Tre all'improvviso di Maya92 (/viewuser.php?uid=198011)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 4: *** Avviso ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** avviso ***
Capitolo 9: *** capitolo 7 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 11: *** AVVISO ***
Capitolo 12: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 1 *** CAPITOLO 1 ***
Tre
all’improvviso.
CAPITOLO
1
-È acceso
questo
affare?-
-Si Zabini te
l’avrò spiegato mille volte … quando la
luce
rossa è accesa la telecamera
sta
filmando!-
-che strani aggeggi … Ehi
… Ehi amore guardami vi sto
riprendendo!-
-Si tesoro sei bravissimo!-
-La mia piccola compie un anno oggi!
Non è vero amore di
papà?-
-Blaise non puntargliela in faccia le
farai male!-
-No tesoro stai tranquilla! Oh oh
… ecco chi ci onora con la
sua presenza!-
-Toglimi quell’affare dalla
faccia Blaise!-
-cos’è Draco ti
sei svegliato male oggi?-
-Probabilmente avrà
ricevuto un due di picche ieri sera
Blaise!-
-Ah Ah Ah spiritosa mezzosangue.. ma
mi dispiace deluderti
il mio incontro di ieri sera è andato più che
bene, Draco Malfoy non riceve mai
due di picche!-
-Ragazzi ora basta discutere, oggi
è il compleanno di Sophie
e dobbiamo pensare solo a divertirci!-
Sophie Abigail Zabini quel giorno
compiva un anno.
Tutto era pronto.
Gli invitati stavano per arrivare
mentre i padroni di casa
sistemavano le ultime cose!
Blaise posò la videocamera
e si avvicinò alla figlia tenuta
in braccio dalla moglie. Ginny gli sorrise dolcemente.
Eh si, Ginny Weasley e
Blaise Zabini erano sposati!
Erano passati ormai cinque anni dalla
fine della guerra,
cinque anni durante i quali moltissime cose erano cambiate! Harry era
riuscito
a sconfiggere Voldemort con l’aiuto dei suoi amici e di tutti
i
membri dell’Ordine. Con lo stupore di molti alcuni Serpeverde
decisero di
allontanarsi dal Signore Oscuro per passare dalla parte
dell’Ordine. Tra questi
vi erano proprio Blaise Zabini e Draco Malfoy. Il padre di questo
rimase ucciso
durante la battaglia mentre la madre, seguì il figlio nella
sua decisione.
Proprio grazie a questi
cambiamenti Blaise e Ginny
impararono a conoscersi meglio e con il tempo ad amarsi.
Così dopo due anni si
sposarono ed in seguito ebbero una bellissima bambina: Sophie.
Hermione e Draco erano stati scelti
come padrini della
piccola così anche loro, anche se a malincuore , erano
costretti a passare
molto tempo insieme.
Nonostante gli anni passati infatti
l’ex regina Grifondoro e
l’ex re Serpeverde non erano del tutto riusciti a mettere da
parte i loro
risentimenti , ma si sa per il bene di chi ami provi a fare questo ed
altro e
loro amavano tantissimo la piccola Sophie.
Diciamo che adesso avevano imparato a “convivere
pacificamente”.
-Abbiamo voluto che veniste prima
perché volevamo
ringraziarvi ragazzi! Voi siete i padrini di Sophie e siete
importantissimi per
lei. Se non ci foste stati voi in questo anno io non sarei riuscita a
sopravvivere. Si ho mia madre ma … Hermione tu sei come la
sorella che non ho
mai avuto! Grazie. E anche tu Draco … tu vizi Sophie anche
troppo e lei ti
vuole un gran bene.-
-Lo faccio con piacere rossa.-
I quattro amici sorrisero e
brindarono. Proprio
in quel momento gli invitati
iniziarono ad affollare la casa.
-Ecco la torta per la nostra piccola
festeggiata!-
-Oh Herm è bellissima ma
… non sarà un po’ troppo grande?.-
-oh Ginny che dici? Niente
è troppo per la mia
principessa!- disse
Hermione posando la
grande torta sul tavolo davanti la bambina e accendendo la candelina!
Hermione
infatti, dopo la fine della guerra, decise di allontanarsi un
po’ dal mondo
magico sorprendendo tutti. Decise di aprire infatti una pasticceria che
iniziò
da subito ad avere molto successo .
-Forza su! Una foto con i padrini!
– disse Blaise.
I due ragazzi si guardarono e,se pur
a malincuore, si
avvicinarono alla bambina.
-sorridete!-
***
-Guarda chi sta arrivando Herm.-
-Oh Mike smettila- disse la ragazza
correndo verso la cassa
e sistemandosi il vestito.
Proprio in quel momento
entrò nel negozio un giovane uomo.
Questi vedendo
Hermione, sorrise e la
raggiunse alla cassa.
-Buongiorno-
-Buongiorno … il solito
anche oggi?-
-Si grazie, un croissant ed un
…-
-caffè lungo macchiato con
poco zucchero da portare via. –
aggiunse Hermione sorridendo.
L’uomo rise.
-sono molto prevedibile.-
-no! No … le piace andare
sul sicuro ma .. le assicuro che
abbiamo tante altre cose buonissime. Secondo me questo muffin
è fatto apposta
per lei, lo provi poi mi dirà cosa ne pensa! Glielo offro
io. Ah se mette il
suo biglietto da visita dentro questo contenitore potrebbe essere
estratto per
una colazione gratis … è un piccolo concorso che
stiamo facendo per ora…-
Disse Hermione porgendoli il
pacchetto. Lui lo prese.
-Grazie ma … allora deve
permettermi di offrirle una cena
una sera di queste! Io sono Eric. Mi chiami!-
E sorridendo mise il suo bigliettino
dentro il contenitore
per poi andare via.
-aspetta … aspetta
… è ancora vicino … ok ora puoi.-
disse
Mike ad Hermione che si fiondò subito sul contenitore per
cercare il
bigliettino dell’uomo.
***
Hermione tornò a casa
quella sera e subito corse a
distendersi sul letto esausta.
Guardò la borsa accanto a
lei e vi uscì tutti i numeri di
tutti gli Eric che aveva trovato in negozio. Iniziò a
chiamarli tutti.
Chiamava … chiamava e
chiamava ancora …
-Pronto …ciao Eric sono
Hermione la ragazza con cui hai
parlato questa mattina ….-
-Pronto? Ma
chi parla
cosa vuole da mio marito?-
-Oh …oh no mi scusi
signora ho sbagliato buona sera!-
-uff … basta questo
è l’ultimo giuro …
c’è pure la
segreteria … pronto? Eric .. ciao sono Hermione la ragazza
della pasticceria …
spero sia tu perché ho chiamato praticamente tutti gli Eric
della città
comunque … volevo solo … Eric aspetta ho
un’altra chiamata un attimo.
Pronto? Si , si sono io ..polizia?
cosa? NO … arrivo …-
Bene ragazzi, buona sera a
tutti! C'è chi ha letto già qualcosa di
mio chi no, mi presento: sono Maya è sono ancora alle prime
armi con le FF, è una piccola passione che mi piace
condividere con tutti voi!
Questa FF è una
rivisitazione del film "tre all'improvviso" , l'altra sera guardandolo
ho pensato ma si dai proviamo xD
è completamente
diversa dalle mie FF precedenti, nasce senza pretese e se
piacerà ne sarò molto contenta :D
Se
volete fatemi sarepe cosa ne pensate! un bacio Maya
|
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
CAPITOLO
2
Non appena ricevette quella
telefonata capì immediatamente
che qualcosa di grave era successo!
Hermione era seduta sul freddo
pavimento della centrale di
polizia. Calde lacrime le rigavano il viso.
Era arrivata
poco prima
in centrale e non appena varcò la soglia corse dal primo
poliziotto che vide.
-Mi
scusi… sono
Hermione Granger, io ho appena ricevuto una vostra chiamata e
…-
-si
…si signorina
Granger noi abbiamo chiamato voi due perché eravate in una
lista di numeri di
emergenza della signora Zabini. Purtroppo questa notte
c’è stato un incidente …
l’auto dei signori Zabini ha sbandato e … mi
dispiace Signorina Granger.-
-No
…- iniziò a
piangere senza neanche rendersene conto, dovette farsi forza per non
cadere a
terra.
-e
…. Sophie … la
bambina … -
-La bambina
sta bene …
era a casa con una baby sitter, una minore. Se ne sta occupando il
servizio
tutela minori. Interviene in casi come questo. Domani potrete
già vederla.-
-Casi come
questo?-
-minori
rimasti orfani
… Ora con permesso e … mi dispiace per i suoi
amici.-
Mentre ripensava a quelle parola la
porta si aprì
nuovamente. Draco entrò di corsa e subito i loro sguardi si
incrociarono.
Non seppe perché ma come
mossa da un istinto irrefrenabile
, corse ad abbracciarlo. Anche
Draco ricambiò.
-Maledizione …- disse
allontanandosi da lei e dando un pugno
al muro.
-Draco …-
-e Sophie? Dov’è
Sophie?-
-La terrà la tutela dei
minori per questa notte, domani
potremo andarla a prenderla. è la procedura…-
Draco non rispose, in fondo non
c’era niente da dire.
-Ti accompagno a casa, non sei nelle
condizioni di guidare
Granger, domani torniamo a prendere la tua macchina.-
-Io … devo chiamare I
signori Weasley, Ron … Harry … devo
chiamarli …-
-Granger … li chiamerai
domani. Hai bisogno di riposare .
Domani a mente lucida gli parlerai …-
***
Quella sera Hermione non chiuse
occhio. Decise quindi di
chiamare Harry e Ron era giusto che almeno loro sapessero. Rimasero
tutti e tre
a parlare per l’intera notte, nessuno voleva rimanere solo,
loro tre erano
forti insieme. La mattina Harry dovette andare, era capo auror ormai e
non
poteva prendersi giorni di pausa. Ron ,che ormai era capitano di una
importante
squadra di Quidditch, decise invece che sarebbe stato lui stesso a
parlare con
i suoi genitori ed il resto della famiglia.
Quando Hermione rimase sola si
sedette nel divano. Chiamò
Mike, il suo collaboratore raccontandogli dell’accaduto e pregandolo di prendersi
cura del locale nei
prossimi giorni.
Non poteva ancora crederci. Non
poteva credere che Ginny, la
sua migliore amica dai tempi della scuola, che aveva lottato e
combattuto
insieme a lei nella guerra contro Voldemort, adesso non c’era
più…
Il telefono la fece risvegliare da
quei pensieri.
-Pronto?-
-Granger … sono Malfoy. Mi
ha chiamato un tizio che afferma
di essere l’avvocato della famiglia Zabini, strano
perché pensavo di essere io
il loro avvocato …comunque… ha detto che deve
parlarci. Passo a prenderti,
andiamo a ritirare la tua macchina e poi andiamo al suo studio. Sono li
tra
mezz’ora fatti trovare pronta.-
Chiuse la telefonata senza che
potesse ribattere.
Non
cambierà mai …
***
-Signor Malfoy, Signorina Granger
prego accomodatevi.-
Erano arrivati nello studio
dell’avvocato di Blaise e Ginny,
o il presunto tale come diceva Draco.
-Innanzitutto sono molto addolorato
per la vostra perdita, i
signori …-
-Si, senta arriviamo subito al sodo
non ho tempo da perdere.
Innanzitutto vorrei sapere CHI è lei! Perché fino
a prova contraria ero io
l’avvocato del Signor Zabini.-
-Si Signor Malfoy questo lo so bene,
loro si sono rivolti a
me solamente per stilare
il
loro testamento …loro non
ve ne hanno mai parlato?-
I due ragazzi si guardarono.
-No…- risposero
all’unisono.
-Oh beh …in ogni caso
…un po’ di tempo
fa loro mi chiesero di stilare questo
testamento. Vedete i Signori Zabini
avevano “deciso”
che in caso di
loro ..prematura scomparsa, sarebbe
spettata a voi la tutela legale di Sophie.-
Il silenzio calò nella
stanza. Hermione parlò per prima.
-Mi scusi Signor Thompson io credo di
non aver capito bene!
Noi dovremmo crescere Sophie …insieme?-
-Ma perché noi? –
-Perché come bene sapete i
genitori del Signor Zabini sono
deceduti , mentre per quanto riguarda la Signora beh, i suoi fratelli
vivono
tutti in altre città, ci sono pur sempre i genitori si ma ,
loro credevano che voi
sareste stai perfetti.Mi dispiace so che non era così che
avreste voluto metter
su famiglia. Comunque potete sempre dire no e lei verrà
affidata a qualche
altra famiglia. -
-Senta può lasciarci un
minuto?-
-certo …torno tra poco.-
L’avvocato uscì
dalla stanza.
-Ma sono completamente pazzi? Come
gli è potuta passare per
la testa una idea del genere? Non hai niente da dire tu?-
Hermione guardava fuori dalla
finestra.
-Io non .... non so che dire ecco non
me lo sarei mai
aspettavo, Ginny non me ne aveva mai parlato-
L’avvocato
rientrò nella stanza.
-Sentite io capisco che è
una situazione difficile. Posso
darvi un consiglio? Andate a prendere la bambina, andate a stare per un
breve
periodo in casa loro, sarà anche meglio per Sophie e poi
… deciderete cosa
fare!.-
***
-Eccoci tesoro siamo arrivati!.-
Dopo aver preso Sophie la riportarono
a casa come
consigliato dall’avvocato.
-l’ho messa a letto.- disse
Hermione.
-Non ci hanno pensato abbastanza
…-
-Cosa?-
-Ho detto che non ci hanno pensato
abbastanza mezzosangue!
Andiamo … come possiamo convivere insieme e crescere quella
bambina! Non siamo
adatti! Non siamo capaci! Non sappiamo niente di bambini!-
-Parla per te Malfoy …
-Si certo … senti ma che
ne sai tu di poppate e di bambini.
Vedevi Sophie sempre in presenza di Ginny e solo per qualche ora per
poi tornartene
a casa tua! Scusa se te lo dico ma non è proprio la stessa
cosa! –
-senti Malfoy lo so benissimo che non
sarà la stessa cosa ma
io non abbandonerò Sophie e non volterò le spalle
a Ginny e Blaise. Tra tante
persone loro hanno scelto NOI… tu sentiti comunque libero di
fare ciò che vuoi-
Un pianto si diffuse
dall’altra stanza. I due raggiunsero la
bambina
-La mia Sophie si è
svegliata…- disse Draco avvicinandosi a
lei!
-No non prenderla! Deve imparare ad
auto consolarsi -
-A cosa?-
-Autoconsolarsi l’ho letto
prima … cantiamo una canzone! Il trenino
ciuf, il trenino ciuf…-
-Sei seria Mezzosangue?-
-Dai canta Malfoy… aspetta
forse ha fame! Le do da
mangiare!-
-Ma mi avevi detto di non prenderla!-
Draco seguì la donna con
la bambina in braccio in cucina! La
fece sedere nel seggiolone ed iniziò a prepararle il biberon
con il latte.
