Girl, you're making me crazy!

di ImBibiHemmings
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -We meet again Malik!- ***
Capitolo 2: *** -Oh gosh! U're a stalker maybe Malik?- ***
Capitolo 3: *** Nuovi vicini ***
Capitolo 4: *** Imprevisti e discussioni ***
Capitolo 5: *** Ricordi troppi dolorosi ***
Capitolo 6: *** Ed è così che mi ringrazi? ***
Capitolo 7: *** Ricordi & Rimpianti ***
Capitolo 8: *** Rivelazoni ***
Capitolo 9: *** Nuovi inizi ***
Capitolo 10: *** Arrivi & Partenze ***
Capitolo 11: *** -What Did You Do?!- ***
Capitolo 12: *** -U're not really Bad Girl- ***



Capitolo 1
*** -We meet again Malik!- ***








-WE MEET AGAIN MALIK-


-Ehi! Ti alzi! Per l’amor di dio! Cristo Elenah!- urlò mia mamma dal piano di sotto, con tutta la finezza possibile.

Ma ogni volta mi devo svegliare con queste urla?

Eccomi qua signori e signori! Sono Elenah Edwind, la bulla e la tartaruga di casa!
Mi chiamano tutti così, inclusa mia mamma.
Cosi aprii a fatica gli occhi stropicciandoli, mi misi le pantofole e mi fiondai in bagno per pettinarmi e truccarmi, poi presi la cartella, mi vestii e mi truccai.
Presi le prime cose che riuscii a trovare nell’armadio: cannottiera bianca, felpa a tre quarti blu scura, shorts e convers.
Quest’anno mi sono fatta le punte dei capelli blu scuro… sono troppo belli.

Mentre mi stavo legando le mie convers preferite, rigorosamente in pelle blu e borchie, sentii mia mamma strillare per l’ennesima volta -El! La scuola!-
Mi alzai di scatto dal letto e mi corsi al piano di sotto, prendendo a tutta velocità un muffin e il mio pranzo, salutai tutti velocemente e corsi fuori di casa.
Salii sulla mia smart e accesi il motore pronta per andare a scuola.
-Cazzo la scuola!- sospirai cercando il mio iphone per mettere un po’ di musica -solo io posso arrivare tardi il primo giorno di scuola-borbottai mentre infilavo la spina delle casse nel cellulare.

Premetti il tasto "play" del telefono e la musica partì a tutto volume.
Cosi la voglio, altissima, mi aiuta a scacciare i brutti pensieri.

Arrivai a scuola, che non era molto lontana da casa mia, e parcheggiai.
Stavo per scendere quando tre pazze scatenate mi vennero addosso. Federica, Manuela e Chiara.

Le mie migliori amiche.
Solo io posso avere delle amiche così!

Loro sono fantastiche e posso raccontargli di tutto e state sicuri che mi capiscono sempre.
Le salutai una per una con un grande abbraccio -allora mi aggiorni sulle ultime news, bellezza?- chiesi a Chiara mimando le virgolette.
Federica e Manuela mi presero per un braccio e mi trascinano verso il cancello della scuola, mentre Chiara mi prese l'altro bracco annunciando con il suo solito tono allegro -prima la cattiva o la buona?- 
Io mi voltai verso di lei e alzai un sopracciglio e le dissi -perchè ci sono anche le brutte notizie?- lei mi guardò divertita e mi disse con un pizzico di ironia -certo! Dopo che hai rotto con Cristopher, a te ti è andato tutto bene, vero?-
Oddio. 
Cristopher.
La persona di cui non volevo parlare ne tantomeno vedere; era il mio ragazzo, ma lo scorso anno ci siamo lasciati e da quella rottura mi è incominciato a piovere il mondo addosso: sono bocciata, e i miei genitori hanno divorziato. 

Cosa c’è di peggio della mia vita?

Continuai a camminare senza proferire parola con il capo basso fino al cancello d’entrata, dove Kikyo, come usavo chiamarla io, per il suo carattere dolce e gentile, mi si accostò e mi sussurrò - Cristopher non è in classe nostra per fortuna, ma Malik, Styles e Tomlinson sì-.

Oh cazzo.

Mi bloccai in mezzo al cortile con gli occhi sgranati e la bocca aperta come se avessi visto chissà che cosa, irritata mi voltai verso Kikyo e gridai - cooosa hai appena detto?- lei mi guardò come se fossi pazza e poi mi disse- uno, non gridare! E due, si sono in classe con noi!- io più stupefatta di prima ripresi a camminare sempre con gli occhi sgratati mentre borbottavo cattiverie su Malik.

Malik il ragazzo più stupido della terra!
Anzi dell’intero universo!!
E’ volgare, presuntuoso, supponente e per concludere il quadretto è vanitoso e pieno di tatuaggi!
Oddio, anch’io avevo dei tatuaggi ma mai quanti ne aveva lui!
Era ricoperto!
Ed io non lo sopportavo!
Il primo anno in cui sono venuta in questa scuola non sembrava tanto male, ma poi si è rivelato un vero stupido. 
Lo odiavo.
PUNTO.


Mentre salivo le scale incrociai Cristopher e abbassai lo sguardo per non guardarlo ma lui con il suo fare allegro mi salutò agitando la mano. Io invece, come al solito, distrattamente gli feci un cenno col capo.
Nello stesso tempo qualcuno da dietro mi spinse e mi fece cadere addosso a Chiara, che si voltó bestemmiando in aramaico per essere caduta anche lei.
Mi voltai anch’io e urlai -ma attento a cosa fai coglione!- quel qualcuno allora incominciò a ridere e disse -Edwind! Che hai fatto? Tua mamma per punizione ti ha versato un barattolo di tinta blu in testa e non sei riuscita a toglierlo per tutta l’estate?- riconosco subito quella risata malefica. 

Malik.
 

Lo fulminai con lo sguardo, lo fissai e poi risposi -no io no, ma tu vedo che hai fatto da cavia a tua sorella per imparare come si fanno le meches!- Federica, Chiara e Manuela incominciarono a ridere e anche Niall e Liam che, anche se sono della comitiva di Malik sono davvero simpatici, sopratutto Liam che era il mio migliore amico.

Mailk allora mi guardò con aria di sfida e si avvicinò, ma Tomlinson e Styles lo fermano prima che facesse un passo.
Allora rivolgendomi l’ultimo sguardo malefico controbattè -ci vediamo in classe Edwind- ed io, lo guardai con lo stesso sgardo -sisi a dopo! Intanto siamo 1 a 0 per moi!- dissi con tono ironico e strafottente e indicandomi con il dito.
Allora lui fece cenno alla sua comitiva di andare e tutti quei cinque coglioni si avviarono verso la palestra come zoombie.
















Ma sciauuuuu a tutte le bellissime ragazze e/o bellissimi ragazzi che leggono questa storia((=
C'è stato un piccolissimo problema e quindi, per sbaglio ho cancellato tutto il capitolo. 
Che imbranata che sono -.-" Cmq adesso sono qui per voiiii, spero che vi piaccia questo capitolo perche questa storia l'ho scritta con tutto il cuore((=
Se vi piace, e spero di si, recensite!!! perfavoreeee!!! Ve ne sarei mooolto grata!!!
Detto questo, grazie per aver letto e recensire per favore!!! 
See u soon and a lot of kiss *3*
Bibi xx

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Capitolo 2
*** -Oh gosh! U're a stalker maybe Malik?- ***






-OH GOSH! U'RE A STALKER MAYBE MALIK?-


Cosi mi voltai e feci per continuare a salire le scale ma qualcosa mi diceva che ero sola.
Mi fermai di scatto, voltandomi verso il punto in cui erano Malik e la sua banda e vidi le mie amiche che mi guardavano con aria di disappunto.
Io le guardai interrogativa e loro non mi fecero nemmeno dire una parola che presero a brontolarmi –se continui così carissima finirai per stare in questa scuola ancora un anno! Non ci vorrai mica lasciare sole vero?- io abbassai lo sguardo velocemente.
Allora Chiara mi prese la mano e si bloccò di fronte a me, mi sorrise e mi disse –lo sappiamo che odi quel ragazzo, ma vedi di comportarti bene, ok?- io annuii senza dire nulla e le sorrisi.
In quel momenti l’avrei potuta sposare! Chiara, credo, era l’unica che sapeva far stare a proprio agio le persone solamente sorridendo.
Ci avviammo verso la nostra classe e ci sedemmo vicine, mentre salutammo Federica e Manuela che si avviavano verso la loro classe di fronte alla nostra.
Ci sedemmo all’ultimo banco e pian piano che la campanella suonava la classe si riempiva di alunni che mi guardavano straniti.
Io feci finta di niente e incominciai una conversazione con Chiara che capì all’istante che cosa avevo -stai calma El! Sono piccoli e non sanno nemmeno che sei bocciata! Non ti conoscono nemmeno!- mi disse sorridendo in quel modo così … caramelloso.
Io ricambiai il sorriso forse un po’ incerto e tirai fuori dalla mia borsa, orami rovinata, un quaderno che dopo pochi minuti sarebbe stato riempito da caricature e disegni e guardai distrattamente la copertina color caramello.
In quell’istante mi vennero in mente gli occhi grandi e rotondi di Malik e quel pensiero mi rabbrividì solo all’idea.
Scossi la testa, per scacciare quel pensiero e notai che i banchi davanti al mio e quello di Chiara erano vuoti.
Guardai la classe, questa volta molto attentamente, pregando che Malik, Styles e Tomlinson fossero già arrivato e stessero confabulando per come me l’avrebbero fatta pagare. Sconsolata guardai verso la porta e vidi due occhi color smeraldo e un sorriso perfetto. 
Styles
Abbassai lo sguardo e mi disperai al pensiero che mi sedesse davanti.
Lui con quei riccioli ribelli avanzò nella classe osservandola attentamente per poi andarsi a sedere davanti a Chiara. Emisi un sospiro di sollievo che mi si bloccò in gola quando vidi i capelli sparati all’insù con quel ciuffo biondo, occhi rotondi e rassicuranti, ma nello stesso tempo malvagi e cattivi di Malik che si avvicinò al mio banco.

Merda.

Trattenni il sospiro per qualche secondo, sperando che si andasse a sedere nel banco non davanti al mio.
La mia speranza si annientò completamente quando vidi Tomlinson andarsi a sedere al banco che avevo assegnato a Malik.
Zayn, così si chiamava quel cretino, mi guardò divertito e si andò a sedere nel banco davanti a me. 

Ma porca...

Io sbarrai gli occhi e imprecai mentalmente, poi sorrisi falsamente e con fare antipatico mi rivolsi a Malik dicendo –e tu cosa ci faresti davanti a me? Mi perseguiti forse? Lo so che sono fantastica, ma non devi mica dimostrare così l'amore che provi per me!- 
Lui mi ricambiò il sorrisetto da furbo ed esclamò –oh ma guarda chi si rivede! La lanterna blu di prima!- Styles e Tomlinson scoppiarono a ridere mentre io d’istinot mi incominciai a toccare i capelli nervosamente.
Styles mi tirò un occhiata divertita mentre Tomlinson mi disse –guarda che se continui cosi resterai calva!Ma comunque non saresti più bella di quanto tu ne sia adesso- io lo fulminai con gli occhi e rivolgendomi a Zayn dissi acida cambiando argomento –Ah si? Io lanterna blu? Almeno sono un supereroe! Tu sembri gay con quel ciuffo biondo!- lui si bloccò di colpo e mi trucidò con lo sguardo.

Colpito e affondato mio caro Malik.

La voce della professoressa Queen concluse il nostro battibecco dicendo –allora adesso basta! Non vi siete ancora stufati voi due? Basta cambierò i posti adesso così la finirete tutti di chiacchierare e impedirmi di fare lezione!- e così dicendo si sedette e cominciò a scrivere qualcosa su un foglio.
Io non la guardai nemmeno e cominciai a pregare che non mi mettesse accanto a Malik.

Fa si che non sia accanto a Malik... Fa si chenon sia accanto a Malik... Fa si che...

Ancora una volta la voce della professoressa mi distolse dai miei pensieri, o meglio,  dalle mie preghiere e sentii dire –Malik con Edwind- mi immobilizzai di colpo e incominciai a fissare Zayn che ebbe la mia stessa reazione.
Mi voltai verso Chiara ma notai che si era già spostata accanto a Styles e se lo stava mangiando letteralmente con gli occhi.
Così mi alzai svogliatamente e feci posto a Tomlinson ed ad un’altra ragazza, che era una nuova per i miei gusti e prima che si mettesse a sedere le presi un braccio attirando la sua attensione e le dissi –attenta che questo morde!-.
Tomlinson mi guardo con aria stranita ma io non lo degnai nemmeno di uno sguardo e prima di sedermi lanciai un occhiataccia a Chiara che si pietrificò all’istante.
Mi misi a sedere e Malik fece una battuta delle sue a cui io risposi, e come al solito iniziammo a litigare.
La professoressa di biologia esasperata ci fulminò con lo sguardo e gridò –Mailk, Edwind! In presidenza!! Così conoscerete il nuovo preside che, suppongo, vi vedrà molte volte nel corso di quest’anno!-. 
Io e Malik arrabbiati sia tra noi che con la professoressa non proferimmo parola e uscimmo dall’aula per scendere le scale che portavano alla presidenza.
Mentre scendevamo le scale dissi a Malik esasperata –bene! Primo giorno subito in presidenza! Sempre per colpa tua!- lui nonostante questo non mi degnò nemmeno di uno sguardo e continuò a scendere le scale in silenzio.

Strano... Molto strano...




















Ehm...rieccomi qua! Come vi sembra il secondo capitolo?
Spero che vi piaccia(:
Recensite, recensite, recensite!!
Grazie
Baci
Bibi xx

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Capitolo 3
*** Nuovi vicini ***






NUOVI VICINI

Entrammo, dopo aver sceso la scalinata, nell’ufficio del preside che ci guardò sorridendo.
Ci sedemmo e la segretaria, Jennifer, spiegò al preside perché eravamo lì.
Per fortuna dopo tanti giri di parole non ci dette alcuna punizione e ci rimandò in classe.
Suonò l’ultima campanella e io e Chiara ci avviammo verso l’uscita.

Nel mentre chiacchieravamo tra noi, quegli idioti di Styles e Tomlinson ci spinsero e noi cascammo per terra.
Io mi rialzai di scatto e aiutai Chiara a rialsarsi e dissi a Tomlinson –coglione! Questa me la paghi!-
Uscimmo da quell’ufficio ed io mi avviai al parcheggio dove avevo la macchina.
Salii, misi in moto e partii. Arrivai dopo 5 minuti a casa,aprii la porta e mi fiondai in camera mia per cambiarmi e pranzare insieme ai miei fratelli.

Mi misi una tuta e scesi al piano di sotto per preparare da mangiare e aspettare quei diavoli scatenati.
All’improvviso mi suonò il campanello e convinta che fossero Jack e Jill andai ad aprire. Mi ritrovai davanti mia mamma con due buste della spesa più grandi di lei che mi chiese –piccola mia mi potresti aiutare per favore?- io non me lo feci ripetere due volte e presi una busta che posai sulla tavola di marmo della cucina.

Lei mi ringraziò e mentre metteva al posto le cose che aveva comprato mi chiese –che cosa hai fatto oggi?- io vagamente risposi –niente di che- lei sembrò crederci e soddisfatta della mia risposta tornò ai fornelli.

Suonarono di nuovo alla porta e quando andai ad aprire e quelle due pesti mi spinsero per passare e mi buttarono di nuovo a terra.
Io scocciata mi alsai e chiusi la porta. Andai in cucina e dissi a mia mamma –allora? Novità?- lei mi guardo e sorridendo mi disse –si! Avremmo dei nuovi vicini!- io ricambiai il suo sorriso e dissi –ah bene! Spero che siano simpatici!- lei allora mi guardò come se avesse un’idea geniale e mi propose –perché non li invitamo a cena? Così li potrai conoscere meglio! E se poi hanno dei figli della tua età potrai farci amicizia1- io ci pensai su e poi dissi –perché no! D’accordo io vado su a fare i compiti quando arrivano chiamami che li invito- e così dicendo presi un tramezzino e salii in camera mia.

Dovevo fare algebra e non era mai stata la mia materia preferita. Mi misi sul letto a riflettere su quella maledetta equazione che non voleva tornare nonostante avessi riempito fogli su fogli di numeri.
Chiusi il quaderno e finalmente finii il mio tramezzino e il mio thè caldo e mi stesi sul letto e finii per addormentarmi.
Dopo una oretta sentii bussare alla porta e quel ticchettio mi svegliò. Andai ad aprire ma vidi solo i gemelli che si ricorrevano così mi affacciai alla finestra e un secchio di acqua gelida mi venne addosso svegliandomi del tutto.

Arrabbiatissima guardai chi mai me l’avesse tirata e con la vista ancora appannata intravidi tre ragazzi che ridevano a crepapelle.
Uno era alto e riccioluto con gli occhi smeraldo, uno era biondo con gli occhioni blu cielo e l’ultimo era moro con un ciuffo biondo con gli occhi caramello.
Mi stropicciai gli occhi e misi a fuoco. Mi bloccai appena vidi chi erano. Tomlinson, Styles e Malik. Oddio ma anche a casa dovevano rompere? Corsi fuori dove mi aspettavano Payne e Horan con altri due secchi ma di acqua bollente, pronti a tirarmeli addosso.
Me li tirarono e nel giro di un secondo ero bagnata fradicia, mentre Malik se la rideva di gusto con gli altri. Lo guardai e gli dissi –Perché siete qui?!- lui mi rispose –Beh io ci abito ricordi?- in quel momento ricordai mia mamma che diceva che avevamo un nuovo vicino e collegai tutti gli avvenimenti. Mi voltai terrorizzata verso Horan e gli dissi –Malik è il mio nuovo vicino?!- lui ridendo ancora riprese fiato e mi disse –Certo!-

Mi si gelò il sangue. Mi voltai verso Malik che prima che potessi parlare mi disse –ehi acqua calda e acqua fredda fatto la temperatura ideale non trovi?- io finsi un sorriso e gli dissi –Tua mamma non ti ha detto niente della cena vero?- lui mi guardo sorpreso, ma prima che potesse rispondermi sua mamma uscì e disse –Jawaad! Oggi ceniamo dagli Edwind!-. Ok, in quel momento potevo svenire o morire definitivamente.
La mamma di Zayn mi vide fradicia così mi corse incontro abbracciandomi e mi disse –oh povera piccola! Ma sei zuppa! Vieni ad asciugarti!- e ci avviammo detro casa sua.

Entrai e rimasi a bocca aperta. Quella casa era grandissima con mille stanze e pareti colorate. La mamma di Malik, Trisha,  mi condusse al piano di sopra, anch’esso grande e spazioso, dove mi disse –cara vai a farti un bagno caldo e poi Doniya ti presterà qualche cosa da metterti. Ora vai! Sennò ti ammali!- le sorrisi e lei ricambiò. Mi avviai nel bagno e accesi la doccia mi spogliai e mi immersi sotto l’acqua.

Finito di lavarmi presi un asciugamano e uscii dal bagno. Gridai –Doniya!- dopo poco apparse dalle scale una ragazza alta e slanciata viso tondo e carnagione scura, occhi color caramello come Malik e sorriso sulle labbra. Si avvicinò e mi chiese, dopo avermi osservata –tu devi essere Elenah! La nuova vicina! Vieni ti do dei panni asciutti-la seguii e mi portò nella sua stanza verde mela, molto rilassante come colore.

