Resident Evil Virus Type X

di Gatz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** di nuov un virus ***
Capitolo 2: *** nelle viscere della Umbrella ***
Capitolo 3: *** T - 02 ***
Capitolo 4: *** Claire ***
Capitolo 5: *** Mr X ***
Capitolo 6: *** sotto la città ***
Capitolo 7: *** New York ***
Capitolo 9: *** girando sotto la città ***
Capitolo 10: *** Night of the living death ***
Capitolo 11: *** fuori ***
Capitolo 12: *** Boston ***
Capitolo 13: *** girando sotto boston ***
Capitolo 14: *** final fight ***



Capitolo 1
*** di nuov un virus ***


Virus type

 

Virus type: X

 

 

Nota dell’autore: questa storia è ambientata dopo la fine di RE3: Nemesis e prima di Code: Veronica ( visto che so la storia del 3 ma non quella di Code Veronica non avrei potuto unire i fatti se avessi fatto diversamente). Il protagonista è Chris Redfield (quello del primo episodio) che dopo essersi dimesso dalla S.T.A.R.S. dopo il casino della mansione vicino a Racoon city si è trasferito a New York per indagare nella sede generale della Umbrella. Forse la fanfic vi sembrerà un po’ volgaruccia ( ma appena appena) ma che ci volete fare…

 

 

 

3 ottobre

 

a New York la vita scorreva tranquilla e nel suo appartamento Chris Redfield era in piedi già dalle sei. Aveva smontato, pulito e rimontato la sua 9 millimetri. L’aveva fatto solo per aspettare che i negozi di armi aprissero; aveva pochi proiettili e per quello che doveva fare forse ne avrebbe usati molti di proiettili. Ormai erano le otto e decise di scendere a fare colazione nel bar che si trovava nel quartiere li vicino. Si preparò mettendosi la sua vecchia giacca con il simbolo della S.T.A.R.S. cucito sul petto, si mise la pistola nella fondina ascellare e agganciò due caricatori dall’altra parte della fondina; scese le scale attraverso il quartiere e si trovò davanti a Barney’s il suo bar preferito. Entro nel bar e si sedette al suo solito posto, chiacchierò un po’ con Candy la cameriera e ordinò caffè e una brioche con la marmellata. Due minuti dopo gli arrivò ciò che aveva ordinato e proprio mentre la cameriera gli posava sul tavolo il caffè un uomo si sedette dietro di lui aprendo il giornale. La cameriera guarda l’ultimo arrivato per un momento per poi andarsene senza chiedergli se volesse qualcosa.

Chris: ‘’buongiorno Micky ti vedo bello pinpante stamattina’’

Micael: ‘’va al diavolo Redfield. Ti ho portato quello che volevi’’

Chris: ‘’mettilo nella rivista davanti a te e poi passamela’’

Micael chiuse il giornale e infilo un foglio dentro un numero di Rolling Stones fingendo di dargli un’occhiata per poi passare la rivista a Chris e riprendersi il giornale.

Chris:’’dove hai trovato questa piantina?’’

Micael: ‘’ho certi amici’’

Chris: ‘’ok. Quanto vuoi?’’

Micael: ‘’avevamo detto 150’’

Chris si alzò dal tavolo e passò vicino al tavolo di Micael lasciando 150 dollari come se niente fosse andando poi a pagare alla cassa.

Chris:’’ ci vediamo domani Candy’’

Candy: ‘’ciao Chris. A domani’’

Chris uscì dal bar e si diresse verso il centro della città dove si trovava un’armeria dove si fermò a prendere due scatole di proiettili 9 millimetri. Tornò poi a casa dove si sedette sulla poltrona davanti alla TV che accese sperando di trovare qualcosa di rilassante ritrovandosi invece di nuovo di fronte alle immagini di Raccon city che esplodeva solo che stavolta la telecamera usata aveva un inquadratura dal basso e per la prima volta si accorse che c’era un elicottero che si allontanava velocemente dalla citta… proprio in quel momento il telefono squillò facendolo saltare dalla sedia.

Chris: ‘’pronto’’

Jill: ‘’heilà Chris ce ne ho messo per trovarti’’

Chris: ‘’ Jill diavolo è un po’ che non ci sentiamo. Come hai avuto il mio numero?’’

Jill: ‘’sapessi…comunque sai chi c’è qui? barry’’

Chris: ‘’Barry…quel Barry?’’

Jill: ‘’e quale se no? Senti noi siamo qui a New York e abbiamo un problema. Domani possiamo parlarti?’’

Chris: ‘’diavolo… va bene dove ci troviamo?’’

Jill: ‘’Dimmi tu un posto io non conosco questa città’’

Chris: ‘’ok adesso ti spiego come arrivare ad un bar…’’

Segue una spiegazione dettagliata di Chris su come arrivare al Barney’s e lo scambio dei rispettivi numeri di cellulare.dopo aver terminato la chiamata Chris si butta sul letto pensando

Chris (pensiero): ‘’al diavolo dovrò rimandare la mia visitina alla Umbrella.’’

Girò la testa guardando la piantina che aveva comprato il giorno prima; la piantina dettagliata della sede dell’Umbrella compresi i sotterranei.

 

Notte fra il 3 e il 4 ottobre.

 

Le vie della città brulicavano di vita nonostante fosse notte e con il rumore che c’erà nessuno si accorse degliu aerei e degli elicotteri che passavano sopra la città e iniziavano a sganciare una polverina rossa. I primi colpiti da questa polverina furono quelli che passavano per la strada che iniziarono a sentirsi male per poi svenire. Poco dopo si rialzavano  ma avevano le palle degli occhi completamente girati mostrando la parte biancha e con la pelle che iniziava a marcire. Questi esseri iniziavano ad attaccare coloro che erano rimasti umani muovendosi in modo innaturale e mordendo il collo a queste persone che si trasformavano in pochi secondi in zombi a loro volta. Nel giro della notte tutta la città era piena di zombi.

 

4 ottobre

 

il sole filtrava fra le persiane della camera. Poteva sembrare una mattina piacevole se Chris non si fosse svegliato con un mal di testa enorme. quella mattina a differenza di tutte le altre non ebbe l’impulso di aprire le persiane come tutti gli altri giorni ma accese la luce e si preparò un paio di uova in padella e si prese un bicchiere di succo d’arancia. Aspettando che le uova finissero di cuocersi inizio a caricare dei proiettili in alcuni caricatori per la nove millimetri. Mangiò le uova con calma e fra un boccone e l’altro continuava a preparare i caricatori. Tempo di finire la colazione e aveva sistemato tutte e due le scatole acquistate il giorno primo riuscendo a preparare 20 caricatori; mise il piatto, le posate e il bicchiere nel lavandino e i caricatori nella giacca che aveva preparato con un numero elevato di tasche pensando di doverle usare per fare una capatina alla Umbrella. Non sapendo cosa fare si prese un’aspirina per quel mal di testa che non gli dava tregua e si distese sul divano. Dopo cinque minuti era in uno stato fra lo sveglio e l’addormentato e se non fosse stato per il telefono che si mise a squillare facendolo tornare alla realtà di botto.

Chris : ‘’ma chi cavolo?… pronto.’’

Jill: ‘’Chris!’’

Chris: ‘’Jill ma che diavolo hai’’

Jill: ‘’hai dato un’occhiata fuori stamattina’’ un rumore di sparo.

Chris: ‘’Fuori? No perché?’’

Jill: ‘’Carlos attento! Dietro di te!’’ il rumore di una sventagliata di mitra

Chris: ‘’Jill mi dici che diavolo sta succedendo?’’

Jill: ‘’dai un occhiata fuori e poi richiamami’’ e il rumore della linea occupata.

Chris rimase un attimo a guardare la cornetta per poi dirigersi verso la finestra grattandosi la nuca. Tirò la cinghia della persiana alzando la tapparella. Butto lo sguardo fuori e i suoi occhi si sgranarono.

Crhis: ‘’ohporcaputtana. non di nuovo.’’

Ciò che vide non era quello a cui si era abituato da un mese a questa parte. Invece di vedere macchine che correvano per le strade e persone che camminavano per i marciapiedi c’erano molti cadaveri a terra e un po’ di zombi che se ne andavano a spasso per New York.

Chris prese la fondina ascellare mentre cercava il numero del cellulare di Jill. Quando lo trovo si stava mettendo la giacca, prese il suo di cellulare e chiamò il numero di Jill.

Chris: ‘’Jill sto uscendo di casa ora voi dove vi trovate’’

Jill: ‘’non lo so nessuno di noi conosce questa città’’

Chris: ‘’senti passate vicino alla prima cabina telefonica e prendete la cartina all’interno dell’elenco telefonico; ci troviamo davanti alla sede della Umbrella se trovate qualcuno ancora vivo cercate di convincerlo a seguirvi.’’

Jill: ‘’va bene mi raccomando sopravvivi.’’

Chris: ‘’anche tu'’

Chris si piazzo il cellulare nella prima tasca libera e si fiondò giù per le scale estraendo la pistola pronto all’azione ma appena arrivato in strada ebbe l’impulso di chiudersi dentro e non uscirne più da tutti i cadaveri mezzi mangiati per terra si alzava una puzza pestilenziale.

Il marciapiede e la strada erano coperti di cadaveri alcuni completamente putrefatti e altri con pezzi staccati a morsi ma in generale gliu zombi erano molto meno dei cadaveri.

Chris: ‘’strano di solito se gli zombi mordono qualcuno questo si trasforma in zombi. come mai qui buona parte delle persone sono morte?’’

Chris prese il suo cellulare e chiamò Jill

Jill: ‘’che c’è?’’

Chris: ‘’hai notato anche tu che ci sono pochi zombi e tanti cadaveri?’’

Jill: ‘’perché? Ti da fastidio?’’

Chris: ‘’no ma mi chiedevo come mai ci sono tutti questi corpi.’’

Jill: ‘’senti ne parliamo dopo ok?’’ un rumore di sparo ‘’dai muoviti’’

Chris si mise in tasca il cellulare e si legò un fazzoletto intorno al viso per poi uscire in strada.

Chris si mise a correre cecando di evitare più zombi possibile cosa che si rivelò più facile del previsto visto che gli zombi erano molto pochi. Ma solo nelle strade principali. Se ci si infilava in una stradina stretta si doveva per forza sparare.

Visto che la sede dell’umbrella decise di prendersela con calma e si tolse anche il fazzoletto dal viso visto che la puzza si sentiva lo stesso. Arrivato davanti al bar Barney’s si fermo un attimo pensando che magari poteva essersi salvato qualcuno e si stava desidendo ad entrare quando vide uno zombi alzarsi da dietro la vetrata dando la schiena alla strada. Chris stava per andare nel bar a dare un’occhiata quando dall’interno del Barney’s partì uno sparo che becco in piena fronte lo zombi, distrusse la vetrata e passo a pochi centimetri dal viso di Chris che partì a scatto nella direzione del bar sfondando la porta a vetri con una spallata e spianando la pistola in direzione del bancone.

Nel bar non vi era niente di strano se non lo zombi morto e il suo cervello spappolato sul pavimento e sui pezzi di vetro per terra. Conosceva perfettamente quel bar essendo stato un paio di volte nel retro con la cameriera (meglio se non vi spiego il perché). Abbasso l’arma e fece per spostarsi verso il retro quando vide un movimento da dietro il bancone; alzo la 9 mm nel momento stesso in cui la cosa dietro al bancone si alzò puntandogli a sua volta una pistola in faccia.

Chris (abbassando l’arma): ‘’fanculo mi hai fatto prendere un colpo’’

Leon (abbassando pure lui l’arma): ‘’a me no. hai solo fatto venire un collasso’’

Il nuovo arrivato osservò attentamente la giacca di Chris.

Leon: ‘’S.T.A.R.S. eh?  Ne ho sentito parlare. è stata quasi completamente mangiucchiata’’

Chris: ‘’come fai a sapere queste cose? Sono informazioni riservate.’’

Leon: ‘’siete stati mandati a recuperare la squadra B.R.A.V.O. e vi hanno mandato in pasto agli       zombi.’’

Chris: ‘’Già! Ma tu chi sei?’’

Leon tira fuori una tessera con il simbolo del Racoon Police Departement.

Leon: ‘’Mi chiamo Leon Kennedy ero appena entrato a far parte della polizia di Racoon ma la mia prima visita in città è stata rovinata da un paio di centinaia di zombi.’’

Chris: ‘’bene allora sai come muoverti, almeno non dovro parare il culo ad un novellino’’

Leon: ‘’stammi a sentire chi ti credi di essere?’’

Chris: ‘’Chris Redfield tre volte vincitore della gara di tiratori scelti della polizia.’’

Leon: ‘’Chris Redfield… il fratello di Claire Redfield?’’

Chris: ‘’conosci mia sorella?’’

Leon: ‘’bè devo dire che è un bel pezzo di fig… ehm mettervi nella merda è un problema di famiglia vero? La prima volta che lo incontrata aveva uno zombi che gli stava facendo la mano morta.’’

Chris: (con le spalle incurvate in avanti e un gocciolone di sudore dietro la testa): ‘’ma mi stai menando per il culo?’’

Leon: ‘’bè forse la mano morta non gliela stava facendo ma mi sa che un morso al collo voleva darglielo’’.

Chris: ‘’senti io devo incontrarmi con della gente alla sede della Umbrella vuoi unirti a me? Almeno ho qualcuno con cui farmi una chiacchierata.’’

Leon: ‘’va bene ma solo perché ho un conto in sospeso con quelli.’’

Chris: ‘’pure tu. Sta diventando una moda ormai. A sproposito hai notizie di mia sorella?’’

Leon: ‘’l’ultima volta che lo sentita era un po’ incazzaticchia perché non riusciva a trovarti poi non ne ho più saputo niente di lei.’’

Chris e Leon uscirono dal bar e si incamminarono tranqullamente verso la Umbrella quando girando l’angolo si ritrovarono di fronte ad una bella trincea di zombi; ce n’erano si e no una cinquantina.

Chris: ‘’ehm che ne dici di cambiare strada.’’

Leon: ‘’ma và. stavo pensando la stessa cosa.’’

Chris: ‘’seguimi.’’

Ritornarono nei loro passi e si infilarono in un vicolodove trovarono una porta.

Chris: ‘’vieni questa è la casa del mio informatore la porta principale si trova dall’altra parte del palazzo. Con un po’ di fortuna troveremo al massimo due o tre zombi. Sai al mio informatore piace farlo a tre anche se gli costa molto.’’

Leon: ‘’certo che conosci certa gente tu…’’

Attraversarono la casa senza problemi ma quando Chris stava per aprire la porta principale la porta della camera venne letteralmente sfondata e ne uscirono uno zombi e un licker.

Chris: ‘’uno è il mio informatore ma l’altra cosa che diavolo è?’’

Alzarono le armi e iniziarono a sparare; Chris allo zombie e Leon al licker.

Leon: ‘’lascia stare lo zombi e spara al licker; è molto veloce e ha la lingua lunga e può anche camminare sui muri.’’

Chris: (spostando la mira sul licker): ma che cavolo è? l’uomo ragno geneticamente modificato?’’

Il licker fece un balzo e si lancio verso Chris ma un proiettile sparato dalla pistola di Leon e uno dalla pistola di Chris gli bucarono il cervello nello stesso momento. Chris cambio il caricatore mentre Leon sparò l’ultimo colpo che gli rimaneva nella testa dello zombi per poi ricaricare l’arma.

Chris: ‘’vieni se conosco bene il mio informatore so dove trovare qualche arma.’’

Scesero in cantina dove trovarono una cintura con chiusura sulla gamba dove trovava alloggiamento uno shot gun è un po’ di munizioni per l’arma e una cintura per la vita con una fondina per una 44 magnum.

Leon: ‘’si trattava bene il tipo. Tu cosa prendi?’’

Chris: ‘’preferisco le pistole.’’

Leon prese lo shot gun dallo scaffale e Chris la calibro 44.

Leon: ‘’pesa però ‘sto affare’’

Chris: ‘’abbituati’’

I due uscirono dalla casa dell’informatore e passarono dietro al muro di zombi. Camminarono per due isolati mentre Leon si continuava a lamentare del peso dello shotgun e Chris lo sfotteva. Quando arrivavarono davanti alla Umbrella Chris diede un’occhiata in giro poi tiro fuori il cellulare e fece una chiamata.

Chris: ‘’ Jill, dove sei?’’

Jill: ‘’Mi trovo dietro alla sede dell’ Umbrella; Barry sta cercando di forzare la serratura ma qui intorno è pieno di zombi.’’

Rumore di spari.

Chris: ‘’come sarebbe a dire pieno di zombi? Noi ne avremmo ammazzati si e no tre.’’

Jill: ‘’bè avete avuto culo noi ne abbiamo beccati un disastro.’’

Chris: ‘’va bè senti qualcuno li sa usare un computer? Se ne trovate uno posso passarvi la mappa della base con tanto di sotterranei.’’

Jill: ‘’cavolo. Carlos tu sai usare un pc? Si? Ok. Se riesci a fare in modo di passare la mappa a tutti i computer della Umbrella possiamo tirarla fuori.’’

Chris: ‘’ok farò quello che posso.’’

Chiusa la chiamata Chris rimase un attimo a guardare il telefono per poi girarsi verso Leon.

Chris: ‘’Leon (faccia serissima) sai usare un computer (piegato in avanti con le mani unite davanti al volto)’’

Leon cadde all’indietro con le gambe all’aria per poi alzarsi di colpo urlando.

Leon: ‘’ma porco cane dici le cose senza essere sicuro di poterle fare? Ma allora sei scemo (scena tipo Leon gigante sopra Chris piccolo piccolo). Va bè dammi qua ( prendendo la mappa.)’’

Chris ‘’si ma come facciamo ad entrare?’’

Leon: ‘’hai mai letto Diabolik? Bè neanch’io ma un modo lo troveremo.’’

Chris: ‘’(pensiero) prima o poi lo strozzo questo qua. Probabilmente più prima che dopo’’

Girarono l’angolo dell’edificio e trovarono un paio di zombi che stavano tenendo un uomo urlante per la vita. L’uomo si trovava incastrato in una porta di servizio. Chris e Leon spararono con le 9 mm agli zombi prendendoli in testa. Non fecero in tempo a fermarli però e il secondo zombi venne colpito nel momento in cui mordeva la gola all’uomo. Leon e Chris controllarono la stato dell’uomo ma era chiaro che non sarebbe sopravvissuto ancora a lungo; le gambe erano a brandelli e in più di un punto si vedevano le ossa. Controllarono il suo pass e scoprirono che era uno degli scienziati della Umbrella e guardando nelle tasche trovarono una tessera magnetica.

Chris: ‘’di questa cosa ce ne facciamo? La lasciamo qui?’’

Leon: ‘’portatela dietro. A me hanno fatto molto comodo quelle schede quando dovevo salvarmi i ciapet.’’

Chris: ‘’(pensiero) a me sembra sempre più scemo’’

Entrarono da quella porta per poi ritrovarsi in una stanza di sicurezza con tutti i monitor collegati alle telecamere di sicurezza e un terminale collegato con il sistema principale. Leon si sedette sulla poltrona e accese lo schermo del computer per ritrovarsi collegato con un altro pc.

Leon: ‘’probabilmente tutti i pc qui dentro sono collegati in rete locale quindi se io scannerizzo la mappa e la mando a tutti i terminali del palazzo i tuoi amici possono stamparla dal primo computer che trovano.’’

Chris stava guardando Leon con una faccia un po’ sorpresa.

Leon: ‘’che c’è adesso?’’

Chris: ‘’ti spiacerebbe tradurre in linguaggio umano?’’

Leon: ‘’forse è meglio lasciar perdere dunque mettiamo la mappa nello scanner. La tiriamo su. La salviamo e la inviamo tramite e-mail. Così!’’

Chris: (prendendo il telefono) ‘’Jill senti abbiamo mandato la mappa a tutti i computer del palazzo. In teoria. Vedi se riesci a stamparla.’’

Jill: ‘’va bene aspetta un attimo. Carlos prendi quel computer e vedi se riesci a tirare fuori quella cavolo di mappa.’’

Leon intanto aveva preso un palmare e ci stava smanettando intorno con un cavo.

Chris: ‘’che cavolo stai facendo?’’

Leon: ‘’Sto copiando la cartina in questo palmare così non dovremo portarci dietro quella in carta.’’

Chris: ‘’tu fa quel che vuoi ma io di quegli affari non mi fido’’ e detto questo si riprese la mappa dallo scanner.

Jill: ‘’Chris ci sei?’’

Chris: ‘’si. Allora avete trovato ?’’

Jill: ‘’si abbiamo trovato. Dove ci possiamo incontrare?’’

Chris: ‘’dunque fatemi pensare. Voi dove siete?.’’

Jill: ‘’dunque. Ci troviamo nella sala di controllo D.’’

Chris: ‘’cavolo noi siamo nella P dall’altra parte dell’edificio. Che ne dici di trovarci nella sala mensa? È più o meno al centro del palazzo.’’

Jill: ‘’ok il primo che arriva aspetta gli altri.’’

Chris chiuse la chiamata e Leon si alzò dalla poltrona.

Leon: ‘’allora? Andiamo?’’

Chris: ‘’no guarda ci prendiamo un caffè’’

I due si incamminarono verso la porta che dava accesso alla hall Chris in testa fino ad arrivare davanti alla porta metallica che li divideva dalla sala.

Chris: ‘’preparati. Qui siamo in ambiente chiuso e gli zombi saranno dei più.’’

Chris aprì la porta di scatto diede un’ occhiata nella sala, sgranò gli occhi e richiuse di scatto la porta piazzandosici davanti con il corpo.

Chris: ‘’ok cambiamo strada’’

Leon guardò dall’oblo piazzato nella porta.

Leon: ‘’perché mai. saranno si e no una decina’’

Chris: ‘’fa quel che vuoi ma con una nove millimetri battere dieci zombi in una stanza si e no due metri per quattro è dura.’’

Leon: ‘’dimentichi questo.’’ Disase Leon estraendo il fucile a pompa.

Chris: ‘’è vero me n’ero dimenticato’’ disse grattandosi la nuca.

Leon: ‘’bè andiamo’’

I due aprirono la porta di colpo e Leon sparò due cartucce del fucile mentre Chris mirava alla testa degli zombi. Improvvisamente qualcosa saettò fra le mani di Leon distruggendo il fucile.

Leon: ‘’diavolo? Disse alzando la testa.

Il Licker era appeso sopra il soffitto e guardava i due con un espressione contenta; si lasciò andare cadendo davanti a Leon per poi alzarsi sulle zampe posteriori lasciando scivolare la lingua sul terreno. Il Licker inizio ad avanzare mentre Leon indietreggiava.

Chris: ‘’Hei non pensi a me?’’

Chris aveva estratto la 44 magnum e la stava puntando alla testa del Licker che iniziò a voltarsi verso Chris ma non fece in tempo la sua testa esplose spargendo sangue e cervello in tutta la stanza.

Leon: ‘’grazie’’

Chris: ‘’adesso finiamo questi quattro zombi’’

Una delle porte si abbatte di colpo facendo entrare altri mostri.

Chris: ‘’al diavolo’’ disse alzando la magnum.

Leon: ‘’risparmia le munizioni’’ dise mostrandogli la cintura delle munizioni del fucile ‘’ormai non servono più’’ lanciò la cintura verso il gruppo di zombi e inizio a fare fuoco insieme a Chris facendo esplodere le munizioni vicino al gruppo di zombi.

Ne rimasero in piedi due che vennero eliminati senza problemi.

Leon: ‘’sa da pollo arrosto’’

Chris tirò un pugno sulla testa di Leon alla maniera di Akagi a Hanamici  ‘’sta zitto baka’’

Leon: ‘’haio’’

Chris: ‘’andiamo dobbiamo passare di qua’’

I due si avviarono verso la porta ma non fecero in tempo a passare la soglia che qualcosa li colpi dietro la testa facendoli svenire.

 

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Capitolo 2
*** nelle viscere della Umbrella ***


5 ottobre

il risveglio non fù dei migliori. Chris era seduto svenuto con la schiena appoggiata al muro e una strana melma che gli arrivava fino al petto e Leon galleggiava a pancia in su nella suddetta melma. La melma era composta da acqua, fango e qualchè zombi morto che galleggiava.

Leon (con una faccia da porco assatanato): ‘’o Claire.’’

In quel momento si girò di lato finendo con la faccia nella melma.

Leon girandosi verso Chris: ‘’puah che schifo’’

Chris con gli occhi semi chiusi e la faccia da incazzato: ‘’cosa stavi sognando su mia sorella?’’

Leon trasformatosi improvisamente in Hideaki Asaba: ‘’la stavo sognando circondata da rose e…’’

In quel momento un pugno lo colpì sulla testa facendolo piegare di 90° gradi

Chris: ‘’ma va al diavolo baka.’’

Jill: ‘’smettetela di far casino razza di idioti.’’

Leon e Chris si girarono verso il punto da cui proveniva la voce e videro Jill che guardava attraverso lo spioncino di quella che somigliava a una porta di una cella; solo allora si accorsero di essere rinchiusi in una cella con venti centimetri di melma.

Chris girandosi verso Jill: ‘’che ci fai tu qui?’’

Jill:’’secondo te?’’

Leon: ‘’ehm…ti fai una partita a carte con il primo zombi che passa?’’

Due pugni colpirono Leon alla testa centemporaneamente.

Chris e Jill insieme: ‘’stai zitto idiota.’’

Jill: ‘’si può sapere chi è ‘sto cretino.’’

Leon trasformatosi di nuovo in Hideaki Asaba: ‘’mi chiamo Leon e tu sei la più bella ragazza che io abbia mai visto.’’

Jill: ‘’primo se ci stai provando con me non attacca; secondo questo è resident evil e non Lui & Lei perciò togliti quella maschera da Asapin che non funziona.’’

Leon rintanato in un angolo facendosi piccolo: ‘’cattiva……’’

Jill: ‘’ Baka’’

Chris: ‘’a parte gli scherzi che ci fai qui?’’

Jill: ‘’siamo entrati nella sede della umbrella e mentre gironzolavamo siamo stati attacchati da delle persone che ci hanno preso e portato qui. Mentre voi dormivate hanno portato fuori Barry e Carlos. Chissà cosa gli stanno facendo…’’ nel dire l’ultima frase chiuse leggermente gli occhi in segno di preoccupazione.

Chris: ‘’chi è questo Carlos?’’

Jill: ‘’è un soldato che la Umbrella aveva inviato a Racoon per salvare i superstiti ma è finito nella merda insieme a me. Mi ha salvato la vita un paio di volte.’’

Leon spuntando da sopra la spalla di Jill con gli ochhi puntati verso il basso: ‘’interessante.’’

Jill con un colpo secco del gomito alzo il braccio verso l’alto prendendo in pieno viso Leon con un pugno. Leon volò indietro.

Leon: ‘’ma che ho fatto stavolta?’’

Jill: ‘’mi stavi guardando le tette pervertito.’’

Leon: ‘’ma come cavolo hai fatto a scoprirmi’’

Chris guardava Leon con la schiena incurvata: ‘’razza di deficiente ti avrebbe scoperto chiunque.’’

Jill: ‘’comunque non mi hai detto dove l’hai trovato un idiota del genere.’’

Chris: ‘’l’ho incrociato in città. Era entrato a far parte della polizia di Racoon ma è arrivato in città durante l’attacco degli zombi e si è salvato.’’

Jill: ‘’bè almeno ha fegato se è riuscito a salvarsi dall’inferno di Racoon. O ha abbattutto gli zombi a suon di stronzate?’’

Chris: ‘’non ti ci mettere anche tu. ne basta uno.’’

In quel momento la porta a cui Jill stava vicino quando Chris e Leon si erano svegliati si apri di colpo e degli uomini vestiti con mascherina, guanti e camice gettarono nella cella Barry e Carlos.

Jill: ‘’Barry, Carlos cosa vi hanno fatto?’’

Carlos: ‘’niente ci hanno solo tolto un po’ di sangue e ci hanno un po’ malmenato.’’

Jill. ‘’bene Chris. Barry lo conosci già mentre lui è Carlos.’’

Jill presento a Chris Carlos mentre a Leon dovette presentarli tutti e due.

Jill: ‘’bene ora dobbiamo solo capire come uscire da qui.’’

Carlos: ‘’fra un’ora verranno a prendere Chris e Leon per controllare anche loro poi sarebbe dovuto toccare a te ma vediamo di evitarlo.’’

Chris: ‘’come facciamo a uscire?’’

Carlos: ‘’quegli idioti vengono in due io e Barry basteremo per sistemarli. Ci piazzeremo a fianco della porta e appena entrano bum.’’

Jill: ‘’bene è deciso. Cosa facciamo in quest’ora?’’

Leon tirando fuori da chissà dove un mazzo di carte: ‘’che ne dite di una partita a scala?’’

Alla fine passarono un’ora a giocare a carte (qualcosa dovevo pur fargli fare no?).

Dopo un ora da dietro la porta iniziarono a sentirsi dei passi.

Carlos sottovoce: ‘’e ora’’

Velocemente Barry e Carlos si piazzarono ai lati della porta e appena aperta assalirono le due guardie. Carlos prese la prima direttamente al collo spezzandoglielo con un colpo secco. Barry non abituato a fare questo tipo di lavori prese la seconda guardia per un braccio cingendogli poi il collo con il braccio destro cercando anche lui di rompergli il collo; aveva quasi deciso di restare li ad aspettare che morisse soffocato quando per sbaglio parti qualche osso anche al collo di questa guardia.

Barry: ‘’uff che lavoraccio’’

Leon: ‘’bravi, chomp, bello spettacolo’’

Barry e Carlos si girarono verso Leon e lo trovarono seduto per terra con pop corn e coca cola. I due iniziarono a giocare a morra cinese.

Carlos: ‘’ho vinto tocca a me’’

Leon: ‘’cosa?’’

In quell’istante Carlos gli tirò un pugno in faccia facendolo sbattere contro il muro.

Carlos: ‘’idiota ti sembra questo il momento di fare certe stronzate?’’

Tutta la scena era stata seguita da Jill e Chris con la schiena incurvata e il caro vecchio gocciolone di sudore che scendeva dalla nuca.

Carlos e Barry perquisirono i due corpi mentre Jill e Chris estraevano con due piedi di porco Leon dal muro.

Carlos: ‘’avanti andiamo. Cechiamo di trovare qualche altra arma. Due pistole sono un po’ poche.’’

Il gruppo uscì dalla cella con Carlos in testa e Barry in coda. Dopo un girovagare attraverso corridoi tutti uguali si ritrovarono davanti a una porta con apertura via scheda magnetica. Carlos controllò la chiave elettronica trovata su uno dei due cadaveri e dopo aver accertato che potesse aprire la utilizzò sul lettore. La porta si aprì dividendosi in due.e mostrando il contenuto della stanza. Vi era un tavolo con delle armi e delle specie di docce che contenevano qualcosa di congelato. Il gruppo si avvicinò al tavolo esaminando le armi. Sul tavolo si trovavano quattro berette 9 mm, due magnum calibro 44 e un mitra.

Carlos: ‘’sembra che siano le nostre armi.’’

Chris: ‘’Gia’’

Mentre Chris, Jill, Carlos e Barry prendevano le propie armi Leon sembrava assorto in quelle che sembravano celle criogeniche. Chris si avvicino porgendogli una 9 mm.

Chris: ‘’tieni.’’

Leon: ‘’mi chiedo fino a dove può spingersi l’uomo.’’

Chris non capindo a cosa si riferisse diede uno sguardo nella cella davanti a Leon e ciò che vide gli fece raggelare il sangue nelle vene. All’interno della cella si trovava sospeso in uno strano liquido un uomo con in viso un espressione di terrore; il petto era stato aperto dall interno e parte degli organi interni galleggiava mentre una creatura simile ad un pesce piatto con una coda da cui spuntava uno spuntone enorme girava in torno al cadavere in un macrabo girotondo.

‘’vi piace?’’ la voce proveniva dalla porta da cui erano entrati, tutto il gruppo che intanto si era avvicinato a vedere cosa stavano facendo Chris e Leon si girò di colpo alzando le armi verso dove proveniva la voce.

Chris: ‘’chi diavolo sei?

Il nuovo arrivato era vestito con un camice e avveva i capelli bianchi. Portava una tessera di riconoscimento della Umbrella agganciata al taschino; avrà avuto al massimo 50 anni

Prof: ‘’quelle sono le nostre ultime creazioni non lasciano scampo quando attaccano e ora è arrivato il momento di testarle.’’

Detto questo chiuse la porta.

Chris: ‘’che voleva dire?’’

In quell’istante partì una sirena e le celle criogeniche esplosero una dopo l’altra liberando quei piccoli mostri. In pochi attimi la stanza si riempì del liquido contenuto nelle celle e, mentre i mostri estraevano zampe dal busto, il gruppo iniziò a muoversi verso un angolo. I mostriciattoli iniziarono a muoversi a una velocità sorprendente riunendosi tutti vicino a un muro.

Barry: ‘’uno, due, tre,….nove. sono nove.’’

I mostri partirono all’attacco tutti insieme. Iniziarono a partire i colpi di arma da fuoco colpendo i mostri che venivano all’attacco ma uno spicco un balzo verso il volto di Jill; Leon sparo un colpo nella direzione del mostro colpendolo al volo sul muso.

Jill: ‘’G…Grazie.’’

Leon: ‘’prego.’’

Chris: ‘’sti piccoli figli di puttana erano veloci’’

Carlos: ‘’già. Adesso vediamo di uscire di qui.’’

Carlos usò la scheda sulla porta che si apri sulla scena del professore di prima che veniva attaccato.

Prof: ‘’aiutatemi vi prego.’’

Chris girandosi verso il resto del gruppo: ‘’che facciamo lo aiutiamo?’’

Carlos, Barry e Leon si erano appoggiati a un muro con una sigaretta in mano godendosi lo spettacolo.

Chris accendendosi una sigaretta a sua volta (e non chiedetemi da dove le hanno cavate fuori perché non lo so): ‘’ok mi unisco a voi’’

Jill (non fumatrice): ‘’che gruppo di baka.’’

Stettero tutti a vedere gli zombi mangiare il professore per poi intervenire eliminando i mostri e dirigersi attraverso il corridoio eliminando qualche zombi per la strada fino a quando si trovarono davanti a una porta con il simbolo della Nerv.

Jill: ‘’adesso cosa centra evangelion?’’

Chris: ‘’non lo so.’’

Leon: ‘’proviamo ad aprire.’’

Barry: ‘’vabbè vediamo cosa c’è dentro.’’

