Emo and flower

di Nezu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Ehi, little! ***
Capitolo 2: *** 2.Incarico ***
Capitolo 3: *** 3. Che fare? ***
Capitolo 4: *** 4. Halloween ***
Capitolo 5: *** 5. Partenza ***
Capitolo 6: *** 6. L'inseguimento ***
Capitolo 7: *** 7. Insieme ***
Capitolo 8: *** 8. La famiglia di Marluxia ***
Capitolo 9: *** 9. Saluto ***
Capitolo 10: *** 10. Il club Anti-Malefica ***
Capitolo 11: *** 11. L'attesa ***
Capitolo 12: *** 12. News ***
Capitolo 13: *** 13. How does it feel? ***
Capitolo 14: *** 14. Let's live again ***
Capitolo 15: *** 15. Spiato! ***
Capitolo 16: *** 16. Confronto faccia a faccia ***
Capitolo 17: *** 17. Sweet dreams are made of this ***
Capitolo 18: *** 18. Le donne ed i sissies non si toccano neanche con un fiore ***
Capitolo 19: *** 19. Il mio perfetto ed insostituibile idiota ***
Capitolo 20: *** 20. Pandemonium ***



Capitolo 1
*** 1.Ehi, little! ***


1. Ehi, little!

Non sopporto di essere disturbato mentre leggo.

Non sopporto neanche gli schiamazzi e, più in generale, le persone che parlano.

Parlano anche se non hanno niente da dire.

State zitte, mi infastidite.

All’ennesimo gridolino di gioia della centesima ragazzina, scatto in piedi chiudendo il libro con un colpo secco.

Nessuno mi può disturbare mentre leggo.

Nessuno.

< E’ inutile...>

Mi volto verso Lexaeus.

Lui non prova fastidio perché è una sorta di roccia, con una capacità di estraneazione che supera l’umano.

< Adesso le zittisco io.>

Brontolo mentre esco in fretta dalla biblioteca.

Non ne posso più di questi continui gridolini di fan girl assatanata.

Ho il diritto di studiare!

Appena entro nella sala principale, noto subito un folto gruppo di ragazze intorno a qualcuno che non riesco a vedere bene.

Vedo una girarsi verso di me ed esclamare < Ecco, ecco il tuo futuro fidanzato! Lui va bene?!>

...

...

Eh?

Devo aver sentito male, vorrebbero farmi fidanzare con qualcuno?

Temo che gli standard per entrare al college si siano davvero abbassati per far entrare una persona con queste idee oscene.

Magari fosse una, praticamente è tutta la scuola.

Sia la parte maschile che quella femminile non pensa ad altro che al sesso.

Io ho ben altro a cui pensare.

Comunque, tutte le ragazzine del gruppo si voltano a fissarmi con uno sguardo così luccicante da farmi rabbrividire.

Le fan girl assatanate sono la razza più pericolosa in assoluto.

< Bé, non è male! Ma chi ha detto che devo uscire con uno alla volta. Due o tre non fanno male!>

...

...

Eh?

Da quando i fiori giganti parlano?

Mi avvicino sempre più velocemente al nefasto gruppo per poter scorgere il fiorellone in questione:

un essere dal sesso ambiguo con i capelli rosa profumati alla salvia.

E dopobarba.

Mai annusato un connubio più disgustoso.

< Ehi, sempai Zex, che ne dici di metterti con Marluxia?>

Rivolgo al diretto interessato uno sguardo obliquo.

< E questo saltimbanco da dove sbuca?>

Le ragazze sembrano estremamente offese.

L’avevo detto che avrebbero pagato per aver interrotto i miei studi.

< Oddio, non pensavo che i nanetti da giardino parlassero!>

Mi irrigidisco nel sentire le parole del tizio sconosciuto.

Le ragazze cominciano a ridacchiare applaudendolo con frasi del tipo < Hai proprio ragione!>

< Non solo sei bello, ma anche intelligente!> < E bisex per giunta!>.

Ok, calma.

Se le fan girl sono una razza pericolosa, le fan girl con i bisex sono ancora più pericolose.

Vedono realizzati sia i loro desideri sessuali che la loro mania per lo yaoi.

Lo so che la situazione è molto pericolosa, ma questo branco di oche e il loro fiore da giardino hanno oltrepassato il limite.

Non permetto a nessuno di prendermi in giro perché sono basso.

Marluxia mi fissa con uno sguardo ironico.

Sta decisamente oltrepassando il limite.

< Non avete risposto alla mia domanda...>

< E’ appena stato trasferito dalla scuola del New Jersey che frequentava prima. Gli stavamo dando il benvenuto nella suo nuovo college.>

< Accoppiandolo col primo che capita?>

< Bé, più o meno.>

< Io me ne vado.>

Temo di dover vomitare.

La puzza disgustosa di quel tipo mi è del tutto insostenibile.

Poi mi ricordo il perché dovevo affrontare quelle mocciose.

< Ah, un ultima cosa. Non fate rumore, sto cercando di studiare.>

< Ma sempai, le lezioni inizieranno domani!>

< Io voglio ripassare. Quindi non gridate.>

Mi vedo costretto a tornare sui miei passi.

Maledizione, ci mancava quella lingua lunga dell’americano bisex new-entry!

Da quando fanno entrare gli yankee ad Oxford?

*

< E’ un piacere rivedervi, cari studenti! Spero abbiate passato bene le vostre vacanze estive perché d’ora in poi dovrete lavorare tanto e al massimo.>

Appoggio la testa sul tavolo.

Tutto sommato sono riuscito a ripassare tutto il programma degli anni precedenti e impararlo di nuovo a memoria.

L’unica cosa fastidiosa che mi tocca sopportare ora è il classico e pizzoso discorso di bentornato da parte della preside Malefica e gli sguardi delle ragazze puntate sullo yankee rompiballe che gongola accanto alla nostra amata direttrice.

Anche se praticamente in fondo alla sala annunci non riesco a sottrarmi a quel suo odore nauseante.

Kingdom Hearts, che ho fatto di male per meritarmi questo?

< Molto bene, voglio presentarvi un nuovo arrivato. E’ stato trasferito dal college di New Jersey al nostro per motivi familiari e, dati i risultati del suo test di ammissione, frequenterà il terzo anno. Marluxia, se vuoi presentarti...>

Non so perché Malefica gli abbia dato il microfono.

E non so neanche perché non mi sia tappato le orecchie.

So solo che la preside mi ha costretto ad uno dei momenti più imbarazzanti della mia vita.

< Hi, everyone!!!>

Si comincia bene...

< Mi chiamo Marluxia Kenneth, vengo da New Jersey! Sono sicuro che diventeremo ottimi amici, voi inglesi siete molto cool!!!>

Un taglierino... voglio un taglierino...

Marluxia guarda apertamente verso di me.

Oddio, non ditemi che...

< Ehi, little!!! Sì, dico proprio a te col ciuffo! Non arrabbiarti per prima, lo so che non sei un nano da giardino, quelli hanno la barba!!! Ci si vede, bye guys!>

... un taglierino... mi va bene anche un coltello da cucina...

Ma perché quel deficiente non tiene la fogna chiusa?

E soprattutto, perché tutti lo stanno applaudendo manco fosse i Tokyo Hotel?

Malefica riprende il microfono.

< Bene, dopo questa allegra presentazione, il professor Xigbar vi consegnerà la chiave della vostra stanza. Come al solito ogni camera sarà occupata da due persone, vi chiedo di non scambiarvi le chiavi per andare con chi volete perché sarete sgamati subito e puniti. Le lezioni cominceranno domani mattina alle nove e mezza, per la colazione la mensa sarà aperta dalle sei e trenta alle nove. Buonanotte a tutti, mi raccomando, siate puntuali.>

Le ragazze di questo pomeriggio si voltano verso di me ridacchiando.

A volte mi chiedo se sappiano fare altro.

< Zexion, la tua chiave.>

< Oh, grazie, professore.>

< Fatti forza, Zex. A tutti capita di avere un nemico.>

Nemico?

Guardo il prof allontanarsi.

Ma chi l’ha voluto quel nemico?

Io mi stavo facendo gli affari miei, perché quel deficiente rosa non mi lascia in pace?

Guardo il numero della camera: 113.

Oh che bello, porta anche sfortuna.

Le valigie le portano già in stanza gli addetti, quindi non mi resta che avviarmi.

La stanza è vicino alla mensa per fortuna, in poco tempo sono lì.

La camera è come tutte le altre, grigia, buia, ma abbastanza pulita.

Mi spoglio in fretta e mi ficco sotto la doccia.

Sono completamente a pezzi.

Non sono mai stato il più amato del college, ma almeno gli altri mi tenevano in considerazione come bravo consigliere e mi rispettavano.

Come osa questo maledetto schifoso arrogante attaccarmi di fronte a tutti?!

Alzo la testa mentre l’acqua mi appesantisce il ciuffo facendolo aderire alla pelle.

Sospiro.

Ho bisogno di stare calmo.

Uno spostamento d’aria gelida mi fa rabbrividire.

Mi volto di scatto e mi appoggio alla parete scioccato.

Davanti alla mia nuda e medesima persona c’è la faccia di Marluxia che mi guarda altrettanto scioccato.

Lui sembra reagire per primo: chiude la tendina che aveva spostato e non fiata.

Io non riesco a fare altro che appoggiarmi con la schiena alla parete della doccia.

Dio, ditemi che è un incubo.

La mia testa fa capolino dalla tenda: via libera, il bagno è vuoto.

Mi asciugo in fretta e mi metto il piagiama nero.

Dopo aver fatto un gran respiro, metto piede fuori dal bagno.

Lui è lì, steso sul suo letto che mi fissa.

< Che ci fai tu qui?!>

Mi guarda con un’aria così pacifica e rilassata da farmi rabbrividire.

< Temo di essere il tuo compagno di stanza, piccolo.>

La rabbia per essere chiamato piccolo dalla persona che in poche ore si è fatto odiare da me più di chiunque altro sovrasta la massacrante notizia.

< Non sono piccolo.> ringhio.

Lui sorride.

Sorride?

Dovrebbe come minimo tremare!

Ora lo ammazzo…

Marluxia si alza con un unico mivimento fluido e mi si avvicina.

Dannazzione, è più alto di me.

E di parecchio.

< Allora non ti dispiace che io sia il tuo compagno di stanza, vero?>

Bisbiglia sollevandomi leggermente il mento.

Che… che sta facendo?!

Oh, cazzo… non riesco a muovermi…

Sento il suo fiato in faccia e quindi…

< Aaaahhhh!!!!>

La tecnica del ginocchio non fallisce mai.

< Stammi lontano, dannato maniaco!>

Quello ha ancora l’energia per ridacchiare.

< Ok, io vado in bagno. Vedi di non spiarmi, piccolo.>

Gli tirò dietro il suo cuscino mentre si allontana.

Respiro a fondo.

Analizzo tutte le informazioni finché non sento il mio bel cervello fare tilt e costringermi a smetterla di sforzarmi.

Mi metto sotto le coperte con in testa il dovere di non addormentarmi prima di Marluxia o sarei finito sotto di lui.

Inutile dire che dopo tre minuti ero già partito.
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Scusate, ma non riuscivo ad aspettare ancora per pubblicarla! Finalmente dal punto di vista di Zexion... Bé, spero che questo primo chap vi sia piaciuto, ringrazio tutte quelle che hanno recensito la fic "You cannot love me", sono contenta vi sia andata a genio... Allora, siccome è il primo chap non ho molto da scrivere, quindi piccolo angolo pubblicità: per chi è interessato alle altre mie storie, in questa sezione trovate oltre alla già citata "You cannot love me", di yaoi anche "Più importante?" e "Aki to shinjitsu". Per quanto riguarda il demenziale, ho scritto il secondo chap de "Le note disciplinari di Xemnas", mentre di shoujo-ai sto scrivendo ancora "Finding my way"... Mi è un po' dispiaciuto perché molti hanno dato forfait al salutino finale di Aki to shinjitsu, ma fa niente. Mi raccomando, commentate che ne ho bisogno per regolarmi con la trama!
A presto, bye bye!
E ricordate: chi commenta ha sempre ragione! ^__^ See you again!

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Capitolo 2
*** 2.Incarico ***


Risposte alle recensioni

Yachiru: ^__^ eh eh, lo sapevo che era una frase azzeccata, soprattutto se il bisex è Marl! Sono contenta che la coppia ti piaccia!

Clarysama: bè, puoi crederlo, ma ti assicuro che non è così! XD Appena riesco a postare una mia immagine sul profilo ti avverto! Comunque Zexy è mooolto informato sulla nostra mania per lo yaoi. Sembra tanto innocente, ma poi…

FranXy: wow, sei la riassuntività fatta persona! XD Grazie 1000!

Krisalia Kinomiya: Zeus ti fulmini a non commentare Akishi! XD just kidding, ti perdono. Mi hai letto nel pensiero (o hai sbirciato il mio quaderno…) perché proprio prima di leggere la tua recensione, avevo passato buona parte dell’ora di latino a scarabocchiare tracce per la storia e avevo deciso di mettere Luxord come insegnante di mate!

Toru93: no, nelle AU Zex non è un nobody, ma comunque venera Kingdom Hearts… Tanto perché non sa che altro venerare! Povero nanetto pucchoso… XD

Marluxia25: ammazza, ti ho proprio fatto un favore! O__O Le maruzeku ti piacciono davvero molto… Sono contenta ti piacciano le caratterizzazioni dei personaggi!

Deep_Strife: … fan di Zexion, vero?

L_Yasha Shaman Stayer: la maruzeku riscuote proprio tanto successo, ne sono felice! Marly stile fru fru non ci stava bene qua perché deve mettere in difficoltà Zexy!

2. Incarico

< E per quale ragione vorresti cambiare stanza?>

Non è forse ovvio?

Malefica mi sta squadrando impaziente mentre dietro di me il responsabile della mia decisione, Marluxia, fischietta allegramente.

< Presunte vessazioni sul mio corpo.>

< Da parte di Kenneth?>

< Precisamente.>

Marluxia sbuffa.

Gli rivolgo uno dei miei sguardi più disgustati.

Se il caro fiorellone non avesse deciso questa mattina di svegliarmi saltandomi addosso mentre ancora non connettevo, forse avrei ritardato un po’ a presentare la mia richiesta.

Malefica sospirò.

< Non mi sembra poi così grave...>

< EH? Questo qui ha cercato di molestarmi!!!>

< Insomma, sono sicura che sai badare a te stesso... E poi non hai alcuna prova.>

< MA...?!>

< Il nostro discorso finisce qui, Zexion. Ora vi conviene andare a colazione o farete tardi alle lezioni. Animo.>

Esco sbattendo la porta.

Possibile che Malefica sia così stupida???

Quel dannato yankee gay cerca di... di... di fare le sue cose sconce con me e quella non fa niente?!

< Suvvia, non te la prendere. Non sempre si viene ascoltati.>

Mi volto di scatto ringhiando a Marluxia.

< Tu... tu... fammi almeno il favore di stare zitto! Devo ricordarti che è tutta colpa tua se sono andato dalla preside?!>

< Insomma, era solo un risveglio fuori dal normale...>

Accellero senza guardarlo e mi siedo accanto a Lexaeus intento a racimolare dei Corn Flakes.

Non mi parla a causa della nuvoletta nera sopra la mia testa che manda giù fulmini e saette.

Si vede lontano miglia che non sono di buon umore.

Quando poi Marluxia si siede accanto a me e mi finisce sotto gli occhi l’ultima porzione di Müesli, non riesco più a trattenermi.

< Che cazzo vuoi da me?!>

Mi alzo molto inca, non lo sopporto, non lo conosco da neanche ventiquattr’ore e già mi ha mandato in esasperazione.

< Datti una calmata, Zex, non ho fatto nulla di male. Non è che sei paranoico?>

Mi spiaccico sulla sedia sospirando.

Perché ha sempre la risposta pronta?

Perché si comporta come se fossi un cretino?

< Zexion...>

Lo guardo stupito, è la prima volta che sembra stia per dire qualcosa di sensato.

< Senti, la camera non la cambiano ormai. Non voglio rovinarti l’anno, quindi vorrei che cercassimo di non ucciderci a vicenda, ok?>

< Sei tu che hai cominciato...>

< E ora finisco, contento?>

Contento?

Sìììììì!!!!!

Non dovrò più richiedere taglierini o coltelli da cucina!!!

Liberta!!!

< D’accordo, se proprio vuoi...>

< Perfetto, cercherò di non esserti di peso. Vado a lavarmi i denti...>

Lo guardo allontanarsi.

E’ strano, lui...

< Non è così male come sembrava, eh?>

Sobbalzo.

Non credevo che Lex pronunciasse frasi così lunghe.

< Stavo pensando lo stesso... Con chi sei finito in camera?>

< Roxas, uno del primo anno. Mi è andata abbastanza bene.>

Già. Sono sempre io quello a cui qualcosa va storto... dannazione!

Sobbalzo un’altra volta quando l’altoparlante si mette in funzione.

“Lo studente Zexion Sakamoto è richiesto in presidenza. Ripeto, lo studente Zexion Sakamoto è richiesto in presidenza.”

< Ehi, magari Malefica vuole cambiarti di stanza!> fa Lexaeus.

< No, non credo...>

Ne sono sicuro, il mio sesto senso non sbaglia.

E’ qualcos’altro.

E molto più complicato.

Mi avvio velocemente in presidenza, prima comincio, prima finisco e non mi va di fare tardi alla prima lezione.

Il professor Luxord non me lo perdonerebbe mai...

< Avanti.>

Entro nella stanza e mi siedo in fretta davanti alla scrivania.

< Signora Preside?>

Lei mi sorride.

E’ preoccupante, sorride solo quando vuole un favore.

< Zexion, ormai frequenti questa scuola da tre anni e sai che io ripongo la massima fiducia in te...>

< Spero non si offenda se le chiedo di andare dritta al punto, signora. Ho lezione tra cinque minuti.>

Lei sorride di nuovo.

Sorrido anch’io questa volta, Malefica non sa che riesco a intuire le emozioni di alcune persone.

Di solito, più uno è stupido, più riesco a definire quello che sento.

E con lei è estremamente facile.

Capisco subito che la mia mancanza di rispetto non le piace, ma a quanto sembra ha davvero bisogno di me.

< Bene, Zexion. Devi sapere che Xemnas Rayheart ha ottenuto il permesso dal professor Xigbar di dare ripetizioni a Saix Tilmitt.>

< E con ciò?>

< Temo possano architettare qualcosa contro la presidenza...>

< Contro di lei.>

< Esatto, nè Xemnas nè Saix si sono dimostrati molto controllabili.>

< Che vuole che faccia?>

Malefica si sporge leggermente verso di me.

Dimmi sto favore, che sono di fretta, accidenti...

< Ho bisogno che tu li spii per conto mio, d’accordo. Ad ogni ripetizione voglio che tu li spii senza farti vedere.>

Tsk, me lo dovevo aspettare.

Dannata preside rompiscatole.

Preferirei avere più tempo per pensarci, ma so che vuole una risposta ora e non ho molto tempo.

< Ci sto.>

< Molto bene, ogni settimana verrai da me a fare rapporto. Puoi andare.>

< Arrivederci, signora Preside.>

Mi dirigo in classe.

O meglio, volo porconando dietro a Malefica per le sue richieste.

Anche spiocciare Xemnas e Saix mi tocca ora.

Entro in classe qualche secondo prima del professore e mi siedo nel primo banco libero che trovo.

Non riesco a trattenere un sorrisetto: se Malefica crde che stia al suo gioco, può scordarselo...

< E’ bello vederti sorridere, my dear!>

< AAAAAAAHHHHHHHH!!!!!!!!! A-ancora tu???>

No, ora basta...

Marluxia ride senza riguardo alla mia reazione.

Però, ha davvero una bella risata...

Ma che sto pensando?

< Che ci fai qui?>

< Che ci faccio qui? Anch’io devo fare lezione.>

< Ma proprio accanto a me?>

< Guarda che ti sei seduto tu accanto a me.>

Oddio, non c’è modo di spuntarla con sto qua.

< Ragazzi, ora basta parlare. Iniziamo la lezione.>

*

Sono molto bravo a cogliere informazioni, anche perché so quali sono le persone sempre informate.

Quindi, non mi resta che dirigermi verso un gruppetto di ragazzi che gongolano in corridoio.

Ma non sono loro che sto cercando.

Infatti, trovo subito la mia meta intenta a dare ordini a quel “branco di molluschi impotenti”, come li definisce lei.

< Muovetevi, palle di cerume! Dovete vendere questa roba ad ogni passante, intesi???>

< SI’ SIGNORA!>

Mi avvicino alla ragazza bionda che sta bastonando i suoi schiavetti costringendoli a vendere dei disgustosi panini dall’aria tossica.

< Ciao Larxen.>

< Ehilà, Zexy! Qual cattivo vento porta la tua faccia da emo irrecuperabile tra questi mari affollati?>

Prego?

< Lar, fai paura quando parli così...>

< Ah, sì? Affari miei! Comunque ho visto i “Pirati dei Caraibi” da poco e quindi parlo un po’ strana...>

< Vabbè, ho bisogno di un’informazione...>

< Cos’hai da offrirmi?>

... tirchiona racchia...

< Ti compro uno dei tuoi panini.>

< Affare fatto, il commercio in questi mari non va un granché!>

Devo fare in fretta, non so quanto sopporterò ancora il suo gergo marinaresco.

< Voglio sapere il giorno, il luogo e l’ora delle ripetizioni di Saix con Xemnas.>

< Prima paga!>

... tirchiona racchia malfidente...

Le allungo una moneta e lei mi da uno di quei putridi panini avariati.

< Si trovano nella stanza di Xemnas ogni lunedì e mercoledì alle cinque del pomeriggio, appena finite le lezioni pomeridiane. E’ tutto.>

La saluto e mi allontano in fretta alla ricerca di un cestino.

Devo assolutamente sbarazzarmi di questo disgustoso panino con tanto di formaggio ammuffito e colante.

Sto per buttarlo quando qualcuno mi chiama.

< Ehi, tu, fermo!>

Mi volto di colpo e vedo due ragazzi, uno biondo ed uno rosso, che corrono verso di me.

< Ehi, non lo vuoi mangiare quello?>

Osservo il panino: perché, esiste qualcuno così coraggioso da mangiarlo?

Scuoto la testa.

< Bè, ecco, non è che ce lo daresti?> fa il biondo.

< Hai così tanta fame da mangiartelo?>

< Mangiarlo? Figurarsi! Vogliamo fare uno scherzo. Ti prego, ce lo dai?>

Li guardo un po’ perplesso e poi consegno il panino al biondo, che si volta tutto trionfante.

< Hai visto, Axel! Siamo riusciti ad averne uno!>

< Perfetto, Dem! Andiamo ad attuare il piano!>

Il rosso afferra il panino e corre verso la presidenza.

< Grazie mille!> fa il biondo prima di seguirlo.

Bha, contenti loro.

Guardo l’orologio, sono le quattro e mezza.

Anch’io ho un piano da attuare.

Corro verso la stanza di Xemnas, ma mi fermo un po’ prima.

C’è la grata di un condotto d’areazione sul muro e proprio sotto c’è il tavolo della sorveglianza, in questo momento vuoto.

Al secondo anno ero riuscito ad entrare in possesso della mappa del condotto di areazione.

Me l’aveva fornito Malefica dato che, a causa di un guasto, avevano mandato me nel condotto per aggiustarlo.

Non che io fossi specializzato in condotti, ma ero l’unico abbastanza piccolo che riuscisse a capirci qualcosa.

Salgo sopra il tavolo della sorveglianza e rimuovo la grata che si mette a penzoloni, attaccata alla base di metallo solo da un angolo.

Riesco ad entrare nel “corridoio” d’areazione sebbene io sia cresciuto dall’ultimo anno e, dopo aver riposizionato la grata, gattono fino allo sbocco nella camera di Xemnas.

Non rischio nemmeno di prendere freddo perché essendo nei primi di settembre, l’aria condizionata l’hanno già staccata.

Dalla grata dell’aria riesco a vedere perfettamente tutta la stanza.

Non mi resta che aspettare.

Per fortuna Xemnas e Saix sono entrambi puntuali ed entrano alle cinque in punto.

Mi appiattisco il più possibile per non farmi vedere, constatando che il condotto è decisamente più stretto di quanto ricordassi.

E poi dicono che non cresco...

< E’ stata una fortuna che Malefica non si sia messa in mezzo...>

Strano che sia Saix a parlare, di solito non spiccica parola.

< Già, per fortuna Luxord ha retto il gioco. Nessuno che ti abbia mai visto nelle sue lezioni crederebbe che tu abbia bisogno di ripetizioni...>

Ehi, allora Malefica ci aveva azzeccato, non sono le ripetizioni lo scopo del loro incontro!

Ma allora, cosa..?

Xemnas abbraccia Saix da dietro e... oddio... gli sta mordicchiando l’orecchio!!!

Sento il volto incandescente.

No, non è possibile.

Saix si olta e lo abbraccia mentre Xem gli toglie la camicia...

E’ peggio di quando Marluxia ci ha provato con me!

Qui Saix ci sta eccome!!!

Non è possibile, non avrei mai creduto che Saix e Xemnas fossero gay.

Dubito che Malefica si aspettasse questo, lei sta già seguendo una battaglia personale contro gli omosessuali.

Ha già espulso un paio di studenti perché gay, senza aver mandato qualcuno ad accertarsene.

Se scoprisse che Xemnas e Saix sono... no, non voglio pensarci.

Sinceramente non vorrei neanche guardare: Saix è disteso a petto nudo sul letto con Xemnas sopra che gli sta slacciando i pantaloni.

Faccio l’unica cosa che mi sento in grado di fare.

Chiudo gli occhi e appoggio il volto sul mio avambraccio.

Se provassi a tornare indietro rischierei di farmi scoprire e non oso pensare alle conseguenze.

Rimango con gli occhi chiusi per un bel pezzo, ma purtroppo non mi salvo dai gemiti e dai sospiri inequivocabili che giungono dalla stanza.

Posso solo maledire mentalmente Malefica.

Ma anche il pensiero della schifosa preside si dissolve in fretta sommerso dai gemiti.

E stranamente mi balena in mente lui.

O cavolo, devo essere fuori con le canne.

Perché sentire questi gemiti mi fa pensare a Marluxia?

Finalmente scende il silenzio e mi azzardo a lanciare un occhiata.

Sono entrambi sotto le lenzuola, Saix con la testa appoggiata al petto di Xemnas.

Non dorme, ma tiene comunque gli occhi chiusi.

Approfitto dell’apparente calma per indietreggiare di qualche metro.

Quando li sento parlare, prendo lo slancio all’indietro e mi butto letteralmente fuori dalla grata del corridoio.

Di testa.

Fa male, ma sono troppo scioccato per accorgermene.

La cosa peggiore è su dove atterro.

L’avrei dovuto immaginare, sono uno sfigato di prima categoria.

Insomma, mi ritrovo con la faccia appoggiata al petto di qualcuno...

No, questo è troppo anche per i miei nervi d’acciaio.

< Ehilà, Zex! Comodo?>

Marluxia.

Sono già rosso in volto per la scena tra Saix e Xemnas.

Ora mi ritrovo steso sopra Marluxia in mezzo ad un corridoio.

Non riesco neanche a reagire e appoggio stanco la testa su di lui.

Non voglio neanche pensare all’idiozia che sto facendo.

E questo sembra preoccupare il mio compagno di stanza.

Si raddrizza di colpo, mi prende le spalle e...

< Zexion, stai bene?>

< Eh?>

Lo guardo sbigottito.

Non ci ha provato?

Cioè, un pervertito come lui vede la sua vittima designata (alias io) che gli si arrende e non fa nulla?

< Ehi, piccolo, non è che hai la febbre? Sei bollente!> fa appoggiando una mano sulla mia fronte.

Basta questo per farmi tornare in me.

< Certo che sto bene, che credi?!>

Mi rialzo in tutta fretta e mi volto a dare un’occhiata alla grata, che pende per il solito angolo.

Teoricamente dovrei arrampicarmi sul tavolo per rimetterla a posto, ma non mi sento più le gambe.

E Marluxia legge i miei pensieri.

Mi si avvicina e sfodera il vantaggio “altezza” per sistemare la grata in un secondo.

Poi mi sorride come dire “Hai visto che figo che sono?”.

Con uno sbuffo mi volto e corro verso camera mia prima che quello lì si metta a chiedermi da quand’è che sbuco dai condotto dell’aria condizionata.

Appena arrivo in camera, ficco la testa sotto il rubinetto e me la bagno con l’acqua gelida.

Cosa faccio ora con Malefica?

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Ok!!! Ecco il secondo! Non ho molto tempo quindi non posso far altro che tagliare corto e raccomandarvi di commentare. A presto, bye bye

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Capitolo 3
*** 3. Che fare? ***


Risposte alle recensioni:

sesshoyue: *inchino* grazie mille, continua a seguirmi!

Kanon: ti assicuro che anche le mie facolta mentali hanno fatto ciao ciao mentre scrivevo quel pezzo... e lo immaginavo... *ç*

Marluxia25: anch’io un tempo ero una fan assatanata dell’akuroku, sono venuta in questa sezione proprio per questa coppia, ma dopo ne hanno scritte così tante che mi è passata un po’ la voglia e ho preferito cimentarmi con gli altri pairing, soprattutto il Mansaix che adoro! ^__^

Tifa93: eh eh, mi hai proprio... sgamata! Mi ero accorta anch’io rileggendo la fic che una preside non userebbe mai questo termine, ma ormai avevo già pubblicato e non avevo voglia di modificare. Per quanto riguarda lo spiocciare dovrò passare meno tempo con mia nonna, è lei che mi ficca il dialetto nel sangue! XD Sono contenta che ti piaccia, anche se temo di trascinarti nel baratro dello yaoi... Look out! ù__ù

L_Yasha Shaman Slayer: già, Marl riscuote un grande successo, ma in fondo è naturale, è uno dei personaggi che rende di più in una storia, anche solo come personaggio di contorno! I grandi si distinguono anche per questo. XD

Deep_Strife: tutte vogliono Zexy (eh eh, chissà perchè...) comunque effettivamente forse lo sto rendendo troppo sfigato... Bha, ci penserà Marly a lui. Solo una precisazione: sono una ragazza, ok? ^__^

yachiru: Xemnas è un mito, già già! Effettivamente Zexy come agente segreto è leggermente bizzarro, ci starebbe meglio Luxord... il fascino all’inglese ^__^

vanchan: *arrossisce* Grazie mille ancora una volta, comunque non preoccuparti se hai perso il primo chap, dubito che riuscirò ad aggiornare così in fretta come faccio sempre (vi spiego il perché a fine chap…).

FranXy: già già, Zexion ha di quelle fortune… vorrei tanto averle io! XD

Dark Magician: Zexion è il solito povero cucciolo, ma non resisto al desiderio di tormentarlo! ^__^

3. Che fare?

Ok, sono pronto.

Pronto a lasciare questo mondo crudele, non grazie alla lametta che ho sempre adorato, ma a causa della furia omicida di Xemnas Rayheart.

Il carissimo Xemnas mi sta fissando pronto ad attaccarmi e imbalsamarmi.

Forse avrei dovuto usare più tatto, allora la mia vita avrebbe avuto un seguito.

Eppure arrivargli davanti mentre camminava da solo in corridoio e dirgli papale papale “So di te e Saix.” non mi sembrava così traumatizzante.

Almeno ho avuto la saggezza di fare testamento prima di andargli incontro.

Xemnas mi guarda allibito e senza parole.

Ora che osservo meglio mi pare che sia vagamente arrossito.

< Tu... COSA?!>

Faccio un passo indietro.

Non era imbarazzo, più che altro collera.

Sono sicuro che sia stata l’influenza maligna di Marluxia ad allontanare il mio cervello, nessuno con un briciolo di esso si sarebbe ficcato in ‘sto casino.

< Ecco... calmati, voglio solo parlarti...>

Xemnas mi afferra per il bavero della camicia alzandomi da terra e avvicina il suo viso al mio.

< Come fai tu a saperlo?!>

Ok, Zexion, calma.

Basta parlare.

Non ne sono più tanto sicuro quando Xemnas tira fuori dalla tasca un taglierino.

Davvero bello, gli devo chiedere il modello... no, cioè, metti giù quel coso!!!

< Non è colpa mia, Xemnas! E’ stata Malefica che...>

< Malefica?>

Io muoio di infarto, così come Xemnas quando la voce di Saix ci interrompe.

Il medesimo studente sbuca da dietro Xemnas.

< Xem, è successo qualcosa?>

Il diretto interessato mi fissa per un istante.

< Sarà meglio che ti spieghi chiaramente, intesi?>

< Intesissimo, ma ora mi lasci respirare?!>

Mi molla all’improvviso facendomi cadere per terra.

Wow, forse... sopravviverò.

*

Promemoria per me: inalzare un tempio intitolato a Saix per avermi salvato da un trapasso lento e sicuramente doloroso.

< Quindi Malefica sospetta di noi?>

< Sì.>

< Xem, che facciamo?>

Xemnas si volta a guardare Saix negli occhi, la fronte solcata da una sottile ruga di preoccupazione.

Mi sento davvero di troppo nella classe dove ho spiegato a Saix e Xemnas gli ordini di Malefica.

Il loro stupore per il fatto che li avevo spiati era stato completamente cancellato quando avevo li avevo spiegato le intenzioni della preside.

Ci avevo messo tre giorni prima di decidermi a raccontare tutto, ma è più che comprensibile: se Malefica sapesse della loro relazione, li sbatterebbe entrambi fuori dal college.

Xemnas non avrebbe problemi, è il figlio di un ricco industriale.

I suoi genitori gli lasciano fare quello che vuole, ha soldi a bizzeffe e circa tre o quattro case a disposizione.

E’ Saix che sarebbe veramente nei guai.

Prima di essere spedito qui al college aveva passato tutta la sua infanzia chiuso in un orfanatrofio, ma se fosse stato buttato fuori dalla scuola non avrebbe avuto nessuno ad aiutarlo.

Era completamente solo al di fuori della scuola.

< C’è solo una cosa da fare...> comincia Xemnas.

Non riesco a non trattenere il respiro: voleva rompere la relazione?

< ... basterà che Malefica non sappia niente!>

Lo guardo sorpreso.

Saix, che probabilmente aveva pensato alla mia stessa soluzione, sorrise.

Non un sorriso qualunque, ma uno di quelli che ti illumina il viso come se fossi un astro.

Chissà, magari la luna.

< Zexion.>

Mi volto verso Xemnas.

< Tu che pensi di fare?>

< Non voglio che veniate buttati fuori. Mi inventerò qualche idiozia da rifilare a Malefica.>

< Grazie, Zexion... ah, e scusa per prima!>

< Ma figuratiiii...>

Che vuoi che sia essere minacciati e scossi da una sorta di calamita attira guai?

Ormai sono abituato ai fiori logorroici, questo è il minimo.

Guardo Saix e Xemnas uscire dalla stanza.

Sembrano davvero felici...

Sospiro.

< A volte mi sembra di essere emo...>

< Ma tu sei emo, tesoro di mamma!>

Non so quale sia il record mondiale del salto in alto, ma sono sicuro di averlo superato.

Anche perché per un soffio non ho sbattuto la testa contro il soffitto e, girandomi, mi sono trovato davanti il mio inferno personale.

< Ciao, Marl.>

Cerca di stirolarmi in un abbraccio e io lo lascio fare.

Sono riuscito ad arrivare alla conclusione che con lui è inutile discutere, tanto vale lasciarlo fare.

Sentivo il suo respiro sul collo e le sue braccia che mi stringono sempre di più.

Se lo avesse fatto un giorno fa probabilmente non l’avrei sopportato, ma ormai mi sto abituando a lui.

E il mio umore migliora decisamente.

< Ehi, Zexy, andiamo in biblioteca a studiare?>

< D’accordo...>

Ora che mi sono levato il peso di Xemnas e Saix dal petto, sto molto meglio.

Arriviamo in biblioteca, lui afferra il suo libro di inlgese e lo appoggia sul tavolo.

< Credo che avrò bisogno del tuo aiuto, Zex. Xigbar mi ha detto di smetterla di parlare come un americano.>

< Sarebbe ora, effettivamente...>

Faccio per sedermi accanto a lui, ma con un braccio mi afferra.

Diciamo che in meno di cinque secondi mi ritrovo seduto.

Sopra di lui.

< Ma che fai?!>

< Mi vuoi dare una mano sì o no?>

L’ho detto, è inutile discutere.

Tanto fa sempre quello che gli passa per la testa.

Poi le mie orecchie vengono colpite dal rumore che odio più al mondo.

Una risatina.

Femminile.

< Ma non sono carini quei due insieme?>

< Sìììì!!! Sono semplicemente adorabili!>

Why... Kingdom Hearts?

Where... is my blade?

< Zex, so che stai pensando ad una lametta.>

< Complimenti, Marl. Il tuo acume mi sorprende sempre.>

Le ragazze si siedono esattamente attorno a noi, in testa Larxen che guida le altre nei loschi meandri dello yaoi.

Mi sento leggermente osservato.

< Mar, non puoi pensare che io ti aiuti a studiare con questa fauna attorno.>

< Coraggio, sono sicuro che ce la farai. Impegnati.>

Preferisco non descrivere le seguenti due ore.

Posso solo dire che Marluxia trovava ogni scusa possibile per avvicinare la sua bocca al mio orecchio e ad ogni suo tentativo la biblioteca si riempiva di risatine e versi animaleschi stile “Ooohhh” e “Aaahh, adesso...”.

L’unica cosa che mi lascia perplesso è che Marl non era per niente eccitato.

Insomma, immagino si sia abituato a queste situazioni e, soprattutto, ad essere circondato da ragazze.

Per lui è la norma, ma per me no.

Già essere in braccio a lui mi da fastidio, poi essere sotto gli occhi di tutti mi mette davvero in agitazione.

Tanto per dirne una, ho le mani umide di sudore.

Larxen si esibisce in un lungo sospiro seguito subito da un ghignetto sadico.

< Sai, Zexion, non pensavo fossi così timido.>

< Che ti fa pensare che io sia timido?>

< Ti tremano le mani.>

A sentire la risata di Marluxia e le grida di gioia delle ragazze divento viola.

< Insomma! E se ci becca Malefica?>

Larxen ride nuovamente, questa volta più forte.

< Credo che Malefica non vorrà uscire per un po’ di tempo!>

Eh?

Devo essermi perso qualcosa...

< Cos’è successo?>

< Due o tre giorni fa ha convocato quelli del primo e dell’ultimo anno, i primi per dare alcune dritte sul regolamento scolastico, gli altri per ricordarli di lavorare sodo in vista degli esami.>

< E dunque?>

< Diciamo che appena si è seduta sulla sua sedia in presidenza, si è sentito un bello “squetch” e, quando si è alzata di scatto, la sua affascinante gonna nera si è strappata rimanendo incollata alla sedia. Qualcuno aveva messo uno dei miei schifosi panini sulla sedia di Mal e appena lei si è seduta, il panino ha fatto da collante tra la gonna e la sedia.>

Mi balenano in mente quei due ragazzi che mi avevano chiesto il panino.

Ma guarda un po’... credo di essermi vendicato di Malefica senza neanche saperlo.

< Quindi i primini e gli uscenti hanno avuto una splendida visione di Malefica in mutande, giusto?>

Larxen ride ancora più forte.

< No, abbiamo avuto la conferma che la preside sotto la minigonna non porta le mutande!>

Anche le altre ragazze e Marluxia si uniscono alla sua risata.

Io rabbrividisco.

Che bello non essere all’ultimo anno!

*

Sto tornando in camera, ho fatto tardi perché il professor Luxord mi ha sfidato a carte.

Ho perso, ma almeno a testa alta.

Marluxia mi ha preceduto, è già in stanza.

Apro la porta senza far rumore, guardandomi attorno pronto a schivare un suo qualsiasi attacco alla mia persona.

Ma lui non mi sta aspettando.

Sta guardando fuori dalla finestra, dandomi le spalle.

Chiudo la porta silenziosamente.

< Marl?>

Lui sobbalza e si volta verso di me, gli occhi coperti dai capelli.

< Ah, sei tu.>

Non faccio in tempo a chiedergli cos’abbia che si alza in fretta ed entra in bagno.

< Vado prima io, se non ti dispiace.> annuncia brusco.

< Oh... d’accordo.>

Lui sbatte la porta.

Resto a fissarla per qualche secondo.

Marluxia... che gli succede?

Mi siedo sul mio letto togliendomi le scarpe quando il mio sguardo si posa su un oggetto.

Il cellulare di Marluxia, appoggiato sopra il suo cuscino.

E sulla schermata “messaggi ricevuti” c’è evidenziata la scritta “Papà”.

So che non dovrei farlo, quello è il suo cellulare.

Però...

Esitante, mi alzo e prendo il cellulare.

Osservo per qualche secondo la schermata e il nome del mittente evidenziato.

Poi clicco il tasto “ok”.

“ Sono arrivati i risultati dei test questa mattina.

Tua sorella è risultata positiva alla leucemia.

E’ abbastanza grave.

Spero tu sia riuscito ad ambientarti.

Baci, papà.”

Resto fermo immobile a guardare il messaggio.

Leucemia...

Leucemia...

Ricordo di aver letto diverse cose riguardo questa malattia.

Una di queste è che è molto pericolosa.

E si può anche morire.

< Non si dovrebbe spiare nei messaggi altrui.>

Mi volto, il cuore in gola.

Non mi ero neanche accorto che Marluxia fosse dietro di me.

Lo guardo.

Non sembra arrabbiato, ma ha gli occhi lucidi.

Mi prende il cellulare di mano e lo spegne per poi gettarlo a terra.

