Tre all'improvviso

di Maya92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 4: *** Avviso ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** avviso ***
Capitolo 9: *** capitolo 7 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 11: *** AVVISO ***
Capitolo 12: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 11 ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1 ***


Tre all’improvviso.

 

CAPITOLO 1

 

 acceso questo affare?-

-Si Zabini te l’avrò spiegato mille volte … quando la luce rossa è accesa la telecamera  sta filmando!-

-che strani aggeggi … Ehi … Ehi amore guardami vi sto riprendendo!-

-Si tesoro sei bravissimo!-

-La mia piccola compie un anno oggi! Non è vero amore di papà?-

-Blaise non puntargliela in faccia le farai male!-

-No tesoro stai tranquilla! Oh oh … ecco chi ci onora con la sua presenza!-

-Toglimi quell’affare dalla faccia Blaise!-

-cos’è Draco ti sei svegliato male oggi?-

-Probabilmente avrà ricevuto un due di picche ieri sera Blaise!-

-Ah Ah Ah spiritosa mezzosangue.. ma mi dispiace deluderti il mio incontro di ieri sera è andato più che bene, Draco Malfoy non riceve mai due di picche!-

-Ragazzi ora basta discutere, oggi è il compleanno di Sophie e dobbiamo pensare solo a divertirci!-

Sophie Abigail Zabini quel giorno compiva un anno.

Tutto era pronto.

Gli invitati stavano per arrivare mentre i padroni di casa sistemavano le ultime cose!

Blaise posò la videocamera e si avvicinò alla figlia tenuta in braccio dalla moglie. Ginny gli sorrise dolcemente.

Eh si, Ginny Weasley e Blaise Zabini erano sposati!

Erano passati ormai cinque anni dalla fine della guerra, cinque anni durante i quali moltissime cose erano cambiate! Harry era riuscito a sconfiggere Voldemort con l’aiuto dei suoi amici e di tutti i membri dell’Ordine. Con lo stupore di molti alcuni Serpeverde decisero di allontanarsi dal Signore Oscuro per passare dalla parte dell’Ordine. Tra questi vi erano proprio Blaise Zabini e Draco Malfoy. Il padre di questo rimase ucciso durante la battaglia mentre la madre, seguì il figlio nella sua decisione.

Proprio grazie a questi cambiamenti Blaise e Ginny impararono a conoscersi meglio e con il tempo ad amarsi. Così dopo due anni si sposarono ed in seguito ebbero una bellissima bambina: Sophie.

Hermione e Draco erano stati scelti come padrini della piccola così anche loro, anche se a malincuore , erano costretti a passare molto tempo insieme.

Nonostante gli anni passati infatti l’ex regina Grifondoro e l’ex re Serpeverde non erano del tutto riusciti a mettere da parte i loro risentimenti , ma si sa per il bene di chi ami provi a fare questo ed altro e loro amavano tantissimo la piccola Sophie.  Diciamo che adesso avevano imparato a “convivere pacificamente”.

 

-Abbiamo voluto che veniste prima perché volevamo ringraziarvi ragazzi! Voi siete i padrini di Sophie e siete importantissimi per lei. Se non ci foste stati voi in questo anno io non sarei riuscita a sopravvivere. Si ho mia madre ma … Hermione tu sei come la sorella che non ho mai avuto! Grazie. E anche tu Draco … tu vizi Sophie anche troppo e lei ti vuole un gran bene.-

-Lo faccio con piacere rossa.-

I quattro amici sorrisero e brindarono.  Proprio in quel momento gli invitati iniziarono ad affollare la casa.

 

 

 

-Ecco la torta per la nostra piccola festeggiata!-

-Oh Herm è bellissima ma … non sarà un po’ troppo grande?.-

-oh Ginny che dici? Niente è troppo per la mia principessa!-  disse Hermione posando la grande torta sul tavolo davanti la bambina e accendendo la candelina! Hermione infatti, dopo la fine della guerra, decise di allontanarsi un po’ dal mondo magico sorprendendo tutti. Decise di aprire infatti una pasticceria che iniziò da subito ad avere molto successo .

-Forza su! Una foto con i padrini! – disse Blaise.

I due ragazzi si guardarono e,se pur a malincuore, si avvicinarono alla bambina.

-sorridete!-

 

***

-Guarda chi sta arrivando Herm.-

-Oh Mike smettila- disse la ragazza correndo verso la cassa e sistemandosi il vestito.

Proprio in quel momento entrò nel negozio un giovane uomo. Questi  vedendo Hermione, sorrise e la raggiunse alla cassa.

-Buongiorno-

-Buongiorno … il solito anche oggi?-

-Si grazie, un croissant ed un …-

-caffè lungo macchiato con poco zucchero da portare via. – aggiunse Hermione sorridendo.

L’uomo rise.

-sono molto prevedibile.-

-no! No … le piace andare sul sicuro ma .. le assicuro che abbiamo tante altre cose buonissime. Secondo me questo muffin è fatto apposta per lei, lo provi poi mi dirà cosa ne pensa! Glielo offro io. Ah se mette il suo biglietto da visita dentro questo contenitore potrebbe essere estratto per una colazione gratis … è un piccolo concorso che stiamo facendo per ora…-

Disse Hermione porgendoli il pacchetto. Lui lo prese.

-Grazie ma … allora deve permettermi di offrirle una cena una sera di queste! Io sono Eric. Mi chiami!-

E sorridendo mise il suo bigliettino dentro il contenitore per poi andare via.

-aspetta … aspetta … è ancora vicino … ok ora puoi.- disse Mike ad Hermione che si fiondò subito sul contenitore per cercare il bigliettino dell’uomo.

 

 

***

 

Hermione tornò a casa quella sera e subito corse a distendersi sul letto esausta.

Guardò la borsa accanto a lei e vi uscì tutti i numeri di tutti gli Eric che aveva trovato in negozio. Iniziò a chiamarli tutti.

Chiamava … chiamava e chiamava ancora …

-Pronto …ciao Eric sono Hermione la ragazza con cui hai parlato questa mattina ….-

-Pronto? Ma chi parla cosa vuole da mio marito?-

-Oh …oh no mi scusi signora ho sbagliato buona sera!-

-uff … basta questo è l’ultimo giuro … c’è pure la segreteria … pronto? Eric .. ciao sono Hermione la ragazza della pasticceria … spero sia tu perché ho chiamato praticamente tutti gli Eric della città comunque … volevo solo … Eric aspetta ho un’altra chiamata un attimo.

Pronto? Si , si sono io ..polizia? cosa? NO … arrivo …-

 

Bene ragazzi, buona sera a tutti!  C'è chi ha letto già qualcosa di mio chi no, mi presento: sono Maya è sono ancora alle prime armi con le FF, è una piccola passione che mi piace condividere con tutti voi! 

Questa FF è una rivisitazione del film "tre all'improvviso" , l'altra sera guardandolo ho pensato ma si dai proviamo xD 

è completamente diversa dalle mie FF precedenti, nasce senza pretese e se piacerà ne sarò molto contenta :D

Se volete fatemi sarepe cosa ne pensate! un bacio Maya

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


CAPITOLO 2

Non appena ricevette quella telefonata capì immediatamente che qualcosa di grave era successo!

Hermione era seduta sul freddo pavimento della centrale di polizia. Calde lacrime le rigavano il viso.

Era arrivata poco prima in centrale e non appena varcò la soglia corse dal primo poliziotto che vide.

-Mi scusi… sono Hermione Granger, io ho appena ricevuto una vostra chiamata e …-

-si …si signorina Granger noi abbiamo chiamato voi due perché eravate in una lista di numeri di emergenza della signora Zabini. Purtroppo questa notte c’è stato un incidente … l’auto dei signori Zabini ha sbandato e … mi dispiace Signorina Granger.-

-No …- iniziò a piangere senza neanche rendersene conto, dovette farsi forza per non cadere a terra.

-e …. Sophie … la bambina … -

-La bambina sta bene … era a casa con una baby sitter, una minore. Se ne sta occupando il servizio tutela minori. Interviene in casi come questo. Domani potrete già vederla.-

-Casi come questo?-

-minori rimasti orfani … Ora con permesso e … mi dispiace per i suoi amici.-

Mentre ripensava a quelle parola la porta si aprì nuovamente. Draco entrò di corsa e subito i loro sguardi si incrociarono.

Non seppe perché ma come mossa da un istinto  irrefrenabile , corse ad abbracciarlo. Anche Draco ricambiò.

-Maledizione …- disse allontanandosi da lei e dando un pugno al muro.

-Draco …-

-e Sophie? Dov’è Sophie?-

-La terrà la tutela dei minori per questa notte, domani potremo andarla a prenderla. è la procedura…-

Draco non rispose, in fondo non c’era niente da dire.

-Ti accompagno a casa, non sei nelle condizioni di guidare Granger, domani torniamo a prendere la tua macchina.-

-Io … devo chiamare I signori Weasley, Ron … Harry … devo chiamarli …-

-Granger … li chiamerai domani. Hai bisogno di riposare . Domani a mente lucida gli parlerai …-

 

***

Quella sera Hermione non chiuse occhio. Decise quindi di chiamare Harry e Ron era giusto che almeno loro sapessero. Rimasero tutti e tre a parlare per l’intera notte, nessuno voleva rimanere solo, loro tre erano forti insieme. La mattina Harry dovette andare, era capo auror ormai e non poteva prendersi giorni di pausa. Ron ,che ormai era capitano di una importante squadra di Quidditch, decise invece che sarebbe stato lui stesso a parlare con i suoi genitori ed il resto della famiglia.

Quando Hermione rimase sola si sedette nel divano. Chiamò Mike, il suo collaboratore raccontandogli dell’accaduto  e pregandolo di prendersi cura del locale nei prossimi giorni.

Non poteva ancora crederci. Non poteva credere che Ginny, la sua migliore amica dai tempi della scuola, che aveva lottato e combattuto insieme a lei nella guerra contro Voldemort, adesso non c’era più…

Il telefono la fece risvegliare da quei pensieri.

-Pronto?-

-Granger … sono Malfoy. Mi ha chiamato un tizio che afferma di essere l’avvocato della famiglia Zabini, strano perché pensavo di essere io il loro avvocato …comunque… ha detto che deve parlarci. Passo a prenderti, andiamo a ritirare la tua macchina e poi andiamo al suo studio. Sono li tra mezz’ora fatti trovare pronta.-

Chiuse la telefonata senza che potesse ribattere.

Non cambierà mai …

***

-Signor Malfoy, Signorina Granger prego accomodatevi.-

Erano arrivati nello studio dell’avvocato di Blaise e Ginny, o il presunto tale come diceva Draco.

-Innanzitutto sono molto addolorato per la vostra perdita, i signori …-

-Si, senta arriviamo subito al sodo non ho tempo da perdere. Innanzitutto vorrei sapere CHI è lei! Perché fino a prova contraria ero io l’avvocato del Signor Zabini.-

-Si Signor Malfoy questo lo so bene, loro si sono rivolti a me solamente per  stilare il

loro testamento …loro non ve ne hanno mai parlato?-

I due ragazzi si guardarono.

-No…- risposero all’unisono.

-Oh beh …in ogni caso …un po’ di tempo  fa loro mi chiesero di stilare questo testamento. Vedete i Signori Zabini  avevano “deciso”  che in caso di loro ..prematura scomparsa,  sarebbe spettata a voi la tutela legale di Sophie.-

Il silenzio calò nella stanza. Hermione parlò per prima.

-Mi scusi Signor Thompson io credo di non aver capito bene! Noi dovremmo crescere Sophie …insieme?-

-Ma perché noi? –

-Perché come bene sapete i genitori del Signor Zabini sono deceduti , mentre per quanto riguarda la Signora beh, i suoi fratelli vivono tutti in altre città, ci sono pur sempre i genitori si ma , loro credevano che voi sareste stai perfetti.Mi dispiace so che non era così che avreste voluto metter su famiglia. Comunque potete sempre dire no e lei verrà affidata a qualche altra famiglia. -

-Senta può lasciarci un minuto?-

-certo …torno tra poco.-

L’avvocato uscì dalla stanza.

-Ma sono completamente pazzi? Come gli è potuta passare per la testa una idea del genere? Non hai niente da dire tu?-

Hermione guardava fuori dalla finestra.

-Io non .... non so che dire ecco non me lo sarei mai aspettavo, Ginny non me ne aveva mai parlato-

L’avvocato rientrò nella stanza.

-Sentite io capisco che è una situazione difficile. Posso darvi un consiglio? Andate a prendere la bambina, andate a stare per un breve periodo in casa loro, sarà anche meglio per Sophie e poi … deciderete cosa fare!.-

***

-Eccoci tesoro siamo arrivati!.-

Dopo aver preso Sophie la riportarono a casa come consigliato dall’avvocato.

-l’ho messa a letto.- disse Hermione.

-Non ci hanno pensato abbastanza …-

-Cosa?-

-Ho detto che non ci hanno pensato abbastanza mezzosangue! Andiamo … come possiamo convivere insieme e crescere quella bambina! Non siamo adatti! Non siamo capaci! Non sappiamo niente di bambini!-

-Parla per te Malfoy …

-Si certo … senti ma che ne sai tu di poppate e di bambini. Vedevi Sophie sempre in presenza di Ginny e solo per qualche ora per poi tornartene a casa tua! Scusa se te lo dico ma non è proprio la stessa cosa! –

-senti Malfoy lo so benissimo che non sarà la stessa cosa ma io non abbandonerò Sophie e non volterò le spalle a Ginny e Blaise. Tra tante persone loro hanno scelto NOI… tu sentiti comunque libero di fare ciò che vuoi-

Un pianto si diffuse dall’altra stanza. I due raggiunsero la bambina

-La mia Sophie si è svegliata…- disse Draco avvicinandosi a lei!

-No non prenderla! Deve imparare ad auto consolarsi -

-A cosa?-

-Autoconsolarsi l’ho letto prima … cantiamo una canzone! Il trenino ciuf, il trenino ciuf…-

-Sei seria Mezzosangue?-

-Dai canta Malfoy… aspetta forse ha fame! Le do da mangiare!-

-Ma mi avevi detto di non prenderla!-

Draco seguì la donna con la bambina in braccio in cucina! La fece sedere nel seggiolone ed iniziò a prepararle il biberon con il latte. 

-Come cavolo si aprono questi cassetti maledizione.Tieni amore ecco il latte prendi… oh ma perché non mangia!?-

Ed intanto le urla della bambina si facevano sempre più insistenti. Hermione la prese iniziando a cullarla.

-Magari sta male forse dovremmo portarla dal medico… Dannazione perché non smette di piangere!?

