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Ciao
a tutti,questa ff l’avevo già pubblicata e poi eliminata ma ho deciso di
ripubblicarla corretta e ho cambiato un po’ di cose,infatti per chi l’aveva già
letta a febbraio,noterà delle differenze.
Baci
e spero che vi piaccia anche così!
Buona
Lettura!
La decisione di Bulma
Una notizia inaspettata
Era una fresca mattina
d’estate,il sole
filtrava dalle finestre colpendo delicatamente il volto di una ragazza dai
capelli color oceano,che quella mattina non aveva voglia di alzarsi.
Era sveglia già da parecchi
minuti, ripensava alla sera precedente, e al litigio che era nato con Yamcha a
casa Son.
*InizioFlashBack*
Era solo da pochi minuti che Yamcha
si era isolato su il divano di casa Son, e gli erano bastati per rovinarsi la
serata.
Osservava Bulma allegra che
scherzava con i suoi amici, e ne fu invidioso, perché per tutta la serata non
l’aveva calcolato, o se lo aveva fatto, gli aveva dedicato due o tre minuti
massimo.
Era stanco di stare lì a
guardare, e non volle neanche riflettere, e sidecise a dirigersi vero Bulma..
-Bulma vieni un attimo-disse con
tono irato, strattonandola da un braccio.
-Aspetta Yamcha -
-Non mi interessa!Penso che
hai parlato abbastanza con i tuoi amici, o preferisci parlare con loro che con
me, se è così,basta dirlo!Andiamo via,ora!- le impartì senza smettere di
camminare.
Bulma innervosita e umiliata
dal suo atteggiamento, si liberò bruscamente dalla stretta.
-Vai tu, se lo tieni
necessario!E non ti permettere di rivolgerti così a me un’altra volta!-
-No!Sono io che sono stufo!E
sono io che non ti permetto di atteggiarti così ancora con me!
Bulma non riuscì a proferire
parola, fu rimasta sgomenti.
-Perfetto! Vado, mi spiace di
aver rovinato la serata a tutti quanti- disse Yamcha rivolgendosi agli amici
che osservavano la scena interdetti.
Appena si sentì il tonfo
della porta, Bulma si permise un sospiro amaro.
Chichi si avvicinò
all’azzurra chiedendole cos’era successo, ma non ricevette risposta.
-È ora che vada anch’io-disse
con sguardo malinconico – Vegeta tu che fai?-
-Non devo dare conto a te di
ciò che faccio, donna!-disse
-Già, come al solito!-gli
ringhiò contro.
-Ciao a tutti!- salutò prima
di uscire di casa Son e avviarsi verso le Capsule Corporation.
-Ciao Bulma-
la salutarono all’unisono.
Arrivò davanti alle Caspule Corporation e notò la luce della camera accesa.
Preoccupata si affrettò ad
entrare ed a procurarsi un coltello in caso di necessità.
Salì nella sua stanza e
spinse con cautela la porta, finché,rilassata, poté abbassare l’arma che aveva
in mano.
-Volevi uccidermi
donna?!-disse sarcastico – Pensavo avresti usato qualcosa di più difficile da
distruggere- poi scoppiò in una risata.
Nel frattempo Bulma capì che
doveva essere volato per poter essere arrivato a casa prima di lei.
-Cosa ci fai nella mia
stanza?-
-Calmati donna. Non vedo
perché non possa entrare qui- disse con tranquillità, avvicinandosi alla
ragazza, che istintivamente indietreggiò, sotto lo sguardo divertito del Sayan.
-Questa è la mia stanza!Non hai alcun diritto di
intrufolarti qui senza il mio permesso!- disse ormai perdendo il controllo.
Al Sayan non piacque il tono
che aveva appena usato l’azzurra, rabbioso si avvicinò a lei tanto quanto
bastava per sentire i loro respiri l’uno sull’altro.
-Bada a come ti rivolgi al
Principe dei Sayan, Donna – le sussurrò all’orecchio, provocandole brividi di
terrore.
Poi il Sayan uscì dalla
stanza con una naturalezza anormale.
Bulma restò immobile,per
mettere a lucido tutto quel che era successo, e sentì sorpresa il respiro
affannato.
*FineFlashBack*
“Mi innervosisco solo al pensiero di ieri. Mi ha umiliata davanti
a tutti, erano tutti presenti. Non è la prima volta che mi tratta così, e io mi
sono decisamente stancata. La cosa che mi fa più innervosire è che è stato
geloso di Tensing e il Genio, e io mi sto zitta ogni
volta che scopro che si porta a letto un’altra. Basta! ”
Scrollò la testa,cercando di
dimenticare almeno per cinque minuti l’avvenuto.
Si alzò di malavoglia,e si
diresse verso la doccia, dove si fece un bel bagno restaurante.
Dopo essersi vestita, aprì la
porta, e sorpresa sentì due voci a lei famigliare.
Scese le scale, ed ebbe la
conferma.
Yamcha e Vegeta stavo discutendo
su qualcosa che Bulma ancora non riuscì bene a capire.
-Ho il diritto di vederla!-
-Dopo quello che le hai detto
ieri non credo proprio, non le hai visto la faccia? L’hai umiliata-disse con
tono tranquillo, e con il solito ghigno compiaciuto, sapendo di averlo fatto
sentire in colpa.
-Non sono affari tuoi!-
-Oh si invece, dato che devo
sentirmele io dopo le lagne di quella Donna- fece una pausa – Vedi di sparire,
se non vuoi che ci pensi io!-
Bulma fu molto sorpresa dalla
reazione di Vegeta, ma al contempo innervosita dalla sua affermazione.
“Io non mi lagno” pensò assumendo una faccia offesa.
-Dille che l’ho cercata-disse
prima di uscire.
Bulma non era ancora pronta
per affrontarlo, e ringraziò Vegeta per averlo cacciato, e si diresse verso di
lui con indifferenza.
Vegeta si girò allarmato,
pensando che Bulma avesse sentito il discorso con Yamcha.
-Ciao Vegeta, cos’erano
quelle urla?- chiese Bulma,assumendo un’aria curiosa.
-Quali urla?- chiese il
Sayan, tranquillizzandosi.
-Ma come non le hai
sentite?-chiese con finta sorpresa.
-Stavi sognando Donna, perché
non torni a letto- disse sedendosi su una sedia della cucina – anzi, preparami
la colazione- disse, deviando il discorso.
-Quante volte ti ho detto di
non chiamarmi Donna!E tu non mi impartisci proprio un bel niente!Capito Brutto
Scimmione?!- disse irritata l’azzurra.
Quando voleva il Sayan la
sapeva far arrabbiare, e a lui piaceva stuzzicarla, era diventata un’abitudine.
Bulma servì la colazione al
Sayan,esi sedette a mangiare anche lei.
Non riuscì a smettere di
pensare a Yamcha. Non sapeva come a fare a dirgli che fra loro due era finita.
Si immaginava la faccia sorpresa di Yamcha, e le parole che avrebbe detto per riconciliare
tutto, come al solito. Ma questa volta ci sarebbe stata una differenza: non ci
sarebbe stata nessuna riconciliazione.
Vegeta notò lo sguardo triste
e pensieroso di Bulma,e immaginò a cosa stesse pensando, e stranamente si sentì
in dovere di tirarla su di morale, vederla così gli provocava un dolore all’altezza
del petto, che volle reprimere.
-Questa mattina hai cucinato
una schifezza!-
-Ehi! Se non ti va bene come
cucino ti puoi benissimo arrangiare da solo!- disse irata dall’offesa.
-Se sapessi cucinare so per
certo che farei piatti più gustosi dei tuoi Donna!Il Principe dei Sayan è il
migliore, non dimenticarlo!-
-Certo, come no!Ci credo poco,
anzi non ci credo proprio!Saresti capace solo di mettere lo zucchero apposto
del sale nella pasta!-disse,per poi scoppiare in una risata.
