Vendetta & Passione

di angiebear_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** AVVISO ***
Capitolo 2: *** Assassino ***
Capitolo 3: *** alleati ***
Capitolo 4: *** poteri, tatuaggio, prima notte... ***
Capitolo 5: *** ''coccole'' mattutine ***
Capitolo 6: *** desiderio ***
Capitolo 7: *** lacrime ***
Capitolo 8: *** passione ***
Capitolo 9: *** gelosia ***
Capitolo 10: *** lussuria ***
Capitolo 11: *** possibilità... ***
Capitolo 12: *** paura di perderti ***
Capitolo 13: *** avvistamento ***
Capitolo 14: *** preparazione... ***
Capitolo 15: *** nuovi alleati ***
Capitolo 16: *** patto ***
Capitolo 17: *** al bivio, nuovi nemici ***
Capitolo 18: *** il sentiero di destra... ***
Capitolo 19: *** lotta lotta lotta ***
Capitolo 20: *** sofferenza e rabbia ***
Capitolo 21: *** legami ***
Capitolo 22: *** purtroppo o per fortuna ***
Capitolo 23: *** questione di stile ***
Capitolo 24: *** pirati... ***
Capitolo 25: *** una vecchia amica ***
Capitolo 26: *** gelosia e litigio ***
Capitolo 27: *** tango ***
Capitolo 28: *** poker face ***
Capitolo 29: *** il dopofesta ***
Capitolo 30: *** attesa attesa attesa ***
Capitolo 31: *** uno strano virus ***
Capitolo 32: *** di nuovo insieme. qualcuno in più ***
Capitolo 33: *** bye bye barba ***
Capitolo 34: *** famiglia ***
Capitolo 35: *** piani alternativi ***



Capitolo 1
*** AVVISO ***


Volevo avvisare coloro che leggeranno questa storia del fatto che
1) La figura di Barbanera non verrà presentata in modo positivo, anzi, sarà il cattivo...
2) Ho praticamente inventato di sana pianta alcuni frutti del mare/del diavolo quindi vi prego di chiudere un occhio
3) Della Baroque Works ci sarà solo Crocodile, gli altri membri dell'equipaggio non compariranno
4) Crocodile ha subito alcuni 'cambiamenti' a livello fisico: ha sempre la cicatrice sul volto ma non ha l'uncino...
5) il momento in cui si svolge la storia non è specificato... Crocodile non fa più parte della flotta dei sette quindi... decidete pure voi quando si svolge XD

è tutto... vi ringrazio per l'attenzione e la pazienza e vi auguro una buona lettura, recensioni anche con critiche costruttive sono ben accolte...
Tanti saluti
Angiebear_chan

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Capitolo 2
*** Assassino ***


Candy entrò in casa... c'era un silenzio innaturale... strano, molto strano... non si sentiva la voce di suo padre, non si sentiva sua madre che canticchiava allegramente mentre sbrigava le faccende di casa... ma come mai?

Entrò in silenzio... il suo istinto le consigliava di non fare rumore; aveva i nervi a fior di pelle

 

sciack sciack sciack...

 

le scarpe producevano un suono molto strano ma, al buio, non riusciva a distinguere il pavimento e quindi non riusciva a capire cosa fosse esattamente che produceva quel suono...

Dopo essersi accertata che in casa non ci fosse nessuno accese la luce... era in piedi nel corridoio, di fianco a lei c'era la porta che conduceva nella camera dei suoi genitori, con un brivido gelido che le scorreva lungo la schiena, guardò in basso...

 

Rosso, il pavimento era rosso... ma di un rosso scuro, quasi marrone...

sangue

era secco, non totalmente ma non era nemmeno liquido... segno che era passato del tempo da quando era stato versato... era filtrato dalla fessura sotto la porta della camera dei suoi genitori; in silenzio, pallidissima, la aprì... davanti a lei, disteso supino sul pavimento con il ventre trafitto dalla sua stessa spada, giaceva suo padre... con gli occhi vitrei e spalancati fissava il soffitto...

-No! No! No! No! Mamma! Mamma dove sei?!-

Barcollando Candy procedette lungo il corridoio: per suo padre non c'era più nulla da fare ma forse sua madre era ancora viva! Forse per lei poteva ancora fare qualcosa!

-MAMMA! MAMMA RISPONDIMI!-

Ma nessuno le rispondeva... solo il vento che, sibilando, soffiava attraverso i rami degli alberi...

 

sciack... sciack …

 

terrorizzata abbassò lo sguardo, anche lì la stessa macchia di sangue raggrumato...

-No!- gemette sconvolta, di fianco a lei c'era la porta del bagno... questa era spalancata... pian piano, con gli occhi sbarrati e attentissima a captare il minimo suono, entrò... sua madre... sua madre era riversa nella vasca da bagno, anche lei fissava le piastrelle del muro con occhi vitrei e vuoti... non c'era più niente da fare nemmeno per lei... non era nemmeno morta annegata: l'acqua della vasca era rossa, un taglio apparentemente sottile si apriva sulla sua gola come una mezzaluna insanguinata... poco sopra la vasca, scritto da una mano ignota col sangue di sua madre c'era una scritta, una sola parola, un nome:

 

BARBANERA

 

-Barbanera!- ruggì Candy stringendo i pugni, lacrime di rabbia le sfuggirono dagli occhi scorrendole lungo il volto e scavando una scia di rabbia e disperazione...

-Barbanera! Maledetto bastardo! Me la pagherai! Fosse l'ultima cosa che faccio otterrò la mia vendetta!-

Ancora piangendo si diresse verso la parete del corridoio dove si apriva una porta segreta nota soltanto ai membri della sua famiglia... la spalancò... la stanza era vuota se si escludeva uno scrigno posato su una sorta di altare; si avvicinò e lo aprì... al suo interno c'era un frutto, sembrava un normalissimo frutto ma, in realtà, era un rarissimo frutto del mare... il più raro di tutti in effetti: permetteva a chi lo mangiava di poter ingerire tutti gli altri frutti del mare accumulando i poteri invece di perderli come sarebbe successo normalmente... in silenzio, con gli occhi scintillanti d'ira, lo mangiò...

-Me la pagherai bastardo!- ruggì ancora.

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Capitolo 3
*** alleati ***


Quando Candy si svegliò si trovò riversa sul ponte di una nave, era circondata da uomini sconosciuti che la fissavano...

-Signorina, sta bene?-

-Come si sente?-

-Sì è svegliata, si è svegliata! Avvisate il capitano!-

-Sì, certo, vado subito!-

Da quando aveva rinvenuto i corpi dei suoi genitori erano passati ormai parecchi anni che aveva trascorso nella perenne ricerca di Barbanera. Non lo aveva mai trovato ma, in compenso, aveva trovato numerosi frutti del mare accrescendo moltissimo il suo potere... negli ultimi giorni aveva trovato delle tracce che potevano condurla sino alla nave di Barbanera, aveva cominciato a investigare e ad inseguire le tracce ma era stata rapita, drogata e gettata in mare... se non fosse stato per quella nave sarebbe morta di sicuro... chissà chi era il capitano...

-Avanti avanti ragazzi, spostatevi, lasciatela respirare...-

La folla che la circondava si aprì lasciando passare un uomo molto alto che indossava un cappotto scuro, camicia nera e pantaloni eleganti dello stesso colore; l'uomo fumava un sigaro, aveva una cicatrice che gli attraversava il volto... capelli neri ed occhi chiari... era un uomo decisamente bellissimo ed affascinante.

L'uomo si avvicinò e la guardò sollevando un sopracciglio...

-Beh? Che succede qui?-

-Signore, abbiamo ripescato questa ragazza... se non l'avessimo fatto sarebbe sicuramente morta annegata...-

-Signorina... immagino che ci debba almeno dei chiarimenti sulla sua identità... non crede anche lei?- disse l'uomo chinandosi verso di lei che si sentì avvolta dal fumo del suo sigaro...

-Semmai io vorrei sapere chi siete voi...-

L'uomo rise divertito e la fissò

-Si da il caso, mia cara, che siano stati i miei uomini a ripescarti e a salvarti la vita... non credi di esserci un po' debitrice?-

per tutta risposta Candy sbuffò...

-Allora... - continuò l'uomo mostrando i primi segni d'impazienza... -posso sapere chi sei?-

-Il mio nome è Candy... -

-E che ci facevi in mezzo al mare Candy?-

-Annegavo... evidentemente- rispose lei sarcasticamente

-Eheheheh ma apparte quello?- le chiese ancora ridacchiando -chi ti ha gettato in mare? E perché? O ti sei gettata da sola?-

-No... mi hanno drogata e buttata in mare... non sono il genere di persona che getta la sua vita alle ortiche...-

-Questo lo immagino visto il tuo modo di fare mia cara... ma posso sapere il motivo di questo tentato omicidio?-

Candy non rispose incrociando le braccia, non aveva la minima intenzione di raccontare la sua storia ai quattro venti... proprio no... e di sicuro non ad uno sconosciuto di cui non sapeva ancora se poteva fidarsi...

-Molto bene...- disse a quel punto l'uomo afferrandola per la vita... -se non vuoi parlare ti farò parlare io...- poi si alzò gettandosela sulle spalle e, ignorando i suoi pugni e le sue grida di protesta, la portò nella sua stanza... non appena la porta si fu richiusa alle sue spalle la poggiò a terra e le disse:

-Allora... adesso ci sono solo io a sentirti... posso sapere come mai sei stata buttata in mare?-

-Prima vorrei sapere il tuo nome... non sono solita parlare delle mie cose private con degli sconosciuti... - mormorò Candy fissandolo... la stanza era grande, conteneva un letto enorme, una scrivania, un piccolo divano e anche una piccola libreria ricoperta di volumi e di mappe, ma... nonostante tutto, si sentiva quasi schiacciata dalla presenza di quell'uomo... il suo profumo mascolino e l'odore del sigaro si mescolavano stordendola; e la sua vicinanza contribuiva a mozzarle il respiro... per non parlare poi dei suoi occhi indagatori e della sua espressione superbamente beffarda...

-Immagino che tu abbia ragione...- disse l'uomo passandosi una mano fra i capelli e allontanandosi dalla porta -io sono Crocodile, il capitano di questa nave...-

Candy sobbalzò: fra tutti non si sarebbe mai aspettata di incontrare proprio lui, Crocodile, l'ex membro della flotta dei sette il cui posto era stato preso proprio da Barbanera, il nemico che cercava da così tanto tempo... ne aveva sentito spesso parlare: la sua fama era leggendaria ma non aveva mai visto una sua immagine, per questo non lo aveva riconosciuto...

-Crocodile?! Mio dio...-

-Ti stupisce tanto mia cara? Eppure sono io... avanti, dimmi, come mai sei stata gettata in mare?-

-Beh... ecco io...- mormorò lei andandosi a sedere sul divano

-Tu?- la incalzò Crocodile fissandola dall'alto della sua statura

-Io ero alla ricerca di una persona... c'è... una cosa che dovrei fare, un obiettivo da portare a termine... e trovare quella persona è essenziale per poterlo fare; dopo parecchio tempo avevo raccolto degli indizi sulla sua posizione; quindi mi sono nascosta su quella nave che mi avrebbe portata dritta da lui ma... sono stata scoperta... mi hanno drogata impedendomi di usare i miei poteri e mi hanno gettata in mare... se non fosse stato per voi sarei morta sicuramente...-

-Capisco... immagino che tu non abbia la minima intenzione di dirmi il nome di questa persona vero?-

Candy scosse la testa...

-Puoi almeno dirmi qual è l'obiettivo che devi portare a termine?- le chiese ancora Crocodile con espressione seria

Candy alzò la testa guardandolo dritto negli occhi...

-Vendetta- mormorò con voce rabbiosa stringendo i pugni

Crocodile fece un sorrisino strafottente e maligno...

-Allora puoi contare sul mio aiuto...- disse

Il volto di Candy si illuminò dalla gioia... finalmente, dopo tanti anni, aveva trovato un valido alleato su cui poter contare... finalmente...

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Capitolo 4
*** poteri, tatuaggio, prima notte... ***


attenzione: in questo capitolo compaiono frutti del mare-diavolo palesemente inventati... abbiate pazienza... XD grazie mille 
Angiebear_chan




Candy sospirò sollevata, l'aiuto di Crocodile era una fortuna insperata...

-Posso sapere- cominciò lui all'improvviso -quali sono esattamente i tuoi poteri? Che frutto hai mangiato?-

-Ne ho mangiati parecchi...- mormorò Candy sfoderando un sorrisino ironico

-Non capisco... se ne hai mangiato più di uno...-

-Avrei dovuto perdere i poteri... ma non è successo... e questo perché prima aveva ingerito un genere di frutto più unico che raro... quel frutto permette, a chi lo mangia, di poter ingerire ogni genere di frutti del mare accumulando i poteri invece che perderli... nel corso degli anni ho fatto quindi in modo di accumulare ogni potere in cui mi imbattevo... -

-Quali, esattamente?- chiese Crocodile interessato

-Beh... posso comandare gli elementi: l'acqua, l'aria, il fuoco, le piante... mi posso trasformare in svariati animali, comando l'elettricità, sono in grado di spostarmi molto velocemente, teletrasporto gli oggetti inanimati, questo è molto utile perché così non ho bisogno di bagagli... e poi... credo che questo ti potrebbe interessare...- mormorò sollevando una mano davanti al viso; subito questa si dissolse diventando sabbia... Crocodile scoppiò a ridere guardandola con ammirazione

-Mi sarebbe molto utile un membro come te nella mia ciurma... che ne dici? Io ti aiuto a vendicarti e tu ti unisci ai miei uomini...-

-Davvero mi aiuterai?-

-Davvero...-

-Non mi tradirai?-

-No, se tu non sarai la prima a farlo...-

-Molto bene allora- disse allungando la mano -affare fatto!-

Crocodile sorrise e le strinse la mano...

-Molto bene... ed ora... andiamo ad ufficializzare la cosa!- detto questo la trasse in piedi e la condusse in una stanzetta buia... si avvicinò un vecchietto tutto raggrinzito che chiese:

-Signore, cosa posso fare per lei?-

-Abbiamo un nuovo membro...- rispose Crocodile -Sai già cosa fare...-

L'omino annuì e fece cenno a Candy di avvicinarsi...

-Allunga il braccio destro tesorino...- lei lo fece, l'omino allora le afferrò il polso poi fece scorrere la mano lungo tutto l'avambraccio nella parte interna, lungo la linea bluastra delle vene... improvvisamente Candy avvertì un forte bruciore al braccio, un dolore rovente ma, essendo abituata a provare dolore, la sua espressione non cambiò minimamente... intanto Crocodile la fissava interessato...

-Ecco... abbiamo finito...- disse l'omino ritirando la mano e lasciandole andare il braccio; dove Candy aveva sentito dolore c'era ora un grosso tatuaggio nero a forma di coccodrillo...

-Wow... ma come?- balbettò stupita

Crocodile ridacchiò, le mise un braccio intorno alle spalle e la condusse di nuovo fuori...

-Quell'omino che hai visto ha mangiato un frutto speciale, che permette di modificare la materia, quindi anche il colore della pelle umana, il più delle volte, data la sua età, lo uso come tatuatore per 'segnare' i membri della mia ciurma o i miei nemici...-

-Ma se può modificare la materia- chiese Candy incuriosita -perché non si ringiovanisce?-

-Perché l'unica cosa che non può modificare è il suo corpo...-

-Che sfiga...-

-Già... e ora vieni... ti presento al resto della ciurma...-

La condusse sul ponte, tutti si fermarono fissandoli incuriositi; a quel punto Crocodile le sollevò il braccio destro mettendo in evidenzia il tatuaggio a forma di coccodrillo...

-Signori- disse -da oggi la nostra ciurma ha un membro in più!- al suo annuncio seguirono le grida gioiose dei marinai che erano ben contenti di avere una donna tanto bella a bordo... non si sarebbero mai permessi di toccarla però: il fatto che il capitano annunciasse di persona la sua aggiunta alla ciurma voleva dire che lui era interessato a quella ragazza... e non si tocca la donna del capitano!

-Bene, ed ora tornate a lavoro!- disse poi Crocodile lasciando andare il braccio di Candy...

-Tu fai pure un giro per vedere la nave ok? Io torno nella mia cabina...- detto questo si allontanò...

Candy si strinse nelle spalle e, come le aveva consigliato Crocodile, cominciò ad esplorare la nave... poco dopo però venne annunciato che era pronta la cena quindi, affamata, si diresse verso la mensa... venne accolta dalle urla gioiose degli uomini che la invitarono a sedersi insieme a loro; più volte le chiesero chi fosse e come mai si fosse unita alla ciurma ma lei rispose sempre evasivamente per non esporsi troppo... era restia a fidarsi delle persone.

Poi l'ambiente divenne ancor più rumoroso a causa dei fiumi di birra che scorrevano tra i marinai; tempo un'oretta e tutti erano ubriachi fradici. Alcuni si allontanarono tentando di mantenere un po' di lucidità; altri rimasero lì a bere e a flirtare con Candy la quale però non gli dava corda cercando anzi di frenare le loro avances con sguardi gelidi ma, anche se la donna del capitano non si doveva toccare, l'alcol mandava in fumo tutti i buoni propositi di quei marinai e c'era quindi qualcuno che ci provava anche pesantemente.

Sospirando Candy si alzò: era stanca, quella era stata una giornata davvero piena di avvenimenti e lei non vedeva l'ora di andare a dormire... improvvisamente si bloccò: non sapeva dove andare! Nessuno le aveva detto dove poteva andare a dormire e lei non aveva la minima intenzione di andare a dormire nelle cuccette assegnate agli altri marinai!

Borbottando si avvicinò alla cabina di Crocodile bussando leggermente...

-Avanti!- rispose lui dall'interno... Candy aprì la porta, esitante...

Lui era steso sul letto, i primi bottoni della camicia erano slacciati lasciando intravedere il petto forte e muscoloso...

-Che c'è Candy? Hai bisogno di qualcosa?- mormorò chiudendo il libro che stava leggendo...

-Beh... ecco io... - balbettò lei imbarazzata

-Tu?-

-Non so dove andare a dormire... non mi sembra una scelta saggia andare insieme agli altri marinai: dio solo sa cosa sarebbero in grado di farmi sotto l'influenza dell'alcol...-

-Mmmmh... hai ragione...- disse lui mettendosi e sedere e guardandola con espressione pensosa...

-Allora dovrai dormire qui con me... di me ti fidi?-

-Che cosa?! Ma perché?! Non hai un'altra cabina??- chiese lei scioccata dalla proposta che l'uomo le aveva appena fatto

-No, mi spiace... o dormi qui con me oppure in cuccetta con tutti gli altri... decidi tu mia cara...-

-E va bene... starò qui... ma tu mi prometti di tenere le mani a posto??-

Lui assunse un'espressione incredula e poi disse:

-Ti sembro il tipo che allunga le mani?-

-Sì... e a cui piace anche farlo...-

Crocodile scoppiò a ridere e poi disse:

-Va bene va bene... terrò le mie zampacce al loro posto...-

-Bravo, molto bene... allora io vado a farmi un bagno... ho bisogno di rilassarmi un po'... - così dicendo si diresse verso la porta che conduceva nel bagno privato di Crocodile... c'era una grossa vasca; Candy la riempì e si immerse, sospirando, nell'acqua calda...

-Aaaaaah! Ci voleva proprio...-

Qualche ora dopo uscì dal bagno con i capelli ancora umidi; Crocodile era ancora sveglio e la fissò...

-Allora- disse -come ti senti ora?-

-Molto meglio grazie... però vorrei dormire, sono molto stanca...-

-Nessun problema- disse Crocodile alzandosi dal letto -stavo pensando la stessa cosa...- detto questo si tolse del tutto la camicia e i pantaloni rimanendo solo in boxer... si voltò verso Candy che nel frattempo si era già infilata sotto le coperte del grande letto e le sorrise strafottente... poi si infilò anche lui sotto le coperte e la guardò...

-Non hai freddo?- chiese poi sfoderando un sorriso sornione

-No- rispose lei secca

-Peccato... - rispose lui ridacchiando e stendendosi completamente; lei lo fulminò on lo sguardo ma poi, vinta dalla stanchezza si addormentò... nel sonno, a dispetto di tutte le sue intenzioni, Candy cercò il calore del corpo accanto a lei e, sospirando, cinse con un braccio le spalle di Crocodile abbracciandolo. Lui la guardò e sorrise poi le circondò la vita con un braccio e mormorò:

-Buonanotte mia piccola Candy!-

 

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Capitolo 5
*** ''coccole'' mattutine ***


Quando si svegliò Candy si accorse di essere completamente abbracciata a Crocodile che ricambiava l'abbraccio ed era, anzi, semi-sdraiato su di lei schiacciandola e impedendole i movimenti...

-Crocodile...- mormorò scuotendogli una spalla ma lui continuava a dormire... Candy aveva la testa premuta contro il suo petto e percepiva i battiti del cuore di quell'uomo così terribilmente affascinante...

-Crocodile...!- chiamò ancora boccheggiando: il profumo dell'uomo le dava alla testa e il contatto col suo petto nudo, caldo e muscoloso non aiutava di sicuro!

-Crocodile!! Svegliati maledizione!-

Lui, finalmente, aprì gli occhi e si sollevò sui gomiti guardandola con gli occhi ancora velati dal sonno...

-Perché mi hai svegliato? Stavo facendo un sogno bellissimo!- borbottò sdraiandosi nuovamente e appoggiando la testa sul suo petto...

-Crocodile, che stai facendo?- Chiese lei arrossendo

-Torno a dormire... ho sonno... ho fatto fatica ad addormentarmi perché tu mi stavi troppo avvinghiata, non riuscivo a sciogliere i muscoli...- rispose lui ridacchiando e prendendola in giro

-Non raccontare storie... e adesso spostati per favore...-

Lui si sollevò e la guardò; questa volta con sguardo limpido...

-Perché dovrei spostarmi?- chiese con espressione maliziosa

-Perché non riesco a respirare...-

-Ti faccio questo effetto? Mmmmh non credevo che mi desiderassi fino a questo punto nonostante tutti gli abbracci infuocati di questa notte... ma pensavo che stessi dormendo... a questo punto però comincio a credere che tu stessi solo facendo finta di dormire... è così vero?-

-No! Mi schiacci perché sei troppo pesante!-

-Mmmmh... quindi tu non mi desideri...-

-No-

-Davvero?-

-Davvero-

-Quindi se io facessi così...- mormorò con voce dolce facendole scorrere la mano lungo la coscia... le sue labbra si aprirono in un sorriso strafottente quando sentì i muscoli della ragazza che si contraevano nel tentativo di resistere al piacere; con calma fece risalire la mano lungo tutta la coscia, i fianchi, il ventre, il seno... poi risalì ancora lungo le spalle; poi scese di nuovo sfiorando i fianchi di Candy con la punta delle dita e facendole scorrere brividi di piacere lungo la schiena.

Sollevò lo sguardo e la fissò: aveva il viso leggermente arrossato e gli occhi le brillavano per l'eccitazione...

-Allora, non mi desideri?-

-No...-

-Sicura?-

-Sì...-

Ma le sue risposte si erano fatte esitanti e la voce era impastata di desiderio...

Crocodile abbassò la testa e prese a sfiorare con le sue le labbra della ragazza, poi le sfiorò con la lingua e con i denti invitandole a schiudersi... lei accondiscese alla sua richiesta aprendole come un prezioso fiore in sboccio... Crocodile le accarezzò l'interno della bocca con la lingua giocherellando con quella di lei; nel frattempo con la mano esplorava il resto del corpo... aveva capito che i fianchi di Candy erano particolarmente sensibili quindi si soffermava su essi sfiorandoli con lunghe e lussuriose carezze, poi venne travolto dalla passione e le fece un piccolo pizzicotto sulla pelle candida e morbida... Candy interruppe il bacio e gettò la testa all'indietro gemendo leggermente. Crocodile sorrise malizioso e prese a baciarle il collo e le spalle... mano a mano che la svestiva si spingeva sempre più in giù con le labbra, la lingua e i denti regalando alla ragazza sensazioni incredibili... quando Crocodile prese a baciare e a sfiorarle il seno con la punta della lingua, Candy gemette e si inarcò con voluttà conficcandogli le unghie nella schiena muscolosa e forte... Crocodile ridacchiò, una risata profonda e roca, e riprese a giocherellare con la pelle liscia, chiara e delicata di lei che si abbandonò alle sue carezze gemendo e sospirando in preda al piacere...

-Allora... mi desideri o no?-

-Mmmmmh... - gemette lei con la testa reclinata sul cuscino e gli occhi chiusi

-Allora?-

-Se anche ti dicessi di no non mi crederesti...- borbottò lei infine tenendo sempre gli occhi chiusi...

-Quindi ti piaccio...-

-Uff... sì, mi piaci, contento??-

-Molto... dimostramelo...- disse lui con voce roca

-Cosa??- chiese lei aprendo di scatto gli occhi e fissandolo scioccata

-Dimostrami quanto mi desideri...-

-Tu sei scemo...- disse lei ma gli occhi le scintillavano per l'eccitazione e il desiderio

-Ah sì? Vediamo...- disse lui, dopodichè riprese a baciarle il collo, le spalle, il seno, il ventre... le afferrò il braccio destro e percorse con la punta della lingua i contorni del tatuaggio; poi, con la bocca, prese a sfiorare le gambe di lei, le carezzò con la punta della lingua e le morse delicatamente l'interno coscia...

-Okay okay fermo!- disse lei boccheggiando con il respiro affettato

Lui sorrise e la guardò con espressione lussuriosa...

-Allora?-

Lei lo fece girare così da potersi muovere liberamente... appoggiandosi a quel corpo solido, caldo e muscoloso si protese fino a sfiorare le labbra con un bacio dapprima esitante poi, quando le labbra di lui la invitarono a continuare, prese a baciarlo con più passione mordicchiandogli un labbro come aveva fatto lui poco prima... poi gli baciò la mandibola, il collo, morse le spalle larghe e forti e lo sentì trattenere bruscamente il respiro... sorridendo con espressione vittoriosa scese ancor più con le labbra lungo il corpo dell'uomo... ormai era completamente ubriaca di lui... il gusto delle sue labbra, della sua lingua e della sua pelle ormai le riempiva la bocca ma non ne era ancora sazia: era come un assetato che, dopo aver trovato una fonte, non riesce a placare la sua sete...

Con lentezza calcolata passò la punta della lingua lungo le linee dei muscoli dell'uomo che li tese sforzandosi di trattenersi... pian piano, delicatamente, mordicchiò la pelle attorno all'ombelico, i muscoli dell'uomo tremavano per lo sforzo e Candy era orgogliosa di sapere che gli stava donando un tale piacere.

Improvvisamente lui le riportò il viso all'altezza del suo dicendo:

-Mia cara, sei un tormento per me!-

La baciò con passione, con forza, con furia... si sdraiò sopra di lei schiacciandola contro il materasso... con le mani le sfiorava tutto il corpo con ruvide carezze febbrili; non c'era traccia della calma gentilezza di prima: le labbra di Candy avevano acceso in lui un desiderio potente, forte... la bramava, la voleva, voleva farla sua con passione, forza, violenza e sapeva che anche lei voleva la stessa cosa.

Lo capiva da come lei si inarcava per il piacere al contatto con i suoi denti che le lasciavano segni rossi sulla pelle bianchissima, lo capiva da come gemeva e da come gli conficcava le unghie nelle spalle, nelle braccia e nella schiena, lo capiva da come gli mordicchiava il collo accendendo ancor di più la sua bramosia...

-Candy Candy Candy... ti voglio!-

Lei gemette emettendo un suono strozzato quando le dita di lui trovarono il centro della sua femminilità...

Improvvisamente però qualcuno bussò alla porta della cabina interrompendoli:

-Capitano, capitano! Siete già sveglio signore?-

-Sì... sono sveglio... che cosa c'è?- rispose lui irato

-Beh... ecco signore... abbiamo avvistato un'isola... -

-Va bene, va bene arrivo...- borbottò Crocodile abbandonando stancamente la testa sul seno di Candy e sfiorandolo con un bacio... ma poi si allontanò di scatto; non appena Crocodile si allontanò da lei Candy avvertì freddo... non si era accorta di quanto fosse rigida la temperatura a causa del calore del corpo di Crocodile e del fuoco che lui le aveva acceso dentro... nonostante tutto però non si coprì osservando lui che si vestiva... quando ebbe finito si girò verso di lei, si chinò fino a che le sue labbra furono a qualche centimetro di distanza da quelle della ragazza e mormorò:

-Tu torna pure a dormire tesoro mio, ma copriti... non so se sarò in grado di resisterti se ti vedo così... e io ho i mie compiti come capitano! Senza contare che, senza di me, avrai freddo... è ancora notte... dormi mia cara... io tornerò il prima possibile...-

Detto questo le dette un bacio leggero e si alzò, poi prese le coperte e la coprì sfoderando un sorrisino strafottente...

-Dormi tesoro...- poi uscì richiudendo piano la porta alle sue spalle; Candy sospirò girandosi su un fianco... il fuoco in lei ormai si stava spegnendo lasciandole addosso una sensazione di insoddisfazione... ma era stanca e, sospirando di nuovo, si addormentò.

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Capitolo 6
*** desiderio ***


Quando Candy si svegliò era pomeriggio inoltrato... ovviamente Crocodile non era rientrato e lei aveva continuato a dormire.

Sbadigliando e stiracchiandosi si alzò, andò in bagno, si rinfrescò il volto e si vestì scoprendo con gioia che i segni lasciati da Crocodile erano facilmente copribili con i vestiti... non aveva molta fame ma sentiva che lo stomaco stava per svegliarsi quindi pensò di andare in mensa a prendere qualcosa da mangiare.

