The Scent of Roses

di Cocchi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** What doesn't kill you makes you stronger ***
Capitolo 2: *** When We First Met You Put A Spell On Me ***
Capitolo 3: *** There's nowhere else on earth I'd rather be ***
Capitolo 4: *** So, Here's Where The Problem Starts ***
Capitolo 5: *** You Make Me Smile ***
Capitolo 6: *** Now I'm causing a scene Thinking You need a reason to smile ***
Capitolo 7: *** Scars make us who we are Hearts and homes are broken, broken. ***
Capitolo 8: *** "It's only one part, of the story. Just let it go, don't let this get you down now" ***
Capitolo 9: *** Sometimes I wish that you were still Around ***
Capitolo 10: *** Because the harder I try, the less we feel right for each other. ***
Capitolo 11: *** All I wanna do Is trade this life for something new ***
Capitolo 12: *** You've gotta get up and try ***
Capitolo 13: *** Never imagined we’d end like this ***
Capitolo 14: *** you're going through six degrees of separation ***
Capitolo 15: *** There's No Starting Over, Without Finding Closure ***
Capitolo 16: *** Now There's So Much More I See ***
Capitolo 17: *** Dance with me tonight ***
Capitolo 18: *** Tell me how to get back to Back to summer paradise with you ***
Capitolo 19: *** It’s the beat my heart skips ***
Capitolo 20: *** Sometimes it gets worst before it gets better ***
Capitolo 21: *** My soul is now expose ***
Capitolo 22: *** How easy the tables turn ***
Capitolo 23: *** No more masks and no more parts to play ***
Capitolo 24: *** All Good Things (Come To An End) ***



Capitolo 1
*** What doesn't kill you makes you stronger ***


Ciao, se ci stai leggendo vuol dire che hai aperto la nostra storia e di questo ti siamo già grate :)
Prima di lasciarti al primo capitolo volevamo dire un paio di cosette. Essendo due "scrittrici " le protagoniste saranno due. 
Cercheremo di far interagire le nostre eroine con tutto il cast, ma avremo una particolare predilezione per Robert Downey Jr e per Tom Hiddleston, dato che  abbiamo una particolare predilezioni per i due attori.
Ovviamente e sfortunatamente per noi non conosciamo di persona nessuno dei personaggi citati, quindi tenete a mente che è tutto completamente inventato e anche i caratteri dei vari personaggi sono solo la trasposizione di come ce li immaginiamo.
Non ti disturbiamo oltre e buona lettura.
Cocchi & Nihal_11

<< Che fai? >>
Faccio capolino dallo stipite della porta mentre mi infilo un orecchino sul lato alto dell’orecchio sinistro.
Il mio interlocutore è sdraiato sul letto un paio di pantaloncini da basket blu e una maglia a mezze maniche rossa le gambe incrociate e il braccio sinistro dietro la testa, davanti alla faccia ha un fumetto e quando leggo il titolo so già la sua risposta
<< Studio la parte mi pare elementare…Alex >>
I suoi occhi sorridono mentre fanno capolino da sopra il giornalino scuoto la testa e mi avvicino al nostro letto, afferrando il copione appoggiato sul comodino e posandoglielo poco delicatamente sullo stomaco
<< Questa è la tua parte, questo… >> Cerco di strappargli il fumetto fra le mani nonostante le sue resistenze, alla fine ci riesco << Questo è un fumetto…E anche dei Fantastici Quattro!! >>
Lo guardo cercando di sembrare il più seria possibile lui sbuffa e solleva il copione guardandolo riluttante poi si volta verso di me facendo la sua faccia da povero cucciolo ferito e non posso non dargli un bacio sulla punta del naso, grosso errore perché sento le sue mani posarsi sui miei fianchi e iniziare a giocare pericolosamente con il bordo dei miei jeans mentre le nostre labbra si incontrano.
Controvoglia, mi tiro indietro quando le sue mani salgono sotto il top e si avvicinano pericolosamente al mio reggiseno.
<< Devi studiare >>
Lui mi guarda contrariato, poi incrocia le braccia al petto e lo so che è pronto con uno dei suoi discorsi sconclusionati
<< Lo sai a cosa ti stai tirando indietro, vero? Cioè ci sarebbero donne che pagherebbero per stare al tuo posto e tu ti rifiuti perché devo studiare? >> Accompagna il verbo virgolettando l’aria con le dita ed io lo guardo scettica e poi incrocio anche io le braccia al petto, cercando di imitarlo
<< Quanto pagherebbero? >>
<< Non lo so, ma immagino molto…Cioè guardami, sono un fico pazzesco >>
Si indica con entrambe le mani mentre mi osserva soddisfatto dal letto
<< Bene, mister modestia, trovami una di queste donne e fammi lasciare una mazzetta di soldi sulla scrivania dell’ingresso, visto che vogliono fare a cambio con me, possiamo sfruttare la cosa >>
Rob si solleva e mi guarda di nuovo con la sua faccia da cucciolo facendo il broncio
<< Mi daresti in pasto ad una donna qualsiasi per un po’ di soldi? >>
<< Il mio ruolo in questa relazione non è solo soddisfarti sessualmente, se pagano per stare al mio posto possono anche pagare per pulire le tue mutande al mio posto! Per quello farei volentieri a cambio con chiunque >>
<< Ma le mie povere fans!! >> Si alza e mi raggiunge strusciando la sua barba sulla spalla << Loro non vogliono lavarmi le mutande, loro vogliono quello che sta den… >>
<< Lo so perfettamente cosa vogliono! >> Ok, forse questa reazione è stata un po’ troppo esagerata, lui mi guarda trionfante nonostante lo abbia quasi assordato con il mio urletto. << Cioè… >>
<< Gelosa… >> Sussurra al mio orecchio prima di lasciarmi un bacio sul lobo << Gelosa… >> E si sposta sul collo, mi decido ad aprire bocca prima che possa perdere il controllo della situazione.
<< Io NON sono gelosa… >>
<< No...certo >>
Mi perdo nei suoi occhi, lo odio quando mi estorce la verità in questo modo
<< Esatto >>
<< Ovviamente >>
<< E’ inutile che mi prendi in giro..non ti sopporto quando fai così >>
<< Ti voglio bene anche io >>  Decido di uscire dalla stanza prima di ritrovarmi sulla coscienza un film da milioni di dollari in ritardo perché uno degli attori protagonisti non studia le battute. Non posso fare a meno di avere un sorriso ebete stampato in faccia,ma non voglio dargli questa soddisfazione e non mi volto << E’ inutile che scappi lo so che stai sorridendo!! >>
Appunto.
<>
<< Che palle!! >>
Mi metto gli occhiali afferro una borsa, mi chiudo la porta alle spalle scendo qualche scalino e finalmente esco in strada. Un paio di paparazzi scattano una foto, mi chiedo se prima o poi si stancheranno di appostarsi sotto casa.Non so cosa si aspettino di vedere di nuovo o di strano dopo due anni che viviamo insieme, ci avranno fotografati in ogni modo eppure sembrano non stancarsi. Certo molto meglio adesso che quando ci circondavano anni fa, quando Rob ha avuto i suoi problemi di droga ed io ero soltanto l’amica su cui poteva fare affidamento.Adesso che è tornato sulla cresta dell’onda è tutto meno stressante, per quanto ancora decisamente odioso e invadente.
Mi sento a disagio, mi dà assolutamente fastidio vedere le mie foto sui giornali, tempo fa hanno pure pensato che avessi una storia con un mio carissimo amico che mi era venuto a trovare forse è anche per questo motivo che non vedo l’ora che sia il fine settimana, quando inizieranno le riprese di The Avengers, finalmente ci prenderemo un po’ di relax anche se Rob lavorerà, almeno non ci saranno questi scocciatori intorno. Finisco la mia passeggiata fino al Central Park e tolgo dalla borsa la mia fedele compagna di vita, la mia macchina fotografica, e inizio a scattare foto dei sentieri del parco da diverse angolazioni, adoro il mio lavoro, mi rilassa fotografare la natura, almeno io non infastidisco le persone invadendone la privacy.
Sì sono una fotografa, lavoro per un magazine di viaggi e per questo ogni tanto sono a giro per il mondo nei posti più impensabili, amo la natura adoro immergermi in essa e stare a riflettere. Mi ha aiutato tanto soprattutto quando Rob era in clinica ed io non potevo fare niente di più che dargli il mio appoggio, stavo ore intere in riva all’oceano a sperare che prima o poi sarebbe stato meglio.
Scatto una foto a dei fiori che sono appena sbocciati, nel frattempo penso a me e Rob a come siano cambiate le cose da quando ci siamo conosciuti vent’anni prima quando lui frequentava il college con mia sorella più grande.Da subito avevo provato una forte simpatia per lui, ma si sa che le cotte per gli amici più grandi delle sorelle sono spesso motivo di derisione e quindi me ne sono sempre stata zitta.Mai un accenno al fatto che fossi attratta da lui e quindi sono stata sua amica per tutto questo tempo certo non mi sono preservata per lui, non ci si preserva mai per la cotta impossibile, insomma è sempre stato troppo distante troppo irraggiungibile, quindi mi sono accontentata a stargli accanto.
Ero con lui durante i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo, accanto a lui quando il mondo ha iniziato piano piano a sgretolarsi intorno a lui ed ero al suo fianco quando si è ripreso la sua vita. E’ stato in quel periodo che lui se ne è uscito con la frase che ha cambiato tutto fra di noi…
Avevamo festeggiato il suo contratto per Iron Man ed io, dopo averlo aiutato a rimettere un po’ la cucina mi ero infilata la giacca per tornarmene a casa, ero sul pianerottolo di casa quando lui mi ha afferrata per le spalle e mi ha detto “Senza di te non sarei arrivato da nessuna parte, non ce l’avrei mai fatta” io avevo sorriso a quell’affermazione e l’avevo abbracciato aggiungendo che in realtà era tutto merito della sua forza di volontà e lui stringendomi ancora di più aveva detto che la sua forza ero io e poi ci eravamo baciati. Io e Robert dopo una vita di amicizia ci eravamo baciati sul pianerottolo di casa sua e poi avevamo fatto sesso nel suo letto e da allora non avevamo smesso con quelle attività.
Viviamo senza impegni, le nostre vite si sono incastrate e stiamo bene, ma da qui a dire che siamo una coppia seria e consapevole di dove sta andando direi che ce ne vuole, ma tant’è siamo felici così e la cosa mi basta, non pretendo di più.
Quando il sole inizia a tramontare decido di rientrare a casa Rob è al telefono mi saluta con la mano mentre continua a parlare e io vado in cucina.
Wow!!
A quanto pare qualcuno si è dilettato ai fornelli, prima di cedere alla tentazione di assaggiare la salsa di condimento alla carne, giro sui tacchi e mi ritrovo il cuoco provetto a pochi centimetri dalla mia faccia.
<< Ho cucinato! >>
<< Noto…A cosa dobbiamo l’occasione? >>
<< Devo avere un’ occasione? >> Mi posa le labbra su una spalla prima che io possa rispondere, la barba mi fa il solletico sulla pelle, ma quando si allontana per parlare faccio una smorfia contrariata << Era Jude, ti saluta >>
<< Se le vostre fans che vi vedono tanto insieme  sapessero che ha chiamato anche oggi, sarebbero estasiate >> Lui mi fa una linguaccia mentre io continuo a sghignazzare << Vado a farmi una doccia >>
<< Vengo anche io! >>
Mi prende in braccio e mi porta in bagno mentre scoppio a ridere.

Salve!
Se sei arrivato fin qui, complimenti, hai resistito da chiudere questa storia e quindi noi balleremo la conga (?)
Ok, bando alle ciance, i consigli e le critiche se costruttive sono ben accette e speriamo di esservi piaciute.
Un paio di note prima di lasciarvi:
Adoriamo Robert e Susan, li troviamo una bellissima coppia, ma non per niente abbiamo messo AU fra le classificazioni, senza Susan siamo più libere per la trama, anche se è stata una decisione abbastanza sofferta.
Ogni capitolo avrà come titolo la frase di una canzone, solo la frase avrà a che fare con il capitolo, non è detto che la canzone lo rispecchi.Per questo capitolo la canzone è Stronger di Kelly Clarkson: http://www.youtube.com/watch?v=Xn676-fLq7I
Non vi tediamo oltre, grazie dell'attenzione.Beci a tutti e grazie se vorrete recensire
Nihal_11 & Cocchi



SAlve

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Capitolo 2
*** When We First Met You Put A Spell On Me ***



Chris mi sta trascinando per una stanza la sua mano è stretta intorno alla mia non so se per darmi coraggio o impedirmi la fuga.Come se potessi scappare con questi tacchi alti che mi ha costretta ad indossare. Mi sento terribilmente fuori luogo a questa festa e sto ancora maledicendo il momento in cui ho accettato di sostituire Elsa per non lasciarlo andare da solo.
Sei grande e grosso puoi farcela ad andare ad un party per VIP da solo!
Ecco cosa dovevo rispondere invece di farmi incastrare in questa storia, bhè almeno il vestito che indosso e che ha comprato il fratellone è una meraviglia adoro questo verde smeraldo e anche lo spacco laterale.
Io e Chris ci fermiamo al bancone e entrambi ordiniamo da bere appena arrivano i nostri drink un ragazzo alto e moro che riconosco essere Zachary Quinto si avvicina a Chris e dopo avermi chiesto il permesso lo porta a parlare con un gruppetto di persone. Inizio a giocherellare con la cannuccia dello spritz mentre mi guardo intorno: ci sono un sacco di attori famosi e gente che  probabilmente è altrettanto famosa, ma che non ho la più pallida idea di chi sia. Bevo un sorso un po’ troppo lungo dal mio cocktail e lancio un occhiata minatoria a Chris, il quale non sembra molto colpito dal mio sguardo perché mi fa un sorrisone enorme e continua a parlare col tizio accanto a lui.
Ma che cosa ho fatto di male?! Non so che fare e mi sento terribilmente fuori posto vorrei parlare con qualcuno, ma mi vergogno ad andare a parlare con attori o attrici famose per dire cosa poi?!
Mi metto una mano sulla fronte e scuoto la testa vorrei aprire gli occhi e scoprire di essere a casa in pigiama.
<< Izzie! Che ci fai ferma li!Vieni ti presento un amico col quale presto gireremo un film insieme >>
Chris mi prende sotto braccio e mi trascina con sé senza tenere conto delle mie lamentele e facendomi pentire di essermi messa quelle scomode scarpe col tacco alto.
<< Tom! >> Chris fa un cenno ad un ragazzo alto e moro lui si gira sorridente e subito punta gli occhi su di me 
<< Tu devi essere Elizabeth, la sorellina di Chris, giusto? >> Mi porge la mano poi guarda Chris << Finalmente me la fai conoscere! E’ molto più carina di te >>
Chris fa un mugugno e gli rifilo uno sguardo omicida

 << Si...sono io, anche se non sono così piccola come dice lui >>
Chris mi abbraccia ridendo e la mia presentazione non sembra molto veritiera visto che la mia testa è appoggiata sul suo petto Tom sorride e solo in quel momento noto che anche lui è alto, mi sento una nanetta.
<< Per me sarai sempre la mia sorellina piccola! Comunque Izzie ti presento Tom, Tom Hiddleston col quale gireremo insieme il prossimo film >>

Imbarazzata tendo la mano verso la sua lui mi sorride e con un inchino mi bacia la mano facendomi diventare color fucsia.
<< Piacere tutto mio Elizabeth >>
<< Sei sempre il solito gentleman inglese… Non usare le tue moine su mia sorella!! >>
Chris gli sventola l’indice sotto il mento e Tom ride. Questo ragazzo sprizza felicità da tutti i pori lo guardi e ti viene da sorridere anche a te.
<< Stai tranquillo Chris c’è solo posto per te nel mio cuore >>
I miei occhi vanno fuori dalle orbite mentre ascolto Tom dire questa frase e Chris allungare la mano sulla sua spalla e buttargli un bacio.

<< Perfetto! Visto che sono solo io nel tuo cuore te l’affido. Devo andare a parlare con Kenneth >>
Tom annuisce e Chris si allontana prima ancora che io possa protestare lo guardo allontanarsi e non so che fare. Tom si schiarisce la voce e mi passa una mano davanti agli occhi
<< Insomma Izzie…posso chiamarti Izzie? Ma sì tanto io e Chris saremo fratelli sullo schermo, quindi potresti essere anche la mia pseudo sorellina, anche se io ho già una sorella. Comunque tu che fai nella vita? Reciti anche tu come Chris, Luke e Liam…si chiama Liam vostro fratello piccolo, giusto? >> Lo guardo sconvolta e lui se ne accorge << Parlo molto…scusami >>
Si passa una mano fra i capelli lunghi e mi incanto a guardarlo è davvero un bel ragazzo. Rispondo alla sua valanga di domande e parliamo di altro senza accorgermene restiamo insieme per tutta la sera. Chris mi raggiunge mentre sto ridendo insieme a Tom e mi ricorda che dobbiamo andare a casa annuisco a mio fratello e guardo il mio cavaliere della serata che sorride a Chris poi si volta verso di me e prima che me ne possa rendere conto mi dà un paio di baci sulle guance.
<< Sveglia… >> Aggrotto la fronte mentre mi sento spostare i capelli dal volto e piano piano i volti di Tom e Chris spariscono dalla mia visuale lasciando posto alla parete della mia camera. La stanza è ancora immersa nell’oscurità anche se la luce del sole filtra dalle tende sento due labbra posarsi sulla mia fronte mentre una mano mi sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio sorrido mentre mi giro e mi rannicchio fra le braccia del ragazzo che sta al mio fianco.
<< Sei tornato!! >> Lo abbraccio mentre lo sento sghignazzare e sdraiarsi accanto a me
<< Sorpresa! Sono tornato col volo prima dall’Inghilterra…Mi sei mancata tanto >>
<< Anche tu! >> Finalmente mi decido ad aprire gli occhi e incontro subito i suoi chiarissimi e prima di annegare in quel mare così limpido lo bacio delicatamente sulle labbra poi torno a guardarlo << Stavo sognando la sera che ci siamo conosciuti >>
Lo vedo sorridere e il mio cuore come al solito perde un battito.

<< Devo sentirmi in colpa perché ti ho svegliata? >>
<< Assolutamente!! Ti preferisco dal vivo che in sogno >>
Lui si abbassa su di me e mi dà un piccolo bacio sulla punta del naso poi si sporge un attimo dal letto e dopo aver acceso la luce della lampada mi mostra il copione che ha tirato fuori dallo zaino
<< Un nuovo film? >> Gli chiedo mentre mi tiro su dal letto e sfoglio il plico di fogli che mi porge
<< Diciamo che non è proprio nuovo visto che lo sto studiando da un po’, ho solo evitato di parlartene… >> Lo guardo aggrottando la fronte e lui si lascia sfuggire una risata << Interpreterò di nuovo Loki >>
<< Ah, allora è Thor 2, me ne ha parlato Chris…>>
Gli faccio una linguaccia e lui sghignazza ancora di più
<< No, il film si chiama “The Avengers” e Chris non doveva parlartene. Questa volta oltre a tuo fratello me la dovrò vedere con altri supereroi se voglio conquistare la terra >>
<< E chi sarebbero tutti questi eroi che non vogliono accontentare le smanie di potere del mio
amore? >>
<< Eheheh…Oltre a “nostro” fratello >> scoppio a ridere mentre dice nostro, ma lui continua a parlare << Cap. America, Hulk, Iron Man senza dimenticare la Vedova Nera e Occhi di Falco >>
<< Wow…sei proprio un tipo tosto se per fermarti servono tutti questi eroi messi insieme! >>
Tom ride di gusto e quando si ferma per un attimo mi guarda e mi posa una mano su una guancia
<< Certo che sono forte, sono Loki, sono un Dio! >>
<< Anche Chris è un Dio…Potrebbe essere anche più forte di te! >>
Gli faccio una pernacchia e lui di risposta mi posa le mani sui fianchi e inizia a farmi il solletico quando mi arrendo si china su di me e mi da un bacio sulle labbra. Intreccio le dita sulla sua nuca accarezzandogli i capelli.
<< Mi hai stregata, lo sai? >>
<< Ovvio, so usare le arti magiche! >>
Mi guarda compiaciuto poi entrambi scoppiamo a ridere e torniamo a baciarci trasportati da sempre più passione, in questi giorni che è tornato in Gran Bretagna mi è mancato un sacco e dai suoi baci e carezze sento che è esattamente la stessa mancanza che ha sentito lui. Mentre muove le labbra lungo il mio collo lo sento scivolare in me e affondo le unghie nella sua schiena. Quando entrambi raggiungiamo l’apice del piacere rimaniamo abbracciati sul letto passo le mani fra i suoi capelli
<>
<< Mi fa piacere… >> Mi sorride guardandomi negli occhi e posando le labbra sull’incavo fra le spalle e il collo << Anche se è un costume terribilmente pesante e scomodo >>
Lo sento sorridere contro la mia pelle prima di darmi un altro bacio mi giro per contraccambiare, ma la sveglia sul mio comodino inizia a suonare. Poso la testa sul cuscino sbuffando, mentre Tom si solleva  e mi guarda
<< Devi andare in albergo? >>
<>
<< Perché non riesci a dire di no ai tuoi fratelli e perché sotto sotto vuoi far parte dello splendido mondo dello spettacolo >>
Lo guardo perplessa mente mi alzo dal letto e corro in bagno a farmi una doccia. Mentre l’acqua scorre sulla mia pelle ripenso alle cose che devo fare, avere la gestione di tre alberghi e dover studiare per il terzo anno del corso di regia.
Maledetto Liam che due anni fa mi ha convinta a riprendere la strada dello spettacolo, stavolta dietro la camera da presa dato che davanti ad essa, ho smesso quando avevo diciannove anni, probabilmente ero stufa di vivere all’ombra di Chris Liam e Luke, anche se tutti e tre erano rimasti un po’ delusi della mia rinuncia alla carriera nella recitazione, soprattutto Liam che mi ha fatta sentire terribilmente in colpa quando mi ha detto che avevo infranto il suo sogno di recitare insieme un giorno. Così per non deludere il mio fratellino ho deciso di riprendere gli studi. Certo dopo la laurea in scienze dell’economia e  gestione aziendale, il corso di regia è una passeggiata anche se con tutti gli altri impegni che ho devo fare sempre tutto di corsa, per fortuna l’anno prossimo finirò gli studi. Esco dalla doccia e dopo essermi asciugata e vestita faccio per uscire, saluto Tom con un bacio sulle labbra mentre è mezzo addormentato nel letto.
Non sono ancora arrivata all’albergo che il mio telefono inizia a squillare, quando riesco a trovarlo in fondo alla borsa, rispondo
<< Pronto! >>
<< Potresti tenere il telefono in tasca e non a giro per la borsa qualche volta?! >>
<< Buongiorno anche a te, Chris >>
<< ‘Giorno…comunque parlo sul serio io ti conosco e lascio squillare, ma tanti riattaccano prima >>
<< Meno male che tu sei paziente allora, no? >> Lo sento sbuffare dall’altra parte del telefono, ma so che sta ridendo << Come stai fratellone? >>
<< Tutto bene…Tu? >>
<< Alla grande >>
<< Tom? >>
<< Anche lui bene…Come va la tua lotta personale? >>
<< Non me ne parlare, odio questa maledetta barba…Prude! >> Scoppio a ridere << Ridi, ridi…Tom piuttosto? Come sta moro? >>
<< A me piace moro e coi capelli lisci >>
<< Ovvero l’opposto di come li ha di solito… >>
<< Ora non riprendere con questa storia, sei solo geloso >>
<< Preferisci lui a tuo fratello….e lui è il cattivo!! Ti rendi conto?!?!E’ tutto sbagliato! >>
<< Ma stai zitto e spara meno cavolate! >>
<< Ok, vado dritto al sodo, stasera sono da voi >>
<< Cosa? >>
<< Stasera vengo da te e Tom >>
<< Ooook… >> Entro nella hall del mio albergo e mi fermo alla reception
<< E potrei restare fino al fine settimana, così non prendo un altro volo >>
<< Cosa?!?!? >>
<< E dai sei mia sorella, ospitami!! >>
<< Vieni in albergo! >>
<< No, voglio stare con la mia vera sorella ed il mio falso fratello! E poi così posso già provare qualche scena con Tom, daiiiii >>
Lo so che sta facendo gli occhi dolci al telefono, ma che cavolo! Fratello rompi palle!!
<< D’accordo, ma a Tom lo dici tu! >>
<< Già fatto, al contrario di te lui era contento >>
Scuoto la testa, mentre lo sento che mi saluta e riattacca, non appena appoggio il telefono sulla scrivania questo suona di nuovo, messaggio
“ Ricordami di pestare tuo fratello, ma stavolta sul serio!! xxx Tom“
Mi sembrava strano che fosse contento, quando dovrà girare non avremo molto tempo per stare insieme e quindi avevamo deciso di approfittare degli ultimi giorni da soli a disposizione, invece quell’essere enorme di mio fratello deve venire a rompere e tutto va a farsi benedire.
Quando la sera torno a casa sono stanca e la scena che mi si presenta davanti è qualcosa di surreale, il tappeto dell’ingresso è arrotolato da una parte della stanza anche la lampada è stata spostata e Tom è sdraiato in terra, sopra il suo stomaco è seduto mio fratello. Quando li guardo con la bocca spalancata Chris si alza e mi raggiunge mentre Tom si tira su e inizia a tossire
<< Sorellina!! >>
<< Che stavate facendo? >>
<< Niente…Solo discutendo su chi era il più forte…Ho vinto >>
<< Sei il doppio di lui… >>
<< Ha barato ed io sarei il Dio degli inganni!! >> Tom mi si avvicina e da un bacio veloce mentre guarda male Chris << Ciao tesoro, tutto ok? >>
<< Solo un po’ stanca… >>
<< Allora rilassati un po’ intanto io e Chris prepariamo la cena >>
Annuisco mentre loro continuano a squadrarsi. Li osservo mentre prenotano tre pizze al telefono, scuoto la testa al loro modo di interagire, sono affiatatissimi. Quando arrivano le pizze mangiamo e chiacchieriamo, ma le noti dolenti arrivano quando dovremmo andare a letto.
<< Bene, Chris ti do le lenzuola e sistemiamo il divano…vieni con me >>
Mi alzo da tavola ma lui mi guarda come se venissi da un altro pianeta
<< Che divano? >>
<< Quello di salotto, si apre e diventa un letto >>
<< Io voglio dormire in un letto vero, può dormire Tom sul divano! >>
<< Perché dovrei dormire sul divano… questa è casa mia!! >>
<< Appunto. Fai il bravo padrone di casa e trasferisciti sul divano >>
<< E Iz? >>
<< Lei può dormire con me…Che problema c’è?! >>
<< Che io non voglio dormire con te? >>
Lo guardo appoggiando le mani sui fianchi mentre lui spalanca la bocca offeso, poi si volta verso Tom
<< Ok, allora dormi te con me! >>
<< COSA?!?!?! >>
Siamo entrambi ad urlarlo lui ci guarda facendo spallucce
<< Io sul divano non ci dormo e tu non vuoi dormire con me, quindi… >>
<< Va bene, prenditi il letto e NOI dormiamo sul divano >>
Chris si alza e si poggia le mani sulle spalle di Tom scuotendo la testa
<< Eh, no bello mio…Non ti lascerò fare i tuoi comodi con mia sorella mentre io sono sotto questo tetto >> Faccio per protestare, ma lui riprende a parlare << Quindi adesso io e te ce ne andiamo a nanna di là e dormiamo, ok? >>
Tom sposta il suo sguardo su di me è spiazzato come lo sono io. Mi mordo il labbro inferiore poi guardo mio fratello.
<< Sei un rompipalle ecco cosa sei!! >>
Chris sorride mentre Tom si alza e mi raggiunge abbracciandomi da dietro e baciandomi sulla testa
<< Dormo io sul divano…>> Mi lascia un piccolo bacio sulle labbra e si avvia verso la nostra camera da letto <>
Quando passa accanto a Chris gli tira uno spintone che lo sposta a malapena e tutti e tre scoppiamo a ridere.


Ed ecco Tom Hidlleston  e Chris Hemsworth signore e signori xD
Ok, scherzi a parte...Secondo capitolo e seconda protagonista.
Dal prossimo entriamo nel vivo dell'azione... 
Fateci sapere che ne pensate è importantissimo per noi, vitale oserei dire :)
Grazie Mille
Cocchi & Nihal_11
Ah!! La canzone del titolo è Deep in my soul di Dj Spyne e Pippo Palmieri: http://www.youtube.com/watch?v=EfSEg27ftHE

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Capitolo 3
*** There's nowhere else on earth I'd rather be ***


Alexis POV


Sento il cellulare squillare sul comodino allungo una mano per afferrarlo e rispondo senza aprire gli occhi
<< Pronto! >>
Non sono propriamente amichevole quando vengo svegliata in questo modo la voce all’altro capo del telefono invece è squillante
<< Ehy, Alex…Dove siete? >> Aggrotto la fronte cercando di focalizzare a chi appartiene la voce che mi sta parlando nell’orecchio << Siamo sul set ad aspettarvi…sai Joss non inizierà a parlare fino a che non ci sarà anche Robert…Dove siete? >>
<>Nel momento in cui riconosco la voce che mi sta parlando mi tiro su sul letto e sveglio Rob al mio fianco con un calcio. in risposta ricevo un mugugno mentre mi alzo e mi infilo la prima maglietta che riesco a trovare.
<< Bene… >> Sento la voce di Clark abbassarsi << Siete ancora a casa? >>
<< ROB!!! >> Gli lancio i vestiti in faccia e lui impreca << Clark, non è suonata la sveglia… >>
<< Ok, vedo di fare qualcosa, ma sbrigatevi! >>
Lo sento riagganciare e mentre chiudo il telefono mi volto verso il letto Rob è lì che mi fissa con gli occhi mezzi addormentati.
<< Vestiti!!Sei in ritardo! >>
<< Sono la star del film, mi aspetteranno >>
<< Non è un motivo per farli attendere ancora! >> Mi infilo i jeans e torno a guardarlo << E non sei la star del film!>>
<< O almeno non sei l’unica! >> Urlo dal bagno mentre mi pettino il più velocemente possibile, per fortuna il resto dei preparativi li abbiamo fatti ieri sera, anche se le riprese si svolgeranno in parte a NY resteremo sempre con la troupe.
Quando torno in camera sono praticamente pronta Rob invece è seduto sul letto col petto nudo e la maglia in mano. Sto per dirgli qualcosa ma lui si gira verso di me e inizia a parlare
<< Per quanto tu sia molto carina con la mia maglia addosso sarebbe più opportuno che te la levassi e ti mettessi la tua… >> Si alza dal letto e quando mi è accanto fa per sfilarmi la maglia mi allontano di pochi centimetri me la sfilo da sola e gliela lancio in faccia. Lui accenna un sorriso e mi allunga il fagotto in cui ha ridotto la mia maglia
<< Ok, siamo già in ritardo… >>
Credo che se qualcuno ci avesse cronometrato avremmo potuto battere qualche record arriviamo sfrecciando al luogo dell’incontro.Vorrei nascondermi quando lo sguardo di tutti i presenti si posa su di noi Rob invece solleva le mani e sorride e dice
<< Scusate, ma eravamo impegnati a fare sesso! >>
Io lo uccido!
Sprofondo sempre di più nella mia sedia mentre sento qualcuno sghignazzare di tutte le cose che poteva dire…proprio questa?! Nella sua mente non era meglio dire la verità?!Ed è proprio quello che gli dico in un orecchio mentre gli tiro una gomitata nello stomaco lui sorride e con tutta la calma del mondo mi risponde
<< Mettevo solo in chiaro che io sono un uomo che fa sesso con una donna…tutto qui >>
<< Non credo che qualcuno fosse interessato… >>
<< Di sicuro l’hanno trovato più divertente e plausibile del banalissimo ‘non è suonata la sveglia’ >>
<< Ma era la verità!! >>
Lo fulmino con lo sguardo mentre gli stritolo un braccio lui smette di fissare il regista, che sta spiegando come si svolgeranno le riprese, e si volta verso di me
<< Cos’è che ti da così tanto fastidio?E’ vero che facciamo sesso… >>
<< Sì, ma non mi va che lo dici così a chiunque >>
<< Anche se non lo dicessi pensi che non lo saprebbero? >>
<< Tu evita di dirlo lo stesso, ok?! >>
Mi volto verso il regista e mi rifiuto di guardarlo non mi volto neanche quando mi posa per un attimo le labbra sulla spalla destra e mormora uno ‘scusa’.
Odio quando fa così mi fa proprio saltare i nervi.
Con non so quale coraggio mi ritrovo  a guardare il resto dei presenti.
Clark Gregg che dopo devo andare a ringraziare per la telefonata è vestito con una maglietta gialla e un paio di jeans ed è seduto accanto a Samuel L Jackson e a Cobie Smulder, il primo indossa un cappellino e ha una camicia blu, non so come faccia a stare bene, io indosso una canottiera e sto morendo i caldo!
Cobie invece indossa una gonna e una maglietta bianca è davvero bella.Dopo devo tormentarla voglio sapere se sarà lei la sposa di Barney oppure no.(*)Accanto a lei c’è Chris Evans ha un paio di occhiali da sole posati sopra la testa indossa una maglietta celeste e un paio di pantaloncini corti, l’ho incontrato qualche anno fa alla premiere dei Fantastici Quattro e Silver Surfer, non approverò mai il suo passaggio a interpretare Capitan America.E’ passato da un personaggio figo ad uno troppo buono, troppo quadrato, non molto simpatico, insomma il suo contrario. (**)
Nella fila davanti alla loro ci sono Mark Ruffalo che sta parlando con Scarlett Johansson entrambi indossano una maglia verde e dei jeans corti sembra quasi si siano messi d’accordo. Ancora più avanti ci sono Jeremy Renner maglietta rossa e pantaloncini neri, Chris Hemsworth polo blu e jeans, una ragazza che non conosco che però deve essere imparentata con Hemsworth perché si somigliano molto, anche se da quaggiù riesco a vedere solo i loro capelli biondissimi. Infine accanto alla ragazza c’è Tom Hiddleston, camicia a maniche corte bianca e un paio di jeans.
Mentre guardo questo gruppetto in prima fila la ragazza in mezzo agli attori di Thor e Loki si volta e mi guarda con i suoi occhi chiari sposto lo sguardo di nuovo verso Joss Whedon mentre sento l’imbarazzo e di conseguenza la rabbia nei confronti di Robert aumentare dentro di me.


Elizabeth POV

“Quella è la donna di Robert Downey Jr...sembra scocciata” scruto curiosa la ragazza castana seduta accanto all'attore. Certo il loro arrivo in ritardo con tanto di dichiarazione pubblica del motivo per cui non sono stati puntuali è sicuramente un buon motivo per arrossire come ha fatto, ma a questo punto dovrebbe prenderla sul ridere, no?! 
Invece la vedo incrociare le braccia e scansarsi leggermente quando Robert gli posa una mano sul braccio mi sento quasi di troppo quando mentre continuo a guardarli lui le si avvicina le bisbiglia qualcosa nell’orecchio e le bacia il lobo la vedo sorridere leggermente prima di girarsi e dargli un bacio veloce sulle labbra, Robert sorride e si volta di nuovo verso il regista mentre le percorre la nuca con la punta delle dita.
Beati loro! A me è toccato mio fratello nel letto! Che oltretutto russa...Guardo Tom accanto a me e sorrido è così concentrato ad ascoltare le varie direttive che potrei fargli i versi senza che se ne accorga... Sinceramente speravo si opponesse un po' di più alla decisione di mio fratello di non farci dormire assieme...uffa chissà quanto tempo avremo per noi durante le riprese, soprattutto con Chris attorno. Il mio sguardo torna sulla fidanzata di Robert, credo sia simpatica, mi sembra una ragazza apposto ecco. Il suo uomo lo è sicuramente, sono sempre stata un ammiratrice di Robert.I tipi carismatici come lui mi sono sempre rimasti simpatici, speriamo sia veramente così!! Mi sento quasi un’ adolescente che incontra i suoi miti, in effetti è così, tolto il fatto che non sono più un’adolescente voglio mantenere un certo contegno anche se in realtà non faccio altro che guardarmi intorno tanto che non mi accorgo nemmeno che il regista ha smesso di parlare fino a che non sento Tom e Chris iniziare a parlare fra di loro mi alzo anche io e mi volto verso l’altro ragazzo seduto nella nostra stessa fila.
<< Ciao JJ >>
Lui si avvicina abbracciandomi
<>
Sento Tom appoggiare il mento sopra la mia testa, lo guardo dal basso, mentre vedo la mano di Jeremy spostarsi verso di lui
<< Ciao cattivone>>
Tom gli sorride e gli stringe la mano
<< Sarà divertente comandarti come un cagnolino >>
Jeremy fa spallucce e sghignazza facendo intravedere la lingua fra i denti scuoto la testa guardando Chris che invece si è spostato a salutare Samuel L Jackson e Clark Gregg, mi avvicino salutando quest’ultimo con due baci sulle guance
<< Sei sempre bellissima >>
<< E tu troppo gentile… >>
Mi fermo e mi guardo intorno ancora una volta mi sento un po’ un pesce fuor d’acqua.
<< Non preoccuparti, sarà divertente >> Mi volto verso Clark e lui sorride << Anche perché picchieremo tutti il tuo bel fidanzato… >> Fa una linguaccia ed io faccio il broncio in quel preciso istante la voce di Robert Downey Jr arriva alle mie orecchie
<< Ecco chi sei >> Mi fa un sorriso mentre dà una pacca sulle spalle a Clark << Per un attimo ho temuto di aver perso un personaggio >> Si volta verso di me dopo aver baciato sulle guance Scarlett e Cobie e mi bacia la mano destra
<< Sei un’intrusa come Alex…Io sono Robert >>
<< Io sono Elizabeth >> Mi sforzo di sorridergli mentre riporto la mano lungo i fianchi, ma sotto al suo sguardo mi sento leggermente in imbarazzo deglutisco a fatica e riesco a dire << Ho visto i tuoi film >>
<< Sei appena diventata la persona più simpatica in questa stanza >>
Rido mentre lui mi fa un occhiolino alle sue spalle la sua ragazza arriva abbracciando Chris Evans
<< Chris picchialo per me…Grazie >> Chris e Clark scoppiano a ridere mentre Alex abbraccia quest’ultimo Robert invece aggrotta la fronte e si volta verso di me
<< Credono di potermi far fuori così facilmente >>
Io rido a mia volta mentre lui inizia a fare la vittima incompresa sulla spalla di Samuel Alex si avvicina a me e mi porge la mano
<< Ciao, io sono Alexis… >>
<< Elizabeth, piacere >>
<< Scusami per queste scenette… Rob è fatto così… >>
<< Non c’è bisogno di scusarsi è simpatico >>
Lei accenna un sorriso mentre torna a guardare Robert che adesso sta parlando con Jeremy. Guardo mio fratello e Tom che stanno parlando con Scarlett e Joss e sospiro.
<< Saremo un bel gruppetto… >> Mi volto verso Alexis che si è spostata verso il posto dove era seduta e sta afferrando qualcosa da terra << Sei la sorella minore di Chris Hemsworth,vero? >>
<>
<< Vi assomigliate molto >> Si volta verso di me e mi sorride quando le rispondo lei mi scatta una foto con la camera che adesso ha in mano
<< Che fai?!Io odio le fotografie!! >>
<< Ma dai… >> Mi ignora e scatta un paio di foto verso Chris e Tom poi abbassa la macchina e le riguarda avvicinandomela << Guarda, avete lo stesso sorriso >>
Guardo le foto e sono molto belle rimango per un attimo affascinata e poi ritorno sulla difensiva
<< Resta il fatto che gradirei non mi fotografassi più >>
<< Non vuoi dei ricordi di quest’esperienza? >> Mi guarda un attimo prima di iniziare a fotografare il resto del gruppo
<< Non amo essere fotografata, faccio schifo >>
<< Impossibile! Nessuno può venire uno schifo se sono io a fotografarlo >> Mi fa un occhiolino prima di rimettersi a fotografare <>
Vedo sia mio fratello che Evans girarsi, Alex fotografa quest’ultimo mentre le fa una linguaccia vedo Tom avvicinarsi a noi
<< E dimmi perché hai seguito tuo fratello in quest’avventura se non ami i riflettori? Vuoi controllare la veridicità delle voci su lui e Tom Hiddleston? Devo dire che il dubbio o meglio la fantasia di alcune fans può essere capita se li guardi come si comportano fra di loro anche per Robert e Jude è così…Come si dice gli occhi non mentono se c’è un grosso affiatamento o qualcosa di più si vede… >>
<< C’è solo affiatamento >>
Alexis si ferma e abbassando la camera guarda Tom la vedo arrossire leggermente sotto al suo sguardo e cercare di dire qualcosa intervengo prima di lei
<< Lui è Tom…il mio ragazzo >>
Lei gli porge la mano mentre lui continua a guardarla senza dire niente credo la stia studiando
<>
<< Lei invece è Alexis…>>
<< Il motivo del ritardo di Robert…>>
La vedo arrossire sotto il suo sguardo e decido di intervenire di nuovo
<< Bhè sì, è la sua ragazza è anche normale, no?! >>
Tom non fa in tempo a rispondere che Robert arriva e lo afferra per le spalle
<< Vieni Loki, anche se sei un furfante ti permettiamo di mangiare con tutti noi basta che porti anche la piccola sorella di Thor >>
Non capisco cosa gli risponde Tom mi metto ad osservare Alexis che sta sistemando la sua macchina dentro una borsa.

Alexis POV


Bene! Mi ero ripromessa di non fare figure di merda ed essere il più tranquilla possibile e invece non solo Rob se ne esce con battutine sceme sulle nostre attività sessuali ma dò del gay al povero Tom Hiddleston. So benissimo che magari ha capito che stavo scherzando e che non volevo essere scortese avrei voluto dirgli qualcosa per scusarmi, ma non ne ho avuto il tempo dato che lui ha parlato del motivo del ritardo mio e di Rob e sono andata nel pallone meno male Elizabeth ha preso le mie parti…A quanto pare lei la pensa come Robert…E’ una cosa normale.
Lo so che è normale, ma l’imbarazzo nel sentire parlare della mia intimità da persone che incontro adesso per la prima volta mi da fastidio. Mi volto verso Elizabeth mettendomi la borsa della macchina a tracolla le sorrido e mi scrocchio il collo cercando di smorzare il nervoso che mi è montato addosso e insieme seguiamo Tom e Rob verso la sala dove è stato allestito il pranzo.
<< Quindi tu stai con Hiddleston >>
<>
<< Ma non ti bastava Chris? >>
Pongo la domanda ridendo e lei mi chiede se lo voglio in prestito unendosi alle mie risate.
 << Bhè in effetti se ogni tanto potesse fulminare Robert mi farebbe comodo >>
<< Perchè mi vorresti fulminare? >>
Robert si gira e mi guarda con la sua migliore faccia da cucciolo bastonato e sto per rispondergli, ma una voce calda e suadente mi precede
<< Forse perchè fai commenti inopportuni sulle vostre attività sessuali...Io ti fulminerei volentieri per una cosa del genere >>
Guardo Tom sta guardando sorridendo Robert, è altissimo. Non ci avevo fatto caso prima ero troppo impegnata a preoccuparmi di quello che avesse potuto pensare della mia uscita sul suo feeling con Chris per notarlo, invece adesso accanto a Robert si nota benissimo quanto è alto gli sorrido grata quando i suoi occhi mi guardano per un momento prima di essere distratti da Robert che sbuffa. Clark si avvicina a noi e mi punzecchia un braccio
<< Ti ho vista con la macchina, ci delizierai con i tuoi scatti per tutte le riprese? >>
<< Of course >>
Gli sorrido mentre batto la mano soddisfatta sulla borsa che porto a tracolla.
<< Ti chiederò di farci un paio di foto se non è di troppo disturbo >> Mi volto verso Tom che ha parlato per ultimo e sta stringendo per le spalle Elizabeth << Qui qualcuno è restio a farsi fotografare e quindi abbiamo poche foto insieme >>
Sorrido ad Iz che ha sollevato gli occhi al cielo e poi guardo Tom sollevata del fatto che non sembra aver dato peso alle mie affermazioni di prima.
<< Vedrò cosa posso fare >>
<< Ovvero le farà…Mi dispiace per te Iz >> Rob mi posa una mano sulla testa << Tom ha colpito in pieno il punto debole di Alex lei non può non fare fotografie >>
Scuoto la testa e guardo Clark in cerca d’aiuto, ma lo vedo che sta sogghignando anche lui
<< E’ fotodipendente è una grave dipendenza che può essere soddisfatta solo tormentando di fotografie qualunque povero disgraziato, solitamente il sottoscritto, con scatti nei momenti meno opportuni per esempio mentre dormo… >>
<< Ancora con questa storia? >> Lo guardo contrariata, ma non posso fare a meno di ridere a guardare la sua faccia illuminata da un sorriso enorme. Stiamo entrambi pensando alla stessa cosa…lo so. << Ti sei ampliamente vendicato >> Il suo sorriso se possibile si allarga di più mentre annuisce.
<< E come? >> Entrambi ci giriamo verso Iz  << Magari posso sfruttare per evitare di essere fotografata >>
<< Fidati, non puoi >>
Cerco di comunicarle con lo sguardo che è meglio non approfondire la conversazione mentre sento Clark bisbigliare
<< Centra di sicuro il sesso…Siete peggio di due adolescenti in piena tempesta ormonale >>
Io alzo le mani come a discolparmi e indico Rob lui non si scompone posa una mano sulla spalla di Clark e aggiunge
<< Io SONO un adolescente in piena tempesta ormonale >> Poi si volta verso Iz << E comunque l’ho fotografata mentre era sotto la doccia quindi Clark non centra niente il sesso>> Lo guarda soddisfatto poi si passa la mano destra sulla barba << anche se dopo l’abbiamo fatto >>
<< Non è che tutto questo parlare di sesso è solo una compensazione? >>
Spalanco la bocca presa alla sprovvista dalla ragazza che sta guardando Rob con aria di sfida la vedo passarsi una mano fra i capelli biondi e fargli spallucce non so che faccia abbia Rob sul volto ma penso che sia shokkato almeno quanto me << Non fai che dire io faccio sesso lì, io faccio sesso là…Non è che in realtà non ne fai? >>
<< Metti in dubbio il fatto che io faccia o meno sesso solo perché ne parlo? >> Iz annuisce Rob si passa una mano fra i capelli e sghignazza << Quindi chi lo fa non ne parla… >>
<< Solitamente lo tiene per sé…Sì >>
<< Come te >>
Iz sta per annuirgli soddisfatta, ma si ferma e lo guarda leggermente irritata
<< Non è questo quello che volevo dire >>
<< Ah, quindi non lo fai >>
<< Non volevo dire nemmeno questo! >>
Scuoto la testa Rob non riesce mai a starsene zitto. Praticamente da quando siamo arrivati non ha fatto altro che parlare di sesso e adesso sta intavolando una discussione su chi ne faccia di più…Iz non ha speranze la trascinerà dove vuole lui e non ho affatto voglia di stare ad ascoltare.
<< Io vado ad ubriacarmi! >> Passo in mezzo a Iz e Tom, quest’ultimo si volta insieme a me
<< Vengo anche io…sì! >>
Ripenso a quello che ha detto poco fa e gli sorrido leggermente mentre ci avviciniamo al tavolo dove sono posate una serie di bottiglie di varie bevande un cameriere dietro al tavolo mi chiede cosa voglio e mi faccio servire un bicchiere di prosecco mentre aspetto che anche Tom riceva il suo calice vengo afferrata per le spalle
 << Bella!! >>
<< Ragazza! >>
Sorrido e mi volto verso Scarlett mentre lei batte la sua flute contro la mia e saluta Tom tutti e tre beviamo un sorso di prosecco poi Scarlett si volta verso di me
<< Ci fai compagnia solo per qualche giorno oppure… >>
<< No, stavolta rimango tutte le riprese. Mi sono presa un periodo di ferie >>
<< E lo passi a vederci lavorare?! Pazza!! >>
Sorrido tornando a bere
<< Mi piace vedervi sul set e poi volevo stare con Rob… Sono tornata da una settimana dopo un mese in Nuova Zelanda per un servizio fotografico non mi andava di stare di nuovo senza vederlo >>
<< Finalmente fate sul serio? >>
<< Con Rob? >> Mi volto a guardarlo e poi sorrido di nuovo << Come si fa a fare sul serio con uno del genere? >> Lei scuote la testa ed io decido di cambiare argomento << Hai mangiato qualcosa? >>
Tom ci guarda curioso e poi allunga una mano indicando qualcosa alle nostre spalle
<< Laggiù c’è il buffet >>
Tutti e tre ci avviciniamo al tavolo indicato da Tom dove Mark e Jeremy si stanno servendo.

Elizabeth POV

<< No, quello che dicevo io è che dopo un po’ rompe uno che sta sempre a parlare di sesso, tutto qui >>
<< Quindi ti sto rompendo le scatole…Ci conosciamo da meno di due ore, ma ti sto già rompendo le scatole! >>
<< Bhè sei monotematico non è colpa mia! >>
<< Sei tu che hai continuato a parlarne io mi sarei fermato tempo fa >>
Lo guardo poco convinta non so bene come sono finita a discutere con Robert Downey jr. ma siamo qui a squadrarci per riuscire a capire chi è che fa più sesso fra di noi e come ha detto lui ci conosciamo da meno di due ore. Quest’uomo ha una pessima influenza su di me.
Clark si lascia sfuggire una risatina e Rob lo fulmina con lo sguardo lui alza le mani come a discolparsi
<< Vado a mangiare >>
Lo seguo con lo sguardo che poi riporto sull’attore che mi scruta a sua volta
<< Quindi siamo soli… >>
<< Già…colpa tua! >>
<< E perché?! >> Lo guardo con lo sguardo più eloquente possibile e lui sbuffa << Puritani…
Alla fine non capisco cosa ci sia da vergognarsi...Tutti fanno sesso, ma nessuno ne vuole parlare... Eccetto te... >>
<< Io?! >> indico il mio petto con il dito indice mentre lui annuisce sorridendo << Io ti ho detto che non parli d'altro >>
<< E che lo faccio per compensare, quindi Tom che non ne parla ne fa molto e voi due state insieme, quindi...>>
<< Non mi farai dire niente di più pensa quello che vuoi >>
<< D'accordo! Tu e Tom fate molto sesso, ma anche io... >>
<< Come vuoi >>
Lo guardo sperando che non abbia altro da aggiungere su questo argomento. Vorrei tanto che fosse vera la sua affermazione purtroppo fra il lavoro di Tom ed il mio sono più le volte in cui dormo da sola oppure sono talmente esausta che non riesco neanche a spogliarmi figuriamoci fare attività fisiche.
L'ultima settimana poi si è aggiunto anche Chris praticamente stiamo insieme da un anno eppure ci comportiamo come una coppia di vecchietti intrappolati nella routine.
<< Robert chiama Elizabeth, mi ricevi? >> la mano di Robert mi passa davanti agli occhi risvegliandomi dai miei pensieri lo guardo abbozzando un sorriso alla flûte che mi sta porgendo. L'accetto dando un lungo sorso decisamente poco femminile, ma ho bisogno di annegare quei pensieri. 
<< Bentornata fra noi. Hai fatto buon viaggio?>> 
Annuisco e finisco il mio drink << Mi sembra di capire che hai bisogno di bere, benché sarebbe di mio enorme divertimento vederti ubriaca credo che Chris e Tom non me lo perdonerebbero mai, quindi andiamo a mangiare qualcosa >>
Allunga un braccio indicandomi la strada verso il tavolo da buffet dove tutti gli altri stanno già mangiando o servendosi, lui mi affianca mentre raggiungiamo il tavolo << Non so cosa ti stia affliggendo, ma so per esperienza personale che è bene parlare con qualcuno piuttosto che logorarsi il fegato >> mi guarda accennando un sorriso << in tutti i sensi >>
<< Io non credo che tu potresti aiutarmi >>
<< Nemmeno io! Io non sono bravo in queste cose, ma Alexis lo è... >>
<< L'ho appena conosciuta...>>
<< La conoscerai >>
Mi fa un occhiolino e mormoro un grazie.

(*) Riferimento ad How I met Your mother , telefilm che amo e dove recita la meravigliosa Cobie [Cocchi]
(**) Mia personale opinione, scusate ma non amavo particolarmente Cap, parlo al passato perchè Chris me lo sta facendo amare, ma è vero che continuo a preferirgli Johnny Storm
Ed eccoci qua con il terzo capitolo, piuttosto lungo e spero che i cambi di punto di vista non abbiano complicato la lettura, per presentare un po' e non solo dal punto di vista di una sola delle ragazze ci sembrava meglio fare così e spero non sia un problema.
Comunque è una cosa che stiamo evitando di fare, quindi vedrete che i prossimi capitoli avranno una sola voce narrativa.
Grazie a chi legge, e ha messo la storia fra le seguite e preferiti. Ne siamo veramente contente, se volete lasciarci un parere ne saremo ancora più felici.
La frase del titolo è tratta da Here I am di Bryan Adams:

http://www.youtube.com/watch?v=G6xr6VKg7sE
Fateci sapere a presto
Baci
Cocchi & Nihal_11
Ps: Ci ho messo mezz'ora per pubblicare perchè NVU non collaborava, credo di aver aggiustato tutto e per questo mi merito una recensione ù_ù xD
Cocchi

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Capitolo 4
*** So, Here's Where The Problem Starts ***



Odio quando la luce entra dalla finestra e mi colpisce il viso certo è un modo di svegliarsi meno traumatico di quando squilla il telefono oppure suonano il campanello, ma anche la luce improvvisa negli occhi non é molto piacevole. Mugolo e mi giro dall'altra parte del letto per rifugiarmi sul petto di Rob, ma incontro solo lenzuola fredde. Apro un occhio e constato che in effetti non c'è nessuno al mio fianco. Mi metto seduta sul letto e apro definitivamente gli occhi lo sento ridere e mi volto verso di lui. Sta tenendo in mano la tenda della finestra e sorride sol suo sorriso strafottente di sempre.
<< Buongiorno!! >>
<< Perché mi hai svegliata? >> Mi lamento lasciandomi cadere all’indietro nel letto e coprendomi la faccia con le braccia. Sento Rob camminare e sedersi sul bordo del letto abbassarsi su di me e muovere le mani lungo i miei fianchi mi lascio sfuggire un gemito quando la sua mano destra si sposta dal fianco alla coscia e le sue labbra incontrano le mie con prepotenza. << Ma tu non dovevi girare? >>
Robert risale lungo il mio petto lasciandomi una scia di baci sulla pelle e si ferma a parlare contro il mio collo mentre faccio scendere le mani lungo la sua schiena.
<< Sì, fra un paio d’ore… >> Solleva il volto costringendomi ad aprire gli occhi che avevo chiuso lasciandomi andare ai suoi baci e alle sue carezze << Puoi sempre protestare se vuoi, ma… >> Si abbassa tornando a sfiorare le mie labbra con le sue e carezzandomi l’addome << renderesti tutto più eccitante per me >>
Sollevo le sopracciglia mentre lui torna a baciarmi. I pochi indumenti che ancora indossiamo raggiungono il fondo del letto od il pavimento della stanza e facciamo l’amore. O meglio facciamo sesso, come sempre fra noi non possiamo parlare d’amore. Mi detesto perché mi ritrovo a fare questi pensieri in un momento del genere affondo le unghie nella sua pelle cercando di scacciare quel pensiero lo sento irrigidirsi e gli chiedo scusa fra un bacio ed un altro. Lo sento raggiungere l’apice del piacere e mi maledico ancora di più perché i pensieri sono ancora lì ed ho paura che li possa leggere nel mio sguardo. Mi bacia dolcemente e si scusa per dover subito scappare sotto la doccia lo lascio andare fin troppo sollevata che non si sia accorto della mia scarsa partecipazione.
Mi metto a fissare il soffitto della camera mentre sento l’acqua della doccia iniziare a scorrere.
Non capisco cosa mi stia prendendo in questi giorni continuo a ripetermi che è un periodo passeggero e che sto bene come sto è andata bene per tre anni può continuare ad andare bene così. Eppure. Eppure sento che mi manca qualcosa, che quello che abbiamo non mi basta più, queste quattro settimane dietro le riprese mi hanno portata a questa conclusione. Pagherei qualunque cosa per poter avere il rapporto che hanno Tom ed Iz, sono affiatati, sono complici e si vede che c’è un sentimento che li lega quello che forse non lega me e Robert. Sono sempre stata n tipo romantico e mi è stato ripetuto fino alla nausea che forse Rob non era la scelta migliore per le mie aspirazioni di un giorno avere una famiglia, ma al cuore non si comanda, no? Almeno così dicono… Io sono convinta che prima o poi anche lui vorrà quello che voglio io e proverà per me quello che provo io per lui, ma quanto ancora dovrò aspettare? E’ questo quello che mi chiedo quando vedo Tom e Iz, quanto dovrò ancora aspettare?
Mi copro la faccia con  le mani e dopo aver sbuffato mi alzo dal letto e mi dirigo in bagno a mia volta senza pensarci troppo infilo nella doccia anche io. Rob mi guarda con un sorriso malizioso e gli poso una mano sul petto
<< Niente secondo round, solo doccia >>
Lui di tutta risposta passa una mano sul suo fianco raccogliendo un po’ di schiuma e me la  mette sopra la testa mentre mi lascia un bacio sul naso
<< D’accordo…posso aspettare per il secondo round >>
Esce dalla doccia lasciandomi in compagnia dell’acqua. Lo sento canticchiare mentre inizio a lavarmi e penso che forse potrei anche sbagliarmi e che un qualcosa deve pur legarci e che pur di stare con lui potrei aspettare ancora un po’.
Senza volere mi ritrovo a sorridere a quel pensiero.
 Elizabeth POV
<< Buongiorno piccoletta, ti ho portato la colazione! Brioche e succo d'arancia! Su svegliati così vieni con noi sul set >>
Com'è che sento la voce di mio fratello in camera mia?! E soprattutto perché mi deve svegliare alle 6:30 del mattino?! E poi voglio il caffè la mattina non il succo d'arancia...
<< Mmm io voglio dormire ancora è presto >> rispondo un po' acida continuando a restare ad occhi chiusi sdraiata sul letto
<< Su dormigliona! E’ l'ora giusta per alzarsi e arrivare in tempo sul set. >>
Che odio quando fa così...ma Tom dov'è?
<< Tom? >> Finalmente mi decido ad aprire gli occhi per scoprire che Chris è fuori dalla stanza come sospettavo.
<< Il tuo fidanzato è sotto la doccia lui è stato più bravo di te >>
<< Ma tu che ci fai qui? >> domando mentre molto contrariata scendo dal letto Chris si affaccia in camera sorridendomi
<< Sono passato a prendervi ho delle scene da girare con Tom e ho pensato di farvi una sorpresa portandovi la colazione >> spiega tutto contento.

Quando mi fa gli occhi dolci non riesco mai ad essere cattiva con lui, perciò sbuffo e lo supero raggiungendo il piccolo cucinotto di cui disponiamo in questi alloggi per fare colazione.
Poco dopo Tom esce dal bagno indossa i Jeans ma non ha la maglietta e i capelli neri ancora umidi gli ricadono sul viso
<< Buongiorno amore >>

<< 'giorno >> biascico mentre finisco la brioche.
Probabilmente nota subito il mio poco apprezzamento per la sveglia presto e la presenza di mio fratello che per l'ennesima volta eccede di espansività.
 << Chris avviati pure sul set, ti raggiungo a breve >> si rivolge a mio fratello
<< Ma vi aspetto senza problemi... >>
<< Grazie, ma non importa. Anzi se vai e trovi il magazziniere almeno gli fai portare su i costumi >>
<< ...ok hai ragione. Allora a dopo, ciao sorellina >>

<< ...ciao >>
Appena Chris esce mi lascio andare ad un sospiro Tom si avvicina e mi abbraccia da dietro

 <>
<< Mi aveva fatto promettere che stamani avremmo provato assieme sul presto... >>
<< ...mmm io gli voglio bene ma ultimamente è sempre nel mezzo e io non riesco più a svegliarmi accanto a te nel letto >> mi lascio andare a questo piccolo sfogo, anche se già il suo sguardo riesce ad addolcirmi. Un'idea mi affiora la mente e non nascondo un sorriso, incuriosendolo. Mi alzo e lo abbraccio a mia volta. Comincio a baciarlo sul collo per salire fino al lobo dell'orecchio, poi la guancia...lui cerca le mie labbra, ma prima di dargli questa soddisfazione lo faccio aspettare un po' baciandolo sul naso, la fronte, il mento. Quando finalmente mi lascio andare alle sue labbra e alla sua lingua lo stringo a me cominciando a camminare all'indietro e attirandolo in camera; poco dopo siamo distesi sul letto e maliziosamente tento di sbottonargli i pantaloni, ma lui mi ferma interrompendo il momento magico.
<< Amore non posso, tuo fratello mi sta aspettando... >>
Sento una fitta di acido salirmi su dallo stomaco mi alzo e mentre mi dirigo in bagno mi lascio sfuggire
<< Anche io ti sto aspettando... >> Chiudo la porta del bagno e mi ci appoggio contro con la schiena << Ma tu non sembri capirlo. >> Lo dico più a me stessa che a Tom, non sono neanche sicura che mi abbia sentita infatti prendo un grosso respiro e chiudo a chiave la porta del bagno. Sento dei passi dall’altra parte si fermano a pochi centimetri da dove mi trovo e dopo qualche secondo si riallontanano. Lascio che la doccia lavi via il nervosismo che mi è salito, ma so benissimo che ho
 bisogno di sfogarmi con qualcuno. Ultimamente ho seguito il consiglio di Robert e ho legato molto con Alexis non sono sicura di essere in grado di confidarmi con lei su queste cose, ma resta il fatto che è lei la prima che mi è venuta in mente e forse non è un’idea così sbagliata. Se trovassi il coraggio di affrontare l’argomento. Chiudo l’acqua e mi avvolgo nell’ accappatoio appena raggiungo la camera trovo Tom seduto sul letto si è messo una maglietta blu.
Con un certo disappunto mi avvicino al cassettone dove tengo i miei vestiti sento il suo sguardo sulla mia schiena coperta dalla microfibra celeste, ma non mi volto. Io sono arrabbiata e i suoi occhi da cucciolo non mi addolciranno stavolta.
<< Credi che a me non dispiaccia che devo lavorare e non abbiamo molto tempo per noi? >>
<< Mi pare evidente che ti spiace molto meno che a me >>
<< Ma non scherzare >>
<< Non sto scherzando! >> Mi giro per guardarlo e il sorriso sulle sue labbra si spegne << Tu avrai anche da lavorare, ma fissare con Chris, avere Rob e Alex a cena oppure fare tardi in un pub con gli altri non sono impegni di lavoro >>
<< Credevo che ti fossi divertita anche tu l’altra sera al pub >>
<< Non è questo il punto! Il punto è che mi piacerebbe divertirmi anche con te! >>
Lui si alza e mi raggiunge abbracciandomi, resto con le mani lungo i fianchi ed in silenzio fino a che lui non si stacca e mi posa le mani sulle spalle
<< Stasera staremo da soli io e te, d’accordo? >> Accenno un sorriso mentre lui mi scruta sorridendo << Faremo tutto quello che vuoi >>
<< Niente Chris? >>
<< Niente Chris! >> Si mette una mano sul cuore e solleva l’altra al cielo << Promesso >>
Mi lascio convincere e finalmente gli sorrido lui posa le labbra sulle mie
<< Ti aspetto qui fuori con Chris… >>
Sollevo gli occhi al cielo mentre mi volto verso il cassetto e lui esce dalla stanza.

Salve!Salve!
Scusate l'assenza ma eravamo in vacanza, o meglio io (Cocchi) ero in vacanza e quindi non abbiamo potuto aggiornare, ma adesso sono qui e vedrò di recuperare il tempo perduto (anche se adesso è Nihal_11 in vacanza xD)!
Come avete potuto notare non siamo state di parola e anche in questo capitolo abbiamo il doppio punto di vista, chiedo umilmente perdono!!
Fateci sapere che ne pensate, siamo curiose di avere le vostre opinioni.
Un abbraccio affettuoso a chi ha messo la storia fra le seguite, le preferite e un GRAZIE immenso a chi ha recensito.
Al prossimo capitolo, spero di avere le vostre opinioni , mi fa un sacco piacere riceverle e ci aiuta a migliorarci e perchè no, magari potete anche darci delle ispirazioni involontarie.
Ah! La canzone del titolo è Heartbreak down di Pink : http://www.youtube.com/watch?v=_yDemc8TidI
Baci
Cocchi & Nihal_11

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Capitolo 5
*** You Make Me Smile ***


Quando esco oltre a Tom e mio fratello ci sono anche Mark e Chris Evans li saluto con la mano mentre trattengo a stento uno sbadiglio
<< Povera piccola Hemsworth dovevate farla dormire! >>
<< Evans ti adoro >>
Lo guardo con un sorriso smagliante mentre lo prendo a braccetto mentre lui inizia a lamentarsi del fatto che lo chiamo per cognome. Quando raggiungiamo il set i ragazzi si vanno a preparare ed io resto a guardarmi intorno. Quando Joss arriva sul set lo raggiungo con un sorriso smagliante lui scuote la testa sghignazzando
<< Lasciami indovinare, vuoi spiarmi? >>
<< Voglio imparare dai migliori… >>
<< Ma non c’è la tua compare oggi? >>
<< Sarà impegnata con Rob…>> Beata lei, aggiungo mentalmente. Non solo ha un uomo bellissimo al suo fianco, ma vivono sul serio la loro storia con la spensieratezza di due ragazzini.
<< Spero solo che Rob non faccia tardi…di nuovo… >> Trattengo a stento una risata ripensando alla settimana scorsa e all’arrivo trafelato di Robert che senza accorgersene era entrato di corsa in mezzo alla ripresa di una scena.
<< Sono sicura che ha imparato la lezione >>
<< Lo spero >>
Sorrido a Joss mentre lui inizia a spiegarmi la scena che vogliono girare e le tecniche di ripresa che vogliono usare. Queste settimane oltre a divertirmi e a conoscere un sacco di gente ho imparato molte cose che con i corsi avrei impiegato anni.
<< Signori e signore la star è arrivata! >>
<< Ma piantala!! >>
Mi giro in tempo per vedere Alexis tirare una pacca sulla nuca a Rob, lui sta ancora tenendo le braccia verso il cielo facendo il segno della vittoria. Scoppio a ridere a vedere la scena mentre Rob e Alex si avvicinano a me e Joss.
<< Fila a cambiarti! >>
<< Joss, sei crudele. Prima saluto l’incantevole Iz >>  Rob mi passa una mano dietro le spalle e mi dà un bacio sulla guancia mi irrigidisco a quel gesto inatteso, ma non faccio in tempo a realizzare la cosa che sento la voce di Chris
<< Che fai a mia sorella?!?!? >>
Rob si allontana da me sollevando le mani a discolparsi mentre Alex tira fuori veloce la macchina fotografica dalla sua borsa e mormora  << Questa non me la posso perdere >> iniziando a scattare mentre mio fratello si avvicina, vestito da Thor, con fare minaccioso a Robert. Lui si nasconde dietro di me o io mi metto in mezzo, non ne sono sicura, e sento le sue mani posarsi sui miei fianchi mentre io porto una mano sul petto di mio fratello.
<< Mi stava solo salutando…E comunque a te non dovrebbe importare! >>
Gli faccio una linguaccia non solo non permette a me e Tom di avere un po’ di intimità ma adesso viene a rompere anche con Rob.
<< Esatto a te non dovrebbe importare a Tom sì…Ma Tom non c’è quindi… >>
Con la mano destra sempre sul mio fianco mi fa voltare verso di lui e mi ritrovo a pochi centimetri dal suo volto non so perché ma sento il cuore rimbalzarmi in gola e la bocca seccarsi. Lui invece solleva le sopracciglia e guarda Chris alle mie spalle con il sorriso più sbruffone che io abbia mai visto. Poi scoppia a ridere e mi lascia andare.
Resto immobile per qualche secondo prima di tornare sul pianeta terra e rendermi conto che Rob è andato a cambiarsi e che Alex che è al mio fianco sta facendo vedere a Chris le foto che gli ha scattato esclamando.
<< Facevi paura!! Non è vero Iz? >>
Mi riscuoto quando sento Alexis pronunciare il mio nome e annuisco pur continuando ad ascoltare distrattamente la loro conversazione. Non riesco a spiegarmi cosa mi sia preso poco fa, mi sono sentita completamente spaesata.
<< Elizabeth, vieni un attimo >>
Joss mi fa cenno con  una mano di raggiungerlo vicino ad un magazzino saluto velocemente Alex e Chris e lo raggiungo. Il resto della mattinata lo passo insieme al regista Alex ogni tanto si avvicina a noi e fa qualche foto altrimenti fotografa il resto della truope.
E’ piena di passione e lo si nota dal sorriso che ha stampato in volto da quando ha quella macchina in mano, è il ritratto della felicità mentre scatta quelle foto. Joss dà lo stop delle riprese e richiama Tom e Jeremy per cambiare dei dettagli ed io ne approfitto per avvicinarmi ad Alex. Quando arrivo al suo fianco la sento scattare un’altra foto e poi abbassa la macchina e mi guarda sorridente.
<< Hai carpito buone informazioni? >>
Annuisco mentre afferro una bottiglietta d’acqua di quelle disponibili per la troupe e ne bevo qualche sorso, Alex torna a fotografare un gruppetto di comparse che stanno abbracciando Chris in tuta da Captain America. Li guardo sorridendo mentre il ragazzo si avvicina e beve a sua volta.
<<  Con questa tuta fa caldo!! >>
<< E’ il prezzo da pagare per essere un celebre supereroe, guarda invece me povera mortale come posso stare vestita…scommetto che ti penti della tua scelta, vero? >> Alex gli risponde facendo spallucce e facendogli notare la sua canottiera bianca sulla pelle abbronzata lui per tutta risposta la cinge in un abbraccio e le capovolge la bottiglietta d’acqua sulla testa lei lancia un gridolino mentre lui inizia a ridere.
<< Perché??!!?Questa me la devi spiegare!! >>
<< Mi andava e comunque non sono affatto pentito, mi piace Steve >>
<< E perché non l’hai fatti a Iz? >>
Chris mi guarda ed io inizio ad indietreggiare e a dire di no, ma lui mi sorride e guarda Alex
<< Perché lei è carina nonostante mi chiami sempre per cognome >>
Fa una smorfia nella mia direzione ed io gli rispondo con un sorrisone, Alex si lega i capelli in una coda e afferra un’altra bottiglietta, Chris la guarda scuotendo un dito
<< Non pensarci nemmeno. Indosso il vestito di scena… >>
<< Volevo solo bere…Hai la coda di paglia? >>
<< Ti conosco bella mia, mi aspetto una vendetta >>
<< Vendicarmi? E per cosa? >> Lei lo guarda sorridendo e dopo aver sorseggiato dalla sua bottiglia torna a parlare << Mi faceva caldo, mi hai solo fatto un favore a farmi quella mini doccia >>
<< Non hai idea del favore che ho fatto a me stesso… >>
Alex lo guarda aggrottando la fronte ed è in quel momento che a guardarla meglio noto l’effetto che l’acqua ha avuto sulla sua maglietta e faccio per avvertirla, ma un fischio di apprezzamento mi interrompe
<< Capisco perché Rob è sempre così di buon umore >>
Alex guarda Jeremy che si è avvicinato insieme a Scarlett e Rob, quest’ultimo guarda perplesso Jeremy poi si volta verso la sua ragazza e sorride
<< Sì, sono un uomo fortunato, ma voi non dovreste guardare >>
E’ a quell’affermazione che Alex spalanca la bocca e dopo aver abbassato lo sguardo sul suo corpo per un attimo, si porta le braccia incrociate al petto.
<< Chris sei un idiota! E voi smettetela di guardarmi le tette!! >>
<< Anche io? >>
Rob la guarda sorridendo
<< Soprattutto tu!! >>
Se uno sguardo potesse uccidere…Bhè…Rob non sarebbe in buone condizioni di salute, mettiamola così. Mi avvicino alla mia amica insieme a Scarlett e tutte e tre ci allontaniamo dal gruppetto di ragazzi. Una volta arrivate all’appartamento che Alex e Rob condividono quest’ultima sbuffa
<< Stupido Chris! Si diverte ad imbarazzarmi!! >>
<< Ti vuole bene… >>
Alex fulmina Scarlett con lo sguardo, mentre si toglie la canottiera e ne cerca un’altra. Io e Scarlett ci scambiamo uno sguardo d’intesa mentre lei si infila il nuovo indumento.
<< Comunque hai un bel completo dove l’hai comprato? >>
<< Me l’ha regalato mia sorella >>
<< Ha buon gusto >> Scarlett annuisce sorridendole << Rob apprezzava molto >>
<< Sì…credo che l’abbiano comprato insieme in realtà… >> Alex fa spallucce << Meglio così, mia sorella avrebbe comprato qualcosa di troppo puritano e Rob invece sarebbe andato troppo sul lato opposto e così si sono equilibrati… >>
Abbozzo un sorriso per quell’affermazione, ma il volto pensieroso di Alex me lo fa morire sul volto e mi mette sull’attenti.
<< Tutto ok? >>
Alex sobbalza e annuisce sforzandosi di sorridere
<< Sì…sì…Stavo solo pensando alla mia macchina fotografica…>>
Scarlett si alza in piedi scuotendo la testa
<< Sembra quasi la tua bambina >>
<< In un certo senso lo è! >>
La vedo tornare a sorridere e mi autoconvinco di essermi immaginata tutto. Insieme torniamo sul set e troviamo Rob con la macchina di Alex in mano che sta scattando foto al resto del cast.
<< Aspettatemi!! >> Scarlett accelera il passo e raggiunge il gruppo. Mi volto verso Alex che la sta guardando sorridendo.
<< Tutto bene sul serio? >>
<< Sì, sì solo un pensiero passeggero niente di particolare >>
Mi sorride e riesce a convincermi a non indagare oltre, non voglio insistere.
<< Alex, Iz venite anche voi!! >>
Entrambe ci voltiamo verso Mark che ci sta facendo segno di avvicinarsi, Alex corre ad abbracciarlo, mentre io vengo bloccata in un abbraccio dai due Chris. Rob dopo aver affidato la macchina fotografica a Kim, la truccatrice, ci raggiunge mettendosi in ginocchio davanti a noi e sollevando le braccia, mentre Kim scatta la foto. In quel momento sono felice come una pasqua, i timori di trovarmi al di fuori del gruppo sono spariti e per un attimo spero che questa sensazione non passi più.

Salve a tutti!!
Come vanno le cose? Io sto morendo di caldo e sto invidiando con tutto il cuore la cara Nihal che è al mare!!
Alex continua ad essere pensierosa....Vedremo come andranno avanti le cose.
Grazie a tutti quelli che leggono e a chi recensisce, ci fa tanto tanto tanto tanto piacere leggere le vostre impressioni.
La canzone del titolo è Smile di Uncle Kracker: http://www.youtube.com/watch?v=PP_apsbNev8
Baci a tutti al prossimo capitolo
Cocchi & Nihal_11

 

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Capitolo 6
*** Now I'm causing a scene Thinking You need a reason to smile ***


Che palle! Quando devono girare scene di azione e poco dialogo  mi annoio. Dato che Elizabeth stasera è con Tom passo il mio tempo a controllare le fotografie che ho fatto in questo mese al computer portatile. Ne ho appena trovata una dei due Chris e Clark che mi piace molto la copio in una cartella sul desktop per ricordarmi di stamparla, sollevo leggermente lo sguardo dal pc per vedere Iron Man e Thor fronteggiarsi. Torno a fissare lo schermo del computer e a controllare le foto - decisamente più interessante - ne salvo una di Scarlett e Jeremy ed una di Cobie e Samuel. Scorro veloce sulla cartella e trovo una foto di me e Elizabeth: stiamo ridendo verso l’obbiettivo mentre teniamo in mano due drink. E’ stata scattata due settimane dopo l’inizio delle riprese una delle tante sere che abbiamo passato in un pub che si trova qui vicino al set. Mi piace tantissimo questa foto e rispecchia quanto in poco tempo, io e Iz siamo diventate amiche. D'altronde era inevitabile, entrambe non attrici e nullafacenti nel gruppo. Clark scherza sempre su questo nostro legame dicendo che eravamo destinate a conoscerci e a legare. Non so se è vero o no, ma una cosa è certa non pensavo di trovare una ragazza con cui trovarmi finalmente bene dopo tanto tempo. Sono sempre stata una specie di maschiaccio e  nonostante abbia sempre cercato una ragazza con cui condividere le cose non mi sono mai trovata bene con nessuna. Diciamo che avevo un po’ gettato la spugna mi accontentavo di avere amicizie superficiali e legare maggiormente coi ragazzi. Meno problemi e più divertimento. Era questo ciò che mi ripetevo e mi bastava. Con Iz invece è stato subito diverso probabilmente abbiamo legato subito per necessità, ma resta innegabile che conoscendosi abbiamo trovato talmente tanti punti in comune e una complicità che potremmo quasi definirci sorelle.
Sono entusiasta di questa cosa anche se sono i discorsi che faccio con lei che mi mettono in testa pensieri strani su Robert e sul nostro rapporto proprio come stamani. Scuoto la testa per allontanare quei pensieri mentre copio una foto di Tom, Iz e Chris nella solita cartella del desktop.
<< Carina quella foto! >>
<< Già… >> rispondo svogliatamente poi mi volto verso il ragazzo che si sta sedendo accanto a me << E tu che ci fai qui? Non avevate una serata intima tu e Iz? >>
<< Avevamo…hai detto bene >> Lo guardo interrogativa mentre lui per un attimo guarda il set e poi si volta verso di me accennando un sorriso << Ha chiamato Liam…E lo sai com’è Iz con suo fratello…Non so cosa sia successo, ma abbiamo rimandato a data da destinarsi… >>
<< Oh mi dispiace >>
Lui solleva le spalle e afferra il computer portatile che avevo fra le gambe iniziando a guardare le foto.
<< Sei proprio brava  >> Sorrido imbarazzata, i complimenti mi spiazzano sempre.
<< Stavi facendo una selezione? >>
<< Sì, visto che domani tornerò nella civiltà, anche se solo per una mattina, volevo stampare qualche foto… >>
<< Mi piacciono…Bell’idea >>
Tom si porta il computer più vicino al bacino ed inizia guardare la cartella dove si trovano le foto che ancora non ho controllato, si ferma su una di Scarlett e Clark.
<< Questa è carina >>
<< Non so, c’è una luce strana… >>
<< Uhm… >> Lo vedo stringere gli occhi per studiare la foto mi fa sorridere la sua curiosità << Hai provato ad aumentare la luminosità? >>
<< Non ancora…Ma tu da quando ti intendi anche di fotografie? >>
Lui mi guarda sorridendo divertito
<< Sono un uomo pieno di risorse >>
Scoppiamo a ridere insieme. Io torno a guardare il set e a fare un paio di foto ai ragazzi mentre lo sento premere i tasti della tastiera dopo un po’ si ferma e mi batte un dito sulla spalla
<< Abbiamo un problema >>
Mi volto allarmata verso di lui
<< Che è successo? >>
<< Non abbiamo foto di me e te insieme >>
Faccio un sospiro di sollievo e gli tiro una pacca sulla spalla
<< Pensavo fosse una cosa seria! Mi hai fatto prendere un colpo! >>
<< Ma è una cosa seria, dobbiamo rimediare!! >>
Mi guarda in attesa di qualcosa. Mi serve qualche secondo per capire che sta aspettando che assecondi la sua richiesta.
<< Dovrei scattarla ora? >> Annuisce sorridendo << Ti avverto vengono sempre male le foto che faccio con la camera al contrario… >>
Lui sorride e appoggia la testa sulla mia spalla mentre io allungo le braccia e con la macchina al contrario faccio un paio di scatti. Mi allontano leggermente per controllare come sono venute le foto e faccio una smorfia avvicinando la macchina affinché anche lui le possa vedere
<< Vedi sono scattate troppo da vicino ho le braccia troppo corte per farle venire decentemente. Mi dispiace…Dovremmo aspettare che ce le faccia qualcuno… >>
<< Oppure… >> Prende delicatamente la macchina dalle mie mani e si porta alle mie spalle << Ho le braccia più lunghe, quindi…Sorridi >>  Non faccio in tempo a voltarmi verso la camera che lui scatta una foto, accecandomi con il flash << Scusa… >> Con la coda dell’occhio lo vedo trattenere una risata e per un attimo penso che sotto quella facciata da bravo ragazzo forse si nasconde davvero il dio della burla. Mi volto verso la camera per un altro scatto stavolta sono preparata al flash che mi abbaglia gli occhi per un attimo, ma sono meno preparata alle labbra di Tom che si posano sulla mia guancia per la terza ed ultima foto.
Lui si sposta leggermente per controllare i suoi scatti e mi riscuoto solo quando scoppia a ridere a guardarle e si volta verso di me mostrandomi una foto, probabilmente la prima, dove sto facendo una smorfia con gli occhi chiusi e lui invece sta ridendo
<< Questa è forte! >>
<< Quella era un attentato alla mia vista e adesso la eliminiamo >>
<< No!! Io la voglio! >> Si riporta la macchina al petto e scorre le altre due foto << Anzi le voglio tutte e tre >>
<< Adesso non esageriamo…>> Cerco di riprendere la macchina dalle sue mani, ma lui l’allontana
<< Tutte e tre o questa la tengo io >>
Lo guardo sconvolta non so se mettermi a ridere o prenderlo a botte poi penso che forse di botte ne ha già prese abbastanza per stasera e gli sorrido.
<< D’accordo…tutte e tre >>
Lui mi rende la macchina sorridendo e mi aiuta a continuare la selezione. Tom resta a farmi compagnia fino alla fine delle riprese, parliamo del suo ruolo di Loki e resto decisamente colpita quando ne parla, dalle sue parole trapela la passione per il suo lavoro e tutte le ricerche che ha svolto per interpretare il principe asgardiano. Sono affascinata da come lo paragona a se stesso, definendolo il suo esatto opposto, il suo negativo, il riferimento alla mia professione mi fa sorridere e mi sento decisamente in colpa quando ammetto di non aver ancora visto il film di Thor. Lui sorride e mi fa promettere di guardarlo, almeno prima di vedere The Avengers, anche per capire meglio la storia e di fargli sapere che cosa ne penso. Quando sigilliamo questo accordo Rob e Chris ci raggiungono e rapiscono il mio compagno di risate per portarlo a bere qualcosa fra di loro così decido di andare a cercare Elizabeth per farle sbollire il nervoso che sicuramente avrà accumulato per aver dovuto rinviare la cena. La trovo che sta per tornare nel suo appartamento e come immaginavo ha un nervo per capello.
<< Iz! >> Mi avvicino correndo e appena la raggiungo mi abbraccia
<< Alex... >>
<< Tesoro tutto bene? Ti vedo stravolta e Tom mi ha detto che avevi dei problemi ... >>
<< Si, in effetti sono distrutta. Hanno perso delle pratiche importantissime, dell'assicurazione all’ Hotel! Capisci?! Veramente, mi hanno lasciata senza parole... >>
<< Ma sei riuscita a risolvere? >>
<< Si, si. Dovrei esser riuscita a rimediare, ma mi costerà un po'. >>
<< Capisco... >>
<< Vabbé, te che mi dici? Hai fatto delle belle foto oggi? >>
<< Si...lo spero. A parte quelle che Tom ha voluto fare con me! >>
<< Tom? >>
<< Si, si è lamentato che non avevamo foto assieme io e lui... >>
<< Lui vuole sempre avere foto con tutti >>
<< Ho notato! >>
<< Già...oltretutto ho anche mandato all'aria la nostra serata. Ultimamente mi va proprio male. >>
<< Dai Iz, vedrai che si sistemerà tutto... >>Lei annuisce poco convinta ed io finisco per farle compagnia per tutta la sera, aspetto che si faccia la doccia e la consiglio per come vestirsi dopo. Sono riuscita a convincerla ad uscire io e lei per svagarci un po', approfittando anche del fatto che i ragazzi sono usciti tra loro.
Alle undici riusciamo ad uscire e quando siamo in centro, lontano da possibili orecchie indiscrete mi azzardo a chiederle << Iz, so che avevi fissato di uscire a cena con Tom e di stare insieme stasera...dovevate festeggiare qualcosa? >>
<< Veramente no...è solo che ultimamente non riusciamo più ad avere tempo per noi. Già da prima delle riprese, mio fratello ha passato la settimana prima di cominciare da noi e non abbiamo nemmeno dormito insieme, capisci? Io adoro mio fratello, ma a volte è un po' troppo invasivo e Tom non si oppone...oppure se lo fa non è convincente né insistente. Così finisce sempre che i nostri piani di stare da soli saltano. >>
<< Ma tu gli hai detto che vorresti si imponesse di più su tuo fratello? >>
<< Certo, ma non è cambiato molto e poi parliamoci sinceramente, Tom è buono e molto altruista...a volte fin troppo... >>
<< Già, Tom è proprio un ragazzo molto dolce e buono... >> mi tornano in  mente le foto fatte assieme e sorrido spontaneamente, poi scuoto la testa e torno a guardare Iz << Ma anche tuo fratello lo è, insomma…spiegaglielo >>
<< Sì, certo…Vado da Chris e gli dico ‘ gira un po’ a largo che…’ >>
<< Che devo fare l’amore col mio ragazzo… >> Finisco per lei e mi guadagno un’occhiata sconvolta << Che c’è? Tanto è per quello, no? >>
La vedo abbassare il volto e tormentarsi le mani mentre sussurra un sì, così a basso volume che per sentirla devo avvicinare l’orecchio al livello delle sue labbra, sorrido soddisfatta mentre ritorno al mio posto
<< Allora visto che Tom è troppo buono, dillo a Chris. Lui è sposato, capirà di certo la tua necessità. >>
<< Sì, certo >> Mi guarda scettica e sorseggia il suo alcolico << E poi ucciderà prima me e poi Tom >>
Scoppio a ridere
<< Lo vedi come un orco, povero Chris. E’ così carino con te. Ti vuole molto bene non ti ucciderebbe mai >>
<< Tu la fai facile. Tu e Rob non avete di questi problemi >>
<< No, hai ragione. Il sesso non è un problema >>
Rispondo piatta e istintivamente prendo un lungo sorso dalla mia birra, mentre Iz riprende a parlare
<< Ecco, vedi. Su quel set fanno tutti sesso, tranne me >>
<< E Tom… >>
<< Lo spero! >>
<< Stiamo insieme ventiquattro ore al giorno, questa è l’astinenza che ti fa delirare >>
Aggiungo ridendo mentre lei ordina un altro cocktail al cameriere, io mi accontento della mia birra e la guardo mentre beve.
<< Bere comunque non risolverà magicamente i tuoi problemi >>
Butto lì quella frase e lei mi guarda facendo spallucce.
<< Lo so, ma al momento non vedo cosa potrei fare >>
<< Se stiamo qui da sole niente >>
Mi alzo e vado a pagare quando torno al nostro tavolo la trascino via nonostante le sue proteste e la porto dove so che sono ragazzi. Per fortuna sono poco distanti da dove ci troviamo noi. Arrivate al locale ci facciamo largo in mezzo ad un gruppo di ragazzi che sta cercando di entrare nel locale, arriviamo all’entrata e un uomo ci si para davanti
<< Io sono la compagna di Robert Downey jr e lei è la ragazza di Tom Hiddleston e la sorella di Chris Hemsworth >>
<< Sì…Ed io sono la fata turchina >>
<< Sì, in effetti saresti adatto al ruolo d'altronde The Rock ha fatto la fatina dei denti… >> Gli rispondo sorridendo e  provo ad entrare, ma lui mi sbarra la strada
<< Sai quante ragazze sono arrivate dicendo la stessa cosa? >>
<< Probabilmente tante, ma… >>  Mi avvicino al suo orecchio << Io ti sto dicendo la verità >>
Mi riallontano sorridendo e lui contraccambia poi torna serio
<< Non mi suona nuovo neanche questo >> Lo guardo contrariata e mi volto verso Iz, lei capisce al volo e prende il telefono il security man invece cerca di farci arretrare << Su, ragazze… >>
Sollevo un dito per indicargli di aspettare mentre Iz riattacca e parla da sopra la mia spalla
<< Sta arrivando qualcuno >>
Neanche un minuto dopo alla porta si affaccia Chris Evans insieme a Jeremy Renner, la folla dietro di noi inizia a spingere Chris saluta mentre Jeremy ci indica e ci fa segno di entrare, sorrido compiaciuta verso l’uomo della sicurezza e gli batto su una spalla
<< Succede spesso, sei bravo… >> Leggo la targhetta <<…Billy >>
<< G…grazie >>
Raggiungo Jeremy abbracciandolo e ringraziando mentre Iz aspetta Chris e insieme raggiungiamo gli altri
<< Meno male siete arrivate…Cobie ha bisogno di aiuto >>
<< Che ha fatto? >>
Guardo Jeremy spaventata mentre arriviamo al tavolo e lui mi indica il tavolo dove ci sono gli altri, Cobie si alza e lancia un’urlo
<< Uuuuuuuuuuuuuh!!!! Sono arrivate le ragazzeeeeeee…adesso >> Raggiunge Iz e la stacca dall’abbraccio di Chris e mi prende a braccetto << Possiamo BALLARE!!! >>
<< Ballare? >>  La guardo cercando di restare seria, lei mi si appoggia quasi tutta addosso
<< Sììììì!!! Sai che quando sono ubriaca ballo benissimo? Scarlett non vuole ballare >> Accenna un movimento ma sbilancia il peso addosso a me e per poco non casco addosso a Jeremy
<< Cobie, non sei neanche capace di reggerti in piedi…per favore… >>
Jeremy la guarda supplichevole, ma lei gli passa una mano sul volto
<< Tu sei il cavaliere dall’armatura scintillante di Scarlett, ma non puoi impedirmi di ballare con Iz e Alex! >>
<< Ok, Cobie >> La sorreggo mentre lei appoggia la testa contro la mia spalla << Balliamo io e te, Iz ha da fare, vero? >>
Iz mi guarda dubbiosa. Non le lascio il tempo di realizzare che mi volto verso il tavolo e punto un dito verso Tom
<< Tu! Tom! >>  Il ragazzo alza il volto verso di me ancora ridendo per una battuta di Clark che è accanto a lui << Porta a casa la tua ragazza e fa ciò che dovrebbe fare un fidanzato! >>
Per un attimo il silenzio regna sovrano sul gruppo, poi Rob sghignazza  lancia una nocciolina per aria e riprendendola al volo la sgranocchia fissando Tom. Il ragazzo si alza e raggiunge Iz, salutando tutti e avviandosi verso l’uscita.
<< Un fidanzato dovrebbe riportare a casa la sua signora e metterla a dormire >>
Cobie sospira e guardando Robert si mette le mani sui fianchi
<< Pff…Dormire…vorrai dire fare sesso! >>
Chris per poco non si strozza con la sua birra, mentre io e Chris Evans e Scarlett scoppiamo a ridere
<< Era ovvio Cobie, era una metafora >>
<< Una meta…che? >> Cobie si sposta dalla mia spalla a quella di Jeremy mugolando << Robert parla complicato >>
<< Che va a fare quello con mia sorella? >>
<< Come quello?! Non era tuo fratello? >>
<< Lo ripudio se va a letto con mia sorella >>
<< Allora seguili e spaccagli la faccia >>
Lancio un’occhiata a Robert che sta sorseggiando il suo martini e guardando Chris.
<< No, non voglio perdermi Cobie ubriaca >>
Lo vedo accennare un sorriso prima di prendere un altro sorso dalla sua birra.