-Stai zitta Donna!Non mi
faccio deridere da nessuno hai capito?!-disse alzandosi e battendo le mani sul
tavolo.
-Non osare alzare la voce con
me, hai capito?!-disse,imitando la posizione del Sayan.
I loro visi erano poco
distante, e quando i due se ne accorsero, distolsero lo sguardo, e assunsero
una posizione indifferente.
-Ora vado ad allenarmi Donna-
disse Vegeta, dirigendosi verso la GravityRoom.
-Come al solito- borbottò l’azzurra.
Bulma aspettò che il Sayan
fosse a una debita distanza, e si permise un sospiro, e si appoggiò al tavolo,
quasi avesse bisogno di un sostegno.
“Ma che diavolo mi sta succedendo?Ero così calda” pensò toccandosi le guance arrossate,
e sorridendo al pensiero di come i loro visi erano vicini.
“Non fantasticare Bulma, è un Sayan, anzi il Principe dei Sayan,
troppo orgoglioso perpensare alle donne, o per
lo meno ad una terrestre” pensò sconsolata.
Finito di mangiare, si alzò.
Non riusciva a togliersi di
testa Vegeta e Yamcha, ed era sempre più confusa.
Decise quindi di finire la
faccenda subito con Yamcha, magari le cose sarebbero state più chiare.
Uscì di casa, e si diresse
verso casa di Yamcha. Poco dopo arrivò, e fu titubante quando dovette suonare
alla porta.
Si fece coraggio, e suonò.
DLIN-DLON
Il campanello suonò,e Yamcha
apparse all’uscio vestito, cosa che meravigliò Bulma,dato che dormiva sempre
fino a tardi.
-B-Bulma! – Yamcha apparve sorpreso
dalla sua visita – Come mai qui?- disse, per poi capire che aveva fatto una
domanda stupidissima.
-Volevo parlarti-
Yamcha capì che Vegeta le
aveva riferito della sua visita.
-Capisco- disse, per poi
farle cenno di entrare in casa.
-Veramente, preferirei
parlarne fuori, se per te non è un problema-
-Certo che non lo è!- prese
le chiavi,e chiuse la porta alle sue spalle – Andiamo – disse, leggermente
preoccupato. Non aveva mai visto Bulma con quello sguardo.
L’azzurra non seppe come
iniziare, ma in un modo o in un altro, doveva.
-Yamcha, come ben tu sai mi ha dato
molto fastidio il comportamento che hai avuto ieri sera-
-Sì,lo so mi spiace molto.
Non succederà più-
-Sì,infatti non succederà
più. Ma questa volta è definitivo- in risposta Bulma,ottenne uno sguardo storto
da parte del ragazzo.
-È finita- lo riassunse con
due parole, le più ovvie – Non stanca di tutto. Non sai quante volte ho
scoperto che ti eri portatoa letto un’altra,
e io mi sono stata sempre zitta. Questa volta qualcosa in me è cambiato, sono
più forte; ed ho preso questa decisione – Yamcha rimase spiazzato, ma dopo poco
si rilassò e disse
-Immaginavo questa tua
reazione- questa volta Bulma si sorprese
– Mi sento in colpa per averti trattata così per tutto questo tempo, penso che
non ti merito come donna. E accetto la tua decisione, perché sembra la cosa più
giusta anche per me-
Bulma vide nello sguardo di
Yamcha un totale rilassamento, e si chiese come riuscisse ad essere così.
-Bene, sono felice che la
pensi così – disse, tirando un sospiro di sollievo, pensava andasse peggio –
Ora devo andare. Ci vediamo Yamcha. Ciao – disse avviandosi verso casa.
“Ora mi sento sollevata, e in qualche modo mi sento più legata a
Vegeta.”
Per un attimo ripensò alla
scena di quella mattina, i loro visi vicini. Sentì il battito del cuore accelerare,
e avvampate di calore la percorsero.
“Bulma, calmati!Non perdere il controllo! È un Sayan. Ha ucciso
molti, troppo uomini. Come fai ad essere attirata da un uomo del genere, così
potente, crudele, bello, affascinante!” scrollò la testa, e si diede una piccola pacca
sulla fronte “Basta!” pensò,
aumentando l’andatura.
“Devo capire cosa mi sta succedendo. È troppo importante e non
posso opprimere queste sensazioni”
Si diresse verso casa con
passo più autoritario, sapendo che al suo ritorno il Sayan stesse concludendo le
sue ore di allenamento.
Continua solo se recensite…
Allora, ho modificato un po’ il
contenuto della storia, e anche la grammatica, poiché ho avuto unarecensione costruttiva in cui mi hanno reso
noto di alcuni miei sbagli,che ho confermato anch’io rileggendo vari capitoli.
Nel corso delle settimane modificherò anche gli altri chappy,sperando di
rendere più piacevole la lettura. Ringrazio: Ishynaper la sua recensione.
Ciao
a tutti ! Ecco il secondo capitolo corretto!Spero vi piaccia.
Vi
auguro una buona lettura.
La decisione di Bulma
Sentimenti e orgoglio
Sulla
via del ritorno Bulma si ricordò che in frigo c’era poco e niente, decise di
andare al supermercato per comperare il pranzo, sapendo che se non ci sarebbe
stato cibo in tavola, il Sayan si sarebbe lamentato fino alla sera.
*-*-*-*
Uscì
dal supermercato dopo un’ora e mezza circa, e scoprì con sorpresa che se non si
fosse sbrigata ad arrivare a casa, il pranzo sarebbe stato pronto dopo che
Vegeta avesse finito gli allenamenti, cosa che lui odia.
Arrivata
a casa, scoprì con sollievo che il Sayan si stava ancora allenando, così si
mise subito ai fornelli.
Dopo
mezzora il pranzo era quasi pronto, e il Sayan uscì dalla GravityRoom sudato.
Bulma
girò la testa verso di lui, poi la riportò sulla cucina, e ripensando a ciò che
aveva osservato, la rigirò di scatto, pensando che poco prima avesse sognato, e
arrossì violentemente.
-P-potresti andare a farti una doccia, il pranzo non è ancora pronto-
-Lo
sai che mi piace mangiare subito dopo gli allenamenti!Come mai non hai
incominciato a cucinare prima Donna!?- disse irato.
-Caro
Principe, sono dovuta uscire a comprare il cibo!Dato che qualcuno ha finito tutti i viveri che avevamo!-
Al
Sayan convenne stare zitto, sapendo che l’azzurra, come al solito, avesse
ragione.
-Tsk..vado a farmi una doccia- disse avviandosi verso bagno –
Comunque, non pensavo ti facessi quest’effetto Donna, dovrei venire più spesso
così in cucina, è divertente- disse con il solito ghigno malizioso in faccia,
che a Bulma provocò piccoli brividi, e rossore alle guance.
Preferì
non rispondere alla provocazione, sapendo che avrebbero iniziato un discorso al
quanto imbarazzante.
Poco
dopo il Sayan scese, e si trovò il pranzo sulla tavola, e compiaciuto si
sedette e cominciò a mangiare avidamente.
Bulma
lo imitò, e ripensò all’avvenimento di quella mattina, le apparve un sorriso
divertito in faccia, che non mancò agli occhi del Sayan.
-Perché
ridi?- chiese curioso.
-Niente,non
ti preoccupare – disse, tornandosi a concentrare sul piatto che aveva davanti.
Vegeta
non insistette oltre.
-Oggi
sono stata da Yamcha – disse, attirando l’attenzione del Sayan, che non volle
scomporsi, cercò di rimanere indifferente, continuando a mangiare – l’ho
lasciato – proseguì.
-Bene.
Era ora che quel mollusco ricevesse una lezione, anche perché se ci avrei
pensato io,sarebbe finito male. Mi sarei divertito – disse, ghignando divertito
pensando alla scena.
