Naruto school

di ino_chan96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il primo giorno di scuola! ***
Capitolo 2: *** I test d' ingresso! ***
Capitolo 3: *** Ricreazione!!! ***
Capitolo 4: *** A casa di Shoko!!! ***
Capitolo 5: *** Un nuovo compagno!!! ***
Capitolo 6: *** In punizione! ***
Capitolo 7: *** La lezione di ginnastica! ***
Capitolo 8: *** La gita scolastica! ***
Capitolo 9: *** Escursione in montagna! ***
Capitolo 10: *** Primo bacio! ***
Capitolo 11: *** Ritorno a Konoha ***
Capitolo 12: *** Uscite serali ***
Capitolo 13: *** Incomprensioni, amori, delusioni ***
Capitolo 14: *** L'inizio di un nuovo amore ***



Capitolo 1
*** Il primo giorno di scuola! ***


CAP.1

IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA

-Dai, Namiko, fatti forza! In fondo non sarà così difficile!Si tratta solo di farsi coraggio!- Una bambina minuta avanzava verso il grande cancello della scuola media di Konoha, giocherellando con le dita.Aveva due stupendi occhi celesti, e dei magnifici capelli corvini, e camminava a testa bassa.
Poco distante da lei, un’ altra bambina, una biondina, con due grandi occhi neri, saltellava allegramente ripetendo- Che bello, oggi è il primo giorno di scuola media! Il primo giorno! E conoscerò tanti amici!-

Ancora dietro di lei c’erano due bambini, questa volta dei maschietti, il primo aveva i capelli neri, con due occhietti annoiati, ma furbi, color verde acqua, e l’ altro aveva i capelli color del miele e due occhi marroni, molto espressivi, e sulle guance portava i classici simboli del clan Inuzuka.
Il primo disse all’ altro – sai, Kenji, non mi va per niente di andare a scuola oggi! Avrei preferito restare con papà ad allenarmi! Io sono un Uchiha, e non ho tempo da perdere con questa stupidaggine chiamata scuola!-
-Hai ragione, Seiji, sapessi come avrei voluto restare anche io a casa! La mamma aveva promesso di insegnarmi ad usare il suo ventaglio! Dovresti vederlo, è grandissimo, e ci si può volare sopra!-
-Davvero? Vorrei tanto provarlo!Disse Seiji, guardando speranzoso l’amico, che acconsentì alla proposta con entusiasmo.


DRIIIIN!!!!

Il fastidioso suono della campanella interruppe i ragazzini, e fece sussultare Namiko e Shoko.
Svogliati i bambini entrarono, per nulla felici, a parte Shoko.
-Ed ora qual sarà la mia aula? Bè, non c’è problema| Chiederò al bidello!- disse fra sé e sé Shoko.
-Mi scusi signor bidello! Sa dirmi qual è la mia aula? Mi chiamo Shoko Nara!-
Un uomo vestito con un lungo camice bianco si girò di scatto, con gli occhi che brillavano per l’emozione.
-Ma certo piccolina! La tua classe è la 1 A! E…chiamami pure Gai!!!-
-Grazie mille…Gai!- rispose felice la ragazzina.
Shoko salì le scale a due a due canticchiando una canzoncina che la madre, Ino, le aveva insegnato qualche giorno prima.
Finalmente si trovò davanti l’ aula, con un grande cartello sopra, che recava la scritta “ 1 A “.
-Eccola qui!- la ragazza entrò e non appena si trovò sulla soglia dell’aula spalanco i grandi occhi neri, che aveva ripreso da suo padre, Shikamaru.
Era un’aula abbastanza grande, con dei banchi verdi, puliti e ordinati. La cattedra era dello stesso colore, ma molto più grande rispetto ai banchi degli alunni.
Accanto alla cattedra c’era la lavagna, e ai muri era appeso qualche cartellone, che probabilmente era stato fatto dagli alunni dell’anno precedente.
-Però! Mica male!-
Shoko sistemò lo zaino celeste in un banchetto della seconda fila.
Davanti a lei c’erano due ragazzi che parlavano di ventagli.
Shoko notò una ragazza che si guardava intorno un po’ impaurita, spalancando gli enormi occhi celesti.
-Ehi tu!- disse Shoko.
-D-dici a me ?-
-Si! Perché non vieni a sederti vicino a me?-
-Ok- disse Namiko posando la cartellina bianca accanto al banco.
-Come ti chiami?Io sono Shoko!- disse.
-Mi chiamo Namiko Uzumaki.-
E così le ragazze cominciarono a chiacchierare.
Dopo poco la loro conversazione fu interrotta.
-Ciao!- una ragazza dai capelli castani raccolti in due crocchie e dagli occhi bianchi si avvicinò alle due.
-Tsuki!- esclamò Namiko.
-Ciao cuginetta!(rivolgendosi poi a Shoko) Ciao! Io sono Tsuki Hyuuga!-
-Piacere! Io sono Shoko Nara!-
Tsuki si mise nel banco dietro le ragazze.
In quel momento la professoressa, una donna con i capelli viola- castani, e gli occhi dello stesso colore fece il suo ingresso nella classe, composta da circa una ventina di alunni.
-Buongiorno ragazzi!- disse mettendosi seduta alla cattedra.
-Io sono la professoressa Anko Mitarashi, insegnante di matematica!Oggi però, essendo il primo giorno di scuola,  faremo solamente le presentazioni, in ordine alfabetico!-
Anko chiamò alcuni ragazzini, poi pronunciò il nome di Tsuki.
La ragazza si alzò ed andò verso la cattedra.
-Ciao a tutti! Io sono Tsuki Hyuuga, del clan Hyuuga.Spero di farmi molti amici!-
Poi fu il turno di Kenji.
-Ciao….Io sono Kenji Inuzuka, del clan Inuzuka, e la scuola non mi piace per niente! Ora me ne torno al mio posto!- Era davvero un ragazzino spavaldo!
Un altro paio di ragazzi si presentarono, poi fu il torno di Seiji.
-Sono Seiji Uchiha del clan Uchiha… Ciao, vado a posto.- e se ne tornò al suo banco.
-Namiko Uzumaki!- disse la prof. Anko.
Namiko, titubante si alzò.
-C-ciao… S-sono Namiko Uzumaki,……..- detto questo la piccola avvampò e se ne torno al suo posto.
-Dai non essere timida!- la incoraggiò poi Shoko.
Fu il suo turno.
-Salve a tutti! Sono Shoko Nara, del clan Nara, ma anche del clan Yamanaka! Vorrei farmi molti amici in questa classe, e spero che anche voi lo vogliate!- e allegramente se ne tornò al suo banco, vicino a Namiko.


-Molto bene, ragazzi! Bè, la mia ora è finita, ma domani dovrete cominciare veramente a far lezione con il prossimo prof. Che verrà! Fatevi forza ragazzi! Ci vediamo domani!-
Gli alunni si alzarono, presero le loro cose e si avviarono verso l’uscita dell’aula e della scuola stessa.
-Ehi, ragazze, vi va di venire a casa mia nel pomeriggio?- chiese Shoko alle due nuove amiche.






NOTE AUTRICE
Ed ecco qui un’altra longfic! Spero che vi piaccia! È con i figli dei protagonisti di Naruto, e le coppie che ho formato sono: Ino\Shika, Saku\sasu, Neji\Ten e Kiba\Tema!
Vi prego di recensire, anche per darmi solamente dei consigli! Grzie mille!

                              Ino_chan96

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Capitolo 2
*** I test d' ingresso! ***


CAP.2

I TEST D’ INGRESSO



Il giorno dopo le ragazze si incontrarono davanti all’ ingresso della scuola media di Konoha. Il giorno prima avevano trascorso il pomeriggio insieme, a casa di Shoko, e avevano avuto modo di conoscersi meglio.
-Oggi ci sarà la prima vera e propria lezione! Uff! L’ idea non mi attira più di tanto!- esclamò Tsuki sbuffando.
-Dai, su con la vita!!!- le rispose Shoko, per nulla infelice di dover affrontare la lezione.
-Ehi, guardate quei ragazzi!- disse Namiko, indicando Kenji e Seiji, che si avvicinavano alla scuola, e che intanto parlavano fitto fitto.
-Ehi!!!- urlò Shoko agitando il braccio.
-Shoko, ma che fai!?- le sussurrò Tsuki.
-Sta tranquilla!( rivolgendosi poi a Seiji ) Scusa, tua madre si chiama Sakura Haruno?- domandò la ragazza sfoderando un bel sorriso.
-Si…Perché?- rispose lui con il solito tono leggermente scocciato.
-Mia madre mi ha parlato molto di lei! Erano molto amiche alla nostra età, e lo sono ancora adesso! Ha detto anche che gli piacerebbe rincontrarla, visto che è molto che non si sentono!-
-Si….Tua madre se non sbaglio è Ino Yamanaka, non è vero?-
-Si, è proprio lei!!- rispose Shoko divertita.
Poi prese Tsuki per un braccio, la mise davanti a sé e disse – Questa è la mia amica Tsuki, mentre lei è Namiko!-
-Piacere!- dissero le due ragazze.
-Io sono Seiji, e lui è il mio amico Kenji!- rispose l’ Uchiha.
-Piacere ragazze!- disse Kenji porgendo la mano ad ognuna delle tre amiche.
-Ragazzi, è tardi andiamo!- disse Shoko, avviandosi nella scuola.
Salutarono Gai che stava pulendo il pavimento dell’ androne, poi cominciarono a salire le scale.
Ormai avevano imparato bene il percorso per arrivare alla loro aula, così in pochi minuti si trovarono davanti alla 1 A.
I cinque amici entrarono, con Shoko che faceva da capo fila.
Ognuno prese i propri posti, sistemarono gli zaini, e solo allora si accorsero che alla cattedra c’ era un professore che non avevano mai visto prima.
Portava una strana benda che gli copriva gran parte del viso, la fascetta della foglia messa in modo obliquo, e aveva i capelli grigi.

-Salve ragazzi!- disse portandosi una mano dietro la nuca.
-Io sono il professor Kakashi, insegnante di scienze e geografia! Voi siete…-
-Io sono Shoko, lei è Namiko, lei è Tsuki, e loro due sono Kenji e Seiji!- disse Shoko.
-Oh, piacere! Conosco i vostri genitori da molto tempo sapete? Salutateli da parte mia! Ora tutti a posto!-

Dopo aver aspettato l’ arrivo di ogni alunno, Kakashi si schiarì le voce e incominciò a parlare – Bene ragazzi! Oggi per accertarmi delle vostre capacità nell’ ambito scolastico, ho preparato per voi delle fantastiche prove d’ ingresso!-
Un’ ondata di “Nooo!!!” si levò da ogni angolo della classe.
-Su ragazzi non fate così! Non è poi così tanto difficile!- cercò di rassicurarli il professore.
Poi passò fra i banchi e cominciò a distribuire a tutti dei fogli coperti, in modo che nessuno vedesse le domande prima degli altri.
Dopo aver finito di consegnare i test, Kakashi diede il via, e tutti girarono i fogli.
Qualcuno cominciò a sbattere la testa sul banco, mentre altri prendevano titubanti le penne e cominciarono a scrivere.
-Pssss, Namiko!- mormorò Kenji voltandosi verso il banco dell’ amica, approfittando del fatto che Kakashi si era girato per scrivere i compiti alla lavagna.
-S-si che cosa c’è Kenji-kun?- disse lei mantenendo bassa la voce.
-La domanda numero 5! Ti prego dimmelo!- supplicò il ragazzino.
-Ok…ma facciamo piano!- rispose lei, suggerendogli la risposta.
-Grazie Namiko, sei un angelo!- disse lui, girandosi nuovamente verso il proprio banco. Namiko arrossì vistosamente: non era abituata a questo genere di complimenti.


In quel momento sul foglio di Shoko arrivò un piccolo bigliettino azzurro.
Shoko lo aprì e cominciò a leggere.
“Shoko, sono Seiji. Dimmi la risposta numero 3.Fallo e basta.”
Shoko spalancò gli occhi, Quel ragazzo era veramente un impertinente.Se magari l’ avesse chiesto in un altro modo, Shoko avrebbe potuto anche accontentarlo, ma ora come ora non l’ avrebbe mai fatto. Shoko era orgogliosa, come sua madre. Il padre l’ aveva detto tanto volte che quel lato del suo carattere non era per niente bello, e che avrebbe dovuto cambiarlo, ma questo a Shoko non entrava proprio in testa.
Scrisse un “No” secco,  e lanciò il bigliettino proprio sul test dell’ Uchiha.
Seiji lo lesse, lo strappò in tanti pezzettini, che successivamente gettò per terra.
-Seiji, raccogli subito quello che hai fatto cadere!- gli ordinò Kakashi che aveva assistito alla scena.
-E chi me lo ordina?- rispose lui incrociando le braccia con aria di sfida.
-Sei tale e quale a tuo padre!- disse il professore,  scuotendo la testa rassegnato.
Dopo qualche ora, Kakashi ritirò i compiti.
-Come ti è andata, Shoko?- domandò Tsuki dal banco dietro al suo.
-Non saprei…. Insomma, non sono molto brava a geografia!-
-A me invece tutto bene! O almeno credo!- rispose.
-E a te Namiko?- domandò Shoko.
La ragazza non rispose.
-Cos è ? Stai ancora pensando al complimento che ti ha fatto Kenji?- le disse maliziosamente Shoko.
-Come scusa? Che complimento?- disse lei.
-Guarda che ce ne siamo accorti tutti!- rispose.
-Già! E poi non c’è mica da vergognarsi!- rincarò la dose Tsuki.
-Ma no, no cosa dite?- disse Namiko arrossendo.
Shoko e Tsuki scoppiarono a ridere.


-Cosa ti è successo Seiji?- domandò Kenji all’ amico.
 -Si tratta di quella stupida di Shoko!- disse lui stringendo i pugni.
-Ti riferisci alla risposta che non ti ha suggerito?-
-Esatto…-
-Su, dai! Non è mica la fine del mondo!!!- rispose Kenji mettendosi le mani dietro la nuca.
-Questo lo dici tu…-
-Amico! Non ti piacerà mica quella ragazza, non è vero?- esclamò Kenji ridendo sotto i baffi.
-Ma che razza di cose vai dicendo! E poi non parliamo di te! “ Grazie, Namiko, sei un angelo!!!”- rispose mettendo la bocca a cuoricino.
E a quelle parole, Kenji non osò rispondere.



