Sotto il segno dell'Acquario di SpicyTuna (/viewuser.php?uid=27332)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La partenza ***
Capitolo 2: *** Solo i Cavalli ***
Capitolo 1 *** La partenza ***
Cap.
1
La Partenza
Acquario quel mattino
si svegliò con la vaga sensazione di aver dimenticato
qualcosa di importante.
Controllò
che la maschera all'argilla di palude fosse ancora ben spalmata sulla
faccia, e quando vide l'impronta verde di un volto in stile Urlo di Munch
stampato sul cuscino si ripeté mentalmente: - No, ancora?! -.
Era il sedicesimo che
buttava via in un mese.
I calzini antiscivolo
che teneva per dormire erano al loro posto, con le punte a forma di
orsacchiotto che gli sorridevano felici, rincuorandolo. La copertina
termica all'essenza di schiuma di mare e ostriche al limone non si era
mossa, e lo specchio era ancora ben nascosto nell'armadio, come
prevedeva l'arte del feng
shui. Il suo karma era salvo.
Ma allora cos'era
quella vocina nella sua testa che ripeteva: « Mio signore. Farete
tardi alla riunione con gli altri Segni. Signore. Avanti. Alzatevi
».
Oh, nessun amico
immaginario né grillo della coscienza. Era il suo
maggiordomo, un ometto basso, gobbo, apatico e dalla testa di tonno.
Era sempre rivolta verso l'alto, come stesse abboccando ad un amo, ma
del resto non si era mai visto un tonno mettere la testa tra le
ginocchia, no?
« Tunapio,
mio buon amico, anche stamattina profumi magnificamente »
disse Acquario con un gran sorriso. L'odore di pesce al risveglio lo
riportava sempre ai cari tempi andati, quando il fratello Sagittario si
intrufolava in camera sua alle cinque del mattino e gli infilava un
paio di anguille nelle mutande. Ah, l'amore fraterno. Al ragazzo
salirono le lacrime agli occhi, ma le spazzò via con un
gesto teatrale e s'impose di non divagare.
« Parlavi di
una riunione, giusto? Quella della Valigia Rossa è stata
l'altro ieri, e ci sono andato. Guarda cosa mi hanno dato in omaggio!
». Sfoderò da sotto la copertina termica un vaso
traboccante di lumache azzurre, vive e recalcitranti.
« Pensa che
se te ne infili almeno sei nel sedere poi... »
« ... Mio
signore. Farete tardi alla riunione con gli altri Segni. Signore.
Avanti. Alzatevi ».
Acquario dovette
capitolare. Rimise le lumache al calduccio e si alzò,
prendendo i vestiti che Tunapio gli porgeva. Siccome Tunapio aveva le
pinne, e non erano esattamente prensili, gli caddero immediatamente a
terra, ma anche questo faceva parte della quotidianità. Nel
palazzo di Acquario si trovava praticamente tutto sul pavimento, dato
che quello che il maggiordomo tentava di pulire, afferrare o spostare
finiva inesorabilmente sfracellato al suolo.
Così
Acquario raccolse i vestiti, lo spazzolino da denti, lo spazzolone del
water, il pettine e si chiuse in bagno.
Dopo esattamente due
ore e sedici minuti ne uscì più bello che mai,
con i corti boccoli azzurri che risplendevano di luce propria, i denti
sfavillanti e il wc perfettamente igienizzato. Decise di dare una
svolta alla sua giornata e accorciò di parecchi centimetri
la tunichetta bianca che portava, in modo che si leggesse la scritta
wet is better sul retro delle mutandine rosse (altro acquisto di due
giorni prima).
« Che ne
pensi, Tunapio? » chiese, facendo una giravolta davanti allo
specchio sbucato dall'armadio come fosse pronto per un ballo di gala.
Il maggiordomo chiuse e riaprì gli occhi, uno alla volta,
boccheggiò per un istante e infine disse:« Mio
signore. Farete tardi alla riunione con gli altri Segni. Signore.
Avanti. Alzatevi ».
