Chi ha paura del lupo cattivo?

di fila
(/viewuser.php?uid=112519)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chi ha paura del lupo cattivo? ***
Capitolo 2: *** Vent'anni dopo ***
Capitolo 3: *** Di drammi e di scogliere ***
Capitolo 4: *** Come una favola ***



Capitolo 1
*** Chi ha paura del lupo cattivo? ***


 

Chi ha paura del lupo cattivo?

 

 

Helen entrò in casa singhiozzando e si lanciò tra le braccia della nonna.

«Che succede, tesoro mio?» chiese la donna e lanciò un'occhiata interrogativa al marito che aveva preso la nipotina da scuola. Lui si strinse nelle spalle.

«Non voglio più andare all'asilo!»

«Hai litigato con qualche bimbo?»

«No, ma la maestra non capisce nulla!»

La nonna si sedette, prese sulle ginocchia Helen e cominciò a cullarla.

«Cosa è successo?» chiese dopo un po'.

«La maestra ci sta leggendo un libro prima della nanna... Perché nelle fiabe il lupo è sempre cattivo?»

«Perché la maestra non conosce il nonno Jacob» rispose Bella con un sorriso.

 

 

 

 

 

«Dai, nonno, ti prego...» disse Helen modulando la voce sul dolce – mieloso.

«Hellie, tesoro, per te farei di tutto, ma questo proprio no.»

«Ti preeeeego» tentò la bimba con il labbro tremolante e gli occhioni da cerbiatto.

«Ti porto a prendere il gelato, quello enorme con le caramelle sopra, cosa ne dici?»

«No!» urlò Helen e uscì dalla stanza travolgendo Bella che stava arrivando.

«Che succede?»

«Vuole che mi faccia vedere dalla maestra. Come lupo» rispose Jacob. «E se non sapesse che sono io?» chiese, con tono meditabondo.

«Se ci provi stanotte dormi in cucina!» gli intimò Bella. «E mi toccherà tenergli compagnia» pensò ridacchiando.

 



 

 

«Signora Black, volevo parlarle dell'increscioso incidente con la signorina Redcup, l'insegnante di Helen»

Bella si voltò verso Jacob e gli lanciò un occhiata assassina. «Con te facciamo i conti dopo: dovresti essere un modello educativo per piccola» sussurrò.

«Mi dica, signora Preside.»

«La signorina Redcup ha trovato Helen in giardino che baciava un suo compagno, Nigel Brown. La maestra l'ha sgridata e la bambina ha risposto che glielo ha insegnato la nonna.»

Quella sera Jacob si sedette a bere il caffè di fronte a Bella e le prese una mano. «Per fortuna ci sei tu ad insegnare a Helen cos'è l'amore» disse e la baciò.

 

 


 

 

 

«Lo sai che Nigel ha voluto che comprassi un anellino d'oro da regalare alla tua Helen per San Valentino? Ma che sia vero, si è raccomandato, come il mio amore per lei» raccontò una domenica pomeriggio la signora Brown.

Bella sorrise, immaginandosi la scena.

«È proprio vero che solo i bambini sanno amare dal profondo. Mio marito sono anni mi porta una rosellina striminzita comprata all'angolo di una strada da un venditore ambulante» aggiunse la signora Brown con un sospiro.

«Ho sempre pensato che nonno Jacob e nonna Bella fossero due bambini» pensò Helen mentre origliava dietro la porta della cucina.

 

 

 

 


 

 

«Mamma non ha voluto» disse Nigel imbronciato. «Volevo regalarti un anello d'oro con una pietra che brilla, come fanno i tuoi occhi. Ha detto che avresti preferito questo di plastica con le Principesse della Disney sopra... scusa.»

Arrabbiato, diede un calcio ad un sassolino che finì vicino ai piedi di Bella e Jacob seduti su una panchina.

Helen si rigirò l'anello di plastica rosa tra le mani e poi lo indossò. «Mi piace» disse ammirandosi il dito.

«Ma guarda come luccica quello di tua nonna» brontolò Nigel.

«Non mi interessa un gioiello uguale al suo, voglio un amore come il loro» rispose Helen.

 

 

 

 

 

 

 

Note:

Raccolta di drabble scritta per il contest La Sfida di San Valentino, indetto da jakefan sul gruppo facebook Gruppo Lampo Flash!Contest.
La giudiciA fornirà fino alla mezzanotte di giorno 14 febbraio una serie di immagini, alle quali i partecipanti devono ispirarsi per scrivere le loro drabble. Più drabble si scrivono, più si accumulano punti.

 

Queste drabble sono ambientate nell'universo inventato da Jakefan, dove Bella ha deciso di lasciare Edward e ha sposato Jacob. Hanno avuto figli e nipoti, e Helen è, ovviamente, una di loro. Come spesso accade, sono i nonni quelli che gestiscono i cuccioli durante il giorno.

