentito mentre ti avvertivo?" Mi chiese mentre mi massaggiava la testa. 
"A-avevo le cuffie" balbettai, ero troppo concentrata a guardarlo nei minimi dettagli. Delle goccie di sudore scendevano lente lungo il suo torace...fino all'ombelico.
"Te lo dico sempre di non tenere il volume così altro!" Mi abbracciò baciandomi i capelli.
Io appoggiai la mano a pugno sul suo ventre, cercando di allontanarlo da me. La sua vicinanza mi confondeva, eppure non smettevo di guardarlo. 
"Tutto ok? Perché mi guardi così?" Chiese in un soffio. 
"Sei molto bello Jason..." Le parole mi uscirono da sole. 
Senti nascere dentro di lui una risata "ti ha colpito molto forte la palla eh!"
Sorrisi "forse...comunque è vero!"
"Va bene Chan!" Disse con tono sarcastico, dimostrando che non mi credeva. 
Accarezzai la pelle di fianco al suo ombelico con il pollice, e senti provenire da lui un lieve gemito. Seguito dal mio nome leggermente sussurrato, quasi impercettibile. 
Mi allontanai da lui...mi fissò dritto negli occhi, l'aria tra noi si era fatta tesa. 
"Jason ti muovi?" Lo richiamò un suo amico ma lui non si mosse di un millimetro. 
"Vai.." Lo spronai. 
Mi accarezzò leggermente una gamba e ritornò a giocare senza dire niente. 
Dopo aver finito la partita insieme a Jason andammo al parco vicino casa mia, quello dove giocavamo io e lui da piccoli. 
Camminavamo mano nella mano finché non trovammo un posto dove sederci. Sotto il nostro albero. 
Sotto quel albero all'età di 5 anni ci eravamo sposati. O meglio le nostre mamme ci avevano comprato degli anelli dove il diamante era una caramella. Lui mi aveva dato il mio anello chiedendomi di sposarlo e io avevo detto di si, ma più che altro perché volevo mangiare la caramella. Risi al ricordo. 
"Che c'è?" Mi chiese Jason mentre si sedeva accanto a me. 
"Gli anelli..." Dissi sapendo che lui avrebbe capito.
"Io il mio ancora lo conservo, mentre tu te lo sei divorato!" Rispose con aria finta offesa. 
"Era alla fragola! Lo sai che io alle caramelle alla fragola non resisto!" Risposi in mia discolpa. 
Passammo il resto del pomeriggio sotto quel albero a parlare dei nostri ricordi da piccoli, finché non venne il crepuscolo e lui mi riaccompagnò a casa. 
*********
A casa trovai mia madre che preparava la cena già in divisa per andare a fare il turno notturno in ospedale. Io la aiutai ad apparecchiare il tavolo e mentre mangiavano le raccontai la mia giornata mentre lei mi annunciò che era andata a ritirare il libro che tanto avevo aspettato Fallen. Sarei andata a leggerlo in giardino dopo che lei se ne fosse andata a lavoro. 
Finito di mangiare andai a cambiarmi misi dei pantaloncini corti ed una canottiera, quella era una sera davvero afosa. 
Poi presi il libro che mia mamma aveva lasciato sulla mia scrivania e andai in giardino. 
Mi sedetti sul l'amaca e cominciai a dondolarmi con i piedi mentre leggevo alla luce flebile che proveniva dal terrazzo. 
Mi immersi nel libro così tanto che mi dimenticai di dove fossi, ormai non ero più Chanel ma Lucinda la protagonista del libro. Ma mentre leggevo la 15esima pagina sentì una presenza di fianco a me. 
Alzai lo sguardo e mi sorpresi di vederlo lì davanti a me con l'aria da cane bastonato. 
"Justin…" sussurrai alzandomi col libro in mano...lui si avvicinò  facendomi ombra, poi mi sfilò il libro dalle mani ripiegò l'angolo della pagina e lo appoggio sulla amaca. 
"Justin" ripetei, volevo sentire la sua voce. Volevo che mi toccasse. Volevo sentire che non era un sogno e che lui era veramente li davanti a me. Lo studiai avida, mi era mancato così tanto, ma non avevo il coraggio di toccarlo, avevo un groppo in gola, al ricordo di quel maledetto foglio che avevo trovato in camera sua, che mi impediva di fare il primo passo. 
A mia sorpresa cadde in ginocchio di fronte a me, avvolse il mio bacino in un abbraccio e comincio a baciarmi il ventre. 
"Mi dispiace Chan! Non avrei mai dovuto lasciarti scappare in quel modo, sarei dovuto correre dietro di te e fermarti, non sarei mai dovuto sparire in quel modo, non avrei mai dovuto lasciarti da sola. Non ti ho nemmeno spiegato che quella canzone l'ho scritta molto tempo fa, quando ci eravamo appena lasciati. Mi sentivo feriti, tradito, solo, e triste. Ma adesso è tutto diverso, si non nego che a volte penso a lei, ma da quando ci sei tu sono più felice, non faccio che pensare a te, ti sogno la notte e mi maledico per non averti fermato quel giorno. Mi dispiace Chan. Ma Carly mi ha chiesto di lasciarti stare per un po', sono riuscito a fermare i giornalisti e i paparazzi affinché non ti trovassero e cominciassero ad assillarti di domande ma intanto io morivo dalla voglia di vederti e se non venivo era per non metterti in pericolo. Volevo e voglio solo proteggerti, ma ogni santo giorno sentivo la tua mancanza, volevo stringerti tra le mie braccia e baciarti fino a farti rimanere senza fiato, e oggi sono arrivato al limite così sono venuto qui mandando tutto a puttane, probabilmente domani ti ritroverai i giornalisti di fronte a casa o nel quartiere. Ma non potevo starti ancora lontano, questi giorni sono stati un inferno."
Ascoltai ogni sua parola, anche lui aveva sofferto per questa separazione, anche lui aveva sentito la mia mancanza, sorrisi. 
Mentre io stavo zitta lui alzò di poco la mia canottiera e cominciò ad accarezzarmi i fianchi e a lasciare leggeri baci lungo quella fascia di pelle scoperta tra l'elastico dei pantaloncini e la mia canottiera. 
Mi misi in ginocchio anche io così da essere più o meno alla sua stessa altezza, lui teneva lo sguardo in basso, non osava guardarmi. Continuava a tenere le mani sui miei fianchi così io li accarezzai il viso, poi sentii le sue guance bagnate...il mio angelo piangeva. 
"Justin guardami" ordinai con dolcezza. Ma non si mosse così mi abbassai e lo guadai negli occhi. Erano gonfi e rossi, aveva pianto tanto. 
Cominciai ad asciugarli ogni singola lacrima che scendeva sulle sue guance con dei leggeri baci. Finché non arrivai alle sue labbra...lo baciai a stampo ma mentre mi allontanavo lui mise una mano dietro il mio collo e riavvicinò le nostre labbra. Cominciammo a baciarci con foga, quasi con disperazione.
Senti tutta la sua tristezza in quel bacio, solo in quel momento realizzai quanto mi fosse mancato. 
Accarezzai con i pollici le sue guance morbide e bagnate dalle lacrime mentre lui continuava a tenermi saldamente incollata a se, come se i nostri corpi potessero fondersi da un momento all'altro. 
"Shhh, non piangere piccola mia." Non mi ero nemmeno accorta che anche io avessi cominciato a piangere finché lui non comincio ad asciugarmi le lacrime. 
"Mi sei mancato Justin" singhiozzai. "Non mi lasciare ancora."
"Scusami...scusami. Ma ero così spaventato che se fossi venuto tu mi avresti respinto."
"Non potrei mai!"
Li diedi tanti baci a stampo, disperata dal toccarlo. 
"Scappa con me Chan..."
"C-cosa?" Chiesi tra i singhiozzi. 
_________________

Scusatemi per non aver scritto prima, magari mi odiate. Ma questo capitolo ha richiesto un paio di giorni per essere finito. E devo ammettere di essere fiera di ciò che ne è uscito fuori, spero che anche a voi piaccia come piace a me!

si forse non è molto lungo ma in compenso è molto intenso, ditemi cosa ne pensate, se magari c'è qualcosa che non vi piace, come credere che continuerà...va bene tutto. Ah vorrei approfittare per ringraziare chi ha recensito lo scorso capitolo. Siccome sono stata giorni un po' impegnativi non ho potuto rispondere a tutte. Ma ogni singola vostra recensione mi ha fatto felice e le apprezzo sempre tutte. Vi amo sappiatelo!

se volete seguirmi su Twitter vi ricordo che sono @gisy_97 scrivetemi e sarò lieta di rispondervi  così da conoscervi meglio! O se magari avete domande va bene lo stesso :) 

ok basta che questo my space sta diventando più lungo del capitolo in se hahahaha 

un bacione. Giselle

 

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Capitolo 16
*** 16. Lo sai che mi piaci, vero? ***


 

Mi prese entrambe le mani e se le appoggio sul petto. 
"Si scappiamo, per un po' di giorni...magari in Messico alle Maldive o dove vuoi.."
Già mi immaginavo noi due da soli in un posto come quelli. Non ero mai uscita dalla mia città se non per andare a trovare la nonna in Texas. 
"Mi piacerebbe moltissimo Justin..."
Sorrise "ma?"
"Non posso andarmene e abbandonare tutto così! Dovrei chiedere a mia mamma...e beh come entrambi sappiamo non posso parlarle di te"
"Troveremo un modo...andiamo via questo fine settimana?"
"Si ti prego! Voglio stare da sola con te!"
"Tu decidi solo la destinazione e poi io organizzo tutto!"
"Scegli tu tutto mi fido!" Mi sedetti sull'erba per poi sdraiarmi a guardare le stelle. Poco dopo anche Justin fece lo stesso. 
"Ti ammiro sai..." Disse tutto ad un tratto. Io lo guardai confusa. 
"Mi ammiri?"
"Si perché la mia vita non è facile Chan, è tutto un casino. E non voglio che tutti ti assillino per una cazzo di foto. Quello è il mio mondo non il tuo. Quindi cercherò di proteggerti ancora finché posso da tutte quelle pressioni..."
"Justin io rinuncerei a tutto pur di starti accanto. Non mi importa se vengo inseguita da Gozilla a me basta sapere che ho te accanto!"
Si mise a ridere e poi mi abbracciò per poi cominciare a baciarmi sul collo.
"Mi sei mancata!" 
"Anche tu Justin da morire!"
"Sicura?!"
"Si perché?" Domandai con aria sospetta allontanando il mio viso dal suo per vederlo meglio. 
"Beh perché sei uscita spesso con Jason o sbaglio?!"domandò con aria enigmatica. 
"Non più del solito...cercava di prendersi cura di me."
"Ma non mi dire" disse sarcasticamente prima di continuare "quindi lui si prende cura di te toccandoti e standoti a due millimetri di distanza? Hai mai provato qualcosa che va oltre l'amicizia per lui?" Avvicino il suo viso al mio cercando di mostrarmi come aveva fatto Jason. 
"Ci hai seguito per caso?"
"No ma qualcuno lo ha fatto per me. Dovevo tenerti d'occhio visto che non potevo proteggerti e comunque non hai risposto alla domanda.."
"Come sei asfissiante Justin!" Risposi nervosa mi alzai presi il libro dall'amaca ed entrai in casa dalla porta sul retro. 
Andai in cucina avevo bisogno di acqua, appoggiai il libro sul bancone e mi versai un po' d'acqua su un bicchiere. 
Sentii la sua presenza dietro di me. Ma non mi voltai. 
"Lui non ti porterà mai via da me."
"Quante volte devo ripeterti che non è interessato a me Justin?!"
"Come sei ingenua piccola mia.." Senti il suo respiro sul collo, questa sua vicinanza mi rendeva nervosa. "Sei talmente ingenua che non ti accorgi del modo in cui ti guarda...ti tocca. Ma sai una cosa?"
"Uhm...cosa?" Domandai col fiato corto. 
"Lui non può fare questo!" Poggio le sue labbra leggermente umide sul mio collo mentre le sue mani erano appoggiate sui miei fianchi inarcai la schiena e inclinai la testa così che lui avesse più libertà. 
"Oppure questo" mi fece voltare lentamente per poi cominciare a baciarmi, sarei morta...me lo sentivo!
Ogni suo bacio mi toglieva il respiro ma questo....questo era diverso.
Mi prende il volto con entrambe le mani e mi bacia...a fondo. Impadronendosi della mia bocca...manovrando la mia testa. Controllandomi, credo che questa sia una sua mania deve sempre aver il controllo su tutto specialmente su di me. Gemo sulle sue labbra, tutto dentro di me prende fuoco, affondo le dita tra i capelli e lo stringo a me, baciandolo con passione per fargli capire che lo voglio. Lui grugnisce per poi prendermi in braccio e farmi sedere sul bancone della cucina. Si scosta e mi guarda con gli occhi socchiusi e vogliosi. 
Nessuno dei due aprì bocca finché non sorrise malizioso. 
"Non hai risposto alla mia domanda.."mi fece notare
"No" sussurrai 
"No, non hai risposto alla mia domanda, o no, non hai mai provato niente per lui?"
Incrociai le braccia sul petto e presi un respiro profondo. 
"No non ho mai provato niente per lui." Anche se oggi pomeriggio quando lui era così vicino a me...
Si sgonfiò come un palloncino, stava trattenendo il respiro. 
"Ti rodi dalla gelosia eh Justin. Chi l'avrebbe mai detto!?"
"Mi stai prendendo in giro Chanel?"
"Non oserei mai Bieber!" Scossi la testa solennemente, mi guardò con un luccichio malizioso negli occhi.
"Per favore smettila di morderti il labbro, siamo da soli in casa e non ti vedo da sei giorni. Secondo te che effetto mi fa?"
Sto per rispondere quando il ronzio del suo iPhone ci interrompe, lo spegne senza nemmeno guardare chi è e lo rimette in tasca. 
"Magari era importante..." Dico trattenendo il fiato. 
Si avvicina di nuovo a me con il suo sguardo sensuale, da predatore.
So come andrà a finire...e ho paura. Non mi sento pronta. 
"Ti voglio Chanel…adesso...e tu vuoi me..." Confermò le mie paure. 
Mi sfiora la guancia con le dita. La sua vicinanza, il suo inebriante profumo...mi confondono. Ma il cuore batte forte, il sangue freme nelle vene e il desiderio aumenta. 
Si china e mi sfiora la spalla e la base dell'orecchio col naso passandomi le dita tra i capelli. 
Mi bacia sotto il lobo dell'orecchio, stringendo la presa sui miei capelli. Mi tira indietro la testa, esponendo la mia gola alle sue labbra. Mi sfiora il mento con le labbra e mi bacia sul collo. 
"Ti voglio!" Ansima sto per rispondere ma suonano alla porta. 
"Che tempismo!" Disse esasperato. "Non andare ad aprire...stai qui.." Sussurra provocante. 
Cerco di far finta di niente e comincio a baciarlo ma suonano di nuovo. 
"Chan lo so che sei in casa!" Sento la voce di Jason. 
"Sembra che l'abbia fatto apposta!" Grugnisce Justin. Io alzo gli occhi al cielo e scendo dal bancone. 
"Non vorrai aprirgli vero?" 
"Justin!!!" Risposi frustrata. 
"Io e te stavamo facendo altro..."
"Shhh vai a nasconderti! Lo spinsi su per le scale.
"Vi tengo d'occhio!" Mi avvertii prima di andare in camera mia. 
Mi diressi verso la porta 
"Jason!" Lo salutai cercando di comportarmi normalmente. 
"Chan! Tutto ok?"
"Sisi perché?"
"Ehm...no niente è solo che hai i capelli tutti per aria." Mi sorrise poi si avvicinò e mise una mano tra i miei capelli cercando di lisciarli.
"Grazie Jas...allora come mai qui?" Domandai mentre andavamo in salotto. Mi guardai in giro cercando Justin e infatti era in cima alle scale che ci guardava, mentre Jason era di spalle gli feci segno di andarsene. 
raggiunsi Jason che era in piedi di fronte al camino. 
"Beh sono venuto perché....beh perché dovevo dirti alcune cose..ho cercato di dirtelo oggi pomeriggio dopo che ti eri fatta male...ma non ci sono riuscito.."
"Dirmi cosa?" Chiesi sorridendo. 
Lui si mise le mani in tasca
"Beh so che tra te e quello stronzo non va bene"
Sobbalzai senza volerlo "si lo so non avrei dovuto toccare l'argomento..." Cerco di scusarsi..
"Ma?" Cercai di incitarlo a continuare. 
"È solo che....lo sai che mi piaci, vero?" 
Justin aveva ragione, io piacevo a lui. Ma eravamo solo amici. 
Ma chi cerchi di prendere in giro? 
Senti una vocina dentro di me.
Guardalo. 
La verità era un'altra. Io piacevo a lui e lui piaceva a me. E non era un buon segno. Per niente. 
Jason era li di fronte a me che mi guardava con quei suoi occhi color dell'oceano, ma io ero paralizzata. Sapevo che Justin era da qualche parte che ci guardava. 
"Sto combinando un casino...lo so..." Jason trasalì "e dire che volevo solo darti la buonanotte.." 
E fu li che feci lo sbaglio più grande, lo guardai negli occhi. 
Jason sfilò le mani dalle tasche e trovò le mie e le strinse nel poco spazio che divideva i nostri corpi. 
Poi si chinò lentamente, offrendomi ancora la possibilità di capire cosa stava per succedere. 
Sapevo che stava per baciarmi e che avrei dovuto impedirglielo, per via di Justin, ovviamente. 
"Jason." Lo allontanai da me. "Non dovresti. Baciarmi…" deglutì "è pericoloso."
Lui ridacchio, per forza che ne sapeva lui di Justin? "Penso che correrò il rischio."
Tentai di nuovo di respingerlo, ma lui aveva il maledetto dono di farmi sentire bene...in ogni circostanza. Perfino in quella. E quando la sua bocca fu sulla mia non mi opposi. 
Le labbra di Jason erano morbide come piume, il bacio fu gentile ma abbastanza appassionato da provarmi che altri potevano seguire..se io avessi voluto. 
Ma non era così, io volevo solo Justin. Appoggiai le mani sul suo petto per respingerlo quando senti una presenza accanto a noi.
"Levale. Le. Mani. Di. Dosso. Immediatamente." 

 

________________________________

 

ciao bellissime!!! 

Lo so mi odierete per aver interrotto il capitolo così hahahahaha ma io vi amo sappiatelo hhahahaha 

ma devo uscire e non posso continuare, lo so che è un po' corto perdonatemi. Mi rifarò con il prossimo! Giuro!

ad ogni modo devo correre da mia mamma a chiederle se posso andare al concerto di Selena kshakvaksvskdbsigsndisnsi sto piangendo non avete idea!!

I love You 

un bacio Giselle ❤

 

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Capitolo 17
*** 17. Forse mi sto innamorando. ***


 

"Ma porca..."

La testa di Jason era scattata da un lato, mi accorsi subito dopo che si stava sfregando la mascella. 
Mentre dietro di lui Justin si massaggiava il polso. 
"Giù le mani da lei." Disse Justin con un tono che non ammette repliche. 
"Non ho sentito.." Ribatté Jason mentre si alzava piano. 
Ma che diavolo avevo combinato?! Stavano per fare a botte...per me. Merda. 
Mentre io ero paralizzata e immersa nei miei pensieri Jason si allungò in un unico movimento fluido tentando di afferarmi, io strillai di rimando. 
Ma Justin fu più veloce. Colpi Jason forte, mandandolo contro il camino, poi lo prese per i capelli immobilizzandogli la testa. Jason grugni. 
"Ho detto giù le tue luride mani da lei, pezzo di merda." 
Questi si uccidono,pensai. 
Justin fece per abbassarsi prima ancora che io mi rendessi conto che Jason stava caricando. Ma non fu abbastanza rapido infatti Jason lo colpì proprio sotto l'occhio, lui barcollò e mi venne addosso, si voltò e mormorò un vago "scusa", poi ritornò alla carica.
"Smettetela vi prego!" Urlai cercando di attirare la loro attenzione.
"No! Questo stronzo deve capire che ti deve stare lontano!" Disse Justin prima di avventarsi su Jason, lo bloccò e cominciò a tempestarlo di pugni, in faccia. 
Jason lo trascino contro il muro e l'impatto fu così forte che mi tappai gli occhi per non guardare. 
Justin grugnì e mollò la presa per poi cadere a terra con un tonfo. 
"Tutto qui quello che sai fare Bieber?!" Gli chiese mentre si puliva il sangue dal viso. 
"Jason basta!!" urlai mentre barcollavo verso di Justin. 
"Ma Chan!" 
"No Jason! Adesso basta! Vattene...per favore" l'ultima parola mi uscì come una supplica mentre mi accasciavo di fianco a Justin. Che con mia sorpresa si alzò. E andò verso Jason. 
"Ti faccio vedere io lurido bastardo." Lo trascinò in giardino, io li seguì. 
"Non devi toccare la mia ragazza!!" Grugnì Justin. 
Ma Jason si mosse per primo scagliandosi su Justin e colpendolo prima con una spallata poi con un calcio alle costole. 
Justin stramazzò a terra tenendosi il fianco. 
Alzati, lo incitai mentalmente. 
Mi sentivo come se anche a me avessero tirato un calcio. Ogni volta che Jason colpiva Justin, io sentivo il dolore sulla mia pelle. 
Non riuscivo a guardare. Ma era più forte di me...mentre mi avvicinavo per cercare di separarli Justin si alzò e diede un pugno dritto in faccia a Jason. Urlai. 
Tirai per un braccio Justin e mi misi in mezzo tra i due. 
"Non potete colpirvi senza farmi del male" dissi e i due si calmarono. 
"Quindi era lui?" Domandò Jason mentre sputava del sangue. 
Annui guardandolo dritto negli occhi, poi mi girai verso Justin e gli appoggiai le mani sul torace che andava su e giù visto il respiro accelerato. 
"Ho bisogno di parlare con lui...ti prego...aspettami dentro." Lo supplicai. 
Lui annuì ma non prima di aver avvertito Jason "toccala di nuovo e ti ammazzo!" Poi ritornò dentro casa. 
Rimasti da soli io e lui nessuno parlò. Ma quando cercò di diminuire la distanza tra di noi io feci un passo indietro. 
"Hai paura…di me?"
"Io...non ti avevo mai visto così Jason. Sono spaventata."
"Perché non me l'hai detto che era lui?"
"Non mi è permesso...non posso parlarne con nessuno."
"E Carly?!"
"Lei lo sa...da poco."
"Da quanto tempo va avanti questa cosa?!"
"Da un po'..."
"Posso chiederti una cosa? Ma dimmi la verità.."
"Va bene" acconsentì.  
"Provi qualcosa per me?"
"Io...io" balbettai. 
"Oh andiamo Chan...so di non esserti indifferente! Lo vedo ogni volta che mi avvicino...il tuo battito accelera..." Mi prese la mano destra e me la portò al cuore. 
Aveva ragione. 
"Va bene, si forse provo qualcosa. Ma non è minimamente paragonabile e cosa provo per lui Jason..."
Lui mi costrinse a guardarlo "io non mi arrendo Chan...non mi interessa che lui sia Justin Bieber, io lotterò per averti." 
"Jason..." Sussurrai.
"No Chan..pensaci."
"Non ne ho bisogno!"
"Si invece!" Mi guardò per l'ultima volta con i suoi occhi, così azzurri da togliermi il fiato, poi se ne andò.
Io rimasi un attimo ferma a vederlo andarsene poi girai i tacchi e tornai in casa. Trovai Justin appoggiato allo stipite della porta, aveva visto tutto. 
Lo presi per mano e lo portai in cucina. Aveva lo sguardo perso nel vuoto. 
Presi dal freezer del ghiaccio lo misi su un tovagliolo di stoffa e poi mi sedetti sul bancone. 
"Vieni qui." Gli dissi poi aprì le gambe così che lui potesse mettersi in mezzo e cominciai a tamponargli il viso cercando di togliere il sangue. 
"Mi dispiace" sussurrai ma lui non disse niente. 
Continuai a tamponargli le ferite, aveva anche il labbro rotto. Ma Justin era quello messo meglio...
Non mi guardava nemmeno in faccia. 
"Justin...mi dispiace. Non avrei dovuto.."
"Baciarlo?" Mi interruppe continuando al mio posto la frase. 
"Si non avrei dovuto..."
"Quindi tutto quello che mi hai detto premi erano tutte cazzate?" Cominciò ad urlare. 
"No..."
"Mi avevi detto che non provavi niente per lui Chan...mi hai dimostrato il contrario.."
"Mi ha preso alla sprovvista Justin! Ero paralizzata..ma prima che tu arrivassi stavo per respingerlo!"
"Si certo!"
"Ti prego Justin! Devi credermi" ormai le lacrime non avrebbero tardato ad arrivare...avevo paura di perderlo. 
Paura che per questo mio sbaglio lui si sarebbe allontanato da me...avevo paura che mi abbandonasse. Non avrei potuto sopportarlo..non ora che era appena ritornato. 
"E allora spiegami perché l'hai fatto!"
Appoggiai il ghiaccio sul bancone di fianco a me e cominciai a torturarmi le mani dal nervosismo...dovevo dirglielo. 
"Beh in questi giorni, hai ragione, siamo usciti spesso...e non lo so...con lui stavo bene. Mi faceva sentire felice."
"Vuoi dire che io non lo faccio?!"
"Cosa?no! Fammi finire...lui in questi giorni ha cercato di tenermi sempre occupata, così che io non pensassi a te, mi portava ovunque. Ed è questo il punto...con lui non mi dovevo nascondere...era tutto alla luce del sole. Non c'era nessuno che ci seguisse, niente fotografi di cui preoccuparmi, non dovevo nascondermi per stare con lui...capisci?"
"Quindi è questo che vuoi? Che io annunci che stiamo insieme?"
"Io...io non lo so. So solo che non voglio più nascondere i miei sentimenti."
"Ti darò un assaggio di quello che è il mio mondo...poi voglio vedere come la penserai.."
"Ok.." Acconsentì anche se timorosa. 
In che guaio mi stavo cacciando? Era proprio questo quello che volevo? Una parte di me urlava sii ma l'altra parte era terrorizzata dall'entrata nel suo mondo. Perché io non ne facevo parte. 
"Hai provato qualcosa quando ti ha baciato?"
"In realtà pensavo a te.."
Lui sorrise e io continuai a parlare "ti prego Justin non essere arrabbiato con me, lo so non avrei dovuto baciarlo. Ma ti prego non mi lasciare!"
"Sta' zitta." Disse ma con una tale dolcezza che a sorpresa di entrambi ubbidì. 
"Non ti lascio per nulla al mondo." Disse per poi guardare un punto dietro di me. 
"Ma hai ragione, anche io sono stanco di tutto questo." Quando si voltò di nuovo verso di me aveva sul viso l'espressione più triste del mondo, come se avesse paura di perdere la cosa più importante al mondo. 
Le nostre labbra erano vicinissime, e il suo sguardo era così magnetico, ma non faceva alcun cenno per baciarmi. 
Gli appoggiai una mano sulla guancia, lui batté le palpebre ma non si mosse. Così piano, molto piano mi avvicinai, avevo paura di essere respinta. 
E quando fummo così vicini che non riuscì più a distinguere il mio viso dal suo chiusi gli occhi e premetti le mie labbra sulle sue. 
Le sue braccia muscolose mi cinsero la vita, mi attirò a sé così che i nostri corpi aderissero l'uno all'altro, io allacciai le gambe al suo bacino, i nostri fianchi erano premuto uno contro l'altro, i petti si sollevavano allo stesso identico ritmo. 
Justin si strinse a me impedendomi di muovermi, bloccandomi con il suo corpo, proprio come faceva sempre e il tutto senza mai staccare le labbra dalle mie. 
Poi cominciò a baciarmi sul serio, prima con dolcezza, dandomi piccoli, deliziosi baci dietro l'orecchio. Poi a lungo, con tenerezza, scendendo fino al collo, mentre io rovesciavo la testa all'indietro con un gemito. Justin mi tirò leggermente i capelli e io aprì gli occhi.
Mai come in quel momento mi ero sentita così vicina al paradiso, lui era il mio angelo. 
Alla fine Justin tornò alle mie labbra, baciandomi con un'intensità straordinaria, succhiandomi il labbro inferiore, sfiorandomi la lingua con il bordo dei denti. Io aprì di più la bocca, in attesa di baci ancora più profondi, senza più il timore di mostrare quanto lo desiderassi. 
In quel momento sarei potuta morire per lui. 
Invece di continuare il bacio lui si allontanò da me, e cominciò a guardarmi come se non credesse che io fossi li di fronte a lui. 
"Oh Chanel...cosa mi fai.."
Io risi e lo attirai a me prendendo lo per la manica cercando un altro bacio.
Ma lui a mia sorpresa mi prese in braccio facendomi scendere dal bancone, io mi aggrappai a lui per non cadere. 
"Ma dove andiamo?" Chiesi ma lui non rispose, e cominciò a salire le scale sapevo dove voleva andare. 
In camera mia.
Mi butto sul letto e si fermò a guardarmi. Con un sorrisetto malizioso sul volto mentre si passava la lingua sulle labbra. 
"Non guardarmi così!" Dissi ridendo mentre mi coprivo il viso con un cuscino. 
Lui me lo tolse lentamente e lo buttò dietro di me. 
"È che sei così bella Chan...e sei mia."
"Si Justin, solo tua!"
Mi mise a cavalcioni sopra di me, mi baciò a stampo lentamente. 
"Mi dai il computer?"
"Certo! A che ti serve?"
"Adesso vedrai.." Rispose misterioso, io mi alzai e gli presi il portatile e glielo passai poi ci appoggiammo entrambi sulla spalliera del letto. Io appoggiavo la testa sul suo petto e lui apriva safari. 
Andò su google e scrisse "Twitter" 
Poi mise i suoi dati ed entro nel suo profilo. 
Dopo aver pensato un attimo cominciò a scrivere sul suo profilo ufficiale. 
Forse mi sto innamorando di nuovo. 

 

____________________________________________________

Ciao ragazze come state? Finalmente vi ho scritto il 17esimo capitolo!!!

siete contente? Spero di si, spero anche che vi sia piaciuto!

alcune di voi avevano paura che litigassero Justin e Chanel, ma come avete visto niente di grave tranne una piccola discussione!

siete contente? Stanno ancora insieme!

E Justin ha scritto quel messaggio su Twitter.

Che si stia innamorando di Chanel? ❤

Ditemi cosa ne pensate! Se ho soddisfatto le vostre aspettative o se invece vi aspettavate qualcos'altro.  

 

 

 

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Capitolo 18
*** 18. La partenza. ***


La Mattina dopo mi svegliai da sola nel mio letto, Justin se n'era andato perché stamattina aveva un'impegno ma è rimasto finché non mi ero addormentata. Mi ha stretto tra le sue braccia e sussurrato frasi dolcissime fino a quando non ho chiuso gli occhi. 

