La guerra dei 100 Mondi

di Yellowmode
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La 9° strada ***
Capitolo 2: *** La guida ***
Capitolo 3: *** Lui ***
Capitolo 4: *** L'incontro ***
Capitolo 5: *** Lo scontro ***
Capitolo 6: *** La Guerra Sta Iniziando ***
Capitolo 7: *** Il viaggio inaspettato ***



Capitolo 1
*** La 9° strada ***


“C’è una strada che non si vede in questa città”
Sospirò l’uomo anziano accasciato più che seduto sulla vecchia sedia di legno pregiato proveniente dai 100 acri.
“Papà smettila con questa storia io ci vivo da quando sono nata in questo buco che chiami città e ti assicuro che non c’è un posto che non conosca” Esclamò sbuffando la biondina
“Eppure c’è, e chi la trova non può più tornare indietro..”
La ragazza lo guardò quasi con uno sguardo pietoso, e li posò una mano sulla spalla.
“Pa’ per favore, sono vecchie storie che a malapena spaventano i bambini, prendi il tuo te che ormai è tempo di coricarsi”
“Già..” Gli scese una lacrima dal viso.

“Reira! Muoviti sei in ritardo”
“Ho capito, ho capito adesso arrivo..” La ragazzina si era appena alzata, e come spesso sarà capitato anche a voi aveva davvero poca voglia di andare a scuola ma aveva già fatto troppo assenze, perciò si infilò nella doccia e sperando di svegliarsi accese l’acqua gelata.
Un asciugamano, gonna e maglietta qualsiasi, una passata di Phon, una giornata come tante altre, come poteva sapere che quel giorno sarebbe stato l’inizio di tutto? Un ragazzino con i capelli mori e sparati in aria -chissà quanti chili di gel- la prese per il braccio, senza che Reira riuscisse a finire il suo pane e marmellata, rituale mattutino d’obbligo.
“Dai muoviti Reira!” Sbuffò il moretto
“Senti Neon.. dai sono stanca oggi non mi va di andare.”
“Cos’è per la decima volta vuoi bigiartela??”
La ragazza fece un sorriso furbetto e mise un braccio sulle spalle del suo unico amico, uno dei pochi ragazzi che non la prendeva in giro per via di suo padre. “Perché no? Dai andiamo a cercare la strada nascosta!”
“Credi alle scemenze che dice tuo padre?” Chiese sorpreso Neon, il padre di Reira era un po’ il pazzo del villaggio sopportato solo per pietà ormai.
“.. questo non avresti dovuto dirlo! Mio padre non dice scemenze è un eroe! Quando c’è stata la guerra dei 100 mondi lui c’era!” Reira era davvero infuriata. “E abbiamo perso..”
“Non oserai dire che è colpa di mio padre?” Era ancora più arrabbiata, come si permetteva di insultare il suo unico genitore?
“Senti scusami ho esagerato..” Dal viso sembrava davvero dispiaciuto, ma ormai era tropo tardi Reira se ne era già andata.

