Come Derek e Stiles scoprirono che,a volte,le pazze idee di Erica Reyes portano qualcosa di buono.

di Janis Hush
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sorrisi e grugniti ***
Capitolo 2: *** Chiacchiere fra amiche ***
Capitolo 3: *** Appuntamento a sorpresa al magazzino abbandonato. ***
Capitolo 4: *** L'appuntamento parte prima ***
Capitolo 5: *** L'appuntamento parte seconda ***



Capitolo 1
*** Sorrisi e grugniti ***


Come Derek e Stile scoprirono che,a volte, le pazze idee di Erica Reyes portano qualcosa di buono.

Sorrisi e grugniti.



Casa Hale quella sera aveva abbandonato,per alcune ore,il suo aspetto tetro e abbandonato.
Le finestre del piano inferiore erano illuminate da una luminosa luce giallognola e sembravano  gli occhi attenti e osservatori di una belva intenta alla caccia.
Dall’interno dell’abitazione,ormai ridotta allo stato di rudere,proveniva un allegro chiacchiericcio.
Questo vivace vociare era prodotto da una banda di ragazzi che,accampata nel centro di quello che una volta era un elegante salotto,stava consumando una semplice cena a base di pizza e coca cola.
Alla vista quel chiassoso gruppo di adolescenti poteva apparire come la perfetta rappresentazione della normalità.
Tutta la scena invocava alla normalità. Risultava come uno dei modi più banali e divertenti di passare il tempo di un gruppo di giovani divisi tra scuola,cotte e amicizie.
Ma agli occhi di un osservatore attento,più precisamente di un osservatore esperto di soprannaturale,quell’allegra combriccola si presentava come una combinazione esplosiva delle più svariate specie,se così possono essere definite,presenti sul suolo terrestre.
Infatti si annoveravano sei licantropi,tra i quali compariva anche un aplha,una cacciatrice,una ragazza immune al morso e un semplice umano,dotato però di una mente straordinariamente acuta e con un promettente futuro di alchimista.
In definitiva formavano una comitiva alquanto strana,come era altrettanto bizzarro che elementi così diversi fra loro fossero riusciti a creare un legame solido e forte,che poteva benissimo essere denominato con il termine amicizia.
In effetti all’inizio le cose tra loro non andavano splendidamente. Litigi,battibecchi,risse verbali,ripicche e minacce di morte e torture varie erano all’ordine del giorno.
Ma con il tempo,quei ragazzi,con situazioni che non si potevano definire facili,si erano accorti che il dolore attanagliava meno ferocemente i loro cuori e che la tristezza lasciava i loro occhi liberi di risplendere,quando erano insieme.
Ma soprattutto avevano capito che le maschere che indossavano tutti i giorni,quando trascorrevano del tempo insieme,potevano essere tolte,senza correre il pericolo di essere feriti.
Così l’affetto che cominciavano a provare gli uni per gli altri si era fatto strada silenziosamente nelle loro anime martoriate e coperte di cicatrici e ad un certo punto aveva acquisito una tale forza e un’energia talmente splendente che non poteva più essere ignorato.
Fu proprio questo che portò alla nascita di quello strano gruppetto che ora,da tutti i membri,veniva considerato come: famiglia.
E quella di cenare insieme almeno una volta a settimana,nella grande casa in mezzo al bosco,era diventata un’abitudine amata da tutti.
Anche da chi non lo voleva ammettere,ad esempio lo scorbutico alpha del branco,che pure quella sera se ne stava seduto sul divano con un’espressione cupa sul volto.
La sua faccia imbronciata era in netto contrasto con i visi sorridenti e aperti in smaglianti sorrisi degli altri ragazzi.
Scott,uno dei licantropi, che quella sera era particolarmente di buon umore,aveva,il suo ormai celebre,sorriso sghembo costantemente stampato in faccia e aveva dato fondo al suo repertorio di storielle divertenti e barzellette,che avevano fatto letteralmente piangere dal ridere il pacato Isacc.
Accanto a Scott era rannicchiata sul divano la sua ragazza,Allison,con un’espressione finalmente spensierata e serena sul volto  e gli occhi liberi dalla luce fredda e calcolatrice che li distingueva.
Seduti vicino alla coppia stava il grande licantropo dalla pelle scura,Boyd,che teneva delicatamente per mano Erica,la seducente lupa bionda. La ragazza era seduta a gambe incrociate sul morbido tappeto che ricopriva il pavimento e appoggiava la testa sulle ginocchia del compagno.
Sull’altro divano Jackson,il lupo mannaro con gli occhi azzurri,emetteva stranamente sonore risate e appariva totalmente diverso dalla versione sbruffona e arrogante di sé che tutti conoscevano.
Circondava con le sue braccia muscolose le spalle esili di una affascinante ragazza dai lunghi capelli rossi,Lydia,che solo davanti a quel gruppo di squinternati riusciva a mostrare la sua vera personalità e non si sentiva più schiava di tutta l’ansia,le pressioni e la falsità,che il suo essere popolare comportava.
Isacc sedeva vicino a loro e nel sofà più piccolo si agitava,sempre in movimento,l’umano Stiles,che scosso dalle risate,irritava,e non poco,l’alpha seduto accanto lui a braccia conserte.
-Stiles! Giuro che se ti azzardi a muoverti un’altra volta,questa è l’ultima serata della tua inutile vita!-
Il ragazzino interruppe il flusso di risate che lo aveva investito
- Eddai sourwolf! Almeno per stasera cerca di fare scomparire il solito ghigno omicida dal tuo adorabile musetto da lupo. Lo sappiamo che ti stai divertendo!-
Derek emise un basso ringhio che fu coperto dalle risate mal trattenute dei ragazzi.
-Stiles,scegli con cura le tue ultime parole perché sto per uccid-
-Si è fatto tardi,non trovate?- Isaac si alzò in piedi e si rivolse agli amici,interrompendo la minaccia dell’alpha,che lo guardò assumendo un’espressione a dir poco contrariata.
-Si,Isaac ha ragione- concordò Scott,dando un’occhiata al suo orologio da polso-Diamo una riordinata e poi leviamo le tende,ok?-
I vari membri del gruppo abbandonarono di mala voglia le comode posizioni e cominciarono a pulire il macello da loro creato.
Dopo circa una quarto d’ora il salotto aveva riacquistato un aspetto decente.
-Bene,direi che abbiamo finito- esclamò Stiles,che stava dando un’ultima spazzata al pavimento- Ĕ arrivata l’ora di salutarci big bad wolf-
Il lupo rispose con un grugnito e spinse con poca delicatezza l’adolescente verso la porta.
-Ricordatevi gli allenamenti. Domani al solito orario e chi prova ad arrivare in ritardo….-
-Subirà orrende torture degne di Saw l’Enigmista. Lo sappiamo- concluse Jackson scocciato.
Avevano già superato la porta di casa,quando Stiles battendosi una mano sulla fronte disse
-Che sbadato! Stavo per dimenticarmi il cellulare sul tavolino!-
Avanzò per andare a recuperarlo,ma inciampò nel piede di Derek e,mulinando le braccia, si esibì in un piroetta degna di un ginnasta. Il licantropo per evitare che questi si frantumasse il cranio contro il pavimento,con uno scatto gli afferrò la vita. L’adolescente spalancò gli occhi,sorpreso di sentire le grandi mani del lupo mannaro sui suoi fianchi,fece un movimento improvviso e perse l’equilibrio,trascinando Derek con sé.
Stiles si ritrovò disteso per terra con il viso di Derek a pochi centimetri dal suo.
Il suo petto era a stretto contatto con quello dell’altro e i loro cuori battevano all’impazzata contro le gabbie toraciche. Il naso del lupo sfiorava la sua fronte e Stiles poteva vedere gli occhi dell’altro spalancati dalla sorpresa.
Il ragazzino sperò vivamente che l’amico al piano di sotto non decidesse di giocargli uno scherzo di cattivo gusto proprio ora.
Rimasero fermi immobili,come se i muscoli non potessero più rispondere ai comandi.
Gli altri li fissavano sconcertati. I licantropi potevano chiaramente sentire i battiti furiosi e la scintilla di eccitazione che si era diffusa nell’aria.
Ma anche le umane avevano percepito l’attrazione che univa i due ragazzi letteralmente spalmati sul pavimento.
Sul viso di Erica comparve un sorrisetto malizioso e la ragazza si scambiò un’occhiata eloquente con Lydia.
Scott,dopo essere rimasto a bocca aperta per vari secondi,si schiarì la voce imbarazzato,sperando che i due stesi a terra capissero quanto la situazione stesse diventando oltremodo fastidiosa.
Le guance di Stiles acquistarono un acceso colorito rossastro. Anche quelle di Derek si imporporarono e il lupo,come se avesse appena riacquistato lucidità,si tirò su di scatto.
Il ragazzino si alzò lentamente da terra evitando accuratamente di incrociare lo sguardo del moro,che era particolarmente impegnato nello scrollarsi la polvere dai pantaloni.
Senza dire una parola,cosa alquanto strana per un logorroico come lui,e dopo avere frettolosamente recuperato il telefonino,Stiles uscì di casa e si diresse a passo spedito verso la sua jeep.
I ragazzi,che erano rimasti a fissarlo in silenzio, sussultarono spaventati al rumore improvviso causato dalla porta,che Derek aveva loro gentilmente chiuso in faccia.
Ai membri dello stupito gruppetto non rimase altro che dirigersi verso le rispettive case. 



