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di Lotti
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La scommessa ***
Capitolo 2: *** Primo giorno, prima settimana ***
Capitolo 3: *** Secondo giorno, prima settimana ***
Capitolo 4: *** Terzo giorno, prima settimana ***
Capitolo 5: *** Quarto giorno, prima settimana ***
Capitolo 6: *** Quinto giorno, prima settimana ***
Capitolo 7: *** Sesto giorno, prima settimana ***
Capitolo 8: *** Settimo giorno, prima settimana ***
Capitolo 9: *** Ottavo giorno, seconda settimana ***
Capitolo 10: *** Nono giorno, seconda settimana ***



Capitolo 1
*** La scommessa ***


Mi affrettai ad uscire da casa,ero in un ritardo sovrumano.
Jake mi aspettava sulla macchina parcheggiata davanti a casa mia come ogni venerdì sera.
'Muoviti! Oggi ti sei veramente superata!' esclama Jake appena salgo in macchina.
'Scusami,sai come sono fatta...' cerco di giustificarmi.
Jake mette in moto la macchina senza neanche aspettare che mi metta la cintura.
 
Appena arriviamo davanti al teatro si ferma per farmi scendere.
'Ora scendi! Ti raggiungo dopo che ho parcheggiato'
'Ufffa...' sbuffo,non mi piace stare da sola.
Mi metto lo zaino in spalla e corro nel mio camerino a prepararmi.
Finisco di truccarmi e mi infilo il vestito scelto da Jake per me.
Sento bussare alla porta 'Cinque minuti!'
Okkey,solo cinque minuti. Chiudo gli occhi,faccio un respiro profondo e mi concentro solo su di me.
Riapro gli occhi e con coraggio esco dal camerino.
'Due minuti,corri dietro le quinte!'
Faccio come mi è stato suggerito e raccogliendo i bordi del vestito corro dietro le quinte.
 
'Grazie signore e signori e ora accogliete con un caloroso applauso la nostra giovanissima e magnifica cantante. Sì, proprio lei, sto parlando di Hope!'
Un assordante applauso invade tutto il teatro, stanno applaudendo me, stanno aspettando me, e con passo lento raggiungo il centro del palco, guardo il pubblico e dopo qualche secondo sorrido.
Gli applausi cessano,le luci si abbassano e ne rimane una sola,puntata su di me.
Il silenzio regna e tutti si aspettano che io inizi a cantare.
Il panico mi invade e dalla mia gola non esce neanche un soffio di aria.
'Non posso...scusate' detto questo con voce soffocata, raccolgo le parti più lunghe del vestito e mi allontano dal palco.
Jake mi viene in contro.
'Ma sei impazzita?!' dice tirandomi uno schiaffo.
'Smettila! Lasciami stare!' dico spingendolo via.
Corro nel mio camerino e mi chiudo dentro a chiave.
 
Il mio nome è Hope,ho diciassette anni e sono italiana.
A sedici anni mi presentai alle audizioni di xfactor itlia e arrivai prima,dopo la mia vittoria lasciai la scuola per dedicarmi interamente alla musica e adesso ogni venerdì sera faccio un concerto al teatro di Milano e mio fratello è il mio menager.
Fino a qui è tutto normale, non so perchè, ma io odio gli uomini.
Gli odio a morte,ogni volta che ne vedo uno mi viene da vomitare e solo il pensiero che un uomo mi tocchi mi fa drizzare i capelli.
Jake è mio fratello, lui è l'unica eccezione.
E' più forte di me, io non posso fare altro che odiarli, per colpa di uno ci rimettono sempre tutti, ed è così anche nel mio caso.
Io odio mio padre, so che 'odiare' è una parola grossa, ma ormai è così, non posso farci niente.
Ormai non ricordo neanche più il perchè, forse perchè non si è mai interessato a me, forse perchè le uniche volte che mi parlava erano per sgridarmi o forse perchè le uniche volte che mi cercava erano per picchiarmi.
Non ho ricordi positivi, vivo da sola, pur non essendo ancora maggiorenne, ma mio fratello più grande mi sta molto vicino.
 
Mi infilo dei jeans e una felpa con cappuccio e sgattaiolo via dal teatro senza destare sospetti.
Prendo un taxi e mi faccio guidare a casa.
Mi addormento sul divano,abbracciata ad un cuscino.
 
Il telefono suona e non posso fare altro che svegliarmi velocemente e rispondere.
'Pronto?'
'Ma che diavolo hai combinato ieri sera?'
'Buon giorno anche a te Jake!'
'Hope! I telegiornali non fanno altro che parlare di ieri sera, se accendessi la tv potresti vederlo con i tuoi stessi occhi!'
Afferro il telecomando e metto su un canale a caso, in effetti mio fratello non ha tutti i torti.
'Scusami, è stato più forte di me...'
'Okkey, okkey, tranquillizzati perchè ho anche una bella notizia'
'Bhè? Che aspetti?!'
'Allora, stavo facendo jogging questa mattina, certo, io jogging lo faccio tutte le mattine perchè...'
'Cavolo Jake! Dimmi quello che devi dirmi!'
'Sì, facevo jogging e il presentatore di ieri mi ha contattato. Sua moglie è la conduttrice di un programma inglese e ti vorrebbe intervistare durante il suo programma, è fantastico! Non credi anche tu?!'
'Sì, certo...fantastico...'
'Sai cosa vuol dire questo?'
'Cosa vuol dire questo?'
'Vuol dire che sei una cantante famosa! Una cantante italiana qualunque non verrebbe intervistata da una famosissima presentatrice inglese!'
'Fantastico, quando si parte?'
'Fai le valige, sarò lì fra mezz'ora'
Senza neanche darmi il tempo di rispondere mi riattacca il telefono in faccia.
A malavoglia mi dirigo in camera e preparo due o tre valige piene di roba, dopo tutto cambiare aria per un po' non può che farmi bene.
 
Il viaggio dura duo o tre orette e devo ammettere che è un vero spasso dato che viaggio in prima classe.
Invio un messaggio alla mia migliore amica Federica, o semplicemente Rica come la chiamo io di solito.
-Questo viaggio è uno spasso! Vorrei che fossi con me... H.-
Appena scendo dall'aereo, una folla di giornalisti mi circonda.
'Non pensavo di essere così famosa!' 
'Ammetto che mi sono sorpreso anche io' dice Jake con un sorriso stampato in faccia.
I giornalisti iniziano a scattare uno foto dopo l'altra e io posso insultarli quanto mi pare dato che non conoscono l'italiano.
Una macchina nera è parcheggiata dall'altro lato della strada e con passo svelto la raggiungiamo per poi salirci sopra.
La macchina ci scorta fino allo studio in cui mi avrebbe intervistata la moglie del presentatore del concerto di venerdì sera.
Devo ammettero che sono un po' sotto pressione perchè non ho la più pallida idea di cosa aspettarmi.
Cosa ha intenzione di chiedermi? Boh, non lo so, però lo scoprirò presto.
Appena dentro al mio camerino mi preparo e, mentre le truccatrici fanno il loro lavoro, Jake mi fa la solita ramanzina.
'Okkey, adesso che siamo qui non devi assolutamente fare cavolate. Questo evento potrebbe farti arrivare ad avere addirittura una fama mondiale se va tutto bene. Quindi, ricapitolando, non fare cazzate, non scappare via, rispondi in modo esauriente e con tono simpatico ad ogni domanda e cerca di non fulminare nessuno dei maschietti presenti in studio, intesi?'
'Scusa puoi ripetere?' dico in tono sarcastico.
'No, hai capito'
'Se lo dici tu' dico facendogli l'occhiolino.
'E ora vai, stanno per presentarti'
 
'Cari telespettatori, è arrivato il momento di svelare l'ospite inatteso di questa puntata. E' con grande gioia che chiamo su questo palco Hope Sartori!'
Con convinzione raggiungo la presentatrice sul palco.
'Benvenuta Hope, è un piacere averti qui. Mi dicono che non hai voluto l'auricolare, come mai?'
'Ho sempre amato l'inglese e quindi è stato un piacere per me studiarlo, non ho problemi a parlarlo'
'Wow, abbiamo qui una vera e propria madre lingua!'
'Grazie mille' dico accompagnando la mia falsa gratitudine ad una falsa risatina.
'Allora, come tutti noi sappiamo, ieri sera hai tenuto un concerto a Milano'
'Sì...'
'Ma la cosa che non sappiamo è perchè sei scappata via in quel modo senza neanche aver cantato una strofa'
'Sì, è stata una cosa improvvisa anche per me, ma quando mi vengono degli attacchi di panico l'unica cosa che posso fare è scappare via'
'Quindi si è trattato solo di un attacco di panico?'
'Solo un attacco di panico, avevo un nodo in gola e non riuscivo a spiaccicare parola'
'Forza, facciamo un applauso di incoraggiamento alla nostra piccola Hope'
Mi limito a sorridere alle parole stupide della conduttrice.
'Ma le sorprese non sono finite cari telespettatori, ci stanno raggiungendo in studio delle vere e proprie star mondiali, chi? Niente di meno che i One Direction!'
Ma che cosa?! Okkey che di fianco a me ci sono cinque sedie vuote ma non vuol dire che devono essere usate per forza.
Uno dopo l'altro salgono sul palco cinque ragazzi, stringono la mano alla presentatrice e... oh dio mio, si dirigono verso di me!
'Credo che farò una pausa!' affermo scattando in piedi dalla sedia.
'Ci fermiamo per qualche minuto di pubblicità,restate con noi' annuncia la presentatrice facendo l'occhiolino alla telecamera, che cosa stupida.
Corro nel mio camerino e afferro il cellulare.
'Avanti, rispondi, rispondi dai...' mugolo ad alta voce.
'Pronto?'
'Rica!'
'Hope! Che hai combinato?'
'Sono in uno studio inglese!'
'Wow ma è fantastico'
'Io odio gli uomini'
'Lo so...'
'Ecco... in studio sono appena arrivati i One Direction!'
'Oh mio dio! E che ci fai qui a chiamarmi?! Torna subito sul palco!'
'Ma io non posso...'
'Oh, io so che ce la puoi fare, vedrai che riuscirai a farcela, se ci provi ce la farai'
'Ma io... io non ce la faccio, davvero'
'Perchè?'
'Credo che sia perchè sono tutti uguali e se sono tutti uguali, sono tutti come mio padre'
'Smettila! Non dire cavolate, ascoltami. Facciamo un patto'
'Che genere di patto?'
'Quanto hai programmato di restare in inghilterra?'
'Più o meno due settimane'
'Perfetto, perchè in questo momento ho un tuo video in mano'
'No, Rica no!'
'Oh sì! Anzi, ti dirò di più se non fai quello che ti dico lo pubblicherò!'
'No! Rica!'
'Bene, allora se non vuoi che su tutte le copertine dei giornali compaia la tua bellissima faccia, devi ascoltare molto attentamente quello che ti dirò'
'Io ti odio'
'Mi amerai dopo averlo fatto, te lo posso assicurare'
'E io ti assicuro di no'
'Staremo a vedere. Durante queste due settimane, tu, dovrai far innamorare di te Harry Styles!'
'Tu sei pazza, non ci penso proprio!'
'Io ho il video! Lo faccio per il tuo bene, ma se mi costringerai a farlo, lo pubblicherò'
'Hai vinto, ci proverò...'
'Ottimo! Così ti voglio, ma non è finita qui! L'ultimo giorno delle due settimane, dovrai liquidarlo di fronte a montagne di giornalisti'
'Sei odiosa, ma lo farò. Non ti lascerò pubblicare quel video e ad essere sincera l'ultima parte è quella che preferisco'
'Io ti voglio un mondo di bene, ricordalo. Tutto quello che faccio è per il tuo bene, mi ringrazierai'
'Come posso ringraziarti?!'
'Io scommetto che mollerai subito, e se mollerai ci tengo a precisare che pubblicherò il video'
'Allora io scommetto che ce la farò'
'Spero vivamente che tu vinca questa scommessa, altrimenti:TAN TAN TA TAN!'
'Okkey, ho capito'
'Torna sul palco' esclama ridendo.
Riattacco e raccogliendo un po' di forza mi incammino verso il palco.
 
'Eccoci di nuovo insieme! Siamo qui con Hope Sartori e i One Direction' esclama la conduttrice con un sorrisetto da beota.
Mi siedo sulla mia sedia e uno dopo l'altro do la mano a tutti i membri dei One Direction cercando di trattenere il disgusto.
'Ciao Louis, ciao Niall, ciao Liam, ciao Zayn...ciao Harry'
'Ciao Hope' dice Harry con voce suadente.
Credo che sarà facile, non per vantarmi, però il povero Styles sembra già molto attratto da me.
'Wow Harry, sembra che fra te e Hope ci sia intesa'
Rimango in silenzio finchè non finisce la frase poi scoppio in una risata sonora che coinvolge tutto il pubblico.
(Ciao a tutti! Questa è la prima storia che pubblico,quindi siate buoni con me. Spero tanto che vi piaccia perchè mi sono impegnata molto per scriverla. Recensite in tanti e fatemi sapere se la storia vi intriga e se vale la pena di continuare a scriverla. Un bacio, Lotti)

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Capitolo 2
*** Primo giorno, prima settimana ***


Mi zittisco vedendo che la conduttrice è seria come non l'ho mai vista.
Gioco con le mie dita e guardo verso il basso leggermente imbarazzata finchè non sento una risata roca ricoprire il silenzio del mio imbarazzo.
'Perchè ridi Harry?' chiede la conduttrice confusa.
'Ho capito adesso la battuta di Hope' afferma.
Ma che cazz..? Io non ho fatto nessuna battuta e ci tengo a precisarlo.
'Io non ho fatto nessuna battuta' dico alzando un sopracciglio.
Harry mi tira una gomitata (è seduto di fianco a me) e si avvicina al mio orecchio con le labbra.
'Reggimi il gioco se no non la smette più questa qua' sussurra.
'Ah sì! Quella battuta intendi! Certo, faceva troppo ridere. Sono proprio simpatica' dico divertita.
Mi avvicino ad Harry e sposto i capelli dal suo orecchio.
'Sono abbastanza credibile?' chiedo ironica a voce bassa.
'Non abbastanza' dice fissandomi negli occhi a pochi centimetri dal mio viso.
'Ma non farmi ridere' dico dandogli una pacca sulla spalla per farlo allontanare.
'Dai ragazzi, non iniziate a litigare, se continuate così finirà che vi sposerete' afferma la conduttrice.
Disgustata guardo Harry dalla testa ai piedi e poi mi volto verso la conduttrice.
'Non c'è pericolo!' esclamo e subito dopo scoppio a ridere e il pubblico fa lo stesso.
Eh sì, non c'è niente da fare, sono troppo simpatica.
L'Inghilterra mi adora.
Dopo aver smesso di ridere mi volto verso Harry che ricambia la mia occhiata.
Sembra arrabbiato, non ditemi che si è arrabbiato per la mia innocente battuta!
Dopo tutto non ho detto niente di offensivo o traumatico, ho solo detto la verità.
Aggrotto le sopracciglia e lo guardo più intensamente per cercare di capire a cosa potrebbe mai pensare.
Ad un tratto sorride e delle splendide fossette si fanno spazio ai lati delle sue labbra.
'Wow, adoro le tue fossette' dico incantata.
'Grazie' dice Harry sorpreso dalla mia affermazione.
Bhè, sinceramente sono sorpresa anche io.
Mi è scappato, non avevo intenzione di dirlo ad alta voce.
'No, non hai capito. Io ho detto che mi piacciono le fossette in generale, tutto qua' dico gesticolando.
'No, tu hai detto che adori le MIE fossette!' esclama accentuando la parola MIE.
'Perchè vuoi sempre avere ragione te? Sembri un bambino!'
'Ah guarda, non dico tu cosa sembri perchè se no ti metti a piangere'
Cosa cosa? Ho sentito bene?!
'Sei un idiota!' urlo tirandogli uno schiaffo.
Butto un ultimo sguardo alla conduttrice e poi scendo dal palco ritornando nel mio camerino.
Quel ragazzino impertinente me la pagherà, gli farò passare le due settimane più brutte della sua vita.
Gli farò desiderare di non avermi mai conosciuto.
Mentre percorro le quinte mi levo le scarpe col tacco e le tengo strette nella mano destra.
La pianta dei miei piedi a contatto con il pavimento freddo mi fa sobbalzare al primo impatto.
Una mano calda afferra il mio polso sinistro e di scatto mi volto.
Oh mio dio, ancora lui!
'Okkey, per prima cosa: non toccarmi. Per seconda cosa: scusati immediatamente' dico calma.
'Scusa, però tu hai frainteso tutto, il mio era un complimento'
'Oh andiamo! Non sono stupida, so riconoscere una presa in giro da un complimento'
'E allora perchè non hai riconosciuto il mio?'
'Spiegami prechè dovrebbe essere un complimento'
'Forse perchè io sono Harry Styles? E sentir dire da Harry Styles che sembri bellissima fa piangere qualsiasi ragazza su questa terra?'
'Senti ciccio, gasati meno. E comunque... perchè "sembro"?'
'Perchè fuori lo se, ma dentro non lo so, quindi sembri'
'No no, io sono'
'Sembri'
'Sono'
'No'
'Sì'
'No'
'Sì' affermo irritata.
'No'
'Sì'
'Esci con me?'
'Sì'
'Ottimo, ti aspetto fuori dal tuo camerino' afferma soddisfatto.
'No, hai barato!'
'In ogni caso ti aspetto'
'Allora esco dalla finestra'
'Grazie per avermi informato' dice facendomi l'occhiolino.
Ripenso alla scommessa con Rica di cui mi ero totalmente dimenticata.
'Sì, aspettami qui. Arrivo fra un attimo'dico pensierosa.
 
