Now I can start to live again

di _alwaysmile_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** Uno. ***



Capitolo 1
*** prologo ***


            


Prologo.

Mani strette nelle tasche dl giaccone nero, il vento gelido mi scompigliava i 
capelli corvini facendo oltretutto arrossare le mie guance poco coperte dalla 
sciarpa. Il mio respiro era affannato a causa di quel freddo pungente. -10 
gradi. La temperatura segnata dal termometro della farmacia di fronte la 
biblioteca Lorè. Ma non m’importava. Perché il freddo che avevo dentro era 
molto più pungente di quella stupida brezza natalizia. Il gelo che avevo 
dentro mi annullava. Io non ero presente in quel corpo, me ne sono andata quando lui 
se ne è andato. Ed oggi 24 dicembre 2013 il giorno del nostro compleanno mi 
sto recando da lui come faccio ogni giorno da un anno a questa parte. Credo 
almeno che sia un anno da quel fatidico giorno perché io non sto vivendo sto 
sopravvivendo, morire sarebbe troppo semplice. Morendo potrei non soffrire 
più e ricongiungermi a lui. Ma io non devo essere felice. Io devo sopravvivere 
per soffrire fino a quando Dio non mi toglierà il peso di essere un umano. Fino a 
quell’ ora il mio scopo è autodistruggermi. Perché senza di lui non voglio 
vivere. Perché vivere implicherebbe il fatto di provare per minima parte ad 
essere felice. Ed io non voglio esserlo. Perché sforzarmi per trovare 
qualcosa che non voglio che non merito. il cancello del cimitero. Posto tetro per la 
maggior parte degli esseri umani, ma non per me. Il cimitero era il mio posto 
preferito in assoluto: perché poteva stare con la persona più importante 
della mia vita. Eccola la lastra di pietra e il suo sorriso che splende in tutto 
questo candore. Ci sono solo poche parole incise sulle pietra grigiolina. 
Caratteri semplici che risaltano sulla tristezza di quel posto “Vorrei tanto 
raggiungerti ma non lo merito”. Ricordo ancora il giorno in cui le feci 
incidere. Il fabbro mi guardò con uno sguardo pieno di compassione, quegli 
sguardi che dovrebbero essere una forma di aiuto. Ma la gente non capisce che 
io del loro aiuto non so che farmene;non sono loro ad aver perso l’unica cosa 
per cui valeva vivere, sorridere. Per cui valeva ancora lottare. Non sono 
loro 
ad essere soli al mondo senza nessuno a cui importi davvero tu. Perché qualcuno 
ti è stato portato via. Perché quel qualcuno ora non c’è più e non tornerà mai 
più.-Hei Lou..- posai i girasoli che avevo in mano sulla lastra ghiacciata di 
marmo.. I girasoli erano sempre stati i suoi fiori preferiti, dicevano che 
erano gli unici fiori che potessero esistere perché erano solari. E quando lo 
diceva scoppiava a ridere per la sua battuta squallida. Quella risatina 
cristallina che risuonava per la casa. Louis aveva una di quelle risate cosí 
contagiose da farti ridere anche nel momento piú triste della tua vita. Era 
cosí bella che se avessi potuto ne avrei fatto un cd per riascoltarla. Ma ora è 
troppo tardi, mi rimane solo il ricordo acustico di quella meravigliosa 
melodia.
- Oggi é il nostro compleanno. Avremmo fatto venti anni Lou. Non ti sembra 
pazzesco? 
Mi ricordo ancora di quella volta che dipingesti tutta la faccia di rosso, 
perché secondo te era piú natalizio. Avevi solo tre anni ed eri insopportabile 
anche allora.- una lacrima scese lungo la mia guancia. Quanto vorrei che fosse 
ancora qui per rompermi con i suoi stupidi scherzi. Vorrei ancora arrabbiarmi 
con lui per tutte le volte che mi ha nascoste le scarpe. Vorrei, vorrei, 
vorrei. Odio il condizionale. Questo fottuto tempo che esprime cose che 
potrebbero accadere ma che hanno una bassa percentuale di fattibilità.
- Ti ho fatto un regalo. Indovinato ti ho comprato il nuovo album dei the 
fray. Sai è uscito proprio ieri. Mi dispiace che non potrai sentirlo. Ma forse 
se metto il volume abbastanza alto in camera tua potresti sentirlo anche lassú. 
Oh forse in paradiso hanno l'anteprima degli album dei cantanti. Allora il mi 
regalo è abbastanza inutile.-
Sorrisi amara. Come vorrei che mi rispondesse. Come vorrei che mi abbracciasse 
e mi dicesse " Hei i tuoi regali non sono mai inutili". Mi rigirai al polso il 
bracciale che mi aveva regalato l'anno prima. Era d'argento semplice con su 
scritto" I'll be always with you". Il suo pensiero era sincero ma ha rotto la 
promessa. Lui non è piú con me. Non sarà mai piú con me.
- Sai Lou anche io avrei scelto lui al mio posto. Anche io non mi sarei 
scelta- le lacrime cominciarono ad inondarmi il viso. Non riuscivo ad essere 
forte. Non ci sono mai riuscita. Era lui ad essere forte anche per me.
-Anche io avrei scelto il cancro al posto di una sorella inutile. Anche io 
avrei scelto la pace eterna invece che una palla al piede come me. Louis non ti 
sto dando la colpa. Anzi ti invidio perché se potessi neanche io avrei scelto 
di essere me. Ma io non posso scegliere mentre tu lou l'hai fatto. Ed hai fatto 
bene ad andartene via da tutto questo schifo, hai fatto bene scegliere di 
combattere ed essere libero. Ora tu sei libero Lou, mentre io sono ancora 
intrappolata qui a far finta di combattere. Ma io non voglio farlo. Io vorrei 
soltanto smettere di respirare e di raggiungerti perché mi manchi Louis. Mi 
manchi da morire. E non ce la faccio piú qui senza di te. -
Mi accasciai sulla lastra fredda e cominciai a singhiozzare come non avevo mai 
fatto prima. Cominciai ad imprecare contro Dio per non aver portato anche me 
con lui. Cominciai a gridare,avrei voluto gridare cosí forte da spaccarmi i 
timpani e non sentire piú la pietà della gente. Non volevo piú sentire niente 
cosí come non poteva sentire niente lui. Non volevo morire volevo soffrire così 
tanto da impietosire chi di dovere lassù a farmi lasciare questo inferno. 
Volevo soltanto Louis qui ancora una volta. Volevo soltanto vivere un altro 
giorno di un anno fa. Io e Louis solamente noi due contro il mondo.
Volevo soltanto tornare indietro nel tempo ma non mi era concesso. Mi 
accasciai completamente sulla tomba sperando che il freddo l'alleviasse dal 
peso di essere un umano.