Guardo l'orologio sul comodino 6.31 perfetto manca ancora un po' per andare a scuola, un po' di sonno c'è l'ho ancora ma non così tanto e poi non mi riaddormenterei mai. Ho troppo a cui pensare. 
Rotolo fino ad arrivare dall'altra parte del letto dove c'è il mio  iphone sotto carica, lo prendo e apro l'app di Twitter. 
Ho la timeline piena di ragazze che parlano di Justin. Comincio a leggere alcuni tweet. 
"Innamorarsi? Vogliamo scherzare? Io questa puttana la ammazzo"
"Dai ragazze dobbiamo essere felici per Justin."
"E se fosse di nuovo Selena?! Oddio Jelena Is back!!!"
"Non può farci questo...non adesso. Io quella già la odio."
"Io quella brutta troia la vado a prendere e la uccido!"
Dio mio, allora è questo che mi aspetta? Ricevere insulti su insulti solo perché sto con lui?
Lego i capelli distrattamente, e scendo dal letto. 
Vado in bagno mi spoglio ed entro nella doccia, il getto d'acqua calda per un attimo copre i miei pensieri, ma non per molto. 
Ho paura, in che casino mi sono cacciata? Mi sto mettendo contro quante? 37 quasi 38 milioni di Beliebers? Ma infondo a me non importa, cioè io vorrei non essere più quella che viene nascosta...voglio che tutti sappiano di noi due. Posso sembrare egoista, ma questa storia della relazione segreta mi sta uccidendo. Se mi sentisse una Belieber sicuramente mi urlerebbe "tu almeno hai lui, che ti lamenti?"
Si forse avrà ragione ma essere nascosti è una sensazione orribile! 
Poi ripenso a quello che ha scritto Justin "forse mi sto innamorando di nuovo."
Oddio al solo pensiero sento le farfalle nello stomaco. Allora è questo quel sentimento che tutti chiamano amore? 
Finisco di lavarmi e mi avvolgo un asciugamano intorno al corpo, mi asciugo e indosso l'intimo e infine dei leggins e una maglietta fucsia monospalla un po' lunga così che mi copra metà sedere. 
Metto il fondotinta e il mascara e vado giù in cucina e mi preparo la colazione, una tazzona di latte e un po' di cornflakes al cioccolato sono proprio quello di cui ho bisogno. 
Solo io ho così tanta fame alle 7 del mattino. Poco dopo sento qualcuno scendere dalle scale, ed entra mia mamma in cucina con i capelli tutti arruffati mentre si stringe nella sua vestaglia. 
"Buongiorno mamy!" La saluto sorridendo mentre le porgo il cartone del latte. 
"'Giorno tesoro! Sai ieri ho sentito la porta chiudersi verso le 3"
Sbianco "mamma, probabilmente era una tua sensazione."
"Si forse, ero così stanca. Mi passeresti il caffè?"
Le passai il caffè istantaneo e lei ne prese un cucchiaio che immerse poi nel latte. 
"A scuola tesoro? Tutto ok?"
"Si mamma ho preso B nel compito di economia!"
"Brava la mia piccola! Sai ieri in ospedale c'era una bambina fan di quel cantante che piace tanto a Carly..."
"Justin.." Suggerì 
"Sisi lui, beh visto che non c'era molto da fare mi sono seduta con lei e ha cominciato a raccontarmi la vita di questo..."
"Justin..si chiama Justin mamma" Risi. 
"Eh va be' comunque ha avuto una vita difficile, si merita tutto il suo successo! Sembra anche un bravo ragazzo.."
Lo è pensai, poi le sorrisi "si anche Carly me lo ripete sempre, credo anche io che sia un bravo ragazzo!"
"Sai se mai farà un concerto qui vicino dovreste andarci..tu e Carly"
"Certo! Sarebbe molto felice!"
"Credo anche io, tesoro non fai tardi a scuola?"
"Si forse è meglio se vado." Misi la tazza nel lavabo e corsi su per le scale a prendere la borsa poi uscì di casa...non avevo voglia di aspettare Jason, non dopo quello che era successo ieri..
Arrivai alla fine della via quando un ragazzo con la macchina fotografica mi si piazzò davanti.
"Sei tu la ragazza di Bieber?" Mi chiese mentre mi scattava una foto.
"No" risi nervosamente "perché dovrei?"
"Be' i miei colleghi lo hanno visto  entrare in una di queste case." Impallidì "e come mai pensate che fosse venuto per una ragazza?"
"Andiamo bambolina, non siamo stupidi. L'altro giorno una ragazza è uscita da casa sua e adesso lui senza un motivo apparente viene da queste parti..."
"Beh si hai ragione, comunque io non ne so niente!"
"Peccato perché sei molto fotogenica e carina...secondo me piaceresti a quel nano.."
Mormorai un "grazie" poi continuai a camminare a testa bassa, nei dintorni notai molti paparazzi...merda. 
Fortunatamente riuscì ad arrivare a scuola evitandoli, peccato che non avrei potuto fare lo stesso con Jason. 
Entrai in classe e subito lo vidi girarsi verso di me, ma io non lo guardai se non per un cenno della testa per salutarlo poi andai in fondo alla classe nell'ultimo banco libero, presi il quaderno degli appunti poi presi le cuffie e mi misi ad ascoltare Justin. 
Ogni tanto durante la lezione Jason si girava verso di me e i nostri occhi si incontravano, ma subito io fissavo il quaderno. 
Al cambio d'ora mi segui fuori dalla classe. Io quasi correvo purché non mi raggiungesse. Ma lui era più veloce. 
"Chanel cavolo! Aspetta!!" Urlò e molti si girarono a guardarci. 
"Smettila Jason!"
"Devi ascoltarmi!" Mi disse tirandomi per il braccio, io cercai di liberarlo ma lui mi strattonò. 
"Mi fai male!" Scandì bene ogni parola e lui mi lasciò andare il braccio, mormorando un vago scusa. 
"Chan ti prego dobbiamo parlare!"
"Non ora Jason, sto facendo tardi per la lezione."
"Ok, ma ti devo parlare.."
Io annui e mi incamminai verso la lezione di musica. 
Durante l'ora di pranzo pregai Carly di andare a mangiare sulle tribune del campo da football. Lei acconsentì anche se con titubanza.
"Quindi Justin è venuto da te?" Sorrise. 
"Siii mi era mancato un sacco e lo sai! Mi ha anche detto che sei stata tu a chiederglielo di lasciarmi stare per un po'."
Abbassò gli occhi "uhmm si...ma perché ti conosco e sapevo che avevi bisogno di concentrarmi un po' su te stessa."
"E avevi ragione Carly! Mi sono concentrata sulle mie emozioni e ho capito che lui ormai è fondamentale per me."
"Aaaw lo sapevo! Siete perfetti insieme! Lo dico da Belieber, sei molto meglio di Selena! E non perché sei la mia migliore  amica, ma perché sei una persona splendida." 
L'abbracciai sull'orlo delle lacrime, è sempre dolce nei miei confronti. 
"Sai non tutte le Beliebers sembrano contente della cosa..."
"Per quello che ha scritto su Twitter? Appena l'ho letto mi sono messa a saltare per casa."
"Sisi per quello...ho letto un sacco di insulti...e devo ammettere di esserci rimasta male. Non sono abituata a tutto questo Carly, nessuno mi ha mai odiato così tanto senza nemmeno conoscermi, tranne per Ashley."
"A proposito di Ash è da un po' che non ti rompe..."
"sarà occupata a farsi Josh." Sorrido. 
"Probabile, ma per quanto riguarda le Beliebers non ti preoccupare, o almeno non adesso. Loro non ti conoscono Chan, ma appena vedranno il sorriso che Justin ha sempre ogni volta che sei nei dintorni vedrai che ti ameranno."
Sospiro e dò un morso alla mia mela "spero sia così, non vorrei essere odiata dalle Beliebers di Justin."
"Che dolce! Tranquilla ok? Ma adesso mi racconti che è successo ieri tra Justin e Jas!"
Le raccontai dei momenti bollenti tra me e Justin e dell'interruzione di Jason e di quando si erano picchiati. E lei per tutto il tempo era rimasta a bocca aperta. 
"Secondo me Justin era nervoso perché sapeva che se non fosse arrivato Jason..." Mi guardò con un sorrisetto allusivo. 
"Carly!!" Urlai ridendo. "Non ho intenzione di farlo con Justin!"
"Sei pazza? Io mi sarei già buttata tra le sue braccia!"
"Be' io non mi sento ancora pronta! Tu perché l'hai già fatto!"
"Già, e non capisco tu cosa stai aspettando per farlo!?"
"Non lo so...ma non sono pronta!"
"Be' ma non devi per forza farlo...c'è il sesso orale!"
"Carly finiscila!!! Non mi piace parlare di queste cose!"
"Ooh andiamo Chan non mi dire che non ti viene voglia di farlo con Justin!"
"Non ho mai detto questo!"
"Ah-ha quindi lo ammetti che vorresti farlo!"
"Si!! Ma non mi sento ancora pronta! E se fossi una frana?"
"Ma stai zitta! Non esiste l'essere bravi o no! È questione di feeling. Comunque io me lo sentivo che piacevi a Jason, ultimamente non faceva che fissarti. Ti guardava come se tu fossi la preda e lui ti volesse divorare."
"Potevi dirmelo cavolo!"
"Pensavo te ne fossi accorta ma che preferissi fare finta di niente perché non volevi rovinare la vostra amicizia! E poi anche tu sei strana nei suoi confronti!"
"Che vuoi dire?" La guardai di sottecchi. 
"Be' che anche da parte tua c'è un po' di interesse...non come per Justin ma un po' di interesse c'è."
Sospirai "un po' ecco, ma pochissimo. Forse perché con lui posso uscire senza dovermi nascondere."
"Già probabilmente è quello!"
"Ah a proposito, questo fine settimana io e Justin scappiamo!" Sorrido al solo pensiero di due giorni senza nessuno, senza doverci nascondere. 
"E dove scappate?" Ride Carly.
"Sinceramente non lo so...ma ho bisogno di fare spese! E guarda qui.." Presi la borsa e le feci vedere la carta di credito. 
"Ma non era la carta che tua mamma ti ha dato per le emergenze?"
"E questa come la chiami scusa?"
Finito scuola io e Carly decidemmo di andare a fare shopping. 
Eravamo appena entrate quando Carly fece una domanda. 
"Ma se non sai dove andate come facciamo a comprare i vestiti? Può essere un posto caldo, oppure freddo..."
"Accidenti...hai ragione aspetta lo chiamo!"
Presi l'iPhone sorrido come al solito alla vista del mio salva schermo era una foto che avevamo fatto io e Justin un po' di tempo fa. 
Premetti sul nome di Justin e partì la chiamata, rispose al terzo squillo. 
"Abbassa un po' la base...ehi amore!" Mi salutò provocando un aumento del mio battito cardiaco. 
"Ti disturbo?"
"Stavo registrando ma tranquilla non ero convinto di come stesse venendo...aspetta che esco un attimo, altrimenti mi ascoltano tutti" rise e io con lui. 
"Allora? Come mai questa chiamata?"
"Sono al centro commerciale con Carly..."
Mi interruppe "come mai?"
"Be' devo comprare qualche vestito per questo weekend.."dissi allusiva. 
"Potevi dirmelo, ti avrei accompagnato! Oppure ti avrei dato la mia carta di.."
"Non voglio i tuoi soldi Justin.."
"No ma.."
"Non li voglio, e comunque ti ho chiamato per chiederti se andiamo in un posto caldo oppure freddo.."
"Caldo...molto caldo." Disse con una voce alquanto sexy. 
"Uhmm allettante...non vedo l'ora di partire." Stetti al suo gioco di provocazione. 
"Anche io non hai idea!"
"Bene! Adesso so cosa comprare...qualcosa di rosso...o nero...uhmmm magari del pizzo."
"Cosa...Chan cosa compri?"
"Ciao Justin! Buona registrazione!"
"No Chan..cos..?"
Interruppi la chiamata e scoppiai a ridere. 
"Lo vuoi proprio torturare eh!" Rise con me Carly, aveva capito che lo stavo prendendo in giro. O almeno in parte, avevo veramente intenzione di comprare qualcosa per lui, solo per lui. Che avrei indossato io. 
"Victoria's Secret...si ci vuole Victoria's Secret.." Disse Carly per poi trascinarmi dentro il negozio. 
"Piano piano! Mi spezzi il braccio!" Le dissi ridendo. 
Più tardi la sera sulla via di casa trovai ancora più paparazzi con i loro furgoni neri. Appena passai mi fecero alcune foto, con facce sospettose, come se sapessero qualcosa. Aumentai il passo finché non entrai in casa. 
"Amore, come mai tutta questa agitazione?"
"Niente mamma!" Le urlai mentre salivo le scale per nascondere tutte le borse delle spese fatte con Carly. 
Dopo averle nascoste nell'armadio  ritornai da basso in salotto dove mia mamma leggeva. 
"Allora tesoro? Dove sei stata?"
"Con Carly, era da un po' che non stavamo insieme."
"Invitala a casa qualche volta, magari può dormire qui!"
"Sisi magari settimana prossima."
"E perché non questo fine settimana?" Mi chiese mentre richiudeva il libro per poi appoggiarlo sul tavolino. 
E adesso che le dico? Dio mio non ho preparato una scusa decente per giustificare la mia assenza per i prossimi 2 giorni. 
"Be' ecco mamma..."
Oddio oddio! Che qualcuno mi salvi!!
Ero disperata alla ricerca di una scusa decente da rifilare a mia madre quando suonarono alla porta. 
Scattai in piedi "vado ad aprire!"
Corsi all'ingresso, aprì la porta e mi ritrovai Justin davanti. 
Era stupendo come al solito, aveva dei jeans che gli cadevano leggermente, una maglietta bianca e una giacca di jeans e il rosario con le palline blu. 
"Ma che ci fai qui?" Sussurrai spingendolo fuori. 
"Chi è Chan?" Chiese mia mamma. 
"Un'amico!" Urlai mentre uscivo richiudendomi la porta alle spalle. 
"Che c'è piccola adesso ti vergogni di me?" Chiese Justin ridendo. 
"Oh ma stai zitto! Che ci fai qui?!"
"Sono venuto per informare tua mamma del fatto che tu sei la mia ragazza e che voglio portarti a fare una piccola vacanza."
"Ma improvvisamente sei diventato pazzo o cosa? Non puoi dirle che stiamo insieme! Le verrebbe un mezzo infarto!" Gli dico a due millimetri dal viso così che mi senta senza dover urlare per non farmi sentire da mia mamma. 
Approfittando della nostra vicinanza mi diede prima un bacio sulla punta del naso e poi un bacio a stampo. 
"Sei terribilmente carina oggi."
Arrossi come al solito "grazie! Ma non cambiare discorso!"
Lui rise poi mi prese per mano mi oltrepassò ed entrò in casa. 
"No Justin non lo fare!"
"Buonasera signora Rivera." Salutò mia madre mentre io chiudevo gli occhi. 
"Salve...tu sei?"
"Non lo fare" pregai dentro la mia testa. 
"Sono il ragazzo di sua figlia." Annunciò Justin sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori, addolcendo così la notizia a mia madre che mi guardò stupita. 
"Chanel! Come mai non mi avevi detto niente?"
"Be' perché è un po' complicata come cosa..."
"Addirittura? È molto carino complimenti tesoro! Sai assomigli a quel cantante che piace tanto a Carly...come hai detto che si chiama Chan?"
"Justin mamma...." Che situazione assurda. 
"Ecco si assomigli molto a Justin! Tu come ti chiami caro?"
Justin scoppiò a ridere mentre mia madre lo guardava perplessa non capendo cosa Justin trovasse tanto divertente, così intervenni io. 
"Mamma lui è Justin!"
"J-Justin...quel Justin?"
"Si sono proprio quel Justin." Disse Justin avendo ritrovato la parola. 
"Oh signore...aspettate che devo sedermi." Mia madre si appoggiò sulla spalliera del divano per poi sedersi. "Dovete raccontarmi come...come vi siete conosciuti!"
"Chi le racconta?" Chiese Justin. 
"Mia figlia sta con un cantante...questo si che è una notizia!"
"Be' visto che sono il cantante -rise- racconterò io la storia."
E così Justin cominciò a raccontare tutto dall'inizio. Sorvolando sul fatto del contratto di riservatezza e tutte le faccende che potevano allarmare mia mamma. Io durante tutto il tempo stringevo la mano a mia madre osservando ogni sua reazione. Ma a quanto pare era felice della cosa, anche se la trovava molto strana. 
"E oggi ho deciso di venire qui per prima cosa per presentarmi. E in secondo luogo per chiederle se mi da' il suo permesso di portare in vacanza sua figlia per questo weekend."
Mia madre si girò verso di me appoggiando una mano sulla mia. "Tesoro vai un attimo in camera tua? Vorrei parlare da sola con Justin."
Guardai terrorizzata Justin, chissà cosa diavolo doveva dirle mia madre. Sicuramente uno dei suoi soliti discorsetti. 
Giunta in camera mia richiusi la porta e mi andai a sedere sul bordo del letto. 
Mi distesi a guardare il soffitto quando sentì il musetto di Jelly sul collo. 
"Ehi" la presi e la appoggiai sullo stomaco e ne approfitto per sdraiarsi mettendo in muso nello spazio tra i miei due seni. 
Con la mano destra cominciai ad accarezzarla dietro le orecchie e lei sprezzando appoggiava la testolina contro il palmo della mia mano. 
Passarono dieci minuti quando Justin entrò in camera. 
"Che cane fortunato." Disse mentre si sedeva di fianco a me è Jelly. All'inizio non capì il suo commento ma poi vidi il muso della mia cagnolina in mezzo ai miei seni e scoppiai a ridere. 
"Quanto sei scemo! Allora? Che ti ha detto?"
Justin allungò la mano per accarezzare Jelly ma lei lo guardò male e scese dal letto. "Mi sa che le stai antipatico?" Gli feci notare mentre mi avvicinavo a lui. 
"Già...comunque sai il solito discorso da genitore. Ma ha detto che possiamo partire!"
"Non ti ha detto nient'altro?"
"Solo di usare le giuste precauzioni."
Diventai bordeaux "oddio! Non può averlo detto! E tu che le hai risposto?"
"Che non lo farei mai senza, non voglio un figlio per il momento!"
Imbarazzata appoggiai la testa nello spazio tra il suo collo e la spalla. Poi gli diedi un leggero bacio. E lui mugolò in risposta. 
"Chanel non ho dietro nessun preservativo!" 
Mi allontanai di colpo da lui. "Sei un cretino Bieber."
"Ti salterei volentieri addosso piccola. Ma dovremmo partire!"
"Adesso?"
"Si a quest'ora è più semplice non ci sono paparazzi nei dintorni."
"Se lo dici tu! Io li ho visti lungo tutta la via."
"Quando sono arrivato non c'era nessuno."
"Allora aspetta che preparo la valigia!"
"Tranquilla ho comprato io tutto il necessario...sopratutto vestiti per te."
"Per me?"
"Si, ho scelto molte cose che non vedo l'ora di vederti addosso!"
"Justiiiin!"
"Sono solo dei normali vestiti Chanel non ti scandalizzare! A proposito cos'hai comprato alla fine con Carly? Hai scelto nero o rosso?"
"Non te lo dico!"
"Come immaginavo! Dai andiamo! Giù c'è l'autista che ci aspetta!"
"Aspetta che metto dentro una borsa i miei acquisti! Tu aspettami giù."
Preparai la borsa, salutai mia madre che mi raccomandò di fare la brava e poi raggiunsi Justin in una macchina nera, salutai l'autista e mi strinsi a Justin il quale fu molto contento dallo stringermi tra le braccia. 
Arrivati in aeroporto vedemmo un sacco di fotografi. 
"Ma come diavolo hanno fatto?! Io scendo qui, cerco di distrarli. Tu Frank accompagna Chanel al ritiro bagagli, io vado a comprare i biglietti."
"Mi lasci sola?"
"Tranquilla amore c'è Frank, tu vai a lasciare le valigie. Ci ritroviamo all'imbarco."
Detto quello scese dalla macchina ma senza aprire troppo la portiera così che non mi vedessero. Lo vidi solo essere circondato e accecato da un sacco di flash. 
All'improvviso la paura mi assalì. 
Frank fermò la macchina poi scese e venne ad aprirmi la portiera.  
Velocemente andammo a lasciare i bagagli, poi decisi di andare in un bar a prendere un panino. Avevo fame non avendo cenato. Mentre pagavo vidi vari flash alle mie spalle. Mi girai e vidi all'incirca 15 paparazzi. 
"Dov'è Justin?"
"Come ti chiami?"
"Da quanto vi frequentate tu e Justin?"
"Vi prego lasciatemi passare..." Li pregai poi pian piano mentre camminavo loro mi seguivano accecandomi con i flash, e riempendomi di domande. 
Un po' più lontano vidi Frank farmi segno di raggiungerlo,strinsi a me la borsa e cominciai a camminare più velocemente finché non lo raggiunsi. Lui mi circondò le spalle con fare protettivo mentre salivamo sulle scale mobili lasciandoci dietro tutti i paparazzi. 
"Dov'è Justin?"
"La aspetta al check-in. Mi dispiace di averla lasciata da sola ma dovevo controllare dove fosse il signor Bieber."
"Non si preoccupi. Mi sono solo spaventata."
Finite le scale mobili vidi Justin e corsi da lui, il quale spalancò le braccia e mi strinse a se. 
"Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace." Sussurrò al mio orecchio. 
"Sono così insistenti, così rudi."
"Lo so amore. Mi dispiace. È questo che non voglio che succeda Chan. Non voglio che ti aggrediscano!"
"Tranquillo Justin." Mi alzai sulle punte finché lui non premette le sue labbra sulle mie. Mi baciò dolcemente come se avesse paura di farmi male. 
"Dobbiamo andare amore..."
"Mi dici dove andiamo?"
"È una sorpresa! Ma lo scoprirai molto presto!"
Strinsi la sua mano e insieme ci avviammo verso l'imbarco numero otto. 
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Ciao ragazze come state? Amatemi perché mi ho postato il capitolo anche senza la connessione a internet!!!
Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto e mi fareste una persona molto contenta se mi lasciaste una recensione! Un bacio alla prossima.  

 

 

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Capitolo 19
*** 19. Adesso sei solo mia. ***


 

"Tieni gli occhi chiusi.." Justin mi guidava lungo quella che sarebbe stata la "nostra casa" per i prossimi due giorni. 
Mi ero fatta trascinare da lui da un terminal all'altro, io ero mezza addormentata quindi la maggior parte del tempo la passavo a dormire appoggiata alla spalla di Justin sui sedili comodissimi in prima classe, per il resto mi affidavo a Justin lui sembrava essere un esperto riguardo aeroporti, terminal e tutto il resto. 
Dopo essere scesi dall'aereo a Cuba mi aveva portato in un piccolo molo ed eravamo saliti su uno yacht di discrete dimensioni di nome Tara.  
Stranamente intorno non c'erano molte persone quindi potevamo camminare come una normale coppia di adolescenti. 
Era così bello vederlo spensierato, senza preoccupazioni, solo felice. Il mio angelo era felice. 
Eravamo in mare da circa mezz'ora quando mezza addormentata mi sentì chiamare da Justin. 
"Chanel guarda là" disse indicando un punto davanti a sé. 
Sulle prime non vidi niente se non il buio e la scia bianca della luna sull'acqua. Perlustrai per bene il punto che mi aveva indicato finché non vidi una sagoma che spezzava la luce lunare sulle onde.  Più socchiudevo gli occhi più riuscivo a scorgere i lineamenti della sagoma indistinta, davanti a noi spuntava un'isolotto coperto da palme, che ondeggiavano a causa del vento, con una spiaggia che scintillava chiara alla luce della luna.  
La barca rallentò quando giungemmo ad un piccolo molo. Quando motore si placò, sentivo soltanto le onde che s'infrangevano leggere contro la barca, l'aria era afosa, umida e profumata. 
Justin posò le valigie sul molo e poi ritornò per aiutarmi a scendere dalla barca. 
Appena fui in grado di reggermi in piedi da sola mi legò una benda intorno agli occhi così che non vedessi niente, e il buio era a suo favore. 
L'unica luce proveniva dalla luna, così io vedevo poco o niente. Mi affidai completamente a Justin. 
Mentre lui mi guidava senti che ad un certo punto sotto i miei piedi non c'era più il legno del molo ma della sabbia, e poco dopo di nuovo qualcosa di solido. 
"Attenta c'è uno scalino" mi avvertì e io superai piano l'ostacolo sotto il suo sguardo attento.  "Ok pronta?"
"Si" sussurrai, lui mi lasciò la mano e si posizionò dietro di me. 
Riuscivo a sentire il suo fiato sul collo quando con mani esperte sciolse il nodo della benda. Aprì gli occhi che piano piano si abituarono alla luce. 
Di fronte a me avevo una casa fatta interamente in legno, con enormi vetrate attraverso le quali potevo vedere l'interno della casa. Era di due piani, molto grande, forse troppo solo per due persone. Mi ricordava vagamente la casa di Edward in Twilight. 
"Ti piace?" Mi sussurrò Justin all'orecchio mentre mi abbracciava da dietro appoggiando il suo mento sulla mia spalla destra. 
"La amo!" Risposi voltandomi verso di lui, fu lì che notai che eravamo vicinissimi alla spiaggia, in pratica a circa 10 metri di distanza dall'oceano. 
"L'acqua.." Sussurrai e lui sorrise. 
"Sapevo che avresti amato essere così vicina all'acqua. Vuoi fare un bagno?"
"Veramente avrei un po' di fame.." Ammisi imbarazzata, forse arrossì anche. 
"Dai vieni!" Mi prese per mano e mi guidò attraverso la casa finché non arrivammo in cucina. 
Assomigliava molto a casa sua, solo che era un po' più piccola, ma l'isola di marmo e il tavolo erano più o meno gli stessi. 
"Ti va un po' di salame con formaggio?"
"Andrà benissimo!" Mi sedetti su uno degli sgabelli e appoggiai i gomiti sul marmo freddo. 
"Sembri conoscere bene la casa. Come se fosse tua. " Osservai 
Lui sorrise appoggiando il vassoio di fronte a me, io terribilmente affamata presi una fetta di salame. 
"Infatti è mia...l'ho comprata l'anno scorso quando sono venuto qui in vacanza prima di partire col tour in Europa. 
"Quindi siamo..." Ormai avevo perso il senso dell'orientamento subito dopo essere decollati dall'aeroporto di Los Angeles. 
"In una piccola isola dei Caraibi." Si voltò stringendo in una mano una bottiglia di coca e nell'altra una bottiglia di vino. 
"Per me della coca grazie, sai non ero mai stata in vacanza. Da quando mio padre...be' mia mamma non se l'è mai potuta permettere una vacanza per entrambe." Abbassai gli occhi mentre mordevo un pezzettino di formaggio. 
"Non mi hai mai parlato di tuo padre." Mi disse mentre si sedeva al mio fianco. 
Improvvisamente cominciai a sentire molto freddo anche se fuori probabilmente c'erano all'incirca 37 gradi. 
"È un argomento che di solito preferisco non affrontare…"
"Lo sai che a me puoi dire tutto vero?"
"Si…ma non mi sento ancora pronta per parlartene. La storia di mio padre la sanno in pochi. 
Lui senza dire niente mi abbracciò e mi diede tanti piccoli baci sulla guancia. 
"Tranquilla amore, prenditi tutto il tempo che vuoi!"
Mi lasciò andare e allungò la mano per prendere sia una fetta di salame che un pezzo di formaggio. 
Io guardai fuori dalla portafinestra, le acque erano calme, si muovevano tranquille, vedevo le piccole onde sparire pian piano una volta che si avvicinavano alla spiaggia. Il tutto illuminato dalla luna che dava riflessi argentei sull'acqua. 
"È bellissimo qui Justin, grazie." 
"Lo so, vedrai domani mattina alla luce del sole, te ne innamorerai! Dai mangia Chan!"
"Sto mangiando Justin."
Mi guardò storto "quindi per te mangiare due fette di salame e un po' di formaggio è mangiare?"
Sbuffai e presi un altro pezzettino di formaggio. Devo ammettere che era delizioso, il più buon formaggio che avessi mai mangiato. Ma mi si era chiuso lo stomaco appena mi ero resa conto che nuotare implicava il restare in costume. 
Insomma io non ho il corpo come quelle ragazze che escono in copertina sulle riviste, io non ho una linea perfetta, non sono una balena questo no, ma i miei chili di troppo ne ho, sono sempre stata così. Fin da piccola, io amo mangiare e di conseguenza negli anni ho messo su molti chili ma da un paio di anni li avevo persi tutti o quasi. Al momento si mi piaceva il mio corpo, sentivo di essere sensuale, ma dentro la mia testa sono sempre quella ragazza sovrappeso che viene presa in giro. 
"Dai vieni ti faccio vedere la casa!" Justin scese dallo sgabello mi prese per mano e mi guidò per tutta la casa, man mano che entravamo un una stanza accendeva la luce, finché non accese l'ultima. 
La stanza era grande e bianca, chiusa da una vetrata, all'esterno la luce brillava sulla sabbia bianca e, a pochi metri dalla casa, scintillava sulle onde. 
Ad attirare la mia attenzione era il letto bianco e assolutamente enorme al centro della camera, sul quale incombevano le nuvole gonfie di una zanzariera. 
Justin mi lasciò la mano "vado..a prendere giù le valigie."
La stanza era troppo calda, rispetto alla notte tropicale. Lentamente avanzai fino a toccare quel soffice baldacchino, avevo bisogno di assicurarmi che fosse tutto vero. 
Non senti ritornare Justin, all'improvviso mi strinse a se in un abbraccio. "Ho cercato di rendere tutto molto semplice." Disse rivolto alla stanza, in cui predominava il bianco. 
"È tutto così perfetto! Non mi sembra vero!"
"Lo so, anche a me fa sempre lo stesso effetto. Senti ti andrebbe di fare un bagno di mezzanotte con me? L'acqua è molto calda, come piace a te." 
Sorrisi sorpresa, si ricordava di quello che gli avevo detto un po' di tempo fa. "Mi sembra una bella idea." 
"Perfetto...ti lascio un po' da sola...ti aspetto in acqua."
Annui rigida. Lui si avvicinò, senti le sue labbra sfiorarmi il collo, appena sotto l'orecchio, il suo respiro scatenò un brivido lungo la mia pelle. "Non metterci troppo.."
Mi oltrepassò diretto verso la portafinestra che dava sulla spiaggia, si tolse piano la maglietta e restò col costume. 
Quand'è che si era cambiato?
Appena mi ricordai di respirare, dopo la vista di Justin senza maglia, arrancai verso le valigie che aveva portato in camera. 
Aprì la prima e mi misi a frugare tra i vestiti ben ordinati alla ricerca di qualcosa famigliare, ma poi mi ricordai che non avevo preso niente di mio. Ma che era stato lui a comprare tutto. 
Mi accorsi di avere tra le mani un costume, così guardai meglio e ne trovai altri 3, tutti di colori diversi, ma tutti dei miei colori preferiti. Presi quello viola e corsi in bagno, mi tolsi i vestiti che ormai si erano appiccicati al mio corpo per colpa dell'afosità. Indossai il costume e mi guardai allo specchio...controvoglia ammisi che il costume era molto carino, ma io ero un disastro, mi vidi pallida, per non parlare della mia faccia, avevo proprio l'aria di quella che è rimasta troppo in aereo e che non dormiva da tanto. 
Aprì il rubinetto del lavandino e mi bagnai il viso, due volte. 
Cercai alla rinfusa una spazzola dentro ai cassetti lungo il mobile del bagno finché non ne trovai una e l'affondai senza pietà nella mia chioma aggrovigliata fino a togliere tutti i nodi a costo di riempire le setole di capelli. 
Mi osservai allo specchio, si stavo già un po' meglio. Ritornai in camera "nostra" poi oltrepassai la portafinestra dirigendomi verso la sabbia fine come cipria. 
Camminai lenta sulla sabbia morbida e calda poi mi fermai alla ricerca di Justin, era fermo, di spalle, immerso fino alla vita. Guardava la luna. 
Mi avvicinai incerta e appoggiai la mano sopra la sua, lui si voltò e mi sorrise. 
"È bellissima." Dissi col naso all'insù verso la luna. 
"Io non userei la parola bellissima, non se il confronto è con te!"
Arrossi poi lui si girò verso di me e mi guardo dritto negli occhi. 
"Sei bellissima Chanel...ancora non ci credo di essere qui...con te!"
Mi fece avvicinare ancora di più a lui così che i nostri petti si toccassero. Alzai lo sguardo e vedi che sorrideva. 
"Perché sorridi?"
"Non lo so...sono felice. Ed è solo grazie a te!"
Mi ritrovai a sorridere con lui, mi alzai sulle punte per raggiungere la sua stessa altezza e premetti le mie labbra sulle sue. 
"Sai tu mi fai sentire un ragazzo normale, ed è una sensazione bellissima, che non provavo da tanto tempo."
Gli misi le braccia intorno al collo e lui mi prese in braccio, poi comincio a camminare così che avessimo l'acqua all'altezza delle spalle. Era una sensazione meravigliosa stare tra le sue braccia immersi nell'acqua. 
Cercai le sue labbra impaziente di baciarlo. 
Lui sorrise e comincio a baciarmi, passò la lingua sul mio labbro inferiore io aprì di più la bocca così che le nostre lingue si potessero incontrare, continuava a stuzzicarmi, consapevole dell'effetto che aveva su di me. 
Affondai le mani tra i suoi capelli e sentì uscire dalla sua bocca un grugnito di apprezzamento. 
Poi improvvisamente mi trascinò sott'acqua senza mai smettere di baciarmi, ma quando fui senza fiato salì in superficie per respirare. 
"È bello baciarti sott'acqua."
Risi "peccato che non possa restare in apnea!"
"Dai andiamo un po' più in là." Disse andando verso dove si faceva più profondo. 
Scossi la testa. "Non so nuotare Justin -risi- quante volte devo ripetertelo?"
"Aggrappati ti ci porto io."
Mi aggrappai al suo collo e lui continuò a nuotare finché non arrivammo in un punto dove non riuscivo a toccare il fondo. 
Justin strofinò il suo naso contro il mio. Poi sospirò "potrei stare qui per sempre."
"Siamo in due!"
E restammo in quel punto per molto, a parlare, a baciarci, ma sopratutto a parlare. A raccontarci varie cose, i nostri ricordi da piccoli, lui mi raccontava dei suoi viaggi intorno al mondo. Della Spagna, Francia, Italia, Giappone  io gli raccontavo di Carly e dei pochi ricordi che avevo riguardo alle nostre gite quando avevamo due giorni liberi. 
"Io e Carly abbiamo sempre voluto visitare Milano, ci affascina fin da piccole, abbiamo sempre voluto comprare uno di quei vestiti favolosi di Dolce & Gabbana."
"Non posso dire di conoscere bene l'Italia, ma a Milano ci sono stato un paio di volte. Ma non ho mai visto il Duomo...potremmo andarci quando sarai in vacanza da scuola."
"Oddio si, potrebbe venire anche Carly!"
"E anche Ryan....o Lil Twist..."
"Mi è dispiaciuto non aver salutato Ryan...ma è successo quel casino. Lil Twist è un cantante giusto? Carly deve avermene parlato, mi sembra che non lo sopporti.."
Lui rise e mi strinse ancora di più a sé "allora porterò mia madre."
"Sai Justin mi piacerebbe molto conoscere tua madre.." Ammisi appoggiando la testa sulla sua spalla. 
"Anche a lei farebbe piacere conoscerti. Un giorno te la presenterò.."
"Non vedo l'ora di poter conoscere la donna che ti ha sopportato per così tanto!" Risi. 
"Grazie tante eh!"
"Prego! Ritorniamo in casa? Non mi sento più le braccia!" Certo era bellissimo stare così ma sul serio stare per quanto? Con le braccia così era stancante. 
"Certo! E poi ho un po' di sonno, è stato un viaggio molto lungo!" 
Quando arrivammo al punto in cui riuscivo di nuovo a toccare il fondo cominciai a schizzarlo d'acqua e poi mi misi a correre, operazione un po' ardua essendo in acqua ma lui mi raggiunse poco dopo e mi fece cadere in ginocchio fortunatamente l'acqua ormai mi arrivava appena sopra il polpaccio. 
"Questa me la paghi piccola Chanel" 
"Hai qualcosa contro la mia altezza?"
"Certo sei una piccola formica!"
"Ehi!" Protestai ma lui mi zittì con un bacio io distratta non prestai attenzione quando lui mi mise le mani sulla pancia, pensai che le sue intenzioni fossero altre. Non farmi il solletico. 
Cominciò a torturarmi, io al solletico proprio non riesco a trattenermi. Cominciai ad urlare e a dimenarmi sotto di lui. 
"Urla urla tanto non ti sente nessuno!" Disse con voce maligna. Cosa che mi fece ridere ancora di più perché era poco credibile. 
"J-Justin ti prego bastaaaa!" Urlai cercando di allontanare per l'ennesima volta le sue mani da me. 
"No-non respiro!" Protestai ormai senza fiato, avevo i crampi allo stomaco. 
"Va bene principessa ti ho torturato abbastanza!" Si alzò e porse le mani per aiutarmi a fare lo stesso. 
Arrivati in spiaggia camminammo per mano fino ad arrivare all'enorme terrazza dove su una sedia c'erano due asciugamani bianchi. Me ne avvolsi uno intorno al corpo e quella sensazione di morbidezza mi fece sentire ancora più stanca. 
Justin mi guidò fino in camera nostra, l'imponenza di quella stanza mi metteva ancora in soggezione. Per non parlare del letto...mi chiesi se lo avremmo usato solo per dormire. 
"Perché hai quel sorrisetto malizioso?" Mi chiese Justin guardandomi di sottecchi. 
"Niente niente..." Presi il mio la mia borsa dove c'erano tutte le cose acquistate con Carly e mi fiondai in bagno sotto lo sguardo sbigottito di Justin. 
"Bene, è arrivata l'ora!" Dissi a me stessa mentre mi guardavo allo specchio. 
Avevo l'errore di mettere uno di quei completini intimi che Carly mi aveva costretto ad acquistare. Non erano proprio il mio genere, ma avrei fatto uno sforzo...per Justin. 
Mi feci una doccia veloce e poi scelsi il completino rosso scuro, era un reggiseno a balconcino in raso satinato mentre le mutandine erano semplicemente delle cullotte. Lisciai per quanto possibile i capelli e ritornai in camera...più mi avvicinavo più sentivo tutto il mio corpo bruciare, in camera non trovai Justin così mi stesi sul letto, sistemai due cuscini dietro la testa e poi mi misi alla ricerca del mio libro.
Stavo ancora cercando quando entrò Justin. 
"Chan ho preso un bicchiere d'acqua..." Alzai lo sguardo e lo vidi passarsi la lingua tra le labbra e deglutire. "Perché così non devi andare giù in cucina...visto che ti alzi sempre per bere..." I suoi occhi percorsero il mio corpo mentre mi avvicinavo a lui per prendergli il bicchiere tra le mani.
Me lo portai alle labbra e bevvi finché non finì tutta l'acqua sotto il suo sguardo attento. 
"Peccato è finita vado a prenderne dell'altra." Dissi per poi superarlo muovendo i fianchi un po' più del dovuto, uscì dalla camera e cominciai a scendere le scale, che se non sbaglio portavano in cucina, quando mi sentì prendere da dietro. 
Justin mi prese per i fianchi e mi mise sulle spalle come se fossi un sacco di patate, poi mi buttò a peso morto sul letto. 
"Adesso sei solo mia!" disse con uno sguardo ardente, pieno di desiderio. 
Indietreggiai fino ad andare a sbattere contro la spalliera del letto. 
Ero in trappola. 
_________________________
Scusatemiiiiii, lo so che è passato un po' da quando ho pubblicato il diciottesimo capitolo, ma ho sempre molto da studiare in quest'ultimo periodo ed è difficile trovare un po' di tempo per scrivere.
Comunque anche se un po' in ritardo ecco a voi il diciannovesimo capitolo, spero vi sia piaciuto! E scusatemi ancora per il ritardo.
Mi farebbe piacere se mi lasciaste anche una piccola recensione, purché superi le 10 parole. 
Ditemi cosa ne pensate del capitolo, se vi è piaciuto o meno. 
E cosa vi aspettate dal prossimo!
Continuerò alle 10 recensioni!
Un bacione e alla prossima. 
Giselle ♡