Harry si separa dagli altri quattro One Direction e mi prende sotto braccio facendogli l'occhiolino.
Mi dirigo verso una macchina nera ma quando faccio per aprire la portiera lui mi ferma.
'No, è questa' dice ridendo mentre indica una moto.
Sta scherzando spero?!
'A te tocca il casco da idiota' dice porgendomi un casco bianco.
'Non farà questo effetto su di me!' dico convinta mentre me lo infilo in testa.
Harry mi allaccia il casco e mi guarda.
'Hai proprio ragione' dice mostrandomi le fossette.
Okkey, questo qui è un gran fesso.
Sarà un gioco da ragazzi farlo innamorare di me.
'Senti ehm, e dove andiamo?'
'A fare uno spuntino'
'Non lo sai che non si porta mai una ragazza a mangiare durante il primo appuntamento?!' dico con tono da sapputella.
'Bhè, ormai sono le otto di sera e se permetti ho fame quindi andiamo a mangiare'
Mi stringo al suo petto per non cadere quando mette in moto.
 
Lascia la moto davanti ad un ristorante di... aragoste?
'Per caso hai intenzione di portarmi a mangiare delle aragoste?'
'Nooo! Come ha fatto a venirti in mente una cosa simile?'
'Non prendermi in giro altrimenti me la paghi'
Entriamo nel ristorante e ci sediamo al tavolo nell'angolo.
Harry ordina tre porzioni di aragoste, cosa che non capisco dato che siamo solo in due.
Dopo poco tempo ci portano le aragoste ed iniziamo a mangiare.
'Non credevo che fossero così buone!'
'Lo so, qui le fanno da dio'
'Bhè, se non ti dispiace io avrei qualche domanda da farti'
'Qualche è un po' vago, te ne concedo tre'
'Okkey, perchè hai deciso di fare il cantante?'
'Perchè amo cantare e sapere che rendo felici delle persone mi mette di buon umore'
'Wow, ho davanti un pacifista. Salviamo il mondo a forza di manici del canto?!' dico ridendo.
'Potrei dire la stessa cosa di te!'
'Proseguiamo, perchè mi hai chiesto di uscire?'
'Perchè... ehm perchè mi attrai, sembri simpatica'
'Finiscila con questo "sembri" okkey?! Io SONO simpatica, chiaro?'
'Chiarissimo' dice divertito.
'Va bene, questa è l'ultima. Vero o falso. In guerra e in amore tutto vale'
'Mmh vero'
'Ottima risposta'
'Ottima domanda' dice facendomi l'occhiolino.
 
Dopo aver finito di mangiare, Harry guida fino al suo appartamento.
'Credevo che abitassi in una villa' dico guardandomi attorno.
'Infatti, nessuno potrebbe mai credere che abito qui, quindi quando sono a casa ho almeno un po' di libertà'
'Posso usare il bagno?'
'Fai pure, è in cima alle scale'
Salgo le scale lentamente e dopo essermi accertata di non averlo più intorno mi fiondo dentro al bagno e chiudo a chiave.
Compongo il numero di Rica e la chiamo.
'Pronto?'
'Ciao Rica'
'Hope! Come sta andando?
'Ti dico solo che ti sto chiamando dal bagno di casa sua' affermo con fare da sapputella.
'Vedi, lo sapevo. Tu sei una grande, c'è poco da fare'
'Prenderlo in giro è fin troppo facile'
'Okkey, allora se ti sembra troppo facile modifichiamo il nostro patto'
'Non puoi!'
'Sì che posso!'
'Ti odio'
'Mi amerai, allora... devi farti lasciare da lui'
'Ma non dovevo liquidarlo io l'ultimo giorno?'
'Infatti lo farai, ma solo se lui non ti ha ancora lasciata, intesi?'
'A parte che neanche stiamo insieme...'
'Perchè sei a casa sua?'
'Perchè mi ha chiesto di uscire'
'Allora state insieme'
'Ma che ragionamento è?'
A volte Rica mi fa veramente disperare.
'Fidati! Vedrai che dopo avrai risolto tutti i tuoi problemi'
'Certo, devo andare. Altrimenti penserà che mi sono persa dentro al water'
Riattacco il telefono e faccio un bel respiro profondo.
Esco dal bagno e mi ritrovo faccia a faccia con Harry.
'Bel bagno' dico imbarazzata, tanto per dire qualcosa.
'Grazie..'
Dal tono di voce sembra confuso ma è normale, faccio questo effetto a tutti.
Mi siedo sul suo letto e gli faccio segno di venirmi di fianco, ma lui indietreggia e si siede sul mobile di fronte al letto.
Gli faccio segno di sedersi di fianco a me per la seconda volta.
Harry scuote la testa e mi fa segno di andarmi a sedere di fianco a lui.
'E va bene' dico scocciata.
Mi alzo dal letto e mi siedo di fianco a lui.
Appoggio la mia borsetta sul mobile e guardo per terra.
Non ho mai trovato le mie scarpe così interessanti quanto oggi.
Alzo lo sguardo e lo fisso per un attimo, lui se ne accorge e sorride.
Okkey, questo silenzio sta iniziando ad essere imbarazzante.
Decido di prendere l'iniziativa, mi avvicino a lui e lo bacio.
Dopo qualche secondo Harry mi allontana dal suo viso.
'Forse stiamo correndo troppo' sussurra tenendo il mio viso fra le mani.
'Ehm, sì... sì hai ragione' 
Mi volto dall'altra parte un po' disgustata, ma chi me l'ha fatto fare!
Appena mi volto verso Harry per dire una cosa a caso, lui afferra il mio viso e mi bacia con foga.
Eh sì! E poi ero io quella che correva troppo!
Appena riesco ad afferrare il colletto della sua camicia lo strattono per farlo staccare dalle mie labbra.
'Stiamo andando troppo veloci!' esclamo quasi senza fiato.
'Sì, scusa' continua lui mentre mi guarda dritta negli occhi.
Okkey, è il momento giusto di sgattaiolare via.
'Bhè, allora... ci si vede' 
Mi alzo dal mobile ed esco dal suo appartamento.
Scendo le scale velocemente, quasi di corsa.
Mentre attraverso la strada per raggiungere il taxi mi volto e lo sorprendo affacciato alla finestra a fissarmi.
Lo saluto semplicemente con la mano e salgo sul taxi.
 
Finalmente arrivo in hotel e mi distendo goffamente sul letto.
E' tardi e potrei tranquillamente addormentarmi così come sono, senza mettere il pigiama.
Un colpo di fulmine mi attraversa la mente.
Mi sollevo di scatto dal letto.
'La mia borsa!'
(Holaaa, ecco il secondo capitolo. Spero che vi piaccia e recensite, pleaseee recensitee. Ci tengo a precisare che questo è soltanto l'inizio e che la storia diventerà più intrigante e divertente, spero. AHAHAHAHHA okkey,  ringrazio tutti i lettori. Lotti)

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Capitolo 3
*** Secondo giorno, prima settimana ***


Non ho la più pallida idea di come fare per rintracciare Harry.
Bhè, se ha la mia borsa prima o poi se ne accorgerà e mi contatterà lui, altrimenti gli renderò la vita un inferno.
Mi infilai il pigiama e mi fiondai sotto le coperte.
 
Il telefono continua a squillare, non ho intenzione di rispondere, sono solo le nove di mattina.
Chiunque sia è molto insistente e non credo che smetta di chiamarmi finchè non rispondo.
Butto il braccio fuori dalla coperta e prendo il telefono da sopra il comodino.
'Pronto?' dico assonnata e seccata allo stesso tempo.
'Buon giorno bella addormentata, o dovrei dire "bellissima" addormentata?'
'Che vuoi Harry?' andai dritta al sodo.
'Bhè, volevo sapere che cosa avevi intenzione di fare questa sera'
'In realtà io... no, non pensarci nemmeno!'
'Avanti Hope! Ti prego, ti giuro che ti divertirai'
Aveva trovato i miei biglietti per la partita di calcio.
'No, scordatelo. E poi devo andarci con un'altra persona...'
'Con un altro ragazzo'
'Ma no!'
'Perfetto, ti passo a prendere alle sette'
'Ma..'
'So dove sei, io so tutto. Ci vediamo questa sera'
Harry aveva trovato la mia borsa.
Harry aveva frugato nella mia borsa.
Harry aveva trovato i miei biglietti nella mia borsa.
Harry aveva preso possesso dei miei biglietti nella mia borsa.
Harry, Harry, Harry, Harry e ancora Harry.
Il mio cervello rischia di collassare.
Però devo ammettere che questo iniziava ad intrigarmi.
Finalmente dopo tanto tempo avrei preso la mia rivincita sugli uomini.
Era davvero come diceva Rica?
Dopo tutto questo sarei riuscita ad apprezzarli almeno un pelino di più?
Bhè, staremo a vedere.
Alla fine mi è anche andata bene, è stata una vera fortuna che Rica avesse scelto Harry, io gli altri quattro non posso neanche vederli.
Il biondo mi sembra uno dei tanti maschietti stupidi e facilotti.
Il pakistano invece è troppo "vain" per i miei gusti, lo vedo come una specie di "bad boy".
Il ragazzo dagli occhi azzurri mi sembra troppo infantile e quello dagli occhi marroni mi pare un santo.
Tutte caratteristiche troppo sbagliate per essere compatibili con me.
Harry invece è...particolare.
L'unica cosa di lui per cui vado decisamente pazza sono le sue fossette.
Non ho altro da aggiungere al riguardo, mi fanno letteralmente impazzire.
Dopo questa lunga e importante riflessione mi distendo sul letto e mi addormento beatamente.
 
Il rumore di un messaggio mi fa svegliare di soprassalto.
"Sto arrivado tesoro. Harry"
Ma che cosa....
O cavolo, ho veramente dormito fino alle sette di sera?
Salto giù dal letto e corro in bagno più veloce della luce.
Se Harry giudava le auto come Louis guidava il furgoncino di What makes you beautiful allora avevo ancora qualche speranza di fare in tempo a prepararmi.
Mi infilo i pantaloni grigi di una tuta, una t-shirt bianca e una felpa nera, sono anche troppo elegante.
All'improvviso mi arriva uno squillo di Harry per farmi capire che è qui davanti.
Non faccio in tempo a truccarmi, mi infilo i miei bellissimi Ray Ban neri e mi chiudo la porta alle spalle.
Scendo le scale correndo, quasi come una bambina.
Spalanco la porta dell'entrata del bellissimo hotel a cinque stelle in cui alloggio e mi guardo intorno.
Un ragazzo con un sorrisetto patetico stampato in faccia mi saluta con la mano mentre resta appoggiato su una dannatissima moto nera, Harry.
'Lo sai che sei sexy?!' dice appena sono abbastanza vicina per sentirlo.
'Sì, e tu sei mia madre' dico sarcasticamente.
'Io non stavo scherzando' dice serio.
'Neanche io' dico seria.
'Mi spiegheresti il perchè di quegli occhiali da sole?'
'Forse perchè non voglio farmi riconoscere?!'
'Come se fossi tu la star internazionale tra noi due' dice con fare da sapputello.
'E con questo cosa vorresti insinuare?' dico avvicinandomi a lui furente di rabbia.
'Non sono abbastanza famosa forse?!' continuo con fare minaccioso.
'Basta parlare, monta su' insiste Harry.
Salgo sulla moto e stringo le braccia attorno al suo petto.
Inizio a pensare che lo faccia apposta a usarla ogni volta.
 
'Gooooooooool sììì!' urlo compiaciuta.
'Certo che voi inglesi fate proprio schifo a calcio!' affermo rivolgendomi ad Harry.
'Sai com'è il detto, sfortunato a giocare e asso a scopare' dice Harry mentre mi guarda maliziosamente.
'Sììì, vai così, passala! ...scusa, non ti stavo seguendo, puoi ripetere?'
'Non ho detto niente di importante, godiamoci la partita' risponde distrattamente.
Okkey, devo fare qualcosa di terribile.
Voglio farlo arrabbiare, prima o poi dovrò iniziare la mia "messa in scena" per farmi lasciare da lui, perchè non adesso?
'Tesoro, ho la gola secca' dico tirando verso il basso la manica della sua maglietta.
'Ah sì?'
'Sì, ho la bocca asciutta' dico continuando a tirarlo per la maglia.
'E' un modo per dire che vuoi da bere?' chiede confuso.
'Sì' confermo con un sorrisetto innocente.
'Immaginavo, ecco perchè ho portato due bottigliette d'acqua' dice porgendomi una bottiglietta.
'Ma io voglio una Coca-Cola...'
Harry mi guarda in modo interrogativo.
Mi sposto una ciocca di capelli dietro all'orecchio e cerco di fare l'offesa.
'Va bene, vado io...' dico alzandomi dal mio posto.
'No, vado io'
'Grazie, media senza ghiaccio' gli urlo mentre si allontana.
E' così stupido che ci va pure!
Mancano solo cinque minuti alla fine della partita.
Harry ritorna dopo tre minuti con una Coca-Cola e me la porge.
Sembra seccato, gli ho fatto perdere tre minuti di partita, ma posso fare di meglio.
'Harry, è Coca-Cola normale questa?' chiedo legermente confusa.
'Sì, tesoro'
'Harry! Ma sei impazzito?! Vuoi farmi ingrassare?! Prendimi una "diet"!'
Harry volge uno sguardo al tabellone e nota che manca solo un minuto e mezzo.
'Ti prego!' insisto
'Daccordo!' dice prima di correre al bar.
Intanto mi godo l'ultimo minuto di partita sorseggiando la mia Coca-Cola.
L'attaccante si avvicina velocemente alla porta.
Non la passa a nessuno e continua ad avanzare.
'Puoi tirare!' urlo speranzosa.
Come se l'attaccante mi avesse sentito, da un calcio al pallone.
'Gooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooool!' urlo con tutto il fiato che ho in gola.
 
