Another Promise di sakura_kinomoto (/viewuser.php?uid=14193)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - GOOD MORNING SUNSHINE! ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - THE BLUE THUNDER OF FURINKAN HIGH ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 - YOU ARE THE AGREEMENT ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 - I CAUGHT FIRE (IN YOUR EYES) ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 - ... OBVIOUSLY! ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 - THE MISSION ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 - ATTACK ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 - I'M TRYING TO LET YOU KNOW JUST HOW MUCH YOU MEAN TO ME ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 - THREE CHEERS FOR SWEET REVENGE ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 - GOOD MORNING SUNSHINE! ***
cap 1
Presentazione:
Cosa succederebbe se Suon Tendo, per saldare un debito inesistente, fosse
costretto a fare una promessa? E se questa promessa includesse ancora
una volta una delle sue figlie?
Disclaimer: i
personaggi appartengono a Rumiko Takahashi questa storia
non è a scopo di lucro, spero di non aver plagiato involontariamente
qualcuno, poiché non leggo spesso fan fiction su questo manga, se così
fosse provvederò a rimuovere immediatamente la storia.
Autrice: sakura_kinomoto
Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Tatewaki Kuno, Nabiki Tendo, Kasumi Tendo, tutti i personaggi.
Raiting: G
Avvertimenti: What if (e se...)?
Parte: 1/9
Titolo: ANOTHER PROMISE
Capitolo 1 - GOOD MORNING SUNSHINE!
- Akane, sbrigati che la colazione è pronta! -
Kasumi stava chiamando Akane dalla cucina, aveva già preparato
la colazione per tutta la famiglia Tendo, allargata naturalmente.
Il padre era già a tavola e stava leggendo il giornale, fiero
delle proprie figlie. Orgoglio che non era ricambiato. Le figlie in
questione erano ancora arrabbiate con il povero Suon che, in giovane
età e per una motivazione "estremamente demenziale, idiota, per
niente coscienziosa e da padre irresponsabile!", a detta delle sue
figlie, aveva deciso che una delle tre sarebbe
andata in moglie al figlio del suo migliore amico, Genma Saotome.
Era già passato un anno dall'arrivo alla palestra Tendo di un
panda e di una bella ragazza dai capelli rossi. Perché naturalmente
le povere tre ragazze non potevano avere un marito e un suocero
normale.
Ma stiamo
scherzando? Avere una vita che si svolge nella quotidiana
routine? Non era nel loro destino, già segnato da quella
promessa strappata a loro padre. Ebbene sì, quel panda e quella
ragazza
erano il futuro suocero e il futuro marito di una delle tre. Vedevano
già il loro avvenire, a coltivare bambù per lo suocero
scambiandosi i vestiti e la biancheria intima con il marito. Una vita
fuori dagli schemi. Ma se tutto si fosse fermato qui sarebbe stato uno
scherzo da ragazzi gestire la situazione. La complicazione era data
dal numero spropositato di rivali, nemici e debiti che
continuavano
ciclicamente a irrompere nella vita della famiglia Saotome,
nonché le innumerevoli promesse spose accumulate negli anni dal
signor Genma.
Le aspettava una vita del tutto tranquilla.
La fortunata che aveva ricevuto tutto questo ben di dio fu Akane, ormai diciottenne,
l'unica che avesse la stessa età del ragazzo, all'anagrafe Ranma
Saotome, ma nella vita reale si dibatteva nel ruolo di ragazzo e migliore
amica.
Per migliorare le cose si era aggiunto l'anziano maestro Happosai. Un
arzillo vecchietto. Troppo arzillo. La giusta parola era maniaco.
La poveretta ogni giorno si svegliava sperando che tutto quello che era
successo da due anni a quel giorno fosse un incubo, un lunghissimo,
stancante e pregno di istinti omicidi incubo. Ma anche quel giorno,
aprendo gli occhi, si trovò ad osservare un nano vestito di
viola, con un fazzoletto sulla schiena legato sotto il naso,
completamente pelato e completamente pervertito, che frugava nella sua
biancheria intima.
L'inizio perfetto. Come non ricordarsi del buon
vecchietto che infestava la casa e la città in cerca di biancheria intima femminile.
L'ennesima giornata che iniziò con
un urlo.
- Anche oggi la voce soave di Akane ha dato il buon giorno a tutto il quartiere - commentò Nabiki
L'urlo fu seguito dal volo del vecchietto fuori dalla finestra con tutti
gli oggetti ginnici che la gentil donzella aveva in camera.
Akane si stava
dirigendo a scuola costeggiando uno dei numerosi canali
che si intrecciano nella città, pensando ad un modo per farci
saltare dentro Ranma per alleviare il tragitto dalla sua presenza.
Certe volte quel ragazzo era più insistente di una ragazza.
Piccolo errore. Lui ERA una ragazza. Una ragazza che aveva appena fatto
un bel tuffo dentro il canale.
Finalmente le sue orecchie erano libere da quel fastidioso ronzio che
sentiva quando il ragazzo era nelle vicinanze, ovvero a circa cento metri
da lei.
Ma perché la mattina aveva quella brutta abitudine di parlare?
Lei odiava chi parlava mentre andava a scuola! Aveva bisogno di
silenzio.
Appena vide il cancello della scuola iniziò a preoccuparsi per
l'innaturale calma che aleggiava nel giardino. Dove erano finiti tutti
i suoi pretendenti? Non che ne sentisse la mancanza, anzi era
felicissima di non dover atterrare tutti e rovinarsi ogni volta la
divisa e la pettinatura. Insomma! Lei andava a scuola, non a incontri
di pugilato o cos'altro.
Un leggero sorriso le illuminò il viso. Era arrivata fino a
metà giardino senza inconvenienti. Stava per varcare la soglia
della scuola quando il "Il Tuono Blu della Scuola Superiore Furinkan",
come si era auto-definito, le si presentò davanti con il
consueto mazzo di rose.
- Cosa vuoi Senpai? -
- Mia amata Akane, ma perché usi ancora quell'appellativo?
Chiamami semplicemente Kuno, oppure con un nomignolo di tuo piacere,
come mio amato, mio unico e vero amore, mia ragione di vita -
- Senpai hai sbattuto la testa di recente? -
- Ma come mia adorata, non lo sai? -
- Cosa dovrei sapere? Senti, perché non ti sposti così almeno questa mattina arrivo puntuale a scuola? -
- Mio tesoro, non devi più nasconderti dietro questo velo freddezza, adesso che siamo fidanzati! -
- CHE COSA!? -
Ma l'ennesimo futuro marito della più giovane delle Tendo non
poté dare una spiegazione alla ragazza in questione,
poiché era stesa davanti all'entrata della scuola.
Svenuta.
Questa è la prima
fanfiction che scrivo su Ranma 1/2, spero che vi piaccia! Ogni genere
di commento, ovviamente, è il benvenuto.
Un bacio, sakura.
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 - THE BLUE THUNDER OF FURINKAN HIGH ***
cap 2
Presentazione:
Cosa succederebbe se Suon Tendo, per saldare un debito inesistente, fosse
costretto a fare una promessa? E se questa promessa includesse ancora
una volta una delle sue figlie?
Disclaimer: i
personaggi appartengono a Rumiko Takahashi questa storia
non è a scopo di lucro, spero di non aver plagiato involontariamente
qualcuno, poiché non leggo spesso fan fiction su questo manga, se così
fosse provvederò a rimuovere immediatamente la storia.
Autrice: sakura_kinomoto
Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Tatewaki Kuno, Nabiki Tendo, Kasumi Tendo, tutti i personaggi.
Raiting: G
Avvertimenti: What if (e se...)?
Parte: 2/9
Titolo: ANOTHER PROMISE
Capitolo 2 - THE BLUE THUNDER OF FURINKAN HIGH
Ranma stava raggiungendo
di corsa la scuola, maledicendo in tutte le lingue e i modi da lui
conosciuti quella vipera con cui era costretto a dividere la casa. Ogni
volta che litigavano si dimenticava il piccolo particolare che era lui
ad abitare in casa della ragazza. Non il contrario.
Aveva appena
oltrepassato il cancello, quando vide Kuno parlare con Akane.
Come mai si parlavano? Dove erano finiti i ragazzi
appartenenti a tutti i club della scuola? Ma soprattutto: perché Akane non
aveva ancora usato le sue maniere da fata per chiedere gentilmente a
Kuno di lasciarla passare?
Anche il piccolo cervello, molto spesso non utilizzato, di Ranma finalmente capì che c'era qualcosa che non andava.
Il ragazzo era impegnato a capire il motivo di tale stranezza, quando
vide la ragazza cadere a terra come un sacco vuoto. ... ... Non era
possibile! Akane non era facile da battere, anche lui ci era riuscito
pochissime volte, e solo quando era trasformato in ragazza. E,
francamente, Kuno non possedeva le capacità per batterla.