 

 

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Capitolo 20
*** 20. Due paroline. ***


Si mise a cavalcioni su di me e comincio a baciarmi passionalmente, ad un certo punto si mise a ridere e mi morse il labbro inferiore. 

Le sue mani vagavano per tutto il mio corpo, sulle gambe, sul sedere, tra i capelli, sui seni. 
Gemetti e capovolsi la situazione adesso ero io ad avere il controllo su di lui. 
Cominciai a baciarli la mascella, lasciandoli una scia di baci umidi, poi scesi al collo, lo mordicchiai un po' e lui gemette in segno di apprezzamento, poi ritornai impaziente alle sue labbra, io ero un po' più delicata di lui nei baci, lei era rude e ha sempre la tendenza a baciare con una lentezza incredibile, cosa che amo perché mi fa andare in paradiso. 
Mi afferrò per i fianchi e capovolse ancora una volta la situazione, ma stavolta non mi baciò, ma si mise a guardarmi molto intensamente. 
"Cosa c'è Justin?" Domandai mentre lo baciavo a stampo.  
"Fai l'amore con me Chan..."
Il suo sguardo era talmente intenso che mi fece venire i brividi. Era come se con quello sguardo riuscisse a leggermi l'anima, da una parte mi confortava, ma dall'altra mi sentivo fragile, come se io fossi una falena e stessi volando troppo vicino alla luce, quella luce che mi attraeva ma che  allo stesso tempo poteva uccidermi se non fossi stata attenta. 
"Si" sussurrai e lui sorrise malizioso, per poi avventarsi sulle mie labbra.
Io lo assecondai e lo baciai a mia volta anche se avevo la testa altrove. 
Stavo per fare "l'amore" con Justin, non aveva detto sesso, ma "amore" la sua scelta di parole mi aveva spiazzato, vuol dire che per lui sono importante no?
Oddio, sto per farlo per la prima volta! Non sono sicura di essere pronta, tutti i discorsi fatti a Carly stanno andando letteralmente a puttane. 
Dai Chanel lo sapevi che andando in vacanza con lui sarebbe successo, cosa ti aspettavi che la sera vi sareste messi a giocare a carte? Sii sincera, dal momento in cui hai accettato di partire lo sapevi. Ed è questo ciò che vuoi, essere amata. 
La vocina dentro la mia testa aveva ragione, io lo sapevo, ed era tutto ciò di cui avevo bisogno, lui, sentirmi amata da lui. 
Ma avevo paura. 
Probabilmente lo stavo guardando terrorizzata perché ad un certo punto Justin smise di baciarmi e mi accarezzò il viso col palmo della mano. 
"Farò piano, voglio che la tua prima volta sia speciale." Mi guardò dolcemente. 
Sorrisi, si preoccupava per me anche in quelle circostanze. 
"La tua com'è stata?" Domandai prima che mi baciasse.
"Non mi sembra l'occasione giusta per raccontartelo..." 
Io annui e lui riprese a baciarmi con ancora più intensità di prima. 
Non chiusi gli occhi volevo vedere ogni momento di questa notte. Per ricordarla per sempre. 
"Vuoi che chiuda la tende?" Domandò premuroso. 
"No..." Il mio fu un sussurro quasi impercettibile ma lui mi sentì. 
Mi piaceva molto essere al buio e come unica luce quella che proveniva dalla luna. E poi anche se quasi impercettibilmente riuscivo a sentire le onde, mi piaceva. Era tranquillizzante. 
Justin cominciò a baciarmi lentamente la spalla. "Non hai idea di quanto ti desidero!" Mi tolse il respiro e non riuscì a staccare gli occhi dai suoi. 
Mi sfiorò piano la guancia per poi scendere fino al mento, mi venne voglia di chiudere gli occhi per l'intensità della profonda ed oscura sensazione che mi faceva provare ogni suo bacio, tocco.
Pian piano ritornò alle mie labbra, il bacio era esigente, lento, deciso,  e le nostre labbra era come se si fondessero. 
Si allontanò di nuovo per un po' e il suo sguardo si posò su tutto il mio corpo. 
"Hai una pelle bellissima Chan...candida, perfetta. Voglio baciarne ogni centimetro."
Dio mio...sarei pronta a fare tutto ciò che vuole. "Sai adoro le brune." Sussurrò al mio orecchio mentre mi mordicchiava il lobo, affondò lentamente le mani tra i miei capelli, poi cercò le mie labbra con le sue, il bacio era esigente e le sue labbra forzavano sulle mie, mentre la sua mano mi accarezzava il fianco destro per poi risalire verso il reggiseno e poi riscendere. Gemendo cercai la sua lingua con la mia. Lui mi abbracciò e mi stringe a sé, mi attirò contro i suoi fianchi, facendomi sentire la sua erezione, che premeva su di me. 
Gli accarezzai lentamente con movimenti circolari i capelli facendolo gemere. 
Si staccò all'improvviso da me e scese a baciarmi fino all'ombelico, poi dolcemente si spostò verso un'anca e facendosi strada attraverso il mio ventre verso l'altra. 
"Ah..." Gemo. 
Sentire la sua bocca sulla mia pelle in una parte così sensibile mi rendeva debole, come se non rispondessi più delle mie azioni. 
Strinsi tra le mani i suoi capelli cercando di calmare il mio respiro che cominciava a farsi affannoso. 
Le sue mani scivolarono lente sul mio sedere, fino alle cosce. 
Non riuscivo a staccare gli occhi dai suoi, lui continuava a tenere il contatto visivo e il colore dei suoi occhi era diventato di un caramello intenso quasi oro, oro ardente. 
"Sei bellissima." Mi tolse il fiato, come possono due parole risultarmi così seducenti? 
Scese lentamente dal letto lasciandomi sorpresa si sfilò lentamente i pantaloni della tuta, sempre guardandomi negli occhi. 
Si chinò su di me, mi afferrò le caviglie, mi divaricò le gambe e si infilò nel mezzo. 
Incombeva su di me, mentre io mi dimenavo sotto di lui. 
"Shh...stai ferma." Mormorò poi si chinò a baciarmi l'interno coscia fino alla sottile stoffa degli slip. 
Come diavolo faccio a stare ferma? Continuavo a contorcermi sotto di lui. 
Sentì la pelle rovente mentre mi passava la lingua nell'ombelico, ero in fiamme, mi aggrappai con le mani al lenzuolo. 
Mi sfiorò con una mano la vita arrivando fino al seno, mi guardò e sorrise per poi avvolgere entrambi i seni con le mani. 
Poi si spostò sulla schiena e mi slacciò il reggiseno, mi aiutò a toglierlo e lo lasciò cadere ai piedi del letto. 
Con entrambe le mani mi massaggiava i seni con movimenti circolatori pizzicando ogni tanto i capezzoli. 
Strinsi ancora di più il lenzuolo mentre rovesciavo la testa all'indietro. 
"Vediamo se riesco a farti venire così." 
Stavo per avere le convulsioni. 
"Justin..." Lo supplicai ma lui non si fermò, cosa mi stava succedendo?
Chiuse i denti intorno al mio capezzolo mentre con il pollice e l'indice tirava forte l'altro. 
Mentre io mi sgretolavo tra le sue mani, sentì come se esplodessi in mille pezzi, lui mi baciò sulla bocca, assorbendo le mie grida. 
"Shh.." Mormorò. 
Io col respiro spezzato lasciai andare le lenzuola,lui mi baciò di nuovo e io gemetti.  
Mentre cercavo di calmarmi le sue mani scesero lungo la mia vita, i fianchi poi fino alle cosce portandosi dietro gli slip. Poi fece la stessa cosa con i suoi boxer. 
Si allungò sul comodino e prese una bustina, poi ritornò tra le mie gambe divaricandole sempre di più. Si inginocchiò e si infilò il preservativo. 
Si chinò e prese la mia testa tra le mani, gli occhi fissi nei miei. Lo sguardo ardente. 
"Sei sicura di volerlo fare?" Chiese dolcemente.  
"Si..."
Gridai, sentì un dolore mai provato prima mentre lui lacerava la mia verginità. Si immobilizzò guardandomi con occhi luccicanti. 
"Stai bene? Sei così stretta."
Annuì, stringendogli forte gli avambracci, lui restò immobile dandomi la possibilità di abituarmi alla sensazione di averlo dentro di me. 
"Farò piano ok?"
Annuì per una seconda volta mentre lui indietreggiava per poi sprofondare di nuovo dentro di me. 
"Aah!" Gridai di nuovo e lui si fermò. 
"Ancora?" Domandò con voce roca. 
"Si" gemetti e lui ripeté lo stesso movimento ancora, ancora e ancora. 
Io ansimai abituandomi piano a quella sensazione.
"Ancora?" Domandò di nuovo. 
"Si.." La mia fu quasi una supplica. 
E lui si mosse di nuovo, questa volta senza fermarsi, si appoggiò ai gomiti facendomi sentire imprigionata. 
Io cercavo di muovere i fianchi, assecondando le sue spinte. 
Accelerò. 
Io gemetti e lui continuò a spingere, a un ritmo spietato e irrefrenabile, io cercai di stare al passo, rispondendo alle sue spinte. 
Mi afferrò la testa e mi baciò, con violenza, mordendomi il labbro inferiore. 
Come prima mi sentì debole, non padrona del mio corpo, mentre lui continuava a spingere. 
Inarcai la schiena, non immaginavo fosse così. Così bello fare l'amore. 
Ad un certo punto tutti i miei pensieri si dissolsero, c'era solo una sensazione...solo lui...solo io...
"Vieni per me, Chan" mormorò con il fiato corto, le sue parole furono la mia rovina, tutto di me esplose sotto di lui. 
Quando venne, Justin urlò il mio nome, spinse sempre più forte fino a fermarsi. 
Stavo ancora cercando di rallentare il respiro quando la sua fronte premette sulla mia, aveva gli occhi chiusi e il respiro spezzato. 
Poi all'improvviso li aprì e mi guardò, dolcemente. 
Era ancora dentro di me. 
Mi posò un bacio delicato sulla fronte, poi scivolò fuori da me dolcemente. 
Di nuovo quella sensazione che mi fece trasalire. 
"Ti ho fatto male?" Mi chiese Justin sdraiandosi accanto a me, sollevandosi su un gomito. Con una mano mi spostò lentamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Io gli sorrisi beata. 
Mi stiracchiai, si in effetti mi sentivo tutta indolenzita, ma anche profondamente rilassata. 
Non riuscivo a smettere di sorridere, finalmente sapevo di cosa parlavano tutti, mi sentivo come se fossi appena uscita da una centrifuga, ma infondo stavo bene. Avevo solo conosciuto nuove sensazioni. 
"Ti stai mordendo il labbro e non mi hai risposto Chan..." Sorrisi al vederlo tutto spettinato e con lo sguardo accigliato. 
"No Justin, sto bene." Sorrisi e scivolai vicino a lui portandomi dietro il lenzuolo. 
Lui mi accolse tra le sue braccia e mi strinse a sé. 
Avevo il viso a due millimetri dal sue petto, così approfittandone gli diedi dei leggeri baci su tutto il petto, poi lui mi tirò i capelli costringendomi ad alzare la testa verso di lui. 
Si chinò su di me e cominciò a baciarmi, la sua lingua si insinuò nella mia bocca, mi morse il labbro per poi staccarsi e guardarmi intensamente negli occhi, di nuovo quello sguardo ardente. 
"Tu sei solo mia. Ricordatelo" mormorò per poi continuare a baciarmi. 
Appena si staccò mi girai dall'altra parte così che il mio petto fosse contro il sue petto. Poi mi strinse a sé con fare protettivo. 
"Adesso dormi amore mio." Sorrisi a quelle sue parole e come per magia caddi in un sonno profondo. 
               ***************
Mi svegliai nel bel mezzo della notte, mi rigirai ancora assonnata nel letto, poi aprì gli occhi, abbracciai un cuscino e guardai fuori dalla portafinestra. 
Le stelle brillavano nel cielo, mi sembravano talmente vicine da poterle toccare. La luna risplendeva alta nel cielo, mentre il suono delle onde mi faceva ritornare un po' di sonno. 
Ma come potevo tornare a dormire? Con tutte quelle immagini che ho in testa, di Justin e che mi bacia, che mi tocca come mai nessuno prima d'ora, che mi fa sentire amata. 
I muscoli del basso ventre mi fanno ancora male, segno che tutto quello che ho in testa è successo veramente! Non sono più vergine, e ho perso la verginità con Justin...wow. 
Chiusi gli occhi cercando di ascoltare più attentamente le onde, ma poi sentì della musica, prodotta da un pianoforte. 
Doveva essere Justin, non era insieme a me nel letto...solo lui può suonare a quest'ora. 
Mi misi a sedere sul bordo del letto e all'improvviso sentì un dolore nel basso ventre. 
Accidenti!
Mi misi a carponi alla ricerca della valigia che conteneva il mio intimo, avevo bisogno di un paio di slip. 
Andai a sbattere di testa contro la valigia. 
"Ahi!" Protestai massaggiandomi la testa. Aprì la valigia e presi un paio di slip neri...credo. Non ne ero sicura visto il buio. 
Poi lì vicino trovai la maglietta di Justin la presi e l'indossai. 
Mmm profumava di lui. 
Cominciai a camminare verso dove proveniva la musica, arrivai fino ad una porta chiusa in una parte della casa in cui Justin non mi aveva portato. 
Aprì la porta e mi trovai davanti una rampa di scale. 
Salì e trovai Justin seduto davanti a un piano forte e col computer davanti. 
Mi avvicinai a lui e mi sedetti sulla panchina di fianco a lui che si spostò per farmi spazio. 
Ma non smise di suonare, era una melodia dolce, ma malinconica. 
Ma non mi sembrava una delle sue canzoni...mi appoggiai alla sua spalla finché non smise di suonare. 
"Come mai sei sveglia? È tardi amore.." Disse dolcemente. 
"Mi sono svegliata e non c'eri...da quanto sei qui?"
"Da un po'. -mi girò verso di me e sorrise- quella è mia o sbaglio?" Domandò riferendosi alla maglietta che indossavo. 
"L'ho presa in prestito...cosa suonavi?"
"Non lo so...niente di preciso. Sto solo cercando di scrivere una canzone nuova."
"Le ragazze ne saranno felici...sembra molto bella."
"Le ragazze -rise- le mie Beliebers....spero che piaccia, io faccio questo solo per loro."
"Sai Justin io penso che tu sia un angelo...il mio angelo. Ma per loro, per le tue Beliebers sei come un angelo custode."
Mi guardò stranito, non capiva cosa volessi dire. Così continuai "tu le salvi ogni giorno Justin, da qualunque cosa gli succeda, tu hai salvato un sacco di persone con la tua musica. Tu per alcune di loro sei la ragione della loro vita, senza di te loro non sarebbero più qui, si sarebbero arrese. Ma per loro amarti fa male, ogni singolo giorno. Io lo vedevo in Carly, lei ti ama così tanto che poco tempo fa si addormentava piangendo ogni singolo giorno. Ma se da un lato soffriva dall'altro era felice perché tu sei una di quelle persone che qualcuno lassù fa entrare nelle vite per renderla migliore."
"Da quanto tempo ci pensi a questa cosa?"
"Da molto tempo, da molto prima di incontrarti. Ci ho pensato una di quelle sere in cui consolavo Carly. E forse è stato per quello che dopo un po' ho cominciato ad odiarti. Tu la facevi piangere e io odio vederla piangere."
"Le Ragazze ti ameranno..."
"Spero di si...ma al momento non sono felici della cosa..."
"Lo so, ho letto molti tweet a proposito. Allora è per questo che a volte ti rabbui?"
"A volte. Sai non voglio essere odiata da loro...sono la tua famiglia."
"Tranquilla amore, ti ameranno. Ma dovranno prima abituarsi all'idea di noi."
"Mi fido delle tue parole...mi suoni qualcosa?"
Lui annuì e mise le dita sui tasti. "Cosa vuoi che ti suoni?"
"Uhm...never let you go."
Sorrise e cominciò a suonare, io seguivo con lo sguardo le sue dita che si muovevano con estrema eleganza sul pianoforte. Ogni tanto cantavo, mi piaceva sentirlo cantare per me, solo per me. Era speciale. 
Appena smise di cantare gli posai un leggero bacio sulla nuca. 
"Vieni a dormire? Hai scritto musica per troppo tempo amore, vieni a dormire con me..." Lo supplicai alzandomi dal seggiolino e porgendogli una mano. 
Lui la strinse, spense in computer e scese insieme a me. Poi a mia sprovvista mi prese in braccio a mo' di sposa. Io mi aggrappai a lui portandogli le braccia al collo. 
Arrivati in camera notai che sulle lenzuola c'era una macchia rossa. 
Il segno inequivocabile della mia verginità persa. 
Insieme a Justin cambiammo le lenzuola e poi io portai quelle sporche in lavanderia con l'intenzione di lavare ma Justin mi disse che ci avrebbe pensato la domestica, così senza troppi giri di parole mi trascinò in camera con lui. 
Sdraiati uno accanto all'altra nelle lenzuola nuove e profumate, mi misi a disegnare cerchi immaginari sul suo petto mentre lui giocava con una ciocca dei miei capelli. 
"Chan dormi..." Mi sgridò. 
"Tanto siamo in vacanza..."
"E con questo? Dai girati." 
Mi affrettai ad obbedire e mi rigirai così da essere di spalle a lui, che mi strinse ancora una volta come aveva fatto dopo aver finito di fare l'amore. 
"Sai Chan...prima mentre dormivi hai detto una cosa..."
"Cosa ho detto? Ti prego dimmelo." Posso aver detto di tutto. 
"Preferirei che fossi tu a dirmelo.."
"Ma non lo so..."
"No Chan...voglio sentire uscire quelle due paroline dalle tue labbra."
Che due paroline? Dio mio, potrei aver detto di tutto. 
____________________________
Scusatemi tanto per non aver postato prima il capitolo ma sono senza internet! Ma almeno adesso ce l'ho fatta a postarlo! Spero vi sia piaciuto. E adesso se non vi dispiace vado a sotterrarmi, non avevo mai scritto un capitolo di questo genere, così spinto, perché non vedo mai Justin sotto quella luce. Ma spero di essere riuscita nell'intento a scriverlo più delicatamente possibile (?). 
Adesso seriamente vado a sotterrarmi. 
Un bacione Giselle ❤

 

 

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Capitolo 21
*** 21. I would ***


 

La mattina seguente mi svegliai intrappolata tra le braccia di Justin, cercai di muovermi ma non ci riuscì. 
"Justin? Sei sveglio?" Sussurrai cercando di farlo muovere. 
"Mmm..."
Oh beh perfetto! Ci mancava solo che il signorino facesse il pigro! 
"Justin dai! Devo fare la pipì!"
"Shhh...ho sonno!"
Mi prende per il culo? Tra un po' mi scoppia la vescica e non posso nemmeno andare in bagno!
Me ne frego se si sveglia ma io devo fare la pipì! 
Così lo spinsi un po' più in là così da poter alzarmi. 
"Si può sapere che cazz?" Disse mentre si metteva a sedere guardandomi con gli occhi mezzi chiusi. Possibile che fosse bellissimo pure appena sveglio?
Aveva i capelli tutti schiacciati, il viso tutto arrossato, e lo sguardo assonnato. 
"Buongiorno splendore! Si può sapere per quale motivo devi svegliarmi così bruscamente?"
"Dovevo fare pipì!" Dissi mentre scivolavo giù dal letto e mi dirigevo verso il bagno di corsa. Mentre chiudevo la porta lo sentì ridere. 
Cretino. 
JUSTIN'S POV. 
Scoppiai a ridere mentre correva verso il bagno. Mi sdraiai di nuovo sul letto e mi stiracchiai. 
"Uhm..." Mugugnai poi misi entrambe le mani dietro la testa. 
Sorrisi ancora ripensando a ieri. È stato bellissimo fare l'amore con lei. A vederla così spaventata mi metteva tenerezza e allo stesso tempo provavo un bisogno immenso di proteggerla. Da tutto quello che la possa ferire. 
Vederla contorcersi sotto di me poi...mmm. 
Credo di amarla...spero che anche per lei sia lo stesso. E se non è così?
Oddio ma perché mi sto torturando? 
Mi alzai, presi i pantaloni della tuta e andai di sotto in cucina. Voglio provare a cucinare la colazione. 
Mentre mettevo del bacon sulla piastra il mio iPhone si mise a squillare. 
"Fa che non sia lavoro" pregai dentro di me, poi riconobbi il numero di casa dei miei nonni e mi portai il cellulare all'orecchio. 
"Ciao nonna!" La salutai allegro. 
"Tesoro! Come stai? Non ti ho disturbato vero?"
"Nono tranquilla...sono in vacanza."
"Vacanza?" Potevo vederla mentre corrucciava la fronte perplessa. "E con chi Justin?"
"Con una ragazza nonna."
"Ooh figliolo! Selena?"
Sospirai, perché tutti credono che corra ancora dietro a Selena? "No nonna, è un'altra ragazza. Si chiama Chanel, ed è molto dolce, carina, simpatica, divertente, adorabile, con due occhi fantastici, un sorriso che fa invidia agli angeli. È perfetta nonna!" Sorrisi beato. 
"Ti piace proprio eh?"
"Si nonna...pensa che sto anche cucinando per lei.."
"Justin non incendiare casa!"
Risi di gusto anche se un po' offeso "no nonna sto attento."
"Be' allora tesoro, ti lascio cucinare. Divertiti con questa Chanel"
Chiusi la chiamata e rimisi il cellulare dentro la tasca, poi presi la farina per le crêpes.
Preparai la pastella e ne misi un po' su una padella. Poi cominciai a tagliare un po' di fragole a fette. 
"Tu che cucini?" Senti la risatina di Chanel dietro di me. 
"Volevo preparare la colazione per la mia principessa." 
La vidi sedersi sullo sgabello e fare una smorfia di dolore. 
"Ti fa tanto male?" Credevo di essere stato delicato...ma probabilmente le fa male perché era la sua prima volta.
"Sto bene.."
La guardai storto "sicura?"
"Si Justin, sto bene... Stai bruciando le crêpes. Sei un disastro… Dai ti aiuto!"
Andò verso i fornelli e si mise e a fare altre crêpes. Alla fine ne uscirono 4. 
"Cosa ci metto dentro?" Chiese sorridendo di fianco a me, si avvicino velocemente mi diede un bacio sulla guancia per poi allontanarsi di nuovo. 
Quanto è dolce? "Nel frigo c'è della Nutella" 
"Mmm Nutella!"
Finimmo di preparare la nostra colazione per poi sederci a mangiarla. 
"Proprio buono! Avevo una fame!" Disse mentre si puliva con un tovagliolo. 
Mi avvicinai al suo viso e le morsi il labbro inferiori mentre la guardavo dritto negli occhi. In quei  suoi meravigliosi occhi verdi smeraldo. 
Scesi dallo sgabello e mi misi in mezzo alle sue gambe. 
La baciai molto lentamente "sai amore ieri sera mi è piaciuto molto.." Buttai li la frase. 
Lei sorrise maliziosa e avvolse il mio bacino con le sue gambe. 
"E me lo stai dicendo perché?" 
"Mmmm" risposi e cominciai a baciarlo con la lingua, sentì le sue labbra piegarsi in un gran sorriso. 
"Cosa mi stai facendo Justin?" Domandò sospirando. 
"Sai, potrei farti la stessa domanda!" Presi una ciocca di capelli che le andava davanti agli occhi e gliela portai dietro l'orecchio. 
"Cosa facciamo oggi?" Domandò tutta sorridente. Sembrava una bambina mentre apriva i regali il giorno di natale. Era la mia bambina. 
"Non lo so...cosa ti va di fare?"
"Beh avrei un sacco di cose che mi andrebbe di fare." 
"Ad esempio?!" Sorrisi malizioso. 
"Non quello Bieber. Mi piacerebbe fare un bel bagno e prendere un po' di sole, guardare qualche film insieme sul divano..."
Mentre mi elencava le varie attività mi squillò il cellulare. La guardai come a chiederle il permesso. 
"Dai rispondi! Io vado a mettere il costume." Acconsentì alzando gli occhi al cielo. 
Mi dispiaceva non avere tutto questo tempo per lei, ogni volta che sono con lei e ricevo una chiamata di lavoro, lei diventa triste. Ma è il lavoro. 
"Pronto Scooter" risposi portandomi l'iPhone all'orecchio. 
"Justin ma dove sei?"
"In vacanza!"
"E perché io non ne sapevo nulla?"
"Beh perché ho deciso tutto all'ultimo minuto."
"Be' mio caro vorrei ricordarti che domani hai l'intervista da Ellen.." Sapevo che era arrabbiato, e io mi ero totalmente dimenticato dell'intervista, ma se glielo dico si incazza. 
"Si Scooter lo so!"
"Devi tornare immediatamente qui Justin! Entro domani!"
"Certo Scooter!" Sospirai e chiusi la chiamata. 
Non posso ritornare a casa...ho trascinato qui Chan per tenerla lontana da Jason, perché di quello non mi fido. Sicuramente approfitterà dei momenti in cui non sono con Chan...tipo a scuola. Non posso sopportare che quello posi le sue luride mani sulla mia ragazza. 
Però ho l'intervista...non posso mancare, devo anche annunciare che partirò col tour. Partiremo stanotte. È l'unico modo. 
Andai verso la nostra camera scostai di poco la porta e la vidi in piedi...mentre cercava di allacciarsi il costume. 
Mi avvicinai molto silenziosamente e le baciai la spalla, lasciandole una scia di baci fino ad arrivare al collo. 
"Mmm Justin." Sussurrò. 
"Sei così bella. E sei mia."
"Solo tua." Le diedi un ultimo bacio poi le allacciai il costume. 
CHANEL'S POV
Me ne stavo sdraiata sul mio asciugamano, con le cuffie alle orecchie...cercando di pensare. 
È la cosa giusta innamorarmi di Justin? E se mi facesse soffrire? No non lo farebbe mai. O almeno non intenzionalmente. 
E Jason? Cosa faccio con lui? Non voglio perdere la sua amicizia. Ma non posso negare che per lui io non provi altro che vada oltre l'amicizia. Si mi piace forse anche troppo di quel che dovrebbe. Ma io ho Justin e voglio solo lui...giusto?
Ma perché Jason ha dovuto dichiararsi ora? Perché quando cerco di essere felice c'è sempre qualcosa che manda tutto a puttane? 
Presi il mio iPhone e andai su Twitter. Devo leggere altri tweet delle Beliebers...devo capire cosa ne pensano. 
Le acque non si sono ancora calmate a quanto pare nessuno ha dimenticato la faccenda. Sopratutto perché TMZ ci ha scattato delle foto mentre Justin scendeva dall'auto. Si vedono perfettamente le mie gambe. Subito dopo c'è una foto alquanto indistinta ma si può ben vedere Justin che mi cinge la vita. Ma grazie al cielo in nessuna foto mi si vede in volto. Fatto sta che adesso "la ragazza misteriosa" è odiata da tutti. Ci sono alcune che sostengono che quella con Justin sia addirittura Selena. 
Continuo a scorrere la mia timeline ma ovunque vedo solo insulti per me. Perfetto devo dire. 
Mentre rimuginavo su tutto questo sentì delle gocce gelide cadermi sulla schiena provocandomi dei brividi pazzeschi. 
Mi voltai così da vedere Justin in faccia, tolsi le cuffie e poggiai il cellulare sulla sabbia. 
"Che stavi facendo?" Domandò il mio principe. 
"Twitter" risposi un po' più triste di quello che volevo. 
"Chan per favore! Te l'ho detto non devi torturarti leggendo quelle cose. È solo gossip."
"Lo so ma.."
"Niente ma! Su vieni con me!"
Mi prese entrambe le mani e mi tirò su in piedi. E mi avvolse in uno dei suoi abbracci da orso.
"Ti prego amore mio non ci pensare!" Mi supplicò. 
"È più forte di me..."
"Lo so, fa male lo so. Ma non si può piacere a tutti. Mi prometti che non ci penserai più?"
"Ci proverò" promisi e lui mi baciò dolcemente una guancia. 
"Mi canti qualcosa?" Gli chiesi sbattendo più del necessario le ciglia. 
"Quando fai così non resisto!" Rise, per poi baciarmi a stampo. "Dai vado a prendere la chitarra." 
Sorrisi e andai verso l'acqua, finché non riuscì ad averla fino alle spalle mi immersi sott'acqua così da bagnarmi i capelli e poi risalì in superficie, notai che Justin era ritornato e se ne stava seduto sulla sabbia ad accordare la chitarra. Così ritornai da lui. 
"Sai amore era molto sexy vederti uscire dall'acqua." Risi 
"E tu sei un gran bugiardo!"
"Non è vero!"
"Shhh" cercai di zittirlo con un bacio e lui ne approfittò per farmi sdraiare e mettersi sopra di me. 
"Ma non dovevi suonare per me?"
"Mmm prima voglio una ricompensa!" Scherzò ma sapevo cosa voleva, così lo accontentai. 
Gli accarezzai i capelli e alzai la testa così che le nostre labbra fossero più vicine. Infine azzerai le distanze tra di noi, lui ricambiò il bacio con foga, era come se cercasse di farmi capire che io ero sua ed esclusivamente sua. 
Mi staccai da lui ormai senza fiato. 
"Canti per me adesso?" Domandai facendo ancora il mio giochetto con le ciglia. 
"Certo mia principessa." 
Si mise la chitarra sulle gambe e comincio a suonare, era una melodia molto carina, quasi dolce. 
"If I could take away the pain and put a smile on your face
Baby I would, baby I would
If I could make a better way, so you could see a better day
Baby I would, baby I would, I would
Baby do it to the sky and lend you the keys,
Let you know that you’re always welcomed"
Lo ascoltai attentamente, cercando di afferrare ogni singola nota, suono che riusciva a produrre con la sua voce oppure con la chitarra..ogni suo movimento catturava la mia attenzione. 
Il mio corpo fu percorso da brividi...ma non capivo se era colpa della brezza che mi scompigliava i capelli, oppure la sua voce. Optai per la seconda opzione. 
Lui cantava e mi guardava dritto negli occhi, si era creato di nuovo uno di quei momenti dove tutto intorno a noi scompare. Ci siamo solo noi due. 
"Anytime you ask me why i’m smiling, say that i’m satisfied
He got his flaws and so do i, past seven, and macy pride
And though I wanna make it right
I just cant read your mind
And i, know it’s never gonna be that easy"
Era una canzone talmente bella che non smisi di sorridere finché non finì di cantare, è una di quelle canzoni che riesce a strapparti un sorriso. 
"Che ne pensi?" Domandò un po' timoroso. 
"Cosa ne penso!? Penso che sia fantastica Justin! Quando...quando l'hai scritta?"
"La scorsa notte mentre dormivi..."
Strano quando sono arrivata suonava qualcosa di triste...non mi sembrava la stessa melodia. 
"La amo Justin...sul serio. L'hai scritta per il nuovo CD?"
"Uhm si diciamo di si...dici che piacerà?"
"Io penso che sarà quella canzone che le tue Beliebers ascolteranno quando saranno tristi, e avranno bisogno di sorridere. Non so se mi spiego.."
"Sisi ho capito. Grazie mille amore mio, non sai quanto conta la tua opinione per me."
"Non devi ringraziarmi, dico solo la verità!"
"Hai fame amore?"
"Uhm si un po'..."
"Pizza?"
Fu come se mi avesse chiesto se lo volessi sposare, i miei occhi si illuminarono al suono della pizza. 
"Oh sisisi ti prego!"
"Dai andiamo...ah amore devo dirti una cosa.."
Mi guardo con due occhi da cane bastonato...
"Cosa?"
"Dobbiamo partire stasera...devo ritornare a Los Angeles.."
"Perché?"
Senza nemmeno che lui me lo dicesse sapevo il motivo, e non avrei dovuto nemmeno arrabbiarmi, ma era più forte di me. Mi sentivo offesa, come se preferisse il suo lavoro a me. 
"Scusami ti prego, ma è un'impegno che non posso saltare!"
"Uhm.." Sospirai per poi voltargli le spalle e andare verso casa. 
"Chan non essere arrabbiata! Mi farò perdonare! Promesso!"
"Vedremo!"
Dissi leggermente arrabbiata. 

