amavo le persone che non ricambiavano

di valentinalovatic_ss
(/viewuser.php?uid=450608)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** un nuovo giorno incastrato ***
Capitolo 2: *** le persone fanno più male di una lametta ***
Capitolo 3: *** unica mia eroina. ***
Capitolo 4: *** Ero nei panni di una ragazza che non ero io ***
Capitolo 5: *** i am a warrior ***
Capitolo 6: *** la vita iniziava a sorridere ***



Capitolo 1
*** un nuovo giorno incastrato ***


capitolo 1 cambiato

    Eccomi,nuovo giorno e nuove sofferenze.

    Sinceramente non ho voglia di di andare a scuola per sentire le offese di quattro mocciosi che si lamentano di quella cosa grossa e molliccia che mi riveste il corpo.

D'altra parte come non dargli torto?A chi piacerebbe una ragazza che tra poco rotola,piena di tagli e mai con un sorriso sulle labbra?A nessuno.ecco è questo il riassunto della mia vita.Dello schifo che vivo tutti i giorni..



    -Demi è pronto!!- fortunatamente mia madre mi toglie dai miei pensieri e dalla voglia  di suicidio che mi riveste ogni secondo,ma lei non sa' tutto quello che provo e questo rende tutto dannatamente più difficile perchè anche se non hai un'amica che ti aiuta a sopravvivere avrai sempre  una madre che ti consola nei momenti peggiori ma io nemmeno questo,non lo merito.Arrivo in cucina e osservo mia madre tutta decisa a preparare il caffe ma solamente  poco più tardi mi accorgo dell'orologio che nevroticamente continua a battere il tempo.E tardissimo devo muovermi,prendo una merendina al latte  e trascino mia madre fuori di casa fino alla macchina,una nuova giornata è iniziata.

    Entro in classe in ritardo e sento i lamenti dei miei compagni che mi incitano a tornarmente da dove ero arrivata - No eccola la ritardata  !- , -Ma chi ti ci ha chiamato!-,-Ma perchè non vai via?-

    Sento che sto per piangere ma mi trattengo e lascio  che gli insulti mi trapassino  sopra senza sentirli e cerco di mettermi nell'unico posto libero che trovo,in fondo la classe. Pure la professoressa si lamenta ma d'altra parte di lei m'interessa ben poco

    Finita la lezione mi metto da una parte a guardare i miei compagni che tranquilli si divertono senza mai coinvolgermi in niente quando sento delle mani che mi toccano il braccio.E' una mia " amica" che terrorizzata nota i tagli .. si esatto propio i tagli,quelle cicatrici che porti sempre con te e quando stai male ti fai solamente perchè godi vederti soffrire e sentire il sangue che ti scorre giu' per il polso,amavo quella senzazione.Era come una liberazione per me togliere il marcio che mi rivestiva dentro sperando che finito di sanguinare sarei potuta stare meglio anche se non era mia cos' .DEMI MA SEI IMPAZZITA ? . la blocco subito

 Maddi non urlare quei tagli me li sono fatti da sola .. cioè .. io per sbaglio .. insomma non io , ciè non ho fattoapposta . Madison inizia a urlare per tutta l'aula e io non ci capisco più niente fino al momento che mi calmai e gli gridai dritta guardandola negli occhi. -Sono cascata,e basta!-

    A quel punto me ne andai in bagno e scoppiai a piangere ripensando a tutto quello che successe ieri dentro la mia casa.


    Ero seduta sul letto quando senti mia madre che gridava dicendomi di mettere a posto la camera. Da quel momento non ci capi più nulla,e tuttora ricordo solo a pezzi . Le botte che mi dava,io che cercavo di scappare,lei che mi rincorreva dicendomi che gli facevo schifo che mi odiava e che non riusciva a vedermi in faccia senza vomitare faceva male.In quell'attimo non ci capi' più niente e gli tirai due schiaffi . Non capiro' mai quel che mi passo' in mente in quel momento,so solo che tutto questo derivava anche dalle medicine che prendevo e sapevo benissimo che da smepre nel mio cervello qualcosa non andava.



Usci' dal bagno con gli occhi lucidi ma fingendo un sorriso sulle labra,non vedevo l'ora che finisse la scuola..
   

