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di kessachan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Pagina normale senza titolo
-…GOKUUUUUU!!!!- urlò una donna in preda al panico.
La donna in questione, era sdraiata sul divano nel salotto di una casa, non molto grande ma pur sempre accogliente. La casa dove abitava, insieme a suo marito Goku, era in mezzo alle montagne, lontana dal caos della città. Si stava sempre bene, regnava la tranquillità più totale, ma in momenti come questi avere almeno un ospedale non tanto distante poteva risultare comodo. Infatti Chichi, la donna urlante, era incinta di 9 mesi, e molto probabilmente tra poco sarebbe arrivato il lieto evento.
Un uomo con dei buffi capelli spettinati appena sentì l’urlo si precipitò dalla moglie.
-Chichi amore…che ti prende?!-chiese lui visibilmente preoccupato.
La donna, che non reggeva più il dolore delle contrazioni, prese il braccio del marito e lo strinse con tutta la forza che aveva.
-…Cosa mi prendeee?!il bambino…STA PER NASCERE!!!!-urlò la donna prima di piegarsi in due per un’altra contrazione.
-Urcaaaaaa!!!è meglio che chiami la dottoressa!!!!!
-SIII…fallo!!!!- l’uomo più veloce della luce, prese il telefono sul comodino non molto distante dal divano,e compose il numero.
 
Dopo alcuni minuti lo stesso uomo, Goku, stava camminando avanti e indietro per il salotto di casa senza mai fermarsi.
Seduti comodamente sul divano due persone osservavano Goku, che però non si accorse di essere costantemente osservato.
-Goku ti vuoi fermare?!...così spaventi il mio piccolo!!- disse una donna molto affascinante, dai capelli azzurri come il cielo. In braccio teneva un bambino dai capelli lilla, che avrà avuto circa due anni.
Al suo fianco un ragazzo senza capelli rideva, senza staccare gli occhi di dosso dall’amico in piedi.
-Bulma...Mi spieghi come faccio a fermarmi?!....Quella maledetta vecchia con la sua assistente è su da molto e non vuole dirmi niente….potrebbe degnarsi di venire giù a dirmi qualcosa!!!E Crilin tu non ridere!!!
-Ci vuole tempo per queste cose…la dottoressa è brava….sa fare il suo lavoro…devi solo aspettare!-disse la donna, cercando di tranquillizzare l’amico, ma senza ottenere il risultato sperato.
Poi però Goku diede un ultimo sguardo alle scale che portavano al piano di sopra, e rassegnato si sedette per un attimo, ma appena toccò il divano fu costretto ad alzarsi poiché una donna paffutella, l’assistente della dottoressa, stava scendendo dalla scale proprio in quel momento, e in braccio portava un fagottino.
Tutti si avvicinarono alla donna e Goku le chiese subito di dirgli qualcosa.
La donna molto allegramente, spostò meglio il fagottino, in modo che i presenti potessero osservarlo meglio e con una vocina raggiante disse:
-…credo che Chichi non sarà la sola donna in questa casa….
- U n a   b a m b i n a…..- balbettò Goku al colmo dell’emozione.
-Si Goku…una bambina!!!-rispose la donna, porgendo il fagottino all’uomo.
Lui un po’ impacciato e emozionato, la prese in braccio per osservarla meglio.
Ciò che vide lo portò in un attimo a toccare il cielo con un dito. Una piccola creaturina lo guardava con i suoi occhietti, la sua creatura.
-Ciao piccola…-mormorò lui.
 
Salve a tutti!!!
Ecco….
questo è il primo capitolo…introduce un po’ la storia!!Beh spero che vi piaccia!
Mi raccomando recensite!!!fatemi sapere cosa ne pensate!!
Un bacio
kessachan
 

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Capitolo 2.
Capitolo 2.
 
Dopo molti anni nella stessa casa una donna visibilmente nervosa era intenta a preparare il pranzo.
-Non è possibile….Goku è da poco tornato dopo aver battuto quel mostro di Freezer e cosa fa…?!Invece di stare con la sua povera mogliettina e a trovarsi una buona volta un lavoro…va fuori con sua figlia a combattere…è inconcepibile….-disse tra sé e sé la donna, prima di sospirare rumorosamente.
Era appena cominciata l’estate e per gli adolescenti era il periodo migliore, niente scuola, niente compiti, praticamente tutto quello che si poteva desiderare.
Non per tutti l’estate era motivo di completo relax. Così infatti era per un bambino, costretto sui libri anche quando faceva un caldo terribile. Infatti dietro la donna indaffarata in cucina un poveretto era chino sui libri di ogni genere, dalla matematica alla storia, che riempivano il tavolo rotondo della cucina.
-mamma….posso smettere?!...papà e Aya sono fuori da questa mattina…e io sono chiuso qui!!per favore….-chiese il bambino più dolcemente possibile, per evitare che la madre si arrabbiasse anche con lui, dato che come ogni giorno era nervosa per il fatto che la figlia sedicenne e il padre eterno bambino erano in giro chissà dove ad allenarsi.
La donna che stava tagliando velocemente una carota, dopo aver sentito quello che il figlio aveva detto, si girò di scatto, lanciandogli uno sguardo non molto caritatevole.
-Gohan…ti prego…fammi tu questo favore….-iniziò Chichi- pensa solo a studiare…non fare come tua sorella!Che perde tempo con tuo padre e trascura lo studio!!
-…ma mamma…non posso stare tutto il giorno per tutta l’estate qui a studiare mentre gli altri sono fuori che si divertono….
Chichi fece un profondo respiro, stava per cominciare a parlare ma fu interrotta dallo squillo del telefono.
-Torno subito…-disse prima di andare in salotto e rispondere alla chiamata.
-Oh ciao Bulma….-Gohan capì che era Bulma e pensò che come minimo sarebbe stata al telefono per i prossimi venti minuti, conoscendo sua madre. Così gli venne in mente un idea, e senza pensarci due volte, strappò dal quaderno,che aveva aperto vicino a lui, un foglio e scrisse due righe. Velocemente uscì dalla finestra dalla cucina senza fare il minimo rumore.
Appena fuori si concentrò cercando l’aura di suo padre e di Aya, così prese il volo e si allontanò velocemente da casa sua. Immaginando cosa avrebbe detto sua madre non appena avesse letto il biglietto gli vennero i brividi, ma il solo pensiero che tra pochi minuti sarebbe andato dal suo papà e da sua sorella sorrise veramente felice.
 
