Contrasto e Sentimento

di Stefania 1409
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima lettera ad Edmund ***
Capitolo 2: *** Risposta di Edmund alla prima lettera di Lizzie ***
Capitolo 3: *** Il pranzo con Edmund ***
Capitolo 4: *** La triste partenza di Edmund ***
Capitolo 5: *** I sentimenti di Lizzie #lettera ***
Capitolo 6: *** Risposta ai sentimenti di Lizzie # Edmund ***
Capitolo 7: *** Tentativo ***
Capitolo 8: *** Che cosa doveva fare? ***
Capitolo 9: *** Incontro segreto ***



Capitolo 1
*** Prima lettera ad Edmund ***


 Londra
24 Aprile 1828

Caro amico,

vi scrivo questa lettera breve o lunga (dipende dalla lunghezza dei miei pensieri),per raccontarvi un po' di quello che faccio la sera al calar del sole.
Sono anni che noi due non ci vediamo e ricordando quanto ci divertissimo a giocare in giardino davanti l'albero di pesco,mi è venuta voglia di scrivervi. Tutte le sere dopo il tramonto amo guardare le stelle immerse in un cielo primaverile.
Amo sentire ancora qualche rondine che sta per tornare al suo nido.
Amo osservare il luccichio delle stelle.
Amo il fascino che mi trasmette la luna.
 A volte mi siedo in veranda a leggere un buon libro o a scrivere a qualcuno (come oggi mi è capitato) sebbene mia madre mi raccomandi di non uscire di casa perchè ancora è rimasto un po' del freddo invernale e come sapete io sono molto cocciuta caratterialmente e quindi preferisco dedicarmi alla musica della natura piuttosto che stare dentro casa.
Ultimamente il canto dei grilli mi ha accompagnata alla lettura di Jane Austen,ho già terminato Ragione e Sentimento. Adesso voglio leggere le vicende delle signorine Bennett e del signor Darcy e di tutti gli altri personaggi meravigliosi. Non trovate anche voi che Jane Austen mi somigli come profondità d'animo? Non voglio di certo essere vanitosa o villana nell'esprimermi,ma sicura che tutte e due abbiamo molto in comune. C'è un altro motivo per cui io amo stare a contatto con la natura e soprattutto di sera ( e in primavera) ed è perchè adoro il profumo dell'aria primaverile e dei mandorli in fiore che sbocciano e seminano i loro petali ovunque per le strade,lasciando un gradevolissimo aroma di ricordi lontani e piacevoli. La sera,se notate questo profumo è molto più intenso;vi invito a sedervi nella vostra veranda ad ad assaporare quello che vi ho descritto.
Scusate la mia mancanza di tatto,ma ero così immersa nel parlarvi di cosa faccio da non chiedervi come state,perdonatemi! Ma non mi capitava da molto di parlare con qualcuno sebbene per mezzo di una penna. Spero che vostra sorella Miranda,suo marito e i loro figli stiano bene. Come vanno i vostri affari? E ditemi, quando sarete in città,e tra quanto ci farete visita?
Oh! Si è fatto davvero tardi,se mia madre mi trovasse ancora in piedi,mi rimprovererebbe aspramente!
Devo lasciarvi,è ora che io vada a dormire. 
Vi auguro una buona notte caro Edmund.

Vostra
Lizzie

Allora che ne dite,care lettrici? Se vi piace,non vi piace commentate! E buona lettura!
Stefy ^_^

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Capitolo 2
*** Risposta di Edmund alla prima lettera di Lizzie ***


New Hampshire
27 Aprile 1822

Carissima Lizzie,

Innanzitutto,vi ringrazio per avermi scritto,per avere chiesto notizie su di me,su mia sorella e sulla sua famiglia. Io sto bene come sempre poichè la mia salute è di ferro,mio cognato e mio nipote stanno benissimo,anche se questa primavera ha causato un po' di malessere in Harry,ma adesso va tutto bene. Sono felice che voi mi abbiate scritto e scusatemi se vi scrivo tre giorni dopo l'arrivo della vostra lettera,ma ho avuto qualche contrattempo con la carrozza. Vedete,per un viaggio d'affari mi sono diretto in Francia e sono tornato solo Martedì. La carrozza che mi stava portando nel New Hampshire,purtroppo aveva qualche difetto e due ruote si sono prima incastrate al fango depositato in terra per le continue piogge e poi si sono scardinate de tutto.
Il cocchiere mi ha cionsigliato l'alloggio più vicino poichè ci sarebbe voluto almeno un giorno per mettere delle ruote nuove.
Il giorno seguente ripartii e il cocchiere mi lasciò nella nuova villetta affittata di recente.
Nella vostra lettera c'era scritto che voi avete ricordato dei nostri giochi davanti all'albero di pesco,anche io ricordo quella bellissima spensieratezza d'animo e le nostre abbondanti merende!
Sapete,voi avete molto in comune con Jane Austen e avete quella spensieratezza d'animo che avevate da bambina.
Voi amate scrivere,amate ammirare la natura,ammirate il canto dei grilli e il luccichio delle stelle. Un giorno spero diventiate una scrittrice di talento,ve lo auguro dal profondo del mio cuore. Presto verrò a Londra per affari e passerò di certo a trovarvi. Mi auguro di vedere anche vostra madre e vostra sorella.
Pittosto,vostro padre è ancora in viaggio?
Spero di scrivervi al più presto,ma adesso devo andare.

