Naruto e Sasuke: Cacciatori Di streghe

di wolf99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Prologo ***
Capitolo 2: *** Cap. 1 ***



Capitolo 1
*** 1. Prologo ***


sasuke e naruto i cacciatori di streghe

Naruto e Sasuke: I cacciatori Di Streghe

PROLOGO


Fratelli, non di sangue ma pur sempre fratelli.
Naruto orfano fin dalla nascita, venne adottato da una povera famiglia di campagna, sopravvivevano a mala pena ma il legame che Sasuke, avventuriero e coraggioso fin da piccolo, strinse con Naruto li rese unici.
Unici nel loro campo.
Tra il difendersi, il crescere, e il studiare quel minimo di cultura sono cresciuti tra battibbecchi e schiaffi, tra il dominio fraterno  e chissà, anche abbracci forse.
Era una notte come le altre, quando vennero abbandonati nel bosco, lasciandoli al loro misero destino.
<< Aspettate qui >>.
Due parole, una bugia.
Aspettare cosa? La morte? No tranquillo, si mettono seduti a terra a gambe incrociate.
<< Padre aspetta!! >>.
I richiami e le urla di due ragazzini, ignorate.
E si sentiva il freddo che invadeva i loro corpi, quel freddo che colpisce fino a sotto la pelle, sembra essere arrivato l' inverno in anticipo.
Quel freddo che ti ghiaccia il cuore, impedendoti di pensare logicamente.
E l' unica cosa che gli veniva in dubbio era in cosa avevano sbagliato.
<< Sas' ke... >>.
Il più grande dei due fratelli si gira verso l' altro, lo guarda, nota subito la paura che invade i suoi occhi azzurri come l' oceano, sempre invidiati ma sempre amati segretamente.
Quegli occhi sempre luminosi ora erano spenti più che mai, tremanti.
Alzò la mano, avvicinandola al fratellino e la strinse con la propria, sorridendo avvicinandosi per stringerlo con un braccio, invitandolo a camminare.
<< Sono qui, ma adesso dobbiamo muoverci >>.
Muoverci per dove gli avrebbe chiesto Naruto, ma all' improvviso, come se fosse subentrato un piccolo bagliore di speranza, si sentì protetto... quasi al sicuro.
Ma infondo con il fratello era sempre al sicuro, sempre.
<< Ti seguo >>.
Si sorrisero, come solo loro sapevano fare e cominciarono a camminare.
Camminare tra rami e rovi, inciampando ogni tanto, facendo fatica nell' attraversare il fango.
Due bambini avrebbero già abbandonato, avrebbero già mollato.
<< Ti credevo più...>> .
Tra gli ansimi e gli affanni Sasuke guarda dietro, alla ricerca della risata del fratello, trovando solo la chioma bionda sporca per colpa del fango e stranamente coperta di muffa, forse gli era rimasta impigliata quando sono passati sotto la tana della volpe, chissà.
<< Più? >>
E Naruto gli risponde, affannando leggermente trovò la forza per parlare.
Con il fratello era sempre una sfida aperta.
<< Coda di paglia >>.
Rise di gusto, il moro, a vedere l' espressione come dire... Quasi incazzata del biondo.
Oh si, era coda di paglia, ma stranamente ogni volta che si nascondeva c' erano le braccia del fratello a proteggerlo.
<< Semplicemente, lascio a te i lavori più difficili >>.
Uno a zero, palla al centro.
Quel bosco stava diventanto sempre più spaventoso.
La luna, coperta dalle nuvole grigie -segno di pioggia-  si rifletteva in mezzo ai rami quasi spogli degli alberi, andandosi a scontrare contro il suolo freddo creando una luce azzurra ingannabile.
<< Sasuke... Non ce la faccio.. >>.
Era allo stremo, camminavano da più di due ore, forse anche di più. In quel posto era impossibile calcolare il tempo, anche volendo.
Il moro si girò verso il fratello, lo vide in difficoltà, stava lottando per reggersi in piedi a stento, sarebbe svenuto da un momento all' altro se lo sentiva fin dentro le vene; ma infondo era ancora piccolo.
Già era tanto che a otto anni potesse sopportare tutto quello.