E fu in quel minuto che Draco , avvicinandole un orsacchiotto riuscì a calmarla.

-Sei ancora sicura che siamo all’altezza mezzosangue?-

***

Il giorno dopo si svolsero i funerali dei due coniugi. Fu una cerimonia molto intima poi tutti , si riunirono in casa della coppia . Tutto era stato organizzato da Hermione. Amici, parenti, tutti erano li riuniti.

Inutile dire quanto dolore provasse in quel momento la famiglia Weasley. Molly era distrutta, sapeva cosa significasse perdere un figlio, mai avrebbe pensato di dover riprovare quel dolore.

Hermione gli si avvicinò. Aveva la piccola Sophie in braccio.

-Oh Herm cara se non ci fossi stata tu noi …-

-Non si preoccupi Molly davvero …-

Fu il Signor Weasley a parlare.

-Abbiamo saputo della decisione di Ginny e Blaise Hermione, noi ne abbiamo parlato e siamo sicuri che tu saresti perfetta per crescere Sophie ma sappi che se tu non dovessi sentirtela, e la cosa sarebbe alquanto comprensibile beh… non esitare a dircelo , ci prenderemo noi ogni responsabilità-

Quella notte Hermione aveva pensato molto. Forse Draco aveva ragione, forse lei non era pronta. Insomma, le persone si preparano per 9 mesi prima di avere a che fare con un bambino mentre lei era stata catapultata in quel mondo da un momento all’altro ed inoltre era completamente ignorante in materia.

-Io …-

-Non preoccupatevi Signori Weasley. Vostra figlia e Blaise hanno scelto noi e cercheremo in ogni modo di non deluderli.-

Era stato Draco a parlare con grande stupore della ragazza. Si allontanarono .

-pensavo che non volessi avere a che fare con questa storia.-

-no infatti ma anche se mi duole ammetterlo hai ragione, non possiamo abbandonare Sophie … loro non lo avrebbero mai fatto.- e detto questo, prese la bambina in braccio e si allontanò.

Hermione sorrise, forse le cose non sarebbero andate male come credeva.

Eccomi qui col nuovo capitolo , ieri sera ho anche avuto modo di rinfrescarmi un pò le idee xD 

Che dire, grazie comunque a tutti quelli che hanno recensito , messo tra preferiti , ricordate e seguite o semplicemente ha chi ha letto.

A presto :) un bacio Maya.

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 3 ***


CAPITOLO 3

Alcuni giorni dopo Draco ed Hermione   si  presentarono  in tribunale per la chiusura definitiva del caso sulla tutela di Sophie. Naturalmente il giudice non aveva motivo di opporsi al volere dei genitori naturali quindi l’incontro finì più velocemente del previsto.

I due ragazzi si erano ormai stabiliti definitivamente nella casa dei due amici, così da rendere a Sophie meno traumatica la separazione dai genitori, era una decisione che avevano preso di comune accordo!

-oddio cosa è questa puzza terribile?-

-emm ..Draco … penso che Sophie abbia finalmente fatto la pupù-

-bene era ora.-

Si fissarono per un minuto.

-quindi ? che vuoi da me?-

-Non vorrai mica che ci pensi da sola?-

-hai combattuto contro Voldemort Granger, penso che potrai sopravvivere al cambio di un pannolino.-

-oh no mio caro , cambieremo questo pannolino insieme sia ben chiaro! E adesso fila su-

-ma ..-

-MUOVITI!-

Arrivarono così , sempre protestando e battendo i piedi per terra, nella camera della bambina. La poggiarono nel fasciatoio poi iniziarono a fissarla.

Draco prese Hermione per un braccio e la spinse verso la bambina.

-su … cambiala-

-ma perché devo farlo io?-

-Perché io solitamente sfilo il reggiseno alle donne non i pannolini alle neonate! E poi eri tu l’amica della rossa non dirmi che non l’hai mai aiutata a cambiare Sophie! Forza su.-

-e tu che fai in tutto questo?-

-io ti faccio da supporto morale , forza muoviti che inizio a non respirare più.-

-codardo …-

Così finalmente Hermione prese coraggio ed iniziò a cambiare la bambina senza non poche difficoltà.

-ecco fatto contento Malfoy? Guarda che la prossima volta tocca a te!-

-oddio non ho mai sentito una puzza simile!-

-Mi stai ascoltando ?-

-Si! Si Granger quanto sei pesante ,Merlino… ci credo che non trovi nessuno che ti sopporti!-

-Ma come ti permetti brutto …-

-Oh hanno suonato vado io.-

-Malfoy … MALFOY TORNA QUI STAVO PARLANDO CON TE!-

Ma il giovane stava già scendendo le scale raggiungendo la porta. Quando la aprì rimase bloccato. Circa otto persone erano piazzate li di fronte a lui sorridenti .

-Ciao … tu devi essere Draco! Abbiamo saputo che vi siete trasferiti qui dopo quel bruttissimo incidente. Siamo molto addolorati. Noi siamo i vostri nuovi vicini di casa , abbiamo portato delle cose da mangiare sai , pensiamo che avendo a che fare con una bambina così piccola dobbiate ancora sistemarvi e organizzarvi! Possiamo entrare?-

Draco rimase un attimo in silenzio poi si riprese.

-si …-

-Oh grazie.-

La serata proseguì tra le chiacchiere ed i consigli dei nuovi vicini mentre Hermione e Draco si rendevano contro che avevano moltissime cose da imparare.

 

 

Quando, quella sera andarono a letto, i due ragazzi si resero veramente conto di quanto il sonno dei bambini fosse precario!

-senti Granger è da due ore che piange! Falla smettere, spegnila , fai quello che ti pare MA FALLA STARE ZITTA!-

-e come dovrei fare mister so tutto io eh?-

-non lo so ma se non lo sai tu lo faccio io a modo mio!-

Fortunatamente però ad Hermione venne un idea.

-Ginny … Ginny mi aveva detto che in questi casi c’è solo una persona che riesce a calmarla.-

 

 

-è una bambina …-

-zitto Malfoy che ti aspettavi? Una ventenne tutta curve? Almeno lei è riuscita a farla calmare! Grazie mille Caroline ci hai salvate.-

-oh è stato un piacere Signorina Granger, io adoro Sophie. Beh ora è meglio che vada.-

-malfoy pagala …-

-ma … tieni…-

-oh no non c’è bisogno davvero!-

-ok …-

-dalle quei soldi Malfoy.-

-ti prego insisto prendili!.-

-grazie! Buona notte!-

-buona notte Caroline.- poi dopo aver chiuso si voltò verso Draco.- sei sempre il solito!- e se ne andò.

-ma che ho fatto?!-

***

 

Le settimane iniziarono a susseguirsi tranquillamente. I due ragazzi avevano stipulato dei turni che cercavano di seguire per poter avere entrambi del tempo libero. Nonostante tutto Hermione dovette ammettere che la convivenza con Draco non era poi così spiacevole. Certo litigavano spesso , quasi tutti i giorni a dire la verità, ma nonostante ciò lei notava che si stava impegnando con Sophie e che le voleva davvero un gran bene.

Hermione stava facendo il bagnetto a Sophie mentre Draco stava seduto a guardarle.

-puoi aiutarmi ad asciugarla?-

Senza farselo ripetere due volte Draco prese la bambina in braccio mentre Hermione iniziò ad asciugarla.

-cosa è questo?-

-L’ombelico mezzosangue?-

-no stupido! Dico questo bozzetto, fino a qualche giorno fa non c’era.-

-sarà normale Granger….-

-senti se a te non importa niente va benissimo, io la porto dal pediatra.-

 

 

-fai la brava amore ora arriva il dottore e poi torniamo a casa…-

-Eccomi qua, allora …Sophie, è da un po’ che non ci vediamo !-

E quando Hermione si voltò verso il medico vide l’ultima persona che pensava di poter incontrare.

-lei è …-

-il dottor Thompson , Eric Thompson , o se preferisce signor croissant e caffè lungo macchiato!-

Hermione rise.

-Ho saputo dei tuoi amici … mi dispiace molto .-

- oh si …-

-Bene iniziamo questa visita Sophie che ne dici?-

Rimasero in silenzio per tutta la visita. Era la prima volta che Hermione portava la bambina dal pediatra e quella cosa la preoccupava molto, poi Eric parlò.

-Non è niente  di grave, solo un ernia ombelicale. Scomparirà da sola col tempo ! –

-oh meglio così , ero davvero preoccupata…-

-tranquilla, stai facendo un lavoro ottimo credimi … capisco che non deve essere facile!-

- oh no non lo è affatto … Ginny era la mia prima amica ad avere avuto un bambino ed io avevo ancora così tanto da imparare ..ogni tanto mi verrebbe da urlare da dirle “ehi che diavolo ti è saltato in mente questo è troppo io non sono pronta”… io non so che fare, penso di stare sbagliando tutto. Quanto mi manca … lei non doveva lasciarmi sola … -

Non si accorse neanche delle lacrime che le rigavano il viso.

-Hermione credimi … non potresti fare meglio di così. Senti dammi retta quello che fai è ammirevole ma prenditi una pausa ogni tanto. Te lo dico da medico.-

La ragazza rise.

- Grazie Eric , grazie anche per Sophie…-

-Per qualsiasi problema hai il mio numero , non esitare a chiamarmi!.-

-Lo farò. Arrivederci dottor Thompson .-

 

 

***

Quando Draco tornò a casa quella sera era esausto. La notte prima Sophie non gli aveva completamente fatto chiudere occhio e per concludere in bellezza il caso di quella mattina era stato più complicato del previsto.

Entrando trovò una strana calma in casa. Andò in cucina dove trovò Hermione seduta al tavolo con accanto una bottiglia di vino.

- dov’è Sophie?-

-a letto! Dorme come una principessina!-

Era ubriaca … brilla forse …

-si … hai bevuto Granger? –

-sei molto intelligente lo sai Malfoy? Ora capisco perché eri il cocco di Piton sei moooolto perspicace!-

La ragazza provò ad alzarsi ma quasi gli crollò addosso! Non lo reggeva proprio l’alcol quella. Draco la tenne per non farla cadere quando qualcuno suonò alla porta!

-chi cazzo è adesso…-

Fece risedere l’ex Grifona , poi andò ad aprire! Aveva suonato una ragazza.

-si?-

-Salve sono Abigail Williams, sono l’assistente sociale!-

Draco sbiancò.

-assistente sociale?-

-si , ho il compito ogni tanto di venirvi a controllare, sa per vedere se va tutto bene! Posso entrare?-

-si …un attimo!- e le chiuse la porta in faccia!

 

Corse in cucina , Hermione era ancora li che beveva, la prese di forza e la porto in bagno. La infilò nella doccia e aprì il getto d’acqua freddo!-

-che cazzo fai Malfoy?-

-Sentimi bene Granger giù c’è l’assistente sociale! Adesso tu ti riprendi , scendi giù e fai la parte della mammina premurosa mi hai capito?-

-l’assistente sociale?-

-MUOVITI!-

Draco nel frattempo scese immediatamente giù ad aprire alla donna.

-eccomi, mi scusi c’era un po’ di confusione in giro sa, con una bambina piccola.-

-certo immagino… posso entrare ora?-

-si certo.-

Si accomodarono così in salone iniziando a parlare del più e del meno. Dopo poco scese anche Hermione che sembrava essersi ripresa alla perfezione e le domande proseguirono per una buona mezz’ora.

-beh , sembra che qui vada tutto bene, posso anche andare. Un ultima cosa però ve la vorrei dire : non so cosa ci sia tra voi due ma per favore, non complicate le cose, non fate in modo che Sophie debba rinunciare anche a voi! Buona serata.-

I due si guardarono un attimo poi , senza aggiungere altro , andarono nelle rispettive camere.

Non bisognava aggiungere altro.

La stanchezza, il peso di quella situazione iniziavano a farsi sentire ed entrambi, iniziarono a chiedersi , se avessero veramente preso la decisione giusta.

 

Mi dispiace tantissimo per questo enorme ritardo , voi direte ma se la trama già si sa? Lo so lo so avete ragione xD sono stata dei mesi all’estero ed ora sto continuando con lo studio quindi non sono proprio riuscita a dedicarmi alla FF perdonatemi!

Cercherò di aggiornare presto : ) un bacio a tutti!

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Capitolo 4
*** Avviso ***


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AVVISO!



Allora ragazzi/e, so che sono praticamente sparita e vi chiedo umilmente scusa!
Ho dovuto cambiare città e università e con traslochi, pratiche di trasferimento ecc non ho avuto completamente tempo per scrivere.
So che in fondo questa storia è già scritta in pratica, ma mi sembra comunque giusto dare delle spiegazioni .
Ora finalmente sono tornata e prometto che tenterò di aggiornare il più velocemente possibile (esami permettendo xD )
Scusate ancora per questo enorme ritardo!
A presto, Maya :)

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


CAPITOLO 4


Era passato quasi un mese da quando Draco ed Hermione avevano iniziato la loro convivenza forzata.
Col tempo avevano imparato ad ignorarsi. Grazie ai loro turni non stavano quasi mai in casa insieme e quando capitava parlavano solo di Sophie.
Quella situazione pesava ad entrambi ma se almeno Hermione cercava di non darlo a vedere, Draco non faceva nulla per nasconderlo.
Era sempre di cattivo umore e quell'aria tesa non giovava affatto.
-Cazzo … cazzo cazzo cazzo … Granger devi farmi un favore, mi ha chiamato l'ufficio e devo partecipare ad un caso importante devi scambiare il tuo giorno libero con il mio!-
-Ah ah , scordatelo Malfoy . Oggi devo andare ad un importante meeting fuori città se ogni tanto prestassi ascolto a ciò che ti dico, o ti degnassi di leggere la lavagnetta, te ne ricorderesti!-
-Avantiii … se oggi va bene ho la possibilità di diventare socio dello studio! Ti prego!-
-wow … se mi preghi deve essere davvero importante ...-
-siiii.-
-Beh mi dispiace addio Malfoy.-
E senza aspettare risposta uscì di casa chiudendosi la porta alle spalle!

-CAZZO!!!-

Chiamò tutte le baby sitter possibili, chiese a tutti i vicini ed i conoscenti ma nessuno sembrava potesse aiutarlo. Il mondo gli si era voltato contro.

Decise l'unica cosa possibile da fare...







-Cosa? No, che ci faccio io con questa … cosa?!-
-Parkinson un po' di istinto materno santo cielo , questa COSA è una bambina.-
-Beh sta di fatto che non posso tenerla, devo stare attenta al caso per stilare una relazione! Come faccio?-
-te la caverai tranquilla ,se piange dalle questo.-
e le porse un orsacchiotto.