Vostro
Edmund

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Capitolo 3
*** Il pranzo con Edmund ***


"È una verità conosciuta universalmente, che un uomo solo in possesso di una grande fortuna è in cerca di moglie ..."

Poichè il signor Edmund era a Londra fu certo che la famiglia Conradin lo invitasse. Non solo perchè era stato amico d'infanzia di Elizabeth,ma anche perchè i suoi genitori erano intimi amici dei Conradin. All'arrivo del telegramma di Edmund,tutti fremettero per sapere se avesse accettato o meno e quando videro la risposta positiva non poterono non rallegrarsi.
Domenica Elizabeth si svegliò presto,in preda all'ansia e all'impazienza di vedere il suo caro Edmund. Fece colazione in veranda bevendo del tè e mangiando due pasticcini. Dopo decise di scrivere qualche racconto,si sedette sulla sedia appoggiando i fogli sul tavolinetto in legno antico di faggio,cominciò un primo periodo ma poi ripensando che in mattinata Edmund sarebbe arrivato,il suo stomaco si contasse per l'ansia e il batticuore anche se voleva nascondere che provasse dei forti sentimenti per lui.
Jane,Lydia e Cateline si alzarono dai loro letti mezz'ora dopo,così poterono tutte dedicarsi alle loro occupazioni. Lydia stava provando un balletto di benvenuto per Edmund,Jane cominciò a disegnare in veranda,voleva trovare dei soggetti alquanto affascinanti e che lasciassero entusiaste Edmund e Lady Charleston ( cioè sua madre) quando avrebbero ricevuto la tela. Cateline rassettava insieme a Lady Conradin,mentre Mr.Conradin come al solito si trovava in biblioteca a leggere qualche libro naturalistico. Thomas era ancora a letto.
Tutti in qualche modo avevano un'occupazione,tranne Lizzie che esasperata dalla mancanza di creatività causata dall'ansia si alzò e si diresse verso il bosco.
Jane alzò un momento il viso dal suo quadro e sorrise maliziosamente. Lizzie passeggiando per i verdi prati della campagna inglese pensava a quando da bambina giocava con Edmund e quando andavano in chiesa insieme. Poco dopo Elizabeth si risvegliò dal torpore di quei pensieri e sentì una carrozza in arrivo e si diresse in casa correndo.
La carrozza di fermò davanti al grande cottage dei Conradin e dalla porticina riccamente decorata uscì Edmund.
Lady Conradin aprì la porta con un sorriso raggiante, Edmund ricambiò il sorriso e le disse: - << Sono onorato di essere venuto a trovarvi,è passato moltissimo tempo Lady Conradin,scusatemi se non sono venuto prima ma ho avuto degli impegni di lavoro alquanto importanti >> le baciò la mano con riverenza e Lady Conradin sorrise lusingata.
- << Oh! Mr.Charleston non  preoccupatevi di certo,qualsiasi impegno di lavoro è importante,prego entrate pure >>. Mr.Charleston entrò in casa,si tolse la giacca e la porse al maggiordomo. Jane,Lydia,Cateline e Thomas gli andarono incontro esclamando un grande benvenuto. Elizabeth scese di fretta dalle scale ricomponendosi il vestito in preda ad attacchi di nervi,ma quando Edmund la vide e le sorrise,l'ansia e la preoccupazione svanirono.
- << Lizzie che piacere rivedervi! Sono così felice! >> esclamò Edmund baciandole la mano.
Elizabeth sorrise e disse : - << Il piacere è tutto mio Edmund >> e si inchinò con riverenza.
Si diressero tutti in salotto,dove trovarono Mr. Conradin che attendeva sorridendo pazientemente. Edmund gli strinse la mano calorosamente e disse: - << Mr.Conradin è un piacere rivederla dopo tanti anni,grazie per avermi invitato nella vostra splendida dimora >>.
- << In verità è stata Lizzie ad invitarvi ,ma il piacere è tutto nostro Edmund,prego accomodatevi pure >>. Lizzie arrossì lievemente mentre sedeva accanto ad Edmund. Tutti si sedettero e mentre i servitori portavano il tè,Lydia cominciò il suo balletto di benvenuto con Cateline al pianoforte,destando sorrisi compiaciuti ai familiari e all'ospite.