 Cercò qualcosa nell’armadio e poi tirò fuori un paio di pantaloncini di jeans, un top bianco e una felpa enorme. Me porse la roba e sorridendo mi disse –io sono qui fuori, se vuoi qualcosa chiamami- io le sorrisi e la ringraziai infinitamente. Mi vestii e uscii dalla stanza mentre mi abbozzavo una crocchia coi capelli.
Scesi le scale e ritrovai la famiglia di Malik che mi fissavano e sua mamma aprendo le braccia corse ad abbracciarmi e mi disse –sei incantevole!- io la guardai stupita e le dissi –non è vero signora! A malapena mi sono pettinata!- lei continuando a sorridere scosse in capo e rispose –sei un incanto! Fidati!- anche Doniya approvava le parole della madre, perciò corsi ad abbracciarla ringraziando tutti per l’ospitalità e della gentilezza.

Insieme ci avviammo verso casa mia e quando uscii i ragazzi incluso Malik si fermarono a guardarmi a bocca aperta. O mi bloccai e gli dissi –ehi! Che c’è non avete mai visto una ragazza in vita vostra?- Malik scosse la testa e disse –certo che ne ho viste di ragazze! Non a caso mi definiscono “irresistibile” ma quella è la mia felpa!!!- io guardai Doniya con gli occhi strabuzzati e lei mi disse –si gliel’ho fregata un po’ di tempo fa … però sta molto meglio a te!-
Lui mi guardò male, e senza dire una parola entrò in casa mia seguito a ruota dagli altri ragazzi e dalla sua famiglia.
Io come al solito entrai per ultima.

Appena messo un piede in casa, Louis e Niall si fiondarono in cucina come due saette intenti a capire cosa ci fosse per cena, mentre Harry, Zayn incominciarono a chiacchierare con mia madre e con la mamma, il papà e la sorella di Zayn ed infine Liam rimase impietrito ad osservare la casa da poco ristrutturata.
Mia madre allora ci chiamò dicendo che era pronta la cena e tutti si avviarono in giardino dove io e i gemelli avevamo allestito un barbecue e una tavola imbandita di stuzzichini e bevande.
Iniziammo a mangiare e la cena, fortunatamente, proseguì tranquillamente, senza che Malik o mia mamma facessero delle battute a ombrello.
Ma il padre di Malik lanciava delle occhiate strane a mia madre e questo non mi piaceva affatto.
Arrivati al brindisi mia madre portò in tavola una bottiglia di spumante e mia mamma con il suo fare allegro disse –ai nuovi vicini!- tutti brindarono felici scambiandosi sorrisi, al contrario di me e Malik che avevamo un ghigno stampato in faccia segno che non ci stavamo divertendo affatto.

Per fortuna si stava facendo tardi e così i Malik se ne andarono lasciandoci me e mia mamma a sparecchiare.
Mia mamma si avvicinò e mi disse –ma come è carino quello Zayn! Stareste bene insieme!- io con gli occhi spalancati la guardai e come risposta mi uscì un ruggito. Mia mamma ci rimase male ma non fece in tempo a controbattere, che io ero già schizzata verso la mia camera per godermi il meritato riposo.
Mi lanciai sul letto scordandomi che avevo lasciato lo zaino perciò ci inciampai e come una ginnasta feci una ruota andando a sbattere dritta dritta nel muro di fronte a me.
In quel momento il mio telefono vibrò ed io rintontita guardai chi era.

Numero sconosciuto:
Sei brava a fare le ruote Edwind, sai? Ora ci vedi doppio per caso? Sai con la tronata che hai preso ….

Feci mente locale di chi poteva essere quel messaggio e il nome di una persona che conoscevo che mi stava vicina mi fece rabbrividire.
Andai alla finestra e spostai la tenda; trovai Malik e Styles che ridevano come matti mentre mi prendevano in giro. Spalancai la finestra e urlai –di chi era quel messaggio?!- tutti e due si bloccarono e Styles indicò Malik che si girò e gli incominciò ad urlare contro perché l’aveva mandato senza il suo permesso.

Io chiusi la finestra e rimisi a posto la tenda e mi buttai sul letto a pensare a cosa era successo nel giro di poche ore. Indossare la felpa di Malik mi faceva uno strano effetto ma non ci pensai e mi addormentai.
 






 
 
 
Ehm.... premetto col dire che ho avuto dei problemi a pubblicare questo capitolo perchè sono nuova e non ho mai pubblicato una storia su questo sito.
Se  volete lasciare i vostri commenti alla mia storia mi farebbe molto piacere(:
Un grande grazie alle persone chehanno messo la mia storia nelle preferite e nelle seguite.
Concludo sennò poi divento noiosa...aspetto le vostre recenzioni e sarò ben felice di rispondere(:
Baci Bibi xx

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Capitolo 4
*** Imprevisti e discussioni ***






IMPREVISTI E DISCUSSIONI

La mattina dopo la  sveglia suonò  e la voce di George degli Union J mi svegliò dolcemente se non fosse stato per i due diavoli dei miei fratelli che si catapultarono letteralmente sul mio letto atterrando sulla mia pancia.
Lamentandomi mi alzai e andai in bagno per darmi una sistemata cercando di risultare perlomeno decente.
Mi truccai e mi pettinai e poi mi feci una treccia su un lato.

Presi i primi vestiti che mi capitarono a tiro ma per fortuna azzeccavano con il colore.
T-shirt bianca con un coniglio, jeans strappati blu con bretelle e convers bianche.
Presi anche la felpa di Malik, che avevo accuratamente piegato, e la misi dentro una busta e la portai al piano di sotto con la mia borsa.
Mangiai , salutai tutti con un abbraccio e mentre mi avviavo alla mia macchina sentii una voce dietro di me che mi chiamava.

Mi voltai e vidi Malik correre come un matto verso di me urlare –Edwind!! Odio dirlo ma…. Mi accompagneresti a scuola?-
Io spalancai gli occhi e la bocca e dissi mentre lui si avvicinava –Ehm… da quand’è che mi chiedi un passaggio?- lui piuttosto irritato mi rispose –Da quando mia mamma si è convinta ch noi due saremmo una coppia perfetta insieme!-

Io iniziai a ridergli in faccia e quando mi calmai gli dissi –mia mamma è convinta della stessa cosa! Dai, forza! Monta su! Ci staremo un po’ stretti però…- allora Malik mi guardò male e ma si avvicinò comunque alla mia macchina aprendo lo sportello del passeggero.
Io gli presi la borsa e la misi insieme alla mia nel bagagliaio, entrai in macchina e partii mettendo la musica a tutto volume come ogni mattina.

Malik allora so voltò verso di me e alzò un sopracciglio spengendo la musica. Io lo guardai male e riaccesi la musica. Dopo un po’ lui scoppiò, spense la musica e mi disse urlandomi contro –ma te la mattina hai proprio tanta voglia di ascoltare la musica che ti rompe i timpani?!?!- io mi morsi il labbro e aspettai un po’ prima di rispondere –Si. E’ l’unica cosa che mi fa scacciare i pensieri brutti e i ricordi dolorosi.- dissi tutto d’un fiato.

Lui allora mi fissò per un po’ e poi si girò dall’altra parte e si addormentò. Arrivati a scuola svegliai Malik che come ringraziamento mi ringhiò contro e scesi prendendo la mia roba.
Quando Chiara e Federica mi videro scendere dalla mia macchina mi corsero incontro più stupite che arrabbiate e mi dissero in coro –Da quand’è che accompagni Malik a scuola?-io mi passai una mano e spiegai cosa era successo la sera prima a casa mia e di stamattina. Quando finii di raccontare le bocche delle mie migliori amiche presero la forma di una “O” e fu Chiara a rompere il ghiaccio per prima –tu e Malik siete vicini di casa?!- io annuii senza dire nulla e Federica a ruota mi chiese –quindi lo dovrai vedere tutti i giorni? E anche quelle facce degli altri?!- io annuii nuovamente e Chiara esclamò –quindi se veniamo a trovarti devo vedere quella faccia a culo di Styles?!- io risi e le risposi –e dai Kia! Si sa che in fondo lui ti piace!! E anche tanto!- lei arrossì all’istante e io d’istinto l’abbracciai e le dissi –Uuu il mio peperoncino è innamorato!!- e tutte tre ci avviammo verso il cancello della scuola ridendo.

Notai che anche la faccia dei ragazzi era la stessa delle mie amiche.
Io e Chiara entrammo ed io mi sedetti al mio posto notando che Malik era già arrivato tirai fuori la felpa dalla busta e gliela porsi sorridendo e lui sorpreso la prese e mi domandò –e con questa cosa ci dovrei fare?- -non so … forse mettertela?- risposi con un pizzico di ironia –guarda che era una felpa c’ero arrivato anch’io! Ma non me la metterò perché ha i tuoi germi sopra!- io lo guardai male e gli risposi –guarda Malik sto cercando di essere gentile con te e di sopportarti, quindi non mi fare confondere sennò ti tiro!- -ti tiro?- mi chiese lui –sì ti tiro!- risposi -e … che vorrebbe dire?- mi chiese ancora una volta – significa che finisci male, che ti sfaccio così la finirai di avere quel sorrisetto antipatico, arrogante e malizioso che ti ritrovi sempre sulla faccia. Capito?- lui incominciò a ridere seguito a ruota da Tomlinson e Styles che guardai male.

Feci finta di niente fino alla fine della lezione quando la prof mi interrogò e per fortuna presi 7.
Suonò la campanella ed io mi fiondai fuori dalla porta verso la mensa dove era già scoppiata una discussione assai accesa tra Chiara e Styles.
-brutto riccio schifoso! Torna da dove sei arrivato!- gridò Chiara – cooosa? Tornaci te in Italia a mangiare pizze ed ingrassare dell’altro!!- ribattè lui –Guardati! Hai la faccia uguale al tuo culo!- ribattè la mia amica –Te faccia a culo il mio amico non ce lo chiami, hai capito perfettina di merda?!- intervenne Tomlinson –Perfettina a chi?! Guardati un po’ allo specchio prima di parlare coglione!- prima che Louis potesse rispondere Federica intervenne –Due contro una?! E’ scorretto!- disse -Non ti ci mettere anche tu Sweat! Era una discussione tra me e ‘sta nanerottola!- disse Styles.

Allora Chiara aggrottò la fronte e spinse Styles che barcollò e le urlò contro –come hai osato toccarmi?!- allora mi avvicinai e ci misi una dose delle mie rispostacce e dissi –Ah già! Chiara te ne eri scordata che se tocchi la principessina qua presente, le sfai il ciuffo?- lui mi trucidò con lo suardo e urlò –principessina a chi?! Parla quella con la tinta blu in capo!-
-sono chatouche Styles! Chatouche! Impara qualcosa della moda! – lui stava per ribattere quando il preside ci interruppe dicendo –basta ragazzi! Anche il secondo giorno di scuola bisticciate? Signor Malik e signorina Edwind! Sono felice di rivedervi nel mio ufficio! Seguiti, naturalmente, da Styles, Tomlinson, Sweat (Federica) e Wayle (Chiara)!-

Entrammo ancora una volta nell’ufficio del preside che ci fece la ramanzina prima di spedire una lettera a casa ai nostri genitori.
Quando uscimmo fulminai con gli occhi Styles e presi per un braccio Federica e Chiara chiedendo a quest’ultima –mi vuoi spiegare ti sei messa ad urlare a quel coglione in quel modo?!- lei semplicemente rispose –Mi ha insultato il vestito!- io spalancai gli occhi ma non le risposi, sapendo che, se l’avrei fato, la situazione sarebbe degenerata ancora una volta e finita nella stanza del preside che in solo due giorni ho imparato a conoscere molto bene.

Salutai tutti e mi avviai verso la mia “Cher”, la mia macchina (lo so che può sembrare da pazzi dare un nome alla macchina ma a me sembra strafico!) seguita da Malik che stava in silenzio sapendo che da lì a poco sarei scoppiata.
Il viaggio verso casa proseguì tranquillo e appena arrivata a casa buttai lo zaino sul divano e urlai per liberarmi di tutto lo stress che avevo tenuto dentro. Mi avviai in cucina dove notai un biglietto rosa con la scritta rossa che diceva

“Sono al McDonald con jack e Jill, e poi andremo al centro commerciale e ceneremo fuori.
 Ritorneremo tardi perciò ho chiesto ai Malik di ospitarti per cena e loro hanno accettato.
Fai la brava e fai tutti i compiti. Comportati bene con Zayn e … buon appetito!
Baci Mum xx
P.S. Mettiti qualcosa di carino, sai … non si sa mai! (;”

Ok in conclusione … odiavo infinitamente quella donna che chiamavo mamma.










Ma ciaooooo a tuttiiiii!!!!!
Come va bellissime? Ho aggiornato ora e sinceramente non so nemmeno se è presto o tardi... questo dovete dirmelo voi (:
Qui si vede un po' di edwind-Malik (troverò un mix più carino, ve l'assicuro) e una rivalità tra Wayle e Styles, giusto?
ok, la finisco qui (: lasciatemi delle recenzioni se la storia vi è piaciuta e per quelle che la devono leggere d'accapo dico "Buona lettura!"
Bacioni a tutti
Bibi xx (:


 

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Capitolo 5
*** Ricordi troppi dolorosi ***







RICORDI TROPPO DOLOROSI

Feci un respiro profondo e staccai quel bigliettino dal frigo e andai a prepararmi per questa fatidica cena.
Andai in camera mia e presi qualcosa di carino da mettermi: canottiera bianca, shorts blu con bretelle blu e vans bianche.
Misi tutto sul letto e andai in bagno per truccarmi e pettinarmi.
Mi feci una doccia veloce e mi vestiti, mi misi un filo di matita blu e molto mascara che rendeva più folte le mie ciglia e risaltava i miei occhi blu.
Mi alzai le bretelle e mi misi le scarpe.
Andai in camera di mia mamma per cercare la schiuma e la piastra e mi feci i capelli mossi con il ciuffo liscio.
Presi una borsetta bianca a sacco con dentro cellulare, chiavi e cuffie ed uscii di casa.
Attraversai il cancellino di casa Malik e suonai alla porta.



ZAYN
Ero a sghignazzare e a giocare a biliardo con i ragazzi quando il campanello suonò.
Scesi e aprii ritrovandosi due occhi blu che mi fissavano.
-Edwind?- chiesi dopo essermi ripreso dai miei pensieri -posso entrare o preferisci farmi morire qui?!- disse lei acida -nono scusa- dissi mentre mi spostavo di lato per farla passare. -allora che ci fai qui?- dissi con fare curioso rompendo il silenzio che si era creato -cosa ci faccio?!- gridò lei alzandosi dal divano dirigendosi verso la cucina mentre i miei amici stavano scendendo le scale -mia madre ha chiesto alla tua se potevo cenare qui e tua madre ha detto di sì, tutto contro la mia volontà te l'assicuro e all'insaputa di tutti i qui presenti a quanto vedo!- gridò indicando me e gli altri che nel frattempo erano scesi e avevano occupato il divano.
Andò verso il frigo e prese un bicchiere d'acqua per poi finirlo tutto in un fiato.
 

ELENAH
Ero in quella benedetta casa da circa un'ora e mezzo e ancora non avevamo iniziato a preparare cena, così chiamai Malik e gli altri per chiedere che cosa volevano e appena scese, si appoggiò sullo stipite della porta della cucina e mi incominciò a fissare.
Allora  io infastidita dissi mentre cercavo una padella -che volete per cena? E la tua mamma e tua sorella che vorrebbero da cena?- lui sorrise e mi rispose -Mia mamma e mio padre stasera non ci sono e mia sorella dovrebbe cenare e dormire da un'amica- io mi voltai e spalancai gli occhi sorpresa da quello che aveva detto e gridai -quindi siamo solo io e te?- -escludendo gli altri scimmioni che minacciano di distruggere la casa da un momento all'altro, sì, sennò no, siamo in sei- rispose semplicemente -e che cucino?- chiesi -fai una spaghettata all'italiana, visto che provieni da laggiù! Ah e prepara per sette perché Niall mangia per due- e così dicendo si girò per ritornare in camera sua.
Mentre usciva dalla cucina lo squadrai da capo a piedi osservandolo attentamente.
Aveva dei pantaloncini corti blu, Nike bianche senza maglietta. Il suo busto era perfettamente allenato e la sua pelle scura lasciava intravedere i tatuaggi neri.
Non me ne sono mai resa conto ma Malik era veramente un bel ragazzo.
Scossi la testa per scacciare quei pensieri e incominciai a preparare il sugo e la pasta, così quando misi il sugo a bollire uscii dalla cucina e non sapendo cosa fare presi un libro dalla libreria dei Malik e mi misi a leggerlo.
Dopo cinque, sei pagine notai che c'era un segnalibro così decisi di andare a chiedere a Malik chi stava leggendo quel libro.
Salii le scale e mi avvicinai alla porta, stavo per bussare quando sentii Styles dire -si! Suo padre si ubriacava sempre!-
-Chi il padre della Edwind?-
-si lui! Mio padre l'ha portato moltissime volte in centrale perché aveva bevuto troppo!-
-Ora capisco perché si sono divorziati!- finì Tomlinson.
Sentendo quelle parole rabbrividii, le mie mani cominciarono a tremare così come il mio corpo, mi sentivo debole, quella verità faceva male. Mi faceva male ricordare. Ricordare quella sera.

*Inizio flashback*
Avevamo appena finito di cenare quando il campanello suonò.
Mia madre andò ad aprire ritrovandosi mio padre ubriaco fradicio e arrabbiato nero con qualcuno con cui aveva fatto a botte.
Cercò di spogliare mia madre davanti agli occhi di Jack e Jill che cominciarono a piangere facendo aumentare la collera di mio padre che spinse via mia madre e andò verso i miei fratelli per picchiarli.
Mi parai davanti a loro e presi il colpo al posto loro.
Mia madre portò i gemelli in camera mia mentre mio padre continuava a tirarmi botte in faccia e calci nello stomaco facendomi sdraiare a terra.
Sentivo il mio stomaco bruciare e spappolarsi ad ogni colpo che ricevevo, il labbro inferiore della mia bocca era rotto e da quest'ultimo usciva sangue.
Ero ricoperta di lividi e tagli.
Le lacrime bagnavano la mia faccia fino a quando mio padre accecato dalla rabbia non capì che ero io e non la mamma che in quel momento scendeva terrorizzata al vedermi inerme a terra.
La testami girava ma non riuscivo a muovermi per difendere mia madre che crollava sotto i colpi che mio padre le dava urlando portandosi la bottiglia di vodka, che aveva in mano, alla bocca.
E fu proprio in quel momento in cui presi forza e mi alzai prendendo mia madre, ormai svenuta e portarla nella mia stanza.
Al sicuro.
Scesci impaurita e dolorante, ma mio padre non aveva ancora finito e perciò alzò in aria la bottiglia di vetro e me la scaraventó contro tagliando circa mezza gamba e scivolando battei la testa sulle scale.
Poi più niente. Buio totale.
In quel momento sarei potuta morire.
Mi passarono tutti i ricordi più belli davanti agli occhi per poi scomparire.
Quando mi risvegliai ero in un letto d'ospedale con 30 punti alla gamba e tre giorni di coma.
Mio padre, se ancora si può chiamare così, andò in prigione un anno e agli arresti domiciliari per circa altri 6.
Non lo rividi mai più.
*Fine del flashback*

La porta era semiaperta e lasciava passare la luce dal punto dove ero io, stavo ancora tremando e senza accorgermene lacrime salate cominciarono a scendere dalla mia faccia. Ero un pezzo di legno, rigido, duro. Le mie mani erano fredde e il libro mi cascó di mano e non volendo abbassandomi aprii la porta.
Quei cinque ragazzi si voltarono e mi videro in quello stato. In uno stato in cui nemmeno mia madre mi aveva mai vista; in uno stato in cui nessuno volevo che mi vedesse.