Scusate l’assenza!!! Ero in vacanza e Nihal non ce l’ha fatta ad aggiornare…Ad ogni modo…i problemi sembrano esserci anche per Tom e Iz…chissà se l’aiuto di Alex servirà a qualcosa…
Fateci sapere che ne pensate per noi è importante, grazie a tutti quelli che leggono, hanno messo fra preferiti e ricordati la storia.
Baci Baci
Ah la canzone è out on the town dei fun: http://www.youtube.com/watch?v=U5iIFxwrliM
Al prossimo capitolo!!
Cocchi & Nihal_11

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Capitolo 7
*** Scars make us who we are Hearts and homes are broken, broken. ***


 

Canzone del titolo: http://www.youtube.com/watch?v=1DTYC02ZtPk  L’ho messa quassù perché secondo me merita ascoltarla, specie nel pezzetto finale (Cocchi)


Avevo bisogno di fare una corsa stamattina. Central Park è sempre così bello la mattina e correre mi aiuta a far quadrare i pensieri. La musica nelle cuffie oltre a darmi il ritmo mi aiuta a pensare, mi aiuta a capire anche se da capire non c’è poi molto. Rientro nell’alloggio mio e di Tom lui è già sul set mi faccio una doccia veloce e dopo essermi vestita decido di andare all’alloggio di Alex. Busso alla porta e per un attimo non ricevo risposta poi sento dei passi e la porta si apre, ma non c’è Alex davanti a me.
<< Ciao Iz, dormito bene? >>
Guardo Robert che mi sorride in maniera strana ed aggrotto la fronte
<< E’ una domanda trabocchetto? >>
Lui si lascia andare in una risata mentre apre di più la porta facendomi entrare
<< Alex è in bagno, arriva subito…Vuoi un caffè? >>
<< Sì, grazie >>
Lo seguo in cucina e lo guardo aprire una serie di cassetti, credo alla ricerca del caffè dato che la macchinetta è appoggiata sull’acquaio mi sposto verso uno sportello iniziando a cercare anche io. Trovo il caffè macinato in uno scaffale di una credenza e mi schiarisco la voce per attirare l’attenzione di Robert.
<< Cercavi questo? >>
Lui mi sorride e viene a prenderlo dalle mie mani
<< Lo sapevo che era lì… >>
<< E perché non l’hai preso allora? >>
Mi appoggio con la schiena all’acquaio mentre lo osservo preparare la macchinetta.
<< Volevo farti sentire utile >>
Mi rivolge un sorriso divertito e mette sul fuoco il caffè poi si mette a fissarmi con le braccia incrociate
<< Che c’è? >>
<< Uh?!...Niente…Perché? >>
<< Mi fissi >>
<< Stavo cercando di capire se tu e Tom avete combinato stanotte mentre il sottoscritto intratteneva tuo fratello al bar >> Arrossisco per il suo sguardo e le sue parole lui si avvicina ad una credenza di poco alla sua destra e prende tre tazzine << E credo di sapere la risposta >>
<< Già, perché tu sei l’esperto del sesso >>
Dico sarcastica lui fa spallucce e indica un cassetto alla mia sinistra
<< Modestamente sì…I cucchiani sono lì dentro >>
Prendo i cucchiaini e glieli passo mentre scuoto la testa
<< E sentiamo…l’abbiamo fatto o no? >>
<< Bhè, sì. Perché sei una bella ragazza e Tom…bhè è un maschietto quindi… >>
Gesticola tenendo in mano un cucchiaino
<< Sei proprio un maiale! >>
<< Ho sbagliato forse? >>
Mi guarda con la sua faccia da strafottente e vorrei tanto dirgli di sì, ma in realtà ha indovinato, anche se non è andata proprio come avrei voluto. Fisso il tavolo e lascio che i capelli mi coprano il volto mentre scuoto la testa.
<< Visto? Io ho sempre ragione! >>
Sollevo il volto e lo guardo male
<< Ma resti lo stesso un maiale! >>
Per tutta risposta grugnisce facendomi scoppiare a ridere e dimenticare i pensieri che mi affollano la testa da stanotte. Per un attimo non penso a come in realtà il sesso non abbia risolto i problemi come pensavo, ma come li abbia amplificati. Osservo Rob che sta versando il caffè nelle tazzine e non riesco a non fargli la domanda che mi frulla per la testa.
<< Ti è mai capitato di non sentirti a tuo agio mentre facevi sesso? >>
Pongo la domanda tutta d’un fiato e devo prenderlo alla sprovvista perché sobbalza e si macchia la maglia che indossa con il caffè cominciando ad urlare per il calore del liquido che si sta allargando sull’indumento. Di scatto si toglie la maglia e apre il rubinetto dell’acquaio bagnandosi le mani e con queste il petto io rimango a guardarlo in parte sconvolta in parte affascinata.
<< Brucia!!! Cavolo!! Volevi uccidermi? >> Robert si volta verso di me, ma non riesco a staccare gli occhi dal suo torace.
Non pensavo fosse così muscoloso cioè si vedeva che era in forma, ma cavolo quella trama di muscoli è quasi ipnotica. Quando si muove riesco a staccare lo sguardo incontrando il suo viso che sghignazza soddisfatto.
Mi passa accanto e si dirige continuando a gongolare verso la camera lo seguo perché non promette niente di buono quella risata. Lui si mette a cercare in un cassetto fino a che non estrae una camicia beige che si infila e lascia sbottonata. Per un attimo mi domando se lo faccia apposta.
<< Che sghignazzi? >>
<< Ti piace ciò che vedi >>
<< Che…Cos…NO! >>
Mi giro verso il muro e inizio a maledirlo con la mente. Lui ed il suo fisico. Lui e la sua strafottenza.
<< Comunque la risposta alla tua domanda è no >> Lo sussurra alle mie spalle ed è talmente vicino che posso sentire il suo respiro contro la pelle del mio collo e i desideri che mi scatena non sono né pudici né appropriati visto che lui è il ragazzo di una mia amica ed io sono occupata a mia volta. Ma se non ci fossero tutti questi ostacoli credo che lo bacerei e non so che farei su quel letto. Arrossisco a quei pensieri e non riesco a muovermi per colpa dell’imbarazzo e per il fatto che anche lui non si è mosso lo sento ancora alle mie spalle che respira vicinissimo al mio orecchio. Sto per trovare il coraggio di voltarmi quando Alex esce dal bagno e ci guarda sorpresa. Robert si allontana e va in cucina.
 Alex lo guarda per un attimo perplessa poi posa il suo sguardo su di me e per un attimo temo il peggio e mi sento uno schifo per quello che ho provato e pensato. Lei invece sorride.
<< Come mai da queste parti? >>
<< Ha problemi di sesso con Tom >>
<< Rob stai zitto!! >>
Lo urla stizzita verso la cucina e sento Rob ridere per un attimo sorrido anche io, poi torno seria quando Alex mi guarda e mi fa cenno di sedermi sul letto mentre lei nel frattempo va in cucina e ritorna con le due tazzine in mano.
<< Visto che la mia presenza non è più gradita io vado a vedere che fanno gli altri >>
Alex solleva una mano in saluto Rob esce dall’alloggio e rimaniamo da sole. Lei beve il caffè e poi prende un grosso respiro mi sembra stanca, ma quando i suoi occhi marroni incontrano i miei per un attimo mi bloccano il respiro mentre al loro interno leggo un qualcosa che non riesco a definire.
<< Dimmi tutto…cos’è questa storia che dice Rob? >>
<< Ma niente… >> Resto sul vago mi sembra che sia pensierosa per qualcosa e non voglio aggiungere i miei problemi con Tom ai suoi pensieri per una volta potrei essere io ad ascoltare lei << Tu piuttosto che hai fatto? >>
<< Niente…niente…Ho un po’ di pensieri ma niente di speciale >> Accenna un sorriso e finisce di bere il suo caffè << Che è successo con Tom stavolta? >>
<< Niente…Cioè è successo tutto, ma non è cambiato niente >>
<< Uhm…Ma il problema non era il sesso? >>
<< Adesso il problema è che non c’è passione…almeno non da parte mia…Insomma la mia mente pensava ad altro… >>
<< Vabbè non è un grosso problema, o lo è? >>
<< Non lo so…Tom se ne è accorto…che non era la stessa cosa…E abbiamo parlato >>
<>
Da una parte sono contenta che Alex mi conosca già abbastanza da sapere che deve insistere per tirarmi fuori le parole, ma è dura dire ad alta voce quello che è avvenuto
<< E…ci siamo resi conto che abbiamo bisogno di riflettere…che forse l’affetto che proviamo è proprio questo e niente di più…Non è più…Amore… >>
L’ultima parola la sussurro talmente piano che quasi non la sento nemmeno io. Vedo Alex guardarmi dispiaciuta, mi abbraccia di slancio e mi stupisco di pensare che forse è più dispiaciuta di me.
<< Mi dispiace che sia finita così… >>
<< Ancora non è finita…Insomma non è messa bene, ma… >>
<< Ma se non c’è amore come potete stare insieme? >>
I nostri occhi si incontrano un’ altra volta e i suoi sembrano ancora più profondi mentre io cerco di trovare una riposta invano alla sua domanda.

Mentre percorro la strada verso l'alloggio sento i battiti del mio cuore accelerare. Non vorrei mai affrontare la conversazione che a breve dovrò avere con Tom, ma ormai è inevitabile. Le mani mi tremano e mi sento veramente agitata per questo mi fermo un minuto prima di entrare, cercando di recuperare un po' di controllo sulle mie emozioni.
Mentre apro la porta provo il desiderio che Tom sia ancora sul set, ma quel pensiero un po' codardo va subito in frantumi; lui è li davanti a me e non sa nemmeno cosa dirmi, posso leggere il suo imbarazzo e la sua paura nei suoi occhi.
<< Ciao >> sussurro mentre chiudo la porta alle mie spalle
Lui mi accenna un sorriso di risposta e nient'altro, ha già capito; è sempre stato bravo a capire quello che succedeva nella mia testa e anche questa volta non è da meno. Dopo qualche attimo di silenzio è lui che annulla le distanze abbracciandomi. Con la testa appoggiata sul suo petto mi lascio andare alle lacrime che scorrono copiose.
<>  riesco finalmente a trovare qualche parola, anche se con la voce rotta dai singhiozzi <<...io non posso più...>> non riesco a finire la frase.
Lui mi solleva lo sguardo e incrocio i suoi occhi chiari, adesso anch'essi arrossati e lucidi.
<< È finita...? >> Non interrompo il contatto visivo, ma annuisco con la testa.
<< Mi mancherai >>
<< Anche tu... >>
<< Iz, sei davvero convinta? Possiamo tentare di riparare, possiamo... >> interrompo il suo ultimo tentativo di farmi cambiare idea appoggiando una mano sul suo petto
<< Tom...io ti voglio un bene dell'anima. Davvero. Sei veramente importante per me ed è anche per questo che non voglio prenderti in giro. Non c'è più amore tra noi... >>
Le lacrime continuano a rigare le mie guance, lui sospira portando lo sguardo verso l'alto, si morde il labbro inferiore e si passa una mano tra i capelli.
<< Ho bisogno di un po' d'aria... >> sussurra, poi mi supera ed esce lasciandomi sola.
Vado in camera e comincio a radunare le mie cose, mentre i singhiozzi, anziché diminuire, aumentano finché non do libero sfogo al vuoto che sento soffocando il pianto sul cuscino.
Mezzora dopo sono riuscita a riprendere il controllo di me stessa e a finire di riempire la mia valigia. Esco e mi dirigo verso l'appartamento di mio fratello e lo incontro proprio mentre sta uscendo.
<< Izzy! Stavo andando a pranzo vieni con...me? >> l'ultima parte della domanda la sussurra rendendosi conto dei miei occhi lucidi << Iz, che è successo >>
<< Chris io torno a casa... >>
<< COSA? >> mi afferra il braccio e mi guida dentro il suo appartamento.
<< Senti Iz, ora te ti sistemi qui da me e ti calmi. >>
<< Chris devo tornare a casa >>
<< No, non devi scappare. Ti prego resta qui... >>
So quanto ci teneva che lo seguissi durante queste riprese ed è per questo che, a fatica, acconsento a restare da lui.
<< Cos’è successo? >>
Lo guardo e non servono parole si avvicina e mi stringe fra le sue braccia. Sento le lacrime che si stanno per riaffacciare ma decido di abbracciarlo a mia volta invece di sfogarmi piangendo. Lo sento posarmi le labbra sulla testa e sento anche qualche ciocca di capelli alzarsi imprigionati sicuramente nella sua barba. L’idea mi fa sorridere e ed è con quel sorriso che lo torno a guardare.
<< Così mi piaci >> Mi fa un occhiolino e mi liscia i capelli poi mi guarda serio << Dimmi devo picchiare Tom oppure lo devo consolare? >>
Scuoto la testa divertita dalla sua idiozia e dolcezza.
<< Sarai un ottimo padre sai? >>
<< Ma…ma che dici adesso?!?! >>  Lo guardo divertita mentre arrossisce e si passa la mano fra i capelli << Comunque credo più la seconda opzione >>
Mi mordo il labbro inferiore mentre lui mi guarda con fare di rimprovero e poi solleva gli occhi al cielo
<< Mi ci vorrà tutta la pazienza di questo mondo con voi due >> Mi passa una mano sulla schiena e mi guida verso la sua cucina. << Mangia pure qui e mettiti comoda >>
<< Chris io non credo sia una buona idea restare…sul serio >>
<< Ne parliamo dopo, ok? >>
Mi lascia da sola a fissare il vuoto del suo appartamento, sto per lasciarmi sopraffare da quella solitudine quando il mio cellulare squilla e per la prima volta sono sollevata di sentire la voce del concierge dell’hotel di Miami che mi comunica dei nuovi problemi.


Ed eccoci qua…Ho aspettato ad aggiornare nella vana speranza di una recensione…
Fateci sapere che ne pensate, per noi le recensioni sono assolutamente necessarie per migliorarci e per rendere la storia piacevole anche per voi JQuindi non abbiate paura ad esprimervi!!! Non mordiamo xD
Al prossimo capitolo, che pubblicherò presto (spero)
Cocchi & Nihal_11

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Capitolo 8
*** "It's only one part, of the story. Just let it go, don't let this get you down now" ***


Canzone da cui è tratto il titolo: http://www.youtube.com/watch?v=3OMc7sSYA64
Vi consigliamo vivamente di ascoltarla ;)


[Alex POV]

Sono seduta sul bordo del letto dopo essere tornata da far stampare le foto mi son messa qui a riflettere e a fissare il pavimento. Sto aspettando Robert e la decisione che ho preso non gli piacerà. Non piace nemmeno a me, ma non ce la faccio più. Sento gli occhi iniziare a frizzarmi e mi mordo le labbra per ricacciare indietro le lacrime, in quel momento Rob entra in camera.
<< Alex? >> Accende la luce e guarda in cucina poi si affaccia in camera e sobbalza prima di accendere la luce << Che ci fai qui al buio, mi hai fatto prendere un colpo! >>
<< Scusa… >>
Lui si ferma a guardarmi e poi si siede accanto a me
<< Che è successo? >>
<< Rob…Oggi ho consigliato Iz… >>
<< Bel casino hai fatto. Tom non ha girato oggi pomeriggio, lo sai? >>
<< Mi dispiace…ma… >>
<< Da quello che mi ha detto Chris era una cosa che sarebbe successa prima o poi…Quindi non prendertela così tanto…Anche se con quella bocca ogni tanto fai dei casini >>
Mi bacia sulla fronte e si dirige in cucina. Io non mi muovo.
Sono paralizzata.
Lui ritorna bevendo un sorso d’acqua e si siede di nuovo accanto a me
<< Ehy, sto scherzando, non fare così >>
<< Rob… >>
<< Dimmi… >>
Sorride ma quando i nostri occhi si incontrano il sorriso si spegne e diventa serio
<< Io non credo di aver sbagliato >>
<< Ok…Saranno problemi di Tom e Elizabeth… >>
<< Io credo davvero che se non c’è amore non si possa andare avanti… >>
Robert aggrotta la fronte e posa le mani sulle mie spalle
<< Che stai dicendo? >>
<< Tu puoi dire di amarmi? >>
Mi guarda per un attimo sconvolto e poi accenna un sorriso
<< Andiamo Alex non fare discorsi senza senso >>
<< Noi non ci siamo mai detti ‘Ti amo’ >>
<< E allora? Non è importante dirlo >>
<< Lo so…E’ quello che mi sono ripetuta in continuazione, ma io so che anche se non lo dico, io…Io lo so che ti amo…ma tu? >>
Punto lo sguardo nel suo mentre lui deglutisce a fatica.
<< Alex, andiamo…stiamo insieme da una vita…Siamo sempre stati insieme >>
<< Prima eri l’amico di mia sorella poi siamo diventati amici dopo amanti e adesso cosa siamo? >>
<< Siamo io e te…Lo siamo sempre stati! >>
<< Sì, ma la vediamo diversamente >>
<< Non puoi dire questo… Magari ti amo anche io >>
Mi guarda negli occhi ed è disperato e per un attimo accenno un sorriso lo abbraccio e lo stringo più forte che posso prima di sussurrargli quello che sappiamo entrambi
<< Con me non puoi recitare…Io e te siamo una squadra e forse abbiamo scambiato questo sentimento per qualcosa di più… >>
<< Alex, ti prego >>
<< Non ti sto dicendo addio, non potrei mai farlo, ma credo che entrambi ci meritiamo di amare e essere amati a nostra volta, non credi? >>
Non mi risponde, ma nel suo sguardo vedo la resa. Osservo nei suoi occhi la resa di fronte alla mia determinazione e poi la ripresa di forza e questo mi toglie un peso dal cuore.
<< Ok… Forse hai ragione tu… Forse stare un po’ per conto nostro ci farà bene >>
<< Già >>
<< E poi tornerai da me >>
Posa le labbra sulle mie rubandomi un bacio e per un attimo sono tentata di riafferrarlo per la camicia e rimangiare tutte le mie decisioni. Invece poso i palmi delle mani sul suo petto e lo riallontano dolcemente, poi mi alzo dal letto e lo guardo seria, lui abbozza un sorriso e mi stringe una mano carezzandomi le dita col pollice.
<< Ciao Robert >>
Afferro uno zaino che mi sono preparata e esco dall’alloggio, quando mi chiudo la porta alle spalle ed il vento mi sferza i capelli, comincio a correre verso la meta che mi sono prefissata. Corro, corro per evitare che le lacrime mi raggiungano, ma quando mi fermo davanti ad un’altra porta le sento che stanno già scorrendo copiose sulle mie guance. Busso e aspetto cercando di trattenere i singhiozzi.
<< Alex! Che ci fai qui? Che è successo? >>
<< Ti prego Clark, posso dormire qui ? >>
L’uomo davanti a me si sposta facendomi entrare nel suo alloggio e mi fa sedere su una sedia porgendomi un bicchiere pieno d’acqua
<< Raccontami tutto >>

Inizio a parlare e mentre parlo ritrovo la calma, Clark è seduto su una sedia le braccia incrociate sopra lo schienale e mi ascolta annuendo ogni tanto, quando mi fermo lo guardo negli occhi
<< Credi che abbia fatto la cosa giusta? Insomma io e Rob siamo stati sempre insieme, non so come potrebbe reagire… >>
<< Rob è un uomo responsabile adesso non commetterà gli stessi errori del passato >> Mi sorride incoraggiante << Io me lo sentivo che prima o poi avresti preso questa decisione >> Lo guardo perplessa e lui sorride << Bhè si vedeva lontano un miglio che questa situazione non ti soddisfaceva…Insomma tu sei innamorata di lui ed è ovvio che vuoi un impegno serio, hai fatto bene a spronarlo così, altrimenti non si sveglierà mai, cocciuto com’è >>
Entrambi scoppiamo a ridere e mi sento un po’ meglio prendo un sorso d’acqua e sto per ringraziare Clark. Quando bussano alla porta il mio ospite si alza e va ad aprire mentre io mi sporgo dalla sedia per vedere chi è…Il cuore perde un battito quando incontro quegli occhi chiari guardarmi irritati.
<< Perché l’hai fatto? >>
Sta parlando con me. I suoi occhi fissano i miei e mi paralizzano sento il cuore battere in gola e non riesco a parlare. Clark passa il suo sguardo da me a lui come se stesse seguendo una partita di Tennis. Tom entra nella stanza e sbatte le mani sul tavolo che sta accanto a me facendomi sobbalzare
<< Perché le hai detto di mollarmi? >>
<< Io non le ho detto questo >> E’ l’unica cosa che riesco a dire. Vorrei aggiungere che non avrei mai potuto farlo, ma i sentimenti che vedo in fondo ai suoi occhi mi fanno tremare.
<< Tu le hai messo in testa che non avevamo più speranze…Invece io potevo farcela, io potevo cambiare >>
<< Non si può… >> Lo sussurro fissando il pavimento poi trovo il coraggio di guardarlo in faccia << Tu non puoi dirlo! Tu stai bene con Robert nonostante vogliate cose diverse! Perché per me e Iz non potrebbe essere la stessa cosa? >>
<< Io.. >>
<< Tu non avevi il diritto di venire a mettere bocca. Ci conosciamo a malapena! Non avevi il diritto di giudicare >>
<< Tu non hai il diritto di venire qui adesso!! >>
Esplodo. Lo guardo e sento la rabbia premermi sul petto le lacrime che sento affacciarsi sugli occhi le ricaccio indietro.
<< Tu non sai niente di me Tom! Non puoi venire qui ed accusarmi! >>
Gli urlo contro e lui sbatte gli occhi sorpreso, per un attimo lo vedo tornare quello di sempre, ma è una frazione di secondo prima che giri sui tacchi e uscire dall’alloggio imprecando. Ritorno seduta sul divano e mi prendo il volto fra le mani, sento i passi di Clark avvicinarsi
<< Tutto ok? >>
Annuisco senza guardarlo lui passa una mano sulle mie spalle.
<< Vai a farti una doccia. Io provo a farlo ragionare >>
Non faccio in tempo a protestare che è già uscito. Resto un attimo sul divano a cercare di ritrovare la calma, ma le parole di Tom mi ronzano in testa. Ha ragione, non avevo il diritto di mettere bocca, forse ho parlato più per me che per Iz quando abbiamo conversato stamani. Quel pensiero mi atterra ancora di più, sento le lacrime riaffacciarsi prepotentemente e decido di andare a nasconderle sotto la doccia.


La mattina dopo mi sveglio nel letto di Clark mi sento in colpa per averlo fatto dormire sul divano, ma lui ha continuato ad insistere ieri sera e quindi ho deciso di svegliarmi presto e preparargli una colazione coi fiocchi. Mi alzo e raggiungo la cucina dove con mio enorme disappunto trovo Clark bello pimpante intento a cucinare del bacon, lo guardo e incrocio le braccia al petto schiarendomi la voce.
<< Ma tu non dormi mai? >>
<< Ben svegliata!! >> Mi guarda sorridente e mi porge un piatto dove sistema la pancetta ancora sfrigolante << Caffè? >>
Annuisco divertita mentre mi siedo al tavolo seguita da lui poco dopo.
<< Volevo preparartela io la colazione, per ringraziarti dell’ospitalità >>
<< Ma non essere sciocca, siamo amici >>
<< Ma ti ho fatto dormire sul divano!! >>
<< Ho dormito come un angioletto >> Mi sorride portandosi alla bocca del pancake con succo d’acero << Tu piuttosto come stai? >>
<< Bene >> Gli sorrido e lui continua a scrutarmi allora mi decido ad aggiungere << Sul serio…Sto bene. Ho la pelle dura io >>
Finalmente mi sorride e torna a mangiare
<< Come pensi di affrontarli? >>
<< Affrontarli? >>
<< Rob e Tom… >>
<< Oh, molto semplicemente…Se li vedo li saluto, ma dato che so che giravano per tutta la mattina il problema non si pone, me ne vado prima di poterli incontrare >>
<< Che vorrebbe dire me ne vado? >>
<< Che vado via dal set…Non ha senso che rimanga, lo sai anche tu >>
<< Ma…E tutti gli altri? >>
<< Credo che se ne faranno una ragione… >>
Faccio spallucce mentre finisco il mio pancake << Sei un cuoco provetto >>
<< Grazie ma non cambiare discorso…Resta dai >>
<< Per cosa? >> Parlo con un leggero astio e lui abbassa lo sguardo << Scusa Clark…E’ che…Credo sia meglio così…Ho bisogno del tempo per pensare >>
<< D’accordo >> Si alza e posa il suo piatto nel lavello poi si volta di nuovo verso di me puntandomi contro l’indice << Però ti chiamerò e quando lo farò dovrai venirmi a trovare >>
<< Ma… >>
<< Ho dormito sul divano. Me lo devi >>
Gli sorrido e annuisco anche se non sono molto convinta. Dopo una piccola lotta riesco a rendermi utile lavando i piatti e quando ho finito usciamo insieme, lo abbraccio e lo ringrazio ancora per l’aiuto che mi ha dato. Lui lo sminuisce, ma sappiamo bene entrambi che non avrei saputo che fare senza di lui. Ci separiamo e decido prima di andare via di chiamare Iz per salutarla, anche lei non sta passando un buon momento e mi sento in colpa per tutta quella situazione specie dopo le parole di Tom. Mi passo una mano sulla fronte per allontanare quel pensiero e la chiamo al cellulare. Mi dice di raggiungerla all’alloggio di Chris. Quando busso alla porta per un attimo ho paura di vedere il suo biondo fratello, ma è da sola mi lascia entrare accennandomi un sorriso.
<< Come stai? >> Fa spallucce << Io…Mi dispiace >>
<< Forse è meglio così…Vorrà dire che ti ruberò un po’ a Rob… >>
Stavolta sono io ad accennare un sorriso mentre sento una morsa allo stomaco prendo un grosso respiro e mi decido a salutarla.
<< Io e Rob ci siamo presi una pausa e quindi io adesso vado via >>
Dico tutto d’un fiato e fissando le mie scarpe. Il silenzio regna sovrano e quindi mi decido a sollevare lo sguardo per cercare Iz.
<< Non so che dire… >>
L’abbraccio d’istinto e poi le sorrido
<< Ci sentiamo. Stammi bene >>
<< Anche tu >>
Dopo aver salutato anche Elizabeth posso finalmente lasciare questo posto. Quando abbiamo iniziato mi sembrava una cosa fantastica adesso mi sento opprimere. Mi avvicino all’uscita sperando di non far troppo scalpore fra i fans appostati fuori nella speranza di prendere un autografo o una foto dai ragazzi. Mi sto avvicinando con la mia valigia quando vengo fermata da una voce che conosco fin troppo bene
<< Te ne vai? >>
<< Tu non dovevi girare stamani? >>
Mi volto verso di lui e incontro i suoi occhi scuri ed il suo mezzo sorriso che tanto amo e inizio a vacillare
<< Ti conosco… >>
<< Già… >>
<< Ascolta Alex… >> Si avvicina e mi prende le mani il calore che sento mi fa rimbalzare il cuore il gola, ma lo fisso senza dire niente << Io lo so che tu non mi puoi aspettare in eterno e ne abbiamo parlato già altre volte… Che cos’è cambiato adesso? >>
<< Rob… Io voglio solo pensare…Proprio perché non lo so cos’è cambiato… >>
<< E allora resta… Possiamo arrivare ad una soluzione >>
<< Io non posso trovare una soluzione con te qui…Tu mi fai vacillare…Quello che provo per te mi rende insicura su tutto… Quindi devo andare, lo capisci? >>
Lui annuisce e lascia le mie mani le sento subito più fredde e la tristezza mi riempie di nuovo il cuore. Già mi pento della mia decisione non posso farcela se resto qui lo so benissimo, ma salutarlo ora …E’ più duro di quello che pensavo. E’ lui il primo a sospirare ed interrompere il contatto visivo fissandosi le scarpe.
<< Vai…Non rendiamo tutto il più patetico >>
<< Mi mancherai >>
<< Anche tu >>
Non mi guarda e sposta lo sguardo verso un punto imprecisato alla sua sinistra non resisto e lo abbraccio. Stringo le braccia intorno alle sue spalle e sento un paio di lacrime scendere e bagnarli la maglietta nera dei Black Sabbath che indossa. Dopo un tempo che mi sembra un’ eternità anche le sue braccia si stringono dietro alla mia schiena. Restiamo fermi in questa posizione per un po’ poi mi devo allontanare e torno a guardarlo.
<< Ci vediamo presto >>
Mi sorride ed è sicuro di quello che sta dicendo e ne sono sicura anche io. Annuisco e finalmente me ne vado.

 

[Iz POV]

Mi sento sola. Sono chiusa nell'appartamento di Chris da ieri, Alexis è andata via e anche lei e Robert sono “in pausa”. Non riesco a non sentirmi un po' in colpa anche per loro...

Stanca di stare distesa sul letto mi alzo e mi vesto, prendo le chiavi, il cellulare ed esco di casa, passeggio passando accanto agli appartamenti dedicati al cast del film, sarei curiosa di andare sul set a vedere le riprese, ma non ho voglia di incontrare Tom, né di dover rispondere a domande e tantomeno di sentire Chris che tenta di consolarmi e rassicurarmi; così mi dirigo verso il parco qua vicino. Faccio in tempo a svoltare l'angolo che mi trovo faccia a faccia con Robert.

<< Oh >> è l'unica cosa che mi esce dalla bocca. Brava Iz bella figura che fai!

Il suo sguardo mi è indecifrabile al momento, ma sembra sorpreso quanto me << Ciao Iz >>

<< Ciao...non sei sul set? >>

<< Sto andando ora... >>

<< capito... >> con le mani cerco le tasche dei pantaloni, prima di rendermi conto che questi che indosso non ne hanno.

<< Stai...bene? >> mi domanda

<< io?...oh, si...si sto bene...più o meno >> ci manca solo che mi metto a balbettare davanti a lui. << tu? >>

<< si...più o meno >>  risponde accennando un sorriso. Non so perché ma quelle labbra appena curvate riescono a farmi sentire leggermente meglio ed entrambi ci lasciamo andare ad un breve sorriso, anche se sotto sotto sappiamo che è un sorriso amaro.

<< Mi dispiace Robert...per Alex... >>

<< Anche a me dispiace Iz, per te e Tom. Certo abbiamo avuto un bel tempismo fra tutti, vero? >>

<< Già... >>

Il suo telefono suona brevemente, lui lo guarda un attimo e poi torna a sorridermi

<< Mi cercano, devo andare >>

<< Certo...buone riprese >>

<< Non vieni a vederci? >>

<< No...ora...è meglio di no >>

<< Ok...allora buona giornata >>

<< Grazie, anche a te >>

Lo guardo allontanarsi e poi riprendo la mia strada. Arrivata al parco passeggio osservando la strada e lasciando che vari pensieri attraversino la mia mente, solo il cellulare che squilla mi riporta alla realtà. In qualche modo sono felice che le notizie dall'hotel non siano eccezionali, hanno bisogno di me e mi hanno chiesto di tornare in ufficio la prossima settimana. Torno indietro e preparo subito la valigia che era in gran parte già pronta, prenoto il biglietto on-line e chiamo un taxi; adesso devo dirlo a Chris e ciò vuol dire andare sul set...

Mentre passo accanto a telecamere, cavi, costumi e attrezzi vari cerco di non far troppa confusione col trolley per non attirare attenzione; fortunatamente trovo Joss da solo che riguardava al computer una scena così ho modo di salutare anche lui e ringraziarlo per il tempo che mi ha dedicato e per avermi dato grandi consigli. Poco dopo trovo Chris, solo che è assieme a quasi tutto il resto del cast, Tom compreso. Esito un attimo e poi mi faccio avanti.

<< Chris >> purtroppo non riesco a nascondere un certo imbarazzo. Tutti si voltano verso di me, Chris mi sorride e si avvicina, ma il mio sguardo si sofferma su gli occhi azzurri di lui e sento una fitta al cuore che fa male...tanto.

<< Izzy! Finalmente ti sei decisa a venire...ehy ma perché hai il trolley dietro? >>

L'abbraccio di Chris rompe il contatto visivo tra me e Tom.

<< Chris, ho un aereo tra cinque ore. Mi hanno chiamato dall'albero e hanno bisogno di me... >>

Mi guarda sorpreso e deluso.

<< Dai Chris, ci sentiamo per telefono >>

<< Ma, torni vero? >>

Sinceramente non mi aspettavo questa domanda, vorrei rispondere di no, ma ripenso a quanto era felice quando accettai di seguirlo per le riprese e mi sento in colpa...

<< S-Si...non so quando, ma magari torno >>

<< Ti vengo a prendere io >> risponde sollevato dandomi un bacio sulla fronte << mandami un messaggio quando arrivi >>

<< Certo... >>

Mannaggia a lui, ai suoi istinti paterni e agli occhi dolci che mi fa e che mi convincono sempre ad accontentarlo!

Dopo essermi liberata dall'abbraccio di mio fratello nei panni di Thor saluto con la mano gli altri sperando di cavarmela con così poco, ma Cobie mi blocca abbracciandomi anche lei, così rimango fregata e saluto abbracciando e baciando tutti uno a uno; tutti meno uno. Guardo Tom e lo vedo che vorrebbe avvicinarsi e salutarmi, ma non riesco a sostenere il suo sguardo un attimo di più; accenno un sorriso, alzo la mano in segno di saluto e vado via, aumento il passo poco per volta e solo quando mi siedo dentro il taxi mi lascio andare ancora una volta ad un pianto liberatorio, ma questa volta è lento e silenzioso.







Finalmente aggiorno io!
Salve a tutti sono Nihal ed ho finalmente l'onore di aggiornare questa storia...sono emozionata! Personalmente mi sto divertendo un sacco a scriverla ed ogni volta che recensite ci rendete molto molto felici! Quindi mi raccomando...non mancate di mandarci la vostra opinione!!! =D
Siamo ad un punto importante della storia...chissà come andrà a finire! =P
Nihal & Cocchi

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Capitolo 9
*** Sometimes I wish that you were still Around ***


Questa è la canzone del titolo (che vi consiglio di ascoltare): http://www.youtube.com/watch?v=oMK8dKfiNrU

ALEX POV:


Ho finito!

Esulto mentalmente e tiro le braccia allungando la schiena. Sono passate due settimane da quando ho lasciato il set ho imballato le mie cose ed ho affittato un appartamentino vicino Broadway. Sono fiera di essere riuscita a sballare le mie cose e finalmente aver reso questa casa, la mia casa. Mi verso un bicchier d’acqua e mi guardo intorno.
Adesso che faccio?
In queste due settimane ho tenuto la mente occupata mi sono sentita spesso con Clark e un paio di volte via messaggio con Rob. Niente di particolare, semplici cose tipo “Ciao, come va? Ho lasciato le chiavi sul mobile all’ingresso…” che hanno ricevuto altrettanto semplici risposte del tipo “Tutto bene, te? Ok per le chiavi…”
Da una parte sono sollevata che abbiamo un rapporto civile, ma come si fa a definire rapporto una cosa del genere?! Avrei voglia di parlargli, ma non me la sento di chiamarlo. Anche se mi manca la sua voce…E anche tutto il resto.
Sono immersa in questi pensieri quando il mio cellulare inizia a squillare facendo sobbalzare e tornare alla realtà.
<< Pronto! >>
<< Che avete combinato? Perché devo leggerlo dal giornale?! >>
Allontano il telefono dall’orecchio per non restare sorda e parlo verso il ricevitore
<< Ciao Zoe, come stai? >>
<< Non cercare di cambiare discorso signorinella, che avete combinato tu e Rob? >>
<< Che scrivono i giornali? >> Mi sposto verso il divano di pelle che ho messo nel salotto e mi ci sdraio sopra.
<< Dicono che tu te ne sei andata… >>
<< Vero >>
<< Come sarebbe a dire vero? >> Apro bocca per risponderle, ma lei mi interrompe << Dimmi dove sei e vengo lì >>
Le dico il mio indirizzo e riattacco. Adesso so cosa fare, Zoe mi tormenterà tutto il giorno su Rob…Perfetto!
Ma perché non va a parlare con lui visto che sono tanto amici?! Io non voglio parlare di questa storia con nessuno! Nemmeno con lei! Mi alzo leggermente irritata e mi vado a fare una doccia, tanto da casa sua al mio nuovo alloggio ci vuole circa una mezz’ora di metropolitana e soprattutto non voglio accoglierla nelle condizioni in cui mi trovo.
Guardo il mio riflesso allo specchio del bagno. Maglietta grigia del college sporca pantaloncini verdi corti tipica tenuta casalinga, ma la cosa peggiore è la mia faccia. Ho due borse sotto gli occhi gonfi - sì lo ammetto mi sono data alle lacrime per un paio di notti – un piccolo brufolo al lato destro della fronte – grazie al mio nuovo compagno: il cioccolato – e i capelli…Meglio non parlarne.
Mi infilo sotto la doccia e mi rilasso per un po’ poi mi decido a trovare la forza di affrontare mia sorella.
Ho appena finito di vestirmi quando squilla il mio telefono.
<< Dimmi tutto >>
<< Aprimi >>
Faccio scattare il portone del palazzo e aspetto sulla porta di casa la mia sorellona. Non è sola. Un sorriso enorme mi si affaccia sul volto quando Hayleen mi corre incontro e si ferma all’altezza delle mie ginocchia.
<< Ecco la mia nipotina preferita!! >>
Le schiocco un bacio su una guancia mentre guardo mia sorella salire le scale

<< Certo che potevi prendere un appartamento al piano terra >>
Sollevo gli occhi al cielo mentre con mia nipote in braccio entro in casa seguita da mia sorella
<< Siamo solo al quarto piano, sei tu che sei una pelandrona >>
Le rivolgo il mio migliore sorriso e dopo aver posato mia nipote in terra vado ad abbracciarla.
<< Come stai? >>
<< Bene…tu piuttosto che hai fatto? >>
Faccio spallucce e vado a prendere qualcosa di fresco da bere. Quando torno in salotto Zoe è seduta sul divano e Hayleen sta tornando di corsa dalla mia camera da letto
<< Dov’è lo zio Robert? >>
Sorrido alla piccola e guardo mia sorella di sottecchi sembra – anzi E’ – più curiosa di sua figlia.
<< E’ in missione segreta >>
Gli occhi di Hayleen si illuminano e mi parla nell’orecchio
<< E’ a sconfiggere qualche cattivo? >> Io annuisco mentre lei batte le mani soddisfatta poi torna a guardarmi contrariata << Però quando lo zio va in missione bacia sempre un’altra ragazza…Questo è brutto >>
Trattengo a stento una risata mentre la piccola incrocia le braccia al petto e fa il broncio e guardo mia sorella.
<< Tesoro, cosa ti ha detto la mamma sullo zio? >>
<< Che lo zio scherza…Però mamma è divertente!!! >>
<< Giusto!Llasciala fantasticare…tanto non c’è molta differenza fra Rob e Tony… >>
Mia sorella sbuffa
<< Voi due non siete molto affidabili con i bambini… >>
<< Rob è uno di loro…Ero io l’unica responsabile in quei week end >>
Sorrido ripensando ai fine settimana in cui io e Rob abbiamo fatto da badanti alla piccola Hayleen, poi torno a guardare mia sorella. Lei capisce e accende la televisione.
<< Guarda tesoro. C’è Spongebob >>
La piccola si siede in terra e si immerge nello schermo della tv, per un attimo guardo anche io la spugna gialla che sta parlando. Mia sorella mi passa una mano sul ginocchio destro mi fa sedere accanto a lei e mi guarda.
I suoi occhi chiari mi inchiodano e sento già che potrei parlare come un fiume in piena, ma Zoe mi precede.
<< Non si vuole impegnare, vero? >> Annuisco e lei riprende a parlare << Odio dovertelo dire, ma…te l’avevo detto >>
<< Non è vero che odi dovermelo dire>>
<< Hai ragione. >> Mi sorride contagiandomi << Ma sono la sorella maggiore ed è mio compito metterti in guardia… Conosco Robert è sempre stato un bambino in fin dei conti e lo sapevi anche tu…Insomma non è mai stato un rapporto facile e lo sapevi…E sapevi anche che prima o poi non ce l’avresti fatta più…L’unica cosa che mi incuriosisce è sapere perché ora? Che è successo? >>
<< In realtà niente…Fra noi è tutto…o meglio era tutto uguale… Non lo so, probabilmente è perché Tom e Iz erano così perfetti >>
<< Chi sono Tom e Iz? >>
<< Tom recita con Rob nel nuovo film e Iz era la sua ragazza >>
<< Era? >>
<< Si sono lasciati… >>
<< Ma hai detto che erano perfetti… >>
Guardo mia sorella e per un attimo non so che risponderle.
<< Per me erano perfetti. Dovevi vederli, sembravano te e David…A proposito come sta? >>
<< David sta benone…E giusto per la cronaca io e David non ci lasceremo, quindi non fare paragoni del genere >>
La guardo divertita e le faccio una linguaccia
<< Quanto sarai scema?! E’ ovvio che parlavo a livello di complicità, di affiatamento… >>
<< E come mai se erano così affiatati come dici si sono lasciati? >>
<< Lei non era più innamorata >>
Taglio corto, ma Zoe si insospettisce del mio comportamento
<< E che altro? >>
<< Credo di aver influenzato la decisione di lei…Insomma io le ho chiesto come poteva stare ancora insieme ad un ragazzo che non amava e lei dopo l’ha lasciato… >>
<< Ma lei non ti ha detto che è stato per quello che hai detto >>
<< Lei no, ma lui sì… >> Per un attimo il ricordo delle parole di Tom mi riporta il magone in gola, Zoe mi passa una mano sulla spalla.
<< Dovresti parlare con questa Iz…Se avete parlato di queste cose dovreste essere abbastanza amiche, anzi mi stupisco che tu non l’abbia già chiamata >>
<< Ci avevo pensato, ma… >>
<< Parlale! >>
Lo ordina e per un attimo vorrei ricordarle che non sono più una bambina, ma la verità è che ogni volta che sono con lei mi sento di nuovo piccola. Torno con lo sguardo a guardare Spongebob fino a che mia sorella non torna a parlare.
<< Con Rob come siete rimasti? >>
<< Bene…Credo…Insomma >> La guardo e sospiro << Mi manca da morire >>
Lei mi stringe a sé e mi carezza la schiena mentre io poggio la faccia sulla sua spalla.
<< Chiamalo…Sono sicura che anche tu manchi a lui >>
So che sta sorridendo mentre mi lascio lisciare i capelli. In quel momento mia nipote, che aveva smesso di guardare la tv e si era messa a cercare qualcosa per disegnare in mezzo alle mie foto di lavoro, si mette ad urlare.
Io e mia sorella sobbalziamo allarmate e sono io a raggiungerla per prima
<< Tesoro che è successo? Ti sei fatta male? >>
<< Zia…Tu sei cattiva? >>
<< Cosa? >> La guardo perplessa e da una parte tranquillizzata nel vedere che sta bene << No, certo che no >>
Lei mi mette una foto sotto il naso
<< E allora perché conosci lui? Lui è cattivo >>
Guardo la foto e scoppio a ridere
<< Mi dite che sta succedendo qui? >>
Ancora in preda alle risate le passo la foto Zoe la fissa poi prende un grosso respiro e senza staccare gli occhi dalla foto mi chiede
<< Questo figo chi è? >>
<>
La guardo continuando a ridere mentre Hayleen porta le sue manine ai fianchi
<< Mamma, lui è Loki ed è cattivissimo!! >>
<< Loki? Come il dio norvegese? >>
Mi guarda perplessa ed io finalmente riesco a smettere di ridere
<< E’ Tom… >>
<< Oh, il ragazzo perfetto! >>
<< Non si chiama Tom zia, si chiama Lokiiii >>
Sorrido a mia nipote mentre lei scocciata continua a fissarmi
<< Si somigliano, ma lui è un bravo ragazzo >>
Hayleen continua a fissarmi poco convinta ed io mi sposto verso la scrivania iniziando a scorrere le foto che ho fatto sul set. Alla fine trovo quella che stavo cercando. E’ una foto che ho scattato una sera che io e Rob siamo andati a cena da Tom e Iz i due ragazzi sorridono verso l’obbiettivo mentre tengono le braccia uno sopra le spalle dell’altro.
La porgo a mia nipote sorridendo.
<< Vedi? Sono amici con lo zio…se fosse cattivo non lo sarebbero giusto? >>
Mia nipote non sembra molto convinta, ma alla fine cede e torna a vedere la televisione mia sorella invece comincia a guardare i miei scatti sospirando ogni tanto.
<< E’ proprio un gran bel ragazzo! >>
<< Ma smettila! Sei una donna sposata >>
<< Gli occhi sono fatti per guardare…Quando me lo fai conoscere? >>
<< Mai! >>
Le rispondo facendole una linguaccia e non posso evitare di scoppiare a ridere al suo broncio.
Alla fine Zoe riesce a staccarsi dalle mie fotografie e mi racconta cosa hanno fatto lei e David in questi giorni e alla fine mi chiede se fra qualche giorno posso fare da babysitter ad Hayleen. Accetto di buon grado, mi piace sempre passare il tempo con la mia nipotina. Quando Zoe e Hayleen se ne vanno decido di prepararmi la cena, ma prima mi dirigo verso le foto che mia sorella ha guardato prima. Ricerco le due che voglio e le attacco al frigo con un paio di calamite e sospiro.
Prima o poi risolverò tutto questo casino.
E’ questo il mio pensiero mentre guardo me e Iz in una foto e Rob e Tom nell’altra.

IZ POV:


Il cellulare inizia a squillare sulla scrivania lo porto all’orecchio senza guadare chi mi sta chiamando troppo presa dal lavoro.
<< Pronto! >>
<< Ciao bellissima come stai? >>
<< Evans! >> Mi lascio andare rilassata allo schienale della sedia e porto le braccia dietro la testa mentre lui sbuffa << Come stai? >>
<< Io sto bene e mi sembra anche tu >>
<< Sì >>

Ed è vero.

Sto veramente bene non mi sentivo così da tempo e forse può essere brutto da dire, ma rompere con Tom e riprendermi la mia vita è stata una buona decisione.
<< Ne sono contento…Senti vengo subito al sodo, ti va di venire sul set? >>
<< Avevo detto a Chris che sarei venuta questo fine settimana >>
<< Sì, ma Chris non è con noi…O meglio lui arriverà Sabato >>
<< E voi dove siete? >>
<< Cleveland…Dai vieni e aspettiamo tuo fratello >>
<< Non so… >>
<< Chris ha detto che avresti risposto così, ma mi ha anche detto di dirti che Joss ha delle cose da chiederti >>
Non sono molto convinta tutta questa storia mi puzza, ma ho davvero voglia di cambiare aria e di vedere mio fratello. Alla fine con il lavoro e tutto non sono mai andata a trovarlo. Inoltre devo chiedere anche io dei suggerimenti a Joss e questa proposta cadrebbe a fagiolo.
<< Ok, sarò dei vostri >>
<< Ti aspettiamo in serata allora? >>
<< Sì >>
<< Bene, allora a dopo >>
<< Ah…Evans! >> Lo riesco a fermare prima che riattacchi << Chi c’è? >>
<< Mah…Io, Rob e Tom…Ciao! >>
<< Asp.. >>
Sposto il telefono e rimango a fissarlo. Dovrò rivedere Tom e senza Chris nei dintorni, maledetto Evans! La cosa mi mette ansia e non riesco a svolgere per bene il mio lavoro quindi decido di andarmene a casa. Affido le mansioni al mio socio e me ne torno nel mio appartamento. Una volta lì decido di chiamare Alexis è da un po’ che voglio farlo, ma non ho mai trovato il tempo. Seleziono il numero dalla rubrica del cellulare e mentre mi sdraio sul divano. Sorrido quando sento accettare la comunicazione dall’altro capo del telefono
<< Ehylà!! >>
<< Ciaoo!!! Come stai? >>
<< Abbastanza bene, tu? >>
<< Mai stata meglio >> C’è un attimo di silenzio dall’altro capo del telefono poi sento Alex cominciare a ridere << Che è successo? Che ho detto? >>
<< Niente…Sono contenta che stai bene. Mi ero peritata a chiamarti pensando che non fosse un buon momento per te… >>
<< Ah… >> Mi passo una mano fra i capelli e mi gratto la nuca per cercare di spiegare ciò che provo << No, sto bene…E comunque avresti potuto chiamarmi ugualmente >>
<< Non so…Mi sentivo un po’ in colpa >>
<< In colpa? E perché mai?! >>
<< Per te e Tom, mi pare ovvio… >>
<< E chi ti avrebbe messo in testa questa idea geniale? >>
<< In parte da sola, in parte Tom… Diciamo che si è sfogato su di me >>
<< Non lo sapevo!! Mi dispiace!! >>
<< Fa niente…Era comprensibile >>
<< Stasera se lo vedo mi sente! >>
<< Lascia stare…Non è niente, ad ogni modo, perché dovresti vederlo stasera? >>
<< Evans mi ha chiamata e mi ha chiesto di andare sul set e visto che avevo bisogno di Joss e avevo voglia di rivedere Chris… >>
Sorrido fissando il soffitto l’idea di tornare sul set mi mette allegria. Tolta la crisi con Tom quel periodo sul set mi sono divertita e sono contenta di tornare e rivedere tutto il gruppo. Dall’altro capo del ricevitore regna il silenzio per un attimo penso sia caduta la linea.
<< Alex sei ancora lì? >>
<< Sì…scusami…Bene son contenta per te…Salutami quei pazzi quando li vedi >>
<< Tu non vieni? >>
<< Non credo sia la mossa più azzeccata al momento…diciamo che sto ancora pagando le conseguenze delle mie decisioni…E poi devo lavorare >>
<< Pensavo avessi preso le ferie? >>
<< Avevo, ma ho deciso di tenere la mente occupata quindi fra una settimana parto per il Canada >>
<< Accidenti! Il Canada, che bello!! >>
Cerco di cambiare argomento, sento di averla rattristita con la notizia del mio ritorno sul set.
<< Non è la prima volta che ci vado e per rilassarsi è il posto ideale, magari mi aiuterà >>
<< Hai più sentito Rob? >>
Appena faccio questa domanda mi mordo la lingua. Complimenti per il tatto delicato sono proprio un elefante in queste situazioni. Alex sospira dall’altra parte del ricevitore.
<< Vorrei chiamarlo, ma non saprei che dire…Quindi no >>
<< Vuoi che lo controlli? >>
La sento sghignazzare e sorrido per non averle rovinato troppo il morale
<< Non ti preoccupare, però salutamelo…Mi manca molto >>
<< Immagino… >>
<< Già anche a te mancherà Tom suppongo >>
Per un attimo non so che rispondere.

Non me lo sono mai chiesto mi sono mantenuta occupata e ho rilegato il suo ricordo in un posto lontano nella mente. Adesso a domanda diretta dovrei dare una risposta diretta. Mi manca Tom? Mi mancano i nostri momenti d’intimità, ma mi manca lui? Forse. Non sono sicura di quel che provo se ci penso potrebbe anche mancarmi, ma se penso a questo fine settimana mi entusiasma dover rivedere gli altri, ma rivedere lui…Ne farei volentieri anche a meno. Non voglio rivederlo per paura di soffrire e farlo soffrire a sua volta. Cerco di spiegare questi pensieri ad Alexis che mi ascolta in silenzio dopo aver preso un respiro semplicemente mi dice
<< Forse devi vederlo per capirlo >>
Annuisco e il pensiero mi atterrisce.

Parliamo di altro del suo lavoro e del mio, ma entrambe siamo perse nei nostri pensieri. Alla fine è lei a chiudere la conversazione perché deve andare a fare la babysitter a sua nipote la saluto con la promessa di risentirci presto.
Quando rimetto il cellulare in tasca mi sento più leggera e più carica, anche se l’idea di rivedere Tom non mi entusiasma ancora sono più rilassata all’idea. Decido di preparare la mia valigia e di dirigermi verso l’aeroporto per raggiungere Cleveland.
Quando il mio volo atterra prendo un taxy e mi lascio scaricare sotto l’albergo di cui Chris mi ha lasciato l’indirizzo prendo possesso della mia camera e la sto per raggiungere quando nella hall incrocio un volto familiare.
<< Signor Stark >>
Mi avvicino sorridendogli e lui mi guarda sorpreso prima di sorridermi e abbracciarmi
<< La sorellina di Thor, come stai? >>
Mi allontano dal suo abbraccio per guardarlo negli occhi mentre sorrido ancora

<< Bene e tu? Ti trovo in forma >>
Lui si passa il dorso di una mano sulla spalla come a togliersi la polvere dalla camicia che porta e non posso non ridere per quel gesto
<< Sto bene, grazie >>
<< Chris mi ha chiamata oggi verso l’ora di pranzo >>
<< Lo so, ero con lui… >> Sorride smagliante << Io e Evans ci stiamo dando alla pazza gioia insieme in questi giorni >>
Sorrido ma poi mi sorge un dubbio
<< Ma non c’era anche Tom? >>
<< Il caro Tom è arrivato stamattina ed è in camera sua a farsi una doccia…Stanza 365 se lo vuoi raggiungere… >> Lo guardo fra l’imbarazzato e l’irritato e lui solleva le mani al cielo << Uscita infelice, scusa… >>
<< Fa niente… >>
<< Tu in che camera sei? >>
Guardiamo la placchetta attaccata alla chiave della mia stanza

<< 530…Sei un paio di piani sopra a noi, ma se vuoi venirci a trovare sarai la benvenuta >>

Mi guarda con sguardo malizioso e arrossisco mentre quegli occhi mi scrutano. Sono contenta di vedere che non è cambiato in questo mese e mezzo che non ci siamo visti. Per un attimo lo vedo diventare serio mi guarda in cerca di qualcosa e sotto quello sguardo sento le parole uscire dalla mia bocca con urgenza.
<< Ho sentito Alex dopo che Chris mi ha chiamata sta bene mi ha detto di salutare tutti… >> Lo vedo incupirsi e decido di aggiungere << Le manchi molto, sai? >>
Lui sorride amareggiato
<< Già…Potrebbe anche tornare se fosse così, non credi? >>

Resto a fissarlo senza poter dire qualcosa per giustificare Alex o per tirare su di morale lui.
<< Iz!! Sei arrivata!! >>

Dio benedica Chris Evans e la sua apparizione tempestiva dall’ascensore alla nostra destra. Lo abbraccio anche con troppo slancio felice di essere in salvo dal silenzio imbarazzante in cui eravamo finiti io e Robert, quest’ultimo ci guarda e dopo essersi scusato prende l’ascensore dal quale è arrivato Evans e se ne torna in camera. Chris scuote la testa guardandolo
<< E’ un po’ scombussolato…Ah voi donne, ci rovinerete un giorno! >>
Gli tiro una pacca affettuosa sulla nuca mentre lui sorride e torna ad abbracciarmi.
<< E’ bello rivederti >>
<< Lo è anche per me >>

 

Alex POV:

 

Arrivo a casa di mia sorella in perfetto orario e David mi dà un mega abbraccio mentre lo raggiungo sul pianerottolo.
<< Ciao piccola >>
<< Ciao David!! >>
<< Grazie per essere venuta a passare un po’ di tempo con la nostra piccola peste >>
<< Scherzi?! E’ sempre un piacere stare con la piccola lo sai >> sorrido al mio cognato poi lo guardo con più attenzione. E’ davvero uno schianto con il suo abito firmato e i corti capelli biondi leggermente tirati su dal gel, i suoi occhi verdi incrociano i miei e mi sorride facendo un giro su se stesso
<< Ho la tua approvazione? >>
<< Assolutamente, sei uno schianto! Ricordati che se un giorno di stuferai di Zoe ti prenderò io volentieri >>
Entrambi scoppiamo a ridere e raggiungiamo mia sorella che è seduta sul divano in un vestito nero molto elegante è terribilmente bella. Hayleen mi saluta con la mano mentre Zoe mi raggiunge e mi abbraccia
<< Ha già mangiato e le ho fatto promettere che dopo il film filerà a letto senza protestare >>
<< Perfetto e non preoccuparti >> sfodero il migliore dei miei sorrisi << Faremo le brave >>
<< Ne sono sicura… Ascolta prima di andare io e David dobbiamo dirti una cosa >>
Li guardo sorpresa continuando a sorridere mia sorella abbassa la voce

<< Forse sono di nuovo incinta >>
<< Waaaaaaaaaaaaa!!! Ma è meraviglioso!!!! >>
Entrambi mi sorridono contenti ed io li abbraccio di slancio, ma Hayleen che si è avvicinata a me con un DVD in mano, attira la mia attenzione e ricorda ai suoi genitori che devono andare; mi inginocchio alla sua altezza mentre lei mi mostra trionfante la copertita del cofanetto che tiene in mano…Thor…Cos’è un beffardo scherzo del destino? Bhè almeno non è un film con Rob, giusto?!
<< La mamma lo ha comprato stamani, lo guardiamo zia? >>
Mi volto sghignazzando verso Zoe
<< Lo ha comprato la mamma? >>
<< Lo voleva tanto… >>
<< Lo voleva Hayleen o lo volevi tu… >>
<< Lo volevano entrambe, te lo dico io…Se sarà un maschio dovrò lottare per non chiamarlo Thomas.. >>
Guardo David divertita mentre lui scuote la testa e Zoe incrocia le braccia al petto
<< Tanto avremo un’altra femmina me lo sento E comunque è un bel film, piace anche a te e poi è fatto da un bravo regista… >>
Sia io che David annuiamo guardandola seri fino a che lei non sbuffa e aggiunge
<< Non l’ho preso per Hiddles… >>
<< Hiddles? >>
Sollevo un sopracciglio guardandola perplessa e Zoe si illumina
<< Lo chiamiamo Hiddles, è molto più carino non trovi? >>
Faccio spallucce e vado a raggiungere mia nipote che si è già sdraiata sul divano con il telecomando in mano.
David e Zoe si avvicinano a baciare la loro bimba e poi dopo aver rinnovato le loro raccomandazioni escono per andare alla cena di beneficenza della compagnia di David ed io e Hayleen restiamo sole.
<< Posso dare il via? >>
<< Prima prendo del gelato che ne dici? >>
Mia nipote mi guarda con gli occhi che si illuminano vado in cucina per prendere il gelato e per scacciare Rob e Tom dalla mia mente… Finisco di preparare il gelato al cioccolato per me e Hayleen e decido di concentrarmi interamente su Chris ed il suo Thor.
Sì…Solo Chris Hemsworth ed i suoi muscoli.
Mi siedo accanto a mia nipote e lei dà il via al DVD…Oh, c’è anche Natalie Portman, perfetto. Chris e Nat avranno tutta la mia attenzione stasera.
Con questi buoni propositi mi immergo nel film, mia nipote si accomoda meglio sul divano lasciandomi lo spazio per tirare su i piedi e rannicchiarmi a mia volta. Porto il primo cucchiaio di gelato alla bocca e mi diventa fin troppo chiaro che i miei buoni propositi sono andati a farsi friggere dopo appena due scene. Alla cerimonia di incoronazione -poi fallita - di Thor lo scorgo in mezzo alla folla l’unico non completamente contento di tutto quel tripudio. Mi perdo seguendo la trama e mi entusiasmo piano piano per la bravura dei ragazzi, sono una sorpresa entrambi per me è la prima volta che li vedo recitare in assoluto e sono seriamente colpita. Mi fanno tremare il cuore e mi coinvolgono nella loro pena…

Sì…ok…

Mi FA tremare il cuore e mi coinvolge nella SUA pena… Adesso capisco perchè mia sorella lo ammira tanto… Cavolo! Scuoto la testa riconcentrandomi sullo schermo.
<< Allora io non sono niente più che un’altra reliquia rubata, relegata quassù fino a quando non potrò esserti utile! >>
<>
<>
<< Tu sei mio figlio, ho cercato di proteggerti dalla verità >>
<< Perché?! Perché i..io sono il mostro da cui i genitori mettono in guardia i propri figli la notte?! Bene tutto questo ha senso ora, perché hai sempre preferito Thor in tutti questi anni, perché nonostante tu affermi di amarmi… >>
<< Ascoltami >>
<< …Non potresti mai accettare un Gigante di ghiaccio sul trono di Asgard! >>
<< Zia, stai piangendo? >>
Mi riscuoto e mi passo una mano sotto l’occhio sinistro sentendo l’umido di una lacrima sulle dita mia nipote mi guarda preoccupata e mi affretto a sorridere
<< No, tranquilla…Ho solo sbadigliato >> Mi guarda poco convinta e le passo una mano fra i capelli << Guarda il film >>
<< Sai zia…forse Loki non è così cattivo… >>
Sorrido a mia nipote, so che l’ha detto solo perché ha visto la foto con Tom e le passo una mano fra i capelli è piccola, ma arriva a certe cose molto prima di noi grandi.

Quando si volta verso lo schermo mi strofino gli occhi con le mani. Sono decisamente troppo emotiva ultimamente… Però cavolo…Torno a fissare lo schermo e mi riconcentro fino alla fine del film. Hayleen si addormenta con la testa sulla mia spalla quindi non mi vede versare un’altra lacrima per Loki alla fine del film, né mi vede sghignazzare come una pazza alla scena dopo i titoli di coda. Mi diverto ad osservare le scene tagliate del DVD e poi mi decido a portare la mia nipotina nel suo letto le do la buonanotte con un bacio sulla fronte mentre lei mugola un buonanotte per cadere definitivamente nel mondo dei sogni.

Me ne torno stancamente verso il salotto e rimetto il DVD al suo posto nel cofanetto che mi rigiro fra le mani prima di prendere il mio telefono cellulare e sdraiarmi sul divano e col cofanetto appoggiato sulla pancia iniziare a muovere i pollici velocemente sullo schermo touch componendo un breve messaggio.
“ Ho visto Thor”
Semplice diretto e lo invio.

Aspetto cinque, dieci, quindici minuti e dopo essermi data della scema per aver fatto un’idiozia del genere mi metto a fare uno zapping svogliato alla tv, mi fermo su un canale di una radio e mi lascio cullare dalla musica.
(*)Sittin' on this white bed

It's not the right bed 'cause it's not our bed

All alone in this hotel room

Feels like a hell room 'cause it's not our room
I try to watch some TV

But it's not easy 'cause you're not near me

I'm just feelin' lonely, I wanna go home
So if you hear me singin' this song

I know you're out there singin' along

It's a love song

And it's the right song 'cause it's our song

Bene…Plain White t’s potrei odiarvi adesso…Per una sera ero riuscita più o meno a tenere Rob lontano dalla mia mente, invece eccolo di nuovo…Ogni canzone mi parla di lui. Sono combattuta dalla voglia di spegnere la tv e quella di perdermi nella familiare sensazione di assenza e di tristezza che il pensiero di Rob porta con sé… Chiudo gli occhi continuando ad ascoltare la melodia mentre il volto di Rob mi appare davanti agli occhi

 

Trying to kill all my time

All day and night time until it's our time

If I had it my way

Be on the highway straight to our driveway
I can't wait until I see you

And get to feel you and kiss the real you

You know I nee…

Il mio cellulare inizia a squillare facendomi sobbalzare e catapultandomi nel salotto di mia sorella, afferro l’apparecchio che si sta illuminando ad intermittenza sovrastando la musica proveniente dalla tv con la sua suoneria anonima e rispondo
<< Pronto? >>
<< Ciao, ti disturbo? Stavi dormendo? >>
Sgrano gli occhi e mi metto a sedere sul divano anche se quando ho risposto dovevo avere la bocca leggermente impastata e stavo per addormentarmi adesso sono completamente sveglia.
<< Affatto…Sto facendo da babysitter a mia nipote, ma dorme. Quindi non stavo facendo niente di particolare >>
<< Non sapevo che avessi una nipote…Quanti anni ha? >>
<< Tre, quasi quattro…E’ una piccola peste >>
Lo sento ridere dall’altro capo del telefono e mi ritrovo a sorridere a mia volta.
<< Ho letto il tuo messaggio. Scusa se non ti ho risposto subito, ma ero con gli altri… >>
<< Figurati, era solo una sciocch… >>
<< Ti è piaciuto? >>
<< Devo ammetterlo…Non mi aspettavo un film del genere…E’ bello >>
<< Mi fa piacere…Kenneth ne sarà contento >>
<< Ha fatto un lavoro meraviglioso, eravate…siete…Siete veramente bravi >>
<< Grazie >>
Credo di poterlo immaginare sorridere per i miei complimenti. Sento dei fruscii provenire dall’apparecchio e dopo un attimo di attesa mi azzardo a chiedere
<< Tom? Ci sei ancora? >>
<< Sì..sì…mi sono tolto la maglia e mi sono sdraiato a letto… >>
Ah.
Resto per un attimo allibita dalla sua sincerità…mia sorella se potesse sentirlo sarebbe già mezza morta.
<< Insomma… Come vanno le cose? >>
<< Oh, il solito sai…Giriamo…dormiamo e giriamo di nuovo… Tu invece? >>
<< Mi alterno fra il nuovo appartamento e la depressione >>
Cosa cavolo sto dicendo?! Ok, è la verità, ma proprio a lui dovevo dirlo? Lui che ce l’ha con me…O almeno dovrebbe.
<< Mi dispiace…Se ti consola anche io non sono al massimo delle forze…Come si dice…Mal comune… >>
<< Mezzo gaudio…Ma in questo caso mi dispiace anche per te… >>
<< Non è colpa tua >> Rimaniamo in silenzio entrambi e lo sento sospirare dall’altra parte della cornetta << A proposito di questo ti devo delle scuse per tutte quelle cose che ti ho urlato contro… >>
<< Sono io che ti dovrei delle scuse in realtà >>
<< No, sono stato eccessivo e tu non centravi niente…E poi non sapevo che anche tu e Rob…Insomma… Mi dispiace e ti chiedo scusa >>
<< Non ce n’è bisogno Tom, sul serio… >>
Lo dico, ma al contempo mi sento molto più leggera è come essersi tolte un macigno enorme dallo stomaco. Lui non ce l’ha con me, almeno una cosa l’ho risolta…
<< Sono rimasto sorpreso del tuo messaggio, ma mi ha fatto molto piacere che hai visto Thor >>
<< Te l’avevo promesso, no? >> Sorrido e lo ringrazio mentalmente di aver cambiato argomento. Torno a sdraiarmi sul divano e mi porto la mano libera sotto la testa << Inoltre volevo complimentarmi con te per Loki >>
<< Grazie… >>
<< Ti giuro che mi hai fatto piangere >>
Lo sento ridere mentre mi maledico. Ma che cavolo mi prende parlo senza freni, adesso?
<< Devo prenderlo per un complimento o faccio così schifo da farti piangere? >>
<< Dai, non fare lo scemo…Era un complimento…Sei stato una bella sorpresa >>
<< Come una sorpresa? Non avevi dedotto il mio talento dai nostri incontri? >>
<< Non si monti la testa signor Hiddleston, potrei rimangiarmi tutto >>
Entrambi scoppiamo a ridere e la sua risata è così spensierata che mi riscalda.
<< Alex… >>
<< Sì? >>

<< Quando mi darai le foto che mi devi? >>
<< Le vuoi sul serio? >>
<< Certo! >> Vorrei chiedergli se vuole anche quelle sue e di Iz, ma non riesco a trovare il coraggio lui mi precede << Anche quelle con Iz ha pur sempre fatto parte della mia vita e anche se adesso il rapporto non è il massimo, tornerà a farne parte >>Sorrido e lo ammiro per la sua sicurezza e un po’ lo invidio.
<< Quando ci vediamo? >>
<< Sarà dura…Io parto per il Canada fra poco >>
<< Canada, wow >>
<< Già…Ci resterò circa tre settimane e poi avrò solo il tempo per seguire un seminario di due settimane, per poi ripartire per Londra >>
<< Londra? >>
<< Già >>
<< Quindi sarai a Londra fra un mese circa? >>
<< Fra un mese e mezzo e ci resterò per una settimana >>
<< Allora potremmo vederci lì >>
<< Cosa? >>
<< Devo tornare in Gran Bretagna per lavoro…Più o meno le date dovrebbero coincidere…Bhè possiamo risentirci più avanti per sicurezza, ma a grandi linee direi che potremmo farcela, che dici? >>
<< Sì…certo >>
Sento scattare la serratura alla porta e saluto con una mano mia sorella e David.
<< Aspetta un attimo… >> parlo verso il ricevitore e mi volto verso Zoe << Sta dormendo come un angioletto >>
Mia sorella mi sorride e si sposta verso la camera di Hayleen mentre io riporto la mia attenzione al cellulare
<< Scusa…è tornata mia sorella dovevo dirle della piccola… >>
<< Non c’è problema >> Lo sento sbadigliare e sorrido
<< Dovresti andare a dormire anche tu, credo >>
<< Già…Anche se domani giriamo in notturna quindi potrei fare anche più tardi >> Per un attimo non so che rispondere non mi dispiacerebbe stare ancora a conversare con lui, ma mia sorella che è tornata dalla cameretta si è seduta accanto alle mie gambe e mi scruta come se dalle mie espressioni facciali potesse capire con chi sono al telefono. Lui sbadiglia di nuovo e scoppio a ridere.
<< Non mi sembri molto sveglio >>
<>
<< Non c’è problema anche io dovrei andare a dormire >>
<< Buonanotte allora e a presto >>
<< Buonanotte T… >> noto lo sguardo iper-curioso di mia sorella <<…Thom…as >>
Lui ride e quando finalmente riesce a smetterla mi risponde
<< Buonanotte Alex…is >>
Riattacco scuotendo la testa e dandogli dello scemo; mia sorella mi sta facendo una scansione a raggi X, poi si porta una mano alla bocca
<< Thomas? Quel Thomas? >>
Sollevo un sopracciglio e la guardo restando distaccata
<< Dipende da quale Thomas parli… >>
<< Alexis!! Se era Hiddles me lo devi dire!! Io DEVO sapere!!! >>
<< Forse... >>
Faccio spallucce e poi raggiungo David nella cucina sghignazzando fra me e me.
<< Dimmi piuttosto del mio futuro nipotino o nipotina >>

(*) la canzone che Alex ascolta alla tv è questa: http://www.youtube.com/watch?v=zjqCR8eZ0Xw

Ed eccoci qui!!! scusate il ritardo nella pubblicazione l'università s'è presa tutto il nostro tempo, ma adesso siamo tornate, speriamo di aggiornarvi più in fretta.

Alex ed Iz stanno reagendo in maniera molto differente alle loro rotture...Che ne pensate?

Inoltre abbiamo introdotto la famiglia della sorella di Alex, vedrete che avranno un bel ruolo, noi personalmente adoriamo Hayleen

Fateci sapere che ne pensate!! Grazie a chi legge, chie recensisce e a chi ha messo la storia fra le ricorda e le preferite, lo apprezziamo ed è importante per noi!!

Cocchi & Nihal_11

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Capitolo 10
*** Because the harder I try, the less we feel right for each other. ***


La canzone che ispira il titolo (e anche l’ultima scena del capitolo) è:Last Breath dei Plain White’s, se volete ascoltarla: http://www.youtube.com/watch?v=dsAczXW0mlA&feature=related

 

IZ POV:

Dopo essermi rigirata nel letto una ventina di volte decido che forse mi conviene alzarmi. Raggiungo il bagno strusciando i piedi scalzi sulla moquette blu della stanza ed entro in doccia l'acqua non sembra molto efficace contro il torpore che ancora mi pervade il corpo, ma nonostante tutto mi lavo e poi mi avvolgo in un asciugamano bianco extralarge su cui fanno bella mostra cucite in oro le iniziali dell'albergo in cui mi trovo. Lascio che la spugna morbida assorba le gocce d'acqua dal mio corpo mentre mi avvicino alla mia valigia e scelgo i vestiti per la giornata: maglietta celeste e un paio di jeans. Rimango in completo intimo mentre ritorno in bagno e armata di pettine cerco di domare i miei capelli. Quando riesco a lisciarli e sento le ultime gocce d'acqua scendere da essi e percorrermi la schiena afferro il Phon e li asciugo, poi mi dirigo verso il letto e finisco di vestirmi. Quando Finalmente sono pronta scendo al primo piano dove si trova la sala da pranzo arrivata sposto lo sguardo cercando qualche volto familiare, riconosco Kim che sta facendo colazione con Alan il cameraman, nonché suo ragazzo. Decido di andare ad occupare un tavolo libero sulla sinistra quando con la coda dell'occhio vedo una mano alzarsi e gesticolare nella mia direzione mi volto verso di essa per scoprire che appartiene ad Evans sorrido e mi avvicino al suo tavolo.
<< 'Giorno >>
<< Salve bella addormentata, dormito bene? >>
<< Assolutamente >>
Mi siedo e inizio a percorrere lo sguardo lungo il tavolo. Chris sta mangiando un cornetto, un bicchiere di aranciata fresca davanti agli occhi. Allungo una mano verso una sfoglia al cioccolato mentre continuo a cercare il mio amato...
<< Caffè!!!!>> Rob si ferma a guardarmi e solo in quel momento mi accorgo che di fronte a me si trova una tazza piena di yogurt con dei cereali al cioccolato inzuppati al suo interno << Buongiorno Iz >> faccio per alzarmi, ma lui solleva una mano e si siede al mio fianco poi si allunga verso di me per afferrare la tazza 
<< Non mi ero accorta che era il tuo posto... >>
<< Non è un problema >> Mi fa un occhiolino mentre si versa il caffè e poi me lo porge << Un problema era iniziare la giornata senza caffè!! >>
Si volta con fare accusatorio verso Chris che scuote la testa
<< Fa male bere troppo caffè! Ti rende nervoso>>
<< Stasera dovremo girare di notte, ho bisogno di caffeina Evans! >>
Mi ritrovo a sorridere mentre li guardo e addento la sfoglia estasiata dal suo sapore. Chris si accorge del mio sorriso 
<< Siamo di buon umore? >>
<< Sembrate una vecchia coppia sposata >>
Dono voce al mio pensiero e Robert scoppia a ridere mentre Chris mi guarda leggermente sconvolto poi Rob gli posa una mano sulla spalla 
<< Non fare quella faccia cara >>
<< Come cara?! Chi ha deciso che tu saresti l'uomo?>>
<< Bhè tanto per cominciare io ho la barba >> Rob si passa una mano sul pizzetto alla Tony Stark soddisfatto << E poi mi sembra ovvio che sono molto più bello di te >>
<< Questo non centra assolutamente niente e poi io ho questi >> 
Chris mostra i bicipiti sollevando la manica della maglietta grigia che porta e credo che la cameriera che sta sistemando il banco accanto al nostro abbia appena rotto una tazzina, Chris sghignazza << Col tuo pizzetto non fai questo effetto alle ragazze >>
<< Non ho certo bisogno del pizzetto o dei muscoli per fare quell'effetto... E comunque questo non cambia le cose, sono io l'uomo! >>
<< In base a cosa ?! La barba te la puoi tagliare, non vale! E poi esistono donne con la barba! >>
Rob lo guarda perplesso è sull'orlo delle risate proprio come lo sono io, ma questo non gli impedisce di aggiungere 
<< Non voglio sapere che tipo di donne frequenti >>
Chris scoppia a ridere scuotendo la testa 
<< Ma quanto sarai scemo?! >>
<< Non ti immagini neanche quanto, tesoro >>
Gli rivolge un occhiolino e Chris gli sorride e aggiunge mormorando
<< E poi sarei io la donna... >>
<< Bhè, sì! Io non volevo metterti in imbarazzo davanti ad Izzy, ma sappiamo entrambi chi è il più dotato fra noi >>
<< Già, sono io >>
<< Ti piacerebbe >>
Ho come l'impressione che la conversazione sia degenerata...Prendo un grosso sorso di caffè mentre Rob si volta verso di me
<< Secondo te chi è più dotato fra me e Evans? >>
Per poco non mi strozzo con il caffè inizio a tossire e quando riesco a riprendermi, grazie anche alle pacche sulla schiena che ricevo da Rob, riesco a chiedere
<< Chi è più dotato nella recitazione? >>
Rob mi guarda malizioso mentre Chris mormora un "sarebbe meglio e meno imbarazzante" 
<< Izzy, Izzy sappiamo bene tutti e tre che non mi riferivo alle doti recitative anche se è ovvio che lo batto anche in quel campo >>
<< Questo perchè sei più vecchio >>
<< Vecchio?! Io non sono vecchio! >>
<< Fare le cose da ragazzino non ti rende tale vorrei che lo capissi >>
Riecco la coppia sposata.
Scuoto la testa sghignazzando e sarei tentata di farglielo notare nuovamente, ma il mio telefono squilla catturando l'attenzione di tutti e tre. Lo estraggo dalla tasca e leggo il numero per un attimo penso all’ eventualità di non rispondere anche se mi dispiacerebbe alzo lo sguardo e incontro gli occhi di Rob, lui annuisce come se avesse capito e dopo aver afferrato la sua tazza prende un grosso sorso di caffè mentre rispondo
<< Alex, ciao! >>
Vorrei sembrare più entusiasta di sentirla, ma non posso fare a meno di guardare Rob e notare i muscoli del suo braccio iniziare ad irrigidirsi come quelli della mascella mentre stringe i denti. Non pensavo che la sua reazione fosse questa; non è triste è semplicemente arrabbiato. Sono sicura che peró non lo è con Alex, ma con sé stesso.
<< Iz? Ci sei? Ti sto disturbando? >>
<< Sì, sì ci sono...Sto facendo colazione...>>
<< Ah, mi dispiace...Volevo solo sapere come stavano andando le cose... >>
<< Bene, bene... Ieri son stata in camera a rilassarmi e adesso sto facendo colazione con Chris e Robert... >>
Per un attimo cala il silenzio anche dall'altra parte del ricevitore io non so che dire quando lei semplicemente dice
<< Proprio un pessimo tempismo... >>
<< Passamela! >> Sia io che Rob guardiamo Chris sorpresi
<< Era Chris quello? >>
<< Sì è Evans >>
<< Passamela, voglio parlarle >>
<< Vuole parlarti...>>
<< Ho sentito, vabbè io e te possiamo sentirci dopo...Forse è meglio >>
<< D'accordo...>> 
Porgo il telefono a Chris che dopo esserselo portato all' orecchio saluta Alex con un 
<< Ciao brutta traditrice te ne sei andata senza salutarmi! Che razza di modi sono?! >> 
Osservo Evans alzarsi e dopo avermi guardata mezzo secondo accennando a Rob si allontana col mio cellulare. Dopo che è sparito dalla mia vista sposto lo sguardo su Robert è ancora teso fissa il centro del tavolo senza vederlo realmente, lo sguardo perso dietro chissà quali pensieri. Mi ritrovo a spostare la mano verso la sua mi rendo conto di quello che sto facendo solo quando la mia pelle incontra il dorso della sua mano. Lui si volta a guardarmi sorpreso almeno quanto me di quel gesto ed io gli sorrido senza aggiungere altro; primo perchè non saprei che dire, secondo perchè penso che in alcune situazioni non ci siano bisogno di parole per far sentire a qualcuno che gli sei vicino. La sua mano destra si gira sotto la mia e i nostri palmi aderiscono mentre incrociamo le dita e finalmente anche lui sorride. Sta per dirmi qualcosa ma viene anticipato dall'arrivo dell'attore che mancava all' appello. Mi sento mancare l'aria quando i suoi occhi di ghiaccio incontrano i miei, sorpresi. Poi il suo volto si illumina in un sorriso.
<< Iz, che bella sorpresa! Non sapevo che saresti venuta a trovarci >>
<< Eh già...Sorpresa! >>
Rispondo poco convinta ancora scombussolata per il nostro incontro anche se sapevo che lui sarebbe stato così…Insomma che avrebbe tirato fuori il gentleman che c'è in lui. Mi rendo conto che si sarebbe avvicinato per salutarmi con un abbraccio, ma quando faccio per alzarmi mi ricordo che mi sto ancora tenendo per mano con Rob. Sposto lo sguardo verso le mani destre mie e di Rob che si stringono e lo guardo cercando di fargli capire che sto bene lui accenna un sorriso e mi lascia andare e io torno a guardare Tom alzandomi di fronte a lui. Lui ha lo sguardo spostato verso la mia mano e la fronte aggrottata in cerca di capire ciò che ha appena visto poi si volta verso di me sorridendo e ci abbracciamo. Devo ammettere che essere stretta di nuovo fra le sue braccia non mi dà le sensazioni che avrei pensato. Sentire di nuovo il suo odore mentre appoggio la faccia sulla sua spalla mi fa tornare alla mente ricordi dolci-amari che non mi fanno troppo effetto. Quando sciogliamo l'abbraccio entrambi siamo più consapevoli che non ci sarà altro fra di noi se non amicizia...Almeno questo è ciò che ricevo io dalle mie sensazioni...Niente batticuore, nessuna voglia di continuare a stringerlo a me, niente di niente. 
Torno a sedermi e finisco di bere il mio caffè mentre Tom si prepara il suo tea da perfetto inglese. Rob ha finito di mangiare, ma non sembra intenzionato ad alzarsi ed è lui ad interrompere il silenzio che si è creato
<< Sei pronto per stasera? >>
<< Oh, sì...Sono carico >>
<< Che girate oggi? >>
<< Loki cerca un po' di gente da far inginocchiare, ma arriviamo io e Cap e lo fermiamo >>
<< Ah... >>
<< Sarà divertente >>
Tom sorride soddisfatto mentre inzuppa un biscotto nel suo tea e Rob lo guarda divertito 
<< Già, piccolo cervo >>
Rob sghignazza alla sua stessa battuta e poi mi guarda serio io gli sorrido a mia volta mentre rimetto a posto la tazza vuota.
<< Io andrei a lavarmi >>
Mi alzo dal tavolo guardando i due ragazzi, Tom annuisce e riprende a mangiare, Rob invece si alza a sua volta.
<< Anche io devo finire di prepararmi... >>
Insieme usciamo dalla sala da pranzo  e, sotto lo sguardo curioso di Tom,  raggiungiamo l' ascensore 
<< Grazie per prima >>
Guardo Rob sorpresa mentre il "dlin" dell' ascensore ci avverte del suo arrivo lui fa entrare prima me e poi preme i pulsanti del mio piano e poi del suo
<< Grazie per cosa?>>
<< Mi hai fatto sentire la tua vicinanza...sarò anche infantile ma ad alcune cose ci arrivo...L'ho apprezzato >>
<< Figurati...Anche tu hai fatto lo stesso poco fa, no? >>
Sorrido accennando al fatto che non voleva lasciarmi la mano quando è arrivato Tom
<< Non mi è sembrato male come incontro...>> 
<< No…infatti...>> sorrido sollevata e quando vedo il suo sguardo di nuovo pensieroso mi decido a parlare << Io credo che dovresti chiamarla...>> Lui fa una smorfia, ma non mollo e continuo a parlare << Non hai niente da perdere e potrebbe tornarti il sorriso, non credi? >>
<< Non saprei...Da una parte hai ragione, ma dall'altra so che non posso dirle ciò che vuole sentirsi dire... >>
L'arrivo al mio piano mi impedisce di approfondire l'argomento, saluto Rob e torno in camera.

