Pretending

di BrokenPromises
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Intro ***
Capitolo 2: *** Derek Hale. ***
Capitolo 3: *** Nel bosco ***
Capitolo 4: *** Spiraglio di luce nell'oscuro bosco ***
Capitolo 5: *** I sogni son desideri ***
Capitolo 6: *** Piccoli passi ***
Capitolo 7: *** Nella fine l'inizio. ***



Capitolo 1
*** Intro ***


 


“If you’re going through to hell, keep going” (Churchill)

Più un percorso è tortuoso e causa dolore,e più vale la pena incamminarcisi ,questo perché le difficoltà ci mettono alla prova permettendoci di fortificarci di volta in volta e crescere,se tutto fosse semplice,non impareremmo mai niente e saremmo come degli involucri vuoti,per questo quando la vita ti mette alla prova non devi far altro che buttartici dentro,e cercare di affrontare il tutto con saggezza,riflettendo su ogni passo o scelta che farai,perché saranno quest’ultimi a farti andare avanti o indietro,per cui,vai avanti e non guardarti indietro..

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Capitolo 2
*** Derek Hale. ***





Troppe lacrime avevano percorso quel viso all’apparenza così duro,troppe urla erano state soffocate tra le pareti di quella casa abbandonata,era rimasto solo,l’unico di cui potersi fidare,
quel senso di vuoto lo stava distruggendo piano piano,oramai non cercava più nessuno,era spaventato,la paura pervadeva il suo animo e lo bloccava,non voleva attaccarsi troppo agli altri per la paura di perderli con facilità,come avvenne  in passato,con la sua famiglia.
Una persona era stata la causa del suo crollo, ne era innamorato,gli aveva donato il suo cuore,ma lei non provava le medesime cose,gli aveva portato via tutto ciò che per lui vi era di più importante al mondo,rendendolo un uomo solo,confuso,senza identità,alla ricerca di sè stesso.
Le cose possono cambiare così velocemente che quasi non te ne accorgi,finché non ti ritrovi con delle cicatrici profonde a cui far fronte.
Lui incuteva timore nella gente,ed erano tutti pronti ad alzare il dito contro di lui,ogni volta che accadeva qualcosa di losco nella cittadina,basandosi solo sui loro pregiudizi.
Non potevano capire cosa vi era dietro quella facciata da duro,nascondeva molto dolore,delle ferite di guerra che avevano bisogno d’essere risanate da un cuore gentile,le apparenze spesso ingannano,non puoi permetterti di giudicare senza conoscere i fatti che hanno spinto tale persona a certi comportamenti,non sai se per essa ogni giorno era difficile anche solo respirare,e lui era così,un uomo solo,alla ricerca di un qualcosa d’indefinito,lui.. Derek Hale. 

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Capitolo 3
*** Nel bosco ***






Stanco di piangersi addosso,decise di andare a correre un po’ per liberare la mente dall’oscurità che ormai lo aveva pervaso,si avviò verso l’armadio rovinato e scelse tra i pochi vestiti che aveva una semplice canottiera nera e dei pantaloni corti,si vestì e uscì,sbattendo la porta. Nonostante fuori ci fosse un temporale in atto non faceva così freddo,si stava avvicinando l’estate per cui le temperature non scendevano al di sotto dei 15-21 gradi,e il clima era quindi gradevole,anche con la pioggia.
Chiuse gli occhi e incominciò a correre,ormai conosceva a memoria quei sentieri che aveva percorso molteplici volte da bambino,con la sua famiglia.
Un vento caldo prese a soffiargli prepotente in viso,come a volerlo consolare,mentre la pioggia prendeva a bagnarlo sempre più,per lui era come se essa prendesse tutto il suo dolore e lo portasse via,purificandolo.
Lui aspettava sempre la pioggia per andare a correre,essa lo faceva sentire realmente più libero,la preferiva ad un sole luminoso e caldo,perché esso non rispecchiava il suo stato d’animo ,lo faceva sentire come fuori posto.
Poteva udire i suoi ricordi che ritornavano prepotenti a tormentarlo,non era più un correre per liberare la mente,ma una corsa per sfuggire a quel terribile dolore che lo opprimeva,ormai l’effetto benefico stava svanendo e tra poco niente avrebbe più potuto placare quel dolore.
Si fermò e cercò di prendersi un momento per riprendere a respirare,e riflettere sul da farsi,si piegò in avanti abbassando la testa,e appoggiò le grandi mani sulle ginocchia,come se ricercasse una specie supporto,e rimase li a farsi bagnare dalla pioggia,forse aspettando che essa lo aiutasse ancora una volta.
Stava per riprendere a correre,quando sentì qualcuno avvicinarsi sempre più. 