Buongiorno :)
Questo è il primo capitolo di una storia molto complessa e delicata che purtoppo molti adolescenti vivono ma di cui la gente non ne parla abbastanza.
Spero che vi appassionate a questa storia e la metterete tra i preferiti,vi avviso che i primi quatto capitoli saranno un po' diversi da quelli che verranno dopo,diciamo che saranno una preparazione alla vera storia.
Vi ringrazio a chi la letta e vi prego di RECENSIRLA così io possa correggere i miei errori o semplicemente dirmi cosa ne pensate.
Ora vado al prossimo capitolo,ciao !
-vale

  

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** le persone fanno più male di una lametta ***



Uscita da scuola vedevo le mie amiche che si organizzavano davanti a me sul da farsi del giorno.


Speravo sempre e costantemente che un giorno avrebbero chiamato pure a me,sarebbe stato .. fico.


 Amiche che andavano in giro per il centro mano nella mano con tutti i ragazzi che si giravano quando passavano,bhe in realta' succedeva l'unico problema che io non ero con loro. Mi buttai e glielo chiesi -posso venire con voi oggi?- Da quel momento chi per un motivo chi per un altro dovettero tutte rimanere a casa.

L'immaginavo.

 Ma il problema ora era un altro,tornare a casa.Sinceramente non avevo voglia di sentire i miei genitori urlare e insultarmi ma purtroppo vedevo gia' mio padre,ovviamente con il broncio che mi aspettava . Salgo il macchina e stupidamente gli chiedevo cosa succedeva. Inizia subito dicendomi dei soldi che mancano,mia madre  incazzato e tutti i problemi che ad una ragazza di 14 anni appena tornata da scuola stressata e piena di tagli non vuole sentirsi dire,la zittisco e mi tira uno schiaffo

 Tornata a casa mi rifugio subito davanti al computer,unico mio rifugio dove io posso guardare tutti e nessuno puo' vedere me,e io amavo questa cosa,il mio sito preferito era Twitter avendo conosciute tanta gente li' come me e questo da una parte mi rincuorava.

Ma si sa, a volte le cose che ami ti possono fare più soffrire delle cose che odii.

Stupidamente infatti mi ero iscritta ad Ask da qualche giorno anche se non avevo mai guardato le domande che mi facevano ma purtroppo la noia fa' brutti scherzi e all'uno e mezza di pomeriggio aspettando il pranzo l'unica cosa che si puo' fare è rispondere a domande degli anonimi. Non immaginavo che fosse stato così straziante.-Fai schifo!--Uccidi!--Sei una palla di lardo che deve prendere fuoco!-. Chiusi tutto e corsi in bagno a piangere per tagliarmi,quel sangue che scorreva era così "bello".

 Non riuscivo a immaginare come così tanta gente poteva portare così tanto odio ad una persona che non gli aveva mai fatto niente ,era disumano come era straziante il fatto che era pronto da mangiare e io non riuscivo a smettere di piangere,che schifo di vita pensai.


Buonasera,chiarisco come ho detto nel capitolo precedente che questi primi 4 capitoli sono una specie di presentazione alla storia vera ed è per quello che sono molto corti.

Non ho molto da dire spero che vi state affezzionando alla storia e recenzionate,ciao :)

-vale.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** unica mia eroina. ***


Il pomeriggio rimasi tutto il tempo a ripassare per l'esame di terza media  che ci sarebbe stato a breve,tutti i miei compagni avevano già scritto la tesina mentre io ancora dovevo scegliere su cosa farla;il mio problema era Youtube che mi diceva "dai,metti le canzone dei tuoi idoli e ascoltali,ascoltali, ascoltali fino al più estremo sfinimento.  

Caro diario ora ti starai chiedendo:chi sono i tuoi idoli ?

Ecco loro sono una fottuta band che amavo più della mia stessa vita e che ogni giorni mi costruiscono una botola musicale che mi esterna dal mondo intero e mi sento più libera non più giudicata e umiliata dalle prese in giro che prendo ogni giorno ma semplicemente felice  ed era proprio questo che m'impediva di ripassare perchè sentire le loro voci era come una droga per me ;' e fù cosi  che non studia molto anche se questa .. non era una novita'.

Verso le 6 accesidi nuovo il  pc per andare su Twitter unico rifugio di persone che mi volevano veramente bene,dove non gli interessava la tua taglia o i tuoi polsi e solamente li' potevi essere veramente quello che potevi ed era li che iniziai a conoscere persone stupende che mi riempivano tutto il giorno di - Demi sei perfetta. --Grazie di esistere! --Smettila di farti del male tu sei la mia vita adesso. 

In particolare cèra una ragazza di nome Anna , una delle persone più stupende che abbia mai conosciuto in quel periodo la mia vita girava intorno a lei e la musica,mia eroina. 

