Nella polvere

di Nocturnia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dicembre 2013 - #1 anno ***
Capitolo 2: *** Dicembre 2014 - #2 anno ***
Capitolo 3: *** Dicembre 2015 - #3 anno ***
Capitolo 4: *** Dicembre 2016 - #4 anno ***
Capitolo 5: *** Dicembre 2017 - #5 anno ***
Capitolo 6: *** Dicembre 2020 - #8 anno ***
Capitolo 7: *** Aprile 2021 - #9 anno ***



Capitolo 1
*** Dicembre 2013 - #1 anno ***


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Disclaimer: Bruce Wayne, Selina Kyle e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.


 "La forza della dittatura è nei muscoli, non nel cuore."

- Ignazio Silone -


Nella polvere


Dicembre 2013 - #1 anno

Stringe il cielo il pipistrello e ne spreme fuori ogni speranza, ogni colore.
Ha occhi vuoti e labbra piene di bestemmie, il latrato disperato della bestia che si è mutata in uomo.
"Perché?" articola tra un gemito e l'altro "Perché lui?"
Ne sfiori la figura spezzata, chinando il capo.
"Non lo so."
Crolla in ginocchio Bruce e lascia che siano le lacrime d'un padre a bagnare il corpo esangue del figlio prediletto, non quelle d'un mostro di bruma e ombra.
"Selina...Selina..."
È una preghiera inconsolabile quella con cui ti richiama al suo fianco, l'urgenza del cuore e il desiderio dell'anima.
"Sono qui."
Ha bisogno del tuo coraggio il pipistrello e ti ergi allora a regina d'una puttana senza vergogna e senza ritegno.
Gotham è immobile, anestetizzata da un silenzio quasi irreale.
Sospiri, aprendo gli occhi e cercando quelli d'un uccellino caduto troppo presto.

Perché?

E Dick Grayson non ha risposta alcuna, se non quella d'un sorriso di sangue.



Nota dell'autrice: la trama di questa raccolta si basa sui fumetti e sul gioco "Injustice: gods among us".
Attualmente in corso, il fumetto racconta gli eventi precedenti allo scontro finale, presente invece nel videogioco.
Superman, annichilito dal dolore per la perdita di Lois e del suo bambino non ancora nato, comprende - si convince - che l'umanità non è in grado di tutelarsi da sola e con l'aiuto di alcuni membri della Justice League, come Wonder Woman oppure Hal Jordan, instaura una dittatura, chiamata "Il Regime."
Dopo aver ucciso il Joker, ovvero l'artefice della morte di Lois, l'unico che ha il coraggio di opporsi a questo delirio è Batman, che fonda, assieme a pochi fedeli, come Oliver Queen (che morirà pochi anni dopo, nel futile tentativo di convincere Clark Kent della follia del suo atto) e Catwoman, "L'Insurrezione".

Questa storia vuole tratteggiare alcuni momenti salienti della narrazione, come l'omicidio di Dick Grayson, perpetrato da Damian Wayne (che diventerà Red Nightwing e prenderà posto al fianco di Superman) e lo strano viaggio che porterà Catwoman dall'essere il più fedele alleato del pipistrello (ancora in atto nei fumetti) a membro doppiogiochista del Regime.
In un video molto esplicativo, appare chiaro come Selina passi al Regime solo per difendere (a modo suo) Bruce e al termine delle missioni in gioco, troveremo una Selina ancora innamorata del Cavaliere Oscuro.
Tenuta a distanza dalla rabbia e dall'orgoglio, seguirà le orme del pipistrello nell'ombra, aiutandolo nella sua lotta contro il crimine e nella ricostruzione di Gotham.
Alla fine del filmato, Selina lo osserva in silenzio su di un tetto, in attesa di potersi riconciliare con lui e di aprirsi una nuova strada verso la felicità che il Regime di Kent le aveva strappato con tale violenza.  

Qui di seguito il filmato a cui faccio riferimento.

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Capitolo 2
*** Dicembre 2014 - #2 anno ***


dgggg Disclaimer: Bruce Wayne, Selina Kyle e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.


