The Jealousy of the Dragon Slayer

di Jeo 95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Meet under the rain ***
Capitolo 2: *** Return to Fairy Tail ***
Capitolo 3: *** Memoirs of one past month ***
Capitolo 4: *** Embarassment and Secret ***
Capitolo 5: *** Diabolic Plain ***
Capitolo 6: *** My Precious Nakama, Jealousy of Love ***



Capitolo 1
*** Meet under the rain ***


The Jealousy of the Dragon Slayer

 
 
CAPITOLO 1 – MEET UNDER THE RAIN
 
Pioveva quel giorno sulla città di Onibus.

Le nuvole grigie coprivano il sole impedendogli di illuminare la città, mentre le gocce di pioggia cadevano sugli abitanti, facendo correre ognuno verso le proprie abitazioni in cerca di un riparo dove non bagnarsi.

Bastò poco perché le strade si svuotassero completamente.

I pochi passanti che giravano per la città erano muniti di ombrello, comodo per proteggersi dalla pioggia.

In fondo era pur sempre Agosto, per cui anche se pioveva non vi era per nulla freddo.

Tra quelle persone che camminavano sotto le lacrime del cielo, vi erano due ragazze molto carine, che ridevano e parlavano tra loro, pronte ad affrontare il viaggio di ritorno verso la loro amata Gilda dopo una missione alquanto divertente e, insolitamente, rilassante e tranquilla.

- È stata una buona idea andare noi due in missione, vero Lu-chan?- chiese Levy alla sua migliore amica.

- Già, dovremmo farlo più spesso! Viaggio in treno tranquillo, nessun litigio o rissa ogni cinque minuti, nessuna lamentela per aver distrutto qualcosa, la missione più tranquilla che abbia mai fatto da quando sono alla Gilda.- sorrise Lucy in risposta.

Era la prima volta che partecipavano ad una missione senza i compagni, ma per loro era stata una piacevole vacanza, al riposo da tutti i guai e le preoccupazioni che puntualmente le assalivano quando svolgevano degli incarichi con i rispettivi nakama.

- Puoi dirlo forte, e poi ci abbiamo anche guadagnato vero?-

Levy osservò i preziosi libri che portava nella borsa, regalo del committente della missione.

- Già, davvero una bella ricompensa, siamo state fortunate.-

La missione era semplice, dovevano riordinare la soffitta e la cantina di una vecchia biblioteca, pulendo e gettando gli eventuali oggetti inutili che vi avrebbero trovato.

Nello sistemare la soffitta però, Levy e Lucy avevano scovato un piccolo tesoro che consisteva in un intero baule ricolmo di libri di ogni genere.

Il padrone, un vecchietto simpatico e gentile, disse che erano volumi antichi oppure opere dalla copertina rovinata che non poteva più vendere, per cui li regalò tutti alle due ragazze, in cambio di un aiuto anche per riordinare la biblioteca.

Ovviamente Levy non aveva esitato un attimo ad accettare, la sua passione per i libri non aveva limite, ma anche Lucy da brava lettrice ed apprendista scrittrice ne fu felicissima.

Così, oltre ai 50.000 Jewels di ricompensa, avevano ottenuto anche un baule ricolmo di libri.
E la missione era finita comunque entro la giornata, per cui ora erano libere di tornare a Magnolia.

- Però è un peccato che non abbiamo potuto prenderli tutti subito.- sospirò abbattuta la Scripter.

La Maga degli Spiriti Stellari tentò di risollevare il morale all’amica.

- Su Levy-chan non abbatterti, quel baule era troppo pesante per noi, e poi ne siamo riuscite a prendere un bel po’ comunque. L’hai sentito il proprietario? Li spedirà direttamente alla Gilda, quando arriveranno potremmo leggere a volontà, non sei felice?-

Alle parole della bionda, la ragazza dai capelli turchesi ritrovò il buon umore.

- Si hai ragione, non vedo l’ora!-

E felice alzò le braccia al cielo facendo ridere Lucy, e dimenticandosi per un attimo della pioggia che iniziava a cadere sempre più copiosamente.

Fortunatamente, sotto consiglio di Cana, si erano portate degli ombrelli.

- Certo che piove sempre più forte vero?-

La bionda alzò lo sguardo al cielo, sempre più grigio e nuvoloso, probabilmente di li a poco sarebbe scoppiato un vero e proprio temporale.

- Già, speriamo di arrivare alla stazione prima che inizi la tempesta.-

Sul treno almeno sarebbero rimaste all’asciutto per un paio d’ore, al sicuro dalla pioggia e dal vento.

A Levy scappò un risolino, che non passò inosservato all’amica.

- Cosa c’è di divertente?-

- Nulla, stavo soltanto pensando al povero Lily, speriamo che non ci siano fulmini o tuoni a Magnolia.-

Memore del fatto che il piccolo Exeed partner dello scorbutico Gajil avesse terrore dei fulmini, anche Lucy si lasciò scappare una piccola risata.

- Già, poverino. Mi chiedo come uno gentile come lui possa andare d’accordo con un tipo irascibile e maleducato come Gajil.-

Certo Lucy sapeva bene che il Dragon Slayer di ferro aveva anche un cuore sensibile, l’amica gli aveva raccontato di ciò che aveva fatto a Tenrou, ma comunque la sua opinione su di lui restava incerta.

Specialmente per il fatto che, ogni qual volta voleva cantare, la obbligava a travestirsi da coniglietta per accompagnarlo con strane danze. E di certo non le chiedeva per favore.

- Sì hai perfettamente ragione.-

Il fatto stesso che Levy le avesse dato ragione su quell’argomento la stupì non poco, ma anche il tono seccato con cui parlò fu una novità.

Lei che di solito parlava di Gajil in maniera dolce e sognante, difendendolo da ogni accusa, ora invece stava appoggiando una critica rivolta allo stesso mago.

C’era decisamente qualcosa che non andava.

- Levy-chan, è successo qualcosa?-

- Assolutamente nulla! Certo è vero che quel baka di Gajil mi ha piantata in asso per andarsene in missione da solo, ma a parte questo piccolo particolare va tutto a meraviglia!-

Era insolito che Levy si arrabbiasse, ma quando si trattava del Dragon Slayer, allora tutto assumeva un senso.

- Mi aveva promesso che mi avrebbe accompagnata, invece non si è neanche presentato alla stazione, al che ho dovuto completarla tutta da sola visto che non avevo nemmeno avvertito Jet e Droy.-

Sospirò ripensando anche alla reazione dei due quando l’avevano vista tornare tutta ammaccata.

Erano buoni amici, questo non lo metteva in dubbio, ma a volte erano davvero troppo apprensivi.

- Ti capisco fin troppo bene. Ieri ho chiesto a Natsu di andare in missione per guadagnare qualche soldo per l’affitto e lui che ha fatto? Mi ci ha spedito da sola per andare a pesca con Happy!-

Levy la guardò sconvolta.

- Non ci credo, Natsu che salta una missione? Non me lo sarei mai aspettata da lui!-

Che il mago del fuoco saltasse una missione era un evento più unico che raro, e di certo non pensava sarebbe mai capitato.

- A chi lo dici! E la sera ha avuto la faccia tosta di presentarsi a casa mia ed infilarsi nel mio letto come se nulla fosse, nonostante gli abbia sempre detto di non farlo.-

Sembrava proprio che quei due si fossero messi d’accordo per farle arrabbiare, e ci erano pure riusciti.

- Alla mattina poi, quando me ne sono resa conto, ho praticamente dato di matto.-

Arrossì Lucy, tralasciando il particolare imbarazzante che era accaduto una volta che era uscita dal bagno. Prima era troppo addormentata per accorgersi di loro, ma quell’imbarazzante scena si sarebbe potuta evitare se quel baka di Natsu non avesse violato nuovamente la sua privacy,

- Scommetto che l’hai cacciato fuori vero?-

Lucy negò col capo, stupendo Levy.

- Ho fatto molto di più, l’ho letteralmente scaraventato fuori dalla finestra, e gli ho anche urlato di stare lontano da casa mia, vedessi la sua faccia quando l’ho sbattuto fuori.-

E scoppiarono entrambe a ridere.

Era innegabile che con il tempo si fossero affezionate ai due Dragon Slayer, iniziando a provare anche qualcosa di più della semplice amicizia, ma la stupidità dei due ragazzi complicava non poco le cose, se poi si aggiungeva anche l’ingenuità di Natsu, ed il caratteraccio di Gajil, il risultato era un amore impossibile per entrambe.

Ormai avevano quasi raggiunto la stazione, quando videro due persone rannicchiate a terra, coperte con un vecchio straccio rotto ed in completa balia della pioggia.

- Ehi Levy-chan, ma quelli non sono…-

- Si sono loro! Ma cosa ci fanno li?-

Li avevano riconosciuti subito, e la loro prima reazione fu di pura diffidenza.

Ma poi, osservandoli meglio e constatando che erano completamente inermi, non poterono che provare compassione per loro.

Si avvicinarono con cautela, e si accorsero subito del pietoso stato in cui si trovavano: malnutriti, stanchi e probabilmente feriti, per non parlare del fatto che erano bagnati fradici e rischiavano di prendersi un malanno.

Non si erano accorti che le due ragazze li stavano osservando, strano considerando la loro natura, per cui era un chiaro segno del loro malessere.

Le due si lanciarono una sguardo d’intesa, segno che lo stesso pensiero era passato per la mente di entrambe.

Non era ancora tempo di rientrare in Gilda, dovevano prima aiutare quelle due vecchie conoscenze.

Si chinarono su di loro, coprendoli con i loro ombrelli, e fu proprio a quel gesto che i due si accorsero di loro.

Quando la pioggia smise di battere sulle loro teste avevano alzato lo sguardo confusi, incontrando due maghe che ben conoscevano, e che sorridevano loro gentili.

Non capivano, perché li aiutavano?

- Tranquilli, ora vi portiamo all’asciutto.-

Lucy prese un braccio di uno dei due, passandoselo intorno al collo e aiutandolo ad alzarsi, lo stesso fece Levy.

- P-Per…?-

Uno dei due provò a parlare, faticando sia per la fame che per la stanchezza, ma Lucy lo zittì sorridendo.

- Non preoccupatevi, ora vi aiuteremo noi.-

Dopo di che si incamminarono verso la locanda più vicina, sperando di non trovarla completamente piena.

Non restava che avvisare il Master del loro ritardo imprevisto.

***************************************************************************************************

Anche su Magnolia la pioggia batteva imperterrita sulla città, impedendo a qualsiasi mago di Fairy Tail di uscire per una missione.

Anche se ad alcuni faceva piacere passare del tempo nella loro vecchia Gilda, riconquistata dopo i grandi giochi magici, c'era chi invece non vedeva l'ora che la pioggia cessasse per poter finalmente uscire a svolgere qualche lavoro, nonostante il clima non desse segni di miglioramento.

Guardando quelle nubi scure all'orizzonte, sentendo il dolce suono delle gocce sulle finestre della Gilda, molti dei maghi erano come caduti in trance, come se tutte le energie e la voglia di lavorare fossero state prese dal mal tempo.

Ma ovviamente neanche una giornata uggiosa tranquillizzava gli animi dei maghi, in particolar modo di un certo Dragon Slayer del fuoco.

- MA DOV’È FINITA?!?!-

Era dal suo arrivo che non faceva altro che urlare, imprecando sul fatto che Lucy ancora non fosse tornata.

In fondo era partita molto presto quel giorno, e la missione non era particolarmente difficile o lunga, allora perché di lei e Levy non c’era ancora traccia?!

- Ohi fiammifero vedi di calmarti, stai disturbando tutti!-

Ed era tutto il pomeriggio che veniva richiamato da un Gray seminudo, stufo delle urla continue del rivale, mentre Juvia lo spiava da lontano.

“Sei bellissimo Gray-sama…!”

- Taci maledetto ghiacciolo pervertito, io urlo quanto mi pare!-

E ovviamente dai loro botta e risposta sfociava sempre una nuova rissa, placata poi dalla sola presenza di Erza.

Ma Natsu non era l’unico preoccupato; anche Jet e Droy continuavano a fantasticare sulle peggiori tragedie che potevano essere capitate alle due amiche, specialmente alla loro adorata Levy.

In un tavolo poco lontano, Gajil gustava delle ottime scaglie di ferro, apparentemente indifferente a qualsiasi cosa non fosse il suo adorato pasto.

In realtà però, il fatto che Levy fosse in giro da sola con la Bunny girl non lo faceva stare per nulla tranquillo.

Solitamente era una ragazza responsabile e quando doveva svolgere una missione lo faceva in modo preciso ed accurato, per cui il fatto che stesse ritardando di diverse ore lo preoccupava non poco.

Comunque cercava di trattenersi, non voleva mostrarsi troppo interessato alla Scripter, ne andava della sua reputazione.

Anche se qualcuno che aveva capito il suo turbamento c’era.

- Sei preoccupato per Levy?-

Le parole di Lily fecero si che il Dragon Slayer d’acciaio si strozzasse con le scaglie di ferro, facendolo tossire diverse volte.

- Ma che cazzo dici?! Perché dovrei preoccuparmi di quel gamberetto?!-

E riprese il suo lauto pasto, nonostante un velo di imbarazzo gli avesse imporporato le guance.

L’Exeed sorrise, consapevole della timidezza nascosta del suo partner, che nonostante tutto era molto legato a Levy.

- Ora basta io la vado a cercare!-

Prima ancora che Natsu potesse mettere piede fuori dalla Gilda, un gigantesco pugno del master lo stese a terra come fosse un tappeto.

- Dove credi di andare tu?-

- Vado a cercare Lucy e Levy! Dovevano tornare ore fa invece ancora nulla! E non venirmi a dire che tu non sei preoccupato!-

- Cerca di calmarti Natsu, mi hanno chiamato poco fa tramite Lacrima.-

La Gilda si sorprese all'affermazione del Master, e tutti prestarono la massima attenzione.

- Cosa ti hanno detto, Master?-

Anche la grande Titania era preoccupata, nonostante la fiducia che riponeva in loro, era insolito che per una missione tanto semplice ci fossero dei ritardi.

Makarov si schiarì la voce prima di parlare.

- Hanno detto che sono rimaste bloccate dalla pioggia, ma stanno bene tranquilli.-

Alle parole del Master tutti si tranquillizzarono, una tranquillità che durò poco.

- Anche se non torneranno prima del mese prossimo.-

Aggiunse poi il vecchio, preparandosi ad essere travolto da un fiume di domande.

Ed infatti, la notizia lasciò scoccati la maggior parte dei presenti, specialmente Natsu, i due membri del team Shadow Gear e anche l’imperturbabile Gajil.

- M-Ma come?!-

- Be visto che non potevano tornare, e che c’è qualcuno di cui devono occuparsi, ho deciso di affidare loro qualche missione extra, che le terrà lontane per un mesetto. Nulla di complicato, vedrete che presto saranno a casa.-

“E se tutto va come previsto non saranno sole…”

- E di chi si devono occupare?- chiese dolcemente Mira, rivolta al Master.

Questi sembrò pensarci un attimo prima di rispondere.

- Non ne ho la minima idea!!! Ahahahahahahah!!!!!-

Caddero tutti a gambe all’aria, ancora sorpresi dalla scarsa memoria che il Master dimostrava in casi del genere.

- Comunque non ‘è nulla di cui preoccuparsi, sono maghe della Fairy Tail e sapranno cavarsela, quindi piantala di scaldarti tanto Natsu.-

Il Dragon Slayer sapeva che il Master aveva ragione, sia Lucy che Levy erano ottime maghe e sapevano combattere, ma quella non era l’unica preoccupazione che risiedeva nel giovane.

Lui doveva, voleva assolutamente farsi perdonare da Lucy.

Quella mattina, appena era entrato in Gilda, aveva preso un incarico al volo pronto alla missione, sperando così di guadagnarsi il perdono della nakama bionda, arrabbiatissima dopo certi avvenimenti avvenuti il giorno prima e quello stesso giorno poco prima.

Ma poi aveva scoperto da Mira che la bionda era partita presto con Levy, e che l’avevano pregata di non dire ne a lui ne a Gajil la destinazione.

Da li aveva già intuito che la Maga degli Spiriti Stellari non era ancora disposta a perdonarlo, trovando comunque ingiusto aver portato in missione Levy e non lui.

Per quello aveva deciso che, al suo ritorno, le avrebbe chiesto scusa immediatamente e sarebbero tornati il team di prima.

Quel ritardo prolungato e quella lontananza per lui insopportabile, erano stati davvero un contrattempo indesiderato.

Si alzò di malavoglia, sbuffando irritato verso il Master ed andando a sedersi al balcone di Mirajane.

- Neh Natsu, si può sapere che ti prende oggi?- chiese sorridendo la Strauss maggiore.

- Niente, sono solo preoccupato. Non mi va di stare lontano da Lucy per un mese intero.-

Anche se si sentiva che era  preoccupato, nel suo tono si percepiva anche una nota di fastidio, e questo Lisanna, seduta accanto a lui, lo notò subito.

- Mi sembra che tu sia anche offeso, sbaglio?.- chiese sorridendo.

- Anche.-

Il rosato appoggiò la testa al bancone sospirando, facendo ridere Mira che in quel momento pensò che lui e Lucy si somigliavano ogni giorno di più.

La diavolessa si sporse di più sul piano in legno verso il mago del fuoco, un sorrisino innocente in volto, ma che celava dietro di se un malefico demone quel’era Mirajane.

- E come mai sei offeso?-

Lisanna sentì un brivido correrle lungo la schiena. Conosceva fin troppo bene sua sorella e quando utilizzava quella voce dolce ed eccessivamente gentile stava tramando qualcosa.

L’ultima volta che la sua Nee-chan aveva parlato in quel modo si era trovata coinvolta in un imbarazzante missione/appuntamento con Laxus, anche se non le era dispiaciuto per nulla come si erano evolute le cose.

Tremava all’idea di quello che avrebbe potuto fare ad un ingenuo come Natsu.

- Be ecco, credo che sia arrabbiata con me, però mi da fastidio che non mi abbia chiesto di andare in missione.- sbuffò irritato.

Mira non cambiò minimamente espressione, anzi il sorriso le si allargò ancor di più.

- A siiii?? E come mai avete litigatoooo?-

Il figlio di Igneel la guardò, ma poi vedendo che sorrideva decise di non badare allo strano tono che aveva percepito nella voce della Strauss maggiore, mentre un altro brivido percorse la schiena di Lisanna.

Natsu non aveva la minima idea del guaio in cui si stava cacciando ma, anche se voleva intervenire e salvarlo dalle grinfie della sorella, non lo fece.

Pensava che, forse, Mirajane avrebbe potuto far comprendere i sentimenti di Lucy anche al diretto interessato, ormai tutti ne erano a conoscenza eccetto lui.

- Be ecco, non sono andato in missione con lei e be, mi sono intrufolato in casa sua.-

Al ricordo di ciò che era successo un po’ di imbarazzo gli tinse le guance e Mira se ne accorse.

- Tutto quiii??-

- Neh Natsu, non sei anche entrato in bagno mentre si stava lavando sta mattina presto?-

Il mago del fuoco voleva bene al suo amico Happy, ma in quel momento avrebbe tanto voluto tappargli la bocca.

Notò che Lisanna accanto a lui aveva la bocca spalancata ed era arrossita, mentre Mira lo fissava con occhi brillanti.

- Ma Natsu non si fanno certe cose! Ci credo che Lucy è arrabbiata a morte con te.-

Forse l’unica ragazza che non si sarebbe mai arrabbiata in una situazione del genere sarebbe stata Erza, che anche da bambina faceva il bagno con lui e Gray.

- E tu sei offeso solo perché è andata via con Levy?- chiese ancora la Strauss maggiore.

A quel punto il rosato s’imbronciò.

- No, anche perché stamattina avevo in mente di andare in missione insieme per farmi perdonare e invece è partita senza dirmi nulla.-

- Ma cosa ti aspettavi, è normale che sia arrabbiata, vedrai che quando tornerà le sarà passato tutto.-

Lisanna tentò di consolarlo, non gli piaceva vederlo triste o arrabbiato, il sorriso stava molto meglio a Natsu, e questo lo aveva sempre pensato.

- Magari per farti perdonare potresti farle un regalo.-

Il commento innocente della sorella maggiore non la convinse minimamente, dove voleva arrivare Mirajane?

- Può interessare anche a te sai Gajil.-

Sentitosi chiamare in causa il Dragon Slayer del metallo la guardò torvo, nascondendo però l’imbarazzo dell’essere stato beccato ad origliare.

Era vero, anche lui voleva trovare un modo per farsi perdonare dal gamberetto, che sicuramente ce l’aveva con lui per averle dato buca.

- Tze cazzo dici? Io non ho niente da farmi perdonare da nessuno, chiaro?!- e si voltò dando le spalle al bancone, mantenendo però l’udito pronto a qualsiasi commento potesse interessarlo.

Mira sorrise, iniziando poi a dare i suoi “preziosi” consigli ai sue Dragon Slayer, perché lei lo sapeva, anche Gajil stava ascoltando.

Lisanna si passò una mano in volto, sorridendo poco convinta.

Sicuramente al loro ritorno, Lucy e Levy avrebbero trovato una bella sorpresa ad attenderle, ma non era certa che avrebbero gradito, specialmente se il regalo fosse stato offerto dalla ditta “Mirajane il demone”.










































*Note Autrice*
Yo Minna, eccomi tornata, stavolta con una long ^.^
Come ho già detto, questa "cosa", è nata come prequel di una long, per introdurre come due vecchie conoscenze siano entrate nella gilda (op almeno come si sono svolte secondo me le cose ^.^)
Ma come avrete capito dal titolo non sarà il tema principale della fic, bensì saranno alcuni dragon slayer di nostra conoscenza e la loro gelosia i veri protagonisti XD
Ovviamente le coppie saranno..... non ve le dico perchè potrebbero non essere così scontate XP
Ah giusto, aggiornerò circa ogni 2/3 giorni, anche perchè i capitoli  4 e 5 richiedono urgente manutenzione.
Un bacio a tutti quelli che seguiranno e, se lasciaste anche un commentino mi rendereste felice, anche solo per dirmi che fa schifo va bene lo stesso.
Jeo 95 =3

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Capitolo 2
*** Return to Fairy Tail ***


The Jealousy of the Dragon Slayer

 
 
CAPITOLO 2 – RETURN TO FAIRY TAIL
 
- Finalmente siamo tornate in città!-

Fuori dalla stazione, Lucy sorrise gioviale alla vista della sua amata città, nonostante fosse coperta da nuvole cariche di pioggia.

Pioveva, proprio come quando lei e la sua migliore amica erano partite.

Dopo un mese lontana, era bello poter tornare finalmente a Magnolia, la loro adorata città, e più di tutto poter tornare finalmente a Fairy Tail, l’amata Gilda, e dai loro Nakama.

- Già, nessun posto è come casa.-

Anche Levy non vedeva l’ora che quella storia finisse, soprattutto per i risvolti inaspettati che aveva serbato per lei e l’amica.

- Levy-san, Lucy-san, ci dispiace avervi causato un ritardo.-

Una figura dietro di loro parlò, e dalla voce si poteva intuire, oltre al fatto che era di una spanna più alto delle due ragazze, che fosse un maschio.

Levy negò con la testa, sorridendogli dolcemente.

- Non c’è problema, in fondo non potevamo abbandonarvi così, e poi era un ordine del Master.-

Al sorriso, il ragazzo arrossì un po’, ricambiandolo poi timidamente.

Non era ancora completamente abituato a quel genere di cose.

In verità erano due i ragazzi che accompagnavano le maghe di Fairy Tail, ed entrambi erano incappucciati in modo da celarne il volto e proteggerli dalla pioggia.

L’altro ragazzo se ne stava più indietro, silenzioso come Lucy non credeva possibile, o almeno non dopo quello che aveva visto durante il mese passato insieme.

- Qualcosa non va?-

Gli si avvicinò e lo chiese dolcemente, poggiandogli una mano sulla spalla.

Questi si riscosse, fissando la ragazza davanti a lui.

- No, stà tranquilla, è solo che stavo pensando.-

- Ohh tu pensi? Questa si che è una novità.- rise lei,

Il ragazzo le afferrò le guance ed iniziò a tirargliele, giocando a farle assumere strane smorfie.

- Ma come sei spiritosa Lulù-Chan!-

- Non chanarni in qvel mofo!- iniziò ad agitarsi offesa, cercando di liberarsi le guance dalla ferrea prese del ragazzo davanti a lei.

- Ma sei matto?! Vuoi staccarmi le guance?!- le sarebbero rimasti i segni, ne era sicura.

- Così impari a fare la spiritosa.-ghignò l’altro, mostrando due canini sporgenti che rendevano ancor più sadico il suo ghigno.

Lucy sbuffò, continuando a massaggiarsi le guance ancora doloranti.

- Allora Mister tatto, a che pensavi?-

- Be, voi credete veramente ci accetteranno dopo quello che è successo?-

Un dubbio che tormentava anche il suo compagno, non riuscivano proprio a togliersela dalla mente, nonostante le due avevano assicurato il contrario.

Lucy sbuffò per l’ennesima volta, mentre Levy scosse la testa; forse a causa dello stato pietoso in cui erano sul treno non le avevano sentite bene, ma le precedenti 100 volte avrebbero potuto ascoltarle!

Avevano passato tutto il giorno precedente tentando di convincerli che non ci sarebbero stati problemi e che li avrebbero accolti volentieri alla Gilda, ma come si dice, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, e dire che avevano anche un buon udito!

-  Che ne dici Levy-chan, la stupidità dei tipi come loro è una caratteristica?-

- Credo proprio di sì Lu-chan, soltanto Wendy si è slavata.-

Le due scoppiarono a ridere, mentre i ragazzi le guardavano confusi, uno di loro anche un po’ offeso.

- State tranquilli, non ci saranno problemi, l’ha detto anche il Master infondo!- tentò nuovamente Levy.

- Giusto, se hanno accolto Gajil dopo quello che aveva fatto, per voi non ci saranno problemi. Ah!-

Si accorse solo in seguito di aver pronunciato quello che, durante il mese precedente, era diventato il tabù di Levy, che si imbronciò subito.

- P-Perdonami Levy-chan…-

- Quel dannato baka non merita neanche che io mi arrabbi per lui!-

Nessuna delle due, neanche dopo un mese, era riuscita a perdonare il proprio nakama.

Ora per farla calmare ci sarebbe servito un vero e proprio miracolo, e per fortuna Lucy conosceva bene il “miracolo”.

- Ehi Levy-chan andiamo alla Gilda a controllare se sono arrivati i libri? Dopo tutto questo tempo saranno sicuramente già la che ci aspettano pronti per essere letti.- sorrise.

In una frazione di secondo la turchina li aveva già seminati, schizzando fuori dalla stazione senza ombrello ed esponendosi alla pioggia, facendo segno hai tre di muoversi.

Era inutile, il suo amore per i libri superava ogni cosa, dalla pioggia al nervosismo procurato da Gajil.

- Ohi gnocca, è molto lontana la Gilda?-

Lucy abbassò lo sguardo verso l’essere che aveva parlato, irritata e pronta ad un vero e proprio omicidio.

- NON. CHIAMARMI. COSÌ!!-

A forza di ripeterlo, tra lui e il suo compagno, quelle parole le sembravano perdere di significato ogni giorno di più.

- Si si, allora è lontana?-

A parlare era stato un essere estremamente basso, erano due, esattamente come i ragazzi, coperti entrambi da dei mantellini impermeabili scuri.

- Non molto, guarda è proprio la in cima.-

Lucy indicò il punto più alto della città, dove spiccava l’edificio di Fairy Tail, imponente e maestoso, che vegliava su Magnolia in tutta la sua grandezza.

- Ehi vi muovete?!-

Levy tornò indietro, prese dalle mani di uno dei due ragazzi il suo ombrello, e poi trascinò Lucy sotto la pioggia, senza darle il tempo di aprire l’attrezzo per ripararsi.

Ma a nessuna delle due importava.

Ridevano e correvano incuranti delle gocce che leggere cadevano su di loro, bagnandole dalla testa ai piedi, felici di essere nuovamente a casa.

I quattro incappucciati le seguirono divertiti ma felici per loro.

Dovevano la vita alle due maghe e vederle sorridere così, allegre e spensierate, non poteva che rendere anche loro contenti.

***********************************************************************************************************

Era tutto infuocato, più del solito.

Finalmente, dopo un estenuante mese di attesa, Lucy stava per tornare, ed il loro team sarebbe rinato.

Con i “saggi” consigli di Mira si sentiva più sicuro e pronto ad affrontare la Maga delle stelle per fare pace, sperando anche che l’arrabbiatura fosse passata in tutto quel tempo.

Comunque avrebbe seguito il piano della diavolessa, sicuro così di ricevere il perdono della maga degli Spiriti Stellari, riprendendo al più presto le solite missioni come un team.

Per questo quando aveva sentito rumore di passi fuori dalla Gilda era schizzato su dallo sgabello come una molla, non prestando attenzione al fatto che i passi appartenessero a più di due persone.

Cosa di cui invece Gajil si accorse benissimo.

Però, quando dalla porta entrarono soltanto le due ragazze, bagnate come pulcini, credette di aver avuto un allucinazione uditiva.

“Bah avrò mangiato poco ferro.”

Riprese tranquillamente il suo pasto, interrotto dall’entrata delle due, fissando con la coda dell’occhio la piccola Levy intenta ad asciugarsi e ad evitare gli abbracci decisamente troppo appiccicosi di Jet e Droy.

Dio se gli era mancato quel piccolo gamberetto.

Erano letteralmente state prese d’assalto da molti membri della Gilda, principalmente dalle altre ragazze che erano felici di rivederle.

- EHIIIII LUUUU!!!-

Appena era entrata le si era letteralmente lanciato contro, pronto a sfogarsi con lei per averlo lasciato li da solo.

Certo voleva seguire la strategia di Mira, ma prima si sarebbe lamentato un po’ come, secondo lui, era giusto che fosse.

- Lucy sei tornata finalmente! Che bellooooo!!!!-

Happy si era catapultato sulla bionda, immergendosi nel prosperoso seno della ragazza, felice di rivederla finalmente alla gilda.

- Sei cattiva Lucy! Come hai potuto andare in missione con Levy senza dire niente a me e a Happy?! Hai la minima idea di quanto ci siamo preoccupati?!- sbraitò Natsu quando le fu davanti, assecondato dal fedele gatto blu.

- Aye Sir!-

La biondina si accigliò, fissando truce sia l’uno che l’altro.

Se per Levy il tabù era il nome Gajil, per lei era quello di Natsu.

Scostò da se Happy, passandolo bruscamente in braccio a Natsu e rispondendo con tono alterato ai rimproveri del rosato.

- O ma davvero? Adesso vi interessa quello che faccio e come stò? Però non vi siete fatti scrupoli a lasciarmi andare in missione da sola l’ultima volta.-

Era arrabbiatissima, quel mese non era affatto servito a calmarla come speravano, e la risposta che diede fece zittire i due per un attimo.

- Ma quella volta avevo promesso ad Happy che…-

- Be questa volta l’avevo promesso io a Levy-chan e non potevo rimandare, anche se poi si è prolungata più del previsto. Ed ora scusatemi ma vorrei asciugarmi e poi parlare col Master.-

Diede le spalle ai due nakama che la fissavano shoccati.

Altro che calmata, se possibile era più alterata di quando era partita! Non poterono fare altro che sperare nel piano della Strauss maggiore, a quel punto era la loro ultima possibilità.

- Ben tornate, tenete asciugatevi con questi.-

Mira si avvicinò alle due con degli asciugamani, porgendoli loro sorridendo.