Note dell'autrice:
Salve! Eccomi di nuovo qui con un'altra storiella inutile. Avevo già anticipato di avere intezione di avventurarmi nel fantastico mondo dello Sterek. Ma non ero ancora riuscita a trovare l'idea giusta.
Poi qualche settimana fa mi è comparsa in mente questa idea abbastanza assurda.
Saranno presenti svariati errori,perchè non rileggo mai abbastanza,ma ormai avrete capito che sono una sbadata e confusionaria cronica.
Ora vado. Fatemi sapere se questo primo capitolo vi è piaciuto o vi ha provocato violenti conati di vomito. :)


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Capitolo 2
*** Chiacchiere fra amiche ***


Naturalmente i personaggi non mi appartengono e la storia non è scritta a scopo di lucro.

Cap. 2
Chiacchiere tra amiche


Erica,Lydia e Allison erano sedute ad un tavolino di un piccolo e poco movimentato bar di Beacon Hills.
Le ragazze si stavano gustando le loro bevande,chiacchierando dei più disparati argomenti.
Quando la bionda proruppe in una risatina maliziosa.
-Avete visto i due piccioncini ieri sera?- domandò,sempre mantenendo un sorriso ambiguo sul volto.
-Certo che si!- rispose Lydia dopo aver dato un’ultima sorsata al suo caffè nero.
La mora le guardò con espressione confusa.
-Oh andiamo Allison! Non puoi non avere notato la fortissima carica sessuale che si era impadronita di Stiles e del sexy alpha!-esclamò Erica scioccata.
La ragazza dai lunghi capelli rossi  emise una risatina,mentre la cacciatrice abbassò gli occhi imbarazzata,sussurrando -Erica,abbassa la voce. Qualcuno potrebbe sentirci.-
-Oh cavolo,Allison!- continuò la lupa,ignorando le parole dell’amica-Ĕ lampante ormai.-
Lydia annuì convinta alla frase della bionda,come a voler rimarcare la verità contenuta in essa.
Sul viso dell’ Argent si dipinse un’espressione dubbiosa.
-Quei due si piacciono!- la voce squillante di Erica si diffuse per il locale,facendo voltare molti clienti verso il loro tavolo.
Le guance della cacciatrice  si colorarono di un lieve rossore-Erica ci stanno guardando tutti!-mugolò piena di imbarazzo.
Ma la bionda,presa dall’entusiasmo,era completamente sorda alle sue lamentele.
-Allison non hai mai notato il rivolo di bava che cola dalla bocca di Stiles tutte le volte che osserva Derek?- intervenne Lydia,guardandola con aria quasi di sufficienza,come quando si spiega ad una persona esageratamente ingenua una così altrettanto esageratamente ovvia.
La ragazza rimase in silenzio,non sapendo cosa dire.
-Insomma,a me non sembrava che loro due…- esordì poi titubante.
Ma venne bruscamente interrotta dalla voce chiara e potente della lupa.
-Ascoltami tesoro,di me e dei miei sensi altamente sviluppati puoi fidarti,stanne certa- disse con uno sguardo convinto,che non ammetteva alcun tipo di dubbio- Durante gli allenamenti Stiles ha sempre gli occhi rivolti verso Derek,il suo cuore accelera ogni volta che lui parla o semplicemente lo sfiora con lo sguardo,il suo odore cambia tutte le volte che Derek si avvicina al suo corpo,studia ogni suo minimo movimento.-
-Non mi stupirei se Stiles conoscesse ogni più irrilevante cambiamento delle espressioni di Derek-
La interruppe Lydia con tono saputo,mentre sbocconcellava un pasticcino ricoperto di glassa gialla.
-In più- continuò Erica,avvicinandosi sempre di più al viso della turbata Allison,che era palesemente a disagio- non manca mai ad un incontro,partecipa anche a quelli che riguardano solamente noi membri del branco,nonostante non gli venga richiesto-concluse poi con un sorrisetto soddisfatto.
-Inoltre è palese in modo quasi imbarazzante,che ogni volta che Stiles vede Derek preghi mentalmente che quest’ultimo si tolga la maglia. -aggiunse Lydia,non soddisfatta dell’espressione già abbastanza sconvolta di Allison.
-Oh è vero!- diede manforte la bionda,che nella fretta di rispondere non aveva neanche finito di masticare una fetta del suo muffin al cioccolato e aveva ricoperto il tavolino di briciole.
-Come dargli torto d’altronde- aggiunse,dopo essersi scrollata la giacchetta nera dai pezzetti del dolce- Derek ha un fisico da paura!Sembra un dio Greco!-
-E quando indossa i suoi jeans neri e attillati è qualcosa di favoloso- rimarcò la rossa,scambiandosi uno sguardo di profonda complicità con l’amica licantropa.
-Volete finirla?- questa volta fu il turno di Allison ad essere seccata- Devo forse ricordarvi che siete felicemente fidanzate?-
-Oh Allison,come sei esasperatamente pura e casta! La bellezza di Derek è oggettiva. Il fisico di quel ragazzo è fatto apposta per essere ammirato. Ĕ come per Johnny Depp o Jude Law! Trattenersi dal commentare è contro le leggi fisiche dell’essere umano.-
Lo sguardo di disapprovazione della cacciatrice non svanì alle parole della lupa.
-E comunque a Stiles potrà anche piacere Derek,ma che mi dite dell’alpha? Non credo che lui provi gli stessi sentimenti.-
Lydia intervenne convinta-Invece si! Altrimenti perché continuerebbe a sbattere Stiles contro tutti i muri a disposizione? Quel lupo scontroso e asociale è molto bravo a nascondere quello che prova realmente,ma non può ingannare Lydia Martin ed Erica Reyes-
Sui visi delle due ragazze si aprirono due luminosi e trionfanti sorrisi.
Continuando a sorridere la rossa continuò il suo discorso- Derek sta continuamente attento a non fare del male a Stiles,si assicura sempre che sia protetto nel miglior modo possibile e Stiles è l’unico di cui si fida,diversamente non gli permetterebbe di essere a conoscenza di tutti i segreti del branco- concluse con semplicità,cercando di fare capire all’amica mora quanto  fossero ovvie le affermazioni appena pronunciate.
-E come vi siete accorte di tutto questo?- chiese la cacciatrice con tono leggermente vergognoso.
-Istinto femminile tesoro.- affermò convinta Lydia,scostandosi dietro le spalle i capelli lisci.
-Te ne saresti accorta anche tu se smettessi di pensare solamente a Scott. -aggiunse poi con una punta di rimprovero nella voce.
-Esatto- concordò Erica,stufa di vedere l’espressione scettica e insicura della mora-Insomma! A Stiles piace Derek!-
-E a Derek piace Stiles- completò Lydia- Più facile di così-
-Sei convinta ora?- domandò la beta appoggiando l’incantevole volto sul palmo aperto della mano e guardando fisso negli occhi scuri Allison.
-Si,mi fido-  dichiarò quest’ultima,finalmente in preda allo stesso entusiasmo che investiva le amiche.
-Ma non riusciranno mai a confessare i loro sentimenti.- affermò poi la Argent.
L’entusiasmo che regnava pochi momenti prima sbiadì,macchiato dal pessimismo e dalla totale mancanza di idee per risolvere la situazione dei due innamorati.
-Ci sono!- urlò poi Erica,facendo spaventare a morte un anziano signore,intento a sorseggiare tranquillamente il suo cappuccino-Ho appena avuto un’idea fantastica! Ragazze è fatta.-
Un sorriso soddisfatto e sinistramente diabolico si fece strada sul suo volto.
Sulla faccia delle altre due ragazze sedute al tavolo si poteva leggere chiaramente perplessità e preoccupazione.
-Oh insomma non guardatemi come se fossi pazza! Paghiamo e andiamocene così vi posso spiegare tutto-
 