Dicembre 2014 - #2 anno


Bruce ti spinge oltre il muro di cinta, aiutandoti a saltarlo.
"Cristocristocristo!" sibila Oliver "le ha staccato il braccio, porca puttana!"
"Mi viene da vomitare..." mormori debolmente, prima di girarti verso il pipistrello e sboccare un fiotto densissimo di sangue e bile.
"Selina, resta sveglia, resta con me."
Senti le tue labbra aprirsi in un sorriso, ma il resto del mondo è solo un insieme confuso di rumori e luci biancastre.
"State giù!" grida Oliver, incoccando una freccia e rotolando a terra "Stanno arrivando."
È un attimo, un frammento d'esistenza debole quanto il tuo respiro, ma capisci che qualcosa non va dal modo in cui Bruce ti fissa la parte sinistra del corpo.
"Bruce...cosa..."
"Giù!" Oliver para il colpo con il suo arco, ma senti chiaramente il crack con cui quest'ultimo va in pezzi.
"Arrendetevi, subito."
È una voce inflessibile quella ti raggiunge le orecchie, oltre i suoni delle esplosioni e le grida agoniche delle vittime bruciate vive.
È una voce che avevate imparato a conoscere e a stimare: a odiare senza confine alcuno.
"Questa è una follia, Clark."
Qualcosa ti gocciola sulla coscia e fiori bruniti si aprono sulla tua bocca, eruttando una massa vischiosa.
"La femmina sta morendo."

Chi è?

"No!"

Bruce?

"Sei solo un idiota, Clark! La chiami giustizia, la chiami equità, ma non è altro che il capriccio d'un bambino viziato!"

Oliver?

"Taci!" latra l'uomo d'acciaio "Taci, Oliver!"
"Questa non è protezione, Clark." bercia Queen "Questa è schiavitù."
Senti - percepisci - le mani di Wayne scivolare sotto le tue braccia e il sapore d'una lacrima ti sfiora le labbra.
"Bruce...?"
"Va tutto bene, Selina, va tutto bene."

"Se Lois potesse vederti..."

Non farlo. Non farlo, Oliver.

E il grido del silenzio non ti è mai sembrato più forte.

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Capitolo 3
*** Dicembre 2015 - #3 anno ***


sffff Disclaimer: Bruce Wayne, Selina Kyle, Clark Kent e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L'intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.


Dicembre 2015 - #3 anno


Tace il mondo, piegato dall'uomo che aveva giurato di proteggerlo.
Tace il buio dei vostri cuori, annichilito e contratto da un presente che non diverrà mai futuro.
È invecchiato di colpo Bruce Wayne e sono gli occhi di un folle - d'un eroe giunto alla sua ultima parabola - quelli che ti fissano ogni giorno.
È invecchiato, ma non ha perso la sua forza, una violenza brutale che è diventata anche il volto dell'Insurrezione.
Non c'è alcuna remora tra di voi e la luce artificiale della caverna sfiora il tuo corpo nudo mentre ti appoggi alla plancia dei comandi.
"È un anno oggi."
Annuisce Bruce e ti fissa in tralice, sfiorandoti il polso con le dita.
"Pensi mai a lui?"
"Sempre."
Espiri lentamente, catturando la tua immagine nello specchio poco lontano.

Storpia.

Sei un tappeto di cicatrici e sulla gamba destra si apre ancora uno sfregio rossastro.

Inutile.

Non ha risparmiato nulla di te questa guerra e Bruce pare averlo compreso troppo tardi.
"Fa male?"
Lo dice sulle tue labbra e accogliendoti in grembo, accarezzando ciò che resta del tuo braccio sinistro: un moncone inutilizzabile.
"Sempre."

E si spacca un cuore che ha perso il suo ultimo battito.

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Capitolo 4
*** Dicembre 2016 - #4 anno ***


dgggd Disclaimer: Bruce Wayne, Selina Kyle, Clark Kent e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L'intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.