La Parkinson non si era proprio convertita alla fine della guerra, era passata dalla loro parte costretta dall'evenienza. I suoi genitori erano stati mandati ad Azkaban e lei si era pentita per non fare la stessa fine. Così lui e Blaise iniziarono a prendersi cura della ragazza e adesso faceva l'unica cosa che permettesse a Draco di tenerla sempre sotto controllo : la sua segretaria.

-Malfoy era ora, aspettavamo solo te.-
-Si lo so Signor Duglas , mi dispiace, problemi di famiglia.
-i problemi di famiglia tienili a casa. - disse guardando sottecchi Sophie.
-ha ragione è che proprio non ...-
-Lascia perdere iniziamo.-

Il loro cliente era un uomo molto potente, se quel caso fosse andato bene probabilmente Draco  avrebbe ottenuto il ruolo di socio per il quale faticava da tempo.

Ma si sa, quando il destino ti volta le spalle non c'è niente da fare …
Il punto è signor giudice...-
Nell'aula inizio a riecheggiare il pianto di un bambino.
“No Sophie cazzo , non ora …”

-dicevo signor giudice : il punto della questione non è che il mio assistito ...-
Niente, il pianto di Sophie non dava modo a Draco di parlare.
-Si può  sapere cosa ci fa un bambino in aula?-
-é … è mio vostro onore, ho avuto un problema e ho dovuto portarla con me ma ora se mi da cinque minuti la faccio smettere. -
-Io penso signor Malfoy che dovrebbe allontanare sua figlia dall'aula . Non è certo il posto adatto ad un bambino e sopratutto lei non è nelle condizioni di continuare. Non si preoccupi questo di certo non influirà sulla sentenza, ci sono comunque i suoi colleghi che potranno continuare al suo posto. -

A Draco crollò il mondo addosso …
-Signor Duglas la prego io ...-
-vai Draco. -
Voce ferma, decisa , che non ammetteva repliche.
Draco tentò in tutti i modi di stare calmo. Raccolse le sue cose, prese Sophie ed uscì dall'aula.









Quando Hermione tornò a casa tutte le luci erano spente e non si sentiva alcun rumore. Dovevano già dormire entrambi.
Entrò in salone per rilassarsi un attimo e quando accese il lume trovò Draco seduto sul divano in silenzio.
-Draco mi hai spaventata. Perchè sei seduto qui al buio?-

Draco non rispose. Capì subito che c'era qualcosa che non andava.
-Draco dov'è Sophie?-
-Sophie ...- disse con uno strano ghigno in faccia. -Sophie è di sopra … si è addormentata finalmente. -
-Malfoy che succede?-
-succede Granger, che quella bambina mi sta rovinando la vita! Ecco cosa succede! Da quando sto con voi sono sempre nervoso , non va più bene niente! Oggi avevo la causa più importante della mia vita e per colpa di quella bambina è andato tutto a puttane!-
-Ma che cosa pensi? Che a me non pesi questa situazione? Che la mia vita non si acambiata?-
-No mezzosangue, a te questa situazione non pesa! Tu sei felice perchè tanto la tua vita era già patetica di suo! Anzi sai che ti dico, forse dovresti ringraziare Blaise e Ginny per averti lasciato quella palla al pie...-
Ma Draco non riuscì a finire la frase perchè uno schiaffo lo colpì in pieno viso. Hermione non poteva credere di averlo schiaffeggiato ma quelle parole così dure , così cattive nei confronti di una bambina rimasta orfana. La bambina del suo migliore amico.
No , Draco non poteva dire sul serio, sapeva quanto amasse Sophie.
-Dove vai?-
-Me ne vado! Lontano da te, lontano da lei...-
-Non puoi guidare in questo stato, i genitori di tua figlia sono morti in un incidente stradale-
-LEI NON è MIA FIGLIA! Lei non è mia figlia ...-

e senza aggiungere altro prese la giacca e andò via lasciando Hermione sola, in lacrime, in quella casa che adesso le sembrava una prigione.








So di aver tardato tanto e vi chiedo ancora scusa. Come ho già detto , adesso che le acque si sono calmate  cercherò di non fare più ritardi simili.
Intanto vi auguro buone feste , ed un buonissimo anno nuovo .
A presto , Maya :)

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


CAPITOLO 5

 



Era già da qualche ora che Hermione sedeva nel divano del salone fissando il vuoto. Le rimbombavano nella mente le parole di Draco.
Rigirava tra le mani l'orsacchiotto di Sophie. Quella bambina ormai era tutto per lei. Sapeva che non avrebbe mai potuto prendere il posto di Ginny e neanche voleva farlo. Quella bambina aveva avuto una madre, una madre meravigliosa. Ma voleva farle capire che almeno non era sola, che non lo sarebbe mai stata. No, non la avrebbe mai abbandonata.
Ad un trattò sentì la porta aprirsi. Dei passi si avvicinavano. Quando si voltò Draco era davanti a lei.
Senza dire nulla la raggiunse nel divano e le si sedette accanto.
-Scusa ...-
La ragazza si voltò a guardarlo. Era stanco si vedeva.
-So che non pensi veramente le cose che hai detto prima ...-
-No .. no infatti! Voglio bene a Sophie è che … la mia vita si è stravolta da un giorno all'altro. Prima ero un donnaiolo egoista che pensava solo al suo lavoro e a se stesso e adesso un'altra persona dipende totalmente da me e dalle mie azioni … io ho paura … non so se sono in grado di essere un esempio per lei! Blaise era completamente diverso da me. Lui era buono, era comprensivo … era un Grifondoro mancato. Io invece sono un coglione! Come faccio a prendere il suo posto?!-

Hermione posò una mano sulla sua.

-Draco tu non devi prendere il suo posto, come io non devo prendere quello di Ginny. Dobbiamo solo essere noi stessi. E comunque tu non sei solo ...-
Draco la guardò, non si aspettava tutta quella comprensione da parte sua. Posò gli occhi sulla mano della ragazza che accarezzava ancora la sua. Era morbida e calda , doveva ammettere che era una bella sensazione dopo quella giornata d'inferno.

Hermione sembrò accorgersene infatti la tolse di scatto. Poi continuò:
-E comunque Draco se dobbiamo vivere qui dobbiamo iniziare a farlo. É più di un mese che siamo qui e continuiamo a camminare in punta di piedi come se loro dovessero tornare da un momento all'altro . Ma loro non torneranno Draco...-
-Su questo hai ragione mezzosangue... è ora di cambiamenti.-





Passò una settimana da quel terribile litigio e adesso sembrava che finalmente tutto iniziasse ad andare per il verso giusto.
Adesso i due ragazzi stavano davvero imparando a conoscersi e a convivere senza problemi, certo discutevano ancora ogni tanto, ma niente che non potesse passare con una bella cioccolata calda.
Eh si Draco Malfoy andava matto per la cioccolata e per i dolci in generale e anche se non lo aveva mai ammesso prima, trovava quelli di Hermione davvero buonissimi.

Era il giorno di libero per entrambi e ad Hermione venne un idea in mente.
-Draco, ti va di venire al supermercato con me e Sophie?-
Il ragazzo chiuse il libro che stava leggendo e la guardò.
-era ...per fare qualcosa tutti e tre … insieme... ma non preoccuparti in effetti era un idea stupida!.-
-ok-
-come?-
-ho detto ok , mi fa piacere venire con voi. Prepara Sophie vi aspetto in macchina.-



Al mercato andò tutto bene stranamente, risero e scherzarono come ...beh si come una vera coppia.
Hermione notò lo sguardo desideroso di una donna nei confronti di Draco e rise.
-Ora si spiegano tante cose.-
-cosa?-
-beh se non sei con me e Sophie sei a lavoro, quindi mi chiedevo dove conoscessi le donne con cui esci … ora capisco perchè vuoi venire sempre tu a fare la spesa con Sophie.-
Anche Draco rise.
-Beh ho scoperto che i papà single attirano molto.-

Ad un tratto Hermione si sentì chiamare.
-Hermione?!-
-Eric... volevo dire, Dott. Thompson, che sorpresa!-
-puoi chiamarmi Eric ...come stai?-
-molto meglio grazie , Eric..-
L'uomo sorrise.-
-e Sophie?-
-anche lei benissimo, l'ernia è passata sola.-
-immaginavo.-
Si sentì tossire e i due si voltarono verso Draco. Non gli piaceva essere messo da parte specialmente dal primo bell'imbusto arrivato.
-Oh si , Eric lui è Draco , il “padre” di Sophie.-
-é un piacere- disse il medico porgendogli la mano.
-Si ...- rispose Draco ricambiando.
-Comunque Hermione volevo sapere se potevo invitarti a cena stasera.-
-Beh è la mia sera libera quindi si , con piacere! -
-bene … passo per le 20.-








-è arrivato il dottorino.-
Draco era poggiato sulla porta della camera di Hermione che nel frattempo finiva di prepararsi.
Aveva un bell'abito nero molto semplice ma che evidenziava tutta la bellezza della ragazza.
Draco non capiva perchè gli desse tanto fastidio quell'appuntamento , non aveva motivo di essere … geloso.

-primo non è un dottorino, secondo grazie sono pronta. Come sto?-

“sei bellissima...”

-passabile-
-sempre gentile Malfoy , comunque ti ho lasciato il latte per Sophie devi solo scaldarlo prima di metterla a letto! -
-Ma non va contro i principi del suo lavoro uscire con una paziente?-
-sarebbe contro il suo lavoro se fossi una bambina di due anni Malfoy. Ci vediamo stasera ciao.-




La serata stava andando per il meglio. Era da molto che Hermione non usciva con un uomo e che uomo poi, un dottore bellissimo che amava sua figlia.

Sua figlia … Hermione sorrise a quel pensiero.
-ti faccio ridere?-
-oh no, scusa pensavo ad una stupidaggine.-
-ti stai divertendo ? -
-Si ..si grazie Eric è tutto ..perfetto!-
Ad un tratto il cellulare della ragazza squillò.
-scusa ho dimenticato di spegnerlo aspetta. É Draco … scusa potrebbe essere importante. Draco che vuoi?-
-non voglio parlare con te Granger voglio parlare con il dottore, credo che Sophie abbia la febbre alta! Passamelo.-

La ragazza non se lo fece ripetere due volte.
-Pronto? Si … Porta Sophie al Central Hospital  ti raggiungiamo li.-










-state tranquilli è una lieve infezione capita spesso ai bambini così piccoli. Rimanete qui per stanotte domani mattina ho il turno e verrò a dare un'occhiata alla piccola.-

Draco rimase seduto accanto alla bambina che si era finalmente addormentata mentre Hermione accompagnò fuori dalla stanza il medico.
-Grazie di tutto Eric e scusa se abbiamo rovinato la serata.-
-Nessun problema Hermione, avremo altri momenti per noi ...se tu lo vorrai ovvio.-
-certo.-
e senza aggiungere altro si baciarono. Poi Eric salutandola andò via.

Hermione sorrise , entrò in camera e trovò Draco che si era addormentato accanto a Sophie. Hermione prese una coperta e gliela posò sopra. Certo che doveva ammettere che era proprio bello…
“ma che dici Hermione non essere stupida.”

 Dopo di che ,si sedette sulla sedia accanto a Sophie ed iniziò dolcemente ad accarezzarle il viso ancora inumidito dalla febbre.
Hermione sorrise serena, era proprio vero, quella bambina aveva portato con se tante novità .





Eccomi qui come avevo promesso non troppo in ritardo! Oggi ho dato il primo esame della sessione così mi sono dedicata tutto il pomeriggio al capitolo :) A presto ragazzi , un bacio.

Maya

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Capitolo 7
*** capitolo 6 ***


Capitolo 6


La musica che mi ha ispirato per questo capitolo è "amado mio" dei Pink Martini ... buona lettura




I giorni passano e finalmente Hermione poteva ritenersi di nuovo serena. Le cose con Sophie andavano benissimo e con sua somma felicità anche la storia con Eric.
Dopo la morte di Ginny e Blaise, Hermione iniziò a pensare che la sua vita non sarebbe mai più tornata come prima e invece...
L'unico problema era il lavoro … non che andasse male anzi... ma Hermione negli ultimi anni aveva speso molto tempo e denaro per ampliare la sua attività.
Il sogno della ragazza era infatti proprio quello di trasformare la sua piccola pasticceria un vero e proprio ristorante. Ma Hermione non aveva previsto di diventare madre nel giro di pochi mesi, così i lavori iniziarono a rallentare e le spese ad accumularsi sempre più. La ragazza non aveva altra scelta che mettere da parte per un po' di tempo il suo progetto.

-Tutto ok? -
Era Draco. Era talmente presa dai suoi pensieri che non l'aveva neanche sentito entrare in cucina.
-Si io … tutto ok.-
-Non mentire mezzosangue, non ci riesci … almeno non con me.- disse aprendo una bottiglietta d'acqua e sedendosi accanto a lei a capotavola.
Hermione sorrise.
-perchè chi saresti tu? Sentiamo?-
-Ormai ho imparato a conoscerti... so quando c'è qualcosa che ti passa per la testa . Avanti … che c'è?-

Hermione lo guardò negli occhi, era strano, ma sembravano sincera. Era come se Draco Malfoy fosse davvero interessato ai suoi problemi così, decise di lasciarsi andare e fidarsi.

Gli raccontò tutto. Dei lavori al locale, del suo desiderio di ampliare l'attività e dei problemi che quella improvvisa maternità le avevano portato.

-Ecco questo è quanto ...-

Malfoy sembrò pensarci un attimo.

-è un problema di soldi quindi? -
-Beh si anche … non riesco a seguire i lavori come vorrei , questi stanno procedendo più lentamente del previsto e le spese si accumulano sempre di più.-

-te li do io.-

 Hermione rimase in silenzio a guardarlo. La stava prendendo in giro? No , sembrava serio.

-io … io non potrei mai accettarli … -
-si che puoi , Hermione abbiamo una figlia insieme, andiamo!-

Lei arrossì, perchè quelle parole sembravano averla colpita. Una figlia insieme … beh in fondo era vero …

-Io non voglio sono troppi soldi.-
-sai che i soldi non sono un problema. Senti facciamo così, vedimi come un socio.-

Hermione ci pensò su.
-socio?!-
-soci! -  disse lui porgendole la mano.

Lei la guardò, poi sorrise.

-soci!-
***


Hermione non poteva credere di essersi messa in affari con Draco Malfoy. Se qualcuno gliel'avesse detto fino a qualche mese prima gli avrebbe riso in faccia, ma ultimamente quell'idea non le sembrava tanto male.
Aveva capito che Draco era una persona completamente diversa da quella che aveva conosciuto fino ad allora. Vederlo alle prese con Sophie 24h su 24 le avevano fatto rivedere molto le cose.
Quando era con la bambina era un altro : allegro, dolce, protettivo.

