Il ragazzo perfetto

di Nuvola rossa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il regalo migliore ***
Capitolo 2: *** Un nuovo arrivato ***
Capitolo 3: *** Sono solo una codarda ***
Capitolo 4: *** Come l'ho sempre sognato ***
Capitolo 5: *** Il primo appuntamento ***



Capitolo 1
*** Il regalo migliore ***


Il ragazzo perfetto


 
 
 
 
 
Capitolo 1: Il regalo migliore

 
E' il 23 gennaio del 2013, il ticchettare della pioggia mi sveglia. Mi affaccio assonnata alla finestra: la pioggia spinta dal vento scende con violenza. A quella vista penso che non sia quello che doveva essere “il giorno più importante della mia vita”, sicuramente avrei passato il mio sedicesimo compleanno da schifo. Scendo le scale e appaiono da dietro il divano i miei genitori insieme a mio fratello, gridando:
-Buon compleanno Vanessa!
Mia madre mi dà un bacio sulla testa, è sempre stata molto affettuosa verso di me. Mio padre dice con le lacrime agli occhi:
-La mia bambina è cresciuta.
 Io cerco di tranquillizzarlo dicendogli:
-Sarò sempre la tua bambina, papà.
Rodrick, mio fratello, confusionario come al solito, all'improvviso immerge di proposito la faccia nella mia torta alla crema. Fa di tutto per farmi andare fuori di testa, addirittura una notte è venuto in camera mia e mi ha lanciato una secchiata d'acqua gelida, ma con la sua vocina da bambino per bene e innocente, riesce a non mettersi mai nei guai. Ringrazio amorevolmente i miei genitori, e mi preparo per un altro noioso giorno di scuola.
 
Arrivo alla Lincoln proprio quando suona la campanella. Corro più velocemente che posso, ma prendo lo stesso un rimprovero dal professor Parks. Odio quell'uomo, non solo perché insegna storia, ma lui è sempre pignolo per ogni cosa.
 
Mi siedo accanto alla mia migliore amica Demetra, una ragazza dai lunghi capelli neri con il naso piccolo e il viso a bambolina. E' la timidezza in persona, ed è anche molto sensibile, assomiglia ad una sfera di cristallo, che se viene toccata si rompe in mille pezzi.
 
L'ora di storia stranamente è durata poco, ma esco lo stesso da quell'orribile classe con passo svelto. Vado al mio armadietto a riporre il libro di storia lanciandolo dentro con un gesto di disprezzo.
Finalmente c'è la ricreazione. Giro per la scuola insieme a Demetra e mentre ci dirigiamo al bagno per sistemarci un po', quando lei mi dice:
-Buon compleanno! Scusami se non ti ho fatto gli auguri prima, ma il professore se no ci rimproverava entrambe, mi perdoni?
-Mmm... certo che ti perdono.
-Dai Van adesso andiamo se no faremo tardi alla lezione di matematica.
 

