Fratelli, non di sangue ma
pur sempre fratelli.
Naruto orfano fin dalla nascita, venne adottato da una povera famiglia
di campagna, sopravvivevano a mala pena ma il legame che Sasuke,
avventuriero e coraggioso fin da piccolo, strinse con Naruto li rese
unici.
Unici nel loro campo.
Tra il difendersi, il crescere, e il studiare quel minimo di cultura
sono cresciuti tra battibbecchi e schiaffi, tra il dominio
fraterno e chissà, anche abbracci forse.
Era una notte come le altre, quando vennero abbandonati nel bosco,
lasciandoli al loro misero destino.
<< Aspettate qui >>.
Due parole, una bugia.
Aspettare cosa? La morte? No tranquillo, si mettono seduti a terra a
gambe incrociate.
<< Padre aspetta!! >>.
I richiami e le urla di due ragazzini, ignorate.
E si sentiva il freddo che invadeva i loro corpi, quel freddo che
colpisce fino a sotto la pelle, sembra essere arrivato l'
inverno in anticipo.
Quel freddo che ti ghiaccia il cuore, impedendoti di pensare
logicamente.
E l' unica cosa che gli veniva in dubbio era in cosa avevano sbagliato.
<< Sas' ke... >>.
Il più grande dei due fratelli si gira verso l' altro, lo
guarda, nota subito la paura che invade i suoi occhi azzurri come l'
oceano, sempre invidiati ma sempre amati segretamente.
Quegli occhi sempre luminosi ora erano spenti più che mai,
tremanti.
Alzò la mano, avvicinandola al fratellino e la strinse con
la
propria, sorridendo avvicinandosi per stringerlo con un braccio,
invitandolo a camminare.
<< Sono qui, ma adesso dobbiamo muoverci >>.
Muoverci per dove gli avrebbe chiesto Naruto, ma all' improvviso, come
se fosse subentrato un piccolo bagliore di speranza, si
sentì
protetto... quasi al sicuro.
Ma infondo con il fratello era sempre al sicuro, sempre.
<< Ti seguo >>.
Si sorrisero, come solo loro sapevano fare e cominciarono a camminare.
Camminare tra rami e rovi, inciampando ogni tanto, facendo fatica nell'
attraversare il fango.
Due bambini avrebbero già abbandonato, avrebbero
già mollato.
<< Ti credevo più...>> .
Tra gli ansimi e gli affanni Sasuke guarda dietro, alla ricerca della
risata del fratello, trovando solo la chioma bionda sporca per colpa
del fango e stranamente coperta di muffa, forse gli era rimasta
impigliata quando sono passati sotto la tana della volpe,
chissà.
<< Più? >>
E Naruto gli risponde, affannando leggermente trovò la forza
per parlare.
Con il fratello era sempre una sfida aperta.
<< Coda di paglia >>.
Rise di gusto, il moro, a vedere l' espressione come dire... Quasi
incazzata del biondo.
Oh si, era coda di paglia, ma stranamente ogni volta che si nascondeva
c' erano le braccia del fratello a proteggerlo.
<< Semplicemente, lascio a te i lavori più
difficili >>.
Uno a zero, palla al centro.
Quel bosco stava diventanto sempre più spaventoso.
La luna, coperta dalle nuvole grigie -segno di pioggia- si
rifletteva in mezzo ai rami quasi spogli degli alberi, andandosi a
scontrare contro il suolo freddo creando una luce azzurra ingannabile.
<< Sasuke... Non ce la faccio.. >>.
Era allo stremo, camminavano da più di due ore, forse anche
di
più. In quel posto era impossibile calcolare il tempo, anche
volendo.
Il moro si girò verso il fratello, lo vide in
difficoltà, stava lottando per reggersi in piedi a stento,
sarebbe svenuto da un momento all' altro se lo sentiva fin dentro le
vene; ma infondo era ancora piccolo.
Già era tanto che a otto anni potesse sopportare tutto
quello.
Gli si avvicinò lentamente, studiandolo con lo sguardo,
assottigliando gli occhi teneramente appena notò lo sforzo
fatto
e lo prese di scatto in braccio, non lasciandogli nemmeno il tempo di
chiudere gli occhi.
<< Tranquillo, ti tengo io >>.
Lo strinse a se, quasi gelosamente, come se fosse il suo peluche
preferito che nessuno a parte lui poteva osare toccar, ma nemmeno
sfiorare con lo sguardo, non lo avrebbe mai sopportato.
<< Neh... Grazie... >>.
Era letteralmente al limite, la voce tremante, gli occhi lucidi ormai
quasi spenti.