 

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Capitolo 2
*** Uno. ***


                                             

A Harry Edward Styles  la mia ispirazione.



                                                         
                                                                                                 

                                                                                                                       Uno.

"Le altalene del parco dondolavano sostenute da quel leggero venticello 
primaverile che colpiva Londra nel mese di Aprile. Era una bella giornata 
considerando gli standard della capitale britannica, c'era il sole che 
splendeva  rendendo quella brezza tiepida e l'erba del prato abbastanza calda 
da potercisi stendere sopra.
-Prendimi Lou!- una bambina,con due trecce nere e occhioni azzurri come il 
cielo di quella mattina, correva a piú non posso inseguita da un altro bambino 
della stessa età ma con i capelli castani fatti a caschetto. Non c'era nessun 
genitore dietro quei due bambini ma a loro non importava.
- Ora ti prendo!- I due bambini ridevano, ridevano così forte da far 
spaventare quel piccolo usignolo che viveva sull'albero di fronte allla casetta 
rossa. Ridevano così forte da far volare vie anche le bianche farfalle che 
svolazzavano da una margherita all'altra.
La bambina si buttò a Terra ancora ridendo e con il fiatone per la lunga 
corsa, ed il bambino la imitò sdraiandosi proprio accanto a lei nel verde 
prato.
-Guarda Louis quella nuvola sembra un coniglio!- la bambina indicó la soffice 
macchia cianca nel cielo, cercando l'approvazione del fratello.
-Ma cosa dici? É chiaramente un drago. E vedi quella linea vicino la sua 
bocca? Sono le fiamme che sta lanciando sulla casetta di legno proprio lí! Un 
coniglio non potrebbe mai fare queste cose Elouise!- Disse il ragazzino 
guardando con fare ovvio la sorella, che osservando quella espressione buffa si 
mise a ridere. Suscitando l'ira del fratello che prese a farle il soleltico.
-Lasciami lou- gridó la bambina in preda alle risate.
-Chiedimi umilmente scusa!- replicó il frattello continuando a farla ridere.
-scusami scusami scusami! Ti prego ora lasciami- replicó lei a corto di fiato.
-la perdono signorina Elouise.- il bambino si risdraió a terra accanto alla 
sorella. Stava cominciando a fare buio e i due dovevano tornare a casa.
-El alzati su dobbiamo tornare a casa.- disse il castano alzandosi e tendendo 
una mano alla sorella.
-Non voglio tornare a casa Louis. Ti prego non voglio tornare dalla ma-, da 
Marylin. Perfavore. Comincerá ad urlarci contro. Ed ora sarà sicuramente 
ubriaca. Ho paura Lou che possa farmi male come l'ultima volta.- disse la 
bambina mostrando al fratello il livido sul braccio.
-Elouise tu non devi avere paura. Ci sono io con te ok? Quella strega non potrà 
piú toccarti con un dito finché ci saró io.-
- Resterai  sempre con me per proteggermi?-
-Sempre lo giuro.- La bambina afferró la mano del fratello alzandosi in piedi 
e spolverandosi i pantaloni.
-Allora possiamo andare. Con te non ho piú paura.- i due tenendosi per mano 
tornarono a casa. Insieme ce l'avrebbero fatta."
 
Aprii gli occhi. Ero un sogno, uno dei tanti ricordi che entravano nella mia mente ogni tanto.