Carlos usò la scheda e la porta si aprì mostrando lo 01 con Kaworu in mano. Entrambi si girarono verso il gruppetto.

Leon: ‘’prego prego fate pure non badate a noi.’’

Lo 01 e Kaworu tornarono ai loro affari finchè l’eva no stacco con un dito la testa di Kaworu per poi prendere il corpo senza testa e bere dal collo.

Eva 01: ‘’Kaworu Coca-Cola!!!!’’

 

Breve intermezzo.

 

Autore: ‘’NIK!!!!! KE CAZZO STAI SCRIVENDO NELLA MIA FAN FICTION.’’

Nik: ‘’volevo dare una botta di colore alla tua fanfic.’’

A questo punto Nik scappa dalla casa dell autore seguito da una sventagliata di mitra.

 

Fine del breve intermezzo.

 

Leon: ‘’ma cosa si è fumato l’autore?’’

Carlos: ‘’bo. Ma cerchiamo di andare avanti con la nostra storia.’’

Leon: ‘’già. Ciao eva 01. ciao corpo di Kaworu. Ciao testa di Kaworu.’’

Jill tirando Leon per un orecchio: ‘’vuoi muoverti?’’

Lasciato perdere lo 01 e kaworu (e nik che continua a correre inseguito dai proiettili) il gruppo si avvio verso quella che sembrava essere la fine di un corridoio per accorgersi che per uscire bisognava passare attraverso una stanza della sicurezza piena di zombie delle guardie. Sistemarle fu affare da poco e una volta recuperate un po’ di munizioni dai cadaveri si diressero verso l’ascensore dalla parte opposta della stanza. Il gruppo si infilò nell’ascensore e Jill premette il tasto del piano terra; si misero in semicerchio pronti a qualsiasi evenienza all’apertura della porta.

Improvvisamente però l’ascensore si fermo di colpo.

Carlos: ‘’che diavolo è stato?’’

Leon: ‘’non so però non si è trattato di un guasto visto che non è partito l’allarme.’’

Jill: ‘’si vede che qualcosa blocca l’ascensore’’

Leon: ‘’vado a vedere cos’è.’’

Carlos: ‘’e come pensi di fare?’’

Leon: ‘’dammi una mano e te lo mostro.’’

Leon fece incrociare le dita a Carlos e si fece alzare fino al soffitto della cabina per poi aprire il portello che dava sul tetto.

Leon: ‘’visto?’’

Leon guardò Carlos con faccia compiaciuta per poi girarsi e trovarsi faccia a faccia con un Licker che teneva con una mano le corde dell’ascensore e restava attaccato al muro con la mano rimasta e con i piedi.

Carlos: ‘’allora? che cavolo c’è li sopra?’’

Leon indietreggiando: ‘’u..un..e…’’

Carlos: ‘’cosa?????????????????’’

In quel momento il Licker saltò addosso a Leon che si trovò con le spalle al muro e il Licker che lo teneva bloccato e gli passava la lingua davanti alla faccia. Il resto del gruppo guardò attonito attraverso il foro sul soffitto il mostro che attaccava Leon. L’ascensore cominciò a muoversi. Chris prese Barry vi salì sopra ed estrasse la calibro 44 piazzandola esattamente fra le gambe del mostro. Il licker si guardo in mezzo alle gambe per poi rialzarsi di scatto.

Chris: ‘’buon viaggio.’’

Partì il colpo che trapasso tutto il corpo del mostro uscendo da sopra la testa eliminandolo; Chris per il rinculo cadde all’indietro rebaltandosi dentro la cabina. Leon rimase a guardare tutto lo spettacolo in prima fila ritrovandosi poi col corpo del Licker adosso.

Quando Leon scese dentro la cabina Chris era disteso sopra Carlos e stava tentando di rialzarsi.

Leon: ‘’ma che bella coppietta’’ disse mentre dava una mano a Chris’’grazie comunque.’’

Chris: ‘’di niente certo gli ho fatto una bella supposta .’’

Leon: ‘’già chissa che male.’’

In quel momento la porta si aprì mostrato un atrio.

Leon: ‘’ma questo è lo stesso posto dova siamo entrati. Jill perché ci hai portati qui?’’

Jill:’’perché non c’erano altri tasti.’’

Leon: ‘’uao. Che facciamo?’’

Barry: ‘’ci dev’essere qualcos’altro non possono esserci solo due piani.’’

Leon: ‘’proviamo a cercare’’

Iniziarono ad attraversare la sala ma vennero fermati da due esseri neri con un paio d’ali un corpo lungo e fine, una testa appuntita con due canini di almeno dieci centimetri.

Leon: ‘’bruttini.’’

Uno dei due essere aveva un corpo una volta appartenuto ad un professore in mano; il corpo aveva due fori di almeno tre centimetri di diametro nel collo. Guardando meglio il mostro che teneva il corpo si notava che i due denti erano sporchi di sangue.

Leon: ‘’mi sa che sono parenti di dracula.’’

Jill: ‘’direi che sarebbe meglio non scoprirlo.’’

I due esseri si alzarono in volo lanciando il corpo verso il gruppo. Tutti lo evitarono tranne Barry che se lo prese in piena faccia. Iniziarono a partire colpi a destra e sinistra; tre colpi calibro 9 beccarono in pieno un mostro in piena faccia eliminandolo, una sventagliata di mitra colpì l’ala di uno del secondo essere facendolo cadere sulla gamba di un tavolo in cui rimase infilzato.

Leon: ‘’non erano poi molto forti.’’

Jill: ‘’già’’

Leon si girò su se stesso e vide Barry rintanato in un angolo con un aura nera e delle striscioline bianche che gli scivolavano intorno. Leon gli si avvicino.

Leon mettendo una mano sulla spalla di Barry: ‘’hei Barry che hai?’’

Barry urlando e con le lacrime agli ochhi: ‘’ho fatto proprio una figura di merda!!!!!!!!!!!!!’’

Leon: ‘’dai su capita a tutti. Anche a me è capitato tante volte.’’

Barry sempre piangendo.’’daavvero?’’

Leon convinto: ‘’davvero:’’

Barry sempre piangendo e abbracciando Leon: ‘’grazie sei un vero amico.’’

Chris toccando una spalla a Leon: ‘’ non vorrei rovinarvi la scena ma quei cosi avrebbero una leggera voglia di eliminarci.’’

Leon e Barry guardarono dietro le spalle di Chris e sbiancarono di colpo vedendo una uindicina di quei cosi volanti disposti in semicerchio.

Leon indietreggiando: ‘’hem mi sono ricordato che ho un impegno urgente.’’

Uno dei mostri iniziaò ad alzarsi in volo.

Chris: ‘’ via!.’’

Il gruppo iniziò a correre verso l’ascensore. A 2 metri dall’ascensore Barry inciampò in un pezzo di muro e il resto del gruppo gli fini addosso. Fecero l’ultimo pezzo di strada rotolando fin dentro l’ascensore e Jill premette il primo pulsante che gli capito a tiro facendo chiudere la porta in faccia al mostro che ci lasciò un paio di denti. L’ascensore inizio a scendere.

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Capitolo 3
*** T - 02 ***


Chris: ‘’scusa Leon.’’

Leon: ‘’cosa?’’

Chris: ‘’MI STAI TOCCANDO IL CULO!’’

Leon: ‘’scusa. Pensavo fosse Jill.’’

Jill: ‘’porco’’ segue cartone sulla testa.

Nell’ascensore il gruppo si trovava in una posizione non molto comoda; in parole povere erano tutti ammassati nel fondo del mezzo. Barry sotto tutti.

Barry: ‘’scusate mi state rompendo qualche costola.’’

Chris Jill Carlos e Leon: ‘’ scuuuuuuuuusa’’ alzandosi

Carlos: ‘’exscuse me ma chi è che ha fatto chiudere le porte.’’

Jill: ‘’io’’

Carlos mettendosi in ginocchio davanti a Jill e baciandogli la mano: ‘’grazie grazie.’’

Chris, Leon e Barry intanto si erano messi in semicerchio in un angolino e stavano confabulando.

Leon: ‘’ma se fosse stato uno di noi tre a far partire l’ascensore cosa avrebbe fatto?’’

Chris: ‘’secondo la posizione un bel pompino con risucchio.’’

Barry sconvolto: ‘’ ma ti sembrano cose da dire in una fanfic?’’

Chris: ‘’non hai mai letto ‘’al sapore di limone’’?’’

Barry: ‘’no’’

Chris: ‘’a bè allora… guarda che quello che diciamo qui è niente in confronto e…’’

Leon: ‘’scusate non per rompere ma l’autore mi sta puntando una carabina in testa intimandomi di farvi smettere se no posso dire addio alla mia capigliatura.’’

Chris: ‘’ma perché dovremmo smettere?’’

Autore: ‘’MA SEI SCEMU????? State facendo pubblicità a un’altra fanfic e poi non posso mica far scendere ‘sto ascensore per due ore. Ti pare?’’

Chris: ‘’ok ok ma ora la smetta di cercare di accoltellarmi.’’

Jill: ‘’hei voi tre. Volete anche nu caffè?’’

Leon: ‘’magari. Se ce lo porti…’’ poi viene colpito da due pugni contemporaneamente

Chris e Barry: ‘’ BAKA.’’

Il gruppo si mise davanti alla porta dell’ascensore in semicerchio pronti a sparare al minimo problema ma la porta si apri mostrando un lungo corridoio che terminava con una porta con un simbolo strano. I  cinque si avviarono verso la porta e Carlos la aprì con la scheda.

Leon: ‘’un momento quello è il simbolo del biohazard!’’

Ma ormai la porta si stava aprendo.

Barry: ‘’Grazie al cazzo potevi dirlo prima no?’’

Leon: ‘’scusa signor perfettino.’’

La porta finì di aprirsi e quando il fumo si diradò apparve una stanza con un gruppetto ben nutrito di una cinquantina di Zombi.

Chris: ‘’perché non do mai retta all’oroscopo? Stamattina aveva consigliato di starsene a casa.’’

Il gruppo si divise. Jill e Leon si inginocchiarono davanti alla porta e fecero fuoco con le 9 mm mentre da dietro Carlos con il mitra e Barry e Chris con le calibro 44 facevano la parte più grossa del fuoco.

Iniziarono a partire colpi, a cadere zombi e caricatori si iniziarono a sentire urli, il sangue volava ma gli zombi erano troppi e si avvicinavano troppo in fretta. La loro avanzata era inevitabile e ancora pochi metri e avrebbere raggiunto il gruppetto.

All’improvviso l’avanzata degli zombi si arresto di colpo e la cinquantina di mostri rimasti creò un corridoio nel centro della stanza nel quale apparve un Tyrant uno 002, un essere enorme con delle lame molto pericolose sul braccio destro. Tutti gli zombi si girarono a guardare il nuovo arrivato.

Jill: ‘’un Tyrant’’

Chris: ‘’figlio di puttana’’

Il Tyrant sfoggio un sorriso e cominciò a correre per la stanza distruggendo tutti gli zombi rimasti. In pochi secondi la stanza si trasformo in una carneficina piena di cadaveri e sangue. Uno degli zombi era ancora vivo e il Tyrant gli schiaccio la testa come se fosse fatta di pezza. Tutti rimasero allibiti di fronte alla dimostrazione di supremazia del Tyrant tutti tranne Jill che aveva assistito a ciò che era in grado di fare quel mostro alla mansione a Racoon City.

Jill: ‘’fate attenzione quel mostro è veloce e attacca con le lame. Aspettate a spostarvi se vi insegue; dovete muovervi all’ultimo momento.’’

Il Tyrant iniziò a muoversi verso il gruppo lanciando un fendente. Il gruppo si divise in due e il Tyrant scivolo per il corridoio. Approffitando del fatto che il Tyrant fosse scivolato per il corridoio per entrare nella stanza. Erano troppo presi dal Tyrant per accorgersi di essere finiti in un armeria. Il tyrant ricomincio a muoversi dirigendosi verso Chris; il mostro tirò una spallata a Chris facendolo finire contro una vetrata per poi girare di colpo verso Jill.

Jill cerco di scansarsi ma capì subito che non ce l’avrebbe mai fatta perciò chiuse gli occhi e aspetto la fine.

Non senti il dolore ma qualcosa che la prendeva e la spostava. Sembrava un corpo umano; poi senti un liquido caldo scivolarle giù per il collo. Finì a terra poi riapri gli occhi vedendo che aveva del sangue sul collo.

Jill: ‘’che diavolo…’’

Il Tyrant si stava riavvicinando a lei. Jill cominciò a strisciare all’indietro fino ad arrivare ad un muro. Il Tyrant alzo il braccio con le lame ma in quel momento partì un colpo da dietro il Tyrant che lo colpi alla schiena.

Barry: ‘’cucù stronzo.’’

Il Tyrant si girò furioso la nciandosi verso Barry che si scansò facendo sbattere il mostro contro il muro. Questi si allontanò dalla parete barcollando leggermente all’indietro. Carlos a questo punto salta sulla schiena del Tyrant aggrappandosi al collo del mostro; estrae un coltello a lama lunga dalla custodia da spalla e infilza il Tyrant sul petto vicino al collo aprendo una sfesa profonda nel corpo del Tyrant. Dalla ferita uscì uno spuzzo di sangue che macchio il muro ma tutto terminò lì. Il mostro guardò Carlos sorridendo malignamente per poi colpire Carlos allo stomaco con il gomito facendolo volare via. Jill era spettatrice di quello spettacolo e in quel momento pensò: ‘’ma dov’è Leon?’’ poi scosse la testa. ‘’perché penso proprio a lui ora?’’

Il Tyrant si girò verso Jill incurante del taglio profondo sul petto. Fece un passo ma Chris gli si parò davanti con un cilindretto nella mano destra. Il Tyrant cerco di colpirlo con un fendenti dall’alto verso il basso ma Chris schivò di lato. Mentre il mostro era piegato Chris aprofitto e spinse il cilindretto con forza dentro la ferita del Tyrant. Il Tyrant inizio ad urlare dal dolore mentre il cilindretto che Chris aveva in mano inizio ad emettere un bip. Il Tyrant si liberò di Chris tirandogli una sberla in faccia. Chris rotolo sul pavimento fino ad un muro a cui si appoggiò con la schiena e si mise a ridere. Il Tyrant, che incurante dell’oggetto nel proprio corpo si stava avvicinando a Jill, si giro a guardare Chris come per dire: ‘’che hai da ridere?’’.

Chris: ‘’fai ciao ciao con la manina figlio di puttana.’’

Il Tyrant stava rigirandosi verso Jill quando il cilindretto emise un bip prolungato per poi esplodere portando con se la testa e parte del petto del Tyrant. I pezzi si sparpagliarono per la stanza lasciando tracce dappertutto. Il busto rimase in piedi per un paio di secondi prima di stramazzare al suolo.

Chris: ‘’Jill stai bene.’’

Jill: ‘’s...si’’

Chris la guardò un attimo poi abbasso lo sguardo e si mise a ridere.

Jill: ‘’che hai da ridere?’’

Chris senza smettere di ridere indico + o – il punto dove era seduta Jill. Jill abbasso lo sguardo fino a vedere una pozza di urina sotto se stessa.

Jill molto incazzata: ‘’Chris. VAFFANCULO!!!!’’

Chris stava quasi smettendo di ridere ormai quando iniziò Barry.

Barry: ‘’ma come hai fatto Jill ? ormai pensavo ci fossi abituata.’’

Carlos: ‘’smettetela di fare gli idioti e venite a darmi una mano.’’

Carlos stava tenendo la testa di Leon alzata.

Jill, Barry e Chris rimasero a guardarlo senza fare niente.

Carlos: ‘’Cazzo volete stare là fermi come dei baccala? Volete venire a darmi una mano?’’

Jill si alzo di scatto andando ad aiutare Carlos mentre Barry e Chris restavano seduti per terra senza neanche capire cosa stesse succedendo.

Jill inginocchiandosi in parte a Leon: ‘’che devo fare?’’

Carlos: ‘’devi alzare il fianco e girarlo a schiena in su.’’

Jill girò il corpo di Leon mentre Carlos gli teneva la testa. Una volta girato il corpo di Leon si misero in vista 4 tagli molto superficiali sulla schiena.

Carlos: ‘’x fortuna sono solo graffietti.’’

Jill: ‘’sarà ma mi ha fatto prendere un colpo ha perso sangue.’’

Jill si guardò il collo dove erano rimasti i segni del sangue di Leon.’’

Jill: ‘’mi ha salvato la vita rischiando la sua’’

Carlos: ‘’già’’

Chris: ‘’ooooo che azione eroica’’

Jill assestando un calcio in mezzo alle gambe a Chris: ‘’tu stai zitto’’

Chris cadendo per terra tenendosi i testicoli e piangendo come una fontana: ‘’CHE MALE, CHE MALE, CHE MALE’’

Barry si avvicinò a Chris e lo toccò con un dito.

Barry: ‘’Chris stai bene?’’

Chris alzandosi di colpo in piedi mentre dietro di lui si alzavano delle fiamme: ‘’mi ha appena tirato un calcio nelle palle! Come potrei stare secondo te?’’

Jill a Carlos: ‘’è svenuto per quei graffietti?’’

Carlos mostrandogli la testa di Leon: ‘’no’’

Sulla testa di Leon c’era un bernoccolo enorme con un po’ di sangue che usciva.

Jill: ‘’che croda.’’

Vicino a dove si trovava Leon vi era uno scalino con una macchia di sangue dove aveva battuto la testa. Mentre Jill guardava quello scalino vi apparve sopra un piede. Alzando lo sguardo vide che apparteneva ad un uomo in camice di 40 anni al massimo con un sorriso stampato in faccia.

Scienziato: ‘’siete stati bravi ad arrivare fin qui’’

Chris alzando la pistola: ‘’e tu chi saresti?’’

Scienziato: ‘’un po’ di rispetto per il creatore del Virus X’’

Carlos: ‘’Virus X ?’’

Chris: ‘’al momento vorrei sapere chi sei.’’

Scienziato: ‘’chiamatemi John visto che il mio cognome non vi interessa.’’

Chris: ‘’e perché non dovrebbe interessarci?’’

John: ‘’perché fra poco sarete morti’’

Detto questo si mise a ridere fino a quando non si accorse che il gruppo lo stava guardando annoiato.

John urlando: ‘’a questo punto dovreste essere stupiti.’’

Jill: ‘’ormai ce l’hanno detto tante di quelle volte che non ci fa più effetto.’’

Chris: ‘’a parte questo si puo sapere cos’è ‘sto Virus X? Abbiamo passato il G e il T ci mancava pure l’X’’

John: ‘’X perché questo tipo di virus è ancora un incognita anche per noi. Lo sgancio su New York era solo un esperimento.’’

Chris: ‘’figli di puttana.’’

John: ‘’grazie. Comunque per noi questo era un passo importante. Il G virus del dottor Birkin potenziato dai nostri laboratori. Noi abbiamo fatto in modo che il virus agisse immediatamente trasformando le persone in zombi nel momento esatto in cui respirano il nostro virus.’’

Chris: ‘’tutto qua?’’

John: ‘’COME SAREBBE A DIRE TUTTO QUA? È UNA SCOPERTA IMPORTANTISSIMA!’’

Chris: ‘’capirai…’’

John: ‘’il problema più grande è il fatto che il G virus trasformava lentamente le persone in zombi mentre il X trasforma subito le persone ma queste potrebbero non sopportare la trasformazione immediata.’’

Jill: ‘’in effetti non c’erano tantissimi zombi per le strade.’’

Carlos: ‘’senti visto che stiamo per morire…’’

Chris: ‘’che cazzo fai? Porti sfiga?’’

Carlos: ‘’e lasciami finire. Dunque perché la Umbrella crea tutti questi virus?’’

John: ‘’noi creiamo e sviluppiamo questi virus per venderli alle potenze internazionali che le usano per decimare la popolazione dei paesi nemici o per eliminare le armate nemiche che avanzano.’’

Chris: ‘’le solite cose insomma.’’

John: ‘’già’’

Barry: ‘’e allora perché durante l’invasione a Racoon hanno fatto saltare tutto.’’

John: ‘’solo per pararci il culo per quei fallmenti.’’

Chris: ‘’ah’’

John: ‘’ora sarà la vostra fine.’’

John si avvicinò ad un pannello e premette un paio di pulsanti. Una parete si aprì mostrando delle celle criogeniche dove si trovavano gli esseri volanti già incontrati nell’atrio.

John: ‘’queste sono le nostre ultime creazioni: i Dampyr.’’

In quel momento riprese i sensi Leon e si diede un occhiata intorno fino a fermarsi sulle celle criogeniche.

Leon: ‘’forse era meglio se restavo svenuto.’’

John: ‘’addio.’’

Strava per premere un altro pulsante sul pannello quando partì un colpo di pistola che colpì in testa John.

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Capitolo 4
*** Claire ***


Chris: ‘’uff che culo ma chi è stato a sparare?’’

Chris guardò gli altri che però fecero con la testa segno di dinnego.

Claire: ‘’certo non mi aspettavo baci e abbracci ma almeno un grazie.’’

Chris si voltò verso la porta da cui erano arrivati e vide Claire venire verso il gruppo.

Claire: ‘’ho sentito tutto. Che casino’’

Chris: ‘’hai proprio sentito tutto?’’

Claire: ‘’si.’’

Leon: ‘’ed eri qui fino all’inizio?’’

Claire: ‘’si.’’

Leon e Chris: ‘’E ALLORA CHE STAVI ASPETTANDO AD INTERVENIRE?’’

Claire: ‘’bè…ecco…sapete com’è volevo fare effetto scenico.’’

Chris cominciò a prendere a calci il muro come un ossesso mentre Leon fece un salto indietro.

Claire: ‘’perché stai prendendo a calci il muro?’’

Chris diventando gigante sopra Claire: ‘’per non prendere a calci te!!!!!!.’’

Claire: ‘’okay okay.’’

Leon ritrasformatosi in Hideaki Asaba: ‘’cosa ci fa una cosi bella ragazza in un postaccio come questo.?’’

Claire tirò un pugno dall’alto verso il basso sulla testa di Leon facendolo finire gambe all’aria.

Claire: ‘’la finisci di provarci con me?’’

Chris: ‘’cosa ci fai qua?’’

Claire: ‘’ero venuta a trovare il mio fratellino’’

Leon: ‘’allora sei sfigata visto che ogni volta che provi ad andare a trovare Chris ti becchi gli zombi.’’

Chris: ‘’e come hai fatto a trovarmi?’’

Claire: ‘’be…ecco…’’

Chris: ‘’dimmi la verità.’’

Intanto Jill aveva preso in parte Leon.

Jill: ‘’senti. Chi è quella?’’

Leon: ‘’è la sorella di Chris.’’

Jill: ‘’ah. E tu la conosci?’’

Leon: ‘’l’ho conosciuta a Racoon durante il casino.’’

Chris: ‘’cavolo Claire mi vuoi dire che cavolo ci fai qui?’’

Claire: ‘’e va bene sono venuta a distruggere la Umbrella.’’

Chris: ‘’tutto qua?’’

Claire: ‘’come tutto qua!’’

Chris: ‘’sai che roba. io lo faccio tutti i giorni.’’

Claire: ‘’mà ci credo poco.’’

Chris: ‘’come cavolo hai fatto ad arrivare qui?’’

Claire: ‘’dalle fogne. Non si sente?’’

Chris annusando: ‘’un po’’

Barry: ‘’volete fare una riunione di famiglia?’’

Claire: ‘’eh? Senti Chris chi sono questi?’’

Chris:’’lei è Jill, lui Barry, lui Carlos e ultimo Leon.’’

Claire tirando una forte botta sulla schiena a Leon: ‘’questo simpaticone lo conosco già’’

Leon ritrasformatosi in Asaba: ‘’tesoro sei bella come non so chè.’’ A questo punto diventa un essere indemoniato.’’però la devi smettere di prendermi a pacche proprio dove sono ferito.’’

Claire indietreggiando di qualche passo :’’ok ok scusa.’’

Chris: ‘’smettetela di fare casino.’’

Barry: ‘’che facciamo?’’

Chris: ‘’direi di fare rifornimento di munizioni tanto per cominciare. Poi vedremo di uscire di qui.’’

Recuperarono un po’ di munizioni per le armi in loro possesso mentre Leon raccattava un fucile a pompa e un porta-fucile a tracolla. Si sistemò l’arma in modo di trovarlo subito in caso di bisogno e inserì la sicura. Sulla parte davanti della sicura inserì dei caricatori molto grossi.

Chris: ‘’che sono quei caricatori?’’

Leon: ‘’questo fucile va a caricatori diversamente dagli altri tipi. È prodotto dalla Whincester che ha ripreso l’idea dei suoi primi fucili che andavano a caricatori.’’

Chris aveva una faccia esterefatta.

Leon: ‘’che hai?’’

Chris: ‘’per un momento mi sei sembrato una persona quasi seria.’’

Leon mostrandogli il dito medio: ‘’vai a cagare.’’

Claire: ‘’hei Leon.’’

Leon : ‘’cosa.’’

Claire : ‘’non ti da fastidio quel coso sulla schiena ?’’

Leon: ‘’si ma dovrò sopportare.’’

Quasi tutti preserò delle cinture o altro per portare le armi e le munizioni tranne Carlos che di tasche ne aveva abbastanza. Fatto questo uscirono dalla porta opposta da quella da cui erano entrati. Gli ultimi della fila erano Jill e Leon. Jill prese un attimo in disparte Leon.

Jill: ‘’hei grazie per prima.’’

Leon la guardò un attimo poi venne chiamato da Chris.

Leon andando verso Chris: ‘’di niente.’’

Jill resto ferma per un secondo per poi seguirli.

Il gruppetto si ritrovò in un corridoi con una porta sulla destra con una croce rossa disegnata sopra.

Chris: ‘’Leon sei fortunato.’’

Leon: ‘’una cifra.’’

Mentre si avviavano all’infermeria Claire iniziò a parlare con Chris.

Claire: ‘’senti chi è quella bella ragazza in fondo?’’

Chris: ‘’mmh ah Jill.’’

Claire urlando: ‘’Jill? Quella che mi dicevi sempre che ti piaceva quando eri alla S.T.A.R.S.?’’

Chris saltando addosso alla sorella (nel senso buono) e tappandole la bocca: ‘’stai zitta scema.’’

Chris si girò a vedere la reazione di Jill ma lei stava parlando con Barry e sembrava non essersi accorta di ciò che Claire aveva urlato.

Jill: ‘’Chris perché stai strozzando tua sorella?’’

Chris guardo Claire e si accorse che la stava veramente tenendo per il collo. Ormai aveva la faccia viola.

Chris mollando Claire: ‘’Haaa’’

Claire si riprese quasi subito e iniziò a prendere a botte Chris : ‘’idiota ti pare il caso di cercare di uccidermi?’’

Leon mettendo una mano sulla spalla di Claire :’’ora fermati.’’

Claire si fermò e Leon controllò lo stato di Chris. Un po’ mazzolato ma vivo.

Leon tirando su Chris: ‘’forza vecchio mio andiamo avanti.’’

Chris: ‘’fortuna che non vivo più insieme a Claire.’’

Claire: ‘’qualcosa da ridire?’’

Jill: ‘’ADESSO SMETTETELA. SIAMO IN UN CASINO DI PROPORZIONI ENORMI E VOI NON TROVATE ALTRO DA FARE CHE LITIGARE?’’

Le parole di Jill furono un calmante.

Raggiunsero l’infermeria che non era altro che uno sgabuzzino.

Chris: ‘’non ci stiamo tutti.’’

Jill: ‘’voi state fuori che di lui mi occupo io.’’

Prese Leon e lo portò dentro chiudendosi la porta dietro.

Jill: ‘’avanti togliti tutto.’’

Leon stava per sparare una delle sue solite stronzate ma decise di desistere e si levo le armi, la giacca e la maglietta.

Jill: ‘’siediti su quel lettino’’

Leon si sedette senza dire una parola.

Jill: ‘’sono poco più di graffi ma è meglio medicarle.’’

Jill medicò Leon e avvolse le ferite con delle garze.

Jill: ‘’fatto.’’

Leon: ‘’grazie’’

Jill: ‘’di niente.’’

Leon: ‘’senti. Prima hai sentito quello che ha detto Claire?’’

Jill: ‘’si’’

Leon: ‘’e allora perché hai fatto finta di non sentire.’’

Jill: ‘’perché conosco Chris e se si emoziona non ragiona più bene.’’

Leon: ‘’dimmi la verià.’’

Jill: ‘’non so cosa provo per lui. Non so se è amicizia o amore.’’

Leon: ‘’ti capisco.’’

Jill: ‘’non credo.’’

Leon: ‘’sono nella tua stessa situazione.’’

Jill: ‘’per chi?’’

Leon: ‘’è meglio che tu non lo sappia.’’

Jill: ‘’chi è? Dimmelo.’’

Leon: ‘’Claire’’

Jill : ‘’capisco.’’

Leon : ‘’ho sognato più di una volta di avere una vita normale con lei senza Umbrella, zombi e compagnia bella.’’

Jill: ‘’già. Però potevi farlo. Dimenticare tutto e cambiare vita. Perché non l’hai fatto?’’

Leon: ‘’ho un conto in sospeso con quei figli di puttana.’’

Jill: ‘’siamo in due.’’

Leon si rivesti e uscirono trovandosi di fronte a Chris legato come un salame.

Leon: ‘’che cazzo ti è successo?’’

Claire: ‘’sono stata io. Non voleva che fumassi.’’

Leon tira fuori un coltello e libera Chris.

Leon rivolto a Barry e Carlos che si trovavano seduti per terra con la schiena appoggiata al muro: ‘’ e voi perché non avete fatto niente.’’

Carlos: ‘’ci teniamo alla vita noi.’’

Chris: ‘’Claire dovrei strozzarti ma lo farò fuori da qui. Invece vediamo di muoverci.’’

Percorsero tutto il corridoio senza neanche trovare una porta ma a un certo punto da una breccia su un muro iniziaronoi a uscire zombi. Ne uccisero una decina e guardando dentro la breccia videro che ce n’erano altri pronti a uscire. Carlos allora lanciò una granata fra i piedi degli zombi facendoli andare in mille pezzi.

L’unica porta presente nel corridoio era una porta di legno senza scritte. La aprirono a fatica e si ritrovarono in uno schedario. Controllando la porta appena aperta e notarono che era inchiodata a uno schedario.

Chris: ‘’ecco perché era così pesante.’’

Claire: ‘’che posto è questo?’’

Carlos: ‘’a naso uno schedario.’’

Claire: ‘’grazie fin qua c’ero arrivata anch’io. Intendo dire dove si trova questo schedario?’’

Leon: ‘’davanti al tuo naso’’

Claire: ‘’oooooooo vaffanculo.’’

Presero l’unica altra porta presente e si trovarono in un enorme atrio con un enorme simbolo inciso nel marmo del pavimento: N.Y.P.D.

Claire: ‘’N.Y.P.D.?’’

Jill : ‘’New York Police Departement. Siamo nella centrale di polizia di new york.’’

Claire: ‘’dev’essere una fissassione quella delle centrali di polizia.’’

Leon: ‘’già.’’

Chris: ‘’in genere nelle grandi città non hanno un elicottero? Potremo usarlo per salvarci il culo.’’

Barry: ‘’però la Umbrella la scamperebbe come al solito.’’

Leon: ‘’e chi lo dice?’’

Carlos: ‘’cosa intendi dire?’’

Chris: ‘’credo di averlo capito io. Intendi tornare la sotto e recuperare qualche prova.’’

Leon: ‘’complimenti per la perspicacia.’’

Chris: ‘’si può fare ma chi ha intenzione di tornare laggiù?’’

Leon: ‘’io mi offro volontario.’’

Jill: ‘’io vado con lui.’’

Carlos: ‘’vado anchio.’’

Chris: ‘’va bene. Leon prendi questa.’’

Chris gli lanciò la cintura con la calibro 44.

Leon: ‘’grazie.’’

I tre si riavviarono verso lo schedario mentre Chris cercava sul terminale la strada per il tetto.

Chris: ‘’LEON.’’

Leon: ‘’cosa?’’

Chris con le mani unite per pregare : ‘’non è che mi troveresti fuori la mappa di sto posto ?’’

Tutti gli altri finirono a gambe all’aria tranne Leon

Leon: ‘’lo sapevo.’’

Leon andò al terminale e smanettò un po’.

Leon facendo partire la stampante: ‘’ecco.’’

Chris: ‘’bene. Come state a batteria del cell?’’

Jill controllò il suo.

Jill: ‘’no problem c’è l’ho piena.’’

Chris: ‘’perfetto. Tornate giù trovate una prova e ci troviamo sul tetto in caso di problemi chiamateci. Ok?’’

Leon: ‘’perfetto.’’

Chris prese Claire e Barry .

Chris: ‘’bene andiamo sul tetto.’’

ATTENZIONE: da questo momento la storia lascia Chris e co. Per passare a Leon.

Leon: ‘’bene siete pronti? Come state a munizioni?’’

Jill: ‘’non ti preoccupare abbiamo appena fatto rifornimento non ti ricordi già più?’’

Leon: ‘’vero. Andiamo’’

I tre ripersossero il corridoio facendo la strada fatta prima solo inversamente fino ad arrivare all’ascensore.

Leon: ‘’porca puttana non è possibile che sia tutto qui.’’

Carlos: ‘’dici che ci siamo altri piani?’’

Jill: ‘’poco ma sicuro conoscendo la Umbrella.’’

Carlos: ‘’proviamo a vedere se l’ascensore può portarci da qualche parte.’’

Aprirono le porte dell’ascensore per poi bloccarle con il fucile di Carlos.

Carlos: ‘’ci sono solo tre tasti.’’

Leon: ‘’secondo me un modo c’è.’’

Jill: ‘’proviamo a smontare la pulsantiera?’’

Carlos: ‘’lasciate fare a me.’’

Jill e Leon si fecero da parte lasciando Carlos a lavorare sulla pulsantiera. Leon si accese una sigaretta.

Leon porgendo il pacchetto a Jill: ‘’vuoi?’’

Jill: ‘’no grazie non fumo.’’

Leon rimise in una tasca il pacchetto. Jill si sedette per terra e appoggiò la fronte alle ginocchia.

Jill: ‘’che vita di merda.’’

Leon: ‘’ormai la Umbrella ce l’abbiamo marchiata a fuoco.’’

Jill: ‘’si chi siamo? Gatsu?’’

Leon: ‘’più o meno. Ovunque andiamo ci sono zombi.’’