-Come cavolo si aprono questi
cassetti maledizione.Tieni
amore ecco il latte prendi… oh ma perché non
mangia!?-
Ed intanto le urla della bambina si
facevano sempre più
insistenti. Hermione la prese iniziando a cullarla.
-Magari
sta male forse dovremmo
portarla dal medico… Dannazione perché non smette
di piangere!?
E fu in quel minuto che Draco ,
avvicinandole un
orsacchiotto riuscì a calmarla.
-Sei ancora sicura che siamo
all’altezza mezzosangue?-
***
Il giorno dopo si svolsero i funerali
dei due coniugi. Fu
una cerimonia molto intima poi tutti , si riunirono in casa della
coppia .
Tutto era stato organizzato da Hermione. Amici, parenti, tutti erano li
riuniti.
Inutile dire quanto dolore provasse
in quel momento la
famiglia Weasley. Molly era distrutta, sapeva cosa significasse perdere
un figlio,
mai avrebbe pensato di dover riprovare quel dolore.
Hermione gli si avvicinò.
Aveva la piccola Sophie in
braccio.
-Oh Herm cara se non ci fossi stata
tu noi …-
-Non si preoccupi Molly davvero
…-
Fu il Signor Weasley a parlare.
-Abbiamo saputo della decisione di
Ginny e Blaise Hermione,
noi ne abbiamo parlato e siamo sicuri che tu saresti perfetta per
crescere
Sophie ma sappi che se tu non dovessi sentirtela, e la cosa sarebbe
alquanto
comprensibile beh… non esitare a dircelo , ci prenderemo noi
ogni
responsabilità-
Quella notte Hermione aveva pensato
molto. Forse Draco aveva
ragione, forse lei non era pronta. Insomma, le persone si preparano per
9 mesi
prima di avere a che fare con un bambino mentre lei era stata
catapultata in
quel mondo da un momento all’altro ed inoltre era
completamente ignorante in
materia.
-Io …-
-Non preoccupatevi Signori Weasley.
Vostra figlia e Blaise
hanno scelto noi e cercheremo in ogni modo di non deluderli.-
Era stato Draco a parlare con grande
stupore della ragazza.
Si allontanarono .
-pensavo che non volessi avere a che
fare con questa storia.-
-no infatti ma anche se mi duole
ammetterlo hai ragione, non
possiamo abbandonare Sophie … loro non lo avrebbero mai
fatto.- e detto questo,
prese la bambina in braccio e si allontanò.
Hermione sorrise, forse le cose non
sarebbero andate male
come credeva.
Eccomi qui col nuovo capitolo ,
ieri sera ho anche avuto modo di rinfrescarmi un pò le idee
xD
Che dire, grazie comunque a
tutti quelli che hanno recensito , messo tra preferiti ,
ricordate e seguite o semplicemente ha chi ha letto.
A presto :) un bacio Maya.
|
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Capitolo 3 *** CAPITOLO 3 ***
CAPITOLO
3
Alcuni
giorni
dopo Draco ed Hermione si presentarono
in tribunale per la chiusura definitiva del caso sulla
tutela di Sophie.
Naturalmente il giudice non aveva motivo di opporsi al volere dei
genitori
naturali quindi l’incontro finì più
velocemente del previsto.
I
due ragazzi
si erano ormai stabiliti definitivamente nella casa dei due amici,
così da
rendere a Sophie meno traumatica la separazione dai genitori, era una
decisione
che avevano preso di comune accordo!
-oddio
cosa è
questa puzza terribile?-
-emm
..Draco
… penso che Sophie abbia finalmente fatto la pupù-
-bene
era
ora.-
Si
fissarono
per un minuto.
-quindi
? che
vuoi da me?-
-Non
vorrai
mica che ci pensi da sola?-
-hai
combattuto contro Voldemort Granger, penso che potrai sopravvivere al
cambio di
un pannolino.-
-oh
no mio
caro , cambieremo questo pannolino insieme sia ben chiaro! E adesso
fila su-
-ma
..-
-MUOVITI!-
Arrivarono
così , sempre protestando e battendo i piedi per terra,
nella camera della
bambina. La poggiarono nel fasciatoio poi iniziarono a fissarla.
Draco
prese
Hermione per un braccio e la spinse verso la bambina.
-su
…
cambiala-
-ma
perché
devo farlo io?-
-Perché
io
solitamente sfilo il reggiseno alle donne non i pannolini alle neonate!
E poi
eri tu l’amica della rossa non dirmi che non l’hai
mai aiutata a cambiare Sophie!
Forza su.-
-e
tu che fai
in tutto questo?-
-io
ti faccio
da supporto morale , forza muoviti che inizio a non respirare
più.-
-codardo
…-
Così
finalmente Hermione prese coraggio ed iniziò a cambiare la
bambina senza non
poche difficoltà.
-ecco
fatto contento
Malfoy? Guarda che la prossima volta tocca a te!-
-oddio
non ho
mai sentito una puzza simile!-
-Mi
stai
ascoltando ?-
-Si!
Si
Granger quanto sei pesante ,Merlino… ci credo che non trovi
nessuno che ti
sopporti!-
-Ma
come ti
permetti brutto …-
-Oh
hanno
suonato vado io.-
-Malfoy
…
MALFOY TORNA QUI STAVO PARLANDO CON TE!-
Ma
il giovane
stava già scendendo le scale raggiungendo la porta. Quando
la aprì rimase
bloccato. Circa otto persone erano piazzate li di fronte a lui
sorridenti .
-Ciao
… tu
devi essere Draco! Abbiamo saputo che vi siete trasferiti qui dopo quel
bruttissimo incidente. Siamo molto addolorati. Noi siamo i vostri nuovi
vicini
di casa , abbiamo portato delle cose da mangiare sai , pensiamo che
avendo a
che fare con una bambina così piccola dobbiate ancora
sistemarvi e
organizzarvi! Possiamo entrare?-
Draco
rimase
un attimo in silenzio poi si riprese.
-si
…-
-Oh
grazie.-
La
serata
proseguì tra le chiacchiere ed i consigli dei nuovi vicini
mentre Hermione e
Draco si rendevano contro che avevano moltissime cose da imparare.
Quando,
quella sera andarono a letto, i due ragazzi si resero veramente conto
di quanto
il sonno dei bambini fosse precario!
-senti
Granger è da due ore che piange! Falla smettere, spegnila ,
fai quello che ti
pare MA FALLA STARE ZITTA!-
-e
come dovrei
fare mister so tutto io eh?-
-non
lo so ma
se non lo sai tu lo faccio io a modo mio!-
Fortunatamente
però ad Hermione venne un idea.
-Ginny
…
Ginny mi aveva detto che in questi casi c’è solo
una persona che riesce a
calmarla.-
-è
una
bambina …-
-zitto
Malfoy
che ti aspettavi? Una ventenne tutta curve? Almeno lei è
riuscita a farla
calmare! Grazie mille Caroline ci hai salvate.-
-oh
è stato
un piacere Signorina Granger, io adoro Sophie. Beh ora è
meglio che vada.-
-malfoy
pagala …-
-ma
… tieni…-
-oh
no non c’è
bisogno davvero!-
-ok
…-
-dalle
quei
soldi Malfoy.-
-ti
prego
insisto prendili!.-
-grazie!
Buona
notte!-
-buona
notte
Caroline.- poi dopo aver chiuso si voltò verso Draco.- sei
sempre il solito!- e
se ne andò.
-ma
che ho
fatto?!-
***
Le
settimane
iniziarono a susseguirsi tranquillamente. I due ragazzi avevano
stipulato dei
turni che cercavano di seguire per poter avere entrambi del tempo
libero.
Nonostante tutto Hermione dovette ammettere che la convivenza con Draco
non era
poi così spiacevole. Certo litigavano spesso , quasi tutti i
giorni a dire la
verità, ma nonostante ciò lei notava che si stava
impegnando con Sophie e che
le voleva davvero un gran bene.
Hermione
stava facendo il bagnetto a Sophie mentre Draco stava seduto a
guardarle.
-puoi
aiutarmi ad asciugarla?-
Senza
farselo
ripetere due volte Draco prese la bambina in braccio mentre Hermione
iniziò ad
asciugarla.
-cosa
è
questo?-
-L’ombelico
mezzosangue?-
-no
stupido! Dico
questo bozzetto, fino a qualche giorno fa non c’era.-
-sarà
normale
Granger….-
-senti
se a
te non importa niente va benissimo, io la porto dal pediatra.-
-fai
la brava
amore ora arriva il dottore e poi torniamo a casa…-
-Eccomi
qua,
allora …Sophie, è da un po’ che non ci
vediamo !-
E
quando
Hermione si voltò verso il medico vide l’ultima
persona che pensava di poter
incontrare.
-lei
è …-
-il
dottor
Thompson , Eric Thompson , o se preferisce signor croissant e
caffè lungo
macchiato!-
Hermione
rise.
-Ho
saputo
dei tuoi amici … mi dispiace molto .-
-
oh si …-
-Bene
iniziamo questa visita Sophie che ne dici?-
Rimasero
in
silenzio per tutta la visita. Era la prima volta che Hermione portava
la
bambina dal pediatra e quella cosa la preoccupava molto, poi Eric
parlò.
-Non
è
niente di grave,
solo un ernia
ombelicale. Scomparirà da sola col tempo ! –
-oh
meglio
così , ero davvero preoccupata…-
-tranquilla,
stai facendo un lavoro ottimo credimi … capisco che non deve
essere facile!-
- oh no non lo è affatto
… Ginny era la mia
prima amica ad avere avuto un bambino ed io avevo ancora
così tanto da imparare
..ogni tanto mi verrebbe da urlare da dirle “ehi che diavolo
ti è saltato in
mente questo è troppo io non sono
pronta”… io non so che fare, penso di stare
sbagliando
tutto. Quanto mi manca … lei non doveva lasciarmi sola
… -
Non
si
accorse neanche delle lacrime che le rigavano il viso.
-Hermione
credimi … non potresti fare meglio di così. Senti
dammi retta quello che fai è
ammirevole ma prenditi una pausa ogni tanto. Te lo dico da medico.-
La
ragazza
rise.
-
Grazie Eric
, grazie anche per Sophie…-
-Per
qualsiasi problema hai il mio numero , non esitare a chiamarmi!.-
-Lo
farò. Arrivederci
dottor Thompson .-
***
Quando
Draco
tornò a casa quella sera era esausto. La notte prima Sophie
non gli aveva
completamente fatto chiudere occhio e per concludere in bellezza il
caso di quella
mattina era stato più complicato del previsto.
Entrando
trovò una strana calma in casa. Andò in cucina
dove trovò Hermione seduta al
tavolo con accanto una bottiglia di vino.
-
dov’è
Sophie?-
-a
letto! Dorme
come una principessina!-
Era
ubriaca …
brilla forse …
-si
… hai
bevuto Granger? –
-sei
molto
intelligente lo sai Malfoy? Ora capisco perché eri il cocco
di Piton sei
moooolto perspicace!-
La
ragazza
provò ad alzarsi ma quasi gli crollò addosso! Non
lo reggeva proprio l’alcol
quella. Draco la tenne per non farla cadere quando qualcuno
suonò alla porta!
-chi
cazzo è
adesso…-
Fece
risedere
l’ex Grifona , poi andò ad aprire! Aveva suonato
una ragazza.
-si?-
-Salve
sono
Abigail Williams, sono l’assistente sociale!-
Draco
sbiancò.
-assistente
sociale?-
-si
, ho il
compito ogni tanto di venirvi a controllare, sa per vedere se va tutto
bene! Posso
entrare?-
-si
…un
attimo!- e le chiuse la porta in faccia!
Corse
in
cucina , Hermione era ancora li che beveva, la prese di forza e la
porto in
bagno. La infilò nella doccia e aprì il getto
d’acqua freddo!-
-che
cazzo
fai Malfoy?-
-Sentimi
bene
Granger giù c’è l’assistente
sociale! Adesso tu ti riprendi , scendi giù e fai
la parte della mammina premurosa mi hai capito?-
-l’assistente
sociale?-
-MUOVITI!-
Draco
nel
frattempo scese immediatamente giù ad aprire alla donna.
-eccomi,
mi
scusi c’era un po’ di confusione in giro sa, con
una bambina piccola.-
-certo
immagino… posso entrare ora?-
-si
certo.-
Si
accomodarono
così in salone iniziando a parlare del più e del
meno. Dopo poco scese anche
Hermione che sembrava essersi ripresa alla perfezione e le domande
proseguirono
per una buona mezz’ora.
-beh
, sembra
che qui vada tutto bene, posso anche andare. Un ultima cosa
però ve la vorrei
dire : non so cosa ci sia tra voi due ma per favore, non complicate le
cose,
non fate in modo che Sophie debba rinunciare anche a voi! Buona serata.-
I
due si
guardarono un attimo poi , senza aggiungere altro , andarono nelle
rispettive
camere.
Non
bisognava
aggiungere altro.
La
stanchezza, il peso di quella situazione iniziavano a farsi sentire ed
entrambi,
iniziarono a chiedersi , se avessero veramente preso la decisione
giusta.
Mi dispiace tantissimo per
questo enorme ritardo , voi
direte ma se la trama già si sa? Lo so lo so avete ragione
xD sono stata dei
mesi all’estero ed ora sto continuando con lo studio quindi
non sono proprio
riuscita a dedicarmi alla FF perdonatemi!
Cercherò di
aggiornare presto : ) un bacio a tutti!
|
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Capitolo 4 *** Avviso ***
br>
AVVISO!
Allora ragazzi/e, so che sono praticamente sparita e vi chiedo
umilmente scusa!
Ho dovuto cambiare città e università e con traslochi, pratiche di
trasferimento ecc non ho avuto completamente tempo per scrivere.
So che in fondo questa storia è già scritta in pratica, ma mi sembra
comunque giusto dare delle spiegazioni .
Ora finalmente sono tornata e prometto che tenterò di aggiornare il più
velocemente possibile (esami permettendo xD )
Scusate ancora per questo enorme ritardo!
A presto, Maya :) |
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Capitolo 5 *** Capitolo 4 ***
CAPITOLO
4
Era passato quasi un mese da quando Draco ed Hermione avevano iniziato
la loro convivenza forzata.
Col tempo avevano imparato ad ignorarsi. Grazie ai loro turni non
stavano quasi mai in casa insieme e quando capitava parlavano solo di
Sophie.
Quella situazione pesava ad entrambi ma se almeno Hermione cercava di
non darlo a vedere, Draco non faceva nulla per nasconderlo.
Era sempre di cattivo umore e quell'aria tesa non giovava affatto.
-Cazzo … cazzo cazzo cazzo … Granger devi farmi un favore, mi ha
chiamato l'ufficio e devo partecipare ad un caso importante devi
scambiare il tuo giorno libero con il mio!-
-Ah ah , scordatelo Malfoy . Oggi devo andare ad un importante meeting
fuori città se ogni tanto prestassi ascolto a ciò che ti dico, o ti
degnassi di leggere la lavagnetta, te ne ricorderesti!-
-Avantiii … se oggi va bene ho la possibilità di diventare socio dello
studio! Ti prego!-
-wow … se mi preghi deve essere davvero importante ...-
-siiii.-
-Beh mi dispiace addio Malfoy.-
E senza aspettare risposta uscì di casa chiudendosi la porta alle
spalle!