Non molto distante da Gohan, Goku era in piedi su una roccia vicino ad un laghetto e scrutava il cielo, in cerca della figlia.
Non percepiva la sua aura, molto probabilmente l’aveva azzerata per non farsi trovare.
La ragazza intanto lo spiava da un ramo di un albero alle sue spalle e sorrise pensando che non la stesse trovando. Decise che era il momento adatto per un attacco a sorpresa, così velocemente si avvicinò a lui, fino a trovarsi esattamente dietro di lui a pochi centimetri.
Goku si accorse appena in tempo della presenza di Aya che stava per sferrargli un pugno, e più veloce di lei si alzò in volo. Lei lo raggiunse e iniziarono a combattere.
Sembravano allo stesso livello di potenza, poi però Goku le sferrò un pugno diretto sul labbro che la spinse in acqua.
-Urcaaaaa……Aya mi dispiace…stai bene?!- chiese non appena la ragazza uscì dal laghetto.
Per tutta risposta lei gli saltò addosso buttandolo per terra.
-…si ora direi che sto meglio…-disse ironica lei.
Decisero che era il momento di riposarsi un po’, era da mattina presto che combattevano, infatti i loro vestiti erano ridotti maluccio.
La divisa da combattimento di Goku era ridotta in brandelli, sporca qua e là di sangue del giovane Sayan; Aya non era da meno, i suoi jeans avevano strappi ovunque e la maglia azzurra era oramai diventata uno straccio, inoltre lei era bagnata da capo a piedi, a causa del bagnetto che il padre le aveva fatto fare.
Un po’ di sangue le rigava il viso, il labbro era gonfio e le doleva un po’.
-…stai diventando brava…-disse Goku che si era sdraiato sull’erba con il viso rivolto al cielo.
-…grazie…merito del mio maestro…-rispose lei ridendo.
-scusa perché ridi?!...-le chiese alzandosi sui gomiti.
-beh perché sto diventando molto più brava del mio maestro…- aggiunse, appoggiando le mani sui fianchi e guardando il padre con uno sguardo pieno di sfida.
Goku la fissò per un momento: due simpatici ciuffi le ricadevano dolcemente sul viso, mentre un’alta coda di cavallo legava il resto dei suoi lunghi capelli corvini, che arrivavano fino alla schiena. Il suo viso gli ricordava molto spesso Chichi, ma nei suoi occhi poteva leggere benissimo la sua voglia di combattere, degna erede di un Sayan.
-Ehi piccola…ricorda che ti posso battere quando voglio…se mi fossi trasformato in Super Sayan ti avrei steso con un colpo solo…- Aya stava per ribattere, ma l’arrivo di una persona inaspettata la fece voltare verso il cielo.
-Gohan!!-esclamò lei allegra, andandogli incontro.
Il piccolo sayan sorrise e salutò con foga l’amata sorella e il padre.
-…la mamma?!ti ha lasciato andare…??mi sembra impossibile…- chiese Aya.
-eh no…veramente…non lo sa che sono qui…o almeno…l’avrà già scoperto…-mormorò Gohan un po’ in imbarazzo.
-Non dirmi che sei scappato?!-esclamò Goku.
-Ecco…beh…
-…Direi che è ora di andare a casa…-disse Aya guardando Gohan.
-Ma dai…sono appena arrivato!e poi sono stufo che la mamma mi fa stare a casa tutto il giorno…
-Non ti preoccupare ci parlo io con Chichi…sempre che non mi uccida prima…mi vengono i brividi….-disse Goku.
Aya e Gohan si guardarono e scoppiarono a ridere, l’uomo più forte del mondo che ha paura della moglie.
Così volarono verso casa e non appena arrivarono furono subito “accolti” da una Chichi evidentemente arrabbiata, che impaziente si era appostata sulla soglia, battendo nervosamente il piede per terra con le braccia incrociate.
-Come immaginavo….-disse non appena toccarono terra-…Gohan!!Ti avevo detto che non potevi uscire e tu mi hai disobbedito andando da tua sorella e tuo padre….-guardava il figlioletto con uno sguardo pieno di rabbia e rassegnazione e il poveretto non poteva far altro che tenere lo sguardo fisso per terra, subendo in silenzio la predica della madre.
-…Chichi cara….Gohan è ancora un bambino, non puoi tenerlo in casa tutto il giorno sui libri!-cercò di spiegare Goku. La donna per tutta risposta spostò lo sguardo su di lui e bastò per zittirlo.
-Goku!!!!Parli proprio tu che porti nostra figlia ancora sedicenne a combattere…guardala!Non può andare il giro con dei lividi come se fosse una lottatrice!!-la donna fu interrotta.
-Ma mamma!!!!A me piace combattere con papà…voglio fare quello che fa lui!...daiiiiiiiiii….-disse Aya speranzosa. Oramai aveva perso il conto di tutte le volte che la madre la riprendeva sul suo comportamento poco “femminile”, e lei ogni volta le ripeteva che amava combattere, ma a lei non importava. Però bisogna ammettere che un po’ la capiva, aveva già il marito che salvava il mondo ed era spesso e volentieri in pericolo di vita, non aveva bisogno di preoccuparsi anche per i figli.
Chichi rimase in silenzio per un po’, poi però decise che ne avrebbero parlato un’altra volta.
-Ora andiamo dentro…Aya vieni con me che ti metto del ghiaccio sul labbro…ma guarda te che livido…-si lamentò la donna entrando in casa con il resto della famiglia.
Gohan guardò la sorella e le sorrise, lei gli fece l’occhiolino e ridendo entrarono finalmente a casa, pronti a rifocillarsi di cibo.
 
