Sotto il sole cocente, sotto la luna lucente.

di xingchan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Speranza ***
Capitolo 2: *** Privazione e sacrificio ***
Capitolo 3: *** Un futuro ***
Capitolo 4: *** L'incontro ***
Capitolo 5: *** Tristezza ***



Capitolo 1
*** Speranza ***


 Sotto il sole cocente, sotto la luna lucente.

Capitolo 1
Speranza

 
 

-Mamma, quando torna papà?-.

-Presto-, gli veniva risposto -vedrai che tornerà presto!-.

Trisha ripeteva costantemente queste parole cercando di rassicurare il piccolo Alphonse, che glielo chiedeva con uno sguardo talmente speranzoso che lei non poteva fare a meno di tranquillizzarlo.

Al contrario, da Edward riusciva a percepire un'accentuata irritazione al solo suono di quella domanda, se non persino disprezzo e risentimento. Ciò le feriva il cuore, ma al tempo stesso si domandava se probabilmente era lei a essere troppo fragile
.

Ella non sapeva quando il suo amore avrebbe fatto ritorno nella quieta Resembool, ma voleva continuare a credere in lui, proprio come lei gli aveva insegnato a credere in se stesso.

C'era una calda sensazione che, tutte le notti, le mormorava che Hohenheim avrebbe adempiuto la parola data e che dopo aver compiuto il suo dovere, l’avrebbe finalmente riabbracciata.

A volte le capitava di cadere nello sconforto più nero, ma le bastava guardare il sole per riprendere a sperare.

 
 

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Capitolo 2
*** Privazione e sacrificio ***


 Sotto il sole cocente, sotto la luna lucente.

Capitolo 2
Privazione e sacrificio
 

 
 
Non c’era giorno che Hohenheim non pensasse alla sua famiglia.
 
Spesso, quando il cielo era limpido il mattino e colmo di stelle la sera, l’uomo poteva scorgere i capelli della sua giovane donna ondeggiare nel vento dell’Est e le espressioni allegre e spensierate di Edward e Alphonse mentre giocavano.
 
Ma di tutte le immagini di sua moglie e dei suoi figli che la sua mente custodiva gelosamente, le ultime erano quelle più persistenti, quelle più tenacemente vivide.
 
Il sorriso che la sua Trisha cercava di mantenere nonostante fosse sull’orlo delle lacrime e, appena dietro di lei, le faccine infantili e assonnate dei due bambini, che lo fissavano confusi e incuriositial momento della sua partenza.
 
Dal ricordo ne scaturiva mancanza, ed essa si faceva così palpabile che Hohenheim si sentiva attratto da una forza che lo faceva arrestare di colpo e lo incitava a dirigere gli occhi in direzione di quel piccolo angolo di Paradiso chiamato Resembool.
 
Doveva ricorrere al suo lato più freddo e distaccato e voltare bruscamente il capo per avere il fegato necessario per proseguire il suo viaggio.
 
Altrimenti, non ci sarebbe stata una nuova alba per Amestris.
 
 
 
 
 
 
 
 
NDA: Ecco la seconda, dedicata a Hohenheim.
 
Ringrazio di cuore MkBDiapason per aver apprezzato la mia idea e spero che piaccia anche ai silenziosi! :D
 
 
 

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Capitolo 3
*** Un futuro ***


 

Sotto il sole cocente, sotto la luna lucente.

Capitolo 3
Un futuro

 

 





A volte Van Hohenheim considerava la possibilità di mandare a casa almeno una lettera.

Non per il piacere di ricevere una risposta, poiché la sua vita da vagabondo non gli permetteva di farsi rintracciare da nessuno, ma soltanto per la nuda consapevolezza che lei avrebbe letto le sue parole, e molto probabilmente le avrebbe riferite anche a Edward e Alphonse.

Però non sapeva cosa scrivere.

Cosa?

Che l'amava? Che sarebbe tornato presto?

Pie illusioni da dare a una giovane donna che non faceva altro che aspettarlo tutto il giorno?

No, le avrebbe solo fatto del male.

E se gli sarebbe successo qualcosa?

Le avrebbe spezzato il cuore.

Le avrebbe dato un valido motivo per sperare, però.

Di ritornare alla loro vita immersa nel verde, di sognare una vecchiaia insieme, magari davanti al fuoco.

Di poter prendersi cura di Ed e Al e dei loro figli.

Quello sì che sarebbe stato un bellissimo futuro, quello che aveva sempre desiderato, fin dai tempi della sua schiavitù.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi scuso profondamente per il ritardo, per nulla giustificato.

Ringrazio Taiga_02 per i suoi complimenti.

Spero continui a piacervi. :D

 

 

 




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Capitolo 4
*** L'incontro ***


 

Sotto il sole cocente, sotto la luna lucente.

Capitolo 4


L'incontro

 

 


Sebbene fosse solo di passaggio e per una questione tutt’altro che piacevole, Edward era felice di poter respirare l’aria pulita e fresca del suo villaggio natale.

