una vacanza

di jiulia_oh_gosh
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'arrivo ***
Capitolo 2: *** la passeggiata ***
Capitolo 3: *** alle 11 di sera ***

Capitolo 1
*** l'arrivo ***

Erano arrivati davanti alla casa di Yumi in Giappone, lì i nostri amici sarebbero potuti stare due mesi divertendosi e passare giornate a fare niente. La casa era molto strana ma sembrava accogliente. Entrati sul volto di Yumi apparse un’espressione di stupore, come se non avesse mai visto la sua stessa casa, era strano ma era più o meno così: erano passati ben quattordici anni dall’ultima volta che era entrata in quella abitazione.
Si sedettero sul divano, la casa era spaziosa e luminosa, sarà perché mancava una parte d’arredamento, essa aveva una sala enorme collegata alla cucina, una finestra dava a un giardino immenso, vicino alle scale c’era un piccolo bagno che fu subito denominato con un cartello “bagno dei maschi” nel piano superiore c’erano quattro stanze e un bagno un po’ più grande di quello al piano terra, anche questo con un nome “bagno delle femmine”.
Yumi avrebbe dormito nella sua camera, Aelita nella camera degli ospiti, Jeremi nella camera del fratellino di Yumi e Odd e Ulrich nella camera dei genitori di Yumi.
Girando per la casa si poteva capire che non si era spolverato ne lavato da molto tempo perché sui pochi mobili che c’erano c’era uno spesso strato di polvere.
Yumi iniziò a aerare il locale, aprendo finestre, Ulrich la seguiva silenziosamente come catturando ogni suo movimento. La mora aprì la finestra che portava all’enorme balcone e si appoggiò alla balaustra guardando il paesaggio. Ulrich che la seguiva dovunque andava, si appoggiò di fianco a lei, guardandola:
-che bella casa- iniziò Yumi sospirando- quanto mi mancava …
- già… è una bella casa… peccato per la polvere…- rispose il moro
-già… mi sa che prima di stasera dobbiamo pulire tutto…!
- ti aiuto…- esclamò Ulrich –ti aiuto a pulire tutto… ma a una condizione…
- cosa…?-lo interruppe Yumi
-si, tu fai in modo che i tre qui sotto stanno fuori da casa per un po’, e io ti aiuto a pulire
A Yumi allettava l’idea di stare un po’ di tempo con Ulrich.
-va bene, … mi serve solo una scusa…- incominciò a dire la mora quando un urlo interruppe i loro piani “malefici”. Si precipitarono giù, Odd aveva aperto il frigo e protestava che non c’erano le vivande, lì, a Yumi gli venne una grande idea. Incominciò a scrivere una lista enorme di cose da mangiare, gli diede dei soldi e una cartina dicendo – ok, qui la lista- e la diede in mano a Odd – qui i soldi- e li diede in mano a Aelita – e qui la cartina-e la diede in mano a Jeremi, concludendo – ci metterete circa tre orette,.... dovete comprare tanto!-.
I tre uscirono di casa tutti felici, ma involontariamente, non sapendolo, avevano fatto felici anche i due “sfortunati” che sarebbero dovuti restare casa.
-ok ora mi aiuti…- e diede una scopa a Ulrich. Iniziarono a pulire le camere, i bagni, la cucina e il giardino… in un’ora avevano già finito, sì, ora la casa e più che magnifica!

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Capitolo 2
*** la passeggiata ***

