Emo and flower di Nezu (/viewuser.php?uid=23981)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Ehi, little! ***
Capitolo 2: *** 2.Incarico ***
Capitolo 3: *** 3. Che fare? ***
Capitolo 4: *** 4. Halloween ***
Capitolo 5: *** 5. Partenza ***
Capitolo 6: *** 6. L'inseguimento ***
Capitolo 7: *** 7. Insieme ***
Capitolo 8: *** 8. La famiglia di Marluxia ***
Capitolo 9: *** 9. Saluto ***
Capitolo 10: *** 10. Il club Anti-Malefica ***
Capitolo 11: *** 11. L'attesa ***
Capitolo 12: *** 12. News ***
Capitolo 13: *** 13. How does it feel? ***
Capitolo 14: *** 14. Let's live again ***
Capitolo 15: *** 15. Spiato! ***
Capitolo 16: *** 16. Confronto faccia a faccia ***
Capitolo 17: *** 17. Sweet dreams are made of this ***
Capitolo 18: *** 18. Le donne ed i sissies non si toccano neanche con un fiore ***
Capitolo 19: *** 19. Il mio perfetto ed insostituibile idiota ***
Capitolo 20: *** 20. Pandemonium ***
Capitolo 1 *** 1.Ehi, little! ***
1. Ehi, little!
Non sopporto di essere disturbato
mentre leggo.
Non sopporto neanche gli schiamazzi
e, più in generale, le
persone che parlano.
Parlano anche se non hanno niente da
dire.
State zitte, mi infastidite.
All’ennesimo gridolino di
gioia della centesima ragazzina,
scatto in piedi chiudendo il libro con un colpo secco.
Nessuno mi può disturbare
mentre leggo.
Nessuno.
< E’
inutile...>
Mi volto verso Lexaeus.
Lui non prova fastidio
perché è una sorta di roccia, con una
capacità di estraneazione che supera l’umano.
< Adesso le zittisco
io.>
Brontolo mentre esco in fretta dalla
biblioteca.
Non ne posso più di questi
continui gridolini di fan girl
assatanata.
Ho il diritto di studiare!
Appena entro nella sala principale,
noto subito un folto
gruppo di ragazze intorno a qualcuno che non riesco a vedere bene.
Vedo una girarsi verso di me ed
esclamare < Ecco, ecco il
tuo futuro fidanzato! Lui va bene?!>
...
...
Eh?
Devo aver sentito male, vorrebbero
farmi fidanzare con
qualcuno?
Temo che gli standard per entrare al
college si siano
davvero abbassati per far entrare una persona con queste idee oscene.
Magari fosse una, praticamente
è tutta la scuola.
Sia la parte maschile che quella
femminile non pensa ad
altro che al sesso.
Io ho ben altro a cui pensare.
Comunque, tutte le ragazzine del
gruppo si voltano a
fissarmi con uno sguardo così luccicante da farmi
rabbrividire.
Le fan girl assatanate sono la razza
più pericolosa in
assoluto.
< Bé, non
è male! Ma chi ha detto che devo uscire con uno
alla volta. Due o tre non fanno male!>
...
...
Eh?
Da quando i fiori giganti parlano?
Mi avvicino sempre più
velocemente al nefasto gruppo per
poter scorgere il fiorellone in questione:
un essere dal sesso ambiguo con i
capelli rosa profumati
alla salvia.
E dopobarba.
Mai annusato un connubio
più disgustoso.
< Ehi, sempai Zex, che ne dici
di metterti con
Marluxia?>
Rivolgo al diretto interessato uno
sguardo obliquo.
< E questo saltimbanco da dove
sbuca?>
Le ragazze sembrano estremamente
offese.
L’avevo detto che avrebbero
pagato per aver interrotto i
miei studi.
< Oddio, non pensavo che i
nanetti da giardino
parlassero!>
Mi irrigidisco nel sentire le parole
del tizio sconosciuto.
Le ragazze cominciano a ridacchiare
applaudendolo con frasi
del tipo < Hai proprio ragione!>
< Non solo sei bello, ma anche
intelligente!> < E
bisex per giunta!>.
Ok, calma.
Se le fan girl sono una razza
pericolosa, le fan girl con i
bisex sono ancora più pericolose.
Vedono realizzati sia i loro desideri
sessuali che la loro
mania per lo yaoi.
Lo so che la situazione è
molto pericolosa, ma questo branco
di oche e il loro fiore da giardino hanno oltrepassato il limite.
Non permetto a nessuno di prendermi
in giro perché sono
basso.
Marluxia mi fissa con uno sguardo
ironico.
Sta decisamente oltrepassando il
limite.
< Non avete risposto alla mia
domanda...>
< E’ appena stato
trasferito dalla scuola del New Jersey
che frequentava prima. Gli stavamo dando il benvenuto nella suo nuovo
college.>
< Accoppiandolo col primo che
capita?>
< Bé,
più o meno.>
< Io me ne vado.>
Temo di dover vomitare.
La puzza disgustosa di quel tipo mi
è del tutto
insostenibile.
Poi mi ricordo il perché
dovevo affrontare quelle mocciose.
< Ah, un ultima cosa. Non fate
rumore, sto cercando di
studiare.>
< Ma sempai, le lezioni
inizieranno domani!>
< Io voglio ripassare. Quindi
non gridate.>
Mi vedo costretto a tornare sui miei
passi.
Maledizione, ci mancava quella lingua
lunga dell’americano
bisex new-entry!
Da quando fanno entrare gli yankee ad
Oxford?
*
< E’ un piacere
rivedervi, cari studenti! Spero abbiate
passato bene le vostre vacanze estive perché d’ora
in poi dovrete lavorare
tanto e al massimo.>
Appoggio la testa sul tavolo.
Tutto sommato sono riuscito a
ripassare tutto il programma
degli anni precedenti e impararlo di nuovo a memoria.
L’unica cosa fastidiosa che
mi tocca sopportare ora è il
classico e pizzoso discorso di bentornato da parte della preside
Malefica e gli
sguardi delle ragazze puntate sullo yankee rompiballe che gongola
accanto alla
nostra amata direttrice.
Anche se praticamente in fondo alla
sala annunci non riesco
a sottrarmi a quel suo odore nauseante.
Kingdom Hearts, che ho fatto di male
per meritarmi questo?
< Molto bene, voglio
presentarvi un nuovo arrivato. E’
stato trasferito dal college di New Jersey al nostro per motivi
familiari e,
dati i risultati del suo test di ammissione, frequenterà il
terzo anno.
Marluxia, se vuoi presentarti...>
Non so perché Malefica gli
abbia dato il microfono.
E non so neanche perché
non mi sia tappato le orecchie.
So solo che la preside mi ha
costretto ad uno dei momenti
più imbarazzanti della mia vita.
< Hi, everyone!!!>
Si comincia bene...
< Mi chiamo Marluxia Kenneth,
vengo da New Jersey! Sono
sicuro che diventeremo ottimi amici, voi inglesi siete molto
cool!!!>
Un taglierino... voglio un
taglierino...
Marluxia guarda apertamente verso di
me.
Oddio, non ditemi che...
< Ehi, little!!!
Sì, dico proprio a te col ciuffo! Non
arrabbiarti per prima, lo so che non sei un nano da giardino, quelli
hanno la
barba!!! Ci si vede, bye guys!>
... un taglierino... mi va bene anche
un coltello da
cucina...
Ma perché quel deficiente
non tiene la fogna chiusa?
E soprattutto, perché
tutti lo stanno applaudendo manco
fosse i Tokyo Hotel?
Malefica riprende il microfono.
< Bene, dopo questa allegra
presentazione, il professor
Xigbar vi consegnerà la chiave della vostra stanza. Come al
solito ogni camera
sarà occupata da due persone, vi chiedo di non scambiarvi le
chiavi per andare
con chi volete perché sarete sgamati subito e puniti. Le
lezioni cominceranno
domani mattina alle nove e mezza, per la colazione la mensa
sarà aperta dalle
sei e trenta alle nove. Buonanotte a tutti, mi raccomando, siate
puntuali.>
Le ragazze di questo pomeriggio si
voltano verso di me
ridacchiando.
A volte mi chiedo se sappiano fare
altro.
< Zexion, la tua
chiave.>
< Oh, grazie,
professore.>
< Fatti forza, Zex. A tutti
capita di avere un
nemico.>
Nemico?
Guardo il prof allontanarsi.
Ma chi l’ha voluto quel
nemico?
Io mi stavo facendo gli affari miei,
perché quel deficiente
rosa non mi lascia in pace?
Guardo il numero della camera: 113.
Oh che bello, porta anche sfortuna.
Le valigie le portano già
in stanza gli addetti, quindi non
mi resta che avviarmi.
La stanza è vicino alla
mensa per fortuna, in poco tempo
sono lì.
La camera è come tutte le
altre, grigia, buia, ma abbastanza
pulita.
Mi spoglio in fretta e mi ficco sotto
la doccia.
Sono completamente a pezzi.
Non sono mai stato il più
amato del college, ma almeno gli
altri mi tenevano in considerazione come bravo consigliere e mi
rispettavano.
Come osa questo maledetto schifoso
arrogante attaccarmi di
fronte a tutti?!
Alzo la testa mentre
l’acqua mi appesantisce il ciuffo
facendolo aderire alla pelle.
Sospiro.
Ho bisogno di stare calmo.
Uno spostamento d’aria
gelida mi fa rabbrividire.
Mi volto di scatto e mi appoggio alla
parete scioccato.
Davanti alla mia nuda e medesima
persona c’è la faccia di
Marluxia che mi guarda altrettanto scioccato.
Lui sembra reagire per primo: chiude
la tendina che aveva
spostato e non fiata.
Io non riesco a fare altro che
appoggiarmi con la schiena
alla parete della doccia.
Dio, ditemi che è un
incubo.
La mia testa fa capolino dalla tenda:
via libera, il bagno è
vuoto.
Mi asciugo in fretta e mi metto il
piagiama nero.
Dopo aver fatto un gran respiro,
metto piede fuori dal
bagno.
Lui è lì, steso
sul suo letto che mi fissa.
< Che ci fai tu qui?!>
Mi guarda con un’aria
così pacifica e rilassata da farmi
rabbrividire.
< Temo di essere il tuo
compagno di stanza, piccolo.>
La rabbia per essere chiamato piccolo
dalla persona che in
poche ore si è fatto odiare da me più di chiunque
altro sovrasta la massacrante
notizia.
< Non sono piccolo.>
ringhio.
Lui sorride.
Sorride?
Dovrebbe come minimo tremare!
Ora lo ammazzo…
Marluxia si alza con un unico
mivimento fluido e mi si
avvicina.
Dannazzione, è
più alto di me.
E di parecchio.
< Allora non ti dispiace che
io sia il tuo compagno di
stanza, vero?>
Bisbiglia sollevandomi leggermente il
mento.
Che… che sta facendo?!
Oh, cazzo… non riesco a
muovermi…
Sento il suo fiato in faccia e
quindi…
< Aaaahhhh!!!!>
La tecnica del ginocchio non fallisce
mai.
< Stammi lontano, dannato
maniaco!>
Quello ha ancora l’energia
per ridacchiare.
< Ok, io vado in bagno. Vedi
di non spiarmi, piccolo.>
Gli tirò dietro il suo
cuscino mentre si allontana.
Respiro a fondo.
Analizzo tutte le informazioni
finché non sento il mio bel
cervello fare tilt e costringermi a smetterla di sforzarmi.
Mi metto sotto le coperte con in
testa il dovere di non
addormentarmi prima di Marluxia o sarei finito sotto di lui.
Inutile
dire che dopo tre minuti ero già partito.
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Scusate, ma non riuscivo ad aspettare ancora per pubblicarla!
Finalmente dal punto di vista di Zexion... Bé, spero che
questo primo chap vi sia piaciuto, ringrazio tutte quelle che hanno
recensito la fic "You cannot love me", sono contenta vi sia andata a
genio... Allora, siccome è il primo chap non ho molto da
scrivere, quindi piccolo angolo pubblicità: per chi
è interessato alle altre mie storie, in questa sezione
trovate oltre alla già citata "You cannot love me", di yaoi
anche "Più importante?" e "Aki to shinjitsu". Per quanto
riguarda il demenziale, ho scritto il secondo chap de "Le note
disciplinari di Xemnas", mentre di shoujo-ai sto scrivendo ancora
"Finding my way"... Mi è un po' dispiaciuto
perché molti hanno dato forfait al salutino finale di Aki to
shinjitsu, ma fa niente. Mi raccomando, commentate che ne ho bisogno
per regolarmi con la trama!
A presto, bye bye!
E ricordate: chi commenta ha sempre ragione! ^__^ See you again!
|
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Capitolo 2 *** 2.Incarico ***
Risposte alle recensioni
Yachiru: ^__^ eh eh, lo sapevo che
era una frase azzeccata,
soprattutto se il bisex è Marl! Sono contenta che la coppia
ti piaccia!
Clarysama: bè, puoi
crederlo, ma ti assicuro che non è così!
XD Appena riesco a postare una mia immagine sul profilo ti avverto!
Comunque
Zexy è mooolto informato sulla nostra mania per lo yaoi.
Sembra tanto
innocente, ma poi…
FranXy: wow, sei la
riassuntività fatta persona! XD Grazie
1000!
Krisalia Kinomiya: Zeus ti fulmini a
non commentare Akishi!
XD just kidding, ti perdono. Mi hai letto nel pensiero (o hai sbirciato
il mio
quaderno…) perché proprio prima di leggere la tua
recensione, avevo passato
buona parte dell’ora di latino a scarabocchiare tracce per la
storia e avevo
deciso di mettere Luxord come insegnante di mate!
Toru93: no, nelle AU Zex non
è un nobody, ma comunque venera
Kingdom Hearts… Tanto perché non sa che altro
venerare! Povero nanetto pucchoso…
XD
Marluxia25: ammazza, ti ho proprio
fatto un favore! O__O Le
maruzeku ti piacciono davvero molto… Sono contenta ti
piacciano le
caratterizzazioni dei personaggi!
Deep_Strife: … fan di
Zexion, vero?
L_Yasha Shaman Stayer: la maruzeku
riscuote proprio tanto
successo, ne sono felice! Marly stile fru fru non ci stava bene qua
perché deve
mettere in difficoltà Zexy!
2. Incarico
< E per quale ragione vorresti
cambiare stanza?>
Non è forse ovvio?
Malefica mi sta squadrando impaziente
mentre dietro di me il
responsabile della mia decisione, Marluxia, fischietta allegramente.
< Presunte vessazioni sul mio
corpo.>
< Da parte di Kenneth?>
< Precisamente.>
Marluxia sbuffa.
Gli rivolgo uno dei miei sguardi
più disgustati.
Se il caro fiorellone non avesse
deciso questa mattina di
svegliarmi saltandomi addosso mentre ancora non connettevo, forse avrei
ritardato un po’ a presentare la mia richiesta.
Malefica sospirò.
< Non mi sembra poi
così grave...>
< EH? Questo qui ha cercato di
molestarmi!!!>
< Insomma, sono sicura che sai
badare a te stesso... E
poi non hai alcuna prova.>
< MA...?!>
< Il nostro discorso finisce
qui, Zexion. Ora vi conviene
andare a colazione o farete tardi alle lezioni. Animo.>
Esco sbattendo la porta.
Possibile che Malefica sia
così stupida???
Quel dannato yankee gay cerca di...
di... di fare le sue
cose sconce con me e quella non fa niente?!
< Suvvia, non te la prendere.
Non sempre si viene
ascoltati.>
Mi volto di scatto ringhiando a
Marluxia.
< Tu... tu... fammi almeno il
favore di stare zitto! Devo
ricordarti che è tutta colpa tua se sono andato dalla
preside?!>
< Insomma, era solo un
risveglio fuori dal normale...>
Accellero senza guardarlo e mi siedo
accanto a Lexaeus
intento a racimolare dei Corn Flakes.
Non mi parla a causa della nuvoletta
nera sopra la mia testa
che manda giù fulmini e saette.
Si vede lontano miglia che non sono
di buon umore.
Quando poi Marluxia si siede accanto
a me e mi finisce sotto
gli occhi l’ultima porzione di Müesli, non riesco
più a trattenermi.
< Che cazzo vuoi da
me?!>
Mi alzo molto inca, non lo sopporto,
non lo conosco da
neanche ventiquattr’ore e già mi ha mandato in
esasperazione.
< Datti una calmata, Zex, non
ho fatto nulla di male. Non
è che sei paranoico?>
Mi spiaccico sulla sedia sospirando.
Perché ha sempre la
risposta pronta?
Perché si comporta come se
fossi un cretino?
< Zexion...>
Lo guardo stupito, è la
prima volta che sembra stia per dire
qualcosa di sensato.
< Senti, la camera non la
cambiano ormai. Non voglio
rovinarti l’anno, quindi vorrei che cercassimo di non
ucciderci a vicenda,
ok?>
< Sei tu che hai
cominciato...>
< E ora finisco,
contento?>
Contento?
Sìììììì!!!!!
Non dovrò più
richiedere taglierini o coltelli da cucina!!!
Liberta!!!
< D’accordo, se
proprio vuoi...>
< Perfetto,
cercherò di non esserti di peso. Vado a lavarmi
i denti...>
Lo guardo allontanarsi.
E’ strano, lui...
< Non è
così male come sembrava, eh?>
Sobbalzo.
Non credevo che Lex pronunciasse
frasi così lunghe.
< Stavo pensando lo stesso...
Con chi sei finito in
camera?>
< Roxas, uno del primo anno.
Mi è andata abbastanza
bene.>
Già. Sono sempre io quello
a cui qualcosa va storto...
dannazione!
Sobbalzo un’altra volta
quando l’altoparlante si mette in
funzione.
“Lo studente Zexion
Sakamoto è richiesto in presidenza.
Ripeto, lo studente Zexion Sakamoto è richiesto in
presidenza.”
< Ehi, magari Malefica vuole
cambiarti di stanza!> fa
Lexaeus.
< No, non credo...>
Ne sono sicuro, il mio sesto senso
non sbaglia.
E’ qualcos’altro.
E molto più complicato.
Mi avvio velocemente in presidenza,
prima comincio, prima finisco
e non mi va di fare tardi alla prima lezione.
Il professor Luxord non me lo
perdonerebbe mai...
< Avanti.>
Entro nella stanza e mi siedo in
fretta davanti alla
scrivania.
< Signora Preside?>
Lei mi sorride.
E’ preoccupante, sorride
solo quando vuole un favore.
< Zexion, ormai frequenti
questa scuola da tre anni e sai
che io ripongo la massima fiducia in te...>
< Spero non si offenda se le
chiedo di andare dritta al
punto, signora. Ho lezione tra cinque minuti.>
Lei sorride di nuovo.
Sorrido anch’io questa
volta, Malefica non sa che riesco a
intuire le emozioni di alcune persone.
Di solito, più uno
è stupido, più riesco a definire quello
che sento.
E con lei è estremamente
facile.
Capisco subito che la mia mancanza di
rispetto non le piace,
ma a quanto sembra ha davvero bisogno di me.
< Bene, Zexion. Devi sapere
che Xemnas Rayheart ha
ottenuto il permesso dal professor Xigbar di dare ripetizioni a Saix
Tilmitt.>
< E con ciò?>
< Temo possano architettare
qualcosa contro la
presidenza...>
< Contro di lei.>
< Esatto, nè Xemnas
nè Saix si sono dimostrati molto
controllabili.>
< Che vuole che faccia?>
Malefica si sporge leggermente verso
di me.
Dimmi sto favore, che sono di fretta,
accidenti...
< Ho bisogno che tu li spii
per conto mio, d’accordo. Ad
ogni ripetizione voglio che tu li spii senza farti vedere.>
Tsk, me lo dovevo aspettare.
Dannata preside rompiscatole.
Preferirei avere più tempo
per pensarci, ma so che vuole una
risposta ora e non ho molto tempo.
< Ci sto.>
< Molto bene, ogni settimana
verrai da me a fare
rapporto. Puoi andare.>
< Arrivederci, signora
Preside.>
Mi dirigo in classe.
O meglio, volo porconando dietro a
Malefica per le sue
richieste.
Anche spiocciare Xemnas e Saix mi
tocca ora.
Entro in classe qualche secondo prima
del professore e mi
siedo nel primo banco libero che trovo.
Non riesco a trattenere un
sorrisetto: se Malefica crde che
stia al suo gioco, può scordarselo...
< E’ bello vederti
sorridere, my dear!>
< AAAAAAAHHHHHHHH!!!!!!!!!
A-ancora tu???>
No, ora basta...
Marluxia ride senza riguardo alla mia
reazione.
Però, ha davvero una bella
risata...
Ma che sto pensando?
< Che ci fai qui?>
< Che ci faccio qui?
Anch’io devo fare lezione.>
< Ma proprio accanto a
me?>
< Guarda che ti sei seduto tu
accanto a me.>
Oddio, non c’è
modo di spuntarla con sto qua.
< Ragazzi, ora basta parlare.
Iniziamo la lezione.>
*
Sono molto bravo a cogliere
informazioni, anche perché so
quali sono le persone sempre informate.
Quindi, non mi resta che dirigermi
verso un gruppetto di
ragazzi che gongolano in corridoio.
Ma non sono loro che sto cercando.
Infatti, trovo subito la mia meta
intenta a dare ordini a
quel “branco di molluschi impotenti”, come li
definisce lei.
< Muovetevi, palle di cerume!
Dovete vendere questa roba
ad ogni passante, intesi???>
< SI’
SIGNORA!>
Mi avvicino alla ragazza bionda che
sta bastonando i suoi
schiavetti costringendoli a vendere dei disgustosi panini
dall’aria tossica.
< Ciao Larxen.>
< Ehilà, Zexy! Qual
cattivo vento porta la tua faccia da
emo irrecuperabile tra questi mari affollati?>
Prego?
< Lar, fai paura quando parli
così...>
< Ah, sì? Affari
miei! Comunque ho visto i “Pirati dei
Caraibi” da poco e quindi parlo un po’
strana...>
< Vabbè, ho bisogno
di un’informazione...>
< Cos’hai da
offrirmi?>
... tirchiona racchia...
< Ti compro uno dei tuoi
panini.>
< Affare fatto, il commercio
in questi mari non va un
granché!>
Devo fare in fretta, non so quanto
sopporterò ancora il suo
gergo marinaresco.
< Voglio sapere il giorno, il
luogo e l’ora delle
ripetizioni di Saix con Xemnas.>
< Prima paga!>
... tirchiona racchia malfidente...
Le allungo una moneta e lei mi da uno
di quei putridi panini
avariati.
< Si trovano nella stanza di
Xemnas ogni lunedì e
mercoledì alle cinque del pomeriggio, appena finite le
lezioni pomeridiane. E’
tutto.>
La saluto e mi allontano in fretta
alla ricerca di un
cestino.
Devo assolutamente sbarazzarmi di
questo disgustoso panino
con tanto di formaggio ammuffito e colante.
Sto per buttarlo quando qualcuno mi
chiama.
< Ehi, tu, fermo!>
Mi volto di colpo e vedo due ragazzi,
uno biondo ed uno
rosso, che corrono verso di me.
< Ehi, non lo vuoi mangiare
quello?>
Osservo il panino: perché,
esiste qualcuno così coraggioso
da mangiarlo?
Scuoto la testa.
< Bè, ecco, non
è che ce lo daresti?> fa il biondo.
< Hai così tanta
fame da mangiartelo?>
< Mangiarlo? Figurarsi!
Vogliamo fare uno scherzo. Ti
prego, ce lo dai?>
Li guardo un po’ perplesso
e poi consegno il panino al
biondo, che si volta tutto trionfante.
< Hai visto, Axel! Siamo
riusciti ad averne uno!>
< Perfetto, Dem! Andiamo ad
attuare il piano!>
Il rosso afferra il panino e corre
verso la presidenza.
< Grazie mille!> fa il
biondo prima di seguirlo.
Bha, contenti loro.
Guardo l’orologio, sono le
quattro e mezza.
Anch’io ho un piano da
attuare.
Corro verso la stanza di Xemnas, ma
mi fermo un po’ prima.
C’è la grata di
un condotto d’areazione sul muro e proprio
sotto c’è il tavolo della sorveglianza, in questo
momento vuoto.
Al secondo anno ero riuscito ad
entrare in possesso della
mappa del condotto di areazione.
Me l’aveva fornito Malefica
dato che, a causa di un guasto,
avevano mandato me nel condotto per aggiustarlo.
Non che io fossi specializzato in
condotti, ma ero l’unico
abbastanza piccolo che riuscisse a capirci qualcosa.
Salgo sopra il tavolo della
sorveglianza e rimuovo la grata
che si mette a penzoloni, attaccata alla base di metallo solo da un
angolo.
Riesco ad entrare nel
“corridoio” d’areazione sebbene io sia
cresciuto dall’ultimo anno e, dopo aver riposizionato la
grata, gattono fino
allo sbocco nella camera di Xemnas.
Non rischio nemmeno di prendere
freddo perché essendo nei
primi di settembre, l’aria condizionata l’hanno
già staccata.
Dalla grata dell’aria
riesco a vedere perfettamente tutta la
stanza.
Non mi resta che aspettare.
Per fortuna Xemnas e Saix sono
entrambi puntuali ed entrano
alle cinque in punto.
Mi appiattisco il più
possibile per non farmi vedere,
constatando che il condotto è decisamente più
stretto di quanto ricordassi.
E poi dicono che non cresco...
< E’ stata una
fortuna che Malefica non si sia messa in
mezzo...>
Strano che sia Saix a parlare, di
solito non spiccica
parola.
< Già, per fortuna
Luxord ha retto il gioco. Nessuno che
ti abbia mai visto nelle sue lezioni crederebbe che tu abbia bisogno di
ripetizioni...>
Ehi, allora Malefica ci aveva
azzeccato, non sono le
ripetizioni lo scopo del loro incontro!
Ma allora, cosa..?
Xemnas abbraccia Saix da dietro e...
oddio... gli sta
mordicchiando l’orecchio!!!
Sento il volto incandescente.
No, non è possibile.
Saix si olta e lo abbraccia mentre
Xem gli toglie la
camicia...
E’ peggio di quando
Marluxia ci ha provato con me!
Qui Saix ci sta eccome!!!
Non è possibile, non avrei
mai creduto che Saix e Xemnas
fossero gay.
Dubito che Malefica si aspettasse
questo, lei sta già
seguendo una battaglia personale contro gli omosessuali.
Ha già espulso un paio di
studenti perché gay, senza aver
mandato qualcuno ad accertarsene.
Se scoprisse che Xemnas e Saix
sono... no, non voglio
pensarci.
Sinceramente non vorrei neanche
guardare: Saix è disteso a
petto nudo sul letto con Xemnas sopra che gli sta slacciando i
pantaloni.
Faccio l’unica cosa che mi
sento in grado di fare.
Chiudo gli occhi e appoggio il volto
sul mio avambraccio.
Se provassi a tornare indietro
rischierei di farmi scoprire
e non oso pensare alle conseguenze.
Rimango con gli occhi chiusi per un
bel pezzo, ma purtroppo
non mi salvo dai gemiti e dai sospiri inequivocabili che giungono dalla
stanza.
Posso solo maledire mentalmente
Malefica.
Ma anche il pensiero della schifosa
preside si dissolve in
fretta sommerso dai gemiti.
E stranamente mi balena in mente lui.
O cavolo, devo essere fuori con le
canne.
Perché sentire questi
gemiti mi fa pensare a Marluxia?
Finalmente scende il silenzio e mi
azzardo a lanciare un
occhiata.
Sono entrambi sotto le lenzuola, Saix
con la testa
appoggiata al petto di Xemnas.
Non dorme, ma tiene comunque gli
occhi chiusi.
Approfitto dell’apparente
calma per indietreggiare di
qualche metro.
Quando li sento parlare, prendo lo
slancio all’indietro e mi
butto letteralmente fuori dalla grata del corridoio.
Di testa.
Fa male, ma sono troppo scioccato per
accorgermene.
La cosa peggiore è su dove
atterro.
L’avrei dovuto immaginare,
sono uno sfigato di prima
categoria.
Insomma, mi ritrovo con la faccia
appoggiata al petto di qualcuno...
No, questo è troppo anche
per i miei nervi d’acciaio.
< Ehilà, Zex!
Comodo?>
Marluxia.
Sono già rosso in volto
per la scena tra Saix e Xemnas.
Ora mi ritrovo steso sopra Marluxia
in mezzo ad un
corridoio.
Non riesco neanche a reagire e
appoggio stanco la testa su
di lui.
Non voglio neanche pensare
all’idiozia che sto facendo.
E questo sembra preoccupare il mio
compagno di stanza.
Si raddrizza di colpo, mi prende le
spalle e...
< Zexion, stai bene?>
< Eh?>
Lo guardo sbigottito.
Non ci ha provato?
Cioè, un pervertito come
lui vede la sua vittima designata
(alias io) che gli si arrende e non fa nulla?
< Ehi, piccolo, non
è che hai la febbre? Sei
bollente!> fa appoggiando una mano sulla mia fronte.
Basta questo per farmi tornare in me.
< Certo che sto bene, che
credi?!>
Mi rialzo in tutta fretta e mi volto
a dare un’occhiata alla
grata, che pende per il solito angolo.
Teoricamente dovrei arrampicarmi sul
tavolo per rimetterla a
posto, ma non mi sento più le gambe.
E Marluxia legge i miei pensieri.
Mi si avvicina e sfodera il vantaggio
“altezza” per
sistemare la grata in un secondo.
Poi mi sorride come dire
“Hai visto che figo che sono?”.
Con uno sbuffo mi volto e corro verso
camera mia prima che
quello lì si metta a chiedermi da
quand’è che sbuco dai condotto dell’aria
condizionata.
Appena arrivo in camera, ficco la
testa sotto il rubinetto e
me la bagno con l’acqua gelida.
Cosa faccio ora con Malefica?
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Ok!!! Ecco il secondo! Non ho molto
tempo quindi non posso far altro che tagliare corto e raccomandarvi di
commentare. A presto, bye bye
|
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Capitolo 3 *** 3. Che fare? ***
Risposte alle recensioni:
sesshoyue: *inchino* grazie mille,
continua a seguirmi!
Kanon: ti assicuro che anche le mie
facolta mentali hanno
fatto ciao ciao mentre scrivevo quel pezzo... e lo immaginavo...
*ç*
Marluxia25: anch’io un
tempo ero una fan assatanata
dell’akuroku, sono venuta in questa sezione proprio per
questa coppia, ma dopo
ne hanno scritte così tante che mi è passata un
po’ la voglia e ho preferito
cimentarmi con gli altri pairing, soprattutto il Mansaix che adoro! ^__^
Tifa93: eh eh, mi hai proprio...
sgamata! Mi ero accorta
anch’io rileggendo la fic che una preside non userebbe mai
questo termine, ma
ormai avevo già pubblicato e non avevo voglia di modificare.
Per quanto
riguarda lo spiocciare dovrò passare meno tempo con mia
nonna, è lei che mi
ficca il dialetto nel sangue! XD Sono contenta che ti piaccia, anche se
temo di
trascinarti nel baratro dello yaoi... Look out! ù__ù
L_Yasha Shaman Slayer:
già, Marl riscuote un grande
successo, ma in fondo è naturale, è uno dei
personaggi che rende di più in una
storia, anche solo come personaggio di contorno! I grandi si
distinguono anche
per questo. XD
Deep_Strife: tutte vogliono Zexy (eh
eh, chissà perchè...)
comunque effettivamente forse lo sto rendendo troppo sfigato... Bha, ci
penserà
Marly a lui. Solo una precisazione: sono una ragazza, ok? ^__^
yachiru: Xemnas è un mito,
già già! Effettivamente Zexy come
agente segreto è leggermente bizzarro, ci starebbe meglio
Luxord... il fascino
all’inglese ^__^
vanchan: *arrossisce* Grazie mille
ancora una volta,
comunque non preoccuparti se hai perso il primo chap, dubito che
riuscirò ad
aggiornare così in fretta come faccio sempre (vi spiego il
perché a fine chap…).
FranXy: già
già, Zexion ha di quelle fortune… vorrei tanto
averle io! XD
Dark Magician: Zexion è il
solito povero cucciolo, ma non
resisto al desiderio di tormentarlo! ^__^
3. Che fare?
Ok, sono pronto.
Pronto a lasciare questo mondo
crudele, non grazie alla
lametta che ho sempre adorato, ma a causa della furia omicida di Xemnas
Rayheart.
Il carissimo Xemnas mi sta fissando
pronto ad attaccarmi e
imbalsamarmi.
Forse avrei dovuto usare
più tatto, allora la mia vita
avrebbe avuto un seguito.
Eppure arrivargli davanti mentre
camminava da solo in
corridoio e dirgli papale papale “So di te e Saix.”
non mi sembrava così
traumatizzante.
Almeno ho avuto la saggezza di fare
testamento prima di
andargli incontro.
Xemnas mi guarda allibito e senza
parole.
Ora che osservo meglio mi pare che
sia vagamente arrossito.
< Tu... COSA?!>
Faccio un passo indietro.
Non era imbarazzo, più che
altro collera.
Sono sicuro che sia stata
l’influenza maligna di Marluxia ad
allontanare il mio cervello, nessuno con un briciolo di esso si sarebbe
ficcato
in ‘sto casino.
< Ecco... calmati, voglio solo
parlarti...>
Xemnas mi afferra per il bavero della
camicia alzandomi da
terra e avvicina il suo viso al mio.
< Come fai tu a
saperlo?!>
Ok, Zexion, calma.
Basta parlare.
Non ne sono più tanto
sicuro quando Xemnas tira fuori dalla
tasca un taglierino.
Davvero bello, gli devo chiedere il
modello... no, cioè,
metti giù quel coso!!!
< Non è colpa mia,
Xemnas! E’ stata Malefica che...>
< Malefica?>
Io muoio di infarto, così
come Xemnas quando la voce di Saix
ci interrompe.
Il medesimo studente sbuca da dietro
Xemnas.
< Xem, è successo
qualcosa?>
Il diretto interessato mi fissa per
un istante.
< Sarà meglio che
ti spieghi chiaramente, intesi?>
< Intesissimo, ma ora mi lasci
respirare?!>
Mi molla all’improvviso
facendomi cadere per terra.
Wow, forse... sopravviverò.
*
Promemoria per me: inalzare un tempio
intitolato a Saix per
avermi salvato da un trapasso lento e sicuramente doloroso.
< Quindi Malefica sospetta di
noi?>
< Sì.>
< Xem, che facciamo?>
Xemnas si volta a guardare Saix negli
occhi, la fronte
solcata da una sottile ruga di preoccupazione.
Mi sento davvero di troppo nella
classe dove ho spiegato a
Saix e Xemnas gli ordini di Malefica.
Il loro stupore per il fatto che li
avevo spiati era stato
completamente cancellato quando avevo li avevo spiegato le intenzioni
della
preside.
Ci avevo messo tre giorni prima di
decidermi a raccontare
tutto, ma è più che comprensibile: se Malefica
sapesse della loro relazione, li
sbatterebbe entrambi fuori dal college.
Xemnas non avrebbe problemi,
è il figlio di un ricco
industriale.
I suoi genitori gli lasciano fare
quello che vuole, ha soldi
a bizzeffe e circa tre o quattro case a disposizione.
E’ Saix che sarebbe
veramente nei guai.
Prima di essere spedito qui al
college aveva passato tutta
la sua infanzia chiuso in un orfanatrofio, ma se fosse stato buttato
fuori
dalla scuola non avrebbe avuto nessuno ad aiutarlo.
Era completamente solo al di fuori
della scuola.
< C’è
solo una cosa da fare...> comincia Xemnas.
Non riesco a non trattenere il
respiro: voleva rompere la
relazione?
< ... basterà che
Malefica non sappia niente!>
Lo guardo sorpreso.
Saix, che probabilmente aveva pensato
alla mia stessa
soluzione, sorrise.
Non un sorriso qualunque, ma uno di
quelli che ti illumina
il viso come se fossi un astro.
Chissà, magari la luna.
< Zexion.>
Mi volto verso Xemnas.
< Tu che pensi di fare?>
< Non voglio che veniate
buttati fuori. Mi inventerò
qualche idiozia da rifilare a Malefica.>
< Grazie, Zexion... ah, e
scusa per prima!>
< Ma figuratiiii...>
Che vuoi che sia essere minacciati e
scossi da una sorta di
calamita attira guai?
Ormai sono abituato ai fiori
logorroici, questo è il minimo.
Guardo Saix e Xemnas uscire dalla
stanza.
Sembrano davvero felici...
Sospiro.
< A volte mi sembra di essere
emo...>
< Ma tu sei emo, tesoro di
mamma!>
Non so quale sia il record mondiale
del salto in alto, ma
sono sicuro di averlo superato.
Anche perché per un soffio
non ho sbattuto la testa contro
il soffitto e, girandomi, mi sono trovato davanti il mio inferno
personale.
< Ciao, Marl.>
Cerca di stirolarmi in un abbraccio e
io lo lascio fare.
Sono riuscito ad arrivare alla
conclusione che con lui è
inutile discutere, tanto vale lasciarlo fare.
Sentivo il suo respiro sul collo e le
sue braccia che mi stringono
sempre di più.
Se lo avesse fatto un giorno fa
probabilmente non l’avrei
sopportato, ma ormai mi sto abituando a lui.
E il mio umore migliora decisamente.
< Ehi, Zexy, andiamo in
biblioteca a studiare?>
<
D’accordo...>
Ora che mi sono levato il peso di
Xemnas e Saix dal petto,
sto molto meglio.
Arriviamo in biblioteca, lui afferra
il suo libro di inlgese
e lo appoggia sul tavolo.
< Credo che avrò
bisogno del tuo aiuto, Zex. Xigbar mi ha
detto di smetterla di parlare come un americano.>
< Sarebbe ora,
effettivamente...>
Faccio per sedermi accanto a lui, ma
con un braccio mi
afferra.
Diciamo che in meno di cinque secondi
mi ritrovo seduto.
Sopra di lui.
< Ma che fai?!>
< Mi vuoi dare una mano
sì o no?>
L’ho detto, è
inutile discutere.
Tanto fa sempre quello che gli passa
per la testa.
Poi le mie orecchie vengono colpite
dal rumore che odio più
al mondo.
Una risatina.
Femminile.
< Ma non sono carini quei due
insieme?>
<
Sìììì!!! Sono semplicemente
adorabili!>
Why...
Kingdom Hearts?
Where...
is
my blade?
< Zex, so che stai pensando ad
una lametta.>
< Complimenti, Marl. Il tuo
acume mi sorprende
sempre.>
Le ragazze si siedono esattamente
attorno a noi, in testa
Larxen che guida le altre nei loschi meandri dello yaoi.
Mi sento leggermente osservato.
< Mar, non puoi pensare che io
ti aiuti a studiare con
questa fauna attorno.>
< Coraggio, sono sicuro che ce
la farai. Impegnati.>
Preferisco non descrivere le seguenti
due ore.
Posso solo dire che Marluxia trovava
ogni scusa possibile
per avvicinare la sua bocca al mio orecchio e ad ogni suo tentativo la
biblioteca si riempiva di risatine e versi animaleschi stile
“Ooohhh” e “Aaahh,
adesso...”.
L’unica cosa che mi lascia
perplesso è che Marl non era per
niente eccitato.
Insomma, immagino si sia abituato a
queste situazioni e,
soprattutto, ad essere circondato da ragazze.
Per lui è la norma, ma per
me no.
Già essere in braccio a
lui mi da fastidio, poi essere sotto
gli occhi di tutti mi mette davvero in agitazione.
Tanto per dirne una, ho le mani umide
di sudore.
Larxen si esibisce in un lungo
sospiro seguito subito da un
ghignetto sadico.
< Sai, Zexion, non pensavo
fossi così timido.>
< Che ti fa pensare che io sia
timido?>
< Ti tremano le mani.>
A sentire la risata di Marluxia e le
grida di gioia delle
ragazze divento viola.
< Insomma! E se ci becca
Malefica?>
Larxen ride nuovamente, questa volta
più forte.
< Credo che Malefica non
vorrà uscire per un po’ di
tempo!>
Eh?
Devo essermi perso qualcosa...
< Cos’è
successo?>
< Due o tre giorni fa ha
convocato quelli del primo e
dell’ultimo anno, i primi per dare alcune dritte sul
regolamento scolastico,
gli altri per ricordarli di lavorare sodo in vista degli esami.>
< E dunque?>
< Diciamo che appena si
è seduta sulla sua sedia in
presidenza, si è sentito un bello
“squetch” e, quando si è alzata di
scatto, la
sua affascinante gonna nera si è strappata rimanendo
incollata alla sedia.
Qualcuno aveva messo uno dei miei schifosi panini sulla sedia di Mal e
appena
lei si è seduta, il panino ha fatto da collante tra la gonna
e la sedia.>
Mi balenano in mente quei due ragazzi
che mi avevano chiesto
il panino.
Ma guarda un po’... credo
di essermi vendicato di Malefica
senza neanche saperlo.
< Quindi i primini e gli
uscenti hanno avuto una
splendida visione di Malefica in mutande, giusto?>
Larxen ride ancora più
forte.
< No, abbiamo avuto la
conferma che la preside sotto la
minigonna non porta le mutande!>
Anche le altre ragazze e Marluxia si
uniscono alla sua
risata.
Io rabbrividisco.
Che bello non essere
all’ultimo anno!
*
Sto tornando in camera, ho fatto
tardi perché il professor
Luxord mi ha sfidato a carte.
Ho perso, ma almeno a testa alta.
Marluxia mi ha preceduto,
è già in stanza.
Apro la porta senza far rumore,
guardandomi attorno pronto a
schivare un suo qualsiasi attacco alla mia persona.
Ma lui non mi sta aspettando.
Sta guardando fuori dalla finestra,
dandomi le spalle.
Chiudo la porta silenziosamente.
< Marl?>
Lui sobbalza e si volta verso di me,
gli occhi coperti dai
capelli.
< Ah, sei tu.>
Non faccio in tempo a chiedergli
cos’abbia che si alza in
fretta ed entra in bagno.
< Vado prima io, se non ti
dispiace.> annuncia brusco.
< Oh...
d’accordo.>
Lui sbatte la porta.
Resto a fissarla per qualche secondo.
Marluxia... che gli succede?
Mi siedo sul mio letto togliendomi le
scarpe quando il mio
sguardo si posa su un oggetto.
Il cellulare di Marluxia, appoggiato
sopra il suo cuscino.
E sulla schermata “messaggi
ricevuti” c’è evidenziata la
scritta “Papà”.
So che non dovrei farlo, quello
è il suo cellulare.
Però...
Esitante, mi alzo e prendo il
cellulare.
Osservo per qualche secondo la
schermata e il nome del
mittente evidenziato.
Poi clicco il tasto
“ok”.
“ Sono arrivati i risultati
dei test questa mattina.
Tua sorella è
risultata positiva alla leucemia.
E’ abbastanza grave.
Spero tu sia
riuscito ad ambientarti.
Baci,
papà.”
Resto fermo immobile a guardare il
messaggio.
Leucemia...
Leucemia...
Ricordo di aver letto diverse cose
riguardo questa malattia.
Una di queste è che
è molto pericolosa.
E si può anche morire.
< Non si dovrebbe spiare nei
messaggi altrui.>
Mi volto, il cuore in gola.
Non mi ero neanche accorto che
Marluxia fosse dietro di me.
Lo guardo.
Non sembra arrabbiato, ma ha gli
occhi lucidi.
Mi prende il cellulare di mano e lo
spegne per poi gettarlo
a terra.
