Il Resto Delle Ruolate Integre Di Lizzy

di Vany93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'Arrivo:Segreteria... ***
Capitolo 2: *** Eppure Il Cuore Batte... ***
Capitolo 3: *** Nuove Conoscenze... ***
Capitolo 4: *** All'Inseguimento!!!:Capitata A Fagiolo Nel Posto Sbagliato Al Momento Giusto!!! ***



Capitolo 1
*** L'Arrivo:Segreteria... ***


Segreteria...

Elizabeth White
Studente

Entrai defilata alla segreteria. Il mio unico obbiettivo:trovare Joseph.
Mi guardai sfugitamente intorno e storsi il naso inorridita.
Una scuola migliore non c'era?.
Inchiodai con lo sgurado ogni ragazzo che oso fissare la mia persona e ancheggiando provocatoriamente mi diressi nell'ingombra scrivania.
Sotto un'esornitante pila di modulii stava una donna di mezza età bella come una mela ragrinzita.
sbuffai.
Tossi tre volte per richiamare la sua attenzione aspettandomi una sua pronta reazione che immacabilmente mi avrebbe irritata. 

Penny Craft
Segretaria

Penny sbuffò alzando lo sguardo dalle scartoffie varie sulla sua scrivania. Chissà come mai ogni singolo studente che si presentava aveva il potere dell'arroganza.
Posso aiutarti? disse alzando un sopracciglio. 

Elizabeth White
Studente



Alla buon ora!!!
sbraitai
Cos'è la pagano per oziare?
le lancia un'occhiatina sarcastica e sorridendo aggiunsi
conosce percaso un certo Joseph Whithe?
Alto più o meno così indica alzando la mia mano una buona spanna più del mio capo biondo, sguardo penetrante...
mi sporsi dalla scrivania fino ad arrivare a pochi centimetri dal suo lungo naso
Allora, sto aspettando una risposta, oh un serpente ti ha morso la lingua?
feci scattare la mia scoppiando in una malefica risata. 
 

Penny Craft
Segretaria

Penny continuò a fissare quella ragazza che si stava rendendo ridicola davanti a tutti.
Mi dispiace. Se non sei qui per ordine del giudice devo chiederti di lasciare l'edificio. Si alzò per scortare la ragazzina alla porta. C'era tanta, tanta gente che aveva qualche rotella fuori posto. 

Elizabeth White
Studente


Mi tolga le mani di dosso!
la spintonai.
Ok cercai di calmarmi.
a mani estremi estremi rimedi
presi dalla mia borsetta mille dollare e glieli sbattei in faccia questo la guardai intensamente
è il mio biglietto d'entrata
e le conviene accettare visto che con il misero stipendio che guadagnerà in questo lurido posto questi soldi le saranno utili, la squadrai da capo a piedi, magari si compra un vestitino... decente.

Per la causa della mia detenzion può dire che ho rubato un famoso diamante e vantandomene nei pub mi hanno scoperta o se preferisce infierire lei su questo argomneto, faccia pure
misera consolazione risi
Dunque? allungai la mano per sancire il patto
affare fatto, socia?. 

Penny Craft
Segretaria

La prese per un braccio e la mise a sedere a forza sulla sedia davanti alla sua scrivania e andò a chiudere la porta e la persiana del bancone. Si girò i nuovo verso la ragazzina.
Adesso ascoltami, ragazzina. disse iniziando a scribacchiare furiosamente su un pezzo di carta. Tu sei entrata in questa scuola per ordine del giudice, dopo essere stata sorpresa in un furto con scasso in una proprietà privata. Non mi creerai alcun tipo di problemi. Non ti caccerai nei guai. E se qualcuno mettesse in dubbio il tuo fascicolo, io non ne so nulla. Porse foglio e penna alla ragazzina. Firma, impronta digitale e foto.
 

Elizabeth White
Studente

Detto fatto!
esclamai euforica mentre obbedivo, di buona lena, alle sue istruzioni osservando l'umana di sottecchi con un sorrisino sinistro

è vero che i soldi comprano anche l'anima...
Ecco a lei Miss
gli consegnai il tutto
e non si preoccupi passerò inorssevata come una spia, farò quel che devo fare e me ne andrò come sono venuta
gli promisi.
Non voglio rimanere a lungo pensai guardando i perdenti che mi sfioravano con i loro sudici sguardi voglio solo sapere che combina mio fratello...  

Penny Craft
Segretaria

Prese in mano il mazzetto di banconote e lo infilo in un cassetto della scrivania.
Stanza numero 17, doppia vuota. Questo é il tuo orario e questa é una mappa. Visto che sei ufficialmente iscritta alla Sword & Cross sarai soggetta al regolamento. Tiró fuori la scatola degli oggetti proibiti e la posizionó sulla scrivania. Vuota la borsa, avanti prima che te lo chieda Randy con modi molto meno gentili.
Staccó dal gancio la chiave della stanza e la consegnó alla ragazzina.
é stato un piacere fare affari con te. 

Elizabeth White
Studente

Mi creda affera al volo la chiave il piacere è stato tutto mio...
presi la borsa e analizzai i miei oggetti, alcuni mi serviranno...
feci finta di rovistare, mentre decidevo quale nascondere nel taschino interno della borsetta, e estrassi un coltellino svizzero, una pistola e un accendino
meglio dare anche questo
e poggia anche il mio secondo cellulare per scansare ogni equivoco...
Se vuole perquisirmi,aprii le braccia , o si fida che sono pulita?
la sfidai col mio mio solito tono impertinente.
 

Penny Craft
Segretaria

Penny alzó gli occhi al cielo. I soldi non potevano rendere la ragazzina piú sopportabile.
Sparisci di qui prima che decida di farlo sul serio o peggio, che decida di farlo Randy.
Aprí la porta con un sorrisino, un chiaro invito. Prego, cara. E per qualsiasi altra informazione torna pure. Non farti piú vedere da queste parti. 

Elizabeth White
Studente


Mi creda corromperei anche lei.
Feci per andarmene ma arrivata alla porta mi voltai con aria pensierosa...
Stia certa che nessuna persona che mi incontra si sbarazza per sempre di me.
Sorrisi meliflua e gli sbattei la porta in faccia.
 