 

 

 

_______________________

Lo so sicuramente mi odierete! Ma sul serio non ho avuto tempo per scrivere, sono super impegnata a scuola. Ma solo io odio l'ultimo periodo di scuola? Comunque lo so che questo capitolo fa schifo, ma non avevo idee. Ho la testa piena di psicologia. Ma vi giuro che mi farò perdonare sia per aver continuato così tardi che per lo schifo di capitolo! 

Sappiate solo che vi amo! Un bacione enorme Giselle e ringrazio in anticipo

 

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Capitolo 22
*** 22. The Ellen DeGeneres Show ***


 

"Hai intenzione di non parlami ancora per molto?" Mi domandò Justin leggermente irritato. 
Si forse mi stavo comportando da bambina, anzi era proprio così senza forse. 
Ma ero davvero arrabbiata, questo doveva essere il nostro weekend. Dove potevamo stare noi due da soli, senza paparazzi e tutto il resto. 
"Uhm...forse" risposi. 
Eravamo seduti in aereo. Direzione Los Angeles, per fortuna Justin aveva trovato un volo che arrivi giusto in tempo per l'intervista. 
Accavallai le gambe e incrocia le braccia sul petto. 
"Amore?" posò una mano sulla mia gamba, accarezzandola andando su e giù. 
Dovevo riuscire a rimanere arrabbiata con lui, non dovevo cedere. 
"Ti prego parlami...lo sai che non è colpa mia." Mi pregò prendendomi  il mento e costringendomi a guardarlo.
"Lo so, ma volevo restare da sola con te. Visto che a Los Angeles c'è sempre qualcuno pronto a disturbarci…" sospirai e appoggiai la testa sulla sua spalla. 
"E secondo te io non volevo la stessa cosa? Questa vacanza l'avevo organizzata apposta! Ma ti prego non essere arrabbiata con me.."
Stavo per parlare quando dietro di me sentì un gridolino, mi voltai e vidi una ragazzina con le lacrime agli occhi. 
"Scusate...non volevo disturbarvi.." Disse in un inglese appena comprensibile. 
"Mi sa che vuole te.." Dissi staccandomi da Justin. 
La ragazzina indìco il cellulare, segno che voleva una foto con Justin. Io tutta sorridente le presi il cellulare in mano.
Mi alzai dal mio posto e le feci segno di sedersi di fianco a Justin, le in tutta risposta emise l'ennesimo gridolino. 
"Dai Justin abbracciala...non sono gelosa!"
"Sta zitta Chan!" 
Risi di gusto "dite cheese!" 
Justin diede un bacio sulla guancia alla ragazzina che si mise a piangere. 
Justin le asciugò le lacrime che cominciavano a scendere sulle sue guancia. 
"Non piangere.." La supplicò Justin stringendola in uno dei suoi abbracci da orso. 
"Non ci riesco...sei qui!" Le ridiedi il cellulare poi dalla borsa tirai fuori un fazzoletto e glielo porsi. 
"Grazie.." Sussurrò lei. 
"Come ti chiami?"
"Mi chiamo Hannah...e scusate ancora per avervi interrotti.." Cerco di spiegarci nel suo inglese. 
"Tranquilla" le sorrisi sedendomi sulle gambe di Justin, lui appoggiò una mano sulla mia schiena per poi accarezzarla con movimenti circolari. 
"Come ti chiami?" Mi chiese Hannah dopo essersi soffiata il naso. 
"Chanel.."
"Hai un bellissimo nome..."
"Grazie!" 
Mi sporsi verso Justin e gli diedi un bacio sulla guancia, lui mi sorrise e mi strinse la mano, se la portò alle labbra e la baciò. 
"State insieme?" Gli occhi azzurri di Hannah ci fissavano. 
"Si, lei è mia. La mia ragazza.." Rispose Justin molto fiero. 
"Posso farvi una foto?" Chiese Hannah impugnando il cellulare. 
"Si basta che non la metti su internet ok? Aspetta almeno che io annunci di essere fidanzato.."
"Certo Justin!"
Misi i capelli apposto e mi avvicinai a Justin sorrisi e cercai di sembrare vagamente carina di fianco alla perfezione pura. 
"Siete stupendi! Lei è meravigliosa! E forse è meglio se vi lascio da soli.." Senza che avessimo il tempo di fermarla Hannah si alzò diede un veloce bacio a Justin e sparì. 
Io mi risedetti al mio posto e mi appoggiai di nuovo a Justin. 
"Mi perdoni?"
"Dammi un bacio!"
"Anche due!"
Sorrise e appoggiò le sua labbra sulle mie, mise le mani tra i miei capelli e mi strinse a se. La sua lingua passò sul mio labbro per poi insinuarsi dentro la mia bocca finché non incontrò la mia. 
"Sei solo mia Chan!" Sussurrò mentre si staccava da me. 
"E tu?"
"Io? Sono tuo e delle Beliebers!"
"Bravo l'amore mio!"
___________più tardi____________
"Vieni con me?"
"Da Ellen?" Domandai mentre mi legavo i capelli con una mollettina. 
"Si così dopo possiamo andiamo a mangiare qualcosa insieme..."
"Va bene...mi prometti una cosa?"
Mi guardò confuso ma annuì "tutto ciò che vuoi.."
"Cercherai di stare con me..più spesso?"
"Certo. Appena avrò un po' di tempo di libero ti verrò a prendere ovunque tu sia. Voglio solo te nella mia vita Chan.."
"Sarò felice di entrare nella tua vita Justin..."
"E io sarò felicissimo di accoglienti. È come se aspettassi te da tutta una vita."
Andai vicino a lui che mi strinse tra le sue braccia mentre eravamo bloccati nel bel mezzo del traffico mattutino a Los Angeles. 
"Di cosa parlerai da Ellen?" Chiesi mentre mi distendevo sui sedili e appoggiavo la testa sulle sue gambe. 
"Con Ellen non si può mai sapere. Ma volevo parlare del tour, del nuovo CD. E di beneficenza. Poi le solite cose.."
"Sai guardo sempre Ellen in tv...sarà strano essere lì nel suo studio."
"Ti sembrerà stupido ma mi piace portarti con me, voglio che ti abitui al mio mondo."
Il resto del viaggio lo passammo così, ad abbracciarci, parlare e ridere. 
Ormai l'avevo perdonato, anche perché non era colpa sua se eravamo dovuti tornare prima, e perché diciamocelo è impossibile tenergli il broncio per più di un'ora. Ho ceduto quando mi ha fatto il labbruccio. Povera me. 
"Signor Bieber siamo arrivati.."
La macchina continuò ad avanzare quando ad un certo punto un sacco di ragazze ci vennero addosso, battevano sui vetri, urlavano, alcune piangevano. 
Non nego di aver avuto paura. Perché sentivo la macchina dondolare, era una cosa pazzesca. Delle ragazze attaccarono vari bigliettini sui finestrini. 
"Ma è sempre così?" Chiesi mentre mi attaccavo al suo braccio. 
"Si quasi sempre..." Fece scivolare il braccio intorno a me e mi strinse a sé. 
"Perché non vai da loro?"
Lui rise, "diventerebbe peggio amore!" Che stupida era così ovvio. "Forse dopo.."
Dopo dieci minuti riuscimmo ad entrare nell'edificio. Justin scese per primo e poi venne dalla mia parte e mi aprì la portiera per poi aiutarmi a scendere. 
Mi prese per mano e mi portò dentro, era come se fosse a casa sua, chissà quante volte era venuto lì. 
Andammo dalla parte dove c'erano i camerini, finché non ci trovammo davanti quello di Justin. 
Io mi sedetti in un angolino mentre lui si preparava, metteva apposto i capelli e tutto il resto. 
"Vuoi venire con me?"
"La fuori? Nono!"
Rise, poi si avvicinò a me e mi prese entrambe le mani e mi aiutò ad alzarmi. Io appoggia i palmi delle mani sui suoi pettorali. Lasciati in vista dalla maglietta bianca che indossava. Riuscivo ad intravedere i suoi due tatuaggi. Con un dito tracciai i contorni della corona per poi alzarmi sulle punte e baciarlo. Amavo questa nostra differenza di altezza, mi faceva sentire protetta in qualche modo. Lui passò le mani sui miei fianchi fino a scendere io incrociai le braccia sul suo collo così lui approfittandone mi prese in braccio tenendomi per i glutei. 
"Sei così bella!"
Io come sempre ai suoi complimenti sentì le guance diventare bollenti segno che stavo arrossendo. 
DURANTE LA TRASMISSIONE. 
JUSTIN'S POV 
"Ed ecco a voi Justin Bieber"
Sentì Ellen chiamarmi così entrai a passo lento nello studio, salutai tutte le mie fan che urlavano e agitavano le mani per salutarmi. 
Abbracciai Ellen e poi mi sedetti sulla poltrona di fronte a lei. 
"Come sei cresciuto! E quelli cosa sono? Ma quanto tatuaggi hai signorino?"
Risi e glieli mostrai "ormai sono 13"
"Non starai diventando uno di quei ragazzi pieni di tatuaggi?! Quanti hai intenzione di fare!?"
"Non lo so...ma so una cosa che alle mie Beliebers piacciono! Non è così?" Mi alzai in piedi provocando così le urla dei presenti. 
"Siediti Bieber e non fare troppo il figo!" Mi sgridò scherzosamente Ellen. 
"Io sono figo!" Continuai a scherzare. 
"Mi prometti una cosa?"
"Certo Ellen!"
"Non farti troppo tatuaggi! Ma Pattie non ti dice niente?"
"No - risi - a lei piacciono"
"La gioventù d'oggi!" 
Continuammo così per un po' a scambiarci battutine e a intrattenere il pubblico. 
Finché non mi chiese del nuovo CD. 
"Si beh uscirà questo venerdì e il mese prossimo partirò col mio tour! In queste settimane dovrebbero uscire le date, se non sbaglio partirò da Atlanta..."
"Quanto starai via? Sarà un tour mondiale no?"
Giocherellai con le mie dita nervoso, pensavo a Chanel, con lei non avevo ancora parlato di tutto questo. Lei non sapeva niente...
"Quasi due anni forse un po' di più..."
"È molto tempo Justin. Non ti stanchi mai?"
"No anche perché mi piace andare in tour perché posso vedere e incontrare molte fan, è per loro che lo faccio."
"E porterai con te la tua nuova ragazza?" Sbarrai la bocca ma mi affrettai a far finta di niente...guardai malissimo Ellen. 
"Io...non ho.." Cercai di dire ma Ellen mi fermò. 
"Oh andiamo Justin ho le prove!"
In tutta la sala cominciarono a sentirsi dei brusii la gente sussurrava...
Nello schermo dietro di noi cominciarono a scorrere varie immagini di Chanel fuori da casa mia, lei all'aeroporto, mentre usciva di casa, lei e Jason. A quest'ultima foto strinsi le mani a pugno. 
"Ma io non sono in nessuna foto che prove sono?" Sorrisi cercando di sembrare calmo. 
"Aspetta adesso arrivano le più belle!"
Continuai a guardare le foto finché non cominciarono ad uscire foto di noi due insieme...io che la accompagnavo a casa, noi che ci baciavamo all'aeroporto, tutte foto inequivocabili, dimostravano che lei era la mia ragazza. 
"Eh va bene! Ho una ragazza!" 
Ed eccola la famosa frase, che avrebbe scatenato di tutto, avevo paura. Non per la mia carriera, ma per Chanel, là fuori c'era gente talmente ossessionata da poterle fare del male. 
"Come si chiama Justin?" Ellen si sporse verso di me per ascoltare meglio e rendere intima la situazione. 
"Chanel..Chanel Rivera."
"Dai parlarci di lei. Come vi siete conosciuti?"
Sospirai e sprofondai ancora di più sulla poltrona e cominciai a parlare mentre guardavo le nostre foto scorrere una dietro l'altra. 
"Lei..lei mi ha intervistato. Fin da subito l'ho trovata stupenda, la più bella ragazza che avessi ai visto. Non lo so è come se mi fossi innamorato di lei al primo sguardo. È stato un colpo di fulmine. 
Lei mi spinge ad essere una persona migliore, non sto facendo più le sciocchezze di una volta, sai la droga e uscire tutte le sere. Da quando la conosco ho smesso. Preferisco intrufolarmi in camera sua e guardarla addormentarsi. Lei è molto impulsiva non pensa a quello che fa, ma ha paura."
Ormai in sala era calato il silenzio avevo gli occhi di tutti puntati addosso. "Ha paura Justin? Di cosa?"
"Di essere odiata, temeva molto questo momento. Perché sa che avrà molte persone contro, solo perché sta con me. Ma vi prego non fate come sempre, io tengo moltissimo a lei. E non sopporterei che uscisse dalla mia vita, io sono felice...siatelo anche voi per me."
Cosa potevo dire in più? Niente. Era come se avessi permesso a tutti di leggermi dentro. Avevo tirato fuori i miei veri sentimenti. Vedi che alcune ragazze stavano piangendo e questo mi spezzò il cuore. Non volevo fare del male a nessuno. Ma anche io ho una vita e ho il diritto di viverla. 
"Lei è dietro le quinte vero? Nei camerini?"
"Si è qui..." Nervoso feci scroccare le dita. 
"La faccio entrare?" Domandò gentilmente Ellen. 
"Se lei vuole per me va bene."
Poco dopo mi girai e la vidi uscire, camminava impacciata, cercava di coprire il suo meraviglioso viso con i capelli. 
Sotto gli occhi di tutti mi alzai e le andai incontro, le baciai una guancia per poi prenderla per mano e guidarla da Ellen. 
"Salve.." La salutò timidamente. 
Io mi sedetti sulla poltrona poi la presi per i fianchi e la costrinsi a sedersi sulle mie gambe. 
Dal pubblico si levò un boato per il mio gesto. 
"Ciao Chanel...vuoi un bicchiere d'acqua? Sei pallidissima!"
Lei scosse piano la testa " sto bene grazie.."
"Poverina sei spaventatissima...a quanto pare non eri preparata a questo.."
"No per niente." Finalmente sul suo viso comparse l'ombra di un sorriso. Io le spostai una ciocca di capelli e gliela portai dietro l'orecchio. 
"Le portate un microfono per favore?" Chiese Ellen e subito fu consegnato un microfono a Chanel. 
"Stai meglio tesoro?"
"Si grazie, è un piacere conoscerla."
"Oh cara il piacere è tutto mio! Quindi sei tu quella che ha rubato il cuore al mio Justin. Sono felice sembri una brava ragazza Chanel, con i piedi per terra. Ooh mi fare un primo piano su Justin per favore? Gli stanno brillando gli occhi!"
"Ellen!" Protestai ma così provocai solo una risata di tutto il pubblico. 
"Ti piace Justin?"chiese Ellen a Chanel la quale annuì 
"Si mi piace moltissimo..."
"Se vi metto una canzone lenta ballate per noi?"
"Io..io non so ballare.." 
"Ci penso io amore.."
Chiamarla così era diventato talmente naturale per me che non me ne accorsi nemmeno ma dal pubblico si sentì un coro di sospiri. 
Feci alzare Chan poi la presi per mano e la portai dove c'era il pavimento in legno. Lei portò le mani attorno al mio collo mentre io la strinsi a me portandole le mani sulla vita. 
Partì la base di una di quelle canzoni che si ballano spesso ai matrimoni, una di quelle lente e che parlano di amore eterno, quella canzone durante la quale i neo sposi ballano per la prima volta. Quella canzone speciale. 
E anche se non eravamo a un matrimonio per noi aveva lo stesso significato. 
Cominciammo a fare dei passi lenti girando in tondo. Chanel posò la testa sulla mia spalla, poi sentì il suo respiro sul collo vicino all'orecchio. 
"Ti amo Justin." 
A quelle sue parole sentì il mio cuore fermarsi. 


___________________________________

Salve bellissime ❤ be' ecco a voi il ventiduesimo capitolo! L'ho scritto di corsa quindi se ci sono un po' di errori mi scuso, ma non ho riletto. Spero vi sia piaciuto, e vorrei ricevere almeno 10 recensioni,quando le avrò raggiunte continuerò.
Comunque volevo sottolineare che questo è un capitolo molto importate perché Chanel dice a Justin di amarlo. E lui rivela finalmente la loro storia, ma questa scelta sarà un bene o peggiorerà le cose?
un bacione amori, ringrazio quelle che hanno recensito lo scorso capitolo e quelle che ne lasceranno uno qui sotto.
Sappiate che vi amo tutte!!! 

Giselle ❤

 

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Capitolo 23
*** 23. Jason. ***


 

"Finalmente.." Sussurrai
Lei strabuzzo gli occhi, non era la risposta che si aspettava, e non capiva. "L'hai sussurrato l'altra sera...mentre dormivi."
Nascose il suo viso nell'incavo tra il mio collo e la spalla. 
"Perché ti nascondi?"
"Perché sono imbarazzata..." Vista la vicinanza tra la sua bocca e la mia pelle ogni sua parola mi fece venire i brividi. Le accarezzai piano la schiena cercando di calmarla per quanto possibile. 
"Chan?" La chiamai mentre le ultime note della canzone risuonavano. 
Lei alzò lo sguardo finché non incontrò il mio. 
"Ti amo." 
Rimase colpita dalle mie parole tanto da restare paralizzata. 
Dopo 2 secondi si sbloccò e avvicinò il suo viso al mio e mi baciò brevemente a stampo. 
Sentimmo un applauso fragoroso. Ero così concentrato su di noi che mi ero dimenticato di dove fossimo. 
Finimmo di ballare e mano nella mano ritornammo a sederci sulle poltrone. 
Ellen mi fece altre domande mentre Chanel stava in silenzio al mio fianco, era nervosa, lo capivo da come continuava a mordersi il labbro e a torturarsi le mani. 
"Chanel hai già incontrato Selena?" Chiese improvvisamente Ellen. 
"C-come?" Rispose Chan ritornando tra di noi. 
"Mi stavo chiedendo se tu e Selena vi siete già incontrate..."
Scosse la testa "non ho ancora avuto l'occasione." Notai una punta di ironia nel suo tono. 
"Credi che andrete d'accordo?"
Storse un po' le labbra "non saprei...ecco Selena mi è mai stata proprio simpatica. Ma non ci ho mai parlato quindi magari è la persona più simpatica di questo mondo." Si affrettò a precisare. 
Ellen continuò a stuzzicarla con domande sulla sua vita, su di noi, sui suoi amici, per un po'. 
Poi si concentrò di nuovo su di me "per scrivere le nuove canzoni ti sei ispirato a Chanel?"
"Beh si in un paio di canzoni si. Ma per scriverle ho tirato fuori me stesso..tutto qui."
"Davvero ti sei ispirato a me?" Domandò incredula Chanel in un sussurro appena percettibile.
"Si..." Le risposi. 
"Siete dolcissimi ragazzi! Vorrei continuare a torturarvi, ma purtroppo per oggi abbiamo finito. Potrete vedere Justin tra qualche giorno agli American Music Awards "
Ellen salutò il pubblico e partì una musichetta di sottofondo. 
__________più tardi___________
CHANEL'S POV
Sprofondai sul divano esausta, eravamo scappati dai paparazzi per tutto il pomeriggio. Erano anni che non ridevo così. 
Justin ritornò dalla cucina con un bicchiere d'acqua. Me lo porse 
"Grazie" lo ringraziai e bevvi tutto d'un sorso. 
"Avevi sete eh! Amore dopo cena ti accompagno in fretta a casa che  dopo dovrebbero arrivare Alfredo, e gli altri.."
"Divertiti alla tua serata per soli uomini."
Rise per poi sedersi di fianco a me. "Tu cosa farai?"
"Non lo so forse uscirò con Carly...voi andrete in qualche locale?"
"Si dove andiamo di solito.."
"Fai il bravo.."
"Come sempre." Sorrise malizioso. 
Mi sporsi verso di lui e prima di baciarlo gli sussurrai "io sono seria, fai il bravo."
Mi baciò con foga, come se non lo facesse da giorni. Mi fece lentamente distendere sotto di lui, senza mai smettere di baciarmi. 
"Non dovevi riportarmi a casa?" 
"Shhh" sussurrò per poi baciarmi ancora. 
Io misi le mani tra i suoi capelli, spettinandoglieli un po' ma lui non disse niente, anzi dal canto suo infilò le mani sotto la mia maglietta, accarezzandomi la pancia, poi risalì fino ad arrivare al reggiseno. 
"Justin?" Lo chiamai col respiro un po' affannato. 
"Uhm?" 
Era così concentrato su di me che a malapena mi sentiva. 
"Andiamo in camera.." Dissi prima che riprendesse a baciarmi. 
Lui si paralizzò per un attimo, ma si riprese in fretta. Si mise in piedi portandomi su con sé. Mi prese in braccio e il più velocemente possibile mi portò in camera sua. 
Mi appoggiò delicatamente sul letto che era morbido come me lo ricordavo. 
La luce che entrava nella stanza era flebile, fuori il sole stava tramontando, mandando così raggi di un rosa tenue che coloravano le pareti bianche della stanza. Mentre mi toglievo un po' impacciatamente i vestiti osservai Justin, come faceva ad essere così dannatamente perfetto? Dovrebbe essere illegale una cosa del genere, la luce che entrava dalla finestra lo rendeva ancora più bello. 
Forse non era il momento più opportuno, o forse si, ma mi chiesi perché io... Perché io si e non un'altra. Lui poteva avere qualsiasi ragazza volesse, ma aveva scelto me. Perché?
Io non avevo niente da offrirgli, tranne il mio amore ma mi sembrava poco rispetto a tutto quello che mi aveva dato lui da quando ci siamo conosciuti. 
"A che pensi?" Domandò Justin riportandomi sul pianeta terra. 
"A niente..." Cercai di sembrare disinvolta anche se in testa avevo mille domande. 
Lui si distese sopra di me sorreggendosi sulle braccia per non farmi del male, la sua collana con la placchetta andò a finire sul mio petto, la presi con due dita e tirai piano così che lui avvicinasse ancora di più il suo viso al mio, poi alzai la testa e lo baciai a stampo. 
"Ti amo." Disse a mia sorpresa, prima di baciarmi di nuovo. 
"Anche io Justin." Risposi con il respiro spezzato. 
Ancora una volta mi fece sentire la ragazza più felice della faccia della terra, e mentre il sole tramontava, mi fece sentire la ragazza più amata del mondo. 
                   ************
Uscì dalla doccia e indossai i vestiti puliti che mi aveva lasciato Justin. 
A quanto pare senza dirmi niente aveva riempito un'intera cabina armadio con dei vestiti per me. 
Mi mandava in bestia che spendesse così tanto per me. 
Perché comprarmi dei vestiti? Io avevo già i miei, riempire una cabina armadio poi! 
Però devo ammettere che tutto ciò che mi ha comprato mi piace da impazzire. 
Sopratutto questo vestito rosa pallido con la gonna a balze. 
Lo indossai dopo aver messo l'intimo, poi allacciai il nastro di raso bianco posto sotto il seno, asciugai velocemente i capelli e poi misi le scarpe e scesi da basso. 
"Justin sono pronta!" Dissi, lo trovai in salotto insieme a quello che riconobbi essere Alfredo. 
"Fredo ti presento Chanel." Disse Justin mentre mi avvicinavo per stringere la mano ad Alfredo. 
"Allora non esageravi quando mi parlavi di lei!" Lo prese in giro. 
"Cosa ti ha detto di me?"
"Che sei bellissima, e in effetti ha ragione. Sei proprio bella Chanel."
Arrossì a quel complimento "grazie.."
Justin alzò gli occhi al cielo poi mi prese per mano e mi fece avvicinare a sé. "È solo mia...comunque io la accompagno a casa. Non ci metto tanto se arrivano gli altri non fate troppo casino!  Come l'ultima volta!" Detto ciò Justin e io andammo in garage dove Justin salì abbordo della sua amata Ferrari. 
Arrivati una volta davanti a casa mia Justin spense la radio, "fai la brava ok?"
"Io sono brava, sei tu quello che dovrebbe fare il bravo. Sopratutto se va in giro per locali. Non fare lo scemo con le altre ok?"
"Certo amore, e poi l'unica che voglio sei tu! Se esci ci sarà anche Jason?"
"Uhm...probabile. Sono io quella che non ci parla non Carly."
"Stai attenta ok? Non voglio che ti tocchi, se solo prova a baciarti di nuovo.."
Lo interruppi "so tenerlo a bada Justin."
"Come l'ultima volta Chanel? Lo so che ti piace..."
Il mio cuore perse un battito. Persino lui lo aveva capito. "Si, ma non mi piace quanto te, io ti amo."
"Mi piace sentirtelo dire, ma ho visto come ti comporti con lui..."
"Cioè?"
"Lui..ha una certa influenza su di te..ti conosce da tanto. Sa come farti cedere. E tu nemmeno te ne accorgi, per questo ti dico stai attenta!"
"Zi padrone" risposi con un pessimo finto accento russo. Ma almeno lo feci ridere. 
"Dai adesso vado i ragazzi mi stanno aspettando."
Lo baciai con la lingua e poi scesi dall'auto ma non prima di avergli detto ancora una volta "ti amo."
Alla fine quella sera la passai guardando un film d'amore insieme a mia madre. 
Avrei visto Jason il giorno dopo a scuola.  
     _______________________
Come mio solito ero in ritardo, per la lezione di biologia. Un po' perché mi ero fermata più del solito a parlare con Carly agli armadietti e un po' perché nel corso di biologia faccio coppia con Jason, e meno tempo sto con lui meglio è. 
Entrai in classe e mi sedetti di fianco a lui che osservò ogni mio minimo movimento con attenzione. 
Non gli parlai per circa 40 minuti finché lui esausto dal mio silenzio non sbuffò. 
"Vuoi fare ancora per molto la bambina?"
"Io non faccio la bambina!"
"E allora perché non mi parli?"
Alzai gli occhi al cielo " forse perché non ho niente da dirti?"
Lui si avvicinò ulteriormente a me, cosa che mi fece sentire ancora più nervosa "sul serio?! Non vuoi parlare del bacio che ci siamo scambiati prima che arrivasse il nostro caro Justin?"
"Non è significato niente quel bacio Jason!"
"Allora perché hai ricambiato? Perché non mi hai respinto? E perché sei così nervosa?"
Ad ogni sua parola il mio battito accelerava, non capivo se era perché ero arrabbiata o per la sua vicinanza. Convinsi me stessa che era per la prima. 
"Non mi va di parlarne!" Dissi a denti stretti. 
"Non riesci nemmeno a guardarmi negli occhi..."
"Sta zitto Jason!" Mi voltai verso di lui per dimostrargli che aveva torto, che potevo tranquillamente guardarlo negli occhi. 
Ma appena il mio sguardo incontrò quello dei suoi meravigliosi occhi azzurro cielo, abbassai lo sguardo. 
"Visto? So l'effetto che ho su di te Chanel.."
Per mia fortuna la campanella suonò proprio in quel istante, permettendomi di andare il più lontano possibile da lui. 
Ma consapevole che l'avrei ritrovato a pranzo. 
Le successive due ore passarono troppo in fretta per i miei gusti. Ma purtroppo non potevo fermare il tempo e scappare da Justin, invece mi toccava andare in mensa dove ad aspettarmi al solito tavolo c'erano già Carly e Jason. 
"Ciao bellissima!" Mi salutò la mia migliore amica mentre mi sedevo al suo fianco. 
"Ciao" le sorrisi "è solo una mia impressione o mi fissano tutti?"
Carly e Jason si voltarono e videro la maggior parte degli studenti che aveva lo sguardo rivolto verso di noi. 
"Probabilmente ti hanno visto tutti da Ellen. Sei la ragazza di Justin Bieber." Puntualizzò Carly. 
Storsi il naso. "Odio essere al centro dell'attenzione." Dissi aprendo il mio budino alla vaniglia e prendendo in mano il cucchiaino. 
"Ti ci dovrai abituare...hai visto la foto che ha messo Justin su instagram?" 
"Ehm..no, fa vedere." Carly mi porse il suo cellulare dove c'era la foto di un disegno che raffigurava Justin disteso su quello che sembrava la spalliera di un letto, e appoggiata sul suo petto una ragazza dai lunghi capelli marroni che sembrava dormire, mentre Justin aveva una ciocca dei suoi capelli tra le dita. Justin e la ragazza erano entrambi nudi, o così sembrava. 
"È un bellissimo disegno!" Dissi appoggiando il cellulare sul tavolo così che Jason vedesse la foto. 
"Non far finta di niente Chan...non sei più vergine non è così?"
Abbassai lo sguardo senza dire niente, come se fossi colpevole. 
"Chi tace acconsente!" Disse Carly per poi mettersi a fare gridolini. 
"Stai scherzando spero!" Esclamò Jason che era rimasto in silenzio fino a quel momento. 
"No." Sussurrai senza alzare lo sguardo. 
"Non puoi averlo fatto!!" Quasi urlò sbattendo i pugni sul tavolo. 
"Non vedo perché ti dovrebbe importare Jason!" Ribattei alzando lo sguardo e guardandolo dritto negli occhi, lui mi guardò in cagnesco. 
"Certo che mi importa! Possibile che tu sia così accecata da quello lì?!" Senza che potessi ribattere lui prese il suo zaino e si alzò, e a grandi falcate uscì fuori dalla mensa. 
Non so perché ma mi alzai a mia volta e gli corsi dietro, sotto gli sguardi di tutti. 
_______________________________
Ciao bellissime ❤
Oggi sono rimasta a casa, così ho approfittato per scrivere! Allora come vi sembra?
Spero vi piaccia. 
Ho cercato di scrivere il più possibile ma ho prodotto solo questo. 
Credo che questo capitolo faccia un po' capire il casino che ha in testa Chanel. Che nonostante ami Justin più di se stessa non può negare di provare qualcosa per Jason. Il quale tiene molto a lei e va su tutte le furie appena scopre che Chanel non è più vergine. 
Ditemi cosa ne pensate con una recensione :) le leggo sempre e anche se non rispondo sappiate che mi fanno molto piacere. Siete sempre molto dolci! 
Un bacione Giselle ❤

 

 

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Capitolo 24
*** 24. scooter ***


"Jason!" Lo chiamai per l'ennesima volta ma lui non si fermò, lo seguì cercando di stargli dietro. Ma era più veloce di me. 

