AI REGALI DI NATALE CI PENSA BLAISE

di joker666
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cosa deve fare un buon amico... ***
Capitolo 2: *** No Luna, no Party! ***
Capitolo 3: *** New Flame ***



Capitolo 1
*** cosa deve fare un buon amico... ***


L'apparenza inganna ma non è il tuo caso

Capitolo 1(di 3)

 

COSA DEVE FARE UN BUON AMICO

Ah, la vigilia di Natale sono sempre così eccitato.

Quest'anno poi mi sono accadute tante di quelle cose, che la mia vita è cambiata drasticamente.

Non sto lì a farvi la cronaca de i miei trascorsi, sappiate solo che ora mi ritrovo con un nuovo appartamento nella periferia borghese di Londra.

Questa sera darò la mia prima festa di Natale nella mia nuova casa ed ho invitato un sacco di donne.

Inauguriamola per bene questa casa.

Sono o non sono Blaise Zabini, il giovane mago dal fascino disarmante?

La porta di casa mia viene spalancata improvvisamente e sulla soglia appare il mio amico Draco, più incazzato che mai.

- Odio il Natale!!!!- esordisce.

Si toglie il soprabito lanciandolo da qualche parte e si stravacca sul mio divano.

Da poco hanno scarcerato il padre e da quel momento si ferma sempre più spesso nella mia nuova dimora.

Dice che Londra gli fa schifo, che è piena di babbani.

Però il fatto che preferisca stare quì, piuttosto che a casa sua, è un sicuro miglioramento.

- Spero che tu abbia comprato abbastanza alcool da farmi dimenticare che giorno è oggi. Odio il Natale!- ripete. In realtà non detesta affatto questo giorno. Ciò che non sopporta è essere cresciuto troppo in fretta.

- Sicuro, amico mio. Ci sarannò fiumi di bevande alcoliche, del mondo magico e babbane.- Lo rassicuro.- E poi se non basterà l'alcool ci penserà qualche bella sventola.Ho invitato un sacco di donne.- aggiungo. Però non mi sembra interessato. Capisco ma non condivido.

Io e Draco abbiamo sempre avuro tutte le donne che volevamo. Bastava solo puntare il dito e scegliere.

Io ho sempre avuto la mia bella presenza e un'innata diplomazia.

Lui invece è una persona smisuratamente affascinante, crudele e realista.

Per questo non abbiamo molti amici.

- Usciamo a fare due passi.- propongo. All'inizio lo vedo un pò riluttante. Poi però si dirige verso la porta.

Passeggiamo per un pò. Draco mi aprla di quanto fa schifo la vita e poi di quello che veramente è il suo problema: il padre, il suo futuro ed il suo incancellabile passato.

E'un discorso che ho sentito tante volte. Ed ogni volta suggerisco sempre gli stessi consigli, lui mi risponde che ho ragione, che forse dovrebbe fare come dico io per vivere più serenamente. Non si accorge neanche che ripeto sempre le stesse cose. Potrei recitare anche una filastrocca o dire che mi hanno rapito gli alieni e mi hanno fecondato. Non farebbe una piega.

In realtà non mi ascolta.

Fa finta.

Quando qualcuno ha dei problemi forse ha solo bisogno di una faccia amica e di un paio di orecchie.

Poi farà sempre quello che dice la sua testa.

E ci sono persone che parlano, persone che ascoltano e persone che ti spingono a reagire.

Io appartengo a questa seconda categoria.

E'sempre stato il mio più grande limite: non saper andare oltre l'ascolto. Non sono bravo a far reagire la gente.

Persino Draco è capace di suscitare una reazione negli altri. E'un provocatore lui.

Però gli vado bene così.

Questo non è stimolante per il mio ego, però non ha mai cercato di cambiarmi.

Semplicemente mi accetta.

Ed ultimamente ne avevo proprio le palle piene di sentirmi dire cosa fare per migliorare la mia posizione, il mio carattere, il mio pensiero.

Forse se a qualcuno sto bene così come sono non devo necessariamente cambiare.

Anche se questo qualcuno è Draco Malfoy.

Ecco cosa rappresenta lui per me.

Draco pensa che sono indispensabile. Che senza di me non ce la potrebbe fare.

Non se ne rende conto, ma è il contrario.

Entriamo in un pub per poter bere un pò di buona Guinness importata direttamente dall'Irlanda.

Draco guarda tutto e tutti in cagnesco.

- Se continui così ci andrà di mezzo solo la tua salute, e non parlo solo del tuo fegato ma ti posso assicurare che in questo posto girano certi Harleysti che sono talmente veloci a spaccarti una bottiglia in testa che te a tirare fuori la bacchetta. E solo per un occhiata di quel tipo!- faccio notare al mio amico.

- Sarebbe l'ultimo dei miei problemi!- ribatte.

Potrei dirgli tante cose.

Ci sediamo e ordiniamo da bere.

