The Sound of Silence

di Arial2013
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La festa . ***
Capitolo 2: *** Primo appuntamento ***



Capitolo 1
*** La festa . ***


Jensen era nato sordo , come suo fratello Josh ma non aveva mai parlato anche se aveva fatto sedute di logopedia da sempre , Sembrava che volesse compensare la mancanza della parolo con il disegno, cosi'aveva intrapreso la carriera del disegnatore di fumetti ed era diventato il più bravo e il più richiesto . Era una persona molto schiva e riservata aveva pochi amici, faticava a relazionarsi con le persone sconosciute, non aveva mai avuto una storia vera . Così quando suo fratello lo aveva invitato al quinto compleanno del nipote Danny aveva cercato di rifiutare in tutti i modi, non aveva proprio voglia di trovarsi circondato da mamme che lo guardavano con occhi languidi , anche perché non erano proprio il suo genere,ma alla fine aveva dovuto capitolare per amore del suo nipotino . Era arrivato al centro dove si teneva la festa in anticipo per dare una mano, stava gonfiando palloncini insieme a sua cognata quando dalla porta entrò un mezzo gigante, alto e grosso che appena li vide sorrise.È quel sorriso illuminò la stanza, o così almeno sembrò a jensen che era rimasto imbambolato . Laura, sua cognata, si era avvicinata al gigante buono e ci stava parlando, era di spalle e jensen non sapeva cosa le stava dicendo ,poi si era voltata e gli aveva fatto segno di avvicinarsi . Con ancora il palloncino in mano jensen si avvicinò al ragazzo gigante sconosciuto che lo guardava sorridendo e si accorse che la cognata glielo stava presentando . Aveva letto le labbra solo a metà frase ... Gli aveva detto il suo nome e adesso si era rivolto e lui è con il linguaggio dei segni gli aveva detto " lui è' Jared l'animatore per i bambini " jensen era un po' imbarazzato Jared adesso sapeva che era sordo, certo non era una cosa che poteva nascondere a lungo, pero' avrebbe voluto aspettare, di solito dopo leggeva negli sguardi della gente una sorta di compassione e non voleva vedere quello sguardo su Jared, ma quando alzò gli occhi su di lui il suo sorriso non era mutato,gli aveva solo detto ciao e poi si era rivolto a Laura chiedendole se c'era un posto dove si poteva cambiare . Jensen era tornato ai suoi palloncini, Intanto era arrivato il festeggiato con suo fratello , Jared era uscito vestito da pagliaccio e Danny era felicissimo . La festa poteva iniziare . Il fratello di Jensen lavorava come insegnante in un istituto per sordi e avevano deciso di invitare anche bambini sordi . Come interprete c'era Laura che conosceva benissimo la lingua dei segni visto che anche lei la insegnava . Ma non ce ne fu bisogno,quando Jared si rese conto che alcuni bambini erano sordi iniziò a segnare lasciando tutti sbalorditi, i bambini erano al settimo cielo e la festa risulto un successo . La festa era finita e Jared stava sistemando le sue cose. Jensen lo guardava dal fondo della sala mentre sistemava i tavoli con Laura che lo spiava incuriosita . Così era andata a prendere una fetta di torta e l'aveva portata a Jensen dicendogli " perché non la porti a Jared ... Credo che se la sia meritata " sorrise e andò via lasciando Jensen con il piatto in mano . Così si era avvicinato a Jared ,che stava mettendo delle cose nel borsone ,lui si era alzato e gli aveva sorriso, Jensen gli aveva allungato la torta e gli aveva sorriso, Jared aveva preso il piattino e lo aveva appoggiato sul tavolo per avere le mani libere e poter segnare " grazie adoro i dolci " " di niente sei stato proprio bravo con i bambini ... Non ci aspettavamo che conoscessi la lis"rispose Jensen. " i miei genitori e mio fratello sono sordi , ho imparato a segnare prima di parlare. " " si vede " e gli sorrise . Era strano parlare con quel ragazzo, naturale, per lui non era mai naturale parlare con gli estranei, ma con Jared era diverso. Lo avevo invitato a sedersi con lui mentre mangiava la torta e il tempo si era fermato . Avevano inziato a parlare e non si erano accorti che tutti gli invitati se ne erano andati, Laura e suo fratello avevano sistemato tutto . Erano rimasti solo loro 4 . Laura si era avvicinata ai due ragazzi , aveva toccato la spalla a jensen che si era voltato e lei disse " noi andiamo. Voi potete rimanere, qui chiudono alle 19.00" sorridendo aveva salutato e si era allontanata con il marito. Jared si era alzato e aveva ripreso a sistemare le sue cose anche Jensen a sua volta si era alzato e lo aveva aiutato . Poi erano usciti e diretti verso le macchine ma come capita rare volte nella vita, non riuscivano a smettere di parlare, di sorridersi a vicenda,e ridere, e parlare ancora ...dopo un tempo indefinito il Cell nella tasca di jensen aveva vibrato così lo aveva preso e letto il msg . Era di Chris il suo migliore amico che lo aspettava per cena e voleva sapere se fosse per caso morto o finito in un fosso . Jensen aveva letto il msg con un sorriso storto e Jared gli aveva chiesto se era tutto a posto, Jensen gli aveva risposto " si tutto ok e solo un mio amico .Mi aspettava per cena e non mi sono accorto che era così tardi." " mi dispiace di averti fatto ritardare, scusami con il tuo amico. " fece una pausa e continuo " magari uno di questi giorni potremmo fare qualcosa insieme se ti va ?" Fini di segnare un po' di fretta come se fosse nervoso . Jensen rimase imbambolato . Jared gli aveva chiesto veramente di uscire??? " mi sembra una buona idea ..." Disse alla fine . Jared allora tiro fuori il suo Cell e gli chiese il numero. Lo memorizzo e fece uno squillo a Jensen così che anche lui avesse il suo numero . A quel punto si dovevano proprio salutare anche se nessuno dei due ne aveva voglia . Ma ogni uno andò alla proprio macchina e verso la propria casa .... Jared aveva vissuto tutta la vita in citta' ma dopo la tragedia che aveva portato via i genitori e il fratello , aveva deciso di trasferisi in periferia e avvicinarsi alla cognata e ai nipoti, d'altronde erano la sua unica famiglia e lui lo era per loro . Stava per diventare infermieri ma per finire di pagarsi la scuola e le bollette faceva il pagliaccio alle feste per bambini e ogni tanto il cameriere. Viveva da quasi un anno qui ma non aveva amici ... Studiava lavorava e nel tempo libero stava con i nipoti e la cognata. Non voleva fare nient'altro,anche se non gli mancavano certo gli inviti. ma quando aveva visto Jensen a quella festa era rimasto abbagliato dai suoi occhi , dalla sua gentilezza, e dalla sua bellezze . Perché bisogna proprio dirlo , jensen era proprio bello .Avrebbe potuto benissimo essere un modello capitato alla festa per bambini per sbaglio . Ma poi lo aveva conosciuto . Avevano parlato e non riusciva a pensare ad altro ! Lo aveva invitato ad uscire non ci poteva credere. Non usciva con qualcuno da almeno due anni . Il fatto che fosse sordo era una cosa che non aveva neanche considerato . Viveva con i sordi da tutta la vita . Per lui era la normalità, certo non aveva mai avuto un ragazzo sordo, ma Jensen non era il suo ragazzo..!!! Rientrando nella casa vuota per la prima volta dopo tanto tempo non si sentì solo sentiva qualcosa in mezzo al petto, e il sorriso non lasciava il suo volto . Si preparo un pasto veloce e poi steso sul divano guardava il Cell indeciso se scrivere un msg a Jensen. Poteva sembrare troppo interessato. Magari doveva fare un po' il prezioso, ma sapeva benissimo che quello non faceva parte del suo carattere, lui si dava alle persone, a volte anche troppo e alle persone sbagliate, ma anche se aveva preso tanto batoste non lo avevano ancora cambiato . Così aveva scritto il msg .... " ciao jensen spero che il tuo amico non si sia arrabbiato troppo per la cena , ma il tempo passato a parlare con te oggi e' volato troppo velocemente ... Scusami ancora con il tuo amico buona serata jared" fece un respiro profondo e inviò il msg. Adesso arrivava il bello. Aspettare una risposta. Quanto ci avrebbe messo Jensen ?? Jensen viveva nello stesso palazzo del suo amico Chris , i suoi genitori non avevano problemi di soldi e gli avevano comprato l' appartamento li così che avesse vicino un amico. Non erano stati d'accordo con la sua idea di andare a vivere da solo per loro un sordo e' meglio che viva con un udente e questo era stato un compromesso . La sera spesso cenavano insieme ,quando Chris non aveva qualche nuova fiamma , poi guardavano un po' di TV e chiacchieravano ( Chris conosceva molto bene il linguaggio dei segni visto che conosceva Jensen fin dall'asilo ) Quella sera come sempre erano sul divano a casa di Jensen, guardavano una partita . Jensen non gli aveva detto niente di Jared aveva inventato una scusa sul suo ritardo. Non voleva avere troppe aspettative , e raccontarlo a Chris significava rendere più reale quello che era successo forse troppo reale. Magari jared gli aveva chiesto il numero solo per cortesia, compassione , magari non avrebbe mai chiamato. Stava proprio pensando quello quando il Cell vibro' nella tasca dei jeans , lo sfilo e lesse il numero che riconobbe subito anche se non lo aveva ancora memorizzato ( la solita paura...) era Jared ......! Lo lesse troppe volte . Era ipnotizzato tanto che anche Chris se ne accorse e gli diede un calcio per attirare la sua attenzione chiedendo gli poi cosa fosse successo ...? Jensen rispose che era una cosa di lavoro e che doveva andare al pc , così andò in camera . Rilesse per l'ennesima volta il msg e un sorriso gli si stampò sul volto . Doveva rispondere o aspettare ?? Non aspetto, scrisse " a Chris non fa male aspettare qualche volta, tranquillo non si è arrabbiato, comunque penso anche io che il tempo trascorso insieme sia passato troppo velocemente... Spero che passerai una buona notte Jensen" e lo inviò . Con il cuore che batteva come non aveva mai fatto . La risposta non si fece attendere " domani alle 15.30 per un caffè al centro ? " " perfetto " rispose Jensen senza pensare se era meglio farsi desiderare a meno. Sapeva solo che il suo cuore non smetteva di galoppare e lo stomaco era invaso da mille farfalle .