Harry è davanti alla tv al plasma del bar.
Lo raggiungo con passo spedito.
'La mia Coca-Cola' chiedo con un sorrisetto in faccia.
'Troppo tardi, ormai sono tutti chiusi' dice con tono irritato.
Sono riuscita nel mio intento di farlo arrabbiare almeno un pochino.
'Non ho mai assistito ad un fine partita così emozionante, peccato che tu te lo sia perso' dico guardandolo soddisfatta.
'Sarà per la prossima volta' afferma lui.
Usciamo dallo stadio l'uno di fianco all'altra.
All'imporvviso Harry si ferma e io mi volto verso di lui.
'Posso chiederti una cosa?' chiede lui.
'Avanti, spara' rispondo io incrociando le braccia al petto.
'Sei davvero così carina come sembri?'
'Mmmmmh... no' dico sorridendogli.
'Bene, neanche io' dice contraccambiando il sorriso.
Gli do le spalle e fisso la strada.
'Ottimo, prendo un taxi' dico sporgendo la mano per fermarne uno.
'No, ti riaccompagno io' dice abbassando la mia mano.
'Non sono una bambina' dico ridendo mentre sporgo nuovamente la mano.
'Come vuoi' dice lui.
'Dico solo che quello di essere accompagnate a casa da Harry Styles in persona è un sogno nascosto di molte ragazze, ma va bene, se tu preferisci tornare a casa con uno sconosciuto che guida un taxi piuttosto che con Harry Styles, cioè io, allora fai pure'
Sto ad ascoltare e dopo qualche secondo scoppiuo a ridere.
'Non dirmi che ti sei offeso?'
'Non mi sono offeso!' dice lui irritato.
'Ah ecco, no perchè, guarda che quello di accompagnare a casa Hope Sartori è un sogno nascosto di molti ragazzi' dico ridendo.
Un taxi accosta di fianco alla strada.
'Avevi ragione'
'Su cosa?' chiede perplesso.
'Mi sono divertita'
Gli stampo un bacio sulla guancia e salgo sul taxi.
'Quinta e ventisettesima' dico al tassista.
Guardo Harry dal finestrino e lo saluto con la mano.
Serata lunga e molto divertente, per me.
Harry non ha ancora visto niente.
Non immagina neanche che cosa ho in servo per lui.
Prendo il mio cellulare dalla borsa e scrivo un messaggio a Rica.
-E' già innamorato cotto. H.-
 
Sono le tre di notte e l'arrivo di un messaggio mi sveglia.
Ma chi cavolo si mette a mandare i messaggi alle tre di notte?!
-Ho visto. Perchè non ti leggi un bel giornale? R.-
Che cosa significa questo?
Mi butto giù dal letto a forza, anche se sono stanca morta voglio capirci qualcosa.
Mi infilo una tuta, mi metto i miei amati Ray Ban ed esco dall'hotel.
'Scusi, dov'è l'edicola più vicina?' chiedo al portiere.
'Subito dietro l'angolo madame' risponde cortesemente lui.
Madame? A me? AHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHHAHAHAHAHAAHHAHA
Mi incammino lungo la via  e giro l'angolo.
Il portiere aveva ragione, è proprio lì.
Afferro una rivista e la sfoglio, non c'è niente di strano.
La giro e guardo attentamente il retro, è tutto normalissimo.
La giro di nuovo e guardo la copertina, porca pu**ana!
Mi infilo velocemente il cappuccio per cercare di non farmi riconoscere.
Cavolo! Sono io quella sulla copertina, io ed Harry.
La foto che ricopre tutta la copertina ritrae me ed Harry mentre ci baciamo.
La foto è stata scattata da un'angolazione da cui sembra che io e lui ci stiamo baciando in bocca.
Non è così! Io l'avevo baciato sulla guancia prima di salire sul taxi!
Questi paparazzi.....
(Holaaa, ecco il terzo capitolo. Spero vivamente che vi piaccia, anche perchè non ha senso che io continui a scriverli se non vi piacciono neanche un po' quindi ditemi qualcosa, recensite sia negativamente che positivamente se volete, oppure mandatemi un messaggio, ma fatemi sapere se questa storia vi piace almeno un po'. Vi prego, non mi sembra di chiedere troppo. Grazie, Lotti)

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Capitolo 4
*** Terzo giorno, prima settimana ***


La rivista mi scivola di mano e "casualmente" cade in una pozza d'acqua.
'Devi pagarmela!' urla il giornalaio.
'Certo, certo. Era quello che avevo intenzione di fare...' gli rispondo.
Raccolgo la rivista da terra, strappo la pagina della copertina e la butto nel cestino.
Do cinque dollari al giornalaio e guardo le copertine delle altre riviste.
'Tenga il resto, oggi mi sento generosa' dico sarcastica.
Anche le altre riviste hanno la mia foto e di Harry in prima pagina.
Ma la gente non ha niente di meglio da fare?!
Giro di nuovo l'angolo per tornare in hotel ma dato che oggi tutto sommato è una bella giornata decido di andare a fare un giro nel parco.
Mi avvicino nuovamente al portiere del mio hotel.
'Madame! Ha trovato l'edicola?' chiede molto cordialmente.
'Sì, sì grazie. Senti... per caso sai dov'è Central Park? No perchè oggi è una giornata piuttosto decente quindi vorrei andare a fare un giro nel parco'
'Certo madame, Central Park è a New York madame'
SBAM. Figurissima di merda.
Sono talmente colta che non so neanche che Central Park è a New York invece che a Londra.
Ma che volete farci, ho lasciato la scuola per diventare un cantante e se devo dirla tutta sono felice di averlo fatto.
Io amo cantare e non mi pento delle mie scelte, se potessi tornare indietro nel tempo lo farei di nuovo.
Va bene, sono le tre e un quarto di notte, è ancora molto buio fuori.
Che cosa potrei fare di veramente utile e soddisfacente?
Tiro fuori il cellulare dalla tasca e chiamo Harry.
'Pronto?' dice una voce assonnata e irritata allo stesso tempo.
'Ciao tesoro!' esclamo pimpante.
'Hope ma che cavolo ci fai già sveglia a quest'ora?' sento brontolare dall'altra parte del telefono.
'Mi annoio, posso venire da te?'
'Ma sono le tre!'
'Tre e un quarto!' lo correggo, gli da molto fastidio quando faccio la sapputella.
'Senti, io starei dormendo...'
'Ehm, okkey, allora chiederò a qualcun altro di accompagnarmi alla partita di domani sera...'
'Che cosa?' 
Qualcosa mi dice che si è appena svegliato.
'Sì, posti in prima fila dove si può sentire il sudore dei calciatori, ma... peccato! Ci vediamo' dico facendo finta di essermi offesa.
'No, no! Ti aspetto, vieni pure. Lo sai che per te posso fare un'eccezione' 
Ma che citrullo, se non fosse stato per la partita sarebbe tornato a dormire!
'Eh ma non mi ricordo più dove abiti...'
'Senti, facciamo così: dato che oggi devo fare una cosa importante con i ragazzi ci sentiamo più tardi, okkey?'
'Promesso?'
'Promesso'
'Okkey, buona notte Harry'
Senza neanche rispondermi riattacca e se ne torna a dormire.
Sarà una lunga giornata, me lo sento.
 
E' ormai mezzogiorno ed è dalle tre che sono in giro e ammetto di essermi persa.
Non posso farci niente, ho un senso dell'orientamento che è una schifezza.
Gironzolo per le vie mentre cerco di vedere qualsiasi cosa che possa essermi familiare.
Un negozio, un cartello, un'insegna, un hotel, una persona... Liam!
'Liam! Liam aspettami!' urlo dall'altra parte della strada.
Liam si ferma e si guarda intorno per cercare di capire da dove proviene la voce.
Intanto attraverso la strada e lo raggiungo.
'Ehi, ciao. Forse non ti ricordi di me ma...' mi interrompe prima che possa finire la mia frase.
'Hope, certo che mi ricordo di te' dice prendendomi sotto braccio.
Oh ma tutta sta confidenza?
Mica sono sua sorella!
'Si, ottimo...' dico afferrando il suo braccio e tirandolo via dalla mia spalla.
'Che ci fai qui tutta sola?'
'Oh, niente di che, facevo un giro...' dico indicando la via da dove ero venuta.
'Hai fame?' mi chiede sorridendo.
Molto probabilmente ha capito che mi sono persa e che sono affamata.
'Da morire' dico incamminandomi insieme a lui.
'Nandos?'
'Chi scusa?'
'Lascia perdere' dice ridendo.
 
Entriamo in un pub molto carino.
Non posso fare altro che notare l'enorme sagoma di cartone di Niall.
'Cliente abituale?' chiedo indicando la sagoma.
'Sì, possiamo dire che ci vive in questo pub' risponde ridendo.
Ci sediamo ad un tavolo e sfogliamo il menù.
'Prendi tutto quello che vuoi, offro io' dice con un sorriso dolcissimo.
'Sei troppo angelico mio caro, la gente potrebbe approfittarne' dico mentre guardo il menù.
'Tu stai approfittando di me?' dice mantenendo lo sguardo su di me.
'No' dico sollevando lo sguardo e sorridendogli senza sforzo.
Liam assomiglia a Jake, è bello stare con lui.
E' diverso dagli altri, mi piace.
'Sai, mi piaci' 
'Davvero?' dice avvicinandosi.
'Non fraintendermi, non in quel senso' dico spingendolo indietro con un dito.
'Peccato' dice scompigliandosi i capelli.
Tiro fuori la copertina che avevo strappato prima di buttare la rivista e la stendo sul tavolo.
La guardo qualche secondo, poi la giro e la spingo verso la parte di tavolo di Liam.
'Che cos'è?' chiede squadrando la pagina.
'Guarda tu stesso...'
Liam prende in mano il foglio e se lo avvicina alla faccia.
'Capisco... non preoccuparti, fanno sempre così. Prima o poi ci farai l'abitudine' dice facendo spallucce.
'No! Non ci farò l'abitudine, fra due settimane tornerò a casa mia e chi si è visto si è visto'
Il cameriere si avvicina per prendere le ordinazioni.
Sospendiamo per un attimo la nostra conversazione.
'Per me un hamburger con maionese, ketchup, ceddar e pomodori' afferma Liam.
'Bhè, dato che offre lui, io prendo due porzioni di patatine fritte, una pepsi grande alla spina e un doppio hamburger con maionese, ketchup, lattuga, formaggio e bacon' 
Liam mi guarda sconvolto, non tanto per quanto dovrà pagare, ma per il fatto che io mangi così tanto.
'Che c'è? Tu non hai fame?'
Liam scoppia a ridere, da quando sono diventata un pagliaccio?
Ad un tratto si fa serio e si mette comodo sulla sedia.
'Perchè fra due settimane te ne vai?' chiede perplesso.
'Perchè io non vivo qui' che risposta ovvia.
'Pensavo restassi un po' di più per stare con Harry'
'Ma no!' e poi scoppio a ridere.
'Che c'è da ridere in quello che ti ho appena detto?'
'Niente, è solo che a me Harry non piace' lo dico come se fosse una cosa ovvia.
'E allora perchè ci esci?'
'Perchè sono costretta...' dico abbassando lo sguardo.
E' la prima volta che un ragazzo si interessa a me per come sono e non per "chi" sono.
Non ho intenzione di nascondere a Liam la scommessa che ho fatto con Rica, mi sembra una persona affidabile e premurosa.
'Se è Harry che ti costringe allora io...' lo fermo prima che possa finire la frase.
'No, Harry non centra niente' dico mettendomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
'Ti va di raccontarmi?'
Sollevo lo sguardo e gli sorrido.
'Una sera ero andata ad una festa in un locale privato. Era video sorvegliato e io non lo sapevo. Durante la serata mi sono ubriacata e ho pomiciato con tredici ragazzi diversi e tutte le scene sono state riprese dalle telecamere. Appena l'ho saputo mi sono infiltrata insieme alla mia migliore amica nel locale e abbiamo rubato il video. Adesso lei ha il video e se non riuscirò a far innamorare Harry di me... lo pubblicherà'
'Non lo farà, è la tua migliore amica'
'Non la conosci, è capace di fare qualsiasi cosa'
'E poi perchè dovrebbe farlo?'
'Perchè dice che attraverso questa esperienza riuscirò a portare il mio rapporto con gli uomini (che fino ad ora è sempre stato sotto lo zero) a più di due'
'Harry lo sa?'
'Certo che no!' esclamo.
'Bhè, mi stai simpatica. Ti aiuterò se vuoi il mio aiuto' dice con un mega sorriso.
'Stai scherzando?' dico sbattendo le mani sul tavolo e scattando in piedi.
'No, per niente. Voglio aiutarti' dice convinto.
'Ma è un tuo amico, non puoi fargli questo!'
'Non sto facendo niente di proibito, sto solo aiutando un'amica' dice accompagnando il tutto con un occhiolino.
'Tu sei tutto matto'
'Se è un complimento ti ringrazio e se non lo è ti ringrazio lo stesso' 
Il cameriere appoggia sul tavolo tutte le ordinazioni.
'Alleluia!' esclamo massaggiandomi la pancia.
'Fra mezz'ora devo andare a fare una cosa con i ragazzi quindi muoviamoci a finire tutto'
'Lo so, me lo ha detto Harry' dico con tono da sapputella.
'Bhè, allora questa sera mettiti un bel vestitino rosso perchè mi ha appena detto che ti porterà al cinema' dice mostrandomi lo schermo del suo cellulare.
 
Spalanco le valigie e butto tutti i vestiti per terra.
Salgo sul letto per vedere da più in altro le scelte di abiti sul pavimento.
Io non ho un "vestitino rosso"!
Mi infilo le dita fra i capelli e penso a cosa potrei mettermi dato che Harry sta arrivando a prendermi.
Il mio occhio cade su un top arancione acceso.
Perfetto, top arancione, legghins neri di pelle e anfibi neri.
Mi infilo tutto quanto e volo in bagno a truccarmi.
Dopo aver messo l'ultimo velo di mascara guardo l'effetto finale allo specchio.
'Bellissima' afferma Jake dietro di me.
'Grazie, sto uscendo' dico afferrando i Ray Ban e mettendoli in borsa.
'Con Harry Styles?' chiede curioso.
'Sì' dico infilandomi una giacca nera di pelle.
'Grazie a lui sei sulle copertine di tutti i giornali, se continui così sarai conosciuta ovunque, sarai una star mondiale'
'Non mi interessa, io voglio essere famosa perchè so cantare e non perchè sto con un cantante famoso'
'Fai come vuoi, divertiti e non fare cose sconce' dice ridendo mentre esce dalla mia camera.
Mi affaccio al balcone e vedo Harry appoggiato alla moto come al solito.
Mi metto la borsa in spalla ed esco dalla camera.
Corro giù dalle scale e raggiungo l'entrata.
Faccio un respiro profondo e poi spalanco le porte.
Harry è distratto e guarda altrove ma appena si volta verso l'entrata non può far altro che notarmi.
Con una mano si tira via gli occhiali da sole dagli occhi, la sua espressione mi dice che l'ho appena lasciato senza parole.
Bhè, legghins in pelle super aderenti e top scollatissimo sono sempre stati la mia arma vincente.
Lo raggiungo con passo lento.
'Bhè, che hai da guardare?! Andiamo?' dico infilandomi il casco bianco.
Mi stringo a lui e aspetto che metta in moto.
'Sei uno schianto' 
Me lo immaginavo, nessuno mi può resistere quando mi vesto attillata.
'Grazie' mi limito a rispondere.
'Se ti incontrassi in un vicoletto sperduto non ci penserei due volte a stuprarti' afferma serio.
'Maniaco!' urlo dandogli un colpo sulla spalla.
'Sei pronta?' dice voltandosi verso di me con un sorriso bellissimo.
'Sì...' dico stringendomi a lui leggermente imbarazzata dal suo sorriso.
 
