Crossed destinies

di Kia85
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prince Syaoran ***
Capitolo 2: *** Princess Sakura ***
Capitolo 3: *** First encounter ***
Capitolo 4: *** New friend ***
Capitolo 5: *** Homecoming ***
Capitolo 6: *** Smile away ***
Capitolo 7: *** Heartthrob ***
Capitolo 8: *** Disclosed secret ***
Capitolo 9: *** In the depths of heart ***
Capitolo 10: *** Make friends again ***
Capitolo 11: *** Shadow of love ***
Capitolo 12: *** Parting kiss ***
Capitolo 13: *** Elopement ***
Capitolo 14: *** Truth and lies ***
Capitolo 15: *** Dream catcher ***
Capitolo 16: *** Troubled souls ***
Capitolo 17: *** Cruel intentions ***
Capitolo 18: *** Essential help ***
Capitolo 19: *** Never alone ***
Capitolo 20: *** Desire for revenge ***
Capitolo 21: *** Power of love ***
Capitolo 22: *** Happily ever after ***



Capitolo 1
*** Prince Syaoran ***


Konnichi wa minna

Konnichi wa minna! Sono kia85, fanwriter che fino ad ora era totalmente potteriana (H/Hr ^///^ tanto per chiarire!). Ma ho deciso di allargare i miei orizzonti e dedicarmi all’altra coppia che mi ispira esattamente come H/Hr, ovvero Sakura/Syaoran. Li amo alla follia, sia in Card Captor Sakura che in Tsubasa Chronicle.

Questa storiella non è esattamente la prima che scrivo su di loro. L’altra è in fase di conclusione e spero di cominciare a pubblicarla al più presto. Questa è nata all’improvviso ed è una storiella molto leggera, che ha avuto moltissime fonti di ispirazione. Insomma io ho solo unito tutti questi elementi in un’unica storia. Quindi non ho grandi pretese su “Crossed destinies”.

Spero sia comunque di vostro gradimento.

Buona lettura.

 

Crossed destinies

 

Capitolo 1: “Prince Syaoran”

 

Giappone, epoca Kamakura (1192-1333). Nel regno di Yang viveva la regina Li Yelan, una regina buona e generosa, amata da tutto il popolo. La regina era l’unica sovrana di quel regno, in quanto il suo consorte, il re Li Yang, era morto qualche anno dopo la nascita del loro ultimogenito, il principe Syaoran. Dopo il triste evento, la regina Yelan non si risposò più: nessun altro uomo, oltre il suo amatissimo consorte, era riuscito ad ottenere la sua fiducia e stima e nessun altro uomo poteva essere un padre affettuoso e premuroso per i suoi cinque figli.

Nonostante ciò ci fu un momento in cui la regina era vicina a un secondo matrimonio: aveva incredibilmente accettato la corte del principe Huang, il fratello minore del re Yang. Costui aveva avuto un figlio con una contadina, che, però, morì dando alla luce il piccolo Shen Te (vuol dire ‘divino’. NdA). Ma, per un caso fortuito, la regina scoprì che Huang la stava ingannando con un incantesimo del sacerdote di corte Mo Shu (vuol dire ‘magico’.NdA). Il vero scopo del principe Huang  era il trono del regno di Yang. Per aver ingannato la regina, il sacerdote Mo Shu e il principe Huang vennero banditi per sempre dal regno e il piccolo Shen Te fu costretto a seguire il padre in quell’esilio.

Dopo lo spiacevole evento, la regina decise di governare da sola, fino a che il principe Syaoran non fosse stato abbastanza grande da prendere le redini del regno.

Il piccolo principe crebbe, circondato dall’amore della madre e delle sue quattro sorelle maggiori, le principesse Sheifa, Fuutie, Feimei e Fanran.

All’età di quasi 19 anni, gli unici interessi del giovane erano i libri, soprattutto quelli di storia, e le passeggiate all’aperto in groppa al suo cavallo Spinel.

Il primo giorno di aprile la regina decise che era giunto il momento di discutere dei suoi piani con il principe, perciò lo convocò al suo cospetto.

Quel giorno il principe Syaoran se ne stava tranquillamente seduto all’ombra di un ciliegio, a leggere uno dei suoi amati libri; quando, all’improvviso, venne raggiunto dal suo scudiero, Eriol.

“Principe, Sua Maestà richiede la vostra presenza immediatamente.

Syaoran alzò lentamente lo sguardo dal libro e guardò il suo unico amico, dai capelli nerissimi e gli occhi blu notte: “Come mai tutta questa fretta?”

“Deve parlarvi con urgenza di qualcosa di molto importante!”

“Qualcosa di molto importante?- ripetè Syaoran, alzandosi in piedi- Che cosa sarà mai?”

“Non saprei dirvi, Vostra Altezza!”

“Non importa. Vorrà dire che lascerò la compagnia di questo meraviglioso ciliegio e raggiungerò la mia carissima madre!” disse il principe, avviandosi verso il palazzo.

“Sì, Vostra Altezza!”

“Però…Eriol, chiamami pure Syaoran in questi casi. Siamo pur sempre amici, no?”

“Certo…Syaoran!”

Syaoran sorrise e, insieme al suo amico, entrò nel palazzo, recandosi subito nella sala del trono, dove la madre lo aspettava, seduta sul regale mobilio. Sia il principe sia Eriol fecero un inchino al cospetto della sovrana.

“Mi avete fatto chiamare, madre?” chiese Syaoran.

“Sì, mio caro. Vorrei discutere con te riguardo qualcosa di molto importante per il tuo futuro.

“Per il mio futuro?”

“Esatto!”

“Nostra madre ha grandi progetti per te, fratellino!” intervenne la principessa Fanran, che li raggiunse insieme alle altre sorelle.

“Quali sarebbero questi progetti?” chiese Syaoran.

“E’ molto semplice. Tu ormai sei cresciuto e sei pronto a prendere in mano le redini di questo regno. Sai benissimo che sarai tu a salire al trono, in quanto unico figlio maschio, una volta che io abdicherò in tuo favore. Ma, figliolo, vorrei anche che tu esaudissi un altro mio desiderio.

“Quale, madre?”

“Vorrei tanto che tu ti sposassi.”

Le quattro principesse cominciarono a ridacchiare fra loro, mentre Syaoran sentì un leggero giramento di testa. Lui avrebbe dovuto sposarsi? Proprio lui che non si era mai avvicinato a una ragazza per la troppa timidezza?

“Ma…madre…io…non conosco nessuna ragazza da sposare.

“Oh, mio caro. Non ce n’è bisogno. Tu sei già promesso a una graziosa principessa, da quando entrambi siete venuti al mondo!”

“Non…non credo di aver capito bene!” rispose lui, cercando di mantenere un po’ di lucidità, cosa che sembrava un’impresa impossibile soprattutto a causa delle risate delle sue sorelle.

“Hai capito perfettamente. La tua promessa sposa è la graziosa principessa Sakura, del regno confinante con il nostro, il regno di Clow!”

“Sa…Sakura…ma…Madre, io non la conosco nemmeno. Come faccio a sposare una ragazza che non ho mai visto in vita mia?”

“Syaoran, avrete tempo di conoscervi. Lei sarà presentata come tua futura sposa la sera del tuo compleanno, il 13 luglio. Per quella sera abbiamo invitato tutta la famiglia reale del regno di Clow. Inoltre, io e il re Fujitaka, il padre della principessa, abbiamo fissato il matrimonio per il 31 luglio. Per quella data, infatti, avrete entrambi compiuto 19 anni. Lo sai che lei compie 19 anni proprio oggi? Le ho mandato un piccolo pensiero da parte tua.

Syaoran sentiva uno strano moto dentro di sé; era disgustato e sconcertato. Come poteva sua madre desiderare che lui sposasse una perfetta sconosciuta? Come poteva desiderare per lui un matrimonio senza amore?

“No, non mi importa niente! Io non voglio sposarmi!” esclamò il principe, uscendo di corsa dalla sala del trono.

Ma, probabilmente, Syaoran aveva letto troppi libri. I libri potevano anche essere cattivi consiglieri, soprattutto in questioni di amore e Syaoran lo stava scoprendo proprio in quel momento. Tutti quei romanzi, quelle poesie, gli haiku (brevi composizioni poetiche tipiche della letteratura giapponese. NdA)  dei più famosi poeti avevano plasmato nella sua mente e nel suo cuore un’idea molto elevata dell’amore. L’amore era qualcosa di estremamente puro, era saggezza e follia nello stesso tempo, era qualcosa per cui perdere completamente la testa, era qualcosa per cui morire. E lui non era pronto a fare questo per una sconosciuta.

L’amore di Syaoran non aveva mai avuto nome né volto, ma sicuramente non sarebbe stata Sakura.

 

 

 

Allora, che ve ne pare come inizio? Mi spiace che il capitolo sia così corto, ma vengo da storie che hanno capitolo lunghissimi, quindi ho deciso di accorciarli, giusto per cambiare la struttura della storia.

Il prossimo capitolo si intitola, naturalmente, “Princess Sakura”, ma potremmo anche chiamarlo “Quello stesso giorno nel regno di Clow”.

A presto

Kia85

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Capitolo 2
*** Princess Sakura ***


“Crossed destinies”

Crossed destinies

 

 

Capitolo 2: “Princess Sakura”

 

Giappone, epoca Kamakura (1192-1333). Regno di Clow: il sovrano Fujitaka era un re magnanimo, molto amato dai suoi sudditi. In verità, tutta la famiglia reale era ben voluta, soprattutto dopo la morte prematura della regina Nadeshiko. Il re Fujitaka aveva mostrato una grande forza in quell’occasione e non si era mai lasciato abbattere. Anzi, sorrideva sempre. Tra la gente comune si vociferava che avesse fatto una promessa alla giovane moglie, la promessa di sorridere sempre. La regina se n’era andata lasciando due figli: il primogenito era il principe Touya, la secondogenita era la principessa Sakura. La giovane principessa aveva solo tre anni quando la madre morì, ma, crescendo, era diventata una ragazza forte e, nello stesso tempo, molto dolce. Era sicuramente la più amata della famiglia reale.

La principessa Sakura trascorreva molto tempo all’aperto, passeggiando sul suo cavallo Cerberus, insieme alla sua dama di compagnia Tomoyo. Era decisamente il suo passatempo preferito: trascorrere ore in mezzo a ciò che Madre Natura donava con tanto amore agli uomini, ad ammirare la bellezza di ogni paesaggio, la calma che sapeva infondere un albero secolare, l’ allegria del canto degli uccelli, la dolcezza dei cuccioli della foresta…

Anche nel giorno del suo compleanno, il 1° aprile, la principessa amava festeggiare l’evento all’aperto con tutta la sua famiglia, in quel giardino pieno di ciliegi, così tanto desiderato dalla regina Nadeshiko: infatti, se la regina avesse avuto una bambina, l’avrebbe chiamata sicuramente Sakura. Così, quando nacque la principessina, il re Fujitaka fece preparare quel giardino in onore del suo piccolo amatissimo fiore di ciliegio.

Nel giorno del 19° compleanno della principessa tutta la famiglia reale stava consumando un piacevole picnic nel giardino del palazzo, insieme a Tomoyo e all’amico d’infanzia del principe Touya, Yukito. La principessa Sakura aveva ricevuto molti regali, anche da parte dei suoi sudditi.

“Le persone di questo regno sono davvero molto gentili, non trovate anche voi, padre?” esclamò la principessa, sfoggiando uno dei suoi più bei sorrisi.

“Certo, mia cara. Ne sono convinto!”

“Non pensavo che mi avrebbero mandato tutti questi regali!”

“E’ solo perché non ti conoscono davvero. In realtà, sei la principessa dei mostriciattoli!” commentò Touya, con un ghigno beffardo sul volto.

Fratellone Touya…- disse lei, con incredibile calma, che in questi casi era sempre la soluzione migliore- Non lo sai che il giorno del compleanno non bisogna  prendere in giro la festeggiata?”

“Suvvia, Sakura...- intervenne Tomoyo- Il principe Touya non pensa davvero queste cose! Tu sei amata dai sudditi perché sei molto buona e bella!”

“Grazie, Tomoyo!”

Tomoyo ha ragione, Sakura. Sei diventata una ragazza molto bella…e, a questo proposito, vorrei parlare con te di qualcosa. disse il padre.

“Di cosa si tratta, padre?”

“Prima dovresti aprire quest’ultimo regalo…”

Il re Fujitaka le porse un piccolo contenitore quadrato e sottile, di velluto color verde smeraldo con rifiniture dorate.

“Un altro regalo?” esclamò Sakura, prendendo tra le mani il prezioso oggetto.

“Aprilo pure!”

Sakura aprì lentamente il regalo, scoprendo all’interno una catenella d’oro, molto fine, ma estremamente preziosa, e un piccolo pendente di colore rosa inteso, con striature che variavano dal rosa più chiaro al bianco.

“Questa pietra è la rodocrosite, la pietra dell’amore…- spiegò il re con un sorriso- …Il suo compito è dare sostegno nella ricerca di un nuovo amore, ma è importante tenerla sempre all’altezza del cuore affinché funzioni.

Sakura sorrise e indossò subito il pendente: “E’ bellissimo! Grazie, padre!”

“Non è da parte mia!”

Sakura guardò il padre, pensierosa: “Chi lo manda allora?”

“Il principe Syaoran!”

“Non ho mai sentito il suo nome. Lo conosciamo?”

“Non proprio. Lui è il futuro sovrano del regno di Yang.

“Quello che confina con il nostro regno?”

“Esatto!”

“Allora sarà più facile ringraziarlo! Potremmo andare a trovarlo.

“Non temere, lo conoscerai presto.”

“Quando?”

“Il giorno del suo 19° compleanno, il 13 luglio. Siamo invitati alla sua festa.

“Davvero? Come mai?”

“Perché quella sera succederà qualcosa di molto importante. Verrai presentata al tuo promesso sposo!”

In un primo momento Sakura non disse niente, sembrava non aver capito. Ma la gioia che prima illuminava il volto della principessa era improvvisamente sparita.

“Cosa vuol dire, padre?” chiese poi sconcertata.

“Tesoro, io non sono eterno. E quando non ci sarò più, vorrei saperti al sicuro, con un compagno al tuo fianco che possa proteggerti. Per questo io e la regina Yelan del regno di Yang abbiamo programmato il tuo matrimonio con Syaoran, per la fine di luglio. In questo modo anche i nostri due regni si uniranno.

“Ma…padre…io non conosco questo ragazzo. Non voglio sposarmi così!”

“E’ solo per il tuo bene, Sakura. Ti prego di comprendermi!”

Sakura si alzò in piedi: “No, padre. Sono io a chiedervi di comprendermi. Come potete desiderare questo per me?”

“Principessa Sakura, io sono tuo padre e devo pensare al tuo bene prima di ogni altra cosa, anche se questo dovesse andare contro la tua volontà.”

Sakura sembrava stesse per scoppiare a piangere e corse dentro al palazzo. Perché suo padre desiderava un matrimonio senza amore per sua figlia? Fin da bambina Sakura aveva sognato di incontrare un principe che l’amasse più di ogni altra cosa, un principe che anche lei potesse amare con tutto il suo cuore, proprio come succedeva nelle favole che le raccontava il padre.

E, invece, questo suo sogno, nel giorno del suo compleanno, si era frantumato in mille pezzi, proprio come il suo povero cuore.

 

Ecco il secondo capitolo…sinceramente, rispetto al primo capitolo, ne sono meno soddisfatta. Comunque spero vi piaccia. Sono molto contenta che ci siano state tante recensioni positive per il primo capitolo!! ^///^

Il prossimo si intitola “First encounter”. ^_^

Passiamo ai ringraziamenti più che doverosi.

Sakura182blast: mi fa piacere che la storia ti incuriosisca. A me invece incuriosisce il tuo nick. Per caso blast si riferisce al manga nana? Io adoro l’anime.^^

Manu: grazie per la recensione. Sono contenta che ti sia piaciuto il primo capitolo e spero che ti piaccia anche questo…

Shainareth: ti ringrazio per la tua bella recensione. Come vedi ho aggiornato presto, soprattutto per una come me che non aggiornava le altre sue storie da tanto tanto tempo!! -_-‘ ma con questa dovrei riuscire a mantenere un buon ritmo…speriamo. Quella frase che hai citato nella recensione, ti sembrerà strano, ma io non ne sono molto convinta. Cioè quando scrivo le storie sono una super romanticona, ma in realtà sono molto cinica su questa cosa. Ahimè! È una bella contraddizione…

Piajoe22: sì, sì, w i green day. Mi piacciono da basket case!! Che bella! ^^. Anche a me piacciono le fanfic ambientate nel passato, soprattutto quelle in Giappone. Amo tutto ciò che è japan!!! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto.

_AqUa PrInCeSs_: grazie per la recensione. Sei molto gentile. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto…però se hai delle critiche da fare, le accetterò molto volentieri.

Sakurabethovina: sì, anch’io vedo bene syaoran come principe diffidente, soprattutto perché il suo carattere è proprio così. Spero di riuscire a mantenere questi personaggi fedeli agli originali…

Yumemi: mi fa piacere che la storia ti stia piacendo. Sul fatto che syaoran sia più piccolo di sakura, non so che dirti: io mi sono affidata alle schede dei personaggi che erano sul manga e i compleanni sono quelli. Alla fine c’è una differenza di tre mesi e due settimane, no?

 

A presto

Kia85

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Capitolo 3
*** First encounter ***


“Crossed destinies”

“Crossed destinies”

 

Capitolo 3: “First encounter!”

 

Il principe Syaoran raggiunse camera sua in pochi attimi e si lasciò cadere sul letto: era furioso e non riusciva ancora ad accettare l’idea totalmente assurda di quel matrimonio. Aveva bisogno di tranquillizzarsi immediatamente perché davvero non era più in sé, non riusciva a ragionare con lucidità. E solo una passeggiata a cavallo e un po’ di allenamento con la spada avevano quel potere su di lui. Perciò si cambiò, indossò abiti più comodi e semplici e raggiunse la scuderia del palazzo.

Qui Eriol stava spazzolando il manto nero di Spinel e, non appena si accorse del principe, emise un sospiro di sollievo.

“Oh…Syaoran…tutto bene? Sei scappato così rapidamente…”

“No…non proprio!” rispose il principe, accarezzando il collo di Spinel con uno sguardo vago.

Eriol intuì lo stato d’animo dell’amico e sorrise: “Allora…ti serve Spinel.

“Esatto!” disse Syaoran, sospirando.

Perciò Eriol sellò il cavallo e porse le redini al principe.

“Tieni…vai e cerca di calmarti, ma anche di riflettere su quello che tua madre desidera per te. Lei vuole solo  il tuo bene!”

Eriol, io posso anche rifletterci tutto il pomeriggio…ma credo che non accetterò mai il suo piano. Comunque, grazie lo stesso.”

Il principe Syaoran montò a cavallo, sistemando la cintura con la spada alla vita.

“Ti sei vestito così per passare inosservato?” gli chiese Eriol.

“Sì, ogni tanto fa piacere vestirsi come la gente comune!”

Eriol sorrise e diede una pacca sul collo del cavallo: “Buona passeggiata!”

Syaoran incitò il cavallo a partire e questo cominciò a correre, allontanandosi dal palazzo. Non sapeva bene dove volesse andare. Ciò che contava davvero era andare il più lontano possibile.

******

Nella sua camera, Sakura pianse molto, seduta accanto al proprio letto, con il viso nascosto tra le braccia. Yue, il suo gattino di tre mesi dal pelo color madreperla, faceva le fusa, miagolando e strofinandosi contro le sue gambe; ma Sakura era inconsolabile. Dentro di sé sentiva che non avrebbe mai potuto più essere felice. Il giorno del suo compleanno stava diventando il giorno più triste della sua vita.

Riuscì a calmarsi quando ormai non aveva più lacrime da piangere. In quel momento aveva un unico desiderio: andare via da quel palazzo e dalle persone che volevano imporle un matrimonio senza amore. Perciò chiuse la porta a chiave e si cambiò, indossando un paio di pantaloni e una maglia larga: erano gli abiti che indossava suo fratello quando era più giovane per andare a cavallo e per le lezioni di spada. Ora quei vestiti non erano più adatti per Touya, così li aveva presi Sakura per i momenti in cui desiderava passare un po’ di tempo all’aperto, sola con se stessa, ed essere solo Sakura e non più la principessa del regno di Clow. Inoltre quegli abiti le conferivano un aspetto molto diverso e non particolarmente femminile: insomma sembrava davvero un ragazzo. Sakura, guardandosi allo specchio, si sentì decisamente soddisfatta. Era proprio quello che ci voleva in un momento simile. E per rendersi ancora più irriconoscibile, legò i capelli con un laccio. Era pronta per uscire, ma fu assalita da una terribile paura: se Tomoyo l’avesse vista conciata in quel modo, sarebbe andata su tutte le furie. Decise, quindi, di usare il passaggio segreto che si apriva vicino al balcone.

“Mi raccomando, Yue, non dire niente a Tomoyo, ok?” disse la principessa, con un dito sulle labbra.

Per tutta risposta Yue miagolò e si accoccolò sul suo letto, incurante della raccomandazione della sua padroncina.

Sakura sorrise ed entrò nel passaggio segreto: esisteva da tante generazioni e fu costruito per l’incolumità della famiglia reale in caso di pericolo. Ma, per fortuna, non ce n’era mai stato bisogno.

Tramite il passaggio segreto, Sakura raggiunse le stalle, sellò Cerberus e partì a cavallo verso la foresta che confinava con il giardino del palazzo.

Cerberus, portami lontano, lontano…in un posto dove la principessa Sakura non è costretta a sposare il principe Syaoran!” disse Sakura, accarezzando il bianco cavallo.

Non riusciva ancora a credere a quell’idea assurda. Se solo avesse potuto fuggire per sempre dal regno di Clow, non sarebbe stata costretta a sposare il principe Syaoran. Ma lei non aveva il coraggio di lasciare suo padre, suo fratello, Yukito, Tomoyo e la sua meravigliosa gente. Erano la sua famiglia, le persone più importanti della sua vita. Come poteva vivere senza di loro? Con che coraggio poteva abbandonarli?

La principessa a cavallo arrivò in mezzo alla foresta e notò diverse specie di alberi: c’erano cedri giapponesi, larici, salici e cipressi. I loro rami filtravano la luce del sole, che, con i colori delle foglie, creava delle splendide sfumature verdi in tutta la foresta. Sakura ne rimase incantata.

All’improvviso, però, la principessa sentì dei rumori: il nitrito di un cavallo, dei passi svelti, l’aria sferzata dai colpi di una lama…

Così fermò Cerberus e scese a terra, avvicinandosi in silenzio al luogo da dove provenivano quei rumori. Cominciò finalmente a scorgere qualcosa: vicino a un piccolo laghetto, c’era un bellissimo cavallo nero e un ragazzo alto poco più di lei, con i capelli castani, che si stava allenando con la spada. Sakura scostò il ramo di un albero che copriva la visuale del volto del ragazzo e cercò di scorgere i suoi occhi: erano color cioccolato, erano occhi molto dolci.

La principessa si avvicinò sempre di più, facendosi largo tra i rami di un salice piangente; era tremendamente curiosa: quel ragazzo sembrava molto turbato, era come se con quella spada volesse sfogarsi per qualcosa. In quel volto, infatti, Sakura riconobbe esattamente ciò che stava provando lei in quel momento: frustrazione, rabbia, tradimento.

La giovane principessa appoggiò una mano a un ramo e si spinse ancora in avanti: ormai aveva una visuale perfetta del ragazzo. Ma il ramo si spezzò e il rumore improvviso spaventò il ragazzo, che si voltò con un rapido scatto verso Sakura.

“Chi è là?” esclamò lui.

Quel movimento rapido e inaspettato con la spada aveva fatto indietreggiare rapidamente Sakura, che cadde inciampando nella radice del salice.

“Ah!”

Il ragazzo, accorgendosi di lei, venne subito in suo soccorso e le porse la sua mano.

“Scusami, ti sei fatto male?” le chiese lui.

Sakura, notando la dolcezza di quegli occhi rivolta a lei, arrossì vistosamente e il suo cuore fece una piacevole capriola all’indietro: che cosa le stava succedendo?

N-no…” balbettò lei, alzandosi con il suo aiuto.

“Sembri turbato…sei sicuro di star bene, ragazzino?”

Ragazzino? Credeva davvero che fosse un ragazzo? Certo, Sakura si era vestita in quel modo proprio per non farsi riconoscere dalla gente del suo regno, ma non avrebbe mai creduto che il suo piano di farsi passare per un ragazzo potesse funzionare.

S-sì…” rispose Sakura.

In fondo, questo era quello che voleva, quindi perché fargli notare questo piccolo particolare? Neanche lei lo aveva mai visto prima. Poteva benissimo continuare questa farsa.

*****

Syaoran osservò meglio quel ragazzo, doveva essere molto giovane: aveva dei lineamenti delicati, una pelle bianchissima e degli occhi di un verde intenso. In quel momento il principe provò una strana sensazione, che non era in grado di spiegare bene: quegli occhi avevano lo straordinario potere di infondergli un vago senso di disagio, nonostante fosse la prima volta che incrociavano i suoi.

“Scusami tanto, ma mi hai spaventato! Ero molto concentrato.

“Scusatemi voi, signore, non avrei dovuto spiarvi!” disse il ragazzo.

“Mi stavi spiando?- chiese divertito Syaoran- Come mai?”

“Ah…io ero solo…curioso. Non vi ho mai visto da queste parti!”

“Sì, infatti, vengo dal regno di Yang.

“Come…come vi chiamate?”

Già, come si chiamava? Non poteva dire di essere il principe Syaoran. Se sua madre avesse scoperto che se ne andava in giro vestito in quel modo, probabilmente gli avrebbe vietato di andare a cavallo per i prossimi mesi oppure avrebbe anticipato il matrimonio con la principessa Sakura. Così, il primo nome che gli venne in mente fu…

Eriol. Sono lo scudiero della famiglia reale!”

Eriol…”

“E tu come ti chiami, ragazzino?”

“Ah…mi chiamo…Yu-Yukito!”

Syaoran ridacchiò: “Yu-Yukito?”

“Volevo dire…Yukito, mi chiamo Yukito!”

“Beh…piacere di conoscerti, Yukito!” disse Syaoran, stringendogli la mano.

Yukito sorrise: “Piacere mio, Eriol!”

 

 

Chiedo perdono per questo  capitolo che termina proprio sul più bello, ma il quarto, “New friend”, arriverà presto, se non domenica, sicuramente lunedì. Anche per il secondo capitolo ho ricevuto delle belle recensioni e ne sono molto contenta, ma se avete critiche costruttive da fare le accetterò volentieri, per cercare di migliorare la storia e il mio stile. ^_^

Passiamo ai ringraziamenti…

Piajoe22: grazie per la recensione. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Sugli aggiornamenti penso che saranno abbastanza frequenti, almeno due volte a settimane. Devo assolutamente finirla entro novembre.

Sakura182blast: sì, mi piace molto l’anime di nana. Il mio personaggio preferito è nobu…poverino…-_- il tuo? Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo scorso.

Manu: grazie anche a te per la recensione e i complimenti. Spero che anche questo sia di tuo gradimento.

Yumemi: l’ incontro fra i due c’è stato ma è stato troncato da me sul più bello. Come sono perfida…°_° ma nel prossimo avranno modo di conoscersi meglio, sarà tutto incentrato su di loro e chissà che non avranno modo di rivedersi…*_* basta, non dico più niente. Spero ti sia piaciuto il capitolo!!

Shainareth: la tua recensione mi ha fatto piacere, spero tanto che questo capitolo ti sia piaciuto. Tengo molto all’opinione dell’autrice di quella splendida “Sakura, Shaoran and love memory”. Se hai critiche, dì pure, ok? ^^

Sakurabethovina: grazie mille per la recensione. L’incontro c’è stato, ma l’amore a prima vista mi sa che è un po’ difficile per syaoran. Per quanto riguarda sakura, ne sapremo di più nel prossimo capitolo!^_^

A presto

Kia85

 

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Capitolo 4
*** New friend ***


“Crossed destinies”

Crossed destinies

 

 

Capitolo 4: “New friend!”

 

Sakura aveva conosciuto un giovane, che sembrava simpatico e molto gentile. Provava una sensazione di benessere a stare insieme a lui, anche se lo conosceva da pochi minuti. Purtroppo, però, era stata costretta a fingere di essere un ragazzo; per la precisione, era stata costretta a prendere in prestito l’identità del migliore amico di suo fratello, Yukito. Il suo fu il primo nome di ragazzo che le venne in mente.

Questa situazione, però, si stava già rendendo complicata: come poteva spiegare quel rossore improvviso sulle gote comparso non appena gli occhi di Eriol si erano posati su di lei e che era perdurato nel momento in cui lui l’aveva aiutata ad alzarsi?

Tuttavia, gli dei avevano sempre avuto tra le loro grazie la principessa Sakura e fecero in modo che Eriol non se ne accorgesse.

“Allora…signor Eriol, come mai siete venuto in questo regno?”

Yukito…che ne dici di chiamarmi solo Eriol?”

 “Oh…d-d’accordo…Eriol…” esclamò timidamente Sakura.

“Molto bene! – disse Syaoran, sorridendo- Sono venuto qui solo per…allenarmi con la spada!”

Ammirando quel sorriso, Sakura arrossì, ma scosse il capo per tornare in : “ Come mai proprio qui?”

Syaoran guardò il laghetto con aria malinconica.

“C’erano dei problemi a palazzo…”

Dei problemi…chissà se avevano a che fare con quelli di Sakura…

“Se non oso troppo, posso chiedere che tipo di problemi?”

“Il…principe Syaoran è stato promesso in matrimonio alla principessa Sakura del vostro regno; ma lui è contrario a questo matrimonio.

“Per quale motivo?” chiese Sakura, provando una sempre più crescente curiosità.

“Semplicemente perché non vuole sposarsi con una persona che non ha mai conosciuto e che sicuramente non ama.

Sakura si portò un dito sulle labbra, pensierosa. Eriol non poteva neanche lontanamente immaginare quanto lei comprendesse appieno i sentimenti del principe Syaoran.

“Sì, comprendo bene. Credo che anche la principessa Sakura si senta allo stesso modo!”

Syaoran si sedette per terra, ma guardò verso Yukito: “Senti, Yukito, posso chiederti una cosa?”

“Che cosa?” domandò Sakura, sedendosi poco distante del giovane.

La principessa Sakura…che tipo di persona è?”

Questa sì che era una bella domanda, soprattutto considerato che era rivolta alla principessa stessa.

“Beh…non la conosco bene, però…so che è molto legata a suo padre, a suo fratello e alla sua dama di compagnia. I suoi sudditi la amano moltissimo e per lei questo è di estrema importanza: ha sempre sostenuto che la felicità e il benessere dei cittadini sono gli obbiettivi più importanti da raggiungere per il sovrano di un regno. Inoltre, ogni anno, per il suo compleanno i sudditi le mandano tanti regali e questa devozione nei suoi confronti la rende molto felice. Ma nonostante ciò è una ragazza semplice.

“Sembra davvero una bella persona…”

Prima che quel complimento la potesse far imbarazzare, Sakura rivolse la stessa domanda a Eriol: “E, invece, com’è il principe Syaoran?”

Beh, Syaoran doveva aspettarsi una domanda simile.

“E’ un mio amico d’infanzia, ma è anche un tipo solitario che gradisce spesso la sola compagnia di un buon libro e del suo cavallo. Vuole molto bene alle sue sorelle e a sua madre, però, in questo momento, credo sia molto arrabbiato per la questione del matrimonio.

Sakura sospirò: “Chissà…magari se avessero il tempo di conoscersi, potrebbero anche innamorarsi…”

“Può darsi, ma non penso che avranno il tempo di conoscersi meglio prima del matrimonio. Si incontreranno per la prima volta alla festa di compleanno del principe, ovvero il 13 luglio. E il matrimonio avverrà circa due settimane dopo.

“Capisco…”

Subito dopo calò un imbarazzante silenzio tra i due e Sakura, seduta vicino al ragazzo, ne approfittò per guardarlo meglio: aveva un bellissimo profilo anche quando era pensieroso, lo rendeva serio, maturo e terribilmente affascinante. Per quello strano pensiero il cuore della principessa cominciò a battere più velocemente. Sakura scosse il capo: era confusa, non riusciva davvero a capire che cosa le stesse accadendo. A cosa era dovuto quel batticuore improvviso?

“Tutto a posto, Yukito?” chiese Syaoran, intromettendosi bruscamente nelle sue riflessioni.

Sakura sussultò: “C-cosa?”

“Stai bene?”

Sakura sorrise, provando a calmare il suo cuore: “Sì…sto bene, benissimo!”

Syaoran rise: “Lo sai, Yukito? Sei davvero buffo!”

Anche Sakura rise. Doveva stare attenta a fingere di essere un maschio. Se continuava ad arrossire per così poco, chissà cosa avrebbe potuto pensare Eriol

Tuttavia, stare insieme a lui quei cinque minuti aveva reso il giorno del suo compleanno il più bello di tutta la sua vita. E pensare che fino a pochi minuti prima la principessa aveva sostenuto il contrario.

Lo sguardo di Sakura si posò poi sulla spada del ragazzo, abbandonata a terra quando lei era caduta. Questo le ricordò tutte le volte che aveva cercato invano di convincere il padre e il fratello a prendere lezioni di duello con la spada. Purtroppo, secondo la loro opinione, una principessa come lei non poteva dedicarsi ad attività maschili, anche se queste la interessavano o le potevano tornare utili. Poteva andare a cavallo, leggere i libri, studiare, ricamare…ma duellare con la spada assolutamente no! E ciò la mandava su tutte le furie. Improvvisamente, le balenò un’idea in testa: Yukito non era una principessa, era un ragazzo. E non ci sarebbe stato nulla di sbagliato se un ragazzo avesse espresso il desiderio di imparare a maneggiare una spada.

E-Eriol…potrei chiederti un favore?”

“Che tipo di favore?”

“Mi piacerebbe tanto imparare a duellare con la spada. E, dato che tu sei molto bravo, mi chiedevo se potessi impartirmi qualche lezione?”