Potrei dirgli che in questo momento assomiglia tanto ad Harry Potter, che si piange tanto addosso perchè tutte le sfortune sono sue (secondo me è Harry che porta sfiga), ma è inutile infierire su un uomo in questo stato.

La cameriera ci porta le nostre bevande.

Draco ha da poco imparato ad apprezzare le proprietà rilassanti della birra.

Sorseggia lentamente.

Poi comincia a fissare un punto oltre la mia schiena.

Mi volto per capire cosa ha catturato l'attenzione del mio amico.

Ma guarda chi si vede! Luna Lovegood.

Dietro di lei, niente poco di meno che... La Granger!

Parlano animatamente mentre si tolgono i cappotti.

Poi si siedono ad un tavolo.

- in questo posto c'è gentaglia di ogni tipo, vedo!- mi fa notare il mio amico.

- Andiamo, Draco, questo è un paese libero! Non esiste quì il purosangue e il sangue sporco!- ribatto.

- Sarà, ma la verità noi la sappiamo! Lo so io, lo sai te e lo sa pure lei!- insiste Draco.

- E'quale sarebbe questa verità? Per come la vedo io, ora puoi anche smettere di sentirti legato a tradizioni e antiche abitudini che tu stesso... Come le hai definite l'ultima volta? Ah, si! Un insulto "al tuo spropositato intelletto"!- lo metto di fronte all'evidenza delle sue stesse parole.

Certo, l'argomento non era lo stesso, però l'esempio calzava a pennello.

- Non usare le mie parole contro di me, Blaise!- mi rinfaccia un pò alterato. - Io lo so come sono fatto! Ho coscienza di ciò che dico! Ma.. Insomma non posso seppellire così l'ascia di guerra! Quella mi ha umiliato più di una volta! E'più personale di quanto credi!-

- Non era mia intenzione farti alterare. Però.. Siamo un pò cresciutelli, no? Voldy è morto, non dobbiamo vedere più ogni santo giorno quella faccia di salame di Potter. E la Granger? Che sarà mai se quando la incontriamo ci scambiamo un saluto di sfuggita? Mica ci devi vivere insieme-. Forse sono riuscito a superare me stesso.

Non mi risponde, quindi sta riflettendo.

Mi sento toccare la spalla.

- Ehi!- è Luna. Mi rivolge un sorriso sornione. - Come va Blaise, ancora problemi con i mobili?-

Luna mi ha aiutato con il trasloco. Alcuni suoi amici si sono prestati per trasportare i miei mobili e io li ho ricambiati con l'unico modo che conosco: ho presentato loro una comitiva di belle donne.

Ogni tanto, se ci incontriamo, prendiamo un caffè e ci raccontiamo alcune news.

Dietro di lei, la Granger osserva diffidente la scena. Poi comincia a fissare Draco.

- Hermione Granger! Quanto tempo. - Cerco di spezzare il ghiaccio. Mi alzo e l'abbraccio con fare amichevole. - Ma che bella sorpresa, hai visto Draco?-

In tutta risposta il biondino fa una faccia fintamente contenta. Poi alza la mano in segno di saluto.

- Salve Zabini, non ti sprecare Malfoy. Non ho bisogno del tuo saluto!- risponde acida. La Granger non cambia mai! Se fosse meno nevrastenica e bacchettona la corteggerei! Ma è troppo polemica per i miei gusti.

- Meglio così!- ribatte Draco.

Di bene in meglio. Io e Luna ci guardiamo.

Poi la bionda decide di fare la cosa più sensata.

- Blaise, mi ha fatto piacere rivederti. Ora dobbiamo andare. Arrivederci anche a te, Draco.- dice sorridendo la Lovegood.

Draco annuisce con il capo.

Anche la Granger mi saluta.

Poi escono in fretta e furia.

Io mi volto verso Draco: - Ma insomma!-

- Ha iniziato lei!- si difende il mio amico.

- E quell'accenno di saluto che farebbe ridere i polli, ne vogliamo parlare?- intanto prendo il mio cappotto e lo infilo.

- Dove vai?- mi chiede.

- Faccio l'unica cosa sensata della giornata, vado a scusarmi! Anche da parte tua!- Non aspetto la sua risposta.

Scusarsi è da vigliacchi per Draco.

Ma, nonostante ciò, ha un modo tutto suo di farlo.

Raggiungo le ragazze in strada.

Stanno discutendo di nuovo, credo, di quanto è successo poc'anzi.

- Ragazze, vi prego di scusarci.- dico in tono supplichevole.

La Granger si ammutolisce.

- No, Blasie, lo dovevo prevedere.- mi risponde Luna.

D'improvviso ho una vera e propria illuminazione.

A Natale siamo tutti più buoni ed io finalmente avrei avuto l'occasione di fare qualcosa per qualcun altro all'infuori di me.

- Draco non voleva! E'molto mortificato e imbarazzato in questo momento!- inizio la mia sceneggiata.

