Next Generation

di fs_rm
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 - Quello che il tempo ha cambiato ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 - Ciò che è importante ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 - Soli ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 - Uguali ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 - 12 anni ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 - Nuovo team 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 - Il test dei campanelli ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 - Ciò che ha lasciato indietro ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 - Chi siamo ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 - Sasuke e il passato di Kushito ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 - La ragazza chiamata Sakura ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 - Suna ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 - La storia si ripete ***
Capitolo 15: *** La famiglia che avrei potuto avere [Extra] ***
Capitolo 16: *** Capitolo 14 - Esame Chunnin: Prima Prova ***
Capitolo 17: *** Capitolo 15 - Esame Chunnin: Seconda Prova ***
Capitolo 18: *** Capitolo 16 - Fratelli ***
Capitolo 19: *** Capitolo 17 - Mio Fratello ***
Capitolo 20: *** Capitolo 18 - Nashi Aburame vs. Kyo Hyuuga ***
Capitolo 21: *** Capitolo 19 - Degno del mio nome ***
Capitolo 22: *** Capitolo 20 - Spezzato ***
Capitolo 23: *** Capitolo 21 - Quel ragazzo é simile a te ***
Capitolo 24: *** Capitolo 22 - La forza nascosta ***
Capitolo 25: *** Capitolo 23 - Crudeltá ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


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Prologo
 
Urla e lacrime, dopo tanto tempo finalmente erano di felicità.
Il corpo resuscitato di Uchiha Madara non era più nulla e Obito era scomparso, la quarta guerra ninja era stata vinta.
Sakura osserva da lontano l’eroe della quarta guerra ninja, sta volta non l’avrebbe abbracciato, lei non lo meritava, sta volta si sarebbe accontentata di stare guardare, come lui aveva sempre fatto, l’amore non era felice come credeva da bambina, e ora si sarebbe fatta da parte.
Lo vide farsi strada verso Hinata, prima pugnalata.
Lo vide abbracciarla e poi dirle qualcosa che non riusciva a sentire, seconda pugnalata.
La vide abbassare lo sguardo e poi rialzarlo se possibile ancora più felice di prima, non riusciva più a sopportarlo.
Come c’era riuscito lui a guardarla cercare un altro e sorridere, come c’era riuscita Hinata a vedere chi amava insieme a lei per tutto quel tempo, loro meritavano di stare insieme, Hinata meritava di essere felice insieme a Naruto, infondo era lei che aveva quasi rischiato di morire per lui, era lei che gli era stata vicino durante la guerra, era lei che l’aveva sempre capito, ma Sakura non ci riusciva, non riusciva a vederli felici ora che aveva capito di amarlo, non poteva semplicemente guardare Naruto che magari le stava facendo per sino una richiesta di matrimonio mentre le gote di Hinata si tingevano di un dolce rossore e gli occhi di lacrime per la felicità e tutti a torno festeggerebbero, non ci sarebbe riuscita a rimanere neanche un attimo in più lì.
Quando sentì una mano afferrarle il polso e fermare la sua corsa con un sorriso.
 
Hinata non si sentì ne triste ne delusa mentre lo guardava allontanarsi, si chiese il perché? Era sempre difficile vedere la persona che si ama allontanarsi e andare da qualcun altro giusto? Eppure lei in quel momento non sentì nulla.
E per qualche motivo si mise a guardare tra la folla che commemorava la fine della guerra, cercava, non sapeva nemmeno lei cosa cercava, ma quando incrociò due occhi neri talmente vuoti e inespressivi da sembrare senza vita, sentì in qualche modo di averlo trovato.
Sasuke era stato uno dei motivi della vittoria in quella guerra, ma lei non aveva motivo di interessarsi a lui, come lui non aveva motivo di guardarla, se mai lui stesse guardando lei naturalmente, ma in quel momento nulla contò più, ne il rumore delle commemorazioni, ne le persone che la chiamavano probabilmente per chiederle come stava, no, contavano solo loro due.
Quando lui si girò con il chiaro intento di andarsene per sempre e rompendo l’incanto, Hinata sentì il cuore andarle in frantumi all’idea di non vederlo più, non era del tutto sicura del perché stesse correndo tanto solo per raggiungerlo, ma l’idea di perderlo per qualche strano motivo la stava distruggendo.
 
Sakura si girò trovandosi davanti il sorriso allegro di Naruto.
- Sakura-chan -
- Perché non sei con Hinata? - chiese lei leggermente sbalordita e lui la guardò confuso
- Cosa c’entra Hinata? - chiese
- Tu eri con lei, e dovresti stare con lei anche adesso - disse Sakura cercando di voltarsi e andarsene.
Fu quando sentì Naruto abbracciarla da dietro, e nonostante volesse staccarsi, non ci riusciva.
- L’unica con cui voglio stare sei tu, Sakura-chan - sussurrò lui nel suo orecchio.
- Possibile che tu sia sempre un baka? - disse lei per poi ricambiare l’abbraccio.
- Ti amo Sakura-chan -
- Ti amo baka -
 
Hinata arrivò alle spalle di Sasuke e si fermò, anche lui si era fermato e lei non riusciva a capire le sue intenzioni.
- Cosa vuoi Hyuuga? - chiese aspro, sembrava arrabbiato.
Hinata boccheggiò senza sapere cosa rispondere.
- Che c’è, vuoi che rimanga qui per il tuo Naruto-kun? - dedusse lui, Hinata non rispose, ora che era insieme a lui tutta l’adrenalina che l’avevano portata lì era scomparsa.
- Sei realmente patetica, non riesci nemmeno a rispondere - ricominciò a camminare e finalmente Hinata capì perché l’avesse seguito, perché voleva raggiungerlo.
- Portami con te - gli urlò con il cuore in mano.
Sasuke si fermò, quella gli sembrava una scena già vista, e sapendo com’era finita l’ultima volta era ovvio come sarebbe andata quella volta.
Oppure no?
Lui si girò e Hinata vide nel suo sguardo vide una richiesta muta.
Amami.
- Lo sai che seguirmi significherebbe rinunciare a tutto, vuoi realmente abbandonare la tua luce e venire nel buio con me? - non voleva quella vita per lei ma era troppo egoista per dirle no, e poi lei aveva una scelta.
- No - lui stava per andarsene quando la sentì continuare - la mia luce l’ho appena trovata -
E lui aveva trovato un motivo per cui combattere.
 
Quello era un nuovo inizio per tutti.












*-*-*-*
Come promesso sono tornata con una long (stavolta è realmente una long)  :D Cosa ne dite? Come prologo non dice molto, ma servirà (almeno credo) ^-^
Era da tempo che questa idea mi ronzava in mente così mi sono detta: Perché non pubblucarla? E quindi eccola qua :')
Non sono molto sicura del titolo :/ Mi sembra tropo ovvio e scontato, voi che mi dite? Qualche suggerimento?
A presto

fs_rm

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 - Quello che il tempo ha cambiato ***


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Capitolo 1 - Quello che il tempo ha cambiato
 
4 anni dopo…
 
- Hinata potresti scendere adesso - fece lui seccato, Hinata voleva riportare degli uccellini caduti di nuovo sull’albero, cosa che lui non avrebbe mai fatto.
- Scusa ma dovevo riportarli, immagina se a terra si facessero male - Sasuke sospirò la sua Hinata era troppo gentile.
- Aaah! - Sasuke scattò per prenderla, ultimamente era sempre più spesso che tendeva a scivolare.
- E tu dovresti essere una ninja? - si arrabbiò lui e Hinata fu sul punto di piangere - E poi devi badare anche a lui -
Hinata osservò il pancione, era sempre più emotiva per la gravidanza - Non sappiamo se è un maschietto -
- Tutto quello mi importa è che sia sano e forte, ma dopotutto è nostro figlio - Hinata sorrise dolcemente, erano momenti rari quando era così dolce ma bastavano a farla felice, seguendolo non aveva perso tutto, aveva trovato la sua vita, e sempre sarebbe stata insieme a lui.
- Mamma -
Entrambi sorrisero alla vista di una testolina nera dagli occhi chiari.
Erano felici ma ben presto la loro felicità sarebbe scomparsa.
 
- Dite cheese - Ino non la smetteva più di scattare foto a destra e manca tanto che il povero Sai stava per avere una crisi, possibile che sua moglie dovesse sempre fare così?
- Ino, tesoro, per favore siediti - cercava di convincerla, inutile dire che si fosse lamentata e non avesse per nulla seguito il consiglio del poveretto nonostante fosse difficile camminare con il pancione.
- Hehe povero Sai, come ci riesce a sopportare Ino ogni giorno? - chiese Kiba ridendo
- Ma naturalmente il potere della giovinezza è insieme a lui - Lee non sarebbe mai cambiato.
- Shikamaru mi prendi un dolce - un altro poveretto era Shikamaru, Temari era di sicuro quella che dettava legge, sospirò per poi prendere uno dei dolci del tavolo della festa.
- Perché non prendi un dolce per me Naruto? Come Shikamaru - disse Sakura quasi volesse incolparlo, ormai Naruto c’aveva fatto l’abitudine, Sakura-chan era assolutamente instabile ora che era incinta, e aveva tanti bernoccoli a dimostrarlo.
- Certo Sakura-chan - ma erano felici, ciò contava più di tutto e ora sarebbe perfino arrivata una nuova gioia nella loro vita, cosa poteva chiedere di più?
- Avete già trovato un nome adatto per il bambino? - chiese Ino finalmente sedendosi e così anche Sai poté finalmente riposarsi
- Non proprio, Naruto vorrebbe che se fosse un ragazzo lo chiamassimo Minato o se fosse una ragazza la chiamassimo Kushina, ma non sono tanto sicura - rispose Sakura accarezzandosi il pancione pensierosa
- Ma se sono dei nomi fantastici ‘ttebayo - protestò lui dandole il dolce.
- Non lo so, che ne dici Hikari per una ragazza? - chiese lei e come al solito Naruto discordò.
- E tu Ino? - chiese poi Sakura.
- Stavo pensando che se fosse un ragazzo di chiamarlo Maku, mentre per una ragazza sono indecisa tra Hana e Haru - disse all’amica
- Ha deciso solo lei, vero Sai? - Sai sorrise e annuì, le due lanciarono uno sguardo omicida ai rispettivi mariti.
La felicità ha un climax e quando sei troppo felice, la felicità ti viene tolta.
 
Hinata sorrise mentre usciva insieme al piccolo Itachi per l’allenamento, Sasuke non c’era, ma ciò non la preoccupava, la pace aveva fornito a loro un modo di vivere senza che dovessero preoccuparsi, e magari con il tempo a Konoha gli avrebbero dimenticati, o perdonati, e forse avrebbero potuto tornare.
Hinata osservò il figlio maggiore, di carattere Itachi era di sicuro quello che le assomigliava di più, ma quando si allenava, nonostante avesse il byakugan, il suo sguardo era quello di Sasuke, quando era bambina, una volta si era messa a osservare l’allenamento di Sasuke, tanto Sasuke quanto Itachi erano determinati a compiere il loro scopo, ma a quel tempo l’obbiettivo di Sasuke era vendicare il suo clan uccidendo il fratello, mentre quello di Itachi era proprio il contrario, lui voleva proteggere i suoi fratelli nonostante fosse solo un bambino, avrebbe fatto di tutto per loro, le venne quasi automatico chiedersi come sarebbe stato il nuovo Uchiha, avrebbe avuto il byakugan o il sharingam? Sarebbe timido o deciso?
Hinata non sapeva, ma ci sarebbero voluti anni prima che lei avesse potuto trovare le risposte a quelle domande.
Il piccolo Itachi smise il suo allenamento disattivando il byakugan e corse da lei con un sorriso. Ma una sensazione di pericolo la fece preoccupare improvvisamente.
- Ci sono riuscito, ho colpito tutti i bersagli - raccontò felice, Itachi era un genio, per un bambino di quattro anni era spettacolare ciò che riusciva a fare, era un prodigio.
- Bravo - rispose lei semplicemente, c’era qualcosa di sbagliato, quella sensazione non l’abbandonava.
Il bambino la guardò curioso, quando anche la sua espressione cambiò.
- Ho una strana sensazione mamma - quello spaventò Hinata, se persino un bambino come Itachi poteva sentirlo c’era qualcosa che non andava.
- Torniamo dagli altri - sussurrò lei, quando un dolore acuto la fece piegarsi, guardò per terra, c’era acqua.
“Perché proprio ora? Sasuke torna presto!” pensò Hinata, vide dalla finestra la faccia preoccupata di Nari, magari l’aveva sentito anche lei.
Non molto lontano da lì, Sasuke era steso a terra privo di sensi, mentre un uomo lo guardava impassibile.
- Ancora non è arrivato il momento di ucciderti mi vendicherò di te per avermi tradito, però prima ti lascerò un tempo con la tua famigliola, la vendetta è un piatto che va gustato freddo -
Hinata sorrise, probabilmente si era sbagliata sul fato che c‘erano pericoli, guardò il piccolo nuovo arrivato che piangeva e tra le lacrime sorrise ancora di più.
Notò degli occhietti curiosi di vedere il nuovo fratellino, li fece avvicinare, Nari piangeva, Itachi osservò il fratellino e sorrise.
- Benvenuto otouto - Hinata si intenerì alla scena, e poi mise un medaglione al collo del nuovo Uchiha e desiderò che Sasuke fosse lì. Era la prima volta che non c’era.
- Come si chiamerà? - chiese Nari.
Hinata sorrise ancora, era talmente felice - Uchiha… -
Ma non riuscì a finire.
- Una Hyuuga e un Uchiha, Sasuke è caduto in basso -
 
- Aaaaaaaaaahhh -
Naruto guardava la sua Sakura-chan che cercava di resistere al dolore del parto, voleva fare di più di guardarla e tenerle la mano.
Un altro grido, Tsunade aveva deciso che sarebbe stata lei stessa a fare il parto del figlio di Sakura e Naruto, ma non si aspettava che quello in panico fosse Naruto.
- Non c’è niente da fare? - chiese preoccupato tenendo la mano di Sakura, probabilmente lei gliela stava stritolando, di tanto forte che gliela teneva.
- Naruto, la puoi smettere di fare il bambino? - lo sgridò Tsunade
- Ma, Sakura-chan sta così male - si sentiva così impotente.
Naruto non sarebbe cambiato mai, pensò Sakura cercando di non pensare al dolore, nonostante ora fosse l’Hokage, nonostante fosse cresciuto, era sempre il baka Naruto che Sakura amava, lei non gliel’aveva detto ma sperava che loro figlio fosse uguale a lui, i capelli biondi, gli occhi azzurri, e quella vitalità che lo contraddistingueva.
In un modo o nell’altro si ricordò di quando, due anni prima, avevano discusso per la prima volta sulla possibilità di avere un figlio.
- Se avessimo un figlio come credi che sarebbe? - chiese lei a Naruto, erano in cima al monte degli Hokage, dove adesso stavano per costruire un nuovo volto, oramai dopo i loro appuntamenti finivano sempre lì.
- Magari intelligente e manesco come te - Naruto sorrise senza rendersi conto di nulla finché un colpo arrivò preciso sulla sua testa
- Era un complimento Sakura-chan - piagnucolò lui, lei non lo ascoltò ovviamente, ma quei loro “litigi” non duravano molto, si girò a guardarlo e lo vide con gli occhi chiusi e quei sorrisi malinconici che lei aveva capito che significava che lui stava pensando ai suoi genitori.
- Ho rispettato la promessa della mamma - sussurrò lui e lei lo guardò interrogativa
- Ho trovato una ragazza come lei e sei tu Sakura-chan - lei arrossì, sapeva di Kushina e a volte cercava di pensarsi come lei, ma lei era sempre stata inutile per Naruto, nella guerra non era nemmeno riuscita a rimanergli vicino, e si diceva che non assomigliava per nulla alla madre di Naruto che aveva dato la vita per proteggerlo.
- Se stai pensando che non vali nulla, Sakura-chan - prese tra le mani il suo volto e la fece voltare verso di lui - Allora stavolta dovrò colpirti io, perché è una stupidata -
- Baka Naruto - disse prima di baciarlo.
Respirò, dicevano che aiutava, ma per adesso non ci credeva affatto.
Guardò Naruto che a sua volta la guardava preoccupato, quanto era tenero.
Si ricordò la sua faccia quando gli aveva detto di essere incinta, era così buffo.
E anche della Yamanaka che l’aveva quasi portata alla pazzia con le sue manie.
- Come hai intenzione di dirgli che sei incinta? - chiese Ino
- Non so, magari da Teuchi, probabilmente… - ma prima che potesse finire Ino la fermò
- Presterebbe più attenzione al ramen che a te - in effetti non faceva una piega
- Magari a cena - ma Ino scosse ancora la testa
- Niente cibo, o non ti ascolterà - Sakura si stava esasperando per colpa della sua migliore amica
- Perché fai di una cosa semplice una cosa complessa Ino? - si lamentò, Ino era venuta con l’idea che ci volesse qualcosa speciale per dire a Naruto che era incinta.
- Stai per dirgli che sei incinta, non è una cosa da nulla - Ino continuò a parlare sul fatto che dovesse essere un momento speciale e che dovesse essere romantico e tante altre cose veramente inutili.
- Quando dirai a Sai che tu sei incinta - colpito e affondato, Ino parlava ma quando si trattava di lei era un’altra storia.
- Non stiamo parlando di me, ma di te - le due passarono il resto del pomeriggio a parlare di come fare e finalmente ebbero l’idea perfetta.
Alla fine avevano organizzato una festicciola, in cui entrambe avevano detto di essere incinte, Sai era rimasto sbalordito, ma dopo lo stupore iniziale aveva sorriso e era andato da Ino, mentre Naruto… era svenuto.
Spinse ancora e si ricordò di Hinata quella volta poco prima che sparisse.
Non aveva mai capito quelle parole, aveva soltanto, in qualche modo, capito che era un addio, e dopo quello nessuno l’aveva più vista.
- Siate felici tu e Naruto, tutti ci meritiamo la felicità vicino a chi amiamo -
- Buààààààà -
I vagiti del piccolo Uzumaki appena nato riempirono la stanza.
- Ha dei bei polmoni - disse Tsunade avvicinando il piccolo a Sakura
- E’ biondo - sussurrò Naruto osservando il piccoletto con le lacrime agli occhi
- E’ stupendo - disse Sakura sorridendo e piangendo, ormai stavano piangendo tutti
- Come possiamo chiamarlo? - chiese lui tra le lacrime.
- Credo di avere il nome perfetto - solo Sakura vide il bambino aprire leggermente gli occhi rivelando il colore degli occhi, sorrise, non c’era nulla che potesse spezzare quella felicità. O così credeva.
- Ti sono mancato Naruto? -






 
*-*-*-*
Ecco il primo capitolo, cosa ve ne pare? Non sono tanto sicura :/
Questo e il prossimo cap saranno più per spiegare cos'é sucesso, ma la storia vera e propria inizierà al capitolo 3 *-*
Chi sarà tornato? Lo so sontanto io >.< (Ma non é ovvio? nd coscenza)(Certo che no u.u nd me)(Se se nd coscenza) 
Adoro il piccolo Itachi *-* Piccino eppure già un prodigio :D e anche se qui non vengono mostrati (appariranno più tardi) Sasuke e Hinata hanno altri due figli (oltre a Itachi e Nari) Tsuki e Hirimi (il che con il nuovo arrivato fanno cinque figli XD)
Non sono brava con le date, saranno circa 4 o 5 anni ( ho messo quattro ma credo sia più cinque che quattro)
A presto

fs_rm

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 - Ciò che è importante ***


Image and video hosting by TinyPic Capitolo 2 - Ciò che è importante

Naruto e Sakura impallidirono, quella voce, non poteva essere lui.
- Direi che almeno vi ricordate di me - Naruto guardò l’uomo, non c’erano dubbi, quello era Obito.
- Come? Tu eri morto - esclamò incredulo Naruto, Obito rise
- Gli occhi possono ingannare - lo sguardo di Naruto si fece duro, stava per parlare ma Sakura lo precedette
- Cosa ci fai qui? - chiese con la voce spezzata, il parto le aveva tolto tutte le forze
- I tuoi genitori avevano le vostre stesse espressioni - Obito ritornò impassibile - Sono qui per vendicarmi di te Naruto, e uccidere tuo figlio sarà perfetto per compiere la mia vendetta -
- Tu non toccherai questo bambino - si intromise Tsunade
- E me lo impedirai tu vecchia? - ma Naruto si mise davanti a lei
- No, sarò io - attivò il Bijuu mode, non avrebbe permesso che facesse male a qualcuno, gli avrebbe protetti, avrebbe protetto la sua famiglia.
- Naruto non puo… - Naruto si voltò verso di lei e sorrise
- Baa-chan, tu devi pensare ai civili - indurì lo sguardo di nuovo - Sono sicuro che non è solo -
- Sei diventato più intelligente - lo complimentò ironicamente - E hai ragione -
Urla si propagarono dalla città, suoni di colpi, ninja che affrontano il nemico.
Tsunade guardò ancora Naruto e poi Sakura, doveva fidarsi di loro.
- Vinci anche questa battaglia - disse per poi andare dagli altri, ma ciò che vide non fu rassicurante.
- Ti ho battuto una volta, posso vincere anche stavolta Obito - l’espressione dell’Uchiha non cambiò
- In questi ultimi quattro anni molte cose sono cambiate, Naruto - non era rassicurante, ma doveva rimare calmo, il bambino iniziò a piangere e Sakura si diede della stupida, non poteva combattere insieme a Naruto nemmeno stavolta.
- Vediamo cosa puoi fare, con tuo figlio in pericolo -
- NOOO -
 
Sasuke riprese i sensi, gli faceva male la testa, aveva avvertito una presenza e stava per andare da Hinata quando… Hinata, come stava Hinata? Doveva ritornare subito.
Quando vide il profilo di casa, si allarmò, Itachi si allenava a quell’ora e Hinata era sempre con lui, ma non c’era nessuno dei due.
Spalancò la porta e vide Hinata che cercava di camminare con la mano sul ventre
- Hinata, cos’è successo? - chiese preoccupato andando da lei
- Lui, Obito, è vivo e ha preso nostro figlio, Sasuke - rispose lei stanca, Sasuke incolpò a se stesso, se lui non avesse tenuto la guardia bassa quello non sarebbe successo.
- Non preoccuparti Hinata, riporterò nostro figlio, sano e salvo - le disse prima che lei svenisse.
- Konoha - sussurrò tra se attivando il Sharingam, non glielo avrebbe perdonato.
 
Naruto corse, doveva trovare Obito, aveva preso suo figlio e non l’avrebbe perdonato, ma quelle … cose invocate da Obito erano difficili da battere.
- Sono mostri creati a partire dal chakra, sono diversi delle semplici invocazioni - disse Kurama da dentro.
- E’ possibile? - chiese alla volpe
- Sì, ma è una tecnica difficilissima da imparare o utilizzare visto l’enorme consumo di chakra, supererebbe facilmente qualsiasi delle vostre tecniche rank S o dei più potenti kinjustu - in realtà Naruto non aveva capito granché ma non suonava come qualcosa buona.
- C’è un modo per fermarli? - chiese
- I Hyuuga, loro possono bloccare il chakra, ma potrebbe non bastare - spiegò Kurama, era da un po’ di tempo che non si vedeva un vero combattimento. Vide Kakashi correre da lui.
- Kakashi-sensei avverti il clan Hyuuga di bloccare il chakra di questi cosi - disse al maestro che era venuto a cercarlo.
- E Sakura? - chiese Kakashi.
- Al sicuro - rispose mentre continuava a combattere, Kakashi andò ad avvisare gli altri, era preoccupato, quello sguardo, aveva già visto quello sguardo, e l’ultima volta aveva perso il suo sensei, non voleva perdere anche il suo alluno.
- Vediamo come te la cavi - disse Obito lontano mentre teneva in mano due bambini, uno biondo, l’altro moro.
- Naruto - urlò facendo le creature di chakra allontanarsi da loro - Vedi come riesco a ridurre questa villa in così poco tempo? Credi davvero che stavolta riuscirai a battermi? -
Naruto lo guardò, molti credevano in lui, lui credeva in se stesso, e aveva cose importati da proteggere, e ciò lo rendeva più forte.
Quella era una battaglia per proteggere ciò che è importante.
- Tu non vincerai mai Obito - esclamò Naruto
- Se credi così - mise le mani in avanti - Tuo figlio o il figlio del tuo migliore amico? Riuscirai a salvarli entrambi o uno dei due dovrà morire? -
Migliore amico? Naruto osservò l’altro bambino, i capelli erano neri come la pece “Sasuke” pensò
Obito li lasciò cadere, prima l‘Uzumaki e poi l‘Uchiha.
Naruto riuscì a prenderli entrambi e sospirò di sollievo, erano a salvo.
- E tua moglie Naruto? Riuscirai a salvare anche lei? - Obito sorrise prima di sparire. L’aveva fatto a posta.
- Sakura-chan - esclamò.
 
Sasuke correva senza nemmeno pensare, pensava solo a raggiungere Konoha il più in fretta possibile. “Naruto, non permettere che facciano male a mio figlio, ti prego” pensò.
 
- Qui sarete al sicuro - guardò un’ultima volta la culla
- Sakura-chan ti salverò, aspettami - riattivò il Bijuu Mode doveva essere veloce.
Ma quando arrivò, ciò che vide non gli piacque, Obito teneva Sakura con la kunai puntata alla sua gola.
- Vattene Naruto, torna da nostro figlio - gli urlò Sakura
- Non preoccuparti Sakura-chan, è al sicuro, e poi non posso lasciarti morire - come faceva quel baka a sorridere anche nelle situazioni più critiche.
- Baka -
- Dovresti ascoltare tua moglie Naruto, sarebbe stato meglio se tu l’avessi lasciata morire da sola - lanciò Sakura contro la pare facendole perdere sangue.
- Sakura-chan - quella distrazione bastò, gli arrivò un calcio nell’addome che lo fece sputare sangue
- Meglio non distrarti - diede un altro pugno, un rivolo di sangue cominciò a scorrere dalla testa di Naruto, ma il secondo andò a vuoto.
Naruto ne approfittò, doveva colpirlo nel momento adatto, se avesse attaccato al momento sbagliato sarebbe perso.
“Posso farcela” il primo colpo non fu efficace, la tecnica di Obito era ancora una spina nel fianco, doveva aspettare il momento migliore, aspettare, e di certo lui era l‘ultima persona capace di ciò. Il secondo colpo colpì Obito direttamente nel fianco
- Sei migliorato anche tu a quel che vedo, ma non più di me - Obito si rialzò tenendo le mani sul fianco. La battaglia continuò, ma i risultati non erano i migliori.
Obito stava vincendo.
Un altro colpo fece Naruto sbattere contra il muro vicino a Sakura che gli si avvicinò.
- Naruto rispondi, RISPONDIMI! - Naruto sorrise dolorante mentre lei piangeva - Perdonami, ti prego perdonami -
- Di cosa Sakura-chan? - chiese a fatica, nemmeno i ninjutsu medici di Sakura riuscivano a placare le ferite.
- Di non poter essere mai d’aiuto, di essere inutile, di non essere mai riuscita ad essere vicino a te quando ne avevi bisogno, per averti causato solo dolore -
- Strano, io sono felice - Naruto sorrise ancora di più e le accarezzò la guancia
- Perché ho potuto… amarti, perché mi hai amato, per nostro figlio, per la vita che avremmo avuto - chiuse gli occhi senza rimorso di nulla, avrebbe soltanto voluto esserci per suo figlio perché i suoi genitori non erano riusciti a stargli vicino, ma era felice, aveva fiducia che qualcuno avrebbe fermato Obito e che suo figlio sarebbe diventato un grande ninja.
- NARUTO!! -
Obito sorrise, mancavano solo i marmocchi ora.
 