-CAZZO!!!-
Chiamò tutte le baby sitter possibili, chiese a tutti i vicini ed i
conoscenti ma nessuno sembrava potesse aiutarlo. Il mondo gli si era
voltato contro.
Decise l'unica cosa possibile da fare...
-Cosa? No, che ci faccio io con questa … cosa?!-
-Parkinson un po' di istinto materno santo cielo , questa COSA è una
bambina.-
-Beh sta di fatto che non posso tenerla, devo stare attenta al caso per
stilare una relazione! Come faccio?-
-te la caverai tranquilla ,se piange dalle questo.-
e le porse un orsacchiotto.
La Parkinson non si era proprio convertita alla fine della guerra, era
passata dalla loro parte costretta dall'evenienza. I suoi genitori
erano stati mandati ad Azkaban e lei si era pentita per non fare la
stessa fine. Così lui e Blaise iniziarono a prendersi cura della
ragazza e adesso faceva l'unica cosa che permettesse a Draco di tenerla
sempre sotto controllo : la sua segretaria.
-Malfoy era ora, aspettavamo solo te.-
-Si lo so Signor Duglas , mi dispiace, problemi di famiglia.
-i problemi di famiglia tienili a casa. - disse guardando sottecchi
Sophie.
-ha ragione è che proprio non ...-
-Lascia perdere iniziamo.-
Il loro cliente era un uomo molto potente, se quel caso fosse andato
bene probabilmente Draco avrebbe ottenuto il ruolo di socio per
il quale faticava da tempo.
Ma si sa, quando il destino ti volta le spalle non c'è niente da fare …
Il punto è signor giudice...-
Nell'aula inizio a riecheggiare il pianto di un bambino.
“No Sophie cazzo , non ora …”
-dicevo signor giudice : il punto della questione non è che il mio
assistito ...-
Niente, il pianto di Sophie non dava modo a Draco di parlare.
-Si può sapere cosa ci fa un bambino in aula?-
-é … è mio vostro onore, ho avuto un problema e ho dovuto portarla con
me ma ora se mi da cinque minuti la faccio smettere. -
-Io penso signor Malfoy che dovrebbe allontanare sua figlia dall'aula .
Non è certo il posto adatto ad un bambino e sopratutto lei non è nelle
condizioni di continuare. Non si preoccupi questo di certo non influirà
sulla sentenza, ci sono comunque i suoi colleghi che potranno
continuare al suo posto. -
A Draco crollò il mondo addosso …
-Signor Duglas la prego io ...-
-vai Draco. -
Voce ferma, decisa , che non ammetteva repliche.
Draco tentò in tutti i modi di stare calmo. Raccolse le sue cose, prese
Sophie ed uscì dall'aula.
Quando Hermione tornò a casa tutte le luci erano spente e non si
sentiva alcun rumore. Dovevano già dormire entrambi.
Entrò in salone per rilassarsi un attimo e quando accese il lume trovò
Draco seduto sul divano in silenzio.
-Draco mi hai spaventata. Perchè sei seduto qui al buio?-
Draco non rispose. Capì subito che c'era qualcosa che non andava.
-Draco dov'è Sophie?-
-Sophie ...- disse con uno strano ghigno in faccia. -Sophie è di sopra … si è
addormentata finalmente. -
-Malfoy che succede?-
-succede Granger, che quella bambina mi sta rovinando la vita! Ecco
cosa succede! Da quando sto con voi sono sempre nervoso , non va più
bene niente! Oggi avevo la causa più importante della mia vita e per
colpa di quella bambina è andato tutto a puttane!-
-Ma che cosa pensi? Che a me non pesi questa situazione? Che la mia
vita non si acambiata?-
-No mezzosangue, a te questa situazione non pesa! Tu sei felice perchè
tanto la tua vita era già patetica di suo! Anzi sai che ti dico, forse
dovresti ringraziare Blaise e Ginny per averti lasciato quella palla al
pie...-
Ma Draco non riuscì a finire la frase perchè uno schiaffo lo colpì in
pieno viso. Hermione non poteva credere di averlo schiaffeggiato ma
quelle parole così dure , così cattive nei confronti di una bambina
rimasta orfana. La bambina del suo migliore amico.
No , Draco non poteva dire sul serio, sapeva quanto amasse Sophie.
-Dove vai?-
-Me ne vado! Lontano da te, lontano da lei...-
-Non puoi guidare in questo stato, i genitori di tua figlia sono morti
in un incidente stradale-
-LEI NON è MIA FIGLIA! Lei non è mia figlia ...-
e senza aggiungere altro prese la giacca e andò via lasciando Hermione
sola, in lacrime, in quella casa che adesso le sembrava una prigione.
So di aver
tardato tanto e vi chiedo ancora scusa. Come ho già detto , adesso che
le acque si sono calmate cercherò di non fare più ritardi simili.
Intanto vi
auguro buone feste , ed un buonissimo anno nuovo .
A
presto , Maya :) |
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Capitolo 6 *** Capitolo 5 ***
CAPITOLO 5
Era già da qualche ora che Hermione sedeva nel divano del salone
fissando il vuoto. Le rimbombavano nella mente le parole di Draco.
Rigirava tra le mani l'orsacchiotto di Sophie. Quella bambina ormai era
tutto per lei. Sapeva che non avrebbe mai potuto prendere il posto di
Ginny e neanche voleva farlo. Quella bambina aveva avuto una madre, una
madre meravigliosa. Ma voleva farle capire che almeno non era sola, che
non lo sarebbe mai stata. No, non la avrebbe mai abbandonata.
Ad un trattò sentì la porta aprirsi. Dei passi si avvicinavano. Quando
si voltò Draco era davanti a lei.
Senza dire nulla la raggiunse nel divano e le si sedette accanto.
-Scusa ...-
La ragazza si voltò a guardarlo. Era stanco si vedeva.
-So che non pensi veramente le cose che hai detto prima ...-
-No .. no infatti! Voglio bene a Sophie è che … la mia vita si è
stravolta da un giorno all'altro. Prima ero un donnaiolo egoista che
pensava solo al suo lavoro e a se stesso e adesso un'altra persona
dipende totalmente da me e dalle mie azioni … io ho paura … non so se
sono in grado di essere un esempio per lei! Blaise era completamente
diverso da me. Lui era buono, era comprensivo … era un Grifondoro
mancato. Io invece sono un coglione! Come faccio a prendere il suo
posto?!-
Hermione posò una mano sulla sua.
-Draco tu non devi prendere il suo posto, come io non devo prendere
quello di Ginny. Dobbiamo solo essere noi stessi. E comunque tu non sei
solo ...-
Draco la guardò, non si aspettava tutta quella comprensione da parte
sua. Posò gli occhi sulla mano della ragazza che accarezzava ancora la
sua. Era morbida e calda , doveva ammettere che era una bella
sensazione dopo quella giornata d'inferno.
Hermione sembrò accorgersene infatti la tolse di scatto. Poi continuò:
-E comunque Draco se dobbiamo vivere qui dobbiamo iniziare a farlo. É
più di un mese che siamo qui e continuiamo a camminare in punta di
piedi come se loro dovessero tornare da un momento all'altro . Ma loro
non torneranno Draco...-
-Su questo hai ragione mezzosangue... è ora di cambiamenti.-
Passò una settimana da quel terribile litigio e adesso sembrava che
finalmente tutto iniziasse ad andare per il verso giusto.
Adesso i due ragazzi stavano davvero imparando a conoscersi e a
convivere senza problemi, certo discutevano ancora ogni tanto, ma
niente che non potesse passare con una bella cioccolata calda.
Eh si Draco Malfoy andava matto per la cioccolata e per i dolci in
generale e anche se non lo aveva mai ammesso prima, trovava quelli di
Hermione davvero buonissimi.
Era il giorno di libero per entrambi e ad Hermione venne un idea in
mente.
-Draco, ti va di venire al supermercato con me e Sophie?-
Il ragazzo chiuse il libro che stava leggendo e la guardò.
-era ...per fare qualcosa tutti e tre … insieme... ma non preoccuparti
in effetti era un idea stupida!.-
-ok-
-come?-
-ho detto ok , mi fa piacere venire con voi. Prepara Sophie vi aspetto
in macchina.-
Al mercato andò tutto bene stranamente, risero e scherzarono come
...beh si come una vera coppia.
Hermione notò lo sguardo desideroso di una donna nei confronti di Draco
e rise.
-Ora si spiegano tante cose.-
-cosa?-
-beh se non sei con me e Sophie sei a lavoro, quindi mi chiedevo dove
conoscessi le donne con cui esci … ora capisco perchè vuoi venire
sempre tu a fare la spesa con Sophie.-
Anche Draco rise.
-Beh ho scoperto che i papà single attirano molto.-
Ad un tratto Hermione si sentì chiamare.
-Hermione?!-
-Eric... volevo dire, Dott. Thompson, che sorpresa!-
-puoi chiamarmi Eric ...come stai?-
-molto meglio grazie , Eric..-
L'uomo sorrise.-
-e Sophie?-
-anche lei benissimo, l'ernia è passata sola.-
-immaginavo.-
Si sentì tossire e i due si voltarono verso Draco. Non gli piaceva
essere messo da parte specialmente dal primo bell'imbusto arrivato.
-Oh si , Eric lui è Draco , il “padre” di Sophie.-
-é un piacere- disse il medico porgendogli la mano.
-Si ...- rispose Draco ricambiando.
-Comunque Hermione volevo sapere se potevo invitarti a cena stasera.-
-Beh è la mia sera libera quindi si , con piacere! -
-bene … passo per le 20.-
-è arrivato il dottorino.-
Draco era poggiato sulla porta della camera di Hermione che nel
frattempo finiva di prepararsi.
Aveva un bell'abito nero molto semplice ma che evidenziava tutta la
bellezza della ragazza.
Draco non capiva perchè gli desse tanto fastidio quell'appuntamento ,
non aveva motivo di essere … geloso.
-primo non è un dottorino, secondo grazie sono pronta. Come sto?-
“sei bellissima...”
-passabile-
-sempre gentile Malfoy , comunque ti ho lasciato il latte per Sophie
devi solo scaldarlo prima di metterla a letto! -
-Ma non va contro i principi del suo lavoro uscire con una paziente?-
-sarebbe contro il suo lavoro se fossi una bambina di due anni Malfoy.
Ci vediamo stasera ciao.-
La serata stava andando per il meglio. Era da molto che Hermione non
usciva con un uomo e che uomo poi, un dottore bellissimo che amava sua
figlia.
Sua figlia … Hermione sorrise a quel pensiero.
-ti faccio ridere?-
-oh no, scusa pensavo ad una stupidaggine.-
-ti stai divertendo ? -
-Si ..si grazie Eric è tutto ..perfetto!-
Ad un tratto il cellulare della ragazza squillò.
-scusa ho dimenticato di spegnerlo aspetta. É Draco … scusa potrebbe
essere importante. Draco che vuoi?-
-non voglio parlare con te Granger voglio parlare con il dottore, credo
che Sophie abbia la febbre alta! Passamelo.-
La ragazza non se lo fece ripetere due volte.
-Pronto? Si … Porta Sophie al Central Hospital ti raggiungiamo
li.-
-state tranquilli è una lieve infezione capita spesso ai bambini così
piccoli. Rimanete qui per stanotte domani mattina ho il turno e verrò a
dare un'occhiata alla piccola.-
Draco rimase seduto accanto alla bambina che si era finalmente
addormentata mentre Hermione accompagnò fuori dalla stanza il medico.
-Grazie di tutto Eric e scusa se abbiamo rovinato la serata.-
-Nessun problema Hermione, avremo altri momenti per noi ...se tu lo
vorrai ovvio.-
-certo.-
e senza aggiungere altro si baciarono. Poi Eric salutandola andò via.
Hermione sorrise , entrò in camera e trovò Draco che si era
addormentato accanto a Sophie. Hermione prese una coperta e gliela posò
sopra. Certo che doveva ammettere che era proprio bello…
“ma che dici Hermione non essere
stupida.”
Dopo di che ,si sedette sulla sedia accanto a Sophie ed iniziò
dolcemente ad accarezzarle il viso ancora inumidito dalla febbre.
Hermione sorrise serena, era proprio vero, quella bambina aveva portato
con se tante novità .
Eccomi qui
come avevo promesso non troppo in ritardo! Oggi ho dato il primo esame
della sessione così mi sono dedicata tutto il pomeriggio al capitolo :)
A presto ragazzi , un bacio.
Maya
|
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Capitolo 7 *** capitolo 6 ***
Capitolo
6
La
musica che mi ha ispirato per questo capitolo è "amado mio" dei Pink
Martini ... buona lettura
I giorni passano e finalmente Hermione poteva ritenersi di nuovo
serena. Le cose con Sophie andavano benissimo e con sua somma felicità
anche la storia con Eric.
Dopo la morte di Ginny e Blaise, Hermione iniziò a pensare che la sua
vita non sarebbe mai più tornata come prima e invece...
L'unico problema era il lavoro … non che andasse male anzi... ma
Hermione negli ultimi anni aveva speso molto tempo e denaro per
ampliare la sua attività.
Il sogno della ragazza era infatti proprio quello di trasformare la sua
piccola pasticceria un vero e proprio ristorante. Ma Hermione non aveva
previsto di diventare madre nel giro di pochi mesi, così i lavori
iniziarono a rallentare e le spese ad accumularsi sempre più. La
ragazza non aveva altra scelta che mettere da parte per un po' di tempo
il suo progetto.
-Tutto ok? -
Era Draco. Era talmente presa dai suoi pensieri che non l'aveva neanche
sentito entrare in cucina.
-Si io … tutto ok.-
-Non mentire mezzosangue, non ci riesci … almeno non con me.- disse
aprendo una bottiglietta d'acqua e sedendosi accanto a lei a
capotavola.
Hermione sorrise.
-perchè chi saresti tu? Sentiamo?-
-Ormai ho imparato a conoscerti... so quando c'è qualcosa che ti passa
per la testa . Avanti … che c'è?-
Hermione lo guardò negli occhi, era strano, ma sembravano sincera. Era
come se Draco Malfoy fosse davvero interessato ai suoi problemi così,
decise di lasciarsi andare e fidarsi.
Gli raccontò tutto. Dei lavori al locale, del suo desiderio di ampliare
l'attività e dei problemi che quella improvvisa maternità le avevano
portato.
-Ecco questo è quanto ...-
Malfoy sembrò pensarci un attimo.
-è un problema di soldi quindi? -
-Beh si anche … non riesco a seguire i lavori come vorrei , questi
stanno procedendo più lentamente del previsto e le spese si accumulano
sempre di più.-
-te li do io.-
Hermione rimase in silenzio a guardarlo. La stava prendendo in
giro? No , sembrava serio.