Si volta e ritorna davanti alla
finestra, sedendosi sulla
moquette.
Rimango là immobile.
Non so cosa fare.
Non ne ho la più pallida
idea.
Mi avvicino a lui e mi siedo
anch’io.
< Marl... scusa, io
non...>
Le parole mi muoiono in gola.
Sta piangendo.
Non credo di essermi sentito
più triste di così in tutta la
mia vita.
Ha il volto bagnato e gli occhi
azzurri come spenti.
Avvicino il mio volto al suo.
Sempre di più.
Lui mi guarda, sempre con
quell’aria distrutta.
< Scusa, Zexion. Io... non
volevo che tu lo venissi a
sapere...>
Automaticamente gli asciugo gli occhi
con una mano.
Non riesco a vederlo in questo stato,
mi fa troppo male.
E’ la prima volta che sto
male per qualcuno.
Improvvisamente sento la sua mano che
s’impiglia tra i miei
capelli e mi spinge verso di lui.
Lo lascio fare.
Non perché sia impossibile
parlare, ma perché voglio che lo
faccia.
Se questo lo farà stare
meglio...
Le nostre labbra si incontrano.
Arrossisco violentemente, ma non
è come quando ho spiato
Saix e Xemnas.
Non è vergogna quella che
provo, è qualcos’altro.
Poi sento anche l’altra sua
mano.
Che mi abbraccia.
Non so cosa mi sia preso.
Probabilmente frenesia.
Cadiamo entrambi fianco a terra, con
Marluxia che mi stringe
come se volesse stritolarmi.
Gli accarezzo il volto.
E’ bollente.
E ha gli occhi chiusi.
Continua a baciarmi.
Senza chiedere di più di
quanto sto già dando.
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Ah, l'amour! Bè, che dire,
scusate se non ho fatto il mio solito monologo la volta scorsa, ma mia
madre era incagnata nera e non ne voleva sentir ragioni. Ho molti
problemi a postare perché, oltre al fatto che sto seguendo
due fic contemporaneamente (anche se l'altra sembra interessare solo a
Tifa93 T__T) ed è iniziata la scuola, ho scoperto di avere i
tarli sul pavimento della casa nuova in cui ho traslocato da poco e
quindi sono parecchio sballottata su e giù. Però
farò il possibile, promesso! Ricordatevi di COMMENTARE
perché senza i vostri commenti non so cosa farei, me li
leggo persino a scuola! Li ho stampati e me li rileggo ogni volta prima
di andare a nanna! (narcisista... NdTutti) Comunque alla prossima! E
almeno leggete Finding my way! T__T (grazie ancora, Tif!) Bye bye, see
you again!
|
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Capitolo 4 *** 4. Halloween ***
Risposte alle recensioni
Sashy: *la guarda saltellare*
^^ *invoca cammelli
yaoi*
Marluxia25: sono contenta ti piaccia,
sto cercando di dare
il massimo! Yeah! ^^ Ah, e… se vuoi… chiamami
pure Nezu-Chan ^^ (ho letto la
tua recensione su Fairy Tale ^^)
FranXy: … troppo
velocemente? Bè, questo… E’
L’ULTIMO
CAPITOLO!!!
…
…
Scherzo ^^! XP
vanchan: sono contenta di aver reso
bene il sorriso di Saix
(ma quanto è dolce quando sorride??? X3 Adorabile!!!).
Comunque, continua pure
ad adorarmi! (Narcisista!” NdTutti) Eddai, se non avessi voi
per chi scriverei?
(Per qualcun altro! NdTutti)
Ooookkk…
Dark
Magician: thankie thankie!
sesshoyue: grazie mille!
Tifa93: no, non lascerò
perdere Finding my way! Non solo
perché ti piace, ma perché è una fic
dedicata a mio fratello (di cui vi parlerò
alla fine) e io ci tengo moltissimo! Non m’importa se quasi
nessuno la legge
perché non yaoi, io vado avanti comunque! *gasata al massimo*
Kanon: Wow, grazie!!! Ora che ci
penso, avrei potuto
scrivere meglio anche Aki to shinjitsu, ma ormai…
vabbè, sarà che Zexion lo
adoro, sarà che mi piace da impazzire scrivere in prima
persona, ma in questa
fiction mi diverto da morire! ^^
Deep_Strife: non preoccuparti, ho
passato tutta la vita a
farmi scambiare per maschio (e non solo in rete) quindi non temere!
Quando ho
letto la frase della lametta sono morta, hai riassunto
l’emosità di Zex in una
sola frase! Brava! XD
kns_87: Grazie mille (anche per la
recensione su Finding my
way ^^). La cosa più strana è sentire dei
complimenti da gente molto più grande
di me! (6 anni di differenza) Ma fa piacere! ^^
Kabubi: impossibile non riconoscerti
^^’’ comunque…
CONQUISTEREMO IL MONDO! XD
4. Halloween
Non so
perché sia successo quello che è successo ieri
sera.
Forse doveva soltanto
succedere, comunque non me lo so
spiegare.
Dopo quel bacio ci
siamo addormentati, credo.
O meglio, siamo
rimasti così tanto tempo in quella
posizione che credo di essermi addormentato.
Questa mattina mi
sono svegliato nel mio letto, Marluxia
era già uscito a fare colazione.
Ed ora sono solo
davanti ad una tazza di Korn Flakes.
< Sempai
Zeku?>
Alzo leggermente la
testa.
Il solito gruppetto
di fan girl mi fissa con gli occhi
grandi come scodelle.
Oddio…
<
S-sì?>
< E’
vero che...?>
< Che?>
< Che Maru ci
ha provato con te???>
…
Promemoria per me:
potare il fiore logorroico.
<
Bé, ecco… diciamo che…>
< Vi siete
baciati?>
<
S-sì, ma…>
< Lingua a
lingua?>
Mi esibisco nella
faccia più disgustata possibile.
< NO!>
Le ragazze si
guardano mortificate per poi allontanarsi
dicendo < Sarà per la prossima
volta…>
Finisco i cereali e
mi preparo a fare la cosa più urgente:
trovare Marluxia e passare ad una sua lenta distruzione.
Molto lenta.
Lo trovo in corridoio
intento a studiare la pianta del
piano d’evacuazione.
< Oh, ciao
Zexion. Tutto bene?>
< Bene un
corno!>
< Eh?>
< Ho
incontrato le tue amichette alla mensa...>
Ma perché
mi guarda con quella faccia da angioletto?
Perché non
gli incuto TERRORE?
< E
quindi?>
< E quindi?
Tu... tu... CHE CAVOLO VAI A DIRE IN GIRO
DI NOI DUE???>
Nella sua testa si
accende una lampadina.
< Ah, allora
è per questo che sei arrabbiato...>
< Non ti
sembra normale arrabbiarsi?!>
<
Bè, diciamocelo, Zex. Io non avevo intenzione di dire
tutto, ma quelle ragazzine hanno un certo sesto senso...>
< ...>
< Me
l’hanno tirato fuori con la forza, in pratica.>
Ah, davvero?
Faccio una smorfia.
< A chi credi
di darla a bere?>
< Uh?>
< Senti, per
quanto riguarda ieri, fa come se non fosse
successo niente, capito?!>
< Ehi, Zex,
non ti arrabbiare...>
Gli do le spalle e mi
dirigo verso camera mia di corsa.
Stupido Marl...
*
E’
più di un mese che evito di parlare con Marluxia.
A parte i saluti
d’obbligo, non gli rivolgo più la parola.
Non è
giusto quello che ha fatto e lui lo sa
perfettamente.
Non è
giusto spifferare a tutti qualcosa che non posso
dire di aver fatto intenzionalmente.
Insomma, anche se era
solo un bacio, era il mio primo.
Avrebbe dovuto darci
il giusto peso, e invece...
Ok, forse sono un
po’ esagerato, ma è una cosa delicata
per me e non gliela faccio passare liscia questa volta.
Per il resto non
è successo nulla.
Vado regolarmente a
fare rapporto a Malefica propinandole
una caterva di balle del tipo che oltre alle ripetizioni di inglese,
Saix e
Xemnas stanno ripassando anche matematica.
Non so quando mi
vengano in mente queste idiozie...
Il suono della
campanella arriva come una manna del cielo.
Ammetto che senza
Marluxia, non ho molti dialoghi durante
la giornata.
Lexaeus non
è mai stato chiacchierone.
Mentre mi attardo a
riporre in cartella i libri sento
qualcosa tirarmi per la manica della camicia.
Mi volto di scatto e
mi ritrovo la faccia di Marl davanti.
E’ seduto a
cavalcioni su una sedia, le braccia incrociate
sopra lo schienale.
< C-che
vuoi?>
Perché
riesce sempre a prendermi alla sprovvista?
< Sai, credo
di aver capito perché ti sei offeso...>
< Tsk, bravo,
dopo più di un mese ci sei arrivato?>
< Era il tuo
primo bacio, right?>
Ha la faccia seria...
< E allora?
Che t’importa?>
<
Bé, ho pensato a come farmi perdonare...>
Eh?
Ci ha pensato... per
un mese intero?
Non so se essere
felice che mi rivolga i suoi pensieri o
essere esasperato perchè ci ha messo un mese ad arrivarci.
< Quindi,
Zeku... scusa.>
Divento paonazzo.
Accidenti, se fa
così mi fa sentire in colpa...
< Non
importa... fa niente...>
< PERFETTO!!!
Allora ti va di venire con me alla festa
di Halloween?>
<
Festa?>
<
Massì! Un paio di ragazzi vogliono organizzare una
festa privata e io sono stato invitato. Hanno detto che se volevo
potevo
portarmi dietro anche te!>
< Neanche per
idea! Non mi piacciono le feste...>
< Eddai, Zex!
Sto cercando di farmi perdonare... e non
ti dovrai neanche travestire.>
Lo guardo.
Dannazione a lui,
perché sono così felice di rivederlo
vicino a me?
< ... va
bene...>
< GRAZIE
MILLE, ZEKU!!!>
Uff, io odio le
feste... ma forse per Marl potrò fare un
eccezzione...
*
< Zex, sei
pronto?>
Esco del bagno e vedo
che ha sotto braccio un po' di
scatole.
< Che sono
quelle?>
< Giochi da
tavolo, così avremo di sicuro qualcosa da
fare.>
< Quanti
saremo?>
< Un po'...
let's go?>
Io e lui ci avviamo
fuori dalla stanza.
Sono sorpreso, non
pensavo che avrei accettato di andare
ad una festa.
Non sono un tipo
molto socievole...
Ad un certo punto
capisco dove stiamo andando...
< Marl, questo
è il corridoio per le camere delle
ragazze!>
< That's
correct!>
< Ma...
è vietato per noi...>
Mi appoggia un dito
sulle labbra con fare malizioso.
< Di che hai
paura, Zexy-chan?>
Arrossisco.
< Paura? Io?
Non dire idiozie!>
< Bene,
allora...>
Bussa ad una porta
alla sua destra, afferrandomi per il
braccio.
Da dentro la stanza
si sente una voce.
< Chi
è?>
< Marluxia e
Zexion.>
La porta si apre e
Marl mi ci spinge dentro.
Sono impietrito.
Davanti a me ci sono
tutte le fan girl del giro di Marl!!!
Larxen compresa.
Ora capisco
perché hanno chiesto di portare anche me...
<
Zexion!>
Mi accorgo solo ora
che ci sono anche Xemnas e Saix seduti
sul tappeto.
Mi guardo intorno.
La camera
è molto più grande della nostra e tutti sono
seduti su un tappetone tondo in centro alla stanza.
< C'mon,
Zex!>
Marl mi prende per
una spalla e mi fa sedere accanto a
Saix.
< Ci siamo
tutti?> fa Larxen.
< Dem e Ax
dovrebbero arrivare a momenti. Portano loro
il cibo.>
<
Marl… non sono sicuro di riuscire…>
Non faccio neanche a
tempo di finire la frase che le fan
girl circondano me e Marluxia.
Dio, quando mi
deciderò ad ucciderlo?
Per fortuna le
ragazze non hanno tempo di mettere in
pratica i loro diabolici piani dato che qualcuno bussa nuovamente alla
porta.
< Chi
è?>
< Axel e
Demyx.>
La porta si apre e
rivela i ragazzi che mi avevano chiesto
il panino con tra le braccia una quantità industriale di
cibo.
Improvvisamente
dietro di loro spunta un’ombra…
< Xaldin? Che
ci fai qua?>
Già,
proprio Xaldin il bidello.
Anche lui con le
braccia cariche di bottiglie di birra e
affini.
Sorride alle ragazze.
Lui sorride sempre
alle ragazze.
< Siccome la
preside ha abbassato la guardia, sono
riuscito a prendere un po’ di bottiglie per voi.>
Ovviamente tutti lo
applaudono.
… che io
sia l’unico astemio del gruppo?
Xaldin esce
chiudendosi la porta alle spalle e le ragazze
cominciano subito a parlare.
Nessuno di voi ha mai
notato quanto sono logorroiche le
fan girl?
Ovviamente una delle
ragazze ne uscì con un “Maru, hai
portato i giochi?”.
< Ovvio! Ecco
qua, Trivial Pursuit.>
No… ha
davvero il Trivial Pursuit.
Eppure ero certo di
avergli dato fuoco…
< Ne avevo uno
di scorta, Zex.>
Marl mi legge nella
mente in maniera sorprendente.
< Comunque
siamo in più di sei… chi gioca in coppia?>
In meno di un secondo
sono in braccio a Maru.
Ovviamente
è colpa sua se sono lì…
< Zexy sta con
me!>
Oh, ma che tono soave!
Bè, a
quanto sembra Maru non è l’unico gay (anzi, bisex).
< Axy, posso
giocare in coppia con te?>
Oddio…
Il biondo chiamato
Demyx si esibisce nel tipico sguardo da
cucciolotto con gli occhioni lucidi.
< Ma certo che
puoi, Demy!> fa il rosso
stritolandolo in un abbraccio.
Anche Saix sta
guardando Xemnas, non con lo sguardo da
cucciolo però.
Vedo Xemnas sorridere
e fargli cenno di avvicinarsi.
Segue accoccolamento
da parte di Saix sul petto di Xem.
< Vedi, Zex,
perché devi essere sempre così
recalcitrante? Prendi esempio da Demyx e Saix!>
< Ti
odio…>
Il gioco comincia.
Ovviamente con me in
squadra Marluxia a ben poco da
lavorare, tanto so tutto io.
Devo ammettere che
anche Xemnas e Saix mi danno filo da
torcere.
Il gioco entra nel
vivo quando Demyx cerca di cavarsela
senza Axel (che non ne imbrocca una), ma viene abbandonato dopo un
po’ a favore
di una megabevuta proposta dal rosso.
Marly mi offre un
bicchierino di qualche alcolico a me
sconosciuto.
< Dai, Zex,
prova a berlo!>
< No,
grazie… sono astemio…>
Lui avvicina il suo
volto al mio, portandomi alle labbra
il bordo del bicchiere.
< Coraggio
piccolo, non ti farà di certo male un
goccetto…>
Vorrei riuscire a
ribellarmi, ma Maru inclina leggermente
il bicchiere e non mi resta che bere.
Un sottile bruciore
si sparge nella gola e sulla lingua.
Tossisco leggermente.
Non faccio tempo a
riprendere fiato che Marly mi porge un
altro bicchiere.
< No, Marl,
basta così...>
Lui mi si avvicina
con aria complice.
< Coraggio
Zex... non c'è niente di male...>
Mi guardo un attimo
attorno.
Bè, la
visione non è delle migliori...
Saix e Xemnas sono
andati in una stanzetta laterale,
mentre Axel e Demyx... bè, sono circondati da fan girl
impazzite mentre danno
sfogo alla loro omosessualità.
Guardo Marl e il
bicchiere che mi porge.
Preferirei
dimenticarmi di quello che stanno facendo gli
altri, così afferro il bicchiere e mando giù.
Sebbene sia ancora
una ferita aperta nel mio orgoglio, mi
tocca ammettere di non essere durato più di cinque minuti.
Infatti dopo appena
trecento secondi ero aggrappato ad una
bottiglia, accucciato sul pavimento.
Marly era l'unico
sobrio, credo non avesse neanche toccato
bicchiere se non per dare alcol a me.
Ad un certo punto
vedo che si avvicina a me.
Mi alzo barcollando e
appoggiandomi al muro.
Vedo tutto sfocato.
<
Zexion...>
Faccio una smorfia,
la sua voce mi rimbomba nelle
orecchie.
< Dai,
Zexion... andiamo...>
Dove?
Vorrei tanto
chiederglielo, ma ho la bocca impastata.
Mi limito ad
afferrare la mano che mi tende e ad
appoggiarmi a lui mentre usciamo dalla camera.
Ogni passo nel
corridoio mi rimbomba nella testa,
assordandomi.
Dopo un tempo che mi
sembra interminabile mi ritrovo nella
mia stanza.
Devo ancora capire
bene come ci sono arrivato.
< E’
meglio se ti riposi, Zex…>
Mi scosto da Marluxia
cercando di reggermi sulle mie
gambe, ma mi è più difficile del previsto.
La stanza ruota
intorno a me e la testa mi sembra
pesantissima.
Maledetto alcol,
perché ho dato ascolto a Marl?!
Lui si siede sul suo
letto, allontanandosi da me.
Grave errore.
Lo afferro per una
manica cercando di tirarlo verso di me.
Peccato che lui sia
molto più forte di me ed io per giunta
sia ubriaco fradicio.
Ergo, gli cado
addosso stendendolo sotto di me.
Lo guardo in faccia.
L’ho preso
in contropiede, si vede lontano un miglio.
<
Zex… levati.>
<
No…>
Mi prende per le
spalle e mi fa sedere, sollevandomi come
se non avessi peso.
Non oppongo alcuna
resistenza.
< Su,
è meglio se riposi!> insiste Marluxia.
Ha un buon odore.
Non so
perché, ma me ne rendo conto solo ora.
Lui sussulta quando
avvicino il mio naso al suo orecchio
sinistro.
I suoi capelli di un
colore così strambo mi solleticano il
volto.
Il suo odore mi
annebbia i sensi più di quanto non lo
siano già, come un velo di vapore.
<
Maru… chi è tua sorella?>
Lui non risponde.
Appoggio la testa
nell’incavo della sua spalla.
< Chi
è, Maru?> chiedo di nuovo mentre mi si
chiudono gli occhi.
< Dimenticalo.
Dimentica quel messaggio.>
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
I'm alive!!! Ok, distrutta dalla scuola e dai tarli sono comunque
riuscita a scrivere, sebbene col bioritmo di un bradipo, il 4 chap!
Uff, tiro un sospiro finalmente. Ultimamente non sono riuscita a
scrivere non solo a causa della scuola (diamo a Cesare quel che
è di Cesare...) ma perchè... ecco... MI SONO
ARRIVATI GLI ARRETRATI DI BLEACH!!!
...
Ok, a voi non ve ne può fregar di meno... (ma sono l'unica
che pensa che Renji assomigli da morire ad Axel? o__O)
Ok, vi volevo parlare un attimo del mio fratellone Matt che mi ha
lasciato sola soletta...
Inizialmente volevo dedicare questo chap a lui pubblicandolo il 4
ottobre, il giorno del suo compleanno (21 il bamboccione! XD) ma
ovviamente mi sono presa tardi e così la buona intenzione
è andata a farsi friggere, ma fa niente...
Approfitto anche della richiesta che ho avuto da Meridian princess, che
mi ha chiesto di scriverle una RiSo...
Allora, io sono disponibile a scrivere anche fan fiction su richiesta,
basta che mi mandiate una mail all'indirizzo kuroitheblack@yahoo.it e
ovviamente io vi risponderò! Sebbene abbia intenzione di
scrivere questa RiSo, vi chiedo se possibile di non chiedermene altre
con come personaggio Sora dato che non riesco a caratterizzarlo bene
visto che non lo sopporto. ^^
Ok, credo di aver detto tutto (Ricordatevi il commentino per la vostra
vecchia Nezu!) e al prossimo aggiornamento, che spero avvenga prima
della prossima era glaciale! XDDD
Bye bye a tutte!
|
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Capitolo 5 *** 5. Partenza ***
Risposte alle recensioni
vanchan: esagerata! *arrossisce*
comunque grazie mille per
il sostegno! Marluxia passerà un periodo un po’
buio, però dopo... suspance! ^^
Deep_Strife: il trivial pursuit ha
segnato un’intera
generazione! (mai azzeccata una... accidenti!)
Tifa93: brava cara, sempre la maglia
di lana! Comunque
Finding my way purtroppo passerà in secondo piano... anche
perché mi sono
caduti gli appunti dentro qualche scatolone e li devo cercare! ^^ Ma
non
disperare, riuscirò a trovarli! (spero...)
kns_87: purtroppo, non avendo la tv,
non conosco OC e non
avevo iente a cui ispirarmi... così è andata come
è andata! Vabbè, non temere,
Axel e Demyx sono una risorsa inesauribile, li userò spesso
per movimentare la
situazione!
Kabubi: ^^ grazie mille!
RikuLove: troppe akuroku, ormai la
trovo un po’ noiosa come
coppia ^^ Comunque ti assicuro che non stavo minimamente pensando alla
storia
di Caska, anzi, prima che tu me lo dicessi non l’avevo
neanche pensato...
FranXy: wow, sono onorata! Davvero,
non credevo di poter
rendere così felice qualcuno. Ma in fondo, è a
questo scopo che scrivo, per
regalare emozioni agli altri! ^^ D’ora in poi non dovrei
avere più così tanti
problemi ad aggioornare o almeno lo spero.
L_Yasha_Shaman_Slayer: grazie mille,
la sorella di Marl sarà
un punto fisso nella storia... vedrai!
CaskaLangley: offesa no... diciamo...
abbattuta. Perché so
perfettamente che hai ragione, non ho minimamente idea di come sia
organizzata
Oxford e non ho neanche cercato di saperlo, quindi è
ovviamente una mia colpa,
anche parecchio grave. Non ho resistito e ho puntato troppo in alto e
chi ne
risentirà saranno i lettori e la storia stessa. Il problema
è che non ho
neanche idea di come sia fatto un telefilm americano, dato che non ne
ho mai
visto uno. Comunque, ormai la storia ha perso qualsiasi possibile
verosimiglianza con la realtà, ma modificare ora tutta la
storia per renderla
più verosimile mi sarebbe impossibile, sia per mancanza di
tempo che per
voglia, mi sembrerebbe di distruggere la mia storia. Quindi
l’unica cosa che
posso dire è che questa storia sarà inverosimile
fino al limite, non tenete
conto delle idiozie che scriverò e non preoccupatevi di
farmele notare. Saranno
comunque consigli che mi aiuteranno a migliorare per la prossima
storia. Però, Caska,
ti assicuro che non mi ero resa conto della somiglianza con Wasukara e
che, per
quanto io adori la tua fan fic, non c’è alcun
tentativo di plagio o simili.
Marluxia25: uhm, per le scene
esplicitamente yaoi (di quelle
serie) dovrai aspettare ancora un poco ^^’’
comunque... interessante, chi sarà
mai la sorella di Marl? (non che sia una cosa talmente difficile,
però sono
contenta che tu ci abbia pensato :3) Grazie per il tuo supporto! P.S.
temo che
fino alla fine dei morti non potrò collegarmi a messanger,
ci sentiamo appena
metterò le zampe sul bel programmino ^^
Scarlet: bha, non è tano
perché è una AU che li sto
sconvolgendo, ma perché, essendo una OOC, tecnicamente
posso... e poi Zeku è
forzatamente emo, per evidenziare la sua trasformazione grazie alla
vicinanza
con Maru... vedrai! ^^ Comunque ho asportato intenzionalmente dal
titolo
l’articolo perché con esso suonava molto
più pesante (per lo stesso motivo per
cui The fast and the furios è diventato Fast and Furios ^^
suona meglio senza
articolo). Comunque sono contenta che tu abbia commentato, vi ripeto
che le
vostre critiche mi aiuteranno a migliorare e siccome io scrivo
principalmente
per voi, vi fate anche un favore. ^^
Sashy: ... mi sento leggermente
minacciata O__O XDDD
dai cara, non li ho chiesti io i tarli, ora però
avrò più tempo, non temere!
Kanon: è una domanda che
mi faccio spesso anch’io... perché
è così difficile trovare un bel ragazzo bisex???
T__T (c’è sempre Pecoraro
Scanio! NdMatteo Dio uccidimi... NdMe)
5. Partenza
Uno spesso strato di
neve ricopre il davanzale, impedendo
la vista di buona parte del panorama.
Mi sfrego le mani
nell’inutile tentativo di scaldarle.
Sicuramente nella mia
vita precedente ero una lucertola
dato che ancora adesso mi sento un animale a sangue freddo.
Il caminetto accanto
a me sembra non emettere calore.
Devo essere io un
po’ strano, Marluxia è là accoccolato
su
una poltrona e sembra godersi tutto il caldo di questo mondo.
Lo sguardo mi cade
sulla pagina aperta del libro che ho in
grembo.
Un’infinità
di vocaboli senza senso... oggi non ho proprio
voglia di studiare.
Sì,
succede anche a me di stufarmi di studiare, immagino
sia umano.
Torno a guardare
Marl, intento a completare un sudoku.
Se me lo dicessero
non ci crederei.
Siamo in dicembre.
Sono tre mesi da
quando ho incontrato Marl, dal nostro
primo e piuttosto spiazzante incontro.
Chissà
cosa sarebbe successo se non avessi avuto lui come
compagno di stanza...
E se Malefica non mi
avesse tirato in mezzo alla faccenda
di Xemnas...
E... se non avessi
guardato nel cellulare di Marl, quella
sera.
Non ne ho
più parlato con lui, dopo la sbronza.
Comunque giuro che
non berrò mai più, mi è già
bastata una
volta.
E giuro che non mi
farò più vedere a una di quelle feste
delle fan girl...
Preferisco non
ricordare.
In compenso, qualcuno
sta cercando in tutti i modi di
essere buttato fuori dalla scuola:
Axel e Demyx hanno
continuato con i loro diabolici scherzi
contro la preside.
E ho ragione di
credere che qualcuno li aiuti.
Insomma, non credo
che esista qualcun altro in questa
scuola, oltre al professor Vexen, che sappia dove trovare un esplosivo
come
quello che è esploso nel bagno riservato a Malefica.
Guarda caso, Malefica
era lì dentro.
...
E’ strano.
Che sia un caso che
tutto questo caos sia scoppiato con
l’arrivo di Marluxia?
Mi sembra piuttosto
improbabile...
< Ehm,
scusa...>
Alzo lo sguardo dal
libro che stavo scrutando come se
fosse un manoscritto turco.
Incontro due occhioni
blu.
Appartenenti ad un
ragazzo che secondo logica dovrebbe
avere sui diciannove anni.
Secondo
l’aspetto fisico gliene darei a malapena tredici.
<
Sì?>
< Ehm, mi
chiamo Roxas... il professor Xigbar mi ha
detto di aiutarti a mettere a posto la biblioteca.>
Vero, dannazzione!
Ecco cosa dovevo fare!
Xigbar mi aveva
chiesto di mettere un po’ in ordine la
biblioteca, dato che sono uno dei pochi ragazzi che porta ancora
rispetto verso
i libri.
Mi alzo
stiracchiandomi e appoggiando il libro sul tavolo
davanti a me.
< Ok, Roxas.
Andiamo.>
< Dove
vai?>
Mi blocco un attimo,
poi mi volto a guardare il mio
yankee.
< Hai
già finito il sudoku?>
< Non sviare
Zeku, non sta bene.>
<... non hai
sentito? Devo andare in biblioteca a
riordinare.>
<
Uhm-uhm.> fa lui accavallando le gambe.
Aspetto che aggiunga
qualcosa, ma niente.
Ha cominciato un
altro sudoku.
Non lo sopporto
quando fa così.
< Roxas, puoi
avviarti intanto? Devo cercare di
comunicare con ‘sto qua.>
Mentre Roxas infila
la porta, mi porto alle spalle della
poltrona per poter vedere meglio i numeri scarabocchiati da Marluxia.
<
Allora?>
< Allora
cosa?>
< Si
può sapere che volevi col tuo
“uhm-uhm”?>
< Mha... chi
lo sà...>
Oh, ma che vuole,
fare a botte?
Mi chino ancora un
po’ oltre la sua spalla per vedere se
magari non sta disegnando ragazze in bikini o chessò io.
No, sta davvero
facendo sudoku.
Ma allora che cosa...?
Improvvisamente le
sue braccia mi cingono il collo.
< Ciao!>
< Tsk. Tutto
sta storia solo per attirare la mia
attenzione?>
< Sai
com’è, mi piace da morire stuzzicarti!>
< Era quello
che temevo...>
< Eddai, sono
secoli che non ci provo con te.>
< Guarda, ne
sentivo la mancanza... comunque non ho
tempo per queste cose...>
< Uhm,
interessante...>
Con un gesto secco mi
fa perdere l’equilibrio, facendomi
cadere sulle sue gambe.
< Ma che
fai?!>
< Sentiamo,
vorresti insinuare che non hai tempo di
pensare all’amore?>
< Dipende. Il
tuo è amore o è solo un modo per passare
il tempo e farmi raggiungere l’esasperazione totale?>
Rimane
incredibilmente in silenzio.
Bé, se lo
ferito, ben gli sta.
Se
l’è cercata.
Marluxia rimane
momentaneamene assorto nei suoi pensieri,
mentre io comincio a rendermi conto che sono in una posizone
leggermente
equivoca.
Forse
perché mi ritrovo con le gambe aperte rivolto verso
Marl.
Provo a mettermi in
una posizione più dignitosa, ma lui mi
immobilizza.
<...
mettiamola così.>
< Eh?>
< Non ho
alcuna intenzione di portarti all’esasperazione.
E il tempo potrei passarlo con una delle tante ragazze che non
aspettano altro
che una notte con un bisex.>
<
Quindi?>
< Quindi,
andando ad esclusione, direi che ti amo.>
...
Stupido idiota.
< Non sembra
molto credibile, buttata così alla leggera!>
< Ah, che tu
ci creda o no è un’altra questione.>
Il mio secondo
tentativo di riguadagnare la mia dignità in
una posizione più elevata viene stroncato nuovamente dalle
sue mani che mi
bloccano.
Sorride, o meglio,
ghigna.
<
Dì un po’, stai comodo?>
< Razza di
idiota, mollami!>
<
Perché? Sennò ti deprimi e ti metti in un
angolino a
piangere da bravo emo?>
Mmm, forse potrei
anche farlo.
< No, ma non
hai alcun diritto di...>
< Di fare
cosa? Eh?>
Sto per ribattere
quando Roxas entra improvvisamente nella
stanza.
Lui diventa scarlatto.
Io cremisi.
Marluxia non
arrossisce, anzi, comincia a ridacchiare
sempre più forte.
Quando si lancia in
una di quelle risate che precedono il
soffocamento mi lascia finalmente andare le gambe, facendomi crollare a
terra.
Dannato bastardo...
Mi rialzo e mi porto
il più velocemente lontano da lui.
<
Vabbè, Zexion, ti lascio al lavoro adesso. Prima che
il piccolo Roxy sprofondi sotto tre metri di terra.>
Tre metri sotto terra.
La fantastica
continuazione di tre metri sopra il cielo,
in cui tutti i protagonisti alla fine muoiono.
Oddio, sto
cominciando ad avere delle idee stupide.
Colpa
dell’influenza di Marluxia.
Mi volto e precedo
Roxas lungo il corridoio.
*
< Tu e quel
ragazzo... state insieme?>
Guardo Roxas, un
po’ stupito e un po’ schifato dalla
domanda.
<
Perché, sembriamo fidanzati?>
Lui arrossisce di
colpo.
< N-no,
cioè, volevo dire...>
< Non stiamo
insieme e mai ci staremo. Lui mi maltratta
e io subisco, fine della storia.>
Roxas china il capo e
ricomincia a spostare libri.
E’ da
più di un’ora che non facciamo altro che spostare
libri e sistemarli nei vari scaffali.
Ed è anche
il motivo per cui non mi è piaciuta quella
domanda.
E’ come se non avesse fatto altro che pensarci da quando
siamo entrati in
biblioteca.
< Eppure...
state spesso insieme...>
Oh, non demorde...
Vabbè, se
vuole avere selle risposte.
< Non ho
nessun’altro con cui stare.>
< M-mi
dispiace...>
< Sinceramente
non mi trovo bene con le persone. I
libri sono meglio, sono speciali.>
< Forse... non
hai trovato le persone giuste di cui
poterti fidare...>
< Fidare?
Vorresti che io mi fidassi di Malruxia?
Oppure di te?>
< No, io non
intendevo...>
< Eddai,
Zexion, non mi maltrattare Roxas.>
Mi volto
improvvisamente.
Xigbar è
sulla porta che sorride.
<
Professore... allora è lei che ha incaricato Roxas di
farmi il terzo grado?>
< Ah ah, non
sei affatto loquace. In fondo è stato
anche bravo, molti altri ragazzi tremano al solo pensiero di
salutarti.>
< ...>
< Ebbene? Non
hai alcuna domanda?>
<
Perché si sta impicciando tra me e Marluxia. Immagino
sia questo che vuole sentirsi chiedere.>
< Dritto al
punto... ma perché dovrei risponderti?>
<
Beneducazione?>
< No,
suspance. E’ molto più divertente il gioco, se si
mette un po’ di suspance. Tornando a noi... non ti fidi di
Marluxia?>
< Dipende da
cosa intende per fidarsi.>
< Dammi la tua
definizione.>
< ... fidarsi
è fare una scommessa con sè stessi. Uno
decide di aprirsi ad un altro, ma se poi la sua fiducia viene tradita
può dare
solo a sè stesso la colpa, dato che è stato lui a
scegliere con chi confidarsi.
Alla fine è sempre e solo uno ad averne la colpa.>
< ... e
quindi? Ti fidi di lui?>
Non vedo alcun motivo
per rispondergli.
Non vedo neanche il
motivo per cui dovrei fidarmi di
Marluxia.
Non
c’è, o almeno così mi sembra.
< Ci devo
pensare.>
Ma perché
deve apparire così all’improvviso per chiedermi
cose senza senso?>
Xigbar mi batte una
mano sulla spalla.
< Quando avrai
deciso, fammi sapere.>
<
Perché?>
< Semplice
curiosità. Io vado, finite in fretta, mi
raccomando!>
*
Sei e mezza.
Per fortuna che
dovevo finire in fretta...
Entro in camera,
deciso ad urlare un po’ addosso a Marl,
prima di farmi una doccia e cenare in santa pace.
Appena entro nella
camera, però, urto contro qualcosa.
Una valigia.
Piena.
La fisso senza capire.
Che ci fa una valigia
in camera mia?
< Ah, sei
arrivato.>
Guardo Marluxia.
Si sta infilando un
cappotto e i guanti.
< Che stai
facendo?>
Non credevo che la
mia voce potesse apparire così
spaventata.
< Vado via.
Una chiamata urgente.>
< Ma torni,
vero?>
Dio, che domande
stupide che faccio a volte.
E’ ovvio
che lui tornerà.
Non può
mollare tutto.
Deve tornare.
Marluxia rimane in
silenzio.
Si mette il cappello
e afferra la valigia, pronto a
varcare la soglia della porta.
<
Spostati.>
< No.>
Gli sto bloccando la
via, puntando le mani ai
lati della porta.
< Zexion,
levati. Non voglio farti male.>
< Lo stai
già facendo.>
Mi sto facendo
prendere dall’agitazione.
E il cuore comincia a
farsi pesante, doloroso.
Eppure Marl non
sembra aver capito quello che gli ho
detto.
Mi afferra per una
spalla, cercando di scansarmi.
Non so per quale
miracolo rieso a rsistergli.
<
Spostati!>
< No!>
Lascia la valigia e
mi afferrà per i polsi.
< Non posso
restare. Non ora. Hanno bisogno di me a
casa. Adesso, subito.>
<
Anch’io ho bisogno di te.>
< Non mi
sembra affatto. Un po’ di tempo senza di me
non può farti altro che piacere, no?>
< Ti
sbagli!>
Mi spinge contro il
muro, imprigionandomi col suo corpo.
< Tu non mi
fermerai.>
<
Perché non tornerai?>
< Non ho detto
che non tornerò.>
< Ma non hai
neanche detto che lo farai.>
Altra volta silenzio.
Poi le sue labbra che
incontrano le mie.
Calde.
Belle.
Improvvisamente
riafferra la valigia ed esce in fretta.
Esco sul corridoio e
lo guardo allontanarsi sempre di più.
Non sento
più le gambe, non lo posso seguire.
< Sei uno
stupido, Marluxia!!!>
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Resisto e persisto. Ormai lo scrivere si sta rivelando vitale anche a
scuola, essendo una frana nell'orale. Ma mica l'ho chiesto io di avere
problemi di comunicazione... accidenti... Vabbè, io mi sono
tirata un po' su di morale! Ci metterò un po' di
più a scrivere il prox capitolo perché sto
lavorando anche su altre due one-shot che dovrebbero uscire tra breve
(spero!) e anche un'altra storia... un'altra a capitoli. So che
è un'idiozia mettersi a scrivere altre storie quando ne ho
già due in ballo e riesco a malapena a starci dietro, ma
questa è davvero una storia scritta d'impulso, in seguito ad
un sogno... comunque aspetterò che finisca una delle mie due
fan fic per postarla... Bè, ringrazio tutti dei commenti!
Non sapete quanto sia felice che vi piaccia il mio lavoro. Mi
raccomando, come al solito, continuate a recensire! ^^
Grazie a tutti, Nezu
|
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Capitolo 6 *** 6. L'inseguimento ***
Risposte alle recensioni
Kabubi: bha, io le one-shot le scrivo
quando voglio, non ho
problemi… comunque il tuo avvoltoio da compagnia mi
preoccupa… O__O vabbè,
vedrai che andrà meglio per Zexion XDDD
FranXy: a me veniva il sangue da naso
a pensare a Marl con
cappotto, guanti e cappello XQ__ vabbè, sono malata! XDDD
(non piangere cara,
sennò mi sento in colpa)
kns_87: Xigberto è sempre
imprevedibile… vedrai!
Zexy_91: lo so, la fine è
triste… ma “una volta toccato il
fondo, si può solo risalire”! (thanks Den!)
Sashy: me li sognerò di
notte, questi cammelli yaoi XDDD
Tifa93: ormai le shoujo non gustano
più… se punti sulle
yaoi, forse te la cavi. So che non potrai leggere questo chap se non
tra molto,
ma fatti forza che ti voglio bene.
Deep_Strife: Grazie!!! Sì,
Zex comincia a cedere… eh eh ^^
L_Yasha
Shaman Stayer: trust me, you’ll see!
Marluxia25: non ti vedevo
più arrivare... mi hai fatto
prendere un colpo! Tu molto curiosa ed io molto felice che tu sia molto
curiosa! (guarda nella tua mail, dovrei averti mandato qualcosa con
messanger… credo
XDDD)
6.
L’inseguimento
Sono passati tre
giorni.
Marl non si
è fatto sentire.
Tutta la scuola parla
di lui, ma nessuno sa dov’è finito e
perché sia partito.
Le ragazze sono
venute a chiedermelo, ma non ho saputo
rispondere.
Natale si avvicina,
inesorabile.
E io mi sento sempre
di più uno stupido.
Molti ragazzi si
apprestano ad andare via dal college per
passare le vacanze con le loro famiglie.
Tecnicamente potrei
farlo anch’io, ma non credo mi farebbe
star meglio starmene da solo a casa.
Non ricordo che i
miei siano mai stati a casa per Natale.
Mancano solo due
giorni.
Stare qua senza
Marluxia non ha alcun senso.
Ho provato a
chiamarlo sul cellulare, ma risulta spento.
Ad ogni ora.
Ci ho provato anche
cinque minuti fa, ma il risultato è
sempre lo stesso.
Così ho
scoperto quanto siano detestabili quelle fredde
voci che ripetono “Mi dispiace, ma il telefono da lei
chiamato potrebbe essere
spento o non raggiungibile. La preghiamo di richiamare più
tardi, grazie.”.
Fisso il display
scuro del mio cellulare.
Poi esco dalla stanza
di corsa e mi avvio verso la resa
dei conti.
Dritto
nell’ufficio di Malefica.
Entro senza bussare e
mi ritrovo la preside intenta a
costruire un castello di carte.
Sperando di non
finire coinvolto in uno degli scherzi di
Axel e Demyx, mi avvicino a lei.
< Zexion,
l’educazione vorrebbe che si bussasse, prima
di entrare.>
< Mi scusi. Ho
bisogno di sapere dov’è andato Marluxia
Kenneth, è importante.>
< Temo che
però non siano informazioni che ti
riguardino.>
< Ma
preside!>
< Non sono
autorizzata a divulgare agli studenti
informazioni riservate di un loro compagno.>
< ... allora
posso chiederle il permesso di uscire dal
college per le vacanze di Natale?>
< A quale
proposito?>
< Informazione
personale, temo.>
Malefica mi scruta.
Temo che oggi non sia
proprio di buon umore.
< Solo se i
tuoi genitori lo richiederanno contattandomi.>
< Ma sono
maggiorenne, non c’è bisogno di...!>
< Ho detto che
voglio l’autorizzazione di un genitore.
E’ tutto.>
Battuto.
Su ogni fronte.
E’ anche
colpa mia, mi sono fatto trascinare e non l’ho
trattata con la giusta calma.
Ritorno in camera
distrutto.
Non può
continuare così.
Ma non so proprio che
fare.
Qualcuno bussa alla
porta.
<
Avanti.>
Entra.
Xigbar.
< Ehila,
Zex!>
< Posso
esserle utile?>
< Mha... credo
che io possa essere utile a te.>
Eh?
< Sai,
rovistando tra tutte le scartoffie della segreteria,
mi è capitato questo tra le mani.>
Afferro un foglietto
spiegazzato che mi porge.
Sopra
c’è un indirizzo scritto in bella calligrafia, e
un
numero di telefono.
Un fisso si direbbe...
< Sai, ho
pensato potesse farti piacere... avere l’indirizzo
di Marluxia Kenneth.>
Cosa?!
Questo
è... il suo indirizzo?
Mi alzo in piedi di
scatto.
Xigbar sorride e mi
lancia uno sguardo complice.
< Sai
com’è, vorrei avere la risposta alla domanda di
tre giorni fa.>
Xigbar esce dalla
stanza mentre io riesamino il foglietto.
E’ un
attimo.
Afferro il cellulare
e chiamo a casa, nella speranza ci
sia qualcuno.
Rimango col fiato
sospeso mentre aspetto che qualcuno
risponda.
Il suono ripetitivo
del telefono è snervante, lo faccio
suonare per sei, nove, undici volte.
Poi qualcuno risponde.
< Qui casa
Sakamoto, desidera?>
<
Papà! Sono io, Zexion.>
< Ah,
Zexuccio! Come va, figliolo?>
Evito di ripetergli
per la centesima volta di non
chiamarmi Zexuccio e vado dritto al punto.
< Ecco... un
mio amico mi avrebbe invitato a passare le
vacanze di Natale a casa sua... solo che la preside vorrebbe
l’autorizzazione
di un genitore, quindi...>
< Uhm,
è un tuo nuovo amico?>
< Non mi pare
di avere così tanti amici, ma comunque
sì. E’ nuovo.>
Meglio sorvolare sul
fatto che è bisex ed anche americano.
< ... avrei
preferito parlarne con tua madre e con i
genitori di questo ragazzo, ma ormai Natale è alle porte. E
immagino che se
chiamassi in causa tua madre, non potresti muoverti se non tra un mese,
quindi
non preoccuparti, chiamo subito la preside.>
Vi ho mai detto
quanto adoro mio padre?