Quando mia madre mi chiamo' era ormai cena e sinceramente non avevo voglia di vedere le facce dei miei genitori arrabbiati e tristi che mi facevano tanto tanto soffrire perchè sembravano tanto insoddisfatti della loro vita .. ma sopratutto bhè di me,ma il peggio fu' quando mio padre si accorse dei tagli sul polso.

-Demi che sono quelli?

In quell'attimo mi si fermo' il cuore e la vergogna era tanta ma non quanto la paura della loro delusione. Ma in quell'attimo intervenne mia madre dicendogli che erano i tagli che mi facevo durante la notte,visto che ero sonnambula mio padre ci credette ma il problema era un altro : mia madre , si era accorta?E perchè non mi avrebbe detto niente?Ora pensera' veramente che sono matta? Tanti pensieri mi circolavano nella mente ma furono per fortuna interrotti da una telefonata. 

Mi mandarono a rispondere pensando che erano le mie amiche anche se sapevo benissimo che con me non parlavano.Alzai la cornetta e ..

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Ero nei panni di una ragazza che non ero io ***


.alzai la cornetta.
A rispondermi era una voce femminile,già sentita' ma mai al telefono,pensai intensamente a chi potesse essere , ma preferì zittire subito i miei pensieri e sentire la voce

Pronto Demi , sono Lucia ti ricordi di me ? - grazie al cazzo che mi ricordavo,era la ragazza più popolare della scuola con tutti i maschi ai suoi piedi,l'unica cosa che mi chiedevo era come avesse ottenuto il mio numero di telefono,ma sopratutto che cosa voleva da me.-Volevo chiederti se ti andava di venire con me e delle mie amiche tra un'ora al cinema ?


 Per un'attimo esitai,sentendo dentro di me qualcosa che non tornava .. -
Allora?Mi rispondi?Muoviti su!
-
Senza pensare risposi
-ok,ok va bene dove ci incontriamo ? -
 - Davanti Piazza Roma e mi raccomando non farci aspettare ; mi attacco' il telefono in faccia . Da quel momento ci fu' il caos nella mia testa .
 Io Demetria Lovato invitata al cinema con sola gente popolare,è impossibile, forse è un sogno ,chi vorrebbe mai uscire con una ragazza come me,come farebbe la gente a non vergongnarsi ? Tanti pensieri frullavano nella mia mente,tanto stava che un ora esatta dopo (senno' 20 minuti prima) ero davanti alla piazza aspettando ansiosa cosa sarebbe successo quel pomeriggio. Indossavo un paio di jeans aderenti e una maglietta che mi esponeva un po' il seno.Mi ero fatta la piastra e i capelli erano sciolti,mi ero messa pure una striscia leggera di matita di nascosto dai miei genitori.
L'unica cosa che mancava ora erano loro Lucia e le altre , ma solamente un'ora dopo capì che mi avevano preso in giro e la conferma decisa la ebbi quando arrivando davanti al cinema esso era chiuso.Mi sentivo così cretina,stupida,deficiente e illusa avevo perso del tutto la mia dignità.

 Mi guardai riflessa alla porta a vetri del cinema chiuso.


 Insomma quella non ero io : i Jeans stretti mi stavano facendo scoppiare tutto il grasso che avevo all'interno , la maglia che esponeva il seno aveva solo un piccolo difetto,io non avevo il seno.I capelli sciolti con la piastra grazie all'umidità e la pioggia che scendeva mi si erano gonfiati tutti e per finire il viso,bhé quello era la parte più dolorosa : la matita che avevo messo grazie alle lacrime scendeva fino ad arrivare alle labbra,esse erano tutte morse e nel mio viso si vedeva la tristezza in persona,mi facevo schifo.


In quell'attimo mi ricordai quella frase che avevo letto su Twitter -aveva gli occhi gonfi di chi piangeva di nascosto e le labbra stanche di chi sorrideva per finta- era una così più o meno , mi rispecchiava completamente , nessuna affermazione poteva essere più' vera. In quel momento mi arrivo' un messaggio da mia madre - Vieni subito qua imbecille , appena entri a casa ti faccio nera-


 Chiusi gli occhi cercando di mettere dietro le lacrime e mi preparai al casino che sarebbe successo da li' a poco tempo a casa mia.



Buonasera ragazze , vi saluto e ringrazio chi legge i mie capitoli,pochi ma buoni.
Vi invito sempre a recensionare così io possa sempre migliorare..
avete visto?Cosa succedera' nel prossimo capitolo?Perche' la madre era cosi ' arrabbiata?

