Choises...? di HiMelLoser (/viewuser.php?uid=435091)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Stupid mind ***
Capitolo 2: *** Too complicated ***
Capitolo 1 *** Stupid mind ***
Stupid mind
Sono
innocente. Per nulla al mondo sarei venuto a lavorare qui, nemmeno se
fossi stato in mezzo ad una strada, sul lastrico.
E invece mi ritrovai in un'agezia di Manga
Shojo, responsabile di qualsiasi cosa succedesse e soprattutto...
Arrabbiato con il mondo intero, ma specialmente con lui.
Tutti
erano nervosi, si muovevano confusamente intorno alla stanza,
rispondendo alle chiamate e sbraitando se un qualcosa non andava
secondo i loro piani. E io ero lì, a parlare con la stampa e
a fare in modo che potessero spostare la data di consegna.
Ma c'era qualcosa che non andava, qualcosa che mi mancava... Sentivo la
sua mancanza
e il male allo stomaco si faceva sentire di nuovo. Avete presente
quando ti manca qualcuno e senti come una pietra nella gola e nella
bocca dello stomaco? Ecco, io mi sentivo così, nonostante
non volessi darlo a vedere.
Ero stanco, sfinito; le occhiaie si facevano sempre più nere
e i miei occhi lentamente si chiudevano senza dare più segni
di vita, negando ogni ordine che il mio cervello dava loro. Rimani sveglio, mi
ripetevo nella mente, invano.
Un urlo irruppe nella stanza. Aprì immediatamente gli occhi,
riprendendomi dai miei pensieri; la cornetta ancora nella mia mano, con
la voce dell'uomo che cercò una risposta da parte mia. Tutto
sembrò fermarsi, così come il mio cuore:
Takano-san finalmente venne in nostro soccorso. Anche lui non
sembrò conciato meglio di noi, ma ci venne ad aiutare lo
stesso.
«Fai parlare
me con la stampa.»
La voce roca mi fece eco nelle orecchie e per un attimo mi chiesi il
motivo per cui fosse così freddo nei miei confronti,
ricordandomi solamente pochi istanti più tardi che era
sempre stato così, fin dal liceo. Mi ripresi ancora una
volta dai miei stupidi pensieri e gli passai la cornetta. Il volto di
Takano-san era stanco e si vedeva da molto lontano.
Finalmente la giornata passò e potei abbandonarmi sulla
sedia. Sospirai e fissai immobile il soffitto,
contemplandolo quasi fosse una statua bellissima. Le mie labbra
schiuse come imbambolato, fiero e soddisfatto che ci fosse stato un
accordo con la stampa e l'autrice. Ma c'era ancora qualcosa che mi
mancava. Forse... lui.
Non ci dovrei nemmeno pensare, infondo non lo amo più e
allora... Che motivo c'è per cercarlo? Nessuno,
assolutamente nessuno. Me lo dovevo togliere dalla mente.
Mi alzai e misi dentro alla mia valigia gli strumenti sparsi sulla
scrivania. Anche i miei compagni erano sfiniti, tanto che alcuni erano
addirittura semi-stesi su di essa.
E di Takano-san non c'era traccia.
La sigaretta tra le labbra, il fumo che appannava la vista. Di fianco,
un uomo che rideva insieme a lui, il quale era sempre imbronciato
durante il lavoro. Sembravano pronti per uscire, sembravano...
Così amici.
Mi nascosi dietro al muro e presi un respiro. Mi misi velocemente la
giacca e ripresi tra le mani la valigia; non ne capii il motivo, ma il
mio sguardo era come spaventato, sorpreso, confuso... Una stretta al
cuore, un colpo, una lama che si rigirava nella ferita ancora aperta e
gocciolante.
Perchè mi sentivo in quel modo?
Rapidamente uscì, non degnandoli di uno sguardo. Di sbieco,
vidi solamente lo sguardo di Masamune posarsi su di me quasi stupito di
non averlo salutato. «Hey,
non si saluta?». Ecco. Scappai come un ladro
colto nel bel mezzo di una rapina, mormorando un semplice A domani e
correndo verso il mio appartamento.
Sentì i suoi passi inseguirmi e la voce di Yokozawa
costringerlo a tornare indietro.
No, non doveva rincorrermi per nulla al mondo.
Un calore forte, quasi dolore, mi obbligò a fermarmi. Quella
presa così salda mi fece rabbrividire, così
come il freddo delle gocce di pioggia che iniziarono a scendere.
«Onodera...»
Angolino della scrittrice: come la mia prima FF, anche
questa l'ho scritta di getto! Avevo una tremenda voglia di fare una
TakanoXOnodera, anche perchè ho perso sia la password che il
nick dei miei vecchi account e quindi... *disperazione time*. Spero che
vi piaccia e so che terminare così questo capitolo
è da carogne! Chiedo scusa e spero mi perdonerete uwu
PPPPPS: Accetto commenti, ovviamente positivi e negativi, consapevole
che in questa piccola pagina ci siano più errori che cose
scritte giuste!