******

 
La scuola oggi è stata pesante, voglio solo rilassarmi, e il modo migliore è andare a fare una bella nuotata in piscina.
Arrivata, non ho visto nessuno, c'è solamente l'acqua immobile dell'immensa piscina. Mi tuffo, ma riesco a stento a fare solo una decina di vasche; mi appoggio per qualche secondo al bordo piscina, ma poi mi addormento subito e le mie braccia non riescono più a reggere, così nel giro di pochi secondi sono completamente immersa nell'acqua. Perdo i sensi, non riesco più ad emergere, non riesco più a respirare, il cuore non mi batte quasi più, ma poi qualcuno delicatamente mi tira fuori dall'acqua e mi mette un asciugamano su tutto il corpo. Apro gli occhi, e davanti a me vedo un ragazzo riccio con un sorriso bellissimo, un naso abbastanza grosso e degli occhi verdi con sfumature azzurre che mi fissano intensamente.
-Chi sei?- gli chiedo.
-Io sono Harry e tu?
-Ehm... mi chiamo Vanessa.
-Che cosa è successo?
-Stavi per affogare, ma io mi sono tuffato e ti ho salvata.
-G..grazie.
-Vieni qui, così ti scalderai.
Mi accoccolo ad Harry. E' uno sconosciuto completo, però è come se lo conoscessi da una vita, mi sento a mio agio con lui.
Dopo essermi asciugata mi vado a vestire, e quando esco dallo spogliatoio, Harry mi chiede:
-Vuoi che ti riaccompagni a casa?
Io faccio cenno con la testa come per dire sì.
In un attimo siamo già arrivati, lo saluto dicendo:
-Ciao, e grazie per avermi salvato la vita.
-E cosa dovevo fare, lasciarti in quella piscina? Forza ora vai, se no i tuoi si preoccuperanno per te- dice lui ridendo.
Entro in casa e vado dritta in camera mia, mi getto sul letto.
Penso che nonostante nessuno mi abbia fatto il regalo di compleanno, a parte i miei genitori, dopo aver incontrato Harry, capisco che quello è stato il regalo migliore.
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Hey, gente! <3
Questa è la mia prima FF, e spero che
il primo capitolo vi abbia incuriosito
Per favore, recensite, accetto critiche
e spero che continuerete a leggere.
Un abbraccio,
Nuvola rossa

 

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Capitolo 2
*** Un nuovo arrivato ***


Capitolo 2: Un nuovo arrivato
 

Ormai Harry è il mio unico pensiero, continuo a pensare a quando ho visto i suoi occhi accompagnati dal suo sorriso e quando mi ha salutata la sera prima con la sua ironia.
Chissà se lo rivedrò in futuro. Non ne sono per niente convinta, ma l’unica cosa di cui sono certamente sicura, è che sono totalmente innamorata di lui. 
-Ehi Vanessa, ti stai preparando per andare a scuola?
Mia madre interrompe i miei pensieri gridando da una stanza all’altra con la sua vocina stridula.
-Sì, certo-rispondo con la voce impastata di sonno.

******
 

Arrivo a scuola. Il cortile è deserto, non ci sono nemmeno le ragazzine a fumare, tutti sono già nella propria aula; ho fatto ancora più tardi di ieri. Entro in classe ma la professoressa di scienze non c’è, perciò chiedo a Demetra, che mi aspetta con ansia:
-Ma dov’è la prof?
-E’ andata in bagno perché i ragazzi le hanno lanciato dei palloncini con dentro del sugo di pomodoro
Reprimo una risata, quando la professoressa entra dicendomi:
-Signorina White, perché è arrivata in ritardo?
-Prof, ma io ero già in classe da molto tempo, forse non mi ha visto per colpa dello scherzo che le hanno fatto- dico, ironica.
Fortunatamente ha creduto alle parole che ho appena detto, perciò non mi ha fatto né una nota, né mi ha mandata in presidenza. 
Improvvisamente suona la campanella e Demetra mi prende per un braccio dicendo:
-Ma sei impazzita!? Non si inventano certe storie ai professori.
-Ma non ho fatto nulla di male, era solo per non prendermi un ennesimo rimprovero- dico guardandola storto, sperando che cambiasse argomento.
-Ehi, lo sai che c’è un nuovo arrivato a scuola?- dice infatti lei. Forse ha capito il messaggio.
-Ah, sì?- rispondo, curiosa.
-Sì, e sarà nella nostra classe alla prossima ora.
Passa un secondo di silenzio.
-Ah, Van mi dispiace, ma oggi vado nell’aula di chimica, devo aiutare un ragazzo, sono il suo tutor.
-Non fa niente, me la caverò.
Entro nell’aula di geografia. Stranamente sono la prima, così mi siedo all’ultimo banco.
La classe inizia man mano ad essere più piena col passare dei minuti. Mentre sto guardando il libro all’ultimo minuto, sento una voce che dice:
-Posso sedermi?
Alzo la testa, e sulle mie labbra si accende un sorriso; davanti a me c’è Harry.
-Ma che ci fai tu qui?- rispondo, con la voce colma di felicità.
-Mi sono trasferito un paio di giorni fa e adesso.. eccomi qui- dice con un sorriso.
-Davvero? Allora ti vedrò tutti i giorni- dico con il cuore che mi batte così forte, che sta per uscire dal petto.
Improvvisamente entra il professore facendo zittire l’intera classe. Poi dice:
-Oggi faremo un plastico, è un lavoro che dovrete svolgere con il compagno di banco. Dovrete costruire con materiali riciclati una città, è ovvio che non potrete fare Londra, è la nostra città quindi sapete già tutto, e poi oltre al plastico dovrete fare una ricerca. Avrete soltanto una settimana di tempo, quindi ora è meglio se iniziate a decidere la città e i materiali da usare.
Dopo che il professore ha finito di parlare Harry mi chiede:
-Ti va se facciamo la città da dove vengo io?
-Da dove vieni?
-Da Holmes Chapel, in Inghilterra.
-Ok, è perfetto, ci sono stata tantissime volte- mento spudoratamente. Non voglio di certo passare per una stupida davanti a lui.
-Ti va se domani ci vediamo per iniziare il plastico?- chiede, guardandomi speranzoso.
-Certo, vieni tu da me?
-Ok, va bene alle quattro?- chiede con tono professionale.
-Perfetto, allora ci vediamo domani!- dico, sorridendogli.
 