NOTE AUTRICE
Grazie mille a tutti quelli che hanno recensito! Sono stata felicissima, infatti vi ringrazierò uno per uno! Cominciamo:

Beckill:Per la coppia mancante ti riferivi a Naru\Hina, vero? Mi scuso profondamente! Comunque sono felice che la storia ti piaccia! Continua a seguirmi e a recensire!

Hinata-chan: Non so se ci sarà un capitolo di ricordi, ma mi hai dato una buona idea! So che la Kiba\tema è strana, ma a me piace, infatti ho scritto anche una one- shot su di loro! Continua a recensire e a seguirmi!


Felicia91: Sono felice che ti piaccia! Si, ci sarà anche un po’ di spazio per i genitori! Comunque è ambientata nel mondo dei ninja! Continua a recensire!

Hilary91: Sono contenta che l’ inizio ti piaccia! Che ne pensi di questo capitolo? Continua a recensire e a seguirmi!

Queen_of_sharingan_91:Grazie mille per aver messo la storia fra i preferiti!!! Gai-bidello! La parte migliore in assoluto?! Ih, ih ih! Grazie!!! Continua a recensire! Un bacio!

Mimi_chan92: Sono felice che i ragazzi ti stiano simpatici!!!Si, lo so che la Kiba\Tema è strana, ma io ho anche scritto una fic su di loro! Continua a seguirmi e a recensire!

Andrearomanista: Mi fa piacere che la fic ti piaccia e spero che continuerai a recensire!Grazie per aver messo la storia fra i preferiti!!!

Layla the punkprincess: Eh, non ci voglio neanche pensare a come reagirebbe Ino se Shoko si mettesse con il figlio di Temari!!!Continua a recensire!




Grazie mille anche a AsmaraTS e a nemuruhito_kun per aver messo la storia fra i preferiti! ( Vi andrebbe di lasciare un commentino?)




 

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Capitolo 3
*** Ricreazione!!! ***


CAP.3


RICREAZIONE!!!



-Ok, ragazzi, la lezione è terminata! Potete fare la ricreazione!!!- annunciò il professor Kakshi, non lasciando trasparire una nota di felicità nella voce.
-Finalmente!- esclamò Shoko allegramente, riponendo accuratamente il quaderno e l’ astuccio nello zainetto celeste.

Tsuki e Namiko presero le loro merende, e insieme a Shoko le mangiarono molto velocemente.
-Ragazze, che ne dite di andare in cortile?- chiese Tsuki.
-Ma è davvero una buona idea!!- concordarono entusiaste le altre due amiche.
Così si diressero verso il cortile. Uscirono dall’ aula, scesero i due piani delle scale, salutarono Gai, e si ritrovarono nel grande cortile della scuola media di Konoha.
-Ah, qui si che si sta bene!- disse Shoko allargando le braccia e sedendosi ai piedi di una vecchissima quercia, che si trovava proprio nel bel mezzo del giardino.
Namiko e Tsuki si sedettero accanto a lei.


Improvvisamente Shoko sentì qualcuno toccarle la spalla da dietro l’ albero.
Si voltò di scatto. Era Seiji, accompagnato da Kenji.
-Ma che vuoi? Possibile che tu mi segua ovunque!?- sbottò Shoko alzandosi in piedi.
-Io vado dove mi pare, chiaro?- rispose l’ Uchiha facendo un sorrisetto beffardo alla ragazza.
Poi la prese per il colletto della maglia e le disse –Pensaci due volte prima di dirmi di no, la prossima volta!-
-Lasciala subito stare!- intervenne prontamente Namiko, che fece mollare la presa a Seiji.
-Ma brava, Namiko!- le disse lui.
-Riprova un’ altra volta a fare del male alla mia amica e vedrai!-rispose.
-Oh, che paura! Mi tremano le gambe! Io sono un’ Uchiha, non ho certo paura di te! Tuo padre è l’ Uzumaki, giusto!? Mio padre mi ha parlato di lui: ha detto che è un perdente!- ribattè il ragazzo.
Namiko non seppe che dire, sentì solamente le lacrime solcarle le guance.

-Questo non te lo permetto!- disse Tsuki.
Si alzò di scatto in piedi e sbattè Seiji contro il tronco della quercia.
-Calma, ragazzi!- disse Kenji agitando le mani. Poi si diresse verso Namiko, che stava ancora piangendo.
-Su. Non fare così! Seiji ha un brutto carattere e a volte può ferire le persone, ma in fondo è buono! Dai, calmati!- le disse mettendole un braccio intorno alle spalle. Namiko arrossì, ma si calmò immediatamente.
Tsuki mollò la presa di Seiji, che con un sorrisetto trascinò Kenji dall’ altra parte del cortile.
Le tre ragazze li guardarono mentre si allontanavano.
-Sono insopportabili!- gridò Shoko, abbracciando Namiko, ancora un po’ scossa da ciò che Seiji gli aveva detto.
-T-Tsuki…Sei stata grande!- disse Namiko fra un singhiozzo e l’ altro.
-Ah, non c’è di che!- disse lei sistemandosi un ciuffo che le era caduto sulla fronte.
-Se riproveranno a fare cose del genere la prossima volta…- Shoko era arrabbiatissima, i pugni stretti, gli occhi rivolti verso i due ragazzi, che le guardavano con uno sguardo impertinente.
-Kenji non ha fatto nulla….- Namiko cercò di giustificare l’ amico.
-Si, hai ragione, diciamo che più che altro è stato Seiji.- ribattè Tsuki.
-Se spera che alla prossima verifica lo aiuti si sbaglia di grosso!- Shoko sorrise, ma il suo era un sorriso di sfida.

-Seiji, non ti sembra di aver esagerato? In fondo non ti avevano fatto niente!-disse Kenji.
-Non ho affatto esagerato! Se lo meritavano!- rispose lui, chiudendo quel breve discorso.


Poco dopo il suono della campanella che annunciava la fine della ricreazione li fece svegliare dai loro pensieri.
Le ragazze e i ragazzi si alzarono in piedi, e , svogliatamente, si diressero nuovamente verso l’ entrata della scuola.


Arrivati in classe, si accorsero che c’era una nuova prof. alla cattedra.
Era una bella donna, con dei capelli neri e lucenti e gli occhi rosso fuoco.
Portava un bel vestito rosso, come i suoi occhi, coperto da delle fasciature bianche.
-Salve ragazzi! Io sono la professoressa Kurenai, insegnante di storia! Anko mi ha già parlato di voi!-esordì la prof.
Dopo aver fatto le presentazioni Kurenai annunciò che ci sarebbero stati nuovi test d’ ingresso, questa volta di storia, ovviamente.
-Ancora test d’ ingresso?- protestò Shoko alzandosi di scatto dalla sua sedia.
Si coprì immediatamente la bocca con una mano: Cosa aveva detto? Non se ne era neppure resa conto!
-Nara…Non provarci mai più, o avrai modo di conoscere la preside…- bisbigliò Kurenai irritata.
Seiji rise e Shoko lo guardò malissimo.
-Mi scusi prof.- disse lei abbassandosi e rimettendosi seduta, con lo sguardo fisso verso il basso. Bell’ inizio di giornata!



I test d'ingresso di storia, andarono più o meno bene, con alti e bassi.
Kurenai dopo aver ritirato i compiti fece un annuncio.

-Bene ragazzi! Per dopodomani ho deciso di assegnarvi una ricerca…-
-Cosa??- mormorii per tutta la classe.
-Di già????-
Kurenai si schiarì la voce e subito gli alunni fecero di nuovo silenzio.
-Una ricerca sulla storia di Konoha! Farete dei gruppi di 5!-
-Allora saremo io, Tsuki, Namiko Kenji e …Seiji…!- disse entusiasta Shoko pronunciando l’ ultimo nome con una nota di amarezza.
-Si, per me va bene!- disse Namiko sorridendo, con l’ approvazione di tutti gli altri.
Seiji fece un cenno con il capo per far capire che l’ idea andava bene anche a lui, e gettò una veloce occhiata verso Shoko, che girò subito la testa dall’ altra parte, facendo finta di non averlo visto. Seiji sospirò.
-Le donne….- pensò scuotendo il capo.
-Ma dove ci raduneremo?- chiese Kenji perplesso.
-Bè, se vi va possiamo fare a casa mia!- disse Shoko sorridendo.
L’ idea fu approvata a pieni voti.
-Bene, allora domani alla 4 tutti a casa mia!- disse Shoko.
-Allora è concordato!- concluse allegramente Tsuki.



NOTE AUTRICE
Innanzitutto mi scuso per il ritardo dell’ aggiornamento, ma oggi ho iniziato scuola anche io( la prima media, come i protagonisti di questa storia!!!)!
Ringrazio zanna e Amicamia per aver messo al storia fra i preferiti, e vorrei chiedergli di lasciare un commentino, perché mi farebbe molto piacere!!!
Ora passiamo ai ringraziamenti:

Queen_of_sharingan_91: Eh, anche io vorrei Kakashi come prof! Comunque grazie mille per i complimenti e spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento!!!

Layla te punkprincess: Chissà, forse hai ragione sul fatto che Naruto si rivelerà un padre geloso! Continua a seguirmi! Un bacio!

Mimi- chan 92: Si, si vedranno anche i genitori, infatti al prossimo capitolo ne comparirà già qualcuno!! Continua a recensire!!!!

Vampirosolitario91: sono felice che tu abbia cominciato a recensire, e che la storia ti piaccia!!! Continua a seguirmi!!!

Tifalockhart: Non so se nascerà qualcosa tra Seiji e Namiko, è tutto da vedere!!! Mi farebbe piacere se continuassi a recensire!!!

Felicia91: Sta tranquilla, Seiji si vedrà anche con i suoi genitori! Spero che questo chappy ti sia piaciuto!!! Continua a recensire!!!!

Andrearomanista: Grazie mille, sono contentissima che la storia ti stia piacendo!!!! Spero che continuerai a recensire!!!!

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Capitolo 4
*** A casa di Shoko!!! ***


CAP.4


A CASA DI SHOKO!!!



Il pomeriggio che seguì la giornata in cui la professoressa Kurenai annunciò la ricerca sulla storia di Konoha era finalmente arrivato.
-Mamma!!!Possibile che tu e papà non siate ancora usciti? Mi avevate promesso che sareste andati via prima dell’ arrivo dei miei amici!!!!- gridò Shoko sua camera.
-Lo so tesoro!!! Ma sai che tuo padre è sempre lento, quindi dovrai aspettare ancora un po’!!! usciremo fra una mezz’ oretta circa!!!- rispose allegramente Ino dalla cucina.
Shoko sbattè la porta della sua camera.
Si buttò sulla sedia della scrivania e sbuffò.
-Mi avevano promesso che se ne sarebbero andati!!Non voglio fare delle figuracce con i miei amici!!! Non è giusto, uffa!!!-
Poi uscì dalla sua stanza e si diresse nel soggiorno, dove c’ era Shikamaru che stava schiacciando tranquillamente un pisolino.
-Papà!!!- gridò lei dandogli uno strattone e facendolo cadere dal divano.
Shikamaru si svegliò di colpo.
-che c’è?! Svegliatemi solo se c’è un terremoto o un incendio!!! In altri casi lasciatemi dormire!!!- disse lui mettendosi a sedere sul divano.
-Papà, mi avevi promesso insieme  alla mamma che ve ne sareste andati!!! E allora cosa aspetti a prepararti per uscire?-
-Ma io non voglio!!!-
-Vai immediatamente a prepararti!!!- Shoko fece alzare in piedi il padre e lo spinse verso la camera da letto dei genitori.
-E questa è fatta!!!- disse lei sfregandosi le mani in segno di vittoria.
-Adesso non mi resta che aspettare i miei amici in tutta tranquillità!- e si andò a sedere comodamente nel salotto.
-Shokooooo!!! I biscotti li preferite al cioccolato o alla panna???- gridò Ino dall’ altra stanza.
-Come non detto!- sbuffò Shoko alzandosi dalla poltrona.



CASA UCHIHA

-Ma dove sono i miei pantaloni nuovi???- disse Seiji sbattendo un pugno contro l’ armadio della sua cameretta.
-Tesoro! Si può sapere cosa ti gridi?- disse Sakura preoccupata, arrivando alla velocità della luce in camera del figlio.
-Ti ho detto che devi bussare quando entri!-
-Seiji!!!Non usare quel tono con me! Sono tua madre, non la tua amichetta!!!- lo rimproverò lei severamente.
-Si, mamma!- rispose lui abbassando la testa: aveva esagerato.
In quel momento qualcuno bussò alla porta.
-Avanti!- disse Seiji.
Entrò Sasuke, con un’ aria più scocciata del solito.
-Che cosa sta succedendo qui? Perché gridate?- chiese.
Sasuke era sempre il solito: mani in tasca, aria scocciata e un sorrisetto di sfida dipinto in bella vista sul suo volto.
Si era fidanzato con Sakura a 17 anni.
Neanche lui era riuscito a spiegarsi come aveva potuto mettersi con quella ragazza: l’ aveva sempre odiata, quell’ oca che gli stava appiccicata ogni momento, eppure così, da un giorno all’ altro aveva capito che Sakura non era una stupida. In lei c’era qualcosa che attirava Sasuke.
A 18 anni si erano sposati, e a 19 erano diventati genitori del piccolo Seiji.
Erano così giovani ed inesperti: all’ inizio non sapevano neppure cosa fare quando il piccolino cominciava a strillare.
Sasuke non aveva pazienza, mentre Sakura ne aveva fin troppa!
Mano a mano però anche Sasuke si era addolcito con suo figlio, anche se non lo dimostrava più di tanto, per mantenere il suo aspetto e i suoi modi da duro.
-Allora cosa succede?- domandò di nuovo Sasuke.
-Non trovo più i miei pantaloni nuovi.- rispose Seiji svogliatamente.
-Cos’è, devi fare colpo su una ragazza?- domandò il padre cominciando sghignazzare.
-Sasuke!!!- lo rimproverò Sakura, che tuttavia si portò una mano davanti alla bocca e cominciò a ridere silenziosamente.
-Comunque li ho stesi fuori.- rispose l’ Uchiha maggiore.
-Li hai cosa?! Dovevo metterli oggi!!!- urlò Seiji in preda ad una crisi isterica.
-Sta calmo!!! Va a vedere se si sono asciugati, no?- gli disse Sakura tranquillamente, non facendo caso al caratteraccio del figlio.
Era proprio come suo marito, questo Sakura lo sapeva bene, e per questo non diceva niente.
-Ok, andrò a vedere!- rispose lui, dirigendosi verso il balcone della casa.