Inutile dire che la stretta del moro divenne più forzata,
iniziò a cullarlo lentamente, scuotendolo più che
altro
impedendogli di perdere i sensi, doveva tenerlo sveglio e doveva
assolutamente un rifugio, almeno per quella nottata... O almeno di
quello che rimaneva di quella notte.
<< Naruto ascoltami... Devi rimnere sveglio ok? Siamo
quasi arrivati >>.
Sentendo la dolce risata del fratellino di appena otto anni, Sasuke
riuscì a tranquillizzarsi.
il più grande, di undici anni da poco compiuti, teneva lo
sguardo fisso sul corpo tremante del fratello, su quel corpo che
custodiva a solo undici anni segretamente, era entrato nella sua vita
così: come una virgola.
Nessuno lo usava e quando lo facevano in molti si dimenticavano di lui,
a volte troppo ingombrante, altre inutile.
Solo perchè nessuno aveva mai visto le vere dote di Naruto,
non
stava a significare che era inutile, ma semplicemente era fottutamente
fragile.
<< Neh sasì ke! Fumo! >>.
Un movimento veloce, fatto con le poche forze che gli rimanevano; una
mano che si alzò fino ad indicare del fumo provenire da una
piccola capanna poco distante.
E improvvisamente il passo di sasuke divenne una corsa, fino ad
arrivare a poche metri dalla capanna.... se capanna poteva essere
definita.
<< Naruto... Non mi fido >>.
Il più piccolo scese dalle braccia del fratello, si
chinò
a sfiorare con le mani il perimetro circolare che circondava la porta.
Era multicolore, emanava un profumo... Quasi di fragole.
Era dolce, invitante.
Ne staccò un pezzo, se lo avvicinò alle labbra e
ne leccò la consistenza.
<< Naruto no! >>.
Sasuke maledise tutti gli dei di quel misero mondo.
Cosa ne sapeva lui se era commestibile o meno?!
A volte lo detestava, odiava il suo modo di fare quasi menefreghista.
<< Naruto andiamo via >>.
E prima che potesse girare lo sguardo, la porta si aprì
magicamente, nessuno l' aveva toccata, nessuno l' aveva sfiorata... Si
era semplicemente aperta.
Il cilogio che emanò fece rabbrividire i due ragazzi, fino a
farli sobbalzare.
La mano di Ssuke arrivò prontamente a stringere quella del
fratellino, fino a tirarlo dietro di se proteggendolo.
<< Rimani dietro >>.
Annuirono nello stesso istante.
La paura cresceva, si faceva sempre più fitta ed evidente
nei loro occhi.
Sasuke avanzò, seguito a ruota dal più piccolo.
Dal pavimento si inalzava la polvere fitta di quel macabro posto,
quattro mura messe insieme a mala pena.
La stretta del biondo si fece più forte.
Uno scquittio e poi un altro, una risata e un topo.
Quel maledetto dopo.
Sasuke voleva urlare, non di spavento ma di imprecazione.
Un altro rumore, dei sospiri profondi provenienti da un piccolo fuoco
al centro della stanza si inalzavano.
I ragazzi si girarono, quasi all' unisono verso quella voce, e videro
accendersi più fuochi.
Si girarono, in ogni direzione.
Uno. Due. Tre. Quattro.
Contavano ad alta voce, girandosi a destra e a manca seguendo la scia
dei camini e lampade che si accendevano una dietro l' altra, andando ad
illuminare tutta la capanna.
<< Naruto stai dietro >>.
Il sussurro di Sasuke fece sobbalzare il più piccolo,
indietreggiando fino ad arrivare a toccare le spalle del fratello.
Tremavano quando una figura nera, tetra si mise davanti a loro.
La fissarono, sembrava un ombra, forse un illusione ottica creata per
ettere paura agli avventurieri che osavano viaggiare attraverso quelle
lande.
No, non era affatto così.
La figura si faceva sempre più fisibile, un odore di morte
aleggiava nell' aria, era da volta stomaco.
E quel suono, quasi un bisbiglio.
E improvvisamente il fuoco illumino il viso di quella che sebrava
essere una strega.
I respiri dei ragazzi divennero più pesanti, il battito
aumentò di colpo.
Il viso della donna era completamente squartato, i denti macabri, ormai
completamente rovinati, marroni.
La pelle pallida, quasi verda, la bocca rovinata talmente tanto che on
si riuscivano più a distinguere le labbra nere.
E i capelli, rovinati, secchi avevano lasciato parte della testa,
concentrandosi esclusivamente ai lati delle orecchie.
