Il ragazzo dagli occhi verde smeraldo...

di IAmNobody
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il nostro trasferimento ***
Capitolo 2: *** il primo appuntamento ***
Capitolo 3: *** Mi Manca ***
Capitolo 4: *** Avviso! ***
Capitolo 5: *** Alex! ***
Capitolo 6: *** un giro per tutta Londra. ***
Capitolo 7: *** Ritorno a vivere ***



Capitolo 1
*** Il nostro trasferimento ***


Mi presento, sono Giulia ho 15 anni e tra qualche ora sarò a Londra con la mia amica Veronica d 17 anni. Siamo arrivate verso le 15 e ci siamo dirette verso la casa che avevamo affittato, eravamo stanche quindi ci buttamo sul letto sfinite. -Veroooo sono le 7:45 faremo tardi a scuola- urlai a Veronica dal piano sottostante. -Arrivooo Giùùù-mi rispose. Arrivammo a scuola in orario, per fortuna, ma mentre mi avviavo verso l'aula un tipo riccioluto mi urtò contro.I suoi libri si sparsero per terra e le sue guance si fecero rosee. -Scusami non ti avevo vista..- -Tranquillo.. Piacere Giulia- -Harry.. sei nuova??- -Si,sono arrivata ieri dall'Italia- -woww è bella come dicono??- -Si si- Guardai il mio orologio e appena vidi che era ora di entrare in classe lo salutai. Aveva due occhi color verde smeraldo che gli luccicavano come diamanti. Ero incantata da quel ragazzo. Era ora di pranzo così mi diressi verso la mensa dove ricevetti un'altra spinta, di nuovo quel Harry, quegli'occhi, quel luccichio. Non è destino per me e te di incontarci in modo tranquillo?-mi disse -Infatti- lo interruppi. Tornata a casa da Veronica pranzammo e quando uscì fuori trovai un bigliettino attaccato alla porta "Non mi considerare uno stalker, ti ho seguita, hai due occhi stupendi,mandami un messaggio.. Harry!!" dietro c'era scritto il suo numero, alla vista di quel biglietto il mio stomaco provò un'emozione strana ma bella. Tutto ciò mi spaventava a morte, così lo raccontai a Veronica che mi rassicurò come una madre a una figlia.. Il primo capitolo è breve , ma mi rifarò. Recensite, grazie.. Desyxx.

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Capitolo 2
*** il primo appuntamento ***