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Capitolo 4
*** Spiraglio di luce nell'oscuro bosco ***





Nascosto dietro un albero,si incominciò a guardare intorno per vedere chi stesse arrivando,aveva timore che potessero essere i soliti cacciatori venuti per eliminarlo e voleva tenersi pronto per non farsi trovare impreparato.  Ma non era nulla di ciò che pensava,vide uno strano ragazzo con una radiolina all’orecchio,da cui poteva udire benissimo le voci che ne provenivano,

“ Incominciate le ricerche dal bosco,è stato avvistato un corpo “

a quel punto vide il ragazzo agitarsi ed esclamare,

“Cavolo,che gran figata!”
 
Ne era davvero entusiasta della notizia appresa,ci andava a nozze con queste cose,era un tipo particolare,amava l’avventura,anche se questo lo portava spesso a finire nei guai,specialmente dato che suo padre era lo sceriffo della contea,e non gli andava molto a genio che il figlio spiasse le chiamate della polizia,ma nonostante ciò,faceva sempre di testa sua,era più forte di lui,è Stiles.

Casualmente si era ritrovato ad ascoltare delle conversazioni tra suo padre e i suoi agenti,e così segretamente ne prese a far parte anche lui,sapeva che probabilmente sarebbe stato scoperto per l’ennesima volta e che sarebbe finito nei guai,ma non gli importava,voleva solo farne parte con o senza il consenso di suo padre e poi ogni volta affinava sempre di più la sua capacità nel mentire,quindi per lui era come un mettersi alla prova.
Di nascosto era entrato nella centrale di polizia e con furbizia aveva sottratto una di quelle radioline che usano per comunicarsi a vicenda,possibili nuovi sviluppi riguardo al caso,ma Stiles era più avanti rispetto agli altri,era un tipo molto sveglio e le tracce che aveva raccolto lo portavano nel bosco,dove poi ricevette la conferma che il corpo della persona scomparsa poteva trovarsi proprio lì,per cui come non poteva esserne felice a riguardo,sapendo che il suo istinto lo aveva portato ancora una volta nella direzione giusta?
Riprese le ricerche del corpo e s’incamminò sempre più nelle profondità del bosco,con la sua torcia,la cui luce veniva distorta dalla pioggia. Nel frattempo non si accorse che qualcuno lo stava seguendo,era troppo preso dalle ricerche per accorgersene,era un tipo molto scrupoloso quando si trattava di queste cose,se solo fosse stato così anche a scuola.. suo padre lo avrebbe sicuramente apprezzato. 
Improvvisamente si fermò nel mezzo del bosco e rimase lì immobile,Derek pensò che forse si era accorto della sua presenza ,ma capì che non fosse così quando lo vide muoversi come un ossesso,urlando cose senza senso,era evidentemente super eccitato per qualcosa,che fosse riuscito a trovare il corpo?
A Derek questo non importava,doveva solo trovare il modo di farlo tacere,stava facendo troppo rumore e stava richiamando l’attenzione degli agenti che stavano perlustrando la zona.