Le maghe sorrisero e accettarono ringraziando, per poi cercare Makarov con lo sguardo, anche se Levy era curiosa di sapere anche un'altra cosa.

- Mira senti, non è che è arrivato un baule per caso?-

La barista sembrò pensarci su, poi sorrise alla ragazza ed annuì.

- Immaginavo fosse tuo, per chi altri poteva essere un baule pieno di libri? Tranquilla, l’ho fatto portare a Fairy Hills, è nella tua stanza.-

Levy sorrise raggiante, ora più serena e concentrata, pronta a parlare col Master della “missione” appena finita.

- Siamo felici che siate tornate, ci avete fatto preoccupare.-

Nonostante avesse fiducia in loro, anche Erza si era preoccupata un po’, ma vederle li sane e salve l’aveva tranquillizzata.

- Scusaci Erza.- rispose Lucy con uno sguardo di scuse.

- Abbiamo avuto un imprevisto e, a proposito, c’è il Master?-

A rispondere alla Scripter fu Lisanna.

- È appena andato nel suo ufficio, immagino centri con la missione extra giusto?-

Non era la sola curiosa in quel momento, visto che metà gilda si era voltata verso di loro, impazienti di sapere il motivo della loro assenza prolungata.

- Be ecco vedete, abbiamo incontrato due persone che vorrebbero entrare a Fairy Tail, per questo il Master ci ha…-

- Basta così Levy, le spiegazioni le rimanderemo a dopo.-

Solo poco prima Makarov era entrato nel suo ufficio per rilassarsi, troppe urla e risse gli facevano venire un gran mal di testa e a volte sentiva il bisogno di allontanarsi un attimo da quel caos.

Quando però aveva sentito le voci delle sue due figlie, il cuore gli si era riempito di gioia, felice di rivederle finalmente a casa, sane e salve.

Nonostante fosse stato proprio lui ad affidare loro quel compito così lungo, la preoccupazione per la loro incolumità non erano mancate.

Quando aveva aperto la porta, pronto a scendere per dare loro il ben tornato, aveva sentito il discorso di Levy, ma l’aveva interrotta subito.

Ancora non era il momento delle spiegazioni, prima voleva un rapporto dettagliato dalle due, più un colloquio con i ragazzi interessati ad entrare nella Gilda.

Quando le due l’avevano contattato da Onibus un mese prima, aveva avuto molti dubbi, ma ora si era deciso ad accettare la presenza dei nuovi arrivati nella Gilda, anche se prima voleva informarsi bene.

Era compito suo riportare sulla via della luce chi si era perso nel buio, e mai avrebbe negato il suo aiuto a qualcuno.

- Due nuovi membri? Hic! E chi shono? hic!.-

Cana era già brilla, ma vista la sua resistenza all’alcol l’avrebbe smaltita in poco, mentre invece sembrava incuriosita dalla possibile presenza di due nuovi arrivati molto carini.

Anche se aveva iniziato a frequentarsi con Bacchus, non significava che avesse smesso di guardarsi intorno in cerca di bei ragazzi!

Lucy e Levy si girarono verso la porta, chiamando un qualcuno che, rimasto fuori, aveva celato la sua presenza.

Gajil si diede dell’idiota per aver dubitato del suo finissimo udito, certo che non avrebbe mai più sottovalutato i suoi sensi di drago.

E quando il suo naso riconobbe nel tizio che stringeva la mano della SUA Levy un odore particolarmente famigliare il suo corpo si irrigidì.

Che cazzo ci facevano loro li?

Natsu stavolta non fu da meno, riconoscendo immediatamente i due incappucciati dal loro odore, ed alterandosi quando uno dei due aveva stretto forte la mano della sua nakama.

- E loro che ci fanno qui?-

Fu l’ovvia domanda del rosato che ancora li fissava truce.

Lucy ricambiò l’occhiataccia, per nulla disposta ad una tregua con il Dragon Slayer. Era sicura che se avesse parlato di nuovo avrebbe mandato a monte i loro piani, rovinando tutto come era solito fare, saltando a conclusioni assurde molto distanti dalla realtà.

- Vedo che qualcuno ha già capito, forza ragazzi seguitemi nel mio ufficio, a dopo le presentazioni e le spiegazioni.-

I quattro fecero per salire, se non che Natsu e Gajil bloccarono loro il passaggio.

- Nonnetto che significa questa storia?- chiese il rosato, la voce poco rassicurante.

- Si anche io vorrei delle spiegazioni vecchio.-

Prima che il Master potesse anche solo aprire bocca, Lucy e Levy si posizionarono fra i due incappucciati ed i Nakama.

- Ah no, nessuno vi deve proprio niente.- sentenziò la turchina, incrociando le braccia.

- Esattamente, ora se volete scusarci abbiamo cose più importanti da fare che discutere con voi.-

La biondina concordò in pieno, mentre il comportamento delle due lasciò spiazzato il resto della Gilda.

Ripresero la marcia insieme ai due ragazzi misteriosi, ma prima di entrare nell’ufficio di Makarov le ragazze si voltarono e fissarono truce i due Dragon Slayer.

- E se provate a spifferare qualcosa prima del tempo, ve la faremo pagare cara.-

Un lungo brivido corse lungo la spina dorsale dei due draghi, mentre i cinque al secondo piano sparivano nell’ufficio del Master.

Qualche ora dopo………

Finalmente, dopo un estenuante attesa in cui tutti, perfino Laxus, i membri della Fairy Tail aspettavano ansiosi e curiosi l’uscita dei due misteriosi, si decisero a tornare nella sala principale.

Makarov salì sul bancone, prendendo un boccale di sakè ed iniziando a bere velocemente.

Un sorrisino gli si dipinse sotto i baffi, mentre veniva accerchiato dai suoi curiosi figli.

- Bene marmocchi, vi comunico che potremmo ammettere due nuovi membri alla Gilda.-non fu una notizia sconvolgente, già Levy aveva accennato qualcosa prima, interessava di più l’identità dei due misteriosi.

- Forza, ora potete anche presentarvi.-

All’ordine di Makarov, tranquillo e pacato come sempre, i due rilassarono i muscoli, tesi per l’agitazione, e lentamente iniziarono a togliersi i mantelli.

Grande fu la sorpresa quando tutti ebbero riconosciuto i loro ex avversari nei grandi giochi magici.

- Sting?! Rogue?-

Un coro di sorpresa si levò nell’aria, prima di essere sostituito da un pesante silenzio, interrotto solo dal cadere della pioggia sul tetto della Gilda.














































*Note Autrice*
Yo Minna!!! XD
Ecco a voi il secondo capitolo ^.^
Sniff sniff 9 recensioni, mi sono commossa quando le ho viste XD grazie mille a tutti!!
Allora, come abbiamo visto i due nuovi membri sono niente di meno che Sting e Rogue!! XD 
Nel prossimo capitolo vedremo cosa è successo durante il primo incontro dei quattro, in più spunterà fuori un altro piccolo mistero. >.<
Ok basta la smetto, e ringrazio tutti quelli che seguono questa mia piccola storia ^.^
Un ringraziamento speciale a:
TAICHI_90
erol89
Phoenix_passion
pongaa
TrAiN_XIII_95
Marta94
Serenity93
StelladelLeone
Bluesun

Grazie mille per aver commentato, vi adoro XD
Un bacio a tutti e alla prossima, che sarà sempre tre 3/4 giorni, dipende tutto dalla connessione XP
Jeo 95 =3

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Capitolo 3
*** Memoirs of one past month ***


ATTENZIONE: REATING ALZATO PER QUESTO (ANCHE SE NON MOLTO) E I PROSSIMI CAPITOLI, GRAZIE DELL'ATTENZIONE E BUONA LETTURA ^.^ Jeo 95 =3


The Jealousy of the Dragon Slayer

 

 
 
CAPITOLO 3 – MEMOIRS OF ONE PAST MONTH 
 
La sorpresa era tanta per i membri di Fairy Tail, increduli nel vedere li i due Dragon Slayer della Sabertooth, loro nemica ai giochi magici.

Chi beveva, come Cana, sputò tutto quanto il sakè che stava sorseggiando, chi mangiava, lasciò cadere a terra tutto il cibo, mentre Mira perse la presa dal boccale che si era messa a lucidare.

Ma lo stupore, comunque, non ignorò neanche uno dei figli di Makarov, nonostante ci fosse qualcuno che li fissava truce.

Di tutte le persone che potevano presentarsi da loro per entrare alla Gilda, quei due non erano stati neanche considerati.

Il biondino ghignò, mentre Rogue restò impassibile di fronte a quegli sguardi diffidenti e sorpresi.

Dentro però erano entrambi irrequieti e timorosi del giudizio di quei maghi che, tempo addietro, li avevano sconfitti.

Nel frattempo i due esseri più piccoli, che altri non erano che Lector e Frosh, si tolsero anche i loro mantelli.

Levy si chinò sul piccolo Frosh e lo prese tra le braccia sorridendo.

- Già proprio noi, allora è vero che il vecchietto non ve l’aveva detto.-

Sting si beccò una gomitata in pieno stomaco da Lucy, mentre il gatto marroncino le saltava in testa.

- Ma sei matta?!- le urlò lui.

- Cerca di portare più rispetto al Master, sei ancora in prova per poter entrare nella Gilda.-

Anche se gli disse quella frase Lucy non credeva veramente li avrebbe cacciati via, in fondo l’idea di tenerli d’occhio per un mese ed esaminarli era stata proprio del vecchietto.

- Sting-kun ha fatto arrabbiare ancora la gnocca.- rise Lector da sopra la testa della bionda.

Lucy lo prese tra le mani e se lo portò di fronte al viso, faccia a faccia, fissandolo con le guance gonfie.

- Quante volte ti devo ripetere di non chiamarmi così?!?!-

- Zitta gnocca e prendimi in braccio come si deve!!-

Lucy sbuffò mentre l’Exeed si agitava tra le sue mani, inutile parlare con lui o con Sting visto che comunque facevano sempre tutto di testa loro, così prese meglio Lector tra le braccia cercando di tenerlo buono.

Rogue si avvicinò un po’ a Makarov, iniziando a parlargli con tono serio e rispettoso.

- Makarov-san, grazie mille per averci ascoltato e capito, però trovo giusto spiegare anche a loro il motivo per cui siamo qui.-

Makarov, sorseggiando tranquillamente il sakè, annuì in accordo con il giovane drago d’ombra.

Rogue si voltò verso gli altri componenti della Fairy Tail che, anche se diffidenti, erano impazienti di ascoltare ciò che i due avevano da dire.

- Non è facile da spiegare, e so bene che non avremmo il diritto di venire qui a chiedere il vostro aiuto, ma siamo stati buttati fuori da Sabertooth e non sapevano dove andare. Vivevamo come due barboni, almeno finchè…- si girò per incrociare lo sguardo complice di Levy, che lo affiancò sorridendo.

- Finchè non li abbiamo trovati io e Lu-chan.-

Inizio Flashback

- Si può sapere come avete fatto a ridurvi così?!-

Erano riuscite a portarli fino ad una locanda non molto lontana, nonostante l’iniziale diffidenza della receptionist.

Li avevano stesi sui due letti presenti, e avevano cercato di curarli al meglio, con bende e medicinali portati sotto loro richiesta da una cameriera.

Ora che erano svegli e meno stanchi di prima, anche se sempre affamati, dovevano rispondere alle domande delle due.

- Tze, e perché dovremmo rispondevi?-

Una vena iniziò a pulsare sulla tempia di Lucy, già stanca e incavolata per i fatti suoi.

Evidentemente stava diventando intollerante ai Dragon Slayer, non faceva altro che arrabbiarsi in loro presenza.

Levy lanciò un occhiata all’amica, percependo chiaramente aria di tempesta, così intervenne.

- Be vi abbiamo portato fin qui, vi abbiamo curato e fra poco potrete anche mangiare, il minimo che potreste fare per ringraziarci sarebbe rispondere alle nostre domande.-

Fissò intensamente Rogue, credendolo più disponibile di Sting, ma lo trovò ad abbassare lo sguardo.

- Nessuno vi ha chiesto di salvarci.- rispose il moro, indifferente.

Anche alla Scripter iniziò a pulsare una vena in testa.

Decisamente non era un buon periodo per loro e la razza maschile dei Dragon Slayer.

- Rogue, Fro pensa che dovreste rispondere.-

Il drago d’ombra fissò sorpreso il compagno Exeed, così come fecero anche Sting e Lector accanto a lui.

- Ma sei stupido Frosh?! Perché il grande Sting-kun e Rogue-kun dovrebbero dare retta a due maghette di Fairy Tail?!-

Lucy fissò l’Exeed del drago di luce, irritata per essere stata definita “maghetta”, pensando che doveva essere una loro caratteristica dire tutto ciò che gli passava per la mente, anche Happy lo faceva.

- Ma sono state gentili e ci hanno aiutato anche se nessuno l’ha chiesto, Fro la pensa così.-

Rogue guardò ancora il piccolo gatto col costume da rana, poi sospirò.

- Cosa volete sapere?-

Sting fissò il fratello sconvolto.

- Non vorrai davvero dare corda a queste due vero?! Sono della Fairy Tail, tra l’altro sono le ragazze di Natsu-san e Gajil-san, non possiam…-

- CHE HAI DETTO?!?-

Sobbalzarono i quattro della Sabertooth, vedendo le due maghe incavolate nere, mentre fissavano Sting con aria omicida.

- E DA QUANDO SAREMMO LE RAGAZZE DI QUEI DUE BAKA?!?!-

Un gocciolone scese dietro la nuca del biondo.

- Be, siete sempre insieme…-

- NON DIRE MAI PIÙ UNA COSA DEL GENERE CHIARO?!-

- O-Ok-

Si era ritrovato spiazzato il biondo, ma ci volle poco perché ritrovasse la sua spavalderia.

- Comunque fate parte di Fairy Tail e siete nemiche.-

Lucy sbuffò, esasperata dalla testardaggine e dalla stupidità di quel ragazzo, caratteristica comune in diversi figli di draghi.

- Senti se avessimo voluto vi avremmo lasciati la fuori a morire non ti pare? Smettila di essere tanto diffidente verso chi ti salva la vita.-

- Tze, una come te non può capire.-

A quell’ennesima affermazione, la precaria pazienza di Lucy precipitò sempre di più verso il punto di rottura.

- Allora spiegati no?! Se non ci dite cos’è successo non possiamo aiutarvi!-

Levy notò lo sguardo buio di Rogue e Frosh, capendo che doveva essere successo qualcosa di veramente grave.

Poggiò una mano sulla spalla dell’amica nel tentativo di calmarla, poi si rivolse ai due.

- Sentite, lasciamo perdere per ora, sia su quello che vi è successo sia sul fatto dei nemici. Avete bisogno di mangiare e riposare, magari quando vi sarete convinti potrete raccontarci tutto.-

La maga degli Spiriti Stellari guardò dubbiosa l’amica, ma quando la turchina le indicò i membri della Sabertooth con la testa, il cuore le balzò in gola notando gli sguardi cupi e, forse, tristi dei quattro, capì anche lei che qualcosa di grande e doloroso doveva averli scossi.

Sospirò, cercando di calmarsi e prendere lucidità.

- Ok, tanto tra poco dovrebbero arrivare con il servizio in camera.-

Avevano speso poco per una notte in quella stanza, ma la metà del compenso era servita per i viveri perché sapevano, per esperienza personale, quanto mangiassero i Dragon Slayer.

Quando il cameriere portò loro un immenso carrello di leccornie, probabilmente metà dei viveri dell’intera locanda, poterono confermare le loro teorie.

I due mangiarono voracemente tutto quanto, lasciando alle maghe e ai piccoli Exeed giusto l’indispensabile per sfamarsi.

- Ahhhh ora si che stò meglio.- sorrise Sting, gettandosi all’indietro sul letto.

Lucy lo guardò, sorridendo divertita.

“Sono proprio tutti uguali.”

Fu un sorriso che non sfuggì a Sting.

- Che c’è?-

Lei lo guardò confusa.

- Perché stai sorridendo?-

- Nulla di importante, semplice divertimento.-

Anche Levy stava sorridendo, probabilmente avendo avuto lo stesso pensiero di Lucy, nonostante dovesse ammettere che il drago d’ombra era decisamente più calmo di certi draghi di sua conoscenza.

- L’hai pensato anche tu neh, Lu-chan?-

Annuì la bionda verso la sua migliore amica, mentre i quattro le guardavano confusi.

- Certo che siete strane voi due, specialmente la biondina.- rise Sting.

- È vero, però è anche gnocca giusto Sting-kun?-

Il biondo guardò il compagno, un ghigno malizioso in volto.

- Si hai ragione.-

Lucy arrossì di botto, ma non ebbe il tempo di commentare.

- Ma è anche petulante e urla decisamente troppo.-

Risero i due, una risata che si spense quando un aura maligna si innalzò alle loro spalle, facendogli correre dei brividi lungo la schiena.

- COSÌ SAREI PETULANTE?!?! ORA VE LA DO IO LA PETULANTE RAZZA DI BAKAAA!!!-

Chiusero gli occhi, aspettando il colpo, che però non arrivò.

Quando li riaprirono Lucy era davanti a loro con uno sguardo triste quanto dispiaciuto e stanco.

- Lasciamo perdere, tanto ho già capito che con voi draghi non c’è nulla da fare. Scusate la sfuriata.-

Fossero stati Natsu e Happy li avrebbe sicuramente presi a pugni e mai avrebbe pensato di scusarsi, ma trattandosi di quei due non se la sentiva.

Per un attimo le erano tornate alla mente le loro espressioni sofferenti, per questo si era fermata prima di colpirli.

La guardarono straniti, mentre tornava a sedersi di fianco la turchina e riprendere a ridere e parlare come prima, senza che nulla fosse accaduto.

- Sting-kun?-

- Mmh?-

- Secondo me potremmo anche fidarci non trovi?-

Il ragazzo lo guardò stranito.

- Chee??-

- Be non mi sembrano così forti da potervi battere, o almeno non nel pieno delle forze. Se avessero voluto farci male lo avrebbero già fatto.-

Il ragionamento di Lector non faceva una piega, così anche il biondo si convinse della buona fede delle due.

- Ohi Rogue, glielo diciamo?-

Il moro annuì semplicemente.

Per tutto il tempo non aveva staccato gli occhi da Levy, incantato da quella ragazzina che rilasciava gioia da tutti i pori.

Gli sarebbe piaciuto poter provare una felicità del genere un giorno, magari glielo avrebbe insegnato proprio lei, il segreto per la felicità che da sempre era stata negata a lui e al fratello.

-Ohi fatine, venite qui.-

- Guarda che noi abbiamo un nome biondino.- ribattè Lucy seccata.

Il ragazzo ghignò.

- Be anche io se è per quello, e poi mica vi siete presentate.-

- Su questo ha ragione Lu-chan.-

La ragazza dai capelli turchini si fece avanti sorridendo, porgendo una mano a Rogue.

- Piacere, io sono Levy McGarden.-

Rogue ricambiò la stretta ma non sorrise, non ne era capace lui, se non con Frosh.

- Io invece sono Lucy Heartphilia.-

- Piacere nostro Levy, Lulù-chan.-

Rabbrividì Lucy a quel nomignolo datole da Sting, ricordava fin troppo quelli che le aveva dato Dan, seguace di Zentopia, e che lei proprio non sopportava.

- Non chiamarmi in quel modo! Mi fai tornare alla mente ricordi per nulla piacevoli.-

- Ok Lulù-chan.-

Sbuffò irritata, ma cercò di darsi un contegno.

- Allora di cosa avevate bisogno?-

Sting e Rogue abbassarono il capo, di nuovo incerti sul da farsi e turbati da quei ricordi.

- Siamo stati cacciati dalla Sabertooth quando ci avete battuti ai giochi.-

Se lo aspettavano, anche dal fatto che quando li avevano medicati non avevano trovato i marchi della Gilda.

- Minerva minacciava di far del male a Lector se non vincevamo, e quando abbiamo perso ho temuto davvero il peggio.- si passò una mano tra i capelli biondi.

- Quella donna era fuori di se, era appena diventata Master e non s’è fatta scrupoli. Ha dato tutta la colpa a noi, ci ha fatti inseguire per giorni dagli altri membri della Gilda, per fortuna che avevamo liberato Lector prima.-

Fu il turno di Rogue.

- Abbiamo combattuto fino ad esaurire completamente la magia, nascondendoci come topi, cercando di sopravvivere alla furia di Minerva e di Sabertooth.-.

Strinsero entrambi i pugni, mentre le ragazze ascoltavano in silenzio.

- Per giorni non hanno fatto altro che attaccarci, inseguirci, anche se sapevano che eravamo indifesi, anche se eravamo stati compagni loro…-

La rabbia li faceva fremere, ma anche il dolore dell’essere stati traditi non accennava a diminuire, avevano un gran bisogno di sfogarsi.

Lector e Frosh già piangevano, decisamente più espansivi dei loro compagni.

Due calde braccia, esili e sottili, avvolsero sia Rogue che Sting, che rimasero piacevolmente sorpresi nel ritrovare Levy e Lucy abbracciate a loro, la turchina col moro mentre la bionda al drago di luce, che piangevano.

- Ci dispiace aver insistito prima, non potevamo immaginare una cosa del genere.- sussurrò Levy.

- Avete passato momenti terribili, ma ora è tutto finito, non dovrete più preoccuparvi di Minerva o di Sabertooth, potete pure piangere se volete, qui non vi sentirà nessuno.-

Fu in quel momento, stringendo a loro le due ragazze, che i draghi gemelli sfogarono il loro dolore con le lacrime, mentre il cielo piangeva con loro.

Quello, è stato l’inizio della missione extra di Lucy e Levy.

Qualche ora dopo…

- Allora avete fatto?- chiese uno Sting seccato.

- Aye Aye cerca di stare calmo, abbiamo appena finito.- sbuffò Lucy.

Possibile che quel ragazzo fosse sempre così impaziente?!

- Levy-san, chi avete chiamato?-

Levy sorrise gentile a Rogue, che forse per la prima volta le ricambiò.

- Abbiamo chiamato il Master per dirgli di voi, e lui ci a detto che per un mese non rientreremo.-

I due le fissarono stupiti.

- E perché? Che dovete fare per un mese?-

- Sting sei proprio un baka, mi pare ovvio! Vedremo di tenervi d’occhio.-

Lucy rise della stupidità del Dragon Slayer, continuando a pensare quanto questo tratto fosse comune in tipi come loro.

Il baka non piacque a Stinge anche se, non appena realizzò le parole della bionda, spalancò la bocca.

- E perché dovreste tenerci d’occhio?-

Lo due si sorrisero complici, per poi dire in coro:

- Perché da oggi siete sotto esame per entrare a Fairy Tail.-

I due ragazzi e gli Exeed sgranarono gli occhi, sorpresi e confusi come non mai.

- Come scusate?-

Le due sorrisero, ammirando la faccia inebetita di Sting e Rogue.

- Be, a grandi linee abbiamo spiegato al Master la vostra situazione, e ha deciso di ascoltarvi.- spigò Levy.

- Ma prima ha detto che vuole mettervi sotto esame, così ci ha chiesto di passare un po’ di tempo con voi per controllarvi, nel mentre svolgeremo qualche missione per conto della Gilda.- concluse Lucy.

- E il vostro Master sarebbe disposto ad ascoltarci? Addirittura ad accoglierci?-

A Sabertooth non sarebbe mai successa una cosa del genere, ne erano più che certi. Due “deboli reietti”, come li avrebbe definiti Master Gemma, non sarebbero mai stati accettati nella loro ex Gilda, mentre la Fairy Tail era pronta ad aiutarli.

Decisamente erano due Gilde completamente diverse, se non agli antipodi.

- Allora accettate?-

In un caso normale si sarebbe potuto dire che erano commossi dalla generosità di Makarov e delle due ragazze, ma parlando di Sting e Rogue, il cui orgoglio veniva prima di tutto, si limitarono a stirare le labbra in un sorriso, quasi invisibile per il drago d’ombra, malizioso per quello di luce.

- Perché no, potrebbe essere divertente.- ghignò il biondo.

- Grazie mille per l’offerta, accettiamo.- disse Rogue.

Non sarebbe stato male entrare nella Gilda dei Dragon Slayer che una volta stimavano, e poi un mese con quelle due ragazze carine e sempre sorridenti, nonostante una urlasse troppo, non gli sarebbe di certo dispiaciuto.

Sì, sarebbe decisamente stato un mese interessante.

Fine Flashback

- CHE COMMOVENTE STORIA DA VERI UOMINI!!!!- gridò Elfman con le lacrime agli occhi, commuovendosi come solo un vero uomo sapeva fare.

Evergreen gli si avvicinò e lo colpì col suo ventaglio in piena nuca, intimandogli di riprendere il controllo e mantenere un po’ di contegno, salvando così la sua poco dignità da “uomo”.

Era vero però che tutti i presenti, o quasi, si rattristarono sentendo il racconto, iniziando così a provare compassione verso quei due ragazzi.

C’era chi però non si lasciò impietosire, come Titania, che cercò di chiarire il piano del Master.

- Ricapitolando avete passato il vostro ultimo mese in compagnia di Sting e Rogue per esaminarli e vedere se erano idonei ad entrare nella Gilda, è così?- chiese per avere conferma.

- Esatto, è stato il Master ad ordinarcelo.- rispose sicura Lucy.

- Ma siamo noi che abbiamo proposto di farli entrare nella Gilda.- si affrettò ad aggiungere Levy.

- Quindi voi siete convinte di potervi fidare di loro fino a questo punto? E se vi avessero fatto del male cosa avreste fatto?- fu l’ovvia domanda di Gray, cui però risposero i ragazzi.

- Ehi vacci piano bello, loro due ci hanno salvato il culo, per quale motivo dovremmo far loro del male?!-

Potevano dire tutto di loro, ma non che avrebbero potuto fare del male a Lucy e Levy, questo non lo accettava.

Juvia intanto lo fissava truce, pensando di aver trovato un ennesimo rivale in amore.

- Vi assicuro che non avremmo mai fatto del male ne a Levy-san ne a Lucy-san. Vorremmo solo ricominciare una vita normale, magari anche un po’ più felice di com’era prima.- confessò Rogue.

Chinarono entrambi il capo, mentre Lucy e Levy, con i due Exeed in braccio, si avvicinarono e tentarono di confortarli.

E anche se la diffidenza era presente in molti di loro, c’era chi invece vedeva nella presenza di quei due una grande opportunità.

Mira scrutava attentamente le due ragazze vicino agli ormai ex membri della Sabertooth, lanciando poi veloci occhiatine sia a Gajil che a Natsu, e sorrise.

Si vedeva lontano un chilometro che quei due erano gelosi marci, e questa per lei era un occasione d’oro. Sapeva che Natsu l’avrebbe ascoltata e seguito i suoi preziosi “consigli” ma Gajil era troppo testardo e cocciuto per farlo.

Neanche minacciarlo col Satan Soul l’avrebbe convinto, ma un bel colpo di gelosia forse sarebbe servito allo scopo.

Doveva solo trovare la scusa giusta per innescare nei due una reazione, anche in Natsu. Perché anche se l’avesse ascoltata sarebbe stato troppo divertente vedere una sua scenata di gelosia.

Era sadica e amante dell’amore, una combinazione decisamente pericolosa se mischiata alla sua doppia personalità, Lisanna aveva ragione a preoccuparsi dei suoi folli piani.

Ma fu proprio l’inconsapevole ed innocente sorellina a suggerire un idea a Mira per far scattare l’operazione gelosia.

- Quindi avete passato molto tempo insieme e vi conoscete bene ora giusto?- chiese la minore delle sorelle Strauss.

- Già, a stretto contatto notte e giorno, non li abbiamo mai persi di vista e vi assicuro che in fondo sono dei bravi ragazzi.- rispose Levy con un sorriso.

Mira ghignò maligna, ringraziando mentalmente la sorellina per averle offerto la soluzione su di un piatto d’argento, ma aveva bisogno di una mano e sapeva bene da chi andare per chiedere appoggio.

Uno strano brivido percorse la schiena di Lisanna, costringendola a voltarsi per la gran brutta sensazione che aveva provato.

 - Tutto bene?- chiese Laxus accanto a lei.

L’albina si voltò a guardarlo, leggermente rossa in volto dopo che ebbe incontrato gli occhi scuri del biondo.

- S-Sì, non è n-nulla, solo una strana sensazione.- gli sorrise, facendo si che una lieve nota d’imbarazzo tingesse anche le guance di lui, che si voltò per non farlo vedere.

La ragazza si voltò nuovamente cercando la sorella con lo sguardo, trovandola a parlare con Cana, apparentemente tranquilla.

Ma la verità era un'altra, la conosceva troppo bene, aveva sicuramente qualcosa in mente, sperò vivamente di sbagliarsi e di essere semplicemente diventata paranoica, anche se quel brutto presentimento non voleva abbandonarla.

- Allora hai capito, Cana?- chiese nuovamente Mirajane, un sorrisetto sulle labbra.

La castana bevve avidamente da una botte una grossa quantità del suo amato sakè, sorridendo di rimando all’albina.

- Puoi contarci, li faremo diventare verdi d’invidia!- ed entrambe ghignarono.

Lucy e Levy non sospettavano minimamente del tremendo complotto cui, loro malgrado, sarebbero presto state coinvolte.

- A stretto contatto? Esattamente quanto stretto?-

La figlia di Gildarts si era avvicinata alle due ragazze, un velo di malizia nella voce quando aveva posto quella domanda.

- I-In che senso scusa?- chiese Lucy, confusa e agitata.

Chissà perché ma sentiva che qualcosa non quadrava, non sapeva dire però se la strana sensazione venisse dal fatto che Cana le squadrava maliziosamente o dal sorriso diabolico che per un istante aveva adornato il viso di Mira.

Lisanna invece capì. Non si era sbagliata, sua sorella aveva in mente qualcosa e la maga dei tarocchi era sua complice.

- Come in che senso?!- domandò stizzita la castana, ma poi sorrise nuovamente maliziosa.

- Non fate le innocentine con me! Scommetto che ve la siete spassata per bene con loro!-

Alle affermazioni della figlia di Gildarts, Lucy e Levy divennero rosse quanto un peperoncino e non furono le uniche ad avere questa reazione.

Erza riuscì a mimetizzare perfettamente il suo viso con i capelli tanto era rosso, a Evergreen caddero gli occhiali dal naso mentre le guance si infiammarono, Wendy era svenuta per il troppo rossore intanto che Charle cercava di rianimarla.

Juvia aveva preso a fantasticare, mormorando un ”anche io e Gray-sama!”, mentre Lisanna arrossì e realizzò che sua sorella era veramente diabolica, ma peggiorava notevolmente quando si alleava con una come la maga dei tarocchi.

- COMPLIMENTI PER AVER PERSO LA VOSTA PUREZZA!!!-

Esclamarono in coro Cana e Mira, facendo si che Lucy e Levy arrossirono ancor di più, mentre la parte maschile della Gilda, Master compreso, lasciò che la mascella cadesse a terra e gli occhi si sgranassero, uscendo dalle orbite.

Jet e Droy non ressero il colpo e svennero, sussurrando intanto il nome della compagna di team.

- Congratulazioni Levy!! Allora volevi arrivare già preparata alla prima notte con Gajil eh?? Oppure hai trovato qualcosa di meglio di quello scorbutico???-

La maga dei tarocchi strinse un braccio attorno al collo della Scripter, incurante del colore rosso acceso che ormai dominava la sua non più candida pelle, mentre un incomprensibile balbettio le fuoriusciva dalle labbra.

- Oh Lucy, ma non è giusto! E io che pensavo ti saresti concessa solo a Natsu! Oh be, sono fiera di te lo stesso!!-

E mentre Cana traumatizzava Levy, il demone in persona si stava cucinando Lucy, che da come fumava e dal colore rosso vivo del viso si poteva intuire fosse cotta a puntino, se non bruciata del tutto.