Gli si avvicinò lentamente, studiandolo con lo sguardo, assottigliando gli occhi teneramente appena notò lo sforzo fatto e lo prese di scatto in braccio, non lasciandogli nemmeno il tempo di chiudere gli occhi.
<< Tranquillo, ti tengo io >>.
Lo strinse a se, quasi gelosamente, come se fosse il suo peluche preferito che nessuno a parte lui poteva osare toccar, ma nemmeno sfiorare con lo sguardo, non lo avrebbe mai sopportato.
<< Neh... Grazie... >>.
Era letteralmente al limite, la voce tremante, gli occhi lucidi ormai quasi spenti.
Inutile dire che la stretta del moro divenne più forzata, iniziò a cullarlo lentamente, scuotendolo più che altro impedendogli di perdere i sensi, doveva tenerlo sveglio e doveva assolutamente un rifugio, almeno per quella nottata... O almeno di quello che rimaneva di quella notte.
<< Naruto ascoltami... Devi rimnere sveglio ok? Siamo quasi arrivati >>.
Sentendo la dolce risata del fratellino di appena otto anni, Sasuke riuscì a tranquillizzarsi.
il più grande, di undici anni da poco compiuti, teneva lo sguardo fisso sul corpo tremante del fratello, su quel corpo che custodiva a solo undici anni segretamente, era entrato nella sua vita così: come una virgola.
Nessuno lo usava e quando lo facevano in molti si dimenticavano di lui, a volte troppo ingombrante, altre inutile.
Solo perchè nessuno aveva mai visto le vere dote di Naruto, non stava a significare che era inutile, ma semplicemente era fottutamente fragile.
<< Neh sasì ke! Fumo! >>.
Un movimento veloce, fatto con le poche forze che gli rimanevano; una mano che si alzò fino ad indicare del fumo provenire da una piccola capanna poco distante.
E improvvisamente il passo di sasuke divenne una corsa, fino ad arrivare a poche metri dalla capanna.... se capanna poteva essere definita.
<< Naruto... Non mi fido >>.
Il più piccolo scese dalle braccia del fratello, si chinò a sfiorare con le mani il perimetro circolare che circondava la porta.
Era multicolore, emanava un profumo... Quasi di fragole.
Era dolce, invitante.
Ne staccò un pezzo, se lo avvicinò alle labbra e ne leccò la consistenza.
<< Naruto no! >>.
Sasuke maledise tutti gli dei di quel misero mondo.
Cosa ne sapeva lui se era commestibile o meno?!
A volte lo detestava, odiava il suo modo di fare quasi menefreghista.
<< Naruto andiamo via >>.
E prima che potesse girare lo sguardo, la porta si aprì magicamente, nessuno l' aveva toccata, nessuno l' aveva sfiorata... Si era semplicemente aperta.
Il cilogio che emanò fece rabbrividire i due ragazzi, fino a farli sobbalzare.
La mano di Ssuke arrivò prontamente a stringere quella del fratellino, fino a tirarlo dietro di se proteggendolo.
<< Rimani dietro >>.
Annuirono nello stesso istante.
La paura cresceva, si faceva sempre più fitta ed evidente nei loro occhi.
Sasuke avanzò, seguito a ruota dal più piccolo.
Dal pavimento si inalzava la polvere fitta di quel macabro posto, quattro mura messe insieme a mala pena.
La stretta del biondo si fece più forte.
Uno scquittio e poi un altro, una risata e un topo.
Quel maledetto dopo.
Sasuke voleva urlare, non di spavento ma di imprecazione.
Un altro rumore, dei sospiri profondi provenienti da un piccolo fuoco al centro della stanza si inalzavano.
I ragazzi si girarono, quasi all' unisono verso quella voce, e videro accendersi più fuochi.
Si girarono, in ogni direzione.
Uno. Due. Tre. Quattro.
Contavano ad alta voce, girandosi a destra e a manca seguendo la scia dei camini e lampade che si accendevano una dietro l' altra, andando ad illuminare tutta la capanna.
<< Naruto stai dietro >>.
Il sussurro di Sasuke fece sobbalzare il più piccolo, indietreggiando fino ad arrivare a toccare le spalle del fratello.