-io … io non potrei mai accettarli … -
-si che puoi , Hermione abbiamo una figlia insieme, andiamo!-
Lei arrossì, perchè quelle parole sembravano averla colpita. Una figlia
insieme … beh in fondo era vero …
-Io non voglio sono troppi soldi.-
-sai che i soldi non sono un problema. Senti facciamo così, vedimi come
un socio.-
Hermione ci pensò su.
-socio?!-
-soci! - disse lui porgendole la mano.
Lei la guardò, poi sorrise.
-soci!-
***
Hermione non poteva credere di essersi messa in affari con Draco
Malfoy. Se qualcuno gliel'avesse detto fino a qualche mese prima gli
avrebbe riso in faccia, ma ultimamente quell'idea non le sembrava tanto
male.
Aveva capito che Draco era una persona completamente diversa da quella
che aveva conosciuto fino ad allora. Vederlo alle prese con Sophie 24h
su 24 le avevano fatto rivedere molto le cose.
Quando era con la bambina era un altro : allegro, dolce, protettivo.
Perchè pensi a lui così … perche
quando pensi a lui diventi rossa?! Tu hai Eric...
Eric … la storia con lui andava bene, eppure c'era qualcosa che non
andava, come se mancasse qualcosa...
-è pronto?-
Hermione si voltò e lo vide. Era poggiato allo stipite della porta, le
mani nelle tasche dei jeans. Aveva una semplice camicia bianca, con i
primi due bottoni aperti che lasciavano intravedere il corpo scolpito
dagli allenamenti giornalieri. Era … perfetto.
-Si è quasi pronto.- Disse velocemente la ragazza , forse troppo.
Quella mattina gli aveva promesso come ringraziamento una bella cena,
doveva fargli capire in fondo che non sprecava i suoi soldi.
Lui si avvicinò a lei.
-buon profumo...-
-Co … come?-
-Ho detto che c'è un buon profumo-
-Oh ...oh certo … Sophie dorme? -
-Si … abbiamo la casa tutta per noi!-
disse Draco con un sorriso malizioso . Poi si allontanò , prese due
boccali di vino e gliene porse uno.
-Non sapevo avessi questa passione per la cucina.-
-Quando la guerra è finita ho capito che dovevo allontanarmi dalla
magia, almeno per un po'. Il mio era come un rifiuto dopo tutto quello
che era successo... tutte le morti … così mi sono avvicinata all'unica
cosa che sapevo fare bene oltre studiare : la cucina! -
Lui sorrise , un vero sorriso , e le scostò delicatamente una ciocca
dal viso portandogliela dietro l'orecchio. Erano vicini … troppo vicini.
-é pronto.- disse Hermione allontanandosi da lui. -spero tu abbia fame!
-
La cena si svolse tranquillamente, anzi Hermione dovette ammettere che
fu una serata molto piacevole.
Decisero poi di spostarsi in salone, alla ragazza era venuta voglia di
mettere n po' di musica. Forse aveva bevuto un po' troppo.
-vediamo cosa ascoltavano Blaise e Ginny...-
Mise su il primo cd che le capitò tra le mani e subito partì una
bellissima musica che subito rapì Hermione. La ragazza iniziò a
muoversi lentamente seguendo la melodia.
Si voltò verso Draco che era seduto nel divano intento ad osservarla.
Quella ragazza non si rendeva conto di quanto potesse essere sensuale e
forse era proprio questo che la rendeva così bella, così unica.
Vide che aveva iniziato ad avvicinarsi piano a lui e alla fine gli tese
una mano.
-Io non ballo. - disse Draco ridendo.
-Oh avanti … solo uno ...-
e detto questo lo attirò a se. Iniziò a muoversi sensuale, con passi
lenti e studiati. Avrebbe potuto fare impazzire qualsiasi uomo , si
ritrovò a pensare Draco.
Lui le mise le mani attorno ai fianchi stringendola di più a se, la
ragazza non sembrava contraria ,anzi. Si iniziarono a fissare per un
momento che sembrò interminabile.
Hermione aveva un profumo così … inebriante! No, non poteva aspettare
ancora.
Iniziò ad avvicinarsi al suo viso, sentiva il suo respiro caldo sulle
labbra …
un pianto … una bambina che piangeva .. Sophie piangeva … SOPHIE
PIANGEVA ADESSO???
I due si risvegliarono come all'improvviso . Si staccarono imbarazzati.
-io … io … vado a vedere cosa ha Sophie... -
-si ...-
la ragazza salì di corsa le scale lasciando Draco solo . Il giovane
Malfoy si rituffò nel divano... sorrideva al pensiero di quello che
stava per succedere.
Ero a un passo così …
cosa le aveva fatto quella strega?! Guardò lo stereo.
La musica suonava ancora.
Beh eccomi :) diciamo che la
storia in questo capitolo e nei prossimi si allontanerà di poco
dall'originale, nel senso che ogni tanto aggiungerò piccole parti che
nel film non erano presenti! detto ciò, spero che il capitolo vi sia
piaciuto! Grazie a tutti.
|
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Capitolo 8 *** avviso ***
Avviso
Allora ragazzi ho deciso di scrivere questo avviso perché ho ricevuto
alcuni mess che mi chiedevano se avessi abbandonato le storie.
Non ho ASSOLUTAMENTE smesso di scrivere le storie, ma sono stata
costretta, mio malgrado a prendere una lunga pausa. Sto per laurearmi e
di conseguenza tra gli ultimi esami da dare e la stesura della tesi non
ho tempo da dedicare alle FF.
Mi scuso immensamente per aver lasciato i racconti così, ma prometto
che verso metà/fine luglio ricomincerò a dedicarmi alle mie amate
storie.
Scusate ancora per questo enorme ritardo spero nonostante tutto,
continuerete a seguire le FF.
Detto questo , torno ai miei studi …
un grandissimo bacio a tutti,
Maya92 |
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Capitolo 9 *** capitolo 7 ***
Capitolo 7
In quegli ultimi giorni Draco era strano. In realtà iniziò ad essere
strano dalla sera in cui lui ed Hermione avevano cenato insieme. Il
giovane Malfoy iniziava a non vedere più Hermione solo come una
strega saccente e impertinente ma come una donna … una bellissima
donna. Quel bacio mancato gli dava il tormento continuava a pensare a
cosa sarebbe successo se Sophie non avesse iniziato a piangere.
-Sto uscendo-
la voce della mezzosangue lo risvegliò dai suoi pensieri.
-dove vai?-
-esco con Eric, portiamo Sophie al parco , Eric pensa che sia meglio
che inizi a socializzare con gli altri bambini.-
-Siamo a Dicembre non farà un po' troppo freddo per portarla al parco?-
-Perchè a Dicembre non si fanno passeggiate? In ogni caso se ci fosse
qualche problema c'è ...-
-Eric , si ho capito … meno male che esiste lui...-
Hermione lo guardò.
-Ti sei alzato male Malfoy ?-
-Mi sono alzato benissimo mezzosangue, vai non vorrai fare aspettare Eric .- disse facendole il verso
e dicendo questo la vide uscire con in braccio la bambina.
Non poteva più continuare così … quell'uomo non si stava solo prendendo
Hermione ma a poco a poco avrebbe messo le mani anche su Sophie. No
doveva fare qualcosa.
Nessuno si mette contro Draco Malfoy...
Quando la sera il giovane Malfoy tornò a casa sentì la voce di Hermione
provenire dal salone.
-è questa tesoro? Questa dove la vuoi mettere? Qui'? Aspetta ti aiuto.-
Quando entrò nella stanza trovò le due intente a preparare l'albero di
Natale. Si fermò ad osservarle. Era una scena perfetta … Non si era mai
soffermato a pensare che quello potesse far parte della sua vita. Lui
era lo scapolo d'oro della città. L'uomo ricco e potente che pensava
solo a divertirsi … e adesso invece tornava a casa e vedeva quella
donna meravigliosa e sua figlia occuparsi dell'albero di natale... sua
figlia si , perchè lui ormai considerava Sophie SUA figlia. E non
avrebbe mai permesso a nessuno di portargliela via.
Fu risvegliato dalla voce di Hermione.
-Tesoro guarda chi è tornato- disse posando la bambina a terra per
permetterle di correre da lui. Draco la prese subito in braccio.
-papà...-
Draco ed Hermione si guardarono. Era la prima volta che Sophie lo
chiamava così. Draco si ritrovò forse per la prima volta in vita sua
senza parole.
-c...cosa?-
-papà!-
Guardò Hermione : sorrideva e gli occhi era lucidi per la commozione.
Probabilmente se non avesse fatto qualcosa anche lui si sarebbe messo a
piangere come un bambino.
-Sophie , io non sono...-
-No!- lo interruppe la ragazza. - Draco tu sei la figura più vicina ad
un padre che Sophie abbia... penso sia normale che voglia chiamarti
così-
-ma Blaise è suo padre!-
-e noi non glielo faremo mai dimenticare, le ricorderemo ogni giorno
quanto fossero meravigliosi i suoi genitori e quanto l'abbiano amata.
Ma adesso siamo noi la sua famiglia … e adesso sei tu suo padre. -
Draco guardò la bambina, piccola, innocente, fragile … Hermione aveva
ragione. Adesso era lui suo padre e lo sapeva già da tempo , ma
sentirselo dire faceva tutto un altro effetto!
***
-Si è addormentata.- disse Draco sedendosi nel divano. Hermione era
seduta in terra ancora intenta a finire l'albero. I suoi occhi però
erano tristi.
-Che succede Mezzosangue? -
-nulla ...-
-Hermione ...- Lei si voltò. Ogni volta che sentiva il suo nome
pronunciato da lui provava una strana sensazione.
-è il primo Natale che passeremo senza … -
Draco si alzò e le si sedette accanto.
-lo so … mancano anche a me.-
Hermione si mise a piangere.
-è che Ginny è sempre stata come una sorella per me. Avevamo ancora
tante cose da fare... Parlava sempre di quanto sarebbe stata felice il
giorno in cui mi sarei sposata. Diceva che la sera prima mi avrebbe
fatta bere così tanto che durante la cerimonia non avrei ricordato
neanche il nome di mio marito. -
la ragazza iniziò a ridere nonostante le lacrime. Draco le posò
delicatamente una mano sulla guancia iniziando ad asciugarle il volto.
-Penso dovremmo fare una cena qui per la vigilia. Invitare tutti gli
amici... i Weasley … sai per Sophie. -
Hermione lo fissò. Draco era totalmente cambiato in quell'ultimo
periodo e doveva ammettere che quel lato di lui le piaceva molto. Forse
… avrebbero potuto creare davvero una famiglia insieme un giorno.
Non dire stupidaggini Hermione....hai visto le tipe che frequenta
Malfoy. E poi tu hai già Eric …
si risvegliò da quei pensieri.
-Si penso tu abbia avuto una bellissima idea. Inizio subito a chiamare
tutti infondo la vigilia è tra due giorni! -
Si alzò e corse subito in cucina. Quando la vedeva ridere era felice
anche lui.
-ah Draco … grazie ...-
***
Hermione si era impegnata moltissimo per la riuscita di quella cena.
Voleva che fosse una serata speciale per tutti specialmente per Sophie.
Tutto era pronto e gli invitati iniziarono ad arrivare. C'erano tutti :
Theodore con la moglie Daphne, Pansy con il compagno di turno. I
genitori di Hermione, Harry , Ron e tutta la famiglia Weasley al
completo. Draco faceva gli onori di casa come solo un discendente della
nobile famiglia Malfoy sa fare. Entrambi inizialmente erano un po'
preoccupati ma con molto stupore tutti ridevano e scherzavano
tranquillamente.
Suonarono nuovamente al campanello.
-Draco vai tu per favore sono in cucina!-
Draco si avviò alla porta chiedendosi chi potesse essere. Aprì.
-Eric...-
-Ciao Draco, auguri! Ho portato questa.-
-una bottiglia di vino … siamo pieni di vino ma grazie!-
cadde un minuto di imbarazzante silenzio.
-posso … entrare?-
-oh ovvio .. certo...- disse Draco permettendo l'entrata ad Eric.
Hermione arrivò in quel momento.
-Oh Eric sei arrivato! Accomodati sono tutti di la.-
Draco aspettò che il medico si fosse allontanato per avvicinarsi ad
Hermione.
-Non mi avevi detto che sarebbe venuto anche lui...-
-Oh si scusa è che l'ho invitato solo questa mattina, sai i suoi
parenti sono tutti a New York si è trasferito da poco qui e … ho
pensato che una persona in più non avrebbe fatto la differenza! È
pronto andiamo?-
-si … andiamo...-
Tutti erano seduti nella grande tavolata imbandita con cura da
Hermione. Stavano tutti per iniziare a cenare quando la padrona di casa
si alzò.
-Prima di iniziare io ecco... volevo ringraziarvi per essere tutti qui
oggi. Questo è il primo Natale che passiamo senza ...senza Blaise e
Ginny ed io , in realtà è stato Draco ad avere questa bella idea, beh
pensavamo che sarebbe stato bello stare tutti insieme perchè...
sicuramente loro avrebbero voluto così! Saremmo stati tutti noi , in
questa stessa casa a festeggiare tutti insieme e ... per me ormai siete
come una grande famiglia e ...nonostante tutto questa tragedia mi ha
permesso di apprezzare e conoscere a fondo persone di cui prima
probabilemte non mi sarei mai fidata. -
lanciò uno sguardo a Draco e vide che sorrideva.
-Quindi concludo dicendovi grazie e .. buon Natale! -
La sera proseguì a meraviglia , tutti si divertirono molto e forse per
un momento la felicità prese il posto di quella tristezza che ormai
regnava sovrana.
Anche Sophie di divertì molto coccolata e viziata da tutti .
Quando tutti andarono via, Hermione rimase a fissare la stanza in
disordine testimone della serata appena trascorsa.
Sorrise.
Ad un tratto tutto tornò in ordine.
-Sai ogni tanto ti ricordo che sei una strega … pensavi davvero di
rimettere tutto in ordine senza magia?-
-beh...-
Draco sorrise.
-sei stata brava, è stata una bella serata.-
-si è stato … divertente.-
Draco la prese per mano.
-vieni.-
la condusse in camera sua e la fece sedere sul letto.
-non mi andava di dartelo davanti a tutti.-
Hermione lo guardò senza parole .
-Draco io … non dovevi , io … non ho niente....-
-non voglio niente in cambio, in realtà è una stupidaggine. Volevo
regalarti qualcos'altro ma non conoscendo bene i tuoi gusti ...-
Hermione scartò velocemente il regalo e quando lo aprì rimase senza
parole.
-Non avresti potuto farmi regalo migliore...-
la giovane mezzosangue fissava la cornice che Draco le aveva regalato.
Era una bellissima foto di loro due e Sophie sorridenti.-
-sai è che l'altro giorno guardavo le foto di giù e mi sono accorto che
non abbiamo neanche una nostra quindi...-
Hermione sorrise vedendo per la prima volta Draco Malfoy in imbarazzo.
Si guardarono ed Hermione fece una cosa che lasciò entrambi senza
parole. Lo baciò. Il bacio divenne sempre più intenso finchè non furono
costretti ad allontanarsi.