Si volta e ritorna davanti alla finestra, sedendosi sulla moquette.

Rimango là immobile.

Non so cosa fare.

Non ne ho la più pallida idea.

Mi avvicino a lui e mi siedo anch’io.

< Marl... scusa, io non...>

Le parole mi muoiono in gola.

Sta piangendo.

Non credo di essermi sentito più triste di così in tutta la mia vita.

Ha il volto bagnato e gli occhi azzurri come spenti.

Avvicino il mio volto al suo.

Sempre di più.

Lui mi guarda, sempre con quell’aria distrutta.

< Scusa, Zexion. Io... non volevo che tu lo venissi a sapere...>

Automaticamente gli asciugo gli occhi con una mano.

Non riesco a vederlo in questo stato, mi fa troppo male.

E’ la prima volta che sto male per qualcuno.

Improvvisamente sento la sua mano che s’impiglia tra i miei capelli e mi spinge verso di lui.

Lo lascio fare.

Non perché sia impossibile parlare, ma perché voglio che lo faccia.

Se questo lo farà stare meglio...

Le nostre labbra si incontrano.

Arrossisco violentemente, ma non è come quando ho spiato Saix e Xemnas.

Non è vergogna quella che provo, è qualcos’altro.

Poi sento anche l’altra sua mano.

Che mi abbraccia.

Non so cosa mi sia preso.

Probabilmente frenesia.

Cadiamo entrambi fianco a terra, con Marluxia che mi stringe come se volesse stritolarmi.

Gli accarezzo il volto.

E’ bollente.

E ha gli occhi chiusi.

Continua a baciarmi.

Senza chiedere di più di quanto sto già dando.

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

Ah, l'amour! Bè, che dire, scusate se non ho fatto il mio solito monologo la volta scorsa, ma mia madre era incagnata nera e non ne voleva sentir ragioni. Ho molti problemi a postare perché, oltre al fatto che sto seguendo due fic contemporaneamente (anche se l'altra sembra interessare solo a Tifa93 T__T) ed è iniziata la scuola, ho scoperto di avere i tarli sul pavimento della casa nuova in cui ho traslocato da poco e quindi sono parecchio sballottata su e giù. Però farò il possibile, promesso! Ricordatevi di COMMENTARE perché senza i vostri commenti non so cosa farei, me li leggo persino a scuola! Li ho stampati e me li rileggo ogni volta prima di andare a nanna! (narcisista... NdTutti) Comunque alla prossima! E almeno leggete Finding my way! T__T (grazie ancora, Tif!) Bye bye, see you again!

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Capitolo 4
*** 4. Halloween ***


Risposte alle recensioni

Sashy: *la guarda saltellare* ^^ *invoca cammelli yaoi*

Marluxia25: sono contenta ti piaccia, sto cercando di dare il massimo! Yeah! ^^ Ah, e… se vuoi… chiamami pure Nezu-Chan ^^ (ho letto la tua recensione su Fairy Tale ^^)

FranXy: … troppo velocemente? Bè, questo… E’ L’ULTIMO CAPITOLO!!!

Scherzo ^^! XP

vanchan: sono contenta di aver reso bene il sorriso di Saix (ma quanto è dolce quando sorride??? X3 Adorabile!!!). Comunque, continua pure ad adorarmi! (Narcisista!” NdTutti) Eddai, se non avessi voi per chi scriverei? (Per qualcun altro! NdTutti) Ooookkk…

Dark Magician: thankie thankie!

sesshoyue: grazie mille!

Tifa93: no, non lascerò perdere Finding my way! Non solo perché ti piace, ma perché è una fic dedicata a mio fratello (di cui vi parlerò alla fine) e io ci tengo moltissimo! Non m’importa se quasi nessuno la legge perché non yaoi, io vado avanti comunque! *gasata al massimo*

Kanon: Wow, grazie!!! Ora che ci penso, avrei potuto scrivere meglio anche Aki to shinjitsu, ma ormai… vabbè, sarà che Zexion lo adoro, sarà che mi piace da impazzire scrivere in prima persona, ma in questa fiction mi diverto da morire! ^^

Deep_Strife: non preoccuparti, ho passato tutta la vita a farmi scambiare per maschio (e non solo in rete) quindi non temere! Quando ho letto la frase della lametta sono morta, hai riassunto l’emosità di Zex in una sola frase! Brava! XD

kns_87: Grazie mille (anche per la recensione su Finding my way ^^). La cosa più strana è sentire dei complimenti da gente molto più grande di me! (6 anni di differenza) Ma fa piacere! ^^

Kabubi: impossibile non riconoscerti ^^’’ comunque… CONQUISTEREMO IL MONDO! XD

4. Halloween

Non so perché sia successo quello che è successo ieri sera.

Forse doveva soltanto succedere, comunque non me lo so spiegare.

Dopo quel bacio ci siamo addormentati, credo.

O meglio, siamo rimasti così tanto tempo in quella posizione che credo di essermi addormentato.

Questa mattina mi sono svegliato nel mio letto, Marluxia era già uscito a fare colazione.

Ed ora sono solo davanti ad una tazza di Korn Flakes.

< Sempai Zeku?>

Alzo leggermente la testa.

Il solito gruppetto di fan girl mi fissa con gli occhi grandi come scodelle.

Oddio…

< S-sì?>

< E’ vero che...?>

< Che?>

< Che Maru ci ha provato con te???>

Promemoria per me: potare il fiore logorroico.

< Bé, ecco… diciamo che…>

< Vi siete baciati?>

< S-sì, ma…>

< Lingua a lingua?>

Mi esibisco nella faccia più disgustata possibile.

< NO!>

Le ragazze si guardano mortificate per poi allontanarsi dicendo < Sarà per la prossima volta…>

Finisco i cereali e mi preparo a fare la cosa più urgente: trovare Marluxia e passare ad una sua lenta distruzione.

Molto lenta.

Lo trovo in corridoio intento a studiare la pianta del piano d’evacuazione.

< Oh, ciao Zexion. Tutto bene?>

< Bene un corno!>

< Eh?>

< Ho incontrato le tue amichette alla mensa...>

Ma perché mi guarda con quella faccia da angioletto?

Perché non gli incuto TERRORE?

< E quindi?>

< E quindi? Tu... tu... CHE CAVOLO VAI A DIRE IN GIRO DI NOI DUE???>

Nella sua testa si accende una lampadina.

< Ah, allora è per questo che sei arrabbiato...>

< Non ti sembra normale arrabbiarsi?!>

< Bè, diciamocelo, Zex. Io non avevo intenzione di dire tutto, ma quelle ragazzine hanno un certo sesto senso...>

< ...>

< Me l’hanno tirato fuori con la forza, in pratica.>

Ah, davvero?

Faccio una smorfia.

< A chi credi di darla a bere?>

< Uh?>

< Senti, per quanto riguarda ieri, fa come se non fosse successo niente, capito?!>

< Ehi, Zex, non ti arrabbiare...>

Gli do le spalle e mi dirigo verso camera mia di corsa.

Stupido Marl...

*

E’ più di un mese che evito di parlare con Marluxia.

A parte i saluti d’obbligo, non gli rivolgo più la parola.

Non è giusto quello che ha fatto e lui lo sa perfettamente.

Non è giusto spifferare a tutti qualcosa che non posso dire di aver fatto intenzionalmente.

Insomma, anche se era solo un bacio, era il mio primo.

Avrebbe dovuto darci il giusto peso, e invece...

Ok, forse sono un po’ esagerato, ma è una cosa delicata per me e non gliela faccio passare liscia questa volta.

Per il resto non è successo nulla.

Vado regolarmente a fare rapporto a Malefica propinandole una caterva di balle del tipo che oltre alle ripetizioni di inglese, Saix e Xemnas stanno ripassando anche matematica.

Non so quando mi vengano in mente queste idiozie...

Il suono della campanella arriva come una manna del cielo.

Ammetto che senza Marluxia, non ho molti dialoghi durante la giornata.

Lexaeus non è mai stato chiacchierone.

Mentre mi attardo a riporre in cartella i libri sento qualcosa tirarmi per la manica della camicia.

Mi volto di scatto e mi ritrovo la faccia di Marl davanti.

E’ seduto a cavalcioni su una sedia, le braccia incrociate sopra lo schienale.

< C-che vuoi?>

Perché riesce sempre a prendermi alla sprovvista?

< Sai, credo di aver capito perché ti sei offeso...>

< Tsk, bravo, dopo più di un mese ci sei arrivato?>

< Era il tuo primo bacio, right?>

Ha la faccia seria...

< E allora? Che t’importa?>

< Bé, ho pensato a come farmi perdonare...>

Eh?

Ci ha pensato... per un mese intero?

Non so se essere felice che mi rivolga i suoi pensieri o essere esasperato perchè ci ha messo un mese ad arrivarci.

< Quindi, Zeku... scusa.>

Divento paonazzo.

Accidenti, se fa così mi fa sentire in colpa...

< Non importa... fa niente...>

< PERFETTO!!! Allora ti va di venire con me alla festa di Halloween?>

< Festa?>

< Massì! Un paio di ragazzi vogliono organizzare una festa privata e io sono stato invitato. Hanno detto che se volevo potevo portarmi dietro anche te!>

< Neanche per idea! Non mi piacciono le feste...>

< Eddai, Zex! Sto cercando di farmi perdonare... e non ti dovrai neanche travestire.>

Lo guardo.

Dannazione a lui, perché sono così felice di rivederlo vicino a me?

< ... va bene...>

< GRAZIE MILLE, ZEKU!!!>

Uff, io odio le feste... ma forse per Marl potrò fare un eccezzione...

*

< Zex, sei pronto?>

Esco del bagno e vedo che ha sotto braccio un po' di scatole.

< Che sono quelle?>

< Giochi da tavolo, così avremo di sicuro qualcosa da fare.>

< Quanti saremo?>

< Un po'... let's go?>

Io e lui ci avviamo fuori dalla stanza.

Sono sorpreso, non pensavo che avrei accettato di andare ad una festa.

Non sono un tipo molto socievole...

Ad un certo punto capisco dove stiamo andando...

< Marl, questo è il corridoio per le camere delle ragazze!>

< That's correct!>

< Ma... è vietato per noi...>

Mi appoggia un dito sulle labbra con fare malizioso.

< Di che hai paura, Zexy-chan?>

Arrossisco.

< Paura? Io? Non dire idiozie!>

< Bene, allora...>

Bussa ad una porta alla sua destra, afferrandomi per il braccio.

Da dentro la stanza si sente una voce.

< Chi è?>

< Marluxia e Zexion.>

La porta si apre e Marl mi ci spinge dentro.

Sono impietrito.

Davanti a me ci sono tutte le fan girl del giro di Marl!!!

Larxen compresa.

Ora capisco perché hanno chiesto di portare anche me...

< Zexion!>

Mi accorgo solo ora che ci sono anche Xemnas e Saix seduti sul tappeto.

Mi guardo intorno.

La camera è molto più grande della nostra e tutti sono seduti su un tappetone tondo in centro alla stanza.

< C'mon, Zex!>

Marl mi prende per una spalla e mi fa sedere accanto a Saix.

< Ci siamo tutti?> fa Larxen.

< Dem e Ax dovrebbero arrivare a momenti. Portano loro il cibo.>

< Marl… non sono sicuro di riuscire…>

Non faccio neanche a tempo di finire la frase che le fan girl circondano me e Marluxia.

Dio, quando mi deciderò ad ucciderlo?

Per fortuna le ragazze non hanno tempo di mettere in pratica i loro diabolici piani dato che qualcuno bussa nuovamente alla porta.

< Chi è?>

< Axel e Demyx.>

La porta si apre e rivela i ragazzi che mi avevano chiesto il panino con tra le braccia una quantità industriale di cibo.

Improvvisamente dietro di loro spunta un’ombra…

< Xaldin? Che ci fai qua?>

Già, proprio Xaldin il bidello.

Anche lui con le braccia cariche di bottiglie di birra e affini.

Sorride alle ragazze.

Lui sorride sempre alle ragazze.

< Siccome la preside ha abbassato la guardia, sono riuscito a prendere un po’ di bottiglie per voi.>

Ovviamente tutti lo applaudono.

… che io sia l’unico astemio del gruppo?

Xaldin esce chiudendosi la porta alle spalle e le ragazze cominciano subito a parlare.

Nessuno di voi ha mai notato quanto sono logorroiche le fan girl?

Ovviamente una delle ragazze ne uscì con un “Maru, hai portato i giochi?”.

< Ovvio! Ecco qua, Trivial Pursuit.>

No… ha davvero il Trivial Pursuit.

Eppure ero certo di avergli dato fuoco…

< Ne avevo uno di scorta, Zex.>

Marl mi legge nella mente in maniera sorprendente.

< Comunque siamo in più di sei… chi gioca in coppia?>

In meno di un secondo sono in braccio a Maru.

Ovviamente è colpa sua se sono lì…

< Zexy sta con me!>

Oh, ma che tono soave!

Bè, a quanto sembra Maru non è l’unico gay (anzi, bisex).

< Axy, posso giocare in coppia con te?>

Oddio…

Il biondo chiamato Demyx si esibisce nel tipico sguardo da cucciolotto con gli occhioni lucidi.

< Ma certo che puoi, Demy!> fa il rosso stritolandolo in un abbraccio.

Anche Saix sta guardando Xemnas, non con lo sguardo da cucciolo però.

Vedo Xemnas sorridere e fargli cenno di avvicinarsi.

Segue accoccolamento da parte di Saix sul petto di Xem.

< Vedi, Zex, perché devi essere sempre così recalcitrante? Prendi esempio da Demyx e Saix!>

< Ti odio…>

Il gioco comincia.

Ovviamente con me in squadra Marluxia a ben poco da lavorare, tanto so tutto io.

Devo ammettere che anche Xemnas e Saix mi danno filo da torcere.

Il gioco entra nel vivo quando Demyx cerca di cavarsela senza Axel (che non ne imbrocca una), ma viene abbandonato dopo un po’ a favore di una megabevuta proposta dal rosso.

Marly mi offre un bicchierino di qualche alcolico a me sconosciuto.

< Dai, Zex, prova a berlo!>

< No, grazie… sono astemio…>

Lui avvicina il suo volto al mio, portandomi alle labbra il bordo del bicchiere.

< Coraggio piccolo, non ti farà di certo male un goccetto…>

Vorrei riuscire a ribellarmi, ma Maru inclina leggermente il bicchiere e non mi resta che bere.

Un sottile bruciore si sparge nella gola e sulla lingua.

Tossisco leggermente.

Non faccio tempo a riprendere fiato che Marly mi porge un altro bicchiere.

< No, Marl, basta così...>

Lui mi si avvicina con aria complice.

< Coraggio Zex... non c'è niente di male...>

Mi guardo un attimo attorno.

Bè, la visione non è delle migliori...

Saix e Xemnas sono andati in una stanzetta laterale, mentre Axel e Demyx... bè, sono circondati da fan girl impazzite mentre danno sfogo alla loro omosessualità.

Guardo Marl e il bicchiere che mi porge.

Preferirei dimenticarmi di quello che stanno facendo gli altri, così afferro il bicchiere e mando giù.

Sebbene sia ancora una ferita aperta nel mio orgoglio, mi tocca ammettere di non essere durato più di cinque minuti.

Infatti dopo appena trecento secondi ero aggrappato ad una bottiglia, accucciato sul pavimento.

Marly era l'unico sobrio, credo non avesse neanche toccato bicchiere se non per dare alcol a me.

Ad un certo punto vedo che si avvicina a me.

Mi alzo barcollando e appoggiandomi al muro.

Vedo tutto sfocato.

< Zexion...>

Faccio una smorfia, la sua voce mi rimbomba nelle orecchie.

< Dai, Zexion... andiamo...>

Dove?

Vorrei tanto chiederglielo, ma ho la bocca impastata.

Mi limito ad afferrare la mano che mi tende e ad appoggiarmi a lui mentre usciamo dalla camera.

Ogni passo nel corridoio mi rimbomba nella testa, assordandomi.

Dopo un tempo che mi sembra interminabile mi ritrovo nella mia stanza.

Devo ancora capire bene come ci sono arrivato.

< E’ meglio se ti riposi, Zex…>

Mi scosto da Marluxia cercando di reggermi sulle mie gambe, ma mi è più difficile del previsto.

La stanza ruota intorno a me e la testa mi sembra pesantissima.

Maledetto alcol, perché ho dato ascolto a Marl?!

Lui si siede sul suo letto, allontanandosi da me.

Grave errore.

Lo afferro per una manica cercando di tirarlo verso di me.

Peccato che lui sia molto più forte di me ed io per giunta sia ubriaco fradicio.

Ergo, gli cado addosso stendendolo sotto di me.

Lo guardo in faccia.

L’ho preso in contropiede, si vede lontano un miglio.

< Zex… levati.>

< No…>

Mi prende per le spalle e mi fa sedere, sollevandomi come se non avessi peso.

Non oppongo alcuna resistenza.

< Su, è meglio se riposi!> insiste Marluxia.

Ha un buon odore.

Non so perché, ma me ne rendo conto solo ora.

Lui sussulta quando avvicino il mio naso al suo orecchio sinistro.

I suoi capelli di un colore così strambo mi solleticano il volto.

Il suo odore mi annebbia i sensi più di quanto non lo siano già, come un velo di vapore.

< Maru… chi è tua sorella?>

Lui non risponde.

Appoggio la testa nell’incavo della sua spalla.

< Chi è, Maru?> chiedo di nuovo mentre mi si chiudono gli occhi.

< Dimenticalo. Dimentica quel messaggio.>

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
I'm alive!!! Ok, distrutta dalla scuola e dai tarli sono comunque riuscita a scrivere, sebbene col bioritmo di un bradipo, il 4 chap! Uff, tiro un sospiro finalmente. Ultimamente non sono riuscita a scrivere non solo a causa della scuola (diamo a Cesare quel che è di Cesare...) ma perchè... ecco... MI SONO ARRIVATI GLI ARRETRATI DI BLEACH!!!
...
Ok, a voi non ve ne può fregar di meno... (ma sono l'unica che pensa che Renji assomigli da morire ad Axel? o__O)
Ok, vi volevo parlare un attimo del mio fratellone Matt che mi ha lasciato sola soletta...
Inizialmente volevo dedicare questo chap a lui pubblicandolo il 4 ottobre, il giorno del suo compleanno (21 il bamboccione! XD) ma ovviamente mi sono presa tardi e così la buona intenzione è andata a farsi friggere, ma fa niente...
Approfitto anche della richiesta che ho avuto da Meridian princess, che mi ha chiesto di scriverle una RiSo...
Allora, io sono disponibile a scrivere anche fan fiction su richiesta, basta che mi mandiate una mail all'indirizzo kuroitheblack@yahoo.it e ovviamente io vi risponderò! Sebbene abbia intenzione di scrivere questa RiSo, vi chiedo se possibile di non chiedermene altre con come personaggio Sora dato che non riesco a caratterizzarlo bene visto che non lo sopporto. ^^
Ok, credo di aver detto tutto (Ricordatevi il commentino per la vostra vecchia Nezu!) e al prossimo aggiornamento, che spero avvenga prima della prossima era glaciale! XDDD
Bye bye a tutte!

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Capitolo 5
*** 5. Partenza ***


Risposte alle recensioni

vanchan: esagerata! *arrossisce* comunque grazie mille per il sostegno! Marluxia passerà un periodo un po’ buio, però dopo... suspance! ^^

Deep_Strife: il trivial pursuit ha segnato un’intera generazione! (mai azzeccata una... accidenti!)

Tifa93: brava cara, sempre la maglia di lana! Comunque Finding my way purtroppo passerà in secondo piano... anche perché mi sono caduti gli appunti dentro qualche scatolone e li devo cercare! ^^ Ma non disperare, riuscirò a trovarli! (spero...)

kns_87: purtroppo, non avendo la tv, non conosco OC e non avevo iente a cui ispirarmi... così è andata come è andata! Vabbè, non temere, Axel e Demyx sono una risorsa inesauribile, li userò spesso per movimentare la situazione!

Kabubi: ^^ grazie mille!

RikuLove: troppe akuroku, ormai la trovo un po’ noiosa come coppia ^^ Comunque ti assicuro che non stavo minimamente pensando alla storia di Caska, anzi, prima che tu me lo dicessi non l’avevo neanche pensato...

FranXy: wow, sono onorata! Davvero, non credevo di poter rendere così felice qualcuno. Ma in fondo, è a questo scopo che scrivo, per regalare emozioni agli altri! ^^ D’ora in poi non dovrei avere più così tanti problemi ad aggioornare o almeno lo spero.

L_Yasha_Shaman_Slayer: grazie mille, la sorella di Marl sarà un punto fisso nella storia... vedrai!

CaskaLangley: offesa no... diciamo... abbattuta. Perché so perfettamente che hai ragione, non ho minimamente idea di come sia organizzata Oxford e non ho neanche cercato di saperlo, quindi è ovviamente una mia colpa, anche parecchio grave. Non ho resistito e ho puntato troppo in alto e chi ne risentirà saranno i lettori e la storia stessa. Il problema è che non ho neanche idea di come sia fatto un telefilm americano, dato che non ne ho mai visto uno. Comunque, ormai la storia ha perso qualsiasi possibile verosimiglianza con la realtà, ma modificare ora tutta la storia per renderla più verosimile mi sarebbe impossibile, sia per mancanza di tempo che per voglia, mi sembrerebbe di distruggere la mia storia. Quindi l’unica cosa che posso dire è che questa storia sarà inverosimile fino al limite, non tenete conto delle idiozie che scriverò e non preoccupatevi di farmele notare. Saranno comunque consigli che mi aiuteranno a migliorare per la prossima storia. Però, Caska, ti assicuro che non mi ero resa conto della somiglianza con Wasukara e che, per quanto io adori la tua fan fic, non c’è alcun tentativo di plagio o simili.

Marluxia25: uhm, per le scene esplicitamente yaoi (di quelle serie) dovrai aspettare ancora un poco ^^’’ comunque... interessante, chi sarà mai la sorella di Marl? (non che sia una cosa talmente difficile, però sono contenta che tu ci abbia pensato :3) Grazie per il tuo supporto! P.S. temo che fino alla fine dei morti non potrò collegarmi a messanger, ci sentiamo appena metterò le zampe sul bel programmino ^^

Scarlet: bha, non è tano perché è una AU che li sto sconvolgendo, ma perché, essendo una OOC, tecnicamente posso... e poi Zeku è forzatamente emo, per evidenziare la sua trasformazione grazie alla vicinanza con Maru... vedrai! ^^ Comunque ho asportato intenzionalmente dal titolo l’articolo perché con esso suonava molto più pesante (per lo stesso motivo per cui The fast and the furios è diventato Fast and Furios ^^ suona meglio senza articolo). Comunque sono contenta che tu abbia commentato, vi ripeto che le vostre critiche mi aiuteranno a migliorare e siccome io scrivo principalmente per voi, vi fate anche un favore. ^^

Sashy: ... mi sento leggermente minacciata O__O XDDD dai cara, non li ho chiesti io i tarli, ora però avrò più tempo, non temere!

Kanon: è una domanda che mi faccio spesso anch’io... perché è così difficile trovare un bel ragazzo bisex??? T__T (c’è sempre Pecoraro Scanio! NdMatteo Dio uccidimi... NdMe)

5. Partenza

Uno spesso strato di neve ricopre il davanzale, impedendo la vista di buona parte del panorama.

Mi sfrego le mani nell’inutile tentativo di scaldarle.

Sicuramente nella mia vita precedente ero una lucertola dato che ancora adesso mi sento un animale a sangue freddo.

Il caminetto accanto a me sembra non emettere calore.

Devo essere io un po’ strano, Marluxia è là accoccolato su una poltrona e sembra godersi tutto il caldo di questo mondo.

Lo sguardo mi cade sulla pagina aperta del libro che ho in grembo.

Un’infinità di vocaboli senza senso... oggi non ho proprio voglia di studiare.

Sì, succede anche a me di stufarmi di studiare, immagino sia umano.

Torno a guardare Marl, intento a completare un sudoku.

Se me lo dicessero non ci crederei.

Siamo in dicembre.

Sono tre mesi da quando ho incontrato Marl, dal nostro primo e piuttosto spiazzante incontro.

Chissà cosa sarebbe successo se non avessi avuto lui come compagno di stanza...

E se Malefica non mi avesse tirato in mezzo alla faccenda di Xemnas...

E... se non avessi guardato nel cellulare di Marl, quella sera.

Non ne ho più parlato con lui, dopo la sbronza.

Comunque giuro che non berrò mai più, mi è già bastata una volta.

E giuro che non mi farò più vedere a una di quelle feste delle fan girl...

Preferisco non ricordare.

In compenso, qualcuno sta cercando in tutti i modi di essere buttato fuori dalla scuola:

Axel e Demyx hanno continuato con i loro diabolici scherzi contro la preside.

E ho ragione di credere che qualcuno li aiuti.

Insomma, non credo che esista qualcun altro in questa scuola, oltre al professor Vexen, che sappia dove trovare un esplosivo come quello che è esploso nel bagno riservato a Malefica.

Guarda caso, Malefica era lì dentro.

...

E’ strano.

Che sia un caso che tutto questo caos sia scoppiato con l’arrivo di Marluxia?

Mi sembra piuttosto improbabile...

< Ehm, scusa...>

Alzo lo sguardo dal libro che stavo scrutando come se fosse un manoscritto turco.

Incontro due occhioni blu.

Appartenenti ad un ragazzo che secondo logica dovrebbe avere sui diciannove anni.

Secondo l’aspetto fisico gliene darei a malapena tredici.

< Sì?>

< Ehm, mi chiamo Roxas... il professor Xigbar mi ha detto di aiutarti a mettere a posto la biblioteca.>

Vero, dannazzione!

Ecco cosa dovevo fare!

Xigbar mi aveva chiesto di mettere un po’ in ordine la biblioteca, dato che sono uno dei pochi ragazzi che porta ancora rispetto verso i libri.

Mi alzo stiracchiandomi e appoggiando il libro sul tavolo davanti a me.

< Ok, Roxas. Andiamo.>

< Dove vai?>

Mi blocco un attimo, poi mi volto a guardare il mio yankee.

< Hai già finito il sudoku?>

< Non sviare Zeku, non sta bene.>

<... non hai sentito? Devo andare in biblioteca a riordinare.>

< Uhm-uhm.> fa lui accavallando le gambe.

Aspetto che aggiunga qualcosa, ma niente.

Ha cominciato un altro sudoku.

Non lo sopporto quando fa così.

< Roxas, puoi avviarti intanto? Devo cercare di comunicare con ‘sto qua.>

Mentre Roxas infila la porta, mi porto alle spalle della poltrona per poter vedere meglio i numeri scarabocchiati da Marluxia.

< Allora?>

< Allora cosa?>

< Si può sapere che volevi col tuo “uhm-uhm”?>

< Mha... chi lo sà...>

Oh, ma che vuole, fare a botte?

Mi chino ancora un po’ oltre la sua spalla per vedere se magari non sta disegnando ragazze in bikini o chessò io.

No, sta davvero facendo sudoku.

Ma allora che cosa...?

Improvvisamente le sue braccia mi cingono il collo.

< Ciao!>

< Tsk. Tutto sta storia solo per attirare la mia attenzione?>

< Sai com’è, mi piace da morire stuzzicarti!>

< Era quello che temevo...>

< Eddai, sono secoli che non ci provo con te.>

< Guarda, ne sentivo la mancanza... comunque non ho tempo per queste cose...>

< Uhm, interessante...>

Con un gesto secco mi fa perdere l’equilibrio, facendomi cadere sulle sue gambe.

< Ma che fai?!>

< Sentiamo, vorresti insinuare che non hai tempo di pensare all’amore?>

< Dipende. Il tuo è amore o è solo un modo per passare il tempo e farmi raggiungere l’esasperazione totale?>

Rimane incredibilmente in silenzio.

Bé, se lo ferito, ben gli sta.

Se l’è cercata.

Marluxia rimane momentaneamene assorto nei suoi pensieri, mentre io comincio a rendermi conto che sono in una posizone leggermente equivoca.

Forse perché mi ritrovo con le gambe aperte rivolto verso Marl.

Provo a mettermi in una posizione più dignitosa, ma lui mi immobilizza.

<... mettiamola così.>

< Eh?>

< Non ho alcuna intenzione di portarti all’esasperazione. E il tempo potrei passarlo con una delle tante ragazze che non aspettano altro che una notte con un bisex.>

< Quindi?>

< Quindi, andando ad esclusione, direi che ti amo.>

...

Stupido idiota.

< Non sembra molto credibile, buttata così alla leggera!>

< Ah, che tu ci creda o no è un’altra questione.>

Il mio secondo tentativo di riguadagnare la mia dignità in una posizione più elevata viene stroncato nuovamente dalle sue mani che mi bloccano.

Sorride, o meglio, ghigna.

< Dì un po’, stai comodo?>

< Razza di idiota, mollami!>

< Perché? Sennò ti deprimi e ti metti in un angolino a piangere da bravo emo?>

Mmm, forse potrei anche farlo.

< No, ma non hai alcun diritto di...>

< Di fare cosa? Eh?>

Sto per ribattere quando Roxas entra improvvisamente nella stanza.

Lui diventa scarlatto.

Io cremisi.

Marluxia non arrossisce, anzi, comincia a ridacchiare sempre più forte.

Quando si lancia in una di quelle risate che precedono il soffocamento mi lascia finalmente andare le gambe, facendomi crollare a terra.

Dannato bastardo...

Mi rialzo e mi porto il più velocemente lontano da lui.

< Vabbè, Zexion, ti lascio al lavoro adesso. Prima che il piccolo Roxy sprofondi sotto tre metri di terra.>

Tre metri sotto terra.

La fantastica continuazione di tre metri sopra il cielo, in cui tutti i protagonisti alla fine muoiono.

Oddio, sto cominciando ad avere delle idee stupide.

Colpa dell’influenza di Marluxia.

Mi volto e precedo Roxas lungo il corridoio.

*

< Tu e quel ragazzo... state insieme?>

Guardo Roxas, un po’ stupito e un po’ schifato dalla domanda.

< Perché, sembriamo fidanzati?>

Lui arrossisce di colpo.

< N-no, cioè, volevo dire...>

< Non stiamo insieme e mai ci staremo. Lui mi maltratta e io subisco, fine della storia.>

Roxas china il capo e ricomincia a spostare libri.

E’ da più di un’ora che non facciamo altro che spostare libri e sistemarli nei vari scaffali.

Ed è anche il motivo per cui non mi è piaciuta quella domanda.
E’ come se non avesse fatto altro che pensarci da quando siamo entrati in biblioteca.

< Eppure... state spesso insieme...>

Oh, non demorde...

Vabbè, se vuole avere selle risposte.

< Non ho nessun’altro con cui stare.>

< M-mi dispiace...>

< Sinceramente non mi trovo bene con le persone. I libri sono meglio, sono speciali.>

< Forse... non hai trovato le persone giuste di cui poterti fidare...>

< Fidare? Vorresti che io mi fidassi di Malruxia? Oppure di te?>

< No, io non intendevo...>

< Eddai, Zexion, non mi maltrattare Roxas.>

Mi volto improvvisamente.

Xigbar è sulla porta che sorride.

< Professore... allora è lei che ha incaricato Roxas di farmi il terzo grado?>

< Ah ah, non sei affatto loquace. In fondo è stato anche bravo, molti altri ragazzi tremano al solo pensiero di salutarti.>

< ...>

< Ebbene? Non hai alcuna domanda?>

< Perché si sta impicciando tra me e Marluxia. Immagino sia questo che vuole sentirsi chiedere.>

< Dritto al punto... ma perché dovrei risponderti?>

< Beneducazione?>

< No, suspance. E’ molto più divertente il gioco, se si mette un po’ di suspance. Tornando a noi... non ti fidi di Marluxia?>

< Dipende da cosa intende per fidarsi.>

< Dammi la tua definizione.>

< ... fidarsi è fare una scommessa con sè stessi. Uno decide di aprirsi ad un altro, ma se poi la sua fiducia viene tradita può dare solo a sè stesso la colpa, dato che è stato lui a scegliere con chi confidarsi. Alla fine è sempre e solo uno ad averne la colpa.>

< ... e quindi? Ti fidi di lui?>

Non vedo alcun motivo per rispondergli.

Non vedo neanche il motivo per cui dovrei fidarmi di Marluxia.

Non c’è, o almeno così mi sembra.

< Ci devo pensare.>

Ma perché deve apparire così all’improvviso per chiedermi cose senza senso?>

Xigbar mi batte una mano sulla spalla.

< Quando avrai deciso, fammi sapere.>

< Perché?>

< Semplice curiosità. Io vado, finite in fretta, mi raccomando!>

*

Sei e mezza.

Per fortuna che dovevo finire in fretta...

Entro in camera, deciso ad urlare un po’ addosso a Marl, prima di farmi una doccia e cenare in santa pace.

Appena entro nella camera, però, urto contro qualcosa.

Una valigia.

Piena.

La fisso senza capire.

Che ci fa una valigia in camera mia?

< Ah, sei arrivato.>

Guardo Marluxia.

Si sta infilando un cappotto e i guanti.

< Che stai facendo?>

Non credevo che la mia voce potesse apparire così spaventata.

< Vado via. Una chiamata urgente.>

< Ma torni, vero?>

Dio, che domande stupide che faccio a volte.

E’ ovvio che lui tornerà.

Non può mollare tutto.

Deve tornare.

Marluxia rimane in silenzio.

Si mette il cappello e afferra la valigia, pronto a varcare la soglia della porta.

< Spostati.>

< No.>

Gli sto bloccando la via, puntando le mani ai lati della porta.

< Zexion, levati. Non voglio farti male.>

< Lo stai già facendo.>

Mi sto facendo prendere dall’agitazione.

E il cuore comincia a farsi pesante, doloroso.

Eppure Marl non sembra aver capito quello che gli ho detto.

Mi afferra per una spalla, cercando di scansarmi.

Non so per quale miracolo rieso a rsistergli.

< Spostati!>

< No!>

Lascia la valigia e mi afferrà per i polsi.

< Non posso restare. Non ora. Hanno bisogno di me a casa. Adesso, subito.>

< Anch’io ho bisogno di te.>

< Non mi sembra affatto. Un po’ di tempo senza di me non può farti altro che piacere, no?>

< Ti sbagli!>

Mi spinge contro il muro, imprigionandomi col suo corpo.

< Tu non mi fermerai.>

< Perché non tornerai?>

< Non ho detto che non tornerò.>

< Ma non hai neanche detto che lo farai.>

Altra volta silenzio.

Poi le sue labbra che incontrano le mie.

Calde.

Belle.

Improvvisamente riafferra la valigia ed esce in fretta.

Esco sul corridoio e lo guardo allontanarsi sempre di più.

Non sento più le gambe, non lo posso seguire.

< Sei uno stupido, Marluxia!!!>

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Resisto e persisto. Ormai lo scrivere si sta rivelando vitale anche a scuola, essendo una frana nell'orale. Ma mica l'ho chiesto io di avere problemi di comunicazione... accidenti... Vabbè, io mi sono tirata un po' su di morale! Ci metterò un po' di più a scrivere il prox capitolo perché sto lavorando anche su altre due one-shot che dovrebbero uscire tra breve (spero!) e anche un'altra storia... un'altra a capitoli. So che è un'idiozia mettersi a scrivere altre storie quando ne ho già due in ballo e riesco a malapena a starci dietro, ma questa è davvero una storia scritta d'impulso, in seguito ad un sogno... comunque aspetterò che finisca una delle mie due fan fic per postarla... Bè, ringrazio tutti dei commenti! Non sapete quanto sia felice che vi piaccia il mio lavoro. Mi raccomando, come al solito, continuate a recensire! ^^
Grazie a tutti, Nezu

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Capitolo 6
*** 6. L'inseguimento ***


Risposte alle recensioni

Kabubi: bha, io le one-shot le scrivo quando voglio, non ho problemi… comunque il tuo avvoltoio da compagnia mi preoccupa… O__O vabbè, vedrai che andrà meglio per Zexion XDDD

FranXy: a me veniva il sangue da naso a pensare a Marl con cappotto, guanti e cappello XQ__ vabbè, sono malata! XDDD (non piangere cara, sennò mi sento in colpa)

kns_87: Xigberto è sempre imprevedibile… vedrai!

Zexy_91: lo so, la fine è triste… ma “una volta toccato il fondo, si può solo risalire”! (thanks Den!)

Sashy: me li sognerò di notte, questi cammelli yaoi XDDD

Tifa93: ormai le shoujo non gustano più… se punti sulle yaoi, forse te la cavi. So che non potrai leggere questo chap se non tra molto, ma fatti forza che ti voglio bene.

Deep_Strife: Grazie!!! Sì, Zex comincia a cedere… eh eh ^^

L_Yasha Shaman Stayer: trust me, you’ll see!

Marluxia25: non ti vedevo più arrivare... mi hai fatto prendere un colpo! Tu molto curiosa ed io molto felice che tu sia molto curiosa! (guarda nella tua mail, dovrei averti mandato qualcosa con messanger… credo XDDD)

6. L’inseguimento

Sono passati tre giorni.

Marl non si è fatto sentire.

Tutta la scuola parla di lui, ma nessuno sa dov’è finito e perché sia partito.

Le ragazze sono venute a chiedermelo, ma non ho saputo rispondere.

Natale si avvicina, inesorabile.

E io mi sento sempre di più uno stupido.

Molti ragazzi si apprestano ad andare via dal college per passare le vacanze con le loro famiglie.

Tecnicamente potrei farlo anch’io, ma non credo mi farebbe star meglio starmene da solo a casa.

Non ricordo che i miei siano mai stati a casa per Natale.

Mancano solo due giorni.

Stare qua senza Marluxia non ha alcun senso.

Ho provato a chiamarlo sul cellulare, ma risulta spento.

Ad ogni ora.

Ci ho provato anche cinque minuti fa, ma il risultato è sempre lo stesso.

Così ho scoperto quanto siano detestabili quelle fredde voci che ripetono “Mi dispiace, ma il telefono da lei chiamato potrebbe essere spento o non raggiungibile. La preghiamo di richiamare più tardi, grazie.”.

Fisso il display scuro del mio cellulare.

Poi esco dalla stanza di corsa e mi avvio verso la resa dei conti.

Dritto nell’ufficio di Malefica.

Entro senza bussare e mi ritrovo la preside intenta a costruire un castello di carte.

Sperando di non finire coinvolto in uno degli scherzi di Axel e Demyx, mi avvicino a lei.

< Zexion, l’educazione vorrebbe che si bussasse, prima di entrare.>

< Mi scusi. Ho bisogno di sapere dov’è andato Marluxia Kenneth, è importante.>

< Temo che però non siano informazioni che ti riguardino.>

< Ma preside!>

< Non sono autorizzata a divulgare agli studenti informazioni riservate di un loro compagno.>

< ... allora posso chiederle il permesso di uscire dal college per le vacanze di Natale?>

< A quale proposito?>

< Informazione personale, temo.>

Malefica mi scruta.

Temo che oggi non sia proprio di buon umore.

< Solo se i tuoi genitori lo richiederanno contattandomi.>

< Ma sono maggiorenne, non c’è bisogno di...!>

< Ho detto che voglio l’autorizzazione di un genitore. E’ tutto.>

Battuto.

Su ogni fronte.

E’ anche colpa mia, mi sono fatto trascinare e non l’ho trattata con la giusta calma.

Ritorno in camera distrutto.

Non può continuare così.

Ma non so proprio che fare.

Qualcuno bussa alla porta.

< Avanti.>

Entra.

Xigbar.

< Ehila, Zex!>

< Posso esserle utile?>

< Mha... credo che io possa essere utile a te.>

Eh?

< Sai, rovistando tra tutte le scartoffie della segreteria, mi è capitato questo tra le mani.>

Afferro un foglietto spiegazzato che mi porge.

Sopra c’è un indirizzo scritto in bella calligrafia, e un numero di telefono.

Un fisso si direbbe...

< Sai, ho pensato potesse farti piacere... avere l’indirizzo di Marluxia Kenneth.>

Cosa?!

Questo è... il suo indirizzo?

Mi alzo in piedi di scatto.

Xigbar sorride e mi lancia uno sguardo complice.

< Sai com’è, vorrei avere la risposta alla domanda di tre giorni fa.>

Xigbar esce dalla stanza mentre io riesamino il foglietto.

E’ un attimo.

Afferro il cellulare e chiamo a casa, nella speranza ci sia qualcuno.

Rimango col fiato sospeso mentre aspetto che qualcuno risponda.

Il suono ripetitivo del telefono è snervante, lo faccio suonare per sei, nove, undici volte.

Poi qualcuno risponde.

< Qui casa Sakamoto, desidera?>

< Papà! Sono io, Zexion.>

< Ah, Zexuccio! Come va, figliolo?>

Evito di ripetergli per la centesima volta di non chiamarmi Zexuccio e vado dritto al punto.

< Ecco... un mio amico mi avrebbe invitato a passare le vacanze di Natale a casa sua... solo che la preside vorrebbe l’autorizzazione di un genitore, quindi...>

< Uhm, è un tuo nuovo amico?>

< Non mi pare di avere così tanti amici, ma comunque sì. E’ nuovo.>

Meglio sorvolare sul fatto che è bisex ed anche americano.

< ... avrei preferito parlarne con tua madre e con i genitori di questo ragazzo, ma ormai Natale è alle porte. E immagino che se chiamassi in causa tua madre, non potresti muoverti se non tra un mese, quindi non preoccuparti, chiamo subito la preside.>

Vi ho mai detto quanto adoro mio padre?

*

Fa freddo.

