Sotto il segno dell'Acquario

di SpicyTuna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La partenza ***
Capitolo 2: *** Solo i Cavalli ***



Capitolo 1
*** La partenza ***


Cap. 1
La Partenza

Acquario quel mattino si svegliò con la vaga sensazione di aver dimenticato qualcosa di importante.
Controllò che la maschera all'argilla di palude fosse ancora ben spalmata sulla faccia, e quando vide l'impronta verde di un volto in stile Urlo di Munch stampato sul cuscino si ripeté mentalmente: - No, ancora?! -.
Era il sedicesimo che buttava via in un mese.
I calzini antiscivolo che teneva per dormire erano al loro posto, con le punte a forma di orsacchiotto che gli sorridevano felici, rincuorandolo. La copertina termica all'essenza di schiuma di mare e ostriche al limone non si era mossa, e lo specchio era ancora ben nascosto nell'armadio, come prevedeva l'arte del  feng shui. Il suo karma era salvo.
Ma allora cos'era quella vocina nella sua testa che ripeteva: « Mio signore. Farete tardi alla riunione con gli altri Segni. Signore. Avanti. Alzatevi ».
Oh, nessun amico immaginario né grillo della coscienza. Era il suo maggiordomo, un ometto basso, gobbo, apatico e dalla testa di tonno. Era sempre rivolta verso l'alto, come stesse abboccando ad un amo, ma del resto non si era mai visto un tonno mettere la testa tra le ginocchia, no?
« Tunapio, mio buon amico, anche stamattina profumi magnificamente » disse Acquario con un gran sorriso. L'odore di pesce al risveglio lo riportava sempre ai cari tempi andati, quando il fratello Sagittario si intrufolava in camera sua alle cinque del mattino e gli infilava un paio di anguille nelle mutande. Ah, l'amore fraterno. Al ragazzo salirono le lacrime agli occhi, ma le spazzò via con un gesto teatrale e s'impose di non divagare.
« Parlavi di una riunione, giusto? Quella della Valigia Rossa è stata l'altro ieri, e ci sono andato. Guarda cosa mi hanno dato in omaggio! ». Sfoderò da sotto la copertina termica un vaso traboccante di lumache azzurre, vive e recalcitranti.
« Pensa che se te ne infili almeno sei nel sedere poi... »
« ... Mio signore. Farete tardi alla riunione con gli altri Segni. Signore. Avanti. Alzatevi ».
Acquario dovette capitolare. Rimise le lumache al calduccio e si alzò, prendendo i vestiti che Tunapio gli porgeva. Siccome Tunapio aveva le pinne, e non erano esattamente prensili, gli caddero immediatamente a terra, ma anche questo faceva parte della quotidianità. Nel palazzo di Acquario si trovava praticamente tutto sul pavimento, dato che quello che il maggiordomo tentava di pulire, afferrare o spostare finiva inesorabilmente sfracellato al suolo.
Così  Acquario raccolse i vestiti, lo spazzolino da denti, lo spazzolone del water, il pettine e si chiuse in bagno.
Dopo esattamente due ore e sedici minuti ne uscì più bello che mai, con i corti boccoli azzurri che risplendevano di luce propria, i denti sfavillanti e il wc perfettamente igienizzato. Decise di dare una svolta alla sua giornata e accorciò di parecchi centimetri la tunichetta bianca che portava, in modo che si leggesse la scritta wet is better sul retro delle mutandine rosse (altro acquisto di due giorni prima).
« Che ne pensi, Tunapio? » chiese, facendo una giravolta davanti allo specchio sbucato dall'armadio come fosse pronto per un ballo di gala. Il maggiordomo chiuse e riaprì gli occhi, uno alla volta, boccheggiò per un istante e infine disse:« Mio signore. Farete tardi alla riunione con gli altri Segni. Signore. Avanti. Alzatevi ».
Con un sospiro rassegnato, Acquario gli battè una mano sulla spalla ed uscì dalla cameretta.