Forse era meglio velocizzare il passo, prima che al 'Tuono Blu della
Scuola Superiore Furinkan' venisse in mente qualche idea malsana, come
per esempio prenderla in braccio per portarla in infermeria, o peggio,
baciarla per farla svegliare, neanche fosse la bella addormentata nel
bosco.
" Poiché Akane è tutto fuorché... "
Non aveva ancora finito di pensare che Kuno poteva fare qualsiasi cosa
con il corpo della ragazza se non si fosse dato una mossa, che il capitano
della squadra di Kendo si era abbassato per risvegliare l'amata.
Ranma iniziò a correre caricando contemporaneamente un pugno per
farlo volare il più possibile lontano, aveva quasi raggiunto il
suo scopo, quando un urlo disumano li fece bloccare entrambi.
" Non può essere vero! "
Queste quattro parole continuavano a ripetersi nella testa di Akane.
Non poteva capitarle ancora.
Perché sempre a lei? Come era
possibile che fosse fidanzata con quell'essere viscido? Qualche essere
superiore doveva avercela a morte con lei.
Non era normale essere così tremendamente sfortunate.
Con Ranma un po' le era anche andata bene, per quando potesse essere
insopportabile, maleducato, senza un minimo di sensibilità e
tolleranza verso il prossimo e, soprattutto, verso di lei, almeno era
un bel ragazzo!
Ma Kuno!
Kuno era l'essere umano più insulso che avesse avuto la fortuna
di camminare sulla terra, dire che aveva il quoziente intellettivo di
un topo di fogna era al tempo stesso un complimento ed un'offesa.
Un
complimento per Kuno.
Un'offesa per il povero topo che non voleva che
la sua intelligenza, benché minima, fosse paragonata a quella
nulla dell'aristocratico.
Doveva essere un incubo. Si era sicuramente così. Lei era ancora
nel suo letto, abbracciata a P-chan. Non era successo niente. Adesso
apriva gli occhi e vedeva il bel soffitto panna della sua camera. Si.
Doveva essere per forza così. Sperava che fosse così.
Akane aprì lentamente gli occhi, e si ritrovò a fissare
gli occhi grigi dell'ultima persona che avrebbe voluto incontrare.
Oddio era vero. Vero. Lei era fidanzata con Kuno.
Con Kuno! Non
riusciva ancora a crederci, ma soprattutto non riusciva a credere a
quello che il ragazzo stava per farle. La stava per baciare.
L'urlo disumano di Akane squarciò l'aria rompendo
definitivamente i timpani a Kuno. L'urlo fu seguito da uno schiaffo,
che avrebbe lasciato per molto tempo il segno sulla guancia del
ragazzo, e una bella ginocchiata nei preziosi gioielli di famiglia.
Con la speranza che quel gesto impedisse la catastrofe: che Kuno avesse
una discendenza, ma soprattutto, che l'avesse con lei.
Bene, ecco anche il secondo capitolo.
Ho aggiornato oggi perché parto per il ponte, quindi per
non far aspettare troppo, visto che io non sopporto chi non aggiorna
per secoli e secoli, anche se lo faccio puntualmente.
Dalla prossima settimana ritornerò ad aggiornare il sabato, come
avevo già previsto. Come sapete non è una storia molto
lunga, nove capitoli, già scritti (un miracolo per quanto mi
riguarda).
Passiamo ai ringraziamenti! Just emotion!
akane_val:
grazie infinite per il tuo commento, beh per quanto riguarda
l'IC credo di averlo rispettato, spero di essere riuscita a
riportare il carattere dei personaggi del manga, o almeno quello
è il mio intento! Però se questa tua idea persiste, ti
prego di farmelo sapere in modo da poter mettere i giusti avvertimenti!
Ancora grazie.
apple92:
spero che questo capitolo sia meno contorto del precedente, in base ha
quello che mi hai detto ho anche corretto alcune cose dei prossimi
capitoli, quindi ti ringrazio tantissimo! La storia si svolge quando
Ranma e Akane hanno diciotto anni, quindi due anni dopo il loro
incontro.
sku:
fedele come un panda, no aspetta, quello sono io! Fedele come sempre,
ti ritrovo anche qui! Just emo-tion! Grazie per tutti i complimenti, se
non la smetterai il mio ego crescerà così tanto che ci
finirò schiacciata sotto!
Don't be afraid! La storia è già tutta scritta, quindi
non dovrai aspettare tre mesi per avere il seguito, cosa che, tra
l'altro, non ho mai, e sottolineo MAI,
fatto. Spero che dopo il primo capitolo tu abbia iniziato a piantare la
tua personale riserva di bambù, non si sa mai, è sempre
meglio averne un po' a portata di mano. Grazie mille!
Silvia91:
ma sei troppo gentile! Non mi merito tutto ciò! Beh, per
l'aggiornamento il tuo desiderio è stato esaudito. In
effetti ne vado un po' fiera della descrizione della vita tra
bambù e scambi di biancheria intima, ho dato il meglio in quel
momento. Spero che anche questo capitolo ti piaccia! Ancora grazie!
Ringrazio anche chi legge senza lasciare traccia scritta del suo passaggio. Ogni genere
di commento, ovviamente, è il benvenuto.
Have a scary Halloween!
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 - YOU ARE THE AGREEMENT ***
cap 3
Presentazione:
Cosa succederebbe se Soun Tendo, per saldare un debito inesistente, fosse
costretto a fare una promessa? E se questa promessa includesse ancora
una volta una delle sue figlie?
Disclaimer: i
personaggi appartengono a Rumiko Takahashi questa storia
non è a scopo di lucro, spero di non aver plagiato involontariamente
qualcuno, poiché non leggo spesso fan fiction su questo manga, se così
fosse provvederò a rimuovere immediatamente la storia.
Autrice: sakura_kinomoto
Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Tatewaki Kuno, Nabiki Tendo, Kasumi Tendo, tutti i personaggi.
Raiting: G
Avvertimenti: What if (e se...)?
Parte: 3/9
Titolo: ANOTHER PROMISE
Capitolo 3 - YOU ARE THE AGREEMENT
Akane entrò in casa come una furia.
Senza degnare di uno sguardo alcun membro della famiglia si fiondò in camera sua a pensare.
E pensare, per la ragazza, voleva dire solo una cosa.
Cambiarsi
velocemente, mettersi in kimono e allenarsi. Allenarsi fino allo
sfinimento.
Continuava a tirare calci, pugni ad un nemico invisibile
per la palestra. I suoi pensieri si inseguivano vorticosamente nella
sua testa. Ad un certo punto si fermò, il pugno ancora steso
davanti a se. Lo sguardo assente. Dalle labbra uscì una sola
parola.
- Papà -
Soun Tendo stava allegramente giocando a scacchi, e per la prima volta
riusciva a vincere senza che quel panda della malora riuscisse a
distrarlo.
Quando un urlo richiamò la sua attenzione. La sua adorata terza figlia lo stava chiamando.
- Chissà cosa vorrà Akane? - Alzò lo sguardo dalla
scacchiera per leggere il cartello del suo compagno di innumerevoli
sventure.
- Te lo scordi che vado a vedere cosa vuole! Così poi tu cambi
la posizione di tutte le pedine! Caro mio questa volta non riesci a
battermi! -
Le ultime parole famose, in men che non si dica la sua 'adorata'
figliola lo aveva preso di peso e trasportato in salotto, puntandogli
la torcia contro e iniziando il suo terzo grado.
- Papà, per caso, recentemente, hai incontrato qualcuno che frequenta la mia scuola? -
- No, perché Akane? -
- Perché, papà, oggi Kuno mi ha dato una splendida notizia... -
Il volto di Soun nell'arco di quella frase aveva cambiato gradazione di
colore. Da rosso, quando aveva sentito il nome del ragazzo, a bianco
cadaverico, sapendo cosa avrebbe potuto fargli suo figlia.
- Beh...vedi...a tutto...posso spiegare... -
- COSA VORRESTI SPIEGARE? MA COME TI E' SALTATO IN MENTE?! -
- Ma tesoro vedi... -
- MA TESORO NIENTE! TE LO SPOSI TU QUELLO! -
- La situazione è più complicata. E' grazie a lui se abbiamo ancora una palestra! -
A quelle parole Akane non capì più niente.