Quando Sasuke arrivò a Konoha, vide solo lo scompiglio in cui era ridotta la città, a quanto ne sapeva soltanto una volta prima Konoha si era ritrovata in una situazione del genere. Ciò non era un buon segno.
 
Sparì per poi riapparire davanti alla culla, guardò le vittime innocenti della sua vendetta pronto ad ucciderli senza pietà.
- Cosa? - esclamò prima che gli arrivasse un colpo preciso del suo ex-amico Kakashi.
- Non posso crederci che sei disposto ad uccidere a sangue freddo due bambini appena nati - disse con lo sharingam pronto.
- Allora direi che non riesci a credere alla realtà, Kakashi - l’amico che dava tutto di se ormai era scomparso e lui lo sapeva molto bene, ma non riusciva a fare a meno di pensare se Obito non potesse cambiare. Non potesse ritornare ad essere quello che era, ma probabilmente era impossibile.
- Ti impedirò di fare alcun male a questi bambini - ma Obito sorrise
- Non stavolta Kakashi, ma la prossima ucciderò te e loro, credimi - disse Obito per poi sparire senza che lui potesse fare qualcosa.
Kakashi sospirò per poi avvicinarsi alla culla e lì rimase sorpreso.
C’era solo un bambino nella culla, con i capelli scuri e un medaglione, il bambino che Naruto aveva salvato insieme a suo figlio. Lo prese in braccio.
- Mi prenderò cura di te -
 
Sasuke vide Kakashi con in braccio un bambino, e subito capì che era suo figlio, ma ora non c’era più nulla che poteva fare.
Colpì il muro pieno di rancore verso se stesso.
Ci sarebbero voluti dodici anni prima che potesse rivederlo.
 
Ci sarebbero voluti dodici anni…









*-*-*-*
Che ne pensate? Troppo triste? Credo di aver reso Sasuke troppo sdolcinato :/ e anche troppo stupido -_-'
Cosa credete sia sucesso al figlio di Naruto? Sono curiosa di sapere cosa immaginate sia sucesso :)
La battaglia é molto simile a quella di Minato e Kushina ^-^ Mi sembrava un'idea carina
Finalmente nel prossimo capitolo appariranno i loro figli :D
A presto

fs_rm

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 - Soli ***


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Capitolo 3 - Soli
 
Se c’era qualcosa che Kushito non conosceva, era avere una famiglia, o l’amicizia.
Era solo
Cresciuto in una cittadina in campagna, aveva vissuto sempre da solo, quando era soltanto un neonato casa sua era bruciata e l’unica famiglia avesse mai avuto era morta.
Non aveva ricordi dei suoi genitori, tanto meno era rimasto qualcosa che potesse farlo avvicinare alla famiglia persa. Era stato l’unico sopravvissuto.
E per migliorare la situazione era considerato da tutti un tipo strano, fatto è che lui potesse fare cose che nessun altro bambino della sua età poteva fare e il fato di essere sopravvissuto in modo misterioso al fuoco soltanto peggiorava la situazione.
Quando passava, le persone si allontanavano, genitori portavano via i loro figli se lui era nei dintorni, era criticato e nessuno aveva il coraggio di avvicinarsi a lui.
E quello era uno di quei momenti.
- Quello è il bambino strano? - chiese una delle signore vicino alla bancarella dei cappelli
- Si, sai che si dice che sia capace di camminare sugli alberi - sussurrò un’altra dai capelli biondi
- E poi è stato l’unico a sopravvivere a un incendio che ha trasformato in cenere una casa intera - disse l’altra dai capelli castani, e tutte e tre lo guardarono male, Kushito poteva scommettere di sapere cosa stavano pensando, quello che pensavano tutti.
“Vattene”
“Sparisci”
“Non voglio che quella cosa stia vicino a mio figlio”
“E se poi fa male a qualcuno”
“Perché non scompare”
“Potrebbe morire, non farebbe differenza”
“Ti odio”
“Mostro
Strinse i pugni, non sopportava quegli sguardi, voleva dimostrare a ognuno di loro quanto valeva, voleva essere forte, farsi valere.
- Io non sono una cosa, non sono un mostro - urlò e corse a più non posso lontano da loro. Non era una bella vita per un bambino di sei anni.
Non era una bella vita per nessuno.
 
Irashi sospirò, li guardò andare via, i suoi compagni.
Nakama.
Era una parola grossa per uno come lui, non sapeva chi erano i suoi genitori ed essere cresciuto da un Jounin importante non era il meglio visto che poi il più del tempo lo passava da solo.
Non l’avrebbe mai detto ma avrebbe voluto essere come loro, avere dei genitori, fratelli, una vita comune insomma.
Ma forse era desiderare troppo, dopotutto lui era un shinobi, o almeno lo voleva diventare, e la vita di un ninja non è comune.
Guardò il monte degli Hokage, c’erano sei volti e uno di quelli era della persona che nonostante avesse potuto lasciarlo morire l’aveva salvato, era quello di Uzumaki Naruto.
Guardare il monte lo rendeva in pace con se stesso, era l’unica cosa che lo calmava quando a volte non si sentiva parte di Konoha.
Era solo.
Passò davanti a quartier Uchiha, andava sempre lì a pensare, in qualche modo quel posto gli sembrava famigliare, l’unico luogo di Konoha a cui sentiva di appartenere anche se non sapeva perché.
Prese in mano il medaglione che portava sempre con se, aveva provato tante volte a vedere se si apriva: non c’era mai riuscito.
C’era soltanto il suo nome, e il metallo rifletteva la sua immagine, i capelli scuri e gli occhi di uno strano colore nero perlato.
E si domandava se avrebbe mai trovato il posto a cui apparteneva, avrebbe mai saputo chi era? O sarebbe sempre stato soltanto Irashi.
Sarebbe stato per sempre il figlio adottivo di Hatake Kakashi, il bambino solitario, un prodigio che non voleva essere.
A che serve essere un prodigio se poi le persone soltanto si allontanavano da te? Non era ciò che desiderava.
Non voleva più essere solo.
 
Osservò il tramonto, il cielo si colorava di arancione, giallo, rosa e rosso, era la cosa più bella che esisteva, un momento in cui non si sentiva più solo.
Nessuno sarebbe venuto a cercarlo, nessuno avrebbe notato la sua mancanza, nessuno lo avrebbe disturbato.
La solitudine non era una bella cosa, guardava sempre gli altri bambini giocare e tutto ciò che desiderava era che lo notassero, che non lo guardassero come qualcosa da temere.
Ma nulla sembrava bastare, per quanto cercasse di mostrare che era di più, tutti si allontanavano da lui, continuava solo.
Ormai stava correndo, le lacrime avevano finito di solcare il suo viso da molto, e si domandava, avrebbe mai scoperto chi erano i suoi genitori? Avrebbe mai saputo dove apparteneva?
Sarebbe rimasto un orfano senza nome, senza un luogo a cui ritornare, soltanto Kushito? Non era ciò che desiderava.
Non voleva più essere solo.
 
Camminò per le strade che conducevano a casa sua, ormai il cielo stava diventando scuro, alcune stelle iniziavano ad apparire nel nero della notte, c’era un non so che di malinconico nella notte che lo face sentire parte di qualcosa, quasi come un ricordo.
- Un prodigio, a differenza degli altri lancia shuriken come se avesse sempre saputo - commentò qualcuno che lui non aveva voglia di scoprire che fosse
- Quell’ Irashi è realmente strabiliante, ma scommetto che questa bravura è solo merito di Kakashi - sospirò, nessuno ascoltava il suo nome e pensava a lui, c’era solo Kakashi.
Ma era meglio così che quando lo trovavano troppo per loro da potersi avvicinare, nessuno provava a conoscerlo, nessuno cercava di sapere chi realmente era.
Nessuno lo voleva, Kakashi era l’unica persona che avesse mai avuto vicino, ma quando vedeva tutti gli altri insieme ai propri genitori, capiva che c’era qualcosa che mancava sempre.
C’era un vuoto dentro di lui.
 
Camminava a testa bassa.
Aveva smesso di correre ormai, era troppo stanco.
A volte si chiedeva: se avesse smesso di correre, di combattere, cosa sarebbe successo?
Non aveva la risposta, ma sapeva che non poteva arrendersi, che non poteva smettere, era una delle poche certezze che aveva.
Sentì un pianto, vide una bambina, sembrava persino più piccola di lui, i capelli castano chiaro legato i codine, per un momento non capì perché stesse piangendo ma poi notò, molto probabilmente era caduta e si era sbucciata il ginocchio.
Si avvicinò, la bambina lo guardò con le lacrime agli occhi, Kushito avvicinò le mani al suo ginocchio, aveva scoperto l’anno prima che se si concentrava sentiva qualcosa dentro sé che se poi lo direzionava verso le mani creava una luce verde che poteva curare le ferite.
La bambina lo guardò sorpresa, il suo ginocchio era guarito, lei sorrise e Kushito sorrise di rimando ma la felicità durò poco.
La madre della bambina la portò via strattonandola dicendole di non avvicinarsi più a lui.
Che lui era pericoloso.
- E’ sbagliato cercare di fare qualcosa di buono? - si chiese in un urlo sussurrato .
Sentì un vuoto dentro di se.





 
*-*-*-*

Sono apparsi Irashi e Kushito :3 Li adoro >.<
Volevo che avessere delle vite simili a quelle di Naruto e Sasuke (specialmente Kushito) perciò sono molto solitari.
Quello che fa Kushito é concentrare il chakra ma visto che si trova in un villaggio in cui non ci sono ninja (nessuno sa cos'é un ninja lì) quindi é malvisto dagli altri.
Cosa credete volesse dire l'arancione, il giallo, il rosa e il rosso? XD
Kushito appare un pò come un prodigio qui (é riuscito a uttilizare ninjutsu medici senza che nessuno lo aiutasse) ma in realtà é molto più simile a Naruto (e lo si vedrà nel prossimo cap)
Irashi invece é come appare, molto simile a Sasuke (-_-') ma é anche molto simile a Hinata (*-*) e lo dimostrerà con Kushito.
L'immagine di stavolta dovrebbe rappresentare Irashi e Kushito (è orribile togliere i segni di Naruto, ma é ancora più dificile rendere i suoi occhi verdi anche se in questo non si vede bene) ma Irashi ha gli occhi un pò diversi, non c'e li ha completamente neri ma qualcosa simile a quelli di Hinata ma scuri (questo ha un significato molto importante)
Il prossimo cap non arriverà tanto presto (voglio farvi penare un pò XD No scherzo, ma non arriverà presto) colpa: scuola :P
A presto

fs_rm

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 - Uguali ***


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Capitolo 4 - Uguali
 
Si svegliò all’alba, era un giorno come un altro in quella piccolo città, nulla di nuovo, sempre le stesse persone arroganti, gli stessi sguardi spaventati, sguardi diffidenti, quel vuoto. Era come tutti i giorni.
Si diresse al parco, non sapeva perché ci andasse sempre, notò subito gli altri bambini giocare, i loro genitori a guardarli nel caso si facessero male o potessero farsi male cadendo, lui non c’è li aveva.
Si sedette sull’altalena, cercò di sembrare normale dondolandosi ma dopo poco smise e si mise ad osservare, tutti felici e sorridenti, si chiese perché fosse solo, perché proprio casa sua fosse bruciata, semplicemente perché.
Ma forse un perché non c’era.
- NOOOO - sentì dei bambini gridare e incuriosito andò a vedere.
Probabilmente avevano lanciato la palla troppo in alto ed era finita sull’albero, sorrise, lui poteva fare qualcosa.
Si concentrò e quando sentì quella cosa dentro di sé la direzionò verso i piedi, appoggiò il piede sull’albero, alcuni dei bambini erano già pronti a ridere al sua caduta, li avrebbe delusi, appoggiò l’altro piede e continuò, era come camminare, vide i loro sguardi sconvolti quando prese la palla in quel modo strano. Quando scese, nessuno di loro ebbe il coraggio di prendere la palla, lo guardavano come sempre, odiava quello sguardo.
Nessuno di loro prese la palla, scapparono, avevano paura, nessuno poteva farlo, nessuno poteva fare quello che poteva lui, nessuno lo guardò diversamente.
Corse, non sapeva dove, corse, il più veloce che poteva, non gli importava dove stesse andando, non aveva una meta.
Semplicemente corse.
 
Cercò di non pensare, cercò di camminare senza pensare a quegli sguardi.
Ma riusciva a sentirli, come fuoco sulla pelle, ma cosa avevano tanto da guardare?
Alzò lo sguardo e loro lo distolsero credendo lui non se lo fosse accorto, che lo credessero così incapace? A volte sembrava che non si fidassero di lui, perché? Non capiva.
Li sentì sussurrare - Assomiglia tanto a lui -
- Che sia una cosa pericolosa? -
- E se diventasse uguale a lui? -
Chi era lui? Ma nessuno gli avrebbe risposto, e lui non l’avrebbe chiesto.
Era troppo orgoglioso per quello. C’e l’avrebbe fatta da solo.
Cercò di pensare ad altro, si concentrò su altro, vide il negozio di fiori, vendeva i fiori una donna. Si chiamava Ino se non si sbagliava.
Vide un ragazzo entrare, aveva i capelli e gli occhi scuri, una sigaretta in bocca e la giacca che indicava fosse un chunnin. Una volta aveva sentito che si chiamasse Asuiamato.
Lo vide prendere dei fiori bianchi, di quelli che si mettono sulle tombe, ma non sembrava triste, magari era semplicemente un regalo.
Continuò a camminare, gli sguardi degli altri non lo tormentavano più, un’idea fece strada nella sua mente, e se i suoi genitori fossero morti? Sarebbe riuscito a trovarli tra le tombe?
Ma scartò l’idea, anche se fossero morti non li avrebbe trovati.
Vide una folla al cancello e andò a vedere, ma c’era troppa gente riusciva a vedere poco, era Kakashi, cosa teneva tra le mani? Allora lo vide, Kakashi teneva un bambino biondo probabilmente svenuto. Cos’era successo?
 
- Un bambino - spiegò Kakashi a Tsunade che sospirò
- Cosa ci farebbe un bambino alle porte di Konoha? - chiese più a se stessa che a Kakashi.
- Credi possa essere lui? - per tanti anni avevano cercato il figlio di Naruto senza risultati, il bambino che aveva incontrato svenuto era simile a Naruto, che fosse?
- Non lo so, potrebbe anche trattarsi semplicemente di un bambino smarrito o forse è proprio lui, ma non c’è modo di sapere - non voleva illudersi.
- Cosa devo fare? - chiese
- Aspetti che si svegli e poi deciderò -
- Certo -
 
Voleva saperne di più di quello che era successo, nessuno si curò più di tanto di lui quando era salito, magari incontrare quel bambino lo avrebbe aiutato a capire.
Aprì la porta della stanza e lo vide seduto con lo sguardo assente.
Il biondo alzò lo sguardo verso di lui, quello sguardo assente diventò uno sguardo diffidente e quando pensò che magari lui fosse come tutti gli altri che lo giudicavano, il bambino si alzò e andò da lui, sembrava arrabbiato.
- Chi sei tu? Dove mi trovo? Perché sono qui? Perché nessuno si è degnato di venire a spiegarmi qualcosa? - e continuò a fare domande a raffica che lo spazientirono.
- Ma non sai chiudere la bocca un attimo? - chiese arrabbiato
- Vorrei sapere dove mi trovo, sai? - si arrabbiò anche il biondo
Era ufficiale non si sopportavano.
- Ti trovi a Konoha - rispose qualcun altro al posto di Irashi, era Kakashi.
I due però continuarono a guardarsi in cagnesco, Kakashi sorrise, Sasuke e Naruto avevano le stesse espressioni quando litigavano.
- Chi sei? - chiese al biondo che finalmente lo ascoltò
- Mi chiamo Kushito - Kakashi non l’aveva notato prima ma lui aveva gli occhi verdi
 
- Bene, questo è il palazzo dell’Hokage - parlava quasi ringhiando al bambino vicino a lui, Kakashi gli aveva chiesto di fare da “guida turistica” al nuovo arrivato, grande errore.
- Cos’è un Hokage? - chiese Kushito curioso, da dove veniva non aveva mai sentito parlare di Hokage.
- Non sai chi è l’Hokage? - chiese incredulo Irashi, d’altra parte, per lui era impossibile credere che qualcuno non sapesse chi era l’Hokage.
- Quindi è una persona - Irashi non capì
- Cosa credevi che fosse? - chiese
- Magari qualcosa da mangiare - spiegò Kushito con la mano dietro la testa, Irashi sbatté platealmente il palmo sulla faccia, ma da dove veniva quello lì?
- L’ Hokage è il ninja più potente della villa - spiegò - Dimmi almeno che sai cos’è un ninja -
Lo sguardo confuso di Kushito gli fece pensare che magari veniva da marte.
- Guarda che da dove vengo non ci sono questi… ninja - cercò di trovare una scusa
- Solo se vieni da un altro pianeta, ci sono dappertutto i ninja - lo sgridò Irashi
- O magari quello di un altro pianeta sei tu, da dove vengo nessuno ha mai visto un ni… - non finì la frase, colto da un pensiero improvviso, lui era sempre stato considerato strano per fare cose che nessuno aveva mai visto, che lui fosse un ninja?
- Cos’è un ninja? -
- I ninja possono fare tante cose grazie al chakra che è l’energia interiore - energia interiore? Che fosse quello che sentisse? - Come i ninjutsu, i genjutsu e il taijutsu -
- Come si sa che qualcuno è un ninja? - era il primo vero dialogo che avevano
- Non si sa - Kushito lo guardò confuso - Lo si diventa -
 
Era stranamente contento, aveva conosciuto l’Hokage, non si immaginava fosse qualcuno come Tsunade, tanto meno che lei avesse tutta quella forza, tastò il bernoccolo sulla testa, si era arrabbiata quando l’aveva chiamata per scherzo baa-chan. Ma ciò che realmente lo aveva reso felice era che lei avesse permesso che lui rimanesse a Konoha e che potesse frequentare l’accademia ninja, non vedeva l’ora.
L’unica spina nel fianco era Irashi, mister simpatia, non lo sopportava. Andava come se tutto e tutti dovessero ammirarlo, quasi fosse perfetto.
D’altro canto nemmeno a Irashi, Kushito stava simpatico, se ne andava con quel sorriso da idiota quasi non avesse problemi al mondo, come se tutto li fosse divertente, non lo sopportava.
Senza rendersene conto iniziarono a cercare di superarsi, stavano andando sempre più veloce, finirono per correre, quello fu lo sbaglio di Irashi e se ne accorse presto, Kushito era decisamente veloce, una velocità che solitamente si arrivava quando si era chunnin o con un’enorme allenamento, che fosse anche lui un genio?
Arrivato Kushito si mise ad osservare la stanza, gli altri bambini lo guardarono, c’era una bambina dai capelli castani con un cane nero sulla testa e dei segni rossi sulle guance, una bambina bionda con i codini che dormiva, un bambino dai capelli neri e gli occhiali in disparte, un’altra bambina bionda dagli occhi scuri e la carnagione chiarissima, due bambini dagli occhi chiarissimi e i capelli castani e uno strano ragazzo dai capelli a caschetto, quelli furono gli unici che non dissero nulla, gli altri iniziarono a commentare il suo arrivo, sentì alcune risate, aveva quasi paura, nell’altra città non era mai riuscito a fare amicizia.
- Sai, nella classe si deve entrare - la voce irritante di Irashi lo fece rinsavire, entrò guardandolo con astio e con lo sguardo ricambiato.
Iruka entrò nella classe ma quando vide Kushito si fermò, era identico a Naruto, tranne gli occhi erano verdi e non aveva i segni sulle guance ma era così simile a lui.
- T-Tu devi essere Kushito, il bambino appena arrivato - riuscì a dire finalmente - Sentiti a tuo agio -
Per sua sfortuna deveva sedere accanto a Irashi e entrambi sapevano che quella sarebbe stata una lunga giornata.
 
Tornavano a casa silenziosi, a quanto pare quello era l’unico modo per non scannarsi per strada. Irashi cercò di guardare qualunque cosa non gli desse un motivo per picchiare quel…, quel…, quel… dobe di Kushito. Dobe? Dobe andava benissimo.
Guardò il lago e il ponticello che c’era e si fermò senza un perché, naturalmente Kushito si incuriosì.
Quello fu il primo passo.
- Cosa guardi? - chiese
- La vuoi smettere di fare l’idiota? - disse afferrandolo per il coletto, non lo sopportava più, quegli ultimi giorni erano stati insopportabili per entrambi - La vuoi smettere con quel sorriso, non ti importi di nulla? Sai, il mondo non è tutto rose e fiori come credi tu -
Kushito non disse nulla, semplicemente scostò le mani del moro e ricominciò a camminare. Ma Irashi era arrabbiato.
- Mi vuoi rispondere, o continuerai a fare il finto tonto? -
- E tu? Quando la smetterai di fare la vittima? - Irashi non capì
- Cosa vorresti dire? - Kushito si voltò, nessun sorriso, nessuna lacrima, il suo volto era soltanto deciso.
- Credi realmente di essere l’unico che soffre? L’unico a essere solo? - avrebbe voluto ribattere ma gli occhi di Kushito lo fermarono - Vuoi saperla una cosa? Casa mia è bruciata, sono stato l’unico a sopravvivere, qualsiasi famigli io abbia avuto l’ho persa quel giorno, non ho nulla che possa ricordarmela, nemmeno un ricordo, nemmeno una foto, tu almeno avevi Kakashi, io non avevo nessuno -
Irashi non riuscì a dire nulla, quello era lo stesso Kushito di prima?
- Siamo più simili di quanto credessi - disse poi il biondo con un sorriso, si voltò verso i volti di pietra - Hokage -
Aveva preso una decisione.
- Un giorno diventerò l’Hokage - Irashi lo guardò confuso - E allora ti dimostrerò quello che posso fare -
- Vediamo se prima riesci a diventare un ninja dobe - i due sorrisero e iniziarono a correre.
Quello era stato il primo passo per una grande amicizia.







 
*-*-*-*

Avevo detto che ci sarebbe voluto un pò, ma visto che oggi non avevo scuola (evviva ^o^) ho pensato di metterlo oggi :D
Bene, Kushito e Irashi si sono conosciuti, Kushito ha deciso di diventare Hokage (ho già detto che lo adoro? *-*), e sono diventati amici.
Chi credete che sia Asuiamato? Credo che lo sapiate già :') ma ve lo chiedo lo stesso (chi sa chi indovinerà?)
Lo so che possono sembrare un pò stupidi a non capire che Kushito sia il figlio di Naruto e Sakura ma sono stati pur sempre 6 anni di ricerca senza trovare nulla u.u
Anticipazione del titolo del prossimo cap : 12 anni
I famosi dodici anni XD
Al prossimo cap :D

fs_rm

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 - 12 anni ***


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Capitolo 5 - 12 anni
 
Iruka cercò di contenersi, di calmarsi. No, non ci riusciva.
- IRASHI! KUSHITO! SVEGLIATEVI!! - urlò ai due bambini che avevano dormito per tutta l’aula.
- Siamo svegli! - si misero composti, colti in flagrante come sempre.
Nanashi semplicemente li ignorò, cosa poteva importarle di due seccature come quei due, Hana sorrise, erano realmente buffi, Nashi rimase impassibile, più interessato alla mosca che volava, Amai rise sonoramente alla sgridata dei due, Seiko non fece una piega, quei due erano sgridati quasi ogni giorno.
- Bene, ora che abbiamo l’attenzione di tutti - era abbastanza ovvio che Iruka si riferisse a loro - Tra qualche giorno avrete l’esame di diploma dell’accademia per diventare genin -
Kushito si depresse nella sedia, lui era pessimo nei test scritti.
- La prova consisterà nella creazione di bunshin, lancio di shuriken e henge - se era pratica però aveva qualche speranza - Oltre a quella scritta ovviamente -
Come non detto.
 
- Devi aiutarmi! - Kushito cercò di convincere Irashi ad aiutarlo nel migliorare la creazione di bunshin, oltre a tutto il resto.
- Cavatela da solo - fu la risposta secca del moro.
Kushito aveva una gran voglia di picchiare il suo migliore amico.
- Però se non mi aiuti, non riuscirò a diventare genin - cercò una scusante inutilmente.
- Fallo da solo - rispose di nuovo.
- Ti detesto - gli urlò Kushito e Irashi sorrise, erano degli amici piuttosto particolari.
 
Kushito camminava arrabbiato con il moro, ma non lo poteva aiutare nemmeno nel lancio delle shuriken? Era bravissimo in quello!
Okay, Irashi era considerato un genio, era bravo in tutto.
Sospirò, c’era soltanto una cosa in cui Irashi non era mai riuscito a superarlo, la corsa, per qualche motivo era il più veloce di tutti. Se ci fosse la corsa nel test lo avrebbe superato senza problemi.
- Fammi indovinare, arrabbiato con Irashi? - una voce lo fece distogliere dai suoi pensieri, si voltò e sorrise, era Ino, sapeva che era una ninja ma l’aveva sempre vista solo come fioraia.
- Quel teme, non può aiutarmi nemmeno un po’ - la rabbia era tornata.
- Hana mi ha detto che tra poco avrete i test per diventare genin -
- Che io  non supererò -
Ad Ino, Naruto non era mai stato tanto simpatico, lo considerava un grande ninja certo, ma non si potevano definire grandi amici, forse se non fosse per Sai e Sakura loro non si sarebbero visti più di qualche volta inevitabile. Adesso che Naruto e Sakura non c’erano più, Kushito, fu come vedere un fantasma, uguale a Naruto ma con gli occhi di Sakura, e ci teneva molto a lui, le ricordava la sua amica.
- Una volta c’era un bambino come te - Kushito non capì il senso di quella storia - Era pessimo nel fare bunshin e fu un miracolo se passava nei test scritti -
Ma glielo voleva giocare in faccia che era una nullità?
- Fu l’unico che non passò per diventare genin perché non riusciva a fare bunshin - Kushito realmente non capiva perché Ino ci tenesse a farlo sentire peggio - Quel bambino si sforzò e imparò la tecnica Kage Bunshin che era molto più potente di un semplice bunshin, sai chi era quel bambino? -
Lui scosse la testa, forse quella storia aveva un senso dopotutto.
- Quel bambino oggi è conosciuto come sesto Hokage - finì lei
- Il sesto Hokage non sapeva fare nemmeno un bunshin? - chiese scandalizzato, da quel che sapeva del sesto Hokage, lui era stato l’eroe della quarta guerra ninja, l’unico ninja che fu capace di fermare il nemico che quasi distrusse Konoha, non riusciva a pensarlo come un ragazzino incapace.
- Si, era realmente un fallito - molte cose cambiano con il tempo ma lei di sicuro no.
Kushito cambiò completamente espressione, lei lo vide guardare la montagna degli Hokage con gli occhi speranzosi, uguali a quelli di Naruto nonostante verdi.
- Mi impegnerò, io sarò il prossimo Hokage, non posso rimanere qui senza pare nulla, diventerò molto, molto più forte - non la salutò nemmeno, troppo impegnato a pensare agli allenamenti che avrebbe fatto
- Impulsivo quanto lui - Ino sospirò, avevano lo stesso sogno, che fosse realmente lui?
 