Con un sospiro
rassegnato, Acquario gli battè una mano sulla spalla ed
uscì dalla cameretta.
Il suo palazzo era
stato costruito in cima ad un dirupo, e pendeva inesorabilemente in
basso, verso il mare sottostante. I sandalini a ventose di Acquario
risolvevano il problema, ma più di una volta aveva dovuto
rincorrere uno scivoloso Tunapio affinchè non precipitasse
da una delle finestre.
La sua stanza si
trovava nel punto più alto, quindi per scendere aveva sempre
il suo brillantissimo metodo, frutto di molti esperimenti ed ematomi
alle natiche.
Prese (sempre da
terra), un sacchetto biodegradabile, lo strofinò sulla testa
del maggiordomo per lubrificarlo e si posizionò sul primo
gradino di una lunga scalinata a chiocciola, seduto su quel gommone di
fortuna.
« Ehi
Tunapio, vieni con me? ».
Il tonno
impegò un po' prima di rispondere. «... Vi seguo a
ruota ».
Acquario fece un cenno
affermativo e prese una gran boccata d'aria. Era tutto pronto.
Con uno slancio si
gettò giù dalle scale, mentre il sedere urlava di
dolore e il ragazzo urlava di gioia, le braccia alzate manco fosse
sulle montagne russe. Con la coda dell'occhio notò che
Tunapio lo stava seguendo, effettivamente, a ruota. Rotolava come un
barile che viene mollato da una collina, ma il suo volto non tradiva
alcuna emozione. Avete mai visto un tonno disperarsi in preda agli
strappi muscolari? Ecco, appunto.
Terminata la discesa,
Acquario impiegò dieci minuti buoni per alzarsi, con il
sacchetto ancora appiccicato al posteriore e il corpo inerme di Tunapio
ai piedi.
Che bel modo di
iniziare la giornata!
I due attraversarono,
non esattamente a passo spedito, la stanza del cucito, la stanza di
pilates, la stanza dei film strappalacrime, la stanza del volano, la
stanza del té delle cinque e infine arrivarono all'uscita.
Lì accanto,
ad attendere il ragazzo, stava un grande vaso dipinto a mano, colmo
d'acqua apparentemente pulita. Acquario se lo caricò sotto
braccio e sbuffò, già abbastanza indolenzito per
la discesa mattutina.
- Un giorno
scoprirò chi è quel monello che nella
costellazione mi ha visto con un vaso in mano! - pensò,
attento a non spandere il prezioso liquido. Era acqua tonica, e Dio
solo sapeva se ne aveva bisogno quel giorno.
Un massiccio portone
rivestito di conchiglie colorate e luci al neon li separava dal mondo
esterno. Con un sonoro gneeek si aprì, e li
investì una ventata d'aria che sapeva di salsedine e pesce
spiaggiato.
« Tunapio,
sii gentile, vai a chiamare Sweet Daddy. Temo che avremo bisogno di un
passaggio ». Ma mentre parlava, Acquario non si accorse che
il maggiordomo era ruzzolato fuori, nel mezzo del mare in tempesta.
Quelle sue gambe scivolose erano una vera seccatura.
Per fortuna Sweet
Daddy percepiva l'odore di tonno da chilometri di distanza.
Arrivò in
volo, sovrastando il Segno con la sua mole imponente. Aveva l'aspetto
di grande gabbiano dagli occhi rossi e collerici e il becco affilato,
bracciali borchiati alle zampe e un gilet di pelle nera a completare il
tutto. Insomma, un vero bullo.
Si gettò a
capofitto tra le onde, ripescando lo sventurato domestico e
riportandolo a riva.
« Grazie,
Sweet! » disse gioioso il ragazzo, tendendo le braccia,
« puoi lasciarlo, adesso ».
Lo sventurato Tunapio
fu sputato fuori senza pietà, e colpì in pieno il
suo Signore.
Acquario, spiattellato
sotto il peso del tonno colante di bava, osservò il cielo.