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Capitolo 2
*** Primo appuntamento ***


CAP 2 Tutte e due passarono una strana nottata, non riuscivano ad addormentarsi si giravano e rigiravano nel letto , pensando al pomeriggio appena trascorso e a quello che doveva venire , infine si erano addormentati , ma si erano comunque svegliati prima che la sveglia suonasse . Jensen doveva terminare delle tavole e si mise al lavoro subito dopo colazione . Cercava di concentrarsi ma faceva fatica , era agitato. Le luci si abbassarono , qualcuno stava suonando in campanello . Si alzò e andò ad aprire. Si trovo davanti Chris con una strana faccia e una busta nella mano . Chris non si svegliava mai prima delle 12 soprattutto sabato mattina , il fatto che fosse a casa sua alle 10 era sintomo che qualcosa non andava. Lo saluto ma Chris non rispose entrò e si diresse verso la cucina , si mise a preparare il caffè , Jensen lo guardava stranito aspettando che fosse lui a parlare per primo . Chris fini di preparare il caffè e si sedette al tavolo dando le spalle a Jensen . Questo non era proprio un buon segno , penso Jensen , anche se aveva immaginato fin dal primo momento il perché della visita a quel l'ora del mattino . Gli andò davanti e segno " cosa succede?" Chris guardava qualcosa oltre Jensen , era come se non lo vedesse . Jensen stava per finire la pazienza quando finalmente Chris lo guardo e disse ( senza usare segni) " mi ha lasciato ." Jensen si congratulo mentalmente con se stesso perché aveva indovinato il motivo del "malumore " di Chris . Succedeva ogni due tre mesi circa . Chris si innamorava totalmente di una ragazza . Stavano insieme giorno e notte (soprattutto la notte) fino a che le cose non diventavano troppo serie , a quel punto Chris faceva qualcosa di stupido, come andare a letto con qualcun altro , di solito la ragazza di turno lo veniva a sapere ( Chris non era mai troppo attento) lo mollava e lui cadeva in depressione. Si piazzava a casa di Jensen almeno per 24 ore e poi inziava a scrivere canzoni . Erano i momenti più proficui del suo lavoro di cantautore . Ma oggi non era il giorno giusto , Jensen aveva un appuntamento . Aprì la busta che sapeva contenere brioche( Chris le portava sempre quando c'era una crisi , era il suo modo per stare meglio) gliene diede una e ne prese una per se, verso il caffè e si sedette di fronte a Chris . " che cosa hai combinato stavolta?" Chiese . " Niente .... Lo giuro , niente io amo Sarah" disse continuando a non usare i segni . Questo era un brutto segno , voleva dire che era realmente sconvolto . " Mi ha detto che non è pronta a una relazione più stabile " continuo Chris . Jensen penso che la stessa frase Chris l'aveva usata molte volte per mollare qualche ragazza , era una specie " Chris bevi il caffè " Abbasso la testa prese un sorso di caffè e un morso di brioche . Poi tornò a fissare il vuoto . Jensen sapeva che era meglio lasciarlo un po' da solo così tornò alle sue tavole. Verso l'una tornò in cucina e trovo Chris nella stessa posizione in cui lo aveva lasciato . Iniziò a preparare qualcosa per pranzo . Non aveva molta fame così decise che dei panino sarebbe andati bene . Si sedette mise i piatti a tavola . Chris spinse via il suo dicendo che non aveva fame ma Jensen lo rispinse verso di lui facendo segno di mangiare . Doveva trovare una scusa valida per uscire , senza destare sospetti . "Oggi pomeriggio devo passare in ufficio a consegnare delle tavole " La butto li , sperando che Chris fosse ancora in catalessi . Ma lui lo guardo meravigliato " da quando vai in ufficio il sabato? Anzi da quando vai in ufficio??" Jensen di solito mandava il materiale per posta , da quando lavorava per quest'agenzia sarà stato in ufficio tre volte al massimo . " me le hanno chieste con urgenza , e non faccio in tempo a spedirle " Ma Chris si era risvegliato dalla catalessi " siamo al 15 del mese non possono avertele chieste con urgenza" Perché conosceva così bene me è il mio lavoro ??? si chiese Jensen . Non sapeva più cosa dire, e alla fine capitolò " ho un'appuntamento !" Disse diventando tutto rosso , facendo