10 mosse per sbarazzarti del tuo nemico...

di Kif_AleProduction
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Perchè? ***
Capitolo 2: *** Come trovare un arma peggio di quella batteriologica ***



Capitolo 1
*** Perchè? ***


10 mosse per sbarazzarti del tuo peggior nemico

10 mosse per sbarazzarti del tuo peggior nemico

Come mi sono  innamorata…vendicata di Josh Madison

 

 

PERCHE’?

 

Le maggior parte delle cose che ti accadono nella tua vita, non te le aspetti.

 Non te le aspetti mai. Diciamo che va come nei film gialli. Quando tu sei fermamente convinta che, è stata la cameriera ad uccidere quel tipo.

Insomma ci sono tutte le prove, ha un cartello sulla testa che lampeggia dicendo “Sono l’assassina”!!

E invece no cari miei.

 Si scopre che non è stata quella tizia, ah no.

Bensì il tipo del terzo vagone del treno. Quello che hai visto due volte in tutto il film e che una delle due è stata quella in cui chiedeva il dentifricio. Di certo non ti aspettavi che l’uomo-chiedi-dentifricio fosse proprio quello che ha commesso il delitto. E tutto questo poi non sai come fa l’investigatore o l’investigatrice a arrivarci.

Vedi solo che a un tratto molla un cucchiaio zuppo di una poltiglia non definita nel piatto e dice con aria apocalittica “è stato lui…” e finisce il film. Una domanda ti rimane.

Come fa a sapere che è lui? E perché il tipo lo ha ucciso. A che gli serviva il dentifricio?

Ok le domande sono tre ma il dilemma ti rimane. Fatto sta che è imprevedibile. Giusto sta mattina…

Stavo camminando nei corridoi alla vana ricerca di Jenny imboscata da chissà quale parte con chissà quale persona. Nel frattempo tentavo di puntare un lato della frangetta scura e in più reggevo una pila abnorme di libri. Tutto questo contemporaneamente.

Quando la persona più odiosa sputacchiante e a dir poco smielatamente perfida del mondo mi ha bloccato a metà del mio tragitto.

-         Signorina Birgam?

Se ce una cosa che io detesto è quando mister-cravatta-orrida mi chiama. I secondi fini sono semplicemente prevedibili e la mia sopravvivenza messa a dura prova da ciò che io chiamo: Cause di forza maggiore.

-         Signor preside mi dica.

Si da appunto il caso che mister-cravatta-orrida sia una forza maggiore. Per dirla a luogo comune lui ha la padella dalla parte del manico. Oggi come al solito indossa una delle sue cravatte della sua ampia collezione. Presenta la fantasia a funghetti e…orrore! Quello è uno gnomo. Dio non credo ai miei occhi.

Come avrete ben capito ha un’innata passione per questo genere di mostruosità assurde, ne vanta una vasta gamma. Natalizie, pasquali, a funghetti, a quadri, a rombi, con la frase “W l’insegnamento” e di peggio ancora. Tutta la scuola sta stimando il numero ma è una cosa impossibile. Rasentano l’infinito.

-         Signorina Birgam il professor derrick mi ha informato della sua brillante media nella sua materia. Volevo perciò…

Il professor Derrick, più comunemente detto “Il discepolo” è il prof di letteratura e scrittura creativa. Discepolo perché segue Shakespere con la stessa morbosità con cui una undicenne seguirebbe un suo idolo pop. Avrete forse notato che scrivo come un fiume in piena, potrete quindi capire il motivo dei miei voti alti. Io amo leggere. Io amo scrivere. Mentre tutte le altre materie. Beh la mia media è alta. Non passo la mia vita sui libri ma nemmeno faccio schifo.

-         …chiederle se non le dispiacerebbe dare ripetizioni a un suo compagno non particolarmente ferrato in materia.

 

Il mio falso sorriso a 35 denti che campeggiava fino a un attimo fa sulla mia faccia si è dissolto. Puff! Devo dire che la mia faccia si è congelata. Solo dopo ho saputo da Jenny (che guarda caso passava in quel momento da li) che la mia faccia aveva una specie di smorfia orrida comprendente il mio naso punteggiato dalle lentiggini arricciato. E i miei occhi azzurri completamente sbarrati.

