Racconti della vita di un eroe

di albaazzurra
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La verdura dell'amore ***
Capitolo 2: *** Per un ghiacciolo ***



Capitolo 1
*** La verdura dell'amore ***


“No!”
 
“Megamind…”
 
“Ho detto no!”
 
“E io invece dico di si! Insomma, ti stai comportando come un bambino!”
 
“Lo sai che le carote non mi piacciono! Io voglio la torta!”
 
“Tu devi mangiarle, hai bisogno di vitamine, non solo di zuccheri! Dai… assaggiale almeno…”
 
Roxanne era al suo fianco, con una forchetta in mano, e cercava di rifilargli quell’orrendo cibo arancione…
 
“No… non mi piacciono!” Ribatteva.
 
“Ma se non le hai mai assaggiate!” Allungò il braccio appoggiandogli il pezzo di carota sulle labbra. Megamind non riuscì a fare a meno di allontanarsi e stringere gli occhi in una smorfia di disgusto.
 
“Bleah! Roxanne ma che fai?!”
 
“Tesoro! Piantala! Ora mangia!”Ripetè il gesto.
 
Megamind sbuffò, le prese la forchetta dalla mano e esaminò ciò che ci era infilzato.
 
“Com’è possibile che tante vitamine e altre molecole benefiche siano rinchiuse in un obriobrio come questo?”
 
“Credo che si dica obbrobrio caro.” Gli diede un bacio sulla guancia. “Dai… fallo per me tesoro… non fare il bambino.”
 
“Io non sono un bambino!” incrociò le braccia mettendo il broncio. “Io sono un eroe, un forte bellissimo e valoroso eroe!”
 
“Megs, ti rendo conto che stai facendo tutta questa sceneggiata per un pezzetto di carota?”
 
“Per uno schifoso pezzetto di carota!” Puntualizzò.
 
“Megs!”
 
“Roxy, nemmeno a te piacciono i brocchili!” Posò la forchetta sul tavolo.
 
“Broccoli, caro. E comunque… possiamo arrivare ad un compromesso.”
 
“Quale compromesso?” L’alieno alzò le sopracciglia.
 
“Allora… niente carote… niente torta.”
 
Megamind ampliò gli occhi.
 
“Cosa?!” Fece gli occhi da cucciolo spaventato. “Non puoi farmi questo!!”
 
“Oh si invece…” La reporter si alzò dalla sua sedia arrivando al piano della cucina. Tornò al suo posto con una fetta di torta al cioccolato in mano. La appoggiò davanti a sé.
 
“R-Roxy… non oseresti farlo.”
 
“Tu credi?” Passò il dito sulla superficie al cioccolato per poi pulirselo con aria sensuale con la lingua.
 
Megamind cominciò a provare una strana sensazione. Un misto fra il senso di eccitazione e la paura di perdere la sua fetta di torta.
 
 
“Lo sai… è davvero deliziosa… peccato che non la possa condividere con nessuno…”
 
“Roxanne…”
 
Prendendo del cioccolato dalla torta, invece di mangiarselo, la passò delicatamente sul suo collo  scendendo verso le clavicole leggermente coperte dalla scollatura della maglietta che indossava.
 
Megamind strinse i pugni afferrando la tovaglia tra le dita.
 
“Ops… mi sono sporcata… è un peccato non avere nulla con cui pulirmi… “  Alzò un sopracciglio.
 
Lui strinse i denti.
 
“Roxanne!!” Sbattè il pugno sul tavolo. “Sei… sei una…tentatrice ecco!!!”
 
“Io…? Ma che dici…” Incrociò le braccia dietro la testa appoggiandosi all’indietro. Sbettè sensualmente le ciglia.
 
Megamind non riuscì a resistere. Afferrò una carota cruda dal cesto al centro del tavolo e chiudendo gli occhi se la ficcò in bocca e  cominciò a masticarla e in pochi secondi, riuscì ad ingurgitarla fino alla fine.
Ingoiò l’ultimo pezzetto. Respirò pesantemente e causa del fiato che aveva trattenuto. Si sedette facendo una smorfia disgustata. Afferrò il bicchiere d’acqua al centro del tavolo e ne bevve l’intero contenuto.
 
Roxanne ridacchiò leggermente.
 