Tremavano quando una figura nera, tetra si mise davanti a loro.
La fissarono, sembrava un ombra, forse un illusione ottica creata per ettere paura agli avventurieri che osavano viaggiare attraverso quelle lande.
No, non era affatto così.
La figura si faceva sempre più fisibile, un odore di morte aleggiava nell' aria, era da volta stomaco.
E quel suono, quasi un bisbiglio.
E improvvisamente il fuoco illumino il viso di quella che sebrava essere una strega.
I respiri dei ragazzi divennero più pesanti, il battito aumentò di colpo.
Il viso della donna era completamente squartato, i denti macabri, ormai completamente rovinati, marroni.
La pelle pallida, quasi verda, la bocca rovinata talmente tanto che on si riuscivano più a distinguere le labbra nere.
E i capelli, rovinati, secchi avevano lasciato parte della testa, concentrandosi esclusivamente ai lati delle orecchie.
Si avvicinò ancora agli "ospiti" quando il suo sguardo cadde sulla figura del biondo, magra... TROPPO magra.
<< Non... Toccarlo >>.
Un sibbillio, un urlo e le braccia della donna andarono a bloccare le teste dei ragazzini, tirandone i cpelli con forza, fino a stortidirli.
Ok, se quello era un gioco, Sasuke aveva deciso di scendere in campo.
<< Non toccarmi!! >>.
Le ringhia del biondo fecero svegliare di colpo il più grande, e solo pochi secondi dopi si rese conto di essere bloccato dentro una gabbia.
Vedeva naruto fuori di essa, e improvvisamente gli si gelò il sangue.
<< Lascialo!! >>.
Non doveva farlo...
L' attenzione della strega venne catturata dalle urla del moro, evidentemente era il ragazzo che più gli interessava.
Si avvicinò fino ad aprire la gabbia di ferro arruginito, prendendo di peso il ragazzo, trascinandolo vicino al fuoco.
Era disperata, talmente tanto che non vide il più piccolo prendere un coltellino da sopra al tavolo, stringendolo abilmente, fino a liberarsi delle corde che gli bloccavano i polsi.
<< Non è abbastanza caldo! >>.
Le ipotesi del moro erano corrette: Si, voleva ucciderli anzi... Mangiarli, altrimenti non lo avrebbe riempito di zucchero fino a scoppiare.
Buttò a terra il ragazzo che teneva in braccio e si diresse verso quello più piccolo, prendendolo fino ad agitarlo ordinandogli di velocizzare il riscaldamente della piccola cassa.
Sasuke, che aveva cercato di rimanere con i piedi per terra -cosa quasi impossibile- si alzò, afferrò il coltellino caduto dalle mani del fratellino e scattò verso la donna.
<< Ti ho detto di non toccarlo!! >>.
Un colpo, uno solo e si ritrovò del sangue nero sul viso, sporcandolo mentre affondava sempre di più la lama ringhiando quasi a cercare la forza che ancora non aveva.
<< Naruto il forno! >>.
Il biondo, intuendo a velocità lampo corse verso il forno, aprendolo aiutando il fratello ad affondare la lama nel petto di quel mostro.
Quelle urla erano odiose, insopportabili pensò sasuke, doveva tacere.
La spinserò nel forno, chiusero la cassa e alzarono la cottura al massimo; si chinarono sul vetro e videro finalmente quello per cui erano lì: morte.
<< E' abbastanza caldo adesso?! >>.
Gli ansimi del piccolo si fecero più frequenti ma le risate del fratello maggiore riuscirono a calmarlo, che idiota che era a volte.
<< Stai  bene? >>.
Il biondo mugolò annuendo, e il cuore di sasuke cominciò a battere normalmente, ma quello che non sapevano  che almeno non potevano ancora sapere è che quello non era che l' inizio.
Naruto si girò fino a sfiorare il viso del fratello con le mani e solo ora il più grande si rese conto della ferita che aveva alle tempie il più piccolo.
Le mani fredde del moro andarono a intrecciarsi con quelle del fratellino e lo aiutarono ad alzarsi.
<< Forza... Adesso andiamo via >>.