*
Fa freddo.
Mi stringo di
più nel cappotto e continuo a seguire una
strada tanto trafficata quanto coperta di neve.
Non sono mai stato in
uno di questi paesini di campagna,
ma devo dire che sono interessanti.
C’è
molta gente, non è un paese molto grande però
è
movimentato.
E nevica da quando
sono arrivato, circa un paio d’ore fa.
Sto girovagando per
il paese per trovare la casa di Marl.
Ho dovuto chiedere
spesso informazioni, ma i suoi genitori
si sono trasferiti qui da poco e non sono molto conosciuti.
Certo che
è strano, per questa gente dei nuovi arrivati
dall’America dovrebbero essere fonte di pettegolezzi o almeno
di curiosità, ma
a quanto sembra i Kenneth non si sono fatti pubblicità.
Avanzo ancora un
po’ trascinando i piedi nella neve che mi
arriva al polpaccio e fermo una signora per chiederle informazioni.
Mi indica una
stradina che porta un po’ fuori dal paesino,
in periferia.
La periferia dei
ricchi, direi.
E’ pieno di
case antiche, questo posto...
Finalmente trovo la
casa giusta.
E’
decisamente grande, a tre piani.
Un po’
tetra, ma di certo maestosa.
Suono al campanello e
attendo.
Il cancellone si apre
senza che nessuno mi chieda niente
tramite il citofono.
Questa sì
che è bella!
E’ strano
essere così fiduciosi.
Sperando
nell’assenza di cani da guardia, mi inoltro nel
giardinetto puntando dritto al portone in legno massiccio.
Saliti quei tre
gradini che rialzano la porta da terra,
non faccio tempo a bussare che qualcuno socchiude l’uscio.
<
Desidera?>
E’ una
ragazzina mora, sui diciasette anni.
< Ehm, sono un
amico di Marluxia... posso entrare?>
< Oh, ma
certo!>
La ragazzina apre di
più il portone e mi fa entrare.
< Il
padroncino mi aveva avvisato che forse sarebbe
arrivato un suo amico.> spiega con un sorriso timido.
Marluxia mi aspettava?
< Tu... come
ti chiami?>
< Sheila,
signore. Sono la domestica dei signori
Kenneth.>
Ammazza!
Non pensavo che Marl
navigasse nell’oro... addirittura la
domestica...
< WHAAAAA!!!
UN CRUCCO!!!>
Aiut...!
Rischio
l’infarto quando mi ritrovo un fucile puntato
addosso.
< Signor
Feedman, la prego, si calmi!>
Sheila blocca il
possessore dell’arma, un vecchietto che
deve avere almeno ottant’anni, con i capelli grigi e i
baffetti che sbraita “A
morte i crucchi!”.
Ok, questo spiega in
parte perché il povero Marl non è
cresciuto sano di mente.
Sheila finalmente
convince il vecchio a lasciare il fucile
e poi si rivolge a me.
< Mi scusi...
il signor Feedman non è abituato a
ricevere ospiti. E’ l’addetto alla cantina, una
delle poche persone che conosce
bene il signorino Marluxia.>
Il vecchio mi squadra
da vicino.
< Non mi
piace, ha la faccia da crucco!>
< Suvvia,
signor Feedman, la guerra è finita da un
pezzo e di certo il signore non è un crucco.>
... meglio che io non
gli dica che ho origini giapponesi.
La ragazza spedisce
in fretta Feedman e il suo fucile in
cucina, continuando a scusarsi con me.
< Non
preoccuparti... sono abituato a questo ed
altro.>
Almeno qui rischiavo
solo la morte, non lo stupro.
< La
accompagno nella sua stanza.>
Sheila fa per
prendere il mio bagaglio a mano, ma la
convinco a farlo portare a me.
Non voglio far
affaticare una ragazza, per giunta più
giovane di me!
Senza contare che mi
pare simpatica.
E non è
una fan girl.
Questo è
importante.
La seguo su per le
scale, fino ad una porta all’ultimo
piano.
La stanza
è grande e pulita.
Mentre appoggio il
bagaglio sul letto, sputo il rospo e le
chiedo di lui.
< Sai dirmi
dov’è Marluxia in questo momento?>
< Il
padroncino ora è fuori con i suoi genitori, la
farò chiamare non appena sarà tornato. Nel
frattempo lei giri pure per la
casa... anche se credo sia saggio tenersi lontano dal signor Feedman...
non so
se mi spiego...>
< Non
preoccuparti, immagino il perché. Grazie di
tutto.>
Con un inchino esce
dalla stanza.
Disfo in fretta la
valigia tirando fuori lo stretto
indispensabile.
Dopo essermi messo un
maglione (fa davvero freddo qui)
esco silenziosamente dalla stanza.
L’idea di
gironzolare in una casa non mia non mi esalta,
ma se l’alternativa è restare in camera a rodersi
il fegato su cosa dire a
Marl, meglio l’esplorazione.
Non sapendo da dove
cominciare, vado un po’ su e giù per
il corridoio finché non scorgo una scaletta seminascosta
dietro un paravento.
Incuriosito appoggio
un piede sul primo gradino.
Forse non
è molto saggio, ma...
Salgo la scala e
raggiungo una porta socchiusa.
Mi blocco di colpo.
C’è
qualcuno dentro.
Chiunque sia, non
voglio disturbare.
Faccio per andarmene,
quando...
< Scusa, puoi
venire dentro, per favore?>
Rimango inchiodato
alla scala.
Mi ha sentito?
< Scusami
davvero, ma mi piacerebbe parlarti...>
Senza neanche capire
perché rivolgo il viso in direzione
della voce e apro la porta.
La prima cosa che
noto è un letto matrimoniale, bianco.
Anche la stanza
è bianca.
E così
anche la bambina dentro il letto, la schiena
appoggiata ad un grande cuscino.
E’ bionda e
di carnagione molto chiara.
E non sembra neanche
tanto in salute.
< Scusa se ti
ho disturbato...> comincio, ma lei
alza una mano per bloccare il fiume di scuse.
< Non
preoccuparti, sono contenta di aver trovato
qualcuno con cui parlare. Come ti chiami?>
< Zexion. Sono
un compagno di college di
Marluxia...>
< Io mi chiamo
Naminè. Sai, Maru mi ha parlato molto di
te in questi ultimi giorni.>
<
D-davvero?>
<
Sì... ma tu... sei il suo ragazzo?>
...
Quand’è
che la smetterà di inventarsi idiozie, quel
cespuglio ambulante?
< No, sono
solo il suo compagno di stanza.>
< E mio
fratello non ti ha ancora messo le mani
addosso?>
Accidenti,
è molto diretta.
<
Bè, non proprio... ma... sei sua sorella?>
Naminè
annuisce.
< Siediti
pure.> continua indicando una sedia poco lontana
dal lettone.
< Sai, mio
fratello è molto diretto. E per di più tiene
difficilmente la bocca chiusa, credevo che ci avesse provato con
te.>
< Per averci
provato, ci ha provato. Poi i risultati
sono stati un po’... imprevedibili.>
< Ti ha messo
in cinta?>
< Non
così imprevedibili.>
< E
anatomicamente impossibili.>
< Anche. No,
comunque... non abbiamo fatto niente di
sconcio.>
< Capisco...
prima ho sentito delle voci... hai
incontrato il signor Feedman?>
<
Sì, direi proprio di sì.>
< E lui che ha
fatto?>
< Mi ha
scambiato per crucco.>
< Ma tu sei
giapponese!>
< Si nota
così tanto?>
< Abbastanza,
ma non è niente di male. Il signor
Feedman si comporta così con tutti gli estranei.>
< Ah ah,
capisco... tu e la tua famiglia venite
dall’America, vero?>
<
Sì... ho lasciato lì tutte le mie conoscenze, ma
mi
trovo bene qui. E’ un bel posto. Posso chiederti una
cosa?>
< Uh,
certo.>
< Tu... cosa
ne pensi di mio fratello?>
Ma che razza di
domanda è?
< Non
saprei... è... strano, imprevedibile... spesso
non lo capisco.>
< Mi ha detto
che vi siete baciati.>
Odio quella
linguaccia schifosa.
<
Sì, vero...>
< Ma tu ci
stavi?>
Direi che le domande
dirette e imbarazzanti sono di
famiglia.
<
Ehm...>
< Scusa, se
vuoi puoi non rispondere. E’ che non posso
parlare che con poche persone ed è strano fare domande a
qualcuno non della mia
famiglia... non riesco più a capire quanto una domanda
può essere
imbarazzante.>
< Non
preoccuparti.>
<
Scusatemi...>
Io e
Naminè ci voltiamo e sulla porta c’è
Sheila che mi
fissa.
< Il
padroncino Marluxia è tornato.>
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Ok, manca Kanon
all'appello... questo mi mortifica... Kanon, dove sei? T__T
Vabbè, ho postato prima il chap solo perché Sashy
mi ha tampinato fino all'inverosimile (XDDD) comunque non è
un granchè... poi è apparsa la fantomatica
sorella...
Un saluto a Tifa93
che non potrà più venire per un po'... un grazie
speciale e un pat pat a kns_87 e un abbraccio a Sashy.
E per concludere, un
grazie a tutti voi che recensite (continuate! XDDD).
A presto!
|
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Capitolo 7 *** 7. Insieme ***
Risposte alle recensioni
Kabubi: adoro anch’io il
vecchio, è il classico stereotipo
del vecchio reduce un po’ rimbambito, però lo
trovo fenomenale. I sono ispirata
a mio fratello quando mi prendeva alle spalle urlacchiando...
è un vero
stupido, però, si sa!, è parente...
FranXy: anche a me un tempo non
piaceva Naminè, ma la sto
rivalutando... anche se ce l’ho ancora un po’ a
morte con lei perché si è
alleata con DiZ, ma fa niente...
Marluxia25: T__T non farlo mai
più, mi hai fatto prendere un
colpo... comunque sono felice che ti piaccia, ripeto, il vecchietto
è
spettacolare! XD
kns_87: *ricambia il pat-pat* ero
sicura che l’avresti leta,
prima o poi! Zexy-montagna mi inquieta, ma fa niente! Ci sentiamo, poke
poke!
^^
Sashy: Giuro. Mai più. Ti
assicuro, la prossima volta puoi
implorarmi, fare tutto quello che vuoi, io ho i miei tempi e li
rispetterai,
volente o nolente V__V A parte questo, si vede che se scrivo mentre
manco di
ispirazione, viene fuori una schifezza. Tra avvoltoi e cammelli, ormai
disprezzo il pericolo.
L_Yasha Shaman Slayer: eh, il
professor Xig ha anche lui i
suoi secondi fini... ma vedrete più avanti! XDDD Sashy
sarà meglio che si dia
una calmata perché mi sta esasperando *fa pat-pat sulla
testa a Sashy* anche se
le voglio bene... ^^ comunque, a te il seguito!
art: non lascio mai le cose a
metà ^^
vanchan: ecco di chi era quel posto
vuoto accanto a quello
di Kanon! T__T Vabbè, dai, sei perdonata! E’ vero,
Naminé è decisamente OOC, ma
che ci vuoi fare?, sarà stata troppo vicina a Maru!
MimI: ... so che sei tu, Sashy... =__=
Saky: sono contenta che ti piaccia,
ma mi dispiace molto che
Sashy ti abbia costretto... ormai rompe l’anima a tutti! Se
vuoi continuare a
leggerla, mi fa piacere, ma non farlo solo perché te lo
ordina Sashy, a volte è
meglio non accontentarla...
7.
Insieme
< Il padroncino Marluxia è tornato.>
Queste parole mi risvegliano improvvisamente.
Strano, Naminé era riuscita a farmi dimenticare il motivo
per cui non ero
accoccolato su una poltrona
all’università…
Mi sembrava normale stare là con lei a chicchierare del
più e del meno, mi ero
persino scordato di Maru… cosa che ha
dell’incredibile.
< E’ meglio se vai da lui.>
Mi volto verso la biondina.
< Sì… tu, intanto..?>
< Non preoccuparti, se hai voglia possiamo continuare a parlare
più
tardi.>
Annuisco.
< Bene.>
Mi alzo dalla sedia e seguo Sheila giù per le scale, verso
l’ingresso.
Sto cominciando ad agitarmi, non so cosa dirò a Marluxia.
“ Ciao, sono venuto perché mi mancavi!”
Che scusa disgustosa.
“ Sai, sono capitato qui per caso e ho visto il tuo cognome
scritto sul
campanello!”
… decisamente inverosimile…
“ Voglio sapere perché te ne sei
andato.”
Uh, direi che la più intelligente è questa, anche
se mi suonerebbe meglio “
perché mi hai lasciato.”.
Forse suona meglio se lo penso, ma preferisco morire piuttosto che
dirglielo.
< Zeku?>
Un giorno o l’altro morirò di crepacuore, me lo
sento nelle ossa.
Mi ritrovo a fissare le scarpe da ginnastica di qualcuno…
Prima ancora di alzare lo sguardo e guardarlo negli occhi, lo riconosco
dal suo
odore.
< Maru…>
Ha il volto arrossato dal freddo che continua ad investirci
finché qualcuno non
chiude il portone.
< CRUCCOOOOOOOOOOO!!!!!!>
< Aaaah, signor Feedman!!!>
La
figura del vecchio pronto a venirmi addosso mi fa indietreggiare di
un passo.
E’ un attimo e me lo trovo davanti; senza sapere come
difendermi, serro gli
occhi e aspetto.
< Ooooooooh.>
Che è successo?
Non so se aprire gli occhi o no.
< Signor Feedman, è meglio se lo lascia
perdere.>
Appena sento Marluxia parlare, apro gli occhi.
Il volto del vecchio è a pochi centimetri dal mio e Marluxia
lo trattiene per
il colletto.
< Chieda scusa, signor Feedman.>
< Crucc…>
< Ho detto scusa.>
Il vecchietto fa una smorfia.
< Scusa, ragazzo.>
Maru lo solleva da terra tenendolo solo per il colletto e lo fa posare
accanto
a Sheila.
< Vorrei che evitasse queste sceneggiate, ok?>
< Sì, signorino…>
< Maaaruuu!!!>
Deglutisco.
Una bassa signora in carne, con i capelli rosa acceso e cinque borse
piene di
vestiti tra le braccia si sta avvicinando a noi, accompagnata da un
signore
alto e magro, con tanto di baffi e barba biondi.
< Tesorino mio, perché non ci presenti il tuo
amico?!>
No, basta… non tutto così in fretta…
< Più tardi, mamma.>
Mi passa un braccio attorno alla vita e in pratica mi rapisce
dall’ingresso,
salendo velocemente le scale.
< Maru… che stai…?> ansimo, ma lui
mi ignora e non mi degna di uno
sguardo.
Al primo piano infila una porta con scritto a lettere cubitali
“STANZA DI
MARLY” e la chiude sbattendola.
Fa paura a vederlo così.
Sembra… non so come descriverlo, come fosse
indemoniato…
Si stacca da me e si volta a guardarmi.
< Maru, si può sapere che hai?!>
Mi si avvicina e a me viene istintivo indietreggiare.
Un suo dito mi tocca la fronte.
< Sei davvero tu?>
EH???
< Ma… che stai dicendo?!>
Mi abbraccia, alzandomi da terra e stritolandomi affettuosamente.
< Maru, mollami!>
< Che bello, sei davvero tu!!!>
Si mette a saltellare per la stanza, mentre cerco disperatamente di non
cadere
e mi aggrappo con le braccia attorno al suo collo.
< Aaaahhh, Maru, mi fai cadere!!!>
< Insomma, se sono felice lasciami festeggiare!>
Ormai le braccia stanno per cedere, mi decido, anche se avrei preferito
evitarlo, ad aggrapparmi anche con le gambe.
Ok, non riesco a trovare una posizione più equivocabile di
questa.
Anche Maru sembra pensarlo.
Si siede sul letto, lasciandomi la possibilità di
scusciargli tra le braccia e
a mettermi composto ad una certa distanza da lui.
< Si può sapere che ti è preso?>
< Perché, ora non posso essere contento di averti qui
con me?>
Prendo tempo giochicchiando con la cerniera della mia felpa.
< La signorina Sheila aveva detto che mi stavi
aspettando.>
< Avevo sistemato tutto in modo che tu potessi trovarmi, ma non
ero per
niente sicuro che tu saresti arrivato.>
< In che senso “sistemato tutto”?>
< Bé, Xigbar non ti ha dato il mio indirizzo?>
Lo guardo stupito.
< Sei stato tu a darglielo?>
< Poco prima di partire, gli ho chiesto di dartelo se tu avessi
fatto capire
che volevi vedermi.>
< Fare le cose un po’ più semplici no, eh?
E come fai a sapere se Xigbar ha
seguito le tue istruzioni o no?>
< Sai com’è, sul mio cellulare mi sono
arrivati almeno una trentina di sms
che mi dicevano che avevi chiamato…>
Distolgo lo sguardo, imbarazzato.
Mi sento uno stupido, lui aveva previsto tutto.
Quanto è fastidioso, credere di aver fatto tutto da solo per
poi scoprire che
era già tutto previsto.
< Avevi programmato tutto. Mi hai illuso.>
< Di cosa?>
< Di aver fatto qualcosa completamente di testa mia. Alla fine
mi hai solo
manovrato.>
< Nient’affatto. Sei stato tu a volermi vedere, io non
ho potuto manovrarti
in quello. Alla fine il passo più importante l’hai
fatto tu.>
… già… forse sono io quello che vede
tutto sbagliato…
< Hai conosciuto Naminé?>
< … sì. E’ lei
che…?>
< Sì. E’ molto malata. I miei genitori
hanno preferito portarla qua a
curare.>
< Qui in Inghilterra? Ma non sarebbe stato meglio in
America?>
< Chiedono… troppi soldi.>
< …>
< So che può sembrare stupido, a guardare questa casa
sembra che nuotiamo
nell’oro, ma non è così. Questa casa ce
l’hanno lasciata i miei nonni in
eredità e Sheila e il signor Feedman non chiedono neanche lo
stipendio, ormai
sono come parte della famiglia.>
< E’ un po’ assurdo…>
< Lo so, ma le cose stanno così.>
Devo capire perché mi sta dicendo tutto questo.
Io non posso aiutarlo, non posso fare niente per lui.
Se doveva chiedere a qualcuno, poteva chiedere a Xemnas.
< Perché sei venuto?>
Ecco, lo sapevo, ma in fondo era inevitabile.
La domanda a cui devo rispondere, quella a cui non vorrei rispondere.
< Voglio assicurarmi che tu torni.>
< Che è, avevi paura che rimassi qui con la mia
mammina?>
< O con tua sorella.>
< Anche… ma non temere, non ho intenzione di perdere
scuola. Vedi, è stato
un mio zio a pagare le tasse universitarie quest’anno. Voleva
che io avessi il
meglio, ora non posso mollare tutto. Neanche se voglio.>
< Perché, tu lo vuoi?>
Lui si alza e si avvicina alla finestra, prendendo tempo.
E’ strano sentirlo parlare di cose serie, non mi sembrava
affatto il tipo.
< Non è facile… continuare un percorso
scolastico sapendo che a casa c’è una
delle persone per cui faresti di tutto che sta morendo. Il compito del
fratello
maggiore dovrebbe essere quello di proteggere il minore e di aiutarlo
in ogni
modo, anche solo con la sua presenza. Naminé ha bisogno di
parlare, ha bisogno
di comunicare con qualcuno faccia a faccia, ma io non sto facendo nulla
per
aiutarla.>
< Non è colpa tua, non hai chiesto tu che questo
succedesse.>
< Ma questo non mi solleva dalle mie responsabilità,
dato che comunque è
successo. Forse non potevo impedirlo, ma potevo perfettamente adeguarmi
a
quanto accaduto e aiutarla. E non l’ho fatto.>
Appoggia la fronte al vetro.
< Faccio davvero schifo come fratello. E probabilmente anche
come
persona.>
Odio certe sue uscite.
< Non è il caso di pensare così, tu hai
fatto il possibile.>
< No, non l’ho fatto, sono certo che avrei potuto fare
molto di più. Certo
che però – ride tristemente –
è strano avere questi pensieri… non mi era mai
capitato. E’ vero che una disgrazia tira
l’altra.>
Non riesco a non pensarlo.
Forse sono cattivo, cinico, quello che volete ma… non
è che vuole solo
compassione?
Non ho il coraggio di chiederglielo.
Non lo avrò mai.
Sembra che con ogni suo gesto, Marluxia voglia solo attirare
l’attenzione e non
mi piace.
E più di tutto non mi piace immaginare la sua risposta se
glielo chiedessi.
< Perché non mi consoli?>
Sobbalzo appena quando mi ritrovo la sua faccia sorridente troppo
vicina alla
mia.
< Arrangiati.>
Adoro il mio tono freddo, a volte.
< Eddai, non mi deludere così!>
Mi alzo lentamente e lo fisso, dal basso purtroppo…
< A te basta solo che io e te facciamo sesso. Mi fa schifo
questa idea
dell’amore.>
Mi guarda senza più sorridere.
< Credi che a me interessi solo il sesso?>
< E’ quello che mi fai pensare col tuo
comportamento.>
< Che immagino tu definiresti…
“superficiale e infantile”?>
< Precisamente.>
Mi afferra per una spalla, avvicinandosi sempre di più.
Le sue labbra sfiorano il mio orecchio e non riesco a trattenere il
rossore.
Odio quando mi fa arrossire.
< Sono contento che tu sia qui, Zeku.>
Poi si stiracchia ed esce come se niente fosse.
Rimango lì fermo come un cretino per qualche secondo, poi mi
scaravento fuori
dalla porta.
< Se credi di avremi dimostrato il contrario con così
poco, sei in
errore!>
Lui mi guarda un po’ perplesso.
< Zeku, sei l’unico a dire “sei in
errore” invece di “ti sbagli” quando sei
incazzato nero…>
< Insomma, non mi sembra così grave!>
< E’ vero…>
Mi si avvicina per l’ennesima volta e mi mette un braccio
sulla spalla.
< Andiamo a mangiare? Io sto crepando di fame…>
Distolgo lo sguardo, un po’ indeciso.
< Non ti farai perdonare con così poco.>
Lui ride, ma mentre stiamo scendendo le scale lo sento mormorare.
< Però potrebbe essere un inizio.>
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
... bè, devo dire che sono stata costretta a scrivere questo
chap, grazie a Sashy che mi ha tormentato... comunque, siccome il
risultato non mi soddisfa minimamente, dovrete stare ai miei ritmi da
bradipo... Un'altra cosa, ho deciso che non posterò il chap
successivo se non avrò almeno 9 recensioni. Non tanto per
sentirmi gratificata, più perché voglio sapere se
interessa a qualcuno o no. E' decisamente deprimente vedere un mucchio
di letture e pochissime recensioni. Bastano anche e solo due righe, non
chiedo di più. Comunque posterò, prima o poi. ^^
Ci vediamo, bye bye!
|
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Capitolo 8 *** 8. La famiglia di Marluxia ***
Kabubi: XDDD sì,
effettivamente almeno di fisico è fatto per
attirare l’attenzione, ma anche Zexion non scherza, con quel
ciuffo… però
stranamente lui non attira l’attenzione O_O vabbè,
grazie ancora! XDDD
Sashy: sarà
meglio… ma non preoccuparti, ti ho già
perdonato… sei stata brava… (poke-poke
XDDD)
FranXy: grazie per il sostegno,
qualcuno che mi capisce! (lacrimuccia…
thanks! XDDD)
Tifa93: il pomeriggio era
d’obbligo V__V anche se devo
ammettere che mi sono divertita da pazzi anch’io!^^ salutami
kupò, a presto!
Marluxia25: ^^ grazie… non
potrei dire di più.
Deep_Strife: *ç*
sì, ammetto che esprime perfettamente XDDD
L_Yasha Shaman Slayer: non sai quanto
t’invidio, vorrei
riuscire anch’io a scrivere per me stessa…
sfortunatamente se ci provassi non
finirei neanche un chap: sono troppo pignola! XDDD
LittleBeaver91: grazie mille!
>__<
kns_87: Sì, è
solo Zeku che sa della sorellina, per ora
almeno! Comunque grazie per il sostegno, kns, sai che ti voglio bene. (poke poke e pat-pat ^__^)
diovcmof: graaazie
vanchan: O__O ... grazie…
(esce dalla stanza con le stelline
che le girano intorno alla testa)
Mizu Himesui: di niente, la tua fic
meritava! Ora saprai
come andrà avanti… (eh eh)
8. La
famiglia di Marluxia
Sheila sta finendo di
apparecchiare la tavola.
Non so
perché, ma mi aspettavo una di quelle tavolate
stile medioevo, di quelle così lunghe che non riesci a farti
sentire da un capo
all’altro... invece tutto sommato, è normale,
anche se apparecchiata per sette
persone.
I genitori di
Marluxia non sono in vista, ma già seduto a
tavola c’è il vecchietto rimbecillito che mi
guarda con una smorfia.
E’ identico
a Maru quando fa l’offeso.
< Suvvia,
signor Feedman, non faccia così!>
Il vecchio ignora il
richiamo di Marl e volta la testa
dall’altra parte.
Sembra davvero un
bambino troppo cresciuto.
< Sheila, i
miei dove sono?>
< I signori
sono andati a cambiarsi, arriveranno a
momenti.>
<
Bé, allora direi che possiamo sederci!>
Marluxia si siede
alla destra di uno dei posti capotavola e
io mi metto accanto a lui, col vecchio davanti che volta ancora di
più la
testa, a costo di prendersi il torcicollo.
< Ehm, Maru, i
tuoi sapevano che sarei venuto o...>
< No, avevo
avvisato solo Sheila! In fondo non ero
sicuro al cento percento che tu saresti venuto qui...>
< Mi sembri
felice.>
< Non dovrei
esserlo? Guarda che tu sei la mia
salvezza, sennò avrei dovuto passare tutte le vacanze con
mia madre... - mi
si avvicina e mi sussurra – e con il
signor Feedman.>
Proprio in quel
momento il vecchio comincia a cercare di
tirare alcuni capperi nel mio bicchiere.
< Non so
perché, ma credo di riuscire a capirti...>
<
Bé, non ci vuole un genio! E poi i miei mi hanno
proibito ogni relazione sentimentale con Sheila.>
< E questo che
c’entra?!>
<
Bé, chi se non il mio caro Zeku è il
più adatto a
scaldare le mie fredde notti d’inverno?>
< La borsa
dell’acqua calda?>
< Naaa, mi
piaci di più tu! Anche se la mia borsa
dell’acqua calda è bellissima, ha pure il
pon-pon!>
... certe uscite di
Maru mi lasceranno sempre di stucco...
In quel momento entra
un signore distinto e impettito, con
i capelli rossi corti e il pizzetto, che, dopo un profondo inchino a me
e
Marluxia e un breve cenno col capo a Sheila e il vecchio, si siede a
capotavola, sul lato lontano da me e Marl.
< Chi
è?> bisbiglio al mio amico.
< E’
l’addetto alla biblioteca, si chiama Reginald. E’
muto, un conoscente di Feedman.>
< Ma
è muto dalla nascita?>
< No, ha avuto
una malattia, non è più riuscito a
parlare. Prima faceva il critico cinematografico di scarsa fama, ma
dopo la
scomparsa della voce ha preferito occuparsi della nostra biblioteca. Ti
conviene non fare domande indiscrete, ci sente benissimo.>
Uh, allora non posso
neanche chiedergli se c’è qualcuno di
normale nella sua famiglia...
<
MAAARUUUU!!!>
Oddio.
Voce cinguettante,
troppo simile a quella di Marluxia,
solo più femminile.
E odore di fragola.
Mi volto verso Marl,
ma vedo solo un groviglio di capelli
rosa, suoi e di qualcun’altro.
<
Com’è che non mi hai detto che veniva un tuo
amichetto? Oh, sei davvero incorreggibile! Sevolevi farci una sorpresa,
ce
l’hai fatta, ma sarebbe più giusto avvisare! E i
suoi genitori? Caro, i tuoi lo
sanno che sei qui?!>
Ci metto un attimo a
capire che devo rispondere io
all’ultima domanda.
<
S-sì...>
Da
quand’è che gli scopini rosa parlano.
< Mamma, mi
soffochi così!>
I due grovigli rosa
si districano.
Uno è
Maru, che sembra ancora tutto intero nonostante
l’assalto, l’altro invece sono i capelli di una
signora sui quarantacinque
anni, con i capelli uguali a quelli del figlio, solo un po’
più lunghi, e un
vestito giallo ocra.
E’
piccolina, un po’ paffuta, ma con l’aria
decisamente
allegra.
< Caro, tu
saresti?>
Mi alzo in piedi e le
do la mano.
< Zexion,
Zexion Sakamoto.>
La signora Kenneth
ricambia la stretta con vigore, mentre
il vecchio fa un versaccio a sentire il mio cognome orientale.
< Oh, io sono
la mamma di Marly, anche se questo
l’avrai già capito! Sono contenta che tu sia qua,
caro, so che non è colpa tua
se sei arrivato così all’improvviso, è
Mar che è un irresponsabile! Mai una
volta che avvisi, ma che vuoi farci?, i figli! E’
irrecuperabile, ma è un bravo
ragazzo!>
Continua a parlare
per un po’.
Ok, se Marluxia
può sembrare logorroico, sua madre lo
batte cento a uno.
Attivo la mia tecnica
del “sembro attento ma non lo sono”
che uso sempre a scuola, finché non entra anche il padre di
Maru che riesce a
frenare il fiume di parole della signora Kenneth.
La famiglia Kenneth
conferma il detto: i maschi
matrizzano, le femmine patrizzano.
Il padre di
Naminé è praticamente uguale a lei, solo
maschio.
Non tanto alto, occhi
azzurri, capelli biondo chiaro.
Sono un
po’... perplesso.
Parlano tra loro e
con me come se fosse qualcosa di
normali, ma io non li conosco.
Fino ad un quarto
d’ora fa li conoscevo solo come i
genitori di Marl che lo informavano sulla salute di una presunta
sorella del
mio compagno.
Marluxia, Sheila e
sua madre parlano del college con un
aria decisamente spensierata mentre io, il vecchio e il signor Kenneth
stiamo
in silenzio.
Sento come un leggero
bruciore di stomaco.
< Mi scusi...-
faccio rivolto al capo famiglia – ma
Naminé non mangia?>
Marluxia sussulta, ma
fa finta di non avermi sentito e
continua a parlare con le altre, mentre suo padre si fa scuro in volto.
< No,
preferiamo non si muova dal suo letto. La cena le
sarà servita lì.>
Meglio non andare
oltre.
*
Finalmente la cena
finisce e anche le chicchiere della
signora Kenneth.
Vedo Sheila andare in
cucina a preparare un vassoio di
cibo e non mi è difficile intuire per chi è.
Mentre i genitori di
Marl, Feedman e Reginald vanno in
salotto io mi dirigo su per le scale.
Maru in cinque
secondi mi è accanto con un sorrisone.
< Dove vai
tutto solo?>
Lo guardo un attimo.
< Volevo
andare a saltare Naminé.>
Marl si blocca sulle
scale; mi volto verso di lui.
< Tutto a
posto?>
Si scuote un attimo.
< Ma certo!
Vengo anch’io, così le facciamo un po’
di
compagnia mentre mangia.>
Comincia a correre su
e giù per le scale con un sorriso a
trentadue denti.
Lo guardo e comincio
a risalire i gradini senza fretta.
Qualcosa non quadra.
Sembra che
Naminé gli dia come fastidio... è preoccupante.
Un fratello non
può provare questi sentimenti verso una
sorella.
< Dai Zeku, o
facciamo tempo a mummificarci!>
Afretto il passo e
raggiungiamo la stanza di Naminé.
Sto per bussare
quando Marl mi precede e apre di colpo la
porta.
< Yo
Nami!!!>
Oddio... ha persino
gli effetti luminosi attorno al volto.
La biondina sorride.
< Ciao
fratellone.>
< Eh eh, come
va, tesoro?>
Maru si siede sul
letto accanto a lei e comincia a
fischiettare.
Io mi siedo con
circospezione sulla solita sedia.
< Ciao
Zexion!>
<
Ciao...>
< Sei
sopravvisuto a mia madre?>
<
Sì, sia a lei che al tuo fratellone... ormai ci ho
fatto callo.>
< Complimenti!
E’ difficile cavarsela, se poi Maru e
mia mamma si alleano.>
< Uhm,
effettivamente non penso che riuscirei a
sopravvivere...>
< Ma sentili,
questi due! Cos’è che ho di così
tremendo?>
< Sei
logorroico, ...>
< ...
invadente, ...>
< ...
inaffidabile, ...>
< ...
egocentrico, ...>
< Ok, ok, ho
capito!>
Naminé mi
guarda complice e si mette a ridere.
In quel momento entra
Sheila col vassoio della cena.
< Scusate il
disturbo, ho portato...>
< Non
preoccuparti, Sheila, puoi appoggiarlo qui sul
comodino. Grazie di tutto.>
< Di niente,
signorina Naminé.>
Dopo questa toccata e
fuga di Sheila, Marlu si sdraia
accanto a Nami, canticchiando, mentre le porgo il vassoio e la osservo
mangiare.
< Sono nato
sbagliato, non lo so più. Sono io o sei tu?
Sono io o sei tu? ...>
< Che
canti?>
< Musica
italiana.>
< Da
quand’è che sai l’italiano?>
< Mai saputo,
ma non serve conoscerlo per cantarlo.>
Naminé si
mette a ridere.
<
Perché non canti qualcosa di cui conosci il
significato?>
< Va bene,
allora... You bring my sexy back...>
Naminé
rischia di soffocarsi col bicchiere d’acqua.
<
Sì, di questa sono sicura che conosci il
significato!>
< Coraggio,
juke-box, cos’altro sai?>
< Uhm...
I’m too sexy for my shirt, too sexy for my
shirt, too sexy yeah...>
< Eddai, Maru!
Vedi che sei egocentrico?>
< Ma no, non
è vero... senti questa! I wanna sex you
up...>
*
< Buonanotte,
Zexion.>
< Buonanotte,
Nami...>
Chiudo la porta della
sua camera e mi avvio verso la mia,
con Maru dietro stile cagnolino.
<
‘Notte Maru...>
< Mi pianti
così?>
Mi volto a guardarlo.
< Che ti
aspettavi?>
<
Coccole!!!>
< Va al
diavolo.>
Si mette a fare la
faccia da coker.
< Cattivo,
Zeku! Ora mi fai piangere...>
<
Sì, certo, buonanotte.>
Infilo la porta e me
la chiudo in fretta alle spalle, come
temendo che Maru ci metta un piede in mezzo a bloccarla.
Non ho neanche
disfatto la valigia, ma ormai è tardi per
farlo.
Tiro fuori una
maglietta da usare come pigiama e, dopo una
breve doccia, mi metto sotto le coperte.
Sono stanchissimo, ma
non riesco a dormire.
Mi guardo attorno
mentre la mia vista si abitua al buio: i
mibili sconosciuti che arredano la camera formano ombre strane sulle
pareti e il
posto è immerso in un silenzio irreale.
Dio, mi sento un
moccioso che ha paura del buio.
Metto la testa sotto
le coperte e cerco di dormire, ma un
improvviso rumore nel corridoio mi fa subito alzare la testa dal mio
rifugio.
La miaporta si apre,
molto lentamente.
Preso dal panico,
cerco di capire chi può essere, ma...
< Shh, Zeku,
non uccidermi, sono io...> sussurra.
< Marluxia!!!-
soffio irritato – Che ci fai qui?!>
Lui chiude la porta e
avanza a tentoni fino ad arrivare al
mio letto.
< Volevo
tenerti un po’ compagnia... non è una delle
camere più accoglienti...>
< Grazie del
pensiero, ma sinceramente ho più paura di
te che del buio.>
< E poi...
volevo mostrarti una cosa...>
< ... niente
di sconcio, promesso?>
<
Promessissimissimo!>
Si sdraia sul mio
letto e poi sotto le coperte.
Se il letto fosse
matrimoniale, forse non dovremmo stare
così attaccati... sfortunatamente il letto è ad
una piazza.
< Hai paura
del buio?>
< No, non sono
più un bambino...>
< Lo so, ma a
volte succede, specialmente se si dorme
in un posto che non si conosce.>
< ...
cos’è che volevi mostrarmi?>
<
L’abbiamo costruito io e Feedman e l’abbiamo
applicato solo a questa stanza... vedi questo telecomando?>
Strizzo gli occhi per
poter distinguere nella sua mano
destra un telecomando del tutto simile a quello della televisione.
< Che ha di
tanto speciale?>
<
Guarda...>
Maru preme un
pulsante e sul soffitto si sente un rumore
elettrico.
Improvvisamente, da
una finestra mimetizzata in modo
perfetto, si toglie una tenda e ci lascia vedere un pezzo di cielo
scuro,
illuminato da piccolissime stelle.
< Wow... come
ci sei riuscito?>
< Eh eh, io e
Feedman andiamo pazzi per questi
congegni... ho pensato fosse interessante per te vederlo,
così la stanza è
anche meno buia...>
Niente da fare, mi
tocca ammetterlo.
Marluxia è
un tenerone.
Mi appoggio su di lui
mentre comincio a guardare le stelle
e a contarle.
< Strano che
non ci sia neve sopra questa
finestra...>
< Ha una sorta
di balconcino esterno, protegge dalla
pioggia e dalla neve e si può ritirare con il
telecomando.>
<
L’hai pensato proprio bene, eh?>
< Oh,
bé, se si fa una cosa bisogna farla bene!>
... non ho
più voglia di parlare, solo di dormire... anche
se accanto a me c’è Marluxia.
Specialmente se
accanto a me c’è Marluxia.
< Grazie,
Maru...>
< Di niente.
Buonanotte, Zeku.>
<
‘Notte...>
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Scusa, Caska. Ho fatto un gran casino e preferirei non averlo mai fatto. Comunque ci siamo spiegate, quindi mettiamo in chiaro:
1) non avevo intenzione di prendere per il culo Caska, ne di farla passare per cattiva, stronza o isterica, anzi, le devo molto e la ringrazio per avermi dato la possibilità di chiarire.
2) Ho deciso di voltare pagina, quindi non voglio più sentire cose come “tifo per te” o “tifo per Caska”. Per quanto vi sia grata dell’appoggio, serve solo ad aumentare le tensioni ed è meglio per tutti che non ce ne siano.
3) Chiedo pubblicamente scusa per la storia di It’s raining, di cui ho fatto sparire ogni traccia ed è molto meglio così.
Ora spero sia tutto passato, che non ve la prendiate con Caska per delle stronzate mie, ok?
In quanto a me, ho fatto un errore madornale dopo l’altro e spero che questo non faccia più danni di quanti non ne abbia fatti fino ad adesso.
Non posso che concludere con un “alla prossima”, sperando di avervi calmato e che questa storia non salti più fuori per essere usata contro Caska.
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Capitolo 9 *** 9. Saluto ***
Risposte alle recensioni
Marluxia25: lasciamo stare la
questione di Wasukara,
preferisco non sentirne più parlare ^^ Ammetto che non mi
aspettavo così tanto
successo per il sig. Feedman, ma il fatto che l’abbia
inventato di sana pianta
io mi rende ancora più orgogliosa X3 Naminé
effettivamente è un punto contorto,
insomma, il suo rapporto con Maru è decisamente... strano,
se si pensa che
dovrebbero essere fratello e sorella, ma purtroppo posso dire con
certezza che
essere fratello e sorella non è una garanzia
d’affetto reciproco... Bé, mi
raccomando, continua a seguimi! XDDD CI tengo al tuo supporto!
Sashy: XDDD oddio, le tue
mini-recensioni mi faranno morire!
Bé, per quanto riassuntive, almeno rendono bene!
Deep_Strife: Grazie mille! ^^
Effettivamente è penoso vedere
come hanno sfruttato poco dei personaggi che nel gioco potevano
diventare molto
più interessanti di quanto non siano, ma amen,
così noi possiamo usarli con più
libertà nelle fic X3
Tifa93: Non preoccuparti, figliola...
certe cose è meglio non
saperle (anche perché non mi piace farti carico di problemi
miei ^^), quindi mi
limito a gioire sapendo che ti piace la mia fic per quanto non sia
Akuroku!
XDDD
FranXy: vedi di dormire la notte o
rischi di finire come me
che dormo sei ore su sei a scuola! XD E poi rischiano di non venirti
più i
video... meglio che tu dorma quando devi! Io farò il
possibile per postare
appena pronto il chap ^^
vanchan: Mi hai esaltato,
rimbecillita lo sono già di mio!
XDDD Comunque prima o poi dovranno fare qualcosa V__V altrimenti che
razza di
rating arancione è??? Però devo trovare il
momento adatto, anche perché Zeku
non si è ancora sciolto abbastanza... Aspetta e spera! :3
MiracleClary: Zeus ti fulmini...
neanche una
piccolapiccolapiccola recensione? Guarda che mi aspetto il tuo commento
ad ogni
chap ora! Anche il commento più stupido ed insignificante
è ben accetto! XDDD
Comunque grazie per il sostegno, ma per favore, non tiriamo
più fuori la storia
di Caska... ora mi aspetto anche il tuo appoggio! ^^
Kns_87: non credo potrei reggere la
vista della borsa
dell’acqua calda, già che odio il rosa, se ci
metti anche il ponpon, è da
andarci matti! X°°D Che bello, un’altra
amante dei doppi sensi! (i coker però
non mi dicono niente, sarà che i cani non mi piacciono
molto... O__O) Vabbè,
appena ti becco, un poke-poke non te lo leva nessuno! A presto,
abbraccione!
L_Yasha Shaman Slayer: ^^
l’anormalità è bella, mi piace
tanto! E comunque non c’è nulla di strano ad
essere strani! (Dio, che cacofonia
O__O) Naminé resta un chiodo fisso, riuscirà
Marluxia a comportarsi da fratello
responsabile? Naminé sopravviverà? E Zexion,
riuscirà a battere Freezer con la
sfera Genkidama? (Ah, scusa, quello è Dragon Ball!) :3 mi
raccomando, continua
a sostenermi, a presto!
Kymyit: problemi a scegliere il nick
giusto? X°D Non
preoccuparti, uno vale l’altro ^^ Sì, la storia
continua, penso verranno sui 16
chap, forse un po’ di più... bho, si
vedrà!
9. Saluto
E’
incredibile come vola il tempo quando ci si diverte.
E’ passata
ormai una settimana e ogni giorno è stato una
lunga visita a Naminé, in pratica passavamo da lei tutto il
pomeriggio.
La mattina andavo
fuori con Maru, un po’ a far compere per
conto nostro, un po’ a fare commissioni per i suoi genitori.
Il Natale nella
famiglia Kenneth è stato strabiliante, e
dire che io di solito non apprezzo le feste con invitati.
Non che avessero
familiari nei dintorni che venissero a
trovarli, si sono trasferiti da poco, e così al posto dei
soliti parenti sono
venute le signorotte con cui la signora Kenneth aveva attaccato bottone
un paio
di volte uscendo.
Io e Maru abbiamo
lasciato i suoi genitori e la servitù a
parlare con le invitate e ce ne siamo andati in camera mia.
Praticamente abbiamo
passato il Natale noi due soli,
tranne per il pomeriggio, quando Naminé si è
finalmente svegliata.
Ovviamente ho
costretto Maru ad andare a farle gli auguri
e così poi ne ho approfitato per restare da lei a parlare.