Carlos: ‘’raga qui ci sono più di tre contatti.’’

Leon: ‘’in parole povere ci sono altri piani.’’

Carlos: ‘’già.’’

Jill: ‘’bè allora andiamo.’’

Carlos: ‘’si ma in quale dei due?’’

Jill: ‘’ci sono solo altri due piani?’’

Carlos: ‘’pare proprio di si.’’

Leon spegnendo la sigaretta: ‘’prendiamo il primo’’

Carlos fece scattare il contatto e l’ascensore iniziò a muoversi. Dopo qualche minuto l’ascensore continuava a scendere e sembrava non volersi fermare.

Leon: ‘’ma quanto ci mette?’’

In quell’istante il mezzo si fermo bruscamente e le porte si aprirono mostrando dei laboratori distrutti.

Carlos: ‘’però.’’

Inziarono a uscire zombi dai laboratori e iniziarono gli spari. Finiti gli zombi Jill iniziò a esaminare una cartina appesa al muro.

Jill: ‘’guardate. È un solo piano ma è sterminato.’’

Leon: ‘’e dove possiamo trovare delle prove in questo labirinto.’’

Carlos: ‘’guardate qui c’è una sala con su scritto sala nastri. Dite che troviamo qualche VHS di ciò che facevano in questo posto.’’

Leon: ‘’può essere proviamo ma è meglio andarci attraverso i laboratori vediamo di evitare la Hall. È enorme e sarà piena di mostri.’’

Si misero in marcia eliminando zombi qua e là fino ad arrivare a un laboratorio  enorme e vuoto a parte un uomo disteso a terra.

Carlos: ‘’e questo che diavolo è?’’

Jill: ‘’non so’’

Leon: ‘’hei leggete qua: sala prove Virus G.’’

Jill: ‘’cioè?’’

Leon: ‘’credo di saperlo.’’

In quell’istante l’uomo per terra ebbe un sussulto e un occhio si aprì nel braccio.

Jill: ‘’mio dio.’’

Leon si avvicinò all’uomo e gli sparò un colpo in testa.

Jill: ‘’CHE DIAVOLO HAI FATTO?’’

Leon: ‘’a quell’uomo era stato iniettato il Virus G direttamente in corpo. Sarebbe diventato una specie di Tyrant.’’

Carlos: ‘’e tu come lo sai?’’

Leon: ‘’è successo a William Birkin il creatore del G Virus. Abbiamo dovuto ucciderlo nella sua forma di Tyrant e non è stata una passeggiata ve l’assicuro. È stato meglio così’’

Jill: ‘’non so.’’

Leon prese Jill per le spalle sbattendola contro il muro.

Jill: ‘’Leon cosa…’’

Leon: ‘’ti fidi di me?’’

Jill: ‘’s…si’’

Leon: ‘’e allora sta tranquilla è stato meglio così’’

Detto questo la lascio andare.

Leon: ‘’andiamo.’’

Il gruppetto si siresse verso la porta di uscita e non appena superarono il cadavere l’occhio che questi aveva sul braccio si aprì e l’uomo si alzò in piedi.

Leon girandosi: ‘’merda.’’

Tirò fuori il fucile e con il calcio colpì l’uomo alla testa. Questi girandosi mostrò l’occhio e Leon tolse la sicura e sparò spappolandogli il braccio.

Leon: ‘’speriamo non si rialzi più. Iniziate a uscire.’’

Leon usci dalla stanza indietreggiando senza perdere di vista l’uomo. Una volta uscito rimise la sicura, rifoderò il fucile e sprangò la porta.

Carlos: ‘’però te la cavi.’’

Leon: ‘’bè ora andiamo.’’

Continuarono verso la sala nastri. Ma torniamo a Chris.

Barry e Claire erano dentro l’elicottero mentre Chris si fumava una sigaretta appoggiato a un muro.

Claire: ‘’non ci stanno mettendo troppo?’’

Chris: ‘’chissà cosa hanno trovato li sotto.’’

Barry: ‘’prova a chiamarli.’’

Chris: ‘’va bene.’’

Chris tirò fuori il telefono e chiamò Jill.

Chris: ‘’allora?’’

Jill: ‘’non sai cosa ti perdi.’’

Chris: ‘’perché?’’

Jill : ‘’abbiamo trovato un video dove fanno le prove del nuovo Virus anche su persone.’’

Chris: ‘’ma se hanno fatto esperimenti su esseri umani perché hanno sganciato il Virus anche su New York?’’

Jill: ‘’forse volevano provare l’effetto su una massa di persone.’’

Chris: ‘’vabbè ma riusciremo ad incriminarli con quel video?’’

Jill: ‘’come no. C’è il simbolo della Umbrella ovunque.’’

Chris: ‘’buono ora tornate indietro.’’

Claire: ‘’CHRIS.’’

Chris : ‘’che hai ?’’

Claire: ‘’g…guarda.’’

Chris : ‘’oh merda e quello cos’è ?’’

Jill: ‘’Chris cos’hai?’’

Chris: ‘’ora non posso parlare. Non venite sul tetto. Capito?’’

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Capitolo 5
*** Mr X ***


Detto questo Chris chiude la comunicazione.’’

Leon: ‘’che c’è?’’

Jill: ‘’dobbiamo tornare subito indietro credo che siano nei guai.’’

Leon: ‘’merda’’

Carlos prese la cassetta e tutti e tre uscirono dalla stanza e si trovano davanti l’uomo di prima completamente trasformato e con un secondo occhio cresciuto poco sotto a quello spappolato.

Leon: ‘’merda.’’

Iniziarono a partire i colpi di arma da fuoco ma mentre Leon e co. Erano nei guai Chris si trovava ancora peggio. Difatti sul tetto della centrale si trovava Nemesis o se non lui suo fratello gemello.

Barry: ‘’e quello che cazzo è?’’

Claire: ‘’una nuova merdata della Umbrella di sicuro.’’

Nemesis disse solo una parola: S.T.A.R.S. poi partì verso l’elicottero colpendolo con un pugno. Barry e Claire furono sbalzati fuori dal veicolo e subito Nemesis li prese di mira prendendo Claire per la faccia.

Chris: ‘’hei figlio di puttana.’’

Nemesis si girò e si becco un proiettile fra gli occhi. Mollò Claire e fece due passi indietro dove trovò Barry che gli sparò un colpo calibro 44 nella nuca. Non contenti anche Claire colpì il mostro con un colpo in un orecchio. Nemesis allora distrusse l’impermeabile mostrando i tentacoli sulla schiena.

Claire: ‘’mi sa che l’abbiamo fatto incazzare.’’

Nemesis partì proprio in direzione di Claire e la colpì con un pugno allo stomaco facendole vomitare sangue e volare contro un muro dove si accasciò svenuta.

Chris: ‘’figlio di troia.’’

Chris pensiero:

Gli caddè l’occhio sull’elicottero che stava iniziando a perdere carburante.

Nemesis intanto aveva preso di mira Barry e si stava avvicinando a lui.

Chris: ‘’hei surrogato di zombi.’’

Chris si era piazzato davanti all’elicottero con lo Zippo della R.P.D. in mano.

Nemesis iniziò a correre verso Chris. Questi si scansò all’ultimo momento e Nemesis piombò dritto sull’elicottero. Chris diede fiamma all’accendino e lo gettò sulla benzina. Ci fù un esplosione che ricshiaro New York.

Chris: ‘’uff che bastardo.’’

Barry: ‘’Chris. Che hai fatto. L’elicottero…’’

Chris: ‘’tanto era inutilizzabile ormai.’’

Barry: ‘’mi sa che hai ragione.’’

Chris tirò fuori il suo pacchetto di sigarette.

Chris: ‘’senti Barry. Non è che hai un accendino?’’

Barry controllandosi le tasche: ‘’no’’

Chris girandosi verso Claire: ‘’Claire…’’

La sigaretta gli cadde dalla bocca. Anche Barry si girò verso Claire. Entrambi scattarono verso la ragazza.

Chris inginocchiandosi in parte a Claire: ‘’Claire…Claire dimmi qualcosa.’’

Barry si inginocchiò vicino a Claire e controllò il battito: ‘’tranquillo è viva. È solo svenuta’’

Chris caddè per terra di peso sbuffando. Poi cercò nelle tasche della giacca dlla sorella fino a trovare un accendino usa e getta. Poi si alzo e andò a prendere la sigaretta che gli era caduta prima. Se la mise in bocca e la accese. Fece il primo tiro e dal falò che si era creato al posto dell’elicottero uscì Nemesis avvolto dalle fiamme. Nemesis guardò Chris che si era appena girato per poi pronunciare l’unica parola che conosceva: ‘‘S.T.A.R.S.’’

Chris si mise a correre nella direzione opposta a quella dove si trovava Nemesis. Quest’ultimo iniziò a inseguirlo. Chris si fermò alla fine del tetto. Saranno stati si e no sei piani e da dove si trovava Chris si vedeve il giardino della centrale con una statua i un uomo a cavallo che puntava una lancia verso l’alto. Chris si voltò e vide Nemesis arrivare. All’ultimo istante si butto indietro vedendosi il pugno di Nemesis passare a due centimetri dalla testa. Chris si aggrappò al cornicione mentre Nemesis sbilanciato cadde in avanti e volò giù dal tetto. Caddè di schiena sulla statua facendosi trapassare dalla lancia. Nemesis guardo Chris e disse S.T.A.R.S. per l’ultima volta per poi esalare l’ultimo respiro.

Chris si tirò su e ritornò sul tetto.

Chris: ‘’riuscirò a fumarmi sta cazzo di cicca adesso?’’

Chris se ne accese un’altra e andò a vedere sua sorella.

Chris: ‘’allora?’’

Barry: ‘’non posso dire niente a parte che è viva. Non so mica un medico io.’’

Chris: ‘’già’’

Barry mostrandogli l’addome di Claire: ‘’comunque guarda qui. Ha un grosso ematoma.’’

L’addome di Claire era quasi completamente nero per via del pugno di Nemesis.

Chris: ‘’aspettiamo che si svegli.’’

La porta che dava ell’interno dell’edificio si apri e ne uscirono Leon, Jill e Carlos.

Leon guardando ciò che restava dell’elicottero: ‘’ma che cazzo…?’’ rivolgendosi a Chris: ‘’che è successo?’’

Chris indicando il punto da cui era caduto Nemesis: ‘’chiedetelo al figlio di puttana la sotto.’’

I tre andarono a vedere.

Leon: ‘’che diavolo.’’

Jill: ‘’Nemesis, figlio di puttana.’’

Carlos: ‘’ma non l’avevamo fatto secco?’’

Jill: ‘’così sembrava.’’

Leon: ‘’ormai non ha importanza.’’

Leon si girò verso Chris e solo allora si accorse che Claire aveva gli occhi chiusi.

Leon: ‘’che gli è successo?’’

Barry: ‘’quel coso gli ha tirato un pugno.’’

Carlos spostando il fucile dietro la schiena e avvicinandosi a Claire: ‘’fate vedere.’’

Chris: ‘’sei un medico?’’

Carlos: ‘’no ma sono stato addestrato per questi casi.’’

Carlos controllò la zona dell’ematoma e diede una sentenza: ‘’ossa rotte sembra che non ci siano ma se ha un ematoma interno non ve lo so dire.’’

Chris sembrava comunque inquieto. Leon allora gli mise una mano sulla spalla: ‘’sta tranquillo. Tua sorella ha la scorza dura dovresti saperlo.’’

Chris: ‘’sarà…’’

Leon diventato gigante e avvolto dalle fiamme: ‘’COME SAREBBE A DIRE SARÁ?.’’

Chris impaurito: ‘’ok ok.’’

Leon dando una pacca nella spalla a Chris: ‘’così mi piace.’’

Jill: ‘’molto convincente però.’’

Carlos: ‘’adesso peò come ce ne andiamo da qui?’’

Chris: ‘’non saprei.’’

Carlos: ‘’se non ce ne andiamo da qui’’ tira fuori la cassetta da una tasca ‘’questa sarà inutile.’’

Chris: ‘’stare qui è inutile torniamo dentro.’’

Leon senza dire niente prese in braccio Claire portandola dentro.

Chris: ‘’vediamo ‘sta cassetta intanto.’’

Barry: ‘’e come?’’

Leon: ‘’dovrebbe esserci una sala riunioni e in teoria li hanno un proiettore.’’

Chris: ‘’complimenti  per l’intuito. Dunque dobbiamo tornare al piano qui sotto.’’

Iniziarono lo spostamento ma appena scese le scale dalle finestre entrarono 4 cani zombi.

Leon: ‘’dannazione. Jill prendi Claire.’’

Lasciò Claire a Jill e tirò fuori il fucile. Iniziò la sparatoria e i cani iniziarono a cadere uno a uno. Ad un certo punto dal soffitto caddè un Licker ma Leon gli piazzo la canna del fucile in bocca spappolandogli il cervello.

Chris: ‘’dove hai imparato a usare il fucile cosi?’’

Leon ricaricando l’arma e rimettendogli la sicura: ‘’gira te per Racoon con un Tyrant attaccato al culo.’’

Jill: ‘’ bene torniamo in cammino.’’

Arrivarono alla sala riunioni e vi trovarono un proiettore collegato a un videoregistratore. Leon inserì la cassetta nel video mentre Chris e Jill sistemavano Claire su una sedia. Jill le pulì una goccia di sangue che scendeva dalla bocca.

La proiezione partì.

Leon: ‘’Chris spegni le luci qua davanti.’’

Chris smanettò un po’ con gli interrutori fino a trovare quelli per spegnere le luci vicino al telo dove venivano proiettate le immagini. Leon si accese l’ennesima sigaretta mentre passavano le immagini prima di conigli in cui veniva iniettato il Virus X poi le prime cavie umane. Certe morivano, certe diventavano zombi e altre diventavano contenitori per altri mostri.

Chris vedendo che ormai Jill non ne poteva più di tutti quegli orrori: ‘’spegnete abbiamo visto abbastanza.’’

Jill sottovoce a Chris:’’grazie.’’

Chris: ‘’ma non l’avevi già visto?’’

Jill: ‘’si però non mi ci abituero mai.’’

Leon: ‘’sentite. Dobbiamo decidere il da farsi. O restiamo qui ma è pericoloso. Non per gli zombi ma perché probabilmente lo stato farà qualcosa e l’ultima volta ci ha rimesso le penne una città intera.’’

Chris: ‘’ok ma come possiamo uscire di qui?’’

Jill: ‘’di certo non standocene qui.’’

Chris: ‘’grazie. Tu hai un idea?’’

Jill : ‘’New York è un cunicolo di metropolitane. Dobbiamo trevare una carta del sistema metropolitano newyorkese.’’

Barry: ‘’è un’idea.’’

Leon: ‘’nessun altro?’’

Nessuno rispose.

Leon: ‘’va bene troviamo il sistema centrale della centrale. Ci saranno le carte di tutto da qualche parte.’’

Chris:’’dove?’’

Leon : ‘’archivio ?’’

Chris: ‘’giusto.’’

Jill: ‘’muoviamoci allora. Il tempo stringe.’’

Tornarono all’archivio ma non vi trovarono altro che vecchie schede segnaletiche.

Leon: ‘’proviamo nell’ufficio del capo. In genere hanno tutto nel computer.’’

Trovato l’ufficio del  capo vi entrarono e trovarono un cadavere seduto sulla poltrona con la faccia appoggiata sulla scrivania. Intorno alla sua testa si stava formando una pozza di sangue.

Chris: ‘’non dev’essere morto da molto.’’

Da sotto la scrivania uscì uno zombi.

Leon: ‘’e te pareva.’’

Con un colpo preciso di 9mm fra gli occhi fece saltare le cervella allo zombi per poi puntare la pistola sul cadavere.

Jill: ‘’che fai?’’

Leon: ‘’non mi fido troppo della Umbrella.’’

Detto questo sparò un colpo in testa al cadavere che scivolò giù dalla scrivania.

Jill: ‘’ogni tanto mi fai quasi paura.’’

Leon si sedette sulla poltrona dopo aver spostato il cadavere e accese il computer. Jill si mise vicino a Leon e notò qualcosa nel sangue; lo prese. Era una fede con inciso all’interno ‘’Propety of Umbrella Corpration.’’ (dieci euro di cioccolato a chi mi centra la citazione.)

Jill: ‘’certo che la Umbrella ha le mani proprio dappertutto’’

Leon: ‘’cosa?’’

Jill: ‘’niente pensavo fra me e me’’

Leon:’’ah. Comunque qui vicino c’è una stazione del metrò. Se noi lo prendiamo qui e lo guidiamo per altre cinque stazioni possiamo arrivare a questo punto’’ indicando  una stazione sulla mappa. ‘’poi sono cinquecento metri a piedi e siamo fuori dalla città. Possiamo trovare una macchina e andarcene.’’

Chris: ‘’fatta direi’’

Claire: ‘’mi spiegate che state dicendo?’’

Chris: ‘’Claire? Claire come stai?’’

Claire : ‘’se non avessi lo stomaco che va per i fatti suoi starei meglio.’’

Carlos: ‘’cosa ti senti?’’

Claire: ‘’un dolore all’addome soprattutto mentre mi muovo.’’

Chris: ‘’ce la fai a camminare?’’

Claire alzandosi : ‘’credo che mi tocchi anche se non ce la faccio.’’

Chris: ‘’hai capito bene.’’

Claire: ‘comunque cos’è sta storia?’’

Leon: ‘’in parole povere prendiamo la metropolitana qui vicino e andiamo il più lontano possibile dal centro.’’ Claire intanto si stava dirigendo verso la finestra ‘’troviamo una macchina e ci leviamo da qui.’’

Claire: ‘’e come pensi di fare ad arrivare alla metrò?’’

Leon: ‘’a piedi.’’

Claire: ‘’vieni un po’ a vedere.’’

La stanza era al secondo piano e si trovava sulla facciata davanti dell’edificio. Sotto la finestra passava la strada in cui si trovava l’entrata della metropolitana. La strada era completamente intasata di zombi.

Jill: ‘’oh merda come cavolo facciamo a passare?’’

Leon: ‘’gli chiediamo gentilmente se ci fanno passare?’’

Jill mostrando il pugno: ‘’non ricominciare.’’

Leon: ‘’ok , ok.’’

Jill: ’’ comunque non è per niente sicuro restare qui percìò cerhiamo un’altra via d’uscita.’’

Claire: ‘’chi viene con me?’’

Chris: ‘’a controllare gli altri lati dell’edificio no?’’

Chris: ‘’giusto.’’

Leon: ‘’io resto qui.’’

Claire: ‘’a far che?’’

Leon: ‘’vedo se ce un modo per raggiungere quella metropolitana o almeno uscire di qua.’’

Claire: ‘’ah ok…allora chi viene con me?’’

Jill: ‘’vengo io.’’

Claire: ‘’ok andiamo.’’

Chris: ‘’volete che venga anch’io?’’

Claire: ‘’no tu stai qua. Guarda che sappiamo difenderci.’’

Detto questo uscì dalla stanza; Jill strinse le spalle e la seguì.

Chris: ‘’mà! Chi le capisce le donne.’’

Leon: ‘’sentite qui ci sarà un entrata che esce nelle fogne.’’

Chris: ‘’non saprei. Possiamo chiedere alle ragazze di dare una controllata.’’

Leon: ‘’va bene diglielo.’’

Chris uscì dalla stanza e chiamo Claire e Jill.

Chris: ‘’sentite. Non e che potreste farci un favore? Date una controllata se ce uno sbocco nelle fogne.’’

Jill: ‘’e che vi serve?’’

Leon da dentro la stanza: ‘’voi fatelo poi vi spiego.’’

Claire: ‘’ok.’’

Chris: ‘’si può sapere a che ti serve?’’

Leon: ‘’prima controllo una cosa poi ti faccio sapere.’’

Jill e Claire stavano controllando finestra per finestra fino a fare il giro di tutto l’edificio.

Claire accendendosi una sigaretta: ‘’che culo ci sono zombi tutt’intorno.’’

Jill: ‘’già da qui non si esce.’’

Claire: ‘’controlliamo se c’è un entrata alle fogne come ha detto Chris?’’

Jill: ‘’va bè. Tanto qui non abbiamo niente da fare.’’

Claire: ‘’ok. Teoricamente se c’è un entrata sarà al piano più basso.’’

Jill: ‘’e in genere le centrali non vanno sottoterra. Soprattutto qui che è pieno di tunnel e compagnia bella sottoterra.’’

Claire: ‘’perciò in questo piano. Diamoci una mossa.’’

Le due girarono tutto il piano fino a trovarsi davanti a una botola in ferro enorme.

Claire: ‘’che dici la apriamo?’’

Jill: ‘’certo che domande.’’

Con un po’ di fatica riuscirono ad aprire la botola e vi guardarono dentro.

Jill: ‘’non si vede niente.’’

Claire: ‘’aspetta.’’

Cercò per un paio di secondi nelle tasche per poi estrarre un bengala. Lo strofino per terra e lo gettò dentro.

Claire: ‘’per sembrare delle fogne lo sembrano.’’

Jill: ‘’E quello cos’è?’’

Claire:’’cosa?’’

Qualcosa si muoveva verso la botola e iniziava a prendere forma.

Claire: ‘’che cazzo…?’’

Inziò ad apparire un essere bello alto pelato in un impermeabile verde.

Claire:’’di nuovo?’’

Jill: ‘’chi cavolo è?’’

Claire: ‘’meglio non fermarsi a chiederlo. Hai un cellulare?’’

Jill porgendogli il telefono: ‘’non capisco cosa…’’

Claire componendo un numero: ‘’capirai. Ora leviamoci da qui; torniamo dagli altri.’’

Iniziarono ad allontanarsi quando il Tyrant saltò fuori dalla botola.

Claire: ‘’merda. Corri.’’

Iniziarono a scappare mentre Claire telefonava.

Claire: ’’Chris?…passami Leon veloce….Leon?…ti sto portando un nostro vecchio amico; MrX.’’

Jill: ‘’MrX.?’’

Claire: ‘’si preparatevi....perfetto. chiudo’’

Jill: ‘’chi è MrX?’’

Claire. ‘’dovrebbe essere un Tyrant ma l’ultima volta lo abbiamo fatto saltare in aria.’’

Si avvicinavano sempre di più alla stanza dove si trovava il resto del gruppo.

Jill: ‘’ma che vuole?’’

Claire: ‘’e che ne so io.’’

MrX stava guadagnando terreno ma dopo una svolta si trovò Carlos, Barry, Chris e Leon ad aspattarlo. Jill e Claire passarono in parte ai quattro che iniziarono a riempire il Tyrant di piombo. Questi subì un arresto brusco e perse l’equilibrio.

Claire: ‘’cercate pi portarlo verso una finestra.’’

Jill: ‘’che vuoi fare?’’

Claire: ‘’non possiamo farlo restare in questo edificio ci inseguirebbe continuamente.’’

Jill: ‘’ma è troppo massiccio per farlo uscire da una finestra. E il piombo se lo mangia a colazione.’’

Claire. ‘’ho un ideuzza.’’

Prese una granata dalla giacca di Carlos.

Carlos: ‘’hei!’’

Claire: ’’sta tranquillo trattenetelo più che potete e qualsiasi cosa accada non muovetevi. Jill vieni con me.’’

Jill seguendo Claire: ‘’dove vuoi andare?’’

Claire: ‘’scegliamo una finestra al terzo piano. La facciamo saltare con questa granata e lo facciamo saltare giù.’’

Jill: ‘’spero la tua idea funzioni.’’

Claire: ‘’perché?’’

Jill : ‘’perchè mi sembra un pò rozzo. Come quelli che si inventa Chris.’’

Claire: ‘’sarà una roba di famiglia.’’

Le due arrivarono al terzo piano e guardarono giù dalla prima finestra che trovarono.

Claire: ‘’questa direi.’’

La finestra dava direttamente sulla strada ed era dalla parte opposta a dove si trovavano al momento gli altri.

Claire: ‘’bene stai indietro.’’

Ma torniamo al nostro MrX. I i quattro faticavano a tenerlo indietro e stavano arretrando finche non sentirono un esplosione a uno dei piani superiori.

Carlos: ‘’ma che cavolo…?’’

Chris: ‘’Carlos dacci una mano che non lo teniamo.’’

Carlos: ‘’merda.’’

Carlos prese la mira e sparò una raffica in testa a MrX senza però ottenere alcun risultato.

Claire: ‘’ragazzi venite di qua!!!’’

Chris si girò e vide Claire che li richiamava da dietro.

Claire: ‘’muovetevi.’’

Chris. ‘’ok al tre cominciamo ad indietreggiare. Poi ci giriamo e corriamo come disperati. Carlos ne hai ancora di quelle granate?’’

Carlos ricaricando il fucile: ‘’certo.’’

Chris: ‘’lasciagliene una appena dietro l’angolo.ok?. 1…2…3’’

Fecero qualche passo indietro poi si girarono e iniziarono a correre con MrX che li seguiva a ruota. Carlos tirò fuori una granata e tolse la spoletta. Lasciò la granata proprio dietro l’angolo. Questa esplose proprio in faccia a MrX. Il gruppo salì le scale seguendo Claire.

Leon: ‘’questo corre non come quell’altro.’’

Claire: ‘’già ma al momento non ci interessa.’’

Chris si girò un attimo a controllare MrX. Questi si era fermato un attimo per via dell’esplosione. Arrivarono al terzo piano dove trovarono Jill con la pistola spianata.

Claire: ‘’tranquilla siamo noi.’’

Jill: ‘’mi avete fatto prendere un colpo.’’

Claire: ‘’bene sei pronta?’’

Jill: ‘’come no.’’

Claire portò i quattro uomini dietro un angolo mentre Jill si mise davanti al luogo dove si trovava la finestra.

Claire: ‘’sii prudente.’’

Jill : ‘’non preoccuparti per me. So cavarmela.’’

MrX uscì dalle scala con calma e guardò Jill.

Jill: ‘’vieni a prendermi stronzo.’’

Mrx inziò ad avanzare con calma e allora Jill gli sparò un colpo fra gli occhi. La testa di MrX si alzo verso l’alto per il colpo ma la riabasso tranquillamente come se non fosse sucesso niente. Iniziò a correre verso Jill che stava iniziando a piegarsi verso destra . era ormai pronta a saltare quando MrX cambiò leggermente direzione verso destra e Jill capì che aveva intuito le sue intenzioni. Con il peso completamente spostato sulla destra Jill si scansò verso sinistra schivando MrX di pochi centimetri. Quando pensava di avercela fatta però dalla polvere provocata da MrX con la parte di muro da lui distrutta con la spalla destra uscì una mano che la prese per la maglietta. MrX stava precipitando ma era deciso a portarsi dietro Jill.

Nella polvere gli altri videro Jill volare giù e Chris scattò verso quella direzione buttandosi in corsa per terra e cercando di prendere Jill. Jill che di suo appena visto il braccio vi si agrappò subito. Dal colpo ricevuto Chris iniziò a scivolare giù ma Leon lo fermò tenendolo per i piedi.

Leon: ‘’TENETELO!.’’

Barry e Carlos si buttarono su Chris seguiti da Claire. Leon lasciò andare Chris per buttarsi a fianco di lui e prendere la mano a Jill che stava iniziando a scivolare. Ma MrX non mollava.

Leon: ‘’figlio di puttana vuoi mollare? Chris prendila anche con l’altra mano.’’

Chris ubbidì e Leon lasciò andare Jill per poi scendere sul cornicione. Si trovava vicino a Jill.

Jill: ‘’L..Leon…che fai qui?’’

Leon: ‘’sono venuto a salvarti bella mia.’’

Leon tirò fuori il coltello dalla fondina dietro la schiena e si mise davanti a Jill.

Leon: ‘’quanto l’hai pagata questa  maglietta?’’

Jill: ‘’ma che domande del cazzo mi fai?’’

Leon: ‘’digli addio.’’

Con il coltello fece un taglio verticale sulla maglietta. A Chris scivolò definitivamente la mano e Jill iniziò a cadere. La maglietta gli si sfilò sotto il peso di MrX. Leon prese Jill per la vita ma perse l’equilibrio. Infilò il coltello in una sfesa fra due mattoni e rimasero appesi nel vuoto mentre il Tyrant precipitava in mezzo agli zombi.

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Capitolo 6
*** sotto la città ***


Leon: ‘’sali sul cornicione svelta.’’

Jill senza dire una parola si agrappo al cornicione e si tirò su seguita da Leon.

Leon: ‘’come stai? Ti sei fatta qualcosa?’’

Jill fece segno di no con la testa e incrociò le braccia davanti al petto.

Leon. ‘’scusa è stata colpa mia.’’

Jill: ‘’no. Mi hai salvata.’’

Leon si tolse la giacca e la offri a Jill. Questi la prese e la indossò. Mentre Jill si metteva la giacca Leon controllò se gli avesse lasciato segni con il coltelli. Fece un sospiro di sollievo quando non vide tagli o simili.

Jill notando il gesto di Leon: ‘’che hai?’’

Leon: ‘’pensavo di averti tagliato.’’

Jill: ‘’ah.’’

Claire: ‘’siete laggiu?’’

Leon: ‘’si.’’

Claire: ‘’state bene?’’

Leon: ‘’si.’’

Claire: ‘’per fortuna. Aspettate un attimo che troviamo un modo per tirarvi su.’’

Leon gurdò giù dal palazzo e vide il Tyrant trasformato nella sua forma originale che lottava con gli zombi che lo attacavano in massa per cercare di azzanarlo.

Leon: ‘’sarà meglio essere lontani da qui per quando avrà finito.’’

Jill: ‘’è la seconda volta che mi salvi. Grazie ancora.’’

Leon: ‘’non fa niente ormai lo considero un secondo lavoro.’’

Claire: ‘’vi tiriamo una corda.’’

Da sopra lanciarono giù una corda e Jill iniziò a salire seguita da Leon.

Chris: ‘’state bene?’’

Jill. ‘’si. Grazie a Leon. Mi ha buttato via una maglietta nuova però…’’

Leon: ‘’adesso mi punirai immagino.’’

Jill: ‘’sarai costretto a portarmi a fare shopping appena usciremo da ‘sta città.’’

Leon si mise in un angolo con un aura nera che lo avvolgeva con delle striscioline bianche che si muovevano.

Leon: ‘’perché tutte a me.’’

Jill: ‘’dai scherzavo.’’

Leon scattando in piedi di colpo: ‘’bene allora andiamo’’

Jill: ‘’scherzavo sulla maglietta non era nuova ma non sullo shopping.’’

A Leon apparve una strana espressione e si andò a rintanare di nuovo nell’angolo.

Chris: ‘’smettila di fare l’idiota e andiamo.’’

Leon alzandosi: ‘’e va bene.’’

Stavano iniziando ad avviarsi quando sentirono un rumore alle loro spalle. Si girarono tutti convinti di trovare chissà che e invece c’era Carlos con le mani sullo stomaco.

Carlos: ‘’che ne dite di fermarci a mangiare qualcosa prima di andarcene?’’

Caduta generale a gambe all’aria con tanto di gocciolone gigante di sudore.

Leon disteso per terra: ‘’sei peggio degli zombi quando ti metti.’’

Carlos: ‘’senti chi parla.’’

Si fermarono alla mensa della stazione e trovarono delle scatolette. Passarono un ora a mangiare e scherzare come se fossero amici di lunga data dimenticando la situazione in cui si trovavano.

Chris: ‘’direi che è ora di muoverci.’’

Leon rivolto a Jill: ‘’giusto. Comunque le barzellette sui carabinieri sono troppo forti. Devi dirmene altre fuori di qui.’’

Jill: ‘’ok te le racconterò mentre facciamo shopping.’’

Leon va a rintanarsi nell’angolo opposto della stanza con la solita aura nera intorno.

Leon: ‘’perché non sto mai zitto?’’

Jill prende Leon per un orecchio e lo trascina fuori dalla stanza con la forza.

Jill: ‘’ti sembra il momento di fare il coglione?’’

Leon: ‘’ok, ok ma adesso lasciami. Ahio.’’

Gli altri rimasti nella stanza si guardarono con un esprezzione sconsolata sul viso per poi seguire gli altri due.

Chris: ‘’Jill. Adesso lascialo che gli devo parlare.’’

Jill diede un ultima forte tirata all’orecchio di Leon  per poi lasciarlo definitivamente: ‘’ok’’

Leon: ‘’ahio ma sei matta ancora un po’ e mi staccavi un orecchio.’’

Jill: ‘’ma và sciocchino.’’

Leon con il fumo che gli usciva dalla testa e trattenuto da Barry: ‘’tenetemi se no l’ammazzo di botte!!!!!!’’

Jill: ‘’ah ah ah.’’

Chris diede una botta in testa a Jill.

Chris: ‘’cazzo anche tu quando ti metti sei peggio di lui.’’

Leon: ‘’hai fatto bene. Se la lasciavate a me gliela staccavo la testa.’’

Jill alzando la testa che si stava tenendo con le mani: ‘’stronzo!!!!!’’

Si guardarono un attimo poi scoppiarono a ridere. A questo punto Carlos si mise in mezzo e diede un cazzotto in testa a entrambi.

Carlos: ‘’adesso finitela.’’

Jill e Leon diventando giganti e con le fiamme negli occhi: ‘’tu stanne fuori.’’

Carlos allontanandosi: ‘’ehm avrei un impegno.’’

Chris, Barry e Claire se ne stavano in disparte con la schiena curvata in avanti.

Claire: ‘’ma sono sempre così?’’

Barry: ‘’più o meno.’’

Chris prese Leon e Jill per un orecchio: ‘’adesso finitela di fare gli idioti.’’

Jill: ‘’ok ok.’’

Chris:’’ Leon cose che stavi pensando prima?’’

Leon: ‘’pensavo di raggiungere la metro per le fogne partendo da qui sotto e poi levarci da qui.’’

Jill: ‘’hai pensato qualcosa di intelligente per la prima volta in vita tua.’’

Leon senza scomposri da un pugno in testa a Jill che cade come una pera cotta.

Chris: ‘’buona idea. Diamoci una mossa.’’

Si  misero in cammino con Claire che trascinava Jill che si lamentava del pugno di Leon.

Leon: ‘’e smettila. Era solo una bottarella.’’

Jill alzandosi: ‘’se quella la chiami una bottarella….’’

Arrivarono all’entrata per le fogne.

Leon consultando un foglio: ‘’si. Dovremmo arrivarci da qui.’’

Scesero uno a uno e iniziarono ad avanzare armi in pugno Leon in testa seguito da Barry Claire Jill Carlos e Chris.