Io e mio fratello non vedemmo più i nostri genitori, restammo soli al mondo.
Ma da quella prigionia imparammo un paio di lezioni.
Primo: Mai entrare in una casa fatta di dolci.
E secondo: se vuoi uccidere una strega, arrostiscila per bene.

****


Da quella notte erano passati dieci anni esatti.
Dei fratelli non c' era più traccia, non se ne conosceva neanche l' esistenza.
Soprattutto il un piccolo villaggio immerso in una valle, al confine del territorio.
<< Dopo settimane vissute nella paura! Abbiamo catturato l' unica e vera assassina... >>.
Ennesimo sbaglio, ennesima ragazza scambiata per strega.
Ormai il paese era così confuso, spaventato della pertidà dei bambini per mano delle streghe che iniziano a prendere ragazze probabilmente innocenti e metterle a rogo.
<< ... Per i crimini commessi contro la città e la gente di Konoha, sospettata di essersi unita alla stirpe dannata di Satana, con fermezza, accuso questa donna di praticare la stregoneria >>.
Konoha, un piccolo villaggio ormai caduto in depressione.
Bambini scomparsi, saccheggi... Il villaggio era nonchè in crisi più totale.
E di mezzo ci finivan sempre gi innocenti, cosa alquanto ingiusta.
Il popolo?
Il popolo era uno "spettatore" , talmente spaventao che ormai non guardava più nessuno.
Un misero sospetto si trasformava in realtà confermata.
<< Osservate! Gli occhi del demonio >>.
Bisbigli tra i cittadini e finalmente -grazie a dio (?) - arriva il sindaco di corsa, con il fiatone.
Inizia un dibattito.
In quel paese c' è ancora la legge, e fino a quando ci sarà la legge la donna non verrà uccisa per delle misere "credenze popolari".
Ma le parole non sfiorano neanche di un centrimetro il cuore del popoli, il quale ormai avendo perse le speranze, inizia ad urlare.
<< A rogo a rogo!! >>.
Ormai non c' è più speranza.... o forse si?
Come d' incanto, il popolo si zittisce.
Avranno visto un fantasma... ma si dai, passiamo dalle streghe ai fantasmi volanti magari anche in sella al loro unicorno volante color arcobaleno.
Ma torniamo al motivo del silenzio.
Un volto maschile e due occhi coor cielo sono i padroni della scenza.
Un fucile a canna puntato alle tempia dell' ufficiale di polizia, il quale ancora pensava di voler mandare a rogo la donna senza prove su carta.
E un sussurro... Quasi in cagnesco.
<< Lascia andare la donna, o farò esplodere il tuo cervello su questi fottutissimi paesani >>.
Bisbigi e ancora bisbigli.
Chi è? Cosa vuole?
La figura si sposta, mostrando un altro uomo dietro di lui più alto, capelli neri e occhi neri come il carbone.
Dai su... Avete capito benissimo chi sono.
Sasuke avanza nella sua divisa in pelle nera verso la donna, aprendogli la bocca e testandogli le pupille, allargandogli gli occhi facendo una leggera pressione, per poi guardare il fratello e annuire.
<< E' pulita >>.
Naruto sorride portandosi il fucile poggiato sulla spalla con un movimento rapido e aggrazziato, lasciando carta bianca al fratello per farlo parlare, mantenendo un tono freddo quasi glaciale.
<< Dovete sapere che quando una donna pratica una stregoneria, non può nasconderlo... >>.
Fa una pausa dando una rapita occhiata al biondo, il quale sposta il fucile dalla spalla fino a fare aderire la bocca di esso alla guancia dell' ufficiale, facendolo sudare freddo.
Ah e adesso si spaventa? bella merda.
<< Il suo corpo comincia a marcire >>. Riprende a parlare sorridendo lievemente  vedere il fratello in quello stato lasciando libera la donna. << Lo si vede dai denti, dalla pelle e dagli occhi... >>.
Indica la donna quasi glaciale, non mostrando emozioni.
<< Questa non è una strega >>.
Naruto posa il fucile, annuendo verso il fratello, quasi parlando in codice per poi guardare lo sceriffo ghignando leggermente.
<< Sono certo che lo sceriffo volesse solamente proteggere il suo popolo... Ma il vostre sceriffo è stato nettamente più saggio...  Ha assunto noi >>.
Sorride facendo un lento movimento, come se fosse un inchino, rialzandosi più velocemente tenendo le mani strette sull' umpignatura del fucile.
<< Mi chiama Naruto e lui è mio fratello Sasuke >>.
Guarda il moro alzando l' angolo destro delle labbra vedendo  il più grande mettersi nella stessa sua posa ghignando.
<< E siamo cacciatori di streghe >>.












ANGOLO AUTRICE:

Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalloraaaaa mettiamo un pò di luce in questa cosuccia (?) ^.^""""""""""""
PRIMO. FF dedicata a pulcino_bagnato99 (scusa è una merda ma so fare questo"""""""""""""""""""""""""" ) e al mio "fratellone" Moonlightdancer" (scusa anche a te"""""""""""""""""""""""""""""""""" )
SEEEEEEEEEECONDO. Non so in quanti lo avranno capito ( anche se ne dubito) ma per creare la storia ho preso spunto dal film "Hansel e gretel: cacciatori di streghe" m visto che le mie adorate pippe mentali sul sasunaru sono infinite al livelli massimi, ho fantasticato su loro due fino a quando non ho messo su qualcosa (?) u.u
TERZO. Tengo ad avvisare che Naruto e Sasuke NON sono fratelli di sangue u.u quindi possono essre quel che diventeranno in seguito....... maaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa leggete per capire u.u
Quindi... alla prossima (?) spero ^.^"""""
HOLAAAAA!!


