Ricordi d'ombra

di Nocturnia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #1 ricordo - candela ***
Capitolo 2: *** #2 ricordo - bagno ***
Capitolo 3: *** #3 ricordo - treno ***
Capitolo 4: *** #4 ricordo - threesome ***
Capitolo 5: *** #5 ricordo - toys ***
Capitolo 6: *** #6 ricordo - benda ***
Capitolo 7: *** #7 ricordo - seta ***
Capitolo 8: *** #8 ricordo - violenza ***
Capitolo 9: *** #9 ricordo - sigaretta ***
Capitolo 10: *** #10 ricordo - passione ***



Capitolo 1
*** #1 ricordo - candela ***


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Disclaimer: Bruce Wayne, Selina Kyle e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.

 "Non ci si sottrae alla guerra, perché la guerra fa parte della Vita."

- Oriana Fallaci -


Ricordi d'ombra

#1 ricordo - candela

Non c'è più luce a Gotham e riposi all'ombra d'un pipistrello sfregiato - abusato - da troppe battaglie.
Il cielo si è tinto di rosso, lordandosi con il sangue di mille innocenti e mille colpevoli, ma non te ne curi affatto.  
Bruce respira debolmente, un corpo martoriato e uno spirito incrollabile, invincibile.
La fiamma della candela dipinge forme irreali sui suoi zigomi, volute rossastre che ne esaltano la tragica bellezza.
Gli sfiori i capelli in una carezza rassicurante e sono i suoi occhi che ti inchiodano alla realtà: è finita.
"Selina..."
Abbassi le palpebre, stornando lo sguardo e fissando un punto imprecisato fuori dalla finestra.
"Riposa, pipistrello, riposa. Te lo meriti."
Ed è il buio che accoglie le tue silenti preghiere.


Nota dell'autrice: questa storia partecipa al "Think Angst Challenge."

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Capitolo 2
*** #2 ricordo - bagno ***


doughij Disclaimer: Bruce Wayne, Selina Kyle e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.



#2 ricordo - bagno


È caduto e non te ne sei accorta. [come sempre]
Si è alzato senza dirti niente e ora giace riverso sul pavimento del bagno, nel sangue e nella polvere. [è già successo e lo sai]

Bane.

Digrigni i denti e ti inginocchi al suo fianco, allungandogli le mani.
Bruce ti rivolge uno sguardo frustrato, appoggiandosi al muro e inspirando forte.
"Si sono aperti i punti." sentenzi asciutta "Devo ricucire la ferita prima che si infetti."
"Non posso."
Sollevi un sopracciglio, sorpresa e irritata.
"In che senso non posso?"
Bruce ti fissa in tralice e sospira, stringendo le labbra in una linea sottile.
"Non riesco ad alzarmi." sibila "La schiena."

Bane.

La colpa ti divora all'improvviso e chini il capo, sconfitta. [fuggi, fuggi pure]

Bane.

"Selina...non volevo..."

Esci dalla stanza con un gesto secco, negandoti alcuna possibilità.
Bruce non ti ostacola - non può -  ed è questo quello che fa più male. [anche l'altra volta aveva fatto male: un male cane]
Fuori, la neve ha ripreso a cadere.
Dentro, l'agonia contratta di due creature spezzate.

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Capitolo 3
*** #3 ricordo - treno ***


sfffff Disclaimer: Bruce Wayne, Selina Kyle e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.


#3 ricordo - treno

È una bella giornata a Gotham e Bruce ne osserva le geometrie impossibili, una tazza di caffè in mano e le tue gambe sulle ginocchia. 
Ti inarchi all'indietro, facendo quasi le fusa.
Sorride Bruce e per un attimo sembra più giovane, un ragazzo il cui futuro non è stato ancora macchiato da clown impazziti e spaventapasseri deliranti.
"Perché non te ne sei andata?"
Lo squadri in silenzio, le sue dita una tenaglia implacabile sulle tue caviglie.
"Neanche tu l'hai fatto."
"Io sono - ero - Batman."
"Cosa vuoi sentirti dire, Bruce? Che ti amo?"
"È così?"
La metropolitana vi scorre vicino, coprendo ogni altro rumore.
Ti volti e la guardi scivolare nel ventre di Gotham, scomparendo in un pugno di tenebre e incubi mai sopiti.
Un ritorno all'utero e un lungo viaggio all'inferno, ecco cos'era quel treno.
Bruce non ha ancora smesso di fissarti e trema sulle tue labbra la risposta.
"Non lo so."
Non smette di sorridere e cerca la tua bocca il pipistrello, in un bacio che ha il sapore della vittoria.
"Neppure io."