Angolo Autrice
Voglio, mi e sembrato giusto ed doveroso pensandoci su in questi giorni, farvi conosce Lizzy anche prima dell'incontro con Il Caro Joel.
Non è quindi solo un modo mio, come qualcuno potrebbe pensare, di raccoglierle tutte qui levandole da ''La'' e anche un modo per darvi quello che sicuramente molti di voi avranno pensato e desiderato di leggere...
E bhè eccovi accontentati ora!!!
^_^
Fatemi Sapere...
Un Bacione
Un Abbraccio
A Presto
Vany!!!
^_^.

 


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Capitolo 2
*** Eppure Il Cuore Batte... ***


Stanza Numero 19...

Joseph White
Nephilim

Attraversai i lunghi e monotoni corridoi del così chiamato Pauline Dormitory, cercando di non pensare al mio incarico di spia e di concentrarmi solo ed esclusivamente sul mio ruolo di attore nel bel mezzo di una recitazione degna di un film.
Giocherellando con le chiavi nella tasca della felpa e riflettendo anche sulle probabilità di incontrare Amber, mia sorella, scrutai con diligenza i numero delle stanze che mi correvano ai lati. Giunto ad un punto del corridoio perennemente in penombra, vidi con la coda dell'occhio il numero 19 stampato su un foglio appeso ad una bacheca malandata e marroncina, bucherellata in alcuni punti.
Sospirai. Perché tutto doveva essere dannatamente deprimente là dentro? Non bastava la mia presenza e quella degli altri pietosi condannati all'Inferno creato da quell'ambiente?
Smisi di pensare - cosa che mi costringevo a fare sempre quando le riflessioni diventavano insostenibili - e infilai la chiave nella toppa. La girai alcune volte e ad un tratto la porta si aprì con un cigolio.
Primo punto, mi dissi. Personalizzare la stanza. Così fa davvero rivoltare lo stomaco.
Entrai ed osservai il letto basso dal materasso non ricoperto da nessun tipo di lenzuolo o coperta con la testiera rivolta verso una finestra non molto spaziosa prima di sbarre. Almeno quello era un miglioramento, rispetto alle altre stanze che aveva visto dall'esterno.
Secondo punto. Chiedere le lenzuola.

Elizabeth White
Studente

Stavo dirigendomi nella mia stanza la numero 17 disgrazia pensai sorridendo fra me e me quella segretaria ha voluto lasciare il segno in un modo così patetico!
Giocavo distrattamente con la chiavuzza, facendola girare sul mignolo, quando una porta semi chiusa attrasse la mia attenzione.
No ci credo avvertivo la sua presenza è lui!!!
Mi morsi il labbro per non gridare dalla gioia.

Che gran colpo di fortuna!
almeno mi sarei risparmiata il tour di quel postaccio!.

Con passi felpati mi avvicinai alla porta.
L'avrei riconosciuto ovunque, anche di spalle.
Schiena dritta, tesa,
era molto nervoso.
Si guardava in giro inorridito.
Come dargli torto?
Mi appoggai allo spigolo della porta e con disinvoltura proruppi nel silenzio:

Toc Toc!,
che fa il mio brontoloso fratellino in un riformatorio della peggiore specie?.

Joseph White
Nephilim

Quando quelle parole mi giunsero alle orecchie, sobbalzai, riconoscendo immediatamente la voce di lei. Possibile che fosse lì? Ricordavo il giorno in cui mia sorella era scappata di casa, ricordavo la mia reazione, tanto simile, per una volta, a quella dei miei pochi familiari. Ma come diavolo era riuscita a trovarmi, e, soprattutto, cosa voleva da me?
Mi voltai lentamente, pur non aspettandomi un suo cambiamento. Per quanto riguardava il carattere, erano bastate quelle poche parole a fargli comprendere quanto poco fosse maturata nel corso del tempo. La sua bellezza era irritante, quanto l'atteggiamento determinato, sicuro e infinitamente arrogante.
Non sorrisi, non feci nulla che potesse farle minimamente farle comprendere quanto io fossi felice di vederla, di potermi rendere conto che lei fosse viva, accanto a lui. Che. Cosa. Stai. Facendo. Qui, sillabai, fulminandola con la sola forza del mio sguardo.

Elizabeth White
Studente

Rimasi sorpresa dalla sua reazione, mi aspettavo più ''calore'' da lui.Dopotutto era l'uinico che teneva a me o almeno lo era fino ad ora.
Ti sembra il modo di salutare tua sorella Joseph?.
gli risposi lapidaria non spostandomi dalla mia posizione.
L'avrebbe irritato oh si. Odiava quando gli rispondevo con un altra domanda.
Ma...
Non me l'aspettavo.Più l'osservavo e più lo vedevo diverso, distante, solo.
Se c'era una persona, poi, che poteva ferirmi era lui.
E credevo che lo sapesse.
Gli volevo bene... a modo mio.
Aspettai la sua risposta rilanciando con il suo stesso sguardo.

Joseph White
Nephilim

In quel momento, immagini colorate e ridenti mi corsero davanti agli occhi, come se le mie palpebre socchiuse fossero stati schermi di un cinema. Ricordavo Lizzy come una ragazza divertente e amabile, a suo modo, ma come potevo dimostrarmi minimamente socievole quando il mio ruolo all'interno di quella dannata e stupida scuola era quello di una spia pronta a captare qualunque segnale di presenza angelica? Non ero mai stato molto... come dire... socievole con gli altri, da quando Stephanie era morta davanti ai miei occhi, ma con mia sorella era tutta un'altra storia. La amavo, le avevo voluto bene sempre, sebbene avessi perfettamente saputo quanto male avesse provocato al resto della famiglia White rimasta, ma... Non potevo, non potevo e basta.
, sibilai, mettendole le mani sulle spalle e fissandola direttamente negli occhi, è il modo per accogliere una stupida ragazzina che s'impiccia sempre negli affari altrui.