“Lezioni con la spada?” esclamò Syaoran, incredulo.

“Ti prego…”

Syaoran fissò intensamente quegli occhi verdi, sentendo una strano brivido percorrergli la schiena. Che cosa avevano di speciale quegli occhi per farlo sentire in quel modo? Erano solo gli occhi verdi di un ragazzino, erano assolutamente normali…

Nonostante ciò, Syaoran decise di accettare quella proposta: era pur sempre un modo per allontanarsi da palazzo. E solo gli dei sapevano quanto Syaoran avesse bisogno di una valvola di sfogo proprio in quei giorni…

“Va bene. Allora domani mattina ci vediamo qui. Hai una spada?”

“Sì, posso recuperarla!”

“Molto bene!- disse Syaoran, alzandosi, raccogliendo la spada e montando a cavallo - Si è fatto tardi ora. Vai a casa, Yukito. Domani sarà una dura giornata per te.

“Sì!” esclamò Sakura, sorridendo.

“Ciao!”

La principessa guardò il ragazzo andare via di corsa, sul suo cavallo. Quando, ormai, il giovane Eriol non si vedeva più, Sakura sospirò, portandosi una mano sul cuore, lì dove stava la rodocrosite regalatale dal principe Syaoran.

Eriol…”

Lentamente Cerberus le si accostò e le toccò una spalla con il muso.

“Oh…Cerberus…che cos’è questo strano sentimento?”

Cos’era quell’improvvisa tristezza per la partenza di Eriol? E quella voglia di rivederlo subito? Da che cosa dipendevano?

Sakura strinse la pietra con una mano, ma non si accorse di quel bagliore rosa pallido emesso dalla rodocrosite proprio in quel momento.

 

 

 

Come promesso ecco il quarto capitolo. Spero che con questi scambi di identità non si sia creata confusione. -_-‘ Il prossimo si intitola “Homecoming” e sarà il capitolo conclusivo di questa giornata. Mi spiego meglio, come avrete notato i primi cinque capitoli si svolgono nell’arco di una sola giornata e il prossimo sarà appunto la fine della giornata, con le prime impressioni di Syaoran e Sakura. Lo svolgimento della storia non sarà più così lento, perché non voglio fare una storia lunghissima. Saranno al massimo 20 capitoli. Passiamo ai ringraziamenti.

Piajoe22: io invece vengo scambiata per 16enne anche se ho 22 anni, -_-‘…pazienza! Certa gente ha le fette di salame sugli occhi! ^_^ ad ogni modo, sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto e spero che anche questo abbia lo stesso effetto!

Manu: in effetti questa cosa di sakura scambiata per maschio mi ha sempre lasciata un po’ perplessa, ma desideravo tanto scrivere una scena così e devo dire che ne sono soddisfatta ora che è piaciuta!!^_^ comunque, non preoccuparti…non sono fratelli e non lo saranno mai!! >_<

Sakura182blast: diciamo il loro primo incontro in questa storia l’ho sempre immaginato così. Spero che ti sia piaciuto. Il personaggio più antipatico di nana ora come ora è assolutamente takumi, anche se mia sorella l’adora. Boh, chi la capisce!!-_-‘

LizDreamer: ah,sono contenta che anche tu, come quasi tutti, abbia definito il capitolo precedente strano. Era proprio quello che volevo! Così sono sicura di aver inserito qualche elemento originale in questa storia. Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo. Ah, bel nick!

Yumemi: anch’io adoro syaoran in tsubasa, così come in card captor sakura. Uh, non saprei decidere fra i due!! E se syaoran ti è piaciuto in questo capitolo, chissà cosa penserai di quello che succederà fra qualche capitolo! Ahahah…non dico niente!! ^_^

Sakurabethovina: esatto! Per l’incontro vero fra sakura e syaoran bisognerà aspettare un pochino! Perché nel frattempo succedono tante altre cose! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!

Shainareth:sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo precedente. E spero che anche questo abbia avuto lo stesso effetto. Io, a dire il vero, preferisco il capitolo 3. questo non è venuto come avrei voluto!

 

A presto

Kia85

 

 

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Capitolo 5
*** Homecoming ***


“Crossed destinies”

Crossed destinies

 

Capitolo 5: “Homecoming

 

Il principe Syaoran rientrò a palazzo al tramonto. Non appena Eriol lo vide entrare nelle stalle, gli andò incontro, afferrando le redini di Spinel, mentre Syaoran scendeva a terra.

“Allora, come è andata la passeggiata?” gli chiese Eriol.

“Sono arrivato fino al regno di Clow…”

“Come mai?”

“Veramente non me ne sono neanche accorto. Ero distratto e Spinel mi ha portato in quella foresta. Ci siamo fermati in prossimità di un laghetto e qui ho incontrato un ragazzo, che mi ha detto dove mi trovavo!”

“Un ragazzo?”

“Sì, ha detto di chiamarsi Yukito. Ma deve essere ancora molto giovane, aveva dei lineamenti così delicati da sembrare quasi femminili.

“Non poteva essere davvero una ragazza?” chiese Eriol, sistemando Spinel nella sua stalla.

“Se fosse stata una ragazza, perché mai avrebbe indossato degli abiti maschili e avrebbe detto di chiamarsi Yukito. Suvvia, Eriol…sarà stato sicuramente il figlio di qualche contadino. Mi ha anche chiesto di insegnargli a usare la spada. Hai mai visto una ragazza maneggiare una spada, Eriol?”

“No, ma non ci troverei nulla di sbagliato se una ragazza volesse imparare a duellare con la spada.

“Su questo potrei anche essere d’accordo. Torna sempre utile una spada se si viene aggrediti dai banditi!”

Eriol lo guardò, sorridendo: “Quindi domani devi incontrarti ancora con lui, giusto?”

“Sì, e credo proprio che ci andrò. Mi ha fatto bene passare un po’ di tempo lontano da qui. “

“E…hai pensato al matrimonio?”

“No, ed è proprio questo il bello. – rispose Syaoran, diventando subito dopo pensieroso- Anche se…in effetti, c’è stato un momento in cui mi è tornato in mente.”

“Ma davvero?”

“E’ successo perché ho chiesto a Yukito di parlarmi della principessa Sakura: sembra che anche lei non sia molto entusiasta di questa situazione. E, da come ne ha parlato Yukito, sembra davvero una bella persona!”

“Quindi la sposerai?”

Syaoran lo guardò, aggrottando la fronte: “Certo che no! Farò di tutto per impedire questo matrimonio!”

Eriol sospirò, rassegnato: “Come vuoi tu, Altezza Reale!”

“Ah, quasi dimenticavo. Ho detto a Yukito che sono Eriol, lo scudiero della famiglia reale!” esclamò Syaoran, sorridendo all’amico.

“Che cosa? Sei impazzito?”

Eriol, Eriol, Eriol…- iniziò a dire Syaoran, scuotendo lievemente il capo- …come pensi che reagirebbe mia madre se venisse a sapere che suo figlio, l’erede al trono del regno di Yang, se ne va in giro per la foresta a dare lezioni di spada ai figli dei contadini?”

Eriol si portò una mano sulla fronte e sospirò: “Sì, anche questo è vero…”

*******

Non appena la principessa Sakura tornò a palazzo, sistemò Cerberus nelle scuderie e raggiunse camera sua tramite il passaggio segreto.

“Sakura?!”

Seduta in una poltroncina vicino al balcone, c’era Tomoyo, che, appena si accorse della principessa, le corse subito incontro.

To-Tomoyo?” balbettò Sakura, temendo una bella ramanzina da parte della sua migliore amica.

“Ma dov’eri finita?- esclamò l’amica, scrutandola preoccupata da capo a piedi- E soprattutto…come ti sei vestita?”

“Avevo bisogno di una passeggiata all’aperto. E questi vestiti sono adattissimi, anche perché non volevo farmi riconoscere.

“Sì, ma…questi sono di tuo fratello. Se me l’avessi detto avrei confezionato per te dei vestiti più carini!”

“Non importa. Questi sono perfetti!”

“Vuoi dire davvero che nessuno ti ha riconosciuta?”

“Certo…e ti dirò di più. Mi hanno anche scambiato per un ragazzo!” rispose Sakura, sorridendo.

Tomoyo sembrava scandalizzata: “Chi? Chi è stato?”

“Un ragazzo che ho conosciuto nella foresta: si chiama Eriol ed è lo scudiero della famiglia reale del regno di Yang.

“Come mai era nel nostro regno?”

“Ha detto che voleva allontanarsi un po’ da palazzo per via di questo assurdo matrimonio: anche il principe Syaoran non ha preso bene la notizia e sembra che ci siano stati dei problemi con la sua famiglia.

“Un po’ come te, Sakura…”

“Sì, è vero. Però, sai…incontrare Eriol ha reso questa giornata molto piacevole!” esclamò Sakura, con aria sognante.

Tomoyo la vide arrossire e sorrise: “Ti sei innamorata di lui, per caso?”

“Oh, no, Tomoyo. Innamorata è una parola troppo importante. Posso solo dire che trovo sia un ragazzo simpatico, molto dolce e carino. Ed è per questo che gli ho chiesto di incontrarci di nuovo domani…”

“Scusa…cosa hai fatto?”

“Gli ho semplicemente chiesto di insegnarmi a duellare con la spada e lui ha accettato.

“Ma…Sakura…perché l’hai fatto?- domandò Tomoyo, che sembrava sul punto di svenire- Tuo padre non approverebbe mai!”

Infatti mio padre non saprà nulla.”

“E se qualcuno dovesse vedervi?”

“Senti, Tomoyo…nessuno ci riconoscerà. Lui non appartiene al nostro regno e io, così vestita, grazie al volere degli dei, sembro davvero un ragazzo. Ho anche detto a Eriol che mi chiamo Yukito!”

Tomoyo impallidì improvvisamente: “Yu-Yukito…l’amico di tuo fratello?”

“Esatto!”

“Oh, Sakura…”

Sakura le prese una mano e le sorrise: “Stai tranquilla, Tomoyo. In questo momento sento di aver davvero bisogno di questo svago. Ti prego, non dire niente a nessuno!”

Tomoyo, preoccupata, la guardò in viso per qualche attimo. Conosceva bene la principessa e sapeva che era di un’incredibile testardaggine quando aveva delle idee in mente. Non era capricciosa, non lo era mai stata…era semplicemente cocciuta!

Così sospirò: “D’accordo! Se ne sei davvero convinta… ”

“Grazie, Tomoyo!” esclamò Sakura, sorridendo e abbracciandola.

“Però vado subito a prepararti un completo adatto a duellare!”

“Ma…Tomoyo…”

“Non ti preoccupare, sembrerai ancora…Yukito!” disse lei, ridacchiando allegramente.

“D’accordo!” sospirò Sakura, rassegnata.

Evidentemente quello era il prezzo da pagare per il suo silenzio.

Non appena Tomoyo uscì, Sakura si sedette sulla poltrona vicino al balcone e venne subito raggiunta dal suo gattino Yue, che miagolò e le saltò in grembo, facendo le fusa.

“Ciao, Yue. Ti sono mancata?” chiese Sakura, accarezzando il morbido pelo madreperla.

Per tutta risposta il gattino miagolò, raggomitolandosi sulle sue gambe per dormire, e Sakura sorrise.

“Perdonami, piccolino.

La principessa si perse con lo sguardo da qualche parte fuori dalla finestra. Dalla sua camera poteva vedere in lontananza il regno di Yang; lì, proprio in quell’ imponente castello, viveva lo scudiero del principe Syaoran, Eriol. Fin da quando era piccola, ammirava quel castello con interesse, chiedendosi come fossero i suoi nobili residenti. Non avrebbe mai immaginato che un giorno sarebbe stata promessa in sposa all’erede di quel regno, né tanto meno che avrebbe conosciuto lo scudiero del suo promesso sposo e ne sarebbe rimasta così affascinata.

Eriol…Chissà se stava pensando a lei in quel momento…

“Ma che sbadata!” disse fra sé e sé.

Come poteva pensare a lei? L’aveva conosciuta da neanche un giorno. E, anche se fosse stato così, Eriol non avrebbe pensato a lei come a una ragazza, ma come Yukito, il ragazzo che gli aveva chiesto di insegnargli a duellare.

Sì, si stava illudendo troppo.  Presto Eriol si sarebbe stancato di Sakura, anzi, di Yukito. E lei avrebbe sicuramente sofferto molto. Dunque, era meglio mettersi il cuore in pace subito. Per Sakura, Eriol sarebbe stato un nuovo, ma semplice amico, che le avrebbe insegnato a duellare con la spada. Anche perché Sakura era destinata al principe Syaoran, il quale, stando alle parole di Eriol, sembrava un giovane dabbene. Nonostante la sua forte contrarietà a questo matrimonio, Sakura non avrebbe mai potuto ribellarsi a una decisione del padre. Non ne aveva il coraggio. Dunque…avrebbe sposato il principe Syaoran.

 

Ecco qui il quinto capitolo!! Come vi è sembrato? Il prossimo si intitola “Smile away”, che vuol dire praticamente alleviare col sorriso sulle labbra, una cosa del genere. Penso che arriverà lunedì! Passiamo ai ringraziamenti…

Piajoe22: ok, spero il capitolo sia bello come la canzone dei green day e solo tu che sei esperta puoi dirlo! Quindi fammi sapere.

Manu: quando hai detto che la storia ti sta intrigando ero davvero felice. Questa storia sta superando ogni mia aspettativa. Che bello! Sono contenta!

Yumemi: è vero, syaoran di tsubasa è praticamente perfetto, però quello di CCS è adorabile quando cerca in tutti i modi di dichiararsi a sakura e non ci riesce se non quando deve tornare in cina. Quando arrossisce poi è kawaii!! ^///^

Sakura182blast: purtroppo manca ancora un pochino a quel momento. Certo, takumi è antipatico, ma solo quando sta con nana. Lei deve stare con nobu!!! >__<

Sakurabethovina: in effetti, avevi ragion, almeno per quanto riguarda sakurina! che sbadata sono! Ci vorrà ancora qualche capitoluccio prima che scoprano le loro vere identità! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!

A presto

Kia85

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Capitolo 6
*** Smile away ***


“Crossed destinies”

Crossed destinies

 

 

Capitolo 6: “Smile away

 

La principessa Sakura si svegliò di buon ora la mattina dopo. E, al momento di vestirsi, nella sua stanza comparve Tomoyo.

“Buongiorno, principessa!”

To-Tomoyo, che succede?”

“Sono stata sveglia tutta la notte per prepararti questi vestiti. Anche se Eriol crede che tu sia un ragazzo, devi comunque indossare qualcosa di adatto.

Sakura sospirò: “Va bene!”          

“Ma, prima di qualunque altra cosa, Sakura, devi avvolgere questa intorno al petto.

Detto questo, Tomoyo le mostrò una fascia bianca di lino e Sakura la guardò perplessa.

“Se devi sembrare un maschio, dobbiamo rendere meno evidente tutto ciò che non appartiene a un maschio, non trovi? E, soprattutto, con questo sarai anche più protetta…anzi, mi sa che la fascia sarà più utile per questo che per altro.

Tomoyo rise, mentre Sakura, imbarazzata, arrossì e indossò tutto ciò che l’amica aveva preparato per lei.

Tomoyo le aveva confezionato un haori, ovvero un soprabito smanicato che arrivava fino alle ginocchia, di colore bianco con i bordi bordeaux. Sotto le aveva fatto indossare una maglia leggera a maniche lunghe di colore nero e dei pantaloni lunghi, anch’essi di colore nero. (sì, sì, come quello che indossa Syaoran di Tsubasa Chronicle negli ultimissimi episodi della seconda serie.^_^ NdA)

“Manca solo l’ultimo tocco!” disse Tomoyo e le allacciò un nastro giallo in vita.

“Grazie Tomoyo...ma non dovevi stare sveglia per questo!”

“Per te questo ed altro, Sakura!”

Sakura le sorrise: “Grazie mille! Sei l’amica migliore che si possa desiderare!”

Tomoyo arrossì lievemente: “Ah…principessa, ti ho portato anche la spada che mi hai chiesto e gli onigiri, che ho messo nella sacca!”

Sakura prese in mano la spada che Tomoyo aveva recuperato nell’armeria: era leggera, la lama era molto sottile e lunga e l’elsa era molto semplice, di colore rosso scuro. Se Sakura avesse portato una delle pregiate spade forgiate dagli armaioli più bravi del regno di Clow, certamente Eriol si sarebbe insospettito.

“Bene…ancora tante grazie, Tomoyo.- esclamò Sakura, allacciando la cintura con la spada in vita- Allora, io vado!”

“Sakura, divertiti, ma fai attenzione, ok?”

“Sì, stai tranquilla!”

“Se hai bisogno di me, sono in camera mia a dormire!” disse Tomoyo, sbadigliando.

“D’accordo, vai pure a dormire!”

Sakura non poteva fare a meno di sentire una certa agitazione in corpo, un’ agitazione che, tutto sommato, era anche piacevole e le faceva provare un senso di leggerezza. E, con questa sensazione, la principessa attraversò il passaggio segreto e corse nelle scuderie. Fortunatamente non c’era nessuno in giro.

“Buongiorno, Cerberus…-esclamò Sakura, accarezzando il bianco cavallo-…ti va di fare una passeggiata con me?”

Cerberus nitrì e Sakura sorrise.

“Allora, sarà meglio fare una bella colazione!”

Detto questo, la principessa procurò al suo cavallo una bella porzione di fieno e avena e, mentre questo mangiava, gli spazzolò il candido manto.

Quando furono pronti per partire, Sakura sellò Cerberus e vi montò in groppa.

“Andiamo, amico mio…più veloci del vento!”

Così, Sakura, a cavallo di Cerberus, raggiunse il lago nel centro della foresta, il luogo dove aveva incontrato Eriol e dove avevano appuntamento anche quel giorno. Doveva fare attenzione a non lasciarsi coinvolgere troppo da Eriol, doveva cercare di non imbarazzarsi davanti a lui e doveva sempre ricordarsi che ai suoi occhi lei era un ragazzo. Aveva già tante preoccupazioni, non voleva cacciarsi in altri guai, come far scoprire a Eriol che proprio lei era la principessa Sakura.

Tuttavia ogni pensiero, ogni preoccupazione svanì nel momento stesso in cui Sakura vide Eriol: lui era già lì, seduto per terra, a lucidare la spada con un panno.

“Buongiorno, Eriol!” gli disse lei, con un sorriso.

Syaoran, udendo la voce del ragazzo, si voltò verso di lui: “Buongiorno, Yukito!”

Quella mattina Syaoran si era svegliato molto presto: un buon insegnante non poteva arrivare in ritardo alla sua prima lezione. Infatti, lui, per sicurezza, aveva raggiunto il luogo del ritrovo almeno un quarto d’ora prima dell’arrivo di Yukito e aveva approfittato di quei minuti per lucidare la preziosa spada di suo padre, che era passata a lui, dopo la morte del re.

“Allora, Yukito…sei pronto?”

Sakura scese a terra: “Sì!”

Detto questo, la principessa sguainò la spada, con un gesto sorprendentemente fluido, che impressionò parecchio il suo maestro.

Mmm…ottimo, davvero…sei sicuro di non aver mai preso una spada in mano?” chiese Syaoran, stupito.

“Certo!” rispose Sakura, ridendo.

Nel sentire quella risata sincera e cristallina, Syaoran sentì una stretta allo stomaco; ma si destò immediatamente, sorvolando su ciò che aveva appena provato. Aveva un compito da svolgere.

“Bene…ehm…allora, cominciamo!”

*****

Nonostante Sakura avesse sguainato la spada con estrema agilità, il suo inizio non fu altrettanto sorprendente. Aveva impiegato una buona mezz’ora a trovare la posizione giusta e, se Syaoran non avesse avuto i riflessi pronti, più volte avrebbe rischiato di perdere qualche arto del corpo.

Tuttavia, dopo un inizio alquanto complicato, Sakura cominciò a destreggiarsi abbastanza bene con la spada nei movimenti più semplici.

“Beh…non c’è che dire. Impari in fretta, Yukito!”

“Ma ho rischiato di farti male tante volte!” ribattè Sakura, che tante volte si era già scusata quella mattina con lui.

“Non ti preoccupare. È assolutamente normale! Devi anche tenere conto che, quando ho accettato questo compito, sapevo perfettamente a cosa sarei andato incontro!- esclamò Syaoran, tranquillizzandolo- E, a parte l’inizio, adesso riesci a maneggiare molto bene la spada nei movimenti più semplice. Te ne sarai accorto anche tu, no?”

“Sì, ma siamo solo all’inizio, giusto?”

“Questo è vero, però se continuerai con questo passo diventerai molto abile in pochissimo tempo. Evidentemente eri davvero portato al duello con la spada.

Infatti anche mio padre e mio fratello sono molto bravi!”

“Posso chiederti come mai non ti hanno insegnato loro?”

E ora? Cosa rispondeva? Non poteva  certo dirgli: “Perché sono una principessa”.

“Beh, pensano che sia ancora troppo giovane!” mentì lei.

“E’ meglio avere il primo approccio con la spada da piccoli.

“Tu hai imparato da piccolo?”

“Sì, mi allenavo insieme al mio sc…ehm…mi allenavo con il principe Syaoran.

Accidenti! Per poco non si tradiva da solo, con le sue stesse parole. Fortunatamente Yukito non se n’era accorto, ma Syaoran doveva assolutamente stare più attento.

“Quindi anche lui è abile come te!”

“Certo, siamo cresciuti insieme e abbiamo condiviso gli studi e gli allenamenti!”

“Capisco…”

“Però io sono più bravo. Lui è sempre così impegnato e, al contrario del sottoscritto, non ha molto tempo per allenarsi!” esclamò Syaoran, sorridendo.

“Beh, è un principe!” commentò Sakura.

Perché ogni sorriso che lui le rivolgeva era sempre più bello? Perché gli illuminava il volto con una dolcezza infinita che la faceva sentire improvvisamente debole? Anche se era fortemente convinta di non lasciarsi coinvolgere in questo modo dal giovane Eriol, Sakura diventava sempre più vulnerabile davanti a quel sorriso.

“Senti, Eriol…-disse Sakura, sedendosi per terra e aprendo la sua sacca- …gradiresti un onigiri?”

Onigiri? Sì, grazie. Tutto questo allenamento mi ha fatto venire fame!”

Sakura porse un onigiri a Eriol e, insieme a lui, iniziò lo spuntino. In effetti, Sakura cominciò a sentire la stanchezza impossessarsi di lei: non aveva mai provato un allenamento di quel genere in vita sua e, non essendo abituata, era naturale che si sentisse così stanca dopo poco tempo.

“Squisito! Li hai preparati tu?”

“Oh…no, li ha preparati…mio padre!”

Questa sì che era una bugia, l’ennesima bugia di Sakura. Gli onigiri li aveva preparati il cuoco del castello, ma non poteva certo dirlo a Eriol e suo padre fu la prima persona che le venne in mente.

“Come mai lui? Tua madre non cucina?”

“A dire il vero…- disse Sakura, guardando per terra- …in famiglia siamo solo noi tre. Mia madre è morta tanti anni fa. Io avevo solo tre anni!”

Syaoran guardò il profilo di Yukito, diventato improvvisamente triste: “Scusami!”

“Oh, non preoccuparti! Non potevi saperlo! E poi…anche se la mamma non c’è più, siamo felici, perché sappiamo che lei ci guarda sempre da lassù. Le persone che amiamo non ci lasciano mai definitivamente, sono sempre accanto a noi, vero?”

Sakura si rivolse a lui e gli sorrise. In quel sorriso era nascosto, però, un pizzico di malinconia che turbò Syaoran. Una malinconia che anche lui provava molto spesso, ogni volta che desiderava avere il padre accanto a sé, ogni volta che aveva bisogno di lui…ma lui non c’era. Eppure il sorriso e le parole di Yukito fecero riaffiorare nella sua mente ciò che gli diceva sempre sua madre quando lui era piccolo, parole a cui Syaoran non aveva mai creduto e che aveva sempre tenuto nascoste nel suo cuore, nel suo inconscio.

“Sì, ti capisco. Anche mio padre è morto quando ero ancora piccolo…”

“Davvero?”

“Già!”

“Mi dispiace tanto!”

“Perché? L’hai detto tu stesso: le persone che amiamo sono sempre accanto a noi. Io non mi sono mai soffermato a riflettere su questa cosa: mia madre me lo diceva spesso quando era piccolo, subito dopo la morte di mio padre, ma io pensavo solo che lui se n’era andato. E ogni volta che avevo bisogno di lui, per giocare, per allenarmi con la spada, per imparare ad andare a cavallo e per tante altre cose, mio padre non c’era. Invece, le tue parole e il sorriso di poco fa, anche se malinconici, erano sinceri e mi hanno fatto cambiare idea. Ne sono davvero convinto adesso, grazie a te!”

Sakura sorrise: quello che aveva appena detto Eriol era bellissimo, era la cosa più dolce che le era mai stata rivolta in tutta la sua vita.

Vedendolo sorridere, anche Syaoran provò una sensazione di pace e gioia. Nonostante lo conoscesse da appena un giorno, quel ragazzo gli stava cambiando la vita. E lui ne era davvero felice.

 

 

Ecco qua il sesto capitolo. Spero sia stato di vostro gradimento. Il prossimo si intitola “Heartthrob”, ovvero Batticuore. Capirete a cosa è dovuto il batticuore!!!! ^__^

Ringraziamenti…

Piajoe22: ma perché ti definisci esasperata? Spero che il capitolo ti sia piaciuto, non credo mi sia venuto molto bene, almeno non come lo volevo io…-_-‘

Sakura182blast: non ho detto che syaoran mi piace di più in ccs, a essere sincera non saprei proprio scegliere. Mi piacciono tanto tutti e due: quello di ccs perché è il primo syaoran!! E quello di tsubasa perché è perfetto!!! Quindi hai ragione a dire che è carinissimo in tutte e due le serie!! In nana continuo a sperare in nobu/hachi e magari in takumi/reira!!^_^

Yumemi: diciamo che sakura e syaoran versione ccs sono tremendamente carini proprio per l’atmosfera di dolcezza e purezza di tutto il manga. In tsubasa, invece, sono affascinanti perché  si tratta di una storia in cui sono un po’ più maturi e quindi affrontano situazioni da adulti, come il fatto dell’alcol! Cmq, anch’io mi sto spoilerando sui capitoli che stanno uscendo in japan perché sono curiosissima!!  Quindi posso capire lo spoiler a cui ti stavi riferendo.

Sakurabethovina: siccome la prima parte della storia è totalmente sul romantico e sul melenso, non so se vedremo sakura che maneggia una spada. Ci saranno dei riferimenti come in questo capitolo, ma lezioni di spada vere e proprie no, perché mi servono per l’altra storia!! Spero comunque che ti sia piaciuto il capitolo!!

Maddy94: che bello! Una nuova lettrice! Sono contenta che la mia storia ti stia piacendo e spero che continuerai a seguirla. Grazie per la recensione.

Manu: grazie anche a te per la recensione. Sono davvero felice di come sta andando questa storia. Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!

 

 

A presto

Kia85

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Capitolo 7
*** Heartthrob ***


“Crossed destinies”

“Crossed destinies”

 

 

Capitolo 7: “Heartthrob”

 

Per la principessa Sakura e il principe Syaoran quelle settimane trascorsero molto velocemente l’uno in compagnia dell’altra. Le lezioni che Syaoran impartiva alla principessa erano davvero dei momenti piacevoli e, grazie ad essi, i due giovani riuscivano, anche solo per poco tempo, a non pensare al matrimonio organizzato dai loro genitori.

Nessuno dei due avrebbe mai potuto pensare di trovarsi insieme al proprio promesso sposo; tanto meno Syaoran, che non immaginava neanche lontanamente quale fosse la vera identità di Yukito. Sakura, invece, era consapevole che quello che stava provando per Eriol non era più una semplice amicizia, anzi, non lo era mai stata: inconsciamente quel sentimento si stava trasformando di giorno in giorno, diventando estremamente complesso e confuso.

Con la metà di maggio arrivarono anche le prime calde giornate che annunciavano l’estate imminente. Ma le lezioni per Sakura continuavano: il suo era davvero un ottimo maestro e chiedeva un sempre maggiore impegno da parte sua. Soprattutto perché Sakura stava diventando davvero brava.

“Credo che tra qualche settimana potremmo concludere le lezioni.

Sakura, a quelle parole, fu colta da improvvisa tristezza: “Di già?”

“Beh, sì. Ci siamo allenati per molte ore tutti i giorni. È normale che tu abbia imparato in fretta.

“Oh...d’accordo!”

Syaoran notò una nota di tristezza nel tono della sua voce e gli sorrise: “Però, potremmo continuare a incontrarci per allenarci insieme!”

“Intendi non più come maestro e allievo?”

“Esatto!”

Sakura rise: “Che bello!”

“Senti…- disse poi Syaoran, avvicinandosi al laghetto -…che ne dici di farci un bagno?”

Sakura non comprese molto bene: “Un…che?”

“Un bagno nel lago. Con questo caldo e, dopo il duro allenamento di questa mattina, è proprio quello che ci vuole!”

“Ma…ma…”

Sakura non fece in tempo a ribattere che Syaoran si era già tolto stivali, maglia e pantaloni e si era tuffato nel lago. La principessa arrossì violentemente, sentendo le gote prendere fuoco, e si sentì mancare il respiro: non aveva mai visto un ragazzo…così. Una parte di lei le diceva di voltarsi immediatamente dall’altra parte, perché non era buona cosa, soprattutto per una principessa; ma l’altra parte voleva continuare a guardarlo: era così bello, il suo torace era scolpito perfettamente e con i capelli bagnati era terribilmente affascinante.

“Ehi…Yukito, che fai? Non vieni?” esclamò Syaoran.

Incapace di muoversi, come se fosse paralizzata, Sakura scosse lievemente il capo: “N-no…è meglio di no!”

Come poteva lei, la principessa del regno di Clow, fare il bagno con un ragazzo??

“Perché? Dai, vieni. Si sta benissimo!”

Sakura cominciò a non sopportare più questa insistenza e sospirò, rassegnata: c’era un’unica soluzione per mettere fine a quell’ insistenza. Una soluzione che, tutto sommato, non avrebbe permesso a Eriol di scoprire la sua vera identità.

“D’accordo!”

Il cuore le batteva rapidamente, come se da un momento all’altro dovesse saltarle fuori dal petto. Nonostante ciò Sakura si mosse lentamente, si tolse prima gli stivali, poi il nastro legato in vita e infine il soprabito haori, restando con i pantaloni e la maglia neri.

Syaoran ridacchiò: “Non vorrai farti il bagno così?”

“S-sì, perché?”

“Ma così non c’è gusto, non potrai sentire l’acqua fresca direttamente a contatto con la tua pelle.

“Però…”

“Ho capito, ti vergogni! Ma non ce n’è bisogno! Siamo solo noi due!”

Ecco, era proprio questo il problema. Sakura divenne sempre più rossa: ma perché mai si trovava in quella situazione??

“Dai, togliti almeno un’ultima cosa.”  (syaoran, sei un pervertito!!^_^nda)

Ecco un difetto di Eriol: doveva diventare giusto un pochino meno insistente e poi sarebbe stato perfetto.

Perciò Sakura pensò a cosa togliersi: la maglia sicuramente no, dunque avrebbe tolto i pantaloni. Era la soluzione migliore, anche perché la maglia le arrivava almeno a metà coscia. E così fece; dopodiché entrò nel lago.

Ma Syaoran rimase turbato da qualcosa: le gambe di Yukito erano così sottili, bianche e sembravano anche molto lisce. Per essere le gambe di un ragazzo erano davvero molto…strane…

Per scacciare quel pensiero, Syaoran scosse il capo violentemente: non erano pensieri da fare in un momento simile.

“Avevi ragione, Eriol…l’acqua è molto fresca, anche se fuori fa caldo!” disse Sakura, facendo qualche bracciata.

Doveva, però, fare attenzione a non slegarsi i capelli, altrimenti lui avrebbe potuto cominciare a sospettare qualcosa sulla sua vera identità.

“Questo perché gli alberi fanno ombra sul lago, quindi il sole non batte direttamente sull’acqua.

“Già, è vero!”

“Che dici? Nuotiamo un po’?” propose Syaoran.

“Sì!”

******

Dopo qualche minuto passato a rinfrescarsi nel lago, la principessa e il principe si sdraiarono sull’erba per asciugarsi al sole. Sakura si sentiva tremendamente in imbarazzo, mentre Eriol sembrava essersi addormentato. Perciò la principessa si mise a sedere e guardò il ragazzo.

Era possibile che lei si stesse…innamorando di lui? Sakura non era sicura della risposta, ma certamente lui era molto attraente, soprattutto il suo volto. I suoi lineamenti, i suoi occhi, le sue labbra…tutto di lui la attirava. Anche in quel momento.

Sakura si avvicinò a lui, chinandosi sul suo volto, e rimase a guardarlo a pochi millimetri di distanza. Riusciva a sentire il suo respiro che le sfiorava la pelle e chiuse gli occhi: sarebbe rimasta così per tutta la vita se avesse potuto. Era una bellissima sensazione che le riempiva il cuore di felicità e amore, una sensazione a cui lei non poteva più fare a meno. La principessa si avvicinò ancora di più e con le dita della mano destra gli sfiorò il petto, riscaldato dal sole. Arrossì vistosamente, ma non si tirò indietro. Voleva continuare a guardarlo da così vicino, toccarlo con delicatezza e lasciarsi inebriare da quel calore che, da dentro il suo cuore, si stava espandendo in tutto il corpo.

Se solo avesse potuto dirgli chi era veramente, dirgli tutta la verità sui sentimenti che provava per lui…forse ci sarebbe stato un lieto fine anche per loro.

Ma che stava pensando? In questo modo lo avrebbe perso per sempre. Era meglio lasciare tutto così com’era e fargli credere ancora di essere un ragazzo.

A un certo punto, Syaoran cominciò a svegliarsi e Sakura tornò rapidamente al proprio posto.

“Ah…ben svegliato!” gli disse lei, cercando di nascondere il batticuore che si era scatenato nel suo petto.