- << Allora Lizzie >> sussurrò Edmund << siete felice di rivedermi? >> Lizzie rise sommessamente,era naturale che essa fosse felice di rivederlo ed Edmund lo sapeva perfettamente.
- << Certamente,sappiate che oggi voglio raccontarvi molte cose passeggiando nel bosco,che ne dite? >>
- << Sicuro Mrs.Conradin >> sussurrò Edmund facendole un piccolo inchino.
- << Mr.Charleston? >> chiese Jane << vorrei darle le tele che avevate chiesto nella lettera indirizzata a Lizzie >>
- << Le avete già finite? Non mi aspettavo tanto preavviso >> disse Edmund sorridendo lusingato.
- << Le ho cominciate questo mattino presto e le ho finite in tempo >>> gli porse le tele e sorrise << come vede i soggetti non sono impegnativi,ma semplici. Sono dell'opinione che la semplicità sia sinonimo di eleganza >>
- << Senz'altro,i soggetti sono a dir poco stupendi,ma ciò che amo di più è lo sfondo Miss Jane,voi avete un  talento davvero ammirevole >> disse Edmund incantato da quelle tele che raffiguravano soggetti classici e naturalistici.
Poco dopo arrivò un uomo,che di sicuro doveva essere un facchino e teneva in mano dei pacchi.
- << Ho portato dei regali per tutti voi >> disse Edmund,prendendoli dalle mani del facchino.
Dopo averli scartati tutti sorridevano lieti e Thomas più di tutti. Mr.Conradin ricevette un orologio da taschino d'argento con decorazioni in zaffiro,Lady Conradin un paio di scarpette rosse in vernice decorate da una cinghia in argento,Jane un libro con soggetti da disegno,Cateline un cappello blu con pennacchi,Lydia un paio di scarpette da ballo rosse,Thomas un trenino in legno ed Elizabeth un libro di James Joyce.
- << Volevo che lo leggeste anche voi,così ne ho prese due copie una per me e una per voi >> sussurrò Edmund ed Elizabeth lo ringraziò di tutto cuore.
C'erano dei regali anche per Victor e Charlotte,ma dato che non c'erano si preferì non scartarli anche se le ragazze erano curiose di sapere cosa contenessero quei bellissimi pacchi riccamente decorati.
Quando fu mezzogiorno,scoccò il grande orologio a pendolo di casa Conradin e venne servito il pranzo a base di carne fredda e porridge. Edmund aveva giurato che mai aveva mangiato del cibo così squisito e in più Lady Conradin si era permessa di preparare personalmente una torta al limone,che Edmund gustò moltissimo.
Mr. Conradin voleva sapere tutto di quel giovanotto così gaio e solare che a soli vent'anni si dedicava agli affari di famiglia come un uomo già pieno di esperienze. Edmund Charleston era figlio di Henry Charleston che aveva ereditato la grande villa del padre nel New Hampshire. Henry Charleston oltre ad avere ereditato una grande fortuna in denaro era un abile banchiere e desiderava dedicarsi all'imprenditoria,ma purtroppo una terribile malattia lo annientò a soli 35 anni e lasciò tutto all'unico figlio maschio,appunto Edmund. La madre di Edmund venne a mancare poco dopo la morte del padre e così la sorella maggiore Miranda si occupò del fratello minore come se fosse il proprio figlio mentre erano ospitati in casa dei vecchi zii.
Quando anch'essi morirono,Edmund era ormai diciassettenne e decise di poter riuscire a prendere le redini del padre. Il giovanotto aveva già tre anni di esperienza che per quel mondo erano già un bel passo avanti. Mr.Conradin ammirava già quel giovanotto così coraggioso e allegro,lo ammirava quando aveva otto anni e giocava con Elizabeth tutti i giorni d'estate sotto l'albero in fiore.
Chissà se quel giovanotto sarebbe stato un ottimo marito per Elizabeth.
Mr.Conradin vedeva già del tenero in quei due vecchi compagni di giochi che si scrutavano gentilmente e sorridendo pieni di timidezza.