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Capitolo 5
*** I sogni son desideri ***





2 ore prima,
Distrutto dalla corsa decise di rientrare nel suo nascondiglio,come ogni volta,aveva bisogno di sdraiarsi poi,correndo liberava ogni emozione negativa che lo trafiggeva da dentro,ed era stremato da ciò.
Una volta trovatosi davanti al suo lettone rovinato e sporco,si lasciò cadere a peso morto su di esso,stavolta era stata più dura,ogni volta lo era,quel dolore stava diventando insopportabile,doveva trovare qualche altro rimedio,forse trasferirsi in un appartamento più luminoso lo avrebbe di certo aiutato.
Con questi pensieri si lasciò andare ad un sonno profondo,che fu subito accompagnato da un sogno.

“Si ritrovò nuovamente nel bosco,dove riprese la sua corsa,finendo così nelle profondità di esso,dove tutto era più oscuro che mai,l’atmosfera circostante era inquietante,poteva sentire dei brividi gelidi percorrergli la schiena,(evidentemente,essendosi addormentato bagnato fradicio,sentirà freddo.)

I sogni hanno una loro logica,un loro significato preciso,riflettono ciò che l’anima sente nel profondo,ed è così che Derek si sente,oscuro,inquietante,arido,vuoto,come quel boschetto spoglio,è come se il suo dolore avesse intaccato anche l’ambiente circostante,tutto,a partire dalla sua abitazione,era così triste,malinconico,agrodolce.
Ogni volta che chiudeva gli occhi si ritrovava in questo immensa oscurità,a correre,forse cercava di scappare da se stesso,senza però,mai riuscirci,ma questa volta,c’era qualcosa di diverso,o meglio,qualcuno.

Ora si trovava fermo nel mezzo del bosco,scrutava l’orizzonte,come a cercare uno spiraglio di luce in quell’immensa oscurità,e all’improvviso qualcosa  o meglio qualcuno arrivò,poteva percepire i passi lenti che toccavano il suolo,quel suono gli rimbombava nella testa,gli parve così reale. 

Si buttò di getto dietro a uno degli alberi che lo circondavano,e vi spiò da dietro di esso,voleva vedere senza però farsi notare,era un tipo discreto lui.
Vide un giovane ragazzo,con la camicetta a quadri,dai colori contrastanti,i capelli corti,il naso a punta e.. gli occhi,si quegli occhi lo avevano come ipnotizzato,e improvvisamente se li ritrovò di fronte,gli si presentarono grandi,davanti a lui,occhi che lo scrutavano nel profondo,quegli occhi color nocciola."

Quel vuoto che da tanto lo accompagna,ora era colmato da una nuova sensazione di benessere,e questo lo straniva,era da molto che non provava un emozione simile,quel ragazzo probabilmente lo aveva visto di sfuggita una volta,ma era così intrappolato nella sua tristezza che potrebbe non essersi accorto della sua presenza,eppure,la sua mente,aveva catturato quell’immagine.
Si sa che il più delle volte,le cose belle,sono sfuggevoli e di poca durata,quel ragazzo,quegli occhi,incominciarono a svanire,come polvere nell’aria,Derek ora urlava,non voleva che tutto questo svanisse così,voleva tenere quel momento con sé,per sempre.

Si svegliò poi di colpo,con le lacrime agli occhi,perché tutto ciò che aveva visto,era solo un sogno,quella luce che aveva intravisto era solo un illusione,niente era cambiato,si trovava sempre in quella casetta oscura,seduto sul suo letto,a sentire il suo cuore battere velocemente,per l’emozione provata,era da tanto che non sentiva uno scalpitio del genere,ed era così strano provare una cosa simile per un sogno,che era così vivido e reale. Di una cosa era certo però,quel ragazzo esisteva,e doveva solo cercarlo,bramava quegli occhi,voleva rivederli,almeno una volta nella sua vita,ne aveva bisogno,si era infatuato senza neanche accorgersene,d’altronde,l’amore funziona così,quando viene a farti visita,non te ne accorgi,finché non è troppo tardi per poter ritornare indietro.