Perchè pensi a lui così … perche quando pensi a lui diventi rossa?! Tu hai Eric...

Eric … la storia con lui andava bene, eppure c'era qualcosa che non andava, come se mancasse qualcosa...

-è pronto?-
 
Hermione si voltò e lo vide. Era poggiato allo stipite della porta, le mani nelle tasche dei jeans. Aveva una semplice camicia bianca, con i primi due bottoni aperti che lasciavano intravedere il corpo scolpito dagli allenamenti giornalieri. Era … perfetto.

-Si è quasi pronto.- Disse  velocemente la ragazza , forse troppo.

Quella mattina gli aveva promesso come ringraziamento una bella cena, doveva fargli capire in fondo che non sprecava i suoi soldi.

Lui si avvicinò a lei.

-buon profumo...-
-Co … come?-

-Ho detto che c'è un buon profumo-
-Oh ...oh certo … Sophie dorme? -
-Si … abbiamo la casa tutta per noi!-

disse Draco con un sorriso malizioso . Poi si allontanò , prese due boccali di vino e gliene porse uno.

-Non sapevo avessi questa passione per la cucina.-

-Quando la guerra è finita ho capito che dovevo allontanarmi dalla magia, almeno per un po'. Il mio era come un rifiuto dopo tutto quello che era successo... tutte le morti … così mi sono avvicinata all'unica cosa che sapevo fare bene oltre studiare : la cucina! -

Lui sorrise , un vero sorriso , e le scostò delicatamente una ciocca dal viso portandogliela dietro l'orecchio. Erano vicini … troppo vicini.

-é pronto.- disse Hermione allontanandosi da lui. -spero tu abbia fame! -




La cena si svolse tranquillamente, anzi Hermione dovette ammettere che fu una serata molto piacevole.

Decisero poi di spostarsi in salone, alla ragazza era venuta voglia di mettere n po' di musica. Forse aveva bevuto un po' troppo.

-vediamo cosa ascoltavano Blaise e Ginny...-

Mise su il primo cd che le capitò tra le mani e subito partì una bellissima musica che subito rapì Hermione. La ragazza iniziò a muoversi lentamente seguendo la melodia.
Si voltò verso Draco che era seduto nel divano intento ad osservarla.
Quella ragazza non si rendeva conto di quanto potesse essere sensuale e forse era proprio questo che la rendeva così bella, così unica.
Vide che aveva iniziato ad avvicinarsi piano a lui e alla fine gli tese una mano.
-Io non ballo. - disse Draco ridendo.
-Oh avanti … solo uno ...-
e detto questo lo attirò a se. Iniziò a muoversi sensuale, con passi lenti e studiati. Avrebbe potuto fare impazzire qualsiasi uomo , si ritrovò a pensare Draco.
Lui le mise le mani attorno ai fianchi stringendola di più a se, la ragazza non sembrava contraria ,anzi. Si iniziarono a fissare per un momento che sembrò interminabile.
Hermione aveva un profumo così … inebriante! No, non poteva aspettare ancora.
Iniziò ad avvicinarsi al suo viso, sentiva il suo respiro caldo sulle labbra …

un pianto … una bambina che piangeva .. Sophie piangeva … SOPHIE PIANGEVA ADESSO???  

I due si risvegliarono come all'improvviso . Si staccarono imbarazzati.
-io … io … vado a vedere cosa ha Sophie... -
-si ...-

la ragazza salì di corsa le scale lasciando Draco solo . Il giovane Malfoy si rituffò nel divano... sorrideva al pensiero di quello che stava per succedere.

Ero a un passo così …

cosa le aveva fatto quella strega?! Guardò lo stereo.

La musica suonava ancora.






Beh eccomi :) diciamo che la storia in questo capitolo e nei prossimi si allontanerà di poco dall'originale, nel senso che ogni tanto aggiungerò piccole parti che nel film non erano presenti! detto ciò, spero che il capitolo vi sia piaciuto! Grazie a tutti.

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Capitolo 8
*** avviso ***


Avviso


Allora ragazzi ho deciso di scrivere questo avviso perché ho ricevuto alcuni mess che mi chiedevano se avessi abbandonato le storie.

Non ho ASSOLUTAMENTE smesso di scrivere le storie, ma sono stata costretta, mio malgrado a prendere una lunga pausa. Sto per laurearmi e di conseguenza tra gli ultimi esami da dare e la stesura della tesi non ho tempo da dedicare alle FF.
Mi scuso immensamente per aver lasciato i racconti così, ma prometto che verso metà/fine luglio ricomincerò a dedicarmi alle mie amate storie.

Scusate ancora per questo enorme ritardo spero nonostante tutto, continuerete a seguire le FF.
Detto questo , torno ai miei studi …
un grandissimo bacio a tutti,

Maya92

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Capitolo 9
*** capitolo 7 ***


Capitolo 7


In quegli ultimi giorni Draco era strano. In realtà iniziò ad essere strano dalla sera in cui lui ed Hermione avevano cenato insieme. Il giovane Malfoy iniziava a non vedere più Hermione solo  come una strega saccente e impertinente ma come una donna … una bellissima donna. Quel bacio mancato gli dava il tormento continuava a pensare a cosa sarebbe successo se Sophie non avesse iniziato a piangere.

-Sto uscendo-

la voce della mezzosangue lo risvegliò dai suoi pensieri.

-dove vai?-

-esco con Eric, portiamo Sophie al parco , Eric pensa che sia meglio che inizi a socializzare con gli altri bambini.-

-Siamo a Dicembre non farà un po' troppo freddo per portarla al parco?-

-Perchè a Dicembre non si fanno passeggiate? In ogni caso se ci fosse qualche problema c'è ...-

-Eric , si ho capito … meno male che esiste lui...-

Hermione lo guardò.
-Ti sei alzato male Malfoy ?-
-Mi sono alzato benissimo mezzosangue, vai non vorrai fare aspettare Eric .- disse facendole il verso

e dicendo questo la vide uscire con in braccio la bambina.

Non poteva più continuare così … quell'uomo non si stava solo prendendo Hermione ma a poco a poco avrebbe messo le mani anche su Sophie. No doveva fare qualcosa.
Nessuno si mette contro Draco Malfoy...



Quando la sera il giovane Malfoy tornò a casa sentì la voce di Hermione provenire dal salone.

-è questa tesoro? Questa dove la vuoi mettere? Qui'? Aspetta ti aiuto.-

Quando entrò nella stanza trovò le due intente a preparare l'albero di Natale. Si fermò ad osservarle. Era una scena perfetta … Non si era mai soffermato a pensare che quello potesse far parte della sua vita. Lui era lo scapolo d'oro della città. L'uomo ricco e potente che pensava solo a divertirsi … e adesso invece tornava a casa e vedeva quella donna meravigliosa e sua figlia occuparsi dell'albero di natale... sua figlia si , perchè lui ormai considerava Sophie SUA figlia. E non avrebbe mai permesso a nessuno di portargliela via.

Fu risvegliato dalla voce di Hermione.

-Tesoro guarda chi è tornato- disse posando la bambina a terra per permetterle di correre da lui. Draco la prese subito in braccio.

-papà...-

Draco ed Hermione si guardarono. Era la prima volta che Sophie lo chiamava così. Draco si ritrovò forse per la prima volta in vita sua senza parole.

-c...cosa?-

-papà!-

Guardò Hermione : sorrideva e gli occhi era lucidi per la commozione. Probabilmente se non avesse fatto qualcosa anche lui si sarebbe messo a piangere come un bambino.

-Sophie , io non sono...-

-No!- lo interruppe la ragazza. - Draco tu sei la figura più vicina ad un padre che Sophie abbia... penso sia normale che voglia chiamarti così-

-ma Blaise è suo padre!-

-e noi non glielo faremo mai dimenticare, le ricorderemo ogni giorno quanto fossero meravigliosi i suoi genitori e quanto l'abbiano amata. Ma adesso siamo noi la sua famiglia … e adesso sei tu suo padre. -

Draco guardò la bambina, piccola, innocente, fragile … Hermione aveva ragione. Adesso era lui suo padre e lo sapeva già da tempo , ma sentirselo dire faceva tutto un altro effetto!


***   


-Si è addormentata.- disse Draco sedendosi nel divano. Hermione era seduta in terra ancora intenta a finire l'albero. I suoi occhi però erano tristi.

-Che succede Mezzosangue? -

-nulla ...-

-Hermione ...- Lei si voltò. Ogni volta che sentiva il suo nome pronunciato da lui provava una strana sensazione.

-è il primo Natale che passeremo senza … -

Draco si alzò e le si sedette accanto.

-lo so … mancano anche a me.-

Hermione si mise a piangere.

-è che Ginny è sempre stata come una sorella per me. Avevamo ancora tante cose da fare... Parlava sempre di quanto sarebbe stata felice il giorno in cui mi sarei sposata. Diceva che la sera prima mi avrebbe fatta bere così tanto che durante la cerimonia non avrei ricordato neanche il nome di mio marito. -

la ragazza iniziò a ridere nonostante le lacrime. Draco le posò delicatamente una mano sulla guancia iniziando ad asciugarle il volto.

-Penso dovremmo fare una cena qui per la vigilia. Invitare tutti gli amici... i Weasley … sai per Sophie. -

Hermione lo fissò. Draco era totalmente cambiato in quell'ultimo periodo e doveva ammettere che quel lato di lui le piaceva molto. Forse … avrebbero potuto creare davvero una famiglia insieme un giorno.

Non dire stupidaggini Hermione....hai visto le tipe che frequenta Malfoy. E poi tu hai già Eric …

si risvegliò da quei pensieri.

-Si penso tu abbia avuto una bellissima idea. Inizio subito a chiamare tutti infondo la vigilia è tra due giorni! -

Si alzò e corse subito in cucina. Quando la vedeva ridere era felice anche lui.
-ah Draco … grazie ...-

***   

Hermione si era impegnata moltissimo per la riuscita di quella cena. Voleva che fosse una serata speciale per tutti specialmente per Sophie.

Tutto era pronto e gli invitati iniziarono ad arrivare. C'erano tutti : Theodore con la moglie Daphne, Pansy con il compagno di turno. I genitori di Hermione, Harry , Ron e tutta la famiglia Weasley al completo. Draco faceva gli onori di casa come solo un discendente della nobile famiglia Malfoy sa fare. Entrambi inizialmente erano un po' preoccupati ma con molto stupore tutti ridevano e scherzavano tranquillamente.

Suonarono nuovamente al campanello.

-Draco vai tu per favore sono in cucina!-

Draco si avviò alla porta chiedendosi chi potesse essere. Aprì.

-Eric...-

-Ciao Draco, auguri! Ho portato questa.-

-una bottiglia di vino … siamo pieni di vino ma grazie!-

cadde un minuto di imbarazzante silenzio.

-posso … entrare?-

-oh ovvio .. certo...- disse Draco permettendo l'entrata ad Eric.

Hermione arrivò in quel momento.

-Oh Eric sei arrivato! Accomodati sono tutti di la.-

Draco aspettò che il medico si fosse allontanato per avvicinarsi ad Hermione.

-Non mi avevi detto che sarebbe venuto anche lui...-

-Oh si scusa è che l'ho invitato solo questa mattina, sai i suoi parenti sono tutti a New York si è trasferito da poco qui e … ho pensato che una persona in più non avrebbe fatto la differenza! È pronto andiamo?-

-si … andiamo...-






Tutti erano seduti nella grande tavolata imbandita con cura da Hermione. Stavano tutti per iniziare a cenare quando la padrona di casa si alzò.

-Prima di iniziare io ecco... volevo ringraziarvi per essere tutti qui oggi. Questo è il primo Natale che passiamo senza ...senza Blaise e Ginny ed io , in realtà è stato Draco ad avere questa bella idea, beh pensavamo che sarebbe stato bello stare tutti insieme perchè... sicuramente loro avrebbero voluto così! Saremmo stati tutti noi , in questa stessa casa a festeggiare tutti insieme e ... per me ormai siete come una grande famiglia e ...nonostante tutto questa tragedia mi ha permesso di apprezzare e conoscere a fondo persone di cui prima probabilemte non mi sarei mai fidata. -

lanciò uno sguardo a Draco e vide che sorrideva.

-Quindi concludo dicendovi grazie e .. buon Natale! -




La sera proseguì a meraviglia , tutti si divertirono molto e forse per un momento la felicità prese il posto di quella tristezza che ormai regnava sovrana.

Anche Sophie di divertì molto coccolata e viziata da tutti .


Quando tutti andarono via, Hermione rimase a fissare la stanza in disordine testimone della serata appena trascorsa.
Sorrise.

Ad un tratto tutto tornò in ordine.

-Sai ogni tanto ti ricordo che sei una strega … pensavi davvero di rimettere tutto in ordine senza magia?-

-beh...-

Draco sorrise.

-sei stata brava, è stata una bella serata.-

-si è stato … divertente.-

Draco la prese per mano.

-vieni.-

la condusse in camera sua e la fece sedere sul letto.

-non mi andava di dartelo davanti a tutti.-

Hermione lo guardò senza parole .

-Draco io … non dovevi , io … non ho niente....-

-non voglio niente in cambio, in realtà è una stupidaggine. Volevo regalarti qualcos'altro ma non conoscendo bene i tuoi gusti ...-

Hermione scartò velocemente il regalo e quando lo aprì rimase senza parole.

-Non avresti potuto farmi regalo migliore...-

la giovane mezzosangue fissava la cornice che Draco le aveva regalato. Era una bellissima foto di loro due e Sophie sorridenti.-

-sai è che l'altro giorno guardavo le foto di giù e mi sono accorto che non abbiamo neanche una nostra quindi...-

Hermione sorrise vedendo per la prima volta Draco Malfoy in imbarazzo. Si guardarono ed Hermione fece una cosa che lasciò entrambi senza parole. Lo baciò. Il bacio divenne sempre più intenso finchè non furono costretti ad allontanarsi.
-io … non dovevo scusa.-

disse Hermione alzandosi dal letto ed allontanandosi. Ma Draco velocemente la prese per un braccio e la fece girare. I loro volti erano vicini, troppo vicini.

-non scappare … non andartene mezzosangue non stanotte....-

e la ragazza non ci pensò due volte. Si baciarono di nuovo , finchè lui la prese in braccio poggiandola delicatamente sul letto!

No quella notte nessuno sarebbe scappato , quella notte erano solo lui e lei.






eeeeed eccomi qua come promesso! vi chiedo ancora scusa per questo enorme ritardo chiedendo pietà. Chi conosce il film noterà che mi sono un pò discostata aggiungendo particolari in più :) detto questo spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere :) un grande bacio, Maya!