Ho dovuto faticare un po', poi però ho vinto io.
Sono riuscita a convincerlo a guardare un film d'amore, che geniaccio che sono.
Prendiamo posto al centro della sala e mando Harry a prendermi i pop-corn all'ultimo minuto in modo da fargli perdere l'inizio del film.
Il film è noioso e lotto con tutta me stessa per non addormentarmi.
Fine prima parte, alleluia!
'Come ti sembra?' chiedo a Harry.
'Mi sembra veramente bello' risponde lui con un sorriso stampato in faccia.
Ma come fa a piacergli della roba simile?
Non per essere mascolina, ma io preferisco i film d'azione, quelli violenti, quelli con le sparatorie, quelli con gli omicidi e non questa robetta noiosa...
'E a te piace?' chiede interessato.
'Da morire' dico fingendo un sorriso.
Le luci si spengono, sta per iniziare la seconda parte.
Prendo un pop-corn e me lo porto alla bocca, lo mastico facendo più rumore possibile per infastidire Harry.
Lui si volta verso di me e mi mostra le sue bellissime fossette, tentativo di infastidirlo: fallito.
Mi avvicino a lui e lo guardo incuriosita.
'A cosa stai pensando?'
'A niente' risponde continuando a tenere lo sguardo fisso sul grande schermo.
'Non ci credo, è impossibile che non pensi a nessuna ragazza guardando questa scena!' esclamo alzando la voce.
'Shh' dice il signore dietro di me.
Non ci faccio molto caso, voglio sentire la risposta di Harry.
'Vuoi sapere a chi sto pensando?' chiede Harry.
'Sì!' affermo come se fosse la cosa più ovvia di questo mondo.
'Sto pensando che adesso sono qui, seduto di fianco alla ragazza più bella del mondo' dice guardandomi negli occhi.
'Oh, Harry!' dico abbracciandolo.
'Starei cercando di guardare il film!' esclama l'uomo dietro di me.
'Senti tu! Adesso il mio fidanzato viene lì dietro e ti spacca il culo. Oh!' dico squadrandolo dall'alto in basso.
L'uomo si alza.
E' un bestione alto quattro metri e largo venti.
Io, Harry e il ciccione usciamo dalla stanza per discutere.
'Dovresti tenere la tua fidanzatina al guinzaglio!' afferma il bestione.
'Ehi! Non paragonarla ad un cane!' sbotta Harry.
Il ciccione stringe il pugno e lo tira in faccia ad Harry, proprio sopra l'occhio sinistro.
Faccio uno scatto verso Harry e le stringo tra le mie braccia prima che possa cadere.
'E adesso me ne torno dentro e finisco di vedere il film!' dice l'uomo strappandomi di mano la scatola di pop-corn.
Ho la schiena appoggiata al muro e piano piano scivolo verso il basso finchè non mi ritrovo seduta per terra.
Divarico le gambe per far spazio ad Harry.
Gli accarezzo i capelli e poi mi sporgo in avanti per vedere il punto colpito dal pugno.
'Oddio, è tutta colpa mia' dico guardando il suo livido.
Harry fa dei versi di dolore quindi mi blocco all'istante.
'Cos'hai?' chiedo preoccupata.
Che domanda stupida, è ovvio che ha male sopra all'occhio, gli hanno appena tirato un pugno...
'Stai ferma' dice lui dolorante.
Resto ferma immobile e con la mano destra tengo la testa di Harry appoggiata al mio petto.
Tiro via la mano dai suoi capelli e l'appoggio per terra per essere più stabile.
Harry inizia a strusciare la sua faccia contro il mio petto.
'Ecco, sì, così' dice ridacchiando.
'Che stupido, stai bene' dico spingendolo via da me con un mezzo sorriso in faccia.
Dopo tutto sono contenta che non si sia fatto troppo male.
Mi rimetto in piedi e aiuto Harry ad alzarsi.
'Ti accompagno a casa?' mi chiede toccandosi delicatamente la ferita.
'Sei sicuro di vederci bene?' gli chiedo invece io.
'Allora, davanti a me ho una bomba super sexy... sì, ci vedo benissimo' esclama.
Usciamo dal cinema, Harry mi tiene sotto braccio e non capisco il perchè.
Saliamo in sella alla moto e mi accompagna fino al mio hotel.
Scendo dalla moto e gli porgo il casco.
'Bella serata' dice Harry scendendo dalla moto.
'Ma perchè sei sceso? Tanto adesso devi rimontarci sopra per andartene a casa tua!' dico perplessa.
'Hai ragione, però prima di andare a casa devo fare una cosa' dice avvicinandosi a me.
Oddio, cos'ha intenzione di fare?
Allunga una mano e la appoggia sul mio fianco sinistro e con uno scatto mi tira verso di sé.
Mi guarda negli occhi così intensamente che ho paura che possa ipnotizzarmi.
Infila la mano sotto al mio top e....
'Lo sapevo! Lo sapevo che il tuo top era 100% di cotone!' dice buttando l'occhio sull'etichetta del mio top che stringe tra le dita.
Mi volta le spalle e se ne torna sulla sua moto dileguandosi dietro all'angolo qualche secondo dopo.
Ma che problemi ha quel ragazzo?
Io mi sarei aspettata che avrebbe voluto fare chissà quale sconceria!
Boh, ma andateli a capire voi gli uomini.
(Ehilà people, siamo già arrivati al quarto capitolo della storia. Ci tengo a dire che sarò via dal 28 di marzo fino al 4 di aprile quindi non so ancora quando pubblicherò il prossimo capitolo, spero di poterlo pubblicare il 28 prima di partire. Si vedrà, come al solito vi chiedo di recensire e non so perchè mi ostino ancora a farlo dato che sembra di parlare con un muro.... vabbè, spero che il capitolo vi piaccia. Lotti)

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Capitolo 5
*** Quarto giorno, prima settimana ***


Mi metto a sedere sul letto appoggiando la schiena contro lo schienale di gomma piuma.
Stendo le braccia in aria per stiracchiarmi meglio.
Attorno a me è tutto buio.
Scendo dal letto e cammino lentamente in direzione della porta a vetri che dà sul balcone.
Allungo la mano lungo il lato destro di essa e sollevo la tapparella.
L'impatto è notevole, la luce è troppo forte.
Mi stringo le mani davanti agli occhi e mi accascio per terra sulle ginocchia.
Dopo dieci minuti in quello stato, appoggio una mano sulla moquette lasciando l'altra a coprire l'altra metà del mio viso.
Successivamente appoggio anche l'altra mano sulla moquette e mantenendo gli occhi chiusi mi raddrizzo sui miei piedi.
Apro prima l'occhio destro e poi quello sinistro, la luce è ancora accecante ma a differenza di prima è sopportabile.
Mi infilo una felpa tenendola chiusa con una mano.
Apro la porta a vetri e mi affaccio al balcone.
L'aria è fredda a tutte le ore del giorno qui in Inghilterra.
E' come se ci fosse sempre una sola stagione gelida che dura tutto l'anno.
'Oh mio dio! Guarda là su!' dice una ragazzina sul marciapiede opposto indicandomi.
La saluto con la mano e accenno ad un sorriso.
'Oddio! Hope mi sta salutando! Fagli una foto, presto!' dice tirando qualche gomitata al ragazzino di fianco a lei.
Il ragazzo tira fuori il cellulare dalla tasca e mi scatta una foto.
'Ciao ragazzi!' urlo sporgendomi un altro po'.
'Oh mio dio, oh mio dio! Mi sta salutando, ti rendi conto?!' dice la ragazza saltellando.
 
Mi metto a sedere sul bordo del balcone con le gambe a penzoloni nel vuoto.
Contemplo il paesaggio britannico e poi chiudo gli occhi per riuscire ad ascoltare il vento.
Un rumore proveniente dalla mia camera mi fa sobbalzare.
Cerco di non perdere l'equilibrio e volto la testa quanto basta per vedere chi si aggira nella mia stanza.
'E tu che ci fai qui?' chiedo sorpresa.
'Sono venuto a portarti fuori a pranzo, ormai sono le due' dice avvicinandosi.
Allungo la mano verso di lui e l'appoggio al suo petto.
'Fermo! Chi ti ha fatto entrare?' chiedo spaventata.
'Bhè, dato che sono il tuo fidanzato ho il diritto di avere una chiave della tua camera, no?!'
'No! Tu non sei il mio fidanzato!' dico cercando di contenere la parte sclerotica di me.
'Sì invece, l'hai detto tu ieri sera' dice mostrandomi le sue bellissime fossette ai lati della bocca carnosa.
'Lasciamo perdere quello che ho detto ieri, non avevo dormito abbastanza e ho detto cose senza senso' dico cercando di giustificarmi.
Harry prende la mano che avevo usato per bloccarlo e abbassandosi la appoggia dietro al suo collo.
Poi appoggia il braccio sinistro sotto la mia schiena e l'altro lo infila sotto le mie gambe.
Mi solleva e mi porta dentro come se fossimo una coppia di sposini che entra per la prima volta dentro alla loro casa dopo il matrimonio.
Chiude la porta a vetri con un piede e mi adagia sul letto.
'Ma che cavolo fai?!' chiedo confusa mentre mi metto a sedere comoda sul letto.
'Andiamo a pranzo?' 
'...sì' dico alzandomi dal letto.
Lo afferro per un orecchio e lo trascino fuori dalla porta.
'Tu resterai qui finché non sarò pronta!' esclamo chiudendogli la porta in faccia.
Frugo nelle valigie disordinate in cerca di qualcosa di adatto.
Mi capita tra le mani una camicia scozzese sui toni del blu scuro.
Prendo il mio paio di jeans preferiti e appoggio ai piedi del letto i miei stivali di camoscio marroni.
Mi sfilo i pantaloni e poi la maglia, buttandoli entrambi sul letto.
Un braccio muscoloso mi circonda la vita facendo aderire il mio corpo a quello dell'uomo dietro di me.
Senza pensarci due volte schiaccio il piede dell'uomo dietro di me con forza.
Mi giro per vederlo in faccia e i miei pensieri diventano certezze.
'Vedi! Lo sapevo che sei un maniaco' urlo spingendolo lontano da me.
Harry fa un passo indietro e mi guarda dall'alto al basso.
'Mi piace come sei vestita. Andiamo?' dice ridacchiando.
'Come hai fatto ad entrare?!' chiedo cercando di vestirmi velocemente.
'Forse dimentichi che io ho la chiave' dice sventolandomela davanti agli occhi.
Mentre saltello per infilarmi i jeans, faccio uno scatto in avanti per afferrare la chiave.
Harry la infila in tasca velocemente e mi afferra.
'Ma lasciami andare!' dico spingendolo con entrambe le mani.
Mi tiro su i pantaloni fino al bacino e chiudo il bottone.
'Hai la cerniera aperta. Se vuoi te la chiudo io' dice avvicinandosi con un sorrisetto malizioso.
'Smettila! Non guardare!' dico voltandomi dall'altra parte per dargli le spalle.
Un sorriso sincero compare sulle mie labbra inconsapevolmente e appena me ne rendo conto scuoto la testa e afferro la camicia appoggiata sul letto.
Allaccio l'ultimo bottone della camicia e mi volto verso Harry.
'Sono pron... Harry?' dico cercandolo con lo sguardo per tutta la stanza.
'Harry dove sei?' chiedo preoccupata.
'Sono qui!' sento una voce roca gridare dal bagno.
'Che cavolo ci fai nel mio bagno?'
'Davo un'occhiata in giro'
Non è mai stato nella mia stanza, non l'ho mai fatto salire.
'Andiamo a mangiare!' affermo infilandomi gli stivali.
Mi metto i miei soliti Ray Ban e trascino Harry fuori dal mio bagno.
Ci chiudiamo la porta alle spalle e questa volta prendiamo l'ascensore.
Clicco il pulsante 0 dato che siamo al piano 5.
Le porte si chiudono davanti a noi e Harry afferra il mio braccio per tirarmi addosso a lui.
Cerco di non stargli troppo vicino tenendo una mano appoggiata sul suo petto.
'Guardami negli occhi' dice lui.
'Ti sto guardando' dico tenendo gli occhi puntati sui suoi.
'Cosa provi per me?' chiede avvicinandosi di poco.
'Dimmelo tu' sussurro.
'Sei pazza di me, vero?' dice mettendomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
'E tu cosa provi per me?'
'Dimmelo tu' sussurra lui.
'No, dimmelo tu' dico avvicinandomi ancora un po'.
'Sono pazzo di te' dice per poi baciarmi.
Ce l'ho fatta! Harry Styles è pazzo di me!
Perfetto, ora devo solo fare in modo che mi lasci prima del giorno della mia partenza.
Mille pensieri mi viaggiano per la mente, poi uno in particolare mi fa ragionare.
Harry Styles mi sta baciando...
Le sue labbra aderiscono alle mie, le nostre lingue giocano e si cercano.
Piano piano i miei occhi si chiudono, non voglio lasciarmi andare.
No, non posso. Non adesso!
Riapro gli occhi bruscamente e mi stacco da lui.
'Ho fame...' dico imbarazzata voltando la testa dall'altra parte.
Harry afferra il mio mento e mi costringe a guardarlo negli occhi.
'Baciami ancora' dice avvicinandosi.
Le porte dell'ascensore si aprono.
Sia ringraziato il cielo!
Harry prende la mia mano e usciamo insieme dall'hotel.
Stranamente oggi è venuto in macchina, ecco perchè prima non l'ho visto arrivare.
Saliamo in auto e ci allacciamo le cinture.
'Nandos?' chiede Harry.
Una risatina esce dalle mie labbra appena ripenso al giorno precedente in cui ci ero andata con Liam.
'Nandos' ripeto con in faccia un sorrisetto da beota.
 
'Allora questa sera andate insieme a vedere una partita di calcio?' chiede Rica dall'altra parte del telefono.
'Questo è quello che crede lui, lo porterò ad un concerto di Celine Dion' dico cercando di trattenere le risate.
'Vedi, in fin dei conti sei perfida pure tu!' dice rinfacciandomelo.
'Io sono perfida perchè mi hai costretto tu' ci tengo a precisarlo.
'Certo, certo. E si è già dichiarato?' chiede curiosa.
'Bhè, ha detto testuali parole: sono pazzo di te' dico imitando la voce di Harry.
Un urlo rimbomba dall'altra parte del telefono.
Allontano il cellulare dall'orecchio per evitare che quell'urlo assordante mi spacchi i timpani.
'Basta, basta! Smettila di urlare, intesi?'
'Intesi...' risponde Rica con tono da bimba offesa.
'Adesso devo riattaccare, è già qui sotto con la moto. Baci, baci' dico riattaccando velocemente.
Esco dalla mia camera e scendo le scale come mi è solito fare.
Raggiungo Harry dall'altra parte della strada dove mi aspetta solitamente.
'Pronta per un'altra bella partita?' chiede eccitato.
Inizialmente provo a trattenermi, poi però non ci riesco e scoppio a ridere.
'Che hai da ridere?'
'Niente, niente' dico strappandogli di mano il casco bianco.
Salgo sulla moto e attorciglio le braccia attorno al suo petto.
'Parto?'
'Parti, parti' dico continuando a ridere.
Non immagina neanche che al posto della partita c'è il concerto di Celine Dion, che burlona che sono.
Appena arriviamo, Harry parcheggia la moto nel parcheggio dello stadio.
'Perchè ci sono così tante donne oggi?' chiede incuriosito.
'Boh, non saprei' dico facendo spallucce.
Arriviamo al centro dello stadio ed Harry vede il palco scenico con scritto "CELINE DION".
'Guarda, questa sera c'è il concerto di Celine Dion, avranno rinviato la partita a domani' dice voltandosi per tornare indietro.
'Harry!' urlo.
'Sììì?' chiede lui.
'Guarda, ho i biglietti!' dico sventolandoglieli in faccia.
Lo prendo a braccetto e andiamo ad appostarci nel posto in prima fila che avevo scelto appositamente per noi.
 
'Wow! Salire così in alto per poi tornare giù!' dico commossa sollevando il braccio per poi abbassarlo.
'Sì, che emozione' dice serio.
'Cos'è? Non ti è piaciuto?' dico con tono offeso.
'Oh no,no. E' stato bellissimo' dice accarezzandomi una guancia.
'Okkey!' esclamo facendo un mega sorriso.
Cavoli, meno male che il concerto è finito, è stato uno strazio.
'Il prossimo concerto di Ce...' Harry mi tappa la bocca prima che finisca la frase.
'Ho sentito un rumore strano' dice guardandosi attorno.
Appena tira via la mano dalla mia bocca ricomincio a parlare.
'Stavo dicendo che il prossimo conce...' Harry mi interrompe di nuovo.
'Ecco! Hai sentito?' chiede lui.
'Harry non essere paranoico' dico facendo roteare gli occhi.
'Ma sì, ascolta'
'Vabbè, dicevo che il pross...' Harry mi interrompe una terza volta.
'Eppure mi sembrava di aver sentito un rumore strano!' esclama.
'Basta! Stattene zitto e ascoltami!' gli urlo in faccia.
Harry si ammutolisce.
'Stavo dicendo che il prossimo concerto di Celine Dion sarà veramente memorabile, dobbiamo andarci assolutamente' dico calma.
'Eh non posso' afferma lui.
'Ma non ti ho neanche detto quando sarà!' ribatto io.
'Eh però non posso venirci, mi dispiace' dice con un sorriso.
'Ma...' Harry mi tappa la bocca con la mano.
'Forza, ti accompagno a casa'
 
Saliamo in sella alla moto e sgommiamo via dal parcheggio dello stadio.
Appena siamo davanti al mio hotel scendo dalla moto.
Mi slaccio il casco e dopo essermelo tolto me lo rigiro tra le mani.
'Allora... ci vediamo domani?'
'Certo, ti passo a prendere alle tre e mezza' dice facendomi l'occhiolino.
Sto per porgergli il casco, quando vedo una cacca a pochi centimetri dalle mie scarpe.
Faccio "accidentalmente" cadere il casco dalle  mie mani che finisce su quella bella cacchetta fresca di culo di cane.
'Ops' dico con tono da oca.
Raccolgo il casco e la cacca è proprio spiaccicata sulla nuca.
Voglio proprio vedere cosa dice Harry.
'Hai visto? C'era una cacca, e il casco ci è caduto sopra' dico sforzandomi di essere sorpresa.
'Cazzo!' impreca Harry.
'Dai, vedila in questo modo, porta fortuna' dico con tono di sfida.
Mi dirigo all'entrata dell'hotel.
Mi giro e Harry è appoggiato alla moto mentre mi fissa.
Gli mando semplicemente un bacio con la mano.
Harry fa finta di afferrarlo e poi... oddio, si lecca la mano con cui l'ha afferrato.
Quale male ha mai fatto per meritarsi certe infermità mentali questo povero ragazzo?
(E questo è il quinto capitolo genteee. Sono riuscita a pubblicarlo adesso però il prossimo non ho idea di quando riuscirò a pubblicarlo, credo fra tre giorni,CREDO. Ovviamente, se posso lo pubblico prima. Ditemi che ne pensate, recensite. Ditemi cosa vi piace e cosa no, io sono qui che aspetto le vostre recensioni. Lotti)

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Capitolo 6
*** Quinto giorno, prima settimana ***


Mi sveglio alle dieci in punto grazie alla mia puntualissima sveglia gialla.
Oggi Liam ha detto che vuole portarmi fuori a pranzo perchè deve dirmi una cosa importante.
Mi ha mandato un messaggio ieri sera alle due di notte.
Da come ha insistito credo si tratti di una cosa importante.
Mi faccio portare la colazione in camera, così posso evitare di alzarmi in piedi.
Divoro tutto quello che trovo sul vassoio e a dirla tutta ho ancora un po' di fame.
Vado a farmi una bella sauna in modo da essere bella fresca e riposata per l'appuntamento.
 