ZAYN
Sentimmo un tonfo e poi la porta si aprì da sola. Vedemmo Elenah raccogliere un libro cascatole di mano e quando alzò il capo per guardarci, la vidi in quello stato, e così capii.
Aveva ascoltato tutta la nostra conversazione ed evidentemente era vero quello che Harry e Louis avevano detto.
Mi alzai, ma lei fece un passo indietro. Le lacrime le bagnavano la faccia, il trucco le era colato e tremava come una foglia con quel libro un mano.
Vidi apparire sulla faccia di Louis e Harry un sorrisetto compiaciuto e dopodiché si dettero il cinque.
Liam e Niall la guardavano stupefatti e dispiaciuti come la guardavo io.
In fondo al mio cuore mi dispiaceva.
Non l'avevo mai vista in quello stato; l'avevo sempre vista forte e sicura di se, sempre con la rispostaccia o la battuta pronta, rideva e si divertiva. Prendeva tutto alla leggera e poi non era così racchia come mi diceva sempre Perrie, la mia ragazza.
Era una ragazza alta più o meno un metro e 72, capelli castani lisci con le punte blu, grandi occhi blu, naso a patata e bocca carnosa e rossa. 
Magra e formosa al punto giusto.
La stavo guardando da capo a piedi soffermandomi su ogni piccolo dettaglio.
La canotta era macchiata dal mascara che le era colato piangendo.
Così mi avvicinai. Mi faceva pena.
Ma lei incominciò a correre al piano di sotto dove prese il cellulare e la borsa e poi mi chiuse il portone in faccia. La guardai entrare in casa sua e chiudersi la porta alle spalle.
Salii di nuovo in camera mia senza proferire parola e mi misi davanti ad Harry inchiodano i suoi occhi ai miei e dissi -Perché lo hai fatto?- la mia voce non trasmettevano emozioni.
Un po' mi dispiaceva per la Edwind e un po' ero sconvolto per averla vista così... debole.
Harry mi guardò stupito e poi subito dopo mi disse alzandosi e avviandosi al portone d'ingresso -Ho detto solo la verità, e poi non mi dire che ti dispiace perché non ci crederei mai! La sfotti da tre anni e ora che l'hai vista piangere una volta ti dispiace? Sembri una ragazzina!- e così dicendo se ne andò seguito da Louis sbattendo il portone.


ELENAH
Corsi via da quella casa e entrai nella mia. I piedi mi facevano male la testa mi girava, stavo ancora tremando.
Chiusi il portone e mi ci appoggiai con la schiena scivolando arrivai a sedermi a terra con le ginocchia al petto mentre piangevo a dirotto.
Mi feci forza, mi alzai e mi avviai nella mia camera.
Mi spogliai e andai in bagno.
Mi guardai allo specchio"che schifezza" pensai.
La testa mi girava fortissimo e le mie gambe erano debolissime, presi la lametta dalla mensola. Non volevo farlo, ma era più forte di me.
Mi guardai la cicatrice lasciata dal taglio di quella maledetta bottiglia di vodka e mi tagliai.
Un taglio, due, tre fino ad arrivare al quarto.
Tremavo, il sangue usciva dalle mie ferite e scorreva sulla mia pelle sudata.
Perdevo molto sangue ma mi feci anche il quinto taglio.
Il dolore che provavo era tantissimo.
Mi avvicinai alla doccia, la accesi e mi ci misi sotto.
Sentivo l'acqua calda scorrere sulle mie ferite togliendomi il sangue rimasto.
Mi sentivo svenire.
Le mie gambe erano come gelatina, tremavo e la mia testa girava vorticosamente.
Barcollai, cercai di restare in piedi ma le mie gambe non ressero.
Picchiai la testa.
Sembrava che fosse arrivato il momento di lasciare tutti e tutto, gli avvenimenti di quei ultimi giorni mi passarono velocemente davanti: Chiara la mia migliore amica, Federica, Manuela, quei quattro coglioni, Malik, mia madre e i gemelli. Non potevo lasciarli.
All'imptovviso sentii dei colpi, ma l'acqua che ricadeva su di mi rendeva troppo debole per chiedere aiuto.
Stanca, chiusi gli occhi e incontrai il buio.
















Oloaaa!!
Molti si saranno chieste se ero morta ma no!! Eccomi qua con un'altro capitolo sfornato per voi!!
in questo capitolo c'è uno Zayn dolce e si scopre il passato della nostra protagonista.
Fatto tragico! Elenah sviene nella doccia! E poi di chi saranno i colpi che ha sentito prima di chiudere gli occhi?
Grazie per le recenzioni che avete lasciato(:
Ragazze adesso vi lascio (:
Recensite perfavore (:
Ok ora evaporo veramente (: *se ne va*
Bacioni
Bibi xx


 

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Capitolo 6
*** Ed è così che mi ringrazi? ***






ED E' COSI' CHE MI RINGRAZI?

ZAYN
Erano passate due ore e mezzo dalla forte litigata tra me e la Edwind per colpa di Harry e, in camera sua non si notava nessun movimento.
-sarà andata a dormire- pensai subito dopo il litigio ma, affacciandomi al mio balcone che dava sulla camera della Edwind, notai che la finestra del bagno era aperta e da lì si intravedeva la luce fioca del bagno.
Non so perché ma mi sentivo agitato e preoccupato per lei.

Mi aveva fatto pena e non pensavo che quei ricordi così dolorosi la riducessero così.
Niall e Liam avevano capito che fremevo dalla voglia per andare a vedere cosa fosse successo e mi incomiciarono a sfottere, ma per fortuna, alla fine, l’ebbi vinta.
Così dopo aver risposto al terzo grado dei miei, che erano appena rientrati, uscii da casa mia, scavalcai il cancello della Edwind e con l’aiuto di Niall e Liam riuscii ad entrare dalla finestra con loro che mi seguivano a ruota.
Salii le scale velocemente entrando nella camera di Elena e poi, entrai nel suo bagno, notando la doccia accesa e un casino nella stanza.
Pensai seriamente che c’avesse fatto a botte lì dentro.

Mi guardai attentamente attorno: era un bagno piccolo ma pieno di confort, ma in quel momento nel lavandino c’era una una lametta con sangue sparso dovunque e asciugamani sparsi per terra, ma della Edwind non c’era traccia.
Mi avvicinai alla cabina della doccia  e feci per spegnerla e fu in quel momento che la vidi.
Era lì, priva di sensi, nuda, con il sangue che le usciva sia dalle ferite provocate dalla lametta sia dalla testa che, evidentemente, aveva battuto.
Non ci pensai due volte, anche se vestire una ragazza non era una cosa che facevo molto volentieri, la presi in braccio e l’asciugai, posandola sul letto.
Andai verso il suo armadio aperto e presi un paio di pantaloncini e una maglia larga e l’intimo e la vestii.
Poi andai al piano di sotto dove Niall mangiava e Liam preoccupatissimo venne verso di me dicendo –dove è? Cosa è successo?- io scossi la testa sorridendo e dissi –era svenuta nella doccia ma ora sta bene- lui non mi fece finire la frase che corse su per le scale rumorosamente.
Niall mi guardò confuso e io scrollai le spalle e continuai a cercare una benda.

Sapevo che Liam ci teneva a Elenah, era quello che lui non è mai riuscito ad essere e dopo quell’incidente il loro rapporto si era unito ancora di più.
Travata la benda tornai su dove Liam stava riordinando il bagno ed io con delicatezza le fasciai il polso sporco di sangue e le tamponai il taglio dietro la testa.
Ero molto stanco e così, dopo aver salutato Niall e Liam, mi misi sul letto accanto a lei e, come al solito, mi addormentai.


ELENAH
Mi risvegliai in piena notte, nel mio letto, con la testa che mi girava, il polso che faceva male e lo stomaco che mi si contorceva.
Avevo una confusione in testa, immagini sparse, io da Malik, la cena, Harry che raccontava di quell’episodio, io che scappavo e piangevo, i tagli, l’acqua e poi il buio.

Mi voltai e notai un’ombra scura accanto a me che dormiva.
Mi avvicinai per vedere meglio chi poteva ma questo si girò e si svegliò, e così, in un batter d’occhio mi ritrovai sopra di lui, con due occhi color caramello che mi fissavano e un sorriso da mozzare il fiato.
Malik.
Sbarrai gli occhi appena lo riconobbi e cacciai un urlò, che lui prontamente mi strozzò in gola tappandomi la bocca.
-che cazzo ci fai tu qui!?- sussurrai mentre mi sedevo sul letto con le gambe incrociate –come che ci faccio? Insomma ….- balbettò lui –insomma- lo incalzai io gesticolando come una ritardata –insomma … ti ho salvata!- sussurrò anche lui guardandomi dritta negli occhi.

-mi hai salvata?- dissi alzando un sopracciglio –si! Eri svenuta nella doccia ed io ero preoccupato- disse diventando tutto rosso –ero svenuta nella doccia?- dissi cercando di rimettere i pezzi insieme .si- sospirò lui, capendo già dove sarei andata a parare –quindi ero nuda?- continuai imperterrita –si- disse ancora con un tono rassegnato –si?! Ma tu sei scemo! Brutto porco che non sei altro! Mi avresti potuta violentare! Insomma ero priva di sensi! Avresti potuto farmi qualsiasi cosa! Maiale!- gridai non capendo più niente  –ehi stai calma! Non ti permetto di chiamarmi così! E ringraziami invece! Se non ci fossimo stati noi saresti ancora sotto l’acqua!- gridò anche lui –noi?- dissi ancora più sbalordita –Sì noi! Io, Liam e Niall!- disse esaurito –Ah bene! Allora potevo essere stata violentata, non solo da te, ma anche da altri due ragazzi!- gridai –Elenah perfavore! Insomma smettila! Non sono due ragazzi qualsiasi, sono Niall e Liam! Lo sai che non vorrebbero assolutamente farti del male volontariamente!- disse con tono sicuro –COOOOSA?!?! Nono dovrei incazzarmi? Ma sei scemo? Insomma, manco mi conosci e solo perche sono stata gentile un giorno con te, tu saresti autorizzato a vedermi nuda, vestirmi e anche dormire con me!?- dissi esasperata –basta mi fai girare i coglioni! Sei solo una stupida ragazzina viziata e superficiale che non sa fare altro che avere tutti ai suoi piedi solo perché è gentile e carina! Ah ma con me non funziona! Ricordatelo cara!- disse più incazzato di me mentre sbatteva la porta della mia stanza alle sue spalle.

Scese velocemente le scale e incrociò mia madre sull’uscio di casa, che, tutta raggiante le disse –allora fidanzati?- e lui invece di rispondergli le ringhiò contrò oltrepassando il cancellino del mio giardino.
















Ma buonaseraaaaa!!!!
Ok lo so che vorreste uccidermi perchè è tipo 10 giorni che non aggiorno, ma  ero al mare e lì non avevo la connessione internet. Purtroppo.
Comunque spero che questo capitolo vi piaccia e che lo ricensirete in tante(:
Adoro la litigata tra Zayn e Elenah(: e voi? che parte della storia vi piace? scrivetemelo sulla vostra recenzione ed io sarò ben felice di rispondervi(:
Ok ora vado *evapora* 
Notte a tutti e tanti bacioni!
Bibi xx

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Capitolo 7
*** Ricordi & Rimpianti ***






RICORDI & RIMPIANTI

ZAYN
Ma come ho fatto ad essere così cretino?
Come ho fatto a credere a tutte le sue parole?
Come ho fatto a credere che ci potevamo riconciliare?
Come potevo credere che lei si stava rendendo carina per avvicinarsi a me?
Come potevo credere che lei sentisse gli stessi brividi che sentivo io quando sentivo la sua voce?
E si perché io alla fine ci ero cascato.
Mi stavo innamorando della ragazza che odiavo.
Si perché lei era speciale.
Ma perché era così speciale per me?
Eppure stavo così bene con Perrie, perché dovevo sentirmi attratto da lei?
Forse perché lei era il mio opposto?

Si perché a pensarci  bene lei aveva visto la violenza in faccia e quest'ultima le aveva lasciato un segno indelebile sulla gamba, mentre io avevo sempre vissuto in pace seguendo gli insegnamenti della mia religione e nessuno in casa mia ha mai picchiato nessun altro.
I miei pensieri tornarono alle parole della  Edwind -mi potevi molestare! Maiale!- dissi imitando la sua voce.
Come poteva pensare che potessi molestarla quando invece le avevo salvato la vita?
Ripensare a quelle parole non mi fece per niente bene; anzi mi fece salire la rabbia che già avevo in corpo. -porca puttana- dissi mentre con tutta la rabbia che avevo dentro, tirai un cazzotto al muro, ferendomi. Ero nervoso e frustrato. Avevo bisogno di restare solo e di qualche consiglio e non so come avrei fatto ad andare a scuola il giorno dopo visto che erano le tre e alle sei dovevo andare.
Ripensai alla prima volta che ci siamo incontrati era così innocente e carina, tanto che io e i ragazzi si scommetteva a chi se la faceva prima.

*INIZIO FLASHBACK*
Ero con i ragazzi che chiacchieravo nel cortile della scuola ed Harry mi fece notare un gruppo di ragazze che veniva verso di noi.
Mi voltai e le osservai attentamente.
Erano tutte, più o meno del terzo anno ed Harry se l’era portate a letto tutte tranne una. Quella ragazza che non conoscevo. Doveva essere nuova.
Alta, capelli lunghi mori, occhi azzurro cielo ed un sorriso che faceva invidia al sole. Insomma una bella fia.
Mi avvicinai ai ragazzi e proposi –Ehi, scommetto 10 sterline su chi è il primo a portarsi a letto la nuova arrivata- Liam sbarro subito gli occhi e disse –ma sei cattivo! E’ appena arrivata!-.

Harry disse –subito signore!-domani mattina sarà già stata a letto con me.- risi. Sapevo che ci sarebbe riuscito.
Ci fu una scommessa tra me, Harry e Louis. Liam e Niall non avevano voluto partecipare perché dicevano che era troppo cattivo.
Così il giorno dopo mi avvicinai a lei e feci finta di andare a sbatterci per attaccarci bottone.
Lei si scusó mille volte per avermi rovinato la maglietta con il suo caffè cercando di asciugarla, senza riuscirci.
Ad un certo punto le presi i polsi e le sorrisi dicendole -ehi stai tranquilla! Non è successo nulla. Approposito sono Zayn, Zayn Malik- lei aspettò qualche secondo prima di rispondere e poi mi disse -Io sono Elenah, Elenah Edwind, piacere di conoscerti - mi avvicinai un po' di più per poi sussurrarle all'orecchio -ma comunque puoi vedermi senza t-shirt molto presto- e detto questo me ne andai lasciandola li davanti al suo armadietto a mordersi il labbro inferiore.

Dopo poco, mentre discutevo con i ragazzi con una tattica per mettermi con una ragazza vidi da lontano la Edwind che si avvicinava verso di noi. Feci un cenno ai ragazzi che si voltarono per guardarla.
Scesi dal tavolo dov’ero e le andai in contro.
L'accompagnai dagli altri  per presentargliela e finite le presentazioni le passai un braccio dietro le spalle. Lei si blocco e mi guardò, prima in faccia e poi la mano e me la buttò affianco al mio corpo ed io rimasi un po' spiazzato da quel gesto.
Lei se ne accorse e perdendosi il labbro inferiore tra i denti disse a me e ai ragazzi -Malik, è vero che sono nuova ma so cosa siete e non ho intezione di venire a letto ne con te, ne con gli altri tuoi amici-

Io la guardai confuso e lei si rivolse ad Harry e Louis e disse -Vale anche per voi due Styles e Tomlinson- e dicendo questo se ne andò seguita dai nostri sguardi confusi.
Harry prese la parola e disse dopo un paio di minuti e disse -quella non sa cosa si perde di me- facendo ridere tutti.
E mantenne la promessa! Non venne a letto con nessuno di noi.
*FINE FLASHBACK*



ELENAH
Avevo cercato di addormentarmi si o no circa 100 volte, ma nonostante avessi provato di tutto ero ancora nel letto a guardare il soffitto bianco dove io e Chiara avevamo disegnato con il lapis le facce dei componenti degli Union J. Guarda l'orologio 3:03 -bene!-sospirai mentre andavo in cucina per farmi un thè che, oltretutto, non servì a niente. Pensai che un po' d'aria fresca mi avrebbe fatto bene e quindi decisi di fare due passi. L'aria del mattino scivolava sul mio viso e i capelli danzavano con il venticello mattutino ed il sole che stava per sorgere illuminava il cielo colorandolo di striature rossastre.
Mi avvicinai ad una panchina e mi ci sedetti, ripensando agli avvenimenti degli ultimi tempi.

Era strano ritrovarsi Malik nel mio letto e sinceramente per me e stato un gesto gentile ma ho paura che ci prenda troppo gusto a vedermi nuda. Avevo reagito troppo d'impulso e mi ero pentita, ma ero troppo orgogliosa per chiedere scusa. Ero terrorizzata all'idea che Malik mi ritenesse una ragazzina viziata senza sentimenti e con tutto il cuore speravo che non lo pensasse davvero.
Ripensai alla prima volta che lo vidi e giuravo che sarei finita per farmelo piacere.
Invece no. Sono riuscita a resistere, scoprendo il suo lato più gentile e anche quello più cattivo. Non so come ma mi sentivo in debito con lui per avermi salvata. Anche quando i miei ricordi riaffiorarono nella mia mente, lui aveva fatto tutto per assicurarmi che andava tutto bene.  Quello che mi aveva colpito di più era che il suo sguardo non era pietoso come quello di tutti, ero quello di uno che ti riusciva a capire, riusciva a comprendere, anche in una forma diversa.

Mi sentivo sola ed avevo bisogno di parlare con qualcuno, perciò mi alzai da quella panchina e mi diressi a casa di Liam. Appena arrivata bussai e aspettai che mi aprisse. Controllai ancora l'orologio. 3:28. Prima che pensassi qualcos'altro il portone bianco di casa Payne si aprì e vidi Liam in boxer biascicare qualcosa per poi dirmi sorpreso -Elenah?- -Ehm ciao Liam- -Che ci fai qui? Ma hai visto che ore sono?- -Sì lo so Liam scusa! Ma avevo bisogno di te. Avevo bisogno del mio migliore amico.- -una telefonata no, eh?- abbassai lo sguardo all’istante come se le piastrelle rosse della casa fossero diventati molto più interessanti del mio migliore amico e lui con dolcezza mi accarezzó la guancia e mi fece entrare.


LIAM
Era così dolce quando abbassava lo sguardo, tanto che volevo abbracciarla, ma l'aria mattutina mi fece rabbrividire; in fondo ero in boxer!
Entrammo in casa e la portai in camera dove mi sedetti sul letto e dissi a Elenah -Ehi cerca qualcosa da metterti e cerca di dormire un Po visto che con queste occhiaie sembri un panda- lei mi sorrise e si avvicinò al mio armadio per poi tirar fuori un paio di boxer blu e una maglia bianca. Andò in bagno per cambiarsi e quando ritornó in camera si stese accanto a me sul letto. Mi voltai verso di lei e le dissi -sai che è stato molto dolce Zayn- lei mi guardó sospirando e poi sussurró -lo so, e mi dispiace un casino per averlo trattato male, ma ero sconvolta.- dicendo questo mi prese una mano e se la portò intorno alle spalle a mo' di abbraccio e continuó -sai, quando Malik se ne andato volevo andare lì, fermarlo e abbracciarlo e dirgli che mi dispiaceva, ma poi ho ripensato a tutto quello che mi ha fatto passare da quando ci siamo conosciuti e mi sono tirata indietro. Volevo venire da te, sentirmi dire che andrà tutto bene e dormire abbracciata al mio migliore amico. Liam io cerco di lottare con il ricordo di mio padre tutti i giorni, è come un peso per me, e ora che anche Styles lo sa ho paura che lo spifferi a tutta la scuola- rimasi in silenzio.