Si avvicinò ancora agli "ospiti" quando il suo sguardo cadde
sulla figura del biondo, magra... TROPPO magra.
<< Non... Toccarlo >>.
Un sibbillio, un urlo e le braccia della donna andarono a bloccare le
teste dei ragazzini, tirandone i cpelli con forza, fino a stortidirli.
Ok, se quello era un gioco, Sasuke aveva deciso di scendere in campo.
<< Non toccarmi!! >>.
Le ringhia del biondo fecero svegliare di colpo il più
grande, e
solo pochi secondi dopi si rese conto di essere bloccato dentro una
gabbia.
Vedeva naruto fuori di essa, e improvvisamente gli si gelò
il sangue.
<< Lascialo!! >>.
Non doveva farlo...
L' attenzione della strega venne catturata dalle urla del moro,
evidentemente era il ragazzo che più gli interessava.
Si avvicinò fino ad aprire la gabbia di ferro arruginito,
prendendo di peso il ragazzo, trascinandolo vicino al fuoco.
Era disperata, talmente tanto che non vide il più piccolo
prendere un coltellino da sopra al tavolo, stringendolo abilmente, fino
a liberarsi delle corde che gli bloccavano i polsi.
<< Non è abbastanza caldo! >>.
Le ipotesi del moro erano corrette: Si, voleva ucciderli anzi...
Mangiarli, altrimenti non lo avrebbe riempito di zucchero fino a
scoppiare.
Buttò a terra il ragazzo che teneva in braccio e si diresse
verso quello più piccolo, prendendolo fino ad agitarlo
ordinandogli di velocizzare il riscaldamente della piccola cassa.
Sasuke, che aveva cercato di rimanere con i piedi per terra -cosa quasi
impossibile- si alzò, afferrò il coltellino
caduto dalle
mani del fratellino e scattò verso la donna.
<< Ti ho detto di non toccarlo!! >>.
Un colpo, uno solo e si ritrovò del sangue nero sul viso,
sporcandolo mentre affondava sempre di più la lama
ringhiando
quasi a cercare la forza che ancora non aveva.
<< Naruto il forno! >>.
Il biondo, intuendo a velocità lampo corse verso il forno,
aprendolo aiutando il fratello ad affondare la lama nel petto di quel
mostro.
Quelle urla erano odiose, insopportabili pensò sasuke,
doveva tacere.
La spinserò nel forno, chiusero la cassa e alzarono la
cottura
al massimo; si chinarono sul vetro e videro finalmente quello per cui
erano lì: morte.
<< E' abbastanza caldo adesso?! >>.
Gli ansimi del piccolo si fecero più frequenti ma le risate
del
fratello maggiore riuscirono a calmarlo, che idiota che era a volte.
<< Stai bene? >>.
Il biondo mugolò annuendo, e il cuore di sasuke
cominciò
a battere normalmente, ma quello che non sapevano che almeno
non
potevano ancora sapere è che quello non era che l' inizio.
Naruto si girò fino a sfiorare il viso del fratello con le
mani
e solo ora il più grande si rese conto della ferita che
aveva
alle tempie il più piccolo.
Le mani fredde del moro andarono a intrecciarsi con quelle del
fratellino e lo aiutarono ad alzarsi.
<< Forza... Adesso andiamo via >>.
Io e mio fratello non vedemmo più i nostri genitori,
restammo soli al mondo.
Ma da quella prigionia imparammo un paio di lezioni.
Primo: Mai entrare in una casa fatta di dolci.
E secondo: se vuoi uccidere una strega, arrostiscila per bene.
****
Da quella notte erano
passati dieci anni esatti.
Dei fratelli non c' era più traccia, non se ne conosceva
neanche l' esistenza.
Soprattutto il un piccolo villaggio immerso in una valle, al confine
del territorio.
<< Dopo settimane vissute nella paura! Abbiamo catturato
l' unica e vera assassina... >>.
Ennesimo sbaglio, ennesima ragazza scambiata per strega.
Ormai il paese era così confuso, spaventato della
pertidà
dei bambini per mano delle streghe che iniziano a prendere ragazze
probabilmente innocenti e metterle a rogo.
<< ... Per i crimini commessi contro la città
e la gente di Konoha, sospettata di essersi unita alla stirpe dannata
di Satana, con fermezza, accuso questa donna di praticare la
stregoneria >>.
Konoha, un piccolo villaggio ormai caduto in depressione.
Bambini scomparsi, saccheggi... Il villaggio era nonchè in
crisi più totale.
E di mezzo ci finivan sempre gi innocenti, cosa alquanto ingiusta.