Elizabeth White
Studente

Lo guardai un po sulle mie persa nelle mie fulminee riflesioni. Poi colsi un'insolita luce nei suoi occhi e, come un lampo a ciel sereno, capii.
Gli risi in faccia

Stai recitando Jo?.
Ero un po' frivola a volte ma riuscivo a captare le bugie non ero mica stupida!!!.
Mi sa che alla fine chi s'impiccia degli affari altrui, mimai , sei tu fratello...che combini?.

Joseph White
Nephilim

Inarcai un sopracciglio.
Me lo dovevo aspettare, ne ero consapevole. Lizzy era una delle persone più intelligenti che conoscessi, sebbene non mettesse in risalto quella sua dote, sostituendola con altre. Ma, sebbene tutte le mie considerazioni, non potei evitare di dirmi: Come diavolo ha fatto a capirlo?
Però, non dovevo crollare. No. Non lo avrei mai fatto.
Ragazzina, le intimai, stringendo la presa sulle sue spalle, se solo oserai rovinare i miei piani, giuro su tutto ciò che è sacro, che io ti farò espellere, espellere da questo inferno. Hai capito? Adesso usi ancora il tuo bel cervello per memorizzare questo particolare?, aggiunsi, accostando il mio viso al suo.

Elizabeth White
Studente

Non potei fare a meno di ridere, di tutto cuore.
Sul serio avevo le lacrime agli occhi.

Sei patetico Jo!.
giuro su tutto ciò che è sacro gli feci il verso e dimmi chi sarebbe?.
mmm feci finta di riflettere io!.
Giuri una cosa che devi fare contro di me su di me.
lo distanziai
ma fammi il piacere!
mi sedetti sul letto che scricchiolò sotto il mio peso.
Io vengo qui per ricongiungermi e , lo ammetto, per curiosita e tu mi mandi al diavolo?!
scossi il capo mi deludi!!!.

Joseph White
Nephilim

Spalancai la bocca ed entrai come una furia nella stanza, sbattendomi la porta alle spalle ma non prima di aver osservato con attenzione il corridoio. Non c'era nessuno, fortunatamente. L'ultima cosa che desideravo in quel momento, era farmi scoprire per l'irritante presenza di mia sorella Lizzy.
Non parlarmi in questo modo, stupida, le dissi, respirando profondamente per evitare di scoppiare in rabbia.
Tu non avrai più nulla a che fare con me, capito?
Cercai di ignorare il nodo allo stomaco che si ingrandì nel mio stomaco, e mi voltai, per nascondere le lacrime agli occhi che cominciavano ad offuscarmi la vista.


Elizabeth White
Studente


Joseph,Joseph, Joseph
mi alzai e lo raggiunsi.
odiavo i dialoghi sentimentali.
cercai di trattenere comunque un minimo di contegno. La sua reazione era stata ar di poco esilarante.
Lo stupido sei tu.
Lo costrinsi a voltasi e rimasi pietrificata dai suoi occhi lucidi.

lL'ultima volta che l'ho visto piangere è stato quando me ne sono andata...
degludii forte per scacciare il nodo alla gola.
Io sono tua sorella, lo feci ragionare, e...
mi morsi il labbro, potrei aiutarti, se vuoi.
Non mi avrebbe costretta ad abbracciarlo.
Non dopo la sua resistenza.
I mie abbracci si meritano pensia sono come pezzi di stelle irraggiungibili e preziosi.
Se me lo permetti, qualsiasi cosa tu stia facendo in questo sudicio posto, non ti deluderò.

Joseph White
Nephilim

Deglutii e la guardai negli occhi, riconoscendo alla perfezione la Lizzy che amavo e che chiamavo "sorellina famelica". Il nodo allo stomaco sembrò allentare la sua presa su di me e potei tornare a respirare normalmente.
Io... non..., cominciai, sapendo benissimo di quanto avessi bisogno di una confidente, una confidente che mi mancava da tempo dopo la morte di Stephanie.
No, dovevo restare in me. Dovevo farlo, per Francesca, per Steven, per Abbie, per i Nephilim, per... Stephanie.
Non ho bisogno di te, ripetei, voltando il capo e distogliendo dalla sua bellezza angelica e demoniaca al contempo che sembrava irradiare luce.


Elizabeth White
Studente

Risi sonoramente
Oh si che ne hai bisogno!
lo oltrepassai sorridendo sorniona
e te ne accorgerai presto.
Mi fermai alla porta
io resterò finché non cederai, e so che lo farai... a breve.
ripresi la chiave
per qualsiasi cosa,caro, la mia stanza e la numero 17
gli feci l'occhiolino
ti aspetto Jo...
ma sappi che la mia pazienza ha un limite e a che ci sono,pronta ad accoglierti a braccia spalancate, a che non ci sono più
mimai una bolla che esplode e svanisce

Finito
Pensaci...

feci i primi passi per uscire...

Joseph White
Nephilim

Non rimasi per nulla sorpreso da quelle parole misteriose. Erano da lei.
Però, nonostante tutte le mie resistenze, la mia tendenza a lasciar passare tutto e non farmi schiacciare, nello stesso tempo, da nessuno, non riuscii a non lasciarla andare quando lei si avviò verso la porta giocherellando come una bambina con le chiavi della sua stanza, non riuscii a vedere i suoi fianchi muoversi vanitosamente ed allontanarsi per sempre da me, non riuscii a...
Lizzy, resta qui!

Elizabeth White
Studente


Uno
passo sinuoso
Due
girata di chiavi
Tre
fermata
e la sua voce straziata.
Prevedibile, risi.

Come ai bei vecchi tempi!
Hai detto qualcosa?.
ritornai alla porta e lo scrutai con un'espressione da bambina innocente.

Joseph White
Nephilim

Feci una smorfia, irritato. Non credere di averla vinta, sorellina, brontolai, abbassando lo sguardo. Questo non vuol dire che io e te saremo fratelli cicci pucci, d' ora in poi.

Elizabeth White
Studente

Feci un'espressione sbalordita
Sarebbe vomitevole!
feci una smorfia disgustata.