Vedo come un lampo saettare negli occhi di Luna.

- Certo, come no!- commenta sarcastica la Granger.

- Capisco, è per suo padre, vero? Al giornale mi hanno detto che è uscito di prigione...- aggiunge Luna. Strano ma ha centrato il punto.

- Si, è molto scosso. Pensava che sarebbe stato lontano più a lungo, la sua vita stava cominciando a prendere un'altra forma e poi invece... Se lo vede rispuntare...- continuo.

- Deve essere stato terribile. Finalmente poteva liberarsi di tutti quei clichè.- Mio Dio! Luna è favolosa! Mi sta reggendo il gioco.

Ha l'aria afflitta.

- Ma stiamo davvero parlando di Draco Lucius Malfoy?- la Granger è un osso duro. Lo sapevo!

- Ti posso assicurare che non è più la stessa persona che hai schiaffeggiato, picchiato e insultato ad Hogwarts, Hermione!- faccio leva sulla sua coscienza. Lei sta per ribattere ma prontemente aggiungo: - Ovviamente, avevi le tue buone ragioni!-

La vedo rilassarsi.

Mamma mia! Ora so come si sentono i domatori di leoni!

- Sentite ragazze! Sta sera do una festa a casa mia! Che ne dite di farci un salto?- propongo.

Luna mi sembra entusiasta. La Granger un pò meno.

Per convincerla le dico trafelato: - Capirai di cosa stavo parlando...-

- Dai Herm!!! Tanto Ron ed Harry sono fuori! che devi fare a casa tua con i tuoi parenti?- Luna insiste quanto basta.

- Ok, ci penserò.- Si gira di scatto e se ne va.

SIIIIII. Grande Zabini.

Luna, prima di seguire l'amica, mi fa l'occhiolino. Poi si dilegua.

Un applauso anche alla Lovegood.

All'apparenza non sembra così sveglia.

 

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Capitolo 2
*** No Luna, no Party! ***


L'apparenza inganna ma non è il tuo caso

Capitolo 2

 

NO LUNA, NO PARTY!

 

- Odio il Natale!- oddio, quante volte l’ho sentita questa frase, oggi?

Con quel maglione verde poi.. Sembra il grinch!

Sto preparando la mia mitica sangria (quella tanto buona, ricetta segreta della mia amata Cecilia, vecchia fiamma di Barcellona).

Ho costretto il mio amico a collaborare per la buona riuscita della festa. E’ nell’altra stanza ad abbellire l’ambiente. Che io sappia Draco ha un gran gusto estetico.

Mi pulisco le mani e lo raggiungo.

Come non detto!

- Draco, ma insomma! Ti sembra un ambiente rilassato e godereccio?- chiedo retoricamente , osservando la stanza tempestata di decorazioni verde-argento con tanto di disegnini a forma di rettile.

- Cosa c’è che non va?- mi domanda in tono di sfida.

Ci rinuncio! Questo tipo è rimasto sotto con le scuole superiori!

Con un colpo di bacchetta vanifico tutto il suo operato.

Al suo posto compaiono rose rosse in quantità industriali e lustrini, stelle filanti, palline, il tutto color oro, ovviamente (in stile natalizio).

- Rosso e oro!- mi grida contro. – Lo sapevo che simpatizzavi per grifondoro!-

Non prendo neanche in considerazione l’accusa. Ingiusta tra l’altro.

 

Quella sera sembrava procedere tutto per il meglio.

Draco intratteneva le mie invitate sul diveno del mio salotto raccontando degli innumerevoli viaggi fatti in Francia (è qui tutte le donne si sciolgono), a Rio de Janeiro, in Madagascar ecc..

Il biondo è la principale attrazione della serata (quasi quasi sono geloso), ma anche io mi difendo bene.

Prendo posto al mio pianoforte con la coda, poggio il mio bicchiere di brandy vicino al leggio e comincio a suonare "you are so beautiful" e tutte le donne si sciolgono.

Mi raggiungono e ascoltano incantate.

Beh, ovviamente ho invitato anche degli uomini, ma che mi importa parlare di loro.

Comunque siamo a metà serata, fortunatamente Draco è ancora sobrio e quindi ospitale.

Gli ho strappato di dosso quel lupetto verde e l’ho vestito di tutto punto. Di solito non ce n’è bisogno ma oggi quel ragazzo ha una fiacca addosso che non vi dico.

Ora indossa una camicia nera gessata, con polsini e colletto bianchi, un gilet nero, e i suoi adorabili jeans chiari, a vita bassa, con qualche strappo qua e là.

E si è attaccato alla bottiglia di firewhiskey. Maledizione!

Ma dov’è Luna con la Granger?

Vuoi vedere che la biondina non è riuscita a convincere quella testa di legno?

Come non detto.

Le vedo varcare tutt’e due la soglia della mia "umile dimora".