Mi stringo di più nel cappotto e continuo a seguire una strada tanto trafficata quanto coperta di neve.

Non sono mai stato in uno di questi paesini di campagna, ma devo dire che sono interessanti.

C’è molta gente, non è un paese molto grande però è movimentato.

E nevica da quando sono arrivato, circa un paio d’ore fa.

Sto girovagando per il paese per trovare la casa di Marl.

Ho dovuto chiedere spesso informazioni, ma i suoi genitori si sono trasferiti qui da poco e non sono molto conosciuti.

Certo che è strano, per questa gente dei nuovi arrivati dall’America dovrebbero essere fonte di pettegolezzi o almeno di curiosità, ma a quanto sembra i Kenneth non si sono fatti pubblicità.

Avanzo ancora un po’ trascinando i piedi nella neve che mi arriva al polpaccio e fermo una signora per chiederle informazioni.

Mi indica una stradina che porta un po’ fuori dal paesino, in periferia.

La periferia dei ricchi, direi.

E’ pieno di case antiche, questo posto...

Finalmente trovo la casa giusta.

E’ decisamente grande, a tre piani.

Un po’ tetra, ma di certo maestosa.

Suono al campanello e attendo.

Il cancellone si apre senza che nessuno mi chieda niente tramite il citofono.

Questa sì che è bella!

E’ strano essere così fiduciosi.

Sperando nell’assenza di cani da guardia, mi inoltro nel giardinetto puntando dritto al portone in legno massiccio.

Saliti quei tre gradini che rialzano la porta da terra, non faccio tempo a bussare che qualcuno socchiude l’uscio.

< Desidera?>

E’ una ragazzina mora, sui diciasette anni.

< Ehm, sono un amico di Marluxia... posso entrare?>

< Oh, ma certo!>

La ragazzina apre di più il portone e mi fa entrare.

< Il padroncino mi aveva avvisato che forse sarebbe arrivato un suo amico.> spiega con un sorriso timido.

Marluxia mi aspettava?

< Tu... come ti chiami?>

< Sheila, signore. Sono la domestica dei signori Kenneth.>

Ammazza!

Non pensavo che Marl navigasse nell’oro... addirittura la domestica...

< WHAAAAA!!! UN CRUCCO!!!>

Aiut...!

Rischio l’infarto quando mi ritrovo un fucile puntato addosso.

< Signor Feedman, la prego, si calmi!>

Sheila blocca il possessore dell’arma, un vecchietto che deve avere almeno ottant’anni, con i capelli grigi e i baffetti che sbraita “A morte i crucchi!”.

Ok, questo spiega in parte perché il povero Marl non è cresciuto sano di mente.

Sheila finalmente convince il vecchio a lasciare il fucile e poi si rivolge a me.

< Mi scusi... il signor Feedman non è abituato a ricevere ospiti. E’ l’addetto alla cantina, una delle poche persone che conosce bene il signorino Marluxia.>

Il vecchio mi squadra da vicino.

< Non mi piace, ha la faccia da crucco!>

< Suvvia, signor Feedman, la guerra è finita da un pezzo e di certo il signore non è un crucco.>

... meglio che io non gli dica che ho origini giapponesi.

La ragazza spedisce in fretta Feedman e il suo fucile in cucina, continuando a scusarsi con me.

< Non preoccuparti... sono abituato a questo ed altro.>

Almeno qui rischiavo solo la morte, non lo stupro.

< La accompagno nella sua stanza.>

Sheila fa per prendere il mio bagaglio a mano, ma la convinco a farlo portare a me.

Non voglio far affaticare una ragazza, per giunta più giovane di me!

Senza contare che mi pare simpatica.

E non è una fan girl.

Questo è importante.

La seguo su per le scale, fino ad una porta all’ultimo piano.

La stanza è grande e pulita.

Mentre appoggio il bagaglio sul letto, sputo il rospo e le chiedo di lui.

< Sai dirmi dov’è Marluxia in questo momento?>

< Il padroncino ora è fuori con i suoi genitori, la farò chiamare non appena sarà tornato. Nel frattempo lei giri pure per la casa... anche se credo sia saggio tenersi lontano dal signor Feedman... non so se mi spiego...>

< Non preoccuparti, immagino il perché. Grazie di tutto.>

Con un inchino esce dalla stanza.

Disfo in fretta la valigia tirando fuori lo stretto indispensabile.

Dopo essermi messo un maglione (fa davvero freddo qui) esco silenziosamente dalla stanza.

L’idea di gironzolare in una casa non mia non mi esalta, ma se l’alternativa è restare in camera a rodersi il fegato su cosa dire a Marl, meglio l’esplorazione.

Non sapendo da dove cominciare, vado un po’ su e giù per il corridoio finché non scorgo una scaletta seminascosta dietro un paravento.

Incuriosito appoggio un piede sul primo gradino.

Forse non è molto saggio, ma...

Salgo la scala e raggiungo una porta socchiusa.

Mi blocco di colpo.

C’è qualcuno dentro.

Chiunque sia, non voglio disturbare.

Faccio per andarmene, quando...

< Scusa, puoi venire dentro, per favore?>

Rimango inchiodato alla scala.

Mi ha sentito?

< Scusami davvero, ma mi piacerebbe parlarti...>

Senza neanche capire perché rivolgo il viso in direzione della voce e apro la porta.

La prima cosa che noto è un letto matrimoniale, bianco.

Anche la stanza è bianca.

E così anche la bambina dentro il letto, la schiena appoggiata ad un grande cuscino.

E’ bionda e di carnagione molto chiara.

E non sembra neanche tanto in salute.

< Scusa se ti ho disturbato...> comincio, ma lei alza una mano per bloccare il fiume di scuse.

< Non preoccuparti, sono contenta di aver trovato qualcuno con cui parlare. Come ti chiami?>

< Zexion. Sono un compagno di college di Marluxia...>

< Io mi chiamo Naminè. Sai, Maru mi ha parlato molto di te in questi ultimi giorni.>

< D-davvero?>

< Sì... ma tu... sei il suo ragazzo?>

...

Quand’è che la smetterà di inventarsi idiozie, quel cespuglio ambulante?

< No, sono solo il suo compagno di stanza.>

< E mio fratello non ti ha ancora messo le mani addosso?>

Accidenti, è molto diretta.

< Bè, non proprio... ma... sei sua sorella?>

Naminè annuisce.

< Siediti pure.> continua indicando una sedia poco lontana dal lettone.

< Sai, mio fratello è molto diretto. E per di più tiene difficilmente la bocca chiusa, credevo che ci avesse provato con te.>

< Per averci provato, ci ha provato. Poi i risultati sono stati un po’... imprevedibili.>

< Ti ha messo in cinta?>

< Non così imprevedibili.>

< E anatomicamente impossibili.>

< Anche. No, comunque... non abbiamo fatto niente di sconcio.>

< Capisco... prima ho sentito delle voci... hai incontrato il signor Feedman?>

< Sì, direi proprio di sì.>

< E lui che ha fatto?>

< Mi ha scambiato per crucco.>

< Ma tu sei giapponese!>

< Si nota così tanto?>

< Abbastanza, ma non è niente di male. Il signor Feedman si comporta così con tutti gli estranei.>

< Ah ah, capisco... tu e la tua famiglia venite dall’America, vero?>

< Sì... ho lasciato lì tutte le mie conoscenze, ma mi trovo bene qui. E’ un bel posto. Posso chiederti una cosa?>

< Uh, certo.>

< Tu... cosa ne pensi di mio fratello?>

Ma che razza di domanda è?

< Non saprei... è... strano, imprevedibile... spesso non lo capisco.>

< Mi ha detto che vi siete baciati.>

Odio quella linguaccia schifosa.

< Sì, vero...>

< Ma tu ci stavi?>

Direi che le domande dirette e imbarazzanti sono di famiglia.

< Ehm...>

< Scusa, se vuoi puoi non rispondere. E’ che non posso parlare che con poche persone ed è strano fare domande a qualcuno non della mia famiglia... non riesco più a capire quanto una domanda può essere imbarazzante.>

< Non preoccuparti.>

< Scusatemi...>

Io e Naminè ci voltiamo e sulla porta c’è Sheila che mi fissa.

< Il padroncino Marluxia è tornato.>

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Ok, manca Kanon all'appello... questo mi mortifica... Kanon, dove sei? T__T Vabbè, ho postato prima il chap solo perché Sashy mi ha tampinato fino all'inverosimile (XDDD) comunque non è un granchè... poi è apparsa la fantomatica sorella...

Un saluto a Tifa93 che non potrà più venire per un po'... un grazie speciale e un pat pat a kns_87 e un abbraccio a Sashy.

E per concludere, un grazie a tutti voi che recensite (continuate! XDDD).

A presto!

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Capitolo 7
*** 7. Insieme ***


Risposte alle recensioni

Kabubi: adoro anch’io il vecchio, è il classico stereotipo del vecchio reduce un po’ rimbambito, però lo trovo fenomenale. I sono ispirata a mio fratello quando mi prendeva alle spalle urlacchiando... è un vero stupido, però, si sa!, è parente...

FranXy: anche a me un tempo non piaceva Naminè, ma la sto rivalutando... anche se ce l’ho ancora un po’ a morte con lei perché si è alleata con DiZ, ma fa niente...

Marluxia25: T__T non farlo mai più, mi hai fatto prendere un colpo... comunque sono felice che ti piaccia, ripeto, il vecchietto è spettacolare! XD

kns_87: *ricambia il pat-pat* ero sicura che l’avresti leta, prima o poi! Zexy-montagna mi inquieta, ma fa niente! Ci sentiamo, poke poke! ^^

Sashy: Giuro. Mai più. Ti assicuro, la prossima volta puoi implorarmi, fare tutto quello che vuoi, io ho i miei tempi e li rispetterai, volente o nolente V__V A parte questo, si vede che se scrivo mentre manco di ispirazione, viene fuori una schifezza. Tra avvoltoi e cammelli, ormai disprezzo il pericolo.

L_Yasha Shaman Slayer: eh, il professor Xig ha anche lui i suoi secondi fini... ma vedrete più avanti! XDDD Sashy sarà meglio che si dia una calmata perché mi sta esasperando *fa pat-pat sulla testa a Sashy* anche se le voglio bene... ^^ comunque, a te il seguito!

art: non lascio mai le cose a metà ^^

vanchan: ecco di chi era quel posto vuoto accanto a quello di Kanon! T__T Vabbè, dai, sei perdonata! E’ vero, Naminé è decisamente OOC, ma che ci vuoi fare?, sarà stata troppo vicina a Maru!

MimI: ... so che sei tu, Sashy... =__=

Saky: sono contenta che ti piaccia, ma mi dispiace molto che Sashy ti abbia costretto... ormai rompe l’anima a tutti! Se vuoi continuare a leggerla, mi fa piacere, ma non farlo solo perché te lo ordina Sashy, a volte è meglio non accontentarla...


7. Insieme

< Il padroncino Marluxia è tornato.>

Queste parole mi risvegliano improvvisamente.
Strano, Naminé era riuscita a farmi dimenticare il motivo per cui non ero accoccolato su una poltrona all’università…
Mi sembrava normale stare là con lei a chicchierare del più e del meno, mi ero persino scordato di Maru… cosa che ha dell’incredibile.
< E’ meglio se vai da lui.>
Mi volto verso la biondina.
< Sì… tu, intanto..?>
< Non preoccuparti, se hai voglia possiamo continuare a parlare più tardi.>
Annuisco.
< Bene.>
Mi alzo dalla sedia e seguo Sheila giù per le scale, verso l’ingresso.
Sto cominciando ad agitarmi, non so cosa dirò a Marluxia.
“ Ciao, sono venuto perché mi mancavi!”
Che scusa disgustosa.
“ Sai, sono capitato qui per caso e ho visto il tuo cognome scritto sul campanello!”
… decisamente inverosimile…
“ Voglio sapere perché te ne sei andato.”
Uh, direi che la più intelligente è questa, anche se mi suonerebbe meglio “ perché mi hai lasciato.”.
Forse suona meglio se lo penso, ma preferisco morire piuttosto che dirglielo.
< Zeku?>
Un giorno o l’altro morirò di crepacuore, me lo sento nelle ossa.
Mi ritrovo a fissare le scarpe da ginnastica di qualcuno…
Prima ancora di alzare lo sguardo e guardarlo negli occhi, lo riconosco dal suo odore.
< Maru…>
Ha il volto arrossato dal freddo che continua ad investirci finché qualcuno non chiude il portone.
< CRUCCOOOOOOOOOOO!!!!!!>
< Aaaah, signor Feedman!!!>
La figura del vecchio pronto a venirmi addosso mi fa indietreggiare di un passo.
E’ un attimo e me lo trovo davanti; senza sapere come difendermi, serro gli occhi e aspetto.
< Ooooooooh.>
Che è successo?
Non so se aprire gli occhi o no.
< Signor Feedman, è meglio se lo lascia perdere.>
Appena sento Marluxia parlare, apro gli occhi.
Il volto del vecchio è a pochi centimetri dal mio e Marluxia lo trattiene per il colletto.
< Chieda scusa, signor Feedman.>
< Crucc…>
< Ho detto scusa.>
Il vecchietto fa una smorfia.
< Scusa, ragazzo.>
Maru lo solleva da terra tenendolo solo per il colletto e lo fa posare accanto a Sheila.
< Vorrei che evitasse queste sceneggiate, ok?>
< Sì, signorino…>
< Maaaruuu!!!>
Deglutisco.
Una bassa signora in carne, con i capelli rosa acceso e cinque borse piene di vestiti tra le braccia si sta avvicinando a noi, accompagnata da un signore alto e magro, con tanto di baffi e barba biondi.
< Tesorino mio, perché non ci presenti il tuo amico?!>
No, basta… non tutto così in fretta…
< Più tardi, mamma.>
Mi passa un braccio attorno alla vita e in pratica mi rapisce dall’ingresso, salendo velocemente le scale.
< Maru… che stai…?> ansimo, ma lui mi ignora e non mi degna di uno sguardo.
Al primo piano infila una porta con scritto a lettere cubitali “STANZA DI MARLY” e la chiude sbattendola.
Fa paura a vederlo così.
Sembra… non so come descriverlo, come fosse indemoniato…
Si stacca da me e si volta a guardarmi.
< Maru, si può sapere che hai?!>
Mi si avvicina e a me viene istintivo indietreggiare.
Un suo dito mi tocca la fronte.
< Sei davvero tu?>
EH???
< Ma… che stai dicendo?!>
Mi abbraccia, alzandomi da terra e stritolandomi affettuosamente.
< Maru, mollami!>
< Che bello, sei davvero tu!!!>
Si mette a saltellare per la stanza, mentre cerco disperatamente di non cadere e mi aggrappo con le braccia attorno al suo collo.
< Aaaahhh, Maru, mi fai cadere!!!>
< Insomma, se sono felice lasciami festeggiare!>
Ormai le braccia stanno per cedere, mi decido, anche se avrei preferito evitarlo, ad aggrapparmi anche con le gambe.
Ok, non riesco a trovare una posizione più equivocabile di questa.
Anche Maru sembra pensarlo.
Si siede sul letto, lasciandomi la possibilità di scusciargli tra le braccia e a mettermi composto ad una certa distanza da lui.
< Si può sapere che ti è preso?>
< Perché, ora non posso essere contento di averti qui con me?>
Prendo tempo giochicchiando con la cerniera della mia felpa.
< La signorina Sheila aveva detto che mi stavi aspettando.>
< Avevo sistemato tutto in modo che tu potessi trovarmi, ma non ero per niente sicuro che tu saresti arrivato.>
< In che senso “sistemato tutto”?>
< Bé, Xigbar non ti ha dato il mio indirizzo?>
Lo guardo stupito.
< Sei stato tu a darglielo?>
< Poco prima di partire, gli ho chiesto di dartelo se tu avessi fatto capire che volevi vedermi.>
< Fare le cose un po’ più semplici no, eh? E come fai a sapere se Xigbar ha seguito le tue istruzioni o no?>
< Sai com’è, sul mio cellulare mi sono arrivati almeno una trentina di sms che mi dicevano che avevi chiamato…>
Distolgo lo sguardo, imbarazzato.
Mi sento uno stupido, lui aveva previsto tutto.
Quanto è fastidioso, credere di aver fatto tutto da solo per poi scoprire che era già tutto previsto.
< Avevi programmato tutto. Mi hai illuso.>
< Di cosa?>
< Di aver fatto qualcosa completamente di testa mia. Alla fine mi hai solo manovrato.>
< Nient’affatto. Sei stato tu a volermi vedere, io non ho potuto manovrarti in quello. Alla fine il passo più importante l’hai fatto tu.>
… già… forse sono io quello che vede tutto sbagliato…
< Hai conosciuto Naminé?>
< … sì. E’ lei che…?>
< Sì. E’ molto malata. I miei genitori hanno preferito portarla qua a curare.>
< Qui in Inghilterra? Ma non sarebbe stato meglio in America?>
< Chiedono… troppi soldi.>
< …>
< So che può sembrare stupido, a guardare questa casa sembra che nuotiamo nell’oro, ma non è così. Questa casa ce l’hanno lasciata i miei nonni in eredità e Sheila e il signor Feedman non chiedono neanche lo stipendio, ormai sono come parte della famiglia.>
< E’ un po’ assurdo…>
< Lo so, ma le cose stanno così.>
Devo capire perché mi sta dicendo tutto questo.
Io non posso aiutarlo, non posso fare niente per lui.
Se doveva chiedere a qualcuno, poteva chiedere a Xemnas.
< Perché sei venuto?>
Ecco, lo sapevo, ma in fondo era inevitabile.
La domanda a cui devo rispondere, quella a cui non vorrei rispondere.
< Voglio assicurarmi che tu torni.>
< Che è, avevi paura che rimassi qui con la mia mammina?>
< O con tua sorella.>
< Anche… ma non temere, non ho intenzione di perdere scuola. Vedi, è stato un mio zio a pagare le tasse universitarie quest’anno. Voleva che io avessi il meglio, ora non posso mollare tutto. Neanche se voglio.>
< Perché, tu lo vuoi?>
Lui si alza e si avvicina alla finestra, prendendo tempo.
E’ strano sentirlo parlare di cose serie, non mi sembrava affatto il tipo.
< Non è facile… continuare un percorso scolastico sapendo che a casa c’è una delle persone per cui faresti di tutto che sta morendo. Il compito del fratello maggiore dovrebbe essere quello di proteggere il minore e di aiutarlo in ogni modo, anche solo con la sua presenza. Naminé ha bisogno di parlare, ha bisogno di comunicare con qualcuno faccia a faccia, ma io non sto facendo nulla per aiutarla.>
< Non è colpa tua, non hai chiesto tu che questo succedesse.>
< Ma questo non mi solleva dalle mie responsabilità, dato che comunque è successo. Forse non potevo impedirlo, ma potevo perfettamente adeguarmi a quanto accaduto e aiutarla. E non l’ho fatto.>
Appoggia la fronte al vetro.
< Faccio davvero schifo come fratello. E probabilmente anche come persona.>
Odio certe sue uscite.
< Non è il caso di pensare così, tu hai fatto il possibile.>
< No, non l’ho fatto, sono certo che avrei potuto fare molto di più. Certo che però – ride tristemente – è strano avere questi pensieri… non mi era mai capitato. E’ vero che una disgrazia tira l’altra.>
Non riesco a non pensarlo.
Forse sono cattivo, cinico, quello che volete ma… non è che vuole solo compassione?
Non ho il coraggio di chiederglielo.
Non lo avrò mai.
Sembra che con ogni suo gesto, Marluxia voglia solo attirare l’attenzione e non mi piace.
E più di tutto non mi piace immaginare la sua risposta se glielo chiedessi.
< Perché non mi consoli?>
Sobbalzo appena quando mi ritrovo la sua faccia sorridente troppo vicina alla mia.
< Arrangiati.>
Adoro il mio tono freddo, a volte.
< Eddai, non mi deludere così!>
Mi alzo lentamente e lo fisso, dal basso purtroppo…
< A te basta solo che io e te facciamo sesso. Mi fa schifo questa idea dell’amore.>
Mi guarda senza più sorridere.
< Credi che a me interessi solo il sesso?>
< E’ quello che mi fai pensare col tuo comportamento.>
< Che immagino tu definiresti… “superficiale e infantile”?>
< Precisamente.>
Mi afferra per una spalla, avvicinandosi sempre di più.
Le sue labbra sfiorano il mio orecchio e non riesco a trattenere il rossore.
Odio quando mi fa arrossire.
< Sono contento che tu sia qui, Zeku.>
Poi si stiracchia ed esce come se niente fosse.
Rimango lì fermo come un cretino per qualche secondo, poi mi scaravento fuori dalla porta.
< Se credi di avremi dimostrato il contrario con così poco, sei in errore!>
Lui mi guarda un po’ perplesso.
< Zeku, sei l’unico a dire “sei in errore” invece di “ti sbagli” quando sei incazzato nero…>
< Insomma, non mi sembra così grave!>
< E’ vero…>
Mi si avvicina per l’ennesima volta e mi mette un braccio sulla spalla.
< Andiamo a mangiare? Io sto crepando di fame…>
Distolgo lo sguardo, un po’ indeciso.
< Non ti farai perdonare con così poco.>
Lui ride, ma mentre stiamo scendendo le scale lo sento mormorare.
< Però potrebbe essere un inizio.>

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... bè, devo dire che sono stata costretta a scrivere questo chap, grazie a Sashy che mi ha tormentato... comunque, siccome il risultato non mi soddisfa minimamente, dovrete stare ai miei ritmi da bradipo... Un'altra cosa, ho deciso che non posterò il chap successivo se non avrò almeno 9 recensioni. Non tanto per sentirmi gratificata, più perché voglio sapere se interessa a qualcuno o no. E' decisamente deprimente vedere un mucchio di letture e pochissime recensioni. Bastano anche e solo due righe, non chiedo di più. Comunque posterò, prima o poi. ^^
Ci vediamo, bye bye!

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Capitolo 8
*** 8. La famiglia di Marluxia ***


Kabubi: XDDD sì, effettivamente almeno di fisico è fatto per attirare l’attenzione, ma anche Zexion non scherza, con quel ciuffo… però stranamente lui non attira l’attenzione O_O vabbè, grazie ancora! XDDD

Sashy: sarà meglio… ma non preoccuparti, ti ho già perdonato… sei stata brava… (poke-poke XDDD)

FranXy: grazie per il sostegno, qualcuno che mi capisce! (lacrimuccia… thanks! XDDD)

Tifa93: il pomeriggio era d’obbligo V__V anche se devo ammettere che mi sono divertita da pazzi anch’io!^^ salutami kupò, a presto!

Marluxia25: ^^ grazie… non potrei dire di più.

Deep_Strife: *ç* sì, ammetto che esprime perfettamente XDDD

L_Yasha Shaman Slayer: non sai quanto t’invidio, vorrei riuscire anch’io a scrivere per me stessa… sfortunatamente se ci provassi non finirei neanche un chap: sono troppo pignola! XDDD

LittleBeaver91: grazie mille! >__<

kns_87: Sì, è solo Zeku che sa della sorellina, per ora almeno! Comunque grazie per il sostegno, kns, sai che ti voglio bene. (poke poke e pat-pat ^__^)

diovcmof: graaazie

vanchan: O__O ... grazie… (esce dalla stanza con le stelline che le girano intorno alla testa)

Mizu Himesui: di niente, la tua fic meritava! Ora saprai come andrà avanti… (eh eh)

8. La famiglia di Marluxia

Sheila sta finendo di apparecchiare la tavola.

Non so perché, ma mi aspettavo una di quelle tavolate stile medioevo, di quelle così lunghe che non riesci a farti sentire da un capo all’altro... invece tutto sommato, è normale, anche se apparecchiata per sette persone.

I genitori di Marluxia non sono in vista, ma già seduto a tavola c’è il vecchietto rimbecillito che mi guarda con una smorfia.

E’ identico a Maru quando fa l’offeso.

< Suvvia, signor Feedman, non faccia così!>

Il vecchio ignora il richiamo di Marl e volta la testa dall’altra parte.

Sembra davvero un bambino troppo cresciuto.

< Sheila, i miei dove sono?>

< I signori sono andati a cambiarsi, arriveranno a momenti.>

< Bé, allora direi che possiamo sederci!>

Marluxia si siede alla destra di uno dei posti capotavola e io mi metto accanto a lui, col vecchio davanti che volta ancora di più la testa, a costo di prendersi il torcicollo.

< Ehm, Maru, i tuoi sapevano che sarei venuto o...>

< No, avevo avvisato solo Sheila! In fondo non ero sicuro al cento percento che tu saresti venuto qui...>

< Mi sembri felice.>

< Non dovrei esserlo? Guarda che tu sei la mia salvezza, sennò avrei dovuto passare tutte le vacanze con mia madre... - mi si avvicina e mi sussurra – e con il signor Feedman.>

Proprio in quel momento il vecchio comincia a cercare di tirare alcuni capperi nel mio bicchiere.

< Non so perché, ma credo di riuscire a capirti...>

< Bé, non ci vuole un genio! E poi i miei mi hanno proibito ogni relazione sentimentale con Sheila.>

< E questo che c’entra?!>

< Bé, chi se non il mio caro Zeku è il più adatto a scaldare le mie fredde notti d’inverno?>

< La borsa dell’acqua calda?>

< Naaa, mi piaci di più tu! Anche se la mia borsa dell’acqua calda è bellissima, ha pure il pon-pon!>

... certe uscite di Maru mi lasceranno sempre di stucco...

In quel momento entra un signore distinto e impettito, con i capelli rossi corti e il pizzetto, che, dopo un profondo inchino a me e Marluxia e un breve cenno col capo a Sheila e il vecchio, si siede a capotavola, sul lato lontano da me e Marl.

< Chi è?> bisbiglio al mio amico.

< E’ l’addetto alla biblioteca, si chiama Reginald. E’ muto, un conoscente di Feedman.>

< Ma è muto dalla nascita?>

< No, ha avuto una malattia, non è più riuscito a parlare. Prima faceva il critico cinematografico di scarsa fama, ma dopo la scomparsa della voce ha preferito occuparsi della nostra biblioteca. Ti conviene non fare domande indiscrete, ci sente benissimo.>

Uh, allora non posso neanche chiedergli se c’è qualcuno di normale nella sua famiglia...

< MAAARUUUU!!!>

Oddio.

Voce cinguettante, troppo simile a quella di Marluxia, solo più femminile.

E odore di fragola.

Mi volto verso Marl, ma vedo solo un groviglio di capelli rosa, suoi e di qualcun’altro.

< Com’è che non mi hai detto che veniva un tuo amichetto? Oh, sei davvero incorreggibile! Sevolevi farci una sorpresa, ce l’hai fatta, ma sarebbe più giusto avvisare! E i suoi genitori? Caro, i tuoi lo sanno che sei qui?!>

Ci metto un attimo a capire che devo rispondere io all’ultima domanda.

< S-sì...>

Da quand’è che gli scopini rosa parlano.

< Mamma, mi soffochi così!>

I due grovigli rosa si districano.

Uno è Maru, che sembra ancora tutto intero nonostante l’assalto, l’altro invece sono i capelli di una signora sui quarantacinque anni, con i capelli uguali a quelli del figlio, solo un po’ più lunghi, e un vestito giallo ocra.

E’ piccolina, un po’ paffuta, ma con l’aria decisamente allegra.

< Caro, tu saresti?>

Mi alzo in piedi e le do la mano.

< Zexion, Zexion Sakamoto.>

La signora Kenneth ricambia la stretta con vigore, mentre il vecchio fa un versaccio a sentire il mio cognome orientale.

< Oh, io sono la mamma di Marly, anche se questo l’avrai già capito! Sono contenta che tu sia qua, caro, so che non è colpa tua se sei arrivato così all’improvviso, è Mar che è un irresponsabile! Mai una volta che avvisi, ma che vuoi farci?, i figli! E’ irrecuperabile, ma è un bravo ragazzo!>

Continua a parlare per un po’.

Ok, se Marluxia può sembrare logorroico, sua madre lo batte cento a uno.

Attivo la mia tecnica del “sembro attento ma non lo sono” che uso sempre a scuola, finché non entra anche il padre di Maru che riesce a frenare il fiume di parole della signora Kenneth.

La famiglia Kenneth conferma il detto: i maschi matrizzano, le femmine patrizzano.

Il padre di Naminé è praticamente uguale a lei, solo maschio.

Non tanto alto, occhi azzurri, capelli biondo chiaro.

Sono un po’... perplesso.

Parlano tra loro e con me come se fosse qualcosa di normali, ma io non li conosco.

Fino ad un quarto d’ora fa li conoscevo solo come i genitori di Marl che lo informavano sulla salute di una presunta sorella del mio compagno.

Marluxia, Sheila e sua madre parlano del college con un aria decisamente spensierata mentre io, il vecchio e il signor Kenneth stiamo in silenzio.

Sento come un leggero bruciore di stomaco.

< Mi scusi...- faccio rivolto al capo famiglia – ma Naminé non mangia?>

Marluxia sussulta, ma fa finta di non avermi sentito e continua a parlare con le altre, mentre suo padre si fa scuro in volto.

< No, preferiamo non si muova dal suo letto. La cena le sarà servita lì.>

Meglio non andare oltre.

*

Finalmente la cena finisce e anche le chicchiere della signora Kenneth.

Vedo Sheila andare in cucina a preparare un vassoio di cibo e non mi è difficile intuire per chi è.

Mentre i genitori di Marl, Feedman e Reginald vanno in salotto io mi dirigo su per le scale.

Maru in cinque secondi mi è accanto con un sorrisone.

< Dove vai tutto solo?>

Lo guardo un attimo.

< Volevo andare a saltare Naminé.>

Marl si blocca sulle scale; mi volto verso di lui.

< Tutto a posto?>

Si scuote un attimo.

< Ma certo! Vengo anch’io, così le facciamo un po’ di compagnia mentre mangia.>

Comincia a correre su e giù per le scale con un sorriso a trentadue denti.

Lo guardo e comincio a risalire i gradini senza fretta.

Qualcosa non quadra.

Sembra che Naminé gli dia come fastidio... è preoccupante.

Un fratello non può provare questi sentimenti verso una sorella.

< Dai Zeku, o facciamo tempo a mummificarci!>

Afretto il passo e raggiungiamo la stanza di Naminé.

Sto per bussare quando Marl mi precede e apre di colpo la porta.

< Yo Nami!!!>

Oddio... ha persino gli effetti luminosi attorno al volto.

La biondina sorride.

< Ciao fratellone.>

< Eh eh, come va, tesoro?>

Maru si siede sul letto accanto a lei e comincia a fischiettare.

Io mi siedo con circospezione sulla solita sedia.

< Ciao Zexion!>

< Ciao...>

< Sei sopravvisuto a mia madre?>

< Sì, sia a lei che al tuo fratellone... ormai ci ho fatto callo.>

< Complimenti! E’ difficile cavarsela, se poi Maru e mia mamma si alleano.>

< Uhm, effettivamente non penso che riuscirei a sopravvivere...>

< Ma sentili, questi due! Cos’è che ho di così tremendo?>

< Sei logorroico, ...>

< ... invadente, ...>

< ... inaffidabile, ...>

< ... egocentrico, ...>

< Ok, ok, ho capito!>

Naminé mi guarda complice e si mette a ridere.

In quel momento entra Sheila col vassoio della cena.

< Scusate il disturbo, ho portato...>

< Non preoccuparti, Sheila, puoi appoggiarlo qui sul comodino. Grazie di tutto.>

< Di niente, signorina Naminé.>

Dopo questa toccata e fuga di Sheila, Marlu si sdraia accanto a Nami, canticchiando, mentre le porgo il vassoio e la osservo mangiare.

< Sono nato sbagliato, non lo so più. Sono io o sei tu? Sono io o sei tu? ...>

< Che canti?>

< Musica italiana.>

< Da quand’è che sai l’italiano?>

< Mai saputo, ma non serve conoscerlo per cantarlo.>

Naminé si mette a ridere.

< Perché non canti qualcosa di cui conosci il significato?>

< Va bene, allora... You bring my sexy back...>

Naminé rischia di soffocarsi col bicchiere d’acqua.

< Sì, di questa sono sicura che conosci il significato!>

< Coraggio, juke-box, cos’altro sai?>

< Uhm... I’m too sexy for my shirt, too sexy for my shirt, too sexy yeah...>

< Eddai, Maru! Vedi che sei egocentrico?>

< Ma no, non è vero... senti questa! I wanna sex you up...>

*

< Buonanotte, Zexion.>

< Buonanotte, Nami...>

Chiudo la porta della sua camera e mi avvio verso la mia, con Maru dietro stile cagnolino.

< ‘Notte Maru...>

< Mi pianti così?>

Mi volto a guardarlo.

< Che ti aspettavi?>

< Coccole!!!>

< Va al diavolo.>

Si mette a fare la faccia da coker.

< Cattivo, Zeku! Ora mi fai piangere...>

< Sì, certo, buonanotte.>

Infilo la porta e me la chiudo in fretta alle spalle, come temendo che Maru ci metta un piede in mezzo a bloccarla.

Non ho neanche disfatto la valigia, ma ormai è tardi per farlo.

Tiro fuori una maglietta da usare come pigiama e, dopo una breve doccia, mi metto sotto le coperte.

Sono stanchissimo, ma non riesco a dormire.

Mi guardo attorno mentre la mia vista si abitua al buio: i mibili sconosciuti che arredano la camera formano ombre strane sulle pareti e il posto è immerso in un silenzio irreale.

Dio, mi sento un moccioso che ha paura del buio.

Metto la testa sotto le coperte e cerco di dormire, ma un improvviso rumore nel corridoio mi fa subito alzare la testa dal mio rifugio.

La miaporta si apre, molto lentamente.

Preso dal panico, cerco di capire chi può essere, ma...

< Shh, Zeku, non uccidermi, sono io...> sussurra.

< Marluxia!!!- soffio irritato – Che ci fai qui?!>

Lui chiude la porta e avanza a tentoni fino ad arrivare al mio letto.

< Volevo tenerti un po’ compagnia... non è una delle camere più accoglienti...>

< Grazie del pensiero, ma sinceramente ho più paura di te che del buio.>

< E poi... volevo mostrarti una cosa...>

< ... niente di sconcio, promesso?>

< Promessissimissimo!>

Si sdraia sul mio letto e poi sotto le coperte.

Se il letto fosse matrimoniale, forse non dovremmo stare così attaccati... sfortunatamente il letto è ad una piazza.

< Hai paura del buio?>

< No, non sono più un bambino...>

< Lo so, ma a volte succede, specialmente se si dorme in un posto che non si conosce.>

< ... cos’è che volevi mostrarmi?>

< L’abbiamo costruito io e Feedman e l’abbiamo applicato solo a questa stanza... vedi questo telecomando?>

Strizzo gli occhi per poter distinguere nella sua mano destra un telecomando del tutto simile a quello della televisione.

< Che ha di tanto speciale?>

< Guarda...>

Maru preme un pulsante e sul soffitto si sente un rumore elettrico.

Improvvisamente, da una finestra mimetizzata in modo perfetto, si toglie una tenda e ci lascia vedere un pezzo di cielo scuro, illuminato da piccolissime stelle.

< Wow... come ci sei riuscito?>

< Eh eh, io e Feedman andiamo pazzi per questi congegni... ho pensato fosse interessante per te vederlo, così la stanza è anche meno buia...>

Niente da fare, mi tocca ammetterlo.

Marluxia è un tenerone.

Mi appoggio su di lui mentre comincio a guardare le stelle e a contarle.

< Strano che non ci sia neve sopra questa finestra...>

< Ha una sorta di balconcino esterno, protegge dalla pioggia e dalla neve e si può ritirare con il telecomando.>

< L’hai pensato proprio bene, eh?>

< Oh, bé, se si fa una cosa bisogna farla bene!>

... non ho più voglia di parlare, solo di dormire... anche se accanto a me c’è Marluxia.

Specialmente se accanto a me c’è Marluxia.

< Grazie, Maru...>

< Di niente. Buonanotte, Zeku.>

< ‘Notte...>

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Scusa, Caska. Ho fatto un gran casino e preferirei non averlo mai fatto. Comunque ci siamo spiegate, quindi mettiamo in chiaro:
1) non avevo intenzione di prendere per il culo Caska, ne di farla passare per cattiva, stronza o isterica, anzi, le devo molto e la ringrazio per avermi dato la possibilità di chiarire.
2) Ho deciso di voltare pagina, quindi non voglio più sentire cose come “tifo per te” o “tifo per Caska”. Per quanto vi sia grata dell’appoggio, serve solo ad aumentare le tensioni ed è meglio per tutti che non ce ne siano.
3) Chiedo pubblicamente scusa per la storia di It’s raining, di cui ho fatto sparire ogni traccia ed è molto meglio così.
Ora spero sia tutto passato, che non ve la prendiate con Caska per delle stronzate mie, ok?
In quanto a me, ho fatto un errore madornale dopo l’altro e spero che questo non faccia più danni di quanti non ne abbia fatti fino ad adesso.
Non posso che concludere con un “alla prossima”, sperando di avervi calmato e che questa storia non salti più fuori per essere usata contro Caska.

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Capitolo 9
*** 9. Saluto ***


Risposte alle recensioni

Marluxia25: lasciamo stare la questione di Wasukara, preferisco non sentirne più parlare ^^ Ammetto che non mi aspettavo così tanto successo per il sig. Feedman, ma il fatto che l’abbia inventato di sana pianta io mi rende ancora più orgogliosa X3 Naminé effettivamente è un punto contorto, insomma, il suo rapporto con Maru è decisamente... strano, se si pensa che dovrebbero essere fratello e sorella, ma purtroppo posso dire con certezza che essere fratello e sorella non è una garanzia d’affetto reciproco... Bé, mi raccomando, continua a seguimi! XDDD CI tengo al tuo supporto!

Sashy: XDDD oddio, le tue mini-recensioni mi faranno morire! Bé, per quanto riassuntive, almeno rendono bene!

Deep_Strife: Grazie mille! ^^ Effettivamente è penoso vedere come hanno sfruttato poco dei personaggi che nel gioco potevano diventare molto più interessanti di quanto non siano, ma amen, così noi possiamo usarli con più libertà nelle fic X3

Tifa93: Non preoccuparti, figliola... certe cose è meglio non saperle (anche perché non mi piace farti carico di problemi miei ^^), quindi mi limito a gioire sapendo che ti piace la mia fic per quanto non sia Akuroku! XDDD

FranXy: vedi di dormire la notte o rischi di finire come me che dormo sei ore su sei a scuola! XD E poi rischiano di non venirti più i video... meglio che tu dorma quando devi! Io farò il possibile per postare appena pronto il chap ^^

vanchan: Mi hai esaltato, rimbecillita lo sono già di mio! XDDD Comunque prima o poi dovranno fare qualcosa V__V altrimenti che razza di rating arancione è??? Però devo trovare il momento adatto, anche perché Zeku non si è ancora sciolto abbastanza... Aspetta e spera! :3

MiracleClary: Zeus ti fulmini... neanche una piccolapiccolapiccola recensione? Guarda che mi aspetto il tuo commento ad ogni chap ora! Anche il commento più stupido ed insignificante è ben accetto! XDDD Comunque grazie per il sostegno, ma per favore, non tiriamo più fuori la storia di Caska... ora mi aspetto anche il tuo appoggio! ^^

Kns_87: non credo potrei reggere la vista della borsa dell’acqua calda, già che odio il rosa, se ci metti anche il ponpon, è da andarci matti! X°°D Che bello, un’altra amante dei doppi sensi! (i coker però non mi dicono niente, sarà che i cani non mi piacciono molto... O__O) Vabbè, appena ti becco, un poke-poke non te lo leva nessuno! A presto, abbraccione!

L_Yasha Shaman Slayer: ^^ l’anormalità è bella, mi piace tanto! E comunque non c’è nulla di strano ad essere strani! (Dio, che cacofonia O__O) Naminé resta un chiodo fisso, riuscirà Marluxia a comportarsi da fratello responsabile? Naminé sopravviverà? E Zexion, riuscirà a battere Freezer con la sfera Genkidama? (Ah, scusa, quello è Dragon Ball!) :3 mi raccomando, continua a sostenermi, a presto!

Kymyit: problemi a scegliere il nick giusto? X°D Non preoccuparti, uno vale l’altro ^^ Sì, la storia continua, penso verranno sui 16 chap, forse un po’ di più... bho, si vedrà!

9. Saluto

E’ incredibile come vola il tempo quando ci si diverte.

E’ passata ormai una settimana e ogni giorno è stato una lunga visita a Naminé, in pratica passavamo da lei tutto il pomeriggio.

La mattina andavo fuori con Maru, un po’ a far compere per conto nostro, un po’ a fare commissioni per i suoi genitori.

Il Natale nella famiglia Kenneth è stato strabiliante, e dire che io di solito non apprezzo le feste con invitati.

Non che avessero familiari nei dintorni che venissero a trovarli, si sono trasferiti da poco, e così al posto dei soliti parenti sono venute le signorotte con cui la signora Kenneth aveva attaccato bottone un paio di volte uscendo.

Io e Maru abbiamo lasciato i suoi genitori e la servitù a parlare con le invitate e ce ne siamo andati in camera mia.

Praticamente abbiamo passato il Natale noi due soli, tranne per il pomeriggio, quando Naminé si è finalmente svegliata.

Ovviamente ho costretto Maru ad andare a farle gli auguri e così poi ne ho approfitato per restare da lei a parlare.

Credo di cominciare ad invidiare i ragazzi con fratelli o sorelle, non mi sono mai divertito tanto in vita mia!

Però, per quanto io mi diverta, ora devo ricominciare a rompere le scatole...