Erano anni che non dormiva così saporitamente e che non si svegliava tanto rilassata; quell'alleanza con Crocodile era stata come manna dal cielo in un momento in cui ne aveva estremamente bisogno: era difficile passare giorno e notte con i sensi allerta sapendo di poter essere attaccata, rapita o uccisa all'improvviso. Ma ora faceva parte della ciurma di Crocodile e l'avrebbero protetta.

Strizzando gli occhi a causa della luce del sole uscì e si diresse verso la mensa pronta ad elemosinare qualcosina da mettere sotto i denti... non appena entrò però vide che tutti i posti erano già occupati dai membri della ciurma, evidentemente aveva dormito molto più di quanto pensasse ed era già ora di pranzo... alzando lo sguardo incontrò quello di Crocodile che, a capotavola, la fissava con un sorrisino enigmatico facendole cenno di avvicinarsi e di sedersi sulla sedia vuota di fianco alla sua.

Mentre Candy si sedeva Crocodile si chinò verso di lei e le sussurrò:

-Pensavo che non ti svegliassi più mia cara, hai dormito bene?-

Il suo fiato le solleticava il collo; la sua voce calda, profonda e roca le fece tornare in mente quello che era avvenuto quella mattina e arrossì violentemente mentre borbottava:

-Sì grazie, ho dormito benissimo... -

-E non hai sofferto il freddo?- le chiese ancora lui in un sussurro che solo lei riuscì a sentire

-No, sono stata benissimo...- disse arrossendo ancora di più... in realtà per un po' aveva sentito freddo e aveva desiderato di avere ancora Crocodile al suo fianco in modo che la scaldasse sia fuori, col calore del suo corpo, sia dentro col fuoco che era in grado di accendere in lei con la sua bocca, le sue mani... con le sue dita...

Vedendo il rossore sulle guance di Candy Crocodile indovinò facilmente quello a cui la ragazza stava pensando. Anche lui non aveva fatto altro che pensarci tutta la mattina, ed era una cosa rara: era abituato a tenere la sua vita privata separata dai suoi doveri di capitano in modo che non interferissero l'uno con l'altro e non lo distraessero; ma questa volta era stato diverso... non aveva fatto altro che ripensare a Candy per tutta la mattina e più di una volta era stato lì lì per mandare al diavolo tutto, correre in cabina e ricominciare da dove erano stati interrotti... o magari anche dall'inizio... non vedeva l'ora di poter ammirare di nuovo l'espressione di piacere che si dipingeva sul volto di Candy, di sentire nuovamente i suoi gemiti, di accarezzare la sua pelle e di sentire sotto le dita i suoi muscoli che si contraevano e tremavano per il piacere.

Le grida dei marinai lo riportarono alla realtà, si era lasciato trasportare dall'immaginazione... per rilassarsi si accese un sigaro e si abbandonò sullo schienale della sedia.

Le mani di Candy tremavano leggermente mentre si portava il cibo alla bocca, non riusciva a rinchiudere i ricordi della mattinata in un posto sicuro dove non potevano disturbarla o saltar fuori all'improvviso distraendola e la pressione del ginocchio di Crocodile contro la sua gamba destra non la aiutava di sicuro... quell'uomo la stregava con un solo sguardo, con un solo tocco della sua mano, con una sola parola sussurrata... ed ora si era messo a fumare; subito le ritornò alla mente il gusto delle sue labbra, il gusto che aveva sentito mentre la lingua di lui le sfiorava le labbra e penetrava nella sua bocca socchiusa: si sentiva un lontano sentore di sigaro ma, stranamente, sapevano anche di cioccolato alla nocciola... era stata una sorpresa scoprirlo ed ora, se si passava la lingua sulle labbra riusciva ancora a sentire quel gusto... rabbrividì e lo guardò con la coda dell'occhio, lui la stava fissando con sguardo enigmatico... i suoi occhi chiari le accarezzavano il corpo soffermandosi sui fianchi e sul seno che lui aveva sfiorato con baci passionali quella stessa mattina.

Improvvisamente lui si chinò in avanti poggiando i gomiti sul tavolo... l'aroma del suo sigaro la avvolgeva e la coccolava assieme ad una dolce nuvola di ricordi; il ginocchio di lui le premeva insistentemente la gamba scorrendo su e giù lungo tutta la coscia... Candy deglutì faticosamente e Crocodile ridacchiò.

 

Vederla che si passava la lingua sulle labbra lo aveva scosso tantissimo... si era visto chiaramente mentre la afferrava, la metteva sul tavolo e la faceva tremare ancora di piacere incurante del resto della ciurma, si era anche chinato in avanti pronto ad alzarsi in un balzo ma, all'ultimo, era riuscito a trattenersi; ma che diavolo gli stava succedendo?? Possibile che non fosse più in grado di controllarsi? Non gli era mai capitato nulla di simile, anche perché non aveva una relazione fissa da anni... ma lei... lei era diversa; Candy non era come tutte le donne che aveva conosciuto fino a quel momento... era coraggiosa, sfrontata, forte... lo affascinava... la desiderava, la desiderava come non aveva mai desiderato nessuna donna... voleva sentire ancora i suoi gemiti, voleva vedere ancora la sua pelle che si arrossava dopo che lui l'aveva sfiorata con i denti.

Improvvisamente lei si alzò da tavola ed uscì... era il momento adatto; anche lui si alzò senza che nessuno si curasse di lui: erano tutti impegnati a ridere e a bere... la seguì fuori dalla porta ma, quando uscì sul ponte, lei era scomparsa; camminò un po' e poi la vide appoggiata al parapetto della nave intenta a fissare il mare che scorreva sotto di lei...

-Che fai mia cara?- le chiese avvicinandosi, lei sobbalzò sorpresa ma non si voltò...

-Guardavo il mare... è così grande, così profondo, così indomabile e libero... -

Lui le si avvicinò alle spalle appoggiandosi alla sua schiena e schiacciandola contro il parapetto, le circondò la vita con le braccia e le baciò il collo per poi soffiarci sopra leggermente...

-Candy Candy Candy... - mormorò mentre le baciava e le mordicchiava la nuca, lei si abbandonò con un sospiro alla cura delle sue labbra...

-Crocodile...- gemette voltandosi verso di lui... lo guardò negli occhi, poi avvicinò le labbra a quelle di lui baciandolo, il gusto del sigaro era ancora fresco nella bocca dell'uomo e la stordì, si aggrappò quasi disperatamente alle sue spalle forti mentre lui la cingeva per la vita e la stringeva a sé...

-Candy... mio dio Candy...- le sussurrò lui all'orecchio sfiorandole il lobo con la punta della lingua, lei emise un suono strozzato e se lo tirò ancor più vicino tirandolo per il bavero del cappotto che lui portava poggiato sulle spalle; lo baciò nuovamente, sentiva la passione che cresceva dentro di lei come un mare in tempesta, la riempiva, la sovrastava, la sconvolgeva... guardò Crocodile negli occhi, lo sguardo di entrambi era velato di desiderio... ma, all'improvviso, la porta della mensa si spalancò e un gruppo di marinai uscì urlando; Crocodile si allontanò di scatto passandosi una mano fra i capelli e accendendosi un sigaro; Candy invece riprese a fissare il mare cercando di placare la tempesta che quell'uomo le aveva scatenato dentro.

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Capitolo 7
*** lacrime ***


Candy era a letto che leggeva quando, all'improvviso, entrò Crocodile che la guardò con espressione seria...

-Candy...-

-Sì?- chiese lei guardandolo, c'era qualcosa nella sua espressione che la rendeva tesa...

-Abbiamo ricevuto notizie sulla posizione di Barbanera...-

Candy si bloccò e divenne pallidissima... finalmente, finalmente dopo tanto tempo aveva una traccia e la forza e gli aiuti necessari per seguirla...

-Come fai a...- cominciò a bassa voce

-Come faccio a sapere che stai inseguendo proprio Barbanera? Molto semplice mia cara... la nave da cui sei stata gettata l'altro giorno, tu hai detto che ti eri nascosta a bordo per raggiungere il tuo obiettivo o comunque la persona necessaria per portarlo a termine... bene... quella nave era di un sottoposto di Barbanera quindi tu non potevi mirare ad altri che a lui... certo era possibile che tu mirassi a qualcun'altro della flotta dei sette ma non era credibile come cosa... oppure potevi essere interessata a me... a quel punto ti saresti fatta buttare appositamente in mare per poi essere ripescata dai miei uomini ma questa è un'ipotesi ancor meno credibile e assolutamente assurda... ci ho preso?-

-Sì... è Barbanera l'uomo che voglio eliminare... ed è per questo che ho accettato il tuo aiuto... tu sei il pirata più forte che conosca che ha motivo di odiare Barbanera... hai ancora intenzione di aiutarmi?-

-Solo se prima mi spieghi una cosa...- disse lui sedendosi vicino a lei sul divano e fissandola dritto negli occhi...

-Cosa?-

-Perché vuoi vendicarti? Cosa ti ha fatto per farsi odiare tanto?-

-Beh... ecco lui... -

-Lui?-

-Lui ha ucciso i miei genitori... -

Crocodile impallidì e arretrò leggermente...

-Questo significa che tu sei...-

-Esatto... io sono Candy Black... l'ultima rimasta della famiglia Black... la famiglia di mercenari più potente sulla faccia della terra... Barbanera è riuscito in qualche modo ad uccidere tutti i membri tranne me... non che ci volesse tanto... la famiglia consisteva in me, mia madre e mio padre... e quel bastardo li ha uccisi... -

-Ma... tu... come mai ti ha risparmiata?-

-Io ero fuori in missione... quando tornai trovai tutti morti... sono scappata subito... da allora sono alla ricerca di Barbanera... da allora non sogno altro che ucciderlo...-

-Capisco... -

-Mi appoggerai ora che sai tutta la verità?-

-Un'ultima cosa... -

-Cosa?-

-Lo sterminio della famiglia Black... se n'è parlato molto... ma è avvenuto parecchio tempo fa... quanti anni avevi quando è successo? Da quant'è che scappi?-

-Avevo quindici anni... -

Crocodile non disse nulla e abbassò lo sguardo sulle mani che Candy aveva stretto in pugno per evitare che tremassero...

-Allora... - disse lei guardandolo negli occhi con espressione decisa -mi aiuterai o no?-

Per tutta risposta lui si protese in avanti e le circondò la vita con un braccio tirandosela vicina... poi, con l'altro braccio le circondò le spalle avvolgendola nel cappotto... Candy, stretta in quel caldo bozzolo, sospirò e appoggiò la testa sul petto dell'uomo... una lacrima le scivolò leggera lungo il viso seguita poco dopo da altre lacrime; erano anni che non piangeva... sentiva che un nodo di dolore dentro di lei si stava sciogliendo grazie a quelle lacrime... lo abbracciò, affondò la testa nell'incavo del suo collo e pianse, pianse come non aveva mai pianto prima.

Intanto Crocodile la teneva stretta e dondolava pian piano avanti e indietro facendo scorrere le mani lungo la schiena della ragazza che si aggrappava a lui singhiozzando. Non disse niente aspettando che la tempesta si placasse; quando finalmente avvenne e Candy si allontanò leggermente lui le sorrise dolcemente e le porse un bicchiere d'acqua...

-Tieni, ne hai bisogno... ti sarai disidratata parecchio...- disse

Candy ridacchiò, prese il bicchiere e bevve...

-Ho mal di testa...- disse poi accoccolandosi ancora contro il petto di Crocodile, lui la sollevò leggermente, distese completamente le gambe sul divano e la tenne fra le braccia come un gattino coprendola con il cappotto; poi con una mano le massaggiò lentamente le tempie in movimenti circolari...

-Va un po' meglio?- chiese poi sussurrando

-Mmmmh sì grazie...- disse lei con gli occhi chiusi...

Pian piano Crocodile scese a massaggiarle anche il collo facendola gemere leggermente... sentiva che la tensione della ragazza si scioglieva sotto le sue dita, vederla così fragile e ferita gli aveva riempito il cuore di pena quanto l'idea di non poter fare nulla per migliorare la sua situazione... ma poteva consolarla, poteva starle vicino... poteva sciogliere i grumi di tristezza e sofferenza che Candy si portava dietro... poteva toglierle qualche peso dalle spalle...

Candy nascose il viso nell'incavo del collo di lui, chiuse gli occhi e si addormentò; lui sorrise, una bella dormita era l'ideale dopo un pianto simile... dopotutto c'era tempo... la nave di Barbanera era stata avvistata su un'isola molto lontana, avrebbero impiegato parecchi giorni per raggiungerla.

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Capitolo 8
*** passione ***


Svegliandosi Candy si rese conto di essere completamente avvolta nel mantello di Crocodile e di essersi addormentata in braccio a lui, con la testa sulla sua spalla... non aveva mai dormito così bene: il profumo di Crocodile l'aveva avvolta e cullata trasportandola nel mondo dei sogni... le sue braccia l'avevano circondata e lei non si era mai sentita più sicura e protetta.

Anche il mal di testa dovuto al pianto disperato di prima era passato.

Sollevò la testa e guardò Crocodile... anche lui si era addormentato e il suo volto, nel sonno, appariva rilassato ma sempre temibile; quell'uomo emanava potere e forza da ogni poro, era una persona incredibile, straordinaria ed ammirevole.

Con la punta delle dita fresche cominciò a sfiorargli la mandibola premendole poi leggermente sul labbro inferiore... improvvisamente però le labbra si schiusero e Crocodile le sfiorò le dita con la punta della lingua; Candy sollevò lo sguardo stupita incontrando quello scintillante di malizia dell'uomo...

-Ma allora eri sveglio!- mormorò sorpresa

-No, mi hai svegliata tu con le tue manine curiose...- disse lui ridacchiando, poi le prese una mano e se la portò alle labbra baciandola e premendo le labbra su ogni dito... poi le baciò il polso, glielo morse leggermente e cominciò a seguire con la punta della lingua la linea bluastra delle vene...

Candy seguiva ogni suo movimento con il respiro sempre più affannoso... le mani di Crocodile corsero, leggere e veloci, a slacciare i bottoni della camicetta della ragazza lasciandola solo in reggiseno... dal polso Crocodile fece scorrere la punta della lingua lungo tutto il braccio, giunto alle spalle le baciò e le morsicchiò con dolcezza per poi passare al collo... intanto le mani carezzavano la schiena della ragazza afferrandola, di tanto in tanto, per i fianchi e tirandosela vicina...

-Candy... mi fai impazzire!-

Le baciò il seno ancora coperto dal reggiseno, le baciò la gola e ci soffiò sopra facendola rabbrividire... poi le slacciò il reggiseno gettandolo per terra, la baciò con passione sfiorandole le labbra con la lingua e mordendole leggermente, poi scese di nuovo lungo la gola, le baciò la pelle nuda del seno facendola gemere, poi la fece stendere completamente sul divano.

Intanto Candy lo aveva afferrato per il bavero del cappotto tirandoselo vicino e baciandogli il collo e le spalle che aveva scoperto slacciandogli la camicia... con le unghie gli artigliò leggermente la schiena... sentiva il corpo di Crocodile che premeva sul suo, si sentiva avvolta dal suo profumo, dall'aroma del suo sigaro... si sentiva cullata dolcemente ma appassionatamente dalle sue mani, dalle sue labbra, dalla sua lingua... dai suoi denti...

-Crocodile...!- gemette gettando indietro la testa quando sentì che le toglieva i pantaloni con gesti febbrili delle mani...

-Candy... Candy... ti voglio, ti desidero! Dio!- mormorò lui con voce arrochita dalla passione cercando, con mani impazienti, il fulcro della sua femminilità.

Non appena avvertì il tocco delicato delle sue dita Candy emise un gemito strozzato e si aggrappò alle sue spalle in preda ad un desiderio quasi disperato... il piacere che lui le stava dando era tanto forte da farla tremare... Crocodile sollevò la testa e la guardò con espressione maliziosa e carica di lussuria, poi la fece sua.

Quando Crocodile entrò in lei Candy gli conficcò le unghie nella schiena graffiandolo prepotentemente ma questo non fece che accrescere il desiderio di Crocodile che la fissò negli occhi... il suo sguardo era carico di sentimento, passione, affetto e di un desiderio tanto violento da farlo stare male...

-Candy...- gemette baciandola

 

Tempo dopo Crocodile si svegliò... erano ancora entrambi sdraiati sul divano... si erano addormentati senza curarsi del freddo... Candy era accoccolata sul suo petto come un micio soddisfatto... afferrò il suo cappotto che giaceva per terra poco distante e lo avvolse attorno alla figura addormentata della ragazza, poi le cinse la vita con un braccio e se la tirò più vicina respirando il profumo dei suoi capelli, della sua pelle... le posò un bacio leggero sulla testa stando attento a non svegliarla...

-Candy, mia piccola dolce Candy, dormi mio tesoro, dormi e riposati, ci sono qui io a proteggerti-

Candy sorrise nel sonno affondando la testa nell'incavo della spalla dell'uomo lasciandosi avvolgere e cullare dal suono della sua voce.

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Capitolo 9
*** gelosia ***


Quando Candy si svegliò si accorse di essere nel letto, sepolta sotto una valanga di coperte e cinta dal braccio di Crocodile che la abbracciava da dietro sfiorandole, involontariamente, un seno con la mano.

Crocodile dormiva; riusciva a sentire il suo il respiro quieto e tranquillo che le sfiorava il collo e le spalle... avrebbe tanto voluto girarsi e poter ammirare la sua espressione di quando era immerso nel mondo dei sogni ma non voleva svegliarlo; quindi rimase ferma ascoltando lo sciabordio del mare sui fianchi della nave, era un suono terribilmente rilassante... che meraviglia!

Probabilmente era stato Crocodile a portarla a letto mentre stava dormendo... poverino: doveva stare parecchio scomodo sul divano con lei accoccolata sopra.

Gli prese la mano e prese a giocherellare con le dita dell'uomo... che mani grandi e possenti che aveva; quelle mani potevano sfiorarla con dolcezza, accarezzarla con passione, esplorare con desiderio il centro della sua femminilità... potevano stringerla, proteggerla, consolarla, farla tremare, farla gemere... pian piano avvicinò la mano di lui alla bocca e la baciò dolcemente, premendo le labbra su ogni centimetro del palmo e sulla punta di ogni dito come aveva fatto lui poco prima... ridacchiando, approfittando del fatto che Crocodile dormiva ancora, gli morse un polpastrello... poi si girò lentamente cercando in ogni modo di non svegliarlo e lo guardò... si avvicinò delicatamente al viso addormentato di lui e gli depose un leggero bacio sulla fronte e poi uno, ancor più leggero, sulle labbra; poi si allontanò di nuovo e lo fissò con la stessa espressione di gioia scherzosa che hanno i bimbi dopo aver fatto qualche marachella.

Ridacchiando si strinse a lui tirandosi le coperte fin sulle spalle e affondando la testa sul petto muscoloso di Crocodile che si alzava e si abbassava al ritmo del suo respiro... sospirando gioiosamente si addormentò di nuovo, con un sorriso sereno sulle labbra.

 

 

Giorni dopo la nave di Crocodile sbarcava, finalmente, sull'isola in cui era stato avvistato Barbanera... prima si sarebbero accertati della sua presenza sull'isola e, nel caso in cui fosse stato ancora lì, avrebbero studiato un piano per attaccarlo.

Crocodile scese dalla nave con il suo cappotto appoggiato sulle spalle e un sigaro acceso fra le labbra... a causa della sua statura svettava tra la folla e non passava certo inosservato.

Candy lo seguiva a qualche passo di distanza guardandosi intorno con circospezione... non vide nessuno di pericoloso ma, in compenso, vide numerose donne voltarsi al passaggio di Crocodile che, come già detto, spiccava tra la folla per la sua statura, la sua corporatura atletica, la sua eleganza e, naturalmente, il suo fascino.

Candy stava morendo dalla gelosia... soprattutto vedendo i sorrisini furbetti e finti timidi che le donne gli rivolgevano passando!! Non era mai stata un tipo geloso... e non aveva mai creduto che potesse esistere qualcuno per cui avrebbe provato un tale sentimento; ora però sarebbe saltata addosso a tutte quelle galline ma, essendo in mezzo ad una folla, si limitava ad incenerirle con lo sguardo.

La storia con Crocodile andava avanti a riflessi lampo: si erano conosciuti, nello stesso giorno era entrata a far parte della sua ciurma, in poco tempo era diventata sua alleata, poi la sua amante ed ora era persino gelosa!! roba da matti.

La situazione veniva però migliorata dal fatto che Crocodile non rispondeva ai sorrisini e agli sguardi di quelle ragazze; anzi, le ignorava totalmente... percependo il suo malumore l'uomo si girò e la guardò con espressione interrogativa, un sopracciglio leggermente sollevato...

-Candy, che ci fai li dietro? Vieni qui... fa freddo oggi...- e, detto questo, allontanò un braccio dal corpo invitandola a farsi abbracciare.

Candy ubbidì e gli si avvicinò stringendosi al suo fianco, Crocodile la abbracciò avvolgendola nel mantello caldo... lei sospirò di piacere e cercò di non fare la linguaccia alle donne che la fissavano...

Improvvisamente però Crocodile si fermò fissando con un sorrisino dolce una ragazzina che doveva avere all'incirca sedici o diciassette anni e che lo fissava con sguardo sognante...

-Ciao cara- esordì con voce dolce chinandosi leggermente verso di lei

-Salve- balbettò questa emozionata guardando di tanto in tanto Candy che, sebbene sapesse che era solo una ragazzina e Crocodile non poteva nutrire il minimo interesse per lei, aveva assunto un'espressione di rabbia omicida.

Crocodile se ne accorse e la fissò con sguardo di rimprovero e le disse:

-Candy... perché non vai a farti un giretto? Ci sono tante cose da vedere su quest'isola...-

Lei lo guardò con espressione incredula: lui la stava cacciando via?? Per una ragazzina????Per tutta risposta lui la fissò come a dire:

'Ti muovi o no?'

sbuffando Candy si allontanò avvicinandosi ad una fontana e sedendosi sul bordo... intanto vide Crocodile che si chinava sulla ragazza sussurrandole qualcosa all'orecchio e porgendole una lettera ed una moneta; la ragazza annuì gioiosa ed entrò in un bar poco distante stringendosi la lettera al petto... ne uscì poco dopo; aveva ancora la lettera ma l'espressione era cambiata: triste, quasi colpevole.

La ragazza si avvicinò a Crocodile che riprese la lettera ascoltando ciò che la ragazzina gli diceva, immediatamente assunse un'espressione seria e si voltò verso Candy la quale si rifiutò di incrociare il suo sguardo voltandosi verso la fontana e prendendo a fissarne il fondo.

Avvertì dietro di sé i passi di Crocodile che si avvicinava lentamente...

-Candy...-

...

-Candy...?-

...

-Candy...??-

-Che vuoi...- borbottò

-Sei arrabbiata?-

-No- rispose con un tono che comunicava esattamente l'opposto

-Candy io...-

-Non sono arrabbiata! Perché mai dovrei essere arrabbiata scusa??- disse incrociando le braccia.

Crocodile sospirò e si passò una mano fra i capelli aspirando una boccata di fumo del sigaro...

-Candy... era necessario che tu ti allontanassi...-

-Perché? Perché così avevi più possibilità di conquistarti le simpatie della ragazza??- chiese con gli occhi ridotti a fessure ma sempre guardando il fondo della fontana

-Esattamente-

Lei si girò si scatto e lo fulminò con lo sguardo...

-Che hai detto?-

-Beh... è così... mi serviva un favore da quella ragazza e il modo migliore era incantarla... e non era possibile con te che continuavi a ringhiarle addosso... rovinavi l'atmosfera...-

-Rovinavo... ma senti questo!- borbottò lei alzandosi di scatto e allontanandosi da lui che la fissò allontanarsi; quando fu scomparsa in mezzo alla folla si alzò e la seguì... non la chiamò aspettando che si fermasse ma lei continuava a camminare, continuava, continuava fino a che non si ritrovarono soli in una pianura spazzata da un vento gelido che piegava l'erba secca e scuoteva gli alberi della foresta vicina.

A quel punto Candy si fermò con le braccia strette intorno al corpo e si mise a fissare il cielo...

-Come mai ti sei arrabbiata così tanto? Non capisco!- le chiese lui fermandosi qualche passo dietro di lei...

-Sto facendo una tragedia di una sciocchezza lo so...- disse lei senza voltarsi -Ma è la prima volta in assoluto che mi capita una cosa del genere...-

-Che ti capita cosa? Di essere cacciata da sotto un cappotto perché il tuo uomo deve parlare con un'altra donna? Anzi, con una ragazzina?-

-Beh... anche... ma è la prima volta che mi capita di... -

-Di...?-

Candy prese fiato come se raccogliesse il coraggio per affrontare un nemico sconosciuto...

-Di essere gelosa...- borbottò

Crocodile scoppiò a ridere, Candy si voltò e lo fulminò con lo sguardo...

-Smettila di ridere... -

Crocodile continuava

-Smettila ti ho detto!-

Non la smetteva

-Ma insomma! Non c'è niente da ridere!!-

-Scusami tesoro è solo che... sembrava che fosse una cosa così grave e poi era... era solo questo!- disse lui sghignazzando e con le lacrime agli occhi dal tanto ridere

-Idiota...- disse lei abbassando lo sguardo leggermente umiliata

Crocodile smise immediatamente di ridere avvicinandosi a lei con espressione preoccupata

-Tesoro, te la sei presa davvero?-

Tentò di abbracciarla ma Candy si allontanò arretrando leggermente

-Tesoro, mi dispiace! Non volevo farti arrabbiare! E non ridevo della tua gelosia! Non potrei mai ridere dei tuoi sentimenti mia cara! Mai!-

-E allora perché ridevi?-

-Era una risata di sollievo! Mi avevi fatto preoccupare con il tuo atteggiamento!-

-Davvero?-

-Davvero... e ora vieni qui, stai tremando...- ed era vero... il vento che spazzava la pianura era diventato ancora più freddo e stavano addirittura iniziando a cadere i primi fiocchi di neve... Crocodile si avvicinò e la strinse fra le braccia avvolgendola nel cappotto...

-Sciocca...- le sussurrò baciandola dolcemente

-Mpf...- borbottò lei mordendogli un labbro

-Ahi!-

-Così impari- disse Candy ridacchiando e stringendosi a lui

 

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Capitolo 10
*** lussuria ***


Poco tempo dopo Candy e Crocodile si trovavano in una stanzetta privata di una taverna; al resto della ciurma era stato dato ovviamente il pomeriggio libero così che lo potessero spendere come meglio credevano...

-Posso sapere una cosa?- chiese all'improvviso Candy passando la punta dell'indice sul bordo del suo boccale di birra...

-Cosa?- chiese a sua volta Crocodile guardandola e aspirando una boccata di fumo

-Beh... perché ti interessava quella ragazzina?-

-Non è che mi 'interessava' nel senso in cui lo intendi tu... certo era una ragazzina molto carina ma era troppo troppo giovane per me...-

-Ma allora cosa volevi da lei??-

-Le ho ho chiesto di entrare nel pub in cui sapevo che Barbanera e la sua ciurma si riunivano spesso... volevo sapere se era ancora su quest'isola... così ho dato alla ragazzina l'incarico di fingere di cercarlo perché doveva consegnargli una lettera... -

-Oh...- mormorò lei sorpresa -e... c'è ancora? È ancora su quest'isola?- chiese ansiosa chinandosi leggermente in avanti

-Purtroppo no... è partito qualche giorno fa...-

-Che cosa? No, no no no non è possibile! Ero a tanto così, a tanto così dall'ottenere la mia vendetta e invece...- si alzò di scatto rovesciando la sedia per la furia del movimento e si avvicinò alla finestra...

-Candy... non devi darti tanta pena: lo raggiungeremo! Riuscirai a vendicarti, puoi contare su di me e su tutti i membri della ciurma che ormai ti considerano una di loro!-

-Davvero? Credi davvero che riusciremo a raggiungerlo?-

-Lo credo, ne sono sicurissimo... e sono anche sicuro che riuscirai a batterlo mia cara... dopotutto lui non ha la più pallida idea dei poteri che hai tu, dubito anche che sia a conoscenza della tua esistenza...-

-Già... io invece conosco persino la particolarità del suo potere...-

Crocodile la guardò stupito: lui stesso ignorava i poteri della maggior parte degli altri pirati famosi... ma, ora che ci pensava, lei aveva saputo subito che lui aveva il potere del frutto sand sand... come faceva?

-Tesoro... come fai a sapere il genere di potere che possiede?-

-Beh, la mia famiglia possedeva registri aggiornati su ogni pericoloso pirata e su un suo eventuale potere... c'eravate tu, Barbanera, Ace e tutti gli altri membri della flotta dei sette... poi c'erano anche pirati minori ma considerati potenzialmente pericolosi... per non contare quel gruppo di agenti segreti che lavoravano per Iceberg alla Galley Company ma che poi si sono rivelati, appunto, degli agenti segreti membri della CP9 ; anche se lavoravano per la marina erano comunque registrati... ora che ci penso possedevamo dei fascicoli anche su ogni singolo membro della marina, dagli ammiragli più potenti fino ai singoli, anonimi, soldatini... -

-Incredibile... se si riuscisse a mettere le mani su quei registri... si potrebbero fare delle cose... mio dio... - mormorò Crocodile sedendosi passandosi le mani fra i capelli -Non... non credevo che la tua famiglia fosse tanto importante. Voglio dire... so che i Black erano i mercenari numero uno sul campo ma non sospettavo che...-

-Che lavorassimo persino per la marina? Ma certo che lo facevamo! Ma non solo per la marina: dopotutto eravamo mercenari; eravamo pronti a combattere per il miglior offerente... se un pirata ci avesse offerto più denaro di quello che ci dava la marina non avremmo avuto problemi a cominciare a combattere al suo fianco contro i nostri ex alleati; ma non è mai successo...-

-E come mai?-

-La marina si preoccupava periodicamente di aumentare i soldi della nostra paga... così non aveva offerenti allo stesso livello-

-Capisco... certo che il vostro era proprio un mestiere pericoloso: non eravate nemmeno alleati dei vostri alleati-

-Già... non ci potevamo fidare di nessuno all'infuori di noi stessi... ma è una situazione che aiuta a crescere... io ad esempio sono diventata adulta e autonoma molto, molto presto...-

-Lo immagino tesoro... dovevi essere una combattente terribilmente bella e coraggiosa- disse Crocodile alzandosi e avvicinandosi a lei che continuava a dargli le spalle guardando fuori dalla finestra, le si accostò e la abbracciò da dietro stringendola a sé...