Luna non è niente male: indossa un abito rosso fuoco, bratella larga, scollo quadrato e longuette. Lo so che queste descrizioni non sono molto virili, ma il mio gusto estetico mi impone di descrivere la situazione nei dettagli.

La Granger invece indossa un vestitino.. Beh, non è così semplice da descrivere.

È largo, accollato e molto corto, nero e luccicante. Strano.

Però le mette in evidenza quel bel paio di cosce che si ritrova, grazie anche alle scarpe dal tacco generoso.

Ha i capelli sciolti, selvaggi.

Vado incontro alle due con un gran sorriso.

Bacio la mano prima a Luna, che mi risponde con un piccolo inchino,e poi a Hermione, che continua a guardarmi diffidente.

Ragazza mia, però, rilassati! E poi potevi anche sprecarti un po’ di più con la scollatura!

Ma ancora una volta mi devo rimangiare quello che ho pensato!

Le invito a servirsi da bere e noto il profondo taglio che il vestito della ha sulla schiena.

Ammazza!

Sto per farle un apprezzamento, quando luna mi pizzica leggermente la mano.

- Non dire niente! Merlino solo sa quanto ho sudato per farglielo indossare! Non ne voleva proprio sapere.- mi confida la mia neo-alleata.

- Allora passo a te direttamente. Ti vedo in splendida forma.- le dico semplicemente. Lei mi sorride con quell’aria svagata, senza dare troppa importanza al mio complimento.

- Senza Harry ne Ron si sente persa.. Devo fare qualcosa per farle capire che non siamo più a scuola. Quei due poi.. Se ne sono andati senza dirle niente e lei c’è rimasta così male!- comincia a spiegarmi senza perdersi in convenevoli.

- Ti capisco. È la stessa cosa per Draco.- le porgo un bicchiere di champagne, mentre continuo ad osservare gli spostamenti della mezzosangue, che si guarda intorno curiosa. – Sembrano come intrappolati in un’altra dimensione. Dove tutto dovrebbe rimanere come ai tempi di Hogwarts.-

- Tu te la cavi bene, vedo.- scherza, sorseggiando lentamente la bevanda.

- Modestamente. Comunque i vizi sono sempre gli stessi.- confesso, indicando la moltitudine di donne presenti.

Ride di gusto.

Ora la Granger si trova vicino al divano dove è seduto il mio amico di spalle, quindi non si vedono.

- Guarda cosa ti combino.- sussurro in un orecchio a Luna.

Con un piccolo gesto della mia bacchetta le slaccio la fascetta della scarpa.

Se ne accorge e cerca una sedia per riallacciarsela, la trova proprio di fianco al divano.

Quando poggia il piede sul sedile la gonna le si alza ancora di più, e la sua gamba si mostra in tutto il suo splendore.

Non si accorge di essere proprio di fronte a Draco.

Che, se lo conosco bene, si sta gustando tutto lo spettacolo.

Ed infatti, quando capisce che è la Granger rimane senza parole.

- Sei machiavellico!- Luna mi da una pacca sulla schiena.

Hermione alza il capo e si accorge di avere di fronte il principe delle serpi.

È arrossita! Mi fa tenerezza!

Si ricompone mettendosi a posto il vestito.

Non fanno in tempo a scambiarsi insulti che faccio partire la musica ad alto volume e raggiungo l’ex ragazzina so-tutto-io e le chiedo di ballare.

Mossa strategica.

Per togliersi dall’imbarazzante situazione accetta.

Stanno ballando tutti, ma io mi metto in un punto in cui il mio amico sia Luna mi possano vedere.

- C’è davvero troppa gente qui..- mi dice la ragazza, ancora rossa in viso.

- Hermione.. Posso chiamarti per nome?- le chiedo prima di proseguire.

Lai annuisce, con fare sorpreso.

- Hermione, sono molto contento che sei venuta.- intanto mi muovo mi stringo a lei per ballare un lento.

Draco è li che mi osserva. Faccio finta di niente.

Hermione invece mi squadra perplessa.

- Non voglio essere inopportuno, con tutte queste confidenze. Ma vedi, devo dirti qualcosa che effettivamente è abbastanza confidenziale.- recito la parte dell’amico preoccupato.

- A me lo devi dire?- la Granger ha sempre avuto fiuto per le prese per il culo. Ce la devo mettere tutta sta volta.

- Draco voleva chiederti scusa. Lo so che ti sembrerà strano ma è così. Quando ha saputo che ero a Londra è venuto a trovarmi sperando, magari, di incontrarti.- la mia espressione è serissima. Se fossi un attore con questo mi guadagnerei una nomination.

Alza un sopracciglio, accentuando l’espressione perplessa.

- Voleva avere la possibilità di dirti che lo sa di non essersi comportato bene con te in tutti questi anni. Ma scusarsi non è il suo forte. Oggi pomeriggio, poi, quando ci siamo incontrati, lui aveva appena litigato con il padre. Lucius è tornato a casa e pretende di gestire di nuovo la vita di tutti.- una mezza verità.