Il suo palazzo era stato costruito in cima ad un dirupo, e pendeva inesorabilemente in basso, verso il mare sottostante. I sandalini a ventose di Acquario risolvevano il problema, ma più di una volta aveva dovuto rincorrere uno scivoloso Tunapio affinchè non precipitasse da una delle finestre.
La sua stanza si trovava nel punto più alto, quindi per scendere aveva sempre il suo brillantissimo metodo, frutto di molti esperimenti ed ematomi alle natiche.
Prese (sempre da terra), un sacchetto biodegradabile, lo strofinò sulla testa del maggiordomo per lubrificarlo e si posizionò sul primo gradino di una lunga scalinata a chiocciola, seduto su quel gommone di fortuna.
« Ehi Tunapio, vieni con me? ».
Il tonno impegò un po' prima di rispondere. «... Vi seguo a ruota ».
Acquario fece un cenno affermativo e prese una gran boccata d'aria. Era tutto pronto.
Con uno slancio si gettò giù dalle scale, mentre il sedere urlava di dolore e il ragazzo urlava di gioia, le braccia alzate manco fosse sulle montagne russe. Con la coda dell'occhio notò che Tunapio lo stava seguendo, effettivamente, a ruota. Rotolava come un barile che viene mollato da una collina, ma il suo volto non tradiva alcuna emozione. Avete mai visto un tonno disperarsi in preda agli strappi muscolari? Ecco, appunto.
Terminata la discesa, Acquario impiegò dieci minuti buoni per alzarsi, con il sacchetto ancora appiccicato al posteriore e il corpo inerme di Tunapio ai piedi.
Che bel modo di iniziare la giornata!
I due attraversarono, non esattamente a passo spedito, la stanza del cucito, la stanza di pilates, la stanza dei film strappalacrime, la stanza del volano, la stanza del té delle cinque e infine arrivarono all'uscita.
Lì accanto, ad attendere il ragazzo, stava un grande vaso dipinto a mano, colmo d'acqua apparentemente pulita. Acquario se lo caricò sotto braccio e sbuffò, già abbastanza indolenzito per la discesa mattutina.
- Un giorno scoprirò chi è quel monello che nella costellazione mi ha visto con un vaso in mano! - pensò, attento a non spandere il prezioso liquido. Era acqua tonica, e Dio solo sapeva se ne aveva bisogno quel giorno.
Un massiccio portone rivestito di conchiglie colorate e luci al neon li separava dal mondo esterno. Con un sonoro gneeek si aprì, e li investì una ventata d'aria che sapeva di salsedine e pesce spiaggiato.
« Tunapio, sii gentile, vai a chiamare Sweet Daddy. Temo che avremo bisogno di un passaggio ». Ma mentre parlava, Acquario non si accorse che il maggiordomo era ruzzolato fuori, nel mezzo del mare in tempesta. Quelle sue gambe scivolose erano una vera seccatura.
Per fortuna Sweet Daddy percepiva l'odore di tonno da chilometri di distanza.
Arrivò in volo, sovrastando il Segno con la sua mole imponente. Aveva l'aspetto di grande gabbiano dagli occhi rossi e collerici e il becco affilato, bracciali borchiati alle zampe e un gilet di pelle nera a completare il tutto. Insomma, un vero bullo.
Si gettò a capofitto tra le onde, ripescando lo sventurato domestico e riportandolo a riva.
« Grazie, Sweet! » disse gioioso il ragazzo, tendendo le braccia, « puoi lasciarlo, adesso ».
Lo sventurato Tunapio fu sputato fuori senza pietà, e colpì in pieno il suo Signore.

Acquario, spiattellato sotto il peso del tonno colante di bava, osservò il cielo. Era colmo di nubi nere e temporalesche, del sole nessuna traccia.
« Che splendida giornata per un volo! » esclamò, euforico.
Sweet Daddy gracchiò il suo disappunto, guardando con apprensione le saette che squarciavano il cielo.
Rimpianse il giorno in cui era stato assegnato a quel Segno come cavalcatura, e con una mossa lesta dell'ala schiaffeggiò maggiordomo e padrone in piena faccia, proprio mentre si apprestavano a rialzarsi.
« Bene stronzetti, si va'. Se mi piglio un fulmine nel culo vi mangio vivi e vi vomito sulla spiaggia ». Il suo tono non ammetteva repliche.
Afferrò Tunapio per le gracili gambe umane e se lo caricò in spalle, con Acquario che si arrampicava a fatica su per le sue ali mettendo in bella mostra le mutandine.
Il gabbiano non fece nessun commento al riguardo, si acquattò e tese le ali, pronto a partire.
« Uhm... Sweet, prima di andare avrei una domanda » sussurrò timoroso il ragazzo.
« Che vuoi ».
« Se ci mangi vivi... poi quando ci vomiti lo siamo ancora? ».

Sweet Daddy sospirò, esasperato. Sarebbe stato un lungo, estenuante viaggio.



- Note dell'autrice -

Ciao! Di che segno siete? Io dell'Acquario, e ho la sensazione che tutte le cose brutte che mi stanno capitando abbiano un loro perchè. Tipo la mia scorpacciata di moschini mentre andavo in bici e cantavo Sempre Libera della Traviata a squarciagola. Cosa ci facevano tutti quegli insetti sulla mia strada? Se non è sfiga questa!
Per gli amici Sagittari invece ho una buona notizia: il vostro protettore è per metà uomo e per metà cavallo. Un salutista patito del fitness  che nel tempo libero... non ha tempo libero. Riuscirete a stare al passo? Al prossimo capitolo, e astenersi culi pesanti!