"Fermati ti prego!" Urlai ormai esausta di correre. 
Lui si fermò solo quando arrivammo negli spogliatoi della palestra, si fermò davanti agli armadietti  ma non si girò verso di me, continuava a darmi le spalle finché non lo raggiunsi. 
"Grazie.." Dissi mentre cercavo di regolare il respiro. 
"Perché mi hai seguito?"
"Voglio parlarti..." Alzai lo sguardo che incontrò il suo. Mi appoggiai agli armadietti di fianco a lui 
"Quindi ora vuoi parlare? Per cosa? Per dirmi quanto sia stato bello farlo con Bieber?!" Era talmente arrabbiato che ogni parola usciva come se fosse un'insulto. 
"Io non..." Non trovavo le parole..per dire cosa poi? Non sapevo nemmeno perché lo avessi seguito. Sapevo solo che volevo togliere quella espressione triste dal suo volto. 
"E allora perché sei qui Chan?" Nella sua voce notai una punta di dolcezza. 
"Non lo Jason, non lo so." Lui si mise di fronte a me mentre io mi appoggiai con la schiena a un armadietto. 
"Dove sei stata questo fine settimana? Sono passato un sacco di volte a casa tua ma tua madre mi diceva sempre che non eri in casa.."
"Ero con Justin..."
Trattenne il respiro "dove?"
"Su un'isola...dove lui ha una casa. Voleva stare da solo con me." 
"Chissà perché..."
Alzai gli occhi al cielo "non l'ha fatto per quello Jason.. E comunque sul serio non è affar tuo. Se io l'ho fatto con lui o meno, non capisco perché ti sei arrabbiato così tanto!"
"Come se non fosse ovvio!" Sbuffò. 
"Forse per te è ovvio...per me no!"
Ribattei puntandogli un dito sul petto, prima che lo togliessi lui strinse la mia mano e se la portò alle labbra, baciò il palmo e poi intrecciò le sue dita con le mie.  "Hai idea da quanto tempo mi piaci?"
"Ehm..no. Da quanto?"
Ci guardammo negli occhi "da circa 3 anni, so di essere stato uno stupido a non dirtelo prima, ma sapevo che tu non provavi lo stesso, e io non ti volevo perdere. Ma ora non ne posso più Chan, voglio che tu sia mia. Non sopporto di vederti con un'altro. Ed ecco perché mi sono arrabbiato così tanto a sapere che avevi perso la verginità con quello. Volevo essere io il primo Chan..."
Rimasi sconvolta dalle sue parole, tanto da avere un groppo in gola e non riuscire a parlare. 
L'unica cosa che facevo era guardarlo negli occhi. Appoggiò la sua fronte sulla mia. 
"Jason non fare così.." Lo pregai. 
"Così come?"
"Ti avvicini sempre di più facendo finta di niente..."
"È solo che..vorrei tanto baciarti Chan." Sussurrò a due centimetri da me. 
"No Jason." Lo rimproverai. "Io sto con Justin!"
Scoppiò in una risata isterica. "Cosa ti piace di lui Chan? I Soldi? Tutte le cose che ti può comprare? Perché è famoso!?"
Dentro di me sentì salire la rabbia "wow, mi stupisce l'alta considerazione che hai di me! Sul serio credi che stia con lui per quello?" Mi fermai e lo guardai ma lui non disse niente. "Beh mio caro Jason, si dà il caso che lui sia un ragazzo meraviglioso, che non perde un'occasione per dirmi che sono bella, mi fa sentire una principessa, e non c'entra niente se è famoso, sarebbe meglio se non lo fosse! E sai una cosa? A letto è bravissimo!" Dissi a un centimetro dal suo orecchio poi lo scansai è uscì dallo spogliatoio. Ma riuscì a sentire che dava un pugno contro un armadietto. 
"Chanel!" Urlò. 
"Fottiti Jason!" Urlai in risposta sbattendo la porta. 
Il pomeriggio evitai per tutto il tempo Jason, era come se giocassimo a nascondino, se lo vedevo scendere dalle scale mi mettevo a correre così che non mi vedesse. 
È stato un giorno schifoso, tutti mentre passo per i corridoi non fanno altro che fissarmi come se fossi un'alieno, so che è a causa di Justin, ma io sono sempre la stessa, quella che non viene mai notata, quella che si nasconde dietro i libri, quella che viene presa in giro da Ashley e le sue amiche. 
A proposito di Ash sono stupita che non mi abbia infastidito più di tanto, di solito non fa che lanciare battutine su come mi vesto o cose del genere. 
Io e Ashely prima del liceo eravamo migliori amiche ma poi lei è entrata nella squadra delle cheerleader e beh ha cominciato a tirarsela, a farsi l'abbronzatura artificiale tanto da sembrare una carota ambulante, a truccarsi fino a sembrare una drag queen ma nonostante tutto è sempre una ragazza bellissima e anche la più popolare della scuola. 
Rimisi tutti i libri dentro l'armadietto e aspettai Carly, che arrivò tutta di corsa e mi trascinò fuori. 
"Ti do un passaggio io tranquilla! Ma perché c'è tutto quel ammasso di gente?" Un po' più avanti nel parcheggio c'era un sacco di gente accerchiata intorno a non si sa cosa. 
"Staranno litigando" azzardai "dai andiamo che devo andare a lavoro..."
"Si signora! Ascolta stavo pensando, ti andrebbe di fare un corso di ballo?"
"Si è una bella idea!"
"Lo so! Hai sentito Justin oggi?"
"Stamattina ha detto che sarebbe stato occupato in studio tutto il giorno."
Mi prese sottobraccio "peccato potevate vedervi, andrai agli American music award?"
"Uhmm Carly quello non è il mio ambiente. E poi non mi ha detto niente." Dissi mentre passavamo di fianco ad Ashely che mi guardò malissimo. 
"Ma sei la sua ragazza, sicuramente ti vorrà con se!"
Sorrisi, probabilmente era così "mi farebbe piacere, ma devo raccontargli di quello che è successo con Jason...non so come la prenderà."
"Jason sta esagerando però so che tiene a te ma non può starti così addosso."
Sospirai mentre passavamo di fianco a quella folla, ma mi sentì chiamare, e senza girarmi sapevo che era lui. 
"C'è il tuo principe!" Mi sussurrò Carly. 
Io risi mentre si avvicinava col suo passo da pinguino. "Ma che ci fa qui?"
Improvvisamente mi sentì strana, come se fossi dentro ad un sogno. Era stupendo indossava una canottiera bianca con sopra una camicia a quadri rossi e dei jeans e delle vans. Sembrava un ragazzo come gli altri, ma allo stesso tempo sembrava un angelo. 
Mi girai verso Carly e le domandai "perché io Carly? Lui è troppo per me..."
Lei non mi rispose perché Justin era troppo vicino. Gli andai incontro e lui spalancò le braccia, ed io mi ci tuffai. 
"Mi sei mancata!" Mi sussurrò all'orecchio come se fosse un nostro segreto. 
"Anche tu...mi avevi detto che eri occupato."
"Sono scappato per venirti a prendere! Baciami.." Mi disse all'improvviso. 
Mi sembrò strano ma non ci pensai mi alzai sulle punte e lo baciai passando la lingua sulle sue labbra. Lui grugnì in risposta, toccai la sua lingua con la mia, poi mi ricordai che eravamo in mezzo ad un parcheggio con gli occhi di mezzo corpo studentesco addosso e mi allontanai da lui controvoglia. Ma lì mi accorsi che un po' più in là c'era Jason che ci guardava senza alcuna espressione sul volto. 
"L'hai fatto apposta?" Gli chiesi
Lui rise circondandomi con il braccio i fianchi. "Si in effetti si. Deve capire che sei solo mia." L'ultima frase la disse con più enfasi del necessario ma mi piaceva sapere che era così possessivo nei miei confronti. 
"Carly io vado, ci sentiamo stasera!" La salutai, Justin l'abbraccio velocemente e poi mi condusse alla sua macchina sotto gli occhi di tutti. Ma lo sguardo che sentivo incollato alla schiena era quello di Jason. 
In un'altra occasione mi sarei sentita in colpa ma non dopo quel pomeriggio. 
Justin mise in moto e quando tutti si furono spostati uscimmo dal parcheggio della scuola. 
Accesi la radio e subito una canzone di Taylor Swift riempi la macchina. 
"Cos'hai fatto tutta la giornata?" Chiesi mentre appoggiavo la borsa nello spazio che avevo tra i piedi. 
"Vediamo...registrato, pensato a te, registrato, ti ho mandato dei messaggi, e infine registrato."
"Sei così dolce amore!" Tolse la mano dal volante e strinse la mia, giocherellai con le sue dita mentre guardavo fuori dal finestrino, le macchine dell'altra corsia rallentavano per vedere Justin. Alcuni però facevano foto, io messa a disagio cercai di nascondermi con i capelli. 
"Non nasconderti, fai vedere loro quanto sei bella." 
Come faceva con una frase a farmi sentire meglio e bellissima allo stesso tempo? 
"Invece tu che hai fatto?" Mi chiese portandosi la mia mano alle labbra. 
"Beh diciamo che per tutto il giorno non ho fatto altro che scrivere il tuo nome ovunque...guarda!" Alzai la manica della maglietta così da scoprire il polso e glielo mostrai. Avevo scritto il suo nome con un pennarello viola e con un cuore accanto. Mi sentivo come quando ero una dodicenne e mi piaceva quel ragazzino carino che abitava di fronte a noi. Chissà che fine aveva fatto. 
"Mi piace...per il resto che hai fatto? Con Jason?"
Eccolo me l'aspettavo questa domanda ma speravo non la facesse. "Ecco lui...abbiamo discusso."
Mi guardò incitandomi a continuare "be' ha detto che tu mi piaci solo per i soldi, perché sei famoso, e si è incazzato perché Carly ha detto che io e te l'avevamo fatto."
"E a lui che cazzo frega?!"
"Quello che ho detto io! È la mia vita! Ma se ti dico il perché giurì che non ti arrabbi?" Lo guardai dolcemente sbattendo le ciglia. 
"Dimmi..."
"Prima giuramelo.."
"Non posso Chan, potrei ammazzarlo per averti detto quelle cose..adesso parla!"
Mi voltai per quanto possibile dalla cintura di sicurezza verso di lui. 
"Era incazzato perché ha detto che avrebbe voluto essere stato lui il primo a..."
Strinse le mani attorno al volante finché le nocche non gli diventarono bianche. "Io quello proprio non lo sopporto! Dovrebbe arrendersi, tu sei mia."
"Si amore, sono solo tua!" Mi sporsi verso di lui e lo baciai dolcemente sulla guancia. 
Stavo così bene con lui che non mi immaginavo insieme a nessun altro che non fosse lui. 
Mentre entrava nel parcheggio di un grande edificio si voltò verso di me e mentre mi faceva l'occhiolino mi sorrise. Ero così felice quando sorrideva, amavo vederlo felice. Quando sorride è come se tutto brillasse, mi fa dimenticare ogni cosa, vivrei solo per vederlo sorridere. 
"Dove siamo?" Chiesi mentre scendevo dalla macchina e i paparazzi che erano dietro il cancello cominciarono a fare foto. 
"Devo finire di registrare una canzone e voglio un tuo parere." Mi prese per mano e mi condusse all'entrata ma prima di oltrepassarla salutò le fan. 
"C'è anche Scooter?"
"Si, credo di si. Perché?"
Piegai un po' la testa "sai che non gli sto proprio simpatica!"
"Non è così Chan..tu gli piaci!"
Alzai gli occhi al cielo "certo ed è per questo che ti ha detto che era meglio se non ci frequentavamo."
"Cercava di proteggerti.." Buttò lì. 
"Me? Non di proteggere la tua carriera?"
"Non ci pensare ok?" Io annuì e mi aggrappai al suo braccio, e lui come uno scemo contrasse il muscolo. "Oh mio dio sto toccando il bicipite di Justin Bieber!" Mi misi a fare i gridolini come una scema stando al suo gioco. 
"Oh mi prendi in giro eh! Comincia a scappare!" Mi disse con uno sguardo ardente, io saltai lontano da lui e mi misi a correre per il corridoio. 
"Sisi corri corri! Tanto ti prendo!" Disse correndo dietro di me. Peccato che con i sandali non riuscissi a correre granché, ma ci misi tutto l'impegno per mettere più distanza possibile tra di noi. 
Ma non abbastanza perché mi avvolse due braccia sui fianchi stringendomi a lui, facendo aderire la mia schiena al suo petto. 
"Ti ho presa!" Mi disse all'orecchio provocandomi dei brividi lungo tutto il corpo. 
Così abbassai la guardia e lui ne approfitto per farmi il solletico. 
"No Justin!! Basta!!! Ti supplico!!" Continuai a ridere e ad urlare, pregandolo di smettere. 
"Si può sapere cos'è tutto questo casino?!" Sentimmo una voce così ci voltammo e ci ritrovammo Scooter davanti, così Justin mi lasciò andare permettendomi di ricominciare a respirare. 
Anche se davanti a Scooter trattenni inconsapevolmente il respiro. 
"Chan vai nella stanza in fondo al corridoio! Io arriverò tra un po'." Mi disse duramente Justin. 
Come mai? Un'attimo prima rideva e scherzava con me mentre ora era tutto freddo e distaccato. 
"Ma.." Cercai di ribattere. 
"Vai!" Rispose freddo. 
Annui e cominciai a camminare "ciao Scooter" lo salutai quando li passai accanto per poi correre verso la porta che mi aveva indicato Justin. 
Dentro era tutto in penombra, ma riconobbi che era una sala di registrazione dai panelli con tutte quelle levette, e robe varie. Più in là trovai un computer...toccai il mouse e lo schermo si illuminò, mostrandomi una lunga lista di brani. Cercai una canzone che conoscevo, finché non trovai give your heart a break di Demi. 
Appoggiai la borsa su una sedia li vicino, poi entrai in quella stanza dove si registrava, era tutta circondata da lenzuola con disegni orientali e in alto erano attaccate le luci che di solito di mettono sul l'albero di natale. Mi misi davanti al microfono parlai. "Ma funziona!?" Mi domandai a voce alta mentre la base della canzone continuava ad andare. Chiusi gli occhi e mi immaginai di essere davanti a una grande folla. Come se fossi ad un concerto solo che la cantante ero io. 
E cominciai a cantare "On Sunday, you went home alone,
There was tears in your eyes,
I called your cell phone, my love,
But you did not reply
The world is ours if we want it,
We can take it, if you just take my hand,
Theres no turn, right now
Maybe just try to understand
Don’t wanna break your heart
Wanna give your heart a break"
Appena finì qualcuno dall'altra parte fermò la base. 
__________________________
Non odiatemi vi prego! Lo so che ci metto tanto per postare il seguito ma imploro perdono!!! 
Giuro che quando saremo in vacanza li posterò più in fretta possibile ma per ora è un ok difficile! Non vedo l'ora che finisca la scuola! 
Comunque vorrei sottolineare che VI AMO TUTTE siete dolcissime nelle recensioni! E mi sento un mostro quando non vi rispondo ma non ho tempo! Scusatemi! Ma sappiate che amo leggere le vostre recensioni perché capisco qual è il pezzo che avete preferito. 
Adesso scappo un bacione splendori! Alla prossima

 

 

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Capitolo 25
*** 25. What you mean to me. ***


"Merda!" Pensai, probabilmente non avrei dovuto accendere la musica, figuriamoci entrare qui dentro a cantare! 

Mi buttai a terra così che chi fosse dall'altra parte non mi vedesse. Ma ormai era troppo tardi. 
"Chanel esci fuori.." Sentì la voce di Scooter chiamarmi. 
Ero nei guai me lo sentivo, probabilmente adesso mi odia più di quanto già non mi odi. 
Mi alzai in piedi ed uscì dalla cabina di registrazione e rientrai nella stanza di prima, dove c'erano tutte le apparecchiature e i computer. E solo allora mi accorsi di un incredibile assortimento di frutta dentro delle scatolette di plastica. 
Perché la frutta? Mi chiesi. 
"Piace a Justin...mangia in continuazione." Mi informò Scooter rispondendo alla mia domanda silenziosa. 
Ci fu un momento di imbarazzante silenzio. Così ripresi la borsa e andai a sedermi su un divanetto nero lì vicino. 
"Scusa Scooter.." Mi lasciai sfuggire.  
Lui si sedette su una sedia, uno di quelle con le ruote ai piedi "per cosa Chan?" Mi chiese con quel tono che usava mio padre...tanto tempo fa. 
"Lo so che tu non vuoi che Justin stia con me...e lo capisco, probabilmente penserai che sono una che vuole approfittare di lui, della sua fama o robe del genere...ma non é così." Dissi tutto d'un fiato. 
"Si hai ragione all'inizio l'ho pensato, ma adesso so che non è così..era da tanto, troppo, tempo che non lo vedevo sorridere così,  quindi ho una cosa da chiederti.."
Sorrisi "dimmi"
"Non lo lasciare ok? Stagli vicino, lui ha bisogno di una ragazza come te nella sua vita, che lo tenga nella normalità, una ragazza che non faccia parte di questo mondo capisci? Tu lo rendi felice Chanel..."
"E lui rende felice me, e finché non si stuferà di me io ci sarò per lui.."
"Perché dovrei stufarmi di te?" chiese Justin entrando nella stanza con la sua solita aria da super figo. 
"No niente Justin lascia stare!" Risi, lui venne a sedersi accanto a me, così io approfittandone mi appoggiai sulla sua spalla. 
"Dov'è Kuk?" Chiese Justin rivolto a Scooter. 
"È sceso un'attimo giù a prendere un cappuccino da Starbucks."
"Chi è Kuk?" Chiesi innocentemente. 
"È il mio produttore amore, ti starà simpatico, comunque staremo qui un po' se ti annoi dimmelo e chiedo a Frank di portarti a casa.."
Storsi il naso "nono voglio stare qui, voglio vederti registrare."
"Oggi devo registrare una canzone importante." Sorrise e mi baciò i capelli. 
In quel momento entrò un signore di colore, di statura media e con i capelli lunghi e una fronte abbastanza ampia. 
"Scusate per il ritardo ma c'era una fila assurda...ah ehi Justin sei già qui!" Dissi venendo verso di noi, Justin si mise in piedi e lo saluto con una stretta di mani e un caloroso abbraccio. Non sapendo se alzarmi a mia volta o restare seduta, scelsi la prima. 
"Si scusa ma ero andato a prendere Chanel a scuola..." Disse  spostandosi di lato così che Kuk potesse salutarmi. 
"È un piacere conoscerti! Ultimamente Justin non fa che parlare di te!"
"Spero ne parli bene!" Risposi scherzando.
"Oh si" mi fece l'occhiolino provocando così in Justin una risata appena percettibile. 
"Allora ci mettiamo a lavoro?" Disse Justin tutto emozionato.
"Certo! Continuiamo con quella canzone?" Chiese Kuk mentre si sedeva davanti al computer, voltandosi dalla mia parte. 
"Che canzone?" Chiesi ignara di tutto.
"Si chiama 'What you mean to me'
Credo di piacerà." Justin mi sorrise malizioso, mi stava nascondendo qualcosa.
"Comunque voglio prima finire Die in your arms, dopo comincio a lavorare su What You mean to me."
"Va bene, dai entra dentro che cominciamo."
Justin mi salutò con un veloce bacio a stampo e poi entro dentro la sala dove c'era il microfono per registrare. 
Kuk fece partire la base e mi concentrai per assorbire ogni singola nota, di quella nuova canzone. La prima parte era già stata registrata e mi piaceva da morire, la sua voce mi fece venire i brividi. 
Era una canzone romantica ma non lenta, anzi era abbastanza movimentata. 
Lo vidi attraverso il vetro che ci divideva, cantava le parole con tutto se stesso, potevo persino vedere la sua vena sul collo, quella vena che amo. 
Era entrato nel suo piccolo mondo, in cui tutti noi non c'eravamo. Esistevano solo lui e la sua musica in quel momento. 
Si muoveva a ritmo di musica, muoveva le braccia, era così bello guardarlo. Era dannatamente tenero, e così perfetto. 
Ero così concentrata su di lui da non accorgermi che Scooter si era seduto accanto a me sul divanetto. 
"Affascinante vero? Il modo in cui si perde nella sua stessa musica."
Non mi voltai per guardare scooter  rimasi con lo sguardo fisso su Justin. 
"Si è così bello vederlo a suo agio, lui ama tutto questo!"
"Sai Chanel ti ho sentito prima mentre cantavi..."
Mi voltai di scatto "oddio che vergogna!" Dissi per poi portarmi le mani sul viso per coprirlo.
"Non devi vergognarti! Sei brava, non pensavo.."
"Grazie Scooter." Risposi imbarazzata. 
Lui mi sorrise e riportò il suo sguardo su Justin. 
E anch'io continuai a guardarlo, lui sembrò sentire il mio sguardo addosso e si voltò e mi sorrise, io mi portai una mano alle labbra e fece finta di soffiare via un bacio, lui rise e fece finta di afferrarlo.
"Faccio partire il 4 verso ok? È quello finale!"
Me me stetti li in un angolino a vederlo mentre dava tutto se stesso, mentre faceva quello che più amava, mentre batteva le mani come se stesse suonando la batteria, mentre cantava non stava un attimo fermo. Ma infondo lui è così deve sempre muoversi non può stare più di due minuti fermo. 
Già amavo questa sua nuova canzone, nella stanza rimbombava la sua voce, che mi cullò per tutto il tempo finché la musica pian piano finì. 
"Allora?" Chiese Justin togliendosi le cuffie. 
Scooter aprì il microfono così che lui lo potesse sentire. 
"È fantastica! Dai vieni fuori così la ascolti!"
Nemmeno 3 secondi dopo Justin era di nuovo davanti a me, venne da me e mi prese per mano costringendomi ad alzarmi e mi fece appoggiare contro un mobile, Kuk fece ripartire la canzone stavolta ultimata, Justin gli fece segno di alzare la musica con un dito mentre con l'altra prendeva una fragola da un contenitore in plastica dietro di me. Me la appoggiò sulle labbra, e io diedi un morsi alla fragola che era dolcissima. Poi lui se la portò alle labbra e la finì. 
Era assorto mentre ascoltava attentamente la canzone, era curioso osservarlo, se prima non stava un attimo fermo ora stranamente era immobile muoveva solo le labbra. 
Finita la canzone si mise ad urlare "cavolo si! Era proprio così che me la ero immaginata!" Il suo entusiasmo era contagioso che mi ritrovai a sorridere come una povera idiota. 
Justin si avvicino a me, e mi baciò sulle labbra molto delicatamente. 
"La amo!" Sussurrai. 
"Anche io, ma amo più te!" Disse per poi riappoggiare le sue labbra sulle mie. 
Sentimmo una risatina dietro di noi. Era Kuk "Justin se vuoi incominciare what You mean to me sarebbe ideale cominciare ora!" 
"Oh sisi! Però stavolta tu vieni con me!" Justin mi trascinò con se in sala registrazione. 
"Ma perché?" Cercai di chiedere. "Voglio che tu sia al mio fianco, sempre. Tu ispiri la mia musica." mi sorrise. 
Guardò verso Kuk e gli fece segno di far partire la base, poi tiro fuori il suo iPhone. 
Stavolta la base era lenta, quasi una ballata. Mi misi accanto a lui stringendogli la mano, cercando di stare il più silenziosa possibile. 
Lui con una mano mi fece alzare lo sguardo così che lo guardassi dritto negli occhi. 
Poi cominciò a cantare

"non posso darti la colpa per aver pensato questo 
non mi hai mai conosciuto veramente 
ho cercato di rinnegarti ma ma niente mi fa sentire così sbagliato 
pensavo che ti stessi proteggendo da tutto ma ci siamo persi lungo la strada."
La canzone parlava di noi, di me e lui, probabilmente l'ha scritta in quei giorni in cui Carly l'aveva convinto a stare lontano da me, di quando cercava di tenermi nascosta per proteggermi. Di quel periodo in cui mi aveva abbandonato.
"sono qui con tutto il mio cuore 
spero che tu capisca 
so che ti ho abbandonato 
ma non farò più questo errore 
non hai visto chi sono veramente 
prendi la mia mano 
voglio che il mondo veda cosa sei per me 
cosa sei per me"
"Justin" sussurrai con un filo di voce, le sue parole mi avevano toccato dentro. Non mi ero nemmeno accorta di star piangendo. Ma erano lacrime di gioia, era come se stesse cantando per me, lui stava cantando per me, ed era come se mi permettesse per la prima volta di leggergli dentro, di sapere come si era sentito. Lui aveva sofferto quanto me. 
Con una mano mi asciugo le lacrime, la musica era spenta, e lui si avvicinò a me e mi strinse in un abbraccio. 
"Questo è il mio modo per chiederti scusa!" Mi sussurrò all'orecchio mentre io con le mie lacrime gli bagnavo la camicia. 
"Non..non devi chiedermi scusa di niente!" 
"Si invece! Non avrei mai dovuto nasconderti, e non capivo quanto tu stessi male finché non me l'ha detto Carly, mi dispiace!"
Alzai piano lo sguardo e gli sorrisi "è tutto ok...volevi solo proteggermi!" Dissi per poi stringerlo ancora di più a me in quel nostro abbraccio. 
Che però si sciolse troppo presto. Mi riprese per mano e insieme ci incamminammo verso la stanzetta dov'erano Scooter e Kuk che stranamente non avevano detto niente. 
"Ti amo lo sai?" Mi disse Justin mentre spingeva la porta dello studio. 
Non risposi perché mi paralizzai alla vista della persona che avevamo davanti. 
Selena. 
__________________

Perdonatemi, sono terribile! Non aggiorno quasi da 3 settimane! Ma ho avuto tanto da fare mi dispiace scusate!! Mi perdonate?
So anche che come capitolo fa schifo ma mi rifarò col prossimo in cui ci saranno tanteeee sorprese! 
Vi chiedo ancora scusa! E se riesco aggiorno domani o dopodomani giuro! 
Vi chiedo solo di recensire :) lo sapete che amo leggere le vostre recensioni :) spero non vi siate dimenticate di me ❤

 

 

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Capitolo 26
*** 26. Io te lo porterò via. ***


"Selena ciao!" Esclamò Justin per poi lasciarmi la mano e andare da lei ad abbracciarla. 