Angolo autrice:
Perdonate il ritardo! La scuola mi sta massacrando.
Vi chiedo scusa anche per la lunghezza del capitolo,so che è molto corto. Ma vi posso assicurare che il terzo capirtolo,che sarà anche l'ultimo, è molto molto più lungo.
Ringrazio moltissimo le 19 persone che hanno inserito la storia tra le seguite,non avrei mai pensato che questa mie seconda schifezzuola suscitasse curiosità in così tanti utenti. Grazie care\i!
Ringrazio moltissimissimo anche chi concedendomi piena fiducia ha inserito la storia tra le ricordate e le preferite,addiritura! Grazie,mi fate commuovere.
Un grazie particolare a iloveserietv, chibisaru81 e KiloCharlie05 per avere lasciato una preziosa recensione.
Spero di non avere deluso nessuno di voi.
Fatemi sapere che cosa ne pensate e a presto(si spera).


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Capitolo 3
*** Appuntamento a sorpresa al magazzino abbandonato. ***


Eccomi,Sono tornata!(silenzio di tomba,accompagnato solamente dal canto di qualche grillo).
Ok,mi rifaccio viva dopo un secolo. I know.
La scuola  mi ha tolto moltissimo tempo e in questo periodo ho avuto vari impegni.
Insomma le solite motivazioni usate abitualmente da noi autori per giustificare i nostri ritardi mostruosi.
Ma ora la scuola è finita *lancia coriandoli e saltella per la stanza* quindi avrò un po’ più di tempo
(non so quanto questo possa farvi piacere…).
Comunque i capitoli sono diventati magicamente quattro.
Non sono mai stata brava a capire di quanti capitoli si sarebbe composta una storia.
Ne avevo previsti tre,ma mi sono lasciata leggermente prendere la mano.
Ho diviso questo terzo capitolo lasciando degli spazi per separare le varie situazioni e cercare di rendere più chiaro il testo.
Ok,ora scappo. Spero che il capitolo vi piaccia!
 
 
 
 Appuntamento a sorpresa al magazzino abbandonato
 
Erano circa le otto di sera,nella piccola cittadina di Becon Hills regnava già il silenzio.
Tre figure femminili erano illuminate da un alto lampione.
Stavano parlottando sotto voce e una di loro mulinava la braccia in aria con fare concitato,come se riuscisse a stento a trattenere l’entusiasmo.
-Erica calmati. O attireremo troppo l’attenzione!- l’ammonì Allison,intenzionata a sfoggiare un cipiglio severo,che però risultava smorzato dall’ombra di preoccupazione che le percorreva il volto.
-Si hai ragione- concordò la lupa inspirando a fondo per calmarsi.
-Allora,vi è chiaro ogni particolare del mio fenomenale piano?- disse dopo essersi assicurata di avere nuovamente raggiunto un accettabile stato di equilibrio mentale.
-Certo!- la voce di Lydia raggiunse decisa le orecchie delle amiche.
-Allison?-domandò Erica rivolgendosi alla ragazza dalla pelle pallida e dagli ondulati capelli neri.
-Si.- rispose quella dopo un attimo di esitazione-Mi chiedo solo se funzionerà. Insomma non stiamo rischiando troppo? Derek potrebbe non prenderla bene e Stiles tornerebbe a casa con il cuore spezzato.-  la vena di preoccupazione sul suo viso si accentuò.
La lupa le lanciò un’occhiata assassina,frutto degli insegnamenti tratti del suo alpha.
-Allison,questo non è certamente il momento adatto per farsi venire dei dubbi insulsi. Il piano funzionerà. So quello che faccio.-
L’amica annuì,ancora non del tutto convinta.
Erica si guardò attorno con sguardo circospetto,assicurandosi che nessuno fosse nei paraggi e immedesimandosi nel ruolo di una perfetta spia di un film poliziesco.
-Voi vi occuperete di Stiles,io penserò a Derek- proferì poi abbassando il tono della voce.
Estrasse dalla tasca un foglietto piegato in più parti e lo passò alle altre.
-Qui ho scritto l’indirizzo del magazzino. Non sbagliate strada e soprattutto non commettete neanche un minuto di ritardo- i suoi occhi scintillarono minacciosi e Lydia pensò che,in alcuni casi,l’amica stesse diventando parecchio simile a Derek.
-Quindi portiamo Stiles al magazzino,mentre tu attirerai lì Derek chiamandolo e fingendo di essere in pericolo- concluse,riassumendo,la rossa.
-Esatto- Erica mosse la testa in segno di assenso.
-E se per caso Derek telefonasse agli altri componenti del branco per avvertirli e per chiedere aiuto?- domandò la cacciatrice.
Un sorriso furbo colorò il volto della bionda-Li ho già avvertiti di non rispondere e di non farsi trovare in casa. Insomma di stare lontani da Derek e Stiles per l’intera nottata.-
Dopo essersi scambiate uno sguardo complice e determinato,Lydia prese sottobraccio Allison e le due si avviarono verso casa di Stiles.
La lupa correndo raggiunse il magazzino,dove si sarebbe svolto il bizzarro appuntamento dei due inconsapevoli malcapitati.
 
 
 