Finito di lavorare mancavano due ore al rientro dei loro amici: - ti va di fare una passeggiata … - propone Ulrich - sì perché no- risponde Yumi. La mora chiuse le porte e uscirono, erano per mano, non se ne erano neanche accorti, mentre Yumi cominciava a raccontare ciò che faceva in Giappone un gelataio per attirare la loro attenzione urlò, in giapponese, - hei fidanzatini non è che vi va un gelato- Yumi si girò, e sempre in giapponese- parla con noi?- si -rispose il gelataio con un sorriso. Yumi guardò Ulrich che non capiva niente, e con un po’ di imbarazzo rispose- non siamo fidanzati … siamo solo amici … - amici … - replicò il gelataio- da quando in qua gli amici si tengono per mano … non mi importa, sono affari vostri, volete un gelato- Yumi che non s’era accorta che si tenevano per mano, arrossò di colpo e guardò Ulrich - vuoi un gelato?-gli chiese la mora- se lo vuoi tu a me va bene …- rispose il suo amico con disinteresse, poi ironicamente continuò - io però vorrei un bel dizionario di giapponese perché non ha capito niente di quello che vi siete detti, ma niente niente nente … – Yumi si mise a ridere, ora era il gelataio che non capiva quel che dicevano, quel buon uomo capiva però che con loro non avrebbe fatto nessun affare così se ne andò. Yumi si girò e continuò a raccontare- guarda lì c’è la mia vecchia scuola … - - cosa ha detto il gelataio?-la interruppe serio Ulrich, evidentemente aveva visto che era arrossata- pensava che fossimo fidanzati… ci tenevamo per mano… - neanche dopo quello che si erano detti lei e il gelataio si erano mollati la mano,si tenevano stretti come legati. Si erano messi a guardare quelle due mani intrecciate come se fosse un’opera di un famoso artista, quando Ulrich alzò la testa, anche Yumi notandolo, alzò la testa – sai … a me non dispiace tenerti la mano- concluse Ulrich; questa conclusione spiazzò Yumi, cosa doveva fare, stare zitta o dire “anche a me” optò per quest’ultima che le sembrava più attendibile. Continuarono la passeggiata, mano nella mano, su è giù per le strade, ridendo, guardando e parlando. Venne l’ora di tornare a casa, - Yumi non è che hai un'altra scusa … io mi sono divertito con te e vorrei che un altro pomeriggio fosse così … - incalzò Ulrich scherzando – non c’è bisogno di mentire … diciamo loro la verità … - rispose Yumi, poi abbassando la voce – diciamoci la verità -. Ulrich non disse niente e entrò in casa, Yumi si aspettava una reazione diversa che il silenzio… Il ragazzo salì le scale a passo spedito, la mora pensava che si fosse arrabbiato per quello che gli aveva detto; invece quando Yumi gli prese il braccio per fermare il suo andamento, gli arrivò un bacio improvviso. Un bacio, veloce, sulle labbra, che sapeva semplicemente di bacio. -ma… - fece per dire Yumi, quando suonò alla porta, era Odd, Jeremi e Aelita in rientro dalla loro scampagnata al supermercato. -ne parliamo dopo… non voglio che Odd sappia che ci siamo baciati- l’aveva detto semplicemente, il campanello suonò di nuovo. Preoccupati di cosa non dovevano dire a Odd si erano scordati di aprigli la porta. Si precipitarono ad aprigli, tutti e tre avevano un sorriso gioioso sul volto; la spesa, per fortuna, non si erano sbagliati a farla. La serata si concluse ridendo e scherzando.

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Capitolo 3
*** alle 11 di sera ***

Alle 11:00 circa Jeremi e Aelita dopo una bella doccia erano andati a letto, ognuno nella propria stanza, anche Ulrich stava sisitemando le coperte Yumi busso alla porta:
-disturbo? - chiese la ragazza con una vocina dolce, entrando.
-no,no vieni pure- rispose il ragazzo.
la ragazzasi sedette sul bordo del letto e sorridendo disse:- perché oggi pomeriggio mi hai baciata?- sospirò e posò lo sguardo su una ciabatta di Ulrich - non è che non mi è piaciuto, anzi mi è piaciuto moltissimo – si era arrossata. Posò lo sguardo su Ulrich – siamo stati insieme tutto il pomeriggio, … -
Ulrich che era già straiato sul letto appoggiò la mano sulla sua spalla e la tirò verso di sé, dandole un bacio. Un vero bacio, non come quello del pomeriggio O.o, un vero bacio d’amore.
Yumi gli venne subito di sistemarsi accanto a Ulrich, erano abbracciati come la mano al pomeriggio.
-sai, … -incalzò Yumi – penso di essermi innamorata di te!-
- io invece ne sono sicuro, Yumi, io ti amo-
- oh allora se tu sei sicuro lo sono anch’io!- disse Yumi ridendo.
Yumi si appoggiò al petto del ragazzo e lì si addormentò, erano davvero felici, ora che si erano detti tutto, si erano chiariti e ora in quella vacanza si sarebbero divertiti un mondo. Forse solo perché si amavano. Forse solo perché erano l’uno vicino all’altro. Forse solo perché il destino aveva già deciso la loro vita, una vita felice che nemmeno loro si aspettavano di avere!!!

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