ALEX POV:
Mi trascino dietro la trolley mentre mi avvicino al check in del mio volo, aspetto in coda il mio turno, una coppia davanti a me parlotta complice e mi ritrovo a sorridere amareggiata quando la ragazza si alza sulla punta dei piedi e posa le labbra su quelle di lui, velocemente ma con dolcezza mentre lui sorride. Di nuovo quella sensazione alla bocca dello stomaco. Sospiro consegnando la valigia all’hostess di terra che mi sorride gentile, abbozzo un sorriso e mi vado a sedere nel terminal in attesa dell’aereo.
Le vetrine dei negozi con i loro prezzi tax free non mi attirano più di tanto, la telefonata che ho fatto ad Iz stamani invece di tirarmi su di morale mi ha abbattuta completamente. Son stata contenta di sentire Chris, mi mancava, ma non mi ha fatto per niente piacere sentire quello che aveva da dirmi. Da quando sei andata via Rob non è più lo stesso, parla poco, spesso è intrattabile… Lo so che Chris dice così perché vuole bene ad entrambi, ma cosa potrei fare io per farlo stare meglio?
Potrei tornare da lui e seppellire tutti i miei sogni…So che potrei farlo, una parte di me sarebbe disposta a correre da lui anche adesso, lasciando stare il volo per il Canada e andare da lui a Cleveland, ma un’altra parte di me, quella a cui adesso voglio e devo dare ascolto continua a dirmi che devo andare avanti, che adesso che ho quasi trentatre anni non posso stare dietro a lui come quando ne avevo venti, se non anche meno…Siamo adulti e dovremmo comportarci da tali, giusto? Sospiro prendendomi il volto fra le mani, il mio cellulare inizia a squillare e dopo averlo estratto dalla tasca me lo porto all’orecchio.
<< Pronto! >>
<< Dopo tutto questo tempo che non ci sentiamo mi aspettavo più una cosa del tipo ‘Oh mio Dio, Rob!! >> Spalanco gli occhi fissando il pavimento fra i miei piedi.
<< Rob? >>
<< Chi altri sennò? >>
Un sorriso mi si affaccia sul volto mentre il cuore mi accelera nel petto
<< Come mai…Perch…Come stai? >>
Lo sento sghignazzare dall’altra parte del telefono
<< Sto bene…E sorprende anche me aver trovato il coraggio di chiamarti… >>
<< Non volevo…Scusa…Non me lo aspettavo, davvero… >>
<< Già… >>
Lo sento respirare e vorrei con tutto il cuore che non ci dividesse uno stupido apparecchio telefonico.
<< Come vanno le cose a Cleveland? >>
<< Oh…bene…bene…Sai stamani dopo che hai chiamato Iz…Non lo so…Mi sono detto che magari potevo anche smetterla di fare l’idiota e chiamarti… >>
<< Non sei un idiota…Capivo il tuo silenzio… >>
<< Già, ma io non capivo il tuo….Quindi… >>
<< Bhè credevo che fosse meglio così… >>
<< Meglio per chi? >>
Lo sento iniziare ad irritarsi e mi mordo il labbro inferiore fin troppo consapevole che la risposta che dovrei dargli è che era meglio per me…
<< Mi dispiace >>
<< Anche a me… >> Prende un grosso respiro e lo immagino passarsi il dorso della mano sotto il mento << Forse ho sbagliato a chiamarti…Tu volevi spazio e… >>
<< No, hai fatto bene…Mi ha fatto piacere…Sul serio >>
Ed è vero, se potesse sentire quanto mi batte il cuore non lo dubiterebbe, se solo riuscissi a farglielo capire.
<< Ok, allora… >>
Un hostess si ferma al mio fianco e mi chiede se sono in attesa del volo per Vancouver, quando annuisco lei mi invita ad accomodarmi dato che lo hanno già chiamato.
<< Rob, hanno chiamato il mio volo…Non me ne ero neanche accorta… >>
E’ ancora questo l’effetto che mi fai, vorrei aggiungere, ma non lo faccio quando lo sento sospirare di nuovo.
<< Non voglio farti perdere il tuo volo…Spero di risentirti presto… >>
<< Lo spero anche io >>
<< Allora riattacco… >>
<< Ok… >> Resto comunque in linea aspettando che lui chiuda la conversazione, sembriamo in un limbo entrambi, tutti e due in attesa di una frase dell’altro.
<< Alex… >>
<< Sì? >>
<< Io… >> Il mio cuore rallenta quando lo sento di nuovo prendere un grosso respiro, lo capisco dal tono della voce che vuole dirmi qualcosa di serio. Mi sforzo di non dare ascolto alla vocina speranzosa nella mia testa che continua a ripetere quasi come una supplica “dimmelo...Rob, ti prego dimmelo”.
<< Stammi bene >>
chiudo gli occhi e sento una lacrima percorrermi la guancia sinistra non la fermo, al contrario sollevo la testa e accenno un sorriso
<< Lo farò…Stammi bene anche tu >>
Stavolta riattacco, non aspetto. Non ho più la forza.

IZ POV:
Lo vedo buttare con violenza il cellulare contro la poltrona vuota che è di fronte a lui e poi colpirla con un piede spostandola leggermente dalla sua posizione iniziale. Lo osservo mentre si prende il volto fra le mani e sento l’impulso di andare lì a cercare di consolarlo, ma non so neanche da che parte cominciare. Mi guardo intorno, Chris e Tom sono fermi a parlare con dei membri della troupe vicino alla reception. Prendo un grosso respiro e lo raggiungo, prendo posto sulla poltrona che ha da poco preso a calci e prendo il suo telefono fra le mani.
<< Che ti ha fatto questo povero cellulare per essere trattato così… >>
<< Izzy, non è aria… >>
Mi parla da dietro le mani, la sua voce mi arriva leggermente soffocata, ma lo sento ugualmente che trema.
<< Rob, ascolta… >>
<< Cosa dovrei ascoltare?! >> Mi urla contro inchiodandomi allo schienale della poltrona col suo sguardo << E’ stato il tuo geniale suggerimento di telefonarle a causare tutto questo! >>
<< Mi dispiace…Io non credevo… >>
<< Ma alla fine chi prendo in giro? Io non sono capace di amare, io combino sempre e solo casini nella mia vita, non sono riuscito neanche a tenermi stretta l’unica donna che riuscisse a vedere in me qualcosa di più che un attore o un uomo da salvare… >>
<< Smettila! >> Stavolta sono io ad urlare e lo sorprendo, ma non mi fermo << Chiunque è capace di amare e tu ami, tu sei innamorato di Alex, tu la ami, altrimenti non staresti in queste condizioni. Hai semplicemente una stupida paura di ammetterlo! E non facendolo potresti perderla, ma per questo motivo dovresti combattere questo timore, non credi? E poi non è vero che è l’unica che ti vede come l’uomo che sei, chiunque che ti sta intorno e che possa dire di conoscerti almeno un po’ potrebbe vedere che uomo meraviglioso sei. >>
Lui sbuffa e lo guardo male << Nonostante tu sia un gran testone e in questo momento non abbia molta autostima in te stesso, sei forte, stai mantenendo il sorriso e continuando il tuo lavoro per non guastare gli equilibri, sei divertente. Sei dolce. Sei brillante. E nonostante tu abbia i tuoi problemi mi sei stato accanto e mi hai dato la tua forza ed il tuo appoggio per affrontare Tom, sei speciale. >> Lui mi guarda di sottecchi, i suoi occhi sono ancora leggermente lucidi, ma almeno non sono più velati di tristezza. Prendo un grosso respiro e abbozzo un sorriso. << Quindi non provarti più a dire che sei uno che combina solo casini >>
Finalmente mi sorride e il cuore mi rimbalza in gola per la felicità di essere riuscita a calmarlo almeno un po’
<< Somigli molto a tuo fratello… >>
<< E questo che centra adesso? >>
<< Sembravi lui… >>
Lo guardo aggrottando la fronte e lui sghignazza
<< Lui fa sempre le paternali a tutti…Tua nipote… >> Si mette le mani fra i capelli, fingendosi sconvolto << Avrà vita difficile con un padre ed una zia così… Per fortuna avrà un padrino fichissimo >>
<< E saresti tu? >>
<< Certo! Chi altri sennò? >>
Scoppio a ridere alla sua faccia perplessa e lui mi spettina i capelli prima di abbracciarmi. Resto immobile per un attimo prima di cingerlo anche io per un istante. Quando si allontana i nostri sguardi si incrociano e il cuore mi torna in gola.
<< Grazie >>
Posa le labbra sulla mia fronte prima di raggiungere gli altri alla reception, rimango ferma a guardarlo stringendo il suo telefono nella mano sinistra, premo il pulsante centrale per osservare l’ora prima di raggiungere il gruppetto.
La foto di lui e Alex impostata come sfondo equivale ad un cazzotto in pieno stomaco, respingo quella sensazione meglio che posso prima di raggiungere la reception a mia volta e rendere l’apparecchio al suo proprietario, mentre da dietro vengo abbracciata da Evans.

 

Ed eccoci qui…
Rob e Alex non ci capiscono più nulla e Elizabeth ancora meno, o sbaglio?
E sì, ho dato un po’ di spazio ad Evans che se lo meritava xD
So che ci sono un sacco di sostenitrici di Robert e Alex che in questo momento mi stanno odiando sul serio, chiedo scusa!!
Vedremo come si evolveranno le situazioni…
Fateci sapere che ne pensate è sempre bello vedere che riceviamo recensioni, visto che stiamo sudando sette camice su sta storia xD
Al prossimo capitolo, grazie a tutti quanti!!!
Cocchi & Nihal_11

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Capitolo 11
*** All I wanna do Is trade this life for something new ***


 
IZ POV:
Seduta sulla solita cassapanca in un angolo dello studio, sto guardando i ragazzi recitare. In albergo i bagagli sono pronti e domani parto per Vancouver, sono riuscita ad organizzare tutto senza far insospettire Alexis ed ho ottenuto la parola di tutti che non glielo avrebbero detto. Ripenso alla discussione che ha avuto Rob con Alex l'altro giorno per telefono e inevitabilmente il mio sguardo si perde su di lui nei panni di Iron Man; mi piace tantissimo come interpreta il suo ruolo e le sue espressioni sono davvero divertenti. Da come recita non si direbbe che nasconde così tanta rabbia e tristezza; sorrido divertita ad una sua battuta, lui se ne accorge e mi fa l'occhiolino di risposta. Appena ha finito mi raggiunge e mi sorride
<< Ti diverti? >>
<< Si, siete fantastici >>
<< No, sono io che sono fantastico >>Lo guardo dal basso ridendo, “è vero” mi verrebbe da rispondergli, ma poi scuoto la testa e torno a guardare Joss che sta rivedendo la scena appena girata al computer.
<< Vorresti dire che non è vero? >> Mi chiede e torno a guardarlo.
<< Non mi permetterei mai >>
<< Ah ecco >> soddisfatto sorride e si siede accanto a me.
Tra noi scende il silenzio per un attimo, mi domando se sia il momento o se sia giusto domandargli come sta dopo lo sfogo dell'altro giorno nella hall dell'albergo. Alla fine prendo coraggio
<< Stai bene? >>
Lui mi guarda e vedo che non è arrabbiato per la domanda, già per questo tiro un sospiro di sollievo; mi accenna un mezzo sorriso << Si tira avanti >>
Vorrei dirgli altre cose, altri incoraggiamenti o comunque qualcosa per ribadirgli la mia vicinanza, ma non voglio sembrare ossessiva perciò mi limito a sorridergli. Lui ne coglie il vero significato, così che anche il suo si allarga in un sorriso vero.
<< Ehy Rob c'è il cambio costume, ti cercano >>
Mio fratello interrompe il nostro contatto visivo e Robert si alza stirandosi goffamente la schiena per via del costume di scena << Grazie Chris, non ne potevo più di questa armatura >> si volta un'ultima volta verso di me e dopo avermi fatto l'occhiolino se ne va dal costumista.
Chris lo osserva allontanarsi e poi si siede accanto a me con sguardo curioso. Io me ne accorgo e siccome non sopporto di essere fissata a lungo gli domando << Che c'è? >>
<< Tu... >> Si limita a dire mentre mi scruta.
<< Io? >> Chiedo senza curiosità.
<< Cosa c'è con Robert? >>
<< ÈH!? >> Alzo il tono di voce per la sorpresa della domanda.
<< Lo fissi e lui ti fa gli occhiolini. C'è qualcosa? >> Rimango sorpresa dalle parole di mio fratello, non credevo di fissarlo così tanto e per un attimo ho paura di stare arrossendo, ma riesco a mantenere il controllo.
<< Chris non dire cavolate. Vi osservo tutti, mi piace come recitate e lui gli occhiolini li fa a tutti, non solo a me. Non c'è proprio nulla >>
<< mmm >> Questa risposta non lo soddisfa per niente.
<< No, Chris nessun 'mmm' non c'è niente punto e basta. È l'ex della mia migliore amica e cerco di aiutarlo per quel che posso e poi c'è ancora Tom... >>
Ok questa è quasi una scusa bella e buona. Anche se da un certo punto di vista attendibile. È vero che ho realizzato che con Tom è finito tutto, non c'è più sentimento, almeno non quello necessario ad una coppia per stare insieme; però veramente non so se sarei già pronta ad impegnarmi di nuovo, credo di no, figuriamoci poi farlo sotto gli occhi di Tom. Evidentemente però è una scusa valida per Chris che sembra credermi abbandonando lo sguardo curioso e quasi accusatorio.
<< Okey, scusa... >>
<< Scuse accettate... >> Mugolo per non dargli troppa soddisfazione.
<< Pensi che te e Tom tornerete insieme? >>
Questa è l'ultima domanda che mi sarei mai aspettata. Ma so già come rispondere.
<< Non credo, no. >>
Il regista mi viene in aiuto chiamando a sé gli attori, così Chris si alza e dopo avermi dato un bacio sulla fronte si allontana. Devo stare attenta a lasciarmi andare in certi pensieri se c'è mio fratello attorno, mi conosce troppo bene.
Mi soffermo a guardare Tom, cosa che ultimamente ho sempre evitato di fare, così che mi fa uno strano effetto. Ripenso ai primi giorni dopo che abbiamo rotto ed a quando sono tornata a casa mia, per la prima volta dopo tanto tempo mi sono sentita veramente sola e le prime sere mi sono lasciata sovrastare dalla tristezza e dalle lacrime, così sento un pizzico di malinconia affiorarmi; poi ripenso anche ai giorni che sono seguiti, a come mi sono buttata nel lavoro e nello studio senza soste, cercando di tenere la mente sempre occupata e di come, alla fine, certi pensieri hanno smesso di occuparmi la testa. Adesso più lo guardo più mi rendo conto di aver preso la decisione giusta: non sento più le farfalle nello stomaco come succedeva le prime volte che lo guardavo.
 
 << Hai dei ripensamenti? >>
La domanda mi coglie di sorpresa. Io e Robert siamo nella hall dell'albergo ad aspettare che gli altri scendano per la cena.
<< Riguardo cosa? >>
<< A Tom, ovviamente. Ho notato che lo fissavi oggi >> Afferma come se fosse la cosa più palese del mondo.
<< Ah...no, nessun ripensamento >> Rispondo piatta, lui mi scruta poco convinto.
<< Sicura? Non ci sarebbe niente di male... >>
<< No, davvero. Mio fratello oggi mi ha chiesto se c'era qualche possibilità che io e Tom tornassimo insieme e gli ho risposto di no. Lo guardavo per vedere se mi sbagliavo, se mi tornavano le farfalle nello stomaco come le prime volte, ma non si sono fatte sentire >> Rispondo tutto d’un fiato sotto il suo sguardo.
<< Farfalle nelle stomaco, eh? >>
<< Bhè…Sì… >> rispondo imbarazzata << Sai quella sensazione alla bocca dello stomaco… >>
<< Sì, sì ho capito… >> Rob sorride << Io mi fido più del battito accelerato del cuore >>
Si passa una mano fra i capelli e vorrei sapere che cosa gli sta passando per la testa perché per un attimo mi guarda in maniera strana e abbozza un sorriso, poi inizia a tamburellare la mano sul bancone ed è solo l’arrivo di mio fratello che riesce a farlo smettere e tornare al suo atteggiamento di sempre.
 
ALEX POV:
 
Sono a Vancouver già da una settimana e devo dire che mi sento un po’ meglio, forse è perché Zoe e Iz non mi permettono di abbattermi con le telefonate di ore ed ore che mi fanno o forse perché davvero sento che sto facendo qualcosa per me finalmente. Mi sto rilassando, nonostante il girare per la rivista mi faccia tornare all’appartamento che ho affittato per queste due settimane sempre stanca morta.
Tant’è non penso a Robert, l’ho rilegato in un angolo sperduto della mente e anche del mio cuore e cerco di andare a visitare il suo ricordo il meno possibile. Mi sento meglio e sono sempre più convinta che la distanza che ho messo fra noi sia la cosa migliore in assoluto. Oggi sono particolarmente di buono umore non sono mai giù per il mio compleanno e, anche se non potrò festeggiarlo con nessuno trovandomi qui, sono comunque felice. Scatto una foto dello skyline della città mentre il vento mi sferza il viso e la salsedine mi tira la pelle, il motoscafo su cui mi trovo sta percorrendo il tragitto che di solito svolgono i battelli per i turisti; il guidatore mi chiede se si deve fermare per permettermi di fare qualche scatto mi avvicino al suo posto per evitare di urlare.
<< Non è necessario grazie, ma conosce delle insenature particolari? >>
Lui mi sorride e dopo avermi strizzato l’occhio aggiunge
<< Lasci fare a me signorina >>
Ritorno al mio posto scattando qualche fotografia fino a che il motoscafo non rallenta e l’uomo mi invita a guardare con attenzione verso il largo. Fisso la distesa d’acqua davanti ai miei occhi, all’improvviso in quello specchio azzurro vedo qualcosa. Un sorriso mi si affaccia sul volto e porto la camera all’occhio mentre scatto una serie di istantanee ad una coppia di delfini che salta fuori dall’acqua.
Come sono liberi, anelo a quella libertà anche io e adesso per la prima volta sento davvero di averla; quando stavo con Robert mi sono sempre preoccupata di come potesse stare lui e sentivo sempre il bisogno di tornare indietro; adesso senza essere trattenuta da lui sono più libera e la sensazione è meravigliosa.
<< Sono bellissimi >> Il capitano porta la mano sulla tesa del suo berretto ed io gli scatto una fotografia. Mi piace l’effetto che il sole dà alla sua barba bianca e alla sua pelle segnata dal mare, sembra il classico marinaio dei romanzi.

<< Lieto di esserle stato utile >>. Mi sorride ed io torno a scattare fotografie, fino a che non mi riporta a terra.
Decido di passare il resto della mattinata lungo il porto perdendomi dietro al chiacchiericcio dei pescatori che tornano da una nottata di pesca.
Il mio telefono vibra nella tasca dei pantaloni lo afferro ed apro il messaggio
“ Tanti auguri bellissima!!! Ricorda che devi tornare a trovarci presto!! Un abbraccio Clark, Scarlett, Jeremy & Mark”
Sorrido e rispondo al messaggio. Quanto avrei voglia di rivederli ed abbracciarli tutti, uno per uno. Mi mancano molto. Sorrido e penso che è sempre così, quando si è “costretti” a convivere per un certo periodo di tempo con delle persone che sia una settimana o un mese, si lega molto di più di quello che si possa fare con un rapporto normale. Ci si ritrova ad affrontare una quotidianità e questo porta a dei legami necessari e forti. Magari dopo che sono stata a Londra potrei anche andare a trovarli…
I pensieri vengono interrotti da una telefonata sorrido quando riconosco il numero
<< Pronto! >>
<< Auguri ziaaaaaaaaaaaa!!!! >> Scoppio a ridere mentre la voce squillante di Hayleen mi rende quasi sorda da un orecchio. << Che fai?? Hai ricevuto dei regali? Hai visto gli orsi polari? >>
<< No, ma ho visto dei delfini >>Mia nipote urla di gioia dall’altro lato del cellulare ed inizio a pensare che stia veramente cercando di rendermi sorda << Quando tua madre ti lascerà venire con me torneremo a vederli, ok? >>
<< Sììììì!! Mamma!!!! Voglio vedere i delfini con la zia!! >>
Scoppio a ridere mentre sento mia sorella urlare qualcosa a mia nipote. Sicuramente le avrà detto che se lo può scordare….
<< Zia, ti passo papà devo andare…Ciaoooo!! >>
Saluto Hayleen e David arriva al telefono
<< Auguri cognatina >>
<< Grazie mille!! >>
<< Come va al grande Nord? >> Mi chiede ed io scrollo le spalle sorridendo.
<< Sai benissimo che è stupendo >>
<< Eh, sì…io e tua sorella dovremmo tornarci… >> Afferma e so esattamente dove sono andati a parare i suoi pensieri.
<< Sì…e magari concepire un bel nipotino maschio questa volta >>
Lo sento sghignazzare e sinceramente anche io reagirei in quella maniera se avessi concepito la mia prima figlia proprio qui in Canada durante il viaggio di nozze.
<< Faremo il possibile…Ad ogni modo mi fa piacere sentirti così pimpante >>
Non so che rispondergli e mi limito a sorridere, David mi capisce sempre al volo ed è per questo che gli voglio tremendamente bene << Ti passo tua sorella sennò mi stressa, più del solito… >>
<< Io non stresso proprio nessuno!! >> La sento accusare David poi inizia a parlare con me mentre io sto pensando che in realtà stressa sempre tutti quanti << Auguri sorellina! >>
<< Ciao Zoe, grazie…Come stai? >>
<> Mi chiede anche troppo apprensiva per i miei gusti.
<< Perfetta forma, questo posto è magico, lo sai… >> Cerco di tranquillizzarla, anche perché sto davvero bene.
<< Sì, è vero! Mi raccomando stasera vedi di svagarti un po’…Non voglio che quello scemo di Rob ti continui a far deprimere… >>
<< Dai Zoe…>> Inizio a lamentarmi, ma lei mi interrompe.
<< Io non voglio che tu lo giustifichi…Lui sa che ne penso io ed è scemo >>
Sollevo gli occhi verso il cielo e faccio una smorfia, non ho voglia di parlare di Robert, voglio rilegarlo nel suo angolino e lasciarlo lì… Ma l’ultima frase di mia sorella mi fa benissimo capire che si sono sentiti, chissà cosa si saranno detti…Conoscendo Zoe non si sarà risparmiata e non ho affatto voglia di sapere.
<< Possiamo parlare di altro? >> Chiedo speranzosa.
<< Ok, notizie di Hiddles? >>
Scuoto la testa sorridendo fra me e me, mia sorella ha un buon modo di capirmi e cambiare le conversazioni a suo favore.
<< Sta bene… >>
<< Salutamelo quando lo senti… >>
<< Zoe, non sa nemmeno chi sei >> Le faccio notare.
<< E tu spiegaglielo! >> Risponde tranquilla come se fosse la cosa più logica di questo mondo.
<< Com’è che oggi che è il mio compleanno e dovrei ricevere io i regali, tu me ne richiedi uno? >> Cambio argomento.
<< Noi te lo abbiamo fatto il regalo…Non è colpa mia se sei all’estero!! >>
<<  Che mi avete regalato? >> Ed ecco fuori la bimba che è in me.
<< Lo scoprirai quando torni >>
<< Daiiii…Un indizio!! >>
<< E’ blu! >>
<< Wow…adesso ho solo un migliaio di opzioni… >> Rispondo ironica e mia sorella ride.
<< E’ proprio quello il bello…Adesso dobbiamo andare a pranzo dalla madre di David. Ci risentiamo domani, mi raccomando festeggia!! >>
<< Farò il possibile >>Lo dico guardando il cielo e sorridendo e ci credo davvero, anche se sono da sola e per la prima volta nella giornata questa cosa mi pesa. Non faccio in tempo a rimettere il telefono in tasca che squilla di nuovo
<< Pronto? >>
<< Aleeeeex!! >> Sorrido alla voce allegra di Elizabeth.
<< Ciao Iz!! Come stai? >>
<< Bene, bene…Ascolta sei ancora in pieno mare? >> Aggrotto la fronte a questa domanda.
<< No sono al porto, perché? >>
<< Capisco…ok, e dimmi c’è uno yacht nero ed enorme vicino a te? >>
<< Iz ma che stai farneticando? >>
<< Rispondi e basta!! >> Mi guardo intorno ed effettivamente ad un centinaio di metri alla mia sinistra spicca un colosso scuro accanto ad una piccola imbarcazione a vela bianca, di fronte ad essa si trova una ragazza zaino in spalla ed un cappellino con la tesa in testa, sta parlando al telefono. Stringo gli occhi per cercare di vedere meglio e faccio qualche passo nella sua direzione ripetendomi che è impossibile anche l’altra ragazza si volta verso di me e intravedo una coda bionda spuntare da sotto il cappello e lei solleva la mano libera salutando e saltellando mentre al telefono sento la sua voce.
<< Sorpresa!! >>
Accelero il passo e l’abbraccio di slancio facendole quasi perdere l’equilibrio.
<< Iz!!Che ci fai qui!? >> La guardo negli occhi mentre la tengo per le spalle, quasi ho paura che sparisca.
<< Non potevo lasciarti da sola per il tuo compleanno! Mi pare ovvio…Porto regali e alcol, che ne dici? >> Afferma con un sorriso.
<< Dico che sei la migliore! >>
Torno ad abbracciarla e a sorridere con lei qui posso davvero riuscire a divertirmi davvero.
IZ POV:
E’ stata una faticaccia organizzare il lavoro ed il viaggio senza insospettire troppo Alex, ma alla fine ce l’ho fatta! Ed ho anche avuto la fortuna di scendere dalla navetta che porta dall’aeroporto al porto vicino a dove si trovava lei; volevo andare direttamente al suo appartamento, ma quando l’ho vista passeggiare al telefono ho colto la palla al balzo. Dopo aver girato un po’ per Vancouver e aver parlato di tutto e di più, eccetto i ragazzi. Siamo andate a cena fuori e dopo una scorpacciata di pesce adesso siamo nel suo appartamento e lei si sta facendo la doccia mentre io sono sul suo divano e faccio distrattamente zapping alla tv. E’ davvero carino qui e ho trovato Alex in ottima forma mi sembra che sia di buon umore cosa che avevo appurato anche al telefono, ma anche se non parla di Robert lo so che ogni tanto ci pensa e per questo non so come affrontare l’argomento. Il telefono di Alex si illumina e suona sul tavolino, la voce di lei mi arriva dal bagno.
<< E’ un messaggio…Me lo leggi per favore? >>
Afferro il telefono e sblocco la tastiera il messaggio si apre in automatico, rimango sorpresa a guardare lo schermo, poi inizio a parlare ad alta voce
<< Sono gli auguri di Tom…E chiede se sarai a Londra il 5… >>
Alex mi raggiunge strofinandosi i capelli in un asciugamano
<< Sì, dovrei esserci… >> Poi mi guarda e il sorriso scompare dal suo volto quando i nostri occhi si incontrano << Che c’è? >>
<< Niente. Sono solo sorpresa…Non pensavo che tu e Tom foste diventati così amici… >>
Lei sorride e scuote la testa dopo aver preso il telefono e digitato velocemente una risposta
<< Veramente ci mandiamo dei messaggi ogni tanto da dopo che ho visto Thor, principalmente per fissare per trovarci a Londra…Devo consegnargli delle foto >>
<< Ah…E ti ha parlato di me? >>
Lo chiedo di getto e vorrei già rimangiarmi la domanda, ma lei torna a guardarmi e sorride gentile.
<< Non abbiamo parlato di molto, comunque mi ha detto che quando vi siete rivisti è stato un po’ strano, ma nonostante tutto tranquillo, come mi hai detto te… >>
<< Sì, in effetti…Mi fa piacere che anche lui la pensi così…Insomma è sempre un po’ strano rivederlo… >> Mi porto una gamba all’addome mentre poso la testa sul ginocchio e Alex si siede al mio fianco sorridendo e facendo sbattere la sua spalla sinistra con la mia destra.
<< Credo che sia normale, magari c’è ancora un po’ di imbarazzo fra di voi… >> Dice guardandomi.
<< Bhè sì, specie quando Chris si mette in mezzo… >> Sorrido a ripensare alle battutine fuori luogo di mio fratello. << Quando Joss mi ha costretta a fare la comparsa… >>
<< Hai fatto la comparsa? >> Alex mi guarda con gli occhi che brillano mentre annuisco << Cavolo!! Dovevo esserci! >> Si batte il pugno destro sulla mano sinistra. Decido di raccontarle.
<< Insomma mi ha fatto fare la comparsa in una scena di Tom e Chris durante una pausa si è messo a dire che mi sarei potuta innamorare di nuovo di lui se continuavo a vederlo recitare in quel modo… >> Vedo Alex sorridere e scuotere la fronte.
<< Su una cosa ha ragione tuo fratello, Tom recita veramente bene, ma Loki…andiamo è cattivo!>>
<< Ma è sexy…>> Dico pensando al personaggio di Tom.
<< Bhè è sempre Tom tecnicam…>>
Alex sobbalza alla vibrazione del telefono che mi impedisce di farle notare che ha appena detto che il mio ex è sexy…meglio così…anche perché quel pensiero ha portato la mia mente al suo di ex.
<< Grazie… >> Sento Alex rispondere senza il solito entusiasmo e mi concentro su di lei, sapendo già chi c’è dall’altro capo del telefono, la vedo abbozzare un sorriso << Ringraziali e salutami i Chris… Sì, sua sorella è qui accanto a me viva e vegeta…>> Alex mi guarda sorridendo << Sì te la saluto…Ok, grazie ancora…Ciao >>
Alex riattacca il telefono e sbuffa poi torna a sorridermi.
<< Ti saluta Rob >>Io ringrazio e continuo a scrutare la mia amica.
<< Sto bene se è quello che stai per chiedermi… >> mi anticipa.
<< Volevo solo esserne sicura, perché anche lui lo dice, ma non è molto convincente >>
<< Ed io invece? >> Mi domanda sorridendo.
<< Neanche un pochino… >> Abbozzo un sorriso e mi azzardo ad aggiungere << Ma perché non vai sul set, nel giro di due secondi ritrovereste il modo di rimettervi insieme >>
<< Già e non cambierebbe niente… >> Dice piuttosto sconsolata.
<< Bhè vi amate che dovrebbe cambiare? >>
<< Io voglio una famiglia, io voglio un uomo serio al mio fianco, non un bambino troppo cresciuto che riflette solo quando lo costringi… >> Afferma tristemente e non riesco a trattenermi.
<< Ma lui ti ama… >>
<< Ma non riesce neanche a dirmelo…E se non riesce a dirlo potrei anche dubitare che sia forte quello che prova, non credi? >> Mi domanda con un mezzo sorriso.
<< Magari può dubitare anche lui se riesci a stargli così tanto tempo lontana! >> Mi porto una mano alla bocca mentre Alex mi guarda sorpresa. Ho dato abbastanza impeto alla mia risposta, ma penso sia da sciocchi stare lontani da una persona che si ama. << Scusa, non volevo… >>
<< Non importa. Capisco ciò che vuoi dire…>>
<< Il tempo e la distanza forse non sono la cosa migliore… >> Affermo fissandomi i piedi.
<< Io invece credo che siano l’ideale, se il sentimento non è abbastanza forte svanirà se invece è forte ne uscirà più rinvigorito… >> Rimango in silenzio a pensare a quell’affermazione, per me e Tom è successa la prima ipotesi, per lei e Rob non so davvero come potrebbe mettersi la situazione. Non so nemmeno come vorrei che si mettesse, ho visto Rob e Alex insieme e li vedo adesso che sono separati e non vedo grosse differenze, anzi…Direi che si rabbuiano quando si parlano.
Inoltre lui ti fa battere il cuore come neanche Tom sapeva fare.
Zittisco subito la voce nella mia testa e osservo la televisione dove Alex si è fermata su un film dove recita Mark Ruffalo, mentre lo guardo ballare, la mia amica mi tira una gomitata e aggiunge.
<< Dovevo fidanzarmi con lui, sarebbe stato tutto più semplice >>
Sorrido per quella affermazione e mi immergo nel film fino a che non finisce e entrambe andiamo a dormire.
Mi sveglio nel cuore della notte per andare in bagno e quando sto per tornare a letto mi accorgo della luce che leggermente attraversa le tapparelle della finestra, forse non è così tanto il cuore della notte come pensavo. Mi avvicino alla finestra accendendo il telefono e scrutando il cielo che si sta leggermente schiarendo, ho già visto l’alba altre volte, ma è sempre uno spettacolo meraviglioso. Osservo la città che dorme e mi godo quella pace che porta la nascita del nuovo giorno. In quella calma mentre scatto fotografie col telefono inizio a ripensare al fatto che sapere che Alex e Tom si sentono più spesso di quello che anche lei è stata disposta a dirmi mi ha leggermente spiazzata ma non mi ha dato fastidio anzi mi fa piacere se legano. Il telefono vibra fra le mie mani e aggrotto la fronte mentre leggo il messaggio che è appena arrivato.
“ Spero di non avervi rovinato la serata con la mia chiamata ad Alex…”
Mi affretto a rispondere.
“Non sparare cavolate! Non hai rovinato proprio nulla”
Non passa neanche un minuto prima della risposta.
“Che ci fai sveglia a quest’ora?”
“Cos’è sei diventato come mio fratello? ! Comunque mi sto guardando l’alba…Alex dorme, tu che fai alzato invece? ”
L’ultima parte del messaggio la aggiungo sperando che mi chiami sapendo che la mia amica sta dormendo, non ho il coraggio di farlo io, anche se mi rendo conto che avrei voglia di sentire la sua voce. Il mio telefono si illumina e rispondo subito a voce bassa.
<< Pronto… >>
<< Come siamo romantiche…ci guardiamo l’alba… >> Risponde in tono canzonatorio.
<< Mi stai, per caso, prendendo in giro? guarda che riattacco… >>
<< Ed io che ti ho chiamata per non distrarti dallo spettacolo che stai guardando… >> Lo sento che si sta fingendo offeso e mi mordo il labbro inferiore mentre sorrido << Insomma, vi divertite in Canada? >>
Sappiamo entrambi che stiamo parlando di Alex e non di me.
<< Sì, stiamo bene… >>
<< Mi fa piacere… >> Restiamo in silenzio per un po’ io fissando il sole che sta facendo capolino dietro i grattacieli lui probabilmente perso nei suoi pensieri.
<< Quando torni a farci compagnia sul set? Sai ci manchi… >>
<< Tornerò presto. Anche voi mi mancate… >>
Altro silenzio e per un attimo penso che in quel “ci” era compreso anche lui…come nel mio “voi” d'altronde…
<< Bhè, tuo fratello ne sarà contento e anche Evans >> Aggiunge lui ed io sorrido anche se al momento mi frega poco sia di mio fratello che del suo omonimo.
<< Ovviamente torno soprattutto per i miei due Chris preferiti >>
Sorrido e aspetto la sua risposta.
<< Ovviamente sappiamo entrambi che mi stai dicendo una balla e che in realtà torni per il sottoscritto >> Deglutisco a fatica poi mi calmo quando lui scoppia a ridere e sorrido nervosamente insieme a lui, per un attimo pensavo che a lui fosse chiaro quello che non è neanche per me.
<< Devo andare…Joss chiama >> aggiunge poco dopo.
<< Io tornerò a letto… >>
<< Stammi bene e torna presto >>
<< Lo farò >>
Sorrido e dopo aver riattaccato torno a dormire con cuore e mente confusi ed in guerra più che mai.

La canzone del titolo è waiting for the end dei Linkin Park: http://www.youtube.com/watch?v=VDVhNcvB6FY&feature=BFa&list=HL1349714657
Ed ecco qua…Le ragazze si sono incontrate fuori dal set, capitolo praticamente privo dei ragazzi, ma che può chiarire un po’ i punti di vista delle protagoniste. O almeno così speriamo. xD
Fateci sapere che ne pensate.
Un abbraccio.
PS. Il film che dovrebbero vedere la sera con Mark Ruffalo che balla è 30 anni in un secondo, se non l’avete visto fatelo. Vi farete quattro risate.
Cocchi & Nihal

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Capitolo 12
*** You've gotta get up and try ***


Prima di lasciarvi al capitolo sappiate che la canzone è azzeccatissima, almeno secondo me e che il titolo sarebbe dovuto essere il seguente ma era chilometrico xD:
Where there’s desire, There is gonna be flame
Where there is a flame, someone’s bound to get burned.
Link alla canzone: http://www.youtube.com/watch?v=pPtlSF4TlJE
 


[ALEX POV]
Il vento fa ondeggiare un ciuffo di capelli intorno al mio naso, lo sposto prima di starnutire per il solletico e incrocio di nuovo le braccia mentre mi guardo intorno. Sono a Londra per lavoro, ma ho fissato con Tom per dargli quelle foto che mi ha chiesto, ci siamo scambiati messaggi a profusione per trovare il giorno adatto…Uomo impegnato. Una donna mi passa accanto e mi guarda, abbozzo un sorriso tornando poi a concentrarmi sulla musica che dalle cuffie mi rimbomba in testa e aspetto. Aspetto che arrivi Tom e mi chiedo come mai mi sta prendendo l’agitazione, infondo è solo un incontro fra amici e niente di più.
Finalmente lo vedo arrivare, solleva una mano nella mia direzione per salutarmi nonostante si trovi ancora dalla parte opposta della piazza. 
Dopo aver messo via le cuffie torno a guardarlo, fermo ad aspettare che il semaforo diventi verde svetta in altezza rispetto alla ragazza che gli sta accanto. Cerco di pensare a qualcosa da dire. È vero che abbiamo parlato al telefono diverse volte e va tutto bene, ma sono ugualmente in ansia per il nostro incontro, d’altronde non lo vedo dalla sera in cui mi ha urlato contro la sua rabbia. Non so bene cosa potrei dire né come salutarlo. Inoltre il fatto che mia sorella, non appena ha scoperto del nostro incontro, sia stata tutta la scorsa settimana a ripetermi quanto sia bello e talentuoso non aiuta affatto.
<< Ciao! >> Mi saluta mentre mi raggiunge accelerando il passo, mani in tasca e sorriso stampato in volto che mi porta a sorridere a mia volta, quei capelli lunghi e scuri che gli contornano il viso ondeggiano leggermente al vento. Mi rendo conto di essere davvero contenta di vederlo.
<< Ciao!!Come stai?>> Gli chiedo.
<< Bene >> Altro sorriso e mano fra i capelli, per spostarli dal viso dove li aveva mandati un soffio di vento più insistente. <> Mi chiede a sua volta.
<< Potrebbe andare meglio >> Mi guarda sorpreso e mi affretto ad indicare la borsa che porto a tracolla, lo vedo annuire ma aggiungo lo stesso. << Devo lavorare >> Non voglio che pensi che stia ancora “male” per la pausa che ci siamo presi io e Rob, in teoria noi possiamo recuperare, lui e Iz invece…
 << Devi fotografare qualcosa in particolare? >> Mi chiede interrompendo i miei pensieri e indicando la borsa che tengo a tracolla.
<< Ho carta bianca, luoghi di interesse turistico... >> Rispondo vaga.
<< È la tua prima volta a Londra? >> Mi chiede curioso e con un po’ di imbarazzo ammetto la verità.
<< Sono già venuta una volta, ma era per un evento e quindi mi sono concentrata su quello...>> Trentatré  anni e non sono mai stata a Londra…Posso vantarmi di essere stata in India, Giappone e altri centinaia di posti, ma niente Inghilterra, la cosa mi fa venire voglia di sotterrarmi. Adoro la cultura inglese e per questo non mi perdono di non essere riuscita a venire qui prima.
<< Quindi più o meno è la tua prima volta >> mi sorride e so già cosa sta per dire mentre annuisco. << Se vuoi posso farti un po' da guida >>
Mi scruta aspettando una mia risposta e rimango per un attimo a fissarlo, sento la tensione che avevo addosso come sciogliersi e scivolarmi di dosso e sorrido.
<< Non hai da fare? >> Domando prima di accettare la sua offerta di getto come in realtà vorrei.
<< No! E poi per aiutare un’amica mi libero volentieri >> Sorride a sua volta.
<< Mi stai usando come scusa per liberarti di qualche impegno? >> Lo guardo cercando di sembrare sospettosa e lui scoppia a ridere ed è in questo momento che mi accorgo che la sua risata è particolare, tiene la bocca spalancata con lingua che fa capolino fra i denti e quell’ “eheheh” che mette allegria a solo sentirlo echeggiare. Infatti rido a mia volta, anche se una parte di me sta maledicendo Zoe. Lo so che è tutta colpa sua se noto certi dettagli. Tom ha una vitalità che è contagiosa, me ne ero resa conto già sul set, ma in questo momento è come un toccasana. Se non mi vergognassi potrei benissimo dirgli che per aiutarmi potrebbe semplicemente starmi accanto e ridere ogni tanto. Ma resto in silenzio e rido fino a che non la smettiamo entrambi.
Probabilmente passare la giornata insieme a lui sarà la cosa migliore che mi capita da qualche mese.
<< Allora… >> Si inclina leggermente porgendomi il palmo della sua mano destra << Posso farti da cavaliere? >>
Guardo la mano poco convinta poi alzo lo sguardo su di lui sollevando un sopracciglio.
<< Non avevi detto da guida? >>
Lui sorride a sua volta e strofina le mani.
<< Dove vuoi andare? Vuoi andare sul classico oppure… >>
Quell’ “oppure” mi spaventa e mi affretto a rispondergli.
<< Il classico andrà benissimo. Ricordati che devo lavorare per una rivista di viaggi >>
Lui sorride di nuovo e poi inizia ad incamminarsi verso la strada da dove era arrivato, accelero leggermente il passo per mettermi al suo fianco. Quando lo raggiungo mi azzardo a chiedergli.
<< Allora come va il lavoro? >>
<< Vuoi sul serio parlare di lavoro? >>Mi spiazza e non so che rispondergli, poi noto il suo sorrisino divertito e gli tiro una spinta mentre lui dopo aver sghignazzato inizia a raccontarmi dei suoi progetti. Ogni tanto lo guardo di sottecchi sia mentre camminiamo, sia quando ci fermiamo in modo da poter fare qualche scatto, i commenti di Zoe su di lui mi rimbombano in testa senza darmi pace e facendomi notare quelle cose che sul set non avevo considerato. Per esempio che i suoi occhi non sono semplicemente celesti come mi era sembrato all’inizio, oggi sono grigi chiaro e tolgono il fiato…sembrano di ghiaccio, ma al contempo allegri e spensierati. Oppure gli zigomi che sono alti e affinati, o il fatto che le sue mani siano da pianista, cosa che io adoro in un uomo. Scuoto la testa per quest’ultimo pensiero e torno a concentrarmi sui monumenti piuttosto che su Tom. Poco dopo ci fermiamo a qualche metro dal Big Ben e scatto una serie di istantanee, sento il suo sguardo su di me e mi volto a guardarlo.
<< Ma non ti fai mai degli scatti nei posti dove vai? >> Mi chiede, appena i nostri sguardi si incontrano.
<< A che pro? >> Domando scattando una foto al famoso orologio.
<< Per ricordo…Che te ne fai di foto di monumenti e basta? >> Cambio inquadratura mentre gli rispondo.
<< Ti ricordo che sono qui per lavoro, non per piacere… >>
<< Ma stai passando una piacevole giornata in mia compagnia, no?! >>
Lo guardo abbassando la macchina fotografica, mi sorride strafottente e capisco che mi ha incastrata e che ha ragione. Allunga una mano in attesa, alla fine sbuffo e gli cedo la macchina e lui scatta. Scatta anche troppe foto sia della sottoscritta che del paesaggio e non mi rende la macchina neanche quando arriviamo a Buckingham Palace dove, con mio grande orrore, la affida ad una signora che passava di lì col marito e ci fa fotografare mentre mi abbraccia. Sono sicura di essere venuta con uno sguardo omicida, ma quando riprendo la mia piccola dalle mani della donna e controllo lo scatto scopro che non solo siamo venuti bene, ma che sto anche sorridendo.
Quando verso l’ora di pranzo Tom mi abbandona sulla riva del Tamigi e si allontana, ritorno a guardare la foto, rimango anche troppo a fissarla e a pensare che sembriamo quasi…una coppia. A quel pensiero cambio fotografia per trovarne una dove mi sto sistemando una ciocca di capelli dietro l’orecchio, osservo lo scatto come se ritraesse una persona a me estranea. Non sembro affatto la ragazza pensierosa ed imbronciata che mi guarda dallo specchio ogni mattina negli ultimi mesi, questa ragazza è spensierata e oserei direi felice dato il mezzo sorriso che le si affaccia sul volto. Sto ancora fissando la foto quando Tom mi raggiunge con un paio di involucri in mano. Li riconosco quando me ne porge uno.
<< Fish and Chips? >> Domando afferrando il mio pranzo.
<< Tradizione >> Si porta una patatina alla bocca e mi osserva mentre assaporo il pesce, poi mi domanda << Sarei un bravo fotografo? >>
<< Non male… >> Mi limiterei a dire questo, ma lui continua a guardarmi << Che c’è? >>
<< Sento che c’è altro che non vuoi dirmi… >> Si porta un pesce alla bocca continuando a guardarmi in attesa e anche se non vorrei rispondergli, mi sento dire la verità.
<< E’ che non sembro neanche io…Sono sorridente >> Lui aggrotta la fronte poi abbozza un sorriso.
<< E da quando è un male essere sorridenti? E poi tu sorridi…è da stamani che sei col sorriso sempre stampato in volto >>
Già! Evidentemente non sono in me…
Lo penso ma non glielo dico, torno a mangiare il mio pranzo cercando a non pensare troppo a questa cosa, se sono così spensierata tanto meglio. Ne ho bisogno come l’aria in questo periodo. Guardo Tom e anche lui sembra perso nei suoi pensieri mentre guarda il fiume scorrere sotto di noi. Vorrei chiedergli come sta vivendo la rottura con Iz, ma non voglio rovinare la giornata a nessuno dei due. Indico il mio pranzo e guardo Tom.
<< E’ buono. >>
<< Ti farò assaggiare il pudding, dopo però…se farai la brava >> Afferma mentre accartoccia l’involucro del suo pranzo.
<< Io sono sempre brava, mr. Hiddleston >> Gli faccio notare divertita.
<< Il pudding deve essere meritato >> Proclama solenne e scoppio a ridere.  << Questo è un atteggiamento controproducente…Se continua con questo atteggiamento non risulterà meritevole di assaggiare il pudding >> Mi prende in giro, ma non riesco a trattenermi.
<< Quante parole altisonanti per un budino >>
<< Un budino?!?! >> Mi guarda sconvolto. << Il pudding è sacro >>
<< Ok, ti piace il pudding afferrato il concetto >> Gli sorrido portandomi alla bocca una patatina e lui scuote la testa divertito. Entrambi fissiamo il Tamigi scorrere sotto di noi per un altro po’, una volta che ho finito di mangiare Tom mi guarda e dopo avermi scrutato per un po’ mi chiede a bruciapelo.
<< Ti piace il teatro? >>
<< Certo >> Mi sorride e senza aggiungere altro mi fa cenno di seguirlo, accartoccio la carta dove prima si trovava il mio pranzo e la getto in un cestino imitandolo, insieme ci incamminiamo. Quando la struttura si presenta davanti ai miei occhi lo guardo sprizzando gioia da tutti i pori.
<< Il globe!! >>
Lui si limita ad annuire, una volta dentro lo guardo sorridendogli.
<< Adesso devi recitarmi qualcosa >>
<< Io? >> Si indica con l’indice come se non fosse lui l’attore fra i due.
<< Lo so che sei un attore Shakespeariano… >>
Zoe me lo avrà ripetuto un centinaio di volte, questo non lo aggiungo e me lo tengo per me. Tom sorride leggermente imbarazzato.
<< Sei sicura? >>
Annuisco e lo invito a salire sul palco. Una volta lassù è talmente alto che metterebbe paura se non fosse il ragazzo sorridente di sempre.
<< Non c’è petto di donna tanto forte
da sopportare il palpito
d’una passione così travolgente
quale amore ha prestato al cuore mio.
Non c’è cuore di donna tanto grande
da contenerne tanta:
manca loro una capacità bastante.
Al loro amore, ahimè, può darsi il nome
di appetito: di un certo sentimento
che vien dal palato, non dal cuore;
soggetto, come tale,
ad essere saziato con il tempo,
e a provare disgusto e repulsione.
Ma il mio è affamato quanto il mare,
e come il mare tutto può inghiottire.
Non mi far paragoni
fra l’amor che potrebbe aver per me
una donna e il mio amore per Olivia.
>>

Amo la Dodicesima Notte…e non penso abbia scelto questo pezzo a caso, rimugino sulle parole che Tom ha appena pronunciato mentre lo guardo affascinata chiedendomi se non ci sia una specie di parallelo fra ciò che pensa Duke in questa scena e ciò che potrebbe passare fra la mente di Tom da quando si è lasciato con Elizabeth. Non riesco a resistere e rispolverando quel poco di teatro che avevo fatto al college aggiungo.
<< Eppure io so… >>
Lui mi guarda sorpreso e mi sento avvampare sotto il suo sguardo, ma cerco di non arrossire troppo mentre lui sghignazza e aggiunge muovendosi sul palco.
<< Che sai? >>
<< … so anche troppo bene quale amore
può volere una donna. Ché le donne
hanno anche loro un cuore come il nostro.
Mio padre ebbe una figlia
che amava un uomo come forse io stessa,
potrei amare vostra signoria,
se fossi donna
>>
Faccio un segno con la mano per dargli segno di smettere e sorrido mentre lui mi guarda colpito. Sinceramente sono sorpresa anche io di essermi ricordata di questi versi da quando ho recitato il ruolo di Viola al college. << Che c’è? Non sei l’unico che conosce Shakespeare che credi? >> Gli dico cercando di non sembrare troppo frastornata dal suo sguardo e provando a fare la sostenuta.
<< In realtà stavo pensando che saresti una Viola perfetta… >>
Stavolta arrossisco davvero e sarei pronta a controbattere perché non so mai come reagire ai complimenti e tendo a sminuirli, ma il telefono di Tom inizia a squillare, impedendomi di parlare. Lui mi fa cenno di aspettare con un dito e  scende dal palco, risponde a qualche metro da me. Mentre mi metto a scattare qualche foto lo sento lamentarsi al telefono.
<< Non puoi farmi questo!!...Emma, non sei una sorella, sei una traditrice se fai così…No, non mi sto lamentando…Sì, ho capito…Però ci tenevo ad andare con te…Sì, sì ho capito…Va bene….D’accordo…Sì, anche io…Ciao >>
Si rimette il telefono in tasca sbuffando e mi raggiunge. Metto giù la macchina fotografica e mi azzardo a chiedere.
<< Tutto bene? >>
<< Sì, era mia sorella…>> Dice abbastanza sconsolato << Stasera doveva venire con me, ma… >> I suoi occhi si illuminano guardandomi << Hai impegni questa sera? >>
<< Cosa? >> E questo che c’entra?!
<< Hai da fare stasera? >> Mi ripete.
<< No, perché? >> Lo guardo perplessa e lui inizia titubante.
<< Ci sarebbe una premiere… >>
<< Oh, no…no…no… >> Scuoto la testa e porto le mani avanti.
<< Daiii, ti pregoooo!!! >> Mi guarda facendo gli occhi dolci mentre continuo a negare << Dai non lasciarmi andare da solo!! >> Si lamenta.
<< Non hai un’altra ragazza, un’altra sorella, un’ amica…o che so io da portarti dietro? >> Gli chiedo cercando di togliermi d’impiccio.
<< No, o meglio l’altra mia sorella non può>> Afferma e poi mi sorride <<…E non ho voglia di impazzire a cercare qualcuna quando ci sei tu qui, che sei una bella ragazza e non mi faresti certo sfigurare >> Sorride cercando di lusingarmi con i complimenti, cosa che invece ha su di me l’effetto contrario.
<< Ti ringrazio per il complimento, ma non hai pensato che io esco da una storia e la gente potrebbe pensare male se andiamo insieme? Che tu sei l’ex di una mia amica nonché collega di Robert! >> Cerco di farlo ragionare.
<< E quindi non possiamo essere amici? >> Mi chiede leggermente divertito.
<< La gente non penserà che siamo amici! Penseranno che siamo insieme, che abbiamo rispettivamente lasciato i nostri partner per metterci insieme io e te >> Gesticolo e lui accenna un sorriso.
<< Questo è assurdo! >>
<< Lo so, ma è quello che penseranno! >>
Lo guardo seria e lui fa spallucce. E poi sarebbe così assurdo un pensiero del genere?! Insomma lui è un bel ragazzo e potrebbe starci un fraintendimento del genere, no?!
<< Per me possono pensare ciò che vogliono e poi ti andrebbe così male se ti affibbiassero a me? >>
<< Non è questo il punto… >> Scuoto la testa e non riesco a non sorridere quando lo guardo. Credo che stia cercando di sciogliermi con la faccia da cucciolo che mi sta rivolgendo e quindi aggiungo. <<…E poi non ho nemmeno un vestito >>
<< Harrods ti dice niente? >> Cavolo!
<< Tom, no…sul serio >> Cerco di dare un peso alle mie convinzioni, ma sotto il suo sguardo vacillo.
<< Io ti compro un vestito e tu vieni con me >> Ci squadriamo per un bel po’alla fine sbuffo e lui mi abbraccia. Probabilmente mi sto cacciando in un casino, ma come ha detto lui, la gente può pensare ciò che vuole. Io sto bene con Tom e non posso negargli un favore adesso che ne ha bisogno dopo che è stato carino con me tutto il giorno. Inoltre potrebbe farmi bene distrarmi un po’ e con lui mi riesce bene. << Lo sapevo che eri la migliore!! >>

[Iz POV:]

Guardo sconsolata la mia camera e mi impongo di mettere ordine. Sono rientrata da Vancouver già da due settimane e  tre giorni e la valigia è aperta in un angolo della stanza con alcune magliette ancora al suo interno. Ho avuto da lavorare.  Accendo lo stereo e a tempo di musica sistemo le mie cose e ne approfitto per riordinare anche ciò che era, più o meno, al posto giusto; tra set, hotel e viaggi vari sono stata veramente poco a casa. La suoneria del mio telefono sovrasta la musica dello stereo, la metto in pausa per rispondere a mio fratello.
<< Ciao Chris >>
<< Izzy! >> Ma questo non è Chris!
<< Liam?! Che ci fai col telefono di Chris? >> Domando sospettosa.
<< Eheh! Sono venuto a trovare il mio fratellone! E stasera io lui, il Capitan America, Iron Man e Hulk andiamo a bere qualcosa...vieni con noi? >>Mi chiede entusiasta.
In realtà mi ero promessa di restare a casa a leggere così da rilassarmi, visto che in questi giorni ho sempre lavorato all'albergo o studiato per l'esame di regia; però è tanto che non vedo Liam e non mi dispiace nemmeno rivedere...tutti gli altri.
<< Certo che vengo! Dove e a che ora? >> Rispondo.
<< Ti mando qualcuno a prenderti per le dieci, fatti trovare pronta! >> Mi ammonisce…Fratello odioso che sottolinea sempre i miei ritardi.
<< Bene...a dopo Liam >> Dico e ritrovo l’allegria al pensiero che fra poco rivedrò il mio fratellino.
<< A dopo Iz! >>
Alle 20:00 ceno, alle 20:40 entro in doccia e alle 21:55 sono preparata. Ancora non so chi mi verrà a prendere, quindi non posso nemmeno mandare un sms per annunciare che sono già pronta (miracolo). Alle 22:04 suonano al citofono e senza nemmeno rispondere esco di casa.
<< Festeggi qualcosa? >> Mi domanda una voce fin troppo familiare. Appunto mentale: strangolare chiunque abbia deciso di spedire proprio lui a prendermi.
<< Oh! Ciao Rob...ti hanno mandato a farmi da autista stasera? Mi sento importante! >> lo schernisco mentre salgo in macchina. Ottimo piano ironizzare per non andare nel panico.
<< Diciamo che volevano darmi un motivo per non arrivare in ritardo >> Mi dice mentre mette in moto << Eppure io sono sempre puntuale, non capisco di cosa si lamentino >> Sorrido alla sua lamentela pensando che mai l'ho visto arrivare puntuale agli appuntamenti.
<< Però non mi hai risposto, cara Iz >> Mi guarda di sottecchi << Festeggi qualcosa stasera? >>
<< No, perché? >> Rispondo curiosa.
<< Ti sei truccata... >> Mi fa notare.
<< Sono una donna anche io sai? >> Visto che stiamo parlando di ovvietà.
<< Ah si? >> In tutta risposta gli tiro un pugno scherzoso sulla spalla. Stronzo.<< Ehy sto guidando! Vuoi fare un incidente? >> si lamenta ridendo.
<< No, grazie. Devo rivedere il mio fratellino stasera >> Dico sorridendo.
<< Ah ecco, allora è perché c'è Liam che ti sei tirata tanto. >> Afferma annuendo al parabrezza << Ed io che pensavo che tu lo avessi fatto per me... >>
Inevitabilmente sento le guance avvampare, ma mi limito a sorridere senza aggiungere niente. Per mia fortuna siamo anche arrivati a destinazione e una volta scesi dalla macchina corro ad abbracciare il mio fratello minore.
<< Ciao Liam! >>
<< Ciao sorellina! Mi sei mancata tanto >>
Anche se lui è più piccolo di me per età, mi tratta proprio come Chris, come se fosse lui il più grande. D'altronde da un punto di vista fisico lo è, entrambi sono molto più alti di me.
Saluto anche Chris che si finge geloso.
 << Vuoi più bene a lui che a me>>
<< Si certo Chris... >> rispondo sarcastica mentre passo a salutare Mark e Evans. Quest'ultimo mi chiede del viaggio a Vancouver mentre entriamo e ci sediamo ad un tavolo; comincio a raccontare della sorpresa riuscita alla grande in occasione del compleanno di Alex (e non mi sfugge lo sguardo pensieroso di Rob quando ne parlo), poi di tutte le cose fantastiche che abbiamo visto insieme nei pochi giorni che mi sono trattenuta. Dopo la conversazione vira su altri argomenti e mentre sorseggio il mio drink prendo il telefono e vado alla galleria immagini; trovo la foto che volevo e la mostro a Robert che è seduto davanti a me.
<< Wow...è un bel tramonto >> Afferma fissando la foto.
<< Già...l'ho scattata quando mi hai chiamata quella mattina >> Dico sorseggiando il mio drink, poi non perdo l’occasione <>
Lui mi guarda con sorrisino beffardo e poi risponde.
<< Allora ho fatto bene a chiamarti per non farti distogliere lo sguardo da questo spettacolo >>
<< Mi ha fatto piacere >> affermo sorridendo.
Lui mi sorride e torna a guardare il telefono
 << Posso guardare anche le altre foto? >>
<< Ehm...certo... >> rispondo titubante. Penso alle tantissime foto che io e Alex ci siamo fatte assieme, perciò mi concentro sul suo viso per cogliere ogni espressione. Infatti lo vedo benissimo quando guarda le foto con Alex perché si lascia andare ad un mezzo sorriso che ha un che di amaro e malinconico insieme.
Guardo il mio bicchiere ancora pieno quasi a metà e lo vuoto in un sorso. Quando mi rendo conto che certi pensieri sbagliati mettono le radici nella mia testa, spero che l'alcool li sradichi, anche se finora non sembra funzionare.
<< Belle foto >> Scorre con le dita sul display touch e si ferma << Questa è la più bella >> dice restituendomi il telefono. Lo afferro aspettandomi di incontrare il volto di Alexis sullo schermo, ma rimango sorpresa nel trovare solo il mio: in effetti è una delle foto più belle, dove ci sono io che sorrido a braccia aperte con dietro un panorama mozzafiato.
<< Non a caso l'ha scattata una fotografa professionista...nonostante sia col cellulare >> rispondo un po' imbarazzata.
<< Certo certo >> Mi sorride a sua volta. Ho la strana impressione che avrebbe voluto aggiungere qualcosa di più ma veniamo entrambi coinvolti nella conversazione degli altri e la mia curiosità è destinata a rimanere insoddisfatta.
La serata passa tranquillamente, per quanto possa definirsi tranquillo mio fratello Liam che imita Chris che interpreta Thor. Evans è in preda alle risate e Liam ogni volta che lui sta per riprendersi se ne esce fuori con il suo tono personale alla Thor facendolo ripartire; alla fine ordino a Liam di smetterla, non vorrei che Cap domani mattina abbia una specie di paresi facciale per le troppe risate.
<< Iz, sei una scocciatrice! >> Si lamenta il mio fratellino.
<< Senti da che pulpito piccolo impertinente! >> Gli rispondo guardandolo male.
<< Ah-Ah Iz...non costringermi a raccontare qualcosa di cui potresti pentirti >> Mi minaccia con un sorriso strafottente.
<< Non ti temo, mr “NonMiPerdoNeancheUnaPuntataDiHannaMontana” >> Gli rispondo a tono facendo ridere gli altri ragazzi al tavolo.
<< Bhè, io almeno con Miley ci sto insieme >> Dice lui ridendo  << Non come qualcuna che si struggeva sui film di qualcun altro... >> Fulmino mio fratello con lo sguardo mentre Chris inizia a ridere al mio fianco.
<< Me ne ero scordato…Liam sei un genio!! >> Tiro una gomitata a mio fratello maggiore mentre Mark, Evans e Robert ci guardano curiosi.
<< Adesso ci dovete dire chi è… >> interviene Evans.
<< NO! >> minaccio i miei fratelli puntandoli col dito.
<< A maggior ragione adesso… >> rincara Captain America.
Evans mi rivolge un sorriso curioso e smagliante e avrei voglia di gettargli in faccia il mio drink, accidenti a me e a quando l’ho finito prima.
<< No…no…Liam non possiamo dirlo… >> Grazie Chris, potresti diventare il mio fratello preferito. << E’ troppo imbarazzante considerando che è seduto qui al tavolo con noi… >>
Come non detto…Chris ti odio! Liam scoppia a ridere ed io odio anche lui adesso. Mark si appoggia allo schienale della sedia dietro di lui soddisfatto.
<< Bene è ovvio che sono io…Vero Iz?! >>
Lo guardo abbozzando un sorriso grata e sto per annuire quando quella serpe in seno che altri non è mio fratello minore si intromette.
<< No, Mark…credo che dei tuoi film abbia visto solo Zodiac >>
<< Uh…questo è un colpo basso ragazzi… >>
Mark si finge offeso, ma poco dopo sfoggia il sorriso di chi ha capito dove andrà a finire la conversazione.
<< Oh, Zodiac!! >> Interviene Robert << Ci siamo divertiti durante le riprese, ricordi Mark? >>
Robert prende un sorso dal suo drink mentre guarda l’interpellato che annuisce guardandomi di sottecchi.
Evans mi passa una mano sul braccio attirando la mia attenzione mentre Rob e Mark iniziano a raccontare qualche storiella sulle riprese di Zodiac e i miei fratelli li ascoltano curiosi.
<< E quindi….ti struggevi per Rob? >> mi sussurra alla mia sinistra.
<< Ero piccola >> rispondo tra i denti.
<< Piccola? Se non sbaglio è di cinque anni fa quel film… >> Mi fa notare sghignazzando.
<< Dettagli! >> Taglio corto << E comunque non è un male apprezzare un attore >> Gli dico cercando di sminuire la cosa, lui mi guarda mantenendo quel mezzo sorrisino odioso.
<< No, figuriamoci…Per un attimo mi sono illuso di essere io, il tuo attore preferito >> Faccio cozzare le nostre spalle mentre gli sorrido e lui contraccambia. << Comunque è difficile resistere al fascino di Robert… >> Annuisco.
<< E’ un bravo attore >>
<< Non stavo parlando della sua recitazione… >> Lo guardo sorpresa e lui si avvicina a parlarmi nell’orecchio << Lo vedo come lo guardi… >>
Arrossisco. Vorrei negare, ma non ci riesco, lo guardo nei suoi occhi celesti e non riesco a mentire; in poco tempo si è creata una forte amicizia tra noi e, come con i miei fratelli, anche con lui sono un libro aperto e a quanto pare pure scritto a caratteri cubitali. Quindi mi giro e ordino un altro drink. 
Per fortuna i racconti di Rob e Mark distraggono i miei fratelli dal loro proposito di mettermi in imbarazzo e mi permettono di arrivare illesa alla fine della serata.
Quando usciamo tutti quanti dal locale Chris guarda Robert. 
<< La riporti te a casa? Così io accompagno Liam… >>
Sto per protestare, ma Robert mi anticipa.
<< Nessun problema, tanto casa sua mi è di strada… >> Mi rivolge un sorriso e mi porge il braccio << Andiamo signorina? >>
Rassegnata saluto gli altri, promettendo vendetta con uno sguardo ai miei fratelli, e accetto il suo braccio. Insieme raggiungiamo la sua macchina e il viaggio si svolge in silenzio, solo la musica che viene dalla radio ci circonda e riempie l’auto. Sento Robert canticchiare mentre io guardo fuori dal finestrino. Quando si ferma sotto casa mia mi volto verso di lui sorridendogli.
<< Grazie mille >>
<< Dovere >> Sorride e ci tiene ad aggiungere << Tuo fratello mi avrebbe pestato altrimenti >>
Scuoto la testa ridendo e faccio per scendere dall’auto quando lui aggiunge << E poi devo essere carino con una ragazza che si struggeva a guardare i miei film >>
Mi blocco con la mano sulla maniglia della portiera e sento le guance avvampare. Maledico i miei due fratelli e parlo alla portiera.
<< Non mi struggevo…. >> cerco di giustificarmi tenendo lo sguardo fisso sulla maniglia.
<< Ti struggi ancora >>  Lo sento sghignazzare alle mie spalle e mi volto per guardarlo male.
<< No, mi piacevi come attore tutto qui…Non c’è bisogno di prendermi in giro >> Dico rossa in volto per la rabbia e l’imbarazzo.
<< Ti piacevo?! Ma come, ora non ti piaccio più? >> Mi chiude sporgendo il labbro inferiore.
<<...Ora...>> Lo guardo negli occhi, sento qualcosa che batte sempre più forte dentro di me, e dopo aver preso un grosso respiro parlo tutto  d'un fiato << Ora credo di essere più fan del Robert uomo, piuttosto che dell'attore... >>
Lui accenna un sorriso. Io non so neanche da dove sono uscite queste parole, l'unica cosa che so è che mi sta prendendo troppo. In Canada mi mancava, vedevo Alex subire la sua assenza e provare le stesse cose.
No. Devo smetterla. Assolutamente.
Abbozzo un sorriso a mia volta << Allora buonanotte e grazie >> cerco di chiudere rapidamente la conversazione voltandogli di nuovo le spalle.
<< 'Notte piccola Hemswort...e cerca di non sognarmi troppo stanotte, ok? >> 
Non posso credere alle mie orecchie; sarà che i miei fratelli mi hanno già fatta innervosire o che le sue provocazioni rendono estremamente difficili i miei propositi di ignorarlo e di seppellire quel qualcosa che si muove dentro di me ogni volta che penso a lui o quando lo vedo, ma questa volta reagisco alla sua provocazione.
<< Senti >> mi volto di scatto puntandogli contro il dito indice, vedo il suo sorriso sparire per lasciar posto ad uno sguardo sorpreso e serio << Io non sono una ruota di scorta o una scema qualsiasi con cui provarci per soffocare l'assenza di Alex! Se soffri per lei sappi che non è questo il modo di affrontare la cosa! >> 
Mi fermo un attimo guardandolo negli occhi e mi sento vacillare per un istante. Una ragazza sana di mente non direbbe mai qualcosa del genere a Robert Downey Jr, ma io non sono sana di mente e oltretutto non potrei fare un tale torto ad Alex. Sto tremando, lo sento e lo vedo dal mio dito accusatorio diventato alquanto instabile. Il tamburo dentro di me batte forte e aumenta il ritmo ogni secondo che passa.
Robert mi guarda e sembra stia ancora realizzando le mie parole, i suoi occhi marroni sono fissi su di me e sento di non riuscire più a reggere il suo sguardo. Prima che possa rispondermi apro finalmente lo sportello e esco senza guardarmi dietro e scappo, letteralmente, dentro casa.
Una volta chiusa la porta mi fermo appoggiandomi con la schiena al muro. Rifletto sulle parole che gli ho appena sputato addosso e mi domando dove sia riuscita a trovare il coraggio per farlo. Non mi pento affatto, non voglio davvero che lui ripieghi su di me ed io non so che diamine mi prende ma non posso farmi coinvolgere e influenzare così da lui. Lascio la borsa dove capita e mi fiondo in doccia, apro l'acqua fredda e vi resto sotto per un bel po'.