Dopo il sostanzioso pranzo preparato da Chichi, Aya decise di andare in città. Prima andò in camera sua a cambiarsi i vestiti. Dato che faceva alquanto caldo optò per dei pantaloncini corti e una maglia senza maniche; si vestiva sempre molto semplicemente, ma ogni cosa le stava bene. Era davvero una bella ragazza, in forma ed era corteggiata da molti ragazzi a scuola, ma a lei importava di una persona sola. Scendendo le scale si fermò a guardarsi un attimo allo specchio: un livido nero dominava vicino al labbro gonfio, un piccolo regalino di suo padre. Però a lei piaceva combattere, di conseguenza qualche livido ci stava.
-Vado alla Capsule Corporation…-disse prima di uscire di casa e volare via.
Arrivata a destinazione passò per il giardino che circondava il grande edificio della Capsule Corporation e come ogni giorno vi trovò il Principe dei Sayan, miglior nemico di Goku, ad allenarsi.Vegeta. Da quando quell’uomo era arrivato sulla terra erano cambiate molte cose. Prima di tutto divenne il compagno di Bulma ed insieme a lei ebbe un bambino, poi da quando si battè per la prima volta con Goku fu sempre ossessionato a superarlo, a batterlo. Voleva a tutti i costi arrivare al livello di Super Sayan come suo padre, e dato che non ci riusciva, era il suo pensiero fisso.
La ragazza gli passò vicino e lo salutò con un sorriso, ma lui ovviamente la degnò solo di un breve sguardo e senza perder tempo riprese gli allenamenti.
Entrando nell’edificio incontrò la signora Brief, che sempre gentile le offrì una tazza di te, ma lei rifiutò e le chiese se Trunks era in casa. La signora disse che era in camera sua, così Aya si avviò verso la stanza, oramai conoscendo molto bene tutta la casa.
Nel corridoio prima della stanza del ragazzo incontrò la madre di lui, Bulma.
-Ehila Aya…come stai?!...Ma guarda che brutto livido…scommetto che è stato tuo padre…ahhh…-disse la donna non appena la vide.
-Eh si…è stato proprio lui…però dai…anche lui avrà qualche mio ricordino…eh eh…-esclamò orgogliosa Aya.
-…Voi Sayan…non vi capirò mai…-aggiunse Bulma sorridendo- comunque vai tranquillamente da Trunks e di là in camera.
-Si si lo so grazie…- così Bulma si allontanò, non prima di averle detto di salutarle sua madre.
Finalmente Aya raggiunse la stanza del ragazzo. La porta era chiusa, bussò, ma nessuno rispose.
Molto probabilmente Trunks stava dormendo, come al suo solito.
Decise di entrare senza far rumore, e come previsto il ragazzo dai capelli lilla era comodamente sdraiato sul letto che dormiva. Aya rimase un attimo a guardarlo come incantata. Era davvero un bel ragazzo, semplicemente perfetto. E l’aveva capito già da tanto tempo, ma non sapeva se lui poteva provare la stessa cosa, se poteva amarla come lei amava lui.
Si avvicinò lentamente al letto posto al centro della stanza, stava per sedersi accanto a lui quando tutto ad un tratto lui aprì gli occhi e la prese attirandola a se.
-….Vuoi farmi morire?!?!?!?!...-urlò Aya, completamente sdraiata sopra di lui e pensandoci arrossì vistosamente, per fortuna lui aveva di nuovo chiuso gli occhi, probabilmente voleva dormire ancora un po’.
-Si forse era quella la mia intenzione…-disse lui un po’ addormentato, stringendola ancora di più a sé.
-Mi hai scambiato forse per un peluche?!?!-domandò Aya, un po’ imbarazzata da questa situazione. C’è da dire che molto spesso Trunks l’abbracciava e la coccolava, però forse lui lo vedeva come un gesto di profonda amicizia. Avendo le madri amiche, si frequentavano sin da quando erano piccoli ed erano sempre stati inseparabili.
-…si…-mormorò lui. Capendo che oramai non c’erano speranze di farlo alzare da quel letto, Aya decise di sistemarsi un po’ meglio accanto a lui appoggiando la testa sul suo torace mentre il ragazzo la teneva sempre stretta, stando a pancia in su.
Cominciò così ad accarezzarle le braccia dolcemente, delicatamente.
-….ok….diciamo che mi hai proprio scambiata per un peluche…..-mormorò lei sorridendo, non le dispiaceva affatto stare così, vicino a lui. Alzò gli occhi per osservare il viso del ragazzo, era tranquillo, rilassato.
-Aya…non riesco a dormire se mi fissi…-disse lui facendo sobbalzare la ragazza.
-Ma daiiiiii…non puoi dormire sempre…andiamo a fare un giro….-si lamentò Aya facendo la finta arrabbiata, allontanandosi un po’ dal ragazzo. Lui aprì gli occhi e la guardò allontanarsi e per tutta risposta la riportò di peso nella stessa posizione di prima.
-…Dai ti preegooooooo….rimaniamo così ancora per un pochino…..-disse lui implorando la ragazza, poi la guardò meglio e aggiunse- ma che diavolo hai fatto al labbro?!?!-mettendosi quasi ad urlare.
-Al labbro?!?!...ah si si tranquillo….è un ricordino dell’allenamento di questa mattina con mio padre….- disse lei, che essendo molto anzi troppo vicina al suo viso, non riuscì a reggere il suo sguardo.
-…ma prima o poi ti fa male sul serio…è impazzito?!?!- si era un po’ alterato e per tranquillizzarlo Aya gli prese la mano stringendola.
-Ehi…ma che ti prende?!Non mi succede niente…non sono così inesperta…me la cavo pure io…- non lo aveva mai visto così arrabbiato per un semplice livido.
-Si si certo…-mormorò alzandosi e mettendosi a sedere.
-Trunks…è successo qualcosa…?!-chiese Aya alzandosi pure lei.
-…..-
-Hai litigato con tuo padre…?!-azzardò la ragazza.
-….beh è ovvio…continua a dirmi che non mi alleno, che perdo tempo e che se voglio diventare qualcuno devo lavorare…e che non sono degno di essere suo figlio…lui è il grande Principe dei Sayan…- terminò la frase con un tono sempre più triste. Amareggiato per il comportamento sempre distante e assente del padre.
-….Trunks…mi dispiace…-disse Aya abbracciandolo forte- ma tu non devi dargli ascolto…per me sei sempre il migliore…-mormorò la ragazza.
 