Lydia e Allison arrivano velocemente davanti casa Stilinski.
La rossa allungò la mano affusolata e suonò il campanello,dopo essersi scambiata un cenno di intensa con l’amica.
La porta si aprì pochi istanti dopo e le ragazze si ritrovarono davanti il padre Stiles,con indosso ancora la divisa da sceriffo.
Il viso dell’uomo si aprì in un sorriso cordiale-Salve ragazze.-
-Buonasera signor Stilinski.- rispose prontamente Lydia- Stiles è in casa?-
-Oh si,certo.- rispose l’uomo con il solito tono gentile-Ve lo chiamo immediatamente.-
-Grazie mille. Si tratta di una faccenda davvero importante- aggiunse la ragazza,smaniosa si mettere in atto il piano.
Allison le tirò una gomitata,ammonendola con lo sguardo.
-Stiles!- lo sceriffo varcò la soglia della cucina dove il figlio,immerso con le braccia in un acquaio pieno di schiuma,stava lavando i piatti.
-Allison e Lydia hanno appena suonato alla porta. Hanno bisogno di te.-
Sul volto di Stiles comparve un’espressione stupita. Guardò il lavello pieno di piatti,poi allungò il collo per ritrovarsi davanti agli occhi la porta d’ingresso e scorgere le due ragazze ancora a braccetto.
Allison stava trafiggendo Lydia con un’occhiata di rimprovero e la rossa sembrava piuttosto eccitata.
Si accorse del fatto che Stiles le stesse  guardando,si illuminò in un grande sorriso e lo salutò agitando freneticamente la mano pallida.
-Su figliolo,non farle attendere.- disse lo sceriffo-Finirò io con i piatti.-
Stiles annuì,si tolse il grembiule e si asciugò le mani bagnate.
Passò accanto al padre,che gli diede un’affettuosa pacca sulle spalle- Ah figliolo! Lydia ha detto che era importante- gli fece l’occhiolino e un sorriso di ammiccamento comparve tra le piccole rughe del volto.
-Oh papà smettila! Ancora con questa storia!- sbottò il figlio-La cotta per Lydia ormai è storia vecchia. Quante volte devo ripetertelo?- aggiunse poi,abbassando il tono di voce per non farsi udire dalle amiche.
E si diresse verso le due ragazze,lasciando il padre con un’espressione confusa.
-Adolescenti…- borbottò l’uomo,lasciando spazio ad un’espressione ora  sconsolata accompagnata da un’alzata di spalle.
-Ciao ragazze! Avete bisog…-  Stiles non potè nemmeno terminare la frase che Lydia lo interruppe
- Stiles devi assolutamente vedere una cosa! Puoi uscire vero? Ti prego!-
La ragazza assunse un’espressione da cucciolo implorante.
-Ok,ma di che cosa si trat…- proferì Stiles incerto e confuso.
-Ti spiegheremo tutto a tempo debito! Su corri!-
Le due giovani lo afferrarono per le braccia e il povero Stiles ebbe solamente il tempo di avvertire il padre del fatto che usciva,prima di essere trascinato via.
                
 
 
Erica era da poco arrivata di fronte ad un grande edificio,situato poco fuori città.
Un tempo era adibito come magazzino,ma non veniva utilizzato da parecchi anni.
Le tre ragazze avevano impiegato un intero pomeriggio per tentare di renderlo un luogo adatto per un primo appuntamento.
Certo,nessun normale essere umano  si sarebbe sognato di svolgere un incontro romantico
lì dentro,ma era l’unica soluzione per fare emergere in superficie i sentimenti di quel ragazzino logorroico e soprattutto di quel lupo asociale.
In più quei due non rientravano decisamente nella definizione di normalità.
La lupa entrò dalla porta principale,diede un’ultima occhiata alla stanza per accertarsi che tutto fosse in ordine e estrasse dalla tasca del giubbotto di pelle il cellulare.
Compose velocemente il numero di Derek. Dopo pochi squilli la voce dell’alpha uscì dall’apparecchio.
-Erica? Che cosa…-
La ragazza si sforzò di assumere un tono angosciato- Derek! Ho bisogno di aiuto! Mi hanno catturata!-
-Catturata?-  la voce del lupo si fece subito preoccupata -Chi ti ha catturata? Dove sei?-
-Non lo so! Derek devi aiutarmi! Sono rinchiusa in una specie di grande magazzino appena fuori Beacon Hills!-
-Ti hanno portata nella zona industriale della città? Erica mi senti?-
-Non lo so Derek! Non lo so! Qua dentro è tutto buio e sono ferita! Aiutami ti prego!-
Detto questo la licantropa estrasse gli artigli e li sfregò a lungo su una sbarra metallica.
Derek sentì il rumore sgradevole e allontanò il cellulare dall’orecchio infastidito.
-Erica che sta succedendo? Rispondi!-
-Derek! Derek aiutami!- la lupa lanciò un lungo urlò disperato e chiuse di colpo la chiamata.
La bocca rosea si schiuse in un sorriso trionfante.
“ A giudicare dal tono preoccupato  non dovrebbe impiegare molto ad arrivare.” pensò.
Poi rimise in tasca il telefonino e uscì dall’ampio edificio.
 
 
 
Derek intanto aveva afferrato il giubbotto di pelle e le chiavi della Camaro.
Aveva tentato di telefonare sia ad Isaac che a Boyd,ma nessuno dei due aveva risposto.
“ Quei due mi sentiranno. E in modo abbastanza doloroso.”
Compose il numero di Jackson,ma dopo pochi squilli la voce metallica e irritante della segretaria telefonica si attivò.
-Maledizione!- imprecò-Scott sei la mia ultima speranza!-
Ma nemmeno lui sembrava raggiungibile.
-Non è possibile!- ringhiò il lupo- Dovrò cavarmela da solo! Che novità Derek,che novità!-
Stava cominciando a fare ampio uso di sarcasmo. Stiles doveva averlo contagiato!
Corse  all’auto e imboccò velocemente la strada principale,sperando che almeno uno dei suoi inutili beta vedesse la chiamata persa.
 
 
 
-Si può sapere dove stiamo andando di grazia?-
Stiles era ancora arpionato da Allison e Lydia in quello che loro chiamavano abbraccio,ma che lui riteneva piuttosto una stretta mortale.
-Fra poco lo scoprirai Stiles. Ti chiediamo solo un po’ di pazienza.- sbuffò Lydia.
-Ma almeno datemi qualche informazione! Non mi pare di chiedere il mondo!- il ragazzino cercò di divincolarsi dalla morsa letale.
-Stiles! Stai fermo e cerca di chiudere la bocca per almeno quattro secondi.-
-Ma non mi pare giusto tutto questo! Mi avete trascinato fuori di casa mia,all’improvviso,senza una spiegazione valida,senza uno straccio di motivo e mi state trascinando in giro per la città senza che io sappia la destinazione e il perché! Siamo alla stregua del rapimento sapete? E  mio padre è lo sceriffo per la miseria! Avete una bella faccia tosta a sequestrarmi sotto il suo naso!-
Allison sbuffò cercando di trattenere una risata divertita mente Lydia alzò gli occhi castani al cielo.
-Ecco siamo arrivati!- annunciò la rossa.
Stiles si guardò intorno perplesso -Che ci facciamo qui?-
-Seguici!- le due giovani continuarono a trascinarlo.
-Potreste anche degnarvi di darmi qualche risposta ogni tanto. Sapete di solito quando uno pone un a domanda,desidera che gli sia data una risposta. Non dico soddisfacente,ma almeno un tentativo…-
-Ecco ora entra.- gli ordinò Lydia.
-Qui dentro?- domandò confuso i ragazzo,alzando lo sguardo e scrutando il vecchio magazzino.
-Si proprio qui- confermò Allison.
-Ma non mi sembra molto sicuro. Insomma io…-
La mora aprì la porta di scatto e le due ragazze gli diedero un poderosa spinta,buttandolo letteralmente all’interno dell’edificio.
-Ehi!- si lamentò Stiles. Si voltò verso la porta d’ingresso,vide le due umane  salutarlo, Lydia con un sorrisetto eccitato e Allison con uno di incoraggiamento,poi chiusero la porta lasciandolo al buio.
 
 
 
La camaro di Derek arrivò sgommando nei pressi della zona industriale della città.
Grazie ai suoi sensi da lupo era riuscito ad individuare l’odore di Erica e aveva seguito la scia fin quando non era giunto poco distante da un magazzino abbandonato.
Fermò la macchina qualche metro più in là e si incamminò verso l’edificio,cercando di muoversi il più silenziosamente possibile.
Annusò l’aria: poteva percepire chiaramente la fresca fragranza usata abitualmente come profumo
da  Erica,ma non sentiva tracce che potessero suggerirgli la presenza di altri lupi mannari.
Continuò ad avanzare,appoggiando agilmente i piedi al terreno.
“Come è possibile che non riesca a sentire l’odore di altri lupi?” rimuginava intanto.
Arrivato a pochissima distanza dallo stabile  però un altro odore colpì il suo naso,infilandosi prepotentemente all’interno delle narici. Era un odore che conosceva bene. L’unico odore in grado di mandarlo completamente fuori di testa. Stiles.
“Che ci fa lui qui?” pensò.
Temendo che anche lui potesse essere in pericolo,l’alpha abbandonò ogni prudenza e cominciò a correre all’impazzata verso il magazzino.
“Forse hanno catturato anche lui! Sicuramente stava ficcando il naso in affari che non lo riguardano. Affari mortalmente pericolosi ovviamente. Se solo provano a fargli del male…”
Un turbine di pensieri mulinava all’interno della sua testa,mentre le gambe si muovevano veloci.
Giunse finalmente davanti alla struttura abbandonata,aprì la porta d’acciaio e si ritrovò in un’ampia stanza oscura.
Ora avvertiva anche un intenso odore di vaniglia.
Un momento quello…Era l’odore di Lydia! Ne era sicuro.
E quell’ avvolgente odore di violetta  somigliava moltissimo al profumo che emanavano i capelli di Allison.
Sempre più confuso mosse qualche passo verso il centro della stanza. I suoi occhi da lupo si stavano già abituando all’oscurità.
Si bloccò all’improvviso,confuso. Le pallide luci che costituivano l’unica esigua fonte di luce erano forse candele?
Ma che cosa stava succedendo?
 