- Capisco..- ha abboccato. La stringo di più, per farle capire che ciò è molto triste. – è perché avrebbero litigato, di preciso?- mi domanda apprensiva.

Panico! Che cosa mi invento.

Intanto Draco mi guarda in cagnesco. I suoi occhi sono ridotti a fessure.

Non lo sa che lo faccio per il suo bene.

Luna invece se la ride, non so se è per il terzo bicchiere di champagne o per lo sceneggiato a cui sta assistendo.

Mi blocco, la fisso intensamente con i miei bellissimi occhi color cobalto.

- Vuole venire a vivere qui, in mezzo ai babbani.- Questa è la più grande, immensa, epica cazzata mai detta in vita mia.

La Granger sbatte gli occhietti diverse volte. Non riesce a credere alle sue orecchie.

Riprendiamo a ballare, io sperando che se la beva, lei ammutolita e confusa.

Sento il suo capo poggiarsi sul mio torace.

Si! Grandissimo Zabini!

Ma quale nomination!! L’oscar ti devono dare direttamente!!

Le poggio una mano sulla schiena allargandole la scollatura.

Lei non ci fa caso.

Ma il mio amico si.

E lo vedo dirigersi in veranda con le sigarette a portata di mano, visibilmente nervoso.

Credo che possa bastare. Ora la natura deve fare il suo corso.

- Luna, andiamo via?- chiede all’amica.

Faccio cenno a Luna di dire di no.

- Hermione siamo appena arrivate. Beviamo qualcos’altro e poi ce ne andiamo, ok?- Brava bionda! Mi hai capito al volo.

La Granger non le risponde e si serve da bere.

Uno.

Due.

Tre bicchieri di Scotch.

Spero lo mantenga.

- Credi che possa funzionare?- mi chiede la Lovegood.

- Beh, io credo di aver fatto il possibile.- la prendo in disparte, per non farci sentire.

- Si, dieci punti a Zabini. Ma ora mi sembra spaventata. Che le hai detto?- osserva la ragazza.

- Non è spaventata, è disorientata. Le ho solo detto quello che voleva sentirsi dire. Hai fatto bene a dirle di non andarsene, ora staremo a veder..- non faccio in tempo a finire la frase che voltandomi non vedo più la Granger.

- Luna, dov’è andata a finire?- chiedo preoccupato.

- Non so. Ah, eccola!- mi comunica, indicandomi la vetrata che da sul balcone.

È esattamente lì che Draco è uscito a fumare!

- Andiamo ad origliare, dai! – mi propone la bionda.

Accetto volentieri! Queste cose mi rendono euforico. Ho macchinato tutta questa storia e adesso devo vedere come va a finire.

La musica è troppo alta e non riesco a sentire. Ma quella gran donna di Luna ha la soluzione a portata di mano.

Dalla borsetta tira fuori un paio di orecchie oblunghe. – Regalo di Natale dei fratelli Weasley.-

Le sorrido contentissimo.

Inizia l’operazione "origliamento".

- Fa freddo qui..- ma che cavolo di modo di iniziare una discussione, Granger.

- Puoi anche tornare dentro.- il mio amico si, che sa come si tratta una donna.

- No! Voglio stare qui, con te!- finalmente uno dei due si è deciso a mettere da parte l’orgoglio.

Draco non risponde. E da qui non riesco neanche a vedere la sua faccia. Ma credo che sia rimasto sorpreso.

- Ma come? Eri così affiatata con Blaise.- lo sapevo! Le cosce e il fondoschiena della Granger hanno fatto centro ed ora è invidioso di me.

- Può darsi, ma non è lui che mi interessa.- Solo perché non voglio che tu ti interessi a me, cara, altrimenti ti farei subito capitolare.

- Allora, sentiamo, sei qui per me? - il re della perspicacia. Non rovinare tutto come al tuo solito Draco.

- Tuo padre è ritornato, vero?- tergiversare è stata una grande mossa Granger.

- Vedo che hai letto i giornali. Questo cosa centra con il tuo improvviso interesse per me?- niente! Questo ragazzo è cocciuto come pochi!

- Credo che tu abbia ben altri problemi che quelli di continuare l’ostilità nei miei confronti e in quelli dei miei amici.- ben detto!

- E cosa te lo fa pensare?- il fatto che ti sei attaccato alla bottiglia già a metà serata, idiota!

- Sei qui e non a casa tua, come ogni anno. – che stile, la Granger. L’avevo sottovalutata.

Silenzio.

Passano un paio di minuti.

Poi la Granger riprende a parlare: - Pensaci. In fin dei conti, sangue a parte, abbiamo più cose in comune di quanto pensi. Ed una di queste, la più lampante, è che dobbiamo capire che le cose cambiano. Non possiamo continuare a fare terra bruciata intorno a noi, sperando che tutto torni come prima.-

Il mio amico non risponde.