 
Ecco questo è il secondo capitolo…
come probabilmente avrete già capito, la storia parte da dopo la sconfitta di Freezer, ma Goku è tornato sulla Terra prima dell’arrivo del ragazzo del futuro (che tra poco scoprirete chi è…..^^)
beh cosa ve ne pare?!
Ringrazio di cuore chi ha recensito il primo capitolo…mi avete aiutato molto nella decisione di continuare, dato che questo era solo un piccolo esperimento….e ovviamente ringrazio anche chi legge solamente…
Un bacio
kessachan
 

 

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Capitolo 3
*** capitolo 3. ***


Capitolo 3.
Capitolo 3.
 
-…per me sei sempre il migliore…- mormorò Aya.
Trunks a quelle parole sorrise.
-Dai ora riposiamo un altro po’….-aggiunse la ragazza. Trunks si allontanò leggermente dal suo viso in modo da guardarla negli occhi.
-Ma non volevi andare a fare un giro in città…?!-
-Ma no….è lo stesso…ci andiamo un altro giorno…ora mi hai fatto venire sonno…-disse ridendo e sdraiandosi su un fianco. Il ragazzo fece lo stesso, si mise dietro di lei e le cinse il bacino, prendendole dolcemente le mani.
-Aya…
-Si dimmi…
-….Grazie…- Aya arrossì leggermente, si girò verso il ragazzo e gli diede un leggero bacio sulle labbra. Trunks rimase un attimo sorpreso da quel contatto. Non l’aveva mai baciata sulle labbra e quel tocco così dolce e delicato provocò un brivido dentro di lui. Il cuore cominciò a battere più velocemente, emozionato per quello che stava per fare. Forse si sarebbe pentito del suo gesto, ma no…impossibile! Desiderava troppo quelle labbra, desiderava lei!
Così con una mano spostò di nuovo il viso di Aya, che oramai si era già voltata dandogli le spalle, e lo portò di fronte al suo. Si specchiò in quegli occhi color cioccolato e senza pensarci due volte la baciò.
Aya non sapeva cosa pensare, cosa fare. La confusione più totale ragnava in lei. Il ragazzo che da sempre aveva desiderato ora era lì che la baciava. Quasi meccanicamente le sue mani cominciarono ad accarezzargli i capelli, di quel colore bellissimo che lei adorava; lui intanto l’avvicinò di più, sistemandola meglio sopra di lui, abbracciandola, stringendola al suo petto senza però staccarsi da quel bacio che li univa.
Si cercavano senza sosta, si trovavano per poi cercarsi ancora. Un circolo vizioso, che lì aveva condotti lì insieme, ad amarsi.
Ma qualcosa lì interruppe. Si fermarono e si guardarono negli occhi preoccupati.
-…Hai sentito anche tu…?!-chiese Aya al ragazzo, che intanto si era messo seduto sul letto.
-..Si…un’aurea fortissima, si sta avvicinando alla Terra…Non so di chi sia…però non promette nulla di buono…-disse alzandosi per uscire dalla stanza-…forse è meglio se andiamo da mio padre…
Aya lo seguì senza dire nulla. Aveva i capelli spettinati ed era rossa in viso. Al solo pensiero che fino a due secondi prima era con Trunks la fece arrossire ancora di più, però anche il fatto che lui camminava silenzioso davanti a lei senza dire niente le faceva pensare. Va bene che quell’aura fortissima che avevano percepito poteva averlo preoccupato, ma proprio non parlarle…forse si era addirittura pentito. La ragazza scosse la testa al solo pensiero, come per allontanare quella possibilità dalla sua mente, sperando vivamente che non si fosse pentito di quello che era successo.
Così in silenzio percorsero velocemente i corridoi dell’enorme casa e raggiunsero Vegeta in giardino, e, vedendolo scrutare il cielo con sguardo di sfida pensarono che anche lui doveva aver percepito quella forza.
-…Papà…hai sentito anche tu?!-chiese Trunks.
-…si…-si limitò a dire lui senza staccare gli occhi dal cielo.
Ad un tratto una figura comparve alle loro spalle.
-…Papà!!!-disse Aya avvicinandosi al padre appena arrivato, che aveva usato il teletrasporto.
-...Avete sentito pure voi immagino….-iniziò lui-…gli altri stanno arrivando qui, tra poco seguiremo quell’aura…e…beh Vegeta, credo che tu abbia riconosciuto chi sia…-
Vegeta non rispose così Trunks chiese a Goku di chi fosse.
-…sono quasi sicuro che si tratti dell’aura di Freezer…-rispose con tono cupo.
-…se solo tu non fossi stato caritatevole come il tuo solito...Kaharoth…quel mostro sarebbe già morto….-disse Vegeta.
Goku non rispose fissando Vegeta, che a sua volta lo guardava.
-Smettetela voi due…e tu Vegeta!!Non ti permettere di offendere mio padre…-disse Aya interrompendo quel momento di silenzio che si era creato, osservando il Principe arrabbiata. Odiava quando metteva in discussione suo padre, non lo sopportava.
-…ragazzina!Non guardarmi così…perché potrei farti molto male…-aggiunse Vegeta avvicinandosi alla ragazza, sempre più alterato.
-Dai provaci….-Aya non era certo il tipo da farsi mettere i piedi in testa, nemmeno da un Sayan come lui.
Il Principe stava per ribattere ma Goku si mise in mezzo allontanando la figlia.
-…Aya…lascia perdere…
-Ma papà!!!- cercò di protestare la ragazza, però si fermò notando dall’arrivo di altre persone.
Infatti Crilin, Yamcha e Tensing atterrarono proprio vicino al gruppetto.
-…Ora che ci siamo tutti…-cominciò Goku-…è meglio se andiamo nel luogo da dove proviene l’aura…
-…tzè…se crede che vada con loro si sbaglia di grosso…- così Vegeta si alzò in volo da solo, seguito dagli sguardi stupidi dei presenti.
Intanto Trunks, che per tutto il tempo era rimasto in silenzio,cercò Aya, però non appena notò che anche lei lo guardava abbassò lo sguardo a terra, abbattuto.
Quello che era successo tra loro due l’aveva un po’ preoccupato, temeva la reazione del padre. Il figlio del Principe dei Sayan innamorato della figlia di Kaharoth. Forse non avrebbe reagito nel migliore dei modi, e lui di certo non voleva contrastarlo, considerando il fatto che già non lo vedeva come degno erede Sayan, figuriamoci se si metteva con la figlia dell’uomo da sempre odiato.
 