-Sai... mi chiedo ancora come abbia fatto a sconfiggere mio padre e mia madre... erano combattenti esperti... capisco che li abbia colti di sorpresa ma... non riesco proprio a capire come abbia fatto...-

-Vorrà dire che, pochi minuti prima di dargli il colpo di grazia, glielo chiederai...-

-Sì, glielo chiederò... gli farò sputare fino all'ultimo segreto!-

Crocodile ridacchiò malignamente e le baciò il collo; grazie al vetro della finestra poteva vedere il riflesso del volto di Candy e la sua espressione decisa, rabbiosa... era come una temibile dea della vendetta, superba e indomabile...

Tenendola stretta a sé le baciò il collo e le spalle spogliandola lentamente...

-Ma che fai??- chiese lei quando le mani di Crocodile si infilarono sotto la sua maglietta e le sfiorarono il seno con passionali carezze...

-Mi sembra chiaro no?- mormorò lui inginocchiandosi sul pavimento; le sollevò la maglietta e cominciò a baciarle la schiena liscia e delicata mordendola leggermente...

-Ma siamo davanti alla finestra!!- disse lei voltandosi tra le sue braccia

-E che importa? Se non vogliono vedere quello che facciamo devono solo evitare di guardare...- rispose lui baciandole il ventre e sfiorando con la lingua la pelle attorno all'ombelico; le tolse la maglietta e, sempre in ginocchio come un fedele in venerazione di una statua sacra, seguitò a baciare la pelle liscia, calda e morbida... poi le tolse il reggiseno e prese a sfiorare con la lingua e con la punta dei denti quella pelle delicata che, fino a poco tempo prima, era coperta dalla stoffa...

-Aaaaaah! Non puoi fare così!- gemette lei afferrandogli la testa con entrambe le mani e tirandogli leggermente i capelli...

-Perché?- chiese lui fra un bacio e l'altro

-Perché mi fai impazzire!!-

Lui fece un sorrisino malizioso e sussurrò:

-È esattamente quello che intendo fare...-

La fece sedere sul davanzale della finestra, Candy rabbrividì leggermente quando appoggiò la schiena nuda sul vetro freddo ma le carezze di Crocodile le stavano accendendo dentro un fuoco caldissimo... lui le baciò il collo sfiorandole il lobo con la punta della lingua mentre le levava i pantaloni...

-E se entra l'oste?-

-Non entrerà...- mormorò lui con voce roca

-E se entra uno della ciurma?-

-Non entrerà...-

-E se...-

-Basta- la interruppe lui con un sorrisino malizioso -bisogna tapparti la bocca-

detto questo la baciò con passione stringendola fra le braccia poi cadde di nuovo in ginocchio cominciando a baciarle le gambe e mordendole leggermente l'interno coscia...

-Crocodile...- gemette lei rabbrividendo per il piacere

-Candy... non resisto più... ti voglio-

-Anch'io...-

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Capitolo 11
*** possibilità... ***


chiedo scusa per i continui ritardi nell'aggiornamento ma purtroppo in questi giorni sono tremendamente occupata (maledetta scuola!!!) ringrazio tutti coloro che hanno inserito questa storia tra le preferite, coloro che la seguono, la ricordano e coloro che recensiscono con regolarità *inchino di ringraziamento*
saluti Angiebear_chan




Erano passati parecchi giorni da quando Crocodile e la sua ciurma erano sbarcati sull'isola in cerca di Barbanera... la caccia però era stata infruttuosa ed erano ripartiti due giorni dopo sempre alla ricerca dell'uomo.

Era però giunto il momento di sbarcare di nuovo per fare acquisti dal momento che le provviste iniziavano a scarseggiare; così, non appena una nuova isola comparve all'orizzonte, si affrettarono a scendere a terra.

In quei giorni Candy e Crocodile erano diventati sempre più uniti, bastava uno sguardo, una inflessione particolare della voce per far scoppiare la passione, Crocodile in particolare era molto bravo ad aizzare quella della ragazza.

Candy non era mai stata più felice: anche se non era ancora stata in grado di ottenere la sua vendetta, si sentiva completa, lieta, sollevata... ogni mattino si svegliava con il sorriso che manteneva fino a che non si addormentava la sera.

Stare vicino a Crocodile le sollevava lo spirito, quando lui le sorrideva il mondo intorno si illuminava e risplendeva più lietamente e luminosamente, quando lui la baciava il mondo intorno si faceva nebuloso, quando lui la accarezzava tutto smetteva di esistere, quando erano insieme, la notte, si ritrovava in un mondo perfetto circondata solo da gioia e dall'amore che Crocodile le donava in ogni momento.

Non pensava quasi più alla vendetta... non era più sola e non lo sarebbe più stata... Crocodile sarebbe stato al suo fianco pronto a risollevarla qualora fosse caduta sotto il peso del suo passato; lei avrebbe fatto lo stesso per lui... era pronta a fare tutto.

 

 

Crocodile era meravigliato dai sentimenti che stavano nascendo dentro di lui, erano sbocciati come fiori nella neve... la solitudine da cui prima si sentiva circondato, che prima lo ricopriva come un pesante mantello di velluto che lo avvolgeva e non lo lasciava più andare era scomparsa: al suo posto ora, al posto del freddo mantello di neve che ricopriva la sua anima, ora c'era un ricco, colorato e profumato tappeto di fiori che spandevano la loro fragranza nel suo cuore.

Non si era mai sentito così, le altre donne per lui non avevano avuto tutta l'importanza che Candy aveva conquistato; era confuso... Candy era diventata così importante in così poco tempo: svegliarsi al mattino con il suo corpo caldo e morbido steso al fianco lo rendeva felice e lo faceva sentire completo.

Desiderava ardentemente che tutto ciò continuasse per sempre, che Candy rimanesse sempre al suo fianco... voleva essere la sua roccia, sulla quale lei si sarebbe potuta appoggiare, voleva essere il primo ad accogliere i suoi sorrisi, voleva essere la sua spalla su cui piangere, voleva essere la persona con cui lei si sarebbe confidata, voleva essere il primo a cui avrebbe parlato delle sue gioie, dei suoi dolori, delle cose che la facevano ridere, di quelle che la facevano piangere... voleva vederla in ogni momento della sua vita, voleva scoprire tutte le sue espressioni, ammirare ogni singolo lato della sua personalità, sentire ogni singola inflessione della sua voce, cogliere ogni suo sguardo, ogni suo battito di ciglia, ogni suo respiro, ogni suo movimento... era una sensazione assolutamente strana e bellissima.

 

 

La ciurma della Baroque Works sbarcò sull'isola e, immediatamente, si sparpagliò in cerca di negozi o simili... Candy stava tranquillamente camminando vicino a Crocodile, lui se la stringeva dolcemente al fianco avvolgendola nel suo mantello caldo.

Si stavano guardando intorno parlando e ridendo allegramente quando, improvvisamente, passando davanti ad un bar, sentirono un rumore improvviso di lotta... qualcuno all'interno del locale stava litigando e se le stava dando di santa ragione... i due passarono avanti poco interessati a una comune rissa quando, all'improvviso, la porta del bar che avevano appena sorpassato si spalancò, si sentì un urlo come di un uomo che veniva gettato fuori... poi una risata...

-Così imparerai a metterti contro di me!!- disse una voce maschile con malvagità... -nessuno, nessuno può mettersi contro di me! Nessuno può mettersi contro Barbanera!!-

Candy si fermò di botto impallidendo; Crocodile la fissò con aria preoccupata ed ansiosa.

Candy sentiva la testa che le girava vorticosamente, lo sguardo le si era offuscato e delle macchie luminose le ballavano davanti agli occhi, le tremavano le gambe e le stavano per cedere... il tremore era incontrollabile; vampate di caldo e freddo si alternavano nel suo petto, i suoi polmoni sembravano chiusi, non riusciva a respirare e lo stomaco le doleva e le si torceva in preda ad una agitazione fortissima.

Si girò, il suo sguardo si posò su un uomo molto alto e robusto dai capelli neri e un'espressione malvagia dipinta sul volto insieme ad un sorriso cattivo.

Qualcosa scattò in lei... senza nemmeno rendersene conto raccolse i suoi poteri, la sua mano destra prese fuoco e lei si abbassò, pronta a scattare e ad afferrare l'uomo per la gola; non aveva un piano, non riusciva nemmeno a riflettere, sapeva solo che la rabbia la riempiva cancellando tutto il resto.

Entro pochi minuti tutto sarebbe finito...

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Capitolo 12
*** paura di perderti ***


Improvvisamente però un braccio le circondò la vita trattenendola ed una mano si posò sulla sua bocca; qualcuno se la stava premendo al petto impedendole i movimenti, impedendole di realizzare quello che era stato il suo unico desiderio in quei lunghi anni.

L'individuo che la stringeva la trascinò in una strada lontana e deserta... poi la lasciò andare, non appena fu libera Candy si voltò verso di lui pronto ad aggredirlo...

-Crocodile?!? Che diavolo ti è saltato in mente si può sapere?? Perché, perché mi hai trascinata via? Perché diavolo ti sei messo in mezzo??-

-Non lo puoi uccidere!- le disse lui afferrandola per le spalle

-Cosa diavolo vorrebbe dire questo?? Perché tutto a un tratto non posso più ucciderlo? Che ti prende? Si può sapere??-

-Non puoi ucciderlo adesso!! È circondato da tutti i suoi uomini, in questo momento è più forte ed intoccabile che mai. Senza contare che, se lo attaccassi qui, non solo saresti tu a passare dalla parte del torto ma causeresti anche dei danni, se non addirittura delle vittime tra la popolazione di quest'isola... devi aspettare che si presenti un momento più adatto!-

-Un momento più adatto?? Sono più di cinque anni che aspetto un momento come questo, cinque anni ti rendi conto? Hai una minima idea di cosa voglia dire vivere per tutto questo tempo sapendo che la persona che ha ucciso i tuoi genitori è ancora su questa terra e respira il tuo stesso ossigeno??-

-No, non lo so e non posso saperlo; ma so cosa vuol dire attaccare un nemico numericamente più forte in un posto per nulla adatto ad un combattimento... la sconfitta è quasi assicurata...-

-Questo è per gli individui comuni, io invece sono più forte di lui, posso batterlo; e poi ci sei anche tu al mio fianco no? Noi due insieme possiamo batterlo... possiamo farlo lo sai!-

-In un combattimento alla pari possiamo farlo ad occhi chiusi, ma in questa occasione... in queste circostanze... la vittoria sarebbe troppo rischiosa...-

-Mi stai dicendo che... che non mi aiuterai?- chiese lei con un filo di voce...

-Sto dicendo che... in questa occasione... non voglio rischiare...-

Lei non disse nulla abbassando lo sguardo, rifiutandosi di guardarlo negli occhi per impedirgli di vedere le lacrime che le offuscavano la vista... lui l'aveva tradita, aveva tradito la sua fiducia, si stava rifiutando di aiutarla a fare la cosa più importante di tutta la sua vita... si stava rifiutando di aiutarla nel vendicarsi, nell'uccidere l'uomo che aveva sterminato la sua famiglia... perché? Perché? Perché lo stava facendo? Perché era già pronto a tradire la promessa che le aveva fatto il giorno in cui lei era entrata a far parte della sua ciurma?

 

 

Crocodile si stava comportando da codardo e lo sapeva... sapeva che stava tradendo la fiducia di Candy, sapeva che stava facendo una pessima figura come uomo e come capitano... ma non poteva rischiare: Candy era diventata davvero importantissima per lui e lui non poteva rischiare che lei perdesse la vita in un attacco suicida come quello che aveva intenzione di sferrare contro Barbanera... se si fosse trattato solo della sua vita Crocodile avrebbe iniziato a combattere senza pensarci due volte ma... se anche la vita di Candy era messa in pericolo... le cose cambiavano... non poteva rischiare di perderla... la sofferenza per lui sarebbe stata troppa... non poteva permetterlo anche a costo di farsi odiare da quella che era diventata la persona più importante per lui...

 

 

-Tu... tu ti rendi conto di quello che mi stai dicendo?- gli chiese lei con un filo di voce

Lui chiuse gli occhi e fece un respiro profondo...

-Sì-

-E ti rendi anche conto di quello che significa per me?-

-Sì-

-Bene...- disse lei girandosi di scatto e allontanandosi...

-Candy! Per favore! Ascoltami!- urlò Crocodile cercando di spiegarsi ma Candy continuò a camminare senza dargli retta...

Crocodile rimase immobile, non sapeva cosa fare... non sapeva se seguirla o se lasciarla andare... aveva paura che cercasse Barbanera e lo attaccasse ma sapeva che, in quel momento, lei non lo voleva al suo fianco; lo considerava un traditore... lo odiava.

Questa consapevolezza gli aprì una ferita profonda nel petto... una ferita che gli bruciava sanguinando... faceva male, faceva molto male.

 

 

Candy continuava a camminare... le lacrime le scorrevano lungo il volto e non accennavano a smettere... era terribile... non riusciva a respirare... era come avere un peso incredibile sul petto... era da tempo che non soffriva così...

Quando arrivò alla locanda dove avevano visto Barbanera lui era scomparso... provò a chiedere in giro e le risposero che era appena salpato... disperata Candy si accasciò al suolo tenendosi la testa fra le mani... si odiava: nonostante tutto sentiva il bisogno di avere vicino Crocodile, voleva stare fra le sue braccia e sentirsi cullata dalla sua voce...

 

Alla fine Crocodile si era deciso e aveva seguito Candy... con sommo sollievo aveva scoperto che Barbanera se ne era andato... ansiosamente cercò Candy vicino alla locanda dove avevano visto il pirata. Lei era lì, era seduta a terra con la testa fra le mani... aveva un'aria così fragile... ebbe voglia di stringerla... le spalle della ragazza tremavano, stava per cedere; ancora poco e avrebbe cominciato a singhiozzare... Crocodile non poteva rompere un'altra scommessa: lui sarebbe sempre stato la spalla su cui lei avrebbe potuto piangere senza problemi.

 

 

-Hey bellezza... come mai così triste?- le chiese un tizio avvicinandosi...

Candy non si mosse, ignorandolo...

-Hey piccola, non mi senti?- chiese di nuovo il tizio chinandosi su di lei...

-Senti razza di stronzo... se provi a toccare la mia donna me la paghi, chiaro?- disse una voce chiaramente furiosa...

Candy sollevò lo sguardo sorpresa: Crocodile aveva posato una mano sulla spalla del tizio e lo guardava dall'alto in basso con aria irata, aveva il sigaro acceso; lentamente se lo tolse dalle labbra e soffiò il fumo sulla faccia del tizio facendolo tossire...

-Hey hey tranquillo, me ne vado, pensavo fosse da sola!-

-Mmmmh... come vedi non lo è... levati dalle palle idiota-

L'uomo arretrò visibilmente terrorizzato...

-Chiedo scusa... non sapevo... non immaginavo... -

-Se se se... abbiamo capito ma ora vattene se non vuoi che ti pesti...- disse Crocodile

L'uomo si girò e corse via voltandosi di tanto in tanto per vedere se Crocodile lo seguiva...

-Che ci fai qui?- chiese Candy alzandosi e asciugandosi le lacrime, cercando di mostrarsi forte...

-Mi ero preoccupato per te e sono venuto a cercarti... a quanto pare sono arrivato in tempo...-

-Ero perfettamente in grado di cavarmela contro un imbecille di quella risma... o credi che non sarei in grado di battere nemmeno lui?-

-Io so che saresti in grado di battere chiunque... anche il più potente fra i pirati...-

-Ma allora perché non mi hai fatto combattere contro Barbanera?-

-Perché oltre che contro di lui avresti dovuto combattere contro tutti i membri della sua ciurma... e io non potevo permettere che ti succedesse qualcosa...-

-Aspetta... tu... tu eri preoccupato per me? Per la mia incolumità?-

-Beh... mi sembra più che ovvio...-

Il viso di Candy si illuminò inondandosi di lacrime di gioia... gli si gettò al collo baciandolo con passione...

-Hey hey hey, che ti prende Candy?- chiese lui stupito ma felice allontanandola un momento

-Niente niente- mormorò lei gioiosamente baciandolo di nuovo

Crocodile sospirò di sollievo, la abbracciò carezzandole i capelli...

-Non voglio che ti succeda qualcosa di brutto... non voglio perderti...-

-Nemmeno io voglio perderti...-

I due si guardarono negli occhi felici per poi baciarsi dolcemente, Crocodile la avvolse nel suo cappotto e la strinse protettivo...

'Ti amo' pensò...



commento dell'autrice: pensate quello che volete ma non, vi supplico, che Crocodile faccia la figura del codardo... ho già spiegato le motivazioni per cui si rifiuta di combattere... sostenetelo please! ^^
chiedo ancora scusa per i continui ritardi nell'aggiornamento... continuate a seguire la mia storia e a recensire!!
tanti saluti e mille grazie
Angiebear_chan ^^

 

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Capitolo 13
*** avvistamento ***


ed eccomi finalmente con due, e dico due, nuovi capitoli XD XD spero che vi piacciano *inchino*



-Candy, mia cara, svegliati... devo farti vedere una cosa...-

Candy aprì gli occhi; la stanza era illuminata dalla luce del sole ma lei dormiva tanto profondamente che non se ne era nemmeno accorta.

Crocodile si era scusato, e fatto perdonare, in un modo più che convincente... alla maniera di tutti gli amanti e a lei non era dispiaciuto affatto.

-Candy, come stai? Hai dormito bene mia cara?-

Crocodile era seduto sul letto di fianco a lei e la fissava con sguardo carico di dolcezza, evidentemente lui era già sveglio da un bel pezzo ma aveva preferito lasciarla dormire...

-Che ore sono?- chiese lei mettendosi a sua volta a sedere e strofinandosi gli occhi...

-Più o meno le dieci... cos'hai? Stai male?- chiese notando una smorfia di Candy che si stava stiracchiando...

-No... sono solo un po' indolenzita...-

Crocodile ridacchiò capendo all'istante la causa di quell'indolenzimento, si chinò su di lei e sussurrò:

-Se vuoi la prossima volta posso andarci più leggero...-

-Mpf... tranquillo... non sono così debole...- mormorò lei in tono di sfida afferrandolo per il bavero del cappotto e tirandoselo vicino...

-Mmmmh... davvero?- disse lui con voce roca mentre si sdraiava sopra la ragazza schiacciandola con il suo peso contro il materasso...

-Davvero...- disse lei baciandolo con passione

-Allora se vuoi posso fare anche di più...- le sussurrò lui all'orecchio facendole scorrere brividi di piacere lungo tutto il corpo...

-Non vedo l'ora...-

Crocodile sorrise e la baciò con dolcezza mentre faceva scorrere le mani lungo tutto il corpo della ragazza soffermando su quelli che, sapeva, erano i punti più sensibili... lei intanto era scossa dai brividi, si inarcò trattenendo il respiro più volte... le mani di Crocodile erano veramente incredibili: capaci di farle provare delle emozioni sconvolgenti, come non le aveva mai sperimentate in tutta la sua vita...

-Capitano? Capitano? Ho trovato la mappa...- disse qualcuno bussando con insistenza alla porta...

-Uff... grazie, arrivo subito...- disse Crocodile chiudendo gli occhi con aria tristemente rassegnata...

-Ma, sbaglio o quello è lo stesso che ci aveva interrotti la prima volta? E che lo ha fatto anche parecchie mattine?- disse Candy sollevandosi sui gomiti e fissando l'uomo negli occhi

-Sì, è lui... che dici, lo licenzio?-

-Questo a casa mia si chiama 'essere il terzo incomodo rompiscatole che interrompe sempre sul più bello'. Comunque... o lo licenzi oppure gli vieti di avvicinarsi alla porta della cabina...-

-Credo che troverebbe comunque il modo per interromperci purtroppo...-

-Anche secondo me...-

-Forse dovrei ideare un sistema di comunicazione... magari appendendo un cartello alla maniglia della porta... uno con su scritto 'entrata libera' uno con scritto 'bussare' e uno con 'se provi a fiatare ti ammazzo'... dici che potrebbe funzionare?-

-Il terzo sicuramente- mormorò Candy ridacchiando mentre si infilava la camicia... -piuttosto, cos'è che volevi mostrarmi?-

-Mostrarti? Ah! Sì si... hai ragione... finisci di vestirti e poi seguimi...-

Candy si infilò in fretta i pantaloni, si aggiustò i capelli e poi uscì dalla cabina... inizialmente rimase accecata dalla luce del sole.

Era una splendida giornata e i gabbiani volavano inseguendo la nave e salutando i marinai con le loro grida... nel cielo azzurro le nuvole si rincorrevano quasi facendo a gara con gli uccelli a chi andava più veloce, le onde lambivano i fianchi della nave carezzandola con mille dita come un amante felice che accarezza la sua bella.

Candy sorrise e si stiracchiò; quando i suoi occhi si furono completamente adattati alla luce vide Crocodile che, appoggiato al parapetto la fissava con la fronte corrugata, un sigaro acceso fra le labbra...

-Allora? Che cosa c'è? Sei preoccupato per qualcosa?- mormorò lei avvicinandosi e carezzandogli una guancia

-La nave di Barbanera è stata avvistata... è ad un solo giorno di viaggio da qui... entro breve la raggiungeremo...-

Candy rimase immobile e gli appoggiò la testa sul petto largo e possente...

-Cosa... cosa faremo una volta che lo avremo raggiunto? Anche se lo facessimo e poi finisse come l'ultima volta... sarebbe tutto inutile...-

-Infatti... hai ragione, per questo te ne ho parlato... dobbiamo decidere come agire, cosa fare... dobbiamo preparare un piano... possiamo e dobbiamo farlo...-

-Tu... tu sei sicuro di volerlo fare?- chiese lei esitante...

-Ovviamente, ne ho anche parlato con la ciurma... sono tutti pronti a rischiare la vita per te...- disse lui sorridendole dolcemente

-Davvero?-

-Davvero... ormai sei la nostra mascotte mia cara, anzi, che dico... sei la nostra regina... -

-Allora prepariamo questo piano...-

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Capitolo 14
*** preparazione... ***


-Quindi... quindi è sicuro che la nave avvistata sia di Barbanera?- chiese Candy appoggiandosi al parapetto della nave con lo sguardo perso nel vuoto.

Stava tremando violentemente: la notizia che Crocodile le aveva dato l'aveva sconvolta: era ad un solo giorno di distanza dall'uomo che aveva ucciso i suoi genitori, dall'uomo che aveva rovinato per sempre la sua vita, dall'unico motivo che l'aveva aiutata ad andare avanti... l'idea della vendetta che doveva compiere l'aveva aiutata innumerevoli volte e l'aveva spronata... mancava poco, mancava ancora poco, ancora tanto così e avrebbe potuto continuare la sua vita in pace e tranquillità, senza essere più perseguitata dai fantasmi dei suoi genitori.

-La nave che è stata avvistata corrisponde perfettamente... anche la vela... in base a quello che il nostro informatore ha detto sulla vela è disegnato il jolly roger di Barbanera: tre teschi con lo sguardo rivolto in tre direzioni diverse. È lui, non c'è più dubbio... -

-Quindi non esiste la possibilità che sia un emulatore vero?-

-No, questa possibilità non è nemmeno ipotizzabile-

-Magnifico... Mio Dio, manca così poco... -

-Già, dobbiamo preparare al più presto un piano per allontanare lui dal resto della sua ciurma... Candy, tu sai a memoria tutti quei registri sui pirati più pericolosi... quali sono i membri della ciurma che dobbiamo allontanare fin da subito?-

-Beh... dunque... penso che i principali siano Jesus Burgess soprannominato "Champion" che è il timoniere della ciurma... è davvero molto forte... nei registri veniva riportato che durante uno scontro, mi pare fosse contro Ace, riuscì a sollevare un intero palazzo... ma soprattutto c'è Van Ooger soprannominato "Ultrasuono", il cecchino della ciurma... quando si tratta di sparare è incredibilmente veloce e preciso... ha una mira incredibile anche da distanze enormi. Anche Lafitte è un membro della ciurma a cui prestare attenzione... ha partecipato anche alla riunione della Flotta dei 7 a Marijoa convocata per discutere della tua sostituzione; fu lui a candidare Teach alias Barbanera... a quanto ne so una volta Lafitte era un rispettabile agente di polizia nel Mare Occidentale; divenne un pirata perché fu cacciato dalle forze di polizia a causa della sua violenza-

-Candy... ma cosa sei un enciclopedia? Io l'avevo chiesto tanto per chiedere ma non mi aspettavo una risposta tanto precisa!!- rispose Crocodile con gli occhi spalancati per la sorpresa...

-Scemo...-

-Beh!? Che c'è? Ho appena scoperto che la mia donna è un portento, potrò pur stupirmi o no?-

-Come sarebbe a dire 'ho appena scoperto' ? Non lo avevi ancora capito?- disse lei con sguardo minaccioso scrocchiandosi le nocche... Crocodile fece uno sguardo ironicamente preoccupato...

-Oh oh... no Candy non volevo dire...-

Venne interrotto da Candy che gli saltò al collo con un autentico urlo di guerra...

-Ayaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Sei morto!!!-

-No!! No! Lasciami, lasciami!! Hahahahahah nonono lasciami!!-

-No che non ti lascio! Te la sei cercata!! Adesso subirai la mia punizione! Preparati!-

-Ma dovevo andarmi a mettere proprio con questa donna così pericolosa?-

-Certo che sì, sono unica al mondo...-

-Grazie a dio...-

-COSA?-

-Scherzo scherzo! Noooo! Non mordere! Ma che donna sei?-

I membri della ciurma guardavano divertiti il loro capitano che giocava con Candy, quella ragazza lo aveva proprio cambiato... prima non avrebbe mai permesso a nessuno di comportarsi così con lui, non si era mai visto nessuno avvinghiato al collo di Crocodile che lo mordicchiava come un gattino... senza contare che da quando lei si era unita alla loro ciurma Crocodile era molto più felice, sorrideva più spesso e non assumeva quasi più quella espressione ombrosa e corrucciata che lo caratterizzava in precedenza... alcuni avrebbero perso la loro fiducia nel loro capitano vedendolo giocare come sta facendo lui in quel momento ma loro no: loro conoscevano il loro capitano, lo stimavano e non lo avrebbero mai abbandonato! Anzi, in quella situazione più che provare ribrezzo per un capitano tanto poco serio e professionale si rallegravano per lui, finalmente nella sua vita era entrato qualcuno in grado di dargli la felicità...

Finalmente i due riuscirono a tornare seri quanto bastava per preparare il piano: avrebbero fatto in modo di allontanare Barbanera dal resto della sua ciurma... non sarebbe stato difficile, lui aveva una grande opinione di sé e della sua forza ed imbattibilità in combattimento... la ciurma di Crocodile e lui compreso avrebbero sistemato il resto della ciurma di Barbanera mentre Candy si sarebbe preoccupata del capitano... Crocodile sapeva che non era una cosa facile, conosceva le capacità di Barbanera e aveva paura che Candy ne uscisse sconfitta o, peggio, che non ne uscisse affatto: era noto che Barbanera non aveva pietà con i suoi avversari... aveva più volte proposto di combattere al suo fianco nello scontro ma lei lo aveva sempre rifiutato... quella era una cosa che voleva e doveva fare da sola, senza l'aiuto di nessuno... era lei, e lei sola, che avrebbe dovuto dargli il colpo di grazia, solo così si sarebbe sentita in pace e se nel tentativo fosse morta... sarebbe morta con onore tentando di vendicare la sua famiglia.

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Capitolo 15
*** nuovi alleati ***


dunque, innanzitutto una precisazione: il nuovo personaggio femminile che comparirà in questo capitolo è ispirato ad una mia amica quindi è per questo che Crocodile e Candy la sfottono un po'... per il resto spero come sempre che il capitolo e le novità in esso contenute vi piacciano... recensite numerosi! ^^
tanti saluti Angiebear_chan


-Voglio testare una cosa...- disse quella sera Crocodile guardandola seriamente; erano approdati su un'isola per fare rifornimenti e lui e Candy si trovavano nella camera di una locanda. Crocodile stava fumando un sigaro seduto su una sedia con le gambe incrociate e mollemente abbandonato sullo schienale; mentre Candy era accovacciata su una poltrona, le gambe raccolte sotto il corpo.

-Cosa?-

-Beh... sulla nave questa mattina mi hai detto che Burgess ha scaraventato una intera casa contro Ace... per caso sai anche con quale tecnica sia riuscito a sopravvivere?-

-Ma come non lo sai anche tu? È successo poco prima del suo memorabile scontro contro Barbanera... uno scontro incredibile... comunque, sì... Burgess lanciò una casa addosso ad Ace e lui si salvò...-

-Mi salvai utilizzando la mia tecnica della colonna di fuoco...- disse una voce maschile alle loro spalle vicino alla porta.

I due si voltarono e si trovarono davanti un ragazzo con i capelli neri e disordinati coperti in parte da un cappello arancione con due facce sopra, una sorridente e una no, simili a quelle dei teatri; aveva un viso reso ancor più simpatico dalle lentiggini anche se, al momento, ostentava un'espressione un po' strafottente; il giovane era a petto nudo e si poteva notare un tatuaggio sul braccio sinistro con la scritta ASCE ma la 's' era sbarrata come se si fosse trattato di un errore del tatuatore.