POV Giulia
Io e Veronica avevamo parlato per ore intere quella sera,le dissi la sensazione  che avevo provato nel vedere il biglietto di Harry e lei mi aveva detto che forse mi piaceva un po’.
POV Veronica
Quando Giulia parlava di quel ragazzo vedevo i suoi occhi farsi strani, diventare luminosi. Quei suoi occhi di un verde meraviglioso che ti incanta quando li vedi.
-Ti brillano gli occhi – le dissi.
-Ma smettila!!- mi rispose facendosi rossa in viso. Amavo metterla a disagio in fatto di ragazzi. Lei era come una sorella minore, quindi le facevo qualche dispetto; ma se qualcuno la faceva soffrire diventavo una belva. Giulia aveva sofferto troppo nella sua vita: aveva perso una cugina a lei cara, la sua migliore amica era morta davanti ai suoi occhi a causa di un ubriaco che l’aveva investita e infine qualche mese prima della nostra partenza aveva trovato la sua amica in una pozza di sangue perché si era tagliata.
Speravo con tutto il cuore che fosse felice almeno qualche volta nella vita.
-Amore, questo ragazzo secondo me non uscirà così facilmente dalla tua,anzi, dalla nostra- dissi; mi sorrise dolcemente.
POV Giulia
“Alle 8 di stasera fatti trovare pronta sotto casa, ti porto a cena.
Harryxx”
-Veronica  stasera esco con Harry non mi aspettare- le urlai, lei rispose con un semplice  -ok-
Mi  misi un vestitino non troppo corto, nero e un po’ scollato e delle scarpe non troppo alte.
Mi misi un  leggero filo di matita nera che incorniciava i miei occhi verdi, lasciai che i capelli ricci mi scendessero liberi sulle spalle.
Erano le 19:50 quando Harry bussò alla mia porta, presi la borsetta e uscimmo.
Era bellissimo lui, i suoi occhi, il suo fisico; pensieri poco casti stavano riempiendo la mia mente quindi decisi di prendere parola.
-Dove mi porti?- gli chiesi curiosa.
-E’ una sorpresa- mi disse sorridendomi, ricambiai il sorriso e mi girai verso il finestrino.
Poco dopo arrivammo in un bel ristorante e ci accomodammo in un tavolo appartato, ordinammo da mangiare ma io non mangiai quasi nulla.
Ad un certo punto vidi che lui mi fissava con un sorriso “ da orecchio a orecchio” e non potei fare a meno di ricambiare quel sorriso.
Pov Harry
Era bellissima, lei, i suoi occhi verdi, le sue guance rosee, il suo sorriso.
La fissavo come incantato, fin quando lei mi disse –Che c’è ho qualcosa fra i denti??- -No no sei perfetta- dissi sentendo le mie guance avvampare,
-Andiamo?- fece lei io mi limitai a farle solo un cenno per dire Si. La accompagnai a casa e prima che potesse scendere dalla macchina le diedi un bacio sulla guancia …
Sono stato benissimo, grazie della serata.
Harryxx”
“Anche io, notte J
Giuliaxx”

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Capitolo 3
*** Mi Manca ***


POV GIULIA
Il giorno dopo a scuola non sapevo come comportarmi, ero sempre stata una ragazza abbastanza timida e chiusa in se stessa.