Torniamo di nuovo in casa Nara…
-Ok, sono pronta!!!Ora non mi resta che aspettare i miei amici!!!- esclamò Shoko rimirandosi allo specchio.
Aveva deciso che doveva essere carina.
Era il suo primo incontro con i suoi nuovi amici fuori dalla scuola e si era imposta che doveva fare bella figura.



DLIN DLON!!!



-Eccoli !!!! Finalmente sono arrivati !!!- esultò Shoko felicemente.
Poi corse velocemente alla porta e aprì.
Trovò davanti a sé Namiko.
-Ciao Namikooo!!!! Vieni, entra pure!!!- disse Shoko mettendo un braccio intorno alle spalle dell’ amica.
-Shoko veramente…- balbettò Namiko, ma Shoko non la sentì neppure, e chiuse di scatto la porta.
Il campanello suonò di nuovo.
-Ecco qualcun altro!!!- disse Shoko e corse di nuovo verso al porta d’ ingresso seguita da Namiko.
Era Kenji.
-Kenji Strano che non ti sei incontrato con Namiko!- disse lei.
-Veramente ero con Namiko!- rispose lui con un tono fra l’ arrabbiato e il divertito.
-Shoko io te lo stavo per dire, ma tu….- si giustificò Namiko.
-Ah, non preoccuparti, e scusami anche tu Kenji!!!!- disse lei.
-Non fa niente!!!- rispose lui entrando dentro casa.
-A proposito….Siete venuti da soli? E insieme???? Cara namiko devi raccontarmi tutto!!!- affermò maliziosamente Shoko.
-Shoko…!- rispose la Uzumaki arrossendo.



Poco più tardi arrivarono anche Tsuki e Seiji ( con i suoi pantaloni nuovi!).
-Ok ragazzi Ora che ci siamo tutti, propongo di cominciare la ricerca!- esultò Shoko.
-Oh, ma che bella scoperta!!!- le rispose Seiji con un sorriso beffardo.
-Senti Seiji, io neanche volevo invitarti, quindi non cominciare a rompere le palle, o sei pregato di andartene!!!- sbottò Shoko, guardando seiji negli occhi.
Lui distolse subito lo sguardo.

I ragazzi si diressero nella cucina della casa.
Era un posto arieggiato e allo stesso tempo con moltissima luce, e c’ era un grande tavolo, che sembrava fatto apposta per i ragazzi.
In quel momento si affacciò Ino.
-Ciao ragazzi!!!…Ehi, ma tu devi essere Seiji!!!! Sei tale e quale a tuo padre!!!! E tu sei sicuramente Tsuki, la figlia di Tenten!!!! E poi tu! Sei identica a Hinata, Namiko!!!! E te si vede lontano un miglio che sei il figlio di Kiba e Temari!!! Shoko, io sto uscendo!!! Io e tuo padre torneremo stasera!!! Fate i bravi!!!- disse tutto d’ un fiato, per poi andarsene trascinandosi dietro Shikamaru.

Finalmente i ragazzi erano rimasti soli.

-Uff!!! Allora, io ho portato qualcosa che magari può esserci utile!!!- disse Kenji, tirando fuori dalla sua cartellina dei fogli.
-Fa vedere!- disse Shoko strappandogli i fogli di mano.
-Allora, qui c’è scritto che Konoha fu fondata 300 anni fa… Caspita!!!_ esclamò Shoko leggendo uno dei fogli.
Poi esaminò attentamente anche gli altri fogli restanti e annuì.
-Bè, innanzitutto possiamo scrivere quando fu fondata! A proposito, chi scrive?- chiese.
-Namiko!- esclamò Tsuki, indicando l’ amica.
-Io? Perché proprio io?- chiese la ragazzina avvampando.
-Perché tu hai la calligrafia più bella fra tutti noi!- disse Kenji.
-Oh, ma che cavaliere!!!!- rispose Seiji, sbattendo le ciglia ripetutamente, per poi cominciare a ridere.
Kenji lo fulminò con lo sguardo, mentre Namiko arrossì nuovamente.
-Io direi che poi possiamo scrivere degli hokage!!!- affermò Tsuki.
-Si, è una buona idea!- concordò Namiko cominciando a scrivere.



Dopo qualche ora, Shoko si alzò dal tavolo.
-Ragazzi, vi va qualcosa da mangiare?- chiese la biondina.
-Si, prendimi da bere.- disse Seiji.
-Io cosa??? Non ci penso nemmeno!- disse Shoko dirigendosi verso la dispensa.
Prese qualche bibita fresca dal frigorifero, e successivamente dei biscotti al cioccolato dalla credenza.
-Ecco qua!!!- disse, posando il cibo sul tavolo.
-Alla fine mi hai preso lo stesso da bere hai visto? Nessuno resiste al mio fascino!-disse Seiji sarcastico.
-Ah, che ridere!- rispose Shoko scuotendo la testa.
Seiji si avvicinò all’ orecchio di Kenji e gli sussurrò – Allora cosa aspetti a dichiararti? Su, avanti fai la prima mossa!- disse, spostando lo sguardo su Namiko, intenta ad addentare un biscottino.
-Sta zitto, cretino!- gli rispose Kenji arrabbiato.
Seiji sghignazzò.


I ragazzi stettero ancora parecchio tempo a casa di Shoko, ma fra un imprevisto e l’ altro anche la ricerca passò, ed ognuno tornò alle proprie case.
L’ultimo ad andarsene fu Seiji.
Quando passò vicino alla porta d’ ingresso, sussurrò – Sta attenta a quello che fai, piccola!- e detto questo se ne andò, on un sorriso stampato sulle labbra.





NOTE AUTRICE

Ed ecco a voi anche il quarto capitolo! Spero che vi sia piaciuto! I vostri commenti mi rendono sempre felicissima, quindi passiamo ai ringraziamenti individuali:


Felicia91: Ecco qui, spero che tu sia stata felice di vedere Seiji a casa con i suoi genitori!!! Ti prego, continua a seguirmi!!!!

Queen_of_sharingan_91: Un mito? Fic magnifica? Ehi, non esageriamo, sennò mi fai montare la testa!!!! Comunque grazie mille, adoro i tuoi commenti!!!p.s. Non mi far aspettare più di tanto con l’ aggiornamento di konoha star academy!!!!

Vampirosolitario91:Uao, sono strafelice che questa storia ti piaccia!!!Continua recensire!!!

Tifalochkart:Bè, diciamo che l’ avevo capito che Namiko è la tua preferita!!!è così dolce!!! Ti prego, continua a recensire che i tuoi commenti sono sempre graditi!!!

Beckill:Finalmente sei tornata!!!Comunque i genitori di Kenji sono Kiba e Temari!!!Continua a seguirmi e non perderti più capitoli!!! :-D

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Capitolo 5
*** Un nuovo compagno!!! ***


CAP.5


UN NUOVO COMPAGNO!!!


Il giorno dopo la ricerca i cinque amici si ritrovarono davanti alla loro aula.
-Ciao a tutti!- gridò Shoko entusiasta.
-Stupida! Che cavolo ti strilli? Siamo in una scuola, sai?- la rimproverò Seiji incrociando le braccia e sogghignando.
-Sempre meglio strillare mentre si saluta, che non salutare per niente come fai tu!- ribattè Shoko con un tono di superiorità.
-Ehi, ma state sempre a discutere voi due?- ridacchiò Tsuki scuotendo la testa.
Non c’era davvero verso di farli smettere!
-Ok, ragazzi! È ora di entrare!!!- la voce della prof Kurenai arrivò dritta alle orecchie dei ragazzi.

Dopo che ogni singolo alunno fu entrato la professoressa cominciò a parlare.
-Bene, ragazzi!!! Innanzitutto voglio vedere le vostre ricerche! Consegnatemele tutte!- annunciò lei con un grande sorriso.

I ragazzi si alzarono svogliatamente: alcuni non l’ avevano fatta e avrebbero passato dei guai.
La professoressa, dopo aver ricevuto alla cattedra ogni singola ricerca, cominciò a sfogliarle ad una ad una.
-Vediamo un po’…Uao! Complimenti al gruppo di Shoko! Davvero una gran bella ricerca a quanto vedo!- disse leggendo distrattamente i fogli che aveva in mano.
-Grazie professoressa!- disse Shoko allegramente.
-Siamo stati bravi, eh prof.?- ridacchiò Seiji, che non aveva contribuito per niente al lavoro, guardando di sfuggita Shoko, rossa dalla rabbia.
-Si, Seiji! Questo vi alzerà di parecchio la media nella pagella di fine anno!- annuì la prof., con fare compiaciuto.
-Visto, Shoko?- mormorò Seiji voltandosi verso la compagna, approfittando del fatto che Kurenai si era voltata un attimo.
-Si…Ho visto.- rispose lei freddamente.
-Dai, non ti arrabbiare! Lo sai come è fatto!- cercò di tranquillizzarla Namiko.
-Lo so, ma io proprio non lo sopporto!- bisbigliò lei stringendo i pugni.
-Nara, Uzumaki! Silenzio!- disse la prof.
-Ci scusi professoressa!- mormorarono loro afflitte.
Seiji rise di nuovo, questa volta più forte.
-Uchiha, il discorso vale anche per te!- rimproverò ancora la prof, questa volta contro Seiji, che subito si zittì.
Shoko e Namiko sorrisero.



Le ore trascorsero velocemente, fino a quando non arrivò Anko, la professoressa di matematica.
-Salve professoressa!- disse la classe in coro.
-Buongiorno ragazzi!- rispose lei sorridendo e prendendo posto alla cattedra.
Sistemò al sua borsa sull’ attaccapanni e poggiò alcune schede sulla cattedra.
-Ragazzi! Oggi c’è una sorpresa per voi!- annunciò lei.
-Davvero?- un coro di mormorii e di gridolini si alzò dalla classe.
-Esatto!- disse lei.
Poi continuò – Da oggi ragazzi avrete un nuovo compagno di classe!-
-Sul serio??? E chi è?- Shoko scattò in piedi. Era una tipa molto socievole, proprio come Ino, sua madre.
-Calmati, Nara! Ora lo scoprirai!-
-Masaki, puoi entrare!- continuò la prof., e con un gesto della mano indicò la porta della classe.
Da lì, uscì un ragazzino con i capelli castani e dei stupendi occhi celesti.
Il ragazzo si mise accanto alla cattedra e guardò la prof. Con aria interrogativa.
-Ragazzi, questo è Sabaku No Masaki, viene dal paese della sabbia, e si è da poco trasferito qui da noi, nel villaggio della foglia. Mi auguro che lo facciate sentire a proprio agio!-
-Benvenuto Masaki!- esclamò in coro la classe alzandosi in piedi.
Il ragazzino squadrò ogni singolo alunno di quella classe e poi abbassò lo sguardo di ghiaccio.
-Masaki, puoi sederti…Vediamo un po’…Si! Laggiù in fondo, insieme a Tsuki Hyuuga.
-Va bene.- disse lui, tirando su il suo zainetto nero e sedendosi vicino a Tsuki.
-Benvenuto!- gli disse Tsuki  amichevolmente.
-Grazie.- rispose lui freddamente.
Tsuki ci rimase un po’ male, ma subito dopo lo capì: era appena arrivato, e doveva sentirsi un po’ spaesato.
Improvvisamente entrò qualcuno in classe. Era Gai.
-Professoressa Kurenai, la preside Tsunade vuole vederla un attimo!- disse lui.
-Oh, Gai! Vado subito! Ragazzi, voi state buoni, torno subito!-
-Va bene prof.!-risposero i suoi alunni.
-Questa è un’ ottima occasione per conoscere meglio Masaki!- pensò Tsuki allegramente.
Shoko e Namiko, ovviamente avevano avuto la stessa brillante idea, così si voltarono verso il banco dell’ amica e cominciarono a parlare.
-Allora Masaki! Come mai ti sei trasferito qui a Konoha?- chiese subito Shoko.
In quel momento erano arrivati la banco di Tsuki e Masaki anche Seiji e Kenji.
-Non sono affari tuoi!- rispose lui seccamente.
-Ha ragione, Shoko! Non sono affari tuoi!- rincarò la dose Seiji, felice che qualcuno avesse appena dato una bella lezione a Shoko.
Shoko guardò Seiji in cagnesco.
-C-Chi sono i tuoi genitori?- chiese la piccola Namiko a testa bassa.
-Si chiamano Gaara e Matsuri. Non li conoscete.- rispose lui.
Tsuki, che fino a quel momento non aveva ancora spiccicato una parola disse a Masaki – Che ne pensi di questa classe?-
-Mi piace. Voi siete simpatici!-
-Grazie! Come sei gentile!!!- disse Shoko accompagnandosi con un gesto teatrale.
Masaki abbozzò un mezzo sorriso.
-Bene, io direi che Masaki può far parte del nostro gruppo!- annunciò Shoko a voce alta.
-Zitta! Ti ho già detto che non devi urlare! E poi, non mi risulta che abbiamo un gruppo!- rispose Seiji mettendole una mano davanti alla bocca.
-E levati!- urlò ancora più Shoko scansando la mano del compagno dalla sua bocca.
-Comunque, si! Noi siamo un gruppo, se ancora non l’ hai capito! Ed è per questo che sto chiedendo a Masaki se ne vuole fra parte! Allora che en pensi Masaki?- continuò lei.
-Io…Dico che è un’ ottima idea!- acconsentì lui alla fine.
-Sei un grande!- affermò Shoko.
-Shokooo!- ridacchiò Tsuki.
In quell’ istante Seiji si alzò dalla sedia.
-Dove vai?- chiese Shoko allarmata.
-A fare un bello scherzetto alla prof.!- rispose lui sogghignando.
-Seiji, cos’ hai intenzione di fare?- chiese Kenji sospirando.
-Aspetta e vedrai, Inuzuka.-
Seiji si diresse verso la cattedra della professoressa Kurenai.
Poi tirò fuori dalla sua bocca una gomma masticata, e la sparse su tutta la sedia, mentre intanto rideva di gusto.
-Seiji, stai fermo!- gridò Shoko.
-Fatti gli affari tuoi!- rispose lui, continuando il suo “lavoro”.
Shoko si alzò e si diresse anche lei verso al cattedra.
Seiji aveva ricoperto tutta la sedia di una strana sostanza rosa, appiccicosa.
-Ma sei impazzito?- chiese Shoko sgranando gli occhi.
-Affatto! E adesso aspetta che la professoressa ci si sieda sopra!-
Ma Seiji non aveva calcolato al meglio i suoi piani.
Infatti, in quel momento arrivò la professoressa, che alla vista della gomma da masticare sparsa sulla sua sedia, e di Seiji e Shoko intenti a guardarla, spalancò gli occhi.
-Nara, Uchiha! Questo da voi proprio non me lo aspettavo!- gridò sbattendo la porta alle sue spalle.
Shoko indietreggiò di qualche passo, come se cercasse protezione da Seiji.
-Professoressa, mi creda, io non c’ entro niente!- disse Shoko, sul punto di scoppiare in lacrime.
-Si, come no! Domani, appena entrate a scuola, vi voglio subito nell’ ufficio della preside! Chiaro?- gridò lei, e con quella terribile frase chiuse il discorso.