Io offro la mia spalla...
entrai, le braccia conserte,
e tu offri la tua
Allungai una mano

ma se accetti niente segreti se no l'affare salta e io me ne andrò per la mia strada... e non mi rivedrai mai più.
Quella frase era la ciliegina sulla torta.Conoscevo quanto lui tenesse a me e sapevo che lui sapeva che quando dico una cosa, sbagliata o giusta che sia, io la faccio, sempre.
Ti do qualche secondo per pensarci, tic tac il tempo scorre!.

Joseph White
Nephilim

L'irritazione montò in me e dovetti stringere i pugni per controllarla.
Non giocare con me, Lizzy, le intimai, ricordando quando lei, da bambina graziosa e curiosa, cercava di farmi il solletico contro la mia volontà. I ruoli non si erano ribaltati e solo il mio tono era cambiato. In quel momento ero molto più minaccioso. Io non ho paura dei tuoi giochetti. Sai benissimo quanto riesca a sopravvivere da solo senza nessuno.
Alla fine decisi di toccare il suo tasto dolente, quello che significava: fine del gioco. E poi, perché dovrei allearmi con colei che mi ha abbandonato, una sorella nemmeno degna di essere chiamata così?

Elizabeth White
Studente

A quelle ultime parole la mia mano ben tesa divenne floscia e si ripiego sul mio fianco come un animale bastonato.
Il mio petto faceva su e giù in raffiche continue e il mio cuore sembrava un treno fuori controllo.
Io...
inizia con voce tremante

ho avuto i mie buoni motivi Joseph e se la memoria non ti fa brutti scherzi li conosci a menadito.
presi fiato

sbaglio o eri il mio confidente più fidato?
strinzi i denti,
l'unico...
ma forse molte cose ha cambiato la mia assenza
chinai, ora, triste il capo

era meglio che la mia testolina bacata mi suggerisse di non ritrovarti!
diedi voce ai mie pensieri
mi sarei risparmiata parecchio, la parolina difficile da dire,
dolore...

degludii ma il macigno restava.

Joseph White
Nephilim

Il mio cuore saltò un battito e non potei fare altro che lasciarmi sfuggire una lacrima, che mi cadde silenziosa e calda lungo la guancia. Solitamente, non mostravo la mia sofferenza in pubblico, soprattutto davanti a Lizzy, che mi avrebbe di certo riso in faccia se le avessi permesso di scorgere sotto la maschera di ferro della mia arroganza, una piccola parte del dolore che provavo. Dolore, sì, era proprio quella la definizione giusta, una definizione che condividevamo appieno.
Io... non... , balbettai, incapace di fare altro che essere dannatamente insicuro e stupido. Ho bisogno di un po' di tempo per... Di cosa avevo bisogno? Ci pensai su e alla fine non continuai la frase ricominciai. Lasciami solo, ti prego, ma non andartene. Sperai che lei potesse capire il significato di quelle frasi tra loro contraddittorie. 
 

Elizabeth White
Studente

Asciugai a forza le lacrime con le mani dal mio viso. Non mi si addicevano.
Maledetti sentimenti!, me la presi con me stessa perché non volevo apparire debole di fronte a Jo.
Tempo...
balbettai incredula. Dopo quello che aveva visto, dopo la sofferenza che le sue parole aveano causato annebbiando la mia solarità, chiedeva...Tempo?.
e tempo avrai: una settimana
Decisi infine imperterrita

se entro una settimana non mi vienei a cercare io sparirò dalla circolazione come sono venuta.
Gli voltai le spalle e sgranai gli occhi , ora che non mi vedeva,
cos'era qel luccichio che ho scorto sul viso di Joseph... una lacrima?.
serrai i pugni

basta le condizioni le sa, che sia lui a cercarmi ora.
Io ho fatto quel che dovevo...

e mi incamminai nella mia stanza lasciandolo a marcire nel suo prodo di pensieri...
 

Joseph White
Nephilim

Quando Lizzy uscì dalla stanza, restai lì, lo sguardo rivolto verso la parete che si era chiusa dietro il suo tocco leggero. L'avevo vista piangere, era stata una delle rare volte in cui avevo scorso delle lacrime solcarle la pelle lattea. Dentro, mi sentivo morire. Avevo fatto del male a mia sorella, alla stessa sorella di cui avevo invocato il nome per notti intere, in particolare quando anche Stephanie se n'era andata. Come avrei potuto resistere senza lei e la consapevolezza che mi amasse, almeno con una minuta parte della sua anima?
Un singhiozzo mi scosse e, infinitamente intristito, pensai che avrei potuto passare il resto della settimana con le mani in mano chiuso nella mia stanza a rimpiangere Lizzy. No, non era nel mio carattere tirarmi indietro davanti ai compiti assegnati. Non lo avrei mai fatto.
Strinsi i denti e, dopo essermi assicurato di aver preso la chiave della stanza, uscii dalla mia camera, chiudendomi la porta alle spalle. Sarei andato a fare un giretto nei dintorni, giusto per vedere l'ambiente.
 


Angolo Autrice
Jo E Lizzy...
Carini No?!
XDDD
Capite anche Jo: è stato abbandonato da lei e loro erano strettamente legati...
Ovviamente, per quanto lei avesse avuto le sue buoni ragioni, non la si può giustificare appieno...
MA!!!
Lascio a vuoi Il Verdetto Finale...
Un Bacione
A Presto
Vany!!!
^_^.



 





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Capitolo 3
*** Nuove Conoscenze... ***


Stanza Numero 17

Sofia Greendelvald
Studente


Sofia rimase ad osservare la porta della sua stanza.
Che bella rogna.. pensò amaramente.
Infilò la chiave nella serratura con riluttanza, e dopo tre scatti fù dentro. Nella stanza vi erano due letti, lontani, una scrivania e una piccola finestra che lasciava perennemente la camera in penombra.
La ragazza si diresse verso il letto libero, a sinistra.
Gettò la borsa nel letto sbuffando e tirando fuori i vestiti neri.
La voglia di annullarsi si fece sentire più del solito.
Gettò uno sguardo al letto vuoto vicino alla parete opposta.
Peggio di così non può andare.. pensò riprendendo a disfare le valigie.  