 
 
Stiles aveva udito qualcuno entrare all’interno dell’edificio.
Si appiattì contro il muro,cercando di non fare rumore. Strizzò gli occhi,cercando di capire se la figura appena entrata gli fosse familiare. Ma era troppo buio per i suoi occhi da umano. L’unica cosa chiara era che quella corporatura  alta e muscolosa non poteva appartenere di certo né a
 Lydia né ad Allison.
Quelle due ragazze psicopatiche gliel’ avrebbero pagata cara. Oh molto cara!
Allungò un braccio e posò la mano su una superficie metallica. Cominciò a tastare i vari oggetti appoggiati sopra il ripiano,sperando di trovare qualcosa con cui difendersi dall’ eventuale aggressore.
La figura si faceva strada all’interno della stanza e Stiles sentì crescere il panico.
Iniziò a muovere freneticamente la mano alla ricerca di un oggetto che potesse costituire una passabile arma di difesa.
“Devo trovare qualcosa! Qualsiasi cosa! Per la miseria,dai!” pensò concitato.
Finalmente urtò una lunga spranga di ferro.
“Oh questa è perfetta! Devo solo riuscire a sollevarla…maledizione! Quanto pesa!”
Tentò di rendere la presa sull’oggetto più salda,ma nel farlo,colpì qualche cosa  ai suoi piedi.
Probabilmente quel qualcosa costituiva la base di una lunga pila di oggetti,perché a poco a poco una pioggia di arnesi e utensili vari si riversò sulla testa del ragazzo.
-Maledizione!- imprecò,riparandosi la testa con le lunga braccia.
-Stiles?- una voce roca e bassa si espanse per la stanza.
Il ragazzino alzò i grandi occhi spalancati.
Per la miseria! Avrebbe saputo riconoscere quella voce tra mille.
-Derek?- pronunciò stupito in risposta.
 
 
Angolo autrice:
Bene,spero abbiate apprezzato almeno un po’ questo penultimo capitolo,che io definirei di “passaggio”.
Insomma è uno di quei capitoli inseriti con lo scopo di introdurre la parte finale e…
ok smetto di annoiarvi.
Una recensione piccina picciò mi farebbe molto piacere. U.U
Ah e ringrazio assolutamente tutte le persone che hanno recensito e che hanno inserito la storia in una delle varie categorie.
Siete davvero parecchi e non mi aspettavo un tale sostegno. Grazie!
*Fugge via commossa*.

 
  

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Capitolo 4
*** L'appuntamento parte prima ***


Sono tornata!
Ehy mettete giù quei bastoni,possiamo parlarne!
Ok, so di essere in ritardo mostruoso.
Ma la colpa non è solo dovuta a i vari divertimenti che l’estate offre e che mi hanno tenuta abbastanza occupata,ma anche a Teen Wolf stesso.
E vi spiegherò il perché(attenzione spoiler terza stagione,nel caso qualcuno non la seguisse,saltate questa parte):
Scrivere di un Erica così spigliata e piena di vita,mi è risultato maledettamente difficile dopo aver visto la sua morte. La comparsa della Blake ha un po’ spento il mio entusiasmo e sono uscita praticamente distrutta dalla 3x5. Quindi…
L’ispirazione è miracolosamente tornata e ne sono stata talmente catturata che ho scritto un capitolo finale lunghissimo. Per cui ho deciso di dividerlo in due parti,che postero un dietro l’altra, per rendere la lettura meno pesante.
Ok spero che nessuno di voi rimanga deluso e buona lettura!
 