Un bacione appiccicoso da me e Tunapio <3

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Capitolo 2
*** Solo i Cavalli ***


Cap2 Cap 2.

- Oggi è un'ottima giornata per concedervi uno svago extra che possa rimettervi in pace con il mondo dopo un periodo intenso di stress e incomprensioni. Approfittatene anche per cambiare qualcosina alla vostra immagine, senza esagerare! -

Sagittario lesse e rilesse il suo oroscopo del giorno. Era vero, ultimamente non si prendeva molte pause. Forse era finalmente arrivato il momento di fermarsi e riflettere sulle cose importanti della vita, come gli sconti da Decathlon, ma poi si disse che Paolo Fox non ci azzeccava manco a pagarlo oro e gettò via il giornale, aumentando la velocità del tapis roulant.
Le muscolose zampe di cavallo bruciavano chilometri su chilometri, mentre le sue braccia umane facevano sollevamento pesi. Di tanto in tanto si esibiva in flessioni in movimento (?), correva al contrario, saltava la corda o si dava al punto croce, il tutto senza mai scendere dal tappetino a nastro.
Dopo sei ore, schiacciò vigorosamente il tasto stop, si asciugò la faccia grondante di sudore e tolse le scarpe da ginnastica, che puzzavano come una stalla con duemila capi di bestiame.

Si, anche i cavalli mettono scarpe da ginnastica. Sono solo... diverse dalle nostre.

La suoneria del cellulare, Eye of the Tiger, fece un rumore assordante, ma grazie ai suoi timpani muscolosi gli parve di sentire solo una delicata ninna nanna.
« Pronto? » disse, con voce muscolosa.
« Oh, mio carissimo fratello. Che gioia poter sentire la tua... ! ».
Riattaccò immediatamente. Poi prese il telefono e lo gettò in un bidone di acido muriatico che teneva per quel tipo di emergenze.
Come nulla fosse successo, si mise i pantaloncini da jogging (non dite nulla), delle scarpe più comode e una fascetta di cotone in testa per sorreggere la liscia e perfetta criniera di capelli biondi.
Uscì (sempre in corsa), dalla stanza adibita a palestra, gettandosi nel corridoio cosparso di ostacoli. Saltò un muretto di due metri, poi uno di quattro, attraversò a nuoto una vasca di piranha, superò con un balzo un crepaccio appositamente costruito nel mezzo della casa e raggiunse la hall. Lì la linea domestica squillò, e lui prese coraggiosamente la cornetta.
« Pronto? ».
« Adorato fratello, credo che il tuo cellulare non funzioni, non riesco più a chiamart... ».
Sagittario afferrò il telefono e lo diede in pasto ai piranha, spalancò la porta d'ingresso (rivestita da cinque strati di titanio), con una sola mano e uscì in giardino.

La sua villa iper-mega-super lussuosa era una sorta di paradiso per i salutisti. Muri per arrampicate, tappeti elastici per spostarsi, scale ripide con gradini stretti e cyclette ovunque. Per raggiungere ogni stanza perdevi come minimo tre chili, tanto era insidiosa la strada. Una volta Acquario era stato invitato di proposito sul terrazzo, situato all'ottavo piano della casa, e al suo arrivo sembrava l'avessero risucchiato con una cannuccia.

L'uomo-cavallo fece un centinaio di piegamenti, tanto per scaldarsi, e proprio mentre stava per iniziare il percorso della salute, vide qualcosa cadere dal cielo.

Una lettera. Una piccola lettera dalla carta azzurrina con un adesivo a forma di cuore per tenere sigillata la busta. Strappò l'involucro con la sola forza del mignolo, aprì il foglio e ne scese una cascata di glitter.
Era anche peggio di quanto immaginasse.
Con l'ausilio di occhiali che rendevano difficoltosa la lettura, tanto per mettere alla prova anche la vista, si mise a leggere.

Caro Saggy,
visto che le tue linee telefoniche sembrano avere qualche problema, ti scrivo questa lettera, sperando giunga a te in fretta come il mio affetto.
Mi sto dirigendo alla riunione dei Segni, che sembra si terrà a casa di Bilancia.
Sweet Daddy ogni tanto mi lascia cadere di proposito (è già la quarta volta che finisco in mare), ma so' che lo fa solo per il mio divertimento. Tunapio si sta abbronzando, o meglio, cuocendo, quindi non ti dico che fatica faccio a tenerlo al fresco!
Questo viaggio è molto stancante, ma al solo pensiero di rivederti il mio cuore si riempie di gioia, e questo sentimento spazza via ogni traccia di malinconia.
In attesa del nostro incontro, ti mando tanti baci e un abbraccio fraterno.