Dietro di lui c'era una ragazza abbastanza alta, con lunghi capelli neri e mossi... la ragazza guardava nella stanza, e soprattutto Candy, con un sopracciglio leggermente alzato e un'espressione scettica.

-Posso sapere come hai fatto ad entrare qui Ace?- chiese Crocodile per nulla stupito della presenza del giovane seguitando anzi a fumare pacificamente il suo sigaro...

-Non mi sembra che sia una roccaforte inviolabile, è solo una comune osteria; chiunque potrebbe entrare senza problemi... comunque ho sentito che stavate parlando di me e sono intervenuto...- disse Ace entrando e facendo cenno alla ragazza di chiudere la porta...

-Già, fregandomi la risposta!- commentò Candy incrociando le braccia con espressione scocciata...

-Ahahahah scusami allora, non lo sapevo... mmmh...- disse il ragazzo fiondandosi su un cesto pieno di pasticcini che l'oste aveva posato sul tavolo tempo prima... -buoni questi pasticcini...- disse ingozzandosi

-Non si parla con la bocca piena!!- lo sgridò la ragazza dietro di lui tirandogli un colpo di Harisen* sulla nuca

-Ahio!! Mi hai fatto male!!- si lamentò Ace con i grossi occhioni spalancati ed un espressione lacrimosa...

-Ma smettila! Te l'ho detto mille volte di ingoiare prima di mangiare!! Possibile che non impari mai? Sei proprio come tuo fratello!!-

-Ma... ma... Alice!! Non ti sembra di essere un po' troppo dura?-

-No-

-Cattiva!- piagnucolo il giovane

Crocodile osservava la scena con espressione meravigliata: se l'improvvisa entrata in scena di Ace non lo aveva scosso minimamente era bastata questa piccola scenetta per scioccarlo... si voltò verso Candy e con espressione meravigliata disse:

-Candy, ma siamo sicuri che questo sia il vero, autentico Portuguese D. Ace?- indicando il giovane che, dopo aver spazzolato tutti i pasticcini era crollato addormentato su un divanetto russando rumorosamente...

-Tranquillo, è lui... -

-Wow... che personaggio singolare...-

-Si vede che non hai mai incontrato suo fratello Monkey D. Rufy... sono praticamente identici...- si intromise Alice, la moretta, sedendosi ai piedi del divano dove Ace si era sdraiato...

-Allora è una cosa di famiglia eh?-

-Già... sono tutti così... crescono crescono, diventano eroi, sognano di compiere chissà quali imprese e poi... sotto sotto sono sempre dei bambinoni...- mormorò lei guardando il giovane russatore...

-Però non mi sono ancora presentata... o meglio, questo scemo non mi ha presentata... - riprese la ragazza indicando Ace -io sono il secondo di Ace, il mio nome è Alice... piacere di conoscervi- disse inclinando leggermente la testa in segno di saluto...

-Candy, tu la conoscevi?- chiese Crocodile

-No... non era nominata nemmeno sui registri... o si è aggiunta da poco alla ciurma di Ace...-

-Sono con lui da anni...- la interruppe Alice

-... oppure non è minimamente un pericolo... - terminò Candy...

-Ehi! Ma che diavolo...! -

Crocodile scoppiò a ridere fulminato subito dallo sguardo di Alice...

-Ah ah... mi spiace tesoro, non mi fai paura... ho visto persone ben più pericolose di te...- le rispose con espressione ironicamente strafottente

-Senza contare che, a differenza delle altre persone in questa stanza, tu non hai ingerito nessun frutto del diavolo... se lo avessi fatto saresti subito stata registrata e io ora saprei vita morte e miracoli su di te...-

-Mpf... non è colpa mia se sono così rari... ma dopotutto a me non servono i poteri del frutto del diavolo... io combatto con questo...- disse sganciando un lanciafiamme precedentemente fissato sulla sua schiena... -ovviamente non sono nulla in confronto alle fiamme di Ace ma me la cavo... lo dimostra anche il fatto che mi abbia fatto suo secondo no?-

-Certo... credici... l'importante è questo...- la prese in giro Crocodile

-Ooooh! Vai al diavolo!!-

-Ma tu guarda... mi addormento solo un attimo e quando mi risveglio siete già diventati ottimi amici... mi fa piacere!- disse Ace riemergendo dal suo sonno e sorridendo osservando tutti attraverso gli occhi resi cisposi dalla dormita...

-Cosa?? Io? Amica di questo? E di quella? Mai!! -

-E invece Alice tu diventerai loro amica e sai perché?-

-No... perché?-

-Perché combatteremo al loro fianco contro Barbanera...-

Candy sobbalzò sulla poltrona mentre Crocodile spalancava gli occhi meravigliato ed Alice spalancava la bocca scioccata

-Cosa??-

-Tu hai intenzione di aiutarci?-

-Sì... combatteremo al vostro fianco contro Barbanera... potete fidarvi di noi, vi daremo il nostro supporto- disse Ace sfoderando un sorriso sicuro.

Crocodile si abbandonò nuovamente sullo schienale della sedia accendendosi un nuovo sigaro... chissà, magari quell'alleanza avrebbe giovato a tutti... a tutti tranne che a Barbanera, ovvio.



*Harisen= ventaglio di carta di varie dimensioni... in questo caso moooooolto grande XD


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Capitolo 16
*** patto ***


salve a tutti ^^ innanzitutto mille e mille e mille ringraziamenti a tutte le persone gentilissime che mi recensiscono ogni volta *inchino* mi fa piacere che questa storia vi piaccia grazie mille a tutti quanti. Inserisco un nuovo capitolo, mi rendo conto che non è proprio un granché ma a causa di una mia amica particolarmente insistente sono stata praticamente costretta ad andare avanti di fretta... ma già che c'è tempo... ^^ volevo chiudere lanciando una notiziona che mi ha sconvolta: nel manga originale (prestatomi dalla mia famosa amica) in una pagina Eiichiro Oda ha inserito l'altezza e l'età di tutti i membri e gli ex membri della flotta dei sette... l'altezza non me la ricordo ma... ho scoperto che, secondo l'autore Crocodile avrebbe 44 anni e Barbanera 38!!!!!!!!!!!!! 0.0 io sono rimasta più che sconvolta...
ma ora procediamo con il capitolo
saluti Angiebear_chan


Crocodile, Candy, Ace ed Alice si trovavano tutti e quattro nella camera di un'osteria... Ace aveva appena proposto ai due un'alleanza per riuscire a sconfiggere Barbanera...

-Posso sapere perché hai improvvisamente deciso di aiutarci a battere Barbanera? E si può sapere chi ti ha detto che volevamo farlo?- chiese Crocodile abbandonandosi nuovamente sullo schienale della sedia e aspirando una grande boccata di fumo...

-Beh... ho i miei motivi... come sapete Barbanera non è certo il mio pirata preferito... l'altro giorno poi ho sentito che la nave di Crocodile seguiva da un po' quella di Barbanera... mi è sembrato sospetto e ho pensato che volessi combattere contro di lui... come tutti so che fra te e Barbanera non scorre certo buon sangue... ho solo fatto due più due - disse Ace mettendosi seduto sul divano e incrociando le braccia con aria strafottente...

-Sì beh... hai pensato bene... -

-Ma c'è una cosa che non capisco: Crocodile, è da parecchio tempo che tu hai dei motivi per odiare Barbanera e per volerti battere con lui; come mai all'improvviso hai deciso di batterti? Perché ora e non prima?- chiese Alice

-Beh... ho sempre avuto motivo di volermi battere contro di lui ma, recentemente, sono accadute cose che mi hanno fatto capire che il momento era giunto ormai...-

Improvvisamente un gorgoglio interruppe il silenzio...

-Ma che diavolo...?- chiese Candy guardandosi intorno, il gorgoglio si ripeté permettendo a tutti di capire da dove provenisse: lo stomaco di Ace si faceva sentire...

-Ehm... ho fame...-

Alice si passò una mano fra i capelli borbottando qualcosa riguardante i bambini mentre Crocodile e Candy ridacchiarono

-Vado a chiamare l'oste... gli chiedo di prepararci qualcosa da mangiare?- propose Candy alzandosi

-No, non fa niente Candy... non ho intenzione di mangiare ancora le cose preparate dal cuoco di questa locanda- disse Crocodile storcendo il naso -Ace, Alice... siete invitati sulla nostra nave... cenerete con noi questa sera...-

-Ma non so se...- cominciò Alice

-Il vostro cuoco cucina bene?- la interruppe Ace con occhi scintillanti

-Molto... allora?-

-VENIAMO!!- urlò Ace

-Un bambino... tale e quale- borbottò Alice

-Molto bene- disse Crocodile alzandosi -possiamo andare...-

-Sei sicuro? Ti farà fuori tutte le scorte di cibo che hai comprato oggi...- mormorò Alice

-Tranquilla... anche la mia ciurma mangia parecchio, uno in più, uno in meno non c'è problema... -

-Contento tu...-

 

 

Qualche ora dopo i quattro erano seduti al tavolo nella sala da pranzo della nave di Crocodile, Ace si stava abbuffando come non mai...

Candy allungò una mano per afferrare l'ultima costoletta rimasta ma, proprio mentre la prendeva da una parte una mano la afferrò dall'altra; sollevò lo sguardo: Ace voleva accaparrarsi anche quella pur avendo spazzolato più di metà del vassoio...

-Cosa vorresti fare, scusa?- chiese Candy con fare minaccioso

-No, cosa vorresti fare tu?-

-Io vorrei mangiare l'ultima costoletta-

-Anch'io...-

-Questo è un bel problema...-

-Mmmmh già...-

-Ma tu te ne sei già mangiate un bel po'...-

-Ma ho ancora fame...-

-Sei un uomo, dovresti fare il cavaliere...-

-Non quando si tratta di cibo-

-Eheheh molla la costoletta-

-Non se ne parla!-

-Sei peggio di un bambino!-

-Ma tu guarda questa!! Avanti, staccati dalla costoletta-

-No, fallo tu-

-No-

-Ecco come falliscono la maggior parte delle alleanze...- mormorò Alice guardando la scena che si svolgeva davanti a lei e a Crocodile...

-Non mi sarei mai immaginato questo lato di Candy...- mormorò lui osservando la sua ragazza con gli occhi spalancati

-Mpf... e va bene, tienitela razza di ingordo che non sei altro!- sbottò Candy mollando la carne

-Yeah! Chi la dura la vince!!- esultò Ace divorandola

-Tze... - sbuffò Candy abbandonandosi sullo schienale della sedia

-Candy... se hai ancora fame ne faccio preparare ancora... - disse Crocodile con un sorrisino

-No grazie... ce la faccio anche senza ma necessiterò di uno spuntino di mezzanotte...- disse lei sorridendogli

-Come vuoi... però abbiamo cose più importanti di cui discutere... io e Candy, assieme al resto della mia ciurma avevamo preparato un piano per battere Barbanera... inevitabilmente il vostro arrivo e il vostro aiuto scombussoleranno parecchio i nostri piani... voi avete già pensato a qualcosa?- chiese Crocodile all'improvviso

-No beh... entrambi, sia io che Alice vorremmo combattere contro Barbanera... potremmo collaborare a questo proposito...- propose Ace

-No- disse Candy

-No cosa?-

-Voglio essere io e solo io a sconfiggere Barbanera, è una questione d'onore... sono anni che aspetto questo momento-

-Non è fattibile... voglio combattere contro di lui!- disse Alice sbattendo un pugno sul tavolo

-No- disse Candy

-Effettivamente anche nel piano precedente avevamo deciso che sarebbe stata solo lei a combattere contro Teach... anche io avevo insistito per combattere al suo fianco ma non vuole sentire ragioni- si intromise Crocodile aspirando una boccata di fumo

-Non mi interessa quello che lei vuole o non vuole... io combatterò contro Barbanera... se vorrai potrò concederti di dargli il colpo di grazia- disse Alice guardando seriamente Candy negli occhi

Candy la fissò di rimando... stava seriamente soppesando l'idea... amava Crocodile e le pesava dargli una tale preoccupazione... probabilmente avere Alice che le dava una mano avrebbe quanto meno attenuato l'ansia di Crocodile e poi Alice non sembrava poi così sprovveduta, le sarebbe stata utile e poi le piaceva come personaggio... le ricordava se stessa prima che Barbanera si intromettesse nella sua vita...

-Va bene... ma il colpo di grazia è mio- disse porgendole la mano

-Okay... allora saremo compagne- rispose Alice ricambiando la stretta e sorridendo

Crocodile aspirò una boccata di fumo con aria soddisfatta... perlomeno Candy non sarebbe stata sola... decisamente, quell'alleanza avrebbe portato numerosi giovamenti a tutti... quasi quasi non vedeva l'ora di raggiungere la nave di Barbanera... voleva proprio vedere come si sarebbe risolta la vicenda.

 


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Capitolo 17
*** al bivio, nuovi nemici ***


Il giorno seguente la ciurma di Crocodile, cui si era aggiunta anche quella di Ace, sbarcò sull'isola su cui era stato avvistato Barbanera; Candy era eccitatissima, ancora poco e avrebbe messo fine ai tormenti che la accompagnavano da anni... non vedeva l'ora, bramava il momento in cui avrebbe visto la vita abbandonare gli occhi di Barbanera, il momento in cui il sorriso sicuro di Teach sarebbe scomparso dal suo volto per essere rimpiazzato dall'espressione meravigliata di chi non ha ancora capito di stare per morire... era così vicina, così vicina... riusciva quasi a toccare con mano la sensazione della vittoria e la pace che la avrebbe accompagnata.

Quando sbarcarono però notarono subito che l'isola era completamente deserta... non si sentiva il minimo rumore e non c'era nessuno per la strada se si escludeva un gatto che prendeva quietamente il sole fissandoli con i suoi occhi gialli e sonnolenti. Non il minimo segno di vita, non un suono, non un qualche profumo testimoniavano la presenza di qualcuno nelle vicinanze; si avvicinarono alla locanda, anche qui nessuno: era deserta, non ne proveniva il minimo rumore se si escludeva il cigolio dell'insegna che dondolava mossa dal vento.

-Dove saranno finiti tutti qui? E Barbanera e la sua ciurma? Solitamente fanno un bel po' di casino... si fanno notare insomma...- disse Ace guardandosi intorno... improvvisamente sentirono una risata provenire da un vicolo scuro alle loro spalle, si girarono velocemente cercando di perlustrare l'oscurità, cosa alquanto difficile dal momento che erano accecati dal sole che brillava, caldissimo e impietoso, sull'isola... dall'oscurità emerse un vecchietto chino sul suo bastone, il viso era tutto rugoso e gli occhi si scorgevano a mala pena sotto le sopracciglia bianche ed ispide; la mano destra era serrata con decisione sull'impugnatura a forma di testa di falco del bastone ma tremava leggermente...

-Cercate Barbanera eh? Volete combattere contro di lui?-

-Anche se fosse non vedo perché dovrebbe interessarti vecchio...- rispose Crocodile accendendosi un sigaro

-Potrebbe interessare a voi dato che io so dove si trova Barbanera... - rispose il vecchio sfoderando un sorrisino enigmatico

-Se sai dove si trova diccelo vecchio... non metterti a fare giochetti...- si intromise Candy fulminandolo con lo sguardo... era troppo vicina alla sua meta per mettersi a fare la carina con un vecchio che la prendeva in giro impedendole di raggiungere il suo scopo... stava rapidamente perdendo la pazienza

-Giochetti? E chi è che sta facendo giochetti qui mia cara? Io no di certo... ma ti conviene trattarmi meglio se vuoi che ti riveli questa informazione a cui, mi sembra, tu tieni particolarmente...-

-Non scherzare!! Non ho la minima intenzione di venire dietro a questi tuoi stupidissimi discorsi... parla!-

-Candy calmati... non otterrai nulla aggredendolo così lo sai...- le mormorò Crocodile posandole una mano sulla spalla per trattenerla

-Lo so ma... - disse lei passandosi una mano fra i capelli... che stress...

-Ascoltami vecchio- gli disse Crocodile -perché non vuoi dirci dove si trova Barbanera?-

-Oh ve lo dirò, ve lo dirò... non ci sono problemi... se proseguirete per questa strada fino ad arrivare al bosco vedrete che si dipana in due piccoli sentieri che si perdono quasi nell'oscurità della foresta... la vostra fine vi aspetta al termine di una di quelle due mulattiere... sta a voi scegliere se prendere quella di destra o quella di sinistra...- disse il vecchio alzando il bastone e puntandolo verso il bosco

-Quale dei due sentieri porta a Teach? Avanti, dimmelo!- esclamò Candy

-E perché dovrei scusa... non ce nulla che tu possa darmi in cambio, nulla che io possa volere da te o da uno di voi... non vedo perché dovrei piegarmi alle tue richieste, è già qualcosa che ti abbia detto dove si trova...-

-Dannato vecchio...- borbottò Alice incrociando le braccia

Il vecchio ridacchiò scomparendo nuovamente nell'oscurità del vicolo...

-Beh? Che si fa?- chiese Ace guardando il resto del gruppo...

-Intanto cominciamo a dirigerci verso il bivio poi vedremo...- disse Crocodile cominciando ad avviarsi preceduto da Candy che camminava con lunghi passi rabbiosi ed impazienti... quel vecchio l'aveva davvero resa furiosa... e se avesse mancato Barbanera? Se lui fosse di nuovo riuscito a fuggire? Non se lo sarebbe mai perdonato...

La camminata verso il bivio fu lunga, il sole era accecante e caldissimo; l'unica nota di frescura era data dalle nubi che coprivano momentaneamente il sole gettando un po' di ombra sulla terra; dopo qualche tempo giunsero ai limiti del bosco e come preannunciato dal vecchio la strada, che si era poco per volta ridotta fino a diventare un sentiero quasi di ghiaia e appena battuto, si divise in due diversi, minuscoli sentieri che si dipanavano uno verso destra e l'altro verso sinistra perdendosi fra le felci e i cespugli di rovi.

-Da che parte si va?- chiese Alice guardando prima uno e poi l'altro sentiero

-Io proporrei una cosa: io ed Ace andremo verso destra mentre Candy e Alice prenderanno il sentiero di sinistra...- disse Crocodile togliendosi il sigaro dalla bocca e schermandosi gli occhi dalla luce del sole

-Sono d'accordo... quest'idea mi sembra perfetta...- annuì Ace guardando le ragazze che fissarono il sentiero di sinistra

-Per me va bene... e tu Candy? Nonostante le tue capacità dubito che tu sia in grado di andare in due posti contemporaneamente... devi decidere da quale parte andare...- le chiese Alice guardandola

-Va bene... allora andiamo Alice... e speriamo di prendere la strada giusta...-

Le due si addentrarono nell'ombra del bosco... solo che, invece di trovarsi in un ambiente più fresco e riparato dal sole, vennero circondate da un calore soffocante ed umido mentre insetti impietosi ronzavano intorno a loro pungendole e infastidendole...

-Maledetti insetti- imprecò Alice picchiandosi una manata su un braccio nel tentativo di eliminare una zanzara

-Come fai a sopportarli?- chiese poi vedendo che Candy non mostrava il minimo fastidio...

-Non è la prima volta che mi trovo in simili situazioni... ormai ci ho fatto l'abitudine-

-In che senso? Che tipo di situazioni?-

-Quando ero piccola mi capitava spesso di rimanere appostata in luoghi ben più inospitali di questi per qualche missione... sai ero un mercenario...-

-Un mercenario eh? E come mai ora non lo sei più?-

-Io discendo dal una famosissima famiglia di mercenari, i Black, collaboravamo persino con la marina e non fallivamo mai una missione; un giorno però tornai a casa e trovai tutti morti... sul muro del bagno trovai il nome di Barbanera scritto con il sangue di mia madre... da quel giorno ho giurato vendetta... da allora lo inseguo, da allora non sogno altro che di ucciderlo- raccontò Candy stringendo i pugni con rabbia e continuando a camminare

-Capisco... capisco perfettamente il tuo desiderio di vendicarti... -

-E tu? Perché hai così tanta voglia di combattere contro di lui?- le chiese Candy voltandosi a guardarla

-Non gli ho mai perdonato la faccia tosta che ha avuto battendosi contro Ace... non posso perdonargli il fatto di essersi creduto più forte di lui, di averlo messo in difficoltà... gliela farò pagare-

-Ci tieni proprio tanto a lui vero?-

-Moltissimo... si comporta come un bambino, è terribilmente infantile e goloso e sciocco ma è una persona nobile, coraggiosa, valorosa, affettuosa e fedele... vuole bene a tutti coloro che lo circondano e una volta che hai conquistato la sua stima puoi star sicuro che non ti abbandonerà mai e sarà contento di venire in tuo aiuto combattendo al tuo fianco sino alla morte se necessario... lo amo e lo stimo profondamente-

Candy sorrise, le piaceva quella ragazza e sapeva che i suoi sentimenti per Ace erano veri e potenti ammirava la sua dedizione ed il suo coraggio...

-Eccoci, siamo quasi arrivate, comincio ad intravedere una radura...- mormorò Candy sbirciando attraverso i rami bassi degli alberi, fece cenno ad Alice di rallentare e di non fare rumore abbassandosi per non farsi vedere da eventuali nemici...

-Finalmente siete arrivate... eravamo stanchi di aspettare- disse una voce maschile nella radura...

Candy ed Alice avanzarono rimanendo inizialmente accecate dalla luce del sole che le colpiva dopo tutto il tempo passato nell'ombra degli alberi.

Una volta che i loro occhi si furono adattati alla luce del sole le due si guardarono intorno per vedere chi fosse stato a parlare; nell'ombra, in fondo alla radura, videro due figure vestite con abiti scuri...

-Beh? Chi siete? Fatevi vedere!!- disse Alice

I due avanzarono leggermente fino a che la luce del sole non li colpì direttamente: uno aveva i capelli biondi lunghi fino alle spalle e gelidi occhi azzurro ghiaccio, era vestito con pantaloni scuri e indossava anche un lungo cappotto nero, la vita era cinta da una cintura a cui era fissata una katana con la fodera dello stesso colore nero.

L'altro aveva i capelli nerissimi tenuti non troppo corti ma nemmeno lunghi e occhi verdi, anche lui portava lo stesso cappotto nero del biondino ma l'arma era diversa: lui portava, fissate sulle spalle, due asce forgiate utilizzando un metallo nero che spandeva dei riflessi rossi... non appena i due videro Candy sorrisero ironici...

-Come va Candy? È da parecchio tempo che non ci si vede...- le disse il moro

-Ciao Sosuke...- gli disse Candy con voce tesa -ciao Ryo- disse poi guardando il biondo -da quanto tempo eh?-

-Candy, ma che diavolo sta succedendo? Tu conosci questi tizi?- le chiese Alice tirandole la manica della camicia

-Sì, li conosco... sono due mercenari... abbiamo combattuto spesso fianco a fianco... a quanto pare Teach li ha tirati dalla sua parte...-

-Molto bene Candy... non abbiamo tempo per rivangare il passato... iniziamo a combattere, lo sai che non ci piace tergiversare- disse il biondo estraendo la katana

-Ora ci divertiamo- disse Candy ad Alice esibendo un sorriso malignamente deciso mentre l'amica sganciava il lanciafiamme




ed eccomi qui  con un nuovo capitolo ^^ questi due nuovi personaggi, come pure il vecchio, sono completamente inventati da me... con questa nuova 'strada' posso andare avanti quasi senza priblemi per qualche capitolo quindi andrò avanti abbastanza speditamente (impegni permettendo) purtroppo posso scrivere nuovi capitoli solo il venerdì ed il sabato quindi capirete che andrò avanti lentamente... spero comunque che i miei capitoli non vi deludano, che la storia continui ad interessarvi e ad appassionarvi e che voi continuiate a recensire come state facendo ora, sono davvero felice e onorata per la vostra gentilezza e il vostro entusiasmo... spero con tutto il cuore che la storia continui a piacervi e a suscitarvi emozioni.
tanti saluti
Angiebear_chan

 

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Capitolo 18
*** il sentiero di destra... ***


Crocodile ed Ace osservarono le due ragazze scomparire nell'ombra delle fronde seguendo il sentiero di sinistra, poi Crocodile si voltò verso Ace, si tolse il sigaro dalla bocca e mormorò:

-Allora, andiamo?-

Ace annuì tendendo le braccia dietro la schiena per sciogliere i muscoli...

-Va bene, vai avanti io ti seguo...-

I due si misero a seguire il sentiero che a tratti diventava praticamente invisibile, era un percorso accidentato, i sentiero era pieno di rocce e di infide radici pronte a farti inciampare, fortunatamente era pieno giorno e i due riuscivano a vederle ed evitarle, se fosse stato di notte sarebbero di sicuro inciampati poco elegantemente... anche in quel caso però avrebbero ringraziato il cielo che Candy ed Alice non fossero lì a vederli... la loro figura di macho ne sarebbe uscita parecchio abbacchiata.

-Pensi che Teach sia da questa parte?- chiese improvvisamente Ace mentre una zanzara che si era posata sulla sua spalla per pungerlo prendeva fuoco bruciando con un leggero sibilo... Crocodile si girò ed osservò la scena con un sopracciglio leggermente sollevato

-Molto utile il tuo potere devo dire...-

-Ehehehe vero? È in occasioni come queste che ringrazio il cielo di aver trovato quel benedetto frutto del diavolo- ridacchiò Ace stringendosi nelle spalle mentre un'altra miriade di zanzare scomparivano in un avvampare di fiamme

-Beh ma non mi sembra che il tuo sia meno efficace del mio...- mormorò poi osservando Crocodile che era circondato da zanzare che però, non appena si fiondavano su di lui pronte a bere il suo sangue come minuscoli vampiri venivano colpite dall'effetto del suo potere disidratandosi completamente e disintegrandosi in minuscoli granelli di sabbia...

-Sì beh... nemmeno io mi sono mai pentito di aver ingerito il frutto del diavolo...-

-Comunque non hai risposto alla mia domanda: secondo te Teach è da questa parte? Oppure era giusto il sentiero di sinistra?-

-Non lo so... non possiamo saperlo finché non giungeremo alla fine di questo sentiero...-

-Ma perché sei così interessato a battere Teach? Perché tutto d'un tratto hai cominciato a dargli la caccia?-

-Beh... è per Candy, lei ha passato gli ultimi cinque anni della sua vita cercando di ottenere vendetta... per tutto questo tempo il suo scopo principale è stato distruggere Teach, annientarlo completamente... quando l'ho incontrata era una persona distrutta, tenuta insieme solo dall'odio e dalla disperazione... la vedevo spesso fermarsi appoggiata al parapetto della nave fissando il mare, in quei momenti in fondo ai suoi occhi leggevo una disperazione cocente che le attanagliava il petto impedendole di vivere... poi pian piano è cambiata, io sono cambiato e lei è diventata importante per me... ogni tanto però la vedo ancora appoggiata al parapetto con lo sguardo perso nell'azzurro delle onde e il suo sguardo mi spaventa, so che non riuscirà mai ad avere pace fino a che Teach sarà vivo e se c'è una cosa che io voglio per lei è che sia felice; spero che, togliendo di mezzo Teach Candy si sbarazzi anche delle ultime tracce di disperazione che le scorgo negli occhi in quei momenti...-

-Incredibile... non avrei mai immaginato che una persona, che una donna sarebbe stata in grado di farti provare questi sentimenti; si vede che ci tieni a lei... - mormorò Ace con lo sguardo fisso sulle spalle di Crocodile che lo precedeva...

-E tu? Perché vuoi battere Barbanera?- gli chiese Crocodile

-Beh come sai ho svariati motivi come sai: ha ucciso un mio sottoposto e mi ha sconfitto in combattimento... -

-Per il tuo sottoposto capisco ma non immaginavo che tu fossi così orgoglioso da continuare a cercare vendetta per una sconfitta... voglio dire... ti sei unito alla ciurma di Barbabianca anche se lui ti aveva sconfitto... non mi sembravi un tipo legato al passato...-

-In effetti non lo sono... ormai della sconfitta non mi importa quasi nulla... ma Alice se l'è legata al dito... non riesce a sopportare la faccenda, quella ragazza è fissata con l'onore e con il vendicare le sconfitte subite; da allora si è messa alla ricerca di Barbanera con la folle idea di volerlo uccidere per 'smacchiare' il mio onore e io non sono certo il tipo da abbandonarla... Dio solo sa in che guai si caccerebbe se non ci fossi io ad aiutarla... so che può sembrare che sia lei a prendersi cura di me ma, in realtà, ci prendiamo cura l'uno dell'altro... lei è una persona molto fragile; è cresciuta senza una famiglia ed è sempre stata abbandonata da tutti, ha nel cuore una ferita difficile da risanare ma io ci sto riuscendo e non voglio lasciarla-

-Capisco... quindi ci tieni proprio molto a lei... -

-Moltissimo-

-Quindi sarai felice di sapere che hanno preso la strada sbagliata- disse Crocodile fermandosi al limitare di una radura

-Come?-

Crocodile si fece da parte permettendogli di vedere lo spiazzo, Ace guardò curiosamente il luogo che Crocodile gli indicava e sorrise: in mezzo alla radura, con il fucile mollemente appoggiato su una spalla c'era Van Ooger, il cecchino di Barbanera; di fianco a lui, intento a ballare il tip tap c'era Lafitte pallido come sempre... non appena i due videro Crocodile ed Ace emergere dall'oscurità sorrisero malignamente

-Finalmente siete arrivati... ero stanco di aspettare sotto questo sole cocente- disse Van togliendosi il fucile dalla spalla e ruotando le braccia per rilassare i muscoli

-Beh, perdonaci se ci abbiamo messo un po' ma un vecchio ci ha messo un po' in difficoltà... comunque sono felice di aver preso la strada giusta...- disse Crocodile ricambiando il sorrisino

-Strada giusta? Quale strada giusta?- chiese Lafitte accennando qualche altro passo di tip tap

-Beh... la strada per arrivare a voi due, immagino che il sentiero di sinistra si perdesse nel vuoto no?- chiese Ace

-Per quanto ci si sforzi nessuna strada può portarci lontano dal nostro destino e oggi il vostro è quello di morire... quindi, anche se aveste preso la strada a sinistra sareste morti-

Crocodile impallidì leggermente pensando a Candy, poi chiese:

-In che senso?-

-Anche al termine del percorso a sinistra ci sarebbe stato qualcuno ad aspettarvi... - disse Lafitte ridacchiando

Crocodile ed Ace si guardarono...