“Tesoro… sei stato molto coraggioso. Ma…”Afferrò la forchetta tra le dita. “Sarebbe bastato un piccolo assaggio, non c’era bisogno di ingoiare una carota cruda!”
 
Megamind restò basito a guardare la sua ragazza.
 
 “Megs…” alzò un sopracciglio. “ti senti bene?”
 
L’alieno alzandosi diede una manata alla forchetta facendola cadere per terra.
 
“Lo sai… io detesto le carote. Anche i piccoli assaggi. Ma adoro te… e la torta al cioccolato… ma in questo caso non mi accontento di un piccolo assaggio.”
 
Si avventò su di lei nascondendo il viso nell’incavo del suo collo. Le tolse tutto il cioccolato dal collo…e poi anche i vesiti.

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Capitolo 2
*** Per un ghiacciolo ***


“Forza… ancora una volta Roxanne.”

“Megamind… sono… sono stanca…”

“Lo so Roxy ma è necessario! Avanti, abbiamo quasi finito!”

Roxanne era stesa a terra su un materassino con indosso un reggiseno bianco e dei pantaloncini neri. Megamind le teneva ferme le gambe. Era tutta sudata  e con i capelli scarmigliati. Intorno a loro c’era un tapis roulant, una cyclette e  alcuni pesi sparsi per terra.

“Ma Megs… non ce la faccio più…” Continuò ad ansimare.

“Avanti cucciola… dopo ti aspetta una ricompensa.” Gli fece l’occhiolino.

Roxanne frustrata fece ancora uno sforzo. Incrociando le braccia dietro la testa cominciò a flettere per l’ennesima volta gli addominali. Le sue guance cominciarono a colorarsi di un rosso porpora.

“Uno, due tre… brava amore ce la puoi fare!” L’alieno contava mentre la sosteneva. Aveva da poco cominciato la dieta e Megamind la sosteneva quotidianamente con gli esercizi fisici e le porzioni di cibo. Roxanne aveva sempre avuto qualche difficoltà con il cibo, ma con Megamind aveva già ottenuto qualche progresso.


“Avanti… 27, 28, 29… e 30! Bravissima amore… no, no aspetta non lasciarti andare così, appoggiati lentamente… brava così… allarga le braccia e respira profondamente!”

La reporter chiuse gli occhi respirando. Il suo reggiseno si alzava al ritmo del suo respiro. Megamind la guardò amorevolmente e avvicinandosi cominciò ad accarezzarle i capelli.

“Bravissima… ora ti meriti un premio.” Megamind le diede un bacio sulla fronte si alzò e andò verso la cucina. Poco dopo era di ritorno con un ghiacciolo verde. Roxanne quando aprì le palpebre, si rialzò e lo afferrò felice come un bambino a natale. Cominciò a mangiarlo godendosi la sua freschezza.

“Ah… molto meglio… grazie tesoro.”

“Di nulla cara… sono felice di farlo per te… e sai una cosa? Secondo me sei già dimagrita…stai diventando favolosa. Sei così sexy con questo abbigliamento lo sai?”

Roxanne alzò un sopracciglio. Gli passò un dito sui pettorali scoperti.

“Bhe… ti ringrazio. Vuoi un morso?” Disse con un sorriso.


“Uh… altrochè…” L’alieno sii avvicinò e cominciò a morderle il collo, mentre con le mani dietro alla schiena rosa cercando il gancetto del reggiseno.

“Megamind!! Fermati!!” Lo scostò. “Intendevo del ghiacciolo!”

Megamind aprì la bocca.

“Oh.” Poi guardò il ghiacciolo. “Bhe, sempre meglio di niente.” Roxanne glielo porse e l’eroe di Metro City ne addentò un pezzo.

“Grafie amore! Sei un teforo!” Mormorò con la bocca piena.

“No… grazie a te… per essere qui con me. Grazie per il tuo sostegno e per la tua pazienza nei miei confronti. Ti amo mio eroe.”

“Ti amo anche io… “ Disse deglutendo. “…mio piccolo e snello capodoglio!” Gli fece l’occhiolino.

Roxanne per tutta risposta gettò il ghiacciolo a terra e alzò un sopracciglio.

“Vuoi un morso?” Mise in mostra il collo sudato.

Megamind la guardò negli occhi. Formulò un sorriso malizioso.

“Altrochè…”

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