Dicembre 2016 - #4 anno


Hai tradito.
Non c'è altra definizione per quello che hai fatto, nessun'altra scusante.
Dondoli i piedi oltre il bordo del cornicione, spazzando - catturando - con lo sguardo ogni molecola di Gotham.
Svettano come simboli grotteschi le bandiere del Regime, monito per gli eroi e omaggio per i tiranni.
"Hai trovato qualche pista?"
La voce di Damian è un incedere arrogante e prepotente, un ago dritto nel cervello - nel cuore.
Non ti volti neppure, regalandogli solo il tuo disprezzo.
"Forse."
"Che non sia come l'ultima volta, gatta, perché abbiamo girato a vuoto per giorni senza trovare nulla."
"Non è colpa mia se è più furbo di tutti voi."
Ti solleva di peso il figlio di Wayne, un Giuda che possedeva i suoi occhi.
"Comincio a pensare che ti sia unita al Regime solo per proteggerlo, puttana." si era avvicinato, artigliandoti il braccio sano "Cos'è, il caro vecchio paparino aveva perso il suo appeal?"
Stiri le labbra in una linea sottile e durissima, restituendogli il favore e colpendolo alla tempia con un pugno d'acciaio e metallo, regalo del Regime.
Cade Damian e digrigna i denti come un cane rabbioso.
"Tu..."
Sorridi beffarda, assestandogli un montante destro al plesso solare.
"Sì, io, piccolo uccellino." è resistente - è alieno - il nuovo braccio che ti ha costruito Luthor e ti rende quasi come lui "Sai, sei uguale a tua madre..." carichi una ginocchiata, schivata all'ultimo secondo " inopportuno e scomodo. Ingrato e traditore."
Damian ti afferra la caviglia, rovesciandoti in aria e sbattendoti sull'impiantito.
"Disse la donna che si è fatta scopare per anni dall'uomo che ha poi abbandonato."

Crack.

"Lo sai..." sibili - soffi - rialzandoti di scatto e rompendogli il setto nasale con il palmo della mano "come sono fatti i gatti, no, Damian?"

Menzogna.

Si pulisce il mento il figlio di Wayne ed esibisce un ghigno osceno.
"Oh, certo che lo so, Selina. Peccato solo che tu assomigli più alla cagna che sei realmente, che al gatto che dichiari di essere."

Menzogna. Dolore.

Gotham si contorce sotto i tuoi piedi e accogli come una benedizione lo sfrigolio ovattato dell'auricolare.

Menzogna. Dolore. Sacrificio.

"Red Nightwing, Catwoman: Clark vuole vedervi."
"Per quale motivo?" replica Damian
"Abbiamo riscontrato un'anomalia nello spazio - tempo e ci servono tutti i membri del Regime riuniti." risponde dall'altra parte Hal "Forse, abbiamo trovato Batman."

Sorridi: adesso sai cosa fare.
Adesso, sai per cosa - per chi - morire davvero.

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Capitolo 5
*** Dicembre 2017 - #5 anno ***


ddddd Disclaimer: Bruce Wayne, Selina Kyle, Clark Kent e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L'intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.


Dicembre 2017 - #5 anno


La guerra è un'entità bulimica.
La guerra mastica vite e rigetta parodie grottesche, scheletri di vetro e sangue.
Ingurgita speranze e domani senza porsi alcuna domanda e con altrettanta rapidità ne vomita l'essenza.
È la bestia che spezza le catene della libertà e della razionalità, sogghignando feroce ed erompendo dal centro del tuo petto, costringendoti a specchiarti in un riflesso che sa di sangue e fumo.
Corre rapida e ferma sotto le strade, strisciando negli argini della tua mente e armandosi di sentimenti mutilati e repressi per anni, cibandosi di futuri avariati e sorseggiando un coraggio che gronda solo veleno.
La guerra è l'odore di una famiglia strappata, una speranza frantumata, un'umanità prosciugata.
La guerra, quella vera, per te possedeva il profilo regale di Krypton e la grammatica crudele del comando.  

"Non c'è più nessun noi, Selina."

Chiudi gli occhi, lasciando che l'aria d'una nuova Gotham ti sfiori gli zigomi.

"Non c'è più nessun noi, Selina."

