Il mio principe serpeverde

di deaththeangel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01.Viaggio a Londra ***
Capitolo 2: *** 02. Nuovi amici ***
Capitolo 3: *** 03. Un po' di shopping ***
Capitolo 4: *** 04. Benvenuta ad Hogwarts ***
Capitolo 5: *** 05.Cerimonia di smistamento ***
Capitolo 6: *** 06.Scuse ***
Capitolo 7: *** 07.incubi ***
Capitolo 8: *** 08.Nuovi sentimenti per Draco ***
Capitolo 9: *** 09.Compagni di studio ***
Capitolo 10: *** 10.Panna & fragole ***
Capitolo 11: *** 11.Cosa farai? ***
Capitolo 12: *** 12.Le note di Orfeo ***
Capitolo 13: *** 13.Quidditch! ***
Capitolo 14: *** 14.Sweet sixteen ***
Capitolo 15: *** 15.Cambio di prospettiva ***



Capitolo 1
*** 01.Viaggio a Londra ***



Dunque, dunque, prima fanfic yeaaah xD allora ... uhm divertitevi e lasciatemi le vostre impressioni ! suppongo che la continuerò se almeno una persona la leggerrà sennò ... bho' non sono molto esperta quindi siate caritatevoli xD
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Il mio principe serpeverde
 

 

01.Viaggio a Londra
 


 

<< dai, mamma ti prego! >>
<< ma Angela! Hai solo 15 anni! >>
<< ma mamma! Non centra! Lo sai che sono abbastanza matura da andarci! >>
<< e poi cosa vorresti mai fare a Londra?!>>
<< ci sono un sacco di cose  interessanti!>>
<< e va bene! Chiedi a tuo padre io me ne lavo le mani! >>
<< papà, posso? >> guardai verso mio padre con gli occhi più teneri che potessi fare
<< ..... ufff ! e va bene puoi anche andare ma devi stare molto attenta ! non si sa mai che tipo di persone si puo’ incontrare in giro! >>
<< davvero?! Che meraviglia!! Chiamo subito Chris e Tom ! >>
E detto questo corsi nella mia camera e mi gettai sul letto prendendo il mio telefono, i miei genitori mi avevano comprato di recente uno di quei telefoni touch che hanno ogni tipo di applicazioni, digitai il numero di Chris,
<< Chris ! ho una grande notizia! >>
<< dimmi principessa >>
<< indovina un po’ chi viene a Londra con te e Tom ! >>
<< nooo, dai, dici sul serio!? >>
<< certo! Pensavi di poterti liberare di me ?! ahahaha io sono peggio degli stalker! >>
<< hooo ma principessa non dire cose così, che bello! Allora la partenza è questo fine settimana Tom va a prendere oggi i bigletti, gli invio un messaggio per dire che ci sei anche tu!>>
<< eheh grazie ! senti, vieni da me oggi? Devi aiutarmi a decidere cosa portare ! >>
<< oookay principessa sono da te tra un’ora va bene ?>>
<< perfetto a dopo ! >>
<< certo, ciao!>>
Chiusi la chiamata e alzai gli occhi al sofitto, stavo per andare a Londra non ci potevo credere! Fin da piccola ho sempre voluto andarci; ma tutta quella contentezza in una volta mi aveva privato dell’energia, girai la testa da un lato e mi addormentai.
<< principessa svegliati, il tuo principe è qui ! >>
Aprii leggermente gli occhi per notare che Chris era arrivato, gli sorrisi e mi alzai dal letto.
<< allora principessa abbiamo un sacco di lavoro da fare meglio iniziare subito ! >>
Chris aveva 17 anni, era alto, molto alto, capelli neri solitamente ordinati e occhi scuri, ha anche un gran gusto nel vestire! Era strano come uno dei luoghi comuni più conosciuto si realizzava: i ragazzi omosessuali hanno un ottimo gusto in fatto di moda 
Era vero lui era un genio ed era venuto il Italia da Londra per visitare le varie città della moda  e frequentare una scuola di speciale.
 Era ospitato dai miei vicini di casa, e dal primo giorno in cui l’ho visto abbiamo legato subito!
Poi ad una festa avevamo conosciuto Tom, anche lui alto, però aveva i capelli castani e gli occhi verdi, molto carino a dire il vero.
Tra lui e Chris è scoppiato subito l’amore, erano così carini insieme !
Fui riportata alla realtà da Chris che mi chiese se avevo qualche vestito rosa antico o bianco panna
<< certo, in fondo all’armadio, ma sai che non li metto quasi mai>>
<< non va bene così principessa! Con quelle belle gambe lunghe che hai non le metti mai in mostra! >>
Scoppiammo a ridere come due pazzi, io lo adoravo, riusciva sempre a farmi ridere, e poi, in un certo senso mi piaceva che mi facesse complimenti per il corpo, dato che io sono una persona abbastanza insicura.
Il pomeriggio passò velocemente, e poi il resto della settimana finchè non arrivò il giorno della partenza.
Sbarcammo a Londra di sera, ero molto stanca, così chiesi ai miei amici di accompagnarmi in hotel.
Ci fermammo alla reception:
<< Buona sera >>
<< a lei signorina, posso esserle d’aiuto ?>>
<< si, grazie, avrei prenotato una stanza>>
<< certo, a che nome? >>
<< Angela >>
Il ragazzo della reception diede un veloce sguardo al computer
<< il suo cognome è ->>
Lo interruppi
<< si esatto ahaha è il cognome difficile da pronunciare >>
Risi nervosamente, a me a dire il vero non sembrava così difficile ma sbagliavano sembre a mettere l’accento; io vivevo in Italia da diversi anni ma avevo origini Balcaniche
<< ah! Scusi, comunque sia ecco la chiave della sua stanza>>
<< grazie mille >>
Detto questo mi incamminai verso la camera.
Aprii la porta, era una bella camera abbastanza ampia e molto moderna, gettai le valigie , e presi subito il telefono, mi stavano chiamando
<< yo! Angy cosa mi racconti, com’è l’hotel?>>
<< ciao Tom, molto bello voi dove siete?>>
<< abbimao preso un taxi stiamo andando al campus della nostra scuola, Chris si è addormentato come un ghiro>>
<< hooo ma che carini ahahah non fate troppo i piccioncini ahahah >>
<< ahah non ti preoccupare ! non lo fareo, tu piuttosto stai attenta a cosa combini, e chiamaci per qualsiasi cosa! >>
<< va bene mammina ahaha buona notte a tutti e due! >>
<< ahahah anche a te >>
Chiusi il telefono, e mi porta alla finestra per ammirare il panorama, domani sarebbe stato un giorno di shopping scatenato.
Mi svegliai il giorno dopo abbastanza presto, e corsi velocemente fuori dall’hotel, così velocemente che andai a finire addosso a qualcuno.
<< ahi ahi, scusi è tutta colpa mia >>
Guardai il ragazzo d’avanti a me, la prima cosa che mi colpì e che aveva dei buffissimi occhiali tondi
<< ahah niente, scusa tu >>
Si alzò e mi tese la mano per aiutarmi, la afferrai e ci alzammo
<< io sono Harry piacere di conoscerti ! >>
<< il piacere è mio! Io sono Angela, e adesso ti offrirò la colazione per scusarmi per l’accaduto! Ahahah>> dissi convinta
<< ahaha va  bene Angela >>

 
 
 
 
  
 
  

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Capitolo 2
*** 02. Nuovi amici ***


Il mio principe serpeverde 

02. Nuovi amici






Io e Harry ci incamminammo verso un bar di sua conoscenza.
Ci fermammo d’avanti ad un edificio molto... vintage diciamo.
Entrammo e un cameriere molto esaltato ci accolse
<< ho mio dio, ma lei è Harry Potter ! quale onore ospitarla nel mio locale venga, da questa parte ! >>
Ero molto sorpresa, quel buffo ragazzo era famoso?
Fui distolta dai miei pensieri da Harry
<< vado un attimo a dire una cosa al propietario>>
E regalandomi un sorriso si alzò, per tornare qualche minuto dopo
<< bene, allora direi che è il caso di presentarci normalmente! Ahaha, io sono Harry Potter! Piacere >>
<< ahah non so perchè ma ci avrei scommesso>> dissi facendo riferimento alla reazione del propietario alla sua entrata
 << ahahha invece tu sei Angela giusto?>>
<< sissignore ! ahah >>
<< dimmi, cosa ci fai qui a Londra non sembri inglese >>
<< molto perspicace ! ahah sono venuta qui con degli amici, ma al momento loro hanno dei corsi a scuola quindi ... e rispondendo alla domanda, non c’è un motivo preciso e da quando sono piccola che volevo visitare Londra, e quindi, eccomi qui ! >>
<< hoo interessante! È il tuo primo giorno qui?  Ho, arriva il cameriere! Cosa vuoi ordinare? >>
<< non so ... uhm un buon earl gray dovrebbe bastare ! >>
<< solo un thè ? non sarà un po’ poco? >>
<< no no, va benissimo grazie ! >>
<< ok, per me invece faccia il piatto della casa! >>
E mentre il cameriere se ne andava risposi alla domanda di Harry
<< ha ! comunque sì, è il mio primo giorno sono arrivata ieri sera! Cambiando discorso, come mai sei così famoso? Ahhah >>
<< hoo no ... niente diciamo ... che sono un “ bambino” prodigio ahah>>
<< ah capisco ahah >>
Iniziammo a ridere insieme quando, ad un certo punto, un ragazzo con i capelli rossi, letteralmente , si fiondò sul nostro tavolo urlando il nome di Harry, quest’ultimo si sorprese all’inizio ma poi si rilassò e i due iniziarono a parlare come se io non ci fossi, cosa che mi dava un po’ fastidio; continuarono per ciunque minuti circa fino a quando il ragazzo con i capelli rossi si accorse della mia esistenza e iniziò a scrutarmi con occhi curiosi e sorpresi, gli lanciai una veloce occhiataccia che lo fece sussultare poi si rivolse di uovo a Harry
<< Harry ma questa ragazza .... è una babbana? >>
<< una che ? >> dissi io
<< ah ! ecco, vedi il termine babbana viene uttilizzato dagli inglesi per definire gli stranieri >> disse Harry in tono un po’ nervoso e lanciando un’occhiata all’amico
<< ho ! si si è vero ahahah >> disse il rosso
Non erano molto convincenti, ma lasciai stare, dopotutto perchè avrebbero dovuto mentirmi ?
Ci fu un breve sileenzio che interuppe il rosso
<< ah! Comunque io sono Ron, molto piacere ! >>
Lo guardai un attimo e poi dissi
<< piacere mio, io sono Angela >>
Ci stringemmo le mani e poi, continuammo a parlare del più e del meno fino al pomeriggio
<< senti, Angela, tu dove alloggi ?>>
<< ad un hotel in centro, perchè? >>
<< allora, facciamo così, io e Harry ti veniamo a prendere lì dopo pranzo e ti portiamo a visitare la città, ti va? >>
<< certo! Sarebbe molto divertente! >>
<< allora è deciso! Adesso io e Harry dobbiamo andare! >>
<< va bene allora ci vediamo più tardi ! >>
Ci salutammo e io tornai all’hotel.
Arrivata nella mia stanza mi feci un bagno veloce e scesi nella sala da pranzo mangiai velocemente e tornai in camera.
Avevo ricevuto un messaggio da Chris
“ come va principessa? Spero bene, raccontami le novità !”
“ va tutto bene ! ah! Oggi ho conosciuto due ragazzi!”
Non feci in tempo a rispondere che mi arrivò la sua chiamata
<< pronto?>
<< oddio! Principessa come stai !? chi sono sti ragazzi?! Hanno delle brutte intenzioni me lo sento dentro! Adesso vengo a prenderti e ti rispedisco in Italia !>>
<< ma cosa dici! Sono dei bravi ragazzi ! non c’è bisogno di preoccuparsi ! ahahah >>
<< ma-ma>>
<< niente ma ! ahaha>>
<< ti vuole parlare Tom...>>
<< hu, va bene >>
<< angy , sei sicura di poterti fidare? >>
<< ma certo sono perfettamente innocui ! non potrebbero fare male ad una mosca!>>
<< eh va bene  però se ti toccano io li ammazzo ! >>
<< dai mammina non esagerare ! ahahha io devo uscire ciaoo! >>
<< va bene ahaha ciao !>>
Mi preparai e scesi ad aspettare i miei due nuovi amici.
Passammo tutto il pomeriggio in giro comprando le più svariate cose, quando ad un certo punto i due mi avvissarono che il giorno seguente sarebbero partiti per andare ad una scuola speciale, ero un po’ triste ma mi dissero che mi avrebbero scritto.
Cosa che mi rissollevò il morale !

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Capitolo 3
*** 03. Un po' di shopping ***


03.Un po’ di shopping
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 ringrazio molto emily132 ewe grazie mille! hai aumentato la mia autostima recensendo xD detto questo ecco a voi il terzo capitolo! spero vi piaccia ! divertitevi e recensite eh! anche perchè per scrivere questo capitolo mi sono impegnata tanto ! love you all xD 

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Era passato un giorno dalla mia uscita con Harry e Ron, quindi, i due amici erano partiti.
Sospirai e mi alzai dal letto, era ancora presto qundi decisi di fare una doccia veloce.
Finita la mia doccia mi vestii, ma sentì bussare alla porta, mi avvicinai e aprii
<< Buon giorno signorina, lei è Angela?>>
<< eh? Si? Perchè? È successo qual’cosa?>>
<< no, niente di preoccupante signorina, ma uno dei nostri dipendenti ha trovato questa lettera per lei d’avanti all’hotel>>
Mi porse la lettera e  io la presi
<< grazie mille, e mi scusi per il disturbo>>
<< nessun problema signorina>>
mi sorrise e se ne andò.
Guardai la lettera e notai che era di Harry, la aprii:
 