-Vediamo di battere presto questi buffoni... voglio andare da Candy-

-Hai ragione... sono in ansia se non tengo Alice sottocchio, quella ragazza è terribilmente sbadata, sarebbe capace di combinarne una delle sue nel momento meno opportuno!-

-Molto bene allora...- disse Van caricando la sua arma -si comincia!-

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Capitolo 19
*** lotta lotta lotta ***


-Ehi Candy, siamo arrivati, la nave di Wonder è quella... - disse Sosuke poggiando una mano sulla spalla di Candy che si era addormentata a bordo della nave che li avrebbe portati a destinazione; erano nel bel mezzo di una missione, dovevano eliminare un pericoloso pirata che si era messo contro l'autorità della marina sfidandola pubblicamente, il loro scopo era eliminarlo prima che raccogliesse abbastanza proseliti per dare inizio alla guerra.

Candy aveva dodici anni, mancavano ancora tre anni al momento in cui sarebbe rientrata in casa trovando la sua famiglia sterminata, ancora tre anni prima della fine del mondo che aveva sempre conosciuto; era in missione con Ryo e Sosuke, erano tra i migliori nel campo e spesso la famiglia Black aveva collaborato con loro, Candy ci andava molto d'accordo... erano amici, erano molto potenti ed non la sottovalutavano solo perché era una ragazzina come invece facevano tutti gli altri...

-Oh... meno male, ancora poco e sarà tutto finito, non vedo l'ora di farmi una bella doccia calda- disse Ryo massaggiandosi le spalle

-Dai Ryo, smettila di lamentarti e andiamo...-

Insieme i tre si diressero verso la nave che si stagliava nell'oscurità... erano visibili alcune luci provenienti dal salone e si sentiva della musica, quasi sovrastata dalle forti grida, che si diffondeva tutt'intorno... evidentemente era in corso una gran bella festa...

Salirono sulla nave, Ryo congelò all'istante i soldati messi di guardia eliminandoli ancor prima che avessero il tempo di dare l'allarme; poi fu il turno di Sosuke che tolse di mezzo due pirati che stavano passeggiando sul ponte colpendoli con una scarica elettrica nel cervello.

Intanto Candy si diresse verso la porta che conduceva nel salone, il rumore si era fatto quasi assordante e dall'interno proveniva un fortissimo odore di carne cotta. Sfondò la porta con un calcio... immediatamente la musica e le chiacchiere si interruppero, gli occhi si fissarono su di lei

-E tu chi sei?- le chiese un grassone pelato completamente stravaccato su una poltrona posata su un piedistallo; era un individuo disgustoso: la pelle gli ricadeva addosso in pieghe a causa della ciccia, nella mano sinistra stringeva una coscia di pollo untissima cui ogni tanto dava un morso sporcandosi la bocca ed il mento, nella destra stringeva invece una bottiglia da cui tracannava spesso grossi sorsi di alcool che gli colava lungo il mento ed il collo...

-Il mio nome non ha importanza in questo momento... sono qui per chiederti gentilmente di interrompere all'istante i tuoi propositi nei confronti della marina..- rispose lei mentre alle sue spalle comparivano Ryo e Sosuke

-Aspetta, aspetta... fammi capire- cominciò il ciccione ridacchiando -mi stai dicendo che la marina ha paura di me e per fermarmi ha mandato voi tre?-

Gli uomini della sua ciurma scoppiarono a ridere insieme a lui battendo le mani al loro capitano

-No, ti sbagli... la marina non ha affatto paura di te, per lei sei solo uno sporco, ronzante, fastidioso moscerino e ci ha mandato qui per schiacciarti...- ribatté Candy imperturbabile...

-Ascolta... sappi che voi tre non avete la minima possibilità di battere tutta la mia ciurma... ma oggi sono magnanimo e sono disposto a lasciarvi andare indenni... capito?-

Candy continuò a fissarlo senza rispondere

-Mi hai capito? Avrò pietà di voi, e ora potete andare... immagino che stiate morendo di paura poverini...-

-Idiota...- disse Candy

-Come hai detto?-

-Ho detto che sei un idiota... -

-Come ti permetti razza di stupida ragazzina!!-

Candy lo fulmino con uno sguardo terribile

-Oh oh...- disse Ryo passandosi una mano fra i capelli

-L'hai chiamata ragazzina... sai cosa vuol dire?- disse Sosuke guardando il ciccione

-No... cosa vuol dire- disse lui con aria strafottente

-Che sei morto- mormorò Candy mentre la sua mano destra prendeva fuoco e la sinistra si trasformava in sabbia i cui granelli corsero subito a disidratare i tre pirati più vicini.

 

Candy si trasformò in sabbia disperdendosi poco prima che l'ennesimo colpo di Sosuke la raggiungesse, era ormai parecchio tempo che combattevano; lei si occupava di Sosuke mentre Alice combatteva contro Ryo, se la stava cavando abbastanza bene anche se aveva rischiato più volte di venire colpita dal suo potere congelante; perlomeno Candy non doveva preoccuparsi anche per lei... era già troppo occupata a difendere la propria incolumità.

-Candy, perché non mi affronti frontalmente? Perché continui a schivare e non contrattacchi? Cosa c'è, sei diventata una codarda?- le chiese Sosuke tentando di colpirla con le sue asce...

-No, non sono una codarda e lo sai meglio di chiunque altro... semplicemente non voglio ucciderti-

-E pensi che ne saresti capace? Sei una stupida...-

-Io stupida? Sei tu che sei un illuso...- mormorò Candy dissolvendosi e ricomparendo alle sue spalle intrappolandogli le gambe in una morsa di ghiaccio. Con il suo potere elettrico Sosuke riuscì a scioglierlo praticamente all'istante e, voltandosi la colpì con la sua ascia ferendola al ventre.

Candy urlò, si premette una mano sulla ferita cercando di fermare l'emorragia... il fatto che lei possedesse tutti i poteri e che per la maggior parte provenissero da frutti rogia avrebbe dovuto difenderla da colpi simili e il suo corpo si sarebbe dovuto dissolvere in fuoco, sabbia o simili... purtroppo però avendone più di uno l'effetto non agiva quindi era vulnerabile alle ferite a meno che non facesse momentaneamente prevalere il potere di un frutto sugli altri; cosa che non stava facendo in quel momento.

-Mi dispiace molto Candy ma il lavoro è lavoro, lo sai...- disse Sosuke alzando un'ascia pronto a colpirla...

 

 

Alice stava combattendo evitando ad uno ad uno i colpi di katana di Ryo cercando, nello stesso momento di evitare il suo potere congelante e di sferrare dei colpi con il suo lanciafiamme... improvvisamente Ryo si avvicinò tanto da permetterle di farlo... si preparò a scagliare le sue fiamme addosso al biondo ma al suo tentativo di attaccare il lanciafiamme rispose solo con un desolante 'click'

-Oh merda!!! Mi sono scordata di caricarlo!!!-

Ryo si bloccò un attimo stupito, poi scoppiò a ridere e sollevò la sua katana pronto a sferrare il colpo che avrebbe messo fine al combattimento.

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Capitolo 20
*** sofferenza e rabbia ***


-Ehi cocco... non ti conviene far del male alla mia donna...- disse Crocodile afferrando la mano di Sosuke poco prima che sferrasse il colpo di grazia contro Candy...

 

-Maledetto... mi ha fregato la battuta...- mormorò Ace bloccando le braccia di Ryo

-Alice, non ti avevo consigliato di controllare il lanciafiamme prima di partire? Quante volte devi rischiare di essere ammazzata prima di imparare a non dare nulla per scontato??-

-Uff... lo so, lo so... ma mi dimentico! E poi ero sicurissima di averlo caricato...-

-Impara a non fidarti di te stessa... è il miglior modo per sopravvivere...-

-E ora non venirmi a tirare fuori perle di saggezza caro...-

 

-Ti sbagli, non ti ho fregato la battuta... sei solo tu che sei arrivato in ritardo... chi prima arriva meglio alloggia, in un certo senso- disse Crocodile imprigionando i polsi di Sosuke con delle manette di agalmatolite mentre Ace faceva lo stesso con Ryo

-Ma per favore... sei sempre dietro a darti arie da figo...-

-Parla lui parla...-

Crocodile si chinò si Candy che era ancora stesa a terra stringendosi la ferita nel tentativo di fermare l'emorragia...

-Candy, tesoro mio vieni- mormorò prendendola fra le braccia

-Torniamo sulla nave, devi essere curata-

-Mmmmh, è inutile... le asce di Sosuke come anche le spade di Ryo sono cosparse da una sostanza speciale anticoagulante... con delle normali tecniche mediche la ferita non può guarire... anche con dei punti continuerà a sanguinare...-

Crocodile impallidì, spaventato

-E allora cosa si può fare?-

-Beh... basta... aaaah... quel maledetto!-

-Cosa? Cosa c'è tesoro?-

-Quel dannato bastardo aveva cosparso la lama anche con una sostanza velenosa... le sue lame sono ancora più letali che in passato...-

-Veleno? È... è letale?- chiese lui diventando ancora più pallido e stringendola forte

-No... non credo ma fa un male boia...- mormorò Candy con una smorfia di dolore

Crocodile emise un sospiro di sollievo, ma la situazione era ancora critica, Candy continuava a perdere sangue... se non avessero trovato un modo per fermare in tempo l'emorragia lei sarebbe di sicuro morta dissanguata.

-Cosa possiamo fare per fermare l'emorragia?- chiese Alice avvicinandosi e fissandosi sulla schiena il lanciafiamme

-Prima di tutto portiamola sulla nave...- disse Crocodile sollevando il corpo inerte di Candy che era appena svenuta

-Ace, Alice... per favore occupatevi voi di loro due...- disse poi indicando con un cenno Sosuke e Ryo che erano stati legati in mezzo alla radura.

Il più veloce possibile si diressero verso la nave che era ormeggiata dall'altra parte dell'isola... Crocodile era pallidissimo, preoccupatissimo: il percorso che avevano seguito era riconoscibile dalla scia di sangue che Candy continuava a perdere, il suo volto si faceva di minuto in minuto sempre più pallido, le labbra avevano assunto una sfumatura bluastra.

 

Finalmente raggiunsero la nave e salirono a bordo... Sosuke e Ryo vennero immediatamente imprigionati in una stanza circondata da pannelli di agalmatolite in modo da renderli inoffensivi, Candy venne trasportata in infermeria, non appena Crocodile la posò sul lettino lei aprì gli occhi e lo guardò

-Ciao tesoro, dobbiamo... dobbiamo trovare un modo per fermare l'emorragia o tu morirai... hai qualche idea? Dopotutto hai capito subito perché la ferita non si rimarginava... sai come fare a guarirla?- le mormorò Crocodile con espressione amorevole sul volto, dentro di lui però era sconvolto dal terrore... non poteva nemmeno immaginare di perderla, non poteva, non poteva! Lei non poteva lasciarlo così!

-Calmati Crocodile, va tutto bene... basta, basta cicatrizzarla... ci serve Ace per questo...- sussurrò debolmente

Ace si avvicinò al lettino e la fissò, poi posò lo sguardo su Crocodile che lo fissava a sua volta con lo sguardo preoccupato; deglutì...

-Candy, ti rendi conto di quello che mi stai chiedendo?- le disse poi

-Sì...-

-Sai che se qualcosa va storto Crocodile mi ucciderà?-

Candy ridacchiò e si umettò le labbra ormai bianche

-Tranquillo, andrà tutto bene, è una cosa semplicissima da fare...-

-Ti farà parecchio male...-

-Uff... ci sono abituata... avanti... - disse scoprendo la ferita...

-Procedi, stai attento però... devi cicatrizzare anche l'interno, non solo l'esterno della ferita o continuerà a sanguinare e io morirò comunque-

-Ma non avevi detto che era una cosa facile?!-

-Tranquillo, tranquillo... è più difficile a dirsi che a farsi...-

Crocodile si sedette su una sedia con le mani strette in grembo, il suo volto esprimeva una rabbia terribile; quando Ace avvicinò la mano lampeggiante di fiamme al ventre di Candy chiuse gli occhi con violenza stringendo i pugni ancora più forte; poi li riaprì, si avvicinò a Candy e le prese la mano stringendogliela forte, Candy ricambiò la stretta... doveva provare un male terribile ma non urlò trasferendo tutto il dolore e la disperazione nella stretta della mano.

Circa mezz'ora dopo Ace ritirò la mano e guardò la ferita di Candy: ormai era ridotta ad una cicatrice della lunghezza di una spanna che le attraversava il ventre diagonalmente iniziando sul fianco destro e terminando poco sopra l'ombelico

-Candy...-

-Che c'è Ace?-

-Ti sembrerei poco eroico se ti dicessi che mi viene da vomitare?-

-Hahaha no... tranquillo...- ridacchiò lei...

-Anzi, va a vedere come se la cava Alice, mi è sembrata parecchio sconvolta...- la ragazza infatti si era precipitata fuori dalla sala poco dopo l'inizio della ''operazione'' e non si era più fatta vedere. Ace annuì e uscì dalla stanza...

-Come ti senti?- le chiese Crocodile guardandola ansioso

-Sto bene, sto bene... dammi un'oretta e mi sarò ripresa completamente...-

disse lei sorridendogli incoraggiante, le sue labbra avevano già ripreso un po' di colore

-Tranquillo... il mio corpo è abituato ormai... mi riprenderò subito-

-Va bene allora... ti dispiace se esco un momento? - le chiese lui stringendole la mano

-No, va bene... va pure- gli disse lei sorridendo, lui ricambiò il sorriso e si chinò su di lei baciandola

Poi Crocodile si allontanò ed uscì dalla stanza dirigendosi sul ponte... una volta lì si appoggiò al parapetto accendendosi un sigaro

-Ehi Crocodile, come va?- gli chiese Ace comparendogli alle spalle

-Male... ho voglia di picchiare qualcuno...- rispose lui aspirando furiosamente una boccata di fumo

-E perché?-

-Mi sono sentito dannatamente impotente, la mia donna rischiava di morire e io potevo solo guardarla e tenerle la mano... merda... non avrei potuto fare niente, niente! Ho una tale rabbia in corpo se penso che lei sarebbe potuta morire senza che io potessi fare nulla per salvarla!-

-Sì... capisco come ti senti... ricordati che se oggi non fossimo intervenuti in tempo anche Alice sarebbe morta... non devo proprio lasciarla sola... - mormorò Ace appoggiandosi al parapetto al fianco di Crocodile... entrambi fissavano l'oceano nero come petrolio dal momento che era notte, lo sciabordio delle onde cullava dolcemente la nave suggerendo ai membri dell'equipaggio una calma che quasi nessuno provava in quel momento, specie i due capitani; improvvisamente un ragazzo con, calcato sulla testa un cappello che gli copriva quasi completamente il volto, inciampò finendo addosso a Crocodile che si girò e lo fissò con sguardo carico di rabbia omicida

-Ehi ragazzo... mi spiace per te ma sei capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato- e gli tirò un potentissimo pugno in pieno viso facendolo finire lungo disteso sul pavimento facendogli volare via il cappello... poi Crocodile si sgranchì le braccia e disse:

-Aaaah... mi sento davvero molto meglio ora...-

Ace ridacchiò, gettò uno sguardo al ragazzo svenuto e seguì Crocodile che tornò in infermeria da Candy con uno sguardo decisamente più sereno.

ed eccomi qui con un nuovo capitolo... lo so lo so... sto tergiversando (ma quanto mi piace il termine tergiversare?!? XD) e non arrivo mai alla fine... ma fidatevi, prima o poi ce la farò signori e signore XD XD comunque spero che questo nuovo capitolo vi piaccia e lo troviate piecevole come gli altri... nel frattempo recensite recensite recensite!! XD XD

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Capitolo 21
*** legami ***


Salve a tutti! i miei più cari auguri di buona pasqua, volevo innanzitutto fare una precisazione allo scopo di fugare (linguaggio forbito XD) ogni dubbio sul titolo di questo capitolo: è legàmi, con l'accento sulla 'a' e non legami voce del verbo legare... messaggio che mando in special modo ad una mia amica che pensa sempre male... XD XD fatta questa precisazione vi auguro  una buona lettura mie care amiche (e perché no, miei cari amici) e vi invito a recensire numerosi ^^
di nuovo auguri di buona pasqua
saluti Angiebear_chan


Quando Crocodile ed Ace rientrarono in camera Candy aveva ripreso ulteriormente colore: non sembrava neppure che fosse stata ferita...

-Bene... - disse lei mettendosi a sedere sul lettino e guardando i due con un sorriso incoraggiante -ed ora che si fa? Dove sono Sosuke e Ryo?-

-Li abbiamo sistemati in una stanza in attesa che tu ti riprendessi... vuoi parlarci?- le chiese Crocodile scrutandola con espressione tesa, era appena guarita, non voleva che la 'visita' a quei due la indebolisse ulteriormente...

-Tranquillo, sto bene- disse lei indovinando il motivo della sua ansia -e mi farebbe molto piacere parlare con quei due...-

Crocodile annuì rassegnato passandosi una mano sulla fronte con aria stanca, conosceva Candy: ora che si era messa in testa una cosa non c'era modo di farla tornare sui suoi passi...

Quando giunsero davanti alla cella di agalmatolite dove avevano imprigionato i due Crocodile si fermò...

-Sono completamente disarmati e dal momento che al stanza è di agalmatolite non hanno nemmeno a disposizione i loro poteri ma sono comunque molto forti e tu sei stata ferita...- la guardò con una muta domanda negli occhi

-Non voglio che tu venga con me, andrò da sola...- gli disse lei capendo perfettamente dove voleva andare a parare -sono perfettamente in grado di difendermi da sola anche se sono stata ferita...-

-Lo so ma...-

-Niente ma..!- rispose lei decisa ma sorridendogli suo malgrado; gli posò una mano sulla guancia in una lunga carezza e se lo attirò vicino, lui emise un grugnito scontento e le cinse appassionatamente la vita con le braccia facendola aderire al suo corpo e la baciò con passione soffocandola quasi per la forza con cui la strinse a sé; ma lui aveva bisogno di accertarsi, di capacitarsi che lei, nonostante tutto quello che era successo in quella lunghissima giornata, fosse ancora con lui: il terrore di averla potuta perdere non era ancora scomparso ma era ancora più che presente e faceva capolino ogni volta che la guardava riempiendolo di angoscia e di rabbia per la sua incapacità di difenderla.

-Come vuoi sciocca ragazza indipendente...- mormorò lasciandola andare

Lei gli sorrise di nuovo ed aprì la porta della stanza ritrovandosi in un ambiente a dir poco scomodo ed inospitale: faceva un caldo terribile e la cella era impregnata di umidità, le pareti erano prive di finestre e l'ambiente era illuminato solo con alcune lampade fissate alle pareti che però riempivano l'ambiente di fumo che si disperdeva solo grazie a dei minuscoli fori che erano stati praticati lungo le pareti; il pavimento era di pietra fredda ma nonostante questo non c'erano giacigli dove i prigionieri potessero sistemarsi di modo che erano costretti a dormire sul pavimento senza nemmeno un cuscino o una coperta.

Sosuke e Ryo erano dalla parte opposta della stanza rispetto all'entrata, incatenati alla parete con delle manette che, Candy ci avrebbe scommesso l'anima, erano fatte di agalmatolite...

-Candy... che ci fai qui?- le chiese Ryo vedendola entrare e fissandola con espressione ironicamente acida

-E così ti sei salvata eh? Avrei dovuto ricordarmi che tu non muori nemmeno se ti ammazzano...- ridacchiò sarcasticamente Sosuke

-Già beh... la nuova sostanza che hai aggiunto all'anticoagulante è stata una gran bella sorpresa...- ribatté Candy sollevando un sopracciglio e avvicinandosi ai due

-Vero? L'ho scoperta durante una missione su un'isola dove sono stato ferito; la ferita continuava a farmi un male cane nonostante si stesse già rimarginando così ho scoperto questa nuova sostanza, non è letale né nociva per l'organismo ma provoca un bel po' di fastidio...-

-L'ho notato...-

-Che ci volevi chiedere?-

-Ehi... non posso voler fare due semplici chiacchiere con due vecchi amici?-

-Ne dubito tesoro, vista l'attuale situazione non siamo più amici noi...-

-L'attuale situazione non mi piace...-

I tre si guardarono con sguardo carico di rimpianti, erano stati bene insieme, la loro era una lunga amicizia ma troppi anni, troppe cose li separavano ormai; forse un giorno sarebbero riusciti a ritrovare quella gioia di stare insieme ma quel giorno era ancora lontano... Candy sospirò e si sedette sul pavimento freddo

-Perché vi siete schierati dalla parte di Barbanera?- chiese fissando prima uno e poi l'altro ragazzo negli occhi

-Eppure dovresti saperlo, Barbanera paga profumatamente i suoi alleati-

-Ma voi sapete quello che ha fatto ai miei genitori-

-Se dovessimo declinare gli incarichi che ci vengono offerti da tutti coloro con cui abbiamo motivi di attrito moriremmo di fame stella mia...- le disse Ryo ridacchiando amaramente

-Già, dopotutto è questo il nostro mestiere, siamo mercenari...-

-Ma vi siete dimenticati il passato? Come avete potuto schierarvi al fianco di colui che ha ucciso i miei genitori? Voi li avete conosciuti, non meritavano quella fine...-

-Hai ragione tesoro ma quel che è successo è successo... sono passati anni ormai, non si torna indietro; anche tu dovresti lasciarti tutto alle spalle e ricominciare, restare aggrappata al passato ti porterà solo tormenti... -

-Restare aggrappata al passato mi tiene insieme! Voi non sapete quello che ho passato in tutti questi anni, sono a pezzi fisicamente e nello spirito... il mio desiderio di vendetta è l'unica cosa che mi tiene ancora insieme- disse Candy con le lacrime agli occhi

-Mi dispiace di sentirti parlare così mia cara- mormorò Ryo scuotendo la testa mentre anche Sosuke le rivolgeva un'occhiata triste -finché rimarrai attaccata ai tuoi propositi di vendetta non avrai possibilità di vivere...-

-Che diavolo dici sciocco, io STO vivendo-

-No... tu stai arrancando, stai arrancando nella tua esistenza sotto il fardello del tuo odio e dei tuoi propositi di vendetta... questo non è vivere...-

-E allora aiutatemi a liberarmi da questo fardello! Ditemi dove si trova Barbanera!-

-Mi dispiace, sai che non possiamo farlo... siamo ancora alle sue dipendenze...- disse Sosuke trafiggendola con lo sguardo

Candy sospirò stancamente e si passò una mano fra i capelli...

-Non volete proprio collaborare eh? Mi dispiace molto per questo...- disse con voce rotta, la distanza fra loro tre aumentava di minuto in minuto

-Per favore, sono disposta a perdonare tutto: che vi siate uniti a Barbanera tradendo il ricordo dei miei genitori, che abbiate combattuto contro di me nonostante la nostra amicizia passata, che abbiate tentato di uccidermi e che ci siate quasi riusciti ma, per favore, ditemi dove si trova!-

Sosuke scosse lungamente la testa in segno di diniego

-Non possiamo e tu lo sai meglio di chiunque altro...-

-Sapete almeno come li ha uccisi?- chiese lei fissando i due negli occhi e notando il loro improvviso pallore, i due scossero la testa:

-Abbiamo solo saputo della loro morte, tutti l'anno saputo... ma ignoravamo perfino che fosse stato Barbanera ad ucciderli; pensavamo che fossi morta anche tu... poi poco tempo fa Barbanera ci ha assunti e ci ha parlato di una ragazzina che continuava a seguirlo, la situazione lo rendeva teso e così ci aveva assunti perché gli parassimo le spalle... per quel che ne sapeva la ragazza era una mercenaria ma ignorava che fossi tu... noi invece lo abbiamo capito subito e abbiamo anche capito il motivo per cui lo stavi seguendo; è stato uno shock ma ormai il contratto con Teach era stato stipulato e non potevamo più tornare indietro... però siamo stati molto felici di sapere che almeno tu ti eri salvata...- raccontò Sosuke in un sussurro

-Beh, io non ne sono stata altrettanto contenta- disse Candy acidamente e raccontò ai due la scena che si era trovata davanti quando era tornata a casa quel terribile giorno; quando terminò i due fissavano il pavimento, il volto teso e lo sguardo perso nel vuoto rincorrendo pensieri e ricordi

-Hai ogni diritto di nutrire desiderio di vendetta...- cominciò Ryo sollevando la testa e fissandola con quei suoi splendidi occhi azzurri resi ancor più grandi e languidi dalla tristezza -ma...-

-Ma voi non mi direte nulla- finì Candy, Ryo annuì...

-Ho capito... mi arrendo, vi conosco... siete troppo dannatamente professionali- mormorò ridacchiando; poi si alzò e li guardò un'ultima volta... le si spezzava il cuore a vederli ridotti così...

-Dirò a Crocodile di portarvi delle brande e delle coperte e magari di lasciare un po' aperta la porta per far entrare un po' d'aria fresca, non si respira qui dentro...-

Sosuke la guardò e le sorrise tristemente

-Grazie piccola...-

Lei ricambiò il sorriso

-Figurati... dopotutto siamo amici no?-

-Già...-

Si voltò e fece per uscire quando udì Sosuke gridare

-Aspetta!-

Lo guardò confusa con, nello sguardo, una muta domanda

-Se ti interessa scoprire qualcosa su Barbanera fra tre giorni, su un'isola poco distante da qui si terrà un ballo... tutti i pirati sono invitati quindi anche Crocodile ed Ace non avranno problemi ma potresti incontrare qualcuno disposto ad aiutarti nella tua ricerca...- le disse inclinando leggermente la testa e sorridendole questa volta più allegramente

Candy sorrise radiosa e si fiondò verso di lui

-Grazie! Grazie! Grazie!- disse baciandogli ripetutamente le guance e la fronte

-Grazie! Ti sono debitrice!- disse ancora mentre le lacrime cominciavano a rigarle il volto; poi si voltò verso Ryo che stava osservando la scena sorridendo allegramente e sbaciucchiò anche lui in preda alla gioia... poi si alzò raggiante e si diresse verso la porta, prima di uscire si asciugò le lacrime e si risistemò... quando uscì venne subito avvicinata da Crocodile che la fissò con occhio critico

-Com'è andata?-

-Non mi hanno dato informazioni su Barbanera-

Lui sospirò irritato

-Ma mi hanno detto dove posso raccoglierne un po'...-

In quel momento venne urtata da un ragazzo che stava attraversando il ponte nella direzione opposta alla sua, era lo stesso ragazzo che Crocodile aveva colpito in preda all'ira ma lei non poteva saperlo... quel che sapeva però era che quel ragazzo non faceva sicuramente parte della ciurma di Crocodile, lo avrebbe di sicuro conosciuto in quel caso; senza contare che sulle braccia avrebbe dovuto avere il tatuaggio dei membri della ciurma... cosa che non aveva. Sapeva anche però, grazie ai registri che aveva studiato da piccola e alla sua memoria, che non faceva nemmeno parte della ciurma di Ace. Indovinò subito il motivo per cui si trovava su quella nave notando che si dirigeva, con un'aria eccessivamente sospetta, verso la cella; non tentò di fermarlo... trattenere oltre Sosuke e Ryo non avrebbe giovato a nessuno e poi loro le erano già stati di grande aiuto, non voleva guastare quel tenue legame che aveva ricominciato a ricongiungere l'abisso che ormai li divideva, quel legame un giorno sarebbe diventato un solido ponte che lei avrebbe attraversato con gioia.


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Capitolo 22
*** purtroppo o per fortuna ***


Oggi giornata lavorativa con turni extra quindi due capitoli in un giorno!! (E forse tre...  oggi la mia fantasia si è dopata XD XD) con la speranza che questi miei capitoli vi piacciano
saluti
Angiebear_chan



-Ehm... ciao Candy, come ti senti?- chiese Alice comparendo improvvisamente davanti a loro sul ponte

-Ciao Alice, sono io che dovrei farti questa domanda visto che sei sparita senza lasciare tracce...- rispose Candy ridacchiando -Comunque io sto bene grazie, Ace è stato molto bravo e io mi riprendo in fretta... ma tu? Sei per caso emofobica?-

-Emoche?-

-Emofobica... la paura del sangue... -

-Ah... beh... un po'...- mormorò lei interessandosi improvvisamente ad una vena più scura nel legno del pavimento del ponte

-Alice ha una paura maledetta del sangue...- disse Ace tirandole una pacca sulla spalla -è per questo che combatte con il lanciafiamme...-

-E tu non svelare in giro le mie debolezze...- disse lei tirandogli una gomitata nello stomaco

-Ahia! Ma sei stata tu la prima ad ammetterlo, io ti ho solo dato man forte!!-

-Zitto scemo!- abbaiò affibbiandogli un colpo di harisen sulla nuca

-Ehm... ragazzi...? Avrei delle novità importanti da comunicare a tutti e tre...- disse Candy

Crocodile la fissò aspirando una boccata di fumo dal sigaro

-Riguarda quello che ti hanno detto quei due?- chiese

-Sì, non mi hanno detto dove poter localizzare Barbanera ma mi hanno dato delle notizie che potrebbero aiutarci...-

Velocemente li condusse nella camera di Crocodile e raccontò loro quello che era successo nella cella con Ryo e Sosuke, quando terminò i tre la fissarono in silenzio...