[ALEX POV]

Ancora non ci credo che mi ha convinta ad accompagnarlo e che mi ha comprato questo vestito da favola. Mi guardo allo specchio e a stento riesco a credere di essere io quello schianto di ragazza che sta passando la mano destra sulla gonna a tubicino di seta nera lisciandola. Sposto le mani sui capelli tirandoli su e poi li lascio ricadere sulle spalle, sono talmente lunghi che superano leggermente il corpetto che mi stringe il petto. Posso ritenermi soddisfatta sorrido alla mia immagine riflessa e inizio a truccarmi, niente di eccessivo solo un tocco di matita e un po’ di mascara. Anche perché non ho dietro molto di più; avrei dovuto lavorare non andare alle premiere! Nonostante questo imprevisto sia tutto opera di Tom, adesso che manca poco alla premiere sono elettrizzata all’idea…L’ultima a cui sono stata accompagnavo Robert per Sherlock Holmes e mi sono divertita molto, questo pensiero mi rattrista un attimo, ma lo rilego nel solito angolo buio e dimenticato e ritrovo il sorriso al pensiero della serata che mi attende.
Quando finisco decido di raggiungere la hall dell’albergo e aspettare, ma non appena le porte dell’ascensore si aprono al piano terreno vedo il mio cavaliere parlare con il concierge. Anche lui è davvero elegante con la camicia nera e un completo grigio devo ammettere che toglie proprio il fiato. Li raggiungo maledicendo le scarpe col tacco che ho comprato insieme al vestito –almeno queste sono riuscita ad impedire a Tom di pagarmele- e sorrido ad entrambi.
Sì, sono decisamente uno schianto a giudicare dallo sguardo di entrambi anche se quello di Tom è un po’ più sorpreso rispetto a quello da pesce lesso dell’addetto alla reception.
<< Ho davvero buon gusto…>> Afferma il mio cavaliere indicandomi. << E’ un vestito stupendo >> Ecco come smontare una ragazza in due secondi.
Rivolgo un’occhiataccia a Tom e accelero il passo, lo sento sghignazzare alle mie spalle ed ho la conferma del suo buonumore quando mi sorpassa per aprirmi la portiera dell’auto e mi rivolge uno dei più bei sorrisi che abbia mai visto in vita mia. Nonostante mi abbia ferita nell’orgoglio non ammettendo che fossi io la causa del suo sorriso soddisfatto, non gli tengo il muso…Anche perché infondo non dovrei desiderare le sue attenzioni…E poi forse a lui piace sul serio solo il vestito; io ed Elizabeth non ci somigliamo, quindi se gli piaceva lei non posso certo piacergli io. Scuoto la testa allontanando quei pensieri. Vorrei sapere perché mi ritrovo a pensare a cose del genere…
Quando arriviamo al cinema Tom è altrettanto gentleman nel scendere prima di me e venirmi incontro quando sto per scendere dalla vettura. Attraversiamo la passerella insieme la sua mano sul mio fianco non mi infastidisce per niente, anzi mi dà quella sicurezza che inizia a vacillare mentre veniamo tempestati di fotografie e abbagliati dai flash e il pensiero di Robert torna a fare capolino nella mia mente. E se vedesse le foto e fraintendesse tutto? E se fraintendesse tutto Elizabeth?  Tom mi parla in un orecchio, mi rassicura. Riesce a capire quello che mi passa per la mente forse perché pensa le stesse cose e si sta pentendo della sua scelta, oppure ha visto la mia titubanza. Ce la fa comunque a farmi sorridere alle fotocamere mentre parliamo fra di noi poi mi abbandona all’interno della sala per uscire di nuovo e andare dai fans che chiamano a gran voce per avere foto e autografi.
La sala è piena di gente: mi sembra di scorgere Adrien Brody dalla parte opposta a dove mi trovo e sicuramente è Marion Cotillard la ragazza che mi passa accanto parlando in francese assieme ad un uomo, mi è sempre piaciuta tanto e dal vivo è ancora più bella che sullo schermo. La sto ancora guardando quando Tom mi raggiunge.
<< Scusa se ti ho abbandonata… >> Mi dice abbozzando un sorriso.
<< Non c’è problema >> Cerco di rassicurarlo, ma in realtà in sua assenza i pensieri che mi erano presi sul red carpet si sono fatti vivi di nuovo.
<< Va tutto bene? >> Mi chiede.
<< Mh-Mh >> Mugolo cercando di sembrare convinta mentre mi guardo intorno.
<< Non è stato facile nemmeno per me… >> Mi volto verso di lui sorpresa e lui abbozza un sorriso << Sei stata gentilissima ad accompagnarmi e non ti ringrazierò mai abbastanza. >> Lo guardo sorridendo e vorrei avere qualcosa di intelligente da dire. << Non è stato un bel periodo per me, dopo la rottura di Iz, ma oggi con te sono stato bene… >> Si passa una mano fra i capelli e si gratta la nuca quasi in imbarazzo << Credo di essere stato un po’ egoista a volerti qui con me, ma vole… >>
<< Vale anche per me >> Lo interrompo e lui mi guarda sorpreso. << Ogni singola parola… >> Gli sorrido e lo vedo rilassarsi per un attimo << Vale anche per me, quindi sono contenta di essere qui con te >>
Gli sorrido e lui ricambia. Sento di essermi tolta un peso mentre mi lascio guidare ai posti che ci sono stati assegnati. Prima dell’inizio del film scambiamo un paio di battute con Owen Wilson che è seduto accanto a Tom fino a che la sala non si immerge nel buio e la nostra attenzione è rapita dallo schermo.
So poco di questo film, quello che Tom mi ha detto è che è un film di Woody Allen e che questo mi deve bastare. In effetti è una garanzia, ma resta il fatto che avrei voluto sapere qualcosa in più. Ad ogni modo lo amo già dalla presentazione iniziale che dà di Parigi, città che adoro e che mi fa innamorare ogni volta che ci torno; potrebbe benissimo essere la mia casa probabilmente in un’altra vita vivevo lì, immersa nella belle époque fra artisti di ogni genere.
Sorrido al pensiero che mi è passato per la testa quando inizio ad insospettirmi su quello che sta succedendo al personaggio interpretato da Owen, poi quando quest’ultimo incontra Francis Scott Fitzgerald scoppio a ridere, non tanto per la scena – anche se la faccia di Owen è fenomenale- ma per Tom. Fatico a soffocare le risa per non disturbare il resto della sala, Tom mi guarda perplesso e fra una risata e l’altra riesco a dire << Bei capelli… >> e riscoppiare a ridere.
Lo vedo accennare un sorriso mentre scuote la testa e torna a guardare lo schermo. Il resto del film riesco a tollerare i suoi capelli e a non scoppiare a ridere se non per scene che lo meritano veramente.  Alla fine mi ritrovo ad applaudire per quel capolavoro del cinema, almeno secondo la mia modesta opinione.
<< Gli somigliavi molto… >> Affermo mentre cammino sul marciapiede fuori dal cinema.
<< Come ? >> Tom mi guarda sorpreso e dopo avergli accennato un sorriso spiego il mio punto di vista.
<< A casa ho un romanzo di Fitzgerald sulla costola di destra c’è una foto di lui da giovane e gli somigliavi… >> Lui sorride mentre continuiamo a camminare, abbiamo deciso di fare quattro passi nella Londra notturna e mi sto pentendo amaramente di non avere dietro la mia macchina fotografica. Una delle poche volte che non me la porto dietro e non posso immortalare questa meraviglia!
<< Che romanzo è? >> Sorrido ai miei piedi. Questo ragazzo non finirà mai di sorprendermi: invece di accettare i complimenti oppure dare il merito ai truccatori vuole sapere che romanzo ho a casa.
<< The Last Tycoon >>
<< Bello >> Mi sorride e  continuiamo a camminare in silenzio fino a che lui non lo interrompe. << Erano davvero così buffi i miei capelli? >> Riscoppio a ridere sotto il suo sguardo curioso.
<< Stai bene biondo, ma tirati dietro col gel, non so…Credo di essere abituata a vederti coi capelli lunghi >> Riesco a dirgli mentre lo guardo.
<< E pensare che io non vedo l’ora di finire per togliermi queste extension e farli tornare al loro colore… >> Lo guardo sollevando un sopracciglio e lui aggiunge << Quello è il mio colore naturale >>
<< Sei biondo? >>Lui si limita ad annuire sghignazzando.
<< Te l’ho detto che sono pieno di sorprese >>Entrambi ridiamo e ci mettiamo a parlare, parliamo delle riprese di Avengers che stanno per finire, parliamo del mio lavoro da freelance e sul fatto che secondo lui dovrei accettare anche lavori per riviste non solo di interesse turistico, parliamo di Fitzgerald e di Allen, discutiamo su Londra e sulla mia idea di tornare sul set dopo che avrò consegnato le foto di questo viaggio alla rivista.
<< A proposito di foto da consegnare… >> Apro la pochette che ho in mano e estraggo la busta da lettere dove ho messo le foto che gli dovevo regalare << Queste sono tue…prima che me ne dimentichi >> Lui si mette a guardarle subito, sorridendo e facendomi i complimenti e mettendomi in imbarazzo come sempre. A quanto pare una delle sue qualità è imbarazzare la sottoscritta.
<< Vedi è questo quello che intendo…>> Mi mostra una foto di lui e Chris << Potresti fare dei servizi fotografici, saresti perfetta. >> Sposta la foto e sorride ad una di lui e Iz abbracciati, poi torna a guardarmi << Un talento come il tuo non può essere limitato ai monumenti… >> Mi appoggio sul muro del lungo Tamigi e sollevo lo sguardo al cielo.
<< I monumenti sono meno capricciosi e più interessanti dei modelli… >> Gli faccio notare.
<< Bhè dipende da modelli e modelli…Io non sono capriccioso >> Si appoggia al muretto accanto a me e mi sorride.
<< Sì, ma non sei più bello della Torre Eiffel o del Big Ben >> Indico quest’ultimo con la mano sinistra e sorrido a Tom. Lui ricambia per niente infastidito dal mio commento.
Riprendiamo a camminare e gli vorrei chiedere ancora un sacco di cose; per esempio come si sta trovando a dover rivedere Iz ogni tanto sul set, ma dal modo in cui ha guardato le mie foto poco fa posso benissimo capire che piano piano la sta superando, anche se non deve essere facile; si ferma mentre io lo sto ancora guardando chiedendomi che cosa gli passerà per la testa, solo quando seguo il suo sguardo mi rendo conto che siamo arrivati al mio albergo.
<< Le nostre strade si dividono >> Affermo guardando l’albergo e improvvisamente ho paura che quando ci saluteremo tutta la spensieratezza che ho provato oggi se ne andrà via con lui.
<< Già…Iniziavo a non poterne più ad averti fra i piedi >> Lo guardo sorpresa e gli tiro una spinta quando lo vedo che sta ridendo << Dai, stavo scherzando…Sei stata un’amica ad accompagnarmi, davvero >>
Mi ritorna in mente quello che mi ha detto al cinema e sorrido, rimango incantata a fissare i suoi occhi profondi e sinceri per qualche secondo poi mi affretto a fare una smorfia.
<< Sei un ruffiano >> Lui ride di gusto ed io lo imito. << Ad ogni modo…Sono stata bene…Il film è bello e Londra è meravigliosa…Sei stato un ottimo cavaliere >>
<< Spero di essere stato anche una buon a guida >>Gli rivolgo uno sguardo della serie ‘ Ti sto ringraziando per tutta la giornata, sii serio per una buona volta’ e lui sorride a trentadue denti.  << E’ stato un piacere farti compagnia oggi >> Messaggio ricevuto.
<< Lo è stato anche per me >> Ed è assolutamente vero. Come gli ho detto poco fa. Finalmente ho passato una giornata dove anche se ho pensato a Robert non mi sono rattristita, ho sempre avuto il sorriso sulle labbra e sono del tutto convinta che sia merito suo.
<< Adesso non far passare altri mesi prima di farti rivedere >> Mi ammonisce.
<< Farò il possibile >> Ci guardiamo e ci sorridiamo. Restiamo per un attimo come sul ciglio di una porta indecisi sull’entrare o meno. Alla fine è lui a varcare la soglia e a stringermi fra le sue braccia. Grazie ai tacchi riesco a poggiare senza difficoltà il mento sopra la sua spalla destra. Questo abbraccio mi fa sentire al sicuro, è la prova tangibile di quanto sia stata bene oggi. Durante il giorno mi ha protetta dalla tristezza con le parole, adesso lo sta facendo con questo gesto. E’ in questo momento che decido di posare le mie labbra sulla sua guancia sinistra per ringraziarlo, ma senza incontrarla. Probabilmente anche lui ha avuto lo stesso pensiero perché invece di trovare la pelle della sua guancia incontro per un istante la superficie umida delle sue labbra. Entrambi ci allontaniamo sorpresi e l’unica cosa che riesco a dire è un ‘Ops’ quasi sussurrato per l’imbarazzo. Lui si passa una mano fra i capelli, non riesco a capire se anche lui è imbarazzato. Poi torna a guardarmi e abbozza un sorriso.
<< Allora buonanotte >> Ok. Siamo imbarazzati entrambi. Lo capisco dal suo tono di voce.
<< Notte >> Gli rispondo ancora frastornata, ma vorrei dirgli che è tutto ok.
Che è stato un errore di misura. Niente di cui andare nel panico, una cosa assolutamente senza senso e implicazioni che non dovrà mai sapere nessuno. Tom rimane un attimo a guardarmi come a cercare di decifrarmi, proprio come ha fatto il giorno in cui ci siamo conosciuti. Mi studia e poi si limita a stringermi la mano fra le sue posa le labbra sul dorso prima di lasciarmi andare. Quando entro in albergo mi volto a salutarlo e lo osservo allontanarsi, torno in camera e sorrido alla stanza vuota. Mi spoglio lentamente e mi strucco ripensando alla bella giornata che ho passato ed è solo quando mi infilo sotto le coperte che il pensiero di quella sottospecie di bacio mi torna alla mente, passo la punta delle dita sulla superficie morbida che poco prima ha sfiorato le labbra di Tom e di nuovo sento salirmi il cuore in gola. E’ stato solo un errore e non avrà conseguenze, non deve averne. Vedo il volto di Robert affacciarsi nella mia mente e per un attimo penso che non sono più le sue labbra le ultime ad aver sfiorato le mie…Adesso non ho più neanche quel pensiero a cui aggrapparmi e sento la tristezza pronta ad assalirmi come sempre, ma allontano quella sensazione. Ho voglia di reagire. Voglio tornare ad essere felice di quello che faccio che Robert faccia parte della mia vita o meno.
Salve a tutti!!!
Aggiorno perché ho l’influenza xD Scherzi a parte, spero che questo capitolo vi piaccia, sinceramente ci tengo molto, soprattutto ad alcuni piccoli dettagli che vi vado ad elencare:
E’ vero che adoro la dodicesima notte ù_ù lo ammetto sono una Shakespeare fanatica come Tom xD Ed è anche vero che l’ho recitata al liceo xD Ma su questo è meglio sorvolare…E vi garantisco che alcune parti si imprimono nel cervello xD Il dialogo fra Duke Orsino e Viola è nel secondo atto, scena quattro (sono sicura al 90% che sia quella la scena xD) e se non avete idea di che cosa tratti la storia, leggetela perché è bella bella. E’ una commedia romantica degli equivoci molto divertente xD
A tutte le fan di Tom, lo so che la premiere di Midnight non è proprio avvenuta a Settembre come ho scritto qui, ma abbiate pietà è una ff e mi serviva un evento mondano ù_ù E cosa assolutamente importante: se non lo avete fatto guardate quella meraviglio di Midnight in Paris!!!! E’ un ordine! Scherzo xD Ma è bello sul serio.
Terzo punto: Ho davvero quel romanzo di Fitzgerald, in italiano il titolo è “L’amore dell’ultimo milionario” (Ottima traduzione, sì -.-“ ) ed è l’ultimo romanzo scritto da Fitzgerald prima di morire, infatti è incompiuto, ma vi garantisco che è uno splendore!!
Dette tutte queste cosucce spero che il capitolo nonostante tutto vi sia piaciuto, è un po’ un capitolo svolta quindi fateci sapere che cosa ne pensate, come sempre vi adoriamo <3
Cocchi & Nihal_11

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Capitolo 13
*** Never imagined we’d end like this ***




La canzone del titolo: https://www.youtube.com/watch?v=1jnmECTix1M

 
[IZ POV]

Finisco di sistemare i fogli sulla mia scrivania, metto il cellulare in borsa e finalmente chiudo l'ufficio. Scendo nella Hall del mio albergo guardando l'orologio: tra circa due ore ho l'aereo e sono già in ritardo.
<< Signorina Hemswort >> mi volto verso il custode della reception mentre mi viene incontro
<< Buongiorno Alan, spero non sia nulla di grave perché sono in tremendo ritardo >> Gli dico mentre continuo a camminare verso l’uscita.
<< Affatto signorina >> Mi sorride mentre cammina al mio fianco << Ha chiamato il responsabile dell'assicurazione e ha detto che è tutto apposto >>
<< Oh, grazie al cielo! >> sospiro entusiasta.
<< Inoltre, mi sono permesso di chiamarle un taxi che la sta già aspettando >> aggiunge aprendomi la porta dell’hotel per uscire.
<< Alan, grazie! Sei il migliore che potessi trovare, grazie grazie grazie! >>
Lui mi sorride orgoglioso mentre accenna un leggero inchino con la testa, io ricambio e, afferrato il trolley, raggiungo a passo veloce il mio taxi.
Il viaggio dura meno del solito, probabilmente merito del bel libro che sto leggendo: “Le avventure di Sherlock Holmes”. Sorrido pensando al personaggio cinematografico; non l'ho fatto apposta a leggere questo libro, semplicemente mi è stato regalato il Natale scorso da mio cugino...eppure non riesco a fare a meno di collegarlo a Robert. Dopo un attimo di riflessione mi do della stupida perché mi perdo a pensare certe cose dell'ex della mia migliore amica, che poi potrebbero anche tornare insieme!
L'idea mi stringe lo stomaco e rendendomi conto che, ancora una volta, mi sto facendo trasportare fin troppo da certe emozioni, allontano tutti i pensieri e mi concentro nel trovare la macchina che dovrebbe essere venuta a prendermi. Dopo aver scrutato nella folla per almeno cinque minuti, noto un gruppetto di ragazzine attorno ad un'auto blu notte, stranamente familiare...poi vedo un ciuffo biondo chino, intento a firmare autografi.
<< Chris! >> accelero il passo nella sua direzione. Lui alza lo sguardo mentre restituisce il foglietto firmato, appena mi vede sorride, si scusa con le sue fans e mi raggiunge abbracciandomi forte, forse un po' troppo. << Izzy! Sorellina mia, mi sei mancata tantissimo! >>
<< Anche te Chris >> Gli dico da sopra la sua spalla, mentre continua a stringere.
<< Tutto bene in albergo? >> Mi chiede mentre allenta la presa ed io riprendo fiato.
<< Si, per fortuna abbiamo risolto tutto >> Gli sorrido mentre lui mi carezza la schiena.
<< Allora ti puoi fermare fino alla fine delle riprese >> mi dice entusiasta mentre entriamo in macchina.
Rifletto un attimo sulla sua proposta: le riprese finiranno tra circa due settimane.
<< Vediamo >> rispondo per non deluderlo troppo, anche se non sono sicura di riuscire a restare per tutto quel tempo...a meno che Alex non abbia ceduto alle mie insistenti mail dell'ultimo periodo.
Sono almeno tre giorni che tra chiamate ed e-mail cerco di convincerla a venire sul set. Capisco i suoi motivi, non è facile per me che ho accettato la fine del rapporto con Tom...figuriamoci lei che ancora è innamorata di Robert.
<< Tutto bene? >> mi chiede mio fratello vedendomi pensierosa
<< Si, certo...mi stavo solo chiedendo se Alex sarebbe venuta >> Dico mentre sorrido << E’ qualche giorno che provo a convincerla. Visto che oggi ricominciavate le riprese dopo la settimana di vacanze, speravo che avrebbe accettato per fare una sorpresa a tutti, insomma...saremmo di nuovo tutti insieme... >> Mi tormento le mani all’idea, forse non sarà il massimo per lei e Robert, ma eravamo stati così bene all’inizio delle riprese che non riesco a credere che non potremmo tornare come prima. Per un attimo mi sembra di vedere Chris pensieroso, quasi preoccupato.
 << Chris tutto bene? >> Gli chiedo e lui si riscuote come se stesse pensando ad altro.
<< Èh? Si certo, Iz. Tutto bene...mi era solo venuta in mente una cosa >> Mi scaruffa i capelli sorridendo << Niente di che non ti preoccupare.>> Dice alla mia faccia per niente convinta << Te continui a non leggere i giornali di gossip vero? >>
<< No, mai letti e mai lo farò >> Gli sorrido fiera di me << Come mai? >> Gli chiedo mentre l’auto di ferma davanti all’hotel.
<< Oh nulla >> Afferma mentre scende dall’auto << Oh, guarda c'è Evans >> Solleva una mano verso l’altro ragazzo che è sul marciapiede che agita le braccia verso di noi. Si avvicina ad abbracciarmi appena metto piede a terra.
<< Izzy!!! dolcezza mi sei mancata tantissimo! >> Mi dice sorridendo mentre batte una mano sulla spalla di Chris.
<< Anche tu Evans. >> Gli dico sorridendo e lui sbuffa.
<< Mi chiamerai mai per nome? >> Si lamenta.
<< No, mai >> sorrido mentre gli concedo un bacio sulla guancia.
Mi accompagnano entrambi nella mia stanza di albergo sommergendomi di domande su come sto, su come va l'albergo, com'è andato l'esame di regia (che tra l'altro era stata una delle poche soddisfazioni della settimana più infernale che ho passato in albergo). Continuano così finché la suoneria del cellulare non mi viene in aiuto, guardo il numero e ho quasi paura a rispondere...ma a speranza di avere la notizia che tanto mi auguro mi aiuta ad accettare la chiamata.
<< Alex! >> Dico sorridendo e incrociando le dita.
<< Ciao tesoro! Sei già arrivata? >> Mi chiede.
<< Si sono in camera, e i due Chris mi stanno affogando di premure e domande >> i due chiamati in causa mi guardano con sguardo sorpreso e scherzosamente offeso.
<< Bene sono contenta >> Rimango in silenzio, ho quasi paura a chiederle se ha deciso di venire o meno. Lei probabilmente intuisce e riprende la conversazione << Senti Iz, spero potrai perdonarmi...ma devi capirmi >> Ecco che tutte le mie belle speranze si sgretolano come un castello di sabbia fatto male...
<< No, Alex, tranquilla...ti capisco... >> Mi affretto a dire, ma in realtà anche se posso provare a capire non approvo per niente.
<< Senti però ti ho fatto mandare una sorpresa all'albergo, dovresti trovarla alla hall, per farmi perdonare >> Mi dice e un sorriso mi si affaccia in volto. Mi piacciono le sorprese.
<< Cos'è? >> domando curiosa.
<< Lo scoprirai...adesso devo andare...salutami i Chris e tutti gli altri! >> Mi dice di fretta.
<< Certo, certo. Anche loro ti risalutano >> Affermo quando vedo Evans che muove la mano in segno di saluto << Ciao Alex... >> la saluto un po' sconsolata e lei riattacca, mio fratello intuisce
 << Non viene, vero? >> scuoto la testa mentre appoggio il telefono sul comodino.
<< Però ha detto che mi ha mandato una sorpresa >> Dico cercando di scacciare via la delusione.
<< Che sorpresa? >> domanda Evans curioso.
<< Non lo so, ha detto che dovrebbe essere già giù alla hall >> Gli rispondo facendo spallucce.
<< E allora andiamo! >> esclama mio fratello, che per le sorprese ci stravede più di me.
Così prendiamo l'ascensore e pigiamo sul bottone con la “H”, poco dopo le porte si aprono e quasi non credo ai miei occhi.
<< ALEX!!! >> Esclamo.
Lei, che aveva appena preso un paio di chiavi al bancone, lascia la valigia e mi abbraccia ridendo quando le vado incontro di corsa. << Accidenti me l'hai fatta! >> sono così felice di vederla che non riesco a lasciarla.
<> Mi dice tutta contenta.
<< Hai fatto benissimo! >> finalmente riesco a liberarla e lascio che anche i due Chris la salutino.
Evans la abbraccia anche lui molto contento di rivederla, invece rimango sorpresa da mio fratello che invece di abbracciarla si limita a due baci sulla guancia senza troppo entusiasmo. Faccio finta di nulla, gli chiederò poi i motivi della sua stranezza; adesso accompagno Alex in camera sua e mi faccio raccontare le sue avventure a Londra. Presa dalla curiosità che mi scatenò quel messaggio letto in occasione del suo compleanno a Vancouver le domando anche se poi si è incontrata con Tom.
<< Si ci siamo visti... >> comincia quasi titubante, forse ha paura che la cosa mi infastidisca, ma la incoraggio a continuare con un sorriso. << Tom è davvero un bravo cicerone, mi ha portato anche a vedere il Globe! Londra è bellissima >> Mi dice con gli occhi che brillano.
<< Lo so, lo so! >> Annuisco ripensando all’ultima volta che sono stata nella capitale inglese. << Ti ha recitato qualche verso di Shakerspeare? >> Gli chiedo riferendomi a Tom, conoscendolo, l’avrà fatto sicuramente.
<< Si! >> risponde ridendo e poi smette di ridere e aggiunge << ah e poi devo raccontarti una cosa, spero non ti infastidisca... >> si fa un attimo più seria e mi incuriosisce. La mia curiosità, però, è destinata a non essere soddisfatta, almeno per ora, visto che Evans bussa alla porta della stanza per invitarci ad andare con loro sul set: ricominciano con le riprese...le ultime quasi.
L'interesse per ciò che stava per dirmi Alex viene sostituito dal pensiero che per la prima volta da quando io ho rotto con Tom e Alex con Rob, ci ritroveremo tutti sul set. Come ad inizio riprese, come quando tutto andava alla grande e ci divertivamo molto...almeno col gruppo, visto che io e Tom avevamo solo problemi.
Sorrido concedendomi un po' di malinconia. Arrivati sul set ci sono quasi tutti e io ed Alex ovviamente siamo una sorpresa, così tra i vari saluti mi ritrovo davanti Tom, che mi sorride gentile come sempre << Ciao >> lo saluto un po' imbarazzata, lui mi abbraccia e mi bacia sulla guancia.
<< Tutto bene? >> domanda notando la mia incertezza.
<< Si, tutto ok. Te? >> Gli domando e poi aggiungo sorridendo << So che sei stato un bravo cicerone... >>
<< Oh, si >> Lui si passa una mano fra i capelli e sorride..<<.Alex ti ha raccontato? >>
<< Si, si... >> non capisco perché ma ho l'impressione che sia sollevato dalla mia risposta, ma poi veniamo interrotti da mio fratello. “Strano” penso in automatico appena lo vedo.
<< Scusa Izzy >> Mi dice poi si volta serio verso Tom << Volevo chiederti se dopo le riprese mi concedevi un minuto... >>
<< Certo Chris, quando vuoi >> risponde lui gentilmente e mio fratello continua a guardarlo.
Ma che gli prende a mio fratello oggi?
<< HIDDLESTON >> La sua voce tuona come uno sparo e non capisco più nulla. Tom si volta verso Robert che sta camminando verso di lui è infuriato vedo Alex seriamente preoccupata mentre Robert è già davanti a Tom con l'indice accusatorio puntatogli contro. << TU, MALEDETTO FALSO AMICO! COME TI PERMETTI DI RUBARMI LA DONNA! NON AVETE PENSATO A ME E A IZ?! INVECE VOI VI DIVERTITE ALLE NOSTRE SPALLE!? >>
<< Rob, calmati non è come pensi! >> Alex cerca di calmarlo, ma appena gli poggia una mano sulla spalla lui si sposta continuando, però, a non guardarla. Il suo sguardo è fisso su Tom. Mi guardo intorno ed ho come la sensazione di essere l'unica a non capire cosa sta succedendo. Mi faccio avanti, anche se un po’ timorosa.
<< Ehy Robert, ma che succede? Perché sei arrabbiato così? >>
Lui mi guarda e il suo sguardo furioso mi incute davvero timore << Non te lo ha raccontato la tua amica? Della sua scappatina col tuo ex fidanzato a Londra?! >> Mi dice guardandomi per poi tornare a guardare Tom che sta scuotendo la testa.
<< Èh? >> sono sicura che ho la faccia più ebete a questo mondo. Sposto lo sguardo da Rob a mio fratello che sta osservando la situazione serio a Tom.
<< No aspetta, le cose non stanno così >> interviene quest’ultimo << Rob non prenderai sul serio quello che hanno scritto i giornali! Ho chiesto io ad Alex di accompagnarmi, mia sorella mi aveva dato buca e... >>
<< Non montare storie Hiddleston! >> Rob fa un passo in avanti, ma Chris Evans interviene bloccandolo per un braccio. << Dai Rob non fare scenate... >> gli sussurra.
Sinceramente sono ancora spaesata, ma vedo Alex ferma ad osservare la scena accanto a Clark e Jeremy. Tom non sembra turbato quanto me, semmai profondamente dispiaciuto ed il suo sguardo vaga da Robert ad Alex a me. Io guardo accanto a me e vedo Chris serio in volto, non sembra affatto sorpreso e mi tornano in mente i suoi modi freddi durante la giornata.
<< Chris ma tu sapevi qualcosa? Io non capisco che sta succedendo >> Gli dico sperando che almeno lui mi risponda, mi guarda col suo sguardo da fratello maggiore protettivo, poi si si avvicina a Robert e afferra la rivista che lui teneva fra le mani, me la porge già aperta all'articolo incriminato che titola “Nuova fiamma per Tom Hiddleston? La conosciamo già!” e giù un articolo sul quasi sicuro nuovo rapporto di Tom con...Alexis!
E a fianco un sacco di foto scattate alla Premiere dell'ultimo film di Woody Allen. Mi ricordo del film e di quando Tom fece le riprese non molto tempo addietro. In un primo momento la mia testa è completamente vuota. Guardo le foto di Tom sul red carpet che sorridente abbraccia Alex al suo fianco.
Quand'è che hanno cominciato a frequentarsi? Non dovevano vedersi come amici solo per aiutare Alex nel suo lavoro?
Non sono più innamorata di Tom. Su questo non ho dubbi, ma vederlo in quelle foto mentre abbraccia sorridente Alex...sembra che abbia già cancellato tutto, che dopo un anno insieme io non esista già più. Eppure era lui quello che non voleva terminare il rapporto.
“Ormai lo hai lasciato, Iz. Può andare sul red carpet con chi vuole” mi dice la vocina nella mia testa, eppure il sapore amaro che mi hanno dato quelle foto non se ne va. Sento lo stomaco che si fa piccolo e un profondo senso di delusione farsi largo nel mio cuore. Purtroppo non sono mai stata brava a nascondere i miei sentimenti, anzi. Infatti sento gli occhi inumidirsi e non ho più voglia di stare li. Restituisco la rivista a mio fratello che cerca in qualche modo di capire la mia prossima mossa mentre mi accarezza i capelli, ma lo fermo e gli sussurro << torno in albergo >>
<< Vengo con te... >> Mi dice pronto a seguirmi.
<< No. Per favore Chris >> Lo fermo e accelero il passo. Una volta in camera giro la chiave e spengo il telefono. Non voglio sentire nessuno.
Non è così che avevo sognato il ritorno mio e di Alex sul set. E le foto di lei con Tom non se ne vanno dalla mia testa.

[ALEX POV]

Questo era quello che temevo.
Questo era quello che non doveva accadere.
Vedere Iz scappare via e lo sguardo che mi ha rivolto suo fratello subito dopo mi hanno fatta sentire uno schifo, ma non tanto quanto Robert che urla contro Tom. Ricaccio indietro le lacrime che mi sento agli occhi, mi allontano dalle braccia sicure di Clark e mi avvicino di nuovo a Robert e Tom.
<< ED IO CHE PENSAVO CHE FOSSIMO UN GRUPPO TOSTO ED UNITO…INVECE TU CI HAI TRADITI TUTTI…>> Urla contro Tom che sta in silenzio << NON SOLO ME, MA ANCHE CHRIS, IZ E’ SUA SORELLA, NON T’E’ PASSATO PER LA TESTA?! >> Lo sapevo che Robert non l’avrebbe presa bene e sta accusando Tom di cose che sarebbero assolutamente legittime se fosse successo qualcosa, ma non è successo niente! E la cosa mi fa arrabbiare ancora di più mentre quei due continuano ad urlarsi contro.
<< Robert ti ho già detto che sono un mucchio di balle, non è vero niente! >>
<< ED IO TI HO DETTO DI NON SPARARE CAZZATE!! >>
<< Ragazzi… >> Provo ad infilarmi nel discorso, ma vengo ignorata.
<< ASCOLTAMI E RAGIONA UNA VOLTA TANTO NELLA VITA!! >> Tom alza la voce cercando di spiegarsi, ma Robert non sente ragioni.
<< QUELLO CHE NON RAGIONA SEI TU!!SEI TU CHE TE LA SPASSI CON LA MIA DONNA!! >>
<< Ragazzi… >> Provo di nuovo ma il risultato non cambia…Adesso mi metto ad urlare anche io, ma Tom mi precede.
<< LEI NON E’ PIU’ LA TUA DONNA!! >>
<< MA IO L’AMAVO!! >> E’ come se il tempo si fermasse all’improvviso. Lo guardo e sento qualcosa all’altezza dello stomaco stringere e fa male, ma mai quanto il suo sguardo che finalmente si posa su di me mentre abbassando la voce ripete << l’amavo… >>Torna a guardare Tom << Tu me l’hai portata via! >>
In questo momento se non stessi cadendo a pezzi lo odierei, perché ha appena detto la cazzata più grande dell’universo. Nessuno mi ha mai portata via da lui…
<< Io non ho portato via proprio niente! Io e Alex siamo amici!! Solo questo…assolutamente niente di più… Se l’hai persa non è certo... >>
<< Tom… >> Lo interrompo  senza neanche guardarlo, so benissimo che la mia voce sta tremando e tengo gli occhi fissi su Robert << E’ una cosa fra me e lui…>> Poi parlo a Robert << Io e te dobbiamo parlare…in privato… >>
Lui si limita ad incamminarsi ed io lo seguo verso quello che capisco essere il suo camerino. Quando siamo arrivati e mi sono chiusa la porta alle spalle è Robert a interrompere il silenzio che si è creato fra di noi.
<< Avanti…Lasciami definitivamente e vai da Tom >> Dice incrociando le braccia al petto.
<< Non ho intenzione di andare da Tom…>> Scuoto la testa cercando di mantenere la calma << Quello che ti ha detto è la verità. L’ho accompagnato solo perché sua sorella non poteva. E’ stato troppo gentile a farmi da Cicerone per Londra per non aiutarlo. >> Robert sbuffa mentre si va a sedere su una sedia lasciandomi da sola nell’ingresso e con la rabbia che mi sta iniziando a ribollire nel sangue << Smettila di fare così! >>
<< Così come?! >> Mi domanda leggermente irritato.
<< Scappare >> Dico guardandolo seria.
<< Senti da che pulpito viene la predica, chi fra i due che se ne è andato ? >>E’ un pugno. Proprio all’altezza dello stomaco ed è sleale da quanto è diretto. << Tu te ne sei andata, hai detto che ci saremmo sentiti, ma non mi hai mai chiamato. Io invece nonostante tutto ti ho cercata e mi sei mancata e quello che vengo a sapere è che mentre io pativo le pene dell’inferno, tu te la spassavi a Londra con Tom Hiddleston!! >> La verità brucia nelle sue parole e riapre tutte le ferite; ma io non me la spassavo con Tom a Londra, io non stavo tranquilla in Canada. Io soffrivo… << D'altronde sei stata tu a lasciarmi è anche ovvio che ne saresti venuta fuori senza troppi problemi >> Dice fra l’irritato e l’ironico.
<< Non pensare che io non abbia sofferto, non farmi passare per la cattiva della situazione, sei tu quello che non riesce neanche a dirmi quello che prova>>Mi blocco pensando a quello che ha urlato prima contro Tom << O meglio che provavi… >> Continuo a guardarlo, poi sorrido amaramente, vedo i suoi occhi perdersi per un attimo e poi spostarsi verso il pavimento nello stesso istante in cui la prima lacrima percorre il mio volto. << Credo che sia meglio che io vada… >>
<< Alex, aspetta >> Mi dice con un filo di voce mentre cerca di afferrare il mio braccio destro che sposto subito.
<< Cosa? >> Mi volto esasperata. Non voglio stare lì, le lacrime continuano a scendere e non so nemmeno se calano perché so che siamo arrivati al capolinea o se invece sia perché se ci siamo arrivati è colpa mia. Finalmente ci guardiamo senza la rabbia che ci ha tenuti nella sua morsa fino a questo momento. Quando vede le mie lacrime i suoi occhi cambiano espressione e si avvicina per cercare di abbracciarmi, ma mi tiro indietro.
<< Mi dispiace tanto >>Mi dice e non riesco a pensare altro oltre al fatto che stavolta sta finendo davvero. Il tempo e la distanza non hanno rafforzato i nostri sentimenti come avevo pensato e sperato. Sento la sua mano stringere la mia, ma anche quel contatto mi sembra fuori luogo. Non è più mio. Questo pensiero mi terrorizza. Mi allontano e lo guardo attraverso il velo di lacrime che mi annebbia la vista. Riesco a dire l’unica cosa che mi passa per la testa.
<< Chiedi scusa a Tom… >> Robert mi guarda perplesso poi annuisce alla mia richiesta << Lui…>> Sospiro e torno a guardarlo <<  Non c’è niente fra noi, sul serio…Sono sola >>
L’ultima parte la sussurro e mi spinge ad uscire da quella porta che pochi momenti prima mi ero chiusa alle spalle.
Prendo un grosso respiro e mi passo il dorso della mano sugli occhi. Inizio a camminare, per mettere più strada possibile fra me e Robert.
Come se ce ne fosse bisogno alla fine…Prima eravamo nella stessa stanza eppure a chilometri di distanza. Non gli sono mai stata così vicina ma al contempo lontana, non sono abituata a doverlo tenere a distanza, non l’ho mai fatto e va contro tutto quello che provo ed ho provato da praticamente…Sempre. Ho vissuto la mia vita insieme a Robert, non solo come sua compagna ma come sua amica, come sua confidente e lui era tutto per me. Non posso credere che tutto questo sia finito in quel silenzio assordante che ci circondava poco fa. Una parte di me vorrebbe urlare e correre il più lontano possibile, mentre l’altra parte vorrebbe tornare indietro e prendere a pugni il suo petto fino a che non ho pianto tutte le lacrime che ho in corpo. Decido di dare ascolto alla prima voce della mia testa e accelero il passo, svolto un angolo e vado a sbattere contro un uomo.
<< Mi scusi >> Cerco di riprendere il mio cammino, ma mi viene impedito.
<< Alex…Aspetta >> Mi volto verso l’uomo contro cui ho sbattuto e che mi ha trattenuto per il braccio.
<< Jeremy… >> Dico fra me e me.
<< Tutto bene? >> Mi chiede allarmato probabilmente dalla faccia devastata che devo avere.
<< Non proprio, ma credo di meritarmelo… >> Eccome se me lo merito.
<< Ti va di parlarne? >> No affatto, ma la mia bocca parla di sua spontanea volontà.
<< Non c’è molto da dire…Io e Robert non stiamo più insieme. >> Affermo piatta e poi decido di rincarare la dose << Quando tutto andava bene, me ne sono andata e adesso non posso tornare indietro, lui ha superato la cosa e quindi non c’è futuro per noi >>
Lo vedo dal suo sguardo che non sa che dirmi, sposta i suoi occhi sul mio volto mentre io mi strofino i miei cercando di fermare queste maledette lacrime.
<< …Tu sei una ragazza eccezionale…Puoi sempre contare in un futuro migliore se non puoi cambiare il passato, no? >>
In realtà non lo ascolto…Eccezionale? Eccezionale in che cosa?!
<< Eccezionale a combinare casini…Mi dispiace per la scenata, sapevo che non dovevo venire >> Lui scuote la testa.
<< Io credo sia stato un bene che tu sia venuta invece…>> Lo guardo perplessa e lui sorride, quel sorriso potrebbe quasi riuscire a calmarmi, se solo non fossi così affranta. << Pensaci bene…Se tu non ci fossi stata, Rob e Tom sarebbero ancora a discutere o peggio…>> Continuo a guardarlo senza dire una parola, ma l’idea che quei due potessero continuare a litigare mi stringe lo stomaco. << Robert è molto orgoglioso non avrebbe mai accettato di buon grado la verità che Tom gli stava sbattendo sotto il naso >> Ripenso al mio intervento e a quello che Tom avrebbe potuto dire. Guardo Jeremy e lui mi passa una mano sulle spalle, carezzandomi la schiena. << Grazie a te quei due non hanno motivi di dissapore dato che sappiamo entrambi che i giornali hanno detto un sacco di cavolate >> Cerco di prendere coraggio dalle sue parole e dalle sue carezze sulla mia schiena e annuisco lentamente.<< Appunto. Adesso vieni con me da Clark o hai altro da fare? >>
<< Sinceramente non so neanche cosa stavo facendo quando ti sono venuta addosso >>
Lui ride, mi stringe per i fianchi e ci incamminiamo verso il set. O meglio mi lascio trasportare, sono completamente svuotata da ogni volontà e non fanno presa su di me nemmeno i suoi discorsi, mi dà il “Bentornata” e rispondo con un “Grazie” a cui non riesco ad infondere nessuna emozione e mi dispiace anche per Jeremy adesso.
Lui sta cercando di risollevarmi, ma al momento sembra tutto inutile e senza senso ai miei occhi.
Quando arriviamo sul set, Clark e Tom stanno parlando fra di loro e quando ci avviciniamo si voltano verso di noi; è Tom il primo a parlare.
<< Mi dispiace…Io non pensavo che… >> Scuoto la testa, non ho voglia di sentire che anche lui è dispiaciuto per me. Non voglio che lui mi veda così perché si sentirebbe ancora di più in colpa, perché penserebbe che dipende tutto dal suo invito e da quelle foto. Provo a sorridergli, cerco di mentirgli e dirgli che tutto va bene, ma le parole si bloccano in gola impedendomi di pronunciare qualunque cosa. Clark si avvicina e mi abbraccia.
<< Si risolverà tutto vedrai >> Al suo tono dolce e alle parole che mi sussurra in un orecchio mentre mi carezza la schiena non riesco a resistere e comincio a singhiozzare, lui mi stringe di più e questo non fa altro che aumentare i miei tremiti.
<< Su…sfogati…Tranquilla >> Dice mentre mi stringe e continuo a piangere sulla sua spalla, lasciando che tutta l’ansia e la tristezza di questi mesi diventino lacrime che vanno a bagnare la sua giacca. Sono talmente presa dai singhiozzi che mi rendo conto che anche Tom si è avvicinato a me e Clark ,solo quando sento una mano posarsi sulla mia testa e mi volto a guardarlo. D’istinto ricomincio a piangere contro il suo petto, come alla ricerca di quella sicurezza che mi aveva trasmesso a Londra, mentre sia lui che Clark continuano a cercare di rassicurarmi.
 
[IZ POV]

La notte non dormo, così che scendo all'alba a fare colazione nella speranza di non incontrare nessuno a quell'ora. Infatti la sala è deserta, tiro un sospiro di sollievo e prendo del caffè. Osservo il cucchiaino girare nel liquido nero e i pensieri viaggiano veloci nella testa, non so minimamente come comportarmi. Mi sento ferita sia da Alexis che da Tom, per un attimo mi sento gelosa e vorrei rivendicare il mio posto accanto a Tom nelle foto della premier, ma poi mi rendo conto dell'assurdità di quel pensiero. Io in questo periodo non ho mai pensato di tornare con Tom...eppure non riesco a digerire questa cosa. Finito il caffè prendo l'ascensore e spingo l'ultimo bottone che mi porta sul tetto dell'albergo, lì trovo una seduta dalla quale osservare la città e lascio che tutti i pensieri attraversino liberi la mia mente, senza respingerne nessuno. Concedo anche a qualche lacrima di rigarmi le guance; penso a Tom e mi tornano in mente tutti i momenti più belli passati assieme: la prima premiere a cui mi ha portata è il primo pensiero, poi arriva il nostro primo bacio, la nostra prima cena fuori, la nostra prima volta...insieme. Mentre sto cedendo ai bei ricordi cominciano a riaffiorare anche le prime discussioni, le troppe serate programmate insieme e poi saltate, la nostra intimità che se ne è andata pian piano a scomparire. Il senso di incompletezza, di frustrazione che mi hanno dominata negli ultimi mesi assieme a lui tornano vivi dentro di me, accompagnati da una buona dose di rabbia. Non voglio tornare con Tom.
“Allora perché diamine sto così male solo per averlo visto abbracciato e sorridente assieme alla mia migliore amica?!”
Guardo le macchine per strada aumentare di minuto in minuto e passare veloci sotto di me, la mia testa adesso è come il traffico di questa città e voglio solo stare a guardare dall'alto, voglio soltanto essere spettatrice.
<< Allora sei qui... >>Sento Alexis dietro le mie spalle avvicinarsi con passo incerto. << Ti stavamo cercando... >> Chiudo gli occhi e cerco di capire cosa provo. Mi sento tradita...però è Alex... << Izzy mi dispiace! Te lo volevo dire… >> Riprende a parlare.
<< E quando!? >> Neanche io mi accorgo di essermi voltata verso di lei e rimango sorpresa nel sentire le mie mani che tremano.
<< Ieri te lo stavo dicendo, ma poi sono arrivati i ragazzi per andare al set e... >> Inizia lei e la interrompo.
<< Stiamo parlando di Tom, Alex, Tom! >> Le dico nervosa.
<< Lo so! Ma fammi spiegare! Non è come sembra! >> Dice lei cercando di avvicinarsi.
<< Ah no?! >> Forse la sto accusando per nulla, ma per qualche motivo sento che ho bisogno di sfogarmi e di arrabbiarmi anche con lei. << Me lo dovevi dire Alex, o forse lo avrei dovuto capire da sola dopo il messaggio a Vancouver >>
<< Iz non montare castelli in aria, non c'è niente! >> Dice lei quasi rimproverandomi.
<< Alex anche se non credo alle parole di quell'articolo ci sono le foto! >> Le faccio notare.
<< Appunto! Allora vedresti che non c'è nulla! >> Dice lei accennando un sorriso. << Siamo solo amici Izzy! Sua sorella lo ha chiamato quando eravamo ancora al Globe e gli ha detto all'ultimo che non poteva accompagnarlo lei! Era lei che doveva andare con lui! >>
<< Ma ci sei andata te! >> Le faccio notare.
<< Si, me lo ha chiesto lui, ha insistito tanto perché non voleva andare da solo e non sono riuscita a rifiutare dopo che mi ha fatto da cicerone tutto il giorno mi sembrava un gesto di riconoscimento! Per questo volevo dirtelo io, per spiegarti per bene le cose ed evitare che fraintendessi >> Mi dice tutto d’un fiato e poi si fa triste << Mi dispiace Izzy davvero! Non voglio che la nostra amicizia venga messa in dubbio per una cosa così, ti prego... >>
Non riesco a non crederle...è la mia migliore amica dopotutto. Allora mi lascio andare ad un pianto silenzioso e liberatorio, coprendomi il volto con le mani, poco dopo sento che Alex è accanto a me e con un po' di timore mi abbraccia e io mi lascio andare appoggiandomi sulla sua spalla.
<< Scusa Alex...non capisco nemmeno io perché me la prendo così tanto >> Le dico cercando di calmarmi.
<< Non devi scusarti Izzy >> Mi risponde calma.
<< Ma io non lo amo più. Non capisco perché mi abbia dato così noia e poi... >> rifletto un attimo sul pensiero che mi si è appena delineato in testa e poi proseguo convinta. << ...se anche fosse, sarei più felice se accadesse con te che con una stronza qualunque. >>
Alex sorride alle mie ultime parole poi torna più seria << Anche se non lo ami più resta una persona molto importante per te e in qualche modo lo senti ancora tuo, è normale ci vuole tempo >> Sposta lo sguardo verso l’orizzonte e noto che il suo sguardo è spento << Servirà a tutti…Io e Rob abbiamo chiuso. Definitivamente >> Dice guardando la città sotto di noi.
<< Per colpa della premiere? >> Le chiedo sorpresa.
<< Perché non mi ama più… >> Mi sorride amaramente e non so che dire quando si passa la mano sugli occhi che sono già umidi << Lui mi amava e adesso non mi ama più…>> torna a guardare l’orizzonte e la vedo deglutire a fatica le passo una mano lungo la schiena. La notizia mi ha sconvolta a mia volta, è vero che ho visto Robert più tranquillo nell’ultimo periodo, ma non credevo che fosse arrivato a questa conclusione.
<< La cosa buffa lo sai qual è? E’ che io ero fermamente convinta di quello che provavo io che ero sicura che avremmo risolto tutto, invece... >> Sorride amaramente << Lui non è legato a me come la sottoscritta, ci speravo, ma gli sono bastati due mesi lontani per dimenticarmi… >> La guardo incapace di dirle qualcosa la osservo semplicemente sorridere amaramente mentre le lacrime le percorrono il viso e una volta per tutte capisco che davvero lei e Tom non hanno fatto assolutamente niente, perché lei è innamorata di Robert...Robert. Il pensiero che anche lui stia in queste condizioni mi stringe ancora di più il cuore. Alex prende un grosso respiro e si passa il dorso della mano e torna a guardarmi. << Ovviamente io devo andarmene, lo capisci vero? >>Annuisco. Capisco fin troppo bene quello che prova. << Potresti farmi il favore di stare vicina a Robert... Lo vedo che siete molto amici, vorrei solo che stesse bene... >>
<< Sei sicura? >> Stavolta è lei ad annuire mentre si alza raggiungendo la porta per tornare all’interno dell’edificio << Alex? >> La richiamo.
<< Sì? >> lei si volta a guardarmi.
<< Tieni duro... >> Le dico abbozzando un sorriso.
<< Anche tu >>
Mi accenna un sorriso e torna all’interno dell’edificio.

 
Ok, so benissimo che mi odierete per questo capitolo. Avrò perso decine di lettori e tutto il resto, ma la storia è così per ora…Fateci sapere i vostri pareri accettiamo anche gli insulti purchè siano giustificati, anche lo scorso capitolo ci è stato detto che Alex era odiosa, senza dirci perché, se ce lo specificate saremo in grado di migliorare, non è facile sentirsi dire che le proprie protagoniste sono detestate xD
Capiteci
Un abbraccio a chi vorrà ancora seguirci e a chi legge, recensisce e chi ha messo la storia fra le preferite/seguite/ricordate!
Grazie!!
Un abbraccio
Cocchi & Nihal_11

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Capitolo 14
*** you're going through six degrees of separation ***


Sono tornata a casa subito dopo aver parlato con Elizabeth, ho incrociato Chris e Tom nella hall dell’albergo, parlavano di lei…Ho abbozzato una specie di sorriso e salutato entrambi con un abbraccio e poi me ne sono andata nonostante Tom avesse insistito per pranzare insieme con Christopher…Mi è dispiaciuto per Evans, ma non ce la facevo a restare lì.
Ho sempre avuto questa maledetta necessità di scappare da ciò che mi fa soffrire, sarà istinto di sopravvivenza.
Scusate immensamente per lo schifo di formattazione, ma l'ho modificata 50 volte e non cambia mai se voglio mantenere il corsivo...Quindi scusate, ma o così o niente... -.- Maledetti editor!!!
[ALEX POV]
Mi sposto con passo lento verso la cucina e sto per aprire il frigo quando incontro i suoi occhi scuri. È solo una foto ma sento le lacrime affacciarsi di nuovo sul mio volto. Apro il frigo stizzita e afferro un succo di frutta prima di richiuderlo con violenza e andare con passo spedito in camera mia dove inizio a disfare la valigia. Vinco la battaglia contro le mie lacrime ricacciandole indietro e alzo la musica dello stereo allontanando i pensieri. Non pranzo, non ho per niente fame, rispondo ad un paio di mail di lavoro e decido di andare a trovare mia sorella. 
Quando arrivo sotto casa sua suono il campanello e aspetto un paio di minuti. 
<< Chi è? >>
<< Sono io >> rispondo a Zoe lei fa scattare il portone. Non faccio in tempo ad entrare che mia sorella mi accoglie con un sorriso enorme che non riesco a contraccambiare.
<< Che è successo? >> mi chiede subito allarmata.
<< Rob mi ha lasciata >> Rispondo schietta.
Lei aggrotta la fronte perplessa.
<< Ma non eri stata tu a chiedere la pausa? >> Annuisco in silenzio. << E quindi? >>
<< E quindi la pausa lo ha portato a lasciarmi. >> Rispondo piatta mentre mi lascio andare sul suo divano. << Dov’è Hayleen? >> Chiedo mentre mi guardo intorno cercando mia nipote.
<< Da un’amichetta >> Mi dice ancora perplessa di quello che le ho appena detto e si siede accanto a me. << Ti va di spiegarmi tutto per bene? >>
<< Non c’è molto da spiegare >> Inizio grattandomi la fronte e fissando il pavimento << Sono andata sul set ieri e lui ha fatto una scenata a Tom per la première >>
<< Tipico di Robert… >> Zoe incrocia le braccia sopra il pancia che inizia a crescere contrariata << Fare una scenata del genere per delle foto…Mi chiedo quando crescerà >>
<< Me lo chiedo anche io >> Rispondo esasperata, poi mi riscuoto e riprendo a parlare. << Ha urlato contro a Tom che lui mi amava e che lui mi aveva portata via da lui… >> Mia sorella solleva gli occhi al cielo, mentre io cerco di mantenere la calma. << Gli ho chiesto di parlare in privato e all’inizio se l’è presa con me, io gli ho fatto notare che lui ormai parlava al passato e lui… >> Mi manca il fiato e mia sorella mi carezza la schiena, ritrovo la forza per finire la frase. << Lui ha detto che era dispiaciuto…Ti rendi conto? >> La mia voce diventa leggermente acuta per la rabbia. << Era dispiaciuto!! Me ne sono andata… >> Mia sorella mi guarda contrariata. << Lo so che secondo te non avrei dovuto andarmene…Il tuo eroe ha provato a trattenermi, ma è stato più forte di me… >>
<< Scema >> Mia sorella mi guarda severa per un attimo e mi mordo il labbro inferiore che sta iniziando a tremare. << Vieni qui >> Mi attira a se e mi abbraccia, mi lascio coccolare.
<< Robert ti vuole molto bene… >> Inizia a dirmi, ma la interrompo.
<< L’amore è un’altra cosa… >> Dico parlando contro la sua spalla e la sento annuire.
<< Proprio per questo non credi che meriti una persona che ti dimostri e ti dica che ti ama ogni singolo momento? >> Mi dice accennando un sorriso.
<< Se la trovi fammelo sapere >> Rispondo ironica.
<< Magari la incontrerai domani o forse l’hai già incontrata e non te ne sei resa conto. >> Mi dice sorridendo ed io scuoto la testa.
<< Ora come ora credo che mi farà bene stare da sola >> Dico scoraggiata.
<< Invece dovresti stare con degli amici >> mi carezza i capelli << Oltre che con me è ovvio. >> Sorrido a mia sorella e mi sento leggermente meglio.
<< Sai io credo che ti avrebbe fatto bene stare un po’ con Tom >> Mi dice dopo un po’ di silenzio, la guardo perplessa. << L’hai detto tu che sei stata veramente bene con lui a Londra…Secondo me ti avrebbe fatto da toccasana >>
<< Ma io ho te! >> Le dico tornando ad abbracciarla e lei ride.
<< Sì, ma Tom… >> Sollevo lo sguardo su di lei e la interrompo.
<< Non uscirtene fuori con un doppio senso!>> Lei gonfia le guance in segno di disappunto e io sorrido. << Ti conosco come le mie tasche! >> Le dico trionfante e lei si alza e sparisce in camera sua, ne ritorna con una rivista. La riconosco e mugolo contrariata.
<< Zoe… >> Inizio a lamentarmi, ma lei si siede accanto a me e mi dà un paio di colpetti sul ginocchio sinistro poi riprende a sfogliare la rivista.
<< Escludendo l’articolo… >> Mi appoggia la rivista sulle gambe ed io sbuffo, ma non posso fare a meno di dare un’occhiata curiosa. << Siete davvero adorabili >>
Zoe gongola e la cosa mi fa arrossire e sorridere per un attimo, poi prendo la rivista fra le mani.
<< Macché adorabili e adorabili... >> Le dico scettica. << E’ che il tuo parere è di parte, tu ci adori >> Le dico divertita mentre finalmente guardo con attenzione le foto della rivista.
<< Io adoro lui! >> Mi dice mia sorella divertita. << A te devo sopportarti >> Le faccio una linguaccia mentre continuo a guardare la foto. A dirla tutta è vero che non siamo così male… La foto fa abbastanza pena, avrei saputo fare di meglio, ma…
<< Stai sorridendo… >> Zoe mi canzona ed io chiudo la rivista e la guardo. << Ti piace Tom, ammettilo! >>
<< Eh?! >> La guardo sconvolta. << No!>>
<< Se…Se…Andiamo sono tua sorella a me puoi dirlo! >> Mi dice ridendo e battendo le mani, scuoto la testa divertita.
<< Non mi piace Tom… >> Poi puntualizzo. << O almeno non mi piace nel senso che pensi tu! >>
<< Ed io in che senso penserei? >> Mi chiede prendendomi in giro ed io roteo gli occhi.
<< E’ un buon amico, nulla di più >> Le rispondo sorridendo soddisfatta e lei solleva un sopracciglio poco convinta, spingendomi ad aggiungere. << Se avessi avuto dei pensieri su di lui, non mi sarei tirata indietro a quel ba… >> Mi fermo a bocca aperta e mi sento avvampare sotto lo sguardo sconvolto di mia sorella.
<< A quel ba…COSA?!?!? >> Zoe mi è quasi in collo. << Cos’è che non mi hai detto? Io lo sapevo che c’era dell’altro!! >> Inizia a parlare a raffica spingendomi contro lo schienale del divano con la sua curiosità.
<< Non c’è nient’altro… >> Provo a dire, invano.
<< Finisci quella maledetta frase! >> Mi ordina e inizio a tormentarmi le mani ed abbasso la testa facendomi coprire il volto dai capelli.
<< Ci siamo baciati per sbaglio… >> Dico in un sussurro.
<< Waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa >> Mia sorella esulta ed io la guardo perplessa poi torna a fissarmi. << Come sarebbe a dire per sbaglio? >>
<< Per sbaglio… >> Gesticolo cercando di spiegarmi. << Non volevamo certo baciarci!! >> Le faccio notare e lei continua a guardarmi dubbiosa.
<< Vorresti dirmi che hai baciato Thomas Hiddleston, ma in realtà non volevi? >> Mi dice mia sorella con una voce che diventa sempre più scettica. << Come cavolo si fa a baciare una persona per sbaglio?!!? >> Mi chiede esasperata quando io le annuisco in risposta.
<< Volevo baciarlo sulla guancia, ma lui s’è girato ed ho sfiorato le sue labbra, tutto qui. >> Le cerco di spiegare e faccio spallucce alla fine, non capisco cosa ci sia da scaldarsi tanto.
<< Tutto qui? >> Mi chiede tranquilla.
<< Già >> Le rispondo annuendo e sul volto di lei appare un sorriso che non mi convince per niente.
<< E perché non me lo hai detto subito? >>
<< Perché è una cosa senza significato. >> Le dico tranquilla e lei si porta una mano alla bocca cercando di nascondere il suo sorriso divertito.
<< Se fosse stata una cosa da niente me lo avresti detto prima e non ti saresti imbarazzata tanto. >>
<< Mi imbarazza perché è un amico >> Le dico cercando di sembrare tranquilla << Ed io di solito non bacio gli amici… >> Le faccio notare.
<< Di solito non li accompagni nemmeno alle premiere e loro non ti comprano vestiti stupendi e scommetto costosi… >> Sottolinea lei.
<< Pensala come vuoi… >> Dico mentre scuoto la testa. << Io so come stanno le cose e ti dico che siamo solo amici. >>
<< Sarà >> Dice lei dandomela vinta. << Ad ogni modo…che sapore ha? >> Sgrano gli occhi verso di lei che solleva le mani per discolparsi. << Sono solo curiosa >>
<< Gli ho sfiorato a malapena le labbra!! >> Dico ancora sconvolta.
<< Quindi puoi rispondere alla mia domanda. >> Afferma tranquilla, sbuffo e mi prendo il volto fra le mani.
<< Ma che ne so io?!?!? >> Dico alterata da dietro i miei palmi lei resta in silenzio, so che è in attesa, non mollerà fino a che non otterrà ciò che vuole. Rifletto, richiamo quel ricordo anche se mi ero ripromessa di non farlo più. Sento il cuore rallentare mentre richiamo le sensazioni di quella sera. << Questa cosa non ha senso. >> Affermo irritata spostando il volto dalle mani e guardando mia sorella senza darle la risposta che so che desidera. Lei mi guarda tranquilla mentre mi carezza i capelli. << Vieni con me a riprendere Hayleen e ti fermi a cena? >> Annuisco. << Il lavoro come va? >> Le sorrido grata che abbia cambiato argomento.
<< Bene…Almeno quello >> Dico scrollando le spalle.
<< Ascolta, adesso seriamente… >> Mi poggia le mani sulle spalle quando mi alzo per prendere il cappotto insieme a lei. << So che sei giù per Robert, ma non lasciarti abbattere, sei circondata da gente che ti vuole bene, quindi ricordatelo. >> Annuisco sorridendole e abbracciandola.

[Iz POV]

Le ultime due settimane di riprese trascorrono rapide e i primi giorni sono pieni di imbarazzo, tant'è che passo pochissimo tempo sul set. Tutte le sere rifletto su quella che è stata la mia reazione nello scoprire che Alex è andata ad una premiere con Tom ed ogni volta mi domando perché me la son presa così tanto.
Per farvi capire come ragiono lascerò libero campo alla mia vocina nella testa e vi riporto “parola per parola” tutto quello che mi ripete tutte le sere finché non mi addormento:
Iz ma che diamine t'è preso?! Perché hai reagito così?! Analizziamo insieme la situazione:
1- Tu e Tom non state più insieme.
2- Tu hai lasciato Tom.
3- Tu non ami più Tom.
4- Alex è la tua migliore amica.
5- Alex è innamorata di Robert.
6- Tu hai avuto strani e proibiti pensieri su Robert.
7- Tu hai avuto strani e proibiti pensieri sull'ex della tua migliore amica.
Riassumendo questi sette punti in un'unica parola: PERCHE'?!”
<< NON LO SO! >> Rispondo sempre alla mia voce nella testa soffocando le parole nel cuscino.

“Ok, fai conto che ti stia accarezzando la testa per consolarti un po'. Non deve essere facile convivere con una mente così contorta. Comunque...lasciamo stare il perché, forse è ancora presto per capirlo. Passiamo quindi a fare il punto della situazione:
Avverti ancora gelosia nei confronti di Tom e Alex?”
“No”
“Credi di esserti sbagliata e di provare ancora qualcosa per Tom?”
“No”
“Ti senti arrabbiata con Alex o Tom?”
“No...con nessuno dei due”
“Se ripensi alle foto della premiere provi ancora fastidio?”

“...in realtà un po' sì”
“Ecco...sarebbe stata l'ultima domanda che avrebbe chiuso la storia positivamente, ma tu hai sciupato tutto. Non hai il diritto di sentirti infastidita Iz! Pensa se Alex intuisse certi pensieri che TE ti sei permessa di avere su Robert, come dovrebbe prenderla lei?”
“Il solo pensiero mi uccide.”
“Ecco. Quindi smetti di sentirti infastidita.”

“Ok. Ma non è immediata come cosa, èh
“SMETTI! Passo e chiudo”.
Poi finalmente cala il silenzio e mi addormento.
Durante le riprese quando vado sul set, principalmente mi metto in un angolo a seguire in silenzio, cercando di non farmi notare; piuttosto cerco Joss per studiare la sua tecnica e farmi dare altri preziosi consigli, ogni giorno posso imparare qualcosa da lui. Quando mi incanto a guardare Chris e gli altri girare le scene mi capita spesso di soffermarmi sia su Robert che su Tom, ma appena me e rendo conto cerco di distrarmi e se non ci riesco torno da Joss, in albergo a studiare o vado a fare shopping. Ogni tanto mi faccio convincere da Evans ad uscire la sera con lui, mio fratello, Jeremy, Scarlett e Cobie ed effettivamente riesce a distrarmi dai miei pensieri; anche se l'ultima volta che siamo usciti, a due giorni dalla fine delle riprese, ha cercato di tirarmi fuori qualcosa...

<< Izzy >> Mi chiama.
<< Dimmi Evans... >> Lui mi abbraccia le spalle mentre camminiamo verso l'albergo.
<< Come stai? >> Mi domanda curioso.
<< ...non male >> Rispondo facendo spallucce.
<< Bene...hai parlato con Tom? >> Mi chiede serio.
<< Sempre molto diretto te, èh? >> Per tutta risposta si limita a sorridermi come meglio gli riesce e non posso che addolcirmi un pochino a quel sorriso.
<< No, non ho parlato con Tom >> Affermo tristemente.
<< Perché? >> Inizia a domandarmi obbligandomi a tirare fuori quello che penso.
<< Perché non ho niente da dirgli...la storia di Londra è già acqua passata. Non ce l'ho con lui >> Dico serena.
<< Ma tu sai benissimo che queste cose le devi dire a lui, non a me >>
Mi fa notare.
<< Ma lui lo sa! Non ce l'ho con lui >> Sorrido.
<< Ma glielo devi dire! Sennò come fa a saperlo? >> Mi punge sul vivo facendo smorzare il sorriso che ho in volto.
<< Bèh...è scontato >> Affermo sicura.
<< Anche se potrebbe immaginarselo, ma dubito, non è scontato e sono sicuro che gli farebbe molto piacere sentirsi dire da te queste parole. >> Sorride ed io mugolo pensierosa.
L'idea di affrontare un discorso serio, per quanto semplice, con Tom non mi esalta mi sento a disagio e non so mai cosa dirgli. Eppure eccomi qui, la sera dopo, a seguire il consiglio di Evans: ho fissato con Tom, visto che stasera finivano le riprese tardi, dopo la doccia ci saremmo incontrati davanti all'albergo. Gioco nervosamente con le mani e cerco di pensare a cosa potrei dirgli, ma ogni accenno di discorso che penso lo cestino subito perché son tutti terribilmente osceni.
<< Ciao Izzy >> La sua voce mi coglie alle spalle, destandomi proprio da uno di questi pensieri. Cestinato.
<< Ciao Tom >> io sorrido nervosamente, mentre lui sembra solo un po' teso e mi sorride quasi fosse entusiasta di questo nostro incontro.
<< Stai bene? >> Mi domanda sinceramente interessato.
<< Si...tu? >> Rispondo e accenno un sorriso.
<< Più o meno...andiamo di là? >> Mi chiede indicando la strada che porta ad un parco non distante, annuisco  e mi infilo le mani in tasca. Dire che mi sento in imbarazzo è poco.
Inizialmente camminiamo in silenzio, probabilmente entrambi imbarazzati e nessuno dei due sa da dove cominciare, poi, non so come, riesco a farmi coraggio.
<< Senti... >> Lui si volta subito interessato, come se non aspettasse altro che io cominciassi a parlare. << Mi spiace per come ho reagito alla vicenda di Londra. >>
<< Iz, non sei te che ti devi scusare... >> Inizia a replicare gentile, ma lo interrompo.

<< No, ho reagito male e non dovevo, io non ce l'ho né con te né con Alex, ci tenevo che tu lo sapessi >> Gli dico cercando il suo sguardo.
<< Grazie >> mi guarda intensamente e mi sorride. Per un attimo mi godo la bellezza dei suoi occhi che mi hanno sempre affascinata. Segue un altro breve silenzio imbarazzato e poi lui comincia a chiedermi dell'esame di regia, sciogliendo un po' la tensione fra noi.
<< Sono sicuro andrai benissimo, sai già quando hai l'appello? >> Mi chiede quando gli dico delle mie paure.
<< No, ma dovrebbero farcelo sapere da qui a due settimane. Comunque credo sarà i primi di novembre, perciò il prossimo mese lo prevedo di studio intenso >> Mi lamento e lui sorride gentile.
<< Hai passato gli ultimi mesi a seguire un grande regista, non dovresti nemmeno aver bis.ogno dei libri. >> Dice divertito.
<< Magari...ma sai come sono fatta >> Gli dico facendo riferimento al fatto che sa benissimo quanto tenga a questi studi e quanto possa essere meticolosa nello studio. Lui si limita ad annuire
<< Tu? Hai progetti? >> Gli domando realizzando che non ho la più pallida idea di cosa farà una volta finito qui.
<< Per adesso mi prenderò un po' di relax. >> Si lascia andare ad un sospiro di sollievo, poi riprende. << Ho fissato solo un servizio fotografico...poi ricomincerò a lavorare a fine novembre >>
<< Capisco, ci vuole un po’ di riposo dopo tutte queste riprese… >> Gli dico e lo penso davvero.
<< Si, ne ho proprio bisogno >> Si passa una mano fra i capelli sorridendo fra sé e sé.
<< Che opera di Shakespeare leggerai? >> Gli sorrido pensando che ogni volta che aveva un periodo libero si leggeva -o rileggeva- un libro del suo poeta preferito. Lo vedo sorridere prima di voltarsi verso di me.

<< Pensavo di rileggere la dodicesima notte, ma dovrò ripiegare sulle Enrineidi se voglio arrivare preparato sul set. >>
Quando rientriamo all'albergo sappiamo che l'indomani le riprese saranno finite e ognuno tornerà a casa sua. Mi fa effetto pensare che abbiamo cominciato quest'avventura insieme, mano nella mano, mentre adesso siamo qui a solo un metro l'uno dall'altro, ma i nostri cuori adesso sono lontani anni luce.
<< Grazie per la chiacchierata... >> esordisco titubante, nonostante gli ultimi venti minuti sia riuscita a rilassarmi un po', non posso certo dire di sentirmi a mio agio.
<< Grazie a te Iz...mi ha fatto molto piacere, davvero >> Dice mentre si passa una mano sulla nuca.
Gli sorrido, non faccio nemmeno in tempo a pensare di muovermi verso l'ingresso dell'hotel per rientrare, che lui mi abbraccia stringendomi a se. << Ti voglio bene Iz. Abbi cura di te >> mi dice così all'orecchio, prima di stamparmi un bacio sulla guancia e rientrare dentro. 
Rimango impietrita per un attimo e sento che potrei versare anche qualche lacrima, perché quelle parole così semplici, ma così sincere e così inaspettate sono riuscite a percorrere anni luce in un attimo fino a toccarmi il cuore.
 
[ALEX POV]
Raggiungo la fermata della metro dieci minuti prima dell’orario del mio appuntamento e sto per rilassarmi con un po’ di musica quando vengo letteralmente travolta da un tornado di 80 Kg per 1.84 m di altezza. Non faccio in tempo a lamentarmi per essere quasi finita in terra che vengo stritolata in un abbraccio.
<< Chris…>> Dico con un filo di voce. << Anche io sono contenta di vederti >> Affermo cercando di liberarmi dalla sua presa, invano.
<< Alex…Alex… >> Allenta l’abbraccio giusto per guardarmi negli occhi << Come stai, bellezza? >>
<< Sto bene… >> Mi passo una mano fra i capelli e giocherello con una ciocca che mi contorna il volto. << Tu piuttosto? >>
<< In gran forma >> Mi sorride ed insieme ci incamminiamo fuori dalla stazione della metro, verso l’aria aperta. Il sole è tramontato e fa freschino, mi stringo nel mio cappotto lungo mentre lui si tira su la lampo del giubbotto che indossa. Quando l’altro giorno mi ha mandato un messaggio per dirmi che sarebbe passato da NY e avrebbe voluto vedermi per una cena, ho accettato di buon grado. Mi è dispiaciuto non aver potuto parlare con lui quel giorno che Rob ha fatto casino sul set. Chris è sempre stato un ottimo amico e mi fa piacere che abbia ritagliato un momento per me, nonostante avesse i suoi impegni.
<< Insomma come va la fase post rottura con Robert? Ormai sono passati quasi due mesi, l’hai superato? >> Lo guardo sorpresa per il suo tatto incredibile e lui sembra leggermi la mente. << Tanto lo sappiamo entrambi che te lo avrei chiesto, quindi meglio levarsi il pensiero subito, no? >> Sorride e non posso far altro che scuotere la testa e sospirare.
<< Te l’ho detto…Sto bene >> Lo guardo cercando di fargli capire che sono sincera, ma non ho molta voglia di affrontare l’argomento. Voglio solo passare una serata spensierata in compagnia di un amico.
<< Da quello che mi ha detto Tom eri una fontana il giorno e mezzo che hai passato sul set…Saresti dovuta rimanere a farti consolare. >> Lo guardo sorpresa e lui rimane serio. << Quindi, dato che non sono potuto starti accanto allora, lo faccio adesso! >>
<< Non è necessario… >> Cerco di tranquillizzarlo. << Apprezzo il pensiero, ma st… >>
<< Stai bene, sì… >> Sospira guardandomi << L’ho capito >>
<< Bene >> Accenno un sorriso e lui mi scruta con i suoi occhi celesti.
<< Non mi convinci per niente, quindi… >> Si strofina le mani e poi mi passa la sinistra sopra la spalla facendomi avvicinare a lui. << Ti tormenterò tutta la sera fino a che non mi dirai veramente come stai. >>
Lo guardo leggermente divertita, ma il suo sguardo grave non ammette repliche. Cavolo, ma dice sul serio?!
<< Chris… >> Inizio come per lamentarmi, ma lui mi posa le dita della mano destra sulle labbra.
<< Shhshh… >> Continua a tenermi le dita sulla bocca e mi osserva con un sorriso sbarazzino. << Tu ti sfogherai con me e poi quando mi sarai riconoscente perchè ti ho consolata, potrò approfittarne >>Roteo gli occhi e lo spingo più lontano da me o almeno è quello che vorrei fare, perché lui mi blocca le mani sul suo petto e mi stringe nell’ennesimo abbraccio.
Voglio un bene enorme a Chris e per questo non voglio rompergli le scatole con i miei piagnistei su Robert, già tedio mia sorella, non posso farlo anche con lui.
Lo guardo di sottecchi mentre camminiamo per le vie di NY, lui parla dei suoi progetti futuri e sono sollevata che sembra aver accantonato i suoi propositi di farmi sfogare. Arriviamo al ristorante che ho prenotato ed entriamo. Venivo qui con Robert, è un locale riservato; adatto a persone famose del calibro di Christopher. Quando raggiungiamo il tavolo e ci sediamo mi parla mentre si guarda intorno.
<< E’ carino qui… >> Sposta lo sguardo su di me << Molto intimo, oserei dire >>
Mi guarda malizioso e tiro su il menù davanti al volto per mascherare il fatto che sto per scoppiare a ridere.
<< Non ti fare false speranze Christopher >> Gli dico da dietro il menù e lui mi risponde tranquillo.
<< Nessuna falsa speranza, lo so che sei pazza di me >>Lo guardo scettica e lui sgranocchia un grissino sbruffone. Ordiniamo da mangiare e durante la cena lui inizia il suo terzo grado.
<< Allora, dimmi la verità… >> Lo guardo sollevando un sopracciglio mentre mangio una fetta di pizza. << Quanto ti manca Robert? >>
<< Uhm… >> Bevo un sorso d’acqua mentre ragiono sulla domanda. << Un po’… >>
<< Quantifica >> Mi invita a parlare ed io lo guardo seria.
<< A volte mi manca, altre volte penso che alla fine stiamo facendo la cosa migliore per entrambi >> Lui annuisce senza dire una parola, ma continuando a fissarmi, quindi riprendo a parlare << Insomma lui è un bambino troppo cresciuto e sai benissimo che io voglio una relazione matura e duratura e sono abbastanza convinta che, a meno che non cambi atteggiamento, con Robert non riuscirei ad averla. >> Lui annuisce di nuovo e dà un morso alla sua pizza ed io continuo a parlare. Adesso che mi ha fatta iniziare trovo difficile fermarmi ed ho bisogno di qualcuno che mi ascolti e che magari capisca meglio di me. << Altre volte però mi manca tantissimo. Io ho sempre avuto a che fare con lui…Da quando sono stata interessata al sesso maschile, lui era lì ed io gli giravo intorno… >>
<< Questo perché è vecchio! >> Mi interrompe. Gli rivolgo un’occhiataccia e lui alza le mani in segno di resa. << Scusa…Continua pure >>
<< Non so che dire…Sono confusa, penso che sia meglio senza di lui, così posso concentrarmi su di me e sul mio lavoro, ma allo stesso tempo non so cosa posso essere senza Rob al mio fianco, perché è sempre stato lì quando ne avevo bisogno. >>
Dirlo ad alta voce mi fa uno strano effetto. Zoe sa benissimo la mia storia e quindi non ho avuto bisogno di dirle di questa sensazione. Guardo Evans che mi sorride dall’altra parte del tavolo mentre allunga una mano sopra le mie.
<< Puoi essere chiunque tu voglia essere. >> Mi dice sorridendo dolcemente. << Io conosco una donna che è forte, allegra e assolutamente stupenda e questo non lo può cambiare niente e nessuno. >> Lo guardo scettica e lui sghignazza. << Un giorno te la presenterò se vuoi. >>
Gli tiro dietro un tovagliolo e lui sta per fare altrettanto, ma veniamo interrotti dal cameriere che porta il conto, insisto per pagare la mia parte. Chris me lo impedisce ed è solo quando usciamo in strada che riprende a parlare. << Anche se adesso non vedi quanto sei eccezionale, sappi che lo sei. >>
<< Ti voglio bene Chris >> Lo abbraccio di getto e lui mi carezza la schiena.
<< Anche io… >> Dice contro la mia spalla << Anche se sei una testona che non capisce assolutamente niente di quello che le succede intorno. >>
Mi stacco dall’abbraccio e lo guardo male.
<< Guarda che mi rimangio quello che ti ho appena detto! >>
Lui sorride alla mia minaccia.
<< Tanto lo so che mi vuoi bene lo stesso anche se te lo rimangi >> Mi guarda strafottente e non posso fare a meno di sorridergli mentre mi passa una mano dietro le spalle. << Ti accompagno a casa >> Afferma e accetto di buon grado. Non mi piace camminare da sola la sera per le strade di NY, avere Captain America che mi protegge è un sollievo.
Quando siamo in metropolitana Chris interrompe il silenzio fra noi e mi domanda.
<< Ed il sesso come va? >>
Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva, lancio una rapida occhiata all’uomo che sonnecchia sul posto di fronte al mio e poi torno a parlare a Chris.
<< Ma ti sembrano domande da fare? >> Sgrano gli occhi parlando sottovoce, lui fa spallucce.
<< Certo che sì…Io mi preoccupo per te! >>
<< E chiedermi come vanno le mie attività sessuali a cosa servirebbe? >>
Chris si stiracchia sul sedile sorridendo sotto il mio sguardo sconcertato.
<< Bhè serve a capire come stai… Per esempio sei sicura che col caro Tom non sia proprio successo nulla? >> Mi sorride malizioso e io scuoto la testa e mi alzo in piedi.
<< Io scendo qui >>
<< Addirittura?! Non pensavo di indignarti tanto… >> Mi dice divertito.
<< E’ la mia fermata, idiota! >> Gli rispondo senza neanche guardarlo e lui si alza a sua volta, mentre mi segue fuori dalla metro.
<< Siamo un po’ acide o sbaglio? >> Gli rivolgo un’occhiataccia e lui sghignazza. << Ho fatto la domanda da un milione di dollari. >>
Mi ostino nel mio silenzio sperando che la smetta prima o poi, ma conoscendo i miei polli si sta divertendo troppo per smettere. Arrivo al mio portone e mi volto verso di lui.
<< Grazie della bella serata Chris…Eliminiamo quest’ultima parte e saremo a posto per il resto della nostra amicizia, che dici? >>Gli propongo e lui sorride.
<< Oppure…Mi dici la verità…Che è successo fra te e Tom? >>
<< Assolutamente niente! >> Gli rispondo più sconvolta del fatto che mi abbia di nuovo rivolto questa domanda che da quello che sta insinuando.
<< E la cosa ti disturba così tanto? >> Lo guardo contrariata e lui solleva le mani sopra la testa a discolparsi. << Ok, non parlerò più di Tom stasera…Adesso però mi fai entrare ed azzeriamo il tuo periodo di castità… >> Mi parla ad un orecchio e sto sul serio pensando di tirargli una ginocchiata nelle sue parti basse. << Poi diventeremo amici con benefici, meglio di prima. >>
Si allontana e mi sorride, lo guardo per un attimo in silenzio, poi sorrido a mia volta.
<< Oppure la smetti di fare il cretino, restiamo amici proprio esattamente come siamo ora, senza nessun beneficio sessuale ed io azzererò il mio periodo di castità con qualcuno di cui sarò innamorata, ok? >>
<< Sei una guastafeste >> Mi dice gonfiando le guance.
<< E tu dovresti trovarti una bella ragazza invece di fare il cretino con tutte. >> Gli sorrido e lui annuisce.
<< Ci proverò… >> Mi abbraccia e mi dà un bacio su una guancia << Spero che troverai presto il ragazzo con cui sfogare le tue voglie. >> Scuoto la testa ridendo contro la sua spalla.
<< Male, male ti darò un colpo di telefono >> Dico ridendo.
<< Verrei di corsa >> Afferma ridendo a sua volta. << Buona notte Alex >>
<< Notte Chris >> Infilo le chiavi nel portone e lo apro, poi volto di nuovo verso di lui. << Grazie >>
Lui solleva una mano e sorride
<< E’ sempre un piacere tesoro…Ci sentiamo presto >>

 

 

 

Salve salve…Ed eccoci qua, un capitolo un po’ vuoto, molto di transizione, ma come sapete a volte son necessari. Iz e Tom hanno definitivamente chiuso e Alex sta cercando di riprendersi in qualche modo…Fateci sapere che ne pensate!
Bacione
Cocchi & Nihal

Ps: Canzone del titolo: http://www.youtube.com/watch?v=EprNSogV11k

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Capitolo 15
*** There's No Starting Over, Without Finding Closure ***


[Iz POV]
Ormai è arrivato novembre e sono tornata alla vecchia routine, tra gestione di hotel ed il corso di regia. Proprio per un esame di quest'ultimo adesso mi trovo alla sede, sono seduta su una scomoda sedia di legno rileggendo gli appunti, in attesa che arrivi il professore. È passato più di un mese dalla fine delle riprese del film “Avengers”, eppure a volte mi sembra trascorsa una vita. Mi sento spesso con Alex, anche se entrambe cerchiamo di non affrontare discorsi troppo seri; parlo spesso anche con Evans, col quale adesso posso dire di aver stretto una vera amicizia. Con Tom, non ci siamo più né rivisti né sentiti. Stessa cosa con Robert, dopo la scenata con Tom e Alex non si sono mai create particolari occasioni per parlare e dopo non c'è mai stata nemmeno una telefonata, perciò la nostra ultima conversazione “privata” risale ancora al mio sfogo sotto casa mia. 
Speravo che tutta questa distanza da Robert e dagli altri in generale mi aiutasse a liberarmi dai pensieri di troppo e a capirci qualcosa in tutto il casino che mi ritrovo dentro, ma così non è stato. 
<< Signorina Hemsworth? >> la voce del prof mi riporta bruscamente alla realtà scaccio via i pensieri e lo seguo nello studio.
Nemmeno mezz'ora dopo ne esco felice come una pasqua per averlo passato col massimo dei voti. Mi sento pervasa da un inspiegabile ottimismo e penso che ogni volta che mi sento giù dovrei prendere un trenta e lode ad un esame... “fosse facile” faccio notare a me stessa. Esco dall'edificio mentre mando un messaggio a mio fratello per comunicargli l'ottimo risultato, quando mi sento chiamare da una voce fin troppo familiare << Izzy?! >>
Mi volto e mi ritrovo davanti Robert.
Ecco come far evaporare l'ottimismo post esame in un secondo. Chiaro, dentro di me sono entusiasta di rivederlo, ma è proprio a causa di tutta questa felicità nel vederlo che evapora il buon umore, quello intelligente, che ragiona. 
<< Robert? Ma tu che...che ci fai qui? >> Gli domando sorpresa, lui si guarda attorno spaesato, poi fissa la targa fissata a fianco del portone dal quale sono appena uscita.
<< Ehy, non mi dire che qui è dove fai il corso di regia! >> Domanda leggermente divertito.
<< Già...è propro così >> rispondo poco convinta dal suo atteggiamento.
<< Che coincidenza! Passavo di qua quasi per caso, quando ti ho vista >> Dice sempre col sorriso stampato in faccia. Questa cosa mi puzza.
<< Ma dai... >> Lo guardo sempre più sospettosa. Non credo molto alle coincidenze, ma se così fosse vorrebbe dire che “il Caso” mi ha preso decisamente in antipatia e vuole farmi stare male.
<< Bèh, allora com'è andato l'esame? >> mi domanda contento, evitando palesemente i miei sguardi dubbiosi.
<< Benone, trenta e lode >> mentre lo dico non posso che ritrovare il sorriso ed un pizzico d'orgoglio
<< Era il minimo! Complimenti! >> Dice facendo il segno della vittoria come una mano.
<< Grazie! >> Rispondo contenta, poi aggrotto la fronte <>
Lui mi guarda con la faccia di chi è stato beccato e sta cercando una via di fuga nel più breve tempo possibile.
 << Sai le notizie volano...e poi sei stata un sacco di tempo attaccata a Joss per questo esame... >>
<< Ma quando ero sul set neanche sapevo quando avrei avuto l'appello... >>Gli faccio notare.
<< Oh, non divaghiamoci su questi dettagli. >> Mi dice cambiando prontamente argomento mentre passa una mano sulle mie spalle << Piuttosto qui dietro c'è un bar eccezionale, mi permetti di offrirti un caffè? >>
Mi è difficile rifiutare un caffè dopo un esame. Ormai mi trovo qui e un caffè non può far danno, perciò accetto e lo seguo. << Senti Iz... >> la sua voce si fa seria e gli dedico tutta la mia attenzione. << Io non mi sono ancora scusato per quella sera che ti ho riportato a casa tua...sono stato molto inopportuno e mi dispiace davvero >> mentre lo dice mi guarda negli occhi e posso vedere quanto creda veramente ad ogni singola parola. 
<< Accetto le scuse >> taglio corto concentrandomi sui miei piedi.
<< Sto parlando sul serio. >> Sollevo lo sguardo. << Mi dispiace >> continua a tenere i suoi occhi fissi sui miei e non riesco ad essere sostenuta nei suoi confronti
<< D'accordo >> gli sorrido di risposta.
Intanto entriamo nel bar, ci sediamo ad un tavolino e lui ordina due caffè. Lo osservo domandandomi cosa gli stia passando per la testa, se ha digerito la vicenda della première di Alex con Tom o meno; mi domando anche se veramente non la ami più o se, invece, le parole che le ha rivolto siano state solo frutto dell'arrabbiatura del momento. 
<< Allora...come stai? >> è lui che riprende la conversazione guardandomi gentile.
<< Bene >> rispondo di getto, poi mi rendo conto che potrei apparire nervosa alla sua presenza se taglio così le risposte << Ho appena passato un esame col massimo dei voti, quindi benone direi >> aggiungo sorridendo. << E tu? Come stai? >>
Mi guarda in silenzio per un attimo, poi fa un grosso respiro << Mi distraggo... >>
Ho delle domande da fargli e dei dubbi sulle parole che ha rivolto ad Alex l'ultima volta; stento pensando che dovrei tenerle per me e farmi i fatti miei, ma non ci riesco.
<< Rob sei davvero sicuro che lasciare Alex sia stata la cosa giusta? >> Lui mi guarda sorpreso, ma non sembra arrabbiarsi e resta in silenzio; silenzio che mi incoraggia a continuare. << Voglio dire...era una storia importante la vostra, tra me e Tom c'erano problemi da prima e purtroppo non c'era modo di andare avanti...ma voi due...>> Prendo fiato ed espongo le mie idee ad alta voce << Secondo me dovresti fare uno sforzo e provare a ricucire il rapporto a riavvicinarti a lei >> Io stessa non so perché dico queste cose, però penso ad Alex e le parole escono da sole << Il vostro rapporto  non è irreparabile, se riusciste a venirvi incontro entrambi, non dico sia facile, ma potreste provarci...dovreste. Io credo che ciò che le hai detto sia soltanto frutto dell'arrabbiatura e forse ora, a mente più lucida, la pensi diversamente... >>
Mi fermo e lo guardo, sento che si è creata della tensione...mi sembra il minimo visto che ho tirato fuori l'argomento più doloroso. Tiene lo sguardo fisso sulla tazzina del caffè che ci hanno appena portato, poi alza gli occhi e li punta su di me dandomi l'impressione di non averlo stupito troppo.
<< Si...nell'arrabbiatura del momento forse ho un po' esagerato >> prende appena un sorso di caffè << Ma non la penso diversamente >>
Quest'ultime parole mi sorprendono davvero. Pensavo che nonostante tutto fosse ancora innamorato di Alex... << Come? >> è l'unica cosa che riesco a dire.
<< Non ho cambiato idea Iz...Alex aveva ragione. Io non sono mai stato capace di esporre i miei veri sentimenti, ma se si ama profondamente una persona alla fine il modo per dirle certe cose lo trovi e io non ci sono riuscito. Non dico che non l'ho amata...affatto. >> Sposta un attimo lo sguardo e accenna un sorriso. << Lei è stata molto importante per me e continuerà ad esserlo, ma si merita una persona diversa da me...che sappia amarla come io non ho saputo fare >>Lo guardo stupita dalle sue parole, non riesco nemmeno a tenere in mano la tazzina. Non so che dire e improvvisamente mi sento in imbarazzo per avergli fatto questa domanda, anche se apprezzo molto la sua sincerità nel rispondermi.
<< Tu invece, con Tom? Vi siete riparlati? >> Mi chiede curioso.
<< La sera prima della fine delle riprese. Abbiamo fatto una passeggiata e chiacchierato un po', nulla di particolare >> gli rispondo stringendo le spalle.
<< Com'è andata? >> Chiede poco prima di finire il suo caffè.
<< Direi bene...anche se c'è tanto imbarazzo, però bene... >> Ammetto sollevata al pensiero.
<< Mi sembrate sulla buona strada...per mantere un buon rapporto intendo >> Dice sorridendo ed io annuisco.
<< Si...sembrerebbe di si. C'è da dire che con Tom è difficile non avere un buon rapporto >>
<< Hai ragione >> ride pensando, come me, che avere un brutto rapporto Tom sarebbe come dire che lo zucchero è amaro. Poco dopo Robert paga il conto e usciamo dal bar diretti alla mia macchina.
<< Mi spiace non essermi scusato prima >> esordisce lui, mentre si mette gli occhiali da sole...anche se non so quanto quelle lenti violacee possano definirsi “da sole”.
<< Non ti preoccupare...hai avuto altre cose a cui pensare >> Dico sinceramente.
<< Questo è vero... >> Accenna un sorriso e mi rendo conto che ormai siamo arrivati alla mia macchina e lo guardo senza sapere cos'altro dire; una parte di me resterebbe anche così a guardarlo per ore, ma l'altra parte, quella più intelligente, mi urla di salire in macchina e andare via.
<< Io...vado... >> dico con un po' di incertezza.
<< Si...certo. Salutami tuo fratello quando lo vedi >> Annuisce e sorride mentre lo dice.
<< Certo. Grazie per il caffè >> Gli rispondo.
<< Figurati >> Fa spallucce e si dondola sul posto.
<< A presto >> Apro la portiera della macchina e sto per entrare.
<< Certo. Sentiamoci >> aggiunge facendomi voltare verso di lui.
<< Certo >> abbozzo un sorriso e finalmente entro in macchina.
Una volta chiusa la portiera mi sento come in salvo, lo saluto un'ultima volta con la mano e poi finalmente parto, ringraziando il cielo che nemmeno lui abbia pensato a salutarmi con un bacio sulla guancia, per quanto sia una cosa semplice, banale e comune, in questo periodo potrebbe avere strani effetti su di me e preferisco evitare qualsiasi contatto ravvicinato con lui. Lungo la strada ho modo di ripensare al nostro incontro “casuale” e alla chiacchierata al bar; mi ha stupito veramente quando mi ha parlato di Alex. Ero convinta che loro due sarebbero tornati insieme, era solo questione di tempo e ero sicura che quando sarebbe accaduto sarei stata felice per loro ed ero anche convinta che a quel punto avrei finalmente smesso di farmi certe paranoie mentali...o meglio...la mia mente, quella non sana, avrebbe dovuto smettere di mostrarmi certi pensieri una volta per tutte; dato che già ora, se dipendesse soltanto da me, li eviterei.
Mentre sono ferma ad un semaforo, ormai prossima a casa, mi arriva un messaggio di mio fratello
“Grande! Allora vieni a pranzo da noi per festeggiare, ti aspettiamo. Baci”
<< Ma se me lo avessi inviato due isolati fa che ero più vicina?! >> domando ad alta voce al telefono. 
Sorrido ironica e al verde giro a sinistra cambiando direzione.
Una volta da loro saluto Elsa e la sua pancia che comincia a farsi notare bene, mi invita ad entrare mentre racconto dell'esame e anche dell'incontro casuale con Robert. Appena lo nomino mio fratello ride << Allora è riuscito a trovarla la sede... >> Mormora fra sé e poi si blocca fissando il suo bicchiere.
<< Cosa? >> gli domando mentre il mio cervello fa due più due
<< Oh. Nulla nulla...complimenti per l'esame sorellina! Sapevo saresti andata bene >> mi sorride mettendosi in bocca un pezzo di pane.
<< Chris... >> Lo guardo con la testa inclinata aspettando spiegazioni.
<< Dimmi! >> mi guarda sorridendo e cercando di far finta di nulla.
<< Hai detto tu a Robert dove trovarmi? >>
<< Io? Cosa c'entro io? >> mentre lo dice, però, distoglie lo sguardo concentrandosi sul piatto che Elsa gli mette davanti, lei sorride in silenzio.
<< Chris >> insisto. Lui finalmente mi guarda e tenta ancora una volta di cavarsela sorridendomi, ma vedendo che continuo a guardarlo seria finalmente alza gli occhi al cielo e si confessa.
<< Uffa. Si gliel'ho detto io... >>
<< E come mai? >> Chiedo sorpresa.
<< Bah...mi ha chiamato la settimana scorsa, abbiamo chiacchierato del più e del meno, poi io gli ho detto che ti stavi preparando per l'esame e lui mi ha chiesto quando lo avevi e dove lo facevi. Mi ha detto che voleva cogliere l'occasione per scusarsi con te per qualcosa...insomma il giorno dopo mi ha richiamato che cercava di capire dov'era la tua sede perché non riusciva a trovarla. >> Lo guardo cercando di capire se mente o meno, ma mi è chiaro che è sincero, perciò mi ritengo soddisfatta e accetto la sua spiegazione.
<< Ok. Capito >> Dico riflettendo sulla rivelazione di mio fratello. Allora non era una semplice impressione quella di stamani.
<< Izzy...posso chiederti una cosa? >> Chris attira la mia attenzione.
<< Dimmi >> lo guardo e vedo la curiosità nei suoi occhi blu.
<< Di cosa si doveva scusare Rob? >>  Mi chiede prima di portarsi una forchetta alla bocca.
<< Ah >> ripenso immediatamente alla scena sotto casa mia. << Niente, lascia perdere >>
Lo vedo che è deluso, ma per fortuna non insiste e continuiamo a mangiare vertendo i nostri discorsi sull'esame ed altri argomenti.
Dopo pranzo Elsa ci saluta per andare dai suoi genitori ed io resto con mio fratello che mi ha proposto di guardare un film con lui. Dopo aver scelto un cartone animato, in memoria della nostra infanzia, ci mettiamo comodi sul divano. Dopo poco non riesce più a trattenersi e mi guarda curioso, ma al tempo stesso serio.
<< Senti ma...per cosa doveva farsi perdonare Robert? Non mi devo arrabbiare con lui vero? >>
Gli rivolgo il sorriso più grande che riesco a fare e lo rassicuro.
 << No, tranquillo. Niente di tragico >>
<< Davvero non puoi dirlo al tuo fratellone? >> mi guarda sorridente e per un attimo penso che sarà un babbo stupendo, anche se forse un po' troppo protettivo... Comunque decido di spiegargli il motivo e in poche parole gli racconto di quando Robert mi riportò a casa e del mio sfogo sui suoi modi di fare provocatori. 
<< Brava Iz, sei una vera Hemsworth! >> mi dice alla fine portandomi un braccio sulle spalle.
Gli sorrido orgogliosa e mi appoggio a lui incantandomi per un po' dietro al cartone.
<< Pensavo... >> esordisce lui poco dopo.
<< E già mi sembra tanto >> lo prendo in giro.
Lui si limita a guardarmi prima offeso poi con l'aria di chi non cede alle provocazioni, sorride e riprende il discorso con uno sguardo più serio.
<< Ti ha dato fastidio che Robert sia venuto stamani? >>
<< No...mi ha fatto molto piacere... >> mentre lo dico abbasso lo sguardo sulle mie mani che giocano con un filo di troppo nel maglioncino.
<< Izzy, Izzy...sono tuo fratello. Ti conosco e ti vedo soprattutto >> Lo guardo stupita, ma non troppo, dalle sue parole. Più che altro sorpresa che si stia affrontando questo discorso.
<< E cosa vedi? >> sono molto curiosa di ascoltare la sua risposta.
<< Che ogni poco ti perdi nei tuoi pensieri, a volte ti incupisci e mi sembri tormentata per qualcosa. Ed ho come la sensazione che Robert abbia un qualche ruolo in tutto questo >>
Sorrido amaramente all'ennesima lettura esatta della mente realizzata ai miei danni da Chris. Lui capisce di aver colpito il bersaglio.
<< Ti va di parlarne? >>
<< Non saprei neanche che dire... >> ammetto sconsolata.
<< Inizia cercando di spiegarmi cosa provi >> Dice dolcemente, “Fosse facile” penso. Rimango un attimo in silenzio a tormentare il filo fuori posto del maglioncino
<< Non lo so. Mi innervosisco quando c'è lui e sento l'impulso di fuggire, di evitare qualsiasi contatto con lui; ma allo stesso tempo mi rendo conto che lo cerco, che ho voglia di passarci il tempo insieme e di scherzare, di distrarci dai problemi che hanno afflitto entrambi negli ultimi mesi...anche se quest'ultimo mese non ci siamo nemmeno telefonati, ma più volte ho avuto la tentazione di farlo >> comincio vuotando le parole come se fossero un peso di cui liberarmi.
<< Robert ha una forte personalità ed è coinvolgente, anche sul set è sempre quello che improvvisa la battuta, che va fuori dagli schemi per rendere tutto ancor più divertente. Quando uno lo conosce davvero è difficile non cercarlo >> mi risponde mio fratello.
<< Si, ma non come lo cerco io Chris. E sento che non è normale, io ho lasciato Tom da non molto tempo e stavamo insieme da quasi un anno e mezzo...in certi momenti io stessa mi domando se è normale sentire già certe cose dentro...così...intense. Mi sento sbagliata, ecco >> Dico abbattuta.
<< Tu non sei sbagliata sorellina, con Tom stavate insieme da molto è vero, ma da quant'è che non andava più bene come all'inizio? >> Cerca di tirarmi su di morale.
<< Da un bel po'... >>  Ammetto titubante.
Sento la mano di Chris stringermi la spalla e poi appoggia la sua testa sulla mia mentre entrambi torniamo a guardare il cartone.
<< Col tempo riuscirai a fare chiarezza dentro di te Iz >> Afferma convinto.
<< Lo spero...anche perché di questo passo non avrò più il coraggio di guardare Alex in faccia >> Ecco l’altro mio timore.
<< Dai, ora non ti abbattere così. Non hai mica fatto nulla e poi non si possono controllare i sentimenti >> Mi scuote per le spalle facendomi sorridere.
<< Vorrei tanto poterlo fare... >> Ammetto sinceramente, poi ci lasciamo trasportare dal film terminando la nostra conversazione. Sono contenta di poter parlare così con mio fratello, sapere la sua opinione è sempre stato importante per me e anche questa volta sono felice di averci parlato.