Erano passati tre giorni da quando aveva litigato con Neon e non si erano ancora sentiti, non poteva perdonarlo senza che lui le chiedesse scusa, aveva insultato suo padre! Era sul letto che guardava il telefono, perché ancora non chiamava? Stava incominciando a preoccuparsi non era venuto a scuola gli ultimi giorni.
Improvvisamente il telefono squillò e la ragazza rispose in un lampo.
“Pronto Neon?? Dove diavolo sei è da tre giorni che non ci sentiamo! Finalmente ti è venuta voglia di scusarti?” A rispondere non fu la voce allegra dell’amico, ma una piangente di donna.
“Tu.. sei folle come tuo padre.. il mio ragazzo.. il mio bambino.. dove l’hai fatto andare..? Riportamelo indietro!”
“Ma cosa è successo?” Chiese Reira che non riuscì a trattenere le lacrime dall'agitazione. “Parlava di un posto.. la strada nascosta.. dove l’hai fatto andare..? strega!” La donna riattaccò il telefono e lasciò Reira fra i singhiozzi.
Era andato a cercare veramente la strada nascosta? Cosa aveva detto suo padre? Che chi la trovava non tornava più indietro?
Usci nella notte gelata e corse a casa di Neon, bussò alla porta più volte prima che le aprissero.
"Che cosa vuoi?"
Disse in tono gelido la donna che era appena apparsa all'uscio della casa.
“Veramente.. io non lo so. Sono venuta per..” Per cosa era venuta?
“Tu gli hai parlato di posti strani luoghi magici e malefici, e vieni da me a piangere? Dov'è??”Urlò la madre in lacrime
“Non lo so..”
Disse Reira soffocando i singhiozzi. “Te e tuo padre siete una maledizione per il villaggio, voi e la vostra stregoneria, io non volevo che fossi amica di mio figlio! Strega!” La donna afferrò con foga le esili braccia della biondina.
“Signora la prego mi lasci! Le giuro che non so dove sia, ma lo cercherò e lo riporterò a casa, lo prometto!” Disse tentando di liberrasi ma senza troppi risultati.
“Lo sperò bene, lo spero bene” Disse quasi supplicando la madre. Dopo pochi secondi mollò la prese e Reira cadde a terra sotto shock.
Dov’era Neon? Era davvero colpa sua? Era andato a cercare la strada nascosta per farsi perdonare? Ma quindi esisteva veramente? Non aveva più tempo per pensare, corse a casa e preparò poche cose, non sapeva neanche quanto sarebbe durato il viaggio e se sarebbe effettivamente tornata. Ma sentiva dentro di se che doveva partire. Era tutto pronto, mancava solo una cosa; doeva salutare suo padre, che come sempre era seduto apatico danti alla finestra che dava sul porticato. Era da tempo che non blaterava più di storie fantastiche, o che non insultata i passanti ma in verità non era perchè stava recuperando il senno ma solo perchè ormai la malattia presa durante la guerra lo stava consumando. L'avrebbe più rivisto?
Scese al piano di sotto, ed ecco lì come previsto, accasciato sulla sua sedia che fissava il vuoto.
"Pa'.." Fu la soperas a impedire a Reira di terminare la frase, infatti il padre al suono della sua voce si era girato sorridendo. Che fosse un attimo di lucidità? Ormai non capitava da anni. "So cosa vuoi dirmi, devi partire, ma prima di farlo prendi questa, è un ricordo di tua madre" Disse con voce roca alla figlia porgendoli un piccolo ciondolo a forma di chiave. "Ma che cos'è? perchè non me l'hai dato prima? Era della mamma?" disse prendendo l'oggetto e osservandolo con stupore, un oggetto appartenuto a sua madre?. "Presto capirai il senso delle mie parole, e ora va" "Ma pa'.. tu saprai cavertela?" Chiese preoccupata Reira. "Come sempre.." Sfoggiò un altro sorriso. "Grazie.." La biondina abbracciò a lungo il padre e per la prima volta dopo tanto tempo si sentiva protetta e amata nelle braccia di qualcuno, era una sensazione piacevole, ma doveva andare.
Corse fuori verso il cartellone con la pianta della cittadina e guardò le strade, possibile che ce ne fosse una nascosta? Provò a contarle… La 5° strada, la 6° strada, la 7°, l’8° e la .. 10°? Possibile? Dovera la nona? Come aveva fatto a non accorgersene? Mancava la 9 strada.. forse era solo un errore di stampa ma valeva la pena controllare. Non ci mise molto a raggiungere le due strade e come se le ricordava non c’era niente di strano.. Si fermò ad osservare il monumento sul vecchio Re che impugnava la sua magica arma, il re pacifico che c’era prima della Guerra dei 100 mondi, si sedette a terra stanca per la lunga serata e preoccupata per l’amico. Cosa gli sarà successo? Ora dove poteva controllare? I suoi occhi si posarono di un’incisione alla base della statua:
“La chiave del cuore è l’unica che può aprire i mondi e riportare la pace dopo la grande disputa..” La seconda parte era cancellata o rovinata, insomma illeggibile.. Voleva forse dire qualcosa? Cos’era la chiave del cuore?
Si accucciò a terra per leggere meglio la scritta e la illuminò con la piccola torcia che si era portata da casa, rimase e bocca aperta. La “O” di cuore era la fessura per una chiave! Non poteva essere vero, ma valeva pena provarci. Prese la chiave che aveva al collo, la infilò nella fessura e girò. Incredibilmente la statua si mosse, e il re o almeno quella che era la statua del re gli porte la sua magica arma, il Keyblade. Reira non poteva credere ai suoi occhi, venne investita da un calore e una luce immensa e impugno l’arma che al suo tocco tornò come nuova, sembrava brillare di luce propria. Ma non fu la sola cosa straordinaria che accadde quella sera, infatti la base della statua si spostò e rivelò delle profonde e oscure scale, e un cartello con inciso “ La 9° strada Twilight Street”.
Cosa aveva iniziato?