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Capitolo 10
*** Capitolo 8 ***


CAPITOLO 8


Perdonate come sempre il ritardo, sto preparando gli ultimi due esami prima della laurea e questo mi toglie molto tempo purtoppo. Ma stasera ho deciso di dedicarmi un pò alla storia come è giusto che sia! spero che il capitolo vi piaccia, lasciatemi dei commenti se vi va! un grande bacio ,
Maya :)





Hermione si svegliò a causa della luce del sole che entrava prepotentemente dalla finestra. Sentì un leggero peso sul fianco e quando si voltò vide accanto a lei Draco, ancora addormentato e coperto solo da un leggero lenzuolo. La ragazza pensò che se esisteva qualcosa di più bello di un Draco Malfoy sveglio, era un Draco Malfoy dolcemente addormentato.

Si girò piano per poterlo guardare meglio. Non poteva ancora credere a quello che era successo la notte precedente. Cosa avrebbe fatto ora con Eric, cosa gli avrebbe detto? Lui era semplicemente perfetto... dolce, gentile , premuroso anche con Sophie... ma non era Draco. Da quando avevano intrapreso quella convivenza forzata aveva a poco a poco iniziato a guardarlo sotto una luce diversa. Non era più il serpeverde viziato e crudele dei tempi di Hogwarts. No , adesso era un uomo meraviglioso che si prendeva cura di lei e della loro bambina.

Sorrise.

Era strano pensare a loro come una famiglia ma infondo lo erano no?!

-buongiorno ...-

assorta da quei pensieri non si era accorta che Draco si era svegliato.

La accarezzò dolcemente.

-'giorno..-

Hermione era in imbarazzo , non sapeva come comportarsi...

per sua fortuna , si ritrovò a pensare , la piccola Sophie iniziò a piangere quindi si alzò dal letto per raggiungerla.

-tesoro eccomi adesso andiamo a fare colazione.-

scese le scale con la bambina in braccio ancora un po' assonnata e la mise nel seggiolino. Stava preparando il biberon quando sentì due forti braccia avvolgerla da dietro. Il profumo di Draco era qualcosa di inebriante. Le scostò delicatamente i capelli lasciandole una parte del collo libero in modo da poter lasciare una scia di caldi baci che le provocarono piacevoli brividi.
La voce calda soffiò piano nel suo orecchio:
perchè non risaliamo in camera?-   
si , pensò Hermione, perchè non risalire in camera? In fondo è questo che voleva, lo voleva con tutta se stessa anche se continuava a negarlo.

-devo dare da mangiare a Sophie.-
-ok … le dai da mangiare... e poi saliamo in camera...-

continuò il ragazzo tra un bacio e l'altro.
Probabilmente se avesse continuato così non avrebbe resistito molto. Ad un tratto però il campanello della porta suonò.

-dannazione chi diavolo è alle 8 del mattino? ...-

disse il giovane Malfoy muovendosi verso la porta e continuando ad imprecare verso il mattiniero visitatore.

-Potter?!-

-Malfoy ...perchè giri per casa in mutande?-

-Potter è casa mia e giro come diavolo mi pare ...-

-e ad Hermione non da fastidio?-

-Si dia il caso Potter che ad Hermione...-

-HARRY che sorpresa entra.- disse la ragazza correndo alla porta non appena capì cosa Malfoy stava per dirgli.

-vado a farmi una doccia...- disse Draco lasciandoli soli in cucina.

-Sophie tesoro! - l'ex Grifondoro si avvicinò alla bambina ancora seduta nel seggiolino.

-ti offro del caffè Harry? Come mai qui così presto?-

-in realtà stavo andando a lavoro, ma siccome ormai non ci vediamo quasi più ho pensato di farti visita … ho interrotto qualcosa per caso?-

Hermione quasi si strozzò a quelle parole.

-Cosa avresti dovuto interrompere Harry?-

-non saprei … come mai Malfoy gira mezzo nudo per casa?-

-Harry è casa sua... non posso imporgli come girare o come vestirsi...-

Ma il giovane Potter conosceva fin troppo bene la ragazza e non si lasciò sfuggire quel rossore che le aveva colorato le guance!

-Herm... sono tuo amico … sai che puoi parlarmi di tutto … tu e Malfoy avete una relazione?-

-Oh andiamo Harry siamo andati a letto insieme meno di 6 ore fa mi sembra un po' prestino per chiamarla “relazione” -
Vide  lo sguardo di Harry fisso su di lei, era un misto tra il divertito ed il “te l'avevo detto” si , non si poteva spiegare in altri modi!

-mi hai fregata...-

-senti Herm … a me non interessa cosa voi facciate … solo , cerca di non complicare troppo le cose. Sophie ha già perso i suoi genitori , cosa accadrebbe se tra voi non dovesse funzionare? Fate attenzione.-

la conversazione fu interrotta da un bellissimo Draco Malfoy che, fasciato da uno dei suoi eleganti completi di alta sartoria, fece il suo ingresso in cucina per prendere una tazza di caffè.

-io vado allo studio, ci vediamo stasera ...-

diede un bacio a Sophie e salutando a malapena i due andò via. Qualcosa doveva averlo infastidito...

-vado anche io Herm ...e per favore ricordati quello che ho detto. -

-si Harry e grazie per la visita...-



***  

Quando Hermione tornò a casa quella sera trovò Draco intento a giocare con Sophie.
Era davvero una bellissima scena, una scena che aveva visto milioni di volte, anche quando Ginny e Blaise erano ancora in vita ma che non aveva mai apprezzato .

-ciao!-

Draco la guardò e biascicando un saluto si alzò per andare in cucina, lasciandola nel salone. Hermione lo seguì.

-si può sapere che hai?-

-di che parli?-

-sai benissimo di che parlo … è da stamattina dopo la visita di Harry che sei così.-

-così come?-

-freddo! Vuoi fermarti maledizione quando ti parlo?-

il giovane si bloccò in mezzo alla stanza e si voltò a guardarla. Il suo sguardo era duro, come se fossero tornati ai tempi della scuola.

-perchè ti comporti così? -

-senti mezzosangue non ero io quello che non voleva dire all'amico di noi due! Quindi finiscila ok?-

-ma di che parli?-

-ho visto come sei corsa dalla cucina perchè avevi il terrore che potessi dire qualcosa di troppo , pensi sia stupido?-
Hermione abbassò lo sguardo imbarazzata, aveva ragione...

-se ti vergogni tanto di quello che è successo tra noi tranquilla non mi avvicinerò più a te.-

-Non è questo Malfoy è che è difficile … se Sophie dovesse perdere anche noi ...-

-se Sophie dovesse perdere anche noi? E questa cosa l'hai pensata da sola o te l'ha messa in testa quel genio del tuo amico?-

L'ex Grifondoro stava per ribattere ma qualcuno bussò alla porta. Draco si allontanò per andare ad aprire.

-ciao Draco io cercavo Hermione, disturbo?-

-Eric?!-

-Herm... scusa se sono passato senza avvisarti ma negli ultimi giorni non ti sei fatta sentire così … disturbo?-

La ragazza sentiva lo sguardo duro di Draco puntato su di lei.

-no … no Erica scusa è che in questi giorni sono stata un po' ...impegnata... vieni entra! -

-veramente pensavo che saremmo potuti andare a cena fuori se non è un problema .-

Draco parlò prima di lei non dandole il tempo di ribattere.

-no dottore nessun problema , anzi magari con te si schiarisce un po' le idee divertitevi.-

Hermione sentì la delusione nella sua voce … si aspettava che gli dicesse tutto subito ma come poteva? Cosa doveva dirgli? Ah sai , ieri sono andata a letto con il padre di mia figlia?

Vide Draco prendere la bambina e salire le scale probabilmente per metterla a letto.
Forse non sarebbe dovuta uscire con Eric, forse doveva far tacere quella stupida voce che le faceva credere che tutto quello era sbagliato, che le impediva di godersi quei momenti , di godersi la sua famiglia …

-andiamo? -

si voltò. Eric le tendeva la mano ancora sull'uscio della  porta.

-si ...andiamo ...-

No ...quella voce purtroppo non voleva proprio tacere.








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Capitolo 11
*** AVVISO ***


Buona sera a tutti...

scrivo questo breve commento perchè è giusto che dia delle spiegazioni riguardo la mia lunga assenza...

Non voglio giustificarmi solo dare appunto delle spiegazioni a tutte quelle persone che seguivano le mie storie e che purtroppo non hanno più avuto mie notizie.

Questo ultimo periodo non è stato facile per me … a causa di una lunga malattia ho perso una persona importante per me, una delle più importanti della mia vita.

Ho dedicato il mio tempo a questa persona per starle accanto e aiutarla,  mettendo da parte tutto il resto.

Purtroppo però la vita non è fatta solo di vittorie ma anche di sconfitte...

Come ho già premesso questa non è una giustificazione ma una spiegazione alla mia assenza dal sito , ed una spiegazione al fatto che non so quando tornerò a scrivere …

Non sto abbandonando le FF , non lo farò mai, ma purtroppo ogni volta che tentavo o tento di continuare una delle storie la mia mente automaticamente si perde in altri pensieri …

Anche adesso che sono qui a scrivere questo breve avviso non sono ben sicura di quello che sta uscendo fuori …

Spero quindi possiate perdonarmi e tornare in futuro a leggere ciò che pubblicherò, siano esse nuove storie o le conclusioni delle precedenti.  

Ne approfitto per augurarvi un Buon Natale (anche se in ritardo) ed un felice 2015.

A presto , sperando sia il prima possibile …

Maya.

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Capitolo 12
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9



A Te...




Era passata una settimana da quel giorno e da allora Hermione e Draco non si erano rivolti la parola se non il minimo indispensabile.
Dalla sua cena con Eric, Draco era tornato il ragazzo freddo e distaccato di un tempo.
Tornava a casa dal lavoro e senza neanche salutarla si chiudeva nella stanza di Sophie con la bambina. Quando non era con lei usciva senza dire dove andasse...
Tutto quello che avevano pian piano costruito si era dissolto in un solo attimo e la colpa era solo di Hermione. Aveva avuto paura di quello che stava nascendo, aveva avuto paura di fare soffrire Sophie e adesso era lei che ne pagava le conseguenze ...
Forse avrebbe potuto mettere da parte l'orgoglio e chiedergli scusa, spiegargli perche si fosse comportata così... forse non era troppo tardi...
con quei pensieri e con una tazza di caffè appena pronto in segno di pace, si avvicinò alla camera del ragazzo decisa a bussare.

Magari sta ancora dormendo...

Ma quei pensieri furono spazzati via dalla porta in questione che si apriva e dalla quale uscì una donna.
Alta, bionda, bellissima …

-beh allora ciao Draco , ci vediamo...-
-si si ora vattene devo sbrigarmi.-

La ragazza gli sorrise e poi oltrepassò Hermione lanciandole uno sguardo di sfida.

Draco si era nel frattempo accorto della sua presenza e dopo un primo momento di stupore, il suo sguardo tornò freddo come sempre.
La oltrepassò senza rivolgerle parola per affrettarsi ad andare in bagno.

-chi era quella?- disse subito Hermione che non riuscì a trattenersi.

-non credo siano affari tuoi mezzosangue.- rispose Draco senza neanche fermarsi.

-sono affari miei dal momento che porti donne in casa mia.-

Draco sorrise ironico.

-si dia il caso Granger che questa sia casa tua quanto mia, quindi chi mi porto a letto è solo affar mio!-

disse lui voltandosi e lanciandole uno sguardo di sfida.

-sei solo un porco e uno stronzo! Mi fai schifo.-
-non mi sembrava che mentre ti scopavo la pensassi allo stesso modo.-

La ragazza tento di schiaffeggiarlo ma lui le blocco prontamente il polso.

-non accetto paternali da te Granger... vattene dal tuo caro dottorino.-

e senza aggiungere altro la lasciò e andò via.

Calde lacrime iniziarono a solcarle il volto.
Che stupida Hermione... Malfoy non cambierà mai...

***

 Passò un altra settimana senza che nessuno dei due cercasse di instaurare un dialogo. Vivevano nella stessa casa ma a malapena si incontravano la mattina. Draco infatti aveva iniziato ad uscire presto per non rischiare di incontrarla.

Quella sera stava vestendo Sophie di tutto punto. I Weasley le avevano infatti chiesto di andare a cena da loro così da poter vedere la nipotina.

Capì che Draco era tornato quando sentì chiudere la porta e dei passi salire le scale. Pensava sarebbe andato dritto in camera sua invece si fermò davanti la stanza della piccola.

-che fai?-

Quelle parole, seppur semplici e senza significato, causarono in Hermione uno strano senso d'agitazione.

-la vesto.-

-quanto siamo spiritose Granger... vorrei sapere dove stai portando Sophie se non è di troppo disturbo.-

-i Weasley ci hanno invitato a cena perchè volevano vederla. -

-Capisco... buon divertimento.-

stava per andare ma la vocina della bambina lo fermò.

-Papà...-  ed iniziò ad agitarsi facendogli subito capire che volesse essere presa in braccio da lui. Il ragazzo non se lo fece chiedere due volte e subito la strinse a sé.

-guarda che sei invitato anche tu.-

-non sono interessato ...-

-cos'è?! Non puoi dedicare una serata a tua figlia troppo impegnato a divertirti con le tue amichette?-

-ti ho già detto che quello che faccio non è affar tuo... comunque ho molto lavoro da sbrigare.-

-Fa come vuoi... -

Dette la bambina in braccio alla ragazza e iniziò ad allontanarsi fin quando le parole di Hermione non lo bloccarono.

-Malfoy se hai dei problemi con me non prendertela anche con lei. Da quando è successo … tutto questo casino sei distante e Sophie ne soffre... Odi me, posso accettarlo ma ti prego, non mettere di mezzo anche lei... -

e detto questo lo oltrepassò portando via la bambina con sé.




Hermione aveva preparato le ultime cose di Sophie e sistemato il soprabito, stava per utilizzare la Materializzazione quando una voce alle sue spalle la fermò.

-aspetta...-

Malfoy la raggiunse e le cinse la vita. Quel tocco riportò alla mente di Hermione i ricordi di quella notte. Le mani calde del ragazzo sul suo corpo, le lunghe scie di baci roventi , il suo profumo...

-andiamo?-

Senza aggiungere altro si Materializzarono insieme alla Tana.




***

La serata era andata tutto sommato bene tralasciando qualche leggero battibecco tra Malfoy , Harry e Ron.

Sophie si era divertita tantissimo con i nonni e gli zii che ovviamente, l'avevano riempita di coccole ed attenzioni.