Sapevo che era dura per lei, l'ho sempre saputo. E io avevo il dovere di toglierle quel peso, o almeno alleggerirla. L’abbracciai più forte portando la sua testa sul mio petto e poi le sussurrai -da quando mi consideri il tuo migliore amico?- esitò un attimo prima di rispondere -dal giorno dell'incidente- disse poi. Ricordavo quegli attimi di paura e preoccupazione, quella paura di perderla. Si perché anch'io avevo avuto una cotta per lei, ma adesso la consideravo più di una sorella. Lei era la MIA sorella e nessuno le doveva fare del male, tantomeno uno dei miei migliori amici.

*INIZIO FLASHBACK*
Ero insieme ai ragazzi in cortile quando arrivò Cristopher Wilde con cinque foglietti in mano. Lo guardiamo stranito e lui ci spiego subito in che cosa consistevano. Erano i biglietti per una festa di una ragazza della nostra scuola in un pub, ed era quella sera.
Louis lo ringraziò e poi ci disse -ragazzi ci andiamo vero?- in coro Zayn e Harry accettarono e riuscirono a coinvolgere anche me e Niall.
Quella sera andammo nel pub dove si sarebbe svolta la festa ma era vuoto -siete sicuri che sia questo?- domandò Harry -Si Harry! Ce scritto così nell'invito!- ribattei -Uff sono in astinenza da ragazze! Louis come si fa?- chiese Zayn spazientito -chiediamo a quello li!- disse Niall con un lampo di genio -perla di intelligenza di Niall delle 23:40, ragazzi!-dissi -non prendetemi in giro! Adesso chiedo!-.
Mentre Niall chiedeva indicazioni noi stavamo calmando Zayn ed Harry che erano parecchio eccitati.
-È di la ragazzi!- sentimmo Niall dirci per poi incamminarci in una stanzina minuscola che dava sul giardino con musica a palla altissima e odore di alcool che ti entrava nel naso da solo.
Dopo mezzo minuto Harry, Zayn e Louis si erano volatizzati e Niall si era già appropriato di due boccali di birra che invece di portare a me, lo portò ad una ragazza.

Dopo un'ora ad annoiarmi al bar una ragazza mora si avvicinò al bancone delle bevute ed ordinò una vodka -due, grazie!- dissi.
Lei alzò il sopracciglio e mi guardo stranito per poi dire -Liam ciao!! Anche tu ad annoiarti?- -Già- dissi prendendo un sorso di vodka. -odio 'sta festa! È una palla! Tutti che si strusciano tra loro o che si fanno, non è per me- -E io che devo dire? A me mi ci hanno trascinatoa forza!- -Harry immagino- -già- -“Già” è l'unica cosa che sai dire?- -ehi! Non mi sfottere! Ho una reputazione da difendere- -ahahahah ok Liam!- mentre parlavamo, all'improvviso arrivò un ragazzo moro e alto con il ciuffo e gli occhi nocciola, fatto fino alla punta dei capelli e fumato fino alla punta dei piedi che disse a Elenah -posso parlarti un attimo, piccola?-
PICCOLA?!? ELENAH STAVA CON QUEL FUMATO?!? MA STIAMO SCHERZANDO?!? LA MIA MIGLIORE AMICA STA CON QUELLO LI?!? ODDIO! DOBBIAMO DISCUTERNE. SISISISI!
Perso nei miei pensieri non mi accorsi che Elenah era tornata dentro e che se ne stava andando piangendo.
ELENAH PIANGE?!? QUI CE QUALCOSA CHE NON VA.

Corsi da lei abbracciandola forte per poi dirle -ne vuoi parlare?- -Rio mi ha lasciata-disse solo -ti ha lasciata?!? Così all'improvviso? Ma io vado lì e lo ammazzo quel fottuto!- Ma prima che muovessi un passo lei mi fermò prendendomi per un braccio e dicendomi -mi potresti riportare a casa perfavore?- -certo- dissi un po’ interdetto.
Salimmo in macchina e mi indico dove viveva, così partimmo. All'improvviso un camion sbucato dal nulla ci investì e noi  rimanemmo accartocciati nella mia macchina. Da quel momento più nulla. Mi alzai a fatica, dolorante da tutte le parti e chiamai Elenah.
Non rispose.
La scossi un po'.
Niente.
La scossi ancora.
Ancora niente.
Sentii la vena.
Respirava ancora.
Chiamai immediatamente l'ambulanza che ci portò subito in ospedale. Da lì mi ricordo tutti i pianti, tutte le nottate, tutta l'agitazione, che avevo. Dopo pochi minuti arrivarono i ragazzi, le amiche di Elenah e la famiglia. Io me la cavai con un collare, due costole e una gamba rotte.

Ma Elenah non reagiva.
Ero preuccupatissimo e mi finsi suo fratello per assistere all'operazione e entrare nella sua stanza. Feci tutte le nottate possibili e inimmaginabili e dopo due mesi di coma, si svegliò.
Stavo dormendo tenendole la mano quando qualcosa si mosse. Mi svegliai e un po’ intontito guardai Elenah. Eravamo ancora mano nella mano quando lei me la strinse ancora. Chiamai dottori e infermieri, anche il presidente della repubblica se fosse servito per farla stare bene e dopo quasi quattro mesi ritornammo a casa, sani e salvi.
*FINE FLASHBACK*

-sai Liam, tu mi sei stato tanto vicino e per questo non so come ringraziarti. Sei una persona speciale e non ti abbandonerò mai, nemmeno se mi pagassero. Ti voglio bene Leyum.- -anch'io panda blu- risposi.
-posso chiederti una cosa?- -certo! Tutto quello che vuoi- -è vero che mi hai fatto tutte le nottate tu…per 2 mesi?- -si, dovevo sapere quando ti risvegliavi, non ho dormito per due mesi, ma non me ne sono pentito-
Mentre parlavo non la guardavo, ma guardavo il soffitto, poi quando finii mi voltai verso di lei e notai che si era addormentata. Così la coprii con una coperta e mi accoccolai vicino a lei abbracciandola e così scivolai nel mondo dei sogni molto prima di quanto credessi.
 
 
 
 
 


 



Ma ciao a tutte!!!!! Come ve la passate ragazze?
Intanto inizio col chiedervi scusa per essermi assentata così tanto tempo, ma ho motivazioni mooolto valide.
Mi sono morti due zii e mia nonna si è rotta il naso cadendo, e quindi sono stata quasi sempre in ospedale.
Cmq parliamo del capitolo(: Elenah si è pentita di aver trattato male Zayn e Zayn si sta innamorando di lei!!!
Ok detto questo ho letto due storie, che si chiamano “Girl, you're a screwed up mess”di _Cactus_E_Canepazzo_e “Forse l’amore esiste” di Cixiana e devo dire che l’adorooooo!!!!
Vi consiglio di andarle a leggere perché sono veramente fantastiche! E magari lasciare qualche recensione(:
Detto questo me ne vado davvero *se ne va sopra un unicorno rosa, chiacchierando con un coniglio paffuto color cognac* *SCLERO time*
Ciao GIRLSSS!!!
RECENSITE, RECENSITE, RECENSITE, RECENSITE!!!!
Bacioni
La vostra Bibi xx



 

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Capitolo 8
*** Rivelazoni ***






RIVELAZIONI 

Il giorno dopo fu un disastro. Non avendo chiuso occhio tutta la notte, avevo delle occhiaie nere come la pece e facevo decisamente schifo. Ma la cosa che mi fece saltare 5 minuti è che Liam venti minuti prima che si alzasse lui, mi buttò giù dal letto a suon di pedate e sono stata costretta a fissare il soffito blu della camera di Liam, mentre lui, dormiva come l'orso abbraccia tutti. Che bel migliore amico che ho!
Insomma, ricapitolando: avevo delle occhiaie nere, che quelle di un panda sembravano bianche in confronto alle mie, capelli che facevano ribrezzo anche agli spaventapasseri e voglia di andare a scuola zero.
MA PERCHE' TUTTE A ME DEVONO CAPITARE?
Dopo aver fatto tipo 100 km orari con la moto di Liam, perchè eravamo in ritardo entrammo nel cancello principale della scuola. Odiavo il fatto che appena sarei entrata in classe tutti mi avrebbero deriso, escluso, guardato con disprezzo o pena. Non so.
So solo che avevo paura.
Paura di cosa mi sarebbe successo, di cosa mi avrebbero detto e soprattutto di Malik.

E se Styles non avesse deto nulla? E se Malik si fosse preuccupato davvero per me? E se Malik non fosse quel ragazzo cattivo che ritenevo che fosse? E se Harry avesse raccontato a tutta la scuola la mia storia? Come mi sarei sentita? Cosa avrei potuto dire? Cosa avrei potuto fare?
Tutte queste domande giravano vorticosamente nella mia testa, tanto che mi dovetti fermare per prendere un respiro profondo prima di entrare.
Liam con il suo sguardo cuccioloso mi guardò dolcemente e mi disse -sei sicura di voler entrare? dopo tutto quello che è successo... sai non vorrei...- non lo lasciai finire la frase che risposi -prima o poi lo dovrò fare, no?- dissi abbozzando un sorriso sghembo.
Lui non molto covinto mi sorrise di rimando e mi prese la mano.
Entrammo, salimmo quelle fottutissime scale che mi erano venute già a noia, ed entrammo in classe silenziosamente. Tutti ci guardavano ed io odiavo quegli sguardi.
Col capo basso camminai fino al mio banco dove mi sedetti e poi sfeci lo zaino, e cercando di nascondere le lacrime che minacciavano di uscire dai miei occhi blu, mi misi a disegnare.



HARRY
Cavolo però! La Edwind era messa dvvero male! Quanto danno le avevano fatto le mie parole? E se fosse successo davvero? Cos'era successo tra Zayn ed Elenah che oggi non avevano battibeccato per niente? Cosa avrebbero potuto scatenare le mie parole da aver ridotto così la Edwind?
Ok Harry calmati! Tu sei un combattente, perchè ti devi preuccupare della ragazza che ti h fatto vivere un'inferno?

Soprattutto ora che ho scoperto che è mia sorella. Mia sorella! Ma ci credete? Io ancora no. Cavolo. Io, Gemma ed Elenah. In verità ci somigliamo molto però non credevo che i sospetti dei ragazzi fossero sensati. Tutti abbiamo le labbra carnose, fossette e occhi grande e riccioli per capelli. La differenza degli occhi e che io ce li ho verdi, gemma verdi tendenti al blu e Elenah blu cielo. Wow mia sorella! E adesso? Come le potevo dire? Cosa potevo fare? E pensare che io la odiavo! Cavolo, ripensare a come l'ho scoperto mi fece odiare ancora di più i miei genitori.

*INIZIO FLASHBACK*
Dopo tutta quella baraonda successa da Zayn, decisi di rilassarmi un po' con Louis, il mio migliore amico. Andammo al parco e ci sedemmo a chiacchierare e scherzare come facevamo da piccoli. Non contando il tempo che passava, si fecero le otto e Louis dovette andare a casa ad aiutare sua madre con le gemelle. Io decisi di stare ancora un po' li a riflettere sugli ultimi avvenimenti. Ripensai al fatto che portarmi a letto Chiara, l'italiana, non era poi così una cattiva idea, e pensai al fatto che anche Elenah sapesse piangere.

Poi la mia mente mi fece pensare al mio carattere e mi fece pensare a come sono stato cattivo a dire quelle cose ai ragazzi senza sapere che se erano vere o no, e a come mi sono comportato poi rispondendo male a Zayn che era realmente preoccupato per Elenah.
Dopo un'oretta e più decisi di andare a casa. Entrai e trovai Gemma seduta di fronte a mio padre e mia madre sul divano. Silenziosamente mi fecero cenno di sedermi vicino a mia sorella. Sapevo che era una cosa seria così stetti in silenzio, sperando che nessuna delle ragazze che mi ero portato a letto non fossero rimaste incinta o che la preside della scuola non li avesse richiamati per i miei voti pessimi. E poi che c'entrava Gemma in tutta questa storia?

Un minuto dopo i miei parlarono con tono solenne -Ragazzi vi dobbiamo dire una cosa molto importante. Una cosa che non so come la prenderete ma so già che vi causerà uno shock- io e Gemma ci guardammo allibiti e indecisi sul da farsi perciò restammo in silenzio facendo cenno ai nostri genitori di continuare.
Riprese mia mamma -Molti anni fa mia sorella Claire si sposò con Bobby no?--Sì e allora?- chiesi. -Di mia sorella e di suo marito non se ne seppe più niente dopo un incidente stradale e perciò li dichiarammo scomparsi.- sospirò-Poco tempo dopo venni a sarepe che erano ancora vivi, ma Bobby si era cacciato nei guai con la giustizia perciò dovettero cambiare nome. Claire mi chiese se per far sembrare la sua famiglia una famiglia normale potevo fare qualcosa e perciò l'aiutai, facendo una cosa di cui mi pentii amaramente--Mamma ma che cosa...?- Chiese Gemma con un fil di voce.

-Inizialmente-disse mio padre -eravate in tre- -In tre?! Che cosa vuol dire?- chiesi già allarmato di quello che mi potvano rispondere. -Eravate tre fratelli- riprese mia madre prendendo la mano di mio padre -Tu Harry, Gemma ed Elenah- mi bloccai. Non poteva essere vero, non vi prego. E' solo un brutto incubo. Ora mi risveglio e ritornerà tutto normale. Sì ne sono sicuro. Sbattei violentmente le palpebre, come se quel desirerio, nullo che fosse, potesse magicamente avverarsi.
Sentii una mano calda posarsi sulla mia e stringermi. Alsai lo sguardo sconvolto da quello che avevo appena intuito.
-Cazzo perchè mi volete rovinare la vita? E poi perchè ce lo dite adesso?!-

Ero sconvolto e non sapevo cosa fare o cosa dire. Come potevo gestire quella situazione? Era la prima volta che mi ritrovavo a non avere le redini della situazione in mano e proprio non sapevo cosa fare o come reagire.
Mi alzai di scatto sconvolto, senza sapere dove andare, uscii dal salotto e cominciai a salire le scale quando Gemma, che fino a quel momento era rimasta in silenzio, mi disse -Harry! Basta! Ci convivi a scuola, ci puoi convivere anche nella vita!- -Gemma tu non sai nemmeno minimamente cosa mi ha fatto quella ragazza!- stavo urlando e non me ne rendevo conto.
Mio padre prese la parola -Ragazzi basta! Tu Harry vai in camera tua e calmati! Noi parleremo con Gemma intanto e poi se vuoi saperlo, lei ti dirà cosa abbiamo deciso. Adesso vai. Tu Gemma vieni qua.-

Andai di sopra sospirando un 'vaffanculo' sommesso, ma che mia sorella sentì. Ero sconvolto. Ma come fa una madre a donare un figlio a sua sorella e poi rivolerlo indietro dopo 18 anni? E' chiaro che la sorella, ormai affezzionata non glielo ridarà! Ma quanta gente scema c'è in questo mondo!
Sdraiato sul letto, assorto nei miei pensieri, non sentii bussare alla porta e mi accorsi di non essere solo in camera quando vidi mia sorella seduta a gambe incrociate sul letto proprio davanti a me.
-Harry- incominciò -stai zitto e fammi raccontare- -vai allora, che aspetti? racconta- dissi solo a mo' di sfida -Harry basta fare il bambino. Fammi spiegare.-

Dopo un'ora Gemma stava cercando di calmarmi ma inultilmente. -Ma che cazzo pensavano quando ha 'regalato' nostra sorella a Claire? Cosa pensava mamma? Che in qualsiasi momento lei rivolesse indietro sua figlia, sua sorella era felice di ridargliela? Eh?- -Harry non urlare! Siediti e calmati! Qual'è il problema?!- -Il problema è che io la odio! Quella ragazza mi ha fatto lasciare con tutte le ragazze serie che avevo, mi ha deriso davanti a tutta la scuola e ora mi venite a dire che vivrà per sempre con noi?!- -Harry, non hai cuore!- -Basta mi scoppia la testa! Non avrò cuore, ma non ce l'hanno nemmeno i nostri genitori!- dissi alzandomi di tutta fretta prendendo un golf -Vado da Lou e ci resto a dormire, almeno lì l'atmosfera sarà più calma.- dissi chiudendole la porta in faccia.
*FINE FLASHBACK*

Odiavo che "mia sorella" stesse male per colpa mia così fregai gentilmente il cellulare a Chiara e scrissi un messaggio alla Edwind.


ELENAH
Odiavo quella situazione, odiavo che non ci fossimo nemmeno rivolti la parola e odiavo il fatto che provasse pena per me. Perché io NON sono una persona penosa. Io non voglio e non devo fare pena a nessuno. Già farmi vedere piangere mi è costato tanto ed ora tanto meno non volevo ricominciare tutto dall'inizio.
A farmi distogliere da quei pensieri, fu il cellulare che vibrò, segnalandomi un messaggio.


Da Kikyo <3
-Stai piangendo?-

A Kikyo<3
-No alla mia cornea le se sono rotte le acque -.-'' No apparte questo sto cercando di non farlo, ma le trattengo a malapena-

Da Kikyo<3
-Che è successo?-

A Kikyo<3
-Ieri mi sono tagliata, e con la stanchezza e la tristezza che avevo in corpo sono svenuta nella doccia, Malik mi ha salvato la vita e io gli ho risposto a cane. Tutto questo per coltìpa del tuo amato Styles!.... poi ti racconterò dopo a pranzo.... aspetta Styles posa subito il telefono di Chiara! Razza di imbecille! 'azzo volevi fare idiota?!-

Da Kikyo<3
-Allora scs sei mejo te Edwind!-

A Kikyo<3
-E non scrivere a bimbo minkia! Stupido! Non è giornata, sempre per colpa tua!-


A svegliarci da quel battibecco, per fortuna, fu la campanella che suonò in quel momento, segnalandoci che l'ora di francese era finita e ci potevamo tutti rcare in palestra per educazione fisica.
Mi alzai frettolosamente, presi tutte le mie cose e mi fiondai fuori dall'aula ma prima che potessi fare un passo una mano possente mi prese per i polsi e mi inchiodò tra la colonna e il suo corpo.
Alzai lentamente il capo per poi incontrare le fossette e quegli occhi perfettamente verdi di Styles.
-'azzo vuoi Styles?- -devo parlarti- disse di rimando. -Questo l'ho capito, anche perchè mi hai inchiodato ad una colonna!-dissi -L'ho fatto perchè sapevo che non mi avresti ascoltato. So che cosa è successo con Zayn e ti volevo dire scusa. Mi dispiace, non volevo farti stare del male... in verità non sapevo nemmeno se era vera quella storia-

-Styles non dire altro. Fai solo peggio. Tu vai a dire cazzate su tutti e poi ti ritrovi a chedere scusa come un pezzente. Dai! Falla finita perchè le tue scuse non sono vere. Sei solo un stronzo. Non ti importa di nessuno, porti a letto tutte le ragazze carine che ti pendono dalle labbra per poi farle soffrire anche per mesi. E non sto parlando solo di Federica. Quindi adesso smettila di fingere e vattene, perchè stai storpiando l'essere umano.- stavo gridando e con tutta la forza che avevo lo spinsi di pochi centimetri di lato a me e poi gli passai davanti per andare in giardino.