< Maru?>

< Uh, che c’è?>

Siamo in camera mia, io sto leggendo il giornale mentre lui è accovacciato vicino alla stufa nel tentativo di riscaldarsi la schiena.

< Hai ancora freddo?>

< No, solo un po’... come hai fatto a farmi scivolare la neve dentro la maglia?>

< Intelligenza superiore.>

< Tsk, vedrai come ti concio la prossima volta!> ribatte lui con un sorriso.

Colpa sua, lui ha voluto sfidarmi a palle di neve e questo è quanto.

Ora rischia un gran raffreddore.

< Maru, tu torni al college, vero?>

Mi guarda un istante, poi si stiracchia contro la stufa.

< Perché me lo chiedi?>

< Io... credo che ripartirò dopodomani.>

< Perché?>

< Ricominciano le lezioni, non posso ritardare. Vieni anche tu, dai!>

Distoglie lo sguardo e fissa pensieroso il pavimento.

Non vuole lasciare Naminé, ma non vuole neanche starci vicino.

< Non lo so...>

< Le ragazze saranno preoccupate per te... e anche Saix e Xemnas.>

Altra occhiata riflessiva al pavimento.

< Tu vai dopodomani?>

< Sì, col treno.>

< ... va bene, vengo.>

Mi sdraio sul letto, sospirando.

Per fortuna ha accettato.

Non riesco ancora a crederci, ce l’ho fatta!

Marluxia tornerà al college e tutto sarà come prima, più o meno.

< MARU!!! ZEKU!!! VENITE CHE C’E’ LA CIOCCOLATA CALDA!>

Al richiamo del cibo, Maru scatta in piedi.

< Andiamo?>

Lo guardo perplesso e mi tirò su lentamente.

< Ti piace così tanto la cioccolata?>

< ... adesso devo pensare a come dirglielo.>

< Eh?>

< A Nami...>

Riecco la faccia abbattuta, quella da cane bastonato.

Gli appoggio la mano sulla spalla.

< Non preoccuparti, capirà, vedrai.>

Maru annuisce ed insieme usciamo dalla mia stanza.

*

Bè, per aver capito, ha capito.

Ha annuito un paio di volte, detto un “Sì, non preoccuparti” e poi si è chiusa nel silenzio.

E’ stato mortificante vedere Nami in quello stato, ma andava fatto.

O almeno, è quello in cui sto cercando di credere.

< Zexion, come mai quella faccia?>

Marluxia mi distoglie dai miei pensieri e mi accorgo di avere in mano una maglietta da circa tre minuti, mentre la valigia mi aspetta aperta come una bocca che aspetta cibo.

< Non è niente.> sospiro.

Sono stanco di fare il bilancio dei miei errori, è decisamente demoralizzante.

< Dopo vado a dare un saluto a Nami, vieni anche tu?>

< Uh, scusa Maru, ma sono ancora indietro con la valigia, ci vado da solo appena ho finito.>

< Ok, ma fai in fretta, il treno parte tra poco più di un’ora.>

< Non ti facevo così ansioso...>

< Potrebbe esserci traffico, in fondo è l’ultimo giorno di vacanze, rischiamo di restare imbottigliati e non arrivare alla stazione in tempo.>

< Capito, faccio più in fretta che posso.>

Lo guardo mentre esce dalla stanza, diretto alla camera di Naminé: sta facendo progressi, almeno ora non evita sua sorella come la peste.

Quanto le rimarrà, ormai..?

Mi schiaffeggio con tutta la mia forza, sono davvero un idiota!

Non devo pensare in questo modo, è controproducente.

Naminé guarirà, devo esserne convinto.

Convinto.

Convinto... ok, ora ne sono convinto.

Sistemo ordinatamente i miei vestiti nella borsa, riuscendo a non dimenticarmi niente, e mi sdraio sul letto.

Mi mancherà Naminé, è una bella persona... tutta la famiglia Kenneth è simpatica e anche Sheila.

L’unico problema è...

< Ehi, ragazzo!>

< Eh?>

Mi alzo mentre il signor Feedman entra nella mia stanza con la solita aria da vecchio bucaniere.

< Di cosa ha bisogno?>

< Devo parlarti, ragazzino...>

< Sono qui, parli pure.>

< Lei è un grande amico del signorino e quindi volevo...>

Oddio, non dovrò mica fre da psicologo al vecchio, ora?

< ... chiarire alcuni punti.>

< Che intende?>

Lui mi punta il dito addosso e comincia.

< Punto primo. Prova solo ad approfittare della gentilezza del signorino e finirai male.>

< Non ho mai...>

< PUNTO DUE! Non provare in alcun modo a mettere il signorino nei guai con le tue tresche da crucco nipponico.>

< Non sono cruc..!>

< PUNTO TRE!!! Se vengo a sapere che hai fatto soffrire il signorino in qualsiasi modo, ti assicuro che i tuoi parenti non avranno alcun corpo su cui piangere per la tua morte, perché di disintegrerò! Capito?!>

Silenzio di tomba.

< Tsk, io qui ho concluso.>

Il vecchio si volta per uscire, ma...

< Fermo un attimo, signor Feedman, ho anch’io un paio di punti da chiarire.>

< Uh?>

Deglutisco e gli punto il dito contro.

< Punto primo. Io non approfitto di nessuno e se ti sento dire ancora il contrario, giuro che la pagherai cara. Punto due. Chiamami ancora una volta crucco e ti faccio provare che vuol dire avere la colonna vertebrale come una fisarmonica. Punto tre. Vedi di fare compagnia a Naminé, perché se scopro che la lasciate ancora sola come un cane, i tuoi parenti non avranno neanche più un organo da donare, intesi?>

Silenzio di tomba.

Poi il vecchio sorride.

< Non pensavo che avessi così fegato, moccioso. Molto bene, tu rispetta le mie richieste e io rispetterò le tue.>

< Ci stò!>

Mi sembra impossibile... siamo giunti ad un accordo!

Mi sembra ancora più impossibile quando mi porge la mano, ma non esito un attimo a stringergliela.

In quel momento entra Marluxia nella stanza.

< Che state facendo voi due?>

Sorrido sciogliendo la stretta.

< Nulla, solo una chiacchierata.>

< Già, ma ora è meglio che io torni al lavoro... Arrivederci, ragazzo. Signorino Marluxia, i miei ossequi.>

< Arrivederci, signor Feedman.> lo saluto contento.

Marluxia ci guarda come fossimo matti, mentre Feedman esce dalla stanza.

< Mi sono perso qualcosa?>

< No, nulla di essenziale. Ho finito la borsa, vado a salutare Naminé.>

< Ok, io intanto porto le borse giù, così mia madre la smette di ripetermelo. Mio padre ci aspetta in macchina, fai in fretta.>

< Certo...>

Sorrido di nuovo e corro verso la stanza di Naminé.

Busso leggermente prima di entrare.

< Nami, scusa il...>

Mi blocco.

E’ per terra, accasciata al suolo.

< Nami...>

Mi chino su di lei.

Il respiro è leggermente irregolare.

< Nami!!!>

< Uh, Zexion...>

Apre un occhio e cerca di rialzarsi, ma non ha più forze, così la prendo in braccio e la appoggio sul letto.

< Nami, cos’è successo...>

E’ molto pallida, più del solito, ma ora ha ricominciato a respirare regolarmente.

Si sforza di sorridere.

< Non preoccuparti, è stato solo un giramento, nient’altro.>

< Non sei molto convincente...>

< Eddai, non preoccuparti! Tu... stai andando, vero?>

Mi ricordo improvvisamente perché sono in camera sua e annuisco.

< Capisco... quindi forse non ci rivedremo più...>

< Ma che dici? Tornerò a trovarti di sicuro, vedrai!>

Ridacchia.

< Guarda che ci conto!>

< Contaci!>

Mi guarda per qualche secondo, pensierosa.

< Grazie, Zexion.>

< Per cosa?>

< Per esserti preoccupato per me e per avermi fatto compagnia in questi giorni.>

< Di niente, anzi, è stato un piacere. Mi sono divertito un sacco e...>

< Zexion.>

La guardo aggrottando la fronte; è strana, ha qualcosa di diverso.

< Torna presto.>

Sono sconcertato, che vuol dire?

La tira per le lunghe, non è da lei...

Vedo che chiude gli occhi e si sporge verso di me.

Non riesco ad evitare di guardare le sue labbra pallide che si tendono verso le mie.

E prima che io possa afferrare completamente il concetto, prima di capire che sta succedendo, la bacio.

Sto baciando Naminé, la sorella del mio compagno di stanza e mio migliore amico.

Conosciuta appena qualche giorno fa.

Il bacio si consuma e io mi allontano un attimo da lei.

< Tornerò presto, non preoccuparti.>

Lei annuisce e io esco dalla stanza.

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O__O Je suis tornata!!! (l’appena sufficiente in francese si fa sentire =__=)

Comunque... non so, so che vi sembrerà strano, ma non vedevo l’ora di farli tornare a scuola, anche perché lì posso usare al meglio tutti gli altri personaggi quali Xemnas, Saix e altri ^^.

E’ stata dura scrivere questo chap, anzi, vi avviso che ci metterò un po’ a scrivere i prossimi, sia perché i compiti si fanno sentire, sia perché ogni tanto devo staccare con Emo and Flower e dedicarmi a qualcos’altro, o scrivo da cani (sì, insomma, peggio di come sto scrivendo ora!).

Quindi mi sto dando anche alla Mansaix che seguirà questa Maruzeku e voglio che sia fatta bene!

E tra un po’ è Natale... che bello, forse riuscirò a dormire fino alle 11 tutte le mattine! (sogni nascosti da cretina quale sono ^^)

E poi verrà quel deficiente di mio fratello giù dalla Germania... che bello, riunione di famiglia!

Ah, insomma, felicità ovviamente condita dalla mia salsa preferita, lo yaoi!

Vi auguro a tutte buone feste in anticipo, dato che non penso riuscirò a postare per Natale... magari per Capodanno, così, per un buon inizio anno!

Mi raccomando il commentino per questa vecchia cerebrolesa :3

A presto, guys, see ya!!!

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Capitolo 10
*** 10. Il club Anti-Malefica ***


Risposte alle recensioni

Ringrazio Hachico91 e Clarysama che avevano recensito, ma purtroppo a causa del problema con i caratteri accentati e la seguente formattazione di EFP sono andati persi… Probabilmente vi ritroverete una mia mail, ho provato a contattarvi per avvisarvi, ma forse non l’avete vista… vabbè, non ve ne faccio una colpa, io per prima apro la mia mail ad ogni morte di papa! XD

Comunque vi ringrazio molto del vostro sostegno ^^

Grazie mille.

maffo: wow, grazie mille! XD Scusa per il commento (forse era un po’ troppo brusco), ma siccome poco dopo la pubblicazione di alcune tue fic ne è uscita una che si intitolava Chindom Erts (l’autore però ha detto di averlo fatto apposta) mi è venuto un tuffo al cuore e ho cercato di salvare l’inglese ^^.

Ma non preoccuparti, è capitato anche a me di sbagliare il titolo in inglese di una fic... Più che altro ora darò un’occhiata alle tue storie, l’altra volta ti ho lasciato solo uno sputo di commento perché ero di fretta e dovevo staccare subito! ^^ Rimedierò il più presto possibile recensendo!

Kns_87: XD povera stellina, ci si mette anche EFP a mandarti a remengo il tuo poco tempo! Su, fatti forza! *fa patpat e pokepoke* Grazie come al solito ^^

SiamailyaDeFog: oh oh... ora comincio le mie solite figure di cacca! XD Sono contenta che ti piaccia la fan fic, solo che... non ricordo chi sei O__O’’ Chiedo perdono... *si mette in un angolino* Però almeno mi dici chi sei? Per favore, o resterò per tutto il tempo con questo chiodo fisso! *fa gli occhi dolci da coker

Sashy: O__O ... *passa calmanti

FranXy: Vero, se non ci fossi tu come farebbe il mondo?! XDDD Cara la France! Ma vedrai che le cose si sistemeranno... forse... credo... suppongo... presumo... XD Comunque il mansaix rulla! Non lascio le mie radici, la mia prima fic è stata una mansaix, è mio dovere inalzare questa coppia verso la gloria! *posa eroica d’alto livello* (Ma che sta dicendo? NdTutti)

Mizu Himesui: è bella l’ambientazione scolastica, anche se la mia è del tutto inverosimile ^^’’ XD

LittleBeaver91: non preoccuparti! XD Ti sei rifatto sta volta, no? Spero di non averti shockato troppo XD o mi sentirò in colpa per il resto dei miei giorni! (conoscendomi tra cinque secondi me ne sarò già dimenticata ^^)

Tifa93: sarebbe più saggio non accavallare le fic, però l’ispirazione non ha regole, quando viene viene e non posso farmela sfuggire X3 Te l’avevo detto che rischiavi il contagio da yaoi XD Ora non solo gira la meningite, ma anche la yaoite!

Deep_Strife: ehi, se continua così il fan club per Feedman lo dobbiamo davvero fare! XDD In fondo, perché no? Spero che tu (al contrario di me) sia riuscita a sciare un po’ ^^ Qui non ci sta un centimetro di neve neanche a pagarlo oro e neanche in montagna T__T

Marluxia25: il chap, in ritardo come al solito, è arrivato! XD Presto verranno tirati in ballo anche Saix e Xemnas *ç* Nessuno se l’aspettava da Nami-chan, ma in fondo l’amore è amore, non si può comandare... e poi non darei neanche la colpa a lei, più che altro è stato Zeku. E’ moooolto indeciso il ragazzo! Bé, prima o poi si darà una regolata! (l’idea che mi frulla sempre è sesso a tre, ma non credo che entrerà nella fic... anzi, ne sono più che sicura, non entrerà nella fic! Anche perché Nami e Maru sono fratelli e quindi... >__< non voglio neanche pensarci! XD)



10. Il Club Anti-Malefica

Non ero mai stato così felice e così triste nello stesso momento.
Felice perché l’avevo baciata.
Triste perché l’avevo baciata.
Non so se ho fatto la cosa giusta.
Nei confronti di lei, sì.
Nei confronti di lui, no.
Insomma, c’è sempre l’altra faccia della medaglia, facendo un favore Naminé ho fatto un torto a Maru.
Ma poi è stato un favore che le ho fatto?
Bè, lei mi ama, ha ricambiato il bacio, non si è opposta.
Sì, ne è stata contenta e io pure.
Lei mi piace... non so se sia giusto dire che la amo, forse è troppo presto per poterlo dire.
Sono piuttosto confuso anch’io... non so se quello che provo per lei sia normale o solo alimentato dalla pena che mi fa.
Ma comunque, non mi da fastidio l’idea di averla baciata e non mi dispiacerebbe nemmeno mettermi con lei.
Il problema è un altro e ha i capelli rosa e gli occhi celesti.
Lo conosco da più tempo di Nami e ci ha provato un sacco di volte a sedurmi.
Mi sento un verme, perché io non voglio ferire Maru.
Una cosa è certa, non deve sapere niente di me e sua sorella, non devo rendere le cose più complicate di quanto non siano già.
Perché so ormai che Marluxia non ama Naminé, anzi, non vuole averci niente a che fare.
Un fratello non dovrebbe comportarsi così, non dovrebbe abbandonare la propria sorella.
Maru non ha scuse per questo, ma in fondo non mi riguarda.
Io sono suo amico, ma nei problemi che non vuole risolvere non voglio metterci becco.
E, dato che Naminé soffre a causa del suo comportamento, non devo avere rimorsi se cerco di alleviare il dolore stando con lei.
Lui se l’è cercata, lui mi ha “costretto” a farlo.
E poi lei mi piace.
Non so se sia un bene o un male, ma ciò che conta ora è che l’errore lo sto facendo io.
Non devo sentirmi in colpa con Marluxia.
Non ho alcun legame di quel tipo con lui, è solo un amico, per quanto lui voglia diversamente.
Se riesco a mettermelo in testa, tutto sarà più facile.
Solo che... è dura vederlo come amico.
Ormai le sue attenzioni e i suoi continui corteggiamenti non mi infastidiscono più come prima, anzi, danno pepe alla mia routine quotidiana.
Sono davvero uno stupido...
Innamorarsi contemporaneamente di fratello e sorella era la cosa più idiota che potessi fare e ovviamente ci sono cascato.
Ora quello che posso fare è non dire niente a Maru, sperando che anche Naminé rimanga in silenzio, e aspettare che la situazione si risolva da sola... o che il tempo almeno semplifichi il problema.
Per fortuna siamo tornati al college, qui mi sento di più a mio agio e i carichi di compiti diventano sempre più massicci così che non ho neanche il tempo per preoccuparmi delle conseguenze delle mie azioni.
Maru dal canto suo si comporta come al solito, non parla di Naminé, mi tormenta in continuazione e non la smette mai di chicchierare.
< Sono quasi certo che il professor Xigbar abbia una relazione con Xaldin! Ieri li ho visti uscire insieme da una porta...>
< Era il ripostiglio delle scope?>
< Come hai fatto ad indovinare?!>
< Larxen aveva rinchiuso nello sgabuzzino Demyx, il professore e Xaldin erano andati a tirarlo fuori...>
< AHAHAH!!! Che forza, avrei voluto vedere la scena!>
< Non so cosa ci trovi di divertente... sarà meglio che questi continui disordini cessino o Malefica comincierà ad espellere...>
< Uh, non ti starai preoccupando per me, vero?>
Guardo il suo stupido sorriso malizioso.
< Solo non farti trovare nei paraggi se succede qualche casino.>
< Sì, lo so, non preoccuparti!>
Gli lancio uno sguardo di sfuggita mentre scarabocchia qualcosa sul banco e il professor Luxord richiama l’attenzione delle ultime file.
Riuscirò a decidere chi voglio di più?
Lui o lei?
Devo smetterla con queste stupide domande o impazzisco!
Lascio cadere la mia faccia stanca sul banco, appoggiando la fronte sulla fredda fòrmica.
Sento una mano scompigliarmi i capelli.
< Su col morale, Zeku!>
Sorrido.
< Grazie Maru.>
Un aereoplanino di carta atterra tra me e Maru, sbattendo silenziosamente contro il mio astuccio.
Guardiamo entrambi la file dietro di noi e Axel, praticamente disteso sulla sedia e con l’aria più rilassata del mondo, ci strizza l’occhio.
Maru incuriosito prende l’aereoplanino e lo apre, vedendo un messaggio scritto in una calligrafia scostante e piena di cancellature.
“Ehilà, ragazzi! Volete entrare nel club anti-Malefica? Organizziamo scherzi più o meno pesanti per poter finalmente respirare senza che la preside ci dica come fare!
Mi sembrate due tipi in gamba, soprattutto tu, testa di rosa, e quindi siamo certi che non farete le spie; aspettiamo una vostra risposta dopo la lezione!
See ya!”
Maru sorride, immaginandosi già scherzi terribili da fare alla preside, mentre io mi incupisco.
E’ una cosa da idioti organizzare un club simile e rischiare di essere buttati fuori per una sciocchezza simile.
< Perché c’è scritto “aspettiamo”? – chiedo dubbioso – Axel non è solo?>
< Credo sia con quel biondino là.>
Maru indica Demyx, il biondino che c’era alla festa di Halloween, intento a studiare quello che ha l’aria di essere uno spartito musicale.
< E perché cavolo dice che tu sembri più in gamba di me?>
< Ma il mio stile si riconosce subito, caro! In fondo, sono inimitabile!>
< Sì, casomai ti riconoscono subito per allocco...>
Marluxia ignora la mia battuta.
< Ah, che bello! Pensa che forza, fare scherzi a Malefica!>
< Per me è solo un’idiozia... non servirà niente, solo a rischiare l’espulsione.>
Maru fa l’aria delusa.
< Zeku, posso entrare nel club? Per favooooore!>
< Per che cavolo lo chiedi a me? Non sono il tuo grillo parlante, decidi per conto tuo!>
< Ma tu non parteciperai?>
< Manco morto, ci tengo a frequentare questa scuola. Dopo tu fai quello che ti pare, sei abbastanza grande per scegliere da solo.>
< Uhm... però se tu non vieni, non posso divertirmi... e poi non voglio farti stare in pensiero!>
< Uh, perché in pensiero?>
< Come faresti a dormire sogni tranquilli sapendo che io rischio l’espulsione da un momento all’altro?!>
< Prendo un sonnifero? Guarda che io non mi preoccupo minimamente per te, me la cavo perfettamente da solo.>
< Allora perché sei venuto a ripescarmi a casa mia? Non potevi stare senza di me, ecco tutto!>
Marluxia sfoggia il suo sorriso migliore.
Alzo gli occhi al cielo e non ribatto.
Quello dell’essere andato a casa sua sta diventando un tasto dolente...
Finalmente la campanella suona e mentre ci avviamo alla porta, Axel e Demyx ci si affiancano.
< Ehilà! Come va, raga?>
Trattengo una smorfia... stupide abbreviazioni giovanili, non le sopporto.
< Ciao Axel!>
Marluxia lo saluta allegramente.
< Allora, avete pensato alla nostra offerta?!>
< Un po’ difficile non pensarci finché ci mandi areoplanini contro l’astuccio.> ribatto asciutto.
Axel accantona le mie parole con un gesto.
< Insomma, siete con noi o no?>
< Io no.>
Axel scrolla le spalle alla mia risposta e si volta verso Maru.
< Tu?>
< Uh, bè, ecco... io...>
< Axel, forse dovremmo lasciargli più tempo per decidere...> fa Demyx.
< Ma avevamo detto alla fine dell’ora!>
Maru scuote la testa.
< Scusate, ragazzi, ma ho promesso ad una persona di non cacciarmi nei guai o lo avrei fatto preoccupare.>
< Wow! – fa Demyx con aria di ammirazione – Questa persona deve essere molto importante per te se ci tieni a rassicurarla così!>
< Ah ah, sì, effettivamente per me è molto importante. La più importante, oserei dire.>
Il rosso fa una faccia delusa.
< Vabbè, fa niente... comunque la nostra offerta rimane aperta nel caso vogliate ripensarci! Andiamo Dem, o nonno Vexen ci avvelena! XD>
Demyx corre dietro ad Axel salutandoci con la mano.
Guardo Marluxia.
< La persona più importante, eh?>
< Ti sembra così incredibile?>
< Mi sembra più che altro una sviolinata.>
< ... quanto ci metterai a capire quanto sei importante per me?>
< ... ogni cosa a suo tempo... infatti ora abbiamo lezione con Xigbar. Muoviamoci.>
< Sì... Zeku.>
< Uhm?>
< Comprendimi in fretta... non vivo bene così.>
Pianto il mio sguardo sul pavimento.
Se solo sapesse quanto viva male io in questo momento... ma in fondo, abbiamo un modo simile di soffrire...
Nessuno lo capisce quando stiamo male... e anche chi lo capisce non ci aiuta.
L’unica sarebbe aiutarci a vicenda.
Come una coppia, io e Maru.

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Scusate il ritardo colossale nel postare ^^ Complicazioni sono sopraggiunte, ma superate (o almeno in parte)!
Ok, nessuno avrà capito la citazione, ma fa niente... c’è qualche novità nel senso che mi è venuta una voglia matta di iniziare una yaoi su i Pirati dei Caraibi e una hentai/yaoi su Harry Potter... e quindi siccome il pensiero era rivolto a queste nuove idee, questa Maruzeku ne ha risentito un po’ ^^
E’ un periodo buio, purtroppo... (il medioevo ellenico XD No, scusate, ho studiato troppo storia!) ma prima o poi passerà e potrò tornare a postare più velocemente ^^
Per alzarvi il morale vi informo che la Mansaix che sto preparando ha già pronti i primi due chap!
E poi sono particolarmente ispirata... sia grazie alla scuola sia grazie a chi c’è a scuola... perché se c’è un gran figo a scuola, ti aumenta l’ispirazione! XQ__
Ok, vi lascio alle vostre recensioni! (perché voi recensirete, vero?! >__<)
Bye bye,
Nezu!

P.S. il figo menzionato... ha 40 anni in più di me! XD Purtroppo... è una dimostrazione che si può essere fighi anche a cinquant’anni passati!

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Capitolo 11
*** 11. L'attesa ***


Risposte alle recensioni

Nemia: X3 Il namizeku ha sbalordito molti, a quanto vedo! Grazie mille per il commento ^^ (ma tu sei... l’autrice di “In the deepest darkess”! XQ__ Ma perché hai interrotto la pubblicazione, era troppo bella?!)

Nistox: spero che tu l’abbia chiusa prima di ingoiare un paio di mosche! XD Bé, ormai con la lentezza con cui aggiorno non avrai più la possibilità di saltare chap! ^^

Mitsuru: Grazie mille Mit ^^ i tuoi complimenti mi fanno molto piacere! (spero di riuscire a rallegrarti la vita, anche se forse non ho uno stile molto gioviale... e, remember, APPENDILI TUTTI! X3)

FranXy: ù__ù comunque 25 cm di yaoi look: XD Eddai, guarda che in realtà non è stato neanche il chap più corto, le tre pagine di word in font 12 le superava!

BloodberryJam: *ç* Un’altra fan degli Ska-p! Comunque grazie mille ^^ Zexion comincia seriamente a preoccuparsi! LOL (I miei gioielli di famiglia ç__ç NdZeku / Ma tanto non ti serviranno... tu sei uke! NdMe / O_______O ma che c’entra? NdZeku)

Fratellone Lontano: Conta* Ma sono 3! XD lol, Matt stile Resident Evil *ç* bada piuttosto alla tua salute, non ti voglio stile mucchietto di stracci o Giulio dopo che è passata una mandria di fan girl che richiedono yaoi tra lui e te (e dove lui è uke look:). Io te l’ho detto che non sono proprio negata a scrivere ù__ù e che questo stile dovrà fare un po’ di soldi per la pensione della nostra povera madre! X°D Per quanto riguarda Marluxia e specialmente il rapporto che c’è tra lui e Naminè... ogni riferimento a persone o fatti realmente esistiti è puramente casuale! Look: Bé, visto il successo che ha riscosso Maru, anche tu non dovresti andare male a ragazze (a proposito, come va con la crucca?); XD ricordando quanto mi ero preoccupata per il tuo riso pressocché isterico quella volta di Zurgo il Mago, devo aver fatto davvero una bella scenetta! Ricordo che eri praticamente piegato in due e minacciavi di sfracellarti al suolo dall’ammirabile altezza di mezzo metro! Spero che tu abbia presto la connessione in camera (basta che questo non comporti ore decisamente piccole da parte tua O__O Ti ricordo, bada alla tua salute finché non te la posso rovinare io! XD) e cerca di non cacciarti nei guai col tuo capo V__V Una caccabomba sotto il letto o un paio di petardi ti basteranno. Nessuna sviolinatura, eh? Guarda che poi ti voglio davvero in ginocchio a fare mea culpa >__< ma dimmi te se devo arrivare a tanto per attirare la tua attenzione! Davvero, a volte mi sembra che avrei più dialogo con un muro! (non è presente nessuna sgridata Mamma-style look:) Vedi di farti perdonare e arriva tutto intatto a casa, che dopo voglio romperti un po’ io *sorrisetto malefico e leggermente preoccupante* Preparati ad una sfilza di one-shot Neville/Voldemort e FiglioImmaginarioDiSiriusBlack/Piton!

Deep_Strife: “Meravigliosa creatura, sei sola al mondo” XDDD ti perdono per la “cosa”, visto l’aggettivo che la segue! Zex sta lentamente abbandonando la lametta (C’è nessuno??? ç__ç NdLametta) e chi lo sa con chi andrà! X°D (scatena reazioni isteriche da parte delle fan Maruzeku) Ok, ok, sapete già con chi andrà! X°D (ragazze, donate e iscrivetevi al Fan Club di Feedman! *ç*)

LittleBeaver91: Tu ti fai sempre riconoscere X°D Povero Zeku! Su, su, passerà anche sto momento di pippe mentali (maybe look:)

Sorina_SA!: XD Grazie cara, anch’io sono fiera! (ma di che? O__o) Grazie ancora e scusa se ho fatto attendere così tanto per l’aggiornamento!

Marluxia25: *stringe il prof* Lui è sholo mio XQ__ (Cesco Frare, hai presente che razza d’intestazione mi hai fatto nell’ultimo compito d’italiano? NdProf / ‘Azz... ^__^’’’ NdMe) Effettivamente temo che questa fic stia diventando molto triste O__O O forse è solo una mia impressione... lo spero! X°D Son già troppo depressa di mio per voler far deprimere anche gli altri! Grazie per il commento, sei sempre tra le mie fedelissime!

Tifa93: O, ma tutti mi vogliono fregare il prof! ç__ç Lo difenderò a spada tratta! (quello spirto guerrier ch’entro mi rugge... o__O) L’ispirazione purtroppo viene a tocchi, hai visto no quanto ci ho messo ad aggiornare sta volta >__< E con tutti i miei orali da recuperare, sono davvero messa male a scuola ç__ç! Vabbè, cercherò di trovare dei ritagli di tempo per continuare... e devo stare su col morale! ^^

Kns_87: Ma non potevo fare qualcosa di più yaoioso, si era appena baciato con Nami *ç* Comunque c’è più yaoi in sto chap! Ho finalmente deciso che se è scritto rating arancione, deve essere rating arancione! (Un applauso alla Kuroi e alla sua perspicacia! CLAP CLAP!) Apparte questo, ma praticamente io scrivo storie fatte di chap di transizione? X°DDD E’ pazzesco!

Sashy: ASashy, in quanto cambi d’umore non ti batte nessuno °__°

11. L’attesa

Sempre con la difficoltà di una decisione finale che mi rode dentro, sono sopravvissuto alle settimane che si sono susseguite e, incredibile ma vero, mi sono completamente dimenticato che fra una sola settimana sarà San Valentino.

Ci ha pensato Marluxia a ricordarmelo, in una maniera molto particolare.

I suoi saltelli improvvisi, le sue piroette e i suoi urletti inaspettatamente acuti mi prendono sempre alla sprovvista, specialmente se vengono esibiti mentre sto trasportando una pila di libri su per una scala per appoggiarli in una delle scaffalature più alte.

Vista la sorpresa e la mia posizione pericolante, la biblioteca ha assistito ad una spettacolare pioggia di libri che solo per miracolo non hanno colpito nessuno sul cranio.

Dopo, appunto, aver generato questa affascinante e mortale cascata di volumi, Marluxia mi ha di nuovo stritolato con uno dei suoi soliti abbracci.

< Ehi, Zeku! Tra una settimana è San Valentino! Non è fantastico?>

< Sarebbe meglio discuterne quando avrai smesso rompermi le costole e avremo messo a posto tutti i libri che tu hai fatto cadere!>

< Io? Guarda che li avevi in mano tu!>

< Maru, non discutere.>

Mi metto a raccogliere i libri mentre la folla che si era raccolta attorno a noi per assistere alla scena si disperde.

< Possibile che tu debba essere sempre così appariscente?> chiedo mentre si china ad aiutarmi.

< Ma Zeku! Insomma, è la mia natura, è come se ti chiedessi perché devi sempre essere così scorbutico e depresso.>

Sbuffo, consapevole del fatto che hha tremendamente ragione.

< Come stavo dicendo prima, tra una settimana è San Valentino...>

< E cosa mi dovrebbe colpire di questa notizia?>

< ... non dirmi che non hai mai festeggiato San Valentino!>

< Sì, l’ho festeggiato col mio gatto... qualche anno fa...>

< Accidenti, è una delle feste più belle! C’è rosa ovunque...>

< Non adoro particolarmente il rosa.>

< ... c’è il cioccolato...>

< Quello c’è anche a Pasqua.>

< ... ed è festa!>

< Insomma, c’è festa anche a Carnevale, alla fine San Valentino non è ‘sta gran cosa.>

< Va bene, va bene, se la vuoi mettere in questo modo non aprirò più bocca!>

< Ci sono altri libri in giro?>

< No, raccolti tutti...>

*

Non ho mai dato molta importanza al San Valentino, sia perché non ho mai avuto la ragazza sia perché mi è sempre sembrato piuttosto commerciale... sono più per le lunghe e solitarie vacanze estive, sono l’unico momento in cui mi sento veramente bene.

Una settimana passa in fretta, specialmente se hai il nuovo libro di Harry Potter da finire ed una valanga di compiti.

Finito il libro e superato il periodo in cui le verifiche erano ovunque come il prezzemolo, non ho altro pensiero in testa che quello di godermi finalmente i pomeriggi oziando un po’, liberandomi da tutte le mie stupide preoccupazioni e sul mio punto fisso “Maru o Nami?”.

La mancanza di contatti con la ragazzina sta diradando lentamente i miei dubbi, credo che una relazione tra me e lei sia impossibile... spero solo di non averla illusa.

Mi avvio lentamente in camera, meditando per la trecentesima volta sulla stessa questione, ormai è sempre il solito trita e ritrita...

Entro nella stanza talmente assorto dai miei pensieri che finisco direttamente addosso a Maru che mi accoglie con un leggero “Ouch”.

< Ops, scusa Maru...>

Alzo lo sguardo mentre parlo e mi blocco vedendo cos’ha in mano.

Un pacchettino di carta da pacchi blu scuro, con un fiocco argentato.

Lo guardo stranito e lui sorride nel suo solito modo malizioso e indecifrabile.

< Per te, Zex... buon San Valentino!>

Non ho mai pensato di poter ricevere un regalo di San Valentino, ma ora, guardando il pacchetto che mi porge Marluxia, mi vergogno di non aver nulla di pronto per ricambiare.

Non aspettandomi niente non avevo preparato neanche un pensierino... Dio, che figura!

Gli sussurro un grazie mentre prendo il regalino e lo scarto con mani tremanti.

Tolta la carta blu e il coperchio della scatola nera contenuta, mi ritrovo davanti una collana.

Ma non è una collana qualunque, questa è la collana:

un argentato cane a tre teste, con un’ala demoniaca che spunta dal corpo sottile e intrecciato con un sottile sostegno è attaccato ad una catenina.

< Grazie Maru... è bellissimo...>

Non so cos’altro dire; il mio primo regalo di San Valentino e proprio Maru me l’ha dato... perché non riesco a trovare le parole giuste per esprimermi quando ne ho più bisogno?

Lui ammicca e mi mette la collana al collo.

< Sai, c’era anche una fantastica collanina rosa con tanti cuoricini, ma ho pensato che non facesse al caso tuo!>

Lo abbraccio di slancio, commosso.

< Grazie... grazie per avermi risparmiato i cuoricini e avermi regalato il Cerberus! E’ il più bel regalo che mi abbiano mai fatto!>

Effettivamente è vero, questo regalo ha scavalcato in classifica persino “Il Capitale” di Marx che mi avevano regalato per il mio quindicesimo compleanno.

< Ma di niente! Non te l’aspettavi, vero?>

< Già... ecco, io non ho niente da darti in cambio... non ci ho proprio pensato...>

Lui sorride di nuovo.

< Non preoccuparti... più che altro, volevo chiederti...>

Attendo la sua continuazione, intuendo già però cosa vorrà dirmi: in fondo, è San Valentino.

< Zeku, stiamo insieme?>

La domanda così diretta mi colpisce con forza, ma non lo dò a notare; sento le mie convinzioni barcollare per un attimo e riprendersi subito dopo.

Non mi ha preso alla sprovvista.

Me lo aspettavo, sapevo che prima o poi lo avrebbe chiesto ed è meglio che sia ora.

Anche se il mio pensiero va momentaneamente a Naminè, lontano da lei è decisamente più facile decidere.

< Non sentirti in obbligo di accettare solo perché ti ho regalato la collana, devi essere libero nella tua scelta. Se hai bisogno di un po’ più di tempo...>

< No, non ne ho bisogno.>

Mi guarda ammutolito per un attimo, ma ormai ho deciso.

Decisamente, il suo regalo non influenzerà la mia scelta... chissà come la prenderà...

< Va bene, stiamo... insieme.> sorrido.

Mi aspetto che si esibisca in uno dei suoi balletti o perlomeno in un abbraccio rompi-costole con annesso urlo di felicità alla Tarzan, ma non si muove.

E’ come sotto shock, ma riesce a sorridere dopo un poco.

Forse non se l’aspettava che avessi già la risposta pronta, spero che la mia non gli sembri una risposta avventata e superficiale.

Getto di sfuggita un’occhiata all’orologio, ormai è passata da un pezzo l’ora di cena, dovrei anche andare a letto o domani non riuscirò a spostarmi di un millimetro.

Marluxia sembra essere del mio stesso parere e si trascina lentamente verso il suo letto.

In un attimo mi metto a cavalcioni sulle sue ginocchia, puntando le mani sul suo petto; non riesco a far sparire quel vago rossore che mi imporpora le guance.

E’ la prima volta, non sono minimamente pratico di queste cose, la mia esperienza in campo si ferma ai manga shojo che mi passava una mia compagna delle superiori.

< Zexion... che fai?>

< Ricambio il regalo.>

Non mi devo vergognare, non mi devo vergognare, non mi devo vergognare, non mi devo vergognare, non...

Lo bacio sulla bocca mentre gli slaccio lentamente i bottoni della camicia, rischiando di ingamberarmi nelle asole dato che le mani mi tremano da morire; finalmente gli slaccio del tutto la camicia e prendo un bel respiro mentale.

Marluxia sembra riscuotersi solo ora dalla sorpresa e sorridendo approfondisce il bacio, muovendosi in una lenta e studiata manovra per farmi trovare sotto di lui a breve.

Una volta sotto, con la testa appoggiata al cuscino, mi assale l’ansia: devo ricordarmi in fretta se sono presentabile!

Non dovrei essere troppo sporco, ho fatto il bagno ieri, e i boxer sono ancora in una buona condizione... prego solo di non asfissiarlo con le ascelle!

La mia ansia dev’essere davvero mal celata perché Maru sorride e prendendomi la testa tra le mani mi bacia sulla guancia.

< Calmati Zeku, va tutto bene...>

Mi ricordo della prima volta che ci siamo conosciuti, di quando mi aveva chiamato “nano da giardino”... mi sembrano passati secoli, eppure era solo qualche mese fa.

Mi slaccia lentamente i pantaloni mentre continua a baciarmi, come a cercare di distrarmi dal suo obbiettivo.

“A te basta solo che io e te facciamo sesso. Mi fa schifo questa idea dell’amore”

Non so ancora cosa pensare, forse l’ho giudicato male troppo presto, forse i miei erano solo pregiudizi.

“Mi fa schifo questa idea dell’amore”

Però ora non è solo sesso, ne sono certo.

C’è qualcosa di più... ma non è Marluxia che è cambiato.

Sono io.

“Mi fa schifo...”

“Mi fa schifo...”

“Mi fa schifo...”

Al diavolo tutte le cattiverie che gli ho detto, al diavolo tutti i miei pregiudizi e i miei ragionamenti inutili.

< Ti amo, Marluxia.>

*

Appoggio la testa al petto di Maru, chiudendo gli occhi.

Sì, l’abbiamo fatto e non ne provo rimorso.

Finalmente posso rilassarmi e godere di questo oblio: nessuna preoccupazione, nessun problema, niente di niente.

Non so per quanto durerà, ma intanto...

Maru mi accarezza i capelli lentamente, sento il suo petto alzarsi e abbassarsi regolarmente.

< Tutto bene, Zex?>

Sorrido, accoccolandomi meglio su di lui.

< Direi proprio di sì.>

In quel momento suona il cellulare di Marluxia.

Dio maledica tutta la tecnologia moderna, i conosci rompipalle e chiunque sia il responsabile di questa dannatissima interruzione.

Mi scosto dal mio ragazzo mentre si alza a rispondere.

Oddio, l’ho chiamato mentalmente “il mio ragazzo”... ci vorranno secoli prima che io mi abitui a pronunciare o anche solo a pensare una cosa simile!

Mi volto a guardarlo mentre parlo al cellulare e quello che vedo non mi piace per niente: la sua faccia è un misto di dolore, preoccupazione e incredulità.

Mette giù il cellulare e comincia in fretta a vestirsi.

< Maru, che è successo?>

< Devo assentarmi di nuovo...>

Mi alzo anch’io, un cattivo presentimento in corpo.

Lo osservo mentre si rimette i pantaloni e la camicia tentando contemporaneamente di afferrare il cappello appeso all’appendiabiti.

< E’ successo qualcosa a Naminé?>

Si blocca un attimo a fissarmi, poi annuisce.

< E’ peggiorata improvvisamente... devo assolutamente andare.>

Si mette il cappotto e senza prendere neanche una valigia intasca il cellulare e si avvicina alla porta; lo raggiungo in fretta.

< Vengo anch’io!>

Mi guarda con occhi decisi.

< Non se ne parla, è meglio se resti qua.>

< Ma...!>

< Per favore, Zexion. E’ una cosa troppo personale, non voglio che tu sia coinvolto.>

Apre la porta, ma lo prendo per il polso.

< Tornerai, vero? Non dovrò venire a ripescarti, questa volta?>

Lui sorride tristemente.

< Saprò ritrovare la strada per la scuola da solo, non preoccuparti per me.>

< Mandami almeno un sms quando arrivi, voglio essere informato!>

Mi bacia e annuisce.

< Non preoccuparti, avrai mie notizie.>

E senza aggiungere altro, si volta e se ne va: rimango in piedi davanti alla porta a fissarlo, prima di rendermi conto che sono completamente nudo e che qualcuno potrebbe vedermi.

A malincuore, rientro in camera.