NOTE AUTRICE
Ah, sono felice che il capitolo precedente vi sia piaciuto, spero vi piaccia anche questo!!!! Passiamo ai ringraziamenti, questa volta generici, perché vado un po’ di fretta!!! XD
Grazie a: mimi_chan92, Beckill, vampirosoliatrio91, Andrearomanista, Felicia91, Quuen_of_sharingan91!!!
Alla prossima!!!

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Capitolo 6
*** In punizione! ***


CAP.6


IN PUNIZIONE!!!


Il mattino dopo l’ arrivo di Masaki e lo scherzo di Seiji in cui era stata coinvolta anche Shoko era arrivato.
Shoko si fermò davanti all’ enorme edificio e aspettò tristemente Seiji.
Era una giornata piovosa, così fu costretta a ripararsi sotto il portico della scuola.
-Non è giusto!- pensò lei con rabbia.
-Io non c’ entro niente in quello stupido scherzo!- Pensarlo era facile, ma spiegarlo alla preside lo era molto meno.
In quel momento arrivò Seiji.
Non sembrava per nulla preoccupato dal fatto che di lì a poco avrebbe dovuto affrontare la preside. Per lui era solo un giorno come tanti altri.
-Ciao…- salutò Seiji in direzione di Shoko.
Lei rimase in silenzio, con lo sguardo fisso verso la pioggia, che non ne voleva sapere di smettere.
-Allora, vieni si o no?- chiese l’ Uchiha alludendo alla preside.
-Si, eccomi!- rispose lei, e insieme si avviarono verso l’ entrata della scuola media di Konoha.
Non sapendo dove si trovasse l’ ufficio della preside, Shoko si rivolse a Gai, che gli indicò perfettamente la strada da percorrere.
I due ragazzi attraversarono il corridoi che portava alle terze medie, passarono per la mensa e finalmente si trovarono davanti all’ ufficio della preside.
Era impossibile non riconoscerlo, visto che sulla porta, in bella vista c’ era scritto : UFFICIO DELLA PRESIDE.
Poco più in basso un altro cartello, questa volta con scritto: BUSSARE PRIMA DI ENTRARE.
I due diedero ascolto al cartello e bussarono.
-Avanti!- rispose una voce da dentro l’ ufficio.
Shoko e Seiji si fecero coraggio e aprirono la porta.
L’ ufficio era modesto: Al centro, spostata verso il muro c’era una scrivania in legno, ricoperta quasi completamente di scartoffie di ogni genere.
A destra c’ era un mobile, sempre in legno, dove dentro c’erano migliaia di moduli da completare.
Infine alla parete qualche foto di quella, come intuirono Shoko e Seiji, doveva essere la preside da giovane.
-Era davvero una bella donna!- pensò Shoko, guadandosi intorno timorosa.
Solo allora rivolse lo sguardo alla preside, che se ne stava comodamente seduta sulla sua poltroncina in pelle rossa.
-Benvenuti ragazzi!- esclamò finalmente lei.
Seiji grugnì qualcosa che Shoko non riuscì a capire: era strano quel ragazzo!
-Allora come mai siete qui? Avete l’ aspetto di due bravi ragazzi, non di persone…Criminali!- disse lei ridendo.
Aveva una risata giovanile e fresca, pensò Shoko estasiata.
-La credevo più…Severa!- pensò ancora la ragazzina sorridendo.
-Io sono la preside Tsunade, e voi chi siete?- chiese la donna.
Era una donna molto bella, la preside, con lunghi capelli biondi, raccolti in due piccole codine,  e due grandi occhi castani, infine un luminoso sorriso le incorniciava il volto.
-Io sono Shoko, e lui è Seiji!- esclamò la giovane Nara.
-Mmmh…Shoko e Seiji, perché siete qui?- domandò ancora lei.
-Abbiamo fatto uno scherzo alla prof.- rispose Seiji, che fino a quel momento non aveva ancora spiccicato parola.
-Tu l’hai fatto! Io mi sono trovata coinvolta senza un motivo!- ribattè Shoko, precisando le cose.
Tsunade sorrise.
-Calma ragazzi!- disse agitando le mani con gesti frenetici.
-Ma..Che punizione ci darà?- chiese timorosa Shoko.
Tsunade questa volta scoppiò in una fragorosa risata.
-Punizione? Ma state tranquilli ragazzi, non avrete nessuna punizione!Però promettetemi che non lo farete mai più, chiaro?- disse lei.
-Promesso..-disse Shoko.
-Si, si promesso…….- bisbigliò Seiji.
-Ora però andate, altrimenti vi perderete tutte le lezioni!- disse gentilmente la preside, facendo segno ai due ragazzi di andarsene.
-Prima che ve ne andiate, ragazzi! Dovete andare nell’ aula di tecnica, che al momento è vuota, c’è solo la mia segretaria, Shizune, e dovete fare un tema sull’ importanza della disciplina nell’ ambito scolastico! Diciamo che questa è più o meno la punizione per ciò che avete fatto!- disse lei.
Shoko e Seiji fecero un largo sorriso e uscirono felici dall’ ufficio della famigerata preside Tsunade.
-Dov’è l’ aula di scienze?- chiese Shoko al suo compagno.
-Vieni, ti guido io!- rispose lui prendendola per un braccio e trascinandola per il corridoio.
-Piano!- gridò lei cercando di allentare la presa del ragazzo.



Seiji si fermò davanti a un portoncino celeste, vicino alle seconde medie.
-E’ qui!- disse Seiji, e aprì la maniglia.
Nell’ aula c’era veramente solo Shizune che li salutò allegramente e li fece accomodare su un banco della prima fila.
I due staccarono un foglio dal quaderno e cominciarono a scrivere velocemente.
Quando ebbero finito, Seiji si voltò verso la compagna.
-Shoko?-
-Si?-
-Ti credevo peggio!- disse lui abbozzando un sorriso.










NOTE AUTRICE
Incredibile!Una parola gentile da parte di Seiji verso Shoko!!!!!Che miracolo!
Ecco a voi i ringraziamenti, individuali!!! ( Grazie anche a Hermione93!)

Mimi-chan92: Eh, si! Hai proprio ragione! Shoko non ha preso niente da Shika!!!!Continua a recensire!!!

Queen_of_sharingan91: Sono felice che ti piaccia Masaki! Magari a trovarlo uno così!!!!!Grazie mille!!!!

Beckill: il mini Gaara!!!! Ih ih!!!! È lo so, che ingiustizia quella di Shoko!!!!!!!

Hinata707:Per te sono brava??? Grazie mille!!!!!Per i disegni mi dispiace ma non ho lo scanner per metterli, e comunque non ti preoccupare che non mi sono mica offesa!!!Continua a recensire!!!

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Capitolo 7
*** La lezione di ginnastica! ***


CAP.7

LA LEZIONE DI GINNASTICA!



-Davvero ti ha detto che non sei tanto male?- esclamò divertita, ma soprattutto sorpresa Namiko, con l’ approvazione di Tsuki, rivolgendosi a Shoko.
-Uff! Te l’ho già detto almeno 10 volte! Seiji mi ha detto proprio così! – disse Shoko, sbuffando, con un sorrisetto stampato sul volto.
-Guarda che io scherzavo!- disse Seiji voltandosi verso il banco di Shoko. Kenji e Masaki sghignazzarono.
Shoko ci rimase malissimo, ma non lo diede a vedere, anche se le sue amiche ovviamente se ne accorsero subito.
-Lo odio.- pensò la ragazza avvilita, guardandolo mentre scherzava e rideva con i suoi amici.
Il giorno precedente in un primo momento aveva creduto che Seiji fosse un po’ diverso, ma evidentemente si sbagliava di grosso.


-Ehm, ehm..!- qualcuno si schiarì la voce, e tutti gli alunni della classe si voltarono.
Alla cattedra era seduto un professore, dai capelli e dagli occhi scuri.
I ragazzi non l’ avevano mai visto prima.
-Sono cinque minuti che sono entrato e che voi non vi siete accorti di me.Questo non è un comportamento educato!- disse, segnando qualcosa su un taccuino che teneva stretto in mano.
Poi riprese a parlare.
-Io sono il professore Asuma Sarutobi, e sarò per tutti e tre questi anni il vostro professore di educazione fisica.-
-Bene, mi fa piacere sapere che siete già in tuta da ginnastica, quindi adesso se non vi dispiace, alzatevi e dirigetevi, in assoluto silenzio, nella palestra della scuola.


Gli alunni obbedirono silenziosamente.

Arrivati nella palestra i ragazzi si guardarono intorno a bocca spalancata.La palestra era enorme, e loro non se la erano immaginata di certo così!
Il professore li fece mettere in fila sulla riga gialla, che si trovava verso il fondo della palestra, vicino ad una cattedra, dove lui prese posto.
Poi fece l’ appello, invitando ogni singolo alunno a presentarsi, e a dire il suo peso e la sua altezza.
-Bene, ora cominciate a correre lentamente intorno alla palestra, a coppie di due.-
Tutti cominciarono a correre, guidati dalla coppia di Seiji e Masaki, che ad un tratto accelerarono sempre di più, ridendo di gusto.
Asuma fischiò e tutti si fermarono.
-Vi ho detto di correre come due pazzi? Non mi sembra proprio! E adesso riprendete a correre come vi è stato chiesto!- gridò ritornando a sedere sulla sua cattedra.
Shoko correva con Tsuki, e Kenji con Namiko.
-Forza Tsuki!- disse Shoko euforica, che aveva energia da vendere.
Tsuki accelerò, ma ad un tratto inciampò e cadde.
Tutti quanti si fermarono, e si radunarono intorno alla ragazza, che giaceva a terra immobile, premendosi con forza la caviglia.
Il professore accorse immediatamente.
-Dove ti sei fatta male?- chiese.
-Qui.- disse la ragazza flebilmente, indicando la caviglia dolorante, dove era già comparso un livido violaceo, che si espandeva sempre di più sulla gamba della piccola Hyuuga.
-E’ evidente che c’è una piccola ferita.-
Asuma si guardò intorno con circospezione, poi puntò il dito contro Masaki, che se ne era rimasto in disparte, dopo la caduta di Tsuki.
-Sabaku No Masaki, accompagna subito in infermeria Tsuki.-  esclamò il professore.
Masaki annuì svogliatamente e porse la mano a Tsuki che si trovava ancora a terra.
La ragazza si aggrappò alla spalla di lui e insieme si diressero verso l’ infermeria.
L’ infermeria si trovava fra lo spogliatoio maschile e quello femminile, poco distanti dalla palestra.
Appena entrati li accolse un uomo, un certo Kabuto, che fece accomodare Tsuki su un lettino e cominciò a visitarla.
-Mmmh..No, non è niente di che, non preoccupatevi, devi solo tenere la gamba a riposo per circa una settimana.Ora puoi riposarti un po’ qui sul lettino, in compagnia del tuo amico.- affermò con convinzione Kabuto.
Tsuki annuì e Kabuto uscì dalla stanza.
-Se non ti va di restare qui puoi anche andartene.- disse tristemente Tsuki, sentendosi per un istante di peso per il ragazzo.
-No, non ti preoccupare, mi fa piacere restare qui.-
Tsuki rimase stupita dalla risposta del ragazzo.All’ apparenza sembrava un tipo freddo e insensibile, ma la ragazza scoprì che non era affatto così. Bisognava conoscerlo meglio.
-Ti fa male?- chiese Masaki osservando attentamente la caviglia di Tsuki, che si era leggermente gonfiata.
-No, non preoccuparti, va tutto a posto!- disse lei sorridendo debolmente.
-Sei gentile a preoccuparti per me.- esclamò lei guardandolo negli occhi.
-Bè, mi dispiace che tu stia male, In fondo sei una mia amica, e gli amici si preoccupano per i loro amici!- disse lui abbozzando una specie di sorriso.
Tsuki fu felice nel sentire quelle frasi, Masaki era molto premuroso con lei.
In quel momento il professore Asuma li richiamò.
Masaki aiutò Tsuki a scendere, e insieme salutarono Kabuto e si avviarono verso l’ uscita della palestra, dove ad attenderli c’erano i loro amici.







NOTE AUTRICE
Finalmente ecco anche il settimo capitolo, spero che vi sia piaciuto! Vi prego di lasciare un commento, perché mi farebbe molto piacere!
Ora passiamo ai ringraziamenti individuali!


Mimi-chan92: No, la punizione non era tanto crudele!!!Spero che questo capitolo ti sia piaciuto! Continua a recensire!

Queen_of_sharingan_91: Purtroppo il cambiamento di Seiji è durato poco!!! È ritornato quello di sempre!!!! Grazie mille per i complimenti!!!!

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Capitolo 8
*** La gita scolastica! ***


CAP.8

LA GITA SCOLASTICA!


-Mamma!- chiamò timidamente Namiko, frugando freneticamente fra i cassetti della sua stanza.
Dalla porta comparve una donna dai lunghi capelli corvini, simili a quelli di Namiko, con dei grandi occhi bianchi, candidi e puri come la neve.
-Cosa c’è, tesoro?- chiese la giovane donna entrando nella stanza di sua figlia.
-Non trovo più lo zainetto che mi avete regalato tu e il papà per il mio undicesimo compleanno!mi serve per la gita!- Namiko era in preda al panico, e agitava vorticosamente le braccia.
Hinata sorrise dolcemente e disse – Calma, eccolo qui, non ti agitare così tanto!- le rispose mostrando un piccolo zainetto rosa con diverse scritte nere sul davanti.
-Grazie mamma!- rispose la ragazza afferrando lo zaino e uscendo velocemente dalla sua casa.
-Ciao papà!- gridò Namiko sbattendo la porta.
Naruto non fece neanche in tempo a rispondere,  perché la figlia era già uscita di casa.
-I giovani d’oggi! Io non ero così esuberante  alla sua età!-




Namiko arrivò a scuola ansimante,percorse tutto il vialetto correndo e finalmente raggiunse Shoko, Tsuki, Masaki, e gli altri.
-Ciao ragazzi, anf…- disse Namiko ansimante.
-Ciao Namiko!!!Il pullman sta per arrivare!!!Ah, che bello!!!Non vedo l’ora! Ma vi rendete conto!!!Andremo per 3 giorni nel villaggio della cascata!!! Senza genitori!!!!-Shoko era al settimo cielo.