- Spiegati -
- L'altra sera, io e Genma siamo andati in un bar, e abbiamo incontrato
questo gentile ragazzo. Abbiamo iniziato a bere, poi offriva lui,
abbiamo iniziato a giocare a carte...credo -
- Come credi?! -
- Beh diciamo che non mi ricordo molto di quella serata. La mattina
dopo bussa alla nostra porta il suo maggiordomo dicendo che dobbiamo
sgombrare la casa, allora sono andato da lui e siamo giunti ad un
accordo. -
- E perché hai messo me in mezzo? -
- Tu sei l'accordo -
E per la seconda volta nella stessa giornata, Akane, svenne.
" Deve essergli successo qualcosa da piccolo. Per forza! Non può essere così scemo! "
Per la seconda volta Akane si riprese avendo in mente ciò che
era successo, solo che adesso era coricata nella sua camera, con una
salvietta bagnata per alleviarle il mal di testa. Totalmente inutile. Le scoppiava la testa, sentiva le vene nelle tempie
pulsarle.
Non voleva aprire gli occhi, pensava di trovarsi davanti quelli di suo
padre, e sperava con tutta se stessa che non fosse così,
altrimenti non sarebbe stata responsabile delle sue azioni, e molto
presto si sarebbero trovate orfane anche di padre, con suo sommo
compiacimento.
Non poteva neanche stare tutto il giorno a letto, quindi
decise di socchiuderli poco, per la paura di essere accecata dalla
luce.
Quello che vide fu solo il cielo stellato dalla sua finestra. Era
già notte. Un lampo di sollievo le attraversò gli occhi,
suo padre non era nella stanza. Si mosse leggermente, ma qualcosa, o
meglio qualcuno le impediva i movimenti.
Ranma.
Il ragazzo le si era addormentato sul braccio, poi, muovendosi nel
sonno, il suo braccio si era spostato sul suo ventre, come se volesse
abbracciarla. Akane rimare a fissare il ragazzo. Era stupefacente come
i suoi lineamenti cambiavano nel sonno, sembrava quasi un angioletto, e
per questo lei lo avrebbe preso in giro a vita.
A quel pensiero, un sorriso le illuminò il viso. Certo che era
proprio cambiata, erano ormai quasi due anni che la famiglia Saotome si
era trasferita abusivamente da loro, con quella pretesa assurda di
farli sposare; e adesso la storia si ripeteva, con un'unica differenza.
Per Kuno provava solo odio e, qualche volta, pena, per Ranma era tutto
diverso. L'odio era stato sostituito da molto da qualcosa di diverso.
Affetto. Ormai lo confessava anche a se stessa, era sicura di quello
che provava per quel ragazzo bizzarro con la treccia.
Due cose le
impedivano di dirlo anche a lui, il suo orgoglio smisurato e la paura
di essere rifiutata. Ogni qualvolta che riusciva a mettere da parte
l'orgoglio, la paura di un rifiuto da parte del ragazzo la faceva
desistere dal suo intento. Ma adesso niente le impediva di guardarlo
dormire.
Come sentendosi osservato, Ranma si svegliò, aprì gli
occhi e si ritrovò a fissare quelli della ragazza e, come
succedeva ogni volta, vi si perse dentro.
Una mano gli artigliò lo stomaco, una sensazione conosciuta, non
era solo sicuro, ne era certo che per Akane non provava semplice
affetto, ma se la ragazza era orgogliosa lui era altrettanto testardo.
Rimasero così, immobili a fissarsi, senza dire niente, ma, come
spesso si dice, un silenzio vale più di mille parole.
E questo proverbio non fu così appropriato come in quel momento.
Come preannunciato eccomi qui ad aggiornare.
Spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento. Vorrei solo
precisare che è una storia molto semplice, quindi non
aspettatevi grandi avvenimenti.
Detto questo, passo ai ringraziamenti:
Kuno84: innanzitutto grazie. La
tua recensione mi ha fatto veramente piacere, chiedo subito scusa per
l'errore nel nome del signor Tendo, avendolo scritto su word me li ha
corretti tutti, grazie per avermelo fatto notare. Per i pensieri dei
personaggi, hai perfettamente ragione, ho la brutta abitudine di farli
pensare un po' come penserei io, quindi è meglio se metto l'OoC,
poichè non sei il primo che me lo fa notare. Non ti preoccupare,
qualsiasi tipo di commento è ben gradito, che sia positivo, che
fanno sempre piacere, o di precisazione dei contenuti, che fanno ancora
più piacere in modo da rendere la storia più vicina al
manga. Grazie anche per avermi fatto notare gli errori di ortografia,
mia personale battaglia che perdo regolarmente. Spero di trovare ancora
una tua recensione.
apple92: tranquilla non sei
stata per niente cattiva, hai fatto benissimo a farmi notare le
imprecisioni! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, e spero
che ti piaccia anche questo.
Silvia91: hai ragione, Ranma
dovrebbe svegliarsi! Sono contenta che la fanfiction faccia ridere,
almeno un po', visto che il mio intento era quello, grazie ancora per
il tuo commento!
sku: ricordami che devo pagarti
per farti lasciare il prossimo commento, tu mi vizi! Prossimamente
avrai una sorpresa, giusto per ringraziarti ancora una volta delle tue
bellissime fanfiction (che consiglio a tutti di leggere!) e
perchè mi sopporterai il giorno del concerto! Grazie mille, sia
per il commento che per il 12 febbraio! Un bacio!
Ringrazio anche chi legge senza lasciare traccia scritta del suo passaggio. Ogni genere
di commento, ovviamente, è il benvenuto.
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 - I CAUGHT FIRE (IN YOUR EYES) ***
cap 4
Presentazione:
Cosa succederebbe se Soun Tendo, per saldare un debito inesistente, fosse
costretto a fare una promessa? E se questa promessa includesse ancora
una volta una delle sue figlie?
Disclaimer: i
personaggi appartengono a Rumiko Takahashi questa storia
non è a scopo di lucro, spero di non aver plagiato involontariamente
qualcuno, poiché non leggo spesso fan fiction su questo manga, se così
fosse provvederò a rimuovere immediatamente la storia.
Autrice: sakura_kinomoto
Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Tatewaki Kuno, Nabiki Tendo, Kasumi Tendo, tutti i personaggi.
Raiting: G
Avvertimenti: What if (e se...)?
Parte: 4/9
Titolo: ANOTHER PROMISE
Capitolo 4 - I CAUGHT FIRE (IN YOUR EYES)
Quanto tempo
passò? Inutile quantificarlo, erano pochi i momenti in cui
potevano stare soli, semplicemente guardandosi negli occhi.
Pochi, per usare un eufemismo. In realtà non esistevano,
entrambi troppo impegnati a combattersi direttamente o indirettamente.
Erano questi i loro rapporti, un saluto la mattina, un peso in faccia a
mezzogiorno e direttamente un volo nello stagnetto davanti a casa la
sera.
Il loro tempo era scandito da questi avvenimenti.
Sembrava che stessero comunicando con gli occhi, i loro pensieri si
inseguivano fino ad arrivare al comune capolinea.
Per la prima volta si
svegliarono con la consapevolezza che qualcosa era realmente cambiato
tra loro, stranamente capirono entrambe i sentimenti dell'altro. Un
miracolo, finalmente tutto sembrò loro estremamente semplice. Il
loro affetto era aumentato a dismisura, fino a sfiorare quello che,
comunemente, era chiamato amore.
Ranma si rese conto troppo tardi che il suo corpo si stava muovendo,
ormai solo pochi centimetri li separavano. Spazio che fu colmato da un
P-Chan estremamente infuriato che aveva osservato tutta la scena.
Le sue zampette scattarono a graffiare il volto del ragazzo, che come
al suo solito iniziò insultare il maialino in tutti i modi umanamente conosciuti.
Akane era scioccata.
- Akane, dannazione! Toglimi questo essere dalla faccia! -
La ragazza si rese conto di quello che stava accadendo davanti ai suoi
occhi, scese dal letto, recuperò il porcellino e lo mise fuori
dalla stanza.
Ryoga era stupefatto, il suo musetto era ancora attaccato alla porta,
per la precisione la porta era stata malamente sbattuta in faccia al
suo musetto, ma lui non parve aver sentito minimamente il dolore.
- Un giorno io quello lo squarto, lo faccio a pezzettini, gli spezzo tutti gli arti, lo faccio rosolare a fuoco lento... -
- Ranma - Fu poco più di un sussurro, infatti il ragazzo, troppo preso dalla sua vendetta, non la sentì.
- ... gli recido le arterie principali e lo faccio morire dissanguato... -
- Ranma! - Nonostante il tono di voce era passato a normale, i propositi di vendetta ebbero ancora la meglio.
- ... lo vesto da donna e gli faccio fare la baby-sitter a Happosai... -
Per Akane il ragazzo stava farneticando, perché non la ascoltava?
Allora fece l'unica cosa che le passò per la testa per farlo
smettere, nonostante il lancio del peso sulla sua testa fosse una
prospettiva allettante, optò per un'altra soluzione.