Credo di cominciare
ad invidiare i ragazzi con fratelli o
sorelle, non mi sono mai divertito tanto in vita mia!
Però, per
quanto io mi diverta, ora devo ricominciare a
rompere le scatole...
< Maru?>
< Uh, che
c’è?>
Siamo in camera mia,
io sto leggendo il giornale mentre
lui è accovacciato vicino alla stufa nel tentativo di
riscaldarsi la schiena.
< Hai ancora
freddo?>
< No, solo un
po’... come hai fatto a farmi scivolare
la neve dentro la maglia?>
< Intelligenza
superiore.>
< Tsk, vedrai
come ti concio la prossima volta!>
ribatte lui con un sorriso.
Colpa sua, lui ha
voluto sfidarmi a palle di neve e questo
è quanto.
Ora rischia un gran
raffreddore.
< Maru, tu
torni al college, vero?>
Mi guarda un istante,
poi si stiracchia contro la stufa.
<
Perché me lo chiedi?>
< Io... credo
che ripartirò dopodomani.>
<
Perché?>
< Ricominciano
le lezioni, non posso ritardare. Vieni
anche tu, dai!>
Distoglie lo sguardo
e fissa pensieroso il pavimento.
Non vuole lasciare
Naminé, ma non vuole neanche starci
vicino.
< Non lo
so...>
< Le ragazze
saranno preoccupate per te... e anche Saix
e Xemnas.>
Altra occhiata
riflessiva al pavimento.
< Tu vai
dopodomani?>
<
Sì, col treno.>
< ... va bene,
vengo.>
Mi sdraio sul letto,
sospirando.
Per fortuna ha
accettato.
Non riesco ancora a
crederci, ce l’ho fatta!
Marluxia
tornerà al college e tutto sarà come prima,
più o
meno.
< MARU!!!
ZEKU!!! VENITE CHE C’E’ LA CIOCCOLATA
CALDA!>
Al richiamo del cibo,
Maru scatta in piedi.
<
Andiamo?>
Lo guardo perplesso e
mi tirò su lentamente.
< Ti piace
così tanto la cioccolata?>
< ... adesso
devo pensare a come dirglielo.>
< Eh?>
< A
Nami...>
Riecco la faccia
abbattuta, quella da cane bastonato.
Gli appoggio la mano
sulla spalla.
< Non
preoccuparti, capirà, vedrai.>
Maru annuisce ed
insieme usciamo dalla mia stanza.
*
Bè, per
aver capito, ha capito.
Ha annuito un paio di
volte, detto un “Sì, non preoccuparti”
e poi si è chiusa nel silenzio.
E’ stato
mortificante vedere Nami in quello stato, ma
andava fatto.
O almeno,
è quello in cui sto cercando di credere.
< Zexion, come
mai quella faccia?>
Marluxia mi distoglie
dai miei pensieri e mi accorgo di
avere in mano una maglietta da circa tre minuti, mentre la valigia mi
aspetta
aperta come una bocca che aspetta cibo.
< Non
è niente.> sospiro.
Sono stanco di fare
il bilancio dei miei errori, è
decisamente demoralizzante.
< Dopo vado a
dare un saluto a Nami, vieni anche
tu?>
< Uh, scusa
Maru, ma sono ancora indietro con la
valigia, ci vado da solo appena ho finito.>
< Ok, ma fai
in fretta, il treno parte tra poco più di
un’ora.>
< Non ti
facevo così ansioso...>
< Potrebbe
esserci traffico, in fondo è l’ultimo giorno
di vacanze, rischiamo di restare imbottigliati e non arrivare alla
stazione in
tempo.>
< Capito,
faccio più in fretta che posso.>
Lo guardo mentre esce
dalla stanza, diretto alla camera di
Naminé: sta facendo progressi, almeno ora non evita sua
sorella come la peste.
Quanto le
rimarrà, ormai..?
Mi schiaffeggio con
tutta la mia forza, sono davvero un
idiota!
Non devo pensare in
questo modo, è controproducente.
Naminé
guarirà, devo esserne convinto.
Convinto.
Convinto... ok, ora
ne sono convinto.
Sistemo ordinatamente
i miei vestiti nella borsa,
riuscendo a non dimenticarmi niente, e mi sdraio sul letto.
Mi
mancherà Naminé, è una bella
persona... tutta la
famiglia Kenneth è simpatica e anche Sheila.
L’unico
problema è...
< Ehi,
ragazzo!>
< Eh?>
Mi alzo mentre il
signor Feedman entra nella mia stanza
con la solita aria da vecchio bucaniere.
< Di cosa ha
bisogno?>
< Devo
parlarti, ragazzino...>
< Sono qui,
parli pure.>
< Lei
è un grande amico del signorino e quindi
volevo...>
Oddio, non
dovrò mica fre da psicologo al vecchio, ora?
< ... chiarire
alcuni punti.>
< Che
intende?>
Lui mi punta il dito
addosso e comincia.
< Punto primo.
Prova solo ad approfittare della
gentilezza del signorino e finirai male.>
< Non ho
mai...>
< PUNTO DUE!
Non provare in alcun modo a mettere il
signorino nei guai con le tue tresche da crucco nipponico.>
< Non sono
cruc..!>
< PUNTO TRE!!!
Se vengo a sapere che hai fatto soffrire
il signorino in qualsiasi modo, ti assicuro che i tuoi parenti non
avranno
alcun corpo su cui piangere per la tua morte, perché di
disintegrerò!
Capito?!>
Silenzio di tomba.
< Tsk, io qui
ho concluso.>
Il vecchio si volta
per uscire, ma...
< Fermo un
attimo, signor Feedman, ho anch’io un paio
di punti da chiarire.>
< Uh?>
Deglutisco e gli
punto il dito contro.
< Punto primo.
Io non approfitto di nessuno e se ti
sento dire ancora il contrario, giuro che la pagherai cara. Punto due.
Chiamami
ancora una volta crucco e ti faccio provare che vuol dire avere la
colonna
vertebrale come una fisarmonica. Punto tre. Vedi di fare compagnia a
Naminé,
perché se scopro che la lasciate ancora sola come un cane, i
tuoi parenti non
avranno neanche più un organo da donare, intesi?>
Silenzio di tomba.
Poi il vecchio
sorride.
< Non pensavo
che avessi così fegato, moccioso. Molto
bene, tu rispetta le mie richieste e io rispetterò le
tue.>
< Ci
stò!>
Mi sembra
impossibile... siamo giunti ad un accordo!
Mi sembra ancora
più impossibile quando mi porge la mano,
ma non esito un attimo a stringergliela.
In quel momento entra
Marluxia nella stanza.
< Che state
facendo voi due?>
Sorrido sciogliendo
la stretta.
< Nulla, solo
una chiacchierata.>
<
Già, ma ora è meglio che io torni al lavoro...
Arrivederci, ragazzo. Signorino Marluxia, i miei ossequi.>
< Arrivederci,
signor Feedman.> lo saluto contento.
Marluxia ci guarda
come fossimo matti, mentre Feedman esce
dalla stanza.
< Mi sono
perso qualcosa?>
< No, nulla di
essenziale. Ho finito la borsa, vado a
salutare Naminé.>
< Ok, io
intanto porto le borse giù, così mia madre la
smette di ripetermelo. Mio padre ci aspetta in macchina, fai in
fretta.>
<
Certo...>
Sorrido di nuovo e
corro verso la stanza di Naminé.
Busso leggermente
prima di entrare.
< Nami, scusa
il...>
Mi blocco.
E’ per
terra, accasciata al suolo.
<
Nami...>
Mi chino su di lei.
Il respiro
è leggermente irregolare.
<
Nami!!!>
< Uh,
Zexion...>
Apre un occhio e
cerca di rialzarsi, ma non ha più forze,
così la prendo in braccio e la appoggio sul letto.
< Nami,
cos’è successo...>
E’ molto
pallida, più del solito, ma ora ha ricominciato a
respirare regolarmente.
Si sforza di
sorridere.
< Non
preoccuparti, è stato solo un giramento,
nient’altro.>
< Non sei
molto convincente...>
< Eddai, non
preoccuparti! Tu... stai andando,
vero?>
Mi ricordo
improvvisamente perché sono in camera sua e
annuisco.
< Capisco...
quindi forse non ci rivedremo più...>
< Ma che dici?
Tornerò a trovarti di sicuro,
vedrai!>
Ridacchia.
< Guarda che
ci conto!>
<
Contaci!>
Mi guarda per qualche
secondo, pensierosa.
< Grazie,
Zexion.>
< Per
cosa?>
< Per esserti
preoccupato per me e per avermi fatto
compagnia in questi giorni.>
< Di niente,
anzi, è stato un piacere. Mi sono
divertito un sacco e...>
<
Zexion.>
La guardo aggrottando
la fronte; è strana, ha qualcosa di
diverso.
< Torna
presto.>
Sono sconcertato, che
vuol dire?
La tira per le
lunghe, non è da lei...
Vedo che chiude gli
occhi e si sporge verso di me.
Non riesco ad evitare
di guardare le sue labbra pallide
che si tendono verso le mie.
E prima che io possa
afferrare completamente il concetto,
prima di capire che sta succedendo, la bacio.
Sto baciando
Naminé, la sorella del mio compagno di stanza
e mio migliore amico.
Conosciuta appena
qualche giorno fa.
Il bacio si consuma e
io mi allontano un attimo da lei.
<
Tornerò presto, non preoccuparti.>
Lei annuisce e io
esco dalla stanza.
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
O__O Je suis tornata!!!
(l’appena sufficiente in francese si
fa sentire =__=)
Comunque... non so, so che vi
sembrerà strano, ma non vedevo
l’ora di farli tornare a scuola, anche perché
lì posso usare al meglio tutti
gli altri personaggi quali Xemnas, Saix e altri ^^.
E’ stata dura scrivere
questo chap, anzi, vi avviso che ci
metterò un po’ a scrivere i prossimi, sia
perché i compiti si fanno sentire,
sia perché ogni tanto devo staccare con Emo and Flower e
dedicarmi a
qualcos’altro, o scrivo da cani (sì, insomma,
peggio di come sto scrivendo
ora!).
Quindi mi sto dando anche alla
Mansaix che seguirà questa
Maruzeku e voglio che sia fatta bene!
E tra un po’ è
Natale... che bello, forse riuscirò a dormire
fino alle 11 tutte le mattine! (sogni nascosti da cretina quale sono ^^)
E poi verrà quel
deficiente di mio fratello giù dalla
Germania... che bello, riunione di famiglia!
Ah, insomma, felicità
ovviamente condita dalla mia salsa
preferita, lo yaoi!
Vi auguro a tutte buone feste in
anticipo, dato che non
penso riuscirò a postare per Natale... magari per Capodanno,
così, per un buon
inizio anno!
Mi raccomando il commentino per
questa vecchia cerebrolesa
:3
A presto, guys, see ya!!!
|
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Capitolo 10 *** 10. Il club Anti-Malefica ***
Risposte alle recensioni
Ringrazio Hachico91 e Clarysama che
avevano recensito, ma
purtroppo a causa del problema con i caratteri accentati e la seguente
formattazione di EFP sono andati persi… Probabilmente vi
ritroverete una mia
mail, ho provato a contattarvi per avvisarvi, ma forse non
l’avete vista…
vabbè, non ve ne faccio una colpa, io per prima apro la mia
mail ad ogni morte
di papa! XD
Comunque vi ringrazio molto del
vostro sostegno ^^
Grazie mille.
maffo: wow, grazie mille! XD Scusa
per il commento (forse
era un po’ troppo brusco), ma siccome poco dopo la
pubblicazione di alcune tue
fic ne è uscita una che si intitolava Chindom Erts
(l’autore però ha detto di
averlo fatto apposta) mi è venuto un tuffo al cuore e ho
cercato di salvare
l’inglese ^^.
Ma non preoccuparti, è
capitato anche a me di sbagliare il
titolo in inglese di una fic... Più che altro ora
darò un’occhiata alle tue
storie, l’altra volta ti ho lasciato solo uno sputo di
commento perché ero di
fretta e dovevo staccare subito! ^^ Rimedierò il
più presto possibile
recensendo!
Kns_87: XD povera stellina, ci si
mette anche EFP a mandarti
a remengo il tuo poco tempo! Su, fatti forza! *fa patpat e pokepoke*
Grazie
come al solito ^^
SiamailyaDeFog: oh oh... ora comincio
le mie solite figure di
cacca! XD Sono contenta che ti piaccia la fan fic, solo che... non
ricordo chi
sei O__O’’ Chiedo perdono... *si mette in un
angolino* Però almeno mi dici chi
sei? Per favore, o resterò per tutto il tempo con questo
chiodo fisso! *fa gli
occhi dolci da coker
Sashy: O__O ... *passa calmanti
FranXy: Vero, se non ci fossi tu come
farebbe il mondo?!
XDDD Cara la France! Ma vedrai che le cose si sistemeranno... forse...
credo...
suppongo... presumo... XD Comunque il mansaix rulla! Non lascio le mie
radici,
la mia prima fic è stata una mansaix, è mio
dovere inalzare questa coppia verso
la gloria! *posa eroica d’alto livello* (Ma che sta dicendo?
NdTutti)
Mizu Himesui: è bella
l’ambientazione scolastica, anche se
la mia è del tutto inverosimile ^^’’ XD
LittleBeaver91: non preoccuparti! XD
Ti sei rifatto sta
volta, no? Spero di non averti shockato troppo XD o mi
sentirò in colpa per il
resto dei miei giorni! (conoscendomi tra cinque secondi me ne
sarò già
dimenticata ^^)
Tifa93: sarebbe più saggio
non accavallare le fic, però
l’ispirazione non ha regole, quando viene viene e non posso
farmela sfuggire X3
Te l’avevo detto che rischiavi il contagio da yaoi XD Ora non
solo gira la
meningite, ma anche la yaoite!
Deep_Strife: ehi, se continua
così il fan club per Feedman
lo dobbiamo davvero fare! XDD In fondo, perché no? Spero che
tu (al contrario
di me) sia riuscita a sciare un po’ ^^ Qui non ci sta un
centimetro di neve
neanche a pagarlo oro e neanche in montagna T__T
Marluxia25: il chap, in ritardo come
al solito, è arrivato!
XD Presto verranno tirati in ballo anche Saix e Xemnas *ç*
Nessuno se
l’aspettava da Nami-chan, ma in fondo l’amore
è amore, non si può comandare...
e poi non darei neanche la colpa a lei, più che altro
è stato Zeku. E’ moooolto
indeciso il ragazzo! Bé, prima o poi si darà una
regolata! (l’idea che mi
frulla sempre è sesso a tre, ma non credo che
entrerà nella fic... anzi, ne
sono più che sicura, non entrerà nella fic! Anche
perché Nami e Maru sono
fratelli e quindi... >__< non voglio neanche pensarci! XD)
10. Il Club Anti-Malefica
Non ero mai stato così felice e così triste nello
stesso momento.
Felice perché l’avevo baciata.
Triste perché l’avevo baciata.
Non so se ho fatto la cosa giusta.
Nei confronti di lei, sì.
Nei confronti di lui, no.
Insomma, c’è sempre l’altra faccia della
medaglia, facendo un favore Naminé ho fatto un torto a Maru.
Ma poi è stato un favore che le ho fatto?
Bè, lei mi ama, ha ricambiato il bacio, non si è
opposta.
Sì, ne è stata contenta e io pure.
Lei mi piace... non so se sia giusto dire che la amo, forse
è troppo presto per poterlo dire.
Sono piuttosto confuso anch’io... non so se quello che provo
per lei sia normale o solo alimentato dalla pena che mi fa.
Ma comunque, non mi da fastidio l’idea di averla baciata e
non mi dispiacerebbe nemmeno mettermi con lei.
Il problema è un altro e ha i capelli rosa e gli occhi
celesti.
Lo conosco da più tempo di Nami e ci ha provato un sacco di
volte a sedurmi.
Mi sento un verme, perché io non voglio ferire Maru.
Una cosa è certa, non deve sapere niente di me e sua
sorella, non devo rendere le cose più complicate di quanto
non siano già.
Perché so ormai che Marluxia non ama Naminé,
anzi, non vuole averci niente a che fare.
Un fratello non dovrebbe comportarsi così, non dovrebbe
abbandonare la propria sorella.
Maru non ha scuse per questo, ma in fondo non mi riguarda.
Io sono suo amico, ma nei problemi che non vuole risolvere non voglio
metterci becco.
E, dato che Naminé soffre a causa del suo comportamento, non
devo avere rimorsi se cerco di alleviare il dolore stando con lei.
Lui se l’è cercata, lui mi ha
“costretto” a farlo.
E poi lei mi piace.
Non so se sia un bene o un male, ma ciò che conta ora
è che l’errore lo sto facendo io.
Non devo sentirmi in colpa con Marluxia.
Non ho alcun legame di quel tipo con lui, è solo un amico,
per quanto lui voglia diversamente.
Se riesco a mettermelo in testa, tutto sarà più
facile.
Solo che... è dura vederlo come amico.
Ormai le sue attenzioni e i suoi continui corteggiamenti non mi
infastidiscono più come prima, anzi, danno pepe alla mia
routine quotidiana.
Sono davvero uno stupido...
Innamorarsi contemporaneamente di fratello e sorella era la cosa
più idiota che potessi fare e ovviamente ci sono cascato.
Ora quello che posso fare è non dire niente a Maru, sperando
che anche Naminé rimanga in silenzio, e aspettare che la
situazione si risolva da sola... o che il tempo almeno semplifichi il
problema.
Per fortuna siamo tornati al college, qui mi sento di più a
mio agio e i carichi di compiti diventano sempre più
massicci così che non ho neanche il tempo per preoccuparmi
delle conseguenze delle mie azioni.
Maru dal canto suo si comporta come al solito, non parla di
Naminé, mi tormenta in continuazione e non la smette mai di
chicchierare.
< Sono quasi certo che il professor Xigbar abbia una relazione
con Xaldin! Ieri li ho visti uscire insieme da una porta...>
< Era il ripostiglio delle scope?>
< Come hai fatto ad indovinare?!>
< Larxen aveva rinchiuso nello sgabuzzino Demyx, il professore e
Xaldin erano andati a tirarlo fuori...>
< AHAHAH!!! Che forza, avrei voluto vedere la scena!>
< Non so cosa ci trovi di divertente... sarà meglio
che questi continui disordini cessino o Malefica comincierà
ad espellere...>
< Uh, non ti starai preoccupando per me, vero?>
Guardo il suo stupido sorriso malizioso.
< Solo non farti trovare nei paraggi se succede qualche
casino.>
< Sì, lo so, non preoccuparti!>
Gli lancio uno sguardo di sfuggita mentre scarabocchia qualcosa sul
banco e il professor Luxord richiama l’attenzione delle
ultime file.
Riuscirò a decidere chi voglio di più?
Lui o lei?
Devo smetterla con queste stupide domande o impazzisco!
Lascio cadere la mia faccia stanca sul banco, appoggiando la fronte
sulla fredda fòrmica.
Sento una mano scompigliarmi i capelli.
< Su col morale, Zeku!>
Sorrido.
< Grazie Maru.>
Un aereoplanino di carta atterra tra me e Maru, sbattendo
silenziosamente contro il mio astuccio.
Guardiamo entrambi la file dietro di noi e Axel, praticamente disteso
sulla sedia e con l’aria più rilassata del mondo,
ci strizza l’occhio.
Maru incuriosito prende l’aereoplanino e lo apre, vedendo un
messaggio scritto in una calligrafia scostante e piena di cancellature.
“Ehilà, ragazzi! Volete entrare nel club
anti-Malefica? Organizziamo scherzi più o meno pesanti per
poter finalmente respirare senza che la preside ci dica come fare!
Mi sembrate due tipi in gamba, soprattutto tu, testa di rosa, e quindi
siamo certi che non farete le spie; aspettiamo una vostra risposta dopo
la lezione!
See ya!”
Maru sorride, immaginandosi già scherzi terribili da fare
alla preside, mentre io mi incupisco.
E’ una cosa da idioti organizzare un club simile e rischiare
di essere buttati fuori per una sciocchezza simile.
< Perché c’è scritto
“aspettiamo”? – chiedo dubbioso
– Axel non è solo?>
< Credo sia con quel biondino là.>
Maru indica Demyx, il biondino che c’era alla festa di
Halloween, intento a studiare quello che ha l’aria di essere
uno spartito musicale.
< E perché cavolo dice che tu sembri più
in gamba di me?>
< Ma il mio stile si riconosce subito, caro! In fondo, sono
inimitabile!>
< Sì, casomai ti riconoscono subito per
allocco...>
Marluxia ignora la mia battuta.
< Ah, che bello! Pensa che forza, fare scherzi a
Malefica!>
< Per me è solo un’idiozia... non
servirà niente, solo a rischiare
l’espulsione.>
Maru fa l’aria delusa.
< Zeku, posso entrare nel club? Per favooooore!>
< Per che cavolo lo chiedi a me? Non sono il tuo grillo
parlante, decidi per conto tuo!>
< Ma tu non parteciperai?>
< Manco morto, ci tengo a frequentare questa scuola. Dopo tu fai
quello che ti pare, sei abbastanza grande per scegliere da solo.>
< Uhm... però se tu non vieni, non posso
divertirmi... e poi non voglio farti stare in pensiero!>
< Uh, perché in pensiero?>
< Come faresti a dormire sogni tranquilli sapendo che io rischio
l’espulsione da un momento all’altro?!>
< Prendo un sonnifero? Guarda che io non mi preoccupo
minimamente per te, me la cavo perfettamente da solo.>
< Allora perché sei venuto a ripescarmi a casa mia?
Non potevi stare senza di me, ecco tutto!>
Marluxia sfoggia il suo sorriso migliore.
Alzo gli occhi al cielo e non ribatto.
Quello dell’essere andato a casa sua sta diventando un tasto
dolente...
Finalmente la campanella suona e mentre ci avviamo alla porta, Axel e
Demyx ci si affiancano.
< Ehilà! Come va, raga?>
Trattengo una smorfia... stupide abbreviazioni giovanili, non le
sopporto.
< Ciao Axel!>
Marluxia lo saluta allegramente.
< Allora, avete pensato alla nostra offerta?!>
< Un po’ difficile non pensarci finché ci
mandi areoplanini contro l’astuccio.> ribatto asciutto.
Axel accantona le mie parole con un gesto.
< Insomma, siete con noi o no?>
< Io no.>
Axel scrolla le spalle alla mia risposta e si volta verso Maru.
< Tu?>
< Uh, bè, ecco... io...>
< Axel, forse dovremmo lasciargli più tempo per
decidere...> fa Demyx.
< Ma avevamo detto alla fine dell’ora!>
Maru scuote la testa.
< Scusate, ragazzi, ma ho promesso ad una persona di non
cacciarmi nei guai o lo avrei fatto preoccupare.>
< Wow! – fa Demyx con aria di ammirazione –
Questa persona deve essere molto importante per te se ci tieni a
rassicurarla così!>
< Ah ah, sì, effettivamente per me è molto
importante. La più importante, oserei dire.>
Il rosso fa una faccia delusa.
< Vabbè, fa niente... comunque la nostra offerta
rimane aperta nel caso vogliate ripensarci! Andiamo Dem, o nonno Vexen
ci avvelena! XD>
Demyx corre dietro ad Axel salutandoci con la mano.
Guardo Marluxia.
< La persona più importante, eh?>
< Ti sembra così incredibile?>
< Mi sembra più che altro una sviolinata.>
< ... quanto ci metterai a capire quanto sei importante per
me?>
< ... ogni cosa a suo tempo... infatti ora abbiamo lezione con
Xigbar. Muoviamoci.>
< Sì... Zeku.>
< Uhm?>
< Comprendimi in fretta... non vivo bene così.>
Pianto il mio sguardo sul pavimento.
Se solo sapesse quanto viva male io in questo momento... ma in fondo,
abbiamo un modo simile di soffrire...
Nessuno lo capisce quando stiamo male... e anche chi lo capisce non ci
aiuta.
L’unica sarebbe aiutarci a vicenda.
Come una coppia, io e Maru.
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Scusate il ritardo colossale nel postare ^^ Complicazioni sono
sopraggiunte, ma superate (o almeno in parte)!
Ok, nessuno avrà capito la citazione, ma fa niente...
c’è qualche novità nel senso che mi
è venuta una voglia matta di iniziare una yaoi su i Pirati
dei Caraibi e una hentai/yaoi su Harry Potter... e quindi siccome il
pensiero era rivolto a queste nuove idee, questa Maruzeku ne ha
risentito un po’ ^^
E’ un periodo buio, purtroppo... (il medioevo ellenico XD No,
scusate, ho studiato troppo storia!) ma prima o poi passerà
e potrò tornare a postare più velocemente ^^
Per alzarvi il morale vi informo che la Mansaix che sto preparando ha
già pronti i primi due chap!
E poi sono particolarmente ispirata... sia grazie alla scuola sia
grazie a chi c’è a scuola... perché se
c’è un gran figo a scuola, ti aumenta
l’ispirazione! XQ__
Ok, vi lascio alle vostre recensioni! (perché voi
recensirete, vero?! >__<)
Bye bye,
Nezu!
P.S. il figo menzionato... ha 40 anni in più di me! XD
Purtroppo... è una dimostrazione che si può
essere fighi anche a cinquant’anni passati!
|
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Capitolo 11 *** 11. L'attesa ***
Risposte alle recensioni
Nemia: X3 Il namizeku ha sbalordito
molti, a quanto vedo!
Grazie mille per il commento ^^ (ma tu sei... l’autrice di
“In the deepest
darkess”! XQ__ Ma perché hai interrotto la
pubblicazione, era troppo bella?!)
Nistox: spero che tu
l’abbia chiusa prima di ingoiare un
paio di mosche! XD Bé, ormai con la lentezza con cui
aggiorno non avrai più la
possibilità di saltare chap! ^^
Mitsuru: Grazie mille Mit ^^ i tuoi
complimenti mi fanno
molto piacere! (spero di riuscire a rallegrarti la vita, anche se forse
non ho
uno stile molto gioviale... e, remember, APPENDILI TUTTI! X3)
FranXy: ù__ù
comunque 25 cm di yaoi look: XD Eddai, guarda
che in realtà non è stato neanche il chap
più corto, le tre pagine di word in
font 12 le superava!
BloodberryJam: *ç*
Un’altra fan degli Ska-p! Comunque grazie
mille ^^ Zexion comincia seriamente a preoccuparsi! LOL (I miei
gioielli di
famiglia ç__ç NdZeku / Ma tanto non ti
serviranno... tu sei uke! NdMe /
O_______O ma che c’entra? NdZeku)
Fratellone Lontano: Conta* Ma sono 3!
XD lol, Matt stile
Resident Evil *ç* bada piuttosto alla tua salute, non ti
voglio stile
mucchietto di stracci o Giulio dopo che è passata una
mandria di fan girl che
richiedono yaoi tra lui e te (e dove lui è uke look:). Io te
l’ho detto che non
sono proprio negata a scrivere ù__ù e che questo
stile dovrà fare un po’ di
soldi per la pensione della nostra povera madre! X°D Per quanto
riguarda
Marluxia e specialmente il rapporto che c’è tra
lui e Naminè... ogni
riferimento a persone o fatti realmente esistiti è puramente
casuale! Look: Bé,
visto il successo che ha riscosso Maru, anche tu non dovresti andare
male a
ragazze (a proposito, come va con la crucca?); XD ricordando quanto mi
ero
preoccupata per il tuo riso pressocché isterico quella volta
di Zurgo il Mago,
devo aver fatto davvero una bella scenetta! Ricordo che eri
praticamente
piegato in due e minacciavi di sfracellarti al suolo
dall’ammirabile altezza di
mezzo metro! Spero che tu abbia presto la connessione in camera (basta
che
questo non comporti ore decisamente piccole da parte tua O__O Ti
ricordo, bada
alla tua salute finché non te la posso rovinare io! XD) e
cerca di non
cacciarti nei guai col tuo capo V__V Una caccabomba sotto il letto o un
paio di
petardi ti basteranno. Nessuna sviolinatura, eh? Guarda che poi ti
voglio
davvero in ginocchio a fare mea culpa >__< ma dimmi te se
devo arrivare a
tanto per attirare la tua attenzione! Davvero, a volte mi sembra che
avrei più
dialogo con un muro! (non è presente nessuna sgridata
Mamma-style look:) Vedi
di farti perdonare e arriva tutto intatto a casa, che dopo voglio
romperti un
po’ io *sorrisetto malefico e leggermente preoccupante*
Preparati ad una sfilza
di one-shot Neville/Voldemort e FiglioImmaginarioDiSiriusBlack/Piton!
Deep_Strife: “Meravigliosa
creatura, sei sola al mondo” XDDD
ti perdono per la “cosa”, visto
l’aggettivo che la segue! Zex sta lentamente
abbandonando la lametta (C’è nessuno???
ç__ç NdLametta) e chi lo sa con chi
andrà! X°D (scatena reazioni isteriche da parte
delle fan Maruzeku) Ok, ok,
sapete già con chi andrà! X°D (ragazze,
donate e iscrivetevi al Fan Club di
Feedman! *ç*)
LittleBeaver91: Tu ti fai sempre
riconoscere X°D Povero
Zeku! Su, su, passerà anche sto momento di pippe mentali
(maybe look:)
Sorina_SA!: XD Grazie cara,
anch’io sono fiera! (ma di che?
O__o) Grazie ancora e scusa se ho fatto attendere così tanto
per
l’aggiornamento!
Marluxia25: *stringe il prof* Lui
è sholo mio XQ__ (Cesco
Frare, hai presente che razza d’intestazione mi hai fatto
nell’ultimo compito
d’italiano? NdProf / ‘Azz...
^__^’’’ NdMe) Effettivamente temo che
questa fic
stia diventando molto triste O__O O forse è solo una mia
impressione... lo
spero! X°D Son già troppo depressa di mio per voler
far deprimere anche gli
altri! Grazie per il commento, sei sempre tra le mie fedelissime!
Tifa93: O, ma tutti mi vogliono
fregare il prof! ç__ç Lo
difenderò a spada tratta! (quello spirto guerrier
ch’entro mi rugge... o__O)
L’ispirazione purtroppo viene a tocchi, hai visto no quanto
ci ho messo ad
aggiornare sta volta >__< E con tutti i miei orali da
recuperare, sono
davvero messa male a scuola ç__ç!
Vabbè, cercherò di trovare dei ritagli di
tempo per continuare... e devo stare su col morale! ^^
Kns_87: Ma non potevo fare qualcosa
di più yaoioso, si era
appena baciato con Nami *ç* Comunque
c’è più yaoi in sto chap! Ho finalmente
deciso che se è scritto rating arancione, deve essere rating
arancione! (Un
applauso alla Kuroi e alla sua perspicacia! CLAP CLAP!) Apparte questo,
ma
praticamente io scrivo storie fatte di chap di transizione?
X°DDD E’ pazzesco!
Sashy:
ASashy, in quanto cambi d’umore non ti batte nessuno
°__°
11.
L’attesa
Sempre con la difficoltà
di una decisione finale che mi
rode dentro, sono sopravvissuto alle settimane che si sono susseguite
e,
incredibile ma vero, mi sono completamente dimenticato che fra una sola
settimana sarà San Valentino.
Ci
ha pensato Marluxia
a ricordarmelo, in una maniera molto particolare.
I
suoi saltelli
improvvisi, le sue piroette e i suoi urletti inaspettatamente acuti mi
prendono
sempre alla sprovvista, specialmente se vengono esibiti mentre sto
trasportando
una pila di libri su per una scala per appoggiarli in una delle
scaffalature
più alte.
Vista
la sorpresa e la
mia posizione pericolante, la biblioteca ha assistito ad una
spettacolare
pioggia di libri che solo per miracolo non hanno colpito nessuno sul
cranio.
Dopo,
appunto, aver
generato questa affascinante e mortale cascata di volumi, Marluxia mi
ha di
nuovo stritolato con uno dei suoi soliti abbracci.
<
Ehi, Zeku! Tra
una settimana è San Valentino! Non è
fantastico?>
<
Sarebbe meglio
discuterne quando avrai smesso rompermi le costole e avremo messo a
posto tutti
i libri che tu hai fatto cadere!>
<
Io? Guarda che li
avevi in mano tu!>
<
Maru, non
discutere.>
Mi
metto a raccogliere
i libri mentre la folla che si era raccolta attorno a noi per assistere
alla
scena si disperde.
<
Possibile che tu
debba essere sempre così appariscente?> chiedo mentre
si china ad aiutarmi.
<
Ma Zeku! Insomma,
è la mia natura, è come se ti chiedessi
perché devi sempre essere così
scorbutico e depresso.>
Sbuffo,
consapevole
del fatto che hha tremendamente ragione.
<
Come stavo
dicendo prima, tra una settimana è San Valentino...>
<
E cosa mi
dovrebbe colpire di questa notizia?>
<
... non dirmi che
non hai mai festeggiato San Valentino!>
<
Sì, l’ho
festeggiato col mio gatto... qualche anno fa...>
<
Accidenti, è una
delle feste più belle! C’è rosa
ovunque...>
<
Non adoro particolarmente
il rosa.>
<
... c’è il
cioccolato...>
<
Quello c’è anche
a Pasqua.>
<
... ed è
festa!>
<
Insomma, c’è
festa anche a Carnevale, alla fine San Valentino non è
‘sta gran cosa.>
<
Va bene, va bene,
se la vuoi mettere in questo modo non aprirò più
bocca!>
<
Ci sono altri
libri in giro?>
<
No, raccolti
tutti...>
*
Non ho mai dato molta importanza al
San Valentino, sia
perché non ho mai avuto la ragazza sia perché mi
è sempre sembrato piuttosto
commerciale... sono più per le lunghe e solitarie vacanze
estive, sono l’unico
momento in cui mi sento veramente bene.
Una
settimana passa in
fretta, specialmente se hai il nuovo libro di Harry Potter da finire ed
una
valanga di compiti.
Finito
il libro e
superato il periodo in cui le verifiche erano ovunque come il
prezzemolo, non
ho altro pensiero in testa che quello di godermi finalmente i pomeriggi
oziando
un po’, liberandomi da tutte le mie stupide preoccupazioni e
sul mio punto fisso
“Maru o Nami?”.
La
mancanza di
contatti con la ragazzina sta diradando lentamente i miei dubbi, credo
che una
relazione tra me e lei sia impossibile... spero solo di non averla
illusa.
Mi
avvio lentamente in
camera, meditando per la trecentesima volta sulla stessa questione,
ormai è
sempre il solito trita e ritrita...
Entro
nella stanza
talmente assorto dai miei pensieri che finisco direttamente addosso a
Maru che
mi accoglie con un leggero “Ouch”.
<
Ops, scusa
Maru...>
Alzo
lo sguardo mentre
parlo e mi blocco vedendo cos’ha in mano.
Un
pacchettino di
carta da pacchi blu scuro, con un fiocco argentato.
Lo
guardo stranito e
lui sorride nel suo solito modo malizioso e indecifrabile.
<
Per te, Zex...
buon San Valentino!>
Non
ho mai pensato di
poter ricevere un regalo di San Valentino, ma ora, guardando il
pacchetto che
mi porge Marluxia, mi vergogno di non aver nulla di pronto per
ricambiare.
Non
aspettandomi
niente non avevo preparato neanche un pensierino... Dio, che figura!
Gli
sussurro un grazie
mentre prendo il regalino e lo scarto con mani tremanti.
Tolta
la carta blu e
il coperchio della scatola nera contenuta, mi ritrovo davanti una
collana.
Ma
non è una collana
qualunque, questa è la collana:
un argentato cane a tre
teste, con un’ala
demoniaca che spunta dal corpo sottile e intrecciato con un sottile
sostegno è
attaccato ad una catenina.
<
Grazie Maru... è
bellissimo...>
Non
so cos’altro dire;
il mio primo regalo di San Valentino e proprio Maru me l’ha
dato... perché non
riesco a trovare le parole giuste per esprimermi quando ne ho
più bisogno?
Lui
ammicca e mi mette
la collana al collo.
<
Sai, c’era anche
una fantastica collanina rosa con tanti cuoricini, ma ho pensato che
non
facesse al caso tuo!>
Lo
abbraccio di
slancio, commosso.
<
Grazie... grazie
per avermi risparmiato i cuoricini e avermi regalato il Cerberus!
E’ il più bel
regalo che mi abbiano mai fatto!>
Effettivamente
è vero,
questo regalo ha scavalcato in classifica persino “Il
Capitale” di Marx che mi
avevano regalato per il mio quindicesimo compleanno.
<
Ma di niente! Non
te l’aspettavi, vero?>
<
Già... ecco, io
non ho niente da darti in cambio... non ci ho proprio pensato...>
Lui
sorride di nuovo.
<
Non
preoccuparti... più che altro, volevo chiederti...>
Attendo
la sua
continuazione, intuendo già però cosa
vorrà dirmi: in fondo, è San Valentino.
<
Zeku, stiamo
insieme?>
La
domanda così
diretta mi colpisce con forza, ma non lo dò a notare; sento
le mie convinzioni
barcollare per un attimo e riprendersi subito dopo.
Non
mi ha preso alla
sprovvista.
Me
lo aspettavo,
sapevo che prima o poi lo avrebbe chiesto ed è meglio che
sia ora.
Anche
se il mio
pensiero va momentaneamente a Naminè, lontano da lei
è decisamente più facile
decidere.
<
Non sentirti in
obbligo di accettare solo perché ti ho regalato la collana,
devi essere libero
nella tua scelta. Se hai bisogno di un po’ più di
tempo...>
<
No, non ne ho
bisogno.>
Mi
guarda ammutolito
per un attimo, ma ormai ho deciso.
Decisamente,
il suo
regalo non influenzerà la mia scelta... chissà
come la prenderà...
<
Va bene,
stiamo... insieme.> sorrido.
Mi
aspetto che si
esibisca in uno dei suoi balletti o perlomeno in un abbraccio
rompi-costole con
annesso urlo di felicità alla Tarzan, ma non si muove.
E’
come sotto shock,
ma riesce a sorridere dopo un poco.
Forse
non se
l’aspettava che avessi già la risposta pronta,
spero che la mia non gli sembri
una risposta avventata e superficiale.
Getto
di sfuggita
un’occhiata all’orologio, ormai è
passata da un pezzo l’ora di cena, dovrei anche
andare a letto o domani non riuscirò a spostarmi di un
millimetro.
Marluxia
sembra essere
del mio stesso parere e si trascina lentamente verso il suo letto.
In
un attimo mi metto
a cavalcioni sulle sue ginocchia, puntando le mani sul suo petto; non
riesco a
far sparire quel vago rossore che mi imporpora le guance.
E’
la prima volta, non
sono minimamente pratico di queste cose, la mia esperienza in campo si
ferma ai
manga shojo che mi passava una mia compagna delle superiori.
<
Zexion... che
fai?>
<
Ricambio il
regalo.>
Non
mi devo
vergognare, non mi devo vergognare, non mi devo vergognare, non mi devo
vergognare, non...
Lo
bacio sulla bocca
mentre gli slaccio lentamente i bottoni della camicia, rischiando di
ingamberarmi nelle asole dato che le mani mi tremano da morire;
finalmente gli
slaccio del tutto la camicia e prendo un bel respiro mentale.
Marluxia
sembra
riscuotersi solo ora dalla sorpresa e sorridendo approfondisce il
bacio,
muovendosi in una lenta e studiata manovra per farmi trovare sotto di
lui a
breve.
Una
volta sotto, con
la testa appoggiata al cuscino, mi assale l’ansia: devo
ricordarmi in fretta se
sono presentabile!
Non
dovrei essere
troppo sporco, ho fatto il bagno ieri, e i boxer sono ancora in una
buona
condizione... prego solo di non asfissiarlo con le ascelle!
La
mia ansia
dev’essere davvero mal celata perché Maru sorride
e prendendomi la testa tra le
mani mi bacia sulla guancia.
<
Calmati Zeku, va
tutto bene...>
Mi
ricordo della prima
volta che ci siamo conosciuti, di quando mi aveva chiamato
“nano da
giardino”... mi sembrano passati secoli, eppure era solo
qualche mese fa.
Mi
slaccia lentamente
i pantaloni mentre continua a baciarmi, come a cercare di distrarmi dal
suo
obbiettivo.
“A
te basta solo che
io e te facciamo sesso. Mi fa schifo questa idea
dell’amore”
Non
so ancora cosa
pensare, forse l’ho giudicato male troppo presto, forse i
miei erano solo
pregiudizi.
“Mi
fa schifo questa
idea dell’amore”
Però
ora non è solo
sesso, ne sono certo.
C’è
qualcosa di più...
ma non è Marluxia che è cambiato.
Sono
io.
“Mi
fa schifo...”
“Mi
fa schifo...”
“Mi
fa schifo...”
Al
diavolo tutte le
cattiverie che gli ho detto, al diavolo tutti i miei pregiudizi e i
miei
ragionamenti inutili.
<
Ti amo, Marluxia.>
*
Appoggio la testa al petto di Maru,
chiudendo gli occhi.
Sì,
l’abbiamo fatto e
non ne provo rimorso.
Finalmente
posso
rilassarmi e godere di questo oblio: nessuna preoccupazione, nessun
problema,
niente di niente.
Non
so per quanto
durerà, ma intanto...
Maru
mi accarezza i
capelli lentamente, sento il suo petto alzarsi e abbassarsi
regolarmente.
<
Tutto bene,
Zex?>
Sorrido,
accoccolandomi meglio su di lui.
<
Direi proprio di
sì.>
In
quel momento suona
il cellulare di Marluxia.
Dio
maledica tutta la
tecnologia moderna, i conosci rompipalle e chiunque sia il responsabile
di
questa dannatissima interruzione.
Mi
scosto dal mio
ragazzo mentre si alza a rispondere.
Oddio,
l’ho chiamato
mentalmente “il mio ragazzo”... ci vorranno secoli
prima che io mi abitui a
pronunciare o anche solo a pensare una cosa simile!
Mi
volto a guardarlo
mentre parlo al cellulare e quello che vedo non mi piace per niente: la
sua
faccia è un misto di dolore, preoccupazione e
incredulità.
Mette
giù il cellulare
e comincia in fretta a vestirsi.
<
Maru, che è
successo?>
<
Devo assentarmi
di nuovo...>
Mi
alzo anch’io, un
cattivo presentimento in corpo.
Lo
osservo mentre si
rimette i pantaloni e la camicia tentando contemporaneamente di
afferrare il
cappello appeso all’appendiabiti.
<
E’ successo
qualcosa a Naminé?>
Si
blocca un attimo a
fissarmi, poi annuisce.
<
E’ peggiorata
improvvisamente... devo assolutamente andare.>
Si
mette il cappotto e
senza prendere neanche una valigia intasca il cellulare e si avvicina
alla porta;
lo raggiungo in fretta.
<
Vengo
anch’io!>
Mi
guarda con occhi
decisi.
<
Non se ne parla,
è meglio se resti qua.>
<
Ma...!>
<
Per favore,
Zexion. E’ una cosa troppo personale, non voglio che tu sia
coinvolto.>
Apre
la porta, ma lo
prendo per il polso.
<
Tornerai, vero?
Non dovrò venire a ripescarti, questa volta?>
Lui
sorride
tristemente.
<
Saprò ritrovare
la strada per la scuola da solo, non preoccuparti per me.>
<
Mandami almeno un
sms quando arrivi, voglio essere informato!>
Mi
bacia e annuisce.
<
Non preoccuparti,
avrai mie notizie.>
E
senza aggiungere
altro, si volta e se ne va: rimango in piedi davanti alla porta a
fissarlo,
prima di rendermi conto che sono completamente nudo e che qualcuno
potrebbe
vedermi.