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Capitolo 4
*** #4 ricordo - threesome ***


dugduo Disclaimer: Bruce Wayne, Selina Kyle e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.


#4 ricordo - threesome


Sarebbe bellissimo.
Sarebbe il rapporto ideale, un legame di carne e ricordi che nulla, nulla, potrebbe scalfire.
Bruce ti accarezza la pelle sottile della coscia, rovesciandoti sotto di lui.
Lo accogli con il desiderio della femmina che ha finalmente trovato un suo pari e sospiri contro il suo petto, concedendoti a un mostro d'ossidiana e bruma.
Non ha pietà il pipistrello e morde per sopprimere un gemito indecente.
È umido e vischioso il vostro amore, ma sarebbe perfetto se non sapessi d'essere sempre osservata da lei.
Siamo mai stati soli? ti ritrovi a pensare, ancora tesa tra le sue braccia nell'ultimo respiro dell'orgasmo Lo siamo, Bruce?
Risponde con un bacio morbido e bagnato il pipistrello, stringendoti a sé e dileguando la paura.
Almeno per quella notte, di Rachel non rimane altro che un esangue fantasma.

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Capitolo 5
*** #5 ricordo - toys ***


toys Disclaimer: Bruce Wayne, Selina Kyle e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.


#5 ricordo - toys


"Sono un uomo pieno di risorse, sai Selina?"
Mastichi un altro biscotto e annuisci distratta, chiudendo la valigia.
"Non mi stai neppure ascoltando, vero?"
Annuisci ancora, allungandogli un pezzo di cioccolata ed esibendoti nel tuo miglior sorriso.
"Selina..."
Alzi gli occhi al cielo.
"Per me sono solo giocattoli molto sofisticati. Utili, ma giocattoli."
Bruce solleva il borsone dal pavimento e spazza il tuo appartamento con lo sguardo, forse ricordando, forse dimenticando.
"Sono tutto ciò che mi resta, Selina."
"Sono una catena, Bruce."
È terrificante Wayne quando ti cerca con quell'iride artica, la bestia che si dimena sotto la pelle ed emerge a fatica, un'ombra fumosa e scomposta che puoi solo intravedere.
"Lucius..."
"Lo so."
È sul letto disfatto la cintura con la quale ha combattuto la pazzia di Gotham, lama e scudo d'un uomo senza potere alcuno, se non quello della sua mente.
È ancora sul letto quando brucia il vostro passato, accartocciata tra mille filamenti di stoffa e fuoco.
Tra le sue ceneri, l'imago residua d'un eroe dai troppi nomi e nessun volto.

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Capitolo 6
*** #6 ricordo - benda ***


dgggg Disclaimer: Bruce Wayne, Selina Kyle e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto


#6 ricordo- benda


Metropolis è piena di luci e speranze, la sorella benedetta d'una famiglia aberrante.
La notte è luminosa a Metropolis e per un breve istante rimpiangi il buio famelico di Gotham.
"Dicono che esista un uomo d'acciaio, sai?"
Bruce si flette verso l'impiantito per la centesima volta e si butta un asciugamano sulle spalle, sedendosi al tuo fianco.
"Uomo d'acciaio?"
Indichi un puntino nel mezzo della pagina centrale del Daily Planet, così piccolo da non sembrar neppure una persona.
"Impenetrabile ai proiettili e alle armi, uhm?" replica distratto, scivolando con i polpastrelli sull'articolo.
"A quanto pare..."
Bruce è troppo preso dal giornale per accorgersi che la benda che porta sul costato si è tinta di rosso, macchiando la coperta.
"Sanguina ancora." constati pratica "Bisogna cambiarla."
"Superman..."
"Come?"
"Lo chiamano Superman."
"Che nome ridicolo." sentenzi alzandoti "Banale e privo di fantasia."
"Strano commento per una donna che sta con Batman." ridacchia Bruce.
Sorridi a tua volta, cominciando a rimuovere la medicazione.
"È quasi un dio questo...alieno."
La ferita è slabbrata e stilla minuscole gocce di sangue.
"Nessuno è invincibile, Bruce." riporti lo sguardo nei suoi occhi, implacabile "Nessuno."
Metropolis sarà pure il sogno di pace d'ogni uomo, ma chi è nato all'ombra d'un incubo di metallo e pietra sa bene che anche gli dei possono cadere, sanguinando e morendo.
Come lui: come Batman.