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

Eccomi! Ok, molti mi avranno dato per dispersa, morta sotto un tram (il mio più grande incubo quando sono stata a Torino... ma perché i tram sono così silenziosi??? Non mi accorgo nemmeno che arrivano!) o finita sotto una valanga (ma se non c’era neanche uno sputo di neve! >__<). Bé, per farla breve, sono ancora viva, o almeno per ora. Chiedo scusa per l’incommensurabile ritardo, un po’ è stata colpa della mancanza di ispirazione e la scuola ha fatto tutto il resto. Quanto vorrei che un giorno fosse di 48 ore, forse riuscirei a far quadrare tutti i miei impegni... o forse se cominciassi a dormire due ore a notte, ci riuscirei lo stesso... Ma non credo, ci ho già provato e il risultato è stato che a scuola ero praticamente sclerata (due volte beccata a dormire durante latino ed un’altra ero talmente fusa che ho gettato un quaderno ad un mio compagno nel bel mezzo della lezione gridando “Prendi, Gio!” ... e nonostante questo non mi hanno neanche portato in presidenza... forse si aspettano che io incendi un banco). Purtroppo non posso promettervi che riprenderò presto con gli aggiornamenti veloci perché ho cinque orali sotto (italiano, storia, geografia, latino e greco) e li devo assolutamente recuperare... la cosa pazzesca è che gli scritti sono positivi °__° A volte mi chiedo se sono strana io o se sono davvero così scema da non saper spiccicare parola durante un’interrogazione. Ma non è stato tutto buio pesto questo periodo (e ci mancherebbe, altrimenti sarei già emo): ho trovato il ragazzo!!! E tra un po’ torna giù il mio fratellone così potremo dedicarci al cosplay di Luxord *ç* Lucca-Comics, arrivooooo! Ma intanto la mia prima preoccupazione dev’essere passare l’anno, cosa che si rivela ogni giorno più difficile. Ma ce la farò! (posa eroica d’alto livello!) Bene, passando al chap... non è stato così arancione come pensavo, ma per una serie di motivi ho preferito tagliare… vabbè, prima o poi sarà davvero arancione; avrei anche dovuto aggiornare il giorno di San Valentino, ma non sono riuscita a finirlo in tempo, quindi spero mi perdoniate per questo leggero ritardo di 3 giorni! Contando che ho ancora 20 giorni prima delle interrogazioni per il recupero dei debiti e che tra 60 giorni esatti torna il mio fratellone (ma che c’azzecca l’ultima? °_°) non so quando riuscirò a riaggiornare, di sicuro non prima che siano finiti i corsi e gli esami di riparazione, quindi preparatevi fin da subito ad una lunga attesa... per il resto non ho altro di nuovo da dirvi, solo che domani mi nasce un cugino *ç* Caro piccolo Dario, non vedo l’ora di vederlo! Ok, sorvolando su queste idiozie che non interesseranno a nessuno, vi ricordo di commentare per questa povera e indifesa ragazza (sì, sto parlando di me... e piantatela di ridere per l’indifesa!) che sta soffrendo su uno stramaledettissimo medioevo ellenico e su Eugenie Grandet (peste ti colga!).

See ya!

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Capitolo 12
*** 12. News ***


Risposte alle recensioni:

Mitsuru: i tuoi commenti mi faranno sbregare! xD (come quelli sulla fic di HP X°D Grande!) Comunque grazie mille! ^^

Kns_87: ammetto di non averci pensato al legame mentale tra i due fratelli, ma potrebbe essere xD
Comunque quello dell’arancione è un problema… non lo so, ma comincio a provare una sorta di repulsione per le scene solo di sesso… non fraintendere, le leggo e mi piacciono, ma non trovo mai la voglia di scriverle xD

FranXy: France! *abbraFFa* non posso suicidarmi, figliola, non prima di aver postato la Mansaix che sto progettando =ç= (tanto per cambiare, anche quella è ferma look:).
Dimmi che ci sentiremo presto e che aggiusterai msn! ç__ç voglio parlarti!!! xD (se mi sente Rob comincia a fare strani pensieri su me e te X°DDD)

Fullmetal manga lover: arancione o non arancione, questo è il problema! X°D Vabbè, prima o poi arancione sarà! Credo… presumo… suppongo… immagino… spero… sì, insomma, vedrò! ^^
E grazie per i commenti positivi xD Per quanto riguarda Naminè… leggi e vedrai x3

Deep_Strife: Iron Maiden… LOL! xDDD Il destino di Naminé l’avevo deciso fin dall’inizio ù__ù leggere per sapere xD
Bha, l’ONU, la Caritas e il resto sono solo un punto di partenza… vedrai, tra poco saremo finanziate dai più importanti fulcri della vita sociale ed economica del mondo ** come l’AVIS (donatori di sangue look:), l’ACTT (autobus look:) e soprattutto l’ACROS! (chi conosce Exel Saga ha il diritto e il dovere crollare a terra per il muppet è__é)

LittleBeaver91: Aaaaah, Zeku-chan, salvati! xD Ma non potevo fare Zexion seme, è troppo basso!
X°D Vedrai che comunque in questo chap troverà qualcuno che gli terrà compagnia mentre Maru non c’è xxD

Marluxia25: ** i tuoi commenti mi fanno sempre piacere! xD Ora che ci penso sono secoli che non ci sentiamo!
E io sto diventando lentissima ad aggiornare T__T spero che almeno i miei chap piacciano xD E sto arancione… vedrò che posso farci! ^^

Sorina_SA: evviva il tempismo delle sorelle minori! xD Però ero stata tentata da fare arrivare il messaggio prima che lo facessero look: ma forse sarebbe stato troppo frustrante xD
Ti dirò, il giorno di San Valentino non ho neanche visto il mio ragazzo xD (anche perché lui sta a Milano e io a Treviso look: forse riusciremo a vederci per il nostro compleanno XD Lui compie gli anni un giorno dopo di me!)
e tra l’altro a scuola non ho neanche avuto lezione del prof figo T__T un po’ una tristezza, insomma! xD Ma almeno le relazioni a distanza permettono di risparmiare soldi, al mio raga ho regalato una mia graficheria di Love Hina xDDD
EaF sarà composto da circa una ventina di capitoli, uno più, uno meno xD Concordo pienamente sul latino, è una noia mortale! Detto fra noi (ora mi internano) è molto più bello il greco xDDD
E Kritios, almeno quello c’ha gli articoli che ti aiutano e non ha 4000 desinenze uguali che possono essere genitivo, dativo e altri casini completamente diversi tra loro!
Per quanto riguarda i Tokio Hotel, non sono proprio una fan (se fossi una fan di tutti i gruppi che ascolto sarei nel Guinness dei primati xD), diciamo che non mi dispiace ascoltarli, anche se,
con l’eccezione di Ready Set Go, non sopporto le versioni inglesi >__< Tedesco 4ever =ç= Ah, se vuoi vedere una mia foto, guarda nel trafiletto sclerato a fine chap!

Sashy: … comincio ad odiare i tuoi commenti sintetici…

Tifa93: Shi, shiamo davvero adoVabili ** In fondo abbiamo fatto solo karate e judo, che vuoi che sia xD Almeno sappiamo come difenderci dai bruti! *comincia a sghignazzare*
Vedrai che prima o poi avremo tutto il tempo di pubblicare! Dobbiamo anche preparare quella yaoi demenziale, ricordi? xD Un giorno si ha davvero da farla! (Oh, Zeus, ma come parlo? °°)
E mi raccomando, non diventare emo! xD Non vorrai mica finire come Pietro, vero? xxD Ci sentiamo, tau!

Kanon: Kanon, sei viva! ** Evvai! *comincia a ballare per la stanza* temevo di averti perso per sempre! xD Bhuahaha, relazione contorta °° non so perché ma questa parola mi piace… xD
Grazie per aver ricominciato a commentare, ti prego, non mi abbandonare più *fa occhioni da coker* xxD

Fratellone Lontano: ammetto che immaginare Giulio uke da i brividi… anche perché l’ho sempre associato alla figura di Hojo (l’animo malefico da scienziato pazzo gli dona particolarmente) e l’idea di un Hojo uke è da delirio…
anche perché mi fa crescere la voglia di una Vincent/Hojo… Zeus, qualcuno mi interni… Allora, ovviamente vedrò di non mettere tutto il mio futuro patrimonio in mano a quella debosciata di nostra madre xD
Altrimenti lo spenderebbe tutto in canocchie e viaggi nel deserto °° (secondo il Death Clock io morirò a 94 anni investita da un cammello in corsa nel deserto… devo preoccuparmi?)
Ah, secondo il mio calcolo mancano 22 giorni e 4 ore al tuo arrivo xD Anche se io davvero speravo che tu arrivassi la mattina a scuola e facessi annichilire D’Alessi con la tua altezza
(basta che dopo tu non cominci a sparare idiozie sul latino °° o forse sarebbe un vantaggio, almeno il prof capirebbe perché sono cresciuta così xD). Grazie per i complimenti, pensa che quando sarai qui potrai leggere i capitoli in anteprima! xxD
Ah, ho finalmente ottenuto Mateus su Final Fantasy XII =ç= Comunque lo dicevo io, è un maschio, c’è il corpo della donna solo perché lo usa come scudo! (c’è scritto nel diario del clan =ç=) E ho battuto anche Mandrazu (Regina Cipolla, Re Alraune, Zuccastella e tutta la bella compagnia) e anche il Trickster!
Il chocobo leggendario xD pensa, ho dovuto fare 4 combo di apoteosi per batterlo! E, anche se tutto il gruppo è a livello 36, il mio Basch è al 47 *ç* tra poco raggiunge il tuo! X°D Ah, non vedo l’ora di stritolarti ancora con i miei abbracci da polipone!
Ci vediamo/sentiamo/scriviamo! (P.S. A chi mi consigli di far apprendere Mateus nel gruppo? Belias ce l’ha Fran, ma in futuro come squadra finale pensavo di usare Ashe, Basch e Balthier… sappimi dire! xD)

cristal: grazie mille! xD Sono felice che ti piaccia e come droga è assolutamente innocua! Tranne per il fatto che ci si perde tempo e se il giorno dopo si ha interrogazione o verifica è un problema xD
Lo dico per esperienza personale! Grazie ancora, spero che nonostante la scuola tu riesca a seguirmi! ^^

Lonely Angel: accidenti, Zexion sta praticamente prendendo il posto di Axel! xD Una volta tutti andavano matti per Axel, ora c’è uno stuolo di ragazze (ma anche ragazzi look: guarda littlebeaver xD) che gli vanno dietro!
Grazie per aver recensito, spero che anche questo capitolo ti piaccia ^^

12. News

Incredibile, quando resto solo nella mia testa cominciano a girare un mucchio di idee... una più deprimente dell’altra.
Sì, potrebbero darmi l’oscar per l’incoerenza e i miei cosiddetti “pensieri schifo”, per fare un esempio, mi ricordo improvvisamente di tutte le figuracce che ho fatto nei miei anni passati e, visto che è meglio tenersi sempre impegnati con qualcosa,
comincio a stilare una Hit Parade dei momenti più imbarazzanti della mia vita e che risbucano all’improvviso quando dovrebbero invece starsene nel dimenticatoio.
Allegria, Zeku, allegria.
Rimuovo scuotendo la testa il ricordo di quando, sette anni fa, ho urtato la mia professoressa di italiano e le sono letteralmente caduto addosso in una posizione molto equivocabile, e mi alzo dal letto con un salto.
Comincio a camminare per la stanza, percorrendola in lungo e in largo, sollevando una leggera nuvoletta di polvere dietro di me, in stile Zio-Paperone-che-sta-venendo-derubato-e-non-può-farci-niente.
... potrei pulire il pavimento dato che non è normale essere seguiti da una nuvola di polvere, ma le pulizie di casa, o più propriamente di stanza, non le ho mai digerite.
Mi fermo un momento, riflettendo: Marluxia è partito da un’ora, ormai sarà quasi arrivato a casa... sono in ansia, voglio sapere come sta Naminé, voglio vedere Marluxia,... vorrei un po’ troppe cose e molte non sono minimamente realizzabili.
Forse è meglio che io mi decida a crescere.
Resto immobile, fissando il pavimento dove ancora aleggia un sottile strato beige di polvere.
Marluxia non si è mai dato pena per Naminé, la evitava, ma è corso subito da lei appena è stato chiamato... è ovvio, in fondo sarebbe da mostri restare a casa mentre un proprio parente così stretto muore... ma che sto dicendo, Naminè non morirà!
Se dovesse morire, Marluxia mi avrebbe portato con sè, sa perfettamente che mi sono affezionato a lei, non sarebbe così crudele da non farmela vedere un’ultima volta... però, è strano che non mi abbia voluto portare con lui, capisco che è una cosa privata, ma sa che potrei rendermi utile e che a Naminé farebbe piacere vedermi... che Maru sospetti qualcosa?
No, non può averci visto, era uscito, non ha mica un occhio allungabile o uno sguardo a raggi laser o che so io che vede attraverso i muri... e se sapesse del bacio non avrebbe chiesto di metterci insieme...
a meno che non l’abbia fatto per distanziarmi ancora di più da Naminé e questo spiegherebbe il perché non mi ha portato con lui... ma non può essere così egoista, è vero, è parecchio egoista, ma qui ci sono in gioco sua sorella e il suo migliore amic... ehm, il suo ragazzo, non può manipolarci tutti così!
No, ci dev’essere un’altra spiegazione!
...

Comincio a correre per la stanza nel vano tentativo di non pensare, rabaltando uno sgabello e afferrando per un pelo il cd dei Nevada Tan che era appoggiato sulla mensola.
Pensa a qualcos’altro, pensa a qualcos’altro!
Mi levo la maglietta, corro in bagno, apro il rubinetto dell’acqua fredda e mi bagno i capelli.
Un brivido mi percorre la schiena mentre l’acqua gelata scorre lungo le spalle pericolosamente in direzione della pancia.
< Zexion?>
Faccio un salto degno di un campione olimpico, sbatto la testa contro il rubinetto e se possibile (e non lo credevo tale) mi bagno ancora di più.
Completamente stonfo (oddio, temo che sia un’espressione dialettale... diciamo “bagnato fradicio” xD Dai che dò lezioni di trevigiano! NdA), con il ciuffo che preme sull’occhio più che mai e che mi annebbia la vista mi volto e incontro le facce decisamente allarmate di Xemnas e Saix.
< Z-zexion, stai bene?> mi chiede con un filo di voce Saix.
Allargo le braccia nel vano tentativo di impedire alle gocce che scivolano lungo le spalle di raggiungere i pantaloni e, cercando di tenere il tono più posato di questo mondo rispondo.
< Sì, perché?>
Perché?
Bha, forse perché mi sono trasformato in water-man nel giro di quindici secondi, ho messo sottosopra la stanza nel tentativo, inutile, di calmarmi e un bernoccolo decisamente doloroso comincia a farsi sentire là dove ho sbattuto contro il rubinetto.
Xemnas mi squadra mentre la sua preoccupazione viene velocemente sostituita da un ghignetto sardonico.
< Ti aspettiamo in quello che resta della tua stanza mentre tu ti dai un’asciugata.>
Annuisco gocciolando ovunque; appena Xemnas e Saix escono dal mio bagno, mi scuoto come un cane, schizzando acqua ovunque... almeno avrò qualcosa da fare per passare il tempo.
Afferro un asciugamano, faccio il possibile per rendermi presentabile, con una spugna asciugo rapidamente le gocce sul pavimento e prendo una maglietta appoggiata vicino alla doccia: solo una volta indossata mi accorgo che è di Marluxia e mi sta decisamente grande...
vabbé, sempre meglio che stare a petto nudo davanti a due tipi imprevedibili come quelli...
Finalmente esco dal bagno, più o meno asciutto e con una magliettona che mi fa sembrare un rapper.
< Che succede?> chiedo a Xemnas e Saix.
< Abbiamo visto Marluxia uscire, qualche minuto fa...>
< Un’ora fa, per l’esattezza.> interrompo.
< Sì, vabbè, e quindi ci siamo preoccupati... credevamo fosse successo qualcosa tra voi due...>
Sospiro e mi accoccolo su una poltrona facendo cenno ai miei due interlocutori di accomodarsi sul divanetto.
< Non è successo niente... di male, tra noi. Solo che sua sorella sta male ed è peggiorata improvvisamente, quindi è andato a trovarla...>
< Capisco... ma è successo qualcosa ra voi due? Non precisamente qualcosa di brutto, eh.>
Arrossisco leggermente.
< Cosa ti fa pensare che sia successo qualcosa?>
< La collana.>
Guardo stupito il Cerberus che ho ancora al collo.
< La collana?>
< Sì, abbiamo visto Marluxia comprarla pochi giorni fa... immaginavamo l’avrebbe data a te.>
< Come mai?>
< Ecco... voi due siete sempre insieme, anche se tu ti lamenti in continuo e lui fa di tutto per mettersi in mostra e metterti in imbarazzo, alla fin fine state bene insieme.>
Raccolgo le ginocchia contro il petto: effettivamente ci lamentiamo spesso l’uno dell’altro, combiniamo casini vari addossandoci la colpa, ma poi...
alla fine, con lui mi sento più a mio agio che con ogni altro...
Improvvisamente il mio cellulare vibra.
Con uno scatto lo afferro dal comodino e leggo il messaggio.
“Sono arrivato, sto bene”
Rispondo più in fretta che posso.
“E Naminé?”
Tengo il cellulare in mano mentre giro per la stanza, gli occhi di Xemnas e Saix puntati addosso.
Quando arriva la sua risposta il cellulare non fa in tempo a finire la vibrazione che ho già aperto il messaggio.
“Sta male”
Ci rimango di sasso.
“Sta male”
“Sta male”
Ma va là!
Guarda, non c’ero arrivato a capire che stava male, pensavo fosse solo tornata dai Caraibi e che tu fossi andato a salutarla!
No, non avevo capito che stava male, una se ne sta segregata nella sua stanza ventiquattr’ore su ventiquattro scambiando solo due parole con chi le porta il vassoio del cibo perché le gira così, vero?!
In uno scatto di rabbia lancio il cellulare contro il muro, dove rimbalza con un sonoro “TOCK” e ricade con sul letto.
Stringo i pugni e ricomincio a camminare per la stanza, peggio di prima.
Ma per chi mi ha preso?
Ovvio che stia male! Ma quanto male, dannazione, quanto???
Vabbè che non c’è una scala di dieci per poter misurare il dolore, ma tanto male da morire, un male curabile, che cosa? Cosa, dannazione?!
< Zexion, calmati!>
Mi volto lanciando un’occhiataccia a Saix che si fa sempre più preoccupato, si volta verso Xemnas con aria interrogativa.
L’argenteo si alza lentamente e mi mette una mano sulla spalla.
< Che vuoi?>
In un altra circostanza mi sarei pentito amaramente della mia domanda così brutale e specialmente del tono sono-incazzato-nero-non-rompermi, ma a quanto sembra essere arrabbiati toglie la consapevolezza che, anche in momenti così collerici, si parla sempre con una delle persone che non esiterebbero a levare dalla tasca il coltello e insegnarti l’educazione.
Ma per fortuna il vedermi così incazzato aveva attenuato la vena vendicativa di Xemnas.
< Sta calmo Zexion, spaccare il cellulare o ribaltare qualche sedia non servirà a niente.>
< E allora tu cosa consigli di fare, Mansaix?>
Sottolineo quest’ultima parola con un sorrisetto decisamente provocatore, ma Xemnas non abbocca all’amo.
< Vieni in camera mia e di Saix. Stare da solo non ti farà di certo bene.>
< Neanche stare con voi.>
< Prova prima di condannarci.>
Sbuffo, afferro il cellulare, la chiave della stanza e mi rassegno a seguire Xemnas e Saix nella loro stanza.
< Ma voi non avevate camere separate?>
< C’è stato un nuovo arrivo a metà gennaio e Xigbar ha voluto mettere me e Saix nella stessa stanza.>
< Bè, ora potrete farlo quando volete.>
< Tu e Marluxia lo potevate fare da inizio anno, se non erro.>
Chiudo la bocca pentendomi di aver intrapreso una sorta di litigata a senso unico e cerco di rianimare il mio cellulare;
sorprendentemente è ancora vivo, l’ho sempre detto che i vecchi Nokia funzionano alla grande.

*

Per tre giorni sono stato sempre in camera di Xemnas e Saix, uscendo solo per qualche noiosa lezione durante la quale dovevo evitare le mille domande delle ragazze su dove fosse Maru e sul mio Cerberus.
Su una cosa però dò ragione a Xemnas: stare da soli è orrendo, specie in momenti delicati come questi.
Per fortuna c’erano lui e Saix con cui parlare o avrei dato davvero di matto.
Certo, a volte mi sentivo davvero di troppo, in poche parole “il terzo incomodo”... anche se Saix non dava segno di essere irritato per la mia presenza o di avercela con Xemnas per la sua proposta imprevista,
l’argenteo cominciava ad avere qualche scatto ogni tanto... quando si dice “dipendente dal sesso”...
Getto uno sguardo al cellulare per la quattrocentesima volta nell’arco di un quarto d’ora: dopo quel messaggio che mi ha mandato su tutte le furie non ne ho più ricevuti da Maru.
Mi alzo stiracchiandomi e sfoglio svogliatamente il libro “Ivanhoe”... anche il mio libro preferito non riesce a distogliermi dai miei pensieri...
Il mio orecchio capta qualcosa e, voltandomi incredulo, afferro il cellulare.
In quel momento entrano Xemnas e Saix.
< Che c’è, Zexion?>
“Torno domani”
< Dice che torna domani...>
< Perfetto!> esclama Xemnas con un sorrisone, ma non lo ascolto e scrivo.
“Dimmi di Naminé”
Mentre aspetto la risposta Xemnas abbraccia Saix al settimo cielo... sì, proprio “dipendente dal sesso”.
La risposta non tarda ad arrivare.
Le brutte notizie non tardano mai ad arrivare.
“Mi dispiace, Zexion. Mi dispiace davvero”

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

Ecchime!!! XD Torno vittoriosa! Quattro recuperi su cinque sono andati a segno e anche se non ho superato latino, ora posso ostentare un 7 + in geografia!
Devo alzare un altare ai miei prof, mi hanno fatto fare i recuperi scritti xD Vabbè, allora un bacione a D’Alessi e alla Del Stabile, vi voglio bene! Specialmente perché mi date ispirazione per scrivere fan fic hentai su di voi, ma vabbè! ^^
Allora... sì, non ci si sente da un bel po’ e devo ammettere che ho scritto questo chap in poco meno di due ore che avrei dovuto dedicare a fare schemini di geografia in vista della prossima interrogazione, ma oggi mi sentivo troppo ispirata! X°D Certo, poi spero che il risultato sia di vostro gradimento, a me non sembra così male ^^
In compenso ora la tastiera del pc è tutta sporca di cioccolato (tranquillo fratellone, è la mia tastiera, non la tua... sulla tua ci ho già rovesciato il succo d’arancia xD), così imparo a mangiare il mio uovo mentre scrivo...
ma, tanto per iniziare uno dei miei discorsi random, che razza di sorprese mattono nelle uova? O___O Cioè, capisco i gusti variabili, ma... un elefante di peluche ARANCIONE??? O_________o
E dopo danno a me della fumata... bè, effettivamente una che scambia nel compito di arte Policleto (scultore) con Policrate (tiranno) non ha tutte le rotelle a posto (e la prof non ha neanche visto che avevo scritto Discoforo al posto di Doriforo xD), ma sorvoliamo...
Passando ai motivi del mio ritardo (ma non ho fatto prima del solito? Oo Forse è solo una mia impressione...) questa volta non darò la colpa alla scuola...
certo, ha fatto la sua buona parte, ma il fatto è che quando vado al pc non riesco a trattenermi dall’aprire il mitico solitario (io ho quello modificato con al posto delle figure i personaggi di Final Fantasy VIII xD) e ho una passione sfrenata per la modalità vegas a tre carte...
ok, per dirla tutta ci perdo i pomeriggi =ç= e poi durante le vacanze mi sono fatta una di quelle tirate a Final Fantasy XII che non mi dimenticherò mai (oltre ad essermi gustata il mio Balthier *ç* pezzo di figo che non sei altro...
vabbè, a parte questo, sto lentamente abbandonando la sezione KH... no, non cominciate a festeggiare =__= Non ho intenzione di ritirarmi, ho ancora un mucchio di storie da farvi subire xD
Solo che credo che la mia concentrazione si sposterà anche in altre sezioni (Harry Potter, dott. House e Pirati dei Caraibi, quest’ultima poi è praticamente priva di yaoi ç__ç qualcuno deve fare qualcosa... ma niente paura, sta arrivando MedioMAAAAAN!!! ... ok, internatemi).
Penso di avere detto tutto... ultimamente i miei discorsi random sclerotizzanti stanno diventando più lunghi dei capitoli di per sè... vabbè, meglio così xD Mi diverto troppo a scrivere questa marea di cavolate!
Ah, per chiunque volesse morire precocemente, qui c’è l’indirizzo dove potete trovare le mie foto xD
Guardate che declino ogni responsabilità sugli effetti collaterali che avranno su di voi! http://pauraedelirionellorganizzazione.forumcommunity.net/?t=12316835
Ok, dai, per oggi ho terminato, alla prossima! XD
Bacione a tutti e, mi raccomando, recensite!
Tau!

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Capitolo 13
*** 13. How does it feel? ***


Risposte alle recensioni

Sashy: O________________O Tu e le tue rime macabre…

LittleBeaver91: dovrò fare le mie scuse a Naminé, ma sfortunatamente è proprio morta… scusa, ma l’avevo deciso fin dall’inizio di farla morire ^__^’’ Comunque… Zio Paperone è un mito! xD Lo trovo semplicemente fanatastico, di gran lunga il mio personaggio preferito di Paperopoli e Topolinia, al parimerito solo con Amelia e Paperino x3

Kns_87: ma tu… non puoi… leggere le Draco/Harry O________O xD Ok, lo so che mi piacciono i vecchi, ma… Harry/Piton 4ever =ç= xD O meglio, qualsiasi pairing abbia in mezzo Piton, Black o Lupin xD Comunque… se mi hai dato per dispersa prima, ora mi avrai dato per morta accertata xD

FranXy: xD La mente di Rob è talmente contorta che non si sa mai cosa aspettarsi da lui xD Purtroppo non potrò venire a Catania ç__ç mia madre ha optato per un altro posto… accidenti, devo assolutamente riuscire ad incontrarti! ç__ç

Axelina93: xD Oddio, tra poco avremo la guerra tra pro-mortediNami e contro-mortediNami xD Comunque sono contenta di averti fatto ricredere sul pairing, credo che sia bellissimo sperimentare nuove coppie, offre una grande varietà di possibili trame ^__^

Lonely Angel: non smetterò mai di scusarmi per la misera fine di Naminé ç__ç su col morale, la vita continua x3

Cristall: grazie mille ^^ A volte mi chiedo anch’io come facciano a piacere le mie storie, io sono sempre insoddisfatta, ma finché funziona va tutto bene xD

Kanon: xD Maru è sempre al centro dell’attenzione e quando non c’è inevitabilmente si sente che manca qualcuno di fondamentale xD E Saix e Xemnas… =ç= per me sono sempre il massimo ^__^

Kymyit: io pensavo che almeno crucco non fosse un termine dialettale, ma a quanto sembra nel miscuglio di lingue che uso per parlare ci sta moltissimo dialetto xD Crucco vuol dire tedesco ^^

Tifa93: FIGLIOLA!!! ** Complimenti per la tua promozione, a quanto pare l’essere Mod è di famiglia x3 Non preoccuparti, non abbandonerò completamente la sezione, mi basterà dare una rigiocata a KH2 o al Chain e l’ispirazione tornerà potente come prima ^^

Fullmetal manga lover: xD non preoccuparti, è da quando avevo sei anni (ovvero da quando ho cominciato a tenere i capelli corti) che mi scambiano per maschio xD E tutto questo ha generato delle scenette buffissime (come quando due ragazze volevano buttarmi fuori dal bagno perché credevano fossi un maschio o un ragazzo, vedendomi uscire dal bagno, mi si è avvicinato e strabiliato mi ha chiesto “Ma sei andato nel bagno delle ragazze?” xD) ed alla fine mi diverto molto con tutte queste incomprensioni xD

Abigail: certo, grazie mille x3

Fratellone Lontano: altro che internamento, per te ci vuole un corso per ridurre la logorrea! xDDDD Sono comunque onorata dal tuo entusiasmo! (il mio Balthier però rimane più figo del tuo ù__ù)

Marluxia25: GraFFie caVissima *__* xD Le tue recensioni hanno l’effetto particolare di tirarmi incredibilmente su di morale xD

Deep_Strife: Grassie ^__^ è vero, abbiamo bisogno di più fondi xD Bé, aspetta che trovi un vecchietto che rappresenti abbastanza bene Feedman che ci faccio la targhetta per l’adozione x3

Sorina_SA: xD ti capisco, molti gruppi vengono decisamente screditati dalla folla di fan che li segue (e spesso ci rimettono a suon di insulti quelle poche persone che ascoltano un cantante perché a loro piace la musica e non l’apparire… più o meno come è successo a me quando alcune persone hanno scoperto che ascolto Marilyn Manson… hanno cominciato a darmi della posseduta… comunque è davvero un peccato che non si riesca a suddividere la qualità della musica dall’apparire di colore che la interpretano :/). Comunque… quella faccina mi preoccupa… in che senso “diversa”? Spero di non averti traumatizzata a vita xD

13. How does it feel?

Oggi torna Maru e io non so con che faccia guardarlo.

Non so cosa si provi quando si perde qualcuno, non mi è mai morto un parente stretto... d’altra parte non riesco a non pensare che forse lui non sta affatto soffrendo.

In fondo visto il rapporto che aveva con la sorella magari soffre come soffrirebbe qualcuno per la morte di un lontano conoscente, qual vago malessere che permane dentro per un po’ di tempo, ma che lentamente e inesorabilmente scivola via senza che ce ne si accorga.

Ma forse sono solo io che penso male della gente. No, l’unica cosa che non capisco è cosa sto provando io: non sto soffendo, ma non mi sento neanche bene. O forse sto soffrendo ma non me ne rendo conto.

E’ complicato da spiegare: è vero, l’ho conosciuta da poco e per poco, ma... insomma... l’ho baciata.

Non è una cosa a cui dare poca importanza, è la seconda persona in tutta la mia vita che bacio (ironia della sorte, il primo è suo fratello), quindi non sono uno che va in giro a distrubuire baci come fossero volantini.

La amavo... o come minimo mi piaceva. Non l’ho baciata perché mi faceva pena né per sfuggire in qualche modo incomprensibile a Marluxia.

L’ho fatto perché provavo qualcosa e se lei ha risposto vuol dire che ero ricambiato... probabilmente ero più obbligato di quanto pensassi, avrei dovuto starle accanto.

Sì, avrei dovuto andare a trovarla, al diavolo il chiuso dolore famigliare, ho socializzato più io di Maru con quella povera ragazza!

Ok, ho fatto un passo avanti: ora le opzioni sono consolare Maru, criticarlo o semplicemente picchiarlo.

Ah, sono tornato nella mia stanza, Xemnas era al limite e dovevo sistemare un attimo la stanza che avevo reso un campo di battaglia nella mia ultima sfuriata.

A dire il vero quest’ultima operazione mi aveva impegno per non più di cinque minuti, quindi il resto del tempo l’ho impiegato facendomi varie docce nel tentativo di schiarirmi le idee, cercando di continuare i compiti (tattica che si è rivelata più che un suicidio, dopo aver scritto per cinque volte la stessa parola con uno sbaglio sempre diverso, ho sbattuto il quaderno nell’armadio) e fissando il soffito sdraiato sul letto.

Marluxia non ha specificato a che ora all’incirca sarebbe tornato, ma ormai sono le cinque di sera, non può mancare tantissimo al suo ritorno.

Metto la testa sotto il cuscino e comincio a ingannare il tempo pensando al periodo delle medie e del liceo: questa fissa ce l’ho da quando, circa a quattordici anni, sono incappato in una poesia che diceva che quando si è giovani pensare alla sofferenza del passato serve per farsi meno illusioni e imparare qualcosa dalla vita.

Ma non mi è mai sembrato di aver avuto tante sofferenze nel mio passato, adesso sì, ma prima non mi ricordo affatto.

Ho una buona memoria, ho ancora dei frammenti di ricordi di quando ero alle materne, anche se pochi, e molti di più di quando andavo alle elementari; le medie e il liceo li ricordo come se fosse ieri.

Il primo giorno di medie, con la professoressa che sembrava un gufo e si aggirava per i banchi ripetendo che bisognava che il passaggio dalle elementari alle medie fosse “soft”... il giorno d’accoglienza al liceo, quando avevo scambiato il mio professore di lettere per un bidello... tutti i gessetti che tiravano addosso al mio compagno di banco che dormiva in continuazione... poi le uscite con gli amici.

Oddio, non ho mai avuto tanti amici, ma con quelli fidati del liceo quando facevamo le uscite per la città le facevamo in grande stile.

Alcuni flash sono più nitidi di altri, ad esempio Luke che cerca di tirare un frappè di fragole addosso a James, ma, per quanto io cerchi, niente sofferenza.

Situazioni imbarazzanti a bizzeffe, ma sofferenza mai; forse ho avuto una vita troppo facile, per questo adesso sembra che mi vada tutto storto, sarà solo un’iniziazione alla vita.

... O forse devo smetterla di farmi troppe seghe mentali...

< Permesso?>

Tiro fuori la testa da sotto il cuscino e finalmente lo vedo.

Il solito cappotto, il solito cappello, non il solito sguardo.

Nel suo essere uguale a prima c’è qualcosa di tremendamente diverso: gli occhi.

Sono come spenti, stanchi, con delle occhiaie profonde che li cerchiano e fanno sembrare Marluxia una sorta di cadaverico fiorellone con troppi pesticidi.

Il mio pensiero corre per un istante a tutte le mie congetture di prima: devo aver ufficialmente vinto il Mongolino d’Oro.

Mi alzo velocemente e mi avvicino a lui, prendendo il cappotto che si sta togliendo: mi sento talmente in colpa… tutto questo tempo a pensare, senza agire, senza prepararmi neanche un attimo ad accogliere Marluxia, di ritorno probabilmente da uno dei viaggi più psicologicamente dolorosi che avesse mai provato.

Egoista che non sono altro.

Lo guardo meglio in volto: forse è solo una mia impressione dettata dal senso di colpa, ma mi sembra un po’ sciupato e le occhiaie sono più profonde di quanto mi era sembrato a prima vista. Mi sorride, un sorriso un po’ tirato, stanco come probabilmente tutto il resto del suo corpo.

< E’ bello rivederti, Zexion.>

Lo guardo, attanagliato dai sensi di colpa e cerco di ricambiare il sorriso, con un risultato parecchio discutibile. Per rimediare a questa performance disgustosa lo abbraccio. Affondo il volto nel suo petto, stringendolo più forte possibile, tanto che per qualche istante temo di fargli male.
E’ più semplice stare così, senza fissare i suoi occhi incredibilmente tristi e stanchi, ma non ha senso. Qui c’è un problema: io non so aiutare le persone e lui si vergogna a chiedere aiuto.

…. Un’accoppiata fantastica, non c’è che dire.

Ma i problemi si possono risolvere, insieme. E per farlo bisogna vedere le cose come sono, non come ci piacerebbe che fossero.

Lo guardo negli occhi, deciso.

< Come ti senti?>

Sembra sorpreso dalla domanda, probabilmente credeva che avrei iniziato ad assediarlo con un sacco di domande su Naminé.

Sì… probabilmente se non avesse avuto degli occhi così, l’avrei fatto. Egoisticamente, pensando che lui fosse una sorta di automa senza sentimenti e illudendomi di essere un esempio spiccato di umanità, l’unico ad aver prestato attenzione a quella povera anima in pena.

Sono davvero un egocentrico.

Marluxia le ha voluto bene, a modo suo. Un modo spesso non comprensibile ai più, forse neanche agli stessi Marluxia e Naminé, ma le voleva bene.

Può sembrare cinico in un momento come questo, ma prima dei morti vengono i vivi.

Rovinarsi l’esistenza pensando a qualcuno che è morto non serve a niente se si trascurano le persone che ancora vivono e che si muovono attorno a noi.

Si possono onorare certamente i defunti, ricordandoli, parlando di loro, magari scrivendo libri, tirando fuori da cassetti vecchie fotografie che li ritraggono o guardando vecchi filmati rovinati, magari ancora in bianco e nero da quanto è vecchia la fotocamera con cui sono stati girati i nastri.

Ma se onorarli ci fa dimenticare le persone accanto a noi, quelle che respirano, si relazionano l’un l’altro, parlano, comunicano, mostrano dei lati sempre nuovi in diverse situazioni, allora è meglio dimenticarsi dei morti.

Io ho dimenticato fin troppo Marluxia, ma forse, e ribadisco forse, sono ancora in tempo per rimediare.

< Io… mi sento stanco… come se fossi… assente.>

Lo guardo e il suo aspetto conferma le sue parole.

< Coraggio Maru, ora sei tornato. Andrà tutto bene.>

< Lei… Nam->

< Non pensarci adesso. Non sei lucido, sei stanco, sconvolto e decisamente provato da tutti questi eventi. Avrai tempo per ragionare, per chiedere le risposte a tutti i tuoi perché, ma questo momento deve servire solo a riposare.>

Lui mi fissa con lo sguardo annebbiato ma con un’ombra di sorriso che lo rende un po’ meno sciupato.

< Meglio se ti fai una doccia. – gli suggerisco io – Aiuta molto a rilassarsi, vedrai.>

< Grazie… certo che mi sento davvero confuso… è come se fossi ubriaco, non riesco a focalizzare bene ciò che sta attorno a me e quello che mi succede…>

< Una doccia è la scelta migliore.>

Gli apro la porta del bagno, lasciando che si tolga i vestiti da solo: anche se siamo fidanzati mi sento ancora impacciato.

Sento l’acqua che comincia a scorrere, vedo i suoi vestiti lasciati alla rinfusa sopra una sedia.

Mi getto nuovamente sul letto, stanco come non mai; mi passo una mano sulla fronte e quasi mi lascio sfuggire un’esclamazione: sono completamente fradicio di sudore.

Rassegnato, entro in bagno, apro il rubinetto e mi sciacquo il volto; il mio sguardo inevitabilmente finisce sullo specchio che ho davanti e nel riflesso osservo la tendina tirata davanti alla doccia.

Sospiro, mi arrotolo le maniche della camicia fino al gomito e mi avvicino.

< Maru?>

< Sì, che c’è?>

Prendo un bel respiro.

< Vuoi… una mano a lavarti la schiena?>

Silenzio.

< Se per te non è di disturbo…>

Faccio segno di “no” con la testa prima di ricordarmi che non mi può vedere.

< Nessun problema.>

Sento il getto d’acqua che si interrompe e scosto la tenda.

E’ seduto, dandomi le spalle, completamente bagnato, ma senza ancora un briciolo di sapone addosso. Prendo da una mensoletta il sapone e me lo spargo sulle mani.

Comincio ad insaponargli la schiena, partendo dalla base del collo, poi giù, alle scapole.

Mi viene l’irrefrenabile desiderio di dirgli di me e Naminé, di quel bacio che ci siamo dati: chi lo sa, forse l’ho interpretato male io, magari significava qualcosa di completamente diverso da come l’ho inteso io… forse Marluxia potrebbe aiutarmi a chiarire questa incognita, ora che Naminé non c’è più per potermela spiegare.

E forse mi sentirei meglio anch’io, nel liberarmi di questo segreto. Una volta annulato ogni accaduto nascosto all’altro, forse io e lui potremo stare più tranquilli, come… purificati. Niente più menzogne, niente più segreti. Si agirebbe come un’unica entità, il problema di uno è anche il problema dell’altro, la soddisfazione di uno è la soddisfazione anche dell’altro. Solo che in due i sentimenti positivi sono raddoppiati, quelli negativi invece sono dimezzati. C’è solo da guadagnare.

In fondo sarebbe meglio se glielo dicessi, di questo dannato bacio. Meglio che lo sappia da me che per altre fonti che mi farebbero passare come un traditore…

Oddio, ho un dubbio… e se Naminé, proprio alla fine, avesse deciso di dirglielo?

Se non fosse così triste per la morte della sorella, ma per il fatto che io non gli ho parlato di questo? Oppure è l’ennesima supposizione egocentrica che mi viene oggi?

Deglutisco.

< Tutto bene, Zexion?>

Mi riscuoto un attimo e riprendo a insaponargli la schiena: non mi ero neanche accorto di essermi fermato, ero troppo sovrappensiero.

< Maru?>

< Sì?>

< Non è che per caso… Naminé ti ha lasciato qualche messaggio per me?>

Trattengo il respiro, incerto se ritirare la domanda per beneficiare del dubbio o prepararmi a vedere ogni mia supposizione, ogni mia teoria spazzata via dalla pura e semplice verità.

< No, mi dispiace. Quando sono arrivato non ha praticamente detto parola. Stava troppo male per perdere energie parlando.>

Ricomincio a respirare.

< Capisco. Mi dispiace…>

Non è vero che la verità fa sempre male… più che altro è agrodolce.

Non riesco a trattenere un sorriso mesto: probabilmente quel bacio sarà il filo che legherà me e Nami finché non dovrò morire anch’io. Un segreto condiviso con solo un’altra persona ti fa sentire più vicino ad essa, anche se non la potrai più vedere.

< Ok, finito.>

Mi alzo quando finalmente tutta la schiena di Maru è insaponata e mi allontano verso il rubinetto del lavandino, per sciacquarmi le mani.

< Va meglio?>

< Sì, non preoccuparti Zexion, sto bene. Finisco di lavarmi e mi ficco a letto, mi basterà una buona dormita per tornare a posto.>

Esco dal bagno lasciando che Maru finisca di lavarsi e mi metto in pigiama, scivolando poi sotto le coperte.