Lui mi si parò davanti e mi supplicò di ascoltarlo, cosa che feci piuttosto infastidita.
-Allora parla su! Perchè sei ancora zitto? C'è Chiara che mi aspetta fuori per andare in palestra, quindi sbrigati.- dissi stizzita.
-Allora- iniziò-ieri ho scoperto una cosa, molto importante, sia per me, sia per te-
-Ma quale stravagante motivo ti sto ascoltando?! Tu e le tue storie inventate!- dissi mentre mi avvicinavo alla porta dell'aula -Dimmi una cosa Styles. Perchè ora ti importa tanto di me?- -Mi importava anche prima!- -Stai scherzando vero?- -No, è vero!- -Styles dai rispondimi perchè?-
Lui allora al massimo dell'incazzatura mi rimise al muro per l'ennesima volta e mi ringhò contro -Perchè sei mia sorella e ho il dovere di preuccuparmi per te!-.

-C-C-C-cosa stai dicendo Styles? Ma che botta c'hai? Io non posso essere tua sorella!- dissi stupefatta con la confusione che iniziava ad occupare il mio cervello.
-Visto lo sapevo che non mi avresti creduto. Tu sei mia sorella! Punto. Che tu ci creda o no.- Detto questo prese la sua borsa e se ne andò dalla classe lasciandomi da sola a scervellarmi su cosa fosse successo in quei pochi minuti passati in compagnia di Styles.
 
 
 
 
 
Girlss rieccomi!! No non sono morta ne tantomeno defunta.
Ho avuto moltissimo da fare in questi ultimi tempi tra compiti interrogazioni e nuove materie non  ce la facevo più a scrivere e quindi a postare.
Parlando del capotolo, qui c'è una parte di legami tra Harry e Elenah((:
Rivelazioni shock... questo capitolo a me piace tantissimo e adoro il pezzo in cui Harry si scontra con Elenah.
Detto questo vado... spero che vi piaccia tanto.
RECENSITE, RECENSITE E REECENSITE IN TAANTIII!!
Bacioni e abbraccioni
Bibi xx

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Capitolo 9
*** Nuovi inizi ***






NUOVI INIZI


Ero piuttosto confusa... anzi molto confusa! Ma come poteva essere che io ero la sorella di Styles?

Dopo anni a risponderci male, a trattarci male, a prenderci in giro adesso scopro che siamo fratelli. Insomma si ci somigliavamo ma così!

Traballante e piena di pensieri mi diressi in palestra dove mi presi una nota per il ritardo, così mi cambiai e andai a riscaldarmi.

Chiara, come sempre, era appiccicata a Harry e io non potevo nemmeno parlarci, perchè quando era con lui era come se non esistessi.

ERO LA SUA MIGLIORE AMICA! E CHE CAVOLO! MERITAVO ANCH'IO UN'ABBRACCIO IN QUEL MOMENTO NO?!

Il professore decise che quel giorno avremmo giocato a pallavolo e la sfortuna volle che io capitassi con Malik e Styles.

MA QUANDO DIO DISTRIBUIVA LA FORTUNA IO DOVE ERO ANDATA A FINIRE?

Naturalmente non sapendo bene giocare a pallavolo, Malik mi venne addosso per prendere la palla, cademmo e io mi storsi il polso.

Il professore arrabbiato ancora per il ritardo mi spedì in infermeria per vedere se me lo avevo rotto, seguita da Zayn dispiaciuto per l'accaduto.

Durante il tragitto Malik si scusò tipo mille volte per essermi venuto addosso e io scocciata e stranita da suo comportamento gli dissi -Zayn ok! Calmati non è successo nulla! Sto bene! Stavo meglio prima è vero ma è tutto ok! Tranquillo- lui mi sorrise non molto convinto e mi accompagnò fin sopra il lettino dell'infermeria dove ci raggiunse un'infermiera, appunto, che mi chiese con un sorriso a trentadue denti -che cosa è successo bella?- -Lui- iniziai indicando Malik -mi ci è cascato sopra e ora mi fa male- risposi -Oh capito signorina, fammi vedere- disse prendendomi la mano e picchiettandomi sulla parte gonfia.

-Guarda bella non è successo nulla, ma dovrai tenerci del ghiaccio e metterci una pomata per farlo sgonfiare ed infine bendarlo. In una settimana e poco più dovrebbe guarire. Stai tranquilla- mi disse, sempre sorridendo e lasciando la mia mano.

Sparì e dopo pochi minuti riapparve con benda e crema che poi applicò sulla parte gonfia del mio polso.

Poco dopo, quando mi doveva fasciare il polso la chiamarono, forse per un'altra ragazza, e quindi affidò a Malik il compito di fasciarmi il polso.

Dopo qualche combattimento con la benda, Zayn iniziò a fasciarmi con molta delicatezza che sinceramente non sapevo nemmeno che avesse.

Ad un certo punto Malik si fermò, mi fissò e mi chiese -che c'è tra te e Harry?- -Niente, perchè?- dissi sussultando -Ah ho capito....nulla è.... che ti guardava in un modo oggi, anche quando sei caduta. Era come se fosse preuccupato per te, ma non volesse farlo notare... è come se ci tenesse a te, anche se da come ti tratta non mi sembra.-

Abbassai di colpo il capo e sussurrando dissi -Già l'ho visto anch'io... e so anche il perchè- lui mi guardò stranito e poi mi chiese titubante -e... perchè?- -mi prometti di non ridere?-chiesi un po' intimorita -certo! Perchè dovrei ridere?- chiese sorpreso -perchè siamo fratelli- dissi fredda con lo sguardo che non trasmetteva emozioni.


ZAYN
Cosaa?? Erano fratelli? Non era possibile! Insomma, sì si somigliavano ma non pnsavo ch fosse vero.

Questo è solo un brutto sogno. Si adesso sbatto gli occhi e tutto diventerà normale dove io e i ragazzi odiavamo Elenah e le sue amichette e tutti i nostri scontri ricoompariranno.

Ci fu un momento di silenzio in cui io e lei meditammo sulle parole appena dette e arrivai alla conclusione che lei aveva davvero una vita davvero schifosa.

Insomma non aveva il papà, aveva una mamma e due fratelli che nemmeno sapeva e voglio dire non è una passeggiata lottare tutti i giorni con il ricordo del suo finto padre.

Finito di fasciarla la riaccompagnai fuori e visto che era suonata la riportai a casa perchè che lei non poteva guidare per via del polso.

Durante il tragitto non ci rivolgemmo la parola, ma ogni tanto mi guardava di nascosto come se volesse sentirsi al sicuro. Volesse sentirsi capita.

Incominciavo a capirla meglio quella ragazza.. Standoci molto più tempo insieme e trattandola da persona normale senza prenderla in giro e tirarle fracciatine dalla mattina alla sera, tutto sommato era piacevole stare con lei.

Arrivati a casa parcheggiai e la salutai poi entrai in casa, mi cambiai e andai a sedermi in cucina per pranzare con le mie sorelle.

ELENAH
Che vita schifosa che ho!

Zayn ha fatto il gentile e mi ha riaccompagnato a casa, ma quando entrai non ero dell'umore adatto ne per giocare con i "miei" fratelli, ne tantomeno di parlare con "mia" madre che invece era più felice del solito.

Entrai e posai a terra la borsa e subito mi diressi alle scale per non incontrare nessuno.

Invece mia madre mi prese per un braccio e mi trascinò in cucina per un motivo che non ebbi nemmeno la voglia di ascoltare visto che solo la figura di mia madre ora mi faceva ribrezzo.

Mi sistemai sul ripiano della cucina appoggiandoci i gomiti ma senza sedermi ed iniziai ad attaccarla -Mamma allora raccontami un po'... quanto pesavo quando sono nata?- Lei si bloccò di colpo come se qualcuno l'avesse colpita con un coltello dietro la schiena.

-Giusta reazione- pensai compiacendomi della mia tattica da torturatrice -e dimmi.... come è che sono nata di preciso? Cioè come mi hai partorito? Piangevo molto?-

Lei non si mosse nemmeno era diventata un legno, rigida, sudava freddo. Di colpo si voltò verso di me e con il capo basso mi disse -sai io non le so tutte queste cose- -e perchè mai?!- dissi fingendomi sorpresa -perchè io...- le troncai la frase in gola dicendo la frase che da quella mattina avevo in mente di dirle -e dimmi un po'.... non ci entrerà mica che io sono la sorella di Styles e la figlia di Anne e che tu non sei mia madre?No vero?-

A quella frase, o meglio domanda, manca poco che lei non sviene sui fornelli se non si fosse retta al marmo del lavabo, e riacquisito l'equilibrio mi guardò dritta negli occhi e mi disse -non è come credi tesoro- -non mi chiamare tesoro... non sei niente per me!-ribattei -zitta non è vero! Io ti ho cresciuto!- -E allora raccontami mamma... perchè l'hai fatto? Perchè mi hai tolto dalla mia vera famiglia?- chiesi con la rabbia che mi incominciava a salirmi su per le vene.

-C'è una spiegazione! Tuo padre ed io dopo un incidente ci siamo finti morti per cambiare identità, ma tuo padre si era immischiato in un gioco d'affari troppo grande per lui così incominciò a bere e a drogarsi e dopo averlo disintossicato, dovemmo cambiare nome ecco perchè tu ti chiami Edwind e non Styles.- fece una pausa, mentre io me ne stavo in piedi a braccia conserte aspettando che continuasse -cambiammo casa e ci trasferimmo vicino a mia sorella Anne- -Anne è tua sorella? Ora sì che la famiglia è al completo!- gridai più stupita di prima

-Ferma! Fammi continuare!- -continua allora no?! Che aspetti?- -Le raccontai tutta la nostra storia, così si offrì di aiutarci a ricostruirci una vita e così mi donò te a 13 mesi. Quando compisti 10 anni però lei ti rivolle indietro dicendo che la nostra vita ce l'avevamo già visto che erano nati i gemelli e quindi ora lei aveva diritto al suo pezzo di cuore che io le avevo tolto. Ma io le dissi di no. Lei da allora non mi parlò più- -e c'aveva pure ragione!- -ieri mi ha chiamato dicendomi che aveva rivelato tutto ai suoi figli e quindi che da qui a poco lo avresti saputo in una maniera o nell'altra, ed io mi sono messa in mente che te lo avrei rivelato oggi. Ora.- concluse abbassando lo sguardò più di quanto non aveva già fatto.

-E quindi tu pensavi che felice e contenta mi avresti rivelato che io sono stata adottata ed io tutta contenta ti avrei detto "oh che bello mamma! Sono felice che tu me lo abbia nascosto per circa 18 anni e tu me lo dica solo ora! Grazie mamma ora si che ti voglio bene!"?- -no- disse fredda -Ed infatti non lo dirò Claire! Hai perso! Mi dispiace!- gridai mentre salivo in camera furiosa, e i suoi occhi incominciarono a riempirsi di lacrime.

Una volta chiusa a chiave la porta della mia stanza presi una valigia e ci misi dentro un po' di vestiti alla rinfusa, libri, caricatore per il cellulare, computer, i-pad, i-pod, annessi e connessi. La chiusi, poi presi un'altra borsa, quella che usavo per andare a fare box, e ci misi dentro intimo, calsini e altri vestiti ed altra roba che pur essendo superficiale volli portare via.

Scesi di corsa, sforzando tantissimo il polso che mi incominciò a pulsarmi di dolore, montai tutto in macchina e partii senza un obbiettivo preciso ma solo per uscire da quella maledetta casa. Passai davanti a casa di ciascun dei cinque casinisti degli amici di mio fratello e solo in quel momento decisi di andare a casa di Liam che allarmato sia per il polso sia per le mie lacrime mi fece entrare e mi abbracciò forte così che tutti i miei pensieri scivolarono via come una doccia ghiaccia.

Ci sedemmo sul divano e dopo una bella cioccolata calda, gli raccontai cosa era successo, trattenedo a stento le lacrime che minacciavano di uscire dai miei occhi per la seconda volta quel giorno.

 

*****DUE SETTIMANE DOPO*****
 


Sono quasi due settimane che non vedo mia madre e soprattutto non le parlavo.

Le giornate andavano come sempre io sorridevo e rispondevo sempre di sì a chi mi chiedeva come stessi, mentre invece la risposta era al contrario. Stavo morendo dentro risucchiata da quel passato che avevo accantonato nella mia mente e nel mio cuore così come la mia vecchia vita; quella che avevo passato con Claire, quella donna che avevo considerato come madre mentre invece era stata sempre mia zia. Ma nessunno poteva leggere i miei occhi che gridavano aiuto. Sempre. Continuavo la mia vita trafitta dal quel dolore che volevo dimenticare ma che ivece era sempre lì, come un fantasma del passato, che continuava a tormentarmi e che non voleva lasciarmi. Volevo vivere una vita normale, come una ragazza che esce, ride e scherza con i gli amici. Ma adesso non potevo più. Era tutto ambiato per me.

Liam mi ha gentilmente ospitato a casa sua visto che non avevo dove andare e devo dire che ci si viveva bene con lui. Era un tipo molto ordinato e preciso e soprattutto perfettino.

Mia mamma mi chiamava e mi scriveva sms in continuazione, era assillante, come se quello fosse il modo giusto farmela passare. Ma quando mi impunto su una cosa io non cambio idea. Io sono cosi è nessuno può cambiarmi.
 

*******

Aprii gli occhi svogliatamente, mentre la luce fioca del sole filtrava attraverso le tapparelle della finestra poco aperte del salotto. Mi guardai intorno e riconobbi che ero a casa del mio migliore amico Liam che apparve dopo qualche minuto sulla soglia della stanza in boxer sogghignando sotto i baffi.

-che hai da ridere puffo?- domandai alzando un sopracciglio con la voce ancora impastata dal sonno -finalmente ti sei sveliata dormigliona-rispose lui di rimando -che ore sono?- chiesi -mattina per quanto ne so io- -o porca... devo andare a scuola! Devo consegnare un progetto e...- la frese mi morì in gola quando Liam mi mostrò l'orologio appeso al muro. 14:30. -Sono fottuta- dissi passandomi una mano nei capelli disordinati -Liam perchè non i hai svegliato?!- chiesi piuttosto incavolata -dormivi così bene, non volevo svegliarti. Daltronde non hai dormito tutta la notte per via di quel progetto- rispose scrollando le spalle.

Mi voltai verso il tavolino dove c'erano tutte le mie carte e i miei conti sparsi.

Mi picchiai una mano sulla fronte -e ora come faccio? Cosa dico al prof? Ma porca carota!-sbraitai alzandomi e stropicciandomi gli occhi per andare a fare una doccia calda e cambiarmi per andare a scuola sperando di trovare il prof ancora in giro.

Di solito non ero così presa dalla scuola, ma quel progetto era importante.

"GLI EFFETTI DELLA MUSICA SUI RICORDI" questo era il titolo del progetto. La musica era gioia e dolore nello stesso istante, la musica era un modo per uscire dagli schemi, per conoscere persone, per cancellare ricordi tristi e per ricordare ricordi belli, per creare momenti che vorresti divenissero realtà.

La musica per me era tutto quello che mi serviva per vivere, era tutto quello di cui avevo bisogno.

La musica era tante personalità insieme e tanti modi di esprimersi diverso dal parlare. La musica era il motore del mio cervello ed era anche quella che mi faceva dimenticare tutto quello che volevo.

Era una cosa astratta ma allo stesso tempo reale, era un modo di creare momenti, melodie, parole, testi, frasi e tante altre cose per esprimere un'espressione, un parola, un concetto.

Era tutto quello che in quel momento volevo.

Corsi di sopra, mi cambiai e mi truccai con un filo di matita. Raggruppai i capelli in una crocchia dirodinata fermandola con una fascia rossa, e presi tutti fogli ncessari per il progetto e schizzai fuori dalla casa per fiondarmi a scuola per sperare di raggiungere il prof.

Liam sulla porta ancora a petto nudo mi fermò e mi disse-El scusa se te lo dico ora ma io dopodomani devo partire per Parigi e..- non lo lasciai finire la frase che scappai via dicendogli che me lo avrebbe detto quando sarei tornata.

Arrivata a scuola andai in segreteria per chiedere informazioni, mi avvicinai alla bidella e le chiesi -scusi sa mica se il prof. Grumich è già uscito?- -Guardi signorina sta usccendo adesso disse indicandomi un uomo alto e brizzolato che stava uscendo proprio in quel momento dal portone d'ingresso.

-Prof si fermi!- urlai e lo rincorsi senza ringraziare nemmeno la bidella, che mi guardò male. Fece lo stesso il professore di scienze che mi chiese-Edwind dove crede di essere? Al mercato? Siamo in una scuola perdinci.- puntualizzò poi.

-Sì professore scusi ma l'ho rincorsa solo per consegnarle il progetto di stamattina che...- dissi prima di venire interrotta da una voce fin troppo familiare. -Scusi professore anchio ero venuto per la stessa cosa e...-. Malik. -Scusa come ti permetti di intrrompermi? C'ero prima io!- chiesi irritata -Sì lo so ma era importantissimo è che non ho dormito per concluderlo perciò mi chiedevo se lo accetterebbe anche adesso questo progetto e...- -Signorina Edwind e Signor Malik, mi dispiace ma la scadenza era quella di stamattita e voi la dovevate rispettare. Nella vita troverete tante scadenze da rispettare e se farete così non andrete affatto bene. Quindi io ve li prendo, e li valuterò, ma non tirate ancora un sospiro di sollievo perchè per domani dovrete portarmi un progetto a coppie sul cervello maschile e femminile. Insieme. L'ho dato anche alla classe e voi dovrete farlo assieme e dovrete esporlo domani in classe. Certo, i vostri compagi sono molto più avvantaggiati perche ne abbiamo già parlato stamattina, ma voi non dovrete far altro che prendere gli appunti di oggi.- Guardai male Malik e chesi al prof.-e se non lo faremo?- -Bhe sarò costretto a mettervi un'altro due. E non credo vi servirebbe. Vero signor Malik?- rispose guardando Zayn negli ochi per poi montare in macchina ed andarsene.

-Sono fottuto- disse scoraggiandosi -benvenuto nel club allora- dissi porgendogli la mano per un cinque.

Mi battè il cinque e incominciò ad avviarsi verso casa, ma io lo fermai e gli dissi -ehi dobbiamo fare un progetto insieme da esporre alla classe domani se non mi sbaglio e non vogliamo prenderci un due, quindi adesso monta in macchina e andiamo a casa di Liam a prendere la mia roba poi raggiungiamo casa tua e finiamo il progetto il prima possibile così potremmo tornare finalmente alle nostre vite. ok?- conclusi.

-E perchè proprio a casa mia?- mi chiese -perchè Liam non mi fa utilizzare il suo e il mio è andato a puttane pergiunta. Quindi ora prendi le tue chiappe mosce e monta in macchina che siamo in ritardo!- dissi stizzita -UNO io non ho il culo moscio e DUE io non monto con te se mi tratti così- rispose seccato -MUOVITI MALIK PORCA CAROTA!!- gridai facendolo sobbalzare -ma io...- provò a ribattere -niente ma! Monta e zitto!- lui fece un cenno di rassegnazione e salì in macchina.