Buona sera ai mei lettori e a chi passa per caso,ecco qui il mio terzo capitolo che introduce il pranzo con Edmund il nostro vecchio compagno di giochi di Lizzie. Vorrei sapere che cosa ne pensaste anche con una piccola recensione.
Vi auguro buona lettura.
Un bacione. Stefy ^_^

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Capitolo 4
*** La triste partenza di Edmund ***




Nel pomeriggio Lizzie ed Edmund andarono a passeggiare nel bosco. Risalirono la grande collina erbosa e osservarono il paessaggio inglese estasiati e felici di vivere in quel paradiso che era la campagna inglese.
- << Allora Lizzie,come hai passato l'adolescenza? >> chiese Edmund,lasciando da parte la formalità. In fondo loro due non avevano bisogno delle rigide regole inglesi,erano due buoni amici e amavano darsi del tu.
- << Ho studiato con un tutore,ma ho vissuto in casa fino ad adesso. Non ho molto da dire su di me. Raccontami qualcosa su di te,mio caro amico >> sussurrò Elizabeth con un dolce sorriso sulle labbra.
- << Ho passato l'adolescenza in casa,studiando. Solo in questi ultimi anni ho cominciato a lavorare,ho viaggiato per quasi tutto il mondo,sono stato a Parigi,Berlino,Dublino,Mosca e persino in Danimarca >>
- << Deve essere una sensazione meravigliosa vedere le altre città del mondo,io amo molto Londra sebbene non abiti proprio in città,ma come hai visto in prossimità. Però non nascondo che mi piacerebbe viaggiare per il mondo >> Lizzie era tanto affascinata e incantata dalle parole dell'amico che avrebbe passato l'eternità a parlare con lui. In realtà essa non pensava più che Edmund fosse solo un buon amico bensì amava ciò che era,ciò che faceva,ciò che diceva ciòè amava lui semplicemente.
Però che cosa sarebbe successo se lei gli avrebbe confessato i sentimenti che provava per lui?
Lui l'avrebbe rifiutata?
Lizzie ebbe paura di parlare e ci rinunciò.
Edmund provava una felicità immensa nell'avere accanto la sua Lizzie,anche se si comportava da caro amico con lei,egli l'amava profondamente,ma per paura non parlò.
- << Secondo voi >> disse Eliza ritornando formale,perchè provava un certo imbarazzo << sono una persona che non può essere amata? >>
- << No davvero,voi avete un animo gentile e buono e poi siete molto bella,perchè mai pensate questo di voi? >> chiese Edmund piuttosto sorpreso. Lizzie arrossì violentemente e sussurrò: - << Non vorrei che fosse colpa mia se non trovo marito >>
- << Non dovete nemmeno pensarle certe cose miss Conradin >> quasì esclamò Edmund,Lizzie vide nel suo viso un filo di rabbia mista a tristezza.
- << Partirete questa sera? >> chiese Elizabeth cambiando discorso.
- << Sì ma tornerò presto a trovarvi >>
- << Allora vi aspetterò con ansia >> sussurrò Lizzie arrossendo,forse si era un po' spinta troppo?
- << Non vedo l'ora di ritornare da voi >> disse con  un dolce sorriso Edmund e le baciò una mano.

Quando quella sera il suo caro Edmund partì,Lizzie si sentì sola e tremendamente triste. Nessuno sapeva che era innamorata di Edmund o forse le sue sorelle sospettavano qualcosa. Ma non i suoi genitori. E poi chissà se avrebbero acconsentito al suo matromonio con Edmund.
Lizzie avrebbe tanto voluto già essere sposata con Edmund,perchè sentiva di amarlo profondamente,ma convinta di farsi troppe illusioni smise di pensare a lui,spense la candela e cercò di dormire.



Ecco il seguito! Spero piaccia a qualcuno! Buona lettura ...

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Capitolo 5
*** I sentimenti di Lizzie #lettera ***




Londra
30 Aprile 1822

Carissimo Edmund,
è passato solo un giorno da quando siete partito e visto che siamo buoni amici voglio confessarvi ciò che provo da quando ve ne siete andato: provo una tristezza immensa. Quasi un dolore al petto che mi ricorda costantemente la vostra lontananza. So che è un modo poco rimantico per introdurre qualcosa che dovevate sapere già da tempo e che io volontariamente ignoravo perchè avevo paura delle conseguenze,anche se ho ancora paura delle conseguenze.
Ebbene Edmund io non vi considero più come un semplice amico,vi consiedero come qualcosa di più di un amico.
Io vi amo profondamente e so che le conseguenze potrebbero essere molte.
Tra cui i vostri sentimenti che potrebbero non essere reciproci e poi che entrambi siamo promessi sposi.
Ho imparato ad affrontare questa realtà perchè è così che deve essere ...
Io sposerò Mr. Gregory Davies e voi sposerete Miss. Ellen Russell.
E se succedesse che voi proviate gli stessi entimenti per me questo risulterebbe solo una tragedia. Un grande tragedia per entrambi.
La solitudine mi attanaglia lo stomaco ( in realtà ci sono le mie sorelle con me,ma la solitudine di cui parlo io è la solitudine senza voi,una solitudine che riguarda il cuore)
Mio caro Edmund,non so se avrò ancora la forza di scrivervi da amica se riceverò un vsotro rifiuto,ma d'altronde devo anche essere preparata a questa eventualità.
Non vi prego di rispondere subito perchè comprendo quanto questa lettera vi turberà,vi prego solo di pensare bene ai sentimenti che provate per me e se sono di amicizia non abbiate paura di dirmelo,perchè il tempo sanerà tutte le ferite. Ma io non avrò intenzione di perdervi comunque.
A presto mio caro amico.