Passai all’incirca un quarto d’ora davanti all’armadio, poi decisi di mettere un semplice jeans e una felpa. Mi misi un leggero filo di trucco e un po’ di profumo.
-Veronica ti aspetto davanti alla porta veloce- le dissi mentre prendevo il mio zaino azzurro.
-Buongiorno signorina, tutta sola quest’oggi?- mi sentì dire da qualcuno alle mie spalle, mi girai e vidi Harry in tutto il suo splendore, avvampai all’istante.
-No, no sto aspettando Veronica la mia amica!- dissi sorridendo come un’ebete(?) 
-Ehy Giulia non mi presenti il tuo amico? – mi disse Veronica, - Veronica lui è Harry, Harry lei è Veronica una mia cara amica!-
POV HARRY
Giulia era bellissima, la sua amica non la guardavo neanche ero troppo preso, ci stavo ricascando e non me lo potevo permettere un’altra volta.
L’ultima volta che mi ero innamorato veramente avevo trovato la mia ragazza a letto con il mio migliore amico! Ero distrutto per quello per un po’ di tempo non mi ero fatto coinvolgere in storie serie, avevo paura che potesse riaccadere; a causa di quella ragazza avevo iniziato a tagliarmi e a bere per dimenticare il dolore che lei e il mio amico mi avevano procurato.
A farmi ritornare sulla Terra fu la mano dell’amica di Giulia che mi guardava con una faccia buffa!
Dio era perfetta, scossi la testa per scacciare via quei pensieri e ci avviammo verso scuola, volevo chiedere a Giulia di uscire una seconda volta, ma avrei aspettato
POV  VERONICA
Giulia aveva avuto buon gusto stavolta con quel ragazzo, lei era una ragazza dolce che conquistava il cuore di tutti, solo ai ragazzi lei non andava particolarmente bene per quanto riguardava il carattere; a loro interessavano solo le forme della mia amica. Più volte io e Sarah (l’amica defunta) ci eravamo ritrovate a schiaffeggiare un ragazzo e impedire a lei di fare pazzie. Giulia non riesce a controllarsi quando viene ferita.
Una volta un ragazzo le disse “fanculo tu e quella stronza di tua cugina, menomale che è morta”, Giulia era accecata dare dalla rabbia verso quel ragazzo tanto che stava quasi per strangolarlo.
-Giulia, ascoltami vacci con i piedi di piombo mi raccomando; non fare pasticci con il tuo cuore usa la testa!- non ebbi il tempo di finire la frase che me la ritrovai attaccata come una cozza e qualche lacrima bagnava il tessuto della mia maglietta; lei stava piangendo, lo faceva sempre quando le davo un consiglio diceva che le ricordavo Sarah e quanto le mancasse.
La strinsi forte,le asciugai le lacrime e le sorrisi dolcemente; lei ricambiò.
La giornata scolastica passo alquanto in fretta e quando tornammo a casa io preparai il pranzo mentre Giulia era di sopra a rifare i nostri letti.
POV GIULIA
La pensavo di continuo, mi mancava Sarah, il suo modo di comportarsi con me, di darmi consigli , mi manca e basta.
Fini quasi subito di rifare i letti così mi recai al piano sottostante attirata da un bel profumino!
-Veronica questa pasta al ragù è ottima complimenti!- le dissi sorridendo, lei si limitò ad annuire.
Poco dopo suonarono alla porta…
 