Iniziarono quasi subito a trovare dei cani e iniziò la battaglia (e se mi chiedete dove trovano tutte quelle munizioni… non lo so le tireranno fuori dal c**o). dopo i cani fù la volta degli zombi e dei Licker. Sporcandosi sparando e imprecando (non bestemmiando mi raccomando) riuscirono a uscire in una stazione del metrò…pieno di zombi.

Leon: ‘’eeeeeee che palle’’

Cercando di evitare lo scontro arrivarono ad un binario  ma non trovarono vagoni.

Jill: ‘’che fannò?’’

Chris: ‘’scendiamo sui binari e li seguiamo troveremo un vagone…’’

Barry: ‘’speriamo…’’

Carlos: ‘’porta sfiga mi raccomando.’’

Scesero sui binari e li seguirono cercando di allontanarsi dal centro finche dopo due stazioni trovarono un vagone. Vi salirono e trovarono i due macchinisti zombificati.

Leon: ‘’questo è l’ultimo vagone. Andiamo al primo lo sganciamo dagli altri e ce ne andiamo.’’

Attraversarono quattro vagoni pieni zeppi di zombi fino ad arrivare al primo; lo sganciarono e lo fecero partire. Mentre Carlos guidava la carozza Leon uscì da essa e si sedette fuori accendendosi una sigaretta. Claire lo seguì accendendosi a sua volta una sigaretta e chiudendo la porta in faccia a Chris che la cercava di seguire facendogli sbattere la faccia. Si sedette poi vicino a Leon.

Claire: ‘’ti piace Jill vero?’’

Leon non rispose.

Claire: ‘’eddai che sono curiosa….’’

Leon continuava a non rispondere.

Claire: ‘’ho visto che vi trovavate bene insieme.’’

Leon: ‘’ma brava…’’

Claire strinse il collo di Leon con il braccio: ‘’eddai parla.’’

Leon: ‘’se…mi…soffochi come…faccio a …parlare?’’

Claire lasciandolo andare: ‘’ah è vero’’

Leon: ‘’a lei piace Chris.’’

Claire: ‘’ah e cosa te lo fa credere?’’

Leon: ‘’me l’ha detto lei.’’

Claire: ‘’ah. Dai tranquillo ti combino io.’’ Detto questo butta via la cicca e torna dentro.

Leon mettendosi una mano in faccia: ‘’ma cosa ho fatto di male?’’

Il vagone continuava la sua corsa e Leon vedeva passare le stazioni piene di zombi e pensava.

Leon pensiero: ‘’che vita di merda. Quasi quasi mi butto sui binari e la faccio finita.’’

Era quasi intenzionato a farlo quando un altro pensiero gli sfiorò la mente.

Leon pensiero: ‘’sarà una vita di merda però prima di morire devo farmi Jill’’(ma guarda te a cosa pensa ‘sto essere).

Pensato questo buttò la sigaretta sui binari che lasciò una scia rossa nel buio. La seguì fin quando sparì per poi ritornare dentro. Dentro trovò Claire e Jill che parlavano in un angolo mentre gli altri stavano nell’angolo opposto.

Chris: ‘’hei Leon. Tu sai di cosa stanno parlando per caso.’’

Leon: ‘’meglio che non te lo dica se no dovresti ammazzarmi.’’

In quel momento Jill distolse lo sguardo da Claire e guardò per terra con lo sguardo triste.

Leon sottovoce: ‘’ma che cazzo gli sta dicendo?’’

Chris: ‘’senti Carlos quanto manca?’’

Carlos: ‘’tranquillo siamo appena partiti e New York è grande.’’

A quel punto il vagone iniziò a rallentare fino a fermarsi del tutto.

Chris: ‘’ma che…?’’

Carlos: ‘’che diavolo sta succedendo?’’

Barry. ‘’andiamo a controllare.’’

Uscirono Barry, Chris e Leon e trovarono MrX che bloccava il vagone con gli artigli da dietro.

Barry: ‘’ma che rompi balle.’’

Leon: ‘’e anche scemo.’’

Chris: ‘’perché.’’

Leon: ‘’messo così non può difendersi.’’

Chris: ‘’può prenderti a calci.’’

Leon: ‘’se lo fa perderà l’equilibrio. Ricordati che sta trattenendo un vagone della metro in corsa.’’

Chris: ‘’già.’’

Barry: ‘’che facciamo?’’

Leon: ‘’io un idea ce l’avrei.’’

Chris: ‘’spara.’’

Torniamo dentro il vagone.

Jill: ‘’ma che fanno la fuori.’’

Carlos: ‘’bo.’’

Claire : ‘’io direi di controllare.’’

Jill si stava avvicinando alla porta quando questa si aprì e Leon mise dentro la testa.

Leon: ‘’Carlso porta il motore alla massima potenza.’’

Carlos: ‘’per far che?’’

Leon: ‘’tu fallo e basta.’’

Carlos portò il livello del motore al massimo e il vagone inizò a muoversi a colpi. Il Tyrant stava trattenendo a fatica il vagone e sotto i suoi piedi si stavano creando due solchi.

Leon: ‘’ok avete capito no?’’

Barry: ‘’certo.’’

Barry punto la calibro 44, Leon tirò fuori il fucile e Chris la 9 mm. Iniziarono a far fuoco sulle gambe del Tyrant che inizialmente resisteva ma poi gli cedette una gamba e il vagone partì di colpo. MrX iniziò a scivolare per terra  trascinato dal vagone. Dopo cinque minuti di viaggio in quel modo partì una fiammata da sotto il corpo di MrX. Che lascìò la presa e iniziò a rotolare in mezzo ai binare avvolto dalle fiamme per poi esplodere in lontananza. Il fuoco dell’esplosione seguì il tunnel colpendo in pieno la carrozza. Jill uscì a controllare e trovò Chris che reggeva Leon.

Leon: ‘’è andata.’’

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Capitolo 7
*** New York ***


Jill: ‘’stupido potevi morire.’’

Leon: ‘’cos’è? ti preoccupi per me?’’

Jill: ‘’ma va al diavolo.’’

Detto questo Jill rientro sbattendo la porta.

Leon gurdò Chris e Barry con aria interrogativa.

Leon: ‘’ma cos’ho detto?’’

Chris: ‘’bo. Chi le capisce le donne.’’

Jill: ‘’che stronzo.’’

Claire: ‘’chi?’’

Jill: ‘’Leon. Chi se no? Io mi preoccupo per lui e lui cosa fa? Sfotte.’’

Claire: ‘’dai lascia stare. È fatto così.’’

Jill con sguardo truce: ‘’Carlos va ad aiutarli.’’

Carlos scattando sull’attenti: ‘’sissignora.’’

Claire: ‘’sai farti ubbidire.’’

Jill nera involto con i due occhi bianchi: ‘’qualcosa da ridire?’’

Claire sulla difensiva: ‘’no no. Figurati.’’

Carlos stava tenendo la porta a Leon che entrò barcollando un po con chris a seguito.

Chris: ‘’stai bene?’’

Leon: ‘’si tranquillo.’’

Chris: ‘’sicuro?’’

Leon diventando gigante e con denti di coccodrillo: ‘’È LA VENTESIMA VOLTA CHE ME LO CHIEDI. SI STO BENE.’’

Chris rimase pietrificato sulla porta e Barry se lo caricò in spalla portandolo dentro.

Claire sottovoce a Leon: ‘’attento. Morde.’’

Leon:’’ morde? Cos’è? Un cane randagio?’’

Jill dava le spalle a Leon e le fiamme iniziarono a lambirgli la schiena. Claire spinse fuori Carlos e Barry che intanto aveva ancora Chris pietrificato sulle spalle per poi segurli.

Leon: ‘’ragazzi aiuto.’’

Jill si voltò di colpo e diversamente da ciò che si aspettava Leon stava piangendo.

Jill fra le lacrime: ‘’stupido! Non capisci che lo faccio solo perché mi preoccupo di te? Non capisci cosa provo?’’

Detto questo Jill si mise le mani in faccia e continuò a piangere.

Leon: ‘’non devi preoccuparti per me. So cavarmela.’’

Jill lo guardò negli occhi continuando a piangere.

Jill: ‘’non posso non preoccuparmi per te. Anche volendo non ci riesco. È più forte di me.’’

Leon si avvicinò a Jill e le mise le braccia intorno al collo. Jill ricambiò il suo abbraccio e pianse sul petto di Leon.

Intanto fuori dal vagone Claire se ne stava appoggiata alla porta fumandosi una sigaretta. Chris era ancora pietrificato.

Barry. ‘’come facciamo a spietrificarlo?’’

Claire: ‘’lo so io. Chriiis Leon ci sta provando con Jill.’’

Chris tornò subito normale.

Chris: ‘’dove? Come? Quando? Dov’è che lo massacro di botte?’’

Claire: ‘’scherzetto.’’

Chris: ‘’scema.’’

La porta si aprì di colpo colpendo Claire nella schiena. Se non fosse stato per Carlos che la prese al volo sarebbe finita sui binari.

Leon: ‘’ops. Scusa.’’

Claire: ‘’ma sei scemo? Rischiavo di restarci.’’

Leon: ‘’cosa vuoi che sia. Potete rientrare.’’

Leon si girò e Claire gli tirò un pugno sulla testa per poi camminargli sopra.

Leon: ‘’ma cosa ho fatto di male?’’

Chris aiutò Leon ad alzarsi mentre Claire parlava con Jill.

Claire: ‘’hei. Come va?’’

Jill asciugandosi le lacrime sforzandosi di sorridere: ‘’bene bene. È tutto a posto.’’

Claire: ‘’ti ha fatto qualcosa?’’

Jill: ‘’no tranquilla. È tutto a posto.’’

Il mezzo continuava il viaggio tranquillamente arrivando in una delle molte stazioni di New York. In questa stazione però si trovava Nemesis che si mise sul bordo del binario. Appena vide arrivare il vagone iniziò a caricare il pugno sinistro e non appena il vagone fù suffecientemente vicino lo colpì facendolo deragliare. Il gruppo all’interno del vagone non aspettandosi un fatto del genere fù sbalzato in diverse direzioni andando a sbattere contro tutte le pareti del mezzo. Il vagone inizio a rotolare giù per le rotaie per poi fermarsi di traverso.

Leon: ‘’ma che cazzo….?’’

Da fuori il vagone iniziarono a sentirsi i passi pesanti di Nemesis e l’unica parola che questo Tyrant era in grado di dire: S.T.A.R.S.

Chris: ‘’porca merda. Ci siete tutti ?’’

Consensi da parte di tutti.

Chris: ‘’bene. Usciamo da davanti. Non voglio ritrovarmi di nuovo quel bestione davanti.’’

Uscirono dal vetro anteriore distrutto dall’incidente con Nemesis che iniziava a fare il giro del vagone .

Jill: ‘’scassaballe.’’

Leon: ‘’che facciamo’ gli chiediamo gentilmente di andarsene?’’

Carlos: ‘’non accetterebbe.’’

Jill: ‘’l’ultima volta ce lo siamo portato dietro per tutta Racoon.’’

Chris: ‘’e non ve lo siete levato dalle balle.’’

Jill: ‘’veramente si.’’

Barry: ‘’e come avete fatto.’’

Jill: ‘’con un inceneritore.’’

Nemesis continuava ad avanzare mentre il gruppo retrocedeva.

Jill: ‘’fuoco sulla testa.’’

Tutti presero di mira la testa del Tyrant. I primi colpi non ebbero effetto se non quello di rallentarlo ma dopo una ventina di secondi di fuoco la testa saltò. Il sangue iniziò a uscire a fiotti dal collo tranciato e Nemesis si portò le mani aalla ricerca della testa per poi cadere a terra.

Chris: ‘’ce ne siamo liberati.’’

Jill: ‘’neanche un pò.’’

Chris: ‘’come sarebbe a dire?’’

Jill: ‘’ho paura che ce lo ritroveremo di nuovo davanti. Anche l’altra volta è stato così.’’

Chris: ‘’ah. Allora è meglio andarsene.’’

Carlos: ‘’saliamo in superficie e cerchiamo di capire fin dove siamo arrivati.’’

Chris: ‘’giusto magari siamo arrivati.’’

Uscirono dalla stazione e si trovarono sotto le Twin Tower.

Chris: ‘’porca puttana. Non siamo tanto vicini a uscire.’’

Carlos: ‘’torniamo giù e cerchiamo un altro vagone.’’

Si girarono intenzionati a ridiscendere le scale ma le trovarono intasate di zombi.

Chris: ‘’che ne dite di levarci da qui?’’

Carlos: ‘’ci stavo pensando anch’io.’’

Si diressero verso le Twin fino ad arrivarci quasi sotto.

Barry: ‘’che facciamo?’’

Leon: ‘’indietro non possiamo tornare.’’

Claire: ‘’l’unica è andare avanti.’’

Chris: ‘’passiamo fra le torri.’’

Iniziarono a passarte fra le due torri ma arrivati a metà Chris si fermò di colpo. Claire andò a sbattere contro la sua schiena.

Claire: ‘’Cma che fai?’’

Chris: ‘’perché sulle torri c’è il simbolo della Umbrella?’’

Leon: ‘’dove?’’

Chris: ‘’lì sul muro.’’

In effetti sul muro della torre vi era il simbolo della casa farmaceutica.

Chris: ‘’non mi piace. Voglio controllare.’’

Jill: ‘’e dai Chris. Che te ne frega? Abbiamo già la cassetta no?’’

Chris: ‘’sai com’è. sono curioso.’’

Detto questo si indirizzò verso l’entrata della torre con Jill a seguito.

Jill: ‘’aspetta un attimo. Non vorrai andare da solo?’’

Chris: ‘’perché? Vorresti venire con me?’’

Jill: ‘’piuttosto che lasciarti andare da solo si.’’

Chris: ‘’tu ti preoccupi troppo per gli altri.’’

Leon: ‘’guarda che Jill ha ragione. Non puoi andare da solo.’’

Chris: ‘’sono sopravissuto a Racoon.’’

Jill: ‘’li non avevi scelta.’’

Chris: ‘’fate come volete.’’

Leon: ‘’veniamo io e Jill. Carlos pensate di poter trovare un posto per la notte? Sta sscendendo la sera e siamo tutti un po’ stanchi.’’

Carlos: ‘’no hai problema.’’

Leon: ‘’buono. Jill dammi il tuo cellulare.’’

Jill gli passò il portatile e Leon lo tirò a Carlos.

Leon: ‘’avvertiteci quando trovate un posto sicuro.’’

Carlos: ‘’d’accordo. Lo cercheremo il più vicino possibile.’’

Chris: ‘’voi due fermatevi qui un momento.’’

Leon: ‘’dove credi di andare da solo?’’

Chris: ‘’a pisciare.’’

Leon: ‘’a bè allora…’’

Chris girò l’angolo mentre Leon e Jill rimasero fermi a guardarlo.

Leon: ‘’in effetti scappa anche a me.’’

Jill: ‘’siamo in due.’’

Si guardarono un attimo per poi fare una risatina nervosa.

Leon: ‘’seguiamo l’esempio di Chris?’’

Jill: ‘’si ma se vieni a spiarmi ti castro.’’

Leon mettendosi le mani fra le gambe: ‘’ok’’

Leon si andò a piazzare in fianco a Chris mentre Jill se ne andò dietro un altro angolo.

Leon: ‘’hei Chris. Dillo che ti piace Jill.’’

Chris: ‘’anche a te.’’

Leon: ‘’vero’’

Chris se lo rimise dentro mentre Leon non aveva ancora finito.

Chris: ‘’secondo te ci sta?’’

Leon: ‘’con me di sicuro.’’

Chris prese Leon per dietro la testa e gliela sbattè con forza sul muro.

Chris:’’parlavo di me idiota.’’

Leon rimettendoselo dentro: ‘’ah. con te non so.’’

Ritonarono entrambi davanti alla torre e vi trovarono Jill.

Jill: ‘’eccovi finalmente. Ma quanto ci mettete?’’

Leon: ‘’sapessi.’’

Chris: ‘’entriamo.’’

L’interno della torre di destra era completamente distrutto. Si trovavano in un atrio che si estendeva per tutta la base della torre. I pochi oggetti rimasti intatti erano in parte bruciati e rovesciati.

Chris: ‘’a occhio è esplosa una bomba.’’

Jill: ‘’bella grossa anche.’’

Leon si diresse verso delle scale attraqversando l’atrio completamente distrutto. Guardò giù per le scale.

Leon: ‘’pare che l’esplosione sia partita dal garage.’’

Chris: ‘’doveva essere enorme per arrivare fin qua.’’

Leon: ‘’scendiamo?’’

Jill: ‘’ma sei scemo?’’

Chris: ‘’ok.’’

Jill: ‘’cheee?????’’

Chris: ‘’certo. Secondo me non è partita dal garage.’’

Jill: ‘’e da dove allora?’’

Leon: ‘’da più in basso.’’

Scesero le scale con circospezione fino a trovarsi davanti al garage completamente distrutto. Nel centro del garage si trovava un enorme foro rettangolare. Incastrato diagonalmente nel foro si trovava una piastra metallica enorme. Leon si avvicinò a quella piastra per esaminarla.

Leon: ‘’sembrerebbe un enorme ascensore. Forse la Umbrella aveva qui un entrata ad un alveare.’’

Jill: ‘’dici che l’hanno fatto saltare.’’

Chris: ‘’facile. Forse è successo qualcosa. Vai a capire cosa però.’’

Jill:’’io la sotto no ci vado.’’

Leon:’’neanch’io.’’

Chris: ‘’perché? Pensate che io ci vada ?’’

Jill e Leon insieme: ‘’sei abbastanza scemo da farlo.’’

Chris: ‘’mi conoscete troppo bene.’’

detto questo tornarono nell'atrio.

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Capitolo 9
*** girando sotto la città ***


Tyrant

Tyrant: ‘’preparatevi a morire.’’

Il Tyrant partì all’attacco scagliandosi verso il gruppo a testa bassa ma questi non si fecero prendere di sorpresa e si scansarono facendo finire il mostro contro la parete. Questi si girò velocemente urlando e si buttò verso Claire. Un colpo di pistola però lo colpì a un fianco facendolo fermare. A lato del mostro si trovava Chris con la pistola spianata. Il Tyrant lo guardò e iniziò a girarsi verso di lui ma dei pallettoni da fucile lo colpì alla nuca facendogli perdere l’equilibrio.

Leon: ‘’cu-cu.’’

Tyrant: ‘’figli di…’’

Colpi di ama da fuoco iniziarono a provenire da tutte le direzioni colpendo il mostro ovunque. Iniziarono a partire spruzzi di sangue che andavano a sporcare tutte le pareti. Il Tyrant non riusciva a muoversi a causa della gran quantità di piombo che gli cadeva addosso. dopo una quarantina di secondi il Tyrant spiccò un balzo verso Barry e il gruppo non preparato ad un evento del genere rimase momentaneamente sorpreso cessando il fuoco. Barry si trovò il Tyrant a dieci centimetri che lo fissava dritto negli occhi. Barry per istinto gli piazzò la canna della calibro 44 fra gli occhi ed esplose un colpo. Il mostro si spostò indietro di cinque centimetri con un buco fuori per fuori fra gli occhi. Nonostante questo il mostro non sembrava risentirne.

Barry: ‘’merda.’’

Il Tyrant prese Barry per la testa e se lo portò davanti al viso.

Tyrant: ‘’sei solo un povero idiota.’’

Il Tyrant spalancò la bocca situata sulla spalla e iniziò ad avvicinarvisi Barry. Leon però piazzò il fucile sotto l’ascella del mostro.

Leon: ‘’che puzza. usa un deodorante.’’

Detto questo sparò un colpo che tranciò in pieno il braccio del Tyrant. Barry cadde di peso con il braccio del mostro mentre dal moncherino iniziavano a uscire fiotti copiosi di sangue. Le dita del braccio tranciato si strinsero convulsamente sulla testa di Barry. Questi si staccò il braccio dalla testa con forza. Il Tyrant intanto indietreggiava tenendosi il moncherino del braccio tranciato. Fra le sue dita sgorgava sangue.

Tyrant: ‘’dannati. Avrete notizie del mio avvocato.’’

Con l’unico braccio rimastogli il mostro tirò un forte pugno sul pavimento aprendo una breccia per poi buttarvisi dentro. Sotto i loro piedi sembrava districarsi una serie di fognature. Leon si affacciò al buco mentre il Tyrant scappava.

Leon: ‘’senti. Chi è il tuo avvocato?’’

Tyrant: ‘’Perry masooooooooooo….nooooooooooo il precipizio nooooooooooooooo……’’

Forte rumore di caduta.

Jill: ‘’hei autore. Cosa ci fa un precipizio qui sotto?’’

Autore: ‘’sai com’è. Per far scena…’’

Leon: ‘’non ti pare un po’ insensato?’’

Autore: ‘’perché il resto della storia era sensata?’’

In coro: ‘’no.’’

Jill: ‘’ma il precipizio potevi evitarlo.’’

Autore: ‘’ok ok. Faccio una revisioncina. Dunque torniamo indietro di 10 righe.’’

REWIND

Leon: ‘’senti. Chi è il tuo avvocato?’’

Tyrant: ‘’Perry Masooooooooooooon.’’

Leon: ‘’ah. Però è già meglio.’’

Jill: ‘’’na roba.’’

Autore: ‘’se hai da protestare unisciti ai cobas del latte.’’

Jill furiosa: ‘’E COME CAVOLO FACCIO SE MI HAI SBATTUTO IN MEZZO A UNA NEW YORK PIENA ZEPPA DI ZOMBIE?’’

Autore: ‘’hem…ecco…e che ne so. Inventati qualcosa.’’

Jill mostrando il terzo dito: ‘’va al diavolo.’’

Autore: ‘’con voi è impossibile ragionare. Me ne vado.’’

Jill: ‘’meglio.’’

Leon: ‘’lo sai che quando ti arrabbi sei più carina?’’

Jill alzò meccanicamente il braccio colpendo Leon in pieno naso. Questi volò indietro sbattendo contro dei grossi tubi per poi ricadere a terra.

Jill: ‘’non ti ci mettere anche tu.’’

Leon: ‘‘ma cosa ho fatto di male?’’

Chris: ‘’ok fermiamoci un attimo.’’

Chris si apoggiò al muro accendendosi una sigaretta mentre Claire metteva della tintura di iodio in faccia a Leon. Carlos e Barry cercavano di far ragionare Jill che se ne stava in un angolo col muso lungo.

Carlos: ‘’e dai. Non puoi tenergli il muso per tutto il tempo.’’

Jill. ‘’si che posso.’’

Autore: ‘’ma rendi la storia troppo seria.’’

Jill: ‘’TU LEVATI DALLE PALLE.’’

L’autore (poverino lo maltrattano sempre…) se ne andò con le mani dietro la schiena fischiettando.

Barry: ‘’senti. Non puoi fare ‘sta scena tutto il tempo per una stronzata.’’

Jill: ‘’io non sto facendo scena.’’

Barry: ‘’ah no? Allora che motivo c’era di prendere a botte Leon?’’

Jill: ‘’ha iniziato lui.’’

Barry: ‘’cercava solo di tirarti su di morale.’’

Jill: ‘’bè digli che con me quelle troiate è meglio che non le faccia.’’

Leon: ‘’se hai qualcosa da dire puoi dirmelo in faccia.’’

Jill: ‘’non ho niente da dirti.’’

Leon: ‘’fa come vuoi.’’

Jill: ‘’certo. E vedi di non venirmi a cercare.’’

Leon: ‘’sta tranquilla.’’

Chris schiacciando la sigaretta con il tacco della scarpa: ‘’ripartiamo.’’

Ripartirono Chris in testa con Leon e Jill in fondo. I due però non si parlavano nemmeno.

Chris: ‘’occhio.’’

Pochi metri più avanti si trovavano due zombi intenti a mangiare un cadavere. Si accorsero del gruppo che avanzava. Si alzarono e iniziarono ad avanzare lentamente. Chris e Carlos alzarono la pistola con calma prendendo bene la mira sulla testa. Partirono i due colpi quasi simultaneamente. I due zombi furono colpiti alla testa. Mentre cadevano indietro comparì un Licker che intravide un passaggio fino a Jill. Si lanciò con la lingua fuori ma quando si trovava a pochi centimetri da Jill Leon estrasse il fucile da dietro la schiena e tenendolo con una mano sbatte violentemente la canna sul cervello del mostro. Questi cadde nel proprio sangue e iniziò a contorcersi. Poi dopo un ultimo stiramento morì.

Leon: ‘’possiamo ripartire.’’

Jill non aveva detto una parola durante tutto l’accaduto continuando a guardare il Licker. Cadde in ginocchio a terra. Piantò le mani sul pavimento e guardando per terra pianse silenziosamente. Leon rimase a guardarla impassibile. Claire le si avvicinò e si inginocchio davanti a lei; Jill alzò la testa e con gli occhi pieni di lacrime guardò l’amica per poi abbracciarla e continuare a piangere sulla sua spalla.

Claire sottovoce in un orecchio a Jill: ‘’hei. Che hai?’’

Jill: ‘’mi sento una merda. Io lo tratto sempre male e lui mi salva continuamente la vita.’’

Claire: ‘’però non fare così.’’

Jill: ‘’mi sento troppo una merda.’’

Jill pianse ancora per un minuto poi si rialzò e con un sorriso forzato disse che potevano ripartire.

Leon non aveva detto una parola durante tutta la scena; si era acceso una sigaretta ma questa era stata fumata solo dall’aria. Fece un tiro guardando Jill che si asciugava le lacrime per poi girarsi espirando il fumo senza degnarla di uno sguardo. Lei invece lo guardò girarsi con aria affranta. Claire le si avvicinò.

Claire: ‘’bhè adesso cos’hai?’’

Jill: ‘’non so come chiedergli scusa.’’

CLaire: ‘’è un ragazzo semplice. Basterà la parola e gli passerà.’’

Jill: ‘’non so. E se non gli bastasse?’’

Claire facendo l’occhiolino: ‘’dagliela. Vedi come gli passa.’’

Jill resto pietrificata.

Claire: ‘’ma dai stavo scherzando.’’

Jill pietrificandosi (che bravo che sono mi invento anche i verbi N.d.Autore): ‘’ma ti sembrano scherzi da fare?’’

Claire: ‘’ma dai. Non te la sarai presa’’

Jill strozzando Claire: ‘’secondo te?’’

Jill lasciò andare Claire.

Chris: ‘’vi muovete o volete restare li a pazzeggiare un altro po’?’’

Si rimisero in marcia e Jill cerco di avvicinarsi a Leon per parlargli più di una volta ma all’ultimo momento gli prendeva sempre un timore e allora retrocedeva.

Arrivarono in una sala rettangolare con un pavimento composto da griglie. Ai muri erano appesi degli zombi che sembravano esser stati sezionati. Nonostante certi fossero anche monchi di alcune parti del corpo tutti si muovevano ancora.

Claire: ‘’è pazzesco. Il Virus X può fare anche questo.’’

Chris: ‘’sembra di si.’’

Barry: ‘’sembra che questo nuovo virus permetta agli zombi di vivere fra virgolette anche senza parti del corpo.’’

Carlos: ‘’pazzesco.’’

Leon: ‘’non mi piace.’’

Chris: ‘’cosa?’’

La mano di un Licker sfondò la griglia dove si trovavano Jill e Leon.nonostante il danno il pavimento resistette. Il Licker a ‘sto punto prese la griglia e la tirò verso di se sfondandola. Jill e Leon iniziarono a cadere. Sotto il pavimento si trovava una specie di fossa di un metro e mezzo di altezza. Mentre il pavimento iniziava a cedere Leon prese Jill a se ed estrasse il fucile. Cadendo si portò sotto Jill in modo di farle da scudo nella caduta. Appena il Licker fu a vista sparò un colpo col fucile aprendogli in due la testa.

La caduta fu brusca. Leon cadde di schiena parando dal colpo Jill. Con questo fatto la ragazza si senti ancora più in colpa per ciò che aveva detto prima.

Jill: ‘’Leon…’’

Nessuna risposta. Leon non si muoveva.

Jill: ‘’Leon….LEON.’’

Iniziò a scuotere il corpo di Leon.

Leon sottovoce: ‘’stai ferma.’’

Jill si fermò di colpo.

Jill: ‘’che…che hai..’’

Leon non rispose ma di punto il bianco vibrò un pugno poco più in alto della sua testa. Jill cadde a terra mentre qualcosa si mosse in parte a loro. Leon caricò il fucile e sparò un colpo. La figura smise di muoversi.

Chris: ‘’hei laggiù.’’

Leon: ‘’muoviti a trovare un modo per uscire. Gli zombi hanno l’alito pesante e qui sotto non si vede niente.’’

Claire: ‘’ho dei bengala. Ve li lancio già accesi cosi almeno vedete dove mettete le mani…parlo soprattutto a te Leon.’’

Il bengala venne acceso e gettato da Claire. Jill lo raccolse e si avvicino a Leon.

Jill: ‘’senti. Per la storia di prima io….’’

Leon continuava a fregarsene di Jill.

Jill:’’ mi dispiace di trattarti così ma sono nervosa. Mi sfogo su qualsiasi cosa mi capiti a tiro.’’

Leon: ‘’e quella cosa sarei io?’’

Jill: ‘’io…io…ti ho già detto che mi dispiace…io non so più cosa dirti.’’

Leon: ‘’non serve che mi dici niente. Tanto ho capito che non conto niente per te.’’

Jill: ‘’come sarebbe a dire che non conti niente per me?’’

Leon: ‘’mi usi come una bambola. Quando ti servo sei vicina. Quando non ti servo sei lontana.’’

Jill: ‘’NON è VERO.’’

Leon: ‘’e io dovrei crederti?’’

Jill ormai non sapeva più cosa dire; le mani iniziarono a tremargli.

Jill: ‘’vuoi…vuoi che ti dimostri cosa sei per me?’’

Leon non rispose e allora Jill gli si avvicino e gli mise le braccia intorno al collo.

Jill: ‘’ecco cosa sei per me.’’

Jill baciò Leon e questi non oppose resistenza al bacio della ragazza. Claire stava seguendo la scena dall’alto e appena sentì la voce di Chris gli si rizzarono i capelli. Si girò e vide che tornava con una corda da almeno cinque metri mentre parlava con Carlos e Barry.

Claire: ‘’è troppo corta.’’

Chris: ‘’ma se è di cinque metri e il buco è alto un metro e mezzo?’’

Barry e Carlos si avvicinarono alla fossa e videro cosa stava succedendo sotto.

Carlos: ‘’Claire ha ragione. Cerchiamone un’altra.’’

Barry: ‘’giusto giusto.’’

Trascinarono via a peso Chris.

Claire si rimise a vedere i due da basso. Finalmente si staccarono. Chris tornò e Claire a voce alta apposta lo chiamò. Calarono la corda e Jill iniziò a salire seguita da Leon.

Claire: ‘’questa corda è della misura giusta.’’

Chris: ‘’è la stessa di prima.’’

Claire: ‘’ops.’’

Jill risalì senza fatica seguita a ruota da Leon.

Chris si avvicinò a Leon.

Chris sottovoce: ‘’dillo che hai guardato sotto la gonna.’’

Leon: ‘’bè. In effetti…’’

Chris con le lacrime che gli scendevano dagli occhi: ‘’avrei voluto essere al tuo posto.’’

Jill: ‘’dov’è che avresti voluto essere?’’

Chris: ‘’hem…si…insomma…’’

A Jill iniziò a uscire fumo dalle orecchie.

Chris: ‘’hei calmati. No…non guardarmi così ti prego.’’

Chris iniziò a scappare inseguito da Jill con un coltellaccio da cucina in mano.

Barry fece lo sgambetto a Chris per cercare di fermarli ma Chris come un idiota cadde di muso. Jill si avvicinò minacciosa con il coltello in mano e lo pianto a lato del viso di Chris.

Jill: ‘’tira un’altra troiata del genere e sei morto.’’

Chris: ‘’ne…nervosetta eh?’’

Jill: ‘’grrrrr.’’

Chris: ‘’ok ok non lo faccio più.’’

Jill: ‘’ti conviene.’’

Claire: ‘’finitela.’’

Leon: ‘’andiamocene. Non mi piacciono quegli zombi appesi.’’

Claire: ‘’senti Leon. Mi è venuta in mente una cosa.’’

Leon: ‘’dimmi.’’

Claire: ‘’il tipo una quarantina di pagine fa ha detto che il virus X è un evoluzione del G. non era stato distrutto l’ultimo campione?’’

Leon: ‘’già. L’avevo gettato nell laboratorio della umbrella.’’

Claire: ‘’allora come hanno fatto a trovarlo. Il laboratorio è andato distrutto.’’

Leon: ‘’o ce n’era un altro campione da qualche parte o Birkin ha tenuto i dati da qualche parte e la Umbrella li ha trovati.’’

Jill: ‘’allora? Volete mettere radici li?’’

Leon: ‘’cosa?... ah si arriviamo.’’

Si lasciarono alle spalle la stanza e si trovarono davanti a un bivio. La strada sembrava dividersi, girare attorno a una stanza e riunirsi. La stanza aveva finestre tutt’intorno. La curiosità ebbe il sopravvento e si avvicinarono tutti a guardare dentro. Al centro della stanza c’era un uomo sulla trentina biondo. Era disteso per terra con una siringa vuota vicino.

Chris: ‘’HEI.’’

L’uomo girò la testa verso la direzione da cui proveniva la voce e vide il gruppo. Fece un sorriso storto per poi alzarsi in piedi. Rimase in piedi guardando tutte le facce affacciate alle finestre da destra verso sinistra. La sua mano destra iniziò a contrarsi e una a una iniziarono a staccarsi le dita. Dai moncherini crebbero con velocità impressionante enormi artigli simili a quelle del Tyrant T-002. l’uomo si guardò la mano muovendo gli artigli per poi incurvare la schiena di colpo. Le vertebre iniziarono a deformarsi; si ruppe la pelle della schiena e le vertebre si deformarono al punto da diventare delle corna piazzate sulla schiena. Si stiracchiò e moose di nuovo gli artigli piazzati sulla mano. Fece un sorriso bieco guardando il gruppo; si accovaccio e fece un salto verso il vetro in direzione di Barry e Claire. Questi si spostarono di scatto mentre l’uomo sfondava la finestra.

Piombò in pieno nel corridoio e si rialzò con calma.

Uomo misterioso: ‘’fantastico.’’

Chris alzando la pistola: ‘’a me non sembra.’’

Uomo misterioso guardando il gruppo: ‘’tsk. Un incidente di percorso.’’