Era colmo di nubi nere e temporalesche, del sole nessuna traccia.
« Che
splendida giornata per un volo! » esclamò,
euforico.
Sweet Daddy
gracchiò il suo disappunto, guardando con apprensione le
saette che squarciavano il cielo.
Rimpianse il giorno in
cui era stato assegnato a quel Segno come cavalcatura, e con una mossa
lesta dell'ala schiaffeggiò maggiordomo e padrone in piena
faccia, proprio mentre si apprestavano a rialzarsi.
« Bene
stronzetti, si va'. Se mi piglio un fulmine nel culo vi mangio vivi e
vi vomito sulla spiaggia ». Il suo tono non ammetteva
repliche.
Afferrò
Tunapio per le gracili gambe umane e se lo caricò in spalle,
con Acquario che si arrampicava a fatica su per le sue ali mettendo in
bella mostra le mutandine.
Il gabbiano non fece
nessun commento al riguardo, si acquattò e tese le ali,
pronto a partire.
« Uhm...
Sweet, prima di andare avrei una domanda »
sussurrò timoroso il ragazzo.
« Che vuoi
».
« Se ci
mangi vivi... poi quando ci vomiti lo siamo ancora? ».
Sweet Daddy
sospirò, esasperato. Sarebbe stato un lungo, estenuante
viaggio.
- Note
dell'autrice -
Ciao! Di che segno siete? Io dell'Acquario, e ho la
sensazione che tutte le cose brutte che mi stanno capitando abbiano un
loro perchè. Tipo la mia scorpacciata di moschini mentre
andavo in bici e cantavo Sempre
Libera della
Traviata a squarciagola. Cosa ci facevano tutti quegli
insetti sulla mia strada? Se non è sfiga questa!
Per gli amici Sagittari invece ho una buona notizia: il vostro protettore
è per metà uomo e per metà cavallo. Un
salutista patito del fitness che nel tempo libero... non ha
tempo libero. Riuscirete a stare al passo? Al prossimo capitolo, e
astenersi culi pesanti!
Un bacione appiccicoso da me e Tunapio <3
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Capitolo 2 *** Solo i Cavalli ***
Cap2
Cap
2.
- Oggi è un'ottima
giornata per concedervi uno svago extra che possa rimettervi in pace
con il mondo dopo un periodo intenso di stress e incomprensioni.
Approfittatene anche per cambiare qualcosina alla vostra immagine,
senza esagerare! -
Sagittario lesse e
rilesse il suo oroscopo del giorno. Era vero, ultimamente non si
prendeva molte pause. Forse era finalmente arrivato il momento di
fermarsi e riflettere sulle cose importanti della vita, come gli sconti
da Decathlon, ma
poi si disse che Paolo Fox non ci azzeccava manco a pagarlo oro e
gettò via il giornale, aumentando la velocità del
tapis roulant.
Le muscolose zampe di
cavallo bruciavano chilometri su chilometri, mentre le sue braccia
umane facevano sollevamento pesi. Di tanto in tanto si esibiva in
flessioni in movimento (?), correva al contrario, saltava la corda o si
dava al punto croce, il tutto senza mai scendere dal tappetino a nastro.
Dopo sei ore,
schiacciò vigorosamente il tasto stop, si asciugò
la faccia grondante di sudore e tolse le scarpe da ginnastica, che
puzzavano come una stalla con duemila capi di bestiame.
Si, anche i cavalli
mettono scarpe da ginnastica. Sono solo... diverse dalle nostre.
La suoneria del
cellulare, Eye of the
Tiger, fece un rumore assordante, ma grazie ai suoi
timpani muscolosi gli parve di sentire solo una delicata ninna nanna.
« Pronto?
» disse, con voce muscolosa.
« Oh, mio
carissimo fratello. Che gioia poter sentire la tua... ! ».
Riattaccò
immediatamente. Poi prese il telefono e lo gettò in un
bidone di acido muriatico che teneva per quel tipo di emergenze.