Angolo pour moi
Ciao belle *fa ciao e vi manda una bacio volante*
Che ne dite di recensinre? Mi farebbe molto piacere
Mi dileguo <3
Desyxx 

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Capitolo 4
*** Avviso! ***


Vedo che la storia non è molto seguita, se non vi piace lasciate una recensione negativa ma ditemelo accetto di tutto!

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Capitolo 5
*** Alex! ***


POV VERONICA
Giulia era salita in camera sua, si era scusata con  Harry dicendo che aveva un forte mal di testa.
-Harry andresti da Giulia mi sto preoccupando- gli chiesi gentilmente, lo vidi annuire e salire.
POV HARRY
Cercai la camera di Giulia e prima di entrare bussai, non vedendo alcun segno decisi di entrare, quello davanti ai miei occhi era uno spettacolo triste ma al contempo dolce. Giulia dormiva beatamente nel suo letto con due foto nelle braccia strette al petto e qualche lacrima che le scendeva ancora. Mi avvicinai a lei e le asciugai le lacrime, le diedi un bacio sulla fronte e le lasciai un biglietto :Giulia grazie della serata J  Harryxx.
POV GIULIA
La mattina seguente mi scoppiava ancora la testa così dissi a Veronica che non sarei andata a scuola .Mi alzai, feci colazione e presi un’aspirina. Iniziai a sistemare la casa quando ricevetti una chiamata.
-Giulia sono Fede come va?- mi chiese Federica tutta euforica.. –Bene bionda tu?- si, Federica era bionda e aveva gli occhi azzurri era perfetta!
-bene grazie a te piccola riccia, allora mi racconti di Harry?- mi chiese in attesa di una mia risposta, sospirai e le raccontai tutto alla fine  della chiamata mi lasciò con un “non fare casini amore mio!”.
Era quasi arrivata l’ora di pranzo così mi misi a cucinare, poco dopo ricevetti un  messaggio:Amore sto arrivando siamo solo io e te, nessun altro; ritardo perché compro qualcosa in pasticceria!.
Veronica era un’amica stupenda anche se ci vedevamo 3 mesi all’anno perché lei abitava in Svizzera e io in Italia. Lei arrivò poco dopo,pranzammo,pulimmo e studiammo; la serata passò in fretta ed entrambe ci addormentammo sfinite.
La settimana passò in fretta e finalmente era venerdì pomeriggio, ciò significa : shopping sfrenato!
Girammo per le vie di Londra lei comprò un vestitino a palloncino color verde acqua, io un vestitino color rosa antico stretto sul seno e largo di sotto. Non potevano mancare le scarpe, comprammo lo stesso modello di scarpa, differiva solamente il tacco: il suo era 14 cm e il mio 12cm.
Tornammo a casa e iniziai a preparare la cena mentre lei sceglieva il film da guardare, alla fine optammo per uno strappalacrime. In realtà io non guardai molto il film perché pensavo di continuo a Harry a cosa stesse facendo così gli mandai un messaggio: “Tesoro che stai facendo?” la risposta non tardò “Niente ti penso tu?”
“Ti penso anch’io. Kiss :*”. “Kiss, baby!”
Decisi di andare a dormire presto quella sera, lo shopping mi stressava!
Il giorno dopo venni svegliata da un dolce profumo di cornetto, aprì gli occhi e davanti a me apparve un ragazzo, il mio ragazzo con un vassoio in mano che conteneva due cornetti. Si sedette sul letto vicino a me e io gli stampai un dolce bacio sulle labbra. Facemmo colazione e lui scese giù mentre io mi preparavo.