Elizabeth White
Studente

Aprii la porta di schianto sfogando la mia rabbia.
Sbatte sulla parete accanto rimbalznado in uno scricchiolio sommesso che si perse pian piano nel nulla.
Mi fermai di botto quando vidi quella ragazzina nella mia stanza disfare e valigie come se nulla fosse.
Ora sono doppiamente incazzata!
battei un peide per terra per dimostarle la mia irritazione alla sua presenza.

E tu chi sei?
Ti hanno mandato per pacco postale, sbagliando indirizzo per caso?

Quella segretaria mi aveva fottuta!!!
L'ammazzo..!
poi mi coressi
ammazzo Jo e poi lei!.
E avevo anche gli occhi rossi!!!
Dannazione!!!. 

Sofia Greendelvald
Studente


Sofia alzò gli occhi non appena sentì la porta sbattere contro il muro.
Una ragazza non molto alta, dalle forme sinuose e i capelli scuri apparve davanti all'entrata della sua stanza.
La sentì sbraitare e chiederle chi fosse, senza prestare davvero molta attenzione.
Cominciamo bene: una ragazzina isterica e viziata mi doveva capitare!
La squadrò per pochi secondi, quindi senza rispondere riprese a disfare le valigie. Sapeva bene che un atto del genere significava provocazione, e provocazione voleva dire altre urla. Ma non le importava. La vera Sofia premeva per uscire e divertirsi un pò, e la sua nuova compagna di stanza era il bersaglio perfetto. 


Elizabeth White
Studente

Ecco il primo errore che le persone commetono con me:Ignorami
Io Odio Essere Ignorata.
La fissai per qualche secondo mentre continuava il suo lavoro, cercavo di dargli un opportunità per una via più dolce, poi persi del tutto la testa
l'hai voluto tu!!!
andai dal suo lato presi la valiggia la buttai per terra sparpagliando il contenuto e gli strappai, come una selvaggia, la camicietta che teneva fra le mani
Ora sparisci mocciosa che io ho da fare!!!. 
 

Sofia Greendelvald
Studente


La ragazza dai capelli scuri si avvicino a Sofia, che si vide strappare la camicietta di mano, che cadde insieme alla borsa a un paio di metri dal letto. Le labbra di Sofia si incurvarono in un sorrisetto sprezzante.
Si alzò lentamente, e con fare teatrale scostò i capelli dietro l'orecchio. Non credi che qui tra le due, la mocciosa sei tu? chiese con tono beffardo superandola e dirigendosi verso la borsa.
Prese la camincietta, la riinfilò nel bagaglio e si voltò, ancora con quel sorrisetto beffardo stampato sul volto.
Non ho proprio voglia di litigare, anche perchè conosco bene le tipette come te. Chiamala codardia, dammi della vigliacca, come preferisci.. Fatto sta che ho di meglio da fare che ascoltare le tue urla da bambina viziata. Posò la borsa sul letto.
Ecco, ora mi odia definitivamente. 

Elizabeth White
Studente

Rimasi a bocca aperta per qualche secondo assimilando le sue parole poi sorrisi la vendetta è lenta e dolce...
però che impertinente!.
Ok
alzai le mani al cielo esasperata
Vuoi restare indicai la stanza, fai pure!,ma a tuo rischio e pericolo...!
la innondai con uno sguardo di fuoco.
Io ho di meglio da fare!!!
mi dava fastidio anche solo la sua presenza
Faremo i conti in seguito...
Devo cercare di incontrare per caso Jo, sarà in giro...
e mi dilegua lasciandola sola, fessa e forse incredula...

 

Sofia Greendelvald
Studente


Sofia la vide alzare le mani al cielo in segno di resa e farfugliare qualcosa che neanche ascoltò.
La ragazza uscì. Sofia si sedette nel letto e ricominciò a sistemare i suoi vestiti, ma un pensiero le girava per la testa.
Sò bene che hai finto, e molto bene anche.. Ma io ho visto l'inferno ragazzina, e le discussioni di una boriosa viziata non mi interessano. Sò altrettanto bene che vorrai in qualche modo organizzare una stupida vendetta, ma non me ne frega più di tanto..
Sofia sbuffò sonoramente. Infilò la borsa sotto il letto.
Si gettò nel letto, sprofondando i capelli nel cuscino, osservando il soffito. Il pensiero della ragazzina di prima si allontanò, coperto dalle solite nuvole nere. Sofia spostò gli occhi su quello che aveva intorno.
La vista le se appannò bagnata dalle lacrime, che cominciarono a scendere inesorabili. Si girò a pancia sotto affondando il viso bagnato nel morbido del cuscino, e cominciò a piangere come una bambina.
Da quanto non lo faccio? si chiese. Da quanto non mostro al mondo la mia debolezza? Da quando è morta mia zia, ecco da quando non piango.. Continuò per pochi minuti, poi sollevò il capo e si asciugò via le lacrime a forza con il palmo della mano. Ormai aveva definitivamente detto addio alla sua seconda vecchia vita. Si alzò e uscì dalla stanza.



Angolo Autrice
Allora Questo E' Il Primo Incontro Con Quella Che In Seguito Diventerà La Sua Migliore Amica!!!
*-*...
Non Sembrerebbe Da Com'E' Andato L'Incontro Ma E' Così...
XDDD
Lizzy è un po' Frizzante e molto spontaneia e diretta. Fa e dice quello che le dice la testa che alquanto ''Calda'' Se Avrete Bene Notato!!!
XDDD
Bacione
Alla Prossima
Vany!!!
^_^.

 AAA






 aahahhahahahaagagag

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Capitolo 4
*** All'Inseguimento!!!:Capitata A Fagiolo Nel Posto Sbagliato Al Momento Giusto!!! ***


Allora brevemente, perché inizierò a postare e narrarvi da quando Lei Entra In Stanza, c'era stata un lite precedentemente con un mio PG Maschio Un  Angelo ''Buono'' e Un Altro PG Angelo anche lui ''Buono'' e sono finiti in infermeria.
Joseph andando in giro capita lì per caso ovviamente subito dopo raggiunto dalla sorellina impicciona...
XDDD
Buona Lettura!!!
^_^
Infermeria:

Elizabeth White
Studente

Fischettavo distratta, diretta non so di preciso dove, quando un nugolo di voci attrasse la mia attenzione. La porta era socchiusa un laudo invito a sbirciare e conseguentemente a entrare.
Ma bando alle formalità!!!.
Spalancai la porta che fece un gran fracrasso, come volevo io...
Dovevo pur attrarre la loro attenzione in qualche modo...