Vostra 
Lizzie

P.S. Se voi non mi amerete nel modo in cui vi amo io,ricordatevi che ci sarò sempre per voi anche come vostra semplice amica e *sarò felice per il vostro matrimonio con Miss. Russell.


NOTE DELL'AUTRICE

* Naturalmente Lizzie non sarà felice se avverà il matrimonio tra Edmund e Mss. Russell,però è bene dire che Lizzie si accontenterebbe di tutto pur di non perdere l'amico e non avere un freddo rapporto con lui...
Ma non sappiamo ancora la risposta che darà Edmund,quindi non vi preoccupate! 




Buon pomeriggio ragazze! E buon 19 Dicembreeee! Scusate il ritardo ma sono stata impegnata con la mia altra storia IO INNAMORATA DI UN ATTORE
Spero che il capitolo vi piaccia! Buona lettura!
A presto.
Stefy ^_^

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Capitolo 6
*** Risposta ai sentimenti di Lizzie # Edmund ***


Parigi
2 Marzo 1822

Mia carissima Lizzie,
vi scrivo da Parigi con impeto di sapere perchè temevate che i vostri sentimenti non fossero ricambiati. Dovevo prima introdurvi i miei sentimenti con un discorso sentitamente gradevole almeno,ma avevo fretta di accertarvi che non dovrete soffrire.
Ero già innamorato di voi mia adorata Lizzie,da molto tempo. E permettetemi di dirvi che sono stato un codardo a non dirvelo prima perchè in questo modo avremmo potuto vivere il nostro fidanzamento con felicità e avremmo avuto molto più tempo per convincere vostro padre.
Nonostante io sia promesso a Lady Russell,sappiate che i sentimenti che provo per voi sono ancora più forti perchè la lontananza da voi mi rende inquieto e forse anche un poco arrabbiato.
Desidero convincere vostro padre dei nostri sentimenti,perchè è così raro ai nostri tempi che qualcuno si sposi per amore. E' una realtà davvero cruda e terrificante,ma è così,ci si sposa solo per interesse se non altro per profitto di tutta la famiglia.
Dicendo ciò non voglio assolutamente insinuare che i vostri genitori Lizzie siano degli sciacalli come certi genitori, e mi auguro che loro vogliano solo im meglio per voi.
Ed è per questo che io voglio convincerlo a darvi la vostra mano.
Non verrò presto a Londra perchè ho molti affari da svolgere,però tra due settimane o poco più mi vedrete nel vostro giardino con il sorriso sulle labbra perchè vi vedrò finalmente.
Lizzie non piangete le difficoltà che abbiamo davanti,ma imparate a pensare che il nostro amore  può esservi di qualche consolazione durante i giorni in cui non ci sarò.
Ciò mi irncresce moltissimo,però il lavoro è lavoro e anche se per me verreste prima di ogni altra cosa,il lavoro è un dovere improrogabile.
I matrimoni combinati che si erano decisi per me saranno annullati ben presto! 
E sono sicuro che vostro padre sarà un gentiluomo comprensivo e buono.
Mia cara e adorata Elizabeth devo salutarvi così presto,ma devo.
Non so quando potrò scrivervi di nuovo,forse fra due o quattro giorni. Ma non preoccupatevi e abbiate la bonta di stare calma e priva di tristezza.
A presto amor mio.

Vostro 
Edmund

 

Eccomi qui con la lettera di risposta da parte di Edmund. E' una lettera rassicurante per certi aspetti perchè lui è sicuro che il padre di Lizzie acconsentirà al loro matrimonio.
Ma non sarà così,il padre di Lizzie all'inzio non acconsentirà perchè ahimè si agiva come la mentalità di quel tempo. E naturalmente il padre di Lizzie non agiva per ignoranza. Ma era solo convinto che un buon partito per Lizzie le avrebbe porcurato una sana felicità e un buon reddito negli anni in cui sarebbe potuto succedere qualcosa di brutto o catastrofico.
Ma non ci sarà solo il padre di Lizzie a rendere difficile il loro amore,ma anche lady Russell e il caro promesso sposo di Lizzie che si opporrà con tutte le sue forze disponibili.
Beh a presto con il prossimo capitolo.
Un bacione.
Stefy ^_^


 

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Capitolo 7
*** Tentativo ***



Una leggera preferenza è cosa abbastanza naturale,
ma sono ben poche quelle fra noi così audaci da essere veramente innamorate senza esserne incoraggiate.
Jane Austen
 

Lizzie non resisteva più dalla gioia,sapeva benissimo che era ancora presto per alzarsi,ma sentiva il cuore così leggero che desiderava danzare per tutto il giardino di casa.
Voleva volare come un farfalla proprio perchè si sentiva così leggera.
I suoi sentimenti erano ben ricambiati,amava una persona che era stata sua amica fin dalla fanciullezza,che cosa poteva esserci di meglio?
Edmund la amava! E lei voleva sposarlo al più presto!
In quel momento,distesa nel suo letto piena di pensieri amorosi non riusciva a pensare alla questione più importante: suo padre doveva concedere la sua mano ad Edmund.
Lei era convinta pienamente che suo padre acconsentisse al loro matrimonio. Ma spesso la sfortuna arriva nei momenti meno opportuni ...
Il sole era già così alto in cielo che decise di alzarsi e di dedicarsi un po' alla scrittura,se non che pensare ad informare la faglia dell'avvento lei stessa.
Dopo tutto Edmund doveva chiedere comunque la sua mano e informare i genitori le sembrava una cosa opportuna.