Tutti insieme: CHI SAREBBE L’INCIDENTE DI PERCORSO?’’

Uomo misterioso indietreggiando: ‘’ehm…ecco. Torniamo a noi. Non dovreste essere qui.’’

Chris: ‘’il perché siamo qui sono affari nostri.’’

Uomo misterioso: ‘’siete qui per distruggere l’Umbrella.’’

Gocciolone enorme sulla testa di Chris.

Uomo misterioso: ‘’ormai fanno solo quello da queste parti.’’

Carlos: ‘’tanto per curiosità. Chi sei?’’

Uomo misterioso: ‘’sono colui che ha osato testare il virus X su se stesso.’’

Carlos: ‘’uno scemo insomma.’’

Uomo misterioso: ‘’+ o -. Qualcuno doveva pur provarlo. E chi se non meglio del suo creatore?’’

Barry: ‘’ma non era quel altro il creatore?’’

Uomo misterioso: ‘’o. quello era solo il mio assistente. Mi ha chiuso in cesso e per fare il figo ha detto di averlo creato lui.’’

Claire: ‘’pure.’’

Uomo misterioso: ‘’comunque questo virus è portentoso. Mi sono trasformato ma riesco a rimanere cosciente di ciò che faccio.’’

Jill: ‘’e poi?’’

Uomo misterioso: ‘’e poi basta.’’

Jill: ‘’chi saresti.’’

Uomo misterioso: ‘’Matt Birkin.’’

Leon: ‘’Birkin?’’

Matt: ‘’è stato mio fratello a inventare il virus G. quel bastardo non voleva farmi lavorare sul suo progetto. Mi ha cacciato. Sono entrato nell’Umbrella solo per poterlo superare. Ho mandato i militari ma lui ha usato su se stesso il virus. Non è riuscito a salvare i dati dalle mie grinfie. L’ho migliorato ma i maledetti della Umbrella hanno cercato di rubare il mio lavoro e uccidermi. Peccato per loro che anche il virus X riesca a rigenerare i tessuti ma a differenza del suo predecessore non fa perdere il senno.’’

Leon: ‘’tutto qua?’’

Matt: ‘’come sarebbe tutto qua?’’

Leon: ‘’perché voi della Umbrella non vi date agli afrodisiaci? Fareste successo.’’

Leon si guardò intorno e notò che tutto lo stavano guardando con faccia schifata.

Leon: ‘’hei. Stavo scherzando.’’

Leon si avvicinò a Matt.

Leon sottovoce: ‘’non è che avreste una robetta tipo Viagra da queste parti? Sai com’è vorrei provarla su queste ragazze.’’

Matt tirò un pugno in testa a Leon.

Matt: ‘’guarda che siamo una casa farmaceutica seria noi.’’

Claire: ‘’magari adesso ci ucciderai perché ti intralciamo.’’

Matt: ‘’brava.’’

Claire: ‘’tsk. Tale e quale al fratello.’’

Matt: ‘’siete pronti a morire? Scoprirete la potenza del nuovo Tyrant T-Xp.’’

Jill: ‘’T-Xp? Sei parente di windows Xp?’’

T-Xp: ‘’al diavolo.’’

Il Tyrant partì di scatto in direzione di Jill e Claire alzando la mano destra artigliata. Le due ragazze alzarono le pistole e iniziarono a sparare colpendo il Tyrant alle spalle e sul petto. I colpi non rallentarono il Tyrant che continuò la sua corsa. Barry che si trovava a lato di Claire tirò un pugno in faccia al mostro. Il Tyrant indietreggio tenendosi il naso e mugolando. Leon iniziò a sparare con il fucile mentre Chris sparava con la calibro 44 e Carlos con il fucile. A loro si unirono gli altri. Il Tyrant si trovava sotto una pioggia di piombo. Il mostro fece un salto in mezzo al gruppo iniziando a menare le mani a destra e a sinistra. La schiena della mano destra del Tyrant colpì Chris alla guancia destra aprendogli una serie di tagli. Il pugno sinistro del mostro invece prese Carlos allo sterno. Leon schivando i colpi del Tyrant intanto si era portato alle spalle del mostro e aveva caricato un colpo del fucile. sparò sulla schiena del Tyrant. Questi si inarcò in avanti.  Leon caricò un altro colpo per poi spararlo quando il mostrò si girò per guardarsi dietro. Lo prese in pieno volto sfigurandolo.

T-Xp: ‘’dannati. Non penserete di passarla liscia.’’

Il Tyrant si accucciò e spiccò un salto in alto sfondando il soffitto. Da basso si sentirono i passi del mostro che correva.

Jill: ‘’credete che tornera?’’

Leon: ‘’se è rompiballe come il fratello si.’’

Jill: ‘’il fratello?’’

Leon spiegò ciò che era accaduto a Racoon(e se qualcuno non sa cos’è successo si giochi Resident Evil 2).

Jill: ‘’c’eravate anche voi allora.’’

Claire: ‘’già.’’

Carlos: ‘’il virus G? allora la Umbrella conosceva la formula.’’

Leon: ‘’si vede che dopo aver rubato al fratello i dati Birkin ne ha creato un campione e lo ha testato. Nel laboratorio dove abbiamo trovato questa VHS c’era una stanza dove hanno testato il G-virus su un uomo.’’

Barry: ‘’insomma come al solito non si bada a niente per guadagnare.’’

Leon: ‘’già.’’

Carlos: ‘’non so cosa ne pensiate voi però io proporrei di uscire da qui.’’

Si diressero verso un portacarichi. Aprirono il portellone e vi salirono. Chris premette il pulsante per far salire l’ascensore ma stranamente questo iniziò a scendere.

Chris. ‘’che diavolo…?’’

Carlos tirò fuori il coltello e iniziò a svitare il pannello. Dopo averlo tolto iniziò a guardarci dentro.

Carlos: ‘’hanno messo due pulsanti per niente. C’è solo un contatto. X scendere.’’

Tyrant

Tyrant: ‘’preparatevi a morire.’’

Il Tyrant partì all’attacco scagliandosi verso il gruppo a testa bassa ma questi non si fecero prendere di sorpresa e si scansarono facendo finire il mostro contro la parete. Questi si girò velocemente urlando e si buttò verso Claire. Un colpo di pistola però lo colpì a un fianco facendolo fermare. A lato del mostro si trovava Chris con la pistola spianata. Il Tyrant lo guardò e iniziò a girarsi verso di lui ma dei pallettoni da fucile lo colpì alla nuca facendogli perdere l’equilibrio.

Leon: ‘’cu-cu.’’

Tyrant: ‘’figli di…’’

Colpi di ama da fuoco iniziarono a provenire da tutte le direzioni colpendo il mostro ovunque. Iniziarono a partire spruzzi di sangue che andavano a sporcare tutte le pareti. Il Tyrant non riusciva a muoversi a causa della gran quantità di piombo che gli cadeva addosso. dopo una quarantina di secondi il Tyrant spiccò un balzo verso Barry e il gruppo non preparato ad un evento del genere rimase momentaneamente sorpreso cessando il fuoco. Barry si trovò il Tyrant a dieci centimetri che lo fissava dritto negli occhi. Barry per istinto gli piazzò la canna della calibro 44 fra gli occhi ed esplose un colpo. Il mostro si spostò indietro di cinque centimetri con un buco fuori per fuori fra gli occhi. Nonostante questo il mostro non sembrava risentirne.

Barry: ‘’merda.’’

Il Tyrant prese Barry per la testa e se lo portò davanti al viso.

Tyrant: ‘’sei solo un povero idiota.’’

Il Tyrant spalancò la bocca situata sulla spalla e iniziò ad avvicinarvisi Barry. Leon però piazzò il fucile sotto l’ascella del mostro.

Leon: ‘’che puzza. usa un deodorante.’’

Detto questo sparò un colpo che tranciò in pieno il braccio del Tyrant. Barry cadde di peso con il braccio del mostro mentre dal moncherino iniziavano a uscire fiotti copiosi di sangue. Le dita del braccio tranciato si strinsero convulsamente sulla testa di Barry. Questi si staccò il braccio dalla testa con forza. Il Tyrant intanto indietreggiava tenendosi il moncherino del braccio tranciato. Fra le sue dita sgorgava sangue.

Tyrant: ‘’dannati. Avrete notizie del mio avvocato.’’

Con l’unico braccio rimastogli il mostro tirò un forte pugno sul pavimento aprendo una breccia per poi buttarvisi dentro. Sotto i loro piedi sembrava districarsi una serie di fognature. Leon si affacciò al buco mentre il Tyrant scappava.

Leon: ‘’senti. Chi è il tuo avvocato?’’

Tyrant: ‘’Perry masooooooooooo….nooooooooooo il precipizio nooooooooooooooo……’’

Forte rumore di caduta.

Jill: ‘’hei autore. Cosa ci fa un precipizio qui sotto?’’

Autore: ‘’sai com’è. Per far scena…’’

Leon: ‘’non ti pare un po’ insensato?’’

Autore: ‘’perché il resto della storia era sensata?’’

In coro: ‘’no.’’

Jill: ‘’ma il precipizio potevi evitarlo.’’

Autore: ‘’ok ok. Faccio una revisioncina. Dunque torniamo indietro di 10 righe.’’

REWIND

Leon: ‘’senti. Chi è il tuo avvocato?’’

Tyrant: ‘’Perry Masooooooooooooon.’’

Leon: ‘’ah. Però è già meglio.’’

Jill: ‘’’na roba.’’

Autore: ‘’se hai da protestare unisciti ai cobas del latte.’’

Jill furiosa: ‘’E COME CAVOLO FACCIO SE MI HAI SBATTUTO IN MEZZO A UNA NEW YORK PIENA ZEPPA DI ZOMBIE?’’

Autore: ‘’hem…ecco…e che ne so. Inventati qualcosa.’’

Jill mostrando il terzo dito: ‘’va al diavolo.’’

Autore: ‘’con voi è impossibile ragionare. Me ne vado.’’

Jill: ‘’meglio.’’

Leon: ‘’lo sai che quando ti arrabbi sei più carina?’’

Jill alzò meccanicamente il braccio colpendo Leon in pieno naso. Questi volò indietro sbattendo contro dei grossi tubi per poi ricadere a terra.

Jill: ‘’non ti ci mettere anche tu.’’

Leon: ‘‘ma cosa ho fatto di male?’’

Chris: ‘’ok fermiamoci un attimo.’’

Chris si apoggiò al muro accendendosi una sigaretta mentre Claire metteva della tintura di iodio in faccia a Leon. Carlos e Barry cercavano di far ragionare Jill che se ne stava in un angolo col muso lungo.

Carlos: ‘’e dai. Non puoi tenergli il muso per tutto il tempo.’’

Jill. ‘’si che posso.’’

Autore: ‘’ma rendi la storia troppo seria.’’

Jill: ‘’TU LEVATI DALLE PALLE.’’

L’autore (poverino lo maltrattano sempre…) se ne andò con le mani dietro la schiena fischiettando.

Barry: ‘’senti. Non puoi fare ‘sta scena tutto il tempo per una stronzata.’’

Jill: ‘’io non sto facendo scena.’’

Barry: ‘’ah no? Allora che motivo c’era di prendere a botte Leon?’’

Jill: ‘’ha iniziato lui.’’

Barry: ‘’cercava solo di tirarti su di morale.’’

Jill: ‘’bè digli che con me quelle troiate è meglio che non le faccia.’’

Leon: ‘’se hai qualcosa da dire puoi dirmelo in faccia.’’

Jill: ‘’non ho niente da dirti.’’

Leon: ‘’fa come vuoi.’’

Jill: ‘’certo. E vedi di non venirmi a cercare.’’

Leon: ‘’sta tranquilla.’’

Chris schiacciando la sigaretta con il tacco della scarpa: ‘’ripartiamo.’’

Ripartirono Chris in testa con Leon e Jill in fondo. I due però non si parlavano nemmeno.

Chris: ‘’occhio.’’

Pochi metri più avanti si trovavano due zombi intenti a mangiare un cadavere. Si accorsero del gruppo che avanzava. Si alzarono e iniziarono ad avanzare lentamente. Chris e Carlos alzarono la pistola con calma prendendo bene la mira sulla testa. Partirono i due colpi quasi simultaneamente. I due zombi furono colpiti alla testa. Mentre cadevano indietro comparì un Licker che intravide un passaggio fino a Jill. Si lanciò con la lingua fuori ma quando si trovava a pochi centimetri da Jill Leon estrasse il fucile da dietro la schiena e tenendolo con una mano sbatte violentemente la canna sul cervello del mostro. Questi cadde nel proprio sangue e iniziò a contorcersi. Poi dopo un ultimo stiramento morì.

Leon: ‘’possiamo ripartire.’’

Jill non aveva detto una parola durante tutto l’accaduto continuando a guardare il Licker. Cadde in ginocchio a terra. Piantò le mani sul pavimento e guardando per terra pianse silenziosamente. Leon rimase a guardarla impassibile. Claire le si avvicinò e si inginocchio davanti a lei; Jill alzò la testa e con gli occhi pieni di lacrime guardò l’amica per poi abbracciarla e continuare a piangere sulla sua spalla.

Claire sottovoce in un orecchio a Jill: ‘’hei. Che hai?’’

Jill: ‘’mi sento una merda. Io lo tratto sempre male e lui mi salva continuamente la vita.’’

Claire: ‘’però non fare così.’’

Jill: ‘’mi sento troppo una merda.’’

Jill pianse ancora per un minuto poi si rialzò e con un sorriso forzato disse che potevano ripartire.

Leon non aveva detto una parola durante tutta la scena; si era acceso una sigaretta ma questa era stata fumata solo dall’aria. Fece un tiro guardando Jill che si asciugava le lacrime per poi girarsi espirando il fumo senza degnarla di uno sguardo. Lei invece lo guardò girarsi con aria affranta. Claire le si avvicinò.

Claire: ‘’bhè adesso cos’hai?’’

Jill: ‘’non so come chiedergli scusa.’’

CLaire: ‘’è un ragazzo semplice. Basterà la parola e gli passerà.’’

Jill: ‘’non so. E se non gli bastasse?’’

Claire facendo l’occhiolino: ‘’dagliela. Vedi come gli passa.’’

Jill resto pietrificata.

Claire: ‘’ma dai stavo scherzando.’’

Jill pietrificandosi (che bravo che sono mi invento anche i verbi N.d.Autore): ‘’ma ti sembrano scherzi da fare?’’

Claire: ‘’ma dai. Non te la sarai presa’’

Jill strozzando Claire: ‘’secondo te?’’

Jill lasciò andare Claire.

Chris: ‘’vi muovete o volete restare li a pazzeggiare un altro po’?’’

Si rimisero in marcia e Jill cerco di avvicinarsi a Leon per parlargli più di una volta ma all’ultimo momento gli prendeva sempre un timore e allora retrocedeva.

Arrivarono in una sala rettangolare con un pavimento composto da griglie. Ai muri erano appesi degli zombi che sembravano esser stati sezionati. Nonostante certi fossero anche monchi di alcune parti del corpo tutti si muovevano ancora.

Claire: ‘’è pazzesco. Il Virus X può fare anche questo.’’

Chris: ‘’sembra di si.’’

Barry: ‘’sembra che questo nuovo virus permetta agli zombi di vivere fra virgolette anche senza parti del corpo.’’

Carlos: ‘’pazzesco.’’

Leon: ‘’non mi piace.’’

Chris: ‘’cosa?’’

La mano di un Licker sfondò la griglia dove si trovavano Jill e Leon.nonostante il danno il pavimento resistette. Il Licker a ‘sto punto prese la griglia e la tirò verso di se sfondandola. Jill e Leon iniziarono a cadere. Sotto il pavimento si trovava una specie di fossa di un metro e mezzo di altezza. Mentre il pavimento iniziava a cedere Leon prese Jill a se ed estrasse il fucile. Cadendo si portò sotto Jill in modo di farle da scudo nella caduta. Appena il Licker fu a vista sparò un colpo col fucile aprendogli in due la testa.

La caduta fu brusca. Leon cadde di schiena parando dal colpo Jill. Con questo fatto la ragazza si senti ancora più in colpa per ciò che aveva detto prima.

Jill: ‘’Leon…’’

Nessuna risposta. Leon non si muoveva.

Jill: ‘’Leon….LEON.’’

Iniziò a scuotere il corpo di Leon.

Leon sottovoce: ‘’stai ferma.’’

Jill si fermò di colpo.

Jill: ‘’che…che hai..’’

Leon non rispose ma di punto il bianco vibrò un pugno poco più in alto della sua testa. Jill cadde a terra mentre qualcosa si mosse in parte a loro. Leon caricò il fucile e sparò un colpo. La figura smise di muoversi.

Chris: ‘’hei laggiù.’’

Leon: ‘’muoviti a trovare un modo per uscire. Gli zombi hanno l’alito pesante e qui sotto non si vede niente.’’

Claire: ‘’ho dei bengala. Ve li lancio già accesi cosi almeno vedete dove mettete le mani…parlo soprattutto a te Leon.’’

Il bengala venne acceso e gettato da Claire. Jill lo raccolse e si avvicino a Leon.

Jill: ‘’senti. Per la storia di prima io….’’

Leon continuava a fregarsene di Jill.

Jill:’’ mi dispiace di trattarti così ma sono nervosa. Mi sfogo su qualsiasi cosa mi capiti a tiro.’’

Leon: ‘’e quella cosa sarei io?’’

Jill: ‘’io…io…ti ho già detto che mi dispiace…io non so più cosa dirti.’’

Leon: ‘’non serve che mi dici niente. Tanto ho capito che non conto niente per te.’’

Jill: ‘’come sarebbe a dire che non conti niente per me?’’

Leon: ‘’mi usi come una bambola. Quando ti servo sei vicina. Quando non ti servo sei lontana.’’

Jill: ‘’NON è VERO.’’

Leon: ‘’e io dovrei crederti?’’

Jill ormai non sapeva più cosa dire; le mani iniziarono a tremargli.

Jill: ‘’vuoi…vuoi che ti dimostri cosa sei per me?’’

Leon non rispose e allora Jill gli si avvicino e gli mise le braccia intorno al collo.

Jill: ‘’ecco cosa sei per me.’’

Jill baciò Leon e questi non oppose resistenza al bacio della ragazza. Claire stava seguendo la scena dall’alto e appena sentì la voce di Chris gli si rizzarono i capelli. Si girò e vide che tornava con una corda da almeno cinque metri mentre parlava con Carlos e Barry.

Claire: ‘’è troppo corta.’’

Chris: ‘’ma se è di cinque metri e il buco è alto un metro e mezzo?’’

Barry e Carlos si avvicinarono alla fossa e videro cosa stava succedendo sotto.

Carlos: ‘’Claire ha ragione. Cerchiamone un’altra.’’

Barry: ‘’giusto giusto.’’

Trascinarono via a peso Chris.

Claire si rimise a vedere i due da basso. Finalmente si staccarono. Chris tornò e Claire a voce alta apposta lo chiamò. Calarono la corda e Jill iniziò a salire seguita da Leon.

Claire: ‘’questa corda è della misura giusta.’’

Chris: ‘’è la stessa di prima.’’

Claire: ‘’ops.’’

Jill risalì senza fatica seguita a ruota da Leon.

Chris si avvicinò a Leon.

Chris sottovoce: ‘’dillo che hai guardato sotto la gonna.’’

Leon: ‘’bè. In effetti…’’

Chris con le lacrime che gli scendevano dagli occhi: ‘’avrei voluto essere al tuo posto.’’

Jill: ‘’dov’è che avresti voluto essere?’’

Chris: ‘’hem…si…insomma…’’

A Jill iniziò a uscire fumo dalle orecchie.

Chris: ‘’hei calmati. No…non guardarmi così ti prego.’’

Chris iniziò a scappare inseguito da Jill con un coltellaccio da cucina in mano.

Barry fece lo sgambetto a Chris per cercare di fermarli ma Chris come un idiota cadde di muso. Jill si avvicinò minacciosa con il coltello in mano e lo pianto a lato del viso di Chris.

Jill: ‘’tira un’altra troiata del genere e sei morto.’’

Chris: ‘’ne…nervosetta eh?’’

Jill: ‘’grrrrr.’’

Chris: ‘’ok ok non lo faccio più.’’

Jill: ‘’ti conviene.’’

Claire: ‘’finitela.’’

Leon: ‘’andiamocene. Non mi piacciono quegli zombi appesi.’’

Claire: ‘’senti Leon. Mi è venuta in mente una cosa.’’

Leon: ‘’dimmi.’’

Claire: ‘’il tipo una quarantina di pagine fa ha detto che il virus X è un evoluzione del G. non era stato distrutto l’ultimo campione?’’

Leon: ‘’già. L’avevo gettato nell laboratorio della umbrella.’’

Claire: ‘’allora come hanno fatto a trovarlo. Il laboratorio è andato distrutto.’’

Leon: ‘’o ce n’era un altro campione da qualche parte o Birkin ha tenuto i dati da qualche parte e la Umbrella li ha trovati.’’

Jill: ‘’allora? Volete mettere radici li?’’

Leon: ‘’cosa?... ah si arriviamo.’’

Si lasciarono alle spalle la stanza e si trovarono davanti a un bivio. La strada sembrava dividersi, girare attorno a una stanza e riunirsi. La stanza aveva finestre tutt’intorno. La curiosità ebbe il sopravvento e si avvicinarono tutti a guardare dentro. Al centro della stanza c’era un uomo sulla trentina biondo. Era disteso per terra con una siringa vuota vicino.

Chris: ‘’HEI.’’

L’uomo girò la testa verso la direzione da cui proveniva la voce e vide il gruppo. Fece un sorriso storto per poi alzarsi in piedi. Rimase in piedi guardando tutte le facce affacciate alle finestre da destra verso sinistra. La sua mano destra iniziò a contrarsi e una a una iniziarono a staccarsi le dita. Dai moncherini crebbero con velocità impressionante enormi artigli simili a quelle del Tyrant T-002. l’uomo si guardò la mano muovendo gli artigli per poi incurvare la schiena di colpo. Le vertebre iniziarono a deformarsi; si ruppe la pelle della schiena e le vertebre si deformarono al punto da diventare delle corna piazzate sulla schiena. Si stiracchiò e moose di nuovo gli artigli piazzati sulla mano. Fece un sorriso bieco guardando il gruppo; si accovaccio e fece un salto verso il vetro in direzione di Barry e Claire. Questi si spostarono di scatto mentre l’uomo sfondava la finestra.

Piombò in pieno nel corridoio e si rialzò con calma.

Uomo misterioso: ‘’fantastico.’’

Chris alzando la pistola: ‘’a me non sembra.’’

Uomo misterioso guardando il gruppo: ‘’tsk. Un incidente di percorso.’’

Tutti insieme: CHI SAREBBE L’INCIDENTE DI PERCORSO?’’

Uomo misterioso indietreggiando: ‘’ehm…ecco. Torniamo a noi. Non dovreste essere qui.’’

Chris: ‘’il perché siamo qui sono affari nostri.’’

Uomo misterioso: ‘’siete qui per distruggere l’Umbrella.’’

Gocciolone enorme sulla testa di Chris.

Uomo misterioso: ‘’ormai fanno solo quello da queste parti.’’

Carlos: ‘’tanto per curiosità. Chi sei?’’

Uomo misterioso: ‘’sono colui che ha osato testare il virus X su se stesso.’’

Carlos: ‘’uno scemo insomma.’’

Uomo misterioso: ‘’+ o -. Qualcuno doveva pur provarlo. E chi se non meglio del suo creatore?’’

Barry: ‘’ma non era quel altro il creatore?’’

Uomo misterioso: ‘’o. quello era solo il mio assistente. Mi ha chiuso in cesso e per fare il figo ha detto di averlo creato lui.’’

Claire: ‘’pure.’’

Uomo misterioso: ‘’comunque questo virus è portentoso. Mi sono trasformato ma riesco a rimanere cosciente di ciò che faccio.’’

Jill: ‘’e poi?’’

Uomo misterioso: ‘’e poi basta.’’

Jill: ‘’chi saresti.’’

Uomo misterioso: ‘’Matt Birkin.’’

Leon: ‘’Birkin?’’

Matt: ‘’è stato mio fratello a inventare il virus G. quel bastardo non voleva farmi lavorare sul suo progetto. Mi ha cacciato. Sono entrato nell’Umbrella solo per poterlo superare. Ho mandato i militari ma lui ha usato su se stesso il virus. Non è riuscito a salvare i dati dalle mie grinfie. L’ho migliorato ma i maledetti della Umbrella hanno cercato di rubare il mio lavoro e uccidermi. Peccato per loro che anche il virus X riesca a rigenerare i tessuti ma a differenza del suo predecessore non fa perdere il senno.’’

Leon: ‘’tutto qua?’’

Matt: ‘’come sarebbe tutto qua?’’

Leon: ‘’perché voi della Umbrella non vi date agli afrodisiaci? Fareste successo.’’

Leon si guardò intorno e notò che tutto lo stavano guardando con faccia schifata.

Leon: ‘’hei. Stavo scherzando.’’

Leon si avvicinò a Matt.

Leon sottovoce: ‘’non è che avreste una robetta tipo Viagra da queste parti? Sai com’è vorrei provarla su queste ragazze.’’

Matt tirò un pugno in testa a Leon.

Matt: ‘’guarda che siamo una casa farmaceutica seria noi.’’

Claire: ‘’magari adesso ci ucciderai perché ti intralciamo.’’

Matt: ‘’brava.’’

Claire: ‘’tsk. Tale e quale al fratello.’’

Matt: ‘’siete pronti a morire? Scoprirete la potenza del nuovo Tyrant T-Xp.’’

Jill: ‘’T-Xp? Sei parente di windows Xp?’’

T-Xp: ‘’al diavolo.’’

Il Tyrant partì di scatto in direzione di Jill e Claire alzando la mano destra artigliata. Le due ragazze alzarono le pistole e iniziarono a sparare colpendo il Tyrant alle spalle e sul petto. I colpi non rallentarono il Tyrant che continuò la sua corsa. Barry che si trovava a lato di Claire tirò un pugno in faccia al mostro. Il Tyrant indietreggio tenendosi il naso e mugolando. Leon iniziò a sparare con il fucile mentre Chris sparava con la calibro 44 e Carlos con il fucile. A loro si unirono gli altri. Il Tyrant si trovava sotto una pioggia di piombo. Il mostro fece un salto in mezzo al gruppo iniziando a menare le mani a destra e a sinistra. La schiena della mano destra del Tyrant colpì Chris alla guancia destra aprendogli una serie di tagli. Il pugno sinistro del mostro invece prese Carlos allo sterno. Leon schivando i colpi del Tyrant intanto si era portato alle spalle del mostro e aveva caricato un colpo del fucile. sparò sulla schiena del Tyrant. Questi si inarcò in avanti.  Leon caricò un altro colpo per poi spararlo quando il mostrò si girò per guardarsi dietro. Lo prese in pieno volto sfigurandolo.

T-Xp: ‘’dannati. Non penserete di passarla liscia.’’

Il Tyrant si accucciò e spiccò un salto in alto sfondando il soffitto. Da basso si sentirono i passi del mostro che correva.

Jill: ‘’credete che tornera?’’

Leon: ‘’se è rompiballe come il fratello si.’’

Jill: ‘’il fratello?’’

Leon spiegò ciò che era accaduto a Racoon(e se qualcuno non sa cos’è successo si giochi Resident Evil 2).

Jill: ‘’c’eravate anche voi allora.’’

Claire: ‘’già.’’

Carlos: ‘’il virus G? allora la Umbrella conosceva la formula.’’

Leon: ‘’si vede che dopo aver rubato al fratello i dati Birkin ne ha creato un campione e lo ha testato. Nel laboratorio dove abbiamo trovato questa VHS c’era una stanza dove hanno testato il G-virus su un uomo.’’

Barry: ‘’insomma come al solito non si bada a niente per guadagnare.’’

Leon: ‘’già.’’

Carlos: ‘’non so cosa ne pensiate voi però io proporrei di uscire da qui.’’

Si diressero verso un portacarichi. Aprirono il portellone e vi salirono. Chris premette il pulsante per far salire l’ascensore ma stranamente questo iniziò a scendere.

Chris. ‘’che diavolo…?’’

Carlos tirò fuori il coltello e iniziò a svitare il pannello. Dopo averlo tolto iniziò a guardarci dentro.

Carlos: ‘’hanno messo due pulsanti per niente. C’è solo un contatto. X scendere.’’

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Capitolo 10
*** Night of the living death ***


L

L’ascensore continuava a scendere per poi fermarsi. Le porte si aprirono su un’enorme stanza. Vi erano sparpagliati a distanza di due metri l’uno dall’altro degli strani contenitori. Il terreno era pieno di tubi di raffreddamento e cavi elettrici. Jill guardò dentro uno spioncino situato in uno dei contenitori. Tolse uno strato di brina sul vetro e vi guardò dentro; si ritrasse subito.

Leon: ‘’che c’è?’’

Jill. ‘’da un occhiata.’’

Nel contenitore si trovava un Licker immerso in una specie di gel. Nella stanza ce ne saranno stati trecento e passa; una ventina erano aperti o sventrati.

Leon: ‘’pensate se fossero tutti aperti.’’

Chris si tocco le palle: ‘’porta sfiga mi raccomando.’’

Claire: ‘’secondo voi cosa ci sarà dopo ‘sta stanza.’’

Leon: ‘’ce un solo modo per saperlo.’’

Attraversarono tutto lo stanzone e trovarono una porta a scheda magnetica. Provarono quella che avevano trovato in un altro laboratorio ma senza successo.

Carlos: ‘’posso tentare di aggirarlo ma non vi assicuro niente.’’

Carlos si mise al lavoro mentre gli altri si sedevano a terra con la schiena al muro. Leon si accese l’ennesima sigaretta. Carlos non la smetteva più di trafficare intorno al lettore di schede finche…

Carlos: ‘’bingo.’’

La porta inizio ad aprirsi ma nessuno si accorse della scritta accesso illegale apparso sullo scherzetto del lettore ottico. Le celle contenenti i Licker iniziarono ad aprirsi una dietro l’altra. Leon sentì i rumori delle serrature mentre la porta si apriva lentamente. Vi erano tre strati e avrebbero dovuto aspettare che si aprissero tutti e tre per passare. I licker intanto stavano uscendo e uno dopo l’altro si accorsero delle prede a loro disposizione.

Leon: ‘’occhio dietro.’’

Si girarono tutti mentre i licker si avvicinavano pian piano. Iniziarono a fare fuoco sui più vicini eliminandone uno dietro l’altro.

Jill. ‘’così non resisteremo a lungo.’’

Il primo strato si era aperto del tutto e stava iniziando il secondo. Intanto i licker cadevano uno dietro l’altro sotto i colpi ma per uno che cadeva ce n’erano pronti altri due. Leon continuava a dare guardate dietro ma le porte non si erano ancora aperte del tutto. Il tempo passava lentissimo in quegli istanti. I licker sembravano non finire mai. Certi si uccidevano fra loro per passare mentre i sei esseri umani si trovavano asserragliati. Pioveva piombo in tutte le direzioni. Non serviva nemmeno prendere la mira; ovunque si sparasse si colpiva qualcosa. Sembrava quasi di assistere all’attacco al fosso di helm del signore degli anelli in versione moderna e miniaturizzata. La seconda porta finì di aprirsi e iniziò la terza.

Leon: ‘’carlos hai ancora una granata?’’

Carlos: ‘’si.’’

Leon: ‘’al mio segnale tirala la in mezzo e all’esplosione giratevi e iniziate a correre.’’

La porta pareva non aprirsi più. I colpi continuavano a volare e i licker ad avanzare. Ormai si stavano avvicinando abbastanza da poter usare la lingua. Uno con la lingua prese Barrt alla mano ma lui non lasciò cadere la pistola passandola nell’altra mano e continuando a fare fuoco.

Leon: ‘’vai.’’

Carlos prese la granata, premette il pulsante di attivazione.

Leon: ‘’due metri.’’

Carlos lanciò la granata a due metri di distanza. L’esplosione fece volare i licker e anche i cadaveri di quelli già uccisi. si girarono tutti di scatto e infilarono la porta seguiti dai licker. Nessuno si voltò ma se lo avrebbero fatto non avrebbero più visto il corridoio che stavano percorrendo ma una distesa di mostri.

Chris: ‘’come ce li leviamo dalle palle?’’

Leon: ‘’Carlos. Granate?’’

Carlos: ‘’due.’’

Leon: ‘’dammene una.’’

Carlos si tolse una granata e la passo a Leon.

Leon: ‘’secondi?’’

Carlos: ‘’otto.’’

Girarono una curva a quarantacinque gradi e in lontananza apparve un portellone; avvicinandosi notarono un pulsante d’emergenza.

Leon: ‘’chi è il migliore scattista?’’

Claire senza dire una parola partì d scatto verso il pulsante e Leon premette il pulsante della granata contando i secondi mentalmente. Arrivò a otto mentre Claire schiacciava il pulsante; lasciò la granata che esplose dopo un secondo facendo rovinare a terra i Licker. Partirono tutti di scatto e non appena passarono la porta Claire usò il pulsante di chiusura. Il portellone si chiuse di scatto mentre i licker vi rovinavano contro. La porta si piegò e deformò sotto il peso dei mostri.

Caddero tutti di peso contro un muro con il fiatone.

Leon: ‘’altro che corsa campestre.’’

Jill: ‘’ mi sa che alla corsa campestre non eri inseguito da ‘sti cosi.’’

Chris: ‘’speriamo che la porta regga.’’

Leon: ‘’Chris…vaffanculo và. Vedi di non portare sfiga.’’

Carlos: ‘’comunque non possiamo restare qui. Siamo troppo a rischio. Su andiam…’’

Carlos si era girato verso Claire che si trovava distesa per terra.

Claire: ‘’un…attimo…non mi…reggo in piedi.’’

Leon prendendo Claire per il colletto e alzandola di peso: ‘’su. non mi dirai che sei stanca.’’

Claire prendendo il braccio di Leon e girandoglielo dietro la schiena: ‘’Leon non rompermi le scatole.’’

Leon: ‘’haia. Haia. Mollami adesso però.’’

Claire lo lasciò andare per poi ributtarsi per terra. Chris le si avvicino con calma per poi iniziare a prenderla a calci nelle coste furiosamente.

Chris: ‘’TI PARE IL CASO DI METTERTI A DORMIRE ADESSO? SAI COSA ABBIAMO ATTACCHATI AL CULO?’’

Claire fra mugolii e urla di dolore: ‘’hei hei fermati. Ok adesso mi alzo.’’