-…Papà…come è possibile che Freezer sia vivo…non l’avevi sconfitto?!-chiese Aya al padre, mentre oramai mancava poco a destinazione. Poco dopo la partenza di Vegeta, partirono anche gli altri, però con l’aggiunta di Bulma, che, data la sua insaziabile curiosità, voleva vedere Freezer.
-…quando Freezer minacciava di conquistare l’universo, tu eri ancora piccola, una ragazzina…non che adesso tu sia cresciuta molto…dato che ti metti a provocare Vegeta….-guardò la figlia che ricambiò lo sguardo con un leggero sorriso, Goku scosse la testa e riprese a parlare, serio:
-…comunque…ti dissi che l’avevo sconfitto del tutto, ma in realtà lo lasciai vivere anche se ormai gli rimaneva poco…o almeno dopo l’esplosione del pianeta Namek credevo fosse morto…ma qualcosa evidentemente andò storto….
-E sarai in grado di sconfiggerlo un’altra volta…?!-chiese lei, iniziando a scendere verso un’isola, seguendo il padre.
-..Non lo so…la sua forza è aumentata molto…sarà una bella sfida….-rispose lui.
Decisero che era meglio sorvolare per un po’ l’isola, per vedere se c’era qualcuno, e quando avvistarono Vegeta scesero verso di lui.
Arrivati a terra notarono che non c’era anima viva oltre a loro.
-…l’aura è ancora un po’ lontana…però molto probabilmente si fermerà nelle vicinanze…ecco…la sentite si sta avvicinando!!!-disse Goku al resto del gruppo, che annuì preoccupato.
-…Bulma!!Si può sapere cosa fai qui?!-sbraitò Vegeta verso la donna, in piedi vicino al figlio.
-…Beh…volevo vedere questo Freezer…perché non posso?!-urlò per tutta risposta lei.
-Oh…fai come vuoi!!!-mormorò Vegeta allontanandosi. Bulma fece per ribattere ma ciò che vide la zittì subito. Una grande navicella spaziale si stava avvicinando. E sicuramente al suo interno doveva esserci Freezer.
-…Non è da solo…sentite anche voi la potente aura insieme a quella di Freezer…?!-disse Aya leggermente preoccupata.
-….Ovvio….quello è suo padre….-rispose Vegeta al colmo della rabbia.
La navicella passò sopra le loro teste dirigendosi un po’ più in là rispetto alla loro posizione e atterrando in una radura molto estesa.
-…E ora cosa facciamo?!?!-domandò Crilin visibilmente nervoso, bastava pensare alla fine che quel mostro gli aveva fatto fare, per farlo tremare di paura.
-….Non siamo in grado di batterlo….senza contare suo padre….-disse Yamcha cupo.
-…Parla per te babbeo…-lo interruppe Vegeta- non paragonarmi ad un semplice terrestre come te…
-…scusa vorresti dire che tu saresti in grado di batterlo?!-chiese Aya, lasciando trasparire un tono un po’ ironico.
-…ascoltami ragazzina…tu ti credi troppo forte per i miei gusti…ma in realtà non vali niente…-rispose nervoso il Principe.
-MA VOLETE SMETTERLA?!?!-urlò Goku- vi sembra questo il momento di litigare?!?...basta….-notando che tutti rimasero in silenzio ad osservarlo continuò a parlare-…ora…ci conviene avvicinarci alla navicella, ma senza volare perché ci troverebbe subito…dunque è meglio se ci muoviamo.
Così tutti si avviarono alla volta della navicella del mostro. Aya seguì il padre senza fiatare, sapendo che forse l’aveva fatto un po’ arrabbiare. Poi però decise di avvicinarsi a Trunks per parlargli.
 
 
Fine capitolo 3.
 
Eccomi qui con il nuovo capitolo…beh cosa ne pensate…?!?forse non è venuto come speravo…però dai…i prossimi saranno più interessanti!!^^…almeno spero!!!^^
Ringrazio per le recensioni:
gokuccia, two_dollar_bill, emyc
Hola!!
Kessachan

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Capitolo 4
*** capitolo 4. ***


Capitolo 4.
Capitolo 4.
 
-Trunks!!- Aya si avvicinò di corsa verso il ragazzo, che però non si era nemmeno girato per guardarla.
-…che vuoi?!- chiese lui quasi scocciato.
-…Ehi!!!Si può sapere cosa ti ho fatto?!- a quelle parole il ragazzo abbassò lo sguardo, intanto Aya stava aspettando una risposta, che però non arrivò.
La ragazza lo prese per il braccio e lo fermò, dopo aver aspettato che tutto il gruppo fosse passato avanti iniziò a parlare.
-…per favore Trunks…mi vuoi dire cos’hai?!Ho fatto forse qualcosa di sbagliato?.....non è che ti sei pentito di quello che è successo tra noi…?- quell’ultima frase la pronunciò con un tocco di malinconia, sperando vivamente che non fosse quello il motivo del suo silenzio.
-…in un certo senso si…- la ragazza sentendo la risposta del ragazzo sgranò gli occhi incredula.
-Perché mi dici questo?!- stava per mettersi a piangere, infatti gli occhi divennero tutti lucidi.
Trunks, notando la reazione della ragazza che aveva di fronte, per un momento cedette, ma poi, pensando a suo padre scrollò la testa e disse:
-…noi non possiamo stare insieme…- in realtà nel profondo del suo cuore sapeva che quelle non erano le parole che avrebbe voluto dirle. Voleva urlarle tutto l’amore che provava nei suoi confronti. Voleva baciarla, stringerla a sé. Ma questo non era possibile. Non voleva deludere suo padre!!Era sicuro che lui non avrebbe mai accettato che suo figlio avesse una relazione con la figlia di Goku. Per lui suo padre era tutto. Gli voleva davvero bene, e se anche lui non gli dimostrava come si deve l’affetto che un padre prova per il proprio figlio, voleva renderlo fiero di lui.
Aya era al colmo della disperazione, stava per dire qualcosa ma la voce di suo padre che la chiamava la costrinse ad allontanarsi dal ragazzo.
-…come vuoi tu…-mormorò prima di dargli le spalle e correre via.
 