Bulma
si aspettò che dicesse che aspettava questo momento così, poteva essere solo
sua, ma sapeva benissimo che quelle parole,potevano solo essere frutto della
sua immaginazione.
Però
non riuscì a spiegarsi come mai non l’avesse avvertita della sua visita.
“Gli starà così antipatico
che l’avrà fatto per ripicca, però neanche Yamcha me l’ha accennato, lasciamo
stare”.
Bulma,
stranamente, si alzò prima del Sayan e si diresse verso la sua stanza, prese da
un improvvisa tristezza.
Prima
che potesse uscire dalla stanza, si sentì bloccare da un polso, e vide gli
occhi del Sayan puntati verso di lei.
-Dove
vai?- disse con voce ferma, sapendo benissimo che non era quello il suo scopo,
per cui l’aveva bloccata.
-Nella
mia stanza-disse cercando di liberarsi dalla presa, invano – lasciami – disse
alla fine.
Il
Sayan si alzò, e la strinse forte a sé, sapeva quanto quel terrestre l’aveva
fatta sentire, e poteva immaginare come si sentisse in quel momento, ma si
stupì del suo gesto. Non seppe che fare, se scansarla bruscamente o lasciare
che quel momento trascorse.
Sapeva
che stava correndo un grosso rischio, il Principe dei Sayan non si poteva
permettere un gesto del genere.
Bulma
si sentì protetta, e volle che quel momento non finisse mai. Sapeva quanto gli
costasse al Sayan quel gesto, e ne fu sorpresa. Lo strinse forte a sé, quasi
implorandolo di non lasciarla.
Sentì
la presa di lui allentarsi pian piano, segno che quell’abbraccio stava per
finire.
Lo
guardò negli occhi prima che lui potesse allontanarsi, e vide che lui la stava
ricambiando.
Si
avvicinò alle sue labbra, e lo travolse in un bacio, prima dolce, poi più
profondo.
Come
due amanti che si cercavano da tempo e finalmente si sono uniti.
Vegeta
sentì un impulso dentro di sé: il suo orgoglio.
Si
staccò da quel bacio in un modo che non voleva, troppo brusco, ma non gli
importava. La guardò per un secondo, e poi volse lo sguardo verso il corridoio,
dove si incamminò con passo svelto.
Bulma
sentì le guance ancora calde, ma fu addolorata dal gesto brusco del Sayan. Si
sentì una fitta, sperava che non provenisse dal cuore, invece le sue speranze
furono inutili.
Lacrime
di dolore scesero silenziosamente sulle sue guance ancora arrossate.
Si
diresse frettolosamente verso la sua stanza, si sdraiò sul letto, e si strinse
il cuscino forte contro il petto, come se potesse calmare il suo stato d’animo.
Vegeta
uscì fuori, e si diresse nella GravityRoom, in questo momento la sua unica amica.
Non
riusciva a non pensarla, quella terrestre le era entrato nella mente,
offuscandogliela.
Dava
colpi potenti, per calmarsi e sfogarsi.
“Il mio orgoglio…
ormai è andato. Mi ha baciato e io ho ricambiato. Ma cosa significa! Cosa?!” pensò, caricando un altro
attacco.
“Non riesco a togliermela dalla testa, i suoi
occhi…quello sguardo profondo” tirò un pugno
contro la parete. E si maledisseper
esser entrato in quel caos, e aver fatto entrare dentro di sé sentimenti, che
secondo lui, non gli appartengono.
Allenarsi
non gli serviva molto, decise di uscire e passeggiare, se l’unico modo di
trovare una soluzione era pensare, sarebbe stato meglio farlo fuori dalla GravityRoom.
Uscì,
e si diresse verso il parco, dove molta gente era radunata.
C’erano
molti manifesti che dicevano ‘Viva Mr.Satan!’
‘Nessuno lo può battere, lui è l’unico invincibile’.
Si
fece scappare un ghigno divertito.
“Quell’imbecille si è
conquistato la stima di tutti questi inutili terrestri. Illusi!” pensò, prima di proseguire la
strada.
Poco
dopo una goccia gli sfiorò il viso, alzò il viso, e vide il cielo pieno di
nuvoloni scuri. In breve tempo la pioggia si fece più fitta.
Molta
gente correva al riparo, mentre Vegeta si limitava a camminare verso casa, con
le mani dentro le tasche, come se tutto fosse normale.
Si
fermò davanti le Capsule Corporation.
“Chissà cosa starà facendo ora.” Osservò il cartellone, dove
era raffigurata Bulma ‘Residenza di Bulma Briefs.
Capsule Corporation’.
“Vorrei stringerla…” pensò, per poi entrare in
casa bagnato.
Si
fermò nel corridoio, e deciso andò diretto nella stanza di Bulma.
Continua solo se recensite…
Eccomi qui il secondo
capitolo, spero vi sia piaciuto. Aspetto le vostre recensioni. Un bacio a
tutti.
[“Chissà cosa starà facendo ora.” Osservò il cartellone, dove era raffigurata Bulma ‘Residenza di
Bulma Briefs. Capsule Corporation’.
“Vorrei stringerla…” pensò, per poi entrare in casa bagnato.
Si fermò nel corridoio,
e deciso andò diretto nella stanza di Bulma.]
Fine capitolo 2.
La decisione di Bulma
Nuove emozioni
Vegeta
sentì stringersi lo stomaco quando sentì dei singhiozzi. Non sapeva se entrare,
o tornare indietro.
“Le
provocherei solo dolore” pensò titubante.
Ma
non volle andarsene. Spinse la porta, e lo scricchiolio attirò l’attenzione
dell’azzurra, che si girò di scatto. Appena si accorse di chi l’avesse
disturbata sbarrò gli occhi dalla sorpresa.
I
suoi singhiozzi si placarono, e il suo cuore cominciò a battere forte. Si
strinse il cuscino ancora più a sé, pensando che il Sayan le volesse far del
male, ma alzò gli occhi su di lei,e i loro sguardi si incrociarono, e nello
sguardo di lui non vide altro che desiderio.
“Solo immaginazione” si
disse poco convinta.
Il
Sayan chiuse la porta alle sue spalle, e si avvicinò all’azzurra. Le tolse facilmente
il cuscino tra le braccia. Le prese delicatamente il mento e avvicinò le sue labbra
su quelle rosee di lei.
Fu
un bacio diverso dal primo, più sentito, più lento, e più dolce.
Vegeta
si scansò con dolcezza, e aprì gli occhi per sprofondare nell’immenso oceano di
emozioni che gli occhi di lei,gli mostrarono. Brillavano, forse per le lacrime
appena versate.
Asciugò
una lacrima salata sul viso. La fece sdraiare sul letto,e delicatamente ci si
mise sopra. Dopo aver percorso il minuto corpo di lei, le sussurrò all’orecchio:
-Ti
desidero- disse con voce roca.
A Bulma
si sentì mancare di un battito, e il cuore incominciò ad accelerare sempre di
più.
Per
tutta risposta, l’azzurra gli prese il viso tra le mani e lo baciò con tutta la
passione che aveva in corpo, e percorse con le sue piccole mani, il corpo del
Sayan.
Si
spogliarono dei loro vestiti. Le mani di Bulma si soffermavano su ogni
cicatrice di Vegeta, sentendo compassione per lui, e lo guardò con dolcezza.
Lui
capì, e la riempìdi baci, prima la
bocca, poi il collo, andando sempre più giù, finché non sentì il desiderio di
averla crescere.
Bulma
non seppe rendersi conto che quello non era un sogno, ma realtà, e solo quando
il Sayan la fece sua, capì che il suo sogno si era finalmente realizzato.
Quell’uomo
aveva rapito il suo cuore, poteva giocarci come desiderava, se voleva.
Sentì
un’emozione crescere dentro lei, non seppe spiegarsi cos’era,ma di certo era
qualcosa che non aveva mai provato, e si meravigliò che quel Sayan glielo stava
facendo provare, per la prima volta.