-io … non dovevo scusa.-
disse Hermione alzandosi dal letto ed allontanandosi. Ma Draco
velocemente la prese per un braccio e la fece girare. I loro volti
erano vicini, troppo vicini.
-non scappare … non andartene mezzosangue non stanotte....-
e la ragazza non ci pensò due volte. Si baciarono di nuovo , finchè lui
la prese in braccio poggiandola delicatamente sul letto!
No quella notte nessuno sarebbe scappato , quella notte erano solo lui
e lei.
eeeeed eccomi qua come promesso!
vi chiedo ancora scusa per questo enorme ritardo chiedendo pietà. Chi
conosce il film noterà che mi sono un pò discostata aggiungendo particolari
in più :) detto questo spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi
sapere :) un grande bacio, Maya!
|
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Capitolo 10 *** Capitolo 8 ***
CAPITOLO
8
Perdonate come sempre il ritardo,
sto preparando gli ultimi due esami prima della laurea e questo mi
toglie molto tempo purtoppo. Ma stasera ho deciso
di dedicarmi un pò alla storia come è giusto che sia! spero che il
capitolo vi piaccia, lasciatemi dei commenti se vi va! un grande bacio ,
Maya :)
Hermione si svegliò a causa della luce del sole che entrava
prepotentemente dalla finestra. Sentì un leggero peso sul fianco e
quando si voltò vide accanto a lei Draco, ancora addormentato e coperto
solo da un leggero lenzuolo. La ragazza pensò che se esisteva qualcosa
di più bello di un Draco Malfoy sveglio, era un Draco Malfoy dolcemente
addormentato.
Si girò piano per poterlo guardare meglio. Non poteva ancora credere a
quello che era successo la notte precedente. Cosa avrebbe fatto ora con
Eric, cosa gli avrebbe detto? Lui era semplicemente perfetto... dolce,
gentile , premuroso anche con Sophie... ma non era Draco. Da quando
avevano intrapreso quella convivenza forzata aveva a poco a poco
iniziato a guardarlo sotto una luce diversa. Non era più il serpeverde
viziato e crudele dei tempi di Hogwarts. No , adesso era un uomo
meraviglioso che si prendeva cura di lei e della loro bambina.
Sorrise.
Era strano pensare a loro come una famiglia ma infondo lo erano no?!
-buongiorno ...-
assorta da quei pensieri non si era accorta che Draco si era svegliato.
La accarezzò dolcemente.
-'giorno..-
Hermione era in imbarazzo , non sapeva come comportarsi...
per sua fortuna , si ritrovò a pensare , la piccola Sophie iniziò a
piangere quindi si alzò dal letto per raggiungerla.
-tesoro eccomi adesso andiamo a fare colazione.-
scese le scale con la bambina in braccio ancora un po' assonnata e la
mise nel seggiolino. Stava preparando il biberon quando sentì due forti
braccia avvolgerla da dietro. Il profumo di Draco era qualcosa di
inebriante. Le scostò delicatamente i capelli lasciandole una parte del
collo libero in modo da poter lasciare una scia di caldi baci che le
provocarono piacevoli brividi.
La voce calda soffiò piano nel suo orecchio:
perchè non risaliamo in camera?-
si , pensò Hermione, perchè non risalire in camera? In fondo è questo
che voleva, lo voleva con tutta se stessa anche se continuava a negarlo.
-devo dare da mangiare a Sophie.-
-ok … le dai da mangiare... e poi saliamo in camera...-
continuò il ragazzo tra un bacio e l'altro.
Probabilmente se avesse continuato così non avrebbe resistito molto. Ad
un tratto però il campanello della porta suonò.
-dannazione chi diavolo è alle 8 del mattino? ...-
disse il giovane Malfoy muovendosi verso la porta e continuando ad
imprecare verso il mattiniero visitatore.
-Potter?!-
-Malfoy ...perchè giri per casa in mutande?-
-Potter è casa mia e giro come diavolo mi pare ...-
-e ad Hermione non da fastidio?-
-Si dia il caso Potter che ad Hermione...-
-HARRY che sorpresa entra.- disse la ragazza correndo alla porta non
appena capì cosa Malfoy stava per dirgli.
-vado a farmi una doccia...- disse Draco lasciandoli soli in cucina.
-Sophie tesoro! - l'ex Grifondoro si avvicinò alla bambina ancora
seduta nel seggiolino.
-ti offro del caffè Harry? Come mai qui così presto?-
-in realtà stavo andando a lavoro, ma siccome ormai non ci vediamo
quasi più ho pensato di farti visita … ho interrotto qualcosa per caso?-
Hermione quasi si strozzò a quelle parole.
-Cosa avresti dovuto interrompere Harry?-
-non saprei … come mai Malfoy gira mezzo nudo per casa?-
-Harry è casa sua... non posso imporgli come girare o come vestirsi...-
Ma il giovane Potter conosceva fin troppo bene la ragazza e non si
lasciò sfuggire quel rossore che le aveva colorato le guance!
-Herm... sono tuo amico … sai che puoi parlarmi di tutto … tu e Malfoy
avete una relazione?-
-Oh andiamo Harry siamo andati a letto insieme meno di 6 ore fa mi
sembra un po' prestino per chiamarla “relazione” -
Vide lo sguardo di Harry fisso su di lei, era un misto tra il
divertito ed il “te l'avevo detto” si , non si poteva spiegare in altri
modi!
-mi hai fregata...-
-senti Herm … a me non interessa cosa voi facciate … solo , cerca di
non complicare troppo le cose. Sophie ha già perso i suoi genitori ,
cosa accadrebbe se tra voi non dovesse funzionare? Fate attenzione.-
la conversazione fu interrotta da un bellissimo Draco Malfoy che,
fasciato da uno dei suoi eleganti completi di alta sartoria, fece il
suo ingresso in cucina per prendere una tazza di caffè.
-io vado allo studio, ci vediamo stasera ...-
diede un bacio a Sophie e salutando a malapena i due andò via. Qualcosa
doveva averlo infastidito...
-vado anche io Herm ...e per favore ricordati quello che ho detto. -
-si Harry e grazie per la visita...-
***
Quando Hermione tornò a casa quella sera trovò Draco intento a giocare
con Sophie.
Era davvero una bellissima scena, una scena che aveva visto milioni di
volte, anche quando Ginny e Blaise erano ancora in vita ma che non
aveva mai apprezzato .
-ciao!-
Draco la guardò e biascicando un saluto si alzò per andare in cucina,
lasciandola nel salone. Hermione lo seguì.
-si può sapere che hai?-
-di che parli?-
-sai benissimo di che parlo … è da stamattina dopo la visita di Harry
che sei così.-
-così come?-
-freddo! Vuoi fermarti maledizione quando ti parlo?-
il giovane si bloccò in mezzo alla stanza e si voltò a guardarla. Il
suo sguardo era duro, come se fossero tornati ai tempi della scuola.
-perchè ti comporti così? -
-senti mezzosangue non ero io quello che non voleva dire all'amico di
noi due! Quindi finiscila ok?-
-ma di che parli?-
-ho visto come sei corsa dalla cucina perchè avevi il terrore che
potessi dire qualcosa di troppo , pensi sia stupido?-
Hermione abbassò lo sguardo imbarazzata, aveva ragione...
-se ti vergogni tanto di quello che è successo tra noi tranquilla non
mi avvicinerò più a te.-
-Non è questo Malfoy è che è difficile … se Sophie dovesse perdere
anche noi ...-
-se Sophie dovesse perdere anche noi? E questa cosa l'hai pensata da
sola o te l'ha messa in testa quel genio del tuo amico?-
L'ex Grifondoro stava per ribattere ma qualcuno bussò alla porta. Draco
si allontanò per andare ad aprire.
-ciao Draco io cercavo Hermione, disturbo?-
-Eric?!-
-Herm... scusa se sono passato senza avvisarti ma negli ultimi giorni
non ti sei fatta sentire così … disturbo?-
La ragazza sentiva lo sguardo duro di Draco puntato su di lei.
-no … no Erica scusa è che in questi giorni sono stata un po'
...impegnata... vieni entra! -
-veramente pensavo che saremmo potuti andare a cena fuori se non è un
problema .-
Draco parlò prima di lei non dandole il tempo di ribattere.
-no dottore nessun problema , anzi magari con te si schiarisce un po'
le idee divertitevi.-
Hermione sentì la delusione nella sua voce … si aspettava che gli
dicesse tutto subito ma come poteva? Cosa doveva dirgli? Ah sai , ieri
sono andata a letto con il padre di mia figlia?
Vide Draco prendere la bambina e salire le scale probabilmente per
metterla a letto.
Forse non sarebbe dovuta uscire con Eric, forse doveva far tacere
quella stupida voce che le faceva credere che tutto quello era
sbagliato, che le impediva di godersi quei momenti , di godersi la sua
famiglia …
-andiamo? -
si voltò. Eric le tendeva la mano ancora sull'uscio della porta.
-si ...andiamo ...-
No ...quella voce purtroppo non voleva proprio tacere.
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Capitolo 11 *** AVVISO ***
Buona sera a tutti...
scrivo questo breve commento perchè è giusto che dia delle spiegazioni
riguardo la mia lunga assenza...
Non voglio giustificarmi solo dare appunto delle spiegazioni a tutte
quelle persone che seguivano le mie storie e che purtroppo non hanno
più avuto mie notizie.
Questo ultimo periodo non è stato facile per me … a causa di una lunga
malattia ho perso una persona importante per me, una delle più
importanti della mia vita.
Ho dedicato il mio tempo a questa persona per starle accanto e
aiutarla, mettendo da parte tutto il resto.
Purtroppo però la vita non è fatta solo di vittorie ma anche di
sconfitte...
Come ho già premesso questa non è una giustificazione ma una
spiegazione alla mia assenza dal sito , ed una spiegazione al fatto che
non so quando tornerò a scrivere …
Non sto abbandonando le FF , non lo farò mai, ma purtroppo ogni volta
che tentavo o tento di continuare una delle storie la mia mente
automaticamente si perde in altri pensieri …
Anche adesso che sono qui a scrivere questo breve avviso non sono ben
sicura di quello che sta uscendo fuori …
Spero quindi possiate perdonarmi e tornare in futuro a leggere ciò che
pubblicherò, siano esse nuove storie o le conclusioni delle precedenti.
Ne approfitto per augurarvi un Buon Natale (anche se in ritardo) ed un
felice 2015.
A presto , sperando sia il prima possibile …
Maya. |
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Capitolo 12 *** Capitolo 9 ***
Era passata una settimana da quel giorno e da allora Hermione e Draco
non si erano rivolti la parola se non il minimo indispensabile.
Dalla sua cena con Eric, Draco era tornato il ragazzo freddo e
distaccato di un tempo.
Tornava a casa dal lavoro e senza neanche salutarla si chiudeva nella
stanza di Sophie con la bambina. Quando non era con lei usciva senza
dire dove andasse...
Tutto quello che avevano pian piano costruito si era dissolto in un
solo attimo e la colpa era solo di Hermione. Aveva avuto paura di
quello che stava nascendo, aveva avuto paura di fare soffrire Sophie e
adesso era lei che ne pagava le conseguenze ...
Forse avrebbe potuto mettere da parte l'orgoglio e chiedergli scusa,
spiegargli perche si fosse comportata così... forse non era troppo
tardi...
con quei pensieri e con una tazza di caffè appena pronto in segno di
pace, si avvicinò alla camera del ragazzo decisa a bussare.
Magari sta ancora dormendo...
Ma quei pensieri furono spazzati via dalla porta in questione che si
apriva e dalla quale uscì una donna.
Alta, bionda, bellissima …
-beh allora ciao Draco , ci vediamo...-
-si si ora vattene devo sbrigarmi.-
La ragazza gli sorrise e poi oltrepassò Hermione lanciandole uno
sguardo di sfida.
Draco si era nel frattempo accorto della sua presenza e dopo un primo
momento di stupore, il suo sguardo tornò freddo come sempre.
La oltrepassò senza rivolgerle parola per affrettarsi ad andare in
bagno.
-chi era quella?- disse subito Hermione che non riuscì a trattenersi.
-non credo siano affari tuoi mezzosangue.- rispose Draco senza neanche
fermarsi.
-sono affari miei dal momento che porti donne in casa mia.-
Draco sorrise ironico.
-si dia il caso Granger che questa sia casa tua quanto mia, quindi chi
mi porto a letto è solo affar mio!-
disse lui voltandosi e lanciandole uno sguardo di sfida.
-sei solo un porco e uno stronzo! Mi fai schifo.-
-non mi sembrava che mentre ti scopavo la pensassi allo stesso modo.-
La ragazza tento di schiaffeggiarlo ma lui le blocco prontamente il
polso.
-non accetto paternali da te Granger... vattene dal tuo caro dottorino.-
e senza aggiungere altro la lasciò e andò via.
Calde lacrime iniziarono a solcarle il volto.
Che stupida Hermione... Malfoy non
cambierà mai...
***
Passò un altra settimana senza che nessuno dei due cercasse di
instaurare un dialogo. Vivevano nella stessa casa ma a malapena si
incontravano la mattina. Draco infatti aveva iniziato ad uscire presto
per non rischiare di incontrarla.
Quella sera stava vestendo Sophie di tutto punto. I Weasley le avevano
infatti chiesto di andare a cena da loro così da poter vedere la
nipotina.
Capì che Draco era tornato quando sentì chiudere la porta e dei passi
salire le scale. Pensava sarebbe andato dritto in camera sua invece si
fermò davanti la stanza della piccola.
-che fai?-
Quelle parole, seppur semplici e senza significato, causarono in
Hermione uno strano senso d'agitazione.
-la vesto.-
-quanto siamo spiritose Granger... vorrei sapere dove stai portando
Sophie se non è di troppo disturbo.-
-i Weasley ci hanno invitato a cena perchè volevano vederla. -
-Capisco... buon divertimento.-
stava per andare ma la vocina della bambina lo fermò.
-Papà...- ed iniziò ad agitarsi facendogli subito capire che
volesse essere presa in braccio da lui. Il ragazzo non se lo fece
chiedere due volte e subito la strinse a sé.
-guarda che sei invitato anche tu.-
-non sono interessato ...-
-cos'è?! Non puoi dedicare una serata a tua figlia troppo impegnato a
divertirti con le tue amichette?-
-ti ho già detto che quello che faccio non è affar tuo... comunque ho
molto lavoro da sbrigare.-
-Fa come vuoi... -
Dette la bambina in braccio alla ragazza e iniziò ad allontanarsi fin
quando le parole di Hermione non lo bloccarono.
-Malfoy se hai dei problemi con me non prendertela anche con lei. Da
quando è successo … tutto questo casino sei distante e Sophie ne
soffre... Odi me, posso accettarlo ma ti prego, non mettere di mezzo
anche lei... -
e detto questo lo oltrepassò portando via la bambina con sé.
Hermione aveva preparato le ultime cose di Sophie e sistemato il
soprabito, stava per utilizzare la Materializzazione quando una voce
alle sue spalle la fermò.