Dopo avere indossato il il suo vestito preferito di massolina bianca con un profondo respiro si decise ad uscire dalla sua stanza.
Appena si trovò sulle scale trovò sua sorella Jane che teneva in mano,come sempre,la scatola di colori e i suoi amati penneli.

<< Buon giorno Jane >> sussurrò sorridente Lizzie.
<< Buon giorno anche a te Lizzie,ti vedo alquanto giosa oggi è successo qualcosa che non so? >> chiese Jane,sorridendo mesta. Per quanto volesse bene le sue sorelle,tra tutte Jane era quella per cui lei provava più affetto,Jane era saggia,dolce e più responsabile di lei sebbene fosse la sorella minore. Amava molto Lydia e Cateline ma spesso le trovava troppo superficiali poichè erano spinte da sua madre per cercare di trovare un gentiluomo da sposare. Lizzie delle volte detestava il comportamento di sua madre ma comprendeva anche che lo faceva perchè voleva bene alle proprie figlie.
<< Sì volevo riunirvi tutti per informarvi della notizia >>
<< Qualcosa mi dice che sono al corrente di questa notiza,mia cara Lizzie >> e con una risatina scese le scale per andare in sala da pranzo. Nonostante la sera prima non avesse toccato cibo per l'emozione il suo stomaco non riusciva ad avere fame,ma se non avesse mangiato qualcosa,sua madre l'avrebbe di certo rimproverata o peggio ancora si sarebbe preoccupata inutilmente.
Appena entrò in sala da pranzo,Lizzie trovò tutti seduti ai loro posti in attesa che venisse servita la colazione.
<< Lizzie tesoro,pensavamo che volessi dormire ancora un poco >>
<< No mamma,oggi è una così bella giornata che credevo fosse meglio stare svegli piuttosto che dormire >>
<< Elizabeth dopo colazione verresti a raccogliere della lavanda con me? >> chiese Cateline 
<< Oh certo >> le sorrise Lizzie 
<< Mamma,papà devo dirvi una cosa e anche a voi mie dolci e care sorelle >> sussurrò Lizzie prendendo un respiro.
<< Dicci tutto cara siamo tutt'orecchie >> disse Mr. Conradin curioso.
<< Io amo Edmund e voglio sposarlo,lui verrà qui al più presto per chiedere la mia mano >> mai Lizzie si era aspettata una reazione così sconvolgente dal padre.
<< Elizabeth dimentichi forse che sei già promessa in matrimonio? >>
<< Sì signore,ma contro la mia volontà >>
<< Tu hai bisogno un marito alla tua altezza. Ed Edmund non ha una rendita alla tua altezza >>
<< Padre,proprio voi mi dite così! Proprio voi che avete sposato la mamma che aveva una rendita non all'altezza della vostra? >>
<< Era diverso >>
<< No è amore! E anche io amo Edmund,non devo di certo sposare la sua rendita >>
<< Ma non vivrai in povertà! >> esclamò la signora Conradin in collera.
<< Padre ma cosa vi ha spinto a pensarla in questo modo! Voi non avete mai creduto alle convenzioni della nostra società >> sussurrò Jane.
<< Figlie mie io penso anche al vostro futuro! E questo non si addice ad una Conradin! Elizabeth tu sposerai Mr. Davies che ti piaccia o no! L'amore verrà da sè >> Mr. Conradin si alzò dalla sedia irritato da quel discorso e andò via,sicuramente,nel suo studio senza avere toccato cibo.
<< Lizzie pensa alle parole di tuo padre! E ascoltalo! Noi vogliamo solo il tuo bene! >>
<< Certo mamma e adesso se vuoi scusarmi vado a fare una passeggiata >> Lizzie trattenne le lacrime e anche lei si alzò per andare in giardino,senza avere toccato cibo.
Che cosa sarebbe successo adesso? 
Sarebbe tutto finito?