 L'appuntamento parte prima
 
 
-Stiles,che cosa ci fai qui? Dov’è Erica?- domandò il lupo.
-Erica?- disse stupito il ragazzino,saltellando ancora con le braccia sulla nuca,cercando di evitare gli ultimi oggetti che ancora cadevano dall’alta colonna di cianfrusaglie.
-Si, Erica. -esclamò spazientito Derek.- Ho ricevuto una sua chiamata. Diceva di essere in pericolo e di trovarsi in questo magazzino abbandonato.-
-Io non ne so nulla. Sono stato trascinato qui da Lydia ed Allison. Insistevano di avere trovato qualcosa e che dovevo assolutamente vederla.-
Sulle facce dei due giovani si dipinse un’espressione di completa confusione.
-Aspetta,cerco di trovare l’interruttore.- disse Stiles,estraendo dalla tasca il cellulare e usando la luce del display per vedere dove metteva i piedi.
Procedette a tentoni,finché la sua mano bianca non incontrò un quadrato di plastica affisso alla parete. Cliccò sul piccolo pulsante rettangolare e la scena che si parò davanti ai due li lasciò letteralmente a bocca aperta.
Al centro dell’ampio magazzino c’era un tavolo di forma circolare. Su di esso erano disposti piatti e posate intonati con le spirali che decoravano la tovaglia che ricopriva il tavolino.
Delle candele profumate di varie tonalità di rosso e grandezza,spiccavano al centro del tavolo.
Al lato del tavolino,un lungo carrello argenteo era ricoperto di vassoi che emanavano un odore invitate.
Tutt’ intono fiori di vario genere rendevano l’ambiente più romantico e colorato.
E un enorme materasso gonfiabile,ricoperto da lenzuola,anch’esse rosse, e da una miriade di cuscini spiccava poco distante.
Le guance di Stiles si imporporarono tanto da far concorrenza  alle varie sfumature di rosso presenti. Anche il viso di Derek si dipinse di una nuance più accesa.
-Che cosa significa tutto questo?- esordì poi,spezzando il silenzio di tomba che era calato.
-Derek…non so come dirtelo,ma credo proprio che quelle tre ci abbiano fregato.- la voce di Stiles era un miscuglio di imbarazzo e rabbia,ma si poteva notare anche una nota di…divertimento.
Il mannaro rimase in silenzio per qualche minuto,un’espressione scioccata e adirata al contempo sul viso.
Poi un rumore improvviso fece sussultare i due giovani. La porta di acciaio era appena stata chiusa con un grande colpo alle loro spalle.
Gli occhi di Derek si illuminarono di una sfumatura rossastra e il lupo si diresse a passo deciso verso la porta.
-Derek che cosa vuoi fare?- domandò Stiles un po’ preoccupato.
-Non ho intenzione di rimanere in questo posto un minuto di più!- rispose ringhiando il licantropo.
-Derek,magari ti è sfuggito un piccolo particolare. Quelle tre ci hanno chiusi dentro ok? E la porta è d’acciaio,in che modo avresti intenzione di uscire?-
Per tutta risposta il lupo comincio a prendere a pugni l’entrata producendo  profondi segni incassati sulla superficie.
-Oh,ecco come. Domanda stupida.- mormorò Stiles guardando Derek a occhi sbarrati.
-Senti Derek,calmati ok? Sono sicuro che ora ci apriranno e …-
Ma le parole balbettate dal ragazzino non producevano alcun effetto sul licantropo. Quando all’improvviso il lupo arrestò la scarica di colpi e alzò la testa di scatto come se si stesse sforzando a recepire un suono lontano.
-Questo è il motore della mia Camaro.- sibilò il lupo.
-Derek che cosa stai dicendo? Sicuro di stare bene?- chiese il l’umano avvicinandosi a lui per accertarsi della sua sanità mentale.
Ma il rombo di auto che correva a gran velocità confermò le parole del mannaro.
I due non ebbero neanche il tempo di pronunciare qualsiasi cosa che il telefonino di Derek squillò.
L’uomo estrasse impazientemente dalla tasca l’apparecchio ed emise un ringhio non appena vide il numero che gli occhieggiava dallo schermo.
-Erica!- non ebbe tempo di dire altro,che la voce della lupa lo interruppe.
-Derek come sta procedendo l’appuntamento?- chiese maliziosa.
-Erica giuro che sei morta. Siete morte. Voi,i miei stupidi beta,Scott. Aspetta solo che esca di qui.-
La mannara emise una risatina,sapeva che l’alpha non avrebbe fatto loro realmente del male.
-Beh Derek non so quanto ti convenga uscire. Sai abbiamo momentaneamente preso in prestito la Camaro e…Non vorrai per caso che le succeda niente di male vero? –
Erica sottolineò la minaccia facendo rombare prepotentemente il motore dell’auto.
Gli occhi del lupo mutarono completamente in rosso. Poteva andare fuori,prenderle a calci e recuperare la sua piccola.
Non sarebbe riuscito a fare loro del male però,ne era consapevole. Poi voltò la testa e vide lo sguardo ferito di Stiles,che cercava invano di apparire indifferente alla sua smania di andarsene in più presto possibile da lì.
Grugnì sconfitto,allontanandosi dalla porta.
-Se solo trovo un graffio millimetrico sulla mia macchina…-
-Non preoccuparti Derek,facciamo solo un giretto e torneremo quando l’appuntamento sarà finito.-
Esultò la lupa,capendo di essere riuscita a mettere il suo scorbutico alpha nel sacco.
Dopo aver chiuso la chiamata Derek udì la sua auto che si allontanava sgommando.
Il lupo sospirò,sentire la parola “appuntamento” gli provocava fastidiose fitte allo stomaco.
Guardò Stiles che abbassò immediatamente lo sguardo.
-Potremmo sederci.- propose titubante il ragazzino.
Il mannaro annuì e si diresse al tavolo seguito da Stiles.
Un silenzio atroce calò nella stanza.
“Come è possibile che mi manchino le parole?! Come è possibile?! Devo sforzarmi di dire qualcosa. Qualcosa di intelligente possibilmente.” Pensò Stiles,in panico.
-Belle candele eh- esordì,mostrando un sorriso tirato e titubante.
“Fantastico! Stiles davvero! Un commento sulle candele uau! Sei un completo idiota” si auto commiserò l’umano,cercando di non perdere il finto sorriso.
Il licantropo annuì.
“C’era del sarcasmo in quel gesto di assenso. Lo so! Cavolo,lo so!”
-Insomma il rosso è un bel colore- proseguì il più piccolo- e il profumo che emanano è molto buono. Poi a me è sempre piaciuto osservare la fiamma oscillare e cambiare continuamente sfumatura. Mi piace il fuoco. C’è qualcosa di rassicurante nel fuoco,forse perché mi fa immaginare un caminetto acceso,la neve fuori dalla finestra e…oh sto divagando. A te piace il fuoco?-
Derek alzò le sopracciglia scure,che si andarono a confondere  con i capelli neri.
“Gli ho chiesto se gli piace il fuoco e la sua famiglia è morta in un incendio. La sua famiglia è morta in un incendio! Oh cazzo! Idiota! Idiota! Idiota!”.
-Beh- ritentò Stiles,con l’ormai fisso sorriso titubante stampato sul volto-direi che a questo punto ci convenga assaggiare tutte queste prelibatezze. Che ne dici?-
Ma il suo sorriso scemò quando non ottenne alcuna risposta da parte del lupo.
Il ragazzino si schiarì la voce,imbarazzato e si sedette al tavolo.
-Ehi guarda! C’è anche il menù- disse,afferrando un’elegante pergamena avvolta da un nastro argento.
Stiles srotolò il foglio di carta e cominciò ad elencare  i nomi della varie pietanze.
-Allora come prima portata c’è zuppa bollente del lupo in calore-  lesse tranquillamente,per poi acquisire immediatamente un colore simile ad un pomodoro maturo.
Derek alzò gli occhi di scatto,squadrandolo minaccioso.
Il ragazzino abbassò la testa cercando di evitare lo sguardo del lupo e si schiarì nuovamente la gola.
-Oppure…in alternativa c’è l’involtino al frutto della passione e…-
Stiles schiaffò il foglio sul tavolo,le guance sempre più rosse.
-Forse è meglio lasciar perdere- borbottò.
Un silenzio di tomba calò spietato sui due giovani,interrotto solamente dal ticchettio prodotto dalla suola delle scarpe consumate di Stiles,che sempre più nervoso,sbatteva a ritmo regolare i piedi sul pavimento.
All’improvviso il più piccolo si alzò in piedi.
-Senti,non so te,ma io non resisto più. Questo silenzio mi fa sta facendo impazzire! Sono consapevole del fatto che preferiresti trovarti in pieno combattimento contro un branco di alpha,che qui con me,ma potremmo provare a collaborare per un attimo? Io sto cercando di rendere questa prigionia- Stiles mimò delle virgolette con le mani per sottolineare l’assurdità di quella situazione- il più piacevole possibile,ok? Potresti pronunciare almeno due parole? Non pretendo un discorso ricco di parole!-
Lo guardò. I suo occhi verdi avevano assunto un’espressione glaciale che diede i brividi al ragazzo di fronte e a lui.
Stiles continuò a fissarlo a bocca aperta e con le braccia spalancate,aspettando una risposta. Risposta che non arrivò.
Il ragazzino sbuffò e mosse le braccia in alto compiendo un gesto stizzito,poi si lasciò ricadere pesantemente sulla sedia.
“Stupido lupo” pensò.“Stupido lupo,stupide amiche e stupido me. Sono ad un appuntamento con Derek. Con Derek. E sta andando tutto per il verso sbagliato! Lui mi odia,un barbone risulterebbe più elegante di me” commentò riservando uno sguardo impietoso ai suoi vestiti “ e non ho la minima idea di cosa fare.”
Anche la mente di Derek era invasa da mille pensieri.
La prima cosa che avrebbe fatto,appena uscito da lì,sarebbe stata uccidere quelle tre piccole idiote.
Oh si,l’avrebbe fatto. E avrebbe scelto anche un modo molto doloroso.
Insomma come era saltato loro in testa di cacciarlo in quella assurda situazione? Stiles gli piaceva per la miseria! Ed anche parecchio! Ed era proprio quello il problema! Lui non sapeva come ci si doveva comportare ad un primo fottutissimo appuntamento.
Stiles l’avrebbe odiato ancora di più di quanto già non facesse!
Le parole pronunciate poco prima da Stiles gli rimbombavano nel cervello:
 “Sono consapevole del fatto che preferiresti trovarti in pieno combattimento contro un branco di alpha,che qui con me.”
Quel ragazzino logorroico era convinto che lui lo odiasse a morte!
-Stiles io non…preferirei affrontare un branco di alpha ok? Solo che…non sono adatto per queste cose e…-
Abbassò la testa imbarazzato. Davvero era così palese che provasse qualcosa per quel ragazzino iperattivo? Era sempre stato brava a nascondere le sue emozioni,ma se il le ragazze se ne erano accorte significava che era più evidente di quanto immaginasse.
Il lupo rifletteva senza sapere che i medesimi pensieri scorrevano nella testa del ragazzino di fronte a lui.
L’imbarazzo stava superando decisamente il livello di guardia e l’unico obbiettivo di Stiles ora era trovare qualcosa,qualsiasi cosa,per dipanarlo.
  

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Capitolo 5
*** L'appuntamento parte seconda ***


Ci tengo a rimarcare che non ho nessun diritto sulle varie opere citate.
 