-Quindi questo vuol dire che Barbanera è ha conoscenza che lo stai seguendo, sa che a pedinarlo è una ragazza ma non sa né chi sei né perché lo insegui... questa è davvero una buona notizia- disse Ace appoggiandosi allo schienale della sedia

-Già, questo ci da un bel po' di vantaggio...- mormorò Crocodile accendendosi un sigaro

-L'ho pensato anch'io... - annuì Candy

-Ok fermi fermi fermi... state parlando di tutto meno che della cosa più importante... UN BALLO??? VOI VOLETE ANDARE AD UN BALLO?- esclamò Alice sbattendo un pugno sul tavolo e sgranando gli occhi con aria disperata

I tre la fissarono stupiti

-Come scusa?- chiese Candy senza capire

-Io non ho la minima intenzione di recarmi ad un ballo dovrò... dovrò indossare un... un... vestito- esclamò lei storcendo la bocca in una smorfia di disgusto...

-Già... beh... lei non è solo emofobica ma... come dire femminilefobica...odia e disprezza ogni singola cosa femminile, chiederle di indossare un abito elegante equivale a chiederle di buttarsi in bocca ad uno squalo... anzi, forse è addirittura peggio...- ridacchiò Ace beccandosi un colpo di Harisen in pieno ventre che lo fece piegare in due

-Beh, mi dispiace molto per te Alice ma non solo verrai al ballo ma ti vestirai anche elegantemente e ballerai, riderai e ti comporterai in maniera ben più che femminile- le disse Candy sorridendo minacciosa

Se provi a rovinarmi il ballo che mi permetterà di scoprire qualcosa si Barbanera ti strozzerò con queste mani

La frase non detta svolazzava minacciosa per la stanza ben immaginabile da tutti... Alice deglutì e si passò una mano fra i capelli...

-Non ho possibilità di scelta vero?-

-No...-

-Va bene allora, verrò...-

-Molto bene...- esclamò euforica Candy alzandosi e stiracchiandosi -allora abbiamo tre giorni per prepararci a questo benedetto ballo e tu hai tre giorni per digerire l'idea...- disse ad Alice posandole una mano sulla spalla

-Bene, noi andiamo... si è fatto tardi...- mormorò Ace alzandosi

-Ace...!- lo chiamò Candy poco prima che uscisse dalla stanza...

-Che c'è?-

-Anche tu dovrai vestirti elegantemente stellina...- ricomparve il sorriso minaccioso

-Ah... ehm... va... va bene... - balbettò lui arretrando -Buo... buonanotte eheheh...-

 

-Aaaaah! Come sono stanca, un bel bagno caldo era proprio quello che mi ci voleva per rimettermi in sesto...- esclamò poco dopo Candy emergendo dal bagno circondata da una nuvola di vapore

Crocodile la guardò, era sdraiato sul letto con indosso solo un paio di pantaloni; le gambe elegantemente allungate sul letto ed un sigaro in bocca

Candy salì gattoni sul letto avvolta in una vestaglia e gli si strinse contro abbracciandolo e poggiandogli la testa sul petto

-Ehi piccola... che hai, è tutta la sera che sei giù...- le chiese lui cingendole le spalle con un braccio e dandole un bacio sulla fronte

-Non è nulla... solo che... parlare con Sosuke e Ryo mi ha fatto tornare in mente il passato, quando lavoravamo insieme... quante cose sono cambiate da allora...- disse lei sospirando

-Tutto cambia purtroppo o per fortuna...- le disse Crocodile dolcemente

-Già... purtroppo... o per fortuna...-

improvvisamente Crocodile la fece girare sulla schiena e le slacciò la vestaglia mettendole in mostra la cicatrice che spiccava, nitida, sulla pelle del ventre; la fissò con la fronte corrugata per un attimo, poi la sfiorò con la punta delle dita. Candy sussultò...

-Ti fa male?- le chiese lui

-No... ma la pelle è ancora molto sensibile- rispose lei accarezzandogli i capelli e scompigliandoglieli dolcemente

Lui le baciò leggermente la cicatrice seguendo il suo percorso con le labbra, Candy sospirò languidamente e strinse le spalle di Crocodile che continuava a baciarle la ferita... poi lui si alzò e si riportò all'altezza del suo volto

-Ho avuto così tanta paura di perderti...- le mormorò all'orecchio Crocodile passandole le mani fra i capelli sparsi sul cuscino, la fissò a lungo negli occhi poi si chinò su di lei e la baciò con dolcezza, affetto, amore.

-Crocodile... avevo così tanta paura di non rivederti mai più...- Candy chiuse gli occhi con forza quando Crocodile le sfiorò il fianco con la mano e trattenne il respiro

-Candy, ho bisogno di te...-

-Crocodile...-


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Capitolo 23
*** questione di stile ***


tre capitoli in un giorno... ho superato me stessa XD questo è l'ultimo per oggi però... XD come sempre spero che vi piaccia e vi invito a recensire
saluti Angiebear_chan


Il mattino dopo Candy si svegliò di soprassalto: Crocodile irruppe nella stanza sbattendo violentemente la porta...

-Candy!!!-

-Mmmmh... che c'è Crocodile?- mormorò lei affondando la testa nel cuscino per sfuggire alla luce

-Sosuke e Ryo! Sono scomparsi!! Qualcuno è penetrato tra il mio equipaggio e li ha liberati durante la notte!!-

-Non è successo durante la notte...-

-Come?-

-Uff... è successo ieri sera poco dopo che avevo parlato con loro...-

-Ma... quindi tu lo sapevi?-

-L'ho immaginato quando ho visto che un uomo a me sconosciuto che non faceva parte né della tua ciurma né di quella di Ace si dirigeva verso la cella... a quanto pare Barbanera non ha tempo da perdere...- disse lei coprendosi la testa con le coperte, la luce era decisamente troppo fastidiosa quella mattina

-Ma perché non me lo hai detto?-

-Non era importante...-

-Non era importante?? Quei due hanno tentato di ucciderti!- esclamò Crocodile

Candy si alzò sospirando e si avvolse nella vestaglia dirigendosi verso di lui

Crocodile la fissò con sguardo ombroso...

-Ti hanno quasi tolta da me...- disse con voce roca

Candy lo fissò e lo baciò dolcemente

-Tesoro mio, non è successo... io sto bene e trattenere oltre Sosuke e Ryo avrebbe portato solo fastidi... ci hanno aiutato dicendoci tutto quello che potevano dirci, gliene sono grata quindi li ho lasciati andare...-

Crocodile sospirò rassegnato

-E va bene... ma la prossima volta dimmelo ti prego...-

-Certo, scusami...-

 

I tre giorni prima del ballo passarono in un lampo, alla fine Alice si abituò all'idea e si fece perfino consigliare su quale abito indossare... molto presto, molto più presto di quanto la povera ragazza si aspettasse, giunse la sera del ballo...

La nave di Crocodile si fermò poco distante dall'isola dove si sarebbe tenuto il ballo, il cuore di Candy batteva all'impazzata, chissà che cosa avrebbe scoperto... quella sera aveva obbligato praticamente tutti ad indossare abiti eleganti, a partire da lei stessa: indossava un abito di seta color ruggine molto lungo che le fasciava dolcemente le curve del corpo, non aveva le spalline ma un corpetto decorato, come l'orlo, di pizzo nero.

Aveva raccolto i capelli corvini in uno chignon sulla nuca ed indossato un fermaglio a forma di farfalla rosso scuro, un paio di orecchini pendenti d'argento decorati con piccoli rubini che le erano stati regalati da Crocodile proprio quella sera e, al collo, un nastro di seta nera su cui spiccava uno splendido cammeo con la figura in rilievo nera su sfondo rosso; un lungo paio di guanti di pizzo nero che le arrivavano fino al gomito terminava l'insieme.

Crocodile aveva indossato degli eleganti pantaloni neri, giacca e cravatta dello stesso colore mentre la camicia era rosso scuro; i capelli neri erano ordinatamente pettinati all'indietro e lui fumava il sigaro con aria soddisfatta ed un sorrisetto strafottente dando il braccio alla sua donna.

Al suo fianco Ace indossava uno smoking nero con la camicia bianca ed una cravatta azzurra con delle fiamme blu, la cravatta era allentata, la camicia mezza fuori e mezza dentro e il cappello che aveva insistito per indossare, una fedele copia del suo cappello arancione ma in versione nera, era mezzo storto sulla testa; anche lui dava il braccio ad Alice che indossava un abito azzurro ghiaccio, della stessa tonalità della cravatta di Ace, anche questo era senza spalline ma la gonna arrivava appena sotto il ginocchio aprendosi in una corolla azzurra ricoperta da un velo sottilissimo e trasparente, al collo indossava un collare azzurro decorato con una piccola rosa, a forma di rosa erano anche gli orecchini ed un pettine inserito fra i capelli che Candy l'aveva costretta a raccogliere in uno chignon; indossava un paio di scarpette con tacco blu, e dei lunghi guanti di pizzo bianco.

Ace si tolse il cappello e si scompigliò ancor più i capelli

-Ufff... che palle!!- sbuffò

Alice lo fulminò con lo sguardo

-Piantala di lamentarti! E mettiti in ordine o la prossima volta te lo metti tu questo stramaledetto vestito!!- gli ringhiò poi stringendogli il braccio

Candy si voltò e li fissò con il sorriso minaccioso che sfoderava ogni volta che i due affrontavano l'argomento 'ballo'; sorriso che si accentuò non appena notò il disordine di Ace...

-Ace, mettiti a posto per l'amor di dio o quella ci ammazza!- sussurrò Alice strattonandolo

-Okay okay...-

Salirono sulla nave dove si sarebbe tenuto il ballo, la musica si avvertiva a chilometri di distanza e attorno alla nave si aggiravano numerose coppie tutte vestite con eleganza.

-Molto bene... - disse Candy prima di entrare nella sala da ballo, aggiustando leggermente la cravatta di Crocodile e scoccandogli un bacio sulle labbra -il primo che prova a farmi fare una figuraccia lo scanno...- scoccando un'occhiataccia ad Alice ed Ace

-Vediamo di divertirci e di scoprire più informazioni possibili...- disse prima di entrare...

-Come se fosse facile- borbotto Alice seguendola


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Capitolo 24
*** pirati... ***


ed eccomi anche oggi con un nunovo capitolo... non dice granchè sul resto della trama ma, a mio giudizio, è un allegro intermezzo; spero che vi piaccia e che vi diverta.
saluti Angiebear_chan


-Wow...- esclamò meravigliata Candy entrando nella sala; era immensa: sui lati erano stati sistemati decine e decine di tavoli tutti rigorosamente con la tovaglia bianca; sulla parete infondo, proprio dalla parte opposta rispetto all'entrata c'era un lungo tavolo dedicato al buffet carico di ogni pietanza possibile ed immaginabile.

Un enorme lampadario fissato al soffitto illuminava la stanza e le coppie che ballavano in un turbinio di colori al centro della sala, in un angolo un gruppetto di archi, accompagnato da un pianoforte si occupava della musica.

Sulla destra una porta conduceva alle sale private riservate agli ospiti nel caso in cui sentissero il bisogno di isolarsi o rinfrescarsi; sulla sinistra invece un'altra porta conduceva ad una stanza semi illuminata e pervasa dal fumo dove gli uomini giocavano a poker o a biliardo discutendo fra loro...

-Poker!- esclamò Alice illuminandosi

-Buffet!- esclamò Ace nello stesso momento

-Non se ne parla- si intromise Candy -prima dobbiamo prendere un tavolo e fare almeno un giro di danza... gli uomini si ritirano per il poker solo a fine serata... quelli che sono lì evidentemente o non sono venuti accompagnati o sono dei maleducati cui non importa nulla della loro dama... -

-E il buffet?- chiese Ace con uno sguardo famelico

-Non ci sono problemi... ma prima devi fare almeno un giro di danza...-

-Yeah! Vieni Alice, prima cominciamo prima finiamo!!-

-Razza di ingordo! Vuoi dire che balli con me solo per poter mangiare?!?-

-Beh... sì...-

Alice gli affibbiò una gomitata nelle costole facendolo gemere di dolore

-Così impari...-

-Credevi davvero che si sarebbero comportati con grazia?- chiese Crocodile a Candy vedendola scuotere la testa con aria afflitta

-Avrei dovuto immaginarlo...- mormorò ridacchiando

-Fingiamo di non conoscerli?- le chiese sottovoce Crocodile sfoderando un affascinantissimo sorriso cospiratorio e guidandola verso il centro della sala.

Lei ricambiò il sorriso...

-Ai suoi ordini comandante!-

Iniziarono a ballare, la musica era splendida, eseguita magnificamente; le note li circondarono finché, stretti l'uno all'altra, si astrassero completamente dalla realtà smettendo di curarsi delle coppie che li circondavano... la magia della musica e delle luci soffuse li avvolse inebriandoli.

La mano di Crocodile trasportava Candy guidandola nei morbidi cerchi della danza, lei si abbandonò completamente alla sua guida lasciandosi condurre e abbandonando la testa sul suo petto... le piaceva stargli così vicina, così stretta fra le sue braccia... era una sensazione magnifica.

Alla fine però anche la musica si interruppe e la magia finì, al loro fianco anche Ace ed Alice smisero di ballare...

-Bene! Andiamo al tavolo del buffet!!- disse Ace partendo a passo di marcia e trascinandosi dietro Alice che, con sguardo sognante, guardava la sala da poker...

Candy si strinse nelle spalle e li seguì; quando giunsero al tavolo però notarono una certa confusione: un cameriere disperato cercava di trattenere un ragazzo che si stava divorando praticamente tutte le pietanze a disposizione... il ragazzo indossava uno smoking classico come tutti gli uomini che lo circondavano, sotto l'occhio sinistro aveva una piccola cicatrice e il cappello di paglia gli copriva i disordinatissimi capelli neri...

-Rufy vedi di smetterla di ingozzarti così! Ci stai facendo fare una figuraccia!!- esclamò una ragazza con i capelli a caschetto arancioni che indossava un abito di seta rosa tirandogli un ceffone sulla nuca

-Oh Nami tesoro mio! Vero che tu non mangeresti mai qualcosa che non è stato cucinato dal tuo Sanji?- esclamò un uomo biondo mettendosi a volteggiare al suo fianco...

La ragazza lo ignorò proseguendo con la sua tirata

-Anche Chopper ed Usop si sono dati una calmata... smettila!-

-Ma... chomp... come... gnam... fome faffo a fon manfare fueste fose?!? fofo sfuifife! *(come faccio a non mangiare queste cose?!? sono squisite!)*- disse Rufy con la bocca piena battendosi un pugno sul petto per aiutarsi ad inghiottire

-E non parlare con la bocca piena!- strillò Nami tirandogli un altro ceffone sulla nuca

poco distante, allo stesso tavolo

-E smettila di ingozzarti così! Sembri un maiale!- ruggì Alice affibbiando un sonoro coppino ad Ace

-Fa è fuffo fofì fuofoooo!! *(ma è tutto così buonooo!!)*- rispose lui con la bocca piena

-E non parlare con la bocca piena idiota!- esclamò lei tirandogli l'ennesimo coppino

-Mmmh... noto una certa rassomiglianza...- mormorò Crocodile guardando le due scene con un sopracciglio leggermente sollevato

-RUFY ORA BASTA!-

-ACE ORA BASTA!- gridarono Nami ed Alice nello stesso momento, i due smisero finalmente di ingozzarsi e si fissarono...

-FUFY! *(Rufy!)*- gridò Ace con la bocca piena indicando Rufy

-FAFE! *(Ace!)*- gridò Rufy con la bocca piena indicando Ace

Poi si corsero incontro e si abbracciarono tirandosi sonore pacche sulle spalle continuando però ad ingozzarsi...

-Fafe! Fofe ftai fafello fio!? *(Ace! Come stai fratello mio!?)*-

-Fufy fe fiafere fefeffi! *(Rufy che piacere vederti!)*-

I due cominciarono a parlare fittamente entrambi con la bocca piena, entrambi continuando ad infilarsi in bocca quantità industriali di cibo mentre camerieri disperati tentavano di riempire in tempo i piatti svuotati da loro con nuove pietanze... Candy non osava immaginare la disperazione dei cuochi...

Ad un tratto Alice trattenne bruscamente il respiro e divenne tutta rossa premendosi una mano sulla bocca come per impedirsi di gridare... Candy la fissò preoccupata

-Ro... Roronoa Zoro!!!!- strillò poi Alice con gli occhi che brillavano

Candy seguì il suo sguardo e notò che effettivamente il pirata era appoggiato contro il muro, le braccia incrociate dietro la schiena a fargli da cuscino mentre lui sonnecchiava... sentendo pronunciare il suo nome aprì un occhio e fissò la ragazza sorridendole prima di rimettersi a dormire

-Mi ha sorriso!!- esclamò Alice con una vocetta strozzata che Candy non le aveva mai sentito... -Mi ha sorriso!-

Ad un certo punto dall'altra parte del tavolo si sentì provenire una risata potente; Crocodile, Candy ed Alice si voltarono notando un uomo con folti capelli rossi e tre cicatrici sull'occhio sinistro... l'uomo era circondato da bottiglie di sake vuote e lui stava svuotando l'ennesima...

-Shanks il rosso!!!!!- esclamarono in coro Candy ed Alice guardandolo con occhi sognanti

-Non sapevo che Shanks il rosso avrebbe partecipato a questo ballo! Se l'avessi saputo mi sarei sistemata meglio!- esclamò Candy aggiustandosi lo chignon e lisciandosi il vestito

-Oooh! Ma quant'è bello!!- esclamò ancora fissandolo

-Oh grazie grazie mia cara...- equivocò un ometto basso basso con i capelli neri ed un lungo naso rossastro, era accompagnato da una ragazza che indossava un abito color verde acqua che avrebbe avuto un volto carino se non fosse stato per il naso eccessivamente a punta e l'espressione ridicolmente superba...

-Non parlavo di te Foxy...- disse Candy incenerendolo con lo sguardo

Foxy si piegò in due andando a finire lungo disteso sul pavimento mugugnando e piagnucolando

-Polluce Polluce, hai sentito che ha detto?-

-Oh no! No Foxy, tu sei unico, sei bellissimo, sei fortissimo!- disse lei

Candy fissò la coppia con sguardo stranito... ce n'era proprio di gente strana eh?

 


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Capitolo 25
*** una vecchia amica ***


ed ecco l'ennesimo nuovo capitolo... spero vi piaccia, se doveste notare qualche 'mutamento' nel comportamento dei personaggi rispetto alla storia originale vichiedo di chiudere un occhio, era necessario per poter proseguire la storia, spero come sempre che questo capitolo vi piaccia e vi invito a recensire numerosi ^^
saluti
Angiebear_chan


Ad un certo punto Crocodile trattene il respiro meravigliato, lo sguardo puntato verso l'altro lato della sala... Candy incuriosita guardò nella stessa direzione e vide una donna appoggiata contro il muro che fissava Crocodile con gli occhi spalancati ed un'espressione altrettanto rapita; la donna indossava un lungo abito viola scuro e i lunghi capelli neri erano sciolti ricadendole sulle spalle in una liscissima cascata... Candy la riconobbe subito: era Nico Robin che aveva il potere del frutto fior fior, ora membro della ciurma di cappello di paglia...

-Robin!- esclamò l'uomo in un sussurro guardandola

-Crocodile!- disse lei togliendosi dal muro e muovendo qualche passo nella sua direzione

-Robin!- disse lui più forte sorridendole con gioia -che piacere vederti mia cara!- i due si strinsero in un caloroso abbraccio e Crocodile le diede un bacio sulla guancia, gli occhi di Candy sii strinsero con ira...

-Oh Crocodile! Scherzi!? Sono io che sono felicissima di rivederti!-

-Mio Dio cara ma quanto tempo è passato? Sembrano secoli non sembra anche a te?-

-Già... il tempo a volte passa così in fretta...- disse lei ridendo gioiosamente, poi posò i suoi occhi neri su Candy e le sorrise... -Crocodile non mi hai presentato la fanciulla che ti accompagna...-

Crocodile guardò Candy con con la coda dell'occhio come se non si ricordasse nemmeno della sua presenza lì...

-Ah... sì beh... lei è Candy...- disse con noncuranza e voce quasi annoiata

Candy lo fissò con occhi spalancati: ma che diavolo stava succedendo?? Cosa diavolo era quel tono?!?

-Molto piacere di conoscerti Candy...- stava dicendo Robin tendendole la mano, Candy rispose alla stretta con le orecchie che le fischiavano dall'ira che le stava montando dentro... quel dannato, maledetto pallone gonfiato... ma gliela avrebbe fatta pagare... oh! Altroché se lo avrebbe fatto pentire di aver usato quel tono... Ahah! Gli avrebbe dato una lezione che non si sarebbe scordato per lungo lungo tempo...

-Molto piacere Robin... - ringhiò sforzandosi di sorridere e di non stritolarle la mano

-Ma Robin... dimmi, come te la passi?- la interruppe Crocodile reclamando nuovamente l'attenzione della giovane

-Oh bene bene grazie...- Candy smise di ascoltare, sorrise 'gentilmente' alla ragazza e si allontanò lasciandoli indietro...

-Che vada al diavolo lui e la sua ragazza... maledetto... lei è Candy- lo imitò con una smorfia -Ma vai al diavolo idiota...- era accecata dall'ira, travolta dalla gelosia... continuò a camminare per la sala borbottando immersa nel suo umore nero quando, improvvisamente, urtò contro qualcuno... sollevando gli occhi vide che si trattava di un uomo abbastanza alto e muscoloso dai capelli castani, quasi rossicci; l'uomo indossava dei pantaloni eleganti, camicia bianca ma, al posto della tradizionale giacca ne aveva indossata una di pelle... si trattava del pirata Kidd...

-Oh! Mi scusi!- esclamò lei arretrando e asciugandosi le lacrime che avevano cominciato a scorrerle sul viso, lacrime di rabbia mischiate a lacrime di dispiacere...

-Signorina non si preoccupi... ma perché sta piangendo? Questa notte non è stata fatta per piangere ma per ridere e festeggiare...- disse lui chinandosi su di lei e sorridendole; lei tirò su col naso in un leggero singhiozzo e ricambiò il sorriso...

-Ha ragione... ha proprio ragione ma vede, certe volte le lacrime vengono giù e non si riescono a fermare... -

-No, c'è sempre un modo...- disse lui afferrando un fazzoletto e asciugandole i lacrimoni con gentilezza

-E quale?- chiese lei fra un singhiozzo e l'altro

-Le va di ballare? Di sicuro aiuterebbe non crede?- disse lui con un sorrisino sardonico

Lei ridacchiò e accettò la mano che lui le aveva teso, lui la condusse al centro della sala guidandola in ampi giri di danza sorridendole allegramente; lei smise finalmente di piangere e gli sorrise a sua volta...

-Vuole dirmi perché stava piangendo cara? Se posso vorrei darle una mano...-

Lei scosse la testa rifiutandosi di rispondere...

-Non ne voglio parlare...- mormorò

-Come vuole signorina... come vuole...-

Alice nel frattempo stava ancora osservando Ace che si ingozzava senza tregua; sospirò distogliendo un attimo gli occhi dal pirata e osservando la sala... Crocodile stava parlando con Robin, Candy stava ballando con Kidd... era strano che la coppietta si fosse separata: avrebbe messo la mano sul fuoco giurando che sarebbero rimasti appiccicati tutta la sera ma evidentemente si sbagliava; comunque non erano fatti suoi. Poi notò un uomo che la fissava... o almeno così credette di capire: l'uomo indossava il classico smoking con una cravatta a pois bianchi su sfondo nero, aveva lunghi capelli biondi ma il viso era coperto da una maschera bianca e azzurra... si trattava di Killer, sottoposto di Kidd.

L'uomo le si avvicinò...

-Buonasera signorina...-

-Buonasera...- disse lei con un sospiro guardandolo sognante; aveva sempre avuto un debole per i pirati pericolosi con lunghi capelli biondi

-Non mi sembra che si stia divertendo...- disse lui galante

-Beh... i balli non sono il mio forte... e nemmeno il mio ideale come idea di svago...- mormorò lei stringendosi nelle spalle

-Ma ci sono anche un sacco di cose divertenti... ha già ballato?- le chiese lui indicando la pista con un cenno della mano

-Sì beh... piuttosto di fretta...- disse lanciando un'occhiataccia ad Ace che continuava a mangiare come un porcellino in compagnia del fratello

-Questo è davvero un bel peccato... i balli bisogna goderseli, assaporarli... le va di ballare?- le disse lui a bassa voce porgendole il braccio con eleganza

Lei gli sorrise estasiata

-Con grande piacere...-



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Capitolo 26
*** gelosia e litigio ***


Crocodile stava ancora parlando con Robin... averla incontrata dopo così tanto tempo lo aveva reso davvero felice; improvvisamente si accorse di un doloroso senso di vuoto al suo fianco, si voltò: Candy era scomparsa...

-Ma... dov'è Candy?- chiese guardandosi intorno senza vederla... dove diavolo era andata a finire?

-Beh... si è allontanata un bel po' di tempo fa... subito dopo le presentazioni in effetti...- disse Robin stringendosi nelle spalle

-Ma perché?- mormorò lui confuso

-Beh... non l'hai trattata proprio gentilmente sai? Non te ne sei accorto? A noi ragazze non piace che il nostro accompagnatore ci tratti con trascuratezza e che ci abbandoni per parlare con un'altra...-

Crocodile la guardò e ripercorse con la mente le ultime cose che aveva detto a Candy, le ultime cose che erano successe prima che lei scomparisse... Robin aveva ragione, si era comportato da perfetto idiota... Candy doveva essere furiosa... ma dove si era cacciata?

 

Ace ingoiò l'ennesimo morso di carne e tentò di ingoiare: niente da fare... non riusciva a mandar giù...

-Alice... Alice mi passeresti un bicchiere d'acqua?- chiese allungando una mano, Alice non rispose... lui alzò lo sguardo

-Alice ma...- era scomparsa... -Ma dove diavolo si è andata a cacciare quella benedetta ragazza?- Probabilmente era andata a giocare a poker... gettò uno sguardo nella sala... niente, c'erano solo uomini; guardò Zoro... era solo ancora appoggiato al muro a sonnecchiare, Shanks stava ancora bevendo sake ridendo allegramente. Sospirò grattandosi la nuca... con lo sguardo passò sulle coppie intente a ballare e il groppo di cibo in gola sembrò diventare di cemento; lo stomaco gli si contrasse dolorosamente: Alice era al centro della pista e stava ballando con Killer... lo fissava, o meglio: fissava la maschera, con sguardo sognante ridendo ogni tanto a qualche battuta del suo cavaliere... no... quello doveva essere un universo parallelo... Alice, la sua Alice, che ballava? Che ballava con un altro? Socchiuse gli occhi e seguì la coppia con lo sguardo, la rabbia che gli montava dentro...

 

Candy stava ancora volteggiando stretta a Kidd, era davvero un ottimo ballerino ed era anche molto simpatico e galante, non se lo sarebbe mai aspettato...

-Sei davvero una ragazza simpatica Candy... non posso credere che qualcuno ti abbia piantata in asso preferendo stare in compagnia di un'altra ragazza...- mormorò lui all'improvviso

-E invece è proprio quello che è successo...- disse lei in un sospiro abbassando gli occhi

-Ehi ehi... quello che ti ha fatto questo è proprio un idiota lo sai vero?- disse lui mettendole una mano sotto il mento e costringendola a guardarlo; lei ridacchiò scuotendo la testa...

-Guarda che dico sul serio...-

Candy lo fissò e gli sorrise con calore

-Grazie-

-Figurati-

-Ehi ascolta, ti va di uscire? Qui fa davvero un po' troppo caldo... prendiamo un po' d'aria ti va?-

-Certo! Effettivamente anch'io mi sento un po' soffocare qui dentro... c'è davvero moltissima gente...-

Kidd le sorrise e le poggiò una mano sulla schiena guidandola fuori...

 

Crocodile imprecò guardandosi intorno per l'ennesima volta, possibile che se ne fosse andata? No... le notizie su Barbanera erano troppo importanti perché Candy vi rinunciasse in preda alla gelosia; ma allora dove...? si bloccò, lo sguardo fisso sull'uscita, i pugni gli si serrarono in una stretta spasmodica e digrignò i denti mentre un autentico ringhio usciva dalla sua gola: Kidd stava accompagnando la sua Candy fuori; aveva appoggiato la mano sulla schiena della sua Candy, stava sorridendo alla sua Candy, stava facendo il galante con la sua stramaledettissima donna!!!Si gettò verso l'uscita travolgendo tutti quelli che capitavano sul suo cammino... non vedeva più nulla, non capiva più nulla, vedeva solo quella mano poggiata su quella schiena, quel braccio che ora era salito a cingerle le spalle...

-Maledetto...- ringhiò con gli occhi che mandavano lampi

Avvicinandosi sentì Kidd che diceva:

-Qui però fa davvero un po' freschino... questa sera sembra non ci siano vie di mezzo... non ti andrebbe di salire nella mia stanza?-

-No... non le va di venire nella tua stanza!- abbaiò Crocodile afferrandogli il braccio

Candy si voltò verso di lui con gli occhi sgranati, Kidd lo fissò con un sopracciglio sollevato...

-Oh! Devo dedurre che tu sei quello che l'ha piantata in asso... che c'è... tu puoi farlo ma lei no?-

-Non ti conviene parlarmi così ragazzino...-

-Ah no? E perché mai?-

-Perché mi fai venire una voglia matta di spezzarti questo braccio-

Kidd socchiuse gli occhi con ira

-Ah! E pensi di esserne capace? Non ti starai montando un po' troppo la testa razza di pallone gonfiato?-

-Come mi hai chiamato?- sibilò Crocodile con gli occhi ridotti a due fessure

-Pallone gonfiato, ecco come ti ho chiamato... e credimi, questa signorina si sarebbe divertita venendo in camera con me... avevo già in mente un paio di cosette da farle...- mormorò posando uno sguardo voglioso su Candy

Crocodile gli lasciò il braccio, si erse in tutta la sua statura e si accese un sigaro... poi scoppiò a ridere chiudendo gli occhi e gettando indietro la testa

-Ahahahah... tu sei morto...- disse tornando improvvisamente serio gettandosi su di lui

-Fermi!!- sbottò Candy mettendosi in mezzo ed incenerendo entrambi con lo sguardo

Crocodile la fissò incredulo, Kidd sbuffò sistemandosi il bavero della giacca

-Candy ma che diavolo...- iniziò Crocodile

-Stai zitto tu...!- abbaiò Candy fulminandolo, Crocodile ammutolì... era davvero così arrabbiata?