Era stato un  risveglio stupendo.
POV VERONICA
Harry era arrivato di prima mattina con dei cornetti, me ne offrì uno e salì in camera da Giulia. Io mangiai il mio e lui salì. Amavo i cornetti alla crema.
Dopo un po’ decisi di fare una passeggiata nel parco dell’ultima volta, avvertì Giulia e me ne andai con gli auricolari, premetti il tasto play e iniziò Heart attack di Demi Lovato.
Camminavo come spaesata con la musica a tutto volume quando decisi di sedermi su una panchina vuota, chiusi gli occhi nel tentativo di rilassarmi del tutto quando qualcosa mi colpì dritto in fronte, era un pallone da calcio, spensi la musica imprecando contro un coglione che aveva tirato la palla appositamente verso la mia direzione. Aspetta quel viso mi era familiare, aspetta un po’ quello era Alex, un ragazzo che avevo conosciuto in Italia di cui Giulia era completamente cotta ma lui non la degnava di attenzione.
-Alex ci si rivede, e sei sempre più coglione vedo!- gli dissi schifata
- Eh si, ci si rivede, ma Giulia dov’è ho voglia di rivederla-
-Rivederla? Dopo tutto quello che ha passato? No non se ne parla e poi ha un ragazzo ora  e ci tiene molto a lui e lui ricambia quindi stai alla larga Tallini, intesi?- ero stata odiosa ma la realtà era quella e doveva saperlo, bella com’era Giulia era del tutto normale  che avrebbe trovato qualcuno.
-ok ok non arrabbiarti piccola Vero le starò alla larga, ma dalle questa ho il dovere di chiederle scusa.
Dopo quella frase presi la piccola busta e me ne andai, bene la giornata era iniziata male.
POV GIULIA
Veronica da quando era tornata era strana, mi porse una piccola busta bianca dove c’era scritto da Alex a Giulia…
Quando lessi il mittente vidi Harry irrigidirsi, gli strinsi la mano in segno che non c’era nulla di cui preoccuparsi.
POV HARRY
Da Alex a Giulia e mò sto qui chi era?  Cosa voleva da Giulia, dalla MIA Giulia, lei prontamente mi strinse la mano.
POV GIULIA
Cara Giulia,
so che starai imprecando contro di me perché sto utilizzando un metodo meschio e codardo per chiederti scusa. Sai che non sono bravo con le parole, mi dispiace ecco quello che ti volevo dire, non so se ho fatto bene a trattarti così. Ma l’ho fatto in buona fede non avrei potuto darti di più. Non so se ora hai un ragazzo, ma so che senza di me sarai felice.
Sii felice Giulia.
Tuo Alex!
Fanculo urlai di botto! Harry non parlò, di ricambio io l’abbracciai, io amavo lui Alex era passato e il passato va dimenticato. Harry mi prese dolcemente il viso tra le mani e mi lasciò un leggero bacio sulle labbra, se ne andò dicendomi che quella stessa sera sarei andata a cena da lui.
* la sera*
- Cosa mi mettooooo Veronica!- urlai sull’orlo di una crisi di nervi per tutta risposta mi arrivò un messaggio di harry: “Mettiti comoda siamo solo io e te, una tuta o un pao di jeans sono perfetti, come te!”
OOK il mio ragazzo leggeva nel pensiero, comunque sia mi misi un paio di jeans e una felpa alquanto larga pronta per la serata con il mio boyfriend!
Prima di andarmene dissi a Veronica che molto probabilmente non sarei tornata a casa se non la mattina seguente. Poco dopo arrivò Harry, io salì in macchina e…