Con amore,

Acquario


« Potrei vomitare » sentenziò Sagittario, gettando a terra la lettera e calpestandola con gli zoccoli fino a ridurla in coriandoli brillantinosi.
Se c'era una cosa che non poteva sopportare dopo il glucosio, era proprio suo fratello.
Si chiese come mai dagli stessi genitori fossero nate due creature così diverse.
Ricordò vagamente il giorno in cui il piccolo Acquario, tornato dall'asilo delle Costellazioni, aveva dichiarato di trovare più interessanti le stelle comete dei buchi neri.
Sua madre si era messa a ridere, e il giorno dopo gli aveva regalato un vestitino di pizzo. Suo padre, invece, l'aveva gettato dalla scogliera dietro casa, augurandogli ogni male.
Beh, da allora era andato peggiorando.

Un sonoro belato catturò la sua attenzione. Sagittario si ritrovò alle spalle la bella cameriera Nunzia, un delizioso fauno dai denti storti e la pancetta rotonda di chi ha bevuto troppe birre. Gli occhi infossati dalle pupille rettangolari lo fissarono in maniera quasi intelligente,  poi starnutì. Fu in quel momento che Sagittario capì cosa volesse dire essere centrato in pieno da una pioggia di asteroidi.
« Ehi Sag, cos'è questa puzza di pesce? Ho il naso tutto irritato! » sbottò la mezza capretta, strofinando il naso sulla manica della t-shirt degli Iron Maiden che portava da lì a una settimana.

Nell'immaginario comune i fauni sono creature simpatiche e birbanti che saltellano nei prati suonando i loro flauti di Pan. Ecco, ora prendete il vostro libro Le Cronache di Narnia e buttatelo nel cesso, grazie.
Nunzia sapeva suonare una sola cosa, ed era la sua ascella.

Sagittario si pulì la faccia, schifato. « Quel gay di mio fratello deve essere nei paraggi ».
Il fauno scosse la testa e studiò il cielo. « No, amico. Questo è Tunapio ».
Al Segno era ben nota la rivalità tra i due. Ad ogni riunione si sfidavano a una cosa del tipo guardiamoci negli occhi e chi ride per primo perde, e Tunapio l'aveva sempre vinta.
Comunque non era il momento di dissotterrare vecchi antagonismi: la riunione più importante e pallosa del mondo li aspettava. Ed era pure a casa di quella antipatica di Bilancia. Insomma, festa grande in piazza.

« Okay Nunzia, prendi il navigatore. Si va' ».
« Oh, è già quel giorno dell'anno? ».
« Sì dolcezza. Gambe in spalla ».

Così, con un Tom Tom piazzato sul popo' e un fauno sulla schiena, Sagittario fece partire il contachilometri che teneva al polso. Era un diversivo perfetto per perdere quel filo di grasso in più dall'orecchio destro.
Da bravo stallone qual'era, impennò sulle zampe posteriori, tirò indietro i capelli biondi, si diede una spruzzata di autoabbronzante e partì in quarta, con Nunzia che regolava le casse dell'iPod e sceglieva un sottofondo per il viaggio.

« Che ne dici se metto quella canzone? ».
« Solo se prometti che non lo fai per sfottere ».
Nunzia gli diede una pacca rassicurante sul fianco. « Ma no, è che mi piacciono gli Scissor Sister ».

Così i due compari galopparono verso il tramonto, una sorta di toccante scena da film western, mentre nell'aria satura di odore di pesce fritto si espandeva un'unica, cristallina voce.

Only the horseees can find us toniiight



- Note dell'autrice -

Yo bananas!  Quante flessioni in movimento avete fatto oggi? Spero tante, perché l'estate si avvicina e dovrete avere delle orecchie molto snelle da sfoggiare in spiaggia per allora.
Che dire, per essere una fic assolutamente priva di senso sta ricevendo anche troppe visite, quindi grazie, grazie davvero.
In particolare a BlackHellhound che veglia sempre su di me. Poi ci sono
Elhrion che sacrifica i suoi neuroni ad ogni capitolo, e quella sgnurfina di LadyLillina, un genio assoluto di demenzialità. Sono tutte molto brave, andate a dare un'occhiata alle loro storie!

Nel prossimo capitolo una sorpresona per tutte le Bilance!
Quante volte vi siete guardati allo specchio pensando "dovrei proprio mangiare meno", oppure "devo seriamente iscrivermi in palestra". Beh, Bilancia lo fa tutti i giorni. Poi affonda la faccia in un vaso di Nutella.
Dai, non ditemi che non l'avete mai fatto.

(Ne approfitto per dirvi che presto il mio nick cambierà da TheBlackCat a SpicyTuna)

Alla prossima, vi voglio bene ma non troppo! <3


 
><|||°> Canzoni che mi hanno fatto compagnia :
I Can't Decide - Scissor Sister
Eye of the Tiger - Survivor
Around the Bend - The Asteroids Galaxy Tour


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