“Mm…mi sono addormentato?”

“Sì!”

“Mi dispiace!”

Sakura sorrise, si alzò in piedi e si rivestì: “Non importa, Eriol! Dico sul serio!”

Syaoran guardò Yukito e quelle gambe, che stavano diventando per lui una vera ossessione. Chissà poi per quale motivo…

Fortunatamente Sakura si rivestì in fretta, così anche il turbamento di Syaoran ebbe termine, almeno per il momento.

“Sarà meglio andare! Si è fatto tardi.” disse Sakura.

“Ah, sì!” esclamò Syaoran, iniziando a rivestirsi.

Sakura appoggiò le mani sulla sella di Cerberus, evitando di guardare per l’ennesima volta il ragazzo: “Domani…ci vediamo ancora qui?”

“Certo!”

“Bene!- esclamò Sakura, montando in groppa al cavallo- Allora…a domani!”

“Sì! Ciao!”

Sakura incitò Cerberus a partire e Syaoran la vide andare via. Con una mano si toccò il torace, all’altezza del cuore, percependo un calore molto particolare, che proveniva da dentro di sé.

Gli stava accadendo qualcosa di strano: se quel sentimento fosse stato davvero amicizia, perché allora si sentiva così confuso quando c’era Yukito? In certi momenti sembrava proprio che Syaoran perdesse il controllo della sua mente, dei suoi pensieri…Arrivava addirittura a pensare…sperare che Yukito fosse…una ragazza. Ma, questo non era possibile! Yukito non poteva essere una ragazza.

 

 

 

Ciao! Ecco il settimo capitolo! Vi è piaciuto? Spero di non aver fatto sembrare Syaoran troppo maniaco!! -__-’ Ho pensato di aggiungere solo un po’ di pepe (come dice una mia carissima amica che in questo sito ha il nick di mamogirl) in questa storia giusto per movimentarla un po’. Il prossimo capitolo si intitola “Disclosed secret” cioè…ihihih, non lo dico perché si capisce!!

Ringraziamenti…

LizDream: non ti preoccupare. Lo so che con la scuola il tempo scarseggia! Ci sono passata anch’io e all’università è peggio, però almeno riesci a organizzarti. Spero che il capitolo ti sia piaciuto! Il capitolo del segreto di Sakura  rivelato sta per arrivare!!

Manu: sono contenta che ti piacciano le scene sakura in versione yukito e syaoran in versione eriol! Sono belle anche da scrivere! Il bello di cui parlavi spero tu l’abbia trovato anche in questo capitolo!

Piajoe22: beh, se ti è piaciuto il capitolo precedente, allora questo dovrebbe avere lo stesso effetto! Fammi sapere!!^_^

Sakuretta94: grazie per la recensione, sono contenta ti stia piacendo la mia storia! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!!

Yumemi: come vedi, il batticuore del titolo ha colpito un po’ tutti e due. Spero che ti sia piaciuto! Sui tre OAV di tsubasa riguardanti i fatti di Tokyo, sì, lo sapevo. Mi piacerebbe vederli perché ho visto qualche scan relativa al manga…ma non vorrei spoilerarmi ancora di più su quei momenti very drammatic!! So già che piangerò come una fontana!! ç_ç

Sakura182blast: hai ragione, perché scegliere fra i due tipi di syaoran?!?! Sono stupendi tutti e due! D’altronde sono made in clamp!! Comunque il momento della verità si avvicina sempre di più!! Continua a seguire la storia!

DenaDena: che bella recensione, grazie mille! Sei davvero gentile! Sono molto contenta che la mia storia ti stia piacendo e spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento!!

Maddy94: alla domanda ‘quando scoprirà syaoran che sakura è una ragazza?’, rispondo: il titolo del prossimo capitolo dice già troppo! spero che questo capitolo ti sia piaciuto!!!^_^

 

A presto

Kia85

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Capitolo 8
*** Disclosed secret ***


Capitolo 8: “Disclosed secret”

Crossed destinies

 

 

Capitolo 8: “Disclosed secret”

 

La principessa Sakura, tornando a palazzo, rifletté su cosa aveva appena fatto. Se Eriol non si fosse svegliato, lei avrebbe continuato a osservare attentamente il suo viso e, probabilmente, attirata da quelle labbra sottili, lo avrebbe addirittura baciato. Perché, inconsciamente, era quello il suo scopo. Certe azioni si compiono solo quando si è innamorati; dunque, lei, che non si era mai comportata così e non avrebbe mai avuto il coraggio di farlo nei confronti di qualsiasi altro ragazzo…era innamorata di Eriol.

Non aveva potuto fare a meno di innamorarsi: lui era davvero speciale e riusciva a farle provare emozioni uniche, assolutamente inedite. Il suo sorriso le faceva venire il batticuore, i suoi occhi le infondevano un’infinita dolcezza e, ogni volta che lui la sfiorava, Sakura sentiva un brivido che le percorreva tutto il corpo.

Però…questa situazione era quanto mai problematica e ciò la rendeva triste…una tristezza che le stringeva il cuore, come se non avesse potuto più essere felice.

In sostanza il problema era uno solo: il matrimonio con il principe Syaoran, a cui lei era contraria. Un unico, ma enorme problema!!

Tuttavia, lei non poteva fare a meno di vedere Eriol, non poteva fare a meno di lui.

Così il giorno dopo, Sakura indossò gli abiti che la rendevano Yukito e uscì più presto del solito da palazzo. Il suo Cerberus cavalcò velocemente verso il luogo del ritrovo, il luogo che per lei era quasi come una seconda casa: lì si era innamorata per la prima volta, lì, ormai, risiedeva il suo cuore da quella meravigliosa prima giornata di aprile, quando aveva conosciuto Eriol.

Non appena Sakura arrivò, non vide nessuno: di solito Eriol era già lì, quando lei arrivava. Ma non quel giorno. Improvvisamente, fu colta da grande tristezza e da un senso di solitudine. Non voleva che lui la lasciasse sola, avrebbe voluto averlo sempre accanto a .

Però era anche vero che Sakura era arrivata piuttosto in anticipo quel giorno. Quindi, sicuramente, Eriol sarebbe arrivato molto presto.

“Ehi, ragazzino!”

Era lui!

Sakura si voltò, ma impallidì: si ritrovò circondata da due uomini, dall’aria non particolarmente rassicurante.

“Non parli, ragazzino?” esclamò uno di loro, con un ghigno.

“Sì, signore…” rispose lei, con voce tremante.

Aveva paura, proprio lei che si fidava di tutti. Pensava solo a come cercare di scappare da quella situazione.

“Ehi, hai sentito, Shotoku? Ti ha chiamato signore?” disse ridendo l’uomo più vicino a Sakura.

L’ uomo di nome Shotoku, con una folta barba nera come la pece, si trovava proprio di fronte alla principessa.

“Stai zitto, Kotoku!” gli ringhiò contro.

“Cosa…cosa volete…da me?”

“Giusto, ottima domanda, ragazzino!- disse Shotoku - Dammi tutte le monete d’oro che hai e noi non ti faremo niente di male!”

E, così dicendo, le puntò la spada sul cuore. Sakura cominciò a tremare, ma mantenne un minimo di lucidità che le fece portare la sua mano sulla sua spada. Kotoku se ne accorse, la agguantò da dietro, portando un braccio intorno al suo collo e le tagliò la cintura con la spada, che cadde per terra.

“Io…non ho…niente…davvero!”

Aveva voglia di piangere, urlare, chiamare aiuto, ma sembrava che non fosse più in grado di emettere alcun suono per la troppa paura.

“Dai, non dire stupidaggini! Un signorino fine come te, con questi abiti raffinati!” esclamò Shotoku, avvicinando ancora di più la spada al cuore della principessa.

Sakura non riusciva più a respirare normalmente, si sentiva quasi soffocare: “Credetemi…vi prego…io non ho niente!”

“Ehi, fratello, prendiamogli questo haori! Sembra un tessuto prezioso!” propose Kotoku, sfiorando con la mano la spalla di Sakura, che, inorridita, chiuse gli occhi.

“E’ vero…potremmo pur sempre guadagnarci qualcosa.

Sakura cominciò a piangere: era terrorizzata e nessuno poteva aiutarla! Era completamente sola…

Shotoku, con un unico gesto rapido della spada, le tagliò l’haori proprio all’altezza del cuore. Ma, in questo modo, anche la maglia che aveva sotto il soprabito si era stracciata.

“Ehi, voi!”

Le lacrime che Sakura stava piangendo, le si fermarono improvvisamente negli occhi. Quella voce…apparteneva a Eriol.

Eriol!”

Syaoran quel giorno era arrivato in ritardo. La sera prima il principe aveva fatto molta fatica ad addormentarsi: c’era qualcosa che lo stava tormentando da quella mattina, trascorsa ancora una volta insieme a Yukito, qualcosa che riguardava proprio quel ragazzino. La sua mente concepiva strani pensieri, il suo cuore era pieno di dubbi…insomma Syaoran era in preda a una insopportabile confusione che non voleva dargli un momento di tregua. Così la sera prima si era addormentato molto tardi e, di conseguenza, quella mattina si svegliò tardi.

Arrivando nel luogo del ritrovo, Syaoran aveva sentito in lontananza delle voci e, incuriosito, era sceso da cavallo, avvicinandosi in silenzio. Quando scoprì cosa stava succedendo, non esitò un secondo di più e corse a salvare il suo giovane amico.

“Lasciate stare il mio amico!” intimò Syaoran, spada alla mano.

Shotoku si voltò verso di lui, ridendo beffardamente.

“Amico? Semmai, vorrai dire amichetta…”

Kotoku sciolse la coda dei capelli di Sakura con un gesto rapido e indelicato e la lasciò cadere a terra.

“Apri gli occhi, ragazzo!” esclamò Shotoku, che, con la punta della spada, allargò i lembi della maglia di Sakura.

Syaoran osservò incredulo Yukito: i capelli chiari, sciolti, che ricadevano ai lati del suo viso rigato dalle lacrime e la fasciatura stretta intorno al petto che copriva…tutto questo portava alla conclusione che Yukito non fosse un ragazzo, ma una ragazza. La scoperta appena fatta lo lasciò stordito per qualche attimo, incapace di elaborare un qualunque pensiero, che avesse un minimo di logica.

Fino a quando non sentì di nuovo la voce di quell’uomo.

“Sorpreso?”

La sconvolgente rivelazione riguardante Yukito e i singhiozzi sommessi della ragazza gli fecero ribollire il sangue nelle vene. Non si trattava in questo modo una fanciulla. Perciò Syaoran, tornando in sé, attaccò Shotoku e i due cominciarono a duellare, mentre Kotoku, spaventato, scappò via.

La principessa Sakura, per la brutta esperienza che le era capitata, aveva lo sguardo fisso per terra, ma perso chissà dove: era caduta in una specie di trance.

Syaoran continuava a duellare, ma il suo avversario non era molto abile con la spada e, a un certo punto, inciampò, cadendo a terra. Syaoran gli puntò la spada alla gola: aveva una voglia incredibile di fargli male, molto male. Guardò poi la ragazza a terra e sentì una stretta al cuore.

Era troppo facile uccidere quell’uomo. No, Syaoran lo avrebbe portato a palazzo e lo avrebbe fatto rinchiudere nelle celle della sua prigione, dove avrebbe meditato sulle sue sporche azioni per il resto dei suoi anni. Perciò, tenendolo sotto tiro, richiamò Spinel e prese la corda appesa alla sella: legò mani e piedi del bandito e lo caricò su Spinel.

Poi, con un tuffo al cuore, si inginocchiò di fronte alla ragazza e la guardò dolcemente, accorgendosi immediatamente di un pendente di colore rosa all’altezza del suo cuore. Quella pietra emanava un bagliore rosa intenso e Syaoran la riconobbe: era la rodocrosite. La conosceva bene perché sua madre gliene aveva regalata una qualche anno prima.

Il principe, però, si destò immediatamente dai suoi pensieri e scosse il capo, arrossendo violentemente: non si era reso conto che la stava fissando ormai da qualche minuto. Per un principe come lui quello non era certo il modo giusto di comportarsi nei confronti di una fanciulla.

“Stai…bene?”

Sakura, udendo la voce del suo amato Eriol, uscì da quello stato di trance e lo guardò. Ritrovandoselo così vicino, arrossì e cercò immediatamente di coprirsi, sovrapponendo i lembi della maglia.

S-sì!” rispose lei, tremando.

Syaoran se ne accorse e si tolse il suo soprabito, porgendoglielo.

“Tieni, indossa questo! Ti accompagno a casa!”

Sakura lo vide raggiungere Spinel, dandole le spalle, e sistemare la sua spada nella cintura. Così indossò il suo soprabito, allacciandolo sul davanti.

“Grazie!” gli disse lei, accennando un flebile sorriso.

Syaoran la guardò con la coda dell’occhio e arrossì lievemente: “Di…di niente!”

Così, il piccolo grande segreto di Sakura era stato scoperto.  La principessa aveva vissuto una terribile esperienza, eppure in quel momento, fissando il rossore sulle gote di Eriol, si sentì molto più leggera. Era difficile continuare a mentirgli sulla sua vera identità. Ma ora che lui aveva scoperto che Yukito, in realtà, era una ragazza…Sakura sentì una dolcissima voglia di aprirgli anche il suo cuore.

 

 

 

Sorpresa!! Ho aggiornato molto presto questa volta. D’altronde la storia è pronta, mancano solo gli ultimi 4 capitoli da scrivere, quindi perché aspettare a pubblicarla?? ^__^ Spero tanto che il modo in cui si scopre il primo segreto di Sakura vi sia piaciuto!! Ho detto primo, perché naturalmente Syaoran dovrà scoprire prima o poi che lei è anche una principessa!! Bene, bene, il prossimo capitolo si intitola : “ In the depths of heart”, ovvero nel più profondo del cuore.

Ringraziamenti…

Piajoe22: il capitolo precedente è stato divertente anche da scrivere, mentre questo è stato molto emozionante. Spero si possa provare la stessa cosa leggendolo…

Sakura182blast: tranquilla, syaoran non è gay e nel prossimo capitolo capiremo tutto quello che sta provando in questo momento, dopo aver fatto una scoperta moooolto importante, riguardante la nostra sakurina!! Bene, spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!!

Sakuretta94: sono molto contenta che ti sia piaciuto il capitolo precedente e spero che anche questo abbia lo stesso effetto! Fammi sapere! ^_^

Sakurabethovina: prima di arrivare al compleanno di syaoran ci vorrà ancora qualche capitolo, non tanti, promesso!^_^ nel frattempo, spero che questo capitolo ti sia piaciuto!

Manu: a volte mi piacerebbe vedere le facce dei lettori mentre leggono la mia storia! Sarebbe davvero interessante!! Comunque, spero che il capitolo ti sia piaciuto! Per il momento syaoran ha solo scoperto che yukito è una ragazza, ma prima o poi arriverà il momento della verità!! ^_^

Maddy94: tranquilla, la storia non rimarrà in sospeso. Certo, nelle altre mie storie sto aggiornando con molta meno frequenza, ma non le ho abbandonate. Inoltre  questa è già pronta, quindi devo solo pubblicarla. Ti ringrazio per la bella recensione e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!

Shainareth: che bello! Sei tornata!! Sono molto felice per la tua recensione, mi fa piacere che la mia storia ti stia piacendo!! In effetti per questa storia mi sono ispirata a quelle favole molto in stile disney, anche se ci sono alcuni elementi non proprio disneyani!!. Spero tanto che ti sia piaciuto anche questo capitolo. L’anime a cui ti stai riferendo è Tsubasa Chronicle, vero? Su Youtube ci sono tutti gli episodi della prima e delle seconda serie (gli episodi vanno dal 27 al 52) e anche  il film.

 

A presto

Kia85

 

 

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Capitolo 9
*** In the depths of heart ***


“Crossed destinies”

“Crossed destinies”

 

Capitolo 9: “In the depths of heart

 

Il principe Syaoran avrebbe voluto accompagnare la ragazza a casa, ma lei, non appena furono fuori dalla foresta, lo ringraziò per tutto quello che aveva fatto e disse che avrebbe proseguito da sola. Perciò lui la guardò allontanarsi per qualche secondo e prese la via verso casa.

Si costrinse a non pensare a quello che era appena successo: ci avrebbe riflettuto meglio in un secondo momento.

Arrivato a palazzo, affidò il bandito alle guardie reali, affinché lo rinchiudessero nelle prigioni sotterranee, e corse nella sua camera. Si avvicinò alla sua scrivania e appoggiò una mano sul primo cassetto, aprendolo. Cercò in fondo e trovò una scatoletta di velluto verde con rifiniture dorate: dentro vi era la rodocrosite, la pietra dell’amore, la stessa che indossava la ragazza che lui credeva essere Yukito. Ma non aprì la scatoletta. Ripensò, invece, al giorno in cui sua madre gliela aveva regalata: era il giorno del suo 12° compleanno. Quando Syaoran vide la pietra, chiese a sua madre che cosa fosse.

“Mio caro Syaoran…-aveva detto sua madre-…questa pietra è la rodocrosite. È una pietra molto rara e viene chiamata pietra dell’amore perchè il suo compito è aiutare la persona che la indossa a trovare la propria anima gemella.”

“L’anima gemella?”

“Esatto. Una persona con cui trascorrere tutta la vita e, soprattutto, una persona da amare. Un giorno, Syaoran, conoscerai una ragazza che ti farà innamorare e che ti amerà con tutto il suo cuore!”

“Ma come farò a sapere che è lei la mia anima gemella?” aveva chiesto Syaoran.

“Perché ogni volta che penserai a lei, ogni volta che le sarai accanto, la tua pietra si illuminerà intensamente! La rodocrosite è davvero una pietra magica: quando la persona che la possiede trova il vero amore, la pietra acquisisce poteri incredibili!”

Syaoran non aveva creduto a quelle parole, però, dopo aver visto quella stessa pietra al collo della ragazza da lui salvata, gli era sorto qualche dubbio. Forse funzionava davvero, forse anche la sua pietra in quel momento brillava. Il cuore di Syaoran batteva forte e lui respirava con fatica. Decise che avrebbe aperto la scatoletta. La prese tra le mani, ma…

In quel momento, qualcuno bussò alla porta. Syaoran sobbalzò per lo spavento e appoggiò la scatoletta sulla scrivania.

“Avanti!”

La porta si aprì ed entrò Eriol.

“Syaoran! Ho visto Spinel nelle scuderie. Sei tornato presto oggi…” lo chiamò Eriol.

“Sì!” disse lui, pensieroso.

Eriol si accorse dello stato d’animo dell’amico e gli si avvicinò.

“E’ successo qualcosa? Se vedessi la tua faccia…”

Syaoran si sedette sul letto, appoggiando il gomito destro sul ginocchio e il mento sul palmo della mano. Sempre più preoccupato, Eriol si sedette accanto a lui, aspettando una risposta.

Eriol…ricordi Yukito?”

“Il ragazzo a cui stai insegnando a duellare con la spada?”

“Beh…quello non è un ragazzo! È…una ragazza…”

Eriol sorrise: “Capisco…e come lo hai scoperto?”

Syaoran, con un lieve rossore sulle gote, gli raccontò per filo e per segno ciò che era successo nella foresta.

“Mm…ti sei comportato come un vero principe che salva la giovane donzella dai malintenzionati! Che bravo!”

“E dai, smettila di prendermi in giro!- esclamò Syaoran, alzandosi in piedi e camminando nervosamente nella stanza-  Non riesci a capire come mi sto sentendo in questo momento?!”

“Perché non provi a spiegarmelo?” gli chiese lui dolcemente.

Syaoran sospirò, cercando le parole adatte a esprimere il suo tormento: “ Io…ho sempre pensato a lui come a un ragazzo, quindi in questo momento credo di essere confuso perché…insomma…Yukito è una ragazza, io ho passato tutto questo tempo con lei e…lei mi ha sempre mentito!”

“Beh…ma, Syaoran…anche tu le stai mentendo dall’inizio sulla tua vera identità.

Syaoran guardò l’amico, fermandosi in mezzo alla stanza: sì, in effetti…Eriol aveva ragione. Chi era lui per giudicare il comportamento di quella ragazza? Inoltre era stato lui ad averla scambiata per un ragazzo quando si erano conosciuti…era colpa sua. Sicuramente lei, quel giorno, non aveva voluto dirgli niente per non metterlo in imbarazzo e si era dovuta adeguare alla situazione.

“Sei sicuro che il motivo della tua confusione non sia un altro?” domandò maliziosamente Eriol.

La domanda fece arrossire violentemente il giovane principe.

“Un altro motivo…”

“Prova a rifletterci un attimo!”

Syaoran chiuse gli occhi, concentrandosi sui momenti trascorsi insieme a lei: “C’è sempre stato qualcosa in Yukito che mi ha fatto sentire strano. I suoi occhi, primi fra tutti, sono davvero speciali: hanno la capacità di farmi provare qualcosa di unico, un turbamento intenso mai provato prima. Mi sono sempre sembrati strani per appartenere a un ragazzino come Yukito. Inoltre, ieri…l’ho costretta a fare il bagno con me…”

E qui Syaoran venne travolto da un’improvvisa ondata di calore; ma si sentì anche tremendamente in colpa nei confronti di quella ragazza.

“Questo invece non è molto principesco da parte tua!” commentò Eriol, ridacchiando.

“Lo so!- esclamò Syaoran, tornando a sedersi sul letto, con le mani tra i capelli- Oh, quanto sono stato stupido!! Lei mi aveva anche detto che si vergognava e invece io l’ho spinta a…ah, che idiota!!! Avrei dovuto capire che c’era qualcosa sotto. Chissà cosa deve aver pensato di me!”

“In effetti, quello che hai fatto, considerando che lei è una ragazza, non è stato proprio carino, però…- disse Eriol, sorridendo fra sé e sé-…tu non potevi sapere qual’ era la sua vera identità. Quindi, Syaoran, come mai ci tieni così tanto a difenderla?”

“Difenderla…io?” chiese Syaoran, incredulo.

“Ma certo! Ti stai dando dello stupido e cerchi in ogni modo di discolparla per quello che è successo!”

Syaoran non riusciva a capire dove volesse arrivare Eriol e questo lo rendeva ancora più confuso. Tanto valeva essere diretti: erano pur sempre amici.

“Cosa stai cercando di dirmi, Eriol?”

“Sto cercando di dirti, amico mio, che potresti essere…innamorato…”

Innamorato…Syaoran…di quella ragazza…Allora la confusione che gli tormentava anima e corpo in quei giorni era dovuto a quello? Syaoran corse alla scrivania e, senza pensarci due volte, aprì la scatoletta di velluto: la pietra brillava intensamente e il giovane principe la prese tra le mani, fissandola con un sorriso. Dopo aver preso coscienza di quel sentimento che lo aveva travolto in quei giorni, Syaoran si sentì improvvisamente calmo e sereno e un dolcissimo tepore si impossessò di lui.

“Inconsciamente credo di aver sempre sperato che fosse una ragazza!” disse poi il principe.

“Però…c’è il problema del matrimonio con la principessa Sakura…” aggiunse Eriol.

“Già, se questa ragazza fosse la principessa Sakura, il problema sarebbe risolto. Ma le principesse non vanno in giro a farsi credere ragazzi!”

“E i principi non vanno in giro a farsi credere scudieri!” ribattè prontamente Eriol.

Syaoran sorrise, guardando l’amico.

“Seriamente, Syaoran…che cosa farai adesso? Continuerai a vederla?”

“Certo…soprattutto perché vorrei sapere chi è veramente e vorrei anche chiederle scusa per il mio comportamento di ieri; però…- disse Syaoran, mentre un dubbio atroce lo assaliva-…dopo quello che è successo oggi, non so se lei tornerà nella foresta domani!”

Eriol gli sorrise e gli mise una mano sulla spalla: “L’unico modo per sapere se lei verrà è quello di recarti lì, domani mattina. Proprio come facevi gli altri giorni!”

Sì, Eriol aveva ragione. Quello era l’unico modo per poterla vedere di nuovo. E nessuno poteva immaginare quanto lui desiderasse rivederla, starle accanto, sentire la sua risata, perdersi nel verde speranza dei suoi occhi…

Syaoran indossò la rodocrosite al collo e annuì: “D’accordo. Ci andrò!”

*****

Non appena la principessa Sakura si assicurò che Eriol non la seguiva più con lo sguardo, tornò a palazzo e, tramite il passaggio segreto, raggiunse camera sua. Qui Yue le corse incontro, miagolando.

“Ciao, Yue!” lo salutò lei, prendendolo in braccio.

Le tornò in mente la brutta esperienza di quella mattina e le sue gambe divennero improvvisamente molli. La principessa si lasciò cadere per terra, stringendo a sé Yue. Tutta la paura che aveva provato la fece tremare nuovamente.

Il gattino miagolò e, in quel momento, nella camera entrò Tomoyo. Vedendola a terra, la dama di compagnia si preoccupò e le si inginocchiò di fronte.

“Sakura, cos’è successo?” chiese Tomoyo, notando che la principessa indossava un haori diverso dal suo.

Sakura la guardò con occhi infinitamente tristi e le raccontò ogni cosa: di lei poteva fidarsi, era la sua migliore amica.

Alla fine del racconto, Tomoyo era inorridita: “Oh..Sakura, che brutta esperienza! Stai bene?”

“Sì, ho solo avuto molta paura. Ma grazie a Eriol sto bene!”

“Già, per fortuna è arrivato subito!”

Sakura sorrise, ma era un sorriso che nascondeva una sorta di malinconia.

“Che succede, Sakura? Non sei d’accordo?”

“Sì…però…”

“Però cosa?”

Eriol ha scoperto che non sono un ragazzo e, se venisse anche a sapere che sono la principessa promessa sposa al suo amico d’infanzia…non mi vorrà più vedere. E questo mi spaventa più di ogni altra cosa!”

Sakura, con il terrore di perdere la cosa più bella che le fosse capitata in quei 19 anni di vita, cominciò a piangere e a singhiozzare tra le braccia di Tomoyo, mentre Yue riuscì a sgattaiolare via dall’abbraccio della sua padroncina.

L’amica la guardò con stupore: “Sakura…tu…ti sei innamorata di lui?”

Nonostante piangesse disperata, Sakura annuì e Tomoyo sospirò, divenendo improvvisamente pensierosa.

Dopo qualche minuto in cui cercò di consolare la principessa, Tomoyo la fece sollevare e le porse un fazzoletto per asciugare le lacrime.

“Coraggio, andrà tutto bene!- le disse Tomoyo, sorridendole dolcemente- Tu vuoi continuare a vederlo?”

“Sì!” rispose Sakura, stringendo il fazzoletto tra le mani.

“Allora, domani torna da lui!”

“Ma se lui non ci fosse?”

“Non penso che sarà così. Da quello che ho capito, oggi non ti ha chiesto qual è la tua vera identità.

“Esatto!”

“Ecco, e sono sicura che in questo momento Eriol stia morendo per la curiosità di sapere chi sia la bella fanciulla che ha salvato da quei brutti ceffi, la bella fanciulla che per tanto tempo è stata accanto a lui sotto le spoglie di un ragazzo e che gli ha addirittura chiesto di insegnargli a duellare con la spada! Quindi domani lui ci sarà. E tu…tu gli dirai che sei Tomoyo, la dama di compagnia della principessa Sakura.

Sakura sbatté le palpebre perplessa: “Ma…così sarebbe mentirgli di nuovo!”

Tomoyo sbuffò, sorridendo: “Oh…sottigliezze! In amore e in guerra tutto è concesso. E questo è l’unico modo per continuare a vederlo, Sakura!”

“Hai ragione, Tomoyo!- esclamò Sakura, sorridendo- Gli dirò proprio così!”

Sakura si strinse nel soprabito donatole da Eriol, lasciandosi inebriare dal suo profumo e dal calore che proveniva dal suo corpo. Era una sensazione molto dolce ed estremamente intima, che rese la principessa molto felice.

La felicità era tornata di nuovo negli occhi verde smeraldo della principessa e la sua felicità era l’unico scopo che si era prefissata Tomoyo. Purtroppo c’era sempre il problema del matrimonio con il principe Syaoran e questo lo sapeva bene anche la principessa. Ma Sakura era troppo felice per pensare all’evento che si avvicinava sempre di più. Ciò che contava davvero era assicurarsi che Eriol volesse continuare a frequentarla anche dopo aver scoperto che lei gli aveva mentito.

E, quella notte, Sakura sognò il suo amato Eriol, con la speranza che un giorno, proprio lui avesse potuto diventare il suo principe.

 

 

Ciao! Piaciuto il capitolo? Spero di sì. Sakura dovrà mentire ancora al suo Syaoran, però, come dice Tomoyo, in amore e in guerra tutto è concesso. Il prossimo capitolo si intitola “Make friends again”, ovvero riallacciare un’amicizia!

Prima dei ringraziamenti, un piccolo spot pubblicitario: se a qualcuno di voi interessa una fanfic su sailor moon, leggete “beyond good  & evil” pubblicata da mamogirl, ma scritta a 4 mani insieme alla sottoscritta ben 6 anni fa, sui banchi di scuola! Che brave, eh? ^_^

Ringraziamenti…

Shainareth: il capitolo di oggi ha già risposto alla tua domanda. Syaoran non scopre che lei è una principessa adesso. Passerà ancora un po’ di tempo. Io mi costringo a scrivere anche quando non ho l’ispirazione. Quando poi arriva, rifinisco il capitolo! Anche se, come mi hai fatto notare, ci scappa sempre qualche errore, nonostante lo rilegga più volte prima di pubblicarlo. Vorrà dire che d’ora in poi conterò sul tuo occhio attento per gli errori! Grazie mille!^_^

Sakura182blast: esatto, sarebbe un vero spreco! Sono contenta che ti sia piaciuto il modo in cui Syaoran scopre che Yukito in realtà è una ragazza. A dire il vero avevo molti dubbi a riguardo. Per fortuna è andata bene.  

Sakurabethovina: grazie per la recensione. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!

Piajoe22: ah, sono contenta che il capitolo precedente sia stato emozionante. Questo magari è un po’ più lento e noiosetto, però spero ti possa piacere allo stesso modo.

Manu: sì, per fortuna Syaoran è arrivato e ha salvato la sua Sakura! È un bellissimo personaggio da descrivere, soprattutto il suo animo gentile. Spero solo di rendergli giustizia in questa storia e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!

Sakuretta94: grazie per la recensione. Spero che il capitolo ti sia piaciuto!

Yumemi: sono davvero contenta che ti siano piaciuti questi due capitoli. Comunque, non devi preoccuparti, prima di mettere la parola fine a questa storia devono passare ancora come minimo una decina di capitoli, perché la prima parte è tutta very romantic, nella seconda parte ci sarà un po’ più di action!^_^

Maddy94: grazie per la recensione. Sono contenta che ti stia piacendo. Tutte queste idee dove le prendo? Boh! °__° No, seriamente…sono il risultato di tanti elementi messi insieme: i libri, per esempio,  stimolano moltissimo la mia fantasia e per rendere i personaggi più veri prendo qualcosa anche dai sogni delle persone. Chi non vorrebbe avere uno come Syaoran al proprio fianco?^///^ *kia in versione mad*

 

 

A presto

Kia85

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Capitolo 10
*** Make friends again ***


“Crossed destinies”

“Crossed destinies”

 

 

Capitolo 10: “Make friends again

 

Syaoran non chiuse occhio per tutta la notte. Voleva incontrare ancora quella ragazza, eppure si sentiva spaventato come non lo era mai stato. Proprio lui, il coraggioso principe del regno di Yang, aveva paura…di una semplice ragazza. Perché quella ragazza, con un semplice sguardo, riusciva ad arrivare al cuore del giovane principe e a fargli provare un sentimento importante, talvolta troppo ingombrante, che Syaoran stava imparando a conoscere solo in quei giorni.

Non appena albeggiò, Syaoran si preparò e scese a prendere Spinel. Eriol non c’era: evidentemente dormiva ancora. Perciò preparò il suo cavallo.

“Coraggio, Spinel…andiamo!”

Il destriero e il suo cavaliere si incamminarono verso la foresta. Syaoran sentì il proprio cuore battere più velocemente a ogni passo del cavallo. Improvvisamente gli balenò nella mente l’ipotesi di voltarsi e tornare a palazzo. Ma questo significava perdere per sempre la possibilità di rivedere quella ragazza. Syaoran non poteva scappare da quella situazione, anche perché, essendo un rispettabile gentiluomo, doveva assolutamente chiederle scusa per il suo comportamento.

Fu così che arrivò nel luogo del ritrovo, dove si erano conosciuti e avevano condiviso tanti bei momenti. Syaoran scese da cavallo e si avvicinò al lago, specchiandosi poi nell’acqua limpida. Lui era ricorso a tutto il suo coraggio per poter essere lì, quella mattina; ma se lei non fosse venuta? Se non avesse avuto il coraggio di affrontarlo dopo quello che era successo il giorno precedente? Davvero Syaoran non l’avrebbe più rivista.

Il principe si portò una mano sul cuore: al pensiero di perderla in quel modo, sentì una dolorosa fitta proprio nel suo petto, lì dove brillava la rodocrosite.

“Verrà…sono sicuro che verrà…”

Doveva assolutamente venire: era la prima volta che provava un amore così intenso e travolgente per qualcuno. E non aveva alcuna intenzione di rinunciarci.

Per scacciare quei dubbi che gli stavano facendo crescere una terribile ansia, Syaoran si sciacquò il viso con l’acqua fresca del lago. E, in quel momento, sentì un rumore provenire dalla sua destra.

“Buongiorno…Eriol!”

Solo una persona poteva chiamarlo con quel nome. Perciò si alzò lentamente e si voltò, asciugandosi il viso con una manica. Lei era venuta e gli stava sorridendo timorosa: era vestita ancora da Yukito e i suoi bei capelli erano legati nel solito codino.

“Buongiorno!”

Sakura fu estremamente felice di vederlo lì: Tomoyo aveva ragione.

Perciò si avvicinò a lui: “Pensavo di non trovarti qui, oggi…”

A-anch’io…però…c’erano alcune cose che volevo chiedervi!”