Irashi si chiedeva perché nessuno avesse ricostruito Quartier Uchiha, non c’erano più Uchiha, ma nemmeno costruire nuove case era strano.
Soltanto alcune pareti erano intatte, nessun danno, soltanto una crepa nel mezzo di uno dei simboli del clan, era così fuori luogo in quelle pareti non danneggiate che a volte quasi credeva che non fosse colpa dell’attacco di anni prima.
Notò che la crepa fosse vicino a una casa mezza distrutta, entrò a guardare, non c’era molto da vedere, una volta poteva essere stata una grande casa ma adesso era ridotta malissimo. Forse era meglio andare.
Stava per uscire quando pestò qualcosa, la prese, era una foto.
C’era un bambino identico a lui ma dagli occhi completamente neri, un bambino più grande che nonostante il sorriso sembrava essere il più chiuso dei due, una donna con un volto gentile e un uomo che sembrava molto freddo. Che fosse la famiglia che abitava lì?
Sorrise.
Sembravano una bella famiglia.
 
- 40... 41... 42... - era solo all’inizio ma intendeva sforzarsi molto per diventare genin, come aveva fatto il sesto Hokage.
Anche lui sarebbe diventato un Hokage, così avrebbe potuto tornare nella città dove viveva prima a testa alta, ora sapeva chi era, sapeva cosa voleva diventare.
Guardò i volti degli Hokage precedenti.
Sarebbe diventato un Hokage e avrebbe protetto Konoha.
Come avevano fatto loro.
 
- Bene cominciamo, prima di tutto: Henge - Iruka lesse chi doveva chiamare - Amai Inuzuka -
La ragazzina sfoderò il suo sorriso canino per poi trasformarsi nel maestro fiduciosa di se stessa. Kushito la guardò invidioso, a volte voleva avere tanta fiducia quanto lei.
- Nashi Aburame - il bambino non fece una piega nella propria espressione, era difficile capire cosa stesse pensando, nemmeno se trasformato.
- Nanashi Nara - la bambina sbadigliò annoiata da tutto quello, la trasformazione fu impeccabile.
- Irashi - lui non doveva nemmeno sforzarsi, era un genio dopotutto, Kushito avrebbe potuto giurare che quando Irashi era ritornato al suo posto Hana fosse arrossita.
- Kushito - ingoiò a vuoto, aveva la gola secca, doveva farcela!
Che riuscì a trasformarsi, ci riuscì, ma la trasformazione venne malissimo, scoppiò una risata generale.
- E che trasformazione sarebbe mai questa? - chiese Iruka scandalizzato.
- La tua - altre risate.
- Io non ho il naso storto, tanto meno sono grasso - lo sgridò
- Hehe - Kushito portò la mano sulla testa e la rabbia di Iruka svanì, era sempre così, assomigliava troppo a Naruto.
- Puoi andare - Kushito si sorprese ma non chiese nulla, se poteva cavarsela così, meglio.
 
- Trasformazione perfetta, eh? - lo derise Irashi
- Sei un idiota - nulla di nuovo, litigavano sempre.
- Di dieci shuriken, soltanto quattro centrano il bersaglio - quel mezzo sorriso di Irashi lo stava facendo impazzire - Due bunshin più o meno e uno penoso -
- Gara di corsa, ORA! - il sorriso di Irashi sparì
- Maledetto dobe - sussurrò prima di mettersi a correre anche se sapeva di non potercela fare.
 
- Ora siete genin e come tali formerete gruppi di tre, più il jounin responsabile - spiegò Iruka guardandoli uno ad uno, la nuova generazione.
- I team saranno scelti con base nelle abilità di ciascuno di voi -
- Il team 8 sarà formato da Amai Inuzuka, Seiko Hyuuga e Hana Yamanaka - i tre si guardarono, da adesso erano un team.
- Il team 10 sarà formato da Nashi Aburame, Kyo Hyuuga e Hiro Rock - Nashi rimase impassibile, Kyo e Hiro sorrisero decisi.
- E il team 7 sarà formato da Kushito, Irashi e Nanashi Nara -
Il nuovo team 7.










 
*-*.*-*
Ok, lo so u.u
Capitolo deludente ç_ç Ma volevo mostrare la determinazione di Kushito per assomigliare al sesto Hokage ;)
E in particolar modo presentare i nuovi personaggi! Inizialmente avevo pensato di mettere la figlia di Ino insieme a loro, ma Hana ha un carattere calmo come quello di Sai mentre Nanashi nonostante calma, se si arrabbia (non succederà molto) è proprio uguale a Sakura ^-^
E i figli di Neiji (in questa storia é vivo, ho trasformato la sua morte in un ferimento molto grave ma poteva salvarsi) e di Lee hanno la stessa età di Irashi e Kushito (è ovvio ma non si sa mai) mentre quello di Chouji é più piccolo, Ino oltre a Hana, ha un figlio piccolo (é ancora un neonato) di nome Maku (per ora non apparirà, ma ci sto pensando)
Irashi XD Poverino, era identico a Sasuke (beh, lo è ancora ma meno di prima) ma la convivenza con Kushito, l'ha cambiato!
La conversazione tra Ino e Kushito é venuta un pò strana perché credo di non essere riuscita a far capire bene cosa intendesse Ino, ma lei vorrebbe dire (per chi non l'ha capito) che ci tiene molto a Kushito perché assomiglia molto alla sua amica, e che per l'enorme somiglianza con Naruto, a volte le sembra un fantasma (perché credono che sia morto)
Spero che vi piaccia comunque :')
Aticipazione del titolo del prossimo capitolo: Nuovo team 7
Un pò scontato, ma in fondo è quello che è u.u
A presto

fs_rm

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 - Nuovo team 7 ***


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Capitolo 6 - Nuovo team 7
 
- Che jounin più inaffidabile che c’hanno dato - sbuffò la bambina, Nanashi era bionda dagli occhi neri perennemente annoiati - Lo stiamo aspettando da un’ora -
Aspettò una risposta da uno dei due senza però riceverla, si girò per vedere cosa stessero facendo.
- Ma state dormendo? - chiese più che altro a se stessa.
- Il nostro jounin responsabile è Kakashi e conoscendolo ci farà aspettare almeno un’altra mezzora o di più - rispose Irashi con gli occhi chiusi - Tanto vale riposarsi -
Forse non aveva torto.
 
Kakashi pensava a cosa dire per spiegare il suo ritardo, era curioso di sapere come sarebbe stato il nuovo team, conosceva già Kushito e Irashi ma sarebbe stato interessante lottare con loro come un team, ed era curioso di conoscere Nanashi, era calma come Shikamaru o una tigre come Temari?
Analizzò la porta, visto il carattere di Kushito non si sarebbe sorpreso di scoprire che avesse organizzato qualche scherzo, ma non c’era nulla.
Entrò pronto per sentire il solito “Sei in ritardo” quando si accorse.
- Ma state dormendo? -
 
- Che ne dici di mangiare del ramen? - chiese Kushito entusiasta
- Finche paghi tu, non c'é problema - rispose Irashi sempre indifferente
- Irashi, te l'hanno già detto che sei insopportabile? - protestò il biondo
- Sì, me lo ripeti ogni giorno -
- Credi che parlasse sul serio? - chiese Kushito ripensando a prima quando avevano parlato con Kakashi - Sul fato che domani potremmo vomitare -
- Kakashi è un grande jounin, ha molta più esperienza di noi, non lo so proprio - rispose preoccupato, era la prima volta che Kakashi era realmente un maestro per loro.
- Bene, mi presento anche se Kushito e Irashi già mi conoscono, sono Ha… - la bambina non lo fece finire.
- Hatake Kakashi, conosciuto anche come Sharingam Kakashi o Copy Ninja - tutte e tre la guardarono sbalorditi.
- Mio padre è Shikamaru Nara, è naturale che conosca questo tipo di cose - ma Kakashi sapeva che era molto di più. A quanto pare Nanashi aveva preso il cervello di Shikamaru.
- Sei una Nara dopotutto - commentò quando lei sbadigliò assolutamente annoiata.
- Beh, dovreste parlarmi un po’ di voi, i vostri sogni, quello che vi piace e quello che non vi piace, cominci tu Nanashi? - la ragazzina sussurrò un veloce “Che seccatura” per poi rispondere.
- Non ho un sogno in particolare, magari diventare una strategista, mi piace giocare Shogi con mio padre ed allenarmi con mia madre, non mi piacciono le seccature - naturalmente Kushito volle essere il prossimo
- Bene adesso io, voglio diventare un grande ninja come il sesto Hokage e diventare un Hokage, mi piace il ramen, Teuchi è sempre gentile con me, odio il mio migliore amico - Irashi batte il palmo sulla faccia
- Non fa alcun senso dobe - lo sgridò
- Però è vero teme - Kakashi non si era mai accorto di quanto fossero simili alle litigate tra Sasuke e Naruto.
- Ora sei tu Irashi -
- Tra tutto direi che desidero scoprire di più sulla mia famiglia, non mi piacciono molte cose, ne detesto molte di più, come questa testa quadra - rispose freddo
- Adesso chi è che dice cose senza senso? -
- Direi che non siete pronti - sentenzio Kakashi sorprendendoli - Domani all’alba ci incontreremmo nel campo d’allenamento, ed è  meglio se non mangiate nulla, non vorrei che qualcuno vomitasse -
- Dobbiamo superare questo allenamento - rifletté tra se Irashi mentre Kushito andava in estasi alla vista dell’Ichiraku.
- Ciao ragazzi! - li salutò Iruka - State andando all’Ichiraku? -
Non c’era nemmeno bisogno di chiedere, la faccia di Kushito era abbastanza come risposta.
- Che ne dite se ve lo offro io? - chiese poi e Kushito lo guardò con gli occhi lucenti
- Davvero? -
 
La ragazza colpì il tronco per l’allenamento, ancora e ancora, quasi con rabbia, quasi quel tronco fosse lui, il sharingam attivato, il tronco si spezzò.
- Se continui ad all’allenarti così, finirai per affaticare troppo i tuoi occhi - chiuse con violenza il pugno per poi cercare di colpire il disgraziato che però prontamente schivò.
- Non posso nemmeno preoccuparmi per mia sorella? - lo sguardo che sembrava iniettato di sangue fu una risposa chiara.
- Qualche volta potremmo parlare senza ucciderci - la ragazza lo guardò scettica, gli occhi nuovamente neri.
- E di che cosa parleremmo Itachi? - il ragazzo sospirò, Nari non era esattamente la persona con cui puoi ragionare tranquillamente, specialmente lui non poteva parlarle normalmente.
Lei lo odiava.
Perché era un prodigio, perché era il più forte, perché lei aveva lo sharingam, perché avrebbe dovuto essere lei la più forte.
- Magari del danno che potresti fare ai tuoi occhi se continuerai a sforzare lo sharingam in quel modo - Itachi era molto più allegro dei suoi fratelli ma quando si trattava di combattere c’era un velo gelido nella sua voce e nei suoi occhi che Nari, nonostante non l’avrebbe mai ammesso, aveva sempre temuto.
- Ciò non ti riguarda - disse gelida
- Sei mia sorella, certo che mi riguarda - esclamò
- E allora nostro fratello? Lui non ti riguarda - era scesa realmente in basso.
- Questo è tutt’altra cosa Nari, e tu lo sai benissimo - se lei avesse lasciato da parte l’orgoglio sarebbero potuti essere dei fratelli normali, ma lei non l’avrebbe fatto.
- Tsuki e Hirimi ci aspettano per allenarci insieme - disse infine, non mancava molto, tra poco avrebbero potuto rivedere loro fratello.
 
- Irashi hai mai pensato di avere un doujutsu? - Iruka li guardò mentre camminavano dopo essere usciti dall'Ichiraku.
- Cos'é un doujutsu? - chiese Kushito sotto voce
- Magari un'abilità ninja - rispose il moro
- Non avete prestato attenzione nemmeno a quella lezione - si arrabbiò il maestro - Un doujutsu é un abilità oculare ninja -
- E' pur sempre un'abilità ninja - disse Irashi facendo spallucce, Iruka sospirò, quei due erano incredibili.
- I doujutsu appartengono a chi ha una kekkei genkai, solitamente sono di clan come i Hyuuga, con il byakugan - spiegò ancora.
- Perché dovrei averne uno? - chiese curioso, magari avrebbe potuto scoprire qualcosa sulla sua famiglia.
“Ne parlerò con Neiji” pensò Iruka
- Sembri avere una grande abilità negli occhi - rispose semplicemente.
 
Il giorno dopo, quasi svegli, i tre si incontrarono nel campo di allenamento, e non ci volle molto a capire che Kakashi avrebbe tardato anche stavolta.
- Perché c’ha chiesto di venire all’alba se poi ci mette tanto - chiese Kushito stanco, avrebbe preferito di gran lunga un buon ramen.
Irashi preferì rimanere indifferente alla fame e starsene zitto, Nanashi ne approfittò per osservare le nuvole.
Passarono l’intera mattinata ad aspettare
- Buongiorno ragazzi! - li salutò Kakashi
- Sei in ritardo! - esclamò Kushito seguito da un “Che seccatura” di Nanashi e un sospiro di Irashi.
- Beh, direi che possiamo cominciare - disse Kakashi mostrando due campanelli - Il vostro obiettivo è togliermi questi campanelli -
- Solo questo? - chiese ingenuamente Kushito
- Solo se riuscirete a sottrarmi questi campanelli potrete mangiare - spiegò Kakashi - Quello che non riuscirà a prendere un campanello entro mezzo giorno, sarà legato al palo a guardare gli altri mangiare -
I tre sentirono lo stomaco vuoto, allora per questo che aveva chiesto che non mangiassero.
- Ma ci sono soltanto due campanelli - notò Nanashi
- Esatto - i tre si guardarono.
- E se nessuno riuscisse prendere i campanelli? - chiese Irashi.
- Allora tutte e tre mi guardereste mangiare legati ai pali e quelli che non supereranno il test faranno ritorno all’accademia - ingoiarono a vuoto, la gola era secca, dovevano farcela.
- Cominciamo -







 
*-*-*-*

Evviva! Sono apparsi Itachi e Nari, ho una vera ossesione per Itachi (quello di Kishi) e Itachi (il mio) non poteva che essere uguale a lui *-* (anche se soltanto quando combatte) Nari invece é uguale a Sasuke (quanto li detesto :P)
Iruka vuole parlare con Neiji della possibilità di Irashi avere un doujutsu, per la storia in sé non ha molta importanza ma per il personaggi di Irashi il suo doujutsu é molto importante :D Quale credete che sia?
Adoro il test dei campanelli :D Il cap é pronto ma non sono tanto sicura di com'é venuto :/ Poi me lo direte voi :'D
Aticipazione del titolo del prossimo cap: Il test dei campanelli
Anche questo parecchio scontato ma come titolo mi piacce :3 (specialmente l'immagine che ho fatto)
Al prossimo cap!

fs_rm

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 - Il test dei campanelli ***


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Capitolo 7 - Il test dei campanelli
 
Kakashi analizzò il campo, Irashi e Nanashi si erano nascosti bene ma nulla che lui non potesse non notare. Kushito era tutt’altra storia, se ne stava davanti a lui, con un sorriso.
- Riuscirò prendere quei campanelli Kakashi-sensei - annunciò il biondo, prese il suo libro, il che fece arrabbiare il ragazzino, partì con un calcio facile e continuò a colpirlo senza però riuscirci.
- Non lo sta nemmeno prendendo sul serio - sussurrò Irashi, doveva aspettare il momento giusto.
Kakashi sorrise, Kushito era veloce, se fosse meno impulsivo e sfruttasse ciò, avrebbe potuto prendere i campanelli. Irashi era tutt’altro, rifletteva prima di agire, ma era troppo sicuro delle sue mosse per capire quanto fossero ovvie. Nanashi invece era una degna Nara, non aveva fretta di attaccare, e cercava di ricostruire tutte le possibilità per toglierli i campanelli.
- Ora - Irashi lanciò la prima kunai e si spostò, ottima mossa se fosse stato un altro nemico, ma era anche prevedile.
- Kawarimi? - si chiese quando vide il tronco, doveva spostarsi altrove, era un bersaglio troppo facile.
Kushito cercò di capire dove fosse il maestro quando vide per terra uno dei campanelli.
- Ma così è troppo facile - esclamò, Irashi lo vide correre senza preoccuparsi più di tanto.
- Dobe, è una trap… - non ebbe nemmeno tempo di avvertirlo che Kushito si ritrovò appeso all’albero - Trappola -
Nanashi sospirò, era il suo turno.
Analizzò gli alberi, sembravano tutti uguali, ma sapeva che non era così.
- Lì - Kakashi sentì una kunai conficcarsi proprio vicino alla sua testa, era brava. Ma non bastava.
Kushito riuscì a tagliare la corda riuscendo finalmente a liberarsi.
Continuarono a lottare contra Kakashi senza nemmeno sfiorare i campanelli.
- Non c’e la possiamo fare così - analizzò Nanashi cercando di capire da dove sarebbe venuto, ma per adesso non aveva idea. Non sarebbe venuto da destra o da sinistra, allora.
- Sotto - ma era troppo tardi, Kakashi la tiro in giù facendo rimanere soltanto la testa.
- Ora siete soltanto voi - disse con gli occhi ancora sul libro. Sapeva che Kushito era arrabbiato che non li considerasse nemmeno, doveva capire che provocarlo era una tattica per fare in modo che la rabbia guidasse le sue mosse e così diventasse facile prevedere quello che avrebbe fatto, come il calcio alla testa.
Irashi cercava di non farsi prendere dalla rabbia, ma nemmeno a lui piaceva l’idea che Kakashi non li prendesse sul serio. Lottare contra un jounin non era facile.
La lotta continuò per parecchio mentre Nanashi cercava di liberarsi, aveva un piano.
Quando finalmente riuscì a liberarsi osservò la lotta, senza di lei quei due non potevano farcela. Doveva concentrarsi, se il suo piano avesse funzionato sarebbero riusciti a prendere quei campanelli.
- Kakashi-sensei - se Nanashi stava cercando di attirare la sua attenzione voleva dire che aveva un piano.
La vide estrarre due ventagli, era lo stesso colpo di Temari, ma essendo più piccoli erano più maneggevoli, più discreti e se usati correttamente più devastanti.
Non c’era come scappare se non da Terra e lì avrebbe usato la sua stessa mossa contra di lui.
Nanashi sorrise, era fatta.
- Ora - urlò ai due.
Kakashi provò a muoversi senza però riuscirci, lei non aveva mai voluto che lui cercasse di scappare ma che cadesse nella sua trappola, quando aveva estratto i ventagli aveva già previsto tutte le sue mosse.
- Bene avete preso i campanelli e potete mangiare ma tu Nanashi, no - Irashi e Kushito lo guardarono sconvolti, Nanashi invece semplicemente sbuffò, aveva previsto anche quello.
Kushito osservò il campanello che teneva in mano.
No, quello non era giusto.
- Nanashi - la ragazzina lo guardò annoiata finché lui non le porse il campanello - Prendi -
- Cosa? - era realmente raro che qualcosa la sorprendesse.
- Sei stata tu a fare in modo che prendessimo i campanelli, io sono solo caduto in trappola, l’unica che merita sei tu - anche Irashi le porse il campanello
- Per quanto odi ammetterlo, il dobe ha ragione - Kakashi sorrise
- Voi… - i tre si voltarono verso il loro maestro preoccupati dal tono serio.
- Avete superato il test - annunciò per sorpresa dei tre
- Ehhh? - non capivano
- Questo test ha un significato molto importante - spiegò - Questo test è fatto per promuovere il gioco di squadra -
- Kushito sei troppo prevedibile, quando ti arrabbi diventa facile prevedere quello che farai, e invece di usare la testa ti sei buttato a capo fitto, in una missione vera questo potrebbe costarti la vita - continuò poi - Irashi invece hai cercato di usare tutto quello che potevi per attaccarmi, ma eri troppo sicuro di te, e nonostante potessi aiutare Kushito non l’hai fatto -
Kakashi si voltò verso Nanashi, era simili a loro, anche se loro l’avevano superato in modo diverso.
Quello era realmente il nuovo team 7.
- Tu Nanashi sei stata l’unica a pensare a questi due, e non li avrei approvati se non avessero dimostrato di meritarlo - ricordò la faccia di altri tre ninja appena diventati genin spaventati all’idea di dover tornare all’accademia
- Perché? - chiese Irashi
- Una volta qualcuno mi ha insegnato qualcosa che non dimenticherò mai - si avvicinò alla lapide, nonostante quello che aveva fatto il suo nome continuava lì - Nel mondo ninja chi non segue le leggi e non rispetta le regole è considerato feccia ma… -
Era ora che la nuova generazione prendesse il posto di quella vecchia
- Chi abbandona i propri compagni è feccia della peggior specie -
Era un maestro incredibile.











 
*-*-*-*

Non sono per nulla convinta di questo cap :/ Non volevo che fosse uguale al test di Naruto, ho dovuto combattere contra il desiderio di fare finire Kushito legato (perché non sapevo come fare per farlo finire legato senza che Irashi e Nanashi prendessero i campanelli o lui si mettesse a mangiare di nascosto) quindi dovrò accontentarmi della trappola ovvia XD
Cosa ne pensate? Delusi?
Ma nonostante tutto, adoro la scena in cui Kushito pensa che non è giusto :3 (soltanto io riesco ad adorare una scena che ho scritto XD)
Anticipazione del titolo:  Ciò che ha lasciato indietro
Non è molto importante per la storia ed è corto ma mi piace :')
Al prossimo cap!

fs_rm

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 - Ciò che ha lasciato indietro ***


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Capitolo 8 - Ciò che ha lasciato indietro
 
Ino consegnò un mazzo di fiori bianchi ad Asuiamato, diventava sempre più simile ad Asuma-sensei
- Salutami Kurenai-sensei e anche … Asuma-sensei - disse malinconicamente
- Certo Ino - ricordò quando era il maestro ad andarsene con rose o altri fiori per Kurenai.
- Non dovresti perderti nei ricordi - Shikamaru entrò con un mezzo sorriso dopo aver salutato il suo alluno
- Se non mi sbaglio, quello che l’ha soprannominato Asuma-chan sei stato tu - Ino rise al ricordo di quando Asuiamato era diventato genin
- Da oggi sarò il tuo maestro, Asuiamato - disse al bambino
- Tu zio Shikamaru? - chiese confuso, sapeva che sarebbe stato un jounin a diventare il suo maestro ma non immaginava fosse proprio Shikamaru.
- E’ una promessa che ho fatto a tuo padre - Asuiamato si rabbuiò, avrebbe voluto poter conoscere suo padre.
- Asuma-chan - era un bel soprannome.
- Comunque, che ci fai qui? - chiese poi Ino - Dei fiori per Temari? -
- No, una missione - non doveva essere una missione facile se Shikamaru fosse diventato così serio.
- Di cosa si tratta? - forse aveva un’idea di cosa potesse essere
- Dobbiamo seguire tracce di Obito, verremo affiancati da Neiji e Kiba -
- E se fosse una trappola - Shikamaru non voleva pensare a quella probabilità ma come ninja e come strategista non poteva non pensare al peggio
- Non lo so -
Uscirono dal negozio e Ino sorrise, Hana stava dipingendo sul monte degli Hokage, aveva un dono per la pittura, proprio come Sai.
- Vorrei che fossero qui - quella doveva essere la giornata della memoria perché i ricordi di quando Naruto e Sakura era ancora vivi erano nitidi come se fossero stati soltanto il giorno prima invece di dodici anni prima. Tutte le risate, tutti i battibecchi, tutti i sorrisi, tutta la felicità.
La loro allegria mancava al villaggio, mancava a tutti.
 
Sai osservava Hana pitturare lentamente i profili delle case di Konoha, era un’artista.
- Brava - la incoraggiò, Hana era piuttosto brava a fare quello che anticamente lui non riusciva a fare.
Catturare i sentimenti e metterli nella pittura.
E ciò che dipingeva era una Konoha spenta, triste.
La morte di Naruto aveva lasciato un vuoto in tutti.
Konoha aveva perso la sua luminosità.
 
Neiji guardò una foto, ritraeva lui e Hinata prima che sparisse nel nulla.
Quante volte avrebbe voluto sapere cos’era successo realmente, avevano cercato tante volte sapere dov’era senza però trovarla.
Non era morta e di questo ne era sicuro, ma non avrebbe mai accettato la possibilità che lei se ne fosse andata per volontà propria senza dire nulla. Avrebbe almeno voluto sapere le sue ragioni.Osservò Kyo e Seiko allenarsi. Byakugan contra byakugan. Gli rievocava sempre molti ricordi, come l’esame chunnin per esempio.
Naruto avrebbe saputo cosa dire, era diventato col tempo un grande ninja, ma era sempre stato una grande persona.
Dovrebbe essere li.
 
C’era da dire che il team 7 avesse sempre delle foto particolari. Kushito aveva deciso all’ultimo di cambiare di posto, Irashi era quasi caduto nell’impeto dell’amico e Nanashi era caduta per il movimento brusco.
Aveva una nuova foto da aggiungere ora, nuovi ricordi da creare, un nuovo team.
- Kakashi-sensei, Kakashi-sensei - lo chiamò Kushito
- Cosa c’è? -
- Potresti parlarci degli Hokage precedenti? - chiese - A quanto ne so, ne hai conosciuti parecchi -
- Vorresti dire che sono vecchio? - Kushito rise - Ma sì, tranne il primo e il secondo Hokage che sono morti molto prima che nascessi, gli altri li ho conosciuti, il sesto in particolare -
Gli occhi di Kushito si illuminarono - Allora potresti parlarci di lui! -
- Che dire, era tipo allegro, non si lasciava abbattere da nulla - Nanashi aveva l’impressione che quella descrizione si adattasse anche a Kushito - Ha creduto fino in fondo nel suo sogno, e nonostante tutto quello che la vita gli ha riservato, prima della felicità, è riuscito ad andare avanti con il suo modo ninja di essere -
- Come lo conosceva così bene? - chiese Nanashi
- E’ stato il mio alluno alla vostra età - persino Kushito e Irashi non sapevano di questo.
- E devo dire che manca molto a tutto il villaggio - nonostante l’espressione seria, la faccia scolpita di Naruto sembrava sorridere - Ma ha lasciato dietro di se cose molto importanti -
Osservò Kushito, Tsunade non voleva illudersi visto che magari Kushito non era il figlio di Naruto, ma lui credeva che fosse Kushito.
Naruto era dentro di lui, poteva rivederlo nei suoi occhi.