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Capitolo 7
*** #7 ricordo - seta ***


sgsfg Disclaimer: Bruce Wayne, Selina Kyle e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.


#7 ricordo - seta


"La prima cosa che hai rubato?"
Ti rotoli sul letto, lasciando penzolare un piede oltre il bordo.
"Una scatoletta di tonno e dei vestiti."
Bruce ti lambisce la curva delicata della schiena, osservandoti pigramente.
"Avevamo fame." mormori, puntellandoti sui gomiti " Io e mia sorella, intendo."
È notte a Madrid e l'aria calda entra dalla finestra aperta, sfiorando il tuo corpo nudo.
"Non c'erano più abiti e Maggie cresceva a una velocità tale che..." deglutisci, inghiottendo un groppo durissimo e amaro "che...ne avevo bisogno. Ne ho sempre avuto bisogno."
Si sdraia al tuo fianco il pipistrello e non proferisce parola alcuna, soffermandosi ad ascoltare il rumore sottile del tuo respiro.
Un sorriso incerto si fa strada sulle tue labbra, assieme al suo silenzio.
"Era in seta."
Bruce reclina il capo verso il tuo, in ascolto.
"La prima cosa che ho rubato per me, solo per me, è stato un vestito in seta."
Singhiozzi una risata asimmetrica, guasta di troppe delusioni.
"Era troppo grande e troppo scollato, ma era mio. Era qualcosa che potevo possedere. Qualcosa che non mi avrebbero strappato. Qualcosa che...che..."
Sospiri contro la sua spalla, reprimendo una lacrima.
"Lo so." sono le uniche sillabe che pronuncia "Lo so, Selina."
E cade il primo frammento. 

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Capitolo 8
*** #8 ricordo - violenza ***


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#8 ricordo - violenza


Non è sempre stato facile.
La prima volta che avete fatto l'amore, ne siete usciti con qualche livido di troppo e un dolore pulsante tra le cosce umide.
La prima volta che avete litigato - litigato sul serio - avete fatto sembrare una scaramuccia amichevole la guerra in Vietnam.
Siete nati - cresciuti - nella violenza senza motivo - o forse ne aveva fin troppi - di una città torbida e malata.
Vi si è attaccata addosso come una seconda pelle, un'armatura incapace di incrinarsi e di piangere.
Mordere per primi, per non essere sbranati.
Graffiare per non essere colpiti, trovare il punto debole e lì affondare.
Sparare per uccidere, perché la Vita cova rancore e vendetta, mentre la Morte svuota ogni cosa.
C'era qualcosa di perversamente affascinante nella furia dei suoi colpi, qualcosa che avevi notato fin dal primo combattimento sui tetti di Gotham.
Era imbrigliata la bestia, ma languiva sotto strati e strati d'umanità, una fiera bellissima e che, con tutta probabilità, vi avrebbe distrutto.
Ti eri lasciata andare contro la sua schiena, sospirando soddisfatta.
"Mi hai fatto male."
Annuisci sardonica, inspirando il suo odore.
"Il grande Batman che si lamenta?"
Era vibrato sotto le tue mani, ridendo sommessamente.
"Non sono più un vigilante, Selina."
Gli avevi baciato la nuca, strofinandogli il naso nell'incavo del collo.
"Puoi togliere la maschera a Bruce Wayne forse, ma non a Batman, pipistrello."
E nel silenzio quieto d'un pomeriggio d'estate, la bestia s'era infine liberata.