 L'appuntamento parte seconda
 
Fece vagare lo sguardo per l’ampio stanzone in cerca di qualche cosa che potesse attirare la sua attenzione,quando notò un pc portatile adagiato sui grandi cuscini che rivestivano il materassino.
-Ehy Derek guarda! Abbiamo un portatile!- esclamò contento afferrando lo strumento elettronico.
Il lupo alzò le sopracciglia non capendo perché la vista di un computer recasse al ragazzino tanta goia.
-Cavolo! Ci sono anche dei dvd! Che ne dici se ci guardiamo un film per passarci il tempo?- propose entusiasta,aveva trovato la soluzione per scacciare via quel silenzio che lo stava uccidendo!
Il licantropo annuì,senza condividere l’entusiasmo di Stiles.
-Vuoi scegliere tu cosa guardare?- domandò poi,porgendo al licantropo qualche custodia colorata.
-No,decidi pure tu.- borbottò burbero il moro.
Stiles annuì sorridendo,ma il sorriso era destinato a spegnersi miseramente non appena ebbe buttato un occhio sui titoli dei vari film.
Erano tutte storie d’amore! Il ragazzino sentì un calore ribollire all’altezza dello stomaco. Allison,Lydia ed Erica avrebbero subito la sua vendetta,potevano esserne certe.
Scorse freneticamente i titoli con la flebile speranza di riuscire a trovarne uno adatto a quell’assurda situazione.
Le pagine della nostra vita. Oddio no! I ponti di Madison County. Assolutamente no. Titanic. Ma stiamo scherzando? Innamorarsi. Oh ti prego! Non può andare peggio di così. I segreti di Brokeback mountain. Mi correggo,può andare peggio di così.”
Continuò a cercare,gettando alle sue spalle le custodie dei film scartati e rischiando parecchie volte di colpire Derek in fronte.
“Ti prego! Ti prego! Si! Le amiche della sposa.” pensò l’umano guardando il dvd con gli occhi che luccicavano per il sollievo. “Parla di amicizia fra donne,è una commedia e il tema principale non è l’amore. Perfetto.”
-Derek ho scelto.- disse mostrando il dvd al mannaro,che parve essere d’accordo e raggiunse
Stiles sul materassino.
Mentre Derek era intento a scegliere le varie opzioni nel menù del film,l’umano era alla disperata ricerca di una posizione comoda,infastidendo non poco il lupo.
Alla fine il ragazzo optò per stendersi tenendo le gambe rannicchiate ed appoggiò la testa sulla spalla muscolosa del moro.
-Posso? O ti infastidisce?- domandò Stiles,sentendo il lupo irrigidirsi.
-No puoi restare.- borbottò quest’ultimo in risposta,provocando un luminoso sorriso sulla faccia pallida del ragazzino.
Il film partì e la prima scena mostrò un donna bionda e un uomo impegnati in attività difficili da equivocare su un grande letto dalle lenzuola bianche accompagnati da un coro di gemiti e urli.
Il lupo sbarrò gli occhi e Stiles aprì la bocca in un’ampia “O”.
-Ok,meglio spegnere eh?- esclamò il ragazzino,il lupo si limitò ad annuire.
“Tra le tante figure di merda questa le batte tutte caro mio” imprecò Stiles.
Il silenzio calò nuovamente,finché l’umano dopo aver notato uno stereo accanto al tavolino,vi si avvicino e premette il pulsante di accensione.
Una melodia volteggiò nell’aria riempiendo a poco a poco tutta la stanza.
Derek osservò incuriosito Stiles accucciato accanto allo stereo; doveva ammettere che l’idea del ragazzino non era stata poi così malvagia. Senza neanche accorgersene cominciò a tamburellare le dita sulla coscia tenendo il ritmo della canzone.
Stiles notò il gesto e abbassando il volto sorrise,felice nel vedere per una volta il lupo compiere un gesto spontaneo e normale.
Rimasero in silenzio mentre la canzone continuava a diffondersi ed ad insinuarsi nell’orecchie dei due giovani come una ventata d’aria fresca. Ora non c’era più traccia di quel pesante imbarazzo.
Derek non aveva riconosciuto la canzone,lui era più tipo da rock anni 70,mentre quel pezzo apparteneva al genere pop e all’inizio neanche Stiles era riuscito a ricordarsi dove avesse già sentito quel ritmo,ma quando la calda voce di Gloria Gaynor attaccò il ritornello,l’umano desiderò sprofondare nel pavimento.
I love you baby, and if it's quite all right, I need you baby to warm my lonely night. I love you baby. Trust in me when I say: I love you baby, don't let me down, I pray. I love you baby, now that I found you. Stay. And let me love you, baby. Let me love you ... 
Derek spalancò gli occhi e quasi sputò l’acqua che si era appena versato in un elegante bicchiere affusolato,Stiles si avventò sullo stereo nel tentativo di spegnerlo,ma l’aggeggio non ne voleva proprio sapere.
-Derek dammi una mano!- gemette il ragazzo in panico.
Il mannaro raggiunse Stiles,poggiò il bicchiere a terra e tolse l’apparecchio dalle mani dell’umano.
-Il tasto rosso! Devi spingere il tasto rosso!-
-Ci sto provando! Ci sto provando! Ma quest’affare si è bloccato!-
I love you baby, and if it's quite all right, I need you baby to warm my lonely night. I love you baby. Trust in me when I say…”
-Maledizione! Prova a scuoterlo!-
-A scuoterlo? Che vuol dire?! Non è un frappè Derek, è uno stereo! Un fottutissimo stereo!-
Dopo vari tentativi,mentre avvinghiati lottavano contro quella radio infernale riuscirono finalmente a metterla a tacere.
Stiles emise un sospiro –Ce l’abbiamo fatta eh?- si rivolse al lupo,mentre questi gli rivolgeva un’occhiataccia.
-Tieni,hai dimenticato il bicchiere!- esclamò avanzando verso Derek,ma inciampò in uno dei cuscini e riversò l’intero contenuto del calice sulla maglietta attillata di Derek.
-Oddio! Scusa,non l’ho fatto apposta! Scusa davvero Derek!-  pronunciò mentre cercava di rimediare affannosamente al danno tamponando la t-shirt del moro con un tovagliolo.
Guardò sconsolato l’enorme macchia comparsa sulla maglia.
-Forse dovresti togliertela.- propose l’umano,guadagnandosi un’occhiata che avrebbe incenerito l’alpha più spietato.
-Cioè non intendevo…Era una proposta innocente,insomma non fraintendere,io…- balbettò Stiles indietreggiando ai limiti dell’imbarazzo,ma così facendo colpì nuovamente il materasso e in un gesto improvviso afferrò la maglia del lupo per non cadere,trascinandoselo dietro.
Il lupo scattò all’indietro e urtò lo stereo che ripartì.
I love you baby, don't let me down, I pray. I love you baby, now that I found you. Stay. And let me love you, baby. Let me love you ... 
Caddero tutti e due sul materasso gonfiabile,Stiles ritrovandosi Derek addosso ebbe una strana sensazione di deja-vu. Ma il moro questa volta si rialzò il fretta dal corpo del ragazzo.
Stiles si massaggiò la schiena,cadendo aveva avvertito qualcosa di duro sotto i cuscini.
Ne sollevò alcuni e si portò davanti al viso un paio di manette. Sconvolto ne sollevò altri e trovò un frustino e una scatola di preservativi.
“Questi provengono dall’armamentario di Erica e Lydia” pensò.
Derek cercò in tutti i modi di fare finta di nulla e si diresse a spegnere la radio,per poi sedersi al tavolo.
Stiles si sedette davanti a lui e abbassò il capo,sconsolato.
“Sto combinando un casino dietro l’altro e questo appuntamento è un completo disastro,uno dei peggiori nella storia dell’umanità.”
Derek notò la faccia abbattuta del liceale e avvertì una fitta al petto.
-Senti Stiles,- pronunciò,con l’intenzione di attirare l’attenzione dell’altro- fra poco le ragazze torneranno ed è da quando siamo arrivati che il mio fiuto mannaro avverte l’irresistibile profumo di tortino al cioccolato,per cui…che ne dici di gustarci quella prelibatezza nel frattempo?-
Stiles annuì,un po’ risollevato e andò a prendere il dolce.
Il ragazzino inspirò l’odore del cacao e si portò il cucchiaino alla bocca,mugolando a causa di quel gusto sublime che faceva letteralmente esplodere le sue papille gustative.
Derek gli sorrise divertito e Stiles rispose al gesto.
-Derek sei un po’ sporco di cioccolato- lo avvertì,portandosi un dito al lato destro della bocca per indicare all’altro il punto esatto macchiato.
Il licantropo arrossì lievemente e tentò di pulirsi.
-Aspetta ti aiuto.- Stiles alzandosi si avvicinò a Derek e con il tovagliolo gli sfiorò delicatamente le belle labbra,pulendolo.
Il lupo alzò lo sguardo e incatenò le sue profonde iridi veri nei chiari occhi ambrati del castano.
Poi osservò con desiderio le sue labbra  carnose e leggermente umide.
Non resistette più e per una volta,una sola ed unica volta,si concesse la libertà di non pensare troppo.
Si ritrovò a poggiare le sue labbra ruvide contro quelle morbide di Stiles,che sorpreso spalancò gli occhi.
Ben presto però anche lui ripose al bacio e portò le lunghe braccia dietro alla nuca del moro accarezzandogli i capelli.
Il lupo lo sollevò e lo portò sulle sue ginocchia continuando a baciarlo.
Era nato come un bacio lieve,tenero e quasi impacciato,ma dopo aver preso confidenza l’uno con le labbra dell’altro,si trasformò in un bacio caldo e passionale.
Stiles lasciò entrare la lingua di Derek e il lupo cominciò ad esplorare ogni anfratto di quella bocca,come se volesse marchiarla e fare in modo che qualunque altra  lingua avesse poi avuto il piacere di assaporare la bocca di Stiles avrebbe avvertito il suo odore,avrebbe avvertito la sua presenza.
Perché Stiles era suo. Solamente suo. E anche se dentro di se credeva di non meritarsi una vita così preziosa non poteva fare a meno di pensare che in fondo Stiles gli appartenesse.
Non si era mai sentito così ora finalmente capiva quello di cui parlava suo padre quando era giovane.
“ Noi lupi mannari Derek,ci innamoriamo veramente una volta sola e quando troverai la persona giusta lo avvertirai dentro di te. Il tuo cuore ti manderà il giusto segnale,non è una cosa che si può spiegare a parole,ma  ti assicuro che quando troverai il vero amore lo capirai.  È una cosa antica Derek,misteriosa e meravigliosa al contempo,una cosa nata all’inizio dei tempi,che accompagna la vita sulla terra da millenni. I lupi hanno un solo compagno per tutta la vita.” Gli diceva a volte,accarezzando la mano di sua madre.
L’aveva capito adesso,il suo cuore lo stava avvertendo. Il cuore che ormai riteneva morto e ricoperto di ragnatele.
E pensava a tutto questo sentendosi avvolto in uno strano torpore,come se fosse sospeso tra realtà e fantasia. Percorreva il corpo di Stiles con le grandi mani e continuava a baciarlo,mentre lui gli tirava delicatamente ciocche di capelli corvini,mugolando e gemendo.
Le loro lingue erano unite in una danza infuocata e il sangue scorreva veloce come inebriato da una musica antica che rimbombava nelle vene.
Stiles si sentiva confuso. Confuso e felice,come non lo era da tempo.
Perché quella per Derek non era una semplice cotta,non era un’infatuazione o un’illudersi di un amore che non esisteva. Quello che provava per Derek era amore vero. Di quello che ti porta in alto,fino a farti sfiorare il cielo,ma che può anche distruggerti,quello che ti fa amare con tutto te stesso e ti può portare a provare l’odio più distruttivo.
Non riusciva a pensare ad altro,solo al fatto che stava baciando Derek,stava baciando Derek,stava baciando Derek…
-Ehy ragazzi!- i due si staccarono di botto.
Seduta su uno dei grandi finestroni che componevano la parte superiore delle alte pareti stava Erica,con le gambe a penzoloni.
-Vedo che l’appuntamento sta procedendo in modo ottimo,oserei dire- affermò ridacchiando,
Da fuori si udivano gli urletti striduli di Lydia –Si stanno baciando? Erica rispondimi! Si stanno baciando?-
-Oh ragazzi continuate pure,non volevamo disturbarvi. Anzi metteteci ancora più passione,Lydia ci tiene che il video venga bene,visto che non può vedere il vostro primo bacio.- affermò la lupa mostrando la piccola videocamera che reggeva tra le sue mani smaltate di rosso.
Ma le uniche cose che riprese furono la faccia sconvolta di Stiles e il ringhio di Derek.
“Forse però,a volte,le idee pazze di Erica non sono poi così male.” pensarono entrambi.
 