 
*-*-*-*
Non è un granché ma a me piace ^-^ E' corto ma mi piaceva l'idea di descrivere i sentimenti di alcuni personaggi su quello (come dice il titolo) che Naruto ha lasciato dietro *-* Ed ora sapete chi è Asuiamato, ma credo lo sappevate già ^-^'
Avete visto l'ultimo capitolo del manga? (Se non lo avete letto vi sconsiglio di leggere) Sasuke finalmente ha smesso di essere un'inutile ^o^ (Ma il mio odio per lui continua mentre la mia ossessione per Itachi aumenta) *-* Minato e Hashirama lotteranno (tra tutto è quello che più voglio vedere), come le ragazze riescono a perdonare Sasuke quando lui ha cercato di ucciderle? Sul serio non capisco >.< Speriamo che magari con il ritorno di Sasuke, Sakura in qualche modo riesca a capire chi ama realmente *-*
(Ora potete tornare a leggere)
Non immaginate quant'è difficile trovare immagini con Neiji e Sai tristi -_-' Ho dovuto arrangiarmi come potevo per creare questa immagine, di Kakashi è stato facilissimo ^-^ Mentre di Ino non era difficili ma nessuna era bella :P Così c'ho messo un fan art u.u
Allora che ne pensate del cap?
Il prossimo cap ci vorrà un po' (questo non è ancora pronto) purtroppo scuola e un blocco mi impediscono di continuare (e ultimamente sono alquanto drammatica :/ )
Vabbé u.u Al prossimo cap ^-^

fs_rm

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 - Chi siamo ***


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Capitolo 9 - Chi siamo
 
- Bersaglio localizzato - sussurrò Irashi al ricevitore - Ore due dalla mia postazione -
- Bene - sussurrò Kakashi - Al mio tre, uno… due… tre -
I tre genin acchiapparono il gatto fuggitivo. Ma Kushito ne risentì.
- Maledetto gattaccio - i graffi erano ancora ben visibili e Irashi anche se non lo dimostrava era divertito.
- Se fossi meno impulsivo - il biondo lo guardo in modo assassino
- Vorrei vedere se fossi stato tu - Irashi fece un mezzo sorriso, la loro amicizia era un continuo prendersi in giro
- A differenza tua io sono un genio, dobe - i due si guardarono in modo di sfida, era quasi possibile vedere le scintille.
- Seccature - Nanashi continuò a camminare senza importarsi dei due.
Kakashi sospirò, erano scontenti delle missioni, Irashi non l’avrebbe ammesso e Kushito mancava poco che esplodesse.
Beh, nemmeno lui era tanto contento di missioni come catturare gatti o togliere erbacce, il lato positivo era che aveva più tempo per leggere.
- Kakashi-sensei - si lamentò Kushito - Quando faremo missioni più avvincenti? Come scortare qualcuno importante o proteggere principesse? -
- Quando ne sarete capaci -
I tre si bloccarono sul posto, li aveva definiti incapaci?
- Comunque, ora abbiamo l’allenamento - i tre si ripresero curiosi, Kakashi non aveva detto che si sarebbero allenati.
- Perché ci stiamo dirigendo verso villa Hyuuga? - chiese Irashi, la villa Hyuuga lo aveva sempre incuriosito ma non aveva mai provato ad andarci.
- Neiji ci aspetta -
 
- Quindi questo è il tuo nuovo team? - Neiji li osservò, Nanashi era distante, più interessata alle nuvole alla finestra, mentre Irashi e Kushito erano ansiosi di sapere il suo giudizio.
Sia Iruka che Kakashi gli avevano proposto di vedere se Irashi avesse il byakugan ma gli occhi del ragazzo erano… diversi.
Non aveva mai visto occhi così, gli occhi chiari mostravano il doujutsu del clan Hyuuga, ma gli occhi di quel bambino non erano chiari, neri era il colore naturale di quelli del clan Uchiha, ma lui non aveva nemmeno gli occhi scuri, erano come una via di mezzo. Ma ciò era impossibile.
Quel bambino lo incuriosiva, Irashi ricordava lei.
- Kakashi è stato il maestro di una leggenda del mondo shinobi, sono curioso di vedere quali altre leggende creerà - sentenziò alla fine
- Kakashi-sensei ci ha detto che ci allenerai, che tipo di allenamento? - chiese entusiasta Kushito
- Non gliel’hai detto? - chiese Neiji e Kakashi sorrise nervoso
- Detto che? - chiese Nanashi
- L’allenamento con Neiji lo farà solo Irashi, è un allenamento speciale - spiegò - Noi faremo un altro tipo di allenamento -
Kushito rimase stordito per qualche secondo.
- Eeeeehhhh - esclamò poi - Perché lui farà un allenamento speciale? -
- Perché sono un prodigio - lo prese in giro Irashi, ma in verità nemmeno lui capiva perché dovesse fare un allenamento speciale.
- Per me sei solo un idiota - si arrabbiò Kushito.
- Per me entrambi siete solo delle seccature - sbuffò Nanashi, come al solito.
- Ma fanno sempre così? - chiese Neiji e Kakashi sospirò.
 
- Hai capito? - chiese Neiji finita la spiegazione, Kushito e Nanashi era curiosi di sapere in cosa consistesse l’allenamento speciale di Irashi, Kakashi invece era curioso di sapere se Irashi avesse realmente il byakugan.
Neiji lo osservò, nel tempo in cui aveva spiegato aveva notato che Irashi realmente avesse qualcosa di particolare negli occhi, non sapeva dire cosa, ma c’era. Anche lui era curioso.
Irashi si concentrò, doveva fare come aveva detto Neiji. Doveva farcela.
- Byakugan -
Quando aprì gli occhi cambiò tutto, i colori erano spariti ma riusciva a vedere tutto, Kushito e Nanashi che lo guardavano ma erano diversi, riusciva sentire molto meglio il loro chakra e riusciva a vedere le vie del chakra, se si concentrava riusciva a vedere anche molto oltre la villa, era incredibile.
Riusciva a vedere tutto.
Neiji lo guardò sbalordito, le vene indicavano l’attivazione del byakugan mentre gli occhi erano diventati più chiari, fino a diventare del colore tipico del clan.
Non lo credeva possibile.
Irashi disattivò il byakugan senza fiato, era sorpreso da se stesso.
- Incredibile - esclamò Kushito - Cosa riesci a fare ora? -
- Riesco a vedere tutto - pronunciò senza crederci
- Ma dimmi, con il byakugan riesci a vedere sotto i vestiti degli altri? - chiese scherzando Kushito
- Vuoi che ci provi? - Irashi stette al gioco dell’amico, cosa avrebbe inventato quel dobe.
Un’aura nera si formò intorno a Nanashi, e il suo sguardo non intendeva nulla di buono
- Voi due, SECCATURE - i due si ritrovarono stesi a terra con un bernoccolo e Kushito aveva persino un occhio nero, da quando Nanashi era così violenta?
 
Neiji guardò distratto i bambini e si rivolse a Kakashi.
- Credi che lui possa essere? - lasciò la domanda in sospeso ma Kakashi capì benissimo cosa intendesse.
- Non lo so - osservò i tre, era come un deja-vù - Non lo so proprio -
 
- Ora il nostro allenamento - iniziò Kakashi - Dovete salire sugli questi alberi -
- Ma è troppo facile - esclamò Kushito
- Dovete salire, senza usare le mani - i tre lo guardarono, ognuno in modo diverso, Kushito era semplicemente sorpreso, lui sapeva come fare, Nanashi una volta tanto non era annoiata, Irashi invece lo credeva pazzo.
- E come si fa? - chiese Irashi, non c’era come salire senza usare le mani.
- Beh… - Kakashi iniziò a spiegare ma Kushito lo interruppe.
- Lo so io come -
Sentì quella sensazione dentro se che ora sapeva essere il chakra e lo incanalò nei piedi.
Kakashi lo guardò sorpreso, non credeva che Kushito avesse un tale controllo del chakra, riusciva benissimo a camminare sull’albero normalmente, e in più aveva un chakra realmente incredibile, sembrava quello di un Uzumaki.
Arrivato al ramo più basso sorrise all’incredulo Irashi e ai sorpresi Kakashi e Nanashi.
Era come Naruto e Sakura.
 
Qualche giorno dopo, Irashi e Kushito andavano per il palazzo dell’Hokage.
- Convocati dall’Hokage? - chiese Kushito - Credi che ci darà un’altra missione per catturare un gatto? -
- Probabilmente, siamo solo genin -
Una volta tanto persino Kakashi era in orario mentre Nanashi era già lì.
- Tsunade-sama - salutarono tranne Kushito
- Ciao baa-chan! - era buffo come nonostante lei cercasse di non illudersi, Kushito le ricordava Naruto in tutto e per tutto.
- Ho una missione per voi - sentenziò lei
- Non dobbiamo catturare un altro gatto, vero? - chiese Kushito, non ne poteva più di gatti.
- Sta zitto, dobe - lo sgridò Irashi, ma era mai possibile che non sapesse stare zitto, certo che nemmeno lui voleva quel tipo di missione ma Kushito era esagerato.
- No, sta volta no -
Il team 7 avrebbe avuto una missione di gran lunga diversa da quello che immaginavano.
- Dovrete consegnare un documento al Kazekage - spiegò 
- Una missione a Suna -
 
Ci volevano tre giorni per arrivare a Suna, un viaggio pericoloso, ma nonostante ciò il primo giorno era stato tranquillo.
Camminava tranquillamente ma Kakashi aveva la netta sensazione che qualcuno li stesse osservando.
In un viaggio come quello per Suna non hai mai la certezza che nessuno ti attaccherà, ciò sarebbe stato un problema.
- Irashi - sussurrò - Controlla la zona -
- Byakugan -
Non voleva allarmare tutti, magari si stava preoccupando per nulla, ma quella sensazione non voleva abbandonarlo.
- Nulla - rispose il bambino, ma anche lui aveva una strana sensazione.
- Byakugan? Interessante - sussurrò qualcuno nascosto nell’ombra.
Kakashi si fermò di colpo, ora ricordava quella sensazione, era qualcosa che non sentiva da tanto tempo.
Poteva essere soltanto una persona.
- Dovresti smettere di nasconderti - disse
- Sasuke -









 
*-*-*-*

Sono tornata ^o^ Vi sono mancata? Credo di no, ma vabbé
Mi scuso, c'ho messo un po' per pubblicarlo, ma le verifiche mi stanno uccidendo (questa settimana poi ho avuto verifiche tutti i giorni) ho un mezzo raffreddore e non avevo la minima idea di come scrivere questo cap ç_ç (spero sia venuto bene)
Tante cose in un solo (minuscolo) capitolo, Irashi mostra il suo doujutsu (ma ricordate, gli occhi di Irashi sono particolari), Nanashi dimostra il suo lato violento (XD L'avrò pure scritto io ma mi sono sbellicata dal ridere con Irashi e Kushito) e colpo (non così tanto) di  scena, appare Sasuke.
Che ne pensate? Cosa credete farà Sasuke? (Scommetto che nessuno lo indovinerà)
E oltre ha Sasuke, ho deciso che farò apparire un'altro personaggio (uno che molti si stanno chiedendo dov'è, non ho piena certezza di farlo apparire ma se lo farò probabilmente apparirà nel cap 11)
Probabilmente il prossimo cap sarà un po' corto, quindi cercherò di fare del mio meglio con l'11 :)
Anticipazione titolo: Sasuke e il passato di Kushito.
Perché credete sia il passato di Kushito? E domanda per voi, sto pensando di far partecipare il new team 7 del Esame Chunnin, che ne pensate? Nel caso dovrete aiutarmi perché ho programmato che ci vorrebbero almeno altri 8 personaggi per completare, quindi dovrete crearli voi ;)
Dovete solo fare una "scheda" sul personaggio con
Nome:
Aspetto:
Carattere:
Passato:
^-^ Vi ringrazio, mi aiutereste tanto
Ci vediamo al prossimo cap :D

fs_rm

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 - Sasuke e il passato di Kushito ***


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Capitolo 10 - Sasuke e il passato di Kushito
 
- Dovresti smettere di nasconderti -
- Sasuke -
 
Il moro fece un mezzo sorriso.
- Ora hai una nuova banda di mocciosi a cui badare - disse aspro
- E tu non sei cambiato di una virgola - rispose al suo vecchio alluno - Cosa ci fa qui? -
- Non posso incontrare il mio vecchio sensei? - chiese ironico, la freddezza nella sua voce non era cambiata.
“Sensei?” si chiese Nanashi.
Osservò i tre genin in posizione difensiva, ma lo sguardo si posò su Irashi soltanto, erano passati dodici anni ormai, sorrise, Irashi aveva degli occhi speciali, poteva sentirlo.
- Non ti fai sentire dalla fine della guerra, non credo sia una visita di cortesia - Sasuke aprì gli occhi rossi, aveva qualcosa da fare.
- In effetti hai ragione -
Kushito rimase sconvolto, Irashi stava tremando?
Kakashi non capì, perché intrappolare Irashi in genjutsu?
- Non muoverti di lì Kakashi-sensei - sorrise sadico - O potrebbe succedere qualcosa di brutto -
Kakashi strinse i pugni, conosceva bene Sasuke, una minaccia sua non era da prendere alla leggera.
Irashi non riusciva a smettere di tremare, scene di guerra, di morte, di sangue gli passavano davanti quasi fosse uno schermo. Era orribile.
Cadde a terra ansimante, perché? Perché gli stava facendo questo?
- No - sussurrò qualcuno nell’ombra, Sasuke ritornò impassibile, no.
- Ancora non siete abbastanza per me - disse poco prima di sparire - Non è ancora tempo -
- Andiamocene - disse Kakashi, Sasuke poteva tornare dovevano fare presto, Irashi si stava riprendendo, ma continuava a non capire, cosa aveva spinto Sasuke a venire? Qual’era il senso di tutto quello? E principalmente, cosa significava quella frase?
 
- Credo che ormai siamo abbastanza lontani - disse Kakashi
- Kakashi-sensei - Nanashi era stata particolarmente silenziosa durante tutto il viaggio, a quali conclusione era arrivata?
- Credo che tu debba spiegarci di più sul tuo antico team - decisamente una degna Nara, Irashi era completamente ristabilito ma era pieno di domande, troppe domande.
- Come vi ho già detto, sono stato il maestro del sesto Hokage - iniziò, dopo quello che era successo doveva alcune spiegazioni ai tre genin - Gli altri due componenti erano Haruno Sakura e… Uchiha Sasuke -
- Credevo che tutti gli Uchiha fossero stati uccisi - esclamò Irashi
- Non tutti, di quella tragedia ci fu solo un sopravvivente - i ricordi erano più nitidi che mai, non riusciva a credere che Sasuke li avesse attaccati - Sasuke era il miglior amico nonché rivale di Naruto -
- Migliore amico? - chiese Kushito, c’era qualcosa di strano negli atteggiamenti di quel Sasuke, non sapeva dire cos’era, ma sembrava contenersi.
- Sì, ma Sasuke tradì Naruto e la villa seguendo il ninja leggendario e nukenin Orochimaru - sembrava che Sasuke fosse ritornato a quel tempo - Credeva che Orochimaru lo avrebbe aiutato a compire la sua vendetta contro l’assassino del suo clan -
Irashi strinse i pugni, fin da piccolo il sesto Hokage era il suo idolo, sapeva che il sesto Hokage volesse la pace, Irashi non sopportava la vendetta.
- Durante la guerra abbiamo vinto anche grazie a lui, non riesco a capire perché ci abbia attaccati -
- Lo detesto - sussurrò Irashi - Detesto Uchiha Sasuke -
Nanashi ascoltò senza dire nulla ma mancava qualcosa - E Haruno Sakura? -
- Sapete dell’attacco a Konoha dodici anni fa? - chiese nonostante sapesse già la risposta - Tre anni dopo la guerra lei è diventata la moglie dell’Hokage e morrì insieme a lui in quell’attacco -
- Ci tenevi davvero a loro - rifletté Kushito con un sorriso
- Avevo promesso di proteggerli e proteggere loro figlio, ma ho fallito - aveva tanti rimpianti da perderne il conto, quello però era uno dei più grandi
- Figlio? Avevano un figlio? - Kakashi guardò intensamente Kushito
- Sì - disse
“Hanno un figlio”
 
- Dobbiamo proseguire - spiegò Nanashi - C’è un villaggio qui vicino -
- Il villaggio di campagna dove non ci sono ninja - rifletté Kakashi - Andrà benissimo -
- I-Il villaggio di campagna? - chiese Kushito nervoso
- E’ il luogo più vicino e più sicuro al momento -
- Sono sicuro che c’è qualche altro posto - esclamò
- Ci fermiamo per la notte, dobe - lo sgridò Irashi - Se non ci fermiamo lì tanto vale proseguire diretto per Suna -
- Arriveremo prima se andassimo diretto - cercò di convincerli Kushito, ma che aveva adesso?
- Di notte è facile che capiti una tempesta di sabbia, dobbiamo evitare le tempeste - pose fine al dibattito Kakashi, cosa c’era nel villaggio di campagna a innervosirlo tanto?
Per tutto il viaggio fino al villaggio Kushito rimase zitto, il che già per se era strano, ma quando arrivarono sembrava peggio di prima, faceva di tutto per nascondersi e Kushito non era un tipo timido e sembrava nervoso, si guardava intorno come se un nemico potesse spuntare dal nulla.
- Stai bene? - chiese Irashi facendo sobbalzare l’amico
- Eh? Chi? Io? N-no, io sto benissimo, anzi meglio di benissimo, hehe -
No, definitivamente lui non stava bene.
- Ma che cos’ha? - nemmeno Nanashi non riusciva a capire il compagno, che avesse a che fare con quel villaggio? Era diventato così da quando aveva menzionato il villaggio.
- Non lo so -
 
- Credo che qui andrà bene - sentenziò Kakashi guardando una locanda, sembrava il luogo perfetto.
Kushito ingoiò a vuoto. Lì no.
- Io invece credo che qui non sia un buon posto - cercò di convincerli
- Perché? Conosci questa zona? - chiese curioso Kakashi mentre Kushito iniziò a sudare freddo.
- No, certo che no, ma non mi sembra… il posto giusto - giustificò malamente, Irashi e Nanashi erano sempre più sospettosi.
- A me invece sì, proviamoci almeno -
Poco dopo i quattro ninja volarono fuori dalle porte della locanda sbattuti dalla padrona con non pochi insulti.
- Ma che maleducazione, non conoscono il rispetto - sbuffò Irashi, Kakashi era incredulo, aveva soltanto chiesto una camera, cosa aveva detto di sbagliato?
Kushito guardò in basso, lui sapeva perché li avevano cacciato - Scusatemi, è tutta colpa mia -
Era tempo che non correva per quelle strade, erano già passati sei anni da quando se n’era andato.
- Kushit… - provò a fermarlo Irashi ma era troppo tardi, i biondo era già sparito - Tsk, Dobe -
E anche lui iniziò a correre, ma cosa aveva quell’idiota?
Kakashi e Nanashi si guardarono, dovevano andare anche loro.
 
Tutto in quel luogo gli ricordava la sua infanzia, quella parte della sua vita che credeva sepolta ormai. Ma in realtà era nitido.
Non riuscì a trattenere le lacrime, lui odiava quel posto, la gente lo guardava chiedendosi se fosse proprio lui.
Aveva persino sentito qualcuno dire che lui era una maledizione di cui non riuscivano a liberarsi.
Lui odiava quel posto.
- Ehi, ma chi si rivede - disse un bambino insieme al suo gruppetto - Il mostro è tornato -
Ma certo, non poteva che essere uno di quelli che lo prendevano in giro.
- Che c’è mostro, non reagisci nemmeno a una provocazione - lo derise un altro - Tutti dicevano che eri pericoloso, ma per me sei solo un fifone -
Serrò i denti, se avesse voluto avrebbe potuto difendersi ma non ci riusciva.
- Ma guarda il mostro sta piangendo - i ragazzi continuarono a ridere, non riusciva a fare nulla, era debole.
- Kushito… - sussurrò un incredulo Irashi, ecco perché era strano, quello era il villaggio da cui proveniva.
- Ora lo sai - sussurrò Kushito.
- Il mostro si è fatto un amico, scommetto che è debole quanto lui - scansò i ragazzi e ricominciò a correre, voleva vedere qualcosa.
Irashi sospirò, e si diresse verso i ragazzi.
- Kushito è un’idiota, un dobe e ci sono momenti, il più delle volte a dire il vero, in cui lo detesto - alzò lo sguardo verso i ragazzi che rimasero zitti all’istante, quello era uno sguardo assassino - Ma se provate a chiamarlo ancora mostro, io vi ucciderò -
 
Nonostante il tempo, le macerie di casa sua c’erano ancora, non rimaneva nient’altro che quello della sua famiglia.
- Quindi questa era casa tua? - apparvero dietro di lui i suoi compagni e il suo maestro.
- Perché non c’hai detto che qui era che abitavi prima? - chiese Irashi
- Non volevo farvi preoccupare -
“Promemoria: non far arrabbiare Nanashi” pensò quando la bionda lo colpì
- Perché mi hai colpito? - Irashi sorrise, non aveva capito come al solito.
- Sei un nostro compagno, ci preoccupiamo di te, quindi non fare il martire hai capito? Seccatura - lo sgridò Nanashi.
- Non lascerò che accada qualcosa ai miei compagni - disse Kakashi
- Hai capito dobe? -
Per la prima volta, era felice di sentire Irashi prenderlo in giro. E le lacrime ora erano di felicità.
Lui non era più solo.








 
*-*-*-*
Credevo di metterci di più a pubblicare :/ Meglio così ^-^ Cosa ne pensate?
Probabilmente volete pestare Sasuke e poi me, e vi capisco, anch'io voglio pestarlo XD Ma voglio di più pestare quegli stupidi che hanno insultato Kushito u.u
Beh, magari qualcuno ha capito, quindi vi chiedo, cosa immaginate che ha spinto Sasuke ad attacare il suo proprio figlio? ;) Naturalmente io non ve lo dirò (ç_ç non è molto difficile, sono troppo prevedibile)
Vi rompo di nuovo, ho ancora bisogno di sette personaggi (Grazie ancora a Soly Dea che mi ha aiutato ^-^)
Anticipazione titolo: La ragazza chiamata Sakura
*-* Sono curiosa di sapere chi indovinerà :D
Al prossimo cap!

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 - La ragazza chiamata Sakura ***


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Capitolo 11 - La ragazza chiamata Sakura
 
Alla fine erano riusciti a trovare una locanda che li accettasse, ma Kushito aveva finito per aver bisogno di trasformarsi per riuscirci. Certo che erano molto maleducati lì.
Il sole non era ancora sorto, ma aveva bisogno di camminare un po’.
A volte lo faceva a casa, quel giorno sarebbero arrivati a Suna.
Sospirò, sperava che i suoi zii non facessero nulla di esagerato o che le due seccature per eccellenza non esagerassero allo scoprire che era la nipote del Kazekage. Ma era sicura che lo avrebbero fatto. Sarebbe stata una seccatura.
Ma in fondo era felice di andare a Suna, non poteva andarci molto, sarebbe stato bello rivedere lo zio Gaara e lo zio Kankuro.
- Maledetti mocciosi - sentì qualcuno urlare, vide dei ragazzi scappare ridendo di qualche bravata ma non per molto, la ragazza che aveva urlato prima li raggiunse e i bernoccoli che guadagnarono fu una punizione perfetta.
La ragazza si voltò e finalmente riuscì a vederla, aveva i capelli corti di un rosa caramella, e gli occhi verdi, erano identici a quelli di Kushito. Chi era quella ragazza?
Andò ad aiutarla, era una seccatura ma era anche curiosa, c’era qualcosa, quella ragazza assomigliava troppo a Kushito.
- Grazie - disse la ragazza quando l’aiutò.
- La gente di qui è una grande seccatura - disse lei.
- Hai una bella opinione di questo posto - ironizzò la rosa
- Un mio compagno è di qui e visto quello che gli hanno fatto non riesco a vedere questo luogo in modo migliore - Kushito era un tipo sorridente, il modo in cui quei ragazzini l’avevano ridotto era imperdonabile.
- Come ti chiami? - chiese con curiosità
- Nanashi Nara - rispose semplicemente, la ragazza sorrise debolmente
- Sakura - Sakura? Come Haruno Sakura? - Credo -
Nanashi la guardò confusa e la rosa sorrise.
- E’ strano ma non mi ricordo nulla del mio passato tranne… - la ragazza alzò lo sguardo quasi istintivamente al cielo - Qualcuno che mi chiamava Sakura-chan -
- Qualcuno? - una ragazza misteriosa chiamata Sakura, doveva essere una coincidenza, Kakashi-sensei aveva detto che era morta, forse si stava sbagliando.
- In realtà mi ricordo solo la sua voce - portò ancora istintivamente le mani al cuore - La voce di un ragazzo -
Nanashi era sempre più sospettosa, doveva parlare con Kakashi-sensei
- Scusa, ti sto annoiando - rise la ragazza, di certo a quella bambina non poteva importare delle sue disavventure.
- Scusami, ma devo fare qualcosa - la rosa vide la bambina correre, che strano.
- Nara? - le sembrava familiare.
 
- Kakashi-sensei - poteva sbagliarsi ma doveva confermare i sui dubbi
- Sì? - chiese distogliendo gli occhi dal libro, a volte si chiedeva quante volte lo avesse letto.
- Sull’incidente di dodici anni fa, non c’hai raccontato tutto, vero? - chiese e Kakashi sgranò gli occhi, la perspicacia dei Nara non avrebbe mai finito di sorprenderlo.
- No, in effetti no - sospirò, era contento che Irashi e Kushito non ci fossero in quel momento, era un ordine - Si dice che il sesto Hokage e sua moglie siano morti quel giorno ma non è la verità, solo quelli prossimi a Naruto come i tuoi genitori, io e Tsunade-sama sappiamo ciò che è realmente successo -
Per la prima volta era impaziente, quella ragazza poteva realmente essere Haruno Sakura?
- Quando Obito ha cercato di uccidere Irashi e il figlio di Naruto, sventato naturalmente, il neonato non è stato ritrovato, così come Naruto e Sakura -
- Come non sono stati ritrovati? - non capiva per la prima volta nella sua vita
- Quando siamo arrivati dove si era tenuto lo scontro fra Obito e Naruto, c’era solo sangue ma di loro non c’erano più tracce -
- Com’era Sakura? - nonostante confuso, Kakashi le mostrò la foto del team 7.
La Nara riconobbe subito Uchiha Sasuke dallo scontro del giorno prima, il bambino biondo le era familiare, se sostituisse gli occhi azzurri per verdi e togliesse i segni sul viso quel bambino era la copia sputata di Kushito, e poi la ragazza sorridente, i capelli dello stesso rosa caramella.
- Come erano i suoi occhi? - chiese ancora
- Verdi - rispose confuso - Perché? -
- Ho incontrato una ragazza - rispose, ora ne era certa - Capelli corti rosa e occhi verdi -
- Il suo nome era Sakura -








 
*-*-*-*

Lo immaginavo migliore :/ E più lungo ç_ç
Per chi si chiedeva che fine avesse fatto Sakura... eccola ^o^
Sakura ha perso la memoria :/ Cosa credete sia sucesso a Naruto?
Per ora non ho intenzione di creare del romanticismo (voi che ne pensate?) tra la nuova generazione(tranne uno perché a mia opinione è divertente) ma credo di aver fatto Nanashi sembrare innamorata O.o (Come riesco ad andare nell'OOC con un personaggio che ho inventato io stessa?)
L'ordine a cui si riferisce Kakashi è l'ordine di Tsunade che finchè non fosse scoperto cosa era realmente sucesso la sera in cui Naruto e Sakura erano scomparsi nessuno avrebbe rivalato nulla (in questo caso Kakashi ha disobedito all'ordine XD)
Cercherò di migliorare il dodici (ma non posso promettervi nulla T.T)
Antecipazione titolo: Suna
Credo che sia un pò ovvio O.O Ma non avevo un titolo migliore ç_ç
Al prossimo \(^o^)/

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 - Suna ***


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Capitolo 12 - Suna
 
Kushito rimase stupito dal villaggio, era così diverso da Konoha. Quindi quella era Suna.
Era entusiasta, avrebbero conosciuto il Kazekage? Chi sa com’era? Di sicuro un uomo molto saggio.
Irashi guardava intorno curioso ma senza lo stesso l’entusiasmo dell’amico. Erano finalmente arrivati Suna.
Nanashi semplicemente sospirò e accennò un sorriso. Suna.
- E’ da tempo che non vedo Gaara - commentò Kakashi - Chissà come sta? -
Raggiunsero tranquillamente la stanza incontrando il Kazekage che sorrise, Gaara era felice di rivedere sua nipote e Kakashi, non lo vedeva dalla morte di Naruto.
- Wow! - esclamò Kushito richiamando l’attenzione di Gaara - Quindi tu sei il Kazekage -
- Non sai contenerti vero? - Kushito lo guardò assassino, possibile che dovesse prenderlo in giro perfino davanti al Kazekage?
- Ma perché non te ne stai zitto? - chiese arrabbiato sotto lo sguardo confuso di Gaara e quelli rassegnati di Kakashi e Nanashi.
- Non sono io che è entrato urlando - disse Irashi
- Non stavo urlando - ribatté, Kakashi sospirò e andò da Gaara.
- Quanto tempo Kakashi - lo salutò il Kazekage.
- Dodici anni circa - precisò - E’ bello rivederti -
- Ciao Nanashi! - salutò la nipote
- Ciao zio - salutò lei
- Zio?! - chiesero all’unisono i due smettendo di litigare
La bionda semplicemente sospirò, sapeva che sarebbe finita così - Sì -
- Non glielo avevi detto? - chiese Gaara
- Avrebbero reagito così comunque - sbuffò lei - Sono delle seccature -
- Hai proprio preso da tuo padre - commentò Kankuro alla porta - Quindi voi siete Irashi e Kushito -
- Siete arrivati più tardi del previsto - disse Gaara a Kakashi mentre Kankuro conosceva “le due seccature per eccellenza” - Qualche problema per strada? -
- Sasuke - Gaara lo guardò confuso - Ci ha attaccati -
- Non ci sono più sue notizie dalla fine della guerra, perché vi avrebbe attaccati? - chiese
- Me lo chiedo anch’io - ricordò l’attacco di Sasuke, ma più ci pensava, meno ci capiva - Il suo attacco non aveva senso, ha preso di mira solo Irashi e all’improvviso se ne andato -
- Potrebbe trattarsi di quel bambino? - chiese osservando i due bambini, il biondo assomigliava a Naruto.
- Sasuke non avrebbe motivo di attaccare Irashi - rifletté Kakashi
- Kushito assomiglia a Naruto - disse Gaara nostalgico
- Sì, è davvero incredibile - Gaara sentiva che quel bambino sarebbe diventato un grande ninja, c’era qualcosa di speciale in lui.
Kankuro rise, Kushito era realmente un tipo particolare.
- Se non sapessi, avrei detto che tu sei il figlio di Naruto, siete uguali, ragazzino - Kushito lo guardò sorpreso, lui uguale al sesto hokage?
- Ma il sesto Hokage era un genio, io non gli assomiglio per niente - e per sorpresa sia di Kushito che di Irashi, Kankuro si mise a ridere, cosa c'era di così divertente?
- Credimi ragazzino, Naruto era tutt'altro che un genio -
- Ma il sesto Hokage, é uno dei più grandi eroi non solo della foglia come anche di altri paesi - esclamò Irashi - E' riuscito da solo a fermare i nemici nella quarta grande guerra ninja -
- Naruto può essere un eroe, e realmente é stato l'unico a battere Madara e Obito ma non l'ha fatto da solo - Kankuro ricordava molto bene le parole di Naruto, alla fine della guerra e quando é diventato Hokage.
- Se sono arrivato fin qui, lo devo per i miei amici e chi ha creduto in me, non ho vinto io, abbiamo vinto tutti -
- E Naruto aveva qualcosa molto più importante della forza - Gaara si avvicinò a Kushito, quel bambino aveva qualcosa, la stessa cosa che aveva Naruto, aveva un grande futuro davanti.
- Lui aveva questo - poggiò la mano sul cuore di Kushito - Lui aveva un cuore grande e la speranza per credere -
Kushito non riusciva a credere che fosse proprio il Kazekage a dirglielo - E io credo che anche tu abbia queste qualità -
Sorrise, un sorriso leggermente imbarazzato, si sentiva realmente felice. Il Kazekage era realmente un tipo saggio.
- Che ne dite di conoscere Suna? - chiese Kankuro ai tre genin nonostante Nanashi la conoscesse già.
 