Ciao Angela,
 noi siamo partiti, spero che la tua vacanza continui bene, ti saluta anche Ron, ti ri-invierò una lettera quando arriveremo anche perchè adesso non posso scrivere, scusami.
Ah! Una cosa importante le risposte alle mie lettere lasciale al ragazzo che ti ha portato la mia, va bene ?
Spero di riuscire a scriverti presto,
saluti Harry e Ron

 
sorrisi leggermente e  richiusi la lettera, avrei risposto a Harry e Ron più tardi oggi dovevo andare a fare Shopping nei vicoletti più nascosti di Londra!
Mi avevano detto che nei negozietti più nascosti potevi trovare degli oggettini molto carini, così dopo la colazione mi incamminai.
Avevo un’idea molto divertente, volevo perdermi tra i vicoli!
E così iniziai a girare per tutta la città senza chiedere indicazioni, però avevo un particolare criterio per scegliere la strada: andavo nella strada più losca e buia !
Effettivamente, alcune mettevano un po’ paura però ero sempre stata una persona, diciamo, relativamente corraggiosa.
Camminando dopo un po’ mi ritrovai in un vicolo al quale fine c’era un negozio di accessori chiamato “my gift for you ” .
Era un bel negozietto, almeno visto da fuori.
Entrai accompagnata dal rumore di una campanella che suonava, mi avviccinai agli scaffalli, colmi dei più vari oggetti:
orecchini, collane, orologi, tutto esposto in modo molto ordinato.
<< le posso essere utile? >>
Sobbalzai colta di sorpresa, e mi girai per vedere un uomo con un mantello nero che gli copriva anche la faccia, l’unica cosa che riuscivo a intravedere era  qualche ciocca di capelli biondi.
Rimasi qualche secondo in silenzio scrutando l’uomo d’avanti a me.
<< ah! Ecco, io starei cercando qualche accessorio carino ....  >>
Non riuscii a finire la frase che l’uomo mi disse
<< certo! Avvicinati!>>
Mi avvicinai e lui tirò fuori una teca di vetro con dentro cinque braccialetti, li guardai:
erano molto carini, il primo aveva un  ciondolo con una farfalla rosa, il secondo era a forma di orologio, il terzo aveva una stellina, il quarto una mela rossa, ma quello che mi colpì di più era l’ultimo:
si trattava di un braccialetto con una piccola rosa binca e avvanghiato a quest’ultima c’era un serpente verde pallido; mi fermai ad ammirarlo per un po’; E l’uomo d’avanti a me notandolo lo prese e lo mise d’avanti al mio viso e mi si avvicinò
<< sai, c’e una storia dietro questo braccialetto>>
Lo guardai con occhi curiosi
<< la vorresti sapere?>>
<< certo>>
Dissi con un tono allegro
<< la storia parla di un ragazzo e di una ragazza>>
<< è una storia d’amore?>>
<< una specie >>
Disse con una risata malinconica
<< il ragazzo era una persona molto altezzosa, fin da piccolo aveva pensato di essere superiore agli altri, tanto che non lasciava che nessuno lo avvicinasse, anche se sembrava circondato da tante persone in realtà era molto solo, poi un giorno incontrò la ragazza, la trattò molto male ma lei non si diede per vinta, era come questa piccola rosa bianca, ma nonostante tutto il ragazzo aveva paura, non voleva mostrare il suo vero volto a nessuno, e finì per ferire molto profondamente la ragazza, lei non voleva vederlo triste e così decise che se era lei la causa della sua sofferenza avrebbe  messo da parte i suoi sentimenti per lui e l’avrebbe lasciato scomparendo nel nulla, soltanto dopo questo atto il ragazzo capì il valore che lei aveva per lui e si mise a cercarla in lungo e in largo, vagò per molto senza trovarla, ma forse sarebbe stato meglio così...>>
<< ... perchè?>>
<< ... quando il ragazzo riuscì a trovare delle tracce, gli dissero che la ragazza era morta, era stata investita>>
La voce dell’uomo si fece  tenue
<< e che fine ha fatto il ragazzo? >>
<< beh questa è una cosa che nessuno sà>>
<< è una storia molto triste ...>>
Sentivo uno strano sentimento premere nel mio petto
<< si lo è .... ma dimmi, lo vuoi provare?>>
<< si grazie >>
Gli posi la mano e lui la prese molto delicatamente come se potessi rompermi da un momento all’altro, era strano, il suo tocco era così gntile e delicato come se fossi la cosa più cara che avesse al mondo.
<< ecco qua >>
<< grazie ... è bellissio >>
<< si ti sta molto bene, lo vuoi ?>>
<< si grazie quanto costa? >>
<< ... facciamo così, il primo accessorio è un regalo della casa, va bene? >>
<< davvero? >>
<< si certo >>
<< grazie mille! >>
Mi avviai verso la porta e mentre la chiudevo sentii il ragazzo sussurrare qualcosa che però non riuscì a capire bene.
Mi incamminnai per arrivare all’hotel, però mi fermai su un ponte ad ammirrare l’acqua, era quasi sera quindi l’aqua era bluastra con qualche riflesso verde.
Guardai il mio riflesso e mi cadde l’occhio sul mio nuovo braccialetto.
Lo avvicinai alla faccia per guardarlo da vicino, lo ammirrai per qualche secondo quando notai che il serpente iniziava a risplendere di una fioca luce vere.
Ad un certo punto il serpente iniziò a muoversi e si anciò sul mio collo tutto diventò bianco.
Quando riaprii gli occhi non ero più su quel ponte, stavo cadendo sul suolo, cercavo di urlare ma la voce non usciva dalla mia bocca.
Morirò morirò , ma io non voglio morire sono troppo giovane ci sono troppe cose che devo fare !
Chiusi gli occhi aspettando un impatto che non arrivò.
Li riaprì per notare che un uomo sulla quarantina mi stava tenendo tra le braccia, aveva lunghi capelli  neri e occhi neri che esaltavano uno sguardo severo.
<< signorina cosa sta facendo fuori dalla sua casata? e perchè non indossa la sua divisa? E cosa più importante perchè è caduta dal cielo? >>
Sentivo il respiro corto
<< ... ma di cosa sta parlando signore? >>
<< signore? Aspetta tu non sarai... ? >>
Mi guardò per un po’ e poi disse
<< seguimi, andiamo dal preside! >>
Mi poggiò a terra ma io caddi sulle  mie ginocchia, lo shok della caduta mi aveva sconvolta, mi ri-prese tra le sue braccia e iniziò a camminare.
Ma ad un certo punto il mondo si scurì.

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Capitolo 4
*** 04. Benvenuta ad Hogwarts ***


 

Allora, quarto capitolo ^^’’ sono stanca morta xDD per riuscire a caricarlo entro domani l’ho dovuto scrivere dalle otto ad adesso xD bene allora, uhm purtroppo Draco non è ancora entrato in scena, beh tanto lo sappiamo tutti che a Draco piace arsi aspettare ù.ù ( banale scusa per la sua negligenza ) xD bene allora torno a rinraziarvi per leggere e recensire e vi auguro di divertirvi a leggere come io mi sono divertita a scriverlo ! anche se non credo che nessuno lo leggerà alle 10 : 15 di sera ma va beh XD
Ps ringrazie molto stay_strongalex per  la sua recensione costruttiva ewe spero di essere migliorata per questo capitolo !
E come prima emily132 che aumenta sempre la mia autostima XD

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04. Benvenuta ad Hogwarts !

 
 
 
 

Mi risvegliai in una stanza buia.
Non avevo idea di come ero finita lì; ad un certo punto si accese una luce che poi occuppò tutto lo spazio in cui mi trovavo, chiusi gli occhi per la troppa luce.
Quando li riamprii mi accorsi di essere nel negozio dove avevo comprato il braccialetto.
Giusto, il braccialetto!
Ricordandomi degli eventi accaduti gli lanciai uno sguardo veloce.
Il serpente, dov’è il serpente!?
Non era più nel ciondolo.
<< dov’è , dov’è ? >>
Lo iniziai a cercare nervosamente intorno a me.
<< io proverei a guardare il tuo collo >>
Mi girai di scatto, rimasi impietrita notando a pochi metri da me la persona che mi aveva venduto il braccialetto.
Non ci capisco più niente ! dove sono, perchè quest’uomo è qui?! E cosa vuol dire “ io proverei a guardare il tuo collo “ ?!  
In presa al nervosismo guardai il pavimento.
Non c’era il pavimento, ero in piedi su un sottile e limpido strato di acqua che mi separava da quello che sembrava un abisso di acqua blu.
Guardando il mio riflesso si poteva notare limpidamente la mia faccia sconcertata.
 Non riesco a pensare, sento la testa vuota ... il collo, lui ha detto di guardare il collo.
Spostai gli occhi dal mio viso al collo, per notare che il serpente che prima si trovava sulla rosa adesso era avvinghiato al mio collo a formare una specie di girocollo.
<< cosa ... vuole dire tutto questo ...? >>
Rissolevai lo sguardo verso l’uomo ancora distante da me.
<< mi è stata data la possibilità di cambiare ciò che successo ... >>
Iniziò l’uomo, mi venne un forte dolore alla testa, così forte che mi fece strabuzzare gli occhi.
Quando la mia vista tornò limpida alzai lo sguardo per vedere che l’uomo stava “flttuando” a pochi passi da me, come se saltasse ma in modo  molto più delicato.
Riprese contatto con il terreno a qualche centimetro da me, facendo increspare l’acqua sotto i miei piedi.
Si avvicinò lentamente a me fino ad avere solo uno strato di aria a dividerci.
Volevo scappare e allontanarmi ma il mio corpo non rispondeva al mio volere.
Lui portò la sua mano alla mia guancia e accarezzandola lentamente continuò la sua frase:
<< ma per farlo devo farti rivivere tutto quanto, e stringere un contratto con te ... >>
Non riuscivo a vedergli il viso in quanto tutt’ora era coperto da suo matello, ma la sua voce lasciava trsparire una grande malinconia.
E poi, improvvisamente,  avvicinò il suo viso al mio.
<< cosa ... stai ...? >>
Quell’uomo, anche se era uno sconosciuto, mi dava una strana sensazione, sentivo il petto bruciare e tremavo sotto la sensazione del suo caldo respiro che si mischiava con il mio, non riuscivo a pensare ad altro era come se tutto il mondo fosse scomparso, c’eravamo solo io e lui .
E poi successe, spingendo il mio mento verso l’alto, fece toccare le nostre labbra.
Per quanto poteva valere quello era il mio primo bacio.
Un bacio dolce ma appassionato allo stesso tempo.
Poi si stacco e pronunciò delle strane parole, alle quale il girocollo rispose con una luce verde e argentea.
<< scusami ... >>
L’uomo mi prese per le spalle e iniziò a spingermi verso l’acqua, non so per quale motivo ma non opposi resistenza, ero completamente paralizzata, iniziai a scendere lentamente fino a che non riuscii più a vedere l’uomo.
Sto per morire?  Non voglio morire
Ma la mia vista si faceva sempre più offuscata, decisi di raccogliere le poche forze che mi erano rimaste, strinsi gli occhi, e gridai più forte che potevo.
<< Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah ! >>
 Iniziai a piangere pensando di essere alla mia fine, ma riaprendo gli occhi notai d’avanti a me l’uomo dai capelli e occhi neri, che mi teneva per le spalle e intanto mi scuoteva come per farmi svegliare da un brutto sogno -!
Aspetta,  quello era tutto un sogno ?
<< per Merlino ! signorina si calmi per favore ! >>
Guardai l’uomo negli occhi, aveva uno sguardo preoccupato ma molto composto allo stesso tempo.
Avevo il respiro pesante per via delle lacrime, ma badai pochi secondi per riprendermi.
Sempre sotto il vigile sguardo di quell’uomo sentì una voce provenire da dietro le mie spalle.
<< signorina, si sente bene ? >>
Mi girai per vedere un uomo anziano con la barba lunga.
Lo guardai per qualche secondo senza dire niente.
<< non  le hanno insegnato a rispondere alle domande che le vengono poste? >>
<< Severus non essere così duro con questa ragazza, è chiaramente sotto shok >>
Disse il vecchio ridendo sulla prima parte della frase.
<< scusate ma voi chi siete ? e dove mi trovo? >>
L’uomo più giovane fu il primo a parlare:
<< non è una cosa che ha bisogno di sapere dato che adesso le cancelleremo la memoria e la rimanderemo a casa >>
 Rimasi sbalordita ma prima che potessi dire niente l’uomo parlò di nuovo:
<< Oblivion! >>
A queste parole un raggio  bianco partì da un oggetto che teneva in mano.
Restai in attessa in parte spaventata e in parte curiosa, di vedere cosa sarebbe successo, ma prima che il raggio potesse colpirmi, ne partì un’altro dal mio collo, d’avanti hai miei occhi si materializzò un serpente fatto di luce che con un sibilio fece scomparire il raggio mandato dall’uomo.
I due iniziarono a guardarsi come se d’avanti a loro fosse successo qualcosa di impossibile.
Poi quello più giovane avvicinò un bastone di legno finemente lavorato, che teneva tra le dita, al mio collo.
“Cling”
Abbassai gli occhi per vedere che  stava guardando il giracollo.
Ma allora ... non è stato tutto un sogno quell’uomo e quelle sue strane parole era tutto vero ...?
Il più vecchio iniziò a chiedermi:
<< dove hai trovato questo oggetto? >>
<<  me l’ha regalato un uomo a Londra >>
L’altro mi interuppe
<< non mente ... >>
I due si guardarono per un attimo e poi il più vecchio tornò a parlarmi
<< a questo punto non c’è nient’altro da fare >>
E con un sospiro continuò la frase
<< io sono Albus Silente, e questo è  Severus Piton, ti trovi nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts >>
Scuola di stregoeria ?
<< parla sul serio signore ? >>
<< certo signorina , vede, il gioiello che porta al colle cirende impossibile cancellarle la  memoria, e di lanciarle un qualsiasi tipo di magia, questo vuol dire che non potrà lasciare questo luogo, di conseguenza le chiedo di rimanere a frequntare la scuola hai, beh almeno hai livelli che potrà frequentarli, lei è d’accordo? >>
Respirai profondamente
<< certo signor Silente ! >>
Questo era propio quello che mi aspettavo da Londra !
Mi sembrava una cosa impossibile ma provare non nuoce a nessuno no?
Silente rimase sorpreso dalla mia frenetica risposta
<< Molto bene allora benvenuta ad Hogwarts signorina >>

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Capitolo 5
*** 05.Cerimonia di smistamento ***


alloooooora xD so di avere caricato un capitolo ieri ma dato che la prossima settimana non posso i porto avanti con il lavoro e3e. bene bene, bho questo chappi non mi convince molto xD va beh . finalmente è  entrato in scena Dracoooo (/°3°)/ yeah! allora divertitevi e recensite xD 




 

05.Cerimonia di smistamento

 
 
  