Ho sentito dire che è qui la festa, gente!
ed io sono sempre stata l'anima di ogni baldoria!!!

mi vantai spavalda.
Osservai Jo che come prevedevo era lì a ficcanasare il tutto perfettino e maniaco del controllo come sempre, intravidi sotto una matassa di Dread un ragazzo con la schiena malconcia che sbraitava di qua e di la e da ciò che avvertivo dedussi che era un angelo.
Nella parete opposta una ragazza dalla media bellezza stava davanti a un ragazzo di sicuro, dall'aspetto, un angelo.
Fra loro si percepiva una garnde tensione mista a passionalità.

Cos'è?!
Scorsi il mio sguardo fra i presenti

Il club dei cuori solitari?!
scattai a ridere appoggiandomi alla maniglia.
Oh infranti?
guardai la copietta

Allegriia gente!!!.
feci un smorfia buffa.

Tommy Hill
Studente

Ecco,assurdi,erano semplicemente,troppo...o,meglio lasciar perdere. Lei era tutta presa a dare attenzioni a Kyle e lui? Lui voleva solo una mano per potersi togliere quella roba dai polsi e poi avrebbe lasciato tutti in pace e...e voleva vedere quel ragazzo che adesso non riusciva più a fissare. Sospirò e di nuovo si perse a fissare il vuoto,perdendosi nei suoi pensieri. Vedere quei due gli dava fastidio,li invidiava,stava praticamente assistendo a l'inizio di un amore,certo. Ray era vivo,e la cosa più brutta era che non poteva più averlo,era la cosa più orribile saperlo da qualche parte ma non poter essere li con lui solo perchè qualcun'altro,non voleva. Poi si sentì un'altra voce,troppo entusiasta per essere un'infermiera che magari gli avrebbe dato una mano,ormai ci aveva perso le speranze. Nascose il viso fra il braccio e il cuscino e chiuse gli occhi,poi si lasciò andare una solitaria lacrima,ma nulla di più,lui doveva essere forte. 

 

Elizabeth White
Studente

Madò ragazzi sembrate un mortorio!!!
Li guardai annoiata sedendomi sul letto più vicino accavalando provocatoriamente le gambe.

Lacrime e sospiri
Pua!!!


Nemmeno fossimo in un film per depressi cronici!!!
Poi fisso il ragazzo con i dread
Hai bisogno di un aiutino?
gli sorrisi maliziosa. 

Tommy Hill
Studente

Quella domanda doveva essere per forza rivolta a lui,così spostò lo sguardo sulla tipetta che si era seduta li vicino a lui. Io la mano la vorrei da questo che mi sta qui dietro. Ma non lo disse. Vorrei grattarmi il culo ok? Dovrei anche andare in bagno a pisciare,ma c'è un personale di merda qui dentro e non posso fare nessuna delle due cose. Se qualcuno volesse togliermi questa roba dalle mani,forse,potrei muovermi. Ringhiò. Nessuno si era degnato di dargli una mano eh! Lui ne aveva bisogno,ma no,sempre non cagato quando aveva bisogno di aiuto,da nessuno. 

Effie Arnold
Studente

"Personale di merda".
Sì. Si stava rivolgendo ad Effie.
Posò il vassoio nel comodino e si girò verso il ragazzo con i dread.
Lo guardò in cagnesco e bruscamente si rivolse a lui.
Vuoi essere liberato? Bene, ma non contare su di me. Non mi metto nei guai solo per soddisfare un tuo capriccio.
Fece per andarsene. Incrociò lo sguardo di Kyle, poi quello della tipetta appena entrata.
La guardava come per dire "Ma andiamo! Hai paura di una punizione? Aiuta un tuo amico!" 

Elizabeth White
Studente


Certa gente la ucciderei, lentamente...
pensia irosa.
Un'altra persona nella mia lista segna mentalmente chi non aiuta un commilitone in difficoltà per me ha il bollino rosso!.
Detto fatto ti aiuto io!!!
presi il secondo coltellino svizzero di riserva che tenevo nelle calze e ponendomi a cavalcioni sul ragazzo liberai le sue mani.

Ora puoi pisciare e grattarti la chiappa se ti va!

Gli schiocchia un'occhiata ammicante.
Lo scavalcai e rivolta ad effi

Credo che se fosse stato il tuo Angioletto, lì mummificato accanto a te , lo avresti accontentato senza pensarci due volte!.
La guardai in tono di sfida. 

Effie Arnold
Studente

Non lo avrei fatto! perchè tutti pensavano che lei fosse la ragazza di Kyle?
Deve per forza avergli raccontato qualcosa! pesnò.
E pensare che lo trovava diverso.
Beh, mi dispiace che tu ti sorprenda tanto, ma qui non siamo tutte come te disse fredda. 

Kyle Donovan
Studente

Questo era troppo!.
Mi divincolai in quel sudario di morte in preda a una collera nera.
Non avevo mai visto una ragazza tanto impertinente in tutta la mia vita angelica.
Chi diavolo sei?
La padrona del mondo che fa e sfa ogni cosa,
che giudica e condanna
senza osservare, per prima, la sua stessa anima?
La scrutai in cagnesco

Va al Diavolo o da dove sei venuta e fatti i fattacci tuoi!!!
qui nessuno ti vuole, non sei gradita!!!.

Effie non doveva essere sfiorata nemmeno da un insulto.
La sua anima era la più candida fra i presenti quaisi accerava quando la fissavi e ad ogni suo contatto io bruciava di emozione e passione. 