Sting e Rogue evitavano di commentare, imbarazzati e shoccati dalla scena che si presentava loro, anche se il biondo era decisamente divertito dalla reazione delle due ragazze.

E mentre si divertiva a torturarle la Strauss ammirò il suo operato, gustandosi la fantastica reazione del drago di ferro.

Gajil era rimasto pietrificato da quel discorso, incapace ormai di intendere e volere, con in volto l’espressione più buffa che avesse mai avuto.

Quando ebbe parzialmente superato lo shock della notizia, e si stava preparando ad andare ad uccidere qualunque dei due ragazzi avesse osato mettere le mani e anche qualcos’altro addosso al SUO gamberetto, quando fu fermato da Natsu.

- Che diavolo vuoi Salamander?!-

Non aveva tempo per lui, ora doveva uccidere per avere la sua vendetta, e solo quando il sangue di colui che aveva profanato la purezza di Levy, diritto che sarebbe dovuto spettare a lui, avesse macchiato i suoi vestiti si sarebbe sentito soddisfatto.

- Ohi ferraglia… ma di che stanno parlando?-

Gajil cadde a gambe all’aria, shoccato dall’ingenuità, o forse stupidità, dimostrata da Salamander verso certi argomenti.

E non fu l’unico, perché anche una certa diavolessa dall’udito troppo fine, per questioni che riteneva di massima importanza, sentì quella domanda e le venne da andare da Natsu ed ucciderlo.

Stava rovinando il suo piano perfetto, confidò in Gajil ed in una sua veloce spiegazione.

- Ma sei scemo o cosa?!-

Il rosato gonfiò le guance, offeso dall’affermazione del drago di metallo.

- Ferraglia non prendermi in giro! Piuttosto spiegami di che stanno parlando quelle!-

Gajil si passò una mano sul viso e, rosso d’imbarazzo, si mise a parlare in un orecchio al compagno di fuoco, sperando che capisse e non fosse stupido fino a quel punto.

“Ma guarda che cazzo mi tocca spiegare!”

Man mano che la spiegazione avanzava Natsu assumeva un colorito sempre più rosso, fino a che non raggiunse il culmine e la sua faccia esplose, prendendo letteralmente fuoco e scottando anche Gajil attaccato a lui.

- Ma sei scemo Salamander?!?! Vuoi arrostirmi?!?!- l’avrebbe volentieri ucciso, ma doveva conservare le energie per punire uno dei due ex membri della Sabertooth.

- Allora ti è chiaro?!-

Natsu era totalmente sotto shock, non poteva credere che Lucy, la SUA nakama potesse aver fatto certe cose con uno di quei due, specialmente se quel qualcuno fosse stato Sting.

Una strana morsa gli strinse lo stomaco, provocandogli fastidio e una gran rabbia che lo fecero infiammare, anche se non comprese a pieno il significato di quella reazione.

Mira sorrise compiaciuta, facendo un cenno positivo alla complice.

“Ha funzionato.”

Ora mancava semplicemente il colpo di grazia.

- Neh Lucy, magari è stato proprio Sting a portarti via la tua purezza?- chiese con finta innocenza.

- Secondo me invece Levy si è concessa a Rogue, ho notato che vanno piuttosto d’accordo.- aggiunse Cana, complice dell’albina.

Identificato il proprio bersaglio,  il rosato si diresse a passo di carica verso il biondino per prenderlo a pugni, mentre questi rosso in volto ghignava alle spalle di Lucy.

La maga delle stelle però, chissà come, riuscì a smettere si boccheggiare per l’imbarazzo, e le parole che pronunciò riuscirono a bloccarlo e a calmarlo almeno un po’, facendolo desistere dal suo intento omicida.

- M-Ma che avete capito?!?! Siete completamente fuori strada non è successo nulla del genere! E poi chi mai vorrebbe un ragazzo pervertito e fastidioso come Sting?!- sbottò rossa ed irritata.

- Come scusa?!-

Il Drago di luce aveva cambiato espressione, sembrava decisamente infastidito.

- Hai capito benissimo…-

Sting la prese per i fianchi, tirandola a se, prima di iniziare a sfregarle i capelli con la mano, scompigliandoli tutti.

- Ma che cavolo fai?!-

Lucy si sporse dal braccio del ragazzo che la teneva imprigionata, le guance leggermente imporporate.

- È la tua punizione per avermi insultato Lulù-chan.- ghignò il drago di luce.

Ed iniziò un nuovo battibecco tra i due, che venivano guardati dal resto della Gilda con stupore e divertimento.

Levy riuscì a riprendere il controllo di se con dei respiri profondi, dopo di che scosse il capo sorridendo esasperata, abituata ormai a quei piccoli litigi tra i due sempre presenti durante la loro convivenza.

- Ma fanno sempre così?- chiese Cana alla Scripter ridendo.

A risponderle fu Rogue, visto che la turchina era arrossita nuovamente e si era andata a nascondere dietro al moro, temendo un'altra uscita come quella di prima da parte della castana.

- Sempre, e di solito la colpa è sempre di Sting che si diverte a stuzzicare Lucy-san.-

- Anche Fro la pensa così.- aggiunse il piccolo Exeed, ancora tra le braccia di Levy.

- Ehi Rogue ma da che parte stai?!?!-

Sbottò il biondo, che col suo udito finissimo aveva sentito tutto, possibile che anche il suo migliore amico e fratello gli desse torto?!

- Stò dalla parte di chi ha ragione, e non sei tu.-

- Ti ringrazio, bel fratello che sei.- rispose sarcasticamente.

- Grazie mille Rogue! L’ho sempre detto che sei il migliore!-

Rise raggiante Lucy, liberandosi dalla presa del biondo e affiancando Levy.

- Bene ragazzi, allora mi sembra giunto il momento di decidere.-

Makarov interruppe il chiacchiericcio dei suoi figli, poiché il momento della verità era finalmente giunto.

- Che ne dite? Lasciamo che Sting e Rogue si uniscano a noi?-

Tutti iniziarono a pensarci su, indecisi se accettare oppure no.

Era vero che in passato erano stati nemici, ma se la storia che avevano raccontato poco prima era vera, allora non potevano di certo abbandonarli.

- Quindi è tutto vero? Minerva vi da la caccia?- chiese Erza.

Voleva essere sicura di tutto, prima di decidere.

Di solito il Master avrebbe fatto tutto senza chiedere consiglio a loro, ma evidentemente voleva metterli alla prova per vedere quanto fossero maturati se questa volta li aveva coinvolti.

I due Dragon Slayer annuirono, spalleggiati dalle due ragazze.

- Ve lo possiamo confermare anche noi, in questo mese ci hanno attaccato più di una volta.-

Mostrarono ai compagni le bruciature che aveva inferto loro Minerva durante un attacco, sorprendendo l’intera Gilda, Makarov per primo.

Non avevano fatto parola di ferite varie, e a quella vista il vecchio sentiva la rabbia verso quella malefica donna salire a dismisura, nessuno poteva toccare i suoi marmocchi.

Ma non era il solo che si stava arrabbiando, anche Gajil e Natsu iniziarono a sentire la rabbia montare, talmente tanto che se avessero avvistato Minerva o qualche altro membro di Sabertooth in quel momento, l’avrebbero di sicuro pestato  a sangue.

- Per me è ok.-

La voce di Laxus spezzò il silenzio, ma la cosa che sorprese di più i membri della Fairy Tail fu la sua approvazione.

Vedendo quegli sguardi shoccati puntati su di lui, il dio del tuono decise di dare una spiegazione sul perché avesse detto di si.

- Una volta forse mi sarei opposto, ma in fondo tutti meritano una seconda possibilità, io l’ho avuta, quindi non vedo perché non darla anche a loro.-

Lisanna sorrise alle parole pronunciate da Laxus, sapendo bene che in fondo aveva un cuore grande.

- Anche per me va bene, sarà divertente avere altri draghi in Gilda.-

La Strauss più giovane lo appoggiò, arrossendo quando il drago del fulmine le sorrise appena, un sorriso che era solo per lei.

- Se Laxus è d’accordo allora non mi opporrò!- intervenne Fried, sempre d’accordo con le scelte del dio del fulmine.

Inutile dire che anche Evergreen e Bixlow furono d’accordo, mentre Elfman gridava che aiutare chi era in difficoltà era cosa da vero uomo.

In più non vedeva l’ora di affrontarli in una bella rissa come dei veri uomini.

- Be, in fondo se Lucy e Levy dicono che ci si può fidare, anche io ci stò.-

Erza aveva piena fiducia nelle sue due compagne, quindi se loro dicevano che Sting e Rogue non erano un problema, allora per forza doveva essere così.

E poi sapeva bene che una persona, anche se malvagia, poteva redimersi e cambiare, Gerard ne era una prova.

- Anche per me va bene.-

- Se va bene a Gray-sama, va bene anche a Juvia!-

Gray seguì l’esempio di Erza col medesimo ragionamento, mentre la maga dell’acqua lo fece soltanto per non andare contro le decisioni del suo amato mago del ghiaccio, nonostante decise che avrebbe tenuto il biondo sotto stretta sorveglianza.

“Gray-sama è solo di Juvia!” pensò convinta.

A poco a poco tutti diedero la loro approvazione mentre i due neo arrivati, troppo orgogliosi per piangere lacrime di gioia di fronte a tutti, ringraziarono con un profondo inchino.

C’era chi però non gradiva affatto l’idea di dover accettare quei due come Nakama.

- Io accetto soltanto ad una condizione!-

La voce di Natsu fermò il chiacchiericcio che si stava creando, facendo si che tutti gli sguardi si puntassero su di lui.

- E quale sarebbe questa condizione?- chiese curioso il Master.

Natsu sorrise mesto, puntando poi il dito contro una persona in particolare.

- Voglio che Lucy mi perdoni!-

Da prima stupita, la maga bionda si corrucciò in un espressione offesa e indispettita, poi sospirò arresa.

Anche la Strauss maggiore sorrise, alla fine Natsu era stato più furbo del previsto.

- Ok ok, tanto so che lo rifarai di nuovo, quindi è inutile arrabbiarsi con te.-

Natsu sorrise, mentre Sting la guardò stupito.

In quel mese i nomi di Natsu e Gajil erano praticamente vietati, due tabu che se pronunciati mandavano su tutte le furie le due ragazze, ed ancora ignoravano entrambi il perché di reazioni tanto esagerate.

Ora invece Lucy aveva ceduto facilmente alla condizione di Natsu, senza opporre un minimo di resistenza, e Sting non riusciva  a capire se lo avesse fatto per loro o semplicemente perché non ne poteva più di essere arrabbiata col rosato.

- Ohi Lulù-chan, ma non dicevi che non l’avresti perdonato neanche fosse cascato il mondo?-

La maga delle stelle si girò verso il biondo, annuendo e subito dopo sospirando.

- Ma se voglio che possiate integrarvi col permesso di tutti mi toccherà accettare, e poi sarebbe inutile restare arrabbiata per sempre col mio compagno di squadra ti pare?- sorrise.

- Ohi anche io accetto ad una condizione!-

Per una volta Gajil fu costretto ad ammetterlo, Salamander aveva avuto una grande idea, e magari non sarebbe neanche dovuto ricorrere agli strampalati quanto perversi piani di Mira.

- Gamberetto, devi dimenticare quello che è successo, senza aspettarti scuse da parte mia.-

Anche Levy gonfiò le guance, molto più restia di Lucy ad accettare la condizione.

Perchè Gajil era un menefreghista, un pianta grane, un insopportabile prepotente ed orgoglioso e, contrariamente a Natsu, non chiedeva mai scusa.

- Senti tu perché dovrei…-

- Levy-chan.-

Prima che potesse anche solo rispondere, Lucy le posò una mano sulla spalla, sorridendole gentile.

- Lo so che sei molto arrabbiata, ma hanno patito i sensi di colpa per un mese, non credi sia abbastanza? E poi ricorda che lo fai per Sting e Rogue.-

Per una volta i ruoli si invertirono, mentre Lucy prendeva la parte della calma e riflessiva, Levy diventava l’impulsiva e testarda.

Sospirò la turchina, possibile dovesse sempre cedere lei?!

- E va bene! Ma la faccio solo per aiutare loro.- sbuffò in fine.

Makarov sorrise, finalmente avevano raggiunto un accordo.

- Bene, Mira prendi i timbri!-

In un attimo la Strauss maggiore fece come ordinato dal Master,  e in men che non si dica i due fratelli esibivano i loro nuovi marchi, entrambi sul braccio  sinistro, anche ai due Exeed fu applicato il simbolo sulla schiena.

- Sting, Rogue, benvenuti alla Fairy Tail!.-

Makarov sorrise, e per la prima volta da quando erano alla Gilda sorrisero di cuore anche i due draghi.

- Ora Master vorrei chiedere una cosa.-

Erza si mise davanti al vecchietto, che tutto sorridente si rimise a bere il sakè.

- Dimmi pure.-

- Dovremmo fare a turno per andare in missione con loro? Si insomma, almeno per le prime volte.-

Il Master sembrò pensarci su.

- Suppongo di sì, magari con te o con Laxus o…-

- NO!-

L’urlo che lanciarono Lucy e Levy fece sobbalzare tutti.

Abbassarono lo sguardo dispiaciute, ma non se ne pentirono, avevano i loro buoni motivi per opporsi.

- Non è proprio possibile Master, soltanto io e Lu-chan possiamo andare con loro in missione.-

- Esatto, almeno per un po’.- concordò la bionda.

- E per quale motivo?- chiese Gray, sinceramente stupito da quella reazione improvvisa.

Le due ragazze si voltarono verso i due Dragon Slayer, vedendo nei loro occhi un espressione sofferente e rabbiosa degna di quella del giorno in cui li avevano trovati.

- Q-Questo non possiamo dirlo… ma per favore, fidatevi…-

Natsu non era per niente d’accordo con quella decisione, come neppure Gajil.

Lucy era la SUA nakama, la prima con cui avesse formato un team e nessun novellino da strapazzo gliel’avrebbe portata via, poco ma sicuro.

Dal canto suo Gajil non avrebbe più permesso a quel gamberetto di staccarsi da lui, specialmente ora che in giro c’era Rogue.

Entrambi contarono sulla risposta negativa del Master.

Makarov intuì che le due giovani non gli avevano detto tutto, ma che evidentemente c’era qualcosa di profondo e doloroso in quel segreto che si erano tenuti solo per loro, quindi non potè far altro che acconsentire.

- Per oggi riposatevi ed aiutateli a trovare una sistemazione, domani potrete ricominciare il lavoro per la Gilda.-

Caddero a terra le mascelle dei due draghi, increduli davanti a quel permesso che davvero non si aspettavano.

Al contrario, le ragazze sorrisero e ringraziarono il Master per la comprensione, poi salutando tutti uscirono dall’edificio in cerca di una casa per i due neo membri di Fairy Tail.

Natsu e Gajil, per nulla disposti a lasciare le loro nakama sole con quei due, stavano per seguirli furtivamente, quando una voce alle loro spalle li chiamò.

- Natsu, Gajil.-

Si voltarono, trovandosi davanti Mira che sorrideva innocente, come un angioletto bellissimo e puro.

- Cazzo vuoi barista?! Non vedi che ho da fare?- sbottò il moro, seccato.

- Sbrigati Mira, devo andare con Lucy e proteggerla da quei due! Non mi fido.-

Di certo non si sarebbe fidato dopo tutti gli strambi discorsi di prima!

- Aye sir!- annuì Happy che volava sopra di lui, mentre Lily si limitava a seguire il tutto senza commentare, anche lui volando sulla testa del partner.

- Vi ruberò solo qualche minuto. Allora avete pensato al mio piano?- domandò sorridendo.

I due si sorpresero, e Gajil arrossì un po’ nonostante cercasse di mascherarlo.

- Mi sembrava di averti già detto che non ho bisogno di certi mezzi!!! E poi non devo farmi perdonare da nessuno, CHIARO?!-

Non avrebbe mai fatto nulla di così imbarazzante, ne ora ne mai!

- Hanno già accettato di perdonarci, non credo ce ne sia più bisogno.- aggiunse poi Natsu in tono più calmo.

Ma l’albina non si scompose, continuando a sorridere e riprendendo il discorso.

- Come volete, peccato però…- assunse un espressione afflitta, portandosi una mano alla guancia e l’altra all’altezza del petto stretta a pugno.

- Ho notato che sono molto in sintonia con Sting e Rogue, può darsi che veniate scaricati per loro.-

Non c’erano dubbi, Mirajane meritava pienamente la sua fama di demone.

- E dire che con i miei suggerimenti potreste averle di nuovo con voi. Magari anche in questo momento stanno girando per la città, mano nella mano, sussurrandosi dolci paroline e baciandosi appassionatamente, con le lingue che…-

Non concluse la dettagliata frase che stava esponendo, poiché vide Natsu e Gajil schizzare fuori dalla Gilda urlando un “LO FARÒ” contemporaneamente, e allora sorrise vittoriosa, venendo poi affiancata da Cana con la quale si scambiò un 5.

- Certo che siete proprio terribili voi due.- commentò Lisanna, avvicinandosi.

- Non sappiamo di cosa tu stia parlando.- commentò la sorella maggiore, appoggiata dalla castana.

La più piccola sbuffò, guardandole severamente.

- Da Mira-nee me lo sarei aspettato, ma Cana anche tu? Siete due impiccione.- sorrise, sapendo che in fondo quei due esagitati maniaci delle risse avevano proprio bisogno di una spinta per agire.

- Ma che dici? Noi non abbiamo fatto nulla, neh Cana?- commentò la maggiore con finta innocenza.

Era davvero un abile attrice.

- Vero. A proposito Lisanna, le carte hanno predetto che presto verrai travolta dalla passione e…… dai fulmini. Buona fortuna.- e si allontanò la maga dei tarocchi, lasciandosi dietro una Lisanna rossa e shoccata.

Anche Mira tornò dietro il suo amato bancone, sorridendo come nulla fosse.

La più piccola si calmò e sbuffò, per poi sorridere e osservare l’enorme portone che dava all’esterno, dove poco prima Natsu e Gajil erano usciti come due furie.

“Buona fortuna ragazzi.”

Nonostante non approvasse i metodi della sorella, augurò ai suoi amici tutta la fortuna del mondo per conquistare le maghe che non volevano ammettere gli avessero rubato il cuore o che, più semplicemente, non avevano ancora capito di amare.

********************************************************************************************************

Per la strada, quattro maghi vagavano alla ricerca di un appartamento per i due nuovi arrivati alla Gilda.

Finalmente la pioggia sembrava aver finito la sua discesa, concedendo a Magnolia una tregua di cui molti abitanti decisero di approfittare, per cui c’era parecchia confusione per le vie della città.

E fu proprio per quella confusione che il drago delle ombre volle porre una domanda alla Scripter, conscio che nessuno li avrebbe ascoltati per il troppo via vai che si era andato a creare.

- Siete sicure di non volerlo dire? Non c’è bisogno di nasconderlo, per noi non…-

Levy interruppe Rogue, conscia che stava per mentirle sul suo stato d’animo e quello del fratello.

- Smettila di mentire, lo sappiamo fin troppo bene che volete mantenere il segreto, ed in effetti anche io lo farei se fossi in voi.-

- Già, è normale che non vogliate dirlo a nessuno, ma state tranquilli, siamo vicine alla soluzione.-

Lucy alzò i pugni e sorrise convinta, venendo ricambiata da Sting con cui poi si scambiò un cinque, una piccola tregua che durò poco, infatti il biondo iniziò a stuzzicarla subito dopo.

Risero tutti insieme, Lector che aiutava il biondo a torturare Lucy e Fro tra le braccia di Levy che rideva così come il suo partner e la Scripter.

Non si erano accorti di essere seguiti e che due ficcanaso gelosi, nonostante non si fossero minimamente accorti di esserlo, li pedinavano.


































*Note Autrice*
Yo Minna!!! XD Grazie mille a tutti quelli che seguono questa storia, le vostre recensioni ed il sapere che apprezzate la mia storia mi commuovono sempre T.T
Passando al capitolo, abbiamo visto come si sono svolte le cose il primo giorno di un mese fa, e che alla fine Sting e Rogue sono ufficialmente entrati nella Fairy Tail ^.^ 
Ovviamente Mira ha preso la palla al balzo per far si che il suo piano malefico andasse comunque in porto e nel prossimo capitolo le due maghe ne avranno un assaggio ma non vi svelo nulla, dico solo che sarà al quanto.......imbarazzante!!! >///< 
Capirete l'innalzamento di reating a tempo debito, in più si scoprirà cosa nascondo i due nuovi arrivati Lucy e Levy ^.^
Ora basta però stò dicendo troppo XP
Un ringraziamento speciale va a:

Phoenix_passion
TAICHI_90
pongaa
TrAiN_XIII_95
Bluesun
Marta94
Serenity93
erol89
SanaeEric
Siete mitici tutti quanti ^.^
Spero di non aver lasciato errori, un bacio, alla prossima e grazie a tutti!!! <3
Jeo 95 =3

P.S. BUONA PASQUA A TUTTI!!!!!! <3



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Capitolo 4
*** Embarassment and Secret ***


The Jealousy of the Dragon Slayer

 

 
 
 
CAPITOLO 4 – EMBARASSMENT AND SECRET
 
Per Lucy quell’ultima settimana era stata la più lunga ed estenuante che avesse mai passato da quando si trovava a Fairy Tail.

Non bastavano le missioni che svolgeva con il team provvisorio, in cui Sting e Lector le davano il tormento, al ritorno doveva sopportare anche le proteste di Natsu e Happy per nulla d’accordo con quella soluzione, seppur temporanea.

Capitava anche che di ritorno a casa, come quel giorno, Sting ed il suo partner Exeed l’accompagnassero, così come anche Natsu ed il gatto blu.

E li rischiava sempre di esplodere.

Fortunatamente era riuscita a seminarli, troppo impegnati in un botta e risposta cui Lucy non aveva prestato attenzione, persa in chissà quali pensieri.

Era da un po’ che si sentiva strana in presenza di quei due seccatori, senza riuscire a trovare un perché a quella strana sensazione.

O meglio, pensando a Natsu sapeva benissimo il perché, nonostante non lo ammettesse neanche a se stessa, ma concentrandosi su Sting invece non riusciva a darsi una risposta convincente.

Era senz’altro un bel ragazzo, lo vedeva anche lei, gentile e simpatico, quelle rare volte in cui non si divertiva a tormentarla, lo riteneva un buon amico ma nulla di più.

Fino a quel momento aveva evitato accuratamente di porsi domande sui suoi sentimenti, possibile che quei due l’avessero messa in crisi fino al punto da confonderla tanto?

Scosse la testa, cercando di auto convincersi di non essere assolutamente attratta particolarmente da nessuno.

“Non mi stò innamorando di Sting, tanto meno sono innamorata di Na…-

Si bloccò a quel pensiero, a quella negazione che sperava convincesse il suo cuore e la sua mente.

Ma allora perché anche il solo pensarlo le suonava come una bugia? Come una pugnalata al cuore che lo squarciava in una lunga e lenta agonia?

“Sono innamorata di Natsu?”

Se l’era chiesto molte volte da quando si conoscevano e, nonostante l’avesse capito, rifiutava di ammetterlo per un semplice motivo: Natsu non sapeva neanche cosa fosse l’amore.

O meglio non come lo intendeva lei, era una battaglia persa in partenza, ma cosa centrava Sting in quell’incasinato groviglio che erano i suoi sentimenti?

Una voce la distrasse dai suoi pensieri.

- EHIIIII LUUUUUUU!!!!!-

Da lontano riuscì a scorgere una chioma rosa che le correva incontro, mentre dietro lo seguiva una macchia azzurra non ben identificata che volava sopra la testa rosa.

- Natsu, Happy…-

Si ritrovò il viso del rosato ad un palmo di naso, che la fissava con un adorabile broncio.

Inevitabilmente arrossì.

- Perché sei sparita Lucy?! Non ci starai mica evitando vero?!-

Cercò di riacquistare un po’ di lucidità, quindi indietreggiò di qualche passo, giusto per non avere il fiato caldo del rosato sulla pelle.

Una tentazione decisamente troppo pericolosa e imbarazzante.

- M-Ma che dici? N-Non è…-

Happy la interruppe, scoppiando a piangere.

- Natsuuuuu Lucy non ci ha perdonati e ora ci odiaaaaa!!!!-

Il rosato guardò prima il suo partner poi si voltò verso la bionda, in volto la miglior faccia da cucciolo bastonato che Lucy avesse mai visto.

Il cuore le balzò in gola, mentre le guance s'infiammarono appena un po’ di più.

“Oddio quant’è carinooo!!! Ahhh Lucy ma che razza di pensieri fai?! Riprendi il controllo!”

Si impose un po’ di contegno, ma comunque non riuscì a guardare il compagno negli occhi.

- È vero che ci odi Lucy?-

Domandò tristemente il rosato, una voce talmente triste e depressa che la bionda non riuscì a credere alle sue orecchie.

Era veramente tanto triste al pensiero che lei lo odiasse?

- Ma che dite? Non vi odio per nulla, insomma è vero che mi fate arrabbiare parecchio, invadete la mia privacy e ogni volta riuscite a mettermi nei pasticci.-

Ad ognuna di quelle accuse, che sapevano essere veritiere, diversi macigni da un quintale piombarono sulla testa dei due, deprimendoli non poco.

“Non c’era bisogno di rinfacciare…” pensò il rosato.

- Però siete i miei preziosi nakama, è merito vostro se sono qui a Fairy Tail e anche se ogni tanto, giustamente, vi tengo il broncio non vuol dire che vi odi.-

Dicendo quelle parole, regalò il suo miglior sorriso ai due amici, che la fissarono prima sorpresi e a bocca aperta, poi si riempirono di lacrime.

Senza nessun preavviso, le saltarono addosso, abbracciandola e mettendo a repentaglio il suo equilibrio.

- CHE BELLO LUCYYYYYY!!!! Allora mollerai quella lampadina senza cervello e tornerai con noi vero???- chiese speranzoso il rosato, saldamente avvinghiato al corpo della bionda.

- Aye sir!! Non lo sopporto più quell’Exeed antipatico che ti salta sempre addosso!- aggiunse Happy riferito a Lector.

Lucy, intanto era diventata un peperoncino fumante tanto era rossa.

Nonostante si emozionasse troppo per la vicinanza di Natsu cercava di controllarsi al meglio per non destare troppi sospetti nel nakama, ma lui ce la stava mettendo tutta per mandarle in pappa il cervello!

A volte se ne usciva con frasi fatte e dannatamente equivoche, atteggiamenti per nulla da lui e contatti tra di loro che, anche se non le dispiacevano per nulla, la mandavano in totale confusione.

Forse lo faceva senza malizia o cattive intenzioni, ma di certo questa consapevolezza non le rendeva tutto più semplice.

- N-Natsu non posso ancora, e poi spostati così rischiamo di cade…-

Non finì la frase, che il suo timore si trasformò presto in realtà.

Il peso del drago di fuoco diventò troppo per le sue gambe e, com’era prevedibile, alla fine non resse e caddero entrambi all’indietro.

Happy si salvò solo per il fatto che, essendosi aggrappato alla testa di Lucy, riuscì a volare via in tempo.

- Ahi Ahi, ecco lo sapevo!- gridò la bionda.

- Mamma che volo, state bene?- chiese l’Exeed.

- Io credo di sì, ma mi verrà un bel ber…-

Si zittì la bionda ed arrossì visibilmente quando si accorse della posizione in cui erano finiti lei ed il figlio di Igneel.

Natsu le stava beatamente disteso sopra, la faccia immersa nel prosperoso seno e le mani ancora a cingerle i fianchi per l’abbraccio di prima.

Non aveva mollato la presa neanche durante la caduta.

“Zeref! E ora?!” si chiese, nel panico più totale ed in imbarazzo.

Sperò di potersi togliere da quella situazione al più presto, prima che qualcuno li vedesse, fortunatamente non c’era nessuno per strada.

Tuttavia Natsu sembrava di un altro parere, visto che non si decideva a togliersi.

Presa da un moto di preoccupazione, si dimenticò dell’assurda posizione in cui erano, concentrandosi sul compagno.

Magari si era fatto male durante la caduta, oppure era soffocato per il troppo tempo cui la sua faccia era rimasta immersa nel seno più che generoso della ragazza.

- N-Natsu tutto bene? Hai sbattuto da qualche parte?- chiese.

- Assolutamente no, ho avuto un atterraggio morbido e piacevole.- alzò la testa, sorridendo a trentadue denti.

Lucy arrossì di botto, come se non lo fosse già abbastanza, ma stavolta una vena iniziò a pulsarle sulla nuca.

La rabbia che iniziava a provare però scemo del tutto quando, inaspettatamente, trovò gli occhi del rosato incatenati ai suoi, che la fissavano intensamente.

Erano ancora distesi a terra, cercò quindi di fissare il cielo azzurro alle spalle del compagno, ma non riusciva a distogliere lo sguardo da quei due pozzi smeraldini.

- Lucy…-

Il viso del rosato iniziò ad avvicinarsi, e la maga delle stelle sentì chiaramente il cuore che tentava di sfondarle il petto, lo stomaco faceva le capriole ed il viso era in totale balia delle fiamme.

Erano vicini, decisamente troppo vicini!

- C-Che c-c’è?-

Neanche lei sapeva dove avesse trovato il coraggio di porre quella domanda.

- Lucy tu mi vuoi bene?-

Una domanda che la spiazzò completamente, mentre una mano del drago aveva preso ad accarezzarle un braccio.

“Aiuto ma che diavolo succede?! Possibile che questo sia lo stesso Natsu che conosco io?!”

Quello che aveva davanti era un ragazzo decisamente troppo audace per essere la stessa persona, per cui si aspettò una qual si voglia frase stupida che avrebbe rovinato quel magico incontro di sguardi da un momento all’altro.

Era pur sempre di lui che si parlava, l’innocente ed ingenuo Natsu, come poteva anche solo sperare che volesse baciarla?!

- C-Certo, perché?-

- Anche io Lu ti voglio tanto bene…-

La distanza ora era minima, pochi millimetri e le loro labbra si sarebbero toccate.

Happy dall’alto osservava tutto con occhi luccicanti e curiosi.

- Certo che però è proprio morbido!-

Quando Lucy capì il significato di quelle parole, che spezzarono la magica atmosfera creatasi, una vena iniziò a pulsarle in fronte.

Se di proposito o no non volle appurarlo, stà di fatto che una delle mani del Dragon Slayer era finita sul suo seno, e quel commento fu tutt’altro che gradito.

Fortunatamente era una strada poco trafficata e nessuno li aveva visti.

- Natsu…- ringhiò il suo nome a denti stretti, tanto da far gelare il sangue anche ad un tipo tutto fuoco e fiamme come Natsu.

Per tutto il tempo, l’imbarazzo che Natsu aveva provato era rimasto sempre al minimo, dal tronde lo stava facendo per lei, per averla sempre con se.

Quando però la sua mano era finita, per caso, sul morbido seno di Lucy uno strano istinto lo aveva fatto infiammare più del solito, ed il sangue aveva raggiunto anche le sue guance, facendogli provare un calore mai avuto prima di allora.

Si accorse troppo tardi dell’errore che aveva fatto pronunciando quelle parole, e sbiancò al tono decisamente spaventoso con cui la maga bionda l’aveva chiamato.

- L-Lu, m-mi disp…-

Non finì la frase che un potentissimo pugno riuscì a fargli prendere il volo, scaraventandolo a chilometri di distanza.

- PERVERTITO!!!!- gridò Lucy mente lo colpiva.

- Natsuuuuu!!!- Happy lo seguì preoccupato.