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Capitolo 2
*** La guida ***


Devo trovare Neon, devo assolutamente trovare Neon, erano questi i pensieri principali della piccola Reira che armata di una piccola torcia e la favolsa Keyblade correva senza sosta per il cunicolo chiamato "Twilight Street", la famosa 9 strada. La strada era molto buia, e spesso le capitò di inciampare, ma la curiosità e l'emozione che provava erano troppo forti da lasiarsi abbattere così facilmente.
"Fermati!!"
"Eh???"
Reira seguì l'ordne provenuto da chissa chì, più per spavento che per obbedienza, e cominciò a guardarsi in giro, chi aveva parlato?
"Ehi sono qui!" Insistette la voce
"Qui dove?" Bisbigliò Reira visibilmente spaventata. "Che cosa?" Reira voltò il capo, e si accorse che effettivamente sulla sua spalla c'era qualcosa, ma cosa? Aspetta forse è un.. un grillo??? Saltò in aria!! Aveva il terrore degli insetti, figuraiamoci se poi saltella no sorridenti a un palmo di naso! Il grillo colto di sopresa cadde, e ci mise un po' a rialzarsi da terra.
"Ma che modi sono questi? Io gentilmente mi presento e tu stranazzi così?"
"Ehm.. mi scusi.. signor..?"
"Grillo parlante" Disse con orgoglio il piccolo essere. "Sono venuto qui per fare da guida alla nuova custode del KeyBlade"
"Guida? Custode? Di che parli?" Chiese sorpersa Reira.
Il grillo la guardò straniso, non capendo se lo stesse prendendo in giro o facesse sul serio, poi chiese:
"Non vedi cosa hai in mano?"
Reira effettivamente non si era ancora resa conto dell'evvenimento straordinario di cui era stata protagonista, la statue del Re gli aveva donato il celebre Keyblade che nei tempi andati aveva sconfitto eserciti di HeartLess e mostri di vario tipo. Era troppo preoccupata a ritrovare l'amico, ma effettivamente a pensarci.. perchè lei aveva quell'arma?
"Ma come non ti eri accorta di impugnarla?" Chiese divertito l'esserino.
"Beh.. vermante... io devo cercare Neon.. e .." "Anche tu alla ricerca di un amico? Mi ricordi qualcun altro.. eh già.." Il grillo si era ormai perso nei suoi ricordi quando Kairi incuriosita dall'animaletto chiese
"Chi?"
"Beh lo incontrerai, anzi gli incontrerai tutti quanti"
"Ma chi??" Insistette Reira
"Eh eh vedrai" Sghignazzò il grillo, e con un balzo saltò fuori dalla vista di Reira e disse:
"Seguimi! Seguimi se vuoi ritrovare il tuo amico!"
"Ehi aspetta!!"
La ragazza gli corse dietro.