Mancava ancora un po’ alla navicella quando tutti videro una forte luce seguita dal rumore assordante di un’esplosione.
-Stanno combattendo!!-urlò Goku al resto del gruppo che intanto si era fermato.
-Si ma contro chi!?!-disse Vegeta nervoso. La risposta alla sua domanda non tardò ad arrivare. Tutti, eccetto Bulma, sentirono la presenza di una terza persona dall’aura spaventosa.
-…ma questa…è l’aura di un Super Sayan…-mormorò il Principe irato. Un altro Super Sayan che non era lui.
-Ma chi può essere?!- non fece tempo a finire la frase che Goku si bloccò, scioccato. L’aura di Freezer era scomparsa.
-Basta non resisto…voglio scoprire chi è!!-disse Aya alzandosi in volo diretta al luogo dello scontro.
-No Aya!!!Aspetta!!!-urlò Goku, ma la figlia ormai era già lontana.
Trunks senza pensarci due volte seguì Aya. Così Goku, Vegeta e gli altri furono costretti a loro volta a seguire i due ragazzi.
Aya si accorse di essere seguita, ma decisa aumentò la velocità.
Trunks capendo che la ragazza aveva percepito la sua presenza e aumentando la velocità a sua volta stava per raggiungerla. Poi però lei scese a terra, a pochi metri dalla navicella. Ciò che vide la lasciò a bocca aperta. Per terra vicino all’abitacolo c’era un mostro fatto in mille pezzi, e capì che quello doveva essere Freezer, poi non molto distante c’era un altro mostro con un grande buco nello stomaco, sicuramente provocato da un solo e preciso colpo. Era ancora più curiosa di incontrare il combattente che aveva fatto questo casino, sicuramente doveva essere nei paraggi.
Stava per avvicinarsi alla navicella ma qualcuno le prese il braccio bloccandola.
-Dove credi di andare?!?!-disse Trunks.
-Lasciami!!-urlò lei, riuscendo a divincolarsi dalla presa del ragazzo. Fece per girarsi e andarsene ma lui di mise di fronte a lei.
-Ma si può sapere che diavolo vuoi da me?!Vattene!!-sbraitò lei senza farsi troppi problemi per quanto poco tatto aveva usato in quelle parole.
-No non me ne vado!!Aspetta che arrivino gli altri!La persona che ha fatto questo potrebbe essere ancora qui…anzi sembra ombra di dubbio!!-
-E allora?!Sono affari miei!
-No che non sono affari tuoi!!
-Oh ma cos’hai?!!Prima mi dici che ti sei pentito di quello che è successo, che non vuoi stare insieme a me…e ora sei lì tutto preoccupato!!Beh non hai molto le idee chiare caro mio…-
Trunks non sapeva cosa dire, Aya aveva colto nel segno. Però fu salvato dall’arrivo degli altri guerrieri che atterrarono vicino a loro.
-Aya!!Giuro che uno di questi giorni mi farai morire…-disse Goku avvicinandosi alla figlia a grandi passi, che intanto si era allontanata da Trunks.
-Dai papà…non è successo niente…-disse lei sfoderando uno dei suoi tanti sorrisi a 32 denti.
-Si si fai la spiritosa…-tornando serio si guardò intorno e con grande sorpresa vide lo scenario che poco prima si era presentato alla figlia. Freezer e suo padre erano morti.
-Hai visto che roba papà?!C’è qualcuno che ha fatto fuori questi due in pochi colpi…
-Si Aya…ho visto…-Goku però non era emozionato come la figlia, anzi era anche un po’ preoccupato.
Si avvicinarono tutti alla navicella notando che non c’era nessuno. Poi sentirono un’aura familiare avvicinarsi.
-Ciao Junior!!Anche tu qui….-disse Goku all’amico che era appena atterrato.
-…si…ho sentito anche io un’aura potentissima provenire da qui…-
- Quell’aura potentissima, come la definite voi…è la mia!!- tutti i guerrieri esterrefatti si girarono verso la provenienza di quella voce e non molto lontano da loro un ragazzo li guardava divertiti.
 