*-*-*-*
La
mattina seguente Bulma si svegliò di buon umore.
Rimase
come al solito un po’ di minuti con gli occhi chiusi, poi si girò dalla parte
del Sayan, tastò il letto, e con sorpresa scoprì che l’uomo con cui aveva fatto
l’amore la notte prima, non c’era.
Per
un attimo si preoccupò, pensando che il suo orgoglio ne avesse risentito.
Si
mise la vestaglia, e non si preoccupò di uscire dalla sua stanza in intimo.
Scese
con cautela le scale, sperando che il Sayan fosse in cucina. Ma non lo vide.
L’ansia
aumentava sempre di più, finché non lo vide arrivare dalla GravityRoom.
-Buon
giorno Vegeta- disse, tranquillizzandosi.
Vegeta
si limitò a borbottare qualcosa, che non arrivò all’orecchio di Bulma.
-Come
mai la colazione ancora non è pronta?- cominciò a lamentarsi il Sayan.
Bulma
avrebbe sperato che dalla notte precedente fosse cambiato qualcosa, ma si era
illusa. Il Principe dei Sayan non cambia mai.
-Si
dal caso che mi sono appena svegliata!Stai calmo!- disse, con un tono più calmo
del solito.
-Sono
appena tornato dagli allenamenti!E sai che ho fame!-disse, con uno strano
barlume negli occhi.
-Sì,mi
muovo!E non perché me lo stai ordinando tu, ma solo perché ho fame anch’io!-disse,
sottolineando l’ultima frase. Bulma odiava farsi ordinare qualcosa.
-Tsk!-fece,per poi ghignare divertito
alle spalle dell’azzurra,presa a cucinare.
Ma
non resistettea squadrare
maliziosamente Bulma dall’alto in basso.
Appena
fu pronta la colazione, Bulma si sedette come al solito,ma a differenza degli
altri giorni, guardò con più insistenza il Sayan,cercando di attirare l’attenzione
su di sé, ma ottenne scarsi risultati.
-Donna,non
continuare a fissarmi, o rischi di consumarmi- disse divertito.
“Ancora Donna?!Pensavo che da ieri i
suoi atteggiamenti sarebbe cambiati nei miei confronti. Che illusa!”
pensò irata.
Si
alzò di scatto, si diresse verso il Sayan e si mise sulle sue gambe.
-Allora
mettiamo in chiaro le cose. Perché ieri sei venuto a cercarmi? Per fami
soffrire ancora di più, o per qualcosa di più profondo?-
Vegeta
fu sorpreso da quella palese domanda, e non seppe cosa rispondere.
Bulma
sapeva che l’orgoglio avrebbe prevalso anche questa volta,così decise di
continuare.
-Noi
terrestri abbiamo dei sentimenti, e anche tu. Non pensare che perché sei un
Sayan, non puoi provare gli stessi sentimenti nostri; e questo non vuol dire
essere deboli, questo vuol dire vivere!- disse con foga, non sapendo di aver
fatto centro nel cuore del Sayan.
Vegeta
si stupì dell’intelligenza dell’azzurra.
“Mi sono esposto troppo forse, ed è
riuscita a capire esattamente qual è il mio punto debole, sa come mi sento. È un
rischio”
Il Sayan
la prese in braccio, così che si potesse alzare, e la mise a terra.
-Noi
Sayan non abbiamo mai amato-
-Questo
non vuol dire che non potete!Guarda Goku-
-Kaaroth è un debole!-
-Certo!Fatto
sta che è diventato SuperSayan prima di te. Come la
metti?-
Il
Sayan si arrabbiò, e spinse Bulma contro il muro. Si appoggiò con le braccia ai
lati di Bulma, così che non poté scappare.
-Non
giocare con il fuoco, ti potresti bruciare-le sussurrò ad un centimetro dalla
sua bocca.
Bulma
riuscì a sentire il suo respiro caldo sulla faccia, ed il cuore rincominciò a
battere prepotentemente.
-Non
mi sembra mi sia mai bruciata- azzardò Bulma, e in risposta ottenne uno sguardo
minaccioso, che la fece rabbrividire.
Vegeta
premette il suo corpo, su quello esile di lei, e si lasciò scappare un piccolo
gemito, che compiacque il Sayan.
-Solo
per il fatto che ieri abbiamo scopato non ti da nessun diritto su di me- disse
freddo. E si rese conto di aver esagerato, non voleva farla allontanare da lui.
Bulma
lo guardò smarrita.
“Non valgo niente per lui” lo
spinse via con foga.
-Mi
fai schifo- disse, poco prima che il telefono si mise a squillare. Non vedendo
nessuna reazione dal Sayan, rispose lei.
-Pronto
Casa Briefs?-
-Ciao
Bulma, sono Chichi- disse allegra l’amica.
-Ciao-
disse,cercando di non dare sospetti sul suo umore.
-Spero
che sia pronta per uscire-
-Veramente,
sono ancora in..-disse prima di guardarsi, e accorgendosi che era in intimo – pigiama
- disse, frettolosamente.
-Bè, allora vestiti. Hanno aperto un
nuovo centro commerciale, e non penso che ti faresti scappare questa occasione,
vero?-
A
Bulma brillarono gli occhi, come quando una bambina vede un l’albero di Natale.
-Certo!
Ci sarò!Dammi il tempo di vestirmi- disse sorridendo.
-Perfetto,
passiamo di lì fra mezzoretta, va bene?-
-Passiamo?-
chiese confusa.
-Sì,
io Goku e Yamcha-
-Oh-disse amareggiata,sentendo pronunciare il
nome del suo ex.
“Non sa niente evidentemente”
-Ti
dispiace?-chiese l’amica,sentendo il tono con cui rispose l’azzurra.
-No
no. Sarò pronta!A dopo!-
-Va
bene! A dopo. Ciao-
Vegeta
la guardò incuriosito, e Bulma se ne accorse.
-Fra
mezzora Chichi,Goku e Yamcha vengono a prendermi. Andiamo a fare shopping –
Il
Sayan si sentì strano appena sentì pronunciare il nome di quel mollusco. Colui
che aveva fatto soffrire la sua Bulma.
-Non
ci andrai- disse sventato.
Bulma
si meravigliò,e lo guardò storto.
-Cosa?-chiese,
pensando di non aver capito bene.
-Tu
non ci andrai-
-E perché
mai?-
Poco
dopo rifletté e capì che era geloso.
-Non
ti da fastidio vedere quel mollusco?-chiese Vegeta.
-A
te da fastidio!Io e lui abbiamo chiuso, non vedo perché mi dovrei allarmare-
-A
me?Fastidio?Non dire sciocchezze- concluse salendo in camera, lasciando Bulma
con un sorriso compiaciuto.
“È geloso!”
disse, saltellando per casa, e ricordando l’episodio avvenuto in cucina poco
prima.
*-*-*-*
DLIN-DLON
Vado
io, urlò Bulma scendendo le scale. Aprì la porta.
-Ciao
Bulma- Chichi fece scorrere lo sguardo sul vestito
blu marino, che aveva indosso l’amica – Sei stupenda!- esclamò entusiasta.
-Grazie-
disse, arrossendo lievemente.
-Ciao
ragazzi- disse notando che in lontananza c’erano i loro due amici, che
ricambiarono con un cenno della mano.
-Sei
pronta?-chiese l’amica.
-Certo!Aspetta
che prendo la borsa- disse,per poi sparire in casa, dove sorpresa vide scendere
dalle scale Vegeta. Indossava dei jeans e una maglietta, che di solito usava
solo quando doveva uscire.
-Esci
anche tu?- chiese.
-Sì-
rispose vago.
-E
dove vai?-
-Vengo
con voi- disse, causando una faccia compiaciuta all’azzurra.
Vegeta
la squadrò,indossava un vestito con la scollatura ampia, che le arrivava poco
sopra le ginocchia. Stava per lamentarsi, quando capì che era meglio tacere.