Lo baciò, semplicemente.
E' normale per un uomo adulto, alla fine di una lunga giornata
faticosa, fare un bel bagno rigenerante. O per lo meno Soun Tendo la
pensava così. Ovviamente un uomo normale può fare un
bagno normale, lui no.
Nell'arco degli ultimi cinque minuti la porta della stanza da bagno era stata aperta in rapida successione da:
un panda con allegato cartello < Hai perso a scacchi, lavami la schiena >;
un'anatra con occhiali spessi come fondi di bottiglia;
un maialino dal muso arrossato;
un vecchio depravato e maniaco, entrato perché credeva che ci fosse Akane o Ranma nel bagno.
A turno fu spiegato il motivo.
Genma Saotome voleva far pagare la sconfitta al suo 'migliore' amico.
Muosse, come sempre voleva sfidare Ranma per l'amore della bella
cinesina, ma aveva desistito dal suo intento essendo stato trasformato
in anatra da una vecchietta che stava buttando l'acqua fuori dalla
propria casa.
Il maestro Happosai, deluso dalla mancanza di persone portatrici del
doppio cromosoma x nella stanza, aveva deciso di farsi lavare
la schiena dall'allievo.
Ryoga spiegò che aveva beccato Ranma e Akane che stavano quasi per baciarsi, ma per fortuna era intervenuto.
Il bagno continuò tranquillamente. E poi, black out.
Tre furie si scagliarono sul povero Ryoga, accusandolo di alto
tradimento, di intralciare l'amore che finalmente era sbocciato e di
aver impedito a Mousse di portare le prove alla sua amata.
Happi, da buon pervertito quale era, decise di andare a dare una
sbirciatina. Il grande maestro non aveva capito niente di quello che
aveva detto il ragazzo, infatti pensava che Akane stesse baciando Ranma
trasformato in ragazza. Speranzoso di vedere questa bella scenetta, si
ritrovò davanti alla stanza della ragazza, ovviamente era
chiusa. Può una porta chiusa scoraggiare un vecchio maniaco?
Si avviò saltellando verso la prima finestra del corridoio,
uscì da essa e si diresse verso quella di Akane, che
trovò chiusa e con le tende tirate. Stava per lanciare la sua
potentissima arma segreta contro il vetro, quando qualcosa
attirò la sua attenzione, in mezzo al giardino erano state
crudelmente, a detta del vecchiaccio, abbandonate delle povere
mutandine indifese.
Era un piano semplice, si capiva che era una trappola dal fatto che
sotto gli indumenti erano state tracciate delle linee circolari bianche
e rosse, ma il richiamo dell'intimo era stato più forte.
Nabiki e Kasumi si batterono il cinque per il loro piano ben
congeniato, uno era stato sistemato. All'appello mancavano i rispettivi
genitori, uno spasimante e un'anatra.
- Perché non la facciamo alla Pechinese? -
- Nabiki, perché devi sempre essere così cattiva? -
- Era un'idea come un'altra -
Eccomi
come ogni settimana ad aggiornare. Spero che il capitolo vi sia
piaciuto. Sarò molto veloce oggi perchè non ho molto
tempo, quindi ringrazio fre e sku, sempre troppo gentili nei commenti. Grazie!!
Ringrazio anche chi legge senza lasciare traccia scritta del suo passaggio. Ogni genere
di commento, ovviamente, è il benvenuto.
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 - ... OBVIOUSLY! ***
cap 5
Presentazione:
Cosa succederebbe se Soun Tendo, per saldare un debito inesistente, fosse
costretto a fare una promessa? E se questa promessa includesse ancora
una volta una delle sue figlie?
Disclaimer: i
personaggi appartengono a Rumiko Takahashi questa storia
non è a scopo di lucro, spero di non aver plagiato involontariamente
qualcuno, poiché non leggo spesso fan fiction su questo manga, se così
fosse provvederò a rimuovere immediatamente la storia.
Autrice: sakura_kinomoto
Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Tatewaki Kuno, Nabiki Tendo, Kasumi Tendo, tutti i personaggi.
Raiting: G
Avvertimenti: What if (e se...)?
Parte: 5/9
Titolo: ANOTHER PROMISE
Capitolo 5 - ... OBVIOUSLY!
Respirare sembrava una
cosa del tutto priva di senso, avevano cose ben più importanti
da fare, o almeno così la pensava Ranma. Peccato che l'ossigeno
fosse indispensabile per vivere, a malincuore dovettero separarsi.
Erano troppo vicini, il respiro di Akane gli solleticava il mento.
Passarono diversi minuti, la ragazza sperò che Ranma parlasse,
dicesse qualcosa, anche la più idiota, ma non successe niente.
Non riusciva a sopportare quel silenzio, eppure lui sembrava a proprio
agio, come se aspettasse qualcosa, decise di essere la prima a parlare.
- Io... -
Non riuscì a terminare la frase, Ranma le chiuse le labbra con le proprie, per mormorare - Vendetta per prima -.
Se fosse stata una situazione normale, Akane si sarebbe infuriata per
l'attesa inutile, ma in quel momento le sembrò che avesse fatto
la cosa più sensata.
Nabiki era stupefatta. Mai in tutta la sua vita avrebbe potuto
immaginare che la sorella maggiore, la dolce e innocua Kasumi, potesse
elaborare dei piani così semplici e allo stesso tempo efficaci,
degni del migliore stratega del migliore esercito. Avevano sistemato
Happi con la biancheria intima, Mousse grazie all'arrivo di Shampoo,
quindi era sorto un altro problema: la cinesina.
- Nessun problema - aveva detto Kasumi.
Detto fatto. Incredibilmente, attraverso un giro di parole, era
riuscita a convincerla che era venuta a casa loro apposta per prendere
l'anatra.
Nabiki era sempre più sbalordita e orgogliosa di averla come
sorella, finalmente qualcuno da apprezzare veramente per le doti che
più la interessavano: furbizia, arguzia e sfrontatezza.
Metà dei problemi erano risolti.
- Adesso bisogna salvare Ryoga prima che diventi una poltiglia! -
Quindi si avviarono allegramente verso il bagno.
Il due contro uno era uno scontro da vigliacchi, ma non la pensavano così Soun Tendo e Genma Saotome.
In condizioni normali non avrebbero mai potuto battere il ragazzo, ma
l'effetto sorpresa stava portando i due uomini, o meglio l'uomo e il
panda, alla vittoria. Gli era sfuggito un piccolo particolare: Ryoga
non si lascia battere da nessuno che non fosse Ranma, forse perché
questo ultimo era l'unico capace di farlo.
All'arrivo delle due ragazze la situazione si era completamente
ribaltata. Nabiki rimase sulla porta, inorridita nel vedere suo padre
completamente nudo.
Kasumi dimostrò ancora una volta la sua efficienza, prese una
bacinella, che serviva per sciacquarsi, e la diede in testa al ragazzo,
tramortendolo, così smise anche di picchiare selvaggiamente il
panda.
L'emergenza era stata arginata, nessuno avrebbe potuto disturbare i due ragazzi.
Silenzio. Irreale in una casa abitata da tre ragazze e mezzo, due uomini, un panda e un vecchio maniaco.
Ma Akane e Ranma non se ne curarono.
Qualcos'altro interruppe la realtà di quel sogno che stavano vivendo.
Akane sentiva crescere dentro la consapevolezza che non potavano
stare rinchiusi per sempre in una camera, l'incertezza per quello che
poteva succedere adesso tra loro, i cambiamenti inevitabili nelle loro
vite.
- Ignorali -
Un sussurro contro le labbra, che riecheggiò nella sua bocca come un urlo.
- Cosa hai detto? -
Brusco. Per Ranma il distacco era stato troppo brusco, improvviso e
anche un po' doloroso, visto che la gentil donzella aveva usato tutta
la sua forza per spingerlo via. Risultato? Aveva cozzato contro il muro.
- Come, prego? - Il ragazzo si stava massaggiando la schiena.
- Oh! Scusa! -
- Figurati, sei stata anche gentile, di solito mi fai più male! -
- Davvero? Scusami... -
- Akane, ma stai bene? -
- Sì! Perché? -
- Troppa gentilezza da parte tua! -
- E come dovrei comportarmi, scusa? - Adesso si stava arrabbiando.
" Gli chiedo scusa e si lamenta pure? Ma è scemo? "
- Semplicemente da Akane, la mia solita Akane -
Arrabbiata? Lei? No.
Sciolta come neve al sole? Sì.
- Akane? Ci sei? Stai bene? Hai la febbre? Sei tutta rossa -
- Sì, sì... Sto bene -
La ragazza ringraziò tutte le entità superiori esistenti
e l'ingenuità di Ranma, che non si era accorto che lei era
arrossita per le sue parole, non per qualche malattia.