-Chi sei tu?!-urlò Vegeta.
Il ragazzo stava camminando verso di loro, e quando per un attimo incrociò lo sguardo di Aya sussultò, come preso alla sprovvista. Trunks notò questa cosa e non ne fu molto contento.
-Ti abbiamo fatto una domanda….-insistette Goku.
Quando li raggiunse iniziò a parlare:
-…Non posso dirvi chi sono, nemmeno il mio nome…posso solo dirvi che vengo dal futuro e che non sono un nemico…-poi guardò tutti con estrema attenzione, fermandosi poi ad osservare Goku.
-…Goku!Dobbiamo parlare…
- Ehiii!!Come fai a conoscere il mio nome?! Per caso ci conosciamo?- lo scrutò attentamente, notando che aveva un viso familiare, ma non sapeva collegarlo a chi. I suoi capelli erano di un viola scuro, quasi neri e i suoi occhi erano di un verde chiaro, avrà avuto circa 18 anni, era poco più che un ragazzo, infatti era alto più o meno come Trunks.
-Ehi tu!Come fai a trasformarti in un Super Sayan?!Vieni per caso dal nostro pianeta..?!..No è impossibile…siamo rimasti solo io e Kaharoth…-disse Vegeta.
-Dai Vegeta…non fargli tante domande…-ad intervenire fu Bulma, che curiosa si avvicinò al ragazzo, vedendo curiosa che sulla giacca nera aveva lo stemma della Capsule Corporation- sei un nostro dipendente?!-chiese lei facendo riferimento alla giacca.
-…ehm…no!-rispose con un certo imbarazzo il ragazzo.
-Mmmm…peccato!!-disse la donna.
-Bulma che diavolo fai?!-chiese nervoso il Principe, un po’ infastidito dal comportamento della compagna.
La donna sorrise, pensando di aver scatenato la gelosia del compagno, così si avvicinò a lui tornando nel gruppo.
-Ma sei sicuro che non ci siamo già visti?!-chiese Aya, osservandolo attentamente.
-…eh…ehm no no…-mormorò lui abbassando lo sguardo.
-Eppure…hai un viso familiare…-la ragazza non ancora del tutto convinta rimase ad osservarlo.
Trunks non aveva proferito parola dall’arrivo di quello strano tipo, che stava tanto attirando l’attenzione di Aya.
-…Goku…allora non è che ci allontaniamo un po’ per parlare?!!-disse il ragazzo venuto dal futuro, approfittando di quel momento di silenzio generale.
-Ehm…si si va bene…-così i due si alzarono in volo allontanandosi dal gruppo.
Quando raggiunsero una distanza adeguata in modo da non essere ascoltati il giovane cominciò a parlare, non immaginando di non essere troppo distanti per le orecchie a punta di Junior.
-Beh ecco…da dove comincio…il mio nome è Toya…e come ho detto prima vengo dal futuro. Sono venuto qui per avvertirvi di una minaccia che attaccherà la Terra tra tre anni precisi.
Verso le dieci di mattina di questo giorno esatto in un’isoletta del Sud compariranno due esseri mostruosi che inizieranno a distruggere tutto quello che trovano…
Io sono giunto qui tramite una macchina del tempo costruita da mia nonna…
-Aspetta aspetta…tua nonna?!...posso sapere chi è?!-chiese curioso Goku.
-…Beh ecco…è Bulma…-
-Urcaaaa…allora tu devi essere il figlio di Trunks!!!-
-Si è esatto…e c’è un’altra cosa che dovresti sapere…ma te lo dirò dopo…ora è meglio che ti spieghi come mai sono venuto fin qui…io sono l’unico sopravvissuto della mia famiglia insieme a mio padre e a mio zio…ma poco prima di partire è morto anche lui…mi rimane solo mio padre!Tutti gli altri sono morti tempo fa per mano di questi mostri creati dal dottor Gelo…
-Dottor Gelo hai detto?!?
-Si…lui infatti ha costruito due cyborg, sono esseri malvagi…che non fanno distinzione tra donne e bambini…uccidono tutti!!...è colpa loro se il mio mondo è ridotto così…è colpa loro se mia madre è morta!
-…mi dispiace…ma io?!Morirò per mano loro?!?
-…no…tu sarai attaccato da una grave malattia al cuore…incurabile…ma è anche per questo che sono qui….-tirò fuori dalla tasca della giacca una piccola boccetta.- questa è la medicina per la tua malattia…prendila non appena appariranno i primi sintomi….
- Urcaaaaaa…Non ci credo…cyborg eh?…per fortuna mi hai portato questa medicina…grazie Toya…
-Di niente…sperando che questo possa impedire il ripetersi delle cose…
-Stanne certo….non vedo l’ora di affrontare questi robot!!-disse Goku tutto emozionato.
-Ma non sei preoccupato?!
-No!!Voglio solo battermi con loro…per vedere se sono forti e indistruttibili come dici…Ma…aspetta un attimo…devi dirmi qualcos’altro?!-chiese Goku.
-…ecco…beh in realtà si…tu…
-…io?!
-…sei mio nonno!!-disse Toya tutto d’un fiato.
- Coooosa?!?!...io…tuo nonno?!?Aspetta aspetta….se tu sei figlio di Trunks e io sono tuo nonno….sei figlio di Aya!!!!!!- Trunks fece cenno di si con la testa e Goku quasi non scoppiò a ridere. Poi però gli vennero in mente le parole del ragazzo sulla morte di sua madre, ovvero di Aya e tornò serio più che mai.
-…quando prima hai detto che morirà…hai detto che è per colpa dei cyborg…come è successo?!
Toya abbassò lo sguardo triste.
-Io ero ancora piccolo…avevo 6 anni quando quel giorno maledetto me l’hanno portata via…è stato orribile…e prima quando ho incrociato il suo sguardo il mio cuore per un attimo ha smesso di battere…è davvero bellissima…mio padre mi parla spesso di lei…è rimasto distrutto dopo la sua morte!! I cyborg come al solito stavano attaccando la città…lei era forte nel tenergli testa…poi però quando ha visto che stavano lanciando una sfera di energia contro di me…mi ha protetto…ed è morta per salvarmi…io non voglio che accada un’altra volta!!!-urlò arrabbiato.
Goku al solo pensiero della morte della figlia s’incupì, poi però ritrovò la speranza di sempre e sorridendo disse sicuro:
-…Non ti preoccupare…non permetterò che accada!!La proteggerò io…-
Toya ricambiò il sorriso, anche se un po’ malvolentieri, pensando che tra poco doveva tornare nel suo tempo.
-Allora devi andare?!-chiese Goku.
-Si devo tornare…la nonna sarà preoccupata…comunque ritornerò per darvi una mano contro i cyborg quando arriveranno…allora…a presto….nonno!!-disse il ragazzo alzandosi in volo per andare via. Sentirsi chiamare nonno per Goku era ancora una sorpresa, ma sorridendo salutò il ragazzo.
 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5.
Capitolo 5.
 