N.D.A: "Ho scelto i fuochi d'artificio come immagine,perché,proprio come essi,i sogni rappresentano varie sfumature di colore."
N.D.A2: "Questa è una "riedizione" del capitolo precedente,che ho eliminato,perché non mi piaceva,non era arrivato il momento (nella storia) di mettere una cosa simile (Derek nudo,lol),in questo Derek capisce,in modo molto dolce,di essersi appena infatuato di qualcuno che non conosce,di qualcuno che probabilmente ha visto una volta sola,amore a prima vista o svista?"

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Capitolo 6
*** Piccoli passi ***







Era arrivato il momento di una svolta,la sua vita stava per cambiare,non tanto per il fatto che avrebbe potuto incontrare si o no questo ragazzo,ma per la scelta che stava prendendo.

Sarebbe finalmente uscito dalla prigione in cui si era rinchiuso,tutto per il brivido di un calore che aveva dimenticato da tempo,anche se non lo avesse trovato,anche se questo tipo non esisteva,gli sarebbe stato eternamente grato,è la miccia che ha innescato il cambiamento,ora non gli restava altro che seguire la scia di quest'ultimo,fiducioso che lo avrebbe portato lontano.

La nebbia si era finalmente dissolta,lasciando posto alla lucidità,poteva vedere le cose chiaramente,rendendosi conto di quanto tempo avesse perso rimanendo bloccato nel passato,sentiva che quello era il momento giusto per riprendere in mano la sua vita e finalmente andare avanti,sia che questo ragazzo ne facesse parte o meno.

Non poteva sapere con certezza che le cose sarebbero potute andare a buon fine,d'altronde cosa sapeva di lui?

Non era nemmeno sicuro che esistesse realmente,non si era creato false illusioni,era solo deciso a provare buttandosi,non aveva nulla da perdere.

Aveva deciso che quello sarebbe stato l'inizio di una nuova vita.

-Probabilmente sono matto -pensò,dopodiché si diresse verso il piccolo armadietto malconcio e tirò fuori da esso un paio di vestiti puliti.

Dopo essersi preparato a dovere,fu finalmente pronto per andare,prese in mano il vecchio telefono e si avviò fuori dalla porta.

Aveva già in mente un paio di posti da visitare,ma decise di fare una passeggiata per la cittadina prima,mancava da molto ed era curioso di sapere se fosse cambiato qualcosa,incluse le persone che tanto lo avevano ripudiato per chissà quale ragione,forse la cattiva reputazione di suo zio?

Ma ripensò anche al ragazzino turbolento che era,pensando potesse essere anche quella la causa di tanto astio nei suoi confronti.

Le labbra si allargarono in un sorriso spontaneo,ripensando agli scherzi fatti con gli amichetti di quel tempo,ma non durò molto,poiché erano gli stessi che nel momento del bisogno lo avevano abbandonato.

Come primo luogo visitò il parco,dove fece una breve passeggiata,dove notò l'erba curata e gli alberi rigogliosi,che sprigionavano vita da ogni foglia,sentendosi rigenerare ogni minuto che passava fuori,certo,ancora aveva molta strada da fare,ma quello era un ottimo punto di partenza.

Si diresse poi verso un piccolo campetto cui era solito giocare coi suoi amichetti,ma anche li non vi rimase a lungo,in realtà non rimase molto in nessun posto che visitò quel giorno,sarà per il fatto che era impaziente di andare nell'unico posto in cui era quasi sicuro che avrebbe trovato l'oggetto dei suoi desideri?

 

La cosa che comunque notò maggiormente furono le persone del posto,non sembrava che il fatto che lui fosse li,in mezzo a loro,li turbasse più di tanto,nessuno sguardo minaccioso o accusatorio,solo indifferenza,forse a qualcun altro avrebbe dato fastidio questo,ma non a lui,che si aspettava di trovarsi tutti gli occhi puntati contro,non appena messo piede nella cittadina.

Questo lo sorprese non poco,ma gli regalò anche un senso di quiete interiore.

 

Arrivò al luogo tanto agognato proprio nel momento in cui le lezioni terminarono.