- Intendi scriverli all’esame chunnin di quest’anno? - chiese Gaara curioso
- Sì - disse Kakashi - Ho solo paura che il test scritto sia come quello di Hibiki -
Gaara sorrise, ricordava benissimo il test psicologico del ninja.
- Per fortuna che si terrà Kumo, allora -
Quello sarebbe stato un esame chunnin veramente interessante.
 
Kushito osservò con entusiasmo la città, era realmente magnifica.
Nanashi conosceva già la città, per lei non era una novità.
Irashi invece pensava a tutt’altro, ultimamente erano successe varie cose, ma fra tutte ripensava a quell’attacco, strinse i pugni automaticamente.
Cosa portava qualcuno alla vendetta? E come poteva trasformare una persona.
Odio, c’era solo quello negli occhi di Uchiha Sasuke, negli occhi di sangue, il Sharingan.
Ma per un momento, che forse fu solo la sua immaginazione, quando se n’era andato aveva visto qualcos’altro.
Ma ciò non cambiava le cose, Uchiha Sasuke era un traditore.
- Dovresti calmarti - sussurrò Nanashi - Sembri sul punto di uccidere qualcuno -
- Non è nulla - disse scontroso
- Non cercare di fare il santo anche tu - Nanashi sorrise e lui sospirò, aveva ragione
- Scusa - si scusò lui
- Se continuiamo così ci lasceranno indietro - disse lei raggiungendo il compagno biondo.
Irashi l’avrebbe seguita a ruota se non avesse visto una ragazza cadere.
- Ehi, stai bene? - chiese porgendo la mano alla ragazza, doveva avere circa la sua età, i capelli erano corti e rossi, mentre gli occhi erano neri. Assomigliava abbastanza al Kazekage.
- Sì, gr-grazie - disse lei prendendo la mano del moro
- Sono Irashi, tu? - chiese
- Akane no Sabaku - si presentò lei guardandolo incantata.
- Akane! - esclamò Nanashi contenta di rivederla
- Nanashi, quanto tempo! - salutò la rossa
- Vi conoscete? - chiese Irashi
- Certo, siamo cugine - spiegò Nanashi - E comunque dov’è Karura? -
- Sono qui - un’altra ragazza camminava tranquillamente verso di loro, era identica ad Akane se non fosse che i suoi occhi fossero azzurri.
- Quindi siete voi le figlie gemelle di Gaara - apparì dal nulla Kakashi
- Le figlie del Kazekage? - chiese Kushito per poi sussurrare a Irashi - Credo che a quella dagli occhi neri tu piaci -
- Sta zitto dobe - sentenziò Irashi, c’erano sempre state ragazze che lo ammiravano, l’aveva appena conosciuta, era un po’ troppo.
- Piaci alla figlia del Kazekage, complimenti - lo prese in giro poi e Irashi ebbe voglia di strangolarlo, realmente non capiva cosa lo trattenesse.
- Comunque, benvenuti a Suna - li salutò cordiale Karura, erano quasi identiche d’aspetto e neanche di carattere erano molto diverse. Erano entrambe molto calme, ma Akane sembrava essere molto più allegra della sorella, però erano tutte e due molto gentili.
Erano decisamente le figlie del Kazekage.
 
Passarono il resto del giorno visitando Suna, per poi ritornare a Konoha. Ognuno con i suoi pensieri.
Kushito sorrideva se possibile più felice del solito, osservò il monte degli Hokage, osservò il sesto Hokage.
“Un giorno sarò come te, sarò un Hokage”
Irashi guardò le case distrutte del quartier Uchiha, per qualche motivo assurdo quel luogo continuava ad essere in qualche modo speciale per lui.
Nanashi osservò il cielo, era felice, era davvero da tempo che non andava a Suna, le era mancato.
Ma tutte e tre videro.
Una singola, stupenda, stella cadente.
Ognuno con i suoi sogni e le sue speranze.










*-*-*-*


Potete dire qualsiasi cosa, sono delusa da me stessa T.T Credevo di farlo meglio questo cap. Non ne sono affatto fiera :P
Soly Dea non so se è così che te l'ha immagini Akane e mi scuso se non è così :( Qualunque cosa dimmelo u.u E non l'ho fatta apparire molto, cercherò di farla apparire di più all'esame Chunnin :)
Prima però dell'esame Chunnin avranno un'altra missione ^-^ Anche perchè mi mancano ancora 5 personaggi :/ AIUTATEMI!!!! >.<
Non succede molto in questo cap, ma la scena in cui Gaara dice cosa aveva Naruto l'adoro :3
Anticipazione del titolo: La storia si ripete
Cosa credete che si ripeterà? XD L'abbiamo creata io e una mia amica, e a differenza di me, lei riesce ad uccidere i personaggi benissimo u.u Ma vi tranquillizzo che non sono nessuno di Naruto, sono dei personaggi inventati da noi (e probabilmente li odierete)
Beh, a presto! ^-^

fs_rm

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 - La storia si ripete ***


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Capitolo 13 - La storia si ripete
 
Era passato già un mese dalla missione a Suna e tutto era tornato alla normalità.
Kushito e Irashi si guardarono quasi volessero sbranarsi, quella era una guerra.
Nanashi non si sforzò nemmeno, non ce ne fu bisogno, la loro missione era di prendere del pesce per un uomo che ormai per l’età non poteva più farlo e le due seccature trasformarono la missione in una sfida.
Kakashi semplicemente sorrise mentre leggeva il suo libro, il bello delle storie era quando si ripetevano.
 
- Hehe, grazie ma credo siano troppi, non riuscirò a portarli tutti - l’uomo sorrise nervoso davanti a due sacchi stracolmi di pesci.
Kakashi sospirò ed aiutò l’uomo a portare il tutto.
 
- Però ho vinto io! - sorrise Kushito
- Affatto, ho vinto io - riabbatté Irashi, era da un po’ che stavano gareggiando su chi avesse vinto quella sfida ormai Kakashi e Nanashi non li stavano più ascoltando.
Avrebbero potuto continuare all’infinito se qualcuno non fosse piombato proprio davanti a loro.
- Vecchia zitella - imprecò il nuovo arrivato, tastò il bernoccolo sulla testa, la forza di Tsunade era incredibile nonostante gli anni.
- Konohamaru? - il ragazzo si voltò verso Kakashi, e sorrise ampliamente.
- Kakashi, ma quanto tempo - salutò lui mentre i genin lo fissarono curiosi.
- Cosa ci fai qui? - chiese Kakashi vista l’entrata ad effetto del ormai chunnin.
- Diciamo che tra poco imparo a volare di tanto che Tsunade-sama mi butta fuori a calci - rise per poi sospirare - Letteralmente -
- Tu chi sei? - chiese Kushito, e naturalmente Konohamaru…
- Io sono colui che diventerà il settimo Hokage di Konoha, io sono l’alluno del sesto Hokage, io sono Konohamaru del clan Sarutobi - si aspettò di tutto tranne il sentire i grilli di sotto fondo, quel biondino non era nemmeno sorpreso.
- Tu non sarai il prossimo Hokage - affermò Kushito e Konohamaru lo guardò truce
- Perché mai moccioso? -
- Perché prima dovrai battermi -
- …Dovrai prima battermi -
Konohamaru lo guardò, quel bambino…
Sorrise, aveva già sentito quelle parole prima. E aveva già visto quello sguardo.
- A quanto pare - iniziò a dire - Ho un grande rivale -
 
- Sei realmente stato alluno del sesto Hokage? - chiese Nanashi mentre tutti mangiavano all’Ichiraku.
- Certo, ero persino il suo alluno preferito - si vantò “l’alluno preferito”
- So perfino la sua tecnica più micidiale, nessun nemico può vincere questa tecnica - i tre genin lo guardarono strabiliati, quale tecnica poteva essere.
- Qual è? Qual è? - chiese Kushito entusiasta.
Konohamaru rise, quella tecnica, nonostante tutto, era la sua preferita.
- Oiroke no Jutsu -
Irashi e Nanashi caddero dalla sedia, quella… tecnica, era la più micidiale?
Kushito invece rise, non era deluso, certo che si era immaginato qualcos’altro ma non era affatto deluso.
- Hehe, scherzo, la vera tecnica preferita del sesto Hokage è il rasengan - a differenza di prima i genin osservarono stupiti quando con il Kage Bunshin formò il rasengan.
- Aveva anche altri jutsu come il rasen-shuriken e il senjutsu ma non li posso fare - spiegò poi, e Kushito lo guardò contento.
- Il sesto Hokage era un ninja incredibile! -
Quel bambino gli stava simpatico.
 
Irashi osservò la foto che aveva trovato tempo prima, era stupido ma si chiedeva chi era quella famiglia. Forse per la sua famiglia.
Nonostante il byakugan, non riusciva a vedersi come un Hyuuga, sapere chi erano i suoi genitori era ciò che desiderava più di tutto.
Un luogo a cui ritornare.
- Perché vieni sempre qui? - una voce dietro di lui lo fece cadere per lo spavento.
- Dobe, ma non sai cos’è la delicatezza? - lo rimproverò
- Non chiamarmi dobe!!!! - gli urlò, possibile che dovesse chiamarlo sempre così.
- Che ci fai qui? - chiese dopo che il biondo si calmò.
- Ti vedo sempre venire qui, mi chiedevo perché - spiegò, non capiva cosa ci trovasse in quel mucchio di macerie di così interessante.
- Mi sento bene - rispose semplicemente - Questo posto mi fa sentire bene -
- Queste macerie? - continuava a non capire
- Non lo so - rispose sincero - Soltanto questo posto -
 
- Oute - sentenziò Nanashi vincendo per l’ennesima volta contra Asuiamato.
Giocavano sempre a shogi quando suo padre non c’era, e naturalmente vinceva sempre lei.
- Nara - disse Asuiamato sospirando come se ciò potesse essere la risposta al fatto che perdeva sempre, e non aveva poi torto, mai sottovalutare il cervello dei Nara.
Nanashi sorrise, ultimamente pensava di riportare un antica tradizione di suo padre nel suo team, però conoscendo Kushito più che per carne avrebbe optato per il ramen.
- E le missioni? - chiese alla bambina che sospirò.
- Diventano scontri fra le due seccature - rise - Sono buffi -
- Sono contento per te - il ragazzo sorrise - Hai un ottimo team -
- E l’enigma di papà? - qualche giorno prima Shikamaru aveva fatto una domanda ad entrambi.
- Hai scoperto… - Asuiamato sorrise, il suo maestro sapeva fare dei grandi enigmi - …Il re? -
 
Kakashi sedette sul monte degli Hokage e osservò la città, non era cambiato molto da allora.
Poteva quasi vederli sorridere davanti a lui, non riusciva a smettere di pensare se quella ragazza che Nanashi aveva incontrato non fosse realmente Sakura.
Voleva sapere cos’era successo quella notte, cos’era successo a loro.
Ma di qualcosa era certo.
Loro sarebbero sempre lì.





*-*-*-*
Ok, doveva essere un'altro tipo di cap ma alla fine visto che dovevo far apparire Konohamaru e alla fine il cap è venuto così :3 Quella missione arriverà più tardi dopo l'esame chunnin
Non ho cambiato il titolo visto che ci sta bene in questo cap u.u
Ho cercato di rendere Nanashi un po' più dolce in questo cap perché credo di averla fatta troppo severa :/ Voi che ne pensate?
* Oute: è praticamente lo "Scacco Matto" giapponese per chi non lo sapesse :)
Purtroppo ho ancora 4 personaggi da decidere per l'esame chunnin, ma visto che la maggior parte apparirà dopo la seconda prova ho deciso che nel prossimo cap comincierà l'esame chunnin \(^o^)/ Non è ancora pienamente deciso, perciò non vi assicuro nulla :( E probabilmente d'ora in poi i cap potrebbero essere più corti :'(
Spero vi piaccia questo cap :) Vi ripeto che se mi aiutate sarebbe ottimo :D
A presto ^-^

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Capitolo 15
*** La famiglia che avrei potuto avere [Extra] ***


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Extra - La famiglia che avrei potuto avere
 
Aprì gli occhi lentamente, leggermente intontito. C’era tanta luce.
- Dove mi trovo? - chiese a nessuno in particolare
- Finalmente ti sei svegliato - disse un uomo dai capelli bianchi accanto a lui.
- Tu chi sei? - chiese sedendosi.
L’uomo sembrò offeso, salì in una delle rocce lì vicino mettendosi in una posizione ridicola.
- Io sono il grande Jiraya-sama, mi chiamano anche eremita dei ros… - era talmente concentrato nella sua presentazione di aver messo piede su del muschio bagnato, cadendo così davanti al biondo.
- Baka-sennin - affermò Kushito per poi guardarlo bene e sorridere - Hai la faccia da pervertito! Ero-sennin! -
Vide il ragazzino ridere e rise con lui.
- Sei proprio figlio di tuo padre - disse sorprendendo il bambino
- M-mio padre? - chiese - Hai conosciuto mio padre? -
- Se l’ho conosciuto? Ero il suo maestro! - esclamò l’uomo
- Puoi parlarmi di lui? - chiese ancora Kushito - Parlarmi di mia madre? -
Jiraya lo guardò, quegli occhi…
- Credo che di tuo padre, tu abbia già sentito parlare molto da Kakashi, dalla vecchia Tsunade e da quel ragazzino - pensò un po’ - Konohamaru, anche se adesso non deve essere più un ragazzino -
Il volto del bambino era inflessibile, voleva saperlo, lo voleva da sempre.
- Tuo padre era l’idiota degli idioti, e comparato agli altri alluni che ho avuto lasciava molto a desiderare - rise ricordando i momenti passati con Naruto mentre Kushito lo guardò dubbioso
- Ma non si è arreso ed è diventato un grande ninja ammirato da tutti -
Kushito sorrise contento.
- E la mamma? - chiese poi
- Dovresti chiederlo alla vecchia Tsunade, è stata la sua maestra - disse sorprendendo il biondo.
- Perché la baa-chan non me l’ha mai detto? - chiese più a se stesso, se lei sapeva, allora perché nasconderglielo?
Jiraya sospirò, se l’era dimenticato - Perché crede che siano morti -
- Crede? -
- Se fossero morti sarebbero qui! -
Kushito rabbrividì, quello significava che…
- Tu sei un fantasma! Però anch‘io sono qui… allora sono morto! - si agitò il bambino e Jiraya sospirò, non aveva più dubbi, era identico al padre.
- Calmati, non sei morto - quello calmò un po’ il ragazzo
- Allora perché? - ma Jiraya non rispose
- Il nostro tempo è scaduto - disse
- Ma non mi hai ancora detto i loro nomi! Non mi hai detto ancora tante cose! - disse Kushito mentre le lacrime solcavano il suo viso e sentiva di essere trascinato lontano.
- Sono sicuro che li ritroverai - disse un ragazzo dai capelli rossi e degli occhi strani - Ritroverai i tuoi genitori -
- E diventerai un grande ninja - disse una donna dai capelli rossi insieme ad un uomo biondo che gli sembrava familiare.
- Non piangere - disse Jiraya - Tu sei forte -
Kushito cercò di asciugare le lacrime senza successo.
- Uzumaki Kushito -
Non li conosceva, ma riusciva a sentire dal profondo del suo cuore, un calore.
Il calore di una famiglia.
- La famiglia che avrei potuto avere…-
 
- Te lo giuro, non era semplicemente un sogno! - cercò di spiegare ad un scettico Irashi quello che era successo.
- Cioè vorresti farmi capire che hai parlato con un tipo morto, chissà poi da quanti anni, e lui ti avrebbe parlato dei tuoi genitori che a quanto ne so io, che mi hai detto tu stesso tra l’altro, non sono nemmeno di qui -
Ora che ci pensava bene non faceva molto senso nemmeno a lui.
 
Tsunade si avvicinò alla tomba, era così semplice.
- Ciao Jiraya - poggiò i fiori che Ino aveva insistito per dargli.
- Sono già passati sedici anni - disse - Ci sono vari nuovi ninja promettenti -
Sorrise pensando a quei ragazzini, ognuno a suo proprio modo.
- Uno di loro mi ricorda Naruto, certe volte mi ricorda anche Sakura, non voglio illudermi, ma realmente spero che lui sia loro figlio -
Osservò il villaggio leggermente lontano.
- Tu continuerai a vegliare su di noi, vero? - chiese - Veglierai su Konoha -
- E anche… - vide un volto dai capelli biondo avvicinandosi in fretta - Su di lui -









*-*-*-*

Ok! Questo non è il cap vero e proprio, ma scrivere il capitolo sta diventando più difficile di quanto avessi immaginato ç_ç
Questo capitolo extra, è come i filler, non servono a nulla e non hanno nessuna importanza per la storia ma mi diverto a metterli XD E per ora ci saranno altri due extra (potrei farne altri, dipenderà in cosa il mio cervello dedicherà la propria immaginazione) ma incentrati su Irashi e Nanashi.
Volevo troppo un capitolo in cui Kushito parlasse con Jiraya ma visto che è morto ho dovuto arrangiarmi (non potevo ressuscitare sia Jiraya che Neiji ç_ç)
Non so quando sarà pronto il cap, ma finchè non lo sarà vi tormenterò con gli extra XD
Ma spero comunque che vi piaccia :D
A presto!!!

fs_rm

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Capitolo 16
*** Capitolo 14 - Esame Chunnin: Prima Prova ***


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Capitolo 14 - Esame Chunnin: Prima prova
 
- Kumo, eh - disse Irashi osservando il cielo di Kumo
- Due villaggi in così poco tempo! E diventeremmo chunnin - esclamò Kushito
- Non siamo ancora chunnin - rovinò la felicità del biondo, Nanashi - Dobbiamo prima superare l’esame -
- Yosha! Ci riusciremmo - esclamò il biondo sicuro di se mentre gli altri due sorrisero, sarebbero diventati chunnin.
 
Kakashi sorrise mentre salutava i genin, era in ritardo come al solito.
- Salve! -
- Sei in ritardo!! - esclamò Kushito, possibile che il loro sensei non riuscisse mai ad arrivare in orario?
- Scusatemi, ma c’era questa vecchietta che… -
- Bugiardo - esclamarono i tre all’unisono
Kakashi si fece serio, era arrivato il momento - Siete stati scritti all’esame Chunnin -
Camminarono per corridoio, incontrando Kakashi.
- Siamo in ritardo? - chiese istintivamente Kushito
- Eh? -
- Sei arrivato prima di noi, Kakashi-sensei! - rise il biondo facendo ridere gli atri due e perfino lo stesso Kakashi.
- Sono contento che avete accettato - rispose con un sorriso - Ora vi troverete ad affrontare nemici molto potenti e… -
Nanashi sospirò - Ci stai sottovalutando Kakashi-sensei -
Kushito e Irashi sorrisero - In fondo siamo il team 7 -
Kakashi li guardò sorpreso per poi sorridere. Quei tre…
- Ci siete anche voi eh? - chiese una ragazza dai capelli castani con un sorriso canino, seguita dal suo cane che abbaiò vivacemente.
- Amai - disse Kushito quasi ringhiando, Amai era la seconda persona che più lo infastidiva, naturalmente il primo era Irashi.
Una bambina dai capelli biondi e un sorriso stampato in faccia arrivò poco dopo
- Il libro che mi ha dato papà dice che a volte l’apparente odio tra una ragazza e un ragazzo vuole dire che c’e del tenero - disse Hana sorridendo senza capire lo sguardo truce dei due.
- Sta zitta! - urlarono i due e Hana si chiese cosa avesse detto di sbagliato
- So com’è essere incompresi - disse il bambino strano, Nashi, ignorato subito dopo.
- Non è bello che ci siamo tutti? - chiese un ragazzino dai capelli a caschetto e grosse sopracciglie - Sono sicuro che vinceremo tutti grazie al potere della nostra gioventù come dice papà -
- Non esaltarti troppo Hiro - disse Kyo seguita da suo fratello Seiko, i gemelli Hyuuga.
Kakashi sorrise nel vedere i genin, la nuova generazione.
- Devo andare ora - disse alla sua squadra - Credo in voi -
I tre sorrisero decisi, non avrebbero deluso le aspettative del loro sensei.
 
- La forza della gioventù, sono sicuro che passeranno la prima prova con facilità - Lee stava già progettando la festa che avrebbe fatto al figlio non appena fosse diventato chunnin.
Asuiamato sorrise mentre il fumo si diffondeva in aria.
- Come va Nanashi nel team, Kakashi? - nonostante sapesse dalla stessa cosa succedesse era curioso di saperlo da Kakashi.
- Trova sempre tutto una seccatura - rispose Kakashi - Non lo ammetterebbe mai, ma realmente si è affezionata a quei due, mentre il tuo team? -
- A volte i sorrisi di Hana sono da brividi - sospirò il ragazzo, Hana, oltre al talento per la pittura, aveva anche preso il modo di sorridere da Sai.
- Chissà se passeranno la prima fase - si chiese Kakashi
- Indovina chi sarà il loro esaminatore? - chiese Yamato apparendo nella stanza.
- Uhm? -
 
- Ehilà! Bakayaro, Konoyaro - disse l’uomo per sorpresa di tutti.
- Che tipo… strano - sussurrò Irashi e Kushito annuì, quello era il loro esaminatore?
- Non fatevi ingannare - disse Nanashi - Quello è Killer Bee -
 
-Lui, eh? - chiese Kakashi più a se stesso, sarebbe stato interessante.
 