 Sono così emozionata!
È possibile che maghi e strghe esistano davvero?
Non facevo altro che rimuginare su queste domande.
Per tutto il tragitto che stavo facendo guidata da Severus Piton quelle domande mi tormentavano, ma dopo un po’ smisi di pensare, anche se non fosse vero il tempo mi avrebbe rivelato tutto prima o poi ...
Piton mi stava guidando attraverso un lungo corridoio, abbastanza vecchio, con tanti quadri al muro, erano molto belli e sembravano essere vecchi, effettivamente tutto l’edificio in cui mi trovavo non sembrava uno tra i più recenti, ma allo stesso tempo era molto scenografico diciamo.
A questo pensiero  mi scappò una risatina.
L’uomo si girò verso di me a guardarmi con uno sguardo diffiente ma poi si voltò e continuò a camminare.
<< mi scusi, signor Piton ... le posso fare una domanda ? >>
Sinceramente Severus Piton mi metteva una certa suggestione, chiamiamolo anche timore.
Però credo sia una persona di cui ci si puo fidare!
Io fin da piccola avevo avuto una specie di potere, riuscivo a a comprendere il carattere di una persona solo guardandola, i miei genitori dicevano sempre che era perchè sono una persona molto sensibile.
E in questo momento trovandomi d’avanti a quest’uomo non provo diffidenza, tutt’altro sembra una persona che nella vita ha sofferto molto.
<< la pregherei di chiamarmi professore, dato che diventerà una mia studente, comunque sia, qual’è la domanda ? >>
<< allora .... professor Piton, ecco, vorrei sapere dove stiamo andando se non le dispiace >>
Camminava piuttosto veloce, così veloce che facevo fatica a stargli dietro.
Rallenta !
Pensai, e ad n certo punto, come se mi avesse sentito rallentò il ritmo e si girò verso di me.
<< mi sembra un po’ stanca signorina, dovrei forse “rallentare” ? >>
Rimasi sorpresa per un attimo, e poi con un caloroso sorriso risposi
<< si grazie ! >>
Si, quest’uomo è una brava persona, riesce a capire cosa la gente pensa è incredibile!
Lui rimase impassibile anche se per un secondo, solo per un secondo, mi sembrava di avvertire una leggera e quasi impercettibile risata.
<< rispondendo alla sua domanda la sto portando a prendere la divisa scolastica e poi la farò unire al gruppo di studenti che deve essere smistato, anche se effettivamente lei è più vecchia di quanto siano i ragazzi che devono iniziare il primo anno, quindi le affideremo un tutor per portarla alle conoscenza di base dei ragazzi del suo anno, a proposito lei quanti anni ha ? >>
A questa domanda rimasi un attimo in silenzio, indecisa di rispondere scherzando oppure in modo serio.
<< oh ! ma professor Piton, mi stupisce un uomo come lei dovrebbe sapere che non si chiede mai l’età ad una donna ! >>
Risi, ma la mia ristata si affievolì notando lo sguardo che aveva.
Qualcosa mi dice che non gli piace scherzare.
Ci fermammo d’avanti ad una porta, e io mi schiarii la gola, lui poi riprese a parlare.
<< quando l’avranno smistata, mi ricordi di togliere cinque punti alla sua casa, ora potrebbe rispondere alla mia domanda ? >>
Non avevo capito bene ma non mi sembrava una cosa carina “togliere punti”.
<< 15,  beh no ne faccio 16 tra qualche settimana ... >>
Mi guardò un attimo e poi mi disse di entrare nella stanza e mettermi una divisa della mia taglia.
Entrai, ce ne erano di diverse taglie, e ia adesso mi si poneva il primo problema di essere in questa scuola.
Qual’e la mia taglia?!
  Presi un respiro profondo.
Allora, qui ci vuole un’idea!
Mi tolsi la maglia e iniziai a sovraporla ad alcune divise finchè non trovai quella giusta.
Bene !
Mi vestii più velocemente possibile sperando di non aver atto aspettare troppo il mio nuovo professore.
Uscì dalla stanza con il fiato corto.
Piton era ancora dove l’avevo lasciato, mi guardò un attimo ma poi spostò la sua attenzione verso verso il corridoio .
<< dobbiamo sbrigarci, la cerimonia di smistamento sta per iniziare >>
Iniziammo a camminare, e mi tornarono in mente le sue parole “quando l’avranno smistata, mi ricordi di togliere cinque punti alla sua casa” , mi preoccupavano, anche se non avevo capito bene non volevo che il mio comportamento rovinasse i miei futuri compagni di casa.
Allungai la mano verso l’uomo che mi camminava davanti, gli afferai la manica per attirare la sua attenzione.
Lui si girò lentamente verso di me con uno sguardo interrogativo.
Spostai lo sguardo verso il pavimento e iniziai a parlare
<< professore la prego ... non tolga punti alla mia futura casa per il mio stupido comportamento, punisca solo me >>
Rialzai il viso per guardarlo negli occhi e lasciai andare la sua manica, sul suo viso adesso c’era un misto di sentimenti.
<< lei è una persona molto generosa, se a lei va bene così non sarò io  a farle cambiare idea >>
Mi sentii sollevata e sorrisi
<< la ringrazio professore ! >>
Detto questo ci incaminammo, per quanto avevo capito, verso la sala dove doveva avvenire  questo smistamento.
Camminammo per un po’ e  poi l’uomo aprì una porta e ci ritrovammo in una sala grandissima e molto bella, molto illuminata, era strutturata in modo particolare,
c’erano quattro tavoli centrali e uno orrizzontale sistemato al capo degli altri.
Sopra i tavoli centrali erano appesi degli stendardi:
uno blu con un corvo nero,
uno giallo con un tasso,
uno rosso con un leone davanti
e poi, l’ultimo alla fine della sala uno stendardo verde con un serpente grigio.
Come se non bastasse questo a sbalordirmi la mia attenzione fu attirata dal soffitto, un cielo stellato!
Che meraviglia !
<< la cerimonia di smistamento sta per avere fine ma prima di tutto... >>
In mezzo alla sala c’era Silente che parlava hai ragazzi
<< quest’anno avremo una novità, una ragazza babbana si unirà ai vostri corsi, abbiamo pensato che questo poteva migliorare i rapporti fra babbani e  maghi  quindi senza indulgi, signorina Angela si faccia avanti ! >>
In un attimo tutta l’attenzione fu spostata su di me e un chiacchiericcio iniziò a sollevarsi in tutta la stanza.
In quel momento mentre camminavo verso Silente mi accorsi di una cosa.
Babbana eh? Mi sa che Harry e Ron non mi hanno detto tutta la verità...
Un sorriso si dipinse sul mio viso pensando che forse sarei riuscita ad incontrarli di nuovo.
Silente prese un capello e lo avvicinò alla mia testa.
<< salve signorina, io sono il cappello che deciderà dove lei verrà smistata >>
Cosa? Il cappello parla?
Sorrisi gia mi piaceva cosa mi stava offrendo questa scuola !
<< salve ! >>
Silente mi appoggiò il cappello sulla testa.
<< mhhmmm, è difficile, direi di eliminare serpeverde, però vedo molta itelligenza, coraggio e lealtà verso gli amici ... >>
Aspettai curiosa, anche se notai che dall’ultimo tavolo, immagino siano serpeverde, si era levato un sonoro ‘mhph’ da un ragazzo biondo che era seduto quasi all’inizio del tavolo, gli lanciai un occhiataccia che lui sembrò neanche calcolare cosa che mi fece al quanto irritare.
<< si! Ho deciso la tua casa è grifondoro! >>
Fui distratta dal cappello e Silente.
<< bene ! allora mi aspetto che voi grifondoro la accogliate come una di voi! >>
La mia attenzaione fu catturata da un ragazzo, che nel tavolo centrale sbracciava come un matto.
<< Angela! >>
Guardai meglio era Harry !
Corsi verso di lui e fui accolta da un suo grande sorriso, poi si unì  a noi Ron e iniziammo a parlare, ma poi mi ricordai di una cosa.
<< Harry Potter! Come hai osato non dirmi che sei un mago? >>
Lui rise nervosamente, stavo scherzando ovviamente, non avrei mai potuto pretendere che mi dicesse una cosa del genere, iniziai a ridere con lui.
<< dai vieni ti presento qualche amico! >>
Lo seguì fino al centro del tavolo e li ci sedemmo e mi presentò due suoi amici, Hermione Granger e Neville Paciock, fui accolta molto bene, a dire il vero ero un po’ timorosa.
Finita la cena iniziammo ad uscire dalla sala.
<< Potter ! vedo che alla tua insulsa combriccola non bastava avere una mezzosangue ! ti sei anche cercato una babbana ! >>
Prima che Harry potesse dire niente intervenni io
<< hooo, ma che simpatico! Di un po’ biondino con chi c’e l’hai? >>
<< scusa ? biondino? Si vede che non hai idea di chi sia la persona con cui stai parlando! Io sono Draco Malfoy >>
<< e io sono me stessa ma non me ne vanto mi pare >>
<<  tsk stupida babbana quando parli con me non devi azzardarti a fare l’impudente sennò->>
Non gli feci finire la frase e i avvicinai a lui intrecciando la sua cravatta verde e argentata con le mie dita per avvicinare il suo viso al mio, misi la bocca vicino al suo orecchio e dissi molto lentamente
<< e dimmi chi mi fermerà? Tu? >>
Gli soffiai vicino all’orecchio e mi allontanai chiedendo a Harry di andarcene.
 
Draco pov
 
Ero rimasto rigido per un po’ , quella babbana aveva osato provocarmi in quel modo?!
<< mhph >>
Sorrisi, non gliela farò passare liscia.
Nessuno puo giocare con un Malfoy, tantomeno una babbana! 

 

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Capitolo 6
*** 06.Scuse ***


 

Oookay xD ce lo fatta ! mi dispiace di caricare così tardi ma spero che perdonerete :3 detto questo, passiamo allo sclero time : DRACOOOOOOOOOOO ! wufhweuiohfui ! coff coff xD ookay ricomponiamoci.
In questo capitolo la protagonista sembra un po’ pazza ò.ò parla con se stessa !
Volevo ringraziare di cuore emily132 che commenta tutti i capitoli ewe e stay_strongalex che mi dice semre la sua purissima opinione!
E non dimentichiamo di ringraziare chiunque segua la mia fic :3
Grazie a tuttiii!
 mi sa che questo capitolo fa un po' schifo ma va beh comprendetemi, è mezzanotte xD
 

06. Scuse

 
 
 
 

Avevo appena avuto uno scontro con ... umh come aveva detto di chiamarsi?
Darco ?
No non credo sia così ....
Draco!
Ecco si questo era il nome di quel ragazzo biondo !
Camminavo per i corridoi della mia nuova scuola accompagnata da Harry, Ron e una ragazza che avevo appena conosciuto, Hermione.
<< wow Angela! >>
Fui distratta dai miei pensieri dai tre ragazzi che mi guardavano con uno sguardo pieno di ammirazione, rimasi alquanto sorpresa, anche perchè non mi era chiaro cosa avessi fatto per meritare quegli sguardi.
<< sei stata veramente tosta ! non avevo mai visto Malfoy così paralizzato! >>
Mi misi a ridere in modo un po’ imbarazzatta.
Io non ero solita essere agressiva, tutt’altro, ma non sopporto chi provoca i miei amici, mi fa infastidire.
Ricordai le parole del ragazzo, una parte della frase era rivolta a me, ovviamente, ma cosa vuol dire mezzosangue ?
Mi sfuggì un sospiro sconsolato, volevo chiedere ai miei amici di spiegarmi cosa volesse dire, ma lasciai stare.
Rivolsi la mia attenzione verso l’altra ragazza del gruppo.
Hermione era una ragazza molto carino capelli ricci, castani, dai nostri discorsi avuti precedentemente nella sala da pranzo, mi sembrava di capire che lei era una persona molto intelligente, e per questo la ammiravo molto.
Per mia fortuna ero capitata in camera con lei, anche a me piaceva molto leggere, non posso dire la stessa cosa per lo studio, ma comunque avevamo questa cosa in comune e avevamo gia iniziato a parlare dei vari liberi letti, lei mi aveva consigliato di leggere il libro che parlava della storia di Hogwarts.
ci incamminammo per trovare gli alloggi dei grifondoro.
Il  tragitto che abbiamo affrontato era abbastanza normale a mio avviso.
Attraversammo diversi corridoi con un bel pavimento marmato.
È tutto così spettacolare!
Improvvisamente colta da  un’ondata di infantilità mi misi a correre superando i miei amici
<< prendetemi se ci riuscite! >>
Feci una linguaccia a Harry e i tre iniziarono a  ridere e a correre dietro di me.
Arrivai ad una scalinata di marmo e mi ci fermai un attimo a riprendere fiato, incitando i miei amici a seguirmi.
Ad un certo punto però la scala iniziò a tremare, mi attaccai saldamente alla maniglia della scala, che iniziò a ruotare.
Ma che -!
Ruotava e ruotava ma ad un certo punto si fermò quando raggiunse un’altro piano.
Lanciai un’occhiata preoccupata ai tre di sotto che mi tranquillizzarono.
<< non ti preoccupare Angela! Da lì basta che arrivi in fondo al corridoio e giri a destra va bene ? >>
Eravamo abbastanza distanti, così tanto che dovevamo urlare per sentirci.
Mi girai e guardai per un attimo la direzione dove dovevo andare.
Sospirai pesantemente e iniziai a salire le scale prima che decidessero di cambiare di nuovo.
Iniziai a salire velocemente.
Arrivai in un lungo corridoio alla fine del quale c’era una scalinata divisa i due, una parte portava a destra verso l’alto, l’altra a sinistra e scendeva in basso.
Umh avevano detto di andare a sinistra vero?
Non ero molto sicura ma decisi di andare comunque a sinistra.
Le scale scendevano molto in profondità, in quelli che sembravano i sotterranei della scuola, ma alla fine arrivai d’avanti al quando di un uomo, la targa diceva Barone Sanguinario.
Iniziai a guardarmi intorno ma non c’era nessuna porta.
<< la posso aiutare signorina ? >>
Sentii qualcuno parlare alle mie spalle mi girai mostrando uno dei sorrisi più belli che avessi.
Ma quello che mi trovai d’avanti mi fece sentire un brivido lungo tutta la schiena.
D’avanti a me si presentava un uomo quasi trasparente che fluttuava a due piedi da terra.
<< aaaaaaaaaaaaaah ! >>
Mi girai ed iniziai a correre.
Oddio-oddio-oddio-oddio! C’è un fantasmaaaaa!
Correvo più veloce possibile.
‘tumph’
Finii addosso a qualcuno.
<< principessa? >>
Eh?
Alzai gli occhi e non feci in tempo a pensare a una qualsiasi cosa che mi gettai al collo del ragazzo d’avanti a me.
<< va bene va bene principessa calma >>
Chris ! il mio Chris!
Gli spiegai il motivo per cui mi trovavo lì, anche se il professor Piton e Silente mi avevano chiesto di dire a chiunque me lo chiedesse che era una novità per cercare di unire babbani e  maghi, perchè effettivamente neanche io sapevo il motivo per il quale ero lì.
Non  mi piaceva l’idea di dover mentire al mio amico ma lo dovevo fare.
Raccontai la storia meglio che potevo.
Non sono mai stata brava a mentire, e lui sembrava aver capito che stavo mentendo però aggiunse una cosa
<< Principessa ... tu menti solo quando c’è ne bisogno, e lo fai solo per buoni motivi eh >>
Ci tirammo su e notai subito una cosa in lui, la mia cravatta era rossa e d’orata invece la sua era verde e argentea, la osservai per un po’ cosa che lui notò
<< è già principessa, sono una serpe >>
Scherzò lui, mi chiese anche il motivo per il quale ero finita così vicina al dormitorio dei serpeverde.
Un verso di sorpresa sfuggì dalle mie labbra, lui capì subito che avevo sbagliato  strada e si offrii di riaccompagnarmi al mio dormitorio.
Per strada gli raccontai cosa era successo a cena.
<< ahahah oddio! Davvero hai provocato in quel modo Draco Malfoy? Io fossi in te starei attenta starà gia progettando una vendetta ! >>
Umh forse ... forse è il caso che mi scusi con Malfoy per il mio comportamento ...?
E tra una chiacchiera e l’altra arrivammo d’avanti al dormitorio dove  mi aspettavano i miei amici molto preoccupati.
Feci delle veloci presentazioni e salutai il mio amico.
Entrai nel dormitorio mezza sfinita e dopo essermi salutata con Ron e Harry senguii Hermione fino alla nostra stanza.

Mi addormentai molto velocemente quella sera.

 
la mattina scesi con Hermione per andare a fare colazione, Harry e Ron erano gia partiti perchè Ron aveva molta fame.
Umh dovrei andare da Malfoy e chiedergli scusa...
Mandai un veloce sguardo al suo tavolo per notare che era seduto a capotavola, presi un respiro profondo e mi alzai per incamminarmi verso di lui.
Va tutto bene, calmati Angela! Devi solo chiedergli scusa!
Arrivai d’avanti a lui e, come se dovessimo avere un imminente testa e testa, Draco si alzò dal tavolo e si sistemò d’avanti a me.
<< ecco ... Malfoy, giusto? Io ti volevo chiedere scusa per il mio comportamento di ieri ... >>
in quel momento analizzai il ragazzo che mi stava d’avanti:
i capelli biondi erano abbastanza ordinati, aveva un bel viso molto giovane, ma la cosa che più mi aveva colpito del suo volto erano gli occhi, delle profonde sfere grigie illeggibili.
--------------------------------------Draco pov--------------------------------------------------------
Mi sta chiedendo scusa?
Ero rimasto incredulo a dire il vero, tutto mi aspettavo tranne delle scuse, però rimane il fatto che ha osato umiliarmi in pubblico.
Iniziai ad avvicinarmi a lei
che buffo, è intimidita!
indietreggiava sempre di più fino a quando non arrivò al tavolo.
Ho questo sarà divertente!
La bloccai al tavolo con le braccia e imitando ciò che mi aveva fatto ieri, avvicinandomi al suo orecchio dissi
<< io non ho bisogno delle tue scuse babbana >>
Mi allontanai per guardare il suo volto,
rimasi un attimo a guardarla, gli occhi azzurri risplendevano in contrasto con il viso che adesso era rosso.
‘mhph’
Mi si piegò la bocca in un sorrisetto.
Ma in quel momento qualcuno afferrò la ragazza da sotto la mia presa e la avvicinò a se.
<< scusa tanto Malfoy se la mia principessa ti ha disturbato >>
Un ragazzo appartenente alla  mia casa.
 