Buona sera e perdonate il ritardo megagalattico (ben due mesi) ma sono stata impegnata con l'altra storia e ho avuto meno ispirazione con questa! Però adesso riprenderò a continuarla. Questo capitolo può anche essere breve,ma vi è una parte fondamentale che scatenerà le enormi difficoltà per Elizabeth ed Edmund.
Spero che vi sia piaciuto. Vi auguro buona lettura.
A presto.
Stefy ^_^

 

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Capitolo 8
*** Che cosa doveva fare? ***




Nei giorni a seguire Lizzie cadde nella tristezza più profonda e non solo perchè la sua famiglia,principalmente suo padre e sua madre,non le aveva concesso di sposare Edumun.
Ma anche perchè non riceveva alcuna lettera da Edmund da molto tempo ormai e cominciava a temere che Edmund avesse messo una sorta di distanza poichè forse era stato accertato della situazione.
Le sorelle di Lizzie,la confortavano e la sostenevano sempre poichè anche loro credevano in quella visione dell'amore così pura e romantica. Lizzie credeva che in fondo anche la madre credesse nell'amore pure,del resto anche lei si era sposata con amore.
Per quanto riguarda il padre,la sua rezione le sembrava un vero e proprio enigma a cui non riusciva a trovare una soluzione.
Lizzie nutriva un grande affetto più per il padre che per la madre,poichè la madre tendeva sempre a valorizzare le questioni pubbliche che implicassero del vanto o della compostezza.
Il padre di Lizzie era un uomo brillante pieno di carisma come sostenevano molti invitati ai ricevimenti in casa della famiglia Conradin.
Mr. Conradin aveva di certo una buona opinone di Edmund Charleston,ma doveva pur attenersi alle convenzioni della società,no?
Poteva così,rendersi una delusione agli occhi dell'amata figlia?
Mr. Conradin stava seduto nel suo studio,sulla poltrona di velluto cremisi,sulla poltrona che era appartenuta a suo padre e che aveva tentato di prendere la sua stessa decisione.
E mentre pensava sorseggiava un bicchiere di barbon osservando con aria assente il fuoco scoppietante del camino.
Non voleva di certo causare sofferenza alla sua bambina,ma non si era ancora reso conto che Lizzie era davvero innamorata di Edmund ...
Mrs. Conradin credeva che la figlia si fosse infatuata di quel giovanotto e credeva che se le avesse trovato un buon pretendente lo avrebbe dimenticato.
Ma Lizzie voleva solo sposare il suo Edmund e vivere felice con lui ...
Che cosa doveva fare?

 

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Capitolo 9
*** Incontro segreto ***