- Comunque, puoi ripetere quello che mi hai detto prima? -
- Prima quando, scusa? -
- Ranma! Come prima quando? Quando ci stavamo bac... -
Delle nuvolette di fumo si sollevarono dai loro visi.
L'imbarazzo regnava sovrano.
- Sì, beh... hai capito no? -
- Ti ho detto di ignorarli -
- Che cosa? -
- I tuoi pensieri, ovviamente! -
- A me non sembra poi così ovvio! -
- Ma sì che lo è! Ad un certo punto ti ho sentita, come
dire, distante? Sì, esatto, distante. Ho pensato che tutte le
tue incertezze iniziassero ad affiorare, quindi ti ho detto di
ignorarle. Capito perché era così ovvio, zuccona? Ma sei
sicura di stare bene? Per me hai la febbre! -
Quel ragazzo aveva la capacità di stupirla, senza neanche accorgersene!
- Non ho la febbre... -
- Beh, allora se non hai la febbre, o qualsiasi altra malattia,
potremmo ricominciare da dove abbiamo interrotto? - Disse con tono
alquanto stizzito.
- Da dove scusa? -
Perché rispondere? Era superfluo. Erano meglio i fatti.
Here I am, again.
Capitolo un po' corto, lo so, forse anche noiosetto, ma, come sapete,
il capitolo di transizione ogni tanto ci deve essere, se no non saprei
come collegare il tutto! ^^
Beh, passiamo ai ringraziamenti.
Silvia91: oddio! Ho quasi fatto
fatica a scrivere del bacio, non riesco neppure a pensare ad un
'oltre'! Già il bacio mi sembra così irreale, mah,
paranoie di una pseudo-scrittrice pazza. Con tutti i tuoi complimenti
mi fai arrossire! Troppo gentile, sono contentissima che il capitolo ti
sia piaciuto, spero che apprezzerai anche questo, anche se so che non
è divertente come gli altri.
apple92: lo so, gli scocciatori sono una brutta bestia, ma non sarebbe così divertente se non ci fossero, no? Grazie mille!
sku: beh, la vecchietta con
l'acqua è la parte fondamentale del manga, Ranma e Co. sono solo
la cornice, la vera protagonista, in realtà, è lei. Spero
che questo capitolo ti piaccia, anche se non è il massimo.
Thanks!
Kuno84: come sempre sono
onorata di ricevere una tua recensione. Beh, quando leggevo il manga
avrei sempre voluto che quei due alla fine concludessero qualcosa,
quindi quale migliore occasione per far si che succeda, se non una fan
fiction? Ancora per questo capitolo il 'problema Kuno'
viene evitato, ma dal prossimo ci saranno dei risvolti, lo
prometto!
Ringrazio anche chi legge senza lasciare traccia scritta del suo passaggio. Ogni genere
di commento, ovviamente, è il benvenuto.
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Capitolo 6 *** Capitolo 6 - THE MISSION ***
cap 6
Presentazione:
Cosa succederebbe se Soun Tendo, per saldare un debito inesistente, fosse
costretto a fare una promessa? E se questa promessa includesse ancora
una volta una delle sue figlie?
Disclaimer: i
personaggi appartengono a Rumiko Takahashi questa storia
non è a scopo di lucro, spero di non aver plagiato involontariamente
qualcuno, poiché non leggo spesso fan fiction su questo manga, se così
fosse provvederò a rimuovere immediatamente la storia.
Autrice: sakura_kinomoto
Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Tatewaki Kuno, Nabiki Tendo, Kasumi Tendo, tutti i personaggi.
Raiting: G
Avvertimenti: What if (e se...)?
Parte: 6/9
Titolo: ANOTHER PROMISE
Capitolo 6 - THE MISSION
Ore: 6.00
Luogo: casa Tendo, giardino.
Missione: conquistare Akane, o meglio, rapirla.
Determinazione: promessa di matrimonio ottenuta con troppo sakè.
Ostacoli: Ranma Saotome.
Obiettivo finale: matrimonio con la sua amata.
Aristocrat Kuno aveva un piano. A sua detta anche ben pensato. La
sua personale missione era di rapire di nascosto la sua amata promessa
sposa, drogarla e sposarla. L'unico ostacolo era rappresentato da
Ranma. E qui si sbagliava di grosso.
Ore: 6.00
Luogo: casa Tendo, cucina.
Missione: preparare la colazione.
Determinazione: riuscire a trascorrere la colazione in tranquillità.
Ostacoli: rumori provenienti dal giardino.
Obiettivo finale: uccidere chiunque sia in giardino.
Per Kasumi il periodo più bello della giornata era, da sempre,
la mattina; quando nei corridoi della casa aleggiava ancora quella
sensazione di pace e calma, l'unico momento in cui tutti andavano
d'accordo, quando gli abitanti erano ancora addormentati e non potevano
rompersi le ossa. Tutti sapevano delle abitudini della ragazza. Solo
una volta un'incosciente Ranma aveva disturbato il suo rito mattutino.
Era dovuto fuggire dalla cucina per schivare i coltelli che Kasumi gli
lanciava, e per tutto il giorno dovette stare attento a quello che
faceva in casa, la maggiore delle tre sorelle lo seguiva come un'ombra,
brandendo qualsiasi oggetto per fargli pagare quello che aveva fatto al
mattino.
Quella fu l'unica volta che Ranma Saotome rischiò veramente di rimanere mutilato.
Ore: 6.15
Luogo: casa Tendo, giardino.
Missione: identificazione intruso.
Determinazione: istinto omicida.
Ostacoli: non pervenuti.
La bontà di Kasumi Tendo era rinomata in tutta la città,
quindi Kuno non si preoccupò eccessivamente quando la vide
arrivare.
Primo errore.
La vedeva avvicinarsi, non poteva rischiare di far saltare il piano,
quindi decise di rimettersi in posizione eretta, e la salutò.
Secondo errore.
Mai parlare a Kasumi dopo aver interrotto il suo
rituale mattutino, aspettare che lo faccia lei, anche quando nessuno ha
infranto il suo magico momento.
Le si avvicinò, convinto che avrebbe potuto aiutarla.
Terzo e ultimo errore.
La condanna era stata emessa.
Kuno non si accorse che la ragazza aveva in mano un coltello, esattamente una mannaia.
L'unico rumore che si sentì fu la lacerazione della stoffa,
seguito dall'urlo, un misto di sorpresa e terrore, del ragazzo per
essersi ritrovato in mutande.
Bastò quell'urlo a risvegliare casa Tendo.
Ore: 6.30
Luogo: casa Tendo, bagno.
Quando Soun Tendo sì svegliò avrebbe preferito non farlo,
tutti i muscoli gli dolevano, pensava di avere anche qualche osso rotto, ma
la cosa che lo infastidì di più fu il fatto di essere
legato, non semplicemente mani e piedi, ma interamente legato, come un
insaccato.
Genma Saotome impiegò qualche minuto a capire perché era
ancora un panda, malridotto, ma panda. Anch'egli era legato come un
salsicciotto.
Ryoga provava un forte dolore alla nuca, qualcuno lo doveva aver
colpito alle spalle, e poi averlo legato. Si guardò intorno,
vide un uomo e un panda legati. Cosa era successo? Perché era ancora un maialino?
Ore: 6.30
Luogo: casa Tendo, ripostiglio.
Il vecchio Happi fu il più contento di tutti per quella strana
sveglia. Non gli importava di essere legato e rinchiuso in uno
sgabuzzino, era circondato da biancheria intima femminile.
Il paradiso.
Ore: 6.30
Luogo: casa Tendo, camera di Akane.
Ranma si svegliò improvvisamente. Per la prima volta non erano
stati gli urli di Akane, poiché la ragazza in questione lo aveva
preso a pugni e calci per tutta la notte. Non riusciva a
spiegarsi come facesse Ryoga a dormire con lei, ma soprattutto come facesse ad uscirne indenne. Mistero.
Nonostante la notte passata a difendersi dagli attacchi a sorpresa di
Akane, non si sentiva affatto dolorante, era stato il più bel
combattimento della sua vita.
Ora un problema sorgeva spontaneo, come poteva liberarsi dalla morsa mortale in cui lo aveva racchiuso Akane?
Ore: 6.30
Luogo: casa Tendo, camera di Nabiki.
Ogni giorno della sua vita da quando erano venuti a convivere con loro
i Saotome, Nabiki veniva svegliata sempre prima che la sveglia potesse realmente adempiere al suo compito. Di solito
era di qualche minuto, ma oggi avevano oltrepassato il limite!