La bionda, intanto, si tirò su a sedere cercando di calmarsi.

Ottimo tempismo quello utilizzato dalla stupidità di Natsu per far prendere aria  alla bocca, altrimenti non sarebbe mai riuscita a fermarlo.

Stava per baciare Natsu!! E cosa ancora più shoccante era stato lui a cominciare!!

Per un qualche motivo il pensiero di Lucy andò a Mira, ritenendola responsabile di quello strano comportamento da parte del nakama.

Ancora seduta a terra e rossa d’imbarazzo e rabbia, tentò di regolarizzare i battiti del suo cuore, non accorgendosi della presenza che era appena arrivata alle sue spalle.

- Perché Natsu-san stà volando?-

- PERCHÈ COSÌ IMPARA A FARE IL PERVERTITO QUEL BAKA!!!- gridò furiosa.

Non ebbe bisogno di girarsi, avrebbe riconosciuto la sua irritante e calda voce tra mille.

- Che mi sono perso da quando ci avete seminati?- chiese Sting, riferito a lui e Lector appoggiato alla sua spalla.

- ASSOLUTAMENTE NULLA!-

Preferì non continuare ad indagare, nonostante avrebbe potuto benissimo stuzzicarla e fare qualche battuta preferì evitare.

Non ci teneva a prendere il volo anche lui.

Le si avvicinò senza che se ne accorgesse e inaspettatamente le porse la mano per aiutarla ad alzarsi.

Lucy si calmò, mentre il rossore scemava dalle guance, posando lo sguardo sorpreso e confuso prima sulla mano, poi sul viso del ragazzo.

Lo trovò leggermente rosso, nonostante si grattasse i biondi capelli come infastidito.

- Allora, vuoi che ti aiuti o preferisci fissarmi ancora per molto? Lo so che sono bello, ma se rimani li imbambolata la gente ti prenderà per scema, anche se in effetti lo sei davvero.- ghignò, ritrovando così tutta la sua strafottenza e voglia di prenderla in giro.

Forse per evitare quegli occhi color cioccolato così belli e sinceri, che lo facevano sentire scoperto e senza difese, come se Lucy potesse leggere la sua anima con un solo sguardo.

Gonfiò le guance come una bambina offesa, ma poi sbuffò e afferrò la mano del ragazzo per lasciarsi aiutare.

- Ma sentitelo, quanta modestia in questo Dragon Slayer. Complimenti.-

- Lo so, bello, modesto e gentile, che ci vuoi fare?-

- Direi piuttosto pallone gonfiato.-

Sting la guardò malamente, tirandola in piedi con troppa foga.

Per il movimento brusco, mentre si alzava, Lucy perse nuovamente l’equilibrio ma non toccò nuovamente terra, perché due forti braccia la strinsero contro un corpo tonico e muscoloso, impedendole una seconda caduta.

- Certo che sei proprio imbranata Lulù-chan.- scherzò Sting tenendola stretta a se.

Quando la bionda alzò lo sguardo per rispondere a tono, si ritrovò improvvisamente la gola secca ed il viso nuovamente in fiamme, mentre si perdeva nel mare blu che erano gli occhi di Sting.

“Certo che è proprio bello……. Ma che cavolo anche con lui?!?! Basta Lucy riprenditi!!!” Pensò.

- E-ehm g-grazie.- sussurrò con un filo di voce.

- MALEDETTA LAMPADINA CHE STAI FACENDO A LUCYYYYY?!?!?!?!?!?!?!-

L’improvviso ritorno di Natsu fermò quella che per la maga delle stelle stava diventando una situazione troppo strana e per nulla piacevole, si era sentita terribilmente a disagio.

- Oh Natsu-san, vedo che hai finito di volare.-

- Già, e sono corso qui per prenderti a calci!!!- gridò furibondo quest’ultimo.

- C-Coraggio, devo tornare a casa. E se proprio volete accompagnarmi fatelo, ma cercate di non litigare.-

Parole al vento quelle di Lucy, poiché ci volle poco, molto poco, affinché quei due riprendessero a stuzzicarsi.

- Perché deve venire anche questo bastardo?! Io basto e avanzo per accompagnati. Sparisci lucciola!- gridò Natsu.

Era sempre lui che cominciava le liti.

- Mi spiace ma vengo anche io. Sono il compagno di Lulù-Chan dopotutto.-

Ma Sting non si tirava indietro e, anzi, rispondeva più che adeguatamente.

Continuarono a litigare, mentre mille vene pulsanti iniziavano a formarsi sulla testa di Lucy, che cercava di trattenersi restando in equilibrio sul ciglio della strada che costeggiava il fiume.

L’imbarazzo ormai scemato del tutto grazie a quelle continue grida.

- Lucy-chan fai attenzione!-

I soliti barcaioli le raccomandarono attenzione a non cadere.

- Aye Aye, grazie!-

E come al solito li ringraziò senza però ascoltare il loro consiglio, continuando a camminare sul ciglio della strada.

Dietro di lei, i due Dragon Slayer continuavano a litigare.

- Ma allora le vuoi prendere?! Ti ho detto che accompagno io Lucy a casa!- urlò Natsu.

- E che male c’è se vengo anche io, Natsu-san?- rispose Sting, con finta innocenza.

Lo sapeva bene la maga delle stelle, Sting amava irritare gli altri, e ci riusciva anche piuttosto bene, ma sapeva anche che non si sarebbe tirato indietro se il rosato lo avesse attaccato.

Forse sarebbe stato saggio tentare nuovamente di fermarli prima che distruggessero parte della città o, ancora peggio, che il sigillo si spezzasse.

Un rischio che era meglio evitare.

- Ma la volete finire?! Per vostra informazione a casa ci posso tornare anche da sola!- sbottò seccata, girandosi di scattò, decisamente troppo in fretta.

Per il movimento troppo brusco, rischiò seriamente di finire nel fiume, pronta ad un bel tuffo nell’acqua fredda di metà settembre, ma fortunatamente non avvenne.

Quello sicuramente non era un buon girono per lei, specialmente per le svariate cadute che stava facendo.

Due mani afferrarono le sue, e quando venne attirata verso chi l’aveva salvata sgranò gli occhi.

Una della sue mani era intrecciata a quella di Natsu, l’altra veniva stretta saldamente da Sting.

Si ritrovò ad arrossire nuovamente, anche stavolta senza sapere bene il motivo. Forse perché aveva due bei ragazzi ad un palmo dal naso?

“Di nuovo?! Questi due vogliono vedermi cotta a puntino?!”

- Lu stai bene?!- le chiese il rosato, preoccupato.

- Stupida che ti è saltato in mente? Potevi farti davvero male!- sbottò invece il biondo.

- Per una volta sono d’accordo, mi hai fatto prendere un colpo!-

La ragazza li fissò sorpresa, poi rise sotto i baffi.

- E ora che hai da ridere?!- ruggirono in coro.

- Nulla, solo che se ogni volta che rischio di cadere nel fiume voi riusciste a non litigare, sarà il caso che lo faccia più spesso.-

Si rialzò e riprese a camminare, mentre i due erano rimasti fermi nello stesso punto e la guardavano basiti.

- Allora? Volete restare li tutto il giorno per caso?-

Al richiamo della bionda i due draghi si riscosse e, con poche falcate la raggiunsero.

Si era creato uno strano silenzio nel gruppo, ma a Lucy non dispiaceva per nulla, almeno sarebbe arrivata a casa senza dare di matto.

“Magari si sono calmati…”

- Sting-kun sei stato grande prima, hai salvato la gnocca con uno scatto fulmineo.- rise Lector dalla spalla del biondo, che ghignò.

Forse aveva parlato troppo presto.

- Lector, non chiamarmi…-

- Ma che stai dicendo?! È stato Natsu a salvare Lucy!- intervenne Happy.

Iniziò così una furiosa discussione tra i due Exeed, ma poco ci volle perché anche i due Dragon Slayer si azzuffassero.

Lucy sospirò sconsolata, decisamente aveva cantato vittoria troppo presto.

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- Ahi Ahi che botta.- non era stato un atterraggio piacevole il suo.-

- Stai bene Natsu?- chiese Happy raggiungendolo, sinceramente preoccupato per la salute dell’amico.

Questi gli sorrise radioso per tranquillizzarlo.

- Non preoccupati, stò bene, certo che Lucy è più forte di quel che sembra.-

Si massaggiò la parte lesa, probabilmente gli sarebbe venuto un bernoccolo, ma continuò comunque a sorridere.

- Neh Natsu, sei felice?- chiese il gatto blu.

Il rosato annuì mentre il sorriso che aveva in volto si allargava.

- Sì, perché il piano di Mira stà funzionando. Aveva detto che se avesse messo i nostri visi ad una minima distanza ed il viso di Lucy avesse preso fuoco allora eravamo sulla buona strada.-

Mirajane aveva anche detto che sarebbe stato meglio se fosse riuscito a poggiare le labbra su quelle di lei, ma anche così era già un buon risultato.

Arrossì un po’, scoprendosi desideroso di quel contatto mancato per una parola di troppo, voleva sentire il sapore della nakama, per cui decise che ci avrebbe riprovato.

- Coraggio Happy, torniamo da lei.-

Arrivò giusto in tempo per scorgere con la sua vista da drago la sagoma di Sting che stringeva tra le braccia Lucy.

L’olezzo del biondo, o almeno così era per Natsu, si mischiava con il dolce profumo della ragazza, facendo si che l’ira più incontrollata riemergesse in lui.

Stava male vedendo Lucy tra le braccia di Sting, un dolore che gli coinvolgeva petto e stomaco, stringendoli in una morsa letale.

Cominciò a correre impazzito verso i due con la chiara intenzione di uccidere la lampadina bruciacchiata, perché mai gli avrebbe lasciato Lucy, neanche se fosse cascato il mondo avrebbe lasciato la sua preziosissima nakama nelle mani di quel tipo.

Si scoprì geloso e possessivo di lei, ma non se ne sentì minimamente disturbato. L’importante era averla accanto.

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- Ti ringrazio Rogue per avermi dato una mano con le commissioni.-

- Figurati Levy-san, per me è un piacere aiutarti.-

Vivendo nella residenza di Fairy Hills con molte delle sue compagne, si erano stabiliti dei turni per le pulizie, per cucinare e per andare in città a far compere.

Quel giorno a Levy era toccato il turno della spesa, ma l’impresa si era rivelata più ardua di quanto la Scripter pensasse.

Erza le aveva affidato una lista precisa di tutto ciò che serviva a Fairy Hills, ma c’erano decisamente troppe buste da trasportare, per di più troppo pesanti per una ragazza minuta come lei.

Provvidenziale era stato quindi l’aiuto di Rogue, che si era gentilmente offerto di aiutarla quando aveva menzionato di dover svolgere quelle spese.

Meno male che la stava riaccompagnando dopo una missione.

Ormai passava molto tempo con il neo arrivato, ed avevano instaurato un bel rapporto, anche perché a Levy non dispiaceva per nulla la compagnia di Rogue e del suo partner Frosh.

Mentre tornavano a Fairy Hills con le borse piene, chiacchierando e sorridendo, c’era soltanto una cosa che la Scripter non riusciva a spiegarsi.

- Com’è che ci sei anche tu?!-

Si rivolse ad un altro moro pieno di pircing che camminava poco dietro di loro, apparentemente indifferente ed impegnato in una conversazione con Lily.

Alla domanda della turchina si girò a guardarla.

- Tze, non di certo per vedere te. Dovevamo solo passare di qua.-

- Bene, allora buona passeggiata!- sbottò offesa, riprendendo a camminare più velocemente mentre Rogue e Fro cercavano di farle mantenere la calma.

Gajil si morse la lingua, maledicendosi.

Possibile che quando si trattasse di quel gamberetto non capisse più nulla?!

- Se pensi che così Levy ti perdonerà, allora è meglio che cambi metodo.- suggerì Lily.

- Ma non dire cazzate, te lo ripeto, io non devo farmi perdonare da nessuno!-

- Eppure non è quello che hai detto quando hai posto la condizione.-

Beccato.

Stavolta aveva le mani legate, impossibilitato a ribattere le parole dell’Exeed, perché sapeva che aveva ragione.

Così si limitò a rispondere come solo lui avrebbe fatto, mimò con le labbra uno “Tze” e si voltò, leggermente rosso in viso. verso i due, camminando più in fretta e facendo sorridere Lily.

In fondo quando voleva, anche Gajil sapeva avere un cuore d’oro.

Levy si sentì strappare malamente le borse dalle braccia, e quando alzò lo sguardo si sorprese di vedere Gajil intento a sorreggere la sua spesa.

- Che stai facendo?! Cerchi di rubarmi le provviste?!-

Era la conclusione più ovvia, per lei, poiché mai si sarebbe sognata un aiuto da parte sua.

- Tze, spiritosa. Stò solo cercando di evitare che queste borse pesanti schiaccino un gamberetto come te.- ghignò.

L’Exeed guerriero si portò una zampa al viso, esasperato.

L’aveva fatto di nuovo, e non si sarebbe stupito se Levy avesse incominciato a lanciargli uova e verdure contro, per certe cose Gajil era proprio negato.

La Scripter, contro ogni previsione, gonfiò le guance ma, quando sembrava stesse per esplodere, sospirò pesantemente e abbassò lo sguardo, poi riprese a camminare.

- Farò finta di prenderlo come un gesto per avere il mio perdono, coraggio muoviamoci se non porto la spesa in tempo Erza mi uccide.-

Un brivido percorse la schiena della turchina, immaginandosi la Scarlett che sorrideva sadica, pronta a punirla in mille modi diversi, e diversamente dolorosi, per il ritardo fatto.

Si ritrovò così a camminare tra i due Dragon Slayer senza nulla in mano, mentre loro portavano tutte le buste.

Un leggero senso di colpa ed inutilità le fece attorcigliare lo stomaco.

Abbassò lo sguardo affranta e, mentre Gajil continuò a camminare senza accorgersi di nulla, Rogue sembrò notare il cambio d’umore della ragazza.

- Qualcosa non va Levy-san?-

Soltanto quando il ragazzo porse la domanda, anche Gajil si voltò a guardarla, notando così lo strano sguardo che aveva.

Digrignò i denti frustrato, ripromettendosi di non lasciarsi mai più anticipare dal drago delle ombre.

Era strano per lui, ma sentiva che più Rouge si avvicinava a Levy, più lui si allontanava, e la cosa non gli piaceva per nulla.

Levy si riscosse, voltandosi verso il ragazzo che aveva parlato.

- No nulla, è che vedendovi con le mie buste in mano mi sembrava di sfruttarvi, voglio dire, sarebbe compito mio non è giusto che facciate tutto voi.-

Rouge le sorrise timido, ancora inesperto in quella semplice espressione facciale, ma che con Levy gli veniva spontanea come se l’avesse fatto da sempre, anche se purtroppo non era così.

- Non ti dovresti preoccupare di questo, è un piacere aiutarti.-

- Tze, se lasciassimo fare tutto ad un gamberetto come te sono sicuro che queste buste non arriverebbero a destinazione, le rovesceresti prima.-

Levy si voltò verso Gajil, fulminandolo con gli occhi. Se lo sguardo potesse uccidere, ora il drago del ferro sarebbe a terra stecchito, anzi,

lo sarebbe stato almeno una decina di volte.

- Ma non hai nulla di meglio da fare che prendermi in giro?!-

Gajil ghignò soddisfatto, avendo già pronta una risposta.

- Se è l’unico modo per avere la tua attenzione, allora no, non ho nulla di meglio da fare. Poi è troppo divertente vederti arrabbiata.-

Si preparò a rispondere per le rime, quando il senso delle parole del compagno fece capolino nel suo cervello, lasciandola stupita.

Anche il drago d’ombra sembrava stupito, Lily invece sorrise, forse era sulla buona strada.

- C-Come scusa?-

- Be sì, fai delle facce troppo buffe e carine quando ti arrabbi, è troppo divertente vedertele fare. Ghihihihihi.-

Si accorse troppo tardi di quello che aveva detto. Arrossì leggermente e si voltò dall’altra parte.

- Gajil….- sorrise la turchina, pensando che in fondo, quel drago dal cuore di ferro aveva solo bisogno di essere capito.

“In fondo anche per questo lo amo…”

Quel pensiero la shoccò non poco, facendo si che le si tingessero le guance di un tenue rosso.

Ormai lo sapeva, non era più possibile negarlo, perché a lei Gajil piaceva da sempre e quei dolci sentimenti non potevano cambiare.

Il drago di ferro le lanciò un occhiatina senza farsi notare, ma quando la vide in viso non resistette all’impulso di porle una domanda.

- Ohi gamberetto, com’è che sei rossa in volto?-

Appena sentita la domanda Levy arrossì di botto e indietreggiò, andando ad appoggiarsi al petto muscoloso di Rogue.

Quando alzò lo sguardo per scusarsi con lui, si ritrovò a formulare uno strano pensiero.

“Certo che è proprio carino…”

Il tempo di realizzare il suo pensiero ed il suo viso assunse mille tonalità diverse di rosso, non capacitandosi di aver davvero pensato quella cosa.

Certo Rouge era un ragazzo carino ma, per Zeref, aveva appena ammesso a se stessa di amare Gajil, mica poteva innamorarsi anche di Rogue!

- S-Scusa.-

Si scansò velocemente da lui e tentò di riassumere il controllo di se stessa, regolando anche i battiti impazziti del suo cuore.

“M-Ma che cavolo mi succede?!”

Doveva assolutamente scacciare quei pensieri dalla sua mente e riprendere il controllo.

Dopo aver ripreso fiato, le guance ora mostravano solo un filo di rossore, si girò verso i due e sorrise, mentre questi la guardavano confusi.

Cosa le era preso così all’improvviso?

- B-Bene è meglio muoversi a-andiamo.-

E ripresero a camminare verso Fairy Hills, mentre Levy, confusa e imbarazzata, cercava di riordinare i suoi pensieri ed i suoi sentimenti.

Una piccola fitta colpì Rouge all’altezza dello stomaco, ma cercò di non mostrarsi dolorante per non far preoccupare Levy.

“Accidenti, tra poco cederà…”

Continuò a camminare facendo finta di nulla, poteva ancora resistere ed impedire così a Levy e Lucy uno sforzo non necessario.

Avrebbe protetto la Scripter a qualunque costo, rischiando perfino la sua vita che, se non avessero trovato una soluzione si sarebbe conclusa presto.

****************************************************************************************************************

Con passo furioso Lucy salì le scale che l’avrebbero condotta fino alla sua stanza, lontana da quei due sciagurati dei Dragon Slayer.

Entrò nel suo amato appartamento e sbattè violentemente la porta alle sue spalle, chiudendola poi a chiave.

C’erano riusciti alla fine, le avevano fatto fare un bagno fuori programma nel fiume che attraversava la città.

Fortunatamente non era lontana da casa, ma camminare bagnata da capo a piedi per strada non era stato per nulla piacevole, specialmente perché ora stava morendo di freddo.

Sperò di non ammalarsi, altrimenti gliel’avrebbe fatta pagare a quei due, molto cara.

Andò in bagno e aprì l’acqua della vasca, un bagno caldo l’avrebbe di sicuro aiutata.

Iniziò a spogliarsi e sciolse i capelli, legati nei due soliti codini, dopo di che si immerse nell’acqua bollente.

Andò sotto con tutta la testa, e vi rimase finchè non ebbe bisogno d’aria.

- Ahhhhhhh, era proprio quello che ci voleva.-

Si lasciò scivolare nell’acqua, arrivando a coprirsi perfino la bocca.

Fare un bel bagno caldo era sempre la soluzione, per Lucy, in più rilassarsi nell’acqua bollente era un buon modo per riordinare i pensieri.

Che avesse preso una bella sbandata per Natsu era ormai risaputo, eccetto che dal diretto interessato, ma ultimamente i rapporti con Sting si stavano facendo più stretti, ed aveva iniziato a trovarlo piuttosto sexy, ovviamente quando non la prendeva in giro, quasi mai per l’appunto.

Si stupì di quel pensiero, e inevitabilmente arrossì.

- Lucy sei una cretina.- si disse, immergendo nuovamente la testa in acqua.

Doveva assolutamente parlarne con qualcuno o sarebbe certamente esplosa, ma doveva riflettere bene a chi dirlo.

Mirajane e Cana erano assolutamente escluse, sarebbero andate a fantasticare su chissà quali sviluppi amorosi decisamente lontani da come invece era la storia, Wendy era troppo giovane ed Erza sarebbe arrivata a formulare pensieri decisamente poco casti su una nottata a tre.

Lucy pensò che potesse anche essere peggiore della diavolessa e della maga dei tarocchi.

Con Evergreen non aveva molta confidenza, quindi la scartò in partenza, mentre Juvia sarebbe passata dal considerarla una rivale in meno al sostituire lei ed il suo problema con Gray e Lyon che litigavano per la maga dell’acqua, quindi era esclusa pure lei.

La scelta finale, quindi, era tra Levy-chan e Lisanna.

La Scripter era senza alcun dubbio la sua migliore amica, quindi sarebbe stata la scelta più azzeccata, ma anche la Strauss minore era diventata una sua buona confidente, si trovò quindi ad un bivio.

Poi l’illuminazione.

Più tardi in Gilda ne avrebbe parlato con entrambe, così con una doppia consulenza avrebbe ricevuto un doppio consiglio su come uscire da quella situazione fin troppo complicata.

Sorrise vittoriosa, orgogliosa per aver trovato una soluzione ai suoi dubbi.

Uscì dalla vasca e si avvolse nel soffice asciugamano rosa che aveva accuratamente preparato prima, poi uscì dal bagno tornando nella sua stanza.

Sbarrò gli occhi quando, sul tavolo al centro della stanza, trovò le due persone che meno voleva vedere in quel momento impegnate in una battaglia a braccio di ferro, accompagnati come sempre dai due Exeed combina guai che tifavano ognuno per il proprio partner.

Ci volle un po’ perché la notassero.

- Ohi Lu! Ti stavamo aspettando.- sorrise Natsu senza guardarla, troppo impegnato nella lotta.

- Volevamo scusarci per averti spinta nel fiume.- aggiunse Sting.

Né lui né il rosato erano tipi da chiedere scusa, ma visto che se n’era andata via infuriata, avevano pensato che fosse meglio così.

Una vena pulsante si formò sulla nuca di Lucy, mentre un'aura maligna si formò intorno a lei.

Quando i due percepirono il pericolo, era ormai troppo tardi.

- FUORI DALLA MIA STANZA PERVERTITI!!!!!!-

Volarono fuori dalla finestra i quattro malcapitati, che prontamente venne sbattuta, e quasi frantumata, dalla stessa Lucy.

Sospirò e si lasciò cadere sul letto, poi sorrise.

“Accidenti a loro, sono proprio due baka.” Pensò.

Ma forse era anche per questo loro lato che entrambi avevano fatto breccia nel suo cuore, anche se in misura diversa.

****************************************************************************************************************

Quella sera la Gilda era più affollata di quanto non lo fosse di solito, Lucy lo pensò subito appena vi mise piede.

Al bancone vi erano il Master, Cana e Bacchus, in visita per passare un po’ di tempo con la castana.

Stavano facendo una gara di bevute, con Macao e Wakaba che scommettevano su chi ne sarebbe uscito vincitore.

Romeo rideva e scherzava allegramente con Wendy, poco lontani i cinque Exeed mangiavano e chiacchieravano per conoscersi un po’ meglio.

Reedus dipingeva come al solito, immortalando anche quella serata di caos e divertimento che animavano la Gilda numero uno di fiore.

Con una rapida occhiata cercò le due ragazze a cui voleva confidarsi, non trovandole al bancone dove invece vi erano Mira e Kinana che servivano i clienti.

Poi le vide, sedute insieme alo stesso tavolo.

- Levy-chan, Lisanna-chan, p-potrei parlare con voi in privato?-

Con la faccia rossa e nel panico più totale, Lucy si era avvicinata alle due, sperando così di poter parlare un po’ con loro.

Anche le guance della Scripter si imporporarono lievemente.

- A-Anche io vorrei parlarvi.- aggiunse.

Lisanna guardava le due tra il confuso ed il sorpreso.

Che fosse successo loro qualcosa di grave?

Si distanziarono dal bancone, dove una Mirajane troppo curiosa tentava di origliare quella conversazione fin troppo appetitosa per una diavolessa dell’amore com’era lei.

E questo Lisanna lo sapeva bene.

- Allora qual è il problema?- sorrise la Strauss minore quando si furono sedute.

Lucy abbassò lo sguardo, così come Levy, incerte su cosa dire. Fu la bionda a cominciare.

- Ecco io, credo di essere innamorata di Natsu…-

Non si stupirono di quella rivelazione, ormai era cosa risaputa quella, ancor prima che lei stessa se ne accorgesse.

- …ma credo che inizi a piacermi anche Sting.- ammise, come colpevole di un crimine.

Entrambe le amiche la guardarono con occhi fuori dalle orbite, incredule su quella rivelazione shock appena fatta dalla bionda.

- A-Anche a me è successo. M-mi piace Gajil, ma oggi ho pensato che Rogue fosse molto carino.-

Lisanna si voltò verso la turchina, occhi sempre sgranati, che saltavano da Lucy a Levy in continuazione, era rimasta pietrificata.

- La cosa è complicata…- ammise alla fine l’albina.

Le due disperate guardarono la ragazza con gli occhi più dolci che poterono, prima di annunciare in coro:

- Lisanna aiutaci, sei la nostra ultima speranza!-

Alle facce da cucciolo che le due fecero, la Strauss non potè che sciogliersi in un sorriso ed annuire.

In fondo erano soltanto un po’ confuse per via di tutto il tempo che passavano con i due neo arrivati, era certa che i loro sentimenti reali sarebbero presto venuti a galla.

- Vi aiuterò con piacere.-

Da prima stupite, le due sorrise raggianti, saltando poi al collo dell’albina in un soffocante abbraccio di ringraziamento.

Ora che erano in tre ad affrontare il problema, quei sentimenti così confusi e inaspettati facevano decisamente meno paura.

- Che hai detto razza di lampadina senza cervello?!- l’urlo di Natsu attirò la loro attenzione.

- Non scaldarti Natsu-san, ho solo detto la verità.- ammise Sting, pacato come sempre.

- Balle! Con chi credi di parlare eh?!- il rosato lo afferrò per il bavero del colletto, alzandolo in piedi dalla postazione in cui era seduto.

C’era aria di rissa, lo percepivano tutti.

- Non mi sembra che esprimere il proprio parere sia vietato, e poi è vero che Lucy ti detesta, non sai quante volte gliel’ho sentito dire quando eravamo in viaggio insieme.- poi si voltò verso Gajil, seduto a sgranocchiare delle lame di ferro.

- Lo stesso diceva Levy di te, Gajil-san.-

Lo sguardo truce che ricevette dal moro però, non lo turbò minimamente.

Non si preoccupò nemmeno quando il figlio di Metallikana si diresse verso di lui a passo furioso.

- Basta Sting, smettila e stà buono.- lo rimproverò il fratello.

- Diglielo anche tu Rogue che le cose stanno così.- ghignò il biondo e da li, il caos dilagò.

C’erano sedie e tavoli volanti, urla e perfino attacchi magici, una lotta a cui diversi maghi della Gilda si erano aggiunti.

Una tipica rissa alla Fairy Tail insomma.

- Sono proprio incorreggibili.- sorrise Lisanna, un sorriso che svanì quando vide le facce preoccupate delle due amiche.

- Lucy-chan? Levy-chan?- provò a chiamarle.

Loro però tenevano gli sguardi fissi su due Dragon Slayer in particolare, preoccupate come non lo erano mai state.

- Non va bene, se continuano così il sigillo…-

- Accidenti, ma come si può essere così stupidi da provocare una rissa in quelle condizioni?!-

Lucy non era solo preoccupata, ma anche arrabbiata, perché sapeva che non le avrebbero ascoltate, per la precisione, Sting non le avrebbe ascoltate, trascinando poi anche Rouge in quel pazzo delirio che era diventata la lotta.

Le loro paure presero forma, quando dei gemiti di dolore si levarono dalla massa di persone, ponendo così fine alla rissa.

- STING!- gridò Lucy.

- ROGUE!- seguì Levy.

In un attimo furono accanto ai due, Lector e Fro piangevano a terra vicino ai ragazzi, mentre questi si contorcevano per il dolore.

- Stupidi! Ve lo avevamo detto di non fare sforzi inutili!-

- Cercate di resistere.-

Wendy si avvicinò preoccupata, volendo essere d’aiuto col suo potere, ma venne fermata dalle due ragazze.

Presto furono circondate dai compagni di Gilda, che guardavano shoccati la scena.

- Lu-chan non abbiamo tempo per portarli via! Dobbiamo farlo qui e ora!-

La voce della Scripter tremava, il panico e la paura che potesse succedere qualcosa ai due nakama erano tanti da paralizzarla, ma doveva restare lucida e agire.

- Lo so, allora muoviamoci.-

- Lucy, Levy si può sapere che stà succedendo?-

Le due non diedero risposta ad Erza, troppo impegnate a cercare di togliere le magliette ai due, impresa non troppo facile visto che continuavano ad agitarsi.

- Non c’è tempo per spiegare, dovete aiutarci.- ordinò Lucy mentre Levy diede le disposizioni.

- Alzateli e teneteli fermi, bisogna togliergli le maglie.-

Prontamente si divisero i compiti, così Laxus e Gajil si ritrovarono a sostenere Rogue, mentre Levy si occupava dell’indumento, mentre Natsu e Gray sostenevano Sting e Lucy toglieva la maglietta.

Quando furono a torso nudo, tutti sgranarono gli occhi per la sorpresa.

Due enormi segni neri avvolgevano il busto dei due, come fosse un rampicante. Era di colore nero, che però ogni tanto si illuminava di un rosso sangue, crescendo.

E fu questo continuo espandersi che sorprese maggiormente la Gilda.

- Ma che diavolo è?- domandò shoccato Gray, non ricevendo però risposta.

La Scripter prese la sua fidata penna magica, mentre Lucy estrasse una strana chiave dalla cintura, una nuova che nessuno aveva mai visto prima.

In un istante agirono e con la sua scrittura la turchina riuscì a far retrocedere il marchio, facendolo fermare a metà degli addominali.

La bionda passò la chiave sul corpo del ragazzo facendo si che, come anche al fratello, il segno retrocedesse fino a metà degli addominali.

Solo allora i lamenti cessarono e le due poterono tirare un sospiro di sollievo, che però durò poco.

Makarov fece portare subito i due in infermeria, avevano bisogno di riposo per riprendersi, dopo di che si girò verso le due.

- Lucy, Levy non mi avete raccontato tutto vero?-

Le guardava con serietà, così le due abbassarono il capo con aria colpevole.

- In effetti c’è una cosa, ma non ve l’abbiamo detta solo per non ferire loro!- si giustificò subito la turchina.

- Vede Master, è una cosa difficile da spiegare.- continuò Lucy.

- Sono tutto orecchi.-

Si scambiarono un occhiata complice, iniziando a raccontare la storia.

- Ecco, durante uno degli attacchi di Minerva, quella strega gli ha fatto un incantesimo e….- la Scripter non fu più in grado di continuare, toccò a Lucy concludere.

- Ha lanciato una potente maledizione su quei due, anche se in realtà era diretta a noi.-

Abbassarono il capo, mentre un silenzio tombale riempì la Gilda, incredula a quelle parole.




