-Kidd... - cominciò Candy rivolgendosi al giovane -sono stata davvero benissimo con te questa sera, mi sono divertita molto e tu sei davvero uno splendido ballerino ed un magnifico cavaliere...- disse gettando un'occhiataccia a Crocodile come dire lui è un magnifico cavaliere, lui capito? -... ma non sono interessata ad approfondire la nostra conoscenza in quel senso, mi dispiace...- disse guardandolo

Lui sorrise mesto...

-Beh... è un peccato, mi sarebbe davvero piaciuto... mi dai almeno un bacio d'addio? Penso che non rimarrò oltre a questo ballo...-

Lei ricambiò il sorriso e si sporse verso di lui; all'ultimo lui la cinse per la vita e le scoccò un bacio sulla bocca, poi si staccò e scoppiò a ridere...

-Bene, e ora credo che andrò a recuperare il resto della mia ciurma e me ne andrò... mi sembra di aver visto Killer sulla pista da ballo...- e scomparve all'interno della sala, inghiottito dalla musica e dalle luci.

Candy e Crocodile rimasero fuori, lei gli voltò le spalle e si strinse le braccia intorno al corpo, faceva davvero freschino... camminò sul ponte deserto e si appoggiò al parapetto fissando la massa scura del mare...

-Candy...- cominciò Crocodile esitante posandole una mano sulla spalla, lei si allontanò

-Non mi toccare...-

-Candy... per favore!-

-Vai al diavolo! Vai al diavolo tu e tutti quanti!-

-Ma... andiamo... non essere gelosa io... lei è solo un'amica!-

-Razza di idiota non è per lei!!- urlò lei esasperata voltandosi verso di lui e allargando le braccia, le lacrime che spuntavano agli angoli degli occhi offuscandole la vista

-Ma allora per che cos'è? Perché diavolo ti comporti così si può sapere?-

-Prova a pensarci, forse ci arrivi!! Ah ma non credo sai? Dopotutto riguarda me e io sono solo Candy!! Razza di stronzo!-

-Candy perdonami io... okay lo ammetto mi sono comportato da stronzo ma... ma questo non ti autorizzava certo a gettarti fra le braccia del primo venuto!- esclamò lui in preda all'ira

-Fra le braccia del primo venuto? È questo che credi?? Semplicemente io mi sono lasciata consolare da un ragazzo che fin'ora avevo conosciuto solo tramite a dei registri, un ragazzo che non mi conosceva e non aveva il minimo motivo per trattarmi con gentilezza ma che invece lo ha fatto! Al contrario di quello che hai fatto tu! Tu! Che fino a prova contraria sei il mio uomo e dovresti trattarmi con gentilezza, soprattutto in una occasione pubblica come questa invece di mollarmi per parlare con un'altra! Anche se l'altra è una vecchia amica!-

-Ah! Quindi tu neghi che lui ci stesse provando con te!-

-Non è questo quello che sto dicendo...-

-Lui ci stava provando e tu lo sapevi benissimo, non sei una ragazzina alle prime armi... ma nonostante questo hai lasciato che lo facesse... al punto che lui ha creduto che... che... ti saresti spinta oltre senza problemi!-

-Ma la vuoi smettere? Sai benissimo che non sarei mai potuta andare a letto con lui...-

-Ah... non ne sarei così sicuro...- rendendosi conto di quello che aveva appena detto Crocodile spalancò gli occhi e fissò Candy, lei era rimasta a bocca aperta, sconvolta... poi la richiuse, le labbra ridotte ad una linea sottile e gli tirò un cazzotto in pieno viso... Crocodile si massaggiò la mandibola dolorante

-Perdonami Candy... non so cosa mi sia preso... è solo che... vederti che lo baciavi mi... mi ha fatto impazzire...- mormorò lui fissandola

-Non sono stata io a baciarlo, lui ha baciato me...- mormorò anche lei distrutta, la voce roca a causa delle urla precedenti

-Sono un idiota... non succederà più... io... io... Dio, mi sono così spaventato quando non ti ho più vista al mio fianco...-

-Ci hai messo un bel po' di tempo per accorgerti che me ne ero andata...-

-Che ci posso fare... sono un'idiota...-

-No... non sei un idiota... sei uno stronzo...- disse lei tirandogli un calcetto sullo stinco

-Scusami...-

-E smettila di scusarti...-

-Candy...-

-Che c'è...?-

-Kidd ti ha baciata...-

-Lo so...-

-Bisogna cancellare ogni sua traccia dal tuo corpo...- e lo sguardo che le rivolse era più che eloquente...

-E che aspetti?- sussurrò lei dirigendosi verso la porta che conduceva alle camere per gli ospiti

-Candy...-

-Mmmmh?...-

-Non allontanarti più dal mio fianco...-

-Non lo farò-


in questi capitoli però Crocodile fa proprio la figura del tonto però... ma vabbè vabbè XD lo adoriamo lo stesso no? XD

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Capitolo 27
*** tango ***


Alice stava ballando con lo sguardo fisso sulla maschera del suo cavaliere quando una mano sulla spalla la fece fermare... si voltò tornando improvvisamente alla realtà; davanti a lei c'era Kidd che guardava Killer con un mezzo sorriso...

-Ehi Killer... avanti, dobbiamo andare...-

-Ma Kidd... io stavo ballando con la signorina!-

-L'ho notato ma non possiamo rimanere oltre o rischio di far scoppiare una rissa e lo sai che in occasione di questo ballo è obbligatoria la cessazione di ogni genere di ostilità, verrei punito severamente-

-E con chi faresti scoppiare la rissa?- chiese Killer stringendo nuovamente a sé Alice che trattenne il fiato arrossendo stretta nel suo abbraccio

-Crocodile..- sputò Kidd fra i denti... -mi ha fregato la possibilità di passare una splendida nottata...-

-Mmmmh mi spiace per te Kidd...-

-Dai Killer, scollati e andiamo-

-Sissignore...- disse Killer in un sospiro stringendo Alice in un ultimo abbraccio per poi lasciarla andare -Arrivederci signorina, è stato davvero uno splendido ballo-

Le afferrò la mano stringendola in una calorosa stretta, poi la lasciò andare, Alice sospirò...

-Arrivederci Killer...- mormorò osservando la schiena dell'uomo che se ne andava assieme al suo capitano

 

Ace grugnì soddisfatto... meno male che quel cascamorto di Killer aveva tolto le sue zampacce di dosso ad Alice, era talmente furioso che stava già pensando a come dargli fuoco senza danneggiare l'abito della ragazza... vedendo Alice che si dirigeva verso di lui con un'espressione mogia mogia fece finta di nulla e continuò a mangiare...

-Ace, non sei ancora pieno?- chiese lei con un sospiro

Ace non rispose

-Ace? Che ti prende? Perché non mi rispondi?-

-Ehi! Hai finalmente capito che non si parla con la bocca piena?-

Ace la fulminò con lo sguardo

-Ma allora che ti prende si può sapere?-

-Che stavi facendo fino a poco fa?- le chiese finalmente lui fissandola

-Ehm... io... io ballavo...- balbettò lei

-Già...-

-Beh? E allora? Non posso ballare??-

-Non ho detto questo...-

-Tu te ne stai qui a mangiare come un morto di fame e io? Devo stare qui anch'io a guardarti? Eh no... non ci sto! Mi hanno costretto a venire a questo ballo e io ora mi diverto!-

-Signorina...- la interruppe un uomo dai corti capelli neri, il pizzetto e gli occhi grigi che indossava un cappello bianco maculato... -mi farebbe l'onore di concedermi questo ballo?-

-Trafalgar Law!!!- Esclamò lei sgranando gli occhi -Ma certo! Ovvio!- disse poi saltandogli praticamente addosso e facendosi condurre in mezzo alla pista facendo, nel frattempo, la linguaccia ad Ace che la guardava quasi sotto shock... proprio in quel momento ricomparvero Crocodile e Candy, lui si avvicinò alla banda e sussurrò qualcosa all'orecchio di uno dei musicisti che annuì con un sorrisino e cominciò a suonare un tango...

-Mmmmh... un tango! Adoro questo ballo! Crocodile ci ha proprio preso questa volta!- esclamò Alice stringendosi al suo cavaliere che le sorrise cominciando a ballare... al loro fianco anche Crocodile e Candy si gettarono nella danza, Alice li osservò con la coda dell'occhio... erano davvero ottimi ballerini... ma nessuno la batteva nel tango! Con un sorriso di sfida continuò a ballare sempre meglio con Trafalgar che la conduceva sorridendole allegro...

-Ehi... guarda Alice come ci da dentro...- mormorò Crocodile a Candy indicando la coppia con un cenno del mento; Candy li fissò...

-Beh... in fondo è una donna... è normale che le piaccia essere stretta fra le braccia di un cavaliere come Trafalgar... e poi il tango è un ballo talmente passionale...- disse con un tono di voce molto basso e sensuale fissandolo da sotto in su con un'espressione languida... Crocodile deglutì

-Tu vuoi davvero che io ti salti addosso qui davanti a tutti?-

Candy ridacchiò... -Considerala una punizione-

-Sei davvero maligna...- grugnì lui stingendola di più a sé

-Lo so-

Dopo un po' però anche il tango finì e Trafalgar si dileguò dopo aver fatto un elegantissimo baciamano alla sua dama

-E adesso che si fa?- chiese Alice galleggiando quasi ad un metro da terra...

-Adesso possiamo andare a giocare a poker e a biliardo... - disse Candy con un sorriso

-Non c'è luogo migliore dove poter trovare le informazioni che ci servono...-

-Yeah!!- esultò Alice battendo le mani -Andiamo a giocare a poker!!!-

-Almeno la smetterai si gettarti fra le braccia di tutti i pirati che ti invitano a ballare...- borbottò Ace comparendo al suo fianco

-Ma vai al diavolo va...-

-Tze...-

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Capitolo 28
*** poker face ***


E rieccomi anche oggi con un nuovo capitolo... la parentesi del ballo, come avevo promesso, è quasi finita... spero che questo capitolo vi piaccia... quindi che dire... leggete, divertitevi e commentate ^^
saluti
Angiebear_chan



-AAAAH! Che meraviglia!!!!- esclamò Alice entrando nella sala destinata ai giochi... l'ambiente era arredato con un gusto chiaramente maschile; le pareti erano verde scuro e la luce era soffusa offuscata ancor di più da uno spesso strato di fumo di sigaro che impregnava l'aria.

C'erano tre grossi tavoli dove svariati pirati giocavano a poker e, al centro, un tavolo da biliardo...

-Mmmmmh ma sei sicura che qui ci sarà modo di scoprire qualcosa?- chiese Ace guardandosi intorno...

-Ne sono più che sicura... basta affrontare la situazione con il dovuto tatto...- esclamò Candy con un sorriso soddisfatto... -e ora, diamo inizio ai giochi!-

Ognuno di loro si sistemò ad un diverso tavolo da poker tranne Alice e Candy che si sedettero allo stesso... Alice sorrise strafottente...

-Ti ho mai detto che sono imbattibile a questo gioco?-

-Beh... c'è sempre una prima volta nella vita...- disse Candy stringendosi nelle spalle

-Che vuoi dire?-

-Che questa sera perderai...- mormorò sfoderando un sorrisetto maligno

Alice ricambiò il sorriso...

-Non credo proprio cara...-

Al loro tavolo era seduto anche un uomo con lunghi capelli rossi ed il pizzetto che le fissò con un sopracciglio sollevato, c'era poi un uomo con capelli neri ed il pizzetto che indossava un grosso cappello con una piuma verde e un ragazzo con i capelli biondi ed una lunga cicatrice sopra l'occhio destro...

-Ma guarda un po'... come mai ci sono delle donne qui?- esclamò il rosso

-Beh? Non possiamo starci?- esclamò Alice incrociando le braccia e fissandolo scocciata

-Nessuno ha detto questo- si intromise il moro

-Meglio così- disse Candy con un sorrisino minaccioso sedendosi... -Io direi di cominciare con le presentazioni... noi sappiamo chi siete voi chiaramente... ma voi non sapete chi siamo noi... -

-Voi sapete chi siamo?- esclamò il rosso sorpreso... -Ok, capisco che conosciate lui- indicando il moro... -chi è che non conosce Drakul Mihawk? Ma noi due... siamo meno conosciuti...-

-Iniziamo la serata con una scommessa?- esclamò il biondo ridacchiando... -scommetto che non sapete chi siamo noi due...-

Candy ridacchiò

-Tu sei il pirata Bellamy- indicando il biondo -e sei uno di quei pirati che credono nella cosiddetta 'nuova era'... hai mangiato il frutto del diavolo 'coil coil ' che ti permette di trasformare le tue gambe in molle... e tu... tu sei il gigante Bruce... - indicando il rosso -hai queste dimensioni solo perché hai ingerito il frutto 'mini mini' che ti permette di rimpicciolire il tuo corpo...-

Bellamy ammutolì sgranando gli occhi, Alice fissò Candy con gli occhi spalancati, Drakul ridacchiò e Bruce scoppiò a ridere meravigliato

-Incredibile! Incredibile!- disse battendo le mani -mi sembra chiaro che la scommessa l'abbiamo rovinosamente persa... comunque hai ragione... noi non conosciamo voi, presentatevi prego- disse con un sorriso galante

-Io sono Alice... secondo di Portuguese D. Ace-

-Io sono Candy Black...faccio parte della ciurma di Crocodile- disse lei tirando indietro il guanto a mostrare il tatuaggio sull'avambraccio

Bruce si abbandonò sulla sedia con un fischio mentre Drakul fissava Candy con gli occhi socchiusi...

-Abbiamo davanti due gran belle piratesse con dei comandanti davvero famosi eh?-

-Black? È questo il tuo cognome?- mormorò Drakul fissando Candy

-Sì... -

-Come i mercenari Black?-

-Esatto...-

-Capisco...- mormorò assumendo un'espressione pensierosa

Alice intanto si agitava sulla sedia...

-Allora! Giochiamo?!-

Bruce ridacchiò...

-Va bene signorina... diamo inizio al gioco!-

 

Qualche tempo dopo erano ancora totalmente immersi nella partita... Bellamy si era ritirato sbuffando ed imprecando ed era andato a giocare a biliardo... Bruce era in difficoltà ma se la cavava, il gioco era condotto da Candy, Alice e Drakul...

All'improvviso una voce alle loro spalle tuonò:

-Woooo! Ma che bell'ambientino! Peccato sia un po' troppo mascolino eh? Ci vorrebbe proprio il tocco di moi! Emporio Ivankov! Hahahahahah!-

Tutti si girarono meravigliati e si trovarono davanti all'individuo più bizzarro che si potesse immaginare: un uomo enorme con una massa riccioluta di capelli viola, gli occhi truccati pesantemente, il rossetto ed un tatuaggio a forma di teschio sul petto; indossava un assurdo costumino viola, guanti e stivali del medesimo colore e calze a rete...

-Oh – mio – dio- esclamò Alice fissandolo

-Avanti ragazzi! Non siete felici di vedermi? Emporio Ivankov è qui! Diamo inizio alla festa!!- esclamò questi ridendo

-Oooh! State giocando a poker? Non so perché ma mi viene in mente una canzone... po po po poker face po po poker face!! Can't read my. Can't read my. No he can't read my poker face...-

-Oh-mio-dio- esclamò nuovamente Alice fissandolo con gli occhi spalancati; notando la sua espressione Candy scoppiò a ridere battendo il pugno sul tavolo

-Alice Alice... ahahahahahahah... mi fai morire!! Dai... spicciati a riprenderti che voglio continuare a giocare! Non vedo l'ora di batterti!-

Sentendo queste parole Alice si riprese immediatamente e la fissò con un sorriso di sfida...

-Non mi batterai mai!-

Ripresero a giocare ignorando le continue invasioni di Ivankov finché Drakul mormorò

-Certo che a questo party sono venuti davvero un sacco di pirati eh?-

Candy lo fissò...

-Qualcuno manca però...-

-Per esempio Barbanera... giusto?- mormorò ancora occhi di falco fissandola da sopra le carte

-Per esempio lui... -

-Da parecchio tempo non si hanno sue notizie...- si intromise Bruce fregandosi una mano sul ventre e fissando le sue carte con aria pensosa...

-Non è vero... io so dov'è...- disse Drakul senza distogliere gli occhi da Candy

-E dove?- chiese lei

-Abbastanza lontano da qui... più o meno ad una settimana di distanza... l'ultima volta che l'ho visto era diretto a sud alla ricerca di qualcosa... o in fuga da qualcuno... -

-Questo può saperlo solo lui non credi?-

-Già... lui e la persona che lo insegue...-


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Capitolo 29
*** il dopofesta ***


-Maledizione... non riesco ancora a capire come diavolo abbia fatto...- grugnì Alice mentre, insieme ad Ace, Crocodile e Candy tornava alla nave... la festa era terminata e lei e Candy erano state impietosamente spennate da Drakul che aveva stravinto al poker...

-Avremmo dovuto immaginare di non avere speranze contro occhi di falco...- borbottò Candy con la faccia scura

-Sususu... non date così tanto peso ad uno stupido gioco!- disse Ace dando una pacca sulle spalle ad Alice che si voltò fulminandolo con lo sguardo

-Stupido gioco?... hai detto stupido gioco?-

-Ehm... no... non ho detto stupido... ho detto... umido...-

-... umido...-

-Sì, umido... eheheh... non... non oserei mai dire che il poker è un gioco stupido... eheheh-

-Ma vai va...-

-Sappi però...- mormorò Candy ridacchiando -che ti avrei battuta se Drakul non si fosse intromesso...-

-Già... ma si è intromesso e ti ha battuta- malignò Alice

-Noooooooooo!!- Candy si accasciò addosso a Crocodile piagnucolando

-Mi ricorda molto Foxy...- borbottò Alice affascinata

-Foxy... noooooooo! Non puoi paragonarmi a lui a quel nanetto ridicolo!!-

-Polluce! Polluce hai sentito che mi ha detto??- piagnucolò Foxy comparendo poco distante

-No! No Foxy, non fare così! Tu sei il migliore, il primo, il solo ed unico Foxy!-

-Oh, grazie Polluce, ma lo sapevo anche senza che me lo dicessi... ohohoh...-

-Ma quanta gente idiota...-

-Polluceeeeeeeeeeeeeeeeeeee!- i piagnucolii di Foxy si spensero mano a mano che il gruppo si allontanava...

-Esattamente... quanto avete perso poker?- chiese Crocodile all'improvviso

-Ehm... eheheh.... beh... un... un po'...- balbettò Candy grattandosi la nuca

-Un po' quanto?-

-Un po'... non... non tanto...-

-Devo andarlo a chiedere a Drakul?-

-NO! Ehm... ecco... te... te lo dico più tardi...-

-E tu Alice? Quanto hai perso?- si insospettì Ace

-Uuuuuuuuuh... beh... -

-Non mi piace questa reazione...-

-Ma no... non pensare male caro mio...-

-Devo davvero fidarmi?-

-Ma certo... non ho perso molto... eheheh-

-Oh... bene...-

-Illuso...- sussurrò Candy all'orecchio di Crocodile

-Perché?- chiese lui

-Alice ha perso quattro volte più di me... quella ragazza non riesce a capire quando arrendersi...-

-Non è che non capisco quando arrendermi- si intromise Alice -sei solo tu che sei tirchia e non vuoi spendere troppo...-

-Beh... che vuoi? Mi hanno educata ad evitare gli sprechi, e poi so riconoscere le cause perse...-

-Sesese braccino corto-

-Ace! Fratello mio!- urlò Rufy raggiungendoli di corsa, dietro di lui c'erano Nami, Zoro, Sanji e Nico Robin... Usop si era preso una sbornia colossale e Chopper era occupato a curarlo...

-Rufy! Come stai!!?- gli urlò di rimando Ace abbracciandolo calorosamente

-Bene bene grazie! Sono stato davvero felice di averti visto in occasione di questa festa! Non credevo che saresti mai venuto...-

-Lo stesso lo credevo io di te fratellino, non pensavo che ti piacessero questo genere di cose...-

-Beh... mi hanno costretto...- mormorò il povero Monkey grattandosi la nuca con imbarazzo ed indicando Nami con la coda dell'occhio... la ragazza lo guardò male, incrociò le braccia e disse:

-E certo che ti ho costretto! Sai quante informazioni preziose si possono raccogliere sulla posizione di eventuali tesori??- chiese mentre i suoi occhi brillavano pericolosamente

-Brava! Così si fa!- esclamò Candy guardandola ammirata e stringendole la mano

Nami le sorrise calorosa e le due si misero a discutere di tesori, ricchezze e simili con sguardi assatanati...

Rufy, dopo averle guardate con espressione meravigliata per un po', si volse di nuovo verso Ace e disse:

-E tu? Perché sei venuto?-

-Beh... io, noi...- disse indicando Alice -siamo venuti qui assieme a Crocodile e Candy... abbiamo raccolto alcune informazioni su Barbanera...-

Rufy li fissò un attimo pensieroso...

-E perché avete raccolto quelle informazioni? Avete intenzione di battervi contro di lui?-

-Sì... il nostro scopo è quello, è da un po' che lo stiamo inseguendo e ci avevano detto che qui avremmo potuto raccogliere delle informazioni importanti...-

-E avete saputo qualcosa?-

-Beh... un po'... sappiamo che è in viaggio verso sud, ad una settimana di distanza da qui... e che non sa che lo stiamo inseguendo... sa che qualcuno lo sta facendo ma non sa né chi sia né perché lo faccia quindi direi che siamo in vantaggio...-

-Su questo non c'è dubbio... Beh... io verrei con voi... ma devo intraprendere un viaggio verso nord, mi hanno detto che ci sono nemici da sconfiggere, tesori da raccogliere e Nami non vuole farsi sfuggire questa possibilità... -

-Capisco fratellino... in bocca al lupo per i tuoi tesori e i combattimenti che ti aspetteranno, so che ne sarai all'altezza...- disse Ace sorridendo al fratello che lo guardò raggiante

-Grazie e buona fortuna anche a voi per il vostro scontro con Barbanera non vedo l'ora di vedervi tornare con la sua crostata!-

Dopo un abbraccio i due fratelli si separarono dirigendosi ognuno verso la propria nave, la propria ciurma e le proprie avventure...

-Bene ragazzi...- disse Crocodile una volta giunti sul ponte della nave -e così andiamo a sud... questa volta non voglio farmi sfuggire quel maledetto, la faremo finita una volta per tutte!-

Candy gli sorrise e gli diede un bacio sulla guancia stringendosi al suo fianco, c'erano solo pochi giorni di distanza fra loro ed il nemico, quella volta lo avrebbero sconfitto una volta per tutte... non avrebbero avuto pietà né ripensamenti né si sarebbero fatti fregare un'altra volta... Barbanera sarebbe scomparso dalla faccia della terra.

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Capitolo 30
*** attesa attesa attesa ***


L'uomo osservò i due mercenari che lo fissavano stando in piedi davanti a lui in attesa di ordini;

-La ragazza è stata avvistata al ballo che si è tenuto cinque giorni fa. Molto probabilmente ha saputo qualcosa sulla nostra rotta dal momento che da allora la nave di Crocodile e quella di Ace ci stanno inseguendo come se avessero il diavolo alle calcagna- si sedette su una poltrona allungando le gambe sul tavolo davanti a lui -ma non è questo che mi preoccupa di più. Mi stanno dietro già da parecchio e pur trovandoli alquanto seccanti non ho paura di loro. Quello che voglio sapere è come mai la ragazza non è morta. Sbaglio o vi avevo assunti proprio per questo motivo??- concluse sferrando un calcio al tavolo in uno scatto d'ira.

Il giovane ragazzo moro armato di due asce nere rivolse un'occhiata al suo amico, un biondino armato di una katana, per poi tornare a posare gli occhi su Barbanera.

-Noi abbiamo combattuto contro la ragazza. L'abbiamo anche gravemente ferita e, come sa, siamo stati catturati dai suoi alleati. Probabilmente a quest'ora saremmo a marcire sul fondo del mare se non fosse stato per il suo aiuto ma, evidentemente, la ragazza si è salvata. È molto potente. Questo glielo posso assicurare dal momento che mi sono scontrato con lei; ucciderla non le sarà tanto facile- concluse lasciandosi sfuggire, involontariamente, un sorrisino affettuoso e oroglioso al tempo stesso.

Barbanera lo fissò con attenzione.

-Che strano- disse -sembra quasi che tu voglia bene a quella donna- mormorò con fare sospettoso.

Accortosi del suo errore Sosuke ammutolì. Il suo compagno intervenne con voce ed espressione di ghiaccio:

-Ha frainteso. La reazione del mio compagno era dovuta a del puro e semplice rispetto. Anche fra nemici giurati può nascere un sentimento simile portato proprio dal riconoscimento del reciproco valore. Combattendo contro quella donna ci siamo solamente resi conto di quanto fosse forte e valorosa. Una valida combattente e abbiamo tacitamente riconosciuto le sue capacità concedendole il rispetto che merita e, suppongo, quella ragazza avrà fatto lo stesso con noi-

-State dicendo che io non sono degno di rispetto?- chiese Barbanera minacciosamente

I due si guardarono brevemente. La situazione si era fatta pericolosa. Molto pericolosa.

-Nessuno ha detto questo signore. Inoltre noi siamo pagati per ubbidire ai suoi ordini e non per esprimere giudizi morali su coloro che incontriamo- disse Sosuke chinando lievemente la testa

-Bene. Sarà meglio che ve lo ricordiate. Dovrete pensare a quella donna solo quando preparerete il vostro piano per eliminarla. E badate: non accetterò un nuovo fallimento sono stato chiaro?-

-Chiarissimo signore- replicarono i due all'unisono per poi allontanarsi dopo aver atteso il cenno di Barbanera.

Non appena uscirono sul ponte Sosuke sospirò con aria stanca.

-Non ce la faccio più Ryo. Qui la situazione si sta facendo grave. Sento puzza di bruciato. Quel ciccione non ha la minima intenzione di lasciar perdere e purtroppo nemmeno Candy vuole farlo. L'unica speranza che abbiamo è che quel maledetto caprone finisca in coma diabetico...-

-Non fare l'idiota. Lo sai che qualche speranza c'è sempre. Candy non è una che si fa battere facilmente lo sai. Probabilmente in questo momento sarà con Crocodile, Ace e quella moretta svampita a preparare un piano per battere Barbanera. Possiamo fidarci di lei-

 

 

-Ti ho detto che non puoi battermi è inutile!- urlò Candy picchiando il bicchiere vuoto sul tavolo -nessuno regge l'alcol meglio della sottoscritta!!-

-Illusa! Ho passato anni al seguito di un pirata delle regioni del nord. Fa un freddo cane lassù e l'unico modo per scaldarsi è bere, bere, bere! Per me un superalcolico è alla stregua di una tazza di latte!- biascicò Alice picchiando anche lei il bicchiere vuoto sul tavolo dove fu subito riempito da uno dei marinai che circondavano le due.

-Che vuoi che me ne freghi del tuo pirata pinguino!! Io bevo fin da quando ero piccola per sopportare il dolore delle ferite quando sono medicate e per darmi energia durante i viaggi lunghi!-

-Ma sei scema?! Da quando in qua c'è da vantarsi di essere stata un'ubriacona-bambina? Cos'è i tuoi genitori ti davano la grappa al posto del latte nel biberon???-

-Ehi ehi ehi non osare parlar male dei miei genitori!! Loro non ne sapevano niente! Me lo ha insegnato un anziano mercenario amico di famiglia!-

-Bell'amico complimenti!!!-

-Grazie!!-

-Prego!!-

le due si fissarono minacciosamente per poi scoppiare a ridere. I marinai che le circondavano le fissarono allibiti. Improvvisamente fra la folla si fecero largo i due capitani che si misero ad osservare le due donne che nel frattempo avevano ripreso ad insultarsi tentando, inutilmente, di mettersi in piedi con l'unico risultato di rovesciare sia il tavolo sia le sedie e mandando in frantumi i bicchieri.

-Ecco hai visto che hai fatto idiota?? Sette anni di guai!!- urlò Alice indicando i bicchieri mentre Ace la prendeva in braccio caricandosela sulle spalle versione sacco di patate.

-Quello succede se si rompe uno specchio imbecille!- le rispose Candy facendole la linguaccia mentre anche Crocodile la sollevava tenendola fra le braccia.

-E comunque ho vinto io!- urlò Alice mentre Ace la conduceva sul ponte in preda al dubbio se buttarla in mare oppure no. Meglio di no. Era talmente piena di alcol che i pesci che l'avrebbero divorata si sarebbero ubriacati a loro volta.

-Ma dove?!? Ma quando?!? Ma se non riesci nemmeno a stare in piedi capra!!-

-Io starei zitta se fossi in te- mormorò Crocodile osservandola con aria ironica. Candy lo fissò per un lungo momento rimanendo in silenzio poi scoppiò in lacrime

-Ecco hai visto come mi tratta??- Urlò rivolta ad Alice che annuì con le lacrime agli occhi ed espressione solidale

-Lo so ho visto! Anche Ace fa così! Sono davvero due insensibili!! Mi posso fidare solo di te!- concluse allungando le braccia verso Candy che tirò su col naso sorridendo e allungando le braccia a sua volta

-Oh ti voglio bene!-

-Ti voglio bene anch'io!-

Ace e Crocodile si guardarono senza dire una parola. Il piano per combattere contro Barbanera era già stato preparato da giorni. Ora tutti apettavano solo di raggiungere la sua nave per dare inizio alle danze ma, purtroppo, era ancora troppo lontana e Alice e Candy ammazzavano il tempo sfidandosi in ogni cosa per poi concludere insultandosi a vicenda, piangendo e "facendo pace".