Più di mezz'ora! Si affacciò alla finestra per urlare a
chiunque aveva interrotto la sua fase REM. Le corde vocali non
iniziarono neanche a vibrare. Scioccata.
Kasumi con in mano una mannaia.
Kuno, davanti a lei, con i vestiti a brandelli.
Dai ringhi della sorella maggiore capì cosa poteva essere successo. Aveva interrotto il rituale.
Anche se la sua mente era ancora annebbiata dal sonno, la sua parte
calcolatrice era già in azione per portare la situazione a
vantaggio, non al proprio. Per la prima volta in assoluto, lo avrebbe fatto per la sorella
minore e Ranma.
Un ghigno malefico iniziava a disegnarsi sul viso.
Chiedo
venia per l'aggiornamento mancato di sabato scorso, ma ho una scusa
plausibile, non ero a casa ma a Monaco di Baviera, quindi niente net.
Capitolo un po' diverso dai solito, spero che non vi abbia fatto rimettere il pranzo.
L'ispirazione l'ho presa dai telefilm e film militari, che all'inizio
mettono il luogo e l'ora, ho solo aggiunto qualche particolare in
più. Ovviamente la canzone che stavo ascoltando e che è
anche il titolo del capitolo, ha aiutato enormemente.
In questo capitolo Kasumi è estremamente OoC, ho sempre pensato
che non potesse avere un lato oscuro, tipo Mr. Hide, spero di non
avervi deluso.
So, thank to:
Silvia91: neanche questo
capitolo è molto divertente, in fondo la storia deve continuare
e i siparietti comici purtroppo devono essere un po' sostituiti, spero
che comunque ti piaccia lo stesso la storia! Ranma e Akane sono
l'apoteosi dell'imbranatezza, se esiste questa parola, ma a noi ci
piacciono così! Ti chiedo scusa per aver saltato l'aggiornamento
XD!
apple92: well, si sa, Akane non
ha la delicatezza di una piuma, anzi! E poi con Ranma penso che non
sarà mai delicata XD! Il vecchio Happi pur di vedere biancheria
intima capirebbe Roma per Toma, come si suol dire. Spero che questo
capitolo, in cui Kasumi è ancora OoC, ti piaccia, soprattutto
il lato malefico della sorella maggiore. Ancora grazie, baci
(casti).
sku: ma grazie! E per favore,
tu sapevi benissimo che non avrei potuto aggiornare sabato scorso,
perchè cazziarmi? Come sei crudele! Spero che anche questo
capitolo un po' ti piaccia.
Elfetta93: oh Gosh! Una scena
lemon?! Ho fatto fatica a scrivere del bacio, una scena del genere non
riesco neanche a immaginarla, figuriamoci a scriverla ^//^! Comunque
sono contenta che la storia ti piaccia, spero che continuerai a
seguirla! Grazie per tutti i complimenti, non dovevi, poi hai ragione,
Ramna e Akane sono troppo carini assieme!^^
So long, kisses, sakura.
Ringrazio anche chi legge senza lasciare traccia scritta del suo passaggio. Ogni genere
di commento, ovviamente, è il benvenuto.
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 - ATTACK ***
cap 7
Presentazione:
Cosa succederebbe se Soun Tendo, per saldare un debito inesistente, fosse
costretto a fare una promessa? E se questa promessa includesse ancora
una volta una delle sue figlie?
Disclaimer: i
personaggi appartengono a Rumiko Takahashi questa storia
non è a scopo di lucro, spero di non aver plagiato involontariamente
qualcuno, poiché non leggo spesso fan fiction su questo manga, se così
fosse provvederò a rimuovere immediatamente la storia.
Autrice: sakura_kinomoto
Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Tatewaki Kuno, Nabiki Tendo, Kasumi Tendo, tutti i personaggi.
Raiting: G
Avvertimenti: What if (e se...)?
Parte: 7/9
Titolo: ANOTHER PROMISE
Sproloquio personale di una scrittrice pazza: questo capitolo, come
praticamente quasi ogni mia fan fiction, è dedicato a una
persona abbastanza speciale (se dico molto si monta la testa! XD), che
capisce il mio british humor, e fa tantissime altre cose per rendere la
mia vita migliore, in joy and sorrow. La persona interessata
capirà.
Capitolo 7 - ATTACK
Tatewaki Kuno non sapeva di chi avere più paura.
Kasumi
aveva in mano una mannaia, la sua espressione era quella di sempre,
pacata e gentile, ma sembrava che stesse ringhiando, come un lupo
quando sente un pericolo o sta per attaccare.
Nabiki aveva il
'ghigno da sto per fare un sacco di soldi'. Ogni volta che la vedeva
con quel sorrisetto riusciva sempre a prendergli un sacco di yen.
- Kuno, non avere paura, sai che di me ti puoi fidare -
- Nabiki, non sono sicuro di quello che dici, io non posso più permettermi di fidarmi di te! -
- Suvvia Senpai! Non essere così drammatico, non ti ho mai preso così tanto denaro -
- Mi hai quasi prosciugato il conto in banca! -
- Sottigliezze -
Kuno sbuffò, ma non era nella posizione per sembrare scocciato,
un ringhiò più acuto degli altri gli rifece tremare le
gambe.
- Cosa ne pensi di passare ai fatti? -
- Non ho soldi con me -
- Cosa ti fa credere che io voglia dei soldi? -
- Sei un'approfittatrice! Faresti di tutto per un po' di yen! -
- Kuno, tu credi che io sia così superficiale? -
- Sì! -
La ragazza decise di non replicare per evitare di dovergli dare
ragione. Era una calcolatrice e, se poteva, giocava sporco. Era la
sua natura, e fiera di essere così.
- Ti propongo un patto -
- No -
- Ascoltami prima di rifiutare! -
- Tutti i tuoi piani si concludono sempre con me che svuoto
direttamente il portafoglio nelle tue mani, se addirittura non te lo
lascio! -
- Non essere melodrammatico. Comunque io ero venuta qui con tutte le
mie buone intenzioni per salvarti da lei, ma se non vuoi, come non
detto -
Era un caso disperato.
Nabiki rientrò in casa per evitare di sentire le sue urla.
Un ennesimo urlo svegliò finalmente anche Akane.
Si sentiva leggermente stordita, come quando si respira troppo
velocemente ossigeno in fretta il cervello. Quando si rese conto
perché era in quello stato non poté fare a meno di
sorridere.
- Perché sorridi come una scema? -
Per tutta risposta il ragazzo si ritrovò di nuovo lanciato
contro il muro, solo che questa volta c'era la scusante dello spavento.
- Ranma! Cosa ci fai qui? -
- Come cosa ci faccio qui? Ma ci sei stamattina con la testa? -
- Sì, scusa, non mi ricordavo che eri rimasto anche a dormire -
- Certo, certo, ma questo non basta come spiegazione per avermi buttato
ancora contro il muro! Insomma! Non sono fatto di gomma, io! Ho delle
ossa che potrebbero fratturarsi! Ti ricordo che l'anno scorso mi hai
fatto fare due mesi, anzi quasi tre, di stampelle e gesso
perché mi hai 'involontariamente' rotto la caviglia buttandomi giù dalle scale! -
- Ma sei hai fatto tutto da solo! -
- Mi hai spinto! -
- Dal penultimo gradino?! -
Akane lo guardò con aria scettica.
- Perché non ti prendi le tue responsabilità e colpe? -
- Hai finito di lagnarti o ne hai ancora per molto? -
- Fosse l'unico danno che mi hai provocato mi fermerei, ma ovviamen... chi ha urlato? -
- Kuno, ma vedi di non cambiare discorso! -
- Ah, già, vero. -
Il ragazzo rimase pensieroso per qualche secondo.
- E perché Kuno sta
gridando? -
Il pensiero era stato "Perché cavolo Kuno si trova
qui e come fai tu a saperlo?", ma non poteva ancora mostrare quel lato
del suo carattere. Si era riscoperto alquanto geloso nei confronti della ragazza.
- Perché ha interrotto il rituale mattutino di Kasumi -
- Nabiki ma perché non bussi mai? -
- Perché vi ho sentito parlare e volevo esporvi il mio piano per
scollarci di dosso una volta per tutte Kuno, carissima Akane -
- Cosa hai intenzione di fare? -
- Semplice, riottenere la palestra -
Un lampo di complicità scattò negli occhi delle due sorelle. Nabiki spiegò ai due ragazzi il suo piano.
Il prossimo passo era attaccare.
Rieccomi qui ad aggiornare.
Capitolo un po' corto, lo so, ma non ho mai fatto capitoli lunghissimi.
Come al solito la dedica
ogni tanto scappa, e spero vivamente che la persona a cui è
dedicata capisca la sottile allusione, altrimenti si prepari a subire
la mia ira funesta!!