Sinceramente ammetto di esserci rimasta molto male. 
Rimasi dietro di Justin e vederli mentre si abbracciavano, "ma non hanno intenzione di staccarsi?" Pensai dentro di me.
Mi dondolai da un piede all'altro un po' in imbarazzo, senza sapere il perché, visto che lui è il mio ragazzo. Ma mi sentivo come il terzo incomodo. Assurdo. 
Vidi dietro di Selena Scooter che mi guardava anche un po' imbarazzato, come se fosse colpa sua. 
Incrociai le braccia sul petto aspettando che il mio ragazzo si ricordasse che oltre a Selena "sonotantofiga" Gomez, esistessi anche io.  
"Da quanto tempo Sel!" Disse Justin lasciandola andare. 
"Lo so! Mi dispiace di non essere passata prima! Ma ero fuori città. Ma ho saputo le ultime novità sul gossip riguardo te."
Oh la nostra cara Selena si tiene informata sul mio ragazzo. 
Ma che diavolo dico?!
"Oh si ti presento Chanel!" Disse Justin facendosi da parte così che potessi finalmente vedere Selena per bene. 
Ammetto che è stupenda, cavolo. Indossava dei Jeans bianchi con dei sandali color oro e una maglietta larga bianca con le scritte in oro. Improvvisamente mi sentì inferiore a lei in tutto, talento, bellezza, simpatia, mi sentì anonima davanti a lei, quasi insignificante. 
"È un piacere conoscerti!" Le dissi con tutta la gentilezza di cui ero capace, e le porsi la mano. 
"Il piacere è tutto mio!" Mi rispose stringendo la mia mano destra, e nella sua voce notai una punto di ironia. Ma forse ero io che stavo diventando paranoica. 
"Finalmente ho l'onore di conoscere la nuova ragazza di Justin!" Continuò a dire Selena, e pronuncio "nuova" con un po' troppa enfasi per i miei gusti. 
"E io finalmente posso conoscere la ex ragazza del mio ragazzo!" Dissi di rimando forse per stuzzicarla, e per ricordarle che ora era mio non suo. 
Sentì Scooter ridere alle mie parole, forse avevo esagerato. 
"Io e Justin siamo solo amici! Non è vero Justin?" Chiese Selena appoggiando una mano sul braccio di Justin. 
"Ecco..si, siamo molto amici. Sono contento che vi siate conosciute!"
Io gli sorrisi ironica, volevo che capisse che la presenza di Selena mi infastidiva, anche se non sapevo il perché. 
"Un giorno potremmo uscire insieme!" Disse Selena, io le sorrisi. Non sapevo che dire mi sentivo a disagio. Grazie al cielo in quel momento suonò il mio cellulare così sorpassai Selena e andai a prendere il mio iPhone che era rimasto nella borsa sul divanetto. 
"Pronto?" Risposi senza vedere nemmeno chi fosse, ma gli ero grata per avermi salvato. 
"Chan..." Era Jason. 
"Che vuoi?" Risposi un po' troppo brusca attirando l'attenzione di Justin.  
"Volevo parlare di oggi.." Rispose, aveva la voce così triste che per un attimo mi sentì in colpa. 
"Non vedo di cosa dovremmo parlare...tu mi consideri un'approfittatrice." 
"Non avrei dovuto dire quelle cose...ma non voglio perderti Chan."
Non sapevo cosa rispondergli così rimasi in silenzio sperando che continuasse ma anche lui stette zitto. 
"Chan?!" Domandò dolcemente come a rassicurarsi che lo stessi ancora ascoltando. 
"Uhm?" 
"Perdonami...ma prova a capirmi."
"Ora non posso parlare di queste cose Jason.."
"Sei con lui?" Domandò titubante. 
"Già e c'è anche Selena quindi la devo tenere sottocchio. Ti chiamo io dopo."
"Ok...ti voglio bene Chan.." Sussurrò. 
"Anche io Jas." Gli risposi e poi misi il telefono in tasca. 
Ritornai da Justin e mi misi davanti a lui così da essere in mezzo tra lui e Selena. La quale mi guardò male, ma non mi importava. 
Justin mi abbracciò da dietro e rimasi li ad ascoltarli parlare di persone che non conoscevo di persona, ma che avevo sentito nominare in televisione. 
Dopo un attimo di pausa Justin ritornò in sala di registrazione per fare di nuovo what you mean to me, così io rimasi con Selena. La quale davanti a Justin era tutta dolce e carina ma da quando era rimasta da sola con me aveva un'espressione da vera stronza, e non faceva che ignorarmi. 
Forse perché sono stupida, o forse troppo gentile andai vicino a lei per cercare di fare conversazione. Sapevo che Justin voleva questo, che io e lei diventassimo amiche per questo possibile. 
"Sel?" La chiamai per avere la sua attenzione visto che stava sempre col cellulare in mano. 
"Che vuoi?" Mi rispose scorbutica. 
"Io..volevo solo parlare." Balbettai. Lei si mise a ridere poi mi fece segno di seguirla, e così feci. 
Mi portò nel corridoio dove prima io e Justin avevamo giocato. 
"Io ti odio!" Disse Selena dopo essersi assicurata che non ci fosse nessuno nei dintorni. 
"Scusami?" Risposi sorpresa. Forse avevo sentito male. 
"Io non so cosa ci trovi Justin in una come te! Dov'è andato a pescarti? Tu non sei come noi...io proprio non capisco come abbia fatto a passare da una come me a...te."
"Forse perché io non sono una stronza colossale!"
"Oh tesoro e non hai ancora visto niente. Ti do un consiglio ok?"
Incrociai le braccia sul petto in attesa che continuasse a blaterare. 
"Tienitelo stretto ok? Perché io posso portartelo via in ogni momento."
"Lui non ritornerebbe mai con te!" Dissi, convincendo me stessa di quello che dicevo. 
"Pensala come vuoi. Ma lui non mi ha mai dimenticato."
"Sei solo un illusa..."
"Forse l'illusa qui sei solo tu tesoro, a pensare che lui voglia stare con te, sei troppo diversa da lui, si sei carina, ma niente di più. Probabilmente ti sta solo usando. E tu sei così innamorata da non accorgertene." Fece un passo verso di me e io trattenni il respiro mentre lei prendeva una ciocca dei miei capelli tra le mani. "Sei solo il suo stupido gioccatolino."
Disse per poi superarmi ma io la presi dal polso e la costrinsi a fermarsi. 
"Perché dovrebbe preferire una come te a me?" Domandai senza aspettarmi una risposta da lei. "Quando tu l'hai solo usato per i tuoi scopi e poi quando ti è servito più l'hai buttato come se fosse qualcosa di vecchio. E se ti chiedevano di lui rispondevi con "l'ho fatto piangere" e ridevi? Perché tu dovresti essere meglio di me?"
"Tu non sai niente!" Disse come se mi stesse insultando. 
"Forse, ma non mi sembri poi tanto buona come cerchi di essere. Si forse quando c'è lui puoi fingere di essere carina quanto vuoi con me, ma non sei così furba Selena."
"Vedremo chi sarà più furba. Io te lo porterò via." Strattonò via la mano e ritorno dagli altri mentre io decisi che avevo bisogno di andare a fare un giro. 
Fuori dal palazzo trovai un paio di fotografi che mi fecero qualche foto ma non mi infastidirono per fortuna. Volevo essere lasciata in pace. 
Più avanti trovai uno Starbucks entra e ordinai un frappuccino e poi uscì. E andai verso un piccolo parco lì vicino. Mi sedetti su una panchina e cominciai a sorseggiare il mio frappuccino. 
Selena poteva portarmi via Justin? Lui era ancora innamorato di lei? Se dovesse scegliere tra me e lei chi avrebbe scelto?
Ma insomma cosa avevo fatto di così brutto per farmi odiare da Selena? Forse era lei quella ancora innamorata ed era arrabbiata perché adesso lui stava con me. Ma non le avrei mai permesso di portarmelo via. 
Lui apparteneva a me come io a lui, nessuno ci avrebbe più separato. 
"Eccoti finalmente." Disse una voce dietro di me. 

_________________________
Come promesso ho postato il capitolo! Contente? Spero di si! E spero anche che vi sia piaciuto! 
Potete vedere una Selena che cerca di provocare Chanel, e una Chanel gelosa, e un po' timorosa che qualcuno le porti via Justin. Mi farebbe piacere ricevere almeno 9/10 recensioni poi continuerò :) 
Vi mando un bacione! (Scusate se è un po' corto)
Giselle

 

 

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Capitolo 27
*** 27. Non andare ***


Capitolo 27

Non mi voltai, sapevo già chi fosse. Così bevvi l'ultimo sorso del mio frappuccino mentre mi mettevo a gambe incrociate sulla panchina. 
"Perché sei sparita?" Mi chiese Justin dolcemente mentre si sedeva accanto a me. 
"Avevo solo voglia di un frappuccino." Risposi fredda ancora con tutte le mie domande in testa. 
"Potevi dirmelo..."
Mi voltai verso di lui "scusa" dissi questa volta con un tono di voce un po' più dolce. 
"Ti vedo turbata Chan..Selena ti ha detto qualcosa?" Domandò titubante. 
"Oh no, Selena non mi ha detto niente. È molto dolce." Non so bene perché, ma la difesi. Non dissi a Justin tutte le cattiverie che mi aveva detto. Ma dissi tutto il contrario. 
"Mi fa piacere che vi troviate d'accordo, potreste diventare amiche no?" Mi rispose Justin tutto contento. 
Mi faceva male vederlo così, perché voleva dire che lui la voleva ancora nella sua vita. 
"Si forse.." Risposi distratta. 
"Ehi?" Mi disse mentre mi prendeva in braccio così da farmi sedere sulle sue gambe e tenendomi stretta. 
"Uhm?" Risposi distratta, ero ancora immersa nei miei pensieri. 
"Lo sai che ti amo vero?" Chiese dolcemente. 
Io annui e appoggiai la testa sulla sua spalla.  
Sapere che mi ama da un lato aiuta, ma dall'altro mi chiedo: mi amerà mai come ha amato lei?
"Justin?" 
"Dimmi.."
"Tu e Selena siete molto amici vero?" Chiesi. 
"Si..perché?"
"Hai mai..."presi un respiro profondo "a ritornare insieme a lei?"
"Non nego di averci provato, perché comunque ero abituato ad avere lei nella mia vita, pensavo che sarebbe durato per sempre, ma poi lei ha cominciato a respingermi. E beh sai com'è finita...
Pensavo che non avrei mai più amato, che nessuna avrebbe mai preso il suo posto." Fece una pausa e abbasso il suo sguardo su di me e mi accarezzò lentamente la guancia, come se avesse paura di potermi ferire.
"Poi sei arrivata tu Chan, con la tua semplicità e la tua normalità. Adesso il mio cuore è tuo, e non devi dubitare di questo ok? Nessuno mi porterà via da te. Io voglio solo te."
Inconsapevolmente mi libero di tutti i dubbi che Selena mi aveva inculcato. Ma questo non vuol dire che dovevo abbassare la guardia. Lei lo rivoleva e avrebbe fatto di tutto. E lui dal canto suo non mi aveva detto che non pensava più a lei, si mi amava, ma probabilmente a volte pensa a lei. 
"Ritorniamo su?" Mi chiese mentre mi baciava la guancia che poco prima aveva accarezzato. 
"Si.." Mi alzai e insieme mano nella mano ritornammo in quel edificio dove due mesi prima non mi sarei nemmeno immaginata di poter entrare, figuriamoci mano nella mano con Justin Bieber. 
Mentre entravano i fotografi di prima ci accecarono con i flash, e fecero una domanda a Justin. 
"Sei felice?" 
Lui stringendomi ancora di più la mano rispose. "Sono terribilmente innamorato."
************************
Più tardi quel pomeriggio mentre andavamo a casa di Justin mentre eravamo in macchina e io distrattamente guardavo fuori dalla finestra mi ricordai di una cosa, di quando avevo sentito Justin che parlava con Ryan e gli diceva quanto assomigliassi a qualcuno. E quel qualcuno ero sicura al mille per mille che fosse Selena. 
E se Justin si fosse innamorato di me, perché in me vede lei?
Avrei potuto continuare a farmi domande su domande ma avevo paura che tutto questo mi portasse verso una strada che non volevo percorrere. 
"Mi faccio una doccia e poi usciamo ok?" Disse Justin mentre entrava nel vialetto di casa. 
"Va bene." Risposi. 
Entrammo in garage e Justin dopo essere sceso venne ad aprire la mia portiera. 
"Grazie" dissi per poi alzarmi sulle punte e azzerai la distanza tra me e lui. 
Era da quando era arrivata Selena che non lo sfioravo più di tanto, ma non ce la facevo più. Avevo bisogno di sentirlo vicino, di sentire che era mio. 
Lo baciai, mi era mancato sentire le sue labbra sulle mie. 
Mi era mancato lui. 
Lasciai andare la borsa che finì per terra, poi spostai le mani dai suoi pettorali e le intrecciai dietro il suo collo, lui spostò le mani dal mio bacino, passando per il sedere e poi sulle cosce e mi prese in braccio senza smettere di baciarmi. 
Io cominciai ad accarezzargli i capelli, che come sempre erano morbidi anche se sentivo un sottile strato di lacca. 
Ad un certo punto mi morse il labbro e io rovesciai la testa all'indietro ansimando. 
"Sentirti ansimare mi fa impazzire..." Disse per poi continuare a baciarmi. 
Sapevo che ci stavamo muovendo, non eravamo più in garage, ma ero troppo presa da lui per accorgermi che eravamo arrivati in bagno, più precisamente in doccia. 
Me ne accorsi solo quando Justin aprì il getto d'acqua che era terribilmente ghiacciato. 
Mi staccai da lui, che però mi teneva ancora in braccio. 
"È gelida!" Protestai mentre mi spostavo i capelli dalla faccia.
"Così ci calma i bollenti spiriti!" Disse ridendo. 
"Zitto!" Dissi, poi lui mi lasciò andare così corsi a regolare il getto d'acqua, e lo feci diventare tiepido come piaceva a me. 
Lui mi abbracciò da dietro e cominciò a baciarmi sul collo, sapendo che effetto aveva su di me. 
"Non volevi calmarmi i bollenti spiriti?" Chiesi. 
Avevo tutti i vestiti zuppi, e appiccicati al corpo. Mi accorsi che Justin si era tolto la camicia a quadri di flanella rimanendo solo con la canottiera bianca e i jeans. 
Mentre ci baciavamo, lui mi tolse tutti i vestiti così restai in intimo, lui si tolse la canottiera e mi prese in braccio come prima, io mi aggrappai a lui per non cadere. 
"Ti amo Chanel, ti amo come non ho mai amato nessuno."
"Ti amo anche io Justin." Dissi per poi baciarlo. Le sue parole mi tranquillizzarono e cercai di non pensare più a Selena, lui ora amava me, non lei. Lei faceva parte del suo passato. 
Justin mi appoggiò contro il muro dietro di me. E io ansimai. "È freddo!" Dissi e lui fece diventare ancora un po' più calda l'acqua. 
Lo guardai, come se lo stessi guardando per la prima volta. 
Era perfetto, ancora più bello con i suoi tatuaggi, voleva avere un'aria da duro, ma io so che lui è la persona più buona del mondo. Si liberò del jeans che finirono in un angolino accanto a tutti gli altri vestiti e alle scarpe.  
Prese un flacone di qualcosa e ne verso una piccola dose sul palmo della mano, poi ritornò da me. 
"Girati." Mi ordinò dolcemente. 
Io ubbidì e gli diedi le spalle. E lui cominciò a insaponarmi i capelli. 
Li lavava con movimenti circolari molto delicati, poi prese un pettine e cominciò a togliere i nodi che si erano creati. 
"Dimmi se ti faccio male" mi avvertì e io annui. 
Mi è sempre piaciuto quando qualcuno mi lava i capelli, mi rilassa. 
Mi fece rilassare così tanto che mi ritrovai ad emettere dei lievi gemiti. 
Ma ad un tratto smise, e mi lavò via lo shampoo. Mi girai verso di lui che aveva il flacone di shampoo tra le mani. 
"Tocca a me ora..."
Ne versò un po' sul palmo della mia mano e mentre ci guardavamo negli occhi cominciai a lavargli i capelli, non ci misi molto, quando ebbi finito lo spinsi sotto il getto d'acqua. 
Io mi lavai per bene i capelli così che non rimanesse nessuna traccia di shampoo. 
Poi mi ritrovai le sue mani dappertutto. Sulla pancia, sulla schiena, sulle gambe, sul ventre. 
Ci arrivai in un secondo momento ad accorgermi che aveva del bagnoschiuma tra le mani. 
Si era messo in ginocchio per lavarmi le gambe e mentre risaliva mi lasciò una scia di baci dal ventre fino ai seni, per poi soffermarsi sul collo. 
"Non mi lascerai mai vero Chan?"
Mi chiese in un sussurro mentre mi baciava sul collo. 
Quella sua domanda mi spiazzò "non dovrei essere io quella ad aver paura che tu mi lasci?"
"No, perché mai?"
"Beh perché io sono io, e perché tu puoi avere qualunque ragazza tu voglia, modelle, attrici, cantanti, Selena!" Mi morsi la lingua per quel l'ultima parola che mi era sfuggita
"Selena? Chanel sul serio che ti ha detto?!" Disse prendendomi per le spalle e allontanandomi per potermi guardare meglio. 
"Niente..." Dissi abbassando lo sguardo ma lui mi costrinse a guardarlo negli occhi. 
"Chanel non sai mentire che ti ha detto?"
"Niente sul serio, è solo che siete così amici, che ho paura che tu possa ritornare con lei...insomma lei è perfetta, guarda ma invece! Non posso competere con lei.."
"Nessuno ti sta mettendo in competizione con lei.." Disse accarezzandomi il volto. 
"Adesso...ma se un giorno dovessi competere con lei..per te? Mi sembra scontato che tu sceglierai lei..."
"Chanel ma che cavolo dici?"
"Lei è scaltra Justin, lei ti vuole, ed è disposta a fare di tutto pur di riaverti.."
"Lei non è così Chan.."
"Si invece...è cattiva Justin."
"Perché siamo passati dal baciarci a...questo?"
Sospirai, mi sentivo troppo esposta in quel momento, lì così, solo in intimo, mi sentivo nuda, troppo fragile, come se fossi sul palmo della sua mano e lui con una sola mossa potesse uccidermi... Ero di nuovo quella piccola falena che stava volando troppo vicino al sole. 
Mi allontanai da lui "non lo so...so solo che devo andare.."
"Chanel, non...non andare." Mi pregò ma io ero già fuori dalla doccia. Mi tolsi l'intimo e in fretta mi avvolsi in un asciugamano bianco...sapevo che lui era dietro di me e che mi stava guardando. Ma io dovevo andarmene. Lui non voleva credermi, e io non avevo motivo per restare. 
Corsi nella nostra camera da letto e mi fiondai nella cabina armadio, trovai il cassetto dell'intimo e indossai le prime cose che trovai, poi presi un paio di jeans blu scuro e una maglia larga rossa, dei sandali. E con l'asciugamano mi asciugai più in fretta che potevo i capelli e infine andai in garage a prendere la mia borsa quando mi voltai vidi Justin in piedi di fronte a me con un'espressione in volto che non gli avevo mai visto, era triste, arrabbiato ed abbattuto allo stesso tempo, sembrava sul punto di piangere. 
"Non andare.." Mi pregò ancora. 
Mi avvicinai piano a lui e gli accarezzai piano la guancia e lui chiuse gli occhi. 
"Ti amo Justin..."
"E allora perché stai scappando da me?"
"Ho solo bisogno di riflettere...e poi devo studiare, perché tu hai già finito scuola, ma la sottoscritta ha ancora una marea di verifiche da fare, e se non studio non andrò da nessuna parte...e poi a casa c'è mia madre, ed è da un po' che non sto con lei..."
"Quindi non stai scappando da me?"
"Non proprio, in parte...ma è tutto ok Justin. Ho solo bisogno di stare da sola."
Mi attirò a se e mi abbracciò quasi a stritolarmi. 
"Ti ho chiamato un taxi sarà qui tra pochi minuti.."
"Grazie" sussurrai mentre gli lasciavo un leggero bacio sul l'angolo delle labbra. 
Mi fece voltare e mi prese i capelli con entrambe le mani e comincio ad intrecciarli finché non finì per farmi una treccia che mi arrivava fin sotto il gancetto del reggiseno. 
"Non sapevo sapessi fare le trecce.." Ammisi. 
"Ora lo sai, vieni ti accompagno fuori."
Intreccio la sua mani con la mia ed uscimmo dal garage. 
Di fronte a casa c'era già il taxi che mi aspettava, diedi un ultimo bacio a Justin sulla guancia ed entrai nel taxi che non impiegò molto ad allontanarsi dalla casa di Justin. 
____________________
Posto il capitolo anche se non ho raggiunto le 9/10 recensioni, lo posto perché ha un non so che, è mi piace molto come è venuto forse perché ci ho messo un po'. 
E poi perché non mi sembra giusto far aspettare quelle che recensiscono sempre. 
Ah vorrei ricordarvi che su Twitter sono @gisy_97
Su instagram GiveMeJustin_
E su ask se volete farmi qualche domanda o qualsiasi cosa sono GiveMeCiasteeen 
Ok dopo avervi detto dove potete scrivermi vi lascio con un bacione enorme e voglio dirvi che vi adoro tutte! 
Alla prossima Giselle ❤
Ps. Stavo pensando di scrivere una nuova ff che ne dite? 

 

 

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Capitolo 28
*** 28. Confessioni. ***


Justin's Pov. 

Vidi il taxi allontanarsi lentamente, portandosi via la mia ragione di vita. 
Cosa avevo detto per farle cambiare così improvvisamente umore? E poi perché si ostinava a parlare di Selena? Lei era un caso chiuso ormai...
Mi toccai nervosamente il polso sinistro e posai gli occhi su quel tatuaggio, quello che raffigurava un angelo e che molti dicevano che assomigliasse a Selena. In effetti era così, ne avevo fatti un paio pensando a lei, l'angelo e quel cuore sanguinante con le spine. Li ho fatti in momenti in cui ero distrutto emotivamente. Perché mi mancava la presenza di Selena al mio fianco, era stato un periodo che non avrei mai più voluto passare. Non volevo soffrire mai più così. 
Ma era storia vecchia, avevo superato la cosa ormai, da molto tempo. Avevo capito che stare insieme non faceva per noi, per quanto fossimo felici insieme, quel rapporto non faceva bene a nessuno dei due. 
Ma ora avevo Chanel, lei che con la sua semplicità mi aveva stregato dal primo momento. Non avrei mai pensato di potermi innamorare così velocemente, non di nuovo....e invece. 
La amavo, amavo tutto di lei, e non parlo solo del aspetto fisico, ma sopratutto di come mi fa sentire quando siamo insieme. Riesce a farmi dimenticare ogni cosa, non sono più Justin Bieber, ma sono il suo Justin, mi fa sentire un normale ragazzo, mi rende felice. 
Ma perché non potevo fare lo stesso con lei? Perché ogni volta che nella mia vita sembra andare bene, c'è sempre qualcosa che devo distruggere tutto. Come se non dovessi essere felice. 
Ma non volevo, e non avrei permesso che lei si allontanasse da me per nulla al mondo. Non potevo stare senza di lei...presi il telefono in mano con l'istinto di chiamarla, ma mi trattenni, non dovevo assillarla se se n'era andata un motivo c'era. Aveva bisogno di stare da sola, di stare lontano da me per un po'. E io avrei rispettato la sua decisione. 
Ma io avevo bisogno di uscire, se fossi rimasto in questa troppo grande e vuota senza la sua presenza sarei morto. Avevo bisogno di uscire e non pensare a lei per un po'. Così presi il telefono e chiamai Lil Twist. Sarebbe stato sicuramente disponibile ad uscire. 
**************
Come avevo previsto, è stato felicissimo di ricevere la mia telefonata, così abbiamo deciso di andare in una discoteca che c'è all'interno di un hotel molto importante in centro a LA. 
La musica è assordante e di certo non aiuta al mio mal di testa. Avrei preferito uscire a mangiare qualcosa e parlare, ma forse uscire e bere qualcosa era la strada più semplice, rispetto al stare seduto e raccontare lo schifo della mia patetica vita. 
Di solito mi piace passare serate come questa, ma oggi non era giornata. Così anche se all'inizio avevo provato a divertirmi dopo pochi minuti ci avevo rinunciato, senza di lei non ci riuscivo, alla fine mi ero rintanato in un angolo, su un divano di pelle nero a sorseggiare un po' di vodka liscia e a guardare le persone divertirsi. Ero così perso nei miei pensieri che non mi accorsi della giovane ragazza che si stava avvicinando a me, avrà avuto 16/17 anni, com'era possibile che fosse entrata in questo locale? Indossava un vestitino lungo fino al ginocchio, di un rosa pallido, e aveva ai piedi dei tacchi che tra un po' erano più grandi di lei. Così piccola e minuta. Era una bambina che fingeva di essere una donna. 
"Justin?" Mi disse, richiamando la mia attenzione. 
Io le sorrisi timidamente, "ciao"
"Tutto ok?" Mi chiese, e la vidi seriamente interessata a sapere come stavo, come se fossimo due grandi amici, e lei si preoccupasse per me. 
"Tutto ok!" Risposi facendole un finto sorriso, ma lei fece una smorfia. 
Si avvicino ancora di più a me e disse "no seriamente Justin, è tutto ok?" Urlando per farsi sentire  sopra la musica assordante.  
Annui, ma lei non demorse, perché era così ostinata a voler sapere come stavo?
"Sono una Belieber Justin, puoi fidarti di me!" Disse come spiegazione alla domanda che mi ero posto mentalmente. 
Non fu per quella frase che disse che decisi di parlare con lei, bensì perché sembrava seriamente interessata ad ascoltarmi. 
E io avevo un bisogno disperato di parlare. 
Chanel's Pov
Arrivai a casa esausta, la testa mi scoppiava era come se due mani mi tenessero premuta la testa dalla parte delle tempie e stringessero. Probabilmente avevo l'emicrania e come se non bastasse per tutto il tragitto non avevo fatto che piangere. 
Perché non si fidava riguardo a Selena? Non stavo mentendo ma quella è talmente falsa che sono sicura che con lui è sempre stata dolce e non si è mai comportata come ha fatto con me. 
Ormai erano le 9 di sera così davanti a mia madre finsi di stare bene, mi chiese se avevo mangiato e le risposi di si, che avevo mangiato una pizza con Justin davanti alla tv. 
Lei mi rispose ridendo "stai troppo con quel ragazzo amore."
Io le sorrisi e perché non si preoccupasse l'avverti che sarei rimasta in giardino a studiare. O almeno ci avrei provato. 
Presi il libro di letteratura dallo scaffale in camera mia e poi andai in giardino, mi sedetti sull'amaca e cominciai a dondolarmi. 
Quel movimento dopo un po' cominciò a rilassarmi, approfittai per leggere il primo paragrafo del capitolo del libro che tenevo in grembo. 
Preferivo studiare e non pensare, non pensare a Justin, altrimenti sarei scoppiata a piangere e non mi andava, non adesso almeno. Avrei avuto abbastanza tempo per pensare a lui e di piangere quando sarei stata nel mio letto nel tentativo di dormire. 
Cercai di concentrarmi su quello che stavo leggendo, avevo una verifica l'indomani non potevo permettermi di non ripassare almeno un po'. 
Ripetei mentalmente i passaggi fondamentali, cercando di ricordare quanto possibile. Ma il ricordo di Justin e del suo volto mentre mi allontanavo da casa sua mi stava torturando. 
Ero concentrata a leggere quando sentì dei passi, pensai che fosse mia madre ma poi vidi la testa di Jason fare capolino dalla porta sul retro. 
"Ehi..." Mi saluto mentre veniva verso di me. 
"Ciao.." Lo salutai a mia volta, con un tono che esprimeva quanto fossi felice di vederlo, e lo ero davvero. 
"Che ci fai qui?" Chiesi quando ormai era a due passi da me...
"Non mi hai più chiamato, pensavo che Justin ti avesse rapito così sono passato per controllare." Disse ironico, io mi feci da parte così da fargli spazio di fianco a me così che si potesse sedere anche lui. 
"Non mi ha rapita nessuno, anzi sono scappata.."
"Da Justin?" Chiese dubbioso e io annui, non avrei dovuto parlare con lui di certe cose. Ma in quel momento avevo solo bisogno sfogarmi, di raccontare tutto a qualcuno, sapevo benissimo che Jason avrebbe dovuto essere l'ultimo della mia lista per fare una cosa del genere, ma al momento era l'unico disponibile, così mi lasciai andare e cominciai a parlare, a raccontare, a piangere.
"Selena è orribile!" Dissi infine, lasciando che il fiume in piena che erano diventate le mie lacrime si placasse. 
Jason mi strinse a se facendo passare un braccio intorno alle mie spalle. 
"Shh...dai sfogati.." Mi disse mentre mi asciugava invano le lacrime, mi dispiaceva perfino per la sua maglia che ormai era bagnata a causa delle mie lacrime. 
"Scusa" mormorai tirando su col naso. 
"Per cosa?" Domandò
"La maglietta..." Mi allontanai leggermente da lui, giusto quel poco che poterlo guardare negli occhi. 
"Perché mi hai raccontato tutto questo?" Chiese mentre portava una ciocca di capelli che mi era finita davanti agli occhi dietro l'orecchio. 
"Avevo bisogno di parlare...e tu sei il mio migliorare amico no?"  Gli sorrisi timidamente. 
"Certo...ma tu sai anche che io vorrei qualcosa di più."
"Lo so, ma ho bisogno di te Jas, mi manca il mio migliore amico." Questo era masochismo, masochismo puro, come potevo fargli questo? Sapevo che lui ci stava male a vedermi con Justin, ma nonostante tutto gli parlavo di lui. E non volevo perdere Jason, quella era una cosa certa. 
"Lo so Chan, ma per me è difficile...starti accanto, sapendo che tu hai lui, che lo baci e tutto il resto quando vorrei che baciassi Me capisci? Fa male. Oggi fuori da scuola, quando lui ti ha preso e ti ha baciato davanti a tutti, avrei tanto voluto prenderlo a pugni. Lo ha fatto apposta lo sai vero? Ti ha baciato perché mi aveva visto."
"Si me ne sono accorta subito dopo..."
Ci fu un momento di silenzio, ma non uno di quelli pesanti, che ti sentì in dovere di dover dire qualcosa per farlo finire, ma uno di quei silenzi piacevoli. Mi appoggiai alla sua spalla mentre lui mi accarezzava piano la schiena, stavo bene con Jason. Sapevo anche che provavo qualcosa per lui, più di una semplice amicizia ma non era niente in confronto a quello che provavo per Justin. Justin con ogni suo gesto provocava dentro di me una tempesta, invece Jason era solo una leggera pioggerellina se voglio proprio metterla nel piano meteorologico. Ma sapevo che le tempeste iniziano da una leggera pioggia. 
"Chan?" Mi chiamo con un sussurro mentre continuava a farci dondolare. 
"Dimmi..." Risposi chiudendo gli occhi. 
"Non voglio continuare ad assillarti, e volevo anche scusarmi per quello che ti ho detto in palestra. Non lo pensavo veramente, ero solo arrabbiato, e ho detto cose stupide piuttosto che prenderti, metterti contro gli armadietti e baciarti come avrei tanto voluto fare. Ma non voglio costringerti a scegliere tra me e lui, non sono stupido. So benissimo che sceglieresti lui."
"Lo sceglierei mille volte Jason.." Non dovevo dirlo, ma le parole mi erano uscite senza che me ne accorgessi. 
"Oh lo so Chanel, così ho deciso una cosa..."
"Cosa?"
"Cercherò di esserti solo amico per quanto difficile, ma questo non vuol dire che non continuerò a provare a conquistarti."
"Grazie Jas.." Risposi poi dopo pochi minuti lui si alzò dicendo che era tardi e che doveva andare a casa. Così lo salutai con un bacio sulla guancia, poi ritornai in giardino e continuai a studiare ma ero talmente stanca emotivamente che mi addormentai...
Mi svegliai un paio di ore più tardi, con i capelli tutti arruffati e i vestiti stropicciati, chiusi il libro di letteratura mi misi in piedi ed entrai in casa dal retro, andai in cucina a prendere un bicchiere, avevo una sete assurda. La casa era immersa nel buio così accesi la luce per non andare a sbattere contro qualcosa. Mentre bevevo senti dei colpi alla porta. Ma pensai fossero frutto della mia immaginazione. Dopotutto era quasi l'una. Così ritornai in camera mia e mi misi solo dei pantaloncini per dormire, non cambiai la canottiera. Ma poi quando stavo per mettermi a letto vedi che non avevo spento la luce in cucina...di malavoglia mi alzai e mentre scendevo le scale senti ancora come se suonassero alla porta, dandoli dei leggeri colpi. 
Dopo aver spento la luce decisi di andare a vedere, così spostai leggermente le tende è vidi Justin davanti alla porta. 
Così mi precipitai ad aprire. 
Aveva gli occhi lucidi, e un po' rossi. 
"Chanel.." Disse con la voce impastata. 
"Ma sei ubriaco?" Chiesi mentre lo portavo dentro casa. 
__________________________
Buongiorno splendori! E buon giovedì (?)
Volevo scusarmi se posto solo ora il continuo ma non ho avuto tempo per scrivere. Ma finalmente sono qui lol 
Spero vi piaccia, era da un po' che non facevo un "Justin's Pov" spero che questo vi sia piaciuto. 
Adesso mi dileguo! Un bacione amore! Vi ringrazio tutte per le 15 recensioni! Non sapete quanto lo aprezzo!