Salii in macchina, misi in moto e partii per andare a casa di Liam per prendere il necessario per completare il progetto e passare meno tempo possibile con quell'idiota di Zayn.

Mi fermai vicino al vialetto di casa Payne, presi la mia borsa e andai al portone a bussare per, appunto, prendere il necessario.

Liam finalmente vestito mi aprì con un muso lungo che mi fece preuccupare subito.

Entrai in casa segiuta da Maik che strascicava i piedi sulla moquette e per questo si beccò una bella ramanzina da Liam.

Quest'ultimo mi prese la mano e mi disse -siediti ti devo dire una cosa importante... anzi due- mi sedetti in silenzio e gli feci cenno di iniziare - allora- iniziò lui -in questi giorni devo andare a Parigi dai miei e i miei, appunto, hanno avuto la bella idea di affittare la casa a degli stranieri che vengono dalla Norvegia, quindi anche se volessi non potresti stare qui perchè la casa è occupata.- -e ora? Io a casa mia non ci torno di certo!-domandai alquanto stranita.

So che i genitori di Liam sono sempre in giro per il mondo con la loro catena di hotel ma non pensavo che potessero togliere per una settimana circa la casa a loro figlio anche se è in giro con loro.

-Una soluzione ci sarebbe- disse Liam tranqillo -E quale?- domandai io curiosa, ma spaventata allo stesso tempo - Mi ha appena telefonato tua mamma dicendomi che domani se ne andrà e tornerà a Chicago dove ora vive tua zia. La sorella di tuo padre.- a quelle parole mi rabbuiai-e quindi casa tua sarebbe libera, visto che te la intesterà- -ah, ok- dissi non molto convinta-e tu con la scuola come farai?- -io me la caverò vedrai, ho sempre avuto ottimi risultati perciò non credo che ci saranno problemi.- concluse.

Io annuii in silenzio poco convinta, alzandomi e indirizzandomi al piano di sopra dove avevo, provvisoriamente, la mia camera.

Entrai seguita da Liam, facendo sbattere la porta nel chiudere, così mi misi ad analizzare cosa avrei dovuto prendere.

Liam era appoggiato allo stipite della porta con dei pantaloni della tuta, bassa sui fianchi e con una conotta che si adattava perfettamente ai suoi muscoli sodi.

Avanzò verso di me e mi prese per un braccio per bloccarmi, mi tolse i fogli dalle mani e li posò sul letto sotto i miei occhi sorpresi e mi abbracciò forte, come solo lui sapeva fare.

Lo strinsi fortissimo, quasi togliendogli il respiro, ma non mi importava. Volevo sentirmi accettata da qualcuno per la prima volta. Volevo sentirmi completa.

Liam dopo pochi minuti sciolse l'abbraccio e mi disse guardandomi negli occhi -ricordati panda che io per te ci sono sempre. Se hai bisogno di me ricordati che basta chiamarmi e io ti risponderò sempre e subito. So che in questi ultimi tempi la tua vita è diventata un casino ma ricordati che tu sarai sempre mia sorella. Piccola io ci sarò. SEMPRE.-

I miei occhi si riempirono di lacrime, forse di gioia, per il sapere che qualcuno che mi voleva bene c'era, era lì davanti a me, che mi guardava piangere come una bambina con una tenerezza infinita aprendo le braccia per accogliermi in un'altro abbriaccio che mi tolse il fiato facendomi sentire felice per la prima volta nella mia vita.

Come sempre, al momento sbagliato Zayn entrò a mo' di bufalo nella stanza facedo cadere un mucchio di fogli posati sulla scrivania col vento creato dallo spostarsi della porta. Ci guardò confuso quando io sciolsi l'abbraccio e mi asciugai gli occhi per risultare presentabile e disse -ho interrotto qualcosa?- come in tutti i film dove i protagonisti si baciano ed entra qualcuno proprio nel momento del bacio.

-Zayn ma possibile che entri sempre al momento sbagliato?- disse Liam rimproverandolo con lo sguardo -scusate non volevo interrompervi- rispose lui sostenendo il mio senza guardare Liam.

-Allora andiamo Malik? O ci vuoi morire in questa stanza?- dissi io rompendo il teso silenzio che si era creato prendendo dal letto i fogli riuniti prima e mettendoli nello zaino insieme a cuffie, cellulare e occhiali (sì sono mezza cieca).

Uscimmo dalla stanza tutti e tre e rangiuggemmo il portone di casa dove Liam e Zayn si scambiarono un pugnetto e io diedi un bacio sulla guancia a Liam e mi avviai alla macchina aspettando Malik che si era messo chiacchierare con il mio migliore amico sulla soglia della porta.





EHIIII!!! Belle bimbe eccomi quaa!! Sono viva! E con un nuovo capitolo pronto per voi!
Come avete visto ho rivoluzionato la grafica della storia mettendo le immagini!! *dalla platea esce un 'ooo'* l'immagine iniziale l'ho fatta io e spero che vi piaccia((:
Se volete ditemi cosa ne pensate((:
Per essere sincera per me il capitolo è stupendooo.
Allora Parlando appunto del capitolo si nota che Zayn ed Elena si stanno avvicinando e che quest'ultima litiga firtemente con la "mamma" se si può considerare ancora così (:
Ok recensite in molti perchè le vostre recensioni mi fanno stare bene non so...
ora vado! buona lettura e bacioniii
Bibi xx

P.S. A gentile richiesta di 1D_Lisetta ecco a voi i capelli di Elenah ((:

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Capitolo 10
*** Arrivi & Partenze ***








ARRIVI & PARTENZE
 

-Il cervello dell'uomo è più piccolo e meno sviluppato rispetto a quelle delle donne perchè il loro è impostato per svolgere più funzioni. Hai capito Zayn?- era la cinquantesima volta che ripetevo quella frase allo stesso ragazzo che se ne stava disteso sul suo letto con gli occhi aperti a fessure che annuiva anche se gli si chiedeva che ore erano.

Ero sconvolta dalla sua tranquillità di affrontare la situazione. Cioè: domani dovevamo consegnare un progetto ed esporlo alla classe per evitare un due sicuro e lui sonnecchiava tranquillamente mentre io cercavo di esporgli il progetto che avevo quasi finito.

Stremata dal suo menefreghismo gli urlai nelle orecchie -Zayn! Smetti di dormire e finiamo qua!- lui fece un salto sul letto e ancora mezzo addormentato mi disse -potevi anche risparmiartela questa eh- io sbuffai e mi rigirai di nuovo al computer per finire l'ultimo punto della nostra ricerca. MIA dovrei dire visto che lui ha dormito tutto il tempo.

All'improvviso mi sentii abbracciare da dietro e trascinare verso il letto.

Cercai di liberarmi ma le braccia forti e muscolose di Zayn non ci pensavano proprio a lasciarmi andare -Zayn lasciami cretino! Voglio finire questo dannato progetto e andare via il più lontano possibile da te!- strillai

Ma perchè devo sempre attirare gli idioti io?

-El e dai! intanto non strillare e poi non sono così male- disse con un sorrisetto perverso, facendo finta di prendersela -

-no infatti. Non sei male sei orribile! ... e non mi chiamare El! Io e te non siamo amici, chiaro?!- strillai ancora più forte infastidita dalla sua indifferenza indicandoci freneticamente per sottolineare il fatto che noi NON eravamo amici.

-Ok ok finiamola una volta per tutte! Mi spieghi perchè ogni volta che stiamo più di due minuti insieme finamo sempre per urlarci contro?- strillò più forte di me

-Malik io ci sento benissimo per tua informazione, e poi perchè tu sei una delle persone più idiote che conosca!- dissi calmandomi un po'.

Allora lui mi tirò a sè, ma nel farlo prese anche la spalliera della sedia, mi fece cadere dalla sedia e finire addosso a lui sul suo letto.

Immediatamente mi misi a gambe incrociate mentre mi sistemavo i capelli abbozzando uno chignon disordinato dalle striature blu.

Zayn mi fece un sorrisetto perverso che poi si tramutò in una risata sommessa -Sai che ti devi rilassare vero? Con il fatto di tua madre, di Leyum che parte e la storia di Harry, hai la faccia stanca...- disse con un sorrisetto strano che non saprei descrivere avvicinandomi a me lentamente - Zayn cosa stai cercando di fare?- chiesi sospettosa di tanta gentilezza indietreggiando rispettivamente a quanto lui si avvicinava.

-scusa se cerco di essere gentile oh! Non si può fare nulla di carino con te eh!- mi rispose impermalosendosi -scusa ma non ti ci vedo a fare il gentile- ribattei.

-ah no? Vieni qua allora!- disse prendendomi per le braccia e buttandomi sdraiata sul letto.

In un nano secondo mi ritrovai distesa sul suo letto con lui sopra si avvicinava pericolosamente con il viso al mio.

Cavolo stava per baciarmi io no lo respingevo? Ma cosa mi stava succedendo? E per di più uno strano formicolio, mai sentito prima d'ora, mi si stava formando nellella bocca del mio stomaco.

ELENAH E SU FORZA SPINGILO E VA VIA! COSA STAI FACENDO?

Ecco che la mia coscienza puntualmente mi salvava da una situazione difficile, suggerendomi il da farsi.

Cazzo non si voleva spostare quell'idiota! -Zayn idiota che non sei altro! Porta la tua faccia lurida lontano da me! Dai falla finita!- chesi dimenandomi sotto di lui come un'assatanata.

-Perchè?- chiese stupito aumentando la vicinanza tra le nostre bocche.

Un miracolo. Mi serviva un miracolo qui, perchè io non sapevo davvero come togliermi quell'impiccio di dosso e tornarmene a casa mia.

Mentre dicevo le ultime preghiere prima che la distanza tra me e Zayn si facesse nulla, di colpo entrò sua sorella Donya che, imbarazzatissima, disse, cercando di girarsi dall'altra parte ed andarsene -oddio scusate, scusate! Non volevo interrompervi, scusate ancora!- io grata per quel miracolo mi scrollai di dosso Zayn e dissi raccogliendo le mie cose velocemente -Ma no, tranquilla me ne stavo giusto andando-.

Scesi velocemente le scale mentre Malik mi guardava male stando appogiato allo stipite della porta e uscii dalla loro casa attraversando il vialetto ed entrando nella mia ormai vuota e disabitata.

Appena entrata in casa mi fiondai a farmi un doccia ricordandomi di prendere le mie cose da Liam il giorno seguente.

Mi spogliai e mi misi sotto l'acqua bollente rilassandomi un po'. Dopo mi misi degli shorts in jeans e una cannottiera beige, gli unici indumenti decenti che avevo lasciato a casa prima di andarmene. Mi abbozzai una coda di cavallo disordinata e mi misi gli occhiali per non diventare del tutto cieca di quello che già ero.

Andai in terrazza per rilassarmi un po' e per controllare le mail dal cellulare visto che il mio pc era da Liam.

Come se non bastasse il mio momento di relax finì quando Zayn apparve dall'altra parte del terrazzo di casa sua e con una battutina sarcastica mi salutò.

Stremata dal suo comportamento infantille e stanca di sopportarlo ancora, mi alzai facendogli il dito medio e urlandogli -cerca di finire il progetto invece di fare battutine sarcastiche sui miei occhiali- e scesi in cucina dove mi preparai un panino col prosciutto.

Nel mentre presi il mio telefono e scrissi un messaggio a Federica.

A Fe' <3

Fe' ho fatto un casino

Da Fe'<3

Coosaa?! Che hai combinato?!

A Fe'<3

Ho quasi baciato Malik

Da Fe'<3

Arrivo immediatamente. Aspettami. Voglio proprio vedere che scusa mi trovi adesso.

Dopo meno di mezzo minuto suonarono al campanello. Mi sono sempre domandata se quella ragazza avesse il turbo al suo scooter.

Andai ad aprire trovando una Federica elettrizzata evidentmente per ascoltatre la mia storia di quella cazzata avvenuta un'ora prima.

Entrò in casa e si buttò sul divano di pelle in salotto e si posizionò comoda guardandomi come i bambini il giorno di natale guardano i genitori pronti a ricevere i regali.

-Allora?- esordì lei mentre mi andavo a posizionavo sul divano accanto a lei

-Allora cosa?- domandai con nonchalance per guadagnare tempo.

-Ma come cosa?!- strillò lei -hai quasi baciato Malik ed io lo voglio sapere visto che me lo hai fatto sapere per messaggio!!- continuò.

-Okok stai calma non ti scaldare ok? Adesso ti racconto- dissi prendendo un respiro profondo per poi cominciare a raccontare.

Dopo una mezzoretta, dopo continui interruzioni da parte di Federica, che voleva anche i più minimi dettagli di ogni mia minima azione, finii di raccontare la vicenda, lei rimase per una decina di secondi a bocca aperta senza dire una parola, il che mi fece preuccupare della reazione che avrebbe avuto.

-Ehi, pianeta terra chiama Federica, pianeta terra interpella Federica- dissi per smorzare il silenzio che si era creato tra di noi -eh? Ah sì- mi disse lei distrattamente.

-Tu- mi disse poi

-io -dissi rispondendole a ruota, indicandomi.

-tu te ne rendi conto che ti sei fatta scappare un bel bocconcino- continuò lei, mentre un sorrisetto perverso le si formava sul volto.

-Federì ma cosa stai dicendo?- strillai come una sclerata -ma stai palando di Malik te ne rendi conto vero?!- sbraitai ancora più forte -ti sei fusa il cervello?!-.

Lei si alzò dal divano, si posizionò davanti a mettendosi le mani sui fianchi e mi chiese -ma secondò te non c'è un motivo preciso per cui l'ha fatto? Insomma ti ha...- disse sospendendo la frase mentre abbassava lo sguardo per pensare -baciato ecco- concluse.

Volevo puntualizzare che mi aveva quasi baciato, ma non mi sembrava il momento visto che la mia amica aveva appena detto qualcosa di sensato. In effetti non ci avevo ancora pensato.

E se lui si incominciasse ad innamorare di me? No no, sicuramente l'ha fatto per darmi fastidio e per avere un'altro nome da aggiungere alla lista di ragazze portate a letto. Sì sì sarà sicuramente così, non c'è altra spiegazione.

I miei pensieri si tramutarono in parole che non convinsero molto Federica che andò in cucina per mangiare qualcosa gridando che avrebbe fatto qualcosa per scoprire il motivo di quel gesto, per poi ritornare in salotto per autoinvitarsi a dormire da me cogliendo il fatto che avevo la casa libera e tutta per me.

La mattina dopo ci svegliò il campanello che suonò ripetutamente per cinque o sei volte consecutive, faccendoci sobbalzzare dal divano dove ci eravamo addormentare la sera prima.

Traballante andai ad aprire trovandomi di fronte Liam con le mie borse con un sorriso triste stampato sulla faccia.

-Liam che ci fai qui? Che cos'è quella faccia triste? Che cosa è successo?- dissi con un fil di voce iniziandomi a preuccupare.

-Ehi- incominciò-questa è la tua roba- continuò poi -Mia mamma e mio papà hanno anticipato la pertenza a oggi.- fece una pausa abbassando il capo -parto questo pomeriggio Elenah devo stare là per parecchio tempo. Ti devo lasciare Elenah- concluse scandendo bene il mio nome alla fine della frase.

Rimasi a bocca aperta a quelle parole. Non potevo crederci. Anche lui mi lasciava. Come avevano fatto tutti. Mamma, papà e adesso lui.

-Liam- provai a dire -io...- la voce mi tremava -non ce la posso fare senza di te- dissi mentre lacrime calde incominciarono a scendere sulle mie guance.

Lui posò tutto per terra e mi abbracciò forte, forse, per l'ultima volta e dopo non lo avrei più rivisto per tanto tempo. Non ci riusivo a pensarci.

Sciolsi l'abbraccio e lo guardai negli occhi. Erano tristi, spenti.

-Mi disiace Elenah.-disse rompendo il nostro contatto visivo -Di tutto. Di abbandonarti proprio adesso. Io non vorrei partire a dire la verità, la mia vita è qui, c'è la scuola i ragazzi, tu, Zayn e....- continuò con un filo di voce -Scusa se non ti sono stato vicino come meritavi. ti chedo scusa per quello-

Lui era l'ultima persona che si doveva scusare con me. Lui era come un fratello. Mi aveva aiutata a uscire dalla depressione e dall'autolesionismo. Era lui la persona che mi ha salvato in quel maledetto incidente. Era il mio migliore amico. E se ne andava.

-Liam- iniziai -Tu sei l'ulltima persina che si dovrebbe scusare. Sei il mio migliore amico. Sei tutto per me, amche se vai in giro con il gruppo di Malik, ma vabbe', e che non ti salti in testa di scusarti ancora eh!!- dissi cercando di buttarla sul comico anche se di comico in quella questione c'era ben poco.

Dalla poltrona si udì un gemito segno che la mia amica si era svegliata dallo stato di incoscienza in cui l'avevo lasciata per andare ad aprire la porta.

Mi voltai per controllare cosa stesse facendo per poi far tornare la mia attenzione su Liam che in quel momento era sparito lasciando solo la mia roba sulla soglia di casa.

Chiesi a Federica di aiutarmi a portare quella roba in camera mia per poi prepararci e andare a scuola.

Arrivate a scuola tutte e due ci dirigemmo verso le nostre classi e la mattinata passò abbastanza velocmente fino all'ora di pranzo.

Entrai in mensa e notai una strana confusione in cortile.

Uscii e vidi tutti in cherchio con qualcuno al suo interno che si picchiava.

Mi feci strada tra la folla curiosa su chi potesse essere a fare quella spaventosa rissa dove spuntava anche del sangue a quanto pare.

Mi meravigliai quando vidi Harry accerchiato da tre fustaccioni dei giocatori di football che lo picchiavano a sangue. O meglio due lo tenevano per le braccia mentre lui, senza sensi, veniva picchiato dal terzo che non so nemmeno chi era, visto che non prestavo molta attenzione alle squadre di ragazzi 'bei fustaccioni' etichettati da Federica.

Dopo qualche minuto sentii una mano posarsi sulla mia spalla e con lo sguardo mi voltai e seguii il braccio fino a vedere a chi apparteneva. Niall.

-Elenah aiutalo ti prego!- esclamò pronto a crollare in ginocchio per supplicarmi.

Sorrisi. Non so ma qualcosa scattò dentro di me, sapendo che eravamo fratelli e io non ce la facevo a vedere mio fratello picchiato a morte da tre bellimbusti palestrati e senza cervello.

Posai la mia borsa per terra e mi alzai le maniche della felpa. -Ehi tu senza cervello!- gridai senza sapere cosa stavo dicendo.

Quello infastidito si voltò e sul suo viso spunto un sorrisetto beffardo. Sorrisi anch'io consapevole che sicuramente ce ne sarei uscita con un occhio nero. In quel momento capii che non era stata un buona idea dar retta a Niall.

-Perchè non te la prendi anche con sua sorella invece che con lui?- domandai sorridendo

-e chi sarebbe?- domand lui con uno sguardo inebetito

-Ce l'hai davanti- dissi indicandomi.

Tutta la folla intorno trattenne il respiro per poi guardarmi sorpresa. Lui non comprese subito e rimase lì come un fusto fermo a rielaborare quelle poche parole che avevo appena detto.

Certo che saranno belli i giocatori di football ma sono altrettanto stupidi. Mi avvicinai velocemente e gli tolsi il casco e glielo tirai tra le parti basse. Lui non ebbe nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo che era crollato a terra gemendo di dolore.

Mi voltai mentre i suoi scagnozzi si avvicinavano a me minacciosi. La folla gioiva per me gridando il mio nome per incitarmi a continuare lo show se così si poteva chiamare.