capire perfettamente a Chris che tipo di appuntamento era. Chris lo aveva guardato sbalordito e poi aveva sorriso . Finalmente il suo amico usciva con qualcuno . " chi è il fortunato ? Lo conosco ??" Jensen scosse il capo diventando sempre piu rosso . Chris lo incalzo ancora " dai dimmi qualcosa , io ti racconto sempre tutto " "Anche troppo " disse Jensen sorridendo ma poi gli racconto del gigante buono conosciuto alla festa il pomeriggio precedente , delle loro intesa immediata , dei sorriso e delle chiacchiere , dei msg e infine dell'appuntamento . Quando fino si rese conto che se non usciva di casa subito sarebbe arrivato in ritardo . Chris lo saluto con un in bocca al lupo , e Jensen corse fuori . Per Jared era stata una mattinata tranquilla. Aveva un turno al bar dove lavorava come cameriere . Finito il lavoro di diresse a casa per farsi una doccia e mangiare qualcosa . Poi si diresse verso il luogo dell'appuntamento . Arrivò come sempre in anticipo, alle 14,45 era già seduto in un tavolino appartato dove aveva una buona visione dell'ingresso del locale . Una volta aveva letto da qualche parte una frase che diceva " la vita di un puntuale e' un inferno di immeritata solitudine " beh era proprio così. Odiava arrivare tardi così era sempre quello che aspettava . Alle 15.10 inizio a preoccuparsi , forse Jensen aveva cambiato idea , forse uscire con un pagliaccio non era la sua massima aspirazione . Per fortuna che dopo 5 minuti Jensen entrò e iniziò a cercarlo con lo sguardo togliendolo dall'ansia dell'attesa . Appena lo vide i suoi occhi ebbero un guizzo di verde e il sorriso formo delle piccole rughe intorno ad essi . Lo saluto si sedette e si scuso del ritardo raccontando a grandi linee la storia di Chris . Presero da bere e come il giorno prima iniziarono a parlare e tutto il resto scomparve . Jared voleva sapere un po' di più del lavoro di Jensen , non aveva mai conosciuto un artista , anche se Jensen non si definiva così, gli racconto come nasceva un fumetto la trama le bozze , era un lavoro che richiedava molto tempo . Parlarono del corso per infermiere che stava frequentando Jared , doveva solo discutere la tesi , poi avrebbe trovato un lavoro vero , anche se lavorare con i bambini gli piaceva tanto . Il locale si era riempito e loro non passavano certo inosservati con la loro conversazione silenziosa . Per caso Jared guardo l'orologio , erano già le 17.20 . Come aveva fatto il tempo a passare così velocemente ? Jensen gli tocco una mano e gli chiese se era tutto a posto , Jared sorrise " il tempo con te passa veramente troppo velocemente " poi proseguì " ti va di fare due passi ?" Jensen annui si alzarono e si avviarono verso l'uscita . Passeggiarono nelle vie del centro con i colori del tramonto a fare da cornice , mentre camminavano parlarono poco, si guardavano negli occhi, sorridevano e le loro mani si trovarono intrecciate senza che nessuno fece niente di consapevole. Jensen guardava le loro mani e aveva la netta impressione di non capire più dove finisse la sua mano e iniziasse quella di Jared . Per Jared fu come tornare a casa, era così tanto tempo che non si sentiva a casa, un posto sicuro dove nessuno può farti del male, quello era stare con Jensen , anche se lo conosceva solo da un giorno. Quando trovarono una panchina si sedettero ma non si lasciarono mai la mano, segnavano con una mano sola ma le loro dita rimanevano intrecciate. Jared stava parlando di un cosa stupida che gli era successa durante il tirocinio quando improvvisamente si bloccò con la mano a mezz'aria e uno sguardo stranito , lasciò la mano di Jensen e prendendo il suo viso con entrambe le mani gli diede un lieve bacio sulle labbra. "Non ce la facevo più a resistere" disse staccando le loro bocche di pochi millimetri e tenendo ancora il volto di Jensen con le mani. E allora fu Jensen ad avvicinarsi, e stringendo le mani sui suoi fianchi tirandolo a se, lo bacio. Fu un bacio molto meno casto del primo e quando,dopo parecchi minuti, si staccarono avevano entrambi il fiato corto, le guancie rosse e le labbra gonfie.

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