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Capitolo 3
*** Lui ***


Il ragazzo si sistemo i lisci capelli argentati, anche se spesso veniva preso in giro ci teneva ad apparire ordinato, in fondo lui era di alto rango, non come la gentaglia che vive nelle case comuni.
Uscì dalla camera e subito incontrò suo padre, che non lo degnò nemmeno di uno sguardo, ormai ne era abituato ma ogni volta in verità ne soffriva.
Decise di seguirlo il maestro gli aveva ordinato di apprendere da lui perchè presto o tardi avrebbe prese il suo posto nelle amministrazioni reali, anche se di voglia ne aveva zero. Strare dietro al propriò padre non era facile, continuava a cambiare direzioni e caminava molto velocemente. Probabilmene a causa del nervosismo.
"Mi scusi sua maestà, è appena giunta dalla periferia questa epigrafe, appertiene alla stirpe del vecchio re, cosa debbo farne?" Chiese tremante un servo appena spuntato da ditero un angolo.
"E' evidente, distruggila" Esclamò con voce tonante l'uomo.
"Ma .. padre non l'avete nemmeno guardata!" Non mi accorsi nenache di parlare, la voce mi uscì da sola.
L'uomo si voltò a guardare il figlio con uno sguardo che avrebbe agghiacciato una pietra.
"Kira Tutto ciò che appertiene al vecchio Re, il tiranno deve essere distrutto"
"Ma .. davvero .. era un tiranno? In fondo i quattro eroi sono vissuti durante il suo periodo e hanno fatto grandi cose.." Bisbigliai
"Ancora con questa storia? Te l'ho detto fin troppe volte, il vero eroe era uno solo che si ribellò alla tirannia degli altri e portò all'inizio della nostra dinastia!"
"E diede inizio alla guerra dei 100 mondi.."
"Guerra più che necessaria! Per ristabilire l'ordine!"
Tuonò il Re al povero Kira. "E ora fila nelle tue stanze!" "Ma padre!" Mi impuntai, non potevo perdere contro di lui.
"Kolen, Estrian prendetelo e buttatelo nei sotteranei!"
Dopo pochi secondi, i lecchini di mio padre mi presero di peso e mi trascinarono, non senza qualche ferita causata dalla mia coraggiossissima resistenza (in verità non potevano fare male all'erede al trono..) nei cosidetti sotterranei. Non cominciate a pensare a prigioni o robe del genre, era solo uno sgabuzzino. Dopo 4 ore ero ancora lì a vegetare su quel pavimento a dir poco gelato, ma cos'è mi hanno dimenticato? Stanco di stare nella stessa posizione cominciai a guardarmi in giro. Niente di che la solita robaccia, ehi ma cos'è quello?
C'era una piccola statuetta grande poco meno di me (credo fosse a grandezza naturale) di una specie di papero, aveva la faccia piuttosto arrabbaiata e teneva un mano un cartello con scritto "Eat Me" ovvero mangiami. Bene che roba strana, adesso mi metto a mangiare una statua. Non mi ci volle molto ada accorgermi che non era una stuata normale, ma era di marzapane! Cos'è la favola della strega cattiva? Non sarò mica così scemo da mangiarlo, sarà andato a male. Passarano le ore e nessuno veniva più a riprendermi, lo stomaco si faceva sentire.
"HO UNA FAME DA LUPI !! VENITE A PRENDERMI!!"
.. Nessuna risposta. Mi voltai verso la statua del papero. "Immagino che non dovrei mangiarti.. ti provo solo unpezzo ok?"
Non resitetti presi un pezzo del cappello, era buonissmo, mangiai anche il resto, stavo per prendere anche un pezzo dell scettro quando mi accorsi che.. la statua era sparita!!
"Ma cosa diamine è successo??" Mi chiesi da solo, quando sentì una voce alle mie spalle..
"Ehi.. ma dovè il mio cappello" Starnazzò qualcuno. Mi voltai di scatto, era la statua! Ed era viva! Parlava pure!
"Cosè quella faccia da cadavere? Non siamo mica a Halloween Town!" Esclamò il papero
"Ma tu chi diavolo sei?"
"Ma come chi sono Papaerino!! Non mi hai studiato sui libri di storia? Sono un eroe!"
Effettivamente avevo letto di una specie di papero che autava i 4 eroi.. ma non è che storia fosse il mio forte. "Ah.. beh dai ti credo, in fondo posso credere a tutto dopo aver visto una statua parlante!"
"Chi è una statua?"
"tu.."
"..."
"Eh già, di marzapane per la precisione, eri pure buono!"
"Ah!! La maledizione della strega dei Grimm!"
"Cosa?" Esclamai sopreso
"Come cosa? Non sai che anche sono appena stati scoperti i mondo dei fratelli Grimm?"
"Appena no.. direi da una trentina d'anni, ma ormai la magia non esiste più. Dopo la guerra è stata abolita" Fare il saccente mi piaceva e ogni volta che potevo lo facevo al massimo (anche pechè le volte erano poche....)
"Che guerra?" Chiese il papero evidentemente scosso
Ma mi prendeva forse in giro? Mah sarà che questo è un sogno, lo sgabuzzino mi ha dato alla testa.
"quella dei cento mondi.." Risosi infine
"Di che..?" Chiese il apero saltando in aria "Come è possibile ma se abbiamo appena sistemato tutto!"
"Beh effettivamente che ci fai qua? Dovresti essere vecchio di almeno 200 anni se sei il vero paperino"
"Devo subito avvertire il RE!" paperino si volto e cominciò a correre verso un cunicolo.. che prima non c'era.. da dove era sbucato? Ma chissene dopotutto, era solo un sogno.
Entrò nella stretta galleria e noto un piccolo cartellino con scritto "Twilight Street 23° strada"
Cosa voleva dire? Mah