Altro capitolo che ha come
titolo una canzone, sarà così anche per gli ultimi
capitoli. Era un periodo senza ispirazione, quindi ringraziate la
musica che ha permesso, in qualche modo, di mettere la parola 'fine'.
Se qualcuno volesse sapere di chi è la canzone, me lo faccia
sapere.
Danke:
Silvia91: ognuno ha un lato malvagio, Kasumi non è da meno XD! Hai ragione, Kuno ha rischiato le penne!
sku: è un pò quello che ci chiediamo tutti, ma penso che l'ammmore faccia fare questo ed altro, isn't it?
apple92: in effetti non lo sapevo! E' sembre bello imparare un nuovo termine! Lusingata di averti fatto venire l'ispirazione!
Kuno84:
sono contentissima che questo lato di Kasumi ti piaccia! All'inizio non
sapevo farlo impersonale da lei, però alla fine ho ceduto alla
tentazione XD! Beh, penso che il rapporto tra Ranma e Akane sia
obbligariamente fatto di 'incotri' del genere.
So long, kisses, sakura.
Ringrazio anche chi legge senza lasciare traccia scritta del suo passaggio. Ogni genere
di commento, ovviamente, è il benvenuto.
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 - I'M TRYING TO LET YOU KNOW JUST HOW MUCH YOU MEAN TO ME ***
cap 8
Presentazione:
Cosa succederebbe se Soun Tendo, per saldare un debito inesistente, fosse
costretto a fare una promessa? E se questa promessa includesse ancora
una volta una delle sue figlie?
Disclaimer: i
personaggi appartengono a Rumiko Takahashi questa storia
non è a scopo di lucro, spero di non aver plagiato involontariamente
qualcuno, poiché non leggo spesso fan fiction su questo manga, se così
fosse provvederò a rimuovere immediatamente la storia.
Autrice: sakura_kinomoto
Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Tatewaki Kuno, Nabiki Tendo, Kasumi Tendo, tutti i personaggi.
Raiting: G
Avvertimenti: What if (e se...)?
Parte: 8/9
Titolo: ANOTHER PROMISE
Capitolo 8 - I'M TRYING TO LET YOU KNOW JUST HOW MUCH YOU MEAN TO ME
- Ma sei sicura che funzionerà? -
- Ovviamente! Dimmi quando mai non ho ottenuto, con qualsiasi mezzo, quello che volevo? -
- Ok - Non c'erano mai state obiezioni su questo argomento. Se Nabiki voleva, Nabiki aveva.
- Perfetto, per adesso lo
lasciamo ancora per qualche ora tra le mani, o meglio, tra le grinfie
della nostra adorata sorellina, poi inizierò ad attuare il piano
-
- D'accordo - Risposero all'unisono i due ragazzi.
- Ci vediamo, ah! Mi
raccomando, non voglio diventare zia a diciannove anni! - Uscì
di corsa e sghignazzando dalla camera.
- Non penserà veramente che noi due, questa notte abbiamo... -
- Ranma -
- ... no perché io non farei... -
- Ranma - Inutile chiamarlo, ormai si era, di nuovo, immerso totalmente nei suoi pensieri.
- ... non che non ci abbia mai pensato, ma adesso... -
A fermarlo questa volta fu un cuscino in piena faccia.
- Ranma! La vuoi finire? -
- Sì, certo, però per quello che ha detto prima... -
- Stava scherzando! S-C-H-E-R-Z-A-N-D-O! Ok? -
Passarono alcuni istanti a guardarsi in giro. Ognuno immerso nei propri pensieri.
- Quindi era venuto qua per te -
- Sembrerebbe -
- Sempre per una scommessa -
- Sembrerebbe -
- Beh, questa volta però ti è andata peggio -
- Sembrerebbe -
- Hai altre parole nel tuo vocabolario o solo 'sembrerebbe'? -
- Ma cosa vuoi che ti risponda?! -
- Non so, magari che Kuno
ti fa schifo, che ti saresti ribellata in qualsiasi modo a questo
assurdo obbligo che ti è stato imposto, che in fondo eri
già innamorata di qualcun'altro! Io avrei
detto così! -
- Ripeti l'ultima frase -
- Io avrei detto così -
- Quella prima -
- Che sono innamorato di te -
Inaspettato. Per entrambi.
Akane non si sarebbe mai aspettata che lui confessasse una cosa del genere, testardo come era.
Ranma lo aveva detto senza
pensarci, stava ricordando la frase che aveva appena detto, eppure lo
aveva confessato. Aveva confessato una cosa che non aveva avuto
il coraggio di dire a sé stesso.
Sentiva gli occhi della ragazza su di sé, ma non aveva il
coraggio di guardarla in faccia, era troppo imbarazzato persino per
guardarsi le scarpe, figuriamoci per ricambiare il suo sguardo.
L'unica cosa che vedeva, era la porta, una via di fuga. Ma l'unica via
di fuga, era la finestra. Restare o finire tra le grinfie di Kasumi?
Restare.
Doveva fare qualcosa, muoversi.
- Ranma -
Non rispose, il suo cervello continuava a ordinare una sola cosa: muovere le gambe. Ordine che veniva disertato.
- Ranma! Ma ti rendi conto che ogni dieci minuti cadi in uno stato catatonico? Non è normale! -
- Certo! Adesso mi insulti pure! Io non sarei normale? Pensa a te, invece! Io ti ho appena detto la cosa più
importante della mia vita e tu cosa fai? Mi dici che non sono normale!
Cerchiamo di vedere le cose per come stanno, tu non hai detto niente!
NIENTE! Non è che ti ho detto di andare a fare la spesa o di
andare in palestra, ti ho detto che ti amo! Tu come niente,
impassibile, l'unica cosa che fai è chiamarmi una sola volta e
poi ti arrabbi! Scusami tanto se non ti ho risposto subito, ma forse
non mi aspettavo di dire proprio questo, non hai pensato che forse era
la prima volta che lo dicevo? Non dico di fare una scena da film con
lacrime, musica d'atmosfera, luci soffuse e angioletti che spargono petali di rosa per
la camera, ma almeno una risposta! Chiedo troppo? -
Una furia. Ecco come Akane aveva appena definito il suo interlocutore.
Una furia, l'aveva persino spettinata con alcuni dei suoi urli.
- Allora, Akane, chiedo troppo? -
- No -
La sicurezza di Ranma stava lentamente scemando, perché
cavolo rispondeva?! Doveva solo lasciarlo sfogare, si sarebbe
spento da
solo.
- Quindi? -
Per Ranma la parola déjà-vu non aveva mai avuto un significato
vero e proprio, non gli era mai successo, fino a quel momento.
Akane era troppo imbarazzata dalla sua sfuriata per rivelargli i suoi
sentimenti, così optò per la seconda soluzione.
Lo baciò. Dejà-vu.
- Pensi che verranno a darci da magiare? -
- Beh, almeno verranno a vedere come stiamo! -
- Insomma, sono sempre il loro padre, si preoccuperanno, magari non
tutte assieme, ma penso che Kasumi verrà sicuramente -
- Ma perché sto parlando con un panda e un maialino? -
- ... -
- Per dirmi che sono un cretino i cartelli li trovi, vero? -
Well, eccomi ancora a tediare il net ed Efp con la mia piccola storia.
Ormai siamo al capolinea, ancora un capitolo ed è finita.
Il titolo del capitolo non è a sua volta il titolo di una canzone, ma una parte.
Passiamo ai ringraziamenti:
miky: penso che Nabiki oltre alla sigla classica del DNA abbia anche il simbolo dello yen!
sku: per sapere il 'perfido' piano di Nabiki bisogna aspettare proprio l'ultimo capitolo, XD!
So long, kisses, sakura.
Ringrazio anche chi legge senza lasciare traccia scritta del suo passaggio. Ogni genere
di commento, ovviamente, è il benvenuto.
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Capitolo 9 *** Capitolo 9 - THREE CHEERS FOR SWEET REVENGE ***
cap 9
Presentazione:
Cosa succederebbe se Soun Tendo, per saldare un debito inesistente, fosse
costretto a fare una promessa? E se questa promessa includesse ancora
una volta una delle sue figlie?
Disclaimer: i
personaggi appartengono a Rumiko Takahashi questa storia
non è a scopo di lucro, spero di non aver plagiato involontariamente
qualcuno, poiché non leggo spesso fan fiction su questo manga, se così
fosse provvederò a rimuovere immediatamente la storia.
Autrice: sakura_kinomoto
Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Tatewaki Kuno, Nabiki Tendo, Kasumi Tendo, tutti i personaggi.
Raiting: G
Avvertimenti: What if (e se...)?