******


Esco da scuola sorridente, mentre canticchio la mia canzone preferita.
-Ehi, come è andata?- mi sorprende Demi da dietro le spalle.
E adesso cosa le rispondo? Non le ho ancora parlato dell’incontro con Harry. Devo farmi coraggio, perciò inizio a parlare:
-Ti devo dire una cosa importante.
-Sì certo, dimmi tutto.
Comincio a raccontarle di Harry, di quando l’ho incontrato e del fatto che mi sono innamorata di lui. Poi finisco dicendo:
-E adesso l’ho incontrato a scuola, è lui il ragazzo nuovo.
-Non ci posso credere!- dice Demetra.
-Dobbiamo fare anche il progetto di geografia insieme- aggiungo io.
-Wow, allora domani starete tutto il tempo insieme- dice sgomitando maliziosa.
-Ora devo andare Demi- dico per cambiare discorso.
-Ciao innamoratina- dice alzando le sopracciglia.
Salgo sullo scuolabus e in pochi minuti sono già arrivata a casa.
Vado in camera mia e subito apro l’armadio per decidere cosa indossare il giorno dopo: ho tantissimi vestiti, c’è l’imbarazzo della scelta. Dopo due lunghe ore ho deciso di indossare un paio di jeans attillati, la mia felpa preferita grigia e sotto una cannottiera bianca che mi valorizza il seno. Sono felicissima di avere rivisto Harry, ancora non posso crederci, mi sembra solo un sogno, ma per fortuna non è così.
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Ciao, futuri scrittori! ;)
Ecco il secondo capitolo
lo so che è da quasi un mese che non aggiorno
e poi mi presento con questa schifezzuola.
Però spero che vi piaccia :D
e mi piacerebbe che voi la recensite :)
Salutiiii,
Nuvola rossa <3

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Capitolo 3
*** Sono solo una codarda ***


Capitolo 3: Sono solo una codarda


 
Finalmente è mattina. Il sole mi sta accecando con i suoi raggi che risplendono vivi come mai. Accenno un sorriso, penso che quello sarebbe stato un giorno bellissimo, perché sarei stata insieme ad Harry per tutta la giornata. Guardo la sveglia, sono le 8:00. Spalanco gli occhi e  corro in bagno. Faccio più veloce che posso, ma arrivo a scuola troppo tardi, tanto che questa volta devo stare fuori dalla classe ad aspettare la fine dell'ora.
 