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Capitolo 6
*** un giro per tutta Londra. ***


POV Giulia
-Arrivo- dissi mentre mi dirigevo verso la porta, non aspettavamo visite anche perché era da poco che eravamo arrivate a Londra.
Aprì la porta e mi ritrovai un Harry con un sorriso smagliante, capelli e vestiti in ordine.
-Posso entrare?- mi chiese con un tono molto timido,mi spostai e lo lasciai passare, gli feci segno di andare in cucina dove poco dopo arrivai io.
- Giulia sai visto che per domani non abbiamo compiti ti andrebbe di fare un giro per Londra?- mi chiese imbarazzato guardando in direzione delle sue scarpe.
-Veronica hai bisogno d’aiuto in casa?- le chiesi per sapere che decisione prendere.
-Se non vai immediatamente al piano di sopra a cambiarti la felpa ti prendo di peso e ti porto io!- mi disse per tutta risposta la mia amica, mi diressi verso la mia camera per sistemarmi un  pochino.
POV Veronica
-Harry scusa posso parlarti?- gli chiesi, volevo spiegare quello che Giulia aveva passato negl’ultimi anni e a cosa sarebbe andato incontro se avesse fatto soffrire la mia amica!
- si si certo dimmi- mi rispose con un tono preoccupato;
- senti ti voglio parlare di Giulia, voglio raccontarti alcune cose che le sono successe negl’ultimi anni!- il suo sguardo si fece triste tutto d’un tratto!
-Giulia ha perso una cugina di 25 anni a causa di un  tumore, Sarah la sua migliore amica le è morta davanti a causa di un ubriaco che l’ha investita e poi qualche mese di trasferirci qui lei ha trovato una sua vecchia amica e vicina di casa in una pozza di sangue perché si era tagliata e aveva lasciato un biglietto con scritto “Scusa Giulia forse dal paradiso saprò proteggerti meglio insieme a mio padre ” e infine ha sempre sofferto a causa dei ragazzi; quindi falla soffrire e ti cambio i connotati all’anagrafe.- mi guardava sconvolto fin quando respirò a fondo si alzò e se ne andò.
POV Giulia
Mi stavo sistemando il trucco quando sentì bussare, risposi con un  flebile si in quanto mi stavo truccando.
Era Harry che non mi lasciò neanche il tempo di parlare che mi abbracciò stringendomi forte a sé, dapprima non ricambiai l’abbraccio ma quando mollò un po’ la presa lo abbracciai io. Sentivo alcune gocce scendere dai suoi occhi e posarsi sulla mia felpa, così gli presi il viso tra le mani gli sorrisi e gli asciugai le lacrime lo feci sedere sul mio letto.
- Che succede Harry?- ero preoccupata di solito ero io quella a piangere nelle braccia di un ragazzo e per una volta era stato il contrario.
- Giulia, Veronica mi ha detto quello che ti è successo negl’ultimi anni e quanto tu abbia sofferto, io sono molto dispiaciuto e la tua storia mi ha colpito nel profondo, però sorridiamo alla vita quindi prendi il tuo giubbino e andiamo- il suo viso era più sereno, mi avvicino a lui e gli lascio un piccolo bacio sulla guancia, prendo il giubbino e scendiamo.
- Giulia mi raccomando non tornare tardi o mi sentirò sola!- mi disse la mia amica stampandomi un bacio sulla guancia, sorrisi e uscimmo di casa.
POV Harry
Aveva sofferto, molto più di me, la volevo proteggere, quell’abbraccio dovevo farle capire in qualche modo che io ero lì per renderla felice.
La portai per le vie di Londra e quando passammo davanti a una libreria lei si incollò alla vetrina, credo alla ricerca di qualche libro.
-Entriamo- senti Giulia implorarmi come un bambino che vuole ancora una caramella, io annuì e lei mi trascinò dentro.
La vedevo vagare tra gli scaffali che contenevano i romanzi, una volta ho letto che chi legge romanzi è una persona che vuole fuggire dalla realtà.
-Giulia, si sta facendo tardi andiamo? Voglio portarti in un cafè qua vicino.- le dico a mò di sussurro.
-Ok, muoio di fame andiamo!- mi dice lei con un sorriso da ebete stampato in viso, è bellissima quando sorride.
Camminiamo per dieci minuti circa e non posso fare a meno di osservarla,arrivati al cafè lei ordina una spremuta e io un frullato alla vaniglia.
POV  VERONICA
Ero da sola quindi decisi di fare una passeggiata, mentre ero in un parco decisi di chiamare mia madre.
*al telefono*
-Mamma come va?- le dissi;
-Tutto bene amore, voi? Giulia come sta? Urla ancora di notte?- mi chiese lei, si Giulia urlava tutte le notti il nome di Sarah e quello di sua cugina.16 anni e per la maggior parte vissuti in una maniera tristissima tra morti, litigi e malattie.
-Diciamo che sta un po’ meglio,non urla più tutte le notti ma quasi. Ora invece parla nel sonno e io la sento parlare con Sarah e Sabyna (sua cugina).-le dissi.
-Tesoro ho capito mi raccomando stalle vicino e adesso vado un bacio piccola mia- ricambiai il bacio e chiusi la chiamata. Mi sedetti su una panchina e mi misi le cuffiette per ascoltare la musica.
Tornai a casa circa mezz’ora dopo  e notai che Giulia non c’era così decisi di chiamarla per dirle se voleva una pizza  e lei mi disse di si.
POV  GIULIA
Ero indecisa se invitare Harry a cena da noi così inviai un messaggio a Veronica:Tesoro ti va se invito Harry a cena?
Pochi minuti dopo mi vibrò il cellulare segno che aveva risposto:
Ok, va bene non fate tardi allora.
-Harry ti andrebbe di prendere una pizza con me e Veronica? Siamo stanche di cenare sempre da sole- gli dissi con un tono alquanto imbarazzato . Lui mi sorrise e mi disse di si così ci dirigemmo verso casa per passare una bella serata….
Angolo per me:
*fa ciao con la manina* Come state? Scusate se non ho aggiornato presto, ma non ho avuto ispirazione e ho avuto molto da studiare. Ad ogni modo vi prego di farmi sapere cosa ne pensate
*se ne va imbarazzata* .Ciao belle.
 Desyxx