Vagai con le mani in cerca dell'asfalto freddo, ma ero distesa su di un letto. un letto che non era sicuramente il mio. Lasciai gli occhi vagare per quella stanza. Le pareti bianche, un comò ciliegio era accanto al letto, e su di esso era poggiata una lampada che emanava una luce fioca, la quale bastava a mala pena per illumimnare il mio pallido viso.
L'armadio, sempre di ciliegio, era due ante ed era decorato da fotografie varie: paesaggi, persone o nature morte. Proprio di fronte l'armadio vi era una piccola scrivania occupata da un pc, ed una canon; alcune fotografie erano sparse su di essa.
Mi alzai piano dal materasso cercando di realizzare dove fossi, stavo per lazarmi quando una figura alta si materializzò sulla porta.
Mi aggrappai al lenzuolo vagando con lo sguardo per trovare un oggetto con cui colpire quello sconosciuto.
-Hei ben svegliata.- disse la figura avanzando. Era molto alto, ed anche muscoloso, aveva i capelli ricci ma non troppo. Gli occhi non riuscivo a vederli a causa del buio ma non avevo paura. Anzi quella presenza mi faceva sentire al sicuro e non so spiegarne il motivo.
-Cosa ci faccio qui?- domandai mentre mi massaggiavo la testa dolorante.
-Ti ho trovato svenuta al cimitero ed ho pensato di portarti qui per farti riscaldare un po'; visto che stavi per andare in ipotermia.- sorrise.
Aveva uno di quei sorrisi dolci, quelli che ti trasmettevano gioia solo ad osservarli.
Uno di quei sorrisi belli. Perchè ci sono pochi bei sorrisi al mondo ed il suo era uno di quelli,le fossette agli angoli della bocca rendevano quel sorriso oltre che bello anche dolce.
Uno di quei sorrisi che rivolgono i genitori ai propri bambini quando fanno affermazioni buffe.
Ora che si era avvicinato al letto, notai che aveva che aveva due grandi occhi verdi. Non di un verde scuro, ma di un verde prato in una bella giornata. Il verde di una foglia appena nata, il verde di un germoglio.
Un verde felice e lui sembrava felice. Non era come il mio azzurro. Un azzurro triste, l'azzurro di un cielo di una giornata un po' nuvolosa, l'azzurro di una tempesta, l'azzurro delle lacrime. i nostri sguardi incorociati erano la tristezza che incontrava la felicità.
Erano l'erba che incontrava la pioggia. L'onda che incontrava uno scoglio. Erano così contrastanti che si completavano.
- Okay, scusami ma ora devo andare.Non dovevi salvarmi comunque, se ero lì c'era un motivo.- sputai acida. Avevo paura di quella sensazione di tranquillità che avevo avuto guardando nei suoi occhi. Mi stavo sentendo bene... e non doveva succedere.
-Io volevo solo essere gentile.- replicò lui, lasciando la tazza di the bollente sul comò.
-Beh nessuno te l'aveva chiesto. Quindi se adesso ti aspetti che ti dica grazie stai sbagliando di grosso.- Dissi rialzandomi a fatica dal morbido letto su cui ero distesa fino a qulache attimo prima.
Dovevo andarmene da lì il più presto possibile. 
- Non voglio che tu mi dica grazie, volevo solo aiutarti tutto qui. Scusa tanto se non volevo lasciarti lì a morire dal freddo.- A quelle parole mi irrigidii. Come faceva a saperlo? Come aveva fatto a scoprirlo?Non sapevo cosa rispondere; mi aveva colta il flagrante.
Presi il cappotto dalla sedia e scappai via da quella casa lasciando quel ragazzo, di cui non sapevo neanche il nome, a boccheggiare. 
 