ALEX POV
<< Alex ti prego dimmi che oggi pomeriggio non hai nulla da fare! >> La voce di Elizabeth richiede aiuto in maniera urgente.
<< Non credo, perché >> Rispondo sovrappensiero mentre controllo la posta.
<< Devo ancora fare un sacco di regali di Natale! Aiutami ti prego! >> Sorrido guardando il calendario segnare il 22 di Dicembre, non posso non darle almeno del supporto morale...anche io a volte mi sono ritrovata all'ultimo a fare i regali! Poi ho imparato ad organizzarmi…più o meno…Il pomeriggio la accompagno in giro per mille negozi e lei compra un sacco di roba, sinceramente mi domando a chi debba farli tutti quei regali, ma poi è Iz stessa a spiegarmi che per Natale e capodanno è tradizione in casa Hemswort fare pranzi e cene con tutti i parenti. E “tutti” vuol dire proprio tutti.
No, non la invidio proprio!
<< Quindi non ci vedremo per capodanno? >> le domando a fine serata, mentre lei mette in macchina non so quante buste: ho smesso di contare alla decima!
<< Mi spiace...fissiamo per gennaio? >> Mi risponde chiudendo il bagagliaio e sospirando
<< Certo, anche se dovrò andare Los Angeles per il set fotografico di Chris >>Sorrido mentre scorro sull'agenda del telefono dove ho segnato i miei vari impegni. La seconda settimana di Gennaio è completamente occupata e su ciascun giorno ho scritto a caratteri cubitali LOS ANGELES. Tranne per Mercoledì e Giovedì dove ho scritto semplicemente Chris. Dopo diverse insistenze alla fine Tom mi ha convinta e quindi ho accettato un paio di lavori con dei modelli per delle riviste di moda. E devo ammettere, almeno a me stessa perchè a Tom non darò mai questa soddisfazione, che mi sono anche divertita.
Anno nuovo vita nuova:  il caro Evans ha pensato bene di fare il mio nome per un servizio e adesso dovrò volare a Los Angeles per fotografarlo...La cosa mi eccita e mi spaventa assieme. Continuo a ripetermi che non sarà così male dato che è Chris, ma le mie foto non dovranno piacere solo a lui..E poi chi mi garantisce che quello stupido non farà un gran casino?! O che non riprenderà con le sue assurde richieste…Ed insinuazioni…
<< Ok, magari se non avrò esami di mezzo verrò a dare una sbirciata! Posso? >> Mi chiede Iz riportandomi con la testa al presente.
<< Certo! >> Così magari Iz lo distrae ed io posso lavorare in pace…A mali estremi, estremi rimedi.
<< Ottimo! Allora tesoro grazie per avermi supportata oggi...senza di te sarebbe stato impossibile!>> Non stento a crederle…Ma quanti cavolo di parenti ha ?!
<< Figurati mi ha fatto piacere! Almeno ci siamo riviste prima delle feste! >> Le dico facendo spallucce.
<< Già! Allora tanti auguri! >> Ci abbracciamo e poi la guardo allontanarsi con la macchina ed io me ne torno al calduccio di casa mia.
Il giorno di Natale sono a pranzo da mia sorella con i miei genitori. Amo la mia famiglia e passare del tempo con loro. Festeggiare senza Robert mi fa un effetto strano e i ricordi dei Natali passati mi tormentano. Sono passati quasi quattro mesi da quando ci siamo lasciati, da allora quando l’ho sentito c’è sempre stato un po’ di imbarazzo e sinceramente credo di essere stata anche un po’ fredda, ma per fortuna lui lo sa che mi comporto così solo per proteggermi…Quindi credo che abbia capito. Mentre aspettiamo il dolce sento il telefono avvisarmi di due messaggi. Mi alzo da tavola e raggiungo il salotto dove ho lasciato il cellulare e controllo la posta ricevuta: uno è di Tom e l'altro di Robert. Apro prima il messaggio di quest'ultimo con un sorriso amaro, non devo aspettarmi niente di particolare, ma nonostante tutto rimango lo stesso con un leggero disappunto quando lo leggo.
“Buon Natale. Saluta tanto Zoe e la piccola Hayleen”
Appunto, semplice e coinciso. Niente di speciale. Anche io mi limito a rispondere con un banale “Grazie e tanti auguri anche a te. Zoe e Hayleen ti risalutano”. In effetti è inutile che mi lamenti tanto se anche io non mi sforzo eccessivamente di rimettere le cose al proprio posto. Non ho paura di soffrire, ho solo paura di ricascarci. Per noi non c’è futuro e non lo voglio, ho paura del nostro passato di quello che provavo per lui.
Sospiro e passo a leggere il messaggio di Tom, già il pensiero mi rallegra di più; dopo quella scenata che ha fatto Robert sul set mi ha confessato che non si è pentito affatto di avermi invitata alla première e che lo rifarebbe molto volentieri. Lui ha questa specie di aura intorno a sé che mi fa sentire bene, quindi son sempre contenta di sentirlo, anche se non è al cento per cento…Anzi credo proprio che il fatto che io mi trovi così bene con lui mi spinge a volere che anche lui prima o poi stia meglio anche grazie a me. Sarebbe un po’ come rendergli il favore.
“ Dicono che il gallo,
questo pennuto araldo dell'Aurora,
nella stagion dell'anno che s'appressa
il Natale del nostro Salvatore,
non cessa di cantar tutta la notte,
e allora, dicono, nessuno spirito
osa andar più vagando sulla terra;
in quel tempo le notti son salubri,
nessun pianeta emana mali influssi,
nessuna fata pratica incantesimi,
nessuna strega ordisce sortilegi,
tanto santificato e benedetto
è quel tempo dell'anno. Buon Natale!” Ed eccolo il mio Shakespeare personale, sorrido al messaggio e rispondo “Grazie Shakespeare! Auguri anche a te! Goditi Londra sotto Natale anche per me!!” Io non sono molto brava a citare poeti famosi o roba affine, come lui e quasi mi vergogno del messaggio striminzito che gli ho appena inviato, ma d'altronde non possiamo essere tutti acculturati come lui, cerco di rassicurarmi con quel pensiero e rileggo il suo messaggio di nuovo.
<< Perché ridi zia? >> la voce curiosa della piccola Hayleen mi distoglie dai pensieri e sorridendo la prendo in braccio e torno in sala da pranzo dai parenti << Perché ho ricevuto dei bei auguri di Natale >> faccio in tempo a finire la frase che mia sorella mi affianca curiosa con in mano la torta. << Chi è che ti fa gli auguri? >>
<< In realtà li fanno anche a voi...sono Rob...e Tom >> Dico con nonchalance.
<< Tom Loki Hiddleston? >> Mi chiede mia sorella con un mega sorriso e mi limito ad annuire << Vuole passare anche lui a cena? >> Guardo mia sorella cercando di farle capire con lo sguardo che tutte le volte che sento Tom non può chiedermi di portarglielo a casa.
<< Dubito che possa venire dato che è a casa sua a Londra... >> Le faccio notare.
<< Peccato...>> Zoe mi mette la torta fra le mani e afferra il mio telefono. << Oh...Shakespeare...potrei morire... >> roteo gli occhi, ormai mia sorella è completamente partita. Vorrei dirle che se continua così la mia futura nipote quando nascerà odierà Hiddles perché ne ha sentito parlare in continuazione per nove mesi mentre era nel pancione, ma il ricordo di quello che ha detto poco prima mi insospettisce.
<< Scusa ma....Chi dovrebbe arrivare per cena? >> I nostri genitori sono già qui e gli altri parenti abitano troppo lontani per raggiungerci.
Mia sorella mi rivolge un sorriso imbarazzato e mormora un " nessuno" che non  mi convince per niente, ma sono costretta a non indagare oltre perchè il mio telefono inizia a suonare e Zoe me lo passa.
<< È Scarlett... >>
La guardo avvertendola mentalmente che non è finita fra noi mentre porto il telefono all'orecchio e rispondo al cellulare.
 
[IZ POV]
<< Esco un attimo a fare una chiamata >> Sussurro a mia madre, mentre mi alzo da tavola e vado fuori in giardino. Siamo al pranzo di Natale a casa dei miei con non so più quanti parenti invitati...credo che a tavola saremo circa trenta, roba da pazzi! In più sono già le quattro del pomeriggio... Guardo il telefono sconsolata, in realtà la mia era solo una scusa per allontanarmi un po' dal caos che inevitabilmente c'è in casa. Oggi ho sentito tutti, prima sono stata una mezz'ora al telefono con Alex a chiacchierare un po' di tutto e dei primi schetch familiari che solitamente accompagnano queste feste...soprattutto quest'anno che entrambe abbiamo affrontato le nostre famiglie senza Tom o Robert. In effetti è stato strano, ma per fortuna Chris deve aver chiesto di non fare domande e tutti, o quasi, si sono limitati a guardarmi con occhi dolci ed un po' tristi ma non hanno fatto domande.
Ho sentito Tom per telefono stamani e la nostra conversazione mi ritorna in mente...
<< Ciao Izzy, buongiorno e buon Natale >> Dice con tono gioviale.
<< Grazie...anche a te >> Rispondo tranquilla ed un po’ assonnata.
<< Come stai? >> Mi chiede.
<< Direi bene...tu? >> Rispondo trattenendo uno sbadiglio dovuto alla stanchezza.
<< Tutto ok. Ho sentito Chris ieri >> Risponde pimpante e starei per maledirlo per la sua vivacità se non mi ricordassi del fuso orario…
<< Ah, non sapevo >> Dico sorpresa.
<< Niente di particolare. Mi ha detto che siete alle prese col solito mega-pranzo di Natale >> Dice divertito.
<< Già...stiamo preparando. Ogni anno ho l'impressione che il numero a tavola aumenti >> Dico preoccupata della giornata che devo affrontare.
<< Chi c'è in più quest'anno? >> Domanda curioso.
<< La cognata di Chris e suo marito, e la suocera, per la felicità di Chris >> Lo sento ridere poco prima di aggiungere.
<< Allora fagli di nuovo gli auguri >> sorrido anche io al suono della sua risata.
<< Te invece? Dove sei quest'anno? >> Gli domando.
<< A Londra dai miei, sono felicissimi di avermi qui...ma mi hanno detto di dirti che avrebbero voluto anche te... >> Dice titubante.
Sospiro... << ...salutameli >>
<< Certo... >> Afferma serio e decido di dirgli qualcosa che non lo faccia sentire l’unico che riceve domande imbarazzanti dai parenti.
<< Sai anche mia madre mi ha detto qualcosa di simile... “Peccato che non ci sia Tom, Izzy ma sei proprio sicura? È un gran peccato” >> Imito la voce di mia madre. Lo sento sorridere.
<< E tu? Che le hai risposto? >>Domanda curioso e divertito.
Ecco, stolta Iz...mi sono fregata da sola.
<< Nulla... ho sbuffato e sono andata via >> Lo sento sghignazzare dall'altra parte del telefono e mi sento sollevata rendendomi conto che stiamo parlando tranquillamente, anche se l'imbarazzo permane riusciamo comunque a scherzare fra noi.
<< Fai tanti auguri ai tuoi >> Dice dopo un attimo di silenzio.
<< Riferirò e saranno entusiasti. Sicuramente ricambieranno...e tu salutami i tuoi >> Gli rispondo.
<< Sicuro! Stammi bene Iz, passa un buon Natale >>
<< Si, stammi bene anche te Tom... >>
<< Un bacio >> ed è lui a chiudere la chiamata.
Resto a guardare il telefono soddisfatta, poi sospiro e riprendo a preparare per il pranzo.
Dopo ho sentito anche tutto il resto del cast, tra messaggi o telefonate...tutti tranne uno e adesso avrei voglia di chiamarlo, ma non ho avuto il coraggio nemmeno di mandargli un sms. Anche lui se mi ha chiamata qualche volta, dall'ultima volta che ci siamo visti, penso sia solo solidarietà tra neo singles. Mi sento proprio stupida.
<< Aspetti una chiamata? >> Mi volto di scatto per la sorpresa e vedo Chris che si avvicina sorridendomi
<< Non proprio...volevo solo finire il giro di auguri, mi manca ancora qualcuno. Poi volevo uscire un po', ogni anno siamo sempre di più >> Ammetto sospirando.
<< Hai ragione >> ride passandosi una mano tra i capelli. Poi continua a guardarmi con sguardo indagatorio
<< Che c'è? >> Gli domando.
<< Nulla, nulla...torno dentro ti faccio finire il giro di auguri. Ah, mi ha mandato un messaggio Robert, fa gli auguri anche a te >> detto questo mi da le spalle sorridendo e rientra in casa.
Rimango ferma a guardare mio fratello rientrare in casa, sicuramente ho anche un'espressione più che ebete! Alla fine mi decido a premere quel maledetto tasto verde e porto il telefono all'orecchio.
<< Piccola Hemsworth >>
<< Bravo si! Fai gli auguri a mio fratello e commissioni a lui di farli a me?! Mi reputo offesa, sappilo >> Gli rispondo subito e lui ride.
<< Sapevo che così mi avresti chiamato >> Mi dice divertito.
<< E perché non mi hai chiamato te? >> Gli domando.
<< Lo sai, mi piace farmi desiderare >> Risponde sbruffone.
 Per un attimo rimango congelata, anche i miei polmoni smettono di respirare...
<< Ehy io non... >> non riesco a terminare la frase, la mia faccia sta andando a fuoco e meno male che non mi vede nessuno, lui lo sento ridere dall'altra parte del telefono.
<< Scusa non volevo metterti in imbarazzo >> Dice fra le risate.
<< Io...non sono in imbarazzo >> Mento.
<< Si, si...certo. Comunque dicevamo? >> Domanda, poi aggiunge << Buon Natale! >>
<< Anche a te... >> Dico sovrappensiero e lui riprende a parlare.
<< Quindi deduco che tuo fratello ti ha detto commissionato i miei auguri >>
<< Infatti me lo ha detto adesso...>>
Lo sento sorridere e sorrido a mia volta mentre riprendo a respirare regolarmente; per un attimo penso che non ho idea con chi stia passando le feste.
<< Come va il pranzo coi parenti? >> mi chiede prima che io gli potessi fare la stessa domanda
<< Solita storia, mangiamo, parliamo... >> Dico annoiata.
<< Non mi sembri molto entusiasta >> Mi fa notare.
<< No,no...Adoro la mia famiglia mi piacciono queste riunioni, solo che a volte ho bisogno di prendere un po' d'aria...>> Mi spiego. << Tu invece? >>
<< Io sto cercando di prepararmi per stasera >> Mi dice tranquillo.
<< Vai ad una festa ? >> Domando ridendo, ma lui si fa serio
<< Non proprio. Vado a casa di Zoe... >>
Zoe....Zoe...Mi ci vuole un attimo prima di collegare che è lo stesso nome della sorella di Alex. Quella che li ha fatti conoscere...So che lei e Robert sono molto amici, ma so anche che Alex si trova lì per festeggiare.
<< Zoe la sorella di Alex? >> Domando piatta anche se dentro sento salire una sensazione di disagio.
<< Già >>
Bene...ripenso all'incontro “casuale” con Robert e a quando ho provato a spingerlo verso una riconciliazione con Alex, a fare un secondo tentativo per salvare la loro storia. Penso che questa potrebbe essere un'ottima occasione per fargli cambiare idea, nonostante la risposta decisa che mi ha dato in quell'occasione. Eppure qualcosa si muove dentro di me a livello dello stomaco dandomi una leggera sensazione di panico.
<< È riuscita a convincermi usando mia nipote...>> Dice lui.
<< Tua nipote? >> Aggrotto la fronte perplessa.
<< Sì...Insomma tecnicamente è la nipote di Alex , ma testuali parole di Zoe "Per lei sei suo zio che tu stia con Alex o no, quindi non cercare scuse e vieni a cena" >> Alla sua imitazione della voce della sorella di Alex riesco appena a ridere, ma lui continua. << In fondo ha ragione...Non posso sparire dalla vita di quella bambina...E non voglio >> Dice serio.
<< E Alex? >> mi sento chiedere con voce piatta, lui rimane un attimo in silenzio poi si limita a dire.
<< Vedremo....Fammi gli auguri >>
Lo so che sta sorridendo, lo sento dal suo tono di voce.
<< Bhè in bocca al lupo... >> Mi guardo intorno cercando una via di fuga da quella strana sensazione che sta crescendo dentro di me, ma l'unica cosa che incontra il mio sguardo sono Chris e Elsa che si stanno baciando sotto il vischio.
<< Adesso devo andare, mio fratello mi sta chiamando >> mento.
<< D'accordo...A presto e ancora auguri>> Dice lui tranquillo.
<< Già...Buon Natale...>> Riattacco e resto ancora fuori, seduta su una panchina persa nei miei pensieri fino a che Liam non viene a farmi compagnia.
<< Tutto bene? >> Mi chiede ed io annuisco ancora persa nei miei pensieri.
<< Eppure sembri nervosa o troppo pensierosa per qualcosa, sorellina >> mi dice mentre si siede accanto a me. Guardo mio fratello e mi rassegno al fatto che per lui e Chris sarò sempre un libro aperto.
<< Sono un po' preoccupata... >> ammetto.
<< Per cosa? >> Mi chiede curioso.
<< Per certi...sentimenti che provo >> Liam mi guarda serio, poi appoggia la sua spalla alla mia cercando di scuotermi un po'.
<< Non devi aver paura di quello che provi, può indurti anche a fraintendere i sentimenti stessi >>
<< Da quand'è che sei diventato così saggio Liam? >> Lui ride alla mia battuta.
<< Ogni tanto regalo perle di saggezza anche io. Iz fai chiarezza dentro di te, non mischiare le cose; credo di sapere a chi ti riferisci, ti conosco e ti ho vista...ma non avere né fretta di capire né paura di quel che senti. >> Mi dice serio ed io annuisco.
<< Già...fosse facile. Ma perché tutti attorno a me “mi conoscono” e “mi vedono” ma io sembro essere l'unica a non capirci più niente?! >> Liam mi sorride appoggiandomi una mano sulla testa, restiamo in silenzio per un attimo, poi è lui che riprende.
<< Ho sentito che eri al telefono con Tom stamani >>
<< Spione >> Gli dico divertita.
<< No! Passavo di li... >> mi risponde con tono sconsolato.
<< Dai scherzo...non era una conversazione segreta >> Aggiungo al suo broncio.
<< Ho capito che parlavi con lui perché sembravi tesa come una corda di violino >> mi dice ridendo.
<< Ma dai, non è vero! >> Gli dico fingendomi offesa.
<< Ok, ok...una corda un po' scordata >>
Per tutta risposta gli tiro una botta sulla spalla << Ammetto che ancora c'è un po' di disagio, di tensione...però sono contenta di come riusciamo comunque a parlarci e a scherzare >>
<< Mi fa piacere >> Dice sorridendo sincero. << Speriamo che presto tu riesca ad essere a tuo agio con tutti allora >>
Lo guardo e vedo i suoi occhi fissarmi curiosi ed anche un po' impertinenti, ho l'impressione che voglia dire più di quanto possa sembrare. Mi rendo conto che lo sto guardando con la bocca semi aperta perciò la chiudo e decido che non è il caso nemmeno di rispondergli se non voglio incastrarmi in argomenti che preferisco non affrontare.
<< Voi donne siete complicate >> esclama ridendo mentre si alza in piedi << Perciò non pretendo di capirvi, ma non ti capirei davvero se tu saltassi il dolce quindi rientriamo >>
Mi porge una mano che dopo aver abbandondato i miei pensieri decido di accettare sorridendogli
<< Okey >> rispondo abbracciandolo e rientrando verso casa con lui.
 
ALEX POV
 
Suonano alla porta mentre sto parlando con David  Zoe dalla cucina urla di aprire e Hayleen corre alla porta mentre mia madre fa scattare il portone. Dopo poco sento mia nipote urlare di gioia.
<< Zio!!!!!>>
Sollevo un sopracciglio...Zio?! A meno che i miei genitori mi abbiano nascosto un fratello per tutti questi anni so già chi è...Guardo David in attesa di sentirmi dire " sei su scherzi a parte " ma lui si alza e guarda con troppo interesse il muro che divide il salotto dove ci troviamo dall' ingresso dove una voce; quella voce, risponde a mia nipote.
<< Piccola peste!!!Quanto sei cresciuta!!!Ormai sei una signorina>> sento mia nipote ridere e mi sforzo di muovere dei passi per finire in cucina da mia sorella. Non so con quale forza ci riesco, sono letteralmente nel panico, ma quando vedo mia sorella sorridermi con fare colpevole, scatto.
<< IO TI UCCIDO!!>>
<< Esagerata >> Lei fa spallucce e si pulisce le mani ad uno straccio mentre io mi avvicino, la paura e la voglia di andarmene mi portano ad alzare la voce.
<< NO!!>>
<< Smettila di urlare!>>
È un ordine ed ubbidisco, ma incrocio le braccia al petto, sono comunque arrabbiata.
<< Potevi avvertirmi almeno!!!>> Mia sorella mi guarda esasperata.
<< Per vederti scappare? Eh, no bella mia! >> Mi dice muovendo l’indice verso di me con fare accusatorio.
<< Non sarei scappata...>>
Mento e lei lo sa; infatti mi guarda scettica. Nostra madre ci raggiunge
<< Ti rintani in cucina? Su…forza e coraggio e affronta le tue paure! Infondo non sono così male…>> Grazie mamma! Vorrei farle notare che quando stavamo insieme non lo approvava più di tanto, ma d’altronde per lei sono andata sempre contro corrente. La guardo iniziando a sentirmi a disagio. Potrei urlarle contro, ma non voglio, guardo mia sorella e lei capisce.
Mi prende a braccetto e mi porta ad affrontare Robert. Prima di raggiungerlo mi sussurra ad un orecchio.
 <<È Natale...Siamo tutti più buoni e lui fa parte della famiglia...Fallo almeno per Hayleen>>
Lo so perfettamente. Avrei preferito comunque essere avvertita.
Non è che non voglia vedere Robert è tutto questo mistero che ha avvolto il suo arrivo che mi irrita. Non capisco perché me l’abbiano tenuto nascosto, mi sarei potuta preparare psicologicamente a passare il Natale col mio ex. Odio quando mi si nascondono le cose. Quando arriviamo in salotto Robert sta parlando con David e mio padre mentre tiene Hayleen in braccio. Si è fatto la barba. È la prima cosa che noto prima che si volti verso di noi e sorrida a mia sorella.
Lei corre ad abbracciarlo. Io resto ferma a fissarlo e a chiedermi perché il batticuore non è più lo stesso…Il cuore in gola c’è, ma è cambiato qualcosa…
<< Zoe sei uno schianto! >> Robert sorride posando una mano sul pancione di mia sorella.
<< E tu sei un bugiardo! Sono una mongolfiera >> Gli dice lei divertita.
<< Una mongolfiera molto sexy >> La guarda serio continuando a carezzarle la pancia e lei per risposta gli tira una pacca affettuosa sulla nuca mentre mia nipote ride. Poi Rob si volta verso di me. Sento il cuore rallentare e non so bene che fare: vorrei abbracciarlo, ma non so se è il caso. Evidentemente lui pensa di si perchè mette giù Hayleen e azzera le distanze fra di noi stingendomi in un abbraccio. Ho i battiti accelerati e quando annulla il contatto, una parte di me vorrebbe abbracciarlo di nuovo…Mi è mancato…davvero.
Scaccio quei pensieri e mi limito a sorridere.
<< Zio...Sai che mi hanno regalato la barbie veterinaria? >> Hayleen gli tira i pantaloni e attira la sua attenzione, per fortuna in questo modo i suoi occhi non sono più posati sui miei, iniziavo a sentirmi a disagio.
<< Davvero, piccola??>>
Si abbassa al livello di Hayleen e lei lo prende per mano trascinando lo verso la sua cameretta. Sto per andare a chiudermi in bagno per calmarmi un po' quando la mano libera di Hayleen si stringe intorno alla mia e mi guarda sorridendo. Guardo lei e poi Robert anche lui è in leggero imbarazzo. Resto per un attimo allibita poi entrambi veniamo trascinati a vedere i regali.
Mi ritrovo ad osservare Robert che scherza con mia nipote mentre sto seduta sul lettino di lei con in mano uno dei suoi peluche; Zoe e i miei hanno pensato bene di lasciarci soli...io invece non vorrei trovarmi qui, mi sento a disagio e non ero pronta. Lui invece mi da l'impressione di essere rilassato, tutt'altro che teso...sorride alla piccola Hayleen e alla fine il suo sguardo torna su di me.
<< Sei sorpresa? >> Mi chiede mentre con una mano muove una delle bambole della piccola.
<< ...Si, direi proprio di si >> Ammetto rigirandomi il coniglietto che ho fra le mani.
<< Lo avevo detto a Zoe che forse non era una buona idea, ma ha insistito tanto...>> Ammette sospirando.
<< Mi fa piacere che sei qui >> appena lo dico mi maledico. Non che non sia vero, ma mi sembra inopportuno. Lo guardo e lui prende un grosso respiro e abbozza un sorriso.
<< Senti...mi spiace per la scenata al set. Io...ho esagerato. >>
Mi sorprende e non poco, rimango a fissarlo per qualche secondo senza sapere cosa rispondere, poi scuoto la testa e sorrido << Figurati... >>
<< L'idea di venire qui mi ha messo in imbarazzo, ma mi mancava troppo la piccola… >> Sorrido spostando lo sguardo sulla dolcissima Hayleen... << Mi mancavi tu… >> Sposto lo sguardo di botto su di lui ed è talmente serio che non so come reagire, mi limito a mormorare.
<< Ehm…io… >> Lui sorride e mi raggiunge sedendosi accanto a me.
<< Non mi fraintendere…Non intendevo in senso romantico… >> Si passa una mano sul volto e lo vedo sorridere dietro al suo palmo << Cavolo, non riesco a spiegarmi >> Gli sorrido per incoraggiarlo a provare anche se non ho la più pallida idea di cosa voglia dirmi, né di quello che vorrei sentirmi dire. << Mi manca parlare con te, sapere che potevo raccontarti di tutto e adesso non posso più… >>
<< Tu puoi ancora… >> Lo fermo e gli posso una mano sopra le sue abbozzando un sorriso. << Anche a me manca parlare con te…Quindi penso che potremo…>> Prendi  un respiro e affermo << Ricominciare >> Lui sorride e mi passa una mano sulla schiena ed io faccio cozzare la mia fronte contro la sua spalla.
<> Mi guarda serio e so perfettamente che non posso mentirgli.
<< Sinceramente...sono stata meglio, ma non c'è male. Tu? >> Gli sorrido e lui si passa una mano fra i capelli.
<< Mi sto riprendendo >> e mentre lo dice mi sorride. Ha uno sguardo diverso che non riesco a decifrare.
<< Zia ma perché non dai più i bacini allo zio? >>
La piccola Hayleen ci guarda entrambi con sguardo dubbioso. Sento tutti i muscoli che si irrigidiscono e sposto lo sguardo da lei a Robert con un sorriso che sicuramente è molto poco intelligente. Robert ride incrociando il mio sguardo poi guarda Hayleen e parla serio.
<< La zia e lo zio adesso sono amici quindi non si danno più i baci come prima >>
<< Non vi volete più bene? >> dice con la voce improvvisamente triste.
<< Certo che ci vogliamo bene, ma abbiamo deciso che è meglio se non stiamo più insieme perché non siamo più innamorati >> Hayleen sembra riflettere sulle parole di Robert che adesso mi guarda sorridendo. So bene che non stava parlando solo alla mia nipotina.
<< Ma a me mi vuoi bene anche se te e la zia non siete più innamorati vero?! >> chiede quest'ultima con lo sguardo improvvisamente impaurito.
<< Ma certo! Piccola peste, ti vorrò sempre tanto tanto bene! >> esclama Robert prendendola in braccio e stampandole un bacio in fronte rallegrandola.
Dopo questo momento con Hayleen la serata procede tranquilla, ci divertiamo e scherziamo più o meno tranquillamente. A fine serata mi rendo conto di essere stupita più che mai, non avrei mai pensato che avrei rivisto Robert proprio oggi e soprattutto non avrei mai creduto che sarebbe andata così bene. Quando ci salutiamo sul pianerottolo con un abbraccio e due baci sulle guance e la promessa di risentirci presto, sento un qualcosa a livello dello stomaco che svanisce e mi sento più rilassata...più felice.


Adoro fare shopping con mia sorella.
Punto primo: perché amo passare il mio tempo con lei anche se adesso ha una sua famiglia ed io vivo per conto mio, è come tornare indietro a quando eravamo due bambine e mamma ci portava fuori.
Punto secondo: perché ogni volta mi fa sempre un piccolo regalino. Questa volta sta pagando per un paio di orecchini adorabili. Non ho detto una parola, ma si è accorta ugualmente che mi piacevano da matti!
 << Papà io ho fame!!! >>
Hayleen si lamenta con David. E’ adorabile mentre si dondola nel suo piumino rosso, modestamente le ho fatto un bel regalo.
 << Appena la mamma ha finito andiamo a prenderci un hot dog tutti insieme ok?>>
 Mia nipote annuisce soddisfatta a David mentre io sorrido.
Punto terzo: da quando c'è Hayleen non sono io quella che ha sempre fame e quindi posso evitare di sentirmi dire da Zoe che sono una fogna.
 << Eccomi!!! >>  Mia sorella ci raggiunge e mi porge sorridendo il pacchettino della gioielleria in risposta le stampo un bacio sulla guancia. 
Ci dirigiamo verso il primo venditore di hot dog che troviamo e sto offrendo il pranzo a tutti quando mi sento chiamare, aggrotto la fronte voltandomi.
 << Scarlett!!!>> mi avvicino verso la ragazza e l'abbraccio di slancio al suo fianco un ragazzo si schiarisce la voce attirando la mia attenzione. << Jeremy!!>> abbraccio anche lui. << Che bello vedervi! Buon anno!!>> Questa sì che è una bella sorpresa.
 << Anche a te...Sei in giro a fare compere? >> Jeremy indica le due buste che tengo nella mano destra. 
 << Già...Sono con mia sorella e la sua famiglia, sono laggiù, te li presento, Scarlett tu mia sorella la conosci già… >> Scarlett e Zoe si sono incontrate qualche anno fa sul set di Iron Man 2 e hanno legato subito, sono convinta che Zoe sarà contenta di rivederla. Faccio un cenno all'allegra famigliola di raggiungermi mentre addento il mio hot dog. Mia nipote arriva per prima correndo e cingendomi le gambe, nonostante il richiamo di David.
<< Ziaaaaaa!!Ti ho presa, acchiappami >> Mi dice sorridendo continuando ad abbracciare il mio ginocchio.
<< Piccola birbante, non hai visto che la zia sta parlando con degli amici?>> afferro mia nipote e la prendo in collo e indicando Jeremy e Scarlett << Loro sono Jeremy e Scarlett, come si dice?>> 
<< Ciao >> mia nipote li degna a malapena di uno sguardo e poi torna a guardarmi corrucciata. << Voglio scendere >> La metto giù sghignazzando mentre Zoe e David ci raggiungono e salutano i due attori, sento mia sorella chiedere se anche loro stanno facendo compere o sono in gita di piacere, ma Hayleen torna a chiedermi di acchiapparla impedendomi di sentire la risposta di Scarlett. 
 << Ok, piccola peste! >> faccio la mia miglior voce minacciosa. << Adesso ti prendoooo >>  Mia nipote inizia a ridere e a correre mentre io la inseguo con le mani protese fino a che non riesco a prenderla per i fianchi, facendola ridere. << Presa!!!Adesso tocca a me scappare, prendimi!!>> Inizio a camminare a passo svelto guardando all'indietro per tenere sempre la piccola sott'occhio. Per questo rimango decisamente sorpresa quando sento delle mani posarmisi sui fianchi e una voce dire << Presa!>> 
In un attimo ritorno a guardare dritto davanti a me per ritrovarmi fra le braccia di Tom Hiddleston. Rimango per un attimo abbagliata dai suoi occhi grigi e dal suo sorriso, poi mi sposto e indico i capelli corti e rossicci. << Hai cambiato di nuovo colore!!>> 
 << Anche io sono contento di vederti e sto bene. Tu come stai?>>  Mi risponde scuotendo la testa e sarei pronta a rispondergli per le rime se solo Hayleen non si stringesse intorno alle mia gambe e esordisse con un sommesso ed impaurito.
<< Loki...>> 
 Tom la guarda e le rivolge un sorriso mentre lei si nasconde dietro le mie gambe. 
 << Lei deve essere... >> Inizia a parlare abbassandosi leggermente.
 << Hayleen >> Lo precedo mentre la prendo in braccio. << Lui non è Loki, lui si chiama Tom >> Dico a mia nipote per rassicurarla dato che non mi sembra molto entusiasta di essere davanti al dio dell’inganno.
 << Sí, ma io e Loki siamo molto amici >> Grazie Tom. Gli rivolgo un occhiata che dovrebbe intimarlo a starsene zitto la prossima volta.
 << Non puoi essere suo amico, lui è cattivo >> Guardo mia nipote che scruta Tom con fare fra l’imbronciato e il saccente.
<< Non è poi così tanto cattivo…Conoscendolo >>  Tom e Hayleen si squadrano per qualche secondo poi lei si stringe intorno al mio collo dandogli le spalle e Tom torna a guardare me.
 << ...Sono con mia sorella e suo marito...Abbiamo appena incontrato Scarlett e Jeremy...>> Mi affretto ad aggiungere per non rimanere in silenzio.
 << Io sono con loro...>> Dice sorridendo << Veniamo da uno studio radiofonico e abbiamo deciso di fare un giro...>> aggiunge lui mentre ci incamminiamo verso i quattro, Hayleen se ne sta zitta fra le mie braccia. 
 << Finalmente ce l'hai fatta Tom!! >>
 Jeremy gli sorride mentre vedo mia sorella irrigidirsi sul posto.
 << Scusate se vi ho fatto aspettare...>> Il ragazzo si passa una mano fra i capelli ed io continuo a fissare mia sorella con fare diabolico.
 << Come vedi eravamo in ottima compagnia >> Scarlett gli sorride e mi indica, Tom si volta verso di me e annuisce, accenno un sorriso mentre mi sposto verso David e Zoe. Affido mia nipote a suo padre e indico prima lui e poi mia sorella << David, mio cognato e Zoe, mia sorella... >> Sorrido a Zoe e lei non riesce ad impedirmi di aggiungere. << Tua grandissima fan, fra le tante…Non sai che test… >> La mano di Zoe mi finisce sulla bocca mentre i suoi occhi vorrebbero uccidermi. Non potevo lasciarmi sfuggire l'occasione, sto esultando in silenzio.
 << È un piacere conoscervi ed è un onore che tu sia una mia fan >> 
 Tom sorride guardando mia sorella e devo ammettere che quel sorriso fa perdere qualche battito anche a me, quindi mia sorella credo che sia in stato vegetativo.
<< È un piacere incontrarti...Alex mi ha raccontato tanto di voi...delle riprese...>> Con difficoltà stacca gli occhi da Tom e guarda anche Jeremy e Scarlett.
 << Mamma andiamo al Disney store??? >> La piccola mugola dalle spalle di David e mia sorella sospira. 
 << Il capo ha fatto una richiesta dobbiamo eseguire...>> Guarda la figlia sorridendo, poi si volta verso i tre attori. << È stato un piacere >> Adesso guarda me. << Se vuoi restare con i tuoi amici...>> 
 << No tranquilla, non c'è problema...>> Dico incerta << Insomma avranno da fare...>> Guardo Scarlett cercando di capire se la mia presenza può essere di troppo o meno.
 << Potremmo stare con voi se non è un disturbo, tanto stavamo solo girando a vuoto >> Scarlett lo aggiunge guardandomi negli occhi e non sono sicura che abbia colto il  significato del mio sguardo.
 << Scarlett ha ragione...Tu che dici Tom? >> Jeremy guarda Tom sorridendo smagliante e quest’ultimo annuisce portandosi le mani in tasca.
<< Volentieri >> Gli risponde.
 << Nessun disturbo, figuriamoci anzi..>> Zoe sorride e mi passa una mano sulla schiena, come per rassicurarmi che va tutto bene, ma non ne capisco il motivo visto che io sono tranquilla.
Ed è così che passiamo il pomeriggio insieme a Jeremy, Scarlett e Tom per negozi.
Mia sorella ha monopolizzato Tom per tutto il giorno mentre io e Scarlett ci siamo divertite a comprare dei vestitini per Hayleen ed un paio di tutine per Charlye col risultato che Jeremy sembra più un mulo da soma che un uomo, mentre David spinge la carrozzina di Hayleen che in realtà è diventata un carrello. Mia nipote, infatti, ha vinto la timidezza e come sua madre ha preferito la compagnia di Tom, alla nostra.  Finisco di ridere ad una battuta di Jeremy e rallento il passo per raggiungere il trio e guardo Zoe sorridendo. 
 << Io e David abbiamo deciso di scappare insieme ai Caraibi visto che tu gli preferisci Mr. Hiddleston >> lo indico con la testa mentre vedo mia sorella avvampare e aumentare il passo e prendere David sotto braccio. Tom ride al mio fianco. 
 << È molto simpatica >>
 << Già, lei è la perfetta della famiglia. Simpatica, divertente, bella e ha una famiglia meravigliosa >>  Guardo mia sorella sorridendo poi torno a fissare Tom. << Insomma il contrario di me >>
 << Non direi proprio >>  Rimango ferma a fissarlo per un po' prima di fare un sorriso imbarazzato e cercare di sminuire la cosa.
<< Dillo a mia madre..." Quando mi renderai nonna anche tu?...Perchè ti sei tagliata i capelli? Perché non ti vesti in abiti un po' più femminili?" >> Cerco di imitare mia madre anche se evito accuratamente di imitarla nella sua performance del “perché non ti trovi un bell’uomo ?” Ho paura che Tom potrebbe fraintendere. Lui mi sorride e mi posa una mano sulla spalla.
 << Secondo me sei troppo severa con te stessa; tu e tua sorella vi somigliate molto…anche se tu sei… >>
 << Mi prendi in braccio? >> Entrambi guardiamo Hayleen che sta fissando Tom con i suoi occhioni da cucciolo, lui è interdetto ed io invece vorrei sapere cosa sono…Ovvero come terminava la sua frase.
 << Piccola non disturbare Tom, vieni dalla zia >> Le dico mentre cerco di prenderla, ma lei si sposta dietro le gambe del ragazzo. 
 << No, voglio andare in braccio all'amico di Loki >> Mi risponde lei e sono alquanto interdetta.
<< Ogni suo desiderio è un ordine signorina >> Tom si abbassa e la tira su fin sopra alla testa, facendola sedere sulle sue spalle, li guardo sorridendo.
<< Come sei diventata alta!! >>  
Sposto lo sguardo su Tom  mentre lui inizia a parlare.
<< Ti trovo bene… >>
Annuisco e abbozzo un sorriso.
<< Sì, sto bene…Quando sono con mia sorella, allontano i pensieri. >>
<< L’effetto della famiglia… >> Dice sorridendo. << Succede anche a me >>
<< Sai a Natale…Robert è venuto a cena da mia sorella >>
Mi chiedo come mai mi sia venuto in mente di dirglielo, ma Tom mi guarda e sorride.
<< E’ andato tutto bene? >>
<< Sì… >> Lo guardo mentre lui sposta lo sguardo davanti a sé osservando il marciapiede dove sta camminando << E’ stato strano, ma bello >>
Ci fermiamo ad osservare la vetrina di un negozio di vestiti e per un attimo scruto il suo volto concentrato su una maglietta che indossa un manichino, poi il suo sguardo incrocia il mio attraverso il riflesso del vetro e mi costringo a riprendere a camminare.
<< Siete tornati insieme? E’ per questo che sei così… >> Riflette in cerca della parola adatta. << Sollevata >>
Sorrido e scuoto la testa.
<< Niente del genere, anzi >> Lo guardo sorridendo. << Se avessi avuto ancora delle speranze su un eventuale ripensamento le avrebbe mandate tutte in frantumi. >> Mi passo una mano fra i capelli e continuo a parlare. << Diciamo che è stato l’incontro adatto per chiudere…Niente rancore e niente amore…La vita va avanti. >>
Tom sorride e per un attimo sarei tentata di chiedergli cosa lo fa essere così contento, ma lui mi precede.
<< Sono contento che tu stia bene >>Sorrido a mia volta grata delle sue parole.
<< Tu invece? >> Gli chiedo ed il suo sorriso per un attimo si spegne.
<< Anche io ho sentito Iz, ti ho detto che avevamo chiarito a fine riprese… >> Afferma riportando alla memoria la telefonata che avevamo avuto tempo fa in cui lui mi aveva raccontato che avevano avuto un incontro. << Diciamo che le cose vanno bene, ma non con lei…Con lei non riesco ad avere un rapporto decente… >> Si rabbuia mentre aggrotta la fronte. << Non lo avevamo quando stavamo insieme, pensavo che almeno adesso…Invece niente >> Lo guardo curiosa incapace di proferire parola anche se una domanda mi frulla per la testa, ma ho paura di avere una risposta. << Non sono innamorato di lei se è quello che vorresti chiedermi >> Si volta verso di me ed io mi mordo il labbro inferiore.
Inizio a sospettare che sappia leggermi nella mente. << Non lo sono più…Uno prima o poi ci deve arrivare a questa conclusione, altrimenti si strugge in eterno per una persona che non… >> Si ferma e si volta allarmato verso di me. << Oddio! Scusami tanto, io non volevo…Non volevo riferirmi a te e Robert… >>
Agita le mani allarmato ed io gliele fermo fra le mie sorridendo.
<< Non ci avevo nemmeno pensato e comunque avresti avuto ragione. >> Ammetto con un sorriso amaro. << Ho perso anni della mia vita dietro a Robert e anche se avevamo qualcosa di importante e sono sicura che ci volevamo bene, sono anche sicura che essere amati sia una cosa diversa. >> Lo guardo seria e quando lui sorride mi sento avvampare, lascio la presa dalle sue mani e poi sposto lo sguardo su Hayleen sopra la sua testa. << Saresti disponibile a farle da baby sitter anche qualche sera? >>Lui scoppia a ridere contagiandomi mentre riprendiamo a camminare.
<< Se mi fai compagnia potrei anche accettare il ruolo di baby sitter >> Dice sorridendo mentre tiene le mani poggiate sulle ginocchia di Hayleen. << E’ una bambina stupenda… >>
<< Già… >> Guardo la piccola sopra la sua testa che si guarda intorno curiosa e contenta. << Aspetta un po’… >> Torno a guardare lui e gli tiro una piccola botta su una spalla << No! Tu dovresti fare il baby sitter per dare la serata libera a me!! >>
Cerco di trattenere le risate mentre lo dico, ma si capisce lo stesso che sto scherzando.
<< Allora in quel caso no…mi dispiace, ma pensavo fosse una richiesta per passare una serata insieme… >> Mi risponde a tono, sorridendo smagliante.
<< Bhè quello possiamo farlo comunque >> Rispondo di getto e poi lo guardo sorridendo, lui ricambia. All’improvviso stiamo parlando seriamente ed il suo sorriso toglie di nuovo il fiato.
<< Più che volentieri. >> Sento il mio sorriso allargarsi ancora di più mentre raggiungiamo il resto del gruppo parlando fra di noi.

Eccoci qua…Scusate il ritardo nella pubblicazione di questo capitolo, avrei preferito pubblicare prima e farlo più lungo, ma non è stato possibile.
Voglio approfittare di questo piccolo spazio, per ringraziare la meravigliosa Sara: Amora, tesoro, corazon…Grazie per sopportare i miei scleri e le mie pazze idee e soprattutto per stare sempre a farmi venire il sorriso sulle labbra.
Scusate ancora.
Aspetto i vostri pareri in ansia da prestazione sappiatelo.
Un abbraccio forte.

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Capitolo 16
*** Now There's So Much More I See ***


[Iz POV]
È iniziato gennaio e sono in casa davanti alla mia stufina a scaldarmi i piedi mentre rispondo a delle mail di lavoro; adoro poter lavorare da casa! Inoltre sto lavorando alla relazione finale per il corso di regia, che finalmente porterò a termine entro l'estate. Fuori fa freddo, non so quanti gradi ci siano, sicuramente troppo pochi per me; perciò sto volentieri a casa al caldo, sorseggiando una cioccolata calda, da brava golosa quale sono. Inoltre è universalmente dichiarato come antidepressivo, tant'è che ho messo su quasi un chilo e mezzo nell'ultimo mese approfittando delle feste tra Natale-Capodanno-Befana...sto seriamente temendo di esser diventata cioccolato-dipendente! Che posso farci? Più cerco di non pensare a “certe cose” (leggasi “persone”) più ci penso, a tal punto che non passa attimo senza che almeno un angolo della mia testa non sia totalmente dedicato a ciò e siccome il battito nel mio petto, che aumenta a dismisura nel momento in cui concedo anche un secondo di attenzione in più a quell'angolino, mi fa sentire sola, persa e stupida, la cioccolata è l'unico conforto che riesca veramente ad attenuare i miei tormenti.
La mia mattinata stava procedendo perfettamente, al caldo, comoda e con la cioccolata...finché non ho ricevuto una chiamata dall'albergo, dove richiedevano la mia presenza per una riunione. Maledetti! Perciò adesso mi trovo fuori, sotto strati di canottiere, maglie, maglioni, sciarpe e giubbotti, ma nonostante tutto al freddo; per fortuna le riunioni si tengono al chiuso e quindi al calduccio. Tre ore e mezzo dopo, ovvero a pomeriggio inoltrato, esco di nuovo fuori diretta alla macchina, quando il muo sguardo viene attratto da qualcuno. 

<< Robert...tu che ci fai qui? Un'altra “coincidenza”? >> gli domando mentre lui si avvicina sorridente

<< In realtà a questo turno sono qui quasi apposta >> mi sorride e sento un'impovviso bisogno di una flebo di cioccolata
<< Era da tanto non ci si vedeva, come stai? >> mi domanda

<< Tutto bene >> taglio corto, molto corto. Non mi sembra proprio il caso di parlare dei miei problemi con lui, dato che è lui il mio principale problema. << E tu? >> gli domando cercando di levarmi dal centro del discorso.

<< In realtà sono un po' in pensiero...per un amico... >>

<< Chi? >>

<< Ehm...non posso dirtelo perché anche lui è un attore famoso e sai...per evitare pettegolezzi... >> mi risponde guardandosi attorno

<< Certo nessun problema >> gli dico cercando di capirlo fino infondo. Mi sembra strano, più strano del solito intendo << Ti va di parlarmene? Possiamo prendere qualcosa di caldo qui >> gli propongo indicando la hall del mio albergo, nella zona bar c'è una parte privata che sfrutto sempre quando vengono i miei fratelli e altri amici. 

<< Volentieri >> Mi sorride seguendomi appena mi avvio dentro.
Alla fine scegliamo due drink e riprendiamo a parlare
<< Allora...raccontami di questo tuo amico... >> lo esorto cercando di non fissarmi troppo sui suoi occhi, per non perdere totalmente la ragione devo distrarmi da lui almeno ogni trenta secondi.

<< Insomma c'è questo mio amico che crede di...no aspetta, allora c'è una donna che probabilmente piace al mio amico... >> comincia, mentre parla gesticola con le mani

<< Aspetta è il tuo amico che piace alla donna o la donna piace al tuo amico? >>

<< La seconda. Allora il mio amico, chiamiamolo Watson... >>

<< Mi stai raccontanto i problemi amorosi di Jude Law? >>

<< Forse. Ma ascoltami... >>

<< Ok >> prendo un lungo sorso del mio drink e mi appoggio sul dorso della mano ad ascoltarlo

<< Allora a Watson piace una donna. Ma in realtà non lo sa nemmeno lui se le piace davvero o è solo una simpatia più forte, cioè lui ci pensa e sente che le manca, ma non capisce se le manca in “quel senso” o no. Viene da un periodo molto difficile e questa donna lo confonde perché non credeva di...poter sentire certe cose e non capisce nemmeno cosa effettivamente prova. Insomma Watson è molto molto confuso >> mi guarda quasi soddisfatto per esser riuscito a completare il discorso

<< A me quello confuso sembri tu >> gli dico sinceramente 

<< Si bèh, il mio amico Watson è così confuso che non sapeva come spiegarlo a me e quindi adesso che io lo spiego a te il discorso è altrettanto confuso. Però mi sono attenuto alla versione di Watson. >>

Non capisco il gioco che sta facendo, se mi prende in giro o meno. Lui e il suo amico Watson mi hanno confusa ancor di più con i loro discorsi confusi. Lo osservo e lui stesso mi sembra titubante, tamburella le dita sul tavolo in attesa della mia risposta

<< Mettiamo che io abbia capito...che ti dovrei dire? >>

<< Bèh che consigli gli daresti...cioè che consigli mi consigli di consigliare al mio amico Watson >>

Mi vien da ridere e non posso farne a meno, lo guardo divertita, non capisco se sta recitando o meno, ma mi sembra veramente impacciato in questo discorso, non lo avevo mai visto così e la cosa mi diverte tantissimo
<< Scusa >> gli dico portandomi una mano alla bocca cercando di frenare la voglia di ridere. Anche lui si rende conto che la sua ultima frase era alquanto comica e ride assieme a me.

Quando finalmente riesco a calmarmi riprendo il discorso << Okey...dai, allora...bèh raccontata così la storia è molto...confusa. Non so cosa consiglierei al povero Watson...ma credo che dovrebbe prima di tutto capire cosa prova veramente per questa donna, magari parlandoci, cercando di approfondire la conoscenza per aiutarsi a capire se è solo simpatia o se è coinvolto emotivamente. Poi...credo che una volta capito cosa prova saprà anche cosa fare >> 

“Esattamente ciò che non sono riuscita a fare io” penso istintivamente, appena l'ultima parola esce dalla mia bocca. Lo osservo fissare il bicchiere, ormai vuoto, mentre riflette sulle mie parole; si passa la mano sulla barba, come a lisciarla, lo vedo stringere gli occhi su qualche pensiero che gli attraversa la mente.
Per una frazione di secondo non posso non notare quanto sia affascinante con quello sguardo perso in chissà quali pensieri ed è come se avvertissi una forza magnetica attrarmi verso lui. 
No. Iz non puoi neanche pensare queste cose. 
<< Bene. Lo so che non è un gran consiglio, ma le situazioni così confuse e complicate non sono mai facili...né da affrontare, né da consigliare. Io però adesso dovrei andare... >>

Non è vero. Non ho nessun impegno e sarei semplicemente tornata a casa davanti alla mia stufina e...si davanti ad un'altra tazza di cioccolata. Doppia. 

<< Ok, ti accompagno alla macchina >> mi sorride cordiale.
Ci alziamo e usciamo, fortunatamente la macchina l'ho lasciata davanti alla hall, perciò la raggiungiamo subito.

<< Spero che il tuo amico Watson risolva i suoi problemi >> gli dico sorridendo mentre apro lo sportello. Nel dirlo penso che tutta la storia di “Watson” non mi convince affatto, ma non indago oltre.

<< Grazie >> mi sorride di risposta << Riferirò. Lui...Watson sicuramente ti ringrazierà per i consigli >> 

<< Rob...un'ultima domanda >>

<< Chiedimi quello che vuoi >> 
Vedo i suoi occhi fissarmi intensamente e sento un brivido percorrermi la schiena.
<< Perché sei venuto da me? A chiedere questi consigli... >> 
Probabilmente non si aspettava questa domanda, ma non lo da a vedere e dopo avermi squadrata per qualche altro secondo risponde 
<< Perché sei una donna e per queste cose non posso certo chiedere ad un uomo >>

<< Ma fra tutte le donne che conosci perché proprio io? >>

Ride e si passa la mano sulla barba << Era una scusa per rubarti un drink >>

Resto per un attimo a fissare i suoi occhi scuri, cercando di interpretare il suo strano comportamento, ma prima che possa farmi attrarre troppo da quella sorta di calamita che sembra attrarmi verso di lui, mi arrendo ed alzo la mano destra in segno di saluto entrando in macchina << Ciao Rob >> 

<< Ciao Iz >> mi risponde alzando anche lui la mano << Ci sentiamo >>

Gli sorrido attraverso il finestrino poi metto in moto e mi avvio verso casa. Ancora una volta sento di esser fuggita da lui, ma non posso fare altrimenti. Quando sono con lui mi è molto più difficile trattenere certi pensieri e poi avverto un dolore più forte e più costante a livello dello stomaco. Mentre guido rifletto sulla nostra conversazione e mi domando ancora una volta se mi stesse prendendo in giro o cosa. Era strano e mi è apparso addirittura nervoso...cosa insolita per lui.
 
La mattina dopo resto per un'ora almeno a letto, ferma sotto le coperte, a pensare al nostro incontro e alle sue parole. Cerco un qualche collegamento e mille idee, fantastiche, assurde, comiche, improbabili, mi attraversano la mente cercando di darmi una risposta che non troverò mai. Almeno non da sola. Poco dopo che mi sono alzata sento il telefono squillare e guardo sorpresa lo schermo, prendo fiato e rispondo
<< Ciao Rob >>
<< Ehy, ciao piccola Hemsworth. Ti disturbo? >>

<< No. Sono a casa >>

<< Bene. Ti chiamavo perché il mio amico Watson ti manda i suoi ringraziamenti e ha detto che cercherà di seguire i tuoi consigli >>

<< Mi fa piacere...salutami Jude Law appena lo senti, anche se non lo conosco >>

<< ...ah si certo, certo. Magari te lo presenterò un giorno >>

<< Mi farebbe piacere >>

<< Ah ieri mi sono dimenticato di chiederti se sarai dei nostri alla premiere >>

<< Si, ci sarò... >>

<< Bene, mi fa piacere. Allora ci vediamo...magari sentiamoci anche prima della premiere >>

<< Certo >> sento le gambe tremarmi, ma non capisco bene il perché

<< Allora a presto Iz >>

<< Ciao Rob, a presto >>

Non mi ha detto nulla di speciale, niente che possa darmi motivo di montarmi la testa, eppure mi ha agitata; chiudo gli occhi e ripenso alla sua voce. Sento il tamburo farsi sentire forte dal mio petto e mi rendo conto che ogni volta che sento o vedo Robert, aumenta il ritmo in maniera esponenziale. Per adesso resisto, ma non so più cosa pensare. Ed in tutto questo quando parlo con Alex sento come un morso allo stomaco, che stringe sempre più forte; per fortuna raramente i nostri discorsi virano su di lui, perché quando capita vorrei sotterrarmi viva; non so cos'è, ma fa male.
 
 
[ALEX POV]

Lavorare con Chris è stato divertente ma surreale. Non ho mai fatto un servizio fotografico ad una persona che conoscevo: chiedergli di farmi determinate pose e sguardi è stato imbarazzante. Credo di essere arrossita diverse volte, non solo quando se ne è accorto anche lui ed è scoppiato a ridere. 
Adesso lui si sta cambiando ed io sto riguardando degli scatti, abbiamo deciso di pranzare insieme.
<< Eccomi!!>>Mi raggiunge sorridendo, indossa una maglia rossa e un paio di jeans e sorride. Spengo la fotocamera e lo affianco. << Dove vuoi andare di bello? >> mi chiede.
<< Decidi tu Capitano >>Lo prendo in giro mentre mi sistemo la tracolla e lui scuote la testa.
<< D'accordo >> Ci incamminiamo verso la sua macchina e dopo un breve tragitto ci ritroviamo davanti ad un ristorante in riva all'oceano. La vista è mozzafiato. Chris mi guida verso l'interno dove un cameriere ci accompagna al tavolo. Lo guardo sorridendo. 
<< È qui che porti le tue conquiste? >> Lo sbircio mentre sghignazza da dietro il menù. 
<< Ti stai offrendo volontaria?>> Mi guarda sollevando un sopracciglio e gli sorrido mentre scuoto la testa e torno a guardare il menù. << Hai ripensato alla mia offerta di Novembre e ti è venuta voglia? >> Sghignazza quando alzo lo sguardo su di lui e scuotendo la testa per la sua deficienza.
<< Mi dispiace inizio a pensare che non sei il mio tipo...>> Lui mi guarda fingendosi offeso poi mi domanda. << Perché il tuo tipo è ancora uno come Rob? >>
<< Io e Rob siamo amici. >> Gli sorrido e prendo un bel bicchier d'acqua. Fine della discussione per quel che mi riguarda.
<< E questa certezza da dove ti verrebbe? >> Chris tamburella con la mano sul tavolo e mi guarda poco convinto.
<< Dalle sue parole >> Rispondo piatta e guardo Chris seria, lui fa una smorfia e torna a guardare il menù << Cosa?...Cos’è quella faccia? >>
<<  Stavo pensando che adesso puoi buttarti in nuove storie >> afferma tornando a guardarmi.
<< Non lo so >> Gli dico quasi sussurrando.
<< Meglio! >> Lui sorride smagliante. << Se posso suggerirti…Una botta e via è molto meglio per riprendersi, le storie impegnate verranno col tempo. Divertiti un po’ adesso >> Sorride portandosi il bicchiere alla bocca, mi sta provocando. Lo so benissimo.
<< Se funziona con te non è detto che funzioni con me >> Gli faccio notare.
<< Ma potrebbe funzionare fra me e te! >> Mi risponde lui pronto e gli sbatto il menù sopra la testa.
<< Scemo! >> Lui ride di gusto e poi mi guarda serio.
<< Quello che dico è che quando te la sentirai, sarà una cosa giusta. Con chiunque sia, in qualunque occasione ti scatterà la scintilla, dovrai fregartene di quello che pensa la gente e vivere la tua storia. Non scappare. >>Mi sorride dolcemente e ricambio.  << In poche parole quando tu e Tom deciderete di …>> Gesticola nel tentativo di mimare non so cosa ed io sbuffo e mi preparo a ripetere la frase che pronuncio sempre ultimamente quando parlo di Tom.
<< Non c’è nessun me e Tom, siamo amici >> Allo sguardo poco convinto di Chris aggiungo << E anche amici che non parlano molto se ti interessa saperlo… Soddisfatto?>> Torno a fissare il menù cercando di allontanare il disappunto…E’ da quando ci siamo visti a NY due settimane fa che non lo sento e la cosa mi dispiace.
<< Passate tempo a fare altro? >>Mi domanda Chris e lo guardo sconvolta lui scoppia a ridere.  
<< Christopher Robert Evans!! >> Maledetto che non sei altro!
<< Non fare la santarellina >> Dice divertito << Fra i due sei tu, quella che è andata alla premiere con lui >> Mi guarda soddisfatto di avermi incastrata.
<< Bhè se ci fossi andato tu, sarebbe stato strano…Non credi? >> Mi limito ad affermare questa ovvietà e lui scuote la testa.
<< Se…se…Cambia pure argomento >>
<< Io e Tom siamo amici >> Lo guardo più seriamente possibile. << Piuttosto come va la ricerca della ragazza che ti farà mettere la testa a posto? >>
<< Preferisco trovarne una a cui mandare io il cervello fuori fase >> Mi dice ridendo, ma al mio sguardo poco convinto torna serio << Non è facile. >>
<< Dovrò trovartela io >> Dico facendo spallucce.
<< Cosa?! >> Mi guarda divertito << Ma pensa alla tua vita sentimentale, invece della mia >> Spalanco la bocca fingendomi offesa, poi lo guardo con fare di sfida.
<< Hai paura che potrei trovare una ragazza di cui ti potresti innamorare davvero? >>
<< No…No…Io non mi posso innamorare >> Mi dice sicuro di sé.
<< Accetto l’incarico signor Evans >> Gli sorrido e lui scuote la testa.
<< Io non voglio che tu accetti proprio un bel niente >>
<< Ormai è fatta…>> Lo guardo con fare di sfida puntandogli contro la forchetta. << Troverò la donna della tua vita >>
<< Detta così sembra più una minaccia che una cosa bella, sappilo. >>
Osservo la forchetta e scoppio a ridere insieme a lui, il pranzo viene servito e parliamo d’altro. Alla fine del pranzo quando stiamo tornando sul set  gli comunico che Iz verrà a trovarci, lui sorride.
<< E lei invece come sta? >>
<< Bene… >> Rispondo mentre recupero la mia “piccina” dalla borsa.
<< Lo sospettavo… >> Mi sorride ed io rimango perplessa a guardarlo. << Sai fossi in te parlerei un po’ di più con Tom >> Sgrano gli occhi.
<< E questo che c’entra? >> Lui sospira e mi passa una mano dietro le spalle.
<< Beh, non è stato facile per lui stare sul set e vedere la sua ex ragazza superarlo con una certa facilità… E so che con te si trova bene, potresti parlarci…>> Mi guarda serio e credo che stia cercando di comunicarmi qualcosa ma al momento mi sfugge, lui sbuffa.  << Tu chiamalo e basta, tanto lo so che vuoi farlo >> Dice esasperato, arrossisco alla sua affermazione.
 << Chris siamo in ritardo…vieni a cambiarti! >> Il manager di Christopher ci raggiunge e lo trascina via lasciandomi interdetta sul posto fino a che non vengo richiamata all’interno dall’addetto alle luci.
 
[Iz POV]
Sono appena scesa dall'aereo che mi ha portata a Cleveland dove finalmente rivedrò Alex e Chris, durante le vacanze non ci siamo mai potuti vedere e mi sono mancati molto.
Appena uscita dall'aeroporto mi guardo a torno muovendomi a piccoli passi con il trolley al mio fianco quando finalmente vedo un volto familiare appoggiato ad una macchina nera, anch'essa molto familiare. Aumento il passo e appena sono abbastanza vicina attiro la sua attenzione, dato che stava guardando la sua macchina fotografica...sicuramente controllava il suo lavoro.
<< Alex! >>
La vedo alzare lo sguardo e sorridermi mentre appoggia la sua “bambina” sul sedile dell'auto per abbracciarmi
<< Izzy mi sei mancata! >>
<< Anche te! >> Salgo in macchina e comincio a raccontarle tutto delle vacanze: dal Natale al Capodanno e della routine che è ricominciata una volta finite le feste. Poi è il suo turno e mi racconta soprattutto della cena di Natale passata con Robert e sono felice di vederla decisamente meglio rispetto all'ultima volta che l'avevo salutata. Scelgo di non dirle niente, almeno per ora, del mio incontro proprio con lui.
<< Sono contenta di com'è andata la serata, insomma all'inizio temevo il peggio e di non riuscire a sopportare di stare li con lui come amici e invece... >>
<< Mi fa piacere >>
<< Te con Tom invece? >>
Sorrido e mi trovo felice di poter rispondere tranquillamente alla domanda...
<< Bene. Ci siamo sentiti per farci gli auguri a Natale e, nonostante ci sia un po' di imbarazzo fra noi, riusciamo comunque a scherzare e ridere assieme; questo mi fa molto piacere >>
<< Quindi...avete superato il vostro momento di crisi? >>
<< Direi di si... >> Sorrido << Gli voglio bene ed è stato importante per me, ma non tornerei indietro e sono davvero contenta di poter mantenere con lui un buon rapporto >>
Alexis mi guarda distogliendo un attimo lo sguardo dalla strada, mi scruta per un attimo ed io mi sento inevitabilmente a disagio, poi mi sorride e comincia a raccontarmi della prima giornata di foto a Chris. Appena arriviamo allo studio salto letteralmente in collo ad Evans e comincio a prenderlo in giro per come lo hanno vestito, finché non è la stessa Alex a chiedermi di lasciarlo in pace per poter cominciare a scattare. Così mi faccio da parte ma non perdo occasione per fare battute o smorfie soprattutto con l'obbiettivo di farlo ridere.
<< Iz giuro che non ti ci porto più a farmi compagnia mentre lavoro, mi distrai i soggetti! >> mi rimprovera Alex, anche se mentre lo dice ride.
<< uffa sei seria? Io mi sono divertita tanto >> mi lamento facendo il broncio
<< dai scherzo... >> mi sorride lei rimettendo a posto la fotocamera
Nel frattempo Evans si è avvicinato e mi sussurra << Lei scherza ma stai tranquilla non ti inviterà più >> Per tutta risposta alzo il gomito che casualmente si scontra con le sue costole.
La sera usciamo a cena noi tre in un ristorante che conosce bene Chris, in modo da evitare il più possibile occhi indiscreti. Parliamo del più e del meno, soprattutto lui ed Alex discutono di quando uscirà il servizio fotografico e su quali saranno le foto di maggior risalto, verso la fine è Chris si illumina e mi guarda sorridendo
<< Già! Iz il tuo fratellone mi ha detto che lo accompagnerai anche te su red carpet ad aprile! >>
Ci metto qualche attimo a realizzare che sta parlando della premier di Avengers...sospiro e annuisco sconsolata << Già...Chris mi ha fatto gli occhi dolci e mi ha detto che vuole con se entrambe le “sue” donne...in più anche Elsa mi ha fatto gli occhi dolci con la scusa che è incinta e vuole sostegno... >>
<< Ma come non sei felice? >>
<< Si...ma non troppo ecco, troppe luci addosso >>
Evans sorride e poi si volta verso Alex << Tu invece? Ci vieni? >>
<< No >> sospira e per un attimo glielo leggo chiaramente che il suo pensiero va a Robert << Ma non mi dispiace troppo, almeno me ne starò tranquilla a casa mia a sistemare le mie fotografie >>
Faccio una smorfia e guardo Chris << Evans...dobbiamo trovare il modo per far venire anche lei, lo sai vero? >> lui in tutta risposta mi sorride smagliante
<< Izzy, Chris non insistente e poi mica posso venire da sola! >>
<< Tu non ti preoccupare... >>
<< Con Robert non ci vengo, non pensateci neanche per scherzo >>
<< Non pensavamo a quello. Tranquilla troveremo il modo >> la tranquillizzo dandole una pacca sulla spalla e sorridendo complice con Chris. Sinceramente non ho la più pallida idea di cosa inventarmi per farla venire...ma da qui ad aprile abbiamo un bel po' di tempo per farci venire in mente qualcosa.
 
 
 [ALEX POV]
 
Quei due non mi convincono per niente…Non voglio andare ad un’altra premiere…
Io e le premiere abbiamo chiuso.
Portano solo casini. Guardo Iz e Chris che confabulano fra di loro e decido di andarmene in bagno e lasciarli da soli, prima o poi si renderanno conto che la mia presenza non è possibile.
Mi dirigo verso la toilette senza neanche chiedere informazioni, tanto è sempre in fondo a destra…Mi chiedo perché poi. Faccio spallucce e mi fermo a guardarmi allo specchio prima di iniziare a lavarmi le mani. Sciolgo e rifaccio la coda ai capelli e osservo quel poco di trucco che mi è rimasto sugli occhi. Dopo essermi asciugata le mani decido di stare un po’ sulla terrazza del ristorante invece di tornare al tavolo. Chris e Iz hanno legato molto durante le riprese e mi sembra giusto che passino un po’ di tempo assieme. Chissà se lei è riuscita a superare Tom proprio grazie a lui… mi ritornano in mente le parole di Christopher sui giorni sul set e decido di prendere il telefono e chiamare Tom.
<< Pronto? >> La sua voce è sorpresa.
<< Sì, salve è la reincarnazione del bardo che parla? >> Rispondo pimpante e lo sento ridere.
<< Alex!! Come stai? >> Mi chiede.
<< Bene…tu?>> Poi mi affretto ad aggiungere << Buon anno! >>
<< Buon anno anche a te! Io tutto ok >> Tiro un sospiro di sollievo a sentirlo di buon umore, poi aggiunge. << Sto lavorando >>
 << Ancora? >> Rispondo scocciata poi aggiungo. << Ma ti disturbo? >>
<< No tranquilla…Siamo in pausa. Allora come va il servizio di Chris? >>Cosa?! E lui che ne sa?!
<< E tu come fai a saperlo? >>Lo sento ridere dall’altra parte della cornetta mentre sbuffo.
<< Io so tutto, Alex. >> Ma va là. Che sbruffone che è.
<< E’ stato Chris? >> Quella serpe in seno di Evans! Glielo avevo detto di non farglielo sapere, adesso mi dovrò sentir dire “Te l’avevo detto Alexis, che dovevi concentrarti sui modelli”.
<< Sì, ma non il tuo modello… Thor mi ha detto che Iz è venuta a trovarvi >> Sorrido all’appellativo che ha dato a Chris. << Te l’avevo detto che dovevi concentrarti sui modelli >> Aggiunge con tono da maestrino e roteo gli occhi mentre sghignazza.
<< E tu e Thor siete ancora amici? >> Gli chiedo cercando di cambiare argomento e lui risponde ridendo.
<< E’ mio fratellastro mi pare ovvio, anche se lo invidio gli voglio bene >>
<< E parlando sul serio? >>Lui smette di ridere e mi risponde.
<< Sì, ovvio. Io e Chris eravamo amici prima di Iz e lo siamo ancora >>Sorrido e resto un attimo in silenzio, poi mi azzardo a chiedere.
<< E tu ed Iz ? >>
<< Non te lo ha già detto lei? >> Lo sento che non ha voglia di parlarmene, ma ormai Christopher mi ha messo la pulce nell’orecchio e sento di dover chiedere anche a lui.
<< Sì, ma voglio sentirlo anche da te… >> Lui sospira e poi inizia a parlare.
<< Io e Iz…Direi che è un po’ complicato, insomma lei mi ha mollato e l’ha superata ampiamente, mentre io sono stato più lento… >> Rimane un attimo in silenzio e poi aggiunge. << Però per me non ci sono problemi ad avere a che fare con lei >> Annuisco e sorrido.
<< Capisco… >> Vorrei aggiungere altro, ma sento che viene chiamato da qualcuno << Devi andare? >>
<< Già…Devo andare ad ammazzare un po’ di gente >> Ma che cavolo di film sta girando adesso? Possibile che abbia sempre qualcuno da ammazzare?! Eppure è un ragazzo così gentile.
<< Mi spaventi… >> Lo sento ridere di gusto
<< Quando avrò finito, ci vediamo? >> Mi chiede di getto sorprendendomi.
<< Volentieri. >>  Rispondo tranquilla e non so perché ma me lo immagino che sorride.
<< Fammi sapere quando possiamo vederci >>
<< Senz’altro…Ora scappo >> Inizia a parlare velocemente e capisco che deve tornare sul set in fretta << Ciao. Un bacio. >>
<< Un bacio anche a te >> Ma sto parlando al mio telefono, perché lui ha già riattaccato. Sorrido guardando il panorama, e mi rigiro il telefono fra le mani, poi mi decido ad andare a fare compagnia ad Iz e Chris.
Chiedo umilmente perdono, per il ritardo di aggiornamento e per lo schifo di editing… Sto sul serio pensando di uccidere (?) tutti i programmi di editor HTML….Ad ogni modo, non so che dirvi su questo capitolo, vi dirò solo che io non lo sopporto xD E’ stata una faticaccia scriverlo e tolto le parti con Chris non so neanche per cosa lo abbia scritto, almeno i miei pezzi (gli Alex POV per intenderci).
Spero che comunque continuerete a leggerci J
Un abbraccio a tutti e grazie per la vostra attenzione.
Cocchi & Nihal_11 ( Che fra un po’ obbligherò a pubblicare xD, magari è più fortunata con l’editing)
La canzone del titolo: http://www.youtube.com/watch?v=dqse_Fdo0pI&feature=fvst

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Capitolo 17
*** Dance with me tonight ***


Ecco la canzone da cui è tratto il titolo ;)
http://www.youtube.com/watch?v=rIGtG3HP2L4&list=LLyDInsK8FbzuILRqKklVYZg&feature=mh_lolz

Ed ecco un regalino per voi cari lettori =D
Blend the scient of roses




[Iz POV]
È venerdì sera e sono sul divano di casa mia a studiare per l'esame di diploma del corso di regia che mi attende a fine giugno. Mi distrae il telefono che squilla e quando vedo lo schermo inevitabilmente sorrido
<< Signor Stark! >>
<< Buona sera piccola Hemsworth >>
<< Come va'? >>
<< Bene...sto cercando di organizzare una festa per giovedì prossimo... >>
Allungo la testa a guardare il calendario e noto che il prossimo giovedì è il 4 Aprile
<< Come mai il quattro? >>
<< Così mi ferisci... >>
<< Dai, perché? >>
<< È il giorno più importante dell'anno, come puoi dimenticartene? >>
Faccio mente locale ma non ricordo veramente nulla...non dico niente perché mi sento in colpa ma lui capisce lo stesso
<< È il mio compleanno! >>
<< AH! >>
<< Te ne sei dimenticata, mi sento offeso! >>
<< Dai non prendertela, appena mi ricordo il mio e poi non mi hai mai invitato al tuo compleanno quindi non è una cosa che festeggio ogni anno >>
<< Avresti dovuto invece! >>
<< E perché? >>
<< Béh è il giorno in cui IO sono sceso in terra >>
<< Si certo...ok, allora vedrò di liberarmi dagli impegni >>
<< Perché hai impegni? >>
<< Simpatico...si avevo un appuntamento coi libri, devo finire questo maledetto corso di regia >>
<< Nah, non hai bisogno dei libri dopo esser stata a fianco di Joss nelle riprese. Ti aspetto giovedì dolcezza, adesso chiamo il grande Hemsworth >>
<< A presto Robert >>
Chiudo la chiamata contenta della notizia, quest'ultimo mese sono stata veramente ferma e sono uscita pochissimo; temevo di rivedere tutti solo per la première, ma per fortuna abbiamo un'occasione per anticipare il ritrovo.
La settimana passa veloce e ne ho approfittato per uscire fuori di casa, lontano dallo studio e dalle carte degli hotel, con l'obbiettivo di comprarmi un vestito nuovo per l'occasione; ho provato a sentire Alexis se poteva venire con me, ma era non mi ricordo più dove per un qualche servizio fotografico e quindi ci siamo date appuntamento proprio alla festa. Alla fine ho trovato un vestito nero che soddisfaceva i miei gusti, con spalle coperte chiusura sul collo e lungo fino a poco sopra le ginocchia e poi si combina perfettamente con delle scarpe che non indossavo da un bel po' di tempo.
Il 4 aprile salgo in macchina in orario e giro la chiave per accendere, ma l'auto fa un rumore strano e si spegne. Ci riprovo, ma il risultato non cambia, al terzo tentativo non fa proprio niente.
<< Maledizione! Per una volta che ero in orario! >>
Chiamo rapidamente mio fratello, ma è già là quindi opto per un taxi e arrivo con almeno un quarto d'ora di ritardo.
<< Izzy sei sempre in ritardo >>
<< Taci Evans, non mi partiva la macchina! Per una volta che mi preparo in tempo ci si mette quel maledetto pezzo di ferro a farmi fare tardi >>
<< Ahah, povera Audi! Dai vieni dentro che più o meno ci siamo tutti >>
La festa è stata organizzata in un attico enorme e appena entro nella sala rimango veramente colpita sia dalla bella decorazione che dalla vista esterna che quelle enormi vetrate ci permettono di godere.
<< Izzy finalmente sei arrivata! >> Alexis mi viene incontro e mi abbraccia
<< Alex! Che bello rivederti, mi sei mancata tantissimo >>
<< Anche te >>
<< Come stai? >>
<< Bene >>
Lo sa che la mia era una doppia domanda, ma ho l'impressione che la sua risposta soddisfi anche quel che non ho specificato e sono davvero contenta di vederla finalmente così ottimista e decisamente in ripresa. Saluto anche il resto degli invitati che conosco, ovvero la maggior parte dei presenti dato che c'è almeno mezzo cast del film; mio fratello mi stringe in uno dei suoi abbracci scusandosi per non essere venuto lui a prendermi, ma non gli avrei mai permesso di fare doppia strada quando ho fatto benissimo con il taxi. Oltretutto adesso non devo guidare e posso anche permettermi un drink in più. Per ultimo, e non a caso, saluto Tom; con lui non ci siamo più sentiti dopo Natale ed ho l'impressione che ci sia più dialogo per telefono piuttosto che di persona, ma non riesco a spiegarmi il motivo. I suoi occhi chiari mi ricordano tante cose e spesso nei primi periodi dopo la rottura pensavo che potesse essere sintomo di qualche rimorso o nostalgia dei nostri momenti insieme, ma man mano che è passato il tempo ho realizzato sempre più che quel sentimento che provavo nei suoi confronti si è tramutato in un profondo affetto, ma che non è amore. Eppure ogni volta che lo guardo mi sento...in colpa e avrei voglia di andare altrove.
<< Ciao Tom >>
<< Ciao Iz. Come stai? >>
<< Bene...in ritardo, ma bene >>
<< Fa parte di te il ritardo >> mi sorride e per un attimo lo trovo molto dolce
<< Non ne potevi più dei capelli lunghi, vero? >> osservo notando il corto taglio di capelli
<< Eh si, corti sono molto più comodi >>
Per un attimo ci guardiamo senza saper cos'altro dire
<< Sei...stai benissimo con questo vestito >>
<< Grazie. Anche a te ti vedo bene, impeccabile. Come sempre >>
Ridiamo insieme e sento che le cose possono cominciare a tornare nella normalità.
L'unico che mi rimane da salutare è il festeggiato, mi guardo attorno per cercarlo ma non lo vedo da nessuna parte.
<< Evans...ma non eravamo qui per il compleanno di Robert? >>
<< Si, perché? >>
<< E allora perché Robert non c'è? >>
<< Ah...già. Boh! >>
<< Ma che vuol dire “boh”? >>
<< Che non lo so! >>
<< Grazie Evans, sei inutile. Maaark! >>
<< Ehy io non sono inutile... >> si lamenta Chris Evans mentre ormai mi sono avvicinata a Mark Ruffalo per fare la stessa domanda, ma a quanto pare nessuno sa dove possa essere Robert.
<< Tranquilla Iz, arriverà in grande stile >> interviene Alex con un ciglio rialzato, probabilmente ricordandosi degli scorsi compleanni << dovresti saperlo...a Robert piace farsi aspettare >>
Detto fatto ed eccolo che entra smagliante nella stanza dispensando baci e sorrisi a tutti, il suo atteggiamento da prima donna mi fa ridere; è lì davanti a persone che vede tutti i giorni eppure si fa desiderare e si comporta come una diva. Mi incanto a guardarlo nel suo smoking nero con camicia bianca, gli utlimi bottoni lasciati liberi e le scarpe...da ginnastica ma nere con rifiniture bianche che non stonano affatto, anzi è più...lui. Mi riprendo soltanto quando me lo ritrovo abbastanza vicino da dover alzare leggermente lo sguardo per incrociare i suoi occhi, mi sorride e mi abbraccia lasciandomi un bacio sulla guancia; quando passa a salutare gli altri ospiti sento ancora il punto esatto dove le sue labbra hanno incontrato la mia pelle.
Dopo un po' che è partita la musica cedo agli occhi dolci di mio fratello e ballo assieme a lui, stasera Elsa non è venuta ed è comprensibile voglia un po' di riposo con la pancia che si ritrova adesso.
Mi diverto con mio fratello che si impegna a ballare, ma che comunque resta abbastanza rigido nei movimenti e mi fa sorridere, molto meglio nel ballo lento dove mi lascio abbracciare e raccontare qualche notizia sulla mia futura nipotina che dalle ecografie cresce sempre più e ogni tanto si fa sentire con qualche calcio.
Mentre ballo abbracciata a mio fratello lo sguardo mi cade su Robert che balla assieme ad Alex. Non capisco per quale motivo sento come se avessi un felino dentro di me che ruggisce alla scena, ma poi scuoto la testa e mi dico che se tornassero assieme dovrei essere felice per loro; “ma adesso sono solo amici, no!?” la mia voce risuona da sola nella mia testa e subito dopo mi sento in colpa anche solo per averla ascoltata. Basta non posso continuare ad avere certi pensieri, non ce la faccio più!
<< Iz, tutto ok? >> mio fratello mi guarda curioso
<< Si...perché? >>
<< Mah...improvvisamente hai cominciato a stringermi il braccio e se io non fossi un tipo forte mi faresti quasi male >>
<< Scusa... >>
<< Non mi hai fatto niente, sono pur sempre io >> sorride orgoglioso << ma tu sei sicura che non ci sia nulla? >>
<< Si, Chris. Ho solo avuto uno strano pensiero che mi ha irrigidita, nulla più >>
Guardo i suoi occhi scrutarmi per poi arrendersi e sorridermi. Non capisco se questa volta è riuscito a leggermi nella testa come di solito lui e Liam riescono a fare, ma questa volta forse l'ho scampata. Inoltre Evans mi reclama per un ballo sottraendomi alle mani di mio fratello.
<< Cambio di Chris! >> esclamo divertita
<< Ehy! Mi hai chiamato per nome! >>
<< Non è vero >>
<< Si! Hai detto “cambio di Chris”! Quindi mi hai chiamato per nome! Ho vinto! >>
<< Non esaltarti Evans >> lo prendo in giro e ridendo con lui riesco ad allontanare certi pensieri, almeno per il momento.