Sono arrabbiata con me stessa, perché oggi alla prima ora c'era geografia. Cosa penserà Harry? Dovrà iniziare il progetto da solo. Dopo una lunghissima ora, suona la campanella e lo aspetto per spiegargli tutto. Dopo che ecse una massa di persone, vedo Harry e grido:
-Harry!
Mi nota e viene da me chiedendomi:
-Perché stamattina non sei venuta a geografia? Ho dovuto iniziare il progetto da solo.
-Mi dispiace molto, è solo che...
Non mi lascia finire e dice ridendo e mettendo in mostra il suo splendido sorriso:
-Non importa stavo scherzando.
Io lo ricambio, e poi un secondo di silenzio compare fra di noi.
Ma poi Harry dice:
-Devo andare, oppure farò tardi.
-Sì, hai ragione, allora ci vediamo oggi pomeriggio.
-Certo, allora, a dopo.
Sorrido e poi vado nell'aula di inglese.
Passo tutta l'ora con la testa tra le nuvole, e se ne accorge anche la professoressa che mi chiede:
-White, sa dirmi le produzioni poetiche del periodo anglosassone danese?
-Cosa?  Rispondo impreparata.
-Il periodo anglosassone danese- ripete lei.
-Ah, sì, beh.. il periodo anglosassone danese.. ecco.. è stato molto importante perchè..- tentenno.
 Ma la professoressa non esita a dire:
-Ok White, ho capito, non ha studiato, perciò sono costretta a darle una F.


******

Le ore sono passate velocemente e finalmente la scuola finisce. Torno a casa, mangio un panino e poi indosso i vestiti che ho scelto la sera prima. Manca ancora molto tempo all'arrivo di Harry, ma vorrei che venisse da me subito. Allora per passare il tempo decido di lisciarmi i capelli con la piastra e addirittura di truccarmi. Mi metto un po' di mascara, un filo di matita e infine il mio lucida-labbra alla ciliegia. Dopo aver aspettato con ansia, sento suonare il campanello. Mi precipito alla porta.
 
-Ciao- dice Harry.
-Ciao- ricambio io, con la voce piena di felicità.
-Entra, accomodati.
Entra in casa, e ci mettiamo sul tavolo in cucina e poi lui mi dice:
-Allora, ti faccio vedere cosa ho fatto.
Prende dallo zaino una base di polistirolo rettangolare e poi mi spiega:
-Questa è la base della città, ora bisogna fare tutte le case e le strade.
-Ah ok-dico, pensando che non sarebbe stato difficile.
Iniziamo a fare le casette, ma io dopo molto tempo capisco che non sono buona a niente, perciò dico:
-Ci rinuncio, non mi riesce!
Harry dice:
-Devi soltanto stare calma ed essere paziente.
Prende le mie mani, con cui tengo il tetto di una casa, e lui delicatamente lo incolla al posto giusto. Dopo di che, i nostri occhi si incontrano, guardo i suoi incantata da una bellezza strabiliante, sono color smeraldo. Pian piano lui si avvicina sempre di più alla mia faccia, sta per baciarmi. Le nostre labbra sono da un centimetro di distanza, ma poi io giro la testa dicendo:
-Harry mi dispiace, ma... non mi sento ancora pronta- dico dispiaciuta.
-Ok, posso capirlo, adesso è meglio che vada- dice con un espressione delusa e se ne va.
Perché l'ho fatto? Ho sempre desiderato baciare Harry, fin da quando l'ho conosciuto, e adesso che ha cercato di baciarmi io l'ho respinto. Ma capisco perché l’ho fatto, perchè sono una codarda, soltanto una codarda.
 