Salgo in camera, è quasi l'una e Liam sta arrivando a prendermi.
Mi metto i miei attillatissimi pantaloni militari con sopra una felpa nera e i miei soliti anfibi neri.
Abbigliamento molto semplice e casual come al solito.
Mi siedo sul letto per prendere un attimo di pausa.
Chiudo gli occhi e mi lascio cadere distesa sul letto.
Nello stesso momento un sassolino colpisce la mia porta a vetri che da sul balcone.
Mi affaccio molto cautamente per cercare di non prendere qualche sasso in faccia.
'Ehi Hope! Scendi, veloce!' mi urla Liam da sotto il balcone.
'Eccomi, arrivo!' gli rispondo.
Chiudo la porta a vetri ed esco dalla mia stanza.
Scendo le scale di corsa e corro incontro a Liam che mi sta aspettando appoggiato alla sua macchina nera.
'Quanto siete lente voi donne!' afferma lui con tono sarcastico mentre mi stringe in un abbraccio.
'Ah ah ah' gli rispondo io.
Saliamo in macchina e Liam guida verso Nandos.
Ci sediamo al solito tavolo e ordiniamo le stesse cose della volta scorsa.
'Allora, di che volevi parlarmi?' chiedo curiosa.
'Bhè, forse capisci meglio se ti faccio vedere questo' dice lui porgendomi una pagina evidentemente strappata da una rivista.
La guardo bene e poi sconvolta gliela lancio addosso.
'Ma che cosa stupida, non crederai mica a certe cose spero?!' chiedo infuriata.
La foto ritraeva il momento in cui ero seduta al bordo del mio balcone e spingevo via Harry con una mano.
In prima pagina addirittura.
Il titolo in grassetto diceva: TENTATO SUICIDIO PER LA CANTANTE ITALIANA, CHE LA COLPA SIA DEL FIDANZATO?
Non posso crederci, veramente sono così stupidi da credere che mi stessi suicidando?!
E davvero credono che Harry sia il mio fidanzato?!
Io se fossi in loro mi  farei delle domande.
'Sono felice di sapere che non hai tentato di buttarti dal tuo balcone' dice ridendo.
'Grazie Liam, sei molto dolce' dico con tono sarcastico.
'Modestamente' dice facendomi l'occhiolino.
Il cameriere arriva con le ordinazioni e finalmente iniziamo a mangiare.
Ho una fame...
 
Appena rientro in camera mi arriva un messaggio di Harry.
-Sono qui sotto, scendi. H.-
Ma che palle, proprio adesso doveva arrivare?
Riapro la porta ed esco dalla stanza.
Prendo l'ascensore perchè sono stanca dopo aver salito le scale prima.
Esco dall'hotel e mi ritrovo Harry appoggiato alla sua moto.
'Ciao...' dico un po' imbarazzata.
'Ciao piccola' dice prendendomi e baciandomi appassionatamente.
Mi stacco da lui dopo qualche secondo.
'Come mai tutto questo affetto?' chiedo guardandolo negli occhi.
'Mi andava' dice sorridendomi.
'Io invece credo che tu sia geloso perchè sono andata a pranzo con Liam'
'Ma no! Cosa stai dicendo?!'
Lo guardo male.
'Okkey, forse un pochino lo sono. Contenta?' alleluia ha confessato.
'Molto' dico sorridendogli.
'Dove mi vuoi portare?' chiedo curiosa.
'Bhè, stavo pensanso che tu sei una cantante e dato che lo sono anche io potremmo andare al karaoke'
'Ci sto'
'No, non ti ho chiesto se ti va bene. Noi ci andiamo, punto' dice serio.
'Sei odioso' dico incrociando le braccia attorno al suo petto.
'Sarà anche odioso, però tu mi adori' dice convinto.
'L'importante è che ci credi tu!' esclamo deridendolo.
 
Entriamo nella stanza del karaoke.
Harry mi tira per un braccio.
'Dai, muoviti!' cerca di sollecitarmi.
Accelero il passo, così Harry la smette di lamentarsi.
Entriamo in una camera privata, dove ci siamo solo noi due.
'Cantiamo da soli?' gli chiedo.
'Sì, solo noi due' afferma Harry.
Afferro il microfono e guardo la lista di canzoni che il karaoke propone.
Adesso che ci penso, è la prima volta che canto insieme ad un maschio.
Questa giornata sarà ricordata come la prima volta in cui canto insieme ad un maschio.
Sono fiera di me stessa, sto facendo passi da gigante.
Non credevo l'avrei mai detto, ma Rica aveva ragione.
'Cosa vuoi cantare?' mi chiede.
'Non saprei' dico controllando la lista di canzoni ancora una volta.
'Ti va di cantare "Scream and Shout"?' chiede ridendo.
'Ma sai no?!' gli rispondo ridendo anche io.
Non esiste canzone più stupida di Scream and Shout, è carina, ma non ha un senso.
'Cantiamo "Halo" di Beyonce?'
'Okkey'
La musica parte ed io inizio a cantare la prima strofa.
Harry canta la seconda e poi io la terza.
Continuiamo così finchè non finisce la canzone.
'Wow, sei davvero bravissima!' esclama Harry stupito.
'Grazie, mi piacerebbe dire la stessa cosa di te, ma non mi sembra il caso' dico ironica.
'Canta per me' 
'Cosa dovrei cantare?'
'Devi cantare "I will always love you", ci stai?'
'Certo che ci sto'
Impugno il microfono con decisione e una dopo l'altra canto tutte le strofe della canzone.
'Come sono andata?'
'Mmmh sì, passabile' dice con tono di sufficienza.
'Passabile?' chiedo sorpresa e perplessa.
'Passabile' conferma lui.
'Okkey, allora canta "Glorious"?'
Passo il microfono ad Harry che con la sua bellissima voce roca intona la canzone da me scelta.
'Sì, non male'
'Non fare la furbina, lo so che mi adori'
Il telefono di Harry squilla e velocemente lo tira fuori dalla tasca e risponde.
Gli strappo il microfono di mano e aspetto una sua reazione.
'Bhè?' chiedo confusa.
Harry non mi risponde.
'Tutto bene?' insisto avvicinandomi di più a lui.
'Devo andare, scusami. Chiederò ad un taxi di accompagnarti a casa'
'Che cosa c'è?' chiedo preoccupata.
'Niente di cui ti devi interessare' dice serio.
'Voglio venire con te' dico mettendomi davanti a lui e bloccandogli la strada.
'Non puoi'
'Perchè non posso?' voglio una spiegazione.
'Perchè mia madre è appena stata ricoverata in ospedale e mia sorella è dall'altra parte del mondo quindi non può assisterla'
'Io voglio venire' dico seria.
Harry mi prende per mano e corriamo fuori dal locale.
Saliamo in moto e ci fiondiamo all'ospedale.
 
'Dov'è? Dove l'avete portata?' urla Harry ad un'infermiera.
'Mi scusi signore, stia calmo. Chi sta cercando?' chiede l'infermiera.
'Anne Cox' dico all'infermiera.
'Secondo piano, stanza 31' ci informa l'infermiera.
Harry corre subito su per le scale e io cerco di stargli dietro.
Corre lungo il corridoio del secondo piano finchè non trova la stanza in cui è stata portata sua madre.
Apre la porta di scatto e guarda sua madre distesa sul letto con dei fili che circondano tutto il suo corpo.
Subito si porta una mano alla bocca e indietreggia di qualche passo.
Appena riesco a raggiungerlo, corre via.
'Harry aspettami! Dove vai?'
Percorro tutto il corridoio fino alla fine e lo trovo seduto in fondo per terra.
Mi avvicino a lui con passo lento e mi ci siedo di fianco.
'Stai bene?' chiedo un po' titubante.
Harry non mi risponde.
Appoggio la testa sulla sua spalla.
Non ho idea di cosa posso fare per tirargli su il morale almeno un pochino.
All'improvviso mi ricordo di aver imparato il testo di una canzone che Ed Sheeran aveva scritto per i One Direction.
Avvicino le mie labbra all'orecchio di Harry:
 
Your hand fits in mine
like it's made just for me
but bear this mind
it was meant to be
and i'm joining up the dots
with the freckles on your cheeks
and it all makes sense to me
 
Smetto per un attimo di cantare.
Harry prende la mia mano.
'Ti prego, continua' mi sussurra.
Gli canto il resto della canzone mentre gli accarezzo i capelli.
'Se non la smetti finirò per innamorarmi, lo sai?' mi sussurra all'orecchio.
'Ed è un male?'
'Non lo so, dimmelo tu'
'Non lo so' dico lasciando la sua mano.
Ormai è ora di cena, sarebbe anche ora di andare a mangiare.
'Ormai è ora di cena' dico cercando di rompere il silenzio.
'Resta con me...' dice abbassando lo sguardo.
Mi inginocchio davanti a lui e prendo il suo viso fra le mani.
'Non vado da nessuna parte' dico guardandolo intensamente negli occhi.
(Hello people, questo è il sesto capitolo. Sono appena tornata da Rimini e domani mattina ripartirò, ma per andare a sciare questa volta. Mentre sarò a sciare cercherò di scrivere il settimo capitolo. Lo pubblicherò appena ritornerò. Mi sa che starò via quattro o cinque giorni quindi dovrete aspettare un pochino per il prossimo capitolo, ma credo che ne valga la pena. Recensite e fatemi sapere cosa vi è piaciuto e cosa no. Lotti)

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Capitolo 7
*** Sesto giorno, prima settimana ***


Appoggio la testa sul petto di Harry, lo sento respirare.
Lo so che non dovrei, però almeno per oggi mi prenderò una pausa dalla scommessa, Harry ha bisogno di me.
'Stai tranquillo, è tutto okkey' gli sussurro prendendogli la mano.
'Come fai a dire che è tutto okkey?' mi chiede a bassa voce.
'Lo so e basta' dico guardandolo negli occhi.
Non ci avevo fatto caso prima, Harry ha gli occhi verdi.
Di un verde smeraldo che brilla ogni volta che incontra il mio sguardo.
Senza rendermene conto continuo a fissarlo negli occhi.
'Hope?' chiede Harry divertito.
'Oddio, mi ero incantata...' dico prendendomi la faccia tra le mani.
Sto diventando rossa, lo sento, ho anche più caldo rispetto a prima.
Inizio a farmi aria con la mano per cercare un po' di solievo.
'Sono così attraente?' chiede Harry ridendo.
Non gli rispondo neanche, è ovvio che no.
Mi alzo in piedi e appoggio la schiena attaccato al muro di fronte ad Harry.
'Dove vuoi andare?'
'Devo fare una telefonata' mi limito a dire.
Esco fuori sul balcone del secondo piano e tiro fuori il telefono dalla tasca.
Compongo il numero di mia madre.
E' da tanto che non la sento, a volte credo che non gliene importi più di me.
Se non la chiamo io, lei non lo fa.
E' brutto dover sempre cercare le persone e non essere mai cercati da nessuno.
Tengo lo sguardo fisso sul cellulare.
La chiamo o non la chiamo?
Sto per premere il tasto rosso quando una voce dietro di me mi ferma.
'Non farlo, chiamala' dice Harry.
Mi volto di scatto e metto via il telefono nella tasca.
'Che ci fai qui?' gli chiedo confusa.
'Chiamala' ripete lui.
'Non posso...' gli rispondo io.
'Perchè non puoi?'
'Perchè non ci sentiamo da tanto... troppo tempo, non ha mai provato nemmeno una volta a contattarmi e questo vuol dire che non gliene importa niente di me e quindi sto solo sprecando il mio tempo'
'Perchè dici così?' domanda lui venendo verso di me.
'Perchè è la verità' dico fredda.
Harry mi abbraccia e con una mano tiene premuta la mia testa sul suo petto.
Una sola lacrima mi scappa dal viso.
Sono sempre stata molto brava a contenermi e adesso non capisco perchè quella lacrima deve scendere proprio ora.
'Devi cercare di vedere le cose per come sono veramente e non per come tu credi che siano' mi sussurra all'orecchio.
Tiro su la testa e lo guardo negli occhi.
Con il pollice mi tira via la lacrima dal viso.
'Questa è la prima volta che ti vedo piangere' dice appoggiando la sua fronte sulla mia.
'E probabilmente sarà anche l'ultima' dico a bassa voce.
'Perchè? So che può suonare leggermente crudele, però è bello guardarti piangere. Ti brillano gli occhi' dice incantato dal bagliore dei miei occhi.
'Non mi piace piangere' dico voltandomi per dargli le spalle.
'E non mi piace che la gente mi veda piangere' continuo poi voltandomi di nuovo verso di lui.
'Se me lo permetterai, ti renderò felice' dice facendo un passo verso di me.
Sembra sincero, troppo sincero.
E io invece lo sto solo prendendo in giro da cinque giorni, non se lo merita.
Non so se avrò il coraggio di rovinargli la vita per un'altra settimana.
Mi sento terribilmente in colpa, mi viene da piangere, ancora.
Mi copro gli occhi con le mani.
Nessuno mi ha mai visto piangere, nessuno.
Neanche Rica, neanche Jake.
'Addio...' sussurro.
Apro la porta del balcone e percorro tutto il corridoio di corsa.
Sento che sto per scoppiare, se inizio adesso piangerò per ore.
Scendo le scale di corsa e corro fuori dall'ospedale.
Harry è dietro di me, sento il rumore dei suoi passi pesanti che ricopre il mio.
Mi dirigo frettolosamente lungo la strada di fronte all'ospedale con l'intenzione di fermare un taxi, ma non ne passa neanche uno in questo momento.
'Perchè sei corsa via?' dice Harry dietro di me.
Gli do le spalle, non voglio guardarlo negli occhi.
Sento che potrei piangere fino a sciogliermi.
Le sue braccia circondano la mia vita e appoggia il suo mento sulla mia spalla.
'Non devi andartene via, mi avevi promesso che saresti rimasta'
Appoggio le mie mani sopra le sue.
'Dovevo riprendermi un attimo, mi serviva una boccata d'aria' dico cercando di giustificarmi.
'Ma eravamo sul balcone...'
'Oh guarda, un asino che vola!' dico indicando un punto a caso del cielo.
'Okkey, vuoi cambiare argomento?' dice accennando ad una risata.
'Sì...'
'Sei stanca?'
'Un pochino' ammetto.
'Allora andiamo a casa, resta da me'
'Non lo so' dico con lo sguardo perso nel vuoto.
'Resta' insiste stringendomi a sè con più forza.
 