 

 

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Capitolo 29
*** 29. Voglio Viverti Chanel... ***


 

Lo portai dentro casa fino al divano, su cui cadde a peso morto. 
"Ho solo bevuto un po'.." Disse mentre si passava una mano davanti agli occhi. 
"Mi sembra che tu abbia bevuto molto più di un po' Justin!" Lo rimproverai. "E poi che ci fai qui?" 
Sospirò e mi guardo dritto negli occhi mentre me ne stavo come una scema davanti a lui "mi mancavi..." Ammise, per poi sorridermi amaramente. 
"Oh Justin.." Dissi solamente, non sapendo come continuare, avrei voluto buttargli le braccia al collo e stringerlo a me, ma anche buttarlo fuori di casa all'istante. Non avevo avuto nemmeno il tempo di stare un po' da sola a riflettere su quello che era successo a casa sua che lui già si ripresentava fuori dalla mia porta. 
"Devi andartene..." Mormorai in un sussurro. 
Lui sgranò gli occhi "non...non mi vuoi?" Chiese titubante. 
"No...cioè si, è solo che è tardi e se mia madre ti vede qui...scoppia il putiferio." Dissi abbassando la voce. 
"Non voglio lasciarti da sola, e poi tua madre mi adora."
Scoppiai in una risata isterica "lo so, ma cambierebbe idea se ti vedesse qui mezzo ubriaco. Dai vieni!" Sussurrai e lo aiutai ad alzarsi, era inutile insistere non se ne sarebbe mai andato, e io non volevo che se ne andasse, e poi volevo stare con lui nonostante tutto, volevo sentire che nonostante le mie paranoie su Selena lui tenesse a me, che mi amasse. E poi continuare a scappare a cosa sarebbe servito? Era tutta una vita che scappavo appena succedeva qualcosa, ma questa volta sarebbe stato diverso, volevo affrontare il problema a testa alta. Lo volevo fare per il mio amore per Justin. 
Portarlo su per le scale fu una vera e propria impresa, continuava a traballare talmente era ubriaco, così cademmo un paio di volte rischiando di svegliare mia madre. 
Entrammo in camera proprio mentre Justin stava avendo un attacco isterico di risate. 
"Shhhh...cos'hai così tanto da ridere?" Lo rimproverai buttandolo sul letto, "non ne ho idea." corsi a chiudere la porta a chiave, così da non avere sorprese l'indomani mattina da parte di mia madre. 
Mi sedetti a gambe incrociate accanto a Justin e rimanemmo a fissarci per circa 5 minuti senza dire niente. 
"Jason è stato qui.." Dissi improvvisamente e lui sgranò gli occhi sorpreso. Ma come diavolo mi veniva in mente?!?
"Come scusa?" Mi sgridò alzando la voce. 
"Era preoccupato..." Cercai di giustificarlo. 
"Quindi fammi capire, tu scappi da casa mia, e poi ti fai consolare da quello li? Invece di affrontare la cosa con me?!" Urlò, e io sussultai per lo spavento. 
Perché improvvisamente mi sentivo come se avessi di nuovo 4 anni e venissi sgridata da mia madre per aver mangiato tutti i biscotti? 
"Io..." Cercai di ribattere.  
"Oh no Chanel, non cercare di giustificarti, come puoi arrabbiarti per Selena per poi fare di peggio con Jason?"
"Sono due cose diverse Justin.." Dissi cercando di allontanarmi da lui senza che se ne accorgesse. 
"Certo che sono due cose diverse. Io e Selena siamo solo amici, non la sfioro con altri scopi da quanto? Un'anno? Mentre quello ti ha baciato non meno di una settimana fa Chanel! E l'idea che lui continui a toccarti mi distrugge ok? Ti ha baciato anche oggi?" L'ultima frase mi ferì, come poteva pensare una cosa del genere? 
"No! È qui che ti sbagli! Tu non lo conosci nemmeno Justin, è venuto per scusarsi delle cose orribili che mi ha detto stamattina. E per dirmi che ci rinuncia in un certo senso..."
"Si certo come no!" Mi interruppe Justin. 
"È vero, era sincero, vuole starmi accanto solo come amico."
"Si per poi sognarti la notte, chissà che sogni sconci si fa! Non voglio nemmeno pensarci!"
"Justin!" Lo rimproverai. 
"Che c'è? E poi sono ancora arrabbiato con te!" Disse tenendo il muso, io per farlo cedere gli feci il labbruccio avvicinandomi a lui. 
"Mi perdoni?" Chiesi sbattendo le ciglia. 
"Uhm..." Rispose guardando le mie labbra. 
"Comunque è vero, e poi non lo ribacerei mai! Mi ferisce che tu non ti fidi di me." Ammisi. 
"Non è di te che non mi fido...è di lui."
"Adesso con lui è tutto apposto Justin, fidati ok?"
"Va bene..." Disse per poi chiudere gli occhi, così pensai che volesse dormire. Era ubriaco quindi mi sorpresi che riuscisse anche a parlare. 
Mi sdraiai accanto a lui che subito mi imprigionò tra le sue braccia. 
"Dobbiamo chiarire tutto oggi.." Disse improvvisamente. 
Sospirai per poi rispondere "Justin non credo che tu sia in grado di parlare di queste cose, è meglio se dormi." Lo baciai sulla fronte scompigliandoli un po' i capelli e lui emise un lieve verso, sembrava un gattino che faceva le fusa. 
"Il fatto che io sia ubriaco andrebbe a tuo vantaggio sai?"
Lo guardai storto "cioè?"
"Gli ubriachi non mentono..." 
Ci riflettei un attimo, aveva ragione, o almeno secondo il detto era così. Quindi perché tirarmi indietro? "Eh va bene..." Acconsentì girandomi di poco così da essere faccia a faccia con lui, sempre tra le sue braccia che mi stringevano protettive. 
"Voglio chiarire una volta per tutte una cosa, io non ritornerò mai con Selena ok? C'è un motivo se ci siamo lasciati, e ritornando con lei rifarei lo stesso sbaglio. È solo la mia migliore amica, quindi è normale che io passi il tempo con lei ok? Ma non devi essere gelosa amore mio, io ti amo alla follia, non ho mai amato nessuno così, si non stiamo insieme da molto ma tu riesci a farmi sentire come nessuna prima d'ora. Non riesco ad immaginare la mia vita senza di te." Disse tutto d'un fiato, io ascoltai parola per parola. 
"Quindi non la ami più?" Domandai come una stupida. 
"Oh Chanel, no non la amo, ci tengo a lei come amica niente di più, quante volte devo ripetertelo?"
"E se lei ti amasse ancora?" Non volevo parlare con Justin del LIEVE scontro che avevo avuto con Selena, tanto non mi avrebbe mai creduto visto che per lui Selena era una specie di Santa. 
"Non farebbe alcuna differenza, perché io ho te. A me non interessa nessun altra se non tu, Chanel. E voglio che tu ti convinca di questa cosa. Non devi avere dubbi."
Era ora, dovevo aprirmi con lui, lui lo stava facendo e io dovevo fare altrettanto. 
"È che Justin, il non so com'è quando una persona ti ama con tutta se stessa, perché ho sempre creduto che nessuno mi avrebbe mai amato, che mi avrebbero trattato tutti male, quindi evitavo di frequentare i ragazzi, non volevo essere ferita, derisa, perché io non sono sempre stata così. Ero chiusa in me stessa, passavo le giornate chiusa in camera a leggere, a scrivere, a studiare, non avevo una vita sociale. Ed invidiamo con tutta me stessa la mia migliore amica di quel epoca, Ashley, la quale mi ha reso la vita un inferno da quando ho cominciato a frequentare Carly e Jason, fatto sta che lei era diventata quella più popolare della scuola e io la più emarginata. Così un'estate ho deciso di cambiare, volevo avere anch'io degli amici, andare alle feste e tutto il resto. Ora si non sono più un emarginata sociale, perché Carly mi ha aiutato moltissimo. Ma comunque non avevo mai avuto un ragazzo, ogni volta che qualcuno si avvicinava a me io mi chiudevo a riccio, perché io faccio questo, mi chiudo in me stessa e respingo le persone, ma poi sei arrivato tu e non so come hai fatto ma hai superato tutte le mie barriere senza che io me ne accorgessi per poterti fermare, ero  troppo occupata a cercare di odiarti, per ammettere a me stessa che mi piacevi, quindi con te non voglio fare più gli sbagli che ho commesso in passato, voglio darti tutto di me stessa, anima e corpo, voglio amarti con tutta me stessa, darti tutto l'amore che ho, voglio buttarmi in questa relazione, senza pensare ai se e ai ma, che mi hanno sempre fregato. Io voglio amarti Justin."
Lui che per tutto il tempo in cui avevo parlato, non aveva smesso di guardarmi negli occhi e di giocare con una ciocca di capelli, finalmente dopo un lungo silenzio sussurrò un appena percettibile "grazie." 
"Per cosa?" Domandai, trattenendo una risata, mi sarei aspettata tutto ma non un grazie, ma come sempre era in grado di stupirmi. 
"Per esserti aperta con me, sapevo che eri una ragazza difficile dal primo momento in cui ti ho vista, mi hai guardato con quei tuoi occhi verdi smeraldo come per lanciarmi una sfida, e io non mi sono certo tirato indietro. E sono contento di non averlo fatto. Perché altrimenti non avrei conosciuto questa splendida Chanel, dolce, divertente, lunatica, timida, insicura e possessiva, che si nascondeva dietro quella che all'apparenza era una senza alcun sentimento, quella scontrosa. 
Volevo farti mia, pur sapendo il casino in cui ti avrei portato, perché la mia vita non è facile come ti sarai accorta. Ma voglio che tu ne faccia parte. Perché è come se ti aspettassi da tutta la vita, come se tutte le scelte che ho fatto fino ad oggi mi avessero portato a te, a stare qui, ad ammirarti mentre mi apri il tuo cuore. Nemmeno io con te voglio commettere gli sbagli che ho fatto in passato, questa volta saprò dividere bene lavoro e vita privata, non voglio che a causa dei miei impegni tu ti senta trascurata, voglio viverti Chanel. Voglio renderti felice, voglio darti tutto ciò di cui hai bisogno, voglio darti tutto l'amore di questo mondo, perché te lo meriti tutto."
Cos'altro potevo dire? Cosa posso dire dopo una dichiarazione del genere? Cosa potevo fare senza rovinare questo momento? Cosa potevo dire? Decisi di non dire niente. Lo baciai e basta. 
Baciarlo fu strano, perché era come se con quel bacio iniziasse tutto da capo, era elettrizzante e non solo perché sentivo il sapore della vodka, ma perché era un nuovo inizio, era come se con quel bacio ci stessimo promettendo qualcosa, come se ci stessimo confidando un segreto mai svelato a nessuno. Quel bacio così dannatamente dolce da mandarmi in paradiso, ma così passionale da farmi sentire dentro le fiamme dell'inferno, in quel momento quel bacio era il mio tutto. Era come se ci stessimo sussurrando "prometto di amarti per sempre." Ma a modo nostro, in quel preciso istante mi resi conto che avrei ricordato quel momento per tutta la vita. 
Ci staccammo solo quando non avevamo più fiato in corpo, mi lasciò un ultimo bacio sulla fronte, per poi stringermi contro il suo petto e sussurrare tra i miei capelli "ti amo" almeno una decina di volte. 
"Dimentica tutto ok? Selena, Jason, tutto quanto. Voglio che pensi solo a me e a te Chanel." Disse alzandomi la testa così che lo guardassi negli occhi. 
"Ci proverò amore." Sussurrai per poi lasciargli un bacio sul naso. Lui emise una lieve risatina. 
"Non mi chiami quasi mai amore, fa strano sentirtelo dire." Disse abbracciandomi. 
"Non chiamo quasi mai nessuno così...ma tu, tu sei il mio amore." Dissi accoccolandomi tra le sue braccia, la mia schiena contro il suo petto, con un dito cominciai a tracciare il contorno dei suoi tatuaggi sul braccio sinistro. 
"Voglio farmene uno anche io.." 
"Di tatuaggio? E dove?" Chiese curioso. 
"Sotto il seno, io e Carly abbiamo sempre voluto farcelo..."
"Sotto il seno eh.." E fu così che il lato perverso di Justin Bieber venne fuori.
"Già, mi piacerebbe fare tipo delle rondini che volano, oppure una piuma."
"Mi piace...ti porterò a farlo. Ti bacerò quel tatuaggio tutte le sere..." Disse allusivo. 
"E io posso baciare i tuoi?" Risposi stando al suo gioco. Era sempre così per anche la più minima cavolata cominciavamo a stuzzicarci a vicenda, e finiva sempre allo stesso modo, con i vestiti che volavano per aria. 
"Certo che puoi piccola mia, ma oggi voglio che tu baci solo le mie labbra."
Sorrisi e lo baciai come mi aveva chiesto. Quella notte dormì splendidamente, fu la notte più bella della mia vita, no, non facemmo l'amore, dormimmo abbracciati, con lui che mi abbracciava protettivo e col suo respiro sul collo che era meglio della più dolce ninna nanna. 
                             
    ****************************************
Ormai è passata una settimana da quella fantastica sera, io e Justin abbiamo cercato di stare il più tempo possibile insieme, ma lui per tutta la settimana ha avuto molti impegni, per organizzare il nuovo Tour e per prepararsi alla esibizione agli American Music Awards, così quando potevo lo accompagnavo, però la maggior parte delle volte ero occupata, sia col lavoro da mia zia, dove da un po' stavo trascurando delle cose, sia con la scuola. 
Ma ce la stavamo mettendo tutta, io sopratutto stavo facendo i conti con la mia gelosia, perché si dà il caso che Selena stia lavorando al suo nuovo album nello stesso studio di registrazione di Justin quindi si incontrano quasi tutti i giorni, e io essendo a scuola non la posso controllare, ma anche Carly mi ha detto di stare tranquilla che Justin mi ama e che non ho nulla da temere. 
Ma non era così semplice, sapevo che Selena stava tramando qualcosa e avevo paura che agisse approfittando della mia assenza, ma avevo fiducia in Justin, sapevo che se mai avesse provato a baciarlo o chissà cosa lui l'avrebbe respinta. 
Era venerdì pomeriggio e l'indomani ci sarebbero stati gli AMA così ero a telefono con Carly mentre entrambe votavamo come delle pazze per Justin. 
"Dai mi dici come sarà l'esibizione?" Chiese per l'ennesima volta Carly. 
"No mia cara, è un segreto di stato!" Risi continuando a cliccare su "vota"
"Che antipatica che sei, ma alla fine vai con lui o no?"
"No, te l'ho detto, non mi sentirei a mio agio in mezzo a tutte quelle persone famose, non è il mio ambiente.."
"Invece si che lo è!" Ribatté Carly. 
"No e lo sai bene!"
"Ma sei la ragazza della pop star del momento! Prima o poi sarà lui stesso a trascinarti ad una premiazione, perché vorrà averti accanto mentre prega di vincere, magari ai Grammy! Già ti immagino al suo fianco con un vestito di Versace! Dio saresti splendida!"
"Ho sempre sognato di indossare un vestito come quello, sai di quelli lunghi, con lo strascico e con qualche gioiello, tipo quello che aveva indossato Fergie un paio di anni fa...te lo ricordi?" Chiesi mentre nella mia testa cominciava a materializzarsi la mia immagine con quel vestito. 
"Come dimenticare un vestito come quello...Ma sul serio Chan credo che dovresti andare insieme a Justin, dai è il tuo sogno indossare un abito d'alta moda e finalmente avresti un'occasione per metterlo.." Cerco Carly di convincermi, lei sapeva i miei punti deboli e uno di quelli era la moda. 
"Non lo so Carly, non posso dirlo ora a Justin...ha già ceduto l'altro invito a sua madre." 
"Bene! Così conosci Pattie, scommetto che ti amerà!"
"Come mai ho l'impressione che tu veneri la madre di Justin?" Sorrisi. 
"Beh ha dato alla luce la mia ragione di vita, come potrei non amarla? Comunque non cercare di cambiare discorso, per Justin non sarà difficile rimediare un'altro invito." 
Ecco la mia Carly, lei trovava sempre il lato positivo in tutto, come si fa a non amarla?
Mentre riflettevo se cedere o meno mi arrivò una chiamata da Skype. Col mouse cliccai sull'icona e vidi che era una richiesta di video chiamata da Justin. 
"Carly ti devo lasciare.." Dissi mentre accettavo, e davanti a me appariva la sua immagine tutta sorridente, ma mi accorsi dai suoi occhi che era molto stanco. 
"Justin? Non fare ciò che io non farei..." Disse deridendomi, sul lato perverso lei e Justin avevano molto in comune. Quando si dice che le fan assomigliano al proprio idolo...loro ne sono la perfetta dimostrazione. 
"Ciaooo." Dissi sia per salutare Carly sia per Justin. 
"Ehi, che ci fai ancora sveglia?" Domandò premuroso come sempre. 
"Stavo votando per il mio meraviglioso ragazzo, così che domani vinca." Attaccai l'iPhone al cavo USB attaccato al computer così che caricasse, e poi sorrisi allo schermo. 
"Non fa niente se non vinco.." Rispose sorridendo. 
"Lo so che ci tieni Justin."
"Già, vorrei che tu venissi a sostenermi, sarebbe importante averti accanto." 
Nonostante lui non fosse davanti a me ma bensì dietro ad un computer l'intensità con cui mi stava guardando mi accese dentro. 
"Vorrei venire anche io..." Risposi, sincera. Volevo veramente andare con lui solo che avevo paura, non sapevo com'era stare davanti ai riflettori, fermasi per fare le foto, stare in mezzo ad altri grandi artisti, l'idea di tutto quello mi metteva in soggezione, ma per lui avrei superato tutto. 
"E allora vieni, farò in modo di far rimediare a Scooter un'altro invito, e domani mattina andiamo alla ricerca di un vestito per te, su dimmi di si.." Mi implorò facendo il labbruccio e guardandomi con l'aria da cucciolo abbattuto. 
"Va bene." Mi lasciai convincere. 
"No aspetta ho sentito bene? Hai detto veramente di si?" Domandò incredulo. 
"Si Justin si ho detto di si, ma io domani ho scuola, e non la posso saltare..."
"Andrò io a cercare un vestito allora, ma tu devi venire!"
"Vengo vengo!" Risi " ora forse è meglio se vado a dormire...e tu dovresti uscire da quello studio di registrazione."
"Uhm...devo finire delle cose, ma potrei tranquillamente passare da te più tardi, a farti le coccole. È da un po' che non dormiamo insieme." Disse con un ghigno divertito sul volto. 
"Perché ho l'impressione che non volessi dire 'dormire'?" Risposi divertita. 
"Uhmm...chissà."
"Ora vado seriamente Mr. Perversione!"
Lui rise di gusto "chiudi la porta a chiave non si sa mai che genere di depravato possa passare da quelle parti!" Sentì un'ultima volta la sua risata e poi lui sparì, segno che aveva chiuso la video chiamata. Posai il portatile insieme al telefono sul comodino e mi misi sotto le coperte. Non chiusi a chiave sperando che il mio preferito depravato sarebbe passato. 
Prima che potessi chiudere gli occhi il mio cellulare vibrò. 
Un messaggio vocale. 
"Buonanotte principessa...stai attenta." E infine la sua risata. 
Si, amavo ufficialmente Justin con tutta me stessa. 
Mi addormentai ascoltando quel messaggio. 
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Scommetto che mi odiate, ma non vi biasimo, sono sparita di nuovo. Ma mi dispiace immensamente è solo che avevo un blocco non riuscivo a scrivere, non avevo idee, questo capitolo l'ho riscritto più e più volte. Perché mi era difficile cercare di far aprire Chanel con Justin, volevo che apparisse il più fragile possibile, ma era difficile perché mi veniva da piangere possibile? Però spero di esserci riuscita alla fine. Spero anche che vi sia piaciuto, e che non mi abbandoniate. 
Un bacione, Giselle ❤

 

 

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Capitolo 30
*** 30. Love Will Remember. ***


Mi fissai per l'ultima volta allo specchio, devo ammettere che Carly ha fatto un ottimo lavoro. 

È ormai più di un'ora che cerca di farmi trucco e acconciatura, e devo dire che ha dato il meglio di sé. 
Mi ha truccato sui toni del rosa, e per i capelli ha optato per lasciarli semplici, solo che invece di essere come al solito lisci mi ha convinto a lasciarli al naturale, con le solite morbide onde che mi ricadono sui fianchi. 
"Ed ora il vestito!" Annunciò la mia migliore amica entrando in camera mia seguita da mia madre, in mano aveva un'enorme borsa con su il logo di Versace. 
Era tutto il giorno che mi teneva l'abito nascosto, perché la signorina a mia insaputa era andata a fare shopping con Justin, e avevano scelto il vestito insieme. 
"Dimmi che non ha speso troppo..." Dissi a Carly, non volevo che Justin spendesse un capitale per me, non volevo che sprecasse i suoi soldi. 
"Oh su non ci pensare ora, sono soldi ben spesi!" Cerco di tranquillizzarmi Carly. 
"Dai faglielo vedere, sono sicura che lo amerà!" Disse mia mamma mentre si sedeva sul bordo del letto. 
Io avvolta nella mia vestaglia mi parai di fronte a Carly, cercando di sbirciare. Ma per colpa della carta velina color rosa non vidi granché. 
"Adesso ti chiudi in bagno e te lo provi, sarai splendida! Tra un po' piango!" Disse e io scoppiai a ridere prendendo il sacchetto tra le mani tremolanti. 
Mi chiusi in bagno e lasciai cadere la vestaglia ai miei piedi, poi finalmente estrassi il vestito. 
È un mono spalla, sui toni del rosa ma con qualche accenno di beige, bianco, e nero. È fatto con un tessuto sontuoso, quasi trasparente, in vita era molto stretto, perché fatto con un tessuto elastico. E poi sulla gonna ha uno spacco stratosferico, che mi lascia tutta la gamba destra scoperta. Ma devo dire che è favoloso, lo indossai e per grazia divina riuscì a chiuderlo da sola. 
Uscì dal bagno così, sentendo mi stranamente bella. 
"Ora piango seriamente!" Esordi Carly. 
"Allora come sto?" Chiesi sorridendo ad entrambe. 
"Sei splendida tesoro!"
"Hai scelto bene Carly!" Dissi mentre mi voltavo per vedermi interamente allo specchio. 
"Io non ho fatto niente, ho solo consigliato a Justin il colore, per il resto mi sono fatta i fatti miei mentre provavo una valanga di scarpe. È lui che ha scelto il vestito."
"È stupendo!" Non smettevo di guardarmi, in altre occasioni mi sarei sentita a disagio, ma non quel giorno, mi piacevo, stavo bene con me stessa e amavo l'abito che il mio ragazzo aveva scelto. Lo lisciai sui fianchi poi mi voltai "e le scarpe?" Chiesi voltandomi verso Carly. 
"Oh quelle le ho scelte io!" Disse correndo fuori per poi rientrare subito dopo con una scatola. 
"Louboutin?" Chiedi mentre mi sedevo sul letto accanto a mia madre stando attenta a non stropicciare il vestito. 
"Esattamente...so che hai sempre voluto un paio, così ci ho pensato io...con i soldi di Bieber." Carly rise e noi con lei. Sembrava assurdo ma lei era quella più emozionata. 
Aprì la scatola e ci trovai dentro delle semplici décolleté color rosa pallido, con il tacco tempestato di Swarovski. 
"Carly sono...sono stupende!"
"Sisi, dai su mettile che Justin sarà qui da un momento all'altro."
Carly aveva ragione, Justin avrebbe suonato alla porta da un momento all'altro, improvvisamente mi agitai, non potevo farlo, non potevo andare li, chi volevo prendere in giro? Non posso andare ad una premiazione, io non c'entro niente con quello, non sono una cantante, un'attrice o robe del genere per poter andare ad una cosa così. 
Non posso farlo. 
"Chan tutto ok?" Mi chiese Carly sedendosi per terra di fronte a me.
"Non posso Carly...io non posso andare.."
"Non dire cavolate Chan, sai benissimo che puoi andare. Guardati allo specchio, tu non hai niente in meno di tutte quelle che vediamo in televisione, anzi sono loro che oggi invidieranno te, perché sei stupenda, e al tuo fianco ci sarà il ragazzo più perfetto di questa terra, farete invidia a tutti Chan, siete perfetti insieme, e non lo dico perché tu sei la mia migliore amica o perché sono una Belieber, lo penso davvero."
Rimasi senza parole, non avrei mai potuto ringraziarla abbastanza per tutto quello che fa per me. "Grazie Carly." Scesi dal letto e mi sedetti accanto a lei e la strinsi tra le braccia. Mi veniva da piangere cavolo, nemmeno stessi andando a sposarmi. 
"Dai su metti queste scarpe!" Mi prese un piede e infilò una scarpa e poi fece la stessa cosa con l'altra. 
Poi ad un tratto sentimmo suonare alla porta. 
"Oddio è qui!" Esclamai alzandomi di scatto in piedi. 
"Vado io!" Disse Carly correndo come una bambina giù dalle scale. 
"Justin!" La sentì urlare, sembravano due fratelli quei due, era così bello vedere la mia migliore amica felice quando era con lui. Li vidi entrare abbracciati e mi ritrovai a sorridere. 
"Chi sei tu? Dov'è la mia Chanel?" Disse Justin mentre mi guardava da capo a piedi, per la prima volta mi sentì in imbarazzo di fronte a lui. 
"Non è stupenda?" Chiese Carly, non aspettandosi una risposta. 
"È..perfetta...sapevo che ti sarebbe andato benissimo. Salve signora Rivera." Disse Justin salutando mia madre che come un adolescente innamorata rise quando lui le bacio la mano. 
Poi si avvicinò come un predatore a me, che fremevo dalla voglia che mi toccasse, erano troppi giorni che non stavamo da soli, troppo tempo che non ci toccavamo, e si mi era mancato da morire. 
"Ciao bellissima." Mi salutò dolcemente. 
Solo in quel momento lo esaminai da capo a piedi, era vestito completamente di nero, non indossava uno smoking, bensì una canottiera in pelle con su un pullover a bottoni che teneva aperto, e dei semplici pantaloni, ma la cosa che trovai buffa fu che non indossava le sue solite supra o vans, bensì indossava un paio di mocassini rossi. 
"Belli!" Dissi trattenendo una risata.
"Sisi prendi in giro, brava! Ma mentre tu morirai per quei tacchi vertiginosi io starò comodissimo!"
Risi "ma ehi almeno ora sono alta come te!" Mi misi accanto a lui tenendo le spalle ben dritte. 
"La mia piccola formica!" Mi disse prendendomi in giro. 
Appena ne aveva l'occasione scherzava sempre sulla mia altezza, chiamandomi Puffetta, Formica, gnoma o con altri nomignoli del genere.
"Però ammettilo che ami i miei tacchi!" Dissi mentre sporgevo la gamba destra così che uscisse attraverso lo spacco vertiginoso, che mi arrivava sopra metà coscia. 
Lo vidi deglutire mentre guardava la mia gamba per poi soffermarsi sui tacchi. 
Mi prese per mano e mi attirò contro il suo petto. "Non amo solo quello..." Disse con voce suadente per poi darmi un casto bacio a fior di labbra. 
"Fermi vi faccio una foto!" Disse mia madre piazzandosi davanti a noi con la fotocamera. 
Mi strinsi a Justin che mi cinse a se con un braccio intorno alla mia vita. Sorrisi timidamente davanti a mia madre che sembrava un paparazzo per quante foto ci scattò in meno di un minuto. 
"Mamma mi hai accecata!" Protestai ridendo. 
"Dai andiamo amore è tardi, e c'è mia madre in macchina non vorrei farla aspettare troppo!"
"Pattie? Posso..posso salutarla?" Esclamò all'improvviso Carly saltando come una bambina di due anni.
"Certo dai vieni con me!" Disse Justin accompagnandola da basso. 
"Tutto ok amore?" Mi chiese mia madre una volta rimaste da sole in camera mia. 
Era da un bel po' che non mi facevo una bella chiacchierata con  mia madre, di solito le raccontato tutto, ma da un po' di tempo a questa parte avevo smesso di confidarmi così tanto con lei. Non sapeva cosa avessi in testa, non aveva la più pallida idea del casino che avessi in testa. 
"Si mamma, è solo che sono preoccupata.." Dissi appoggiandomi contro la mia scrivania. 
"Per cosa amore?"
"E che non ho idea di cosa mi aspetti, non so se verrò criticata ulteriormente dalle sue fans, che mi odiano già abbastanza per la cronaca, non so cosa dirà la stampa scandalistica a vedermi li così ingenua, senza conoscere nessuno...ho paura mamma." Dissi cercando di trattenere le lacrime per non rovinare il capolavoro di Carly. 
"Andrà tutto bene tesoro, abbi fiducia in te stessa. Ora vai che la tua pop star ti aspetta!"
"È tutto così surreale vero?" Sorrisi mentre pendevo la pochette. 
"Si, ma infondo lui è un ragazzo normale amore, fa solo un lavoro un po' diverso dagli altri ragazzi della sua età..mettiamola in questi termini."
Sorrisi e le baciai una guancia "ti voglio bene mamma." 
Ormai non potevo più tornare indietro, così raggiunsi Justin di sotto, mi aspettava davanti ad una macchina nera, una jeep, ero così preoccupata che non avevo nemmeno pensato a sua madre. Avrei incontrato finalmente la madre del mio ragazzo. E non ero certo pronta psicologicamente. Bene Chanel, davvero brava!
           ***********************
"Ragazzi io raggiungo Scooter dentro, non mi va di sorridere per venti minuti. Ho paura che mi si blocchi la mascella!" Dissi Pattie scendendo dalla Jeep, precedendo così me e Justin. Pattie si era rivelata una donna fantastica, fin troppo simile a mia madre, era riuscita a mettermi a mio agio fin da subito, era così simile a Justin, che non mi stupì quando li vidi ballare in macchina come se niente fosse, era così bello vedere Justin spensierato, pensava solo a scherzare e a dare attenzioni a sua madre. Non si vedevano da qualche mese, e sapevo che le era mancata tantissimo così mi misi in disparte e li lasciai parlare in pace. Avevano bisogno di stare da soli. 
"Divertiti tesoro! E fa come ti ho detto!" Disse Pattie prima di correre chissà dove.
Il suo consiglio per sciogliere la tensione era stato di far finta di essere qualcun'altro, non importava chi avessi scelto, ma che quel qualcuno fosse sicuro di se e che non si lasciasse intimidire da niente, quella notte potevo essere chiunque volessi.  Ma il fatto è che io non volevo essere nessun altro se non Chanel Marie Rivera, quindi in parte seguì il consiglio di Pattie, ma in parte feci di testa mia. 
"Pronta?" Mi chiese Justin prima di scendere dalla jeep, io annuì e lo seguì. Appena fummo fuori sentì un sacco di urla isteriche, tra cui riconobbi il nome di Justin. Strinsi forte, forse un po' troppo, la sua mano mentre passava davanti alla fan in delirio. Poi con mia sorpresa mi trascinò da loro. 
"Chi vuole una foto?" Chiese provocando le urla di tutte.  
Controvoglia lasciai la sua mano e me ne stetti in disparte mentre firmava autografi, ma ad un tratto presi una iniziativa che stupì pure me stessa. 
Dovevo far qualcosa per farmi amare dalle Beliebers e questa era la mia occasione. 
Così affiancai Justin per l'ennesimo autografo, e chiesi alla ragazza "vuoi una foto!?" Lei mi guardò stranita poi mi porse la macchina fotografica "dite cheese!" Dissi sorridendo mentre scattavo la foto.
"Grazie..Chanel giusto?" Chiese la ragazza, e io annui. 
Poi feci la stessa cosa con altre Beliebers, sperando che almeno la metà di loro apprezzasse il mio gesto. 
Justin's Pov. 
Sentivo che era a disagio,  continuava a nascondersi dietro i lunghi capelli, a torturarsi le mani, e continuava a guardasi i piedi. 
Mi sentivo in colpa, non dovevo portarla con me se non voleva. Ma  la volevo al mio fianco, perché altrimenti avrei passato tutta la serata a pensare e a preoccuparmi per lei. 
"Vieni Chan.." Le sussurrai stringendole ulteriormente la mano e la portai dalla parte dove c'erano le fan in delirio. 
"Chi vuole una foto?" Chiesi e loro urlarono. 
Presi il pennarello che mi porgeva l'assistente e mi misi a firmare autografi e a fare foto, poi improvvisamente sentì Chanel dietro di me. 
"Vuoi una foto?" Chiese ad una ragazzina in lacrime mentre le firmavo la foto che mi porgeva. 
Lei le porse la fotocamera sotto shock, io mi avvicinai a lei mentre Chan scattava la foto. 
Non riuscivo a capire perché stesse facendo una cosa del genere, ma non riuscivo a smettere di guardarla e di sorridere. Era stupenda, il vestito che avevo scelto le stava benissimo, risaltava persino l'abbronzatura color caramello che aveva preso durante la nostra vacanza, e quel trucco risaltava ulteriormente i suoi meravigliosi occhi verdi. 
"L'ultima foto..." Mi avvertì l'assistente al nostro fianco. 
Salutai le ragazze e insieme a Chan, accompagnati da una giovane donna, andammo verso il red carpet. 
"È stato bello quello che hai fatto!" Le dissi mentre intrecciavo le nostre dita. 
Lei mi sorride imbarazzata. "Spero che anche loro lo abbiano apprezzato!" 
"Sicuramente amore.." Continuammo a camminare finché non arrivammo davanti ai fotografi, così ci posizionammo sulla apposita stellina. 
"Cominciano da destra..." Le sussurrai all'orecchio e lei annui, poi la vidi spostare lentamente il vestito così da far uscire la gamba destra attraverso lo spacco del vestito. 
Voleva farmi morire? Probabilmente si perché si volto verso di me e mi sorrise mordendosi il labbro, fortunatamente indossavo gli occhiali da sole, così dalle foto non si sarebbe visto che non smettevo di fissare la sua gamba. 
Lo spacco era così profondo che le arrivava all'inizio della coscia, e stava mettendo a dura prova il mio autocontrollo. 
La strinsi a me portando le una mano intorno alla vita, mi guardai intorno e vidi che tutti gli occhi erano su di noi, forse perché era la prima volta che Chanel era ad un evento del genere, o forse per il suo vestito fin troppo provocante. 
"Mi pento di aver scelto quel vestito per te.." Le dissi e lei mi guardò stranita non capendo il perché di quella mia affermazione.
"Io lo amo.." 
"Anche io, ma guardati intorno, tutti gli occhi sono su di te..sono geloso!" Ammisi. 
"Ma io sono solo tua.."
"Lo so amore, ora facciamolo capire anche a loro.." Prima che potesse capire le mie intenzioni la baciai, ma non come facevo di solito, solo un semplice bacio a stampo. Mentre la baciavo sentivo un susseguirsi di "click, click, click." Segno che i fotografi stavano scattando un sacco di foto. Io ero abituato a tutto questo e sentì che anche lei non ci badava più di tanto, segno che si era lasciata andare. E ne fui molto contento, continuammo a fare foto per altri 5 minuti, e fu una delle poche volte che mi divertì a stare sotto i riflettori, con Chanel al mio fianco era tutto diverso, con lei ero a mio agio, tanto che cominciai a fare lo stupido, mi misi a ballare così da farla ridere, facevo le facce buffe poi infine le misi i miei occhiali. 
"Stai bene!" Le dissi. 
"Guarda, faccio la faccia alla Justin Bieber!" Si mise le mani sui fianchi e aprì di poco le labbra e rimase ferma, facendo la finta dura. 
"La finisci di prendermi in giro?" Le chiesi prendendo la per i fianchi. Lei scoppiò a ridere e io con lei poi ad un tratto si fermò e guardò oltre le mie spalle. 
"C'è...Selena.." La senti sussurrare, più a se stessa che a me.
Così mi voltai e vidi Sel in posa per le foto come al solito. La trovai infinitamente bella, indossava un lungo vestito nero, ma che le lasciava i fianchi scoperti e un pezzo di fondoschiena proprio dove aveva quelle due fossette, e anche lei aveva uno spacco profondo che le lasciava fuori la gamba sinistra. Improvvisamente mi ricordai di quando accarezzavo i suoi fianchi, quando la stringevo a me, e quando sul mio letto le accarezzavo lentamente quella gamba. Come se sentisse i miei pensieri Selena si voltò dalla nostra parte e ci sorrise.
Accanto a me sentì Chanel irrigidirsi, e mi presi a schiaffi da solo mentalmente per aver ricordato certe cose. 
"Andiamo dentro dai..." Dissi e senza che Chanel avesse modo di ribattere la trascinai all'interno del Nokia Theatre. 
Raggiungemmo i nostri posti sulle prime file accanto a mia madre e Scooter. 
"Tutto ok?" Mi chiese timidamente Chanel.
No che non stavo bene, vedere Selena così mi aveva destabilizzato mentalmente, e così non avevo spiaccicato parola da quando mi aveva sorriso. Possibile che mi facesse ancora questo effetto?
"Si Chan sto bene!" Le risposi, forse un po' troppo duramente perché abbassò gli occhi e si raddrizzò sulla poltrona. 
Perché la trattavo così?
Appoggiai una mano sul suo ginocchio scoperto e con il pollice feci dei movimenti circolari. "Scusa..." Le dissi e lei mi sorrise come per tranquillizzarmi, ma sapevo che l'avevo ferita. 
Odiavo vederla triste sopratutto se era a causa mia, se fossimo stati da soli l'avrei baciata fino a farla restare senza fiato, ma i miei piani avrebbero aspettato. 
"Sorridete!" Disse una giovane donna piazzandosi davanti a noi con la fotocamera, così misi un braccio attorno alle spalle di Chan e le strinsi a me. 
Quando se ne andò le sussurrai un "ti amo" e finalmente mi fece un sorriso sincero. 
"Ti amo anche io." Mi disse per poi posare le sue labbra sulle mie con trasporto. 
Dovevo dimenticare quei pensieri che avevo fatto su Selena, e concentrarmi su Chan, perché non si meritava che pensassi ad un'altra. Sopratutto se lei aveva tutte queste paure riguardo a me e a Selena. Era da stupidi. Io amavo solo Chanel, che diavolo mi prendeva?
Poco dopo iniziò lo show, fu un susseguirsi di esibizioni e consegne di premi, non seguivo molto ero concentrato su Chanel che continuava a toccarmi la gamba con il piede, così avevamo passato la maggior parte del tempo a scambiarci baci o a giocare a stuzzicarci facendo  commenti poco consoni ad un ambiente pubblico. 
"Justin smettila!" Mi rimproverò al ennesimo commento. 
"Dai mi sto divertendo così tanto! Tanto che ti porterei subito via da qui per andare a casa...li c'è un bel letto che ci aspetta!" Dissi ma a quanto pare a voce troppo alta perché mia madre mi sentì. 
"Justin Drew Bieber dai una regolata ai tuoi ormoni!" Mi rimproverò e Chanel scoppio a ridere. "Bieber sei un depravato!" Disse ridendo, accavallando poi le gambe. 
Stava ancora ridendo quando annunciarono la categoria in cui ero nominato per "miglior album pop/rock" 
Chanel smise di ridere mi prese per mano incrociando le nostre dita, con mia sorpresa vidi Selena sul palco, era lei a consegnare il premio? Perfetto, se avessi vinto sarei dovuto stare troppo vicino a lei per i miei gusti, sopratutto il quel momento. 
"E il vincitore per il miglior album pop/rock di quest'anno è...."
Solita suspense durante la quale strinsi troppo la mano di Chan che sembrava avesse smesso di respirare insieme a me. Desideravo tanto quel premio, era importante, il mio lavoro di svariati mesi sarebbe stato ripagato, se avessi vinto, ovviamente. 
"Justin hai vinto!" Mi disse Chan abbracciandomi, mi alzai in piedi ancora tra le sue braccia poi la baciai con trasposto, prima di passare ad abbracciare mia madre e infine Scooter. 
Salì sul palco e vedere Selena così vicina mi mise subito a disagio, non dovevo fare altri pensieri come quelli di prima. Ma quando l'abbracciai prima di ritirare il premio fu inevitabile visto che posai il braccio sui suoi fianchi...quei fianchi che avevo stretto per tanto tempo, mentre facevamo l'amore. Presi la piramide di cristallo in mano e mi lasciai alle spalle Selena. Cercai tra la folla Chanel che era turbata e fiera allo stesso tempo, era stretta tra le braccia di mia madre e la cosa mi tranquillizzò. 
Feci il solito discorso ringraziando le fan, la famiglia, Scooter, la crew, e infine ringraziai Chan, e quando lo feci sentì sbuffare Sel alle mie spalle. 
Quando ebbi finito partì la musichetta che annunciava l'inizio della pubblicità, così insieme a Selena andai dietro le quinte. 
"Congratulazioni!" Mi disse posandomi un lascivo bacio sulla guancia. "Non vedo l'ora di vedere la tua esibizione Justin..." Disse sorridendomi, e il mio cuore saltò un battito. 
"A-anche io la tua Sel.." Quella sera avrebbe cantato per la prima volta una canzone del suo nuovo Album. Non si sapeva ancora niente, era tutto un segreto. 
"Fidati, ti stupirò! A dopo tesoro..." Ancora imbambolato ritornai da Chan che mi saltò al collo per congratularsi di nuovo. 
"Sono così fiera di te!" 
"Grazie amore.." Dissi per poi prenderla per i fianchi e baciarla con passione, me ne fregavo se mezza platea ci stava guardando. 
"Tutto bene?" Mi chiese quando mi staccai da lei, la vedevo che era tesa, e sperai non avesse capito cosa avevo per la testa. "Ti vedo pensieroso...sicuro di stare bene?"
"Si, sono solo ancora sconvolto per aver vinto.." Mentì spudoratamente, se sembravo altrove era solo a causa di Selena. 
Chanel's Pov
Non ero stupida, sapevo che qualcosa lo turbava da quando avevamo lasciato il red carpet, ma non riuscivo a capire cosa lo avesse turbato così tanto. 
Mi aveva preso alla sprovvista quando mi aveva preso e baciato, non era da lui baciarmi davanti a tutti, anzi preferiva non lasciarsi andare con me se c'era troppa gente in giro. 
Ma non era solo quello a rendermi inquieta, ma c'era anche il fatto che per tutta la serata Selena non mi aveva tolto gli occhi di dosso. Sentivo il suo sguardo pieno d'odio in ogni singolo istante, specie in quelli dove Justin mi sfiorava o baciava. 
Vederlo sul palco insieme a Selena aveva acceso tutta la gelosia che reprimevo da quando avevamo chiarito, quando si erano abbracciati dovetti fare uno sforzo enorme per non alzarmi in piedi e correre a separarli. Si forse stavo esagerando, ma lui era mio. E vedere, quella che mi aveva quasi giurato che me lo avrebbe portato via, mettergli le mani addosso e sorridere così beatamente mi aveva mandato in bestia. 
Justin si era dovuto alzare, lasciandomi da sola, per andare a cambiarsi perché tra un po' ci sarebbe stata la sua esibizione; così me ne stavo da sola a contemplare le mie unghie mentre consegnavano un premio dietro l'altro. Senza di lui mi sentivo a disagio, da quando ero scesa dall'auto sentivo gli occhi di tutti addosso, e per una come me a cui non piace essere sotto l'attenzione di tutti era difficile, perché appena alzavo lo sguardo come minimo mi accorgevo di 5 persone che mi fissavano prima che a disagio lo riabbassassi. 
Ma con lui accanto mi sentivo protetta, senza ero vulnerabile. 
La "voce" così chiamavo quello che annunciava chi sarebbe salito sul palco, chi si sarebbe esibito, annuncio che l'esibizione di Selena stava per cominciare. 
Questa non me la sarei di certo persa. Di solito le premiazioni le guardavo a casa di Carly, con una ciotola di pop corn davanti, e ogni volta che c'era un esibizione di Selena io sotto sotto la invidiavo, ma non perché fossi invidiosa o chissà cosa, ma perché la reputava fortunata ad avere uno come Justin al suo fianco. Ed ora eccomi qui a distanza di quasi due anni che assistevo allo spettacolo come la ragazza di quello che un tempo le avevo invidiato. 
Guardai alla mia sinistra e Pattie mi sorrise e mi strinse la mano affettuosamente, aveva capito che avevo bisogno di conforto, e lei era così gentile da offrirmi il suo. 
Sentì partire la base della canzone di Selena e mi raddrizzai sulla sedia per vedere meglio. Questa doveva essere un esibizione importante per lei, perché da quanto ne sapevo era il primo singolo del suo nuovo CD che faceva ascoltare al pubblico, quindi le ero vicina, nonostante la detestassi per via del fatto che mi volesse portare via l'unica persona che amavo con tutta me stessa, le auguravo il meglio. 
Poi ad un certo punto sentì la voce di Justin riempire tutto il teatro, ma che stava succedendo? 
Mi guardai intorno cercando di capire dove fosse Justin...poi capi, era la canzone di Selena. 
"Hey piccola, sono io. Volevo solo chiamarti per dirti che ti amo tanto tanto tanto tanto tanto, volevo solo farti sapere che sei la mia principessa, che meriti tutto l’amore del mondo, sei l’amore della mia vita."
Sentire lui che pronunciava quelle parole, per lei, e non per me mi spezzò il cuore. 
Sentivo le lacrime che combattevano per venire fuori ma dovevo essere forte, sapevo che l'aveva fatto apposta, voleva vedermi stare male, ma non le avrei dato questa soddisfazione. 
Cercai di cacciare via le lacrime prima che sgorgassero, e sentì la mano di Pattie che stringeva ancora più forte la mia. 
"Che stronza!" Sussurrò. 
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Salve salvino (?) 
Finalmente mi rifaccio viva hahahah scusatemi come sempre. Ma la scrittura di questo capitolo ha richiesto più del previsto, ma finalmente eccolo qui. 
Selena tira fuori gli artigli, sapendo benissimo come avrebbe ferito la piccola Chan, ma lei cosa farà? Resterà a guardare mentre le portano via Justin o combatterà per lui?
Justin sembra abbastanza confuso, cerca di non ammettere a se stesso che prova ancora qualcosa per Selena, ma questo cambierà le cose con Chanel?
Spero di rispondere alle vostre domande il prima possibile con il seguito della storia. Vi amo tutte ragazze, e grazie come sempre a chi legge, recensisce, chi mette tra le preferite, seguite e da ricordare. Grazie a tutte! 