-Bene-
disse sorridendo – andiamo allora, gli altri sono qui fuori- disse avviandosi fuori, e avvisando gli altri,che
sarebbe venuto anche il Sayan, provocando così entusiasmo a Goku, e un po’ meno
a Chichi e Yamcha, soprattutto a quest’ultimo.
Dopo
alcuni sguardi minacciosi che mandò Vegeta a Yamcha, si avviarono tutti insieme
verso il centro commerciale.
Continua solo
se recensite…
Ecco qui il terzo capitolo, revisionato
e corretto, spero non ci siano errori di battitura.
Ciao a tutti, lo so scusatemi,se aspettavo ancora un po’ di
mesi,sarebbe stato da un anno che non aggiornavo,sono imperdonabile. Dico la
verità, oltre a questa ff mi sto occupando anche di
un’altra nel genere “Originali : Romantico”, e quindi ho trascurato questa
storia. Prometto di aggiornarla ancora, non più aspettando così tanti mesi.
Vi auguro una
buona lettura.
La
decisione di Bulma
Comportamenti strani
Durante
il tragitto non si fiatò,nessuno volle interrompere quel silenzio.
Il
tempo passò lentamente,tra occhiate indagatrici di Vegeta su Bulma e pensieri
che frullavano nella testa di Yamcha,mentre Goku stava pensando al prossimo
pranzetto che avrebbe cucinato la sua deliziosa mogliettina Chichi.
-Siamo
arrivati!-urlò emozionata l’azzurra.
-Già,finalmente!E
ora…diciamoci allo shopping-disse all’amica euforica.
I
due Sayan invece cercarono un posto dove mangiare,avevano fame;e purtroppo si
dovettero portare dietro anche Yamcha.
Chichi si girò,e con sorpresa notò che Yamcha
non c’era,decise di chiedere a Bulma.
-Perché
Yamcha è andato con i ragazzi?Di solito ti sta sempre
appiccicato,avete litigato?-
Bulma
non seppe che dire,ma la verità era la cosa migliore.
-Sì,in
verità…l’ho lasciato-disse con la testa bassa,aveva
paura di vedere la reazione dell’amica.
-Ah,mi
spiace!Se sarei stata avvisata prima,non l’avrei invitato!Comunque se ti può
consolare, sono felice che vi siete lasciati -disse la mora.
-Stai
dicendo che Yamcha ti sta antipatico?-
-Sì,già
da un bel po’,però non te lo volevo dire dato che era il tuo ragazzo;ma ora che
non lo è più posso essere sincera- disse senza preoccupazione.
-Bene,pensavo
mi avresti fatto una ramanzina – disse stupendosi del contrario –
-Non
ti preoccupare, e comunque,lasciamo da parte quel cretino e diamoci allo
shopping!Ci sono migliaia di negozi splendidi,non ce la faremo a vederli tutti
se non ci sbrighiamo!-disse Chichi.
-Giusto!Andiamo!-
Mentre
i Sayan…
-Gnam…gnam…gnam-
…Si
stavano abbuffando al Mc Donald’s…
Yamcha
li guarda incredulo.
Eppure
non era da tanto che avevano finito la colazione,i Sayan lo sorprendevano ogni
giorno di più.
-Yamcfho,tu… non manfgi
più?-disse tra un boccone e l’altro Goku.
-Ehm,no
grazie,preferisco restare a guardare,sono sazio-disse a disagio.
Ma
come facevano a non darsi un contegno?
La
gente seduta ai tavoli vicini vennero attirati dalla sfilza di piatti ripuliti
dai Sayan,che erano sul tavolo.
-Ahh,che bella mangiata, tu che ne dici Vegeta?-disse,ormai,sazio.
-Tsk, gli esseri umani sono inutili anche nel cucinare-
-Non
sei della stessa opinione quando mangi i piatti cucinati da Bulma
e sua madre- gli fece osservare Goku.
-Fatti
gli affari tuoi Kaaroth!- disse irato,e si avviò
verso l’uscita seguito da Goku
-Ehi
ragazzi! Dove andate,dovete pagare!-
Ma
ormai erano già troppo lontani per sentire
-Mannaggia
a loro!Che stupido che sono,dovevo capirlo che mi hanno portato con loro per
usarmi!- disse Yamcha,lasciando i soldi del conto sul
tavolo,per poi dirigendosi verso l’uscita.
*-*-*-*
-Stupendo!-disse
Bulma guardandosi allo specchio,e provando l’ennesimo
vestito.
-Sì,sono
d’accordo anch’io!-
-Lo
prendo- disse estasiata.
Uscite
da quel negozio,si diressero a quello successivo.
Bulma,però si fermò davanti ad una vetrina,mentre Chichi
l’aveva già superato,e si accorse solo dopo che l’amica era rimasta indietro.
-Bulma,che ti prende?-chiese l’amica preoccupata.
Non
ottenendo risposta seguì il suo sguardo,e arrossì di colpo.
Era
un completo di intimo blu, con tanto di pizzetti ricamati, era formato da un
bustino e da un perizoma. Semplicemente stupendo.
-Wow!Delizioso…maBulma,ti piace già
qualcun altro?-chiese stupita.
-Cosa?!Stai
scherzando,no no affatto- cercò di essere il più credibile possibile.
-E
allora perché ti sei fermata davanti a questo completo di intimo?-chiese
curiosa.
-Niente,
mi è piaciuto appena l’ho visto, non dirmi che non ti ha fatto lo stesso
effetto,diresti solo una bugia-
-Sì,hai
ragione-disse più calma.
-Lo
voglio!-disse più determinata che mai – Dai!Entriamo!-la incitò.
-Sì-
Bulma uscì soddisfatta.
“Chissà
se a Vegeta piacerà!Il blu è il suo colore preferito,stasera gli farò una bella
sorpresa”pensò con un ghigno compiaciuto.
Nel
frattempo gli uomini si dedicarono ad una spietata asta…
-400€-urlò
il Sayan.
-450€-urlò
un signore all’ultima fila.
-500€-ribatté
il Sayan.
-Signori
500€ e uno e due e aggiudicato al signore dietro al numero 18!Complimenti!- fu
seguito da un applauso unisono.
-Vegeta
ti rendi conto?Hai speso i soldi di Bulma per un
cellulare!Ma che ti è preso?!-
-Stai
zitto Kaaroth,non capisci!Quell’uomo ha ferito il mio
orgoglio!-
-Ti
ha detto solo che sei un tappo!Che non so cosa significhi esattamente, ma mi
ricorda qualcosa..-disse portandosi l’indice e il pollice all’altezza del mento.
Yamcha rimase sbalordito dalla stupidità del Sayan, pensava perlomeno
che Vegeta si salvasse.
-Idiota!-disse
Vegeta irato.
-Cosa
ho fatto?-disse Goku ingenuamente.
Vegeta
si arrese,e uscì dal negozio seguito da Yamcha.
-Non
lo capirò mai!-disse offeso Goku,per poi dirigersi all’uscita.
Yamcha vide da lontano le due donne,e assunse un’aria allarmata,che non
mancò agli occhi di Vegeta.
-Che
hai mollusco?Mal di pancia?- disse ridendosela sotto i baffi.
-V-Vegeta guarda laggiù!Nascondi il cellulare svelto!-
Vegeta
guardò il punto indicato da Yamcha, e impallidì.
-Kaaroth renditi utile!-
Goku
che si era fermato ad osservare una vetrina di dolci, non si rese conto di quel
che stava accadendo.
-Cosa?-
senza rendersene conto si ritrovò in mano il cellulare che poco prima aveva
comperato il Sayan – Grazie Vegeta, ma non ti preoccupare non mi serve,puoi
tenerlo benissimo tu!-disse sorridendo.
-Idiota!
Nascondilo che Bulma sta arrivando!- disse sbalordito
dall’ingenuità del Sayan.