*Note Autrice*
Yo Minna, ed ecco l'aggiornamento XD
Allora, vi annuncio che per ragioni di lunghezza la storia avrà 6 invece che 5 capitoli ^,^ (pensate che questo capitolo è la metà di quello che doveva essere ^.^") 
Detto questo passiamo al capitolo:
Lo so, è noioso e non piace neanche a me, penso proprio che con questo ho toccato il fondo della monotonia -.-"
Vi capisco se rimarrete delusi, ma per mantenere un pò accesa la voglia di leggere la storia vi spoilerizzo il titolo del prossimo capitolo: DIABOLIC PLAIN.
Come potrete immaginare, il piano di Mira prenderà finalmente forma muahahahah XD
Tra l'altro qui ho dato molto spazio a Lucy e non a Levy, ma nel prossimo rimedierò senz'altro ^.^
Spero che continuerete a seguirvi e che il capitolo qui sopra non vi faccia scappare via a gambe levate ^.^"
Ringrazio moltissimo:
Mae_dulce04

Marta94
TrAiN_XIII_95
pongaa
SanaeEric
Phoenix_passion
AngelDream74_NaLu

Serenity93
StelladelLeone
erol89
Bluesun
xLovemyidols
Grazie mille per tutti i vostri bellissimi commenti T.T <3
Un bacio e alla prossima che, causa rientro a scuola, non garantisco sarà come le altre, spero di riuscirci però ^.^ ciaoooo!!!
Jeo 95 =3

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Capitolo 5
*** Diabolic Plain ***


The Jealousy of the Dragon Slayer

 
 
CAPITOLO 5 – DIABOLIC PLAIN. 
 
 
Inizio Flashback

- Ahahahah ora non mi potrete più scappare!-

La risata glaciale di Minerva riecheggiò per tutta la foresta in cui si trovavano.

Si erano rifugiati li, sicuri che quella donna non avrebbe mai potuto raggiungerli, e invece si erano sbagliati.

Li aveva trovati ed attaccati senza pietà, con al seguito l’intera Gilda di Sabertooth.

Erano riusciti a tenere testa ai membri più deboli, ora però se la vedevano davvero brutta.

Sting e Rogue erano impegnati in un violento combattimento con Orga e Rufus, più o meno alla pari visto che conoscendosi già avevano avuto diverse occasioni per studiare le magie avversarie.

E a loro due era toccata Minerva, la cui forza però le sovrastava.

Già stanche per i precedenti combattimenti, erano state del tutto colte impreparate a quell’attacco, che le vedeva in netto svantaggio.

- Sentite fatine, non mi interessa attirarmi le ire della Fairy Tail, per cui vi do un ultima possibilità. Sparite e lasciate a noi questi due traditori.-

Le ragazze si rialzarono a fatica, l’ultimo colpo lanciato dalla neo Master le aveva conciate piuttosto male.

Il sangue scorreva lento sulla pelle, percorrendo anche le diverse bruciatore che erano state loro inferte.

- LUCY, LEVY SCAPPATE!!! NON PREOCCUPATEVI PER NOI CE LA CAVEREMO!!- aveva gridato Sting, schivando un pugno di Rufus.

Il fratello lo appoggiò, suggerendo alle due di scappare.

- Ma cosa cavolo state dicendo?!- a parlare fu Lucy.

- Scappare? Abbandonarvi? Siete completamente impazziti?!-

Nel loro sguardo una scintilla fiammeggiante brillava intensa, forse per rabbia, forse per determinazione.

- Voi due siete nostri compagni ora, e a Fairy Tail NON SI ABBANDONA MAI UN COMPAGNO!!!-

Levy gridò quelle parole a cielo, mentre un sorriso determinato le si dipinse in volto.

Erano maghe di Fairy Tail e non avrebbero mai lasciato indietro dei nakama, neanche se quella decisione fosse costata loro la vita.

Da dietro un albero, nascosti com’era stato loro ordinato, Lector e Frosh si misero a piangere commossi, quelle parole avevano scaldato i loro cuori e non solo.

I due draghi gemelli si stupirono di quelle parole, ritrovando però nuova forza e convinzione.

Credevano di non avere più un motivo per lottare, se le due fossero scappate si sarebbero poi consegnati a Minerva, così che quell’assurda fuga finisse, invece li avevano stupiti.

Ed ora sapevano che dovevano continuare a lottare, sia per quelle due che li avevano aiutati e trattati come compagni, sia per loro stessi e per i partner Exeed.

E lo avevano capito grazie alle due maghe.

Attivarono Dragon Force, ed in un attimo riuscirono a sopraffare gli ex compagni, che rimasero stupiti da quell’improvviso aumento di forza.

Da dove l’avevano tirata fuori una simile potenza se fino a poco prima erano al limite?

- Non ho memoria di una potenza simile.- fu l'unico commento di Rufus, Orga concordò con lui, altrettanto stupito.

Il desiderio di proteggerle aveva risvegliato un grande potere in loro, e ora non si sarebbero più fermati.


Restava soltanto Minerva.

La donna digrignò i denti frustra, possibile che fosse circondata solo da idioti?!

Era veramente nei guai, ma non se ne sarebbe andata senza farla pagare a quelle due mocciose che stavano intralciando i suoi piani.

Poi un colpo di genio che la fece ghignare maleficamente.

- Arrenditi Minerva, siamo quattro contro uno, non puoi vincere!- gridò Sting.

- Vattene e smettila di tormentarci, ormai non abbiamo più nulla a che fare con Sabertooth.- aggiunse Rogue.

- Mhpf. E va bene, avete vinto voi, vi lascerò in pace.- disse la donna mentre quelli che si erano ripresi iniziavano ad affiancarla.

I quattro si rilassarono a quelle parole, ma fu un grosso errore, e lo capirono quando la donna sorrise malvagia.

- Ma prima mi sbarazzerò di quelle due una volta per tutte!!!!-

Lanciò due strane sfere luminose contro Lucy e Levy, impreparate a quell’attacco a sorpresa che non sarebbero mai riuscite a schivare.

Eppure l’attacco non le colpì mai, poiché i due fratelli si misero davanti facendo da scudo con il loro corpo.

Le sfere li colpirono, entrando nel loro petto e facendoli gemere di dolore.

Caddero a terra e la Dragon Force si dissolse, mentre si agitavano in preda alle convulsioni, facendo si che le ferite procurate nei vari scontri lasciassero fuori uscire sempre più sangue.

- STING ROGUE!!!- gridarono le due maghe correndo da loro.

Si sedettero vicino ai due, sollevando il busto e osservando la loro espressione sofferente.

- Mio dio…- disse Levy con un filo di voce, mentre guardava il segno nero che in bella mostra aveva invaso l’addome dei due.

- COSA GLI HAI FATTO STREGA?!- gridò Lucy furiosa.

Minerva si mise a ridere sguaiatamente, come solo una strega poteva fare.

- Che due idioti!! Aahahahahah si sono beccati una maledizione mortale al posto vostro!! Aahahahahah che due stupidi. Be con questo posso essere soddisfatta, mi sono liberata di quei due traditori, torniamo alla Gilda. A mai più mocciose.- e se ne andò seguita dai suoi uomini.

- Maledetta…- ringhiarono.

Ma non c’era tempo per lei, ora dovevano assolutamente trovare qualcuno che curasse i due Dragon Slayer o non ce l’avrebbero fatta.

La fortuna, però, era dalla loro parte.

- Lu-chan, ma noi non stavamo andando da un medico mago per l’incarico?- Levy se ne era ricordata all’improvviso, prima troppo sotto shock.

- Hai ragione! Presto portiamoli li, se non sbaglio vive poco lontano da qui, ai margini della foresta.-

Chiamarono velocemente Lector e Frosh, chiedendo loro di portare in volo i due Dragon Slayer, sicuramente avrebbero fatto prima.

Le convulsioni erano finite, quindi ora che erano tranquilli non avrebbero avuto problemi neanche nel trasporto.

Non importava a nessuna delle due se erano piene di ferite e perdevano sangue, se le bruciature pizzicavano in maniera insopportabile o se rischiavano di morire dissanguate.

Sting e Rogue rischiavano la vita per aver salvato la loro, e non si sarebbero fermate per nulla al mondo, almeno finchè i due non sarebbero tornati in forma.

Non ci volle molto per raggiungere la casa del mago medico, ma le condizioni in cui ci arrivarono non erano delle migliori.

Entrambe ricoperte di ferite e sangue, con i due dragon slayer che avevano ripreso ad agitarsi.

Riuscirono ad afferrarli in tempo quando Lector e Fro persero la presa su di loro, evitando così di aggiungere danni alle già precarie condizioni dei due.

Erano a pezzi, non riuscivano a muovere più neanche un muscolo, ma ormai erano li e per salvare Sting e Rogue mancavano pochi passi a quella porta che per loro brillava di speranza.

Attirato dagli strani rumori che provenivano da fuori la sua clinica, e casa, un vecchietto dall’aria simpatica aprì la porta, e ciò che vide fece perdere un battito al suo cuore di medico.

- Oh Zeref ma che vi è successo?!-

Davanti a lui vi erano due ragazze ridotte malissimo, mai nella sua lunga carriera aveva visto delle persone ridotte a quel modo ancora in piedi.

Si sorprese quindi di vederle ancora sveglie e coscienti, intente a sorreggere due ragazzi decisamente ridotti male.

- L-La prego, li deve a-aiutare…- sussurrò Lucy, le lacrime che avevano preso a solcarle il viso.

- S-Sono vittime di una m-maledizione.- anche Levy era nel medesimo stato.

Ci volle poco affinché perdessero i sensi, preda di tutta la paura, la rabbia ed il dolore che aveva colpito il loro team nel giro di poche ore.

Fine Flashback.

- Quando abbiamo ripreso conoscenza eravamo su un letto, bendate dalla testa ai piedi.- spiegò Lucy.

- Il dottore disse che era un miracolo fossimo riuscite ad arrivare da lui in quelle condizioni.- aggiunse Levy.

- Noi ce l’eravamo cavata con qualche ferita che si sarebbe presto rimarginata o avrebbe lasciato piccole cicatrici, Sting e Rogue invece erano tutta un'altra storia.-

Lucy e Levy chinarono il capo colpevoli, ricordando le parole pronunciate dal medico quando avevano chiesto dei compagni, con ancora i sensi di colpa che attanagliavano cuori e menti.

Inizio Flashback

- Come sarebbe che sono gravi?!- sbraitò la turchina incredula.

Non potevano veramente essere in pericolo di vita, non per averle protette.

Si sentì immediatamente male al solo pensiero che si fossero sacrificati per salvarle, che invece dei due draghi dovevano esserci lei e la maga bionda.

Una morsa fastidiosa le avvolse lo stomaco, facendola sentire tremendamente inutile e colpevole.

Il vecchietto si sistemò gli occhiali sul naso, conscio che non avrebbe dovuto agitare così le due ragazze in convalescenza.

Dal tronde non poteva tenerle all’oscuro della saluta dei compagni e nemmeno mentire, la sua etica di mago e dottore lo impediva.

Diede un'altra occhiata ai fogli con i risultati delle analisi fatte ai ragazzi, per evitare di sbagliare, poi sorrise tristemente.

Non sbagliava.

- Vedete, questa maledizione particolare uccide il soggetto quando il marchio che compare sulla pelle ricopre tutto il corpo. Il segno risucchia la magia e si espande ad un ritmo regolare. Un costante uso della magia per esempio può portare alla morte in poche settimane.- spiegò il vecchietto.

- Se un mago è potente, la maledizione riduce di molto il suo potere, a volte lo blocca anche completamente.- aggiunse.

Si spaventò un po’ il medico quando guardandole vide gli occhi vitrei e vuoti delle due, velati dalle lacrime.

Non si erano mai sentite così inutili e deboli, un peso per chiunque le avesse in squadra, ed ora i due fratelli stavano pagando per quella loro debolezza.

- Più un mago utilizza la magia e fa sforzi inutili, più veloce sarà la crescita del marchio e, quindi, la morte. Ma……………- fece una pausa per osservare la reazione delle ragazze.

-…… c’è una speranza per ritardare il processo.-

Fine Flashback

- Il medico spiegò a me e a Lu-chan come impedire che si diffondesse troppo velocemente, una specie di sigillo temporaneo attivato dalla Solid Script e da una chiave stellare speciale.-

Lucy mostrò ai presenti la strana chiave che aveva utilizzato poco prima. All’apparenza una semplice chiave dorata, con una croce sull’impugnatura, ma in realtà era magica.

Un regalo di quel simpatico vecchietto per aiutarle.

- Abbiamo cercato in lungo e in largo una soluzione per rimuovere definitivamente quella maledizione, ma non c’era nulla che potesse aiutarci. Il sigillo dura abbastanza, ma comunque il segno cresce un po’ ogni volta e noi…-

Un capogiro le colse improvvisamente, tanto che se non fosse stato per Natsu e Gajil li vicino sarebbero finite a terra.

- Ohi gamberetto che stai combinando?!- sbraitò Gajil in tono seccato, che nascondeva la sua reale preoccupazione.

- Ehi Lu che succede?- Natsu invece non si fece problemi a mostrarsi preoccupato per le sorti dell’amica.

- Purtroppo è un effetto collaterale degli incantesimi di sigillo, prosciugano gran parte del potere magico.- confessò Lucy.

Makarov era serio e, forse, arrabbiato con loro, non potendo credere che non lo avessero avvertito di una cosa tanto grave.

- Perché non me ne avete parlato subito? È una faccenda molto seria.-

Chinarono il capo prima di rispondere, consce che forse sarebbe stato meglio avvertire il Master.

- Ci dispiace Master, ma per loro quel segno è solo fonte di dolore e vergogna. Ogni volta che se ne parla loro…-

- Sa come sono fatti, troppo orgogliosi per ammettere le proprie debolezze. Già si vergognavano di avere bisogno del nostro aiuto, parlarne all’intera Gilda era troppo umiliante e doloroso per loro.-

- Non volevano dare noie alla Gilda dopo esservi appena entrati, anche per questo volevano tenere il segreto. Anche se non lo ammettevano.-
Makarov iniziò a riflettere, cercando una soluzione per poter aiutare i suoi nuovi figli.

- Natsu, Gajil, riportatele a casa e assicuratevi che riposino come si deve. Sting e Rogue resteranno qui per stanotte e domani chiederemo aiuto a Polyushika, sono certo che troverà una cura efficace.-

Dopo aver dato i suoi ordini, Makarov tornò al bancone, dove si sedette e ricominciò la sua gara di bevute con Cana e Bacchus.

Gajil non ci pensò due volte e con tutta la delicatezza di cui disponeva si caricò Levy sulle spalle come fosse un sacco di patate.

- Ehi che cavolo fai?! Guarda che so ancora camminare da sola!!! METTIMI SUBITO GIÙ!!!! BAKA GAJIL!!-

Il viso le si era infiammato e più si agitava, più la presa del moro si faceva salda.

- Smettila di agitarti gamberetto, ti porto a casa tua così puoi riposare, cerca di stare tranquilla. Lily tu aspettami pure qui, se vedi che non trono vai a casa.- l’Exeed si limitò ad annuire, sperando che il partner riuscisse a capire i suoi sentimenti per Levy, anche se quest'ultima non aveva minimamente ascoltato il ragazzo tant'era impegnata a protestare.

Il figlio di Metallikana si avviò all’uscita della Gilda, ma prima che potesse anche solo pensare di uscire una voce lo chiamò.

- Gajil…-

Fu un sussurro, ma grazie al suo finissimo udito di drago riuscì a sentire distintamente la voce di Mira che lo chiamava.

Voltò leggermente la testa giusto per vedere le labbra della Strauss mimare una frase, e le parole che pronunciò lo fecero arrossire, rendendolo più nervoso di quanto non fosse.

- È il momento di agire.-

Ma quelle parole non erano rivolte soltanto al drago di ferro, bensì anche al rosato.

Natsu semplicemente annuì, prese Lucy tra le braccia e sorridendo si diresse verso l’uscita.

Inevitabilmente lei arrossì, mentre il figlio di Igneel provò uno strano calore al petto quando aveva preso in braccio la nakama.

- E-Ehi Natsu non c-ce n’è bisogno posso camminare!-

Uno sguardo ed un sorriso la fecero arrossire ancor di più di quanto non lo fosse per il solo fatto di essere tra le braccia del giovane.

- Tranquilla e tieniti forte, al resto ci penso io.-

E se Lily aveva compreso la situazione di Gajil restando alla Gilda per non essere di troppo, Happy sembrò non averci neanche fermato.

Stava per seguire Lucy e Natsu, quando qualcuno lo afferrò per la coda impedendogli di proseguire.

- Happy, dove credi di andare?-

Iniziò a sudare freddo l’Exeed blu, quando Mira utilizzava quel tono di voce c’era da stare poco tranquilli, specialmente se accompagnato da un sorriso sadico come quello che stava esibendo.

- D-Da nessuna parte, p-posso avere un pesce?-

Per la sua salvezza decise di non andare con i due compagni, ma non se ne dispiacque quando la Strauss maggiore gli posò sotto il naso un enorme pesce fresco.

Pensò così che i suoi due amici se la sarebbero cavata benissimo anche senza di lui ed iniziò a volare verso la sua amata Charle col pesce in mano.

Magari quella sera avrebbe voluto mangiarlo con lui e passare un po’ di tempo insieme?

Mira sorrise compiaciuta, sicura che ormai il suo piano avrebbe dato frutti interessanti, era troppo vicino per poter fallire.

- Alla fine ci sei riuscita, li hai costretti a fare le cose come volevi tu.-

Lisanna si sedette al bancone con la sorella, sole senza nessuno in giro potevano parlare tranquillamente.

Erano tutti troppo distratti per prestare attenzione a loro, compresi i due Dragon Slayer rimasti.

- Eh già, ho dovuto faticare parecchio ma alla fine stà andando tutto nel verso giusto.-

La barista prese tra le mani uno straccio ed un boccale bagnato, cominciando ad asciugarlo e lucidarlo per bene.

La sorellina la guardò dubbiosa, non aveva molta fiducia in quella folle idea che Mira si ostinava a chiamare “piano perfetto.”

- Sarà, magari con Gajil potrebbe funzionare, ma Natsu non mi sembra il tipo da fare certe cose.-

Arrossì la Strauss più giovane ripensando alle varie fasi che la sorella aveva illustrato ai due Dragon Slayer per riavere ognuno la propria nakama.

“Certo che Mira è una vera pervertita quando vuole.” Si ritrovò a pensare.

- Hai ragione, ma lui non lo farà con malizia, e sarà proprio quella sua innocenza a far cadere le mura difensive di Lucy.- sorrise innocente.
 
- E poi, ha già funzionato.- sorrise il demone, ricordando ciò che Natsu le aveva detto poco prima che Lucy arrivasse alla Gilda.

 
Inizio Flashback
 
- MIRAAAAAA!!!!!-
 
Era  entrato tutto contento il rosato, nonostante la vicinanza di Sting, arrivato con lui, che di solito lo faceva ribollire di rabbia.
 
- Come mai così contento Natsu?- aveva chiesto innocentemente la barista.
 
Il figlio di Igneel si era avvicinato al bancone, un sorriso soddisfatto e contento sempre stampato in volto, sedendosi ad uno degli sgabelli liberi.
 
- Avevi ragione tu! Il piano può funzionare!-
 
Drizzò le orecchie la Strauss, decisamente più interessata a quella conversazione.
 
- Ah sìììì???? Dimmi dimmi, come fai ad esserne certo?-
 
Si sporse un po’ sul bancone per avvicinarsi a lui, regalando una bella visuale del suo prosperoso seno al ragazzo, che tuttavia non se ne curò nemmeno.
 
- Ho fatto come mi hai detto, ho avvicinato il mio viso al suo e lei ha preso fuoco!-
 
Disse tutto eccitato all’idea che Lucy potesse finalmente tornare con lui.
 
Gli occhi di Mira brillarono di emozione, ma se Natsu fosse stato un po’ più sveglio ed esperto, senza contare che non conosceva bene la parte più diabolica e perversa della barista, si sarebbe sicuramente accorto della fiamma d’eccitazione che le attraversò gli occhi per un attimo.
 
Ora ne aveva la conferma, era più che certa che il suo piano perfetto avrebbe funzionato.
 
Fine Flashback
 
- Mmmm ancora non sono convinta.-
 
- Vedrai, quando Natsu inizierà a giocare con le mani di Lucy, per poi stuzzicarle le dita con i denti e la lingua, e poi quando…-
 
- Ho capito Mira-nee non devi ripetermi per filo e per segno quelle cose da maniaci.-
 
Ancora non si capacitava di come Mirajane potesse parlare di cose tanto sconce con tanta naturalezza, lei arrossiva al solo pensiero!
 
- Comunque credo che non ti saresti dovuta intromettere, avresti dovuto lasciare che ci arrivassero da soli.-
 
- Andiamo Lisanna, sai anche tu che quei due non ci sarebbero mai arrivati da soli, non è che sei gelosa? Vuoi una mano con Laxus per caso?- chiese maliziosamente la barista.
 
Le guance candide della sorellina si tinsero di un rosso vivo, ma l’imbarazzo non le impedì di rispondere.
 
- S-Smettila Mira-nee!! Dovresti pensare piuttosto a te e alla tua storia con Fried, e non impicciarti dei problemi di cuore degli altri.-
 
- Perché cerchi di evitare l’argomento? Ahhh forse ho capito, allora è vero che la mia candida e pura sorellina è andata a letto con il taciturno e freddo Laxus. E dimmi com’è stato?-
 
Sembrava che fosse stata ore ed ore sotto il sole la Strauss più piccola, tanto era rossa in viso.
 
- MIRA-NEE MA CHE DICI!! NON È ASSOLUTAMENTE VERO!! E POI NON È AFFATTO FREDDO E INSENSIBILE COME SEMBRA!!!!!-
 
Si voltarono tutti a guardarla, primo fra tutti Elfman, preoccupato per la sorellina. Lei sorrise e cercò di tranquillizzarlo, chiedendo perdono per l’improvvisa sfuriata.
 
Lanciò un occhiata a Laxus e quando vide che la stava guardando confuso arrossì inevitabilmente ancor più di quanto non fosse.
 
Perché se l’era presa tanto?
 
Se l’era presa per un semplice motivo: sua sorella aveva pienamente ragione.
 
Quella in cui lei ed il dio del fulmine si erano uniti era stata senz’altro la notte più fantastica della sua vita, e di certo Laxus ci sapeva fare, ma non voleva ammetterlo davanti a Mirajane!!
 
Sarebbe stato come confessare i propri peccati al diavolo in persona, e la sola idea le metteva terrore.
 
Per di più non sopportava che lo giudicassero freddo ed insensibile senza nemmeno provare a guardare oltre quella maschera di indifferenza che aveva costruito, come invece aveva fatto lei.
 
C’era una cosa che però la shoccò particolarmente.
 
Come diavolo faceva Mira a sapere sempre tutto? Non volle immaginarsi la reazione di Elfman se l’avesse saputo.
 
La diavolessa sorrise, sapendo bene che la sua adorata sorellina stava mentendo.
 
- Non c’è bisogno che ti imbarazzi, certo forse le prime volte, ma quando sarai esperta come la tua sorellona vedrai che passerà tutto.-
 
Un grosso gocciolone spuntò dietro la nuca di Lisanna che pensò seriamente che la sua dolce sorellona avesse seri problemi, probabilmente dovuti alla sua natura pervertita.
 
Sospirò poi, in un vano tentativo di riacquistare il controllo.
 
- Su una cosa concordo con te, probabilmente senza aiuto quei due non avrebbero mai combinato nulla.-
 
Lo dovette ammettere, forse l’intervento di quel demone vestito da angioletto non era stato poi così sgradito.
 
Sperò soltanto che alla fine, Lucy e Levy non avrebbero ucciso i due Dragon Slayer per comportamenti perversi e molesti, in fondo erano stati consigliati da Mira!
 
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- INSOMMA VUOI METTERMI GIÙ GAJIL BAKAAAAAA!!!!-
 
Era l’ennesima volta che gridava quella frase, ormai non aveva più fiato in gola.

Quell’idiota di un drago l’aveva trasportata come fosse un sacco di patate per tutto il tempo, non prestando la minima attenzione alle sue proteste, e ancora non aveva capito dove la stesse portando.

- Insomma gamberetto la vuoi smettere di gridare?! Mi romperai un timpano se continui così!!- sbottò seccato il moro.

- Oh ma è proprio quello che voglio fare, così magari ti decidi a lasciarmi! E si può sapere dove stiamo andando?!-

Lo capì non appena iniziò a guardarsi intorno, non avendolo fatto prima tanto era impegnata a protestare.

La strada isolata che portava sulla scogliera fuori città, dove ergeva imponente il dormitorio femminile di Fairy Hills, il suo alloggio.

Ne rimase piacevolmente sorpresa, non era da lui un gesto tanto gentile come quello di riportarla a casa, anche se le condizioni di viaggio lasciavano a desiderare.

Ma dopotutto si parlava pur sempre di Gajil.

- Finalmente hai finito di lamentarti, non ti sopportavo più.-

Essendo una ragazza educata e per nulla volgare decise di astenersi dal rispondere, onde evitare di far uscire dalla sua bocca parole poco consone ad una ragazza.

“Sì, è sempre Gajil…”

Ancora non riusciva a capacitarsi di tutte le strane emozioni che il drago di ferro riusciva a scatenare in lei, e che variavano in un tempo assai troppo breve.

Nonostante le sue lamentele e la posizione fin troppo scomoda per lei, Levy si sentiva bene con il braccio allenato e muscolose del Dragon Slayer che le stingevano la vita per non farla cadere, in una presa salda e sicura.

Quando ormai furono davanti all’imponente arco che dava inizio al dormitorio femminile, Levy si preparò a scendere di malavoglia dalle spalle del moro, cosa che però non avvenne.

Quando vide la scritta di benvenuto passarle sopra la testa tentò di guardare in faccia il ragazzo, confusa come non si era mai sentita prima.

Per quanto fosse intelligente, per quanti enigmi intricati riuscisse a risolvere, Gajil restava il mistero più complicato che avesse mai trovato sulla sua strada.

Per quante volte lei avesse creduto di aver finalmente compreso il suo bizzarro modo di pensare e di agire, il figlio di Metallikana agiva in maniera completamente diversa, confondendola e mandando a rotoli ogni sua teoria.

- Si può sapere che fai? Questo è il dormitorio femminile e tu non hai il permesso per entrare.- sbottò lei.

Chissà perché non prevedeva nulla di buono.

- Ghihihihi chi vuoi che mi veda? Ti ricordo che siamo soli qui adesso, e poi scommetto che se ti lascio ansare cadrai nuovamente a terra gamberetto.-

- Ehi guarda che…-

Voleva ribattere sulle sue condizioni fisiche, ormai si sentiva come nuova, quando il senso delle parole di Gajil raggiunse il suo cervello ricco di informazioni, che in poco elaborò un'unica possibile reazione da farle assumere: un vivo rossore sulle guance.

Si, era arrossita di botto quando aveva realizzato che in quel momento a Fairy Hills c’erano solamente lei e Gajil, che si stavano dirigendo nella sua stanza.

Decisamente il brutto presentimento che sentiva prima non fece che crescere.

La parte razionale a cui si era sempre affidata, controllata dal cervello e dalla logica, le stava gridando di liberarsi e scappare il più lontano possibile prima che fosse troppo tardi, ma una parte di lei, quella irrazionale dettata dal cuore e dai sentimenti le suggeriva di restare e seguire gli assurdi sviluppi che quella storia stava prendendo.

Per una volta decise di fidarsi del cuore invece che la testa, non poteva essere poi tanto male seguire i sentimenti una volta ogni tanto.

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- Ma si può sapere perché siamo passati dalla finestra?! Ti ricordo che io abito qui!-
 
Lucy davvero non lo capiva a volte, non le aveva nemmeno chiesto se avesse le chiavi per entrare o meno, si era limitato a dirle di tenersi forte ed aveva incominciato ad arrampicarsi per la parete, fino alla finestra del suo appartamento.

Fortuna che aveva avuto il buon senso di lasciarla aperta.

- Perché scusa? Così è più divertente.-

La lasciò di mala grazia sul letto, poi le si sedette accanto e le sorrise di cuore.

- Come ti senti?-

- Meglio grazie, ho solo bisogno di recuperare un po’ di magia.-

Si alzò barcollante sotto lo sguardo confuso di Natsu.

- Dove vai?- chiese il rosato.

- In cucina un attimo, ho bisogno di mangiare qualcosa.- e sparì dietro la porta dell’altra stanza.

Rimase solo sul letto ed iniziò a pensare, strano ma vero.

Doveva trovare un modo per incominciare ad eseguire il piano di Mira, ma proprio non sapeva come fare.

“Come faccio a prenderle la mano per stuzzicarla? E poi perché dovrei farlo?! Certo che Mira è strana.”

Senza saperne bene il motivo arrossì ricordando le parole della Strauss, quel giorno in cui Lucy era partita.

Inizio Flashback

- Devi prenderle delicatamente la mano ed iniziare a giocarci. Per esempio percorri la linea delle dita con le tue, oppure fai dei disegni sul palmo.-

Il rosato la guardò confuso.

- E questo come può aiutarmi a far pace con Lucy?-

Mira sorrise, in una maniera che a Lisanna non piacque per nulla.

- Be, questo non serve soltanto per far si che Lucy ti perdoni, puoi star certo che se funziona non vi separerete mai più.-

Il drago di fuoco non sembrò affatto riluttante all’idea di avere la maga delle stelle sempre vicina e se fosse servito allo scopo avrebbe dato retta a Mira.

- Come faccio a sapere se funziona?-

- Fidati, se diventerà rossa come quando si ha la febbre, puoi star certo che sei sulla buona strada.-

Si fidava della Strauss maggiore, per cui non si perse una parola di quel discorso che faceva prendere fuoco al viso di Lisanna.

Evidentemente funzionava davvero.

Fine Flashback

Arrossì di nuovo, ripensando anche alla spiegazione di Gajil sugli strani discorsi delle ragazze.

Ora credeva di capire il perché della riluttanza dell’ammasso di ferraglia e Lisanna verso quei discorsi.

“Aspetta un attimo!”

Un illuminazione lo folgorò come un fulmine a ciel sereno, attivando nel suo cervello quasi sempre spento una rotella che veloce metteva in monto la sua mente, portandolo a ricollegare la spiegazione al piano della Strauss, cosa che gli provocò un improvviso arrossamento del viso.

Sentiva caldo, cosa strana per lui.

“Mira non vorrà mica che io…”

- Natsu, vuoi anche tu qualcosa?-

A distrarlo da quei pensieri fu una domanda di Lucy, cui rispose il suo stomaco.

- Emh magari, il mio stomaco stà reclamando cibo.- rise leggermente imbarazzato.

- Ok, ma non ho molto, c’è soltanto della cioccolata che avevo preso per un dolce.-

Non sembrava molto contento all’idea di un pasto così poco soddisfacente, ma decise che per quella volta, soltanto Zeref sa grazie a quali kami, si sarebbe dovuto accontentare.

- ‘keyyyyy!!!!!-

La ragazza tornò dal nakama poco dopo, un piattino pieno di cioccolato tagliato a fette in mano.

- Ecco qua, un pasto da re vero?-

Si sedette di nuovo sul letto accanto a lui, porgendogli il piatto da cui Natsu prese il cioccolato iniziando poi a gustarselo.

Lucy lo imitò, portando alla bocca il dolce che più preferiva in assoluto e riempiendosi un po’ lo stomaco.

Non era molto, ma almeno mettendo qualcosa sotto i denti la magia sarebbe tornata prima, o almeno così sperava.

Inevitabilmente il suo pensiero andò a Sting e Rogue, ancora in infermeria privi di coscienza e vittime di quella dannata maledizione.

- Chissà come stà Sting…-

Chinò il capo triste, ma così facendo non vide il corpo di Natsu irrigidirsi all’improvviso ed iniziare a fremere di rabbia.

- È così importante per te?- chiese lui a capo chino, la voce dura e seria tanto che spaventò Lucy.