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Capitolo 31
*** 31. Distanza... ***


 

"Chan...non farlo..." Mi sussurrò Pattie tenendomi ancora per mano, avevo lo sguardo di tutti addosso. Ormai nessuno si ricordava che Selena Marie Gomez si stava esibendo, tutti volevano vedere la mia reazione a quelle parole pronunciate da Justin. Guardai il palco, e vidi Selena che mi guardava e sorrideva; no non dovevo cedere, dovevo restare forte ed impassibile.
"Non so per quanto riuscirò a trattenere le lacrime." Dissi a Pattie sorridendo come se andasse tutto bene. 
"Pensa a qualcos'altro, certo che è stato un colpo basso questo. Rivuole Justin non è vero?"
"Si, il primo giorno che ci siamo incontrate mi ha fatto capire che mi reputava una nullità, non all'altezza per il "suo" Justin, e che lei voleva riprenderselo. Mi ha promesso che lei me lo avrebbe portato via..." Alzai gli occhi al cielo sperando di cacciare via le lacrime, mentre Pattie mi accarezzava il braccio mi scappò un singhiozzo. 
"Nono, Chan, non darle questa soddisfazione, lei non riuscirà mai a portartelo via. Ho visto come ti guarda Justin, sarebbe disposto a morire per te Chan, rinuncerebbe a tutto questo se tu glielo chiedessi." Disse facendo un ampio gesto con la mano. 
"Non gli chiederei di rinunciare al suo successo Pattie, lui si merita tutto questo. Lui è nato per fare questo."
"Vedi perché sei perfetta per mio figlio? Tu lo sostieni nonostante tutto. Non sei arrabbiato con lui vero?"
"No assolutamente, era una chiamata risalente a chissà quanto tempo fa, quella che ho sentito. Però a Selena le strapperei volentieri tutti i capelli."
A Pattie scappò una risata. "Ho sempre pensato che quella ragazza sotto la sua maschera da brava ragazza nascondesse tutta la sua cattiveria. E ora ne ho la prova..."
"Grazie Pattie."
"Sono felice che mio figlio abbia una come te accanto."
Selena stava finendo la canzone, che naturalmente non avevo seguito, mi era bastata l'introduzione, io e lei ci guardammo e le feci feci vedere il mio miglior sorriso. Poi quando finì la sua esibizione fui la prima ad alzarmi in piedi ad applaudire come un ossessa, sotto lo stupore di tutti quanti. Di sicuro si aspettavano che sarei corsa fuori dal teatro in lacrime, ma io ero diventata forte. Non potevo permettere ad una come Selena di buttarmi giù. 
Nella confusione durante la pubblicità un assistente mi venne a cercare e mi disse di seguirlo nel backstage. 
Mi portò davanti ad un camerino, bussò alla porta, disse solo "è qui." E poi sparì. 
Entrai e vidi Justin seduto su un divanetto che si teneva il volto tra le mani. 
"Justin?" Lo chiamai, mentre mi avvicinavo a lui. Lui si alzò all'istante in piedi. Era preoccupato lo vedevo dai suoi occhi. Quei occhi riflettevano tutto. 
"Sto bene." Dissi soltanto e mi precipitai ad abbracciarlo. Lui mi strinse a se, e finalmente potei far uscire tutte le lacrime che avevo trattenuto. 
"Adesso mi credi?" Domandai tra i singhiozzi. "Lei ti rivuole Justin, ora non puoi difenderla. Non dopo che mi ha fatto una cosa del genere!"
"Mi dispiace, le parlerò.." Disse soltanto e io arrabbiata mi staccai da lui. 
"È tutto ciò che hai da dire? Le parlerò? Non era certo la risposta che mi aspettavo!" Dissi indietreggiando. Possibile che la difendesse?
"Lo sai che non è una cantautrice, è solo un interprete. Non le scrive lei le canzoni." 
Ma era serio? "Non ci posso credere! Tu la stai difendendo! Sai, non ero arrabbiata con te, ma ora credo che siate perfetti insieme!" Sputai ogni parola con odio, non poteva farmi questo, non lui, non poteva difenderla dopo che lei mi ha messo in ridicolo davanti a tutti. Non volevo sentirlo ancora, così feci per andarmene, ma quando posai la mano sul pomello della porta lui mi fermò. 
"Non toccarmi." Sputai. 
"Cosa dovrei dirti Chan?"
"Non dovresti difenderla! Sai quanto è stato difficile per me non scoppiare a piangere davanti a tutti? 'Sei l'amore della mia vita.' Benissimo Bieber, vattela a riprendere. Auguri e figli maschi." Sbottai ed uscì dal camerino. Ma fuori mi ritrovai Selena. Cos'era questa? Una persecuzione? Avevo fatto qualcosa di così terribile nella mia vita precedente che ora il karma mi stava punendo?
"Piaciuta l'esibizione?" Mi chiese tutta esaltata. 
"Meglio se non mi parli, se non vuoi che ti strappi tutte le exstension." Dissi sorridendole, poi mi sentì prendere per il polso. "Ciao Selena!" Dissi mentre Justin mi trascinava a forza dentro il camerino. 
"Che vuoi? Non vedi che è qui fuori, vai a scopartela Bieber." Lo guardai con disprezzo, ma lui si avvicinò improvvisamente e non riuscì a fermarlo. 
Così mi bacio, mi spinse contro la porta, mi prese entrambe le mani e le portò sopra la mia testa, ero indifesa. 
Così ricambiai il bacio, era questo di cui avevo bisogno, vedere quanto mi voleva, quanto mi amava, quanto mi desiderava. Quando si accorse che non lo avrei respinto mi lasciò andare una mano che io subito immersi tra i suoi capelli. Lui invece, con la mano libera cominciò ad accarezzarmi la gamba che veniva fuori attraverso lo spacco del vestito, continuava a fare movimenti su e giù per la mia coscia poi se la porto sul fianco. Mi libero l'altra mano e io le incrociai entrambe attorno al suo collo. Poi lui mi prese in braccio; e mi spinse ancora di più contro la porta. 
"Justin.." Ansimai mentre rendeva più intenso il bacio. 
"Ti amo.." Disse tra un bacio e l'altro "non osare dimenticarlo." Altro bacio. "Io amo solo te." 
Non avrei più voluto staccarmi da lui ma proprio quando le cose si stavano facendo serie fuori dalla porta sentimmo una voce che diceva "signor Bieber, 3 minuti alla sua esibizione."
Justin mi rimise giù, e io cercai di ricordarmi come si stava in piedi. Quel bacio mi aveva scombussolata un po'. 
"Scusa per prima.." Dissi mentre mi davo una sistemata allo specchio. I miei capelli erano tutti arruffati, grazie al signorino. 
"No scusa tu, hai ragione ha fatto una cosa orribile, e io non dovevo certo difenderla."
"La ami?"
"Chanel, no! Mettitelo in testa, non la amo."
"Mi ami?"
"Ti amo più della mia stessa vita, tu mi hai reso una persona migliore, e si ti amo con tutto me stesso. E se vuoi saperlo, sei tu l'amore della mia vita."
Non avevo bisogno di altro, così mi buttai tra le sue braccia e lo baciai un'ultima volta, prima che uscisse e facesse vedere a tutti quanto vale. 
      *****************************
Non andammo alla festa che seguiva i AMA's, sia per il fatto che le scarpe mi stavano distruggendo, sia perché non mi andava di restare nello stesso posto in cui ci sarebbe stata Selena. Così per festeggiare decidemmo di andare a mangiare da McDonald's, sperando di poter essere una normale coppia di adolescenti. Justin parcheggiò la macchina non molto lontano, così da non dare nell'occhio con una Cadillac del genere. 
"Amore ho freddo..." Sfortunatamente non avevo con me nemmeno uno straccio di felpa o qualcosa che potesse assomigliarli, e a quell'ora di sera tirava un vento gelido. 
"Tieni." Disse Justin porgendomi il suo pullover, lo indossai alla svelta e mi aggrappai al suo braccio in cerca di un po' di calore, che lui era felice di darmi. 
La serata prosegui tranquilla, perché il McDonald non era per niente pieno, e per non dare nell'occhio ci sedemmo in un angolo, per stare tranquilli. 
Stavo finendo le patatine ridendo come una stupida alle battute di Justin quando due ragazze si precipitarono da noi correndo. 
"Oh. Mio. Dio. Tu tu tu tu" la prima delle due non riusciva nemmeno a parlare. 
Amavo le reazioni che avevano le beliebers appena vedevano Justin, arano tutte molto diverse, c'è quella che urla, quella che piange, quella che si dispera, e quella che tra un po' sviene. Ma tutte sono dannatamente dolci. 
"Ehi!" La salutò Justin, sfoggiando il suo sorriso da "si, sono proprio io." 
La ragazza si fece aria con la mano come per aiutare se stessa a respirare. "Posso..posso abbracciarti?" Justin sgusciò via e si alzò stringendo tra le braccia la ragazza mentre la sua amica che finora era rimasta in disparte sembrava sul punto di svenire. 
"Vuoi sederti?" Le chiesi, e lei annuì e si sedette accanto a me. Le porsi la mia coca cola, sperando che così lei potesse riprendere un po' di colore. 
"Io...lo amo così tanto!" Sussurrò più a se stessa che a me. 
Io le sorrisi, poi le porsi le patatine. 
"Grazie, sei molto gentile. Non sei come pensavo.." 
Justin sedendosi di fronte a me si intromise nella conversazione. 
"Come pensavi che fosse?" Chiese, mentre la ragazza accanto a lui gli appoggiava la testa sulla spalla. 
"Ecco...tutte dicono che lei..." Non riusciva a parlare così guardò l'amica come in cerca di aiuto. "Be', tutte dicono che tu sia cattiva, che odi tutte le beliebers che gli ronzano intorno, che tu sia un'aprofittatrice, che vuoi solo i suoi soldi e niente di più...ecco in sostanza è questo.." Finì l'altra. 
Io sospirai delusa, ero convinta che avessero iniziato ad accettare la nostra storia e invece...
"Mi stupisce come tutte voi siate pronte a etichettare le ragazze che frequento come 'stronze' quando invece non le conoscete affatto."
"Ecco noi.." Disse la ragazza accanto a me. 
"Scusate, è solo che odio che trattìno Chanel così. Lei non se lo merita affatto." Justin accarezzò la mia mano che era appoggiata sul tavolo e la strinse, come a dirmi che era tutto ok. 
"Scusaci tu, hai ragione. Non dovremmo avere voce in capitolo riguardo alla tua vita privata.."
"Grazie Chloe, lo apprezzò molto"
"Si scusa Chanel, io e Melanie siamo dispiaciute per averti giudicata." 
Finimmo di mangiare tutti insieme, Chloe e Melanie erano molto simpatiche, seguivano entrambe Justin da quando avevano dodici anni e ora che ne hanno sedici sono infinitamente innamorate di lui. Ed essendo la prima volta che incontravano Justin, lui volle che fosse indimenticabile. Così davanti ad un buonissimo gelato, regalò ad entrambe un biglietto e dei pass per il m&g per il concerto che ci sarebbe stato tra qualche settimana a Los Angeles. Salutammo le ragazze e ritornammo in macchina. 
"Sono distrutta!" Sbottai scendendo dall'auto nel garage di casa di Justin. 
"Oh be' in tal caso!" Justin mi prese in braccio a mo' di sposa e mi portò dentro casa. 
"Justin mettimi giù!" Dissi ridendo mentre entravamo in salotto. 
"Eccovi finalmente!" Disse Pattie alzandosi dal divano. 
"Mamma! Pensavo dormissi!" Justin mi mise giù sul divano. 
"No, c'era un bel film in tv, ma ora sono stanca morta. Quindi buonanotte piccioncini, fate i bravi, e non rompete il letto!" Uscì dalla stanza ridendo. Quella donna  era peggio di mia madre in quanto a momenti imbarazzanti. 
Percorsi le scale che portavano alla nostra camera seguita da Justin. 
"Sei così sexy da questa angolazione!" Disse ridendo. 
"Smettila di guardarmi il sedere!" Sbottai e iniziai a correre per quanto mi fosse concesso dai tacchi alti. Ma come al solito lui era più veloce di me, così appena entrai in camera lui mi si buttò addosso e cademmo insieme sul letto. 
"Ti amo così tanto!" Dissi mentre affondavo le mani tra i suoi capelli. 
"Anche io ti amo Chanel, e voglio passare il resto della mia vita con te." 
Non mi sarei mai aspettata di sentire quelle parole pronunciate da Justin così mi bloccai. "Anche io." Dissi soltanto poi insieme rotolammo sul letto. 
"Sono così fiera di te, per stasera, per dove sei arrivato. Per tutto." Sussurrai mentre lui mi spostava una ciocca di capelli. 
"Grazie amore, ti andrebbe di festeggiare?" Domandò sorridendomi maliziosamente. 
"Festeggiare..come?"
"Ora ti faccio vedere, però questi non ti servono..." Disse allusivo per poi sbarazzarsi dei vestiti che avevo addosso. 
Avrei voluto che quella serata non finisse mai. Perché era uno dei momenti più felici della mia vita, ma come sempre quando sono felice e tutto sembra andare bene qualcosa rovina tutto, e quel tutto sarebbe successo svariati mesi dopo. 
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Finalmente Justin si era preso una pausa dal tour che era iniziato circa 5 mesi fa, durante i quali ho imparato cosa bisogna dire avere una relazione a distanza. 
Ho imparato che la distanza si rafforza i rapporti, ma allo stesso tempo ti uccide, lentamente. 
Per 5 mesi non ho potuto abbracciarlo, toccarlo, baciarlo, quando avevo bisogno. Ci vedevamo una volta al mese, e quelle poche ore che passavamo insieme non erano mai abbastanza. La scuola era in inferno, tutti mi avevano preso di mira per essere la ragazza di Justin. Ogni giorno mi ritrovavo un sacco di biglietti attaccati al armadietto, e in nessuno c'era scritta una frase carina. Tutti dicevano cose tipo "stronza" "puttana" "mi fai schifo, sparati!" "Troia" "non lo meriti" "muori". Ero arrivata al punto che non volevo più andare a scuola ero stufa di camminare per i corridoi e venire spinta, di sentire commenti che erano peggio di ciò che mi scrivevano sui bigliettini. Non mangiavo più in mensa, ma mi portavo il pranzo da casa e andavo a mangiare in bibblioteca, con me c'erano sempre Carly e Jason il quale era diventato estremamente protettivo, ma nemmeno lui era riuscito a far smettere tutto quanto. 
Per mesi mi sono sentita uno schifo, mi sentivo inferiore a tutti. Spesso quando avevo bisogno di sentire Justin vicino andavo a casa sua e mi rannicchiavo tra le lenzuola del nostro letto, e se stare li per qualche ora mi faceva bene dopo un po' mi distruggeva, perché stando li sentivo ulteriormente la sua mancanza, durante tutti quei mesi non ho mai raccontato niente di tutto quello che succedeva a scuola a Justin, perché sapevo che sarebbe scoppiato un putiferio se l'avessi fatto, quindi stavo zitta e subivo. 
Ma finalmente tutto è finito, Justin è ritornato e non mi lascerà più da sola. 
Ora siamo alle Bahamas, io ho finito il liceo e tra un po' partirò per il college a NY, insieme a Jason, entrambi abbiamo scelto la stessa scuola. 
"Chan?" Mi sentì chiamare così mi alzai dallo sdraio e rivolsi lo sguardo verso l'enorme casa che ospitava me, mia madre, Justin e tutta la sua famiglia. 
"Si?" Urlai cercando di farmi sentire. 
"Vieni un attimo dentro?" Annui e mi avvolsi il pareo intorno ai fianchi ed entrai in casa. 
Justin mi abbracciò da dietro e mi diede dei dolci baci lungo il collo e sulla spalla. 
"Che succede?" Chiesi divertita. 
"Niente...solo che mi sentivo solo...non c'eri quando mi sono svegliato." 
Avevo lasciato Justin che dormiva beatamente ed ero andata a prendere il sole. 
"Gli altri dove sono?" Chiese quando si rese conto che la casa era troppo silenziosa senza quelle piccole pesti di Jazmine e Jaxon. 
"Sono tutti usciti in barca." Gli sorrisi e gli avvolsi le braccia intorno al collo, lui mi prese in braccio e mi bacio. 
Mi era mancato tutto questo.
"Meglio, così abbiamo la casa tutta per noi!" Disse per poi dirigersi verso camera nostra, la più grande di tutta la casa, aveva un letto enorme con le lenzuola bianche con dei ricami rossi, un'enorme finestra che dava sull'oceano, e un divano al lato. E non avevamo ancora avuto il tempo di battezzare quel bellissimo letto, perché la piccola Jazmine era venuta a dormire con noi la sera precedente. 
Di solito era sempre così, ogni volta che andavo a trovare Justin durante il tour passavamo la maggior parte del tempo in una stanza d'albergo a fare l'amore, non ci importava d'altro, poi quando ci ricordavamo che eravamo stati troppe ore in camera uscivamo a fare un giro, mai da soli sempre con le sue guardie del corpo, ma non mi lamentavo mai, era bello scappare dalla mia solita vita e correre da Justin. 
Justin mi butto sul letto e si mise a cavalcioni sopra di me, io gli presi il viso tra le mani e lo baciai dolcemente, senza alcuna fretta, mi era mancato così tanto che non mi importava di stare rinchiusa in quella camera per le prossime 3 ore, finché non fossero arrivati gli altri. In quei momenti non mi importava di niente. 
Dopo essere uscita dalla doccia mi sentivo una persona nuova, indossavo sopra il costume una maglia di Justin e nient'altro. Mi sedetti a gambe incrociate in mezzo al letto e iniziai a passare le dita tra i capelli bagnati cercando di togliere tutti i nodi, quando entrò Justin dalla porta, sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi. 
"Tutto ok?" Chiesi facendo ricadere i capelli sulle spalle. 
"È che sei così bella!" Disse venendosi a sedere accanto a me e appoggiando la testa sulle mie gambe, così io cominciai ad accarezzagli i capelli morbidi. 
"Sai Chan un giorno vorrei sposarti..." Rise guardando la mia faccia sbigottita. "Certo non il mese prossimo, sto parlando di non so, fra due anni forse, o anche dopo. Ma si vorrei sposarti!"
"Da quanto ci stai pensando?" Chiesi seria. 
"Da qualche mese, la prima volta che ci ho pensato è stato una sera in albergo ad Austin, in Texas. Tu eri appena andata via e già mi mancavi da impazzire, così ho pensato a sposarti, ad avere dei bambini...sai vorrei diventare padre prima dei 25. Non voglio essere un padre vecchio, voglio poter giocare a calcio con mio figlio, insegnargli a giocare ad hockey, basket e quelle cose li insomma." 
Sorrisi, lui voleva sposarmi..ed avere dei bambini con me. "Sembra che tu dia per scontato che avremo un maschio, sempre se avremo figli!" Dissi ridendo.
"Certo che ne avremo! Ne avremo 3, vivremo in campagna e saremo felici!"
"Mi piacerebbe moltissimo sai...anche io ho sempre sognato che mi sarei sposata giovane. Fin da piccola mi immagino vestita di bianco che cammino verso l'altare."
"Sarò felicissimo di aspettarti dall'altra parte."
"Ti rendi conto che stiamo parlando di bambini e matrimonio e abbiamo appena io 19 anni e tu 21?"
"Lo so è assurdo, ma potremmo riparlarne tra qualche anno, quando sarà il momento giusto no?"
"Magari quando finirò il college!" 
Di solito non toccavo quel argomento, perché mi ricordava che sarei stata lontana da Justin.
"Riguardo al college, non mi piace l'idea che tu e Jason andiate nello stesso posto! I ragazzi durante il college si danno alla pazza gioia, e sai a cosa mi riferisco!"
Sospirai, "andiamo Justin andrà tutto bene e poi Jason non mi toccherà più."
"Chanel quello approfitta dei momenti in cui sei da sola, o devo ricordarti di quando ti ha baciata a quella festa della vostra amica?"
"Era ubriaco...eravamo entrambi ubriachi."
Si io e Jason ci eravamo baciati alla festa dei 19 anni di Melody Harper.  E i paparazzi non avevano esitato a farci delle foto, facendo scoppiare mille scoop. Facendo così aumentare il numero di biglietti sul mio armadietto per qualche settimana; ma fatto sta che io non mi ricordo niente di quel bacio, ero troppo ubriaca. 
"Questo non giustifica niente, ti ha baciata."
"È storia vecchia ormai amore mio!" Lo baciai e presi il telecomando della tv e feci zaping finché non trovai mtv. Come a farlo apposta stavano passando nobody does it like you di Selena. 
Contro ogni aspettativa quella canzone mi piaceva così mi alzai in piedi e cominciai a saltare e a ballare sul letto. Justin rideva e io ballavo. 
"You’re my bad boy fairytale
My rebel with a halo
You hit me like a hurricane
And I can never say no
Your mind you hands your voice
The way you make me yours, you
Your sexy kinda swag
The best i’ve ever had."
"Vieni qui che ti faccio vedere come ti faccio mia." Disse con voce sexy così precipitai tra le sue braccia. Era l'unico posto in cui mi sentivo a casa. 
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Scusate come sempre il ritardo con cui posto i capitoli ma non ho spesso molte idee per continuare, forse molte di voi si aspettavano altro da questo capitolo. Ma ho voluto accelerare un po' la storia portando Chan e Justin a quasi 7 mesi di distanza dai AMA'S. Ma giuro che c'è un motivo! Lo so che è molto corto ma ho prodotto solo questo, spero di farmi perdonare con il prossimo, e spero che tutte voi siate ancora con me, perché non mancano molti capitoli alla fine della storia. Un bacione, e ringrazio tutte quelle che leggono e recensiscono. 
Alla prossima Giselle

 

 

 

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