-Preferirei che occupasse il suo tempo facendo qualcos'altro- borbottò Crocodile osservando Candy che nel frattempo si era addormentata così come Alice

-Tipo?-

-Non posso dirtelo sei ancora troppo giovane e innocente- ridacchiò Crocodile aspirando una boccata di fumo dal suo sigaro.

-Uomo perverso- borbottò Ace

-Nah... cioè... nessuna si è mai lamentata. Anzi- Ace lo fissò con aria di rimproverò e Crocodile se ne andò ridendo

-Quando Candy si sveglierà le racconterò tutto!- gli urlò Ace

-Lei è la prima ad essere contenta di questo mio lato perverso fidati giovanotto!- rispose Crocodile entrando nella sua cabina e ignorando lo sbuffo seccato del giovane pirata.

Depositò Candy sul letto e le tolse le scarpe. A dispetto di quel che sembrava anzi forse proprio come la situazione dimostrava, Candy era molto tesa. Non ci si può aspettare che una persona che per cinque anni ha inseguito un unico obiettivo non si faccia prendere dall'ansia prima di riuscire ad ottenerlo. Senza contare che, molto probabilmente, non si era ancora fermata a riflettere su quello che sarebbe successo dopo. Cosa avrebbero fatto dopo aver sconfitto Barbanera? Perchè lo avrebbero sconfitto, questo è ovvio. Crocodile preferiva non soffermarsi a pensare all'ipotesi opposta. Ma dopo averlo battuto? Che sarebbe successo? Che scopo avrebbe avuto Candy nella sua esistenza? Cosa avrebbe fatto?

Guardò la ragazza rigirarsi nel sonno mugolando. Le scostò una ciocca di capelli dal viso. Avrebbe davvero voluto rimanere con lei per il resto dei suoi giorni ma lei? Che cosa le sarebbe successo una volta scomparso l'obiettivo che l'aveva praticamente tenuta in vita fino a quel momento? In cosa avrebbe trovato la sua nuova forza? Crocodile avrebbe tanto voluto essere lui il suo nuovo scopo. Stare con lui, essere felice insieme. Ma non era pienamente sicuro che Candy sarebbe stata in grado di adattarsi alla sua nuova vita.

Sospirando si chinò verso di lei e le diede un bacio leggero sulle labbra

-Ti amo Candy- disse chiudendo gli occhi

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Capitolo 31
*** uno strano virus ***


Candy si svegliò di soprassalto nel cuore della notte. Crocodile dormiva di fianco a lei cingendole la vita con un braccio. Riusciva a sentire il calore del suo corpo che si spargeva sulla sua pelle nuda riscaldandola. A dispetto di quanto le aveva detto occhi di falco al ballo non avevano raggiunto la nave di Barbanera in una settimana. Era già da quasi un mese e mezzo che le stavano dietro ma lui non accennava a ridurre la velocità o a fare rotta verso una qualsiasi isola. Rifuggiva il contatto diretto preferendo continuare a scappare.

Il mare era molto mosso quella notte e la nave continuava a rollare e beccheggiare. Candy si alzò in preda alla nausea e corse in bagno a vomitare. Strano: non aveva mai sofferto di mal di mare. Si sciacquò la bocca e il viso e si guardò nello specchio. Aveva i capelli scompigliati e sul collo spiccavano i succhiotti che Crocodile si ostinava a lasciarle tutte le notti mentre facevano l'amore. In cambio però lei continuava a morderlo sul collo. Ormai l'uomo era praticamente costretto ad andare sempre in giro con un foulard attorno al collo per coprire i lividi e i segni dei denti.

Passandosi una mano fra i capelli si osservò con maggiore attenzione: era molto pallida, molto più del solito e delle vistose occhiaie bluastre spiccavano attorno agli occhi che faticavano a stare aperti a causa di una sonnolenza maggiore del solito.

-Che abbia mangiato qualcosa che non va?- borbottò fra sé e sé -bah chi se ne importa. Domattina starò meglio-

-Candy qualcosa non va?- chiese Crocodile che nel frattempo si era svegliato a causa della sensazione di freddo causata dall'assenza del corpo della donna.

-Solo un po' di nausea. Niente di che stai tranquillo- disse lei uscendo dal bagno

-Hai mangiato qualcosa di strano?-

-Non mi sembra. Ho mangiato le stesse cose che hai mangiato tu. Stai male?-

-No. Io sto benissimo- disse lui scrollando le spalle

-Sarà solo un po' di mal di mare o qualche virus allora- mormorò lei rientrando nel letto e accoccolandosi fra le braccia del suo uomo -mmmmh come sei caldo- disse poi chiudendo gli occhi -ho tanto sonno sai?-

-Strano. Ultimamente non fai che dormire. Peccato: il tuo seno in questo periodo è particolarmente grande e invitante- disse lui ridacchiando

-Lasciami in pace uomo perverso- borbottò lei colpendolo ad una spalla -l'abbiamo già fatto più che abbastanza stasera-

-Ma insomma lo sai che non mi basti mai. Perchè io a te basto già così?- chiese lui facendo il finto offeso

-Certo che no tesoro. Non hai idea di quanto ti desideri in questo momento ma non mi sento proprio particolarmente bene- rispose lei

Crocodile la guardò con un sorriso dolce.

-Certo- disse -riposati tesoro- mormorò dandole un bacio sulla fronte. Doveva essere sicuramente un qualche virus: Candy scottava leggermente come se avesse la febbre.

Il mattino successivo però Candy non stava meglio e nemmeno il giorno dopo: vomitò ancora un paio di volte subito appena sveglia tanto che decise di non fare colazione e di rimanere a letto a riposare dal momento che continuava ad avere sonno e che, ogni volta che usciva dalla stanza, gli occhi le dolevano per la troppa vividezza della luce. Crocodile continuava ad entrare nella stanza ad intervalli regolari per controllare che stesse bene e, immancabilmente, la trovava o a letto a dormire oppure in bagno a vomitare.

-Basta. Non puoi continuare così!- sbottò ad un certo punto esasperato mentre le scostava per l'ennesima volta i capelli dal viso in modo che non si sporcassero mentre lei rimetteva anche l'anima -io vado a chiamare il dottore!-

-No aspetta! Non voglio nessun dottore. Sto bene, non è nulla. È solo un virus passeggero. Guarirò presto. E poi senza offesa ma il medico della tua ciurma mi sembra molto di più un misto fra un macellaio e un allevatore di pecore piuttosto che un medico vero e proprio. Preferirei che non mi mettesse le mani addosso-

-Ma non sopporto più di vederti in questo stato! Tu non stai bene, è inutile che continui ad insistere! Non è normale tutto questo! Non hai nemmeno mangiato oggi!-

-Non è vero. Ho mangiato due arance- ribattè lei con aria offesa

-Capirai che roba!-

-Beh? Sono piene di vitamine. Fanno benissimo tesoro!- disse Candy mentre tornava verso il letto e si infilava nuovamente sotto le coperte -anzi, se vuoi portarmene un altro po' mi faresti un enorme favore!- continuò sfoderando un sorriso a trentadue denti

-Tu non me la racconti giusta però- borbottò Crocodile uscendo dalla stanza. Non appena la porta si fu chiusa il sorriso di Candy crollò e le sue mani, che fino a quel momento erano abbandonate lungo i fianchi sulle coperte, corsero a coprirle il ventre.

-E adesso che cosa facciamo me lo dici?- mormorò parlando con la sua pancia -il tuo papà non mi perdonerebbe mai se sapesse che gli tengo nascosta la tua esistenza e non possiamo certo combattere contro Barbanera in questo stato non credi?- disse poi mentre una lacrima le scorreva sul viso -che devo fare?- singhiozzò poi raccogliendosi su se stessa e poggiando la testa sulle ginocchia.

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Capitolo 32
*** di nuovo insieme. qualcuno in più ***


Erano trascorsi due mesi dal ballo. Crocodile non sapeva ancora nulla della gravidanza di Candy e lei aveva deciso di provare comunque a combattere contro Barbanera accettando, però, l'aiuto di Crocodile ed Ace oltre a quello di Alice. Se fosse successo qualcosa al bambino non se lo sarebbe mai perdonato.

Pochi giorni dopo la nave di Barbanera attraccò su un'isola notoriamente deserta: aveva deciso di combattere e di eliminare i suoi nemici una volta per tutte. Crocodile ed Ace li raggiunsero poco dopo insieme alle rispettive ciurme. L'ora della battaglia finale era finalmente giunta.

Crocodile guardò attentamente Candy mentre scendeva dalla barca. Appariva molto agitata e oltremodo ansiosa continuando a torcersi le mani che teneva all'altezza del ventre che continuava a sfiorare di tanto in tanto. Prendendole le mani mormorò:

-Come ti senti piccola? Tutto bene? Comprendo che tu sia agitata ma fra non molto sarà tutto finito. Dobbiamo solo stare attenti-

Candy sorrise lievemente e annuì

-Lo so. Andrà tutto bene. Tutto bene- ripetè posando nuovamente la mano sul grembo.

Tutti erano nel più completo silenzio mentre seguivano le tracce lasciate dalla ciurma di Barbanera. Giunti in uno spiazzo se la trovarono interamente davanti. Mancavano all'appello solo il capitano, Ryo e Sosuke.

Mentre gli uomini di Ace e di Crocodile si fiondavano contro i loro avversari i due capitani, Alice e Candy si allontanarono dalla mischia senza essere minimamente disturbati: evidentemente Barbanera aveva ordinato loro di lasciarli passare senza attaccarli. Per loro doveva avere in serbo qualcosa di più importante.

I quattro proseguirono lungo il solo sentiero che si dipanava dalla radura nella quale in quel momento si stava tenendo lo scontro principale. Improvvisamente però Candy venne imprigionata da uno strato di ghiaccio che la bloccò per non più di pochi secondi dal momento che lo sciolse facilmente grazie al potere delle fiamme. Era chiaro però che non erano più soli infatti di lì a poco videro due sagome emergere dal fitto del bosco e farsi loro incontro.

-Voi!- ringhiò Crocodile ferocemente

Sosuke e Ryo lo fissarono per un momento per poi tornare a rivolgere gli occhi verso Candy.

-Barbanera sta aspettando più avanti- mormorò Sosuke facendo un gesto con il braccio per indicare la direzione da seguire.

-Noi però abbiamo ricevuto l'ordine di fermarvi. Di fermarti- continuò Ryo rivolgendosi con particolare enfasi a Candy

-Non siete obbligati a seguire i suoi ordini lo sapete- mormorò Candy fissandoli con sguardo disperato.

I due scossero brevemente la testa e non risposero ma dal loro sguardo emergeva chiara la medesima tristezza. Candy sospirò brevemente poi si voltò verso Crocodile e disse:

-Voi tre andate avanti e tenetelo occupato. Io mi occupo per un momento di loro. Vi raggiungo subito-

-Come puoi pensare che ti lascerò qui da sola con questi due? L'ultima volta ti hanno quasi uccisa e quella volta non eri nemmeno sola!- sbottò Crocodile guardandola allibito. Che diavolo stava pensando quella benedetta ragazza? Le aveva dato di volta il cervello??

-Lo so lo so- mormorò Candy tentando di calmarlo -la volta scorsa ho rischiato di morire ma questa volta non succederà-

-Cosa te lo fa credere?- chiese Alice guardandola con espressione confusa

-L'altra volta non avevo l'arma che ho ora- rispose Candy con un sorriso enigmatico -andate ora. Io arriverò subito- continuò dando una leggera spinta a Crocodile che la fissò incerto.

-Sei sicura? Me lo prometti?- le chiese prendendole la mano

-Te lo prometto. C'è una cosa importante che devo dirti. Te la dirò non appena tutto ciò sarà finito. Ora va. Io ti raggiungo.-

Finalmente Crocodile, Ace ed Alice si allontanarono lasciando i tre mercenari a fissarsi negli occhi

-Ancora insieme no?- chiese Sosuke con un mezzo sorriso

-Come ai vecchi tempi. Solo noi tre- continuò Ryo con una nota malinconica nella voce.

-Vi sbagliate- mormorò Candy con un sorriso. Osservando l'espressione confusa dei due il suo sorriso si allargò e le mani le corsero a posarsi sul ventre -non siamo solo noi tre- continuò fissando prima Sosuke e poi Ryo mentre una lacrima le scorreva lungo il volto. I due la fissarono per un po' sbalorditi poi si fissarono a loro volta e, infine, tornarono a rivolgere gli occhi resi lucidi dalla commozione sulla ragazza mentre dei sorrisi si dipingevano sui loro volti. Scoppiarono a ridere fra le lacrime mentre si precipitavano ad abbracciare Candy che li circondò a sua volta con le braccia.

-Perché? Perché sei venuta a combattere in questo stato? Non avresti dovuto! Come ha potuto Crocodile lasciartelo fare? Perché suppongo che il bambino sia suo- disse Sosuke scostandosi leggermente

-Crocodile non lo sa ancora. Inizialmente avevo deciso di annullare tutto. Di dirglielo e di rinunciare alla vendetta ma poi ho capito che Barbanera non sarebbe stato d'accordo. Lui ormai sa che voglio ucciderlo. Vi ha incaricati di eliminarmi e se anche voi vi tiraste indietro lui assolderebbe altri mandandoli sulle mie tracce. Per me e Crocodile non sarebbe un problema ma non voglio che a questo bambino venga fatto del male. Non voglio che mi venga tolto o che, peggio ancora, debba provare e vedere le stesse cose che ho visto e provato io cinque anni fa. Voglio vivere una vita normale e felice insieme al mio uomo e a mio figlio senza essere braccata come un animale- disse lei ricacciando indietro le lacrime mentre continuava a premersi le mani sul ventre con fare protettivo.

-E va bene. Hai ragione. Abbiamo capito- disse Ryo annuendo e guardando Sosuke che annuì a sua volta -Vieni andiamo- continuò poi porgendole la mano

-Che... che vuoi dire?- mormorò Candy confusamente

-Vuole dire che ti aiuteremo. Non vogliamo certo che venga fatto del male al nostro nipotino ti pare?- disse Sosuke sorridendo e prendendole l'altra mano. Candy rise allegramente e tutti e tre si diressero nella direzione in cui si erano allontanati Crocodile e gli altri. Ora Candy sapeva che ce l'avrebbero fatta. Avrebbero eliminato Barbanera e con lui ogni pericolo per suo figlio e il suo futuro. Non era più la vendetta quella alla quale andava incontro. Erano la sicurezza e la serenità della famiglia che si sarebbe costruita.

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Capitolo 33
*** bye bye barba ***


Crocodile lanciò nuovamente un'occhiata al sentiero da cui erano venuti per vedere se Candy stesse arrivando. Niente. Improvvisamente però la roccia al suo fianco venne risucchiata in una sorta di buco nero.

-Non dovresti distrarti mentre combatti contro di me Crocodile!- urlò Barbanera mentre anche Ace ed Alice tentavano di sopraffarlo senza però riuscirci.

Il combattimento era iniziato già da un po' e, come avevano previsto, Barbanera si stava dimostrando un osso molto duro. Non tanto per la sua forza quanto per il suo stramaledettissimo potere che era in grado di assorbire ogni loro attacco. Per il momento si stavano praticamente solo limitando a tenerlo occupato in attesa dell'arrivo di Candy.

Mentre continuava a schivare attacchi e a provare a sopraffare Barbanera Crocodile continuava a chiedersi cosa le fosse successo: prima gli aveva detto di andare avanti e aveva preferito vedersela da sola contro quei due mercenari e ora ci metteva così tanto ad arrivare. Che le fosse successo qualcosa? Preferiva non pensarlo. L'ultima volta quei due l'avevano quasi uccisa ma lei aveva detto di possedere un'arma in più e lui aveva deciso di darle fiducia. Di cosa si trattava poi? Non poteva aver mangiato un nuovo frutto del mare. L'avrebbe saputo. Ma poi come mai aveva deciso di lasciare a loro Barbanera che, fin dall'inizio, era stato il suo obiettivo primario? Non sarebbe stato meglio lasciare a lui i due mercenari e andare avanti lei con gli altri? Forse voleva affrontarli personalmente a causa del loro passato. Il legame che li univa era molto forte e insieme avevano vissuto avventure che lui non poteva nemmeno immaginare. Erano compagni.

Barbanera rise sprezzante notando che la fiamma del lanciafiamme di Alice si faceva sempre meno potente e vivida

-Che succede piccola? La tua arma comincia a fare cilecca?- disse sarcasticamente. Alice imprecò e gettò il lanciafiamme ormai inutilizzabile contro il suo nemico che però lo fece scomparire immediatamente.

-Ma che bravo complimenti!- urlò Ace con un ghigno -sono sicuro che se ti lanciassi contro una crostata la faresti scomparire altrettanto in fretta dannato ciccione!-

Il sorriso di Barbanera scomparve e la roccia che aveva assorbito precedentemente mentre attaccava Crocodile ricomparve sopra la testa del ragazzo che la evitò per un soffio.

-Come ti permetti dannato moccioso! Te la farò pagare!- abbaiò Barbanera rivolgendo la sua attenzione interamente verso il pirata. Questo fece sì che non notasse Candy che era appena comparsa ai margini della radura insieme a Ryo e a Sosuke. La ragazza fece un cenno a Crocodile che, vedendola, sospirò di sollievo; anche Alice la notò e le si avvicinò senza farsi notare.

-Che succede Candy?- le chiese in un sussurro -come mai questi due bellimbusti sono ancora con te?-

-Hanno deciso di aiutarci- rispose Candy con un sorriso -come sta andando?-

-Male. Il potere di Barbanera è pazzesco. Assorbe ogni attacco che gli scagliamo contro e ce lo rimanda indietro. È un dannato bastardo-

-Bisognerebbe poterlo privare dei suoi poteri- mormorò Ryo aggrottando le sopracciglia

-Ma come? Qualcuno di voi si porta sempre dietro una scorta di agalmatolite?- ribattè ironicamente Candy

-Beh io si- disse Alice. Tutti e tre la fissarono con gli occhi spalancati -beh? Che c'è? Come altro potrei fare a difendermi da voi che avete i super poteri?-

-Ma allora si può sapere perché non l'hai ancora usata??- sibilò Candy

-Francamente mi era passato di mente e poi non saprei neppure come fare ad avvicinarmi a quel ciccione peloso-

-Ci penso io- disse Crocodile che nel frattempo si era avvicinato al gruppetto -io ed Ace lo teniamo occupato mentre tu gli metti addosso l'agalmatolite. Candy tu darai il colpo di grazia come era stato concordato- la ragazza annuì brevemente mentre Crocodile si allontanava andando dalla parte opposta della radura di modo che Barbanera, continuando ad attaccare lui ed Ace, volgesse le spalle ad Alice, Candy e gli altri.

Non appena fu sicura che l'attenzione di Teach era rivolta completamente ai due capitani Alice prese la rincorsa e saltò addosso a Barbanera facendogli scivolare il frammento di agalmatolite nei vestiti senza che lui se ne accorgesse. L'uomo la respinse e la scagliò violentemente contro un albero contro il quale si accasciò svenuta.

-Alice!!- urlò Ace correndo al suo fianco. Barbanera scoppiò a ridere e provò ad usare il suo potere. Non ci riuscì.

-Ma che... che diavolo sta succedendo si può sapere?- urlò mentre il panico cominciava ad avere la meglio sulla sua spavalda sicurezza. Crocodile sorrise e si accese un sigaro poi, come se avesse avuto tutto il tempo del mondo, cominciò a circondare Teach con la sabbia imprigionandolo. Alla sua sabbia però si aggiunse anche del ghiaccio. Barbanera osservò il ghiaccio che lo stringeva con espressione confusa, poi comprese.

-Maledetti! Maledetti mercenari! Mi avete tradito! Mi avete...- una lingua di ghiaccio e sabbia gli impedì di continuare a parlare. Osservò con occhi spalancati Candy che, dopo aver estratto la katana di Ryo dal fodero, si avvicinava lentamente a lui.

-Non mi aspetto che tu mi conosca. Non mi aspetto nemmeno che tu sappia perchè tutto questo sta succedendo e non ho nemmeno voglia di dirtelo. Francamente quello che voglio di più in questo momento è farla finita. Una volta per tutte!- concluse con un urlo mentre gli piantava la katana nel petto. Barbanera emise un urlo soffocato dalla benda di sabbia e ghiaccio poi, pian piano, il metallo della katana si fece incandescente e il corpo stesso del pirata che ne era trafitto cominciò ad emettere scintille. Improvvisamente il corpo prese fuoco e, in una vampata di calore, si consumò lasciando solo uno spiazzo di erba bruciata.

Candy si accasciò a terra e venne circondata da Crocodile, Ryo, Sosuke, Ace ed Alice che nel frattempo si era risvegliata. Crocodile fece per abbracciarla e sollevarla da terra ma Candy si scostò bruscamente e corse a vomitare fra gli alberi.

-Candy! Candy che succede? Di nuovo quel virus?- chiese Crocodile avvicinandosi e non notando il sorrisino che Sosuke e Ryo si stavano scambiando.

-No Crocodile. Non è un virus. È tuo figlio-



allora ragazzi con questo siamo quasi alla fine della storia. abbiate solo un po' di pazienza poichè ho intenzione di pubblicare ancora un capitolo ufficiale e uno extra. spero che questo capitolo e i due che pubblicherò in futuro vi piacciano e che recensiate anche questi ultimi. Grazie mille a tutti. Angiebear_chan

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Capitolo 34
*** famiglia ***


Candy aggiustò la cravatta di Crocodile sorridendo gioiosamente. Lui la fissò un momento prima di chinarsi a baciarla.

-Come va tesoro?- le chiese guardandola dolcemente

-Tutto bene grazie amore- rispose lei gaia. La musica del ballo cui si stavano dirigendo li circondava così come l'odore delle pietanze che li aspettavano.

-Allora che aspettate andiamo o no?- sbuffò Ace impaziente -ho fame voglio mangiare qualcosa!-

-Che strano! Non succede mai!- lo rimbeccò acidamente Alice

-Non rimproverarmi donna- rispose Ace prima di chinarsi per evitare un colpo di harisen diretto al volto -lasciami in pace donna manesca!-

-Dovresti trattarmi meglio dannato! Lo sai che non devi farmi arrabbiare!-

-E invece lo faccio così gli altri pirati vedendo il tuo brutto muso arrabbiato non ti inviteranno a ballare come l'altra volta!-

-A chi hai dato del brutto muso maledetto bastardo??- urlò Alice cominciando ad inseguirlo

-Sono sempre i soliti quei due- mormorò Candy scuotendo mestamente la testa

-Mi sa che dovremo fingere di non conoscerli anche questa volta- ribattè Crocodile aspirando una boccata di fumo dal sigaro e sorridendo.

-Mamma, papà andiamo?! Io voglio ballare con lo zio Ryo e lo zio Sosuke!- esclamò una bambina tirando la manica di Crocodile e la gonna dell'abito di Candy

-Aspetta solo un momento tesoro, abbi pazienza- disse la donna sorridendo e chinandosi a raddrizzare il fiocco che spiccava sui capelli corvini della bambina. Erano passati sette anni dal giorno in cui avevano eliminato Barbanera e la sua intera ciurma. Inizialmente c'erano stati alcuni problemi e qualche scontro con alleati di Teach che miravano a vendicarlo ma, presto, tutti avevano compreso che l'alleanza fra i due capitani, le loro donne e i due mercenari era troppo forte per poter essere sconfitta e così avevano tutti sotterrato l'ascia di guerra.

-Dai mamma io voglio...- cominciò la bambina per poi interrompersi fissando qualcosa alla sua destra. I genitori si voltarono per vedere cosa fosse e videro Shanks il rosso che si avvicinava ridendo assieme a Trafalgar e ad occhi di falco.

-Oh!- disse la bimba ammirata mentre la madre arrossiva e fissava Shanks con espressione ardente imitata da Alice che nel frattempo era tornata. Crocodile guardò sua moglie e sua figlia con espressione confusa poi sbuffò e sollevò entrambe fra le braccia.

-Ora basta! Non andrò a questo ballo per vederti fissare altri uomini con quell'espressione passionale!- disse a Candy che si mise a ridere -e tu- continuò rivolgendosi a sua figlia -sei ancora troppo giovani per pensare a uomini che non siano il tuo papà!-

la bambina lo fissò per un momento e poi scosse la testa

-Non hai capito papà! Io lo so già chi sposerò- rispose con una scrollata di spalle

-E chi sposerai sentiamo?- disse Crocodile minimamente turbato: la sua adorata bambina non poteva pensare ad altri che a lui, era ovvio.

-Beh io sposerò lo zio!- rispose invece la bimba con convinzione

-Cosa?? Chi vorresti sposare tu?- chiese suo padre scioccato mentre Candy scoppiava a ridere

-Ancora non lo so. Forse zio Sosuke o forse zio Ryo...- riprese imperturbabile la bambina

Crocodile si voltò scuro in volto e borbottò con fare minaccioso:

-Quei due faranno bene a non farsi vedere questa sera o giuro che li faccio fuori!-

Candy scoppiò nuovamente a ridere e baciò brevemente Crocodile sulle labbra

-Povero il mio tesoro!- mormorò prima di rimettersi a ridere. Crocodile sbuffò una boccata di fumo per poi prendere sua figlia fra le braccia

-Prima che tu possa sposare uno di quei due disgraziati passeranno un sacco di anni e dio solo sa se non ti farò cambiare idea nel frattempo!-

le sue parole furono accolte dalla risata allegra della figlia che lo abbracciò scoccandogli un bacio sulla guancia per poi voltarsi e fare lo stesso con sua madre. Crocodile la rimise a terra e la guardò mentre si dirigeva verso Ace ed Alice.

-Vieni piccola, andiamo a cercare quello gnoccolone di Killer!- disse Alice prendendola per mano

-Ricordami di non lasciare mai più la nostra bambina in compagnia di quella traviata- borbottò Candy aggrappandosi al braccio del marito

-Ti amo tesoro- mormorò Crocodile ridacchiando dolcemente

-Anch'io ti amo Crocodile- rispose lei prima di baciarlo -sono felice-

FINE

 

ci vediamo presto con il capitolo extra!!! XD

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Capitolo 35
*** piani alternativi ***


Pochi giorni dopo il ballo...

 

-Bene ragazzi, dobbiamo trovare un modo per eliminare Barbanera. Qualche suggerimento?- chiese Candy sedendosi su una delle sedie poste attorno al tavolo nella cabina di Crocodile. Sulle altre erano già seduti Crocodile stesso, Ace ed Alice. Fu lei a prendere la parola per prima dopo aver annuito in maniera convinta.

-Io ho il piano perfetto! Anzi, ne ho più di uno!-

-Dai avanti, spara- disse Candy facendole un gesto con la mano

-Allora piano A: fase 1) prepariamo una crostata

fase 2) gliela sventoliamo davanti alla faccia

fase 3) la gettiamo in mare. Lui la inseguirà dal momento che è un ciccione mangia-crostate e come tutti coloro che hanno ingerito qualche frutto non potrà nuotare e perciò morirà annegato.

Piano B

fase 1) uguale a quella del piano A con l'unica differenza che nell'impasto della crostata metteremo dei pezzi di agalmatolite.

Fase2) il ciccione mangerà la crostata senza rendersi conto di nulla

fase 3) approfittiamo del fatto che non ha più poteri e lo facciamo fuori

piano C

fase 1) uguale a quella del piano A e B solo che produciamo crostate in quantità industriali

fase 2) gliele diamo tutte. Lui le mangerà e così...

fase 3) Barbanera in coma diabetico

piano D

avete mai sentito la storia di Sansone? Tutta la sua forza immensa risiedeva nei suoi capelli perciò, una volta tagliati la perse completamente... perciò è molto probabile che la sua forza risieda in quegli orribili pelazzi che gli crescono ovunque.

Fase 1) sempre la stessa dei piani precedenti ma nell'impasto mettiamo dei sonniferi

fase 2) quando Barbanera si sarà addormentato lo rapiamo a zero. Ceretta al 100%

fase 3) opzionale. Vendiamo i peli sotto forma di maglioncini così ci facciamo anche un sacco di soldi-

Alice smise di parlare e fissò tutti con espressione convinta.

-Credo che andrò a vomitare, l'ultimo piano era veramente disgustoso- mormorò Candy alzandosi dalla sua sedia e uscendo dalla stanza

-Non so perché ma mi è venuta voglia di crostata- borbottò Ace passandosi una mano sul ventre gorgogliante, anche lui si alzò e uscì dirigendosi verso le cucine

Crocodile e Alice, rimasti soli si fissarono l'un l'altro nel più completo silenzio

-Tu lo sai che sei pazza vero?- chiese all'improvviso Crocodile con espressione preoccupata

-Si lo so- rispose immediatamente Alice facendo spallucce

-Questo è l'importante- disse lui accendendosi un sigaro e allungando le gambe su una delle sedie vuote.

 

FINE PER DAVVERO!

 

 

 

Per i suggerimenti dei piani ringrazio la mia amica 'mangakapunk'. Per quanto riguarda il piano D ringrazio invece 'I Am A Yellow Walrus' che me l'ha suggerito in una sua recensione. Ringrazio tutti coloro che hanno seguito questa storia nonostante le numerose (e lunghissime) interruzioni. Siete stati tutti gentilissimi. Grazie infinite

 

p.s. Il motivo per cui non ho dato un nome alla figlia di Candy e Crocodile è perché non avevo la più pallida idea di come chiamarla. Scegliete pure voi il nome che preferite XD

baci baci

Angiebear_chan

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