Elizabeth non credeva che avrebbe trovato una soluzione. Voleva svegliarsi senza più avere tutti quegli ostacoli davanti a sè.
Del resto era lecito desiderare di sposare l'uomo che amava. Ma suo padre non accennava a un qualche ripensamento,sua madre tanto meno. Era così impegnata ad organizzare il matrimonio della figlia insieme alla amata suocera da non vedere nemmeno quanto Lizzie fosse infelice di quella circostanza.
<< Tesoro mio,vanno bene i fiori d'arancio? Del resto ti sposerai in estate >>
Lizzie riuscì ad annuire senza trovare delle parole adatte,provava un enorme fastidio nel vedere la madre del suo futuro sposo e sua madre sorriderle come se non vedessero la sua infelicità.
<< Sarai bellissima! E sarai invitata ad ogni sorta di ricevimento! >> esclamò la signora Conradin con un gridolino di entusiasmo.
Lizzie accompagnò l'amarezza con una tazza di tè e un pasticcino alla crema,anche se ormai da giorni non aveva più forza di mangiare un boccone.
Come poteva smettere di amare il suo adorato Edumund,il suo compagno di giochi,il suo migliore amico fin da quando era una bambina?
Come poteva soltanto pensare di potersi innamorare di un altro uomo? E di potere vivere con lui una felice vita matrimoniale? E ancora di potere avere dei figli con lui?
Mr. Gregory Davies era un uomo piuttosto riservato,Lizzie amava definirlo misterioso e spesso anche arrogante. Lizzie detestava la sua compagnia,detestava averlo accanto e credeva firmamente che lui non fosse compatibile!
Ah se solo avesse potuto sposare Edmund! In quel momento non sarebbe stata nel salotto di casa sua ad ascoltare le chiacchiere di due signore odiose che organizzano un matrimonio,ma sarebbe stata con Edmund ... a passeggiare con lui mano nella mano.
Elizabeth passava le sue notti scrivendo storie che riguardavano il cuore,lasciando che i suoi protagonisti non avessero una brutta fine come la stava avendo lei.
Era una cosa terribile non poter coronare i propri sogni e Lizzie era dell'opinione che doveva lasciare i suoi personaggi liberi di decidere il proprio destino. Non aveva nessunissima voglia di dormire,anche se spesso al mattino non riusciva nemmeno a camminare. Sua madre credeva che fosse sotto stress per via del matrimonio,ma si sbagliava e tanto anche.
Non c'era nessun modo di ricevere lettere da Edumund e nessun modo per poterlo vedere almeno un istante. Suo padre non le parlava da giorni e voleva capire se provasse qualche senso di colpa nei suoi confronti o fosse arrabbiata con lei. Avrebbe voluto tanto parlargli privatamente,e spiegargli quanto i suoi sentimenti per Edmund fossero puri! Non aveva bisogno dei soldi voleva solo amare Edmund in pace! Detestava aspettare notizie,che non sapeva da dove provenissero,di Edmund e detestava che anche Edmund avesse una promessa sposa.
Lizzie si trovava in camera sua,seduta sulla sua scrivania a scrivere lettere per Edmund che non gli sarebbero mai arrivate. Sentiva il cuore pesante come un fardello pieno di colpe e le sembrò di avere sentito la voce di Edmund chiamarla tanto le mancava.
Lizzie scosse la testa piangendo,ma la voce di Edmund non spariva. Poi si accorse che quella voce c'era davvero.
Si avvicinò alla finestra e l'aprì frettolosamente,ansiosa di vedere il suo amore.
<< Lizzie,mia adorata! Finalmente hai aperto! >>
<< Che cosa ... che cosa ci fai qui Edmund? >>
<< Sono venuto qui da te perchè impazzivo senza vederti! >>
<< Dio anch'io stavo impazzendo! >>
<< Puoi scendere qui in giardino? >>
<< Sì ma dovrò dire una bugia alla mamma >> Lizzie annuì molto propensa a dire una bugia alla madre poichè provava rabbia nei suoi confronti. Scese in cucina con aria tranquilla e con finta afflizione si rivolse alla madre che cuciva un vesitito bianco,Lizzie pensò che fosse per lei e per il suo matrimonio e le si formò una morsa gelida nello stomaco.
<< Mamma esco fuori in giardino a fare una passeggiata >>
<< E' meglio. In questi giorni sei stata troppo chiusa in casa >> acconsentì sua madre sorridendole.
Lizzie le annuì sorridendole lievemente ed uscì di casa provando una certa libertà temporanea.
<< Edmund? >> sussurrò Lizzie a voce bassa senza farsi sentire.
<< Sono qui >> Lizzie sentì la voce di Edmund vicinissima al suo orecchio,e quando lui la strinse tra le sue braccia,sospirò di gioia.
Senza dire un'altra parola si baciarono con passione e Lizzie in quel momento dimenticò quanto stesse soffrendo e quanto odiasse sposare Mr. Davies.
<< Dio mio Lizzie,dimmi che non sposerai Mr. Gregory Davies >> sussurrò Edmund con una voce implorante,mentre stringeva Elizabeth tra le sue braccia.
<< Non posso negarti che non sia vero Edmund,lo sposerò >>
<< E quando? >>
<< A giugno >>
<< Mancano soltanto sette mesi >> 
<< Io non voglio Edmund credimi! Ma mio padre stranamente non vuole sentire ragioni! Non mi parla da tre giorni! Mia madre finge che sia stanca per via dei preparativi per il matrimonio! Solo le mie sorelle mi sostengono e capiscono quanto io soffra veramente >>
<< Amore mio mi dispiace così tanto! Voglio convincere tuo padre. Domani farò di tutto per trovarlo a Londra e parlargli. >>
<< Io non sapevo che partisse per Londra,come lo sai? >>
<< Beh ho i miei informatori. Lo sto facendo per far sì che possa  parargli del mio amore per te >>
<< Oh spero che tu riesca a convincerlo Edmund! >>
<< Manderò qualcuno a portarti una lettera con tutto quello che succederà! Ma aspettati la lettera di notte >>
<< Va bene >> Lizzie annuì coraggiosamente e si abbandonò tra le braccia del suo Edmund.
<< Lizzie! >> Lizzie,sentì la madre chiamarla e con un sospirò triste ritornò alla realtà.
<< Devi andare >>
<< Lizzie! >> sua madre la chiamava ancora.
<< Questa notte riceverai la lettera! Non addormentarti >> Edmund le fece un sorriso fugace e le diede un ultimo bacio a fior di labbra.
<< Lizzie! Dove sei finita? >> sua madre continuava a chiamarla e si rese conto che non poteva più stare con Edmund e non sapeva quando lo avrebbe rivisto.
<< Addio >> le sussurrò la dolce voce di Edmund ad un orecchio.
<< A presto amore mio >> rispose Elisabeth dandogli un altro bacio e poi Edmund sparì nel bosco.
<< Lizzie! >> esclamò sua madre spazientita.
<< Eccomi mamma! >> esclamò Lizzie fingendo di avere corso.
<< Insomma perchè non rispondevi? >>
<< Mi ero addormentata all'ombra di un albero,mamma, scusatemi. >>
<< Entra in casa tesoro,è pronta la cena >> sussurrò sua madre.
Elizabeth con un sospiro entrò in casa speranzosa di rivedere di nuovo,segretamente,il suo amato Edmund.

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