-         Sa signorina potremmo con questo pareggiare il piccolo…”problema” avvenuto l’altra settimana non crede?

 

Vi avevo già detto che questo uomo ha la padella dalla parte del manico? Bene ecco sono praticamente costretta ad accettare. Se vogliamo sorvolare sul emcoff.. coff… problema.

Io sono innocente alla fine, dire al tuo prof di matematica che ha il cervello di un bradipo e che non è colpa tua se la tua odiosissima e perfetta compagna di banco sta da due ore ridacchiando e parlando di quanto sia bello Pinko Pallino, insomma non è cosi brutto o no?

Ok ammettiamolo ho quasi avuto una reazione isterica, ho…em… scagliato il quaderno per terra prima di sfogare la mia rabbia dando del bradipo al prof. Ma non è cosi grave.

Ok, lo è. Di certo non figurerebbe bene sul curriculum. Gia me lo vedo.

 

“Charlotte Birgam media abbastanza alta, ottimo comportamento… Fermi cos’è questo! Ha avuto una reazione isterica durante matematica. Signorina per lei ad Harvard c’è un unico posto. La bidella!”

 

Quindi sono COSTRETTA ad accettare. Qualunque sia il microcefalo beota che mi capiterà come “alunno”.

-         Signor preside. Saro più che lieta di aiutare un mio compagno.

-         Lo spero bene signorina Birgam, lo spero bene.

E ora si aggiusta la cravatta, colpetto di tosse e…

Si allontana… allontana…allontana.

 

Ok ora posso sbattere la testa contro l’armadietto.

 

- Charlie tutto bene?

 

Charlie sono io. E lei è Jenny. Le ho raccontato tutto. Ma di certo non mi aspettavo Lui.

 

Mi chiamo Charlotte Birgam, Charlie per gli amici, non chiamatemi proprio per Josh.

 Josh è il mio incubo, Josh è il motivo per cui il male si è sparso nel mondo, è l’anello di congiunzione tra l’uomo e la scimmia.

Josh è la rincarnazione del Dio sceso in terra dentro a un paio di pantaloncini da basket e una maglia numero dieci.

 Josh è il D.S,  il Dio della Scuola.

 Le ragazze muoiono per lui, i ragazzi pagherebbero per essere lui.

Tutto questo cosa centra? Semplice il qui presente se ne sta spaparanzato guardandomi di sottecchi proprio davanti a me.

In biblioteca…

Frenate le vostre fantasie più o meno sconce. Io non sto facendo niente con Josh!

-         Birgam la vuoi smettere di scrivere come una narcolettica su quel insulso foglio?

-          Per vedere la tua faccia Madison? Di gran lunga preferisco vedere il foglio.

-         Vedere la mia faccia è un capolavoro, tesoro.

-         Vedere la tua faccia è un buon motivo per vomitare la colazione… di ieri l’altro.

 

Ma guarda caso è proprio quel cretino di Josh che mi doveva capitare come “alunno”.

 Ma certo, chi altro andrebbe male a scrittura creativa?

Josh!

Altri? No solo Josh.

L’ avrete quindi capito chi è e come è. Diciamo che al momento una serie di ragazzine del primo anno sta letteralmente sbavando su una pila di libri giusto il tavolo accanto al nostro.

-         Ragazze prendete una salviettina, non vorrei rovinaste i libri della biblioteca.

-         Birgam la tua stronzaggine non ha limite!

-         La tua faccia tosta si?

 

Il branco di fan se ne sta andando indignato, quasi quasi mi iniziavo a chiedere cosa ci facessero loro li.

 Oh dimenticavo. Sbavavano.

Insomma dovrò vedere questo…questo…uomo antropomorfo per il resto dell’anno.

O almeno fino a quando lui non prenderà un voto decente.

Ok la fine dell’anno…

 Devo trovare un modo per sopravvivere.

-         Madison sai perché sei qui?

-         Per bearmi della tua presenza?

-         Sono lusingata, ma comunque no.

-         No?

-         No. Sei qui per imparare a scrivere.

-         Io so scrivere.

-         Io intendo a scrivere in una lingua comprensibile a tutti noi.