-----------------------------------------Angela pov----------------------------------------------------
 
Che vergogna !
Troppo vicino!
Decisamente troppo vicino!
Grazie a dio che Chris mi ha salvata !
Alzai gli occhi verso il mio amico, che adesso mi guardava con uno sguardo dolce, estremamente dolce a dire il vero, mi sembrava di rivedere le occhiatine complici che si scambiava con Tom.
Lo guardai con un’aria interrogativa e lui mi riaccompagnò velocemente al mio tavolo, tenendo una sua mano sul mio fianco.
Ma perchè si comporta così?
<< scusa, principessa, ma non potevo resistere alla tentazione di far ingelosire il grande Draco Malfoy ! >>
Lo guardai per qualche istante, e poi lui mi abbracciò dicendomi di guardare l’espressione di Malfoy.
Non so, io non vedevo nulla di strano nella sua faccia, guardava verso di noi, ma aveva un’aria quasi annoiata ... ?
Non lo so, in un certo senso mi affascinava, lui è la prima persona che non riesco a leggere.
Beh non è che quello che avevo visto finora mi sia piaciuto molto, probabilmente non vale la pena di indagare ulteriormente!
Davvero non ti è piaciuto? Perchè a me è piaciuto tanto tutto quello che ho visto
Arrossii di nuovo solo a pensare a quelle parole.
Okay non è del tutto vero, effettivamente molto di quello che avevo visto mi era piaciuto, a cominciare da quei bei capelli biondi, alla pelle perfettamente candida, e poi quegli occhi, quelle profonde sfere grigie che assorbivano tutto quello su cui posavano gli occhi ma che allo stesso tempo non rivelavano nulla di quello che provava realmente.
Era affascinante...
Era l’unica spiegazione che poteva spiegare il mio batticuore improvviso.
Non ... ci può essere .... altro motivo .... vero?
Ma in realtà stavo più cercando di convincere me stessa.
Non so perchè, ma penso che Draco Malfoy mi darà parecchi problemi.
 
 
 

 
 
 
 
 
 

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Capitolo 7
*** 07.incubi ***


Indovinate chi è tornatoooo!? Gia sono tornata a perseguitarvi! Mhuahahahah bene allora sono abbastanza soddisfatta di questo capitolo! Quindi recensite poveri babbani  ahahahahahhaah ! *convinta* xD
Eheh tau :3
 

 
 

07.incubi

 
 
 
 
Mhmmm.
Ho sonno.
Sento chiaramente il mio respiro nel buio.
Il mio petto si solleva e si abbassa a ritmo regolare, anche se sono leggermente addormentata i miei sensi sono amplificati, riesco a percepire tutto quello che mi circonda.
Sento una leggera brezza sfiorarmi i capelli, non è che sia freddo, ma mi scorre un brivido lungo la schiena.
Una fioca luce nella stanza disturba il mio sonno.
<< mhmm ... >>
Mi lamento, cercando di far capire a chiunque avesse accesso la luce di spegnerla.
‘ frush ‘
Avverto un rumore quasi impercettibile.
Due dita fredde mi si posano sulla guancia e iniziano ad accarezzarla molto delicatamente, su e giù, per poi fermarsi con la  mano lungo la mascella.
Ma che -!?
Iniziai ad aprire gli occhi, ancora offuscati per il sonno.
Chi ... ?
La persona d’avanti a me mi stampa un bacio sulla fronte.
Inizio a sbracciare per allontanarmi, ma ottengo solo di cadere all’indietro dal letto in cui stavo riposando.
Sbatto  leggermente la testa, e sedendomi sul suolo inizio ad passare la mano tra i capelli per sentire se la caduta aveva lasciato un bernoccolo.
Fui distratta da una risata doce e ... non so come definirla, sembrava una risata trattenuta nell’angolo più profondo del cuore, che aspettava da tanto tempo di uscire ma che non ne ha mai avuto la possibilità.
Alzai gli occhi.
D’avanti a me c’era un uomo appoggiato dove prima io dormivo, con una mano portata alla guancia a sorreggere il capo.
Ancora una volta d’avanti a me c’era l’uomo del negozio.
Come sempre incappucciato, l’unica cosa visibile del viso erano le labbra, che adesso erano curvate in un leggero sorriso.
Lo studiai per un po’ e poi mi alzai al suo livello.
Anche se effettivamente era più alto di me di 10-15 centimetri.
Anche adesso, che lo guardavo con occhi severi, o almeno ci provavo, lui continuava a sorridermi.
Anche se non vedevo il suo viso, sentivo chiaramente i suoi occhi sopra di me, mi metteva abbstanza in imbarazzo.
<< senti un po’ Ezio Auditore, non credi che sia ora che mi dici chi sei e il motivo per il quale mi hai “spedita’’ qui? >>
( n.a. nel caso qualcuno non sapesse chi sia Ezio [ anche se credo che tutti lo conoscano] sarebbe uno dei personaggi di assasins creed, volevo fare una specie di battutta inerente al fatto che lui è incappuciato xD è venuta?)
Lui rimase un attimo zitto, immagino che il riferimento ad Ezio non si stato capito.
Poi iniziò a parlare.
<< dimmi, la conosci la storia di Orfeo ed Euridice ? >>
Ma di cosa sta parlando ?
Cosa centra adesso ?
Allora, Orfeo, Orfeo ...
Non mi ricordo molto bene ....

<< Orfeo è un abilissimo suonatore di cetra e si innamora della ninfa Euridice e la sposa. Un giorno la donna, mentre era su un prato a raccogliere fiori, viene morsa da un serpente e muore. Orfeo dapprima si dispera e poi raggiunge gli Inferi dove tenta di commuovere la regina degli Inferi, Proserpina, perchè gli renda la sua sposa. Suona con la cetra e commuove anche le anime dei morti. Commuove anche Proserpina che gli concede di ricondurre nel mondo dei vivi Euridice ad una sola condizione: che egli non si volti a vedere la donna finchè non saranno nel regno dei vivi, altrimenti la perderà. Orfeo promette, ma poi non rsiste e volge gli occhi idietro alla sua sposa, e proserpina la richiama negli inferi, e Orfeo l'ha persa per sempre >>

Parlò lui, aggiungendo alla fine
<< eppure, me l’hai raccontata te ... >>
Io?
E quando avrei mai raccontato una cosa del genere a LUI?
Ci fu un silenzio per un po’, durante il quale osservai il luogo dov’ero, era lo stesso dove mi trovavo la volta precedente in cui l’avevo visto.
Anche se adesso lo spazio in cui mi trovavo era completamente buio, l’unioca cosa che i miei occhi riuscivano a vedere era lui.
Sospirai
<< non dire stupidaggini, io non ti conosco! E poi cosa centra Orfeo?!>>
L’uomo non rispose, anzi rimase impassibile per qualche secondo, all’improvviso sussultò.
<< ti devi svegliare! Svelta! Sei in pericolo! >>
Iniziò ad avvicinarsi a me tendendo la mano però quando fu a pochi centimetri da me, prima le dita poi tutto il braccio fino ad arrivare al busto, cominciò a, come sgertolarsi, in polvere nera.
<< vai via! Svelta! >>
Qualsiasi cosa stia per succedere deve essere pericoloso se è così preoccupato.
Poi.
Il silenzio.
Nessuna voce, niente di niente.
Ero da sola al buio.
Iniziai a tremare e crollai sulle ginocchia, le mani appoggiate saldamente al pavimento per evitare di cadere ulteriormente.
Il mio respiro era diventato meno regolare, ansimante.
‘ plic ’
 Cosa ... ?
Ah!
La mia mano, qualcosa mi ha strisciato sulla mano!
Abbassai lo sguardo.
Un piccolo serpente nero si attorcigliava alle mie dita, ma quella non era l’unica cosa spaventosa sotto di me, come la volta precedente c’era un’abisso d’acqua.
Ma questa volta era diverso, era un liquido molto denso e scuro.
Per un momento fu tutto vuoto.
Trattenno il respiro per un secondo.
Ma all’improvviso tutto il vuoto e il silenzio furono riempiti.
Devi sonori sibilii, si levavano vicino a me.
Prima che avessi l’oppurtunità di muovermi qualcosa iniziò ad uscire dall’acqua.
 E via, arrampicandosi dalle gambe fino a coprirmi tutto il corpo stringendomi in una morsa quasi fatale .
Si trattava di piccolli serpenti neri, come quello sulla mia mano.
Ma cosa succede!?
Iniziai a piangere e dimenarmi.
<< BASTA!! >>
Ad un certo puto sentii la mano pizziccare, e calda.
Che cosa?!
 tutto venne invaso dalla luce.
Adesso d’avanti a me c’era un Severus Piton con uno sguardo abbastanza cattivo, che mi teneva per le spalle e con la guancia leggermente arrossata.
Rimasi un momento in silenzio ad osservare lo scenario.
Intorno a me c’erano i miei compagni di classe, tutti con uno sguardo sorpreso.
È ... tutto normale ...
Abbassai lo sguardo  per vedere la mia mano.
Che cosa .... ?
Poi rialzando velocemente lo sguardo verso Piton , il livido che ora compariva vividamente sulla sua guancia calzava perfettamente con la forma della mia mano.
Avevo ancora le guance bagnate dalle lacrime.
Mi ripulii la faccia con la manica.
<< vada nell’ufficio del preside, e aspetti il mio arrivo >>
La voce di Piton era priva di qualsiasi emozione.
Iniziai ad uscire dalla porta seguita dagli occhi degli altri.
Camminai per i corridoi, ma mancava ancora molto tempo alla fine delle lezioni, quindi decisi di andare alla ricerca di un luogo dove riposare un po’.
Scesi nei giardini e mi avvicinai ad un albero.
La mia attenzione fu attirata da un rumore fra i rami.
Curiosa iniziai ad arrampicarmi come meglio potevo.
In uno dei rami più robusti, con la schiena appoggiata al tronco, stava dormendo una persona.
... Malfoy  ?
Rimasi a guardarlo per un po’.
Poverino, ha un aspetto sfrenato.
Il viso, aveva qualche piccolla occhiaia, ma anche adesso sembrava perfetto.
Non so perchè ma mi avvicinai ancora di più, e dato che lo spazio a disposizione era limitato, mi dovetti sistemare fra le sue gambe.
Però è strano, in quel momento non c’era imbarazzo in me.
Allungai la mano fino al suo viso, accarezzandolo lentamente.
Ah!
Lui aprì leggermente gli occhi, i sui occhi grigi ... mi sentii come rapita da loro in quel momento, erano così lucidi, sembrava che da un momento all’altro sarebbe scoppiato a piangere.
<< ah! Ecco, vedi Malfoy, non è come sembra! >>
Dissi agitando le mani.
Lui mi prese per un braccio e mi strinse al suo petto.
m-m-m-ma cosa faa?!
<< Malfoy ... se questo è uno scherzo non è divertente ! >>
Ma ricevetti in risposta solo un lamento.
Alzai la testa per notare che dormiva.
Huu deve avermi confuso con qualcun altro durante il dormi-veglia !
Tu-tum.
I miei pensieri furono distratti dal suono del suo cuore che batteva.
Incredibile come tutto di lui sembrasse così raffinato.
Anche in questo momento, tra un battito e l’altro, il suo cuore sta componendo una sinfonia elegante.
Rimasi così, appoggiata sul suo petto per un po’.
Osservando il modo in cui i suoi capelli biondi si muovevano nel vento.
Ma cosa sto facendo ?
Se si sveglia e mi trova qui ... oddio non posso neanche immaginare cosa farebbe.
Iniziai a scendere dall’albero , stando attenta che nessuno mi vedesse, e i diressi verso l’ufficcio del preside.
 

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Capitolo 8
*** 08.Nuovi sentimenti per Draco ***


Deaththeangel: martyyyyyyy ! vuoi leggere la mia fanfic?!
Marty: mhm? Certo, perchè no?
Deaththeangel: TT3TT davvero ?
Marty: si si, dai, cercala *prende pc e apre pagina di efp*
Deaththeangel: *cerca* ecco ecco !
Marty: *inizia a leggere*
---qualche minuto dopo----
Marty: ho ! molto bella ! mi piace, mi piace, solo una cosa, ma con chi se la fa Angela?
Deaththeangel: ..... *silenzio*
Marty: beh?
Deaththeangel:  ecco ... con ... D-*bisbiglia*
Marty: chi?
Deaththeangel: con Dracooooooo !
Marty: *silenzio*
Deaththeangel: hu ? marty ?
Marty: *si alza e se ne va*
Deaththeangel: hu?
 
Questo è stato la reazione della mia migliore amica quando ha saputo che la fanfic è con Draco, sue testuali parole “ dkfhudhisfuif lui?! “
Eheheh si non è propio una fan eheheh ^^”
 
 
Ps. Per questo capitolo, ricordatevi questa frase “gli occhi  di un uomo geloso vedono quello che vogliono vedere” ewe
 

 

08.Nuovi sentimenti per Draco.

 
 
 

Draco pov

 
Quanto brusio, possibile che non si possa stare tranquilli neanche qui!?
Aprii leggermente gli occhi per farli abituare alla luce solare, portai la mano d’avanti agli occhi per farmi ombra.
Intanto guardai verso le classi che lentamente riempivano i giardini.
Classe dopo classe.
Mi misi seduto sul ramo in cui stavo riposando, quando un gruppo di persone si avvicinò al albero.
Spostai lo sguardo verso l’orizzonte, incurante di tutto quello che mi capitava intorno.
Iniziarono a discutere molto attivamente.
In altre circostanze non mi sarei neanche scomodato di ascoltare cosa dicevano dei ragazzini del primo anno, ma questa volta qualcosa attirò la mia attenzione.
<< avete sentito cosa ha fatto la ragazza babbana ?! >>
Mhmm.
Un sorriso mi si dipinse sulle labbra, questo potrebbe essere interessante.
<< ha schiaffeggiato Piton! E in più l’ha fatto dopo essersi addormentata in classe ! >>
Hahah, ma dai, davvero?
Questa informazione potrebbe essere interessante.
Dopo essermi afferrato saldamente al ramo feci uno scatto e scesi dal ramo.
Mi pulii la divisa sotto gli occhi increduli di alcuni studenti che sembravano chiedersi “e questo da dov’è caduto?!” .
Lanciai un sorriso ad una ragazza che era lì e mi incamminai sentendo schiamazzare delle ragazze alle mie spalle.
Aaaah queste ragazzine come sono impressionabili!
<< Draco!! >>
Aaaah, ecco un esempio di ragazzina !
<< cosa c’è Pansy ? >>
Mi girai per vedere la faccia della ragazza che mi fissava con occhi arrabbiati.
<< dove sei stato tutto il giorno!? Bla-bla-bla >>
Che seccatura, nella mia testa tutto quello che dice esce con un sonoro e monotono ‘bla’.
Alzai lo sguardo cercando una zona del corridoio dove poter scappare per liberarmi di lei.
<< Pansy, adesso non ho tempo di parlare >>
La sorpassai ed  iniziai a camminare velocemente, ignorando i suoi richiami.
Che ragazza noiosa.
Non avevo tempo di pensare a lei adesso, ogni cellula del mio cervello era concentrata nel trovare la babbana.
Camminai per tutti i corridoi ma senza aver avuto la possibilità di trovarla, non potevo perdere la possibilità di stuzzicarla un po’, così, tanto per divertirmi.
Stavo passeggiando per i corridoi dei sotterranei quando vidi una scena singolare.
Piton stava parlando con la babbana, ma non sembrava arrabbiato, tutt’altro, era abbastanza calmo.
Lei, gli parlava tutta sorridente.
Non so per quale motivo ma avvertii una piccola scosse nel petto, e tutto d’un tratto mi sentii molto arrabbiato.
Tsk, per Merlino, che scena ripugnante.
Cosa fa, ci prova con un professore?
Senza neanche accorgermene, mi ritrovai a stringermi i pugni così forte da farmi tremare le mani.
Presi un profondo respiro e continuai ad osservare la scena.
Ah!
Se ne sta andando, però Piton le ha dato una bottiglietta con un liquido violaceo.
Piton si volta per tornare nella sua aula.
Mi avrà visto? Ahah certo che mi ha visto!
La domanda è: perchè non mi ha fermato?
Dopo tutto il coprifuoco è passato da un po’ ....
Mentre riflettevo notai che la ragazza stava per svoltare l’angolo, così riniziai a seguirla.
Ma non stava tornando verso il suo dormitorio.
Dopo aver salito qualche rampa di scale mi accorsi che eravamo nel piano dove cerano i bagni dei prefetti.
Cosa ci vuole fare lei nel bagno dei prefetti?
La osservai entrare e chiudere i bagni dietro di lei.
Eeh no non mi scappi adesso che le cose si fanno interessanti.
Entrai cautamente nel bagno.
Notai che la grande vasca era piena di acqua, ma della babbana non c’erano tracce.
Poi all’improvviso mi passò d’avanti non notandomi, per fortuna, ero abbastanza coperto da un muro.
Era coperta solamente da un asciugamano che aveva avvolto intorno a tutto il corpo.
Si abbassò fino ai suoi vestiti che aveva gettato per terra e prese la boccetta, e la rovesciò quasi tutta dentro la vasca.
All’improvviso dal punto dove aveva rovesciato il liquido iniziò a salire un bolla viola e l’acqua si scurì fino a raggiungere la colorazione violacea  del liquido.
Ma cosa sto facendo?
All’improvviso mi sentii come un vecchio pervertito, stavo guardando una ragazza che stava per fare il bagno.
Sospirai, evitando di fare rumore.
Stavo per girarmi e andarmene, ma in quel momento lei lasciò cadere  l’asciugamano.
Trattenni il respiro per un secondo senza neanche rendermene conto, tutto sembrò essere silenzioso per un attimo, cadendo quasi in un’atmosfera surreale.
I miei occhi scivolano lentamente sul suo corpo.
La pelle era chiara, ma leggermente abbronzata.
Nel complesso aveva un bel corpo.
Slanciata, gambe abbastanza lunghe, braccia sottili.
Entrò velocemente nella vasca.
Immergendosi quasi completamente nell’acqua violacea.
Appena entrò un bagliore del medesimo colore la circondò.
Iniziò ad agitare le mani per far avvicinare un po’ di bolle e iniziò a giocarci.
Liberai il respiro che avevo precedentemente trattenuto.
Osservandola ancora, stava ridendo.
Iniziai a girarmi e ad andare via.
Lei cominciò a cantare, ma qualsiasi cosa stesse cantando, ormai ero troppo lontano per sentirlo.
Quella sera non ebbi una notte facile.
Ogni volta che chiudevo gli occhi, lei mi tornava in mente.
È tutta colpa di quella babbana !
Chiusi gli occhi sperando invano di riuscire ad addormentarmi.
 