Sakura rimase turbata dal quel tono rispettoso: perché Eriol le parlava in quel modo? Era arrabbiato con lei?

“Sì, capisco…”

“Ieri non ve l’ho chiesto perché…scoprire che in realtà siete una ragazza mi ha confuso non poco. Dunque, ero curioso di sapere chi siete veramente e come vi chiamate.”

Sakura sospirò: stava diventando sempre più difficile mentirgli. Era come se il calore e la dolcezza dei suoi occhi inducessero la persona che gli stava di fronte a dire sempre la verità. Però quello era davvero l’unico modo per continuare a vederlo.

“Mi chiamo Tomoyo, sono la dama di compagnia della principessa Sakura!” disse Sakura, chinando il capo per non guardarlo negli occhi.

“La dama di compagnia della principessa?” ripetè Syaoran, sbalordito.

“Sì!”

Syaoran fu molto sorpreso: conoscere così per caso quella che sicuramente era la confidente della sua futura sposa e innamorarsene era una situazione che complicava ancora di più tutti i suoi problemi.

“Allora …devo chiedervi scusa per come mi sono comportato l’altro giorno! Sono addolorato per avervi messa in imbarazzo!” esclamò Syaoran, arrossendo lievemente e inchinandosi profondamente.

Sakura, intuendo a cosa si stesse riferendo Eriol, arrossì, ma gli mise una mano sulla spalla. Syaoran la vide sorridere e sollevò il busto.

“Ti prego, Eriol, non preoccuparti per quello che è successo. Non potevi sapere chi fossi veramente!”

“Però avrei potuto intuirlo. I vostri lineamenti sono delicati ed estremamente graziosi per appartenere a un mio coetaneo.

Sakura sorrise nervosamente, sentendo le gote prendere fuoco: di solito non amava tutti quegli apprezzamenti su di lei, però quel complimento la rese estremamente felice perché le dava la certezza che Eriol non fosse arrabbiato con lei.

“Grazie…ma a questo punto, devo chiederti un favore, anzi due!”

“Ditemi!”

“Vorrei chiederti di perdonarmi per averti mentito e vorrei tanto continuare a essere…tua amica…”

In quel momento continuare quella amicizia era l’unico desiderio della principessa: anche se lei era già perdutamente innamorata, non poteva rischiare di allontanare Eriol, confessandogli subito i suoi sentimenti. Lui aveva ammesso di essere rimasto particolarmente confuso dalla rivelazione del giorno precedente, però era tornato da lei: se Sakura gli avesse anche aperto il suo cuore, lo avrebbe davvero perso per sempre. Era meglio compiere un passo alla volta.

“Non c’è niente che io vi debba perdonare perché fui io il primo a credervi un ragazzo. E sarei onorato di essere ancora vostro amico, Tomoyo!”

Sakura sorrise e gli strinse la mano: “Non vostro…tuo amico.

“Ah…sì. T-tuo amico, Tomoyo!” esclamò Syaoran, imbarazzato.

“Così va meglio!”

Il sorriso della ragazza non era cambiato, era sempre pieno di dolcezza e calore, eppure, in quel momento, con la consapevolezza che quel sorriso apparteneva a una ragazza e non a un ragazzo, Syaoran sentì una stretta alla bocca dello stomaco.

“Sai, Eriol, sono davvero contenta che tu non sia arrabbiato con me! Pensavo che non volessi più vedermi!”

“Non sono queste le cose che mi fanno arrabbiare. Ed inoltre, dopo quello che è successo ieri, penso sia meglio fare ancora qualche lezione con la spada!”

“Davvero?”

“Certo! Nei miei insegnamenti non avevo preso in considerazione il fatto che tu fossi una ragazza. Questo cambia molte cose!” disse seriamente Syaoran.

Ma Sakura era al settimo cielo per la felicità e non riuscì a trattenersi dal ridere.

Syaoran sarebbe rimasto lì, a guardarla mentre rideva, per tutta la vita. Perché la dolcezza, il calore, la purezza che emanava quella ragazza, non sarebbe riuscito a trovarli in nessun’altra fanciulla.  Ora ne era davvero convinto: era lei la sua anima gemella.

 

 

 

Ciao! Mi spiace, questo capitolo è un po’ più corto. In compenso  il prossimo sarà un po’ più lungo, si intitola “shadow of love”.

Ringraziamenti…

Manu: ,si mentiranno ancora,  ma non sarà per molto. Ancora un paio di capitoli e comincia il bello!! ^_^

Sakura182blast: sì, hai capito bene. Per adesso ho previsto 21 capitoli. Speriamo di non doverne aggiungere ancora. E dire che all’inizio avevo previsto al massimo una decina di capitoli, sigh…-_-‘ ma d’altronde la storia sta piacendo quindi, tanto meglio!! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!

Piajoe22: è un po’ scocciante che si debbano mentire ancora, l’avevo pensato pure io, però questa volta sarà per poco! Un altro paio di capitoli poi si scoprirà tutto! Promesso! ^_^

Yumemi: no, tranquilla. Io sono una sostenitrice del”…e vissero per sempre felici e contenti…”. Anche nelle mie storie su hp c’è sempre l’happy ending, o al massimo non c’è una vera e propria  conclusione, ma si capisce sempre che va tutto bene!! ^_^ per sakura che deve mentire ancora…ah, mi serviva così, spero solo che alla fine, quando si scoprirà tutto, piacerà allo stesso modo.

Sakurabethovina: come ho già detto, non manca molto, anzi manca molto poco. Nel frattempo spero che questo capitolo ti sia piaciuto!

Shainareth: anche a me è dispiaciuto che lei dovesse mentirgli ancora, ma sono sicura che syaoran sarà molto buono e comprensivo con lei quando scoprirà la verità…^_^ e poi anche lui le sta mentendo dall’inizio!! Ad ogni modo, spero che questo capitolo ti sia piaciuto!

Sakuretta94: grazie mille per la recensione, spero che questo capitolo ti sia piaciuto come il precedente!

Maddy94: per quanto riguarda il comportamento di syaoran nei confronti di sakura, in questo capitolo c’è stato un primo assaggio, ma nel prossimo ci sarà qualche cosa di più! ^_^ ti ringrazio molto per la bella recensione, sei davvero gentile!

Eragon1001: grazie per la recensione! Sono contenta che la mia storia ti stia piacendo! Spero continuerai a seguirla. Gli episodi della seconda serie di tsubasa li ho visti su youtube qualche tempo fa: li trovi in lingua originale con i sottotitoli in inglese o spagnolo! Purtroppo in italiano sono difficili da trovare.

 

A presto

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Capitolo 11
*** Shadow of love ***


“Crossed destinies”

“Crossed destinies”

 

 

Capitolo 11: “Shadow of love”

 

Dal giorno in cui Syaoran si era, per così dire, chiarito con Tomoyo, ogni momento trascorso insieme a lei era qualcosa di estremamente prezioso per lui. Tomoyo continuava a indossare degli abiti maschili, probabilmente perché, essendo la dama di compagnia della principessa del suo regno, non voleva farsi riconoscere dai sudditi; eppure Syaoran, nonostante lei fosse vestita in quel modo, trovava fosse straordinariamente graziosa in ogni suo lineamento, in ogni suo sorriso, in ogni suo gesto.

Le lezioni che il principe le impartiva continuarono per tutto il mese di giugno. Sakura era diventata molto brava: se qualcuno avesse osato attaccarla come qualche settimana prima, questa volta sarebbe stata perfettamente in grado di difendersi da sola. I nuovi insegnamenti di Eriol si concentravano proprio su questo punto: mantenere sangue freddo e lucidità per poter agire rapidamente contro chiunque volesse attaccarla nuovamente.

Ogni giorno Syaoran duellava con lei e ogni volta rimaneva impressionato dai suoi miglioramenti: era veramente notevole la forza e l’impegno con cui Tomoyo era riuscita a superare la brutta avventura che le era capitata.

“Sai, Tomoyo…-le disse un giorno, Syaoran, mentre duellavano-…sei diventata bravissima!”

Sakura sorrise: “Grazie!”

Gli attacchi della principessa lo stavano facendo indietreggiare rapidamente, verso un salice piangente.

“Ho paura che tu stia superando il tuo maes…”

Improvvisamente Syaoran inciampò in una radice superficiale del salice e Sakura scoppiò a ridere.

“…tro!- terminò Syaoran, massaggiandosi la schiena- Non lo trovo divertente, Tomoyo. È tutta colpa di questi rami e queste radici sporgenti!!

“Io, invece, trovo che la tua espressione, mentre stavi cadendo, fosse assolutamente divertente!!”

Syaoran, osservandola ridere di gusto, sorrise fra sé e sé. Dopodiché Sakura gli porse una mano e lo aiutò ad alzarsi.

“Ti sei fatto male,Eriol?”

“No, sto bene!”

Ritrovarsela così vicino, dopo essersi alzato in piedi, gli fece mancare un battito. All’improvviso Syaoran ebbe un unico desiderio: sentirla il più possibile vicino a sé, abbracciarla e farle capire il sentimento così importante che lei aveva fatto nascere nel suo cuore. Perciò non lasciò andare la mano che lei gli aveva porto, anzi la strinse di più, ma con dolcezza.

Sakura, per quel gesto, arrossì:perché la stava guardando in quel modo, con quegli occhi così carichi dello stesso sentimento che lei provava per lui? La principessa non voleva conoscere la risposta, aveva…paura e non sapeva neanche per quale motivo fosse così spaventata da quello sguardo. Così indietreggiò di un passo e, delicatamente, ritirò la sua mano dalla presa di Eriol.

“Signor maestro, credo che vi siate dimenticato della regola più importante in un duello…-disse Sakura-  …e cioè, mai distrarsi mentre si combatte. Se non mi avessi fatto quel complimento, Eriol, probabilmente non saresti inciampato!”

Sakura gli sorrise con un’espressione da snob e si avvicinò al suo Cerberus. Syaoran, divertito, la seguì.

“Potresti avere ragione, Tomoyo. Non avrei mai dovuto farti quel complimento!”

“Proprio così! Soprattutto perché non corrispondeva alla realtà. Tu sei veramente in gamba, Eriol, ti alleni da quando eri piccolo e io, che ho imparato a tenere in mano la spada solo da qualche mese, non sarei mai in grado di superare il mio abilissimo maestro!”

La serietà con cui lei gli disse quelle parole, lasciò Syaoran molto turbato, tanto che arrossì e Sakura rise, non perché lo trovasse divertente, ma perché, arrossendo, Eriol dimostrava di apprezzare veramente le sue parole. La principessa decise, tuttavia, di toglierlo da quel momento di imbarazzo..

Eriol, ti ho portato un regalo!” esclamò Sakura, prendendo la sacca appesa alla sella di Cerberus.

“Un regalo…per me?”

“Sì!” rispose Sakura e gli consegnò la sacca.

Syaoran la guardò con curiosità: “Che cos’è?”

“Ciliegie!”

“Ciliegie?”

“Esatto. Nel nostro palazzo c’è un grande giardino di ciliegi, che quest’anno hanno prodotto tantissimi buoni frutti! Così ho pensato di portartene un po’!”

“Grazie, è stato un pensiero molto carino!”

Sakura sorrise, arrossendo lievemente.

“So che, probabilmente, tu ne avrai già assaggiate tante, però…perché non le mangiamo insieme?” chiese Syaoran, sedendosi per terra.

“Sì!”

Sakura lo raggiunse a terra e insieme cominciarono a mangiare le ciliegie portate dalla principessa.

“Sono molto buone!” commentò Syaoran.

“Sì!”

“ Evidentemente i vostri giardinieri curano molto bene gli alberi.

Un velo di malinconia coprì il viso della principessa: “Hai ragione. I giardinieri li curano molto bene perché tutta la famiglia reale tiene particolarmente a questo giardino. È uno degli ultimi ricordi della regina Nadeshiko!”

“La vostra regina non c’è più, se non ricordo male!”

“Già! Quel giardino è stato tanto desiderato dalla regina, almeno quanto lei ha desiderato avere una figlia di nome Sakura. E, quando nacque la principessa, il re fece piantare il giardino dei ciliegi in onore della sua amata consorte e, naturalmente, della figlia!”

“Alla regina Nadeshiko doveva piacere molto il fiore di ciliegio!” disse Syaoran.

“Sì, per questo la principessa si chiama Sakura!”

“E’ veramente un bel nome!”

Per  quell’affermazione Sakura provò una sorta di gelosia: certo, le parole di Eriol erano rivolte a lei, ma lui non poteva saperlo. Era proprio come se Eriol avesse espresso un complimento nei confronti di un’altra ragazza.

Syaoran si accorse di quella tristezza sul suo bel viso, ma sorrise: “Però, anche Tomoyo è un bel nome!”

Sakura, per la situazione che si era creata, cominciò a ridere: adesso lui stava parlando di lei, però, effettivamente, si stava riferendo a Tomoyo. Che situazione paradossale!

“Perché ridi?” le chiese Syaoran, perplesso.

Sakura gli rivolse uno sguardo molto dolce: “Un giorno te lo spiegherò!”

“Non potresti spiegarmelo adesso?”

Eriol in preda a quella curiosità era uno spettacolo troppo divertente e Sakura dovette ricorrere a tutte le sue forze per non scoppiare a ridergli in faccia.

“Adesso è troppo presto!”

Syaoran sospirò, rassegnato: certe volte Tomoyo si comportava davvero in modo strano e lui non riusciva ancora a capire quale fosse il motivo di quel suo atteggiamento.

Parlando di Tomoyo, alla principessa venne in mente che la sua dama di compagnia aveva lavato, già da qualche settimana, l’haori prestatole da Eriol. Ma Sakura se l’era completamente dimenticato.

“Senti, Eriol, ricordi che…quel giorno…mi avevi prestato il tuo haori?”

“Sì!”

“Mi dispiace tanto di essermelo dimenticato in questi giorni. Però, prometto che domani te lo riporto!” cercò di  scusarsi Sakura.

Syaoran sorrise: “Non preoccuparti. Puoi tenerlo se vuoi…”

La risposta di Eriol la lasciò alquanto sorpresa: poteva tenerlo…

“Potresti considerarlo un segno della nostra amicizia. Ogni volta che lo guarderai ti ricorderai del tuo amico Eriol, che ti ha insegnato a duellare con la spada!”

“Lo terrò con molta cura, grazie.- disse Sakura, felicissima all’idea di poter tenere con qualcosa che appartenesse a Eriol- Però…non ho bisogno di questo per ricordarmi di te. Sarai per sempre il mio più bel ricordo!”

Syaoran arrossì, facendo fatica a reggere il suo sguardo. Forse anche lui avrebbe dovuto dirle qualcosa: per esempio che si sarebbe sempre ricordato di lei oppure che lui…si era innamorato di lei. Eppure non ci riusciva, sembrava che avesse perso improvvisamente l’uso della parola. In quel momento poteva percepire solo i battiti del suo cuore, così rapidi che da un momento all’altro il cuore gli sarebbe saltato fuori dal petto, e quel calore che si stava espandendo dentro di lui, nel punto in cui la sua pietra toccava il suo torace.

A proposito della pietra, Syaoran si ricordò che anche Tomoyo ne aveva una al collo e si chiese per quale motivo.

“Ascolta, a proposito di quel giorno…- cominciò a dire il principe, mentre dentro di lui tornava un po’ di calma-…non ho potuto fare a meno notare che indossavi una strana pietra!”

Sakura, imbarazzata, si portò una mano sul cuore: “Ah…sì…”

Sorvolando sul fatto che Eriol si fosse accorto di quella pietra all’altezza del suo cuore, la principessa desiderò vivamente che lui non le chiedesse di mostrargliela. Erano ormai diversi giorni che quella pietra brillava intensamente ogni volta che lei era in compagnia di Eriol oppure pensava a lui. E sarebbe stato imbarazzante dovergli spiegare il motivo di questo luccichio.

“Posso sapere dove l’hai trovata?”

Che razza di domanda…come faceva a rispondere? Certo non poteva dirgli che gliela aveva regalata il principe Syaoran…

“Me l’ha regalata…mio padre!”

In fondo era stato suo padre a consegnargliela, anche se era un regalo del principe Syaoran.

“Capisco…sai, la rodocrosite è una pietra molto rara e preziosa!” disse Syaoran.

“Davvero? Questo non lo sapevo…”

“Immagino, però, che tu sappia a cosa serva, considerato che la indossi!”

“Sì, lo so. Trovare l’amore vero è molto difficile, ma penso che sia il più bel sogno che un essere umano possa desiderare. È per questo motivo che siamo disposti a tutto pur di realizzare questo sogno…anche affidarci ad aiuti, diciamo, sovrannaturali. Tu credi che sia sbagliato credere nel suo potere?”

“Assolutamente no. Anch’io credo che aiuti a trovare il vero amore! E sono anche convinto che, quando questo accade, la pietra acquisisca dei poteri incredibili!”

“Che tipo di poteri?”

“Non ne ho idea, però…più l’amore è sincero e forte, più grande sarà il potere che ne deriva!”

Sakura sentì, improvvisamente, un brivido che le percorse tutta la schiena. Se la sua pietra brillava, allora il sentimento che provava era vero amore. E se la sua pietra brillava ogni volta che lei pensava a Eriol, allora il suo unico, vero amore era proprio lui. Avrebbe tanto voluto confessargli i suoi sentimenti, ma non poteva farlo, perché sarebbero sorti troppi problemi: prima o poi lui avrebbe scoperto che lei era la principessa Sakura e non avrebbe più voluto vederla, perché sapeva che lei era la promessa sposa del suo amico d’infanzia. Quei pensieri le provocarono una tristezza infinita e una dolorosa fitta al cuore.

“Sai, Tomoyo…sono sicuro che riuscirai a trovare il vero amore e a far avverare il tuo sogno!”

Sakura fissò la sua espressione fiduciosa e accennò un sorriso.

“Grazie!”

*****

Il principe Syaoran tornò a palazzo nel primo pomeriggio: sistemò Spinel nelle scuderie, ma la sua mente era rivolta a ben altra parte. Con quel discorso sulla rodocrosite, il principe si ricordò che, il giorno in cui aveva scoperto il segreto di Tomoyo, la pietra della ragazza brillava. Ciò poteva significare solo che lei era innamorata e, probabilmente, proprio di lui. Quell’ipotesi era estremamente allettante e piacevole, però poteva causare troppi problemi. Si avvicinava il giorno del suo compleanno, il giorno in cui lui avrebbe conosciuto la principessa Sakura. Se Tomoyo avesse scoperto la sua vera identità, le si sarebbe spezzato il cuore. Syaoran non poteva permettere che fosse proprio lui la causa della sua sofferenza. Doveva, quindi, accertarsi prima di tutto che quello che provava per Tomoyo fosse un sentimento corrisposto e poi avrebbe trovato un modo per evitare quel matrimonio.

“Syaoran!”

Il principe si voltò verso l’entrata delle scuderie: un trafelato Eriol stava correndo rapidamente verso di lui.

“Ehi, Eriol, che succede? Come mai tutta questa fretta?” chiese Syaoran.

“E’ successa una cosa stamattina!” rispose Eriol, ansimando e riprendendo fiato.

Syaoran, preoccupato, guardò l’amico: “Cosa?”

“Stamattina, mentre tu eri via, è arrivato lui!”

“Lui chi?”

“Ahi, ahi, ahi, Syaoran…- esclamò una voce maschile, proveniente dall’entrata delle scuderie-…non ti sarai già dimenticato del tuo caro cuginetto?!

Finalmente Syaoran riconobbe il giovane uomo che si stava avvicinando a lui: “Shen Te!”

Syaoran non lo vedeva da quando lui, suo padre e il sacerdote Mo Shu erano stati cacciati dal regno. Shen Te all’epoca era piccolo, proprio come Syaoran, ma adesso era molto cresciuto: era diventato alto almeno quanto il cugino, i suoi capelli erano neri come la pece e i suoi occhi erano freddi e azzurri come il ghiaccio, gli stessi occhi di suo padre Huang.

“Ah, allora ti ricordi di me. Mi fa piacere!”

“Perché sei tornato?” gli chiese Syaoran, con freddezza.

“Suvvia, Syaoran, l’esilio non valeva per me. Ora che mio padre e Mo Shu sono morti, ho anch’io diritto a vivere in questo palazzo!”

In effetti, il ragionamento di Shen Te non faceva una piega, era più che giusto. Però, Syaoran non poteva fare a meno di sentirsi inquieto per il suo ritorno.

“Inoltre, non potevo mancare al tuo matrimonio. Tutto il regno attende quel giorno con fibrillazione. Lo stimato principe Syaoran si sposerà con la principessa Sakura, una fanciulla che dicono sia estremamente graziosa.

Syaoran aggrottò la fronte: “Cosa sai tu della principessa Sakura?”

“Non molto. Ma le voci che mi sono giunte, riguardanti la principessa, esaltano la sua infinita bellezza e bontà d’animo.

Proprio come gli aveva detto Tomoyo.

“Immagino che tu stia morendo dalla voglia di conoscerla, vero Syaoran?” esclamò Shen Te, divertito.

Syaoran gli rivolse uno sguardo infastidito.

“Ascoltami bene, Shen Te. Puoi restare a palazzo, ma se ti azzardi a creare il minimo problema a me o a chiunque altro, non esiterò un solo momento a mandarti in esilio come fece mia madre con tuo padre! Sono stato chiaro?”

“Più chiaro di così non si può, Vostra Altezza!” esclamò Shen Te, con un ghigno sulle labbra.

Syaoran sospirò e si voltò dall’altra parte: “Andiamo, Eriol!”

Per quale motivo Shen Te era tornato? E perché Syaoran si sentiva così irrequieto? Il principe era sicuro che ci fosse un altro motivo che aveva riportato Shen Te nel regno di Yang. Ma, ora come ora, Syaoran non poteva fare niente, se non tenere d’occhio il cugino.

 

 

Ecco, come promesso, un capitolo più lungo. È entrato in scena un nuovo personaggio…chissà cosa succederà. Non so se mi conviene dire il titolo del prossimo capitolo…ma sì, dai. Allora il prossimo sarà “Parting kiss”, ovvero bacio d’addio. ^_^

Ringraziamenti…

Sakura182blast: sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo precedente e spero che anche questo abbia lo stesso effetto, anche perché il titolo “Shadow of love” è lo stesso di una canzone molto bella dei trapnest!^_^

piajoe22: a dire la verità io non avevo proprio pensato a syaoran che continuava le sue lezioni per il motivo che hai pensato tu. Però ci sta tremendamente bene anche questo motivo più maliziosetto! ^o^

Sakuretta94: tra un paio di capitoli si scoprirà la verità! Nel frattempo, spero che il capitolo ti sia piaciuto!

LizDreamer: riguardo eriol e tomoyo…siccome non li vedo molto bene insieme, sto ancora pensando su cosa fare.  In effetti, in questa storia potrei anche vederli bene insieme, visto che lui non è la reincarnazione di un mago, ma un semplice ragazzo. Però  non prometto niente!

eragon1001: grazie per la recensione!! Spero tanto che anche questo capitolo ti sia piaciuto!!^_^

yumemi: come vedi il capitolo è davvero un po’ più lunghetto degli altri. Hai ragione, syaoran è davvero pucciosissimo. Ci fossero più uomini come lui in giro!!! -_-‘

manu: non devi scusarti per il ritardo. Capita a tutti di avere dei problemi con i computer e quando succede a me mi arrabbio davvero!! Beh, l’importante è che il capitolo ti sia piaciuto. E non ti preoccupare, il capitolo della verità si avvicina sempre di più!!^_^

sakurabethovina: grazie per la recensione! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!!

 

A presto

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Capitolo 12
*** Parting kiss ***


“Crossed destinies”

“Crossed destinies”

 

Capitolo 12: “Parting kiss

 

Quei giorni trascorsi insieme a Eriol stavano facendo uno strano effetto sulla principessa Sakura. Era come se non fosse mai stata felice in tutta la sua vita. Non che prima di conoscere Eriol non lo fosse: suo padre, suo fratello, Yukito e Tomoyo erano delle persone fantastiche e lei amava tutti loro con tutto il cuore. Ma con Eriol era tutto diverso, provava per lui qualcosa che non aveva mai provato prima d’ora. Un sentimento unico, un amore vero, profondo, purissimo.

Esattamente quello che provava Syaoran per lei: la dolce Tomoyo era piombata nella sua vita proprio quando lui ne aveva più bisogno, dandogli la certezza che l’amore vero esistesse. La persona con cui Syaoran avrebbe voluto trascorrere tutta la sua vita, la persona che lui amava e per cui sarebbe stato disposto a morire era Tomoyo.

Ma, tra l’avvicinarsi del suo compleanno e il ritorno di suo cugino Shen Te, Syaoran si sentiva ogni giorno più inquieto. Fortunatamente Shen Te non aveva ancora causato alcun problema e, probabilmente, Syaoran sbagliava a dubitare di lui. Doveva solo cercare di rilassarsi un po’!

E, alla fine, il 13 luglio arrivò. Nei regni del principe e della principessa ci fu un gran trambusto già alle prime ore del mattino, soprattutto nel regno di Yang, dove erano in corso i preparativi per la festa del principe. Tuttavia sia Syaoran che Sakura riuscirono anche quel giorno a sgattaiolare fuori dal palazzo e raggiungere il lago nel centro della foresta. Non avrebbero mai rinunciato a essere per l’ultimo giorno Eriol e Tomoyo, due persone che avrebbero potuto vivere il loro amore liberamente. Al contrario di Sakura e Syaoran, che stavano vivendo quell’amore segretamente e non potevano neanche confessarlo alla persona amata perché ciò avrebbe comportato un’enorme sofferenza per entrambi.

“Buongiorno, Tomoyo!” le disse Syaoran, vedendola arrivare.

“Buongiorno!- esclamò Sakura, scendendo da cavallo ed estraendo la spada dalla custodia- Anche oggi sono pronta per una nuova lezione!”

Syaoran sospirò: quella sera, alla sua festa, ci sarebbe stata sicuramente anche Tomoyo, essendo la dama di compagnia della sua promessa sposa. E avrebbe scoperto la sua vera identità. Dopodiché Syaoran non avrebbe più potuto stare insieme a lei. Quella era l’ultima occasione per confessarle i suoi sentimenti e essere sincero con se stesso.

“Che ne dici se oggi facciamo una pausa?” propose Syaoran, dolcemente.

Sakura lo guardò sbalordita: “Come mai?”

“Beh, oggi è il compleanno del principe Syaoran, il nostro futuro sovrano. Quindi è festa per tutto il regno. Oggi non lavora nessuno, neanche io!”

“Ah, capisco! Allora, cosa facciamo?”

“Potremmo parlare di quello che succederà stasera tra i nostri principi.”

Sakura divenne improvvisamente triste: “E’ meglio di no! La principessa Sakura è ancora contraria al matrimonio, ma non se la sente di sottrarsi alla decisione presa per lei da suo padre, perché lei gli vuole molto bene!”

“Hai ragione. Meglio evitare! Credo che anche Syaoran provi la stessa cosa in questo momento.

Rimasero in silenzio qualche minuto, ognuno a riflettere sulla propria situazione, non sapendo che questa coinvolgeva anche la persona di fronte.

Il silenzio fu interrotto da un cinguettio che proveniva da uno degli alberi.

“Lo senti anche tu?” chiese Sakura.

“Sì. Dev’essere un uccellino!”

“E’ molto vicino. Come può essere?”

“Probabilmente sarà un uccellino caduto dal nido.

“Bene, abbiamo trovato cosa possiamo fare!”

Syaoran le rivolse uno sguardo emblematico: “Cioè?”

“Trovare il piccolo uccellino e riportarlo nel suo nido!”

“D’accordo!”

Così, entrambi si misero a cercare attentamente per terra, tra le radici degli alberi, seguendo il cinguettio. Non dovettero cercare molto perché Sakura notò un batuffolino dalle piume marroncine sul dorso e rosse sul petto proprio alle radici di un albero dal grosso tronco.

Eriol, vieni…l’ho trovato!”

Syaoran la raggiunse, mentre lei si chinava a prenderlo tra le sue mani: era piccolissimo e leggerissimo.

“Oh, guarda com’è piccolo! È adorabile! Che tipo di uccellino è?” chiese Sakura.

“E’ un pettirosso!”

Syaoran accarezzò il petto del piccolo uccellino con un dito e sentì il cuore dell’animaletto battere a un’incredibile velocità.

“E’ spaventatissimo. Sarà meglio portarlo nel suo nido.

“Il nido sarà su questo albero?”

Entrambi guardarono tra i rami dalle verdi foglie dell’albero e notarono un nido piuttosto in alto.

“Lo porto io!” disse Syaoran.

“No, me ne occupo io!”

“E’ molto alto, potresti farti male!”

“Sono perfettamente in grado di arrampicarmi su un albero!”

“Non ho detto il contrario!”

“Allora fidati di me!”

Syaoran sospirò, rassegnato: certe volte Tomoyo era di una testardaggine assurda ed era inutile contraddirla.

“D’accordo!”

Sakura prese la sacca appesa alla sella di Cerberus, con delicatezza vi sistemò all’interno il piccolo pettirosso e si mise la sacca sulle spalle.

“Fai attenzione, Tomoyo!”

“Tranquillo!”

Sakura cominciò ad arrampicarsi, con molta agilità: fin da piccola le piaceva arrampicarsi sugli alberi. La vera Tomoyo non sarebbe stata in grado di farlo.

Ramo dopo ramo, Sakura raggiunse il nido del pettirosso e si sedette lì accanto per tirare fuori dalla sacca l’uccellino in tutta sicurezza. Infine lo posò all’interno del nido, accarezzandogli la testolina con un dito.

“Arrivederci, piccolo pettirosso. Abbi cura di te!” gli disse Sakura, che poi riprese la sua discesa.

“Sei stata brava!” le disse Syaoran, stupito, seguendo ogni suo movimento.

“Grazie. Te l’avevo detto che ero in grado di arrampicarmi!”

“Quando hai imparato?”

“Da piccola mi piaceva arrampicarmi sugli alberi. Infatti non è la prima volta che salvo un uccell…ah!”

Sakura non si accorse di aver appoggiato male un piede su un ramo e scivolò, cadendo a terra. Fortunatamente sotto di lei c’era Syaoran che la afferrò al volo tra le sue braccia.

Sakura, leggermente spaventata, arrossì, ritrovandosi in quella posizione, mentre Syaoran rise.

“Sarai pure brava ad arrampicarti, ma per scendere sei proprio negata!” le disse divertito.

“Mi sono solo distratta per colpa tua!”

Syaoran le sorrise dolcemente e il cuore di Sakura fece una piacevole capriola all’indietro.

“Allora, perdonami!”

L’attenzione di Sakura si concentrò, poi, sulle forti braccia di Eriol che la sorreggevano e le stavano mandando in confusione.

Eriol…potresti farmi scendere, per favore?” chiese lei, timidamente.

“Sì, scusa!”

Syaoran, arrossendo lievemente, obbedì e la posò con delicatezza a terra. Ma averla avuta tra le sue braccia, seppur per qualche secondo, smosse qualcosa dentro di lui. Era giunto il momento di confessarle ogni cosa, era giunto il momento di assicurarsi che lei ricambiasse il suo sentimento. Infatti, Sakura non fece in tempo a fare un paio di passi più in là, che si sentì trattenere per un braccio. Si voltò verso il ragazzo e rimase impressionata da quegli occhi che ora ardevano di un sentimento a lei così familiare e che erano rivolti proprio nella sua direzione.

Eriol…che succed..

Syaoran, che inconsciamente l’aveva trattenuta, non resistette un secondo di più: la attirò a sé e la baciò. Baciò quelle labbra che avrebbero dovuto chiamarlo con il suo vero nome, quelle labbra così morbide e dal gusto dolcissimo, quelle labbra che avrebbero dovuto essere sue per sempre.

Sakura non riusciva a credere che il suo più grande amore la stesse baciando, eppure stava accadendo davvero. Le sue labbra sulle sue erano vere, la sua mano che le sfiorava la guancia era reale…

La principessa era immensamente felice, ma, nello stesso tempo, immensamente triste perché questo avrebbe reso la loro ormai prossima separazione ancora più difficile.

Perciò si allontanò da lui e lo guardò, ansimando per la grande emozione che lui le aveva appena trasmesso.

Syaoran si rese conto che lei non sembrava particolarmente entusiasta del suo bacio. Forse si era sbagliato, forse Tomoyo non era innamorata di lui.

“Scusa, io…non so cosa mi è preso. Perdonami!”

Sakura indietreggiò, raggiungendo Cerberus: “N-non importa. Adesso devo…devo proprio andare!”

“Aspetta un attimo, Tomoyo!” esclamò lui, mentre lei saliva in groppa a Cerberus.

“Mi dispiace, Eriol. Devo tornare a palazzo. La…principessa avrà bisogno del mio aiuto per stasera!”

“Ti prego, dimmi almeno se sarai alla festa anche tu.

Sakura lo guardò un ultima volta: “Sì!”

E detto questo fece partire Cerberus alla volta del palazzo.

Syaoran la guardò andare via, provando un mix di emozioni: era felice perché era riuscito a baciarla, deluso perché avrebbe voluto dirle che l’amava, terribilmente ansioso perché quella sera lei avrebbe scoperto che era lui il principe Syaoran…

Il giovane principe si passò una mano tra i capelli: come avrebbe dovuto comportarsi adesso? Adesso che sarebbe stato più difficile separarsi da lei…

Non poteva ribellarsi al volere della madre, ma non poteva neanche fare a meno dell’unica ragazza che lo avesse fatto innamorare così perdutamente. Quest’ultimo, però, era un desiderio più forte di ogni altra cosa, era l’unico desiderio che lui avesse mai voluto veder realizzato in tutta la sua vita…trovare il vero amore. Ora che l’aveva trovato, ora che aveva il nome e il volto di una splendida ragazza della sua età, non avrebbe rinunciato a lei, anche se questo comportava una soluzione estrema.

 

 

 

 

Allora, che mi dite? Il primo bacio di Sakura e Syaoran…come vi è sembrato? Spero sia piaciuto! ^_^ Dunque, il prossimo capitolo si intitola “Elopement”, ovvero fuga d’amore.