Non appena vide l'orda di ragazzini inquieti arrivargli incontro si buttò dietro un albero,spiando di tanto in tanto l'ingresso,nella speranza d'incrociare gli occhi del misterioso ragazzo.

Ammise di sentirsi un po' come uno stalker,ma pensò che questo facesse parte di una buona causa,d'altronde doveva trovare il tipo e ringraziarlo per averlo aiutato,anche se questo non aveva minimamente idea di cosa avesse fatto per meritarselo -Okay,sono impazzito del tutto e mi dovrò far curare ma.. dopo averlo trovato e avergli detto ciò che devo dirgli -Pensò divertito tra sé.




N.D.A: Scusate per la lunga essenza,mi dispiace essermi volatilizzato così,non era mia intenzione abbandonare la FF al suo destino,non mi sentivo abbastanza ispirato per continuare,ogni volta che mi mettevo a scrivere finivo per cancellare tutto perché non mi piaceva,per cui eccoci arrivati qui,dopo mesi di silenzio,sono ritornato,il capitolo non è dei migliori,penso abbia molte pecche,ma spero vi soddisffi ugualmente,in caso contrario fatemelo sapere recensendolo,così da poter migliorare! (: P.S: Il prossimo capitolo è già in cantiere,non penso dobbiate attendere molto prima di poterlo leggere! 


 

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Capitolo 7
*** Nella fine l'inizio. ***



 

Questo capitolo sarà più o meno scollegato dagli altri,questo perché ho bisogno di dare un finale a questa storia,che non sembri troppo forzato e,soprattutto,non ho voglia di tirarla ancora per le lunghe. Quando incominciai a scriverla,ricordo che avevo le idee ben chiare,ma poi alla fine hanno preso una piega totalmente diversa da ciò che volevo,in realtà non so neanche perché,semplicemente ho cambiato idea,e la 'storia' ha preso questa piega.

 

 

Tutto ha inizio quando per sbaglio m'innamorai di un idiota burbero che non sapeva il significato di 'sorridere'.

Avete capito bene,lui,il signor SonoimbronciatoventiquattroresuventiquattroHale.

Da li in poi ci furono un susseguirsi di eventi che portarono alla situazione presente.

Ci furono molti appuntamenti,dopo molto molto tempo,per comprendere appieno i nostri sentimenti,diciamo pure che era lui quello che non si dava una mossa,ma si sa,quando si ama una persona,il tempo non conta,tenendo presente,anche il passato di quest'ultima,dovetti essere il più comprensibile possibile.

 

E il momento arrivò,ripeto,sempre dopo molto tempo.

 

Il momento in cui mi rivelò ciò che provava per me,io,l'idiota ragazzino buffo che fino a poco tempo fa non sopportava!

 

Si ritrovava ora ad amarmi (Sarebbe stato strano il contrario,non trovate? ;) )

 

Dicevo che questo susseguirsi di eventi,portò alla situazione presente.

Tutto accadde in quella maledetta sera in cui decisi che dovevamo andare a mangiare un gelato.

 

Lui non aveva alcuna voglia di uscire,ma lo persuasi e alla fine mi assecondò.

Accadde in un minuto,quel minuto che non sembrava passare mai.

 

Vidi il suo braccio protendersi verso di me,in segno di difesa,e poco dopo,lo schianto.

 

Tante persone intorno,il suono assordante dell'ambulanza e.. sangue,il suo sangue era sparso su parte dei miei vestiti.

Mi dissero che ero stato fortunato,avevo solo qualche graffietto sparso qua e la,ma io non mi sentivo affatto fortunato,ma solo.. uno stupido ragazzino idiota.

 

Incolpo solo e soltanto me dell'incidente,se solo non gli avessi rotto le scatole per uscire,a quest'ora non saremmo a questo punto.

 

Lui in coma,e io che prego costantemente al suo capezzale,per un qualche miracolo.

 

Chi mi vuole bene,cerca di starmi accanto il più possibile,per quanto possono,e per quanto io glielo permetta.