 
 
 
 
 

Boh, la mia mente malata ( xD ma anche no) sta pensando di cambiare raiting alla storia e tramutarla in una raiting rosso …. Boh secondo voi? D:
ho beh spero che vi sia piaciuta la lettura :3.

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Capitolo 9
*** 09.Compagni di studio ***


Allora allora, comunicazione di servizio xD la fic resterà rating arancione.
Anche se a dire il vero temo di farla un po’ come posso dire .... uhm scurire? xD
Va beh buona lettura :3
Ah, già in questo capitolo Angelina canterà una parte di una canzone:
beh l’originale della canzone è in giapponese (?) xD cantata dai vocaloid, la versione che ho messo io invece è inglese di JubyPhonic ecco il link :
http://www.youtube.com/watch?v=IJBH70Lntro
ewe non è un capitolo lunghissimo ma perdonatemi, kay? ewe
 

 

09.Compagni di studio

 
 
 
Era ormai passata una settimana e mezzo dal mio arrivo ad Hogwarts.
Al contrario di quello che mi ero immaginata è una scuola abbastanza normale ... beh normale si fa tanto per dire.
A dire il vero ero un po’ invidiosa nel vedere tutti fare magie, anche perchè dato che non potevo, ovviamente, fare la parte pratica delle lezioni venivo valutata unicamente nella teoria, il che implicava un’enorme quantità di studio.
Per fortuna Hermione si era offerta di aiutarmi con le lezioni, e in più mi faceva da tutor per le lezioni perse negli anni precedenti.
Lei è così intelligente.
L’ammiro per questo.
Mi si dipinse un sorriso sulle labbra, ma non era un sorriso spensierato come ero solita fare, questa volta era più ... amaro.
Forse, sono un po’ gelosa.
<< ehi, stai bene ? >>
Fui distratta da Hermione, le risposi con un sorriso e annuii, informandomi anche su quale materia ci aspettava per prima quella mattina.
Babbanologia.
Già, insieme a pozioni è la mia materia preferita.
<< senti, è da un po’ che ti volevo chiedere, ma cos’è sucesso quel girno che hai schiaffeggiatto Piton? >>
Mi chiese lei ridendo all’ultima parte della frase.
Uh ...
--- Flash Back---
Avevo spigato la situazione a Silente e Piton.
Io non lo volevo schiaffeggiare ... non ho mai fatto del male a nessuno!
Neanche quad’ero piccola e cercavo di dividere le mie sorelle mentre litigavano.
Semplicemente non volevo, non mi piaceva l’idea di far del male a qualcuno.
Sospirai rumorosamente, cosa che portò l’attenzione del professore di pozioni su di me.
<< noi faremo ricerche su  quell’uomo incappuciato,per quanto riguarda i suoi incubi, questa pozione la potrebbe aiutare, basta che si faccia un bagno con questa nell’acqua >>
Sembrava abbastanza annoiato, però in realtà si vedeva che voleva sinceramente aiutarmi.
Cosa che mi faceva venire ancora più sensi di colpa per quel schiaffo.
Alzai gli occhi verso la guancia, ormai era rimasto solo un leggero segno rosato.
Lui guardava un punto nel indefinito nello spazio in cui ci trovavamo.
Cadendogli l’occhi su di me per un attimo, notò la mia preoccupazione e mi rassicurò dicendomi che non gli avevo arrecato nessun male.
in un certo senso era carino, perchè nascondeva goffamente la sua preoccupazione per gli alunni dietro quella maschera di distacco, le labbra mi si curvarono in un sorriso caloroso.
Lo ringraziai per tutto e mi incamminai, mi aveva suggerito di utilizzare i bagni dei prefetti dato che erano muniti di una grande vasca.
Camminai ed arrivai velocemente.
Mi sentivo alquanto stanca, dato che non avevo avuto opportunità di riposarmi tutto il giorno.
Versai il contenuto nella vasca ed entra immergendomi quasi completamente.
Mi scappò un sospiro di sollievo, io adoravo stare nell’acqua.
E poi quasi naturalmente iniziai a cantare
 
‘One time long long ago, there lived a young witch in the land
Ah yes, she came to love a young prince, so the story goes’
 
( una volta tanto tempo fa, c’era una strega che viveva in una terra
Ah si, arrivò ad innamorarsi di un giovane principe, così iniziò la storia)

 
La canzone parlava appunto di questo di una strega che si innamorò di un  principe, quest’ultimo però fu costretto a tagliargli  i capelli, come umiliazione come donna, e a decretare la sua morte al rogo, alla fine della canzone però la strega si libera facendosi crescere delle ali nere e vola via per sempre ...
----fine Flash Back---
<< niente di che! Non ci pensare >>
Dissi in modo poco convinto.
Ma dato che la lezione stava per iniziare lei sorvolò.

La Professoressa Charity Burbage era la nostra insegnante  di babbanologia, era davvero una brava persona, e parlava sempre bene dei babbani.

La lezione iniziò lentamente.

Però alla fine la professoressa colse tutti di sorpresa annunciando che ci avrebbe assegnato un lavoro di coppia molto singolare, dovevamo scegliere un dolce “babbano” e cucinarlo per poi presentarlo d’avanti alla classe.

Stavo gia facendo comunella con Hermione per decidere che dolce preparare quando la professoressa pronunciò delle parole che spaventerebbero qualsiasi studente.

<< le coppie le sceglieremo a sorte >>

In un attimo tutta la stanza si gelò.

la docente prese un cappello e ci mise dentro dei pezzettini di carta con i nostri nomi.

Con un colpo di bacchetta iniziarono a mischiarsi e poi ad uscire, ad ognuno di noi ne cadde uno tra le mani, il mio stava ancora svolazzando a qualche centimetro sopra di me, quando finalmente mi cadde fra le mani.

 ... non ci credo, perchè proprio lui?!

<< chi ti è capitato? >>

Fui distratta da Hermione, e senza dire niente gli passai il pezzo di carta.

Lei non disse niente per qualche secondo ma poi riprese con una certa preoccupazione

<< ... Malfoy >>

Alzai gli occhi verso il mio compagno che, al contrario di quello che avevo immaginato mi guardava.

Per un secondo, solo per un secondo, i nostri occhi si incrociarono, tutto quello  che ci circondava scomparve.

Quegli occhi azzurri, così chiari da apparire grigi, adesso si mischiavano con i miei altrettanto chiari, che però mantenevano, al contrario dei suoi quella colorazione azzurastra.

Io distolsi lo sguardo per prima cercando di apparire distratta da qualcosa, quando in realtà osservavo un punto fisso nel vuoto.

Lui mi si avvicinò e si fermò davanti a me, a quel punto fui costretta a guardarlo nuovamente.

<< spero che non mi metterai i bastoni fra le ruote babbana e sia chiaro, devi fare tutto quello che ti dico, senza chiedermi il perchè, capito? >>

Mi guardava con uno sguardo di sfida.

Che io non tardai a ricambiare.

<<  ma ti prego, dimmi caro Malfoy, chi è la babbana tra noi due ? >>

Domanda retorica caro il mio Malfoy.

Lui non rispose capendo che per l’appunto era una domanda retorica.

<< appunto, quindi non credi che sia tu quello che non dovrebbe rovinare la nostra ... uhm chiamiamola collaborazione ? >>

Bang, colpito e affondato.

Lui distolse lo sguardo un attimo, per poi tornare a guardarmi.

Allungo la mano verso di me e prese una ciocca di capelli tra le dita, e dato che non avevo i capelli lunghi era costretto a starmi abbastanza vicino.

Si passò la ciocca vicino alle labbra e poi alzando gli occhi verso di me, con uno sguardo da predatore, mi disse

<< non stuzzicarmi troppo piccola babbana >>

Pi-piccola?!

 Tirai la testa leggermente indietro per fargli perdere la presa sui miei capelli e con la faccia rossa per l’imbarazzo, gli puntai un dito alla faccia e gli  dissi

<< io non sono piccola ! tu sei piccolo! >>

Lui in risposta si mise a ridere, anche se non aveva tutti i torti, la mia risposta sembrava quella di una bambina, e anche perchè lui era, effettivamente, più alto di me di circa 10 centimetri.

Mi girai di fretta e mi incamminai per uscire dall' aula dato che le lezioni erano terminate, cercando di far decelerare il mio cuore che ora batteva come fosse impazzito.

Si prevede una difficile collaborazione.

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Capitolo 10
*** 10.Panna & fragole ***


Lalla: ohi ho letto la tua fanfic!
-10 minuti di sclerate dopo-
io: dimmi, cosa ne pensi dell’incappuciato?
Lalla:  ah! Si lui [ cesurato per spoiler]
io: .... O.O si
Lalla: oddio! Ma allora mi vuoi dire che [censurato per spoiler enorme]
io: mi inchino di fronte alla tua intelligenza superiore ! O.o

 
 

10.Panna & fragole

 
 
<<  non se ne parla >>
Dio.
In tutta la mia vita non avrei mai detto di trovarmi in una situazione del genere.
Se me l’avessero detto non ci avrei creduto.
Okay,  in questa scuola sono poche le cose nella norma, ma mettersi a discutere con un fantasma!
Ormai da circa un quarto d’ora  stavo discutendo con questo testardo del barone.
Ma niente, è irremovibile.
<< le sto chiedendo di comunicargli una cosa, per favore! >>
Niente.
Anch’io, nonostante la mia pazienza, mi stavo seccando per quella situazione.
Anche perchè ero già nervosa dato che, i miei capelli non stavano fermi quella mattina.
Allora, in preda alla frustrazione del momento, dissi al barone che era inutile.
<< molto gentile da parte sua, signorina >>
No, non di nuovo!
Adesso, dove prima cera il quadro, si  presentava un Severus Piton non molto felice di essere stato disturbato il mattino presto, in quello che non era solo il giorno libero degli studenti ma anche dei professori.
Per l’ennesima volta ero stata sgarbata  con Piton senza volerlo.
Ma cos’è?! Una maledizione?!
Per non contare che mi sentivo ancora in colpa per lo schiaffo di qualche giorno prima ...
Gli chiesi scusa e dopo avergli spiegato la situazione la mia situazione mi chiese il motivo per cui ero lì.
<< ecco, vede, avevo chiesto al barone di dire a Malfoy di scendere dato che dobbiamo lavorare insieme ad un progetto ma lui si rifiuta ... >>
In seguito ad un sonoro sospiro il professore si offrì di chiamarlo al posto del barone, cosa che accettai con grande felicità.
Nell’attesa, mi misi ad osservare il corridoio in cui mi trovavo dando le spalle all’entrata della casa dei serpeverde.
In giro non c’era nessuno, era molto silenzioso e dato che ci trovavamo nei sotterranei della scuola, era abbastanza fresco.
E po-ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!
Qualcosa di caldo mi soffiò vicino all’orecchio.
Oddioddioddioddioddioddio!
Mi girai di fretta per notare cos’era, tenendo la mano premuta contro il collo.
Fui sorpresa da una sonora risata, ma una risata così ... come posso dire ... calda.
Un tipo di risata che non mi aspettavo di sentire dalla persona che la emanava.
<< oddio! Ahahah babbana ahah sei davvero spassosa ! >>
 

-Draco pov-

 
Non riuscivo a trattenere le risate.
Adesso la babbana era ferma d’avanti a me con la bocca spalancata e uno strano sguardo negli occhi.
Dopo qualche secondo con la faccia rossa mi disse sonoro “smettila di prendermi in giro” cosa che mi fece ridere più rumorosamente.
Come potevo?
Era così divertente da stuzzicare.
Mi schiarii la gola chiedendole il perchè mi avesse svegliato la mattina presto nel mio giorno di riposo.
Lei con un sorriso allegro mi rispose che dovevamo andare a fare shopping.
Per poi dileguarsi dopo avermi dato appuntamento d’avanti alla scuola fra 30 minuti.
<<  ah! Un’altra cosa Malfoy, dovresti ridere più spesso >>
Rimasi di stucco per un attimo cercando di analizzare il tono della sua voce, ma senza riuscirci dato che si era già allontanata.
A dire il vero mi chiedevo spesso una cosa su di lei.
Capitava certe volte che, durante le lezioni o mentre siamo nella sala comune, mi cadesse l’occhio su di lei.
Era sempre sorridente.
Con chiunque parlasse.
Com’era possibile?
Una babbana ... dovrebbe essere infelice solo per il fatto di essere nata con un sangue così impuro.
E invece lei rideva con leggerezza.
Come se fosse tutto perfetto nella sua esistenza; come se non ci fossero cose che potrebbero arrivare a scuoterle il cuore.
Eppure...
Perchè?
Perchè?!
Non ci arrivo.
Ma va bene così, giusto?
Dopo tutto, perchè mi dovrei preoccupare di una cosa del genere?
Io ho la mia vita perfetta, giusto?
Senza neanche accorgermene mi ero preparato ed ero sceso ad aspettarla.
Poi arrivò, era vestita con un paio di jeans blu scuro, una maglietta  bianca  e una felpa aperta, i capelli legati con un codino alto e un ciuffo di capelli che gli cadeva quasi sopra l’occhio destro.
Ma la cosa che mi stupì di più erano gli occhiali.
Un paio di occhiali con la montatura nera e rosata.
La guardai con aria interrogativa, e lei intuendo la mia perplessità mi disse, sistemandosi gli occhiali sul naso:
<< si, porto gli occhiali, ma raramente >>
Eravamo diretti a hogsmeade.
Il viaggio fu piuttosto silenzioso, lei guardava fuori dal finestrino.
Ma scatenò tutta la sua energia quando arrivammo.
Iniziò a correre da una parte all’altra delle strade, trascinandomi con lei.
Finché non trovò un negozietto che vendeva frutta.
Entrammo seguiti da un sacco di sguardi e un vociferare interminante.
Volevo uscire da lì il più presto possibile, quindi dopo aver domandato alla babbana cosa voleva prendere, fragole, ne afferrai una cesta a casaccio e gliela passai.
Lei la osservò un attimo e poi guardò me con un sguardo che sembrava dire “ dimmi che stai scherzando “ , sguardo che tra l’altro mi irritò parecchio.
<< Malfoy, Malfoy, non ti hanno mai insegnato a scegliere la frutta? >>
La guardai per un attimo e lei rimettendo a posto le fragole prese da me inizò ad osservare tutte le altre, fino a che non ne trovò una di suo gradimento.
Poi  l’avvicinò al viso e le annusò.
<< queste vanno bene ! >>
Poi scelse delle altre cose e ci avvicinammo alla cassa.
Un ragazzo con i capelli scuri le disse il prezzo e lei si rivolse verso di me dicendomi di pagare.
Cosa...?
La guardai male per un attimo finchè il ragazzo della cassa  non intervenne dicendo:
<< beh è il dovere del ragazzo in una coppia pagare ! >>
Una coppia?
Lei iniziò a sbracciare come una matta dicendo che  “non sono assolutamente la sua ragazza ”
A quelle parole uno strano sentimento mi attraversò il petto come una spina che pungeva in modo molto fastidioso.
 