Si alza sulla baia un'alba dolente e tra i cirri rossastri intravedi l'ombra d'un pipistrello mai domato davvero.

"Non c'è più nessun noi, Selina."

Potevi mai chiedere una conclusione diversa?
Credevi davvero nella favola a lieto fine?

Mi dispiace.

Catturano il simbolo della Wayne Enterprise i tuoi occhi e ti copri il volto con le mani, in un gesto di resa incondizionata.

Mi dispiace tanto, Bruce.

È caduto il blasone del tiranno e si innalza ora il simbolo di un'umanità ritrovata e conquista con il sangue - nel sangue.

"Non c'è più nessun noi, Selina."

La guerra è finita.
La guerra è finita e Clark ha perso.

E tu hai forse vinto?

E sono le tue stesse lacrime a risponderti.

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Capitolo 6
*** Dicembre 2020 - #8 anno ***


gdsf Disclaimer: Bruce Wayne, Selina Kyle, Clark Kent e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L'intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.


Dicembre 2020 - #8 anno


È una freccia mai scoccata la tomba di Oliver Queen, un falco che non ha più visto il cielo quella di Grayson.
Non ci sono fiori, ma le impronte ti suggeriscono la sua presenza.
Appoggi le mani - carne e metallo - su entrambe, chinando il capo e lasciando che la neve ti copra come un sudario bianchissimo e traslucido.
Sono cristalli delicati quelli che ti sfiorano la pelle, carezze umide d'una città che ha perso fin troppo.

Crick.

"Sai essere più silenzioso di così."
Non risponde il pipistrello, ma ne percepisci la figura distorta alle tue spalle.
"Me ne vado subito, tranquillo."
Ti rialzi lentamente, il ginocchio un grumo di sangue e dolore.
"Ti lascio solo..." esiti, incerta e dubbiosa "...Bruce."
"Bene."
Ti volti di scatto, la sua voce una vibrazione roca e struggente.
"Non sentivo... non..." ti passi una mano tra i capelli "... è passato un sacco di tempo, Bruce."
Storna lo sguardo il pipistrello e non ti regala alcuna speranza.
Sospiri, arretrando di qualche passo e chiudendoti il cappotto sul petto.
"Mi piace quello che hai fatto per Gotham."
Annuisce impercettibilmente Wayne, ma sfugge ai tuoi occhi e artiglia il bordo della lapide di Grayson.
"Sei d'ispirazione a tutti noi."
"Peccato solo non esserlo stato prima."
È ruvido Bruce e non nasconde la propria rabbia, neppure quando gli sfiori le spalle con i polpastrelli della mano sana.
"Vattene." ruggisce, colpendoti il polso "Vattene, Selina."

Crack.

Socchiudi gli occhi, grondando l'agonica disfatta del tuo stesso cuore.
"No." replichi asciutta "No, Bruce, non me ne vado."
Dilata la pupilla il pipistrello e irrigidisce la mascella in un ringhio contratto.
"Come?"
Emetti un respiro spezzato, avvicinandoti di qualche passo.
"Non me andrò più, Bruce. Non ora, non domani."
Alza un sopracciglio Wayne e stira le labbra in un sorriso sbilenco, una crepa livorosa e asimmetrica, così distante dalla figura armoniosa che aveva contribuito a ricostruire Gotham e Metropolis.
"Non ti è bastato quello che hai fatto, Selina? Vuoi davvero intraprendere questa discussione qui, davanti alle loro tombe?" sibila furioso "Non ti è bastato che siano morti per te - con te?"
Deglutisci, ingoiando un groppo durissimo e amaro di verità mai digerite.
"Lo so che mi odi, Bruce. So che il mio tradimento per il Regime è stato..." ti interrompi, cercando le parole giuste con cui continuare "... inaccettabile."
Cerchi i suoi occhi e Wayne ti inchioda con la pupilla uncinata del lupo affamato.
"Ma non avevo altra scelta." non distogli lo sguardo, sopportando tutto quel veleno taciuto per anni "Ho potuto depistarli, dandogli tracce false per mesi. Ho potuto mantenerti vivo, proteggendo l'Insurrezione e il tuo simbolo, la tua eredità. L'ho fatto per te. L'ho fatto per me. L'ho fatto per noi, Bruce."