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Capitolo 4
*** L'incontro ***


"Ehi ma è molto lunga la strada?"
"Stiamo arrivando abbi pazienza!" starnazzò indispettito il papero.
Non mi era mai piaciuto camminare e sopratutto non mi piaceva farlo al buio, al freddo e con un'anatra come guida.
"Senti ma non c'è un modo per avere un po' di calore?"
"Fire!!" una vampata di fuoco si liberò dallo scettro impugnato da aperino e riscaldò l'ambiente in un baleno.
"Ma.. cos'è questa stregoneria? La magia è proibita e ormai non praticata più da nessuno!" Esclamai sopreso. "Non mi pare proprio Kira" Sghignazzò paperino che si voltò a guardarlo per godersi quella faccia evidentemente sopresa del ragazzo.
"Come fai a sapere il mio nome?"
"So molte cose, a proposito siamo arrivati"
Sbucai fuori dalla galleria e finalmente potei rizzare la schiena, un'ondata di luce quasi mi accecò. Era pieno giorno a Twilight Town. Mi guardai in giro e non vidi nulla di particolare una città come le altre, ma com'era possibile che fosse collegata col mio castello? In fondo non gli era parso di camminare tanto, non sarebbe neanche dovuto uscire dalle mura. Se quel buco davvero c'era e non se lo stava sognando era un possibile passaggio per un agguato al castello, cosa non molto bella ovviamente.
Fece pochi passi e non poetè non scorgere un'enorme statua del vecchio Re, possibile che suo padre non l'avesse distrutta? Si avvicinò ulteriolmente per ammirarne la tecnica, non ne aveva mai viste di così bella fattura, ai piedi c'era una scritta insolita.
"...la grande disputa causata dal primo della stirpe della nuova dinastia di sovrani, solo lo stesso sangue può evitare il conflitto ...." L'inizio della frase e la fine erano cancellati e Kira non riusciva a capire il senso della frase. Cosa voleva dire lo stesso sangue?
Ad un certo punto la statua si mosse, una luce colpì gli occhi del giovane e un calore lo avvolse quasi volesse bruciarlo. Evidentemente spaventato il ragazzo tentò di aprire gli occhi e fece appena in tempo a vedere il potente Keyblade improvvisamente finito nelle sue mani che brillava di luce propria. Cosa stava succedendo?
"Ehi stai attento!" La voce proveniva da un altro ragazzo straordinariamente somigliante a lui che lo buttò a terra facendogli così evitare il contraccolpo della statua.
"Grazie..."
"Figurati.. ma.." La frase fu smozzata dalla sopresa e il ragazzo appena sopraggiunto dal nulla fissò prima il Keyblade e poi Kira.
"Dove l'hai presa questa?"
"Saperlo.." mormorò ancora scosso Kira a terra. Il paperò corse verso i due e urlò:
"Riku! Da quanto tempo! E così hai fatto la conoscenza di Kira??"
Kira guardò sopreso il suo salvatore, quello era uno dei famosi quattro eroi? Com'era possibile che fosse ancora vivo? O forse...

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Capitolo 5
*** Lo scontro ***