-Angela pov-

 
Comprati gli ingredienti per preparare la torta tornammo ad Hogwarts, anche se per un momento, mentre eravamo nel negozio mi sembrava che Malfoy mi avesse lanciato uno sguardo pieno di rabbia ... no, sarà la mia immaginazione, dopo tutto non credo di aver fatto niente per attirare la sua rabbia.
Arrivammo nelle cucine, ed insieme iniziammo a lavorare alla torta.
Una classica torta di panna e fragole, la mia preferita.
Preparammo la torta abbastanza velocemente.
E infine lui si mise a passare lo  strato finale di copertura.
Finito il lavoro ci fermammo ad osservare la torta.
Poi guardai un attimo Malfoy
<< huhu, ti sei sporcato di panna ! >>
Gli dissi ridendo

 
-Draco pov-
 

Prese un fazzoletto e iniziò ad avvicinarsi al mio viso, finchè non lo toccò e iniziò a tamponare con leggerezza.
Ma in quel momento mi passarono per la testa tutte le immagini di lei che rideva in compagnia di Piton, di quel Chris e oggi del cassiere.
E colpendogli leggermente la mano gli feci cadere il fazzoletto.
 

-Angela pov-

 
Rimasi shokata per qualche secondo guardandogli il viso, cercando di leggere un qualunque  tipo di emozione.
Poi lui allungo la mano verso di me e mi accarezzò la guancia.
<< pensi di poter abbindolare anche me come hai fatto con quegli idioti? Dimmi, quanti uomini hai intenzione di sporcare ? hai già trovato un uomo che scalda le tue notti? >>
La sua faccia completamente priva di  emozioni era terrificante.
Quello che successe poi non mi era molto chiaro.
So solo che, quasi come se fosse sotto la volontà di qualcun altro,la mia mano si alzò per poi sbattere molto velocemente contro la sua guancia.
Sentivo un misto di emozioni e avvertivo che le lacrime mi stavano per rigare il viso.
<< TU NON CAPISCI NIENTE ! >>
Detto questo mi misi a correre stringendo le mia mano che tremava ancora per lo schiaffo.
Le lacrime intanto cadevano rigandomi il viso, senza possibilità di fermarle.
Ma la cosa che mi spaventò di più in quel momento fu che, io non ero arrabbiata con Malfoy.
La cosa che mi aveva sconvolta di più erano i miei sentimenti.
Non avrei mai immaginato di poter soffrire tanto ...
Ma perchè?
Lui non è niente per me.
Ah! Ma è davvero così?
No,non era vero, tutto questo tempo avevo cercato di chiudere gli occhi e avevo preteso di non vedere ciò che si celava nel mio cuore.
A questa realizzazione le lacrime iniziarono a scorrere ancora più violente.
Stupido cuore!
Perchè devi battere così velocemente per lui ?
Io ... non voglio...
Bugiarda.
 
 

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Capitolo 11
*** 11.Cosa farai? ***


allora allora, hello nuovo capitolo yuppi yeah!

ufff che depressione xD cavolacci! È da un’ eternità che non carico xD però anche voi vedete di essere più attivi uwu pigroni ewe

 

11.Cosa farai?

 

-Draco pov-

 

Incredibile come in quel momento tutto fosse diventato silenzioso.

Non un singolo rumore, come se tutto l'universo volesse farmi riflettere su cosa avevo appena fatto.

Mi misi a ridere in modo amaro.

Non so perchè ma avevo l'impressione che in quei secondi passati con lei, avrei potuto sentire il flebile rumore del suo cuore che si spezzava sotto alle mie parole.

Ma perchè ho reagito così?

Il suo sguardo era indecifrabile, era colmo di un sentimento che non riuscivo a decodificare.

Però vedergli gli occhi così lucidi e pieni di lacrime mi avevano provocato un senso di colpa enorme.

Camminavo intanto per i corridoi della scuola, era buio, ormai era anche passato l'orario della cena e tutti erano andati nei loro dormitori per riposare.

Io, però, non volevo tronare, sicuramente Pansy mi avrebbe fatto troppe domande del  tipo "dove sei stato tutto il giorno" o cose del genere, e al momento, non avevo l'integrità mentale per rispondere alle sue stupide domande.

Allora mi dirisi verso la torre dei gufi, almeno lì avrei potuto pensare in pace.

Salii le scale fino ad arrivare all'entrata, mi avvicinai al gufo di famiglia e iniziai ad accarezzargli le piume, ricevendo in risposta un sonoro "oohu".

In quel momento però fui distratto da un lamento proveniente da un mucchio di paglia.

Mi avvicinai curioso quando notai un ciuffo di capelli biondo cenere.

Mi sedetti vicino alla persona che adesso dormiva.

Osservai con molta attenzione il suo viso.

Le guance erano umide e bagnate ancora da qualche residuo di lacrime, gli occhi chiusi erano leggermente gonfi e affaticati.

Feci passare la mano lungo la sua guancia, imprimendo nella mia mente ogni curva del suo viso, ogni singolo dettaglio.

Ma perchè sto facendo questo?

Non me lo spigo ... perchè sento il desiderio di rimediare a quello che ho detto ... ?

Retrassi la mano e osservai la ragazza d'avanti a me.

Ma adesso non importa più quello che sento ... l'ho ferita troppo profondamente.

Anche se quello che provo sia vero ... come farebbe a contraccambiarmi ?

Non potrebbe, semplice ... qualunque cosa io provi non ha importanza

Ma per sta sera, solo per sta sera, lascia che io dimentichi il mio "ruolo".

Lascia che io dimentichi stando al tuo fianco, anche se probabilmente non mi perdonerai mai.

Solo per sta sera, lasciami stare al tuo fianco.

E sotto le luci della luna, che ballavano nella stanza, avvicinai il mio viso al suo, concedendomi di dimenticare tutto con un solo tocco.

In seguito quella notte solo due parole riecchegiarono nella stanza:

<< Perdonami ... Angela ... >>

La prima volta che pronuncio il suo nome...

Quelle sillabe scivolarono dalle mie labbra in modo lento cercando di mantenere il suono di quel nome nella mia memoria.

Rimasi accanto a lei per un po' poi decisi di andarmene lasciando tutto come l'avevo  trovato.

Riprendendo quel "ruolo" che forse, dentro il mio cuore, odiavo.

 

-Angela pov-

 

<< oohu oohu >>

Ma che ... ?

Ma dove mi trovo?

Mi guardai intorno per notare che in quella stanza era pieno di rapaci.

Il sole entrava dalla grande finestra sul muro riattivando i miei sensi ancora addormentati.

Ma cosa ci faccio qui?

Improvvisamente tutte le immagini del giorno prima mi tornarono in mente.

Guardai fuori dalla finestra e poi prendendo un respiro profondo mi alzai.

quand'è successo ...?

si, quand'è che mi sono innamorata di lui ?

mi grattai la testa furiosamente.

aaaah! l'amore è una cosa così complicata! non ci voleva proprio ...

io ... non sono proprio esperta di queste cose ...

Cosa dovrei fare?

Che domanda stupida.

Dovrei dirglielo?

Ahah, ma certo che no.

Probabilmente mi prenderebbe in giro.

Eppure ...

Mi avvicinai alla finestra osservando il sole all’orrizonte.

Mi potrebbe stare bene così?

Vivere di un amore a doppio taglio ? amare ma non essere amati?

Non potrei semplicemente odiarlo ... ?

Mhm ... ma sai, vero, che l’amore è l’odio sono due sentimenti molto simili?

Anche supponendo che tu lo odiassi, cosa pensi? Che non ti ritroveresti ad amarlo?

Ingenua.

Ingenua ... e quindi cosa dovrei fare?

Non lo so ...

Io davvero non lo so.

Sicuramente non potrei fare finta di niente ... però l’idea che lui possa scoprirlo mi terrorizza.

Come reagirebbe?

Mhph che domanda stupida.

Ma, quindi, cosa vuoi fare?

Però, io ci vorrei provare, anche se solo per un secondo vorrei che i sui occhi mi guardino in modo diverso.

Anche se dovrò aspettare molto, voglio tendere le mie mani verso di lui e aspettare che le prenda.

Ecco cosa farò.

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Capitolo 12
*** 12.Le note di Orfeo ***


Hello!
beh ragazzi miei, io non so più come dirvelo ... hum vediamo un po' ...
Recensioni=felicità=ispirazione=nuovi capitoli
eh? eh!? serio, ci serve una botta di vita! uwu
 
ps il testo di orfeo e ciaffola che c’è nella fic è preso da angel sanctuary .3.


12.Le note di Orfeo

 
Corsi in fretta nella mia camera, per fortuna ancora era presto, e quindi nessuno si era svegliato.
Fui più cauta possibile entrando nella stanza, cercando di non svegliare Hermione.
Mi infilai tra le coperte del mio letto rimuginando su .... beh su tutto.
Pensai e pensai cancellando tutto il resto.
<< Hey, sai, pensare così tanto ti farà male >>
Una voce divertita pronunciò queste parole, ma non era la voce di Hermione, ooh no, era una voce che ormai avevo imparato a riconoscere.
<<  senti un po' signore '' sono troppo fico per dirti il mio nome '', che dici di smetterla di perseguitarmi? >>
Alzai lentamente lo sguardo e mi accorsi che l'uomo incappucciato era praticamente davanti alla mia faccia, con un le labbra siggilate in un'espressione di indifferenza, che in un secondo si tramutò in un sorriso sfacciato.
<< perseguitare ... che brutte parole usi, io sto solo cercando di->>
<< si si, " di cambiare il passato ", questo l'ho capito >>
Lo interruppi seccata.
<< ma quello che non so, e che vorrei sapere è, quale passato? >>
Un silenzio scese tra noi, fu un silenzio che durò un secondo quasi impercettibile, ma che risuonava nella mia testa in modo rumoroso.
Poi l'uomo alzò un dito e se lo portò alle labbra.
<< oooh ma questo è un segreto, A-LI-CE >>
eh?
Chi è alice adesso?
All'improvviso mi sentii abracciare da dietro, due braccia mi cingevano i fianchi in modo prottettivo, avvicinando la mia schiena al suo petto e poggiando la testa sulla mia spalla vicino all'orecchio.
<< se ti dicessi tutto perderesti il "gioco", quindi mia piccola "Alice", segui le traccie che il "coniglio bianco" ti ha lasciato >>
Cosa sta dicendo? è matto?!
<< io non capisco cosa stai cercando di dire ? >>
pian pino la stanza iniziava a invadersi di luce.
Questo cosa vuol dire? non c'è molto tempo? sto per svegliarmi?
<< ascolta "le note di Orfeo" >>
E sentendo queste parole finali i miei occhi si spalancarono per vedere una Hermione che mi scuoteva per svegliarmi.
A quanto pare ero in ritardo e avevo dormito troppo.
<< Herm, io ho un forte mal di testa ... oggi non verrò a lezione >>
Dopo essersi assicurata che non avessi la febbre Hermione uscì dalla stanza lasciandomi da sola.
Avevo mentito, stavo bene però ... non avevo voglia di andare a lezione e beh vederlo ...
Buttai la testa nel cuscino fino al momento in cui tutto diventò silenzioso.
Mi girai a guardare il soffitto.
<< le note di Orfeo ... >>
Sarò una pazza però ... voglio controllare una cosa.
Quando ero piccola, mi ricordo che mia nonna mi leggeva spesso un libro, io lo amavo anche se non riuscivo a capire tutta la storia.
La storia di due innamorati, la stessa storia che lui mi ha raccontato.
Mi vestii in fretta e scesi nella biblioteca.
Attenta a non farmi vedere iniziai a cercare dei libri di leggende ... libri di leggende in un mondo magico ... ahah ironico direi.
C'erano così tanti scaffali e così tanti libri da leggere.
Così tanti che potrei giurare di aver passato più di un'ora in cerca del libro che mi serviva.
Alla fine mi ritrovai d'avanti a un vecchio scaffale, non tra i più vecchi, ma sicuramente non era recente.
Feci scorrere il dito lungo la copertina dei libri, fino a fermarmi a uno, con una bella copertina rivestita di pelle nera, e una piuma disegnata d'avanti, lessi il titolo.
Le note di orfeo.
osservai il libro per un po', al contrario degli altri aveva un aspetto praticamente nuovo, le pagine erano in bello stato e...
<< Chi c'è?! >>
Cavolo! Gazza!
Non lo conoscevo bene, però ero sicura che se mi avesse beccata sarebbero stati grossi guai.
Iniziai ad andare in panico sentendo i suoi passi avvicinarsi sempre di più.
oh cavolo, oh cavolo!
Sta per girare l'angolo! cavoloooooo!
...
<< stai zitta, non fiatare. >>
mhphphmhphmmhph!?
Qualcuno mi ha tirata via dietro un angolo che non si nota per via di un gioco di luce.
ma chi cavolo ...?
<< ti ho detto di stare zitta babbana >>
ah okay ho capito di chi si tratta.
Aspettammo un po', con la sua mano sempre ferma a tapparmi la bocca.
Poi finalmente Gazza se ne andò.
Trattenni un secondo il fiato, avevo l’impressione che anche un sospiro ci avrebbe fatti scoprire.
Levai la sua mano dalla bocca e mi girai a guardarlo.
Non so per quale motivo però mi salì di nuovo una gran voglia di tirargli uno schiaffo!
Eh, addio alla mia politica pacifista.
<< … Malfoy ! cosa ci fai qui?! >>
<< potrei farti la stessa domanda babbana >>
<< lo sai, vero, che ho un nome? >>
Per tutta risposta lui mi fece un sorrisetto di sfida.
Poggiò un braccio allo scaffale a cui ero appoggiata e si chinò verso di me assottigliando la leggera differenza di altezza che ci divideva.
<< e quale sarebbe? >>
Whaa troppo vicino decisamente troppo vicino!
Sto tremando dall’imbarazzo!
 
-Draco pov-
 
Ahahah in un certo senso è divertente.
Non riesco a fare a meno di torturarla è troppo ridicola!
Anche adesso sembra un coniglietto impaurito.
Chissà forse le faccio paura dato che trema così tanto …
Già il cattivo Draco Malfoy figlio di brutti e cattivi mangiamorte!
Non mi stupisce che abbia paura di me …
‘pat’
Ma che …?
Mi ha dato una pacca sulla testa con il libro …
<< t-tu dovresti imparare a sorridere di più sennò la gente penserà che il grande Draco Malfoy non ha un cuore, e-e poi … niente ! >>
E detto questo si incamminò verso l’uscita della biblioteca lasciandomi lì impalato con il libero in mano.
Abbassai lo sguardo, chissà che tipo di libero è venuta a prendere?
“Le note di Orfeo” che libro sarà ?