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Capitolo 7
*** Ritorno a vivere ***


Poco dopo arrivò Harry, io salì in macchina e…
POV GIULIA
Harry era strano mi  guardava per come dire confuso fin quando non  prese parola
-         Mi puoi dire chi è Alex? Non che io dubiti di te ma devo sapere da chi difendermi.- mi chiese serio
-         Allora Alex è un ragazzo che  mi piaceva qualche anno fa, lui mi trattava malissimo e poi dopo quasi un anno ho saputo che si era trasferito qui stop. Non ti devi preoccupare lui è il passato ma tu sei il mio presente.
-         Scusa scusa scusa scusa che stupido  mi sono fatto prendere dalla gelosia, comunque ora andiamo o rischiamo di fare colazione, anziché cenare.
Arrivammo poco dopo a casa sua, entrammo era una bella casa e soprattutto ordinata, mi guardai un po’ intorno fin quando lui mi invitò ad accomodarmi sul divano con lui.
-         Ho ordinato la pizza , so che non  è quella italiana ma è pur sempre commestibile.
-         Ok ma ora zitto e abbracciami ho bisogno di tante coccole. Gli dissi a mò di bambina. 
 Lui mi abbracciò e dopo  qualche minuto mi chiese “Sarah come è morta?” lo guardai stranita presi un bel respiro e iniziai “ era il 15 Ottobre dello scorso anno e io e lei eravamo in giro per fare compere. Stavamo attraversando ,non c’era nessuno ma uno stupido stronzo bastardo passò di botto e lei non fece in tempo a ritirarsi che fu presa in pieno. Ti  giuro Harry io ho provato a rianimarla ma quando arrivò l’ambulanza era troppo tardi io da quel giorno non attraverso mai da sola. Harry ti rendi conto il giorno prima del suo compleanno, ora sua madre ogni tanto mi chiama. Dice che sono parte  della loro vita, qualche volta sono andata a pranzo da loro, ma senza la mia bambina tutto è strano” piangevo, anzi, stavo soffocando talmente stavo piangendo forte, Harry mi strinse a sé e io mi sentii protetta, come se ad abbracciarmi ci fosse Sarah.
Poco dopo arrivò la pizza, la mangiammo tra sorrisi, risate e baci. Finita la pizza ci rimettemmo sul divano e guardammo un film io mi addormentai poco dopo.
 