Reira cominciava astufarsi di quella storia, doveva trovare il suo amico ovunque fosse e invece quella galleria sembrava non terminare più.
"Sei sicuro di sapere dove stiamo andando?"
Il grillo parlante la guardò, e con fare sicuro le disse:
"E' evidente, presto sarai nella tua città natale.."
"Cosa intendi?"
"Ops forse ho parlato troppo"
Reira stava per fare un'altra domanda quando una luce comparva all'orizzonte.
"L'uscita!"
Si mise a correre all'impazzata, voleva respirare una boccata di aria fresca finalmante. Tempo di arrivare all'uscio e si sentiva già risanata, le polveri presenti nella galleria la stavano soffocando.
Si guardò in giro e noto uno strano gruppetto di ragazzi, anzi no uno era troppo basso doveva esser.. un papero? Era vero che ormai Reira non si soprendeva più di nulla ma un papaero parlante era l'ultima cosa che si sarebbe aspettata. Poi la città ch avave di fronte era talmente normele.. possibile che il re, o più che latro la statua del re gli avesse dato un key blade solo per farle fare un giro turitico in un'altra città? Il grillo parlante l'aveva appena raggiunta.
"Bene gli abiamo trovati subito, andiamo da quel gruppo di ragazzi laggiù".
"Eh chi sarebbero?"
"Fidati sono amici, ti aiuteranno a trovare il tuo ragazzo.."
"Non è il mio ragazzo!" disse imbarazzata Reira, come poteva pensare anche solo una cosa simile? Neon era solo un amico.
Stava raggiungendo il gruppo di ragazzi quando ad un ceto punto si accorse di una cosa, uno dei tre era il figlio del tiranno che aveva fatto penare il suo villaggio e disonorato suo padre! Era una trappola perchè non se ne era accorta prima? Impignò agitata l'arma e fece uno scatto verso il figlio del tiranno che colto di soprsa non riuscì a parare il colpo e cadde a terra tramortito.
"Ecco cosa si meritano i re usurpatori!" Urlò la ragazza.
Stava per colpirlo di nuovo quando il ragazzo di fiancò parò il colpo e la fece cadere a terra.
"Chi sei?" Chiese gelido
"Sono dalla parte dei buoni, lasciami finire quello che ho iniziato!"
"Anche tu hai un Keyblade? Ormai spuntano come funghi.."
"In che senso anch'io?" Chiese Reira sopresa, possibile che ce ne fosero altri? Ormai i keyblade erano spariti da tempo...
Il figlio del tiranno si stava riprendendo, e Reira notò con orrore che aveva anche lui in mano un Keyblade.
"Com'è possibile che tu impugni quell'arma sacra?? Solo i puri di cuore possono usarla e tu sei .. sei ..." Scoppiò in lacrime, stava andado tutto storto, era felice perche aveva la speranza di ritrovare Neon e ora si scontrava faccia faccia col suo peggior nemico.
"Veramente io non ti conosco" Ammise il figlio del tiranno.
"Io sono Reira e vengo da uno dei villaggi che tuo padre ha devastato.."
Ci fù un attimo di silenzio che parve eterno e il ragazzo infine rispose.
"Mi dispiace.. io non potevo sapere..."
"Pensi che basti?" Chiese Reira infuriata.
A Questo punto il papero parlò
"Ehi ragazzi calmatevi, siete qui per collaborare siete i nuovi possessori dei Keyblade!"
"Colaborare?" esclamarono entrambi sopresi.
"E' già" disse il ragazzo con i capelli argenti, "Io sono Riku, mentre questo è paperino e voi siete.."
"Reira"
"Kira"
"la vostra avventura è iniziata"

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Capitolo 6
*** La Guerra Sta Iniziando ***


Reira! Reira!
La ragazzina dai capelli biondi si alzò svogliatamente dal letto, chi è che la stava chiamando così ossessionatamente?
"Ciao reira! Yuk!" Un Buffo, credo cane parlante si avvicinò al viso della ragazza.
"Ahhh! Chi cavolo sei tu?"
"Eh Pippo ignorante, ma la storia te la studi o no?" Disse il figlio del Re
"Senti carino guarda che io sn ancora in 4° non ho ancora studiato.. ma poi perchè mi giustifico con te?? Che cavolo vuoi??"
Il ragazzo intanto si stava spalmando un bella fetta di pane con marmellata di fragole e non sembrò badare molto alla ragazza, ma alla fine le rispose:
"Senti vedi di essere carina perchè mi sa che saremmò costretti a stare insieme per un po', abbiamo entrambi l'onore di avere i Keyblade vedi di esserne all'altezza" Reira, spalancò gli occhi, si tirò dietro i capelli si alzo lentamente... e
"AAAAAAAAAAAAA SENTI RAZZA DI SBRUFFONE FIGLIO DI PAPA' E CETRIOLO ARGENTATO, GUARDA CHE QUA NON COMANDI TE COME A PALAZZO; QUINDI VEDI DI PARLARMI CME SI DEVE!!!"
Sbigottito il ragazzo la fissava, nessuno le aveva risposto mai così!
"Yuk Yuk Non litigate!!" Tentò di intervenire Pippo. D'improvviso na bellissima ragazza dai lunghi capelli rossi entrò nella stanza e corse verso il ragazzo abbracciandlo.
"Oddio oddio sei vivo... meno male! Come sono felice..." Ripetè più volte tra i singhiozzi..
"KAIRI!"
La ragazza sentì la voce dell'amato e si voltò di scatto. Riku (SIII RIKU AVETE CAPITO) le si avvicinò e la prese per mano.
"Kairi non sa niente.. è meglio così non possiamo dirgli niente..." Le sussurrò ad un'orecchio
"Ma amore.. io.."
"shht, dai torna a letto spiegherò io quale sarà il loro compito ok?" Disse dolcemente
"Ok.. Ciao ragazzi ...." e lentamente tornò donciolante nella sua stanza.
Reira era a bocca aperta, non si era resa ancora conto di esser mille kilometri da casa, probabilemente anche mille anni da casa, ma pian piano stava assimilando il fatto di essere capitata in un mondo di PAZZI!
"Bene ragazzi, ora che siete riposati possiamo discutere meglio, c'è un ragazzo che viene dal vostro tempo.. e devo dire che sta causando parecchi casini... si teme la guerra" Disse sommessamente Riku
"Per un solo misero ragazzo?" Aggiunse Reira
"Certo non lo sai comè iniziata la Guerra dei 100 mondi? Mio Nonno il famosissimo Neon ci liberò.."
"O mio dio!" Esclamò Reira.. mentre gli altri la guardavano una serie di Flash le comparvero davanti. il fatto che il suo migliore amico si chiamasse Neon come il capostipite dei Tiranni l'aveva fatta sempre sorridere.. ma adesso.. forse.. Neon era.. ? Colui che ha provocato la Guerra dei 100 mondi? Colui che adesso lei doveva combattere???