 “mia bella e cara moglie, mio amore Euridice … aaah ti ho persa!” il re del tartaro e la sua regina Persefone … sentirono il gemito di Orfeo, il bravo suonatore di lira la cui moglie era morta, e la melodia triste suonata da lui. Visto che era talmente mesta … visto che era talmente dolorosa … il re e la regina che regnavano sul tartaro gli permisero di riportare la moglie nel mondo terreno. Ma sulla strada lunga e tortuosa verso il mondo dei vivi, mentre camminava tenendo le mani della moglie, Orfeo violò il tabù che non gli permetteva di guardare il viso di lei. Così Euridice coprendosi il viso con le mani, cadde verso il più profondo delle tenebre, emettendo un grido flebile come quello di un uccello cadde …  

 
Mhm ?
Non riesco a capirne il significato.
Mi rigirai il libero fra le mani per un po’ poi mi alzai e mi incamminai verso il dormitorio dei grifondoro lasciando il libero d’avanti al quadro della signora grassa.

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Capitolo 13
*** 13.Quidditch! ***


Cavoooooolo! è da tanto che non ci si vede eh?! bene sono tornata ! ahah ^-^ devo ringraziare Shalia che ha avuto la pazienza di recensire ogni capitolo e per questo potrei amarla xDDD ti sono moooooooooooolto moooolto grata uwu tornando a noi buon divertimento nella lettura ! (/*^*)/

 

 

 

13.Quidditch!




Cavolo!
Come ho fatto a scordarmi il libro ?
Iniziai ad agitarmi nel letto seccata dalla situazione, non era detto che quel libero fosse così importante, ma se lo era ?
Cosa ci poteva essere di così importante in quel libro?
La copertina era di pelle nera, in buono stato ... però è strano, tutti gli altri libri nello scaffale erano antichi, molto antichi, usuri e malconci, pieni di quel tipico odore di muffa e vecchio che si sentiva nelle librerie antiche.
Quindi?
Quindi quel libro era stato messo lì di recente, e probabilmente dal mio stalker incappucciato.
Mi scappò una risatina, era un soprannome azzeccato !
Ma comunque, la domanda adesso è, a quale scopo?
Uffà!
Non potrò rispondere a questa domanda fino a quando non lo terrò fra le mani.
Malfoy ...!
Ho dato a lui il libro!
<< Angela! mi stai ascoltando!? >>
<< whaa! >>
Oddio, Hermione .... ma quando è tornata?
Continuava a muoversi per la stanza parlandomi con tono un po' seccato, e lamentandosi del fatto che non la stessi ascoltando.
<< Chiedo perdono >>
Scherzai io, anche se la mia frase sembrava più una domanda che un'affermazione.
Lei scosse la testa per poi tornare a parlarmi.
<< Concesso! ahah comunque sia, ti ho chiesto se ti andava di venire a vedere gli allenamenti di Harry e Ron >>
<< eh? e di che sport si tratta? >>
Dissi ridacchiando.
<< il Quidditch! Ogni squadra di Quidditch è formata da 7 giocatori: 3 Cacciatori, 2 Battitori, un Portiere e un Cercatore.I Cacciatori si passano la Pluffa e tentano di farla entrare negli anelli avversari per segnare un gol; I Battitori sono giocatori muniti di una corta mazza di ferro che usano per svolgere il loro compito: allontanare i Bolidi dai loro compagni di squadra; Il Portiere ha il compito di difendere i tre anelli, impedendo che i Cacciatori avversari segnino dei gol; Il Cercatore è il giocatore che ha il compito di acciuffare il Boccino d’Oro. La squadra che recupera per prima il Boccino guadagna 150 punti, per questo motivo i Cercatori sono soggetti a molti falli; tutto chiaro? >>
Sorrisi vistosamente,
<< Non ho capito niente! >>
Lei si mise a ridere e si sedette sul suo letto.
<< beh, se ti senti meglio, puoi venire a guardarli allenare ! così capirai di che si tratta >>
Mi misi a ridere.
Uscendo dal dormitorio però Hermione notò qualcosa per terra, si abbassò e raccolse un libro, fu solo quando si girò verso di me che mi accorsi che quel libro aveva la stessa copertina di quello che io stavo cercando.
Glielo presi dalle mani, e lei iniziò a guardarmi con un’espressione perplessa, io ridacchiai nervosamente dicendole che era mio, beh dopo tutto non è una bugia no?
Voglio dire, tecnicamente l’avrei preso io quindi .... magari è solo una mezza bugia.
Quanto odio mentire, spero solo che sia per una buona causa!
Intanto Hermione aveva iniziato a camminare e io la seguii subito dopo aver sistemato il libro in un grande tavolo che era all’interno del dormitorio.
Arrivammo nel ... campo? si, suppongo si possa definire così.
Una distesa di erba verdeggiante completamente circondato da tribune, e diverse torrette, ai due lati del campo erano posizionai tre pali con all'estremità dei cerchi.
Era grande abbastanza da farmi sentire piccola piccola.
E mentre stavo lì a bocca aperta Harry mi salutò facendo spostare il mio sguardo su di lui.
Aveva una divisa rossa e oro, immagino che sia così per i colori dei grifondoro e ... una scopa...
<< a cosa serve quella? >>
Chiesi indicando l'oggetto che stringeva nella mano, giuro che se si mette a volteggiare in aria scoppio dalle risate !
No aspetta ma quello non lo faceva solo la ... befana ...?
E allora i maghi come si spostano?
La mia domanda fu risposta da un improvviso e veloce spostamento d’aria che colpì la parte destra del mio corpo tanto violentemente da farmi indietreggiare.
<< Wow! >>
Rimasi a bocca aperta vedendo sfrecciare i miei amici lungo tutto il perimetro del campo a velocità elevata.
Restai ferma per diversi secondi, fino a quando Harry non  planò  fermandosi a pochi passi da me, tutto sorridente.
<< Mi porti a fare un giro?! >> dissi in modo allegro.
Lui si sistemò gli occhiali dicendo << Sai, è un po’ pericoloso, non credo sia il caso >>
Portai le mani vicino al viso in segno di preghiera << Ti preeeegoo, pleaseee, porfavor, s’il vous plait ? >> continuavo ad insistere in modo un po’ infantile.
<< Angela io vorrei ma devi capire che->>
<< Qual’è il problema Potter? Non ne sei capace ?! >>
Ci girammo entrambi per notare Draco che camminava verso di noi seguito da altri serpeverde, immagino, con un aria molto fiera, anche lui stringendo una scopa nella mano, vestito con una bella divisa, simile a quella di Harry però verde, tanto per cambiare.
I due iniziarono a bisticciare, anche se effettivamente vista da me la scena era: Draco stuzzicava vistosamente Harry e lui cercava di ribattere in modo abbastanza goffo.
Mi misi a ridere sotto i baffi, però mi venne un’idea e colsi l’occasione al volo.
<< Senti, Malfoy, perchè non mi porti tu a fare un giro? >>
Dissi sfoggiando uno dei miei sorrisi più luminosi.
Fui ricambiata da uno sguardo diffidente << non ci pens->>
<< ah! Scusa, forse non ne sei capace? >>
Dissi utilizzando la frase, che lui aveva rivolto al mio amico, con un espressione innocente.
Lui mi guardò per un po’ con un espressione indecifrabile, per poi portare la mano ai capelli spostandoli indietro e disse << Sali >>.
Sistemò la scopa parallelamente al suolo.
Mi aggrappai per salire nella parte dietro, ma lui mi fermò << ah ! vai d’avanti, voglio tenerti d’occhio! >>
Seguii i suoi ordini e mi sistemai tenendomi saldamente al manico della scopa.
Dopo di che lui si sistemò dietro di me incrociando le braccia con le mie.
Sbuffai nervosamente, se poi fosse per la sua vicinanza o per l’imminente decollo, non lo so neanche io.
Ad un certo punto la scopa si impennò iniziando a salire velocemente verso  il cielo , facendomi urlare per lo spavento, un urlo che durò solo, uno o due secondi, dettato più dall’adrenalina che sentivo circolare nel mio corpo che non dallo spavento.
Salimmo per quello che mi sembrò un’eternità, le mie orecchie erano piene del battito del mio cuore che adesso batteva così forte che avevo paura potesse esplodere da un momento all’altro, strinsi ancora più saldamente il manico della scopa cercando di mantenere il controllo della situazione, tutti i muscoli del mio corpo erano tesi, come se aspettassero una mia imminente caduta.
All’improvviso però sentii un improvviso calore alla schiena.
Girai leggermente la testa per notare che Malfoy si era appoggiato alla mia schiena e aveva messo la testa sulla mia spalla, sempre tenendo lo sguardo fisso avanti a lui.
Mi sentii meglio, come se lui mi volesse abbracciare per tranquillizzarmi.
Rilassai i muscoli lasciandomi andare sul suo petto ascoltando ancor una volta quel suono che tempo fa mi aveva incantato, il suono del suo cuore.
Era così caloroso ... nonostante lui voglia farsi passare per il “cattivo”, il suo cuore comunicava tutt’altro, batteva un po’ velocemente, forse anche lui aveva un po’ di paura, forse.
Cercai di avvicinarmi ancora un po’ a lui.
Però ad un certo punto ci fermammo.
Mi ricomposi velocemente e spostai la mia attenzione a quello che ci circondava.
<< ma chi me l’ha fatto fareeeee ?! morirò quassù ne sono sicura! >>
Dissi in tono preoccupato, aspettandomi un “che fifona che sei babbana” o qualcosa del genre, ma al contrario Malfoy non aprì bocca.
Girai la testa verso la sua con un’espressione confusa.
 
-Draco pov-
 
<< Hai ... davvero ... così poca fiducia in me? >>
Forse non avrei dovuto pronunciare quelle parole.
Adesso la sua espressione era illeggibile, molto strano da vedere in lei, che aveva sempre un viso sorridente.
I suoi occhi erano fermi nei miei,  la bocca leggermente socchiusa, i capelli mossi dal vento che ballavano liberamente nell’aria.
Aaaah quanto amo i suoi occhi, così limpidi, attraverso i quali si poteva leggere quello che pensava veramente, così ... veri.
Ah! E le sue labbra? così dolci e invitanti di un così bel colore rosato.
Non so cosa mi trattiene dal baciarle.
È così vicina.
Ancora qualche centimetro e ...
All’improvviso lei girò la testa velocemente iniziando a guardare sotto di se.
<< P-portami giù ... per favore >>
Restai qualche minuto in silenzio, ma poi iniziai a scendere verso terra.
Appena tocammo il suolo lei iniziò a correre verso Potter, per poi incamminarsi all’uscita.
 
-Angela pov-
 
Corsi velocemente fino al dormitorio.
Chiusi la porta della stanza e feci scivolare la schiena lungo la porta fino a sedermi per terra.
<< OH MIO DIOOO >>
Se prima pensavo che il mio cuore stesse per esplodere, adesso deve essere già esploso !
Portai la mano al petto e strinsi forte lòa maglia.
Respirando affanosamente.
Stupido Malfoy! Vuoi farmi morire?!
Lasciai la maglia e portai entrambe le mani alla faccia, coprendola.
Rimasi per un po’ in quella posizione, cercando di liberare la mente da Malfoy.
Stupido Malfoy ...
Quando mi ricordai di una cosa, il famoso libro.
Andai a recuperarlo e iniziai ad annalizarlo.
Sembrava un libro normalissimo, sfogliai pagina per pagina.
Ma all’improviso un foglio cadde dal libro.
Un foglio, un semplicissimo foglio, usuro e ingiallito, probabilmente molto vecchio.
Lo passai fra le mani diverse volte, osservando entrambi i lati.
Niente.
<< Niente, eh? Sei sicura ? >>
Mhm?
Mi giari di scatto .
La stanza mutò in un attimo facendomi ritrovare nella solita oscurità in cui incotravo l’uomo mascherato.
Il foglio volò via dalle mie mani, fino a raggiungere le sue.
<< questo, non è “niente”, ti conviene tenerlo ben al sicuro >>
Disse lui ridacchiando.
E dicendo questo tutto svanii e ritornai nella stanza, continuando a guardare quel foglio.
Mi alzai e poggiai delicatamente il foglio in mezzo ad un quaderno, per poi scendere dai miei amici , troppe emozioni in un  solo giorno.
Ho bisogno di un drink!
Pensai ridacchiando.

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Capitolo 14
*** 14.Sweet sixteen ***


è un uccello!? è un aereo ?! no! è deaththeangel che finalmente è tornata dall'oltretomba con un nuovo capitolo! 
xD chiedo umilmente venia D: la scuola mi sta uccidendo, manco dovessi preparare l'esame di università >.> effettivamente oggi dovrei studiare però il mio estro artistico mi chiama ... ahah si come no xD 
Va beh tagliamo corto, grazie per aver la voglia di leggere, per aspettare questa scrittrice imperdonabile xD e di tutto! :D
Eheh buon divertimento !

14.Sweet sixteen




   "Sono così stanca"
Quei giorni erano stati particolarmente faticosi, avevamo avuto diversi esami, ed io non ero abituata a seguire i ritmi di questo mondo.
Forse gli argomenti non erano neanche così difficili però per me era complicato, anche perché non sono mai stata una grande studentessa.
"penso semplicemente che potrei impiegare il mio preziosissimo tempo in un modo più produttivo!"
Portai un boccone alla bocca spostando il mio sguardo verso Harry e Ron che erano seduti davanti a me e Hermione.
<< ahah >> ridacchiai, Ron era più stanco di me!
Effettivamente fra noi Hermione era l'unica che sembrava essere fresca come una rosa.
"Beh, sono felice! almeno gli esami per oggi sono finiti!"
Mi alzai dal tavolo prima dei miei compagni e salutandoli mi avviai verso il dormitorio con l'unica intenzione di gettarmi nel letto.
Uscendo incontrai un gruppo di ragazzi del serpeverde intenti nell'entrare nella sala, fra loro c'era Chris.
<< Cosa fai principessa? vai già via? >> disse lui stringendomi fra le sue braccia.
Rimasi sorpresa un attimo per poi ricambiare il suo abbraccio << mhm si, sono molto stanca >>.
Lui mi allontanò e poi si mise a darmi delle pacche sulla testa << allora buona notte ! >>
Accennai un sorriso ringraziandolo, per poi incamminarmi verso il dormitorio.
Arrivai velocemente, e con la stessa velocità mi cambiai, indossando il mio pigiama.
Ero così stanca che appena poggiai la testa sul morbido guanciale del letto mi addormentai.
<< Non è un po' presto per andare a dormire ? >>
Ormai mi ero abituata a sentire quella voce, che riuscivo a distinguere chiaramente.
Sospirando aprii lentamente gli occhi.
Per mia sorpresa mi ritrovai seduta in un'altalena sospesa su dell'acqua, più limpida delle altre volte.
"ma perché fa così freddo qui?" abbassai gli occhi verso le mie gambe.
il mio comodo e caldo pigiama era stato sostituito da un vestito bianco che arrivava a metà coscia, senza spalline.
<< ma che ! >> iniziai a tirare il vestito verso il basso per cercare di coprire le gambe, ma se coprivo le gambe finivo per esporre leggermente la parte superiore del mio corpo, quindi decisi di lasciarlo com'era.
Senza preavviso l'altalena iniziò a dondolare in avanti, facendomi quasi perdere l'equilibrio, afferrai una delle corde bianche che sostenevano il sedile, e con l'altra tenevo fermo l'abito per evitare di farlo muovere.
<< Però va bene così, almeno passerai più tempo con me ah ! e per la cronaca, sei molto carina ... >>
Girai la testa per notare che l'uomo mascherato stava spingendo l'altalena.
<< pervertito ... >> sbottai con le guance leggermente arrossate, ricevendo in risposta una risata.
<< Dimmi come va? >> disse lui continuando a spingermi.
Sospirai lasciando che lui mi spingesse << va tutto bene ... >>
A dire il vero la sensazione di leggerezza mi piaceva.
Passò un sacco di tempo senza che nessuno dei due dicesse niente, apprezzando semplicemente quel momento.
Poi lui ferrò delicatamente l'altalena.
<< è quasi ora ... >>  Disse lui, facendomi capire che a momenti mi sarei svegliata.
Scesi dall'altalena con un salto, facendo increspare l'acqua.
Mi girai verso di lui e sorridendo gli dissi semplicemente << Grazie! >>
Lui rimase fermo per un attimo con la bocca leggermente aperta, poi allungo le mani verso il mio viso poggiandole delicatamente sulle mie guance avvicinando i nostri visi.
"oh no! mi bacerà di nuovo".
Strinsi gli occhi in attesa.
Sentii un piccolo calore nella fronte e riaprii velocemente gli occhi.
Mi aveva baciato la fronte.
<< Dovresti essere meno carina quando sei da sola con un uomo ! >> disse lui ridendo.
"ma è serio?!" posai la mano sulla fronte guardandolo con diffidenza.
<< Vedessi come sei carina adesso! >> disse lui di nuovo.
<< smettila di dire certe cose imbarazzanti! >>.
Lui si portò velocemente la mano alla bocca per soffocare le risate.
E in quel momento fui trasportata fuori dal mio sogno, risvegliandomi nel mio letto.
Mi alzai e andai  a guardarmi la fronte, un piccolo segno rosso si poteva chiaramente distinguere nella pelle chiara.
<< Mhm ? cosa hai fatto alla fronte? >> chiese Hermione alle mie spalle pettinandosi i capelli.
<< ah ... questo ... eh eh boh ! >>
Lei mi guardò la fronte per un po' e poi dedusse che probabilmente avevo sbattuto durante il sonno.
Ci vestimmo in fretta e io sistemai i capelli in modo che il segno non si notasse.
Andando a fare colazione fui sorpresa da Chris che mi abbracciò da dietro più dolcemente del solito.
"wow, cosa sarà tutto questo amore sta mattina?"
Mi girai verso di lui con un viso interrogativo, che lui ricambiò con uno più confuso del mio.
<< ma principessa, non te lo sarai scordata? >> disse lui sconcertato.
<< scordata cosa? >>
Lui si mise a ridere << oggi, è un giorno speciale, sai perché? la mia principessa compie gli anni! >> annunciò con un tono eccitato.
"cosa ...? davvero ...?"
Mi strinse nuovamente fra le sue braccia facendomi spingere la testa nella sua spalla.
<< Potete spostarvi? ingombrate la strada. >> una voce non poco irritata interruppe me e Chris.
Chris mi lasciò andare e ci spostammo di lato lasciandolo passare.
Passando Draco mi lanciò un'occhiata per poi fermarsi d'avanti a me.
"hu?" allungò la mano fino al mio viso  "oddio! cosa vuole fare?" alzandola vicino all'attaccatura dei capelli.
"oh no non avrà mica vis-" << che segno ... vedo che ti stai dando da fare Chris >>
Mi allontanai da lui di scatto.
<< Di cosa stai parlando, Malfoy ? >>
Draco lo guardò per un attimo, per poi precisare << Del succhiotto sulla sua fronte >>.