[Alex POV]
<< Che stai pensando? >>
Sposto lo sguardo verso il mio cavaliere e sorrido << Che ne è passato di tempo da quando abbiamo ballato da amici la prima volta >>
<< Mi stai facendo sentire vecchio >> Robert si lamenta e sorrido di nuovo.
<< Bhè è il tuo compleanno è ovvio che tu ti senta vecchio…Il tempo passa e ormai sei più vicino ai cinquanta che ai quaranta >> Dico con tono maturo mentre lui mi guarda per niente soddisfatto dalla mia risposta.
<< Ricordami ancora perché ti ho invitata? >>
Mi sorride ironico mentre mi fa girare su me stessa .
<< In realtà me lo sono chiesta anche io >>
Lui torna serio per un attimo alla mia confessione.
<< Ti è sembrato strano? >> Ci penso su e poi affermo con un sorriso.
<< Strano, ma piacevole…Siamo amici…Devo solo abituarmi all’idea >>
<< Bhè, quello devo farlo anche io…Anche perché parliamoci chiaro… >> Mi allontana da lui ma continuandomi a tenermi per mano << Sei molto bella con questo vestito >>
<< Lo dici solo perché lo abbiamo comprato insieme >> Gli ricordo con un sorriso.
<< Può darsi… >>
Continua a guardarmi e sotto il suo sguardo non riesco a non sentirmi un minimo a disagio.
Quanti amici ti guardano quando indossi un bell’abito celeste attillato che esalta le tue forme e sapete con certezza che saprebbero tracciare una mappa di ogni singolo centimetro del vostro corpo?
Mi schiarisco la gola e sposto lo sguardo dal suo al pavimento e lui capisce.
<< E’ stato imbarazzante, vero? >> Torno a guardarlo ammettendo il mio disagio.
<< Già… >>
Accenno un sorriso portandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio, mentre lui si passa per un attimo la mano sotto al mento e poi aggiunge.
<< Niente più apprezzamenti su quanto tu sia una bella ragazza… >> Sorride ed io annuisco.
<< D’accordo >>
Lui mi rivolge un sorriso enorme e aggiunge.
<< Sei una racchia!! >>
Scoppio a ridere e lo abbraccio di getto, so di averlo spiazzato perché ci vuole un attimo prima che le sue mani mi diano un paio di colpetti affettuosi sulla schiena.
Quando mi allontano gli sorrido e gli do un bacio sulla guancia
<< Auguri Rob >>
<< Grazie… >> Mi stringe una mano fra le sue e poi mi lascia andare ed io vado a sedermi.
Queste dannate scarpe mi fanno male ai piedi; avrei una voglia matta di levarmele e stare scalza, ma non mi sembra l’idea migliore. Mi guardo intorno e con mio enorme sconforto scopro che il buffet ed il bar sono dalla parte opposta a dove mi trovo adesso, sbuffo e sto per alzarmi quando una flûte di spumante si inserisce nella mia visuale. Sorrido al bicchiere e sposto lo sguardo verso il ragazzo al mio fianco.
<< Sei il mio eroe >>
<< Io in realtà sono il cattivo… >> Tom prende posto sulla sedia accanto alla mia mentre io porto il calice alla bocca sorridendo. << E sono un dio >>
<< Ora non esageriamo… >> Gli sorrido mentre lui beve a sua volta un po’ di spumante. << Come stai? >>
<< Bene… Tu? >> Mi domanda prima di posare il bicchiere sul tavolo dietro la mia schiena, praticamente sdraiandosi sopra di me.
<< Io…>> Inizio a parlare alla sua camicia. Decido di aspettare che si sposti e stavolta parlo al suo volto << Sto bene anche io >>
<< Ti ho vista ballare con Rob, vi ho invidiati un po’ >> Aggrotto la fronte e lui accenna un sorriso e poi si spiega. << Riuscite ad avere un bel rapporto nonostante non stiate più insieme…Senza imbarazzo… Mi piacerebbe che fosse lo stesso per me e Iz >> Lo vedo spostare lo sguardo verso la pista dove Iz sta ballando con Chris Evans.
<< Può esserlo… >> Mi volto verso di lui e sorrido posandogli una mano sul braccio e lui annuisce. << Devi solo sforzarti di più perché lei è convinta di averti ferito >> Lui annuisce pensieroso e per risollevarlo un po’ aggiungo. << Io e Robert comunque non ci rapportiamo privi di imbarazzo >>
<< Ah, no? >> Mi chiede curioso ed io annuisco.
<< Prima per esempio…C’è stato un momento decisamente inopportuno >> Affermo arrossendo leggermente e Tom aggrotta la fronte, poi abbozza un sorriso.
<< Conoscendo Robert avrà fatto qualche apprezzamento sul tuo vestito >> Sposto lo sguardo dalle mie caviglie a Tom sorpresa e lui sorride. << Sono un uomo anche io…E quel vestito è… >> Mi guarda e deglutisce a fatica. << Molto bello >>
<< Già…>> Accavallo una gamba e sposto lo spacco, che ha lasciato intravedere le mie gambe, a coprirle di nuovo. << Tu hai una particolare predilezione per i vestiti… >>
<< Come? >> Sposta lo sguardo dalle mie gambe al mio volto e gli faccio notare.
<< E’ la seconda volta che apprezzi i vestiti che indosso… >> Sorrido divertita della sua faccia.
<< Le cose belle vanno apprezzate, come diceva... la nonna. >> Mentre lo dice alza un sopracciglio, come se non sapesse di cosa sta parlando.
<< La nonna? >> Qualcosa mi dice che questa l'ha inventata.
<< Già >> Lui ride e io capisco che sì, l'ha proprio inventata.
<< E queste perle di saggezza te le insegnava  mentre ti sfamava a pudding? >> Gli domando divertita e lui all’inizio annuisce e poi mi guarda contrariato.
<< Non offendere la mia nonnina o il pudding! >>
<< Non mi permetterei mai di offendere tua nonna… >> Gli sorrido dolcemente. << D’altronde povera donna ti ha sopportato >> Aggiungo ridendo.
<< Ah-ah…Molto divertente, guarda che io ero un bravo bambino, mica come te! >> Mi dice divertito.
<< E a te chi te lo dice che io non ero una brava bambina? >> Gli chiedo curiosa.
<< Ti ci vedo a scorrazzare per casa e a fare i dispetti a tua sorella >> Ride divertito mentre io gonfio le guance. << Ad ogni modo ti fanno ancora male i piedi o riesci a ballare con me? >>
<< E tu che ne sai che mi facevano male i piedi ? >>
<< L’ho pensato dato che per tutto il tempo che sei stata seduta hai tenuto il peso sui talloni >> Mi sorprendo, ma non faccio in tempo a dire niente che lui si alza e porge la mano. << Comunque non mi hai risposto, ti va di ballare? >> Mi porge la mano destra in un mezzo inchino che mi mette agitazione. Guardo la sua mano per un attimo, poi sposto lo sguardo sui suoi occhi,  sorrido quando sento le sue dita chiudersi sopra la mia mano. Mi stringe un fianco mentre iniziamo a ballare e dopo qualche minuto mi azzardo a fargli i complimenti.
<< Ho preso lezioni qualche anno fa per un film… >> Mi sorride e io mi limito ad annuire e lasciarmi guidare. Ma mentre il mio corpo lo segue e cerca di stare dietro ai suoi passi la mia mente cerca qualcosa da dire, perché restare in silenzio con Tom…E’ una cosa innaturale e mi imbarazza. E so benissimo anche perché; sento la mia stessa voce parlare come se neanche la comandassi io.
<< Insomma… >> Ottimo e adesso che dovrei dire?! Lui mi guarda incuriosito e sarei pronta a scommettere che sta per scoppiare a ridere…quel mezzo sorrisetto non mi convince granché.
<< Insomma… >> Mi ripete e il suo volto si illumina in un sorriso. << Robert ti imbarazza parlando di vestiti, ma io ti imbarazzo a stare zitto… >>
Ecco. Pensa una risposta, svelta! Ti sta fissando, che cavolo Alex dì qualcosa!!
<< Non è vero! >>
<< Non sei molto brava a mentire >> Lui ride ed io cerco di spostare lo sguardo altrove, ma di risposta sento la mano di Tom che è posata sulla mia schiena spingermi verso di lui.
Perfetto. Adesso stiamo praticamente ballando guancia a guancia. Maledetto!
Mi allontano leggermente per poterlo guardare negli occhi, idea che forse non è proprio geniale dato che sono belli da levare il fiato. Prendo tutte le forze che ho in corpo e mi decido a parlare, anche se la mia voce è un sussurro, ma tanto il suo orecchio è tornato lì a circa due centimetri dalla mia bocca.
<< E’ che mi torna in mente il nostro piccolo incidente di Londra… >>
Lui aggrotta un attimo la fronte guardandomi, poi apre la bocca e si lascia sfuggire una risatina.
<< Non credevo di metterti così in soggezione. Me ne ricorderò >> Continua a guidarmi nel ballo e mi sorride e il cuore riprende a battermi come un tamburo.

[Iz POV]
Dopo aver ballato con Evans ho trovato una sedia su cui riposarmi un po', casualmente si trova vicino al banco delle pizzette e sto già mangiando la sesta mentre con lo sguardo osservo gli altri ospiti. Vedo Tom ballare e scherzare con Alex e sorrido al pensiero che adesso, vederli abbracciati e muoversi a tempo di musica, non mi scatena più quel senso di disagio e di fastidio che invece mi provocarono le foto della premier di Londra il settembre scorso. Afferro un'altra pizzetta mentre accavallo le gambe godendomi la musica che è appena partita e che mi piace molto, sposto l'attenzione su Evans che balla assieme a Cobie e mi vien da ridere quando noto che ci prova anche con lei, com'è suo solito fare con le ragazze con cui ha confidenza.
<< Ecco chi sta finendo le pizzette >>
La sua voce mi coglie impreparata, mi volto di scatto e sorrido un po' imbarazzata a Robert
<< Ehy, non dirmi che ti annoi >> continua facendo qualche passo per venire davanti a me.
Automaticamente mi alzo in piedi strofinandomi le mani per non cedere alla tentazione dell'ennesima pizzetta
<< No. no. Mi stavo solo riposando un po' i piedi >> ed è assolutamente vero, i miei piedi sono abituati alle scarpe da ginnastica e quando mi metto i tacchi faccio sempre fatica ad arrivare a fine serata
<< Bene. Allora, dato che ti sei riposata, adesso puoi ballare con me >> mi sorride porgendomi la sua mano
Esito, perché anche soltanto ad una proposta così banale e normale mi sento il groppo in gola e il cuore che aumenta il ritmo molto velocemente. Da una parte penso che dovrei rifiutare e fuggire...ma come faccio a fargli un torto così alla sua festa di compleanno?
<< Ok >> rispondo titubante. Non so se lui si è accorto della mia incertezza, ma i suoi occhi fissi su di me annullano ogni altro pensiero o dubbio. Appoggio la mia mano sulla sua e lo seguo in mezzo agli altri. Mi rendo conto che amplifico ogni suo gesto, ogni suo movimento; è come avere un occhio di bue puntato addosso mentre ti trovi in mezzo a centinaia di persone, di cui conosco la maggioranza. Avverto la sua mano posarsi sul mio fianco, mentre io poggio la mia sulla sua spalla; tengo gli occhi sulla sua cravatta apprezzandone la trama tono su tono.
<< Come siamo tese >> la sua voce arriva bassa al mio orecchio e mi provoca un brivido
<< Non sono mai stata brava a ballare... >> tento di giustificarmi alzando lo sguardo su di lui. Mossa autolesionista, visto che potrei letteralmente perdermi nei suoi occhi scuri.
“Iz cerca di mantenere il controllo, dannazione!” la mia voce nella testa cerca di lottare contro tutti i miei sensi.
<< Eppure prima con Evans mi sembravi più sciolta >>
<< Ma Evans è... >> mi blocco perché mi rendo conto che rischio di incastrarmi da sola. Eppure non ho bevuto molto spumante, ma mi sento stordita come se ne avessi abusato
<< Evans è cosa? Non puoi certo dire che sia un ballerino più bravo di me >> mi dice sfoggiandomi il suo sorriso fiero e tremendamente...ipnotico.
Scuoto la testa più per riprendere il controllo della base centrale del mio cervello, ma lui lo interpreta come risposta e sorrido
<< No...solo...è Evans, dai è...diverso >> io stessa appena finisco la frase mi pongo la domanda che mi rivolge subito Robert
<< Diverso in che senso? >>
Rimango bloccata a guardarlo, mentre mi lascio guidare in passi che non conosco; sono sicura che chi ci guarda potrebbe benissimo dire che Robert sta ballando con un pezzo di marmo, il legno è più sciolto di me.
<< Non lo so >> ammetto spostando lo sguardo oltre la sua spalla, ma senza mettere a fuoco niente di particolare.
Robert rimane in silenzio, non so se ha capito il vero significato della mia risposta o meno, non voglio nemmeno saperlo perché mi sentirei ancor più in imbarazzo.
Dopo un po' che balliamo in silenzio è ancora lui che riapre la conversazione
<< Prima non ti ho detto niente...ma sei stupenda stasera >>
Se il suo intento era farmi andare a fuoco c'è riuscito. Appena riesco a curvare le labbra in un sorriso e ad sussurrargli un << Grazie >>
Alzo gli occhi ad incontrare le sue labbra che ridono soddisfatte.
<< Sai...giusto ieri ho risentito il mio amico Watson >>
Lo dice mentre ancora guardavo le sue labbra e ciò mi ha provocato un infarto; faccio un respiro profondo e lo guardo con l'obbiettivo di restare lucida
<< Non è potuto venire stasera? >>
<< No purtroppo aveva un impegno a Londra e non ce la faceva ad essere presente >>
<< Capisco...dovrò ancora aspettare a conoscere Jude Law allora >>
Mi sorride in risposta mentre con lo sguardo vaga un po' per la sala.
<< Mi ha detto che sta meglio e che i tuoi consigli hanno funzionato >>
Continua con l'espressione divertita tornando a guardarmi
<< Mi fa piacere >> sorrido a mia volta << Ha smesso di essere confuso? >>
<< Crede di si >>
“Beato lui” penso. Restiamo in silenzio e mi perdo ad ascoltare la musica, ascolto il suo corpo guidarmi nei passi, la sua mano sulla mia schiena stringermi a se, la mia mano destra stringere la sua sinistra e il mio pollice che si muove in maniera impercettibile per il semplice gusto di avere una maggior percezione della sua pelle. Sento il suo respiro vicino e il mio cuore battere sempre più forte, tanto che ormai potrebbe esplodere da un momento all'altro. Quando la musica si ferma alzo gli occhi incrociando i suoi e penso che siano bellissimi. Che lui è fantastico. Mi sorride e lo ricambio. Siamo talmente vicini che quando apro appena la bocca per prendere aria, questa non arriva ai miei polmoni lasciandomi senza fiato e con la bocca leggermente socchiusa...
L'attimo dopo metto a fuoco il resto della sala, realizzo che ci sono altri attorno a noi e torno con i piedi per terra. “Che sto facendo?” mi domando. Mi guardo attorno come se cercassi una via di fuga e Robert ovviamente se ne accorge
<< Tutto bene? >>
<< Si...si sto soltanto...cercando il bagno >> riesco a mentire, anche se il tono della mia voce rischia di tradirmi
<< È da quella parte >> mi sorride lui indicandomi una porta infondo alla sala
<< Grazie >>
Esito un attimo prima di lasciargli la mano che stavo ancora stringendo, poi raggiungo il bagno a passo svelto e mi chiudo dentro un gabinetto. Mi appoggio alla porta con la schiena, mentre mi porto le mani sul volto. Non riesco più a controllare i miei pensieri, ogni volta che lo sento e che lo vedo sento mancarmi sempre più il fiato, mentre il cuore impazza ogni giorno di più.
Sono attratta da lui, sono stregata, ipnotizzata, drogata. “Non posso!” continuo a ripetermi, come se potesse spezzare l'incantesimo e disintossicarmi.
Ci metto un po' a ritrovare un regolare ritmo respiratorio, metto mani e polsi sotto l'acqua fredda; ci immergerei la faccia se non fosse che manderei all'aria tutto il tempo perso a truccarmi. Con le mani umide e fredde mi tocco il collo aiutandomi a rilassarmi un minimo; dopo di che mi asciugo e mi controllo allo specchio. Almeno per l'uscita di scena devo essere decente e non dare segni di crollo psicofisico. Finisco di sistemare i capelli, ultimo respiro profondo ed esco fuori dal bagno.
Ammetto che una parte di me aveva sperato che lui non fosse rimasto li ad aspettarmi, eppure eccolo li con le mani in tasca a ridere assieme ad un amico che evidentemente si era appena soffermato a parlare con lui, poiché ancora abbracciava la sua accompagnatrice. Infatti poco dopo Robert si volta verso di me rivolgendomi un gran sorriso, mentre mi avvicino titubante, noto il suo sguardo squadrarmi e ciò rafforza la decisione che ho preso un istante fa.
<< Tutto bene? >> mi domanda lui cordialmente
<< Si...però credo che chiamerò un taxi e tornerò a casa... >> mentre parlo maledico la mia voce che non riesce mai ad essere forte e decisa quanto vorrei
<< Cosa? Ma dai, la serata è ancora lunga e poi non ho ancora tagliato la torta >> la parte finale la dice con un tono che mi arriva alquanto provocatorio alle mie orecchie. Sono convinta sia solo soggezione e a maggior ragione vorrei fuggire...
<< È che...sono stanca e... >>
<< Queste balle non reggono con me, dai tieni >> Robert prende al volo due bicchieri di spumante che un cameriere stava portanto su un vassoio girando per la sala. Uno lo porge verso di me. Esito, ma alla fine lo afferro e lo faccio suonare assieme al suo
<< Ok...ma dopo la torta mi lascerai fuggire >>
<< Vedremo >>
Ok. Fumata si, ma non del tutto. Questa volta ha davvero usato un tono basso e decisamente provocatorio. L'unica cosa da fare è bere il liquido frizzantino e ignorarlo. Sì, devo ignorare le sue occhiate lunghe e insistenti e concentrarmi sul controllo del respiro, che altrimenti rischio anche di strozzarmi mentre bevo.
<< Potrei anche deciderti di tenerti mia prigioniera >>  
Come non detto. Manca poco che strozzo. Lui si avvicina e mi batte la mano sulla schiena  ridendo
<< Ehy, non volevo ucciderti >>
<< Io... >> Faccio fatica a parlare, interrotta dai colpi di tosse che cercano di togliere lo spumante che è arrivato ai polmoni << ...vado a bere un po' d'acqua >>
Finalmente riesco a mettere una distanza di sicurezza da Robert, il mio cuore ormai è diventato una bomba che brucia la miccia tanto più velocemente quanto più lui mi è vicino. Per il resto della sera faccio finta di niente, continuando a controllare che le distanze tra noi non superassero certi limiti. Ciò richiede di non perdere d'occhio Robert, ma la cosa in realtà non mi dispiace affatto e tutti gli invitati che si frappongono tra noi mi permettono di non farmi notare da lui. Almeno credo.
Dopo la torta ci metto poco a riprendere la strada di casa, con la scusa della stanchezza e dei primi invitati che vanno via, comincio a salutare tutti e Robert non può trattenermi oltre; perciò con le guance in fiamme e il petto in piena eruzione vulcanica saluto tutti gli altri non vedendo l'ora di essere da sola a casa mia.


[ ALEX POV]
Sono appostata fuori dal bagno degli uomini come un felino che aspetta la preda. I sensi allertati e gli occhi fissi sulla porta, pronta a scattare. Si apre e mi lancio sul ragazzo che ne è appena uscito trascinandolo per il braccio in una stanza appartata .
« Wow… » Mi dice quando chiudo la porta alle mie spalle e lo guardo « Ammetto che mi hai sorpreso »
« Sei sobrio? » Gli domando ignorando il suo sorriso malizioso, lui annuisce. « Bene » Mi vado a sedere sul letto dietro di lui.
Per un attimo penso che Rob non si smentirà mai…Una camera da letto…Ha anche affittato una camera da letto! Scuoto la testa scacciando il ricordo del suo scorso compleanno e guardo Chris al centro della stanza che mi guarda perplesso.
« Vuoi che mi spogli? » Mi chiede titubante con una mano sul bottone dei pantaloni ed io scoppio a ridere. « Che ho detto? »
« Rimani vestito » Gli dico fra una risata e l’altra. « Ho solo bisogno di parlare » Lui sorride e si siede accanto a me.
« Ok, dimmi tutto » Dice tranquillo.
« Io…sono strana? » Lui solleva un sopracciglio.
« Ammetto che il fatto che tu mi rifiuti in continuazione non sia un segno di sanità mentale, ma… » Si ferma al mio sguardo omicida e diventa serio. « No, non credo che tu sia strana, perché? »
« Perché provo cose… » Dico fissando le mani che tengo incrociate sopra le ginocchia. « Provo cose che non dovrei provare »
«Robert? Di nuovo… » Chris sbuffa al mio fianco.
« No…» Lo dico con un filo di voce e  senza staccare lo sguardo dalle mie dita, vedo Chris abbassarsi col volto con la coda dell’occhio e mi volto verso sinistra per evitare il suo sguardo.
« Non fare così…. » Sposta le mani sul mio volto e mi obbliga a guardarlo. « Non capisco cosa ci sia di male….E’ un bene se senti qualcosa per qualcuno che non sia Robert, no? »
« No, invece » Rispondo risoluta. « Io devo stare da sola »
« Se permetti su questo non sono d’accordo » Dice lui serio. « Sarebbe uno spreco »
« Perché il fatto che tu sia single, non è uno spreco? » Gli chiedo cercando di cambiare argomento.
« No. » Dice con un sorriso. « Punto primo: Io così soddisfo più donne e non una sola » Dice toccandosi la punta del pollice della mano destra con l’indice della sinistra. « Punto secondo: Io sto aspettando di provare qualcosa » Si tocca l’indice. « Punto terzo: Ammettilo che un po’ ti piaccio e finchè rimango single possiamo sempre darci alla pazza gioia» Dice sghignazzando ed indicandomi scuoto la testa sorridendo.
« Non è questo il punto » Gli dico sviando il suo discorso.
« Esatto, il punto è che provi qualcosa per qualcuno che non è Robert…Alleluja » Dice sollevando le braccia al cielo, poi si volta verso di me. « La domanda è… «Perché non ne sei contenta? »
« Perché è una cosa…» Prendo fiato cercando di trovare la parola giusta « Complicata »
« E’ già impegnato? » Mi chiede Chris.
« No » Dico quasi indignata di una domanda del genere. « Non rubo l’uomo ad altre donne…»
« Chiedo, perché non puoi decidere di chi innamorarti…»
« We…we…..» Mi alzo portando le mani avanti « Non sono innamorata… »
«Ok… » Mi dice tranquillo tornando a ragionare fra sé e sé « L’ho pensato quando hai detto che provavi qualcosa… »
« Non sono innamorata… » Lo ripeto più a me stessa che a Chris mentre torno a sedere accanto a lui.
« Non sembri molto convinta » Mi fa notare.
« Potrei forse provare dell’affetto » Dico titubante « Sto bene in sua compagnia »  Aggiungo guardando il pavimento « Mi fa sorridere e ammetto che ultimamente ho voglia di vederlo spesso…»
« E questo secondo te che razza di sentimento è? » Mi chiede Chris divertito ed io non rispondo. Non dirò mai quello che vuole sentirsi dire.
« Affetto…Forte amicizia » Dico non troppo convinta.
« Forte amicizia è quella che c’è fra me e te…  » Dice guardandomi negli occhi e non posso fare a meno di sorridere. « Quindi a meno che tu non parli di me…» Rido mentre lui posa la fronte contro la mia. « Seriamente, dimmelo se sono io che la smetto di parlare e sfruttiamo il letto per altre attività » Rido e mi allontano dal suo volto.
« Non sei tu, smettila di provarci con me » Gli dico divertita.
« Ma è divertente metterti in imbarazzo!! » Dice ridendo a sua volta, poi torna serio. « Il mio consiglio è buttati. » Lo guardo sorpresa e lui continua a parlare con un sorriso stampato in volto. « Hai la fortuna di provare qualcosa cosa aspetti?! Invece di chiuderti in una camera da letto con me, perché non ti ci sei chiusa con lui? »
« Chris…» Dico scuotendo la testa « Non posso farlo…»
Lui si alza dal letto e mi aiuta ad alzarmi a mia volta.
« No, tu hai paura di farlo. » Dice serio e sento che il cuore rallenta d un battito. Vorrei capire come fa a leggermi e a capirmi meglio di me.  « Quindi adesso che mi hai detto questa cosa, non ti permetterò di avere paura » Mi dice posando una mano sulla mia testa ed io lo abbraccio. Restiamo in silenzio abbracciati per un po’ poi lui mi scompiglia i capelli.
« Chris maledizione!! » Gli dico irritata mentre lui si stropiccia la camicia che indossa. « Che diavolo stai facendo?! »
« Adesso io e te… » Mi prende per mano e sorride mentre apre la porta. «Andiamo ad affrontare le tue paure… » Lo guardo perplessa e lui sghignazza uscendo dalla porta e trascinandomi dietro di lui. « Però prima facciamo ingelosire un po’ Tom…» Si guarda intorno per individuare il suo obbiettivo.
« Chris ma sei impazzito! » Gli dico improvvisamente nel panico. « Io non voglio! » Abbasso la voce e lo afferro per il collo della camicia. «Lo sai cosa staranno pensando adesso tutti quelli che ci hanno visti uscire da quella camera da letto?! »
« Era quello il piano » Mi dice divertito. « Immagina come reagirà Tom…»
« A Tom non interesserebbe » Dico convinta.
« E allora perché ti importa tanto? » Mi chiede con un sorriso strafottente sul volto, sposto lo sguardo mugolando. « Ti conosco come le mie tasche!!! » Dice trionfante lasciando la mia mano. « Vado a prenderti da bere, tu vatti a sistemare in bagno…» Lo indica con il volto « Quando torni io ed il tuo cavaliere ti aspetteremo qui… » Lo guardo contrariata. « Se non volevi aiuto non avresti dovuto dirmelo » Roteo gli occhi. « E giusto per la cronaca io non ci vedo niente di male ad essere innam…» Gli tappo la bocca con le mani. « …orata di Thomas! » Dice dietro i miei palmi.
« Io non sono innamorata » Dico irritata e allontanandomi. Mi chiudo in bagno dove non solo lotto invano con il disastro che Chris ha combinato sulla mia testa, ma anche contro il batticuore che si è preso possesso di me.
Provare qualcosa per Tom, assurdo. Parlarne con Chris, pessima idea.
Guardo il mio riflesso che mi fissa perplesso e contrariato dallo specchio e mi sforzo di sorridere. Esco nella sala sperando che il mio “amico” non abbia attuato il suo piano ed invece lo vedo con grande orrore che parla con Tom.
« Eccola!! » Chris agita la mano destra mentre nella sinistra tiene due flûte di spumante, accanto a lui Tom sta bevendo dalla sua. Mi avvicino a loro e butto giù d’un fiato il mio drink. « Ehy, vacci piano » Mi ammonisce divertito. « Non vorrei doverti riportare a casa perché sei troppo sbronza » Dice dando di gomito a Tom che lo guarda dubbioso.
« Avevo sete » Rispondo con troppa irritazione.
« Ne vuoi ancora? » Chiede Tom guardandomi perplesso.
« Sì! Sì…vado a prendermene un po’…» Faccio per dileguarmi, ma quell’essere infame di Evans mi ferma e mi porge il suo calice.
« Tieni cara…» Dice con un sorriso e avrei voglia di buttargli in faccia lo spumante.
« Non chiamarmi così » Lo dico a denti stretti e guardandolo con uno sguardo omicida da dietro il bicchiere. Thomas se ne sta in silenzio e passa lo sguardo da me a Chris come in una partita di tennis, lo vedo studiare i miei capelli e poi la camicia di Christopher. Conoscendo il suo spirito d’osservazione ha già una vaga idea della storia che vuol fargli credere Chris.
« Ciao Ragazzi, io me ne torno a casa » Guardo Elizabeth che si è avvicinata a noi e tiene una mano sul braccio di Tom. Le sorrido grata e la abbraccio anche con troppo trasporto per aver fatto restare zitto Chris. Quando sciogliamo l’abbraccio lei guarda Christopher.
« Evans hai la camicia abbottonata male » Chris si guarda la camicia e poi guarda me divertito.
« Sai succede a fare certe attività »
Non l’ha appena detto vero?!?!? Ditemi che non l’ha fatto. Elizabeth mormora un “Oh, buon per te” mentre lo saluta e lo abbraccia ed io non posso fare a meno di notare il sopracciglio alzato di Tom nella sua direzione.
« Non ho fatto sesso con Chris » Lo dico a bassa voce, ma so che lui può sentirmi.
« Come scusa? » Mi chiede voltandosi verso di me e smettendo di guardare Chris.
« Non so cosa ti abbia detto Christopher, ma io e lui non siamo andati a letto insieme »
« Ok…» Dice perplesso e mi sento una cretina per avergli detto una cosa del genere. « Non ci sarebbe stato nulla di male comunque…credo…» Dice aggrottando la fronte ed io accenno un sorriso.
« Si diverte a mettermi in imbarazzo, ma non c’è niente…» Sollevo una mano con tono solenne « E mai ci sarà! »
« D’accordo » Sorride alla mia dichiarazione e fa sbattere il suo calice con il mio. « Sarò arbitro di questa dichiarazione e non ti permetterò di infrangere questo voto » Rimane serio per un attimo poi scuote la testa guardandomi divertito « E’ suonata strana quest’ultima affermazione, vero? »
« Sì…In effetti sì » Affermo sorridendo « Sembrava una cosa del tipo “ Non permetterò che tu faccia sesso con qualcuno” »
« Già…» ride di gusto  e non posso fare a meno di fargli compagnia, anche se veniamo interrotti da Iz che lo saluta.
« Prego non c’è di che…» Mi dice Christopher ad un orecchio ed io sarei tentata di tirargli un pestone.
« Sei un infame » Dico a denti stretti senza guardarlo.
« No, sono un genio…» Dice divertito posando il mento sulla mia spalla « Avevate mai parlato di sesso prima di ora? »
Non lo so e non lo voglio sapere. Rivolgo un’occhiataccia a Chistopher e saluto di nuovo Izzy con la mano fino a che non rimango di nuovo da sola con i due ragazzi.
« Verrai alla premiere? » Mi chiede Tom e sorrido alla sua domanda.
« Non credo…»
« Oh, sì che verrà invece » Dice Christopher tutto contento « La obbligherò ad accompagnarmi »
« Manco morta » Gli rispondo ancora irritata dal suo atteggiamento. « Non ci vengo alla premiere con te! »
« Sì, ma con lui ci sei andata… » La butta lì come se niente fosse e con il tono imbronciato a rincarare la dose.
« Con Thomas era una situazione diversa » Dico cercando di chiudere argomento e voltandomi verso l’attore inglese « Diglielo anche tu »
« Io sono più bello e più affascinante di te »
Chiudo gli occhi. Non ci posso credere.
Sento Christopher ridere di gusto, guardo Tom con la coda dell’occhio e anche lui sta ridendo. Decido di lasciarli da soli a ridere e scherzare fra di loro, fingo di guardare l’orologio ed invento una scusa per tornarmene a casa.





Bene bene...ciaaaao! Oggi sono io a pubblicare =D  Io = Nihal intrufolata nell'account di Cocchi xD
Questo capitolo lo reputo molto importante per la storia...se i precedenti erano di transizione...bè io credo che questo sia il "giro di boa" ;)
Personalmente sono molto contenta di questa collaborazione con la mia compare e mi diverto tantissimo a scrivere =D  e forse a sto turno ho trovato un html maker adatto al mac che, ripeto forse, risolverà -spero- i nostri problemi di formattazione!!!
Ehy, vi piace il blend in cima al cap!? L'ho fatto io xD me tanto orgogliosa di ciò ahahahah
Mi raccomando le vostre recensioni sono la nostra gioia! ;) Fateci sapere TUTTO quel che pensate della nostra storia xD
Che altro dire...non sono brava a commentare...non s'era notat èh? >.>
Ah! Happy Thanksgiving day!
Tanti baci =*

Nihal & Cocchi

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Capitolo 18
*** Tell me how to get back to Back to summer paradise with you ***


Canzone del titolo che io e Nihal adoriamo fino allo sfinimento:  http://www.youtube.com/watch?v=_DJh150YwvY

[Iz POV]

Domani è il gran giorno…Sono eccitata all’idea di vedere il film dopo aver assistito a molto delle riprese, anche se non sopporto il fatto di dover stare sotto i riflettori, ma Chris è Chris e poi non posso mai dire di no quando fra lui ed Elsa usano la mia futura nipotina come scusa.
Guardo Elsa che sta sistemando il vestito che indosserà domani sul red carpet nell’armadio e sorrido contenta al suo pancione.
« Sei allegra »
« Sto pensando alla piccola »
Elsa si passa una mano sulla pancia e viene a sedersi accanto a me
« C’è dell’altro » Mi guarda sorridendo e scrutandomi « E secondo me riguarda qualcuno che stiamo per incontrare »
« Non sto così per Tom » rispondo rapida, illusa che Elsa possa pensare che ci sia ancora qualcosa con Tom...oltre all'imbarazzo s'intende.
« Non stavo parlando di Thomas, anche se non vedo l’ora di rivederlo »
Aggrotto la fronte cercando di capire dove vuole andare a parare e lei mi continua a scrutare sghignazzando
« Chris mi ha detto che ti piace un uomo… »
« Chris ti ha detto che?! »
La guardo sconvolta mentre lei ride, in quell’istante mio fratello entra in camera.
« E tu che ci fai qui, piccola intrusa? »
« Tu che cosa hai detto a tua moglie? »
Chris mi guarda perplesso e poi spalanca la bocca
« Ahn… Le ho detto di Robert…Adesso fila in camera tua che devo coccolare le mie donne »
« Anche io ero una tua donna fino a poco tempo fa…E comunque che centra Robert? »
« Ti piace Robert, tu lo sai…io lo so…credo lo sospetti anche Chris… Ah, fra le tante è arrivato e ti voleva vedere è giù nella hall con Clark e Mark »
Eccole li. Le tre parole da cui per tanto tempo ho tentato di fuggire, adesso mi vengono letteralmente schiaffate in faccia così, come se niente fosse.
« Ma che cavolo! » Guardo mio fratello all’improvviso senza parole, poi sbuffo e mi dirigo verso la porta. « Non finisce qui! »
Mi chiudo la porta alle spalle mentre sento mio fratello dire
« Intanto non hai negato ancora… »
Sbuffo mentre scendo le scale di corsa e raggiungo Chris, Clark, Mark e quelli che si stanno abbracciando sono Tom e Alex?
« Ciao a tutti »
« Eccola!! Ciao Izzy!! »
« Ciao Mark » Mi faccio abbracciare dal ragazzo e poi dagli altri fino a che non mi trovo faccia a faccia con Alex « E tu? Sei venuta alla fine..»
« Colpa sua »
Alex indica Clark al suo fianco e lui di risposta l’abbraccia e mi spiega
« Mi doveva un favore e quindi, l’ho obbligata a partecipare alla premiere come fotografa per una rivista, dato che sapevo benissimo che si sarebbe opposta a venire sul red carpet con noi… »
« Peccato, potevi accompagnarmi… »
Alex rivolge un’occhiataccia a Tom il quale sorride sbarazzino
« Cerchi di farla passare per la tua ragazza di nuovo? »
Ci voltiamo tutti verso l’ingresso dove è appena entrato Robert, sento il cuore rimbalzarmi nel petto mentre le parole di mio fratello si rincorrono per la mente, lo osservo salutare Chris, Mark, Tom, Alex e Clark con abbracci, baci e strette di mano, poi realizzo che manco solo io.
« Ciao piccola Hemsworth »
Mi abbraccia e posa le labbra sulle mie guance. Come in occasione del suo compleanno “lascia il segno” e mi sento avvampare, ma cerco di non pensarci mentre lui prende posto fra me e Chris.
« Insomma ci fotograferai? » chiede ad Alex
« Già…Clark è un traditore »
« Massù…Guarda che con Chris abbiamo visto tutti che capolavoro hai fatto » Le dice Tom passandole un braccio dietro le spalle e stringendola.
« Non è lei che è brava è che sono io che sono bello » interviene Evans
« Questo lo sappiamo, ma anche Alex se la cava » controbatte Robert
« Sei gentile Robert…adesso me la cavo e basta? » domanda l'interpellata con torno divertito ma di sfida
« Tu fammi bello domani sera e vedremo »
« Vedrò che posso fare, sarà un impresa ardua »
Robert rivolge una linguaccia ad Alex e si sorridono. Per un attimo ripenso che hanno passato insieme il Natale e che stare insieme in un'occasione del genere abbia fatto bene ad entrambi, senza contare che l'immagine di loro due abbracciati che ballano al compleanno di lui mi ritorna in mente viva come se fosse il presente. Manca solo che si inizino a baciare e poi potrebbe essere tutto come se nulla fosse mai accaduto.
« Robert non fare la diva, Alexis dovrà fotografare tutti non solo te! » interviene sarcastico Evans
« Bhè, questo dipende se riuscirà a staccarmi gli occhi di dosso »
« Sono sicura che con altri ragazzi belli come Chris e Tom posso farcela » risponde Alex con un sorrisino sulle labbra.
« Grazie per aver citato anche me e Clark »
Trattengo a stento una risata all’affermazione di Mark; Robert, Tom e Chris invece stanno ridendo come matti mentre Alex è arrossita e sta abbracciando Clark e Mark
« Lo sapete che voi siete i miei ragazzi!! »
« Sei una ruffiana!! »
Mark l’abbraccia e le scompiglia i capelli mentre lei gli schiocca un bacio su una guancia.
« Tu chi accompagni? »
Mi volto verso Robert che mi guarda curioso
« Sono con mio fratello… »
« Ma non era con sua moglie? »
« Ci ha volute entrambe… »
« Che megalomane…poteva lasciarti per uno di noi… » Sorrido imbarazzata a Robert, il quale fa spallucce « Dovrò rubarti a lui allora… »
Lo guardo sorpresa, ma non faccio in tempo a rispondergli che sento la voce di Evans.
« Sono arrivati!! Scarlett, Jeremy!! Voi due state sempre insieme, non ce la raccontate giusta »
« Quanto sei cretino Evans!! »
« No, Scarlett, non chiamarmi anche te così…»
« Te lo meriti »
Sorrido e andiamo ad abbracciare gli ultimi arrivati, e mi sento sollevata di essere sfuggita ad una conversazione che sicuramente sarebbe riuscita a farmi sentire in imbarazzo.

[ALEX POV]

Alla fine Chris e Iz non hanno fatto niente, ma Clark sì. Quindi ho dovuto di nuovo fare le valigie e venire a Hollywood. Metto le magliette dentro l’armadio di camera e mi sdraio sul letto fissando il soffitto; sorrido pensando alle assurdità che sono uscite dalle nostre bocche nelle due ore che siamo rimasti a parlare nella Hall dell’albergo e poi a cena. Sono contenta che anche con Robert le cose vadano bene mi fa uno strano effetto vederlo fare le sue solite battutine con Iz, ma so benissimo che è solo una mia impressione.
Insomma può benissimo rifarsi una vita ma credo che sia abbastanza intelligente da venirmelo almeno a dire, specie se è un’amica così intima, inoltre anche lei mi avrebbe detto qualcosa, no?
Inevitabilmente il pensiero si sposta su quello che provo io, ancora non sono certa di cosa si tratti, anche se Christopher continua ad usare la parola amore, io mi rifiuto di credere che si tratti di quello, un po’ per paura, un po’ perché non saprei neanche affrontare la cosa con Elizabeth, come si può dire a qualcuno “ Sai mi sono innamorata del tuo ex” Si può dire una cosa del genere? Io vorrei saperlo, ma sarei in grado di dirlo? La risposta è che in questo stato di confusione no, ma se avessi chiaro quello che voglio lo farei, per poter stare tranquilla, insomma anche parlarne con Chris è servito a qualcosa, no?!…Scuoto la testa e decido di andare a farmi una doccia. Stare lontana dal set e da tutti in questo periodo ha migliorato di molto il mio umore, non che stare con i ragazzi mi deprimesse, ma se c’è una cosa che so per certo è che quando finisce una storia non è un bene continuare a vedersi. In quel modo la ferita non si rimargina mai, ogni sguardo ogni singolo dettaglio, riapre lo strappo al cuore causato dalla separazione e spesso si compie l’errore di ritornare sui propri passi. Se fossi rimasta sarei rifinita a letto con Robert dopo due giorni….forse anche meno. Lavo via quel pensiero dalla testa come se fosse un qualcosa di sporco e sbagliato. Voglio un bene immenso a Robert e non posso cancellare quello che c’è stato fra noi, ma non posso neanche negare che adesso sto bene anche da sola. A malincuore decido di abbandonare la doccia prima di lessarmi completamente sotto l’acqua e mi avvolgo in uno degli asciugamani dell’hotel il mio telefono si illumina per un messaggio. Lo afferrò e leggo.
“ Vendicatori Uniti!! Andiamo fuori! Ci troviamo nella Hall fra mezz’ora “
Scuoto la testa dando dell’idiota a Chris e digito velocemente.
“Caro Cap, io non sono un vendicatore e non ho intenzione di venire a fare bisboccia con voi. Notte “
Invio il messaggio e torno in bagno per iniziare ad asciugarmi i capelli. Ok, va tutto bene e siamo allegri e spensierati, ma non voglio fare full immersion di Vendicatori e tutte le cose che ne derivano. Il mio telefono squilla di nuovo, vado a prenderlo e apro il messaggio.
“ Tu vieni e basta! Non hai una buona scusa per tenermi lontano e poi ci sarà anche Tom, non vuoi vederlo? ”
Sbuffo a Chris e al fatto che le sue idee siano sempre l’opposto delle mie e rispondo.
“ Ho appena fatto la doccia e sono stanca, ti prego…Voglio solo andare a letto”
Inizio ad asciugarmi i capelli e credo di averlo convinto visto che non risponde più. Sorrido trionfante al mio riflesso allo specchio fino a che non bussano alla mia porta. Alzo gli occhi al cielo. Quell’uomo è insopportabile. Apro la porta scocciata.
« Senti Christopher non ho voglia di…» Sollevo lo sguardo dalla maniglia. « Tom? »
Rimango come un ebete con la porta in mano a fissare il ragazzo che ho di fronte, lui è sorpreso quanto me.
« Aspettavi Chris?» Mi domanda con uno sguardo che non riesco ad interpretare.
« No…credevo fosse lui per via del messaggio » Dico accennando un sorriso. Poi improvvisamente mi ricordo di indossare un asciugamano e sgrano gli occhi, Tom continua a fissarmi con un mezzo sorrisetto stampato in volto.
« Devi vestirti, suppongo » Afferma continuando a guardarmi come se potesse vedere attraverso il tessuto di spugna e ringrazio il cielo che non ne sia capace.
« Già… » Annuisco e sto per chiudergli la porta in faccia quando mi fermo e aggiungo. « Puoi entrare se vuoi » Lui solleva un sopracciglio e mi guarda sorpreso « Mi cambio in bagno, ovviamente »
« Ovviamente »Lui abbozza un sorriso e afferra la porta lasciandomi libera di chiudermi in bagno insieme ai primi vestiti che sono riuscita a trovare nell’armadio. Una volta chiusa nella stanza cerco di ritrovare la calma…ho appena aperto la porta della mia camera mezza nuda a Tom…E ripensandoci non sarebbe stata un’idea eccellente nemmeno se fosse stato Chris…O peggio qualcun altro.
Scuoto la testa per scacciare l’immagine del fattorino con i capelli unti che mi ha portato la valigia in camera e mi vesto…o meglio provo a vestirmi…Fino a che non mi accorgo di aver preso due magliette e zero pantaloni.
Ottimo lavoro. Mi passo una mano sulla fronte dandomi della cretina.
« Tooom… » Dico verso la porta, lamentandomi.
« Sì? » Risponde sorpreso dall’altra stanza.
« Scusami tanto, ma… » Deglutisco a fatica mentre apro leggermente la porta del bagno lui mi guarda perplesso dal centro della stanza ed io abbozzo un sorriso  « Ho dimenticato i pantaloni»
Lui scoppia a ridere ed io chiudo la porta. Afferro il primo asciugamano che trovo e me lo lego in vita quindi esco e gli passo oltre raggiungendo l’armadio. Con una mano sull’asciugamano per non farlo cadere cerco di afferrare i jeans e sfilarli dalla gruccia senza far cadere l’altro paio di pantaloni che mi sono portata. Alla fine ci riesco e mi volto verso Tom.
« Potevi anche aiutarmi, invece di ridere »
« E’ stato esilarante… » Si passa le mani sugli occhi continuando a sghignazzare.
« Ah-ah » Rido sarcastica e mi richiudo in bagno. Mi sto agganciando i pantaloni quando bussano alla porta, di nuovo. Sento i passi di Tom dirigersi verso la porta.
“Ma prego fai come se fossi nella tua stanza” penso acida mentre inizio a pettinarmi.
Bussano alla porta del bagno « Alex, c’è Chris »
Esco dal bagno, vestita, pettinata e irritata, per ritrovarmi Evans che mi guarda sornione con le braccia incrociate al petto.
« Tu non volevi andare a letto? » Annuisco mentre rimetto l’altra maglietta nell’armadio, sono decisa a non aprire bocca…Questi due mi faranno dannare prima o poi « Con Tom? »
« Che c’entra Tom? » Guardo Chris sconvolta mentre l’oggetto della nostra conversazione riscoppia a ridere .
« E’ qui… » Chris lo indica divertito lanciandomi uno sguardo della serie “bastava dirlo, così non interrompevo niente”.
« Lo so che è qui…Sinceramente non so perché…Come non so perché ci sei anche tu » Affermo esasperata.
« Sono venuto a farti uscire »
Rispondono all’unisono, io passo lo sguardo da uno all’altro. Ok, cos’ho fatto di male per essere afflitta non solo da Evans che sarebbe una tortura anche da solo, ma anche da Tom?!
«Voi due siete incredibili »
Mi limito a definirli in questa maniera anche se in realtà penso che siano incredibilmente deficienti.
« Modestamente » Chris incrocia le braccia al petto orgoglioso.
« Non era un complimento »  Gli faccio notare.
« E tu sei una bugiarda! » Chris mi guarda mentre Tom annuisce e io sbuffo. Sbuffo per il fatto che non mi stiano lasciando in pace, anche se so benissimo che lo stanno facendo per me. Sono talmente sfasata in questi giorni che da una parte vorrei cacciarli a calci dalla mia stanza e dall’altra vorrei stritolarli in un abbraccio perché mi sono stati vicini anche quando non ero sul set e perché comunque in un loro modo particolare cercano solo di farmi star bene. « Ora mettiti le scarpe e scendi, vi aspetto giù » Chris è entrato nella modalità capitano in azione e dispensa ordini alla sottoscritta e a Tom come se fossimo due suoi soldatini. « Se non scendete fra dieci minuti saprò che hai deciso di azzerare il tuo perio… » Gli tiro una scarpa dietro prima che finisca di parlare, lui ride afferrandola al volo e rendendomela, poi si volta verso Tom. « Tu controlla che non scappi »
« Non glielo permetterò »
Tom mi rivolge un sorriso mentre inizio a legarmi le scarpe da ginnastica. Se proprio non mi vogliono lasciare in pace allora tanto vale uscire e godermi la serata.

[Iz POV]

Stranamente sono in anticipo rispetto a tutti gli altri stasera, non mi era mai capitato di essere la prima; in effetti stasera non mi sono fatta paranoie su cosa indossare, un semplice paio di jeans attillati e una maglia con scollo a v a righe blu tono su tono e appena un filo di trucco. Easy. Poco dopo vedo finalmente arrivare mio fratello accompagnato da Elsa ed anche lui è molto sorpreso di trovarmi già qui
« Non ci credo, Iz che arriva addirittura in anticipo! »
« Ogni tanto qualche miracolo accade » sorrido mentre gli stampo un bacio sulla guancia
« Forse dobbiamo prometterti bevute gratis più spesso... »
« Tu provaci, chissà! »
« No, non ti voglio viziare »
Gli rispondo solo con una linguaccia mentre dall'ascensore escono Robert, Jeremy e Scarlett. Saluto prima quest'ultima e poi gli uomini a seguire, mentre mi maledico per il solito “qualcosa” che mi arde lo stomaco ogni volta che incrocio gli occhi con Rob. Tant'è che mi rifugio tra Elsa e Scarlett facendo finta di interessarmi alla loro conversazione. Dopo un quarto d'ora circa vediamo arrivare Evans, Tom e Alexis...ma Alexis non mi aveva detto che restava a letto?
« Ehy Alex! Ti hanno trascinata con la forza? » le chiedo mentre la abbraccio
« Più o meno...mi sono piombati in camera e mi hanno obbligata a seguirli »
« Meglio per noi, ci divertiremo dai » le rispondo mentre abbraccio Chris Evans e Tom
« Mmh... » mi risponde poco convinta mentre saluta gli altri « Iz, ma non mi avevi detto che la pancia di Elsa era così grande! È fantastica! » mi dice mentre osserviamo mia cognata intenta a chiacchierare assieme a Scarlett e Robert
« Già! È davvero enorme » sorrido guardando la compagna di mio fratello, essendo lei molto magra il pancione risalta ancor di più.
« Quando scade il tempo lo sai? »
« Credo i primi di maggio, tipo... » rispondo incerta tentando di fare un rapido calcolo a mente
« Dai, ancora poco e sarai zia! »
« Eh si, sono molto emozionata...poi tu dovrai dirmi i segreti del mestiere, già che a breve sarai zia per la seconda volta »
« Okkey »
Noto che non è proprio contenta di andare a festeggiare « Non sei molto entusiasta di venire fuori stasera, èh? »
« Ma come, non vedi che sto saltando di gioia? » mi risponde Alex ironica, ma divertita
« Dai...ci sarà tanto alcool a rallegrare tutti »
« Si, ma io domani devo fare le foto...mica posso farle tutte mosse perché barcollo! »
« Effetto movimento... »
Per la mia battuta poco felice Alex mi da una spinta sulla spalla, ma almeno mi sorride. Per un attimo ci incantiamo entrambe ad osservare il gruppo di attori davanti a noi
« Vi siete incantate su qualcuno in particolare voi due?! »
Conosco questa voce. Dopo essermi ripresa dalla paura, per l'intervento totalmente inasepettato mi volto, in contemporanea con Alexis che ha avuto la mia stessa reazione. Entrambe rivolgiamo uno sguardo torvo ad Evans che ci sorride contento
« Ragazze mi deludete...vi siete incantate su qualcuno che non sono io! »
« Taci Evans » taglio corto, per evitare che lui possa entrare troppo a fondo in un argomento che in questo momento sarebbe alquanto inopportuno.
« Noi donne pensiamo sai? Non siamo come voi uomini che ci incantiamo a guardare i culi delle donne ogni tre per due. Ogni tanto ci fermiamo e riflettiamo. Non necessariamente di uomini »
« Dio ti benedica, Alexis » guardo sorridente la mia amica che ha sorpreso anche me con la sua risposta.
« Sarà come dici tu, ma io vi conosco a voi due...abbastanza bene da immaginare quali fossero i vostri pensieri »
Io ed Alex ci guardiamo tra di noi entrambe col sopracciglio rialzato, poi lo guardiamo con aria minacciosa « Ok, mi fermo qui » sorride alzando le mani in segno di resa « A cosa stavate pensando allora? »
Sospiro guardando la mia amica al mio fianco, poi noto mio fratello gesticolare mentre ride assieme a Scarlett e Jeremy. « Vado a dare fastidio a mio fratello » riferisco ai due a fianco a me facendogli l'occhiolino, nel frattempo Tom si stava avvicinando e gli rivolgo solo un sorriso che lui ricambia. Questo scambio di sorrisi nella mia testa si tramuta in un “batti cinque” di due calciatori che si danno il cambio in campo e rido spontaneamente a questa immagine assurda, mentre raggiungo il gruppetto e salto letteralmente sulle spalle a mio fratello.
« Ma sei pazza? »
« Un po' » sorrido sistemandomi la maglia che indosso e che si era sgualcita nel salto. « Per cosa ridevate? »
« Ci stavamo ricordando della scena in cui Chris non riesce ad afferrare il Mjolnir al volo, facendolo saltare ripetute volte per poi farlo cadere » mi spiega Jeremy ridendo.
Inevitabilmente mi unisco alle loro risate e alle prese in giro per mio fratello che però mi abbraccia; altrettanto inevitabilmente dopo poco lo sguardo mi cade su qualcuno che sta guardando nella mia direzione. Rapidamente sposto lo sguardo a terra implorando che non se ne sia accorto, speranze vane dato che Robert si è unito ai nostri amarcord sulle riprese. « Ehy, nessun rancore, Point Break, hai una bella sventola » interviene dando una pacca sulla spalla a Chris.
Mio fratello coglie la sfida e cambia scena « Non mi toccare un'altra volta »
« E tu non toccare le mie cose » lui sorride e nella mia fantasia privata leggo un doppio senso nella scelta di quelle battute, ma poi mi do della cretina pensando che nel copione c'è scritto proprio così.
« Non hai idea di che cosa stai affrontando »
« Uh, Shakespeare in estiva? Vostra madre sa che indossate le sue vesti? »
« Questa questione non ti riguarda, uomo di metallo... »
Prima che mio fratello continui la battuta il simpaticone se ne esce con un « Oh, ci puoi giurare » mentre si batte un pugno sul petto, scatenando le risate di tutti mentre fa l'occhiolino. Dio quant'è....egocentrico. Egocentrico, Iz.

 [ALEX POV ]

Ed eccomi qui in un pub di Hollywood seduta fra Cobie e Clark a sorseggiare una birra mentre l’uomo accanto a me propone brindisi come se fosse il giorno del suo matrimonio. Sorrido al mio bicchiere e a Jeremy che sta cantando una canzone. E’ davvero bravo, chi lo avrebbe mai detto. Porto il bicchiere alla bocca e finisco la mia bevanda. Considerando che sono al primo bicchiere mentre Cobie è al terzo sono soddisfatta, ma Evans che si sta sedendo di fronte a me fa scorrere un bicchiere pieno di un liquido trasparente fra le mie mani.
« Cos’è? » Guardo il bicchiere e poi lui con sospetto.
« Martini… » Continuo a fissarlo. « Non ci ho messo nulla dentro, bevi »
« Ho appena finito la mia vodka » Gli dico spingendo il bicchiere verso di lui. « Non mescolo mai i drink »
« Vado a prenderti una vodka » Chris afferra il bicchiere e ritorna verso il bancone del bar prima che io possa protestare.
Incrocio le braccia sul tavolo e ci poggio la testa sopra mugolando, una leggera risata attira la mia attenzione e guardo il ragazzo che è seduto accanto alla sedia vuota di Chris. « Ridi delle mie disgrazie? »
« Mi fa ridere Chris ed i suoi disperati tentativi di farti divertire » Afferma poco prima di tornare a bere. Penso di rispondergli che mi sto divertendo, ma non lo faccio. Perchè dovrei negare qualcosa che ai suoi occhi è evidente. Sposto lo sguardo verso il tavolo e adesso ho sul serio voglia di bere. « E adesso ti porterà una vodka liscia…. » Dice scuotendo la testa divertito, accolgo Chris e la vodka che mi offre, con entusiasmo e lo lascio interdetto.
« Che è successo in mia assenza? »
Lo chiede direttamente a Tom. Io scuoto la testa e bevo un altro sorso del drink  evitando di ascoltarli ancora e concentrandomi su altro. Elizabeth è seduta in mezzo a suo fratello e Mark, ovviamente è abbastanza lontana da dove mi trovo io per evitare di avere troppo dialogo con Tom. A questo pensiero sposto lo sguardo su Robert, è seduto fra Mark e Scarlett e sta ridendo per non so quale battuta. Vorrei disperatamente divertirmi e far capire che adoro questo gruppo, ma i pensieri non mi abbandonano, continuo a chiedermi perché abbia il sorriso stampato in volto solo quando sono con determinate persone.
Torno a bere con avidità la vodka senza staccare gli occhi dal gruppo dove Mark sta gesticolando qualcosa che non riesco a decifrare. L’alcol mi brucia la gola e rende i pensieri più nitidi.
« Sei ancora con noi?» Mi volto verso Chris più per la sua mano che mi intralcia la visuale piuttosto che per il suo richiamo.
« Ci sono...Ci sono...» Dico guardando verso il bicchiere piuttosto che il ragazzo.
« Mi sembravi persa in Robert-landia » Fulmino con lo sguardo l'altro mio torturatore. Ripeto: cosa ho fatto di male di avere intorno due scassapalle, invece di uno solo?!?!
« Stavo solo guardandomi intorno » Affermo e lo guardo con fare di sfida, lui si limita ad abbozzare un sorriso e a bere. Perché adesso mi sto comportando così?!
« Su questo devo dare ragione ad Alex... » Sia io che Tom guardiamo Chris sorpresi. « Robert-landia è un posto che lei non frequenta più... » Per un attimo sto per dargli ragione, ma poi lui continua a parlare. « Lei adesso deve frequentare posti come Evansworld!» Afferma soddisfatto« Proprio come al compleanno di Rob » Si porta il suo martini alla bocca sghignazzando
« Ma quanto sei scemo?! » Guardo Tom che ha appena parlato, continuando a ridere. Mi ha tolto le parole di bocca. « Lo sappiamo tutti che non è successo niente al compleanno di Robert » Chris lo guarda con un sorriso sbarazzino.
« Sappiamo anche che tu ne sei particolarmente contento » Stavolta è Tom a nascondersi dietro il suo drink mentre io scuoto la testa. Cerca ancora di mettermi in imbarazzo, ma stasera non attacca, sono troppo pensierosa. « Ad ogni modo per ora io l'ho fatta sorridere e tu no! » Chris esulta ricominciando a bere.
« Dammene il tempo!! » Tom si lamenta  tornando a ridere. Sono sicurissima sul fatto che li sto fissando con una faccia da imbecille, ma sul serio questi due stanno cercando di rallegrarmi la serata?! Sposto lo sguardo da Chris che sta ridendo mentre guarda Tom a quest’ultimo che invece sta guardando me. Appena i nostri sguardi si incrociano lui lo sposta subito tornando a sorridere a Chris ed io rimango interdetta. Credo di essermi persa un qualche passaggio fondamentale della serata…
« Guarda...Guarda » Chris dà una gomitata a Tom ed io mi riscuoto. « Eri in EvansWorld ammettilo!! »
« Se EvansWorld è la dimensione in cui i tuoi pensieri diventano chiari anche a me…» Dico guardandolo e sorseggiando il mio drink «No…Non ero lì…» Ammetto sorridendogli.
« Visto, non era in EvansWorld » Gli dice Tom.
« Sei invidioso perchè sto vincendo » Chris beve trionfante il suo cocktail mentre Tom fa spallucce.
« Volevo solo darti un po' di vantaggio »
« Ragazzi io sarei qui...» attiro l'attenzione dei due e sorrido, addolcita dal loro piano idiota, ma adorabile per ritirarmi su il morale.
Tom si avvicina all'orecchio di Chris.
« Secondo te ci ha sentiti? » gli chiede a voce bassa ma perfettamente udibile ed io scoppio a ridere di nuovo.
Tom si alza dalla sedia ed esulta.
« Pareggio!!! »
Chris inizia a scuotere la testa, mentre io non riesco a fermarmi dal ridere, grazie agli sguardi che gli altri stanno rivolgendo a Tom. Quando finalmente riesco a calmarmi un po', finisco la mia vodka e mi alzo sotto lo sguardo perplesso dei due ragazzi. Chris è pronto a lagnarsi quando capisce le mie intenzioni, ma lo precedo.
« Io torno in albergo bella gente!!! » annuncio guardando il resto del gruppo. Qualcuno mi saluta qualcun altro si lamenta. «Io devo lavorare, mica come voi!!! » Aggiungo mentre sorrido e vedo Scarlett sghignazzare, poi mi guarda sorridendo. « Tanto anche noi fra cinque minuti torniamo in albergo »
Jeremy le rivolge uno sguardo perplesso e anche Mark non sembra molto convinto nonostante stia annuendo. Quando riesco a superare il tavolo e raggiungere Chris e Tom mi abbasso al loro livello posando le mani sulle loro spalle. Chris mi guarda contrariato.
« Guastafeste! » Gli sorrido e gli do un bacio su una guancia. « Potevamo divertirci ancora…Secondo me la serata prometteva bene… »
« Grazie »Lo dico col cuore e lo capisce perchè mi rivolge un sorriso dolcissimo, sorvolando sul fatto che ho volutamente ignorato la sua ultima affermazione. « Troverò presto una donna molto bella sia dentro che fuori per te! » Lui sghignazza e riprende a bere. Mi volto verso Tom e sorrido anche a lui.
« Grazie anche a te » Lui mi guarda e mi posa una mano sopra la testa, scendendo poi giù lungo i capelli fino alla spalla.
« Starò fermo, stavolta » Sussurra un attimo prima che la mie labbra incontrino la sua pelle. Scuoto la testa guardandolo male mentre ringrazio il cielo che Evans non abbia sentito una parola.
« Sei uno scemo » Gli dico sussurrando. Per una volta che non ci stavo pensando! Lui me l’ha ricordato e lo ha fatto con il suo volto a pochi centimetri dal mio e mentre i miei drink si fanno sentire, sposto lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra per mezzo secondo, ma basta per farmi perdere in pensieri che non vorrei, o che vorrei…
« Ti voglio bene anche io » Mi dice altrettanto sottovoce e sghignazzando, facendomi tornare nel mondo reale. « A me una donna non vuoi trovarla? » Mi chiede a bruciapelo mentre sto per alzarmi.
« Come? » Gli chiedo mentre mi volto a guardarlo e mi riabbasso al livello della sua sedia.
« A Chris trovi una donna e a me? » Mi chiede mentre mi guarda sorridendo. « Qual è la mia ricompensa? »
« A Chris devo cercare una ragazza così la smetterà di darmi il tormento, cosa che tu non fai…» Inizio a dire e lo vedo sorridere. « Cosa c’è da sorridere in quel modo? Guarda che se insisti tanto la trovo anche a te…»
« No, no… » Si avvicina per dirmi qualcosa all’orecchio, ma Evans si appoggia alla mia spalla e lui torna indietro.
« Cosa confabulate voi due? » Mi volto verso di lui e sia io che Tom ci limitiamo a sorridergli senza dire una parola. « Mi state nascondendo qualcosa? » Sollevo le spalle sghignazzando.
« Notte Chris »
Mi rialzo in piedi e raggiungo la porta.


Saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalve!!!
Sono tornata, ma la volta scorsa la mia compare vi ha trattate bene, eh!! Che carino il blend, nevvero? Io sono una schiappa con photoshop xP
Ad ogni modo passiamo al capitolo...Qui non succede una mazza, ma non temete vogliamo solo tenervi sulle spine *risata malefica*
Facciamo le serie per un attimo...Grazie Grazie Grazie di cuore a tutte quelle che leggono e che seguono la storia, noi ci divertiamo come delle pazze a scriverla (e io sto lavorando anche ad uno spin off, ma per ora non vi dico niente) e speriamo che questo si veda dalla scrittura.
Un abbraccio a tutte
Cocchi & Nihal_11

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Capitolo 19
*** It’s the beat my heart skips ***


the scent of roses


Titolo canzone: http://www.youtube.com/watch?v=ViwtNLUqkMY
(nota: senza il prezioso consiglio del jukebox-Cocchi ci ho messo letteralmente un'ora a scegliere la canzone...povera me >.>)




[Iz POV]
« Propongo un'altro brindisi a questo fantastico cast! » Clark non è da meno in quanto a gomito alto stasera. Sarà il quarto brindisi che propone negli ultimi venti minuti ed io sento già quella sensazione di leggerezza e felicità che tipicamente l'alcool regala, anche se stasera non mi dispiace affatto. Già al compleanno di Robert avevo capito di non riuscire più a contenere certi pensieri e certe sensazioni, così che adesso cerco qualsiasi altra via di fuga che mi porti lontano dai pensieri e dal tamburo che si scatena dentro di me ogni qual volta che il mio sguardo cade su di lui. Per non parlare di quando incrocia i suoi occhi scuri con i miei.
Stasera, però, ho scoperto che se l'alcool può allontanare certi pensieri e certe preoccupazioni, non fa lo stesso con gli strumenti musicali dati in dotazione ai nostri organi e, tanto per non farsi mancare proprio nulla, sembrerebbe amplificare proprio certi desideri...fisici.
Eppure tra un sorso ed un'altro la parte regionevole di me, che è sempre più piccola ad ogni grammo di alcool che raggiunge il mio fegato, continua a ripetermi “No Iz! Non puoi farlo. Diamine, è l'ex della tua migliore amica! TOGLITI CERTI PENSIERI DALLA MENTE CAZZO!”.
Anche il mio alter ego comincia a stufarsi di me.
Guardo l'orologio ed è già l'una di notte. Guardo Chris bere assieme a Scarlett, Alex, Clark, Tom, Mark ed Evans mentre Elsa sorseggia un succo di frutta per via del pancione che si ritrova; mi ero allontanata dal gruppo per andare al bagno e li ho notato che ho già le borse sotto gli occhi...faremo sicuramente tardissimo e domani alla premiere del film avrò sicuramente delle occhiaie pazzesche. Sospiro sconsolata e l'unica cosa che mi rimane da fare è svuotare il bicchiere che ho in mano.
« Come siamo aggressive con quello spumante »
Mi volto colta di sorpresa e trovo Robert che mi sorride. Brilla come sono non posso far a meno di apprezzare ancora di più quella camicia bianca con gli ultimi due bottoni sganciati, giacca e pantaloni eleganti blu notte e le scarpe da ginnastica rosse che addosso a lui riescono comunque ad essere elegantissime. È così affascinante...
« Robert » mentre parlo rido alzando il calice verso di lui. Lui ricambia il sorriso e guardando il mio bicchiere scuote la testa.
« Se vuoi brindare con me, lo devi riempire! Vuoto porta sfortuna, sai? »
« Hai ragione! » Appoggio il bicchiere sul tavolo delle bevute, che si trova proprio accanto a me, e cerco lo spumante, ma Robert quasi mi leva la bottiglia di mano. Per anticiparmi mi passa talmente vicino che posso apprezzare a pieno la fragranza “Man” di Bulgari e per un attimo sento girare la testa, ma non sono sicura di poter dare la colpa a lui. Oppure si?
« Mi scusi signorina, ma io sono un gentleman e le belle donne come lei vanno servite come si deve »
« Belle donne? » gli chiedo ridendo, certa che la sua battuta fosse voluta come presa in giro. Parliamoci chiaro, spero tanto che dall'esterno la mia risata sia apparsa spontanea o tutt'al più dettata dai ripetuti brindisi, ma dentro di me era decisamente una risata isterica. Comunque credo che potrei essermi proprio sognata quelle due parole, d'altronde troppi brindisi fanno anche di questo.
Però lui si limita a sorridermi porgendomi il bicchiere. Facciamo suonare i nostri calici ed entrambi finiamo subito il liquido alcolico.
« Anche tu non scherzi » lo pizzico e lui in tutta risposta mi sorride. Non faccio nulla per contrastare i miei occhi che percorrono i suoi lineamenti centimetro per centrimetro, né per contrastare le mie fantasie “allegre” che si stanno formando nella mia testa; in una di queste io e lui, adesso, stiamo proprio flirtando...
Stiamo flirtando davvero o è solo una mia allegra fantasia?!
Restiamo per un attimo entrambi in silenzio, poi lui sembra colto da una scossa e sorridendomi aggiunge « Sai...pensavo che...data la sfortuna che ho con le donne...mi toccherà diventare gay. Ho sempre trovato tuo fratello molto affascinante... »
« Cos—èh!? » mi volto a guardare mio fratello schockata per quell'idea così assurda, mentre cerco di non strozzarmi di nuovo con l'ultimo goccio di spumante.
« Dai...è alto, muscoloso, biondo...molto simpatico. Magari un po' geloso, ma potrei trovarmici bene » Continua mentre guarda divertito la mia faccia sconvolta.
Resto a guardare con la faccia da ebete mio fratello finché non lo vedo dare una pacca amichevole sulla spalla di Tom. Tutto ad un tratto, nel buio più profondo della mia testa, ecco un raggio di luce...o meglio di lucidità mentale che mi ripete la solita, noiosa e logorroica domanda “Che diamine stai facendo?”.
Mi incupisco e Robert se ne accorge « Ehy, Iz tutto bene? »
Torno a guardarlo e con leggerezza penso che a guardare lui tutto va a meraviglia, ma poi mi tengo stretta stretta a quell'ancora di luce « Si, tutto apposto. Solo...un pensiero »
« Su Tom? »
« Èh? »
« Tom » mi risponde indicando nella direzione di quest'ultimo col calice « C'è ancora qualcosa...che non va'? » mentre mi pone la domanda ho proprio l'impressione che anche il suo sguardo si faccia più serio.
« Affatto. Anzi, direi che le cose tra noi vanno piuttosto bene...imbarazzati entrambi, ma bene »
Lui mi fissa in silenzio per un po', ma sembra accontentarsi della mia risposta. Quel che ho detto è vero...è quel che non ho detto, e che non riguarda decisamente Tom, che non è “tutto apposto”. Approfitto del suo silenzio per cambiare discorso e decido di lasciarmi andare a quella sensazione di leggerezza che aiuta molto a sorridere, perciò abbandono l'ancora della ragione e torno allegra.
« Se tu diventi gay...vorrà dire che invece io diventerò lesbica »
Robert ride sorpreso dalla mia affermazione e si lascia sfuggire la battuta « Che spreco »
Ridiamo insieme e per un po' continuiamo questi discorsi assurdi su come sarebbe la nostra vita da gay. Una parte di me vorrebbe tanto confessargli che è proprio impossible immaginare lui, il grande Iron Man, che cambia gusti sessuali...no, non sarebbe lui e poi mi opporrei categoricamente. Comunque riesco a non lasciarmi andare troppo e continuo cercando di comportarmi come se stessi semplicemente scherzando con un amico qualsiasi, finché lo sguardo mi cade sulle lancette dell'orologio che scoccano le due e mi lamento della faccia stravolta che avrò l'indomani.
« Non mi capacito ancora di come mio fratello e sua moglie mi abbiano incastrato per farmi andare anche a me sul red carpet...Avrò una faccia tremenda »
« Impossibile » mi sorride Rob « Ma se vuoi possiamo avviarci adesso insieme, stiamo tutti nello stesso albergo, la so la strada »
La proposta è allettante, anche se l'idea di tornare verso l'albergo in compagnia di Robert mi mette in agitazione. « Va bene » rispondo senza star troppo ad ascoltare i miei pensieri « Ma prima prendiamo un'ultimo drink! Ce n'è uno che volevo assaggiare »
« Ottimo » mi risponde sorridendo.
Saluto Chris e il resto della truppa; poi assieme a Robert prendiamo l'ultimo cocktail e ci avviamo a piedi all'hotel, che per fortuna non è troppo distante. Per tutto il tragitto continuiamo a chiacchierare con discorsi assurdi che dopo poco già dimentico, ma sono sicuramente divertenti da quanto ridiamo. Una volta in albergo raggiungiamo la mia camera e, ferma davanti alla mia porta, guardo sconsolata il bicchiere vuoto.
« Caspita, questo coso era davvero buono »
Robert si avvicina parecchio a me senza che io me ne renda conto « Posso assaggiare? » mi chiede.
« Ma è fini- » Le sue labbra che incontrano le mie mi sorprendono togliendomi il respiro.
Si allontana appena per capire la mia reazione: se mi facessero un cardiogramma in questo momento sarebbe piatto.
Non so come siamo entrati in camera, ma il bacio che è seguito al primo è stato decisamente più profondo e decisamente corrisposto. Ci baciamo, ci accarezziamo, tutto con foga e passione; intreccio la mia lingua alla sua mentre lui mi solleva da terra, raggiungiamo il letto e cominciamo a spogliarci con altrettanta enfasi. I vestiti cadono a terra domandandosi come abbiano fatto a raggiungere il pavimento così velocemente; l'unica eccezione è la sua camicia, che sbottono un bottone per volta, piano piano mentre lui si distende ed io lo seguo sedendomi sopra di lui. Mi sorride accarezzandomi la coscia e provocandomi dei brividi lungo la schiena; sganciato l'ultimo bottone comincio a baciarlo dalla pancia, poco sopra gli slip, per salire lentamente. Accompagno i baci con le mani che accarezzano la sua pelle, perdo tempo sul collo e sulle orecchie, ma quando le nostre lingue tornano a danzare insieme gli ultimi indumenti spariscono alla velocità della luce. Mi perdo nei suoi occhi, sulle sue labbra e mi fa impazzire quando si morde il labbro inferiore mentre con dolcezza e decisione entra dentro di me. I nostri corpi sono uniti in un vortice di emozioni, si stringono con enfasi e passione. È una notte magica. Ci addormentiamo abbracciati e ancora nudi, il sonno ci ha sopraffatti poco dopo che abbiamo raggiunto il piacere più intenso.

Quando riapro gli occhi non è per colpa di nessuna sveglia, ma per il raggio di luce che, attraverso uno spiraglio lasciato libero dalla tenda, mi accarezza il viso provocandomi un brivido di calore. Mi giro nel letto e Robert è ancora accanto a me, coperto solo dal lenzuolo. Improvvisamente scatto seduta sul materasso, con grande disappunto della mia testa indolenzita. Anche se ieri ho bevuto molto ricordo perfettamente ogni momento e il solo pensiero mi riscatena quel folle desiderio. Eppure non posso non pormi mille domande: Robert era il fidanzato di Alex, Alex che è diventata la mia migliore amica e confidente più intima e poi...ancora non riesco nemmeno a guardare Tom negli occhi senza sentirmi in colpa.
« Ehy... » la sua voce assonnata è uno spettacolo. Profondamente sexy.
Mi volto e gli sorrido « Ehy... »
« Tutto bene? » mi domanda, tirandosi su e portando il suo braccio sul mio fianco, mentre appoggia le labbra sulla mia spalla provocandomi un brivido lungo la schiena.
« Si, solo...mi chiedevo se abbiamo fatto la cosa giusta...se- » comincio, mentre un certo tono nervoso ricopre le mie parole, ma il suo dito si appoggia sulle mie labbra fermando non solo la mia voce ma anche il mio cuore.
« Forse » mentre sussurra avvicina i nostri volti e mi trascina di nuovo giù « hai bisogno di rinfrescare la memoria » Mi morde l'orecchio per poi scorrere lungo il collo, si sofferma sul seno e poi risale. Non posso e non riesco a far altro che lasciarmi andare e fare nuovamente l'amore con lui. Questa volta più lento, più dolce ma altrettanto intenso. Dopo restiamo sotto il lenzuolo a guardarci, senza dire nulla, semplicemente ci guardiamo e sento che il mio petto sta per esplodere. Ogni domanda è sparita, ogni dubbio non esiste più. Ci siamo solo io e Robert in quel letto, sotto quel lenzuolo ed è dolcissimo sentire la sua mano che mi accarezza la spalla.
Dopo un po' decidiamo che è meglio che lui torni nella sua camera a farsi la doccia e prepararsi per la sera, abbiamo fatto talmente tardi che abbiamo saltato il pranzo. Mi saluta con un ultimo dolcissimo bacio e poi si chiude la porta alle spalle.
Mi preparo la vasca per farmi un bagno e ringrazio di essere da sola per impedire a chiunque di vedere il sorriso da ebete che mi s'è stampato in faccia. Ancora faccio fatica a crederci. Mi porto il telefono in bagno accendendolo e mi immergo nell'acqua calda e saponosa, appena finisce di avviarsi il mio cellulare suona subito le chiamate perse e l'arrivo di un messaggio, lo apro e vedo che è di Evans “Dormigliona! Hai saltato il pranzo ed io che ti aspettavo...comunque non sei la sola ad aver dormito tanto oggi, anche Robert non s'è fatto vedere. Chris mi ha dato il tuo vestito di stasera, ha detto che ha da fare e non può passare oggi. Passo io verso le quattro, baci”
Appena finisco di leggere controllo l'ora e mi prende un colpo realizzare che mancano solo venti minuti alle quattro. Amen, cinque minuti in santa pace nell'acqua adesso non me li leva nessuno.
Ripenso a Robert e il cuore aumenta il ritmo battendo più forte, poi però il pensiero si sposta da Robert ad Alex e a Tom. “Iz ma che cazzo hai fatto?” Diamine. E ora come lo dico ad Alex? Perché glielo devo dire...
Mentre perdo letteralmente la testa dietro a certi pensieri sento bussare alla porta. Guardo il telefono: sono le quattro in punto.
« ARRIVOOOOOO! » urlo mentre stappo la vasca, mi sciacquo via il sapone e lo schampoo rimasti e indosso l'accappatoio.
« Ma che dormivi ancora? » sento la voce di Chris dietro la porta
« Ero a farmi un bagno! » grido mentre mi asciugo il più rapidamente possibile ed indosso i primi pantaloni di tutta che trovo e la maglietta dell'Hard Rock che tenevo sulla sedia. Apro la porta con ancora i capelli che gocciolano...
« Bei capelli » mi saluta
« Ciao Evans, entra » lo invito tenendogli la porta e prendendo il vestito imbustato che distendo sul letto. Improvvisamente mi rendo conto del casino che c'è in camera mia tra letto completamente disfatto e vestiti al giro, c'è molta più confusione del solito ma quel che mi preoccupa è...
« Te li butti per terra i reggiseni quando te li levi? »
Appunto. Cazzo.
Mi volto e Chris mi guarda curioso tenendo in mano il reggiseno che ha appena raccolto. Ovviamente era quello che portavo ieri sera. Sento le guance avvampare e glielo strappo di mano nascondendolo sotto le coperte. Poi ci ripenso, lo ritiro fuori e lo metto nel cassetto.
« ...scusa il casino, ma...ehm...ieri sera ero stanca e mezza brilla... »
« Ah-ahn » lui mi guarda annuendo mentre incrocia le braccia e mi scruta a fondo.
« Non è un coincidenza che proprio “qualcuno” abbia saltato il pranzo come te, vero? »
« Cosa...cosa vuoi dire? »
« Izzy... »
Accidenti a me! Perché non so raccontare le bugie?! Mi siedo sul letto tamponandomi i capelli con l'asciugamano che afferro dalla sedia.
« Robert era qui » Mi chiede Evans. In realtà è più un'affermazione che una domanda. Mi limito solo a guardarlo e non aggiungo altro
« Oh... »
« Già...”Oh” » rispondo sarcastica
« Maaaa....è una cosa ufficiale o... »
« Frena Evans. Non deve venire fuori, non prima che io stessa ne abbia parlato con Alex almeno »
« Glielo dirai? »
« Devo! »
« Quando? »
« Non lo so...forse anche stasera, o domani...non lo so » noto che la mia voce esce tremolante
Guardo Evans fissare il pavimento
« Come pensi la prenderà? » non so come, ma ho trovato il coraggio di chiederglielo. Sinceramente ho una paura folle di come potrà reagire Alexis, ho paura di perderla e se accadesse non riuscirei a perdonarmelo.
« Alex è una donna intelligente »
« Si, ma non mi hai risposto »
Lui mi guarda facendo spallucce e capisco che anche lui non sa bene cosa aspettarsi.
« Se ne sono accorti in molti della nostra assenza a pranzo? »
« No, in realtà no. Non credo almeno. Sai col fatto che la cucina dell'albergo è aperta in una fascia oraria piuttosto ampia uno poteva semplicemente non incontrarsi. Io Chris, Elsa, Tom e Jeremy ci siamo accorti della tua assenza perché non rispondevi al cellulare quando tuo fratello ha provato a chiamarti ed ha subito affermato che stavi sicuramente dormendo »
« Capisco...meglio così »
« Dai ora controlla quel vestito che vada tutto bene, le scarpe le hai te giusto? »
« Si e le odio »
« Ok, ce la fai ad essere pronta ad un quarto alle sei giù alla hall? Abbiamo le macchine che ci passano a prendere »
Guardo l'orologio e tra una cosa e un'altra son già le quattro e mezza.
« Si, comincio subito a truccarmi e chiamo al volo la parrucchiera dell'albergo, non ho voglia di impazzire anche con i capelli »
« Ok allora ti lascio e mi vado a cambiare anche io...a dopo »
Mi saluta con un bacio sulla guancia e poi se ne va. Quando la porta si chiude sospiro, sperando che la sera fili liscia e che presto troverò una soluzione ai miei problemi; poi chiamo la parrucchiera e comincio a truccarmi.