Ringraziamenti…

Piajoe22: allora, spero che la tua curiosità sia sta un po’ placata da questo capitolo e spero anche che ti sia piaciuto! Povero cuginetto di syaoran, come mai ce l’hanno tutti con lui? <__<

sakura182blast:grassie mille per la recensione. Spero che il capitolo ti sia piaciuto. L’addio non è proprio un addio visto che mancano 9 capitolo alla fine. ^_^ Hai ragione, la canzone shadow of love è molto triste, però è anche molto bella!!!

Yumemi: allora, sperando che il capitolo ti sia piaciuto, passo a rispondere a quello che mi hai chiesto. Per me non c’è alcun problema per il titolo della tua fanfiction. Anzi, non vedo l’ora di leggerla!! Un mix tra ccs e tsubasa…wow. Lo sai, anch’io ho fatto un capitolo crossover nell’altra storia su ccs, però è solo un capitolo, che forse lo dividerò in due perché è venuto un po’ lunghetto!! ^_^

sakuretta94:grazie per la recensione. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto come l’altro, anzi magari di più! ^_^

manu: scintille tra i due cugini…mmm…chi lo sa!! Cioè, no, io lo so, ma non lo posso dire!! ^_^ spero che il capitolo ti sia piaciuto!!

eragon1001:come hai potuto leggere nel capitolo, il compleanno di syaoran è già arrivato e durerà per altri tre capitoli. Ihih!! ^_^

maddy94:purtroppo non è ancora il momento del cugino di Shen Te. Da adesso ci saranno tre capitoli interamente dedicati a Sakura e Syaoran. È arrivato il momento della verità! ^_^

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Capitolo 13
*** Elopement ***


“Crossed destinies”

Crossed destinies

 

Capitolo 13: “Elopement

 

Sakura rientrò nella sua camera e si lasciò cadere sul proprio letto, guardando il soffitto. Yue con un agile balzo la raggiunse e cominciò a fare le fusa, richiamando la sua attenzione. Ma la principessa, in quel momento, riusciva a pensare solo a Eriol e al suo dolcissimo bacio. Tornando con la mente a ciò che era appena accaduto, Sakura sentì il proprio cuore fare una capriola, che le fece provare una sensazione di benessere assoluto.  Era stato così difficile separarsi da lui. Ciò che avrebbe voluto veramente era rimanere con Eriol in quella foresta per tutta la giornata o, addirittura, per sempre. Ma questo non era proprio possibile, soprattutto per una principessa come lei.

All’improvviso qualcuno bussò alla sua porta.

“Sakura, sei qui?”

Era la voce di suo padre, il re Fujitaka.

“Sì, padre!”

Colta alla sprovvista, Sakura corse ad aprire la porta.

“Buongiorno, mia cara!”

“Buongiorno!” disse lei con un inchino.

Dopodiché lasciò entrare il padre nella sua camera.

“Sei tutta rossa in viso, stai bene?” le chiese il re, appoggiando una mano sulla sua fronte.

S-sì…sto bene!”

“Non farti salire la febbre. Oggi è il gran giorno!”

Sakura abbassò lo sguardo: “Lo so! Non vi preoccupate, padre.

“Bene! – esclamò il padre, notando poi l’abbigliamento della figlia- Sakura…ma come ti sei vestita?”

Sakura, imbarazzata, arrossì: se il padre avesse scoperto tutta la verità, sarebbero stati grossi guai per la principessa.

“Ah…io…ho solo fatto una cavalcata di prima mattina. Sapete quanto ami stare all’aria aperta quando il tempo è così benevolo, padre!”

“Hai ragione, mia cara. E questo non può farti che bene!”

Sakura, sollevata, cercò subito di cambiare discorso: “Allora, padre, volevate dirmi qualcosa di particolare?”

In effetti sì, principessina. Volevo solo dirti che sono molto contento che tu stia rispettando questa decisione. È la cosa migliore per tutti!”

“Sì, lo so!”

“Sono sicuro che sarai felice accanto al principe Syaoran: è davvero un giovane rispettabile.

“Ne sono convinta!”

“Ma…desideravo anche darti una cosa…”

E così dicendo, il re le porse una scatola di velluto rosa pesca, con decorazioni floreali.

“Che cos’è?”

“Aprilo!” le disse il padre, con un sorriso.

Sakura aprì il contenitore: dentro c’era un diadema d’argento, con delle perle di un leggero colore rosato incastonate.

“E’…è molto bello!” disse lei, vagamente.

“Lo indossava tua madre, quando mi fu presentata come promessa sposa!”

Sakura guardò suo padre, sorpresa: “Anche voi non vi conoscevate prima di sposarvi?”

“Esatto. E, come vedi, nel breve periodo che abbiamo trascorso insieme siamo stati davvero felici.

“Sì…”

“Lo indosserai stasera?”

Sakura annuì, mestamente. Non poteva rifiutare nulla a suo padre, specialmente quando le rivolgeva il suo sguardo da padre, pieno di affetto e fiducia.

“Magnifico! Ci vediamo più tardi!”

Il padre se ne andò e Sakura chiuse la porta. Appoggiò il diadema sulla sua scrivania e rimase a guardarlo con malinconia. Il padre poteva avere ragione, ma lei non avrebbe mai rinunciato a Eriol. Era sicura che fosse lui la sua anima gemella, la persona con cui avrebbe dovuto trascorrere tutta la sua vita.

*****

Il pomeriggio tutta la famiglia reale Kinomoto raggiunse il regno di Yang con le carrozze. Qui vennero accolti dalla regina Yelan in persona, che fu molto entusiasta di conoscere la principessa Sakura e la trovò assolutamente perfetta per il suo unico figlio maschio. Tutti erano eccitati per quella bellissima giornata, ma Sakura non riusciva proprio a condividere il loro entusiasmo.

Dopo essere stata ricevuta dalla regina, Sakura, insieme a Tomoyo, venne accompagnata in una ampia stanza per prepararsi per la sera.

“Sakura, ti ho confezionato un abito bellissimo per stasera!” esclamò Tomoyo, eccitata, non appena furono rimaste da sole.

“Grazie!”

“E’ un kimono rosa antico, con stampe di fiori di ciliegio rosso scuro, e un hakama da cerimonia in seta, intonato con i colori del kimono stesso. Sarai bellissima questa sera!” (l’hakama è una specie di lunga gonna in seta con cinque pieghe sul davanti, da indossare sopra il kimono nelle cerimonie importanti. Il colore è solitamente abbinato al kimono. Tanto per dare un’idea, è quella che indossa Kurogane in Tsubasa nel paese di Oto e Sakura di Ccs nell’episodio dell’anime in cui girano il film a casa di Eriol! ^_^ndA)

Tomoyo la guardò: la principessa, vicino al balcone, osservava con una sorta di malinconia la foresta al confine tra i due regni. Tomoyo notò che non vi era alcuna gioia in quegli occhi così insolitamente tristi e, preoccupata, le si avvicinò.

“Sakura…cosa ti succede?” le chiese, mettendole una mano sulla spalla.

“Stasera Eriol scoprirà chi sono e io…lo perderò per sempre…- esclamò la principessa con le lacrime agli occhi- Non voglio assolutamente che succeda!”

Tomoyo sospirò: era terribile vedere la sua migliore amica soffrire in quel modo e non poter fare nulla per aiutarla. Anche se, forse, una soluzione ci poteva essere.

“Sakura…non posso dirti di andare contro la volontà di tuo padre, ma non voglio neanche che tu viva con questa tristezza per tutta la vita!”

Sakura, sorpresa, guardò l’ amica: “Cosa mi consigli di fare allora?”

“Se per te Eriol è davvero importante, allora…vai via con lui!”

“Andare via…con lui…”

“Lo so che è difficile per te fare questo a tuo padre, ma è anche vero che la tua felicità viene prima di ogni altra cosa. Si vive una volta sola e non si possono avere rimpianti. Quindi, se non te la senti, vai alla festa stasera e sposa il principe Syaoran alla fine di questo mese. Ma se vuoi rispettare la volontà del tuo cuore, allora scappa da qui. Vai nella foresta e aspetta lì. Io, nel frattempo, cercherò il tuo Eriol e gli dirò tutto.

“Faresti davvero questo per me?” chiese Sakura, sbalordita.

“Certo, sei la mia migliore amica e ti voglio un mondo di bene, Sakura!”

La principessa abbracciò Tomoyo: “Anch’io ti voglio tanto bene, Tomoyo! Grazie.”

Sakura, grazie alle parole della sua amica, era convinta di riuscire a compiere questo gesto estremo, ma prima c’era una cosa che era doveroso fare.

Tomoyo, ascolta, prima dovresti farmi un ultimo favore…”

“Quale?”

“Portare qualcosa al principe Syaoran.”

****

Il principe Syaoran, nel frattempo, era già pronto nella sua camera: indossava maglia e pantaloni neri e sopra un elegante haori di colore verde scuro, con bordi dorati. Ma non aveva alcuna intenzione di andare a quella maledetta festa. Se Tomoyo era venuta insieme alla principessa, allora lui l’avrebbe trovata e le avrebbe chiesto di scappare con lui. Perché questo era ciò che lui desiderava ardentemente.

La sua attenzione fu richiamata da qualcuno che bussò alla porta.

“Avanti!”

Entrò una ragazza dai lunghi capelli neri, raccolti in una graziosa pettinatura. Syaoran non l’aveva mai vista prima. Probabilmente faceva parte del corteo della famiglia Kinomoto del regno di Clow.

La ragazza fece un profondo inchino.  

“Buonasera, principe Syaoran.

“Buonasera!” la salutò lui.

“Vengo da parte della principessa Sakura. Porto un suo messaggio per voi!”

Un messaggio da parte della principessa Sakura? Che cosa stava succedendo?

Incuriosito dalla notizia, Syaoran prese la lettera che gli stava porgendo la graziosa fanciulla e cominciò a leggerla:

“Carissimo principe Syaoran, sono profondamente addolorata di dirvi questo, ma sono certa che capirete il mio stato d’animo. Non posso sposarvi né ora né mai: sono sicura che voi siate il più rispettabile dei gentiluomini, ma il mio cuore non riuscirebbe ad accettarvi, perché appartiene già a un’altra persona. Quindi vi prego di perdonare il mio comportamento e spero non porterete rancore a mio padre, che non è ancora a conoscenza dei miei piani. Vi prego anche di riprendere il regalo che mi inviaste il giorno del mio compleanno e che vi mando ora tramite la mia dama di compagnia. Vi porgo ancora le mie più sentite scuse e vi auguro ogni felicità.

Syaoran sorvolò su tutto il contenuto della lettera, soffermandosi sulle ultime parole: la dama di compagnia della principessa Sakura era quella ragazza, che teneva tra le mani il regalo da riportare a lui? Com’era possibile? Improvvisamente Syaoran si sentì confuso e guardò la ragazza dai capelli neri.

“Scusatemi, posso chiedervi come vi chiamate?” chiese Syaoran, con voce tremante.

“Sì, signore, mi chiamo Tomoyo!” rispose lei, tranquillamente.

Syaoran ci mise un po’ a capire: come poteva essere lei la ragazza di cui si era innamorato? No, doveva essere un'altra Tomoyo.

“E, ditemi…Tomoyola principessa Sakura ha altre dame di compagnia, oltre voi?”

“No, io sono l’unica!”

A questo punto Syaoran si chiese chi fosse in realtà la sempre più misteriosa ragazza che aveva conosciuto e lo aveva fatto innamorare. Se, invece, si fosse immaginato tutto, se quella ragazza in realtà fosse stato il frutto della sua immaginazione? Oppure quella ragazza poteva essere lo spirito del bosco e lui poteva essersi innamorato di una specie di fata…

Sempre più confuso, Syaoran si avvicinò alla ragazza: “Scusatemi, posso vedere questo contenitore?”

“Certamente, Vostra Altezza!”

Tomoyo gli consegnò la scatola e Syaoran si avvicinò alla scrivania e la aprì: dentro c’era la rodocrosite, una pietra come quella di Syaoran, una pietra come quella che indossava la ragazza amata dal principe. Una strana agitazione si impossessò del principe in un baleno e lo lasciò stordito. Dopo qualche attimo di smarrimento, Syaoran si voltò verso la giovane dama di compagnia, notando che aveva ancora qualcosa in mano…sembrava un soprabito…un haori molto familiare...come quello che lui aveva regalato alla ragazza conosciuta nella foresta.

“Potrei vedere anche questo?”

Tomoyo strinse a ciò che aveva in mano: “A dire il vero, Vostra Altezza, questo devo consegnarlo allo scudiero Eriol!”

Syaoran sorrise fra sé e sé: “Allora, vi prego, Tomoyo, vi devo chiedere un ultimo favore.

“Dite pure, Vostra Altezza!”

“Vi prego, descrivetemi la vostra principessa.

“Oh, sì, signore. La principessa Sakura è la più bella fanciulla sulla faccia della Terra. Ha la pelle bianca, i lineamenti delicati, morbidi capelli biondi e occhi che sembrano due brillanti smeraldi.

No, esisteva davvero quella ragazza, non era una fata, e ora Syaoran sapeva chi fosse in realtà. Dopo quella rivelazione, il principe sentì il bisogno di sedersi e guardò di nuovo la pietra che aveva in mano e  la lettera: era stata scritta dal suo unico amore, la principessa Sakura. E, se la persona che possedeva il cuore della principessa fosse stato davvero lui, allora non ci sarebbero più stati problemi per loro due.

Perciò, emozionato, Syaoran si avvicinò a Tomoyo.

“Vi prego, Tomoyo, portate subito questo messaggio alla principessa Sakura!”

“Quale messaggio?”

Syaoran si inginocchiò di fronte a lei, le prese una mano e le sorrise.

 

 

 

Ciao a tutti! Allora Syaoran ha scoperto la verità sulla principessa Sakura. Come vi è sembrato? Il

 prossimo si intitola “Truth and lies”. Ah, avete visto il nuovo CLAMP in Wonderland? È bellissimo, soprattutto quando si incontrano Sakura e Syaoran di CCS con quelli di Tsubasa!! Che carini!!^__^

Ringraziamenti…

Sakura182blast: no, no, syaoran non farà mai l’insano gesto!! Anche se in giappone la percentuale di persone che compiono l’insano gesto è da sempre molto alta!! Sigh…comunque, ti ringrazio per la recensione e spero che questo capitolo ti sia piaciuto!

Sakuretta94: grazie per la recensione, spero che il capitolo ti sia piaciuto, anche perché stiamo arrivando al momento cruciale! ^_^

Manu: sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo precedente e spero che anche questo sia di tuo gradimento. Ora di sera anche Sakura scoprirà la verità…uh, chissà se andrà tutto bene! <__<

Piajoe22: che bello! Sono contenta per la recensione che hai lasciato! ^_^ anche se quello di prima è il tuo capitolo preferito, spero che anche questo ti sia piaciuto! XD

Eragon1001: non ti preoccupare, la soluzione estrema che pensava Syaoran non era certo l’insano gesto!! Era la stessa cosa che voleva fare Sakura!! Ah, che cari! Pensano anche allo stesso modo! ^__^

Maddy94: grassie mille per la recensione!! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!! Nel prossimo anche Sakura scoprirà la verità…ma come andrà a finire?? O_o

Sakurabethovina: non ti preoccupare, niente più scambi di persona!! ^_^ d’ora in poi ci sarà la verità, tutta la verità!!

 

A presto

Kia85

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Capitolo 14
*** Truth and lies ***


“Crossed destinies”

“Crossed destinies”

 

Capitolo 14: “Truth and lies”

 

Sakura era pronta per raggiungere il suo amore più grande e fuggire per sempre da quella vita che non le aveva mai fatto mancare niente, ma che ora le stava imponendo di rinunciare al suo sentimento più importante, quando, all’improvviso, nella sua stanza entrò Tomoyo.

Tomoyo…hai consegnato il messaggio al principe? Sei riuscita a vedere Eriol?” le chiese preoccupata, notando che aveva ancora tra le mani il suo haori.

“A dire il vero…”

Tomoyo era stranamente ansiosa e la preoccupazione di Sakura: “Che succede?”

“Anche il principe Syaoran ha un messaggio per te!”

“Davvero? Quale?” chiese Sakura, sorpresa.

Tomoyo annuì e le consegnò una busta. La principessa Sakura, ansiosa, la aprì e lesse il messaggio.

“Carissima principessa Sakura, comprendo perfettamente i vostri sentimenti, anche perché io stesso sono innamorato di qualcuno. Ma vorrei chiedervi un favore: concedete ai miei occhi il grande privilegio di incontrare i vostri solo per un istante. Se le vostre intenzioni in seguito non fossero cambiate, sarete libera di sottrarvi a questo matrimonio e io non serberò rancore né a vostro padre né tanto meno a voi. Ma se il nostro incontro dovesse avere l’effetto da me desiderato, vi prego…unitevi a me il giorno previsto per le nostre nozze e rendetemi l’uomo più felice della terra!”

Sakura non potè fare a meno di arrossire per le parole del principe. Tuttavia non riusciva a dare un senso a quella richiesta. Perché se anche lui era innamorato di qualcuno voleva ancora incontrarla?

“Il principe mi ha pregato in ginocchio di consegnarti questo messaggio!- aggiunse Tomoyo- E nei suoi occhi c’era davvero il desiderio di conoscerti, Sakura!”

Sakura, estremamente turbata e confusa, si sedette sulla poltrona: “Ma perché? Non mi ha mai conosciuto… Come fa a credere che possa innamorarmi di lui in una sera?”

“L’unico modo per saperlo è andare alla festa e conoscere finalmente questo gentile principe, non trovi?”

A malincuore Sakura annuì e rinunciò momentaneamente alla sua fuga d’amore: momentaneamente perché lei non avrebbe potuto mai amare nessuno più di Eriol.

“D’accordo. Andiamo a conoscere questo principe!”

“Allora…prendo il vestito?”

“Sì!”

******

Il principe Syaoran stava ricevendo tutti i suoi ospiti, insieme alla sua famiglia, nella sala principale del palazzo, che per l’occasione era stata addobbata a festa. Tutti gli invitati gli porgevano gli auguri per il suo 19° compleanno. Lui ringraziava con un lieve inchino, ma era molto distratto, distratto a causa della grande, bellissima scoperta appena fatta. Pensava alla principessa Sakura, alla faccia che avrebbe fatto, scoprendo che il suo Eriol non era altri che il principe Syaoran. E se non fosse venuta alla sua festa? No, no, no, sarebbe venuta. Sì, non l’aveva mai deluso, sarebbe venuta da lui.

Poi, finalmente, venne annunciato: “Sua Maestà, re Fujitaka del regno di Clow , Sua Altezza il principe Touya, Sua Altezza la principessa Sakura!”

La principessa Sakura…era venuta…ed era davvero la ragazza con cui Syaoran si incontrava nella foresta.

Il cuore di Syaoran stava per saltare fuori dal suo petto: al giovane principe tremavano mani e gambe. Ma doveva essere forte, anche perché lei era davvero incantevole quella sera, era bella da togliere il fiato.

Syaoran avrebbe voluto correrle incontro, ma lasciò che lei lo raggiungesse. Il problema era che Sakura non lo stava affatto guardando: il suo sguardo era costantemente rivolto a terra.

Quando giunsero al loro cospetto, il re e i due figli si inchinarono e lo stesso fecero Syaoran e la sua famiglia.

“Vi diamo il più caloroso benvenuto nella nostra dimora, re Fujitaka, principe Touya e principessa Sakura!” disse la regina Yelan.

“E’ un piacere avervi alla mia festa!” esclamò Syaoran.

Re Fujitaka sorrise: “Il piacere è nostro, principe Syaoran. Vi porgo i miei migliori auguri di buon compleanno!”

“Vi ringrazio, Vostra Maestà!”

Syaoran continuava a guardare Sakura con una certa impazienza: perché non alzava il suo sguardo da terra?

Alla fine, Syaoran si decise e si portò proprio di fronte a lei, prendendole una mano.

“Sono davvero lieto di conoscervi, principessa Sakura!”

Detto questo, le fece un delicato baciamano e, non appena il suo sguardo si sollevò, incrociò finalmente quello di Sakura.

La principessa non riusciva a credere che quello davanti a lui, il principe Syaoran, fosse la copia perfetta del suo Eriol. Era rimasta con la testa china da quando aveva messo piede in quella sala proprio per la paura di farsi riconoscere da Eriol, che sicuramente era presente. Ma mai avrebbe immaginato di trovarselo lì, davanti a lei.

Il principe Syaoran le sorrise: “Sorpresa?”

“Voi siete…il principe Syaoran?”

“Proprio io. Unico ed inimitabile!” le disse lui, in un sussurro.

“Sono…sono davvero senza parole!”

“Non vi preoccupate, principessa Sakura. Se stasera mi concedete l’onore del primo ballo, saprò spiegarvi ogni cosa!”

Sakura sorrise: “Vi concederò anche tutti i balli di questa sera, proprio per sentire la vostra spiegazione, che, spero, sia soddisfacente!”

“Sono sicuro che rimarrete molto soddisfatta!”

“Allora, vi attenderò con impazienza, principe Syaoran!”

Sakura gli sorrise un’ultima volta, fece un inchino e si allontanò insieme a suo padre e suo fratello. Syaoran la guardò andare via, ansioso di ballare con lei e spiegarle tutto.

Fortunatamente gli invitati erano già tutti arrivati; in questo modo le danze cominciarono molto presto e, come festeggiato della sera, toccava a Syaoran aprire le danze.

Il principe si diresse, quindi, verso Sakura e, arrivato di fronte a lei, fece un profondo inchino.

“Principessa Sakura, vorrei chiedervi il privilegio di essere il vostro cavaliere in questo ballo!”

Syaoran la guardò e le porse la mano, attendendo una risposta.

“Principe Syaoran, accetto molto volentieri!” disse lei, appoggiando la mano su quella di Syaoran.

Il principe le sorrise e la condusse al centro della sala, iniziando a ballare con lei. Dopo di loro, molti altri si unirono nelle danze.

Sakura non riusciva a distogliere il suo sguardo da quello di Syaoran, che la stava guardando adorante.

“Allora, prima dici di essere un ragazzo, poi sei la dama di compagnia della principessa Sakura e, infine, scopro che sei tu la principessa mia promessa sposa. Fino a poco fa pensavo che tu fossi solo il frutto della mia immaginazione oppure uno spirito del bosco, magari lo spirito di un ciliegio…- disse lui, ridendo-…invece… sei davvero Sakura!”

Sentirgli pronunciare il suo nome con quello stesso tono che le aveva sempre rivolto fu una grandissima emozione per la principessa.

“Però, principe Syaoran…mi hai mentito anche tu! “

“E’ vero, scusa! Mi dispiace tanto!”

“Non importa. Anch’io ho mentito, due volte per giunta. Quindi non sono certo la persona adatta per giudicarti!”

Sakura gli sorrise e il cuore di Syaoran fece una piacevole capriola, mentre lui la stringeva a sé.

“Ora capisci perché desideravo conoscerti, Sakura?” le chiese lui, più seriamente.

“Sì. Immagino che tu abbia capito chi fossi veramente quando ti ho mandato quel messaggio con Tomoyo…”

“Esatto. Il regalo di compleanno che ti aveva mandato mia madre da parte mia era la rodocrosite che ti ho visto al collo e Tomoyo aveva in mano l’haori che ti avevo regalato…infine, per un’ulteriore conferma ho chiesto alla tua dama di compagnia di descrivermi la sua principessa e finora non ho visto nessun’altra fanciulla con degli occhi così intensi!”

“Se penso al messaggio che ti ho mandato…mi sento un po’ in imbarazzo!” disse Sakura, arrossendo lievemente sulle gote e chinando il capo per sottrarsi allo sguardo del principe.

“Perché? Quel messaggio, invece, mi ha reso immensamente felice!”

Sakura, perplessa, tornò a guardare Syaoran: “Come mai?”

“In quel messaggio hai detto che il tuo cuore apparteneva già a qualcuno. Ho pensato che sarebbe stato magnifico se fossi stato io quel qualcuno, se fossi stato io a custodire il tuo cuore.

La principessa arrossì: “Syaoran…io…”

Ma il principe Syaoran portò la mano di Sakura sul proprio cuore e le sorrise.

“Sakura, vuoi sposarmi?”

La domanda di Syaoran la fece arrossire violentemente e per un istante le tolse il respiro. In effetti, ora sapeva chi era il principe Syaoran; la persona a cui voleva bene era proprio lui e lei era la sua promessa sposa. Eppure, in quel momento, Sakura si sentì stranamente confusa.

Syaoran rimase turbato nel vederla così esitante.

“Non vuoi sposarmi?”

“E tu? Lo desideri veramente?” gli chiese Sakura, con estrema serietà.

Syaoran fu molto colpito da quella domanda: “Certo. Perché pensi il contrario? Pensavo che stamattina avessi capito quello che provo per te!”

“Non mi sembra di avertelo sentito dire. Tu mi hai solo baciata. Come faccio a sapere che quello non era un bacio d’addio?”

“Sakura, cosa stai cercando di dire?”

“Quello che voglio dire è: se io non fossi stata la principessa Sakura, ma la sua dama di compagnia o una semplice contadina, tu mi avresti sposato comunque?”

In quell’istante la musica terminò e i due si fermarono. Syaoran guardava Sakura molto turbato. Perché all’improvviso gli aveva rivolto quella domanda e quello sguardo quasi di sfida?

Sakura, notando la sua esitazione, sospirò e con un inchino gli disse: “Vi ringrazio per il ballo e per la vostra spiegazione, principe Syaoran!”

Dopodiché si allontanò, lasciandolo allibito in mezzo alla sala.

 

 

Ok, ok, non uccidetemi, vi prego! ^_^’ Sono sicura che faranno pace molto presto, magari nel prossimo capitolo, che si intitola “Dream catcher”, il titolo fa ben sperare, no? Allora, ho deciso di aggiornare più in fretta perché tra un po’ inizio il servizio civile e vorrei terminare la storia il più in fretta possibile! Speriamo bene!

Ringraziamenti…

Piajoe22: bene, grazie per la recensione. Spero che anche questo sia tra i tuoi preferiti, anche se la fine è un pochino amara!! ^_^’

sakura182blast: sì, nessun insano gesto per syaoran e speriamo neanche per sakura…no, scherzo! Chissà se si risolverà tutto nel prossimo capitolo! Grazie per la recensione!

sakuretta94: ah sì, sakura lo ha scoperto in questo capitolo, però…è così piena di dubbi, poverina!! Speriamo che faccia pace con syaoran!

LizDream: grazie per la recensione. Era da un po’ che non ti sentivo! Spero che ti stia piacendo come si sta evolvendo la storia!

sakurabethovina: sì, in effetti, sakura non è proprio bionda, ma non è neanche castana come syaoran. È un biondo scuro, castano chiaro, no? Insomma una via di mezzo! Almeno secondo me!

manu: allora, non morire perché altrimenti non puoi leggere la fine della storia, no? Ah, ad ogni modo, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!

eragon1001: grazie per la recensione. Il clamp in wonderland è un breve anime in cui si incontrano tutti i personaggi delle clamp. Se vai su youtube li puoi vedere tutti e due: il primo è uscito qualche anno fa e riguarda le opere dal 1986 al 1995 (rayheart, clamp detective, tokyo babylon, ecc…), invece il secondo va dal 1995 al 2006 e naturalmente comprende ccs, tsubasa, xxxholic, chobits, angelic layer, kobato, X, ecc…Sono usciti in dvd solo in Giappone, non penso che qui li troveremo facilmente, purtroppo!

 

A presto

Kia85

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Capitolo 15
*** Dream catcher ***


“Crossed destinies”

“Crossed destinies”

 

 

Capitolo 15: “Dream catcher

 

Per colpa di Sakura e della sua strana domanda, Syaoran non pensò ad altro per i minuti seguenti. Quando non era costretto ad invitare a ballare qualche nobile fanciulla, il principe se ne stava seduto sul suo trono, il mento appoggiato al palmo della mano destra, fissando la principessa Sakura. Lei sembrava non accorgersi del suo sguardo insistente, mentre parlava con la sua dama di compagnia o concedeva la sua mano per ballare a qualche giovane cavaliere. Ciò dava molto fastidio al principe Syaoran, la cui mente era interamente rivolta a lei: perché gli aveva fatto quella domanda? Perché dubitava dei suoi sentimenti? Lui non le aveva mai detto che l’amava, questo era vero, però il gesto di quella mattina era abbastanza chiaro. E Syaoran era convinto che anche Sakura provasse la stessa cosa per lui: lei aveva sempre sognato il vero amore, credeva nel potere della rodocrosite e la sua pietra brillava quando lui era con lei. Sakura doveva essere innamorata di lui, esattamente come Syaoran era innamorato di lei…

In quel momento Sakura accettò l’invito a danzare di Shen Te e Syaoran sentì una grande rabbia esplodere dentro di lui. Ma, nonostante questa violenta ondata di gelosia, il principe non poteva fare a meno di seguire ogni singolo movimento della sua principessa.

Shen Te condusse Sakura nel centro della sala e i due cominciarono a danzare.

“Principessa Sakura, sono davvero lieto che abbiate accettato il mio invito!” le disse Shen Te.

“Sì…anch’io!” esclamò Sakura, non pienamente convinta.

Una principessa non poteva mai rifiutare di ballare quando un cavaliere la invitava con tanta educazione. Inoltre, Tomoyo in quel momento era stata invitata a ballare da un giovane dall’aria gentile, quindi lei era sola e non aveva scuse per rifiutare l’invito.

“Sapete…siete oltremodo bella. Le voci sulla vostra bellezza non vi rendono giustizia.

“Grazie! Siete molto gentile!”

I soliti complimenti, quelli che le davano più fastidio perché la mettevano in imbarazzo e perché il più delle volte non venivano dal cuore.

“Ma…ditemi, principessa…è vero che siete la promessa sposa del principe Syaoran?”

Sakura arrossì, non tanto per la domanda, quanto per aver finalmente incrociato lo sguardo del principe Syaoran. Lui la stava fissando con occhi strani: sembrava arrabbiato…E quello sguardo profondo, quasi pungente, le fece provare un brivido lungo la schiena. Come mai la stava guardando in quel modo? Era così insolito da parte di Syaoran…

“Ehm…Perché vi interessa saperlo?”

“Perché una bellezza rara come la vostra sarebbe sprecata nelle mani di un giovane immaturo come il principe! Voi siete molto più adatta al sottoscritto. Io saprei rendervi felice!”

Il giovane uomo la strinse a sé, sorridendole fastidiosamente.

Sakura, perciò, si sciolse dall’abbraccio con un unico gesto e lo guardò, inorridita: le sue parole le avevano fatto provare ribrezzo per quel giovane. Soprattutto quelle sul principe Syaoran, che non corrispondevano a verità.

“Signore, vi ringrazio per il ballo, ma trovo che siate arrogante a parlare in questo modo di persone e situazioni che non vi riguardano. Vi prego di perdonarmi!”

Sakura accennò un inchino, lasciando il suo cavaliere a metà della danza. Ma, prima di allontanarsi, rivolse un rapido sguardo al principe Syaoran, quasi a volergli comunicare qualche cosa. Dopodiché Sakura uscì nel giardino circostante. Purtroppo c’era pochissima luce, solo la luna illuminava il giardino. La principessa non riusciva a vedere molto: c’erano un laghetto in mezzo al giardino, su cui la luce della luna creava riflessi argentei, e diversi alberi sparsi qua e là. Doveva essere un bellissimo giardino dai colori affascinanti anche con la luce del sole.

Il principe Syaoran lesse in quello sguardo un invito a seguirla. Se Sakura voleva parlare, lui non poteva essere più d’accordo: in effetti, aveva un paio di cosette da dirle. E così fece: si alzò dal trono, attraversò la sala, rivolgendo uno sguardo minaccioso a Shen Te, che gli rimandò un sorriso enigmatico, e uscì nel giardino. Lei si era avvicinata a un albero di ciliegio e, udendo dei passi dietro di lei, si voltò.

“Allora…cosa avevi in mente, accettando di ballare con tutti quelli che ti hanno invitata??” chiese Syaoran, tutto d’un fiato.

Fu quella la prima domanda che gli venne in mente, una domanda dettata dalla forte gelosia che stava provando nei confronti della principessa.

“Non capisco…cosa intendi dire?”            

“Lo hai fatto apposta? Volevi farmi ingelosire solo perché pensi che i miei sentimenti per te non siano sinceri?” esclamò lui, il fiato corto e la rabbia che gli faceva tremare le mani.

Sakura rimase colpita, vedendolo in quello stato, e si portò una mano sulle labbra.

“Geloso…tu sei geloso?” chiese lei, titubante.

Syaoran guardò per terra, imbarazzato e rosso in viso, e annuì: “E’ naturale che io sia geloso: la ragazza che amo ha ballato con tutti i giovani nobili presenti alla mia festa, dopo avermi rifiutato!”

Sakura si limitò a guardare altrove. Syaoran non aveva capito nulla: lei non l’aveva rifiutato. Stava solo cercando di capire se lui l’amasse indipendentemente dal fatto che lei fosse la sua promessa sposa.

Syaoran, notando la sua espressione abbattuta, si maledisse: lei non si meritava un trattamento del genere da parte sua, lei che lui adorava. Così, con un po’ di coraggio, le si avvicinò e le prese con dolcezza una mano. Sakura fremette e tornò a guardarlo, particolarmente ansiosa.

“Sakura, prima di scoprire che la ragazza che avevo conosciuto nella foresta, in realtà, era la mia promessa sposa, avevo intenzione di fuggire via con te. – le disse Syaoran, sorridendo- Ti avrei cercata dappertutto, anche se fossi stata una semplice contadina, e ti avrei chiesto di scappare insieme a me, per poterti sposare e amare per tutta la vita. Perché io ti amo immensamente e per te sarei disposto a tutto!”