Alzò la testa di scatto per guardarlo, ma la frangetta rosa le impediva di scorgere gli occhi del nakama.

- Natsu…-

Avvicinò una mano per sfiorargli il viso e vedere come stesse, ma lui fu più veloce.

Quando alzò lo sguardo lo trovò sorridente come sempre, apparentemente nessun cambiamento nel suo umore.

Eppure lei lo sapeva, quel sorriso era palesemente finto, cosa che le causò una fitta al cuore.

- Tranquilla, vedrai che quella lampadina bruciacchiata se la caverà, è più tosto di quel che sembra.-

Capì che cercava di risollevarle il morale, e gliene fu immensamente grata.

Sorrise al compagno piena di gratitudine, ma quando stava per ritrarre la mano Natsu gliela prese bruscamente, facendola sussultare.

- C’è odore di sangue.- proclamò serio.

Percorse con lo sguardo il profilo della mano di Lucy, fino a scorgere tra le varie macchie di cioccolata che la ricoprivano un taglietto sulla punta dell’indice destro.

- Che ti è successo?- domandò.

Una nota di preoccupazione trasparì dalla sua voce.

La maga delle stelle ritirò la mano e sorrise per tranquillizzarlo, in fondo era una cosa da nulla.

- Ah questo? Stavo tagliando il cioccolato e mi sono fatta male.-

Vide in quel taglietto e nelle macchie di cioccolato un opportunità per attuare il piano di Mira, perché anche se ora aveva realizzato cosa volesse da lui, uno strano istinto gli diceva di non fermarsi e continuare.

- Sei proprio un disastro oggi.- rise alla faccia offesa della bionda, era tropo buffa.

- Per lo meno io lo sono solo oggi, tu sei un disastro continuo.-

Anche Natsu non potè trattenersi dal mostrare un tenero e buffo broncio, che la fece ridere.

- E così io sarei un disastro eh?-

Senza alcun preavviso Natsu aggredì Lucy a colpi di solletico, scatenando nella maga una dolce e fragorosa risata.

Il piatto in cui vi era il cioccolato, ora completamente vuoto, finì a terra senza però rompersi quando la bionda fu costretta a sdraiarsi sul letto per il tropo ridere.

- Ti arrendi? Avanti implora il mio perdono!-

Natsu le fu subito sopra, a cavalcioni per impedirle di muoversi, continuando a solleticarle i fianchi e la pancia, conosceva bene i punti deboli dell’amica.

- O-Ok….ahahahah… m-mi arrendo… ahahahah t-ti chiedo s-scusa! Ahahahah!!-

Riuscì a dire tra una risata e l’altra.

Solo allora il drago di fuoco si fermò, ignorando ancora di essere beatamente seduto sopra la compagna.

Quando finalmente fini di ridere e si accorse della posizione in cui erano messi il viso della maga celeste si tinse di rosso, cercando poi di mantenere un po’ di contegno.

Trattandosi di Natsu, probabilmente neanche se ne era accorto, quindi doveva solo stare calma e tranquilla, sperando che l’amico si spostasse il prima possibile!

- Il dito sanguina ancora.- affermò lui e la bionda si accorse che aveva ragione, nonostante non fosse una grande ferita le dita sanguinavano parecchio.

- Dai fa vedere.-

- Ma no, non è nu…-

Le parole le morirono in gola quando Natsu, messosi a quattro zampe intorno a lei e bloccandola sotto di lui, si portò la mano alla bocca ed iniziò a leccarle lentamente la ferita.

Che cavolo stava combinando quell’idiota?!

Sentiva il respiro caldo del rosato sulla pelle, mentre la lingua percorreva lenta il profilo della ferita.

Non riusciva ad emettere neanche un suono, imbarazzata come non mai per quello strano comportamento che mai si sarebbe aspettata da parte di Natsu.

- Va meglio?-

Staccò la sua bocca dal dito della bionda, che si scoprì vogliosa di quel contatto per nulla sgradito.

- S-Sì, g-grazie.-

- Sai è proprio buona la tua mano! Sa di cioccolato.-

Con un sorriso smagliante impedì alla bocca della bionda di emettere suono, mentre si riportò la mano alla bocca e assaporando il cioccolato rimastole sulle mani.

Si sciolse la maga celeste quel sorriso così spontaneo e a quei gesti così insoliti ma eccitanti, riuscendo a mantenere la lucidità per miracolo.

Ritirando la mano cercò di allontanarsi un po’ dall’amico, che le stava procurando emozioni decisamente troppo forti, ma non ci riuscì, bloccata com’era sotto di lui ancora a carponi e per nulla intenzionato a spostarsi.

Gli occhi smeraldini di lui piantati in quelli color cioccolato di lei senza nessuna intenzione di staccarsi.

Il respiro caldo di Natsu ora le era sulle labbra, e si scoprì desiderosa di voler assaporare quel calore.

Doveva restare lucida ad ogni costo, se lo impose, ma come poteva resistere con il viso del ragazzo a pochi centimetri dal suo?

“Stupida Lucy, come fai a cacciarti sempre in questi guai?!” pensò disperata.

Inaspettatamente vide il suo sguardo posarsi sull’angolo della bocca con estrema curiosità per… cosa stava fissando?

Tutto ciò che sentì fu la lingua calda di Natsu posarsi in quel punto, leccando insistentemente come a voler togliere qualcosa.

- Avevi del cioccolato proprio li Lu! Sei peggio di una bambina!-

Sorrise il rosato, ma non ci fu risposta dall’amica.

Ormai il cervello di Lucy era completamente partito, scatenando sul suo viso vere e proprie fiamme vive che avrebbero ustionato chiunque, ma che a Natsu non facevano nulla.

Sul volto rosso e caldo di Lucy ci si potevano tranquillamente cuocere carne e uova, sicuramente si sarebbero cotti in un istante.

Sentiva caldo, si sentiva calda, e non era un bene per il suo ormai misero controllo, che via via sentiva venire sempre meno per quei piccoli ed innocenti gesti compiuti dal compagno.

Ed era proprio quell’innocenza ad attrarla tanto, lo sapeva bene.

In quel momento sentiva di non voler essere da nessun altra parte se non li, con Natsu, in un contatto più approfondito di quanto già non fosse.

Lo desiderava ardentemente e si diede dell’egoista, perché pensando a Sting e alla terribile condizione in cui era per causa sua si era sentita un verme.

Eppure, il desiderio di stare per sempre tra le braccia del Dragon Slayer di fuoco non svaniva, anzi, cresceva sempre di più.

Forse quella sera avrebbe chiarito i suoi sentimenti per i due nakama, confusi ma allo stesso tempo chiari, a volte incomprensibili, ma che davano un significato ad ogni reazione causata dalle azioni dei nakama.

Specialmente Natsu.

Immersa in pensieri poco casti e decisamente imbarazzanti, fu risvegliata dalla pressione sul corpo che la schiacciava, avvolgendola in un abbraccio caldo ed invitante, e dal respiro caldo che aveva preso a stuzzicarle il collo.

- Neh Lu, a cosa pensi?- chiese d’improvviso il rosato.

Le strinse la vita con le braccia attirandola a se, poggiando la testa sulla spalla della bionda.

Aveva agito d’impulso, voleva semplicemente tenerla per sempre in quella posizione, così da non doversi mai più allontanare da lei.

- A-A nulla in p-particolare… tu?-

Fece un sorriso tirato Lucy, cercando di ritrovare la calma e la serenità di prima, ripetendosi nella mente che, in fondo quello che aveva tra le braccia era il solito ingenuo Natsu.

- Che mi piace stare così, mi fa sentire bene.-

Sussultò alle parole del ragazzo, sorpresa quanto felice ed imbarazzata.

- Ci machi lo sai? Il team non è lo stesso senza di te. A Erza, a Wendy, a Happy e Charle, anche al ghiacciolo nudista.-

- E a te? Non ti manco?-

Aveva ripreso a parlare normalmente, l’imbarazzo scemava lentamente ed uno strano istinto la spinse ad accarezzare i soffici capelli rosa del drago di fuoco.

- Ma che domande fai?! Certo che mi machi! Mi pareva ovvio, anzi, sono quello che più di tutti ti rivuole indietro.-

Rafforzò la presa sulla vita di lei, affondando ancor di più il viso nell’incavo del collo e beandosi del profumo di rose e cioccolato di Lucy.

- Quando ti ho vista con quello, mentre scherzavi e sorridevi come con me, mi sono sentito arrabbiato e mi faceva tanto male.-

Disse tutto senza malizia e con sincerità, una verità pura ed incontaminata che fece imporporare di nuovo Lucy.

Smise di carezzare i ciuffi rosa quando Natsu alzò lo sguardo incrociando i suoi occhi nocciola, un espressione dubbiosa e preoccupata in volto.

- Secondo te mi stò ammalando? E magri è anche grave?!-

Rise la bionda dell’ingenuità del compagno, di quell’ingenuità che lo caratterizzava rendendolo unico, e anche un po’ tanto stupido.

Possibile che non si fosse accorto di essere geloso? Domanda ancor più importante, di cosa o chi era esattamente geloso?

Non poteva credere che lo fosse di lei, non era da lui e così rischiava di illudersi che tra loro potesse nascere qualcosa, alimentando false speranze e rendendo ancor più dura da accettare la vera natura delle cose.

- Cosa c’è da ridere?!-

Natsu la riportò nuovamente alla realtà, le guance gonfie offeso per quella risata che a lui suonava come una presa in giro.

Stavolta fu Lucy a stupirlo, attirandolo di nuovo a se e ricominciando a carezzargli i capelli, mentre lui si rilassava sotto il suo tocco delicato e si inebriava le narici del suo profumo, quel profumo così dolce che gli mandava i sensi in panne, facendo fremere di un nuovo desiderio ogni parte del corpo.

- Non abbandonarmi anche tu Lucy…… prima Igneel, poi Lisanna…… sono state entrambe perdite dolorose per me, anche se poi Lisanna è tornata.-

Forse per la prima volta dopo tanto la maga celeste si ritrovò ad invidiare la Strauss minore per quel passato che aveva condiviso con Natsu, ma si sentì subito male per aver anche solo pensato una cosa del genere.

Non dopo che Lisanna si era offerta di aiutarla!

Erano diventate ottime amiche e, oltre al fatto che sapeva della storia con Laxus, si vergognò da morire per quel pensiero rivolto a quella ragazza così gentile che stava diventando la sua seconda migliore amica.

- Però sento che se perdessi te non riuscirei più a riprendermi.-

E quando il rosato terminò la frase si sentì ancor più male, ma anche immensamente felice.

Forse anche lui la considerava più di un amica, e non potè che sorridere.

- Sei un baka Natsu, come puoi pensare che io ti lasci da solo?! Scommetto che se non ci fossi io a controllarti distruggeresti una città al giorno.-

Sorrise. Doveva tanto al nakama, primo fra tutti gli doveva il suo ingresso a Fairy Tail e, quindi, la realizzazione del suo sogno.

Senza contare tutte le volte che l’aveva aiutata e salvata, il sostegno offertole anche nelle battaglie  più dure, e l’averla saputa comprendere quando era rimasta orfana.

E mentre i ricordi vorticavano nella mente di entrambi Morfeo li avvolse tra le sue braccia, chiamandoli entrambi nel mondo dei sogni.

Si addormentarono così, stretti l’uno all’altra con i sorrisi più luminosi e rilassati che avessero mai avuto.

**************************************************************************************************************

Sotto il getto d’acqua calda della doccia Levy si godeva un momento di pace e tranquillità.

Aveva faticato per convincere Gajil a lasciarla andare in bagno da sola, ancora un po’ e sarebbe entrato insieme a lei!

Arrossì al solo pensiero, ma si rilassò subito.

L’acqua che le scorreva addosso scivolava via insieme ai pensieri e alle preoccupazioni, portandosi via tensioni imbarazzo e paure.

Amava stare sotto quel getto caldo che aiutava la sua mente a ragionare in maniera lucida.

Ed in quel momento il suo pensiero era tutto per Rogue.

Possibile che non esistesse un modo per aiutare lui e Sting?

Per settimane lei e Lucy non avevano fatto altro che leggere libri di magia e medicina legata alla magia, nella speranza di scogliere quella dannata maledizione che ogni giorno di più consumava i loro amici dall’interno.

Spense l’acqua e sospirò afflitta.

Si avvolse nel morbido asciugamano bianco che aveva lasciato sulla sedia del bagno, prima di tornare in camera.

I capelli turchini le ricadevano mossi e umidi sulle spalle, non aveva voglia di asciugarli, magari li avrebbe legati.

Fece per aprire la porta del bagno ma un terribile dubbio l’assalì.

E se Gajil fosse stato ancora li ad aspettarla?

Arrossì di imbarazzo e rabbia all’idea che lui la vedesse così, era certa che non avrebbe esitato a ricordarle di quanto fosse piatta e bassa rispetto a molte compagne nella Gilda, come se già non fosse abbastanza in soggezione.

Aprì piano la porta bianca in legno, sbirciando velocemente a destra e a sinistra per accertarsi che il campo fosse libero.

Quando fu sicura che nessun buzzurro moro e scorbutico fosse nei paraggi si sentì più tranquilla.

Uscì dirigendosi velocemente verso il cassetto della biancheria, intenzionata più che mai a vestirsi alla svelta.

Non sia mai che il drago di metallo tornasse!

Era una stanza semplice e piccola la sua, o almeno la parte in cui dormiva, il 70% della camera era occupato da scaffali ricolmi di libri e dalla sua scrivania.

Il restante 30% comprendeva un letto singolo a baldacchino, un comodino , un armadio non troppo grande ed un cassetto per la biancheria e oggetti vari.

Una stanza semplice insomma.

Prese velocemente un completo due pezzi di pizzo azzurro e si sedette sul letto, passandosi una mano tra i capelli.

Forse avrebbe dovuti asciugarli.

- Ohi gamberetto, hai finito li dentro?!-

Sentì la porta della camera aprirsi e richiudersi con un tonfo, dopo di che la voce metallica e rude di Gajil le arrivò alle orecchie.

Non riuscì nemmeno a seguire la scia di eventi che si susseguirono talmente furono rapidi e imprevisti.

Si alzò di scatto dal letto per cercare un nascondiglio daquel baka mangia ferro, ma inconsapevolmente andò proprio nella sua direzione, finendo immancabilmente per sbattere contro il petto del moro.

Questi per la sorpresa, e per essersi ritrovato Levy davanti all’improvviso coperta solo da un asciugamano, indietreggiò con uno scatto, finendo addosso alla libreria che barcollando minacciò di cadere in testa ai due.

Risultato finale?

Una Levy praticamente nuda che se ne stava bloccata tra le braccia di Gajil, entrambi stesi a terra a poca distanza da una libreria che si era divertita a metterli in una posizione imbarazzante, poiché alla fine non era affatto caduta.

Quando la Scripter alzò la testa per accertarsi delle condizioni del compagno, e picchiarlo nel caso non fosse troppo malconcio, rimase pietrificata.

Il viso di Gajil era a pochissimi centimetri dal suo, contratto in una smorfia di dolore per la botta alla testa, ma lo stesso bellissimo.

O almeno questo lo pensava lei.

Le braccia che la tenevano stretta al corpo muscoloso di lui, mentre con le guance arrossate Levy non riusciva a staccare lo sguardo da quello dal viso del moro.

- Cazzo che dolore! Dannata libreria ti riduco in briciole!! Ohi gamberetto come st...-

Anche Gajil si bloccò, ovviamente dopo aver imprecato un milione e passa volte contro quella libreria che aveva finto di cadere, ma si dovette un po’ ricredere quando notò la posizione in cui era.

“Allora i libri non sono del tutto inutili…” ghignò.

- C-Che c’è?-

Un ghigno che non piacque alla turchina, facendo si che riprendesse parzialmente il controllo di se.

- Sei piatta lo sai gamberetto?-

“Ma anche dannatamente sexy, cazzo non sai quanto mi fai impazzire gamberetto!!!”

Doveva pur distrarsi dai pensieri assolutamente non casti che gli stavano invadendo la mente ed anche qualcos’altro, ma avere Levy sopra per di più con uno striminzito asciugamano a coprirla non era esattamente il massimo per mantenerlo calmo!

La turchina gonfiò le guance offesa e, anche se arrabbiata, non riuscì a far scemare quella vena d’imbarazzo che le attraversava il viso.

Ma daltronde se lo aspettava un commento del genere da parte sua.

Si alzò in ginocchio, permettendo anche al ragazzo di alzarsi a sedere.

- S-Sei il solito baka! Che colpa ne ho io se sono piatta?! Se non ti piaccio allora dovresti andare da…-

Non finì la frase, perché le calde labbra del drago di ferro le tapparono la bocca.

Sapevano di metallo, non si stupì sapendo quanto ne mangiasse, eppure quel sapore ferroso non le dispiaceva per nulla, al contrario.

Sentì la lingua di Gajil chiedere il permesso di entrare nella sua bocca, e lei lo lasciò fare senza nessuna esitazione.

Era quello che voleva da sempre, ma si era accorta di averne un bisogno assoluto solo in quel momento.

E per Gajil era lo stesso.

Si sentiva tremendamente eccitato, come diceva Salamander era tutto un fuoco, e tutto il suo corpo fremeva per prendere Levy in quel preciso istante.

Quella danza di lingue e quel contatto di labbra tanto attesi e desiderati furono interrotti dalla necessità che entrambi avevano di riprendere aria.

La Scripter abbassò lo sguardo con le guance in fiamme, stingendo l’asciugamano all’altezza del petto, tentando di bloccare i battiti accelerati del suo cuore.

Gajil invece ghignava soddisfatto, ora almeno una parte dell’incredibile voglia che aveva di lei era stata soddisfatta.

Ma era tutt’altro che sazio, perché ora che aveva assaggiato quanto buone e dolci  fossero le labbra della ragazza, desiderava esplorare più a fondo quel corpo minuto e fragile che desiderava solamente proteggere e possedere, poiché suscitava in lui strane emozioni.

E non aveva neanche avuto bisogno di seguire gli strampalati e perversi consigli di quella barista spaventosa.

Lui Levy, l’avrebbe presa con le sue sole forze, ma dovette ammettere che il consiglio di essere un po’ più gentile con lei avrebbe anche potuto seguirlo.

Per il resto non avrebbe mai fatto nulla, mica era ingenuo e stupido come Salamander lui!

- P-Perché l’hai fatto? Non avevi detto che ero piatta?-

Riuscì a trovare il coraggio di parlare solo perché aveva bisogno di sapere; cos’è che gli passava per la mente?

- Si, l’ho detto.-

La vide abbassare il capo, ancor più confusa, sconvolta e, forse, arrabbiata.

Però non aveva ancora finito di parlare.

- Ma sono cose che non mi interessano, tu sei decisamente la meno noiosa con cui stare, e ammetto che sei quella su cui la mia mente preferisce fantasticare.- ghignò di nuovo all’espressione shoccata di lei, che se possibile diventò più rossa dei capelli di Erza.

- P-PERVERTITO ESCI SUBITO DALLA MIA STANZA!!!-

Lo gridò con tutta la forza che aveva in gola, come poteva dire certe cose con tanta leggerezza?!

Come osava farle venire il batticuore a quel modo?! Non era lui che la considerava un gamberetto seccante?

Ancora con il ghigno stampato in faccia il drago di metallo si alzò, diede due o tre pacche sulla testa della turchina e le sussurrò qualcosa all’orecchio che la fece avvampare ancora di più, se possibile.

Poi si diresse alla porta, aprendola e richiudendosela alle spalle quando ormai fu fuori.

Levy si lasciò cadere all’indietro, sentendosi la faccia bollente come non mai e la testa pesarle sul collo.

Per la prima volta non volle pensare, ringraziando chissà quali kami di aver ascoltato per una volta il cuore e non il cervello.

Sentiva i passi del Dragon Slayer allontanarsi, ma l’unica cosa che le ronzava in testa al momento erano le sue ultime parole.

“Continua pure a resistermi, tanto prima o poi sarai mia, Levy”

**********************************************************************************************************

- SUL SERIO?!?!-

Quando quella mattina arrivarono alla Gilda, Lucy e Levy non potevano immaginare di ricevere notizia più bella di quella.

Era piuttosto tardi, nessuna delle due aveva riposato bene quella notte, per cui si erano prese qualche ora in più per rilassarsi e pensare in tranquillità al gran casino che erano diventati i loro sentimenti e le emozioni.

Polyushika annuì inespressiva come sempre, mentre faceva un ultima iniezione a Sting e Rogue.

L’infermeria della Gilda era immersa nel bianco, dalle tende al letto, dalla pavimentazione al colore del muro, con un pungente odore di medicinali e disinfettanti che faceva arricciare il naso a chiunque vi entrasse.

Ed era proprio li che i due avevano passato la notte, sotto lo sguardo vigile di Makarov che era rimasto per tutto il tempo a vegliare sui nuovi figli.

- È una magia molto vecchia e potente, per questo non avete trovato nulla. Ma io sono più potente di lei, e in quanto a conoscenze mediche ci sono poche malattie che non posso curare, e altrettanto pochi sono gli incantesimi che non conosco e non posso scogliere.-

Il liquido verdastro che era nella siringa fu presto trasferito nel sangue di Sting che, ormai sveglio come il fratello, osservava tutto dubbioso e riluttante.

- Ecco qui, riposate per qualche giorno e vedrete che il marchio sparirà.-

Detto questo la donna dai capelli rosati raccolse la sua attrezzatura, fece delle ultime raccomandazioni ed uscì dalla stanza, diretta probabilmente nella foresta, lontana dagli umani che tanto odiava.

Restarono solo loro quattro ed i due Exeed nella stanza bianca, che presto si immerse in uno strano silenzio.

- Ehi non siete contenti? Presto sarete di nuovo in forma come prima!-

Fu Lucy a spezzare quel silenzio troppo pesante per essere sostenuto oltre, poggiando una mano su quella di Sting e sorridendo.

Un lieve imbarazzo tinse le guance del biondo, che girò di scatto la testa per non guardare in faccia la ragazza.

- Lu-chan ha ragione, dovreste essere felici, cosa c’è che non va? Sapete che a noi lo potete dire.- anche Levy sorrise a Rogue, facendo imbarazzare anche lui.

I due fratelli si guardarono, uno sguardo d’intesa che valeva più di mille parole, poi annuirono.

- Veramente c’è una cosa…-   

Al piano di sotto, un certo rosato cercava tra le tante persone presenti nella Gilda, una chioma bionda che conosceva bene.

Non era però l’unico, dato che un moro pieno di pircing stava facendo lo stesso, anche se il soggetto della sua ricerca era una certa maga dai capelli turchini.

- Ohi Mira/barista hai mica visto Lucy/il gamberetto?-

Lo chiesero contemporaneamente, tanto che la Strauss rimase interdetta per qualche secondo, poi però riacquistò il suo solito sorriso.

- Natsu, Gajil, buongiorno. Successo qualcosa di interessante ieri sera?- chiese con malizia.

Entrambi arrossirono un po’, voltando lo sguardo e tentando di mostrarsi indifferenti.

- Niente di niente.- risposero in coro, ma l’albina non credette a nessuno dei due.

Quale idiota ci avrebbe creduto, quando era palese che mentissero?

Decise di lasciar perdere per ora, magari più tardi li avrebbe torturati e avrebbe fatto sputare loro anche il sangue e l’anima finchè non avessero confessato.

- Comunque se vi interessa, Lucy e Levy sono di sopra con Sting e Rogue, e sono da soli.-

Calcò sulle ultime due parole, ma in un millesimo di secondo si accorse di non avere più nessuno davanti.

- Spostati ferraglia sei d’intralcio!-

- Levati Salamander, ho fretta!-

Trovarono il tempo di litigare anche durante la loro folle corsa verso il piano superiore, ma quando arrivarono davanti alla porta dell’infermeria, leggermente socchiusa, delle voci li fecero zittire.

Non entrarono di colpo come avrebbero fatti di solito, bensì sbirciarono dall’apertura, aguzzando la vista e drizzando le orecchie da draghi per sentire cosa succedeva.

- Veramente c’è una cosa…-   

La voce di Rogue arrivò chiara alle orecchie di Gajil, che fremette quando si accorse che le mani del SUO gamberetto erano strette in quelle del moro.

- Volevamo chiedervi una cosa..-

L’insopportabile ed arrogante voce di Sting, nonostante fosse seria e titubante in quel momento, irritò Natsu non poco, come il fatto che teneva Lucy per mano.

- Vi andrebbe di formare un team con noi? Questa volta permanentemente.-

Videro le due maghe sussultare e fissare i due stupite, facendo calare la stanza in un silenzio esasperante ed insopportabile.

Le ragazze si guardarono complici, lo stesso pensiero aveva attraversato la mente di entrambe, annuendo subito dopo.

- Ci piacerebbe molto…-

Le parole che pronunciarono in contemporanea, fecero si che il mondo cadesse addosso a Natsu e Gajil, mentre un insopportabile dolore all’altezza del cuore iniziò a premere forte.






























*Note Autrice*
Yo Minna perdonate il ritardo!!! >.<
Dovevo aggiornare ieri, ma non ne ho avuto il tempo, spero di farmi perdonare con questo capitolo XD
Bene, se siete riusciti ad arrivare alle note allora meritate la medaglia d'oro, per lo sforza di aver dovuto leggere la palla qui sopra.

Considerando che ho allungato di un capitolo la storia per la lunghezza spropositata del contenuto degli ultimi capitoli direi che non ho fatto molti progressi visto che è lungo comunque. -.-"
Ormai siamo vicini alla fine, il prossimo sarà l'ultimo, e dovo ammettere che un pò mi macherà questa fic T.T ma di bello c'è che una volta finita questa potrò dedicarmi alla long che ho in mente XD
Spero che il capitolo qui su vi piaccia e che non ci siano troppi errori, ultimamente dimentico le H e non so il perchè O.o
Un ringraziamento speciale va a:
Serenity93
TAICHI_90
Phoenix_passion
Okami_chan

pongaa
AngelDream74_NaLu
Bluesun
StelladelLeone
TrAiN_XIII_95
Mae_dulce04
Giuly_san

Grazie infinite per le vostre meravigliose recensioni e per il sostegno che mi date ogni volta XD
Bene, ora chiudo e se mi lasciate un commentino per sapere che ne pensate mi fareste felice ^.^
Un bacio e alla prossima (nonchè ultima) volta!
Jeo 95 =3

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Capitolo 6
*** My Precious Nakama, Jealousy of Love ***


The Jealousy of the Dragon Slayer

 


CAPITOLO 6 – MY PRECIOUS NAKAMA, JEALOUSY OF LOVE.


 

Sbuffò per l’ennesima volta la Scripter, confusa quanto irritata dallo strano comportamento che, ormai già da qualche giorno, aveva assunto Gajil.


Più volte aveva provato a chiedere direttamente a lui cosa fosse successo, e puntualmente riceveva come risposta un grugnito seccato accompagnato da un brusco “Nulla!”.


Aveva provato a chiedere anche a Lily, ma ne sapeva quanto lei.


Ed il bello era che, per quanto sforzasse il suo sviluppatissimo cervello non riusciva a dare una spiegazione a quello strano comportamento, perfino per lui.


Sapeva soltanto che c’entrava quella strana entrata che lui e Natsu avevano fatto in infermeria, chissà per cosa poi doveva arrabbiarsi tanto.


Un ennesimo sospiro da parte sua, con la testa appoggiata ad un tavolo in Gilda, mentre Lisanna di fronte a lei la fissava preoccupata.


- Levy-chan, tutto ok?-


Alzò di scatto la testa, in volto un sorriso talmente finto che perfino un idiota come Natsu avrebbe capito che no, non andava tutto bene.


- Certo che sì! Perché non dovrebbe?-


Forse confidarsi con l’albina o Lucy sarebbe stata un ottima idea, ma non voleva disturbarle per una sciocchezza, nonostante quella “sciocchezza” avesse un nome e cognome.


Lisanna la guardò storta, facendo capire alla turchina che la sua pessima recita non l’aveva bevuta.


- Levy-chan non mentire, lo sai che con me puoi parlare.-


Se fu il tono dolce o il radioso sorriso con cui le si rivolse la maga dell’Animal Soul a convincerla non seppe dirselo, stà di fatto che decise di confidarsi, in fondo Lisanna le aveva dato buoni consigli anche l’ultima volta, magari poteva di nuovo correre in suo soccorso.


- Ecco vedi…-


Fu interrotta dall’entrata in Gilda di un’altra ragazza che, sbuffando, si andò a sedere proprio al loro tavolo, di fianco all’albina.


Appoggiò la testa bionda sul tavolo, serrò gli occhi e si lasciò andare ad un altro sospiro.


Lisanna sorrise mesta, portandosi le mani sotto il mento e sorreggendosi la testa.


Evidentemente l’umore quella mattina non era dei migliori, e poteva scommettere anche di sapere a chi erano dovuti tutti quei sospiri e quel mal’umore.


- Vedo che oggi siamo in vena di sospiri eh? Allora mi volete dire che succede? Qual è il problema?-


Lucy alzò di scatto la testa, ora un espressione seccata e leggermente arrabbiata aveva sostituito quella triste e afflitta.


- Il problema è un idiota dai capelli rosa di nome Natsu, rinuncio definitivamente a tentare di capire cosa passi per quel suo microscopico cervellino bacato!-


E si lasciò nuovamente ricadere sul tavolo, ora più afflitta che arrabbiata.


- Già, anche io sono un po’ confusa dallo strano comportamento di Gajil, è qualche giorno che tiene il broncio e fa lo scorbutico, be più del solito.-


Lucy scattò in piedi, sporgendosi verso l’amica turchina.


- Anche Natsu! Non fa altro che tenere il broncio ed evitarmi, ho provato a chiedergli cosa avesse, ma rispondeva sempre:”Nulla che ti riguardi!” poi se ne andava offeso.-


- Anche Gajil! Ma insomma che succede?-


La Strauss davvero non capiva, quando qualche mattina passata li aveva visti sembravano le persone più felici del mondo, per quando Gajil lo potesse dimostrare, a cosa era dovuto questo cambiamento?


“Che centri Mira-nee?”


Lo escludeva proprio. Con tutta la “fatica” che aveva dovuto fare per costringerli convincerli a fare il primo passo non avrebbe mai mandato tutto all’aria.


- Ha cominciato a comportarsi in maniera strana dopo quello che è successo in infermeria.- sbuffò poi Lucy tornando ad appoggiarsi al tavolo.


Levy parve sorpresa da quella nuova rivelazione, che coincideva perfettamente con quello che era stato il cambiamento del drago di ferro.


- Anche Gajil si comporta in maniera strana da quella volta.-


Lisanna si illuminò improvvisamente, come se l’avesse colpita un fulmine, ma stavolta Laxus non centrava nulla.


- Mi potete raccontare cos’è successo? Da quello che stavate facendo a prima del loro arrivo fino alla fine.-


Forse il casino che quei due avevano combinato nell’infermeria nascondeva un qualche collegamento con il comportamento insolito che avevano adottato ultimamente.


Le due guardarono l’amica, poi si scambiarono un occhiata ed iniziarono a raccontare tutti gli avvenimenti di qualche giorno prima.


Inizio Flashback


I due neo arrivati le avevano completamente spiazzate con quella proposta, lasciandole disorientate qualche secondo.


Certo non potevano negare di essersi divertite durante il mese che avevano passato coi draghi gemelli e che sarebbero andate in missione con loro più che volentieri.


Ma un team ufficiale era ben altra cosa.


E loro facevano già parte di un team a cui erano molto legate, anche grazie a certi idioti di loro conoscenza.


Forse il problema principale di quella decisione stava nei loro sentimenti, che ancora non si decidevano a darsi una schiarita.