-Oh Dende! E dove lo metto?!-
-Nascondilo!Pensaci
tu no?!Hai ucciso Freezer non vedo che difficoltà hai a nascondere un oggetto
di piccole dimensioni!-
-Okey
ho capito!Ci penso io!- disse,per poi mettere il cellulare nei pantaloni.
-Che
scena orrenda!!Potevi scegliere un posto migliore!-
-L’unica
posto in cui Bulma non potrebbe guardare-
-Già,per
fortuna-disse schifato solo all’idea.
Yamcha si limitò a rabbrividire atterrito.
-Ehi
ragazzi!Avete fatto compere?- chiese Chichi.
-Sì,
Vegeta ha -ma prima di poter finire la frase, Yamcha
la finì per lui.
-
Mangiato un bel po’ di hamburger al McDonald’s- disse, sapendo che almeno se
avesse conquistato la fiducia del Sayan, il suo bel visino non avrebbe subito
nessun graffio.
-Il
solito!-esclamò l’azzurra.
-Tsk, non ero il solo che mangiava, anche Kaaroth
mi ha fatto compagnia-
-Goku!Ti ho detto che non devi mangiare fuori dagli orari di
pranzo!Quante volte te lo devo dire!Per punizione niente pranzo!-
-Ma
dai Chichi,cosa vuoi che siano un paio di hamburger?-
Yamcha e Vegeta si sporsero sbalorditi per guardare in faccia Goku.
-E
cos’avete da guardare voi?!- disse in difficoltà il povero Sayan.
-Certo
come no! Andiamo a casa! Immediatamente!-disse irata la mora.
Arrivati
a casa Son…
-Bene.
Grazie della mattinata Chichi- disse l’azzurra.
-Oh,tu
e Vegeta non vi fermate?-
-No,
Chichi, grazie. Sarà per un’altra volta. Buon pranzo-
-Grazie
anche a voi!-
-Ciao!-
Durante
la conversazione Vegeta se n’è approfittò per riprendersi il cellulare
-Dai
Kaaroth muoviti!Infilo dentro qui!-
-Ma perché
non lo infili tu!-
-Perché
l’hai messo già nei tuoi pantaloni, e io non lo voglio toccare!-
Così
Goku introdusse il cellulare tra l’elastico del pantalone del Sayan e le mutande,
poi Vegeta si affrettò a coprirlo con la maglietta.
-Fatto!Che
schifo!-
-No!Lo
dovrei dire io!Idiota!-
-Ciao
Goku!Andiamo Vegeta- disse avviandosi verso casa.
-Ciao
Bulma! Ciao Vegeta!-disse rientrando in casa.
-Allora
Vegeta,non mi chiedi cos’ho comprato?-
-No –
disse secco.
-Dai
Vegeta,non sei nemmeno un po’ curioso?-
-Saranno
i soliti vestiti, tsk- disse indifferente.
-Come
vuoi- disse,immaginando la sua faccia quando l’avrebbe vista con il suo nuovo
completo d’intimo.
In
camera di Vegeta.
“Dove
diavolo nascondo questo aggeggio?! Nel comò? No,lo scoprirebbe
subito!Mmm..pensa, il Principe dei Sayan ha risolto molti problemi più
difficili!” pensò,mentre si sedette sul divano afflitto.
Il
suo udito sentì dei passi dirigersi nella sua stanza.
Sicuro
che fosse Bulma andò nel panico,se lo avrebbe visto
con il cellulare in mano sarebbe stata la sua fine.
-Vegeta
sei qui?-disse aprendo la porta,e fece appena in tempo a Vegeta che buttò un
oggetto fuori dalla finestra e sentire un ‘Track’.
-C-cosa vuoi?! Che ci fai qui?-
-No!Cosa
combini tu piuttosto!-
-Io?Niente!Cosa
stai insinuando?!-
-Cos’hai buttato fuori dalla finestra?- disse sporgendosi,e quel che
vide non le piacque per niente.
-Vegeta!!!-
-Cosa
c’è? Perché urli tanto?-
-Vieni
un po’ qui?-disse tirandolo dal collo della maglietta,e facendolo sporgere
dalla finestra – Cos’è quella cosa?- disse sapendo benissimo cos’era quell’oggetto.
-Non
lo so,perché ? – disse fingendo di non saper niente, ma non seppe far finta,
forse è l’unica cosa che non sa fare un Sayan.
-Vegeta
hai comprato un cellulare nuovo con i miei soldi e guarda dove sono andati a
finire?!?-
-E
chi ti dice che l’ho buttato io lì,può essere finito per caso!- disse
difendendosi.
-VEGETA
VAI A PRENDERLO IMMEDITAMENTE!-
Vegeta
non controbatté, sapendo che avrebbe solo irritato ancor di più quella donna,e
sentire le sue urla lo irritavano parecchio.
Salì
poco dopo con i pezzi che rimanevano del cellulare
-Ve-ge-ta!Guarda cos’hai combinato!-disse con voce tremolante dallo
sgomento.
-Non
era nemmeno un oggetto raro!Ne puoi comprare quanti ne vuoi con il tuo
stipendio!-
-Non
spreco i miei soldi in cose futili io?!-
-E i
vestiti che ti compri cosa sono?-
-Cosa
stai insinuando che tutti i vestiti che indossi non ti piacciono, non rientrono nei tuoi gusti?!-
-Stai
facendo tutto da sola!-
-Certo!Dimmi
piuttosto quanto hai speso per questo cellulare-
- Cinqueiecenfu- disse bisbigliando e cambiando qualche
lettera.
-Cosa?-
-Cinquefiufiu-
-Alza
la voce non ti sento!-
-Cinquecento
euro!-
-Cosa?!?-
-Mi
sembra di aver urlato abbastanza non voglio ripeter-
-NON
INTENDEVO QUELLO BRUTTO SCIMMIONE! Hai speso 500€ per quel COSO?!-
-Non
alzare la voce così!Piuttosto il mio stomaco reclama cibo!Andiamo a pranzare!-
-Certo!
E credi di cambiare discorso così?Credi di averlo archiviato?!Te la farò pagare
brutto…mhf- le mancarono le parole dalla rabbia, e
ormai il Sayan era fuori dalla sua visuale per potergliene dire di tutti i
colori, decise di fargliela pagare.
Il
pranzo proseguì in silenzio, tra sguardi irritati di Bulma,
e l’indifferenza del Sayan.
Il Sayan
si alzò e si diresse verso la GravityRoom.
-Dove
vai ora?- sapendo benissimo la risposta.
-Dove
vuoi che vada-
-Nonhai risposto-
-Ad
allenarmi-
-Bene
cerca di ritornare il più tardi possibile,così che non veda quella brutta
faccia da-
-Finisci
la frase e saranno le tue ultime parole- la minacciò, ottenendo ciò che volle
andò ad iniziare i suoi allenamenti.
I
successivi minuti Bulma, si scervellò per trovare una
soluzione,una vendetta.
Uscire
con Goku, le risultava troppo banale;dargli del ‘nano’, ancora di più.
-Ah-ah!-esclamò soddisfatta – Yamcha!-
Senza
pensare alle conseguenze oltre alla bramosa gelosia del Sayan,si buttò sul
telefono e lo chiamò sperando che rispondesse. Le sue preghiere furono
esaudite.
-Pronto
Yamcho? Sì, sono Bulma.-
-Ciao
Bulma!Dimmi-
-Volevo
chiederti se ti andava di uscire questa sera-
-Uscire?
Appuntamento?-
-Ehm,
solo tra due amici Yamcha-
-Ah-disse deluso, ma piuttosto che niente – Va bene!- disse – passo a
prenderti alle 20, va bene?-
-Perfetto!
A dopo Yamcha!Ciao-
-Ciao
Bulma-
Tu-tu-tu-tu
Bulma era soddisfatta, non gli aveva fatto capire male e sarebbe stato
perfetto per far morire dalla gelosia Vegeta.