Era ormai passato un mese dall’ inizio della scuola, e alcuni professori avevano deciso di organizzare un campo scuola di qualche giorno, per far divertire i ragazzi, ma anche per insegnare loro qualcosa sull’ ambiente di montagna, tipico del villaggio.

Un rumore assordante fece risvegliare i ragazzi dai loro pensieri.
-E’ arrivato il pullman!!! Correte!!- gridò eccitata Tsuki, facendo da guida agli amici.
-Ragazzi, state calmi!Non vi accalcate!- gridò la professoressa Kurenai, seguita dal professor Kakashi.
Tutti gli alunni salirono sul pulmino, prendendo gli ultimi posti, dopo potevano stare tranquillamente tutti vicini, e potevano vedere tutto ciò che accadeva nelle file del pullman.
I professori intanto caricarono le valigie, nel bagagliaio e poi salirono, prendendo i posti davanti, vicino all’ autista.
-Siete pronti ragazzi?- gridò l’autista, un certo Iruka, voltandosi verso i ragazzi, che esplosero in un coro di approvazioni.
Iruka mise in moto e il pulmino si mosse dalla scuola.
-Evviva!!!- gridò Shoko entusiasta.
-E calmati!- rispose Seiji dandole una pacca sulla spalla.
-Ahia! Mi hai fatto male!- disse lei, facendo finta di offendersi, ma ritornando poi la Shoko solare, vivace e allegra di sempre.
-Tu non sei felice Namiko?- chiese Kenji sorridendole.
Namiko avvampò, e capendo che era arrossita si portò entrambe le mani alle guance.
-S-Si, Kenji, mi fa piacere poter passare alcuni giorni con voi.-
Kenji sorrise, poi tornò a parlare con Masaki.
Namiko sospirò, osservando per un momento il compagno di classe, che rideva e scherzava con l’amico di Suna.
-Dai, non te la prendere! Sei troppo timida!!!!- la rassicurò Tsuki poggiandole una mano sulla spalla.
-Timida per cosa? A cosa ti riferisci?- chiese lei voltandosi verso l’ amica.
A Tsuki scappò una risatina.
-Non fare finta di niente Namiko!- disse Tsuki, chiudendo il discorso.
Dopo alcune ore di viaggio la scuola arrivò a destinazione.
Il pullman si fermò davanti a un piccolo hotel.
Tutti quanti scesero, ognuno prese il proprio bagaglio.
-Vuoi che ti aiuti?- chiese dolcemente Kenji a Namiko.
La ragazza avvampò.
-N-No, non ti preoccupare!Ce la faccio!- disse lei, allontanandosi imbarazzata.
-Namiko ha fatto breccia nel cuore di qualcuno!!!- disse allegramente Tsuki dando una gomitata all’ amica, che scosse la testa, facendo finta di non capire.
Entrati nell’ albergo, la professoressa li fermò.
-Ragazzi, innanzitutto dovete fare i bravi, è vietato andare nelle altre camere, e non si può uscire dalle proprie camere all’ infuori della mezzanotte!è tutto chiaro?- chiese la professoressa.
Gli alunni annuirono svogliatamente.
Il professor Kakashi assegnò le camere: Tsuki, Shoko, e Namiko, erano insieme, così come Seiji, Kenji e Masaki.
I ragazzi percorsero le scale che li separava dal secondo piano dell’ hotel, poi finalmente raggiunsero le camere.
Shoko girò la chiave nella serratura ed aprì.
L’ appartamento era molto carino, aveva tre letti, tutti messi in fila, la televisione, una scrivania e un bagno, non molto grande.
-Uff!Credevo peggio!- esclamò Shoko, cominciando a disfare la sua valigia.







NOTE AUTRICE
Finalmente sono riuscita a mettere questo nuovo capitolo!!!!
Vi prego, lasciate una recensione!!!
Passiamo ora ai ringraziamenti individuali:

Queen_of_sharingan_91:Eh,eh, prima che Shoko riuscirà a mettere in riga Seiji, ci vorrà un bel po’!!!Tu, nel frattempo continua a seguirmi!


Beckill:Hai visto? Oggi sono comparsi Naru\Hina, e c’è in programma una bella gita! Che ne pensi?


Hinata707: Oggi finalmente si sono visti Naruto e Hinata, ma in seguito si vedranno molto di più! Questo era solo un assaggino!!!Continua a recensire!

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Capitolo 9
*** Escursione in montagna! ***


CAP.9



ESCURSIONE IN MONTAGNA!



-Svegliatevi!-gridò Shoko all’ impazzata, cominciando a scuotere freneticamente Namiko e Tsuki, le sue due compagne di stanza.
Tsuki aprì stancamente un occhio e si mise a sedere svogliatamente sul suo letto.
-Ma sei matta? Cosa ti prende?- chiese la ragazza, stropicciandosi il viso.
Nel frattempo anche Namiko si era svegliata.
-Cosa mi prende? Come cosa mi prende? Oggi faremo la nostra prima escursione, e tu mi chiedi cosa mi prende?Dai, muovetevi, io sono già pronta e dobbiamo ancora andare a fare colazione!Forza!-Shoko era su di giri: si agitava per tutta la stanza, parlando di come sarebbe stato bello vedere le sorgenti delle stupende cascate del villaggio direttamente dalle montagne, e continuava a gridare alle amiche di sbrigarsi, altrimenti si sarebbero perse quel magnifico spettacolo.
Dopo una ventina di minuti le due ragazze erano pronte (e parecchio assonnate), e così scesero nel ristorante dell’ albergo, per fare colazione.
-Vi guiderò io!- disse Shoko, mettendosi a capo della piccola fila.
-Scusa, ma tu che ne sai, di dove è il ristorante?- chiese Tsuki perplessa.
Lei scoppiò in una fragorosa risata.
-Come “che ne so?”Mentre voi dormivate ho fatto una piccola “gita” per l’ albergo, no? Io mi do da fare!- disse lei sorridente.
-Scusa se te lo chiedo, Shoko, ma si può sapere a che ora ti sei alzata?- domandò a quel punto Namiko, che stava guardando l’ amica con gli occhi spalancati.
-Prestissimo…Non credo che tu voglia saperlo!- rispose Shoko con un sorrisetto furbo.
Le ragazze erano finalmente arrivate nel ristorante.
-Sai anche qual è il nostro tavolo?- chiese Tsuki, sapendo già che la risposta dell’ amica sarebbe stata “Certamente!”.
-Certamente! È il numero 13! Siamo con Masaki, Seiji e Kenji!-esclamò lei, guidandole verso il loro tavolo.
Lì, ad aspettarle c’erano già i ragazzi, che appena le videro le salutarono felicemente, a parte Seiji, ovviamente.
-Salve ragazzi! Che cosa c’è di buono da mangiare? Ho una fame!- esordì allegramente Shoko prendendo posto accanto a Seiji.
-Il menù è lì, oca.- rispose Seiji freddamente, indicandogli un piccolo libricino, al centro della tavola.
-Simpatico!- rispose lei, afferrando il menù, e cominciando a sfogliarlo.
-Mmmh….Io prendo, cappuccino, e fette biscottate!- disse infine Shoko, chiamando un cameriere poco distante dal loro tavolo, che servì l’ esuberante ragazzina.

Dopo circa mezz’ora tutti quanti andarono nella hall dell’ albergo, dove c’erano ad aspettarli i loro insegnanti, Kakashi e Kurenai, e gli altri alunni.
-Bene, ragazzi! Siete pronti?- gridò Kakashi, che era emozionato ancora di più dei suoi alunni.
-Ma certo prof.!- gridarono tutti.
-E allora partiamo!-
Appena usciti tutti i ragazzi rabbrividirono.
Faceva freddissimo, così tutti si coprirono bene e si avviarono verso il sentiero che li avrebbe portati su una montagna, facile da risalire, alta 1500 metri.
Il sentiero era roccioso, e circondato da un fitto bosco.
-Ah!!! La natura incontaminata!!!Sentite che aria fresca!- disse Shoko spalancando le braccia e respirando a fondo quell’ aria così pura.
-Eh già!- rispose Namiko, imitando al compagna.
Gli altri le guardavano perplesse.
-Ma che ci trovate di tanto speciale, in questo boschetto?- chiese Masaki guardandosi intorno.
-Come cosa ci troviamo? È semplicemente fantastico!- disse Namiko arrossendo leggermente, perché Kenji la stava fissando.
-Se lo dite voi..- rispose lui, ancora più perplesso di prima.
D’ improvviso tutta la classe si fermò, perché Kurenai stava spiegando qualcosa, riguardo a quell’ ambiente.
-Siamo ormai saliti a 500 metri, e come potete osservare, il paesaggio è notevolmente cambiato!Qui la fauna, è composta…- quasi nessuno la stava ad ascoltare, perché erano tutti presi ad osservare il panorama alpino.


Dopo circa un’oretta, tutti gli alunni erano saliti a 1000 metri di altezza.
-Ragazzi!Io non ce la faccio più!- ansimò Shoko.
Infatti adesso il terreno si era fatto più ripido, e il piccolo sentiero pianeggiante che avevano percorso prima, ormai era sparito del tutto,e al suo posto, c’era una strada, se così si poteva chiamare, che era quasi in verticale.
-Ah, io ce la faccio benissimo! Io faccio parte del clan Inuzuka, e tutti noi della famiglia abbiamo una velocità ed un’agilità pazzesca!-esclamò Kenji, saltellando da una parte all’altra per il ripido sentiero.

-Bene, siamo arrivati!- annunciò in seguito Kakashi.
La classe era arrivata su una bellissima cima, molto, molto alta.
Sotto di loro c’era un piccolo burrone, protetto da una recinzione.
-Ammirate pure il panorama!- acconsentì Kakashi, indicando la recinzione, da cui era possibile ammirare il paesaggio.
Tutti rimasero a bocca aperta.
-E’ fantastico!- mormorò Namiko osservando lo spettacolo che si stagliava davanti ai suoi occhi cerulei.
Infatti sotto di loro, nel fondo del burrone scorreva un bellissimo fiume, che nasceva da un enorme cascata, che si poteva vedere poco più a sinistra.
In lontananza inoltre si potevano notare altre piccole cascate.
-Sai Shoko, mi sta venendo voglia di buttarti qua sotto!- disse Seiji sghignazzando.
Shoko, solitamente loquace questa volta non parlò, ma sul suo volto si formò un’ espressione corrucciata.
Fece un debole sorriso e pronunciò solo poche parole, che risultarono incomprensibili a tutti.
-Ehi, tutto bene?- chiese Tsuki, poggiando una mano sulla spalla dell’amica, che rispose –Si, tutto bene! Non preoccuparti! Perché qualcosa dovrebbe andare male?- disse lei, riacquistando il suo buonumore.
Tsuki sorrise.
-Sono felice!- esclamò la Hyuuga sorridente.
-Ehi, Namiko non è stupendo?- chiese Kenji alla compagna che arrossì fin sopra la punta dei capelli-
-Si, hai..Hai ragione!- disse lei imbarazzatissima.


La classe si fermò lì fino all’ora di pranzo, mangiando dei panini che avevano preparato prima in albergo, poi riscesero giù a valle, senza alcuno sforzo.

-Ah, è stato davvero rilassante!- disse Shoko entusiasta, mentre le ragazze salivano nella loro camera.
-Si, hai proprio ragione!- confermò Tsuki.
-Namiko, perché non parli?- chiese Shoko rivolgendosi all’ amica, che se ne stava silenziosa e pensierosa.
-No, nulla!-
-Stavi pensando a Kenji non è vero?- disse Shoko dandole una gomitata, mentre Tsuki ridacchiava a bassa voce.
-Ma cosa dite? Io….Io..- Namiko arrossì violentemente, ma non riuscì a finire la frase perché Shoko l’aveva già interrotta.
-Le amiche capiscono questo ed altro cara mia!- disse lei abbracciando la Uzumaki.
Le ragazze arrivarono alla porta della loro camera, Tsuki prese la chiave e aprì, e le tre entrarono, stanche ma felici.





NOTE AUTRICE

Eccomi tornata! Mi scuso per il ritardo dell’aggiornamento, ma non ho proprio avuto tempo per scrivere!
Del prossimo capitolo vi dico solo che probabilmente succederà qualcosa fra Namiko e Kenji…!
Comunque grazie mille per i commenti, non sapete quanto mi hanno fatto piacere! Quindi, detto questo passiamo ai ringraziamenti veri e propri!

Queen_of_sharingan91: Spero che questo primo giorno di gita ti sia piaciuto!Mi raccomando fammi sapere!

Beckill:Eh, eh! Sono felice di averto fatto felice!!!!XDXDXDXD Spero che il chappy ti sia piaciuto!

White Angel: No, ti prego, niente bazooka!!!!Spero che il capitolo ti sia piaciuto!Grazie per averla messa fra i preferiti!Continua a recensire!

Hermione93: Finalmente la tua recensione! La aspettavo impazientemente! Continua a recensire e grazie per i complimenti!

Elie91: Bè, l’idea che mi hai dato è molto, molto carina!!!!Provvederò! Continua a recensire!

Sabaku No Karasu: Sono felice che la storia ti piaccia e che presto ti registrerai! Continua a recensire! Un bacio!

Hinata707: Grazie mille per tutti i complimenti!Continua a recensire!

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Capitolo 10
*** Primo bacio! ***


CAP.10


PRIMO BACIO


DLIN DLON!!!
Il campanello della stanza numero17 suonò ripetutamente, senza interruzione.
-Ecco!!!- urlò qualcuno dall’altro lato della porta.
Finalmente la porta si aprì, e Seiji trovò davanti a lui una Shoko incredibilmente sorridente.
Il ragazza sbuffò.
-Si può sapere che vuoi? Sono le tre del pomeriggio!-biascicò Seiji scocciato.
Lei mantenne ugualmente il suo sorriso radioso.
-Salve Seiji! Volevo chiedervi se vi andava di scendere giù nella hall a giocare a carte con noi.
-Ok…Aspetta che lo dico agli altri..- rispose lui senza troppa convinzione.
-Masakiii, Kenjiii, preparatevi, fra poco, scendiamo giù a giocare a carte con quelle tre!-
Dalla stanza arrivarono mugolii di assenso.
-Quelle tre! Potevi anche risparmiartelo in mia presenza!- borbottò Shoko.
-In tua presenza? Ehi, ma chi ti credi di essere?- disse Seiji sarcasticamente.
-Lasciamo perdere, va…Comunque sbrigatevi!- disse Shoko sorridendo, e avviandosi verso la porta della sua stanza.