Eppure, lo sentivano entrambe, in realtà avevano già deciso cosa fare.


Bastò guardare gli effetti che avevano avuto il tocco di Sting e Rogue sulle loro mani.


Ora non restava che dare loro una risposta.


- Ci piacerebbe molto…-


Successe in un istante, e fu tutto così immediato ed improvviso che non realizzarono subito cosa fosse entrato nell’infermeria.


Un violento pugno di fuoco colpì Sting in pieno volto, spedendolo a terra e lontano qualche metro dal letto, lo stesso successe a Rogue, ma ciò che lo colpì fu un violento pugno d’acciaio.


- Sting!- gridò Lucy correndo da lui e sedendosi accanto a lui per controllare come stesse.


- Rogue!- lo stesso fece Levy col drago d’ombra.


Si voltarono poi shoccate verso gli aggressori, sorprendendosi di trovare in piedi e con le magie ancora attive sulle braccia, Natsu e Gajil, in viso il peggior sguardo d’odio che solitamente utilizzavano con i nemici della Gilda.


- Ma siete impazziti per caso?!- gridò la bionda.


- Come avete potuto attaccare due feriti?!- fu la domanda incredula di Levy.


Cosa cavolo era preso a quei due idioti?!-


- Ehi si può sapere che credi di fare, eh?! Natsu-san?!-


I draghi gemelli si ripresero, ed il biondo non ci mise molto a ricambiare l’occhiataccia pronto a fare a botte.


Si alzarono da terra sorretti dalle due ragazze, che tentavano invano di fermarli.


- Ragazzi piantatela immediatamente! Polyushika-san ha detto che dovete riposare, non fare a pugni.-


La bionda tentava invano di calmare il drago della luce che, al contrario del fratello, rispondeva fin troppo alle provocazioni.


- Togliti di mezzo Lucy! Non sono cose che ti riguardano!-


Nonostante la frase detta da Natsu, non era affatto vero che la maga celeste non centrava, anzi era proprio per lei, per tenerla accanto a se che voleva distruggere quella lampadina bruciacchiata.


Vederla poi così tesa e preoccupata per quel tipo lo stava mandando fuori di testa, facendo crescere in lui le fiamme dell’ira.


E Gajil non era da meno.


- Levati gamberetto, la faccenda è tra me e lui.-


Se quel dannato moccioso pensava che un ultimo arrivato potesse portargli via Levy, si sbagliava di grosso.


Forse non lo aveva mai ammesso, neanche a se stesso, ma ci teneva a lei, in ogni senso possibile.


L’amava, forse, ma non si era mai interessato a quel genere di sentimenti, per cui non sapeva dare un giusto nome a quello che provava per la Scripter, sapeva soltanto che non voleva perderla.


E vederla così preoccupata per Rogue, abbracciata a lui mentre lo sorreggeva, non faceva altro che far crescere in lui una gran rabbia.


Natsu e Gajil caricarono nuovamente, ed i gemelli fecero appena in tempo a spostare le ragazze per evitare che venissero coinvolte.


Si trovarono contro il muro e sospesi da terra, impossibilitati a difendersi per le precarie condizioni in cui ancora erano.


- BASTA GAJIL SMETTILA!!-


Ormai aveva le lacrime agli occhi la Scripter, spaventata dal suo stesso compagno e da quello che stava succedendo.


Le sembrava di vedere lo stesso ragazzo che aveva appeso lei, Jet e Droy ad un albero dopo averli ridotti in fin di vita.


E questo la spaventava, perché il Gajil della Fairy Tail era diverso, le piaceva, lo amava.


Mentre ora non riusciva a provare altro che paura.


- NATSU FERMATI!!!-
 

Neanche Lucy riusciva più a riconoscere il suo compagno, quel ragazzo sempre sorridente che mai avrebbe ferito un compagno.


Ora invece non si faceva scrupoli a prendersela con Sting.


Certo sapeva che tra i due non scorreva buon sangue, ma così esagerava!


Si guardarono le due, prima di precipitarsi fuori dalla stanza e sporgersi alla ringhiera per guardare di sotto.


Loro non potevano fermare i loro compagni, ma di sotto c’era chi, invece, poteva farlo benissimo.


- MASTER, LAXUS, ERZA AIUTO! NASTU E GAJIL SONO IMPAZZITI!-


In un attimo non solo i tre chiamati, ma tutti i presenti si precipitarono al piano di sopra, curiosi quanto sorpresi di vedere così disperate le ragazze.


Fortunatamente Laxus ed il Master riuscirono a fermarli in tempo, mettendoli ko ed evitando che la situazione degenerasse, riducendo al minimo i danni.


L’unica conseguenza fu una settimana in più di riposo per i Dragon Slayer della luce e dell’ombra così da rimettersi del tutto.


Da quel giorno, il comportamento di Natsu e Gajil nei confronti di Lucy e Levy cambiò drasticamente senza che le maghe sapessero il perché.


Nessuno nella Gilda, però, sapeva cosa aveva innescato quella reazione così violenta nei due draghi.


Fine Flashback.


- E questo è quanto.- finì Lucy.


Certo Lisanna sapeva cosa avevano combinato quei due, ma sentendo la risata cristallina che emise quando finirono il racconto le confuse non poco.


- Si può sapere perché ridi Lisanna-chan?- chiese indispettita la Scripter.


L’albina si asciugò una lacrima che le era venuta per il troppo ridere.


Eppure erano intelligenti quelle due, si disse, come potevano non aver capito la situazione?


- M-Ma…ahahahah…p-per davvero voi n-no…ahahahah…non a-avete capito? Ahahahah.- disse tra una risata e l’altra.


Un enorme punto di domanda comparve sulla testa delle due.


- Puoi spiegarti meglio?- fu la domanda della maga celeste, appoggiata poi dalla turchina.


La Strauss riprese il controllo, facendo cessare le risate e fissando maliziosa le due che per un istante rividero il sorrisino furbo di Mirajane.


Sì, lo pensò anche la stessa albina, decisamente era la degna sorellina del demone, forse meno sadica della maggiore.


- Quei due probabilmente stavano origliando, ed hanno sentito la vostra conversazione con Sting e Rogue.- iniziò, cercando di captare anche le minime reazione delle amiche.


- Avranno sicuramente pensato che volevate abbandonare i team e non hanno esitato ad attaccare chi minacciava la loro squadra.-


Sembrava assurdo, per loro, ma le parole di Lisanna stavano dando un senso a quell’assurda situazione.


Ma c’erano due problemi:


1- Non avevano mai finito di rispondere a causa di quell’improvvisa interruzione;


2- Perché se l’erano presa tanto?


Nonostante il solo fatto che potessero aver pensato di abbandonato i loro team di sempre fosse incredibilmente assurdo, per quale ragione dovevano reagire così?


- Però quella reazione non ha senso, perché semplicemente non sono venuti direttamente da noi a chiedere?!-


- Ma come Lucy? Eppure li conosci, sono pur sempre Natsu e Gajil.- rispose Levy, che un po’ iniziava a capire.


Lisanna, però, non era pienamente d’accordo con la motivazione.


- Invece io credo che stessero soffrendo molto, si insomma, erano gelosi.-


Le due fissarono la compagna, sorprese ed imbarazzate, mentre negavano con forza quella che secondo loro era una verità improponibile.


Le capiva bene la Strauss, anche per lei sapere dei sentimenti di Laxus era stato da prima uno schok, che si era trasformato poi nella felicità più assoluta, ma sapeva anche cosa dire per convincerle.


- Sapete, nel mese in cui siete state via ed eravate arrabbiate con loro, quei due hanno fatto carte false per trovare un modo con il quale avere il vostro perdono. Si sono perfino venduti a Mira-nee.-


Un gocciolone scese dietro le teste delle ragazze, mentre un moto di compassione attraversava i loro pensieri per un momento.


- Non li avevo mai visti così determinati in qualcosa che non fossero risse o battaglie, ci tengono molto a voi, e credere che voleste abbandonarli, sarà stata una pugnalata al cuore per loro.-


“Perfetto…” fu il pensiero di Lucy “Ora ho anche i sensi di colpa, come se fosse colpa mia! Stupido Natsu, perché devi sconvolgere così i miei sentimenti?”


Aveva le lacrime agli occhi la bionda, guardandosi la mano che le aveva tenuto Sting.


Ormai sapeva cosa doveva fare, e quello stupido drago di fuoco lo avrebbe capito presto, lo giurò alle sue amate stelle.


“Baka Gajil, perché stò male per lui?! Non ho fatto niente di sbagliato, è lui che si diverte a mettere sotto sopra il mio mondo!”


Anche la Scripter era in crisi, se pur non volesse ammettere i suoi sentimenti.


Si portò una mano sulle labbra, ricordando il sapore del bacio che le aveva lasciato Gajil, ed arrossì.


Ma chi voleva prendere in giro? Era palese che fosse innamorata di lui, soltanto quella testa di metallo non l’aveva capito.


Pensò poi al tocco di Rogue, e si disse che doveva smettere di scappare, affidandosi ancora una volta a quello che le diceva il cuore, stavolta in accordo con la testa.


- Dovreste chiarirvi, con tutti e quattro, sono certa che si risolverà tutto.- l’ultimo sorriso di Lisanna, così dolce e spontaneo, diede la carica giusta alle due.


Si alzarono in contemporanea, un nuovo fuoco di determinazione negli occhi.


- ORA SO COSA FARE!-


Corsero via, gridando un “grazie Lisanna!” mentre si catapultavano verso il piano superiore della Gilda.


Destinazione? Infermeria.


Sorrise l’albina, fiera di aver consigliato le amiche nel modo giusto.


Allora non era solo Mira-nee quella brava a fare il cupido.


- Ma guarda, allora quello vostro è un vizio di famiglia vero?-


Sobbalzò nell’udire quella voce ed inevitabilmente arrossì.


Si voltò lentamente, fino a vedere la figura imponente dell’uomo che le era misteriosamente comparso alle spalle.


Non potè evitare di sentirsi messa in soggezione da quella figura che la sovrastava dall’alto, ora più di prima visto che era seduta.


- L-Laxus, m-ma no non è come sembra, solo che io, cioè loro…--


Si era agitata soltanto avendolo vicino, mentalmente si diede della stupida.


“Ottimo Lisanna, proprio un buon modo di iniziare una conversazione.” Sospirò rassegnata.


Il biondo la fece alzare, stringendola poi tra le sue braccia.


La gilda era deserta in quel momento, e non solo per loro, era vuota veramente, per cui poteva concedersi qualche libertà che in presenza di altri non avrebbe mai fatto.


- Penso che tu abbia fatto bene a consigliare Lucy e Levy, avendo a che fare con due idioti come Natsu e Gajil rischierebbero di impazzire in ogni momento.-


Riuscì a trovare la forza di ridere, nonostante trovarsi tra le toniche braccia di Laxus, schiacciata al suo petto scolpito, le mandasse il sangue alla testa.


- S-Sono solo un p-po’ confusi. Devono trovare il modo di chiarirsi.-


Pian piano l’imbarazzo iniziò a scemare, mentre la piccola Strauss si accoccolava meglio tra le forti braccia del drago del fulmine.


Il biondo prese il volto di lei tra le mani, sollevandolo e portando così le loro labbra a contatto.


Una scarica di brividi attraversò la schiena di Lisanna, come se mille fulmini le fossero entrati dentro in quel preciso istante.


Era sempre così quando riceveva un bacio da lui, e la cosa le piaceva.


Fu un bacio passionale, rude, ma anche tanto tanto dolce.


Le lingue danzavano e si cercavano, in un contatto che nessuno dei due voleva interrompere.


Fu Laxus a staccarsi per primo, ma soltanto per iniziare a depositare una scia di baci bollenti sul collo della ragazza, che intanto affondava le mani negli ispidi capelli biondi di Laxus, accarezzandone ogni singolo ciuffo.


Quei baci così passionali, così piena d’amore che le regalava il dio del fulmine le facevano sempre perdere un po’ della sua razionalità, ma chi non l’avrebbe persa nella sua situazione.


- L-Lisanna……-


Si irrigidirono sul posto sentendo quella voce, paralizzandosi.


Si voltarono lentamente, sbiancando subito dopo quando si accorsero che a scoprirli era stata la persona che più preoccupava la ragazza, dopo Mira ovviamente.


- E-Elf-nii-chan…-


Sussurrò Lisanna rossa come un peperone, staccandosi velocemente, e di malavoglia, dal Dragon Slayer.


Lui, al contrario, sbuffò ed incrociò le braccia, assumendo quel suo solito atteggiamento neutro ed imperturbabile, nonostante fosse infastidito da quell’interruzione.


Elfman li guardava a bocca spalancata, sorpreso e sotto schok, dietro di lui i Raijinshuu fissavano la scena da prima sorpresi, poi si buttarono sul loro capo per congratulasi della “lieta notizia”.


- La mia sorellina…… Laxus……a letto……baci e sesso……-


- Elf-nii-chan ti prego, calmo.-


- MALEDETTO LAXUS COME HAI POTUTO CONTAMINARE LA MIA PURA ED INNOCENTE SORELLINAAAAA?!?!?!-


Il ragazzo albino attivò il Beast Soul ed iniziò ad attaccare il biondo, che prontamente schivava tutti gli attacchi e veniva aiutato, come meglio possibile, dai suoi fedeli discepoli.


Lisanna si passò una mano sul viso, sapeva che sarebbe finita così, ma da dove erano sbucati.


- Questa è la tua punizione per non avermi detto la verità.-


Una voce gelida le parlò all’orecchio, mentre brividi di terrore le percorsero la schiena.


- M-Mira-nee?! Allora è opera tua?!-


Doveva immaginarselo, chi altri poteva far si che Elfman scoprisse tutto?


La ragazza più grande sorrise innocentemente, abbracciando poi la sorellina.


- Ma ti sembro il tipo che fa queste cose?- chiese con tono innocente.


Sì, avrebbe voluto risponderle, ma per la salvaguardia della sua stessa incolumità, visto che la stringeva proprio vicino al collo, decise di non rispondere.


- Però dovrò premiarti per i bei consigli che hai dato a Lucy e Levy.-


- Stavi ascoltando?!-


Irritata, così si sentiva Lisanna, ma dal tronde sapeva bene che Mira era così, e che nulla avrebbe cancellato quel suo lato diabolico e ficcanaso.


La maggiore si staccò e le fece la linguaccia, avanzando verso il centro della lotta così da poter fermare quel caos infernale, che lei stesa aveva causato.


- Però sai, così è troppo semplice e non succederà nulla d’interessante.-


Decisamente un brutto segnale, ecco cos’erano quelle parole dette con finta innocenza.


- Cosa vuoi fare Mira-nee? Lascia che si chiariscano da soli.-


- Oh tranquilla, non intendo impedire che si chiariscano.-


“Ma farò si che quei chiarimenti abbiano risvolti decisamente piccanti.” E sorridendo andò dal fratello per fermare la sua furia omicida verso Laxus, ”l’essere” che aveva osato profanare la purezza della sua dolce sorellina.


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Non si era mai sentito così male per qualcuno, non era proprio da lui.


Non pensava mai agli altri, ma quel gamberetto era stato capace di insinuarsi nei suoi pensieri e nel suo freddo cuore di metallo più di quanto lui stesso avesse voluto.


Era una bella ragazza, meno formosa di molte sue compagne e piuttosto bassina, ma era proprio quella sua unicità che la rendeva speciale ai suoi occhi.


Levy era dolce e gentile, sorrideva a tutti, perfino a lui che le aveva fatto del male, e che ancora si pentiva ogni qual volta ci pensava.


Per questo non si sarebbe mai aspettato un abbandono da parte sua, anche se la prendeva in giro, se non la trattava con la giusta gentilezza, l’idea che potesse stufarsi ed abbandonarlo non gli aveva neanche sfiorato la mente.


Ed ora era li, nel parco di Magnolia completamente deserto, coricato sul prato a fissare il cielo, arrabbiato con lei, col moccioso delle ombre e, più di tutti, con se stesso.


Aveva chiesto a Lily di essere lasciato solo, aveva bisogno di fare qualcosa che non faceva spesso: pensare.


Pensare a Levy, al suo sorriso luminoso ed al suo carattere solare, perché era l’unica cosa in grado di far sbollire la grande rabbia che provava in quel momento, per Levy che voleva abbandonarlo e per Rogue che voleva portargliela via.


- Gajil!-


Sentì quella voce dietro di se e sobbalzò, cosa assai strana per lui.


Era l’ultima persona che voleva vedere, ma quella che era sempre al centro dei suoi pensieri.


Si tirò a sedere e con una lentezza esasperante girò la testa verso la ragazza dai capelli turchini che stava li, in piedi a guardarlo.


Leggermente poggiata sulle ginocchia, col fiatone dovuto ad una lunga corsa, i capelli scompigliati e le guance leggermente rosse per la corsa.


Pensò che anche così, Levy era semplicemente bellissima.


- Cazzo vuoi gamberetto?-


La freddezza con cui le si rivolse spiazzò completamente la turchina, poteva leggerglielo in faccia.


Faceva male anche a lui rivolgersi in quel modo alla sua Levy, ma non sarebbe sopravvissuto ad un altro abbandono, almeno così l’avrebbe allontanata lui ed il dolore sarebbe stato più facile da sopportare.


Almeno così sperava.


- E-Ecco, v-volevo parlare con te……- le tremava la voce, e si diede della vigliacca per questo.


Dopo la tappa in infermeria era corsa da lui determinata più che mai a far chiarezza e, soprattutto, a verificare se la teoria di Lisanna fosse vera.


Se davvero avesse origliato e se veramente fosse geloso.


Lo sguardo del moro la trapassò da parte a parte, come lame affilate che le laceravano la pelle e gli organi, ma non si sarebbe arresa, avrebbero chiarito tutto una volta per tutte.


Mentalmente Gajil si preparò a ricevere il colpo, ma non avrebbe lasciato che fosse Levy a pronunciare quelle parole.


- Tze, se volevi dirmi che formerai un team con quei due e la Bunny girl so già tutto.-


La ragazza lo fissò per un attimo spaesata.


Allora era veramente arrabbiato per quello, possibile che tenesse a lei più di quanto sperasse?


- Eh? Ah si, veramente volevo dirti che……-


- Senti gamberetto, non può fregarmene di meno di quello che fai e con chi lo fai, non siamo compagni di team, abbiamo solo collaborato a volte, dovresti dare qualche spiegazione ai due idioti piuttosto.-


Era un tono seccato, arrabbiato, ma non aveva ancora avuto il coraggio di guardarla dritta negli occhi, non pronunciando quelle parole.


Ma quelle parole non ferirono soltanto lui, anche la Scripter non poteva credere alle sue orecchie.


Non erano…… un team?


E allora cosa cavolo era stata per lui tutto il tempo che avevano speso in missione insieme?! Un semplice fardello da portarsi dietro? Oppure un pozzo di conoscenza per spiegargli cose complicate che non capiva?


- Co-Come sarebbe a dire che non eravamo compagni di team? Mi prendi in giro per caso?!- ora anche lei si stava arrabbiando.


Voleva chiarire, ma con un tipo come lui parlare non era possibile.


- Semplicemente quello che ho detto, non siamo mai stati un team o robe del genere, siamo semplicemente nella stessa Gilda, tutto qui.-


Un sonoro crack riecheggiò nelle orecchie della turchina, mentre il suo cuore finiva in mille pezzi.


Non erano…… nulla?


Gajil le diede le spalle, indifferente come sempre, se lei aveva scelto di stare con Rogue non l’avrebbe fermata, ma voleva che sparisse il prima possibile.


- Adesso basta, mi sono stufato di te, me ne vado. Stammi bene col tuo nuovo team.-


- Si hai ragione, io e te non siamo mai stati nulla.- sussurrò la ragazza, un amaro sorriso sulle labbra.


- C-Chissà perché mi sono preoccupata tanto, volevo parlarti, chiarire, capire perché ce l’avevi tanto con me…- la voce si fece più bassa, ormai rotta dal pianto.


- …però è evidente che parlare con te è impossibile!-


Sentendo le lacrime scendere sempre più velocemente dagli occhi di lei si girò, anche per capire il senso di quel tono così ferito e arrabbiato.


Era lui quello che era appena stato abbandonato, perché cavolo era lei a piangere?!


Il suo cuore di metallo perse un battito quando vide il volto di lei rigato da lacrime sempre più copiose, le guance rosse e la testa bassa.


La rialzò improvvisamente, guardandolo ferita e arrabbiata.


- SEI SOLO UNO STUPIDO GAJIL, NON CAPISCI NULLA!!!  TU E NATSU AVETE ORIGLIATO LA CONVERSAZIONE NON È VERO?!?!-


Anche se vederla piangere lo faceva sentire stranamente male decise di restare impassibile.


- Se anche fosse? Che t’importa se io ascolto o no? Tanto me lo avresti detto prima o poi, per cui tanto meglio che l’abbia saputo prima.-


- BAKA NON CAPISCI PROPRIO NIENTE!!! TI SEI LIMITATO AD ASCOLTARE SENZA CHIEDERE SPIEGAZIONI A NESSUNO, MA ALMENO TI SEI CHEISTO SE IO ERO D’ACCORDO?! HAI PENSATO AI MIEI DI SENTIMENTI?!-


Voleva sfogarsi con quell’insensibile, ed ora che aveva iniziato non si sarebbe più fermato.


- SEI UN INSENSIBILE PEZZO DI METALLO CHE NON CAPISCE NULLA, PER LO MENO ROGUE MI ASCOLTA E CERCA DI CAPIRMI, È DOLCE E MI TRATTA SEMPRE BENE, MENTRE TU NON FAI ALTRO CHE FERIRMI!!!-


Aveva perso ogni freno e lucidità, ormai non controllava più le parole che le uscivano dalla bocca, e Gajil ascoltava tutto senza fiatare.


- TI ODIO GAJIL, NON PARLARMI MAI PIÙ!!-


Corse via da li, da quella bugia appena detta, troppo grande per essere sopportata, via da lui, la cui sola vista faceva battere forte il suo cuore ma che ultimamente non faceva altro che ferirlo.


Gajil restò li, immobile e sempre più ricolmo d’ira.


Quella mocciosa, prima lo abbandonava anche lei, poi lo insultava e scoppiava a piangere, era lui quello a dover essere arrabbiato non lei!


Tirò un pugno ad un albero li vicino, facendolo crollare.


- Merda!-


Lo odiava? Tanto meglio, il sentimento era reciproco, o così almeno sperava che fosse.


Non gli era mai importato dei sentimenti e di certo non avrebbe incominciato a preoccuparsene ora, il piano della barista era fallito e, forse, era stato meglio così.


Eppure quelle parole detto con dolore continuavano a rimbombargli nella testa, così come il bacio appassionato che si erano scambiati, confondendolo ancor di più.


Anche lui la odiava, per quell’effetto strano che aveva su di lui.

La odiò con tutto se stesso, per averlo lasciato solo di nuovo, come Metallikana aveva fatto anni prima.


La odiava perché era riuscita a farlo innamorare con il solo sorriso.


Odiava quel profumo, quell’allegria contagiosa, la odiava anche se l’amava e si disse che così avrebbe dovuto essere, che da quel giorno avrebbe odiato anche il suo nome.


“Anche io ti odio…Levy.”


Fu con quel pensiero bugiardo che decise di tornare alla Gilda, ripetendosi quell’infinita bugia per tutto il cammino, per convincere se stesso, la mente ed il cuore.


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- Natsu insomma ti vuoi fermare?!-


Non ne poteva davvero più, quello stupido non faceva che scappare!


- Lasciami in pace!-


Si voltò e le fece la linguaccia prima di ricominciare a correre.


Una vena iniziò a pulsarle in fronte, mentre la rabbia ribolliva in lei.


“Quel baka…”


Sospirò, non era impresa facile prendere Natsu quando ci si metteva, per cui c’era un'unica soluzione: se voleva parlare con lui, doveva tendergli una trappola e catturarlo!


Girava per le vie di Magnolia senza una meta precisa, l’importante era che fosse lontano da Lucy.


Era ancora arrabbiato con lei, oltre che ferito.


Loro erano amici, compagni, perché voleva abbandonarlo così?


Forse anche per quello scappava, non solo perché era arrabbiato, ma anche molto spaventato.


Aveva paura, paura che Lucy volesse parlargli e dirgli addio, e per questo scappava.


Se non poteva sentire quelle parole sarebbe stato come se fossero ancora un team, e lui voleva continuare a pensarla così, come in un bel sogno infinito.


Troppe volte era stato lasciato solo, prima Igneel, poi Lisanna, però sentiva che se anche Lucy fosse sparita dalla sua vita, questa volta non avrebbe sopportato il dolore.
 

Perché poi solo con Lucy aveva questa paura? Cosa c’era di diverso in lei?


Perfino un ingenuo come lui aveva capito che la maga delle stelle era speciale, ma ancora non sapeva dare una definizione adatta a quella sensazione.


Per il momento aveva poche certezze chiare in tutta quella storia:


1- Il piano di Mira era miseramente fallito;


2- Era arrabbiato con Lucy per quella decisione presa senza chiedere il suo parere e detestava a morte Sting per averle fatto quella proposta;


3- Doveva fare qualcosa se voleva che la ragazza non lo lasciasse solo, e doveva farlo anche presto.


Un invitante profumino attirò la sua attenzione, o meglio quella del suo naso.


Proveniva da un vicolo non molto lontano, in uno dei quartieri poco frequentati della città, ma il suo sviluppassimo olfatto era stato capace di rilevarlo.


Un borbottio del suo stomaco gli fece capire che, qualunque cosa ci fosse là, era di certo commestibile.


Preso dalla fame e dalla curiosità si diresse sul luogo per dare un occhiata, in fondo, si disse, non c’era nulla di male nel curiosare un po’.


Quando arrivò nel vicolo, ciò che vi trovò lo sorprese non poco.


Un bel cosciotto di pollo bello grande, caldo ed invitante, era poggiato a terra su di un piatto, come se stesse aspettando solo lui.


Si chiese chi poteva essere l’incosciente che aveva lasciato in giro tale ben di dio.


Ennesimo gorgoglio del suo stomaco, la fame si faceva sentire sempre di più.


Si portò una mano allo stomaco, poi si voltò a guardare a destra, poi a sinistra, senza scorgere traccia di Lucy o del proprietario di quell’invitante pezzo di carne.


Non vi era anima viva nei paraggi.


“Be allora se non è di nessuno, posso mangiarlo!”


Si avvicinò al piatto a terra, ma quando fu ad un passò dall’afferrarlo il terreno si aprì sotto di lui, facendolo sprofondare.


Quando riaprì gli occhi si accorse di essere in una buca profonda e decisamente troppo stretta, la schiena gli dolorava un po’ per la caduta.


- Ahi ahi che male…… IL BASTARDO CHE HA FATTTO QUESTO SCHRZO ME LA PAGHERÀ CARA!!!-


- Ti ringrazio per la collaborazione Virgo, ora puoi andare.-


- Prego Hime, è l’ora della punizione?-


- Ti stò ringraziando! Vattene!-


Sbiancò Natsu quando riconobbe le voci sopra di lui, sperò ardentemente che il suo udito avesse fatto fiasco.


- Allora Natsu, finalmente ti ho preso!-


Ma quando dalla superficie della buca si affacciò una Lucy che sorrideva trionfante capì di non aver sbagliato.


- Bene, sei disposto ad ascoltarmi ora?-


Dal canto suo il rosato si tappò le orecchie, iniziando a scuotere la testa come un bambino.


- No non voglio!-


La bionda sospirò, trovando quel comportamento davvero infantile, anche per uno come Natsu.


- E se in cambio ti regalassi quel succulento polle che ho lasciato qui?-


Prendere il Dragon Slayer per la gola era senz’altro un buon modo per farlo cedere.


Il gorgoglio dello stomaco del rosato le fece ben sperare, ma si stupì della volontà che stava dimostrando.


- Non importa, non voglio sentire, perché se dicessi che vuoi lasciare il team io…-   


La sorpresa fu tanta per Lucy nello scoprire che Lisanna aveva ragione, era proprio per quello che l’amico era arrabbiato con lei da giorni.


Si sporse un po’ per poter inquadrare meglio la figura del ragazzo, ma fu una pessima idea.


Finì inevitabilmente per scivolare e in men che non si dica si ritrovò a far compagnia al drago di fuoco nella buca.


- Ahi ahi, Lucy mi stai schiacciando!sei pesante!-


- Mamma che botta…… Ehi come osi?! Non è affatto vero!-


Alzò lo sguardo per insultare il compagno, ma la distanza ravvicinata a cui fu sottoposta la fece paralizzare completamente, mentre un rosso fuoco andò a colorarle le guance.


Capì però che quella era l’occasione giusta per chiarire.


Deglutì rumorosamente, tentando di riprendere il controllo di se stessa e parlare normalmente.


- O-Ora sei o-obbligato ad a-ascoltarmi.-


Natsu arrossì senza sapere perché, era la prima volta che sentiva tanto caldo in vita sua, ma era una sensazione piuttosto piacevole.


Avere Lucy così,distesa sopra di lui, stava risvegliando istinti che nemmeno credeva di avere, mentre una voglia matta di assaggiare le labbra della bionda lo stava tormentando.


Soltanto i Kami sapevano cosa lo aveva trattenuto.


Forse fu quella frase a trattenerlo, una semplice serie di parole che fu capace di risvegliarlo da quel piacevole tepore a cui si stava abbandonando.


Si fece improvvisamente serio e, con una freddezza che non credeva di poter utilizzare, le rispose.


- Perché dovrei? Per farmi dire che non vuoi più andare in missione con me? Lo so già non disturbarti.-


Anche la ragazza sembrò essersi finalmente ripresa ed il sangue le si gelò nelle vene tanto erano fredde e taglienti.


Decisamente quel tono non si addiceva ad una persona calda com’era Natsu, lo pensò subito.


- Non capisci Natsu io…-


- Capisco bene invece hai preferito lui a me, non c’è altro.-


Era arrabbiato e triste, lo si capiva benissimo, ma se non la lasciava spiegare come potevano chiarirsi.


- Pensi davvero che abbandonerei il team?-


- Non lo pensavo, ma dopo quello che ho sentito è ovvio che sbagliavo.-


Non aveva la minima fiducia in lei, e questa consapevolezza la ferì molto.


- Se io… lasciassi il team, tu cosa faresti?-


Domanda dolorosa quella che porse, per entrambi, ma doveva conoscere la risposta a tutti i costi.


Il rosato si sentì strano, non sapendo come rispondere.


Tanto se ne sarebbe andata comunque, che differenza faceva la sua risposta.


- Ti lascerei con loro e me ne tornerei a fare missioni da solo, come sempre.-


Il cuore di Lucy andò in frantumi, dolore e rabbia iniziarono ad investirla.


Dopo tutte le avventure che avevano vissuto credeva di contare almeno qualcosa per lui, più di una semplice amica e compagna, ma evidentemente si sbagliava.


In fondo Natsu era pur sempre uno stupido ed ingenuo, l’unica cosa a cui teneva era Igneel e la Gilda, considerandovi tutti i membri prezioso amici e compagni.


Lei compresa, non era nulla di più nulla di meno, e mai le cose sarebbero cambiate.


Inevitabilmente le lacrime iniziarono a rigarle il viso, mentre il bisogno di staccarsi da lui si faceva sempre più opprimente.


Prese la chiave di Virgo intenzionata più che mai ad andarsene di li.


Vedendola piangere il cuore del drago di fuoco si strinse nel petto, facendolo agire senza controllo.


Istintivamente le bloccò i polsi, impedendole così di evocare la cameriera.


- Lasciami andare!-


- Prima dimmi perché piangi?-


Si sentiva strano vedendo quelle lacrime, percepiva che erano a causa sua, ma cosa le aveva scatenate?