Tommy Hill
Studente

Osservò la ragazza che lo slegava con quel coltellino svizzero e poi si mise una mano sulla schiena. L'aveva tenuta scoperta per tutto il tempo,gli facevano male le scapole,gli faceva male la colonna vertebrale,e anche l'osso sacro,ed era schifosamente nudo se non era per quel lenzuolo. Ringhiò di dolore e cercò di alzarsi,si coprì con lenzuolo,si grattò una chiappa e fece per alzarsi e andare al bagno,ma non potè fare a meno di notare come stavano aggredendo quella ragazza. Scusate,vi calmate voi due eh? Lasciatela stare,almeno lei si è degnata di darmi una mano,voi eravate troppo impegnati a fare gli innamorati,già,molto carini sul serio... Sbuffò e si resse alla sbarra del letto,aveva un dolore lancinante,aveva dei dolori,lancinanti. 

Elizabeth White
Studente

Mi piace.
Mi piaceva prima che dicesse quelle parola ora anche di più
Non in quel sneso ma era entrato nelle mie grazie con i pro e i contro...
Ti ringrazio
schioccai le dita
Il tuo nome?
Poi gli occhi mi caddero sulla sua cartella clinica appicicata sulle sbarre del letto
Thomas...
Stosri il naso che brutto nome!

Tom
disse allegra.
Ti ringrazio ma io ho la bocca e madre natura me l'ha data per sputtanare tutti coloro che mi stanno sulle palle da biliardo
gli sorrisi e mi rivolsi lapidaria alla biondina.

Infermierina...
mi piazzai a davanti a lei, le mani ai fianchi.
Il tuo lavoro qui è terminato va a far la boriosa saputella da qualche altra parte...  

Effie Arnold
Studente

Andate al diavolo
Ritornò al comodino. Sistemò le garze, le bende, la ciotola, gli oli, nel vassoio.
Senza guardare il ragazzo accanto al comodino, girò i tacchi e uscì dalla porta.
Assolta dal tuo compito pensò.
Bene. Almeno ora era libera.
E per libera, intendeva anche dal ragazzo che l'aveva difesa.
Le serviva qualche momeno per pensare. 

Tommy Hill
Studente

Perchè non ci vai tu,mh? La guardò male,poi sbuffò e guardò l'altra ragazza,quella con i capelli scuri. Tommy. Ripeté Grazie a te. Aggiunse dopo. Lanciò un'occhiata a quel ragazzo,adesso poteva vederlo bene,era così fottutamente bello... Si morse il labbro poi iniziò a tenersi ad ogni appiglio che trovava per non crollare per terra,perchè veramente aveva dolori ovunque,tutti si preoccupavano per Kyle,ma lui non era messo meglio,non vedeva l'ora che tutte le ferite si risanassero e che tutto tornasse come prima. Guardò di nuovo il ragazzo,poi la ragazza e poi abbassò la testa e se ne entrò in bagno,e dopo qualche minuto tornò e si rimise a letto,cercando di non lamentarsi per il dolore,quando qualcuno sarebbe venuto allora forse gli avrebbero dato qualcosa e sarebbe stato meglio,ma al momento stava malissimo. 

Kyle Donovan
Studente

E' così se ne andata senza degnarmi di un solo sguardo...
La tristezza e l'astinenza della vista, del suo viso , del sentore della sua voce , dell'abbagliante anima, del suo tocco soave mi tramortirono schiacciando il mio cuore sotto un macigno.
Solo...
Fissai Thomas e la nuova, impertinente, arrivata.
l'odiavo con tutto il mio essere:aveva fatto andare via la mia fonte di luce, ora le tenebre erano tornate ed io non ci vedevo più...
Scacciai le lacrime dagli occhi frenando quell'impulso che mi avrebbe solo messo in ridicolo agli occhi dei presenti e bersagliato dalle sudbole affermazione di quella moretta.
L'unico che quasi non aveva parlato era il biondino rimasto in disparte in attesa di non so che.
Ne avevo fin sopra i capelli di tutti...
Ma almeno sapevo il suo nome
Effie...
susurai in modo che solo io lo sentissi.
Era dolce e succoso come lei.
Poi chiusi gli occhi, stanco, e mi addormentai... 

Randy
Custode

Aprí la porta facendola sbattere contro il muro e facendo cadere un pezzo d'intonaco dal soffitto scrostato.
CHE COSA CI FATE TUTTI QUI??? FUORI, TUTTI FUORI!!!urló sputacchiando in giro ad ogni parola.
No, sapete cosa? SIETE TUTTI IN PUNIZIONE!!! sbaraitó spezzando a metá la tavoletta di legno.
TU! puntó il dito contro la brunetta con il coltellino. COLTELLINO! ORA!!!le strappó di mano l'oggetto. Piú tardi sarebbe passata a perquisire tutta la sua stanza.

 

Tommy Hill
Studente

Quando entrò di nuovo quell'essere metà uomo e metà donna,o quello che era,quasi gli venne un infarto. Stava sbraitando e l'espressione che aveva in viso era semplicemente,terrificante. Dopo le parole di Randy,tutti rimasero in silenzio,pietrificati. Ehm... il coltellino... Disse timoroso Lo ha usato per evitare di farmi pisciare addosso,sa com'è,non penso che un letto bagnato di pipì fosse il massimo in una stanza piena di gente e poi..non mi aiutava nessuno! Dovevo grattarmi! Sa che brutto aver prurito alla chiappa e non potersi grattare?! Ugh,aveva tentato la sorte. 

Joseph White
Nephilim

Per la prima volta dopo tanto tempo, sentii l'impulso di ridere, un impulso, ovviamente, che stroncai sul nascere. Non potevo permettermi tanti svaghi, lì dentro. Quegli angeli erano davvero... ridicoli, in particolare quello con i dread scuri e gli occhi verdi che mi aveva continuato a scoccare occhiate misteriose per tutto il tempo di attesa lì davanti alla soglia. Per non parlare dell'entrata di Lizzy... Aveva proprio intenzione di perseguitarmi, allora?
Sobbalzai quando un uomo... cioè, una donna - anche se non ne ero del tutto certo - fece la sua entrata rumorosa nell'infermeria, cominciando ad impartire ordini. Di certo, se avessi assistito a tutta la scena, avrei scoperto più cose del carattere di quelle creature che dovevo controllare.
Mi scusi, chiesi rivoltò all'essere. Potreste darmi una piantina della scuola? Se avessi scoperto le loro stanze, sarebbe stato molto più semplice orientarmi lì dentro.
 