A
malincuore, rientro
in camera.
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Eccomi! Ok, molti mi avranno dato per
dispersa, morta sotto
un tram (il mio più grande incubo quando sono stata a
Torino... ma perché i
tram sono così silenziosi??? Non mi accorgo nemmeno che
arrivano!) o finita
sotto una valanga (ma se non c’era neanche uno sputo di neve!
>__<). Bé,
per farla breve, sono ancora viva, o almeno per ora. Chiedo scusa per
l’incommensurabile ritardo, un po’ è
stata colpa della mancanza di ispirazione
e la scuola ha fatto tutto il resto. Quanto vorrei che un giorno fosse
di 48 ore,
forse riuscirei a far quadrare tutti i miei impegni... o forse se
cominciassi a
dormire due ore a notte, ci riuscirei lo stesso... Ma non credo, ci ho
già
provato e il risultato è stato che a scuola ero praticamente
sclerata (due
volte beccata a dormire durante latino ed un’altra ero
talmente fusa che ho
gettato un quaderno ad un mio compagno nel bel mezzo della lezione
gridando
“Prendi, Gio!” ... e nonostante questo non mi hanno
neanche portato in
presidenza... forse si aspettano che io incendi un banco). Purtroppo
non posso
promettervi che riprenderò presto con gli aggiornamenti
veloci perché ho cinque
orali sotto (italiano, storia, geografia, latino e greco) e li devo
assolutamente recuperare... la cosa pazzesca è che gli
scritti sono positivi
°__° A volte mi chiedo se sono strana io o se sono
davvero così scema da non
saper spiccicare parola durante un’interrogazione. Ma non
è stato tutto buio
pesto questo periodo (e ci mancherebbe, altrimenti sarei già
emo): ho trovato
il ragazzo!!! E tra un po’ torna giù il mio
fratellone così potremo dedicarci
al cosplay di Luxord *ç* Lucca-Comics, arrivooooo! Ma
intanto la mia prima
preoccupazione dev’essere passare l’anno, cosa che
si rivela ogni giorno più
difficile. Ma ce la farò! (posa eroica d’alto
livello!) Bene, passando al
chap... non è stato così arancione come pensavo,
ma per una serie di motivi ho
preferito tagliare… vabbè, prima o poi
sarà davvero arancione; avrei anche dovuto
aggiornare il giorno di San Valentino, ma non sono riuscita a finirlo
in tempo,
quindi spero mi perdoniate per questo leggero ritardo di 3 giorni!
Contando che
ho ancora 20 giorni prima delle interrogazioni per il recupero dei
debiti e che
tra 60 giorni esatti torna il mio fratellone (ma che
c’azzecca l’ultima? °_°)
non so quando riuscirò a riaggiornare, di sicuro non prima
che siano finiti i
corsi e gli esami di riparazione, quindi preparatevi fin da subito ad
una lunga
attesa... per il resto non ho altro di nuovo da dirvi, solo che domani
mi nasce
un cugino *ç* Caro piccolo Dario, non vedo l’ora
di vederlo! Ok, sorvolando su
queste idiozie che non interesseranno a nessuno, vi ricordo di
commentare per
questa povera e indifesa ragazza (sì, sto parlando di me...
e piantatela di
ridere per l’indifesa!) che sta soffrendo su uno
stramaledettissimo medioevo
ellenico e su Eugenie Grandet (peste ti colga!).
See ya!
|
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Capitolo 12 *** 12. News ***
Risposte alle recensioni:
Mitsuru: i tuoi commenti mi faranno sbregare! xD (come quelli sulla fic di HP X°D Grande!) Comunque grazie mille! ^^
Kns_87: ammetto di non averci pensato al legame mentale tra i due fratelli, ma potrebbe essere xD Comunque quello dell’arancione è un problema… non lo so, ma comincio a provare una sorta di repulsione per le scene solo di sesso… non fraintendere, le leggo e mi piacciono, ma non trovo mai la voglia di scriverle xD
FranXy: France! *abbraFFa* non posso suicidarmi, figliola, non prima di aver postato la Mansaix che sto progettando =ç= (tanto per cambiare, anche quella è ferma look:). Dimmi che ci sentiremo presto e che aggiusterai msn! ç__ç voglio parlarti!!! xD (se mi sente Rob comincia a fare strani pensieri su me e te X°DDD)
Fullmetal manga lover: arancione o non arancione, questo è il problema! X°D Vabbè, prima o poi arancione sarà! Credo… presumo… suppongo… immagino… spero… sì, insomma, vedrò! ^^ E grazie per i commenti positivi xD Per quanto riguarda Naminè… leggi e vedrai x3
Deep_Strife: Iron Maiden… LOL! xDDD Il destino di Naminé l’avevo deciso fin dall’inizio ù__ù leggere per sapere xD Bha, l’ONU, la Caritas e il resto sono solo un punto di partenza… vedrai, tra poco saremo finanziate dai più importanti fulcri della vita sociale ed economica del mondo ** come l’AVIS (donatori di sangue look:), l’ACTT (autobus look:) e soprattutto l’ACROS! (chi conosce Exel Saga ha il diritto e il dovere crollare a terra per il muppet è__é)
LittleBeaver91: Aaaaah, Zeku-chan, salvati! xD Ma non potevo fare Zexion seme, è troppo basso! X°D Vedrai che comunque in questo chap troverà qualcuno che gli terrà compagnia mentre Maru non c’è xxD
Marluxia25: ** i tuoi commenti mi fanno sempre piacere! xD Ora che ci penso sono secoli che non ci sentiamo! E io sto diventando lentissima ad aggiornare T__T spero che almeno i miei chap piacciano xD E sto arancione… vedrò che posso farci! ^^
Sorina_SA: evviva il tempismo delle sorelle minori! xD Però ero stata tentata da fare arrivare il messaggio prima che lo facessero look: ma forse sarebbe stato troppo frustrante xD
Ti dirò, il giorno di San Valentino non ho neanche visto il mio ragazzo xD (anche perché lui sta a Milano e io a Treviso look: forse riusciremo a vederci per il nostro compleanno XD Lui compie gli anni un giorno dopo di me!) e tra l’altro a scuola non ho neanche avuto lezione del prof figo T__T un po’ una tristezza, insomma! xD Ma almeno le relazioni a distanza permettono di risparmiare soldi, al mio raga ho regalato una mia graficheria di Love Hina xDDD EaF sarà composto da circa una ventina di capitoli, uno più, uno meno xD Concordo pienamente sul latino, è una noia mortale! Detto fra noi (ora mi internano) è molto più bello il greco xDDD E Kritios, almeno quello c’ha gli articoli che ti aiutano e non ha 4000 desinenze uguali che possono essere genitivo, dativo e altri casini completamente diversi tra loro! Per quanto riguarda i Tokio Hotel, non sono proprio una fan (se fossi una fan di tutti i gruppi che ascolto sarei nel Guinness dei primati xD), diciamo che non mi dispiace ascoltarli, anche se, con l’eccezione di Ready Set Go, non sopporto le versioni inglesi >__< Tedesco 4ever =ç= Ah, se vuoi vedere una mia foto, guarda nel trafiletto sclerato a fine chap!
Sashy: … comincio ad odiare i tuoi commenti sintetici…
Tifa93: Shi, shiamo davvero adoVabili ** In fondo abbiamo fatto solo karate e judo, che vuoi che sia xD Almeno sappiamo come difenderci dai bruti! *comincia a sghignazzare* Vedrai che prima o poi avremo tutto il tempo di pubblicare! Dobbiamo anche preparare quella yaoi demenziale, ricordi? xD Un giorno si ha davvero da farla! (Oh, Zeus, ma come parlo? °°) E mi raccomando, non diventare emo! xD Non vorrai mica finire come Pietro, vero? xxD Ci sentiamo, tau!
Kanon: Kanon, sei viva! ** Evvai! *comincia a ballare per la stanza* temevo di averti perso per sempre! xD Bhuahaha, relazione contorta °° non so perché ma questa parola mi piace… xD Grazie per aver ricominciato a commentare, ti prego, non mi abbandonare più *fa occhioni da coker* xxD
Fratellone Lontano: ammetto che immaginare Giulio uke da i brividi… anche perché l’ho sempre associato alla figura di Hojo (l’animo malefico da scienziato pazzo gli dona particolarmente) e l’idea di un Hojo uke è da delirio… anche perché mi fa crescere la voglia di una Vincent/Hojo… Zeus, qualcuno mi interni… Allora, ovviamente vedrò di non mettere tutto il mio futuro patrimonio in mano a quella debosciata di nostra madre xD Altrimenti lo spenderebbe tutto in canocchie e viaggi nel deserto °° (secondo il Death Clock io morirò a 94 anni investita da un cammello in corsa nel deserto… devo preoccuparmi?) Ah, secondo il mio calcolo mancano 22 giorni e 4 ore al tuo arrivo xD Anche se io davvero speravo che tu arrivassi la mattina a scuola e facessi annichilire D’Alessi con la tua altezza (basta che dopo tu non cominci a sparare idiozie sul latino °° o forse sarebbe un vantaggio, almeno il prof capirebbe perché sono cresciuta così xD). Grazie per i complimenti, pensa che quando sarai qui potrai leggere i capitoli in anteprima! xxD Ah, ho finalmente ottenuto Mateus su Final Fantasy XII =ç= Comunque lo dicevo io, è un maschio, c’è il corpo della donna solo perché lo usa come scudo! (c’è scritto nel diario del clan =ç=) E ho battuto anche Mandrazu (Regina Cipolla, Re Alraune, Zuccastella e tutta la bella compagnia) e anche il Trickster! Il chocobo leggendario xD pensa, ho dovuto fare 4 combo di apoteosi per batterlo! E, anche se tutto il gruppo è a livello 36, il mio Basch è al 47 *ç* tra poco raggiunge il tuo! X°D Ah, non vedo l’ora di stritolarti ancora con i miei abbracci da polipone! Ci vediamo/sentiamo/scriviamo! (P.S. A chi mi consigli di far apprendere Mateus nel gruppo? Belias ce l’ha Fran, ma in futuro come squadra finale pensavo di usare Ashe, Basch e Balthier… sappimi dire! xD)
cristal: grazie mille! xD Sono felice che ti piaccia e come droga è assolutamente innocua! Tranne per il fatto che ci si perde tempo e se il giorno dopo si ha interrogazione o verifica è un problema xD Lo dico per esperienza personale! Grazie ancora, spero che nonostante la scuola tu riesca a seguirmi! ^^
Lonely Angel: accidenti, Zexion sta praticamente prendendo il posto di Axel! xD Una volta tutti andavano matti per Axel, ora c’è uno stuolo di ragazze (ma anche ragazzi look: guarda littlebeaver xD) che gli vanno dietro! Grazie per aver recensito, spero che anche questo capitolo ti piaccia ^^
12. News
Incredibile, quando resto solo nella mia testa cominciano a girare un mucchio di idee... una più deprimente dell’altra.
Sì, potrebbero darmi l’oscar per l’incoerenza e i miei cosiddetti “pensieri schifo”, per fare un esempio, mi ricordo improvvisamente di tutte le figuracce che ho fatto nei miei anni passati e, visto che è meglio tenersi sempre impegnati con qualcosa, comincio a stilare una Hit Parade dei momenti più imbarazzanti della mia vita e che risbucano all’improvviso quando dovrebbero invece starsene nel dimenticatoio.
Allegria, Zeku, allegria.
Rimuovo scuotendo la testa il ricordo di quando, sette anni fa, ho urtato la mia professoressa di italiano e le sono letteralmente caduto addosso in una posizione molto equivocabile, e mi alzo dal letto con un salto.
Comincio a camminare per la stanza, percorrendola in lungo e in largo, sollevando una leggera nuvoletta di polvere dietro di me, in stile Zio-Paperone-che-sta-venendo-derubato-e-non-può-farci-niente.
... potrei pulire il pavimento dato che non è normale essere seguiti da una nuvola di polvere, ma le pulizie di casa, o più propriamente di stanza, non le ho mai digerite.
Mi fermo un momento, riflettendo: Marluxia è partito da un’ora, ormai sarà quasi arrivato a casa... sono in ansia, voglio sapere come sta Naminé, voglio vedere Marluxia,... vorrei un po’ troppe cose e molte non sono minimamente realizzabili.
Forse è meglio che io mi decida a crescere.
Resto immobile, fissando il pavimento dove ancora aleggia un sottile strato beige di polvere.
Marluxia non si è mai dato pena per Naminé, la evitava, ma è corso subito da lei appena è stato chiamato... è ovvio, in fondo sarebbe da mostri restare a casa mentre un proprio parente così stretto muore... ma che sto dicendo, Naminè non morirà! Se dovesse morire, Marluxia mi avrebbe portato con sè, sa perfettamente che mi sono affezionato a lei, non sarebbe così crudele da non farmela vedere un’ultima volta... però, è strano che non mi abbia voluto portare con lui, capisco che è una cosa privata, ma sa che potrei rendermi utile e che a Naminé farebbe piacere vedermi... che Maru sospetti qualcosa?
No, non può averci visto, era uscito, non ha mica un occhio allungabile o uno sguardo a raggi laser o che so io che vede attraverso i muri... e se sapesse del bacio non avrebbe chiesto di metterci insieme... a meno che non l’abbia fatto per distanziarmi ancora di più da Naminé e questo spiegherebbe il perché non mi ha portato con lui... ma non può essere così egoista, è vero, è parecchio egoista, ma qui ci sono in gioco sua sorella e il suo migliore amic... ehm, il suo ragazzo, non può manipolarci tutti così!
No, ci dev’essere un’altra spiegazione!
...
Comincio a correre per la stanza nel vano tentativo di non pensare, rabaltando uno sgabello e afferrando per un pelo il cd dei Nevada Tan che era appoggiato sulla mensola.
Pensa a qualcos’altro, pensa a qualcos’altro!
Mi levo la maglietta, corro in bagno, apro il rubinetto dell’acqua fredda e mi bagno i capelli.
Un brivido mi percorre la schiena mentre l’acqua gelata scorre lungo le spalle pericolosamente in direzione della pancia.
< Zexion?>
Faccio un salto degno di un campione olimpico, sbatto la testa contro il rubinetto e se possibile (e non lo credevo tale) mi bagno ancora di più.
Completamente stonfo (oddio, temo che sia un’espressione dialettale... diciamo “bagnato fradicio” xD Dai che dò lezioni di trevigiano! NdA), con il ciuffo che preme sull’occhio più che mai e che mi annebbia la vista mi volto e incontro le facce decisamente allarmate di Xemnas e Saix.
< Z-zexion, stai bene?> mi chiede con un filo di voce Saix.
Allargo le braccia nel vano tentativo di impedire alle gocce che scivolano lungo le spalle di raggiungere i pantaloni e, cercando di tenere il tono più posato di questo mondo rispondo.
< Sì, perché?>
Perché?
Bha, forse perché mi sono trasformato in water-man nel giro di quindici secondi, ho messo sottosopra la stanza nel tentativo, inutile, di calmarmi e un bernoccolo decisamente doloroso comincia a farsi sentire là dove ho sbattuto contro il rubinetto.
Xemnas mi squadra mentre la sua preoccupazione viene velocemente sostituita da un ghignetto sardonico.
< Ti aspettiamo in quello che resta della tua stanza mentre tu ti dai un’asciugata.>
Annuisco gocciolando ovunque; appena Xemnas e Saix escono dal mio bagno, mi scuoto come un cane, schizzando acqua ovunque... almeno avrò qualcosa da fare per passare il tempo.
Afferro un asciugamano, faccio il possibile per rendermi presentabile, con una spugna asciugo rapidamente le gocce sul pavimento e prendo una maglietta appoggiata vicino alla doccia: solo una volta indossata mi accorgo che è di Marluxia e mi sta decisamente grande... vabbé, sempre meglio che stare a petto nudo davanti a due tipi imprevedibili come quelli...
Finalmente esco dal bagno, più o meno asciutto e con una magliettona che mi fa sembrare un rapper.
< Che succede?> chiedo a Xemnas e Saix.
< Abbiamo visto Marluxia uscire, qualche minuto fa...>
< Un’ora fa, per l’esattezza.> interrompo.
< Sì, vabbè, e quindi ci siamo preoccupati... credevamo fosse successo qualcosa tra voi due...>
Sospiro e mi accoccolo su una poltrona facendo cenno ai miei due interlocutori di accomodarsi sul divanetto.
< Non è successo niente... di male, tra noi. Solo che sua sorella sta male ed è peggiorata improvvisamente, quindi è andato a trovarla...>
< Capisco... ma è successo qualcosa ra voi due? Non precisamente qualcosa di brutto, eh.>
Arrossisco leggermente.
< Cosa ti fa pensare che sia successo qualcosa?>
< La collana.>
Guardo stupito il Cerberus che ho ancora al collo.
< La collana?>
< Sì, abbiamo visto Marluxia comprarla pochi giorni fa... immaginavamo l’avrebbe data a te.>
< Come mai?>
< Ecco... voi due siete sempre insieme, anche se tu ti lamenti in continuo e lui fa di tutto per mettersi in mostra e metterti in imbarazzo, alla fin fine state bene insieme.>
Raccolgo le ginocchia contro il petto: effettivamente ci lamentiamo spesso l’uno dell’altro, combiniamo casini vari addossandoci la colpa, ma poi... alla fine, con lui mi sento più a mio agio che con ogni altro...
Improvvisamente il mio cellulare vibra.
Con uno scatto lo afferro dal comodino e leggo il messaggio.
“Sono arrivato, sto bene”
Rispondo più in fretta che posso.
“E Naminé?”
Tengo il cellulare in mano mentre giro per la stanza, gli occhi di Xemnas e Saix puntati addosso.
Quando arriva la sua risposta il cellulare non fa in tempo a finire la vibrazione che ho già aperto il messaggio.
“Sta male”
Ci rimango di sasso.
“Sta male”
“Sta male”
Ma va là!
Guarda, non c’ero arrivato a capire che stava male, pensavo fosse solo tornata dai Caraibi e che tu fossi andato a salutarla!
No, non avevo capito che stava male, una se ne sta segregata nella sua stanza ventiquattr’ore su ventiquattro scambiando solo due parole con chi le porta il vassoio del cibo perché le gira così, vero?!
In uno scatto di rabbia lancio il cellulare contro il muro, dove rimbalza con un sonoro “TOCK” e ricade con sul letto.
Stringo i pugni e ricomincio a camminare per la stanza, peggio di prima.
Ma per chi mi ha preso?
Ovvio che stia male! Ma quanto male, dannazione, quanto???
Vabbè che non c’è una scala di dieci per poter misurare il dolore, ma tanto male da morire, un male curabile, che cosa? Cosa, dannazione?!
< Zexion, calmati!>
Mi volto lanciando un’occhiataccia a Saix che si fa sempre più preoccupato, si volta verso Xemnas con aria interrogativa.
L’argenteo si alza lentamente e mi mette una mano sulla spalla.
< Che vuoi?>
In un altra circostanza mi sarei pentito amaramente della mia domanda così brutale e specialmente del tono sono-incazzato-nero-non-rompermi, ma a quanto sembra essere arrabbiati toglie la consapevolezza che, anche in momenti così collerici, si parla sempre con una delle persone che non esiterebbero a levare dalla tasca il coltello e insegnarti l’educazione.
Ma per fortuna il vedermi così incazzato aveva attenuato la vena vendicativa di Xemnas.
< Sta calmo Zexion, spaccare il cellulare o ribaltare qualche sedia non servirà a niente.>
< E allora tu cosa consigli di fare, Mansaix?>
Sottolineo quest’ultima parola con un sorrisetto decisamente provocatore, ma Xemnas non abbocca all’amo.
< Vieni in camera mia e di Saix. Stare da solo non ti farà di certo bene.>
< Neanche stare con voi.>
< Prova prima di condannarci.>
Sbuffo, afferro il cellulare, la chiave della stanza e mi rassegno a seguire Xemnas e Saix nella loro stanza.
< Ma voi non avevate camere separate?>
< C’è stato un nuovo arrivo a metà gennaio e Xigbar ha voluto mettere me e Saix nella stessa stanza.>
< Bè, ora potrete farlo quando volete.>
< Tu e Marluxia lo potevate fare da inizio anno, se non erro.>
Chiudo la bocca pentendomi di aver intrapreso una sorta di litigata a senso unico e cerco di rianimare il mio cellulare; sorprendentemente è ancora vivo, l’ho sempre detto che i vecchi Nokia funzionano alla grande.
*
Per tre giorni sono stato sempre in camera di Xemnas e Saix, uscendo solo per qualche noiosa lezione durante la quale dovevo evitare le mille domande delle ragazze su dove fosse Maru e sul mio Cerberus.
Su una cosa però dò ragione a Xemnas: stare da soli è orrendo, specie in momenti delicati come questi.
Per fortuna c’erano lui e Saix con cui parlare o avrei dato davvero di matto.
Certo, a volte mi sentivo davvero di troppo, in poche parole “il terzo incomodo”... anche se Saix non dava segno di essere irritato per la mia presenza o di avercela con Xemnas per la sua proposta imprevista, l’argenteo cominciava ad avere qualche scatto ogni tanto... quando si dice “dipendente dal sesso”...
Getto uno sguardo al cellulare per la quattrocentesima volta nell’arco di un quarto d’ora: dopo quel messaggio che mi ha mandato su tutte le furie non ne ho più ricevuti da Maru.
Mi alzo stiracchiandomi e sfoglio svogliatamente il libro “Ivanhoe”... anche il mio libro preferito non riesce a distogliermi dai miei pensieri...
Il mio orecchio capta qualcosa e, voltandomi incredulo, afferro il cellulare.
In quel momento entrano Xemnas e Saix.
< Che c’è, Zexion?>
“Torno domani”
< Dice che torna domani...>
< Perfetto!> esclama Xemnas con un sorrisone, ma non lo ascolto e scrivo.
“Dimmi di Naminé”
Mentre aspetto la risposta Xemnas abbraccia Saix al settimo cielo... sì, proprio “dipendente dal sesso”.
La risposta non tarda ad arrivare.
Le brutte notizie non tardano mai ad arrivare.
“Mi dispiace, Zexion. Mi dispiace davvero”
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Ecchime!!! XD Torno vittoriosa! Quattro recuperi su cinque sono andati a segno e anche se non ho superato latino, ora posso ostentare un 7 + in geografia! Devo alzare un altare ai miei prof, mi hanno fatto fare i recuperi scritti xD Vabbè, allora un bacione a D’Alessi e alla Del Stabile, vi voglio bene! Specialmente perché mi date ispirazione per scrivere fan fic hentai su di voi, ma vabbè! ^^ Allora... sì, non ci si sente da un bel po’ e devo ammettere che ho scritto questo chap in poco meno di due ore che avrei dovuto dedicare a fare schemini di geografia in vista della prossima interrogazione, ma oggi mi sentivo troppo ispirata! X°D Certo, poi spero che il risultato sia di vostro gradimento, a me non sembra così male ^^ In compenso ora la tastiera del pc è tutta sporca di cioccolato (tranquillo fratellone, è la mia tastiera, non la tua... sulla tua ci ho già rovesciato il succo d’arancia xD), così imparo a mangiare il mio uovo mentre scrivo... ma, tanto per iniziare uno dei miei discorsi random, che razza di sorprese mattono nelle uova? O___O Cioè, capisco i gusti variabili, ma... un elefante di peluche ARANCIONE??? O_________o E dopo danno a me della fumata... bè, effettivamente una che scambia nel compito di arte Policleto (scultore) con Policrate (tiranno) non ha tutte le rotelle a posto (e la prof non ha neanche visto che avevo scritto Discoforo al posto di Doriforo xD), ma sorvoliamo... Passando ai motivi del mio ritardo (ma non ho fatto prima del solito? Oo Forse è solo una mia impressione...) questa volta non darò la colpa alla scuola... certo, ha fatto la sua buona parte, ma il fatto è che quando vado al pc non riesco a trattenermi dall’aprire il mitico solitario (io ho quello modificato con al posto delle figure i personaggi di Final Fantasy VIII xD) e ho una passione sfrenata per la modalità vegas a tre carte... ok, per dirla tutta ci perdo i pomeriggi =ç= e poi durante le vacanze mi sono fatta una di quelle tirate a Final Fantasy XII che non mi dimenticherò mai (oltre ad essermi gustata il mio Balthier *ç* pezzo di figo che non sei altro... vabbè, a parte questo, sto lentamente abbandonando la sezione KH... no, non cominciate a festeggiare =__= Non ho intenzione di ritirarmi, ho ancora un mucchio di storie da farvi subire xD Solo che credo che la mia concentrazione si sposterà anche in altre sezioni (Harry Potter, dott. House e Pirati dei Caraibi, quest’ultima poi è praticamente priva di yaoi ç__ç qualcuno deve fare qualcosa... ma niente paura, sta arrivando MedioMAAAAAN!!! ... ok, internatemi). Penso di avere detto tutto... ultimamente i miei discorsi random sclerotizzanti stanno diventando più lunghi dei capitoli di per sè... vabbè, meglio così xD Mi diverto troppo a scrivere questa marea di cavolate! Ah, per chiunque volesse morire precocemente, qui c’è l’indirizzo dove potete trovare le mie foto xD Guardate che declino ogni responsabilità sugli effetti collaterali che avranno su di voi! http://pauraedelirionellorganizzazione.forumcommunity.net/?t=12316835
Ok, dai, per oggi ho terminato, alla prossima! XD
Bacione a tutti e, mi raccomando, recensite!
Tau!
|
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Capitolo 13 *** 13. How does it feel? ***
Risposte alle recensioni
Sashy: O________________O Tu e le tue
rime macabre…
LittleBeaver91: dovrò fare
le mie scuse a Naminé, ma
sfortunatamente è proprio morta… scusa, ma
l’avevo deciso fin dall’inizio di
farla morire ^__^’’ Comunque… Zio
Paperone è un mito! xD Lo trovo semplicemente
fanatastico, di gran lunga il mio personaggio preferito di Paperopoli e
Topolinia, al parimerito solo con Amelia e Paperino x3
Kns_87: ma tu… non
puoi… leggere le Draco/Harry O________O
xD Ok, lo so che mi piacciono i vecchi, ma… Harry/Piton
4ever =ç= xD O meglio,
qualsiasi pairing abbia in mezzo Piton, Black o Lupin xD
Comunque… se mi hai
dato per dispersa prima, ora mi avrai dato per morta accertata xD
FranXy: xD La mente di Rob
è talmente contorta che non si sa
mai cosa aspettarsi da lui xD Purtroppo non potrò venire a
Catania ç__ç mia
madre ha optato per un altro posto… accidenti, devo
assolutamente riuscire ad
incontrarti! ç__ç
Axelina93: xD Oddio, tra poco avremo
la guerra tra
pro-mortediNami e contro-mortediNami xD Comunque sono contenta di
averti fatto
ricredere sul pairing, credo che sia bellissimo sperimentare nuove
coppie,
offre una grande varietà di possibili trame ^__^
Lonely Angel: non smetterò
mai di scusarmi per la misera
fine di Naminé ç__ç su col morale, la
vita continua x3
Cristall: grazie mille ^^ A volte mi
chiedo anch’io come
facciano a piacere le mie storie, io sono sempre insoddisfatta, ma
finché
funziona va tutto bene xD
Kanon: xD Maru è sempre al
centro dell’attenzione e quando
non c’è inevitabilmente si sente che manca
qualcuno di fondamentale xD E Saix e
Xemnas… =ç= per me sono sempre il massimo ^__^
Kymyit: io pensavo che almeno crucco
non fosse un termine
dialettale, ma a quanto sembra nel miscuglio di lingue che uso per
parlare ci
sta moltissimo dialetto xD Crucco vuol dire tedesco ^^
Tifa93: FIGLIOLA!!! ** Complimenti
per la tua promozione, a
quanto pare l’essere Mod è di famiglia x3 Non
preoccuparti, non abbandonerò
completamente la sezione, mi basterà dare una rigiocata a
KH2 o al Chain e
l’ispirazione tornerà potente come prima ^^
Fullmetal manga lover: xD non
preoccuparti, è da quando
avevo sei anni (ovvero da quando ho cominciato a tenere i capelli
corti) che mi
scambiano per maschio xD E tutto questo ha generato delle scenette
buffissime
(come quando due ragazze volevano buttarmi fuori dal bagno
perché credevano
fossi un maschio o un ragazzo, vedendomi uscire dal bagno, mi si
è avvicinato e
strabiliato mi ha chiesto “Ma sei andato nel bagno delle
ragazze?” xD) ed alla
fine mi diverto molto con tutte queste incomprensioni xD
Abigail: certo, grazie mille x3
Fratellone Lontano: altro che
internamento, per te ci vuole
un corso per ridurre la logorrea! xDDDD Sono comunque onorata dal tuo
entusiasmo! (il mio Balthier però rimane più figo
del tuo ù__ù)
Marluxia25: GraFFie caVissima *__* xD
Le tue recensioni
hanno l’effetto particolare di tirarmi incredibilmente su di
morale xD
Deep_Strife: Grassie ^__^
è vero, abbiamo bisogno di più
fondi xD Bé, aspetta che trovi un vecchietto che rappresenti
abbastanza bene
Feedman che ci faccio la targhetta per l’adozione x3
Sorina_SA: xD ti capisco, molti
gruppi vengono decisamente
screditati dalla folla di fan che li segue (e spesso ci rimettono a
suon di
insulti quelle poche persone che ascoltano un cantante
perché a loro piace la
musica e non l’apparire… più o meno
come è successo a me quando alcune persone
hanno scoperto che ascolto Marilyn Manson… hanno cominciato
a darmi della
posseduta… comunque è davvero un peccato che non
si riesca a suddividere la
qualità della musica dall’apparire di colore che
la interpretano :/). Comunque…
quella faccina mi preoccupa… in che senso
“diversa”? Spero di non averti
traumatizzata a vita xD
13.
How does it
feel?
Oggi torna Maru e io non so con che
faccia guardarlo.
Non
so cosa si provi
quando si perde qualcuno, non mi è mai morto un parente
stretto... d’altra
parte non riesco a non pensare che forse lui non sta affatto soffrendo.
In
fondo visto il
rapporto che aveva con la sorella magari soffre come soffrirebbe
qualcuno per
la morte di un lontano conoscente, qual vago malessere che permane
dentro per
un po’ di tempo, ma che lentamente e inesorabilmente scivola
via senza che ce
ne si accorga.
Ma
forse sono solo io
che penso male della gente. No, l’unica cosa che non capisco
è cosa sto
provando io: non sto soffendo, ma non mi sento neanche bene. O forse
sto
soffrendo ma non me ne rendo conto.
E’
complicato da
spiegare: è vero, l’ho conosciuta da poco e per
poco, ma... insomma... l’ho
baciata.
Non
è una cosa a cui
dare poca importanza, è la seconda persona in tutta la mia
vita che bacio
(ironia della sorte, il primo è suo fratello), quindi non
sono uno che va in
giro a distrubuire baci come fossero volantini.
La
amavo... o come
minimo mi piaceva. Non l’ho baciata perché mi
faceva pena né per sfuggire in
qualche modo incomprensibile a Marluxia.
L’ho
fatto perché
provavo qualcosa e se lei ha risposto vuol dire che ero ricambiato...
probabilmente
ero più obbligato di quanto pensassi, avrei dovuto starle
accanto.
Sì,
avrei dovuto
andare a trovarla, al diavolo il chiuso dolore famigliare, ho
socializzato più
io di Maru con quella povera ragazza!
Ok,
ho fatto un passo
avanti: ora le opzioni sono consolare Maru, criticarlo o semplicemente
picchiarlo.
Ah,
sono tornato nella
mia stanza, Xemnas era al limite e dovevo sistemare un attimo la stanza
che
avevo reso un campo di battaglia nella mia ultima sfuriata.
A
dire il vero
quest’ultima operazione mi aveva impegno per non
più di cinque minuti, quindi
il resto del tempo l’ho impiegato facendomi varie docce nel
tentativo di
schiarirmi le idee, cercando di continuare i compiti (tattica che si
è rivelata
più che un suicidio, dopo aver scritto per cinque volte la
stessa parola con
uno sbaglio sempre diverso, ho sbattuto il quaderno
nell’armadio) e fissando il
soffito sdraiato sul letto.
Marluxia
non ha
specificato a che ora all’incirca sarebbe tornato, ma ormai
sono le cinque di
sera, non può mancare tantissimo al suo ritorno.
Metto
la testa sotto
il cuscino e comincio a ingannare il tempo pensando al periodo delle
medie e
del liceo: questa fissa ce l’ho da quando, circa a
quattordici anni, sono
incappato in una poesia che diceva che quando si è giovani
pensare alla
sofferenza del passato serve per farsi meno illusioni e imparare
qualcosa dalla
vita.
Ma
non mi è mai
sembrato di aver avuto tante sofferenze nel mio passato, adesso
sì, ma prima
non mi ricordo affatto.
Ho
una buona memoria,
ho ancora dei frammenti di ricordi di quando ero alle materne, anche se
pochi,
e molti di più di quando andavo alle elementari; le medie e
il liceo li ricordo
come se fosse ieri.
Il
primo giorno di
medie, con la professoressa che sembrava un gufo e si aggirava per i
banchi ripetendo
che bisognava che il passaggio dalle elementari alle medie fosse
“soft”... il
giorno d’accoglienza al liceo, quando avevo scambiato il mio
professore di
lettere per un bidello... tutti i gessetti che tiravano addosso al mio
compagno
di banco che dormiva in continuazione... poi le uscite con gli amici.
Oddio,
non ho mai
avuto tanti amici, ma con quelli fidati del liceo quando facevamo le
uscite per
la città le facevamo in grande stile.
Alcuni
flash sono più
nitidi di altri, ad esempio Luke che cerca di tirare un
frappè di fragole
addosso a James, ma, per quanto io cerchi, niente sofferenza.
Situazioni
imbarazzanti a bizzeffe, ma sofferenza mai; forse ho avuto una vita
troppo
facile, per questo adesso sembra che mi vada tutto storto,
sarà solo un’iniziazione
alla vita.
...
O forse devo
smetterla di farmi troppe seghe mentali...
<
Permesso?>
Tiro
fuori la testa da
sotto il cuscino e finalmente lo vedo.
Il
solito cappotto, il
solito cappello, non il solito sguardo.
Nel
suo essere uguale
a prima c’è qualcosa di tremendamente diverso: gli
occhi.
Sono
come spenti,
stanchi, con delle occhiaie profonde che li cerchiano e fanno sembrare
Marluxia
una sorta di cadaverico fiorellone con troppi pesticidi.
Il
mio pensiero corre
per un istante a tutte le mie congetture di prima: devo aver
ufficialmente
vinto il Mongolino d’Oro.
Mi
alzo velocemente e
mi avvicino a lui, prendendo il cappotto che si sta togliendo: mi sento
talmente in colpa… tutto questo tempo a pensare, senza
agire, senza prepararmi
neanche un attimo ad accogliere Marluxia, di ritorno probabilmente da
uno dei
viaggi più psicologicamente dolorosi che avesse mai provato.
Egoista
che non sono
altro.
Lo
guardo meglio in
volto: forse è solo una mia impressione dettata dal senso di
colpa, ma mi
sembra un po’ sciupato e le occhiaie sono più
profonde di quanto mi era
sembrato a prima vista. Mi sorride, un sorriso un po’ tirato,
stanco come
probabilmente tutto il resto del suo corpo.
<
E’ bello
rivederti, Zexion.>
Lo
guardo,
attanagliato dai sensi di colpa e cerco di ricambiare il sorriso, con
un
risultato parecchio discutibile. Per rimediare a questa performance
disgustosa
lo abbraccio. Affondo il volto nel suo petto, stringendolo
più forte possibile,
tanto che per qualche istante temo di fargli male.
E’ più semplice stare così, senza
fissare i suoi occhi incredibilmente tristi e
stanchi, ma non ha senso. Qui c’è un problema: io
non so aiutare le persone e
lui si vergogna a chiedere aiuto.
….
Un’accoppiata
fantastica, non c’è che dire.
Ma
i problemi si
possono risolvere, insieme. E per farlo bisogna vedere le cose come
sono, non
come ci piacerebbe che fossero.
Lo
guardo negli occhi,
deciso.
<
Come ti
senti?>
Sembra
sorpreso dalla
domanda, probabilmente credeva che avrei iniziato ad assediarlo con un
sacco di
domande su Naminé.
Sì…
probabilmente se
non avesse avuto degli occhi così, l’avrei fatto.
Egoisticamente, pensando che
lui fosse una sorta di automa senza sentimenti e illudendomi di essere
un
esempio spiccato di umanità, l’unico ad aver
prestato attenzione a quella
povera anima in pena.
Sono
davvero un
egocentrico.
Marluxia
le ha voluto
bene, a modo suo. Un modo spesso non comprensibile ai più,
forse neanche agli
stessi Marluxia e Naminé, ma le voleva bene.
Può
sembrare cinico in
un momento come questo, ma prima dei morti vengono i vivi.
Rovinarsi
l’esistenza
pensando a qualcuno che è morto non serve a niente se si
trascurano le persone
che ancora vivono e che si muovono attorno a noi.
Si
possono onorare
certamente i defunti, ricordandoli, parlando di loro, magari scrivendo
libri,
tirando fuori da cassetti vecchie fotografie che li ritraggono o
guardando
vecchi filmati rovinati, magari ancora in bianco e nero da quanto
è vecchia la
fotocamera con cui sono stati girati i nastri.
Ma
se onorarli ci fa
dimenticare le persone accanto a noi, quelle che respirano, si
relazionano l’un
l’altro, parlano, comunicano, mostrano dei lati sempre nuovi
in diverse
situazioni, allora è meglio dimenticarsi dei morti.
Io
ho dimenticato fin
troppo Marluxia, ma forse, e ribadisco forse, sono ancora in tempo per
rimediare.
<
Io… mi sento
stanco… come se fossi… assente.>
Lo
guardo e il suo
aspetto conferma le sue parole.
<
Coraggio Maru,
ora sei tornato. Andrà tutto bene.>
<
Lei… Nam->
<
Non pensarci
adesso. Non sei lucido, sei stanco, sconvolto e decisamente provato da
tutti
questi eventi. Avrai tempo per ragionare, per chiedere le risposte a
tutti i
tuoi perché, ma questo momento deve servire solo a
riposare.>
Lui
mi fissa con lo
sguardo annebbiato ma con un’ombra di sorriso che lo rende un
po’ meno
sciupato.
<
Meglio se ti fai
una doccia. – gli suggerisco io – Aiuta molto a
rilassarsi, vedrai.>
<
Grazie… certo che
mi sento davvero confuso… è come se fossi
ubriaco, non riesco a focalizzare
bene ciò che sta attorno a me e quello che mi
succede…>
<
Una doccia è la
scelta migliore.>
Gli
apro la porta del
bagno, lasciando che si tolga i vestiti da solo: anche se siamo
fidanzati mi
sento ancora impacciato.
Sento
l’acqua che
comincia a scorrere, vedo i suoi vestiti lasciati alla rinfusa sopra
una sedia.
Mi
getto nuovamente
sul letto, stanco come non mai; mi passo una mano sulla fronte e quasi
mi
lascio sfuggire un’esclamazione: sono completamente fradicio
di sudore.
Rassegnato,
entro in
bagno, apro il rubinetto e mi sciacquo il volto; il mio sguardo
inevitabilmente
finisce sullo specchio che ho davanti e nel riflesso osservo la tendina
tirata
davanti alla doccia.
Sospiro,
mi arrotolo
le maniche della camicia fino al gomito e mi avvicino.
<
Maru?>
<
Sì, che c’è?>
Prendo
un bel respiro.
<
Vuoi… una mano a
lavarti la schiena?>
Silenzio.
<
Se per te non è
di disturbo…>
Faccio
segno di “no”
con la testa prima di ricordarmi che non mi può vedere.
<
Nessun
problema.>
Sento
il getto d’acqua
che si interrompe e scosto la tenda.
E’
seduto, dandomi le
spalle, completamente bagnato, ma senza ancora un briciolo di sapone
addosso.
Prendo da una mensoletta il sapone e me lo spargo sulle mani.
Comincio
ad
insaponargli la schiena, partendo dalla base del collo, poi
giù, alle scapole.
Mi
viene
l’irrefrenabile desiderio di dirgli di me e
Naminé, di quel bacio che ci siamo
dati: chi lo sa, forse l’ho interpretato male io, magari
significava qualcosa
di completamente diverso da come l’ho inteso io…
forse Marluxia potrebbe
aiutarmi a chiarire questa incognita, ora che Naminé non
c’è più per potermela
spiegare.
E
forse mi sentirei
meglio anch’io, nel liberarmi di questo segreto. Una volta
annulato ogni
accaduto nascosto all’altro, forse io e lui potremo stare
più tranquilli, come…
purificati. Niente più menzogne, niente più
segreti. Si agirebbe come un’unica
entità, il problema di uno è anche il problema
dell’altro, la soddisfazione di
uno è la soddisfazione anche dell’altro. Solo che
in due i sentimenti positivi
sono raddoppiati, quelli negativi invece sono dimezzati.
C’è solo da
guadagnare.
In
fondo sarebbe
meglio se glielo dicessi, di questo dannato bacio. Meglio che lo sappia
da me
che per altre fonti che mi farebbero passare come un
traditore…
Oddio,
ho un dubbio… e
se Naminé, proprio alla fine, avesse deciso di dirglielo?
Se
non fosse così
triste per la morte della sorella, ma per il fatto che io non gli ho
parlato di
questo? Oppure è l’ennesima supposizione
egocentrica che mi viene oggi?
Deglutisco.
<
Tutto bene,
Zexion?>
Mi
riscuoto un attimo
e riprendo a insaponargli la schiena: non mi ero neanche accorto di
essermi
fermato, ero troppo sovrappensiero.
<
Maru?>
<
Sì?>
<
Non è che per
caso… Naminé ti ha lasciato qualche messaggio per
me?>
Trattengo
il respiro,
incerto se ritirare la domanda per beneficiare del dubbio o prepararmi
a vedere
ogni mia supposizione, ogni mia teoria spazzata via dalla pura e
semplice
verità.
<
No, mi dispiace.
Quando sono arrivato non ha praticamente detto parola. Stava troppo
male per
perdere energie parlando.>
Ricomincio
a
respirare.
<
Capisco. Mi
dispiace…>
Non
è vero che la
verità fa sempre male… più che altro
è agrodolce.
Non
riesco a
trattenere un sorriso mesto: probabilmente quel bacio sarà
il filo che legherà
me e Nami finché non dovrò morire
anch’io. Un segreto condiviso con solo
un’altra persona ti fa sentire più vicino ad essa,
anche se non la potrai più
vedere.
<
Ok, finito.>
Mi
alzo quando
finalmente tutta la schiena di Maru è insaponata e mi
allontano verso il rubinetto
del lavandino, per sciacquarmi le mani.
<
Va meglio?>
<
Sì, non
preoccuparti Zexion, sto bene. Finisco di lavarmi e mi ficco a letto,
mi
basterà una buona dormita per tornare a posto.>
Esco
dal bagno
lasciando che Maru finisca di lavarsi e mi metto in pigiama, scivolando
poi
sotto le coperte.
Mi
appisolo,
scivolando in una sorta di torpore biancastro, come se fossi sospeso
tra il
conscio e l’inconscio.
Mi
sembra di
risvegliarmi un attimo quando sento Marluxia sdraiarsi accanto a me, ma
sempre
inconsciamente lo abbraccio.