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Capitolo 7
*** Il viaggio inaspettato ***


Reira e Kira.
La ragazza si voltò verso Kira. Lo aveva visto nei libri di scuola, e tutte le sue compagne di classe ne erano perdutamente innamorate. Ricco potente e indubbiamente bello, ma era la prova vivente di tutti i suoi problemi.
E ripensò alla sera prima e tutte le notizie sconvolgenti che le avevano dato.

"Tu.. come mai hai un Keyblade? Cosa ci fai qua? Vicino ad una statua del vecchio Re? Vuoi distruggerla come fate con tutto?" Il ragazzo abbassò lo sguardo.
"No veramente io.. sono scappato credo.."
"Credi?" Disse Reira con tono inquisitorio.
"Si ho seguito Paperino" E nel dirlo si voltà verso il papero che guardava entrambi con attenzione.
La ragazza si rese conto chi aveva di fronte, Paperino in persona e affianco a lui c'era Riku. Fece un passo indietro per la sopresa, era sconvolta le emozioni erano tante, un soffio di aria gelida le scostò i capelli dorati dal viso e sottolineò la sua espressione sgomentata. Lei era uscita di casa per cercare il suo amico e nonostante sapesse che sarebbe stato difficile non si aspettava nulla di quello che le stava accadendo intorno. Paperino Riku il figlio del Re i Keyblade.. e beh non per ultimo un grillo parlante!!
"Ditemi cosa stà succedendo!" Ansimo Reira.
Questa volta fu Riku a parlare:
"Mi è stato affidato un compito, e cioè aiutare a completare la missione di chi oggi in questo luogo e in questo tempo sarebbe arrivato con il Keyblade. Avrei dovuto aiutare lui/lei ad impedire che un'imminente guerra possa distruggere la pace per cui abbiamo lottato per anni, è stato il Re topolino a mandarmi qui."
"Ti sbagli! Mio padre è il Re, Topolino.. o meglio il Vecchio Re è morto durante la guerra dei 100 mondi!
Riku guardò il ragazzo, era come guardare al suo passato.
"Ti sbagli la guerra dei 100 mondi, non è ancora iniziata. Non mi aspettavo due persone oggi, Paperino aveva il compito di portarmi l'eletto ma evidentemente le cose andranno diversamente. Voi siete qua per EVITAE questa guerra".
I due ragazzi guardarono il loro interlocutore con la stessa sconvolta espressione? Cosa stava succedendo? Personaggi vecchi di 200 anni ricomparivano asserendo di dovere fermare una guerra già avvenuta anni prima?? Ma soprattutto, loro cosa c'entarvano con tutto questo?

Reira tornò al presente con la mente, aveva ancora in mano la fetta di pane e marmellata e stava cercando di aggiornare l'informazione "Neon" = il cattivo.
Follia pura follia, si alzò e ignoranti i presenti nella stanza uscì fuori in giardino. Guardò il cielo e disse:
"Tu.. perchè sei così uguale al mio cielo? Dove sono veramente?"

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