Scese un silenzio incredibile.
Le mie guance iniziarono a scaldarsi mentre l'attenzione dei presenti veniva concentrata su di me.
Mi sentivo trapassare dagli occhi di Draco, che in questo momento sembravano quasi accusatori.
L'atmosfera era diventata talmente pesante che si poteva tagliare con il coltello.
Atmosfera che fu rischiarita dalle risate di Chris << Ahah Malfoy! mi farai morire. Non sono neanche sicuro che sappia cos'è un succhiotto, figuriamoci se se ne fa fare uno ahah e poi sulla fronte? Bhuahahah>>.

La faccia di Malfoy iniziò ad arrossarsi "oh-oh se continua così si arrabbierà moltissimo".
Presi Chris per il braccio chiedendogli di andare.
<< Certo principessa, dopo tutto dobbiamo festeggiare i tuoi sweet sixteen! >>
Mentre ci incamminammo verso il tavolo, mi girai ad osservare Draco.
Sembrava seccato, se lo sguardo potesse uccidere, credo proprio che Chris sarebbe già morto.

*Draco pov*

Mi trascinai lungo la sala fino ad arrivare al tavolo.
"Perché quell'uomo mi secca così tanto?" continuavo a chiedermi fissandolo.
Staccai un pezzo di pane portandomelo alla bocca.
"osa contraddirmi! per non parlare del fatto che sta sempre con lei! quanto mi secca vederlo con lei!" Pensai quelle parole così velocemente che per un attimo mi era sembrato di vederci un significato nascosto, estraneo alla mia antipatia nei sui confronti.
Scossi la testa cercando di ignorare quel pensiero che stuzzicava la mia mente, la gelosia.
"tsk un Malfoy non può essere geloso" poggiai la testa sulla mano sorreggendola.
Fui distratto dal battito d'ali di un gufo che si avvicinava al tavolo, e girando lo sguardo notai che era quello di famiglia.
Si fermò di fianco a me gonfiando il petto in modo solenne e arruffando le penne.
Mio padre mi voleva incontrare per parlare con me della scuola.
"Magnifico".

*Angela pov*

Si era ormai fatto pomeriggio, e io e Chris ci stavamo dirigendo verso il dormitorio dei serpeverde perché mi doveva dare una ''sorpresina''.
<< senti ma tu lo sai si, cosa sono i succhiotti? >> il mio amico esordì.
Mi fermai un attimo rivolgendo la testa al pavimento per nascondere la mia faccia che molto probabilmente aveva attraversato tutte le sfumature del rosso.
<< ...si, no, cioè, ho le conoscenze base, cioè, si e no, cioè .... non farmi queste domande imbarazzanti! >> dissi io nascondendo la faccia fra le mani.
Lui iniziò a ridere come un forsennato << ma non è colpa mia! è che reagisci in un modo così carino che non riesco a fare a meno di torturarti ahah! >>.
Allungò la mano fino alla mia testa accarezzando delicatamente la mia nuca, per poi portare l'altra al mio viso mostrandomi un pacchettino blu.
lo guardai per un attimo ricambiata da un sorriso.
Presi in mano la scatolina, era ricoperta di velluto, molto morbido, iniziai a girarla da diversi lati per cercare quello in cui si apriva, feci pressione con il dito e l'oggetto emanò un rumore sordo, aprendola, la prima cosa che notai fu un rivestimento bianco interno, anche quello molto morbido, e al centro della scatolina era poggiato un piccolo orsacchiotto con un fiocco legato intorno al collo, e una catenina color oro sopra.
Lo sollevai e lo guardai con attenzione << beh a te sono sempre piaciute queste cose quindi pensavo che ... non fa niente se non ti piace lo cambio! >> iniziò a dire lui con una voce preoccupata.
<< è ... bellissimo! >> mi aggrappai a Chris e lo strinsi forte << mi piace, mi piace tantissimo! >>
Lui emanò un sospiro sollevato e iniziò a scompigliarmi i capelli.

*Draco pov*

Feci scorrere velocemente la penna sul foglio bianco che tenevo fra le mani, ma fui interrotto da una voce alle mie spalle << Draco! >>.
Mi girai verso il mio interlocutore sfoggiando un sorriso << Padre, aspettavo il vostro arrivo con ansia! >>
Mio padre si avvicinò e mi poggiò una mano sulla spalla << abbiamo alcune cose di cui parlare, Draco >>
... << Certo, padre >>

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Capitolo 15
*** 15.Cambio di prospettiva ***


        Seguivo mio padre a passi veloci  lungo il corridoio della scuola, ormai si era fatto tardi e c'erano poche persone fuori dai rispettivi dormitori.
Mio padre era stato silenzioso lungo il tragitto e il mio cervello non riusciva ad evitare di tormentarsi per capire il motivo di quel incontro.
Attraversammo la scuola arrivando in una stanza quasi del tutto spoglia, con soltanto alcuni tavoli e delle sedie all'interno.
Lui si sedette e mi invitò al tavolo indicando l'altra sedia con la mano.
Mi sedetti come indicatomi e volsi lo sguardo verso mio padre, che adesso mi guardava con un viso più serio del solito.
<< allora, Draco >> iniziò lui << mi è stato detto che quest'anno è stata apportata una singolare novità alle ammissioni ... >>.
Era chiaro cosa intendesse, mi limitai ad annuire con il capo.
<< vorresti spiegarmi? >> presi un respiro profondo prima di rispondergli << una babbana, padre, le è stato concesso di studiare in questa scuola per ''rafforzare i rapporti fra babbani maghi'' , almeno questo al dire del preside >>.
Osservai con il suo voltò cambiò, assumendo un'espressione più dura, la fronte leggermente corrugiata faceva faceva trapelare delle piccole rughe ai lati degli occhi, mentre la bocca iniziava ad aprirsi per pronunciare la sua sentenza al riguardo << inammissibile ! prima i mezzosangue e adesso i babbani ! la nostra società sta cadendo in pezzi! >>.
Indubbiamente era arrabbiato, si alzò di fretta e iniziò a camminare così velocemente verso la porta che se avesse accelerato di poco si sarebbe messo a correre.
" Ciao anche a voi, padre " pensai sarcasticamente.
Mi incamminai verso il dormitorio.
Ero arrivato d'avanti alle porte quando la mia attenzione fu attirata da uno strano vociferare vicino alle scale, mi avvicinai per trovare la babbana occupata a parlare da sola a quanto pare.
Sospirai e iniziai a girarmi verso il mio dormitorio.
<< Ah! Malfoy! grazie al cielo! >>.
Fui fermato dalle sue parole e mi girai verso di lei, << non ti sarai mica persa babbana ? >> le dissi con tono beffardo.
Lei aggrottò leggermente la fronte e arricciando il naso disse << certo che no! e solo che ... volevo fare un giro! si! un giro! ed adesso non mi ricordo dov'è il dormitorio ... >>.
Io emettei una risatina e mi girai tornando verso il mio dormitorio venendo fermato dalla sua mano che mi afferrò il braccio << non andartene! non mi lasciare da sola! >> il mio viso ruotò verso il suo facendo ancora una volta incrociare i nostri occhi.
<< Ah! >> lei lasciò velocemente il mio braccio rivolgendo lo sguardo verso il pavimento.
Mi ci volle un attimo per riprendermi da quell'azione così improvvisa.
Sorrisi divertito e sbuffai << e va bene! aspetta qui >> Mi incamminai verso la mia camera fino ad arrivare ad uno scatolone dove tenevo cianfrusaglie di ogni tipo, iniziai a scavare fino a che non trovai una piccola pallina bianca con un gancio attaccato al culmine.
Tornai velocemente da lei, che mi accorse con uno sguardo ... impotente ? si, come quello di un cucciolo di cane, e le guance leggermente arrossate  "forse la paura di essersi persa deve averle fatto accelerare il ritmo cardiaco" pensai.
Allungai la mano verso di lei e misi l'oggetto  nella sua, iniziando a spiegare di cosa si trattasse.
<< è un oggetto che ti aiuta a ritrovare la strada di casa, più ti avvicini a ciò che ritieni sia la tua casa, più brillerà di una luce argentea >>
Lei lo accettò stingendolo forte nella mano e sorridendomi vivacemente << ti ringrazio Malfoy! domani te la riporterò>>.
<< non c'è ne bisogno, puoi tenerlo >> senza darle occasione di rispondere mi ritirai.
Dopo essermi cambiato ed essere entrato nel letto mi sfiorò un pensiero " era il suo compleanno oggi ..." e così senza volerlo le avevo fatto un regalo...
Mi addormentai in fretta quella sera.

*****

Il giorno dopo  iniziò come tanti altri, scesi a fare colazione, arrivando molto presto, infatti la sala era praticamente vuota, mi sedetti lasciandomi trascinare la testa dai pensieri.
Intanto intorno a me la sala si riempiva di chiacchiericcio, un gruppo di ragazzine del primo anno si radunò alle mie spalle << Avete sentito? pare che Chris abbia regalato alla babbana un braccialetto d'oro! >>
<< Che invidia! e pensare che non degna di uno sguardo nessuna ragazza a parte lei! >>
<< è veramente una cosa ingiusta! >>
Presi un respiro profondo per poi girarmi << Potete andare a monopolizzare con le vostre chiacchiere un'altra ala della sala !? >>.
Le ragazzine sobbalzarono per poi rivolgermi varie occhiatacce e allontanarsi.
E in quel momento fece la sua entrata nella sala la babbana.
Non so per quale motivo ma abbassai lo sguardo alle sue mani per notare che uno dei polsi era cinto da un braccialetto d'oro e l'altro, beh con niente.
E in quel momento uno strano sentimento mi penetrò il cuore diffondendosi come un veleno nel mio sangue, mi alzai  e mi incamminai velocemente verso la porta.
Mi muovevo velocemente anche se neanche io sapevo dove mi stessero guidando i miei piedi, respirando affannosamente.
Vi è mai capitato di provare l'istinto irrefrenabile di tirare un pugno a qualcosa ?
Perché era quello che io sentivo adesso.
Mi ritrovai d'avanti ad un albero, lo osservai per un attimo, fino a quando il mio braccio partì quasi automaticamente, lo allungai in dietro per poi, con tutta la forza che potevo avere, spingerlo in avanti.
Però fermandolo poi a pochi centimetri dalla corteccia.
Respiravo, avevo bisogno di calmarmi, appoggiai la fronte al tronco.
" devo ... chiarire questa storia ..." ma come lo potevo fare ? cosa dovevo fare?
Non riuscivo più a pensare a niente di chiaro.
<< Malfoy cosa fai qui le lezioni stanno per cominciare ! >> sentì una voce alle mie spalle, inutile dire che si trattava della babbana, a quanto pare l'universo c'è l'ha con me.
Mi girai osservando il suo solito viso sorridente, che però mutò mentre lei  osservava la mia serietà.
Iniziai ad avvicinarmi a lei, lentamente, e mi fermai ad un passo da lei, e bloccando i miei occhi nei suoi le chiesi << tu, cosa pensi di me? >>.
Lei rimase un attimo pietrificata dalla domanda improvvisa, per poi rompere il contattato visivo e dire balbettando << n-non sono domande da fare così all'improvviso! >>.
Si girò con uno scatto veloce e cercò di avviarsi verso la classe, però la fermai prendendole la mano e la feci girare nuovamente verso di me << se faccio una domanda io voglio una risposta >>.
I suoi occhi ancora una volta fermi nei miei brillavano di una strana luce mentre io cercavo in loro un segno o una traccia di cosa volessi, le sue labbra si aprirono leggermente cercando di dire qualcosa << i-io ...>> aprì la bocca per aggiungere qualcosa.
<< Signorina! >>  alle sue spalle si presentò il preside che si stava avvicinando in modo preoccupato seguito da Piton.
Si avvicinarono fino a quando non furono vicini a noi , lo sguardo severo di Piton si posò su di me, lasciai la mano della babbana , che fino a quel momento avevo stretto in una presa sicura ma delicata.
E iniziai ad avviarmi seccato verso le lezioni, a cui ero già in ritardo.

*Angela pov*


" cosa è appena successo?! "
Il mio cuore batteva molto velocemente mentre cercavo di rimuginare sull'accaduto.
" è diventato così serio tutto d'un tratto ... non pensavo fosse capace di fare anche una faccia del genere ... Draco Malfoy ... tu sei pericoloso per me! "
<< Quando le viene rivolta la parola è buon costume ascoltare >> disse il professor Piton.
<< Ah si scusate ... >>  mi ricomposi e chiesi al preside il motivo di tutta quella preoccupazione.
E la risposta non fu affatto piacevole << La notizia della sua presenza in questa scuola è trapelata prima del previsto->>
<< cosa?! vuol dire che me ne dovrò andare?! >> iniziai a urlare preoccupata, e venni subito ripresa da uno sguardo del professor Piton.
<< no ... dovrà sostenere un test in presenza di testimoni imparziali, e quello deciderà cosa succederà >>.
<< Gli avete provato a dire che non riusciranno a cancellarmi la memoria? >> dissi preoccupata.
<<  Si, in caso di un fallimento del test a cui verrà sottoposta, verrà rimandata a casa, ma sarà costantemente sotto il controllo di qualcuno ... >>.
La mia testa iniziò a girare, appoggiai leggermente la schiena al muro dietro di me guardando il pavimento " non va bene ".
"non va bene per niente! ".  

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