Ad un tratto sento la vetrata aprirsi.

La Granger entra e ci vede accovacciati con le orecchie oblunghe attaccate alla parete.

Fa la faccia schifata.

Poi dice a Luna: - io me ne vado.-

La Lovegood mi saluta velocemente e la segue.

Per tutto il resto della serata Draco non ha parlato con nessuno.

 

 

 

 

Ringrazio per i commenti:

mara_star: mentre leggevo la tua recensione pensavo che è il tipico commento che farei io ad una ff che mi piace. Che dire del sex-appeal di Draco? Niente! Non c’è da aggiungere nient’altro.. A parole.. Se mi stesse di fronte ci aggiungerei tante altre cose.. A gesti!

Summers84 e star_95 (puntualissima nei commenti,sei un tesoro): Blaise è come il diavoletto che si poggia sulla schiena e ti consiglia quando sei titubante… Lo adoro anche io.

Uo chan: spero di non deludere le aspettative..

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** New Flame ***


L'apparenza inganna ma non è il tuo caso

Capitolo 3

NEW FLAME

N.d.a.: Vi ricordo che tutto ciò che vi accingete a leggere è stato narrato da Blasie Zabini in prima persona, quindi anche le conversazioni tra terzi sono origliate e commentate da lui stesso. Questo è l'ultimo cap. ma credo che metterò un quarto spazio per i ringraziamenti.

- Mi spieghi per quale motivo dovrei cercarmi una casa qui a Londra?- Draco è visibilmente infastidito. Forse crede che io non gradisca la sua presenza in casa mia

- te l’ho già spiegato un sacco di volte. Sembra che tu non voglia credere alle mie parole! Tutti abbiamo bisogno dei nostri spazi! Tu a scuola eri l’unico ad avere una singola!- in realtà sto cercando di rendere più credibili tutte le frottole che ho raccontato alla Granger. Purtroppo, se voglio che il mio piano funzioni, Draco deve cercarsi un posto dove stare.

Solo che il ventisette di Dicembre non è proprio il giorno migliore per girare per le agenzie immobiliari.

- Se ti dava tanto fastidio la mia presenza a casa tua potevi dirlo!- replica stizzito.

Ecco, lo sapevo che avrebbe pensato questo!

- Draco, che sia la prima e l’ultima volta che mi fai dire una cosa del ganere. Quindi apri bene le orecchie: sei l’unica persona con cui ho condiviso la mia vita e continuerei a farlo. C’è qualcosa di male se voglio che tu prenda un appartamento qui piuttosto che da qualche altra parte?- cerco di portare il mio amico dove voglio io.

- Mi dici cosa cazzo centra questo? Io non ho mai espresso il desiderio di trasferirmi qui!- beh, effettivamente ha ragione.

- Sappiamo tutti e due che tu non vieni a Londra solo per vedere la mia bella faccia! Tu vuoi scappare da Malfoy Manor, appena puoi!- tento il tutto per tutto. Ora o esploderà e me la farà pagare cara, o, nella migliore delle ipotesi, non mi rivolgerà la parola per tutto il giorno.

Ma questo ragazzo mi riserva ancora molte sorprese.

Mi guarda indignato, arrossisce, poi mi squadra altezzoso, sbuffa stancamente.

Dopo quello che sembra un elenco delle espressioni facciali possibili, Draco si siede sulla scalinata di un edificio e si prende la testa tra le mani.

- Si vede così tanto?- mi chiede appena riesce di nuovo ad aprire bocca.

Certo che si vede! Si nota come il silicone di Pamela Anderson!

- No, amico mio! Ma io riesco a capire perfettamente i tuoi sentimenti.- questa volta ho superato me stesso.

Sono riuscito a prendere per culo persino il mio maestro.

Credo che questo sia accaduto perché Draco ha bisogno di sentirsi dire determinate cose… Come tutti gli esseri umani nei momenti di fragilità.

Draco non fa eccezione.. Ha un cuore.. Solo che non è tanto grande.

- Io non ho bisogno di stare da solo, ora. Voglio stare a casa tua!- mi confessa. So che gli deve essere costato molto.

- E così sarà! Ma ti conosco troppo bene! So che un giorno avrai bisogno di stare un po’per fatti tuoi e riflettere! E non voglio che tu torni a Malfoy Manor per farlo. Hai bisogno di uno spazio tutto tuo! Non di un posto che ti confonda le idee ulteriormente.- dopo questo, posso direttamente andare ad Holliwood a lasciare la stampa delle mie mani sul marciapiede, accanto a Robert de Niro.

Suspance..

Draco non risponde.

Incrocio le dita.

- Devo essermi proprio rincretinito se sono arrivato a farmi dire dagli altri di cosa ho bisogno.- affonda la mano nei serici capelli.

Mi sorride tristemente.

Ce l’ho fatta.