Bye!
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Capitolo 2 *** Too complicated ***
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Too complicated
Se davvero la felicità fosse esistita, lui non se ne sarebbe stato distrutto e mezzo sdraiato su un tavolo. Sotto di lui c'erano i fogli del proprio Manga, il quale doveva ancora finire di disegnare; e di quel passo, sicuramente, avrebbe fatto una grandissima fatica.
Ma la sua mente non voleva terminare quella lunga fantasia che si stava facendo da ormai ore, ripensando al fatto successo il giorno prima con Hatori e Yoshino. Lui era sempre colui che si trovava in mezzo ad un triangolo amoroso e la cosa non gli piaceva per nulla; non faceva altro che infastidirlo e irritarlo più del dovuto.
Si abbandonò sulla sedia, sotto gli sguardi delle ragazze che di tanto in tanto lo guardavano preoccupato, non dicendo una parola a lui, ma bisbigliando tra di loro.
Tori, non complicare la situazione!
Le sue parole erano state mormorate per niente, solo per dar aria alla bocca. Non riuscì a capire che cosa fosse preso improvvisamente al compagno, ma non era di certo qualcosa di buono. E lui era lì, in mezzo ai due, che non sapeva come comportarsi o che cosa fare per far smettere quell'alterco.
Sentì le lacrime scendere dagli occhi, ma non si scompose; si avvicinò ad Hatori e lo spinse poco più lontano dal migliore amico, tentando di non far fare loro a botte più del dovuto.
Io me ne vado.
Borbottò Hatori con tono freddo e impassibile, prendendo la giacca e sbattendo la porta di casa. I suoi passi si allontanarono lentamente, fino a che non riuscì più a sentirli. Deglutì quel boccone, sentendo un forte peso alla gola come se non riuscisse più a trattenere le lacrime.
La testa quasi gli scoppiò; non ricordò cosa fosse successo il giorno prima, se non piccole parti. Alcuni filmati gli ritornarono in mente e per toglierseli si scompigliò i capelli e sbatté la testa contro la scrivania, stringendo i denti dal dolore e tentando ancora una volta di trattenere le lacrime.
Hatori non era rientrato per la sera e nemmeno era stato a dormire da lui.
Abbassò lo sguardo, sospirando sconsolato e deluso. Possibile che lui dovesse essere sempre la causa di tutto? Perchè doveva sempre essere colpa sua se qualcosa non andava? Socchiuse gli occhi, stanco di pensare, stanco di disegnare e la data di consegna era molto vicina.
Poggiò la penna alla scrivania e si alzò, non rivolgendo né lo sguardo né un sorriso alle ragazze che continuarono a fare il loro lavoro in silenzio.
Pronto?
La voce di Hatori fece eco dal telefono al suo orecchio e immediatamente nel volto di Chiaki spuntò un sorriso felice ed emozionato. Chiuse per un attimo gli occhi, non dicendo più nulla, come se si fosse imbambolato, mentre dall'altra parte del telefono il suo compagno continuava a chiedere se non fosse morto.
Questa sera ti devo parlare, è una cosa importante e ci ho pensato a lungo.
E' di lavoro?, azzardò, deglutendo a fatica e nervosamente.
Non proprio.
Ci fu una certa freddezza da parte di Hatori, ma non si scompose più di tanto, troppo intento a pensare a quelle parole; che lo volesse lasciare? Che gli volesse dire che tra di loro non c'era più niente? O peggio ancora che non lo amava più?
Non avendo la minima forza per rispondere, chinò leggermente il capo in avanti, chiudendo il telefono e stringendo i pugni.
Ecco, ora era lì, dinanzi a lui.
Chiaki rimase completamente immobile a quelle parole, gli occhi spalancati dalla confusione e contemporaneamente dalla sorpresa; si dimenticò persino di respirare. Schiuse le labbra per dire qualcosa, ma non trovò le parole per quella situazione o meglio, quel disastro lui aveva creato.
Perchè?
Distolse lo sguardo verso la finestra; era buio e quel buio non faceva altro che renderlo ansioso.
Sarebbe rimasto da solo, di nuovo.
Angolino dell'autrice --> Oggi, 16/07, sono e spero di essere tornata attiva. Perciò, riprenderò da dove sono rimasta con la storia, sperando che mi abbiate atteso. Purtroppo ho avuto un periodo in cui la fantasia c'era, la ma voglia di scrivere no. Sono felice di rientrare qui e per questo motivo(?) vi spammo una nuova fanfiction che sto scrivendo in collaborazione con una ragazza: This Is Us. Se volete conoscermi attraverso Social Network, nel mio profilo ci sono i vari link e poi c'è il mio profilo di EFP --> ">Click me!. Ciao! |
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