Mi appisolo, scivolando in una sorta di torpore biancastro, come se fossi sospeso tra il conscio e l’inconscio.

Mi sembra di risvegliarmi un attimo quando sento Marluxia sdraiarsi accanto a me, ma sempre inconsciamente lo abbraccio.

< Ci vorrà ben più di una dormita per rimettere le cose a posto.> boffonchio.

< Lo so.>

La sua risposta è lontana e ovattata, ma incredibilmente reale.

< Ma il tempo aiuta. Aiuta sempre.>

Poi di nuovo bianco.

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

*esce da sottoterra sputando terriccio e vermi*

No, per quanto potesse sembrare, non sono ancora morta! *v*

Ah ah, speravate voi! E invece no, eccomi qui, pronta a cominciare finalmente la stagione estiva!

*saltella sul divano nuovo e si becca un mestolo in testa dalla madre*

E’ bellissimo poter riaggiornare, voi non sapete quanto mi è mancato! ç__ç

Lo so, ci ho messo davvero millenni per sfornare questo nuovo capitolo e per un po’ di tempo ho pensato anche di scrivere un avviso per indire il momentaneo arresto di questa fan fic, ma poi ho pensato che bloccarla ora sarebbe solo servito a giustificarmi e ad alleviare i miei sensi di colpa… e senza sensi di colpa mi sarebbe stato difficilissimo riprendere velocemente in mano la fic! X3

Cioè, sarebbe stato come se avessi usato una scusante e non mi andava proprio giù ù__ù

Comunque voi non sapete (o forse lo sapete benissimo perché sta capitando anche a voi) che casino quest’ultimo periodo a scuola @__@ con la storia che a febbraio non si poteva interrogare e fare verifiche per via dei corsi di recupero, ci siamo trovati fino all’ultima settimana alle prese con gli ultimi test! Cioè, è davvero stancante! Figurarsi per i prof, ci scommetto che sono così assassini in questi ultimi giorni… vabbé, tanto sabato finisco ^__^ ERA ORA!!! Yuhuuuu!!!!

E’ vero, ci saranno anche i corsi (per ora mi hanno confermato che ho debito in storia e italiano, ma devo vedere se me ne appioppano altri), ma sarà comunque più rilassante degli orari normali!

Appena finita la scuola approfitto di una settimana di riposo prima dell’inizio dei corsi per andare a Santorini, un’isola greca! *v* Non vedo l’ora! xD Se penso che mia mamma ha intenzione di sfruttarmi perché ho studiato (più o meno) greco quest’anno, mi viene la pelle d’oca… io sono quella che dopo aver studiato francese per quattro anni sapeva dire solo “merci” xD

Vabbè, io faccio grandi favoritismi con le lingue, le uniche che mi piacciono veramente sono l’inglese, il giapponese e il tedesco ^^ Chissà, magari un giorno riuscirò a studiare queste ultime due da autodidatta xD

Comunque, tornando a noi, ho deciso di postare questo chap prima dell’inizio della scuola e, in particolare, oggi, 5 giugno perché… E’ IL MIO COMPLEANNO!!! x3 Anche se mi sento vecchia, voglio comunque festeggiare!!! Yahuuu!!! Proprio ieri mi sono trovata a fare i conti del tipo “oddio, ho 15 anni…. 15 è la metà di 30… oddio… sono vecchissima…” xD

E domani faccio la festa *__* Non sto più nella pelle!!! xD Ed inoltre ho anche un’altra buona notizia… ho partecipato ad un concorso di scrittura, il “premio Russello”, che sfortunatamente è solo a livello regionale, quindi nel Veneto, ma comunque è un concorso a tema (quello di quest’anno era la trasgressione) aperto solo agli studenti delle scuole superiori… e mi hanno detto che sono tra i finalisti *__* Sabato saprò come sono arrivata, se magari mi spetta qualche compenso (le categorie sono due, una era una brevissima storia da mandare via sms, l’altra era un testo un po’ più lungo; io ho partecipato ad entrambe e non so in quale delle due sono riuscita ad arrivare in finale), ci sono premi in denaro per i primi cinque posti di entrambe le categorie ^^ Pensate, se riuscissi ad arrivare ad una delle cinque posizioni sarei la prima concorrente del primo anno ad essere premiata da quando hanno istituito il concorso *__* Sarebbe favoloso, ma non voglio illudermi ^^’’ Mi basta per ora essere arrivata in finale, dopo se arriva l’aiuto del destino non mi lamenterò ^^

Ok, credo di avervi straziato abbastanza, scusatemi per il ritardo abissale nell’aggiornamento, vi prometto che ora mi rifarò quest’estate xD

E chiedo scusa al forum, a cui non sono potuta accedere per lungo tempo a causa dei troppi impegni e in particolar modo a Sashy e Cibia, che le ho rallentate, se non praticamente bloccate, col ridoppiaggio dei video. Mi dispiace moltissimo.

A presto, mie cari lettori!

Ricordatevi, recensite x3

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Capitolo 14
*** 14. Let's live again ***


Risposte alle recensioni

Fullmetal manga lover: xD Non me ne parlare, a volte anch’io non mi ritrovo più con i ragionamenti che stavo facendo e mi tocca ricominciare da capo perché ho perso il filo xD Anche perché i ragionamenti più interessanti mi vengono tutti di sera e finisce sempre che mi addormento prima di concluderli! Comunque sto rivalutando Naminé come personaggio, probabilmente la farò apparire più spesso nelle mie future fan fiction ^^ Effettivamente, superata una certa età, mi rompo un po’ anch’io a farmi scambiare per maschio ç__ç ok, forse non sarò il massimo... ma non sono mica piatta! T__T Mondo crudele e orbo è__é xD

Marluxia25: Fight! Fight! Fight! Look: *toglio OST di Resident Evil 3* x3 Grazie per l’incoraggiamento! XD I tuoi commenti diventano sempre più deliranti, ma li trovo adorabili anche per questo! XDDD Per ora niente friki-friki look: ma presto sì =)

Lonely Angel: xD Tranquilla, non sparirò xD Anche se c’è un altro rischio abbastanza concreto... che io cominci un casino di fan fiction e non riesca a finirne neanche una xD Oddeus, spero proprio di no... però effettivamente, a parte EaF e Finding my way che sono in rete anche se non concluse (con FMW che non va avanti da mesi ç__ç) ho salvato nel computer, cominciate ma non ancora finite, una fan fic su Marilyn Manson, una sul dott. House, una sui Pirati dei Caraibi, una su Harry Potter, cinque su Kingdom Hearts e una su Final Fantasy VII: Dirge of Cerberus O__O Senza contare quelle scritte a mano (due su Kingdom Hearts e due sul dott. House) O_______O Mi sa che ho iniziato un po’ troppi lavori, ma spero di finirli tutti prima o poi x3

LittleBeaver91: Ale, non mi morire, non mi morire! XD *comincia a scuoterlo* torna tra noiiiii!!!!

Kymyit: xD Grazie! Però, povera Nami, adesso mi fate venire i sensi di colpa! XD

Deep_Strife: xD Oddio, presto scoppierà la guerra di religione!

Cristall: Grazie mille per la comprensione xD I sensi di colpa mi fanno molto male! XD

Fratellone Lontano: Ma quando la finirai di minacciare l’autrice xD E comunque, estrai pure il tuo Gunblade, io ho armi più potenti ù__ù *prende la sfera poké* Scelgo te, Mamma Rossella! *viene fuori la mamma con il mattarello rinforzato apposta con ferro* Bhuahahahah, avrai ancora il coraggio di affrontarmi! E, tanto per cambiare, finché non salta fuori il togo scomparso non hai alcun diritto di avanzare minacce =__= Perché i togo non spariscono da soli... sgrunt...

Sashy: povera! XD Bé, è un ottimo regalo di “bentornata” xD

Nemia: non ci credo, compiamo gli anni lo stesso giorno O__O LOL xDDD Che forza!

Judai: Ciao ^^ Non preoccuparti, posso capirti perfettamente, rileggendo adesso gli ultimi capitoli della storia mi rendo conto che sono abbastanza cupi e fanno stare male, ma questo è anche dovuto al periodo in cui li ho scritti, che dev’essere stato probabilmente il secondo periodo più brutto della mia vita (il più brutto è quando si sono separati i miei genitori). In quel periodo avevo iniziato da poco le superiori e il cambio classe per me è stato bruttissimo, non mi trovavo con i miei compagni, diventavo ogni giorno più scontrosa e quando parlavo spesso ferivo le persone... in un certo senso tutta l’amarezza che avevo dentro è stata riversata nella storia, visto che la uso come sfogo per tirare avanti. Ma non devi preoccuparti, è normale che quando una storia ti piace molto e ti prende ti faccia anche soffrire, succede anche a me ^^ Il tuo commento mi ha fatto molto piacere, grazie mille.

_Abigail_: xD Prima o poi aggiorno sempre! XD

FranXy: Sì sì, glielo dirà proprio in questo chap ^^

Sorina_Sa: Non sei l’unica, anch’io sono a rischio bocciatura ç__ç ho due materie sotto, per una sono sicura di farcela, ma l’altra... non è proprio una passrggiata... Ma fatti coraggio, ce la possiamo fare! Grazie mille per il commento x3

14. Let’s live again

Io e Marluxia abbiamo dormito per due giorni di seguito, lui di continuo, io svegliandomi ogni tanto per tre-quattro minuti al massimo e poi riaddormentandomi. Poi c’è stato un lungo periodo passato principalmente in biblioteca: io e Marluxia, appena terminavano le lezioni, ci rifugiavamo in un angolino non molto frequentato e passavamo il resto della giornata.

Leggendo, rimanendo immobili a fissarci per ore o scherzando.

Scherzando in una maniera che a molti sarebbe sembrata patetica, ma quelle risatine imbarazzate ci servivano, specialmente a Maru, per tornare alla normalità. Un po’ alla volta, senza fretta, ma tornandoci.

E poi abbiamo iniziato a parlare seriamente.

E’ stata probabilmente la parte più delicata e impegnativa, né io né Maru siamo abituati a parlare dei nostri problemi personali. Per dargli più sicurezza ho iniziato io, parlandogli di tutte le esperienze di una certa importanza nella mia breve e ingrata esistenza. Man mano che parlavo mi sono reso conto di quanto fosse noiosa la mia vita prima di conoscerlo: ero chiuso nel mio guscio e nessuno aveva voluto provare a tirarmene fuori. Per gli altri ero così e nessuno sarebbe mai riuscito a cambiarmi.

Marluxia se n’era semplicemente fregato.

Impulsivo come sempre e guidato da un’insolita mancanza di tatto, m iaveva strappato da quel guscio con le unghie e coi denti, combattendo contro il guscio stesso e io che mi dibattevo.

E alla fine mi ero trovato fuori dal guscio, forse troppo improvvisamente, e questo mi aveva disorientato a tal punto da non riuscire a prendere decisioni con la mia solita freddezza e analizzare la situazione come ero solito fare.

Questo aveva creato un momentaneo peggioramento della mia vita, il motivo percui tutte le difficoltà che mi si presentavano le trovavo impossibili da risolvere, ma a lungo andare le cose miglioravano.

Ero meno freddo, mi preoccupavo delle persone intorno a me... imparavo a vivere nel vero senso della parola.

Finito di raccontare tutto della mia vita e specialmente i cambiamenti della mia vita, ho esitato un attimo, ma appena ho visto che Maru stava per parlare non ho saputo resistere.

Gli ho detto del dannatissimo bacio tra me e Naminé che mi aveva stravolto.

Mi aspettavo un minimo di scenata o qualche commento amareggiato, uno sguardo deluso di me o un qualsiasi altro segnale di biasimo.

Ma Marluxia sorrise.

< Non... ti arrabbi?>

Lui scosse la testa.

< Ti devo ringraziare, Zexion. Ora almeno so che se ne è andata felice.>

Poi ha parlato di lei. Parlava di come era agitato di quando stava per nascere, non stava più nella pelle, continuava a urtare tutti all’ospedale, aveva sbattuto contro un paio di porte e per poco non finiva investito da un carrello.

Raccontava con un sorriso malinconico e gli occhi lucidi, ogni tanto si fermava per passarsi una mano sul viso, come per rimettere in ordine le idee o prendersi un attimo di pausa per calmarsi se si stava facendo trasportare troppo.

Io lo ascoltavo incantato, non l’avevo mai visto così coinvolto, così felice mentre parlava, sembrava emanare energia allo stato puro, impregnando di significato le parole e accompagnandole con i gesti. Era assolutamente magnifico.

Lo ascoltavo con una morsa allo stomaco, rendendomi conto solo in quel momento di quanto bene avesse voluto alla sorella e di quanti rimpianti avesse ora per non averglielo mai detto, per non averle mai dimostrato l’affetto che provava.

Della paura che aveva che lei lo giudicasse, perché per quanto Marluxia sia indifferente alle critiche che gli vengono rivolte dagli altri, a i giudizi delle persone che gli sono care ci tiene eccome.

Non si era mai sentito un buon fratello, temeva di non riuscire a dare a Naminé un buon modello da seguire, un fratello di cui essere fiera.

Quel giorno abbiamo fatto la notte in bianco, presi com’eravamo a parlare: appena uno finiva di raccontare, l’altro si ricordava dei particolari di quello che aveva raccontato prima e così si ricominciava.

Da quel giorno sono passate settimane, ormai siamo in aprile e Marluxia è di nuovo felice.

Nonostante nessuno si sia accorto della graduale sparizione di Marluxia dalla vita sociale degli altri ragazzi, tutti si sono accorti con gioia del suo ritorno, le fan girl in testa.

Non amo ancora dare spettacolo, ma a volte Maru mi convince a dare un contentino a quelle pazze scatenate con la bava che tocca terra non appena ci vedono.

Approfittando poi dell’ondata di gioia che mi aveva inondato con il ritorno alla stabilità di rapporto tra me e Maru, Axel e Demyx sono tornati alla carica.

< Andiamo, Zexion! Sono solo degli innocenti scherzetti, nient’altro! Non ci mettono affatto in pericolo!>

< Malefica è un’idiota, ma è abbastanza in gamba per scoprire chi è che mette in subbuglio la scuola. Con una scusa o con un’altra una volta individuati i responsabili non si farà problemi a buttarli fuori.>

< Insomma, non siamo dei dilettanti! Per chi ci hai preso?>

Tra una preghiera ed una promessa di prudenza, ho ceduto e io e Maru ci siamo uniti a questo dannatissimo club Anti-Malefica.

Facciamo una riunione una volta a settimana, ma le trovo abbastanza delle buffonate: Axel, che vorrebbe essere il leader del gruppo, fa più caos che altro, Demyx non aiuta molto mettendosi a strimpellare con quel suo strumento infernale e, siccome io non ho alcuna intenzione di mettermi ad inventare scherzi, l’unico che ci mette un po’ di impegno è Maru.

Ma un aiuto, dal paradiso o dall’inferno, prima o poi arriva sempre.

< E che è ‘sto casino?!>

Larxen.

Sorrido vedendo Axel immedesimarsi nell’urlo di Munch e Demyx rischiare di rompere una delle corde della sua sitarra sbagliando clamorosamente una nota.

Marluxia è l’unico che non è sconvolto oltre a me.

< Larxy! Che bello vederti!>

Probabilmente Axel e Demyx stanno già paragonando Maru ad un povero domatore di belve molto inesperto che si sporge a dare un buffetto ad una tigre non ammaestrata. Ovviamente Larxen è la tigre.

< Ciao, Maru. Allora, some va con la preparazione degli scherzi?>

< Sto cercando di progettarne qualcuno, ma avrei bisogno che gli altri mi dessero una mano con gli spunti...>

Lo sguardo lampeggiante e carico di elettricità che Larxen risevò al rosso e al biondino avrebbe fatto tremare le pareti.

< Voi due – sibila – mettetevi subito al lavoro. Ora.>

La reazione fu immediata: Demyx mette giù la sitarra e si precipita accanto a Maru per esaminare i piani, Axel boccheggia un paio di volte e raggiunge immediatamente gli altri due.

Larxen si volta verso di me.

< Mettiti al lavoro anche tu.>

< Ho detto chiaro e tondo alla mia ammissione a questo gruppo che non ci avrei messo becco sui vostri dannati piani. Sono qui solo come sostegno morale a Maru e per riappacificare gli animi nel caso si litighi.>

< Contando che finché tutti si fanno gli affari propri è difficile litigare e che Marluxia ha molto meno bisogno di un supporto morale di quanto non ne abbia bisogno tu, in pratica non stai facendo niente.>

< Già.>

< Bene, d’ora in poi avrai un compito!>

< Ti ho già detto che non ne voglio sapere niente...>

< Non è un compito che ti espone a rischi, ma è assolutamente vitale.>

< Ovvero?>

< Dovrai scaldarmi il posto.>

...

< EH???>

< Hai capito bene, nanerottolo, dovrai sederti sulla mia sedia e scaldarmi col tuo dannato sedere il posto. Non sopporto di sedermi su un piano freddo.>

< ...>

< Qualcosa da ridire?>

< ... è umiliante...>

< Non osare lamentarti! Guarda che c’è gente che pagherebbe oro per essere ammessa in questo gruppo, dovresti ringraziarci in ginocchio per essere tra noi.>

< Oh, davvero? Guarda, sono davvero commosso!>

< Non scherzare con me, nanerottolo!>

Mi mordo il labbro per non continuare il battibecco.

*

< Eddai, Zex, non è poi così male...>

< E’ la cosa più umiliante che io abbia mai fatto... ma insomma, persino Demyx potrebbe adempire ad un compito simile! Sentirmi paragonato a quel tonterello è offensivo...>

< Su su, non esagerare. E’ un ragazzo simpatico, solo che è molto ingenuo.>

< Uff...>

Io e Maru stiamo tornando dalla riunione.

L’idea di essermi fatto mettere i piedi in testa da Larxen è irritante, ma in fondo la conosco, so che è una piccola despota che se non calpesta qualcuno non si diverte... meglio prenderla così com’è.

Improvvisamente, mentre svolto l’angolo, mi accorgo con la coda dell’occhio di un ciuffo di capelli castani che appare e scompare velocemente da una stanza che abbiamo appena superato.

Mi blocco un attimo, vedendo se i capelli, possibilmente attaccati ad una testa, riemergono.

< Tutto ok, Zex?>

< Sì...> rispondo lentamente.

Fisso ancora il corridoio per qualche secondo, poi mi decido a proseguire.

Ma una morsa di nervosismo mi attanaglia lo stomaco.

Continuo a guardare con la coda dell’occhio dietro di me, sicuro di non essermi immaginato tutto.

Mi sembra di vedere un altro paio di volte qualche strano movimento dietro di me, ma non ne sono sicuro.

Voltandomi un attimo, vedo Maru che mi osserva leggermente preoccupato.

Sorrido e cerco di smetterla di sembrare un paranoico.

Eppure non riesco a togliermi di dosso questa strana sensazione... quella di essere seguito.

Mi azzardo a gettare dietro di me un altro paio di occhiate, ma il risultato è zero.

Meglio finire di comportarmi così, non voglio far preoccupare per niente Marluxia.

Però ho proprio il presentimento di essere spiato.

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

Ma salve! xD Come va, gente? Io sto annegando nel casino che c’è sopra la mia scrivania, ho raggiunto l’apoteosi del caso xD E’ talmente un disastro che persino la signora delle pulizie, che irriducibilmente di solito mette ordine ovunque, ha detto che con la mia scrivania non sa neanche da dove iniziare xD Effettivamente anch’io ho qualche difficoltà, non riesco nemmeno a trovare la mia tessera studenti per avere lo sconto da Disco-Frisco ç__ç vabbé, lasciamo perdere! xD Allora, questa bella estate si apre con la splendida notiva che, incredibilmente, mi hanno tirato su italiano dal 5 al 6 (probabilmente per via del famoso concorso di scrittura in cui sono arrivata nona ^^ ) e così ho solo storia e greco da recuperare ^^ Ma gli esami saranno ad inizio settembre, ce la posso fare ^___^ E sapete, il mio fratellone mi ha regalato la collana col Cerberus, quella che avevo fatto regalare a Zeku! *v* Adorabile! Comunque, oltre a raccomandarvi come al solito di commentare, vi avviso che ho postato una one-shot nella categoria Harry Potter, con Piton come protagonista, si chiama “The only one”, la trovate facilmente andando sul mio profilo ^^

Per il resto vi saluto, a presto, sciau!

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Capitolo 15
*** 15. Spiato! ***


Risposte alle recensioni

 

Marluxia25: *mette in sottofondo “The fight song”* Fiight! Fiight! XD Sono mezza morta nel delirio di faccine xD Per il friki-friki... manca davvero pochissimo x3

 

FranXy: Anch’io, ma c’è qualcuno che ci tiene alla sua dignità più di quanto non ci teniamo noi xD

 

Fratellone Lontano: Grazie fratellone! (forse dovresti cambiare nick in “Fratellone Un Po’ Più Vicino” O.O) Comunque tu sei una sorta di musa ispiratrice xD *si immagina Mattie porta-frontone come le muse su Hercules* *scuote la testa* *si ricorda Mattie in tutù rosa* Ma non credere di cavartela figliolo, farai parte del mio cosplay su Marilyn Manson! BUAHAHAHAHAH!!! (Se n’è andato via Rob Holliday ç_________ç tristezza infinita...)

 

Kymyit: Non chiedermi come mi vengano certe idee, non saprei proprio cosa rispondere xD

 

Fullmetal manga lover: Nana! OçO Vojo Yazoo e Shin!!! *comincia a correre per la stanza urtando cartelle sparse sul pavimento e bottiglie di coca cola vuote* x3

 

Sashy: Che ci posso fare se sono nata sbagliata? ç__ç Se fossi maschio avrei molto più successo in amore che non ora ç__ç Spero che non si sia ammosciato troppo O_O

 

Cristall: E questo è un regalo per il ritorno dalle vacanze xD I miei soliti tempi da bradipo ^__^

 

_Abigail_: Semplice e conciso ^_^

 

Tifa93: Il mio degno successore! XD Giusto, forum e yaoi! XD Per gli esami vedremo il 2 e il 3 come andrà, intanto io mi preparo e accendo una candela alla Madonna delle nevi =) Speriamo bene!

 

LittleBeaver91: Eh eh, scoprirai in questo capitolo chi è il pedinatore! (anche se non era così difficile da scoprire look: )

 

Judai: Don’t worry, i periodi brutti capitano sempre nella vita, ma ora me lo sono buttato alle spalle: devo solo riuscire a trasmettere la mia serenità nella fan fic, per quanto io ci provi, rimane sempre piuttosto seria per i miei gusti ç__ç Vabbè, man mano andrà in meglio xD

15. Spiato!

Lo sento respirare regolarmente tra i miei capelli, il suo calore sostituisce quelle dannate coperte che nel giro di un paio di ore di sonno sono passate inspiegabilmente tutte sul suo lato: mi raggomitolo meglio sul suo fianco, azzardando uno sguardo al suo volto rilassato.
Ogni tanto mi chiedo se la sua allegria sia dovuta al fatto che è idiota o perché ha un modo di affrontare le cose che non lo fa soffrire tanto e spesso, per quanto mi sforzi, mi ritrovo a pensare che magari sono entrambe le cose.
Mi riconcentro sul suo volto, ha le labbra leggermente dischiuse, il capelli che gli ricadono in disordine sugli occhi, e pensare che l’ho mandato da poco a tagliarseli… faccio passare una mano sul suo volto, sfiorandogli l’angolo della bocca: è talmente addormentato che non reagisce in alcun modo.
Stacco un attimo la testa dal suo fianco puntellandomi con un gomito in modo da vederlo dall’alto: niente da fare, comunque rigiri la visuale, è sempre bellissimo.
Non penso di averglielo mai detto, il mio dannato orgoglio non mi lascia sfruttare dei lati più speciali di una relazione, eppure non pensavo di poter provare un tale senso di incompletezza solo per non avergli mai detto “Sei bellissimo” o “Mi piaci da morire”… normalmente sono frasi che dei fidanzatini si ripetono fino alla nausea…
Faccio scendere la mano dal volto al collo, quel dannato collo latteo che mi piace da morire, come ogni parte di lui; ho una passione per i colli, se mi chiedessero quali sono le prime cose che guardo in una persona, il collo sarebbe al secondo posto, battuto solo dalle mani.
Appena ci penso, faccio scivolare la mano sulla sua, stringendola lievemente: ha le mani grandi, nettamente più grandi delle mie, ma con le dita sottili. Sorrido, chinandomi su di lui a sfiorargli le labbra.
< Sei bellissimo, Maru… ti amo.> sussurro trasportato dall’emozione.
Sospiro pensando che probabilmente sono parole sprecate con un dormiente.
< Grazie, Zex!>
< AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!! SEI SVEGLIO???>
Maru scoppia a ridere.
< Bé, è comunque un gesto molto carino da parte tua dirmi queste cose, ma forse è meglio che tu lo faccia sapendo che sono cosciente.>
< Mi hai fatto prendere un colpo! Comunque era solo… una prova tecnica.>
< Davvero? E quand’è che mi fai sentire il risultato finale?>
< Quando sarò pronto, rompiscatole.>
< Ok, ok, non ti metterò fretta. Ora, scusa, ma torno a dormire…>
< Prima ridammi la mia coperta, tu ne hai altre due!>
 Maru mi passa sorridendo una coperta, per poi voltarsi sul fianco dandomi le spalle e ricominciare a dormire; mi sistemo anch’io su un lato coprendomi con la coperta, ma noto con disappunto che questa non scalda tanto quanto Marluxia…
Mi avvicino un poco a lui, abbracciandolo da dietro.
< Ma non ti bastava la coperta?> chiede lui con la voce impastata dal sonno.
< Sta buono e dormi…>
Appena sarà un po’ più ricettivo, gli dovrò parlare… perché avevo ragione, qualcuno mi sta pedinando.

*

Se credevo che la sensazione di essere spiato fosse collegata al fatto che ero appena tornato da una riunione decisamente illegale anche se per ora del tutto innocua, mi sbagliavo.
Ne sono certo, più certo che mai.
E’ impossibile che io mi inventi tutte le mosse furtive alle mie spalle o i passi che si arrestano ogni volta che volto la testa.
Bè, chiunque sia non dev’essere molto abile, se me ne sono accorto così facilmente.
Ricordo che a otto anni frequentavo un ragazzino, un mio coetaneo, mio compagno di classe. Si chiamava Riku, era un tipo un po’ strano, schivo, ma in fin dei conti simpatico: aveva un unico difetto… Bé, non era esattamente un difetto il suo, ma metteva tutti a disagio: quando parlava con qualcuno lo fissava in una maniera talmente intensa che molti lo isolavano per quanto li metteva in soggezione.
Io devo aver sempre avuto qualche istinto nel mio dna che mi faceva diventare amico dei tipi più strani, ma comunque con lui mi trovavo bene.
Un anno dopo averlo conosciuto, però, i suoi genitori si trasferirono in un’altra città e lui ovviamente li seguì: per mesi ho avuto la sensazione di avere i suoi occhi sulla nuca, che mi fissavano in continuazione. I miei si erano spaventati a morte quando gliene avevo parlato, credevano che avessi qualche problema neurologico o cose simili, così avevo fatto finta di non sentire più quella sensazione e pian piano con il passare del tempo era passato da solo.
Probabilmente era stata solo soggezione a lungo termine, non riesco a pensare ad altro, ma la brutta esperienza era rimasta e anche il terrore che qualcuno mi derida o che mi prenda per matto.
Dopo un po’ di esitazione, mi sono convinto a parlare di questo con Maru, che in questo periodo è piuttosto preso dal rimettersi al passo con tutti i compiti arretrati.
Ho deciso di approfittare di uno dei tanti pomeriggi che Maru e io passiamo sui libri in biblioteca.
< Maru, devo parlarti…>
Lui alza lo sguardo dalla quattrocentoventottesima pagina del librone che sta leggendo svogliatamente.
< Che succede?>
< Sono preoccupato. Vedi, da qualche giorno…>
< Aspetta.>
Marluxia chiude il libre facendo l’ennesimo orecchio sulla pagina e beccandosi una mia occhiataccia.
< Rovini il libro in questo modo.>
< Eddai, un libro è un libro. Dicevi?>
< Da quando siamo usciti dall’ultima riunione coi ragazzi, ho come l’impressione che… che…>
< Che?>
Mi sporgo verso di lui, cercando di spiegarmi coi gesti: se qualcuno mi sta pedinando di sicuro mi starà controllando anche ora.
Spero che capisca, ma la sua faccia sconcertata fa crollare ogni mia speranza.
< Che qualcuno… – abbasso la voce – qualcuno mi stia pedinando.>
La faccia da sconcertata passa a sbalordita, poi a dubbiosa e per finire a preoccupata, seriamente preoccupata.
< Ne sei sicuro, Zex?>
< Al 98%. Ti assicuro, non è una paranoia. Ogni volta che giro la testa vedo di sfuggita qualcuno che si nasconde, sento continuamente passi dietro di me, mi segue ovunque, in corridoio, in bagno, fino alle porte delle classi o a quella di camera nostra.>
< Quando hai cominciato a sentirlo?>
< Da quando siamo usciti dall’ultima riunione con Larxen e gli altri…>
Io e Maru rimaniamo in silenzio per un po’, non so assolutamente cosa pensare.
A chi potrebbe venire l’idea di pedinarmi?
Che motivi potrebbe avere?
< Bè… – comincia Maru spezzando il silenzio – se ti segue fino nei bagni, dev’essere di sicuro un maschio.>
< O una fan girl in astinenza.>
< Dubito alquanto.>
Nuovo silenzio, ma questa volta non del tutto inutile: mi viene un’ideuzza che prima non mi aveva neanche sfiorato.
< Maru, avvicinati un attimo.>
Lui si avvicina perplesso, senza capire.
Se qualcuno mi sta spiando, è fondamentale che non senta quello che sto per dirgli, altrimenti mi gioco l’unica carta che sembra avere qualche possibilità di riuscita.

*

Cammino tranquillo in un corridoio non molto frequentato, sono completamente solo, o almeno è quello che voglio far credere.
Sento dei passi dietro di me, ma non mi volto: ho gli auricolari nelle orecchie, ma l’mp3 è spento e riesco a sentire tutto.
C’è un motivo se questo corridoio non è molto frequentato: non porta ad alcuna classe, l’unica porta è alla fine del percorso ed è quella della dispensa, quindi nessuna porta in cui rifugiarsi, nessuno con cui potersi mescolare e far perdere le proprie tracce.
Il luogo perfetto per incastrare qualcuno.
A dire il vero l’idea era semplice, probabilmente prima non mi era venuta perché non contavo sull’aiuto di Maru, ma ora è semplicissima, anche da realizzare, specie se il mio pedinatore non è molto esperto come sembra.
In più c’è un altro elemento che gioca a mio favore: una piastrella del pavimento che, non poggiando perfettamente sul pavimento, se la si calpesta fa rumore; me ne avevano parlato di sfuggita Axel e Demyx, mentre decantavano quanto fosse difficile andare in dispensa come facevano loro e rubacchiare.
Io l’ho diligentemente evitata allungando un attimo il passo, ma chi non ne è a conoscenza è difficile che la eviti facilmente.
Dopo aver percorso all’incirca venti metri da questa e aver girato l’angolo, sento il suo tipico rumore: tutto va per il meglio.
Comincio a fischiettare, non molto bene, purtroppo, non sono mai stato bravo, ma almeno la canzone è riconoscibile: “Stan” di Eminem.
E’ il motivetto accordato.
Continuo a camminare, far sentire che mi muovo è essenziale.
Nessun rumore.
Comincio a innervosirmi, presto sarò arrivato a fine del percorso, se Maru non si muove rischia di andare in fumo tutto…
Finalmente un tonfo e quello che sembra un grido soffocato.
Mi levo gli auricolari dalle orecchie e velocemente faccio marcia indietro e, girato l’angolo, li vedo: Maru che tiene praticamente sollevato da terra l’inseguitore mettendogli una mano davanti alla bocca.
E l’inseguitore è…
< Roxas?>
Il castano mugola qualcosa.
< Maru, leva la mano, per favore.>
Appena Roxas ha la possibilità di parlare, comincia a balbettare scuse e simili.
< I-io non c’entro n-niente, qualsiasi cosa stiate pensando io non c’entro assolutamentissimamente nulla! Io…>
< O, chiudi il becco!> sbotto incazzato.
Lui chiude la bocca sconvolto solo per poi riaprirla in un’aria decisamene sbalordita.
< Zex, t-ti senti bene?> mi chiede Maru, anche lui sconvolto e con gli occhi sgranati.
< Benissimo. – taglio corto io – Ma tu, ragazzino, vedi di non dire bugie, è una cosa che non sopporto.>
Roxas annuisce con l’aria di uno che vorrebbe sprofondare cinquemila metri sotto terra e non riemergere mai più.
< Chi ti ha mandato a spiarmi? E perché…>
Qualcosa mi interrompe, qualcosa che mi fa gelare il sangue nelle vene.
Roxas abbassa lo sguardo disperato, quello di Maru si incupisce all’istante.
“Lo studente Zexion Sakamoto è richiesto in Presidenza, immediatamente”
< Roxas, non dirmi che…>
< Mi dispiace… i-io non ho potuto fare altro…>
< Zex…> comincia Maru, malo blocco con un gesto.
< Vado, torno il più presto possibile.>
< Cosa ne faccio di lui?>
< Lascialo andare, ho la brutta sensazione che presto avrò le risposte a tutte le mie domande.>







+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

Eccomi qua! xD Non vi annoierò più di tanto perché c’è uno slideshow di uno strafigo che mi sta aspettando, vi faccio un piccolo riassunto di quello che è successo:

-         ho riordinato la scrivania (cosa incredibile) e buttato via un casino di carte tra cui spero non ci fosse niente di riguardante questa fan fic O_o

-         mi sono preparata per tutto sto tempo agli esami di riparazione che avrò il 2 e il 3 settembre (fear!)

-         ho perso un mucchio di tempo perché ho scoperto il majong

-         sono tornata ai miei amati capelli corti (stavo morendo di caldo con quelli lunghi O__O)

Questo è un riassunto proprio terra terra, magari spiegherò meglio questo periodo nel prossimo commento fine capitolo ^^

Ah, il primo pezzo del capitolo l’ho fatto in un secondo momento quindi può esserci uno stacco piuttosto brusco! Alla prossima, lasciatemi un commentino!

Ciauz^^


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Capitolo 16
*** 16. Confronto faccia a faccia ***


Risposte alle recensioni

 

asuka_excel: Eh, Roxas, Roxas, ci sono più vittime di quante non si immagini… spero che il chap di piaccia ;)

 

Sashy: io ho i miei tempi, che purtroppo non sono solo dettati da quando ho l’ispirazione, ma anche da un centinaio di altre cose che devo seguire e siccome non voglio ridurmi come l’anno scorso che ero più morta che viva nel connettere i neuroni, io vengo prima di tutto, poi viene lo scrivere, perché non sono in grado di scrivere un capitolo accettabile se mi si chiudono gli occhi ogni cinque secondi. Sono contenta che la parte iniziale ti sia piaciuta =)

 

fullmetal manga lover: no, sinceramente non credo che inserirò Riku, a questo punto sarebbe solo di troppo nella storia ^^’’ comunque effettivamente se Maru non fosse stato sveglio hai voglia a trovare un’altra occasione così xD (il pelatone me lo prendo volentieri *O*)

 

LittleBeaver91: oddio, questo è per sfogare tutta la rabbia che provi per Roxas? XD spero ti piaccia il chap ^^

 

Marluxia25: il friki friki è il prossimo chap *O* in quanto alle scene, cercherò di fare del mio meglio =ç= e vedrai quanto odierai Malefica in questo chap xD

 

FranXy: grazie grazie xD

 

Lonely Angel: Sì, i capelli corti rullano x3 (ora sto minacciando mia madre dicendole che mi faccio la cresta di capelli ossigenati xD è terrorizzata!) Spero di aver aggiornato abbastanza in fretta ^^

 

Il_Trio_Infernale: waaaa, bel nickname =ç=! XD La scuola è una malattia che colpisce molti ç__ç ma prima o poi se ne esce (più poi che prima ç__ç) Più che altro vado molto a momenti, ho avuto anch’io un periodo bello lungo di akuroku a palla, prima di iniziare a scrivere, ma ormai mi è passato come probabilmente in futuro mi passerà la passione per il Mansaix, il Maruzeku e via dicendo ^^

 

Deep_Strife: sì, nella mia sconfinata magnaminità forse potrò perdonarti x3 E Larxen? E Demyx? E Axel? E l’autrice? E il gatto? E… xDDDD

 

Tifa93: tranquilla Tif, ti aggiornerò precisa come un orologio svizzero x3 bacione anche a te, figliola =ç=

 

mikyfantasy: aggiornato x3 spero ti piaccia ^^

 

Saix_TheLunaDiviner: wow, ti è venuta la santa ispirazione del commento di quattro righe xD grazie mille ^^

 

Fratellone Lontano: rettifico, non devi cambiare nick, più distante di così è difficile essere =__= solo che preferirei non doverti correre dietro perché tu mi lasci un minimo di commento, in fondo sai che ci tengo e mi sembra uno sforzo minimo

16. Confronto faccia a faccia

 

Passo lento, mooolto lento.

No, non va bene, ancora un po’ più lento...

Cammino più lentamente possibile per darmi il tempo di elaborare un piano, una scusa, qualsiasi cosa mi possa salvare dal probabile prossimo terzo grado.

Avete mai provato a trovare una scusa per ogni colpa che avevate commesso perché non siete sicuri per quale vi si rimprovererà?

Potrebbe essere qualsiasi cosa: il gruppo, la mia presunta relazione con Maru, gli stormi di fan girl che ci seguono ovunque...

Però, che palle, Malefica mi sta davvero stancando: possibile che ogni cosa per lei non vada bene, che ci si debba comportare nel modo più innaturale possibile?

Perché non lasci che le persone si comportino come preferiscono se in fondo non infrangono nessuna regola sulla decenza?

Accelero il passo senza neanche accorgermene e mi ritrovo in un baleno davanti alla porta della preside.

Fisso con ostilità la porta; è una nuova sensazione, credo che il nome migliore per classificarla sia “rabbia progressiva”: non è una reazione violenta in risposta ad un commento o a un’azione ingiusta nei propri confronti, è il rendersi conto mentre si pensa a quante ingiustizie sono state fatte e a quanto poco si è fatto per fermarle.

Busso alla porta con un po’ troppa violenza, l’eco si sparge lentamente per il corridoio.

< Avanti!>

Sempre con troppa forza e probabilmente con l’espressione più scura in volto che mi sia mai ritrovato a fare, entro e richiudo la porta dietro di me sbattendola.

No, questo non sarà il mio tipico metodo “sgusciamo tra le mani del potente per salvarci la pelle”.

Questo è un frontale e non mi importa di come andrà a finire, a costo di sbatterci la testa.

< Sakamoto! Ti pare il modo di entrare?>

< Signora preside. Che vuole da me?>

Alza un sopracciglio, probabilmente si aspettava un “In che cosa posso esserle utile, mia somma padrona?”, ma poi lascia perdere e comincia col suo sorriso di circostanza.

 

Your fake grin fits your faker face”

 

< Mi è giunta la voce...>

< Roxas.> ringhio.

< Prego?>

< E’ stato Roxas, vero?>

< Quello stupido si è fatto scoprire... sapevo che ci sarebbe voluto qualcuno di un po’ più esperto...>

Eh?

Un momento, che vuol dire?

Mi balza in mente un’idea.

< Dovrebbe scegliere meglio i suoi collaboratori.>

< Serviva uno di prima perché era più manovrabile.>

Roxas non ha agito di testa sua, probabilmente non voleva nemmeno mettersi così in pericolo, è stata Malefica a costringerlo a spiarmi.

< Servirsi di ragazzini è davvero spregevole...> ringhio nuovamente.

< Modera il tono, Sakamoto, sono la tua preside, non dimenticarlo.>

< Non so per quanto lo sarà ancora...>

< Vero, se continui così probabilmente ti espellerò tra poco, quindi chiudi la bocca e ascolta. Mi è giunta voce che...>

Mi guardo attorno, la stanza è sempre la solita, il solito mobilio, il solito... ma, un momento, che sto facendo? Per un attimo è come se avessi voluto trovare un oggetto contundente per aggredirla.

< ... che lei, signor Sakamoto, nonostante continui a dirmi ogni settimana che va tutto come sempre, abbia smesso di controllare per conto mio Saix e Xemnas.>

Oh cazzo, allora è di questo che si tratta!

< Ho avuto un po’ di complicazioni negli scorsi mesi, immagino che il mio continuo via-vai glielo abbia suggerito...>

< Ma nonostante tutto ogni settimana lei ha continuato a ripetermi che Xemnas dava come al solito ripetizioni a Saix, per quanto lei non fosse andato a controllare.>

Fa una pausa e io non apro bocca.

Cosa si aspetta che le dica? Che mi dispiace, che effettivamente era giusto che io continuassi a spiare dei miei amici perché questo posto si trasforma ogni giorno di più in un lagher?

< Per fortuna, c’è qualcuno in questa scuola che ne ha più a cuore la sicurezza di lei, Sakamoto. Ho mandato Roxas a controllare quello che succedeva nei i loro incontri tra quei due...>

Oddio, ma come si fa ad usare un ragazzino come quel Roxas in un modo così disgustoso?

< Ma credo che lei sappia già che cosa succedeva là dentro.>

Nuova pausa, un po’ più lunga della precedente.

< E quindi?> sbotto spazientito rompendo il silenzio.