Beeeeeeeene.
Taaaadaaaaaan =D Son di nuovo io! Nihal! lo dicevo che avevamo girato la boa...! Che dire, attendevo il momento della pubblicazione di questo capitolo da settimane e adesso eccomi qui! Ho battuto la testa contro il muro nello scegliere il titolo e la canzone...non potevo certo chiamare la mia compare in quanto è già l'una di notte passata xD eh vabbè....
Come avrete notato è interamente dedicato ad Iz...vogliamo lasciarvi un po' di suspance sulle reazioni degli altri protagonisti! ihihih
Al solito...non so che scrivere xD
Spero davvero che apprezziate questo capitolo e anche di non aver fatto boiate di scrittura (soprattutto!).
Ci fa un enorme piacere leggere le vostre recensioni, perciò non siate timidi!
Vi vogliamo bene... =*
Nihal&Cocchi

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Capitolo 20
*** Sometimes it gets worst before it gets better ***


cap



Canzone del titolo: http://www.youtube.com/watch?v=Qyx861UvxTY




[ALEX POV]
 
Chiudo la porta della camera e scendo le scale fino alla hall, sono eccitata come succede per ogni prima volta. Alla fine dovrò ringraziare Clark per avermi incastrata in questa storia. Appena arrivo all'ingresso scoppio a ridere, Mark mi guarda contrariato. 
« Non era esattamente questo l'effetto che doveva fare...» Afferma contrariato.
« No...no...no! Stai benissimo è che non mi aspettavo di trovare già qualcuno pronto » Lo raggiungo abbracciandolo.
« Infatti sono in anticipo, ma adesso dovrebbero scendere Chris e Tom per farmi compagnia »
Annuisco mentre tiro fuori la macchina fotografica e sto per scattargli una foto quando qualcuno parla alle mie spalle .
« Non dovresti fotografarci dopo? »
Mi volto e scatto una foto: sono i due Chris.
« Queste sono per me. » Dico sorridendo
« Allora aspetta ci mettiamo in posa così siamo belli » Mi dice il fratello di Iz, mentre passa le braccia dietro le spalle degli altri due attori. Li guardo e non riesco a trattenermi .
« Fidati. Non occorre che vi mettiate in posa per esserlo »
Lui mi sorride smagliante e credo che sia il primo sorriso che mi rivolge dal giorno in cui Robert ha fatto la scenata a Tom. Li inquadro e li osservo da dietro l'obbiettivo. Mark ha un completo blu, mentre i Chris sono entrambi vestiti di grigio, anche se Evans ha un completo più scuro. Stanno bene tutti e tre.
« Ma non doveva scendere Tom con te? » Domando a Chris Hemsworth, ma mi risponde Evans.
« Tom qui…Tom lì…Sei sempre a parlare di Tom! Mi sto ingelosendo! » Lo guardo perplessa e sto per rispondergli a tono quando…
« Chris!!! »
 Tutti e quattro ci voltiamo verso l’entrata e notiamo una ragazza saltellare poco distante da una colonna. La guardo sorridendo e devo ammettere che è proprio carina, indossa una maglietta bianca e un paio di jeans, ha i capelli lunghi fino alle spalle lisci e sembra piena di vita a giudicare dai salti che continua a fare. Mi giro verso i due Chris che la stanno guardando e dò una leggera spinta ad entrambi.
« Andate! » Dico quando mi guardano sorpresi.
« Dici? » Mi chiede Evans. Scuoto la testa divertita.
« Ha urlato Chris quindi sicuramente non vuole né me né Mark… » Dico convinta.
L’australiano si avvicina alla porta e  alla ragazza, li vedo scambiare qualche parola e sorrido, poi mi volto contrariata verso Christopher che è rimasto accanto a me.
« Potevi andare anche tu! » Gli faccio notare mentre lui mugola.
« Una ragazza così carina era per forza una fan dell’altro Chris »
Gli rivolgo un’occhiataccia.
« Da quando in qua sei un fifone con le donne? » Domando curiosa.
« Io non sono un fifone… »
« Se…se » Gli dico affatto convinta. « Potrebbe essere la mia scelta… » Dico in un sussurro che lui può perfettamente udire.
« Alex, potresti venire qui? »Mi volto verso Chris e la ragazza e mi avvicino ai due, Evans mi segue. « Ci puoi fare una foto? »
Sorrido ad Hemsworth mentre la ragazza mi porge la sua macchina fotografica, mi allontano giusto un po’ per metterli a fuoco sorridenti e abbracciati. Adoro le foto che fanno coi fans, senza di loro non sarebbero niente e mi piace un sacco quando avvengono questi incontri, per i fans è come un sogno che si avvera. Scatto più di una foto per sicurezza e poi mi avvicino alla ragazza tenendogli la macchina, ma lei non la riprende subito e sposta lo sguardo su Evans che è dietro di me.
« Posso chiederla anche a te? » Vedo Chris indicarsi con l’indice e  poi annuire e credo che sia in imbarazzo. Questa me la devo ricordare, sorrido al mio amico mentre anche l’altro Chris gli dà una pacca sulle spalle prima di raggiungere Mark alla reception. Mi allontano di nuovo e scatto un paio di foto anche con Chris e sono sicurissima che in una lui sta guardando lei piuttosto che l’obbiettivo. Quanto vorrei aver scattato queste foto con la mia per riguardarmele quando mi pare, ma purtroppo devo rendere la macchinetta alla ragazza che comincia a ringraziarmi. Sorrido e le dico che è stato un piacere, raggiungo Mark e Chris lasciando Evans a firmarle un autografo. Dopo poco ci raggiunge anche lui.
« Era carina » Afferma quest’ultimo e Chris annuisce.
Starei per rispondergli a tono, ma mi ricordo di guardare l'orologio e scopro di essere in ritardo. Ottima scelta quella di fare foto a casaccio invece di andare a prendere postazione! 
« Devo scappare » Affermo guardando i tre ragazzi.
« Tanto ci vediamo dopo »
Contraccambio al sorriso dei ragazzi e annuisco poi prendo un taxi e raggiungo il cinema.
Sono appostata da un’ora e a causa del mio ritardo sono vicino ai fan urlanti, quando iniziano ad arrivare le prime celebrità.
Mi diverto a fotografare Stan Lee vicino alle vetture dello S.H.I.E.L.D. che sono state parcheggiate sul tappeto rosso; mi domando cosa stia provando: i personaggi che ha inventato stanno prendendo vita da qualche anno e si vede lontano un miglio che sprizza gioia da tutti i pori e deve essere un emozione unica vederli vivi.
La prima ad arrivare è Scarlett e devo dire che è stupenda con quel tubino nero ed i capelli tirati su in una crocchia, mi saluta con una mano quando passa vicino a me e si lascia fotografare sorridente. Subito dopo arrivano Mark e sua moglie, anche loro sorridenti e belli, poi è la volta di Evans. Non riesco a trattenere le risate quando si presenta con un paio di occhialoni con la lente scura e con quella barba….non mi piace per niente con la barba ed i capelli rasati, glielo volevo dire anche prima, ma son sicura che a lui non frega niente della mia opinione.
Si ferma apposta più a lungo davanti a me per farsi fotografare, dopo un po’ vorrei urlargli di andarsene, ma continua a guardarmi sbarazzino fino a che non viene chiamato da Mark e quindi si allontana con tutta la calma di questo mondo.
Una volta che si è allontanato Chris è la volta di Jeremy, lui si che fa la sua figura con quel completo lucido e camicia e cravatta nere, sembra un agente segreto…E forse l’intento è quello…Devo ricordarmi di fargli i complimenti…Lui e Scarlett sono quelli vestiti meglio al momento e anche se adoro i completi bianchi anche Samuel rimane ai piani bassi della mia personale classifica, per colpa di quell’orribile cappello che indossa. Clark e sua moglie sono bellissimi, starei tutta la vita a fotografarli, lui indossa un completo nero e lei un vestitino dello stesso colore, si fermano a lungo davanti a me.
Non mi trattengo e chiedo a Clark di avvicinarsi solo per ringraziarlo ancora e fargli i miei complimenti e lui mi abbraccia per risposta. Stavolta son sicura che sono stata io un soggetto di qualche foto. Izzy arriva insieme a Cobie, sono entrambe stupende, la prima indossa un vestito viola lungo fino alle caviglie, mentre quello di Cobie è semi trasparente e con dei disegni neri e dorati. Studio meglio Chris mentre si ferma poco distante da me e si lascia fotografare; Elsa al suo fianco è meravigliosa con quel pancione enorme, sorrido mentre il pensiero si sposta a mia sorella. Chissà come sta?! Dopo le manderò un messaggio.
Tom li segue di poco e anche lui si lascia fotografare, nel suo completo grigio che sembra nato apposta per essere indossato da lui, si avvicina a me sorridendomi mentre scatto foto dopo foto; devo ammettere che è veramente bello. Non so perché mi torna in mente la première di Midnight in Paris e il momento in cui Tom mi ha riaccompagnata all’ albergo e le nostre labbra si sono incontrate per sbaglio, per un attimo sento la terra muoversi sotto di me e devo fare un passo in avanti per restare in piedi. Quel ricordo torna a farsi vivo nei momenti meno opportuni e mi provoca strane sensazioni.
« Tutto bene? » Mi chiede una ragazza al mio fianco mentre annuisco imbarazzata. Poi mi accorgo che è la stessa ragazza che ho incontrato in albergo.
«Ma tu non sei… » Afferma lei ed io le sorrido tenendole la mano.
« Alexis, tanto piacere » Lei la stringe sorridendo e arrossendo leggermente.
« Charlotte »
« E’ un piacere » Le sorrido di nuovo e torno a guardare i ragazzi; noto Tom che sorride e con lo sguardo sembra chiedermi se va tutto bene, alzo il pollice in risposta e riprendo a scattare foto. Subito dopo sento il rumore di una macchina avvicinarsi, anche se trovo la cosa alquanto insolita, guardo curiosa verso l'uscita e vedo arrivare la macchina di Tony Stark guidata da...Tony Stark. Ovvero Robert.
“Ma che megalomane” penso mentre comincio a fotografarlo, lui procede ancora qualche metro con l'auto per poi fermarsi e scendere alzando le due dita in segno di vittoria verso i fans ai lati. Rimango sorpresa di quanto sia elegante stasera: porta un impeccabile completo blu scuro con camicia bianca e cravatta nera, stranamente indossa anche delle elegantissime scarpe nere anziché un paio di scarpe da ginnastica, solitamente è molto più stravagante e ha sempre preferito farsi notare anche vestendosi in maniera eccentrica; deve esserci un motivo per cui si sia tirato così ma non ho idea di quale possa essere. Comunque devo ammettere che fa la sua figura ed è molto bello, anche se Tom batte tutti stasera. Scuoto la testa e smetto di fare strani paragoni e di farmi domande sul vestito elegante di Robert e continuo a fotografare gli altri che arrivano.
Decido di spostarmi più avanti e mi volto verso Charlotte, questa ragazza mi sta simpatica a pelle  e  voglio ringraziarla per prima.
« Seguimi » Le dico sottovoce e lei mi guarda sorpresa, la indico ad un bodyguard che la fa passare insieme a me e ci appostiamo di fronte agli attori.
«Waaaaa!!! » Mi abbraccia di slancio facendomi perdere l’equilibrio « Oddio!!! Grazie!!! » Le sorrido e le intimo di abbassare la voce, mentre scatto qualche foto.
« Ma tu li conosci bene? » Mi chiede lei mentre inquadro tutto il cast.
« E’ una lunga storia, ma sì » Il sorriso sul suo volto si allarga e torna a guardare i ragazzi. « Grazie davvero per questo » Li indica nello stesso istante in cui Chris Hemsworth si avvicina.
« Alex, posso… » Sposta lo sguardo da me a Charlotte. «…Ciao…Sei quella dell’albergo » Constata, mentre Charlotte annuisce nonostante sia rossa come un peperone e lui sorride di nuovo.
 Ok, Chris stai cercando di ucciderla?!
Le passo una mano dietro la schiena sapendo benissimo come si sente e lei si riscuote, mentre l’attore coglie la palla al balzo per chiedermi di fotografarlo insieme alle sue donne. Annuisco mentre lui si mette in mezzo ad Iz ed Elsa.
« Se solo non ci fosse Elsa… » Sento mormorare la ragazza al mio fianco e sorrido. Hemsworth ha colpito in pieno e non fatico a crederlo. Guardo Charlotte sorridendo e affermo.
« Sono una coppia adorabile, vero? » Lei annuisce e sto per chiederle se mi passa un obbiettivo che ho nella borsa quando qualcuno, ovviamente, non perde occasione per prendersi la scena.
« Su Chris non fare il megalomane con ben due donne al tuo fianco, lasciaci almeno tua sorella »
« Direttamente da “cosa dire al fratello di una tua amica per beccarsi un pugno in faccia” » Guardo sghignazzando Charlotte accanto a me mentre lei si stupisce di Chris che sorride divertito mentre accetta che Robert si faccia fare qualche foto assieme a Izzy, la quale mi sembra prendere colore sulle guance mentre i loro occhi si incrociano.
Per un attimo ho la sensazione che dentro quello sguardo ci sia di più, che nasconda un qualcosa che appartiene solo a loro…Chissà se anche io e…
« Ma che tu sappia Evans è libero? No perché visto che Chris uno è occupato, potrei accontentarmi di Chris due. E non ci andrei male, voglio dire... »
Charlotte parla spedita ed io la guardo  stranita, divertita e grata per aver interrotto il flusso dei miei pensieri. Lei continua accennando un sorriso al mio sguardo. «Sì, sto sclerando, non badare a me.»
Scuoto la testa e le rispondo. « Ti prego prenditelo, magari lo fai rinsavire! » Lei mi osserva senza capire e rido « Scusa… » Cerco di tornare seria e non ridere e rispondo alla sua domanda. « E’ liberissimo, ma stai attenta…E’ un donnaiolo. »
« Figurati se mi si fila…» Afferma guardandolo, poi si volta verso di me. « Comunque grazie. » Mi dice tornando a guardare gli attori ed io non posso che non fare un parallelo fra questa affermazione e quello che ha detto Chris quando l’ha vista in albergo.
 Iniziano a far accomodare tutti all’interno del cinema e Charlotte mi dice che lei non può assistere allo spettacolo. Mi dispiace, a saperlo avrei chiesto un biglietto in più…Abbozzo un sorriso mentre rimetto la macchina fotografica in borsa.
« E’ stato un piacere conoscerti » Le sorrido. « Grazie dell’aiuto »
« Non ho fatto nulla! » Gesticola arrossendo. « Sei tu che mi hai portata in zona off limits e non ti ringrazierò mai abbastanza »
« Non è stato niente » Sminuisco il mio gesto e le sorrido di nuovo.
« Ti lascio il mio numero in caso a Robert servisse un’infermiera per il pugno che Hemsworth gli rifilerà prima o poi… » Sorrido e le porgo il mio telefono, ringrazio il cielo di aver eliminato la foto di me e Robert che avevo come sfondo, sarebbe stato abbastanza imbarazzante. Lei digita velocemente i numeri mentre le chiedo. « Sei un’infermiera quindi? » Lei annuisce mentre mi rende il telefono dove salvo il suo contatto.
« Infermiera specializzata » Sorrido affascinata. Adoro questo genere di lavori, anche se dato che non tollero la vista del sangue li ho evitati come scelta professionale. Le faccio uno squillo per lasciarle il mio numero e la saluto di nuovo poi entro nel cinema. Sono  in cerca di un posto, quando mi sento chiamare da Chris Evans che sventola una mano per farsi notare.
« Alex! Vieni qua accanto a noi, ti abbiamo tenuto un posto » Lo raggiungo divertita e gli confido con chi ho parlato fino a poco fa mentre prendo posto tra lui e Tom che mi sorride smagliante.
Alla fine del film usciamo dalla sala tutti entusiasti per il gran lavoro che ne è uscito.
« Ti è piaciutoooo?? » Mi chiede Chris strofinando la barba fra i miei capelli e spettinandomi.
« Sì, mi è piaciuto... » Rispondo allontanandolo e risistemando i capelli con le mani.
« Sì, ma ti sono piaciuto io? »  Mi chiede in ricerca di attenzioni e nonostante debba ammettere che sta facendo brillare di nuova luce Captain America ai miei occhi non voglio dargli questa soddisfazione.
« Uhm...Avevi troppe scene con Robert... »
« Avevo le scene con Robert per distrarti con la mia bellezza dalla depressione che poteva prenderti » Mi risponde pronto ed io sorrido posandogli una mano sul braccio.
« Ma non è vero che mi prende la depressione! E poi tu non mi avresti distratto.... » Gli dico facendogli una linguaccia.
« Perché qualcun altro riesce a distrarti da Robert, invece? » Chris mi guarda sornione, mentre cerco un modo per rispondergli.
Sto per aprire bocca quando noto che Tom e Chris si stanno facendo fotografare poco distanti da noi, sorrido mentre li guardo. Sono contenta che anche se con Iz le cose non sono andate bene Tom e Chris siano ancora così uniti. Sento il ragazzo accanto a me sghignazzare. « Appunto... »
« Sì…certo Chris è più muscoloso è ovvio che mi distrae di più… » Dico sorridendo divertita e lui gonfia le guance.
«Non è una questione di muscoli, lo sappiamo entrambi » Dice serio ed io annuisco.
« È una questione di cervello » Dico divertita e quando lui annuisce sovrappensiero scoppio a ridere.
« Stai forse insinuando che sono stupido? » Mi chiede sollevando un sopracciglio.
« Lo hai detto tu, non io »
 
[Iz POV]

Finalmente questa serata è finita. Mi sono divertita ed è stato bello vedere finalmente il film completo ed è stato soprattutto bellissimo ricordarsi di come sono nate certe scene. Si, devo fare in fretta a diplomarmi regista.
Guardo la gente che si dirige verso le proprie macchine ed il mio sguardo si sofferma su Robert. Improvvisamente i battiti accelerano e sento qualcosa muoversi dentro me a livello dello stomaco, così diverso e ancor più intenso rispetto a quello che provavo fino a ieri; vorrei andare da lui e abbracciarlo e...baciarlo. Ancora non credo a ciò che è successo ieri sera e stamani, il solo pensiero mi fa tremare le mani; quando però vedo Alexis passare vicino al suo gruppo una morsa molto diversa da quella di prima mi chiude lo stomaco. Devo dirglielo e non posso aspettare, so bene che non sarei capace di parlare con lei facendo finta di nulla.
« Alex! » Alzo la mano destra con la quale tengo la borsetta, mentre con la sinistra mi tengo questo stupido vestito per non inciampare per le scale.
« Aspettami, torniamo assieme » le dico appena la raggiungo
« Certo! Così controllo che tu non cada con quelle scarpe » mi risponde sorridente
« Grazie... »
In realtà il tratto che facciamo in taxi non parlo molto, la ascolto mentre mi racconta delle foto più belle che ha fatto stasera e mi confessa che alla fine è stata contenta di venire.
Il taxi ci lascia a duecento metri dall'hotel, poiché la via è zona pedonale, così oltretutto devo subire il dolore ai piedi che comincia veramente ad essere molto fastidioso, ma il pensiero del discorso che devo affrontare mi distoglie da qualsiasi dolore.
« Izzy sei silenziosa stasera... » Constata Alexis quando ormai siamo davanti all'ingresso del nostro albergo
« Già... »
« È successo qualcosa? »
Ok. È il momento. Prendo un profondo respiro e poi la guardo negli occhi seria
« Alex io ti devo parlare »
« Dimmi » mi risponde cambiando espressione e guardandomi con aria interrogativa e preoccupata.
« Io...non so come dirtelo in realtà »
« Bè provaci...è qualcosa di così grave? »
« Non lo so, può darsi »
Il suo sguardo è sempre più serio e più preoccupato
« Iz che è successo? »
« Io. Ieri. Io...sono stata con Robert » l'ultima parte la dico tutta d'un fiato e la guardo senza riprendere a respirare per vedere la sua reazione. Lei sembra confusa.
« In che senso? »
« In...”quel” senso »
Vedo i suoi occhi guardarmi, scrutarmi mentre i lineamenti del suo volto mi mostrano la sua rabbia salire e la delusione dipingere l'iride dei suoi occhi.
« Non ci credo... »
« Alex io- »
« TACI! » mi interrompe anche ponendo una mano tra me e lei. Non smette mai di guardarmi e ciò non fa che peggiorare i miei sensi di colpa.
« Non so come tu abbia potuto... » la sua voce trema quanto la sua mano. Vedo i suoi occhi già lucidi. Nemmeno un instante dopo sento la sua mano sul mio volto che l'attimo dopo brucia, ma è il cuore che frizza e fa male più del ceffone che mi ha appena rifilato.
Resto ferma mentre lei corre dentro l'hotel.
In questo momento mi sento tremendamente sola e sento la terra franare sotto i miei piedi. Lo sguardo mi cade alla mia destra dove un gruppo formato da mio fratello con sua moglie, Evans, Tom e Robert stavano venendo nella nostra direzione e si sono fermati stupiti dalla scena alla quale hanno appena assistito. Non credo abbiano anche sentito però. Li guardo uno ad uno: Elsa tiene per mano mio fratello ed entrambi mi guardano stupiti e preoccupati, sono sicura che non hanno ancora realizzato l'accaduto; Evans mi guarda con la testa inclinata e le mani in tasca, lui ha capito tutto; incrocio lo sguardo perplesso di Tom e sento la guancia frizzarmi di nuovo, come se ricevessi un secondo ceffone, lui ancora non sa, ma non ce la faccio ad affrontare anche lui adesso. Per ultimo incrocio lo sguardo di Robert, nel quale posso notare ancora l'ombra del sorriso che aveva fino a poco prima. Fa un passo verso di me, ma io scuoto la testa mentre la vista mi si annebbia. Comincio a correre verso la hall, ma inciampo su queste dannate scarpe. Pure la figuraccia. Me le tolgo e salgo in ascensore scalsa. Una volta in camera chiudo a chiave la porta e mi sfogo sul cuscino...

[ALEX POV ]
 
Mi fa male la mano e sto tremando per la rabbia. Idioti!
Maledetta chiave magnetica!! Tiro un calcio alla porta che si rifiuta di aprirsi mentre sul dispositivo di apertura dove ho passato la tessera magnetica lampeggia una luce rossa.
« Apriti brutta stronza!! » Dico contro di essa.
« Devi trattarla con più gentilezza » Fulmino con lo sguardo Chris.
« Sparisci! »Non ho proprio voglia di stare in compagnia adesso.
« Mi dispiace, ma no »Risponde calmo ed io sbuffo. Torno ad inveire contro la porta e la maledetta tessera; vorrei sapere chi è il genio che ha pensato che avere una carta invece di una chiave vera fosse più pratico.
« Alex, ma che... » Sgrano gli occhi e mi volto di nuovo verso Chris, alle sue spalle è appena arrivato Tom è leggermente trafelato nel suo completo elegante e mi guarda con uno sguardo perso. Sento la rabbia salire di nuovo.
« Non glielo dirò io... »  Sussurro al biondo mentre finalmente riesco ad aprire la porta, poi mi volto verso i due e faccio una smorfia che dovrebbe essere un sorriso. « Grazie della serata... » Chiudo e riapro la bocca facendo schioccare la lingua sul palato. « Indimenticabile...Buonanotte »
Sbatto la porta alle mie spalle o almeno vorrei…Perchè non la sento sbattere e Chris e Tom entrano nella mia stanza.
« Che c'è volete ripetere il siparietto di ieri pomeriggio? » Chiedo irritata.
« Adesso calmati » Chris porta le mani avanti e cerca di posarmele sulle spalle ma mi sposto. Non vorrei trattarli così, ma devo arrabbiarmi con qualcuno.
« Non mi toccare! »
Alza le mani sopra la testa guardandomi dolce e per un attimo vacillo.
« Qualcuno mi dice che diavolo sta succedendo?? »
Sia io che Chris guardiamo Tom, deglutisco a fatica e per un attimo avrei voglia di dirgli “ Va tutto bene”. Vorrei che fosse così sul serio, ma in realtà dico…
« Chiedilo alla tua ex...o al mio... »
« Non capisco...Che avrebbero fatto Iz e Robe.... »
Ci arriva. Lo vedo bloccarsi mentre pronuncia il nome di Robert; i suoi occhi diventano vuoti e si siede lentamente sul mio letto. Chris ci guarda entrambi. Io in piedi in mezzo alla stanza, mani sui fianchi che ho voglia di prendere a calci qualcosa o di spaccare quella lampada orribile che sta sul comodino; tutto pur di non piangere, pur di non far capire quanto in realtà mi senta tradita. Tom invece è seduto con le mani sul volto, siamo di nuovo compagni di sventura.
Per un attimo mi chiedo come sarebbe stata la mia vita senza lui ed Elizabeth, se non li avessi mai conosciuti tutto questo non sarebbe successo, ma anche se sono arrabbiatissima con lei non riesco ad immaginare la mia vita senza loro, senza lui…
« Ragazzi andiamo...cerchiamo di non rovinare tutto » Guardo Chris pronta a fargli notare che forse è un po' tardi per affermare una cosa del genere, ma Tom mi precede.
« Tu da quanto lo sapevi? » Aggrotto la fronte e osservo Tom, lui sta guardando Chris quest'ultimo sospira.
« L'ho scoperto oggi pomeriggio » Stringo i pugni, anche Evans...
« E sei stato zitto a guardarli prenderci in giro » A volte dovrei ragionare prima di parlare, ma stavolta no. Mi sento tradita da uno dei miei più cari amici.
Anzi da due dei miei migliori amici e dal mio ex, che in teoria dovrebbe essere una delle persone che mi conoscono meglio al mondo.
 Mi mordo la lingua mentre lui mi guarda serio.
« Avresti sul serio preferito saperlo da me? » Lo guardo senza rispondere e lui fa un passo verso di me. « Se vuoi prendertela con qualcuno fai pure...puoi rifartela con me se ti fa stare meglio... »
La sua calma mi spiazza e fa scemare una parte della rabbia che ho nei suoi confronti.
« Dico solo che... » La verità è che anche io non so cosa voglio dire, guardo Tom e anche lui mi sta osservando e non so come fa, riesce anche a rivolgermi un sorriso sincero.
« Da quanto va avanti questa cosa? » Chiedo tornando a guardare il pavimento e cercando di ritrovare la calma.
« Da ieri » Chris fa un altro passo nella mia direzione,  incerto. Incontro il suo sguardo e la rabbia che ho addosso inizia ad affievolirsi lasciando il posto alla tristezza e ad un senso di vuoto incredibile. Sento una sua mano poggiarsi sulla schiena e carezzarla e le lacrime pungere sugli occhi, sto per lasciarmi andare quando Tom parla.
« In realtà credo che vada avanti da prima... » Entrambi ci voltiamo verso di lui, tiene il volto basso. « Credo che si siano iniziati a piacere durante le riprese, erano spesso insieme e Elizabeth adora Robert da sempre.... » Ripenso ad una delle nostre prime chiacchierate quando lei mi confidò che era un sogno che si realizzava conoscere Robert, dato che era una sua fan...Poi ripenso alle nostre telefonate nel periodo di riprese e al Canada quando lei prese le difese di Robert...Vedo tutti i pezzi combaciare nella mia mente e piano piano collego.
« Insomma non finisci a letto con una persona così…Elizabeth non lo farebbe, la conosco… » Tom solleva lo sguardo dalle sue mani ai miei occhi. «Doveva provare per forza qualcosa per arrivare a questo… »
Scuote la testa confuso ed io mi arrabbio di nuovo a vederlo abbattuto, seduto senza forze sul mio letto e ripenso a tutte le occasioni che Iz o Robert hanno avuto per dirci una cosa del genere. Parlano tanto del tornare amici, ma poi non hanno trovato il coraggio di dirci questa cosa. Solo a fatto compiuto ce l’hanno scagliata addosso con tutto il suo peso.
« Lo penso anche io… » Chris parla quasi sottovoce e mi guarda dolcemente, mi torna in mente quello che mi ha detto a LA durante il nostro pranzo. Aveva provato ad avvertirmi….A prepararmi a questo…Anche se forse non si immaginava neanche lui una cosa del genere. Sento la sua mano posarsi sulla mia spalla destra, appoggio la mia mano destra sopra la sua per un attimo, poi mi avvicino al letto e mi siedo accanto a Tom, passandogli un braccio dietro le spalle e posandogli la testa sulla spalla.

[Iz POV]

Sono passati circa dieci minuti da quando mi sono rinchiusa in camera quando sento bussare alla porta. Non ho voglia di alzarmi né di vedere nessuno, perciò non rispondo e continuo a soffocare le mie lacrime nel cuscino.
« Iz, per favore apri... »
Alzo la testa di scatto e fisso la porta, la sua voce non me l'aspettavo proprio. Lentamente mi alzo passandomi il dorso della mano sotto gli occhi e apro la porta. Incrociare lo sguardo con i suoi occhi marroni è una boccata di ossigeno.
« Posso entrare? »
Senza rispondere mi faccio da parte e lascio entrare Robert; appena richiudo la porta lo guardo come se in lui potessi trovare la soluzione a tutto...
« Glielo hai detto, vero? »
Sento il magone in gola diventare più grosso, non riesco a dire niente e quindi mi limito ad annuire; chino la testa mentre invano strizzo gli occhi per limitare le lacrime. Poco dopo sento le sue braccia avvolgermi e non posso fare a meno di abbracciarlo e appoggiare la testa sulla sua spalla.
« Calmati Iz... » mi sussurra mentre mi accarezza i capelli.
Mi ci vuole un po' per riprendere il controllo delle lacrime e quando smetto di singhiozzare mi accompagna a sedere sul letto, tenendo un suo braccio attorno alle mie spalle. Lo guardo e ancora mi sento sorpresa di vederlo accanto a me adesso.
« Pensavo...che saresti andato prima da lei... » confesso mentre con un fazzoletto finisco di asciugarmi le guance.
« Da Alexis sono andati Chris e Tom...non credo avrebbe voluto vedermi in questo momento. E poi non potevo certo lasciarti sola, questo casino lo abbiamo creato insieme »
Le sue parole mi confortano un poco, ma sento le lacrime che avrebbero tanta voglia di tornare ad uscire copiose; mi porto le ginocchia al petto, abbracciandomi le gambe affondo gli occhi nel vestito che ancora indosso
« Sono capace solo a combinare disastri... »
« Ehy...non è vero »
« Invece si...prima con Tom adesso anche con Alex »
« Non dire cavolate. Con Tom sei stata sincera, non potevi fare altro. E anche con Alex ti sei comportata bene, glielo hai detto subito... »
« Si ma... » non riesco a dire altro, ho voglia soltanto di piangere. Robert continua ad accarezzarmi un po' i capelli un po' la spalla.
Dopo un tempo indefinito sento di nuovo bussare alla parta, vorrei dire a Rob di non aprire, di restare accanto a me in silenzio e basta, ma lui è già alla porta e un istante dopo in camera mia c'è anche mio fratello che si mette in ginocchioni davanti a me cercando di prendermi le mani. Robert torna seduto al mio fianco.
« Izzy...dai non fare così » mio fratello cerca di incoraggiarmi quasi sussurandomi quelle parole.
« Chris non ho voglia di parlare, davvero »
« Sai » interviene Rob « quando sei fuggita dentro l'hotel Chris voleva seguirti prima di me, ma Elsa lo ha fermato dicendogli che ci avrei pensato io a te...» Alzo lo sguardo per incrociare lo sguardo imbarazzato di mio fratello e quello divertito di Robert « E tuo fratello ha detto "Non capisco cosa potrebbe fare Robert che non posso fare io?!” dovevi vedere la faccia di Elsa...è stato molto divertente »
Riesce a strapparmi una risata, seppur debole e breve, guardo Chris lanciare uno sguardo torvo a Robert.
« Potevi dirmelo...me lo ha dovuto dire Elsa, perché io non c'ero arrivato. Ma perché devo essere sempre l'ultimo a sapere le cose? »
« Sei sei sempre l'ultimo a capire le cose fatti qualche domanda...» ironizza Robert.
Ancora una volta sorrido. Solo lui è capace di farmi sorridere in un momento del genere.
« Stai zitto tu, guarda come hai ridotto mia sorella »
« Hey » Interrompo Rob prima che possa continuare posandogli una mano sul petto, poi guardo Chris.
« Non è colpa sua Chris » non aggiungo altro perché, anche se è mio fratello, è pur sempre imbarazzante, ma lui capisce e non aggiunge altro. Si alza e si siede al mio fianco sinistro rimasto libero.
« Vedrai che si aggiusterà tutto » mi dice appoggiando la sua spalla alla mia.
« Una volta tanto anche tuo fratello dice qualcosa di giusto » concorda Robert.
Anche Chris sorride, mentre io mi porto le mani sul volto e poi le intreccio ai capelli.
« Non so come fare...l'ho ferita... »
Robert porta nuovamente il suo braccio attorno alle mie spalle, tirandomi un po' a se'.
« Ti ho già detto che questo casino lo abbiamo creato insieme...e insieme ne usciremo, ma non devi abbatterti così. Anche se la verità può far male è pur sempre meglio di una bugia, sono sicuro che alla fine Alex capirà e saprà apprezzare la tua sincerità...è una ragazza matura dopotutto »
Sospiro e finalmente sento che le lacrime si sono placate per davvero, mio fratello mi accarezza un po' la schiena poi si alza e mi dice che deve tornare da Elsa, anche se intuisco che è più una scusa per lasciarci soli; mi alzo e lo abbraccio sussurandogli un « grazie » all'orecchio. Poi lui guarda Rob e dopo averci pensato su un attimo gli dice « Ti ricordo che è mia sorella »
« Chris...» rispondo io.
« Tranquillo paparino, torna da Elsa che sarà preoccupata. A fare compagnia ad Iz ci penso io » Gli risonde Robert sorridendo. Chris, alza gli occhi al cielo facendo finta di non considerarlo, mi bacia sulla fronte e se ne va. Io torno a sedere sconsolata, guardo Rob e lui torna ad abbracciarmi e non posso far altro che appoggiarmi alla sua spalla ed ascoltare il suo respiro. Solo così riesco a svuotare un po' la mente.
« Izzy » riprende lui la conversazione dopo un po' che eravamo in silenzio semplicemente abbracciati.
« Mmm? »
« Io non mi pento di quello che abbiamo fatto. Lo rifarei altre mille volte » mentre lo dice sento che nella sua voce non c'è traccia di incertezza.
Alzo gli occhi incrociando i suoi, queste parole contrastano totalmente con i pensieri e le preoccupazioni a cui mi stavo abbandonando...riescono a farmi sentire felice.
Gli sorrido « Anche io non mi pento ed è forse per questo che mi sento ancor più in colpa con Alex »
« Izzy, io ed Alex non stiamo più insieme da molto ormai. Le farà bene, come è lo stato per me e per te dopo il servizio che fecero su Tom e Alex a Londra, anche se loro non sono stati a letto insieme, ma lì per lì ci ha ferito...ma poi abbiamo capito quali erano i nostri veri sentimenti »
« mmm »
« Vedrai...insieme risolviamo tutto » insiste, ripetendomi per la quarta volta da quando è entrato nella mia stanza la parola “insieme”.
« Insieme? » sento il cuore battere forte.
« Se tu vuoi... »
Sorrido e lo abbraccio forte. Rimaniamo distesi sul letto, abbracciati, finché non comincio ad avere segni di cedimento alla stanchezza.
« Iz, forse è meglio se ti lascio dormire ed io torni nella mia camera »
Fisso i suoi occhi marroni e vorrei chiedergli di restare, ma poi capisco che non è molto appropriato per stasera e quindi annuisco sconsolata. Perciò, senza troppa fretta, lo accompagno alla porta dove lui mi solleva delicatamente il viso per guardarmi e regalarmi un sorriso confortatorio.
« Stai tranquilla, ok? E dormi » mi sussurra quasi queste parole e poi posa le sue labbra sulla mia guancia senza aver fretta di allontanarsi.
« Grazie Robert... » lui mi sorride un'ultima volta e poi esce diretto alla sua stanza.
Mi distendo sul letto e fisso il soffitto, tutta la stanchezza sembra sparita e anziché il sonno tornano i pensieri. Non prima di due ore dopo mi addormento con le guance di nuovo umide.
**** 
La mattina dopo mi sveglio presto e per niente riposata, perciò decido di scendere a prendere un caffè. Mi vesto con i primi jeans che trovo e la prima maglietta comoda che vedo, per fortuna penso bene di passare dal bagno a pettinarmi perché la sera prima mi ero dimenticata di struccarmi e adesso sembro la protagonista di un film horror. Mi lavo la faccia, mi pettino e scendo. I corridoi e la sala sono semi deserti, in effetti sono appena le sette, mi incanto a guardare il cucchiaino mescolare lo zucchero alla miscela scura nella mia tazza. Ho la testa così piena che non riesco a pensare a niente.
« Niente pasta stamani? »
Sollevo lo sguardo e osservo mio fratello sedersi accanto a me.
« Non ho fame » rispondo con voce piatta.
« Ti sei messa in punizione da sola? » ironizza lui, ma in cambio riceve solo un'occhiata torva.
« Battuta infelice, scusami...hai dormito bene? O è meglio se ti chiedo solo se hai dormito? »
« Ho dormito un po' »
« Mi accontenterò » mi sorride incoraggiante e poi beve il suo caffè-latte in silenzio.
Restiamo in silenzio per il resto della colazione, poi lui prende l'inziativa e si alza da tavola.
« Io torno su da Elsa, anche se dovrebbe dormire ancora »
« Torno su con te... »
Lui mi sorride e mi cinge le spalle con un braccio, saliamo le scale mentre lui cerca di distrarmi raccontandomi di ieri sera che ha sentito la piccola scalciare nel pancione; sicuramente in un'altro momento mi sarei emozionata e sarei stata entusiasta, ma ora non ce la faccio e tengo lo sguardo fisso a terra. Alla fine della terza rampa di scale sento mio fratello fermarsi e stringere la sua mano alla mia spalla.
« Ciao Tom »
La mia testa scatta a guardare avanti a me e i miei occhi colmi di paura si posano sui suoi azzurri e terribilmente freddi.
« Ciao Chris...ciao Iz »
Non so che dire, lo fisso e non riesco ad interpretare il suo sguardo, i suoi lineamenti sono più duri.
« Tom »
Finisco di salire gli ultimi due gradini, mentre mio fratello rimane più in disparte.
« Tom...io... »
« Ma cosa ti ha detto il cervello? Eh?! » esplode.
« Io... »
« Tu non hai idea di quanto hai fatto soffrire me ed Alexis »
Lo so, ma sentirglielo dire mi fa ancora più male ed emotiva come sono ho già gli occhi lucidi.
« Tom, io... »
« E non dire che ti dispiace perché non ti crederei. Lo vedevo come lo guardavi, avrei dovuto capirlo secoli fa che non era solo ammirazione »
« No, Tom aspetta non è così »
« Ah no?! E com'è? Vuoi dirmi che siete solo amici? »
« No, ma... »
« Non c'è un ''ma'' Elizabeth, hai ferito profondamente Alexis...e me. Anche se a me mi avevi già dimenticato da un pezzo »
« Questo non è vero Tom... »
« Non dire altro Iz »
Continuo a fissare i suoi occhi azzurri mentre sento le lacrime scorrere. Non riesco a reagire perché le sue parole sono come macigni. Alla fine lui scuote la testa e mi passa oltre senza dirmi altro. Io mi appoggio al muro coprendomi gli occhi con le mani, poco dopo sento mio fratello abbracciarmi le spalle e guidarmi verso la mia stanza. Cos'altro potevo aspettarmi? Le sue parole, il suo sguardo così lontano e freddo...sono stati come coltellate in pieno petto e fanno male da morire; anche se lo immaginavo, ingenuamente una piccola parte di me aveva sperato nel “finale alternativo” dove tutti comprendono tutti e tutti sono felici. Che scema.  
 
[ALEX POV]

Stanotte non ho dormito molto, col risultato che sembro uno zombie, ma chi se ne frega, non vedo l’ora di andarmene da qui. Dovrei fidarmi più spesso delle mie sensazioni e rifiutare i lavori che non mi sento. Guarda che casino è successo ieri sera…
Già, come se fosse colpa delle tue fotografie, vero?
Zittisco la vocina nella mia testa. Ieri sera Chris e Tom si sono trattenuti a lungo a farmi compagnia, Christopher si era anche offerto di dormire con me.
Il modo migliore per farsi cacciare dalla stanza.
E per farmi sorridere.
Finisco di preparare la valigia e la chiudo lasciandola accanto alla porta del bagno poi decido di andare a fare colazione.
So per certo che Iz quando è preoccupata si sveglia presto, quindi sono rimasta in camera apposta per evitarla, adesso, alle 10.30 sono sicura di non trovarla.
Quando raggiungo il buffet della colazione sospiro di sollievo nel constatare che ho ragione e non c’è nessuno che conosco. Mi prendo una tazza di caffè-latte e una brioche al cioccolato.
Che se ne vada a quel paese la mia dieta per oggi; bentornato meraviglioso compagno di depressioni amorose.
Dò un morso alla mia pasta godendomi il ripieno cremoso e prendo un sorso dalla tazza.
« Posso farti compagnia? » Ingoio il boccone e rivolgo un’occhiataccia all’uomo che è in piedi con una tazza di caffè in mano.
« Secondo te?!?! »
E adesso sparisci! Torno ad addentare con rabbia la brioche e quello di risposta si siede accanto a me.
« Io intendevo che te ne dovevi andare » Lo guardo irritata.
« Ma io volevo restare » Robert fa spallucce e inizia a bere il suo caffè. Sento il sangue ribollirmi nelle vene.
« Bene…Me ne vado io! » Mi alzo afferrando la tazza, ma lui posa una mano sul mio braccio libero. Per tutta risposta mi scanso stizzita col risultato che mi rovescio il latte addosso.
« Maledizione! »
« Visto?! Se facessi meno la capricciosa tutto questo non sarebbe successo » Come hai detto, scusa?!?! Esplodo.
« Io starei facendo la capricciosa?! Io?!?! Robert che cavolo!! » Prendo un profondo respiro. « No, ascolta io non voglio parlarti…Non voglio avere niente a che fare con te! »
« Alex ascolta, io capisco che tu possa essere arrabbiata… » Inizia a parlare,  lo interrompo subito.
« Meno male, adesso che so che mi capisci tutto va meglio »
Rispondo ironica e arrabbiata, lui mi guarda e si alza a sua volta poi afferra il mio braccio e mi trascina verso un corridoio appartato.
« Lasciami parlare »
« Per sentirti dire cosa?! » Lo guardo negli occhi e sento che per un attimo potrei versare quelle lacrime che lottano per uscire da ieri sera, ma non voglio dargli quella soddisfazione. « Per sentirti dire che ti dispiace che avete fatto tutto alle nostre spalle? »
Lui mi guarda sorpreso.
« E’ per questo che sei tanto arrabbiata? »
« Certo che è per questo! » Rispondo scocciata.
« Io…non pensavo che parlartene fosse la cosa giusta… » Dice riflettendo.
« Fare le cose alle spalle invece era la scelta azzeccata? » Gli domando ironica.
« Pensavo che non avresti capito… » Inizia lui.
« Che sei un uomo diverso adesso e che non sprecherai un’altra occasione? » Gli chiedo perplessa.
« Sì, Alexis! »> Dice lui irritato dal mio sorriso scettico.
« Non sei cambiato di una virgola… Non hai pensato a me o a Tom… » Mi passo una mano sulla fronte. « Avete solo dato retta al desiderio. » Gli dico con rabbia. « E voglio che sia chiaro…Non sono arrabbiata con voi perché siete attratti l’uno dall’altra, ma perché non avete avuto un briciolo di maturità nel venircelo a dire. »
« Perché tu al mio posto avresti detto tutto non è vero? » Mi chiede scettico.
« Io… » Rimango per un attimo senza parole sotto il suo sguardo.
« Alex io ti voglio bene, tanto…E anche Iz te ne vuole e non vorremmo mai ferirti, ma non possiamo neanche rinunciare a vivere questa cosa… » Dice convinto e per un attimo mi stupisco della sua serietà.
« Bastava parlarne, Robert… » Gli dico roteando gli occhi. « Non ti avrei impedito di stare con lei… Iz è meglio di una stronza qualunque…Avrei solo voluto saperlo prima… » Dico svuotandomi di quel briciolo di forza che mi è rimasta.  « Adesso me ne vado »
Lui abbozza n  sorrido.
« Credo che me lo farò bastare per ora… »
Scuoto la testa e me ne vado prima di dire altro. Appena le porte dell’ascensore si chiudono inizio ad urlare e sento che le lacrime che ho trattenuto fino ad adesso che iniziano a scorrere lungo le mie guance. Quando arrivo al mio piano sono scossa dai singhiozzi e sono sicura anche di essere rossa in volto per tutte quelle urla, mi chiudo in camera cercando di ritrovare la calma, invano.
Come si fa a trovare la calma dopo aver avuto una conversazione del genere?!E perchè nonostante tutto non riesco a trovare un motivo per odiarli sul serio?!

[Iz POV]
Mio fratello si era offerto di farmi compagnia, ma l'ho lasciato tornare da sua moglie. Non ho più voglia di piangere, anche se ne avrei bisogno. Ripenso con calma alle parole che mi ha rivolto Tom e credo che abbia frainteso molte cose, ma non sono riuscita a reagire lì per lì; prendo un cuscino dal letto e lo sbatto per terra, sbuffo e mi distendo a terra a pancia in giù. Troverò il modo di chiarirmi con tutti, devo solo trovare il modo giusto. Dopo aver riflettuto invano sui possibili modi per recuperare allo strappo con Alexis e Tom mi alzo e finalmente metto ordine alle mie cose, d'altronde in teoria stasera avevo in programma di tornare via con Chris ed Elsa...
Quando ho finito di sistemare il grosso delle mie cose guardo l'orologio e vedo le lancette segnare le undici e un quarto e qualcuno bussa alla mia porta. Esito un attimo nella vana speranza che Alexis sia venuta per chiarire, ma comunque non rimango delusa quando mi trovo davanti Robert.
« Ehy » gli sorrido invitandolo ad entrare.
« Già fatta colazione? »
« Si, stamani sono scesa alle sette »
« Mattiniera »
« Già...quando ho molti pensieri in testa non riesco a dormire e mi sveglio presto »
Rob mi sorride e si siede sulla poltrona di camera guardandosi attorno
« Hai messo apposto quasi tutto »
« Si...era il minimo visto che in teoria stasera dovrei tornare via con mio fratello »
« Potresti venire con me »
Le sue parole mi colpiscono in contropiede. Lo guardo con stupore e col cuore che è partito per la tangenziale...
« Davvero? »
« Certo...così ti farò vedere casa mia. E poi io adesso ho un po' di tempo libero, mi devo spostare solo per le altre premiere di Avengers e vorrei che dalla prossima volta tu fossi la MIA accompagnatrice, anziché la seconda donna di tuo fratello »
Non trovo le parole. Nonostante sia ancora ferita dalle parole di Tom e mi senta ancora malissimo per aver creato un grosso strappo tra me e Alexis, lui riesce comunque a stupirmi e a farmi sentire felice. Sorrido entusiasta e su suo invito mi siedo sulle sue ginocchia cingendogli il collo con un braccio.
« Sarà un onore accompagnarla Mr. Downey »
Lui mi sorride e mi bacia. È dolcissimo. Quando ci allontaniamo restiamo a guardarci senza parlare finché è lui che riprende la conversazione.
« Ho visto Alex giù a colazione, prima di venire qui »
Improvvisamente sento il morso stringersi attorno allo stomaco.
« Ci hai parlato? Che ti ha detto? »
« Che ancora non ci ha perdonati, ma che preferisce sia successo con te piuttosto che con “una stronza qualunque” sue testuali parole. Credo che per adesso sia già qualcosa »
« Mmm » c'è qualcosa che mi suona familiare in quelle parole, ma l'attenzione è tutta sul “non ci ha perdonati”.
« Tranquilla Iz, vedrai che con un po' di tempo lo accetterà fino infondo »
« Lo spero...io ho visto Tom stamani e lui non sembra altrettanto propenso ad accettare la cosa »
Robert mi guarda curioso e gli racconto del breve incontro che ho avuto con Tom.
« Tom, lo sai meglio di me, è un ragazzo sempre tranquillo e pacato. È normale che quando si arrabbia e si sente ferito vada fuori dai suoi soliti schemi. Ti vuole ancora bene, vedrai che anche a lui il tempo farà bene »
Leggermente rassicurata dalle parole di Rob mi alzo e finisco di mettere al loro posto le scarpe, lui si alza e guarda fuori dalla finestra.
« Allora le converse me le metto ora e queste le metto via » ragiono ad alta voce.
« Izzy »
« Si?! »
« Vieni qui »
Lo raggiungo alla finestra e guardo nella direzione che mi indica col dito: Alexis sta caricando le valige nel taxi. Non ci penso due volte e mi fiondo fuori stanza, attraverso i corridoi più velocemente che posso senza avere neanche il tempo di scusarmi con qualcuno a cui rifilo una spallata, rallento appena per le scale solo per evitare di farle rotolando; arrivo nella hall mentre lei sta portando fuori l'ultimo bagaglio.
« ALEX! » appena fuori mi fermo per rifiatare, le mi guarda per un attimo e poi torna a consegnare la valigia all'autista.
« Ti prego Alex... »
« Ciao Elizabeth » mi dice freddamente mentre si accinge a salire sull'auto
« Se ti chiamo mi risponderai?! Alex! »
La porta si chiude e poco dopo l'auto si allontana e sparisce nel traffico californiano; avverto la mano di Robert, che mi ha seguita, poggiarsi sulla mia spalla e poi scendere e afferrarmi la mano.
 
[ALEX POV]
 
Rimango in silenzio anche per tutto il viaggio, sono talmente svuotata che non riesco a pensare a niente se non a raggiungere casa. Una volta varcata la soglia sospiro, come se adesso fossi protetta e al sicuro, da cosa poi?! Dalle mie emozioni? Dalla ferita che mi hanno inflitto due delle persone più importanti della mia vita? Essere a casa non risolve niente come non risolve niente l’evitare Elizabeth, ma è l’unica cosa che sono riuscita a fare. Mi avvicino al frigo per prendere da mangiare ed il volto sorridente di Iz vicino al mio nella foto che ho attaccato appena tornata dal set mi colpisce in pieno volto peggio dello schiaffo che le ho dato io ieri sera. Istintivamente guardo la mia mano destra e penso da quando in qua sono diventata una persona che ricorre alla violenza…Non mi è mai piaciuto e l’ho sempre evitato ed invece ieri sera non c’ho visto più e le ho tirato una sberla che sicuramente io non scorderò per un bel po’.
Afferro la fotografia e la guardo mentre la tristezza prende il sopravvento, chissà se torneremo a sorriderci in quel modo…
Riattacco la foto sospirando e finalmente apro il frigo afferrando uno yogurt, decido di godermelo davanti al computer mentre scarico le foto della premiere.
La tristezza non se ne va nonostante mi butti a capofitto nelle fotografie, quando arrivo a controllare quelle di Tom, mi sento stringere lo stomaco…Chissà come sta…
Ieri sera dopo che avevo cacciato Chris si è trattenuto un po’ di più a farmi compagnia, semplicemente è stato in silenzio ad accarezzarmi i capelli, mentre io gli tenevo con entrambe le mie mani, la sua libera.
Poi quando la stanchezza ha iniziato a farsi sentire facendomi sbadigliare si è alzato e dopo avermi chiesto per quattro o cinque volte se stavo bene sul serio se ne è andato in camera sua.
Il pensiero che stamani me ne sono andata senza salutarlo mi fa sentire in colpa…E non ho salutato nemmeno Chris…O Clark che mi aveva procurato il lavoro…Che persona schifosa che sono…
Me lo merito quasi che il mio ex sia andato con la mia miglior amica…
Afferro il telefono e mando tre messaggi, rispettivamente a Clark per ringraziarlo del lavoro poi a Christopher scusandomi per essere scappata di nuovo e ringraziandolo per essere stato con me ed infine a Tom augurandogli di stare meglio e scusandomi di essere sparita.
Poco dopo il telefono squilla, è Chris
“ Sei una traditrice, ma per stavolta ti perdono…Ci vediamo presto un abbraccio grande”
Sorrido al messaggio e socchiudo gli occhi come se l’abbraccio di Chris potesse arrivarmi sul serio, ne avrei bisogno, ma il prezzo della fuga a casa deve essere pagato con la solitudine. Come sempre.
Ormai ho quasi fatto l’abitudine a stare da sola quando sono giù di morale, so benissimo che potrei sfogarmi con qualcuno, ma non voglio pesare a nessuno e quindi mantengo la facciata dura e poi soffro in solitudine.
Cerco di riconcentrarmi sulle fotografie quando il mio cellulare si illumina di nuovo.
“E’ stato un piacere, alla prossima. Un bacio”
Sorrido al messaggio di Clark, nessun accenno a ieri sera. La cosa mi solleva; non ho voglia che la mia scenata faccia il giro di tutto il cast. Non voglio nemmeno che la storia fra Robert ed Elizabeth parta con una specie di scandalo.
Questo secondo pensiero mi lascia un attimo sorpresa, nonostante la ferita riesco a preoccuparmi per loro. Non riesco ad odiarli e mi preoccupo per loro; mi sento in colpa per quello che è successo con Iz e di essermene andata così, ma non lo ammetterò mai, la ferita nonostante tutto brucia come non mai.
Il cellulare non si illumina più per il resto della giornata, nonostante lo guardi ogni 5 minuti non esaudisce i miei desideri.
Vorrei sapere se Tom ha letto il mio messaggio. Vorrei sapere come sta…Se sta meglio o se come me soffre in silenzio.
Penso a lui per il resto del pomeriggio e anche mentre ceno, lanciando occhiate al telefono nella speranza di ricevere un messaggio che non arriva.
Inizio ad avere paura che ce l’abbia con me, anche se so quanto sia assurdo questo pensiero non posso fare a meno di temere di averlo turbato in qualche modo.
Decido di smetterla di lanciare occhiate minacciose al cellulare e di andare a guardarmi un film alla tv.
E’ appena cominciato quando la mia suoneria risuona nella stanza, afferro il telefono entusiasta e rispondo.
« Pronto! »
« Alex, come stai? » Il sorriso che ho sul volto si spegne subito.
« Oh…Ciao Zoe… »
« Wow che entusiasmo… » Mia sorella risponde con ironia. « E non mi hai risposto…come stai? »
« Bene… » Mi sorprendo io stessa della mia risposta e mi affretto ad aggiungere. « Come sta bene una ragazza che ha scoperto ieri sera che il suo ex è andato a letto con la sua migliore amica »
Zoe rimane in silenzio per un po’ mentre assimila tutte le informazioni che le ho dato.
« Sei sicura di stare bene? » Mi chiede allarmata.
« Sì…sì…»Ammetto sincera e poi aggiungo. «Non capisco nemmeno io come dovrei sentirmi… » Mia sorella rimane in silenzio e continuo. «Sono ferita, tradita….Ma c’è qualcos’altro…» Rifletto prima di continuare a parlare. «Non riesco ad arrabbiarmi più di tanto »
« Bhè forse perché avevi superato Robert anche se non te ne sei resa conto… »
Sento dal suo tono che sta sorridendo e questo porta anche me a sorridere.
« Non so se è questo, ma una cosa è certa ieri sarei crollata se non fosse stato per Chris e Tom » Ammetto.
« Bhè ma questo è ovvio…» Afferma mia sorella con un tono dolce. « Insomma tu e Rob siete stati insieme per tre anni ufficialmente, ma sappiamo entrambe che avete un passato molto più duraturo e non è facile sapere che adesso potrebbe stare bene con un’altra persona, ma non è detto che lo stesso possa valere per te… » Annuisco contro il telefono anche se non sono molto convinta delle parole di mia sorella. « A proposito…Di chi aspettavi la telefonata? »
« In realtà di nessuno… »  Mi abbatto subito quando mia sorella mi riporta Tom alla mente.
« Vabbè…tanto penso di sapere chi era anche se non me lo dici… » Mi dice allegramente.
« Ah sì? » Le chiedo scettica.
« Di sicuro è uno dei tuoi salvatori di ieri sera…» Mi conosce. « E spero per te che sia Hiddles! » Accenno un sorriso alle sue parole. « Anche Evans è un bel ragazzo, ma…avanti…Tom è così carino!! »Ecco la fangirl che è in lei che esce fuori. « E a  Dicembre con Hayleen eravate così dolci…sembravate una famiglia »
Arrossisco all’affermazione di mia sorella e provo a risponderle, ma le parole mi si bloccano in gola. « Comunque domani ti aspettiamo a pranzo, adesso riattacco così puoi ricevere la chiamata che desideri tanto… »
« Non desidero nessuna chiamata! » Mento, ma non ricevo risposta. « Pronto? »
Guardo il telefono. Mi ha riattaccato in faccia. Che sorella imbecille mi sono ritrovata?! Ripenso alle sue parole su Tom e la famiglia e oltre che imbecille penso che sia pure visionaria. Io e Tom una famiglia?! E in quale universo?! Sì è carino ed è gentile e ammetto che il pensiero….
Scuoto la testa prima che il piccolo incidente di Londra mi ritorni in mente e cerco di concentrarmi sulla tv. Inutilmente oserei dire, dato che non faccio altro che pensare alle parole di mia sorella e a tutti i momenti che ho passato con Tom.
A metà del secondo tempo il cellulare si illumina per un messaggio.
Non vorrei sperare ma lo faccio lo stesso.
Stavolta vengo ripagata.
“ Stai meglio? Scusa il ritardo, ma son stato preso dal viaggio e tutto il resto. Spero di vederti presto, dovrei tornare a NY per l’ultima premiere, spero di trovarti. PS. Sto bene, grazie. Xxx”
Sorrido al messaggio e lo rileggo più di una volta prima di rispondere.
“ Io sto meglio, tutto merito tuo…Sono felice di sapere che anche per te sia lo stesso. Xxx”
Lo rileggo prima di inviarlo e decido di fare una piccola modifica.
“Io sto meglio, tutto merito tuo e di Chris…Sono felice che anche per te sia lo stesso. A presto. Xxx”
Stavolta invio e aspetto….Aspetto una risposta che non dovrei ricevere ma che ricevo ugualmente.
“ Merito tuo. A presto…Ci conto”
Sorrido di nuovo e finalmente appoggio il telefono sul bracciolo della poltrona e mi rilasso alla tv.


Olè...Aggiornamento enorme!
E non solo questo capitolo è lunghissimo xD ma abbiamo anche la partenza dello Spin Off!!! Tadan: lo trovate qui se volete, penso che più o meno possiate aver intuito chi saranno i protagonisti =P Vi dò il consiglio spassionato di leggerla, perchè mi sto facendo davvero le peggio risate a scriverla e spero vi divertiate altrettanto a leggerla. ;) Poi a chi è interessato ad avere qualche missing moment, lì ci sono e ci saranno.
Bon, Alex adesso sa tutto e anche Thomas...E non sono particolarmente contenti...sfido chiunque ad esserlo!
Rob ed Iz invece vanno tranquilli per la loro strada, infondo forse anche loro fanno bene... xD
Voglio i vostri pareri, io stessa ho le idee confuse.
Al prossimo aggiornamento!!
Un abbraccio
Cocchi & Nihal

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Capitolo 21
*** My soul is now expose ***


cap



Canzone del titolo:http://www.youtube.com/watch?v=kBqWtdMpies




[ALEX POV]

 

Una giornata fra Little Italy e ChinaTown, non posso dire che sia il massimo delle aspettative, ma ci dobbiamo pur accontentare. Salgo le scale fino al mio appartamento per scoprire che sullo zerbino qualcuno ha lasciato una rivista. Dannata pubblicità.

Sto per buttare tutto nel cestino di cucina quando riconosco la calligrafia di mia sorella su un post-it giallo attaccato sulla copertina “Pag. 83 Dovevi scattarle tu !!!!!!!!!! “

Aggrotto la fronte e scorro le pagine della rivista e…Per poco non mi prende un colpo.

Davanti ai miei occhi c’è Tom dentro una vasca da bagno, la maglietta bianca è diventata trasparente una volta bagnata e si intravedono molto bene i pettorali e gli addominali e il suo sguardo...mi toglie il fiato.
Che cavolo?!?
Appoggio la rivista sulla tavola e mi verso un bicchiere d’acqua.

Mi siedo al tavolo e riprendo in mano la rivista avvicinandola agli occhi. Ha i capelli lunghi che gli ricadono intorno al volto a ciocche a causa dell’acqua. Sono incantata me ne rendo conto, ma non riesco a staccare gli occhi da questa foto.

Vorrei sul serio averla scattata io.

Avverto qualcosa bussare forte nel petto e scatto in piedi dirigendomi in bagno, dove mi sciacquo abbondantemente la faccia. Mi guardo allo specchio e mi torna in mente l'ultimo faccia a faccia con Izzy...Da quel momento ci siamo sentite pochissimo e soprattutto per  messaggio, principalmente è lei che mi ha cercata mentre io faccio la sostenuta per l'accaduto. Il telefono che squilla mi riporta alla realtà, esito un attimo, ma poi rispondo.

« Pronto? »

« Ciao fotografa! »

Com'è che adesso anche la sua voce mi sembra tremendamente sexy?!

« Ciao Tom » Sorrido mentre lo saluto.

« Ti ho disturbata? » Mi chiede.

« No, affatto. » Mi decido a scollare gli occhi dalla sua foto e a chiudere quella rivista. «Dimmi pure »

« Mi sembravi occupata » Insiste lui. Ero occupata a fissare i tuoi addominali.

« No, no. Stavo solo pensando » Mento scacciando il suo fisico dalla mia mente.

« Ok. Senti….Fra quattro giorni sono a New York » Dice contento e sorrido.

« Anche io »

« Perfetto, quindi permettimi di invitarti a cena questo venerdì » Dice tutto di un fiato e rimango interdetta.

« Eh?! » il tamburo nel mio petto ha cominciato a suonare a ritmi elevati

« Dai, non farmi insistere. Ti porto a mangiare il pesce in un ristorante che conosco ed è veramente eccezionale »

 E chi ti fa insistere?! Non sia mai.

« Oh...okey »

« Fantastico! Allora ci vediamo venerdì! Un bacio Alex »

« A venerdì... » Riattacco il telefono e sembro in catalessi. Ho quattro giorni per prepararmi a questa cena, non posso certo andarci con questa agitazione che ho addosso.

Ammetto che da quando ho scoperto di Rob ed Iz, non so, mi sento come più libera di poter stare con lui e questo mi confonde…Quello che provo si è come amplificato, come se fino a quel momento l’avessi tenuto sotto chiave e adesso fosse libero di manifestarsi.

La cosa mi fa sentire un’ipocrita, ma è anche vero che alcune cose le provavo anche prima, solo che adesso non sembrano così…sbagliate.


[Iz POV]

 

Ho appena finito di lavorare all'albergo, sono già le quattro del pomeriggio e sto salendo in macchina per tornare a casa. A casa di Robert. Ancora mi fa uno strano effetto e sorrido ogni volta che ci penso; ovviamente non mi sono trasferita del tutto, ma ho già portato da lui alcune delle mie cose e a casa mia ci passo il minimo indispensabile.

Appena mi siedo davanti al volante mi squilla il telefono.

« Izzy »

« Ciao Chris! Come stai? Elsa? »

« Bene, bene...te? »

« Tutto ok, sono salita ora in macchina sto per tornare...a casa »

« Senti a proposito, posso venire da voi oggi? »

« Certo che puoi! Ma è successo qualcosa? »

« Dopo ti spiego »

« Ok... » rispondo un po' preoccupata

« Ci vediamo più tardi allora, penso di passare per le sei »

« A dopo »

Appena rientro in casa Robert mi viene incontro con indosso un grembiulino decorato con i fiori, lo guardo scettica mentre lui mi saluta con un bacio

« Bentornata piccola »

« Grazie. Ma...Robert? »

« Si? »

« Che ci fai con indosso quel coso? » chiedo indicando col dito il grembiule. Lui si guarda e mi sorride contento e addirittura si gira per mostrarmi il lato B, cosa che apprezzerei molto se non fossi distratta dal fiocco rosa.

« Cucino, ovvio no? »

« Ok. Ma con quel coso rosa? »

« Certo, sennò mi sporco tutto »

« Ma è rosa! »

« Lo ho solo così » risponde divertito mentre fa spallucce e torna in cucina. Lo raggiungo e rido rassegnata, mi faccio un caffè con la macchinetta e mi metto a sedere.

« Che cucini? »
« Torta...al cioccolato »

« Mmmm »

Lo guardo infornare soddisfatto la sua torta e mi guarda contento.

« Verso le sei passa Chris »

« Tuo fratello? »

« Si, mi è sembrato preoccupato per qualcosa, ma non mi ha voluto dire niente »

Sospiro ed inevitabilmente i miei pensieri vanno a Tom e Alexis. Quest'ultima provo a chiamarla a giorni alterni e ogni tanto le mando qualche messaggio. Non mi ha mai risposto ancora. Lui invece non ho avuto ancora il coraggio di chiamarlo, ponendo tutte le mie speranze alla première di Londra, dove spero di poterci parlare.

« Ehy » Robert si toglie, finalmente, quel ridicolo grembiule e mi prende il volto tra le mani avvicinandomi al suo così che riesco a sentire il suo respiro sulla mia pelle e posso immergermi nei suoi occhi.

« Non ti rattristire, ti ho già detto che hanno bisogno di tempo »

« Si... »

Poi mi bacia prima sul naso, poi solo il labbro inferiore. Sono io a cercare il bacio più profondo perché quando fa così non resisto.

Un'ora dopo apro la porta a mio fratello.

« Ciao Chris! Entra » lo invito stampandogli un bacio sulla guancia, lui mi abbraccia ed entra salutando con la mano Robert.

« Come va' ragazzi? »

« Bene abbiamo appena sfornato la torta, se ti vuoi fermare a cena... »

« No, grazie Robert. Elsa mi aspetta per mangiare »

« Chris cos'è che mi devi dire? » chiedo impaziente, ricordandomi del tono poco entusiasta che aveva al telefono.

Attiro la sua attenzione notando che sotto sotto sembra preoccupato per qualcosa, infatti lui si siede sconsolato sul divano invitandoci accanto a lui.

« Ho parlato con la mamma ieri »

« Sta male?! » chiedo subito allarmata.

« No. Ma non preso bene la vostra relazione »

Io e Rob ci guardiamo stupiti e poi torniamo a guardare Chris. Scuoto la testa ridendo per l'assurdità della cosa.

« Che vorrebbe dire che non l'ha presa bene? »

« Che è contraria... »

« Cosa!? Ma è una scelta mia e lei può solo accettarla » sento montarmi la rabbia e tremarmi le mani, Robert se ne accorge e mi prende la mano nella sua. Il contatto con lui mi aiuta e mi rassicura un po', ma la rabbia non se ne va.

« Ma perché poi?! Ti ha spiegato il motivo di questa sua uscita geniale!? »

Chris sospira e sposta il suo sguardo su Robert, lo vedo che gli dispiace comunicarci questa cosa.

« Per l'età »

« L'età?! » sgrano gli occhi e non credo alle mie orecchie.

« Iz, tra voi ci sono...19 anni di differenza, è comprensibile che mamma faccia fatica a digerire questo particolare »

Non ci posso credere! Ma le madri devono sempre criticare?!

Poco dopo mio fratello se ne va e nonostante mi abbia rassicurato che troveremo la soluzione e tanti altri discorsi incoraggianti, non riesco a smettere di tremare dalla rabbia. Ci mancava solo mia madre.

 

***

 

Sono agitata...domani sera accompagnerò Rob alla première di Londra e ci sarà anche Tom. Spero di riuscirci a parlare per chiarire, almeno con lui. Anche se in realtà non so cosa dire.

Sono nella nostra stanza d'albergo ed osservo sconsolata la valigia aperta ai piedi del letto, stavo cercando il pigiama prima di incantarmi nei miei pensieri.

« Sei pensierosa stasera...» la voce di Rob mi arriva leggera da sopra la spalla destra e l'istante dopo avverto anche il suo corpo aderire alla mia schiena, mentre le sue mani si posano sui miei fianchi, cingendomi mi stringe a baciandomi il collo.

« Si...secondo te domani avrò modo di parlare un po' con Tom? »

« Durante la première temo di no. Magari dopo... »

« Tu non sei agitato? »

« Sono abituato alle première... »

« No, intendo nel rivedere Tom dopo quel che è successo... »

Lo avverto respirare più profondamente mentre riflette sulla domanda che gli ho appena posto

« No, prima o poi anche lui capirà »

Appoggio la testa indietro, sulla sua spalla mentre lui mi bacia la guancia.

« Sarà strano » dico.

« Cosa?»

« Domani...è la prima volta che ti accompagno. E lo farò davanti a lui... »

« Ehy » mi fa voltare verso di lui senza, però, aumentare la distanza tra noi « Sarai con me, accanto a me. Non devi avere paura, né devi sentirti in colpa, ok? »

« Mh... » gli sorrido dolcemente mentre con la mano destra gli accarezzo i capelli.

« Devi essere più convinta...infondo stai vendendo alla première con ME » sfodera il suo sorriso impeccabile che mi fa battere ogni volta il cuore più forte.

« Non vedo l'ora mio Iron Man...»

Gli do un bacio sulle labbra e appena mi sposto leggermente lui mi segue prolungandolo.

« Stavo...cercando...il pigiama » riesco a dire tra un bacio ed un'altro.

« Non ne hai bisogno » mi sussurra lui prendendomi di peso e distendendomi sul letto.

Mi lascio andare e, come accade ogni volta che facciamo l'amore, non penso più a niente. Sento la sua pelle sulla mia, il suo respiro vicino alla mia bocca, le sue mani che mi accarezzano...non voglio altro.

La mattina dopo ci svegliamo con calma, non presto, e ci incontriamo a pranzo con Evans, Chirs, Scarlett, Cobie, Clark e Jeremy. Mi guardo attorno per vedere se c'è colui che sto cercando, ma Scarlett mi legge nel pensiero e mi evita ulteriori ricerche inutili.

« Tom non è in albergo. Viene direttamente alla première stasera »

« Capisco... » rispondo un po' delusa. Così non avrò mai modo di parlarci un po' con calma.

« Ehy, non ti abbattere » Scarlett mi sorride incoraggiante mentre mi accarezza il braccio «Vedrai che riuscirete a trovare cinque minuti per parlare. »

« Forse »

« Se non fosse stasera sarà un'altra volta. Non mettergli fretta »

Guardo Scarlett che mi sorride gentile e pian piano mi convinco delle sue parole.

Così cerco di non pensarci dedicandomi ai preparativi, considerato che sia io che Robert siamo due ritardatari cerco di cominciare presto per smentire le statistiche, anche se le sue azioni di disturbo e la mia poca, pochissima, convinzione nel respingerlo non aiutano certo a restare nei tempi prestabiliti.

« Siamo in ritardo... » gli faccio notare ridendo, mentre finisco di mettermi le scarpe e di controllare che capelli e trucco siano in ordine.

« Ti sbagli piccola, arriveremo esattamente nel momento in cui arriveremo »

Lo guardo perplessa e anche lui sembra esser confuso dalle sue stesse parole.

« Semmai "arriveremo esattamente nel momento in cui VORREMO arrivare"» gli faccio notare l'errore ridendo « Trovo un po' troppo scontato dire che "arriveremo quando arriveremo" » comincio a ridere di gusto per la sua gaffe.

Lui mi guarda prima ridendo, poi con sfida « Ho semplicemente coniato un nuovo modo di dire. Sapevo benissimo che era in quell'altro modo » mi guarda con lo sguardo di chi sta cercando di farla franca.

« Si certo, come vuole lei signor Stark » gli rispondo voltandomi verso la porta e aprendola.

Lui mi raggiunge da dietro e mi blocca per un fianco.

« Continueremo la nostra discussione più tardi » lo sento sorridere alle mie spalle.

« Sagge parole, altrimenti gli altri ci mangiano »

Ovviamente siamo in ritardo rispetto agli orari prestabiliti, a quanto pare siamo tra gli ultimi ad arrivare. Quando l'auto si ferma Robert scende e subito sento alzarsi un boato dalla folla di fan, esito sul mio sedile rendendomi conto che è la mia prima uscita ufficiale al suo fianco, che l'indomani ci saranno sicuramente nuovi pettegolezzi sulle riviste che tanto odio. Inevitabilmente mi ricordo del settembre scorso quando su quelle riviste ci finirono, ingiustamente, Tom e Alex...

« Ehy, vieni? » la mano di Rob mi invita a scendere e mi distrae dai miei pensieri, lo guardo e lui mi sorride incoraggiante, perciò scendo e mi lascio avvolgere dalla confusione e dai flash.

Percorriamo il red carpet lentamente, Rob si ferma di tanto in tanto per qualche autografo e foto con i fan, poco più avanti trovo mio fratello che appena mi vede mi viene ad abbracciare.

« Finalmente, vi davamo per dispersi » mi sussurra all'orecchio.

« Lo sai, noi siamo sempre puntuali » ironizzo.

Proseguiamo il nostro percorso e sono contenta quando Robert non va dai fan, non perché sono gelosa, ma per il semplice fatto che almeno può tenermi la mano o abbracciarmi, cosa che mi tranquillizza e mi aiuta a non sentirmi troppo fuori luogo. Ad un certo punto raggiungiamo il punto in cui si sono fermati anche tutti gli altri e tra un gruppetto di giornalisti vedo il volto che cercavo stamani. Sta sorridendo ai fotografi ed alle telecamere, ma poco dopo anche lui mi vede e il sorriso gli si spegne gradualmente; per un attimo è come se stessimo girando una scena al rallentatore, poi lui torna a guardare un giornalista e riprende a parlare con loro come se nulla fosse. Stringo le mie dita attorno alla mano di Rob e cerco di non pensarci, almeno fino alla fine della serata.

Quando finisce tutto ci dirigiamo verso le auto per tornare all'albergo, noto Tom andare verso un'altra macchina e mi ricordo che lui non dorme all'hotel, non ci penso due volte e gli corro dietro chiamandolo per attirare la sua attenzione. Fortunatamente mi sente e non mi ignora, si gira e aspetta che lo raggiunga.

« Tom...aspetta, ti prego » riprendo fiato e interpreto il suo silenzio come un invito a proseguire.

« Senti, mi dispiace per tutto quel che è successo. Non volevo farti del male, davvero, ma...non so come dirtelo...io non posso rinunciare a lui, non posso continuare a far finta di non provare niente, capisci? »

Lui continua a guardarmi in silenzio e non riesco minimamente a capire cosa gli passa per la testa.

« Ti prego dì qualcosa Tom, offendimi, criticami, ma parlami » lo sto supplicando, ma davvero non sopporto più tutta questa freddezza tra noi.

« Non so cosa dirti Iz » finalmente sento la sua voce « Io...forse me lo dovevo aspettare, che te eri presa da lui lo sapevo da prima e...non so, forse non ho nemmeno il diritto di criticarti »

Perché è sempre così tremendamente gentile? Mi fa sentire ancora più in colpa, nonostante con le sue parole abbia appena fatto un passo per venirmi incontro.

« Mi spiace Tom. Per tutto, per come si sono messe le cose, per tutta la distanza che si è creata fra noi, per averti fatto soffrire...sia a te che ad Alex, sto veramente male per questa situazione e se non mi capisci non te ne fo una colpa, tantomeno ad Alex, ma è un qualcosa che è più forte di me e non posso rinunciarci »

Lui mi guarda e vedo che sta pensando a qualcosa, anche se non so a cosa, ma dopo un po' allunga una mano e mi accarezza la guancia. È un gesto del tutto inaspettato, mi soprende soprattutto il fatto che il contatto con lui riesca a tranquillizzarmi e ad infondermi coraggio. Vedo le sue labbra distendersi appena in un sorriso.

« Forse...forse posso capirti Izzy. Credo che...potremmo abituarci ad essere soltanto amici »

Quando pronuncia la parola “amici” non ci vedo più dalla gioia e improvvisamente mi ritrovo ad abbracciarlo. Sento che anche lui è sopreso del mio gesto, ma dopo un attimo di esitazione le sue mani si posano sulla mia schiena e io non posso non trattenere qualche lacrima.

« Mi sembrava strano che tu non stessi ancora piangendo » Ironizza mentre sciolgo l'abbraccio e cerco di ricompormi.

« Dai, Robert ti sta aspettando...Ci sentiamo »

Vedo bene che anche il suo viso sembra essere più disteso, più rilassato. Vederlo sorridermi dopo tutto questo tempo e dopo tutto quel che è successo mi rende davvero felice. Dopo essermi asciugata le ultime lacrime lo saluto con un bacio sulla guancia, ma prima che richiuda lo sportello dell'auto richiamo nuovamente la sua attenzione.

« Tom »

Lui mi guarda alzando il sopracciglio.

« Se...se senti Alex... » non so cosa aggiungere, ma lui mi capisce e mi sorride di nuovo.

« Ci parlerò. Stammi bene Iz »

« Anche tu »

Quando torno da Robert lo trovo appoggiato alla macchina che mi sorride, evidentemente ha assistito alla scena e lo abbraccio contenta.

« Te lo avevo detto che pian piano si sistemavano le cose » mi sussurra accarezzandomi i capelli.

« Già... »

« Voi non mi credete quando dico che ho sempre ragione... » mi guarda e vedo benissimo che anche lui è contento per il passo avanti fatto con Tom. Gli sorrido e lo bacio.

« Dai che tuo fratello e gli altri ci aspettano per bere » mi dice Robert aprendomi lo sportello dell'auto. Prendo il mio posto ed ho l'impressione di sentirmi un po' più leggera adesso, ciò mi rende decisamente di buon umore, sono anche più ottimista quando penso a come recuperare con Alexis e ciò rende questo serata molto più bella di come l'avevo immaginata.

 

 

[ALEX POV]

 

Il venerdì arriva presto e non sono sicura di aver ripreso appieno le mie facoltà mentali, ma sono ottimista. Tom è un amico ed è normale uscire a cena con lui.

Eppure ho perso due ore a scegliere il vestito e un'altra ora e mezzo a truccarmi. Insomma è tutto il pomeriggio che mi preparo.

Ho anche cercato aiuto in mia sorella, ma lei è scoppiata a ridermi in faccia. Chris era fuori discussione, come minimo si sarebbe presentato anche lui alla cena, accampando chissà quali scuse e sinceramente, se io e Tom riusciamo a parlare un po’ da soli, non mi dispiace.

Alla fine riesco ad essere pronta in orario e appena ricevo uno squillo sul cellulare esco di casa. Riconosco subito la sua auto e lo raggiungo rapidamente, ho i tacchi bassi per fortuna. Su questo sono stata intelligente.

« Wow. Sei bellissima » Rimango interdetta mentre mi incanto nei suoi occhi azzurri, poi noto la camicia bianca con lo scollo a v e mi torna in mente la foto del magazine. Deglutisco a fatica e poi sorrido imbarazzata.

« Grazie...anche tu »
« Ovviamente è merito del vestito » Mi prende in giro.
« Certo… » Annuisco sempre in imbarazzo, ma riesco a controbattere. « Non vorremmo venire meno agli insegnamenti della nonna »
Lui sghignazza e mi apre la portiera dell’auto prima di fare il giro e prendere posto alla guida.

Arriviamo al ristorante che per fortuna non è intimo come temevo…O forse volevo?! Ammetto di averlo notato con un leggero disappunto.
Devo smetterla di pensare che sia un’uscita galante, ma ogni volta che lui fa qualcosa mi metto in guardia, per esempio entrando mi ha tenuto la porta aperta…Lo aveva fatto anche a Londra, ma stavolta mi ha colpita. Chiaramente sto impazzendo.
« Tutto bene? » Mi chiede mentre sto guardando il menù.
« Eh?...Sì certo, perché? » Sorrido e bevo un bel sorso d’acqua mentre lui mi studia.
« Sembri assorta…Persa in chissà quali pensieri e anche leggermente imbarazzata… »
« No ma figurati… » Mi concentro sul menù nonostante mi senta i suoi occhi addosso. « Ci prendiamo uno spaghetto allo scoglio? » Gli domando per deviare le sue affermazioni anche fin troppo azzeccata.
« Perché no… » Appoggio il menù sul tavolo e lo guardo, lui sorride smagliante e resto senza fiato, ma è sempre stato così…così…
« Insomma sei in vacanza o hai fotografato qualcosa qui nei dintorni? » Mi domanda e sorrido.
« Vuoi sul serio parlare di lavoro? » Gli chiedo ricordando ciò che mi aveva detto a Londra, lui sorride mentre si versa del vino nel bicchiere e poi lo versa a me. « Scherzi a parte, ho fatto un servizio sui quartieri di NY li ho girati tutti in questi giorni ed ho spedito gli scatti migliori alla rivista…mi faranno sapere »
« Bene… » Alza il calice ed io lo imito. « Ai prossimi servizi fotografici che farai, nei quali…» Aggiunge abbassando la voce, mentre io prendo un sorso di vino. « Spero di farti da modello »

Per poco non mi strozzo e lui si allarma, ma mantengo un contegno e  sorrido amabile riposando il bicchiere sul tavolo.

Mentre la voce nella mia testa continua ad urlare: “ Volevi uccidermi ?!?!”

« Fra poco faremo la premiere qui a New York, sai? » Dice titubante e sollevo lo sguardo su di lui.
« Sì…lo so…Elizabeth me lo ha scritto in un messaggio…» Roteo gli occhi « Mi ha chiesto di venire… » Rispondo leggermente annoiata.
« Voi due vi sentite? » Mi chiede stupito.
« In realtà mi dà il tormento via messaggio. » Ammetto e lui accenna un sorriso. « Tu come fai ad essere così tranquillo? » Gli domando, sottolineando la sua calma.
« Ognuno fa le sue scelte e non potevo impedire che si innamorassero, in un certo senso è stato bene che io ed Iz ci fossimo lasciati già da un po’…» Lui accenna un sorriso poi muove le mani sopra la sua testa ridendo. « Altrimenti non avrei avuto le corna solo nell’elmo. » Rido a mia volta, ma aggiungo.
« Ma dai…Non credo che ti avrebbe messo le corna…Non è il tipo »
« No, infatti… » Lui sorride e torna a bere. « Cercavo solo di vedere se riuscivo comunque a farti ridere con un argomento così spinoso… » Afferma ed io rimango in silenzio abbassando il volto. 

« Comunque forse il fatto di aver avuto Robert intorno per tutto il tempo della promozione, credo che abbia influito sul mio umore… » Mi sorride e lo vedo dai suoi occhi che sta per dirmi qualcosa di importante. « Lei è davvero dispiaciuta »
« Lo so » Dico rattristandomi, poi lo guardo. « Ma non so se posso riuscire ad affrontarla… »
« Potresti venire  alla premiere… » Accenna vagamente. « Potresti parlarle lì… »

« Non credo sia una buona idea… » Lui mi guarda serio e mi sembra quasi dispiaciuto della mia affermazione. « Non ho nostalgia di Robert, ma mi sento comunque tradita… » Lo guardo abbozzando un sorriso. « E forse anche po’ scema per aver pensato che lui avrebbe aspettato una come me »
Tom mi guarda contrariato e fa per dire qualcosa, ma il mio telefono inizia a squillare e lo afferro, quando vedo il numero mi scuso con Tom e rispondo portandomi il telefono all’orecchio.

« David? »
« Scusami tanto Alex, ma ci siamo… » La voce di David è apprensiva dall’altro capo del ricevitore.
« COME?! » Ok, sono nel panico.

Guardo Tom allarmata e credo di spaventarlo, mentre David al telefono mi scongiura di andare a casa loro per controllare Hayleen.

« Arrivo subito! » Riattacco e mi alzo dal tavolo sotto lo sguardo confuso del mio cavaliere. « Tom, mi spiace tanto ma mia sorella…Lei sta per partorire ed io devo andare » Lui si alza a sua volta.
« Ti accompagno »
« No, chiamo un taxi. » Gli dico camminando fuori dal ristorante, lui si attarda a lasciare qualche banconota sul tavolo che occupavamo.

« Punto primo: non mangio da solo…» Dice quando mi raggiunge « Punto secondo: ho la macchina qui fuori. Facciamo prima. »
Non lo contraddico e inizio a scusarmi e continuo a farlo per tutto il viaggio, mentre lo guido sotto casa di mia sorella. Lui parcheggia sotto casa di Zoe e viene con me sul portone. Suono il campanello e guardo Tom.
« Grazie mille e scusami ancora per aver rovinato così la serata. » Sono mortificata, ma lui sorride dolcemente.
« Non hai rovinato proprio nulla, non devi né scusarti né ringraziarmi » Mi posa una mano su una spalla parlando contento. « E’ magnifico, avrai una nuova nipotina! »
Sorrido e sento qualcosa al livello dello stomaco stringersi a quel pensiero. Cavolo avrò un’altra creaturina che girerà per casa di mia sorella e che potrò viziare.
Tom ha un sorriso perfetto, quei denti bianchissimi e quelle labbra sottili che sto fissando. Il portone scatta facendomi sobbalzare e solo quando è Tom ad aprire la porta mi rendo conto di essere leggermente nel panico.

Quando è nata Hayleen io ero all’estero e quindi non ho mai vissuto niente del genere. Ho paura per mia sorella e al contempo non sto nella pelle dalla gioia.
« Alex? » David si affaccia per le scale e ci guarda. « Oh, ciao Tom… »
« David, come sta Zoe? » Gli domando apprensiva.
« Bene, ma dobbiamo correre… » Mi dice mentre si infila il giubbotto. « Hayleen è un po’ spaventata le ho spiegato che non deve aver paura, ma rassicurala per favore… »
Annuisco come un automa mentre entro in casa di mia sorella. Come faccio a calmare mia nipote se anche io sono tesa come una corda di violino?
« State tranquilli, ci pensiamo noi…Avevate già mangiato o no? » La voce di Tom mi viene in aiuto.
« Eravamo a metà cena…» David gli risponde continuando a prepararsi per andare.
« Alex mi dispiace tanto, scusa Tom…» Mia sorella ci raggiunge e non ha affatto una bella cera.