Pinako l'aveva aiutato a risolvere una questione che gli stringeva il cuore già da un po' di tempo.

La brezza di quel luogo lo riportava a ricordi lontani, belli, sì, ma anche dolorosi. La morte della mamma, la partenza di Hohenheim, la trasmutazione umana...

A volte gli capitava di avere l'irritante sensazione che tutto ciò che era successo a lui e a suo fratello fosse soltanto un'illusione o, peggio ancora, un incubo.

Di quelli che ti svegliano di soprassalto, che non ti fanno più dormire e ti costringono all'insonnia.

Di quelli che non ti lasciano in pace e ti perseguitano fino alla fine dei tuoi giorni.

Ma poi, sentendo il freddo metallo che occupava il posto del suo braccio e della sua gamba capiva.

Di aver sbagliato, di aver commesso un peccato.

Che stupido! Proprio lui, che si considerava in tutto e per tutto ateo, si preoccupava della sua anima macchiata da un atto sacrilego.

L'irruente flusso di pensieri cozzava con il suo procedere lento ma leggero; per quanto lieve fosse il suo passo, l'erba si piegava comunque sotto il peso dei suoi piedi mentre percorreva l'immensa campagna, illuminata dai raggi solari.

Ma il suo istinto gli suggerì di fermarsi, scorgendo una figura alta e robusta stagliarsi contro l'azzurro del cielo.

Sapeva di conoscerlo, ma non ne aveva certezza assoluta. Ma poi capì chi era la figura misteriosa.

Hohenheim.

Van Hohenheim.

L'uomo più importante della loro vita, colui che avrebbe dovuto proteggere lui, sua madre e suo fratello, era lì, davanti a lui.

Reale come il vento che gli accarezzava la pelle del viso; reale come il contrasto fra cielo e terra che dominava il paesaggio davanti a loro.

I suoi lineamenti erano così marcati e definiti che a Ed venne naturale escludere a priori la possibilità che quell’incontro fosse solo un frutto della sua immaginazione.

Gli occhi tremanti del giovane contrastavano con l’immobilità di quelli dell'uomo, che troneggiava davanti a lui.

Lo stesso sguardo duro e persistente che vide la volta precedente.

Non riuscì a provare più niente di così contrastante in vita sua.

Gioia mista ad odio. Astio misto ad incredulità.

Una cosa però poteva passare. La sua promessa infine l'aveva mantenuta. Era tornato a casa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa è stata molto più facile da gestire. Sarà che è tratta da una scena XD

In questa flash ho cercato di accostare i movimenti dei due personaggi con significati simbolici; spero riusciate a coglierli.

Ringrazio i recensori Taiga_02, MkBDiapason e JackyXed

Anche coloro che l’hanno messa fra i preferiti, fra le ricordate e fra le seguite. Arigatou!!!!!!!!!!

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Capitolo 5
*** Tristezza ***


 Sotto il sole cocente, sotto la luna lucente.

Capitolo 5
Tristezza

 
 
 
 
 
Il cielo era ormai tinto di rosso quando Pinako e Winry rincasarono per la cena. Avevano lasciato Ed e Al lì dove avevano deciso di restare.
 
E proprio lì, davanti alla tomba della loro mamma, i due fratelli si stringevano nelle loro stesse braccia, come se con quel gesto riuscissero a sentire il calore del corpo di Trisha.
 
Chiudendo gli occhi, Alphonse poteva ancora percepirlo, e si sentiva felice, ma nel momento in cui li riapriva si trovava di fronte ad una lapide scura con inciso sopra il nome completo della donna e le date di nascita e di morte.
 
E a quel punto si sentiva morire.
 
-Fratellone, posso farti una domanda?-.
 
-Che vuoi?-.
 
Nonostante il tono secco e scontroso del maggiore, Alphonse non si diede per vinto, come solitamente faceva soccombendo al nervosismo di Ed.
 
-Sei triste?-.
 
L'altro, irritato da quella domanda così spontanea e anche un po' superflua, rispose con un lieve -Sì- appena udito da Al.
 
Avrebbe voluto rispondere "no", magari con un tono molto più altezzoso, ma in quel frangente proprio non se la sentiva.
 
E poi, a cosa sarebbe servito? Era consapevole che il dolore che provava gli era scritto in faccia e anche se avesse cercato di nasconderlo, non ne sarebbe stato abbastanza in grado.
 
Preferiva rimanere in silenzio, immobile, a fissare quel freddo pezzo di pietra.
 
Tentando di immaginare quel fantomatico 'mondo migliore' in mezzo alle nuvole, dove la sua mamma era volata via.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ultima flash fic di questa piccola raccolta.
Beh, spero sia piaciuta. So che questa è la tipica scena davanti alla tomba... però ho cercato di scriverne una mia versione.
Ringrazio di cuore JackyXed, Taiga_02 e MkBDiapason per il loro supporto.
Chiunque vorrà rilasciare una recensione lo ringrazierò (come sempre) attraverso le risposte dei commenti!
Sayounara!!! :)
 

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