 

    Ciao ciao ciao ciao ciao principessa! Bastaddo!   
Ecco il terzo capitolo! :3
Allora, volevo che Harry e Van si baciassero,
ma poi ho letto una storia di writers_idols intitolata:
“My life would suck without you” (davvero molto bella vi consiglio di leggerla) che sennò avrei copiato letteralmente, ma senza accorgermene, e poi oltre tutto che la recensisco sembra proprio che l'abbia copiata, perciò ho deciso di stravolgere tutta la storia
 muahahahaa!!!! *basta*
Comunque detto questo, mi piacerebbe che voi recensite;)
Baci <3

Nuvola rossa
P.S. Se siete fan dei One Direction (anche se so che lo siete), andate su you tube e scrivete:
zayn malik ciao principessa o zayn malik sono truzzo è una cosa stupenda ;)

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Capitolo 4
*** Come l'ho sempre sognato ***


Capitolo 4: Come l'ho sempre sognato

 

 
-Tesoro, muoviti, stai facendo tardi a scuola!- sento gridare mia madre con la sua vocina stridula.
Ho un forte mal di testa, che non riesco nemmeno ad alzarmi.
-Mamma, non mi sento molto bene- dico con un filo di voce che sembra scomparsa. Mia mamma viene in camera mia e mi tocca la fronte e non esita a dire:
-Sei un po' calda, oggi è meglio che tu rimanga a casa.

"Finalmente! Dopo lunghi giorni di scuola, c'è un giorno di riposo" penso.

Mi sdraio sul divano e accendo la TV. C'è il mio film preferito “Se mi guardi mi sciolgo”, mi fa pensare ad Harry, con i suoi occhi riuscirebbe a farmi sciogliere in un secondo.
Un piccolo suono interrompe i miei pensieri, è un messaggio.

 Ehi, sono Harry, perché non sei a scuola? :(“

Dopo aver letto quel messaggio mi sono sentita felice, perché, vuol dire che lui ci tiene a me, e che gli manco.

“Purtroppo sono malata... :'(“ invio il messaggio e attendo.

Per tutta la mattina non ho fatto nulla, tranne che stare sul letto a contorcermi dal dolore.


Ormai sono le due del pomeriggio, e ho un po' fame, perciò vado in cucina, ma suona il campanello. Apro la porta tossendo, ma subito dopo, sorrido. Harry è lì, proprio davanti a me, con in mano un mazzo di rose rosse.
-Sono per te, spero ti piacciano-dice imbarazzato.
Non posso ancora crederci, ha fatto questo per me?
-Harry, grazie... sono bellissime- dico io felicissima
-Mi hai detto che hai la febbre, perciò sono venuto per farti stare meglio. Ha funzionato?- dice lui con il suo sorriso irresistibile.
Sorrido. E lo faccio entrare.
-Harry pranzi con me?- chiedo speranzosa.
-Si ho fame, ma con te non ci pranzerei mai!- dice lui sorridendo.
Scoppiamo a ridere come due bambini. Ma dopo lui mi osserva, i suoi occhi mi hanno ipnotizzata, sono pieni di vita e sinceri, proprio come lui.
-Cucino gli hamburger- dico interrompendo il silenzio imbarazzante che si era creato fra di noi.
-No, non ti scomodare, cucino io, sono un cuoco eccezionale!- dice facendomi l'occhiolino.
-Ok, mi fido di te.
Prende una padella, due hamburger e inizia a cuocerli. Dopo pochi minuti erano già pronti.
-Buon appetito- dice lui.
Addento il panino, è davvero buono. Gli faccio i complimenti dicendo, con mezzo hamburger in bocca:
-Sei davvero bravo a cucinare.
Harry si mette a ridere.
-Perché ridi?-chiedo dopo aver ingoiato l'hamburger.
-Hai il ketchup su tutta la faccia-dice ridendo.
Prende un tovagliolo e lo posa dolcemente sulla mia guancia.
I nostri sguardi si incontrano, come quando ci siamo conosciuti. Le nostre facce sono a un centimetro di distanza. Questa volta non posso essere codarda, questa volta no. Harry avvicina le sue labbra alle mie, e un bacio fa spazio tra di noi. Un bacio lento, romantico, come l'ho sempre sognato.