Lo scopriremo nel prossimo capitolo,ciao :)
-vale

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** i am a warrior ***


epf

Presa dall’ansia e l’attesa estenuante accesi il cellulare e capì il motivo della tanta furia. 12 chiamate perse,tante,troppe e nel caso di mia madre varrebbero il triplo.Avevo paura di tornare a casa.

Dentro l’autobus speravo con tutta me stessa che succedesse qualcosa,anche un incidente,tutto pur di non tastare le botte di mio padre e gli insulti di mia madre,anche se sapevo benissimo sarebbe andata così,mi concetrai su una vecchietta.Era così esile che il vento l’avrebbe portata via in un attimo,la morte per lei poteva bussare subito alle porte ma sembrava contenta con i suoi nipotini che gli gironzolavano intorno.Erano dolcissimi e per un attimo pensai a me fra vent’anni con la mia famiglia formata da un padre bravo e inteligente che non picchiava i suoi bambini come faceva il mio e i miei figli dolci e affettuosi,carini e coccolosi e soprattutto io che mi divertivo con loro e l’incoraggiavo a fare nuove esperienze . Ma una cosa in particolare mi ero giurata,quando avranno degli idoli e mi chiederannodi portarli al concerto lo faro subito e gli avrei preso pure il Meet Green fossi la donna più povera del mondo,dovevano assaporare questa gioia,io non potevo perchè i miei genitori dicevano che erano sciocchezze ma non sarei mai stata superficiale come loro.Sarei stata tutto il contrario dei miei genitori,cattivi genitori.


Il bus si fermo’ davanti casa mia.Avevo un passo lento e incerto e il tempo che prometteva temporale non era di grande auspicio.Mia madre mi aspettava sul varco della porta e gia’ mi stava uccidendo con lo sguardo,decisi di fare finta di niente e arrivare davanti a lei sorridendo.La salutai ma non disse niente come se fosse in ansia per qualcosa,feci per appoggiare la borsa in sala che una mano mi schiaccio il viso,ecco perchè era inquieta,lo schiaffo di mio padre e le botte che stava per darmi.

Per istinto scappai in camera mia e presi il mio diario segreto.Avrei potuto accendere il computer ma se sarebbe arrivato mio padre avrebbe avuto il doppio da insultarmi mentre se stavo scrivendo avrebbe pensato a dei compiti di scuola e sarebbe stato zitto.

Lo so’.E’ una teoria complessa.. ma è pure l’unico modo per vivere a casa Lovato.

Nel diario scrissi tutto quello che pensavo ed erano tutto tranne che pensieri positivi.

Visi la lametta ma decisi di lasciare perdere e ripetermi dentro di me la frase I am warrior . Si,perchè sono una guerriera e devo sconfiggere le mie debolezze,da domani si cambia vita,non ne potevo più degli insulti della gente,le delusioni dei genitori il menefreghismo delle “amiche”  e della superficialita’ dei miei professori.

Si,perchè nemmeno a scuola ero brava mi mantenevo sulla media del sei per pena e.. no,non dovevo pensare più negativo,ma sai,era molto difficile sentendo le urla di tua madre che si difendeva dalle botte di mio padre.

Una volta pensai pure di chiamare il numero azzurro ma poi mi iniziarono a venire fuori dubbi e incertezze,non sapevo che dirgli e lasciargli perdere ormai io ero una guerriera.

Quella notte non dormì mai da una parte dai tuoni che pervadevano tutto quello che avevo attorno e mi intimorivano e dall’altra il senzo di inquietudine che avevo come se in me stesse cambiando qualcosa , stavo diventando una guerriera.


L’indomani mi svegliai presto presa da uno strano odore che pervadeva la mia camera era acido e puzzolente,molto puzzolente ,mi guardai meglio attorno e..



SPAZIO DELL’AUTORE
Ehila’ gente,
come vedete ho dato un forte cambiamento al mio modo di scrivere,
d’adesso in poi prometto che saro’ sempre presente
Che sara’ quell’odore che sentiva ?
Lo scopriremo domani sera sempre verso quest’ora.
Vi ringrazio inoltre delle (per me tante visto che sono sfiggy) recenzioni che ho ricevuto e spero che anche oggi di riceverne altrettante.
Grazie mille e se avete letto scrivete letto scrivetemi un’opinione o un consiglio che come vedete sto cercando di seguire.
Ora vado e a domani,ciaoo 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** la vita iniziava a sorridere ***



 
L’indomani mi svegliai presto presa da uno strano odore che pervadeva la mia camera era acido e puzzolente,mi guardai meglio attorno e vidi nel letto delle strane macchie .. rosse

Capì subito cosa era successo e non ero per niente agitata anzi il contrario ,dopotutto quello che era successo ieri poteva essere il destino che stava dalla mia parte per una volta .. io , Demetria Lovato , da bambina fragile e insicura era diventata una donna guerriera che dopotutto quello che la vita le aveva riservato era ancora pronta a prenderle in faccia metterle dentro un cassetto e le avrebbe scordate.