<
Ci vorrà ben più
di una dormita per rimettere le cose a posto.> boffonchio.
<
Lo so.>
La
sua risposta è
lontana e ovattata, ma incredibilmente reale.
<
Ma il tempo
aiuta. Aiuta sempre.>
Poi di nuovo bianco.
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
*esce da sottoterra sputando
terriccio e vermi*
No, per quanto potesse sembrare, non
sono ancora morta! *v*
Ah ah, speravate voi! E invece no,
eccomi qui, pronta a
cominciare finalmente la stagione estiva!
*saltella sul divano nuovo e si becca
un mestolo in testa
dalla madre*
E’ bellissimo poter
riaggiornare, voi non sapete quanto mi è
mancato! ç__ç
Lo so, ci ho messo davvero millenni
per sfornare questo
nuovo capitolo e per un po’ di tempo ho pensato anche di
scrivere un avviso per
indire il momentaneo arresto di questa fan fic, ma poi ho pensato che
bloccarla
ora sarebbe solo servito a giustificarmi e ad alleviare i miei sensi di
colpa…
e senza sensi di colpa mi sarebbe stato difficilissimo riprendere
velocemente
in mano la fic! X3
Cioè, sarebbe stato come
se avessi usato una scusante e non
mi andava proprio giù ù__ù
Comunque voi non sapete (o forse lo
sapete benissimo perché
sta capitando anche a voi) che casino quest’ultimo periodo a
scuola @__@ con la
storia che a febbraio non si poteva interrogare e fare verifiche per
via dei
corsi di recupero, ci siamo trovati fino all’ultima settimana
alle prese con
gli ultimi test! Cioè, è davvero stancante!
Figurarsi per i prof, ci scommetto
che sono così assassini in questi ultimi giorni…
vabbé, tanto sabato finisco
^__^ ERA ORA!!! Yuhuuuu!!!!
E’ vero, ci saranno anche i
corsi (per ora mi hanno
confermato che ho debito in storia e italiano, ma devo vedere se me ne
appioppano altri), ma sarà comunque più
rilassante degli orari normali!
Appena finita la scuola approfitto di
una settimana di
riposo prima dell’inizio dei corsi per andare a Santorini,
un’isola greca! *v*
Non vedo l’ora! xD Se penso che mia mamma ha intenzione di
sfruttarmi perché ho
studiato (più o meno) greco quest’anno, mi viene
la pelle d’oca… io sono quella
che dopo aver studiato francese per quattro anni sapeva dire solo
“merci” xD
Vabbè, io faccio grandi
favoritismi con le lingue, le uniche
che mi piacciono veramente sono l’inglese, il giapponese e il
tedesco ^^
Chissà, magari un giorno riuscirò a studiare
queste ultime due da autodidatta
xD
Comunque, tornando a noi, ho deciso
di postare questo chap
prima dell’inizio della scuola e, in particolare, oggi, 5
giugno perché… E’ IL
MIO COMPLEANNO!!! x3 Anche se mi sento vecchia, voglio comunque
festeggiare!!!
Yahuuu!!! Proprio ieri mi sono trovata a fare i conti del tipo
“oddio, ho 15
anni…. 15 è la metà di 30…
oddio… sono vecchissima…” xD
E domani faccio la festa *__* Non sto
più nella pelle!!! xD
Ed inoltre ho anche un’altra buona notizia… ho
partecipato ad un concorso di
scrittura, il “premio Russello”, che
sfortunatamente è solo a livello
regionale, quindi nel Veneto, ma comunque è un concorso a
tema (quello di
quest’anno era la trasgressione) aperto solo agli studenti
delle scuole
superiori… e mi hanno detto che sono tra i finalisti *__*
Sabato saprò come
sono arrivata, se magari mi spetta qualche compenso (le categorie sono
due, una
era una brevissima storia da mandare via sms, l’altra era un
testo un po’ più
lungo; io ho partecipato ad entrambe e non so in quale delle due sono
riuscita
ad arrivare in finale), ci sono premi in denaro per i primi cinque
posti di
entrambe le categorie ^^ Pensate, se riuscissi ad arrivare ad una delle
cinque
posizioni sarei la prima concorrente del primo anno ad essere premiata
da
quando hanno istituito il concorso *__* Sarebbe favoloso, ma non voglio
illudermi ^^’’ Mi basta per ora essere arrivata in
finale, dopo se arriva
l’aiuto del destino non mi lamenterò ^^
Ok, credo di avervi straziato
abbastanza, scusatemi per il
ritardo abissale nell’aggiornamento, vi prometto che ora mi
rifarò quest’estate
xD
E chiedo scusa al forum, a cui non
sono potuta accedere per
lungo tempo a causa dei troppi impegni e in particolar modo a Sashy e
Cibia,
che le ho rallentate, se non praticamente bloccate, col ridoppiaggio
dei video.
Mi dispiace moltissimo.
A presto, mie cari lettori!
Ricordatevi, recensite x3
|
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Capitolo 14 *** 14. Let's live again ***
Risposte
alle
recensioni
Fullmetal manga lover: xD Non me ne
parlare, a volte
anch’io non mi ritrovo più con i ragionamenti che
stavo facendo e mi tocca
ricominciare da capo perché ho perso il filo xD Anche
perché i ragionamenti più
interessanti mi vengono tutti di sera e finisce sempre che mi
addormento prima
di concluderli! Comunque sto rivalutando Naminé come
personaggio, probabilmente
la farò apparire più spesso nelle mie future fan
fiction ^^ Effettivamente,
superata una certa età, mi rompo un po’
anch’io a farmi scambiare per maschio
ç__ç ok, forse non sarò il massimo...
ma non sono mica piatta! T__T Mondo
crudele e orbo è__é xD
Marluxia25:
Fight!
Fight! Fight! Look: *toglio OST di Resident Evil 3* x3 Grazie per
l’incoraggiamento! XD I tuoi commenti diventano sempre
più deliranti, ma li
trovo adorabili anche per questo! XDDD Per ora niente friki-friki look:
ma
presto sì =)
Lonely
Angel: xD
Tranquilla, non sparirò xD Anche se c’è
un altro rischio abbastanza concreto...
che io cominci un casino di fan fiction e non riesca a finirne neanche
una xD
Oddeus, spero proprio di no... però effettivamente, a parte
EaF e Finding my
way che sono in rete anche se non concluse (con FMW che non va avanti
da mesi
ç__ç) ho salvato nel computer, cominciate ma non
ancora finite, una fan fic su
Marilyn Manson, una sul dott. House, una sui Pirati dei Caraibi, una su
Harry
Potter, cinque su Kingdom Hearts e una su Final Fantasy VII: Dirge of
Cerberus
O__O Senza contare quelle scritte a mano (due su Kingdom Hearts e due
sul dott.
House) O_______O Mi sa che ho iniziato un po’ troppi lavori,
ma spero di
finirli tutti prima o poi x3
LittleBeaver91:
Ale,
non mi morire, non mi morire! XD *comincia a scuoterlo* torna tra
noiiiii!!!!
Kymyit:
xD Grazie!
Però, povera Nami, adesso mi fate venire i sensi di colpa! XD
Deep_Strife:
xD Oddio,
presto scoppierà la guerra di religione!
Cristall:
Grazie mille
per la comprensione xD I sensi di colpa mi fanno molto male! XD
Fratellone Lontano: Ma quando la
finirai di minacciare
l’autrice xD E comunque, estrai pure il tuo Gunblade, io ho
armi più potenti
ù__ù *prende la sfera poké* Scelgo te,
Mamma Rossella! *viene fuori la mamma
con il mattarello rinforzato apposta con ferro* Bhuahahahah, avrai
ancora il
coraggio di affrontarmi! E, tanto per cambiare, finché non
salta fuori il togo
scomparso non hai alcun diritto di avanzare minacce =__=
Perché i togo non
spariscono da soli... sgrunt...
Sashy:
povera! XD Bé,
è un ottimo regalo di “bentornata” xD
Nemia:
non ci credo,
compiamo gli anni lo stesso giorno O__O LOL xDDD Che forza!
Judai:
Ciao ^^ Non
preoccuparti, posso capirti perfettamente, rileggendo adesso gli ultimi
capitoli della storia mi rendo conto che sono abbastanza cupi e fanno
stare
male, ma questo è anche dovuto al periodo in cui li ho
scritti, che dev’essere
stato probabilmente il secondo periodo più brutto della mia
vita (il più brutto
è quando si sono separati i miei genitori). In quel periodo
avevo iniziato da
poco le superiori e il cambio classe per me è stato
bruttissimo, non mi trovavo
con i miei compagni, diventavo ogni giorno più scontrosa e
quando parlavo
spesso ferivo le persone... in un certo senso tutta
l’amarezza che avevo dentro
è stata riversata nella storia, visto che la uso come sfogo
per tirare avanti.
Ma non devi preoccuparti, è normale che quando una storia ti
piace molto e ti
prende ti faccia anche soffrire, succede anche a me ^^ Il tuo commento
mi ha
fatto molto piacere, grazie mille.
_Abigail_:
xD Prima o
poi aggiorno sempre! XD
FranXy:
Sì sì, glielo
dirà proprio in questo chap ^^
Sorina_Sa:
Non sei
l’unica, anch’io sono a rischio bocciatura
ç__ç ho due materie sotto, per una
sono sicura di farcela, ma l’altra... non è
proprio una passrggiata... Ma fatti
coraggio, ce la possiamo fare! Grazie mille per il commento x3
14.
Let’s live
again
Io e Marluxia abbiamo dormito per
due giorni di seguito,
lui di continuo, io svegliandomi ogni tanto per tre-quattro minuti al
massimo e
poi riaddormentandomi. Poi c’è stato un lungo
periodo passato principalmente in
biblioteca: io e Marluxia, appena terminavano le lezioni, ci
rifugiavamo in un
angolino non molto frequentato e passavamo il resto della giornata.
Leggendo,
rimanendo
immobili a fissarci per ore o scherzando.
Scherzando
in una
maniera che a molti sarebbe sembrata patetica, ma quelle risatine
imbarazzate
ci servivano, specialmente a Maru, per tornare alla
normalità. Un po’ alla
volta, senza fretta, ma tornandoci.
E
poi abbiamo iniziato
a parlare seriamente.
E’
stata probabilmente
la parte più delicata e impegnativa, né io
né Maru siamo abituati a parlare dei
nostri problemi personali. Per dargli più sicurezza ho
iniziato io, parlandogli
di tutte le esperienze di una certa importanza nella mia breve e
ingrata
esistenza. Man mano che parlavo mi sono reso conto di quanto fosse
noiosa la
mia vita prima di conoscerlo: ero chiuso nel mio guscio e nessuno aveva
voluto
provare a tirarmene fuori. Per gli altri ero così e nessuno
sarebbe mai
riuscito a cambiarmi.
Marluxia
se n’era
semplicemente fregato.
Impulsivo
come sempre
e guidato da un’insolita mancanza di tatto, m iaveva
strappato da quel guscio
con le unghie e coi denti, combattendo contro il guscio stesso e io che
mi
dibattevo.
E
alla fine mi ero
trovato fuori dal guscio, forse troppo improvvisamente, e questo mi
aveva disorientato
a tal punto da non riuscire a prendere decisioni con la mia solita
freddezza e
analizzare la situazione come ero solito fare.
Questo
aveva creato un
momentaneo peggioramento della mia vita, il motivo percui tutte le
difficoltà
che mi si presentavano le trovavo impossibili da risolvere, ma a lungo
andare
le cose miglioravano.
Ero
meno freddo, mi
preoccupavo delle persone intorno a me... imparavo a vivere nel vero
senso
della parola.
Finito
di raccontare
tutto della mia vita e specialmente i cambiamenti della mia vita, ho
esitato un
attimo, ma appena ho visto che Maru stava per parlare non ho saputo
resistere.
Gli
ho detto del
dannatissimo bacio tra me e Naminé che mi aveva stravolto.
Mi
aspettavo un minimo
di scenata o qualche commento amareggiato, uno sguardo deluso di me o
un
qualsiasi altro segnale di biasimo.
Ma
Marluxia sorrise.
<
Non... ti
arrabbi?>
Lui
scosse la testa.
<
Ti devo
ringraziare, Zexion. Ora almeno so che se ne è andata
felice.>
Poi
ha parlato di lei.
Parlava di come era agitato di quando stava per nascere, non stava
più nella
pelle, continuava a urtare tutti all’ospedale, aveva sbattuto
contro un paio di
porte e per poco non finiva investito da un carrello.
Raccontava
con un
sorriso malinconico e gli occhi lucidi, ogni tanto si fermava per
passarsi una
mano sul viso, come per rimettere in ordine le idee o prendersi un
attimo di
pausa per calmarsi se si stava facendo trasportare troppo.
Io
lo ascoltavo
incantato, non l’avevo mai visto così coinvolto,
così felice mentre parlava,
sembrava emanare energia allo stato puro, impregnando di significato le
parole
e accompagnandole con i gesti. Era assolutamente magnifico.
Lo
ascoltavo con una
morsa allo stomaco, rendendomi conto solo in quel momento di quanto
bene avesse
voluto alla sorella e di quanti rimpianti avesse ora per non averglielo
mai
detto, per non averle mai dimostrato l’affetto che provava.
Della
paura che aveva
che lei lo giudicasse, perché per quanto Marluxia sia
indifferente alle
critiche che gli vengono rivolte dagli altri, a i giudizi delle persone
che gli
sono care ci tiene eccome.
Non
si era mai sentito
un buon fratello, temeva di non riuscire a dare a Naminé un
buon modello da
seguire, un fratello di cui essere fiera.
Quel
giorno abbiamo
fatto la notte in bianco, presi com’eravamo a parlare: appena
uno finiva di
raccontare, l’altro si ricordava dei particolari di quello
che aveva raccontato
prima e così si ricominciava.
Da
quel giorno sono
passate settimane, ormai siamo in aprile e Marluxia è di
nuovo felice.
Nonostante
nessuno si
sia accorto della graduale sparizione di Marluxia dalla vita sociale
degli
altri ragazzi, tutti si sono accorti con gioia del suo ritorno, le fan
girl in
testa.
Non
amo ancora dare
spettacolo, ma a volte Maru mi convince a dare un contentino a quelle
pazze
scatenate con la bava che tocca terra non appena ci vedono.
Approfittando
poi
dell’ondata di gioia che mi aveva inondato con il ritorno
alla stabilità di
rapporto tra me e Maru, Axel e Demyx sono tornati alla carica.
<
Andiamo, Zexion!
Sono solo degli innocenti scherzetti, nient’altro! Non ci
mettono affatto in
pericolo!>
<
Malefica è
un’idiota, ma è abbastanza in gamba per scoprire
chi è che mette in subbuglio
la scuola. Con una scusa o con un’altra una volta individuati
i responsabili
non si farà problemi a buttarli fuori.>
<
Insomma, non
siamo dei dilettanti! Per chi ci hai preso?>
Tra
una preghiera ed
una promessa di prudenza, ho ceduto e io e Maru ci siamo uniti a questo
dannatissimo club Anti-Malefica.
Facciamo
una riunione
una volta a settimana, ma le trovo abbastanza delle buffonate: Axel,
che
vorrebbe essere il leader del gruppo, fa più caos che altro,
Demyx non aiuta
molto mettendosi a strimpellare con quel suo strumento infernale e,
siccome io
non ho alcuna intenzione di mettermi ad inventare scherzi,
l’unico che ci mette
un po’ di impegno è Maru.
Ma
un aiuto, dal
paradiso o dall’inferno, prima o poi arriva sempre.
<
E che è ‘sto
casino?!>
Larxen.
Sorrido
vedendo Axel
immedesimarsi nell’urlo di Munch e Demyx rischiare di rompere
una delle corde
della sua sitarra sbagliando clamorosamente una nota.
Marluxia
è l’unico che
non è sconvolto oltre a me.
<
Larxy! Che bello
vederti!>
Probabilmente
Axel e
Demyx stanno già paragonando Maru ad un povero domatore di
belve molto
inesperto che si sporge a dare un buffetto ad una tigre non
ammaestrata.
Ovviamente Larxen è la tigre.
<
Ciao, Maru.
Allora, some va con la preparazione degli scherzi?>
<
Sto cercando di
progettarne qualcuno, ma avrei bisogno che gli altri mi dessero una
mano con
gli spunti...>
Lo
sguardo
lampeggiante e carico di elettricità che Larxen
risevò al rosso e al biondino
avrebbe fatto tremare le pareti.
<
Voi due – sibila
– mettetevi subito al lavoro. Ora.>
La
reazione fu
immediata: Demyx mette giù la sitarra e si precipita accanto
a Maru per
esaminare i piani, Axel boccheggia un paio di volte e raggiunge
immediatamente
gli altri due.
Larxen
si volta verso
di me.
<
Mettiti al lavoro
anche tu.>
<
Ho detto chiaro e
tondo alla mia ammissione a questo gruppo che non ci avrei messo becco
sui vostri
dannati piani. Sono qui solo come sostegno morale a Maru e per
riappacificare
gli animi nel caso si litighi.>
<
Contando che
finché tutti si fanno gli affari propri è
difficile litigare e che Marluxia ha
molto meno bisogno di un supporto morale di quanto non ne abbia bisogno
tu, in
pratica non stai facendo niente.>
<
Già.>
<
Bene, d’ora in
poi avrai un compito!>
<
Ti ho già detto
che non ne voglio sapere niente...>
<
Non è un compito
che ti espone a rischi, ma è assolutamente vitale.>
<
Ovvero?>
<
Dovrai scaldarmi
il posto.>
...
<
EH???>
<
Hai capito bene,
nanerottolo, dovrai sederti sulla mia sedia e scaldarmi col tuo dannato
sedere
il posto. Non sopporto di sedermi su un piano freddo.>
<
...>
<
Qualcosa da
ridire?>
<
... è
umiliante...>
<
Non osare lamentarti!
Guarda che c’è gente che pagherebbe oro per essere
ammessa in questo gruppo,
dovresti ringraziarci in ginocchio per essere tra noi.>
<
Oh, davvero?
Guarda, sono davvero commosso!>
<
Non scherzare con
me, nanerottolo!>
Mi
mordo il labbro per
non continuare il battibecco.
*
<
Eddai, Zex, non è
poi così male...>
<
E’ la cosa più
umiliante che io abbia mai fatto... ma insomma, persino Demyx potrebbe
adempire
ad un compito simile! Sentirmi paragonato a quel tonterello
è offensivo...>
<
Su su, non esagerare.
E’ un ragazzo simpatico, solo che è molto
ingenuo.>
<
Uff...>
Io
e Maru stiamo
tornando dalla riunione.
L’idea
di essermi
fatto mettere i piedi in testa da Larxen è irritante, ma in
fondo la conosco,
so che è una piccola despota che se non calpesta qualcuno
non si diverte...
meglio prenderla così com’è.
Improvvisamente,
mentre svolto l’angolo, mi accorgo con la coda
dell’occhio di un ciuffo di
capelli castani che appare e scompare velocemente da una stanza che
abbiamo
appena superato.
Mi
blocco un attimo,
vedendo se i capelli, possibilmente attaccati ad una testa, riemergono.
<
Tutto ok,
Zex?>
<
Sì...>
rispondo lentamente.
Fisso
ancora il
corridoio per qualche secondo, poi mi decido a proseguire.
Ma
una morsa di
nervosismo mi attanaglia lo stomaco.
Continuo
a guardare
con la coda dell’occhio dietro di me, sicuro di non essermi
immaginato tutto.
Mi
sembra di vedere un
altro paio di volte qualche strano movimento dietro di me, ma non ne
sono
sicuro.
Voltandomi
un attimo,
vedo Maru che mi osserva leggermente preoccupato.
Sorrido
e cerco di
smetterla di sembrare un paranoico.
Eppure
non riesco a
togliermi di dosso questa strana sensazione... quella di essere seguito.
Mi
azzardo a gettare
dietro di me un altro paio di occhiate, ma il risultato è
zero.
Meglio
finire di
comportarmi così, non voglio far preoccupare per niente
Marluxia.
Però ho proprio il
presentimento di essere spiato.
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Ma salve! xD Come va, gente? Io sto
annegando nel casino che
c’è sopra la mia scrivania, ho raggiunto
l’apoteosi del caso xD E’ talmente un
disastro che persino la signora delle pulizie, che irriducibilmente di
solito
mette ordine ovunque, ha detto che con la mia scrivania non sa neanche
da dove
iniziare xD Effettivamente anch’io ho qualche
difficoltà, non riesco nemmeno a
trovare la mia tessera studenti per avere lo sconto da Disco-Frisco
ç__ç vabbé,
lasciamo perdere! xD Allora, questa bella estate si apre con la
splendida
notiva che, incredibilmente, mi hanno tirato su italiano dal 5 al 6
(probabilmente per via del famoso concorso di scrittura in cui sono
arrivata
nona ^^ ) e così ho solo storia e greco da recuperare ^^ Ma
gli esami saranno
ad inizio settembre, ce la posso fare ^___^ E sapete, il mio fratellone
mi ha
regalato la collana col Cerberus, quella che avevo fatto regalare a
Zeku! *v*
Adorabile! Comunque, oltre a raccomandarvi come al solito di
commentare, vi
avviso che ho postato una one-shot nella categoria Harry Potter, con
Piton come
protagonista, si chiama “The only one”, la trovate
facilmente andando sul mio
profilo ^^
Per
il resto vi saluto, a presto, sciau!
|
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Capitolo 15 *** 15. Spiato! ***
Risposte alle recensioni
Marluxia25:
*mette in sottofondo “The fight song”* Fiight!
Fiight! XD Sono mezza
morta nel delirio di faccine xD Per il friki-friki... manca davvero
pochissimo
x3
FranXy: Anch’io, ma
c’è qualcuno che ci tiene alla sua
dignità più di quanto non ci teniamo noi xD
Fratellone Lontano: Grazie
fratellone! (forse dovresti
cambiare nick in “Fratellone Un Po’ Più
Vicino” O.O) Comunque tu sei una sorta
di musa ispiratrice xD *si immagina Mattie porta-frontone come le muse
su
Hercules* *scuote la testa* *si ricorda Mattie in tutù rosa*
Ma non credere di
cavartela figliolo, farai parte del mio cosplay su Marilyn Manson!
BUAHAHAHAHAH!!! (Se n’è andato via Rob Holliday
ç_________ç tristezza
infinita...)
Kymyit: Non chiedermi come mi vengano
certe idee, non saprei
proprio cosa rispondere xD
Fullmetal manga lover: Nana!
OçO Vojo Yazoo e Shin!!!
*comincia a correre per la stanza urtando cartelle sparse sul pavimento
e
bottiglie di coca cola vuote* x3
Sashy: Che ci posso fare se sono nata
sbagliata? ç__ç Se
fossi maschio avrei molto più successo in amore che non ora
ç__ç Spero che non
si sia ammosciato troppo O_O
Cristall: E questo è un
regalo per il ritorno dalle vacanze
xD I miei soliti tempi da bradipo ^__^
_Abigail_: Semplice e conciso ^_^
Tifa93: Il mio degno successore! XD
Giusto, forum e yaoi! XD
Per gli esami vedremo il 2 e il 3 come andrà, intanto io mi
preparo e accendo
una candela alla Madonna delle nevi =) Speriamo bene!
LittleBeaver91: Eh eh, scoprirai in
questo capitolo chi è il
pedinatore! (anche se non era così difficile da scoprire
look: )
Judai: Don’t worry, i
periodi brutti capitano sempre nella
vita, ma ora me lo sono buttato alle spalle: devo solo riuscire a
trasmettere
la mia serenità nella fan fic, per quanto io ci provi,
rimane sempre piuttosto
seria per i miei gusti ç__ç Vabbè, man
mano andrà in meglio xD
15. Spiato!
Lo sento respirare regolarmente tra i miei capelli, il suo calore
sostituisce quelle dannate coperte che nel giro di un paio di ore di
sonno sono passate inspiegabilmente tutte sul suo lato: mi raggomitolo
meglio sul suo fianco, azzardando uno sguardo al suo volto rilassato.
Ogni tanto mi chiedo se la sua allegria sia dovuta al fatto che
è idiota o perché ha un modo di affrontare le
cose che non lo fa soffrire tanto e spesso, per quanto mi sforzi, mi
ritrovo a pensare che magari sono entrambe le cose.
Mi riconcentro sul suo volto, ha le labbra leggermente dischiuse, il
capelli che gli ricadono in disordine sugli occhi, e pensare che
l’ho mandato da poco a tagliarseli… faccio passare
una mano sul suo volto, sfiorandogli l’angolo della bocca:
è talmente addormentato che non reagisce in alcun modo.
Stacco un attimo la testa dal suo fianco puntellandomi con un gomito in
modo da vederlo dall’alto: niente da fare, comunque rigiri la
visuale, è sempre bellissimo.
Non penso di averglielo mai detto, il mio dannato orgoglio non mi
lascia sfruttare dei lati più speciali di una relazione,
eppure non pensavo di poter provare un tale senso di incompletezza solo
per non avergli mai detto “Sei bellissimo” o
“Mi piaci da morire”… normalmente sono
frasi che dei fidanzatini si ripetono fino alla nausea…
Faccio scendere la mano dal volto al collo, quel dannato collo latteo
che mi piace da morire, come ogni parte di lui; ho una passione per i
colli, se mi chiedessero quali sono le prime cose che guardo in una
persona, il collo sarebbe al secondo posto, battuto solo dalle mani.
Appena ci penso, faccio scivolare la mano sulla sua, stringendola
lievemente: ha le mani grandi, nettamente più grandi delle
mie, ma con le dita sottili. Sorrido, chinandomi su di lui a sfiorargli
le labbra.
< Sei bellissimo, Maru… ti amo.> sussurro
trasportato dall’emozione.
Sospiro pensando che probabilmente sono parole sprecate con un
dormiente.
< Grazie, Zex!>
< AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!
SEI SVEGLIO???>
Maru scoppia a ridere.
< Bé, è comunque un gesto molto carino da
parte tua dirmi queste cose, ma forse è meglio che tu lo
faccia sapendo che sono cosciente.>
< Mi hai fatto prendere un colpo! Comunque era solo…
una prova tecnica.>
< Davvero? E quand’è che mi fai sentire il
risultato finale?>
< Quando sarò pronto, rompiscatole.>
< Ok, ok, non ti metterò fretta. Ora, scusa, ma torno
a dormire…>
< Prima ridammi la mia coperta, tu ne hai altre due!>
Maru mi passa sorridendo una coperta, per poi voltarsi sul
fianco dandomi le spalle e ricominciare a dormire; mi sistemo
anch’io su un lato coprendomi con la coperta, ma noto con
disappunto che questa non scalda tanto quanto Marluxia…
Mi avvicino un poco a lui, abbracciandolo da dietro.
< Ma non ti bastava la coperta?> chiede lui con la voce
impastata dal sonno.
< Sta buono e dormi…>
Appena sarà un po’ più ricettivo, gli
dovrò parlare… perché avevo ragione,
qualcuno mi sta pedinando.
*
Se credevo che la sensazione di essere spiato fosse collegata al fatto
che ero appena tornato da una riunione decisamente illegale anche se
per ora del tutto innocua, mi sbagliavo.
Ne sono certo, più certo che mai.
E’ impossibile che io mi inventi tutte le mosse furtive alle
mie spalle o i passi che si arrestano ogni volta che volto la testa.
Bè, chiunque sia non dev’essere molto abile, se me
ne sono accorto così facilmente.
Ricordo che a otto anni frequentavo un ragazzino, un mio coetaneo, mio
compagno di classe. Si chiamava Riku, era un tipo un po’
strano, schivo, ma in fin dei conti simpatico: aveva un unico
difetto… Bé, non era esattamente un difetto il
suo, ma metteva tutti a disagio: quando parlava con qualcuno lo fissava
in una maniera talmente intensa che molti lo isolavano per quanto li
metteva in soggezione.
Io devo aver sempre avuto qualche istinto nel mio dna che mi faceva
diventare amico dei tipi più strani, ma comunque con lui mi
trovavo bene.
Un anno dopo averlo conosciuto, però, i suoi genitori si
trasferirono in un’altra città e lui ovviamente li
seguì: per mesi ho avuto la sensazione di avere i suoi occhi
sulla nuca, che mi fissavano in continuazione. I miei si erano
spaventati a morte quando gliene avevo parlato, credevano che avessi
qualche problema neurologico o cose simili, così avevo fatto
finta di non sentire più quella sensazione e pian piano con
il passare del tempo era passato da solo.
Probabilmente era stata solo soggezione a lungo termine, non riesco a
pensare ad altro, ma la brutta esperienza era rimasta e anche il
terrore che qualcuno mi derida o che mi prenda per matto.
Dopo un po’ di esitazione, mi sono convinto a parlare di
questo con Maru, che in questo periodo è piuttosto preso dal
rimettersi al passo con tutti i compiti arretrati.
Ho deciso di approfittare di uno dei tanti pomeriggi che Maru e io
passiamo sui libri in biblioteca.
< Maru, devo parlarti…>
Lui alza lo sguardo dalla quattrocentoventottesima pagina del librone
che sta leggendo svogliatamente.
< Che succede?>
< Sono preoccupato. Vedi, da qualche giorno…>
< Aspetta.>
Marluxia chiude il libre facendo l’ennesimo orecchio sulla
pagina e beccandosi una mia occhiataccia.
< Rovini il libro in questo modo.>
< Eddai, un libro è un libro. Dicevi?>
< Da quando siamo usciti dall’ultima riunione coi
ragazzi, ho come l’impressione che…
che…>
< Che?>
Mi sporgo verso di lui, cercando di spiegarmi coi gesti: se qualcuno mi
sta pedinando di sicuro mi starà controllando anche ora.
Spero che capisca, ma la sua faccia sconcertata fa crollare ogni mia
speranza.
< Che qualcuno… – abbasso la voce
– qualcuno mi stia pedinando.>
La faccia da sconcertata passa a sbalordita, poi a dubbiosa e per
finire a preoccupata, seriamente preoccupata.
< Ne sei sicuro, Zex?>
< Al 98%. Ti assicuro, non è una paranoia. Ogni volta
che giro la testa vedo di sfuggita qualcuno che si nasconde, sento
continuamente passi dietro di me, mi segue ovunque, in corridoio, in
bagno, fino alle porte delle classi o a quella di camera nostra.>
< Quando hai cominciato a sentirlo?>
< Da quando siamo usciti dall’ultima riunione con
Larxen e gli altri…>
Io e Maru rimaniamo in silenzio per un po’, non so
assolutamente cosa pensare.
A chi potrebbe venire l’idea di pedinarmi?
Che motivi potrebbe avere?
< Bè… – comincia Maru spezzando
il silenzio – se ti segue fino nei bagni,
dev’essere di sicuro un maschio.>
< O una fan girl in astinenza.>
< Dubito alquanto.>
Nuovo silenzio, ma questa volta non del tutto inutile: mi viene
un’ideuzza che prima non mi aveva neanche sfiorato.
< Maru, avvicinati un attimo.>
Lui si avvicina perplesso, senza capire.
Se qualcuno mi sta spiando, è fondamentale che non senta
quello che sto per dirgli, altrimenti mi gioco l’unica carta
che sembra avere qualche possibilità di riuscita.
*
Cammino tranquillo in un corridoio non molto frequentato, sono
completamente solo, o almeno è quello che voglio far credere.
Sento dei passi dietro di me, ma non mi volto: ho gli auricolari nelle
orecchie, ma l’mp3 è spento e riesco a sentire
tutto.
C’è un motivo se questo corridoio non è
molto frequentato: non porta ad alcuna classe, l’unica porta
è alla fine del percorso ed è quella della
dispensa, quindi nessuna porta in cui rifugiarsi, nessuno con cui
potersi mescolare e far perdere le proprie tracce.
Il luogo perfetto per incastrare qualcuno.
A dire il vero l’idea era semplice, probabilmente prima non
mi era venuta perché non contavo sull’aiuto di
Maru, ma ora è semplicissima, anche da realizzare, specie se
il mio pedinatore non è molto esperto come sembra.
In più c’è un altro elemento che gioca
a mio favore: una piastrella del pavimento che, non poggiando
perfettamente sul pavimento, se la si calpesta fa rumore; me ne avevano
parlato di sfuggita Axel e Demyx, mentre decantavano quanto fosse
difficile andare in dispensa come facevano loro e rubacchiare.
Io l’ho diligentemente evitata allungando un attimo il passo,
ma chi non ne è a conoscenza è difficile che la
eviti facilmente.
Dopo aver percorso all’incirca venti metri da questa e aver
girato l’angolo, sento il suo tipico rumore: tutto va per il
meglio.
Comincio a fischiettare, non molto bene, purtroppo, non sono mai stato
bravo, ma almeno la canzone è riconoscibile:
“Stan” di Eminem.
E’ il motivetto accordato.
Continuo a camminare, far sentire che mi muovo è essenziale.
Nessun rumore.
Comincio a innervosirmi, presto sarò arrivato a fine del
percorso, se Maru non si muove rischia di andare in fumo
tutto…
Finalmente un tonfo e quello che sembra un grido soffocato.
Mi levo gli auricolari dalle orecchie e velocemente faccio marcia
indietro e, girato l’angolo, li vedo: Maru che tiene
praticamente sollevato da terra l’inseguitore mettendogli una
mano davanti alla bocca.
E l’inseguitore è…
< Roxas?>
Il castano mugola qualcosa.
< Maru, leva la mano, per favore.>
Appena Roxas ha la possibilità di parlare, comincia a
balbettare scuse e simili.
< I-io non c’entro n-niente, qualsiasi cosa stiate
pensando io non c’entro assolutamentissimamente nulla!
Io…>
< O, chiudi il becco!> sbotto incazzato.
Lui chiude la bocca sconvolto solo per poi riaprirla in
un’aria decisamene sbalordita.
< Zex, t-ti senti bene?> mi chiede Maru, anche lui
sconvolto e con gli occhi sgranati.
< Benissimo. – taglio corto io – Ma tu,
ragazzino, vedi di non dire bugie, è una cosa che non
sopporto.>
Roxas annuisce con l’aria di uno che vorrebbe sprofondare
cinquemila metri sotto terra e non riemergere mai più.
< Chi ti ha mandato a spiarmi? E
perché…>
Qualcosa mi interrompe, qualcosa che mi fa gelare il sangue nelle vene.
Roxas abbassa lo sguardo disperato, quello di Maru si incupisce
all’istante.
“Lo studente Zexion Sakamoto è richiesto in
Presidenza, immediatamente”
< Roxas, non dirmi che…>
< Mi dispiace… i-io non ho potuto fare
altro…>
< Zex…> comincia Maru, malo blocco con un
gesto.
< Vado, torno il più presto possibile.>
< Cosa ne faccio di lui?>
< Lascialo andare, ho la brutta sensazione che presto
avrò le risposte a tutte le mie domande.>
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Eccomi qua! xD Non vi
annoierò più di tanto perché
c’è uno
slideshow di uno strafigo che mi sta aspettando, vi faccio un piccolo
riassunto
di quello che è successo:
-
ho riordinato la scrivania
(cosa incredibile) e buttato via un
casino di carte tra cui spero non ci fosse niente di riguardante questa
fan fic
O_o
-
mi sono preparata per tutto sto
tempo agli esami di
riparazione che avrò il 2 e il 3 settembre (fear!)
-
ho perso un mucchio di tempo
perché ho scoperto il majong
-
sono tornata ai miei amati
capelli corti (stavo morendo di
caldo con quelli lunghi O__O)
Questo è un riassunto
proprio terra terra, magari spiegherò
meglio questo periodo nel prossimo commento fine capitolo ^^
Ah, il primo pezzo del capitolo
l’ho fatto in un secondo
momento quindi può esserci uno stacco piuttosto brusco! Alla
prossima,
lasciatemi un commentino!
Ciauz^^
|
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Capitolo 16 *** 16. Confronto faccia a faccia ***
Risposte
alle recensioni
asuka_excel: Eh, Roxas, Roxas, ci
sono più vittime di quante
non si immagini… spero che il chap di piaccia ;)
Sashy: io ho i miei tempi, che
purtroppo non sono solo
dettati da quando ho l’ispirazione, ma anche da un centinaio
di altre cose che
devo seguire e siccome non voglio ridurmi come l’anno scorso
che ero più morta
che viva nel connettere i neuroni, io vengo prima di tutto, poi viene
lo
scrivere, perché non sono in grado di scrivere un capitolo
accettabile se mi si
chiudono gli occhi ogni cinque secondi. Sono contenta che la parte
iniziale ti
sia piaciuta =)
fullmetal manga lover: no,
sinceramente non credo che
inserirò Riku, a questo punto sarebbe solo di troppo nella
storia ^^’’ comunque
effettivamente se Maru non fosse stato sveglio hai voglia a trovare
un’altra
occasione così xD (il pelatone me lo prendo volentieri *O*)
LittleBeaver91: oddio, questo
è per sfogare tutta la rabbia
che provi per Roxas? XD spero ti piaccia il chap ^^
Marluxia25: il friki friki
è il prossimo chap *O* in quanto
alle scene, cercherò di fare del mio meglio =ç= e
vedrai quanto odierai
Malefica in questo chap xD
FranXy: grazie grazie xD
Lonely Angel: Sì, i
capelli corti rullano x3 (ora sto
minacciando mia madre dicendole che mi faccio la cresta di capelli
ossigenati
xD è terrorizzata!) Spero di aver aggiornato abbastanza in
fretta ^^
Il_Trio_Infernale: waaaa, bel
nickname =ç=! XD La scuola è
una malattia che colpisce molti ç__ç ma prima o
poi se ne esce (più poi che
prima ç__ç) Più che altro vado molto a
momenti, ho avuto anch’io un periodo
bello lungo di akuroku a palla, prima di iniziare a scrivere, ma ormai
mi è
passato come probabilmente in futuro mi passerà la passione
per il Mansaix, il
Maruzeku e via dicendo ^^
Deep_Strife: sì, nella mia
sconfinata magnaminità forse
potrò perdonarti x3 E Larxen? E Demyx? E Axel? E
l’autrice? E il gatto? E…
xDDDD
Tifa93: tranquilla Tif, ti
aggiornerò precisa come un
orologio svizzero x3 bacione anche a te, figliola =ç=
mikyfantasy: aggiornato x3 spero ti
piaccia ^^
Saix_TheLunaDiviner: wow, ti
è venuta la santa ispirazione
del commento di quattro righe xD grazie mille ^^
Fratellone
Lontano: rettifico, non devi cambiare nick, più distante di
così è difficile essere =__= solo che preferirei
non doverti correre dietro
perché tu mi lasci un minimo di commento, in fondo sai che
ci tengo e mi sembra
uno sforzo minimo
16. Confronto faccia a faccia
Passo
lento, mooolto lento.
No, non
va bene, ancora un po’ più lento...
Cammino
più lentamente possibile per darmi il tempo di elaborare un
piano, una scusa,
qualsiasi cosa mi possa salvare dal probabile prossimo terzo grado.
Avete
mai provato a trovare una scusa per ogni colpa che avevate commesso
perché non
siete sicuri per quale vi si rimprovererà?
Potrebbe
essere qualsiasi cosa: il gruppo, la mia presunta relazione con Maru,
gli
stormi di fan girl che ci seguono ovunque...
Però,
che palle, Malefica mi sta davvero stancando: possibile che ogni cosa
per lei
non vada bene, che ci si debba comportare nel modo più
innaturale possibile?
Perché
non lasci che le persone si comportino come preferiscono se in fondo
non
infrangono nessuna regola sulla decenza?
Accelero
il passo senza neanche accorgermene e mi ritrovo in un baleno davanti
alla
porta della preside.
Fisso
con ostilità la porta; è una nuova sensazione,
credo che il nome migliore per
classificarla sia “rabbia progressiva”: non
è una reazione violenta in risposta
ad un commento o a un’azione ingiusta nei propri confronti,
è il rendersi conto
mentre si pensa a quante ingiustizie sono state fatte e a quanto poco
si è
fatto per fermarle.
Busso
alla porta con un po’ troppa violenza, l’eco si
sparge lentamente per il
corridoio.
<
Avanti!>
Sempre
con troppa forza e probabilmente con l’espressione
più scura in volto che mi
sia mai ritrovato a fare, entro e richiudo la porta dietro di me
sbattendola.
No,
questo non sarà il mio tipico metodo “sgusciamo
tra le mani del potente per
salvarci la pelle”.
Questo
è un frontale e non mi importa di come andrà a
finire, a costo di sbatterci la
testa.
<
Sakamoto! Ti pare il modo di entrare?>
<
Signora preside. Che vuole da me?>
Alza un
sopracciglio, probabilmente si aspettava un “In che cosa
posso esserle utile,
mia somma padrona?”, ma poi lascia perdere e comincia col suo
sorriso di
circostanza.
“Your fake grin fits your faker
face”
<
Mi
è giunta la voce...>
<
Roxas.> ringhio.
<
Prego?>
<
E’
stato Roxas, vero?>
<
Quello stupido si è fatto scoprire... sapevo che ci sarebbe
voluto qualcuno di
un po’ più esperto...>
Eh?
Un
momento, che vuol dire?
Mi
balza in mente un’idea.
<
Dovrebbe scegliere meglio i suoi collaboratori.>
<
Serviva uno di prima perché era più
manovrabile.>
Roxas
non ha agito di testa sua, probabilmente non voleva nemmeno mettersi
così in
pericolo, è stata Malefica a costringerlo a spiarmi.
<
Servirsi di ragazzini è davvero spregevole...>
ringhio nuovamente.
<
Modera il tono, Sakamoto, sono la tua preside, non dimenticarlo.>
<
Non so per quanto lo sarà ancora...>
<
Vero, se continui così probabilmente ti espellerò
tra poco, quindi chiudi la
bocca e ascolta. Mi è giunta voce che...>
Mi
guardo attorno, la stanza è sempre la solita, il solito
mobilio, il solito...
ma, un momento, che sto facendo? Per un attimo è come se
avessi voluto trovare
un oggetto contundente per aggredirla.
< ... che lei, signor
Sakamoto, nonostante continui a
dirmi ogni settimana che va tutto come sempre, abbia smesso di
controllare per
conto mio Saix e Xemnas.>
Oh
cazzo, allora è di questo che si tratta!
<
Ho
avuto un po’ di complicazioni negli scorsi mesi, immagino che
il mio continuo
via-vai glielo abbia suggerito...>
<
Ma
nonostante tutto ogni settimana lei ha continuato a ripetermi che
Xemnas dava
come al solito ripetizioni a Saix, per quanto lei non fosse andato a
controllare.>
Fa una
pausa e io non apro bocca.
Cosa si
aspetta che le dica? Che mi dispiace, che effettivamente era giusto che
io
continuassi a spiare dei miei amici perché questo posto si
trasforma ogni
giorno di più in un lagher?
<
Per fortuna, c’è qualcuno in questa scuola che ne
ha più a cuore la sicurezza
di lei, Sakamoto. Ho mandato Roxas a controllare quello che succedeva
nei i
loro incontri tra quei due...>
Oddio,
ma come si fa ad usare un ragazzino come quel Roxas in un modo
così disgustoso?
<
Ma
credo che lei sappia già che cosa succedeva là
dentro.>
Nuova
pausa, un po’ più lunga della precedente.
<
E
quindi?> sbotto spazientito rompendo il silenzio.
<
Ho
espulso Xemnas e Saix.>
...
cosa? No, questa è una stronzata universale! Non
può buttare quei due per
strada, specie Saix!
<
NON E’ GIUSTO!!!>
Malefica
mi guarda stralunata.