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Capitolo 2
*** Cap. 1 ***


Naruto & Sasuke: Cacciatori di Streghe

CAPITOLO 1.




No, Questa non è la tipica favola che comincia con il "C' era una volta..." .
Questa è la storia, di un amore, di una battaglia... Di un inizio.
<< Sappiamo che dei bambini sono scomparsi... Ma uccidere un innocente, non li farà ricomparire >>.
Sasuke tentava di riportare la calma tra i paesani, tutto inutilmente.
Urla e fischia di disapprovo nei loro confronti, non li volevano, perchè lo sapevano che con quei due "fratelli" tra i piedi non ci sarebe stato nessun gioco.
Pensavano che fossero problemi.
<< Il male è già tra voi, che vi piaccia oppure no... >>.
Il biondo era riuscito a riportare pace tra il popolo, li aveva magicamente zittiti... Compreso Sasuke.
<>.
<< Noi >> Aggiunse il moro.
Odiava letteralmente quando il fratello più piccolo si dimenticava del "noi" . Non lo sopportava.
Lui c' era, era lì per proteggerlo, l' ha seguito in capo al mondo per cercare vendetta, perchè è il suo fratellino... e come tale -e intendo il SUO- deve rimanere.
<< Tornate a casa, tutti! >>.
E mentre i paesanti mugolavano quasi annoiati da quell' intervento, lo sceriffo era sempre più furioso, come si permettevano quei due di entrare nella sua città e dettare leggi fatte su due piedi?
Ma come osavano no?
<< Come ti chiami? >>.
Naruto si girò verso la donna, capelli corvini e due occhi bianchi come le perle, ancora tutta tremante.
<< Hinata... >>.
Il biondo le sorrise sincero, quasi contagioso e poi tornò al fianco del fratello.
<< Se ti fanno qualcosa... Chiamaci per favore >>.
La ragazza arrossì vistosamente, abbassò subito il capo e annuì imbarazzata, cosa che Naruto trovò tremendamente dolce.
<< Grazie >>.
Sasuke fulminò mentalmente quella "Hinata". Ma chi era?!
Cercò uno sguardo di spiegazione da parte del fratello, il quale scoppiò in una fragorosa risata appena la donna si allontanò.
<< Fratellone, sempre geloso tu neh >>.
Gli avrebbe risposto, eccome se gli avrebbe risposto!
Lui geloso?
No, ma avrebbe strappato dalle mani del fratello il suo fucile a canna e l' avrebbe puntato contro le tempie della ragazza, minacciandola di morte sicura appena si sarebbe avvicinata ancora a SUO fratello minore.
Ma c' è sempre il terzo incomodo.
<< Che cosa credete di fare eh? Quella donna è un sospetto, non potete venire qui e- >>.
Il moro  lo fermò con una mano, guardandolo ritornando a padroneggiare perfettamente il suo sguardo freddo.
<< Qualunque uomo con un pò di cervello capirebbe che non è una strega >>.
Il sindaco, una certa Tsunade, intervenì alla difesa dei due fratelli, mentre il moro strinse le spalle al fratellino, portandolo a se stringendolo quasi egoisticamente dando crta bianca alla dona facendola parlare.
<< Mi ascolti... Naruto e Sasuke sono venuti qui come cacc-- >>.
Ok, adesso Naruto ne aveva abbastanza.
Quell' uomo lo stava mandando letteralmente all' inferno, gli avrebbe sparato su una gamba da un momento all' altro.
<< Voi statemi a sentire! >>.
I due giovani alzarono la testa verso lo sceriffo, il quela indicava in modo accusatorio, quasi offeso dalla loro presenza,Naruto.
<< Non permetto che questo figlio di una mastranda e suo fratello farabutto vengano nella mia città... >>.
Si spostò, mettendosi davanti al biondo, sfidandolo con lo sguardo per vendicarsi del fucile di poco prima.
<< A darmi degli ordini >>.
Sussurrò in modo sfottente e Naruto perse il controllo di se.
Sorrise innocenetemenete per poi stringere i pugni e colpire il naso dello sceriffo con una testata, facendolo finire schiena a terra mentre le guardie impugnavano le armi per la difesa.
Sasuke ovviamente si accorse dello scudo difensivo creato contro il fratello e prese velocemente il suo fucile di precisione puntandolo contro gli uomini, sussurrando minacciosamente, sembrando quasi un omicida.
<< Non ci proverei se fossi in voi >>.
Nessuno e dico NESSUNO poteva osare toccare il suo fratellino, nessuno.
Era troppo "speciale" per essere toccato da luridi mani come le loro.