Chris smise di menare la sorella che si alzò a fatica.

Claire: ‘’non è che qualcuno avrebbe un caffettino?’’

Leon tirò fuori il fucile per poi sbatterlo in testa a Claire.

Leon: ‘’muoviti.’’

Si rimisero tutti in marcia con il suono dei Licker che sbattevano contro il portellone che si allontanava sempre di più. Passarono enormi bunker pieni di zombi e mostri di vario tipo. Passarono davanti a armi biologiche e non: esseri strani e fucili sperimentali. Alla fine arrivarono in un bunker enorme dove si trovava un essere si almeno trenta metri. Era straordinario e spaventoso allo stesso tempo. C’era una targa alla base con una scritta: ‘’started at 16/01/75’’

Leon: ‘’hanno iniziato ‘sto coso nel 75?’’

Chris: ‘’chissà cosa volevano fare.’’

Birkin: ‘’come al solito soldi. Però sono due anni che sono fermi. Non riescono a dargli vita.’’

La voce proveniva da dietro il gruppo. Tutti si girarono.

Leon: ‘’di nuovo tu. Almeno non sei cambiato dall’ultima volta.’’

Birkin: ‘’già…per il momento…’’

Birkin alzò la mano destra all’altezza del viso facendo muovere gli artigli. Tutti si prepararono con le armi spianate ma di colpo Birkin si portò le mani alla testa e cominciò ad urlare. Le unghie della mano sinistra iniziarono a saltare una dietro l’altra. Sul braccio destro si aprì un taglio da cui iniziò a uscire sangue a fiotti. Birkin lanciò un altro urlo lacerante per poi spiccare un balzo superando il gruppo per poi correre verso una parete e sfondarla con gli artigli e infilarsi nello squarciò appena creato. Lo squarciò dava su un groviglio di cavi elettrici e telefonici. Birkin vi si arrampico per poi sparire nell’oscurita.

Leon: ‘’che cazzo…’’

Carlos: ‘’che cavolo gli è successo?’’

Chris: ‘’dev’essere una trasformazione del Tyrant.’’

Jill: ‘’leviamoci da qua. ‘sto coso mi fa impressione.’’

Claire: ‘’già anche a me.’’

Girarono intorno al colosso e uscirono dal portellone situato in fianco allo squarciò creato da Birkin.

Jill: ‘’quel tipo però mi fa un po’ pena.’’

Claire: ‘’a me pare solo impazzito.’’

Carlos: ‘’secondo me è scemo dalla nascita.’’

Leon. ‘’ora come ora non ce ne frega assolutamente niente; l’unica cosa che vorrei fare io è salvarmi la pellaccia di nuovo.’’

Jill: ‘’hai ragione.’’

Passarono interminabili corridoi e stanza. Gli zombi sembravano venire fuori dal nulla e non finire più finche trovarono un ascensore.

Leon: ‘’tentativo?’’

Jill: ‘’proviamo.’’

Salirono tutti nonostante l’ascensore fosse piccolo (quelli che ci sono nei condomini per intenderci) e spingendo un po’ Jill riuscì a premere il pulsante più in alto della pulsantiera. L’ascensore iniziò a salire…per un bel pezzo (dev’essere divertente stare in sei in un ascensore del genere + le armi.) finche non si fermò di colpo; le porte si aprirono di botto e Jill e Leon caddero di peso (erano attaccati alle porte). Jill cadde di schiena senza troppe conseguenze ma Leon cadde di faccia come un idiota sbattendo il naso. Si mise a rotolare a destra e a sinistra ululando e tenendosi il viso.

Jill pensiero: ‘’ma come ho fatto a baciare un idiota simile.’’

Claire vedendo la faccia di Jill e intuendo ciò che stava pensando le diede una pacca sulla schiena e le fece un sorriso. Lei rispose a sua volta sorridendo. Leon si tirò su perdendo sangue da una narice, Carlos passandogli vicino gli ficcò un pezzo di carta assorbente arrotolata nella narice sanguinante.

Carlos: ‘’non possiamo perdere tempo con ‘ste idiozie.’’

Leon: ‘’avrei voluto vederti al posto mio.’’

Jill passando in parte a Leon gli diede una pacca sulla nuca.

Jill: ‘’avanti.’’

Leon le sorrise in risposta. Chris li guardò con aria depressa.

Claire: ‘’hei fratellone. Che hai?’’

Chris indicò con il dito Leon e Jill. A Claire iniziarono a venire i sudori freddi.

Claire: ‘’dai. Non crederai mica…’’

Chris: ‘’non sono così scemo (quasi N.d.Claire). ho capito che non ho speranze ormai’’

Claire pensiero: ‘’merda. Se ne accorto. Se adesso mi si deprime me lo fanno fuori al primo colpo.’’

Claire: ‘’dai. Non sei mai stato bravo in queste cose.’’

Chris: ‘’dici?’’

Claire: ‘’certo. Non crederai che Jill possa stare con un idiota del genere.’’

Chris: ‘’bè in effetti…però quell’idiota è stato in grado di proteggerla meglio di me.’’

Detto questo si girò e iniziò ad allontanarsi. Claire lo guardò con una faccia triste per poi seguirlo. Si avvicinò a Jill.

Claire sottovoce: ‘’se ne accorto.’’

Jill non rispose ma guardò Chris e si accosre che non aveva una bella faccia così gli si avvicinò e gli piantò un gomito nelle coste con forza.

Jill: ‘’cos’è quella faccia? Mi sembra quella di chi vorrebbe restarci.’’

Chris era pietrificato dal dolore e non rispose. Jill allora si allontanò.

Carlos: ‘’hei Chris. Stai bene?’’

Chris rispose mugolando e allora Claire gli diede un’altra gomitata nell’altro costato.

Claire: ‘’muoviti non ci possiamo fermare per te.’’

Chris iniziò a seguirli trascinando i piedi e mugolando dal dolore. Jill allora notando che sembrava ancora più giù gli si riavvicinò e lo prese per il colletto della maglietta.

Jill: ‘’stammi a sentire tu. Se hai deciso di farti ammazzare da ‘sti cosi basta che ce lo dici. Non ci servono pesi inutili.’’

Detto questo lo lasciò andare.

Chris: ‘’e io sarei un peso inutile? TI FACCIO VEDERE IO CHI è IL PESO INUTILE            !!!!!!’’

Chris cominciò a seguire Jill con una spranga di ferro in mano ma Claire li fermò assestando un pugno in testa a entrambi.

Claire: ‘’l’avete finita?’’

Chris: ‘’ahio.’’

Claire : ‘’oh. Poverino. Ti ho fatto male ?’’

Chris: ‘’si.’’

Claire: ‘’davvero?’’

Claire gli tirò un altro pugno esattamente dove lo aveva colpito prima. Chris rimase immobile per un secondo per poi saltare addosso alla sorella buttandola a terra. La prese poi per il collo e iniziò a sbatterle la testa per terra con insistenza.

Chris: ‘’l’hai finita di prendermi a pugni o vuoi che reagisca sul serio.’’

Claire, con la lingua fuori, alzò il pollice della mano destra e Chris la lasciò andare. Chris si alzò permettendo anche a Claire di alzarsi.

Chris: ‘’e voi quando avete finito di pazzeggiare potremmo anche andarcene.’’

Barry, Carlos e Leon si girarono verso Chris.

Leon: ‘’ah. Avete finito? Era ora.’’

I tre si alzarono e lasciarono un tavolino con una partita di Mahjongg lasciata a metà.

Jill: ‘’ciò. Fatemi capire. Noi ci stavamo ammazzando fra di noi e voi giocavate a Mahjongg?’’

Leon: ‘’ce lo ha insegnato un certo Genjo Sanzo che passava di qua.’’

Chris: ‘’si ed era accompagnato da Goku Gojio e Hakkai.’’

Barry: ‘’come fai a saperlo? Li conosci?’’

Chris: ‘’lasciamo perdere.’’

Claire: ‘’ma ‘sti tre vedono quelli di Saiyuki?’’

Goku: ‘’hei Leon. Dov’è che avete visto da mangiare?’’

Leon: ‘’vai indietro primo incrocio a sinistra. La terza porta a destra.’’

Sanzo: ‘’e dai. Muoviti.’’

Sanzo prese Goku per il vestito e iniziò a trascinarlo.

Goku: ‘’ciao a tutti.’’

Jill, Chris e Claire avevano la mascella che toccava terra.

Barry: ‘’dai raccogliete la mascella che ripartiamo.’’

Chris: ‘’sa…sa…sanzo?’’

Carlos: ‘’noi te l’avevamo detto.’’

Dopo aver tirato su e accuratamente ripiegato le mascelle ripartirono.

Jill: ‘’ci sarà un uscita da qualche parte.’’

Leon: ‘’magari è dietro questa porta.’’

Leon aprì la porta ma invece dell’uscita trovò una ventina di zombi. Stava per richiudere la porta quando si accorse che dall’altro lato della stanza si trovava una porta con apertura a spinta con il simbolo luminoso di uscita d’emergenza sopra.

Leon: ‘’l’uscità.’’

Jill: ‘’dove?’’

Iniziarono a sparare agli zombi che si avvicinavano.

Leon: ‘’dall’altra parte della stanza.’’

Sistemare gli zombi fu affare da poco e finalmente raggiunsero l’uscita. Aprirono la porta e si trovarono in un pianerottolo in metallo. Il pianerottolo era sospeso in aria su un burrone. Dal burrone cresceva una pianta gigantesca.

Leon: ‘’un’altra?’’

Carlos: ‘’come un'altra.’’

Leon: ‘’ce n’era una uguale sotto Racoon nel laboratorio della Umbrella.’’

Dal pianerottolo partiva una scaletta verso l’alto.

Claire: ‘’non se ne vede la fine.’’

Leon: ‘’vado a vedere.’’

Chris: ‘’non è che ‘sto coso attacca.’’ Indicando la pianta.

Leon: ‘’correrò il rischio.’’

Jill: ‘’Leon…occhio a non cadere. Non abbiamo tempo per un funerale adesso.’’

Leon sorrise e le mostrò il pollice della mano destra per poi iniziare ad arrampicarsi. Il tempo passava senza notizie da parte di Leon.

Jill: ‘’si è perso?’’

Il cellulare di Chris si mise a suonare di colpo. Chris fece un salto dalla sorpresa.

Chris: ‘’fanculo…pronto.’’

Leon: ‘’heila. Come va?’’

Chris: ‘’non fare l’idiota. Allora?’’

Leon: ‘’una botola c’è ma è bloccata da ‘sta pianta di merda. Adesso state attenti la sotto.’’

Chris: ‘’perché?’’

Leon: ‘’vedrai.’’

Dall’alto di accese un fuoco e iniziarono a cadere pezzi di pianta bruciati.

Chris: ‘’che….Leon che cavolo fai?’’

Leon: ‘’ho liberato la botola. Adesso chiuso.’’

Sbatte il telefono in faccia a Chris.

Chris:’’ che diavolo fa adesso?’’

Iniziò a filtrare una luce dall’alto. La luce si allargò fino a diventare un rettangolo. Il cellulare di Chris ricominciò a suonare.

Leon: ‘’venite a farmi una visitina?’’

Chris: ‘’aspettaci li. Pazzo.’’

Salirono la scaletta in fila. Jill per ultima ( provate a indovinare perché.). arrivarono tutti sani e salvi all’uscita.

Jill: ‘’però. Saranno stati cinquecento metri.’’

Leon: ‘’circa.’’

Carlos: ‘’dove siamo?’’

Chris: ‘’è una zona di periferia di New York. Periferia per modo di dire. Siamo lontani dall’uscire dalla città. Viene chiamata di periferia perché è abbastanza malmessa.’’

La zona era piena di quartieri di palazzi tutti uguali e ingrigiti dallo smog. Non c’erano punti verdi; nemmeno una piantina ma in compenso a ogni incrocio c’era un campo da strett basket solo che al momento non erano pieni di giocatori ma di zombi. Sopra le strade si districavano i binari della metropolitana sopraelevata. Jill alzò lo sguardò verso uno di questi binari e notò che uno zombi vi era disteso sopra e si muoveva ancora; lo zombi iniziò a trascinarsi e caddè di testa in basso spappolandosi sull’asfalto. Metà del corpo gli mancava da prima della caduta.

Jill: ‘’meglio se ci leviamo da qua.’’

Si rimisero in marcia e si accorsero che era ormai pomeriggio inoltrato e il sole stava sparendo dietro i palazzi più alti.

Leon: ‘’che facciamo? Andiamo avanti rischiando di non vedere più niente di notte e farci amazzare o troviamo un posto dove passare la notte?’’

Carlos: ‘’io opto per la seconda.’’

Barry: ‘’idem.’’

Leon: ‘’tutti daccordo?’’

Consenso da parte di tutti.

Leon: ‘’bene. Che ne dite di quella casa?’’

Leon stava indicando la prima casa di una serie di case popolare.

Jill: ‘’per me…’’

Discussero un attimo e decisero che poteva andare. Decisero anche di bloccare porte e finestre con assi di legno. Si avviarono passando in parte a uno dei tanti campi da basket noncuranti del fatto che all’interno si trovavano due zombi. Questi battevano continuamente contro la rete e la porta. La porta si aprì di colpo e uno dei due zombi caddè addosso a Claire. Claire no impreparata a questo problema tirò fuori il coltello da sopravvivenza che portava a spalla e lo piantò nella tempia al mostro che caddè esanime. L’altro zombi fù prontamente abbattuto da Jill con la pistola.

Chris: ‘’hei. Tutto ok?’’

Claire: ‘’si non preoccuparti.’’

Arrivarono senza altri problemi alla casa e sfondarono la porta a calci. All’interno vi trovarono cinque zombi sparsi nei due piani da cui era composta e durante un giro di esplorazione li eliminarono per poi buttare i cadaveri nella strada. Sprangareno porte e finestre del primo piano con assi di legno mentre il sole tramontava.

Leon: ‘’le finestre le abbiamo sprangate tutte.’’

Claire: ‘’che utilità ha sprangare porte e finestre.’’

Leon: ‘’se gli zombi cominciano a entrare in massa mi spieghi cosa facciamo?’’

In risposta Claire non spiccicò una parola.

Chris da un’altra stanza:’’le porte sono state chiuse.’’

Leon: ‘’bene manca solo quella d’ingresso.’’

Bloccata la porta d’ingresso si presero tutti una pausa in soggiorno chi buttato sulle poltrone o sul divano, chi per terra.

Leon: ‘’non so voi ma io sto morendo di fame.’’

Jill: ‘’in effetti anch'io.’’

Leon si alzò dalla poltrona dove se ne stava stravaccato per dirigersi in cucina. Tornò con dello scatolame di vario genere e delle forchette paizzando il tutto al centro della stanza. Ognuno prese qualcosa mentre Leon si ributtava sulla poltrona con una scatoletta di tonno in mano.

Leon: ‘’che cavolo…’’

Si mise a cercare sulla poltrona cavando fuori il telecomando del televisore.

Leon: ‘’vediamo se parlano di tutto ‘sto casino.’’

Accese la TV su un canale a caso e becco un TG.

Annunciatore:’’ ….e stato deciso il da farsi sulla storia di New York. In questo momento stanno iniziando a evacuare le zone adiacenti la città. Una volta evacuate queste zone verrà fatta partire la testata nucleare che farà esplodere la città eliminando definitivamente la minaccia. Il presidente Bush mostra il suo dolore ai parenti delle vittime….’’

Leon: ‘’tsk. Bush può farmi una sega.’’

Cambiando canale beccarono la sigla iniziale del TG5.

Annunciatore. ‘’buonasera dal TG5. poteva essere una strage. Il nostro premier Silvio Berlusconi ,durante una visita in america, è stato attacato da uno zombi . Il nostro premier ricordandosi di quando era stato uno zombi anche lui ha deciso di soprasedere.’’

Leon: ‘’oddio.’’

Cambiando trovarono la sigla del TG4 (e ricordo che sono in America).

Emilio Fede: ‘’buonasera dal TG4. ATTENTATO. Si tratta di attentato. Durante una visita pacifista in America il nostro adoratissimo (‘na roba) premier cavalier Silvio Berlusconi è stato attaccato da uno zombi comunista di Al Kaida che si è lanciato a tutta velocità sul nostro premier per poter succhiare il suo preziosissimo sangue. Il mostro è stato fermato dalle guardie del corpo del nostro premier….’’

Leon tornò sul primo canale che avevano trovato.

Jill: ‘’certo che Fede è scemo anche in America non solo in Italia.’’

Carlos: ‘’già’’

Jill: ‘’comunque come al solito hanno deciso di far saltare tutto.’’

Chris: ‘’almeno abbiamo un po’ di tempo per fuggire.’’

Annunciatore: ‘’ sono stati comunicati adesso i tempi per l’evacuazione delle regioni vicine a New York. Pare che i tempi necessari a evacuare siano stati stimati in non meno di un giorno. Rimanete collegati per maggiori informazioni.’’

Claire: ‘’un giorno. Ce la faremo?’’

Leon: ‘’ce l’abbiamo sempre fatta. Ce la faremo anche questa volta.’’

Jill: ‘’speriamo…’’

Continuarono a mangiare guardando la Tv finche Leon si alzò e andò a fare un giro in tutte le stanze tornando con una radiolina portatile.

Jill: ‘’a che ti serve?’’

Leon: ‘’a tenerci informati durante il giorno.’’

Decisero i turni di guardia e andarono a dormire. La notte passava e a Claire entrò Chris e poi Carlos. I primi due turni erano passati senza problemi ma durante il turno di Calros iniziarono a sentire i gemiti degli zombi fuori dall’edificio. Guardando da uno spiraglio Carlos si accorse che i mostri si stavano radunando intorno alla casa.

Carlos: ‘’dannazione.’’

Iniziò a far fuoco sugli zombi più vicini. Gli altri allarmati dagli spari iniziarono a scendere uno dietro l’altro dal piano superiore.

Barry: ‘’che succede?’’

Carlos: ‘’gli zombi si stanno riunendo qui intorno.’’

Si misero tutti alle finestre e videro che un numero ben nutrito di zombi si stava avvicinando alla casa. Alcuni erano abbassati a mangiare i cadaveri precedentemente buttati fuori dall’edificio. Altri invece si avvicinavano pericolosamente.

Iniziarono a far fuoco finche non sentirono rumori dalla porta sul retro.

Chris: ‘’Leon, Carlos. Andate a controllare.’’

Leon e Carlos si mossero velocemente e si diressero verso la cucina dove trovarono quattro zombi stipati nel piccolo giardino sul retro della casa; li eliminarono velocemente.

Carlos: ‘’come cavolo facciamo a tenerli buoni fino a domani?’’

Leon: ‘’esco a vedere se c’è della benzina in quella casetta degli attrezzi laggiù. Tu vedi se ci sono delle bottiglie e se le trovi taglia delle tende a striscioline.’’

Carlos: ‘’che vuoi fare?’’

Leon: ‘’delle molotov.’’

Leon uscì e si diresse alla casetta mentre Carlos scendeva in cantina per poi tornare su con uno scatolone pieno di bottiglie di birra vuote. Piazzo lo scatolone in cucina e tirò fuori il coltello. Staccò una delle tende e iniziò a fare delle striscie incidendo con il coltello e tirando in modo da strapparle. Leon tornò con una tanica da 25 litri di benzina quasi piena. Iniziarono a riempire le bottiglie di benzina mentre dall’altra stanza continuavano a sparare. In certe bottiglie Leon ci aggiunse dei chiodi trovati nella casetta. Arrivarono a preparare una sessantina di molotov e iniziarono a portarle al piano superiore. Iniziarono a tirare le bottiglie che si aprirono in enorme fiammate spaventando gli zombi. Certi furono colpiti dai chiodi inseriti da Leon nelle bottiglie mentre altri presero fuoco.

Leon e Carlos scesero al piano di sotto dove trovarono gli altri intenti a sbirciare dalle feritorie sulle finestre.

Jill: ‘’mi avete fatto prendere un colpo quando avete lanciato la prima ma è stata una buona idea.’’

Leon: ‘’abbiamo solo avuto fortuna a trovare della benzina se no eravamo nei guai fino al collo.’’

Carlos: ‘’e a trovare tutte quelle bottiglie.’’

Leon: ‘’già.’’

Chris: ‘’quante ne avete preparate.’’

Carlos: ‘’saranno una sessantina.’’

Barry: ‘’dovrebbero bastare per tenere diro tutta la notte.’’

Leon: ‘’si ma dobbiamo bloccare il cancello sul retro altrimenti potrebbero entrare da li.’’

Leon, Carlos e Barry uscirono dal retro armati di tavole, chiodi e martello e bloccarono il cancello meglio che potevano prima di rientrare.

Leon: ‘’bene. Proviamo a tornare a dormire. Le bottiglie sono sulla finestra che da alla strada sul piano superiore. Riprendiamo i turni di guardia. A chi tocca?’’

Carlos: ‘’a te.’’

La notte passò relativamente in modo tranquillo e restarono una ventina di bottiglie.

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Capitolo 11
*** fuori ***


Third day

Third day (terzo giorno x chi non sa l’inglese)

Con la ventina di molotov rimaste si aprirono la strada fra gli zombi che durante la notte erano diminuiti di numero. Lasciati indietro gli zombi dovevano decidersi sul da farsi.

Leon: ‘’potremmo cercare di andarcene con una o due auto ma a quanto pare qui intorno di intere non ce ne sono. ‘’

Nella strada di auto ce n’erano ma erano tutte distrutte. In alcune si vedevano dei cadaveri carbonizzati all’interno.

Leon: ‘’dev’essere avvenuto un attacco di massa. Abbiamo poco tempo per scappare, dobbiamo muoverci.’’

Jill: ‘’abbiamo un giorno…’’

Leon: ‘’si ma se succede un altro casino, come al solito, non vorrei rischiare di restare qua a bruciarmi il culo.’’

Chris: ‘’ha ragione. Ogni volta che succede qualcosa per colpa della Umbrella ce la salviamo per il rotto della cuffia.’’

Leon: ‘’senti Chris, te che ne sai più di noi a quando stiamo dalla parte più periferica della città?’’

Chris: ‘’saranno circa una decina di chilometri.’’

Leon: ‘’buono. Ci mettiamo in marcia subito e cerchiamo di trovare un mezzo di trasporto per uscire di qui.’’

Strano ma vero il viaggio fù tranquillo a parte i soliti zombi e mostri di basso livello. Il gruppo riuscì senza grossi problemi ad arrivare ai confini della città dove trovarono una Station Wagon in cui si stiparono e con cui si allontanarono dalla città fino a incrociare un blocco militare. Chris sfruttando la sua tessera dell’RPD spiegò di essere rimasto dentro la città con i suoi amici e che le armi le avevano prese in un negozio assalito da zombi. Date le dovute spiegazioni e lasciate le armi al blocco ripartirono. Mentre si allontanavano dalla città Leon tirò fuori la cassetta della umbrella e la guardò per qualche secondo prima di metterla via.

 

Qui potrei mettere la parola fine però ,diciamolo, come finale sarebbe un po’ una merda perciò visto che ho voglia di farvi soffrire un altro po’ vado avanti ^__^

 

Leon: ‘’hei zietta!!!!!’’

Una padella coprì in volo lo spazio dalla cucina alla testa di Leon prendendolo in piena fronte. Dopo essersene andati da New York si erano recati a Boston dove Leon aveva conoscenze nelle televisioni via cavo e una zia disposta a ospitarli. Si erano recati alla sede televisiva della CNN (sparata a caso N.d.Autore) dove Leon aveva consegnato la cassetta a un tecnico del telegiornale facendosi promettere di farlo mettere in onda al posto della pubblicità dopo la trasmissione del TG di mezzogiorno e di non farla vedere a nessuno. Dopo aver sbrigato questa formalità si sono recati a casa della zia di Leon dove questi ha aperto la porta senza bussare.

Cloe: ‘’razza di idiota. Quante volte ti ho detto che devi bussare prima di entrare?’’

Leon: ‘’scusa.’’

Leon presentò sua zia a tutti e gli spiegò che non si sarebbero trattenuti più di un paio di giorni.

Jill: ‘’mi scuso da parte di tutti per il disturbo che le arrecheremo.’’

Cloe: ‘’aaaaaaaaa. Fa niente. Senti Leon hai combinato con una di queste due belle ragazze.’’

Silenzio totale nella stanza.

Leon: ‘’s…scusa zia. CHE CAZZO DI DOMANDE SONO?????????’’

Cloe: ‘’madonna come sei suscettibile.’’

Detto questo prese e se ne andò in cucina.

Leon rivolto agli altri: ‘’ora capirete perché ho insistito per farla disintossicare.’’

Leon si diresse verso la cucina mentre gli altri se ne stavano fermi sulla porta.

Leon: ‘’volete venire o volete mettere radici li?’’

Vennero tutti avanti e in cucina trovarono Cloe che stava rollando una canna vicino a una piantina di Mariuana.

Leon: ‘’quante volte ti ho detto di non farti le canne in cucina?’’

Prese la canna già pronta dalle mani di sua zia e si diresse verso la porta del terrazzino (stanno al primo piano in una casa da due piani), la aprì e uscì. Poi si accese la canna.

Leon: ‘’che avete da guardare? Volete un tiro?’’

Finirono tutti a gambe all’aria.

Cloe: ‘’io si.’’

Jill: ‘’ma guarda te.’’

La cucina era piena di carta da filtri e cartine per farsi le canne.

Jill: ‘’ma dove ci ha portati?’’

Dopo due ore Leon e Cloe non smettevano più di ridere mentre gli altri ormai facevano come a casa loro; c’era chi era stravaccato sul divano, chi fumava, chi mangiava o beveva e chi guardava la TV.

Carlos: ‘’hei Leon. La mandano in onda domani a mezzogiorno vero?’’

Leon: ‘’cosa?…a si. Ha ha ha. Si domani. Haha.’’

Carlos: ‘’è partito.’’

Jill: ‘’già e mi preoccupa.’’

Carlos: ‘’cosa? Il fatto che sia partito?’’

Jill: ‘’quanta roba ha fumato.’’

Carlos: ‘’a non lo so. Tanta…’’

Jill: ‘’appunto.’’

Jill si alzò dalla poltrona mentre Carlos se ne stava beatamente stravaccato sul divano. Si diresse in cucina.

Carlos: ‘’hei dove vai?’’

Jill: ‘’non preoccuparti.’’

Jill andò sulla terrazza passando noncurante davanti a Chris intento a bersi una birra. Fuori trovò Leon con l’ennesima canna in mano.

Jill: ‘’tu adesso vieni con me.’’

Leon: ‘’dove?’’

Jill prese Leon per il colletto della maglietta e cominciò a trascinarlo fuori dall’edificio noncurante del fatto che lui rideva come un idiota. Quando furono fuori finalmente lo lascio.

Leon ridendo: ‘’che vuoi?’’

Jill: ‘’ti sembra il caso di ridurti così? Dopo quello che abbiamo passato…’’

Leon sempre ridendo: ‘’perché? Sto solo cercando di dimenticare per un po’ quello che è successo.’’

Jill: ‘’e ti sembra il modo migliore di farlo?’’

Leon: ‘’è il più rapido.’’

Jill: ‘’ma mi fa preoccupare.’’

Leon: ‘’non devi.’’

Jill: ‘’stammi un po’ a sentire. Non sempre devi pensare solo a te. Avrai capito cosa sei per me. Non devi fare cazzate del genere se no mi preoccupo da morire. È più forte di me.’’

Leon: ‘’capisco ma non sempre si può far fare ciò che si vuole alle persone.’’

Jill: ‘’si ma non fai altro che rovinarti. Almeno non farlo davanti a me.’’

Ormai Jill era sull’orlo delle lacrime.

Leon: ‘’d’accordo. Ma solo perché sei tu.’’

Jill: ‘’grazie.’’

Jill si buttò praticamente fra le braccia di Leon che ricambiò l’abbraccio.

Leon: ‘’però non puoi chiedermi di smettere di ridere perché non ci riesco.’’

Jill non rispose ma rimase per cinque minuti appoggiata al petto di Leon mentre lui cercava di contenersi ma spesso e volentieri gli scappava una risatina.

Jill: ‘’meglio che torniamo di sopra se no potrebbero pensare male.’’

Leon: ‘’e allora?’’

Jill: ‘’sai cosa ti farebbe Chris se lo sapesse?’’

Leon tenendosi le palle: ‘’si.’’

Tornarono di sopra e trovarono tutto come prima. A differenza di prima però Chris di lattine ne aveva fatte fuori molte ed era ubriaco marcio. Jill quando lo vide si mise a contare le lattine.

Jill: ‘’venti. Complimenti hai battuto Misato.’’

Misato apparsa dal frigorifero tipo Pen Pen: ‘’cheeeeeee? Quella specie di esserino mi avrebbe battuto? Ma gli faccio vedere io.’’

Misato si mise a bere lattine a nastro.

Jill: ‘’non ti ci mettere anche tu.’’

Misato volò fuori dalla finestra grazie all’apporto del piede di Jill.

Jill: ‘’ma guarda che rompipalle.’’

Leon: ‘’accendi la Tv e vediamo che hanno intenzione di fare a New York.’’

Jill: ‘’si ma dov’è il telecomando?’’

Leon: ‘’prova a guardare sotto a Chris.’’

Jill si avvicinò a Chris ma quando era a una ventina di centimetri cadde a terra svenuta.

Leon: ‘’hei che hai?’’

Leon si avvicinò a Jill ma si fermò di colpo.

Leon: ‘’aiutoooo. Che vampata di alcol.’’

Chris: ‘’cosa?’’

Chris si mosse un attimo e da sotto la sua maglietta caddero una trentina di lattine di birra…vuote.

Chris: ‘’volete il telecomando? Toh.’’

Leon prese il telecomando stando a distanza di sicurezza per poi tirare su Jill e svegliarla a schiaffi. Chris ricadde sul tavolo di peso. Leon accese la tv e trovo il TG4.

Fede: ‘’attentato. Si tratta di attentato. Il nostro amatissimo premier Silvio Berlusconi….’’

Leon: ‘’ma va a cagar.’’

Leon cambiò canale e trovo la CNN.

CNN: ‘’ci sono state fornite le immagini della drastica messa in pratica della decisione sulla storia New York. Le trasmettiamo.’’

Passarono le immagini di New York ripresa da grande distanza dai satelliti mentre un missile centrava in pieno la città facendola cadere a pezzi. Si formò un piccolo fungo sopra le ceneri della città.

Leon: ‘’bene. New York è saltata e noi ce ne andiamo a dormire. Notte.’’

Jill: ‘’hei aspetta.’’

Leon: ‘’ma Chris?’’

Jill: ‘’è talmente ubriaco che non si ricorda neanche come si chiama.’’

Leon: ‘’davvero? Hei Chris. Come ti chiami?’’

Chris: ‘’gesualda.’’

Leon: ‘’è andato.’’

Meglio che non vi dico cosa hanno fatto Jill e Leon durante la notte; solo elencare le posizioni mi ci vuole mezz’ora. Ma andiamo avanti.

Il giorno dopo. (non chiedetemi perché lo scritto in quel modo. Sappiate solo che non mi passa un cazzo)

Carlos: ‘’heila Leon. Buon giorno. Sembri distrutto.’’

In effetti sembrava che Leon avesse perso trenta chili nel giro di una notte.

Leon: ‘’vacci tu a letto con Jill poi dimmi com’è.’’

Carlos dirigendosi verso la camera da letto: ‘’ok.’’

Leon: ‘’è solo un modo di dire.’’

Carlos tornando indietro: ‘’che sfiga.’’

Leon: ‘’’giorno Barry. Sai che ora è?’’

Barry: ‘’sono le dieci. Caffè?’’

Leon: ‘’si grazie. Due litri. E bello forte.’’

Barry mostrando a Leon una tanica da venticinque litri piena zeppa di caffè: ‘’basta?’’

Leon: ‘’si grazie.’’

Leon si mise a bere con una cannuccia gigante dalla tanica mentre Barry ne sorseggiava un po’ da un bicchiere.

Leon: ‘’senti. Chris è cosi da ieri?’’

Barry: ‘’mh. No le lattine di birra sono aumentate.’’

Leon: ‘’ah. Perfetto.’’

Barry: ‘’visto che comunque dobbiamo aspettare mezzogiorno mi aiuti a finire Halo con l’X-box?’’

Leon: ‘’fatta.’’

Leon si trascinò la tanica di caffè davanti alla TV e si misero a giocare a Halo arrivando a finirlo per mezzogiorno.

Chris: ‘’hei. Che ora è?’’

Leon: ‘’è mezzogiorno e sei piombo come una pigna.’’

Chris: ‘’in effetti ho un po’ di mal di testa. Avete una ventina di aspirine?’’

Leon: ‘’in quell’armadietto.’’

Chris aprì l’armadietto e venne letteralmente sommerso da scatole di aspirine.

Leon: ‘’oltre che farsi i cannoni mia zia fa moooooolto spesso piombe da paura.’’

Chris prendendo un’aspirina: ‘’a posto. Sapete dov’è Jill?’’

Leon rimase pietrificato.

Chris: ‘’hei! Che hai.’’

Carlos: ‘’jill sta ancora dormendo come tua sorella.’’

Chris: ‘’ah.’’ E giù la seconda aspirina.

Leon: ‘’vado a svegliarle.’’

Chris: ‘’e come pensi di fare.’’

Leon: ‘’ho la mia tecnica.’’

Leon andò nel reparto notte e aprì la porta dove dormiva Claire trovandola tutta attorcigliata nelle coperte.

Leon: ‘’è andata a dormire vestita. È proprio una ragazza strana. Deve aver preso dal fratello.’’

Andò poi ad aprire la porta della stanza dove aveva passato la notte con Jill e la trovò sul letto che dormiva con solo un lenzuolo a coprirla. Le si avvicinò e le diede un bacio sulla fronte per poi tornare in corridoio. Barry, Chris e Carlos si affacciarono al corridoio per vedere la tecnica che Leon aveva trovato per svegliarle. Leon trasse un grande respiro.

Leon urlando a squarciagola: ‘’C’è UNO ZOMBI!!!!!!!!’’

Claire: ‘’come?’’

Jill: ‘’cosa?’’

Claire: ‘’quando?’’

Jill: ‘’perché?’’

Leon: ‘’ve l’avevo detto che le avrei svegliate.’’

Claire: ‘’Leon…’’

Leon: ‘’eh?’’

Jill : ‘’sei uno stronzo !!!!.’’