 
-Credo che adesso sia il momento perfetto per chiederti se... vuoi essere la mia ragazza?- dice lui impaurito.
-Sì, semplicemente sì- dico sorridendo.


E torniamo a baciarci, più felici che mai.

 








And I dance all night to the best chapter ever!!!! <3

Grazie per aver letto questo capitolo e per tutti quelli che hanno recensito. Allora sono in un ritardo impressionante,

spero soltanto che vi sia piaciuto =))))

Recensite in tanti ;)

Nuvola rossa


  

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Capitolo 5
*** Il primo appuntamento ***


Capitolo 5: Il primo appuntamento

HARRY

 

Sì, finalmente ce l'ho fatta!
All'inizio avevo paura di non piacerle, paura che respingesse di nuovo un mio bacio, avevo... paura, solo paura. Ma adesso è cambiato tutto, noi stiamo insieme, sì, finalmente insieme.
E poi, mi ha baciato, quel bacio è stato speciale. Avevo già baciato molte altre ragazze, ma nessuno di quei baci era mai stato come questo. Lei è fantastica, e farei di tutto per vederla sorridere.
Voglio vederla, mi manca. Tutta la notte ho pensato a lei, soltanto a lei. Voglio vedere il suo sorriso determinato, voglio vedere il bagliore di luce che ha sempre negli occhi, voglio baciare ancora una volta quelle labbra morbide, e dolci che mi fanno sognare. Io la amo, semplicemente la amo.

 

VANESSA

 

Non riesco ancora a crederci, sono riusciuta a baciarlo.

Molte persone, pensano che io sia una persona aperta verso gli altri, ma in realtà nel profondo, sono anche timida, e per me è un miracolo che io sia riuscita a baciarlo. Harry è dolce, divertente, e io non posso vivere senza di lui. Tra di noi, è stato come quello che si definisce “Il colpo di fulmine”, io l'ho amato fin da quando l'ho conosciuto, e credo che per lui sia lo stesso. Adesso sono felice, perché finalmente è riuscito a dirmi quello che prova, lo stesso sentimento che provo io per lui, l'amore.

 

Squilla il telefono e vado a rispondere:
-Ehi, bellissima!- Sento dirmi.
-Scusa, ma chi sei?- rispondo, facendo finta di non aver capito chi sia.
-Va bene che stiamo insieme da un giorno, ma caspita, non riconosci la mia voce?- dice Harry ridendo.
Mi metto a ridere.
-Comunque....- dice lui.
-Ti va se stasera usciamo insieme?-
-E dove andiamo di preciso?- chiedo ansiosa.
-Questa è una sorpresa- dice lui tenendomi sulle spine.
-Ti prego dimmelo!- dico io impaziente.
-Ti vengo a prendere alle sette, ciao!-
-No Harry aspe...- dico, ma ormai ha già agganciato.

 Sono felicissima, chissà dove mi porterà stasera, devo chiamare Demi!
-Pronto?- risponde lei.
-Ehi!- dico io
-Van, cosa c'è? E' successo qualcosa?- chiede con voce maliziosa.
-Beh...- tentenno.
-Sì, è successo qualcosa...- dice lei con voce allusiva.
-Io e Harry... ci siamo baciati e ci siamo messi insieme!- dico tutto di un fiato.
-Cosa?- dice lei incredula.
-E' vero, e stasera mi porta a cena fuori! Non è dolce?- le chiedo.
-E' dolcissimo!- dice lei.
-Conoscendoti, avrai già deciso cosa indosserai- continua poi.
-No! Ecco cosa mi sono scordata, scusa ora devo andare ciao!- dico agganciando subito, senza che anche lei avesse il tempo di farlo.