'Non c'è motivo di vergognarsi, vieni qui' urla Harry dalla camera da letto.
Esco dal bagno cercando di coprire la pelle nuda delle mie gambe il più possibile.
'Dai, smettila. Non sei mica la prima ragazza che vedo nuda!'
'Grazie dell'incoraggiamento. Penso che andrò a dormire sul divano'
Apro la porta della camera e scappo fuori.
'Presa!' dice sollevandomi in aria con le braccia strette attorno alla mia vita.
Mi butta sul letto e poi si stende di fianco a me.
'Ma io voglio dormire sul divano...' dico con tono da bimba.
'E io invece voglio che dormi qui' dice bloccandomi le braccia sopra la testa e venendomi sopra.
'Non so che idea ti sei fatto di me, ma io non sono una di quelle da una botta e via' dico seria.
'Lo so' dice sorridendomi.
'Io voglio che tu abbia rispetto per me' dico liberandomi dalla sua presa.
'E tu devi avere rispetto per me'
'Rispetto per cosa? Per il fatto che tu mi rispetti?'
'E io ti rispetto per questo' dice con tono da gentiluomo.
Mi zittisco per un momento e poi scoppio a ridere.
Per quanto lui possa essere dolce, per quanto lui possa essere simpatico, per quanto lui possa essere divertente, io devo pensare a me.
Non posso permettermi di farmi confondere da questo ragazzo, io ho una scommessa da vincere.
'Dato che sono venuta qua per dormire ho intenzione di farlo' dico mettendomi sotto le coperte.
Harry mi da dei colpetti sulla spalla con due dita.
'Che c'è?' gli chiedo un po' scocciata.
'Quella è la mia parte di letto' dice con un sorrisetto in faccia.
'Okkey, al mio tre io rotolo da questa parte e tu invece salti di qua' dico facendo dei gesti per mimare il da farsi.
'Uno.... due............ tre!'
Al mio tre rotolo come un salame dall'altra parte del letto, ma sbatto contro qualcosa.
'Harry! Ti avevo detto che dovevi saltare di là!' dico arrabbiata.
'Lo so, ma volevo vederti rotolare' dice per poi scoppiare a ridere.
'Molto divertente, davvero' dico dandogli una specie di schiaffo sul petto.
'E se lo facessi anche io?' dice allungando la mano per appoggiarla sul mio petto.
'Giuro che se provi anche solo a sfiorarmi io ti denuncio' dico seria.
Mi metto a sedere sul letto per osservare meglio le mosse di Harry.
Harry si siede a sua volta imitando il mio movimento.
Allunga una mano, però non mi tocca.
'Che stai cercando di fare?' chiedo a bassa voce.
Con l'indice mi sfiora la guancia, poi appoggia tutta la mano e avvicina il mio viso al suo.
'Se ti bacio mi denunci, giusto?' dice sfiorando il mio naso con il suo.
'Tanto ti denuncio comunque' dico a bassa voce.
'Meglio così' afferma Harry.
Appoggia delicatamente le sue labbra sulle mie, ma io mi tiro indietro cadendo dal letto.
Rimango distesa sulla moquette, vi dirò, è anche comoda.
Harry scoppia a ridere.
'Ti sei appena guadagnato una denuncia' dico puntandogli l'indice addosso.
'Mi fa piacere' dice guardandomi con tono di sfida.
Non chiedetemi perchè, però mi addormentai su quella moquette.
 
Il rumore di un clacson mi fa svegliare di soprassalto.
Alzo la testa e mi guardo intorno.
Appena sono abbastanza sveglia per rendermi conto della situazione urlo tutto d'un fiato.
La mano di Harry mi tappa la bocca.
'Stai calma!' esclama assonnato.
Sono distesa per terra, anzi, sono distesa sul corpo di Harry che è disteso per terra sotto al mio, spiegatemi perchè dovrei stare calma!
'Che diavolo ci fai sotto di me?' dico mettendomi a cavalcioni su di lui e tenendolo giù con una mano.
'Bhè, ieri ti sei addormentata sul pavimento'
'Questo lo so anche io!'
'E poi mentre dormivi hai detto:"Harry, vieni qui da me, non lasciarmi" ' dice imitando la mia voce.
'Io non parlo così!' dico facendo l'offesa.
'Poi io mi sono sdraiato di fianco a te e tu mi sei venuta sopra e hai detto:"Ti amo Harry" ' continua lui.
'No! Non è vero, te lo stai inventando!'
'Eh no cara' dice soddisfatto.
'Bugiardo, dimmi la verità!'
'Okkey, non hai proprio detto di amarmi però hai detto in un modo strano che mi vuoi bene, contenta?'
'Dimmi parola per parola tutto quello che ho detto!'
Cavolo, e se senza volere ho detto qualcosa riguardo alla scommessa?
Oddio, non voglio neanche pensarci.
'Hai detto una roba del genere:"Se mi porti delle patatine fritte ti voglio bene" poi io ti ho portato le patatine e le ho appoggiate sul comodino e tu hai detto:"Rotola Harry, rotola" e io mi sono sdraiato di nuovo di fianco a te e tu mi sei venuta sopra, di nuovo'
'Non ho detto nient'altro?' chiedo con il cuore che mi batte a mille.
'No, perchè?' chiede confuso.
Un sospiro di solievo ricopre il silenzio della stanza.
'Perfetto, portami delle patatine fritte!' esclamo.
'Se ti togli da sopra di me vado a friggertele però se vuoi posso restare anche qui sotto, ti confesso che non mi dispiace affatto'
Con uno scatto mi alzo in piedi, l'imbarazzo prende il sopravvento sul mio viso e divento tutta rossa.
'Muoviti che ho fame!' lo incoraggio.
Dopo dieci minuti che aspetto decido di andare in cucina a vedere che cavolo sta combinando.
Entro di scatto dalla porta e a quanto pare colgo Harry di sorpresa.
Subito chiude la telefonata e appoggia il telefono sul tavolo.
'Non c'è bisogno che riattacchi per colpa mia, me ne vado se vuoi' dico indicando la porta della cucina con il pollice.
'Non era niente di importante' dice cercando di giustificarsi.
Si capisce che sta mentendo, si sente dal suo tono di voce.
A mio parere sono stata qui anche troppo quindi vedo di levare le tende.
'Bhè, io se non hai niente in contrario, andrei in hotel' dico raccogliendomi i capelli in una coda.
'Io passerò tutto il giorno in ospedale...' dice pensieroso.
'Non fare niente di stupido Styles!' dico aprendo la porta d'ingresso.
'Potrei dire la stessa cosa a te' dice appoggiandosi alla porta della cucina.
Gli mostro il mio dito medio e glielo sventolo in faccia.
'Gran bel dito, complimenti' oggi è in vena di fare sarcasmo.
'Smettila!' dico chiudendo la porta e scendendo le scale di corsa.
Prendo un taxi e torno al mio hotel.
 
Sono le nove di sera e Harry non mi ha inviato nessun messaggio.
Forse ha passato tutto il giorno in ospedale e ha intenzione di passarci anche tutta la notte.
Fatto sta che decido di accendere il mio computer portatile.
Vado su facebook e su twitter a rispondere a qualche fan.
Un'idea geniale mi passa per la mente: e se andassi a vedere qualche sito per vedere che cosa si dice in giro di Harry?
Vado su Google e scrivo: Harry Styles.
Ci sono un sacco di foto, alcune sono davvero belle.
Poi scorro più in giù, ci sono anche un sacco di pagine su facebook.
Ne apro una a caso e leggo qualche post:
"Harry un'oretta fa da Nandos insieme alla sua amica Taylor"
Il post è accompagnato da una foto, la apro.
Quindi Harry non ha passato il pomeriggio con me per stare con quella stangona bionda ossigenata?!
Oh, adesso mi sente, eccome se mi sente!
(Ehilà! Fortunatamente oggi sono riuscita a pubblicare il settimo capitolo pur essendo in montagna, l'hotel ha la wi-fi a disposizione, che culo ahahahaha! Questo capitolo è un po' più lungo degli altri, a parer mio. Spero come al solito che vi piaccia. Qui in montagna ci si rilassa molto quindi sono riuscita a scrivere molto più che a casa, con questo vorrei dire che ho scritto già anche l'ottavo capito ma lo pubblicherò fra uno o due giorni, spero che valga la pena di aspettare, recensite in bene o in male, ma recensite. Grazie mille, Lotti)

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Capitolo 8
*** Settimo giorno, prima settimana ***


Non so cosa mi dia più fastidio, il fatto che Harry sia uscito con un'altra oppure che mi abbia mentito.
E poi se loro due sono amici io allora sono Brad Pitt.
Si capisce dalla foto che non sono semplici amici.
Ma chi crede di prendere in giro?!
Sono incavolata nera, sento il sangue pulsare nelle mie vene.
Se lo avessi davanti in questo momento lo prenderei a calci.
Mi lascio cadere per terra e do due pugni al pavimento.
Tengo i denti stretti mentre cerco di calmarmi.
Come ha potuto farmi questo?!
Come gli è anche solo venuto in mente di potermi rimpiazzare con quella stangona da quattro soldi?
Sono troppo arrabbiata per ragionare, infatti mi sa che sto per farne una delle mie.
Stampo la foto e me la metto in tasca.
E' tardi, sono le nove e trenta di sera ma questo non è abbastanza per riuscire a fermarmi.
Esco dall'hotel e vado fino a dove abita Harry a piedi, sarà sicuramente andato lì per completare l'opera e portarsela a letto.
Durante il tragitto raccolgo qualche sasso abbastanza grande e sopra uno di essi ci scrivo sopra con un pennarello nero: SEI UNO STRONZO, TI ODIO.
Appena arrivata davanti al palazzo faccio un bel respiro profondo.
Prendo bene la mira e lancio il sasso attaccato alla finestra della sua cucina, quella da cui lo avevo sorpreso a fissarmi il primo giorno che siamo usciti insieme.
Il vetro si frantuma in mille pezzi e il sasso cade sul pavimento.
Resto immobile sotto alla finestra, voglio che Harry venga giù e che mi affronti.
'Ma che cazzo?!' sento urlare da Harry.
Dopo qualche secondo lo vedo affacciarsi alla finestra.
'Hope, ma che cazzo hai fatto?!'
Senza pensare tiro un'altro sasso ma questa volta becco lo scuro della finestra.
Harry si ripara la testa proteggendola con le mani.
'Ma sei impazzita?! Che cazzo ti viene in mente di fare?!' dice urlando.
Dal tono della sua voce si capisce che è parecchio arrabbiato.
'Vieni giù se hai il coraggio!' gli urlo lanciandogli un'altro sasso che però colpisce un'altra volta lo scuro.
Dopo un minuto lo vedo sbucare fuori dalla porta d'ingresso del palazzo.
E' uscito di fretta, infatti si sta ancora infilando la giacca.
'No, non avvicinarti!' gli urlo.
Harry allora corre verso di me, ma appena è abbastanza vicino lo spingo via con forza.
'Sei uno sporco traditore di merda!' gli urlo mentre una lacrima riga il mio viso.
Harry dev'essersi accorto che si tratta di una cosa seria.
Rimane in piedi a fissarmi, quasi come se si sentisse in colpa per me.
E la conferma dell'importanza della situazione si capisce anche dal fatto che sto piangendo.
'Io non capisco...' dice Harry a bassa voce.
'Non capisci? Non prendermi per il culo perchè sai bene di cosa sto parlando!' dico incazzata nera.
Harry sembra non capire.
Tiro fuori dalla tasca la foto che poco prima avevo stampato, la accartoccio e gliela lancio addosso.
Harry la raccoglie da terra e la apre.
Appena solleva la testa per guardarmi io mi giro ed inizio a correre.
Cosa abbastanza inutile dato che mi prende quasi subito.
Mi solleva da terra e mi mette sulla sua spalla come se fossi un sacco di patate.
'Mettimi giù! Voglio andarmene, non voglio più vederti!' dico dandogli dei pugni sulla schiena.
Harry sale le scale ed entra nel suo appartamento e appena chiude la porta d'ingresso si decide a mettermi giù.
'Io ti odio, non voglio vederti mai più!' gli urlo in faccia.
Harry subito si fionda su di me per baciarmi.
'Che cazzo fai?!' dico dopo avergli tirato uno schiaffo.
'Sei davvero così gelosa?' chiede lui.
'Io non sono gelosa! E' solo che tu non puoi uscire con lei invece che con me mentre ci stiamo frequentando! Tu mi hai tradito!' dico cercando di calmarmi un po'.
'Questo vuol dire che sei la mia fidanzata?' dice appoggiando la sua fronte contro la mia.
'Ovvio che no! Davvero ti aspetti, dopo avermi tradita davanti a tutti, che io voglia ancora stare insieme a te?!' dico mentre mi raccolgo i capelli.
'Sì, perchè io non ti ho tradita' dice serio.
'Certo e questa come me la spieghi?' dico sventolandogli in faccia la foto.
'Semplice, è photoscioppata' dice convinto.
'Davvero credi che io sia così stupida da crederti?!'
'Io sono stato tutto il giorno in ospedale e poi Taylor e io non stiamo più insieme quindi non devi preoccuparti' dice accarezzandomi una guancia.
'Cosa? Stavate insieme e ci sei uscito di nuovo?!' dico incredula.
'Ma che cavolo! Come devo dirtelo che io e lei non ci caghiamo ormai da mesi?!' dice alzando il tono di voce.
'Davvero?' sussurro al suo orecchio.
'Davvero'
Dopo quelle parole così sincere gli salto in braccio e lo stringo forte a me.
'Sai, per un momento ho davvero creduto di averti perso' dico inconsciamente.
'Mi fa piacere sapere che sei così gelosa'
'Non sono gelosa!' esclamo imbarazzata.
'E comunque, mi piaci quando sei così violenta. Mi fai eccitare' mi sussurra all'orecchio.
Le parole di Harry mi fanno venire la pelle d'oca.
'Mi metteresti giù?' gli chiedo guardandolo negli occhi.
Harry mi rimette con i piedi per terra e mi guarda pensieroso.
'Che hai da guardare?'
'Stavo cercando di capire che taglia di reggiseno porti' dice serio.
'Vai a quel paese' gli dico aprendo la porta d'ingresso.
'E comunque grazie per il vetro' dice sarcastico.
'E' stato un piacere, tesoro' dico chiudendomi la porta alle spalle.
Mi faccio portare in hotel da un taxi e mi addormento verso mezzanotte.
 