Così il ragazzo dal futuro se ne andò, lasciando a Goku l’arduo compito di riferire ciò che accadrà, o almeno ciò che succederà in parte. Aiutato da Junior riuscì a spiegare il motivo della venuta del ragazzo, tralasciando il nome e soprattutto il discorso sui genitori.
Dopo che ebbe finito di parlare tutti rimasero stupefatti da questa notizia, e ovviamente anche spaventati. L’unico che non mostrava emozioni era Vegeta, che anzi, era emozionato all’idea di poter combattere ancora, senza dimenticare il suo personale affare con Goku.
Anche Aya era pronta ad allenarsi, felice dell’idea che aveva una scusa, più che plausibile, da rifilare alla madre se contestava la sua mancanza di impegno nello studio, ora aveva ben altro a cui pensare. Certamente la delusione e l’amarezza che Trunks le aveva lasciato bruciava ancora, e non aveva la più pallida idea di come comportarsi con lui. Con questi e altri mille pensieri che le passavano per la testa Aya e suo padre stavano andando verso casa.
-Allora cosa ne pensi di questi cyborg?!-chiese Goku.
-Beh…sinceramente non vedo l’ora di incontrarli, e poi sotto un certo aspetto sono emozionata!Posso allenarmi per ben 3 anni senza che la mamma dica una sola parola…-esclamò lei raggiante.
-…io non credo che ti allenerai proprio sempre…- mormorò Goku ridacchiando, pensando che presto sarebbe diventato nonno.
-Eh?!E perché mai?!-chiese lei- pensi che la mamma non mi lascerà?!
-No no…-
-E allora cosa?!- Aya stava aspettando una risposta, ma Goku si limitava a guardare all’orizzonte sorridendo.
-…Vediamo chi arriva primo a casa!!-detto questo si trasformò in Super Sayan e accelerò bruscamente, distaccando la figlia, che però senza perdere troppo tempo accelerò a sua volta guadagnando terreno. 
 
Finalmente arrivò la sera. Aya era in camera sua, distesa sul letto che guardava il soffitto, con le mani dietro la testa. Sorrideva. Sua madre aveva accettato sia i suoi allenamenti che quelli di Gohan. Un successo completo!
Poi ad un tratto non sorrise più. Trunks. Perché le aveva fatto questo?! Le aveva spezzato il cuore. Lei era innamorata. Lo è tutt’ora. Per questo delle calde lacrime bagnarono le sue guance. Così pianse in silenzio, stringendo il cuscino sul viso, cercando di soffocare quel dolore che la opprimeva.
-Ayaaaa…scendi è pronta la cena!!!-la voce di sua madre risuonò per tutta la casa e la ragazza non potè far altro che alzarsi dal letto e cercare di darsi una sistemata. Si stava guardando allo specchio per sciogliere la lunga coda che teneva uniti i capelli quando mormorò.
-…prima o poi li taglio…sono troppo lunghi…-disse cercando di immaginarsi con un’acconciatura diversa.
Scese le scale che portano al piano di sotto velocemente, per niente affamata. Prima di entrare in cucina assunse un’aria allegra, totalmente diversa da come si sentiva dentro.
La sua famiglia era già seduta che l’aspettava.
-Dai tesoro che tuo padre al suo solito non resiste senza aver messo qualcosa sotto i denti…- cantilenò sua madre.
-Si scusate ma mi stavo appisolando sul letto…sono distrutta…-disse sedendosi accanto al fratello dopo avergli scompigliato i capelli affettuosamente.
-Ayaaaa!!!-si lamentò lui.
La ragazza si limitò a guardarlo sorridendo.
 
Intanto alla Capsule Corporation Trunks aveva appena finito di cenare con la famiglia e si stava dirigendo in camera sua. Trascorse la serata in silenzio, senza dire una parola.
Aveva lasciato andare Aya. Forse per sempre.
Si stava per buttare sul letto a dormire quando qualcuno bussò alla porta.
-Tesoro posso entrare..?
-Si mamma…-disse il ragazzo, sdraiandosi sul letto guardando il soffitto.
-Cos’hai?Per tutta la cena non hai detto una parola…è successo qualcosa?Hai forse litigato con Aya?-azzardò la donna dai capelli azzurri, mentre si sedeva accanto al figlio sul letto.
-No davvero…Sto bene…sono solo stanco…-borbottò Trunks, sperando di poter evitare il discorso.
-Trunks guardami…ormai ti conosco bene…e anche se mi dici così non è difficile non crederti…dunque…dai dimmi…
-…ho litigato con Aya…-disse sconsolato mettendosi a sedere vicino alla madre.
-Le hai detto che la ami?-chiese Bulma sorridendo al figlio incredulo.
-…ma…come lo sai..?
-Beh…sono pur sempre tua madre…e comunque a me non dispiace per niente come ragazza…è bella e dolce…è perfetta per te…
-si…dillo a papà…
-E ora tuo padre cose c’entra??-chiese lei guardandolo dritto negli occhi.
-Aya non gli piace…me l’ha detto una volta durante gli allenamenti…non vuole che io e lei trascorriamo del tempo insieme…sai lei è la….
-Ma dico sei impazzito??Aya deve piacere a te e non certo a tuo padre o a chi so io!!Trunks non dirmi che avete litigato per questo…-lo interruppe la madre.
Trunks in questo momento si sentiva un completo e perfetto imbecille. Come aveva potuto sacrificare la sua storia con Aya, facendola soffrire così e tutto perché lui non aveva il coraggio di dire a suo padre che l’amava.
-Lo so sono uno stupido…-disse abbassando lo sguardo.
Bulma sorrise alzandosi dal letto e andando verso la porta.
-Credo che tu sappia già cosa devi fare…se non vuoi perderla!Lei capirà…devi solo parlarle…e farle capire quanto la ami…-disse aprendo la porta per uscire dalla stanza.
-…mamma?!
-Si dimmi…-chiese la donna voltandosi verso il figlio.
-Grazie.- le disse sorridendo.
Lei ricambiò e uscì chiudendosi la porta alle spalle.
 
 
Non ci credoooo!!!dopo tutto questo tempo ho finalmente aggiornato....^^
ringrazio chi ha recensito il vecchio capitolo...
baci
kessachan

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