All’improvviso
un senso di vomito si espanse nella gola, e il primo impulso dell’azzurra era
di dirigersi nel bagno.
Dopo
pochi minuti ne usci, molto più pallida, e con delle occhiaie da paura.
“Cosa
mi sta succedendo?”
Un
lampo di terrore si impossessò di lei.
“E se…” scosse la testa al solo pensiero “Cattiva digestione Bulma” si auto convinse, e poi ci credette fermamente.
Continua solo
se recensite…
Okey,lo so imperdonabile, come sempre.
Mi spiace, lo so che alcune
di voi mi avranno mandato a quel paese,o quando avranno visto questo
aggiornamento avranno detto “Era ora!”, però ho avuto a che fare con un’altra ff, e mi sono data un po’ di relax, e c’erano i compiti.
Ho avuto il tempo di
aggiornarla nelle vacanze pasquali,e ne sono soddisfatta e felice.
Spero che anche questo
capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio
Kikk@93,LaTerrestreCrazyForVegeta,lilla4ever,nicichan,Nico22,martynka,xhennet
per aver commentato il precedente capitolo.
Devo ringraziare in
particolare Kikk@93 e Nico22 perché oggi rileggendo le vostre recensioni mi
avete dato la carica per aggiornare questa storia.
Ok, ho fatto il record per l’aggiornamento,
per il ritardo! XD
Mi spiace un sacco, davvero. Comunque,
forse, molti di voi si erano scordati di questa storia, altri magari la
cominceranno a leggere per la prima volta. Sicuramente
continuerò ad aggiornarla, anche perché mancherebbero solo due capitoli.
Spero mi seguirete fino alla fine… SPERO!
Buona lettura!
La decisione di Bulma
Vendetta, Gelosia e Dubbi
Dopo aver finito l’allenamento, Vegeta si diresse verso la cucina,
dove si sarebbe dissetato.
Stranamente non vide la terrestre, ma non ci fece tanto caso. Dopo
aver bevuto, decise di andarsi a fare una doccia rilassante.
Passando dal corridoio, sentì un fischiettare proveniente dalla
camera di Bulma, accompagnato dal rumore dell’acqua.
Intuì che anche lei aveva avuto la sua stessa idea. Guardò
indeciso la porta semiaperta della camera.
“In fondo, che male c’è” pensò ghignando malizioso.
Entrò in camera, aprendo del tutto la porta, notando con sorpresa
un bell’abito da sera sul letto, decisamente sexy. Glielo immaginò addosso.
“Mi vorrà fare una sorpresa” ghignò ancora più divertito all’idea.
Poi osservò che la porta del bagno non era chiusa. Si mise nella
sua solita posizione.
Braccia incrociate, e busto sorretto dallo stipite della porta;
guardando con malizia le curve della ragazze che si intravedevano dalla doccia,
aspettò che uscisse.
Bulma smise di fischiettare, aprì l’anta della doccia con una
mano, e ancora con gli occhi chiusi cercò, tastando, l’asciugamano.
Vegeta la guardò divertito. Le prese l’asciugamano, e
avvicinandosi piano all’azzurra, le circondò il busto con l’asciugamano,
chiudendolo davanti, facendo sfiorare le sue mani con il seno morbido di lei,
che sussultò sorpresa.
Aprì gli occhi, notando che non le bruciavano, e si girò.
-Ti sembra il modo?!-urlò imbarazzata – E non si usa bussare?-
Lui si chinò su di lei.
-La porta era aperta, e di certo, non mi avresti dato il permesso
di guardarti mentre fai la doccia- sussurrò sulla bocca di lei.
-Da quant’è che sei qui?- domandò, pensando di aver fischiato in
sua presenza.
-Quanto basta per aver sentito tutta la tua performance- ghignò.
-Razza di scimmione!!- lo spinse, senza aver risultato, si adirò
ancor di più. Uscì dalla doccia, e si diresse nella camera.
-Esci fuori da qui!!!-
-Calmati donna!A proposito, per quale occasione è quell’abito?-
chiese.
Bulma, capì i pensieri di lui, e non vide l’ora di deluderlo.
-E’ per stasera- lo guardò, per scrutare la sua espressione.
Ghignava. – esco con Yamcha - lo spiazzò, glielo lesse in faccia palesemente.
-Con chi esci tu?!- avanzò minaccioso- non ti azzardare donna!-
-Tu hai speso tutto quel denaro per il tuo stupido orgoglio?!-
Ad un tratto il Sayan capì, che volle solo farlo ingelosire.
Voleva la sua vendetta, decise quindi, di non darle corda.
-Tsk, esci pure se
vuoi. Non m’importa- disse, uscendo dalla stanza, dirigendosi verso il suo
bagno, per dedicarsi alla sua doccia.
“Ah si eh?Non t’importa?Vedremo!” pensò Bulma, programmando già la
serata.
****
Si sentì un bussare persistente alla porta.
-Vai tu Vegeta!-disse, sapendo che appena avrebbe visto la faccia
di Yamcha, sarebbe andato su tutte le furie, o almeno, lo sperava.
Il Sayan si mosse lentamente verso la porta, facendo bussare due o
tre volte ancora l’ospite.
Appena aprì la porta, riuscì a stento a trattenersi per picchiare
a sangue Yamcha.
-Ciao Vegeta – lo salutò – Bulma?-chiese.
-Eccomi- disse Bulma affrettandosi a raggiungere l’ex-fidanzato,
per poi stampargli un bacio sulla guancia, lasciandogli lo stampo del rossetto.
Vegeta ribolliva dalla rabbia.
“Sei mia donna!Solo mia!”
-Allora, noi andiamo Vegeta- disse lei, sperando che il Sayan le
proibì di andare. In cuor suo, non voleva passare una serata con quel vestito,
insieme a Yamcha. Se ne sarebbe approfittato.
Quando il Sayan chiuse la porta di casa, Bulma si pentì di aver
programmato quell’uscita.
“Mannaggia a me, e alla mia vendetta” pensò, dirigendosi verso la
macchina, e tenendo a braccetto Yamcha.
Il Sayan sbirciò dalla finestra, e quando vide quel gesto, non ci
vide più.
Aprì la porta di casa di scatto, si diresse a grandi passi verso
la macchina di Yamcha, dove stava entrando Bulma, e scaraventò Yamcha per
terra.
-Non provare ad avvicinarti più a lei!Hai capito?-lo prese dal
colletto e lo guardò minaccioso.
-S-sì!-disse,
tremando dalla paura.
-Lei è solo mia! - urlò, prendendo dal polso Bulma e baciandola
appassionatamente davanti al mollusco, che rimase sbigottito da quella scena.
Da quando Bulma e Vegeta stavano insieme?
Ma altrettanto sorpresa e felice era anche Bulma, che gli sussurrò
all’orecchio.
-Finalmente hai messo da parte l’orgoglio- e lo guardò orgogliosa.
Entrarono in casa, e ovviamente, Yamcha si affrettò ad andarsene.
-Sicuramente la notizia che stiamo insieme, si spargerà in fretta-
sospirò.
-Meglio così, almeno sanno che sei solo mia- disse, avvicinandosi
a lei e baciandola dolcemente.
-Che ne dici se mi tolgo quest’abito di dosso?- disse maliziosa.
-E che ne dici se te lo tolgo io?-disse, con voce roca, coprendola
di baci.
La prese in braccio, e si diresse in camera, la appoggiò sul
letto.
E fecero per la seconda volta, l’amore. Ma il Sayan era ancora
ignaro di una notizia che gli avrebbe fatto nascere dei dubbi, non poco
importanti.
****
Passarono all’incirca venti
giorni da quando i due innamorati ebbero avuto il primo rapporto, e un urlo
spezzò l’atmosfera quieta delle Capsule Corporation.
Vegeta uscì dalla sua camera,
e si catapultò nel bagno della sua donna, che era in ginocchio.