- Non ti devo nessuna spiegazione! Lasciami andare!-


- Si invece sono tuo amico e voglio sapere perché piangi! È colpa mia?-


- Proprio un bell’amico, non ti importa nulla di me!-


- Ma che stai dicendo?! Certo che mi importa di…-


- Sting sarà anche arrogante e fastidioso, ma almeno so che ci tiene a me al contrario di te!-


Furono una pugnalata quelle parole, inconsapevolmente strinse ancor di più i polsi della ragazza.


- Non vedi l’ora di tornare da quella lampadina vero?-


La sua voce trasudava rabbia, una strana fiamma risplendeva negli occhi verdi del ragazzo, ed una morsa dolorosa quanto fastidiosa gli stringeva il cuore.


Fiamme d’ira? Simili ma non uguali, non sapeva dare un nome a quelle fiamme.


La maga si spaventò a vederlo così, non si era mai arrabbiato così con lei o davanti a lei.


Sentì la presa sui polsi, salda e dolorosa, bruciare.


- N-Natsu lasciami! Mi stai facendo male!-


Si risvegliò improvvisamente da quello stato di rabbia accecante, lasciò la ragazza e si allontanò un po’, quanto quella buca lo consentisse.


Cosa stava facendo? Voleva forse ferirla o spaventarla?


- S-Scusami Lucy io…-


Avvicinò una mano per vedere come stesse, ma fu scacciato.


- NON TOCCARMI!-


L’aveva ferita sia dentro che fuori, cosa voleva ancora da lei?!


Chiamò Virgo tra le lacrime, non ne poteva più di vederlo.


La cameriera dai capelli rosa comparve fuori dalla buca in un fascio di luce, pronta ad eseguire gli ordini della maga.


Quando la vide nella buca che piangeva a dirotto si astenne da qualunque commento decisamente fuori luogo e si mise a scavare, allargando la la fossa in cui erano i due maghi.


In poco fu dietro la ragazza.


- Hime, cosa vi è successo?- chiese.


La maga si aggrappò alla cameriera, pregandola di portarla via di li.


Con gli occhi azzurri come il cielo, Virgo fulminò il rosato con lo sguardo, sapeva che era colpa sua.


Riportò la ragazza in superficie, mentre Natsu protestava per poter parlare con Lucy.


Fece sparire lo spirito della Vergine una volta fuori e si affacciò nella buca per fissare ancora una volta il rosato con occhi feriti e pieni di lacrime.


- NON CAPISCI NULLA NATSU, TI ODIO!!!!!- e corse via con le gocce salate che le rigavano il volto, appannandole la vista.


Mai avrebbe potuto odiarlo, ne era certa, ma vivere quell’amore a senso unico la faceva stare ancor più male.


E con quell’ultima bugia urlata al vento corse lontana, dove avrebbe potuto versare quelle lacrime amare fino ad esaurirle.


Dentro la fossa,  Natsu se ne stava rannicchiato a testa bassa, dandosi dell’idiota.


Ma in fondo era meglio così si disse, se Lucy era felice con quel biondino da strapazzo andava bene, eppure una strana fitta al cuore gli fece intuire che in realtà non c’era nulla che andasse bene.


Quei sentimenti nuovi, lo stavano mettendo a dura prova, se lei si allontanava forse sarebbe tornato tutto come prima.


Eppure la voglia che aveva di stringere la maga bionda tra le braccia era ancora più forte di prima, ne sentiva un bisogno irrefrenabile, mentre la terribile consapevolezza di averla persa per sempre si fece largo nella sua mente, terrorizzarndolo.


“Sono proprio un idiota.”


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Canticchiava allegra Lisanna mentre aiutava la sorella a pulire il disastro compiuto da Elfman nell’inutile tentativo di distruggere Laxus.


Quando finalmente suo fratello si era calmato, aveva minacciato il dio del fulmine che se l’avesse fatta piangere lo avrebbe distrutto sicuramente, poi aveva fatto ad entrambi i complimenti.


Si sentiva più leggera ora che poteva dire a tutti della sua storia col biondo, oltre ad essere felice.


Erza, Evergreen, Cana e Juvia si erano congratulate con lei, augurandole un amore sereno e felice.


Poi Juvia era schizzata da Gray per raccontargli tutto, ovviamente immaginandosi una proposta del genere da parte del mago di ghiaccio a lei.


Sorrise l’albina, ricordando come Gray aveva smontato ancora una volta l’umore della ragazza, dicendo che l’amore non era cosa per lui.


Eppure era arrossito comunque, lo aveva notato, forse Erza era davvero riuscita a fargli capire qualcosa sui suoi sentimenti.


Se per il resto del mondo l’amore sbocciava in primavera, a Fairy Tail era quel periodo autunnale il più romantico ch avessero mai passato.


Dal tronde erano noti per fare tutto in maniera diversa dagli altri.


Mancavano semplicemente quattro persone per completare il quadro romantico che si stava creando, sperò che coi suoi consigli e i diabolici trucchetti di Mira anche loro avessero sistemato le cose.


Capì che non era così quando, scuri in viso, i due Dragon Slayer più casinisti della Gilda entrarono e si sedettero al bancone vicini, senza però litigare.


- Ciao ragazzi, qualche problema?-


Mira si era voltata verso di loro e sorrideva.


“Pessimo segno.” Pensò la sorellina che però curiosa di sapere allungò un orecchio per ascoltare.


- Soltanto uno, donne!- dissero in coro.


- Che è successo?-


Il drago di fuoco la guardò, a metà tra il triste e l’arrabbiato.


- Mira il tuo piano non ha funzionato! Lucy ha detto che mi odia e tra l’altro formerà un team con quella lampadina!-


- Sapevo che non sarebbe servito a nulla, anche Levy farà parte di quel team col moccioso, e pure lei non vuole più vedermi.-


Mira restò completamente spiazzata. Cosa avevano combinato quei due per ridurre il suo perfetto e diabolico piano ad un misero scarto da quattro soldi che faceva acqua da tutte le parti?!


“Questi due…”


Dovette trattenersi con tutta se stessa per non attivare il Satan Soul ed ucciderli entrambi dopo averli sottoposti alle più terribili torture.


- Ma è impossibile!-


Lisanna si avvicinò, una faccia seria che mai aveva avuto prima d’ora.


- Siete sicuri di quello che dite?-


I due draghi annuirono.


- Volevano parlare, probabilmente per dirci che…-


- Aspetta Gajil, che significa probabilmente?-


L’albina più piccola temette la risposta, mentre la maggiore fremeva di rabbia perché aveva gi capito dove sarebbero andati a parare.


In breve, i due raccontarono ciò che era accaduto, e per poco non furono assaliti da una Mirajane in forma Sitri.


- MALEDETTI IDIOTI CHE VI È SALTATO IN MENTE?!?! AVETE MANDATO IL FUMO IL MIO PIANO PERFETTO!! ORA VEDRETE L’INFERNO!!-


Dire che era infuriata era un eufemismo.


- Questa volta Mira-nee ha ragione, dovevate ascoltare! Loro volevano chiarire un terribile malinteso però voi non avete dato loro la possibilità di spiegare. Scommetto che non avevano intenzione di lasciare i team.-


I due passarono lo sguardo da una all’altra sorella, rabbrividendo allo sguardo demoniaco della più grande.


- Non è possibile, abbiamo sentito bene quando hanno accettato di fare squadra con quelli!-


- Esatto, non sparate cazzate!-


- Dicono la verità invece.-


Dalle scale scesero Sting e Rogue, ancora barcollanti per i troppi giorni in cui non si erano mossi.


- Non dovreste ancora alzarvi, siete deboli.- disse premurosa Mira, tornata improvvisamente normale.


I due si sedettero al bancone, chiedendo qualcosa da bere.


- Noi stiamo bene, abbiamo sentito i vostri discorsi e così siamo scesi.- disse Sting, fissando Natsu.


Cosa ci trovasse in lui Lucy ancora non lo aveva capito.


- Sapete, poche ore fa Levy-san e Lucy-san sono venute da noi e…- Rogue iniziò a raccontare gli avvenimenti di qualche ora prima.


Inizio Flashback.


- Allora come state?- chiese Levy, premurosa come sempre.


- Molto meglio grazie.- sorrise leggermente il moro.


- Non ne posso più di stare in questo letto, non vedo l’ora di poter uscire un po’.- rise Sting, mentre Lucy lo guardava sorridendo.


Si creò uno strano silenzio, interrotto poi dalla bionda.


- Sentite, volevamo darvi una risposta.-


I due guardarono speranzosi le ragazze, aspettandosi una risposta positiva.


- Ci piacerebbe davvero formare un team con voi, in questo mese ci siamo divertiti molto insieme…- cominciò Levy.


- …ma noi facciamo già parte di due team fantastici e a cui siamo molto legate, non potremmo mai lasciarli.- concluse Lucy con un sorriso.


Era quella la loro risposta, non avevano mai avuto dubbi, tutto quello che dovevano fare ora era spiegarlo a Natsu e Gajil.


Fine Flashback.


- È stata questa la loro risposta, non è affatto vero che hanno accettato.- sospirò il biondo, probabilmente ancora afflitto per quella risposta.


Almeno avevano promesso di andare ancora in missione insieme qualche volta, e poi le avrebbero viste in Gilda ogni giorno, era una consolazione magra ma sufficiente.


Natsu e Gajil erano paralizzati dallo shock.


Non poteva essere davvero andata così, non poteva assolutamente, altrimenti avrebbe voluto dire che Lucy e Levy volevano parlare e che erano stati proprio loro ad averle abbandonate.


Iniziarono a tremare e sudare freddo, consci che se fossero stati in grado di esprimere prima i loro sentimenti non sarebbe successo nulla.


Ma come fare?


Il drago di metallo non era bravo a dire quello che provava, e Natsu neanche sapeva quali fossero questi sentimenti.


In loro soccorso arrivò Mira, determinata più che mai a riscattare il suo piano più che perfetto.


- Natsu, Gajil, bevete questo, vi schiarirà le idee.-


Posò sul bancone due calici colmi di… acqua?


All’apparenza era ciò che sembrava, in odore e aspetto sembrava la bevanda più innocua del mondo.


Aveva ragione, bere per riprendersi e poi pensare a mente lucida era senz’altro la cosa migliore da fare.


Scattarono in piedi e bevvero d’un fiato il liquido cristallino, mentre Lisanna sentiva puzza di bruciato.


Mira non era una santa, lo sapevano tutti, ma cosa voleva fare offrendo loro della semplice acqua da bere?


- Ho finiti!-


Urlarono e sbatterono il calice sul bancone violentemente, per poi crollare a terra come addormentati.


I due draghi gemelli e Lisanna li fissavano sorpresi e la ragazza anche preoccupata, mentre Mirajane sorrideva.


- Natsu-san…?-


- Gajil-san…?-


I gemelli provarono a chiamarli, e quando i due si alzarono di colpo fecero sobbalzare i presenti, escluso il demone.


Una linea di rossore partiva da una guancia all’altra, gli occhi lucidi e vogliosi, mentre istinti di drago sopiti si risvegliavano prepotenti.


- DEVO ANDARE DA LEI!!!-


In pochi secondi furono fuori, al loro posto nuvole di polvere che si dissolsero in poco, lasciando vedere le face traumatizzate di tre poveri innocenti, ed il sorriso vittorioso e sadico di un demone davvero tremendo.


- M-Mira-nee, cosa gli hai fatto bere?- osò chiedere la più giovane.


L’albina tirò fuori da sotto il bancone una boccetta di cristallo ormai vuota, dal collo allungato e la base rotonda.


L’etichetta ormai rovinata non permetteva di leggere il nome del contenuto.


- Che roba è?- chiese il biondo, diffidante.


- “Stimulant reveals feelings”, una speciale pozione che costringe aiuta chi la beve a rivelare i suoi veri sentimenti.-


Sorrise innocente convincendo i due fratelli a quella storia, ma Lisanna sapeva che c’era qualcosa sotto, non si fidava per nulla.


Però dovette ammettere che era stato un vero colpo di genio quello e che, forse, questa volta non c’erano scopi secondari.


- Non mi stai nascondendo qualcosa, vero?- chiese sospettosa.


- Oh Lisanna così mi offendi! Potrei mai mentirti?-


La più piccola guardò dubbiosa la sorella, come per dirle “l’hai già fatto”, poi sospirò e decise di crederle.


“Ho solo omesso che è anche un potente eccitante, fatto con estratto di sakè concentrato capace di ubriacare perfino Bacchus.” Pensò il demone dell’amore, mentre un sadico sorriso che nessuno vide le adornò il pallido volto.


Questa volta sarebbe andato tutto liscio o non si sarebbe più chiamata “Mirajane il demone.”


**************************************************************************************************************


Sulle rive del fiume, seduta sulle scale davanti a casa, Lucy se ne stava rannicchiata a fissare l’acqua cristallina con occhi vitrei, inespressivi.


Quella litigata con Natsu proprio non ci voleva, eppure era andata da lui per chiarire, com’era arrivata a dirgli di odiarlo?  


- LUUUUUUSHYYYYYYY!!!!!!-


Il cuore le balzò in gola, avrebbe riconosciuto quella voce tra mille.


Girò la testa un paio di volte, per poi scorgere in lontananza una nube di polvere avanzare verso di lei.


Una chioma rosa si stava avvicinando più veloce di un treno, senza la minima intenzione di rallentare.


Quando le sfrecciò davanti poi, superandola di parecchi metri, rimase ancor più shoccata.


Tornò nuovamente indietro fermandosi questa volta proprio davanti a lei, che lo guardava confusa e triste.


- Nat…-


- BAKAAAaaaaa……-


Era caduto hai suoi piedi, letteralmente, ed ora se ne stava disteso a pochi millimetri da lei, ancora seduta sulla scalinata che portava al suo appartamento.


- N-Natsu…?-


Il ragazzo si alzò di scatto, il viso a pochi centimetri da quello della bionda.


- Lushy lo shai che shei ploplio calinaaaaa!!! Hic!!-


Arrossì la biondina, chiedendosi come mai il suo amico fosse ubriaco peggio di Cana e Bacchus messi insieme, eppure non odorava di sakè.


- G-Grazie, per caso hai bevuto?-


Se davvero era ubriaco arrabbiarsi con lui non serviva a nulla, tanto meno cacciarlo.


- Nooooooo, hic! Mila mi ha dato dell’acqua e poi… poi… bo! Hic! Io volevo shtale con Luchy! Hic!-


Una linea rossa gli attraversava il viso e probabilmente l’albina lo aveva in qualche modo ubriacato, ma non potè che sentirsi felice di quelle parole.


- E-E come mai?-


Era un occasione d’oro che non si sarebbe lasciata scappare.


Il rosato parve pensarci un attimo, poi sorrise.


- Pelchè shei la mia compagna e ti voglio tanto bene!! Hic!-


Sorrise dolcemente la ragazza, forse quella situazione era ideale per chiarire alcune cose.


- Ti va di venire da me e parlare un po’?-


- SHIIIIII A LETTO CON LUSHYYY!!!!-


Alcuni passanti si voltarono a guardarli sconvolti, mentre la ragazza arrossiva per la vergogna.


Possibile che associasse automaticamente la sua casa come un luogo dove dormire?!


Si alzò e fece per entrare, ma qualcuno la trattenne. La mano calda di Natsu stringeva la sua.


- Vengo sholo she mi tieni la mano.- gonfiò le guance come un bambino, e Lucy sorrise intenerita.


Annuì dopo di che si diressero verso il suo appartamento.


Sì, pensò di nuovo, quella bizzarra situazione era perfetta per chiarire diverse cose.


Mentalmente, forse per la prima volta da quando era iniziata quella serie di strani eventi che sapeva essere causati da qualcuno, ringraziò mentalmente Mira di essere così impicciona, geniale e dannatamente diabolica.


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- Ahhh…… G-Gajil……ahhhh-


Non riusciva a capire come erano arrivati a quello, però doveva ammettere che non le importava e non le dispiaceva per nulla.


Sentiva le labbra del moro sulla pelle, ogni punto in cui passava lasciava segni bollenti e bollenti.


Si era presentato da lei così, di punto in bianco, apparentemente ubriaco e privo di controllo.


Rifugiata tra le mura della sua stanza, Levy aveva pianto lacrime fino all’esaurimento, per poi crollare tra le braccia di Morfeo.


Aveva avuto paura poi quando era stata bruscamente svegliata da dei rumori fuori dalla porta, e non nascose la sua sorpresa quando vide entrare il figlio di Metallikana in quello stato insolito per lui.


L’aveva bloccata sul letto, iniziando a baciarla con foga e non dandole neanche il tempo di svegliarsi per bene e capire quello che succedeva.


Ed ora era li, imprigionata sotto il muscoloso corpo del drago ed incapace di reagire.


- Perché non mi hai detto che avevi rifiutato…-


Soffiò quella frase ad un palmo dalle labbra della turchina, sorprendendola.


- Non mi hai lasciato parlare…- rispose in un sussurro.


Le labbra si congiunsero di nuovo, ma solo per un breve istante.


- Mi dispiace gamberetto, hai ragione quando mi dai dell’idiota.-


Levy sgranò gli occhi per la sorpresa, non potendo credere alle sue orecchie. Era davvero lui che parlava? Oppure era l’effetto dell’alcool a farlo parlare in quel modo?


E dire che non aveva un sapore alcolico la sua bocca, solamente quel gusto ferroso dell’ultima volta, quello che la faceva impazzire.


- È che la sola idea di vederti sempre insieme a quel pivello, a ridere con lui e non con me, mi ha fatto impazzire.-


La baciò di nuovo, mentre una mano rude si infilò sotto il vestito arancione di Levy, carezzandole una coscia.


- Morivo di rabbia, no, di gelosia perché io ti voglio solo per me… Levy.-


Anche se sotto l’effetto di qualche strano alcolico, quello che Gajil stava dicendo doveva essere vero, le persone ubriache tendevano ad esprimere tutto ciò che provavano senza mentire.


E come da copione, la turchina arrossì ancor di più, ma sorrise felice.


- Non avrei mai potuto lasciarti Gajil, perché io ti amo.-


Glielo aveva detto finalmente, si era confessata, sentiva il cuore più leggero ora.


Anche se forse domani il figlio di Metallikana non avrebbe ricordato nulla, andava bene così, almeno sapeva di essere ricambiata.


Vide negli occhi del moro un nuovo fuoco, passione che brillava in quegli specchi neri che amava tanto.


Lasciò che si togliesse la maglietta nera e la gettasse malamente a terra, mentre ancora era a cavalcioni su di lei.


Sfiorò con la punta delle dita quei pettorali scolpiti e ben definiti, mentre la pelle di Gajil bruciava ad ogni tocco.


Affamato di lei, schiavo di quell’amore che non avrebbe mai pensato venisse ricambiato, il moro ricominciò a baciarle il collo, mentre rudemente le sfilava il vestito arancione che indossava.


Era rimasta in intimo, e mentre la contemplava con ammirazione e gli occhi colmi di piacere si sentiva sempre più eccitato.


Riprese a baciarla, sfiorandole il seno da sopra la stoffa del reggiseno, desideroso di andare più a fondo, di poter fare sua per sempre la donna di cui si era innamorato.


Un gemito di piacere sfuggì dalle labbra di lei, eccitandolo ancor più di quanto già non fosse.


La baciò su ogni parte di pelle scoperta, dal ventre alle spalle, dalle spalle al collo, facendola gemere.


Le morse il lobo dell’orecchio, facendola fremere, dopo di che riportò la sua attenzione alle labbra carnose di lei, impossessandosene di nuovo.


Quando fece per slacciarle anche il reggiseno, lei lo fermò, costringendolo ad alzare lo sguardo su di lei.


- Gamberetto ma che…-


Gli mise un dito sulle labbra e lo fece distendere di fianco a lei.


- Ti amo, e fare l’amore con te è la cosa che desidero di più al mondo. Ma voglio che sia il vero Gajil a prendermi, quello scorbutico che non chiede mai scusa ma che in fondo ha un cuore d’oro. Non avrebbe senso se lo facessimo quando sei ubriaco e senza controllo. Mi capisci?-


La baciò più intensamente, cercando con la lingua quella della ragazza, in una danza cui mai avrebbero voluto mettere fine.


Quando si separarono, fece aderire perfettamente i loro corpi, stringendo a se il corpo esile della Scripter.


- Ok, l’unica cosa che desidero è che tu stia con me.-


Pian piano Morfeo iniziò a chiamarli a se, ma il Dragon Slayer riuscì a dire un ultima frase prima di cedere al sonno.


- Perché ti amo e se sei con altri, mi assale una terribile gelosia d’amore.-


Levy sorrise e lasciò che il sonno avesse la meglio anche su di lei, avvolta dall’abbraccio del suo Morfeo personale.


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- Lushyyyy la calne è buonisshiiiimaaaa!!!!-


Appena in casa aveva preparato qualcosa da mangiare per entrambi e doveva ammettere che quel Natsu ubriaco che sembrava un bambino era veramente divertente.


- Sono contenta ti piaccia.-


Sapeva però che era il momento di parlare, e di cercare le risposte che voleva.


- Senti Natsu, tu non mi vuoi più nel team?-


Sbarrò gli occhi il rosato, come se avesse appena detto la cosa più stupida del mondo.


- Ma che shtai dishendo?! Celto che ti voglio nel team!!! Tu shei la mia Lushy e nessuno può poltalti via!! Hic!!-


Affermò convinto, annuendo.


- Allora perché, oggi hai detto che non importava se andavo via. Mi hai fatto stare male lo sai?- non sarebbe scoppiata a piangere di nuovo, ma il petto le faceva malissimo.


Per un attimo sembrò che l’effetto dell’alcolico fosse svanito, perché smise di parlare in maniera strana.


- Ero arrabbiato, e tanto. Poi c’era qualcosa, proprio qui.- indicò il petto all’altezza del cuore.- La sola idea che potessi preferire quel biondino a me, mi faceva stare male.-


Si alzò dalla tavola andando dalla parte di Lucy.


Spostò la sedia e si ritrovarono uno di frante all’altra.


Lei seduta lui in piedi.


Prese una delle mani della ragazza e la portò al suo petto.


- Quando ci sei tu, batte forte ed è come se il mio corpo andasse a fuoco, più del solito. Stranamente sento caldo, e vorrei tanto abbracciarti e non farti più andare via.-


Lucy assunse un colorito porpora pensando che, senza rendersene conto, Natsu le si stava dichiarando.


- Quando qualcuno vuole farti del male mi faccio prendere dalla rabbia, e da quando è arrivato Sting provo una strana sensazione.-


Si inginocchiò, posando la testa sulle ginocchia della bionda, che come per istinto incominciò ad accarezzare i ciuffi rosa.


- Non so cosa sia, io non le capisco queste cose. Gildarts una volta ha parlato di amore, ma io non ho mai prestato ascolto, e poi quella strana rabbia che sento…-


- Natsu, sei forse… geloso?- azzardò lei.


Come illuminato il rosato alzò la testa ed arrivò ad un palmo dal naso della maga, sorridendo.


- Ecco cos’era! La gelosia, grazie mille Lucy tu sai sempre tutto.-


Guardò la ragazza che era diventata rossa come il fuoco, mentre distoglieva gli occhi nocciola dal suo viso.


- P-Prego…-


Fissò per un po’ le labbra carnose e rosee della compagna, ancora quella strana voglia a premergli sulla bocca dello stomaco.


Senza nessun preavviso posò le sue labbra su quelle di lei, spiazzandola.


Fu un semplice e casto bacio a stampo, ma sufficiente a far sciogliere il cervello di Lucy.


Natsu si toccò le labbra come in cerca di qualcosa, poi sorrise.


- Sei proprio buona Lucy.-


- St-Stupido non puoi baciare le persone quando ne hai voglia!!!-


Poteva essere ubriaco, ma questa non gliel’avrebbe mai perdonata.


- Ma io non bacio tutti, volevo farlo solo con te.-


Quella sera il drago di fuoco si divertiva a stupirla.


- E-E perché?-


Sembrò pensarci su.


- Non lo so, ma ultimamente volevo farlo, anche ora vorrei farlo ancora.-


Il rossore che piano si espanse anche sulle guance di Natsu, non fu più solo a causa della pozione, bensì anche un po’ di imbarazzo causato da quell’affermazione.


Lucy lo guardò speranzosa, poi si ricordò di chi aveva di fronte e sospirò.


- Non sai quello che dici, parli così perché sei ubriaco. Se tu mi baciassi ora, probabilmente morirei.-


Sobbalzò il rosato a quell’affermazione.


- I-I baci uccidono?! Lucy non ti bacerò più ma non morire!!- e scoppiò a piangere come un bambino.


- Ma no stupido, che hai capito?!-


Rise divertita la bionda, andando a sedersi sul letto raggiunta subito dopo dal compagno.


- I baci se li scambiano gli innamorati, ma se vieni baciato da qualcuno che non ti ama può far male.- un sorriso triste le si dipinse in volto.


- Sai Natsu, io credo di essermi innamorata di te.-


Il ragazzo la fissò, iniziando a boccheggiare sorpreso ed imbarazzato.


Dal canto suo Lucy aveva deciso di confessarsi, tanto lui non avrebbe ricordato nulla la mattina dopo, e lei voleva togliersi un peso dal cuore.


- Però tu mi consideri soltanto una nakama, ed io sono triste per questo, perché quando penso a come sarebbe baciarti, realizzò che non succederà mai.- le lacrime iniziarono a rigarle il volto, nonostante il sorriso.


- Non è vero Lucy.-


Natsu le saltò letteralmente addosso, bloccandole i polsi e mettendosi a cavalcioni su di lei.


- Non è vero Lucy, tu non sei solo la mia nakama, sei la persona a cui voglio più bene, e anche se non so bene come sia, credo di essermi innamorato. Perché sento che senza di te sarei perduto per sempre.-


La baciò di nuovo, stavolta con più passione, non ci mise molto la maga celeste a rispondere al bacio, piacevolmente sorpresa da quella confessione.


Forse non era affatto una causa persa, forse Natsu l’amava davvero e non l’aveva semplicemente capito, neanche lui.


Si staccarono per riprendere fiato, e fu allora che il rosato le si coricò sopra, avvolgendola in un abbraccio caldo come il fuoco.


- Bruciavo di gelosia ogni volta che ti vedevo con Sting, perché tu sei la mia preziosa nakama e non voglio lasciarti a nessuno. Stai solo con me, sii solo mia Lu.-


Forse non si era accorto di quello che aveva appena detto, ma lei era felice comunque.


Natsu l’amava, e non c’era nulla di più che poteva desiderare.


Sentì un respiro regolare e caldo soffiarle sul collo, accorgendosi così che il rosato si era addormentato.


Tipico suo, addormentarsi nelle situazioni più importanti.


Sorrise serena però, accoccolandosi meglio tra le braccia del compagno.


- Staremo sempre insieme Natsu.-


Chiuse gli occhi, e si lasciò coccolare dal calore del Dragon Slayer, raggiungendolo tra le braccia di Morfeo, restando abbracciati stretti per tutta la notte.


**************************************************************************************************************


Anche quel pomeriggio la Gilda era attiva, come lo era stata nei giorni precedenti.


Orami era passata una settimana, e sia Gajil che Natsu avevano dimenticato tutto, proprio come avevano immaginato.


Ma loro no. Lucy e Levy conservavano nei loro cuori e nelle loro memorie il ricordo di quella splendida notte, ridendo poi al ricordo delle facce shoccate e rosse come peperoni che i due avevano fatto al risveglio la mattina dopo.


Gajil per essersi ritrovato tra le braccia una Levy in intimo, Natsu per essere finito a casa della bionda, con la ragazza tra le braccia, senza ricordarsi il perché ed il per come.


Non avevano risposto alle domande di Mirajane e le altre, volendo conservare quei ricordi solo per loro.


Sting e Rogue erano ritornati in piena forma, ed ora partecipavano attivamente alle risse, o per meglio dire, il biondo partecipava e trascinava in mezzo anche il fratello.


Scoppiò l’ennesima rissa che in poco coinvolse l’intera Gilda, perfino Erza che partecipò per vendicare la sua amata fetta di torta caduta valorosamente in battaglia e successivamente spiaccicata e ridotta ad una poltiglia.


Risero le ragazze rimaste al bancone mentre osservavano il solito putiferio combinato da quei pazzoidi dei loro compagni.


Ma dal tronde, era questa Fairy Tail no?


Guardò la sua migliore amica intenta a fissare Gajil con occhi da innamorata,e sorrise felice per lei. Probabilmente anche Levy aveva trovato la forza di confessarsi.


Passò in rassegna ognuno dei suoi compagni che ridevano tutti, sia gli spettatori che i combattenti.


Per finire inquadrò una chioma rosa che se le stava dando di santa ragione con una chioma bionda e due more, istintivamente sorrise.


Da quella sera non aveva fatto più storie se lo trovava nel letto alla mattina, ma continuava a picchiarlo se le faceva scherzi di pessimo gusto o se frugava tra la sua biancheria intima.


Dopo l’arrivo dei draghi gemelli le cose avevano preso una piega inaspettata, ma pian piano le cose stavano tornando alla normalità, per quanto potesse essere normale Fairy Tail.


Tutti ridevano ed erano felici, Lucy ne era sicura, fin tanto che sarebbero rimasti tutti uniti sotto il nome di Fairy Tail quella felicità non sarebbe mai svanita.


Non sapeva ancora quanto si sbagliava.


(pov. Lucy)


Ridevamo tutti a quel tempo, non c’era vista migliore per il mio cuore che vedere i miei amici felici e al sicuro.


Bei tempi quelli, vero Natsu?


Ricordo con gioia quei tempi felici, in cui ancora potevamo ridere per davvero.


Ancora non sapevamo che di li a pochi anni qualcosa avrebbe sconvolto l’equilibrio, portandoci via per sempre quelle risate.


Adesso ridiamo solo per non cedere alla disperazione, e per andare avanti.


Presto il tempo arriverà, e per noi giungerà il momento della verità.


Sai Natsu, mi piacerebbe tanto vivere momenti belli come quelli, poterli scolpire nella mia memoria e cancellare tutto il resto, non so se potrò ma ce la metterò tutta.


Ricorda sempre che ti amo, con tutto il cuore.


Tua,


Lucy Heartphilia.















 

Fine







 


*Note Autrice*
Yo Minna eccoci all'ultimo capitolo XD
perdonatemi se ci sono errori, ma è terdi e l'ultima parte l'ho riscritta poco fa, per cui non ho avuto tempo di rileggermelo da capo, se ce ne sono tanti segnalatemeli pure che domani provvederò a correggere ^.^
Allora, le cose sembrano essersi sistemate e sembra che vivranno tutti felici e contenti, ma all'ultimo c'è un pov che fa capire che non sarà affatto tutto rose e fiori u.u
Non so quando pubblicherò la long, prima avrei altre due cose da finire, ma spero di poter pubblicare presto ^.^ sempre se vi va di leggerlo si intende.
Ringrazio molto chi ha recensito la storia, vi voglio bene T.T:

Serenity93
Phoenix_passion
Chitoge
9Tails_Kurama

Mae_dulce04
pongaa
StelladelLeone
Okami_chan

Bluesun
TrAiN_XIII_95
TAICHI_90
Giuly_san
Sakura tan

Marta94
AngelDream74_NaLu
Vi ringrazio tantissimo per le recensioni, sono veramente felice XD
Spero che il finale non vi abbia deluso, anche se sono andata ben oltre l'OOC, li ho trattati malissimo, chiedo scusa -.-"
Mi auguro di risentirvi presto magari alla long XP un bacio e grazie a tutti quelli che hanno seguito anche in silenzio questa storia.
Un bacio e alla prossima!
Jeo 95 =3 

 

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