Shoko successivamente chiamò le sue amiche, e tutte e tre insieme si diressero verso la hall dell’albergo.


Poco dopo le raggiunsero anche i ragazzi, che si buttarono con noncuranza sui divanetti in pelle.
La hall disponeva di una saletta per giocare a carte, che era appartata, e si trovava in una angolo di tutta la stanza.
Il resto della sala, molto più grande, era pieno di divani in pelle, disposti in piccoli circoli di tre, e nel centro di ognuno c’era un tavolino di legno, con sopra un posacenere.
-Finalmente! Vi siete fatti desiderare sapete?- esclamò Shoko sarcastica.
-Ma se abbiamo tardato solamente di qualche minuto!?- disse Seiji arrabbiato.
Shoko sorrise.
-Anche qualche minuto basta per dire che avete comunque tardato!-
Seiji scattò in piedi, pronto a mettere le mani su Shoko, che però non si scompose più di tanto, e rimase sempre con quel suo sorrisetto furbo.
Masaki prese l’amico per la maglietta e lo rimise a sedere.
-Devi calmarti Seiji!- lo rimproverò Masaki con al sua solita aria superiore.
Kenji interruppe la piccola discussione.
-Ok, ragazzi, calma!Allora, come mai ci avete invitato?- chiese.
-N-Noi, volevamo parlare…- disse Namiko tenendo gli occhi fissi sul pavimento di marmo.
-Bè, io con quell’oca di Shoko non ci parlo di certo!- disse Seiji mettendo il muso.
A quel punto Shoko gridò – E non fare il bambino, Seiji! Io me ne vado!- e detto questo si alzò velocemente e si diresse verso l’uscita.
-E poi chi era la bambina?- disse Masaki scuotendo la testa e raggiungendo Seiji che nel frattempo si era alzato per inseguire Shoko.
Anche Tsuki si era aggregata al piccolo gruppetto che correva da una parte all’altra dell’albergo.


Nel frattempo Kenji e Namiko erano rimasti da soli, seduto sui divanetti.
Entrambi tenevano lo sguardo basso, ma ad un tratto Kenji alzò lo sguardo verso l’amica e gli sorrise.
Lei arrossì, ma rivolse ugualmente al ragazzo un timido,tenero sorriso.
-Sei tutta rossa…- osservò imbarazzato Kenji.
Lei avvampò ancora di più.
-Il fatto è che….Fa molto caldo!- concluse infine lei, ormai rossa come un peperone.
-Hai ragione! Andiamo fuori, magari stiamo un po’ più freschi!- disse lui.
Si alzò dal suo divano e prese delicatamente la mano di Namiko portandola fuori l’albergo.
Lì c’erano delle sedie in vimini, sulla quale i due si sederono.
-C-come mai mi hai portato qui?- chiese lei impacciata, non sapendo bene cosa dire.
-Io…Volevo stare un po’ con te!- concluse lui infine rivolgendole un timido sorriso.
Namiko sentì un calore fortissimo salire lungo tutto il corpo, e sentì le orecchie bruciare.
Doveva essere rossa peggio di un papavero.
-Namiko, io…Volevo dirti…- Kenji stava sicuramente cercando di dire qualcosa, ma senza un grande successo.
-Dimmi pure….- disse lei guardandolo per un attimo negli occhi.
-Come sono belli….- pensò la ragazza, ormai persa in quel fantastico sguardo.
Scosse la testa. Ma cosa stava pensando?
-Namiko io…-
kenji sentiva il cuore andare a mille, deglutì a vuoto.
Poi come un fulmine si chinò sulla piccola ragazza e le diede un bacio.
Namiko dapprima spalancò gli occhi, poi si lasciò andare, trasportata dal dolce sapore delle labbra di Kenji.
Poi il ragazzo si staccò improvvisamente e con uno scatto fulmineo corse via, lasciando la povera Namiko lì, ancora sorpresa, ma felice per quel bacio.












NOTE AUTRICE
Eh, ve lo avevo detto che in questo chappy sarebbe successo qualcosa fra i due!!!Come mi piacciono insieme!
Ma passiamo ai ringraziamenti:

Beckill:Bè, spero che i  questo capitolo Namiko  e Kenji  ti siano piaciuti!!! Shoko e Seiji….Riuscirò in qualche modo a farli mettere insieme!!!!

Queen_of_sharingan_91:Eh, lo so!!Seiji è molto problematicooo!!!!
Continua a recensire!!!!

White Angel: dai, non sono tanto crudele da far morire Shoko!!!!
Spero che il capitolo ti sia piaciuto! Continua a recensire!!!!

Elie91: Ed eccoti accontentata!!! Namiko e Kenji 4ever!!Continua a recensire!!!!

Hermione93: Ten!!!! Grazie mille, sono felice che ti sia piaciuto il capitolo!!!Che ne pensi di questo? Non ti preoccupare per i tuoi ritardi! L’importante è che un commentino me lo lasci!!!!tvb!

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Capitolo 11
*** Ritorno a Konoha ***


CAP.11

RITORNO A KONOHA



-Tu cosaa?- un urlo, un misto fra gioia, stupore, felicità, incredulità, riecheggiò per tutto l’hotel.
A parlare, o meglio ad urlare era stata Shoko Nara.
La ragazza era sdraiata sul suo letto, con i piedi sul cuscino, e la testa dalla parte in cui sarebbero dovuti stare i piedi.
Grazie a quella posa poteva tranquillamente vedere in faccia la sua amica Namiko, seduta compostamente sulla trapunta ben ripiegata del suo letto.
Tsuki, invece, era seduta scompostamente sulla sedia della scrivania, con il volto rivolto verso le due compagne, con i grandi occhi bianchi spalancati dallo stupore.
Namiko abbassò la testa e lo sguardo per terra, arrossì leggermente.
Poi tirò leggermente su il viso, fece un timido sorriso, e disse fieramente – Si!-
Shoko e Tsuki restarono ancora più incredule.
-Tu…Tu hai veramente baciato Kenji?- disse ancora Shoko emozionata.
-Shoko sono tre volte che te lo dico! Si, io ho baciato Kenji!-
Questa volta Namiko sorrise. Fece un sorriso meraviglioso, uno dei suoi sorrisi più belli probabilmente.
Shoko respirò profondamente.
-Ok, calma e sangue freddo…E ALLORA COSA ASPETTI A RACCONTARCI TUTTO????!!!!- il suo tono aumentò notevolmente, tanto che Tsuki si coprì le orecchie con le mani.
-Non c’è molto da raccontare…Quando tu e Tsuki ve ne siete andate per rincorrere Masaki e Seiji, io e Kenji siamo rimasti da soli e…- Namiko si interruppe improvvisamente e arrossì vistosamente.
-E vi siete baciati!!! Ma è meraviglioso Namiko, non devi vergognartene!!!- disse Tsuki alzandosi dalla sua sedia e venendo incontro a Namiko.
-Dici?- rispose Namiko, ormai tinta di rosso scarlatto.
Tsuki annuì vigorosamente, mentre intanto Shoko cominciò a saltare per tutta la stanza, felice più che mai per la sua amica.



Altra stanza, altre persone, eppure il discorso non è poi così diverso da quello delle ragazze…

-Oh, oh, oh!!! E così il nostro Kenji ha fatto colpo!- disse Seiji ridendo sguaiatamente.
Era sdraiato sul letto, con le mani dietro la nuca.
Masaki rincarò subito la dose.
-Oh amoruccio mio..Tesorino non sai quanto ti amo…Smack, smack, smack!!- disse lui imitando una voce femminile e sbattendo le ciglia ripetutamente, per render l’imitazione più divertente.
Seiji cominciò a ridere ancora più forte.
-Che stronzi che siete!- rispose Kenji sorridendo.
Poi continuò – Ma intanto io ho baciato qualcuno e voi no!-
Seiji si fece più serio, e Masaki smise la sua imitazione.
-Per questo non hai tutti i torti…- disse Seiji pensieroso.
Kenji rise. Era un ragazzo che aveva sempre la risposta pronta.
-E dimmi un po’…Com’è stato baciarla?- chiese Masaki.
-Ah, allora adesso ti interessa eh?-
Masaki per tutta risposta fece un grugnito, e la discussione finì lì.




Ormai i tre giorni della gita erano passati, e i ragazzi sarebbero partiti la sera stessa, verso le 18.30.
Prima di partire però i professori avevano deciso di fare un piccolo “rinfresco”, per festeggiare quei meravigliosi giorni.


Tutta la classe si incontrò nella veranda dell’albergo, un luogo fantastico e rilassante.
Era uno spazio molto ampio, con diversi tavolini e sedie in vimini.
Era circondato da numerose piante, che abbellivano la stanza.
Dalla finestra era possibile vedere una piccola radura, che rendeva l’ambiente ancora più tranquillo.
Sui tavoli erano state sistemate diverse leccornie, e parecchie bibite.
I ragazzi non erano vestiti in modo elegante, erano solamente un po’ più ordinati del solito.
Poco prima di scendere, Shoko e Tsuki, approfittando del fatto che Namiko fosse uscita un momento dalla stanza, per chiedere il fon agli albergatori, avevano architettato un piano.
Mettendosi d’accordo anche con Seiji e Masaki via cellulare, avevano deciso che alla “festa” avrebbero lasciato per qualche minuto Namiko e Kenji da soli, per sapere se avrebbero deciso di fare coppia fissa.
Così alla festa, dopo che ogni singolo alunno fu arrivato, i quattro ragazzi si lanciarono diverse occhiate furtive ridacchiando, e stando ben attenti a non farsi sentire dai due innamorati.
Dopo diversi scambi di sguardi, Shoko diede il segnale: il piano poteva iniziare.
-Coff coff!- Shoko iniziò a tossire, portandosi una mano alla bocca.
Assieme a lei anche Seiji cominciò a fare la stessa cosa.
Man mano, fecero diventare la tosse ancora più forte.
-Ragazzi vi sentite male?- chiese Tsuki, fingendosi preoccupata.
-Tutto a posto?- domandò invece Masaki.
-Oh, si…Coff coff!!! Benissimo..Coff, coff!- Shoko si piegò e cominciò a tossire sempre di più.
-Masaki, accompagnami al bagno, devo bere, così almeno mi passerà- disse Seiji fra un colpo di tosse e l’altro.
-Si, ti accompagno, magari bere ti farà bene.- rispose Masaki annuendo vigorosamente.
-Ti accompagno anche io, Shoko!- disse Tsuki alzandosi di scatto dal divanetto in pelle su cui erano seduti.
-Veniamo anche noi!- disse prontamente Kenji.
-Oh, no! Voi non preoccupatevi!- disse Shoko agitando freneticamente le mani.
-Siete sicuri?- chiese timidamente Namiko.
-Sicurissimi…Coff!- rispose Seiji.
-Ok…-
Così i ragazzi si avviarono verso il bagno, che si trovava poco distante dalla veranda.
Approfittando dell’istante in cui Namiko e Kenji si voltarono, i quattro si nascosero dietro una grande pianta di origine tropicale.
-Ok, ora non ci resta che aspettare!- disse Shoko.
-Ma sei sicura che il piano funzionerà?- chiese dubbiosa Tsuki.
-Ah, ma certo che funzionerà!! Ti pare che io possa sbagliarmi?-
-Per me ti puoi sbagliare eccome!- rispose Seiji sarcastico.
-Zitti, altrimenti ci scopriranno!- esclamò saggiamente Masaki, il più intelligente e riflessivo del gruppo.

Intanto i due ragazzi erano seduti imbarazzati sul divano, gettandosi occhiate furtive di tanto in tanto.
Non era raro che si scambiassero anche timidi sorrisi.
Kenji sospirò, chiuse gli occhi per un istante, tirò fuori tutto il suo coraggio, e finalmente rivolse la parola a Namiko.
-A proposito di quello che è successo ieri…-
Namiko arrossì violentemente.
-Io…Non so se tu sia stata felice o meno di quel gesto.- disse Kenji agitatissimo.
-I-Io, sono stata…Io sono stata molto felice di quel gesto!- disse improvvisamente Namiko.
In quell’ attimo sembrò perdere tutta la sua timidezza.
Kenni rimase colpito da quella ragazza.
-Davvero? Allora…Allora…- Kenji esitava a parlare.
-Si?- Namiko fremeva dalla voglia di sapere ciò che Kenji voleva dirgli.
-Si, insomma…Namiko, vuoi essere la mia ragazza?- chiese infine lui.

-Siiiiii!!!! Glielo ha chiesto!!!! Siiii!!- Shoko cercò di urlare a bassa voce, anche se con scarsissimi risultati.
Per fortuna i due non la sentirono.
Seiji le mise una mano sulla testa, e la fece abbassare.

Namiko perse un battito.
Boccheggiò. A stento riusciva a credere a ciò che Kenji le aveva detto.
-Io…Si, io lo voglio!-disse finalmente Namiko sorridendo.
Anche Kenji si dischiuse in sorriso e si avvicinò alle labbra della ragazza.
I due si diedero un tenero bacio, per la contentezza di Shoko che cominciò ad esultare felicemente.
Finalmente poi i quattro uscirono dal loro nascondiglio, e Shoko prese immediatamente la parola – Uff! Finalmente la tosse è passata!-
-Eh, già!- confermò Seiji, annuendo in direzione dei due piccioncini.
-Ragazzi, noi abbiamo un annuncio molto importante da farvi!- annunciò solennemente Kenji.
Namiko fece cenno di si con la testa.
-Io e Namiko siamo una coppia fissa!-esultò felicemente Kenji abbracciando Namiko, che ricambiò immediatamente l’abbraccio.
-Siiiiiii!!!!!!- Shoko saltò urlando, piena di felicità per i suoi due amici.
Tsuki sorrise.
-Guarda a volte il destino…Namiko, la più timida e impacciata è la prima di noi ad avere il ragazzo!- disse Tsuki scuotendo la testa, con un sorriso stampato sul volto.
-Ti sei fatto la ragazza!- dissero in coro Seiji e Masaki, cominciando a girare intorno ai due.
Kenji e Namiko sorrisero, e lei stranamente non arrossì, perché felice di quello che era appena successo.