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Capitolo 9
*** #9 ricordo - sigaretta ***


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#9 ricordo - sigaretta


Selina non racconta mai la verità tutta in un colpo.
È una realtà che hai imparato ad accettare e a comprendere, lasciando che quei piccoli frammenti vengano fuori pian piano, un pezzo alla volta.
Ti svegli in un letto vuoto e la trovi sul terrazzo della vostra villa toscana, i piedi sulla balaustra e una sigaretta tra le dita.
"Non sapevo fumassi." le replichi curioso
Selina abbozza un sorriso e lascia dondolare una mano verso di te, carezzandoti la gamba.
"È un vecchio vizio: un ricordo."
"Hai fatto colazione?"
Sembrereste davvero una coppia sposata da cinque anni: da lontano, potreste sembrare persino umani.
"Non ancora: mi godevo l'alba."
"Un tempo, era il limite delle nostre vite." rifletti incolore "Un tempo, era l'ultimo grano delle nostre clessidre."
Socchiude gli occhi Selina e tira un'altra boccata di fumo, disperdendolo nell'aere.
Il sole sorge e si riversa nella piana come una marea liquida d'oro e rosa.
Ti appoggia il capo sul fianco, rannicchiandosi sulla sedia e abbassando le palpebre.
Ne cogli la rarità di quel momento, l'importanza e il pregio d'una barriera finalmente abbattuta.
Si spegne la sigaretta nel posacenere e un filo biancastro si dilegua nel vento.
"Torniamo dentro." sussurra, intrecciando le dita alle tue "È tempo di andare, Bruce."
A terra, l'ultimo frammento d'una maschera inutile. 

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Capitolo 10
*** #10 ricordo - passione ***


sssddddfgf Disclaimer: Bruce Wayne, Selina Kyle e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto


#10 - passione


È stata una vita complicata: è stata una vita appassionata.
Potresti forse dire il contrario, Bruce?
Selina è rimasta al tuo fianco e ancora adesso ti riserva sorprese inaspettate e quotidianità appaganti.
Spegni la televisione, passandoti una mano tra i capelli e fissandoti nello specchio vicino.
Si è addormentata sul divano Selina, piantandoti un piede tra le costole e ben guardandosi da lasciarti un po' di spazio.
Firenze è un pugno di luci in lontananza e Amleto si è arrotolato sul tappeto, lanciandoti occhiate spazientite.
"No, gatto..." sibili ironico "non ci vieni anche tu qui sopra."
Amleto sbadiglia, emettendo un rutto e giurandoti una notte insonne.
"Stupido gatto..." mormori "se credi di..."
"Che cosa ha fatto questa volta?"
Ti giri verso destra, incontrando lo sguardo appannato di Selina.
"È molesto."
"Lo è sempre stato."
"È antipatico."
"L'hai scelto tu, d'altronde."
"Touché."
La pioggia cade lenta fuori dalla finestra e nel silenzio ovattato che si è venuto a creare ti ritrovi a pensare: a ricordare.

"Vieni via con me."

Sacrificio.

"Non devi più niente a questa città. Le hai già dato tutto."

Sacrificio. Dolore.

"Non tutto: non ancora."

Sacrificio. Dolore. Rassegnazione.

Ti eri strappato il cuore dal petto per Gotham, Bruce, per donarle anche l'ultima libbra di carne.
Eri caduto e ti eri rialzato e infine eri caduto ancora, raccogliendo le macerie d'una leggenda, d'una speranza.
E quando tutto pareva esser giunto al suo culmine, al punto massimo d'una follia iniziata sotto il tuo nome, lei ti aveva mostrato un futuro degno d'essere vissuto, fosse anche stato per una notte sola.

"E lei chi pretende d'essere, Signor. Wayne?"

Selina si era accomodata tra le tue braccia, un sorriso sornione sul volto e negli occhi la fragile felicità che solo due creature malate come voi potevano trovare.
"Ce l'abbiamo fatta." sospira contro la tua camicia "Ci siamo riusciti, Bruce."
"Sì..." mormori, baciandole la fronte "ce l'abbiamo fatta, Selina."

Dorme ora il pipistrello, al fianco d'una gatta selvatica e ladra.
Dorme e si dimentica d'essere tra i suoi artigli, perché l'amore è sangue e cicatrici d'una battaglia mai vinta e mai persa davvero.
Dorme e non ha più niente per cui chiedere perdono, se non d'essere quello che è sempre stato: solo un predatore dagli occhi d'uomo.


Nota dell'autrice: qui di seguito il mio ultimo omaggio a questa raccolta . Perchè la gatta e il pipistrello sono il bene e cosa buona e giusta da shippare.

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