Elizabeth White
Studente

Cazzo!
dovevo fare la mia uscita teatrale prima che quella sottospecie di umanoide entrasse!.

E' così era Randy l'incorrutibile, da quello che la segretaria mi aveva detto e da quello che si vedeva con lei dovevo fare un altro tipo di giochetto...
Io ci sto!!!
alzai la mano saltellando, entusiasta, verso la omacciona se c'è Jo...
lanciai un'occhiata impertinante a mio fartello e gli miamai con le labbra, in modo che solo lui capiesse: la cartina te la lancio in testa in punizione fratelino smemorato!!!
Ero fiera di me, feci la faccina da bambina carina.
Ti seguirò ovunque anche fino in capo al mondo se servirà mi impuntai finchè non cederai svuotando ogni tuo ridicolo piano dal tuo sacco di mistero buttando quella ridicola maschera!. sorrisi vittoriosa.
Io dal bene e dal male ottengo sempre ciò che voglio. Non soccombo mai.

Chi sa, magari vedendomi entusiasta della punizione mi lascia andare...
Poi ricolta a Tommy
Sei patetico incorcia le braccai sotto il seno cerchi di defilarti dalla colpa infligendola alla sotto scritta che ti ha aiutato!
scossi il capo indignata.
mi sembravi di verso
scosso le spalle
ma va be riflettei ad alta voce anche io a volte sbaglio
e gli lancia un'occhita che voleva dire stupido codardo meglio che non ti liberavo così ti cagavi a dosso con soddisfazione!.
Per quanto riguardava gli oggetti e la perquisizione poco male, avrei ottenuto di meglio da mio fartello e dai suoi collegamenti esterni era chiaro che era venuto lì per spiare , ma la gente è ottusa e non vede a volte l'ovvietà che gli casca ai piedi.
 

Kyle Donovan
Studente


Ma che cos'è tutto questo baccano?
ancora intontito dal brusco risveglio osservai la scena cambiare.
Ad ogni apparizione succedevano sempre dei grandi casini, simili a rivoluzioni sanguinose a volte tipo io e Thomas, è il più grande ,almeno per Thomas e me, era arrivato:Randy e la sua punizione.
Quell'essere sembrava non avere un sesso proprio ed era... orribilemente gutturale.
Il bello era che adesso si trovavano nei guia anche la spudorata moretta e il ragazzo silenzioso che , dall'aspetto , sembrava essere suo fratello...
Ma come ho fatto a non accorgermene prima?.
Non parlai, però, perché non volli rendere la mia situazione ancora più difficile. Osservai Thomas cercare di sganciarsi dalla colpa del coltellino, nuovi guai in vista da compartire con quella tipetta tutto pepe.
E pensai che era ridicolmente patetico e ...codardo. 

Tommy Hill
Studente

Ma erano assurdi! Ora davano a lui del codardo? Spero che tu stia scherzando. Ti ho difeso. E la guardai male,malissimo. Ho spiegato che lo hai usato per una buona causa! Non ho dato la colpa a te,sei scema forse? Ho spiegato a Randy che anzi,tu sei stata l'unica che ha cercato di evitare che combinassi casini,togliendo quei cosi dai miei polsi con il coltellino. Certo che siete proprio bravi a dare dei codardi,capendo le cose come cazzo volete voi. Chi vuole intendere intenda,ma se davvero hai creduto che ti stavo dando la colpa,sei patetica. Poi guardò Kyle e ridusse gli occhi a due fessure. E anche tu Cupido,mi rivolgo anche a te che mi hai guardato come se la signorina qui presente avesse ragione. Ma per favore! 

Elizabeth White
Studente

A Buon intenditore poche parole, Tommy o forse dovrei dire Thomas...
Perché certe persone partono in quarta con me e arrivano a ridursi alla prima?
Gli lancia un occhiatina malevola che voleva dire:''Io ho sempre ragione''
Ci vedremo in detenzione...
aggiunsi con un sorrisino divertito e te ne farò di tutti i colori!.  

Kyle Donovan
Studente

Lo guardai truce senza dire niente:già bastava ciò che gli aveva detto la mora...
In detenzione avremmo fatto i conti, magari pareggiandoli... 

Joseph White
Nephilim

Quando mia sorella Lizzy e quel ragazzo con i dread che diceva di chiamarsi Tommy cominciarono a parlare tra loro stupidamente, aggrottai la fronte. Andavano d'accordo e questa era una cosa che non accadeva molto spesso, per Lizzy, almeno. Per quanto riguardava quel ragazzo con i dread, cercavo di ignorare apertamente le sue occhiate in tralice. Non mi andava per nulla di rispondergli malamente o addirittura rivelare il mio ruolo davanti a tutti.
Perfetto. Come si svolgono le punizioni, da queste parti?, chiesi, spostandomi una ciocca di capelli dalla fronte con un moto della testa.

Randy
Custode

SILENZIO!!! ruggí minacciosa nella piccola infermeria. La sensazione era quella di stare davanti a delle casse mentre suonava un basso. Sentivi le vibrazioni nelle ossa.
FILATE TUTTI IN CAMERA E NON USCITE DI LÍ!!! si giró poi verso il ragazzino con i dread che si stava alzando dal letto. Tu non azzardarti a muoverti. Sibiló minacciosa.
Vi verró a chiamare io quando sará il momento di scontare la vostra punizione. E ADESSO FUORI!!! I due visitatori indesiderati uscirono dalla stanza di filata con la testa bassa. 


Angolo Autrice
Vi spiego Un Po'...
Tommy E Kyle come avrete capito sono i due litiganti...
Kyle è Il Mio PG Ancora In Unso E In Quel GDR...
Effie sarebbe la sua ''Fidanzata Reincarnata'' che era venuta lì per aiutare i ragazzi come infermiera
Spero che vi sia piaciuto!!!
^_^
Un Bacione
A Presto
Vany!!!
^_^.

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