< Ho espulso Xemnas e Saix.>

... cosa? No, questa è una stronzata universale! Non può buttare quei due per strada, specie Saix!

< NON E’ GIUSTO!!!>

Malefica mi guarda stralunata.

< Come?>

< Questa è un’ingiustizia bella e buona! Si rende conto che Saix si è sudato il posto qui al college, partendo da un orfanotrofio?! E lei ora lo vorrebbe ributtare per strada... solo perché gay?!>

< Questo ti sconvolge così tanto?>

< Non mi sconvolge, mi disgusta letteralmente! Sembra che lei si comporti così solo per distruggere i diversi e quelli più deboli di lei! Prima ricatta Roxas, poi ributta per strada Saix e Xemnas... tanto Xemnas non avrà alcun problema a tornare in un altro college, la sua famiglia è ricchissima! L’unico che risentirebbe veramente della situazione sarebbe Saix e solo perché non ha abbastanza soldi per...>

< Risparmiami il melodramma, Zexion! Ti ho forse chiesto un tuo parere sul mio comportamento?>

< No, ma ho intenzione di darglielo lo stesso, così si accorgerà che non può schiacciare la gente che non è daccordo con lei come un insetto sotto il tacco delle sue scarpe! Posso andare avanti ad urlare le mie ragioni per tutto il giorno, per quanto mi riguarda, e gliele farò sentire una per una a costo di legarla alla sedia!>

Perché, perché la gente come lei va al potere?

Una con delle tali restrizioni mentali che considera tutti i diversi feccia da eliminare!

 

It's A Dirty Word Reich”

 

Lei rimane immobile, più sorpresa che arrabbiata, ma solo per poco: il volto le diventa scarlatto, le labbra si stringono in una smorfia di rabbia, gli occhi mandano tuoni e fulmini.

Improvvisamente scatta in piedi come una molla e per un istante mi ricorda quei pupazzi clown dall’aspetto tutt’altro che divertente che balzano all’improvviso fuori da una scatola di legno.

< COME OSI DIRE CERTE COSE, STUPIDO RAGAZZINO?!>

E’ fuori di sè dalla rabbia, ma io lo sono molto di più: ormai lancio accuse a non finire, tutte fondate, ma comunque in un modo che sembra dire “Sono un pazzo suicida che cerca oltre che il rispetto dei diversi e delle minoranze anche un modo lento e doloroso di passare a miglior vita, ad esempio dilaniato dalle lunghe unghie smaltate di rosso e un po’ mangiucchiate della mia preside razzista”.

 

“I’m not a puppet

I am a grenade”

 

Ci urliamo dietro con quanta forza abbiamo in corpo, ci prendo più gusto di quanto non pensassi, ma all’improvviso lei esclama < Sei espulso, Sakamoto! Hai capito? E-S-P-U-L-S-O!!!>

Se lei mi sorprende, non vi dico la mia risposta.

< Sa quanto me ne frega? Se non mi avesse espulso lei mi sarei espulso da solo!>

Il tentativo di Malefica di buttarmi fuori dal suo ufficio con la minaccia dell’espulsione fallisce miseramente e si ricomincia tutto da capo.

Dopo un altro quarto d’ora passato ad urlarci contro, entrambi ci gettiamo sfiatati sulle rispettive sedie.

I nostri occhi non si abbassano, ci fissiamo con un misto di odio, disgusto e voglia di combattere ancora.

Non penso di aver mai provato così tanto disgusto per una persona, anche il solo vederla lì, seduta sulla sua schifosissima poltrona in pelle, con tutti i trofei della scuola dietro di lei nella bacheca, una copia dei diplomi più ben riusciti appesa al muro, mi fa venire voglia di saltarle addosso e colpirla il più forte possibile, tante, tante e tante volte.

< Che accuse muove contro i gay? Cos’è che non le piace di loro? Il fatto che non le guardino quella prima malridotta che si ritrova?> sibilo con il veleno nelle vene.

Lei ansima cercando di far arrivare abbastanza ossigeno al cervello per elaborare una risposta convincente, sempre che ce ne sia una.

< Sono contro natura, non sono normali. Non possono stare tra noi.>

Il sangue mi pulsa dolorosamente alle tempie, la mia faccia si fa ancora più rossa di quella della preside.

< Questa risposta è una stronzata, le inclinazioni sessuali di una persona sono affari della persona, non certo del primo che capita, e di certo non rischiano, come pensa lei, di infettare questa schifosissima scuola...>

Mi alzo, stufo di questo sentimento di amarezza che ho in corpo.

< Ho detto tutto quello che avevo da dire. Aspetterò due giorni, il tempo di sistemare camera mia e mettere a posto le ultime scartoffie, poi me ne andrò. Non si preoccupi che presto i giornali avranno delle belle storielle da raccontare su di lei.>

Mi volto sbuffando e mettendomi le mani in tasca, non mi accorgo che la preside intanto preme un pulsante sulla sua scrivania.

Faccio per aprire la porta, ma mi volto un attimo e con un’ultima occhiata alzo il dito medio della mano sinistra e abbasso la maniglia, ma aperto l’uscio mi trovo davanti tre uomini, uno più grosso dell’altro e, quel che è peggio, tutti più grossi di me.

 

Put it in your middle finger and sing along”

 

< Ci ha chiamati, signora preside?> chiede uno dei tre, mentre mi volto di scatto verso di lei, che annuisce.

< Fermate questo ragazzo. Temo proprio che bisognerà tornare ai vecchi metodi di punizione, queste nuove generazioni sono fin troppo presuntuose e non sanno minimamente mantenere un comportamento corretto verso i superiori.>

Uno di loro mi afferra per un braccio e mi trascina lontano dalla soglia, mentre cerco di resistere inutilmente, e gli altri chiudono la porta.

< Che ha intenzione di fare?> ringhio verso Malefica che si sta rassettando un poco per non sfigurare di fronte a quella che ha tutta l’aria di essere la sorveglianza.

< Mettere nella tua cocciuta testolina il concetto che i superiori vanno rispettati e le loro decisioni accettate senza discussioni. Via la camicia, Sakamoto.>

< Cosa?!>

< Ripeto: via la camicia.>

< Se lo può scordare...> comincio io, ma l’uomo che mi tiene per un braccio aumenta la stretta: resisto per un po’, ma poi mi sembra che mi stia bloccando la circolazione del sangue.

< Ok, ok, ho capito. Molla!>

Quello lascia il mio braccio che mi massaggio lentamente, probabilmente mi avrà lasciato un bel livido... mi tolgo la camicia e la getto su una sedia vicino a me.

Solo quando mi volto verso gli altri due uomini noto che uno di loro tiene in mano quella che ha tutta l’aria di essere... no, non è possibile... è la cosa più retrograda e medievale, per non dire barbara, che io abbia mai pensato.

< E’ proibito dal regolamento!> esclamo rivolto alla preside.

< Il regolamento non ne prevede l’uso, ma non lo proibisce nemmeno.>

Ha davvero intenzione di frustarmi?

Questa è davvero roba da dittatura, da lagher nazista, è una cosa da barbari!

< Ora, Sakamoto, direi che è arrivato il momento di farti ingoiare tutte quelle belle paroline che mi hai detto prima.>

 

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Ma salve! Sì, ci ho messo prima ad aggiornare (o almeno così mi sembra O.o magari mi sbaglio completamente...), ma come al solito, Mattie mi farà fuori, l’ho interrotto sul più bello xD a dire il vero non avevo alcuna voglia di descrivere scene di violenza, credo che sia molto meglio immaginarsele, anche perché spesso la mente pensa a cose più cruente di quanto in realtà non siano e quindi vi lascio immaginare tutto quel che può essere successo ;) Vabbè, sul capitolo di per sè non c’è altro da dire, credo, a parte che quelle frasi in inglese sono state inserite perché mi hanno ispirato durante la stesura e vengono rispettivamente dalla prima all’ultima da “Better of two evils”, “The golden age of grotesque”, “Vodevil” e “Use your fist and not your mouth”, tutti brani tratti dall’album “The golden age of grotesque” di Marilyn Manson, anche se mentre scrivevo mi ascoltavo a palla i System of a Down ^^ Lo so, Zeku si è comportato in modo piuttosto diverso rispetto alle altre volte, ma penso che in questa situazione un bel po’ di sfogo e di modalità “Fanculo al mondo, fatemi respirare” (da “L’ultima mano” dei Modena City Ramblers xD) ci volesse. Tornando a me (*fuggono tutti* xD) non ci sono molte novità, ho passato la cotta per il prof (ora ho la fissazione per un batterista che ha sempre vent’anni in più di me x3) e spero che questo mi aiuti anche nei risultati scolastici, intanto ho superato gli esami di riparazione e finalmente sono in V° ginnasio ^^ e già prego che finisca xD Ho deciso che una volta finita Emo and Flower pubblicherò la famosa Mansaix che stavo scrivendo quasi un anno fa, ma poi mi rifarò viva in questa sezione solo con qualche one-shot occasionale, quindi se vi interessano anche altri lavori miei al di fuori di Kingdom Hearts, date ogni tanto un occhio al mio profilo autore ^^

Ok, ora vi saluto, baci e abbracci e commenti ^__^

Alla prossima, ciao a tutti!

 

P.S. Il prossimo capitolo avrà l’agognato friki-friki! xD

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Capitolo 17
*** 17. Sweet dreams are made of this ***


Risposte alle recensioni

 

Judai: E chi se li dimentica i tuoi messaggi delle 4 del mattino?! XD Sono sempre nei miei pensieri! A parte gli scherzi, mi fanno davvero piacere, anche se non oso pensare alle tue occhiaie il giorno dopo ^^ Spero che ti piaccia anche questo capitolo, sappimi dire!

 

larxene: Grazie mille! ^^ Effettivamente le maruzeku sono rarissime, credo di averne viste solo altre due o tre oltre alla mia... e ce ne sono poche anche nei fandom internazionali ç__ç E ancora più rare sono le XemnasXZexion, che sono davvero il mio pairing preferito T__T Comunque sono contentissima che ti piaccia, grazie per il commento! XD

 

Marluxia25: waaaa!!! XD Ma esattamente... che cos’è una conga?! X°D Spero che il friki-friki ti gusti, mi sono impegnata V__V Solo che non so se il risultato è quello che speravi look: xD

 

kymyit: No, non credo che le presidi bastarde abbiano i gorilloni, ma ormai questa fan fiction ho deciso che non deve più tener conto della realtà, meglio spaziare! ^^ No, le scene di violenza preferisco non metterle, sorry ç_ç cioè, ogni tanto accenna al suo povero corpicino frustato, ma non c’è alcun flashback ^^ Comunque... MORTE AL CRUCCO!!! XD

 

Saix_TheLunaDiviner: Cos’ha Malefica contro i gay? Purtroppo quello che ha molta altra gente, gli uomini di chiesa e altri ancora ç__ç Sono quegli stupidi pregiudizi che stanno sostituendo le offese come “negro” o “terrone”... la gente ha sempre qualcosa da ridire sugli altri e non riesce a capire che è legittimo che esistano persone diverse con pari dignità e pari diritti. Comunque... no, Maru non piglia un infarto, anche se poco ci manca! XD

 

Sashy: O___O perché i tuoi commenti inneggiano sempre alla violenza? XD Sei molto più pucchosa e tenerona in real x3 Ma ti lovvo sempre e comunque! xD

 

asuka_excel: Tranquilla, molto presto arriverà la vendetta ^^ E sarà molto appagante *ghigno perfido*

 

 fullmetal manga lover: sono contenta che le frasi ti siano piaciute, a me ispiravano moltissimo *v* E a quanto sembra ti sei davvero fatta trasportare dalla scena xD Io avevo continuamente in testa una scena di Arancia Meccanica, non so se l’hai visto, dove il protagonista e la sua vittima combattevano con una statua... un po’ particolare per colpirsi a vicenda xD Tranquilla che il periodo di rivolta è appena cominciato! ^^

 

mikyfantasy: Il capitolo non è arrivato esattamente presto, ma ho fatto il possibile x3 Spero ti piaccia! XD

 

LittleBeaver91: anche tu comincia come Sashy ad inneggiare alla violenza? XD Non è che siete parenti, voi due? Asd! Comunque sì, Malefica è da sberle V__V ma povero Roxy, alla fine era una vittima anche lui °.°

 

Fratellone Lontano: ... “A scuola non si torna con questa riforma!!!” *ricomincia i cori da piazza che tanto le mancano* waaa, spero che si possa fare ancora qualcosa per impedire che quei poveri cristi di bambini si trovino davanti un cerbero unico del calibro della mia amata ex-prof di francese xD Povero nonno Voldy, paragonato a Malefica, la Spezzindue e Hitler °-° Ma in fondo lo amiamo comunque xD Ma quand’è che non si finisce sul più bello? Alla fine ovunque io interrompa blocco sempre una parte di vitale importanza! ^^ E sì, io ti lascio prendere l’ispirazione per recensire, ma mi sembra a volte che cinque minuti in meno di videogiochi per scrivere una recensione, magari quando sei di buon umore, non sarebbe impossibile ^^

 

vanchan: SORELLA MIA!!! xD Finalmente sei tornata da me! Mancava qualcuno che adorasse la mia statua ZAZA Ma comunque, l’importante è che tu sia di nuovo qui ^^ Accidenti, certo che ne avevi persa di roba, tanto che a Lucca rischiavi spoiler a manetta asd! Shono contenta che tu sia toVnata *v* *hugg*

 

Demylove: Ciao figliola, grazie per il commento! xD Un bacione!

 

17. Sweet dreams are made of this

 

Ringrazio i materassai per aver fatto dei materassi così morbidi per questa cazzo di scuola, almeno un lato positivo in questo ammasso di mura l’ho trovato. Certo, forse quando i miei amati materassai hanno fatto il mio amato materasso non hanno pensato che avrebbe alleviato, almeno di poco, il mio dolore.

Sia fisico che mentale, per quanto mi riguarda: quello fisico è più visibile e al novanta per cento delle persone farebbe storcere il naso e allontanarsi in tutta fretta, ma quello mentale per me è molto più difficile da reggere.

Perché niente può andare bene, in questa vita, a quanto sembra.

Le cose tra me e Marluxia si mettono a posto, incredibilmente riprendo a vivere e, guarda caso, mi arriva un’altra disgrazia sul cranio.

Adesso non voglio sembrare il depresso di turno, ma Cristo, possibile che io non possa avere una vita tranquilla? Se non tranquilla, almeno con una minima traccia di normalità invece di questo continuo no-sense esistenziale.

Mi ritrovo a pensare a quanto accaduto solo poche ore fa: i colpi è come se si abbattessero ancora su di me, i segni che mi hanno lasciato sulla schiena pulsano doloranti e ho una gran voglia di piangere, non tanto per il male, per l’ingiustizia o altro, solo perché, improvvisamente, ho una gran voglia di liberarmi gli occhi dalle lacrime che aspettano da tempo di uscire.

E’ un pianto liberatorio, che mi fa sentire meglio, ma non è riferito a nulla di ciò che è successo prima, anche se avessi vinto il premio nobel piangerei in questo momento. Puro e semplice bisogno fisiologico.

Nonostante questo tipo di sfogo aiuti e anche parecchio, ci sono alcuni pensieri che si ripropongono continuamente nella mia testa, e mi sento un verme ad ammettere che il destino di Saix e Xemnas in questo momento non è in cima alla lista.

Se penso a loro, mi prende una sorta di senso di sconforto e rassegnazione, come se fosse tutto inutile... in fondo ho fatto tutto ciò che era in mio potere, ma ormai, buttato fuori dalla scuola, sono esattamente zero in questo sistema. Non posso più fare nulla.

Un pensiero che invece mi assilla è quello di Marluxia: come farò a dirgli che sono stato espulso? Come la prenderà? E riguardo le frustate di cui ancora rimangono i segni sulla mia schiena? Sono certo che alzerà un polverone incredibile e, molto probabilmente, si metterà nei guai anche lui.

Le cose vanno già abbastanza male senza che si trovi in difficoltà anche lui, per dir la verità; potrei sempre provare a parlargli in modo da placare la sua ira e cercare di farlo ragionare, ma la vedo molto dura, davvero molto dura.

L’unica cosa positiva in tutto questo, a quanto sembra anche nelle peggiori disgrazie c’è qualcosa che va come dovrebbe, Axel, Demyx e Larxene non sono stati tirati dentro alla faccenda e Malefica non ha saputo nulla del gruppo.

Magra consolazione, ma sempre una consolazione è.

Rimango steso su un fianco, vestito di tutto punto con pantaloni e camicia, senza scarpe, ma sotto il lenzuolo, come a nascondermi dal resto del mondo: non voglio vedere e non voglio essere visto.

E’ come se avessi visto abbastanza per tutto il resto della mia vita, ora che la rabbia che mi alimentava è sparita mi sento totalmente vuoto e rievocare quelle grida e quegli insulti tra me e la preside non fa che farmi sentire peggio.

Sono quasi sicuro che se avessi cercato un approccio diverso ora non starei qui a crogiolarmi nella sofferenza, ma sono altrettanto sicuro di aver fatto la cosa giusta senza scendere a mezzi termini con quella donna.

L’unica cosa che mi abbatte veramente in tutto questo è che i miei sforzi non sono serviti assolutamente a nulla.

Non ho paura del futuro, almeno non di quello a lungo termine... i miei genitori capiranno e potrò trovare comunque un’altra scuola che mi accetti oppure potrei andare subito a lavorare.

No, la cosa che continua a preoccuparmi è Maru, che occupa sempre la mia mente in un verso o in un altro.

La paura cresce e diventa un brivido lungo la schiena a sentire la porta della camera che si apre lentamente; forse è meglio così, prima ci si libera di questi momenti imbarazzanti e difficili, meglio è, rodersi il fegato non ha alcun senso.

La chiave gira nella toppa, chiudendo la porta, e lo sento avvicinarsi lentamente al letto dopo aver chiuso la porta e trattengo il fiato richiamando a me qualche avanzo di energia rimasta che mi consenta di affrontare anche questo.

Le forze mancano, il morale è sotto le scarpe, il cervello sembra andato in pappa e sento quasi i neuroni che si esauriscono uno dopo l’altro, velocemente, con un leggero “pop” come piccole bolle scoppiate; non riesco nemmeno ad alzare la testa quando sento la sua mano intrufolarsi sotto il lenzuolo e sollevarlo lentamente scoprendomi il volto.

Mi sta guardando, ne sono certo, e nonostante qualche lacrima calda mi coli ancora giù dalla guancia spero vivamente di non avere gli occhi arrossati. Non vorrei mai farmi vedere da lui in queste condizioni, ma non sono ancora capace di diventare invisibile e l’alternativa per sfuggirgli è tramortirlo... ammetto che qualche mese fa sarei andato in brodo di giuggiole al solo pensiero di picchiarlo, ma ora non riuscirei nemmeno a schiacciare una formica.

< Zexion...> sussurra piano accostando il volto al mio e mi decido ad alzare almeno gli occhi su di lui: non ha un’aria né felice né triste, è concentrato, come pronto a tutto e c’è un brillio di determinazione nei suoi occhi celesti che mi fa rabbrividire involontariamente.

Mi esibisco in un sorriso stiracchiato per rispondergli, cercando di metterci più allegria possibile, ma temo che l’effetto assomigli più al sorriso di un agonizzante.

Sento la sua mano accarezzare i miei capelli, affondandoci le dita per poi scendere giù al collo e far passare lentamente il pollice sul colletto della mia camicia mentre le sue labbra sfiorano le mie e successivamente si riallontanano.

In tutto questo io non mi muovo, troppo sfinito e concentrato a far filare più velocemente possibile il cervello per muovermi.

La mano di Marluxia scende oltre il colletto, sotto il tessuto, per la schiena, ma si arresta di colpo appena chiudo gli occhi e mi mordo il labbro destro, il suo indice che sfiora appena uno dei tanti ricordini che la preside mi ha lasciato.

Fa un male cane, davvero un male cane.

< Cosa ti ha fatto?> sussurra lui con la voce bassa piena di rabbia repressa e dolore.

Non rispondo, stringo solo le labbra senza sapere come dirlo per non farlo arrabbiare, o almeno per cercare di contenere la sua reazione.

Mi toglie completamente di dosso il lenzuolo con un solo gesto e prendendomi delicatamente per le spalle, facendo attenzione a non sconfinare sulla schiena, mi mette in posizione seduta, le gambe a penzoloni fuori dal letto.

Mi ripete la domanda in un tono un po’ più moderato, ma continuo a non rispondere, ho il bianco completo in testa.

Lo sento a malapena sbottonarmi lentamente la camicia bianca e sfilarmela.

< Voltati.>

Mi riscuoto un attimo.

< Maru, non...>

< Voltati.> non ammette repliche, mi fissa scuro in volto come non l’ho mai visto.

Mi alzo di scatto, riprendendo fiato come se mi fossi dimenticato di respirare da quando è entrato e deglutendo mi volto, preoccupato.

Non devo essere un gran bello spettacolo, immagino. Mi ero pulito come avevo potuto per non lasciare macchie e impronte sulla camicia, ma suppongo che la visione di una schiena piena di solchi rossi di sangue rappreso e carne viva non sia la cosa che tutti vogliono vedere.

Mi rivolto verso Marluxia, certo di trovarlo nella fase pre-attacco isterico, pronto a scorgere nei suoi occhi una sorta di follia omicida; invece mi scopro a fissare in uno sguardo triste e malinconico.

< Maru....>

Mi si avvicina senza dire una parola e devo alzare la testa per continuare a guardarlo negli occhi da quanti centimetri abbiamo di differenza; continua a guardarmi con quei bellissimi occhi celesti macchiati di una tristezza infinita, fino a che non mi abbraccia, in maniera salda, ma delicata, sempre attento a non toccare di nuovo le ferite che porto sulla schiena.

Approfitto della situazione per affondare il volto nella sua maglietta e stringere le dite dietro, attaccandole alla sua schiena.

Siamo così vicini in questa sorta di morsa-abbraccio che i nostri bacini si scontrano e le ginocchia collidono; alzo la testa dal suo petto per ritrovare quell’incantevole sguardo triste, molto più vicino di quanto mi aspettassi.

Si china verso di me, sempre più vicino finché le nostre labbra si incontrano nuovamente, ma questa volta più a lungo, con più decisione, con meno castità e più desiderio.

Sento la sua lingua premere con le mie labbra e dischiudo leggermente la bocca, lasciandogli prendere il controllo, abbandonandomi a lui mentre lentamente mi spinge verso il letto.

Gli sfioro leggermente la lingua con la mia mentre è intento ad esplorare il mio antro umido, come se lo conoscesse per la prima volta; passo le mani sotto la maglia, sfiorando l’ombelico, risalendo fino ai pettorali sfilando centimetro dopo centimetro il fastidioso indumento.

Appena le nostre labbra si staccano, entrambi ansimanti, mi butto sul letto mentre Maru si leva completamente la maglietta gettando attraverso la stanza sul pavimento con noncuranza.

Scoppio a ridere mentre lui imita i Macho-Man che si vedono ogni tanto mezzi nudi in tv, mettendo in mostra i loro muscoli pompati.

< Non ti sembro Arnold Schwarzenegger?> ridacchia avvicinandosi.

Lo prendo per un polso trascinandolo su di me e baciandogli la guancia.

< Sei cento volte meglio di Schwarzenegger!> rispondo sempre ridendo, mordicchiandogli il lobo dell’orecchio, facendogli trattenere il respiro.

Si scosta un attimo da me, guardandomi attentamente.

< Ti stai un po’ riprendendo?> sussurra preoccupato.

Annuisco con un sorriso neutrale in volto.

< Grazie a te, potrei addirittura dire... basta che ora non ti monti la testa, Mister Macho-Man!>

Un sorriso a trentadue denti spunta sul suo volto mentre mi lancia un’occhiata carica di malizia e divertimento.

< E pensa che ho solo cominciato, rischio di farti venire senza neanche toccarti!>

< Pfui, puoi provarci, ma il tuo sguardo non è così potente e sarebbe solo una perdita di tempo. Però se non hai fretta...>

Vengo zittito dalle sue labbra nuovamente sulle mie per un istante, prima di scostarsi un poco.

< Scusami, ma farò quest’esperimento un’altra volta, ora non ho voglia.> sorride facendo passare la sua lingua sul mio labbro inferiore.

Lo guardo attentamente e non riesco a trattenere più il pensiero che mi sta facendo sprofondare.

< Devo dirti una cosa…> comincio mettendomi seduto per riordinare meglio le idee, lui intanto mi fissa con aria curiosa.

Prendo tempo ancora un po’ giocando con le mie stesse dita per poi decidermi a sputare il rospo.

< Malefica mi ha buttato fuori.>

Non ho il coraggio di guardarlo negli occhi, improvvisamente il mio mignolo destro è diventato incredibilmente interessante.

< In teoria, non sono più parte del college…> aggiungo, come se dovessi dare altre spiegazioni.

Lo sento muoversi, avvicinare la bocca al mio orecchio, i capelli che mi solleticano la guancia e il collo.

< Non ci pensare.>

Se tre parole bastano a mandarti almeno una volta nella vita in paradiso, allora sono queste.

< Non ci pensare neanche per un istante. Non si libererà di te, di noi, così facilmente, ma ora non pensarci. Ci penserò, sistemerò tutto io, te lo prometto, ma non essere triste. Per gente come quella, non ne vale la pena.>

Lo guardo, è sereno, sorride e io con lui, il mio primo vero sorriso, la prima volta che sento veramente il bisogno di sorridere.

< Allora... dov’eravamo rimasti?> chiede fingendo di non sapere la risposta, il sorriso che gli illumina ancora il volto.

< Uhm... il fatto che siamo entrambi solo in pantaloni e con il fiato corto cosa ti suggerisce?> rispondo mentre lui mi si avvicina a quattro zampe.

< Che siamo ancora ai preliminari.>

Mi spinge facendomi cadere all’indietro, per fortuna il materasso è così morbido da non farmi sentire il dolore alla schiena, che pian pianino mi sembra si stia attenuando, e sovrastandomi comincia a riempire di baci la mia clavicola, mordicchiandola delicatamente, succhiando a tratti la pelle, lasciandoci un vago rossore.

Anche se il mio respiro rimane regolare, non riesco a trattenere i gemiti che premono per uscire, anche solo con l’obbiettivo di incitarlo; come ad aumentare il pathos, le mie mani scendono sui suoi capelli, stringendoli piano per non fargli male, ma abbastanza forte per far avvertire la loro presenza.

Lui abbandona per un attimo la mia clavicola, alzando la testa per tornare a baciarmi sulle labbra, su entrambe le guance, sulla fronte, una mano intanto scende lungo il torso, giocando con i miei capezzoli.

E’ una spirale di baci continui, non credo che me ne abbia mai dati tanti, ma più me ne dà e più ne voglio, è un circolo vizioso; le mie mani si aggrappano alle sue spalle con tanta forza da lasciare dei segni rossi sulla sua pelle chiara.

Cerco di ricambiare dando anch’io baci, mi concentro sulle sue labbra, riuscendo a farle accostare alle mie, riprovando a conquistare il dominio della sua bocca, ma perdendo ancora contro di lui.

Le sue mani scendono entrambe alla mia cintura, slacciandola più in fretta che possono, sbottonando il gancio dei pantaloni e abbassandone la zip.

Inarco il dorso per aiutarlo mentre mi sfila in fretta i jeans, abbassandoli fino alle caviglie. Li scalcio via, giù dal letto, mi danno solo noia.

Trattengo improvvisamente il respiro quando sento una sua mano chiudersi attorno ad una mia natica, inavvertitamente inarco ancora il dorso per poi piegarmi in avanti, affondando il volto nella sua spalla.

< Shh, tranquillo, va tutto bene.> mi sussurra piano, alzandomi il mento con l’altra mano e baciandomi di nuovo.

Sussulto quando si scosta momentaneamente da me per togliersi anche lui i pantaloni, sento subito la mancanza del suo calore, quasi fosse di vitale importanza come il sangue che in questo istante mi scorre velocemente nelle vene, in subbuglio.

Sento il cuore martellarmi nel petto, il respiro che manca, la testa che si fa leggera e il pensiero che evapora dolcemente, lasciandomi in balia del solo istinto, delle mie percezioni che rendono perfetto e giusto quello che molti giudicano malato e innaturale.

Ancora la sua bocca sulla mia, ancora sensazioni così forti da rischiare ogni attimo di perdere i sensi per il troppo sangue alla testa e decisamente più in basso, le sue mani che percorrono il mio corpo, le mie che fanno lo stesso col suo, un reciproco affetto e bisogno che probabilmente quasi nessuno riuscirebbe a comprendere fino in fondo.

Ci liberiamo entrambi degli ultimi fastidiosi capi d’abbigliamento, finalmente pelle contro pelle, senza barriere o intralci, pronti a scappare ancora una volta da tutti i problemi, insieme.

Lo stringo più forte, più vicino a me, assorbendo il suo calore come una spugna che assorbe l’acqua, le sue braccia che stringono piano la mia schiena, facendo sempre attenzione a non farmi male, perché sopra ogni istinto il pensiero che gli sta più a cuore è che io stia bene.

Anche nei momenti basati solo sugl’istinti più primitivi, in cui non si deve pensare o lasciarsi a riflessioni troppo complicate, ma dove i sensi giustamente prevalgono, c’è sempre quel chiodo fisso, quell’attenzione nel non stringermi troppo forte, nel cercare in ogni modo di non farmi ancora male.

Sebbene io appoggi con tutto me stesso la regola del “non pensare”, non posso fare a meno di dire tra me e me che, se questo non è amore, allora non so cosa lo sia.

I corpi sudati si accavallano, si sfregano, i gemiti vogliono la loro parte, anche qualche esclamazione iniziale, per incitare l’altro, ma non serve neanche incitare, le cose vanno da sole, lisce, pulite, come devono essere; il solito dolore iniziale sembra più sopportabile, è il piacere che spadroneggia in poco tempo in tutti e due, piacere e amore, non serve altro.

E senza parole, ma solo con suoni e rumori che escono incontrollati dalle nostre labbra, come colonna sonora, passiamo senza remore la notte, tutta la notte, e anche alla fine, sudati, sporchi, senza quasi più forze, non ci lasciamo.

Restiamo distesi insieme sul letto, uno stretto all’altro, ascoltando l’uno i respiri dell’altro come se fosse la cosa più bella che abbiamo sentito in tutta la nostra vita.

Il sesso può essere piacevole come no, ma l’amore è sempre fantastico.

Perché mentre il sesso è solo carne e corpo, l’amore implica dei sentimenti così forti che a volte sono troppo grandi per essere percepiti davvero: non si riesce sempre ad affidarsi completamente ad una persona, non è facile mettere la salute del compagno al di sopra della propria e di ogni proprio desiderio.

Recupero lentamente fiato fino a riprendere abbastanza forze da sporgermi verso di lui, baciandogli la guancia; mi sorride, sdraiato su un fianco, gli occhi che si tengono a stento aperti, il respiro ancora pesante, poi le sue braccia mi circondano, stringendomi piano, facendomi appoggiare la testa sull’incavo della sua spalla mentre ci copre entrambi  con un lenzuolo.

< Tranquillo – sussurra con voce roca – ci penserò io a tutti i problemi.>

Prima di addormentarmi riesco a sorridergli in risposta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Weee!!! *nuvola di fumo e ombra che sovrasta tutto* Yes, I’m back x3 dopo circa due mesi di assenza ^^ Ma vi giuro, ho fatto tutto il possibile! E’ che tra il Lucca Comics, gli scioperi da organizzare contro la Gelmini e le verifiche che fioccavano, non trovavo più tempo neanche per respirare °-°. Ma facendo il punto della situazione andiamo in ordine... SONO ANDATA A LUCCA! xD Finalmente sono riuscita nel mio intento! A dire il vero, non sono andata in giro per gli stand perché la fila per il biglietto era chilometrica e io non alloggiavo in città ma un po’ fuori e quindi non avevo tempo di star lì ad aspettare. Inoltre mio fratello era nel cosplay di Giul e Fed (faceva Luxord) e anch’io sono stata praticamente sempre lì con loro ^^ Se avete tempo, cercate su you tube il video, è davvero divertentissimo xD Poi a Lucca, oltre ad aver incontrato dal vivo un mucchio di persone conosciute sul forum “Paura e Delirio nell’Organizzazione” (tra cui Mitsuru, M_Dylan, il Doddo, Key e altri ancora che saluto di cuore ^^) ho finalmente conosciuto di persona la cara Sashy, la Vanchan e Demylove ^^ Le quali mi palleggiavano peggio della nazionale italiana di pallavolo, per cui ad un certo punto mi sono trovata sorella della Van, mamma di Demylove e marito (???) di Sashy, che subito dopo però ha ritrattato la mia posizione e mi sono ritrovata non so in quale altra relazione di parentela xD

Comunque è stato molto divertente, anche se prima di riconvincere mia mamma a portarmi ancora ci vorranno anni e anni xD Nel mio incontro con le ragazze sono riuscite a strapparmi di bocca la promessa di fare una sorta di sequel di Emo and Flower, una one-shot rating rosso... spero di farcela, temo di aver dimostrato con questo capitolo di non essere il massimo in certe descrizioni ^///^ E devo anche dedicare un’altra maruzeku a Sashy, con tanto di latte e cioccolato xD

Poi... ho raggiunto i miei minimi storici in quanto voti, riuscendo incredibilmente a prendere 1 in un compito di verbi di latino e mi sto ancora chiedendo come ho fatto xD Cioè, forse prima di riconsegnarlo alla prof avrei dovuto fotocopiarlo e appenderlo incorniciato alla parete, non succede tutti i giorni xD In compenso gli orali vanno meglio rispetto all’anno scorso ^^

Terza cosa, sto convivendo con una giapponese ^^ E’ venuta a stare da me martedì scorso e purtroppo domani riparte T__T ma magari tornerà questa primavera xD Si chiama Azusa, ha 28 anni e ha studiato italiano a Padova, quindi riusciamo a capirci abbastanza bene, senza contare che mi ha preparato un paio di piatti giapponesi che sono favolosi =ç= Okonomiyaki, specialmente, mi piace da morire, è una sorta di calzone ripieno di cappuccio, gamberetti, calamaro e fettine di maiale =ç= Vabbè, io intanto sto cercando di imparare il più possibile, ma il mio tempo libero è sempre molto poco ç__ç

Oggi qui a Treviso ha nevicato, ma invece di rallegrarmi sono tristissima... quelle poche volte che nevica, la neve non si attacca al terreno e imbianca solo le mura e i tettucci delle macchine, infatti già ora, che sono le quattro di pomeriggio, è quasi completamente sparita... Tornando alle notizie random sulla vita della vostra amata Nezu *tutti quelli che hanno resistito fin qua se ne vanno* mi sono ripresa da un periodo di malattia, in cui avevo problemi a deglutire e respirare, svegliandomi improvvisamente di notte senza riuscire a sdraiarmi e con un gran male al petto, ma adesso andando avanti a compresse contro la gastrite le cose stanno migliorando, tanto è vero che il 4 dicembre ho un esame e dopo dovrei essere a posto. A scuola le cose vanno molto meglio, anche se mi è passata la cotta per il prof ogni tanto mi verrebbe proprio da abbracciarlo xD Sembra un cagnolino sperduto, povero stellino *v*

Oggi sono andata ad un incontro per discutere del Campiello Giovani... sono quasi tentata dal partecipare, in fondo richiedono uno scritto di al massimo 25 cartelle word (fogli, per intenderci) che sono anche pochetti, contando che tutto Emo and Flower fino ad adesso conta all’incirca una settantina di fogli... vabbè, ci penserò ^^

Credo che per adesso non ci sia altro da aggiungere, ho scritto anche troppo, tra un po’ le note d’autore saranno di più del capitolo vero e proprio... ripeto solo che io ce l’ho messa tutta in questo capitolo, ma io non riesco proprio a trovarlo erotico °° forse è perché l’ho scritto io, per questo perde effetto... sono andata avanti per ore ad aggiungere e limare certi particolari, ma in fondo non ho potuto neanche starci dietro più di quanto non facessi con gli altri, anche perché ho ben 15 fan fiction sul mio pc da mandare avanti e non posso badare a tutto.

Un bacione a tutti, lasciate un commentino per questa vecchia carcassa che non sono altro ^^

Cya, a presto!

                  Nezu

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Capitolo 18
*** 18. Le donne ed i sissies non si toccano neanche con un fiore ***


Risposte alle recensioni

Lucifero_91: Grazie mille xD io continuo ad essere perplessa sul mio modo di scrivere
queste scene, ma grazie lo stesso xD

Tifa93:    Grazie figliola <3 Sono contenta che tu riesca a trovare il tempo per commentare,
ormai abbiamo una vita complicata anche sul forum xD (tu più di me visto che hai molte più
cose di cui preoccuparti). Grazie ancora <3

Marluxia25: Sì, "Sweet Dreams" è una canzone dello zio Manson xD A essere più precisi, è
una cover di una canzone degli Eurythmics (bellissima anche quella versione a parer mio,
anche se fa tanto spogliarello xD) <3 E sì, Zexion a volte sa proprio essere inopportuno xD
Per fortuna che Maru era deciso più che mai a fare friki-friki xD E grazie per i
complimenti *w*

fullmetal manga lover: xD vero, i ricordi di quelle bellissime manifestazioni sono ancora
impressi nella mia mente (anche perché è stata la mia prima manifestazione, dato che ero
d'accordo con quella che inseriva i corsi di recupero ^^). Arancia Meccanica ti consiglio
assolutamente di vederlo, è fatto benissimo *^* E vabbé se è vietato ai minore di 18, io
l'ho visto a 13 xD Accidenti, sei vegetariana? °-° Io non riuscirei a vivere senza la
carne xD Sono una carnivora di prima categoria xD Il sequel ci sarà di sicuro ù__ù Vai
tranquilla e grazie per il commento xD Più scrivete e più mi fa piacere xD

Sayoko_Hattori:    Wow, grazie mille *w* I commenti positivi scritti da chi non è amante del
genere sono una gran cosa °w° Grazie anche a te, il tuo commento mi ha fatto proprio
piacere! :3

mikyfantasy: Miky! X°D bé, sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo x3 Come vedi
anche questa volta sono più che in ritardo xD Ma ho già pronto il prossimo capitolo,
quindi mi farò perdonare ^^ Un bacio e a presto! <3

LittleBeaver91: Malefica si beccherà quello che si merita in questo capitolo ù__ù
Per il porno dovrai aspettare il sequel xD quello ho intenzione di metterlo rating
rosso ù__ù Grazie per il commento :3

Lonely Angel: xD Anche a me capita di saltare capitoli quando leggo una storia... oppure
con le scan dei manga xD Se non ci fosse Maru, credo che Zexy si sarebbe tagliato le vene
parecchie volte xD Sì, ho incontrato il mitico Doddo, che però non era molto contento di
essere strapazzato da me xD FeD era adorabile °w° Il greco è una bestia nera per tutte
noi xD Spero che tu sia riuscita a recuperarlo (ormai a scuola finita non ha molto senso,
ma volevo partecipare anch'io alla tua sventura ù__ù)! Grazie mille e adora il PDO! ù__ù

vanchan: Buahahaha, inchinati dinnanzi alla mia statua ù__ù ... no, forse dopo tutto
questo ritardo non me lo merito xD Come avrai notato il regalo di natale non è arrivato ç__ç
Ma forse per il prossimo natale arriverà xD Ti voglio bene anch'io sorellina <3 e spero
che tu riesca a perdonare questo mio incredibile ritardo ç__ç

Il_Trio_Infernale: No, è la seconda volta che recensisci xD Ma mi fa sempre piacere come la
prima! Acc, probabilmente a Lucca ci siamo incrociate xD Grazie per i complimenti :3 E ti
ringrazio anche per il commento su "I've got nothing inside" ^^

Fly89: Grazie :3 Sul PDO effettivamente la aggiorno poco, prima o poi posterò tutti i
capitoli anche lì ^^ Grazie ancora e a presto! ^^

kymyit: XD Ce lo vedo il vecchio contro Malefica con l'urlo di battaglia "CRUCCOOOOO!!!" xD
Grazie mille per tutto =3


18. Le donne ed i sissies non si toccano neanche con un fiore

 

Nonostante non avessero programmato la sveglia, Marluxia aprì gli occhi alle sette in punto: sentiva il capo di Zexion appoggiato contro il suo petto, il respiro regolare, l’espressione rilassata dopo tanti travagli. Maru guardò il soffitto, pensieroso.

Sapeva cosa doveva fare, ma non era certo di volerlo: la sola idea di andare a parlare con Malefica gli dava un fastidio fisico, oltre che psicologico. Sentiva che non sarebbe riuscito a guardare quella donna, anzi, quel mostro, negli occhi per più di cinque secondi prima di lasciarsi trasportare da una furia violenta e superare ogni limite.

Quella bestia aveva osato ferire la persona più preziosa per lui, ma nonostante tutto non poteva ferirla a sua volta.

Strinse i denti, la rabbia che già gli montava in corpo: se solo avesse potuto infliggere a Malefica anche solo un millesimo del dolore che aveva fatto patire a Zexion sarebbe stato contento, ma tutto questo non avrebbe aiutato il suo ragazzo.

Andare nello studio di quell’essere e spaccarle la faccia non avrebbe curato Zeku più in fretta, né avrebbe migliorato il suo futuro: la cosa più importante era fare di tutto perché Zexion e possibilmente anche Saix e Xemnas fossero riammessi al college.

Maru guardò attentamente il ragazzo accanto a lui: i capelli gli coprivano in buona parte il viso, era raggomitolato nelle coperte nonostante non facesse freddo e ogni tanto sistemava inconsciamente la testa in una posizione più comoda.