 

Un ghigno gli compare sulla faccia. Dio è veramente bello. Charlie cavolo vai a pensare. Lui è il nemico. Io e lui ci odiamo. Lui mi fa schifo…

 Ok lui è bello. Mi fa schifo intellettualmente.

 

-         Tesoro lo sai che ti sei incantata a guardarmi? E quello è proprio un rivolo di bava. Chiudi la bocca o sarai tu quella che dovrà ripagare i libri alla biblioteca.

Muori.

-         Che sei senza parole? La verità fa male?

-         Sforzarti di pensare ti fa male Madison. Vediamo di convivere civilmente. Dovrò passare con te il resto dell’anno e ho di meglio da fare.

-         Tipo cosa Birgam?

-         Di tutto, tranne che stare con te.

-         Mi ferisci cara se dici cosi.

Ma guardatelo che attore. Si sta portando le mani al petto con aria desolata.

-         Siamo chiari Madison. Io insegno a  te. Tu impari e mi lasci in pace.

-         Affare fatto.

Quel ghigno non promette nulla di buono.

-         Bene. Domani qui alle 4 e vedi di essere puntuale.

-         Gia te ne vai birgam?

-         Si non intendo passare con te un altro secondo di più.

-         Sé. Pagheresti per essere degnata da me di uno sguardo.

-         Tesoro lo fai già. Non ne ho bisogno di pagarti.

Si tira su e avvicina il viso al mio di pochi centimetri. Sento il su soffio sulla mia faccia e i suoi occhi castani di fronte ai miei. Socchiude gli occhi  mi sibila piano all’orecchio.

 

-         Lo sai vero che ti renderò la vita impossibile vero Birgam?

Lo respingo indietro cn una mano cavando la sua da sopra la mia spalla.

- Tu non immagini come renderò io la tua.

Gli lancio un occhiata gelida  e me ne vado.

Signore e signori da oggi comincia la guerra.

 

 

Ebbene eccoci quiiiiii!

Come siamo inspirati ultimamente…tranquilli a breve uscira anche l’aggiornamneto di Are You My Dream…

Nel frattempo….

RECENSITE!!!!!

Baci

 

Kiara e Ale

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Capitolo 2
*** Come trovare un arma peggio di quella batteriologica ***


Ma lo guarda mai un orlogio cavolo

2. Come trovare un arma peggio di quella batteriologica.

 

 

Ma lo guarda mai un orologio cavolo?

Anzi, sa che cosa è?

 E come si legge?

Su Josh è quello tondo con tanti numerini.

 Sono solo 12 non è cosi difficile da leggere.

Stranamente Josh è in ritardo, stranamente.

Saranno quasi le cinque ormai e io mi sto incavolando seriamente. È da mezzora che sono qui seduta a questo tavolo con almeno meta della letteratura inglese accanto (raccolta in libri veramente leggeri) che lo aspetto. E di lui nemmeno l’ombra.

Se non quella del suo personalissimo Fan Club. Sono come un ombra, inizio vagamente a sospettare che prima o poi entreranno nei bagni dei ragazzi, solo per vedere la marca di carta igienica che usa.

 

Preoccupante.

 

Io prima di entrare nel bagno dei maschi come minimo tento il suicidio.

Tutto tranne quello.

 Le toilette dei maschi sono il primo vero esempio di una pulizia e igiene che capeggia allegra sulla porta sottoforma di pericolo.

Cio che dovrebbero scrivere sulla porta è “Vade retro. Lasciate ogni speranza voi che entrate” Trasudano di un puzza assurda.

E non voglio nemmeno sapere cosa, o chi sia morto li dentro. Dal fetore che ci proviene come minimo un cadavere è rimasto li a marcire per mesi, minuti secoli e anni. Continuo a roteare la penna indispettita ed è stato proprio li. In quel momento che è iniziata la vera e propria storia. Mi sono alzata e girando fra gli scaffali ho visto QUELLO.

Immaginatevi una scena.

 Lunghi e lunghi scaffali grigi, con libri tutti uguali, finchè per un innato miracolo non confermato, un fascio di luce proveniente dal neon delle lampade si proietta su quel libro.

Lassù nel più alto scaffale, della più altra libreria. Una copertina rosa brilla come la stella polare.