Mi sembrava di essere in quei telefim d'azione che io e Liam amavamo vedere le sere d'estate quando stavamo insieme.

Ripensare a lui mi fece abbassare lo sguardo facendomi vedere debole e vulnerabile e subito quei due lo notarono visto che si avvicinarono e incominciarono a tirarmi dei cazzotti in faccia visto che mi avevano preso alla sprovvista.

Crollai in ginocchio sotto i colpi dei due riuscendo però a sgattaiolare a tentoni lontano da loro e avvicinarmi ad Harry che avevano lasciato in un angolo concentrandosi solo su di me.

Mi resi solo in quel momento che era ridotto davvero male.

Dal suo labbro gonfio e rotto in più punti sgorgavano rivoli di sangue che gli macchiavano la maglietta.

Mi alzai e mi diressi a passo deciso verso i due che corsero da parti opposte per prendermi e darmene di santa ragione mentre il loro 'capo' se così si poteva chiamare era a farsi coccolare dalle cheerleder.

Io tornai con lo sguardo sui due che staano per prendermi ma mi spostai più velocemente di loro e loro picchiarono la testa nel muro facendone uscire un rivolo di sangue.

Io velocemente mi avvicinai ad Harry steso a terra e lo presi sotto braccio per dirigermi alla mia macchina.

Lo posizionai al posto del passeggero e salii anch'io, mettendo in moto per andare a casa mia e curarlo.

Mi guardai allo specchietto. Inorridii vedendomi macolata di lividi all'altezza degli zigomi e degli occhi e il mio labbro era spaccato nella parte inferiore della mia bocca.

Non ci pensai e andai a casa mia trascinando Harry in camera mia curandolo e disinfettando le sue ferite sparse per il corpo.


HARRY POV'S

Mi sveglia un po' intontito e dolorante da tutte le ossa del mio corpo.

Cercai di realizzare dove mi trovassi ma non riconobbi niente che appartenesse alla mia camera.

mi stropicciai gli occhi nell'intento di alzarmi da quel letto e trovare qualcosa da mangiare visto che la mia pancia aveva cominciato a brontolare.

Per alzarmi mi appoggiai al comodino e, per sbaglio urtai un bicchiere d'acqua che era appoggiato lì sopra facendolo cadere e rompendolo.

Dopo pochi secondi sentii dei passi che salivano velocemente le scale e si avvicinavano alla stanza dove ero io.

Ad un certo punto aparve sullo stipite della porta la Edwind che mi guardava con uno sguardo di sollievo.

-Finalmente ti sei svegliato- irruppe lei nel silenzio che si era creato tra noi due

-già, e mi fa male tutto- mi lamentai

-me lo immagino, ti hanno fatto nero- disse lei ridacchiando -ma cosa hai fatto di tanto grave da fare arrabbiare quei bestioni?-

-nulla che ti riguardi- dissi storcendo il naso -mi vuoi dire dove sono?- chiesi successivamente.

-bhe mi riguarda visto che se non ci fossi stata io a salvarti tu non ci saresti uscito vivo. Mi devi un favore Styles- mi disse mentre si abbassava per togliere i vetri del bicchiere rotto sul pavimento -comunque siamo a casa mia. In camera mia precisamente. Da te non sono ancora pronta a venirci, e per di più non avevo tempo-.

-Tu mi hai salvato la vita?- le chiesi stranito

-bhe diciamo di sì. Ma tu non hai mai fatto box o qualcosa del genere?- mi chiese sorridendo.

-Ehm no, e non mi interessa nemmeno-risposi di rimando, infastidito.

-ti dovrebbe interessare visto che manca poco muori picchiato a sangue- ribattè lei.

-non ti deve interessare quello che faccio- dissi io infastidito ancora di più.

-bhe fino a prova contraria mi dovrebbe interessare visto che siamo della stessa stirpe- disse abbassando il viso

-perchè l'hai fatto Edwind?- chiesi -Perchè mi hai salvato? Potevi benissimo lasciarmi lì sanguinate. Perchè mi hai portato qui e mi hai curato?- chiesi pauroso di quello che mi avrebbe risposto.

-Bhe, dopotutto, siamo pur fratellli no?!- rispose abbozzando un sorriso per smorzare la smorfia di tristezza mista a tensione che le si era creata in viso.

-Vuoi che ti porti qualcosa da magiare? Hai bisogno di qualcosa?- mi chiese per cambiare discorso -Ehm, vorrei qualcosa da mangiare che ho fame. E scusa se ti ho rotto il bicchiere. Non l'ho fatto apposta- risposi imbarazzato.

-tranquillo lo so.- mi risponse sparendo dietro la porta della camera.












OK.
Mi scuso immensamente con le mie lettrici per non aver pubblicato il capitolo prima di due anni :,)
Sono stata impegnata con scuola esami viaggi e non ho potuto aggiornare prima d'ora.
Vi chiedo scusa in ginocchi e vi prego di non venirmi a cercare per uccidermi nella notte ;)
Cmq il capitolo secondo me è stupendo poi ditemi voi con le vostre recenzioni cosa ne pensate.
Vi aspetto :)
Baci enormi
Bibixx




 

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Capitolo 11
*** -What Did You Do?!- ***




-WHAT DID YOU DO?- 


ELENAH

Era da tre giorni che Harry era a casa mia ed era come avere un neonato in casa.
Ne combinava di tutti i colori!

Oltre ad andare in giro per casa canticchiando "Sono Harry Styles, sono figo, sono bello, sono il vostro fotomodello" tutto il  giorno, una volta ruzzolò dalle scale convinto che gli scalini fossero più bassi; un altro giorno invece, mi scongelò il frezeer convinto di averlo chiuso bene, invece l'aveva lasciato aperto e quando io andai a prendere qualcosa per mangiare mi ritrovai una pozza d'acqua gelata ai piedi del frigo.

Ma il colmo fu quando, convinto che non avessi i radiatori, mise i suoi calsini nel forno sostenendo che i suoi bei piedini dovevano stare al caldo e se li dimenticò là riempiendo la cucina di fumo e puzzo di bruciato e, naturalmente, bruciando i calsini.

Sai dove te li ficco la prossima volta i tuoi calsini?!

Mi chiedo perchè proprio io debba condividere ossigeno con questo idiota.


Ero in cucina a preparare il pranzo da poco più di 10 minuti,  quando un tonfo assordante arrivò dalla lavanderia facendomi sobbalzare.
Andai di corsa a vedere cosa fosse successo e quando varcai la soglia della stanza ritrovai tutti i panni sporchi fuori dalla lavatrice qua e là sparsi per la stanza e soprattutto tutta l'acqua sul pavimento.

Chiamai Harry intenta a raccogliere i vestiti bagnati vicino a me, quando la testa del riccio spuntò dal mucchio di panni al centro della stanza facendomi sussultare.

Ma che cazz'?

-Harry ma che cavolo hai  combinato?- chiesi con una voce isterica che non sapevo nemmeno di possedere
-Cavolo Elenah la tua lavatrice sputa i vestiti! Aiuto!- disse mentre si alzava e si toglieva la maglietta ormai bagnata fradicia.

Ispira. Espira. Inspira. Espira. Brava Elenah, cerca di non tirargli qualcosa addosso.

-Harry la mia lavatrice non sputa i vestiti! Cavolo! Ti ho detto di fare la lavatrice mica di allagare la casa!- brontolai mentre gesticolavo.
-E scusa allora! Io non la so fare la lavatrice!- rispose lui facendo il finto offeso
-Me ne sono accorta!- risposi ancora guardandolo male
-Che spiritosa oh!- disse lui mentre lasciava la stanza.
-Harry!- lo chiamai voltandomi verso di lui 
-Che c'è?- chiese lui appoggiandosi allo stipite della porta 
-Potresti preparare da mangiare perfavore? E questa volta non combinare casini però!- dissi mordendomi il labbro.
-Va bene padrona- rispose lui canzonandomi, avviandosi verso la cucina roteando gli occhi al cielo.



**************
-Ma ti dico che era qua!!-
-Sì se c'era la vedevo, che dici eh?-
-Senti ti dico che io l'ho messa sul tavolo per mangiarla alla fine del pranzo, sono venuto ad avvertirti e poi... se vabbe' lo sai già cosa è successo poi-
-Sì, Harry, la mangiata il gatto allora, via-
-Ma tu non hai un gatto, giusto?-
-No idiota no! L'hai presa tu allora!-
-Ma è un'ora che ti dico che io non l'ho toccata!-


Dio santissimo aiutami tu

-Harry so che tu adori il cioccolato e quindi è impossibile che una crostata sia andata via da sola!-
-Potrebbe essere... prova a guardare nella strada... magari è andata a trovare Zayn!-


Oh Dio.

-Ti prego dimmi che non lo hai detto davvero-
-Cosa?-
-Ma siamo sicuri che siamo fratelli Harry? Sei così idiota!-
-No, sono così fantastico-
-No-
-Si! Anzi sono perfetto!-
disse alzando il dito al cielo.
-Harry....-
-No aspetta ancora meglio! Sono perfettamente perfetto!-
disse infine gongolante.
-Oh Dio Mio- dissi mentre mi picchiavo una mano in fronte scuotendo la testa.

Ma perchè è così stupido?

Mentre queste domande sulla possibile provenienza aliena di mio fratello mi gironzolavano in testa, andai a prepararmi per andare ai corsi serali che la mia scuola aveva indetto quella settimana.
Eravamo partiti dalla mia crostata al cioccolato sparita dal forno e di sicuro era stato mio fratello ma lui continuava a negare di averla mangiata poi non so nemmeno cosa ho detto, ma lui ha incominciato a lodarsi di quanto è perfetto e cose così ed io boh... non riesco a credere che lui se lo abbia detto davvero.
Mi feci una doccia fredda e mi misi un top nero con una canotta di Harry bianca con delle cuffie sopra, degli skinny neri e le mie adorate convers bianche, lasciai i capelli sciolti e lisci e preparai la mia borsa.

Scesi velocemente le scale e mi diressi a portone d'ingresso aprendolo mi ritrovai un Harry diseredato appoggiato alla mia macchina.
-Cavolo, sembri un senzatetto- dissi squadrandolo da capo ai piedi.
Portava i pantaloni della tuta larghissimi per i miei gusti con una t-shirt bianca latte che si aderiva perfettamente ai suoi muscoli sodi del suo busto, in testa aveva un beanie grigio da cui ricadevano alcuni ricci color cioccolato e ai piedi delle nike air force alte bianche.
Lui mi guardò male e si accomodò comodamente sul sedile del passeggero mugugnando qualcosa.

Il viaggio proseguì piuttosto tranquillo, ma la tranquillità fini quando Harry esordì con -l'ho mangiata io la tua torta, Edwind- 
Per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva. -Ah ah! Lo sapevo io!- dissi esultando -e ti è piaciuta Styles?- conclusi mettendo enfasi sul suo nome.
-Sì molto grazie- fece una pausa -non è  che potresti farne un'altra per stasera?-
-No assolutamete no!-
-Perchè?-
rispose lui quasi scandalizzato dalla mia risposta
-Perchè non voglio fare qualcosa che poi tu ingrufi e io non posso nemmeno assaggiarla!-
-Allora insegnami a farla-
-Cosa?-
-Insegnami a cucinare-
-No.-

-Ma... uffa però sei la peggior sorella che si possa avere- protestò affondando la testa nella testiera del sedile
Per  fortuna arrivammo a scuola e così non potetti ribattere.
Scendemmo dall'auto e Harry incominciò  a straparlare e non so il perchè incominciammo a ridere.

-Vedo che perlomeno qualcuno qua è di buon umore- ci disse Louis vedendoci ridere
-Io ho cambiato umore adesso che ti ho visto- ribattei acida
-Anch'io Edwind- disse Harry guardandomi male.

Ma perchè?

-Scusa ma io non capisco come fai a cambiare umore così in fretta- mormorai
-Chi è che cambia umore?- chiese Chiara curiosa apparendo alle mie spalle seguita a ruota da Zayn
-Lo stronzetto del tuo futuro marito coglione, ossia Harry sonoofigosoloioeloso Styles-le rispose Manuela spuntando dietro Tomlinson
-Sempre fine te eh, Manny?- chiese infastidita Chiara.
-Beh ho solo detto la verità- disse lei mentre ci scambiavamo un'occhiata complice insieme ad un pugnetto.
-Buonasera a tutti!- cinguettò Federica seguita da Niall col sorriso sulla faccia
-Almeno qualcuno è veramente felice di venre a scuola alle 4 di pomeriggio- sentenziammo io e Zayn all'unisono
 -A che dobbiamo tutto questo entusiasmo?-domandò Manuela con una faccia da pessimista
--Oh beh...- iniziò Niall -i miei cugini che vivono in Austrlia si trasferiscono da me per un po' e quindi volevo chiedervi se quando ci sono loro potete riporre le vostre ostilità da parte e sembrare tutti una famiglia felice, ok?- concluse sprizzante di gioia l'irlandese.

MAI.
Nemmeno morta avrei fatto pace con Mailk.

Io, Malik e Tomlinson ci guardammo in cagnesco ma annuimmo comunque per far contento Niall.
La voce del professore ci richiamo dai nostri pensieri e noi ci dirigemmo in palestra dove era stato allestito una specie di classe provvisoria -allora ragazzi siccome ogni professore non può avere la sua classe per motivi tecnici allora abbiamo deciso di dividervi in  classi come avete ben visto- fece una pausa -e perciò io e il consiglio di classe abbiamo deciso di fare dei laboratori di arte, canto, ballo e graffito per recuperare delle ore perdute a causa di questa organizzazione- concluse raggiante
-E chi  pensa che ci venga a ballare da lui?- sussurrai a Niall che scoppiò a ridere e il professore se ne accorse

Oh cavolo...

-Edwind, Horan volete iniziare a mostrarci le vostre abilità?- chiese con un ghigno il professore

Dio no

Non volevo mettere in mostra le mie abilità, non volevo sembrare un'altra volta ridicola.
l'ultima volta che ho cantato in pubblico è quando mio padre alias mio zio mi aveva detto che era orgoglioso di me, la sua ballerina, l'ultima volta però che lo vidi sobrio.
Quando cantavo tutti quei ricordi si affollavano nella mia testa, la gola mi si seccava e non riuscivo a spiccicare più una parola.
Non volevo ridurmi così. Non di nuovo.
Chiara lo capì, e mi posò una mano sulla mia spalla rigida e questo mi rilassò un po'.
Notai Zayn che fissava attentamente ogni mio movimento e questo mi innervosì ancora di più.
Il professore ci ripetè la domanda e Niall si buttò a capofitto a cantare una cansone di Ed Sheeran e la sua voce calda e rassicurante inondò tutta la palestra.
Quando ebbe finito Niall allungò la mano verso di me e mi fece andare vicino al professore che mi porse un microfono e mi chiese -Qual'è la tua abilità signorina Edwind?- mi bloccai. Mi guardai intorno tutti gli occhi erano fissi su di me.

Cazzo...

-I-i-io- balbettai -io faccio boxe e so prendere a pugni le persone- dissi rilassandomi un po' e mettendo su un sorriso beffardo
-Questo lo sappiamo signorina- disse contrariato il professore -ma ha anche altre abilità vedo- prese un foglio con su scritto qualcosa di incomprensibile -vedo che sa cantare e ballare- concluse poi.

NO.
Non so fare nulla di quelle cose. Mi blocco se sento la musica, mi blocco se devo muovere un passo a tempo, mi blocco semplicemente facendo le cose che più amo.
-Non posso- mormorai indietreggiando 
-come scusi?- chiese il professore con un facccia confusa 
-non posso e basta, non so fare nulla, non ho nessuna abilità e non sono importante. Chieda ad altri le loro abilità, io semplicemente non le ho- dissi mentre i miei occhi diventavano umidi

Cacciai le lacrime dentro dicendomi mentalmente -non qui, non ora- e correndo in cortile per riprendere l'aria che mi era mancata durante tutto il dialogo col professore.
Mi siedetti su una panchina di cemento e poggiai le braccia sulle ginocchia portando la testa tra le mani.
Sono troppo tesa ultimamente, senza Liam non riesco a andare avanti.
Solo lui sa cosa mi è successso, di come ho sofferto, di come sto morendo piano piano dentro, di quanto soffro perchè nessuno mi capisce.


ZAYN
Giuro che ci sono rimasto di sasso dalla reazione della Edwind, come tutti del resto.
Chiara, dopo che lei se ne è andata è corsa fuori per raggiungerla ma venne fermata dal professore che le chiese di non andare fuori e di lasciarla smaltire il nervoso che secondo li lei aveva.
Ma secondo me c'era dell'altro dietro, non semplice vergogna e imbarazzo. Non era da lei fare così.
Così senza essere visto sgusciai fuori e andai a cercarla.
Quando la vidi, la chiamai e lei sobbalzò dallo spavento.
-Ti ha mandato il professore?- disse subito senza darmi il tempo di ribattere aggiunse -puoi anche andartene, io sto bene, tra poco arrivo. Ho solo bisogno di un po' d'aria- e si rimise seduta. 
-Io non vado da nessuna parte senza che tu non mi dica cosa è successo là dentro- dissi indicando la porta della palestra.
-Non sono cose che ti riguardano- disse lei fredda

Oh benedetto...

-Mi riguardano per tua informazione- dissi senza nemmeno ascoltarmi
-Lasciami in pace- quasi mi supplicò lei alzandosi e mettendosi una felpa nera.
-Elenah!- gridai prendeldole un braccio mentre lei si allontanava.
Nel farlo scostai un po'  la manica della felpa tirandola su.
Sul polso aveva una benda alta credo 5 cm e sopra la benda spuntavano righe rosse che salivano verso il gomito.
Lei liberò subito la mano dalla mia stretta e si girò cercando di camminare il più veloce possibile lontano da me.

-Che cazzo hai fatto?- dissi cercando di sembrare il più  calmo possibile.
Lei si fermò e si voltò verso di me guardandomi con gli occhi lucidi.
Stava per scoppiare e lo sapevo benissimo. Il mio sguardo stava passando da cinque minuti dal suo braccio al suo viso.
-Non ora ti prego. Non adesso. Non di nuovo- la udii mormorare  mentre alzava lo sguardo al cielo.
-CHE CAZZO HAI FATTO?- ripetei un'altra volta , più arrabbiato.

Lei tirò giù la manica e si voltò di nuovo andando verso la sua macchina il più veloce possibile.
-Guarda che se credi di affrontare i problemi in quel modo sappi che non è quello giusto! Parlarne sarebbe molto meglio! Ti aiuterebbe molto!- le gridai prima che lei montasse in macchina e sgassasse via.
Si avvicinò  a me che ero su marciapiede, abbassò il finestrino e mi disse con un filo di voce -Perchè tu credi che non chieda aiuto? Sembra che stia bene, ma non è affatto così-
Detto questo se ne andò sgommando ad ogni curva che incontrava.
Rimasi lì come un cretino a riflettere su cosa mi aveva appena detto la Edwind.

Aspetta cos'era successo?















Ehi bellezzeeee!!!
Rieccomi qua con un bel capitolo pronto per voi :)
Spero che vi piaccia e che abbia più successo dell'ultimo che ho caricato :)
Detto questo vi lascio perchè mamma rompe perchè dovrei andare a letto, ma io non ho sonno.
Ma questonon vi interessava lo so :)
Comunque adesso evaporo veramente.
Baci baci
Bibi xx

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Capitolo 12
*** -U're not really Bad Girl- ***




-U'RE NOT REALLY BAD GIRL-

Entrai tutta trafelata in casa chiudendomi la porta alle mie spalle.
Mi accasciai sulla poltrona singhiozzando coprendomi la bocca con la mano, sperando di placare i miei singhiozzi o perlomeno di nasconderli.
Adesso che Zayn aveva visto la mia debolezza con la lingua lunga che si ritrovava sarà andato a sputtanarmi davanti a tutti e soprattutto mi avrà dipinta come un esibizionista che si taglia solo per essere al centro dell'attenzione.