Le guardie indietreggiarono, arrese ormai dai due fratelli e naruto girò la testa verso il più grande, sorridendogli dolcementealzando una mano per cercare quella dell' altro, trovandola subito.
<< Andiamo, diamoci da fare >>.
Naruto rise di gusto, sorpassando lo sceriffo, lasciandolo sanguinare a terra seguendo il sindaco, tenendo stretto il braccio del fratello senza mai allontanarsi per paura di sentirsi solo, e queste erano le cose che a Sasuke facevano sorridere.
<< Giungono voci di una strana capanna, della foresta del Nord... >>.
La donna dai lunghi capelli biondi cominciò a raccontare, per filo e per segno, i dettagli della missione ai due cacciatori, i queli erano sull' attenti.
<< La gente del posto non osa avvicinarsi, potreste iniziare da lì le vostre indagini >>.
I due si guardarono per poi annuire, separandosi velocemente.
Con un solo sguardo si erano dati appuntamento alle porte del villaggio, con un solo sguardo.
Sasuke aveva imparato a conoscere e intrapendere i gesti del fratello così bene, che ormai facevano parte di lui , lo completavano.
<< Pronti >>.
Naruto sobbalzò girandosi velocemente a sentire la voce del fratello dietro di lui.
Gli stava porgendo la sua amata balestra.
<< Finiamo questo lavoro di merda il prima possibile >>.
Il moro rise a quel suo atteggiamento, sparì nuovamente nel nulla e queste cose mandavano in bestia il fratello.
Il biondo si posizionò la balestra dietro e la schiena e borottando iniziò a dirigersi verso l' entrata del bosco.
<< ci fosse una volta che mi aspetta >>.
Non ci volle molto, ma il clima che emanavano i boschi hanno sempre turbato il più piccolo, troppi ricordi forse.
Intravide del fumo e assottigliò lo sguardo.
Chiuse gli occhi... Il fratello era lì, lo percepiva,se lo sentiva in sotto le ossa.
Poteva sentire la sua presenza, il suo sguardo preoccupato, le sue imprecazioni mentali e anche il suo calore, si, era lì.
Naruto corse verso la porta, impugnò la balestra e aprì violentamente la porta con un calcio, puntando la balestra davanti a lui prendendo bene la mira.
Quello che vidè gli fece venire i brividi.
Un mostro, completamente deformato, occhi verdi quasi neri e la pelle ricoperta di squame blu con contorni verdi... Odiava quel lavoro.
<< Muoviti! >>.
Si abbassò prevedendo il tentativo di uccisione da parte della strega, cominciando a lanciargli contro le sue lance, mancando i bersagli.
La strega ci mise poso a prendere la sua scopa e volare via, distruggendo parte del tetto della capanna...
E ora, doveva correre dal fratello.
<< sasuke arrivo! >>.
Il mostro volava, anzi scappava, doveva andare via da lì, aveva riconosciuto subito quegli occhi color cielo, le storie su di loro erano terribili.
Due occhi azzurri che si trasformavano magicamente in neri.
La donna -mostro- troppo persa nei suoi pensieri, non si rese conto dal fucile che gli si puntò davanti, colpendola in pieno facendola cadere dalla scopa.
Sasuke prese la mira velocemente, deciso a colpire e distrggere quell' ammasso di odio vivente.
Ma, un cacciatore esperto come lui, sa riconoscere la velocità di un mostro.
Non è paragonabile alla sua, ma di furbizia ne era pieno.
Sorrise cominciando a correre, quei giochi, soprattutto quando la vittima era già morta ancora prima di iniziare, lo emozionavano come non mai.
Ebbe così inizio un inseguimento, fin da quando aveva avuto vendetta da bambino, quando si era macchiato di sangue per proteggere il suo fratellino, fin da quel momento ha capito quel' era il suo scopo: la vendetta.
Si gettò contro la donna, provando più volte a colpirla inutilemnte.
Un rumore assordante e un fascio di luce rossa... era arrivato il fratello.
"ci hai messo troppo" pensò il moro mentre lanciava la strega verso il nulla.
Poco dopo -questioni di secondi- arrivò una mina a sfiorarla.
Naruto si fiondò velocemente contro la donna, colpendola in pieno con il manico della balestra ma un graffio del mostro non tardò ad arrivare.
Gli tagliò il petto, provocandogli un taglio superficiale.
Gemette per un primo istante e provò velocemente a bloccare il sangue che ne fuoriusciva.