 

Apro l'armadio e tiro fuori tutto quello che c'è. Ho provato molti vestiti, ma nessuno è il vestito giusto! Sto andando veramente nel panico, fino a quando vedo un vestito azzurro, appena sopra il ginocchio con una scollatura a cuore.

Questo è proprio il vestito perfetto” penso.

Vado in bagno a mettermi un po'di lucidalabbra, del mascara e indosso delle scarpe dello stesso colore del vestito, col tacco. Ormai sono le 18:50, e manca poco all'arrivo di Harry; infatti, dopo poco, sento suonare il campanello e vado alla porta.
-Ciao- dice sorridendo.
-Ciao- dico tesa.
-Wow, sei uno schianto- dice lui imbarazzato.
-Grazie- dico io guardando in basso.
E' così dolce, dice che io sono uno schianto, ma è lui quello che lo è, con la giacca e il farfallino sta benissimo.
-Andiamo? Voglio sapere assolutamente dove mi porti- dico.
-Tra poco lo scoprirai- dice facendomi l'occhiolino.
Usciamo e ci dirigiamo verso la sua macchina. Mi fa entrare aprendomi la portiera.


******


Dopo qualche minuto, sento l'auto fermarsi, e poi Harry che dice:
-Siamo arrivati, ma prima, chiudi gli occhi-
-Perché?- chiedo stranita.
-Te l'ho detto, voglio che sia una sorpresa- dice lui.
Mi fa scendere dalla macchina e poi mi prende in braccio. Fa qualche passo, e poi monta sopra a qualcosa. Sì, è quello che penso.
-Ora apri gli occhi- dice Harry.
Siamo sopra ad una canoa, di notte.
-Harry, grazie!- gli dico abbracciandolo.
Inizia a remare e io osservo le stelle, è tutto così romantico, così.... perfetto.
-Non è stupenda Londra di notte?- mi chiede.
-Sì, molto- rispondo felicissima.
-Guarda Harry! Si vede il ponte!- dico alzandomi in piedi.
-No, Van....- dice, mentre finiamo tutti e due in acqua.
-E' gelata!- dico.
-Sì, ma è anche bellissimo stare in acqua qui con te- dice Harry.
Ci baciamo, lentamente, tutti abbracciati.

Dopo restiamo immobili a sorridere e a guardarci, ma poi dico:
-Ho molto freddo-
-Vieni andiamo a riva- dice prendendomi sulle spalle.
Io però sguscio via, e in un batter d'occhio, sono già arrivata.
-Ricordi che faccio nuoto?- dico convinta.
-A me non risulta, l'ultima volta stavi per affogare!- dice scherzando.
-Forza muoviti!- gli dico ridendo.
Usciamo dall'acqua e ci dirigiamo verso la macchina.
-Ho un po' fame, dove mangiamo?- gli chiedo.
-Avevo in mente di mangiare in canoa, ma “qualcuno” l'ha ribaltata- dice scherzoso.
-Che ne sapevo!- dico difendendomi.
Incomincia a ridere, ma poi dice:
-Comunque, ho portato una cena di riserva, quindi ti va di fare un picnic notturno?- mi chiede
-Certo- rispondo.
Harry stende un telo, prende la cena e infine accende una candela.
-Può mangiare signorina White- dice dandomi del lei.
-Grazie Signor Styles- dico imitandolo.
Inizio a mangiare fino a scoppiare.
Mi sdraio e osservo le stelle. Harry si sdraia vicino a me e poi mi abbraccia.
-Van...- dice lui.
-Si?- rispondo girandomi verso di lui.
-Io... ti amo- dice sorridendo.
-Anche io- rispondo, e lo bacio scompigliandoli tutti i suoi ricci castani.
Dopo chiudiamo gli occhi, e ci addormentiamo, mano, nella mano.





Ehi! :D
Grazie per aver letto questo capitolo,
spero vi sia piaciuto ;)
Recensite in tanti!!!

Nuvola rossa

EhiE E

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