<
Come?>
<
Questa è un’ingiustizia bella e buona! Si rende
conto che Saix si è sudato il
posto qui al college, partendo da un orfanotrofio?! E lei ora lo
vorrebbe
ributtare per strada... solo perché gay?!>
<
Questo ti sconvolge così tanto?>
<
Non mi sconvolge, mi disgusta letteralmente! Sembra che lei si comporti
così
solo per distruggere i diversi e quelli più deboli di lei!
Prima ricatta Roxas,
poi ributta per strada Saix e Xemnas... tanto Xemnas non
avrà alcun problema a
tornare in un altro college, la sua famiglia è ricchissima!
L’unico che
risentirebbe veramente della situazione sarebbe Saix e solo
perché non ha
abbastanza soldi per...>
<
Risparmiami il melodramma, Zexion! Ti ho forse chiesto un tuo parere
sul mio
comportamento?>
<
No, ma ho intenzione di darglielo lo stesso, così si
accorgerà che non può
schiacciare la gente che non è daccordo con lei come un
insetto sotto il tacco
delle sue scarpe! Posso andare avanti ad urlare le mie ragioni per
tutto il
giorno, per quanto mi riguarda, e gliele farò sentire una
per una a costo di
legarla alla sedia!>
Perché,
perché la gente come lei va al potere?
Una con
delle tali restrizioni mentali che considera tutti i diversi feccia da
eliminare!
“It's A Dirty Word
Reich”
Lei
rimane immobile, più sorpresa che arrabbiata, ma solo per
poco: il volto le
diventa scarlatto, le labbra si stringono in una smorfia di rabbia, gli
occhi
mandano tuoni e fulmini.
Improvvisamente
scatta in piedi come una molla e per un istante mi ricorda quei pupazzi
clown
dall’aspetto tutt’altro che divertente che balzano
all’improvviso fuori da una
scatola di legno.
<
COME OSI DIRE CERTE COSE, STUPIDO RAGAZZINO?!>
E’
fuori di sè dalla rabbia, ma io lo sono molto di
più: ormai lancio accuse a non
finire, tutte fondate, ma comunque in un modo che sembra dire
“Sono un pazzo
suicida che cerca oltre che il rispetto dei diversi e delle minoranze
anche un
modo lento e doloroso di passare a miglior vita, ad esempio dilaniato
dalle
lunghe unghie smaltate di rosso e un po’ mangiucchiate della
mia preside
razzista”.
“I’m
not a puppet
I am a
grenade”
Ci
urliamo dietro con quanta forza abbiamo in corpo, ci prendo
più gusto di quanto
non pensassi, ma all’improvviso lei esclama < Sei
espulso, Sakamoto! Hai
capito? E-S-P-U-L-S-O!!!>
Se lei
mi sorprende, non vi dico la mia risposta.
<
Sa
quanto me ne frega? Se non mi avesse espulso lei mi sarei espulso da
solo!>
Il
tentativo di Malefica di buttarmi fuori dal suo ufficio con la minaccia
dell’espulsione fallisce miseramente e si ricomincia tutto da
capo.
Dopo un
altro quarto d’ora passato ad urlarci contro, entrambi ci
gettiamo sfiatati sulle
rispettive sedie.
I
nostri occhi non si abbassano, ci fissiamo con un misto di odio,
disgusto e
voglia di combattere ancora.
Non
penso di aver mai provato così tanto disgusto per una
persona, anche il solo
vederla lì, seduta sulla sua schifosissima poltrona in
pelle, con tutti i
trofei della scuola dietro di lei nella bacheca, una copia dei diplomi
più ben
riusciti appesa al muro, mi fa venire voglia di saltarle addosso e
colpirla il
più forte possibile, tante, tante e tante volte.
<
Che accuse muove contro i gay? Cos’è che non le
piace di loro? Il fatto che non
le guardino quella prima malridotta che si ritrova?> sibilo con
il veleno
nelle vene.
Lei
ansima cercando di far arrivare abbastanza ossigeno al cervello per
elaborare
una risposta convincente, sempre che ce ne sia una.
<
Sono contro natura, non sono normali. Non possono stare tra noi.>
Il
sangue mi pulsa dolorosamente alle tempie, la mia faccia si fa ancora
più rossa
di quella della preside.
<
Questa risposta è una stronzata, le inclinazioni sessuali di
una persona sono
affari della persona, non certo del primo che capita, e di certo non
rischiano,
come pensa lei, di infettare questa schifosissima scuola...>
Mi alzo, stufo di questo
sentimento
di amarezza che ho in corpo.
< Ho detto tutto quello
che avevo
da dire. Aspetterò due giorni, il tempo di sistemare camera
mia e mettere a
posto le ultime scartoffie, poi me ne andrò. Non si
preoccupi che presto i
giornali avranno delle belle storielle da raccontare su di lei.>
Mi volto sbuffando e mettendomi
le
mani in tasca, non mi accorgo che la preside intanto preme un pulsante
sulla
sua scrivania.
Faccio
per aprire la porta, ma mi volto un attimo e con un’ultima
occhiata alzo il
dito medio della mano sinistra e abbasso la maniglia, ma aperto
l’uscio mi trovo
davanti tre uomini, uno più grosso dell’altro e,
quel che è peggio, tutti più
grossi di me.
“Put it in your middle finger
and
sing along”
<
Ci
ha chiamati, signora preside?> chiede uno dei tre, mentre mi
volto di scatto
verso di lei, che annuisce.
<
Fermate questo ragazzo. Temo proprio che bisognerà tornare
ai vecchi metodi di
punizione, queste nuove generazioni sono fin troppo presuntuose e non
sanno
minimamente mantenere un comportamento corretto verso i
superiori.>
Uno di
loro mi afferra per un braccio e mi trascina lontano dalla soglia,
mentre cerco
di resistere inutilmente, e gli altri chiudono la porta.
<
Che ha intenzione di fare?> ringhio verso Malefica che si sta
rassettando un
poco per non sfigurare di fronte a quella che ha tutta l’aria
di essere la
sorveglianza.
<
Mettere nella tua cocciuta testolina il concetto che i superiori vanno
rispettati e le loro decisioni accettate senza discussioni. Via la
camicia,
Sakamoto.>
<
Cosa?!>
<
Ripeto: via la camicia.>
<
Se
lo può scordare...> comincio io, ma l’uomo
che mi tiene per un braccio
aumenta la stretta: resisto per un po’, ma poi mi sembra che
mi stia bloccando
la circolazione del sangue.
<
Ok, ok, ho capito. Molla!>
Quello
lascia il mio braccio che mi massaggio lentamente, probabilmente mi
avrà
lasciato un bel livido... mi tolgo la camicia e la getto su una sedia
vicino a
me.
Solo
quando mi volto verso gli altri due uomini noto che uno di loro tiene
in mano
quella che ha tutta l’aria di essere... no, non è
possibile... è la cosa più
retrograda e medievale, per non dire barbara, che io abbia mai pensato.
<
E’
proibito dal regolamento!> esclamo rivolto alla preside.
<
Il
regolamento non ne prevede l’uso, ma non lo proibisce
nemmeno.>
Ha
davvero intenzione di frustarmi?
Questa
è davvero roba da dittatura, da lagher nazista, è
una cosa da barbari!
<
Ora, Sakamoto, direi che è arrivato il momento di farti
ingoiare tutte quelle
belle paroline che mi hai detto prima.>
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Ma salve! Sì, ci ho messo
prima ad aggiornare (o almeno così
mi sembra O.o magari mi sbaglio completamente...), ma come al solito,
Mattie mi
farà fuori, l’ho interrotto sul più
bello xD a dire il vero non avevo alcuna
voglia di descrivere scene di violenza, credo che sia molto meglio
immaginarsele, anche perché spesso la mente pensa a cose
più cruente di quanto
in realtà non siano e quindi vi lascio immaginare tutto quel
che può essere
successo ;) Vabbè, sul capitolo di per sè non
c’è altro da dire, credo, a parte
che quelle frasi in inglese sono state inserite perché mi
hanno ispirato
durante la stesura e vengono rispettivamente dalla prima
all’ultima da “Better
of two evils”, “The golden age of
grotesque”, “Vodevil” e “Use
your fist and
not your mouth”, tutti brani tratti dall’album
“The golden age of grotesque” di
Marilyn Manson, anche se mentre scrivevo mi ascoltavo a palla i System
of a
Down ^^ Lo so, Zeku si è comportato in modo piuttosto
diverso rispetto alle
altre volte, ma penso che in questa situazione un bel po’ di
sfogo e di
modalità “Fanculo al mondo, fatemi
respirare” (da “L’ultima mano”
dei Modena
City Ramblers xD) ci volesse. Tornando a me (*fuggono tutti* xD) non ci
sono
molte novità, ho passato la cotta per il prof (ora ho la
fissazione per un
batterista che ha sempre vent’anni in più di me
x3) e spero che questo mi aiuti
anche nei risultati scolastici, intanto ho superato gli esami di
riparazione e
finalmente sono in V° ginnasio ^^ e già prego che
finisca xD Ho deciso che una
volta finita Emo and Flower pubblicherò la famosa Mansaix
che stavo scrivendo
quasi un anno fa, ma poi mi rifarò viva in questa sezione
solo con qualche
one-shot occasionale, quindi se vi interessano anche altri lavori miei
al di
fuori di Kingdom Hearts, date ogni tanto un occhio al mio profilo
autore ^^
Ok, ora vi saluto, baci e abbracci e
commenti ^__^
Alla prossima, ciao a tutti!
P.S. Il prossimo capitolo
avrà l’agognato friki-friki! xD
|
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Capitolo 17 *** 17. Sweet dreams are made of this ***
Risposte alle recensioni
Judai: E
chi se li dimentica i tuoi messaggi delle 4 del mattino?! XD Sono
sempre nei
miei pensieri! A parte gli scherzi, mi fanno davvero piacere, anche se
non oso
pensare alle tue occhiaie il giorno dopo ^^ Spero che ti piaccia anche
questo
capitolo, sappimi dire!
larxene:
Grazie mille! ^^ Effettivamente le maruzeku sono rarissime, credo di
averne
viste solo altre due o tre oltre alla mia... e ce ne sono poche anche
nei
fandom internazionali ç__ç E ancora
più rare sono le XemnasXZexion, che sono
davvero il mio pairing preferito T__T Comunque sono contentissima che
ti
piaccia, grazie per il commento! XD
Marluxia25:
waaaa!!! XD Ma esattamente... che cos’è una
conga?! X°D Spero che il
friki-friki ti gusti, mi sono impegnata V__V Solo che non so se il
risultato è
quello che speravi look: xD
kymyit:
No, non credo che le presidi bastarde abbiano i gorilloni, ma ormai
questa fan
fiction ho deciso che non deve più tener conto della
realtà, meglio spaziare!
^^ No, le scene di violenza preferisco non metterle, sorry
ç_ç cioè, ogni tanto
accenna al suo povero corpicino frustato, ma non
c’è alcun flashback ^^
Comunque... MORTE AL CRUCCO!!! XD
Saix_TheLunaDiviner:
Cos’ha Malefica contro i gay? Purtroppo quello che ha
molta altra gente, gli uomini di chiesa e altri ancora
ç__ç Sono quegli stupidi
pregiudizi che stanno sostituendo le offese come
“negro” o “terrone”... la
gente ha sempre qualcosa da ridire sugli altri e non riesce a capire
che è
legittimo che esistano persone diverse con pari dignità e
pari diritti.
Comunque... no, Maru non piglia un infarto, anche se poco ci manca! XD
Sashy:
O___O perché i tuoi commenti inneggiano sempre alla
violenza? XD Sei molto più
pucchosa e tenerona in real x3 Ma ti lovvo sempre e comunque! xD
asuka_excel:
Tranquilla, molto presto arriverà la vendetta ^^ E
sarà molto appagante *ghigno
perfido*
fullmetal
manga lover: sono contenta che le
frasi ti siano piaciute, a me ispiravano moltissimo *v* E a quanto
sembra ti
sei davvero fatta trasportare dalla scena xD Io avevo continuamente in
testa
una scena di Arancia Meccanica, non so se l’hai visto, dove
il protagonista e
la sua vittima combattevano con una statua... un po’
particolare per colpirsi a
vicenda xD Tranquilla che il periodo di rivolta è appena
cominciato! ^^
mikyfantasy:
Il capitolo non è arrivato esattamente presto, ma ho fatto
il possibile x3
Spero ti piaccia! XD
LittleBeaver91:
anche tu comincia come Sashy ad inneggiare alla violenza? XD Non
è che siete
parenti, voi due? Asd! Comunque sì, Malefica è da
sberle V__V ma povero Roxy,
alla fine era una vittima anche lui °.°
Fratellone
Lontano: ... “A scuola non si torna con questa
riforma!!!” *ricomincia i cori
da piazza che tanto le mancano* waaa, spero che si possa fare ancora
qualcosa
per impedire che quei poveri cristi di bambini si trovino davanti un
cerbero
unico del calibro della mia amata ex-prof di francese xD Povero nonno
Voldy,
paragonato a Malefica, la Spezzindue e Hitler °-° Ma in
fondo lo amiamo
comunque xD Ma quand’è che non si finisce sul
più bello? Alla fine ovunque io
interrompa blocco sempre una parte di vitale importanza! ^^ E
sì, io ti lascio
prendere l’ispirazione per recensire, ma mi sembra a volte
che cinque minuti in
meno di videogiochi per scrivere una recensione, magari quando sei di
buon
umore, non sarebbe impossibile ^^
vanchan:
SORELLA MIA!!! xD Finalmente sei tornata da me! Mancava qualcuno che
adorasse
la mia statua ZAZA Ma comunque, l’importante è che
tu sia di nuovo qui ^^
Accidenti, certo che ne avevi persa di roba, tanto che a Lucca
rischiavi
spoiler a manetta asd! Shono contenta che tu sia toVnata *v* *hugg*
Demylove:
Ciao figliola, grazie per il commento! xD Un bacione!
17. Sweet dreams are made of
this
Ringrazio i materassai per aver
fatto dei materassi così
morbidi per questa cazzo di scuola, almeno un lato positivo in questo
ammasso
di mura l’ho trovato. Certo, forse quando i miei amati
materassai hanno fatto
il mio amato materasso non hanno pensato che avrebbe alleviato, almeno
di poco,
il mio dolore.
Sia
fisico
che mentale, per quanto mi riguarda: quello fisico è
più visibile e al novanta
per cento delle persone farebbe storcere il naso e allontanarsi in
tutta
fretta, ma quello mentale per me è molto più
difficile da reggere.
Perché
niente può andare bene, in questa vita, a quanto sembra.
Le cose
tra me e Marluxia si mettono a posto, incredibilmente riprendo a vivere
e,
guarda caso, mi arriva un’altra disgrazia sul cranio.
Adesso
non voglio sembrare il depresso di turno, ma Cristo, possibile che io
non possa
avere una vita tranquilla? Se non tranquilla, almeno con una minima
traccia di
normalità invece di questo continuo no-sense esistenziale.
Mi
ritrovo a pensare a quanto accaduto solo poche ore fa: i colpi
è come se si
abbattessero ancora su di me, i segni che mi hanno lasciato sulla
schiena
pulsano doloranti e ho una gran voglia di piangere, non tanto per il
male, per
l’ingiustizia o altro, solo perché,
improvvisamente, ho una gran voglia di
liberarmi gli occhi dalle lacrime che aspettano da tempo di uscire.
E’
un
pianto liberatorio, che mi fa sentire meglio, ma non è
riferito a nulla di ciò
che è successo prima, anche se avessi vinto il premio nobel
piangerei in questo
momento. Puro e semplice bisogno fisiologico.
Nonostante
questo tipo di sfogo aiuti e anche parecchio, ci sono alcuni pensieri
che si
ripropongono continuamente nella mia testa, e mi sento un verme ad
ammettere
che il destino di Saix e Xemnas in questo momento non è in
cima alla lista.
Se
penso a loro, mi prende una sorta di senso di sconforto e
rassegnazione, come
se fosse tutto inutile... in fondo ho fatto tutto ciò che
era in mio potere, ma
ormai, buttato fuori dalla scuola, sono esattamente zero in questo
sistema. Non
posso più fare nulla.
Un
pensiero che invece mi assilla è quello di Marluxia: come
farò a dirgli che
sono stato espulso? Come la prenderà? E riguardo le frustate
di cui ancora
rimangono i segni sulla mia schiena? Sono certo che alzerà
un polverone
incredibile e, molto probabilmente, si metterà nei guai
anche lui.
Le cose
vanno già abbastanza male senza che si trovi in
difficoltà anche lui, per dir
la verità; potrei sempre provare a parlargli in modo da
placare la sua ira e
cercare di farlo ragionare, ma la vedo molto dura, davvero molto dura.
L’unica
cosa positiva in tutto questo, a quanto sembra anche nelle peggiori
disgrazie
c’è qualcosa che va come dovrebbe, Axel, Demyx e
Larxene non sono stati tirati
dentro alla faccenda e Malefica non ha saputo nulla del gruppo.
Magra
consolazione, ma sempre una consolazione è.
Rimango
steso su un fianco, vestito di tutto punto con pantaloni e camicia,
senza
scarpe, ma sotto il lenzuolo, come a nascondermi dal resto del mondo:
non
voglio vedere e non voglio essere visto.
E’
come
se avessi visto abbastanza per tutto il resto della mia vita, ora che
la rabbia
che mi alimentava è sparita mi sento totalmente vuoto e
rievocare quelle grida
e quegli insulti tra me e la preside non fa che farmi sentire peggio.
Sono
quasi sicuro che se avessi cercato un approccio diverso ora non starei
qui a
crogiolarmi nella sofferenza, ma sono altrettanto sicuro di aver fatto
la cosa
giusta senza scendere a mezzi termini con quella donna.
L’unica
cosa che mi abbatte veramente in tutto questo è che i miei
sforzi non sono
serviti assolutamente a nulla.
Non ho
paura del futuro, almeno non di quello a lungo termine... i miei
genitori
capiranno e potrò trovare comunque un’altra scuola
che mi accetti oppure potrei
andare subito a lavorare.
No, la
cosa che continua a preoccuparmi è Maru, che occupa sempre
la mia mente in un
verso o in un altro.
La
paura cresce e diventa un brivido lungo la schiena a sentire la porta
della
camera che si apre lentamente; forse è meglio
così, prima ci si libera di
questi momenti imbarazzanti e difficili, meglio è, rodersi
il fegato non ha
alcun senso.
La
chiave gira nella toppa, chiudendo la porta, e lo sento avvicinarsi
lentamente
al letto dopo aver chiuso la porta e trattengo il fiato richiamando a
me
qualche avanzo di energia rimasta che mi consenta di affrontare anche
questo.
Le
forze mancano, il morale è sotto le scarpe, il cervello
sembra andato in pappa
e sento quasi i neuroni che si esauriscono uno dopo l’altro,
velocemente, con
un leggero “pop” come piccole bolle scoppiate; non
riesco nemmeno ad alzare la
testa quando sento la sua mano intrufolarsi sotto il lenzuolo e
sollevarlo
lentamente scoprendomi il volto.
Mi sta
guardando, ne sono certo, e nonostante qualche lacrima calda mi coli
ancora giù
dalla guancia spero vivamente di non avere gli occhi arrossati. Non
vorrei mai
farmi vedere da lui in queste condizioni, ma non sono ancora capace di
diventare invisibile e l’alternativa per sfuggirgli
è tramortirlo... ammetto
che qualche mese fa sarei andato in brodo di giuggiole al solo pensiero
di
picchiarlo, ma ora non riuscirei nemmeno a schiacciare una formica.
<
Zexion...> sussurra piano accostando il volto al mio e mi decido
ad alzare
almeno gli occhi su di lui: non ha un’aria né
felice né triste, è concentrato,
come pronto a tutto e c’è un brillio di
determinazione nei suoi occhi celesti
che mi fa rabbrividire involontariamente.
Mi
esibisco in un sorriso stiracchiato per rispondergli, cercando di
metterci più
allegria possibile, ma temo che l’effetto assomigli
più al sorriso di un
agonizzante.
Sento
la sua mano accarezzare i miei capelli, affondandoci le dita per poi
scendere
giù al collo e far passare lentamente il pollice sul
colletto della mia camicia
mentre le sue labbra sfiorano le mie e successivamente si riallontanano.
In
tutto questo io non mi muovo, troppo sfinito e concentrato a far filare
più
velocemente possibile il cervello per muovermi.
La mano
di Marluxia scende oltre il colletto, sotto il tessuto, per la schiena,
ma si
arresta di colpo appena chiudo gli occhi e mi mordo il labbro destro,
il suo
indice che sfiora appena uno dei tanti ricordini che la preside mi ha
lasciato.
Fa un
male cane, davvero un male cane.
<
Cosa ti ha fatto?> sussurra lui con la voce bassa piena di
rabbia repressa e
dolore.
Non
rispondo, stringo solo le labbra senza sapere come dirlo per non farlo
arrabbiare, o almeno per cercare di contenere la sua reazione.
Mi
toglie completamente di dosso il lenzuolo con un solo gesto e
prendendomi
delicatamente per le spalle, facendo attenzione a non sconfinare sulla
schiena,
mi mette in posizione seduta, le gambe a penzoloni fuori dal letto.
Mi
ripete la domanda in un tono un po’ più moderato,
ma continuo a non rispondere,
ho il bianco completo in testa.
Lo
sento a malapena sbottonarmi lentamente la camicia bianca e sfilarmela.
<
Voltati.>
Mi
riscuoto un attimo.
<
Maru, non...>
<
Voltati.> non ammette repliche, mi fissa scuro in volto come non
l’ho mai
visto.
Mi alzo
di scatto, riprendendo fiato come se mi fossi dimenticato di respirare
da
quando è entrato e deglutendo mi volto, preoccupato.
Non
devo essere un gran bello spettacolo, immagino. Mi ero pulito come
avevo potuto
per non lasciare macchie e impronte sulla camicia, ma suppongo che la
visione
di una schiena piena di solchi rossi di sangue rappreso e carne viva
non sia la
cosa che tutti vogliono vedere.
Mi
rivolto verso Marluxia, certo di trovarlo nella fase pre-attacco
isterico,
pronto a scorgere nei suoi occhi una sorta di follia omicida; invece mi
scopro
a fissare in uno sguardo triste e malinconico.
<
Maru....>
Mi si
avvicina senza dire una parola e devo alzare la testa per continuare a
guardarlo negli occhi da quanti centimetri abbiamo di differenza;
continua a
guardarmi con quei bellissimi occhi celesti macchiati di una tristezza
infinita, fino a che non mi abbraccia, in maniera salda, ma delicata,
sempre
attento a non toccare di nuovo le ferite che porto sulla schiena.
Approfitto
della situazione per affondare il volto nella sua maglietta e stringere
le dite
dietro, attaccandole alla sua schiena.
Siamo
così vicini in questa sorta di morsa-abbraccio che i nostri
bacini si scontrano
e le ginocchia collidono; alzo la testa dal suo petto per ritrovare
quell’incantevole sguardo triste, molto più vicino
di quanto mi aspettassi.
Si
china verso di me, sempre più vicino finché le
nostre labbra si incontrano
nuovamente, ma questa volta più a lungo, con più
decisione, con meno castità e
più desiderio.
Sento
la sua lingua premere con le mie labbra e dischiudo leggermente la
bocca,
lasciandogli prendere il controllo, abbandonandomi a lui mentre
lentamente mi
spinge verso il letto.
Gli
sfioro leggermente la lingua con la mia mentre è intento ad
esplorare il mio
antro umido, come se lo conoscesse per la prima volta; passo le mani
sotto la
maglia, sfiorando l’ombelico, risalendo fino ai pettorali
sfilando centimetro
dopo centimetro il fastidioso indumento.
Appena
le nostre labbra si staccano, entrambi ansimanti, mi butto sul letto
mentre
Maru si leva completamente la maglietta gettando attraverso la stanza
sul
pavimento con noncuranza.
Scoppio
a ridere mentre lui imita i Macho-Man che si vedono ogni tanto mezzi
nudi in
tv, mettendo in mostra i loro muscoli pompati.
<
Non ti sembro Arnold Schwarzenegger?> ridacchia avvicinandosi.
Lo
prendo per un polso trascinandolo su di me e baciandogli la guancia.
<
Sei cento volte meglio di Schwarzenegger!> rispondo sempre
ridendo,
mordicchiandogli il lobo dell’orecchio, facendogli trattenere
il respiro.
Si
scosta un attimo da me, guardandomi attentamente.
<
Ti
stai un po’ riprendendo?> sussurra preoccupato.
Annuisco
con un sorriso neutrale in volto.
<
Grazie a te, potrei addirittura dire... basta che ora non ti monti la
testa,
Mister Macho-Man!>
Un
sorriso a trentadue denti spunta sul suo volto mentre mi lancia
un’occhiata
carica di malizia e divertimento.
<
E
pensa che ho solo cominciato, rischio di farti venire senza neanche
toccarti!>
<
Pfui, puoi provarci, ma il tuo sguardo non è così
potente e sarebbe solo una
perdita di tempo. Però se non hai fretta...>
Vengo
zittito dalle sue labbra nuovamente sulle mie per un istante, prima di
scostarsi un poco.
<
Scusami, ma farò quest’esperimento
un’altra volta, ora non ho voglia.>
sorride facendo passare la sua lingua sul mio labbro inferiore.
Lo
guardo attentamente e non riesco a trattenere più il
pensiero che mi sta
facendo sprofondare.
<
Devo dirti una cosa…> comincio mettendomi seduto per
riordinare meglio le
idee, lui intanto mi fissa con aria curiosa.
Prendo
tempo ancora un po’ giocando con le mie stesse dita per poi
decidermi a sputare
il rospo.
<
Malefica mi ha buttato fuori.>
Non ho
il coraggio di guardarlo negli occhi, improvvisamente il mio mignolo
destro è
diventato incredibilmente interessante.
<
In
teoria, non sono più parte del college…>
aggiungo, come se dovessi dare
altre spiegazioni.
Lo
sento muoversi, avvicinare la bocca al mio orecchio, i capelli che mi
solleticano la guancia e il collo.
<
Non ci pensare.>
Se tre
parole bastano a mandarti almeno una volta nella vita in paradiso,
allora sono
queste.
<
Non ci pensare neanche per un istante. Non si libererà di
te, di noi, così
facilmente, ma ora non pensarci. Ci penserò,
sistemerò tutto io, te lo
prometto, ma non essere triste. Per gente come quella, non ne vale la
pena.>
Lo
guardo, è sereno, sorride e io con lui, il mio primo vero
sorriso, la prima
volta che sento veramente il bisogno di sorridere.
<
Allora... dov’eravamo rimasti?> chiede fingendo di non
sapere la risposta,
il sorriso che gli illumina ancora il volto.
<
Uhm... il fatto che siamo entrambi solo in pantaloni e con il fiato
corto cosa
ti suggerisce?> rispondo mentre lui mi si avvicina a quattro
zampe.
<
Che siamo ancora ai preliminari.>
Mi
spinge facendomi cadere all’indietro, per fortuna il
materasso è così morbido
da non farmi sentire il dolore alla schiena, che pian pianino mi sembra
si stia
attenuando, e sovrastandomi comincia a riempire di baci la mia
clavicola,
mordicchiandola delicatamente, succhiando a tratti la pelle,
lasciandoci un
vago rossore.
Anche
se il mio respiro rimane regolare, non riesco a trattenere i gemiti che
premono
per uscire, anche solo con l’obbiettivo di incitarlo; come ad
aumentare il
pathos, le mie mani scendono sui suoi capelli, stringendoli piano per
non
fargli male, ma abbastanza forte per far avvertire la loro presenza.
Lui
abbandona per un attimo la mia clavicola, alzando la testa per tornare
a baciarmi
sulle labbra, su entrambe le guance, sulla fronte, una mano intanto
scende
lungo il torso, giocando con i miei capezzoli.
E’
una
spirale di baci continui, non credo che me ne abbia mai dati tanti, ma
più me
ne dà e più ne voglio, è un circolo
vizioso; le mie mani si aggrappano alle sue
spalle con tanta forza da lasciare dei segni rossi sulla sua pelle
chiara.
Cerco
di ricambiare dando anch’io baci, mi concentro sulle sue
labbra, riuscendo a
farle accostare alle mie, riprovando a conquistare il dominio della sua
bocca,
ma perdendo ancora contro di lui.
Le sue
mani scendono entrambe alla mia cintura, slacciandola più in
fretta che
possono, sbottonando il gancio dei pantaloni e abbassandone la zip.
Inarco
il dorso per aiutarlo mentre mi sfila in fretta i jeans, abbassandoli
fino alle
caviglie. Li scalcio via, giù dal letto, mi danno solo noia.
Trattengo
improvvisamente il respiro quando sento una sua mano chiudersi attorno
ad una
mia natica, inavvertitamente inarco ancora il dorso per poi piegarmi in
avanti,
affondando il volto nella sua spalla.
<
Shh, tranquillo, va tutto bene.> mi sussurra piano, alzandomi il
mento con
l’altra mano e baciandomi di nuovo.
Sussulto
quando si scosta momentaneamente da me per togliersi anche lui i
pantaloni,
sento subito la mancanza del suo calore, quasi fosse di vitale
importanza come
il sangue che in questo istante mi scorre velocemente nelle vene, in
subbuglio.
Sento
il cuore martellarmi nel petto, il respiro che manca, la testa che si
fa
leggera e il pensiero che evapora dolcemente, lasciandomi in balia del
solo
istinto, delle mie percezioni che rendono perfetto e giusto quello che
molti
giudicano malato e innaturale.
Ancora
la sua bocca sulla mia, ancora sensazioni così forti da
rischiare ogni attimo
di perdere i sensi per il troppo sangue alla testa e decisamente
più in basso,
le sue mani che percorrono il mio corpo, le mie che fanno lo stesso col
suo, un
reciproco affetto e bisogno che probabilmente quasi nessuno riuscirebbe
a
comprendere fino in fondo.
Ci
liberiamo entrambi degli ultimi fastidiosi capi
d’abbigliamento, finalmente
pelle contro pelle, senza barriere o intralci, pronti a scappare ancora
una
volta da tutti i problemi, insieme.
Lo
stringo più forte, più vicino a me, assorbendo il
suo calore come una spugna
che assorbe l’acqua, le sue braccia che stringono piano la
mia schiena, facendo
sempre attenzione a non farmi male, perché sopra ogni
istinto il pensiero che
gli sta più a cuore è che io stia bene.
Anche
nei momenti basati solo sugl’istinti più
primitivi, in cui non si deve pensare
o lasciarsi a riflessioni troppo complicate, ma dove i sensi
giustamente
prevalgono, c’è sempre quel chiodo fisso,
quell’attenzione nel non stringermi
troppo forte, nel cercare in ogni modo di non farmi ancora male.
Sebbene
io appoggi con tutto me stesso la regola del “non
pensare”, non posso fare a
meno di dire tra me e me che, se questo non è amore, allora
non so cosa lo sia.
I corpi
sudati si accavallano, si sfregano, i gemiti vogliono la loro parte,
anche
qualche esclamazione iniziale, per incitare l’altro, ma non
serve neanche
incitare, le cose vanno da sole, lisce, pulite, come devono essere; il
solito
dolore iniziale sembra più sopportabile, è il
piacere che spadroneggia in poco
tempo in tutti e due, piacere e amore, non serve altro.
E senza
parole, ma solo con suoni e rumori che escono incontrollati dalle
nostre
labbra, come colonna sonora, passiamo senza remore la notte, tutta la
notte, e
anche alla fine, sudati, sporchi, senza quasi più forze, non
ci lasciamo.
Restiamo
distesi insieme sul letto, uno stretto all’altro, ascoltando
l’uno i respiri
dell’altro come se fosse la cosa più bella che
abbiamo sentito in tutta la
nostra vita.
Il
sesso può essere piacevole come no, ma l’amore
è sempre fantastico.
Perché
mentre il sesso è solo carne e corpo, l’amore
implica dei sentimenti così forti
che a volte sono troppo grandi per essere percepiti davvero: non si
riesce
sempre ad affidarsi completamente ad una persona, non è
facile mettere la
salute del compagno al di sopra della propria e di ogni proprio
desiderio.
Recupero
lentamente fiato fino a riprendere abbastanza forze da sporgermi verso
di lui,
baciandogli la guancia; mi sorride, sdraiato su un fianco, gli occhi
che si
tengono a stento aperti, il respiro ancora pesante, poi le sue braccia
mi
circondano, stringendomi piano, facendomi appoggiare la testa
sull’incavo della
sua spalla mentre ci copre entrambi
con
un lenzuolo.
<
Tranquillo – sussurra con voce roca – ci
penserò io a tutti i problemi.>
Prima
di addormentarmi riesco a sorridergli in risposta.
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Weee!!! *nuvola di fumo e ombra che
sovrasta tutto* Yes, I’m
back x3 dopo circa due mesi di assenza ^^ Ma vi giuro, ho fatto tutto
il
possibile! E’ che tra il Lucca Comics, gli scioperi da
organizzare contro la
Gelmini e le verifiche che fioccavano, non trovavo più tempo
neanche per
respirare °-°. Ma facendo il punto della situazione
andiamo in ordine... SONO
ANDATA A LUCCA! xD Finalmente sono riuscita nel mio intento! A dire il
vero,
non sono andata in giro per gli stand perché la fila per il
biglietto era
chilometrica e io non alloggiavo in città ma un
po’ fuori e quindi non avevo
tempo di star lì ad aspettare. Inoltre mio fratello era nel
cosplay di Giul e
Fed (faceva Luxord) e anch’io sono stata praticamente sempre
lì con loro ^^ Se
avete tempo, cercate su you tube il video, è davvero
divertentissimo xD Poi a
Lucca, oltre ad aver incontrato dal vivo un mucchio di persone
conosciute sul
forum “Paura e Delirio
nell’Organizzazione” (tra cui Mitsuru, M_Dylan, il
Doddo, Key e altri ancora che saluto di cuore ^^) ho finalmente
conosciuto di
persona la cara Sashy, la Vanchan e Demylove ^^ Le quali mi
palleggiavano
peggio della nazionale italiana di pallavolo, per cui ad un certo punto
mi sono
trovata sorella della Van, mamma di Demylove e marito (???) di Sashy,
che
subito dopo però ha ritrattato la mia posizione e mi sono
ritrovata non so in
quale altra relazione di parentela xD
Comunque è stato molto
divertente, anche se prima di
riconvincere mia mamma a portarmi ancora ci vorranno anni e anni xD Nel
mio
incontro con le ragazze sono riuscite a strapparmi di bocca la promessa
di fare
una sorta di sequel di Emo and Flower, una one-shot rating rosso...
spero di
farcela, temo di aver dimostrato con questo capitolo di non essere il
massimo
in certe descrizioni ^///^ E devo anche dedicare un’altra
maruzeku a Sashy, con
tanto di latte e cioccolato xD
Poi... ho raggiunto i miei minimi
storici in quanto voti,
riuscendo incredibilmente a prendere 1 in un compito di verbi di latino
e mi
sto ancora chiedendo come ho fatto xD Cioè, forse prima di
riconsegnarlo alla
prof avrei dovuto fotocopiarlo e appenderlo incorniciato alla parete,
non
succede tutti i giorni xD In compenso gli orali vanno meglio rispetto
all’anno
scorso ^^
Terza cosa, sto convivendo con una
giapponese ^^ E’ venuta a
stare da me martedì scorso e purtroppo domani riparte T__T
ma magari tornerà
questa primavera xD Si chiama Azusa, ha 28 anni e ha studiato italiano
a
Padova, quindi riusciamo a capirci abbastanza bene, senza contare che
mi ha
preparato un paio di piatti giapponesi che sono favolosi =ç=
Okonomiyaki,
specialmente, mi piace da morire, è una sorta di calzone
ripieno di cappuccio,
gamberetti, calamaro e fettine di maiale =ç=
Vabbè, io intanto sto cercando di
imparare il più possibile, ma il mio tempo libero
è sempre molto poco ç__ç
Oggi qui a Treviso ha nevicato, ma
invece di rallegrarmi
sono tristissima... quelle poche volte che nevica, la neve non si
attacca al
terreno e imbianca solo le mura e i tettucci delle macchine, infatti
già ora,
che sono le quattro di pomeriggio, è quasi completamente
sparita... Tornando
alle notizie random sulla vita della vostra amata Nezu *tutti quelli
che hanno
resistito fin qua se ne vanno* mi sono ripresa da un periodo di
malattia, in
cui avevo problemi a deglutire e respirare, svegliandomi
improvvisamente di
notte senza riuscire a sdraiarmi e con un gran male al petto, ma adesso
andando
avanti a compresse contro la gastrite le cose stanno migliorando, tanto
è vero
che il 4 dicembre ho un esame e dopo dovrei essere a posto. A scuola le
cose
vanno molto meglio, anche se mi è passata la cotta per il
prof ogni tanto mi
verrebbe proprio da abbracciarlo xD Sembra un cagnolino sperduto,
povero
stellino *v*
Oggi sono andata ad un incontro per
discutere del Campiello
Giovani... sono quasi tentata dal partecipare, in fondo richiedono uno
scritto
di al massimo 25 cartelle word (fogli, per intenderci) che sono anche
pochetti,
contando che tutto Emo and Flower fino ad adesso conta
all’incirca una
settantina di fogli... vabbè, ci penserò ^^
Credo che per adesso non ci sia altro
da aggiungere, ho
scritto anche troppo, tra un po’ le note d’autore
saranno di più del capitolo
vero e proprio... ripeto solo che io ce l’ho messa tutta in
questo capitolo, ma
io non riesco proprio a trovarlo erotico °° forse
è perché l’ho scritto io, per
questo perde effetto... sono andata avanti per ore ad aggiungere e
limare certi
particolari, ma in fondo non ho potuto neanche starci dietro
più di quanto non
facessi con gli altri, anche perché ho ben 15 fan fiction
sul mio pc da mandare
avanti e non posso badare a tutto.
Un bacione a tutti, lasciate un
commentino per questa
vecchia carcassa che non sono altro ^^
Cya, a presto!
Nezu
|
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Capitolo 18 *** 18. Le donne ed i sissies non si toccano neanche con un fiore ***
Risposte alle recensioni
Lucifero_91: Grazie mille xD io continuo ad essere perplessa sul mio
modo di scrivere
queste scene, ma grazie lo stesso xD
Tifa93: Grazie figliola <3 Sono
contenta che tu riesca a trovare il tempo per commentare,
ormai abbiamo una vita complicata anche sul forum xD (tu più
di me visto che hai molte più
cose di cui preoccuparti). Grazie ancora <3
Marluxia25: Sì, "Sweet Dreams" è una canzone
dello zio Manson xD A essere più precisi, è
una cover di una canzone degli Eurythmics (bellissima anche quella
versione a parer mio,
anche se fa tanto spogliarello xD) <3 E sì, Zexion a
volte sa proprio essere inopportuno xD
Per fortuna che Maru era deciso più che mai a fare
friki-friki xD E grazie per i
complimenti *w*
fullmetal manga lover: xD vero, i ricordi di quelle bellissime
manifestazioni sono ancora
impressi nella mia mente (anche perché è stata la
mia prima manifestazione, dato che ero
d'accordo con quella che inseriva i corsi di recupero ^^). Arancia
Meccanica ti consiglio
assolutamente di vederlo, è fatto benissimo *^* E
vabbé se è vietato ai minore di 18, io
l'ho visto a 13 xD Accidenti, sei vegetariana? °-° Io
non riuscirei a vivere senza la
carne xD Sono una carnivora di prima categoria xD Il sequel ci
sarà di sicuro ù__ù Vai
tranquilla e grazie per il commento xD Più scrivete e
più mi fa piacere xD
Sayoko_Hattori: Wow, grazie mille *w* I
commenti positivi scritti da chi non è amante del
genere sono una gran cosa °w° Grazie anche a te, il tuo
commento mi ha fatto proprio
piacere! :3
mikyfantasy: Miky! X°D bé, sono contenta che ti sia
piaciuto il capitolo x3 Come vedi
anche questa volta sono più che in ritardo xD Ma ho
già pronto il prossimo capitolo,
quindi mi farò perdonare ^^ Un bacio e a presto! <3
LittleBeaver91: Malefica si beccherà quello che si merita in
questo capitolo ù__ù
Per il porno dovrai aspettare il sequel xD quello ho intenzione di
metterlo rating
rosso ù__ù Grazie per il commento :3
Lonely Angel: xD Anche a me capita di saltare capitoli quando leggo una
storia... oppure
con le scan dei manga xD Se non ci fosse Maru, credo che Zexy si
sarebbe tagliato le vene
parecchie volte xD Sì, ho incontrato il mitico Doddo, che
però non era molto contento di
essere strapazzato da me xD FeD era adorabile °w° Il
greco è una bestia nera per tutte
noi xD Spero che tu sia riuscita a recuperarlo (ormai a scuola finita
non ha molto senso,
ma volevo partecipare anch'io alla tua sventura
ù__ù)! Grazie mille e adora il PDO!
ù__ù
vanchan: Buahahaha, inchinati dinnanzi alla mia statua
ù__ù ... no, forse dopo tutto
questo ritardo non me lo merito xD Come avrai notato il regalo di
natale non è arrivato ç__ç
Ma forse per il prossimo natale arriverà xD Ti voglio bene
anch'io sorellina <3 e spero
che tu riesca a perdonare questo mio incredibile ritardo
ç__ç
Il_Trio_Infernale: No, è la seconda volta che recensisci xD
Ma mi fa sempre piacere come la
prima! Acc, probabilmente a Lucca ci siamo incrociate xD Grazie per i
complimenti :3 E ti
ringrazio anche per il commento su "I've got nothing inside" ^^
Fly89: Grazie :3 Sul PDO effettivamente la aggiorno poco, prima o poi
posterò tutti i
capitoli anche lì ^^ Grazie ancora e a presto! ^^
kymyit: XD Ce lo vedo il vecchio contro Malefica con l'urlo di
battaglia "CRUCCOOOOO!!!" xD
Grazie mille per tutto =3
18.
Le donne ed i sissies non si toccano neanche con
un fiore
Nonostante
non
avessero programmato la sveglia, Marluxia aprì gli occhi
alle sette in punto:
sentiva il capo di Zexion appoggiato contro il suo petto, il respiro
regolare,
l’espressione rilassata dopo tanti travagli. Maru
guardò il soffitto,
pensieroso.
Sapeva
cosa doveva
fare, ma non era certo di volerlo: la sola idea di andare a parlare con
Malefica gli dava un fastidio fisico, oltre che psicologico. Sentiva
che non
sarebbe riuscito a guardare quella donna, anzi, quel mostro, negli
occhi per
più di cinque secondi prima di lasciarsi trasportare da una
furia violenta e
superare ogni limite.
Quella
bestia aveva
osato ferire la persona più preziosa per lui, ma nonostante
tutto non poteva
ferirla a sua volta.
Strinse
i denti, la
rabbia che già gli montava in corpo: se solo avesse potuto
infliggere a
Malefica anche solo un millesimo del dolore che aveva fatto patire a
Zexion
sarebbe stato contento, ma tutto questo non avrebbe aiutato il suo
ragazzo.
Andare
nello studio di
quell’essere e spaccarle la faccia non avrebbe curato Zeku
più in fretta, né
avrebbe migliorato il suo futuro: la cosa più importante era
fare di tutto
perché Zexion e possibilmente anche Saix e Xemnas fossero
riammessi al college.
Maru
guardò
attentamente il ragazzo accanto a lui: i capelli gli coprivano in buona
parte
il viso, era raggomitolato nelle coperte nonostante non facesse freddo
e ogni
tanto sistemava inconsciamente la testa in una posizione più
comoda.