Sasuke, vedendo il fratello ferito, perse il controllo di se.
Ghignò in modo omicida, guardò la donna fino a farla rabbrividire...
<< Hai commesso un errore.... >>.
Si fiondò contro di lei, impugnando il fucile dalla parte della canna, colprendola violentemente alla testa, guardando il fratello.
Naruto prese la mira, si concentrò e colpì la caviglia della strega con la balestra con una freccia a distanza, bloccando l' arma cominciando a tirare trascinandosi dietro la donna, fino ad arrivare ad un albero, bloccandola e inalzandola a testa sotto come una bandiera ansimando.
Sasuke gli si afficinò, sfiorandogli delicatamente i petto per testare la gravità della ferita.
<< Dobe... >>.
Naruto borbottò allontanandogli la mano, ridendo girando intorno alla strega.
<< Neh TEME... ci pensi tu? >>.
sasuke rise annuendo, impugnando quasi con rabbia il manico del fucile, puntandolo contro la tempia del mostro.
<< Con molto piacere >>.
Fece forza sul grilletto, lanciando un boato in tutto il bosco per colpa della vicinanza del proiettile, compendo il cranio della strega, ucciendola in modo freddo.
Naruto sorrise gemendo serrando gli occhi per colpa di un fitta che gli colpì il torace.
Una scossa che partì inizialmente dal ventre fino ad arrivare come una lama a colpirgli il petto, facendogli sforzare il respiro.
Il più grande lo prese prontamente in braccio, stringendolo a se come da bambini cullandolo, preparando un fuoco per il corpo ormai senza vita della stregha.
<< Naruto sei un coglione totale >>.
Il biondo rise mentre lanciama un fiammifero nell' insieme di sterpaglia preparata dal fratello, guardando il corpo bruciare mettendo il broncio.
<< Nah, non è nulla >>.
Gemette ancora strngendo il collo del più grande per nascondere la smorza di dolore nel suo collo mugolando come a cercare un contatto più profondo.
<< Si... Si ho capito >>.
Lo strinse teneramente sorridendo, senza farsi notare, felice di avere il corpo del più piccolo tra le proprie braccia.
<< Torniamo al viallaggio ok...? Mentre tu riposi vado a fare raporto io >>.
Naruto annuì debolmente, ancora sanguinante e sorrise strofinando il naso contro il collo del più grande, dolcemente respirandogli involontariamente sulla pelle come a ringraziarlo.
Il moro rise stringendolo più forte cominciando a correre verso il villaggio, stringendo i denti per non ansimare.
Il biondo chiuse lentamente gli occhi mugolando prima di addormentarsi un piccolo "tienimi ancora".
Si ricordava ancora  il primo giorno in cui aveva incontrato il fratello.
Aveva quattro anni, piccolo, indifeso e bisognoso d' amore.
Gli venne presentata un povera famigli di campagna, gli Uchiha. Due genitori amorevoli e due fratellini o meglio, il fratello più grande, troppo impegnato ad aiutare economicamente i genitori, era troppo imoegnato a lavorare, per questo venne affidto al figlio più piccolo, Sasuke.
Chissà come mai, ma il ricordo che aveva il biondo del fratello era "una mente bastarda del cazzo signorino viziato so-tutto-io" . Si molto amore c' era tra loro da piccoli.
Ricorda i primi giorni in cui aveva paura di dormire da solo, si andava a nascondere nel letto di Sasuke, fino a inturfolarsi sotto le coperte, infastidendolo.
Ma con il passare dei mesi, la presenza del corpo di quel piccolo ragazzo indifeso fece nascere nel cuore di Sasuke un senso di protezione.
Lui stesso DOVEVA crescere il fratellino, per questo imparò a stringerlo come solo lui sa fare, a parlarci come solo lui sa fare... a "viverlo" come solo lui può fare.
E Naruto tutto questo lo sa, lo ricorda... Non lo dimenticherà mai.
Aprì lentamente gli occhi, trovandosi in una piccola stanza forse di una piccola locanda, trovata in fretta e furia.
Gemette appena provò ad alzarsi, essendo praticamente bloccato dalle bende che gli fasciavano tutto il torace.
<< Sta giù Dobe >>.
"No ancora questo no!".
Il biondo mugolò contrariato, non voleva rimanere fermo come un' allocco, non di certo.
<< Teme... >>.
Il fratello si mise a sedere vicino a lui, spostandogli qualche ciocca ribelle dal viso, chinandosi per baciarne la fronte arricciando le labbra n un sorriso appena accenato al contatto con la pelle calda del fratellino.