Le porte delle due stanze si trovavano una di fronte all’altra. Da tutte e due le stanze partirono due pugni che presere Leon in faccia contemporaneamente. Leon crollò per terra.

Jill: ‘’portatelo via.’’ Chiuse la porta.

Claire uscì dalla sua stanza e prese Leon per un piede trascinandolo in cucina. Rollo una canna e poi la offrì a Leon che intanto era ancora a terra svenuto (con gli occhi aperti preciso.).

Claire: ‘’vuoi?’’

Leon rinvenne di colpo: ‘’subito.’’

Leon e Claire si fecero una canna in compagnia con la zia che aveva passato tutta la mattina a fare la ‘nigmistica (con la n come nun sono stato io.).

Jill uscì dal reparto notte e trovò Chris che con Barry si faceva quattro sgommate con Sega Gt 2002 mentre Carlos si faceva una cicca sul divano.

Jill: ‘’buongiorno. Gli altri.’’

Chris: ‘’ ‘giorno. Gli altri sono di là.’’

Jill andò sul terrazzo e trovò Cloe che dormiva sul tavolo sbavando sulla ‘nigmistica (con la n come nun sono stato io.) e Claire e Leon che tiravano la canna di gusto. Jill prese la canna dalle mani di Leon.

Jill: ‘’brutto stronzo. Non ti ricordi più cosa ti ho detto ieri sera?’’

Leon: ‘’ecco io…’’

Jill: ‘’si offre ogni tanto.’’ E si fece un tiro.

Leon piombò per terra sfondando la sdraio dove era seduto.

Leon: ‘’ma che cazzo sta succedendo.’’

Carlos dopo aver tirato un fischio da paura: ‘’venite sta iniziando il TG della CNN.’’

Leon gurdando l’orologio: ‘’orco can. È mezzogiorno in effetti.’’

Si fiondarono tutti davanti alla TV tranne Cloe che se ne stava dormendo della grossa in terrazza. Passò tutto il TG mentre aspettavano trepidanti. Finito il telegiornale lo schermo diventò nero e partì una pubblicità della Umbrella su dei prodotti farmaceutici.

Leon: ‘’che cazzo…’’

La porta si aprì di colpo ed entrarono cinque uomini vestiti da S.W.A.T. con il simbolo della Umbrella sul petto.

Cloe uscendo dalla cucina: ‘’ma che succede.’’

Vedendo i cinque uomini Cloe mise la mano dietro il frigorifero e ne cavò fuori un fucile a canne mozze. I cinque uomini fecero fuoco e riempirono Cloe di piombo.

Leon: ‘’no…’’

L’ultima cosa che vide fù sua zia cadere mentre dai fori dei proiettili usciva sangue poi tutto fu nero.

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Capitolo 12
*** Boston ***


Freddo

Freddo. Umido. Acquuuoso.

Lo spettacolo che si presentò di fronte a Leon era questo. Una stanza umida con dieci centimetri di acqua sul terreno; era appeso per i polsi al soffitto a un metro da terra. Gli avevano tolto scarpe e maglietta. Dietro di lui era appeso allo stesso modo Chris.

Leon: ‘’dove…?’’

Chris: ‘’hei. Ti sei ripreso era ora. Ero stufo di parlare con le pantegane.’’

Leon: ‘’dove siamo?’’

Chris: ‘’bo. Devono avermi dato una botta in testa. Mi ricordo solo che hanno sparato. Te cosa ricordi?’’

Leon: ‘’mia zia che cadeva….’’

Chris: ‘’altro?’’

Leon: ‘’solo tre parole: sole…cuore…fluuuoro. Il resto è nebbia.’’

Nonostante fosse legato per i polsi Chris tirò un calcio a Leon sulla schiena dopo essersi dondolato un po’.

Chris: ‘’razza di idiota. Ti sembra il caso di fare dello spirito.’’

Leon: ‘’haia.’’

L’unica porta presente nella stanza si aprì di colpo ed entrò un uomo con un frustino in mano.

Leon sottovoce: ‘’hei Chris. Adesso ci fa i giochetti sadomaso.’’

Chris: ‘’fanculo.’’

Uomo: ‘’bene bene. A voi due dovrò fare un lavoretto speciale. Avete fatto più casino di quanto si possa pensare.’’

Leon: ‘’modestamente.’’

Uomo spingendo il frustino contro le parti basse del povero Leon: ‘’non fare lo spiritoso con me. Che ci facevate li?’’

Chris: ‘’io ci vivevo.’’

Leon: ‘’io ero in gita.’’

L’uomo usò il frustino su Leon lasciandogli una serie di tagli sull’addome: ‘’balle. Non è la prima volta che restate invischiati nei nostri affari.’’

Leon sottovoce: ‘’la sa lunga.’’

Uomo: ‘’non pensate di passarla liscia. COSA CI FAVCEVATE LI?’’

Silenzio sia da parte di Leon che di Chris.

Uomo: ‘’idioti.’’

L’uomo iniziò a tirare frustate a Leon lasciandogli tagli sia sul petto che sull’addome.

Una guardia aprì la porta della cella.

Guardia: ‘’professore. Abbiamo un problema nella sala 3.’’

Uomo: ‘’al diavolo. Aspettatemi lì. Con voi due non ho finito.’’

Chris: ‘’non gli manca il senso dell’umorismo.’’

L’uomo uscì e la guardia chiuse la porta.

Leon: ‘’perfetto. Ce ne andiamo?’’

Chris: ‘’e come? Chiediamo alla guardia se gentilmente ci fa scendere?’’

Leon: ‘’ah ah. No. Ho qualcos’altro in mente.’’

Leon si mise a dondolare avanti e indietro prendendo slancio per poi darsi un colpo di reni e bloccarsi sulla catena che teneva su con le gambe.

Leon: ‘’dunque…manette in dotazione ai reparti di polizia americani.’’

Ritornò alla posizione di partenza.

Leon: ‘’senti Chris devo fare in modo di tirare fuori un pezzetto di filo di ferro che ho in tasca ma devi darmi una mano. Adesso mi tiro su di nuovo. Devi frugarmi nelle tasche.’’

Leon si tirò su di nuovo e si posizionò in modo da avere le tasche dei pantaloni il più vicino possibile alle mani di Chris. Chris si mise a cercare nelle tasche finche non tirò fuori un pezzetto di fil di ferro lungo una decina di centimetri. Leon si lasciò andare.

Leon: ‘’dammi qua.’’

Chris passo il filo di ferro a Leon che si mise a smanettare alla cieca sulle manette fino a farne scattare una. Con la mano appena liberata aprì anche l’altra manetta per cadere poi a terra nell’acqua.

Leon: ‘’che schifo.’’

Chris: ‘’cosa?’’

Leon: ‘’non è esattamente acqua.’’

Chris: ‘’trova qualcosa per tirarmi giù.’’

Leon: ‘’e cosa? Siamo in una stanza di due metri x quattro piena di merda. Cosa faccio? Faccio una pila di merda e la scalo?’’

Chris: ‘’potresti…’’

Leon: ‘’lascia stare. Preparati a soffrire.’’

Leon si mise fra i denti il pezzo di filo di ferro e spiccò un balzo verso Chris.

Si appese a Chris.

Chris: ‘’hei che cazzo fai?’’

Leon: ‘’non rompere e soffri.’’

Leon trattò Chris come un corda arrampicandosi fino ad arrivare con il viso a livello delle manette. Con una mano si teneva alla catena mentre con l’altra cercava di aprire le manette.

Chris: ‘’ti sbrighi?’’

Leon: ‘’e non rompere.’’

La prima manetta scattò e Chris perse di colpo il sostegno del braccio destro. Dopo pochi secondi scattò anche l’altra manetta ma Chris si trovava sbilanciato con il peso e cadde sulla melma di faccia facendo le bolle con la bocca. Leon invece per fare lo sborone fece un doppio carpiato e cadendo in piedi.

Leon: ‘’andiamo?’’

Chris: ‘’blublublublublu.’’

Leon: ‘’ripetilo venendo fuori da quella schifezza.’’

Chris: ‘’ho detto: come cavolo facciamo?’’

Leon: ‘’Aspettiamo che l’idiota torni e lo prendiamo a botte.’’

Chris: ‘’il solito insomma.’’

Leon: ‘’fortuna che non mi hanno tolto le sigarette.’’

Leon tirò fuori un pacchetto morbido dalla tasca e si accese una sigaretta. Dovettero aspettare un bel pezzo prima di udire dei rumori di passi dietro la porta.

Leon sottovoce: ‘’c’è qualcuno.’’

Guardia 1: ‘’hai sentito che i due chiusi qui hanno fatto un bel po’ di casini a New York?’’

Guardia 2: ‘’si ho sentito.’’

Chris: ‘’sembra siano solo in due.’’

Leon: ‘’io un idea ce l’ho.’’

Chris: ‘’cioe?’’

Leon urlando: ‘’chris…CHRIS che diavolo hai? CHRIS!!!’’

Guardia 1: ‘’sembra che ci sia qualcosa che non va.’’

La porta si aprì ed entrarono le due guardie armate di due mitragliatori mp5 con silenziatore ma l’unica cosa che trovarono fu una botta in testa.

Chris: ‘’perché hanno il silenziatore?’’

Leon: ‘’per non fare casino in caso dovessero sparare a qualcuno.’’

Chris: ‘’noi.’’

Recuperati gli mp5 e un paio di caricatori dalle guardie gli tolsero i vestiti e le tessere di riconoscimento.

Chris: ‘’dici che ci cascano se ci vedono vestiti da guardie?’’

Leon: ‘’se sono tutti come questi due si.’’

Chris: ‘’mi sa tanto che hai ragione’’

Fregati i vestiti alle guardie e dopo averli appesi al posto loro lasciarono la cella chiudendola a chiave.

Leon: ‘’per dove ce ne andiamo?’’

Chris: ‘’non lo so.’’

Leon: ‘’allora siamo a posto.’’

Chris: ‘’gironzoliamo un po’ e vediamo se troviamo una qualche indicazione.’’

Leon: ‘’proviamo.’’

Iniziarono a girare nel piano dove si trovavano e si resero conto che la struttura aveva una pianta gigantesca.

Chris: ‘’gli piace fare le cose in grande alla Umbrella.’’

Leon: ‘’già.’’

Guardia: ‘’hei. Voi due.’’

Leon: ‘’si?’’

Guardia: ‘’siete quelli che devono dare il cambio alla sala degli interrogatori?’’

Chris: ‘’si.’’

Guardia: ‘’muovetevi allora.’’

Leon: ‘’il fatto è che siamo nuovi e non conosciamo bene il posto.’’

Guardia sbuffando: ‘’tenete questo.’’

La guardia tese un palmare a Leon.

Guardia: ‘’tenetevelo.’’

Leon: ‘’grazie.’’

La guardia si allontanò lasciando Leon e Chris da soli.

Chris: ‘’fiù. È passata.’’

Leon: ‘’io mi stavo cagando adosso.’’

Diedero una guardata alla mappa per decidere il da farsi.

Leon: ‘’io direi di andare proprio nella sala degli interrogatori.’’

Chris: ‘’e perché?’’

Leon: ‘’altre celle non ce ne sono e l’unico posto dove possono aver portato gli altri e li.’’

Chris: ‘’va bene tanto non possiamo fare molto altro.’’

Si avviarono seguendo la mappa verso la sala degli interrogatori mettendoci la bellezza di un quarto d’ora. Quando arrivarono trovarono due guardie davanti alla porta.

Guardia 1: ‘’era ora.’’

Leon facendo un inchino con una mano davanti al viso in segno di scusa: ‘’scusate ma siamo nuovi e non conosciamo bene il posto.’’

Guardia 2: ‘’va bè. Noi allora andiamo.’’

Leon: ‘’ok.’’

Le due guardie si allontanarono e Leon e Chris presero posto davanti alla porta.

Guardia 1: ‘’hei voi due. Li dentro c’è una prigioniera che sta facendo scintille. È un vero spettacolo.’’

Chris e Leon guardarono attraverso lo spioncino e videro Claire che prendeva a scarpate una guardia che si trovava a terra tenendosi le palle dolorante. Altre due guardie presero la ragazza e la lanciarono contro una sedia fissata al pavimento. Una delle due guardie prese la maglietta di Claire e la tirò strappandola.

Leon: ‘’entriamo?’’

Chris: ‘’però. Non credevo che Claire fosse messa così bene.’’

Leon e Chris aprirono la porta con il pass lasciatogli dalle due guardie ed entrarono con i mitra spianati. Leon sparò un colpo singolo che prese una delle due guardie al collo facendolo stramazzare. L’altra guardia alzò una pistola ma Chris gli sparò sul braccio facendogli cadere l’arma per poi sparargli in piena fronte.

Claire: ‘’era ora.’’

Leon: ‘’aspettavamo che ti stuprassero.’’

Claire: ‘’divertente.’’

Chris: ‘’abbiamo avuto i nostri problemi.’’

Leon si tolse la giacca della divisa per poi levarsi la maglietta e passarla a Claire.

Leon: ‘’se vai in giro così distrai le guardie ma distrai anche noi.’’

Claire guardando i pantaloni di Leon: ‘’noto.’’

Leon si mise le mani davanti alla patta con una risatina mentre Claire si metteva la maglietta.

Chris: ‘’senti, dove sono gli altri?’’

Claire: ‘’io ero in una cella con Jill poi mi hanno portato qui. Comunque non è in questo piano perché mi hanno fatto prendere un ascensore.’’

Chris: ‘’la strada?’’

Claire : ‘’ero bendata.’’

Chris: ‘’bene.’’

Leon si mise a consultare il palmare.

Leon: ‘’hai capito quanti piani ha fatto l’ascensore?’’

Claire: ‘’non più di due. In discesa.’’

Leon: ‘’al piano superiore non ci sono celle. In quello sopra però ce ne una.’’

Chris: ‘’allora andiamo.’’

Leon: ‘’e lei?’’

Chris: ‘’viene con noi.’’

Dopo aver fregato i vestiti a un'altra guardia si mossero arrivando all’ascensore in una decina di minuti. Salirono di due piani e si trovarono in un luogo intricato tanto quanto il piano da cui erano usciti.

Guardia: ‘’hei voi tre. Le guardie del vostro livello non possono salire qui.’’

Leon avvicinandosi alla guardia: ‘’scusi forse abbiamo sbagliato piano ma dove….’’

Leon si mosse di scatto e colpì la guardia a una tempia con il caricatore del Mp5. la guardia cadde svenuta. Leon la caricò sulle spalle e la buttò nella prima stanza che gli capitò a tiro.

Leon: ‘’un dormitorio. Perfetto.’’

Leon mise la guardia in uno dei letti e chiuse la porta.

Leon: ‘’ci muoviamo?’’

Chris: ‘’no. facciamo i chiodini.’’

Claire: ‘’quanto è distante la cella?’’

Leon: ‘’a occhio…un bel po’.’’

Chris: ‘’grazie.’’

Leon: ‘’scusa se non ce scritto.’’

Si misero in movimento cercando di evitare il gli incontri con il resto del personale del posto ma un paio di scienziati li incrociarono senza nessuna conseguenza fino ad arrivare alla cella. Riuscirono ad aprire la porta con la scheda in loro possesso. La cella non aveva fonti di illuminazione ma almeno non aveva dieci centimetri di liquami sul pavimento. Jill si trovava sul fondo seduta a terra con la schiena contro il muro; appena sentì la porta aprirsi alzò lo sguardo verso il rumore rimanendo accecata dalla luce appena entrata. Vide solo l’ombra di una guardia avvicinarsi.

Jill: ‘’andate al diavolo. Che volete.’’

La guardia si chinò su di lei porgendogli la mano.

Leon: ‘’portarti fuori.’’

Appena sentì la voce di Leon Jill cambiò espressione in un misto di felicità e stupore. Mise le braccia intorno al collo di Leon, lo tirò a se e gli piazzo un bacio sulle labbra.

Leon: ‘’hei. Che entusiasmo.’’

Jill: ‘’come avete fatto a uscire.’’

Claire uscendo da dietro lo stipite della porta: ‘’segreto professionale.’’

Leon: ‘’su vieni con noi.’’

Jill: ‘’si. Così ci sgamano subito.’’

Leon: ‘’non preoccuparti e aspetta Chris.’’

Jill si alzò in piedi e si avvio verso la porta per poi fermarsi sulla soglia. Guardò il corridoio quasi accecata dai muri bianchi.

Jill: ‘’ma questo posto è tutto così?’’

Leon: ‘’dove stavamo io e Chris prima era peggio.’’

Chris: ‘’hei Leon. Dammi una mano.’’

Chris stava uscendo da dietro un angolo trascinando un corpo.

Jill: ‘’l’avete ucciso?’’

Chris: ‘’no….non credo.’’

Claire: ‘’dovrai metterti i suoi vestiti.’’

Jill: ‘’ah. Ok.’’

Chris e Leon buttarono la guardia dentro la cella e Jill vi entrò subito dopo. Tolse i vestiti alla guardia e li mise sopra ai suoi. Si mise il berretto e uscì. Leon la guardò un attimo.

Leon: ‘’però chris. Hai occhio. Gli stanno alla perfezione.’’

Chris: ‘’ho solo preso il più mingherlino che ho trovato.’’

Claire passando l’ mp5 e due caricatori: ‘’tieni questi. Ti potrebbero servire.’’

Jill prendendo l’arma: ‘’e ora dove si va?’’

Leon e Chris si guardarono negli occhi con faccia perplessa.

Leon: ‘’già. Dove si va?’’

Chris: ‘’a me lo chiedi?’’

Claire dando un pugno in testa a tutti e due: ‘’scemi. Potevate pensarci prima.’’

Leon: ‘’senti chi parla.’’

Jill impassibile: ‘’qui e meglio non restare. Troviamo un altro posto dove litigare.’’

Chris: ‘’ha ragione.’’

Leon consultando il palmare: ‘’dormitorio? A quello che ce scritto qui sono le due di pomeriggio e in teoria sono vuoti.’’

Chris: ‘’per me va bene. Il più vicino?’’

Leon: ‘’non molto distante. Di qua.’’

Si diressero verso il dormitorio e vi arrivarono dopo pochi minuti. Entrarono e chiusero la porta a chiave. Leon si accese una sigaretta.

Leon: ‘’il punto della situazione: io e Chris siamo scappati e abbiamo trovato Claire per caso, grazie a lei siamo arrivati a Jill. Ora; Carlos e Barry non li abbiamo ancora trovati e non abbiamo la minima idea di dove siamo e come ci siamo arrivati. Il perché è intuibile.’’

Jill: ‘’già. Per il momento la priorità e trovare Carlos e Barry.’’

Claire: ‘’e poi uscire di qui.’’

Chris: ‘’il bello è capire dove sono gli altri due.’’

Leon: ‘’secondo questa mappa c’è una cella quasi ad ogni piano e di piani ce ne sono una trentina.’’ Claire si accese una sigaretta a sua volta.

Leon: ‘’per tradizione della Umbrella probabilmente siamo sottoterra.’’

Claire: ‘’magari hanno fatto uno strappo alla regola.’’

Chris: ‘’non credo. Niente finestre, aspiratori ovunque e condotti dell’aria dappertutto.’’

Leon: ‘’già. Ma c’è un'altra cosa: scienziati ovunque.’’

Claire: ‘’che equivale a ricerche.’’

Jill: ‘’che equivale a guai.’’

Leon: ‘’esatto. Non abbiamo prove concrete su ciò che fa la Umbrella ma possiamo sempre rompergli le uova nel paniere.’’

Chris: ‘’come al solito.’’

Claire: ‘’solo che stavolta non ci sono zombi.’’

Jill: ‘’magra consolazione.’’

Leon: ‘’bene cerchiamo più informazioni soprattutto su dove hanno messo Barry e Carlos.’’ Schiacciò il mozzicone di sigarette.

Uscirono dal dormitorio.

Chris: ‘’dove?’'

Leon : ‘’sala raccolta dati ?’’

Claire: ‘’sembra perfetto.’’

Si avviarono verso l’ascensore, lo presero e salirono di quattro piani. Arrivati a destinazione trovarono che il piano era molto diverso dagli altri: mattoni e tubi di acqua e corrente a vista.

Chris: ‘’com’è che questo piano è così diverso?’’

Leon: ‘’qui si trovano soprattutto poligoni di tiro e stanze di sicurezza non laboratori.’’

Arrivarono alla sala di raccolta informazioni ma la trovarono chiusa con una porta stagna a vetri. All’interno della stanza vi era un uomo in divisa. Leon bussò alla porta attirando la sua attenzione. L’uomo aprì la porta con un pass.

Agente: ‘’che volete.’’

Leon: ‘’dovresti controllarci questi ordini.’’

Leon consegnò il palmare alla guardia che gli diede le spalle. Chris tirò fuori dal fodero il coltello da caccia e lo passò a Leon.

Guardia senza girarsi: ‘’ma questi ordini sono di una settimana fa.’’

Leon prese con una mano la fronte della guardia e gli alzò la testa verso l’alto per poi passargli il coltello sulla gola con un colpo secco. La guardia si mise le mani sulla gola che intanto perdeva fiotti di sangue scuro per poi cadere a terra. Claire e Jill la spostarono dalla porta mentre Leon raccoglieva il pass e la chiudeva. Si mise poi sul computer.

Leon: ‘’dunque. Sembra proprio che ci troviamo sottoterra.’’

Chris: ‘’che novità.’’

Leon: ‘’precisamente ci troviamo sotto Boston. Non ci hanno fatto fare molta strada. Comunque come al solito è un installazione segreta. Ricerche sul virus X che a quanto pare viene conservato li.’’

Leon indicò una porta a vetri che si trovava esattamente di fronte a quella da cui erano entrati.

Leon: ‘’l’hanno messo li perché questa stanza e quella sono a tenuta stagna e in caso di perdite avrebbero potuto aspettare che il virus perdesse la propria efficacia…’’

Il discorso di Leon venne interrotto da un forte rumore proveniente proprio dalla stanza in cui era conservato il virus. Si girarono tutti verso il rumore e videro che dietro alla porta si era alzato un enorme polverone. Chris e Claire si avvicinarono alla porta fino a cinque centimetri dal vetro. Dalla polvere uscì di colpo un enorme occhio pieno di vene. Chris e Claire fecero un salto indietro alzando le armi.

Jill: ‘’io quel coso l’ho già visto.’’

La polvere si abbasso lentamente e apparve il T-Xp. Il volto umano era quasi completamente sparito; rimanevano solo un occhio e un pezzo del labbro superiore. Aveva perso le gli allungamenti sulle spalle e ora le braccia toccavano terra.

t-Xp: ‘’ancora voi.’’

Diede un pugno contro una vetrata all’interno della stanza e ne cavò fuori delle ampolline piene di liquido nero.

Leon: ‘’il virus.’’

Claire: ‘’idiota. La camera e a tenuta stagna.’’

T-Xp: ‘’ma io ho aperto un bel buco sul soffitto.’’

Leon: ‘’merda.’’

T-Xp : ‘’già.’’

Il Tyrant ruppe le boccette e un fumo semi trasparente e bianco che iniziò ad andare verso l’alto. Il T-Xp lo respirò a pieni polmoni e venne subito colpito da potenti tremolii.

T-Xp: ‘’cosa…?’’

Leon : ‘’idiota. E concentrato e tu l’hai respirato a pieni polmoni. Anche se sei un Tyrant non fa chissa che bene.’’

T-Xp: ‘’azzo.’’

Il Tyrant sbiccò un balzo verso l’alto e allargò le gambe per poi iniziare ad arrampicarsi verso l’alto.

Gli allarmi presenti sulla stanza dove si trovavano Leon e co iniziò a suonare e Leon si fiondò alla console e iniziò a digitare.

Leon: ‘’il virus si sta diffondendo in tutto lo stabile. Sembra che l’unico luogo dove non possa entrare e proprio questa stanza.

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Capitolo 13
*** girando sotto boston ***


Rieccomi qua

Rieccomi qua. Piccola parentesi per spiegare il ritardo dell’aggiornamento. I miei hanno deciso di ridipingere completamente casa senza avvisare. Tornando a casa ho trovato il PC in mezzo a un labirinto di mobili e non ho potuto usarlo per un bel pezzo. A parte questo in un momento in cui non avevo niente da fare mi sono collegato a internet e ho messo i titoli ai vari capitoli. Ringrazio inoltre per le recensioni. Billy_Cohen è stato il primo a beccare la citazione o almeno il primo a segnalarla. Peccato che non mi abbia lasciato l’e-mail se no gli mandavo un immagine di un sacchetto di euro (di cioccolato) ^__^. Comincia il 12’ capitolo. Have fun.

 

 

Sullo schermo il virus si propagava su tutto lo stabile infettando tutti gli esseri viventi presenti. L’unica stanza in cui non entrò fu proprio quella stagna dove si trovavano Leon, Chris, Jill e Claire.

Leon: ‘’il virus perde la propria efficacia dopo un certo periodo. Allora potremo uscire.’’

Jill: ‘’Barry e Carlos?’’

Leon: ‘’ho paura che siano andati.’’

Claire: ‘’cazzo.’’

Leon: ‘’non possiamo far altro che restare qui ed aspettare.’’

Passarono un paio di ore e intanto cercavano di far passare il tempo. Jill dormiva seduta in un angolo con la testa appoggiata alle ginocchia mentre Leon se ne stava alla console e Chris e Claire giocavano a scala (e non chiedetemi da dove hanno tirato fuori le carte perché non lo so.).

Chris: ‘’hei. È cambiato qualcosa?’’

Leon non rispondeva e Chris si alzò per vedere. Leon aveva messo un paio di cuffie e stava giocando a GTA 3.

Chris dando un pugno in testa a Leon: ‘’idiota. Ti sembra il caso di giocare?’’

Leon: ‘’passavo il tempo.’’

Leon fece tornare la schermata di controllo dello stabile e si alzò dalla consolle.

Leon: ‘’non è cambiato nulla.’’

Chris tornò a giocare e Leon si avvicino a Jill che intanto si era svegliata.

Jill: ‘’vi sembra il caso di fare tanto baccano?’’

Leon si mise in parte a Jill e le mise un braccio intorno alle spalle, lei si appoggio alla sua spalla .

Jill: ‘’quando finirà tutto questo?’’

Leon: ‘’non lo so.’’

Lo schermo non la smetteva di lampeggiare di rosso. Ci vollero cinque ore perché l’allarme rientrasse; in quelle cinque ore si sentirono gli urli delle persone che non si trasformavano ma venivano mangiate dagli zombi.

Leon: ‘’l’allarme sta rientrando piano piano in tutti i piani. Il sistema di aspirazione sta incanalando il virus e lo sta mettendo al sicuro.’’

Claire: ‘’e come fa?’’

Leon: ‘’il virus è un gas e il sistema di aspirazione estrae tutta l’aria presente nei vari piani, la sigilla e poi importa aria pulita dall’esterno. Questa stanza ha un sistema di aerazione indipendente perciò ha continuato a fornirci l’ossigeno.’’

Jill: ‘’si sono organizzati bene.’’

Leon: ‘’i pezzi grossi si sarebbero rinchiusi qui in caso di incidente.’’

Chris: ‘’allora possiamo uscire?’’

Leon: ‘’aspetta che il sistema finisca.’’

Chris: ‘’ma il virus non perdeva efficacia dopo un po’?’’

Leon: ‘’si vede che ci vogliono più di cinque ore se è partito il sistema di aspirazione. Comunque qui abbiamo un contatore: ancora cinque minuti e qualcosa.’’

Il sistema di aspirazione finì il proprio lavoro e con un suono segnalò la fine del ciclo di aspirazione.

Leon: ‘’pronti a partire? Prima però è meglio se ci togliamo queste uniformi.’’

Si guardarono tutti.

Jill: ‘’in effetti fanno schifo.’’

Si levarono in fretta e furia le uniformi della Umbrella e uscirono dalla stanza. I corridoi erano pieni di ciò che restava delle guardie non trasformate; per lo più erano monchi di alcuni arti. Alcuni zombi erano stati abbattuti e si trovavano a terra in preda a convulsioni ma alcuni erano ‘’vivi’’ e vegeti.

Claire: ‘’una strage…’’

Chris: ‘’…come al solito.’’

Jill: ‘’e adesso cosa facciamo?’’

Leon: ‘’io direi di andarsene.’’

Jill: ‘’e barry? Carlos?’’

Leon: ‘’te l’ho già detto. Ho paura di averli persi.’’

Chris: ‘’cerchiamo di uscire allora.’’

Si diressero attraverso i corridoi verso l’ascensore trovando abbastanza zombi da fargli sudare le proverbiali sette camice; fortunatamente fra i cadaveri si trovavano anche delle guardie armate e perciò le munizioni non mancavano.

All’ascensore Leon si bloccò.

Jill: ‘’che c’è?’’

Leon: ‘’dobbiamo lasciare che la Umbrella la passi liscia anche stavolta?’’

Claire: ‘’non vorrai andare a cercare di nuovo qualche prova? Ti ricordo che non sappiamo cosa aspettarci da questo posto e in più abbiamo un Tyrant alle calcagna.’’

Leon: ‘’non mi interessa. Voglio solo che la Umbrella venga fermata una volta per tutte.’’

Chris: ‘’e per farlo vuoi rischiare la vita?’’

Leon: ‘’si. Voi fate ciò che volete; io vado.’’

Leon salì sull’ascensore e senza girarsi lo fece scendere lasciando gli altri soli.

Chris: ‘’quel deficiente.’’

Jill:’’e noi che facciamo?’’

 

L’ascensore continuava la sua discesa. Leon aveva deciso di partire dal piano più inferiore alla ricerca di prove su ciò che accadeva alla Umbrella cercando di fregarsene il più possibile degli altri anche se era difficile. Finalmente si fermò e Leon scese trovandosi in una  specie di atrio. Il posto era di almeno una ventina di metri per altrettanti e ai muri erano appesi molti degli esseri sfornati finora dalla Umbrella: Licker, Tyrant T-002, uno dei Nemesis e altri mostri assortiti come zombi e cani zombificati. Tutti erano stati aperti con violenza ed erano stati tolti gli organi interni per poi lasciare i corpi sventrati appesi come trofei. Leon tirò fuori il palmare e controllò.

Leon: ‘’sala stampa. Si come no; se qui è mai entrato qualcuno esterno è già un miracolo.’’

Si avviò verso il lato opposto della sala ma a metà strada il muro alla sua destra si sbriciolò letteralmente colpito da qualcosa che somigliava a un Licker ma era molto più grosso e alto. Squadrò Leon da testa a piedi per poi abbassasi e mettersi a quattro zampe. Leon tolse la sicura dal fucile e mise l’indice sul grilletto. Il mostro fece un balzo verso Leon che alzò il fucile seguendo la traiettoria che l’essere stava creando in aria. Inaspettatamente questi cadde proprio dietro Leon e girandosi di colpo cerco di colpire Leon con gli artigli. Leon pronto di riflessi si girò e appena vide che il mostro iniziava a girarsi si abbassò gettandosi da un lato lasciandoci un po’ di capello in mano al mostro. Mentre cadeva iniziava a prendere la mira con la mitraglietta e non appena toccò il terreno fece fuoco; i primi due colpi sibilarono vicino al volto del mostro ma gli altri lo presero in piena faccia. Iniziarono a volare parti di cervello miste a sangue e carne. Il mostro contrasse i muscoli delle braccia e chiudendo gli artigli e infilandosi nelle proprie carni per poi rilassarsi e cadere a terra.

Leon: ‘’non eri poi chissà che.’’ Si accese una sigaretta.

Leon si rimise in cammino quando un rumore alle sue spalle non lo fece fermare. Si sentiva il rumore di un animale che mangiava carne con voracità. Girandosi vide che il corpo del mostro che aveva appena ucciso si stava contraendo e proprio da li venivano i rumori. Leon tolse il caricatore che a conti fatti non aveva ancora molti colpi e se lo mise in una tasca per poi tirarne fuori un altro e in assoluta calma infilarlo nell’arma. Senti il click secco del blocco e alzò la mitraglietta verso il corpo del mostro che intanto continuava a fremere. All’improvviso il corpo del mostro si aprì in cinque punti e ne uscirono cinque esseri neri simili a insetti; si muovevano veloci ma Leon con colpi precisi di arma da fuoco li fece saltare tutti.

Leon: ‘’fin troppo semplice.’’

Si girò verso la parte di muro distrutta e la cicca gli cadde dalla bocca. Nel foro di quegli esseri ce ne saranno stati un migliaio.

Leon: ‘’oh oh. Direi che in questo caso la miglior difesa è LA FUGA.’’

Si mise a correre come se avesse l’inferno attaccato al culo facendo schivanella fra le macerie e senza guardarsi indietro fino ad arrivare a una porta rinforzata in ferro con apertura elettronica a schede. Tirò fuori dalla tasca la scheda che aveva preso da una guardia zombi e la passò alla mano sinistra mentre con la destra tirava fuori la pistola. Arrivato alla porta si girò di scatto e incrociò le braccia. Con la destra prendeva la mira e sparava ai mostri in avvicinamento mentre cercava di infilare la scheda alla cieca. Dopo un paio di tentativi riuscì ad infilare il pass e la porta si aprì di scatto. Leon senza voltarsi fece un salto indietro sempre sparando, tolse il caricatore e lo rimpiazzo con uno pieno per poi chiudere la porta col pass. Si lasciò cadere per terra tirando un sospiro di sollievo per poi tirare fuori le sigarette e accendersene una.

Leon: ‘’che fatica sopravvivere.’’

Rimase seduto per terra fumando e intanto pensava a Jill, Claire e Chris chiedendosi se fossero scappati. Penso anche a Carlos e Barry e al fatto che difficilmente li avrebbero rivisti vivi. Finita la sigaretta la lasciò cadere a terra e si rialzò. Il corridoio dove si trovava era interamente bianco con delle porte verdi ai due lati. Sul palmare segnavano stanze per gli ospiti stampa.

Leon pensiero: ‘’se. Come no.’’

Aprì una delle porte con una scarpata e trovò ciò che aveva trovato nella sala precedente. Zombi aperti dall’addome e gli organi interni piazzati in piatti da autopsia. Provò ad aprire altre stanza trovandovi gli organi e i corpi aperti di vari mostri. In una stanza trovò la luce spenta; tirò fuori lo Zippo e fece luce. Davanti a lui nella fioca luce della fiammella apparve il Tyrant Xp.

Leon facendo un balzo indietro: ‘’merda.’’