 

Cercano di rassicurandomi,dicendomi che tutto andrà per il meglio.

Provando (inutilmente) a placare i miei sensi di colpa con un '

 

''Non potevi prevederlo,non è colpa tua.''

 

Cercano veramente di capirmi per darmi un qualsiasi aiuto,ma la verità è che loro non capiscono affatto come io possa sentirmi..

lo vedo ogni giorno li,sdraiato in quel letto immobile,con una speranza forse vana,che si risveglierà,lanciandomi finalmente uno dei suoi bellissimi grugniti,e la cosa è alquanto buffa e stupida,io che ora li definisco 'bellissimi' quando prima ammetto di averlo odiato per questo suo modo di fare,e solo ora mi accorgo di quanto questo fosse stupido,darei persino la mia vita per riavere indietro uno di quegli sguardi cagneschi.

 

8 mesi. 8 mesi che è sdraiato li,in quel lurido letto d'ospedale,in quella schifosa stanzetta grigia,attaccato a delle stupide macchine.

 

Delle volte mi vien voglia di prendere la mia mazza e spaccare tutti quei tubi e i macchinari che lo tengono legato o meglio imprigionato la dentro.

 

I medici,Melissa,me lo avevano detto.. in questi casi bisogna solo avere fede e sperare per il meglio.

 

Abbiamo provate molte tecniche volte al risveglio.

Dalla stimolazione dell'olfatto alla stimolazione magnetica posta direttamente al cervello.

 

Ma indovinate un po',nessuna di questa ha dato veramente un risultato concreto,e quindi tutto ciò che mi rimaneva da fare,era sperare,sperare in un stramaledettissimo miracolo.

 

I miei attacchi di panico erano fuori controllo,ma cercavo di tenermi calmo,questo non era il momento per pensare a me,non dovevo distogliere il pensiero da lui.

Solo lui nella mia stupida testona.

 

Mi sono ritrovato a volte a maledire quel maledetto giorno che ho permesso al mio cuore di farlo entrare,ma ogni volta non posso fare a meno di sentirmi contemporaneamente grato per tutti i bei momenti passati insieme,e questo non fa altro che aumentare il mio dolore.

 

 

8 mesi e 11 giorni.

 

Sono stato costretto ad andare in terapia,i miei attacchi di panico sono divenuti incontrollabili.

 

Il terapeuta mi ha consigliato di tenere un diario giornaliero,per sfogare la troppa tensione accumulata.

 

Come se questo ovviamente potesse servire a farmi sentire meglio,ma non ho nulla da perdere,per cui semplicemente ho accettato,ed eccomi qui,di fianco al letto del signor lagnoso qui di fianco,a scrivere su un stupido quadernino con sopra delle fragole..potrei essere più imbarazzante di così!?

 

8 mesi e 30 giorni.

 

Con mia grande sorpresa (sarcasmo) si è scoperto che il diario non era abbastanza,così mi hanno prescritto uno psicofarmaco da loro definito ''blando'' per calmarmi,oltre al continuare a scrivere su questo bellissimo diario.. caro Derek,incomincio a desiderare di essere al tuo posto,ti sembro egoista?

 

8 mesi e 50 giorni.

 

Sono passati 8 mesi e 50 fottutissimi giorni e tu sei ancora li steso in quello schifo di letto.

 

Ebbene si,mi hanno consigliato,oltre a tutto quel ciarpame,tra psicofarmaci e diario,di scriverti una lettera,come se questo potesse realmente servire a qualcosa.

 

Sarà da egoisti ma Derek,ho bisogno che tu ti svegli,ogni giorno di più sprofondo nell'oblio più profondo,non puoi lasciarmi in questo schifo,da solo!

 

Che fine hanno fatto quelle cazzo di promesse?

Non puoi infrangerle così,per cui se mi stai anche solo guardando,ascoltando,ti prego,muovi quel culo lagnoso e ritorna da me,maledetto!

 

8 mesi e 55 giorni.

 

Ti stanno portando in sala operatoria in questo momento.