Sakura aveva le lacrime agli occhi, non per le parole di Syaoran estremamente dolci, ma per la sincerità che riusciva a leggere nei suoi bellissimi occhi. Una sincerità che era riuscita ad arrivare al suo cuore, a farla commuovere e convincerla finalmente che il sentimento di Syaoran era sincero e purissimo. Il sogno di trovare il vero amore si era avverato…

Prima che potesse dire qualunque cosa, la principessa si avvicinò al principe e appoggiò la fronte e le mani sul suo petto; e, in quello stesso momento, Syaoran sentì il suo cuore fermarsi: stava morendo? Oppure quello era solo un bellissimo sogno, il suo più bel sogno?

“Syaoran…ti amo tanto anch’io. Perdonami per aver dubitato dei tuoi sentimenti!”

No, il suo cuore non si era fermato, batteva ancora, batteva forte. Syaoran era vivo e quello non era solo un sogno, era un sogno avverato.

Syaoran sorrise, abbracciandola più forte che poteva: “Non importa, Sakura.

Sakura, piangendo silenziosamente per la felicità, cercò il suo sguardo: “Io ti amo fin da quando per te ero Yukito. Ma ho sempre vissuto con la paura di perderti e, quando oggi ho scoperto chi eri davvero, ho provato una felicità immensa, che mi ha lasciata stordita. Ho cominciato a pensare che il bacio di stamattina fosse solo una sorta di addio perché sapevi di essere destinato alla principessa Sakura e non avresti mai avuto il coraggio di sposare quella che credevi che fossi. Scusami tanto, Syaoran!”

Syaoran le baciò il capo, accarezzandole i capelli.

“Amore mio…tranquilla. Non devi scusarti di nulla. È più che comprensibile come ti sei sentita dopo tutto quello che abbiamo passato. Considera solo che d’ora in poi saremo felici insieme e che, in un certo senso, eravamo destinati l’uno all’altra.

“Destinati?”

“Certo, pensaci bene. I nostri genitori avevano organizzato il nostro matrimonio, anche se non ci eravamo mai conosciuti. Noi eravamo entrambi contrari, ma ci siamo incontrati per caso e ci siamo innamorati. Questo significa che i nostri destini sono incrociati fin dall’inizio, probabilmente da sempre. Il filo rosso del mio destino è collegato a te e niente ci potrà dividere! Perché se è giusto che questo avvenga, allora questo avverrà” (questa credenza riguardante il filo rosso del destino è una leggenda greca e si ritrova spesso nelle opere delle clamp: wish, xxxholicndA)

Syaoran le sorrise, infilando poi una mano sotto il suo haori: prese la pietra che Sakura gli aveva restituito e la allacciò intorno al suo collo. Sakura osservò la sua pietra, felice di riaverla con sé: ormai teneva particolarmente a quell’oggetto che l’aveva aiutata a trovare Syaoran.

“Eravamo destinati davvero l’uno all’altra, Syaoran, perché il mio unico vero amore, quello che sogno da sempre, sei tu! Sei tu che hai fatto avverare quel sogno! - esclamò Sakura, arrossendo lievemente per ciò che stava per chiedergli – E, adesso, Syaoran dovresti ripetere…quello che mi hai chiesto prima…”

“Cosa?” domandò Syaoran, fingendo di non capire.

Sakura, sempre più rossa, gli diede una pacca sul torace: “Sai benissimo cosa!”

Syaoran le rivolse uno sguardo di pura dolcezza e immenso amore e le accarezzò il viso.

“Sakura…vuoi sposarmi?”

Sakura rise, felice: “Oh, principe Syaoran, se me lo chiedete così gentilmente, non posso certo rifiutare!”

“Allora, dimmelo! – esclamò Syaoran, stringendola a sé con un braccio intorno alla vita- Dimmi di sì…”

La principessa si sentì mancare il respiro: gli occhi di Syaoran così dolci, eppure così pieni di determinazione, in quel momento le erano sembrati bellissimi.

“Sì, Syaoran. Desidero sposarti sopra ogni altra cosa!”

Il principe le sorrise, ma le rivolse anche lo stesso sguardo di quella mattina, uno sguardo pieno di amore e desiderio, e si avvicinò al suo viso, fissando le sue labbra. Sakura arrossì e cominciò a tremare, ma lo desiderava tanto anche lei.

“Quindi…credo che non ci sia…niente di male se…se adesso io…”

Syaoran appoggiò la fronte a quella di Sakura e, per qualche istante, restò in quella posizione, con gli occhi chiusi, per concentrarsi solo sui battiti del suo cuore e sui respiri della sua principessa.

Sakura lo guardava, sorridendo: era diventato il suo sogno più prezioso, il suo sentimento più importante, che lei avrebbe protetto e custodito per sempre nel suo cuore. La principessa gli accarezzò il viso con una mano e, a quel punto, Syaoran la baciò. Era un bacio così diverso da quello della mattina; era pieno di amore, passione, desiderio proprio come il loro primo bacio, però aveva qualcosa in più: era delicato, più…riflessivo. E forse proprio per questo Sakura amava ancora di più il suo secondo bacio.

*****

“E’ incredibile! Non avrei mai immaginato che potesse accadere!” esclamò re Fujitaka, osservando incredulo la scena.

La regina Yelan sorrise: “Caro re Fujitaka, a volte può accadere davvero quello nessuno può immaginare!”

“E in questo caso, secondo voi, Maestà, cosa è accaduto di preciso?”

“E’ molto raro, vero, innamorarsi di qualcuno senza sapere che quel qualcuno è il proprio promesso sposo!”

“Sarà stata la rodocrosite che avete regalato a mia figlia?”  domandò il re.

“Quella ha contribuito sicuramente, ma loro erano senza alcun dubbio destinati l’uno all’altra.”

Il re Fujitaka guardò la regina, perplesso: “Come fate a esserne così sicura, Maestà?”

“Perché non capita tutti i giorni di incontrare per caso il proprio promesso sposo e innamorarsene sinceramente!”

“Volete dire che si conoscevano già, prima di questa sera?”

La regina Yelan gli rivolse un sorriso emblematico.

“Non capisco, come è potuto succedere?” domandò il re Fujitaka, sempre più confuso.

“Il destino è misterioso e non ci è dato di conoscere i motivi che lo portano ad agire in uno modo o nell’altro. Tramite il filo rosso il destino lega ogni creatura a quello che sarà il proprio fato. Se è giusto che qualcosa avvenga, avverrà. Al contrario, se qualcosa è giusto che non succeda, non accadrà. E adoperarsi per cercare di farlo avvenire in ogni modo, sarebbe soltanto inutile. A nessuno è dato di poter di tessere il filo rosso del destino, ma solamente di poterlo accettare.

“Comunque…- disse Fujitaka, guardando con un sorriso la figlia in giardino tra le braccia del principe Syaoran-…sono lieto che sia andato tutto bene!”

“Dite bene, Maestà. L’importante è che insieme i nostri figli siano felici!”

“Lo saranno sicuramente! – commentò il re, assumendo una strana espressione curiosa- A proposito, Maestà, voi come sapevate che mia figlia aveva conosciuto vostro figlio prima di questa sera?”

“Dirvi che sono la figlia del sacerdote Mo Shu è abbastanza?”

“Oh, non lo sapevo…quindi, voi siete in grado di usare la magia?”

“In un certo senso…sì…”

Il re Fujitaka rise, divertito: “Siete incredibile, regina Yelan!”

“Incredibile è questa serata, re Fujitaka!” commentò la regina.

Sì, incredibile era quell’atmosfera che avvolgeva i due giovani principi: un’atmosfera pura, intensa, di pace, di amore…e, soprattutto, un’atmosfera magica, perché era davvero magico ciò che era successo alla principessa Sakura e al principe Syaoran.

 

 

 

Ahi, ahi, credo di aver fatto un po’ troppo melenso questo capitolo!! Spero comunque che vi sia piaciuto!! Era quello che tutti attendevano, no? Ok, il prossimo si intitola “Troubled souls”…

Ringraziamenti…

Sakura182blast: grazie per la recensione. Come vedi hanno fatto pace e spero che il capitolo ti sia piaciuto. Lo sai che dream catcher è il titolo di una canzone di olivia, quella che da la voce a reira dei trapnest?

Manu: grazie per la recensione e spero che con questo capitolo sia terminato il tuo scombussolamento! ^_^

piajoe22: mi fa piacere che tu abbia approvato i dubbi di sakura e spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo!!

Sakuretta94: ah, come vedi hanno fatto pace e spero che ti sia piaciuto il modo in cui hanno fatto pace!^_^

Sakurabethovina: siccome vorrei vivere ancora parecchi anni, come hai letto syaoran e sakura hanno fatto pace. Spero che il capitolo ti sia piaciuto!

Eragon1001: mi sa che devi prendere uno come syaoran, perché questo è occupato! ^_^ ad ogni modo, spero che il capitolo ti sia piaciuto. E per le precisazioni…prego!

LizDream: grazie per la recensione e non ti preoccupare se alcuni capitolo non li recensisci. Non muore nessuno. Sono contenta che anche tu abbia approvato i dubbi di sakura e spero che il capitolo ti sia piaciuto!

Monny: grazie per la recensione. Spero che il capitolo ti sia piaciuto!

Maddy94: spero che il capitolo abbia chiarito ogni tuo dubbio e spero che ti sia piaciuto. Non preoccuparti se non recensisci ogni capitolo. Non casca il mondo!

 

A presto

Kia85

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Capitolo 16
*** Troubled souls ***


Crossed destinies”

Crossed destinies”

 

Capitolo 16: “Troubled souls

 

Quella notte, quella magica notte la principessa Sakura sognò colui che ormai da tanto tempo era diventato il suo sogno più bello, il sogno più anelato…diventato finalmente realtà.

La sera prima, subito dopo quello che era successo in giardino con Syaoran, Sakura fu così felice che, in certi momenti, non riusciva più a ragionare con lucidità: rideva e non pensava ad altri che a Syaoran, quel meraviglioso principe che la adorava e l’amava profondamente.

Dopo la festa di compleanno di Syaoran, Sakura era ufficialmente la sua promessa sposa. Se pensava che tra circa due settimane lei avrebbe sposato il suo Syaoran, la testa le girava e le gote prendevano fuoco. Però era anche una meravigliosa sensazione, soprattutto perché lei desiderava che accadesse.

Il giorno seguente Sakura si svegliò prestissimo: Yue si sera addormentato accanto a lei, così la principessa lo accarezzò e lui si svegliò.

“Buongiorno, Yue!”

Yue si stiracchiò sul letto e fece le fusa contro la mano della sua padroncina, che sorrise.

“Oggi è una bellissima giornata, non trovi anche tu, Yue?”

Il gattino miagolò e Sakura lo prese in braccio, ma, in quel momento, nella camera entrò Tomoyo.

“Buongiorno, principessa Sakura, futura sposa del principe Syaoran!”

Sakura rise, mentre Tomoyo apriva le tende della sua camera.

“Buongiorno, Tomoyo!” esclamò Sakura, alzandosi in piedi.

Tomoyo le si avvicinò, scrutandola attentamente in viso, e poi sorrise.

“Oh, Sakura, l’amore ti fa proprio bene!” commentò la dama di compagnia, divertita.

Perplessa, Sakura si portò le mani sul volto: “Che dici, Tomoyo? Ho qualcosa di strano?”

“No, tutt’altro, amica mia…sei talmente radiosa stamattina! Basta guardarti per capire cosa ti sta succedendo!”

Sakura chinò il capo, arrossendo: “Tomoyo…”

Tomoyo rise, dopodiché cominciò a preparare il vestito di Sakura.

“A proposito di questo, tuo padre stamattina si recherà nel regno di Yang per i preparativi del matrimonio e pensava che avresti gradito unirti a lui!”

Sakura sorrise felice: sprizzava gioia da tutti pori all’idea di rivedere Syaoran. Perciò la principessa si preparò in fretta e furia, aiutata da Tomoyo, e raggiunse il padre in giardino, il quale, non appena la vide, sorrise.

“Buongiorno, padre!”

“Buongiorno!- disse Fujitaka, guardandola dolcemente- Mia cara, sei incredibilmente bella stamattina!”

“Grazie!”

“Merito del principe Syaoran, immagino…”

Imbarazzata, Sakura arrossì: “Padre, vi prego…così mi mettete in imbarazzo!”

“Scusami tanto, tesoro, ma vederti così felice mi riempie il cuore di gioia!- esclamò il padre, prendendole una mano- Andiamo?”

“Sì!”

Il re aiutò la giovane figlia a salire sulla carrozza e partirono alla volta del regno di Yang. Arrivati al palazzo, la regina Yelan li accolse con gioia.

“Principessa Sakura, sono estremamente felice di rivederti, soprattutto dopo ieri sera!” disse sorridendo la regina, mentre Sakura si inchinava al suo cospetto.

Sakura arrossì: “Vostra Maestà, se posso esservi d’aiuto…”

“Oh, no…bambina, tu sei la futura sposa. Questo compito spetta a noi regnanti! – esclamò la regina, prendendole entrambe le mani- Ora vai in giardino: Syaoran ti raggiungerà subito.

“D’accordo!”

Così Sakura raggiunse il giardino del palazzo. Era proprio vero: con la luce del sole quel giardino era ancora più bello.  Al centro il laghetto era costeggiato da un sentiero e uno steccato di legno. In tutto il giardino l’erba era ben curata, proprio come gli alberi dalle forme più disparate sparsi qua e là: azalee, salici piangenti, ciliegi, aceri rossi e pini conferivano dei colori bellissimi a quel paesaggio naturale riprodotto in miniatura. La principessa si avvicinò al laghetto, fermandosi sulla soglia di una piccola insenatura composta unicamente da rocce, che si addentrava nell’acqua. Era davvero un paesaggio incantevole anche di giorno, ma lei preferiva la versione notturna, aveva per lei un significato molto particolare.

“Principessa Sakura, che piacere rivedervi!”

Sakura sobbalzò, destata dai suoi meravigliosi ricordi, e si voltò, riconoscendo il giovane che la sera precedente l’aveva invitata a ballare, ma che aveva detto cose spiacevoli sul principe Syaoran.

“Buongiorno!” disse Sakura, con un inchino.

“Immagino che d’ora in poi vi vedremo più spesso qui da noi, dico bene?”

“Credo di sì!”

Il giovane si avvicinò a lei e le prese una mano.

“E’ una notizia bellissima. In questo modo potremmo conoscerci meglio!”

Sakura, con delicatezza, ritirò la mano e questo gesto fece sorridere il ragazzo.

“Come volete voi, principessa Sakura.

“Principe Shen Te!”

Quella voce apparteneva a Syaoran, che li aveva raggiunti e stava ora fissando il ragazzo con uno sguardo diffidente.

“Oh…è arrivato il vostro promesso sposo, principessa Sakura. Dobbiamo proprio separarci. A presto!”

Il principe Shen Te si allontanò da Sakura e passò di fianco a Syaoran, senza degnarlo neanche di uno sguardo. Syaoran, però, lo afferrò per un polso, costringendolo a guardarlo negli occhi.

“Te lo ripeto, stalle lontano. Se dovessi sorprenderti un’altra volta a infastidirla, ti bandirò dal mio regno e questa volta sarà per sempre!”

“Ai vostri ordini, principe Syaoran!” esclamò Shen Te, con un sorriso sardonico sulle labbra.

Non appena si fu allontanato, Syaoran si voltò verso Sakura e le sorrise.

“Mi dispiace, spero non ti abbia dato troppo fastidio!”

Sakura scosse il capo: “No, non ti preoccupare!”

Syaoran, sollevato dalla sua risposta, si avvicinò alla principessa, le prese una mano e le fece un delicato baciamano: “Sono davvero felice di rivederti!”

“Anch’io!” disse lei, arrossendo.

“Scommetto che non hai mai visitato il nostro giardino, vero?”

Sakura scosse il capo.

“Ti piacerebbe fare un giro?” le chiese Syaoran, porgendole il braccio.

Sakura sorrise e appoggiò una mano sul suo braccio: “Sì!”

“Allora, andiamo!”

Perciò Syaoran la accompagnò a fare una passeggiata in quel giardino che lei stava già cominciando ad amare. Il principe si accorse di come Sakura guardava affascinata ogni singolo particolare del giardino e questo gli fece molto piacere, soprattutto perché le si era dipinta sul volto una espressione molto bella, come quella di un bambino a cui viene regalato il primo giocattolo.

“Ti piace?”

“Sì, tantissimo! Perché non mi hai mai parlato di questo giardino?”

Syaoran fece spallucce: “Non saprei…non ci ho pensato!”

“Comunque…sono contenta di averlo visitato!” esclamò lei, sorridendo e stringendogli il braccio.

“Mi fa piacere, anche perché in questo momento hai un bellissimo sorriso!”

Syaoran le sfiorò le labbra con la punta di un dito e Sakura arrossì.

“Sai, mia dolce Sakura, stanotte per colpa tua non ho potuto dormire.

Sakura, all’improvviso, assunse un’espressione preoccupata e gli prese il viso tra le mani: “Come mai? Cosa ti è successo?”

Vedendo tanta preoccupazione per lui, Syaoran ridacchiò e coprì con una mano quella di Sakura.

“Niente di grave, mia cara. Ero talmente felice per quello che era successo…che sono stato agitato per tutta la notte e non ho potuto in nessun modo prendere sonno!”

“Oh, Syaoran…mi hai fatto preoccupare. Allora, stai bene?”

“Sì, sto benissimo!” esclamò Syaoran.

E, così dicendo, le rivolse uno sguardo molto dolce che la fece rabbrividire, mentre lui si avvicinava lentamente al suo viso.

“Principe Syaoran!!

Eriol sopraggiunse con passo svelto e, accorgendosi della principessa Sakura, le rivolse un sorriso e un profondo inchino.

“Buongiorno, Vostra Altezza!”

Sakura, con le guance lievemente arrossate, sorrise all’uomo che li aveva appena raggiunti e interrotti e che lei riconobbe essere il giovane a cui Tomoyo aveva concesso più di un ballo la sera prima.

“Sakura, lascia che ti presenti il vero Eriol, mio scudiero, ma, soprattutto, il mio più caro amico!” disse Syaoran.

Il nome di Eriol le fece provare ancora una forte emozione, ma ormai sapeva che l’Eriol che aveva conosciuto non era altri che il suo preziosissimo Syaoran.

“E’ un piacere conoscervi, Eriol!”

“Il piacere è mio, Vostra Altezza!”

Sakura lo invitò ad alzarsi: “Vi prego, Eriol, chiamatemi solo Sakura.

“Lo desiderate davvero? Non so se mi è permesso…”

“Certo, che puoi Eriol! – esclamò Syaoran- Se è Sakura a volerlo…”

“Allora, d’accordo…Sakura!” disse Eriol, sorridendole gentilmente.

“Dimmi, adesso, Eriol…cosa è successo?”

“Riguarda il principe Shen Te: ricordi che stamattina mi avevi chiesto di tenerlo d’occhio?”

“Sì, ricordo perfettamente!”

“Beh… purtroppo sembra che sia scomparso!”

Syaoran divenne improvvisamente pallido e preoccupato: “Scomparso?!

“Sì, poco fa ero nelle scuderie e ho notato che il suo cavallo non c’era più. Sono andato a cercarlo, ma nella sua camera non c’era più nulla che gli appartenesse! Sembra quasi che non ci sia mai stato lì dentro!”

“Non capisco, cosa gli può essere successo?!” chiese Syaoran.

“Non so, Syaoran. – rispose Eriol, altrettanto preoccupato- Dobbiamo mandare qualcuno a cercarlo?”

Syaoran si avvicinò allo steccato, vi appoggiò le mani e si perse con lo sguardo nel lago: cosa aveva spinto Shen Te a scappare dal palazzo? Il principe non sapeva se preoccuparsi oppure rasserenarsi per la sua improvvisa scomparsa. Forse era meglio così. Una preoccupazione in meno per Syaoran in quel periodo così impegnato non avrebbe potuto che fargli bene.

“Lasciamo perdere! Penso che sia meglio così!”

“D’accordo. Allora, mi dispiace di avervi disturbato! – esclamò Eriol, con un inchino- A presto, principessa Sakura!”

“A presto, Eriol!”

Sakura aspettò che Eriol si fosse allontanato, poi rivolse il suo sguardo verso Syaoran, che, ancora preoccupato, fissava il lago al centro del giardino. Perciò lo affiancò e appoggiò una mano su quella di Syaoran, il quale, a sua volta, la strinse.

Syaoran la guardò e, accorgendosi della sua preoccupazione per lui, le sorrise.

“Va tutto bene, tranquilla!”

“Però mi sembri molto preoccupato e mi fa tanto male vederti così! Vorrei poter fare qualcosa per allontanare le tue preoccupazioni.

Sakura gli appoggiò una mano sul cuore e Syaoran non riuscì a trattenersi dall’abbracciarla.

Syao…Syaoran…” esclamò lei, presa alla sprovvista.

“Ti assicuro che non c’è nulla di cui preoccuparsi, Sakura.- disse poi lui, guardandola negli occhi- Niente potrà mai rovinare questi giorni meravigliosi, tanto meno la scomparsa di mio cugino!”

“Tuo cugino?” esclamò Sakura, incredula.

All’improvviso le tornarono in mente le parole di Shen Te della sera precedentemente. Come poteva Shen Te parlare male di suo cugino, soprattutto se questo cugino era una persona amabile come Syaoran?

“Sì, il principe Shen Te è mio cugino. Mio padre aveva un fratello, si chiamava Li Huang. Poco prima che io nascessi, mio padre scoprì che suo fratello si era infatuato di una giovane contadina, che era rimasta incinta proprio di lui. Mio padre era disposto ad accoglierla a palazzo, purché si sposassero. Ma la ragazza morì dando alla luce Shen Te e Huang fu distrutto per questa dolorosa perdita. Tuttavia, tenne il bambino e lo fece crescere a palazzo con me ed Eriol. Ma, dopo pochi anni, mio padre morì improvvisamente. Il sacerdote di corte disse che era stato colto da un improvviso infarto. Come puoi ben immaginare, furono giorni terribili in tutto il regno. Mia madre era distrutta e, nonostante i consigli insistenti di suo padre, non aveva alcuna intenzione di risposarsi.

“Suo padre?” ripeté la principessa.

“Sì, suo padre era Mo Shu.”

“Il sacerdote di corte?!

“Proprio così. Il sacerdote di corte era mio nonno: è sempre stato un uomo amabile, che aveva a cuore sua figlia e il bene del popolo del nostro regno. Ma era anche un uomo debole e la magia, di cui si era servito sempre per fare del bene, a un certo punto si impossessò di lui. Quando non si riesce più a controllarla, la magia diventa malvagia e questo è accaduto anche a mio nonno.

“E’ terribile!” esclamò Sakura, portandosi una mano sulle labbra.

“Già! – disse Syaoran, continuando il racconto- Il desiderio di vedere la figlia ancora al fianco di uomo era così forte che propose a Huang di sposare mia madre. Siccome lei era assolutamente contraria, Mo Shu le somministrò una pozione per controllare la sua volontà. Fu così che, all’improvviso, mia madre accettò la corte di Huang e decisero di sposarsi. Per fortuna, il generale del mio esercito,Yi Chou (vuol dire legno. Nda), un giorno, si accorse di come mio nonno controllasse la volontà di mia madre.

“Quindi il matrimonio fu annullato!”

“Sì, e non appena mia madre tornò in sé, bandì per sempre suo padre e Huang da questo regno. Shen Te, naturalmente, seguì suo padre e da allora non abbiamo saputo più niente di loro, a parte la morte di mio nonno qualche anno fa e quella di Huang recentemente. Shen Te è tornato perché l’esilio non contava per lui!”

“Ma allora non hai nulla da temere.- esclamò Sakura- Devi avere fiducia in lui anche per quel legame di sangue che c’è fra di voi: è pur sempre tuo cugino. Inoltre, lui è tornato già da un po’ di tempo e non ha ancora dato grossi problemi, se non sbaglio.

Syaoran la guardò, sconcertato: “Ma Sakura…non hai visto prima come ti stava importunando?”

“Immagino che questo suo comportamento sia dovuto ai tanti anni passati in esilio. Syaoran, devi capire quanto sia stato difficile per lui vivere per tanti anni lontano dalla sua casa!”

Syaoran si allontanò da lei, tornando allo steccato, e le diede le spalle. Sakura rimase piuttosto turbata da quella reazione.

“E’ assurdo che tu la pensi in questo modo!” commentò il principe, estremamente seccato.

“Ma perché? Cosa c’è di sbagliato nel credere che ci sia del buono in tutti noi, perfino in lui?!

“Sakura, stai parlando di mio cugino senza conoscerlo veramente: la questione non ti riguarda, anche perché tu sei talmente ingenua da fidarti di chiunque non ti aggredisca!”

Syaoran aveva parlato senza ragionare e senza pensare davvero quelle cose: infatti sì pentì immediatamente di averle detto quelle cose orribili e si voltò giusto in tempo per vedere la sua principessa allontanarsi di corsa verso il palazzo.

Ma che cosa aveva combinato? Perché era stato così stupido da parlarle in quel modo? Proprio a lei, così sensibile, così dolce, così preziosa per lui. Se ora Sakura lo avesse odiato, probabilmente lui l’avrebbe capita perfettamente. Però il solo pensiero che lei lo odiasse e che annullasse il fidanzamento, gli faceva provare un dolore atroce nel petto. Doveva assolutamente scusarsi con lei e farle capire che lui non pensava davvero quelle cose. Syaoran, però, era anche convinto che lei fosse talmente arrabbiata con lui che non avrebbe voluto vederlo, almeno per il momento.

 

 

 

Certo che questi due sono proprio degli imbranati. Fidanzati da neanche un giorno e hanno già litigato! Ahi ahi! Beh, il prossimo capitolo si intitola “Cruel intentions”. Naturalmente, siamo già arrivati all’ultima parte della storia, quella dove si trova un po’ più di movimento. Non tanto,solo un pochino,  perché non so se sono brava a raccontare queste situazioni! ^_^

Ringraziamenti…

Monny: no, no, non è affatto finita. Al momento la storia finisce al capitolo 21, quindi manca ancora un po’!!

sakura182blast: beh, nel prossimo capitolo scopriremo se quel famoso cugino è davvero scomparso oppure ricomparirà improvvisamente. Chissà. Ma la cosa è talmente banale, che si capisce tranquillamente. ^_^ il clamp in wonderland 2 è proprio bello. A me piace anche la scena dove sumomo e kotoko di chobits si strofinano i nasini. Kawaii!! *o*

sakura93thebest: grazie per la recensione! Spero che continuerai a seguire questa storia!^_^

sakuretta94: grazie anche a te per la recensione. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!

manu: bene, sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo precedente!! Anche a me è piaciuto tanto, anche se il mio parere non conta! -_-’ adesso spero che con quello che sta per accadere non subirai un altro scombussolamento!!^_^

eragon1001: grazie per la recensione! Sono felice di sapere che il capitolo precedente non era troppo melenso. Anche se forse ci volevano più puccioserie per compensare quello che è accaduto in questo capitolo!!^_^

sakurabethovina:ah,ah, mica scemi il re e la regina!! ^_^ però, adesso, spero che non ti arrabbierai troppo con me per quello che è successo in questo capitolo!!!

maddy94: grazie per la recensione! veramente non so se scriverò del matrimonio. In effetti ho finito di scrivere la storia, però mi manca proprio il finale. Sono un po’ in crisi per questo! Speriamo di riuscire a sbloccarmi!! ^_^

 

A presto

kia85

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Capitolo 17
*** Cruel intentions ***


“Crossed destinies”

Crossed destinies

 

Capitolo 17: “Cruel intentions

 

Sakura era rimasta sconvolta da quelle parole terribili, che come lame taglienti le avevano trafitto il cuore. Sentirle pronunciare poi dal suo Syaoran era stato ancora più orribile. Quella che per lei doveva essere una delle più belle giornate della sua vita, era diventata ora la più triste. Una parte di lei avrebbe voluto odiare Syaoran, ma Sakura non ci sarebbe mai riuscita: non avrebbe mai potuto provare un sentimento tanto duro per qualcuno, tanto meno per Syaoran, colui che aveva fatto avverare il suo sogno.

Perciò la principessa tornò a palazzo e non volle aspettare suo padre: era dispiaciuta di lasciare il regno di Yang senza essersi adeguatamente congedata dalla regina Yelan. Ma la sovrana avrebbe sicuramente capito il suo stato d’animo, una volta spiegata quella terribile discussione fra lei e Syaoran, un discussione che Sakura avrebbe voluto dimenticare al più presto. Purtroppo, però, non ci riusciva: le parole di Syaoran continuarono ad aleggiare nella sua mente per tutto il tragitto, come se volessero infliggerle la più lenta e insopportabile delle torture.

Non appena la carrozza si fermò all’entrata del palazzo, Sakura scese di corsa e raggiunse la sua camera. Dopo aver chiuso la porta, la principessa rimase per qualche istante in piedi, immobile, lo sguardo fisso fuori dalla finestra, al palazzo del regno di Yang. E, improvvisamente, la sua mente ripercorse tutti i momenti che lei aveva trascorso insieme a Syaoran, da quando si erano conosciuti nella foresta a quella discussione che li aveva separati quel giorno. Sakura raggiunse la poltroncina di fronte al balcone, accorgendosi dell’ haori che Syaoran le aveva regalato, quando lei credeva ancora fosse Eriol: la principessa si sedette, prendendo tra le mani quel soprabito, e lo strinse a sé, cominciando a piangere.

Dov’era finito quello Syaoran? Quello che, fingendosi Eriol, si incontrava di nascosto con lei nella foresta, quello che rideva con lei, quello sempre così dolce e gentile con lei? Il principe Syaoran non poteva essere lo stesso giovane uomo che le aveva detto quelle terribili cose.

“Sakura?”

Sentendosi chiamare, la principessa sobbalzò e guardò verso l’entrata.

Tomoyo?!”

La dama di compagnia si avvicinò a lei di corsa e le si inginocchiò di fronte, osservandola con estrema preoccupazione.

“Sakura, cosa è successo? Perché stai piangendo?”

Sakura, tra i singhiozzi, cercò di raccontarle della discussione avuta qualche momento prima con Syaoran. Tomoyo ascoltò il suo racconto, pazientemente, e alla fine le porse il suo fazzoletto.

“Certo, quello che ti ha detto il principe Syaoran è davvero orribile, però…” disse Tomoyo.

“Però, cosa?”

“Quando ho conosciuto il principe, ho avuto l’impressione che fosse una persona davvero gentile. Inoltre nello sguardo che ti rivolgeva ieri sera c’era tutto l’amore di questo mondo, Sakura. –disse lei, prendendole il viso tra le mani- Lui ti ama tantissimo, sono sicura che oggi ti ha detto quelle cose solo perché era nervoso e preoccupato, non perché le pensasse davvero.”

Sakura strinse il fazzoletto tra le mani, ansiosa. Se fosse stato davvero così, allora non doveva arrabbiarsi con Syaoran, perché, in effetti, anche lei aveva notato quanto fosse preoccupato riguardo la scomparsa di suo cugino.

“Sai, forse hai ragione, Tomoyo…come sempre del resto!“ disse Sakura, tornando a ridere.

Anche Tomoyo rise e, subito dopo, appoggiò una mano sopra quelle di Sakura.

“Sono sicura che anche lui si sta struggendo dal dolore per averti detto quelle cose e domani mattina presto sarà qui a porgerti le sue più sentite scuse!”

“Sì!”

Sakura tornò un po’ più serena e balzò giù dalla poltrona, correndo ad affacciarsi sul balcone, seguita dalla sua dama di compagnia.

“Syaoran…-disse Sakura, guardando il palazzo del suo principe-…sbrigati a venire da me. Ho tanta voglia di rivederti!”

Tomoyo osservò divertita quell’espressione da innamorata della sua amica: era davvero felice e questo le riempiva il cuore di gioia.

“Ripeto quello che ti ho detto stamattina…l’amore ti fa proprio bene!” commentò Tomoyo.

Sakura guardò l’amica, sorridendo maliziosamente: “A proposito di questo, Tomoyolo sai chi era quel giovane a cui ieri hai concesso più di un ballo?”

Tomoyo, presa alla sprovvista, arrossì: “C-certo…era Eriol, lo scudiero del principe!”

“Già, l’ho conosciuto stamattina! È un giovane molto gentile, non trovi?”

S-sì, molto gentile!”

“Immagino che questa sia la qualità che ti ha più colpita!” esclamò Sakura, osservandola sempre più attentamente.

“Oh…Sakura, mi stai mettendo in imbarazzo!” disse Tomoyo, coprendosi il viso con le mani.

Sakura sorrise felice: sarebbe stato bello se anche Tomoyo avesse trovato la sua anima gemella proprio come era successo a lei.

Improvvisamente, però, l’attenzione delle due ragazze venne richiamata da una carrozza che entrava a palazzo.

“Chi può essere?” chiese Tomoyo.

“Sarà mio padre. Deve essersi accorto della mia fuga e ora vorrà sgridarmi!”

Tomoyo rise: “Sgridarti alla tua età?!

“Beh, non è stato un comportamento degno di una futura sovrana del nostro regno.

“Ma tu lo hai capito e questo è già un grande passo!- esclamò Tomoyo, appoggiando una mano sulla sua spalla- Inoltre, sono sicura che tu sarai un’ottima regina, amata da tutti i tuoi sudditi, perché tu piaci a tutti, Sakura!”

Sakura arrossì e rivolse lo sguardo in basso, alla carrozza che si era fermata: aveva ragione, era arrivato suo padre.

“Vedi, è…”

Sakura si interruppe, mentre un’improvvisa ansia si impossessò di lei. Subito dopo suo padre, dalla carrozza scese un giovane uomo che lei riconobbe essere…Shen Te. Perché era lì? Che cosa voleva da suo padre?

“Che succede, Sakura?” chiese Tomoyo, preoccupata.

“Quello è Shen Te!”

“Ma non era andato via?”

“Era andato via dal palazzo di Syaoran, ma perché ora è qui?”

“Non so!”

Sakura aveva un bruttissimo presentimento, provava la stessa preoccupazione che aveva letto qualche momento prima negli occhi di Syaoran. Doveva scoprire perché quel ragazzo era venuto nel loro palazzo. Perciò prese Tomoyo per mano e rientrò in camera insieme a lei.

“Sakura?”