Marluxia
si chiese se
sarebbe stato in grado di prendersi la responsabilità di
incidere sul futuro di
una persona così speciale. Non ne era sicuro, ma non
c’era altra scelta,
nessun’altro in quel frangente sarebbe accorso a salvarlo.
Il
loro rapporto
doveva essere di fiducia e di reciproco aiuto: era così che
si era sempre
immaginato una relazione seria e di certo adesso non si sarebbe tirato
indietro.
Avrebbe
aiutato in
ogni modo Zexion, anche a costo di farsi venire il sangue marcio.
Si
scostò un poco dal
ragazzo per poter alzarsi senza svegliarlo, ma dopo essersi fermato un
attimo
ci ripensò, chinandosi su Zex.
Gli
sistemò una ciocca
di capelli dietro l’orecchio per vederlo meglio in volto:
Dio, quanto amava
quei lineamenti così delicati e femminili!
Si
ridistese
abbracciando Zexion, senza esagerare per il timore di svegliarlo.
Rischiò
quasi di
riaddormentarsi, stretto al corpo dell’altro, assorbendone
avidamente il calore
corporeo e percependo più forte che mai il suo odore, ma
dovette costringersi
ad allontanarsi, o avrebbe mandato la giornata al diavolo e non sarebbe
riuscito nel suo intento.
Pochi
minuti dopo era
fuori dalla stanza, vestito e sveglio. Decise di passare in mensa prima
di
andare da Malefica, non voleva affrontare quella sfida a stomaco vuoto.
Camminando
lungo i
corridoi gli sembrava che l’atmosfera fosse più
tetra del solito, forse perché
era ancora relativamente presto e gli studenti erano ancora in camera.
Anche
in mensa c’erano
poche persone.
Marluxia
notò Lexaeus
che parlava con uno strano ragazzo dai capelli lunghi di un colore
argenteo con
una lunga frangia. I due discutevano a voce bassa, senza dare troppo
nell’occhio (cosa difficile data la stazza
dell’amico di Zexion).
Il
ragazzo dai capelli
strani, in seguito a un cenno di Lex, alzò gli occhi chiari
su Marluxia che
rimase decisamente perplesso: non aveva mai visto quel tipo prima
d’ora a
scuola e non era esattamente uno che passa inosservato.
Maru
si avvicinò ai
due con curiosità, sentendo lo sguardo dell’altro
che lo trapassava da parte a
parte.
<
Buongiorno.>
salutò appena fu abbastanza vicino.
<
Buongiorno.>
rispose quello con una voce profonda e controllata.
<
Buongiorno a te,
Marluxia – ricambiò Lexaeus – Ti
presento Riku.>
I
due si strinsero la
mano, continuando a studiarsi senza mostrare alcun sospetto.
Riku
era leggermente
più basso di Maru, aveva le mani più sottili e un
taglio di occhi particolare.
Maru era sempre più convinto di non averlo mai visto in giro.
I
due si accomodarono
al tavolo, uno accanto all’altro, vicini a Lexaeus che era
tutto intento a
trangugiare il porridge.
<
Sei uno studente
di questa scuola?> chiese curioso Maru.
<
Oh, no, non più
ormai… - rise l’altro - lo sono stato, qualche
anno fa, ma alcuni avvenimenti
mi hanno fatto allontanare.>
<
Che genere di
avvenimenti?>
<
Incomprensioni,
direi… o almeno spero che sia per questo. Sono qua giusto
per sistemare questa
faccenda.>
Maru
era perplesso e
sempre più curioso.
<
Incomprensioni
con chi? Non sarà mica con…>
<
Con Malefica, la
preside.>
“Ironia
della sorte –
pensò Maru – sembra che siano diversi ad avere
problemi con lei”.
<
Allora siamo in
due. Ma cosa è successo, se non sono indiscreto?>
Riku
scoppiò a ridere.
<
Mi ha espulso per
un problema che vedeva solo lei.>
<
Eh?>
<
Avevo una
relazione con un ragazzo, uno del primo anno. Mi piaceva molto e lo
frequentavo
senza nascondere la nostra relazione. Malefica all’epoca era
diventata preside
da pochissimo e non si era ancora sbilanciata in certi pregiudizi.
Credo di
essere stato il primo a essere espulso per questo motivo…
non che mi dispiaccia
ora. All’epoca c’ero rimasto molto male, avevo
paura che questo avrebbe potuto
influire nel mio curriculum. Ma poi è passato, sono andato
in un’altra scuola e
lì ho potuto proseguire la mia relazione con quel
ragazzo.>
<
Quindi in teoria
è tutto concluso?>
<
In teoria. Sono
qua per sistemare le ultime faccende, non voglio che questa storia mi
porti
complicazioni in futuro… e poi mi è rimasto il
puntiglio, voglio che le cose
siano messe in chiaro.>
<
Capisco.>
<
Lexaeus mi ha
detto che anche voi state avendo il mio stesso problema.>
<
Sì… io non ci
sono stato tirato dentro, ma il mio ragazzo sì. E’
stato espulso ieri e non ho
alcuna intenzione di lasciar correre.>
<
Può darsi che il
mio piano giovi anche a voi. Anzi, ne sono certo.>
<
Piano?>
Un’altra
risata, a
Riku comparve un ghignetto sul volto.
<
Malefica, oltre
ad avere una carenza di QI, se la prende spesso con i tipi sbagliati.
Vedi, mio
padre non l’ha presa esattamente bene la vicenda
quand’è successa, ma a
preferito aspettare che io finissi gli studi prima di muoversi. Diceva
che era
meglio agitare le acque quando sarei stato al sicuro in porto, ma ora
che ho
finito l’università ha deciso di far pagare a
Malefica di tutti i torti.>
Maru
aveva seguito il
discorso con molta attenzione e stava cominciando ad intuire pian piano
cosa
voleva dire tutto ciò: avrebbe potuto fare in modo che
Zexion venisse
riammesso, avrebbe potuto farla pagare a Malefica.
E
forse sarebbe
riuscito anche a far riammettere Saix e Xemnas.
Se
questa non era
fortuna, allora era un miracolo.
<
E quindi cosa
dobbiamo fare?>
<
Assolutamente
nulla. Mio padre ha preparato tutte le carte e le sta per spedire.
Un’ispezione
c’è già stata in questi giorni, una di
quelle fatte bene, senza preavviso. Ora
è solo tempo che arrivi la lettera. Nel frattempo, potremo
divertirci un
po’…>
<
Che intendi?>
<
Tecnicamente
Malefica è già stata sollevata dalla carica di
preside, quindi tutto quello che
dice non ha alcun valore. Non è più preside da
una settimana ormai, quindi
l’espulsione del tuo ragazzo non è valida. Non ha
alcun potere, anche se crede
di averne. Io sono venuto qua apposta per divertirmi, per dirle tutto
ciò che
penso di lei mentre lei pensa di poter ancora dettar legge.>
“Suona
un po’ come una
vigliaccata – pensò Maru – ma per una
volta posso permettermi di giocare sporco
come lei ha fatto con noi!”.
<
Allora, vieni con
me?> chiese Riku continuando a ghignare.
*
Era
impossibile
descrivere la faccia di Malefica quando si vide comparire davanti, nel
suo
ufficio, Riku e Marluxia: il primo credeva di averlo liquidato anni
prima e il
secondo non pensava che avrebbe avuto il coraggio di mostrarsi a lei,
in fondo
era l’ultimo arrivato, era stato ammesso solo grazie a lei.
Ma
quello che la
faceva andare su tutte le furie era l’espressione tranquilla
che avevano
entrambi, un’espressione rilassata e lucida.
<
Che volete voi
due?> chiese con un tremito involontario nella voce.
Riku
ghignò come al
solito.
<
Farle un saluto,
Signora Preside. Temevo che si fosse già dimenticata di
me!>
<
Avrei preferito
farlo… mi chiedo con che faccia tu riesca ad apparire di
fronte a me.>
<
Con la mia?>
<
Sempre il solito
sbruffone, noto.>
<
Non sono l’unico
a non essere cambiato, a quanto mi dicono. Io e il mio compare siamo
qua
proprio per chiarirci con lei su alcuni punti.>
Malefica
alzò una
sopracciglia, le sue labbra si inclinarono pericolosamente in una
smorfia di
disprezzo.
<
Punti? Temo di
non capire… non ci sono punti da discutere o
chiarire.>
<
Oh, sì invece! –
s’intromise Marluxia con veemenza – Ce ne sono,
glielo posso assicurare.>
La
preside cercò di
incenerirlo con uno sguardo, ma gli occhi del ragazzo facevano molta
più paura
dei suoi.
<
Suvvia,
discutiamone un po’.> fece Riku sedendosi
dall’altro lato della scrivania di
Malefica e Maru lo imitò, cercando di calmarsi il
più possibile.
Ma
la preside non
sembrava molto contenta: balzò in piedi, furente, sapendo
per certo che quei
due erano venuti a burlarsi di lei.
<
Uscite subito da
quest’ufficio, non ho nulla da dirvi.>
<
Ma noi sì,
invece. Ad esempio, si ricorda il motivo per cui sono stato espulso
anni
addietro?>
Il
volto della donna
s’incendiò, le guance divennero porpora e
sbatté le mani sul tavolo.
<
Fuori. Di. Qui.
Ora.>
Maru
sorrise.
<
Non credo
proprio.>
La
preside si accasciò
sulla sedia, cambiando la sua strategia in un atteggiamento passivo.
*
Erano
stati almeno
venti minuti a dirle esattamente tutto quello che pensavano, per filo e
per
segno. Non che questo avesse cambiato le posizioni della preside, ma
sia Riku
sia Maru erano molto più rilassati. Ora non mancava che il
tocco finale.
L’idea
era stata di
Riku, che sembrava avere una predisposizione alle carognate
più assurde.
Marluxia
avrebbe
voluto passare prima da Zexion per vedere se si era svegliato, ma il
tempo
stringeva e così accompagnò Riku da Axel e Demyx.
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Rieccomi! X°D Ok, questa volta devo essere sembrata proprio
morta e sepolta °-°
E invece, per sfotuna vostra, sono ancora viva e vegeta xD (No, non il
sayan .__.)
Prima di passare a narrarvi tutte le mie avventure/sventure, vorrei
fare un
annuncio importante: ho indetto un concorso di fan fiction nel PDO
(Paura e Delirio
nell'Organizzazione) che è aperto a tutti, anche ai non
iscritti al forum o a
forumcommunity ^^
Mi farebbe molto piacere che qualcuno di voi partecipasse, qui
c'è il link al topic
d'iscrizione dove viene spiegato tutto il regolamento:
http://pauraedelirionellorganizzazione.forumcommunity.net/?t=28846746
Se avete domande potete mandarmi un Messaggio Privato o scrivermi una
mail ^^
Comunque, passando ad altro, adesso cercherò di elencare
cosa mi è successo in questi
mesi (come se ve ne fregasse qualcosa asd):
- Ho avuto scuola (fin qua nulla di strano): sono riuscita a non avere
debiti nel
secondo quadrimestre dopo aver recuperato latino nel primo,il che per
me significa
estate libera xD Finalmente!
- casino a scuola: la già deleteria legge della Gelmini
è stata resa ancora più
pericolosa dal basso Q.I. della mia preside (indovinate un po' a chi mi
ispiro per
Malefica xD), percui la mia classe rischia di essere smembrata .__. Ci
dividono in
gruppetti di quattro persone e ci diasporano nelle altre sezioni .__.
La mia prima
reazione a questa notizia è stata "Cazzo" .__. In pratica,
secondo il decreto le
classi devono avere un minimo di 27 alunni e nessuna classe della mia
scuola arriva
a quel numero, perciò l'intelligenza suprema della mia
preside ha deciso di prendere
la classe meno numerosa e di spezzettarla. Ci sono solo pochi dettagli
che non ha
considerato:
1 - siamo il gruppo classe più unito della scuola (a detta
del consiglio di classe e
quindi dei docenti), quindi spezzettando noi eliminerebbe una delle
classi che
funzionano meglio
2 - non siamo gli unici ad essere in 22, la v°E ha lo stesso
identico numero e secondo
la prassi dovrebbe essere lei a essere spezzettata, non solo
perché è una classe terminale,
ma perché va anche peggio di noi come risultati, ha avuto
più bocciati e più gente che
fa i corsi di recupero
3 - i numeri di ora non sono ancora quelli definitivi,
poiché non si è tenuto conto dei
trasferimenti e dei ragazzi che potrebbero essere bocciati coi corsi di
recupero, quindi
è in fin dei conti una scelta del cavolo
Credo che dai toni che ho usato si sia capito che sono incazzata nera
per questa rogna xD
In fondo ci ho messo un anno intero per riuscire a legare con la mia
classe, sono fatta
così ^^ All'inizio mi sentivo giudicata per il mio aspetto e
le mie passioni ed ero
riuscita a legare solo con due persone, ma dopo a forza di stare da
sola, di spremere
le meningi e di sputare sangue sono riuscita a maturare, a superare la
mia folle paura
del giudizio altrui e sono riuscita a farmi accettare. Nel frattempo
però ho passato un
anno di terrore che ancora non ho dimenticato e adesso non ho la minima
intenzione di
lasciare che un branco di deficienti buttino al fuoco tutti i miei
sforzi e mi facciano
ricominciare da capo. Ora io ho i miei amici e ci tengo tantissimo, ho
passato due anni
con loro e ho intenzione di passarne altri tre, perciò che
non credano di aver già vinto!
Per sfiga della mia preside (xD) quest'anno io sono stata
rappresentante di classe e mia
madre rappresentante dei genitori e dato che nessuna delle due
è farina da far ostie, potete
immaginare in che razza di casino si sia mischiata la preside xD Peggio
per lei, se l'è
cercata ù__ù
- lutto di classe ç__ç e in particolar modo
mio... col cambio ginnaso/liceo ho perso il
miglior professore che io abbia mai avuto e di certo la persona che mi
ha aiutato di più
a crescere, sia dal punto di vista umano sia dal punto di vista della
cultura e della scrittura ç__ç
Ma purtroppo per lui ho scoperto dove abita e il numero di casa xD
Perciò potete ben
immaginare che andrò a trovarlo appena avrò un
po' di tempo xD
- lasciamo perdere l'argomento scuola e passiamo ad altro
°-° Allora, sono diventata admin
del PDO xD di questo sono felicissima, anche perché non
è una posizione di potere e dittatura
come rischia di essere a volte, ma c'è un buon feeling tra
me e gli altri membri dello staff
(Tif *w* aMMoVe) e quindi lo stress viene cancellato dal lavoro di
squadra ^^
- E' uscito il nuovo cd di Manson *ç* Inutile dire che
cinque giorni dopo l'uscita era nel mio
scaffale dei cd xD e nel frattempo il mio amato zietto che vive a
Parigi ha trovato su e-bay
e me l'ha spedito l'autobiografia di Manson in lingua originale *^* E'
una bomba, solo per
tradurre le prime 20 righe mi son dovuta fare una cultura approfondita
sui clisteri e sui
preservativi xD
- Ho ripartecipato a quel concorso che avevo seguito anche l'anno
scorso ^^ Di nuovo in finale,
ho aumentato la mia posizione arrivando 5° e guadagnandomi il
mio primo assegno da 100 euro *ç*
- Sono invecchiata ç__ç 16 anni mi sembrano
davvero tantissimi ç__ç
- Ho scoperto Soul Eater *ç* Anime/manga bellissimo (io
seguo solo l'anime perché non mi piacciono
i disegni del manga), lo consiglio a tutte quante perché
è davvero splendido xD Un concentrato di
avventura e demenzalità, con dei buoni spunti yaoi xD (Le
Stein/Spirit e le Giriko/Justin sono quasi
considerabili Canon *ç*)
- Mi sto facendo crescere i capelli per portare il cosplay di Soma (da
Kuroshitsuji) al Lucca Comics ^^
Ora, lasciandoci quel che è successo alle spalle, parliamo
un attimo di Emo and Flower ^^ Intanto, ha
fatto la sua apparizione Riku °-° Devo dire che
all'inizio non avevo previsto di farlo apparire (so che
qualcuno lo aveva chiesto, non ricordo chi), ma siccome avevo avuto il
blocco dello scrittore, mi serviva
un personaggio nuovo per poter andare avanti, così ho tirato
fuori lui ^^ Il prossimo capitolo (che è il
penultimo) è già pronto, così
aspetterò un po' di recensioni per poi postarlo subito, per
farmi perdonare
per il mio incommensurabile ritardo ^^
Volevo chiedervi anche di leggere la one-shot che ho postato a Natale,
"I've got nothing inside": è
interamente sull'organizzazione e su Naminé, sono ben 21
pagine e credo sia una delle fan fiction
migliori che io abbia mai scritto, anche perché mi ha dato
la possibilità di approfondire di più
la mancanza di sentimenti dei membri dell'organizzazione. La trovate
facilmente guardando in fondo
alla mia pagina-autore ^^
Ok, credo di aver finito per questa volta xD
Ci sentiamo presto, commentate e criticate! =3
Bye bye a tutti!
|
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Capitolo 19 *** 19. Il mio perfetto ed insostituibile idiota ***
19. Il mio perfetto ed insostituibile idiota
"Odio il rumore, ma ancora di più odio non sentire. Odio
essere rinchiuso nella mia bolla di solitudine mentre il mondo fuori
scorre e mi lascia indietro, sempre più indietro, e di nuovo
mi ritrovo fermo al punto di partenza, alle mie abitudini, alla mia
fottutissima solitudine mascherata da libertà".
"Ehi little!"
"Non reggi bene l'alcool, eh?"
"Era il tuo primo bacio, right?"
"Di che hai paura, Zexy-chan?"
"Dimenticalo. Dimentica quel messaggio."
Ho mal di testa, un gran mal di testa.
E tanto per sapere, perché c'è tutto questo
casino?!
Apro gli occhi di colpa, improvvisamente tutto il martellante dolore
che mi colpiva alle tempie sparisce lasciando spazio ad un fortissimo
istinto omicida.
< Maru.> ringhio, scalciando via le coperte e cercando di
rimettermi in piedi, ma barcollo un attimo e ricado sul letto,
ingoiando un gemito di dolore.
Le chiappe...
In un baleno mi torna in mente tutto quello che è successo
ieri notte: sento che sto arrossendo, ma non importa. No, l'unica cosa
che importa è prendere Marluxia e appenderlo alla prima
antenna parabolica che trovo.
< Brutto stronzo...> mormoro riuscendo finalmente a
tornare sulle mie gambe.
Un grido più forte degli altri all'esterno mi fa dimenticare
esattamente i miei dispiaceri fisici e riporto l'attenzione alla
cagnara in corridoio.
Indosso i primi abiti che capitano e, dopo essermi sciacquato il viso
in tutta fretta, esco in corridoio.
Avete presente le manifestazioni studentesche da liceo? Gente
arrampicata ovunque ci si possa arrampicare, striscioni, urla
più o meno volgari, musica e chi più ne ha
più ne metta?
Ecco, questo è tutto.
Sono stato svegliato dalla rivolta per l’indipendenza.
Ho quasi voglia di piangere.
Afferro una ragazza per il polso e le chiedo di spiegarmi che sta
succedendo.
< C’è un movimento di massa, si va contro
la preside!> risponde questa tutta gasata.
< Contro la preside?>
< Sì! Tutta la scuola è in fermento,
questa volta la buttiamo fuori! Kenneth ha detto che…>
< Kenneth?! Dov’è?!>
Quell’idiota, è sempre in mezzo ai casini.
“Tranquillo, ci penserò io a tutti i
problemi”
Mio dio, quello ha fatto un’altra cazzata delle sue.
< E’ all’ufficio della preside da quanto
so.> risponde la ragazza prima di tornare nel mucchio a urlare.
Neanche a dirlo, mi fiondo come un razzo verso la presidenza,
sgusciando (a volte serve essere piccolo!) tra la gente come un furetto
e superando in un modo o nell’altro ogni ostacolo.
Ho paura, quell’idiota si sarà messo in testa di
fare l’eroe e di aiutarmi in ogni modo possibile,
così come mi aveva promesso ieri: se viene espulso, non
riuscirò a perdonarmi. Già io, Xemnas e
Saix… non è giusto! Ci mancava solo la sua mania
di protagonismo per rendere la situazione ancora più
deprimente.
Avrebbe senso soffrire in due? Non ne basta uno o siamo così
masochisti da cercare di farci ancora più male da soli?
La folla comincia a farsi troppo compatta, fenderla è quasi
impossibile se si vuole salvaguardare le costole…
Sto già cominciando a disperarmi, quando una mano si
appoggia sulla mia spalla; mi volto di scatto e un’ombra mi
copre completamente: Lexaeus, in tutta la sua altezza, sovrasta gli
altri in maniera impressionante.
< Zexion…>
< Lexaeus… ho bisogno di una mano! Devo raggiungere
Maru, ma non so come…> comincio io, mentre
l’ansia continua a tormentarmi.
Lui non risponde, ma senza cambiare espressione mi afferra saldamente
per le spalle.
< Cosa vorresti fare, Lexae… Aaah!!!>
Ora come ora, sinceramente, non saprei proprio scegliere il momento
più imbarazzante della mia vita e suppongo che avere diverse
opzioni tra cui scegliere non sia un punto a favore per la mia
dignità. Da quando mi ha sfortunatamente incontrato, Maru
non ha fatto altro che far crollare le mie certezze una dopo
l’altra, mettendomi in ridicolo diverse volte, ma ora,
sollevato di peso da Lexaeus e tenuto sopra la sua testa come un
fagotto, non sono così certo che Marluxia sia il peggio.
A dimostrazione che il peggio non ha mai fine e che punta sempre a te,
sento addosso tutti gli sguardi possibili e la folla sembra fare
addirittura meno rumore.
“Uccidetemi, vi prego… è
umiliante!”
< Ti faccio passare la folla.> grugnisce il mio caro
armadio a due ante.
Effettivamente devo ammettere che fende la folla in maniera sublime, ma
sono certo che, sforzandosi un poco di più, avremmo potuto
trovare assieme una soluzione meno appariscente ed altrettanto
efficace. Probabilmente avrei dovuto cercare di anticipare le sue
mosse, Lexaeus non è mai stato rapido nel trovare vie
alternative.
In questa posizione sopraelevata riesco a rendermi conto di dove mi
trovo esattamente e quanto dista il mio obbiettivo.
< Hai detto che devi raggiungere Marluxia, giusto?>
borbotta Lexaeus da sotto di me.
< Sì. E’ proprio lì, davanti
alla porta della presidenza. Con quei capelli assurdi lo si
riconoscerebbe tra mille.>
< Non solo per quelli, temo…>
Lexaeus percorre, anche lui con qualche difficoltà, i metri
che ci separano dalla presidenza e mi lascia accanto a Maru, prima di
voltarsi e cercare di non farci schiacciare dalla folla sempre
più pressante.
Non faccio tempo ad appoggiare i piedi per terra che due braccia mi
stringono da dietro.
< Sai che mi sei mancato?>
Ora. Lo. Uccido.
Un gemito dietro di me mi conferma che la mia gomitata è
andata a buon fine; mi volto, mentre sento la rabbia montarmi in petto.
< Tu!> esclamò puntandogli un dito addosso.
< Tu sei il più grande idiota che abbia mai
calpestato questa terra! Che diamine hai fatto?! Ti sei ficcato nella
merda più totale!>
Mi fissa sconvolto per un attimo: non è possibile che non si
sia reso conto di cosa ha combinato! Mettersi contro la preside solo
per un regolamento di conti, tirarsi addosso l’espulsione,
come se non bastasse a me, Saix e Xemnas. Che senso ha sacrificarsi
così solo per testardaggine ed intolleranza alle ingiustizie?
Sorride e mi scompiglia i capelli con una mano.
< Sembra che ti sia finalmente tornato il tuo caratteraccio di
sempre, ma ti assicuro, è tutto sotto controllo,
tesoro.>
Sbuffo: perché riesce a spegnermi sempre in questi modi
assurdi?
< Sotto controllo un tubo! Guarda che hai combinato!>
insisto indicando la folla attorno a noi che preme, urla e si dimena.
< Ah, quella è stata una sua idea, non mia.>
si giustifica indicando un ragazzo dai capelli argentati alle sue
spalle. Quest’ultimo si sporge verso di me e mi saluta con un
sorriso complice.
< Riku?> chiedo perplesso.
Sembra proprio lui… ma così
all’improvviso, dopo tutti questi anni ed in una circostanza
tanto assurda?
I miei pensieri vengono interrotti dolorosamente da un fischio secco e
prolungato che mi spinge a tapparmi le orecchie: sono sempre stato
sensibile ai rumori forti.
Tutta la folla si volta verso quel rumore mentre un silenzio irreale
cade improvvisamente attorno a noi; bé, posso capire anche
perché: in fondo al corridoio c’è
un… suppongo una persona, la più assurda che
abbia mai visto.
Alto, grosso e peloso, con barba e capelli neri e fitti, tanto che solo
rari tratti del viso non ne sono coperti; cammina ballonzolando
goffamente da una parte all’altra, reggendo con due mani una
grossa borsa a tracolla e tenendo il fischietto in bocca.
Lo osserviamo tutti mentre fruga nella borsa, alla ricerca di qualcosa,
brontolando sonoramente.
Finalmente sembra trovare quello che cercava e, toltosi il fischietto
dalla bocca, chiede a voce alta: < Ho una lettera per la signora
Malice Malefica. E’ qui presente?>
Il silenzio resta sospeso nell’aria per una manciata di
secondi, quando finalmente con un leggero cigolio la porta della
presidenza si apre e ne fa capolino Malefica, il volto rosso
dall’agitazione e gli occhi sbarrati. Cercando di darsi
un’aria di contegno avanza lentamente nel corridoio mentre
tutti trattengono il fiato.
< Sono io, sono la preside di questo istituto.>
Con un leggero inchino l’uomo, che ha tutta l’aria
di essere un postino, le consegna la lettera e si dilegua senza una
parola.
Il silenzio che già pareva soffocante diventa ancora
più intenso mentre Malefica con una lentezza infinita apre
la lettera, ne estrae un foglio stampato e comincia a leggerlo
attentamente.
La tensione nell’aria è palpabile e tutti seguono
ogni singolo gesto della preside, fino a che, ad un certo punto, il suo
volto comincia a cambiare colore: dal rosa pallido che ha di solito
passa ad un rosso acceso, che si tramuta a sua volta in un colore
violaceo, per poi sfiorare l’arancione, il giallognolo, il
verde mal di mare per poi terminare con un grigio malsano.
Dopo la sua esibizione da camaleonte, senza alcun preavviso, la preside
sviene, cadendo all’indietro; scoppia il tumulto, urla
ovunque, qualcuno ha la premura di afferrarla al volo e di trascinarla
in presidenza perché non venga calpestata dalle persone che
si avvicinano pieni di curiosità al foglio che Riku ha preso
al volo.
Lo squadra per qualche istante e un’espressione gioviale gli
si dipinge sul volto.
Richiamando al silenzio si schiarisce la voce e comincia a leggere.
< Egregia signora preside, La vogliamo informare, in base a
segnalazioni ricevute in data… oh, insomma, tagliamo corto!
E’ ufficiale: la cara signora Malefica è stata
sospesa dall’incarico di preside, ruolo che viene affidato al
professor Xigbar. Tutte le decisioni prese dalla preside dal cinque
giugno in poi non hanno alcun valore!>
Il boato che si eleva dai miei compagni è la cosa
più frastornante che io abbia mai sentito.
Mi tappo le orecchie, per quanto non riesca ad evitare di sorridere:
Malefica non è più preside, non lo è
più. Abbiamo vinto.
Maru mi prende per un braccio e insieme ci allontaniamo dal corridoio,
le urla degli altri che ci arrivano all’orecchio forti e
chiare.
Appena arriviamo in un posto più tranquillo, mi volto a
guardare per bene Marluxia.
< Lo sapevi? – chiedo incredulo – Sapevi che
in realtà non correvi alcun rischio?>
< Lo sapevo, Riku mi ha informato prima che io potessi agire
diversamente.>
Sono quasi felice, forse non è così sprovveduto
come pensavo… anche se probabilmente avrebbe tirato su un
gran casino anche senza sapere di avere le spalle coperte.
< Sembra che un po’ di sale in zucca tu ce
l’abbia, allora.>
< Continua pure a sperare, tu. Comunque… se hai
notato, ogni decisione presa dalla preside dal cinque giugno in poi non
è più valida… quindi
tu…>
< Quindi non sono stato espulso…> mormoro.
Effettivamente, non ci avevo pensato.
Maru mi abbraccia ghignando.
< Allora, oseresti dire di non aver bisogno di me?>
Lo guardo storto.
< Se speri in qualche strano e sconcio tipo di ringraziamento,
scordatelo subito, idiota…>
Ma mentre ci allontaniamo assieme sorrido: è un grandissimo
idiota, il mio grandissimo idiota.
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Ebbene sì, riemergo ù_ù
Lo so, non ho risposto alle recensioni, ma spero possiate perdonarmi,
non avevo voglia di far tardare la pubblicazione di questo capitolo
ancora solo per rispondere alle recensioni. Spero che nessuno ne abbia
a male.
Allora, tornando a noi… questo è il penultimo
capitolo, o meglio, a questo seguirà una sorta di epilogo.
Quindi mi sono quasi liberata di questa storia xD Conto di finirla
entro fine dicembre, ma non voglio fare promesse che dopo potrei non
mantenere ù-ù
Passando ad altro (vado per punti, mi trovo meglio xD):
- Il casino a scuola è stato risolto (quello con la preside)
o, per meglio dire, l’abbiamo fottuta e ci siamo salvati in
corner xD Non credo che la preside ce la farà passare liscia
(ha spostato di corso un’insegnante che si era schierata in
nostro favore ._. cioè, proprio stronza
patocca…), infatti ci ha aggiunto solo due nuovi elementi
alla classe e neanche di vecchie classi smistate, ma di altri istituti
._. probabilmente vuole farci fuori quest’anno, ma non
importa, stiamo già mobilitando i prof, se tutto va bene
riusciremo a prevenire ^^
- La scuola è ricominciata e io ho iniziato il mio primo
anno di triennio… splendido °ç°
Davvero, i voti sono buoni e devo ancora capire perché xD
solo latino ha degli alti e bassi, ma il resto va alla grande!
- C’è stato il concerto di Marilyn Manson a
Treviso °ç° E io ero in seconda fila davanti
al chitarrista °ç° E, vi assicuro, non ho
ancora recuperato tutta la voce. Ma è stata
un’esperienza splendida, questo gruppo è la mia
droga preferita <3 E Brian ha un culo da favola
°ç° E la pancetta sexy xD Li amo tutti
°w°
- Il motivo di tutto questo ritardo è dovuto al fatto che il
portatile ha avuto la splendida idea di cadere mentre era collegata
l’usb, con il magnifico risultato di spezzare letteralmente
in due la chiavetta ._. Ho perso tutti i miei lavori, compresa la
Mansaix che progetto da anni ç_ç vorrei tanto
pubblicarla, ma non so se troverò tempo e voglia di
riscriverla, perciò non prometto nulla (anche
perché era a capitoli ed incompleta ._.)
- Mi sto dando a nuovi fandom °ç° Intanto
sto scrivendo una raccolta di Drabble rating rosso sulla threesome
Tiger/Draco/Goyle di Harry Potter xD E progetto in futuro di scrivere
sulla mia nuova droga, Hetalia °ç°
(FRANCIAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!11111111111111111). Insomma,
girerò un po’ per il sito
ù_ù tenete d’occhio la mia pagina
autore, può darsi che troviate storie mie su fandom che
v’interessano. Inoltre ho fondato con le mie amate Key e Lady
“Il Trio del Sedano Allegro”, destinato a
pubblicare solo storie yaoi e shonen-ai ù_ù per
ora non abbiamo pubblicato nulla, ma siamo già al lavoro e
presto pubblicheremo su Kuroshituji ^^
- Sono stata a Lucca, ma non ho portato il cosplay perché
purtroppo mi è mancato il tempo nella parte finale e ho
dovuto rinunciare ç_ç ma mi sono divertita lo
stesso tantissimo °o° Il prossimo anno dovrei portare
Thailandia di Axis Powers Hetalia e Pattume da Brancaleone ^^
Per il resto vi amo, vi adoro, spero che apprezziate il capitolo e che
la vostra vita sia piena di saggio e buon yaoi
ù_ù Notte notte, vi adoro tutte!
P.S. Commentate *ghigno satanico*
P.P.S. *canta Disposable Teens saltellando su un piede
|
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Capitolo 20 *** 20. Pandemonium ***
20. Pandemonium
Sprofondò
il volto nel cuscino facendosi mancare il respiro; si chiese quanto
avrebbe
potuto resistere così, ma dopo un po’ decise che
non gli importava più di
tanto, non era certo sua intenzione soffocare. Sorrise contro la stoffa
quando
sentì il divano su cui era steso abbassarsi ulteriormente
sotto il peso
dell’altro ragazzo.
Si
voltò appoggiando la nuca al cuscino, sorridendo piano,
ciocche di capelli gli
coprivano gli occhi.
<
Ho
appena parlato con mio padre, puoi restare da noi quanto vorrai.>
Mormorò
il ragazzo dalla pelle scura, liberando con un gesto lento e leggero la
fronte
del suo compagno per ammirare liberamente quegli splendidi occhi da
predatore.
<
Non voglio essere un peso per te…> mormorò
Saix dalla sua posizione distesa.
<
Non lo sei. E’ sempre un piacere stare con te.>
ribatté deciso l’altro, un
sorriso sghembo ad incurvargli le labbra.
Si
squadrarono per qualche istante e lo sguardo del ragazzo steso si
addolcì,
divertito.
<
Ruffiano.>
Il
ghigno di Xemnas si ampliò vistosamente.
*
Nei
giorni di pioggia
passavamo il tempo a guardare la gente passare in fretta davanti casa
nostra,
coprendosi con ombrelli o delle valigette ventiquattr’ore.
Sembravano tutti
avvocati o dottori, pezzi grossi, con un’aria professionale
anche sotto
l’acquazzone e mi chiedevo continuamente se fosse un caso che
tutti loro
avessero l’aria da uomini d’affari oppure no.
Marluxia
adorava
commentare quelle persone, le loro andature, quello che il loro aspetto
gli
suggeriva, mentre io restavo ad ascoltarlo con un libro aperto sulle
ginocchia,
facendo finta di leggere e gettando di rado qualche occhiata al di
là del
vetro; quando poi cominciava a farsi troppo buio per poter guardare
fuori lui
cominciava ad accarezzarmi la testa e parlava, parlava di progetti, di
sensazioni, di ricordi.
Credo
che quello sia stato il periodo più bello che io e lui
abbiamo passato assieme,
non eravamo già più così giovani da
darci alla frenesia del momento, eravamo
più razionali, ma non troppo, per fortuna. Quelli erano
momenti in cui ci
permettevamo di mostrarci esattamente com’eravamo, di dire
proprio quello che
pensavamo. In quei casi potevo mandarlo al diavolo e baciarlo dieci
secondi più
tardi, era decisamente liberatorio.
Un
giorno, in un tardo pomeriggio invernale, quando già si era
all’imbrunire e
scendeva una pioggia tetra e leggera sulla città, Maru mi
indicò un vecchio
dalla barba bianca che arrancava a fatica sul terreno viscido,
aiutandosi con
un bastone.
<
Mi
ricorda mio nonno, sai? – mi disse osservando rapito
l’uomo – Aveva la sua
stessa espressione. L’ho sempre visto molto vecchio e stanco
della vita,
passava intere giornate senza rivolgere la parola a nessuno,
rigirandosi tra le
mani il giornale del giorno prima. A volte mi faceva salire sulle sue
ginocchia
e cantava piano delle canzoni della sua epoca, cose che non ho mai
più sentito.
Le ho perse quando lui è morto e mi ricordo a malapena
qualche melodia.>
Seguì
una pausa, io sentivo l’aria pulsare attorno a noi, carica di
sentimento:
sapevo che quello che stava dicendo gli costava molto, non ero solo io
ad aver
innalzato col tempo una barriera. Solo che la sua era diversa, meno
visibile
della mia.
<
Credo… credo che quando anch’io sarò
vecchio assomiglierò a mio nonno e a
quell’uomo là fuori. Forse sarò
addirittura più stanco.>
Mi
passai il dorso della mano sulle labbra, leggermente preoccupato.
<
Sono pronto a sopportarti anche quando sarai così, non
preoccuparti.>
<
Non potrai sopportarmi per sempre.>
<
Ho
una gran pazienza.>
<
Non mi riferivo a quello.>
Deglutii.
Sapevo che era un’illusione il poter morire assieme,
probabilmente uno di noi
due sarebbe restato solo e, sinceramente, avevo paura ad essere io: non
sarei
riuscito a sopportare la solitudine, non dopo essermi abituato a stare
con lui.
A dire il vero, la piega che il discorso stava prendendo mi faceva
molta paura.
<
Non avrò neanche nipoti a cui cantare.>
Mi
colpì al cuore in una maniera che non avrei creduto
possibile e per un istante
mi sentii in colpa, tremendamente in colpa, forse perché non
ero donna, forse
perché non potevo aiutarlo in alcuna maniera o forse
perché non avevo neanche
mai pensato a quella che probabilmente sarebbe stata la nostra fine.
<
Mi
sembra strano che tu scopra solo ora il tuo istinto paterno.>
Alla
mia sferzata lui sollevò un sopracciglio, guardandomi
perplesso. Per un momento
pensai di aver oltrepassato il limite, di aver detto qualcosa che era
meglio
non dire: temetti di aver rovinato tutto.
Ma poi
sorrise.
<
Non prendertela. Sono contento di come sto ora e non cambierei nulla
della mia
vita.>
Non
sapevo cosa rispondere.
Non
sapevo proprio cosa rispondere.
*
Faceva
freddo, un
freddo assurdo.
Sfregai
le mani l’una
contro l’altra cercando di scaldarmi, il mio fiato che si
condensava non appena
lasciava le mie labbra. Era da almeno dieci minuti che aspettavo
Marluxia in
macchina e mi stavo letteralmente congelando: fuori un vento freddo
sferzava
impietoso facendo ondeggiare pericolosamente i rami spogli degli alberi
accanto
alla macchina.
Potevo
distinguere le
scheletriche figure nere dei rami stagliarsi sul cielo blu scuro, il
sole era
tramontato da poco.
Sbuffai
scocciato,
pestando un poco i piedi nel tentativo di riscaldarli, con scarsi
risultati; non
sapevo dove fosse andato a finire Maru. Dopo aver parcheggiato aveva
detto che
doveva consegnare un pacchetto ad un suo amico ed era uscito.
Doveva
essere una
questione di pochi minuti, ma a quanto pareva c’era stato un
contrattempo.
Guardai
fuori dal
finestrino, cercando di capire esattamente dove fossimo: il luogo mi
era
familiare, ma non riuscivo a ricordare in che circostanza ero
già stato lì.
Mi
morsi il labbro già
martoriato e rovinato dal freddo e decisi che avevo aspettato
abbastanza.
Ebbi
la tentazione di
mettere in moto l’auto e lasciarlo lì, ma la mia
coscienza me lo impedì, era
troppo di cattivo gusto.
Uscii
dalla macchina
chiudendo piano la porta e mi guardai attorno.
L’illuminazione era scarsa,
c’era un solo lampione acceso a qualche metro di distanza. Mi
ricordavo in che
direzione Marluxia si era avviato e mi limitai a seguire la stessa via.
Dopo
poco realizzai
che posto fosse quello in cui mi trovavo, era il cimitero.
C’ero stato solo una
volta, diversi anni prima.
Deglutii
ed entrai
senza pensarci due volte; era un ambiente molto piccolo, non era il
cimitero
principale e ci misi ben poco a scorgere tra le ombre la figura di Maru
che mi
dava le spalle.
Feci
un passo avanti
prima di ricordare chi esattamente era stato seppellito là
dove stava il mio
compagno e mi bloccai. Una folata di vento mi fece rabbrividire.
Mi
strinsi nel
cappotto guardando ancora per qualche secondo Marluxia, lì
fermo immobile, le
mani dietro la schiena e i capelli mossi.
Era
strano, era strano
perché sapevo che era un peso che continuava a portarsi
dentro, ma lo
nascondeva talmente bene che anch’io, che lo conoscevo meglio
di chiunque
altro, mi facevo ingannare. E mi sentivo un ingrato per questo,
perché lui, per
quanto io cercassi di non darlo a vedere, riusciva sempre a capire
quando
qualcosa in me non andava e riusciva sempre ad aiutarmi a superare le
mie
difficoltà.
Non
potevo certo dire
la stessa cosa di me.
Tornai
indietro senza
farmi notare, quello era un incontro strettamente privato tra lui e
Naminé, io
non dovevo intromettermi: quei pochi momenti di fragilità
che si permetteva
erano troppo importanti.
Dopo
qualche minuto
Maru mi raggiunse in macchina scusandosi per il ritardo; feci
l’imbronciato per
un po’, mi comportai esattamente come avrei fatto se non
avessi scoperto cosa
stava realmente facendo.
Tornammo
a casa in un
silenzio surreale, lui guardava la strada con occhi assorti, tanto che
ad un
certo momento decisi di proporgli di fare cambio e lasciar guidare me;
lui si
riscosse e rise, continuando a guidare come se niente fosse.
Quella
sera, mentre mi
stavo spogliando, si avvicinò a me da dietro e mi
baciò piano il collo, un
contatto di soli pochi istanti.
<
Che fai?>
Non
rispose, ma fece
scorrere la mano sulla mia schiena, sfiorando quei leggeri segni che
erano
ancora lì, a memoria di quanto avevo passato.
<
Si vedono ancora.
– mormorò accigliato – Di certo non
aiutano a dimenticare.>
<
Ho già
dimenticato tutto quello che dovevo dimenticare. Per il resto, rifarei
tutto
esattamente come l’ho fatto anni fa, non ho più
rimpianti.>
Quel
che era successo
anni prima non mi preoccupava, era passato e basta.
*
“Questa
splendida
giornata di sole mi fa pensare al tuo visetto felice, tesoro. Buona
giornata,
amore!”
Guardai
perplesso l’sms
e poi fuori dalla finestra: tempestava di brutto, il vento era
così forte da
far tremare l’instabile comignolo della casa di fronte e la
pioggia batteva con
forza inaudita sulle finestre.
Idiota.
“Spero
che il fulmine
del mio amore ti colpisca in pieno incenerendoti, stupido!”
Rileggendo
il suo
messaggio mi venne da ridere: era un dannatissimo idiota.
Note d'Autrice: Lo so, lo so. Anni dall'ultima volta che ho aggiornato
e probabilmente questo finale non è poi così
soddisfacente... però io ci ho provato x°D
L'ho riscritto più e più volte, non sapevo
proprio come terminare questa storia, ma posso dire che, probabilmente,
la lemon spin-off per Van-chan la scriverò
lo stesso x°D Scrivere porn ormai non mi è
più così difficile come prima (colpa del p0rn
fest >->).
Il titolo riprende la puntata di Full Metal Panic Fumoffu, in cui si
vedono vari spezzoni della prima serie, dato che qui ho descritto delle
mini-scenette non
in sequenza temporale.
Ringrazio tutti coloro che hanno avuto la forza e la pazienza di
seguirmi fino alla fine e anche quelli che si sono arresi prima (se a
un certo punto stavo per
arrendermi io, l'autrice, direi che non siete da biasimare, tutto
questo è andato avanti per troppo tempo xD).
Un bacio a voi e un commentino a me, che non è mai mal visto.
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