Come nulla fosse
successo, si mise i pantaloncini da jogging (non dite nulla), delle
scarpe più comode e una fascetta di cotone in testa per
sorreggere la liscia e perfetta criniera di capelli biondi.
Uscì
(sempre in corsa), dalla stanza adibita a palestra, gettandosi nel
corridoio cosparso di ostacoli. Saltò un muretto di due
metri, poi uno di quattro, attraversò a nuoto una vasca di
piranha, superò con un balzo un crepaccio appositamente
costruito nel mezzo della casa e raggiunse la hall. Lì la
linea domestica squillò, e lui prese coraggiosamente la
cornetta.
« Pronto?
».
« Adorato
fratello, credo che il tuo cellulare non funzioni, non riesco
più a chiamart... ».
Sagittario
afferrò il telefono e lo diede in pasto ai piranha,
spalancò la porta d'ingresso (rivestita da cinque strati di
titanio), con una sola mano e uscì in giardino.
La sua villa
iper-mega-super lussuosa era una sorta di paradiso per i salutisti.
Muri per arrampicate, tappeti elastici per spostarsi, scale ripide con
gradini stretti e cyclette ovunque. Per raggiungere ogni stanza perdevi
come minimo tre chili, tanto era insidiosa la strada. Una volta
Acquario era stato invitato di proposito sul terrazzo, situato
all'ottavo piano della casa, e al suo arrivo sembrava l'avessero
risucchiato con una cannuccia.
L'uomo-cavallo fece un
centinaio di piegamenti, tanto per scaldarsi, e proprio mentre stava
per iniziare il percorso della salute, vide qualcosa cadere dal cielo.
Una lettera. Una
piccola lettera dalla carta azzurrina con un adesivo a forma di cuore
per tenere sigillata la busta. Strappò l'involucro con la
sola forza del mignolo, aprì il foglio e ne scese una
cascata di glitter.
Era anche peggio di
quanto immaginasse.
Con l'ausilio di
occhiali che rendevano difficoltosa la lettura, tanto per mettere alla
prova anche la vista, si mise a leggere.
Caro
Saggy,
visto
che le tue linee telefoniche sembrano avere qualche problema, ti scrivo
questa lettera, sperando giunga a te in fretta come il mio affetto.
Mi
sto dirigendo alla riunione dei Segni, che sembra si terrà a
casa di Bilancia.
Sweet
Daddy ogni tanto mi lascia cadere di proposito (è
già la quarta volta che finisco in mare), ma so' che lo fa
solo per il mio divertimento. Tunapio si sta abbronzando, o meglio,
cuocendo, quindi non ti dico che fatica faccio a tenerlo al fresco!
Questo
viaggio è molto stancante, ma al solo pensiero di rivederti
il mio cuore si riempie di gioia, e questo sentimento spazza via ogni
traccia di malinconia.
In
attesa del nostro incontro, ti mando tanti baci e un abbraccio fraterno.
Con
amore,
Acquario
« Potrei
vomitare » sentenziò Sagittario, gettando a terra
la lettera e calpestandola con gli zoccoli fino a ridurla in coriandoli
brillantinosi.
Se c'era una cosa che
non poteva sopportare dopo il glucosio, era proprio suo fratello.
Si chiese come mai
dagli stessi genitori fossero nate due creature così diverse.
Ricordò
vagamente il giorno in cui il piccolo Acquario, tornato dall'asilo
delle Costellazioni, aveva dichiarato di trovare più
interessanti le stelle comete dei buchi neri.
Sua madre si era messa
a ridere, e il giorno dopo gli aveva regalato un vestitino di pizzo.
Suo padre, invece, l'aveva gettato dalla scogliera dietro casa,
augurandogli ogni male.
Beh, da allora era
andato peggiorando.
Un sonoro belato
catturò la sua attenzione. Sagittario si
ritrovò alle spalle la bella cameriera Nunzia, un delizioso
fauno dai denti storti e la pancetta rotonda di chi ha bevuto troppe
birre. Gli occhi infossati dalle pupille rettangolari lo fissarono in
maniera quasi intelligente, poi starnutì. Fu in
quel momento che Sagittario capì cosa volesse dire essere
centrato in pieno da una pioggia di asteroidi.