-Ragazzi!!!Su, è ora di partire! Venite, non attardatevi!- urlò il professor Kakashi, richiamando i ragazzi.
A poco a poco, la classe si fece svogliatamente avanti, e salì sul pullman che li avrebbe ricondotti finalmente verso casa.
-E così anche questa meravigliosa gita è finita!- sospirò tristemente Shoko, salutando con una mano gli albergatori, che erano venuto a salutarli.
-Eh, già!-disse Tsuki, prendendo posto fra Namiko e Masaki.
- E’ stato bello.- disse Namiko pensierosa.
-Cosa è stato bello???- disse Shoko maliziosamente, dando una gomitata all’amica, che divenne immediatamente rossa.
-Stupida! Ma cosa hai capito! È stato bello stare qui in gita con tutti voi!- rispose lei.
-Eh, si! E io dovrei crederci che ti riferivi alla gita?- rispose Shoko dando uno sguardo interrogativo all’amica.
In quel momento il pullman si mise in moto, e i ragazzi cominciarono il loro ritorno verso Konoha.














NOTE AUTRICE
E finalmente sono riuscita ad aggiornare! Spero che il chappy vi sia piaciuto! Non vi anticiperò nulla del prossimo, perché sarà una sorpresa, e se ve lo dico, che sorpresa è? XD
Comunque ora passiamo ai ringraziamenti, che mi hanno fatto tantissimo piacere!!!

Queen_of_sharingan_91:Bè, come vedi in questo capitolo direi che ci sono stati notevoli sviluppi. Sulle altre coppie…Dovrai avere pazienza, mooolta pazienza!!!

White Angel: Ih ih!!! La tua recensione mi ha fatto morire dal ridere! Continua a seguirmi!

Elie91:Sai, inizialmente avevo pensato davvero di fare che Shoko e gli altri lasciassero Namiko e Kenji da soli apposta, ma poi ho deciso che il piano più diabolico, sarebbe avvenuto in questo chap! Fammi sapere cosa ne pensi!

Andrearomanista:Mi fa davvero molto piacere che tu sia tornato a recensirmi! Come vedi nel cap ci sono stati dei notevoli progressi, in quanto a Shoko e Seiji, ci sarà molto da aspettare prima che accada qualcosa!

Beckill: Non sai quanto mi fa felice sapere che il cap. ti sia piaciuto!!!!Ti prego, continua a seguirmi, e fammi sapere che ne pensi di questo capitolo!

Hermione93: Ten!In quanto alle descrizioni, ormai lo sai, che non sono il mio forte! Ç_ç!!! Grazie per i complimenti, comunque! Continua a seguirmi!!!

Hinata707: Mi fa tantissimo piacere sapere che la storia ti piaccia! Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo! Un bacio!

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Capitolo 12
*** Uscite serali ***


CAP.12

USCITE SERALI



Casa Nara, ore 7.00, sabato mattina.

-Shoko! Quanto ci sei mancata, amore!- esclamò Ino felice, abbracciando la figlia, o meglio, stritolandola.
-Si, ci sei mancata tantissimo!- ribadì Shikamaru, dando un tenero buffetto sulla guancia della figlia.
Lei si divincolò dalla stretta della madre.
-Allora raccontaci tutto!- disse Ino felice, sedendosi al tavolo di marmo della cucina.
-Prima di raccontarvi…Abbiamo organizzato per stasera una pizza, alla pizzeria qui vicino…Ti prego posso andarci?- chiese Shoko con voce supplichevole.
Ino fece un largo sorriso.
-Oh, oh!!!Le tue prime uscite serali da sola!Ma certo che puoi! Mi raccomando però, stai attenta, e se hai bisogno di qualcosa chiamami! Ora racconta!-
Ino era fatta così: prendeva molte cose alla leggera!
Shoko sorrise, e felicemente, iniziò a raccontare a i suoi genitori, tutto quello che era accaduto, o meglio: quasi tutto!



Ore 7.30, casa Uzumaki, sabato mattina.

-Tesoro, allora, cosa dovevi dirci di così urgente?- domandò gentilmente Hinata, avvolta dalla calda vestaglia blu.
-Si, ecco…Allora…- iniziò la ragazzina emozionata.
-Parla Namiko!- la incitò Naruto, suo padre.
-Questa sera, insieme ai miei amici abbiamo organizzato una pizza, mi chiedevo se, ecco…Insomma, ho il permesso di andarci?- disse finalmente Namiko, facendo un sorrisetto timido.
Naruto spalancò gli occhi.
-Amore, cosa c’è?- chiese Hinata, guardando suo marito, che sembrava essere molto, molto arrabbiato.
-C’è che non se ne parla nemmeno!Ma dico, siamo impazziti?- disse lui.
-Ma papà…- implorò la ragazza.
-Niente ma! Sei ancora troppo piccola per uscire da sola, e io non mi fido.-
Namiko sentì le lacrime premere contro gli occhi, come per cercare una via per sgorgare fuori.
-V-vuoi dire che…Non ti fidi di me, papà?-
-Namiko…Il discorso è chiuso!- e così dicendo Naruto si alzò dalla sedia della cucina, sbattendo furiosamente la tazza del latte sul tavolo.
Namiko guardò la madre con occhi imploranti, e leggermente bagnati dalle lacrime.
-Tuo padre ha ragione, Namiko.- ed anche lei si alzò, lasciando sua figlia, in preda ad un pianto silenzioso.

Poco dopo Namiko corse in camera sua, per dare la brutta notizia a Shoko.
Compose velocemente il numero di casa Nara e mise la cornetta all’orecchio.
Rispose una voce maschile.
-Si pronto?-
-Sono Namiko, poteri parlare con Shoko?- chiese lei.
-Si, te la passo subito.-
Namiko sentì dall’altro capo della cornetta Shikamaru urlare.
-Shoko! C’è Namiko al telefono!- gridò l’uomo, verso sua figlia, che accorse immediatamente.

-Namiko!Cosa è successo?- chiese la ragazza, con voce preoccupata.
Di solito Namiko, essendo molto timida, non amava telefonare, e non lo faceva quasi mai, se non per dire qualcosa di veramente urgente.
-Shoko…I miei non mi danno il permesso di venire…- disse lei fra un singhiozzo e l’altro.
-Che cosa??? Allora, innanzitutto calma, e poi spiegami il motivo di questa stupidissima decisione!- gridò la ragazzina arrabbiata.
-Dicono che sono troppo piccola, che non si fidano di me, e cose del genere. Ma insomma, dico io, ma ti rendi conto? Non si fidano di me! La loro unica figlia, per di più!-
Shoko rimase molto colpita dalla reazione dell’amica. Di solito non era molto loquace, ma appena cominciava a socializzare con qualcuno, e a fidarsi soprattutto di questa persona, Namiko perdeva momentaneamente la sua timidezza.
-Capisco…Bè, non importa, perché a mangiare la pizza con noi ci verrai lo stesso!- esultò felicemente Shoko, stando ben attenta a non farsi sentire dai suoi genitori, che erano lì nei paraggi.
-E come scusa?- domandò la ragazzina, facendo una faccia molto perplessa.
-Semplice! Evaderai di casa!- rispose Shoko con un tono superiore.
Namiko non poteva vederla, ma già se la immaginava con quella sua aria superiore, a lisciarsi la coda di cavallo con noncuranza.
Namiko sorrise a quel ridicolo pensiero, ma tornò immediatamente seria, dopo essersi resa conto di ciò che aveva detto la sua migliore amica.
-Che cosa? E come scusa?- disse lei meravigliata.
-Semplice! La pizza è alle 21.00, e calcolando che tu mi hai detto che i tuoi solitamente il sabato escono con amici, tu rimarrai a casa da sola,no?-
-Bè, si, ma continuo a non capire…- Namiko era sempre più perplessa, e non riusciva a capire il significato delle parole di Shoko.
-Naturale!Scapperai di casa! Poi, quando i tuoi staranno per rientrare, tu correrai a casa, e farai finta che non sia successo niente!- Shoko annuì soddisfatta delle sue parole, pensando che era veramente intelligente.
Namiko per poco fece cadere la cornetta di mano.
-Ma sei impazzita per caso?-esclamò Namiko esterrefatta.
-Namiko, vuoi venire con noi a mangiare la pizza?- chiese Shoko freddamente.
-Si.- rispose lei.
-E allora fa come ti ho detto.-



Namiko ci pensò a lungo prima di decidere se fare o meno quello che Shoko gli aveva proposto, ma poi decise che se voleva veramente andare, e lo voleva sul serio, quella proposta era l’unica soluzione.
Così la sera dopo aver salutato i genitori, che uscivano con i genitori di Seiji, Sasuke e Sakura, Namiko salì in camera sua.
Velocemente mise nella sua borsetta bianca con le scritte nere, il cellulare, in caso i suoi l’avessero chiamata, ed un altro paio di aggeggi utili, compreso il portafogli.
Si diresse velocemente e furtivamente verso al porta d’ingresso, con il cuore in gola, come se qualcuno, da un momento all’altro, avesse potuto scoprirla.
Aprì la porta.
Con sua grande sorpresa trovò ad aspettarla lì fuori, Kenji.
-Kenji!-Esclamò Namiko, ringraziando il cielo che era notte, e che in questo modo il ragazzo non avrebbe potuto vedere che le sue guance erano diventate di un bel rosso acceso.
-Namiko!Presto! Shoko mi ha detto tutto, e così sono venuto a prenderti!- esclamò il ragazzino, prendendo per mano la ragazza, che divenne ancora più rossa di quant’era prima.
I due si diedero un piccolo, tenero bacio sulle labbra, poi si diressero verso la pizzeria.
Entrambi non avevano detto niente ai loro genitori, per paura che sarebbero stati contrari alla cosa, magari reputandoli troppo piccoli per certe cose.
Ovviamente avevano fatto promettere anche ai loro amici di mantenere il segreto.

Arrivati alla pizzeria, trovarono Shoko, Seiji, Masaki e Tsuki ad attenderli.
-Alla buon’ora!- esclamò Seiji sarcastico.
-Oh oh! Allora siete stati soli! Cosa avete combinato?- disse Shoko maliziosamente, beccandosi un’occhiataccia da parte dell’amica, e di Kenji.
-Ah, dicevo così per dire!Che permalosi!-
Così dicendo i sei amici entrarono nel locale.
Lì faceva un caldo tremendo, così i ragazzi scelsero un tavolo vicino alla finestra, da dove arrivava una bella arietta fresca.
Il locale era modesto, ma molto carino. Appena entrati c’era un bancone, e dietro di esso, i cuochi preparavano e sfornavano pizze su pizze.
Il resto della pizzeria era riempito da tavolini, da due, tre, quattro, e più posti.

La serata trascorse senza problemi, a parte le frecciatine da parte di Shoko verso Seiji e viceversa.
I ragazzi si rimpinzarono di pizza, quasi fino a scoppiare, mentre le ragazze li guardavano divertite.
Parlarono della scuola, dei genitori, della fuga di Namiko,della gita, e cose del genere.
Insomma, cose fra amici.

Poi purtroppo fu il momento di tornare a casa.
I ragazzi si salutarono, e ognuno tornò verso al propria abitazione.
Namiko cominciò a dirigersi verso la sua casa, ma quando arrivò, ad attenderla c’era una bruttissima sorpresa.

-Namiko!Dimmi immediatamente dove sei stata in tutto questo tempo!.- gridò Naruto.
I genitori della ragazza erano piazzati davanti alla porta, braccia conserte, sguardo truce, ed erano visibilmente arrabbiati.
Namiko rimase di sasso.
-I-io….- balbettò la piccola.
-Namiko, noi ci siamo preoccupati veramente! Dove sei stata, tesoro?- disse Hinata, con tono gentile, ma autoritario.
Alla fine la piccola esplose.
-Io sono stata in pizzeria con gli amici, ok? Voi mi avete detto di no, ma io ci sono andata lo stesso!- gridò Namiko in preda alla rabbia, la paura, e la tristezza.
-Noi ti avevamo severamente proibito di andare,se non mi sbaglio!- disse ancora Naruto.
-Ed io ci sono andata lo stesso, qualcosa in contrario?-
-Namiko, non rivolgerti con quel tono a tuo padre!- gridò Hinata, che stava cominciando ad arrabbiarsi.
Naruto però riuscì a capire lo stato d’animo della figlia, e si addolcì un poco.
-Prometti di non farlo mai più, Namiko! Siamo stati in pensiero per te!- disse lui, con tono preoccupato.
-E voi promettetemi che la prossima volta che vi chiederò di uscire da sola con i miei amici, voi mi direte di si.- rispose lei, testardamente.
Quello era un lato del carattere di Namiko che veniva fuori molto poco spesso, ma quando veniva fuori…
-Promesso.- dissero all’unisono Naruto e Hinata.
-Promesso.- disse anche Namiko.
E così i tre si abbracciarono, e rientrarono felicemente in casa.














NOTE AUTRICE
Allora, che ne dite di questo chappy?
A forza di leggere le vostre apprezzatissime recensioni, in cui mi dicevate di fare apparire Naruto come un padre geloso e abbastanza severo, eccovi accontentati!!!!
Bè, spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento!
Ora passiamo ai ringraziamenti individuali!



White Angel: Allora, come ci si trova al manicomio? Eh eh, scherzi a parte, il tuo commento è stato simpaticissimo! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!!! Continua a recensire!

Andrearomanista: Si, come hai capito una delle coppie sarà Shoko x Seiji! Sono felice che il capitolo precedente ti sia piaciuto! Fammi sapere cosa ne pensi di questo!

Queen_of_sharingan_91: Rukia-chan...eh eh!!!! Non sai quanto mi fanno piacere i tuoi commenti, sempre bellissimi, fantastici!
Continua a seguirmi e a lasciare un commentino, come stai facendo gentilmente fin dal primo capitolo! Grazie mille!

Hinata707: Sul serio ti sei commossa? O mio Dio, sul serio? Allora il capitolo deve esserti piaciuto veramente tanto!Non sai quanto mi fa piacere sapere che magari andrai a leggere anche le altre mie fic!Continua a recensire!

Hermione93: Ten! Che bella la tua recensione!Mi ha fatto ridere, e allo stesso tempo mi ha fatto un sacco piacere, non sai quanto!Spero che il capitolo ti sia piaciuto! Inoltre cercherò di far comparire nei prossimi capitoli anche Neji e Tenten, contenta?
Spero proprio di si! Un bacio!

Beckill:Grazie mille per tutti i complimenti che mi fai puntualmente a tutti i capitoli, sono sempre stra- apprezzatissimi!!!Ti prego di continuare a recensire!

Elie91: Allora, questo capitolo è di tuo gradimento?Spero proprio di si!Mi raccomando,fammi sapere cosa ne pensi e continua a seguirmi!Kenji è figlio di Temari e Kiba.