C'è una piccola speranza che ci sia un osso o qualcosa di simile impiantato nel tuo cervello che t'impedisce di risvegliarti,e dalle lastre fatte sembra proprio essere così.

Per cui potrebbe essere la volta buona che i due amanti si rincontrino finalmente,non voglio lasciarmi prendere troppo dall'eccitazione del momento per poi rimanere deluso nel caso alla fine l'intervento non desse il risultato sperato.

P.s: Lo so,sono degli incompetenti negligenti se hanno tralasciato una cosa simile,ma al momento non me ne importa,spero solo che l'intervento vada a buon fine e che tu ì ti possa finalmente risvegliare.

 

8 mesi e.. RISVEGLIO.

 

Dio santo,non ci credo!

Voglio urlare dalla gioia, quello stupido intervento ha funzionato,ti sei svegliato!

Sei ritornato da me,brutto bastardo!

 

Hai aperto gli occhi mi hai guardato.. e la prima cosa che mi hai detto è stata quella di chiudere la bocca,col tuo solito modo da burbero!

 

Ma ti perdono solo perché poco dopo mi hai regalato uno dei tuoi magici sorrisi.

 

Dio,non ci credo.. si sto di nuovo scrivendoti,perché boh,mi hai detto di stare zitto,e come sai,io eseguo molto bene i miei ordini...poi voglio proprio vedere la tua faccia quando ti farò leggere questa lettera.

 

P.s: Il signor lagnoso e Mr. mazza di legno,sono ritornati.

 

 

 

Un anno dopo.

 

Non sono molto..bravo ad esprimere ciò che provo,lo sai.

Penso che sia già tanto che io mi ritrovi qui a scriverti questa lettera,

che ti leggerò nel giorno del nostro matrimonio,cosa che ovviamente tu ancora non sai.

Si ho intenzione di sposarti,idiota.

Immagino l'espressione ebete sul tuo volto quando ti farò la fatidica domanda!

Comunque stavo dicendo che.. per me è difficile esprimere ciò che provo,ma nonostante questo tu hai sempre capito ciò che volevo a volte prima che lo capissi io! (Il che lasciatelo dire è alquanto inquietante!)

Mi sei rimasto affianco in tutti quei momenti,a costo di perdere persino la testa per me,e questo è più di quanto qualcuno abbia mai fatto veramente per me.

 

Non te l'ho mai detto,ma quando ero in coma,tu eri in con me.

 

Ho sognato di averti sognato,e i tuoi stupidi occhi profondamente marroni,erano l'unica cosa che faceva luce in quell'immensa oscurità.

Ti ringrazio d'esistere,senza di te non avrei significato alcuno.

Ti amo! (Non ti ci abituare a queste smancerie eh)

 

 

Una volta che il lupo,non più così burbero finì di leggere quelle parole davanti agli amici,esordirono tutti in un grosso applauso e grida d'allegria più qualche battutina lanciata dall'amico del sposo più giovane..

 

<< Sai,dovresti andare in coma più spesso >> I due fidanzati,si girarono di scatto lanciandogli uno sguardo fulmineo,a quel punto non c'era bisogno di nessun altro prova,i due erano destinati a stare insieme.. erano pure coordinati! (Inutile dire che..scoppiarono nuovamente tutti in una fragorosa risata)

 

Arrivò finalmente il momento in cui i due si scambiarono le promesse,poi il dolce bacio che le sigillava,e infine.. i festeggiamenti!

 

Danze scatenate,sulla base delle playlist fatte da entrambi gli sposi,ovvero,musiche che facevano a cazzotti tra loro,poiché i due,avevano gusti tutt'altro che diversi.. di più!

 

Ma forse era proprio questo il bello,l'uno dava qualcosa all'altro,lo rendeva sia migliore che peggiore,non c'era divisione alcuna,erano diventati il tutto,e il tutto non si può distruggere. 



N.d.a: Le nozioni (se così si possono chiamare) mediche le ho prese un po' da ''Grey's Anatomy e Saving Hope''.

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