Irashi sgranò gli occhi, quindi quello era Killer Bee? Incredibile
- Killer… Bee? - chiese Kushito senza capire, Nanashi sospirò non avrebbe mai finito di stupirsi della “sapienza” di Kushito
- Killer Bee è il Jinchuriki del Hachibi, il più grande eroe di Kumo nonché colui che ha aiutato il sesto Hokage ad controllare il suo bijuu - disse lei perentoria e Kushito sgranò gli occhi, quel tipo era forte.
- Questa è la prima prova, se sbaglierai, l'anno prossimo riproverai, oh yeah! - ma le sue rime non erano tra le migliori.
- In questa prova voi dovrete… - tutti silenziarono in aspettativa - Rompere un genjutsu -
- Genjutsu? - si chiese Kushito, avrebbe dovuto prestare più attenzione alle lezioni di Iruka-sensei
- Genjutsu è un abilità che permette creare illusioni nella mente dell’avversario - spiegò Irashi
- So tutto io - sibilò Kushito
- Dobe - ribatté Irashi
- Cosa proveremmo se rompiamo il genjutsu? - chiese un ragazzo dai capelli
Darui preferì spiegare, le rime di Bee forse non erano il meglio.
- Un ninja completo ha varie abilità, responsabilità e deve vivere di pericoli - spiegò - E nel caso di essere catturato da un nemico deve essere capace di non rivelare informazioni che possono mettere a rischio il villaggio -
- Ma se viviamo in un periodo di pace a che serve? - chiese una ragazza seguita da vari altri.
- Sì, ma esistono ancora vari nukenin pronti a tutto - spiegò zittendoli
- Cosa succede se non riusciamo a rompere il genjutsu? - chiese un ragazzo dai capelli neri e occhi castani.
- Verrete addormentati fino alla fine dell’esame chunnin e se uno soltanto della squadra fallisce torneranno tutti a casa - non sarebbe una prova facile.
- E’ il momento di iniziare, Bakayaro, Konoyaro - esclamò Bee
I tre aspettarono in silenzio, nemmeno Kushito se la sentiva di parlare, videro molti essere trasportati forse in ospedale addormentati, erano veramente pochi quelli che ritornavano.
- Irashi - chiamarono il bambino
Bee lo osservò, era piuttosto giovane, lo sguardo impassibile, non sapeva dire se era spaventato o sicuro di se, ma ciò che lo sorprese di più furono gli occhi, non ne aveva mai visti di così.
Non rimase tanto sorpreso quando il ragazzo non fu affettato dal genjutsu grazie al byakugan, ora che ci pensava quel ragazzino gli ricordava qualcuno
- Complimenti, sfidarti non vorrei, tu mi ricordi lei - disse Bee e Irashi lo guardò confuso.
Lei? Che si riferisse alla cugina di Neiji-san?
Irashi cadde sfinito dopo l’allenamento con Neiji.
- Devi impegnarti di più, sei forte ma non riesci a colpirmi ancora - lo rimproverò Neiji severo per poi sospirare e sorridere più gentilmente - Facciamo una pausa -
Entrati in casa, una foto attirò l’attenzione di Irashi, c’era Neiji insieme ad una ragazza che non conosceva.
- Lei è mia cugina - rispose alla domanda muta di Irashi - Quella foto è stata scattata poco prima della guerra -
Irashi sentì che doveva essere qualcosa doloroso per Neiji visto il suo tono - Cose le è successo? -
- Non lo so - Irashi lo guardò confuso - E’ scomparsa alla fine della guerra -
Neiji colpì la parete vicino - A volte mi chiedo se non è colpa mia, se le fossi stato più vicino forse -
Irashi osservò la ragazza della foto e osservò i suoi capelli, i suoi erano più scuri.
- Lei ti voleva bene - Neiji lo guardò stupito, come poteva esserne tanto certo?
- Un sorriso così non lo si può fingere, nemmeno se è solo una foto -
Poco dopo nemmeno Nanashi ebbe difficoltà nel rompere il genjutsu. Ogni tanto allenarsi con Ino serviva.
Kushito ingoiò a vuoto, c’e l’avrebbe fatta anche lui?
Bee si sorprese con la somiglianza tra quel ragazzino e Naruto, ora capiva perché Kakashi era così sicuro che fosse lui il figlio di Naruto.
- Sei pronto? - chiese e in realtà spaventato il biondo annuì.
Sentì i suoi sensi venir meno per poi ritrovarsi nel villaggio di campagna.
Tante persone lo guardavano, alcune sussurravano altre invece lo dicevano apertamente.
- Che disgrazia -
- Speravo fosse morto -
- Mostro -
Sentì gli occhi pungere, voleva piangere, ma non poteva, non davanti a loro.
Apparirono dei bambini che iniziarono a spingerlo e a insultarlo, come sempre.
- Fifone -
- Inutile -
- Piagnucolone -
- Sei solo! -
Ridevano di lui, ridevano che fosse diverso, che fosse strano.
- Dimmi un tuo segreto - sussurrò una voce
Bee osservò il biondo, se avesse risposto avrebbe fallito, era preoccupato, quel bambino, sentiva che gli sarebbe stato simpatico.
- Io n-non - Bee sospirò non c’e l’aveva fatta.
Kushito sentì di nuovo i sensi venir meno, stava diventando tutto sfuocato, tra poco si sarebbe addormentato, aveva fallito.
Sarebbe colpa sua se Irashi e Nanashi non sarebbe diventati chunnin, riusciva già a vedere i loro sguardi delusi.
Sarebbe rimasto solo di nuovo.
- Sei un nostro compagno -
- Non lascerò che accada qualcosa ai miei compagni -
- Hai capito dobe? -
- E io credo che anche tu abbia queste qualità -
Kushito riprese i sensi, lui non era solo. Aveva preziosi compagni che lo avrebbero aiutato, credeva in loro e loro credevano in lui.
- Io non te lo dirò - disse apprendo gli occhi e sorprendendo tutti, credevano ormai che lui avrebbe fallito come molti altri, che bambino incredibile.
- Sei davvero un tipo interessante - disse Bee sorridendo al bambino che sorrise a sua volta.
Kushito sorrise ancora di più quando vide Irashi e Nanashi correre da lui, Irashi con il solito mezzo sorriso e Nanashi con un sorriso.
Non avrebbe mai più dimenticato, lui non era solo.








*-*-*-*


Mi ci sono voluti secoli per avere un'idea decente (Ho mai detto quanto adoro i miei amici?) Ma non sono molto sicura, me lo immaginavo diverso :/  Cosa ne pensate?
Non so voi ma visti gli ultimi capitoli del manga mi hanno ridato creatività e più speranza di quella che già avevo sul NaruSaku *-* Anche se credo che ci sia qualcosa sotto l'atteggiamento di Sasuke u.u
Purtroppo non ho molto tempo (come al solito) e non so quando aggiornerò (dipendendo dal mio livello di immaginazione magari aggiorno presto)
Anticipazione titolo - Esame Chunnin: Seconda Prova
Al prossimo cap ^o^

fs_rm

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Capitolo 17
*** Capitolo 15 - Esame Chunnin: Seconda Prova ***


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Capitolo 15 - Esame Chunnin: Seconda prova
 
I tre sorrisero, erano riusciti a superare la prima prova, Kushito con non pochi problemi ma c’erano riusciti.
Le due rosse di Suna si avvicinarono a loro con il solito passo elegante, Akane più sorridente della sorella.
- Siete arrivati anche voi, eh? - disse Karura con un sorriso mentre Akane osservò Irashi immaginandolo su un cavalo bianco.
- Hehe! A quanto pare siamo bravi a cavarcela - rise Kushito
- Per essere esatto, tu te la sai cavare, io e Nanashi siamo intelligenti - lo derise il moro provocando le ire dell’amico mentre le rosse sorrisero e Nanashi sospirò sconsolata.
- Giuro che ti uccido - gli urlò Kushito
- Certo, ma ti consiglio di farlo dentro il campo dove non siamo responsabili per le morti dei partecipanti, ci sarà tanto sangue - Kushito si pietrificò dallo spavento, ma da dove usciva quella lì?
- Voi non sapete chi sono giusto? Sono Anko Mitarashi, e vi sconsiglio di disobbedirmi, e poi stanno per annunciare come sarà la seconda prova - il biondo ingoiò a vuoto, che tipa strana.
- Sei di Konoha, giusto? - chiese Nanashi e la donna annuì - L’esame non dovrebbe essere organizzato da Kumo? -
- In effetti sì, si vede che sei intelligente, altro che quei due, ma questa prova richiede anche la partecipazione di ninja di altri villaggi nel caso che succeda qualcosa - la donna umidi le labbra facendo rabbrividire i genin, sembrava uscita da una storia del terrore.
- Bene, ora saranno dati i primi indizi per superare la prova nel “valle del sangue” - disse un ninja di Kumo e Anko decise di tornare da dov’era venuta.
- Buona fortuna - dissero le due di Suna, dal nome della valle sembrava proprio che ne avrebbero avuto bisogno.
- La seconda prova sarà basata sull’intelligenza, uno dei membri del team sarà portato ad una torre come ostaggio mentre gli altri dovranno trovare le informazioni per raggiungere la torre - spiegò - Tutti ascolterete l’enigma per trovare la torre qui e deciderete quale componente rimarrà -
- Questa prova la passeremmo facilmente - rise Kushito - Abbiamo Nanashi! -
Ma la bionda non lo ascoltò, era sicura che sarebbe più difficile del previsto.
- L’enigma è: Cercate il cuore e la kunai - disse infine il ninja e Nanashi sospirò voltandosi verso i compagni.
- Rimarrò io - annunciò per sorpresa dei due.
- Cosa?? - esclamarono all’unisono.
- Non puoi! Sei tu la più intelligente tra noi! - cercò di farle cambiare idea Irashi - Meglio se lasciamo il dobe! -
- Ehi! -
- Seccature - disse come sempre - Devo rimanere io -
- Perché? - chiese Kushito
- Questo non è un test d’intelligenza, è un test di sopravvivenza - urlò lei sorprendendo i due - Forse sarò la più intelligente ma sono anche la più debole -
I due non riuscivano a crederci, da quando avevano superato l’esame di Kakashi-sensei, Nanashi era diventata il loro appoggiò, se fosse rimasta lei, sarebbe la prima volta che avrebbe lottato senza di lei.
- E’ più strategico che rimanga io - spiegò lei - Irashi hai il byakugan quindi potresti trovare facilmente indizi nascosti e sapere dove ci sono nemici mentre Kushito è agile e veloce, lavorereste meglio insieme -
Irashi abbassò lo sguardo, il ragionamento non faceva una piega, Kushito provò a contestare senza successo.
- Siamo un team, non dimenticatevelo - Nanashi sorrise - Ritornate sani e salvi, capito seccature? -
Nanashi non sarebbe cambiata mai.
- Tsk, sembra proprio che dovrò badare a questo dobe - fece un mezzo sorriso Irashi
- Io sono colui che diventerà prossimo Hokage, ritornerò - rise Kushito per poi guardare Irashi truce - Ma non prometto che questo idiota sarà sano -
La bionda sorrise, forse aveva capito.
 
- Procediamo - annunciò qualcuno - D’ora in poi dovrete raccogliere informazioni per trovare dove sono nascosti gli ostaggi -
Irashi rimase serio, Nanashi aveva ragione quello era un test di sopravvivenza, raccogliere le informazioni necessarie per arrivare alla meta significava perfino uccidere l’avversario se inevitabile, altri avrebbero ucciso per eliminare la concorrenza, e alcuni per il semplice gusto di farlo. Non sarebbe affatto facile.
- Cominciamo -
 
- Credi ci sia bisogno di tutto questo come precauzione Raikage? - chiese Tsunade, se aveva perfino chiesto aiuto a Konoha doveva esserci qualcosa che spaventava il Raikage e non poco.
- Ho saputo che una delle tue squadre è stata attaccata da Uchiha Sasuke e sono state trovate tracce di Obito - spiegò sorprendendo Tsunade - Voglio soltanto evitare che ci sia la possibilità che succeda come l’esame chunnin in cui è morto il terzo -
Tsunade sospirò, il Raikage aveva ragione, quell’attacco improvviso di Sasuke era troppo sospetto e anche quelle tracce fin troppo ovvie. Anche gli altri kage sentivano che stava per succedere qualcosa.
- Possiamo solo aspettare per ora e a quanto vedo Hokage … - disse il Tsuchikage - Hai dei ninja davvero promettenti -
 
Camminarono osservandosi intorno. Il valle non aveva molti alberi ma le rocce lo rendevano ottimo per nascondersi, era difficile trovare qualcosa che potesse essere un cuore e una kunai.
- Niente? - chiese Kushito erano già qualche ora e non avevano trovato nulla, ma per fortuna non avevano trovato nemici.
- Nien… - stava per rispondere quando sentirono un urlo
- A quanto pare la prova è realmente iniziata adesso -
 
Tremarono, non c’era modo di sconfiggere quella cosa, erano spacciati.
Urlarono prima di essere inghiottiti dal buio.
 
- Dobbiamo prestare attenzione - sussurrò Seiko ad Amai, avevano sentito anche loro quell’urlo.
- L’hai visto? - chiese la ragazza - L’odore non era di uno scontro fra i partecipanti -
- L’ho visto, qualsiasi cosa fosse, sembrava fatta solo di chakra - sussurrò in risposta.
 
- Cosa potrebbe significare il cuore e la kunai? - si chiese Hiro
- Forse non sono due cose distinte, ma una sola - rifletté Kyo, era un enigma, il cuore poteva essere una persona, mentre la kunai…
- Ma certo - sussurrò lei attivando il byakugan per poi indicare al compagno la via.
 
Il volto di Karura si contrasse in una smorfia, cosa era quella… cosa?
Sembrava un leone, ma i leoni non avevano quel colore ne tanto meno c’erano leoni in quella valle da quanto ne sapeva, e principalmente, un leone non emanava tanto chakra.
- Questo non fa parte dell’esame vero? - chiese Akane seria, c’era qualcosa di sbagliato.
- Decisamente no - sussurrò infine. Quella cosa veniva verso di loro
 
Un altro corpo, ne aveva visti tanti per la strada, alcuni morti per colpa sua, non che se ne pentisse naturalmente.
- Vorrei che vedessi questo - sussurrò schifato ricordando - Chi è il debole ora? -
- Ikau dobbiamo andarcene, c’e qualcosa di sbagliato qui - disse il compagno spaventato, c’era stato un altro urlo.
- Smettila di essere un gattino fifone - disse prendendolo per il collo quasi strangolandolo - Se non avessi bisogno di te, ti avrei già ucciso -
Nin cadde a terra tossendo e ridendo, sembrava pazzo ma Ikau sapeva che nonostante tutto non era un nemico da sottovalutare.
Tranne per lui ovviamente.
Nessuno poteva batterlo.
 
Akane e Karura cercarono di alzarsi, 
- Ma non muore? I nostri attacchi non fanno effetto alcuno - urlò Akane alla sorella, erano quasi senza chakra, non c’era come sconfiggere quella cosa
Karura chiuse gli occhi, doveva proteggere Akane, almeno lei doveva…
Sentì la creatura ruggire ma quella volta non sembrava per attaccare sembrava sofferente.
Aprì gli occhi lievemente per vedere a terra quello che sembrava chakra evaporarsi e sentì Akane urlare di gioia.
- Irashi! - la vide buttarsi sul ragazzo che quasi si squilibrò per la sorpresa.
- Cosa ci fate qui? - chiese respirando a fatica
- Vi abbiamo sentito urlare - rispose il moro
Akane si staccò da Irashi e sorrise - Sei venuto a salvarci! -
- Guarda che ci sono anch’io - disse Kushito andando ad aiutare Karura.
- Cos’era quella cosa? - chiese il biondo alla ragazza.
- Non lo sappiamo, nessuno dei nostri colpi ha funzionato, come siete riusciti a sconfiggerlo? - chiese ai due.
- Credo sia il palmo gentile, la tecnica del clan Hyuuga - spiegò Irashi - Può fermare il chakra, magari vuol dire qualcosa -
- Quella cosa emanava chakra, persino chi non possiede una kekkei genkai particolare o è un ninja sensoriale poteva sentirlo, ha decisamente qualcosa a che fare - affermò Akane - Grazie -
I due sorrisero ma ora dovevano trovare come trovare la torre.
- Voi avete capito cosa significa l’enigma? -
- Si - i due la guardarono speranzosi - Ma non possiamo dirvelo -
- Cosa?! Ma noi vi abbi… - Irashi lo fermò, nonostante non approvasse, capiva il perché.
- Vi do un indizio - le due sorrisero - Il cuore e la kunai sono una cosa soltanto -
E sparirono.
- Una cosa soltanto? - si chiese Irashi - Ma certo! -
Com’era riuscito ad essere così sciocco, l’aveva visto con il byakugan e non se n’era nemmeno accorto.
Kushito osservò confuso quando l’amico si fermò davanti ad una roccia.
- Cosa dovrebbe esserci qui? - chiese
- Questa roccia ha la forma di un ninja - spiegò e finalmente anche Kushito vide che in effetti assomigliava ad un ninja compiendo sigilli - Il cuore voleva dire persona, la kunai il ninja, la persona ninja, questa roccia -
- A-allora è questo il segreto - chiese qualcuno dietro di loro tenendo delle kunai puntate alle loro gole.
Irashi riusciva a sentire che era disperato.
- Ho perso un compagno, e voi ne risponderete - disse iniziando a ridere.
No, era pazzo.
 
Il ragazzo osservò la bionda, quella prova era molto teatrale, li avevano perfino incarcerati.
- Tu sei Nanashi Nara, giusto? - chiese finalmente.
- Si, perché? - chiese guardando il ragazzo, sembrava uno o due anni più grande di lei, i capelli neri e gli occhi castani
- I Nara sono conosciuti come i più intelligenti ninja delle cinque grandi nazioni, perché tu sei qui? I tuoi compagni devono essere davvero stupidi per aver scelto di far rimanere te - disse
- In realtà ho scelto io di rimanere - rispose lei e il ragazzo la guardò stupito.
- Perché? -
- Perché non ci sono ninja migliori di quelle due seccature - disse sicura
- Nanashi! - sentì un urlo e vide i due arrivare, erano sporchi e senza fiato, dovevano aver combattuto molto. Ma stavano bene.
- E perché… - sorrise e pensò “Ho trovato la mia propria risposta papà”
- …Io credo in loro -
 
- Naturalmente avevo capito fin da subito cosa voleva dire l’enigma - spiegò Kushito a Kakashi mentre cercavano dove mangiare.
- Certo, se non fosse per Karura e Akane, non avremmo mai capito cosa volesse dire - rovinò la felicità del biondo, Irashi, facendo ridere Kakashi e Nanashi
- E cosa c’era nella roccia? - chiese la bionda
- Indicazioni - rispose Irashi e Kushito sussurrò che erano più che altro un mucchio di numeri senza senso.
Iniziarono a ridere, persino Irashi che preferiva non mostrare quel lato di se venne contagiato dalla risata dei compagni.
Quando due ragazzi apparvero davanti a loro.
- Cerchiamo Uchiha Irashi -











*-*-*-*

Sotto un certo punto di vista (quello che non analizza la grammatica, la precisione nel descrivere e che non ci sono state grandi lotte) questo è stato un grande capitolo.
Dall'altro... è stato uno schifo, il mio talento nella descrizione non è il massimo (e lo si può capire dal fatto che sembri siano passate poche ore dall'inizio della prova quando invece sono passati giorni)
L'idea originale che avevo per questo capitolo era diversa T.T
Inizialmente dovevano trovare vari indizi che li avrebbero condotti da Nanashi (E non chiedete da dove mi è uscita questo "enigma" sto cercando ancora di capire perchè ho messo una tale idiozia :P)
Non considero Nanashi debole (anzi, è il contrario, infondo lo creata io) ma volevo mostrare il suo affetto per le due "seccature"
Mentre i combattimenti è un pò apposta, non sono brava a descrivere combattimenti e tra poco ci saranno combattimenti in stile chi più ne ha più ne metta XD
E sono apparsi tre nuovi personaggi, uno importantissimo (per la storia in sè, più o meno ma per la storia di Irashi è importantissimo) uno di media importanza, e uno senza importanza alcuna u.u
Mi sono accorta solo ora di aver fatto Asuiamato jounin mentre Konohamaru chunnin XD
Anko mi da i brividi perciò chi meglio di lei per dare i brividi ai tre genin? Lol, non ho resistito.
Obito si fa rivedere, si può dire che siamo già a metà storia (circa, forse, quasi, di più)
Non immaginate quanto volevo scrivere il prossimo capitolo *-* Ho iniziato a scrivere il cap 16 al cap 4 XD Quindi ci sono buone probabilità che aggiorni presto (ci sono gli ultimi ritocchi)
Anticipazione titolo: Fratelli
E una volta tanto non è un titolo ovvio *-* Cosa credete possa significare?
A presto

fs_rm

p.s: Soly Dea te l'ho già detto ma qualunque cosa sul carattere di Akane di sbagliato dimmelo ^-^

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Capitolo 18
*** Capitolo 16 - Fratelli ***


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Capitolo 16 - Fratelli

- Cerchiamo Uchiha Irashi –
Erano due ragazzi entrambi piú grandi di loro, il piú alto aveva i capelli leggermente lunghi e gli occhi chiari, il piú giovane invece aveva sempre i capelli neri ma gli occhi erano scuri e cercava di mantenersi dietro al piú grande, fratelli probabilmente.
Irashi non sapeva cosa fare, Uchiha? Lui non poteva essere un’Uchiha, giusto?
- Quindi sei tu il nostro otouto – si rivolse a lui, il maggiore
- Io non sono un’Uchiha – affermó Irashi insicuro e il minore lo guardó quasi arrabiato ma sembrava troppo intimidito per parlare.
- Chi siete voi? – chiese Kakashi, mettendosi davanti al bambino, cosa volevano da Irashi?
- Quindi saresti tu Hatake Kakashi – quel modo di parlare, calmo e quello sguardo, assomigliava a…
- Itachi –
- Conosci aniki? – chiese il piú piccolo trovando il coraggio di parlare
- Siamo qui per Irashi, Tsuki –
- Cosa volete da me? – non capiva piú nulla
- Riportarti a casa – rispose semplicemente Itachi
Kushito guardó l’amico, non l’aveva mai visto cosí
Irashi rimase sorpreso.
Casa.
Era tutto ció che aveva sempre voluto, un luogo dove ritornare, ma ora…
- Perché? – chiese
- Sei nostro fratello, mi sembra ovvio – Tsuki era realmente diverso dal fratello.
- Perché dovrei seguirvi? –
- Non vuoi accettare di essere un Uchiha ma lo sei – non credeva fosse essere cosí il loro reencontro – E il tuo medaglione è la prova –
- Il mio…-
- Concentra il chakra e vedrai –
Con il tempo si era convinto che non si poteva aprire ma si sbagliava.
In quella foto c’era lui.
- Non m’importa – chiuse gli occhi – Io non sono un Uchiha e voi non siete miei fratelli -
I due lo osservarono, i pugni chiusi, la rabbia quasi palpabile.
- Io ho solo un fratello – aprí gli occhi rossi tipici dello sharingan.
- Ed è Kushito -








*-*-*-*


Scusate, c'ho messo piú del previsto, ma a quanto pare sono una calamita per disastri ç_ç Prima rompo il mio, poi quello di mio padre (sono un disastro) e adesso ne ho uno nuovo :)
E il capitolo é minuscolo, inizialmente devevano apparire Sasuke e Hinata ma ho deciso di cambiarlo e appariranno solo nel prossimo(che ci vorrá un pó prima che lo metta)
Comunque, ho giá detto che adoro questo cap? *-* Adoro il fatto che affermi che Kushito sia suo fratello perché é questo che cambia la loro amicizia da qulla di Naruto e Sasuke ^-^
Non uccidetemi, succederá qualcosa che cambierá il punto di vista di Irashi *-* E avete indovinato, Irashi ha due doujutsu, qualcosa cha ha soltanto lui \(^o^)/
Spero che nonostante tutto vi piaccia :')
Titolo del prossimo cap: Mio fratello
Sia per Kushito che per quelli veri. Adoro anche il prossimo cap *-*
Ci metteró un pó ad aggiornare ma vi lasci uno spoiler del prossimo cap (a chi non piacciono é solo non leggere)

[...] Lanció il medaglione piú lontano che poteva, arrabiato, lui non era un'Uchiha.
E mentre gli altri gli altri se ne andavano, Kushito rimase, lui non aveva una familia, non avrebbe permesso che Irashi perdesse la sua [...]


Al prossimo cap :D

fs_rn

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Capitolo 19
*** Capitolo 17 - Mio Fratello ***


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Capitolo 17 - Mio Fratello
 
Itachi osservó sorpreso il fratellino.
Fiero, deciso e lo sharingan prova di ció che voleva negare.
No conosceva il bambino biondo ma sapeva, Itachi sorrise, il suo otouto aveva trovato un buon amico.
Tsuki invece attivó il suo sharingan, non mai stato d'accordo con gli apprici "pacifisti" di suo fratello Itachi, in effetti a volte credeva che di Uchiha suo fratello avesse solo il nome e lo stile di combattimento.
- Tsuki! - la voce di Sasuke fece il ragazzo desistere di fare qualunque cosa, a differenza del fratello, suo padre era di sicuro un Uchiha.
Irashi osservó ancora piú sorpreso la donna vicino a Sasuke, quella era...
- La cugina di Neji-san? - Hinata abbassó lo sguardo al sentire il nome de cugino, erano passati sedici anni ormai, come stavano tutti? Cosa era cambiato in quel tempo? Si sentí all'improvviso colpevole, ma poi guardó l'espressione che seppur seria di Sasuke, lei sapeva che c'era molto dolore dentro. Non avrebbe mai rimpianto quella scelta.
Forse la sorpresa piú grande di Kakashi fu la presenza di Hinata. Ma spiegava tutto.
Spiegava la sua scomparsa, spiegava il byakugan, spiegava tutto.
Kushito non riuscí a dire nulla, un pó per che aveva detto Irashi, un pó per quello sguardo.
Fu l'unico a notare quello sguardo.
Quello sguardo era di tristezza, Irashi non riusciva a vederlo, arabbiato com'era non riusciva a vedere oltre al suo odio. 
Ci tenevano davvero a lui.
- Andiamocene - Tsuki guardó il padre e stava per protestare quando Itachi lo fermó, aveva capito.
- Aspettate - Kakashi cercó di fermarli inutilmente, ormai erano giá scomparsi.
Irashi osservó i medaglione.
Un bambino piú grande e un neonato.
Lui era il neonato.
Lanció il medaglione piú lontano che poteva, arabbiato, lui non era un Uchiha.
E mentre gli altri gli altri se ne andavano, Kushito rimase, lui non aveva una familia, non avrebbe permesso che Irashi perdesse la sua.
Kushito raccolse il medaglione ora apperto raffigurando un neonato e un bambino piccolo, il vetro spaccato divideva i due come la rabbia di Irashi lo divideva dalla sua famiglia.
Capiva la rabbia di Irashi, infondo il sesto Hokage lo aveva salvato nonostante avesse potuto lasciarlo morire e adesso scopriva che era figlio della persona che che piú aveva portato dolore al suo idolo e non poteva biasimarlo.
Ma avere una famiglia era sempre stato il suo sogno segreto e Irashi ora ne aveva una e lui non avrebbe permesso che la perdesse, non era molto sveglio ma aveva visto nei loro occhi che Irashi realmente contava per loro.
- Speravo fosse Irashi a riprenderlo - disse una voce che mise Kushito in allerta, allora si rese conto che era lo stesso ragazzo di prima
- Che ci fai qui? - chiese
- Volevo conoscere quello che il mio otouto ha definito il suo unico fratello - forse erano gli occhi chiari del ragazzo o il tono con cui parlava ma sentiva di potersi fidare.
- Itachi, giusto? - il moro semplicemente annuí
- Se Irashi é vostro fratello, perché solo ora lo avete cercato? - chiese Kushito
- Sei piú sveglio di quanto sembri - non sapeva dire se fosse un complimento - Ma non é stata una scelta nostra lasciarlo -
Kushito rimase colpito
- Quando é nato, é stato rapito e credo che questa parte la conosci -
- Si - rispose
- Lasciarlo a Konoha era piú sicuro finché avesse il suo doujutsu, il vostro primo incontro con papá é stato per scoprirlo - il ragazzo rise - Non avrei mai pensato ne avesse addiritura due -
- Vorrei che anche quel teme lo sapesse - osservó di nuovo la foto e sorrise.
- Sono contento che abbia un amico come te - disse Itachi per sorpresa di Kushito che lo guardó senza capire.
- Potresti farmi un favore? - chiese il moro con un sorriso - Bada a quel mio otouto disgraziato -
Kushito rise - Non avevi nemmeno bisogno di chiederlo -
- Perché per me, Irashi é come un fratello -



*-*_*-*

Scusate, scusate, scusate, c'ho messo piú del previsto, scusate ç_ç
L'ho giá detto che amo Itachi (entrambi) *-* spero vi piaccia come é piaciuto a me :D
Dal prossimo cap inizieranno le semi-finali e le lotte @-@ Mi gira la testa al solo pensarci, non posso promettervi che saranno dei combattimenti decenti, io sono pessima nel descrivere T-T
Titolo prossimo cap: Nashi Aburame vs. Kyo Hyuuga
*-* In realtá ci saranno due lotte ma il titolo ne mostra solo una, appariranno nuovi personaggi, e succederá qualcosa di importante *-*
A presto!

fs_rm

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Capitolo 20
*** Capitolo 18 - Nashi Aburame vs. Kyo Hyuuga ***


Capitolo 18 - Nashi Aburame vs. Kyo Hyuuga

Le eliminatorie sarebbero iniziate fra poco.
Kushito e Nanashi sorrisero, sarebbero arrivati in finale, ne erano certi.
Irashi non ci badó piú di tanto, era rimasto scosso dall'incontro con la sua famiglia, era diverso.
Il tabellone inizió a mischiare i nomi fino a fermarsi e annunciare il primo scontro:

 
Aburame Nashi vs. Hyuuga Kyo
 
- Non abassare la guardia solo perché sono una compagna - disse lei decisa
- Sono un Aburame, non abasseró la guadia per nessuno - rispose innespressivo.
L'esaminatore osservó i due capendo che erano pronti e diede il via.
- Byakugan -
Entrambi conoscevano le mosse dell'altro per tutto l'allenamento passato come squadra.
Kyo riuscí facilmente ad individuare gli insetti pronti ad attacarla.
Cosí come Nashi svió gli attachi con il palmo gentile e le armi lanciate da lei

Un ragazzo dai capelli castani osservó la lotta con lo sguardo pece innoridito.
- Che scena penosa - disse superiore - Persone cosí non dovrebbero essere ninja -
- Ahaha, perché Ikau-sama é migliore? - rise la donna, oppure era un'uomo? Era difficile da capire.
Il ragazzo gli lanció un'occhiata omicida.
- Se fossi al posto tuo me ne starei zitto - l'altro rise derisorio ma non disse nulla, tornando ad assistere al combattimento.