-aspetta...-
Malfoy la raggiunse e le cinse la vita. Quel tocco riportò alla mente
di Hermione i ricordi di quella notte. Le mani calde del ragazzo sul
suo corpo, le lunghe scie di baci roventi , il suo profumo...
-andiamo?-
Senza aggiungere altro si Materializzarono insieme alla Tana.
***
La serata era andata tutto sommato bene tralasciando qualche
leggero battibecco tra Malfoy , Harry e Ron.
Sophie si era divertita tantissimo con i nonni e gli zii che
ovviamente, l'avevano riempita di coccole ed attenzioni.
Solo per un momento Hermione si era soffermata a pensare a quanto tutto
quello fosse sbagliato. Non erano lei e Draco che sarebbero dovuti
essere a quella cena con la bambina, non erano loro che avrebbero
dovuto portare in visita ai nonni la nipote...
Ginny le mancava... le mancavano le lunghe chiacchierate, le
passeggiate, le giornate passate insieme. Le mancavano la sua voce, la
sua capacità di ascoltarla e consolarla nei momenti più bui... Hermione
pensava ogni giorno a tutti i momenti che non avrebbero vissuto
insieme, ai momenti importanti di Sophie ai quali non sarebbe stata
presente...
Quella che era come una sorella adesso non c'era più e non
passava un solo giorno senza che Hermione pensasse a lei.
Ogni volta che era con Sophie si chiedeva se anche Ginny avrebbe fatto
la stessa cosa o si sarebbe comportata allo stesso modo.
Ogni volta che guardava gli occhi verdi di Sophie, rivedeva quelli
dell'amica...
Con Ginny era andata via anche una parte di lei, una parte della sua
infanzia e questo non sarebbe mai cambiato.
Sua madre le diceva sempre che il tempo lenisce ogni dolore e allevia
ogni ferita... Hermione sperava proprio fosse vero.
Quando tornarono a casa Sophie era già addormentata tra le braccia di
Draco ed Hermione per un singolo istante, provò invidia per lei.
-la porto a letto...- disse il ragazzo salendo piano le scale.
Hermione non poté fare a meno di seguirli.
Quando entrò nella stanza la scena che vide le scaldò il cuore
facendola ricredere su tutto quello che di cattivo avesse pensato in
quelle settimane del ragazzo.
Draco aveva poggiato delicatamente nel lettino la bambina,
rimboccandole le coperte e posandole una leggera carezza sulla testa.
Hermione si accorse che Draco aveva di nuovo quello sguardo, uno
sguardo che solo Sophie aveva il privilegio di ottenere. Uno sguardo
che solo un padre è capace di rivolgere a sua figlia.
La ragazza trovò quel momento perfetto e maledisse con tutta se stessa
quella dannata paura che aveva rovinato tutto.
Dov'è finito il tuo coraggio
Grifondoro?
La verità è che in quei mesi aveva iniziato a provare qualcosa per il
bel Serpeverde, qualcosa che non aveva previsto e non sapeva
controllare e temeva che tutto ciò avrebbe potuto nuocere a sua figlia.
Ma in fondo cosa poteva esserci di tanto sbagliato in due persone che
si amano...
amare … era la prima volta che pensava a Draco in quei termini ma
doveva ammettere che era questo quello che lei provava.
Perchè lei ormai conosceva il vero Draco , quello genuino, senza
maschere, capace di amare e prendersi cura di qualcun'altro.
-è proprio crollata...- le parole del ragazzo la riportarono alla
realtà.
-si … è stata una serata stancante per lei. -
-già... beh buonanotte Granger.-
Draco la oltrepassò uscendo dalla porta senza aspettare una sua
risposta.
-Draco...-
il ragazzo si bloccò di scatto fermandosi a riflettere su quanto il suo
nome pronunciato da lei suonasse bene.
Era rimasto ferito quando la ragazza aveva rinnegato tutto quello che
c'era stato tra loro. Aveva aspettato quella notte da mesi , aveva
desiderato di poterla farla sua e amarla con tutto se stesso e lei
aveva rovinato tutto in un solo istante.
In quel periodo di convivenza Draco aveva capito quanto Hermione fosse
speciale, quanto fosse bella nella sua semplicità: aveva capito quanto
amasse la madre di sua figlia...
Il ragazzo non si sarebbe mai aspettato di pensarlo ma quando erano
loro tre, in quella casa tutto era perfetto e saperla con un altro,
magari tra le sue braccia, lo mandava in bestia...
Si voltò e guardò negli occhi la ragazza capendo solo forse in
quell'istante quanto le mancasse...
-Draco io … volevo chiederti scusa per … per come mi sono comportata.
Io non mi sono pentita di quello che c'è stato tra noi solo che … avevo
paura.-
Lui si avvicinò con passi lenti e quasi calcolati verso di lei.
Hermione poté quasi sentire il suo fiato caldo sul viso ed il suo
profumo di menta.
-paura di cosa Hermione...-
da quanto non mi chiamavi così...
-paura di...-
Il ragazzo si era pericolosamente avvicinato a lei inspirando il suo
profumo. Hermione chiuse gli occhi beandosi di quel contatto che
seppure leggero, stava riuscendo a farla impazzire.
Poggiò le mani sul suo petto aggrappandosi alla camicia di lui e in
risposta Draco le circondò la vita facendo aderire maggiormente i loro
corpi. Le sue mani si insinuarono lentamente sotto la maglia della
ragazza provocando in Hermione piacevoli brividi.
Le scostò i capelli di lato iniziando a posarle una lunga scia di baci
sul collo risalendo lentamente lungo il viso.
Ad un tratto però una musica si propagò per il corridoio riportando
alla realtà i due ragazzi. Si allontanarono l'uno dall'altra ed
Hermione prese il suo cellulare dalla tasca dei Jeans.
La scritta Eric lampeggiava insistentemente nel Display. Il volto di
Draco si fece nuovamente serio.
-buonanotte Granger...-
Hermione si poggiò alla parete maledicendo il tempismo sbagliato di
quel ragazzo.
Come promesso eccomi di ritorno
:) ! Chiedo ancora scusa per questi lunghi mesi di ritardo ma
finalmente eccomi qui con il nuovo
capitolo. Scriverlo non è stato semplice e chiedo scusa se non
soddisferà pienamente le vostre aspettative...
Fatemi pensare cosa ne pensate
ci tengo molto!
Volevo anche dirvi che ho iniziato
una nuova Dramione “Secrets”.
Se volete passate anche da lì e lasciatemi una vostra opinione
:)
Un grande bacio, Maya.
|
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Capitolo 13 *** Capitolo 10 ***
CAPITOLO 10
La mattina dopo quando Hermione scese a colazione aveva un solo
pensiero in testa, un pensiero che non le aveva fatto chiudere
occhio: doveva una volta per tutte chiarire le cose con Draco.
Quando la sera prima infatti Eric l'aveva chiamata per invitarla a cena
lei aveva inventato di non stare molto bene e quindi era meglio
rimandare.
La verità però era ben diversa...Hermione non era capace di mentire
alle persone e sopratutto non era proprio il tipo da uscire con un uomo
mentre i suoi pensieri erano sempre rivolti ad un altro...
I suoi pensieri vennero interrotti quando sentì Sophie piangere, così
decise di salire a prenderla per prepararle da mangiare.
-eccomi tesoro hai dormito bene?!-
La bambina biascicò qualche parola dato che solo da poco aveva iniziato
a “parlare”. In compenso strinse le piccole braccine intorno al suo
collo e le dette un leggero bacio sulla guancia; era il suo modo di
dare il buongiorno.
-etciù-
-salute tesoro... forza andiamo a fare colazione e aspettiamo che papà
torni.-
Stava per scendere le scale quando vide la porta del bagno aprirsi.
Draco uscì dalla stanza con solo un asciugamano attorno alla vita. I
capelli ancora bagnati ricadevano in disordine sul suo viso. Hermione
dovette fare affidamento a tutto il suo autocontrollo per non saltargli
letteralmente addosso.
Lo faceva apposta il bastardo ne era certa...
-papà- disse la bambina allungando le braccia verso Draco.
-Guarda chi si è svegliata...- disse lui stringendola affettuosamente a
sé.
-etciù-
-ha starnutito.-
-Si Malfoy ha starnutito.-
-dovremmo portarla al San Mungo non pensi?-
-Malfoy sei serio? Per uno starnuto.-
-etciù-
-VISTO??-
-Malfoy calmati, magari avrà preso un po' di fresco ieri sera non c'è
bisogno di agitarsi così-
Se c'era una cosa che Hermione aveva capito in quei mesi e che non
avrebbe mai penato potesse essere possibile, era che Draco Malfoy era
estremamente apprensivo nei confronti della bambina.
-su andiamo a mangiare amore.-
Hermione riprese la bambina tra le braccia e scese le scale per poi
metterla nel seggiolino, seguita ovviemnte a ruota dal ragazzo.
-secondo me è qualcosa di grave, perchè non chiami Eric … tanto siete intimi-
-non ho intenzione di chiamare Eric per degli starnuti Malfoy, adesso
calmati.-
-etciù.-
Ma questa volta lo starnuto passò in secondo piano a causa della
finestra della cucina che si aprì improvvisamente causando un grande
rumore.
-che strano...- disse Hermione mentre andava a chiuderla – non c'è
vento oggi...-
-io dico che dovremmo farla vedere a qualcuno, non è normale che
starnutisca così tanto.-
-Malfoy le starà venendo un semplice raffreddore non c'è bisogno di
allarmarsi così... e potresti andarti a vestire cortesemente?-
il ragazzo sorrise malizioso
-cosa c'è Granger? Il tuo dottorino non ti soddisfa abbastanza? -
-Malfoy tu sei veramente...-
-etciù- Sophie si mise a piangere.
Hermione la prese tra le braccia per cullarla ed in quel momento si
accorse di una voce proveniente dal salotto . Andò nella stanza e si
accorse che la televisione era accesa.
-Malfoy hai lasciato la tv accesa?-
-Pensi che il mio primo pensiero la mattina sia accendere quell'affare?-
La ragazza era stranita... poi guardò Sophie. Le toccò la fronte ed
effettivamente le sembrò calda.
-Forse hai un po' di febbre amore, ti senti male?-
la bambina in risposta poggiò la testa nella spalla di Hermione
singhiozzando ancora. Iniziò a cullarla sperando si addormentasse.
-Vuoi darmi ascolto per una volta?-
-No Malfoy non la porterò al San Mungo non c'è motivo. Oggi la tengo al
caldo e la curo alla maniera babbana, vedrai che stasera starà già
meglio.-
-etciù- ed in quel momento dagli scaffali della libreria caddero
tutti i libri per terra.
I due ragazzi si guardarono, poi il loro sguardo si posò sulla bambina
che si era appena appisolata.
-vuoi curare anche questo alla maniera babbana?-
-oh Malfoy sarà stata una coincidenza....- disse in realtà poco
convinta la ragazza.
Hermione sapeva che i bambini molto piccoli poteva capitare di usare la
magia in modo involontario, ma Sophie era troppo piccola... o no?!
Proprio in quel momento suonarono alla porta. Andò ad aprire Draco dato
che la ragazza teneva ancora in braccio la piccola.
-Potter... Weasley... quando si dice “il buongiorno si vede dal
mattino”-
-Malfoy... mi spieghi perchè quando vengo a casa vostra ti trovo sempre
mezzo nudo?-
-La tua è solo invidia Potter...-
-si certo... Hermione?-
e senza aggiungere altro il ragazzo accompagnò i due ospiti dall'amica.
-ragazzi che bella sorpresa!-
-disturbiamo? Sai oggi Ron riparte e voleva salutare Sophie.-
-no certo che no ragazzi sapete che potete venire quando volete-
-magari avvisando prima...-
Hermione lanciò un'occhiataccia all'ex Serpeverde.
-Non date retta a Malfoy. Stavo facendo addormentare Sophie, non sta
molto bene.-
-che ha?- dissero i due amici all'unisono. Perchè gli uomini erano così
apprensivi?
-non ha niente solo un po' di influenza-
-forse dovresti farla vedere ad Eric- disse subito Harry.
Ma cos'era? Quei tre si erano messi d'accordo per caso?
-non la farò vedere ad Eric, non è nulla.-
Ma la verità era che lei non voleva vedere il giovane medico.
Ultimamente ogni volta che stavano insieme nella stessa stanza, da
soli, lei provava una strana sensazione di disagio.
Si chiamano sensi di colpa mia cara...
-etciù-
la bambina si rimise a piangere.
-no piccola non fare così dai...-
-beh Herm noi dobbiamo andare, tu dovresti fare vedere Sophie a
qualcuno. Tienici informati!-
***
Quel giorno proseguì così, con Sophie che continuava a stare male ed
Hermione e Draco che continuavano a litigare.
Qualsiasi buon proposito della ragazza era stato rimandato a data da
destinarsi...
In quel momento Hermione era seduta nel divano del salone intenta a
cullare lentamente la piccola che aveva finalmente smesso di piangere e
si stava tranquillizzando.
Hermione la guardò dolcemente. Vedere la sua bambina stare male e non
poter fare nulla era qualcosa che non sopportava. Ormai Sophie era sua
figlia, l'unica vera ragione di vita e non avrebbe mai permesso che le
succedesse qualcosa di male.
Si accorse solo in quel momento che Draco era davanti la porta, in
silenzio, ad osservarle.
-non ti avevo sentito-
-non volevo disturbare.- disse il ragazzo avvicinandosi piano e
sedendosi nel divano accanto a lei.
-sai che non disturbi...-
era stranamente in imbarazzo anche se capiva che non vi era alcun
motivo valido per esserlo.
Era la sua sola presenza che riusciva a renderla inquieta. Hermione
aveva iniziato a provare qualcosa per quel ragazzo scorbutico e
lunatico ma che aveva dimostrato diverse volte quanto potesse essere
dolce e premuroso.
Notò che la stava fissando.
-cosa c'è?-
era serio... troppo serio...
-sei molto bella Granger... è bello osservarvi... mi tranquillizza....-
Hermione sentì le sue gote calde, sperava solo di non essere
arrossita...
-quando Blaise e Ginny sono morti e quell'avvocato ci ha detto che
avremmo dovuto crescere Sophie insieme il mondo mi è letteralmente
crollato addosso. Sapevo che la mia vita sarebbe cambiata, che non
avrei potuto pensare più solo a me stesso ma la cosa che più mi
terrorizzava era il pensiero di non essere un buon padre per Sophie. Io
non ho mai avuto Lucius accanto a me quando ero piccolo. Lui pretendeva
solo la perfezione, desiderava solo che io fossi all'altezza del nome
che portavo … non ricordo un gesto di affetto, una parola dolce e sai,
fino ad un certo punto pensavo fosse giusto così.
Poi però vedevo Blaise con suo padre e capivo che c'era qualcosa di
sbagliato. Li vedevo ridere e scherzare insieme, vedevo quanto
quell'uomo tenesse a Blaise quanto volesse la sua felicità...
Solo quando mio padre mi costrinse a prendere il marchio però mi resi
davvero conto di quanto poco contassi per lui... Il padre di Blaise si
rese conto in tempo della pazzia del Signore Oscuro e fece di tutto per
proteggerlo. Chiese aiuto a Silente perchè non voleva che suo figlio
fosse costretto a quelle barbarie.