Solo per un momento Hermione si era soffermata a pensare a quanto tutto quello fosse sbagliato. Non erano lei e Draco che sarebbero dovuti essere a quella cena con la bambina, non erano loro che avrebbero dovuto portare in visita ai nonni la nipote...
Ginny le mancava... le mancavano le lunghe chiacchierate, le passeggiate, le giornate passate insieme. Le mancavano la sua voce, la sua capacità di ascoltarla e consolarla nei momenti più bui... Hermione pensava ogni giorno a tutti i momenti che non avrebbero vissuto insieme, ai momenti importanti di Sophie ai quali non sarebbe stata presente...
 Quella che era come una sorella adesso non c'era più e non passava un solo giorno senza che Hermione pensasse a lei.
Ogni volta che era con Sophie si chiedeva se anche Ginny avrebbe fatto la stessa cosa o si sarebbe comportata allo stesso modo.
Ogni volta che guardava gli occhi verdi di Sophie, rivedeva quelli dell'amica...

Con Ginny era andata via anche una parte di lei, una parte della sua infanzia e questo non sarebbe mai cambiato.

Sua madre le diceva sempre che il tempo lenisce ogni dolore e allevia ogni ferita... Hermione sperava proprio fosse vero.






Quando tornarono a casa Sophie era già addormentata tra le braccia di Draco ed Hermione per un singolo istante, provò invidia per lei.

-la porto a letto...- disse il ragazzo salendo piano le scale.

Hermione non poté fare a meno di seguirli.

Quando entrò nella stanza la scena che vide le scaldò il cuore facendola ricredere su tutto quello che di cattivo avesse pensato in quelle settimane del ragazzo.

Draco aveva poggiato delicatamente nel lettino la bambina, rimboccandole le coperte e posandole una leggera carezza sulla testa.

Hermione si accorse che Draco aveva di nuovo quello sguardo, uno sguardo che solo Sophie aveva il privilegio di ottenere. Uno sguardo che solo un padre è capace di rivolgere a sua figlia.

La ragazza trovò quel momento perfetto e maledisse con tutta se stessa quella dannata paura che aveva rovinato tutto.

Dov'è finito il tuo coraggio Grifondoro?

La verità è che in quei mesi aveva iniziato a provare qualcosa per il bel Serpeverde, qualcosa che non aveva previsto e non sapeva controllare e temeva che tutto ciò avrebbe potuto nuocere a sua figlia. Ma in fondo cosa poteva esserci di tanto sbagliato in due persone che si amano...

amare … era la prima volta che pensava a Draco in quei termini ma doveva ammettere che era questo quello che lei provava.

Perchè lei ormai conosceva il vero Draco , quello genuino, senza maschere, capace di amare e prendersi cura di qualcun'altro.  

-è proprio crollata...- le parole del ragazzo la riportarono alla realtà.

-si … è stata una serata stancante per lei. -

-già... beh buonanotte Granger.-

Draco la oltrepassò uscendo dalla porta senza aspettare una sua risposta.

-Draco...-

il ragazzo si bloccò di scatto fermandosi a riflettere su quanto il suo nome pronunciato da lei suonasse bene.

Era rimasto ferito quando la ragazza aveva rinnegato tutto quello che c'era stato tra loro. Aveva aspettato quella notte da mesi , aveva desiderato di poterla farla sua e amarla con tutto se stesso e lei aveva rovinato tutto in un solo istante.

In quel periodo di convivenza Draco aveva capito quanto Hermione fosse speciale, quanto fosse bella nella sua semplicità: aveva capito quanto amasse la madre di sua figlia...

Il ragazzo non si sarebbe mai aspettato di pensarlo ma quando erano loro tre, in quella casa tutto era perfetto e saperla con un altro, magari tra le sue braccia, lo mandava in bestia...

Si voltò e guardò negli occhi la ragazza capendo solo forse in quell'istante quanto le mancasse...

-Draco io … volevo chiederti scusa per … per come mi sono comportata. Io non mi sono pentita di quello che c'è stato tra noi solo che … avevo paura.-

Lui si avvicinò con passi lenti e quasi calcolati verso di lei. Hermione poté quasi sentire il suo fiato caldo sul viso ed il suo profumo di menta.

-paura di cosa Hermione...-

da quanto non mi chiamavi così...

-paura di...-

Il ragazzo si era pericolosamente avvicinato a lei inspirando il suo profumo. Hermione chiuse gli occhi beandosi di quel contatto che seppure leggero, stava riuscendo a farla impazzire.

Poggiò le mani sul suo petto aggrappandosi alla camicia di lui e in risposta Draco le circondò la vita facendo aderire maggiormente i loro corpi. Le sue mani si insinuarono lentamente sotto la maglia della ragazza provocando in Hermione piacevoli brividi.

Le scostò i capelli di lato iniziando a posarle una lunga scia di baci sul collo risalendo lentamente lungo il viso.

Ad un tratto però una musica si propagò per il corridoio riportando alla realtà i due ragazzi. Si allontanarono l'uno dall'altra ed Hermione prese il suo cellulare dalla tasca dei Jeans.

La scritta Eric lampeggiava insistentemente nel Display. Il volto di Draco si fece nuovamente serio.

-buonanotte Granger...-

Hermione si poggiò alla parete maledicendo il tempismo sbagliato di quel ragazzo.







Come promesso eccomi di ritorno :) ! Chiedo ancora scusa per questi lunghi mesi di ritardo ma finalmente eccomi qui con il nuovo capitolo. Scriverlo non è stato semplice e chiedo scusa se non soddisferà pienamente le vostre aspettative...
Fatemi pensare cosa ne pensate ci tengo molto!
Volevo anche dirvi che ho iniziato una nuova Dramione “Secrets”. Se volete passate anche da lì e lasciatemi una vostra opinione :)


Un grande bacio, Maya.

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Capitolo 13
*** Capitolo 10 ***


CAPITOLO 10



La mattina dopo quando Hermione scese a colazione aveva un solo pensiero in testa, un pensiero che non le aveva fatto chiudere occhio:  doveva una volta per tutte chiarire le cose con Draco.

Quando la sera prima infatti Eric l'aveva chiamata per invitarla a cena lei aveva inventato di non stare molto bene e quindi era meglio rimandare.

La verità però era ben diversa...Hermione non era capace di mentire alle persone e sopratutto non era proprio il tipo da uscire con un uomo mentre i suoi pensieri erano sempre rivolti ad un altro...

I suoi pensieri vennero interrotti quando sentì Sophie piangere, così decise di salire a prenderla per prepararle da mangiare.

-eccomi tesoro hai dormito bene?!-

La bambina biascicò qualche parola dato che solo da poco aveva iniziato a “parlare”. In compenso strinse le piccole braccine intorno al suo collo e le dette un leggero bacio sulla guancia; era il suo modo di dare il buongiorno.

-etciù-

-salute tesoro... forza andiamo a fare colazione e aspettiamo che papà torni.-

Stava per scendere le scale quando vide la porta del bagno aprirsi. Draco uscì dalla stanza con solo un asciugamano attorno alla vita. I capelli ancora bagnati ricadevano in disordine sul suo viso. Hermione dovette fare affidamento a tutto il suo autocontrollo per non saltargli letteralmente addosso.

Lo faceva apposta il bastardo ne era certa...

-papà- disse la bambina allungando le braccia verso Draco.

-Guarda chi si è svegliata...- disse lui stringendola affettuosamente a sé.

-etciù-

-ha starnutito.-

-Si Malfoy ha starnutito.-

-dovremmo portarla al San Mungo non pensi?-

-Malfoy sei serio? Per uno starnuto.-

-etciù-

-VISTO??-

-Malfoy calmati, magari avrà preso un po' di fresco ieri sera non c'è bisogno di agitarsi così-

Se c'era una cosa che Hermione aveva capito in quei mesi e che non avrebbe mai penato potesse essere possibile, era che Draco Malfoy era estremamente apprensivo nei confronti della bambina.

-su andiamo a mangiare amore.-

Hermione riprese la bambina tra le braccia e scese le scale per poi metterla nel seggiolino, seguita ovviemnte a ruota dal ragazzo.

-secondo me è qualcosa di grave, perchè non chiami Eric … tanto siete intimi-

-non ho intenzione di chiamare Eric per degli starnuti Malfoy, adesso calmati.-

-etciù.-

Ma questa volta lo starnuto passò in secondo piano a causa della finestra della cucina che si aprì improvvisamente causando un grande rumore.

-che strano...- disse Hermione mentre andava a chiuderla – non c'è vento oggi...-

-io dico che dovremmo farla vedere a qualcuno, non è normale che starnutisca così tanto.-

-Malfoy le starà venendo un semplice raffreddore non c'è bisogno di allarmarsi così... e potresti andarti a vestire cortesemente?-

il ragazzo sorrise malizioso

-cosa c'è Granger? Il tuo dottorino non ti  soddisfa abbastanza? -

-Malfoy tu sei veramente...-

-etciù- Sophie si mise a piangere.

Hermione la prese tra le braccia per cullarla ed in quel momento si accorse di una voce proveniente dal salotto . Andò nella stanza e si accorse che la televisione era accesa.

-Malfoy hai lasciato la tv accesa?-

-Pensi che il mio primo pensiero la mattina sia accendere quell'affare?-

La ragazza era stranita... poi guardò Sophie. Le toccò la fronte ed effettivamente le sembrò calda.

-Forse hai un po' di febbre amore, ti senti male?-

la bambina in risposta poggiò la testa nella spalla di Hermione singhiozzando ancora. Iniziò a cullarla sperando si addormentasse.

-Vuoi darmi ascolto per una volta?-

-No Malfoy non la porterò al San Mungo non c'è motivo. Oggi la tengo al caldo e la curo alla maniera babbana, vedrai che stasera starà già meglio.-

-etciù-  ed in quel momento dagli scaffali della libreria caddero tutti i libri per terra.

I due ragazzi si guardarono, poi il loro sguardo si posò sulla bambina che si era appena appisolata.

-vuoi curare anche questo alla maniera babbana?-

-oh Malfoy sarà stata una coincidenza....- disse in realtà poco convinta la ragazza.

Hermione sapeva che i bambini molto piccoli poteva capitare di usare la magia in modo involontario, ma Sophie era troppo piccola... o no?!

Proprio in quel momento suonarono alla porta. Andò ad aprire Draco dato che la ragazza teneva ancora in braccio la piccola.

-Potter... Weasley... quando si dice “il buongiorno si vede dal mattino”-

-Malfoy... mi spieghi perchè quando vengo a casa vostra ti trovo sempre mezzo nudo?-

-La tua è solo invidia Potter...-

-si certo... Hermione?-

e senza aggiungere altro il ragazzo accompagnò i due ospiti dall'amica.

-ragazzi che bella sorpresa!-

-disturbiamo? Sai oggi Ron riparte e voleva salutare Sophie.-

-no certo che no ragazzi sapete che potete venire quando volete-

-magari avvisando prima...-

Hermione lanciò un'occhiataccia all'ex Serpeverde.

-Non date retta a Malfoy. Stavo facendo addormentare Sophie, non sta molto bene.-

-che ha?- dissero i due amici all'unisono. Perchè gli uomini erano così apprensivi?

-non ha niente solo un po' di influenza-

-forse dovresti farla vedere ad Eric- disse subito Harry.

Ma cos'era? Quei tre si erano messi d'accordo per caso?

-non la farò vedere ad Eric, non è nulla.-

Ma la verità era che lei non voleva vedere il giovane medico. Ultimamente ogni volta che stavano insieme nella stessa stanza, da soli, lei provava una strana sensazione di disagio.

Si chiamano sensi di colpa mia cara...

-etciù-

la bambina si rimise a piangere.

-no piccola non fare così dai...-

-beh Herm noi dobbiamo andare, tu dovresti fare vedere Sophie a qualcuno. Tienici informati!-

***

Quel giorno proseguì così, con Sophie che continuava a stare male ed Hermione e Draco che continuavano a litigare.

Qualsiasi buon proposito della ragazza era stato rimandato a data da destinarsi...

In quel momento Hermione era seduta nel divano del salone intenta a cullare lentamente la piccola che aveva finalmente smesso di piangere e si stava tranquillizzando.

Hermione la guardò dolcemente. Vedere la sua bambina stare male e non poter fare nulla era qualcosa che non sopportava. Ormai Sophie era sua figlia, l'unica vera ragione di vita e non avrebbe mai permesso che le succedesse qualcosa di male.

Si accorse solo in quel momento che Draco era davanti la porta, in silenzio, ad osservarle.

-non ti avevo sentito-

-non volevo disturbare.- disse il ragazzo avvicinandosi piano e sedendosi nel divano accanto a lei.

-sai che non disturbi...-

era stranamente in imbarazzo anche se capiva che non vi era alcun motivo valido per esserlo.
Era la sua sola presenza che riusciva a renderla inquieta. Hermione aveva iniziato a provare qualcosa per quel ragazzo scorbutico e lunatico ma che aveva dimostrato diverse volte quanto potesse essere dolce e premuroso.

Notò che la stava fissando.

-cosa c'è?-

era serio... troppo serio...

-sei molto bella Granger... è bello osservarvi... mi tranquillizza....-

Hermione sentì le sue gote calde, sperava solo di non essere arrossita...

-quando Blaise e Ginny sono morti e quell'avvocato ci ha detto che avremmo dovuto crescere Sophie insieme il mondo mi è letteralmente crollato addosso. Sapevo che la mia vita sarebbe cambiata, che non avrei potuto pensare più solo a me stesso ma la cosa che più mi terrorizzava era il pensiero di non essere un buon padre per Sophie. Io non ho mai avuto Lucius accanto a me quando ero piccolo. Lui pretendeva solo la perfezione, desiderava solo che io fossi all'altezza del nome che portavo … non ricordo un gesto di affetto, una parola dolce e sai, fino ad un certo punto pensavo fosse giusto così.
Poi però vedevo Blaise con suo padre e capivo che c'era qualcosa di sbagliato. Li vedevo ridere e scherzare insieme, vedevo quanto quell'uomo tenesse a Blaise quanto volesse la sua felicità...
Solo quando mio padre mi costrinse a prendere il marchio però mi resi davvero conto di quanto poco contassi per lui... Il padre di Blaise si rese conto in tempo della pazzia del Signore Oscuro e fece di tutto per proteggerlo. Chiese aiuto a Silente perchè non voleva che suo figlio fosse costretto a quelle barbarie.
Solo allora iniziai a vedere tutto chiaro. Solo allora trovai la forza di ribellarmi ad un uomo che di padre non aveva mai avuto nulla... Passai dalla parte di Silente decidendo per la prima volta qualcosa nella mia vita. E mi sentivo dannatamente bene sai?.-

Draco emise una risata nervosa, forse dovuta dai ricordi o forse dal fatto di starsi aprendo a quel modo con lei.