- I miei dubbi si sono rivelati fondati - sospiró disanimato il Raikage
- Ci sono state varie perdite - riporto Mabui ai Kage
- Non ci vorrá molto prima che attachi direttamenti - sentenzió il Tsuchikage
- E a quel punto dovremmo essere preparati - disse Gaara ottenendo l'approvazione generale.

- Sono realmente bravi - esclamó Kushito quando Kyo riusci ad evitare un'altro degli insetti di Nashi
- In una vera battaglia contra un qualche nemico, il loro gioco di squadra potrebbe essere il fattore vittoria - affermó Kakashi e Nanashi annuí

Nessuno dei due sembra in vantaggio sull'altro fin quando Kyo inizió a tremare.
Sgranó gli occhi, il suo corpo inizió a formicolare, colpita da un inseto che non aveva mai visto, finché non perse i sensi.
- Kyo! - urló Seiko correndo dalla sorella per accertarsi che stesse bene.
Quello riusci a scuotere un pó Irashi, si era allenato varie volte con Kyo e Seiko e specialmente ora che sapeva di essere piú vicino a loro di quanto s'immaginasse, ma si ricompose subito dopo.
- Non preoccuparti, nessuno dei miei insetti l'avrebbe uccisa, é solo svenuta, si riprenderá tra qualche ora - spiegó Nashi.
Seiko sospiró di sollievo per poi portare la sorella in infermeria.
- Aburame Nashi é il vincitore della prima lotta - annunció l'esaminatore
Il tabellone ricominció a mischiare i nomi.
Il secondo scontro:
Sabaku no Karura vs. Inuzuka Amai
Lo scontro fu accolto con sussuri stupefatti.
Era la volta della figlia del Kazekage.
Una vena di irritazione pulsó sulla testa di Amai, c'era anche lei.
- Solo perché sei la figlia del Kazekage, non vuol dire che puoi battermi - disse sicura di se - Andiamo Kuroshima* -
Il cagnolino abbaió e Karura sorrí, quello scontro sarebbe stato interessante.
- Iniziate - annunció l'esaminatore.
Amai cercó di colpire la rossa e per un'attimo credette di esserci riuscita.
Ma in realtá aveva solo colpito la sabbia.

- Sorprendente - esclamó Kakashi
- Hum? Cosa? - chiese Kushito senza capire
- Lo zio Gaara ha l'abilitá di creare una difesa assoluta su di se con la sabbia, e anche Karura - spiegó Nanashi
- Peró a differenza di Gaara la cui sabbia lo prottegge automaticamente, Karura la controlla e crea la sua difesa ad una velocitá incredibile - continuó Kakashi.

Karura cercó di colpirla con la sabbia da due direzioni differenti ma Amai fu abbastanza veloce.
Oltretutto, Karura sapeva che il clan Inuzuka era specializato in attacchi combinati con i propri cani e cercava di capire dove si trovasse Kuroshima. Il che la impediva di concentrarsi a pieno.

Gaara alternava lo sguardo da Karura ad Amai preoccupato per la figlia.
Ma aveva fiducia in lei, qualunque fosse il risultato del combattimento.

Karura notó che Amai stava per attaccare e avrebbe usato la sabbia se Kuroshima non le avesse morso la caviglia facendo si che Amai potesse attacare.
- Lo sapevo - esclamó la castana - Per innalzare quella difesa di sabbia ti devi concentrare e diventi un facile bersaglio per attacchi da dietro -
Ma a differenza di ció che Ami credeva, Karura sorrise.
- Non vantarti di una vittoria ancora non ottenuta, non sai mai quali sorprese ti riserva il tuo avversario -
- Hum? -
La sabbia del precedente attacco di Karura si avvolse ai piedi di Amai, facendola cadere a terra.
Ció serví ad arabbiare Amai, la rossa cercó di schivare ma la caviglia glielo impedí, a quanto pare Kuroshima aveva colpito un nervo, cosí prese il colpo in pieno.
Non l'avrebbe amesso, ma Amai era in vantaggio, la caviglia le impediva di muoversi correttamente, se avesse usato la difesa, Kuroshima avrebbe semplicemente attacato da dietro ma se non la usasse Amai poteva attaccare.
"E cosí sia" pensó "Dovrá essere con Taijutsu"
Ma non era facile, per colpa della caviglia non riusciva a colpirli.
- Sei al limite, perché non ti arrendi? - chiese Amai
Ma Karura non l'avrebbe fatto, si guardó intorno ma non lo vide.
Ma sapeva che era lí.
Gaara era lí.
- E se non ci riuscissimo? - chiese Akane
- E se perdiamo? Non siamo potenti quanto te - Karura abbassó lo sguardo, fin da bambina era "La figlia del Kazekage", ma non credeva di esserne degna, non era brava o forte.
Avrebbe deluso le aspettative di suo padre.
Ma Gaara posó le mani sulle loro spalle.
- Che vinciate o che perdiate non m'importa - disse lui - Voi siete mie figlie e siete molto piú potenti di me -
Le due sgranarono gli occhi
- Non arrendetevi mai -
Lacrime solcarono il volto di Karura.
- Io non mi arrenderó, perchè sono la figlia del Kazekage - disse mentre una parete di sabbia si alzava dietro di lei - Sono Sabaku no Karura -
Amai osservó meravigliata l'onda di chakra e sabbia diretta verso di lei.
- Gatsuga -
I due colpi si scontrarono creando un gran polverone.
E quando il polverone si dissipó...
Solo una era in piedi.

















Ehilá :D Cosa ve ne pare?
A me pare deprimente -_-' Faccio schifo nelle lotte :P
Chi credete che vincerá Amai o Karura? Hehe Io lo so ;) Ma non velo dico u.u (é un tantino scontato in realtá T-T)
Ikau puó pure essere malvaggio, ma lo adoro *-* L'ha creato una mia amica e subito mi é venuto un lampo di genio per il suo ruolo, che pure non vi diró XD (un indizio: riguarda Irashi)
Nin invece vi sará ormai chiaro che é, piú che atro, uno scherzo, mentre inventavamo personaggi io e la mia amica siamo rimaste corto di idee e abbiamo iniziato a sclerare, il risultato: Nin Nin un personaggio di sesso indeterminato, totalmente pazzoide e un passato di cui non si conosce nulla (la prova che scleri e personaggi non sempre funzionano)
Purtroppo non potró mettere nessuna immagine ad inizio capitolo :( Non sono brava a disegnare perció non riuscirei a creare le immagini con i nuovi personaggi
Lol, il titolo riprende solo la prima lotta quando la piú importante del cap é la seconda :P
Sono di nuovo impegnatissima perció risponderó le recensione quando avró piú tempo :) Cosí non salto nessuno per sbaglio.
Soly Dea, ho messo anche Akane perché mi sembrava che sarebbero sembrate "piú umane" se avessero dubbi sul risultato dell'esame, se non sei d'accordo faccio solo Karura :/

*: Kuroshima viene da Kuro che significa nero in giapponese, per il fatto del suo pelo essere nero u.u, shima invece é solo perché suonava bene con kuro XD (avevo pensato anche a Kuromaru ma non suonava bene)

Titolo prossimo cap: Degno del mio nome (Irashiiii!!! *ç*)
Spero vi piacerá il prossimo cap, a me piace troppo *^*
A presto!!! :D

fs_rm

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Capitolo 21
*** Capitolo 19 - Degno del mio nome ***


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Capitolo 19 - Degno del mio nome

E quando il polverone di dissipó...
Solo una era in piedi.
Amai osservava per terra quasi fosse la cosa piú interessante al mondo.
- Non ho piú chakra - disse quando Kuroshima le si avvicinó.
Karura porse la mano ad Amai, la ragazza sorrise, era la prima volta che perdeva.
- Lascia che ti aiuti - disse Karura ma non appena Amai si rialzó la caviglia la fece piegare
- Forse é meglio che ti aiuti io - rise la castana e Karura la segui a ruota.
- Si -
- Karura no Sabaku vince la seconda lotta -
Gaara sorrise, aveva fiducia nelle figlie.
- Sei incredibile sorella - sussuró Akane felice.

Il tabellone ricominció a mischiare i nomi.
- Speriamo di non finire contro Nanashi, vero Irashi? -  chiese Kushito scherzoso, ma il moro non lo ascoltava, il suo interesse era fisso sul tabellone.
Irashi vs. Ikau Mikuta
Kakashi aveva la sensazione di aver giá sentito quel nome.
Era talmente concentrato che a malapena sentí i compagni augurargli buona fortuna.
Ma Kakashi lo fermó
- Non chiuderti nel tuo odio - lo avvertí ma Irashi lo ignoró, scrolandosi la mano del maestro di dosso.
Kakashi sospiró guardandolo allontanarsi - Sei proprio il figlio di Sasuke -
Irashi osservó il ragazzo davanti a se, non doveva essere molto piú grande di lui, uno o due anni al massimo, i capelli castani e gli occhi neri.
E in essi vide qualcosa di familiare.
Quello era lo stesso ragazzo della seconda prova.
Doveva essere passato qualche giorno dall'inizio della prova e ormai stava rimanendo senza chakra, perfino Kushito era a corto di fiato, ma non potevano fermarsi ora.
Avevano incontrato un ragazzo e stavano lottando da un pó ormai.
Ma il ragazzo stava vincendo.
- Siete patetici, potrei uccidervi subito - disse il ragazzo poco prima che svenisse - Ma per ora voglio sapere di cosa sei capace -
- T-teme -
Perse i sensi e si risveglió poco dopo ma il ragazzo non c'era piú
Era impaziente di combattere.
- Cominciate! -
Irashi attivó il suo doujutsu ma nonostante ció, non lo vide.
Era come se non fosse lí, ma ció era impossibile, avrebbe dovuto setire il suo chakra.
- Sono davanti a te -

- Com'é possibile? Era scomparso ed ora é lí - si stupí Kushito
Kakashi rimase sconvolto, ecco dove aveva giá sentito quel nome.

Irashi sputó del sangue, Ikau lo aveva colpito allo stomaco.
- Stai soppravalutando le tue abilitá - disse innespressivo.
- Tu non sai nulla di me - tossí ancora sangue e Ikau sorrise maligno.
- Menimienai chissoku* -

- Il clan Mikuta é un prestigioso clan di Kumo che ha l'abilitá innata di nascondere il proprio chakra, é come se fosse un illusione che fa sembrare che diventino invisibili - spiegó Kakashi agli allievi - La kekkei genkai, Menimienai chissoku -
- Ma é non una tecnica invincibile, Irashi dovrebbe vedere attraverso la tecnica con il byakugan - affermó Nanashi, non c'erano possibilitá che quella tecnica fosse perfetta.
Ma Kakashi scosse la testa - Nessuno ha mai battuto qualcuno del clan Mikuta, nemmeno i Hyuuga ne sono mai stati capaci -
Kushito osservó l'amico, ma Irashi non poteva fare nulla, non c'era come potesse farlo.
- Un Uchiha ha mai sfidato qualcuno del clan Mikuta? - chiese sorprendendo Kakashi
- No -

Irashi si sentí impotente.
Era incapace di vedere o percepire i movimenti di Ikau, senza potersi diffendere o attacare essendo costretto a subire i colpi del castano senza poter fare niente.
- Perché non mi uccidi subito? - chiese al nulla non sapendo esattamente dove guardare per rivolgersi all'avversario
Ikau comparí alla sua destra con un sorriso sadico.
- Perché só tutto di te -
Irashi cercó di colpirlo ora che poteva vederlo ma le ferite provocate dal castano erano troppe e quindi Ikau riuscí a schivare facilmente, assestandogli un calcio allo stomaco.
Irashi cadde sulle ginocchie, sfinito e tossendo sangue.
Non c'era come sfuggire alla kekkei genkai di Ikau, non poteva vincere.
Lacrime involontarie solcarono il suo viso. Avrebbe voluto vincere ma non riusciva nemmeno a muoversi. Era una nullitá.
- Credi che non sappia di te? - chiese Ikau dandogli un'altro calcio.
- Credi che non sappia dell'orfanello salvato dal sesto Hokage e preso in custodia da Sharingan Kakashi? - un calcio alle costole.
- Adottato per pena - un pugno in faccia - Un orfanello con la fortuna del byakugan -

- Perché non fa nulla? - chiese Kushito piú a se stesso che agli altri - Perché non reagisce? -

- Tu non sai cos'é fare parte di un clan, non sai cos'é una famiglia - e continuó a colpirlo.
Per un'attimo l'immagine del giorno prima gli vennero alla mente.
Una famiglia.
Irashi era sicuro che fra poco avrebbe perso conoscenza.
Che fallimento che era.
Non meritava la fiducia di Kakashi.
Non meritava le aspettative degli altri.
Non meritava l'amicizia di Kushito e Nanashi.
Non meritava nemmeno...
Il suo nome
- Idiota! - sapeva che era Kushito e sapeva che aveva ragione - Sei solo un'idiota! -
- Perfino i tuoi propri compagni ti odiano! - rise Ikau
- Uchiha Irashi... - urló Kushito sconvolgendo tutti - Ma principalmente il mio migliore amico... -
Irashi sorrise, quel dobe.
- Non si arrenderebbe mai cosí! -
Ikau osservó sorpreso il moro alzarsi nonostante le ferite.
Un rivolo di sangue alla bocca e il suo solito mezzo sorriso.
- Mi ero dimenticato - disse con una risata - Quello che io stesso ho detto -
Si era dimanticato di suo fratello.
Non era piú solo.
- Sharingan?! - si chiese Ikau - Credo non ci fosse piú nessuno con quel doujutsu! -
Il sorriso di Ikau si spense - Ció non cambia nulla! -
Irashi grignó, riusciva a vedere i suoi movimenti
Riuscí a bloccare il tentativo di Ikau di dargli un pugno.
- Tu... - esclamó sorpreso Ikau - Tu non dovresti essere capace di vedermi -
- Io non posso essere sconfitto da un genjutsu... - disse fiero - Che non arriva ai piedi di quelli del mio clan -

Kushito sorrise, quello era il vero Irashi, non poteva vederlo ma era sicuro che anche Itachi fosse lí.
Osservando loro fratello.

Era da un pó che combattevano e il sorriso di Irashi si era spento.
Aveva finalmente capito cosa c'era di familiare negli occhi di Ikau
- Posso capirti - disse sorprendendo il castano.
Ma fu solo per un instante, e il castano cercó di colpirlo subito dopo ma lui lo bloccó.
- Tu non potresti mai capire - ringhió lui.
- Non credi di essere degno del tuo nome, giusto? - parlava Irashi mentre schivava gli attacchi arabbiati di Ikau - Senti di stare constantemente deludendo le aspettative degli altri, giusto? -
- Se vuoi proprio saperlo, sí - urló Ikau in preda alla rabbia - Mia madre é morta e mio padre mi definisce un debole -
- Una delusione per il mio clan - Irashi capii la frase di Kakashi, l'odio avrebbe potuto consumarlo come era sucesso ad Ikau, se fosse stato solo.
- Io sono stato abbandonato, non sapevo nemmeno chi ero, fino a ieri - gli spiegó Irashi - E ora lo só... -
- Io sono Uchiha Irashi, cosí come tu sei Ikau Mikuta -
- Cosa cambia? - chiese Ikau deluso da se stesso.
- Che non siamo soli, che siamo all'altezza di ció che sperano da noi perché possiamo continuare ad alzarci sempre, me l'ha insegnato Kushito -
Irashi lo colpí allo stomaco decretando la sua vittoria.
Ikau cadde a terra sorridendo.
- Allora só che finalmente lo sentiró dire che é fiero di me -
Irashi sorrise senza sapere che non molto lontano la sua famiglia sorrideva.
Sasuke sospiró.
- Vorrei che lo sapesse -
Hinata lo guardó contenta.
- Credo che dentro di se, lui sappia che siamo sempre stati fieri di lui -

Perché Irashi era un Uchiha.

















*-*-*-*


Prima di tutto devo dire che sono fiera di me, forse non sará come me lo immaginavo ma adoro questo cap *-* anche se non sono molto sicura del finale :\
Per chi stavate tifando, per Karura o per Amai?
Spero che non vi abbia deluso il risultato dello scontro :)
E credo proprio che se vi diceste che il personaggio di Ikau é basata su Usui di Kaichou Wa Maid-sama, in realtá io non ho ancora visto l'anime, ma la mia amica lo adora e mi ha fatto la descrizione completa di Usui, e qui mi é venuta l'idea  di Ikau, lo considero un personaggio creato dalla mia amica anche se l'ho definito piú io che lei :/ a quanto ne so il cognome di Usui é Takumi, e Mikuta ne é il contrario, spero vi piaccia questo personaggio.
Lo trovo importantissimo come personaggio, perché é molto simile ad Irashi in vari aspetti, il piú rilevante quello di voler essere degno del proprio nome, ed é grazie a lui se Irashi accetta il suo nome (tecnicamente é grazie a Kushito ma questi sono dettagli) ma ci vorrá un pó prima che diventi un'Uchiha a tutti gli effetti u.u
Solo precisare che Kakashi non ha mai lottato contra qualcuno del clan Mikuta, quindi non sapeva che lo sharingam é piú potente.
*: Menimienai chissoku significa Soffocamento Invisibile
Spero vi sia piacciuto :D
A presto \(^o^)/

fs_rm

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Capitolo 22
*** Capitolo 20 - Spezzato ***


Solo per specificare che questo cap é ambientato prima del cap 19 (il perché lo spiegheró a fine cap)
************************************************
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Capitolo 20 - Spezzato

Tutto ció che riusciva a vedere era bianco.
Non c'era niente oltre a lei.
Non sapeva dov'era, ne perché, ne come fosse arrivata lí.
Nessuna certezza o risposta a mille domande che riempivano la sua mente.
La sua mente.
Nemmeno dodici anni erano serviti a chiarire quella confusione che dominava la sua mente.
Chi era? Da dove veniva? C'era qualcuno che l'aspettava? Una casa a cui ritornare?
Tutto ció che ricordava era di essersi svegliata, anni prima, debole e ferita davanti la pensione di una vecchia signora che l'aveva salvata da una morte certa.
Lavora per quella donna da allora, aiutandola in qualunque cosa avesse bisogno.
All'improvviso riusci a distinguere una bambina tra quel bianco accecante.
Una bambina dai capelli rosa e gli occhi verdi, un vistito rosso e dei sandali blu.
Sembrava che stesse aspettando qualcosa.
O qualcuno.
Sembrava lei.
Le parole di quel uomo dai capelli argentei e la faccia coperta da una maschera le tornarono alla mente.
- Se vorrai puoi andare a Konoha, potrebbe aiutarti a ricordare, la decisione é tua -
Decisione, cosa doveva scegliere? Andare a Konoha e sperare che lui avesse ragione oppure restare nell'unico luogo che conosceva da quando aveva perso la memoria?
Ricordava la faccia dell'uomo quando l'aveva vista, era un misto di incredulitá, allegria e rammarico.
Come quello di qualcuno che vede un amico che credeva perso.
E forse lei lo era.
Forse...
Doveva solo decidere...
Poi la vide
La bambina si voltó come incuriosita verso qualcosa che non riusciva a vedere.
- Sakura-chan! -
La vide sorridere e dirigersi serena verso di lui, quella luce.
- Te lo prometto Sakura-chan -

Sakura si sveglió di soprassalto.
Era di nuovo quel sogno ma non era come sempre.
Era diverso.
Solitamente si ritrovava in quel luogo bianco confusa e piena di domande e poi vedeva la bambina e sentiva la sua voce, di quel bambino.
Questa volta peró c'era quel uomo, la possibilitá di ricordare il suo passato, un cammino da scegliere.
E poi quella voce, ne era sicura era la stessa persona che la chiamava, ma non era la stessa voce, era di un ragazzo non piú di un bambino, era una promessa.
E mentre piangeva come ogni volta, frastornata e disperata.
Ne fu sicura.
Per la prima volta abbe una convinzione a cui aggrapparsi per continuare e scegliere.
La sua unica certezza in quella promessa appena ricordata.
La promessa di un futuro che l'amnesia aveva spezzato.
E un ultima domanda da trovar risposta.
Avrebbe mai dato un nome a quella nebbia dorata che occupava i suoi sogni?

Buio.
C'era solo buio.
O forse no.
Forse erano soltanto i suoi occhi che vedevano il buio.
Non lo sapeva, non poteva saperlo e forse nemmeno lo voleva.
Non c'era nulla che potesse fare.
Ci aveva provato, tante volte, ma ogni volta era inutile.
Ormai aveva perso il conto.
Allo stesso modo in cui non avrebbe piú potuto dire se fosse giorno o se fosse notte, se fossero passati anni o solo alcuni secondi.
Ma non aveva rinunciato. Non sarebbe piú sè stesso se lo facesse.
Proprio non lo capiva. Obito.
Avrebbe potuto ucciderlo.
Ma Obito non lo faceva. Obito aveva altri piani. 
Cosa voleva di piú da lui?
Quel suo desiderio insano, perché quello era, di vendetta che gli avevano strappato tutto ció che aveva construito nel tempo.
Konoha, il suo titolo di Hokage, i suoi amici.
Suo figlio.

Chissá quanti anni aveva adesso? Che fosse riuscito a tornare a Konoha?
Ricordava Obito dirgli che il piano suo e di Sakura fosse fallito.
Non voleva nemmeno pensarci. Non poteva essere vero.
Ma in qualunque caso, suo figlio era solo.
Avrebbe voluto che per suo figlio fosse diverso.
Voleva dagli tutto l'affetto possibile.
Vederlo ridere e perfino piangere cosí da poter asciugare le sue lacrime.
Aiutarlo nel suo cammino per diventare un ninja.
Crescerlo insieme a Sakura.
Sakura.
Come stava? Cosa Obito le aveva fatto?
Ricordava le sue urla prima di ritrovarsi nel kamui di Obito. Senza di lei.
No, non doveva pensarci, lei stava bene, ne era sicuro.
Sakura arrabiata, Sakura urlava contro di lui, Sakura che lo picchiava.
Sorrise confortato dai ricordi.
Sakura che rideva. Sakura e Kushito.
Voleva vederli.

Hinata osservava quel simbolo dipinto nelle pareti di ció che una volta era quartier Uchiha.
Non avrebbe dovuto trovarsi li, primo perché era, nonostante tutto, una rinnegata, aveva abandonato il suo villaggio ed era qualcosa che non poteva cambiare e che non avrebbe cambiato.
Secondo perché tra poco c'era il combattimento di Irashi, voleva vederlo, suo figlio che negava con tenacia la propria famiglia e cercava di distruggere i legami con essa.
Ma era colpa sua, se fosse stata piú forte niente di ció sarebbe sucesso.
- Sasuke? - chiese insicura mentre lui tornava, distrutto internamente.
- Sará piú sicuro a Konoha - disse nascondendo tutto il dolore che sentiva.
- Obito é riuscito a incontrarci nonostante tutte le nostre precauzioni, nostro figlio sarebbe constantemente in pericolo se rimanesse con noi - spiegó - Konoha é fortemente protteta e Kakashi non permetterebbe che gli succeda qualcosa, é miglio cosí -
Se potesse cambiare qualcosa nella sua vita sarebbe quella, perché sebbene Sasuke avesse ragione, quello sguardo di puro odio di Irashi le ricordava quello di Sasuke anticamente, non era un destino giusto per un bambino, l'odio, non lo era mai stato.
Quel simbolo ormai sbiadito, lei ne era certa...
Era un ricordo.
Quello spacco che divideva a metá il simbolo del clan Uchiha.
Un triste ricordo che raccontava di una famiglia rotta come quel simbolo.
Sasuke glielo aveva raccontato, dopo uno dei suoi incubi.
Gli incubi su quella notte.
Hinata aveva sempre temuto avvicinarsi a quartier Uchiha da piccola, ora la intristiva guardare quel luogo distrutto.
Nessuno voleva ricostruire le case, troppo spaventati dal ricordo della tragedia.
Era venuta li di nascosto, non avevano nemmeno avertito la sua presenza, la maggior parte delle guardie erano a sorvegliare l'esame chunnin.
Voleva vedere ancora una volta casa sua. Konoha.
E voleva vedere quel luogo, dove Sasuke era cresciuto e dove aveva perso tutto.
Nonostante tutto lei sapeva che una parte di lui avrebbe sempre odiato, sarebbe sempre stata la sua oscuritá e la sua debolezza.
La distruzione del suo clan. La morte di suo fratello.
Erano dolori che avevano lasciato ferite mai totalmente guarite. Erano ricordi che lo avrebbero tormentato per sempre.
Una parte di se che non poteva abbandonare.
Ma non le importava.
Lei ci sarebbe stata.
Avrebbe continuato a lenire il dolore di quelle ferite, a stargli vicino quando quei ricordi tornavano prepotenti a perseguitarlo.
Sarebbe stata la mano che gli avrebbe impedito di cadere in quel baratro di oscuritá.
Sarebbe stata la sua luce. Per sempre.













*_*_*_*_*_*_*_*

Inizio col dire che inizialmente questo cap doveva essere diverso, inizialmente avevo pensato di scrivere le prossime battaglie cosí mentre scrivevo ho pensato di mettere Naruto (cosí da capire un pó cosa gli é sucesso) ma per qualche motivo mi é venuto da scrivere di Sakura (e ringrazio Uchiha Madara che mi ha fatto capire che in effetti era stupido che anche dopo ció che Nanashi ha scoperto Kakashi non sia andato a cercare Sakura) e volevo mostrare Hinata (che povera, l'ho un pó trascurata XD) ma non mi veniva qualcosa di decente dopo lo scontro di Irashi cosí ho ambientato l'intero capitolo prima della lotta (il resto delle sfide le lascio per il prossimo cap u.u)
Allora cosa ne pensate? Quale credete fosse il piano di Naruto e Sakura? E quello di Obito? :D
Spero non vi abbia deluso (non sono molto sicura della riuscita di questo cap :\) e vi auguro un felice anno nuovo! \(^o^)/  (anche se piuttosto in ritardo T-T)
Al prossimo cap!