Solo allora iniziai a vedere tutto chiaro. Solo allora trovai la forza
di ribellarmi ad un uomo che di padre non aveva mai avuto nulla...
Passai dalla parte di Silente decidendo per la prima volta qualcosa
nella mia vita. E mi sentivo dannatamente bene sai?.-
Draco emise una risata nervosa, forse dovuta dai ricordi o forse dal
fatto di starsi aprendo a quel modo con lei.
-Mio padre morì in battaglia e quando lo venni a sapere non riuscì a
versare una sola lacrima, non riuscì a provare niente. È per questo che
quando scoprì di dover fare da padre a Sophie ero terrorizzato... come
poteva una persona che a malapena sapeva cosa fosse un padre, fare il padre...
Io amo Sophie con tutto me stesso e se solo potessi pensare di
comportarmi con lei come Lucius ha trattato me...-
solo in quel momento Draco si accorse che calde lacrime avevano
iniziato a solcare il volto di Hermione.
-Draco... non dovresti neanche pensare una cosa simile. Hai dimostrato
di essere migliore di tuo padre il giorno che hai deciso di stare dalla
nostra parte. Tu e tuo padre siete due persone completamente diverse.
Guarda Sophie...lei ti ama , ti considera suo padre e ti assicuro che
tu non potresti fare nulla di meglio di quello che già fai.-
Hermione gli aveva poggiato delicatamente una mano sulla guancia e lui,
con un gesto quasi automatico, la avvolse con la sua.
-non pensavo avrei mai potuto legarmi a qualcuno Mezzosangue , ma
credimi quando ti dico che tu e Sophie siete...-
in quel momento il campanello della porta suonò.
Hermione e Draco trasalirono non aspettandosi quel suono improvviso.
Immediatamente si staccarono imbarazzati.
Il ragazzo si alzò andando verso la porta notevolmente infastidito.
-Potter non hai un cazzo da fare nella vita se non ...-
ma le parole gli morirono in gola quando vide chi si trovava di fronte.
-Eric...-
-ciao Draco scusa se disturbo ma passavo da queste parti e ho pensato
di salutare Hermione.-
Il giovane Malfoy fece un profondo respiro cercando di far ricorso a
tutta la pazienza che aveva in corpo, che non era poi molta, per non
lanciargli un Avada Kedavra.
Draco si spostò di lato permettendogli di entrare, senza dire una
parola. Il giovane medico andò dritto verso il salone nel quale trovò
Hermione intenta a cullare dolcemente Sophie.
Quando però la ragazza lo vide entrare le mancò il fiato. Che diavolo
ci faceva lui li?!
-Herm, ero di passaggio e siccome ieri mi hai detto che non stavi molto
bene ho pensato di venire a farti una visita. Disturbo?-
-oh no no Eric solo … non ti aspettavo, prego accomodati.-
Il ragazzo si sedette vicino a lei posandole un leggero bacio sulle
labbra. Hermione vide con la cosa dell'occhio Draco che li osservava
poggiato allo stipite della porta. Aveva le braccia conserte ma non
potè non notare il colore che aveva preso il suo pugno stretto con
forza.
L'ex Grifondoro si allontanò dal medico velocemente.
-in realta oggi è Sophie che non sta molto bene! - dicendo la prima
cosa che le venne in mente.
-oh davvero? Cosa ha?-
-non so in realtà... è da tutto il giorno che starnutisce e tossisce.-
-deve aver preso un po' di freddo... fammi controllare.- disse
prontamente prendendo lo stetoscopio dalla borsa.
Auscultò con un meticoloso silenzio il piccolo torace della bambina,
poi sorrise.
-è tutto apposto deve essere una semplice influenza. Tienila al caldo e
dalle qualcosa se la febbre dovesse salire.-
-Visto ti avevo detto che non era nulla!- disse Hermione rivolta a
Draco, ma neanche quella battuta riuscì a stemperare la tensione sul
volto del ragazzo.
-Ti posso offrire da bere Eric?- continuò lei.
-solo un po' d'acqua grazie Hermione.-
Mise Sophie nel divano e si mosse verso la cucina.
-come mai eri giusto giusto da queste parti?- disse Draco non provando
neanche a mascherare la sua irritazione.
-beh un mio paziente abita a pochi isolati da qui e siccome non stava
molto bene i genitori mi hanno chiesto se potevo passare per visitarlo.-
Il giovane Malfoy non rispose, rimase semplicemente in silenzio a
fissarlo.
-ecco il tuo bicchiere d'acqua Eric.-
-Grazie Herm. E tu cosa fai ..Draco giusto? Un nome insolito.-
ecco … tanto per migliorare la situazione, si trovò a pensare Hermione.
-Sai Draco proviene da una delle più antiche famiglie della nobiltà
inglese.- disse lei cercando di minimizzare l'accaduto.
-oh … quindi passerai tutto il tuo tempo tra campi da Cricket e Polo? -
-No... Draco è un avvocato. Lavora per una importante società sai?-
-non mi dire...-
Hermione era certa che la pazienza del giovane Malfoy non sarebbe
durata ancora a lungo se non fosse intervenuta in qualche modo. Per
fortuna, proprio in quel momento, la piccola Sophie starnutì ed il
bicchiere in mano ad Eric si ruppe causando un gran rumore.
-Oh mio Dio Eric mi dispiace stai bene?-
-si .. si devo aver stretto con troppa forza.-
-sei tutto bagnato, vieni di la che ti aiuto ad asciugarti.-
I due si incamminarono verso la cucina , oltrepassando Draco che non
potè fare a meno di ridere nonostante l'occhiataccia di Hermione.
Arrivati in cucina la ragazza iniziò ad asciugarlo con un panno.
-mi dispiace davvero tanto Eric io … sono mortificata.-
-Herm smettila di scusarti, non è mica colpa tua se il bicchiere si è
rotto.-
-no … no infatti.- disse lei ridendo nervosamente. Ovviamente lui non
poteva neanche immaginare la vera causa di quel piccolo incidente.
Ad un tratto però lui le bloccò le mani stringendole con le sue.
-Herm... io non so cosa ti succeda per ora, però sei assente non sono
stupido. Non so se la causa sia quel damerino nella stanza accanto ma
c'è qualcosa che mi nascondi...-
-Non dire sciocchezze Eric tra me e Draco non c'è nulla, cresciamo solo
Sophie insieme lo sai.-
-forse per te non c'è nulla Hermione , ma io sono un uomo... e ti
assicuro che noto come ti guarda e ti osserva, noto il suo sguardo
colmo di desiderio...-
Hermione divenne rossa. Davvero Malfoy la guardava con desiderio?!
-in ogni caso Hermione io sono qui... non scordarlo. Vado, si è fatto
tardi.- disse infine posandole un casto bacio sulla guancia.
-ti accompagno.-
Quando Eric andò via Hermione non potè fare a meno di sentire una
sensazione di disagio. Si avvicinò al salone e trovò Draco che cullava
dolcemente Sophie.
La sua mente, la sua parte razionale, le gridava di lasciar perdere.
Draco non sarebbe mai stato adatto a lei. Troppo diversi, troppo
distanti... Eric era perfetto. Eric era dolce, era gentile , la amava e
amava Sophie...
Ma allora perchè il suo cuore non poteva fare a meno di battere
all'impazzata ogni volta che il suo sguardo incrociava quello del
giovane Malfoy?
Doveva prendere una decisione ed era certa che una parte di lei ne
avrebbe comunque sofferto...
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Capitolo 14 *** Capitolo 11 ***
CAPITOLO 10
Lo so sono imperdonabile, ma
provate a scusare questo mio ritardo. Ho avuto degli impegni che mi
hanno allontanata dalla pagina
inoltre ho dovuto continuare anche un altra storia (Secret)
Ma adesso sono tornata.
Prometto che cercherò di essere
più puntuale negli aggiornamenti!
A presto :)
Erano passati due giorni dall'incontro con Eric.
E in quei due giorni Hermione aveva finalmente capito.
Draco non sarebbe mai stato l'uomo giusto per lei.... si era solo
lasciata trasportare dal momento, crescere una figlia insieme è
ovviamente un legame da non sottovalutare.
Ma nulla di più...
Eric era perfetto per lei, era quello che aveva sempre desiderato!
Un uomo affascinante, con un buon lavoro, che amava i bambini e amava
sua figlia.
E poi Sophie lo adorava...
Era questo quello che Hermione si ripeteva da due giorni, come se
stesse cercando di farsi un lavaggio del cervello.
-'giorno.-
Hermione sobbalzò, troppo presa dai suoi pensieri,versandosi un po' di
caffè addosso.
E poi arrivava puntualmente lui a sconvolgere completamente il suo
lavoro di auto-convincimento.
Bello, di una bellezza che ti dannava l'anima. Draco Malfoy era capace
di insinuarsi nei tuoi pensieri proprio come una serpe.
Che senso aveva tutto quel lavoro se poi il bastardo gironzolava
allegramente per casa a petto nudo con i soli pantaloni -di troppo
anche quelli secondo il parere di Hermione- addosso?!
-come sta oggi la mia piccola?- disse avvicinandosi a Sophie già seduta
nel seggiolone che beveva il latte.
-etciù-
Rumore del vaso di cristallo in salone che si frantumava.
-dovremmo rifare tutta la casa se questa bambina non guarisce in
fretta!-
-oggi la porto da Molly, magari lei saprà cosa fare a riguardo.-
rispose Hermione.
Draco la osservò notando che la ragazza ultimamente distoglieva sempre
lo sguardo quando parlavano. Non era mai successo che l'ex Grifondoro
abbassasse gli occhi in sua presenza.
-ok... ci vediamo stasera.-
disse lui uscendo dalla stanza.
Solo in quel momento Hermione tornò a respirare.
***
Quando quella sera Draco tornò a casa non trovò Hermione in salone come
di consueto a giocare con Sophie. Decise di salire al piano di sopra
dal quale sentì provenire la piccola voce della bambina. Si affacciò
alla porta della mezzosangue e vide che era davanti lo specchio intenta
a provarsi degli abiti.
-mmm non ti piace neanche questo?- chiese Hermione a Sophie mentre si
guardava allo specchio.
-persino una bambina di un anno ha gusti migliori dei tuoi in fatto di
moda.- la canzonò il ragazzo.
Lei saltò in aria non avendolo probabilmente sentito arrivare.
-cos'è, hai i nervi scossi per ora Mezzosangue?-
disse lui sedendosi nel letto della ragazza e mettendosi Sophie sopra
le ginocchia.
-se magari qualcuno non strisciasse come una serpe per casa invece di
camminare come una persona normale...-
-forse io so cosa sia la grazia a differenza tua Granger...-
La ragazza in tutta risposta gli lanciò un occhiataccia attraverso lo
specchio.
-esci?- disse con finta noncuranza lui, iniziando a giocare con Sophie.
-si... vado a cena con Eric.-
il ragazzo si bloccò di colpo.
-e quando avevi intenzione di avvisarmi?-
-non penso io debba avvisarti dei miei impegni Malfoy, non sei mio
padre ne tanto meno il mio ragazzo...-
colpito...
-ed esci lasciando tua figlia in queste condizioni?-
lei si voltò arrabbiata.
-primo, non lascio mia figlia in nessuna condizione. L'ho portata da
Molly oggi e dice che è una cosa normalissima quindi puoi anche
rilassarti.
Secondo, lascio mia figlia con suo padre non da sola.
Terzo, esci immediatamente dalla mia camera.-
L'ex Serpe, non avendo più nulla a cui aggrapparsi, uscì portando
Sophie con se.
Quando vide Hermione scendere le scale pensò di non aver mai visto
nulla di più bello. La verità è che era lei ad essere bellissima
indipendentemente da ciò che indossava.
Hermione era bella in quel momento vestita di tutto punto, ma era
ancora più bella al mattino appena sveglia con gli occhi ancora
impastati dal sonno.
E adesso lei stava uscendo con quel mentecatto...
il campanello suonò e lei andò ad aprire. Dal salone Draco poté sentire
la voce del medico.
-sei bellissima Herm.-
-grazie Eric, saluto Sophie e arrivo subito.-
La ragazza li raggiunse nella sala e senza degnare di uno sguardo il
biondo si abbassò per dare un piccolo bacio sulla fronte della bambina.
-quando torni?-
-Malfoy mi sembra di avertelo già detto... non sei mio padre... buona
notte.-
e senza aggiungere altro la ragazza andò via lasciandoli lì, da soli.
Draco guardò Sophie. Quella storia doveva finire e al più presto.
Quella era la madre di sua figlia e doveva essere sua di diritto!
Quel medico da strapazzo voleva la guerra? Bene... Avrebbe imparato
presto che Draco Malfoy ottiene sempre ciò che vuole...
e in quel momento Hermione Granger era l'unica cosa che desiderasse.
L'indomani quando Hermione scese a colazione Draco non c'era.
Doveva essere andato via prima che lei si svegliasse... tanto meglio
almeno non avrebbe dovuto incontrarlo.
Più gli stava lontano meglio era in quei giorni.
Hermione lasciò come di consueto Sophie dai suoi genitori che ormai la
consideravano una vera e propria nipote e andò al lavoro.
L'orario di pranzo era sempre il momento più caotico della giornata. I
tavoli del suo locale erano pieni ed Hermione era intenta a servire
tutti con meticolosa attenzione.
Ad un tratto vide tutte le sue dipendenti bloccarsi di colpo guardando
l'entrata.
-ragazze che vi prende.-
chiese Hermione voltandosi a sua volta verso l'ingresso.
Draco Malfoy era entrato facendo sfoggio di tutto il suo charme ed il
suo fascino, fasciato da un completo di alta sartoria mentre la camicia
era lasciata aperta di qualche bottone.
Non vi era una donna in tutto il locale che non si fosse fermata ad
osservarlo.
La cosa dette non poco fastidio alla ex Grifona ma cercò di non farlo
trapelare. Fece finta di nulla finché il ragazzo non le fu davanti.
-giorno Granger.-
-che ci fai qui Malfoy?- disse lei continuando a servire i tavoli senza
fermarsi.
-non sapevo che il tuo lavoro in realtà fosse servire ai tavoli.- disse
il ragazzo con l'intento di infastidirla un po'.
-Malfoy che vuoi.- chiese ancora più infastidita Hermione mentre lui
continuava a fissarla con un ghigno e quella punta di arroganza che la
giovane detestava.
-stasera lasceremo Sophie ai tuoi, ti porto in un posto.-
Solo in quel momento Hermione si bloccò.
-come scusa?-
-ho detto che ti porto in un posto... ti voglio pronta per quando
tornerò dall'ufficio, buona continuazione Granger.-
e senza attendere risposta il ragazzo le voltò le spalle e andò via.
***
Quando quella sera Hermione tornò a casa Draco non era ancora tornato
ma aveva sicuramente avvisato i Signori Granger di tenere la bambina
con loro quella sera.
Sophie aveva ancora problemi con i poteri e non potevano rischiare di
lasciarla alla sua solita babysitter babbana.