Il popolo?
Il popolo era uno "spettatore" , talmente spaventao che ormai non
guardava più nessuno.
Un misero sospetto si trasformava in realtà confermata.
<< Osservate! Gli occhi del demonio >>.
Bisbigli tra i cittadini e finalmente -grazie a dio (?) - arriva il
sindaco di corsa, con il fiatone.
Inizia un dibattito.
In quel paese c' è ancora la legge, e fino a quando ci
sarà la legge la donna non verrà uccisa per delle
misere "credenze popolari".
Ma le parole non sfiorano neanche di un centrimetro il cuore del
popoli, il quale ormai avendo perse le speranze, inizia ad urlare.
<< A rogo a rogo!! >>.
Ormai non c' è più speranza.... o forse si?
Come d' incanto, il popolo si zittisce.
Avranno visto un fantasma... ma si dai, passiamo dalle streghe ai
fantasmi volanti magari anche in sella al loro unicorno volante color
arcobaleno.
Ma torniamo al motivo del silenzio.
Un volto maschile e due occhi coor cielo sono i padroni della scenza.
Un fucile a canna puntato alle tempia dell' ufficiale di polizia, il
quale ancora pensava di voler mandare a rogo la donna senza prove su
carta.
E un sussurro... Quasi in cagnesco.
<< Lascia andare la donna, o farò esplodere il
tuo cervello su questi fottutissimi paesani >>.
Bisbigi e ancora bisbigli.
Chi è? Cosa vuole?
La figura si sposta, mostrando un altro uomo dietro di lui
più alto, capelli neri e occhi neri come il carbone.
Dai su... Avete capito benissimo chi sono.
Sasuke avanza nella sua divisa in pelle nera verso la donna, aprendogli
la bocca e testandogli le pupille, allargandogli gli occhi facendo una
leggera pressione, per poi guardare il fratello e annuire.
<< E' pulita >>.
Naruto sorride portandosi il fucile poggiato sulla spalla con un
movimento rapido e aggrazziato, lasciando carta bianca al fratello per
farlo parlare, mantenendo un tono freddo quasi glaciale.
<< Dovete sapere che quando una donna pratica una
stregoneria, non può nasconderlo... >>.
Fa una pausa dando una rapita occhiata al biondo, il quale sposta il
fucile dalla spalla fino a fare aderire la bocca di esso alla guancia
dell' ufficiale, facendolo sudare freddo.
Ah e adesso si spaventa? bella merda.
<< Il suo corpo comincia a marcire >>.
Riprende a parlare sorridendo lievemente vedere il fratello
in quello stato lasciando libera la donna. << Lo si vede
dai denti, dalla pelle e dagli occhi... >>.
Indica la donna quasi glaciale, non mostrando emozioni.
<< Questa non è una strega >>.
Naruto posa il fucile, annuendo verso il fratello, quasi parlando in
codice per poi guardare lo sceriffo ghignando leggermente.
<< Sono certo che lo sceriffo volesse solamente
proteggere il suo popolo... Ma il vostre sceriffo è stato
nettamente più saggio... Ha assunto noi
>>.
Sorride facendo un lento movimento, come se fosse un inchino,
rialzandosi più velocemente tenendo le mani strette sull'
umpignatura del fucile.
<< Mi chiama Naruto e lui è mio fratello
Sasuke >>.
Guarda il moro alzando l' angolo destro delle labbra vedendo
il più grande mettersi nella stessa sua posa
ghignando.
<< E siamo cacciatori di streghe >>.
ANGOLO AUTRICE:
Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalloraaaaa
mettiamo un pò di luce in questa cosuccia (?) ^.^""""""""""""
PRIMO. FF dedicata a pulcino_bagnato99 (scusa è una merda ma
so fare questo"""""""""""""""""""""""""" ) e al mio "fratellone"
Moonlightdancer" (scusa anche a te"""""""""""""""""""""""""""""""""" )
SEEEEEEEEEECONDO. Non so in quanti lo avranno capito ( anche se ne
dubito) ma per creare la storia ho preso spunto dal film "Hansel e
gretel: cacciatori di streghe" m visto che le mie adorate pippe mentali
sul sasunaru sono infinite al livelli massimi, ho fantasticato su loro
due fino a quando non ho messo su qualcosa (?) u.u
TERZO. Tengo ad avvisare che Naruto e Sasuke NON sono fratelli di
sangue u.u quindi possono essre quel che diventeranno in seguito.......
maaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa leggete per capire u.u
Quindi... alla prossima (?) spero ^.^"""""
HOLAAAAA!!