Mi dispiace, amico mio, ma lo faccio per il tuo bene..

Due giorno di ricerca matta e disperatissima!!

Niente, sembra che il destino si sia rivoltato contro di me.

Mi basterebbe anche solo un bilocale.

Luna mi ha telefonato dicendomi che Hermione le sembra strana in questi giorni, che è ritornata a casa sua e non ha parlato più della sera di Natale. Mi ha detto anche che probabilmente sarebbe stata con lei il giorno di Capodanno.

Saliamo le scale della mia palazzina quando vedo la signora Giselle del quarto piano ( io abito al sesto).

Chino il capo in segno di saluto.

- Buon giorno, milady.- le dico elegantemente.

Draco saluta inchinandosi anch’esso, d'altronde è pur sempre il rampollo della famiglia Malfoy.

- Oh, mio caro Blaise, buongiorno. Ti è piaciuta la torta di mirtilli che ti ho lasciato a Natale, prima di partire?- la signora Giselle ha cinquanta anni e un debole per me. Non perché sono bellissimo (lei non è quel genere di donna) ma per il fatto che sono molto educato e fine. Qualità che, a suo avviso, sono molto rare tra i babbani.

Non gli ho spiegato che, effettivamente non sono una babbano.

- Ottima! Il portiere me l’ha consegnata quel giorno stesso. Ricetta di famiglia?- le signore come lei si sentono gratificate quando si fanno osservazioni come questa.

- Non proprio. Non sto qui a spiegarti. il fruttivendolo mi ha detto che stai cercando un appartamento. Non ti trovi bene nel tuo?- mi chiede preoccupata.

- No, non è per me milady, è per il mio amico.- mi sposto per dare ampia visibilità a Draco .

Draco fa il baciamano alla donna e si presenta.

- Draco Lucius Malfoy. Piacere.-

So che in questo momento Giselle si starà interrogando sull’etimologia del nome e sulla nazionalità del mio amico. Fa sempre quest’effetto. Poi è facile risolvere che sia tedesco. In realtà non lo è.

- Il piacere è tutto mio. E credo che a questo punto posso anche esservi d’aiuto.- mi sorride la mia dirimpettaia.

Veniamo a sapere che Giselle possiede un appartamento al quinto piano. Lo aveva comprato per un ampliamento su due piani della sua casa, poi però, a causa di alcune tubature che attraversano anche gli appartamenti vicini, non poté soddisfare le sue esigenze.

Ci disse che era sua intenzione affittarlo e che cercava giustappunto qualcuno di fiducia.

"Signora Giselle, se non fosse che le preferisco minimo con vent’anni in meno, le darei un bacio appassionato!"

Ci mostra l’appartamentino.

"Qualcuno di fiducia a cui affittarlo? Diciamo anche un pollo, signora Giselle!"

Quest’appartamento è una catapecchia!

Draco mi guarda scettico.

L’affitto però è talmente basso che decidiamo di approfittarne, visto che, con la magia, possiamo rimetterla a posto in pochi giorni.

30 DICEMBRE

- Luna, operazione appartamento ultimata!- sono in una cabina telefonica. Mi sento un agente segreto o una spia russa.. È divertente giocare a fare i babbani. Ho visto un sacco di film a riguardo, i miei preferiti sono quelli in bianco e nero, con Humphrey Bogart.

- Bene, oggi pomeriggio ci incontriamo per caso di fronte ai giardini di Kensington. Ok?- mi propone la bionda.

- D’accordo.-

Uscendo dalla cabina mi guardo intorno, metto gli occhiali da sole e alzo il colletto dell’impermeabile nero.

Che figo che sono. Sono o non sono credibile nei panni dell’agente segreto?

Dunque feci così.

Draco era al suo terzo fire whiskey quando gli proposi di fare una passeggiata..

Come al suo solito è riluttante all’idea di uscire ma alla fine spegne il suo sigaro nel posacenere (ha scoperto un’insana passione per i piccoli sigari all’aroma di cappuccino) e mi segue.

Draco riprenditi, non voglio vederti così!

Non so se faccio bene a continuare la mia impresa.

Non ho visto molti risultati fino ad ora.

Per fortuna che Draco non ha modo di accorgersi della distanza che c’è tra il nostro quartiere e i giardini di Kensington, in quanto decidiamo di smaterializzarci.

Perché effettivamente il posto in cui ci troviamo ora è dall’altra parte della città.

Altro che incontro casuale.

Comunque arrivati ai giardini incontriamo come previsto Luna con la Granger.

Io e la Lovegood cominciamo a parlare dell’appartamento di Draco e poi ci mettiamo per conto nostro, mentre loro due dopo un approccio un po’freddo cominciano a discutere.

Li spiamo a distanza.

Si stanno punzecchiando come al solito, però fra una battutina sarcastica e un’insulto, credo che stiano iniziando a comunicare.

- Luna, sto investendo molto in quest’affare!- confesso alla mia complice.