Merda.

Mi alzai e andai in camera mia troppo rosa per i miei gusti e mi  catapultai letteralmente in bagno dove mi spogliai e mi feci una doccia calda cercando di non pensare a nulla, ma più cercavo di non pensare più i miei pensieri si insinuavano nella mia testa facendosi spazio tra di loro con la forza.
Uscii dal bagno e mi avvolsi in un asciugamano per poi prendere l'intimo e qualcosa di comodo da mettere.


Avevo appena finito di piastrarmi i capelli quando il mio campanello suonò insistentemente prima che io aprissi e trovarmi di fronte una Federica sorridente con indietro le mie amiche e la comitiva di Malik.
-Ma che cosa....?-  chiesi sorpresa  -che ci fate qui ?- conclusi dopo essermi ripresa dallo stato di trans in cui ero.
-Ci fai entrare per l'amor di dio Elenah! Qua fuori fa freddo!- si lamentò Chiara apparendo con la testa sopra la spalla di mio fratello
-Smetti di lagnarti Chiara!- si lamentò a sua volta Manuela tirandole una gomitata in pancia.
Lei gemette e mise le mani nel punto in cui l'aveva colpita Manuela.
-Oddio basta dai facci entrare Edwind- mi ordinò Zayn facendosi spazio tra la porta e me trascinadomi verso il divano mentre gli altri entravano e si posizionavano in salotto.
Andai alla porta per chiuderla quando la voce di Niall mi richiamò in giardino dove lui e altre tre persone stavano raggiungendo gli scalini che portavano alla porta.
-Niall ci sei anche tu!- risi.
-Certo! Qui si fa una festa senza dirmi nulla!- rispose lui scrollando le spalle.
-Festa?- gurdai malissimo Zayn e fece un sorriso sghembo.
-Ok ragazzi- dissi entrando in casa facendo passare Niall e i suoi amici e chiudendomi la porta alle spalle -che ci fate tutti a casa mia?- 
-Primo: sei andata via in quel modo quindi IO volevo vedere se stavi bene- iniziò Federica -e poi volevamo tutti accogliere i cugini di Niall, giusto Tomlinson?- concluse gettando un occhiataccia dietro la mia spalla.
Lui restituì lo sguardo truce con tanto di linguaccia e si voltò per dirigersi verso la cucina.
-Così questi sono i tuoi cugini- dissi rivolgendomi all'irlandese 
-Già lui è Luke- disse indicando un ragazzo alto, biondo coi capelli sparati all'insu, un piercing sul labbro unferiore e una camicia scozzese  -lei Hilary- indicando una ragazza bionda con gli occhi come il cugino.
-Ed io Emily, piacere- concluse una ragazza altrettanto bionda, alta, con i capelli mossi e bellissima.
Indossava dei semplici jeans e una maglietta con stampe floreali e ai piedi delle ballerine bianche.
Era incantevole e questo l'aveva visto anche Harry che la scrutava dalla poltrona molto attentamente.
-Oh piacere ragazzi, io sono...- non feci in tempo a finire la frase che Louis la finì per me -Elenah, la ragazza di cui ha tanto parlato a Luke, Niall- si fermò un attimo per lanciare un'occhiata annoiata al biondo e mettermi le mani sulle spalle per poi strigere leggermente -Non è vero Niall?- 
Gli lanciai un'occhiata omicida e lui lasciò la presa immediatamente con una scrollata di spalle ritornò al suo posto.

Se gli sguardi uccidessero a quest'ora Tomlinson saresti sotto 3 metri di terra

Riportai lo sguardo su Niall
-Oh, beh, si, dicamo- concluse il biondo imbarazzato
-Si, comunque- irruppe quella che doveva Hilary -piacere di conoscerti- concluse con un mezzo sorriso.
La osservai bene, aveva i capelli color cenere e molto ricci che le arrivavano alle spalle, era alta quanto me e sfoggiava un look semplice, ma veramente carino.
Indossava dei tronchetti beige, degli shorts di jeans a vita alta con una canotta color carne di cotone soffiato piuttosto larga con sopra un cardigan del colore degli stivaletti lungo che si aderiva perfettamente alla sua figura esile.
Li feci sedere in salotto su dei "giacigli" improvvisato con dei cuscini e puff e incominciammo a chiacchierare tutti insieme.


ZAYN
Eravamo tutti seduti nel suo salotto sparando battute senza senso sul colore dei capelli che Elenah poteva adottare.
E lei era lì che rideva con le lacrime agli occhi per le troppe risate, con i capelli lisci che le ricadevano sulle spalle ed alcuni ciuffi che le erano sfuggiti da dietro le orecchie davanti agli occhi, ma non sembravano darle noia.
Il suo sorriso sembrava vero ma io sapevo che dietro quella maschera c'era una ragazza distrutta da tutti gli eventi che si sono susseguiti nella sua vita, da tutte le bugie e tutte le menzogne con cui è cresciuta.
Il mio sguardo ricadde sul suo braccio; indossava dei leggins neri con una felpa più grossa di lei di circa tre taglie rossa con una scritta nera sul petto.
"I'm a star" diceva la stampa ed era vero.
Lei era una stella e anche se non si vedeva lei stava male,  ma nonostante tutto ascoltava gli altri e gli aiutava.
Ma lei lottava, lottava con tutte le sue forze per non scoppiare a piangere nei momenti meno opportuni.
-Io ho fame però!!- si lamentò per l'ennesima volta Niall massaggiandosi la pancia.
-Va bene biondo, adesso ordiamo la pizza, basta che non ti lamenti più- disse sbuffando Elenah, alzandosi per prendele il cellulare.
-ok, decidete che pizza volete- ci ordinò apparendo sulla soglia della cucina, sbloccando il telefono e digitando il numero.
Elenah prese tutte le ordinazioni e chiamò la pizzeria mentre Niall si lamentava.
-Dio Niall! Adesso ti tiro  un gancio nella mascella se non stai zitto!- disse Harry stringendo la mano in pugno.
-Va bene ragazzi, comunque sappiate che ho fame- sospirò lui
-Tu  hai sempre fame, cugino, è diverso- ridacchio quella che doveva essere Hilary.
La cugina di Niall è veramente bellissima.
Occhi blu come il cielo, capelli ceneri e ricci che le ricadono sulle spalle coperte solo da un cardigan leggero.

Potrei farci un pensierino

-Ok ragazzi io mi sto annoiando! Facciamo qualcosa di interessante!- si lamentò Louis girovagando per la stanza e adocchiando una pila di DVD.
Stava per prenderne uno quando la Edwind uscì dalla cucina puntandogli il dito contro e minacciandolo -Se tocchi qualcosa giuro che...-
Lui si avvicinò velocissimo a lei facendo si che i loro nasi si sfiorassero -cosa faresti carissima?-
Lei sorrise.
-Ti faccio diventare donna se non ti togli di qua-
gli disse lei cercando di non sorridere, poggiandogli le mani sul petto.
 -Oh sto tremando di paura. Vedi bellissima?- rispose lui sempre sorridendole beffardamente, mettendole le mani sui fianchi e spingendola contro il muro.
Mi si formò un nodo allo stomaco vedendo quella scena.
Sembrava che le piacesse farsi toccare.
Odiavo quella situazione.
Odiavo che lei sorridesse così con altri.
Volevo farla sorridere io così.
Non ero geloso. NO.
O forse sì? Che mi stava succedendo? Anche se volevo lasciare Perrie per riflettere un po' sulla situazione con la Edwind, ma non ero geloso.
Forse un poco, ma no.
Non mi doveva importare quello che faceva lei e con chi lo faceva, ma la morsa allo stomaco mi si strinse ancor di più quando Louis si abbassò per baciarla e lei lo spinse via ridendo -Adesso basta. Ti sei spinto troppo oltre- desse guardandolo di sottecchi.
Non dovevo essere geloso, ma per qualche motivo a me sconosciuto non riuscivo a togliermi dalla testa quella scena.
Non mi doveva importare, eppure c'era qualcosa in quella ragazza che mi intrigava.
-Ehi Zayn, allora come va con la tua ragazza? Perrie Edwards giusto?- mi chiese Luke sistmandosi sulla poltrona davani a me,  risvegliandomi dai miei pensieri.
-Mmm va- iniziai grattandomi la testa - Ma non penso che durerà, perchè ho idea di lasciarla- conclusi.
Il biondo per poco non si strozzò con la sua stessa saliva e mentre cercava di riprendersi, Louis mi chiese con gli occhi strabuzzati -Lo sai che non arriverai vivo a dopodomani, vero?-
Sospirai. 
-E' una pazzia- disse Chiara scuotendo la testa.
-Non lascerà mai che tu la lasci- tutti guardarono Elenah in modo strano -Insomma... chi ha il coraggio di mollare Perrie Edwards?- concluse con una risata amara, non sembrava molto a suo agio in quella conversazione.
-El tutto bene?- Federica ruppe quel velo di tristezza che si era formato negli occhi della mora.
-Uhm? Sì sto bene... va bene, tutto bene- rispose lei forzando un sorriso.
-Ok, io mi sto annoiando ragazzi. Fate come vi pare, ma io voglio fare qualcos adi divertente- sbuffò Emily rompendo il velo di tensione che si era creato tra di noi, dalla grande poltrona che torreggiava nel salotto.
-Fa vedere cosa hai- disse infine armeggiando con dei DVD.
In quell'istante suonò il campanello ed Elenah si affrettò ad aprire la porta e pagare il fattorino.
-Si mangia!- esultò Niall avventandosi sulla sua pizza al salamino piccante.
-Niall datti un contegno per l'amor del cielo! Sembri un animale!- brontolò Hilary guardando il cugino disgustata.
-Ma io avevo fame- brontolò lui a sua volta con la bocca piena di salamino.
Ridemmo tutti tranne Elenah.


ELENAH
Avevamo finito da un bel pezzo di mangiare e molti erano andati a casa.
Eravamo rimasti io, Zayn ed Harry e quei due  coglioni si stavano sfidando a Mario Kart mentre la sottoscritta alias cameriera di turno lavava le posate e metteva in ordine il salotto.
-Togliti che ci sono io!- gridò mio fratello spintonando Zayn sul divano
-Togliti tu Mario del  cazzo! Mii tagli la strada!- gli  urlò di rimando Zayn superando mio fratello con la macchina.
-Ma che cazz'?! Ehi ero io primo! Ma...- non finì la frase che Zayn  lo superò di nuovo e tagliò per primo il traguardo.
-Ehi fratello non ti abbattere, d'altronde non tutti hanno talento- lo canzonai appoggiandomi sul bracciolo del divano vicino a Zayn.
-Ehi, Te sfotti, ma tanto sei peggio di me- disse il riccio facendo il finto offeso.
-Vuoi provare?-
-Sì-
-Ok, toglietevelo tutti che arriva la boss di Mario Kart-
-Si si vai vai, che arrivi dodicesima-

Zayn mi fece spazio nel divano ed io presi il joystick per giocare.
Iniziammo la partita e già all'inizio del secondo giro io ero in testa e Harry era solo decimo.
Vinsi e la partita e incominciai a sfottere mio fratello sul fatto che non sapesse giocare.
-Appena prenderai la patente ci sarà un pericolo alla guida-
-Solo per il fatto che non abbia ancora preso la patente non vuol dire che non sono bravo-
-Si si, mi terrò a distanza di un chilometro da dove sei tu quando guiderai-
-Perchè non hai ancora preso la patente Harry?-
chiese Zayn curioso
-No, non proprio, non ancora- disse il riccio abbassando lo sguardo imbarazzatissimo
-E' bocciato sette volte all'esame di teoria!- esclamai ridendo a più non posso 
-Voi sfottete, ma sarò più bravo di voi- esclamò lui offeso
-Oh dio Harry dici sul serio?- chiese Zayn guardandolo stupito
-No va bene, io me ne vado! Qui si sfotte troppo! Comunque sì, sarò il più bravo di tutti!- disse Harry offeso dirigendosi offeso ed aprendola -Addio mondo!- ci salutò prima di sbattere la porta.

-E così siamo rimasti soli- esordì Zayn con uno sguardo furbetto
-Sì, ma puoi benissimo tornartene a casa, sto benissimo anche da sola- dissi io stizzita
-E dai non fare la sontrosa! Voglio farti solo compagnia-mi disse lui di rimando, per aggiungere -Non riesco a credere che tuo fratello stia per l'ottava volta a fare l'esame teorico-
-Oddio non lo dire a me! Io sinceramente ho paura per quello pratico- 
-Probabilmente investirà l'insegnante-
concluse tranquillo il moro-
-Oddio non ci avevo pensato- lo fissai spaventata -mi preoccuperò per l'incolumità del professore adesso!- 
-Oddio ti ho rovinato l'esistenza adesso?-
disse lui ridendo come un matto
-Si, stronzo! Grazie tante- conclusi offesa io dandogli una pacca sul braccio alzandomi dal divano
-Sai cosa?- disse illumindosi
-Non dirmi di sostituire il professore con un fantoccio per non far finire mio fratello in galera, che ti caccio di casa a calci nel deretano-
-No, ma che vai pansare?-
-Allora cosa?-
gli risposi alzando il capo dal cartone della pizza che stavo raccogliendo
-Non sei male in fondo- esordì lui

Davvero? L'ha detto davvero?

Potrei rispondergli di tutto, ma nessuna delle risposte che mi comparvero in testa erano adatte.
Potrei dirgli "tu no invece" oppure "io ti odio invece, come la mettiamo?", ma sono troppo prevedibili. Troppo superficiali.
La frase che dissi poi mi venne spontanea.
Non ci pensai nemmeno. La dissi e basta.
Non fu una frase creata dando peso a tutte le lettere che conteneva per non offendere nessuno o creare malintesi.
-Anche tu- dissi spontaneamente, sorridendo.
Sul suo viso nacque un piccolo sorriso -Finalmente siamo d'accordo su una cosa-
-Vedi? Abbiamo già fatto un passo avanti-
dissi
-Ok, facciamo una cosa- iniziò lui -conosciamoci meglio- si fermò un attimo a riflettere -Vieni qua- mi disse poi facendomi segno di raggiungerlo sul divano.
Annuii insicura e mi misi a gambe incrociate accanto a lui, guardandolo in silensìzio.
-Parlami un po' della tua vita- iniziò -di cosa ti piace fare, dei tuoi hobby, dei tuoi gusti-
-Mmm non c'è tanto da dire su di me sai? Ho una vita molto monotona io-
dissi tranquillizandomi un po'.
-Non si direbbe- sentenziò lui
-Ah davvero? Allora dimmi cosa sai di me ed io ti dirò se è vero o falso- 
-Ma ai falsi me li correggi?-
-Non siamo ad una verifica di chimica Zayn-
-Lo so ma io voglio sapere-
concluse lui con una faccia da cane abbandonato
-Non fare quella faccia!-
-Quale faccia?- 
-Quella da cane bastonato!-
-Mi stai forse offendendo?-
-E perchè mai dovrei farlo? Quello lo ha già fatto madre natura creandoti-
-Ah ah molto divertente-
si offese lui -Dai dì-
-Cosa ti devo dire? Non hon una vita molto movimentata io! Anzi è monotona e molto semplice-
-Oh dio basta. Ci rinuncio-

Rimanemmo in silenzio per un po', quando ad un tratto lui lui mi prese il braccio e lo avvicinò a lui.
Mi irrigidì all'istante sapendo di doverlo togliere, ma non volevo.
La sua mano indugiò sul mio polso, ma poi tirò su la manica e mi scoprì il braccio fasciato.
Non sapevo cosa volesse fare, ma non volevo che quel contatto finisse.
-Perchè?- esordì timidamente -E' colpa mia?-

Era colpa sua? Sì.
No. Forse no. 


Forse è stata tutta colpa della bugia in cui sono vissuta.
No.
Forse non era colpa di nessuno.
Forse ero io sbagliata.
Forse ero io uno sbaglio della società.
-No- sussurrai -Non esattamente-
Chiusi gli occhi.
Non volevo rispondere alla domanda successiva.
-Sono uno sbaglio- sentenziai togliendo il braccio e mettendomelo in grembo.
-Cosa?- domandò -No-
Aprii di scatto gli occhi convinta di aver sentito male -Cosa?-
-Non sei uno sbaglio- mi disse guardandomi negli occhi serio -Sei la persona più fantastica che io conosca- si fermò un attimo -Dopo di me è ovvio-
Sgranai gli occhi. 

Ma che si era tutto rincitrullito?

Una cosa era che si lodasse e già di per se era una cosa abbastanza strana, ma che mi dicesse che sono fantastica, questa proprio non me l'aspettavo.
-Cosa? Stai scherzando vero?- dissi incredula
-Cosa? Non credi che io sia fantastico?- rispose lui facendo una faccia stupita
-No no no! Non è questo! Davvero credi che sia fantastica?- chiesi -E poi come fai a convircerti di essere fantastico con quella faccia che ti ritrovi?-
-Cosa? Sì. Certo che sì. Perchè tu no?- storse il naso -Che ha la mia faccia che non va?-
-Oddio troppe volte abbiamo detto cosa. Dobbiamo smetterla.- dissi io cambiando argomento
-Ok. Allora..- stava per finire la frase che il telefono gli squillò e lui rispose alzandosi sul divano.
-Si, mamma... No mamma... Sì mamma arrivo- chiuse la telefonata con un sospiro -Scusa Elenah, ma mia mamma ha bisogno di aiuto per non so che cosa, devo andare- concluse mettendo il telefono in tasca.
-Ah, ok- non so il perchè ma ero delusa.
Non volevo che se ne andasse.
-Dobbiamo rifare una serata come questa qualche altra volta- dissi sorridendo impercettibilmente.
-Ah, lo sai tanto, io sono di là, basta che tu mi chiami ed io arrivo subito- disse lui avviandosi verso la porta.
-Da quando sei diventato così disponibile?- 
-Da qundo ho capito che con te ci si sta bene-

Lo accompagnai alla porta e ci salutammo 
-Sono stato bene stasera- disse lui
-Anch'io- risposi sicura.
Lui avvicinò la mano e mi accarezzò la guancia.
Non potei non sorridere a quel gesto.
Dopo quella carezza le sue labbra calde si posarono sulle mie. 
Mi baciò con una delicatezza incredibile, come se temesse di farmi male.
Quel contatto mi mandava in estasi, ma sapevo che dovo tirarmi indietro.
Era sbagliato.
Tutto era sbagliato.
Lui era sbagliato, ma cazzo, come baciava bene.
Alla fine col fiato corto ci staccammo e lui sorrise -Buonanotte Elenah-
-'Notte Zayn- sorrisi anch'io.
Lui si voltò e se andò ed io rimasi a fissarlo con un sorriso da ebete sulla faccia.
Credevo che fosse cambiato veramente.
Chiusi la porta e mi sedetti sul divano.

Mi aveva davvero baciata?

Oh mio dio non ci credevo ancora.







Ehilà ragazze sono resuscitataa!!!
Finalmente sono riuscita a concludere 'sto capitolo ed eccolo pronto per voi.
Spero che vi piaccia, recensite in tanti mi raccomandoo!
Baci baci
Bibi xx

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