“Ascoltami bene, Tomoyo. Io adesso vado a vedere perché Shen Te si trova nel nostro regno. Tu resta qui!”

Tomoyo le prese anche l’altra mano: “Perché? Pensi che abbia delle cattive intenzioni?”

“Ho…ho solo un brutto presentimento.”

“Allora, vengo con te!”

“No! Ti prego, Tomoyo, resta qui!”

Quella determinazione negli occhi di Sakura convinse Tomoyo ad accettare la sua proposta, a una condizione.

“Però, se non torni fra dieci minuti, vengo a cercarti!”

Sakura sorrise e la abbracciò: “Va bene!”

“Fai attenzione, ok?”

“Non ti preoccupare. Ci sono mio padre, Touya, Yukito e tutte le nostre guardie. Non mi accadrà niente!”

Detto questo, Sakura uscì dalla sua camera e, lentamente, si incamminò verso la sala del trono. Sicuramente suo padre doveva essere lì, insieme al suo ospite. La principessa camminava, guardandosi attorno nervosamente: l’ansia cresceva ad ogni passo, anche perché, stranamente, non c’era nessuno in giro.

Alla fine giunse nella sala del trono: quando entrò, però, vide solo il padre, seduto sul suo trono.

“Padre, vi ho visto arrivare con un ospite!” esclamò Sakura, accennando un inchino.

“Hai ragione, principessa. Sono sicuro che sarai molto felice di conoscere il mio ospite!”

Sakura si avvicinò, titubante: c’era qualcosa di strano in suo padre. Il tono della voce era così freddo e lui non la chiamava mai solo ‘principessa’. Inoltre il suo viso non trasmetteva alcuna emozione, era totalmente apatico.

“Padre, che vi succede?”

“Ho scelto il tuo promesso sposo, principessa!”

La risposta turbò la principessa: “Che state dicendo, padre? Il mio promesso sposo è il principe Syaoran!”

“Non più, principessa Sakura!” disse una voce maschile.

Da dietro il trono di suo padre, comparve Shen Te.

“Domani sposerai Shen Te!”

“Cosa?! Ma, padre, io amo il principe Syaoran. E’ lui che voglio sposare!”

Shen Te rise e si avvicinò a Sakura.

“Cosa avete fatto a mio padre?” domandò lei, indietreggiando.

“Io? Gli ho semplicemente chiesto un passaggio e ho preso il controllo della sua mente con un piccolo incantesimo.- spiegò Shen Te- Ah, ho anche addormentato tutti gli abitanti di questo palazzo. Quindi è inutile che cerchiate di sfuggirmi. Nessuno potrà aiutarvi, principessa!”

Detto questo, con un semplice gesto della mano, Shen Te le causò un’immediata paralisi di tutto il corpo, confermando i peggiori timori di Sakura.

“Lasciatemi andare!”

“Non posso, mia cara Sakura!” esclamò lui.

Sakura gli rivolse uno sguardo disgustato: “Non rivolgetevi a me con quel tono. Io non vi appartengo!”

“Non ancora, Sakura, non ancora!- disse lui, con un sorriso beffardo- Perché, come avrete intuito, domani ci sposeremo e voi sarete unicamente mia!”

“Preferirei morire!”

Shen Te fu colto da improvvisa, ma fasulla, tristezza: “Oh, no, no, no. Che brutta cosa! Non potrei mai uccidere la mia futura sposa. Per me sarebbe troppo difficile. Quindi non datemi motivo di farlo!”

Shen Te le accarezzò una guancia e Sakura, inorridita, chiuse gli occhi, nella speranza che quello fosse un terribile incubo. Al suo risveglio avrebbe sicuramente rivisto il suo Syaoran, che le avrebbe chiesto scusa e poi l’avrebbe stretta fra le sue braccia, trasmettendole tutto il suo meraviglioso amore.

“Ma che cosa romantica, vero? Pensare a quell’idiota di Syaoran, mentre sono io ad accarezzarvi!”

Sakura aprì gli occhi, guardandolo con stupore: “Come…come fate a…”

“L’ho solo immaginato, mia cara. Quando ci si innamora si diventa così prevedibili!- esclamò Shen Te, ridacchiando- Purtroppo non sono in grado di leggervi la mente. I miei poteri non me lo permettono!”

“Poteri?”

“Sì, poteri magici. Sapete, credo, che sono stato molti anni in esilio con mio padre e il sacerdote Mo Shu. Ebbene, il potente sacerdote mi ha insegnato a usare la magia, affinché un giorno potessi compiere la mia vendetta per l’ingiusto esilio a cui siamo stati costretti!”

“Ma vostro padre e il sacerdote manipolarono la mente della regina Yelan. Un tale atto merita l’ esilio!”

“State zitta! Voi non capite cosa ho passato io in questi anni…esiliato come un criminale della peggior specie!”

“Ma Syaoran vi ha accolto, stava avendo fiducia in voi!”

“No, Syaoran non ha mai avuto fiducia in me da quando sono tornato. E ora pagherà caro per tutto quello che ho subito!”

“Vi prego, non commettete lo stesso errore di vostro padre. Sono convinta che potrete avere una vita normale con l’aiuto di Syaoran!”

“Smettetela di nominare in continuazione mio cugino. Mi state dando sui nervi!” le urlò contro Shen Te, che con brusco movimento del braccio revocò la sua paralisi e la fece sbattere a terra.

Dopodiché le si accovacciò di fronte: “Dovreste odiarlo per come vi ha trattata stamattina!”

“Io non potrei mai odiare la persona che amo di più. Inoltre…che cosa ne sapete voi di quello che è successo?” chiese Sakura, accorgendosi, a un certo punto, che Tomoyo stava osservando tutta la scena da un porta sul lato sinistro della sala.

Fortunatamente Shen Te le stava dando le spalle e non se ne accorse.

“Come faccio a saperlo? – disse Shen Te, cominciando a camminarle intorno - È semplice. Il sacerdote Mo Shu, prima di morire, aveva previsto tutto quello che sarebbe successo al suo caro nipote, compreso il vostro incontro e fidanzamento. So tutto quello che vi è successo dal giorno in cui l’avete conosciuto. E proprio non riesco a capire come fate ad amarlo ancora dopo quello che vi ha detto oggi!”

Mentre Shen Te le parlava, senza guardarla, Sakura cercò lo sguardo di Tomoyo: la sua dama di compagnia sembrava terrorizzata, ma Sakura con un semplice movimento delle labbra le disse di cercare aiuto. Tomoyo la guardò, incerta sul da farsi: probabilmente non aveva intenzione di lasciarla lì, sola con Shen Te. Ma Sakura ribadì il concetto con più decisione e Tomoyo fu costretta ad accettare. Così Sakura la vide andare via, con la speranza che Tomoyo corresse ad avvertire Syaoran, e tornò a rivolgersi a Shen Te.

“Perché…mi ha rivolto quelle parole unicamente per colpa vostra. Era preoccupato e inquieto e ora capisco che aveva ragione ad esserlo.

Shen Te tornò di fronte a lei e le prese il viso con una mano: “Però avete pianto.  Avete pianto molto per colpa sua e questo vi rende ancora più bella, sapete?”

Sakura si allontanò da lui, disgustata: “Non dovreste essere così tranquillo. Syaoran arriverà presto e sarete davvero nei guai!”

“Oh, sì, non vedo l’ora che arrivi Syaoran. Così la mia vendetta avrà finalmente luogo.

“Syaoran vi sconfiggerà, siatene certo!” esclamò Sakura, fermamente convinta delle sue parole.

“No, non credo proprio. Dimenticate che voi siete in mano mia e questo piccolo grande particolare sarà il punto debole di Syaoran. Lo torturerò per un po’, dopodiché con la mia magia gli darò il colpo di grazia. E voi…Sakura…assisterete a tutta la scena, senza poter fare nulla per il vostro adorato principe!”

Sakura fu colta da improvviso terrore e scoppiò a piangere: stava attirando Syaoran in quella che sembrava una vera trappola ed era tutta colpa sua.

Shen Te rise: “Ah…questa è musica per le mie orecchie. Ma non piangete, Sakura. Mi basterà un semplice incantesimo per poter cancellare questi brutti ricordi e…Syaoran dalla vostra mente. Non voglio certo che la mia sposa sia triste nel giorno delle nostre nozze, in cui diventeremo sovrani del regno di Clow e del regno di Yang! Sì, sarà un giorno memorabile!”

Dimenticare Syaoran? No, non poteva dimenticarlo. L’aveva detto anche a Syaoran, qualche giorno prima di scoprire le loro rispettive identità: lui sarebbe stato per sempre il suo più bel ricordo. Sakura non avrebbe permesso a nessuno di farglielo dimenticare.

******

Nel frattempo Tomoyo corse più veloce che poteva in camera di Sakura. Era terribile aver dovuto lasciare la sua migliore amica nelle grinfie di quel pazzo, ma era anche vero che lei era la sua unica possibilità di salvezza. Per fortuna, nel momento dell’incantesimo di Shen Te lei si trovava nella camera di Sakura, una stanza che era invulnerabile a qualunque tipo di magia, proprio perché lì si trovava il passaggio segreto che conduceva fuori dal palazzo.

Tomoyo raggiunse la camera della principessa e indossò il suo mantello, sollevando anche il cappuccio per coprire il capo. Dopodiché, tramite il passaggio segreto, uscì all’aperto, dirigendosi verso le scuderie. Qui, sellò Cerberus e vi montò sopra.

Cerberus, devi correre più velocemente che puoi, d’accordo? Dobbiamo salvare la nostra principessa!” gli sussurrò Tomoyo, accarezzandogli il collo.

Cerberus nitrì e cominciò a galoppare, allontanandosi dal castello in direzione del regno di Yang. Tomoyo aveva un’unica meta da raggiungere, l’ unica persona che potesse salvare Sakura: il principe Syaoran.

 

 

Ce la farà tomoyo a raggiungere Syaoran? Lo scopriremo nel prossimo episodio, “Essential help”.

Scusate, oggi vado un po’ di fretta, quindi ringraziamenti veloci…

Sakuretta94: ah, sì, sono sicura che risolveranno presto quei due imbranati! ^_^ spero che il capitolo ti sia piaciuto!

monny: grazie per la recensione! spero che il capitolo ti sia piaciuto!

Ichigo_91: speriamo davvero di no! Ormai manca poco alla fine, resisti!!^_^

sakurabethovina:meno male che non  te la sei presa con me!! ^_^ povero syaoran, anche lui ci è rimasto male, però!! Ma ora sono convinta che faranno pace!!

sakura182blast: ma sì che faranno pace! Come possono non fare pace quei due imbranati tanto dolci, teneri e pucciosi??!! Non potrei mai permetterlo!!^_^

eragon1001: beh, era facile intuire che di quello lì non c’era molto da fidarsi! Comunque, sono sicura che si risolverà tutto!!

sakura93thebest: non so se l’altra sakura sarà contenta della tua proposta!!! Comunque, spero che il capitolo ti sia piaciuto!

piajoe22: sono dei tontoloni tanto pucci pucci!!^_^ spero che il capitolo ti sia piaciuto!

 

A presto

Kia85

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Capitolo 18
*** Essential help ***


“Crossed destinies”

“Crossed destinies”

 

Capitolo 18: “Essential help

 

Syaoran, quella sera, si sentiva davvero male: come gli era venuto in mente di rivolgersi in quel modo alla principessa Sakura? Quanto era stato stupido. Certo, lui in quel momento era inquieto per la scomparsa di Shen Te, ma Sakura non si meritava un trattamento del genere da parte sua. Ora non gli restava altro che chiederle perdono, sperando che la sua infinita bontà d’animo accettasse le sue scuse. La mattina seguente si sarebbe svegliato più presto del solito e si sarebbe recato nel regno di Clow per parlare con lei, perché quella discussione e la loro separazione lo stavano torturando.

Per cercare di rilassarsi, Syaoran uscì sul balcone della sua camera e il suo sguardo fu attirato dal palazzo in cui viveva Sakura: avrebbero fatto pace sicuramente e tra due settimane si sarebbero sposati. Così avrebbero potuto vivere per sempre felici e contenti.

I bei pensieri di Syaoran furono interrotti da qualcuno che bussò alla porta.

“Avanti!”

Entrò Eriol, che lo raggiunse sul balcone.

“Allora è vero che sei ancora sveglio!” commentò Eriol, divertito.

“Sì, non riesco a dormire!”

Mmm…scommetto quello che vuoi che indovino cosa…pardon, chi ti tiene sveglio e ti tormenta l’anima!” disse Eriol, maliziosamente.

Syaoran arrossì lievemente e alzò lo sguardo al cielo, guardando quelle stelle che, brillando alte nel firmamento, gli ricordavano gli occhi della sua amata principessa: “Ho tanta voglia di rivederla, Eriol. Voglio chiederle scusa per come l’ho trattata oggi!”

“Sono sicuro che lei ti avrà già perdonato!”

“Come fai a dirlo?”

Eriol gli sorrise: “Perché la principessa Sakura ti ama tantissimo e ha un animo gentile, che le avrà sicuramente fatto capire che in realtà tu non pensavi quelle cose!”

“Lo spero tanto!”

“Andrà tutto bene, vedrai!”

“Sì!- esclamò Syaoran, guardando poi l’amico con un sorriso- E siccome domani vorrei andare da lei a porgerle le mie scuse, mi stavo chiedendo se, per caso, volessi venire con me domani!”

“Vuoi un sostegno morale?”

Syaoran rise: “No! Pensavo, invece, che avresti voluto rivedere quella graziosa fanciulla che l’altra sera ha danzato sempre con te!”

Eriol arrossì violentemente e Syaoran fu molto sorpreso nel vederlo così turbato: era una versione inedita del suo migliore amico.

“Immagino tu sappia che lei è la dama di compagnia della principessa Sakura…”

“Ah…sì, certo!” rispose Eriol, guardando per terra più imbarazzato che mai.

“Quindi, mentre domattina io parlerò con lei, tu potrai stare insieme a Tomoyo!”

Per quell’ipotesi, Eriol sorrise fra sé e poi guardò l’amico: “Credi che le farebbe davvero piacere se passassi del tempo con lei domani?”

“Ma certo che sì, Eriol! Ti rammento che l’altra sera ha accettato solo di ballare con te. Questo vorrà pur dire qualcosa!”

Eriol, pensieroso, incrociò le braccia sul petto: “Già. Credo che tu abbia ragione!”

“E allora coraggio!- esclamò Syaoran, dandogli una pacca sulla spalla- Fatti sotto, amico mio. E cerca di rilassarti un po’!”

Eriol lo guardò e sorrise.

Lo scalpiccio improvviso degli zoccoli di un cavallo attirò la loro attenzione ed entrambi i giovani guardarono in basso. Syaoran ebbe un tuffo al cuore: quel cavallo bianco che si stava avvicinando rapidamente era terribilmente familiare.

Cerberus?!”

“Il cavallo di Sakura?” chiese Eriol.

“Sì!”

Se quello fosse stato davvero Cerberus, allora significava che lei era venuta da lui, ma perché a quell’ora? Syaoran non si diede alcuna risposta e si precipitò fuori dalla camera, in direzione dell’ingresso del palazzo. Corse a perdifiato, emozionato per l’arrivo di Sakura, e la raggiunse, mentre Eriol afferrava le redini del cavallo.

“Sakura?”

“Non sono Sakura!” esclamò la ragazza, abbassando il cappuccio.

 Syaoran fu colto da una strana sensazione, per niente piacevole, accorgendosi che quella ragazza non era Sakura, ma la sua dama di compagnia.

Tomoyo?” esclamarono all’unisono Syaoran ed Eriol.

“Sì, principe Syaoran. Perdonate l’ora, ma è accaduto qualcosa a palazzo!” disse Tomoyo, mentre Eriol la aiutava a scendere.

“Che cosa?”

“Qualcosa che riguarda tuo cugino, Syaoran!”

Il principe si voltò e vide sua madre, che li aveva appena raggiunti.

“Madre? Che sta succedendo?” domandò Syaoran, preoccupato.

“Non conosco i particolari, quindi sarà meglio lasciare parlare la giovane fanciulla del regno di Clow!”

Tomoyo vide puntati su di sé tre paia di occhi e raccontò di come Shen Te era arrivato nel loro regno, aveva usato i suoi poteri sugli abitati del palazzo e ora teneva in pugno la principessa Sakura. Alla fine del racconto, Syaoran aveva abbassato il capo e il suo sguardo era diventato estremamente cupo.

“E’ tutta colpa mia. Avrei dovuto mandare subito qualcuno a cercarlo!” esclamò Syaoran, portandosi le mani tra i capelli.

“Syaoran, non è il momento di disperarsi. Devi ragionare con calma!” gli disse sua madre.

A quel punto, Syaoran si rivolse proprio a lei, sfogando la sua rabbia: “Voi? Voi sapevate…perché sapevate cosa stava succedendo a Sakura e non mi avete detto niente?”

“Hai ragione, io lo sapevo. È stato mio padre a insegnarmi come prevedere il futuro e, quando ho scoperto cosa gli stava succedendo, ho voluto vedere cosa sarebbe successo a mio figlio, nel caso in cui qualcuno avesse voluto progettare una vendetta nei nostri confronti. Però, Syaoran, a nessuno è concesso di modificare il corso degli eventi. È per questo che non ti ho detto nulla!”

“Ma, allora, perché non avete fatto niente per prevenire questa cosa?!

“Dici che non ho fatto niente?- esclamò la madre, mettendogli una mano sul cuore, proprio all’altezza della rodocrosite- Ti ho donato questa pietra e l’ho regalata anche alla principessa Sakura.

“La…la pietra?” ripetè Syaoran, tirando fuori il suo pendente, che ora brillava intensamente, più del solito.

“Se ricordi, te l’ho donata qualche mese dopo la morte di mio padre. E’ anche grazie a questa pietra che tu hai conosciuto Sakura e ti sei innamorato di lei. Non credi nei suoi poteri?”

S-sì…”

“Credere ai poteri della tua pietra e di quella di Sakura è come credere nel vostro amore. Se entrambi credete in questo importante sentimento che vi lega, allora andrà tutto bene. Vi proteggerà!”

Syaoran guardò la sua pietra e la ripose sotto la maglia. Fino a qualche tempo prima, probabilmente, Syaoran non avrebbe mai creduto alla magia racchiusa in quella pietra. Ma Sakura gli aveva cambiato la vita e lo stava rendendo un uomo migliore. E lui per lei sarebbe stato disposto a tutto: avrebbe ricorso a tutto il suo coraggio e a tutte le sue forze per salvarla.

Eriol!- disse Syaoran, guardando l’amico- Prepara Spinel!”

Eriol accennò un inchino: “Permettimi di venire con te, Syaoran!”

Eriol…”

“Non posso abbandonare il mio migliore amico…”

Syaoran sorrise, appoggiando una mano sulla sua spalla: “Grazie, Eriol. Allora, andiamo!”

Syaoran ed Eriol fecero per allontanarsi, ma Tomoyo fece un passo in avanti: “Principe Syaoran, aspettate!”

Piuttosto sorpreso, Syaoran si voltò verso la giovane fanciulla.

“Principe, ve ne prego, portatemi con voi!” esclamò Tomoyo.

Tomoyo, potrebbe essere pericoloso! È meglio che restiate qui, al sicuro!”

“Vostra Altezza, perdonate l’arroganza. Non commettete l’errore di pensare a essere unicamente voi a tenere alla principessa.- esclamò Tomoyo, rivolgendogli un profondo inchino- Non potrei mai restare qui ad aspettare, mentre la mia unica amica si trova in pericolo!”

Syaoran ed Eriol si scambiarono uno sguardo.

“In effetti, Tomoyo potrebbe esserci d’aiuto. Lei conosce il palazzo molto meglio di noi!” esclamò Eriol.

Il principe sorrise e si avvicinò a Tomoyo, prendendole una mano: “Tomoyo, voi ed Eriol avete perfettamente ragione. Quindi potete venire con noi!”

“Vi sono infinitamente grata, Vostra Altezza!”

“Molto bene. Ora possiamo andare a salvare Sakura!- esclamò Syaoran, rivolgendosi poi alla madre- Madre, noi partiamo immediatamente. Voi, nel frattempo, convocate il generale e ordinategli di raggiungerci con il suo esercito. Una volta arrivati, accerchieranno il palazzo.”

“Farò come mi hai chiesto, ma Syaoran…stai attento!”

“State tranquilla, madre! Andrà tutto bene!”

“Sì! Ne sono convinta!”

Fu così che Syaoran, Eriol e Tomoyo partirono con i loro cavalli, alla volta del regno di Clow per salvare la principessa Sakura.

 

ce la faranno i nostri eroi a raggiungere la principessa e salvarla?? Lo scopriremo nel prossimo capitolo ovvero “Never alone”. Mancano solo 3 capitoli alla fine e io non ho ancora scritto la scena finale! Aiuto, sono in crisi!!

Passiamo ai ringraziamenti…

Monny: grazie per la recensione. Sono contenta che ti piaccia questa fanfiction. Spero che continuerai a seguirla, tanto ormai manca poco.sigh-_-

piajoe22: e i colpi di scena non sono ancora finiti. I prossimi capitoli ne saranno pieni!^_^ spero che il capitolo ti sia piaciuto.

sakura182blast: sì, in effetti era abbastanza scontato che quello lì non aveva buone intenzioni. Speriamo che si risolva tutto al più presto. ^_^

sakura93thebest: grazie per la recensione. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!^_^

sakuretta94: ah, sì, proprio un brutta coppia! Per fortuna tomoyo è arrivata e ha chiamato syaoran! Vedremo ora cosa succederà!

manu: povero shen te, chissà perché ce l’hanno tutti con lui…^_^ scherzo! Sono sicura che syaoran lo sconfiggerà e salverà la sua sakura! ^///^

sakurabethovina: sono sicura che eviterò di farti arrabbiare!! Quindi, andrà tutto bene!!

eragon1001: già, bel casotto in tsubasa. Però le clamp sono sempre fantastiche e, comunque, hanno assicurato che tsubasa avrà un lieto fine, tranne per un personaggio. D’altronde come puoi far fare una brutta fine a una coppia così pucci pucci!!^_^ ad ogni modo nella mia storia nessuno dimenticherà nessuno. O forse…mmm…basta, meglio non aggiungere altro!^_^

 

a presto

kia85

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Capitolo 19
*** Never alone ***


“Crossed destinies”

“Crossed destinies”

 

Capitolo 19: “Never alone”

 

Non appena Syaoran, Eriol e Tomoyo arrivarono in prossimità del palazzo, la dama di compagnia di Sakura condusse i due giovani alle scuderie e lì sistemarono i cavalli. Dopodiché, con estrema cautela, raggiunsero l’entrata del passaggio segreto.

“Dove stiamo andando?” chiese Syaoran, seguendo Tomoyo.

“Tutti gli ingressi sono bloccati da un incantesimo di Shen Te. Questo però è un passaggio segreto, costruito per situazioni come questa!”  rispose Tomoyo.

“E dove conduce?”

“Nella camera della principessa!”

“La…la camera di…Sakura?!ripetè Syaoran, con voce tremante.

Una incredibile agitazione si impossessò di lui all’idea di entrare nella camera della sua principessa, ma lo rendeva anche felice, perché la considerava una cosa molto intima.

Non appena entrarono nella camera di Sakura, l’agitazione di Syaoran aumentò ancora di più e lui riuscì a percepire il suo profumo, che riempiva tutta la camera. La sua attenzione, però, fu subito catturata da una poltrona, su cui era disteso il suo haori, quello che lui le aveva regalato. Gli venne quasi spontaneo ripensare a quel momento, al sorriso che lei gli aveva rivolto, mentre gli diceva che lui sarebbe stato per sempre il suo più bel ricordo. Syaoran non voleva essere solo un ricordo per Sakura, voleva passare tutta la sua vita insieme a lei.

All’improvviso il principe sentì qualcosa che si strusciava sulla sua gamba e sobbalzò per la sorpresa: Syaoran guardò in basso e si accorse di un minuscolo gatto dal pelo color madreperla.

Il gattino miagolò e Syaoran gli rivolse un po’ di attenzione, accarezzandolo.

“Oh, Yue! Non adesso!” esclamò Tomoyo, prendendo in braccio il gattino.

“Si chiama Yue?” chiese Syaoran.

“Esatto, è di Sakura. Lei gli vuole molto bene. È un bravo gattino, vero Yue?” disse Tomoyo, dandogli una grattatina dietro le orecchie.

Yue sembrò apprezzare il gesto e miagolò soddisfatto. Ma Tomoyo lo appoggiò sulla poltrona.

“Stai buono qui, d’accordo Yue? Noi dobbiamo andare a salvare la tua padroncina!”

Yue si accoccolò sulla poltrona e chiuse gli occhi.

“Sarà meglio andare adesso!” disse Tomoyo, rivolgendosi ai due giovani.

“Sì!”

Perciò Tomoyo li precedette e aprì la porta: si accertò che non ci fosse nessuno in giro e poi uscì, seguita da Syaoran e Eriol. Cominciarono ad avviarsi in direzione della sala del trono: Syaoran fu molto turbato da quel tetro silenzio che riempiva i corridoi.

“Cosa succede? Perché non c’è nessuno in giro?” chiese a un certo punto il principe.

“Perché Shen Te ha addormentato tutti con un incantesimo!”

“E come mai voi e la principessa non vi siete addormentate?”

“In quel momento eravamo nella stanza di Sakura e la sua camera è protetta da qualunque incantesimo per via del passaggio segreto. È così da sempre!”

“Per fortuna non siete state colpite dal suo incantesimo. Così avete potuto chiamare aiuto!”

“Già. È stata Sakura a dirmi di andare a chiamare aiuto. Io ero talmente terrorizzata che non ci avrei mai pensato! Lei, invece, anche se era prigioniera di Shen Te, ha cercato di prendere tempo e mi ha fatto capire di andare a chiamare aiuto.

“Una principessa dal sangue freddo!” commentò Eriol.

“Sì, però…- disse Syaoran, colto da un improvvisa tristezza-…lei non ha chiesto di rivolgervi a me!”

Tomoyo si fermò e lo guardò negli occhi, sconcertata: “Cosa intendete dire?”

“Forse lei non vuole essere salvata da me!”

“Ma che state dicendo? È naturale che Sakura desideri essere salvata da voi. Non c’è nessuno che la ami di più e nessuno che lei ami di più.

“Ma dopo quello che le ho detto oggi…”

“Ascoltatemi, principe Syaoran, io sono cresciuta insieme alla principessa Sakura e le sono stata accanto ogni momento della sua vita. Sono l’unica a sapere tutto di lei: so quando è arrabbiata, so quando è felice e quando è triste e, adesso, so quando è innamorata. Quindi credetemi se vi dico che Sakura vi ha già perdonato per quello che è successo oggi.- disse Tomoyo, guardando Syaoran direttamente negli occhi- Se amate davvero la principessa, con tutto il vostro cuore, principe Syaoran, non lasciatevi abbattere da quella discussione e pensate solo a salvare Sakura , perché siete l’unico che possa farlo!”

Le parole di Tomoyo gli infusero più fiducia e coraggio e Syaoran estrasse la sua spada.

“Avete ragione, Tomoyo. Vi prego di perdonarmi per questo attimo di sconforto! – esclamò Syaoran con un sorriso- E vi prego di portarmi da lei!”

Tomoyo sorrise e insieme proseguirono il loro cammino.

Finalmente arrivarono alla sala del trono e tutti e tre si affacciarono dalla porta per vedere cosa stava succedendo dentro. Syaoran provò una rabbia quasi furiosa nel vedere la sua Sakura a terra, ai piedi del trono: i suoi bei capelli non erano più in ordine, la sua veste era stracciata e le lasciava scoperte braccia e buona parte delle gambe, su cui Syaoran non aveva potuto fare a meno di notare dei graffi.

“Sakura…” mormorò preoccupata Tomoyo.

Syaoran si rivolse a Eriol: “Eriol, prenditi cura di Tomoyo e cercate un modo per aprire tutti gli ingressi, in modo da far entrare l’esercito appena arriva, d’accordo?”

“E tu cosa farai nel frattempo?”

Syaoran guardò la sala del trono: “Io affronterò Shen Te!”

“Da solo? Ma potrebbe essere pericoloso!”

“No! Non sarò solo. Con me ci sarà sempre Sakura. Shen Te non ci potrà sconfiggere!”

“Però…stai attento!”

Syaoran gli rivolse un ultimo sorriso e si avvicinò alla porta, giusto in tempo per sentire parte del discorso di suo cugino.

“Mia dolce principessa, è inutile continuare a sperare che qualcuno venga a salvarti. Niente e nessuno mi impedirà di sposarti domani!” stava dicendo Shen Te, inginocchiato di fronte alla ragazza.

“No…non voglio…” disse Sakura, riversa a terra, con il viso bagnato dalle lacrime.

“Devi fartene una ragione. Ormai sei rimasta completamente sola in questo palazzo!”

“Lei non sarà mai sola!”

Finalmente Syaoran si decise a entrare in scena e, quando incrociò lo sguardo di Sakura, lei accennò un sorriso. Un sorriso che, nonostante tutto, riusciva a mantenere la dolcezza che l’aveva sempre caratterizzata e questo riscaldò il cuore di Syaoran.

”Syaoran…” mormorò Sakura, flebilmente.

“Non ci credo…sei venuto davvero, Syaoran! – esclamò Shen Te, alzandosi in piedi- Ti credevo più codardo e invece…ah, sì, devi essere proprio innamorato!”

Syaoran ignorò il suo commento e si avvicinò a Sakura. Ma Shen Te fece comparire una spada tra le sue mani e la rivolse contro di lui.

“Non muoverti! Altrimenti farai una gran brutta fine proprio sotto gli occhi della tua amata!”

Syaoran con la sua spada allontanò quella di Shen Te da sé: “Devi prima sconfiggermi!”

“Questo non sarà un problema! Ho avuto come maestro mio padre, uno dei migliori spadaccini del regno di Yang. La sua arte è stata tramandata al sottoscritto!”

“Hai ragione, tuo padre era uno dei migliori spadaccini e solo un uomo riuscì a sconfiggerlo durante un duello. Quell’ uomo  era mio padre!”

Shen Te sembrò infuriarsi a quell’affermazione e attaccò Syaoran.

“Syaoran!” esclamò Sakura, tesa.

La principessa cercò di sollevarsi con le braccia e assistette a quello scontro con un’ansia che le attanagliava il cuore. Si sentiva morire a ogni attacco che faceva indietreggiare Syaoran. Però doveva avere fiducia in lui, perché era un principe molto abile con la spada.

A un certo punto Syaoran, con tutta la forza che aveva, respinse l’attacco di Shen Te, che finì per terra. Syaoran ne approfittò subito per correre da Sakura, ma venne bloccato da un incantesimo di Shen Te, che si mise proprio di fronte a lui, ridacchiando beffardamente.

“Oh, Syaoran, ma come sei carino a preoccuparti per lei anche durante un duello.”

“La pagherai cara per quello che le hai fatto!”

“Sì, sì, dicono tutti così i principi buoni… Tuttavia mi sembra che lei stia benissimo, non trovi? – esclamò Shen Te, guardando Sakura- Certo, ha solo qualche graffietto, ma se l’è cercata! Ha provato a scappare e ho dovuto pur fermarla in qualche modo.

Shen Te si allontanò da Syaoran e raggiunse Sakura, accarezzandole un braccio: “E poi in questo modo i miei occhi hanno avuto un piccolo assaggio di questo corpo, che da domani sarà mio!”

Lo sguardo lussurioso che ora lui le stava rivolgendo le fece provare ribrezzo e Sakura si staccò immediatamente dalla sua presa.

“Non osare toccarla ancora!” gli urlò contro Syaoran.

“Altrimenti che mi fai? Sei lì, fermo, immobile come una statua! Potrei farle di tutto proprio sotto ai tuoi occhi e tu non potresti fare niente!”

La rabbia in Syaoran crebbe e lui la sentì esplodere dentro di sé: un calore intenso gli bruciava il petto. Syaoran riuscì di nuovo a muoversi e puntò la sua spada alla gola di Shen Te. Era tutto merito della rodocrosite: sua madre aveva ragione riguardo i suoi poteri magici.

“Alzati e allontanati da lei!”

Shen Te, evidentemente sorpreso, obbedì, ma sorrise: “Davvero notevole. Come hai fatto ad annullare il mio incantesimo, Syaoran?”

“Io possiedo qualcosa che tu non hai!”

Sakura, ricordando il discorso di Syaoran sulla pietra, si portò una mano sul cuore: allora, la pietra poteva davvero acquisire dei poteri magici.

“E va bene, vuoi fare il misterioso? Sai quanto me ne importa! Io ho la mia magia. È lei che mi rende onnipotente!”

“Nessuno è onnipotente! E tu sei debole, perché ti stai lasciando sopraffare dalla magia. Proprio come era successo a mio nonno!”

Shen Te scoppiò a ridere e sia Syaoran che Sakura lo guardarono turbati.

“Lo sai, Syaoran, è proprio buffo che tu dica così!”

“Per quale motivo?”

Shen Te gli rivolse un sorriso sardonico: “Perché è la stessa cosa che disse tuo padre a Mo Shu!”

“Come?” esclamò Syaoran, guardandolo sempre più turbato.

“Hai capito bene! Tuo padre si accorse quasi subito che il sacerdote era stato sopraffatto dalla sua stessa magia e glielo fece notare!”

“Ma…perché mi stai dicendo queste cose adesso?”

“Per farti sapere la verità sulla morte di tuo padre.

Le parole di Shen Te fecero provare al principe un brivido che gli percorse tutta la spina dorsale e Syaoran, con il cuore in gola, gli chiese: “Qual è…la verità?”

“La verità è che tuo padre è stato ucciso!”

 

 

Ah, bene! Ecco il 19° capitolo! Finalmente ho trovato la scena finale che, però, è venuta così lunga da diventare un capitolo. Quindi i capitoli in totale sono 22. il prossimo si intitola “Desire for revenge”.