<< Come ti senti? >>.
Si addrizzò con a schiena guardando il fratello negli occhi, specchiandosi in quelle pozze d' acqua.
<< Come un baco da seta dentro un bozzolo >>.
Il moro sorrise sereno, si stava bene.
Naruto alzò lo sguardo verso il soffitto in legno, studiando la stanza.
Pavimento in legno, un piccolo comodino affianco al letto, gli zaini buttati verso l' ingresso della stanza ma soprattutto... Un letto singolo.
<< Si scusa... >>. Il moro iniziò a giocare con le ciocche bionde del più piccolo, passandosele tra le mani, accarezzandole volendone testare la loro morbidezza.
<< Non avevano altre stanze.. se vuoi dormo in b-- >>.
Naruto, intuendo dove voleva andare a finire quel discorso, tirò a se il fratello, fino a farlo stendere con lui sul letto, poggiando la testa sulla sua spalla, abbracciandolo.
<< Sai che non ho problemi con questo... >>.
Il più grande sorrise maliziosamente stringendo la vita del biondo, tirandolo di più a se stringendolo dolcemente baciandogli i capelli color grano.
<< Lo so, ma chiedo sempre >>.
Il più piccolo sorrise prima di richiudere gli occhi, godendosi a pieno quel momento.
No, non era perchè erano stesi su di un letto, uno accanto all' altro, ma semplicemente perchè era un LORO momento, che nessuno poteva ne capire e ne fanne parte.
Era il loro momento, e basta.
Si strinsero, uno nelle braccia dell' altro, respirando uno l' odore dell' altro, fino a riempirne i polmoni.
Le gambe iniziarono a strofinarsi, volendo un contatto più profondo.
Succedeva sempre così, si andava sempre oltre, fino a quando i respiri non si univano e non sapevano come porre fino a tutto questo, ma soprattutto non sapevano SE... volevano porre fino a tutto questo.
Il più piccolo arrossì per poi ridere mordendo una guancia all' altro mugolandoci contro un "attento".
<< Dobe... Non provocare tuo fratello >>.
Il biondo rise per po alzare la testa verso gli occhi del fratello, trovandoli subito, perdendosi in quel nero carbone, nuotando in quelle tenebre tanto amate, in quelle uniche tenebre che erano leuniche a portargli "tranquillità" , in quello sguardo in cui si sentiva protetto.
Poggiò il palmo della sua mano su quello del moro, una scarica di infinito attraversò la pelle di Sasuke.
In quel momento era conduttore del suo calore, satellite orbitante il suo respiro... Per la prima volta nella sua vita, sasuke, si sentiva vivo.
Si avvicinarono le labbra, desiderose di quelle gemelle dell' altro, volendone bramare il sapore.
I nasi si toccarono, si strofinarono, e in quel momento tutti i loro sentimenti venirono fuori.
Paura di perdere il fratello, amore, protezzione, attrazione... Eccitazione della consapevolezza dell' avere un rapporto così... Intimo.
I respiri si facevano più pesanti, gli occhi si chiuserò e le labbra presero a provocarsi a vicenda, sfiorandosi dolcemente, senza mai toccarsi per vedere chi avrebbe ceduto per primo.
<< forse è meglio andare a fare rapporto... >>.
Delle volte Naruto si stupiva delle sue uscite geniali, delle sue idee e paura del cazzo, rovinavano sempre tutto.
Riaprirono entrambi gli occhi nello stesso momento, si guardarono e la mano del più grande sfiorò la guncia calda del biondo. baciandola.
<< Si... Si andiamo >>.










ANGOLO AUTRICE:
aaaaaaaaaaaaaaaaah ma saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalve!!!!!!! ^^"""""""""""
Vi prego non ammazzatemi per questo ^^""""""""""""""""" ho già in mente un filo conduttore ... ma chissà... ancora incertezze su un CERTO argomeno :3 :3
Chi lo sa u.u se ci sarò oppure no :3 chi lo sa devo decidere u.u
Bhe comuqneu vorrei ringraziare tutti colore che hanno già messo la FF nelle preferite *^* cioè... io vi amo (?) Aishiteru a tutti *-*
Maaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa io vi lascio X°°°°°
Alla prossima! (?) spero!^^
P.S. mi scuso per gli errori di battitura ma non ho avuto il tempo di poterlo rileggere^^""" gomen' ne



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