Mi sveglio per colpa della luce, ieri sera mi ero dimenticata di tirare le tende.
La luce è accecante e invade tutta la stanza.
Sono quasi le undici e ho una fame che ormai non ci vedo più.
Chiamo il servizio in camera e mi faccio portare la colazione.
Mangio tutto molto lentamente a differenza delle colazioni scorse.
Mi infilo dei pantaloni neri, una felpa color militare e i miei soliti anfibi neri.
Esco a fare una passeggiata.
Oggi non credo che pranzerò, ho fatto colazione tardi..... AHHAHHAHAAHAHHAHAHAHHHHAHAHAAHAHAHHAAHAHAHAHHAHAHAAHHAH scherzavo.
All'improvviso mi arriva un messaggio da Harry:
-Oggi starò in ospedale tutto il giorno, operano mia madre. H.-
Mi fa un po' pena, vorrei stargli vicino in questo momento, gli rispondo:
-Vuoi che io venga lì con te? H.-
Dopo qualche minuto mi arriva la sua risposta:
-Non ti obbligo a fare ciò che non vuoi fare, però se vuoi venire ti aspetto nel corridoio del secondo piano verso le otto. H.-
Senza pensare gli rispondo:
-Ci sarò. H.-
 
Verso le sei e trenta scendo le scale e faccio una passeggiata fino all'ospedale.
Appena arrivo al secondo piano vedo Harry e gli altri quattro circondati da almeno trenta ragazze.
Di impulso mi butto in mezzo alla folla.
'Siamo in un ospedale, portate rispetto e levatevi dal cazzo!' dico arrabbiata.
Le ragazze mi guardano male, ma poi dopo qualche minuto se ne vanno senza lasciare traccia.
'Sei sempre così fine?' chiede Louis con tono sarcastico.
'Sempre' dico scontrosa.
Liam mi viene in contro e mi abbraccia.
'Stai calmo piccolo topo' dice ridendo.
Sì, gli piace chiamarmi piccolo topo. 
Giuro che non ho idea di come abbia fatto a farsi venire in mente quello strano soprannome.
Harry ci raggiunge e mi strappa dalle braccia di Liam.
'Ciao tesoro' dice baciandomi appassionatamente.
E' geloso.
Quando è geloso fa sempre così, anche due giorni fa quando ero andata a pranzo con Liam, si è comportato allo stesso modo, come se cercasse di marcare il suo territorio.
Mi stacco da lui e mi metto a sedere su una sedia a lato del corridoio.
Harry si siede alla mia destra mentre Liam si siede alla mia sinistra.
Gli altri tre rimangono in piedi a parlare dei fatti loro.
'La stanno già operando?' chiedo guardando Harry.
'Sì, è sotto i ferri da due ore ormai'
I minuti passano, Harry appoggia la testa sul mio petto e io gli accarezzo i ricci delicatamente.
E' divertente fargli le coccole, i suoi riccioli sono così morbidi.
Rimaniamo così fino alle undici di sera.
'Vuoi che ti porto a casa?' chiede Liam prendendomi la mano.
'Ci penso io' dice Harry.
Mi alzo dalla sedia tenendo Harry per mano.
Abbraccio Liam e poi raggiungo Harry fuori dall'ospedale.
Salgo sulla moto e mi aggrappo a lui.
Appena arriviamo davanti al mio hotel Harry si ferma.
'Tesoro, siamo arrivati'
Scendo dalla moto molto lentamente.
'Bhè...' dico titubante.
'Sì!' dice Harry impaziente.
'Vuoi salir...'
'Sì!' esclama Harry interrompendomi.
Saliamo le scale fino al mio appartamento.
Apro la porta e Harry la chiude velocemente dopo essere entrato.
Fa uno scatto in avanti e mi blocca attaccato al muro.
Prima che possa fare qualsiasi cosa mi spremo le meningi per dire qualcosa di sensato.
'Domani c'è la partita!' esclamo tenendo gli occhi chiusi forzatamente.
'Lo so' dice Harry.
Riapro un occhio e subito dopo quell'altro.
'Questa volta non ho i biglietti'
'Ottimo, perchè avevo in programma di cucinare per te domani sera mentre guarderemo la partita comodamente a casa mia' dice soddisfatto.
'Okkey' dico a bassa voce.
Harry appoggia una mano sul mio fianco e una sulla mia guancia.
Si avvicina lentamente, cosa strana dato che fino a tre secondi fa mi sarebbe saltato addosso senza pensarci due volte.
'Bene, adesso che sei salito penso che andrò a letto, buona notte' dico liberandomi dalla sua presa.
'Ma come?! Mi lasci così?' dice deluso.
'Buona notte!' urlo dalla camera da letto.
Harry esce dalla porta sbuffando, a quanto pare aveva altri programmi per questa sera.
(Okkey, non ho resistito e ve l'ho pubblicato oggi. Credo che per il prossimo capitolo mi ci vorranno almeno tre giorni perchè ho qualche idea ma non mi è ancora venuto in mente come svilupparla al meglio. Non fate i furbetti e recensite perchè tanto io vedo che leggete la mia storia e mi fa molto piacere però mi farebbe ancora più piacere se la recensiste. Okkey? Okkey. Benissimo, auguro un felice non compleanno a tutti quelli che oggi hanno gli stessi anni che avevano ieri, perfetto. Vi lascio prima di impazzire definitivamente, Lotti)

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Capitolo 9
*** Ottavo giorno, seconda settimana ***


LEGGETE ASSOLUTAMENTE LE NOTE SOTTO

Mi stiracchio goffamente mentre rimango immersa fra le coperte.
Lancio un'occhiata all'orologio e mi accorgo che sono solo le dieci.
Nascondo la testa sotto il cuscino cercando di riaddormentarmi.
Non sono mai stata così sveglia di mattina.
Gli occhi sono completamente spalancati, non sono per niente stanca.
Sarà perchè ho già in mente la recita che metterò in scena questa sera e sono eccitata al solo pensiero.
Ho programmato tutto nei minimi dettagli.
Se oggi non sclera almeno un po', allora vuol dire che è scemo forte.
Preparo una scatola con dentro le cose che porterò da Harry e l'appoggio vicino alla porta d'ingresso della mia stanza.
Oggi sarà un giorno memorabile, vorrei che Rica potesse vedermi, sarebbe fiera di me.
Improvvisamente Jake spalanca la porta.
'Ehi sorellina! Dov'eri sparita tutto questo tempo?' chiede assonnato.
'Stavo lavorando' dico improvvisando.
'Ah davvero? E magari questo lavoro ha anche un nome, tipo... Harry Styles?!' dice con una punta di disprezzo.
'Perchè lo odi così tanto?'
'Non lo odio!'
'Jake!'
'E va bene, hai vinto. Lo ammetto, mi sta sulle palle' dice fiero di se.
'Ma perchè?' chiedo confusa.
'Perchè fa troppo lo spaccone, si crede il più bello del mondo e invece è solo un ragazzino impertinente e flaccido'
'Flaccido?' chiedo cercando di trattenere le risate ed essere il più seria possibile.
'Ma sì! Ma l'hai visto bene? Lui non è mica come me!' esclama soddisfatto mentre si palpa il muscolo del braccio.
A volte mio fratello può sembrare scontroso e per niente simpatico.
Però vi posso giurare che con me è il ragazzo migliore del mondo.
E' divertente e sensibile, si preoccupa per me.
Lui è allo stesso tempo sia la mamma e sia il papà che non ho mai avuto.
Lui c'è sempre anche se molte volte io lo trascuro, è molto premuroso.
Una volta, in terza media, ha picchiato un mio compagno di classe perchè non mi aveva dato un pezzettino della sua merenda.
Mi ricordo che quella volta rimasi dietro all'armadio a spiare tutta la scena.
Risi come non mai, Jake è proprio il fratello migliore del mondo.
'Certo Jake' dico ridendo.
'Aspetta, aspetta!' dice guardandomi sconvolto.
'Non è che per caso ci sei andata a letto?' continua tenendo lo sguardo fisso su di me.
'No, solo in moto' dico senza pensarci troppo.
'Oh mio dio! L'avete fatto sulla moto! Appena lo sapranno i paparazzi...' dice infilandosi le mani fra i capelli.
'Certo che tu non capisci proprio niente eh!'
'Ma scusa... come avete fatto a farlo sulla moto?!'
'Ma non abbiamo fatto niente! Né a letto, né in moto e né in qualsiasi altra cosa. Ripigliati'
'Dovresti formulare meglio le tue frasi, potresti farmi venire un infarto una volta di queste' dice emettendo un sospiro di sollievo.
'Torna a dormire' dico scompigliandogli i capelli.
Jake mi stampa un bacio sulla guancia e poi torna nella sua camera.
Durante questa settimana non ha fatto altro che dormire.
Posso assicurarvi che è una caratteristica di famiglia.
Tale fratello, tale sorella (lo so che non è questo il detto, però così è più yeah).
 
'Cavolo! Vorrei venire con te e vedere tutto con i miei occhi!' esclama Rica.
'Immaginavo, lo farò letteralmente impazzire' dico ridendo.
'Dovrai farlo urlare dalla disperazione!' aggiunge Rica.
'Ehi! Vacci piano! Non sono poi così cattiva... o forse sì?' mi chiedo per poi ridere.
'Io dico che lo sei, credimi' dice convinta.
'Okkey, Harry arriva tra mezz'ora, ho ancora un po' di tempo per prepararmi psicologicamente' dico facendo un respiro profondo.
'Io dico che devi anticiparlo e andare là adesso'
'Io dico che tu dici un po' troppe cose'
'E io ti dico di no'
'E io ti dico che ci sentiamo un altro giorno perchè sto per andare a fare una bella sorpresina a qualcuno che sai tu'
'E io ti dico che ti devi muovere'
'E io ti dico che dobbiamo smetterla di dire "e io ti dico"!'
'E io ti d...'
'Non stavo scherzando' la interrompo.
'Okkey, divertiti' dice per poi riattaccare.
Raccolgo la scatola da terra, esco dall'hotel e mi dirigo sul lato destro della strada.
Fermo un taxi e mi siedo comodamente nei sedili posteriori.
'Darmon Street ventinove, grazie'
Il tassista mette in moto e durante il tragitto mi ripeto mentalmente tutto quello che dovrò fare.
Appena arrivati davanti all'appartamento allungo i soldi al tassista e scendo dalla macchina.
Entro nel palazzo e inizio a salire le scale.
Non ricordo più in che piano abita Harry...
Continuo a salire le scale finché non vedo una porta socchiusa.
La porta socchiusa è quella dell'appartamento di un signore anziano mentre quella di fronte dev'essere per forza quella di Harry.
Appoggio lo scatolone per terra e inizio a suonare il campanello con insistenza e senza fermarmi un attimo.
Appena apre la porta urlo.
'Sorpresa!'
'....non ti dovevo venire a prendere io?!' chiede guardandomi dalla testa ai piedi.
Per la cronaca, mi sono messa un vestito da contadinotta, mi manca solo il cappello di paglia.
'Infatti, sorpresa!' dico spalancando le braccia.
'Entra, io stavo cucinando' dice rimettendosi ai fornelli.
Senza farmi notare troppo raccolgo lo scatolone da terra e vado nella sua camera da letto.
Appoggio la scatola sulla sedia e inizio la mia opera.
Stendo una coperta rosa ai piedi del letto posizionandoci sopra tre orsacchiotti di peluche.
Appoggio sul suo comodino cinque cornici contenenti delle mie foto autografate con tanto di dedica e poi passo al bagno.
Sostituisco i suoi asciugamani con i miei, rosa con del pizzo ai bordi.
Metto il mio spazzolino fucsia nel porta spazzolini insieme al suo.
Apro il mobile sopra al lavandino e lo svuoto dalla sua roba riempiendolo poi con assorbenti di tutte le taglie, attrezzi strani per farsi i peli, creme vaginali e boccette di profumi nauseanti.
Poi stendo per terra una pedana rosa lucida e ricopro la tavoletta del Water con un tessuto rosa peloso.
Senza dare troppo nell'occhio, mi addentro in sala e stendo una coperta fucsia sul divano per poi appoggiarci sopra degli altri orsacchiotti di peluche ordinati dal più piccolo al più grande.
Sul tavolino appoggio altre sette cornici e dopo essermi guardata bene intorno vado a curiosare fra i suoi cd per fargli credere che è l'unica cosa che ho fatto fino ad adesso.
Scelgo un cd e lo metto nello stereo inginocchiandomi a terra.
La prima canzone dell'album è "you're so vain" di Carly Simon.
Sorrido a Harry, che è in cucina a controllare il cibo, molto innocentemente e poi inizio a canticchiarla.
Harry mi raggiunge e mi guarda sorridendo.
Mi alzo in piedi e inizio a ballare intorno a lui.
Dopo qualche giravolta gli vado davanti e ridendo mi alzo il vestito fino a metà gamba poi lo riabbasso velocemente.
'... è pronto' dice Harry molto distrattamente mentre mi fissa le gambe.
Lo prendo a braccetto e mi conduce in sala.
'Si accomodi signorina' dice spostando la sedia con fare da maggiordomo.
'Grazie' dico facendo una smorfia divertita.
'La partita inizia tra precisamente due minuti' dice mettendo la padella sul tavolo.
'Cos'è?' chiedo curiosa mentre mi metto il tovagliolo sulle gambe.
'Agnello' dice mentre prende un pezzo dalla padella.
'A te ho riservato il pezzo migliore' dice mettendo il pezzo nel mio piatto.
A questo punto entro in gioco io.
Mi porto una mano sulla fronte e abbasso lo sguardo socchiudendo gli occhi.
Dopo qualche secondo di silenzio inizio a far finta di piangere.
'Cosa c'è tesoro?' dice Harry inginocchiandosi di fianco a me.
'Tutto questo, tu...' e poi continuo a far finta di piangere.
'Oh tesoro, l'ho fatto con piacere!' dice accarezzandomi un braccio.
Alzo lo sguardo verso di lui facendo una faccia scandalizzata.
'Come hai potuto?'
'.....ma..' lo interrompo.
'Lascia stare la capretta' dico piagnucolando e calcando sulla parola "capretta".
'Sei vegetariana? Vuoi delle carote?' chiede lui quasi nel panico.
'Mi viene da vomitare' dico alzandomi dal tavolo e facendo finta che mi esca il vomito dalla bocca.
A volte mi chiedo perchè ho scelto di intraprendere una carriera da cantante pur avendo codeste esagerate doti teatrali.
'Sta per iniziare la partita...' dice Harry guardandomi preoccupato.
'Guardala pure, io andrò a mangiare cose per vegetariani tutta sola, sola soletta, io, me e me stessa' dico con la faccia da cane bastonato.
'No... andiamo' dice prendendo la giacca.
Non avrebbe resistito a lungo, troppi sensi di colpa.
 
'E quindi questo è un ristorante vegetariano?' chiede Harry alzando un sopracciglio.
'Sì' dico tirandolo per un braccio per farlo entrare dentro al ristorante.
Ordiniamo entrambi riso con verdure.
Dopo aver ordinato faccio finta di sentirmi male.
'Non mi sento molto bene, vado in bagno' dico alzandomi dalla sedia.
Mi dirigo lentamente verso il bagno e arrivata davanti alla porta mi volto indietro.
Harry non sta guardando, perfetto.
Con uno scatto fulmineo entro in cucina e mi preparo un hamburger con bacon e pollo.
Addento il mio hamburger e guardo il televisore.
'Ehi ragazzi, come sta andando?' chiedo dando un'altro morso all'hamburger.
'Male, non abbiamo ancora segnato!' mi risponde il cuoco.
'Cavolo! Ci vediamo tra poco' dico appoggiando il panino sul bancone.
Esco dalla cucina senza farmi notare e ritorno al mio tavolo.
'Come ti senti?' chiede Harry preoccupato.
'Male' dico massaggiandomi la pancia e facendo un'espressione dolorante.
'Ci hanno portato le ordinazioni' dice mettendosi in bocca una forchettata di verdure.
Dalla sua espressione si capisce che è disgustato.
Prendo in mano la forchetta e muovo un po' il riso, ha davvero un aspetto orribile.
Mi decido a prenderne una forchettata piena.
'Ce c'è? Il riso non è buono?' chiede la cameriera.
'No...' dico abbassando lo sguardo.
Sento gli occhi della cameriera puntati su di me, è inquietante.
'Il mio fidanzato pensa che sono grassa e io non riesco più a mangiare davanti a lui' dico piagnucolando mentre alzo di scatto la mano che stringe la forchetta.
La forchettata piena di riso finisce sui vestiti di Harry e io devo sforzarmi davvero tanto per non ridere.
La cameriera guarda Harry disgustata e le persone che sono qui a mangiare si voltano verso Harry e fanno la stessa identica cosa.
Mi alzo di scatto.
'Non mi sento molto bene' dico dirigendomi verso il bagno.
Entro in cucina furtivamente e mi affaccio in sala per ascoltare.
'Non è vero! Io non penso che lei sia grassa!' dice Harry imbarazzato.
'Che gentaglia i ragazzacci di oggi' dice la cameriera scuotendo la testa.
Una risatina mi scappa dalle labbra, mi sono trattenuta anche troppo.
Riprendo il mio hamburger e guardo il televisore.
'Si avvicina... la passa! La passa! Corre... corre... sta per tirare! ....tira!' commenta il telecronista.
'Nooo!' urlo con la bocca piena di cibo.
'Cavolo! Non doveva finire così! Dovevamo fare almeno questo gol!' si lamenta il cuoco.
'Ci rifaremo, la prossima partita andrà meglio' dico dandogli qualche pacca sulla spalla.
Finisco l'hamburger e torno in sala da Harry.
'Stai meglio?' chiede Harry.
'Un pochino' dico sorridendogli ingenuamente.
Harry paga tutto e poi usciamo dal ristorante.
Saliamo sulla moto e a tutta velocità ci dirigiamo a casa di Harry.
Appena arrivati saliamo le scale di corsa e quando siamo dentro all'appartamento Harry si butta sul divano e afferra il telecomando.
'Lo sport... lo sport... lo sport' dice concentrato mentre clicca i tasti giusti del telecomando.
Mi siedo sul divano e aspetto, non si è nemmeno accorto dei miei orsacchiotti.
Il telecronista commenta tutte le azioni della partita.
'Non so come abbia fatto a sbagliare quel gol!' dico un'attimo prima che facessero vedere la scena.
Harry mi guarda incredulo.
'Come facevi a sapere che l'avrebbe sbagliato?'
E adesso che gli dico?!
'Bhè... sbaglia sempre i gol da quella posizione' dico un po' titubante.
Harry ci pensa qualche secondo e poi mi risponde.
'No! Lui non sbaglia mai da quella posizione!' esclama convinto.
Okkey, è ora di mettere in atto il piano B.
Appoggio velocemente la mano sulla coscia di Harry.
Lentamente volto la testa verso di lui e gli sorrido maliziosamente.
Poi faccio uno scatto e gli vado sopra e inizio a baciargli il collo.
Scendo più in basso, gli sbottono la camicia e poi gli bacio il petto.
'La principessa Sofia vuole venire fuori a giocare?' chiedo con aria divertita.
'La principessa Sofia?' ripete lui.
'Troppo grande, troppo piccolo, non lo so. Lo scoprirò' canticchio.
Harry si alza in piedi e appoggia le mani sulle mie spalle.
'Ehi, ehi, ehi. Non puoi chiamare il mio pene "principessa Sofia"!' dice con tono di rimprovero.
'Sì che posso!' dico con tono giocoso.
'No, devi dargli un nome più mascolino. Tipo... torre, oppure... spada..' dice lui indeciso.
'Oppure Krul! Krul il re dei guerrieri!' dice soddisfatto.
'Allora, Krul re dei guerrieri... vuoi venire fuori a giocare?'
'Oh mio dio' sbuffa Harry a bassa voce.
Mi vado a sedere sul suo letto mentre lui va in bagno a rinfrescarsi.
Dopo qualche minuto lo sento urlare.
Rica voleva che lo facessi urlare dalla disperazione?
Detto fatto.
'Oh yes!' esclamo vittoriosa.
Sta già impazzendo.
'Buona notte tesoro. Riguardati' dico uscendo dall'appartamento.
Posso dire di aver fatto un ottimo lavoro oggi.
Fra tre giorni al massimo lo metto a KO definitivamente.
(Eccomi qui gente! Siamo appena entrati nella settimana finale della storia. E' incredibile, a me sembra di avere appena iniziato a scriverla e invece fra una settimana finisce già. Vorrei fare un ringraziamento speciale alla gentilissima chiara_noce (visto, te l'avevo detto che lo facevo). E' inutile dire che sarei molto felice se recensiste i miei capitoli perchè ormai credo che lo sappiate già. Ma ora veniamo alle cose davvero importanti: due miei amici hanno fatto la cover di Little Things, non sono bravi come i nostri amati One Direction, però a mio parere se la cavano egregiamente. Vi metto il link qui sotto (http://www.youtube.com/watch?v=Pzuo1zUAoEE), ascoltateli, non ve ne pentirete e magari ditemi qualcosa per messaggio per farmi sapere se vi sono piaciuti o no. Grazie mille, Lotti)