Ringrazio J per il contest e chiunque abbia avuto il coraggio di arrivare fino in fondo.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Vent'anni dopo ***


 

Vent'anni dopo

 

 

 

«Helen, tesoro, perché ti sei tagliata i capelli così corti? Pensavo ti piacessero lunghi come quelli di Rapunzel» disse Bella, passandole le dita tra le ciocche.

«Sono cresciuta, nonna. Non ho più quattro anni.»

«Purtroppo, bambina mia.»

«Grazie per il complimento!» replicò Helen, risentita.

«Il tempo ti ha reso una bellissima donna, ma a me ha ingrigito ancora di più i capelli» sorrise Bella tra le rughe.

«Nonna, ma cosa dici!» disse Helen e la strinse a sè.

Oltre la spalla di Bella, la ragazza, per un attimo, vide nello specchio ciò che erano nel loro cuore: due giovani donne abbracciate.

 

 

 

 

 

 

 

«Mi mancherai da morire» disse Bella, trattenendo a stento le lacrime.

«Nonna, vado solo al College. Sarò a casa per la Festa del Ringraziamento.»

«Lo so.»

«Ci sarà Nigel con me. Nonno Jacob gli ha fatto giurare che mi proteggerà da qualsiasi cosa: moscerini, malintenzionati, invasioni aliene...»

«Lo so.»

«Sarò felice, non temere.» disse Helen con un sorriso.

Bella la baciò e le lasciò prendere il suo volo.

Mentre vedevano partire l'aereo, nella luce del tramonto, Jacob abbracciò la moglie.

«Starà bene, non avere paura.»

«Helen sì, ma io?» chiese Bella.

«Tu non sarai mai sola. Mai» disse Jacob e la baciò.

 

 

 

 

 

 

 

«Sono stanca morta» disse Helen, buttandosi sul letto.

«Per così poco? Potrai dirti esausta solo dopo aver partecipato a tutte le feste per le matricole» puntualizzò Susan, la compagna di stanza di Helen.

«Basta festini, grazie.»

Susan la guardò stralunata. «Oddio, sono finita in stanza con una secchiona.»

Helen le lanciò dietro la sua borsa.

«Ahi, cosa c'è dentro?» si lamentò Susan ed estrasse una bottiglietta trasparente piena di un liquido rosa.

«Non ci posso credere!» esclamò Helen, togliendola dalle mani.

«Cos'è?»

«La pozione dell'eterno amore di mia nonna, il suo profumo portafortuna.»

«Che strano odore...»

«È Eau de Luop» rispose Helen ridendo.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Di drammi e di scogliere ***


 

Di drammi e di scogliere

 

 

 

 

 

«Nonna, ti assicuro, Nigel mi sta mentendo! Sono due settimane che inventa scuse e sparisce: ha di sicuro un'altra» disse Helen, camminando su e giù per la sala.

«Tesoro mio, stai tranquilla. Sono sicura che Nigel ti ama e che non ti tradirebbe mai» rispose Bella abbracciandola. «Ora sediamoci un attimo e ragioniamo con calma: se continui così mi consumerai il tappeto.»

Helen le lanciò un'occhiata gelida. «È una tragedia: vorresti che mi tappassi gli occhi con le mani per non vedere l'amara realtà?»

«La tendenza a drammatizzare l'hai presa sicuramente da me» ridacchiò Bella, pensando ad un certo tuffo dalla scogliera.

 

 

 

 

 

 

 

 

«Perché mi hai portato alla scogliera?» chiese Nigel, stupito.

Un'ora prima Helen gli era piombata in casa e lo aveva trascinato fuori senza una spiegazione.

«Sii uomo: se hai intenzione di mollarmi dimmelo chiaramente. Sono stanca delle tue mezze verità.»

Nigel la guardò e, senza dire una parola, andò a posare qualcosa sulla roccia alle spalle di Helen. Poi le coprì gli occhi con le mani e la fece voltare.

Helen, arrabbiata, mosse il viso di scatto e lo vide.

Sul masso c'era una scatola di gioielleria con all'interno un anello di plastica delle Pricipesse Disney.

«Vuoi sposarmi?» chiese Nigel.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Come una favola ***


 

Come in una favola

 

 

 

«Perché quella sciocca di Mina torna dal fidanzato mortale, quando potrebbe stare con un vampiro che tramuta le lacrime in diamanti?» chiese la cugina di Nigel.

«Tu vorresti vivere per sempre con un essere sanguinario?» chiese Helen, stupita.

«Ma certo: potere, soldi, sesso, bellezza, eterna giovinezza e immortalità. Chi non li vorrebbe?»

«Una donna saggia e innamorata.»

«Helen, tu vivi nel mondo delle favole. Svegliati: il Principe Azzurro non esiste, l'amore perfetto non esiste» disse la biondina continuando a guardare Dracula.

Helen alzò gli occhi e vide, fuori dalla finestra, i suoi nonni tenersi per mano.

«Hai ragione, vivo nel mondo delle fiabe» disse con un sorriso.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1601753