Parte: 9/9
Titolo: ANOTHER PROMISE
Capitolo 9 - THREE CHEERS FOR SWEET REVENGE
La vendetta è un piatto che va servito freddo, con
razionalità, senza lasciarsi prendere troppo dalla foga del
momento, rischiando di rovinare tutto.
La vendetta deve avere un sapore dolce, deve lasciare quel retrogusto di soddisfazione e vittoria.
La vendetta deve essere pianificata, ogni singola parte del piano deve essere studiata con accuratezza.
Vendetta, il tuo nome è Nabiki. *
Aveva avuto poco tempo per la pianificazione, ma era il piano
più semplice a cui avesse mai pensato, si divideva
sostanzialmente in cinque parti.
1- mostrare a Kuno cosa rischiava con Kasumi, e dalle urla provenienti
dal giardino, il primo punto era stato attuato con successo;
2- trattenere Kasumi,
compito che spettava ad Akane e Ranma, lei certo
non avrebbe rischiato la vita, anche se si trattava della sua casa. Se
fosse stato per soldi sarebbe stata tutta un'altra faccenda;
3- dettare le condizioni, compito in cui eccelleva;
4- far firmare il contratto;
5- farlo convalidare da un notaio.
- Che inizino le danze! -
- ... -
- Non mi interessa se hai fame! -
- ... -
- Non sono crudele nei tuoi confronti, anche io ho fame! Quindi siamo nella stessa situazione -
- ... -
- Non mi interessa se sei in via d'estinzione! -
- ... -
- No! Non ti permetto di fare nel mio bagno una coltivazione abusiva di bambù! -
Con molta calma i tre ragazzi raggiunsero il luogo dell'incontro. Il retro della palestra.
La scena che stavano
guardando era degna di un film horror, non c'era sangue in giro, solo
pezzi di vestiti, quelli di Kuno. Il ragazzo era rimasto in mutande.
Da brivido.
- Bene, adesso dobbiamo attuare il piano, attenetevi alle istruzioni
che vi ho dato, non fate gesti eroici, non inventate, non pensate, fate
SOLO quello che ho programmato! -
- Nabiki, non sono sicura che riusciremo a bloccare Kasumi -
- Dovete farlo, adesso ci divideremo, io resto qui -
- Perché dobbiamo rischiare io e Akane? -
- Perché siete i più forti, sapreste difendervi meglio di
me dagli attacchi di nostra sorella e perché altrimenti dico
tutto a papà che vi farà sposare subito! -
I ragazzi di dileguarono. Il piano era iniziato.
- Certe volto sono proprio convincente! -
Aspettò di vedere sua sorella e il suo ragazzo alle spalle di
Kasumi. Piegò leggermente la testa in un cenno di assenso, in
pochi secondi riuscirono a bloccarla.
La ragazza era alquanto contrariata, ma non oppose eccessiva resistenza, in fondo il suo obietto primario rimaneva Kuno.
- Bene Kuno, allora come va? -
- Mi stai prendendo in giro, Nabiki? Perché francamente non mi sento nella situazione adatta per scherzare! -
- No, carissimo Senpai, volevo solo offrirti di nuovo la possibilità di salvarti la vita -
- La vita? Ora non esageriamo! Non ha la forza sufficiente per uccidermi! -
I Ranma e Akane lasciarono istintivamente la maggiore delle sorelle
Tendo, riuscendo a riacciuffarla in tempo, prima che facesse lo scalpo
al ragazzo con la mannaia.
- Ti ascolto - Una mannaia a un centimetro dal capo era sempre una tattica convincente.
- Bene, ti propongo un patto -
- Ti ascolto -
- Ci renderai la palestra -
Il ragazzo rimase in silenzio a fissarla.
- Annullerai il debito di mio padre, non cercherai mai più, e sottolineo mai più, di fidanzarti con Akane e Ran... volevo dire la ragazza col codino -
- Questo non posso accettarlo! Io e Akane siamo fatti per stare insieme, idem per la ragazza col codino! -
- Ranma, lascia andare Kasumi -
- Ok! Accetto -
- Ottimo, sono contenta che siamo giunti ad un patto, ora metti solo
una firma su questo contratto vincolante e... - Aspettò che il
ragazzo finisse di firmare, mise il prezioso documento nella sua borsa,
poi continuò a parlare.
- ...e ovviamente dovrai versare una piccola somma mensile alla
sottoscritta per il resto della tua vita! - Aveva già
riconquistato sia la casa che la libertà dei due ragazzi,
meritava di avere una ricompensa!
- Lo sapevo che sarei finito al verde! -
- La mamma non ti ha insegnato che bisogna sempre leggere un contratto?
Comunque ora puoi andare, Ranma, Akane, lasciate pure Kasumi -
I due ragazzi fecero come era stato loro detto. Il ringhio di Kasumi
ricordò al tuono blu della scuola Furinkan di scappare, se ci
teneva ancora alla pelle.
Scomparsa la sua potenziale vittima mattutina, Kasumi ritornò la
dolce e tranquilla ragazza che tutti conoscevano, e con il sorriso
sulle labbra e la mannaia in mano, decise di ritornare a preparare la
colazione
Ranma e Akane stavano provando una nuova sensazione, libertà.
Libertà da Kuno, ora avevano solo altre quattro persone da
combattere, ma ora niente sembrava impossibile.
Happi era ancora nel suo paradiso personale, con la consapevolezza che avrebbe ucciso chiunque avesse provato a portarlo via.
Ryoga stava già programmando la sua vendetta verso Ranma, che
comprendeva una lunga serie di allenamenti per tutto il Giappone,
sarebbe partito subito, se qualcuno fosse venuto a liberarlo.
- E' oltraggioso! Come è possibile che si siano dimenticate di me? -
- ... -
- Non è vero! Loro non mi odiano! -
- ... -
- Non ho venduto le mie figlie al miglior offerente! E poi anche tu lo hai fatto con il tuo! -
- ... -
- Cosa vuol dire 'ma io so che mi odia'?! Loro non mi odiano! -
- ... -
- Certo che ne sono sicuro! -
- ... -
- Non sono un povero illuso! Loro amano il loro paparino! -
- ... -
- Paparino! Non paperino!! Ma perché io sto ancora parlando con te? -
- ... -
- Ok, è vero, non c'è nessun'altro con cui parlare, potrei anche stare zitto -
- ... -
- Ti piacerebbe essere un barboncino? Perché non torni in Cina alle fonti maledette? -
- ... -
- Non è normale che tu risponda 'preferisco rimanere panda'! -
- ... -
- Come ti da sostentamento? -
- ... -
- E quando avevi intenzione di dirmelo? Un circo? Quanto di pagano? -
- ... -
- Come hai smesso? -
- ... -
- Cosa vuol dire 'anche se lavoravo i soldi non li avrei mai avuti in mano?' -
- ... -
- Mai scommettere con Nabiki -
* Ignobile cambiamento della famosa frase "Frailty, thy name is woman!" Amleto, atto I, scena II.
It's the end.
Finalmente la fine è arrivata. Spero di non avervi deluso con il finale, è la cosa che più odierei!
Ringrazio tutti coloro che hanno avuto il coraggio di leggere questa storia.
Spero che vi abbia fatto sorridere e intrattenuto nei lunghi pomeriggi invernali.
Grazie veramente.
I miei ultimi ringraziamenti, mentre mia sorella continua a punzecchiarmi dicendomi di aggiornare l'anno prossimo.
Obviously non la ascolto! XD
Thanks to:
miky: ebbene sì, questo è l'ultimo capitolo, sono contenta che la storia ti piaccia!
apple92:
come potrei dimenticarmi di te?! Sono contenta che Ranma
orasacchiottoso sia di tuo gradimento! Pensavo di essere stata troppo
smielata! Grazie a te per aver seguito questa mia pazza idea!
elyranma: eccomi qui, con il finale, spero che apprezzerai anche questo capitolo!
kuno84:
che dire, non so mai cosa scriverti per ringraziarti! Spero come finale
non ti abbia deluso, è nata e cresciuta come una storia
semplice, e come tale mi sembrava giusto farla finire, aspetto un tuo
commento, se vorrai lasciarmelo. Grazie mille per i tuoi consigli e
critiche.
sku:
ovviamente non ho esaudito il tuo desiderio, il finale con il nuovo
anno, ma non me ne volere! Non volevo lasciati sulle spine per troppo
tempo! Spero che il finale non faccia aggravare la tua salute, ma penso
che leggendolo oltre alla tosse di verrà anche un po' di lebbra,
ma tranquilla, a costo di portartici in braccio andrai a Torino! XD La
scena dei cartelli è la migliore, infatti è anche il
pezzo finale, spero che sia di tuo gradimento.
Well, siamo alla fine.
Grazie ancora a tutti, buon anno.
Un bacio.
Sakura_kinomoto
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