1 MESE DOPO ..


Ed eccoci qua,ormai è tutto finito.
Sono uscita ora dalla stanza in cui i miei professori mi avevano fatto fare il mio esame orale.. non ero molto pronta e le domande che mi hanno fatto erano abbastanza difficili , avevano cercato di mettermi in difficoltà quei bastardi ma dopotutto ora m'interessava di godermi la mia meritata vacanza e scordarmi totalmente della scuola.Tra tre mesi avrei iniziato le superiori e al solo pensiero un brivido mi percorse la schiena,sarebbe stato tutto nuovo,un nuovo mondo,nuovi professori,nuovi bidelli,nuovi compagni e .. nuovi amici.amici già .. in questi giorni ero riuscita a fare amicizia con due ragazze,si chiamavano Sasha e Giuly ,non eravamo ancora unitissime ma ci volevamo bene.Trascorrevamo molto tempo insieme e con loro mi sono preparata all'esame di terza,erano proprio loro che erano entrate con me per ascoltarmi mentre i professori m'interrogavano

-Demi tutto bene?


Una voce mi riporto' nel mondo reale e solo in quel momento mi accorsi di tutto quello che stava succedendo .

Stavo piangendo tantissimo,sembravo pazza e il problema era che non riuscivo a smettere.. la tensione era troppa e stavo letteralmente scoppiando.
La cosa che mi faceva stare peggio era che stavo piangendo davanti alla scuola intera,davanti a mia madre e .. davanti alle mie uniche amiche , non volevo farmi apparire fragile ma una ragazza con la corazza dura ma era troppo difficile.
Volevo scappare da un momento all'altro ma mi risultava impossibile .
Mille pensieri comparvero nella mia testa ma per fortuna furono fermati.

-Ascolatami ora calmati

-E' tutto apposto,ti stai solo liberando dalla tensione

-E' normale non vergognarti

Volevo parlare,dire a loro tutta la verità sulla mia vita,dirgli che non ero così dura e inpenetrabile come pensavano tutti.. ero solo una ragazza che cercava amore .. mi abbracciarono .. e solo in quel momento capì che fosse qualcuno sarebbe riuscito a darmelo.


GIULIA POV'S

Quella ragazza era così dolce e tenera.. eppure sembrava non volesse farlo a vedere.
Sembrava una ragazza che aveva sofferto e combatutto tanto per il nulla,e ora era stanca e avrebbe preferito solamente avere un po' di affetto e di amore,così poco per renderla felice ma .. pensandoci bene,nel corso dell'anno scolastico non aveva mai avuto.
Non ci avevo mai fatto caso al fatto che lei era l'unica ragazza in classe senza amiche,senza persone con cui chiaccherare e sempre l'ultima scelta.. mi faceva sentire in colpa tutto questo pensando al fatto che l'avevo sempre avuta davanti agli occhi ma non mi ero mai accorta di lei,povera ragazza.

Nei sui bracci controllai se avesse dei tagli e mi accorsi che si,ce li aveva ma si stavano chiudendo .. e questo mi rese felice.

Ricordai pure che tra qualche giorno sarebbe stato il suo compleanno,l'aveva detto la madre in macchina.. ma lei non ci aveva fatto caso,come se fosse sicura che a nessuno importasse ma a me intanto era venuta un'idea interessante che l'avrebbe resa felice e anche accettata.

Lo accennai sull'orecchio a Sara e le uniche cose che riuscì a dire furono..

- una festa di compleanno ?

No amica mia.. molto di più ...


DEMI POV'S

Per un attimo mi sentì amata ma la gioia finì quando mi accorsi che Giulia stava dicendo qualcosa nell'orecchio a Sara ridendo .. di sicuro mi stavano prendendo in giro ..


---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


Ciao ragazzi,questo è il nuovo capitolo spero che vi piaccia e che otterra' molte recensioni :)
La storia s'inizia ad intrecciare e il forte cambiamento di Demi la portata ad avere delle amiche .. anche dopo tutto lo stress di un esame di terza media :) ahahaha
Vabbene io vi saluto , sperando che anche questo capitolo e mi scuso nel caso sia troppo corto.
Spero vi abbia appassionato ci vediamo presto al prossimo capitolo <3
ciaoo
vale-

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1898729