David porta via Zoe nello stesso istante in cui inizia ad urlare in preda ad una, credo, contrazione. Li guardo preoccupata allontanarsi mentre mia sorella grida, all’improvviso mi riscuoto ed entro in casa per trovare Tom che è in ginocchio davanti ad Hayleen e sta cercando di calmarla. Quando la piccola mi vede mi corre fra le gambe con i lucciconi ed io la prendo in collo.

« Ziaaa, la mamma sta bene vero? » Mi domanda piagnucolando.
« Sì, sì…certo. E’ solo la tua sorellina che non vede l’ora di nascere e conoscerti » Cerco di rassicurarla.
« Io non la voglio, se fa male alla mamma! » Si lamenta lei.
« No, non dire così piccola » Ci manca solo che odi la sorellina prima ancora di vederla.
« Ma la mamma era triste » Mi risponde arrabbiata.
« No, non era triste la mamma… » Le dico cercando di calmarla.

« Ma piangeva… » Per un attimo guardo mia nipote nel panico, che cavolo le dico?! Piangeva?! Mia sorella piangeva?! Sicuramente urlava, ma non posso certo dire alla piccola che urlava perché a quanto pare si sente un male atroce durante il parto?! Cacchio! Non sono brava in queste cose. Annaspo in preda al panico. Per fortuna Tom si avvicina e sorride gentile ad Hayleen.
« La tua mamma era preoccupata di lasciarti da sola, ma adesso ci siamo io e tua zia, quindi è tutto apposto, giusto? » Mia nipote tira su col naso e annuisce guardandolo, come diavolo ha fatto!? « Adesso andiamo a mangiare, ok? »
Hayleen annuisce di nuovo e inizia a divincolarsi per farsi mettere giù. Mi comporto come un robot,  la seguo in cucina e osservo la tavola. Tolgo i piatti di Zoe e David e ne prendo due; per me e…
« Tom, ma tu puoi andare se vuoi… » Dico per essere gentile, anche se in realtà avrei bisogno di lui. So benissimo che senza di lui potrei crollare come un castello di carte in mezzo al vento.
« Non ti lascio da sola, resto a farti compagnia…» Mi sorride poi aggiunge imbarazzato. « Se per te va bene, sennò me ne vado »
« No, no » Metto il secondo piatto in tavola e lo guardo seria. « Resta »
Spero che colga la mia sottintesa richiesta di aiuto. Non ho voglia che se ne vada, sento il bisogno di averlo vicino. E non solamente per controllare mia nipote. Lui annuisce e inizia a distrarre la piccola mentre io le taglio la carne che mia sorella aveva preparato e gliela sistemo nel piatto. Solo in quel momento mi rendo conto che ho una fame da lupi. Apro il frigo e trovo dell’insalata tento la fortuna e questa mi assiste quando aprendo una credenza, trovo del tonno in scatola.
« Insalatona col tonno? » Tom annuisce e ringrazio il cielo che non mi abbia già mandata a quel paese. Dagli spaghetti allo scoglio ad un insalata col tonno mentre accudiamo mia nipote…Come uscita non è proprio il massimo del romanticismo.
Romanticismo? Alexis ma che cavolo ti prende stasera?!
« Ti serve una mano? » Mi domanda Tom.
« No, no tranquillo… » Inizio a sistemare i pochi ingredienti che mi servono mentre lui cerca di convincere Hayleen a mangiare. Li raggiungo che ancora mia nipote non ha toccato cibo, le rivolgo uno sguardo severo e afferro la forchetta con la carne.
« Su, Hayleen devi mangiare, sennò la mamma ed il papà si arrabbiano » Le dico ma lei mi tiene il broncio.
« Non mi va! »
« Non fare i capricci » La ammonisco e poi  aggiungo. « Guarda che Tom ci rimane male… »
Guardo Tom, il quale solleva un sopracciglio nella mia direzione poi si volta serio verso Hayleen.
« Già…Tua zia mi ha detto che sei una divoratrice di hamburger e adesso non mangi? Sono venuto apposta per vederti… » Lo adoro. È ufficiale. Sorrido grata, ma mia nipote non cade nel nostro trabocchetto.
« Io non mangio fino a che non torna il mio papà! » La guardo esasperata non sapendo che inventarmi, sa essere cocciuta quando vuole. Tom sghignazza e guarda mia nipote.
« Allora dovrò dire al mio amico Loki, che qui c’è una bambina che fa i capricci »
« Tanto li faceva anche lui » Mia nipote  gli risponde a tono, ma lui non demorde.
« No,no…lui non faceva i capricci…» Si guarda intorno per un attimo e poi aggiunge. «Lui mangiava sempre perché sennò non avrebbe potuto fare le magie… »
« Davvero? » Mia nipote lo guarda rapita e lui sorride…e adesso sono rapita anche io.
« Sì, certo… » Si appoggia allo schienale sorridendo alla piccola. « Thor...» Dice con un sorrisino beffardo « Lui faceva sempre un sacco di storie per mangiare quando era piccolo… »
Mia nipote ride mentre Tom continua a raccontarle qualche storia assurda sull’infanzia di Thor e Loki, smetto di fissarlo e infilo la forchetta a tradimento in bocca a mia nipote, ma lei è talmente presa dai racconti del ragazzo che comincia a masticare quasi in trance. È così che finisco ad imboccare Hayleen mentre Tom la intrattiene. Sto per darle il penultimo boccone e mentre aspetto che finisca di masticare guardo il ragazzo accanto a me, lui si interrompe un attimo quando i nostri sguardi si incontrano e mi rivolge un sorriso che mi scalda il cuore, sillabo un grazie e se possibile il sorriso aumenta sul suo volto, poi ritorna a raccontare ad Hayleen.
« Quindi mi raccomando… » La guarda serio. « Quando arriverà la tua sorellina devi essere buona con lei, d’accordo? »
« Sì » Mia nipote gongola mentre Tom le posa una mano sulla testa. « Tom, ma tu sai fare le magie come Loki? » Lui sorride e fa finta di pensarci.
« Uhm…forse… »
« Voglio vederle! » Hayleen si alza sopra la sua sedia euforica.
« Prima deve mangiare anche lui…» Interrompo la sua euforia e poi le parlo dolcemente. « Perché non vai a metterti il pigiama e poi ne riparliamo? »
Sembro convincerla perché mi sorride e se ne corre in bagno, io la guardo sparire nel corridoio e poi mi siedo accanto a Tom iniziando a servire la misera cena che sono riuscita a preparare.
« E così saresti un mago adesso? » Gli chiedo scettica mentre gli porgo un piatto.
« L’ho fatta mangiare » Mi fa notare.
« Sì, quella è stata una bella trovata… » Ammetto mentre mi porto l’insalata alla bocca e torno a guardarlo.« Non sono riuscita a preparare di più » Dico affranta. «Mi dispiace…per la serata… »
Mi dispiace davvero. Avevo tremendamente voglia di passare del tempo con lui.
« Essere qui era più importante » Annuisco tranquillizzata dalle sue parole « E poi stiamo comunque passando una serata insieme… » Mi fa notare gli sorrido grata e finiamo di mangiare.

Io ho ancora fame e sospetto anche lui. Mia nipote intanto torna in cucina e gli monta in collo senza neanche chiedere il permesso.

Beata innocenza.

La invidio leggermente mentre lui le sorride. Bene, sto invidiando una bimba di quattro anni, sono proprio una donna matura.
« Posso preparare dei pancake se vuoi… » Dico cercando di scacciare quella sensazione inadeguata.
« Sì, zia!! Prepara i pancake!! » Guardo mia nipote scuotendo la testa
« Non lo stavo chiedendo a te, signorina… » Rispondo divertita.
« Sì, zia…preparaci i pancake » Guardo Tom che ha appena imitato Hayleen lui sghignazza e batte le mani insieme a mia nipote.
« Come desiderate » Afferro il preparato per pancake e inizio a mescolarlo con l’acqua per poi versarlo nella padella che ho già messo sul fuoco. Preparo una decina di pancake e decidiamo di mangiarceli con la cioccolata.
« A tua madre diremo che ne hai mangiato uno solo »
Guardo mia nipote e lei annuisce mentre le concedo il secondo pancake e le verso sopra la cioccolata.

« Sono buoni » Mi volto verso Tom facendo una smorfia mentre lui si porta alla bocca un morso.
« Dopo stasera hai capito che non sono una cuoca provetta » Affermo. Ho bisogno di sminuirmi in continuazione, è più forte di me. Lui come al solito non me lo permette.
« Non sto morendo di fame quindi non so di cosa tu stia parlando » Mi sorride mentre si porta alla bocca un altro pezzo di Pancake.
« Scommetto che stai rimpiangendo quegli spaghetti » Gli faccio notare, lui scuote la testa.
« Sono più un tipo da dolci » Afferma sorridendo. 
« Devi ancora farmi assaggiare il pudding!! »Ricordo e lo ammonisco.
« Devi esserne degna… » Dice con un tono superiore avvicinando il suo viso al mio.

« E come faccio ad esserlo? » Lo vorrei guardare con fare di sfida, ma so benissimo che in realtà sto flirtando…e davanti a mia nipote per giunta! Questo pensiero mi fa riscuotere dalla pazzia.
« Hayleen è tardi! » Guardo l’orologio solo dopo averlo affermato per sfuggire allo sguardo di Tom. « Ti porto a letto »
« Ma io volevo stare ancora alzata » Mugola.
« No, no…dobbiamo andare a letto, sennò quando tornano i tuoi ci brontolano…Saluta Tom » Le dico e lei scende dalla sedia sbuffando e si avvicina a Tom.
« Ciao Tom » Gli dà un bacio sulla guancia mentre lui l’abbraccia.
« Buona notte piccola » Hayleen si allontana, poi ritorna indietro.
« Salutami Loki »
« Lo farò… » Lui posa le labbra sulla fronte di mia nipote e mi potrei sciogliere a questa scena, mi riscuoto quando lei mi corre accanto dirigendosi verso la sua cameretta e Tom sposta il suo sguardo su di me. « Io…Ti aspetto qui… »
« D’accordo »Raggiungo mia nipote che si sta lavando i denti e la osservo mentre si infila a letto, le rimbocco le coperte e le do un bacio sulla fronte, proprio come ho abitudine fare. Solo che adesso penso che è lo stesso punto che le ha baciato Tom pochi minuti fa. Arrossisco.
« Fai sogni d’oro piccola, io sono di là, ok? »Le dico dolcemente e lei annuisce, poi mi prende la mano.
« Zia a te piace Tom? »
« Cosa? » La guardo stupita e lei mi risponde guardandosi le manine.
« A me piace Tom, ma se piace a te... » Mi guarda e mi sorride. « Te lo lascio… »
Sgrano gli occhi e sto per scoppiare a ridere. Che gli fa quel ragazzo alle donne della mia famiglia?!
Solo dopo aver fatto questo pensiero mi ricordo che sono anche io una donna della mia famiglia, ma io ero immune…Lo ero?! Guardo mia nipote che sta ancora aspettando una risposta.
« Io…ehm…E’ complicato » Mia nipote aggrotta la fronte e mette su il suo tono da saputella.
« Secondo me ti piace, perché ridi sempre quando c’è lui… »
« Io rido anche quando non c’è » Le dico e lei mi risponde a tono.
« Ma meno… » Rimango leggermente scioccata dalla risposta di mia nipote e me ne resto zitta. «Se non sei più innamorata dello zio Robert ti puoi sempre innamorare, vero? Non è che non ti puoi innamorare più… » Mi chiede intristita ed io le carezzo i capelli.
« Certo che mi posso innamorare ancora… » Le sorrido intenerita dalla sua affermazione.
« Allora innamorati di Tom, lui mi piace tanto, zia » Mi dice entusiasta. « E’ divertente »
« Ma non posso mica deciderlo io… » Rido mentre le faccio un po’ di solletico sul pancino. « E poi anche lui dovrebbe innamorarsi di me » Cosa alquanto improbabile.
« Ma lui ti guarda sempre » Resto in silenzio per quella rivelazione e sento il cuore che mi rimbalza in petto ad una velocità incredibile. Ma guarda te se una rospetta di quattro anni mi deve dare dei consigli amorosi. « Notte zia »
Mia nipote mi dà un bacio sulla guancia e chiude gli occhi. Bene.
Fine delle trasmissioni. Ed io che sono ancora più confusa di prima e adesso che dovrei fare?!
Tom mi guarda sempre?! Io rido di più?! Forse mia nipote guarda troppi cartoni animati.

Mi alzo dal suo lettino e raggiungo la porta; ancora persa nei miei pensieri trovo Tom seduto sul divano che sta facendo zapping alla tv. Quando mi vede la spegne ed io mi siedo accanto a lui improvvisamente stanca.
« Dorme? » Mi domanda.
« Più o meno » Rispondo sovrappensiero.
« Come più o meno? O dorme o non dorme… » Mi dice divertito.
« Sì, sì dorme… » Mi passo una mano sul volto ravviandomi i capelli, sento il suo sguardo addosso e mi decido a guardarlo accennando un sorriso. « Grazie di essere rimasto »
« È’ stato un piacere… » Mi passa una mano sulla schiena e sento i brividi salirmi lungo di essa, mentre il mio cuore accelera i battiti. « Eri un po’ nel panico all’inizio, o sbaglio? » Mi domanda divertito.
« Già…Spero che stia andando tutto bene… » Affermo pensierosa.
« Starà andando alla grande, ne sono sicuro » Gli sorrido grata e mi appoggio allo schienale del divano sbuffando, lui mi guarda curioso.
« Che c’è? »

«È tutto così complicato » Affermo.

Stavo pensando a mia sorella, ma poi il pensiero è tornato a quello che provo. Che cosa provo per Tom? Non lo riesco a decifrare nemmeno io, o forse non voglio decifrarlo visto che una parte di me sa benissimo che tipo di sentimento è quello che sento. Ma è giusto provare una cosa del genere e continuare a non voler parlare con Iz o Robert? E soprattutto se decidessi di ricominciare a parlare con loro adesso che sento queste cose, non sarebbe un po’ da ipocriti?
« Solo se lo vuoi vedere così… » Tom mi sorride e a quel sorriso non riesco a resistere.

Sento tutta la tensione di questi giorni sciogliersi e salirmi su fino agli occhi rendendoli lucidi, la vista si appanna e nonostante voglia con tutto il cuore non scoppiare a piangere quando lui mi passa una mano oltre le spalle e mi avvicina al suo petto inizio a singhiozzare. « Ehy…va tutto bene…Non è successo niente… »
« Sono un tale disas… » Parlo fra i singhiozzi, ma lui mi interrompe.
« Non dirlo nemmeno… » Sento le sue mani carezzarmi la schiena e le labbra posarsi fra i capelli. « Sei la ragazza più simpatica, forte e indipendente che io conosca…E’ normale crollare ogni tanto, ma non hai mai smesso di lottare » Mi dice continuando a stringermi mentre continuo a piangere. « Adesso sei preoccupata…Ma stai tranquilla ci sono io con te, ok? »
Annuisco contro la sua maglia e gli cingo la vita. Detesto dover piangere, ma non riesco a fermarmi e come sempre mi sento al sicuro con lui.
« Grazie » Riesco a sussurrare fra un singhiozzo e l’altro.

 

Salve a tutti!

Buon anno!!!!!
Scusate il ritardo di pubblicazione, volevamo aggiornare prima di Natale, ma non ce l’abbiamo fatta e poi siamo state catturate nel vortice delle feste.
Diteci un po’ che ne pensate di questo capitolo. Fra Thomas ed Iz si è risolto il tutto, ed è il motivo principale per cui mi piace questo capitolo xD E poi ammetto che adoro scrivere le scene dove c’è Hayleen.
Detto ciò, spero di poter aggiornare velocemente.
Un abbraccio a tutti.

Cocchi & Nihal

 

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Capitolo 22
*** How easy the tables turn ***


cap



Canzone del titolo:http://www.youtube.com/watch?v=MqADOk6NtYI

My heart was talkin' to my headSaid, "I've loved once, I'll never love again"
And now all I do is look around for you

[Alex POV]
Sobbalzo quando il telefono inizia a squillare.

Cerco di mettere a fuoco la stanza dove mi trovo immersa nell’oscurità, il telefono trilla e si illumina sul tavolino poco distante da me. Qualcuno al mio fianco mugola, mi allungo e afferro il telefono.
« Pronto? » Rispondo con la bocca impastata.
« E’ nata…è tre chili e cento. »
« David! » Ok, adesso sono sveglia.

Sono a casa di mia sorella e stavo dormendo sul divano.

Mi volto allarmata alla mia destra per scorgere il profilo di Tom, sta dormendo. Mi sposto sul divano e vado in cucina dove accendo la luce. « Bene…Zoe come sta? »
« Sta benissimo…Però rimango a farle compagnia, ti spiace restare lì tutta la sera? » Chiede lui ed io sorrido.
« Rimani pure…qui va tutto bene. »
Sì. Tutto bene tolto il fatto che c’è Tom addormentato sul divano di casa tua.
« Ok, allora a domattina. » Mi saluta e io annuisco come se mi potesse vedere.
« Dai un bacio enorme a Zoe da parte mia! » Aggiungo.
« E tu dallo ad Hayleen » Mi dice lui.
« Sarà fatto. La riempirò di baci » Riattacco finalmente rilassata. 
« Tutto bene? » Sobbalzo e mi volto verso il ragazzo che è in piedi sullo stipite della porta, gli occhi mezzi chiusi e sbadiglia.
« Non volevo svegliarti, mi spiace… » Gli dico dispiaciuta.
« Io non volevo dormire sul divano di tua sorella…direi che siamo pari » Abbozza un sorriso mentre io annuisco. « Ad ogni modo…E’ nata? » Mi chiede sorridendo.
« Sì, sì…è un fagottino di tre chili e cento, inoltre Zoe sta bene » Gli dico e non posso fare a meno di sprizzare gioia da tutti i pori.
« Bene…Auguri!! » Mi dice entusiasta muovendo le mani come è abituato a fare ogni volta che parla.
« Grazie » Rimango in silenzio per un attimo poi mi faccio coraggio. « Ti sistemo il divano puoi finire di dormire lì se vuoi.. » Lui scuote la testa grattandosi la nuca.
« No, non occorre »

 In quel preciso momento mi accorgo che: non voglio che se ne vada.
« Insisto. Sono le tre di notte e sei ancora mezzo addormentato. » Affermo seria « Non voglio averti sulla coscienza » Aggiungo come per salvarmi in calcio d’angolo.
Lui abbozza un sorriso.
« Se insisti »
Vado a prendere le lenzuola in camera di David e Zoe e poi le appoggio sul divano. Prima di iniziare a sistemargli il letto, però devo sapere.
« Tom…perché dormivamo tutti e due sul divano? » Gli chiedo.

« Ti sei addormentata mentre piangevi addosso a me e mi spiaceva svegliarti » Risponde calmo e accenna un sorriso.
« Ah » Arrossisco sotto il suo sguardo e afferro il lenzuolo « Mi dispiace »
« Eri molto carina… » Lo guardo perplessa e lui si siede sul divano facendomi segno di prendere posto accanto a lui. Ubbidisco e lui mi guarda dritto negli occhi. « Stai meglio?  »
« S..sì… » Sento la necessità di spostare lo sguardo dal suo, ma non ci riesco.

 Non voglio abbandonare quegli specchi nell’infinito, lui sorride sollevato.
« Bene…Era quello che volevo sapere » Afferma battendo le mani sulle ginocchia.
« Tutto qui? » Gli chiedo quasi delusa.

« Bhè sì… » Afferma come se fosse una cosa ovvia.
« Mi hai quasi spaventata…Eri così serio… » Gli dico.

Non so bene cosa mi aspettassi, ma di certo non una cosa del genere.
« Ero preoccupato » Ammette e mentre lo fa sposta un attimo lo sguardo sulle sue mani, poi torna a guardarmi negli occhi. « Ti sei addormentata nelle lacrime fra le mie braccia, non sapevo che fare »
« Mi dispiace » Gli dico abbassando lo sguardo.
« Non voglio che ti dispiaccia lo rifarei altre mille volte, ma vorrei tanto sapere cosa c’è… » Mi dice lui e mi arrendo al suo sguardo.

« Non lo so »

« Su cosa sei così confusa?» Mi chiede quasi divertito.
« Su tutto…tutto questo… » Gesticolo e non so bene neanche cosa voglio dire e alla fine esplodo « Insomma ho una nipote di quattro anni che non solo mi capisce meglio di me, ma mi dà anche consigli amorosi! »

Tom sorride e mi posa una mano sui capelli.
« E che ti avrebbe detto? »

« Che tu le piaci molto » Lo guardo di sottecchi. « Ma che se piacevi a me mi concedeva di stare con te… » Dico ridendo fra me e me e per smorzare l’imbarazzo, non ci credo che sto dicendo una cosa del genere.
Lui ride di gusto.
« Mi piace Hayleen » Afferma convinto.
« Beh, se ti piace posso mediare…fareste una bella coppia » Lo guardo sorridendo e solo in quel momento realizzo che è più vicino di quel che pensavo.
Deglutisco a fatica mentre sposto lo sguardo dalle sue labbra ai suoi occhi per poi tornare sulla sua bocca. Sento il suo respiro sulla pelle e istintivamente chiudo gli occhi.
« Zia… » Sobbalzo e apro gli occhi  per trovare quelli di Tom incredibilmente vicini la sua mano è poggiata sulla mia nuca. È sorpreso almeno quanto me, ma si affretta a sorridere a mia nipote.
Io sono più lenta, più frastornata.
« Piccola… Tutto ok? » Gli chiede lui.
« Devo andare in bagno… » Mi alzo e afferro la manina di Hayleen l’accompagno al bagno e poi di nuovo a letto come un automa; poi prendo un grosso respiro e torno in salotto. Tom sta sistemando le lenzuola sul divano, ma si ferma quando mi sente rientrare e mi sorride. Come fa ad essere sempre così calmo e soprattutto bello. Io ho lo stomaco sottosopra.
« Ehm…Dicevamo? » Accenno un sorriso avvicinandomi.

« Credi che tua nipote volesse sabotarci? » Mi chiede mentre lo raggiungo e scoppio a ridere sotto al suo sguardo e anche lui sorride mentre mi accarezza i capelli.
« Credi che sia giusto…tutto questo? » Gli chiedo mentre le sue mani scendono a carezzarmi le spalle.
« Tecnicamente non è successo ancora niente… » Mi guarda serio ma mantenendo il suo sorriso, io scuoto la testa divertita e frastornata insieme. « Anche se ormai mi sono largamente compromesso, credo » Dice aggrottando la fronte, scuoto leggermente la testa guardando il pavimento, poi sollevo di nuovo il volto per  guardarlo, per cercare di spiegargli quello che provo e penso.

In quel momento le nostre labbra si incontrano.

Come era successo a Londra.

Sono passati solo pochi mesi ma sembrano un’eternità. Ne sono successe troppe nel mezzo, i nostri cuori sono stati spezzati e rimessi a posto; e tutto questo rende le sue labbra più invitanti. Stavolta non interromperei il contatto, adesso le sue labbra non sono un errore di misura, sono necessarie. Ci allontaniamo subito di pochissimi millimetri per tornare a baciarci di nuovo, stavolta più a lungo, più a fondo, con più passione. Intreccio le mani fra i suoi capelli corti mentre lui le incrocia sulla mia vita, facendo aderire il mio corpo al suo. Tutta l’ansia e la tristezza provate in questi giorni si sono come dissolte da quando le sue braccia mi hanno stretta a sé e forse anche da prima. Capisco che in questi baci c’è molto di più di quello che sarei stata capace di spiegare a voce o che avrei potuto capire scervellandomi su questa situazione.

 

****

 

Mi sveglio sentendo la porta di casa chiudersi, apro lentamente gli occhi mentre metto a fuoco la stanza nella semi oscurità; è giorno perché dalla finestra filtra un po’ di luce. Sorrido mentre sento il braccio di Tom sopra la mia vita la sua mano è posata sopra la mia pancia, ascolto il suo respiro fra i miei capelli vicino all’orecchio e perdo un battito mentre il mio sorriso si allarga ancora di più. 
« Ehm…Ehm… »
Sollevo il volto ancora sorridendo come un ebete mentre David mi guarda dubbioso. Deve essere stanco morto lo vedo dalla sua faccia, sguscio via dal divano e dalla presa di Tom e vado ad abbracciarlo.
«Come stai? Come sta Zoe? Com’è la piccola? »Lo tempesto di domande e lui sorride.
« Sto bene…e anche Zoe e Taylor  è stupenda » Torno ad abbracciarlo ancora son troppo felice.
« Non vedo l’ora di vederla » Affermo.
« Puoi venire quando vuoi, lo sai… » David indica il divano. « Puoi venire con lui » Lo dice come se nulla fosse e ride al mio imbarazzo.
« Io…Noi…Cioè non è successo niente » Affermo cercando di giustificarmi.
« Lo so…C’è mia figlia di là… » David si sposta verso la cucina « Vuoi del caffè? »
« Sì…Grazie… » Rimango perplessa della sua reazione disinteressata, alla fine ha pur sempre trovato la sua cognata preferita che giaceva sul suo divano con un ragazzo.

Lo seguo in cucina e sto per dire qualcosa del tipo “ Non mi chiedi niente di Tom?” ma in maniera meno diretta. Lui mi precede.
« Finalmente tu e Tom vi siete avvicinati » Sorride.
« Finalmente? » Gli chiedo sollevando un sopracciglio.
« Oddio, sei proprio lenta, eh?! » David mi guarda divertito. « In questo non assomigli a tua sorella… »
« Io non sono lenta… » David mi guarda perplesso e alla fine sbuffo. « Ok, forse un po’, ma non ho capito a cosa ti riferisci » David sbuffa e comincia a parlare calmo.
« Mi riferisco a te e Tom, al modo in cui ti guarda come se tu fossi il centro dell’universo, al fatto che ti abbia accudita dopo la rottura con Rob e del fatto che tu signorinella hai un sorriso ebete stampato in volto tutte le volte che parli di lui…Tua sorella sarà una sua fan, ma tu…Tu ne sei cotta dalla testa ai piedi »
« Io…Io….Non è vero che sorrido come un’ebete » Cerco di difendermi, ma so benissimo che quel sorriso ce l’ho stampato in volto anche adesso.

Lui mugola sarcastico.
« Era così palese? » Gli chiedo quando mi porge la tazza di caffè.
« Io credo solo che un ragazzo che ha passato una serata intera a farti compagnia mentre stavi con Hayleen, deve per forza provare qualcosa per te » David mi sorride e beve un sorso di caffè.
« A lui piace molto Hayleen… » Cerco di trovare una scusa, non so nemmeno io perché e David mi prende le mani fra le sue.
« Non è sbagliato quello che provi. »
Sento le lacrime salirmi agli occhi ed è una cosa che odio, ma al contempo mi sento svuotata dall’ansia che mi prendeva lo stomaco.
Annuisco mentre prendo un grosso sorso di caffè.
« Se non ti spiace adesso mi butto sul letto… » Si alza e fa per raggiungere la sua camera.
« Sveglio Tom e ce ne andiamo »
David annuisce e sbadiglia in risposta.

Io raggiungo il divano e rimango un attimo a guardare Tom che dorme. Gli passo una mano fra i capelli corti e inevitabilmente sorrido mentre giocherello con uno dei suoi riccioli. Muovo leggera la punta delle dita lungo il suo profilo fino a che non incontro la leggera barba che gli circonda la bocca e mi chino su di lui baciandogli le labbra. Sorrido quando lo sento rispondere al bacio e posarmi una mano sopra la testa, mentre mi carezza i capelli.
Quando mi allontano leggermente e i miei occhi incontrano i suoi lui sussurra.
« Buongiorno »
« ‘Giorno… » Vorrei rimanere ferma così con lui ma mi costringo ad aggiungere. « Dobbiamo andare…David è tornato… »
«Ok… » Appoggia velocemente le labbra contro le mie e si alza dal divano.
Una decina di minuti dopo siamo sul marciapiede davanti alla sua auto, lui si offre di accompagnarmi a casa, ma rifiuto il passaggio e lo obbligo ad andare in albergo. Nonostante le sue proteste abbiamo entrambi bisogno di riprenderci da stanotte.

Il divano di mia sorella non è il massimo della comodità e ieri quando ci siamo addormentati erano le quattro di notte e nonostante siano le nove adesso e  entrambi sembriamo freschi e riposati, sappiamo benissimo che non è così. Quindi a malincuore le nostre strade si dividono.

Lui torna in albergo ed io prendo la metro verso il mio appartamento dove decido di farmi una doccia ed una vera colazione dopo di essa.
Sto ancora mangiando quando il mio telefono squilla. Rispondo con la bocca piena.
« Pvonto? »
« Alex? » Ingoio il boccone e torno a parlare.
« Tom! »
« Stavi mangiando? » Lo sento ridere dall’altra parte della cornetta .
« Sì, stavo finendo colazione… » Confermo staccando un pezzo di cioccolata dal biscotto posato accanto alla tazza e portandolo alla bocca.
« Volevo invitarti a farla insieme… » Dice leggermente demoralizzato.
« Oh, mi dispiace…Ma possiamo pranzare insieme…sempre se ti va… » Aggiungo di risposta, ancora titubante.
« Certo, vengo a prenderti verso mezzogiorno e mezzo, anzi no facciamo prima così andiamo a trovare Zoe, che ne dici? » Mi chiede ed un sorriso enorme mi si affaccia sul volto.
« Dico che è perfetto »
« A fra poco »  Riattacco.

Se lo avessi avuto davanti gli sarei saltata al collo quando ha proposto di andare a trovare Zoe; non vedo l’ora di rivedere mia sorella e di conoscere la piccola Taylor e adoro il fatto che Tom lo sappia e lo capisca.
Finisco la mia colazione mi metto una maglia e un paio di jeans. Mentre aspetto che Tom arrivi inizio a sistemare il caos che regna in casa mia, ci sono foto ovunque, le riviste contenenti i miei scatti sono sparse sul tavolo che tengo davanti alla tv o sul divano, le raggruppo e le sistemo ordinate in una pila su una mensola.
Sto mettendo una serie di magliette in lavatrice quando suonano alla porta, faccio scattare il portone dopo aver detto il piano al citofono e finisco di mettere i vestiti a lavare appena in tempo per farmi trovare davanti alla porta dai due occhi più belli che io conosco.
« Ciao… » Tom si guarda intorno mentre si avvicina ad abbracciarmi, mi sento un po’ in tensione e anche in imbarazzo combattendo fra la voglia di baciarlo e la necessità di capire se è quello che vuole anche lui.  « E così…È qui che vivi? »
« Già…da poco…devo ancora sistemarla come vorrei… » Affermo guardando il mio salotto poi decido di dirigermi in cucina. « Posso offrirti qualcosa da bere? »
« No, grazie » Lui mi parla dal salotto mentre continua a studiare la stanza, io mi verso un bicchier d’acqua e sto bevendo quando mi raggiunge.
« Mi piace la foto che hai deciso di incorniciare e appendere al muro sopra la tv…E’ un bel tramonto »Sorrido e sto per dirgli che è una foto che ho scattato un paio di anni in Australia, ma lui indica il mio frigo. « Quella non  me l’hai data quando mi hai portato le foto a Londra… » Mi giro guardando il frigo seguendo il suo dito e guardo la foto di lui e Robert, lui si avvicina e la stacca delicatamente dalla calamita « E’ carina…la voglio »
« Te ne farò una copia se proprio ti piace tanto… » Faccio per riprenderla, ma lui la sposta dalla mia presa.
« Mi prendo questa grazie »
« Ma quella è mia! » Faccio per riprenderla ma lui la porta sopra la testa, decisamente fuori dalla mia portata « Dai…Tom!! »
Lui ride e mentre sto ancora lottando per afferrare la foto mi ruba un bacio a fior di labbra che mi lascia per un attimo ferma sul posto. I nostri sguardi si incontrano e della foto non mi importa più niente, mi avvicino a lui e lo bacio di nuovo. Ancora devo capire come faccio già ad essere completamente assuefatta alle sue labbra contro le mie e alla sua lingua che gioca con la mia mentre sento le sue mani percorrermi la schiena. Sento la fotografia aderire sul mio fianco destro e sorrido mentre gli mordo il labbro inferiore.
« La fotografia…puoi appoggiarla sul bancone… »
Sposta la testa leggermente spiando da dietro la mia spalla dove si trova il bancone e appoggia la foto sulla superficie di legno continuando a cingermi con la mano libera.
Quando riesce nell’operazione appoggia di nuovo la mano sulla mia schiena e posa le labbra dietro il lobo del mio orecchio sinistro.

Sento i brividi salirmi lungo la spina dorsale mentre anche io lo bacio sul collo. Le sue mani si muovono lungo il bordo della mia maglietta mentre le mie si stringono sulla superficie della sua giacca di pelle. Le sue labbra si spostano lungo il mio collo mentre il mio corpo aderisce al suo spinto dalle sue mani che adesso aderiscano alla pelle della mia schiena sostituendo il cotone della maglia. Torno a cercare le sue labbra con le mie mentre sposto le mie mani sulla zip del suo giubbotto, abbassandola con decisione. Lui mi sorride mentre gliela sfilo con decisione e torno a baciarlo mentre la lascio cadere sul pavimento. Lui mi solleva leggermente di terra mentre gioca con il bordo della mia maglietta e di conseguenza anche dei jeans facendomi impazzire, ma d’altronde credo di stare facendo la stessa cosa passando le mani sul suo petto al di sotto della sua maglia senza toglierla. Lo sento che mi vuole almeno tanto quanto io voglio lui.
Il mio telefono inizia a squillare e ci immobilizziamo.

Io con le mani sul suo petto e lui che continua a muovere lentamente le dita lungo i miei fianchi, sospiro afferrando il cellulare e rispondendo.

« Pronto? » Rispondo e cerco di allontanare Tom che nonostante sia al telefono mi sta baciando il collo mentre mi è alle spalle.

« Ehy Alex! Ti ricordi di me? » Ehm… no! E adesso tirerò un pestone a Tom se non la smette di torturarmi così! « Sono Charlotte. Ci siamo incontrate alla premiere. »
Ahn!! Ecco chi è!!
« Ciao Charlotte!! » Mi giro verso Tom guardandolo male e lui solleva le mani al cielo. « Come stai? »

« Io benone, tu? » Mi chiede e sto per risponderle che sto benone anche io, poi aggiunge « Ti sento leggermente affannata »
« Ehm… » Guardo Tom mentre mi sento avvampare le guance. « Sto benissimo » Lui sorride soddisfatto e gli do le spalle cercando di concentrarmi sulla ragazza al telefono. « Qual buon vento ti ha portata a telefonarmi? »

«Ehm... mah niente in particolare, volevo salutarti, sapere come va...» Indugia qualche secondo, ma si sente che sta per dire qualcos'altro. «...e per sapere se, casualmente, tu, sempre per caso, avessi, non so, avuto notizie di... ehm... Chris... per sentito dire, cioè... è vivo? » Aggrotto la fronte. E per un attimo penso che Chris è sempre nel mezzo a rompere le scatole.
« Credo che sia vivo, ma anche io non lo sento da un bel po’… » Poi mi azzardo a chiedere « Che ha combinato quel deficiente? » Tom si sposta guardandomi sorpreso e poso una mano sul telefono prima di parlargli. « E’ quella ragazza che ho conosciuto ad Hollywood »
« L’ha chiamata Chris? » Guardo lui perplessa e credo che mi manchi un passaggio. Ad ogni modo ripeto la stessa domanda che Tom ha fatto a me a lei.
« Ti ha chiamata? Siete usciti ed è sparito quell’ imbecille? » Dico sentendomi montare la rabbia addosso. Questa povera ragazza era tanto carina e lui le avrà spezzato il cuore…E tutto per colpa mia, mi siedo affranta sul divano mentre Tom continua a guardarmi curioso.
« Ehm veramente non mi ha mai chiamata… » Ammette lei al telefono ed io sollevo un sopracciglio. Questo è strano. « Non che mi aspettassi chissà cosa, ma insomma il numero ce lo siamo scambiati… »
« Uhm… » Rimugino fra me e me, poi sorrido al telefono. « Ascolta io Chris dovrei vederlo per la premiere di The Avengers che si terrà qui a NY fra qualche giorno, vuoi che ci parli o passi direttamente?  »
Lei resta un attimo in silenzio e poi afferma.
« No, no…Figurati lascia perdere. Scusa se ti ho disturbata. Ci sentiamo »
E riattacca. Osservo il telefono per mezzo minuto e poi mi volto verso Tom.
« Che avete combinato tu e Chris a quella povera ragazza? »
« Io non le ho fatto proprio niente » Lo guardo scettica. « Verrai alla premiere, quindi? »
« Chissà perché ci credo poco… » Decido di ignorare la sua domanda. Ho dato per scontato di andare con lui, ma forse sono ancora in tempo a fare marcia indietro, se non vuole.
Lui mi guarda perplesso e poi sorride divertito.
« Ho solo aiutato Chris a rompere il ghiaccio…» Poi si fa serio. « E non hai risposto alla mia domanda » Lo guardo rimanendo in silenzio. « Verrai…con me? » Aggiunge a bassa voce e gli sorrido.
« Solo se mi spiegherai dettagliatamente questa storia mentre andiamo in ospedale » Gli dico prima di rubargli un bacio, lui riafferra la sua giacca aprendomi la porta.

«D’accordo, ma l’ha chiamata Chris o no? »

Salve.

Allora, vediamo un po’….Avete avuto il capitolo di solo Alex Pov, non riesco a capire se ne sono pienamente soddisfatta oppure no, quindi fatemi sapere la vostra opinione. È assolutamente importante per me sapere, mi va bene anche un “datti all’ippica” basta che vi fate vivi, o silenti lettori.

Tornando alla storia, Tom e Alex ce l’hanno fatta…Adesso dovranno affrontare Iz e Robert, soprattutto Alex che è stata molto più dura con entrambi.

Con questo vi saluto al prossimo capitolo che sarà il penultimo. *sigh sob*

Baci

Cocchi

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Capitolo 23
*** No more masks and no more parts to play ***



 

Canzone del titolo che consiglio di ascoltare: http://www.youtube.com/watch?v=hj50BVJ8p9Y

 

 

[IZ POV]

« Ehy Iz! » 
Sento Rob chiamarmi dal salotto, finisco di asciugarmi il viso e lo raggiungo trovandolo che guardo sorridente il cellulare. « È nata Taylor! La seconda figlia di Zoe! Mi ha appena mandato un messaggio proprio lei e ci ha invitato ad andare a trovarla all'ospedale »
Rimango un attimo interdetta e quando collego il nome Zoe alla sorella di Alexis realizzo che andare là potrebbe voler dire rivedere anche Alex. La cosa mi mette un po' ansia ma è ciò che cerco di fare da quando ci siamo viste l'ultima volta a Hollywood.
« Si! Che carina! »
« Così conoscerai anche la piccola Hayleen, è dolcissima vedrai, ti piacerà »
Sorrido intenerita dal suo sguardo mentre pensa a quella bambina; mi sento un po' fuori luogo in realtà perché lui conosce tutti e io invece no, ma sono comunque felice di questa opportunità.
Così ci rechiamo all'ospedale ed io sono letteralmente agitata, sia perché mi piacciono i neonati e non vedo l'ora di vedere la piccola nuova arrivata, sia perché spero di poter vedere Alex. Robert ride ogni volta che mi guarda e appena usciamo dall'ascensore mi abbraccia e attraversiamo il corridoio cercando la stanza indicataci dall'infermiera alla reception, appena trovata ci affacciamo dentro e rimango sorpresa, ma non per la bellissima bimba che Zoe tiene tra le braccia, ma perché nella stanza c'è anche Tom e giuro che stava abbracciando Alex da dietro prima che lei si spostasse al nostro arrivo.
« Robert! » Zoe rompe il ghiaccio prendendo l'attenzione dell'uomo al mio fianco che mi lascia per andare a salutare la mamma e Taylor.

Io resto paralizzata al mio posto non sapendo né che fare né che pensare, Alex tiene lo sguardo fisso sulla sua seconda nipotina mentre Tom mi guarda e mi sembra leggermente imbarazzato. 
« Zoe ti presento Elizabeth...» la voce di Robert mi distrae dai miei pensieri e sorrido a Zoe che mi guarda anche lei sorridente
« Sono felice di conoscerti finalmente » Mi dice sorridendo a sua volta
« Anche io sono felice di conoscerti e...complimenti Taylor è bellissima »
Mi avvicino al letto per dare un bacio a Zoe e guardare da vicino la piccola.
« ZIO!! » Una voce squillante mi fa quasi prendere un colpo e per un attimo non capisco da dove sia venuta, perché dalla porta è entrato un uomo che non è sicuramente la fonte originaria, finché non vedo una bambina abbracciata alla gamba di Robert.
« Piccola peste! » Robert la prende in braccio scatenando le sue risate. « Hayleen ti presento una amica mia e della zia Alex » Si gira verso di me sorridendo « Lei è Izzy »
« Ehm...ciao Hayleen » Lo so sono un disastro con i bambini. Mi piacciono tantissimo ma non so mai come comportarmi, al contrario di Robert. La piccola mi saluta sorridente e poi mi sorprende chiedendo di andare in braccio a Tom. Robert gliela passa.
« Zia » Dice rivolgendosi ad Alex, mentre stringe il collo di Tom. « Lei è la tua amica delle foto, vero? » 
Alex sembra sorpresa quanto me prima di accennare un sorriso « Si tesoro, è lei... »
« Bene ora ci siamo tutti allora, piacere Elizabeth, io sono David. Il marito di Zoe. » L’uomo che era entrato prima nella stanza mi porge una mano, mentre posa l’altra sulla spalla di Rob.
« Chiamami pure Iz o Izzy...piacere mio comunque » Gli sorrido stringendogli la mano.
« Bene...io faccio un salto al bar » Alex esce dalla stanza senza dire altro.

 

[ALEX POV]

 

Nonostante voglia un bene pazzesco a mia sorella stavolta la strozzerò con le mie stesse mani! Quale parte del non voglio più avere niente a che fare con Robert ed Elizabeth dopo quello che hanno fatto a me e Tom non gli è arriv...Tom!
Il suo pensiero mi colpisce in pieno.

Porca puttana!
L'ho lasciato lì da solo...
E ti sei anche allontanata dal suo abbraccio appena hai visto entrare Elizabeth.
Mi passo una mano davanti agli occhi mentre inizio a darmi della deficiente.

Ma si può essere più imbecilli di così?! Eri felice fino a cinque minuti fa. Trovami una buona motivazione per essere scappata in quel modo. Aveva ragione Robert quando ti ha detto che scappi, lo hai fatto con lui e lo stai rifacendo adesso.
Mi sposto verso la macchinetta del caffè e digito i pulsanti per un espresso mentre colpisco più volte il pavimento con la punta del piede destro.
Il pensiero torna su Tom, mi sento uno schifo per come mi sono comportata...Ottimo inizio.
Prendo il bicchierino dalla macchinetta e comincio a girare il liquido nero.

Mi piace Tom, più di quanto sia disposta ad ammettere o a comprendere. Mi piace essere coccolata da lui e mi piace averlo accanto. Ma quand' è che queste cose ci hanno portato a provare qualcosa di più che un'amicizia? E poi che cosa mi prende?! Cos'è quello che provo? Non è semplice attrazione fisica, anche se...Per un attimo mi torna in mente quando l'ho svegliato questa mattina o quello che sicuramente avremmo fatto sul divano di casa mia se non mi avesse chiamata Charlotte. Mi ritornano in mente le parole che ho rivolto a Christopher a Novembre. Avrei smesso la mia astinenza con qualcuno che amavo…E qualche ora fa…
Sono innamorata di Tom. La chiarezza di quel pensiero mi fa girare la testa. Sono innamorata di quel ragazzo da non so nemmeno io quanto e stavo scappando da lui per una questione di puro e semplice orgoglio.
Butto il bicchierino di caffè e torno sui miei passi. Era questo che diceva David stamattina ed è questo quello che voglio. Stare con lui nonostante quello che possano pensare gli altri. Io voglio lui e non scapperò stavolta. Proprio come mi aveva consigliato Chris.
Giro l’angolo per trovare Tom abbracciato e sorridente ad Elizabeth e mi sento come se mi avessero appena tirato un pugno alla bocca dello stomaco.

Non che mi infastidisca la scena che vedo, ma è come se qualcuno mi avesse appena sbattuto in faccia tutta la mia stupidità degli ultimi giorni.

Giorni? Mesi vorrai dire…

Chiarire ora con Iz, sarebbe da ipocriti, ma continuare a tenerle il muso quando anche io desidero il suo ex è qualcosa di stupido. Thomas è molto più maturo di me, nonostante sia stato ferito è lì che la abbraccia, con Robert si intrattiene tranquillamente. Sono io l’infantile, ma adesso si cambia.
Li continuo a guardare in silenzio fino a che lui non si accorge della mia presenza e si allontana da lei sorridendo.
« Tutto bene ? » Mi chiede e io annuisco.
« Sono andata a prendermi un caffè »

Ed è la verità.
Robert esce a sua volta nel corridoio, si mette in mezzo ad Iz e Tom e sorridendo chiede:
« State tenendo una riunione qui fuori? » Poi si volta verso Tom. « Vieni all’incontro oggi pomeriggio? » Vedo Tom battersi una mano sulla fronte. « L’avevi dimenticato? Non è da te… »
« Ho avuto altri pensieri » Mi dà un’occhiata veloce e poi torna a guardare Robert. « A che ora sarà? »
« Alle 3.30 alla sede della radio…Dato che sono le una passate, perché non andiamo insieme io e te » Gli propone Robert.
« Ero venuto con Alexis, non so… » Inizia a rispondere Tom ed io lo interrompo.
« Vai pure…Io resto con mia sorella un altro po’»Lui mi guarda sorpreso e poi annuisce poco convinto. « Ci sentiamo dopo » Aggiungo cercando di rimanere sul vago, ma per fargli capire che va tutto bene. Lui annuisce, credo che abbia capito.
« Alex, ci vediamo alla premiere? » Cavolo. « Non farti pregare, dai…sarà l’ultima… »
« Sì, lo so…» Annuisco più a me stessa che a lui. « A tal proposito, volevo parlare con te… » Dico seria ad Elizabeth, lei sgrana gli occhi, ma annuisce.

« Bene, noi andiamo » Rob si avvicina, mi passa una mano sulla spalla e bacia Iz sulla fronte. Mi sento a disagio, non tanto per quel gesto, ma perché vorrei anche io il mio saluto da Tom, lo guardo di sottecchi e lui abbozza un sorriso.
Mi accontento di un abbraccio un po’ più prolungato e poi li guardo allontanarsi.


[Iz pov]

 

Osservo le schiene di Rob e Tom allontanarsi da noi mentre avverto la tensione che aumenta nel corridoio. Alexis mi ha colta di sorpresa dicendomi che voleva parlare con me, ma è esattamente quello che volevo. Rimaniamo entrambe a fissare i due che si allontanano e anche quando voltano l'angolo restiamo in silenzio con gli sguardi vaghi, sicuramente stiamo entrambe pensando “e ora che dico? Come comincio?”. L'idea che entrambe stiamo lì a farci gli stessi problemi mi fa sorridere. Esternare una piccola risata mi aiuta a sentire meno la tensione e finalmente incrocio gli occhi con Alex che adesso mi guarda curiosa.

« Scusa...anche tu stavi pensando a cosa dire, vero? »  Dal suo sguardo sorpreso capisco che ho ragione e infatti anche lei si lascia scappare un sorriso imbarazzato.

« Già...senti Izzy- »

« Aspetta Alex. Ti prego fa parlare prima me » Faccio una pausa finché lei non mi fa cenno con la testa. « Mi dispiace. Mi dispiace che non ho avuto il coraggio di parlarti dei miei sentimenti prima che accadesse tutto quel che è successo. È solo che credevo di poter resistere, che prima o poi mi sarebbe passata...credevo fosse solo suggestione o soltanto una fissa. Non volevo ferirti » Vorrei aggiungere qualcos'altro, ma mi mancano le parole...perciò la osservo nel tentativo di capire in anticipo la sua reazione.

« Lo so che non volevi ferirmi. Ed io...ho reagito male » mi dice senza nascondere un po' di imbarazzo.

Rimango sinceramente sorpresa dalla sua risposta, tanto che non dico niente e continuo ad ascoltarla.

« Mi dispiace per averti tirato quel ceffone...non è da me alzare le mani »

« Me lo sono meritato Alexis » Le rispondo convinta.

« No. Tu e Robert avete il diritto di...volervi bene. Non è più il mio compagno. Solo non me lo aspettavo e...sì, avrei voluto che tu me ne avessi parlato prima. Non dico che l'avrei presa bene e vi avrei dato la mia benedizione, anche se non ne avete certo bisogno, ma non mi sarei opposta... »

« Lo so. Ma non capivo quello che provavo e l'idea di parlare con te di come mi sentivo con lui...mi faceva stare male, mi sentivo sbagliata »

« Lo capisco » Mi confessa guardandosi le mani. La osservo stupita da questa sua ultima affermazione, anche se lentamente una folle idea si insinua nella mia testa.

« Senti Izzy... » Prima di parlare ha preso un respiro profondo e si vede benissimo che è imbarazzata e in difficoltà.

Le mie labbra si separano un po' e porto una mano in avanti per fermarla. « Aspetta un attimo » Le dico. Lei mi guarda curiosa e per un attimo mi sembra che sia intimorita dalla mia faccia sorpresa di chi sta realizzando qualcosa.

« Non dirmi che... »

Lei si morde il labbro inferiore, mentre io invece mi sento invadere da una sensazione strana e vorrei scoppiare a ridere.

« Tom! » Riesco solo a pronunciare il suo nome, ma il suo sguardo mi dice che ho ragione. Scoppio a ridere tenendomi la pancia. Alex è palesemente confusa, non capisce se sono isterica, pazza o se la sto prendendo in giro. Rido per un bel po' finché non mi appoggio al muro e cerco di riprendere fiato. « Tu e Tom » Questa volta lo dico tranquillamente, anche se ho ancora il sorriso stampato in faccia.

« Come l'hai capito? » Alex è frastornata.

« Bèh...altrimenti come potresti capirmi? E poi...voi due eravate abbracciati un attimo prima che arrivassimo noi. Inoltre conosco Tom e ho notato come ti guarda...e come te guardi lui di conseguenza. All'inizio non ci ho fatto molto caso... »

Alex sembra analizzare le mie parole. Ancora è incredula che io l'abbia anticipata.

« Perché tutti capiscono le cose prima di me? » sussurra leggermente frustrata.

Mi sento pervadere da una forte sensazione di euforia e colgo l'occasione per abbracciarla di slancio. « Sarei veramente felice se voi due stesse insieme » Le dico senza allontanarmi. Lei ricambia finalmente l'abbraccio. « Dici sul serio? »

Mi allontano così da guardarla negli occhi. « Alex sarebbe stupendo...te sei una persona fantastica e ti meriti un uomo come Tom. Così come lui merita te. Ti ricordi quel che ti dissi quando vi “paparazzarono” alla première di Londra? »

« “Sarei più felice se accadesse con te che con una stronza qualunque” » Risponde prontamente, sorprendendomi anche con la precisione con cui si ricorda le mie parole.

« Esatto. Ed è vero » Rimaniamo entrambe in silenzio a guardarci, continuo a sorridere perché tutto mi sembra così assurdo ma allo stesso tempo fantastico.

« Chi l'avrebbe mai detto èh » Mi dice Alex interpretando i miei pensieri.

« Già » Riprendo a ridere anche se con calma e questa volta Alex mi fa compagnia. « Quindi ci sarai davvero alla première » Le faccio notare.

« Sì...credo che ci sarò...veramente »

« Saranno contenti i paparazzi... »

« Andranno in estasi »

Torniamo ad abbracciarci ridendo. Finalmente dopo tanti mesi sento di potermi sentire felice fino infondo, senza paure, senza dubbi, senza segreti.

« Zia... » Una piccola voce timida, ma squillante, interrompe il nostro abbraccio. Ci voltiamo e Hayleen si avvicina ad Alex, mentre continua a studiarmi con lo sguardo.

« Ehy piccola! Dimmi » Alexis prende in collo la nipote e questa finalmente si rivolge a lei anche con lo sguardo. « Dov'è lo zio Tom? E lo zio Robert? »

Alex le sorride mentre le sistema un ciuffo ribelle. « Lo zio Tom e lo zio Robert sono dovuti andare via per una cosa di lavoro...ma li rivedrai presto non ti preoccupare »

« Presto quanto? Ora? » Chiede la piccola giocherellando con la collana di sua zia.

« No, tesoro. Tom forse lo vedrai domani...torniamo qui dalla piccola Taylor, va bene? »

« Mh...e lo zio Rob? »

Alex sorride leggermente in difficoltà. Quando i bambini partono a fare domande, effettivamente, riescono sempre a metterti in difficoltà.

« Tranquilla Hayleen, anche noi torneremo a trovarvi. Sai che Robert mi parla tantissimo di te? »

Intervengo in aiuto ad Alex, anche se mi sento un po' a disagio.

« Davvero? » Mi chiede la piccola guardandomi con occhi entusiasti.

Quant'è dolce! Mi ha già totalmente conquistata.

« Sì, promesso » Rispondo portandomi una mano sul cuore.

Piano piano riesco a sciogliermi un po' anche con Hayleen, grazie ad Alexis che mi dispensa qualche consiglio di tanto in tanto. Ma è la ritrovata complicità con la mia amica che mi rende più felice e più spontanea, sento di essermi liberata di un grosso peso e nel migliore dei modi!

 

***

 

La sera mi ero messa ad aspettare Rob mentre guardavo un telefilm già visto e rivisto. Tant'è che mi sono addormentata dopo cinque minuti e mi sono risvegliata nel mio letto al suo fianco.

Mi volto verso di lui, così che posso osservarlo comodamente. Mentre mi godo ogni suo particolare, mi rendo conto di essere pervasa da una particolare sensazione, direi di benessere. Sicuramente è positiva. Mi concentro su di essa e finalmente realizzo che l'aver risolto i miei problemi con Tom e soprattutto con Alexis mi fa sentire veramente libera di provare questo...caos di emozioni che mi travolgono quando guardo o penso all'uomo al mio fianco. Ovvero sempre.

Presa dall'entusiasmo poso le mie labbra sulle sue svegliandolo.

« Ehy...buongiorno piccola disturbatrice » Mormora con la voce ancora tutta impastata.

« Ciao » Rispondo divertita. Lui mi guarda curioso aprendo del tutto gli occhi.

« Che ti sei fumata? » Mi chiede dopo averci riflettuto su un attimo.

Sorrido appoggiandomi sul braccio destro. « Niente »

« Sicura? »

« Sì, perché? »

« Non sei normale. Mi svegli senza motivo e mi dici “ciao” con quel mega sorriso sulla faccia...o hai fumato qualcosa o mi hai sognato nudo per tutta la notte » Risponde, il suo tono di voce diventa malizioso quando pronuncia le ultime parole.

« Può darsi che ti abbia sognato nudo per tutta la notte...non mi dispiacerebbe affatto, anche se guardarti e basta sarebbe una tortura » Rispondo sfidandolo, ma prima che possa controbattere continuo. « Ma, in realtà, sono felice perché devo raccontarti una cosa... »

Lui sorride e mi guarda con interesse. « Cosa? »

« Due cose. Primo: ho risolto con Alexis » Comincio sfoggiando un sorriso a 32 denti.

« Ne ero sicuro, sono molto felice » Mi risponde sorridendo a sua volta con vero entusiasmo.

« E...secondo: Alexis e Tom stanno insieme! » dico tutto d'un fiato.

Per un attimo mi pento di averglielo detto ed ho paura della sua reazione. E se questo scatenasse la sua gelosia facendolo ricredere su quello che prova per me?!

Panico.

Mi sono fregata da sola. I miei pensieri partono in sesta figurandosi il peggior scenario possibile. AAALT! Iz! Ferma. Riporta indietro le lancette e torna al presente, esattamente a due nanosecondi dopo che hai detto a Robert di Alex e Tom. Ok, ci siamo. Play.

Osservo i suoi occhi spalancarsi per lo stupore, mentre gli angoli della bocca si allargano lentamente. Comincia a ridere. « Sul serio?! » Mi chiede.

« Già » Rispondo ancora non del tutto convinta.

« È...fantastico! » Esclama.

Lo guardo con sollievo e penso che sono stata una scema per essermi fatta un film talmente stupido e totalmente inutile prima ancora della sua reazione.

Lui mi guarda sorridendo. Si tira su appoggiandosi sul fianco sinistro, così che il lenzuolo scopre il suo petto nudo.

Ma lo fa apposta? Lo fa apposta. Non v'è dubbio.

« Sarai anche entusiasta per Alex e Tom, ma stanotte mi hai sognato nudo tutto il tempo. E ora hai voglia di fare sesso con me » Mi dice con voce provocante, mordendosi il labbro inferiore. Lo sa benissimo che mi manda fuori di testa quando lo fa!

« No. Non è vero » affermo voltandomi e coprendomi il volto con la coperta. Resto immobile per un po' ascoltando i suoi movimenti, ma è talmente rapido o silenzioso che sobbalzo quando le sue labbra sfiorano il mio orecchio.

« Sì, che è vero » sussurra provocandomi un brivido multiplo lungo la schiena.

Bèh...quel che succede dopo lo potete immaginare benissimo, i dettagli li tengo per me!

 

 

[Alex Pov]

 

Arrivo davanti alla sua camera e prima di bussare prendo un grosso respiro poi batto il pugno contro la superficie di legno. Sento dei passi avvicinarsi e poi i miei occhi incontrano i suoi sorpresi.
« Ehy...» Dice con un sorriso. « Che ci fai qui? » Si sposta facendomi entrare e chiude la porta alle sue spalle.

Mi guardo intorno, la valigia è aperta in mezzo alla stanza, al suo interno in bella mostra c'è un piccolo Kermit vestito da Loki
« Passavo per caso...» Dico distrattamente mentre prendo il ranocchio in mano e poi lo avvicino al viso sorridendo verso di lui. « Ma è una cosa carinissima!!! »
Lui si avvicina e lo prende con cura dalle mie mani. « Me l'ha regalato una fan a Roma »
« È adorabile, lo voglio anche io!!! » Dico presa dall'entusiasmo.
« Eh, no! » Mi dice divertito. « È unico nel suo genere » Aggrotto la fronte perplessa e lui si spiega. « L'ha fatto la ragazza, quindi non ce ne sono altri. »
Apro la bocca sorpresa mentre lui sorride al Kermit e lo appoggia su una poltrona con cura.
« Wow... » Dico ancora sbalordita. « Hai delle fans così dolci e amorevoli...» Affermo mentre lui annuisce fiero. « Sarà difficile tenerti tutto per me »
Lui sorride dolcemente mentre mi raggiunge sul bordo del letto.
« Non credo che per te possa essere così difficile...» Dice con un filo di voce prima di posare le labbra sulla pelle del mio collo. Sento i brividi salirmi lungo la schiena e mi sforzo di ritrovare il filo del discorso anche se le mani di Tom che si muovono lungo la schiena sotto la mia maglietta non sono molto di aiuto. 
« Ho parlato con Iz...» Lui mugola facendomi capire che mi sta ascoltando anche se è concentrato a torturarmi il lobo dell'orecchio sinistro. Cerco di riprendere fiato mentre la sua lingua percorre la linea del mio collo e si spinge sulla scollatura della camicia.
« Thomas...» Cerco di suonare autoritaria, ma ne esce fuori un lamento mentre lui solleva il volto guardandomi negli occhi. Per un attimo sono sorpresa si aver ottenuto la sua attenzione, poi sento le sue mani iniziare a sganciare i bottoni della camicia...Istintivamente faccio un mezzo sorriso.
« Hai circa...» Sposta lo sguardo verso la camicia e conta. « Il tempo di sganciare sette bottoni...» Poi sorride sbruffone guardandomi negli occhi. « …Sei »
Per un attimo penso alla possibilità di rimanere in silenzio mentre lui sussurra un "Cinque". Scuoto la testa e parlo il più velocemente possibile . « Mi ero preparata tutto un discorso, ma lei mi ha smontata in cinque... »
Dico con un sospiro mentre mi rendo conto che anche l'ultimo bottone della camicia è andato. I suoi occhi continuano a fissare i miei.
« Finisci questo discorso...» Dice mentre le sue dita percorrono il mio addome. « Sto facendo uno sforzo immane a non guardare...»
Trattengo a stento una risata alla sua faccia e mi avvicino a lui, lo vedo deglutire a fatica. « Le ho detto che ho capito e lei ha intuito subito che era grazie a te » Lui solleva un sopracciglio.« Grazie a quello che provo per te... »Specifico in leggero imbarazzo e lui mi bacia la punta del naso poi si sposta verso la bocca. « Non vuoi sapere se mi ha detto qualcosa, se approva o meno? » Gli chiedo tirandomi leggermente indietro, ma rimanendo a fior di labbra, lui scuote la testa ed unisce le sue labbra alle mie.
« Qualunque cosa abbia risposto...Io voglio te » Mi disarma con lo sguardo e non posso evitare di sorridere e tornare a baciarlo, ma lui si tira indietro spostando lo sguardo sul mio corpo aprendo di più la camicia. Sospira ed io rido mentre scuoto la testa.
« Ridi? » Mi guarda con aria di sfida e non faccio in tempo a rispondere che posa le mani sui miei fianchi e con un movimento rapido fa aderire la mia schiena alle lenzuola e si porta sopra di me, iniziando a farmi il solletico.
« Smettila!!! » Cerco di dimenarmi sotto di lui provando a sfuggire alla sua presa, ma fra le risate non riesco nei miei intenti. Sono in preda alle risate e col fiato corto quando decide di fermarsi, so che sarà la mia fine, ma alzo comunque un sopracciglio e gli chiedo: « Già stanco? »
Lui mi rivolge un sorriso sbruffone e mi guarda divertito, prima di abbassarsi su di me e strofinare il naso contro il mio.
« Pensavo di sfruttare le mie energie in un altro modo...» Sussurra contro le mie labbra prima di catturarle con le sue e bagnarle con la sua lingua. Increspo le labbra in un sorriso quando approfondisce il bacio facendo incontrare le nostre lingue. Sento qualcosa stringere all'altezza dello stomaco ed il cuore accelerare i battiti mentre lentamente lui abbandona le mie labbra e scende attraverso il collo, supera il reggiseno e torna a percorrere la mia pelle con la bocca, perdendo tempo intorno all'ombelico. I brividi salgono lungo la schiena insieme alle sue mani calde mentre io muovo le mie verso il bordo della sua maglietta grigia. Abbandona il mio corpo giusto il tempo per sollevarsi e permettermi di spogliarlo. Il sorriso che appare sul suo volto quando incontra i miei occhi è qualcosa di indescrivibile, mi sollevo col busto mentre resto sotto di lui e comincio a baciarlo sul petto, mentre percorro la sua schiena con la punta delle dita partendo dal basso e salendo lentamente, sento la sua pelle d'oca sotto i polpastrelli. Rotoliamo di nuovo sul letto e stavolta lui è sotto di me, mi abbasso a baciarlo mentre con le mani gioco sul suo petto. Sento la sua voglia crescere e mi metto seduta sopra di lui che mi guarda per un attimo confuso prima di notare che ho portato le mani dietro la schiena. I suoi occhi cambiano espressione quando lascio scivolare il reggiseno lungo le braccia e poi sul pavimento ed il sorriso in cui si allargano le sue labbra rosse è unico. Mi sento la donna più sexy al mondo sotto il suo sguardo e anche la più amata quando unisce le labbra alle mie con dolcezza e passione prima di abbassarsi sul seno destro con la bocca mentre con la mano si concentra su quello sinistro. Mi aggrappo al suo collo mentre affondo le mani fra i suoi capelli corti e cerco di trattenere i gemiti. Lui continua a baciarmi passando da un seno all'altro oppure tornando a rapire le mie labbra con avidità. Muovo le mani lungo la sua schiena e scendo fino al bordo dei suoi pantaloni, mi allontano leggermente da lui per riuscire a sganciare il bottone dei suoi jeans e lui mi invita a spostarmi sul letto. Scendo dalle sue gambe continuando a cercare di togliergli i pantaloni, abbandona il mio corpo solo per aiutarmi nell'operazione e per compierla su di me. Quando anche i miei jeans si ritrovano sul pavimento lui torna sopra di me. Tortura le mie labbra con le sue abbandonandole solo per spostare il tormento al seno o quando sono io a percorrere il suo petto con la mia bocca. I nostri respiri si mescolano mentre le mie mani percorrono il suo corpo, scoprendolo e leggendolo come un libro dal quale non riesci a staccarti. Lui fa altrettanto, le sue dita sembrano suonare una melodia nuova e coinvolgente sul mio corpo. Mi bacia dolcemente sulle labbra e struscia il naso contro il mio.
« Dove sono i miei pantaloni? » Mi chiede a fior di labbra e mi sciolgo ancora di più al suo sussurro affannato. Poi collego il cervello e invece di chiedergli che cosa se ne fa dei pantaloni avvicino la bocca al suo orecchio.
« Se vuoi...Ehm...» Sono in imbarazzo e non riesco a parlare coerentemente, lui mi guarda confuso. « Possiamo farne a meno ecco...» Cerco di spiegarmi cercando di fuggire ai suoi occhi, mi sento più nuda di quello che già non sono. Prendo fiato e finalmente mi decido a guardarlo negli occhi, cercando di comunicare con quelli il mio pensiero. « Io...» Provo a spiegarmi, ma lui blocca le mie parole sulle sue labbra.
« Sei terribilmente bella » Mi dice ancora a fior di labbra. Non posso fare a meno di sorridere, ma mi sforzo do aggiungere.
« Ma questo non c'entra niente con quello che stavo cercando di dire...»
Lui sorride e torna a baciarmi con dolcezza.
« Quello che hai farfugliato...» Afferma con un mezzo sorriso mentre mi sposta i capelli dietro ad un orecchio. « È una delle cose più carine che potessi cercare di dire » Lo guardo sorpresa e lui aggiunge contro le mie labbra. « Significa che ti fidi di me » Cattura le mie labbra con le sue quando sposta le dita sul mio addome seguendo il bordo di pizzo con la punta delle dita, affondo le unghie nella sua schiena a quel contatto. Ritorno a percorrere il suo petto con la bocca, assaporandolo, mentre con le mani gli sfilo i boxer, mi mordo il labbro inferiore quando lo aiuto a scivolare in me.
« Fallo mordere a me...» Sussurra avvicinando  il suo volto al mio, passo le mani fra i suoi capelli, inarcando la schiena sotto i suoi baci e le sue spinte. Mi rendo conto che era da molto che desideravo di sentirmi così, di sentirmi amata completamente e di sentirmi sua, c'è qualcosa nei suoi baci e nei suoi gesti che mi dice che non è solo sesso. Mi lascio sfuggire un gemito prima che lui catturi di nuovo le mie labbra con la bocca, accompagno i suoi movimenti con il bacino quando aumenta leggermente il ritmo. Se ho mai avuto un'idea sul fare l'amore lentamente e appassionatamente quello che stiamo facendo adesso è l'esatta definizione. Incrocia le dita delle mani alle mie quando raggiunge l'apice del piacere e spinge un’ ultima volta facendolo raggiungere anche a me.
Sento i suoi muscoli rilassarsi mentre appoggia la fronte contro la mia, mi volto a guardarlo e lui sorride contro le mie labbra.
Resterei ad ore intere in questo letto a farmi coccolare, a baciarlo, a parlare, a ridere e a fare l’amore ed è esattamente quello che facciamo, e non potrei chiedere di meglio.

Ed eccoci qua.

Siamo giunti al penultimo capitolo. Complimenti a voi tutti che siete giunti fin quaggiù insieme a noi.

Speriamo con tutto il cuore di non aver deluso nessuno e di aver trasmesso il divertimento che abbiamo provato noi a strutture e pianificare questa storia.

L’ultimo capitolo arriverà non so quando perché dobbiamo ancora scriverlo (ebbene sì, ce lo siamo lasciate lì fino in fondo xD), ma arriverà in tempi decenti spero.

Piccole annotazioni per l’ultimo Alex Pov, è stata dura..dura…dura come hiddlestoner scrivere una cosa del genere (fate finta di credermi, almeno) Scherzi a parte…Oltre agli attacchi cardiaci che ho rischiato mentre scrivevo, volevo soffermarmi su un dettaglio stra importante:

Il Kermit-Loki.

È un omaggio ovviamente a ladysephiroth (ti chiamo così, cara ;) ) che non solo è una ragazza adorabile che son felice di conoscere piano piano, ma è la mia personale eroina per aver sul serio fatto a mano quello spettacolo di pupazzo. ( che possono imitare quanto vogliono ma non sarà mai uguale all’originale). Much Love…Non so se a Thomas ha detto che è un’opera rara ed unica, ho preferito qui farglielo sapere, se ne è sul serio a conoscenza sono fatti fra lui e lei.  xD L’unica cosa che so è che lui lo ha adorato ( Come poteva altrimenti?).

Questo è per chi non sapesse di che cavolo sto parlando: http://24.media.tumblr.com/tumblr_m2wak1390J1qd5zkno1_500.jpg

Ad ogni modo…andando al succo: Grazie Lady, grazie di tutto ;)

 

Con questo vi saluto, spero solo di vedervi più numerosi per il gran finale ;)

Un abbraccio.

Cocchi & Nihal

 

 

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Capitolo 24
*** All Good Things (Come To An End) ***



[Alexis POV]

 

Londra, 1 Maggio 2015

 

Giocherello con la gonna lunghissima del vestito Armani che indosso. Incastonato di gioielli, splende addosso a me distraendomi parzialmente dai miei pensieri anche se mi rilassa con scarsi risultati. Spero solo che la serata passi velocemente.

« Andrà tutto bene» Annuisco concentrandomi con fin troppo interesse su un gioiello luccicante del corpetto, le sue dita si posano sotto il mio mento e mi costringono ad incontrare i suoi occhi chiari e profondi.

Sorride, per istinto mi raggomitolo fra le sue braccia fregandomene dei capelli legati in una crocchia, che dovrebbe rimanere integra per tutta la serata e mi permetto di mugolare contro la sua camicia bianca.

Una bambina in cerca di attenzioni, ecco come mi sento. Lui mi carezza la schiena. Dolce, come sempre. «Mancano anche a me, sai?»

«Sei più abituato» Rispondo contro il suo petto e lui sghignazza.

«Anche se sono stato un paio di settimane senza vedervi per lavoro, non vuol dire che non mi siate mancati.» Finalmente sollevo il volto verso il suo e poso le labbra sul suo mento, macchiandolo di rossetto. Sorrido mentre cerco di togliere la traccia con la punta del pollice.

«Sono una madre degenere ad averli lasciati a mia e tua sorella.» Affermo ripensando all’accoppiata pazzesca che si sono rivelate Zoe ed Emma. Thomas scoppia a ridere, guadagnandosi una pacca sulla spalla.

«Sei assurda quando fai questi discorsi.» Afferma guardandomi divertito. «Sei una mamma eccezionale.» Annuisco poco convinta e lui mi afferra la faccia fra le mani. «Una volta tanto puoi anche metterti un vestito bellissimo e stare al mio fianco… - Si ferma un attimo per guardarmi in quel modo che mi fa sentire la donna più bella al mondo. – Altrimenti saresti una moglie degenere ed io dovrei trovarmi qualcun’altra con cui andar…» Non lo lascio finire nemmeno di parlare e gli pesto un piede.

 «Non oseresti» Lo minaccio e lui sorride un attimo prima di rubarmi un bacio a fior di labbra.

«Non ci penso nemmeno.»  Afferma baciandomi una tempia.

Lo amo. Amo lui e la sua capacità di riuscire a tranquillizzarmi in ogni situazione. E lo amo per essere assolutamente una delle cose più belle che mi sono capitate nella vita.

«Pensa al lato positivo – aggiunge spostando i baci dalla tempia alla guancia – Per una sera, niente pianti, pannolini… » In effetti non ha tutti i torti…

«Solo io e te…» afferma con un sussurro contro il mio collo.

«Dobbiamo per forza andare a questa première? » Lui sorride sulla mia pelle.

«L’abbiamo promesso a Chris, ricordi?» Annuisco leggermente contrariata. La macchina ferma la sua corsa e lui stringe la mia mano destra fra le sue.

«Meglio?» Chiede sinceramente interessato; annuisco nello stesso istante in cui le nostre portiere vengono aperte ed entrambi ci voltiamo verso di esse, per scendere inondati dalle urla dei fans.

Adoro il sorriso di Thomas in queste occasioni, sempre entusiasta, sempre allegro; mette il buon umore, allontana i cattivi pensieri e fa stare bene. Percorriamo una parte del red carpet insieme, la sua mano sulla vita, sorridiamo ai flash delle macchine fotografiche prima che lui raggiunga i suoi ammiratori. Lo osservo mentre sorride e parla cordiale con ognuno di loro.

Stiamo insieme da quasi tre anni, sposati da due e da cinque mesi, due settimane e quattro giorni genitori di due gemelli tremendi.

È tutta la mia vita. Sono tutta la mia esistenza. Mi sento come se non avessi vissuto per nient’altro se non questo. La vita con Thomas ogni singolo attimo speso insieme a lui, Lucas e Christina mi riempie di gioia.

«Stai sbavando.»

Chiudo gli occhi e sorrido mentre scuoto la testa.

«Non è assolutamente vero.» Rispondo prima di riaprire le palpebre e guardare il ragazzo davanti a me. «Vieni subito ad abbracciarmi!!» Lo rimprovero con un sorriso che va da orecchio ad orecchio e lui non se lo fa ripetere due volte. Annulla la distanza fra di noi e mi stritola in un abbraccio.

«Sei uno schianto!» Mi sussurra in un orecchio.

«Anche tu non sei male Cap…» Sorrido tornando a stringerlo per la vita. «Mi sei mancato in questi quattro mesi.»

«Tu invece non mi sei mancata per niente.» Afferma sollevando entrambe le sopracciglia.

«Sei solo?» Chiedo decidendo di ignorare la sua battuta di proposito.

«Ha preferito evitare di fare un viaggio così lungo…» Mi risponde guardando dritto davanti a sé.

«Verrò a trovarvi…» Affermo convinta.

«Abbandonerai la cara vecchia Europa per un ritorno alle origini? » Mi prende in giro.

«Se continui così, no» Lui sghignazza e sta per rispondermi quando veniamo interrotti dall’arrivo di Scarlett e successivamente di Jeremy e Mark.

Rivedere tutti quanti mi rende veramente felice. Quando ho deciso di trasferirmi a Londra con Tom ho temuto di perdere il contatto con tutti. Amici, parenti qualunque cosa che mi aveva fatta sentire a casa fino ad allora sarebbe stata ad un oceano di distanza. Ma fra i viaggi frequenti di tutta la mia famiglia e le continue chiamate, anche se all’inizio agli orari più assurdi per colpa del fuso, non è stato così difficile come pensavo.

«Devo dire che sono sollevato di vederti in forma – afferma Jeremy scambiandosi un’occhiata divertita con Chris – Eri una pancia enorme con le gambe.»

«Sei carino JR – Gli dico fingendomi offesa – Ti ricordo che avevo due bambini.»

«Due mini Hiddles» Afferma divertita Scarlett.

«La piccola però deve aver preso qualcosa anche da me.»

«Chris... – Lo guardo divertita mentre lui solleva un sopracciglio – Lo sai come nascono i bambini?»

«Sì, proprio per questo deve aver preso qualcosa da me» Afferma convinto.

«Aspetta e spera, Christopher.» Tom mi carezza la schiena mentre ci raggiunge e saluta gli altri. «Ti è già andata bene che non mi devi affrontare in questo film.»

«Disse quello che le prendeva sempre da tutti.» Sghignazza Mark abbracciando Tom.

«Questo è un colpo basso.» Risponde prima di tornare al mio fianco.

«Indovinate chi saranno gli ultimi ad arrivare?» Domanda retoricamente Scarlett.

«Vengono entrambi?» Chiedo sprizzando gioia da tutti i pori, mentre Jeremy annuisce.

 [Iz POV]

« Sembro una mongolfiera » Mi lamento a denti stretti mentre sorrido ai fotografi. Siamo appena arrivati sul red carpet ed una marea di flash ci stanno accecando, per mia fortuna Robert mi abbraccia tenendo a freno la mia ansia da giornalisti...sempre odiati.

« Sei stupenda invece » Mi guarda sorridendomi come poche volte, poi mi da un bacio tenendo la sua mano sulla mia pancia. Sì, lo fa per accontentare i fotografi, ma riesce comunque a farmi sorridere e sentire leggermente più a mio agio.

Riprendiamo il percorso mano nella mano soffermandoci ogni poco per metterci in posa o per soddisfare i fan di Rob; proprio mentre lui è impegnato a soddisfare le richieste di alcuni fan, guardo avanti e in lontananza vedo Alex assieme a Tom e gli altri. Fosse per me gli correrei incontro per salutarli, tra impegni vari non ci vediamo da almeno un mese! Anche se ci sentiamo spesso al telefono...

Non so perché un rapido flusso di ricordi mi invade il pensiero, cominciando dal nostro primo incontro, la premièr del primo film 'The Avengers', fino a quando siamo andati all'ospedale a conoscere Christina e Lucas...quest'ultimo pensiero in particolare mi fa sorridere tantissimo.

«Ridi da sola adesso? »

Mi volto di scatto colta di sopresa, ma appena vedo mio fratello non posso che abbracciarlo di slancio.

«Iz...anche io ti voglio bene, ma cominci ad essere ingombrante... » Si lamenta, pur sorridendomi. Appena lo libero dall'abbraccio mi accarezza il pancione sorridendo.

«Allora come sta il mio nipotino? » Domanda più alla mia pancia che a me.

«Bene. Fin troppo vivace ultimamente. »

«Finalmente un piccolo Thor in famiglia...» Mio fratello sorride mentre chiude gli occhi per immaginarsi il nipote nelle vesti di un Thor in miniatura.

«Non vorrei deluderti...ma è già prenotato come piccolo Iron Man. Ma a volte potremo vestirlo anche da piccolo Thor, non preoccuparti» Aggiungo vedendo la sua faccia sconvolta rattristirsi in un primo momento.

«Ok, credo che non ho altra scelta che accontentarmi» Mi da un bacio sulla guancia e, dopo che ho abbracciato e salutato anche Elsa, proseguono assieme la loro sfilata.

Poco dopo Robert mi raggiunge scusandosi per avermi fatto aspettare, ma fa parte del suo lavoro dare attenzione ai fan e ormai non mi da più tanto fastidio.

Quando finalmente raggiungiamo Alex e gli altri mi lancio, per quanto mi è permesso, verso la mia amica dedicandole l'abbraccio più lungo.

«Caspita Iz, sei davvero enorme! Quanto ti manca, un giorno?» Ironizza Evans osservando la mia pancia.

«Simpatico...no, dobbiamo aspettare ancora due mesi»

«E poi il piccolo Derek potrà finalmente giocare coi cuginetti Lucas e Christina» Sorride Tom abbracciandomi.

«Esatto! Come stanno i miei gemelli preferiti?»

«Benone!»

Sorrido a Tom ed inevitabilmente mi trovo a pensare a quante cose siano cambiate in...tre anni? Sì, tre anni fa stavo ancora assieme a Tom, non conoscevo Alex e Robert era soltanto il mio attore preferito. Poi il mio mondo si è capovolto quando e come meno me lo aspettavo; per non parlare poi di quando ho, finalmente presentato Robert ai miei genitori...ricordo bene che quella sera eravamo entrambi tesi come corde di violino, eppure mio padre si fece conquistare facilmente; il problema era mia madre. Sinceramente credo che, nonostante dopo un anno abbia ufficialmente accettato la nostra relazione, si sia arresa definitivamente soltanto quando le abbiamo comunicato che sarebbe diventata nuovamente nonna e per la prima volta l'ho vista abbracciare Robert con vero affetto.

<<Iz, vieni. Noi andiamo da questa parte, lasciamoli fare le foto del cast senza intrusi>> Alex mi sollecita a raggiungerla.

<> Mi sorride Robert accarezzandomi la pancia, poi mi guarda e mi da un leggero bacio sulle labbra sussurrandomi <>. Sento un piccolo tuffo al cuore, ancora non mi sono abituata a sentirglielo dire e credo proprio non mi stancherei mai. La prima volta che me lo ha detto è stato quando ho scoperto di essere incinta. Esatto, soltanto sette mesi fa, quindi dopo quasi due anni che stavamo insieme, anche se più volte siamo entrambi arrivati molto vicini a cedere a quelle due parole, ma per qualche strano motivo abbiamo resistito. Anche io sono riuscita a trattenermi finché non è stato lui a rompere questo tabù, sapevo che per lui era un passo importante e temevo che se le avessi dette per prima io, gli avrei in qualche modo fatto pressione e poi, in un certo senso, nel tempo è anche diventata una sfida a chi cedeva per primo. Ovviamente ho vinto io.

I miei fratelli sono entrambi entrati in società con me nella gestione degli alberghi; anche se in realtà abbiamo delegato altri a fare ciò che spetterebbe a noi, così possiamo dedicarci di più alle nostre famiglie e al nostro lavoro primario...loro come attori ed io, finalmente, come regista. Il mio primo lavoro ufficiale è già in programma, anche se per ora il piccolo Derek ha la priorità assoluta.

 

 

 

-> Nihal:

Eccoci qua! FINALMENTE alla fine! Questo capitolo è stato un parto xD Devo chiedere scusa a voi ed alla mia compare Cocchi per il ritardo col quale pubblichiamo questo cap, è unicamente colpa mia perché tra il poco tempo per colpa dell'università e la poca -pochissima- ispirazione…non concludevo mai la mia parte!!!

Anyway…. finalmente ci siamo riuscite! Sono entusiasta di questa storia, perché l'ho realizzata assieme alla mia grandissima amica che mi ha introdotto in questo magico mondo e perché penso davvero che il risultato finale sia ottimo. Certo, critiche ed elogi spettano a voi….ma A ME piace! xP

Peeeerciò….GRAZIE a chi legge e soprattuto a chi ha lasciato recensioni incoraggiandoci e regalandoci vere soddisfazioni!

Aspetta….ho anche altri due "grazie" speciali da aggiungere….

1) Grazie a Sara e alle daydreamers….per merito vostro ho migliorato molto il mio stile, sicuramente ci sono ancora errori, soprattutto dialettali =P tuttavia mi sono resa conto da sola dei piccoli/grandi progressi che ho fatto e ne sono molto soddisfatta! =*

2) Grazie Cocchi! Se questa storia è nata ed è venuta così bene…sono convinta che gran parte del merito è tuo! =*

 

Baci, Nihal (Iz! =D )

 

Cocchi:
Siamo arrivati alla fine. Se state leggendo vuol dire che ho trovato la forza di combattere contro l’editor di EFP ed ho spuntato la casella del completa nella descrizione della storia.

Quest’ultimo capitolo è rimasto così tanto tempo nel mio file word che adesso a rileggere la mia parte non so se essere soddisfatta oppure no.

Un paio di annotazioni:
La canzone del titolo: https://www.youtube.com/watch?v=N0G8_q5m3ss
Il primo maggio 2015 è la data indicativa rilasciata per l’uscita di Avengers 2. Film dove non dovrebbe essere presente Loki (quindi Tom), per questo l’abbiamo ambientata a Londra, per dargli la possibilità di essere presente anche lui. Sappiamo benissimo anche che non è detto che Rob partecipi, ma parliamoci chiaro…Chi altro potrebbe fare Tony Stark? :D
Passiamo ai ringraziamenti, io ringrazio Nihal che ha appoggiato l’idea di questa FF quasi un anno fa fuori da un cinema.

Ringrazio Sara per le bacchettate e le risate sui dubbi che le ho posto.

Ringrazio le ragazze del daydreamer, per essere semplicemente loro. Uniche e speciali.

Ringrazio voi lettori, chi ha messo la storia fra seguite/preferite/da ricordare e chi ha recensito.

Spero che continuerete a seguirmi nei miei progetti futuri.

Un abbraccio.

Cocchi/Cos/ Alexis

 

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