POV HARRY
Poco dopo si addormentò nelle mie braccia Dio se era bella e sapere che tutto quel dolore stava in una sola persona mi faceva stare male, anzi malissimo, e poi Alex era il ragazzo che l’aveva fatta soffrire e io avevo sofferto anche per un   certo Alex. Ora che ci penso Alex era arrivato da poco qui e avevamo legato subito e poi gli ho fatto conoscere Emily e la storia la sapete. La accompagnai in camera mie e quando stavo per andarmene lei con voce impastata dal sonno mi chiese di rimanere con lei. Decisi di rimanere, quindi misi una tuta senza maglietta, mi infilai sotto le coperte e lei si accoccolò al mio petto. Dormimmo tutta la notte così ma quando mi svegliai non la trovai.
POV GIULIA
Avevo dormito beatamente tra le braccia del mio ragazzo. Avete presente quella sensazione di protezione? Tra quelle braccia forti e possenti mi sentivo protetta, amata. Ero un tipa mattiniera quindi mi alzai intorno alle sei del mattino, scesi giù in cucina e iniziai a pulire il disastro lasciato la sera prima e dato che Harry non aveva intenzione di alzarsi decisi di sistemare un po’ la casa dato che non era l’emblema dell’ordine.
Canticchiavo quando mi squillò il cellulare, doveva essere mia madre e infatti..
-Tesoro sono la mamma come va? Stai bene, Veronica come si sente? Il tempo com’è?- mi disse tutto d’un fiato.
-Tutto bene apparte il tempo voi? Come sta Leonardo e Seby  e Samuele?
-Tutto ok abbiamo una notizia per te…. Presto diventerai zia-
-veramente Noemi è incinta?-
- si si di una femminuccia e devono ancora decidere il nome e aspetta questo deve dirtelo tuo fratello.
-Giulia sono Sebastiano senti a me e Noemi farebbe piacere chiamare nostra figlia Sarah e che la battezzassi tu..-
-Sebastiano non so che dirti è stupendo ma per il battezzo dovrai aspettare quest’estate.  E lo sai che mi sono messa con un ragazzo? Forse verrò con lui in estate e poi Alex mi ha cercata cioè ha visto Veronica e le  ha dato una lettera per me dove mi augurava il meglio.
- sta attenta e comunque ora vado un bacio sorellina
-un bacio a voi e saluta Noemi e la piccolina.
Ero strafelice che mio fratello avesse scelto il nome della mia migliore amica per metterlo alla propria figlia, ripresi a cantare e una voce un po’ impastata dal sonno si unì alla mia le parole di Send it on mi fecero scendere qualche lacrima che asciugai prontamente, mi avvicinai a Harry e gli stampai un dolce bacio sulle labbra. Facemmo colazione e poi lui mi accompagnò a casa mia dove ad aspettarmi c’era una Veronica a dir poco radiosa.
Harry se ne andò per lasciarci  da sole chiesi a Veronica il perché di tutta quella felicità
-         I miei genitori si sono rimessi insieme.-
-         Amore ma è bellissimo sono felice per te e per loro anche perché io tua madre l’ho vista poche volte al contrario di tuo padre.
Andai fuori per vedere se c’era posta e trovai una busta per me. Era una lettera dall’Italia e leggendo il mittente notai che era la madre di Sarah, lessi la lettera a voce alta.
Cara Giulia,
 saprai ormai che per me sei come una figlia soprattutto da quando Sarah se ne è andata. Credo di non poterti mai ringraziare abbastanza per quello che hai fatto per la mia bambina, ti sarò grata a vita. Grazie a te la mia piccola non ha commesso il madornale errore di mettersi con quel cafone, grazie per tutte le volte che l’hai consolata, per le volte in cui l’hai convinta ad andare a scuola e non mollare, per averle fatto capire il vero senso della vita. Per quella volta in cui ti sei precipitata a casa nostra quando lei stava per svenire e tu ti sei accontentata di svegliare tuo fratello e venire a casa nostra e non farmi sapere nulla.
Grazie anche per quello che hai fatto per me. Perché mi sei stata accanto in questo momento così tragico e doloroso. Ho saputo che tuo fratello chiamerà sua figlia Sara e questo mi riempie di gioia.
Ti auguro il meglio, un bacio. Lucia.
Veronica ascoltava e delle lacrime solcarono il viso di entrambe fin quando lei sospirò e mi ordinò di prepararmi per andare a prendere qualcosa. Volevo tanto passare un pomeriggio come ai vecchi tempi ma ormai era inevitabile tutta quella realtà per quanto triste potesse essere faceva parte di me e dovevo sforzarmi di andare avanti; stavamo camminando tranquille quando vidi l’insegna di una scuola di ballo moderno, entrammo e assistemmo alla lezione e decisi di iscrivermi. Non mi potevo permettere di buttare al vento nove anni di danza, di ore passate a provare le coreografie affinchè fossero sincronizzate. Elettrizzata all’idea di tornare a vivere si perché la danza era la mia vita. Chiamai mia madre e lei sembrò più felice di me a quest’idea. Avevo lasciato la danza dopo la morte di mia cugina e non ne volevo più sentire parlare.
Chiamai Harry e gli raccontai quello che era successo e la sua risposta fu: “assisterò a ogni lezione, nessuno ti deve guardare”
Erano passati tre giorni ed era già il giorno della prima lezione, preparai il borsone e con Harry ci incamminammo verso la scuola, la lezione iniziò con un po’ di riscaldamento tra ponti, spaccate e ruote; Harry guardava allibito mentre l’insegnante ci spiegava i vari pezzi della coreografia che dovevamo eseguire alla perfezione sulle note di Not myself tonight. Dio se ero stanca e appena arrivata a casa mi feci una doccia stanca di una giornata faticosissima e i piedi doloranti.
 
 
 
Ooook i’m backk babies!
Capitolo tristissimo ma prendetelo come capitolo di transizione, dal prossimo le cose si faranno interessanti. Che ne pensate di Alex? fatemi sapere.
Molte cose sono vere cioè ho perso mia cugina veramente e ho lasciato la danza dopo 9 anni dopo la sua morte e  anche Alex esiste ma è complicato!
Desyxx
 

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