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Capitolo 10
*** Nono giorno, seconda settimana ***


L'assordante suoneria del mio cellulare interrompe i miei bellissimi sogni.
Alla cieca butto la mano sul comodino e afferro il telefono.
'Pronto?' dico assonnata e scocciata allo stesso tempo.
'Allora? Allora? Com'è andata ieri sera?' chiede impaziente Rica.
'Cavolo Rica! Sono solo le sette!' mi lamento.
'Ah già, è vero che lì siete indietro' dice ridendo.
'Tanto per cominciare, io sarei più avanti di te anche se andassi alle Hawaii'
'Dai, dimmi di ieri sera. Che sono ignorante lo so già di mio' dice ridendo.
Boh, io non lo so.
La gente fa delle battute e poi ride da sola.
Sorridi e annuisci Hope, sorridi e annuisci.
'E' andato tutto secondo i piani' dico soddisfatta.
'Ma proprio tutto?' chiede Rica interessata.
'Tutto, tutto. E' andata persino meglio di quel che credevo' dico mentre mi sdraio a pancia in su.
'Anche la principessa Sofia?' chiede ridendo sotto i baffi.
'Anche la principessa Sofia! Avresti dovuto vedere la sua faccia quando gli ho chiesto: "La principessa Sofia vuole venire fuori a giocare?" ' dico per poi sprofondare in una sonora risata.
'Sei un mito!' 
'Modestamente' dico facendo una faccia compiaciuta.
'Vorrei essere lì per abbracciarti' dice Rica con una vocetta dolciosa.
'Oh piccolina mia! Fra una settimana sarò lì da te, te lo prometto!'
'Ti lascio dormire' dice Rica tutta pimpante.
'Perchè? Cosa stai andando a fare?' chiedo curiosa.
'Ma... niente!'
'E dai Rica, siamo amiche da tanto. A me puoi dirlo' dico con tono amichevole.
'Sei sicura che non mi picchi?' 
'Anche se volessi non potrei dato che sono qui' dico molto sinceramente.
'Va bene... io.... ho perso il video'
'Cosa?!' dico tirandomi su di scatto.
'Eh l'ho perso, ho perso il video' dice innocentemente.
'Cazzo Rica! Ma come hai fatto a perderlo?!'
'Stavo scherzando' dice scoppiando a ridere.
'Sei una caccola, mi hai fatto venire un infarto' dico appoggiandomi una mano sul cuore.
Cavolo, sto avendo al minimo duemila palpitazioni al minuto!
'Non devi farmi degli scherzi del genere' dice sollevata.
'Ma non era uno scherzo' dice seria.
'Ma mi prendi per il culo?'
'Sì' dice per poi scoppiare a ridere di nuovo.
'Ma sai che oggi sei proprio la cattiveria in persona?!'
'Era solo uno scherzo, non prendertela'
'Come fai a dirlo? Ci sono io su quella pellicola! Potrebbe rovinarmi la vita!' questa volta un po' di rabbia si fa spazio fra le mie parole.
'Dai, mi dispiace Hope. Ti prometto che non lo farò mai più' dice baciandosi i mignoli in segno di promessa.
'Mi prometti che appena sarà finito tutto questo, tu brucerai quel video? Me lo prometti?' chiedo a voce bassa.
Nessuna risposta, solo il silenzio e dopo poco lo schiocco dei suoi baci sui mignoli.
'Te lo prometto' sussurra.
 
-Harry mi ha detto che ieri sera sei stata birichina. L.-
Birichina? 
Ma come parlano i giovani d'oggi?!
-Ah sì?! E che avrei fatto per essere così "birichina"? H.-
-...Sofia ahahhahah L.-
Harry si è offeso perchè ho chiamato il suo pene "principessa Sofia".
A parte che io lo trovo un bellissimo nome però ditemi voi se vi sembra un motivo valido per offendersi.
-Per oggi ho programmato cose peggiori. H.-
Eh sì, questa notte mi è venuta in mente un'idea geniale.
Andrò da sua madre e mi farò dare delle sue foto da piccolo per creare il nostro album di famiglia.
Si scandalizzerà talmente tanto che vorrà cacciarmi fuori dal suo appartamento a calci.
-Cos'hai in mente? Sono curioso. L.-
Certo, stai sicuro che te lo vengo a dire a te.
-Lo saprai quando te lo dirà Harry. Ci sarà da piangere. H.-
-Conteniti. Sei pur sempre una donna. L.-
E allora?
Chi ha mai detto che le donne sono per forza tutte belle, dolci e carine?!
Io sono una ribelle, una di quelle che se gli dici di andare a destra, lei va a sinistra.
Io sono padrona di me stessa e nessuno riuscirà mai a domarmi.
Ecco perchè quando sono andata alle audizioni di xFactor ho scileto il brano "Can't be tamed" di Miley Cyrus, perchè mi rappresenta, io non posso essere domata.
Passiamo a cose più importanti...
Mi faccio portare l'elenco telefonico nella stanza tramite il servizio in camera.
Scorro le voci nell'elenco finché non trovo "Anne Cox".
Perfetto, ce ne sono più di venti.
Mi copro gli occhi con una mano e sorteggio a caso una delle tante.
La dodicesima.
Copio il numero sul mio cellulare e poi la chiamo.
'Pronto?'
'Salve! Lei è Anne Cox?'
'In carne ed ossa. Più carne che ossa, intendiamoci' dice ridendo.
'Quindi lei è la madre di Harry Styles?' chiedo speranzosa.
'Sì, in carne ed ossa'
Non posso crederci, sono un mito! 
Al primo colpo! 
Dovrebbero farmi un monumento.
'Che bello, io sono Hope Sartori'
'Oh mia cara! La fidanzatina del mio bimbo! Vi ho visti sul giornale'
'Davvero? ...vabbè, non è per questo che la chiamo'
'Dimmi tutto cara'
'Io mi chiedevo se poteva mandarmi delle foto di Harry per fare il nostro album di famiglia' dico un po' titubante.
Perchè non parla?
Perchè non dice niente?
Un urlo improvviso mi spacca il timpano.
'Aaaaaa che bello, sì! Te le mando per posta elettronica così puoi fare il lavoro sul computer e dammi pure del tu'
'Fantastico!' esclamo emozionata.
'Oh mia cara, fatti sentire così qualche volta ci vediamo' 
Che dolce la mamma di Harry, è così disponibile.
'Certo, memorizzi questo numero, è il mio. E mi mandi pure le foto sul cellulare, è troppo gentile' dico con tono amichevole.
'Hai una bellissima voce, sai mia cara?! E ti obbligo a darmi del tu!'
'Faccio la cantante' dico come se fosse ovvio.
Bhè, sì, in un certo senso è ovvio...
'Wow, un giorno devi assolutamente cantare per me! Scusa ma devo correre a cucinare, è stato bellissimo conoscerti' dice frettolosamente.
'Anche per...' ormai ha già riattaccato.
'....me' finisco la frase un po' delusa.
 
Dalle nove di mattina fino alle quattro del pomeriggio, mi dedico interamente all'album famigliare.
E devo dire che è anche venuto abbastanza bene, sono soddisfatta di me stessa.
Allora decido di chiamare Harry.
Harry non risponde quindi decido di lasciargli "qualche" messaggio nella segreteria telefonica:
16 e 20:"Ciao tesoro, sei in casa?"
16 e 27:"Ah, sono Hope!"
16 e 45:"Yuhuh ci sei amorino?"
16 e 46:"Stai lavorando?"
16 e 47:"Che stai facendo?"
16 e 48:"Tesoro! Io mi annoio"
16 e 49:"Mi manchi tanto"
16 e 50:"Nel caso tu volessi saperlo, mi sto togliendo i vestiti"
16 e 51:"Ora i vestiti sono sul pavimento"
16 e 52:"Io invece sono sul letto"
16 e 53:"Nuda"
 
Prendo un taxi e mi faccio portare a casa di Harry alle cinque del pomeriggio.
Appena arrivo davanti alla porta trovo Harry che sta entrando nell'appartamento.
'Tesoro!' urlo mentre corro ad abbracciarlo.
'Ciao piccola' dice stringendomi a se.
Tanto per farvelo sapere, oggi non sono vestita da contadinotta.
Corro dentro ed elimino i messaggi che avevo mandato prima.
Mostro un sorrisetto innocente ad Harry e mi siedo al tavolo.
'Guarda tesoro!' dico mostrandogli l'album.
'Che cos'è?' chiede perplesso.
'E' il nostro album di famiglia!' 
'Ma... ma noi non abbiamo una famiglia' dice come se stesse parlando con una stupida.
Appoggio una mano sulla fronte e chino il capo.
Dopo pochi secondi inizio a far finta di piangere per attirare la sua attenzione.
'No tesoro, non fare così' dice sedendosi di fianco a me.
'Dai, fammi vedere l'album di famiglia...' continua cercando di calmarmi.
'No! Noi non abbiamo una famiglia!' gli urlo in faccia piagnucolando.
'Ma io voglio vederlo' dice serio.
'Tu non vuoi vederlo davvero' dico offesa.
'Sì invece, per favore' dice cercando di consolarmi.
'Okkey!' esclamo pimpante di gioia.
Inizio a sfogliare l'album.
'Questi siamo noi al nostro matrimonio, questi sono i nostri figli Hope e Harry junior' dico facendo finta di asciugarmi una lacrima di commozione dopo averglieli indicati.
'E questi sono i nostri bambini che ballano la tarantella, non sono adorabili?' chiedo sbattendo le ciglia.
'Adorabili è la parola giusta' conferma Harry.
No ma dico, è cieco per caso?!
Questi due cinni hanno due facce da fare spavento!
Il telefono di Harry squilla.
'Ciao mamma!' risponde sollevato.
'Hope? Sì, è qui con me...' dice perplesso.
'E' per te, è mia madre' mi dice confuso.
Prendo il telefono e rispondo.
'Ciao Anne!' 
'Gli hai fatto vedere l'album?' chiede ansiosa.
'Certo, ha detto che gli è piaciuto tantissimo' dico sorridendo a Harry.
'Perfetto, i vostri figli saranno meravigliosi' dice commossa.
'Grazie Anne, ci sentiamo più tardi?' chiedo dolcemente.
'Non saprei perchè devo cucinare...'
'Ti chiamo io domani?' 
'Andrebbe benissimo' dice contenta.
'Perfetto, a presto, tanti baci'
Riattacco soddisfatta e porgo il telefono ad Harry.
'Grazie' dico con un sorrisetto impertinente stampato in faccia.
'Prego...' dice Harry ancora un po' confuso.
Chiudo l'album e alzandomi me lo infilo sotto ad un braccio.
'Ma... da quanto tu e mia madre parlate?' chiede un po' spaventato.
'L'ho chiamata per farmi dare qualche tua foto' dico compiaciuta.
Harry fa un'espressione stranissima, mi sforzo per non ridere.
'Non dirmi che sei geloso?' dico avvicinandomi a lui.
'No...'
'Ti sei offeso?'
'No!' esclama con una voce isterica.
'Se ti offendi per queste cose io credo che tu debba riflettere' dico con tono da sapputella.
Apro la porta e me ne vado.
Un'uscita di scena veramente da cinema, mi meraviglio di me stessa.
 
Sono le otto di sera e sto per andare a dormire.
-Non posso crederci. L'hai fatto davvero? L.-
Immaginavo, neanche un'ora e Harry ha già raccontato tutto a Liam.
-Fatto cosa? H.-
Cerco di fare l'ingenua, ma non lo sono affatto.
-L'album di famiglia. Era sconvolto ahahahha L.-
Oh sì!
Due a zero per me!
Povero allocco, ci casca sempre.
Lo sto facendo letteralmente impazzire.
-Sei proprio determinata eh?! L.-
-Non mi fermerò finché non avrò raggiunto il mio scopo. H.-
Il telefono squilla, è Harry.
'Ciao tesoro' dico facendo finta di essere arrabbiata.
'Senti... io volevo scusarmi, amorino mio. Ho esagerato' dice dispiaciuto.
Ma che cazzo?!
No! No! No!
Ma cosa sta facendo?!
Chiunque vorrebbe lasciare una del genere, è da psicopatici comportarsi come sto facendo io!
Ma cos'ha in testa?!
'Okkey, per questa volta ti perdono Harry... ci vediamo domani?'
'Eh, domani non posso. Ho il poker serale con il resto del gruppo'
'Okkey, allora ci vediamo dopo domani?'
'Certo!' dice squillante.
Riattacco e mi stendo sul letto.
Non so più cosa fare per farmi lasciare.
Ho già dato sfogo a tutta la mia fantasia nascosta.
Un'altra telefonata disturba i miei pensieri.
'Pronto?' rispondo scocciata.
'Allora? Com'è andata oggi' chiede Rica con tono pimpante.
'Benissimo direi, però non mi ha ancora lasciata...' dico pensierosa.
'E per domani che cosa hai in mente?' chiede Rica entusiasta.
'Domani ha il poker serale con il resto del gruppo, è una serata di soli uomini' dico delusa.
'Questo prima che arrivassi tu' dice Rica con una voce maledettamente malefica ma geniale.
(Eccoci qua, finalmente siamo arrivati a dieci. Eh sì, questo è già il decimo capitolo. Penso di averlo fatto abbastanza sostanzioso, ma non quanto il precedente. Il nono capitolo è quello che preferisco, non lo so perchè. Vabbè gente, recensite i capitoli e ditemi cosa vi è piaciuto e cosa no, mandatemi dei messaggi se non volete recensire, però ditemi qualcosa. Non fate come me che quando leggo i capitoli degli altri non recensisco mai un c***o finché non mi chiedono di farlo ahahhahahha non seguite il mio esempio, recensiteeeee. Lotti)

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