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Capitolo 13
*** Incomprensioni, amori, delusioni ***


CAP.13

INCOMPRENSIONI, AMORI E DELUSIONI


Sabato, finalmente riposo per i sei ragazzi che ormai conosciamo molto bene.
Ci troviamo in casa Hyuuga, e sono precisamente le 9.00 del mattino.
-Tesoro…tesoro svegliati!- disse una calda, gentile e soave voce femminile.
Tsuki sentì qualcuno muoverla leggermente, con estrema dolcezza, ed avrebbe riconosciuto fra mille quel tocco così delicato: era senza dubbio Tenten, sua madre.
Si scostò poco più in la, poi alzò la testa.
-Mamma…-disse con una voce flebile.
-Tsuki, allora, vuoi alzarti?- chiese lei amorevolmente.

Neji e Tenten, i genitori di Tsuki appunto dopo circa anni passati da semplici amici, si erano finalmente fidanzati.
La cosa più sorprendente era il fatto che era stato lo scontroso e freddo Neji, a chiedere “la mano” di Tenten.
Dopo poco avevano deciso di sposarsi, dopo aver comprato una piccola casa insieme.
Dopo qualche mese di matrimonio Tenten aveva scoperto di essere incinta.
La prima reazione di Neji era stata lo stupore, che in breve tempo si era trasformato in felicità: era pronto per essere padre.
In seguito era nata Tsuki, e finalmente la famiglia era al completo.
Neji si era dimostrato da subito un ottimo padre, premuroso, e sempre attento, per la felicità di Tenten, che era una madre fantastica.   

-Che ore sono?-chiese Tsuki con voce assonnata, stropicciandosi gli occhi con una mano.
Tenten guardò l’orologio da polso, per poi rispondere che erano le nove.
La ragazza si buttò sul letto.
-E’ presto!- si lamentò, tirando di nuovo su le coperte.
Tenten sorrise, e le mise di nuovo giù.
A quel punto la ragazzina si alzò di malavoglia.
In quei giorni era sempre di cattivo umore, ed era stranamente pigra. Stranamente, perché in questo aspetto del suo carattere aveva ripreso dal padre, che era da sempre un tipo molto attivo e dinamico.
Tenten si era accorta di questo fatto, ma pensava si trattasse solo di qualche preoccupazione dovuta alla scuola, e così non ci fece caso più di tanto.
Quel giorno però Tsuki era più pigra del solito.
-Tsuki, hai qualche problema?-chiese Tenten, guardando dritta negli occhi sua figlia che per tutta risposta, fece cenno di no con la testa.
La madre pensierosa, uscì così dalla stanza.
-Non mi piace dire bugie a mia madre, però non posso certo dirle perché in questi giorni sono così…- pensò Tsuki scuotendo energicamente la testa.
La ragazza sapeva perfettamente che c’era qualcosa che non andava.
Il punto era che neanche lei sapeva spiegare bene quello che provava in quel momento.
Sapeva solo che il nocciolo del problema era un ragazzo: il suo nome era Sabaku No Masaki.
-Non posso mica essermi….Ma no, Tsuki, che diavolo vai a pensare…-
Dubbiosa, la Hyuuga prese in mano la cornetta del telefono, e compose velocemente il numero della sua migliore amica, Shoko Nara.
Il telefono squillò per alcuni secondi, poi dall’altra parte, rispose la voce sempre pimpante e allegra della ragazza.
Tsuki si chiese come faceva ad essere sempre così dinamica, perfino di sabato mattina.
-Shoko, sono Tsuki…-cominciò lei titubante.
-Tsukiiiii amica mia…Allora come mai questa chiamata mattutina?-domandò lei tornando seria.
-Shoko, io devo confessarti una cosa…-
La biondina la interruppe.
-Non mi dire…Ti sei innamorata di Masaki, non è così?- disse lei, sicura.
Tsuki spalancò i grandi occhi bianchi, per poi dire con voce tremante – Shoko ma come hai fatto..?-chiese stupita.
-Sul serio? Io ho tirato ad indovinare! Tsuki e Masaki..Ma che carini!-commentò Shoko entusiasta.
-Ok, ora lo sai…Aiutami! Ti prego, non so che fare!- gridò disperata
la ragazza.
-Semplice! Il sabato lo sanno tutti che Masaki, Seiji e Kenji escono per andare ai giardini a parlare…Quindi noi oggi andremo là!- disse lei sicura di sé.
-Cosa???Sul serio mi aiuterai? A che ora?-chiese Tsuki ridacchiando nervosamente, per non far capire all’amica che in realtà era nervosissima solo all’idea di incontrare Masaki.


Dopo essersi accordate per l’ora e il posto in cui incontrarsi, verso le 3.00, le due amiche si ritrovarono all’ingresso del piccolo parco di Konoha.
-Shoko, no…Ti prego, ho paura! E poi mi spieghi come cavolo faccio a dirgli che mi piace, se ci sono tutti i suoi amici?- chiese nervosamente Tsuki.
Shoko la guardò e sorrise.
-Ehi, Tsuki calma! Io porterò via con qualche stupida scusa, gli “intrusi”, e il gioco è fatto!- disse Shoko con tono superiore, di chi ha esperienza.
Entrarono nel parco.
Appena Tsuki mise piede fra l’erba fresca sentì il cuore accelerare sempre di più, e dovette fare un respiro profondo per calmarsi un po’.
Poi girò attentamente lo sguardo.
E lo vide.
Lo vide come non l’avrebbe mai voluto vedere.
Masaki era in piedi, vicino al muretto in cui di solito si incontrava con gli amici.
E con lui c’era una ragazza.
Aveva più o meno la loro stessa età, e stava ridendo e scherzando con Masaki.
Aveva i capelli rosso fuoco,  gli occhi castani ed un fisico perfetto.
Era davvero molto bella, pensò Shoko.
Quella visione però fece male, molto male a Tsuki.
La ragazzi restò qualche secondo con lo sguardo fisso sui due, poi scoppiò in un pianto disperato e scappò via.
Masaki si girò, giusto in tempo per vederla correre via in lacrime.
-Tsuki aspetta!- gridò.
Ma ormai era troppo tardi.

























NOTE AUTRICE

Mi scuso per il capitolo corto, e soprattutto per il ritardo dell’aggiornamento! Spero che il capitolo vi sia piaciuto ugualmente, quindi ora passiamo ai ringraziamenti:


Beckill: Mi dispiace, ma il lato ribelle di Namiko non uscirà molto spesso! Chiedo perdono!XDXDXD

Queen_of_sharingan_91:Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto!Grazie mille, e continua a recensire!Un kiss!

Elie91: Grazie, i tuoi complimenti non sai quanto mi fanno piacere!Continua a recensire!

Hinata707: Sinceramente non lo so neanche io cosa succederà quando Naruto scoprirà del fidanzamento della figlia…Staremo a vedere!

White Angel:Kakashi e Shikamaru al manicomio??? Aspettatemi arrivo anche ioooo!!! Sclero a parte, grazie mille e continua a recensire! Kiss!

Andrearomanista: fazzoletti e cerotti? Direi che hai fatto benissimo! non lo so neanche io cosa succederà quando Naruto scoprirà del fidanzamento della figlia!!!

Hermione93:Visto? Capitolo tutto per te ,Ten! Tu e Neji…Che coppia magnifica!!! Tvtrb!


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Capitolo 14
*** L'inizio di un nuovo amore ***


CAP.14

L’INIZIO DI UN NUOVO AMORE


Tsuki corse via.
Cercò di non sentire Masaki che le gridava qualcosa da dietro.
Sentiva solamente le lacrime scorrerle sulle guance senza sosta, e il rumore dei suoi singhiozzi, che si diffondevano piano piano nell’aria.

-Masaki!-gridò Shoko arrabbiatissima.
Non sopportava il fatto che qualcuno potesse fare del male alle sue amiche.
-Shoko, lasciatemi spiegare!-disse Masaki, non sapendo come comportarsi in quel momento.
-Ma anche tu…Io dico! Non ti sei accorto che Tsuki ti sbava dietro da quando sei arrivato, praticamente?- disse lei, puntandogli minacciosamente un dito contro.
-No…-
-Appunto! Io lo dico sempre che voi maschi siete tutti stupidi! Ma non lo capisci? Chi è quella?-disse lei ormai infervorata, indicando la ragazza con cui si trovava Masaki.
-Uno, “quella” ha un nome, due, avete frainteso tutto!-urlò lui, ormai esasperato.
-Certo! E chi sarebbe? La tua ragazza, ovvio! Avresti potuto anche dirglielo a Tsuki!- Shoko non voleva sentire spiegazioni.
-SHOKO BASTA!-disse lui.
La ragazzina rimase stupita.Solitamente il ragazzo era sempre tranquillo, abbastanza gentile con tutti, e si arrabbiava molto raramente: anzi, lei non lo aveva mai visto arrabbiato.
Almeno fino a quel giorno.
-Quella, come la chiami te, si chiama Mitsuyo, ed è mia sorella!-disse lui indicando la ragazzina, che se ne stava in disparte, senza capire cosa stesse succedendo.
Ruotava lo sguardo prima verso suo fratello, poi verso Shoko, quella ragazza che non aveva mai visto.
Shoko strabuzzò gli occhi.
-Cosa? Quella è tua sorella? Sul serio?-
-No, non ci posso credere!- continuò scuotendo la testa.
-E invece si! Ma adesso dobbiamo spiegare tutto a Tsuki! Ti prego, aiutami!-chiese lui disperato.
A Shoko vedere Masaki in quello stato fece un certo effetto, così decise di aiutarlo.
Cominciarono a correre per la direzione in cui avevano visto scappare Tsuki in lacrime, seguiti nel frattempo da Mitsuyo.

Dopo non molto la raggiunsero.
Era seduta davanti alla scuola, giocando tristemente con i suoi capelli.
Una ciocca le era caduta sulla fronte, come spesso succedeva a sua madre, e adesso lei la attorcigliava, fino a farla diventare mossa.
Con la punta della scarpa smuoveva la terra, e probabilmente non si era ancora accorta che Shoko e Masaki erano poco distanti da lei.

-Masaki, è il tuo momento!-disse Shoko trionfante.
Per tutta risposta si beccò un amichevole cazzotto sulla spalla, da parte di Masaki.
-Guarda che dico sul serio!-sussurrò lei, per non farsi sentire da Tsuki.
-Senti, se lo dici tu io mi fido, ok? Quindi se poi qualcosa va storto…- Masaki fece un ghigno satanico.
Shoko fece finta di rabbrividire di paura, ironicamente.
Poi gli diede una spintarella di incoraggiamento.
Il ragazzo, prese coraggio e si avvicinò a Tsuki.
Lei, sentendo dei passi provenire dalla sua direzione, alzò lo sguardo candido, e strabuzzò gli occhi nel vedere davanti a sé la figura di Masaki.
Poi riprese il suo contegno.
-Cos’è, sei venuto per caso a scusarti?-disse con una nota amara nella voce.
Lui capì immediatamente che non sarebbe stato facile rivelarle i suoi sentimenti nei suoi confronti.
-Senti, Tsuki tu hai frainteso tutto…- cominciò lui.
-Mossa sbagliatissima!-pensò Shoko terrorizzata da come avrebbe potuto reagire l’amica.
-Ma certo, adesso avrei anche frainteso tutto, giusto?- disse lei.
-Cioè, nel senso…Quella non è mica la mia fidanzata come probabilmente hai pensato tu!-Masaki era imbarazzatissimo.
-Ah, no? E allora chi sarebbe?-disse lei sarcastica.
-E’ solamente e semplicemente mia sorella, Mitsuyo!-disse lui, portandosi una mano dietro la nuca.
-Ed io che credevo fosse un ragazzino freddo ed insensibile!-mormorò Shoko meravigliata dal comportamento di Masaki.
Ovviamente Tsuki ebbe la stessa reazione della sua amica.
-Sul serio? O mio Dio, io……Masaki, perdonami ti prego!-disse lei alzandosi da terra, e facendo un piccolo inchino all’amico.
-Ehi, non c’è mica bisogno che ti inchini! Figurati!- disse lui, diventando leggermente rosso.
Mitsuyo nel frattempo stava conversando a bassa voce con Shoko.
Argomento:suo fratello.
-Senti, Masaki, io devo dirti una cosa…- cominciò col dire Tsuki.
Ma lui la interruppe.
-Non c’è bisogno che tu me lo dica!-disse lui.
-Da-davvero?-le sembrava di essere diventata sua cugina, Namiko.

-Mi sa che è meglio che noi togliamo il disturbo!-esclamò Shoko, tirando per un braccio Mitsuyo, e portandola via.
Così le due se ne andarono, lasciando finalmente soli Masaki e Tsuki.

Masaki non rispose alla domanda di Tsuki, perché per tutta risposta le diede un tenero bacio sulle labbra.
La ragazza, dapprima restò stupita per quel gesto, poi però ricambiò, appassionatamente.
-Posso accompagnarti a casa?-chiese dolcemente Masaki alla ragazza, prendendola per mano.
Lei sorrise , imbarazzata, e fece un leggero segno di si con la testa.
Così i due si avviarono per mano, fra le strade di Konoha, verso casa di Tsuki, e con il tramonto a fare da cornice a quello splendido, nuovo amore.
























NOTE AUTRICE
Innanzitutto mi scuso per il capitolo, perché è un po’ cortino, ma spero vi sia piaciuto ugualmente! Allo scorso capitolo ho avuto 9 recensioni e di questo vi ringrazio tantissimo e spero continui ad essere così! Passiamo ora ai ringraziamenti individuali!


Dastrea: E infatti ecco per te un bel capitolo di chiarimenti! Spero ti piaccia, e continua a recensire! Un bacio!

Queen_of_sharingan_91: Non ci avevi proprio pensato alla sorella, eh? Ih ih!!! Un kiss!

TAYUYAFAN:Un’altra nuova lettrice, che bello!!! Sinceramente non so neanche io cosa significhi Shoko…XDXDXD!!! Continua a recensire!

White Angel: Al manicomio devi sentirti sola, così ho pensato di dedicarti il cappy!!! Che belli i Kakashini a forma di angelo!! Sbav!!

Elie91: grazie, non sai quanto mi fa piacere sapere che tu mi sostieni ad ogni cap!Kiss!

Ghoan4e: Avevi indovinato!!! È proprio sua sorella! Continua a recensire!

Beckill: Credo proprio che nel prox capitolo si riveda Namiko, non preoccuparti!Un kiss!

Hermione93:Nooo, Neji non ucciderà affatto Masaki! (questo lo dici tu! NDNeji!) Ti prego Ten, tienilo fermo tu!! XDXDXD Un kiss, tvb!

Andrearomanista:Grazie per il tuo sostegno, sempre apprezzatissimo! Continua a seguirmi!

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