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Capitolo 23
*** Capitolo 21 - Quel ragazzo é simile a te ***


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Capitolo 21 - Quel ragazzo é simile a te

- U-Uchiha Irashi vince la terza sfida - disse l'esaminatore poco a suo agio, doveva anunciare quel bambino come Uchiha?
Irashi tornó dai suoi compagni fra i commenti della gente, in effetti nessuno oltre il team 7 sapeva delle sue origini, la sua battaglia aveva dato inizio ad una catena di petegolezze sulla sua nascita.
Ma ora non gli importava, sorrise sinceramente davanti ai suoi amici.
Nakama.
Era una parola grossa e solo ora ne comprendeva a pieno il significato.
Kushito sorrise.
- Peccato peró - disse scherzando - Se avessi perso, avrei potuto dimostrarti quanto sono migliore di te vincendo la mia sfida -
- Perché prima di pensare in dimostrarmi qualcosa non pensi a battere il tuo avversario - rise Irashi - Potrebbe finire che sono io a dimostrarti per l'ennesima volta che sono migliore -
- Ma inizierete a litigare anche ora? - chiese Nanashi sconsolata - Seccature che non siete altro -
E insieme risero diverti.
Anche Kakashi sorrise, quei tre erano speciali - Sei stato bravo -
Irashi guardó Kakashi determinato - Ora ho capito cosa volevi dirmi sensei, io non sono uguale a mio padre -
- Si! -
Yamanaka Hana vs. Aketo Koimo
Kakashi osservó la bambina avanzare sorridente verso quello che era il suo avversario, un ragazzo sui diciasette dai capelli castani e gli occhi coperti da occhiali da sole.
Sarebbe stata una lotta interessante.
- Kakashi - lui si voltó verso la voce trovandosi davanti Neji apparentemente tranquillo.
E sperava lo fosse, lui e Irashi si erano ripromessi di non dire nulla a Neji su Hinata per ora, se avesse sentito le voci, che correvano velocemente, su Irashi potrebbe essere un problema.
- Si? - chiese normalmente
- Vorrei parlati in privato, riguarda Obito - le precedenti preoccupazioni scomparvero, Obito era un problema decisamente piú grande.
- Cosa avete scoperto? - chiese Kakashi una volta allontanati a sufficenza.
- Le traccie di Obito hanno condotto solo ad un covo vuoto, probabilmente da due o tre giorni - disse lui per poi continuare ancora piú seriamente - Ma c'erano ancora traccie di chakra -
- Di Obito? - chiese Kakashi, se fosse di Obito avrebbe potuto condurli nel suo nuovo covo.
- No, di Naruto - spiegó dolorosamente, quello non faceva alcun senso, perché nel covo di Obito avrebbe dovuto esserci il chakra di Naruto?
- Qualcosa non quadra -

Kushito e Irashi rimasero a boca aperta non appena l'esaminatore dichiaró Hana la vincitrice.
Perché era decisamente troppo irreale.
Dopo che fu dato il via, Hana legó i capelli pronta per combattere e il tipo, Koimo, le fece i complimente per la sua belezza e di come in futuro sarebbe stato uno schianto, e la sua faccia dimostrava quanto poco casti fossero i suoi pensieri.
La bionda semplicemente sorrise e annunció - Non mi piaci per nulla - prima di disegnare a tempo record, due leoni che attacarono il ragazzo senza dargli via di fuga, rivelando pure gli occhi castani del ragazzo.
Aveva vinto con un solo colpo.
- Perché vi sorprendete tanto? Hana fa parte del clan Yamanaka senza contare che suo padre é un ex membro della Ne, una squadra di Anbu speciale - spiegó Nanashi osservando come fossero totalmente senza parole i suoi compagni.
- Mi sono perso la battaglia - disse Kakashi tornando dai suoi genin.
Non lo dimostrava ma era scosso.
Quello che aveva scoperto da Neji lo preoccupava, per dodici anni avevano seguito le tracce di Obito, piú di una volta era andato sull'orlo della morte per scoprire dove si trovasse attraverso il kamui, ma ogni volta era stato inutile.
E dal nulla i mostri di chakra interferivano nel esame chunnin e il chakra di Naruto era stato ritrovato nel covo di Obito, poteva significare soltanto una cosa.
Obito aveva iniziato a muoversi.

Le battaglie proseguirono e anche Seiko vinse la sua battaglia.
Il tebellone tornó a mischiare i nomi per poi fermarsi sui nomi dei prossimi sfidanti.
Nara Nanashi vs. Tetsuro Yudai
- Buona fortuna - dissero Kushito e Irashi
- Sará una seccatura ma non resteró dietro di voi due - sorrise prima di dirigersi verso il campo.
- Ehi! Non ti azzardare a perdere! - urló Kushito infine.
Nanashi scosse la testa sorridendo.
- Non lo faró - rispose determinata.
- Hai molta fiducia in te stessa - disse il suo avversario e per la prima volta si accorse che era lo stesso ragazzo della seconda prova, quello che le aveva chiesto se era una Nara.
- Anche se sei una Nara non verró battutto, io diventeró Tsuchikage - Nanashi rimase sorpresa, quel ragazzo era simile a Kushito.
- Iniziate -
Yudai era un tipo da lotte a corta distanza, era uno spadacciano e molto abile nel lancio delle shuriken.
Con un altro nemico probabilmente avrebbe giá vinto, peró lei era piú tagliata  per lotte a lunga distanza e questo le dava vari vantaggi, riusciva facilmente a schivare le armi lanciate e Yudai doveva constantemente schivare i suoi atacchi con il kage nui e gli atacchi con i ventagli, nonostante la affaticasse usare troppe volte quella tecnica.
Dopo poco tempo Yudai era giá senza fiato, ma i suoi occhi impressionavano Nanashi piú di qualunque cosa.
La stessa determinazione e volontá di non cedere che vedeva in Kushito, le rivedeva in quel ragazzo.
- Credo che dovró usare quella tecnica - disse lui, sapeva delle abilitá del clan Nara e della straordinaria capacitá di annalizare la situazione e creare schemi per vincere, ma nonostante queste abilitá lei non poteva sapere della sua tecnica e questo lo avrebbe portato in vantaggio.
- Ishi no gensō* -
Genjutsu? Si chiese Nanashi non appena il campo venne sostituito da una landa desolata.
Poteva dire facilmente che era un genjutsu piú potente di quello usato dagli esaminatori nella prima prova ma non era ancora a livello superiore a C.
Non era ancora abbastanza per batterla.
Yudai sorrise credendo di aver vinto, ma dovete ricredersi.
- Ninpou Kamaitachi -
Non ebbe nemmeno tempo di riflettere che venne preso dentro un tornado, sembrava che ogni parte del suo corpo venisse tagliato.
Yudai cadde a terra ferito e guardó Nanashi confuso.
- Come? Come ci sei... -
- Il clan Nara fa parte della combinazine Ino-Shika-Cho che comprende attacchi combinati con il clan Yamanaka e il clan Akimichi, e io mi alleno varie ore con la zia Ino, genjustu non sono un problema per me - spiegó annoiata
- Yudai non é piú in grado di combattere, Nanashi Nara vince la sesta sfida -
Yudai guardó verso terra deluso da se stesso.
E lui voleva diventare Tsuchikage? Era solo un perdente, non ci sarebbe riuscito mai.
Nanashi portó il braccio del ragazzo sulle sue spalle e lo aiutó ad alzarsi.
- Cosa stai facendo? - chiese confuso
- Anche se é una seccatura, anche il futuro Tsuchikage ha bisogno di aiuto per raggiungere l'infermeria no? - chiese lei sorprendendolo
- Perché lo faresti? -
- Perché i tuoi occhi sono simili ai suoi - la bionda guardó verso i suoi compagni dove le seccature per eccelenza sorridevano, Kushito decisamente piú rumoroso del moro.
- Grazie, Nanashi -











*_*_*_*_*_*

Probabilmente questo cap vi ha delusi (e parecchio pure, anche perché Neji non ha saputo di Hinata), ma non disperate, tra non molto Nanashi avrá un'altro combattimento molto piú importante.
Inizialmente doveva essere molto piú emotivo ma ho preferito lasciare l'emozione per il combattimento importante :D
Credo di non aver dato a Yudai l'importanza che si meritava, visto che Nanashi rivede Kushito in lui e non l'ho mostrato abbastanza, probabilmente l'unica differenza é che lui é piú intelligente di Kushito XD
E come avrete ovviamente notato ho ignorato alcuni combattimenti, ma mi sono accorta che la maggior parte di quei combattimenti non é tanto importante, la lotta di Hana per esempio é sempre stata corta (vincere con un solo colpo non é da tutti u.u) e quella di Seiko era irrilevante per la storia in se u.u
I prossimi combattimenti (tranne uno) saranno piú importanti
*: Ishi no gensō significa Illusioni di pietra.
Comunque questa é ufficialmente la storia piú lunga che ho scritto \(^o^)/
Spero che nonostante tutto vi sia piacciuto.
Al prossimo cap: "La forza nascosta"
Ecco che arriva il combattimento di Kushito!!! (*-*)
A presto!

fs_rm

p.s: [semi-spoiler] Avete visto l'ultimo cap? ç-ç Perché ci fai questo Kishi? Perché? *Parte alla ricerca delle sfere del drago*

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Capitolo 24
*** Capitolo 22 - La forza nascosta ***


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Capitolo 22 - La forza nascosta

- Grazie ancora di avermi accompagnato - disse Yudai steso sul letto dell'infermeria
- Ti ho ridotto io cosí, non dovresti ringraziarmi - disse lei
- Hahahaha - rise lui e lei stava per andarsene quando sentí la voce del biondo proveniente dalla porta.
- Hey! - 
- Cosa ci fate qui? - chiese quando vide Irashi e Kakashi dietro a Kushito
-Volevamo vedere come stavi, no? - disse il moro con il solito mezzo sorriso e Kakashi sorrise
- E poi non ti abbiamo ancora fatto i complimenti - sorrise Kushito
- Seccature - sussuró lei internamente felice
- Eh? Anche tu qui? - i tre si voltarono vedendo le due rosse di Suna, Karura con il piede fasciato lí dove Kuroshima l'aveva morsa.
- Ho appena finito la mia sfida - spiegó
- E come sei andata? - chiese Karura con un sorriso mentre Akane cercava di iniziare una conversazione con Irashi
- Ho vinto, no? - la bionda sorrise
Yudai, che era pur sempre ancora lí, dovette ammettere che il sorriso di Nanashi era veramente stupendo.
- Yosha! Sono sicuro che anch'io vinceró la mia sfida, state a vedere! - disse Kushito entusiasta.
- Guarda che se ti chiamano e tu non sei lí perdi automaticamente -  lo avvertí Nanashi.
- Oh! Giusto! Vado! - si disperó il biondo correndo verso la porta.
Kushito era talmente di fretta che andó sbattere contro qualcuno.
- Scusa - disse per poi vedere che la persona contro cui era andato a sbattere era il Kazekage.
- Papà? - chiesero in coro le gemelle.
- Sono rimasto con gli altri Kage per una reunione d'emergenza - spiegó - E adesso volevo sapere come sta la tua caviglia Karura e potró vedere anche la tua lotta Akane -
Le due si sorpreseró per poi sorridere ampiamente.
- Sto bene, la caviglia guarirá tra pochi giorni - disse Karura
Nanashi osservó preoccupata come il biondo diventó improvisamente serio.
Lui non avrebbe avuto momenti simili.
Kushito non aveva proprio nulla della sua famiglia.
A volte dimenticava il passato che il sorriso di Kushito nascondeva.
- Io vado - disse Kushito

Alcune lotte passarono prima che Kushito potesse vedere il suo nome sul tabellone.
Una di quelle sfide decretó la vittoria di Hiro.
Kushito rise - Hiro e la forza della giovinezza -
Kushito vs. Kawh
- Credo che sia ora che tu mi dimostri quanto vali, dobe - disse Irashi tornando dall'infermeria insieme a Nanashi
Kakashi arrivando poco dopo guardó verso Kushito, aveva giá sentito il nome di Kawh, nonostante appena un genin era giá riuscito a sterminare un gruppo di nukenin da solo
Era preoccupato per Kushito.
- Stai a guardare, teme - disse lui
- Tch, contaci -
Kushito si mise davanti al suo avversario, un ragazzo della sua stessa etá dai capelli castani e gli occhi gli occhi di un castano scuro quasi nero.
- Quindi tu saresti Kushito, l'orfano senza cervello - lo derise il ragazzo - Chi é tanto idiota da gridare il nome del compagno bastardo? -
- Chi ti credi di essere? Il senza cervello sei tu! - Kushito lo guardó truce, come si permetteva di insultarlo e quello che aveva detto su Irashi.
Non lo avrebbe perdonato.
- Colui che ti sconfiggerá - sorrise maligno

- Cominciate -
Kawh non diede tempo a Kushito di attaccarlo, cominciando a lanciare kunai avvelenate.
Sí, perché Kawh era uno specialista in veleni.
Kushito riuscí a malapena a schivare le kunai lanciate che fu colpito dai getti d'aqua del castano.
- Suiton: Fukusū no bōru* -
Kawh approfittò dello stordimento del biondo e lo alzo da terra prendendolo per il collo, cercando di strozzarlo.
- Chi é che hai detto fosse quello senza cervello? - lo derise
- Ancora tu - disse a malapena, colpendo il castano allo stomaco riuscendo cosí a liberarsi.
- Non credere di aver vinto - disse tenendosi la pancia
- Potrei dire la stessa cosa - Kawh morse il labbro inferiore al vedere il sorriso di Kushito nonostante fosse chiaramente in svantaggio, o almeno cosí credeva Kawh, gli avrebbe tolto quel sorriso idiota dalla faccia.
Lo attacco di nuovo ma sta volta Kushito lo bloccó facilmente.
- Hehe certo che non sei tanto forte quanto credi - lo sguardo di Kawh si assottigliò, sembrava un falco in procinto di attaccare.
Il predatore in cerca della sua preda.
- Suiton: Tatsumaki ga mōiwofurū* -
L'acqua si avvolse intorno a lui intrappolandolo.
- Sei finito - ma non appena lo disse il biondo scomparve.
- Bunshin? - Kushito riapparse dietro al castano
- Era ora che te ne accorgessi - disse prima di dargli un calcio.
- Maledetto, non vincerai - disse prendendo una delle sue kunai avvelenate.
Non fu piú che un graffio, ma Kawh sorrise trionfante.
- Il veleno su questa Kunai é estratto da vari insetti ed animali velenosi, solo il contatto é mortale, in pochi instanti il veleno fará effetto e a meno che abbandoni l'esame in pochi secondi morirai! - rise, ormai la vittoria era sua.
- Questo vorrebbe dire che per ora é solo un ferimento come un altro? - chiese Kushito portando la mano alla ferita.
- Huh? -
Kushito sorrise mentre Kawh guardava stupefatto il chakra sprigionato dal biondo di un particolare color verde.

- La ferita sta guarendo - notó Irashi incredulo
- Se per ora era solo una ferita allora il veleno non avrá effetto - ragionó Nanashi sbalordita
- Kushito sa usare... - disse Kakashi altrettanto sbigottito

- Iryou Ninjutsu? - quel ragazzo non era un debole come credeva
- Sai com'é, quando vivi da solo, devi imparare certe cose - rise Kushito debolmente ricordando la sua infanzia
- Solo? - chiese Kawh sinceramente
- In realtá io provengo da un'altro villaggio, lí nessuno sa cos'é un ninja e nessuno mi ha mai accettato,  nessuno ha mai creduto in me - il suo sguardo si fece triste ma fu sostituito da uno deciso e fiero.
- Per questo voglio diventare Hokage, per proteggere coloro che per la prima volta mi hanno accettato - disse allegro
- Hokage? Proteggere? Essere accettato?  - chiese il castano con rabbia - Che desideri piú futili -
Kushito si sorprese, possibile che quel ragazzo fosse tanto malvaggio.
- Io non sono niente e non ho mai avuto niente, non venirmi a parlare di stupidaggini come queste - disse maligno e fu tutto come prima
Kawh che attaccava impietoso e Kushito che si difendeva a malapena e a volte nemmeno riusciva a difendersi a tempo.
- Tu vieni da Konoha, giusto? - chiese guardando Kushito a terra ansimante - Quando incontrerai il sesto hokage all'altro mondo, digli che era un idiota, quasi quanto te -
Kushito spalancó gli occhi incredulo per poi guardare il castano.
Se uno sguardo potesse uccidere, Kawh sarebbe morto sul colpo perché lo sguardo che ricevette dal biondo sembrava volerlo trucidare.
- Non parlare del sesto Hokage cosí davanti a me, teme! - Kushito ribaltó la situazione riuscendo finalmente a colpirlo.
E la situazione si capovolse con Kushito che colpiva il castano senza che lui riuscisse a difendersi o contrattaccare.
"Questa forza, non era cosí potente prima" pensó Kawh sputando sangue "Devo attaccarlo di sorpresa, o sono spacciato"
Kushito osservó il campo confuso, Kawh non era da nessuna parte, ma sorrise poco dopo, quello era lo stesso trucco di Kakashi-sensei.
Veniva dal basso.

Chiunque avrebbe dato per scontato che quando lotti fianco a fianco ogni giorno con un compagno sai tutto di lui, specialmente la forza.
E quando Kushito colpí il terreno distruggendolo, Seiko si voltó verso gli altri componenti del team 7, i tre totalmente allibiti.
- Da quando Kushito é cosí forte? - chiese Nanashi sconcertata
- Io mi alleno ogni giorno con Kushito e non ha mai mostrato questa forza - Irashi non capiva perché Kushito non avesse mai mostrato queste capacitá.
Ma Kakashi sapeva che era anche piú complicato, solo Iryou Ninjustu ci vogliono anni per imparare e Kushito era riuscito a imparare da solo.
Kushito aveva una grande quantitá di chakra e nonostante non fosse molto intelligente aveva un controllo sul chakra incredibile.
Un giorno sarebbe stato un grande shinobi.

Kawh chiuse gli occhi quando sentí Kushito prenderlo per il colletto, non aveva abbastanza chakra da attacarlo adesso e anche se avesse provato Kushito avrebbe potuto schivarlo facilmente.
- Prima hai detto che non sei niente e che non hai niente, giusto? - chiese Kushito confondendo Kawh.
- E perché dovrebbe importarti? - lo sguardo di Kushito divenne malinconico.
- Sei un orfano anche tu, no? - Kawh lo guardó seccato.
- Mi hanno abandonato in un villaggio piccolo a nord di Kiri ma quando avevo cinque anni dei nukenin hanno attaccato il mio villaggio e l'hanno distrutto, sono sopravvissuto per miracolo e da quel momento ho vissuto a Kiri, ma non sono mai forte abbastanza, non é cambiato nulla da allora, io sono solo - il suo tono si fece duro - Perché non mi dai il colpo finale e la finiamo qui? -
- Perché non é cosí che voglio vincere - Kushito lasció la presa, Kawh non capí cosa intendesse fare.
- Non voglio essere come coloro che non s'importano per gli altri anche se sei un avversario e tu sei come me - continuó
- Hai vinto ormai, perché continui a parlare? - chiese Kawh furente
- Perché a differenza di me, continui a piangerti adosso arrabbiato con tutto e tutti, se non vuoi essere solo... - Kushito lo guardó risoluto - Allora combatti! -
Il castano si sorprese con quelle parole e il sorriso di Kushito, un sorriso sincero.
- Perché nessuno vuole essere solo, e devi combattere per non esserlo! Perché sei forte abbastanza! -


























*-*-*-*-*
In primis... u.u
A Yudai piiiiaaace Nanashi *-* Hahaha, non ci sará amore, almeno non da parte di Nanashi anche perché dopo questo cap Yudai apparirá solo un'altra volta piú avanti.
Ok adesso andiamo alla storia.
Per primo vorrei specificare che Kawh dice "compagno bastardo" non per l'insulto ma per significato di "figlio bastardo" (anche se é comunque una specie di insulto O.O) visto che dopo la rivelazione del cognome di Irashi molti lo credono il risultato di un'avventura per cosí dire u.u (Povero Irashi ç-ç)
Kushito non aveva mai mostrato il suo "lato Sakura" (XD) quindi é stato uno shock per il team 7 scoprirlo *-*
Cosa ne pensate? Delusi?
Secondo, non sono per niente convinta della riuscita della lotta, le lotte sono difficili da scrivere ç-ç e credo non esserci riuscita T.T
Ma la storia di Kawh non finisce qui u.u c'é ancora qualcosa da scoprire su di lui ;)
*¹: Elemento Acqua: Sfere multiple
*²: Elemento Acqua: Tornado furente
Spero vi sia comunque piacciuto il cap :D
Al prossimo cap: Crudeltá
A presto :D

fs_rm

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Capitolo 25
*** Capitolo 23 - Crudeltá ***


Capitolo 23 - Crudeltá

- Perché nessuno vuole essere solo, e devi combattere per non esserlo! Perché sei forte abbastanza! -

Kawh scivoló a terra senza piú forze per reggersi in piedi.
Negli occhi verdi e brillanti di Kushito non c'era dubbio o menzogna e il quel sorriso c'era una sinceritá che mai Kawh aveva visto.
Nessuno era mai stato sincero con lui.
Quel ragazzo... aveva qualcosa di speciale.
- Perché... sono... forte abbastanza? - Kawh ripeté in un sussurro mentre Kushito gli stendeva la mano.
Il castano prese la sua mano esitante.
- Perché lo fai? Perché sei... sincero, con me? - chiese intorpidito, come se si fosse svegliato dopo tanto tempo.
- Perché sei simile a me, non te l'avevo giá detto? - Kushito rise e Kawh finalmente capí cosa volesse dire.
Un silenzio dominava il campo, molti stupiti per la forza dei due.
Altri, ninja di Konoha specialmente, sorpresi di come quel bambino biondo dall'aria sbadata fosse riuscito a battere un ninja considerato un prodigio nell'arte dei veleni.
Ma poco dopo il campo si riempí di applausi.
- Huh? - Kushito si voltó sorpreso mentre tutti applaudivano.
Con centrato com'era sulla lotta, si era totalmente dimenticato delle persone intorno a loro.
- Kushito vince la nona sfida -

Dopo la sfida lo avevano portato infermeria a controllare se non ci fossero tracce di veleno nel suo corpo, non trovando niente, il veleno era stato placato prima che potesse agire nel suo organismo, proprio come immaginava.
Finiti i controlli, Nanashi e Irashi poterono entrare.
Il biondo sorrise alla vista dei suoi compagni che sorrisero a loro volta.
- Perché non ci hai mai detto che sapevi usare Iryu Ninjutsu? - chiese Irashi curioso
- A dirla tutta, non sapevo cosa fosse - Kushito rise imbarazzato, non era molto attento alle lezione di Iruka sensei sugli Ninjutsu medici
- Sei sempre il solito - Nanashi sospiró sconsolata.
- E da quando li sai usare? - chiese Irashi ancora
- Ho scoperto come usare Iryu Ninjutsu per caso quando avevo tre anni - rispose lui.
Nanashi guardó con la coda dell'occhio Kushito che sorrideva mentre parlava con Irashi e sorrise dolcemente.
"Sei stato bravo, seccatura"
- Caham! -
Kushito si voltó incontrando, per sua sorpresa, Kawh
- Volevo solo dirti grazie - disse il castano cercando di non dimostrare sentimenti.
- Eh? Perché? - chiese il biondo ancora confuso
- Per essere stato sincero con me - rispose lui.
Kushito soltanto sorrise.
- Sta per iniziare l'ultima sfida - li Kawh avvertí prima di andarsene.

 
Misa vs. Nin Nin
- Ho giá sentito parlare di lei, Misa intendo - commentó Nanashi - É una ninja di Kiri conosciuta per essere un'assasina a sangue freddo, non ha partecipato all'esame chunnin fino ad adesso per essere sempre in missione -
- Direi proprio che abbia bisogno di vacanza - commentó Kushito osservando la faccia seria della ragazza, niente negli occhi chiari rivelava un qualsiasi sentimento o emozione, i capelli castani ad incorniciare volto pallido la faceva sembrare una bambola, ma non nel senso buono.
- Mentre... l'altro é il compagno di Ikau, nonostante sembrasse aver paura di Ikau non deve essere qualcuno da sottovalutare visto che Ikau non lo ha sfidato - disse Irashi, decidendo che Nin Nin dovesse essere quasi di sicuro un ragazzo.

- Ahahahaha quindi sei tu la mia avversaria? - rise Nin Nin sottovalutando la ragazza davanti a se.
- E tu chiami a te stesso ninja? - chiese Misa sospirando - Ti mostreró un vero ninja -
Nin Nin partí all'attacco ma Misa non si mosse.
- Zankoku-sa* -
Quelle parole sussurrate parvero ripetersi per il campo come grida.
Perché, in effetti, le grida c'erano.
Nin Nin si contorceva cercando di combattere contra un'attacco diverso dai comuni attachi, quell'attacco veniva dall'interno, dannegiando gli organi prima e poi la pelle, come una spada che partiva da dentro.
Mentre Misa osservava tutto senza mostrare alcuna emozione.
Kakashi osservó sconvolto lo stato in cui la ragazza aveva ridoto il suo avversario, e anche il team 7 era frastornato, Misa aveva vinto non tanto perché Nin Nin fosse debole ma perché lei era estremamente forte.
- Un ninja come te non merita di vivere, ma la pace tra i villaggi mi impedisce di ucciderti - non appena lo disse la ragazza rise piano, quasi fosse divertita dalle proprie parole
- Pace, che concetto soppravalutato, pace, che mi ha portato via mio fratello - disse ironica per poi guardare verso il team 7
- Io odio la pace -
Misa pestó Nin Nin che sputó altro sangue.
Kakashi risaví notando che lo stato di Nin Nin era grave, avrebbe potuto morire.
- Chiamate dei medici - urló e poco dopo trasportarono Nin Nin verso l'ospedale
Il team 7 peró non sentí nulla di questo.
Ció che Misa aveva detto era un avvertimento.
Se in finale un di loro lotasse con lei, finirebbe come Nin Nin.
Loro perché di Konoha.
Loro perché ammiravano il sesto Hokage
Il sesto Hokage che aveva portato la pace.

- Ora che si é conclusa l'ultima sfida, annuncieremmo le sfide che accadrano nella finale fra tre mesi -
I partecipanti che avevano vinto le loro sfide andarono al centro del campo.
- In ordine di battaglia -
- Kushito contro Uchiha Irashi -
Kushito e Irashi si guardarono sorpresi, avrebbero dovuto lottare tra loro.
- Nanashi Nara contro Misa -
"La kunoichi geniale" pensó Misa curiosa di sfidare il celebre cervello dei Nara.
- Hyuuga Seiko contro Hiro Rock -
Hiro sorrise e disse qualcosa sul potere della giovinezza essere dalla sua parte mentre Seiko sospiró.
- Sabaku no Akane contro Yamanaka Hana -
Le due guardarono Irashi  per poi guardare verso l'altro
"Io non perderó" pensarono allo stesso tempo
- Sabaku no Karura contro Aburame Nashi -

Cominciava la preparazione


 
******

Dopo molto tempo (piú di quanto sperassi) finalmente mi vengono delle idee decenti per la storia. Cosa ne pensate? Spero non sia deludente quanto mi sembra :/
E Nanashi inizia a mostrare i suoi sentimenti *-* Ma come la storia é principalmente sui cambiamenti di Irashi e Kushito, e su come hanno trovato la propria famiglia, i sentimenti come l'amore tra la nuova generazione non sará molto evidente, saranno piú presenti in capitoli extra. Ma i sentimenti ci sono comunque ;D
*: Zankoku-sa - Crudeltá
Voi quali lotte volevate vedere? Visto che Kushito e Irashi non avranno um combattimento drammatico-emozionante a causa di idee contrastanti come Sasuke e Naruto ho deciso di farli sfidare nell'esame chunnin. Che ve ne pare?
Come credete andrá la sfida di Nanashi? E le altre sfide, chi credete che vinca?
Cosa credete che succederá?
Questo e molto altro nel prossimo capitolo *pessimi effetti sonori XD* : Preparazione
Purtroppo sono sommersa dallo studio, quindi non credo riusciró ad aggiornare presto :(
Quindi a presto :D

fs_rm


p.s: scusate gli errori, lo fatto di fretta e non ho avuto tempo di corregerlo e come sono una frana in disegno non ho messo nessuna immagine per questo cap.

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