Marluxia si chiese se sarebbe stato in grado di prendersi la responsabilità di incidere sul futuro di una persona così speciale. Non ne era sicuro, ma non c’era altra scelta, nessun’altro in quel frangente sarebbe accorso a salvarlo.

Il loro rapporto doveva essere di fiducia e di reciproco aiuto: era così che si era sempre immaginato una relazione seria e di certo adesso non si sarebbe tirato indietro.

Avrebbe aiutato in ogni modo Zexion, anche a costo di farsi venire il sangue marcio.

Si scostò un poco dal ragazzo per poter alzarsi senza svegliarlo, ma dopo essersi fermato un attimo ci ripensò, chinandosi su Zex.

Gli sistemò una ciocca di capelli dietro l’orecchio per vederlo meglio in volto: Dio, quanto amava quei lineamenti così delicati e femminili!

Si ridistese abbracciando Zexion, senza esagerare per il timore di svegliarlo.

Rischiò quasi di riaddormentarsi, stretto al corpo dell’altro, assorbendone avidamente il calore corporeo e percependo più forte che mai il suo odore, ma dovette costringersi ad allontanarsi, o avrebbe mandato la giornata al diavolo e non sarebbe riuscito nel suo intento.

Pochi minuti dopo era fuori dalla stanza, vestito e sveglio. Decise di passare in mensa prima di andare da Malefica, non voleva affrontare quella sfida a stomaco vuoto.

Camminando lungo i corridoi gli sembrava che l’atmosfera fosse più tetra del solito, forse perché era ancora relativamente presto e gli studenti erano ancora in camera.

Anche in mensa c’erano poche persone.

Marluxia notò Lexaeus che parlava con uno strano ragazzo dai capelli lunghi di un colore argenteo con una lunga frangia. I due discutevano a voce bassa, senza dare troppo nell’occhio (cosa difficile data la stazza dell’amico di Zexion).

Il ragazzo dai capelli strani, in seguito a un cenno di Lex, alzò gli occhi chiari su Marluxia che rimase decisamente perplesso: non aveva mai visto quel tipo prima d’ora a scuola e non era esattamente uno che passa inosservato.

Maru si avvicinò ai due con curiosità, sentendo lo sguardo dell’altro che lo trapassava da parte a parte.

< Buongiorno.> salutò appena fu abbastanza vicino.

< Buongiorno.> rispose quello con una voce profonda e controllata.

< Buongiorno a te, Marluxia – ricambiò Lexaeus – Ti presento Riku.>

I due si strinsero la mano, continuando a studiarsi senza mostrare alcun sospetto.

Riku era leggermente più basso di Maru, aveva le mani più sottili e un taglio di occhi particolare. Maru era sempre più convinto di non averlo mai visto in giro.

I due si accomodarono al tavolo, uno accanto all’altro, vicini a Lexaeus che era tutto intento a trangugiare il porridge.

< Sei uno studente di questa scuola?> chiese curioso Maru.

< Oh, no, non più ormai… - rise l’altro - lo sono stato, qualche anno fa, ma alcuni avvenimenti mi hanno fatto allontanare.>

< Che genere di avvenimenti?>

< Incomprensioni, direi… o almeno spero che sia per questo. Sono qua giusto per sistemare questa faccenda.>

Maru era perplesso e sempre più curioso.

< Incomprensioni con chi? Non sarà mica con…>

< Con Malefica, la preside.>

“Ironia della sorte – pensò Maru – sembra che siano diversi ad avere problemi con lei”.

< Allora siamo in due. Ma cosa è successo, se non sono indiscreto?>

Riku scoppiò a ridere.

< Mi ha espulso per un problema che vedeva solo lei.>

< Eh?>

< Avevo una relazione con un ragazzo, uno del primo anno. Mi piaceva molto e lo frequentavo senza nascondere la nostra relazione. Malefica all’epoca era diventata preside da pochissimo e non si era ancora sbilanciata in certi pregiudizi. Credo di essere stato il primo a essere espulso per questo motivo… non che mi dispiaccia ora. All’epoca c’ero rimasto molto male, avevo paura che questo avrebbe potuto influire nel mio curriculum. Ma poi è passato, sono andato in un’altra scuola e lì ho potuto proseguire la mia relazione con quel ragazzo.>

< Quindi in teoria è tutto concluso?>

< In teoria. Sono qua per sistemare le ultime faccende, non voglio che questa storia mi porti complicazioni in futuro… e poi mi è rimasto il puntiglio, voglio che le cose siano messe in chiaro.>

< Capisco.>

< Lexaeus mi ha detto che anche voi state avendo il mio stesso problema.>

< Sì… io non ci sono stato tirato dentro, ma il mio ragazzo sì. E’ stato espulso ieri e non ho alcuna intenzione di lasciar correre.>

< Può darsi che il mio piano giovi anche a voi. Anzi, ne sono certo.>

< Piano?>

Un’altra risata, a Riku comparve un ghignetto sul volto.

< Malefica, oltre ad avere una carenza di QI, se la prende spesso con i tipi sbagliati. Vedi, mio padre non l’ha presa esattamente bene la vicenda quand’è successa, ma a preferito aspettare che io finissi gli studi prima di muoversi. Diceva che era meglio agitare le acque quando sarei stato al sicuro in porto, ma ora che ho finito l’università ha deciso di far pagare a Malefica di tutti i torti.>

Maru aveva seguito il discorso con molta attenzione e stava cominciando ad intuire pian piano cosa voleva dire tutto ciò: avrebbe potuto fare in modo che Zexion venisse riammesso, avrebbe potuto farla pagare a Malefica.

E forse sarebbe riuscito anche a far riammettere Saix e Xemnas.

Se questa non era fortuna, allora era un miracolo.

< E quindi cosa dobbiamo fare?>

< Assolutamente nulla. Mio padre ha preparato tutte le carte e le sta per spedire. Un’ispezione c’è già stata in questi giorni, una di quelle fatte bene, senza preavviso. Ora è solo tempo che arrivi la lettera. Nel frattempo, potremo divertirci un po’…>

< Che intendi?>

< Tecnicamente Malefica è già stata sollevata dalla carica di preside, quindi tutto quello che dice non ha alcun valore. Non è più preside da una settimana ormai, quindi l’espulsione del tuo ragazzo non è valida. Non ha alcun potere, anche se crede di averne. Io sono venuto qua apposta per divertirmi, per dirle tutto ciò che penso di lei mentre lei pensa di poter ancora dettar legge.>

“Suona un po’ come una vigliaccata – pensò Maru – ma per una volta posso permettermi di giocare sporco come lei ha fatto con noi!”.

< Allora, vieni con me?> chiese Riku continuando a ghignare.

 

*

 

Era impossibile descrivere la faccia di Malefica quando si vide comparire davanti, nel suo ufficio, Riku e Marluxia: il primo credeva di averlo liquidato anni prima e il secondo non pensava che avrebbe avuto il coraggio di mostrarsi a lei, in fondo era l’ultimo arrivato, era stato ammesso solo grazie a lei.

Ma quello che la faceva andare su tutte le furie era l’espressione tranquilla che avevano entrambi, un’espressione rilassata e lucida.

< Che volete voi due?> chiese con un tremito involontario nella voce.

Riku ghignò come al solito.

< Farle un saluto, Signora Preside. Temevo che si fosse già dimenticata di me!>

< Avrei preferito farlo… mi chiedo con che faccia tu riesca ad apparire di fronte a me.>

< Con la mia?>

< Sempre il solito sbruffone, noto.>

< Non sono l’unico a non essere cambiato, a quanto mi dicono. Io e il mio compare siamo qua proprio per chiarirci con lei su alcuni punti.>

Malefica alzò una sopracciglia, le sue labbra si inclinarono pericolosamente in una smorfia di disprezzo.

< Punti? Temo di non capire… non ci sono punti da discutere o chiarire.>

< Oh, sì invece! – s’intromise Marluxia con veemenza – Ce ne sono, glielo posso assicurare.>

La preside cercò di incenerirlo con uno sguardo, ma gli occhi del ragazzo facevano molta più paura dei suoi.

< Suvvia, discutiamone un po’.> fece Riku sedendosi dall’altro lato della scrivania di Malefica e Maru lo imitò, cercando di calmarsi il più possibile.

Ma la preside non sembrava molto contenta: balzò in piedi, furente, sapendo per certo che quei due erano venuti a burlarsi di lei.

< Uscite subito da quest’ufficio, non ho nulla da dirvi.>

< Ma noi sì, invece. Ad esempio, si ricorda il motivo per cui sono stato espulso anni addietro?>

Il volto della donna s’incendiò, le guance divennero porpora e sbatté le mani sul tavolo.

< Fuori. Di. Qui. Ora.>

Maru sorrise.

< Non credo proprio.>

La preside si accasciò sulla sedia, cambiando la sua strategia in un atteggiamento passivo.

 

*

 

Erano stati almeno venti minuti a dirle esattamente tutto quello che pensavano, per filo e per segno. Non che questo avesse cambiato le posizioni della preside, ma sia Riku sia Maru erano molto più rilassati. Ora non mancava che il tocco finale.

L’idea era stata di Riku, che sembrava avere una predisposizione alle carognate più assurde.

Marluxia avrebbe voluto passare prima da Zexion per vedere se si era svegliato, ma il tempo stringeva e così accompagnò Riku da Axel e Demyx.


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Rieccomi! X°D Ok, questa volta devo essere sembrata proprio morta e sepolta °-°
E invece, per sfotuna vostra, sono ancora viva e vegeta xD (No, non il sayan .__.)
Prima di passare a narrarvi tutte le mie avventure/sventure, vorrei fare un
annuncio importante: ho indetto un concorso di fan fiction nel PDO (Paura e Delirio
nell'Organizzazione) che è aperto a tutti, anche ai non iscritti al forum o a
forumcommunity ^^
Mi farebbe molto piacere che qualcuno di voi partecipasse, qui c'è il link al topic
d'iscrizione dove viene spiegato tutto il regolamento:  http://pauraedelirionellorganizzazione.forumcommunity.net/?t=28846746
Se avete domande potete mandarmi un Messaggio Privato o scrivermi una mail ^^

Comunque, passando ad altro, adesso cercherò di elencare cosa mi è successo in questi
mesi (come se ve ne fregasse qualcosa asd):

- Ho avuto scuola (fin qua nulla di strano): sono riuscita a non avere debiti nel
secondo quadrimestre dopo aver recuperato latino nel primo,il che per me significa
estate libera xD Finalmente!

- casino a scuola: la già deleteria legge della Gelmini è stata resa ancora più
pericolosa dal basso Q.I. della mia preside (indovinate un po' a chi mi ispiro per
Malefica xD), percui la mia classe rischia di essere smembrata .__. Ci dividono in
gruppetti di quattro persone e ci diasporano nelle altre sezioni .__. La mia prima
reazione a questa notizia è stata "Cazzo" .__. In pratica, secondo il decreto le
classi devono avere un minimo di 27 alunni e nessuna classe della mia scuola arriva
a quel numero, perciò l'intelligenza suprema della mia preside ha deciso di prendere
la classe meno numerosa e di spezzettarla. Ci sono solo pochi dettagli che non ha
considerato:
1 - siamo il gruppo classe più unito della scuola (a detta del consiglio di classe e
quindi dei docenti), quindi spezzettando noi eliminerebbe una delle classi che
funzionano meglio
2 - non siamo gli unici ad essere in 22, la v°E ha lo stesso identico numero e secondo
la prassi dovrebbe essere lei a essere spezzettata, non solo perché è una classe terminale,
ma perché va anche peggio di noi come risultati, ha avuto più bocciati e più gente che
fa i corsi di recupero
3 - i numeri di ora non sono ancora quelli definitivi, poiché non si è tenuto conto dei
trasferimenti e dei ragazzi che potrebbero essere bocciati coi corsi di recupero, quindi
è in fin dei conti una scelta del cavolo
Credo che dai toni che ho usato si sia capito che sono incazzata nera per questa rogna xD
In fondo ci ho messo un anno intero per riuscire a legare con la mia classe, sono fatta
così ^^ All'inizio mi sentivo giudicata per il mio aspetto e le mie passioni ed ero
riuscita a legare solo con due persone, ma dopo a forza di stare da sola, di spremere
le meningi e di sputare sangue sono riuscita a maturare, a superare la mia folle paura
del giudizio altrui e sono riuscita a farmi accettare. Nel frattempo però ho passato un
anno di terrore che ancora non ho dimenticato e adesso non ho la minima intenzione di
lasciare che un branco di deficienti buttino al fuoco tutti i miei sforzi e mi facciano
ricominciare da capo. Ora io ho i miei amici e ci tengo tantissimo, ho passato due anni
con loro e ho intenzione di passarne altri tre, perciò che non credano di aver già vinto!
Per sfiga della mia preside (xD) quest'anno io sono stata rappresentante di classe e mia
madre rappresentante dei genitori e dato che nessuna delle due è farina da far ostie, potete
immaginare in che razza di casino si sia mischiata la preside xD Peggio per lei, se l'è
cercata ù__ù

- lutto di classe ç__ç e in particolar modo mio... col cambio ginnaso/liceo ho perso il
miglior professore che io abbia mai avuto e di certo la persona che mi ha aiutato di più
a crescere, sia dal punto di vista umano sia dal punto di vista della cultura e della scrittura ç__ç
Ma purtroppo per lui ho scoperto dove abita e il numero di casa xD Perciò potete ben
immaginare che andrò a trovarlo appena avrò un po' di tempo xD

- lasciamo perdere l'argomento scuola e passiamo ad altro °-° Allora, sono diventata admin
del PDO xD di questo sono felicissima, anche perché non è una posizione di potere e dittatura
come rischia di essere a volte, ma c'è un buon feeling tra me e gli altri membri dello staff
(Tif *w* aMMoVe) e quindi lo stress viene cancellato dal lavoro di squadra ^^

- E' uscito il nuovo cd di Manson *ç* Inutile dire che cinque giorni dopo l'uscita era nel mio
scaffale dei cd xD e nel frattempo il mio amato zietto che vive a Parigi ha trovato su e-bay
e me l'ha spedito l'autobiografia di Manson in lingua originale *^* E' una bomba, solo per
tradurre le prime 20 righe mi son dovuta fare una cultura approfondita sui clisteri e sui
preservativi xD

- Ho ripartecipato a quel concorso che avevo seguito anche l'anno scorso ^^ Di nuovo in finale,
ho aumentato la mia posizione arrivando 5° e guadagnandomi il mio primo assegno da 100 euro *ç*

- Sono invecchiata ç__ç 16 anni mi sembrano davvero tantissimi ç__ç

- Ho scoperto Soul Eater *ç* Anime/manga bellissimo (io seguo solo l'anime perché non mi piacciono
i disegni del manga), lo consiglio a tutte quante perché è davvero splendido xD Un concentrato di
avventura e demenzalità, con dei buoni spunti yaoi xD (Le Stein/Spirit e le Giriko/Justin sono quasi
considerabili Canon *ç*)

- Mi sto facendo crescere i capelli per portare il cosplay di Soma (da Kuroshitsuji) al Lucca Comics ^^

Ora, lasciandoci quel che è successo alle spalle, parliamo un attimo di Emo and Flower ^^ Intanto, ha
fatto la sua apparizione Riku °-° Devo dire che all'inizio non avevo previsto di farlo apparire (so che
qualcuno lo aveva chiesto, non ricordo chi), ma siccome avevo avuto il blocco dello scrittore, mi serviva
un personaggio nuovo per poter andare avanti, così ho tirato fuori lui ^^ Il prossimo capitolo (che è il
penultimo) è già pronto, così aspetterò un po' di recensioni per poi postarlo subito, per farmi perdonare
per il mio incommensurabile ritardo ^^

Volevo chiedervi anche di leggere la one-shot che ho postato a Natale, "I've got nothing inside": è
interamente sull'organizzazione e su Naminé, sono ben 21 pagine e credo sia una delle fan fiction
migliori che io abbia mai scritto, anche perché mi ha dato la possibilità di approfondire di più
la mancanza di sentimenti dei membri dell'organizzazione. La trovate facilmente guardando in fondo
alla mia pagina-autore ^^
Ok, credo di aver finito per questa volta xD
Ci sentiamo presto, commentate e criticate! =3
Bye bye a tutti!

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Capitolo 19
*** 19. Il mio perfetto ed insostituibile idiota ***


19. Il mio perfetto ed insostituibile idiota

"Odio il rumore, ma ancora di più odio non sentire. Odio essere rinchiuso nella mia bolla di solitudine mentre il mondo fuori scorre e mi lascia indietro, sempre più indietro, e di nuovo mi ritrovo fermo al punto di partenza, alle mie abitudini, alla mia fottutissima solitudine mascherata da libertà".

"Ehi little!"
"Non reggi bene l'alcool, eh?"
"Era il tuo primo bacio, right?"
"Di che hai paura, Zexy-chan?"
"Dimenticalo. Dimentica quel messaggio."

Ho mal di testa, un gran mal di testa.
E tanto per sapere, perché c'è tutto questo casino?!
Apro gli occhi di colpa, improvvisamente tutto il martellante dolore che mi colpiva alle tempie sparisce lasciando spazio ad un fortissimo istinto omicida.
< Maru.> ringhio, scalciando via le coperte e cercando di rimettermi in piedi, ma barcollo un attimo e ricado sul letto, ingoiando un gemito di dolore.
Le chiappe...
In un baleno mi torna in mente tutto quello che è successo ieri notte: sento che sto arrossendo, ma non importa. No, l'unica cosa che importa è prendere Marluxia e appenderlo alla prima antenna parabolica che trovo.
< Brutto stronzo...> mormoro riuscendo finalmente a tornare sulle mie gambe.
Un grido più forte degli altri all'esterno mi fa dimenticare esattamente i miei dispiaceri fisici e riporto l'attenzione alla cagnara in corridoio.
Indosso i primi abiti che capitano e, dopo essermi sciacquato il viso in tutta fretta, esco in corridoio.
Avete presente le manifestazioni studentesche da liceo? Gente arrampicata ovunque ci si possa arrampicare, striscioni, urla più o meno volgari, musica e chi più ne ha più ne metta?
Ecco, questo è tutto.
Sono stato svegliato dalla rivolta per l’indipendenza.
Ho quasi voglia di piangere.
Afferro una ragazza per il polso e le chiedo di spiegarmi che sta succedendo.
< C’è un movimento di massa, si va contro la preside!> risponde questa tutta gasata.
< Contro la preside?>
< Sì! Tutta la scuola è in fermento, questa volta la buttiamo fuori! Kenneth ha detto che…>
< Kenneth?! Dov’è?!>
Quell’idiota, è sempre in mezzo ai casini.

“Tranquillo, ci penserò io a tutti i problemi”

Mio dio, quello ha fatto un’altra cazzata delle sue.
< E’ all’ufficio della preside da quanto so.> risponde la ragazza prima di tornare nel mucchio a urlare.
Neanche a dirlo, mi fiondo come un razzo verso la presidenza, sgusciando (a volte serve essere piccolo!) tra la gente come un furetto e superando in un modo o nell’altro ogni ostacolo.
Ho paura, quell’idiota si sarà messo in testa di fare l’eroe e di aiutarmi in ogni modo possibile, così come mi aveva promesso ieri: se viene espulso, non riuscirò a perdonarmi. Già io, Xemnas e Saix… non è giusto! Ci mancava solo la sua mania di protagonismo per rendere la situazione ancora più deprimente.
Avrebbe senso soffrire in due? Non ne basta uno o siamo così masochisti da cercare di farci ancora più male da soli?
La folla comincia a farsi troppo compatta, fenderla è quasi impossibile se si vuole salvaguardare le costole…
Sto già cominciando a disperarmi, quando una mano si appoggia sulla mia spalla; mi volto di scatto e un’ombra mi copre completamente: Lexaeus, in tutta la sua altezza, sovrasta gli altri in maniera impressionante.
< Zexion…>
< Lexaeus… ho bisogno di una mano! Devo raggiungere Maru, ma non so come…> comincio io, mentre l’ansia continua a tormentarmi.
Lui non risponde, ma senza cambiare espressione mi afferra saldamente per le spalle.
< Cosa vorresti fare, Lexae… Aaah!!!>
Ora come ora, sinceramente, non saprei proprio scegliere il momento più imbarazzante della mia vita e suppongo che avere diverse opzioni tra cui scegliere non sia un punto a favore per la mia dignità. Da quando mi ha sfortunatamente incontrato, Maru non ha fatto altro che far crollare le mie certezze una dopo l’altra, mettendomi in ridicolo diverse volte, ma ora, sollevato di peso da Lexaeus e tenuto sopra la sua testa come un fagotto, non sono così certo che Marluxia sia il peggio.

A dimostrazione che il peggio non ha mai fine e che punta sempre a te, sento addosso tutti gli sguardi possibili e la folla sembra fare addirittura meno rumore.
“Uccidetemi, vi prego… è umiliante!”
< Ti faccio passare la folla.> grugnisce il mio caro armadio a due ante.
Effettivamente devo ammettere che fende la folla in maniera sublime, ma sono certo che, sforzandosi un poco di più, avremmo potuto trovare assieme una soluzione meno appariscente ed altrettanto efficace. Probabilmente avrei dovuto cercare di anticipare le sue mosse, Lexaeus non è mai stato rapido nel trovare vie alternative.
In questa posizione sopraelevata riesco a rendermi conto di dove mi trovo esattamente e quanto dista il mio obbiettivo.
< Hai detto che devi raggiungere Marluxia, giusto?> borbotta Lexaeus da sotto di me.
< Sì. E’ proprio lì, davanti alla porta della presidenza. Con quei capelli assurdi lo si riconoscerebbe tra mille.>
< Non solo per quelli, temo…>
Lexaeus percorre, anche lui con qualche difficoltà, i metri che ci separano dalla presidenza e mi lascia accanto a Maru, prima di voltarsi e cercare di non farci schiacciare dalla folla sempre più pressante.
Non faccio tempo ad appoggiare i piedi per terra che due braccia mi stringono da dietro.
< Sai che mi sei mancato?>
Ora. Lo. Uccido.
Un gemito dietro di me mi conferma che la mia gomitata è andata a buon fine; mi volto, mentre sento la rabbia montarmi in petto.
< Tu!> esclamò puntandogli un dito addosso.
< Tu sei il più grande idiota che abbia mai calpestato questa terra! Che diamine hai fatto?! Ti sei ficcato nella merda più totale!>
Mi fissa sconvolto per un attimo: non è possibile che non si sia reso conto di cosa ha combinato! Mettersi contro la preside solo per un regolamento di conti, tirarsi addosso l’espulsione, come se non bastasse a me, Saix e Xemnas. Che senso ha sacrificarsi così solo per testardaggine ed intolleranza alle ingiustizie?
Sorride e mi scompiglia i capelli con una mano.
< Sembra che ti sia finalmente tornato il tuo caratteraccio di sempre, ma ti assicuro, è tutto sotto controllo, tesoro.>
Sbuffo: perché riesce a spegnermi sempre in questi modi assurdi?
< Sotto controllo un tubo! Guarda che hai combinato!> insisto indicando la folla attorno a noi che preme, urla e si dimena.
< Ah, quella è stata una sua idea, non mia.> si giustifica indicando un ragazzo dai capelli argentati alle sue spalle. Quest’ultimo si sporge verso di me e mi saluta con un sorriso complice.
< Riku?> chiedo perplesso.
Sembra proprio lui… ma così all’improvviso, dopo tutti questi anni ed in una circostanza tanto assurda?
I miei pensieri vengono interrotti dolorosamente da un fischio secco e prolungato che mi spinge a tapparmi le orecchie: sono sempre stato sensibile ai rumori forti.
Tutta la folla si volta verso quel rumore mentre un silenzio irreale cade improvvisamente attorno a noi; bé, posso capire anche perché: in fondo al corridoio c’è un… suppongo una persona, la più assurda che abbia mai visto.
Alto, grosso e peloso, con barba e capelli neri e fitti, tanto che solo rari tratti del viso non ne sono coperti; cammina ballonzolando goffamente da una parte all’altra, reggendo con due mani una grossa borsa a tracolla e tenendo il fischietto in bocca.
Lo osserviamo tutti mentre fruga nella borsa, alla ricerca di qualcosa, brontolando sonoramente.
Finalmente sembra trovare quello che cercava e, toltosi il fischietto dalla bocca, chiede a voce alta: < Ho una lettera per la signora Malice Malefica. E’ qui presente?>
Il silenzio resta sospeso nell’aria per una manciata di secondi, quando finalmente con un leggero cigolio la porta della presidenza si apre e ne fa capolino Malefica, il volto rosso dall’agitazione e gli occhi sbarrati. Cercando di darsi un’aria di contegno avanza lentamente nel corridoio mentre tutti trattengono il fiato.
< Sono io, sono la preside di questo istituto.>
Con un leggero inchino l’uomo, che ha tutta l’aria di essere un postino, le consegna la lettera e si dilegua senza una parola.
Il silenzio che già pareva soffocante diventa ancora più intenso mentre Malefica con una lentezza infinita apre la lettera, ne estrae un foglio stampato e comincia a leggerlo attentamente.
La tensione nell’aria è palpabile e tutti seguono ogni singolo gesto della preside, fino a che, ad un certo punto, il suo volto comincia a cambiare colore: dal rosa pallido che ha di solito passa ad un rosso acceso, che si tramuta a sua volta in un colore violaceo, per poi sfiorare l’arancione, il giallognolo, il verde mal di mare per poi terminare con un grigio malsano.
Dopo la sua esibizione da camaleonte, senza alcun preavviso, la preside sviene, cadendo all’indietro; scoppia il tumulto, urla ovunque, qualcuno ha la premura di afferrarla al volo e di trascinarla in presidenza perché non venga calpestata dalle persone che si avvicinano pieni di curiosità al foglio che Riku ha preso al volo.
Lo squadra per qualche istante e un’espressione gioviale gli si dipinge sul volto.
Richiamando al silenzio si schiarisce la voce e comincia a leggere.
< Egregia signora preside, La vogliamo informare, in base a segnalazioni ricevute in data… oh, insomma, tagliamo corto! E’ ufficiale: la cara signora Malefica è stata sospesa dall’incarico di preside, ruolo che viene affidato al professor Xigbar. Tutte le decisioni prese dalla preside dal cinque giugno in poi non hanno alcun valore!>
Il boato che si eleva dai miei compagni è la cosa più frastornante che io abbia mai sentito.
Mi tappo le orecchie, per quanto non riesca ad evitare di sorridere: Malefica non è più preside, non lo è più. Abbiamo vinto.
Maru mi prende per un braccio e insieme ci allontaniamo dal corridoio, le urla degli altri che ci arrivano all’orecchio forti e chiare.
Appena arriviamo in un posto più tranquillo, mi volto a guardare per bene Marluxia.
< Lo sapevi? – chiedo incredulo – Sapevi che in realtà non correvi alcun rischio?>
< Lo sapevo, Riku mi ha informato prima che io potessi agire diversamente.>
Sono quasi felice, forse non è così sprovveduto come pensavo… anche se probabilmente avrebbe tirato su un gran casino anche senza sapere di avere le spalle coperte.
< Sembra che un po’ di sale in zucca tu ce l’abbia, allora.>
< Continua pure a sperare, tu. Comunque… se hai notato, ogni decisione presa dalla preside dal cinque giugno in poi non è più valida… quindi tu…>
< Quindi non sono stato espulso…> mormoro.
Effettivamente, non ci avevo pensato.
Maru mi abbraccia ghignando.
< Allora, oseresti dire di non aver bisogno di me?>
Lo guardo storto.
< Se speri in qualche strano e sconcio tipo di ringraziamento, scordatelo subito, idiota…>
Ma mentre ci allontaniamo assieme sorrido: è un grandissimo idiota, il mio grandissimo idiota.

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Ebbene sì, riemergo ù_ù
Lo so, non ho risposto alle recensioni, ma spero possiate perdonarmi, non avevo voglia di far tardare la pubblicazione di questo capitolo ancora solo per rispondere alle recensioni. Spero che nessuno ne abbia a male.
Allora, tornando a noi… questo è il penultimo capitolo, o meglio, a questo seguirà una sorta di epilogo. Quindi mi sono quasi liberata di questa storia xD Conto di finirla entro fine dicembre, ma non voglio fare promesse che dopo potrei non mantenere ù-ù
Passando ad altro (vado per punti, mi trovo meglio xD):

- Il casino a scuola è stato risolto (quello con la preside) o, per meglio dire, l’abbiamo fottuta e ci siamo salvati in corner xD Non credo che la preside ce la farà passare liscia (ha spostato di corso un’insegnante che si era schierata in nostro favore ._. cioè, proprio stronza patocca…), infatti ci ha aggiunto solo due nuovi elementi alla classe e neanche di vecchie classi smistate, ma di altri istituti ._. probabilmente vuole farci fuori quest’anno, ma non importa, stiamo già mobilitando i prof, se tutto va bene riusciremo a prevenire ^^

- La scuola è ricominciata e io ho iniziato il mio primo anno di triennio… splendido °ç° Davvero, i voti sono buoni e devo ancora capire perché xD solo latino ha degli alti e bassi, ma il resto va alla grande!

- C’è stato il concerto di Marilyn Manson a Treviso °ç° E io ero in seconda fila davanti al chitarrista °ç° E, vi assicuro, non ho ancora recuperato tutta la voce. Ma è stata un’esperienza splendida, questo gruppo è la mia droga preferita <3 E Brian ha un culo da favola °ç° E la pancetta sexy xD Li amo tutti °w°

- Il motivo di tutto questo ritardo è dovuto al fatto che il portatile ha avuto la splendida idea di cadere mentre era collegata l’usb, con il magnifico risultato di spezzare letteralmente in due la chiavetta ._. Ho perso tutti i miei lavori, compresa la Mansaix che progetto da anni ç_ç vorrei tanto pubblicarla, ma non so se troverò tempo e voglia di riscriverla, perciò non prometto nulla (anche perché era a capitoli ed incompleta ._.)

- Mi sto dando a nuovi fandom °ç° Intanto sto scrivendo una raccolta di Drabble rating rosso sulla threesome Tiger/Draco/Goyle di Harry Potter xD E progetto in futuro di scrivere sulla mia nuova droga, Hetalia °ç° (FRANCIAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!11111111111111111). Insomma, girerò un po’ per il sito ù_ù tenete d’occhio la mia pagina autore, può darsi che troviate storie mie su fandom che v’interessano. Inoltre ho fondato con le mie amate Key e Lady “Il Trio del Sedano Allegro”, destinato a pubblicare solo storie yaoi e shonen-ai ù_ù per ora non abbiamo pubblicato nulla, ma siamo già al lavoro e presto pubblicheremo su Kuroshituji ^^

- Sono stata a Lucca, ma non ho portato il cosplay perché purtroppo mi è mancato il tempo nella parte finale e ho dovuto rinunciare ç_ç ma mi sono divertita lo stesso tantissimo °o° Il prossimo anno dovrei portare Thailandia di Axis Powers Hetalia e Pattume da Brancaleone ^^

Per il resto vi amo, vi adoro, spero che apprezziate il capitolo e che la vostra vita sia piena di saggio e buon yaoi ù_ù Notte notte, vi adoro tutte!

P.S. Commentate *ghigno satanico*
P.P.S. *canta Disposable Teens saltellando su un piede

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Capitolo 20
*** 20. Pandemonium ***


20. Pandemonium

 

Sprofondò il volto nel cuscino facendosi mancare il respiro; si chiese quanto avrebbe potuto resistere così, ma dopo un po’ decise che non gli importava più di tanto, non era certo sua intenzione soffocare. Sorrise contro la stoffa quando sentì il divano su cui era steso abbassarsi ulteriormente sotto il peso dell’altro ragazzo.

Si voltò appoggiando la nuca al cuscino, sorridendo piano, ciocche di capelli gli coprivano gli occhi.

< Ho appena parlato con mio padre, puoi restare da noi quanto vorrai.>

Mormorò il ragazzo dalla pelle scura, liberando con un gesto lento e leggero la fronte del suo compagno per ammirare liberamente quegli splendidi occhi da predatore.

< Non voglio essere un peso per te…> mormorò Saix dalla sua posizione distesa.

< Non lo sei. E’ sempre un piacere stare con te.> ribatté deciso l’altro, un sorriso sghembo ad incurvargli le labbra.

Si squadrarono per qualche istante e lo sguardo del ragazzo steso si addolcì, divertito.

< Ruffiano.>

Il ghigno di Xemnas si ampliò vistosamente.

 

*

 

Nei giorni di pioggia passavamo il tempo a guardare la gente passare in fretta davanti casa nostra, coprendosi con ombrelli o delle valigette ventiquattr’ore. Sembravano tutti avvocati o dottori, pezzi grossi, con un’aria professionale anche sotto l’acquazzone e mi chiedevo continuamente se fosse un caso che tutti loro avessero l’aria da uomini d’affari oppure no.

Marluxia adorava commentare quelle persone, le loro andature, quello che il loro aspetto gli suggeriva, mentre io restavo ad ascoltarlo con un libro aperto sulle ginocchia, facendo finta di leggere e gettando di rado qualche occhiata al di là del vetro; quando poi cominciava a farsi troppo buio per poter guardare fuori lui cominciava ad accarezzarmi la testa e parlava, parlava di progetti, di sensazioni, di ricordi.

Credo che quello sia stato il periodo più bello che io e lui abbiamo passato assieme, non eravamo già più così giovani da darci alla frenesia del momento, eravamo più razionali, ma non troppo, per fortuna. Quelli erano momenti in cui ci permettevamo di mostrarci esattamente com’eravamo, di dire proprio quello che pensavamo. In quei casi potevo mandarlo al diavolo e baciarlo dieci secondi più tardi, era decisamente liberatorio.

Un giorno, in un tardo pomeriggio invernale, quando già si era all’imbrunire e scendeva una pioggia tetra e leggera sulla città, Maru mi indicò un vecchio dalla barba bianca che arrancava a fatica sul terreno viscido, aiutandosi con un bastone.

< Mi ricorda mio nonno, sai? – mi disse osservando rapito l’uomo – Aveva la sua stessa espressione. L’ho sempre visto molto vecchio e stanco della vita, passava intere giornate senza rivolgere la parola a nessuno, rigirandosi tra le mani il giornale del giorno prima. A volte mi faceva salire sulle sue ginocchia e cantava piano delle canzoni della sua epoca, cose che non ho mai più sentito. Le ho perse quando lui è morto e mi ricordo a malapena qualche melodia.>

Seguì una pausa, io sentivo l’aria pulsare attorno a noi, carica di sentimento: sapevo che quello che stava dicendo gli costava molto, non ero solo io ad aver innalzato col tempo una barriera. Solo che la sua era diversa, meno visibile della mia.

< Credo… credo che quando anch’io sarò vecchio assomiglierò a mio nonno e a quell’uomo là fuori. Forse sarò addirittura più stanco.>

Mi passai il dorso della mano sulle labbra, leggermente preoccupato.

< Sono pronto a sopportarti anche quando sarai così, non preoccuparti.>

< Non potrai sopportarmi per sempre.>

< Ho una gran pazienza.>

< Non mi riferivo a quello.>

Deglutii. Sapevo che era un’illusione il poter morire assieme, probabilmente uno di noi due sarebbe restato solo e, sinceramente, avevo paura ad essere io: non sarei riuscito a sopportare la solitudine, non dopo essermi abituato a stare con lui. A dire il vero, la piega che il discorso stava prendendo mi faceva molta paura.

< Non avrò neanche nipoti a cui cantare.>

Mi colpì al cuore in una maniera che non avrei creduto possibile e per un istante mi sentii in colpa, tremendamente in colpa, forse perché non ero donna, forse perché non potevo aiutarlo in alcuna maniera o forse perché non avevo neanche mai pensato a quella che probabilmente sarebbe stata la nostra fine.

< Mi sembra strano che tu scopra solo ora il tuo istinto paterno.>

Alla mia sferzata lui sollevò un sopracciglio, guardandomi perplesso. Per un momento pensai di aver oltrepassato il limite, di aver detto qualcosa che era meglio non dire: temetti di aver rovinato tutto.

Ma poi sorrise.

< Non prendertela. Sono contento di come sto ora e non cambierei nulla della mia vita.>

Non sapevo cosa rispondere.

Non sapevo proprio cosa rispondere.

 

*

 

Faceva freddo, un freddo assurdo.

Sfregai le mani l’una contro l’altra cercando di scaldarmi, il mio fiato che si condensava non appena lasciava le mie labbra. Era da almeno dieci minuti che aspettavo Marluxia in macchina e mi stavo letteralmente congelando: fuori un vento freddo sferzava impietoso facendo ondeggiare pericolosamente i rami spogli degli alberi accanto alla macchina.

Potevo distinguere le scheletriche figure nere dei rami stagliarsi sul cielo blu scuro, il sole era tramontato da poco.

Sbuffai scocciato, pestando un poco i piedi nel tentativo di riscaldarli, con scarsi risultati; non sapevo dove fosse andato a finire Maru. Dopo aver parcheggiato aveva detto che doveva consegnare un pacchetto ad un suo amico ed era uscito.

Doveva essere una questione di pochi minuti, ma a quanto pareva c’era stato un contrattempo.

Guardai fuori dal finestrino, cercando di capire esattamente dove fossimo: il luogo mi era familiare, ma non riuscivo a ricordare in che circostanza ero già stato lì.

Mi morsi il labbro già martoriato e rovinato dal freddo e decisi che avevo aspettato abbastanza.

Ebbi la tentazione di mettere in moto l’auto e lasciarlo lì, ma la mia coscienza me lo impedì, era troppo di cattivo gusto.

Uscii dalla macchina chiudendo piano la porta e mi guardai attorno. L’illuminazione era scarsa, c’era un solo lampione acceso a qualche metro di distanza. Mi ricordavo in che direzione Marluxia si era avviato e mi limitai a seguire la stessa via.

Dopo poco realizzai che posto fosse quello in cui mi trovavo, era il cimitero. C’ero stato solo una volta, diversi anni prima.

Deglutii ed entrai senza pensarci due volte; era un ambiente molto piccolo, non era il cimitero principale e ci misi ben poco a scorgere tra le ombre la figura di Maru che mi dava le spalle.

Feci un passo avanti prima di ricordare chi esattamente era stato seppellito là dove stava il mio compagno e mi bloccai. Una folata di vento mi fece rabbrividire.

Mi strinsi nel cappotto guardando ancora per qualche secondo Marluxia, lì fermo immobile, le mani dietro la schiena e i capelli mossi.

Era strano, era strano perché sapevo che era un peso che continuava a portarsi dentro, ma lo nascondeva talmente bene che anch’io, che lo conoscevo meglio di chiunque altro, mi facevo ingannare. E mi sentivo un ingrato per questo, perché lui, per quanto io cercassi di non darlo a vedere, riusciva sempre a capire quando qualcosa in me non andava e riusciva sempre ad aiutarmi a superare le mie difficoltà.

Non potevo certo dire la stessa cosa di me.

Tornai indietro senza farmi notare, quello era un incontro strettamente privato tra lui e Naminé, io non dovevo intromettermi: quei pochi momenti di fragilità che si permetteva erano troppo importanti.

Dopo qualche minuto Maru mi raggiunse in macchina scusandosi per il ritardo; feci l’imbronciato per un po’, mi comportai esattamente come avrei fatto se non avessi scoperto cosa stava realmente facendo.

Tornammo a casa in un silenzio surreale, lui guardava la strada con occhi assorti, tanto che ad un certo momento decisi di proporgli di fare cambio e lasciar guidare me; lui si riscosse e rise, continuando a guidare come se niente fosse.

Quella sera, mentre mi stavo spogliando, si avvicinò a me da dietro e mi baciò piano il collo, un contatto di soli pochi istanti.

< Che fai?>

Non rispose, ma fece scorrere la mano sulla mia schiena, sfiorando quei leggeri segni che erano ancora lì, a memoria di quanto avevo passato.

< Si vedono ancora. – mormorò accigliato – Di certo non aiutano a dimenticare.>

< Ho già dimenticato tutto quello che dovevo dimenticare. Per il resto, rifarei tutto esattamente come l’ho fatto anni fa, non ho più rimpianti.>

Quel che era successo anni prima non mi preoccupava, era passato e basta.

 

*

 

“Questa splendida giornata di sole mi fa pensare al tuo visetto felice, tesoro. Buona giornata, amore!”

Guardai perplesso l’sms e poi fuori dalla finestra: tempestava di brutto, il vento era così forte da far tremare l’instabile comignolo della casa di fronte e la pioggia batteva con forza inaudita sulle finestre.

Idiota.

“Spero che il fulmine del mio amore ti colpisca in pieno incenerendoti, stupido!”

Rileggendo il suo messaggio mi venne da ridere: era un dannatissimo idiota.




Note d'Autrice: Lo so, lo so. Anni dall'ultima volta che ho aggiornato e probabilmente questo finale non è poi così soddisfacente... però io ci ho provato x°D
L'ho riscritto più e più volte, non sapevo proprio come terminare questa storia, ma posso dire che, probabilmente, la lemon spin-off per Van-chan la scriverò
lo stesso x°D Scrivere porn ormai non mi è più così difficile come prima (colpa del p0rn fest >->). 
Il titolo riprende la puntata di Full Metal Panic Fumoffu, in cui si vedono vari spezzoni della prima serie, dato che qui ho descritto delle mini-scenette non
in sequenza temporale.
Ringrazio tutti coloro che hanno avuto la forza e la pazienza di seguirmi fino alla fine e anche quelli che si sono arresi prima (se a un certo punto stavo per
arrendermi io, l'autrice, direi che non siete da biasimare, tutto questo è andato avanti per troppo tempo xD).
Un bacio a voi e un commentino a me, che non è mai mal visto.

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