Plotch.

Si è morso a sangue le labbra il pipistrello e ti stringe la gola così forte da farti mancare il respiro.
"Noi, Selina? NOI?"
Strizzi le palpebre un paio di volte, annaspando in cerca d'aria.
"Uccidimi, Bruce. Uccidimi se pensi che questo vendicherà ciò che il mio egoismo ti ha fatto. Uccidimi e non proverò neppure a fermarti."
"Perché?" geme a pochi centimetri dal tuo viso "Perché mi hai abbandonato, Selina?"
"Tu pensi che sia coraggioso solo chi affronta la morte in faccia, eh, Bruce?" mormori nel suo respiro "Ma io l'ho subita ogni giorno, ogni ora, ogni dannatissimo minuto in cui Clark ha avuto l'arroganza d'esistere. Sono morta mille e mille volte per te, figlio di puttana, e di me non è rimasto altro che un fantoccio di carne vuota, sorretto dallo strazio e dal rimpianto." ti liberi dalla sua presa, colpendolo con forza sulla guancia "Non c'è più niente in me, Bruce. Niente."

Silenzio.

Si è ammutolito il tuo cuore, così come si sono spente le luci d'una città che vi ha visto nemici fin troppe volte.
Dondoli sui piedi per alcuni secondi, prima di voltarti e incamminarti verso i cancelli del cimitero.
"Non voglio il tuo perdono, Bruce." sussurri prima di andartene "Non voglio niente che tu non sia disposto a darmi, perché so di aver sbagliato." lo fissi in tralice da sopra la spalla "Ma qualcuno doveva sporcarsi le mani e tu questo lo sai. L'hai sempre saputo."

Ed è il vento gelido del rimorso a strapparti la sua risposta.

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Capitolo 7
*** Aprile 2021 - #9 anno ***


fhdslsh Disclaimer: Bruce Wayne, Selina Kyle e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.



Aprile 2021 - #9 anno

 
Perdonare è una parola - un gesto - difficile.
Perdonare è un po' come dimenticare e il passato è una catena durissima e infrangibile, un cancro che ha radici nel nostro stesso essere.
Cerca la curva del tuo collo Bruce e la sfiora in una carezza rassicurante.
Ti raggomitoli contro il suo fianco, cingendogli la vita con le braccia.
"È bellissimo." mormori contro la sua spalla "Sarà ancora più alto del precedente."
Sorride Bruce e intreccia le dita nei tuoi capelli.
"Probabile."
"Diverrà il nuovo simbolo di Gotham."
"Era quella l'intenzione."
Svetta contro il cielo la Wayne Tower e ricorda al mondo chi sia il vero padrone dei proprio sentimenti, delle proprie azioni.
Si snoda verso le nubi e le straccia con la forza degli uomini e il coraggio degli eroi.
Nasconde il sole - il suo sole - e riflette un'oscurità accolta come una benedizione.
Si è tinta di rosso Gotham e l'aria porta con sé l'odore - il rumore - d'un cuore che aveva ripreso a battere.

"Non cerco la tua indulgenza, Bruce."
"E infatti non l'avrai."

Ti stiri languidamente contro il bracciolo del divano, sospirando.

"Allora perché sei qui?"
"Per ricominciare."

Cattura le tue labbra in un bacio vorace il pipistrello e trova il filo vischioso d'un amplesso appena consumato.

"Non voglio la tua pietà."
"Lo so, Selina."
"..."
"Questa volta sono io ad aver bisogno del tuo perdono."

Il perdono è la resa del passato e la vittoria del futuro.
Il perdono è un atto di generosità verso se stessi, perché non c'è fardello più grande del rancore autoimposto.
Non credevi nel perdono e probabilmente nemmeno Bruce Wayne, ma era stata l'unica strada che vi aveva portato ancora a cercarvi l'un l'altro.
L'unica guerra che avesse saputo riunire due cuori svuotati: due sopravvissuti alle proprie maschere.

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