Hermione salì al piano di sopra dirigendosi direttamente in bagno
desiderosa di immergersi nella vasca.
Si immerse piano nell'acqua calda piena di schiuma profumata e chiuse
gli occhi.
Era da molto tempo che non aveva la possibilità di godersi un po' di
tempo tutto per lei.
Sophie aveva completamente sconvolto la sua vita e le sue abitudini ma
adesso non poteva neanche immaginare la sua vita senza quella bambina.
E senza Draco...
Draco... chissà cosa avesse in mente per quella sera.
Uscì con quei pensieri dalla vasca e, coprendosi con un asciugamano, si
diresse in camera.
Solo in quel momento si accorse di un grande scatolo poggiato sul suo
letto. La ragazza si sedette e se lo mise sulle gambe osservandolo.
C'era un biglietto. Lo aprì e vi lesse una semplice frase scritta con
una grafia pulita ed elegante.
Indossalo
stasera.
D.M.
Mise da parte il biglietto e aprì lentamente la scatola. Quello che
vide le fece mancare il respiro.
Quando Draco tornò a casa regnava il silenzio, possibile che Hermione
non fosse ancora tornata?
Si diresse verso il salone e gettò la sua 24 ore sul divano.
Iniziò a slacciarsi la cravatta avvicinandosi al piano bar dove si
versò un bicchiere di wiskey. Doveva ammettere ,seppure con rammarico,
che gli alcolici babbani erano molto meglio di quelli magici.
-Granger ci sei?-
solo in quel momento sentì dei passi provenire dal piano di sopra.
Draco tornò all'entrata dove si trovava la grande scala che portava al
piano superiore ed in quel momento vide Hermione intenta a scendere.
La ragazza aveva indossato l'abito che le aveva comprato. Quel giorno
passando da una boutique aveva intravisto quell'abito in vetrina e
subito aveva pensato a lei.
Era nero accollato sul davanti ma con una profonda scollatura sulla
schiena. La Granger aveva fatto bene ad alzare i capelli in modo da
lasciarla libera alla vista. Draco non pensava di poter trovare una
semplice schiena così sensuale.
Lo sguardo di Draco si posò sulle gambe toniche e snelle della ragazza
avvolte dall'abito, quelle stesse gambe che poco tempo prima aveva
potuto sentire strette attorno alla sua vita.
Preso da quei pensieri non si accorse che Hermione era davanti a lui.
-Grazie per l'abito è bellissimo.-
Draco cercò di riprendersi e mantenere un certo contegno.
-sono contento che ti piaccia. Mi cambio e usciamo.-
-dove andiamo?- disse lei con una punta di curiosità nella voce.
Draco ghignò.
-questa è una sorpresa.-
Il Roses era uno dei locali più eleganti e chic di Londra, quella
babbana ovviamente.
Eh si perchè ormai il nostro caro Malfoy non aveva alcun problema a
frequentare la Londra Babbana. Aveva da tempo capito che i babbani
infatti erano migliori dei maghi in molte cose, tra le quali il cibo e
l'eleganza che mettevano nella cura dei minimi particolari.
Draco aprì la portiera della sua macchina sportiva (babbana anch'essa
ovviamente) avvicinando una mano ad Hermione per permetterle di
scendere.
Quella sera avrebbe fatto capire alla ragazza che poteva essere mille
volte meglio di quel medico da strapazzo.
-Signor Malfoy- disse quello che doveva essere il Maître. -Il vostro
tavolo è pronto, seguitemi.-
i due ragazzi si accomodarono al tavolo elegantemente allestito per
l'occasione. Hermione vide che da quell punto era possibile godere di
una bellissima vista del Tower Bridge e del Tamigi.
Draco aveva curato ogni dettaglio doveva ammetterlo. In quel momento il
ragazzo la aiutò a sedersi, dopo di che prese posto di fronte a lei.
-ti piace qui?-
-si è molto bello... non hai badato a spese vedo...-
-perché dovrei? Il tuo caro Eric non ti aveva mai portato in un posto
simile?-
disse lui iniziando a sorseggiare il calice di vino che il cameriere
gli aveva versato.
-Malfoy , se mi conoscessi un minimo sapresti benissimo che non sono
queste cose a farmi cadere ai piedi di un uomo.-
-oh lo so Granger... questo è solo l'inizio della serata, rilassati.-
La cena stava procedendo molto piacevolmente dovette ammettere Hermione
e quella sera Draco era più bello del solito.
-allora... quindi come mai hai aperto una pasticceria?-
-beh... dopo la guerra avevo bisogno di allontanarmi un po' dal mondo
magico, così ho deciso di fare quello che mi veniva meglio: cucinare.-
Il ragazzo rimase in silenzio aspettando che continuasse con il
racconto.
-in fondo cucinare è un po' come creare delle pozioni... devi stare
attento alle dosi, mescolare bene gli ingredienti...-
-si forse si... ma se ricordo bene non sei mai stata una cima in
pozioni!- disse lui ghignando
-Non andavo bene in pozioni soltanto perché il tuo caro Piton mi
odiava...-
Il ragazzo rise. Una vera risata tutta per lei , per la prima volta.
Hermione non poté fare a meno di arrossire.
-ti imbarazzo?-
ovviamente non si era lasciato sfuggire l'occasione.
-no è che... sei molto bello quando ridi.-
Draco rimase in silenzio, sicuramente non aspettandosi una risposta del
genere. Fu Hermione a rompere il silenzio.
-e parlami di te.. come mai Draco Malfoy è finito a fare l'avvocato per
una importante compagnia babbana.-
il ragazzo si fece improvvisamente serio.
-Dopo la guerra il nome dei Malfoy era caduto in rovina. Tutti
puntavano il dito contro la mia famiglia etichettandoci come seguaci
del Signore Oscuro. In fondo era quello che eravamo... io però ero
stanco di dover pagare le colpe di mio padre così decisi di cambiare
vita! Io e Blaise ci trasferimmo nella Londra babbana dove
nessuno mi conosceva, dove nessuno sapeva chi fosse la mia famiglia...
devo ammettere che questo mondo mi ha salvato, mi ha dato una seconda
possibilità che probabilmente nel mondo magico non avrei mai potuto
avere...-
disse Draco guardando un punto imprecisato fuori dalla vetrata.
-Tutto quello che ho ora me lo sono guadagnato Granger. Se sono la
persona che sono è solo grazie alla mia forza di volontà. Non sono più
il bambino spocchioso e arrogante di un tempo. Tutti quegli stupidi
ideali sulla purezza del sangue, sul primato di noi maghi... ho
imparato molte cose da questo mondo e gliene sono debitore.-
Hermione lo guardò capendo di vedere il nuovo Draco forse davvero per
la prima volta.
***
Quando la cena volse al termine Draco riportò a casa Hermione. Aveva un
altra sorpresa per lei.
-Bene siamo arrivati- disse lui parcheggiando la macchina nel Garage
della casa e aiutando Hermione a scendere.
-siamo a casa...-
-wow che intuito Granger.- rispose lui ridendo. Purtroppo amava farla
arrabbiare e quello non sarebbe mai cambiato.
-eri quasi riuscito a starmi simpatico durante la cena sai?- disse in
risposta lei iniziando a salire i gradini dell'ingresso.
-guarda che la serata non è ancora terminata, ho un altra sorpresa per
te. -
disse Draco prendendola per mano e portandola nel retro dove si trovava
il giardino della villetta.
Hermione osservò d'istinto le loro mani unite e non poté fare a
meno di arrossire a quel contatto.
Quando arrivarono in giardino Malfoy si bloccò guardandola.
-quindi?... - chiese lei imbarazzata dal momento.
-non noti niente?- disse lui diminuendo maggiormente le distanze tra
loro.
Le gote di Hermione iniziarono a prendere fuoco.
-c... cosa dovrei notare?-
Lo sguardo del biondo si spostò sul terreno. Hermione lo seguì
d'istinto e notò che la scopa del ragazzo era proprio lì.
-perché la tua scopa è qui fuori?- chiese lei curiosa.
-perché oggi,mia cara, io ti insegnerò a volare.Inoltre questa non è una scopa... è l'ultimo modello di
Firebolt in commercio.-rispose il ragazzo con una punta di orgoglio
nella voce.
Hermione sgranò gli occhi a quelle parole.
-COSA? Malfoy io sono terrorizzata dal volo. Non ho mai volato e di
certo non intendo farlo adesso.- rispose la ragazza iniziando a tornare
verso casa. Ma Draco fu più veloce riuscendo ad afferrarla per un
braccio.
-OH avanti non pensavo che la so-tutto-io Granger fosse così codarda.-
la schernì ghignando sapendo quanto quelle parole la pungessero nel
profondo.
-io non sono una codarda... semplicemente preferisco rimanere con i
piedi per terra!-
-Hermione, guarda che ci sarò io con te... fidati per una volta.- disse
il biondo stringendole maggiormente la mano.
La ragazza rimase sorpresa dalla sua dolcezza. Non avrebbe mai pensato
che Draco Malfoy potesse nascondere un lato così. Senza rispondere, si
lasciò avvicinare alla scopa.
-però non ho il vestito adatto...- disse cercando di trovare una scusa
valida per liberarsi da quella situazione.
-secondo te a cosa serve quello spacco al lato del vestito? Oltre a
dare sfoggio delle tue belle gambe si intende....- rispose il ragazzo
all'orecchio di lei. Quel soffio le causò un brivido lungo la schiena
ed Hermione dovette farsi forza per rimanere lucida.
-ma... ci vedranno..-
-Granger mi ritieni così stupido? Ho fatto un incantesimo alla casa
nessuno ci vedrà stanne certa.Adesso per favore stai zitta e mettiti a
sedere.- Concluse Draco che aveva già fatto sollevare la Firebolt dal
terreno. Draco ci si mise a cavalcioni tendendo una mano ad Hermione.
-forza...- le disse tenendo gli occhi fissi sui suoi.
Hermione, anche se con iniziale titubanza, prese la sua mano mettendosi
a sua volta a cavallo della scopa.
Draco si fece più vicino alla ragazza stringendole la vita con un
braccio.
Hermione sussultò a quel contatto così intimo.
-tutto ok?- chiese Draco divertito dal palese imbarazzo della Grifona.
-s..si...-
-bene allora... tieniti forte.- disse il ragazzo.
Hermione sentì i piedi staccarsi dal terreno ed istintivamente strinse
il braccio di Draco.
-OH Santo..-
-Granger... vuoi rilassarti? Prometto che non ti accadrà
nulla...-cercò di tranquillizzarla lui.
Solo in quel momento Hermione cercò di rilassarsi. Aprì gli occhi
iniziando a respirare profondamente accorgendosi solo allora di quanto
alti fossero.
Eppure...
Eppure essere lì, stretta tra le braccia di Draco, riusciva a distrarla
dal pensiero di essere sopra quell'aggeggio infernale. Stavano volando
insieme, sorvolando il giardino della casa.
La brezza fresca le accarezzava il volto e lei si sentì dannatamente
bene.
Possibile che Draco le facesse quell'effetto?
Lei, Hermione Jane Granger, che si era da sempre rifiutata di volare,
adesso era a cavallo di una scopa e si stava persino divertendo.
-allora? Che ne pensi?- chiese d'un tratto lui distraendola dai suoi
pensieri.
-è... è bello...- dovette ammettere la ragazza.
-vedi?! Te lo avevo detto.- disse Draco dividendo maggiormente le
distanze tra loro.
Il profumo di lei gli invase le narici e i pensieri. Quella ragazza era
tutto ciò di cui aveva bisogno, lei era la sua famiglia e non avrebbe
mai permesso al primo arrivato di portargliela via.
-arrivati.- disse infine Draco quando atterrarono nuovamente al suolo.
-allora, ti sei divertita?- continuò a chiedere mentre scendeva dalla
scopa.
-è stato... BELLISSIMO!- gridò entusiasta lei.
Draco rise nel vedere l'entusiasmo della ragazza.
-voglio rifarlo!- sentenziò infine Hermione spiazzando Draco.
La ragazza infatti, invece di scendere, impugnò saldamente il manico
della scopa.
Questa allora iniziò a sollevarsi nuovamente da terra.
-Granger, non credo sia una buona idea. FERMA!- gridò lui preoccupato
dal gesto della ragazza.
La scopa infatti iniziò a compiere movimenti bruschi come se volesse
disarcionare la ragazza.
-GRANGER per qualsiasi motivo NON LASCIARE LA PRESA!-
-Draco aiuto! - gridò lei in preda al terrore.
Ma proprio in quel momento Hermione non riuscendo più a reggersi, cadde
dalla scopa.
Fortunatamente però Draco riuscì a prenderla al volo.
-stai bene?- chiese lui preoccupato.
-si... credo di si.- rispose la ragazza ancora tremante.
-dov'è la scopa?- chiese infine Hermione dopo qualche minuto di
silenzio.
I ragazzi si voltarono.
La Firebolt di Draco era finita in pieno contro la grande quercia del
giardino distruggendosi in mille pezzi.
Il ragazzo rimase in silenzio mentre Hermione emise un gridolino alla
vista della scopa.
-oddio Draco sono... sono mortificata credimi te la ricomprerò.-
Il biondo però si voltò iniziando a percorrere la strada verso casa
senza rispondere nulla.
Doveva essere furioso e aveva ragione si ritrovò a pensare la ragazza.
Aveva rovinato stupidamente una così bella serata...
Lei iniziò a seguirlo rimanendo in silenzio finché non varcarono la
soglia di casa.
Il giovane Malfoy iniziò a salire le scale verso la sua stanza.
-Draco... Draco ti prego hai ragione ad essere arrabbiato ma giuro che
te ne comprerò un altra, ti prego dimmi qualcosa...-
Draco si fermò di colpo livido in volto.
-Cosa dovrei dirti Granger? Che sei stata una stupida? Potevi
ammazzarti!-
la ragazza rimase stupita da quelle parole.
-se io non ti avessi preso cosa sarebbe successo? O se ti fossi
schiantata tu contro quell'albero? Ti avevo detto di non farlo ma tu
devi fare sempre di testa tua non è vero?-
-non... non sei arrabbiato per la Firebolt?- chiese lei troppo
sconvolta dalle sue parole per dire altro.
-Cosa vuoi che me ne importi Granger è una scopa! Ma tu... ti saresti
potuta ammazzare te ne rendi conto?-
continuò a gridarle contro lui sempre più arrabbiato.
Hermione non seppe cosa la spinse a farlo ma gli prese il volto tra le
mani e lo baciò.
Draco rimase inizialmente fermo non aspettandosi un gesto simile, ma
dopo appena qualche istante la strinse a sé iniziando a contraccambiare
il bacio.
-eri preoccupato per me?!- chiese semplicemente lei quando si
staccarono.
Draco poggiò la fronte sulla sua
-è ovvio... - rispose semplicemente lui.
La ragazza riprese allora a baciarlo.
Senza capire come i due ragazzi si ritrovarono nella camera di lui
distesi nel letto.
Fecero l'amore tutta la notte.
Hermione ormai non aveva più dubbi.
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