-Bulma!Cos’è successo??-chiese aiutandola ad alzarsi.
L’azzurra alzò lo sguardo su
di lui, e un velo di lacrime le coprì la visuale. Si lasciò andare sul petto
del Sayan, che la strinse forte a sé.
Era cambiato molto in quei
venti giorni, e la cosa lo faceva preoccupare parecchio.
-Vegeta…ti devo dire una cosa- disse, con la voce spezzata dai singhiozzi – Sono…incinta-
Vegeta sbarrò gli occhi
incredulo.
-Sei sicura?-
Bulma fece un cenno con la
testa.
Il Sayan, la prese e la portò
in camera, dove la pose delicatamente sul letto. Vegeta non si spiegava il perché del pianto di Bulma, l’aveva sempre
desiderato, ma forse aveva paura della sua reazione.
-Vado ad allenarmi, ne
parleremo più tardi-
Bulma si accoccolò, e prima
di chiudere gli occhi per addormentarsi, un’ultima lacrima le rigò il dolce
viso.
Continua solo se recensite…
Eccoci qui. Come vi è
sembrato? Ho dovuto far passare venti giorni, perché come certi sapranno, il
test di gravidanza è veritiero dopo venti se non più giorni dal rapporto.
Comunque, il prossimo capitolo
parlerà dell’ultima notte insieme e dei dubbi del Principe dei Sayan. Spero
seguirete!
Ciao a
tutti! Mi spiace davvero di non aver aggiornato prima questa ff, anche perché mancava
solo un capitolo. Ma sarà capitato anche a voi un blocco, non riuscivo più a
scrivere.
Sicuramente
causato da vari motivi ed episodi avvenuti nel precedente periodo della mia
vita in cui ho avuto alcune difficoltà. Ma rieccomi!
Anticipo
questo capitolo dicendo solo che è triste, d’altronde è l’ultimo, e si sa come
vanno a finire le storie di Bulma e Vegeta, purtroppo ç_ç
Ora vi
lascio al chappy, sperando che sia di vostro
gradimento.
A fondo
pagina ci sono i ringraziamenti.
Buona
lettura,
Giulia ^_^
La decisione di Bulma
Addio
Fino al giorno
seguente il Sayan continuò a riflettere sulla conseguenza di avere un figlio.
Avrebbe
significato prendersi le proprie responsabilità, avere tra i piedi un
nanerottolo che ben presto sarebbe diventato forte e avrebbe sicuramente
intralciato il suo obiettivo di diventare Super Sayan. Non ci sarebbe più stato
tempo di allenarsi, perché qualcuno nella sua vita si sarebbe fatto avanti per
rompergli le scatole.
Mentre consumava
la sua cena, il turbamento lo attanagliava sempre più, poiché la realtà pian
piano si stava facendo strada nel suo cuore e nella sua mente: le cose non
sarebbero più state come in quel momento, e un grande cambiamento come quello
di avere un figlio, non era appropriato in quel periodo della sua vita.
Alzò gli occhi su
sua moglie, che lo guardava con quei suoi occhi azzurri che ogni volta
sembravano capaci di leggergli l’anima.
«Sei silenzioso oggi, stranamente non ti
stai lamentando del cibo» constatò Bulma.
«E perché mi
dovrei lamentare del cibo?»
«Perché è quasi
bruciato, e non ammetti certi sbagli da me. C’è qualcosa che ti preoccupa» e
l’ultima frase non era una domanda.
«No, non ho
niente» ma lui non la colse.
Lei studiò lo
sguardo di suo marito ancora per qualche secondo, poi lo distolse, e cambiò
l’espressione con un sorriso malizioso.
«Per stasera ho
una sorpresa, che sicuramente ti solleverà l’umore»
Lui ricambiò lo sguardo, e ghignò. «Spero
sia appagante» la stuzzicò.
«Hai forse dubbi?»
Si alzò,la
raggiunse e la prese in braccio. Si diresse nella loro camera da letto, e lei
non si oppose.
«Provamelo»
rispose, appoggiandola sul letto e sdraiandosi sopra.
Lei cominciò a baciarlo,
lasciando vagare le mani per tutto il suo corpo.
Vegeta sapeva che quella era l’ultima notte
che avrebbero passato insieme, e avrebbe fatto di tutto per renderla
indimenticabile.
*****
La mattina seguente Bulma si svegliò
piuttosto tardi. Si rigirò più volte nel letto, poi si decise ad aprire gli
occhi. La luce che filtrava dalle tapparelle la disturbò, si mise istintivamente
la mano davanti agli occhi. Guardò il lato vuoto del letto, dove ore prima
riposava suo marito. Sicuramente era andato ad allenarsi, come al suo solito.
Si alzò lentamente, ancora assonnata, ma la
sua attenzione venne attirata da un foglio sul suo comodino. Era piegato in due
parti. Lo prese in mano e lo aprì piano, stranamente turbata. Era una lettera,
anche se la scrittura era poco chiara, riconobbe l’autore di quella lettera. Incominciò
a leggerla, mentre il suo cuore le martellava irregolarmente nel petto, guidato
da un brutto presentimento.
“Cara
Bulma,
sarai
sicuramente sorpresa di questa lettera, e conoscendoti, altrettanto inquieta.
Ti
scrivo per ringraziarti di tutto quel che hai fatto per me, ti ringrazio di
essermi stata vicina, di avermi fatto scoprire un nuovo sentimento, di aver
colorato le mie giornate diventate fin troppo piatte. Non sono mai stato bravo
con le parole, ma pensandoti le parole escono veloci e chiare. Il tempo passato
con te è stato il più bello di tutta la mia vita, ma ora è tempo che io vada...”
Bulma si portò una mano sulla bocca, per
soffocare i singhiozzi che uscivano dal suo animo, le sue guance erano bagnate,
e le lacrime non davano cenno di terminare.
“…ho un obiettivo da raggiungere: diventare un Super Sayan,
e temo che stando con te, o meglio, prendendomi cura di nostro figlio, io non
possa riuscirci. È una mia decisione, e giuro che quando raggiungerò la mia
meta, ritornerò da te e da nostro figlio. So che proverai rancore, ma promettimi
di parlargli di me quando sarà grande, e a posto di favole quando andrà a
dormire, raccontagli delle mie gesta, dei miei combattimenti, e digli che
tornerò da voi. Penso di non avertelo mai detto: Ti amo. Addio amore mio.”
Chiuse la lettera con la mano tremante e
bagnata di lacrime. Si accasciò per terra e pianse, se era possibile, ancora con
più tormento e dolore.
Sentiva il cuore spezzarsi, e lo stomaco
contorcersi, e sgretolarsi insieme alla sua anima.
In quel momento non poteva far altro che
aggrapparsi a quella speranza che lui le aveva lasciato: sarebbe ritornato da
lei, e da suo figlio.
Ringraziamenti:
Sory_Love_Vegeta:
Spero davvero che ti sia piaciuto l’ultimo capitolo. Mi spiace di non aver
potuto finirla prima, spero mi perdonerai. Bacio.
stellina86:
sì, quel pezzo ha fatto davvero sbiascicare dalle risate anche a me mentre lo
scrivevo. Spero che questo capitolo anche se triste, ti sia piaciuto. Ciao!
beni:
ecco qui il finale!Spero ti sia piaciuto. Un bacione
bunny1987:
sono felice che ti piaccia, e spero leggerai anche quest’ultimo capitolo. Un bacio.
sonietta87:
mi fa sempre piacere che mi corregga nei miei errori, ci tengo a migliore. Spero
ci sia stato un miglioramento per quanto riguarda la grammatica, dal precedente
capitolo a questo. Un bacio.
mollica:
mi spiace, ma non mi è stato possibile aggiornarla prima. Lo so che meriterei
di esser presa a frustate. Spero comunque ti faccia piacere che io abbia
aggiornato. Un saluto.