Ringraziamenti…

Sakura93thebest: grazie mille per la recensione. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto. Syaoran diventa sempre più coraggioso.^_^

piajoe22: grazie anche a te per la recensione. Questo capitolo è finito con un altro colpo di scena che chiariremo nel prossimo capitolo. Spero ti sia piaciuto!

monny: hai ragione, sono riuscita a trovare la scena finale che, però, è diventata un altro capitolo. Si vede che avevo molta ispirazione quella sera. ^_^

sakura182blast: non so se syaoran farà proprio quello che hai detto tu, però…boh, vedremo. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!

sakuretta94: e questo capitolo è finito pure con un bel po’ di suspence. Eh, qua non ci sarà tregua fino alla fine!! ^_^

sakurabethovina: i soccorsi sono arrivati per fortuna, ma il matrimonio…chissà se so farà oppure no! ^_^ spero che il capitolo ti sia piaciuto!

manu: grazie per la recensione! Sono contenta che ti sia piaciuto e spero che anche questo ti possa piacere allo stesso modo!

eragon1001: come ho già detto prima, siccome la storia si è allungata improvvisamente di un capitolo, adesso mancano tre capitoli alla fine. Spero di finirla per la fine di novembre.

 

A presto

Kia85

 

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Capitolo 20
*** Desire for revenge ***


“Crossed destinies”

“Crossed destinies”

 

Capitolo 20: “Desire for revenge

 

“Mio padre è stato…ucciso?”

Quella rivelazione aveva lasciato Syaoran estremamente turbato: improvvisamente nella sua mente si creò una gran confusione, infiniti pensieri si accumularono e si mischiarono e Syaoran non riuscì più a ragionare con lucidità. Sakura lo guardava, provando un’immensa tristezza che le attanagliava il cuore.

“Proprio così! Tuo padre aveva scoperto cosa stava succedendo al sacerdote e aveva intenzione di sospenderlo e rimpiazzarlo. Ma il sacerdote non aveva alcuna intenzione di accettare. Così, dopo aver più volte discusso con il re, decise di eliminarlo, somministrandogli un veleno.

“Ma fu proprio lui a dirci che…”

“Che era stato colto da un improvviso infarto? Sbagliato. È stato proprio lui ad ucciderlo!”

“Perché nessuno lo sapeva?” chiese Syaoran, stringendo la presa della spada.

“Lo sapeva Mo Shu e, in seguito, quando il sacerdote pianificò il matrimonio di tua madre con mio padre, anche mio padre ne venne a conoscenza!”

“Non capisco perché nessuno ha indagato su questa storia all’epoca!” esclamò Syaoran, scuotendo il capo.

“Forse perché la parola del sacerdote è sempre stata verità per tutti. O forse il caro re Yang non era poi così amato come credevi!”

L’affermazione di Shen Te fece infuriare Syaoran, che, perdendo il controllo di sé, lo attaccò con la spada.

“Ah, Syaoran…è proprio vero, sei talmente prevedibile. È facile prendersi gioco di te!” esclamò lui, affrontando Syaoran.

“Taci, maledetto!”

Syaoran duellava con lui, ricorrendo a tutte le sue forze e a quel nuovo sentimento che stava nascendo in lui: vendetta per la morte di suo padre. Shen Te, effettivamente, era diventato abile a maneggiare la spada, ma  a Syaoran non importava, perché lui l’avrebbe sconfitto a tutti i costi.

“Oh, cugino…sei diventato proprio bravo!- ammise Shen Te, con stupore- Ma ora mi stai annoiando!”

E così dicendo Shen Te sferrò un attacco con la spada, ma Syaoran lo evitò prontamente, abbassandosi.

“Syaoran!” esclamò Sakura, che per un brevissimo momento aveva temuto il peggio.

Il principe lo fece atterrare con un calcio e gli puntò subito la spada alla gola.

“Ah…questa proprio non me l’aspettavo!” disse Shen Te con un’espressione particolarmente tranquilla.

“Ora ti farò passare la voglia di fare lo sbruffone!”

Syaoran gli spinse la spada ancora di più in gola e Sakura mormorò: “No…”

Il giovane principe, udendo quel mormorio provenire da Sakura, ritrasse di poco la spada, ma non guardò verso di lei.

“Syaoran…non lo fare ti prego…” gli disse lei, ansiosa, una mano sul cuore.

“Perché non dovrei farlo?”

“Syaoran…sono sicura che tuo padre non avrebbe voluto che tu ti macchiassi le mani di sangue per vendicare la sua morte…”

Con un tuffo al cuore, Syaoran fu costretto ad ammettere che Sakura aveva ragione: suo padre non avrebbe mai voluto che lui diventasse un assassino per colpa sua.

“Inoltre…non è lui che ha ucciso tuo padre, Syaoran. Per questo lui è innocente…”

Syaoran chinò il capo e ritrasse completamente la spada. Le parole della principessa erano vere. Shen Te non aveva nulla a che fare con l’omicidio di suo padre. Che cosa stava per fare Syaoran? Non era da lui desiderare la morte di un innocente, nonostante la rabbia che stava provando in quel momento per il cugino.

Shen Te si alzò in piedi, senza che Syaoran se ne accorgesse: il principe sembrava ora totalmente immerso nei suoi pensieri.

Sakura lo notò e, intimorita, lo riportò alla realtà: “Syaoran!”

Syaoran tornò in sé e, in quello stesso momento, Shen Te con un incantesimo lo scaraventò dall’altra parte della sala del trono, scoppiando a ridere.

“Lo sapevo…ero certo che non avresti mai avuto il coraggio di finirmi! Sei proprio un rammollito, Syaoran!!

Syaoran si rialzò immediatamente e, più furioso di prima, raccolse la sua spada, correndo più veloce che poteva per attaccarlo. Ma Shen Te lo atterrò nuovamente con un incantesimo e questa volta richiamò la spada di Syaoran.

“Oh…sì, è proprio una spada di gran valore. Era di tuo padre, vero?” domandò Shen Te, ammirando la spada che aveva in mano.

Syaoran provò ad alzarsi sulle braccia: “Ridammela subito…maledetto…”

“No, credo proprio che la terrò. D’ora in poi sarà mia, come sarà mia Sakura!”

Syaoran fece per buttarsi addosso a lui, ma fu paralizzato dall’incantesimo di Shen Te.

“Oh, povero, povero, Syaoran. Vedersi sottrarre la sua spada e ora anche l’amata principessa solo perché non ha avuto il coraggio di farmi fuori!”

“Non cantate vittoria. Io non vi appartengo!” esclamò Sakura, con determinazione.

“Mia cara, questo è vero, ma ancora per poco. Ve l’avrò ripetuto un centinaio di volte, ormai: sto cominciando a stancarmi e quando mi stanco divento nervoso!”

Sakura, intimorita, indietreggiò, ma Shen Te le sorrise.

“Non temete, principessa, non ho alcuna intenzione di farvi del male. Non potrei mai mettere fine a una tal bellezza, soprattutto perché voglio questa bellezza tutta per me e la voglio adesso!” esclamò Shen Te avido avvicinandosi a lei.

“Stalle lontano, Shen Te!” gli urlò Syaoran.

Ma Shen Te ignorò l’urlo di Syaoran: “Sapete, Sakura, ho pensato: perché mai aspettare domani? Perché non sposarci stanotte?”

“Non voglio!” rispose lei, tremando, mentre le lacrime ricominciarono a scorrere sul suo viso, così stranamente pallido.

“A questo possiamo porre rimedio. Dovete sapere, mia cara che esiste un incantesimo molto utile per il nostro caso, che, guarda un po’, coinvolge anche Syaoran.- disse lui, rivolgendo uno sguardo al principe immobilizzato- Avevo intenzione di ucciderti, Syaoran. Ma tu mi hai risparmiato la vita, quindi io ricambierò il favore, anche perché siamo cugini, e ti permetterò di vivere. Non solo: avrai anche l’onore di essere l’unico ad assistere al nostro matrimonio!”

Shen Te afferrò Sakura per un braccio e la costrinse ad alzarsi, mentre Syaoran gli rivolgeva uno sguardo di puro odio.

“Sei un vigliacco, Shen Te. Per portare a termine il tuo piano hai bisogno di immobilizzarmi perché sai benissimo che in un leale duello io ti avrei sconfitto!”

“Taci! Lasciaci in pace. Tu ormai non sarai più nulla né per me né per Sakura!”

“No! Non è vero!” ribattè Sakura, provando a liberarsi dalla presa di Shen Te.

Ma lui la stringeva forte, tanto da farle male.

“Calmatevi, Sakura, tra qualche minuto sarà tutto finito e voi dimenticherete il vostro amato Syaoran!”

A quelle parole, Sakura si fermò, come se qualcosa le avesse trafitto il cuore.

“Il mio incantesimo cancellerà dalla vostra mente ogni più piccolo ricordo di Syaoran. In questo modo lui diventerà per voi un semplice estraneo e voi vi sentirete finalmente libera di sposare me! Mi prenderò cura di voi per tutta la vita.

Le lacrime, ormai, scorrevano copiose sul suo viso e Sakura si sentì come se qualcuno le stesse per togliere la linfa vitale, la sua unica ragione di vita.

“Capisco che possa sembrarvi triste come soluzione, ma sono costretto a farlo. Solo dimenticando il vostro amore per lui, potrete sposare me!”

“Ma io non voglio sposarvi!”

“Oh, per l’amor del cielo! Finiamola con questa storia una volta per tutte!” esclamò Shen Te e la fece sbattere per terra.

“Sakura!”

Shen Te puntò verso di lei una mano e, concentrandosi, mosse le labbra in un silenzioso mormorio. Sakura chiuse gli occhi e , con la mente, ripercorse tutti i momenti trascorsi insieme a Syaoran: dal giorno in cui si erano conosciuti a quel momento, ogni secondo trascorso insieme a lui era come una preziosissima gemma, un gioiello di inestimabile valore. Non voleva dimenticare Syaoran né tutto l’amore che provava per lui.

“Guarda per l’ultima volta la tua principessa, Syaoran, perché d’ora in poi sarà mia!”

Sakura si voltò rapidamente verso Syaoran, verso quello sguardo che da sempre era pieno di amore per lei, un amore che sarebbe durato in eterno. Sakura non poteva esserne più convinta.

All’ improvviso un fascio di luce gialla si sprigionò dalla mano di Shen Te, in direzione di Sakura, e lei strinse tra le mani la pietra che portava al collo.

“NO!”

 

 

Ç_Ç sigh, siamo quasi alla fine. Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Il prossimo si intitola “Power of love”.

Ringraziamenti…

Sakura182blast: eh già, ma se le famiglie dei protagonisti delle fanfiction fossero normali non ci sarebbe più divertimento a scriverle, no? Beh, spero che il capitolo ti sia piaciuto!!^_^

Sakura93thebest:beh, diciamo che cerco di trovare un po’ di tempo dopo mangiato o prima. Tra lavoro e università è sempre difficile trovare tempo, ma con un po’ di buona volontà e impegno. Si riesce! Spero che il capitolo ti sia piaciuto!

Sakuretta94: chissà se anche sakura è innamorata di lui nello stesso modo…vedremo vedremocmq, spero che il capitolo ti sia piaciuto!

Ichigo_91: sì, ormai manca poco! Solo altri due capitoli e questa volta non ci saranno altre modifiche!! Un po’ mi dispiace!!

Sakurabethovina: questa cosa dell’invito non la sapevo. Cmq, per il momento la scena vera e propria del matrimonio non c’è perché non avevo l’ispirazione giusta per scriverla. E piuttosto che fare qualcosa che non mi piaceva non l’ho scritta. Ma ci saranno altre scene pucciose…^_^ e non provate a rubare syaoran! È di sakura!!^_^

Monny: sì, anch’io sono curiosa di sapere se il finale piacerà oppure no! Speriamo. Questa è la prima long fic con più di 5 capitoli che finisco su efp!!-_-

Piajoe22: spero che il capitolo abbia risposto alla tua curiosità! Fammi sapere se ti è piaciuto!

 

A presto

Kia85

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Capitolo 21
*** Power of love ***


“Crossed destinies”

“Crossed destinies”

 

Capitolo 21: “Power of love

 

“Maledizione, è impossibile! Non si riesce ad aprire!”

Eriol aveva in tutti i modi provato ad aprire la porta dell’ingresso, ma non ci riuscì. Anche l’esercito al di fuori del palazzo aveva più volte provato a sfondare il portone, ma senza alcun risultato. L’incantesimo che proteggeva l’ingresso era molto potente.

“Che cosa facciamo?” chiese Tomoyo, ansiosa.

“Non ne ho idea!” esclamò Eriol, a terra.

“A questo punto l’unica soluzione è farli entrare dal passaggio segreto, però impiegherebbero molto tempo!” commentò Tomoyo, sospirando rassegnata.

“Aspettate, proviamo un’ultima volta!” esclamò Eriol, scattando in piedi.

“Ma abbiamo provato già un’infinità di volte…”

Eriol le si avvicinò e le prese entrambe le mani, sorridendole dolcemente: “Abbiate fede, mia cara Tomoyo!”

E così dicendo, il giovane scudiero si avvicinò alla porta.

“Comandante Yi Chou ! Mi sentite?”

”Si, ditemi pure, Eriol!” rispose il comandante, dall’altra parte del portone.

“Provate a sfondare il portone con un attacco combinato. Usate tutti gli uomini che avete!”

“Sì!”  

Mentre l’esercito si preparava a sferrare quell’ultimo attacco, Eriol prese Tomoyo per mano e la condusse lontano dal portone. Dopodiché i due udirono il comandante contare fino a tre. L’esercito si scagliò contro il portone, il quale, però, si aprì prima di venire a contatto con i soldati. Eriol e Tomoyo, sconcertati, corsero incontro ai soldati.

“Cos’è successo?” chiese Eriol.

“Non saprei.- disse il comandante Yi Chou- Il portone si è aperto prima che noi lo toccassimo!”

Eriol e Tomoyo si scambiarono uno sguardo, sorridendo.

*****

Tutta la sala del trono venne investita da un abbagliante fascio di luce bianchissima, che accecò Syaoran e Sakura. Quando la luce svanì, il principe riuscì nuovamente a muoversi e si alzò in piedi, osservando ciò che era successo: Sakura con una mano sul cuore, ansimando, guardava davanti a sé il corpo di Shen Te. Titubante, Syaoran si avvicinò a Shen Te, udendo dei passi in lontananza, e, con due dita sul collo, controllò che fosse ancora vivo. Il cuore di Shen Te batteva ancora e, in quel momento, Shen Te aprì gli occhi, guardandosi intorno disorientato.

Do-dove sono?”

“Non ti ricordi?” gli chiese Syaoran.

“No…-rispose lui, sollevandosi a sedere-…Ma tu…chi sei?!”

“Sono Syaoran!”

“Syaoran…chi?”

Syaoran sospirò, tornando con la mente a qualche minuto prima: lui e Sakura avevano urlato nello stesso momento quelNo’ e una luce intensa si sprigionò dalla principessa, un luce che respinse l’incantesimo di Shen Te. Probabilmente lui era stato colpito dal suo stesso incantesimo e aveva perso la memoria.

“Principe Syaoran!”

“Principessa Sakura!”

Syaoran e Sakura guardarono entrambi verso l’entrata della sala: Eriol, Tomoyo e tutto l’esercito li stava raggiungendo di corsa.

Tomoyo si precipitò da Sakura per accertarsi che lei stesse bene e subito dopo le due ragazze corsero verso il re Fujitaka, che sembrava essere svenuto sul trono. Sopraggiunsero anche le guardie del regno di Clow, che portarono il re nei suoi appartamenti per ricevere adeguate cure.

Eriol, intanto, si avvicinò a Syaoran: “Stai bene?”

“Sì!” rispose lui con un sospiro.

“Cos’è successo?”

“Sakura ha respinto un incantesimo di Shen Te, che gli si è ritorto contro!”

“Dunque ogni incantesimo che tuo cugino aveva applicato in questo palazzo è stato annullato!”

“Sì, immagino che sia andata così!- esclamò Syaoran, rivolgendosi poi al comandante- Portate a palazzo mio cugino e fatelo curare da un dottore!”

“Sei sicuro, Syaoran?” domandò Eriol, preoccupato.

“Sì, credo proprio che sia innocuo adesso!”

“Come vuoi tu!”

Syaoran vide l’esercito portar via Shen Te e guardò la pietra che indossava al collo. Si sentiva esausto, non tanto per il duello, ma per la paura così angosciante di perdere per sempre l’amore della principessa. Fortunatamente era andato tutto bene, o almeno così credeva lui. Sakura si ricordava ancora di lui?

In quel momento la sua attenzione venne richiamata da singhiozzi sommessi che provenivano da dietro di lui. Perciò Syaoran si voltò lentamente: Sakura era scesa dal trono ed ora si trovava a pochi metri di distanza da lui, tenendo le mani sul cuore. Piangeva in silenzio e gli stava rivolgendo uno sguardo ancora troppo provato dalla paura che li aveva travolti qualche attimo prima.

“Sakura…stai bene?” le chiese, titubante.

Sakura annuì, senza distogliere i suoi occhi da quelli di Syaoran. Era come se la principessa gli stesse chiedendo qualcosa, era come se lei avesse un bisogno disperato di sentire il suo amore. Sakura aveva bisogno di lui e Syaoran…perché si stava sottraendo a lei? Prima che se ne accorgesse, Syaoran cominciò a correre verso di lei e Sakura fece lo stesso. Non appena furono l’uno al cospetto dell’altra, Sakura gli gettò le braccia al collo ed entrambi finirono a terra in ginocchio.

“Syaoran…” disse lei, piangendo e tremando tra le sue braccia.

Syaoran, sorridendo, la abbracciò, accarezzandole la schiena e la nuca. Sakura continuò a piangere tra le sue forti braccia, che erano diventate per lei il luogo più sicuro, il luogo in cui non le poteva accadere nulla, e Syaoran la teneva stretta a sé: averla ancora sana e salva lì, con lui, era un vero miracolo. Aver realizzato che lei si ricordasse ancora di lui lasciò il principe così stordito che, per qualche minuto, lui non riuscì a pensare ad altro che alla sua Sakura: il suo respiro, i suoi singhiozzi, il battito del suo cuore, i suoi capelli tra le sue mani, il suo corpo tra le sue braccia…era solo questo che contava ormai per lui.  

Sakura restò in quella posizione per un tempo infinito, come se non fosse sicura che lui era lì con lei, come se volesse assicurarsi di ricordarsi ancora di lui.

“Syaoran…mi dispiace tanto…- disse poi Sakura, guardandolo negli occhi-…avrei dovuto darti subito ragione!”

“No…sono io ad aver sbagliato. Non avrei mai dovuto dirti quelle cose, Sakura: mi dispiace tanto, non le meritavi!” esclamò Syaoran, appoggiando la fronte a quella di Sakura.

“Non c’è bisogno che tu mi chieda scusa, ti ho già perdonato, mio principe…mio unico eroe…”

Syaoran arrossì lievemente, ma le prese il viso tra le mani, asciugandole le lacrime e guardandola intensamente. Sakura rabbrividì, ma amava quello sguardo che la faceva sentire così viva.

“Sakura…io ti amo!”

La voce di Syaoran era così profonda, così calda, che Sakura sentì il suo cuore riempirsi di tutto il suo amore e chiuse gli occhi, lasciandosi inebriare da quel meraviglioso sentimento che aveva salvato le loro vite. Syaoran si avvicinò al suo viso: la punta del suo naso così grazioso gli sfiorava la guancia.

“Ti amo anch’io, Syaoran!”

Quelle parole, pronunciate con quel tono dolcissimo, erano la sola musica che Syaoran avrebbe desiderato sentire per tutta la vita. E con quella musica nelle sue orecchie, Syaoran eliminò la distanza fra loro e la baciò. Con quel bacio, tutte le paure provate da entrambi svanirono in un istante, lasciando il posto a una bellissima sensazione di amore e felicità. E in quel momento Sakura non poteva essere più felice.  

 

 

 

 

Allora, che mi dite? Piaciuto? Ecco, questo doveva essere l’ultimo capitolo. Ma non mi convinceva come fine. Così mi è venuta l’ispirazione per un capitolo conclusivo che si intitola “Happily ever after”. Mi sento già triste! Sigh

Ringraziamenti

Sakura182blast: ecco qua il penultimo capitolo. Spero ti sia piaciuto! Non sono riuscita a far fare una brutta fine al cugino di syaoran. In fondo mi piaceva come cattivo!^_^ e poi ci pensano già le clamp a riempire di morti le loro opere, quindi meglio evitare! -_-‘

sakura93thebest: tanto pieno di suspance il capitolo precedente, quanto questo di amore. Forse un po’ troppo! ma…che importa? Quando si tratta di sakura e syaoran non è mai abbastanza! ^///^ spero ti sia piaciuto!

Ichigo_91: grazie per la recensione! Spero che il capitolo ti sia piaciuto! Ora il cugino di syaoran non è più pericoloso e tutto si è risolto per il meglio!^_^

Sakuretta94: come vedi, sakura non ha perso la memoria. A due capitoli dalla fine sarebbe stato impensabile e forse sarebbe diventato tristissimo! Comunque, spero che il capitolo ti sia piaciuto!

Monny: ah, questa volta il capitolo non è finito sul più bello, vero? Spero ti sia piaciuto!

Sakurabethovina: grazie mille per la recensione. Sono contenta che questa storia non ti sia sembrata troppo banale! Anche se mi sa che la fine, a cominciare dal titolo del prossimo capitolo, sia davvero banale!-_-‘

 

A presto

Kia85

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Capitolo 22
*** Happily ever after ***


“Crossed destinies”

“Crossed destinies”

 

Capitolo 22: “Happily ever after”

 

“Sakura! Dove vai?”

Era una bellissima giornata di inizio settembre e la principessa Sakura aveva espresso il desiderio di fare una bella passeggiata a cavallo insieme alla sua dama di compagnia Tomoyo, allo scudiero Eriol e al suo amatissimo consorte, il principe Syaoran. Fu così che tutti e quattro erano usciti dal palazzo con i loro cavalli; ma, non appena furono in vista della foresta, Sakura incitò Cerberus, che cominciò a galoppare velocemente in quella direzione.

“Che succede?” chiese Eriol.

“Non ne ho idea!- disse Syaoran, sospirando- Non vi preoccupate, vado a recuperarla io!”

Così dicendo, Syaoran spronò Spinel a correre, seguendo la principessa.

Non appena Syaoran scomparve nella foresta, Tomoyo ridacchiò divertita, attirando l’attenzione di Eriol.

“Come mai stai ridendo, mia cara?” domandò lui, avvicinandosi a lei.

“Credo che sia colpa mia se Sakura ha avuto questa improvvisa voglia di allontanarsi!” rispose Tomoyo, sorridendo.

“In che senso?”

“Ieri sera stavo aiutando Sakura a prepararsi per la notte e lei mi ha chiesto se…fra di noi andasse tutto bene!” disse lei, arrossendo e chinando il capo.

Eriol sorrise: “E tu cosa le hai risposto?”

“Le ho detto che andava tutto bene, anche se, purtroppo, abbiamo poco tempo da trascorrere insieme!”

Eriol prese una mano di Tomoyo tra le sue e gliela baciò delicatamente: “Hai ragione, mia cara Tomoyo. Ma vedrai che tutto si sistemerà tra un mesetto!”

Tomoyo lo guardò perplessa: “Perché? Cosa succede tra un mese?”

“Ci sposiamo!”

Tomoyo arrossì ancora di più e rimase a bocca aperta, provocando un sorriso divertito sul volto di Eriol.

“Non vuoi, Tomoyo?”

“Ma sì, certo che lo voglio, Eriol! Mi hai solo un po’…”

“Sorpresa?”

“Sì!”

“Era quello che volevo!- esclamò Eriol, con un sorriso- Ma, nel frattempo, godiamoci questo momento insieme! E ricordami di ringraziare la principessa Sakura, non appena Syaoran la riporterà indietro!”

“Certo!- disse Tomoyo, annuendo con il capo- E penso che dovrò ringraziarla anch’io!”

*****

“Sakura? Dove sei finita?”

Syaoran stava seguendo Sakura in mezzo alla foresta, ma il cavallo di Sakura era davvero veloce.

“Syaoran! Vieni qui!” lo chiamò, all’improvviso, la sua voce.

Syaoran, seguendo la voce di Sakura, cominciò a capire dove lo stesse portando la sua principessa.

Quella strada la conosceva molto bene. Così Syaoran trovò Sakura in quel luogo dove era cominciato tutto, dove si erano conosciuti e innamorati.

Sakura era scesa da Cerberus e si era avvicinata al laghetto. Udendo il rumore degli zoccoli di Spinel, si voltò e sorrise al suo Syaoran.

“Hai visto dove ti ho portato?”

“Già! – rispose lui, scendendo a terra e affiancandola- E’ proprio un bel posto. Non so perché ma mi è molto familiare!”

“Oh, Syaoran…non scherzare. Io amo tantissimo questo luogo!”

“Lo so perfettamente, Sakura!”

Sakura si sedette per terra, riportando il suo sguardo sul laghetto: “Quando fuggii da casa il giorno del mio compleanno, dissi a Cerberus di portarmi in un luogo dove la principessa Sakura non era costretta a sposare il principe Syaoran.

“E lui ti ha portato comunque dal principe Syaoran!” esclamò Syaoran, sedendosi accanto a lei.

“Mi ha portato in un luogo dove la principessa Sakura ha imparato ad amare il principe Syaoran!” lo corresse Sakura, guardandolo dolcemente.

“Però, alla fine, tu hai sposato lo stesso questo principe Syaoran!”

“Già! Perché lo amo tantissimo. E se vuoi saperlo, lo rifarei altre mille volte!”

“Solo mille? È un po’ poco…”

“Ah, Syaoran!” esclamò la principessa, spingendolo a terra.

Syaoran finì disteso a pancia in su, ma si portò dietro anche lei, che si ritrovò proprio sopra di lui.

Sei proprio incontentabile, Syaoran!” commentò lei, arrossendo lievemente, ma guardandolo direttamente negli occhi.

Syaoran sorrise: da quando si erano sposati, Sakura sembrava ancora più bella, era allegra e dolce come sempre, ma aveva qualcosa in più; qualcosa che Syaoran non sapeva bene identificare, ma era comunque qualcosa di lei che lui amava tantissimo. Chissà forse era semplicemente l’ essersi sposata con lui…

Syaoran sollevò di poco la testa e le rubò un bacio, mentre lei cominciò a giocherellare con i capelli scuri di lui.

Ma ben presto, Sakura fu costretta ad allontanarsi da lui e si stese al suo fianco.

“Beh? Che succede?” domandò Syaoran, voltandosi sul fianco per guardarla meglio.

“Syaoran, se qualcuno ci vedesse, chissà cosa potrebbe pensare dei futuri sovrani di questo regno!”

“Penserebbe semplicemente che anche loro sono esseri umani che si amano e hanno il diritto di passare un po’ di tempo insieme!”

“Hai ragione, però…io ho tanta paura di governare questi meravigliosi regni e vorrei che andasse tutto bene. Vorrei che la nostra gente stesse bene, fosse felice e ci amasse!”

“Oh, Sakura…- disse Syaoran, prendendole una mano e baciandogliela delicatamente-…la nostra gente ti ama già tantissimo e tu, con il tuo animo gentile e dolcissimo, sarai una splendida regina. Una grande, meravigliosa e bellissima regina! Il nostro popolo non ha nulla da temere!”

Sakura arrossì e sorrise.

“Syaoran…-disse Sakura, accarezzandogli il viso-…se il nostro popolo starà bene, sarà perché il nostro è un buon re, altruista e capace di comprendere appieno i veri bisogni dei suoi sudditi.”

“Ma dietro ogni buon re c’è sempre una grande regina!  E tu sei la mia!” disse Syaoran, sporgendosi su di lei e imprigionandola tra le sue braccia.

Syaoran la guardava intensamente, ma le sue parole fecero rattristare improvvisamente la principessa.

“Sakura…che ti succede?- disse Syaoran, accarezzandole una guancia- Ho detto per caso qualcosa di sbagliato?”

Sakura distolse il suo sguardo da quello di Syaoran e, con delicatezza, si scostò da lui, alzandosi a sedere.

Syaoran, preoccupato, la affiancò: “Sakura…”

Sakura sospirò e si voltò per guardarlo ancora negli occhi, con una forte ansia che si dipinse sul suo volto.

“Syaoran…noi siamo sposati da poco, però volevo sapere una cosa.

“Mia cara, puoi chiedermi tutto quello che vuoi, lo sai bene!”

Sakura annuì: “Volevo chiederti…è…è vero che se non riusciamo a…ad avere un…figlio…tu puoi avere delle amanti?”

Syaoran capì cosa la stava torturando: era più che giusto che fosse infastidita.

“Sì, è vero! Di solito il re le sceglie subito dopo il matrimonio!”

Sakura provò una dolorosa fitta al cuore e sentì gli occhi riempirsi di lacrime. Perciò si voltò dall’altra parte per nascondere la sua sofferenza a Syaoran.

“E tu…le hai già scelte?” domandò Sakura, con voce flebile.

Syaoran sorrise fra sé e le accarezzò i capelli: “Oh sì. La prima si chiama Sakura…la seconda si chiama Sakura e la terza…mmm…dovrebbe essere ancora Sakura…”

Sakura chinò il capo, sorridendo, mentre qualche lacrima le percorreva le guance, e Syaoran si avvicinò a lei e le baciò la nuca.

“Sakura, questa possibilità c’è davvero, ma nella mia vita non c’è posto per nessun’altra donna. Io non potrei amare e desiderare qualcuno che non sia tu!”

Sakura si voltò verso di lui e lo abbracciò: “Syaoran, sei straordinario!”

Syaoran rise e la strinse a sé: quello che le aveva detto era la pura e più sincera verità. C’era solo una donna che lui poteva amare con tutto se stesso e quella donna era Sakura, la sua Sakura.

“Ma…Syaoran…-disse Sakura, guardandolo negli occhi-…se dovesse accadere davvero quello che ho detto prima…come faremo? Il nostro regno ha bisogno di un erede!”

Syaoran rise nuovamente e la fece stendere dolcemente a terra: “Allora…diamoglielo questo erede!”

Sakura arrossì violentemente: “Syaoran, sto parlando sul serio!”

Syaoran le rivolse uno dei suoi sguardi più belli, quelli che riservava solo a lei, e le sorrise.

“Quando saremo re e regina, se dovesse accadere davvero qualcosa del genere, allora…noi abdicheremo!”

“Cosa?”

“Hai capito bene, Sakura. Io ho quattro sorelle e tu hai un fratello. Se noi non siamo in grado di dare un erede al nostro regno, lo farà qualcun altro.

“Ma…i nostri genitori hanno sempre desiderato che fossimo noi due a regnare. Non possiam…”

“Sakura!- la interruppe lui, alzando la voce- Se il destino non ci darà la gioia di un figlio, io mi rifiuto di ricorrere a questo stupido metodo dell’amante. Tu ed io, in quanto re e regina, dovremo abdicare e lasciare il posto a qualcun altro. Preferisco stare solo con te come un semplice abitante del palazzo, piuttosto che essere re e avere un figlio da una donna che non sia tu!”

Le parole di Syaoran e quel tono così determinato la lasciarono a bocca aperta.

“Spero che tu abbia capito bene le mie intenzioni…- disse Syaoran, tornando a essere più dolce-…perché non le ripeterò un’altra volta, chiaro?”

Sakura sorrise e annuì.

“Syaoran, scusami per essermi lasciata prendere dal panico!”

“Tranquilla…amore mio. Non c’è bisogno che tu mi chieda scusa!” esclamò lui, baciandole la fronte.

“Il problema è che…in questo momento sono davvero felice e ho paura di qualunque cosa che possa turbare la nostra felicità!”

“Andrà tutto bene, Sakura. Non devi preoccuparti del futuro. Devi solo avere fiducia in noi!- disse Syaoran, sfiorandole con una mano la pietra che indossava al collo- Ci penserò io a mantenere la tua felicità, mi prenderò cura di te!”

Sakura sollevò il capo e appoggiò la fronte a quella di Syaoran: “E io mi prenderò cura di te!”

Syaoran non poteva chiedere di meglio, così, sorridendo, la baciò.

Se si fossero presi cura l’uno dell’altra, sicuramente sarebbe andato tutto bene. Il destino li aveva fatti incontrare, li aveva uniti e non avrebbe potuto separarli in alcun modo. Il sentimento che li univa era solido e sincero e avrebbe dato a Syaoran e Sakura la forza necessaria per affrontare e superare ogni ostacolo.

 

 

 

Fine

 

Bene…anzi, male, siamo arrivati davvero alla fine! Qualcuno forse si aspettava che descrivessi il matrimonio vero e proprio, ma mi sembrava un po’ troppo banale come fine e poi, come ho già detto, non ero ispirata per il matrimonio. Spero, comunque, che questa storia e questa fine siano piaciute. Devo dire che mi sono molto affezionata a questa storia, per cui mi sono impegnata molto. Spero di aver trasmesso qualcosa di buono anche a voi, in particolare il mio amore smisurato per dei personaggi così belli e complessi come Sakura e Syaoran e per la coppia praticamente perfetta che formano. Per la gioia di qualcuno sono riuscita a inserire in questa storia anche il pairing Tomoyo/Eriol che non amo, ma che in questa storia ci stava bene, a mio parere.

Sto trascrivendo a computer anche l’altra mia storia su Sakura e Syaoran. Si intitola “Beyond good & evil”: sarà ambientata subito dopo la fine del manga e terrà conto solo degli eventi del manga. Anche le Sakura card prese in considerazione saranno solo quelle che appaiono nel manga. In pratica è come se l’anime non fosse mai esistito. Ma non so ancora quando la pubblicherò, perché prevedo da qui a febbraio dei mesi molto incasinati. E, sicuramente, non credo che potrò aggiornare così frequentemente come è successo per “Crossed Destinies”.

Ringrazio tutti quelli che hanno letto e quelli che hanno recensito e recensiranno:

Sakura182blast

Manu

Piajoe22

Sakurabethovina

Sakuretta94

Eragon1001

Yumemi

Maddy94

Monny

Sakura93thebest

Shainareth

Lizdreamer

_Aquaprincess_

DenaDena

 

 

 

A presto

Kia85

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