-Mio padre morì in battaglia e quando lo venni a sapere non riuscì a versare una sola lacrima, non riuscì a provare niente. È per questo che quando scoprì di dover fare da padre a Sophie ero terrorizzato... come poteva una persona che a malapena sapeva cosa fosse un padre, fare il padre...
Io amo Sophie con tutto me stesso e se solo potessi pensare di comportarmi con lei come Lucius ha trattato me...-

solo in quel momento Draco si accorse che calde lacrime avevano iniziato a solcare il volto di Hermione.

-Draco... non dovresti neanche pensare una cosa simile. Hai dimostrato di essere migliore di tuo padre il giorno che hai deciso di stare dalla nostra parte. Tu e tuo padre siete due persone completamente diverse. Guarda Sophie...lei ti ama , ti considera suo padre e ti assicuro che tu non potresti fare nulla di meglio di quello che già fai.-

Hermione gli aveva poggiato delicatamente una mano sulla guancia e lui, con un gesto quasi automatico, la avvolse con la sua.

-non pensavo avrei mai potuto legarmi a qualcuno Mezzosangue , ma credimi quando ti dico che tu e Sophie siete...-

in quel momento il campanello della porta suonò.

Hermione e Draco trasalirono non aspettandosi quel suono improvviso. Immediatamente si staccarono imbarazzati.

Il ragazzo si alzò andando verso la porta notevolmente infastidito.

-Potter non hai un cazzo da fare nella vita se non ...-

ma le parole gli morirono in gola quando vide chi si trovava di fronte.

-Eric...-

-ciao Draco scusa se disturbo ma passavo da queste parti e ho pensato di salutare Hermione.-

Il giovane Malfoy fece un profondo respiro cercando di far ricorso a tutta la pazienza che aveva in corpo, che non era poi molta, per non lanciargli un Avada Kedavra.

Draco si spostò di lato permettendogli di entrare, senza dire una parola. Il giovane medico andò dritto verso il salone nel quale trovò Hermione intenta a cullare dolcemente Sophie.
Quando però la ragazza lo vide entrare le mancò il fiato. Che diavolo ci faceva lui li?!

-Herm, ero di passaggio e siccome ieri mi hai detto che non stavi molto bene ho pensato di venire a farti una visita. Disturbo?-

-oh no no Eric solo … non ti aspettavo, prego accomodati.-

Il ragazzo si sedette vicino a lei posandole un leggero bacio sulle labbra. Hermione vide con la cosa dell'occhio Draco che li osservava poggiato allo stipite della porta. Aveva le braccia conserte ma non potè non notare il colore che aveva preso il suo pugno stretto con forza.
L'ex Grifondoro si allontanò dal medico velocemente.

-in realta oggi è Sophie che non sta molto bene! - dicendo la prima cosa che le venne in mente.

-oh davvero? Cosa ha?-

-non so in realtà... è da tutto il giorno che starnutisce e tossisce.-

-deve aver preso un po' di freddo... fammi controllare.- disse prontamente prendendo lo stetoscopio dalla borsa.

Auscultò con un meticoloso silenzio il piccolo torace della bambina, poi sorrise.

-è tutto apposto deve essere una semplice influenza. Tienila al caldo e dalle qualcosa se la febbre dovesse salire.-

-Visto ti avevo detto che non era nulla!- disse Hermione rivolta a Draco, ma neanche quella battuta riuscì a stemperare la tensione sul volto del ragazzo.

-Ti posso offrire da bere Eric?-  continuò lei.

-solo un po' d'acqua grazie Hermione.-

Mise Sophie nel divano e si mosse verso la cucina.

-come mai eri giusto giusto da queste parti?- disse Draco non provando neanche a mascherare la sua irritazione.

-beh un mio paziente abita a pochi isolati da qui e siccome non stava molto bene i genitori mi hanno chiesto se potevo passare per visitarlo.-

Il giovane Malfoy non rispose, rimase semplicemente in silenzio a fissarlo.

-ecco il tuo bicchiere d'acqua Eric.-

-Grazie Herm. E tu cosa fai ..Draco giusto? Un nome insolito.-

ecco … tanto per migliorare la situazione, si trovò a pensare Hermione.

-Sai Draco proviene da una delle più antiche famiglie della nobiltà inglese.- disse lei cercando di minimizzare l'accaduto.

-oh … quindi passerai tutto il tuo tempo tra campi da Cricket e Polo? -

-No... Draco è un avvocato. Lavora per una importante società sai?-

-non mi dire...-

Hermione era certa che la pazienza del giovane Malfoy non sarebbe durata ancora a lungo se non fosse intervenuta in qualche modo. Per fortuna, proprio in quel momento, la piccola Sophie starnutì ed il bicchiere in mano ad Eric si ruppe causando un gran rumore.

-Oh mio Dio Eric mi dispiace stai bene?-

-si .. si devo aver stretto con troppa forza.-

-sei tutto bagnato, vieni di la che ti aiuto ad asciugarti.-

I due si incamminarono verso la cucina , oltrepassando Draco che non potè fare a meno di ridere nonostante l'occhiataccia di Hermione.

Arrivati in cucina la ragazza iniziò ad asciugarlo con un panno.

-mi dispiace davvero tanto Eric io … sono mortificata.-

-Herm smettila di scusarti, non è mica colpa tua se il bicchiere si è rotto.-

-no … no infatti.- disse lei ridendo nervosamente. Ovviamente lui non poteva neanche immaginare la vera causa di quel piccolo incidente.

Ad un tratto però lui le bloccò le mani stringendole con le sue.

-Herm... io non so cosa ti succeda per ora, però sei assente non sono stupido. Non so se la causa sia quel damerino nella stanza accanto ma c'è qualcosa che mi nascondi...-

-Non dire sciocchezze Eric tra me e Draco non c'è nulla, cresciamo solo Sophie insieme lo sai.-

-forse per te non c'è nulla Hermione , ma io sono un uomo... e ti assicuro che noto come ti guarda e ti osserva, noto il suo sguardo colmo di desiderio...-

Hermione divenne rossa. Davvero Malfoy la guardava con desiderio?!

-in ogni caso Hermione io sono qui... non scordarlo. Vado, si è fatto tardi.- disse infine posandole un casto bacio sulla guancia.

-ti accompagno.-




Quando Eric andò via Hermione non potè fare a meno di sentire una sensazione di disagio. Si avvicinò al salone e trovò Draco che cullava dolcemente Sophie.

La sua mente, la sua parte razionale, le gridava di lasciar perdere. Draco non sarebbe mai stato adatto a lei. Troppo diversi, troppo distanti... Eric era perfetto. Eric era dolce, era gentile , la amava e amava Sophie...

Ma allora perchè il suo cuore non poteva fare a meno di battere all'impazzata ogni volta che il suo sguardo incrociava quello del giovane Malfoy?

Doveva prendere una decisione ed era certa che una parte di lei ne avrebbe comunque sofferto...


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Capitolo 14
*** Capitolo 11 ***


CAPITOLO 10


Lo so sono imperdonabile, ma provate a scusare questo mio ritardo. Ho avuto degli impegni che mi hanno allontanata dalla pagina inoltre ho dovuto continuare anche un altra storia (Secret)
Ma adesso sono tornata.
Prometto che cercherò di essere più puntuale negli aggiornamenti!
A presto :)












Erano passati due giorni dall'incontro con Eric.

E in quei due giorni Hermione aveva finalmente capito.

Draco non sarebbe mai stato l'uomo giusto per lei.... si era solo lasciata trasportare dal momento, crescere una figlia insieme è ovviamente un legame da non sottovalutare.
Ma nulla di più...
Eric era perfetto per lei, era quello che aveva sempre desiderato!
Un uomo affascinante, con un buon lavoro, che amava i bambini e amava sua figlia.
E poi Sophie lo adorava...

Era questo quello che Hermione si ripeteva da due giorni, come se stesse cercando di farsi un lavaggio del cervello.

-'giorno.-

Hermione sobbalzò, troppo presa dai suoi pensieri,versandosi un po' di caffè addosso.

E poi arrivava puntualmente lui a sconvolgere completamente il suo lavoro di auto-convincimento.
Bello, di una bellezza che ti dannava l'anima. Draco Malfoy era capace di insinuarsi nei tuoi pensieri proprio come una serpe.

Che senso aveva tutto quel lavoro se poi il bastardo gironzolava allegramente per casa a petto nudo con i soli pantaloni -di troppo anche quelli secondo il parere di Hermione- addosso?!

-come sta oggi la mia piccola?- disse avvicinandosi a Sophie già seduta nel seggiolone che beveva il latte.

-etciù-

Rumore del vaso di cristallo in salone che si frantumava.

-dovremmo rifare tutta la casa se questa bambina non guarisce in fretta!-

-oggi la porto da Molly, magari lei saprà cosa fare a riguardo.- rispose Hermione.

Draco la osservò notando che la ragazza ultimamente distoglieva sempre lo sguardo quando parlavano. Non era mai successo che l'ex Grifondoro abbassasse gli occhi in sua presenza.

-ok... ci vediamo stasera.-

disse lui uscendo dalla stanza.

Solo in quel momento Hermione tornò a respirare.


***


Quando quella sera Draco tornò a casa non trovò Hermione in salone come di consueto a giocare con Sophie. Decise di salire al piano di sopra dal quale sentì provenire la piccola voce della bambina. Si affacciò alla porta della mezzosangue e vide che era davanti lo specchio intenta a provarsi degli abiti.

-mmm non ti piace neanche questo?- chiese Hermione a Sophie mentre si guardava allo specchio.

-persino una bambina di un anno ha gusti migliori dei tuoi in fatto di moda.- la canzonò il ragazzo.

Lei saltò in aria non avendolo probabilmente sentito arrivare.

-cos'è, hai i nervi scossi per ora Mezzosangue?-
 
disse lui sedendosi nel letto della ragazza e mettendosi Sophie sopra le ginocchia.

-se magari qualcuno non strisciasse come una serpe per casa invece di camminare come una persona normale...-

-forse io so cosa sia la grazia a differenza tua Granger...-

La ragazza in tutta risposta gli lanciò un occhiataccia attraverso lo specchio.

-esci?- disse con finta noncuranza lui, iniziando a giocare con Sophie.

-si... vado a cena con Eric.-

il ragazzo si bloccò di colpo.

-e quando avevi intenzione di avvisarmi?-

-non penso io debba avvisarti dei miei impegni Malfoy, non sei mio padre ne tanto meno il mio ragazzo...-

colpito...

-ed esci lasciando tua figlia in queste condizioni?-

lei si voltò arrabbiata.

-primo, non lascio mia figlia in nessuna condizione. L'ho portata da Molly oggi e dice che è una cosa normalissima quindi puoi anche rilassarti.
Secondo, lascio mia figlia con suo padre non da sola.
Terzo, esci immediatamente dalla mia camera.-

L'ex Serpe, non avendo più nulla a cui aggrapparsi, uscì portando Sophie con se.









Quando vide Hermione scendere le scale pensò di non aver mai visto nulla di più bello. La verità è che era lei ad essere bellissima indipendentemente da ciò che indossava.
Hermione era bella in quel momento vestita di tutto punto, ma era ancora più bella al mattino appena sveglia con gli occhi ancora impastati dal sonno.

E adesso lei stava uscendo con quel mentecatto...

il campanello suonò e lei andò ad aprire. Dal salone Draco poté sentire la voce del medico.

-sei bellissima Herm.-
-grazie Eric, saluto Sophie e arrivo subito.-


La ragazza li raggiunse nella sala e senza degnare di uno sguardo il biondo si abbassò per dare un piccolo bacio sulla fronte della bambina.

-quando torni?-

-Malfoy mi sembra di avertelo già detto... non sei mio padre... buona notte.-

e senza aggiungere altro la ragazza andò via lasciandoli lì, da soli.

Draco guardò Sophie. Quella storia doveva finire e al più presto. Quella era la madre di sua figlia  e doveva essere sua di diritto! Quel medico da strapazzo voleva la guerra? Bene... Avrebbe imparato presto che Draco Malfoy ottiene sempre ciò che vuole...
e in quel momento Hermione Granger era l'unica cosa che desiderasse.










L'indomani quando Hermione scese a colazione Draco non c'era.
Doveva essere andato via prima che lei si svegliasse... tanto meglio almeno non avrebbe dovuto incontrarlo.
Più gli stava lontano meglio era in quei giorni.

Hermione lasciò come di consueto Sophie dai suoi genitori che ormai la consideravano una vera e propria nipote e andò al lavoro.




L'orario di pranzo era sempre il momento più caotico della giornata. I tavoli del suo locale erano pieni ed Hermione era intenta a servire tutti con meticolosa attenzione.

Ad un tratto vide tutte le sue dipendenti bloccarsi di colpo guardando l'entrata.

-ragazze che vi prende.-

chiese Hermione voltandosi a sua volta verso l'ingresso.

Draco Malfoy era entrato facendo sfoggio di tutto il suo charme ed il suo fascino, fasciato da un completo di alta sartoria mentre la camicia era lasciata aperta di qualche bottone.
Non vi era una donna in tutto il locale che non si fosse fermata ad osservarlo.

La cosa dette non poco fastidio alla ex Grifona ma cercò di non farlo trapelare. Fece finta di nulla finché il ragazzo non le fu davanti.

-giorno Granger.-

-che ci fai qui Malfoy?- disse lei continuando a servire i tavoli senza fermarsi.

-non sapevo che il tuo lavoro in realtà fosse servire ai tavoli.- disse il ragazzo con l'intento di infastidirla un po'.

-Malfoy che vuoi.- chiese ancora più infastidita Hermione mentre lui continuava a fissarla con un ghigno e quella punta di arroganza che la giovane detestava.

-stasera lasceremo Sophie ai tuoi, ti porto in un posto.-

Solo in quel momento Hermione si bloccò.

-come scusa?-

-ho detto che ti porto in un posto... ti voglio pronta per quando tornerò dall'ufficio, buona continuazione Granger.-

e senza attendere risposta il ragazzo le voltò le spalle e andò via.

***

Quando quella sera Hermione tornò a casa Draco non era ancora tornato ma aveva sicuramente avvisato i Signori Granger di tenere la bambina con loro quella sera.
Sophie aveva ancora problemi con i poteri e non potevano rischiare di lasciarla alla sua solita babysitter babbana.
Hermione salì al piano di sopra dirigendosi direttamente in bagno desiderosa di immergersi nella vasca.
Si immerse piano nell'acqua calda piena di schiuma profumata e chiuse gli occhi.
Era da molto tempo che non aveva la possibilità di godersi un po' di tempo tutto per lei.
Sophie aveva completamente sconvolto la sua vita e le sue abitudini ma adesso non poteva neanche immaginare la sua vita senza quella bambina.
E senza Draco...