Note “autrice”:
 
Le pagine della nostra vita: è un film di genere drammatico\sentimentale. I protagonisti sono Allie e Noah( interpretati da Ryan Gosling e Rachel McAdams). È un film veramente molto bello e commovente,quindi se non lo avete mai visto e ne avete l’occasione guardatelo.

I ponti di Madison County: è un film di genere drammatico\romantico. I protagonisti Francesca e Robert sono interpretati dalla meravigliosa Meryl Streep e da Clint Eastwood.  Anche questo è semplicemente meraviglioso. Credetemi,non sono un tipo da storie d’amore,per esempio non sopporto Titanic,ma queste due sono veramente belle,meritano sul serio.

Titanic.: penso che lo conosciate tutti.

Innamorarsi: Parla dell’amore fra Frank e Molly,recitati da Robert De Niro e Meryl Streep( non si vede che è una delle mie attrici preferite eh?). Guardatevi anche questo se potete.

Brokeback mountain: assolutamente meraviglioso. Uno dei miei film preferiti. Parla dell’amore complicato e non capito di Ennis e Jack e recitano Heath Ledger e Jake Gyllenhaal,due attori che io amo( se penso ad Heath mi viene ancora la lacrimuccia).

Le amiche della sposa: è una commedia. È divertente,da vedere con le amiche\amici. Se lo avete visto potete capire a cosa mi riferisco parlando della scena iniziale. Non è così sconvolgente,se ne vedono in tutti i film di scene così ed è assolutamente normale. Però ad un primo appuntamento,poi se è un appuntamento fra Derek e Stiles,non so quanto possa essere adatto.

La canzone a cui mi riferisco è Can't take my eyes off you che è un singolo del 1967 di Frankie Valli. Esistono centinaia di cover,una dlle più famose è quella di Gloria Gaynor,ma esistono anche quella di Frank Sinatra,Mina,una in chiave rock dei Muse ecc ecc
  
Ok,anche questa storia è terminata. Spero che il finale non vi abbia fatto troppo schifo. Ringrazio ancora una volta tutte le persone che hanno recensito e inserito la storia in una delle varie categorie,perché ripeto,non mi aspettavo che poteste essere così tanti. Grazie di cuore!
Non so perché Derek mi sembra tipo da rock anni 70. Forse perché io sono tipo da rock anni 70,non so. Mi sembra comunque che anche il caro Jeff l’abbia detto da qualche parte. O forse mi sto sbagliando.
Dato che questo è l’ultimo capitolo,ci tengo al fatto che recensiate. Anche solo per dirmi che il finale vi ha fatto schifo o anche solo per parlare delle vostre impressioni sulla terza stagione.
Cosa ne pensate della Blake,di Cora(anche se in questa storia non c’è u.u), se vi è piaciuta la 3x5…cose così.
Tornerò,purtroppo per voi,con qualche altra storia. Ho un paio di idee in testa,ma devo ancora studiarle per bene. Vedremo. Alla prossima :)
 
 
 
 
 
 
 
  

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