Il Tyrant era seduto a terra con la schiena appoggiata al muro e teneva le braccia sul capo chino. Si alzò di scatto ma non riuscì a mantenere l’equilibrio sulle gambe. Cadde a quattro zampe mentre gli artigli sulla mano destra si accorciavano e gliene crescevano sulla mano sinistra. Le corna osse sulla schiena crebbero a dismisura e iniziarono a somigliare a una massa di capelli bianchi.. l’essere sembrava un enorme cane con dei lunghi capelli bianchi sulla schiena…togliendo il fatto che era grosso come una macchina. Il Tyrant ringhio e si girò verso Leon. Aveva la bava alla bocca.

Leon: ‘’buono piccolo….oddio piccolo proprio no. Ti va un biscotto.’’

Tirò fuori da dietro la schiena un biscotto per cani gigante. Il Tyrant si mise a ringhiare.

Leon: ‘’no eh?’’

Il Tyrant si preparò a saltare.

Leon: ‘’io avrei un impegno.’’

Leon se la diede a gambe mentre il Tyrant caricava. Passarono tutti i corridoi possibili e immaginabili del piano con Leon che correva come non aveva mai fatto in vita sua con le lacrime agli occhi. Arrivò ad un vicolo cieco ma notò che la porta in fondo al corridoio si stava aprendo. Continuando a correre notò che dall’altra parte della porta c’era gente. Contò tre paia di gambe. Man mano che correva la porta si alzava. A porta aperta capì che le tre persone dall’altra parte erano Chris, Claire e Jill.

Leon: ‘’che ne dite di darmi una mano.’’

Gli altri tre erano ancora fermi perché avevano visto Leon con un biscotto gigante infilato nei Jeans. Chris alzò un lanciagranate puntandolo alla testa di Leon.

Leon: ‘’ma sei scemo?’’

Chris: ‘’abbassati idiota.’’

Leon si buttò a terra rotolando in avanti e Chris fece fuoco. La granata prese in pieno muso il Tyrant che inciampò sui suoi stessi piedi e cadde come una pera cotta. Leon si buttò letteralmente dall’altra parte della porta attaccandosi ai piedi di Chris. Claire chiuse la porta.

Jill: ‘’Leon?’’

Leon: ‘’cosa?’’

Jill: ‘’perché giri con un biscotto per cani gigante.’’

Leon si alzò di scatto in piedi.

Leon: ‘’non preoccuparti.’’

Prese il biscotto e se lo mangiò in un solo boccone mentre gli altri lo guardavano con la mascella che toccava terra.

Leon masticando due tonnellate di biscotto per cani: ‘’che ci fate qui?’’

Chris: ‘’hai dimenticato il guinzaglio.’’

Leon tirò un pugno sulla testa a Chris che finì gambe all’aria. Claire gli mise una mano sulla spalla e gli fece un sorriso.

Claire: ‘’pensavi proprio che ti avremmo lasciato da solo a fare le tue solite cazzate?’’

Leon: ‘’perché adesso è colpa mia vero? È stato quel testone dell’autore a farmi tornare giù.’’

Autore minacciando Leon con un coltellaccio da cucina: ‘’perché? Hai qualche problema?’’

Leon indietreggiando: ‘’no no. Figurati.’’

Jill: ‘’comunque non potevamo lasciarti girare da solo.’’

Claire: ‘’hai trovato qualcosa?’’

Leon: ‘’solo un po’ di mostri e un Tyrant. Quasi nessuno zombi.’’

Chris: ‘’va bè. Adesso leviamoci di torno. Quel coso non sembra amichevole.’’

Dall’altra parte della porta si iniziarono a sentire dei colpi sulla porta e allora decisero di allontanarsi il più veloce possibile. Nel corridoio in cui si trovavano si trovavano solo porte di celle come quelle da dove erano usciti; Jill controllava in tutte con la speranza di trovare Carlos e Barry ancora vivi. Leon sapeva che era una ricerca inutile ma preferì tenere la bocca chiusa. Si trovarono ad una svolta ad angolo retto ma mentre stavano per svoltare uno zombi uscì di corsa. D’istinto Leon alzo la 9 mm e gli piazzò un colpo in mezzo alla fronte; solo dopo aver sparato si accorse che lo zombi era Barry. La pelle era diventata blu e in alcuni punti si stava staccando, dalla barba come al solito incolta uscivano vermi mentre le pupille erano bianche. Non c’era più nessun segno di vita. Barry era a petto nudo e il suo corpo portava delle cicatrici non ancora rimarginate di tortura probabilmente inflittagli dalla Umbrella. Jill abbasso lo sguardo e pianse in silenzio mentre Claire si appoggiava al muro anche lei con le lacrime agli occhi. Leon guardò Chris negli occhi e capì che lui voleva stare vicino a Jill in quel momento forse perché con Barry ne avevano passate di tutti i colori. Leon si avvicinò perciò a Claire e gli mise una mano sulla testa; lei alzò lo sguardo e Leon le fece un sorriso triste. Claire gli si buttò fra le braccia e pianse in silenzio mentre Chris si avvicinava a Jill e gli metteva un braccio intorno alle spalle. Jill lo guardò con gli occhi lucidi e le lacrime che gli scivolavano lungo le guance.

Chris: ‘’non so cosa dire in questi casi ma credo che lui non voglia essere rimpianto.’’

Jill: ‘’forse hai ragione ma…’’

Chris:’’niente ma. Andare avanti sempre. Sono parole sue mi pare.’’

Jill: ‘’già.’’

Leon: ‘’non sarebbe da lasciarlo qui ma non possiamo neanche portarcelo dietro.’’

Chris si abbasso sul corpo di Barry e gli infilò la sua calibro nove nei pantaloni dopo averla scaricata.

Chris rialzandosi: ‘’avrebbe voluto così.’’

Jill: ‘’va bene.’’

Claire nonostante le lacrime prese l’iniziativa e superò tutti andando avanti e girando l’angolo. Trovarono un accozzaglia di una trentina di zombi intenti a divorare i corpi di alcuni loro compagni e alcuni che a quanto pare erano ancora vivi. Il sangue si trovava ovunque: sul pavimento, sui muri e in certi casi sul soffitto. I pezzi dei corpi sia esterni che interni erano sparsi ovunque ma soprattutto erano nella bocca e nello stomaco degli zombi. Si girarono quasi in sincrono verso il gruppo sentendo odore di carne fresca e si alzarono lentamente. Vista la lontananza degli zombi nel gruppo tirarono fuori le armi con calma. Uno degli zombi però partì in gran carriera e nonostante l’andatura leggermente barcollante la sua velocità era comunque notevole. Chris e Leon si spostarono facendo passare lo zombi che fini contro il muro con la faccia. Leon gli piazzò la canna della pistola dietro alla testa e gli fece volare le cervella. Gli altri intanto stavano facendo fuoco sugli zombi che si avvicinavano in corsa cercando di centrarne il più possibile in testa per evitare di sprecare pallottole. Gli zombi cadevano come mosche anche se venivano centrati in punti dove in genere non ricevevano danno. Alla fine rimasero solo corpi. Nei punti dove erano stati colpiti si aprivano fori di diametro pari a cinque centimetri.

Claire: ‘’ma che ci hanno messo in queste armi? Il peperoncino?’’

Leon accendendo una sigaretta: ‘’ sembra una nuova evoluzione…’’

Jill: ‘’come se quelle vecchie non bastassero.’’

Leon: ‘’comunque sia sembra che siano più veloci del solito ma anche più vulnerabili e la carne sembra molto cedevole.’’

Si abbasso e prese la spalla di uno zombi. Tirando verso l’alto la carne venne via con una semplicità incredibile.

Claire: ‘’che schifo.’’

Leon gettando il pezzo di carne: ‘’in effetti non è il massimo.’’

Prese lo stesso zombi per l’avambraccio e lo spezzo con facilità come se fosse un ramoscello.

Leon: ‘’sembra che qualsiasi parte sia molto cedevole.’’

Chris: ‘’un punto a nostro favore.’’

Jill: ‘’si ma sono veloci. Se ci attaccano in massa da vicino ho i miei dubbi che riusciremmo a tenerli a bada.’’

Leon: ‘’dovremo farcela.’’

Claire: ‘’truppa avanti.’’

Il corridoio si snodava in un incrocio a T. Claire restando rasente al muro si avvicinò all’incrociò. Uscì di colpo puntando la pistola ma trovò il corridoio vuoto. L’unica cosa strana era una luce al neon mal funzionante.

Claire: ‘’ottimo. Un incrocio. Che facciamo?’’

Leon: ‘’dividersi è pericoloso…’’

Jill: ‘’ma dobbiamo farlo. Ci impiegheremmo troppo tempo se no.’’

Claire si stava avviando attraverso il corridoio con il neon rotto.

Chris: ‘’come ci dividiamo?’’

Claire dopo aver fischiato: ‘’jill. Ti muovi?’’

Leon: ‘’cos’è sta storia che decidi tu?’’

Claire: ‘’se no voi vi sareste distratti con lei.’’

Jill e Claire si avviarono verso una direzione mentre Chris e Leon continuavano lungo il corridoio.

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Capitolo 14
*** final fight ***


Leon e Chris continuarono dritti mentre Claire e Jill svoltarono sulla destra

Leon e Chris continuarono dritti mentre Claire e Jill svoltarono sulla destra.

Claire: ‘’hei Jill come va con Leon.’’

Jill: ‘’bene. Se non fosse che spesso e volentieri è un coglione.’’

Claire appoggiando una mano sulla spalla a Jill. ‘’lo so ma bisogna subire.’’

Jill: ‘’hai ragione.’’

Claire: ‘’inanzi tutto cerchiamo di trovare un uscita.’’

Jill: ‘’e se troviamo qualcosa come lo diciamo agli altri?’’

Claire grattandosi il mento con il mignolo: ‘’mi sa che dovremmo fare come da piccoli.’’

Jill: ‘’cioè?’’

Claire si girò e iniziò a urlare.

Claire: ‘’CHRIIIS.’’

‘’COSA VUOI?’’

‘’SE TROVIAMO QUALCOSA?’’

‘’OH MERDA. ASPETTA…LEON DICE CHE C’È UN SISTEMA DI TELECOMUNICAZIONE INTERNO. QUANDO TROVATE DELLE SPECIE DI TELEFONI ALZATELI E PARLATE VI SENTIREMO IN QUALSIASI PUNTO DELLA BASE.’’

‘’AH. OK.’’

Jill: ‘’certo che voi Redfield usate metodi di comunicazione all’avanguardia.’’

Claire: ‘’vero? Il problema e che dopo un po’ ti va via la voce.’’

Chris apparì in super deformer in un angolino e con la voce rotta disse: ‘’confermo.’’

Claire tirò un calcio a Chris superdeformer.

Claire: ‘’andiamo avanti.’’

Il corridoio terminava con una porta in legno molto semplice.

Jill: ‘’strano. In queste basi dove la sicurezza è controllata a puntino mettono una porta del genere?’’

Claire: ‘’l’unica cosa che possiamo fare è controllare.’’

Aprirono la porta che non era chiusa a chiave e si ritrovarono in una mensa di piccole dimensioni probabilmente designata per una piccola cerchie di persone. Buona parte delle persone, quasi una ventina, erano o a terra o sui tavoli; ce n’erano sia di zombi morti per conto loro sia di persone ancora sane sbranate. La stanza sarà stata grande si e no una cinquantina di metri quadrati ma sembrava di essere in un mattatoio. Una quindicina di zombi invece erano sparpagliati per la stanza senza metà. Sentirono l’odore delle due ragazze e si girarono immediatamente verso di loro. Jill e Claire alzarono le calibro nove e aprirono il fuoco. Gli zombi cadevano come mosche sotto un attacco di DDT. Spesso e volentieri nei punti in cui erano colpiti gli zombi perdevano pezzi spesso anche arti interi. Il mattatoio si era guadagnato altri cadaveri.

Attraversarono la stanza e si trovarono di fronte a una porta blindata con serratura a impronta digitale.

Claire: ‘’tentiamo?’’

Jill: ‘’meglio di no. Non vorrei che venissero fuori casini.’’

Jill si mise a girare per le tavolate finche non trovo uno dei cadaveri indossare un camice. Diede una guardata al cartellino sul petto per poi dirigersi verso il bancone e tirare fuori un coltello da cucina.

Claire: ‘’che vuoi fare?’’

Jill prese la mano del cadavere e la mise sul tavolo. Con un colpo secco del coltello gli taglio l’indice della mano destra per poi prenderlo con la punta delle dita. Si girò verso Claire e glielo avvicinò alla faccia. Claire saltò indietro di almeno dieci metri urlando come un’ossessa.

Jill: ‘’che c’è?’’

Claire: ‘’fa abbastanza schifo.’’

Jill alzandosi il dito davanti agli occhi: ‘’in effetti.’’

Jill mise il dito sullo scanner che partì subito e aprì la porta. Claire le si avvicinò.

Claire: ‘’il dito lascialo qui però.’’

Jill gettò il dito e diede una guardata oltre la porta. Buio pesto.

Jill: ‘’non si vede niente.’’

Claire tirò fuori un accendino usa e getta e lo accese oltre la porta. Entro lentamente fino a trovare un pannello elettrico con una decina di interruttori. Li alzò tutti e pian piano le luci si accesero. Sembrava che tutto il posto fosse in vetro e all’interno di queste stanze trasparenti si trovavano una telecamera e alcuni esseri fra cui degli zombi.

Jill: ‘’se li hanno filmati sempre troveremo un video da qualche parte.’’

Claire: ‘’trovalo.’’

Le stanze di vetro saranno state una ventina ed erano disposte in file da due. Attraversarono lo stanzone enorme che le conteneva e arrivarono a un’altra porta a impronta digitale.

Jill: ‘’il dito lo recuperi tu.’’

Con riluttanza Claire andò a prendere il dito e torno tenendolo con una pinza gigante.

Jill prendendo il dito: ‘’e quella da dove l’hai tirata fuori?’’

Claire rimettendosi la pinza in tasca: ‘’la uso per strapparmi le ciglia.’’

Jill: ‘’la potresti usare come arma. Riusciresti a strappare le braccia agli zombi.’’

Jill mise il dito sullo scanner ma questo diede un errore. Jill riprovò.

Jill: ‘’BRUTTO AFFARE DEL CAZZO. VUOI FUNZIONARE O NO?’’ segue calcione all’apparecchio. Questi emise un beep e la porta si aprì.

Claire: ‘’certo che anche te hai dei bei metodi.’’

Jill: ‘’andiamo…’’

Dietro alla porta sembrava avessero stivato tutte le cose possedute dalla Umbrella: i muri erano in mattone nudo e i vari corridoi erano pieni di porte con targhette. Sembravano ripostigli e spaziavano dal ripostiglio delle scope alle provette contenenti gli esperimenti.

Claire: ‘’certo che qua alla Umbrella sono peggio di mio fratello. Hanno talmente tanta roba che non sanno dove metterla.’’

Jill: ‘’perché? Tuo fratello tiene in camera le provette degli esperimenti della Umbrella?’’ segue martellata con strappaciglia gigante da parte di Claire.

Jill: ‘’haio.’’

(ma sta Jill è scema o cosa? ?__? N.d. tutti.  Hei signori tutti ma voi non facevate parte della fic di Yukari? N.d. Shinjikari. Ah è vero scusate il disturbo. N.d. tutti  ma quanto scemi sono? -__- n.d. Shinjikari)

Leon dagli altoparlanti: ‘’ragazze. Abbiamo trovato una cosetta interessante. Se c’è un telefono li rispondete.

Cercarono un telefono in giro per i corridoi ma trovarono solo zombi. Alla fine Claire trovò una specie di gabbiola adibita alla sicurezza. Dentro oltre a un paio di M16 e varie munizioni trovarono uno dei famigerati telefoni. Claire alzò la cornetta.

Claire con la nocetta da particella di sodio (quella della publicita) : ‘’c’è nessuno?’’

Leon: ‘’va al diavolo.’’

Claire: ‘’che volete?’’

Leon: ‘’abbiamo trovato un uscità.’’

Claire: ‘’COME????’’

Leon: ‘’sembra che ci sia un uscita che da a una specie di mansione (fissati però-__- N.d.tutti. e cavatevi dalle balle tutti N.d.Shinjikari.)’’

Claire: ‘’e allora?’’

Leon: ‘’da quello che abbiamo visto è stracolma di zombi (come al solito -__-) e dalle finestre si vede una boscaglia. Per quel che ne so io il primo bosco da Boston e ad almeno venti chilometri.’’

Claire: ‘’e non siete usciti?’’

Leon: ‘’vi volevamo avvisare prima.’’

Colpi di arma da fuoco.

Leon: ‘’devo andare siamo sotto attacco.’’ I colpi di arma da fuoco continuarono mentre Leon metteva giù la cornetta.

Claire mettendo giù la cornetta: ‘’hanno trovato un uscita.’’

Claire si girò e trovò Jill vicino ad un altoparlante con i capelli alzati verso destra.

Jill: ‘’ho sentito anche troppo bene.’’

Claire: ‘’scusa ma se ti spostavi non era meglio?’’

Jill guardò Claire per poi guardare l’altoparlante: ‘’hai ragione.’’

Claire finì gambe all’aria per poi rialzarsi di scatto: ‘’ma allora sei scema forte. Lasciati con Leon che è meglio per te.’’

Jill: ‘’perché?’’

Claire: ‘’perché a stare con lui ti stai rincoglionendo.’’

Jill: ‘’sarà. Comunque cerchiamo sta uscita.’’

Uscendo dal gabbiotto vennero accolte da un ruggito. Si paralizzarono e videro un ombra dietro l’angolo; i ruggiti sembravano provenire proprio dall’ombra. Si prepararono alzando gli M16. il Tyrant uscì da dietro l’angolo ma a differenza di prima camminava eretto pur mantenendo le sembianze canine. Oltre alle unghie sovrasviluppate le braccia presentavano delle lame. Il Tyrant vide le ragazze con la coda dell’occhio e girò il muso verso di loro. Il muso presentava ancora la ferita procurata dal lanciagranate di Chris.

Jill: ‘’ohi ohi.’’

Il Tyrant iniziò a caricare e Jill e Claire iniziarono a correre per i corridoi cercando di svoltare il più possibile in modo da rendere difficoltosa la corsa del mostro che, vista la sua stazza, occupava quasi interamente il corridoio. Nonostante questo espediente il Tyrant correva senza esitazioni togliendo spesso e volentieri parti del muro. Riuscirono ad arrivare allo stanzone contenente le celle in vetro e li presero a correre come forsennate mentre il Tyrant passava incurante delle celle che si distruggevano al suo passaggio. La porta che dava alla mensa era ancora aperta e appena passata la soglia si buttarono di lato spianando i fucili. Mentre passava il Tyrant cominciarono a sparare dai due lati; il Tyrant venne riempito di piombo da testa a piedi e finì la sua corsa rotolando sui tavoli.

Jill: ‘’è andato.’’

Claire: ‘’sembrerebbe.’’

Jill: ‘’vai a controllare.’’

Claire: ‘’vai a fanculo.’’

Il Tyrant si alzò di scatto incurante di tutti i proiettili che si era preso e si mise a camminare lentamente verso le due ragazze. La sua lentezza derivava sopratutto dal fatto che il ginocchio destro era completamente spappolato e allora doveva trascinare la gamba. Le armi iniziarono a fare fuoco verso il Tyrant. Ad un certo punto il mostro si fermò e si mise un braccio davanti al viso. Le lame presenti sul suo braccio si drizzarono come peli mentre si vedeva il sangue pompare attraverso le vene. Di scatto le lame partirono e le due ragazze le schivarono per un pelo abbassandosi e rotolando lungo un fianco. Tutto accadde nel giro di cinque secondi. Bastarono altri tre secondi perchè il mostro ricreasse le lame.

Claire: ‘’sta per rifarlo.’’

Jill: ‘’mira alle parti scoperte del braccio. Cerca di prendere le vene.’’

Claire prendendo la mira col fucile: ‘’ e perchè scusa?’’

Jill: ‘’da quello che ho capito le lame partono grazie alla pressione del sangue.’’

Partirono i colpi che per lo più raggiungevano le lame finche uno non colpì una vena che stava pompando sangue. Uscirono fiumi di liquido rosso mentre il mostro si prendeva il braccio con l’altra mano e si piegava in avanti urlando di dolore.

Claire: ‘’però queste cose dove le hai imparate?’’

Jill: ‘’me le ha suggerite l’autore.’’

Autore: ‘’sempre colpa mia. Tze.’’

Il Tyrant aveva smesso di urlare ma continuava a tenersi il braccio e aveva iniziato ad ansimare.

Claire: ‘’perchè ansima?’’

Jill: ‘’vorrei vedere te a perdere dieci litri di sangue.’’

Il Tyrant si piegò in avanti e si mise a correre verso un muro sfondandolo con la testa per poi sparire.

Claire: ‘’ma che gli prende?’’

Jill: ‘’forse ti ha vista in faccia.’’

Segue botta in testa da parte di Claire con una mazza da baseball (da dove l’ha cavata fuori? N.d Tutti- ANCORA QUI?????? Ma ve ne andate o devo proprio prendervi a calci? N.d.Shinjikari- Cattivo ;__; N.d.Tutti)

Claire: ‘’avrà visto le dimensioni del tuo cervello.’’

Jill: ‘’haio, ti credo che nessuno ti vuole sei violenta.’’

Claire iniziò a riempire di botte Jill finche la mazza non si spezzò.

Claire: ‘’chi sarebbe la violenta?’’

Jill riuscì solo ad emettere dei vagiti per poi rialzarsi strisciando. Claire intanto si stava allontanando. Aveva percorso si e no dieci metri quando sentì l’ennesimo vagito dietro di lei.

Claire senza girarsi: ‘’la smetti di fare quei versi.’’

Jill: ‘’stavolta non sono stata io.’’

Claire: ‘’come?’’

Girandosi vide che Jill era tornata in forma perfetta mentre dalla porta mezza sfondata dal Tyrant stavano uscendo zombi a più non posso.

Claire avvicinandosi agli zombi e mettendo una mano davanti a se: ‘’aspettate un attimo.’’

Gli zombi si bloccarono mentre dei punti di domanda apparivano sulle loro teste.

Claire: ‘’senti Jill tre secondi fa eri piena di contusioni e adesso sei in forma perfetta. Ma come cavolo fai?’’

Jill alzò la mano mostrando una canna: ‘’mi sono fumata l’erba medicinale.’’

Claire tirando un pugno in testa a Jill facendola cadere col muso sul pavimento: ‘’idiota. Quelle vanno triturate e ingoiate.’’

Jill: ‘’guarda che fanno effetto lo stesso.’’

(secondo noi è l’autore fumato. N.d.Tutti. .Signori tuttiiiiii? Guardate che c’è un tombino aperto. Andate a giocare ^__^ N.d.Shinji.)

Claire: ‘’hei zombi potete ricominciare ad avanzare.’’

Gli zombi che intanto si erano divisi in gruppi per fare un torneo di scopa si girarono verso Claire e con la voglia di un orso in letargo si alzarono e ricominciarono ad avanzare verso le due ragazze.

Claire e Jill iniziarono ad indietreggiare mentre il gruppetto di mostri avanzava.

Jill: ‘’che ne dici di una bella fuga a gambe levate?’’

Claire: ‘’direi che è perfetta.’’

Le due ragazze fecero dietrofront e se la diedero a gambe. Gli zombi erano del modello vecchio perciò lentissimi e li distanziarono facilmente. Si fermarono dopo un paio di minuti di corsa.

Claire: ‘’li odio quei cosi.’’

Jill: ‘’cerchiamo di uscire di qui.’’

Claire: ‘’dove siamo?’’

Correndo si erano spostate inavvertitamente verso una zona che non avevano ancora esplorato. Vedendola dall’alto si sarebbe notato che il punto dove si trovavano era costituito da un enorme stanzone in cui si inserivano una decina di corridoi. Loro si trovavano in uno di questi. Continuarono ad avanzare finche trovarono un portone di ferro; a fatica lo aprirono. L’hangar in cui si ritrovarono era enorme e somigliava a quelli usati per gli aerei. Avrà avuto una superficie di un km quadrato circa e in altezza superava i trenta metri.

Claire: ‘’però. Fanno le cose in grande.’’

Jill: ‘’anche troppo.’’

Claire: ‘’chissa a cosa serviva.’’

Jill: ‘’forse era la cuccia del Tyrant.’’

Claire staccò un pezzo di muro e lo tirò in testa a Jill che finì a gambe all’aria.

Jill rialzandosi: ‘’aio. Ci vuole un altro pò di erba.’’

Tirò fuori cartine erba e biglietto dell’autobus e si tirò su un altro cannone. Claire alzò un altro pezzo di muro e si preparò a tirarlo in testa a Jill quando entrambe vennerò fermate da un rumore proveniente dal soffitto. Alzarono lo sguardo e videro che in un punto si stava crepando. Il soffitto si spacco improvvisamente dove si erano create le crepe. Dal buco che si era creato caddè una figura nera che atterrò davanti alle ragazze. Era un uomo di colore di alta statura con un paio di occhiali scuri e un tatuaggio dietro al collo. Portava con se una pistola e una spada dietro la schiena.

Jill: ‘’hei Blade. guarda che qui non ci sono vampiri; solo zombi.’’

Blade: ‘’come?’’

Tirò fuori una cartina e diede una guardata veloce.

Blade: ‘’ops scusate. Il set di Blade 3 è di la. Scusate.’’

Fece un inchino e con tutta la calma possibile se ne andò verso il suo set. Claire allungò una mano e prese qualcuno per un orecchio.

Autore: ‘’che vuoi?’’

Claire: ‘’che ci faceva lui qui?’’

Autore: ‘’ e che ne so. Se ha sbagliato set che colpa ne ho io?’’

Claire: ‘’qualche colpa devi averla.’’

L’autore tirò un pugno in testa a Claire.

Autore: ‘’andate avanti cretine.’’

Jill: ‘’un pochino scorbutico l’autore oggi.’’

Si senti di nuovo il rumore dal soffitto e le due ragazze guardarono in alto e dove c’era il buco il soffitto era tornato integro.

Claire: ‘’cos’è ‘sta storia?’’

Autore con in mano una cazzuola e un secchio di malta: ‘’cosa volete farci.’’

Il soffitto si aprì in un punto e ne cadde il T-Xp. Aveva perso le lame ma in compenso aveva guadagnato un metro in altezza e le lame delle mani sfioravano i 90 centimetri. Delle lame uguali si trovavano nei piedi. Il volto di Birkin era riapparso e si trovava sul volto del Tyrant. I denti che sporgevano però misuravano dieci centimetri buoni e dagli occhi scendevano due rivoli di sangue.

Jill: ‘’bello.’’

Claire: ‘’saremo più belle noi quando saremo passate per quelle belle manine.’’

Il Tyrant piegò le ginocchia per poi spiccare un balzo verso le due ragazze. Mentre stava cadendo Jill e Claire scattarono di lato e il Tyrant si ritrovò con la mano sinistra piantata nel terreno; alzò la mano destra colpendo di striscio la spalla di Jill aprendogli due tagli. Claire intanto aveva alzato l’ M16 e lo stava puntando alla testa del mostro; premette il grilletto e iniziarono a partire i colpi. Il Tyrant tirò fuori la mano dal terreno e parò i colpi con gli artigli. Claire si ritirò indietro giusto in tempo per schivare il fendente del mostro verso di lei mentre Jill incurante della ferita apriva il fuoco con la 9 mm verso la testa del Tyrant; riuscì a sparare solo un colpo mentre il mostro si stava girando e quel colpo lo prese in un occhio. Mentre Jill si premeva una mano sul taglio del braccio il Tyrant si infilava un unghia nell’occhio colpito e ne estraeva il proiettile conficcato. Nel punto dove si trovava l’occhio ne uscì un altro verde che copriva metà del volto del Tyrant.

Il  T-Xp si inizio a muovere verso Jill ma da dietro di lui Claire aprì il fuoco con l’ M16 che colpirono il mostro alla schiena. Jill nel frattempo si era alzata e sempre tamponandosi la ferita con la mano si stava avvicinando a dei barili situati in un angolo. Il tyrant però si accorse di lei e aspetto il momento in cui Claire si sarebbe messa a ricaricare l’arma. Arrivato quel momento il T-Xp si girò di scatto e con un salto arrivò a pochi centimetri da Claire a cui cadde il caricatore. Il mostro le diede una sberla sul fianco destro facendola volare. Jill intanto era riuscita ad arrivare ai barili e ad aprirli per venire a sapere che si trattava di benzina.

Jill: ‘’perfetto.’’

Vista la distanza del mostro decise di far rotolare il barile fino ai suoi piedi e così fece. Il Tyrant vide in anticipo il barile rotolare e lo bloccò con la mano infilando gli artigli nel metallo e facendo fuoriuscire la benzina. Jill prese la mira e fece fuoco sul barile. Il proiettile viaggio in aria per poi prendere il barile di striscio.

Jill: ‘’dann...’’

Una delle scintille creata dal contatto del proiettile con il barile arrivo al carburante che prese fuoco all’istante. Il Tyrant si dimeno ma spaccando il barile si era cosparso da solo di benzina e dopo una manciata di secondi cadde a terra continuando a bruciare. Jill cadde seduta di peso a terra sbuffando.

Jill:’’devo cambiare lavoro.’’

Con uno scatto probabilmente dovuto ai  nervi in tensione dal calore il Tyrant si rialzò e, nonostante fosse mezzo abbrustolito ricomincio ad avvicinarsi a Jill.

Jill: ‘’rompiballe.’’

Jill cominciò a fare fuoco con la 9 mm con calma ma il mostro sembrava non risentirne. Jill finì il caricatore e ne cercò un altro. finiti.

Jill: ‘’oh merda.’’

Il Tyrant si trovava a meno di un metro da Jill mentre lei era ancora seduta a terra.

Da una decina di metri dietro al T –XP si senti un colpo di arma da fuoco e un proiettile prese il Tyrant dietro alla nuca. Cadde per terra. Jill guardò e trovò Claire distesa per terra con la 9 mm in mano.

Jill: ‘’grazie.’’

Claire: ‘’di niente.’’

Jill aiutò Claire ad alzarsi e si guardarono intorno finche Claire non indicò una porta verde con la scritta exit in rosso. Iniziarono a dirigersi verso quella direzione e chiacchierando non sentirono il Tyrant che si rialzava dietro di loro e a passi lenti si avvicinava a loro. Quando si trovò a poco meno di un metro dalle ragazze fece sfregare le lame della mano. Le due ragazze si fermarono di colpo e si girarono piano trovandosi di fronte al Tyrant con il braccio alzato pronto a vibrare un colpo. In quel momento si senti il rumore di un oggetto che esce con velocita da un tubo e una granata ad esplosione a contatto prese in faccia il mostro facendogli saltare la testa. Jill e Claire si girarono verso la direzione da cui era provenuto il colpo e videro Carlos con un fucile d’assalto con lanciagranate incorporato in mano.

Carlos: ‘’tocca sempre fare gli straordinari con voi ragazze.’’

Jill: ‘’Ca...carlos? che ci fai ancora vivo?’’

Jill: ‘’mi avevano chiuso in una camera stagna per gli interrogatori quando si è propagato il virus.’’

Jill: ‘’e come sei uscito dalla camera stagna?’’

Carlos: ‘’il tipo che mi stava interrogando aveva la scheda magnetica.’’

Claire: ‘’che culo.’’

Carlos: ‘’già. Piuttosto ho visto che avete fatto saltare la testa a Barry-zombi.’’

Jill guardando il pavimento: ‘’già.’’

Carlos: ‘’peccato che non fosse lui.’’

Jill e Claire: ‘’heeee? ma che stai dicendo?’’

Carlos: ‘’la prossima volta che uccidete Barry-zombi controllategli le tasche. Era un professore di qui; in effetti con metà pelle che cascava poteva somigliare al nostro Barry.’’

Claire: ‘’e lui dov’è.’’

Barry uscendo da dietro la spalla di Carlos: ‘’ziaooooo.’’

Jill gli buttò subito le braccia intorno alle spalle: ‘’aaaaaa. Che bello che bello sei ancora vivo.’’

Barry: ‘’lo so. ma adesso staccati.’’

Carlos: ‘’preferirei uscire di qui adesso.’’

Claire: ‘’Leon e Chris hanno trovato un uscita.’’

Barry: ‘’ lo sappiamo e l’abbiamo localizzata.’’

Claire e Jill si misero dietro a Carlos e Barry e li seguirono attraverso i corridoi dell’alveare fino a quando arrivarono a una porta blindata con la serratura elettronica distrutta e due fili che penzolavano. Carlos fece fare contatto a i due fili e la porta si aprì.dietro alla porta si trovavano Leon e Chris seduti su degli scalini. Erano sbucati in una villa in mezzo a un bosco.

Leon: ‘’heilà siete arriva... BARRY... da dove salta fuori lui?’’

Barry: ‘’ve lo spieghiamo dopo ora facciamo fuga.’’

Chris: ‘’c’è un auto nel garage di questa villa e funziona useremo quella.’’

Jill: ‘’avete trovato le chiavi?’’

Chris: ‘’abbiamo fatto fare contatto ai cavi.’’

Jill: ‘’ah!.’’

Saltarono tutti sull’auto un Subaru impreza blu ( Belloooooooooo N. d. Shinjikari.) e partirono.

Dopo cinque minuti su una strada sterrata uscirono dal bosco e Leon guardò l’orologio.

Leon: ‘’orco gatto son le due. Fanno Christar su radio Piterpan.’’

Claire: ‘’stavolta almeno non hanno fatto saltare niente.’’

Leon: ‘’dev’essere questo il pulsante per accendere la radio.’’

Leon premette il pulsante sulla radio e apparve la scritta PiterPan sullo schermetto LcL. In quel momento la villa dietro di loro saltò in aria.

Claire: ‘’ritiro la frase.’’

E cos’ se ne andarono al ritmo della canzone preferita di Christar e della Umbrella: DAI DAI DAI COMBINIAMO TANTI GUAI DAI DAI DAI COMBINIAMO TANTI GUAI DAI DAI DAI COMBINEMO TANTI GUAI.

 

Come è andata a finire? Bè si sono resi conto di aver perso la cassetta che avevano trovato nell’alveare durante lo scontro col Tyrant e Leon finì a portare borse facendo shopping con Jill (Aiutooooooooooooooo N.d.Leon)

 

FINE.

 

Cari lettori spero che questa storia vi sia piaciuta. Ringrazio tutti quelli che l’hanno letta e l’hanno recensita. Grazie di cuore.

Alla prossima.

                                                                        Gatz

 

P.S. Shinjikari è il mio vecchio nik che avevo prima che saltasse il sito.

 

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