Draco... chissà cosa avesse in mente per quella sera.

Uscì con quei pensieri dalla vasca e, coprendosi con un asciugamano, si diresse in camera.

Solo in quel momento si accorse di un grande scatolo poggiato sul suo letto. La ragazza si sedette e se lo mise sulle gambe osservandolo. C'era un biglietto. Lo aprì e vi lesse una semplice frase scritta con una grafia pulita ed elegante.


Indossalo stasera.

D.M.

Mise da parte il biglietto e aprì lentamente la scatola. Quello che vide le fece mancare il respiro.










Quando Draco tornò a casa regnava il silenzio, possibile che Hermione non fosse ancora tornata?
Si diresse verso il salone e gettò la sua 24 ore sul divano.
Iniziò a slacciarsi la cravatta avvicinandosi al piano bar dove si versò un bicchiere di wiskey. Doveva ammettere ,seppure con rammarico, che gli alcolici babbani erano molto meglio di quelli magici.
-Granger ci sei?-

solo in quel momento sentì dei passi provenire dal piano di sopra. Draco tornò all'entrata dove si trovava la grande scala che portava al piano superiore ed in quel momento vide Hermione intenta a scendere.

La ragazza aveva indossato l'abito che le aveva comprato. Quel giorno passando da una boutique aveva intravisto quell'abito in vetrina e subito aveva pensato a lei.
Era nero accollato sul davanti ma con una profonda scollatura sulla schiena. La Granger aveva fatto bene ad alzare i capelli in modo da lasciarla libera alla vista. Draco non pensava di poter trovare una semplice schiena così sensuale.
Lo sguardo di Draco si posò sulle gambe toniche e snelle della ragazza avvolte dall'abito, quelle stesse gambe che poco tempo prima aveva potuto sentire strette attorno alla sua vita.

Preso da quei pensieri non si accorse che Hermione era davanti a lui.

-Grazie per l'abito è bellissimo.-

Draco cercò di riprendersi e mantenere un certo contegno.

-sono contento che ti piaccia. Mi cambio e usciamo.-

-dove andiamo?- disse lei con una punta di curiosità nella voce.

Draco ghignò.

-questa è una sorpresa.-





Il Roses era uno dei locali più eleganti e chic di Londra, quella babbana ovviamente.
Eh si perchè ormai il nostro caro Malfoy non aveva alcun problema a frequentare la Londra Babbana. Aveva da tempo capito che i babbani infatti erano migliori dei maghi in molte cose, tra le quali il cibo e l'eleganza che mettevano nella cura dei minimi particolari.
Draco aprì la portiera della sua macchina sportiva (babbana anch'essa ovviamente) avvicinando una mano ad Hermione per permetterle di scendere.
Quella sera avrebbe fatto capire alla ragazza che poteva essere mille volte meglio di quel medico da strapazzo.

-Signor Malfoy- disse quello che doveva essere il Maître. -Il vostro tavolo è pronto, seguitemi.-

i due ragazzi si accomodarono al tavolo elegantemente allestito per l'occasione. Hermione vide che da quell punto era possibile godere di una bellissima vista del Tower Bridge e del Tamigi.
Draco aveva curato ogni dettaglio doveva ammetterlo. In quel momento il ragazzo la aiutò a sedersi, dopo di che prese posto di fronte a lei.

-ti piace qui?-

-si è molto bello... non hai badato a spese vedo...-
-perché dovrei? Il tuo caro Eric non ti aveva mai portato in un posto simile?-

disse lui iniziando a sorseggiare il calice di vino che il cameriere gli aveva versato.
-Malfoy , se mi conoscessi un minimo sapresti benissimo che non sono queste cose a farmi cadere ai piedi di un uomo.-

-oh lo so Granger... questo è solo l'inizio della serata, rilassati.-



La cena stava procedendo molto piacevolmente dovette ammettere Hermione e quella sera Draco era più bello del solito.

-allora... quindi come mai hai aperto una pasticceria?-

-beh... dopo la guerra avevo bisogno di allontanarmi un po' dal mondo magico, così ho deciso di fare quello che mi veniva meglio: cucinare.-

Il ragazzo rimase in silenzio aspettando che continuasse con il racconto.

-in fondo cucinare è un po' come creare delle pozioni... devi stare attento alle dosi, mescolare bene gli ingredienti...-

-si forse si... ma se ricordo bene non sei mai stata una cima in pozioni!- disse lui ghignando

-Non andavo bene in pozioni soltanto perché il tuo caro Piton mi odiava...-

Il ragazzo rise. Una vera risata tutta per lei , per la prima volta. Hermione non poté fare a meno di arrossire.

-ti imbarazzo?-

ovviamente non si era lasciato sfuggire l'occasione.

-no è che... sei molto bello quando ridi.-

Draco rimase in silenzio, sicuramente non aspettandosi una risposta del genere. Fu Hermione a rompere il silenzio.

-e parlami di te.. come mai Draco Malfoy è finito a fare l'avvocato per una importante compagnia babbana.-

il ragazzo si fece improvvisamente serio.

-Dopo la guerra il nome dei Malfoy era caduto in rovina. Tutti puntavano il dito contro la mia famiglia etichettandoci come seguaci del Signore Oscuro. In fondo era quello che eravamo... io però ero stanco di dover pagare le colpe di mio padre così decisi di cambiare vita!  Io e Blaise ci trasferimmo nella Londra babbana dove nessuno mi conosceva, dove nessuno sapeva chi fosse la mia famiglia... devo ammettere che questo mondo mi ha salvato, mi ha dato una seconda possibilità che probabilmente nel mondo magico non avrei mai potuto avere...-
 
disse Draco guardando un punto imprecisato fuori dalla vetrata.

-Tutto quello che ho ora me lo sono guadagnato Granger. Se sono la persona che sono è solo grazie alla mia forza di volontà. Non sono più il bambino spocchioso e arrogante di un tempo. Tutti quegli stupidi ideali sulla purezza del sangue, sul primato di noi maghi... ho imparato molte cose da questo mondo e gliene sono debitore.-

Hermione lo guardò capendo di vedere il nuovo Draco forse davvero per la prima volta.

***

Quando la cena volse al termine Draco riportò a casa Hermione. Aveva un altra sorpresa per lei.

-Bene siamo arrivati- disse lui parcheggiando la macchina nel Garage della casa e aiutando Hermione a scendere.

-siamo a casa...-

-wow che intuito Granger.- rispose lui ridendo. Purtroppo amava farla arrabbiare e quello non sarebbe mai cambiato.

-eri quasi riuscito a starmi simpatico durante la cena sai?- disse in risposta lei iniziando a salire i gradini dell'ingresso.

-guarda che la serata non è ancora terminata, ho un altra sorpresa per te.  -

disse Draco prendendola per mano e portandola nel retro dove si trovava il giardino della villetta.
Hermione osservò d'istinto le loro mani unite e non poté fare a  meno di arrossire a quel contatto.
Quando arrivarono in giardino Malfoy si bloccò guardandola.

-quindi?... - chiese lei imbarazzata dal momento.

-non noti niente?- disse lui diminuendo maggiormente le distanze tra loro.

Le gote di Hermione iniziarono a prendere fuoco.

-c... cosa dovrei notare?-

Lo sguardo del biondo si spostò sul terreno. Hermione lo seguì d'istinto e notò che la scopa del ragazzo era proprio lì.

-perché la tua scopa è qui fuori?- chiese lei curiosa.

-perché oggi,mia cara, io ti insegnerò a volare.Inoltre questa non è una scopa... è l'ultimo modello di Firebolt in commercio.-rispose il ragazzo con una punta di orgoglio nella voce.
Hermione sgranò gli occhi a quelle parole.

-COSA? Malfoy io sono terrorizzata dal volo. Non ho mai volato e di certo non intendo farlo adesso.- rispose la ragazza iniziando a tornare verso casa. Ma Draco fu più veloce riuscendo ad afferrarla per un braccio.

-OH avanti non pensavo che la so-tutto-io Granger fosse così codarda.- la schernì ghignando sapendo quanto quelle parole la pungessero nel profondo.

-io non sono una codarda... semplicemente preferisco rimanere con i piedi per terra!-

-Hermione, guarda che ci sarò io con te... fidati per una volta.- disse il biondo stringendole maggiormente la mano.

La ragazza rimase sorpresa dalla sua dolcezza. Non avrebbe mai pensato che Draco Malfoy potesse nascondere un lato così. Senza rispondere, si lasciò avvicinare alla scopa.

-però non ho il vestito adatto...- disse cercando di trovare una scusa valida per liberarsi da quella situazione.

-secondo te a cosa serve quello spacco al lato del vestito? Oltre a dare sfoggio delle tue belle gambe si intende....- rispose il ragazzo all'orecchio di lei. Quel soffio le causò un brivido lungo la schiena ed Hermione dovette farsi forza per rimanere lucida.

-ma... ci vedranno..-

-Granger mi ritieni così stupido? Ho fatto un incantesimo alla casa nessuno ci vedrà stanne certa.Adesso per favore stai zitta e mettiti a sedere.- Concluse Draco che aveva già fatto sollevare la Firebolt dal terreno. Draco ci si mise a cavalcioni tendendo una mano ad Hermione.

-forza...- le disse tenendo gli occhi fissi sui suoi.

Hermione, anche se con iniziale titubanza, prese la sua mano mettendosi a sua volta a cavallo della scopa.
Draco si fece più vicino alla ragazza stringendole la vita con un braccio.
Hermione sussultò a quel contatto così intimo.

-tutto ok?- chiese Draco divertito dal palese imbarazzo della Grifona.

-s..si...-

-bene allora... tieniti forte.- disse il ragazzo.

Hermione sentì i piedi staccarsi dal terreno ed istintivamente strinse il braccio di Draco.

-OH Santo..-

-Granger...  vuoi rilassarti? Prometto che non ti accadrà nulla...-cercò di tranquillizzarla lui.

Solo in quel momento Hermione cercò di rilassarsi. Aprì gli occhi iniziando a respirare profondamente accorgendosi solo allora di quanto alti fossero.
Eppure...
Eppure essere lì, stretta tra le braccia di Draco, riusciva a distrarla dal pensiero di essere sopra quell'aggeggio infernale. Stavano volando insieme, sorvolando il giardino della casa.
La brezza fresca le accarezzava il volto e lei si sentì dannatamente bene.
Possibile che Draco le facesse quell'effetto?
Lei, Hermione Jane Granger, che si era da sempre rifiutata di volare, adesso era a cavallo di una scopa e si stava persino divertendo.

-allora? Che ne pensi?- chiese d'un tratto lui distraendola dai suoi pensieri.

-è... è bello...- dovette ammettere la ragazza.

-vedi?! Te lo avevo detto.- disse Draco dividendo maggiormente le distanze tra loro.

Il profumo di lei gli invase le narici e i pensieri. Quella ragazza era tutto ciò di cui aveva bisogno, lei era la sua famiglia e non avrebbe mai permesso al primo arrivato di portargliela via.

-arrivati.- disse infine Draco quando atterrarono nuovamente al suolo.

-allora, ti sei divertita?- continuò a chiedere mentre scendeva dalla scopa.

-è stato... BELLISSIMO!- gridò entusiasta lei.

Draco rise nel vedere l'entusiasmo della ragazza.

-voglio rifarlo!- sentenziò infine Hermione spiazzando Draco.

La ragazza infatti, invece di scendere, impugnò saldamente il manico della scopa.
Questa allora iniziò a sollevarsi nuovamente da terra.

-Granger, non credo sia una buona idea. FERMA!- gridò lui preoccupato dal gesto della ragazza.

La scopa infatti iniziò a compiere movimenti bruschi come se volesse disarcionare la ragazza.

-GRANGER per qualsiasi motivo NON LASCIARE LA PRESA!-

-Draco aiuto! - gridò lei in preda al terrore.

Ma proprio in quel momento Hermione non riuscendo più a reggersi, cadde dalla scopa.
Fortunatamente però Draco riuscì a prenderla al volo.

-stai bene?- chiese lui preoccupato.

-si... credo di si.- rispose la ragazza ancora tremante.

-dov'è la scopa?- chiese infine Hermione dopo qualche minuto di silenzio.

I ragazzi si voltarono.

La Firebolt di Draco era finita in pieno contro la grande quercia del giardino distruggendosi in mille pezzi.
Il ragazzo rimase in silenzio mentre Hermione emise un gridolino alla vista della scopa.

-oddio Draco sono... sono mortificata credimi te la ricomprerò.-

Il biondo però si voltò iniziando a percorrere la strada verso casa senza rispondere nulla.
Doveva essere furioso e aveva ragione si ritrovò a pensare la ragazza.
Aveva rovinato stupidamente una così bella serata...
Lei iniziò a seguirlo rimanendo in silenzio finché non varcarono la soglia di casa.
Il giovane Malfoy iniziò a salire le scale verso la sua stanza.

-Draco... Draco ti prego hai ragione ad essere arrabbiato ma giuro che te ne comprerò un altra, ti prego dimmi qualcosa...-

Draco si fermò di colpo livido in volto.

-Cosa dovrei dirti Granger? Che sei stata una stupida? Potevi ammazzarti!-

la ragazza rimase stupita da quelle parole.

-se io non ti avessi preso cosa sarebbe successo? O se ti fossi schiantata tu contro quell'albero? Ti avevo detto di non farlo ma tu devi fare sempre di testa tua non è vero?-

-non... non sei arrabbiato per la Firebolt?- chiese lei troppo sconvolta dalle sue parole per dire altro.

-Cosa vuoi che me ne importi Granger è una scopa! Ma tu... ti saresti potuta ammazzare te ne rendi conto?-

continuò a gridarle contro lui sempre più arrabbiato.
Hermione non seppe cosa la spinse a farlo ma gli prese il volto tra le mani e lo baciò.
Draco rimase inizialmente fermo non aspettandosi un gesto simile, ma dopo appena qualche istante la strinse a sé iniziando a contraccambiare il bacio.

-eri preoccupato per me?!- chiese semplicemente lei quando si staccarono.

Draco poggiò la fronte sulla sua

-è ovvio... - rispose semplicemente lui.
La ragazza riprese allora a baciarlo.
Senza capire come i due ragazzi si ritrovarono nella camera di lui distesi nel letto.
Fecero l'amore tutta la notte.
Hermione ormai non aveva più dubbi.

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