Luccicante nella sua copertina mi ha chiamato come un santo Graal dei poveri E dentro di me ho sentito una vocetta sussurrare “è lui” e ho capito in quel momento che Josh Madison avrebbe avuto una fine alquanto cruenta, brutale e pressappoco plateale.

Mi sono sentita come Indiana Jones quando dopo anni arriva all’arca perduta, mi sono sentita come Jenny quando prende B in matematica, mi sono sentita al settimo cielo.

E tutto questo per un libro.

Alquanto inquietante devo dire.

 

Me lo rigiro tra le mani con gli occhi sbriluccicanti.

L’agghiacciante pensiero che devo assomigliare parecchio a un cartone giapponese con gli occhi  palla mi sfiora per poco.

 

10 Mosse per distruggere il tuo peggior nemico.

 

Me lo rigiro tra le mani sorridendo, se ce una osa di cui devo ringraziare Josh è questa. Mi ha dato in mano l’arma per distruggerlo. Lo faccio scivolare nella borsa e ritorno al mio posto sperando che quel cretino alla fine prima o poi arrivi.

A volte Jenny mi chiede perché io nutra per lui quell'odio spropositato che solitamente una ragazza non prova nei suoi confronti. F

orse perché un tempio e lui eravamo Amici.

Ora nemmeno mi riconosce.

Nella mia mente si crea un flashback stupido. Ho 7 anni.

Sembro una palla da spiaggia con delle trecce nere.

Inorridisco a quella visione.

E’ una foto stropicciata, di quelle che le trovi con i brodi semidistrutti.

In quella foto non sono sola, c’è quel bimbo dell’aria allegra con due occhi immensi che guardano l’obbiettivo.

Nemmeno a dirlo quel bimbo è perfetto. P.e.r.f.e.t.t.o. e lo sembra ancora di piu accanto a me, che sembro un…em…un essere amorfo vagamente assomigliante ad heidi.

12 Maggio, è il mio compleanno. Anche il suo.

Siamo assieme davanti alla torta. Eh già, non avrei creduto che un trasferimento e anni di lontananza, e soprattutto un radicale cambiamento di fisico dovuto a anni di palestra creassero ciò che è accaduto.

 Strano ma si è dimenticato addirittura che Charlie è la bimba grassa (ora magra) con cui passava assieme alle vacanze.

A volte mi domando se se ne è dimenticato per caso, oppure se ne ricorda ma non mi caga comunque.

Bah meglio cosi, renderà la vendetta molto più cruenta.

-         Buongiorno Birgam, che fai di bello?

L’immagine del bimbo mi si frantuma in testa lasciando al suo posto la copia sudata di ben 10 anni più grande.

Visione terrificante.

Josh ha la vaga capacita di comparire con la faccia a 5 centimetri da me, sudato con dei capelli…che …che…che oddio! Anche se sudati sembrano quelli della pubblicità della Pantene.

Solo il nervoso? Qualcosa di più…

- Indovina idiota…

 

Occhiata al tavolo strapieno di letteratura e altra occhiataccia all’orologio. Josh fai 2 + 2 su.

-         Già vero quella roba inutile.

-         Le ripetizioni…

-         Appunto quella.

-         Si puo sapere per quale santo motivo non arrivi mai a un orario esatto?

-         Perché a che ore dovevo venire?

Ghigna ridendo.

-         Esattamente mezzora fa se non di più.

-         O scusamiiiiiii.

Ghigno compiaciuto.

 Poi lo sento sussurrare piano accanto a me

-         Birgam ti avevo avvisato, ma a quanto vedo non molli troppo in fretta.

-         Non mollo mai.

Gli  sibilo di rimando.

Raccolgo i libri e faccio per alzarmi, se a lui non importa della sua media a me che dovrebbe fregare?

-         Dove vai?

-         Secondo te? A casa idiota ho di meglio da fare.

-         Birgam!

Mi giro scocciata per vedere la sua faccia, sembra em…dispiaciuto.

-         Cosa vuoi ancora? Ringhio arrabbiata.

-         Scusami.

Sono incredula, aspetta Charlie…è solo una stupida tattica.

-         Non intendo farlo…

Mi rivolto per andarmene

-         Ah e Madison… domani sii puntuale grazie.

Uscita di scena porta della biblioteca.

Sorrido.

0-0           per Charlie vs Josh.

Domani le ribalto io le regole della partita.

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