Harry.
Quella ragazza era corsa via senza neanche dirmi il suo nome.
Mi era apparsa quasi arrabiata dal fatto che l'avessi aiutata.
E' solo che quando questa mattina l'ho vista sdraiata priva di sensi su di una lapide, ho sentito qualcosa crescermi dentro.
Era come una forza strana che mi dicesse che quella ragazza andava salvata e che dovevo farlo io. Ma ancora non riuscivo a capire perchè si fosse comportata così freddamente; non avevo fatto niente di male, anzi l'avevo salvata in un qualche modo. 
Presi la canon e feci una foto al solco che aveva lasciato sul letto. Non ho capito perchè lo feci ma in quel momento mi sembrò la cosa più giusta da fare.
Volevo far capire alla mente che quello non era uno strano sogno, ma la ragazza dagli occhi tristi c'era stata davvero e quello ne era la prova.
 Ma ora volevo di più di una semplice foto: volevo sapere il suo nome, volevo ritrovarla, volevo sapere tutto su di lei.
E soprattutto volevo salvarla ancora.  

 

HI.

Sceao ragazzi! eccomi con il primo capitolo di questa fanfiction.
Beh nel prologo mi sono completamente dimenticata di scrivervi qualcosa. Scusate ahahahha.

Allora comincio col dirvi che tengo tantissimo a questa storia perchè è abbastanza complicata la trama quindi ci sto mettendo anima e corpo.
Qui abbiamo Elouise e Louis che sono gemelli,. ma come avrete capito Louis non c'è più, e la sorella non vuole più vivere ecco.
Però arriva Harry.
Il nostro dolce e piccolo Hazza. Beh lui è dolce, buono. Troppo buono anzi
. E non capisce che demoni divorino l'animo di Elouise.
Ovviamente demoni in senso figurato.
Ma con l'andare della storia si scopriranno tante "belle" cose.
Beh ora vi lascio però prima devo fare un po' di pubblicità che non fa mai male ahahhaha
 Allora non potete non leggere queste magnifiche FF:

                                                                                                        UNSLETTED

                                                                                                      BURG DER LUGEN

 
                                                                                                           CREDENDO VIDES



Un bacio grosso! Ora mi dileguo con un po di gifs kjfghkjfgh


 
Harry e Louis... coem fare morire la francesca. La vostra scrittrice molto probabilmente risusciterà solo per scrivere. don't worry.


e poi c'è la nostra Elouise interpretata da come avrete capito Kaya scodelario jghdgkjg


p.s. Se conoscete qualcuno che fa trailer per FF ditemelo perchè vorrei averne uno per questa FF. Grazie in anticipo.

 

                                                                                                       

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