« Ehi Sag,
cos'è questa puzza di pesce? Ho il naso tutto irritato!
» sbottò la mezza capretta, strofinando il naso
sulla manica della t-shirt degli Iron Maiden che portava da
lì a una settimana.
Nell'immaginario
comune i fauni sono creature simpatiche e birbanti che saltellano nei
prati suonando i loro flauti di Pan. Ecco, ora prendete il vostro libro
Le Cronache di Narnia
e buttatelo nel cesso, grazie.
Nunzia sapeva suonare
una sola cosa, ed era la sua ascella.
Sagittario si
pulì la faccia, schifato. « Quel gay di mio
fratello deve essere nei paraggi ».
Il fauno scosse la
testa e studiò il cielo. « No, amico. Questo
è Tunapio ».
Al Segno era ben nota
la rivalità tra i due. Ad ogni riunione si sfidavano a una
cosa del tipo guardiamoci
negli occhi e chi ride per primo perde, e Tunapio l'aveva
sempre vinta.
Comunque non era il
momento di dissotterrare vecchi antagonismi: la riunione più
importante e pallosa del mondo li aspettava. Ed era pure a casa di
quella antipatica di Bilancia. Insomma, festa grande in piazza.
« Okay
Nunzia, prendi il navigatore. Si va' ».
« Oh,
è già quel giorno dell'anno? ».
«
Sì dolcezza. Gambe in spalla ».
Così, con
un Tom Tom piazzato sul popo' e un fauno sulla schiena, Sagittario fece
partire il contachilometri che teneva al polso. Era un diversivo
perfetto per perdere quel filo di grasso in più
dall'orecchio destro.
Da bravo stallone
qual'era, impennò sulle zampe posteriori, tirò
indietro i capelli biondi, si diede una spruzzata di autoabbronzante e
partì in quarta, con Nunzia che regolava le casse dell'iPod
e sceglieva un sottofondo per il viaggio.
« Che ne
dici se metto quella
canzone? ».
« Solo se
prometti che non lo fai per sfottere ».
Nunzia gli diede una
pacca rassicurante sul fianco. « Ma no, è che mi
piacciono gli Scissor Sister ».
Così i due
compari galopparono verso il tramonto, una sorta di toccante scena da
film western, mentre nell'aria satura di odore di pesce fritto si
espandeva un'unica, cristallina voce.
Only the horseees can find us
toniiight ♪
- Note dell'autrice
-
Yo bananas! Quante flessioni in movimento avete fatto oggi?
Spero tante, perché l'estate si avvicina e dovrete avere
delle orecchie molto snelle da sfoggiare in spiaggia per allora.
Che dire, per essere una fic assolutamente priva di senso sta ricevendo
anche troppe visite, quindi grazie, grazie davvero.
In particolare a BlackHellhound
che veglia sempre su di me. Poi ci sono Elhrion
che sacrifica i suoi neuroni ad ogni capitolo, e quella sgnurfina
di LadyLillina,
un genio assoluto di demenzialità. Sono tutte molto brave,
andate a dare un'occhiata alle loro storie!
Nel prossimo capitolo una sorpresona per tutte le Bilance!
Quante volte vi siete guardati allo specchio pensando "dovrei proprio
mangiare meno", oppure "devo seriamente iscrivermi in palestra". Beh,
Bilancia lo fa tutti i giorni. Poi affonda la faccia in un vaso di
Nutella.
Dai, non ditemi che non l'avete mai fatto.
(Ne approfitto per dirvi che presto il mio nick
cambierà da TheBlackCat
a SpicyTuna)
Alla prossima, vi voglio bene ma non troppo! <3
><|||°>
Canzoni che mi hanno
fatto compagnia :
I Can't
Decide - Scissor Sister
Eye of the Tiger - Survivor
Around the Bend - The
Asteroids Galaxy Tour
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