- Investendo?- mi guarda perplessa.

- Dovevo vedermi con un sacco di donne, ma Draco mi tiene impegnato. Alla fine penso che ne valga la pena.- le spiego.

Ride. Possibile che non sia gelosa?

- Ah, Luna. Non innamorarti mai di me. – le dico sospirando.

- Non c’è pericolo..- mi dice come se fosse la cosa più naturale del mondo. Poi continua a ridere.

Come non c’è pericolo? Come faccio a non piacerti? Ma mi hai visto bene? Dicevano bene che eri strana!

- Che vuoi dire?- chiedo infastidito.

- Che non sei il mio tipo, nella maniera più assoluta.-

CHE COOOOOSA? BLAISE ZABINI È IL TIPO DI TUTTE!!! È LA BELLEZZA OGGETTIVA PER ECCELLENZA!

Vi dico solo che ho passato tutto il resto del pomeriggio a convincerla che io sarei l’ideale di qualsiasi donna, mentre lei continuava a ridermi in faccia.

Comunque siamo rimasti d’accordo che la notte fra il trentuno e l’uno avremmo guardato lo spettacolo pirotecnico a Victoria Square.

Al ritorno dalla nostra uscita Draco mi è sembrato più rilassato, perciò non ho fatto domande a riguardo.

Il giorno dopo Draco non si fece vedere. Solo nel tardo pomeriggio scoprì che era stato chiuso nel suo nuovo appartamento ad imbiancare le pareti.

Un attimo!!!

Draco che imbianca le pareti come un comune babbano!

Non credo alle mie orecchie! Perché devo sempre perdermi le cose più straordinarie della vita? Avrei voluto vederlo..

Anche perché ancora non ci credo!

Sta di fatto che prima quell’appartamento era vuoto e desolato, ora perlomeno vi è l’odore di vernice fresca e di detersivo per pavimenti.

- Draco abbiamo un appuntamento a Victoria Square, ricordi?- mi sto innervosendo. Questo ragazzo boicotta in continuazione le mie iniziative.

- Hai fatto tutto tu, io non ho detto di volerci venire!- mi provoca il mio amico, tutto sporco di vernice.

- Si, è vero! Ma quest’anno voglio festeggiare con persone che conosco e non con donne di cui non conosco neanche il nome, che mi si infilano nel letto e non mi danno neanche il buon giorno!- sto mentendo, sto mentendo! Ma lo sto facendo con una maestria che non ti dico.

Borbotta qualcosa e si dirige verso il bagno.

Grazie Merlino.

Dall’anno nuovo niente più bugie. Promesso.

Ma..

Ho un brutto presentimento.

Come da copione, incontriamo ancora una volta Hermione e Luna, a Victoria Square.

Io ho portato una bottiglia di Champagne.

Osserviamo lo spettacolo di fuochi d’artificio ma la mia attenzione, come al solito, è rapita dai discorsi del mio amico con la-so-tutto-io-per-niente-ex. Anche Luna si sforza di carpirne i significati, con fare indifferente.

- Delusa da questo capodanno?- per la prima volta Draco non ha esordito con un insulto.

- Non saprei.. – questa non è una risposta, Granger.

- Impossibile, la mezzosangue sa sempre tutto!- il tono è ironico, quasi a volersi prendere in giro, ma non so come la prenderà lei. Prego per te, biondo!

- Ah ah – ride fintamente, un po’divertita sembrerebbe. – Per me è strano stare qui con te. Quindi potrebbe concludersi tutto in maniera inaspettata.- Maliziosa! E brava la Granger.. Magari l’ha detto senza un secondo fine ma non ha importanza perché Draco interpreterà a modo suo. Come al solito.

Si guardano e stanno un po’in silenzio.

- Mi chiedevo…- No, Draco! Non lo fare! – Dove sono i tuoi due cagnolini bavosi, Granger?- Ecco! L’ha detto!

Vedo la Granger cambiare espressione, mi volto verso Luna e vedo che si sta mordendo il labbro.

- Sei sempre il solito stronzo!- ormai è sul piede di guerra!- E quella piattola di Parkinson dove l’hai lasciata?-

- A differenza tua, io non ho conosciuto solo Pansy a scuola! Ho allargato i miei orizzonti!- questa l’hai detta grossa, amico!

- si, certo! Razzista e schiavista di elfi! Per non parlare del resto!-

Vanno avanti così per una mezzora buona.

- Ho fallito!- confesso alla mia complice.

Lei mi da una pacca sulla schiena, con fare solidale. Scuote il capo.

Quasi quasi mi dispiace averla delusa.

Squilla un cellulare.

È quello della Granger.

- Pronto? Ron, Harry, siete voi? Siete tornati?- ci mancava solo questa, il ritorno degli eroi! La Granger è tutta emozionata. – sono in Victoria Square! Cosa? No, no, vi raggiungo io!-

Draco alza gli occhi al cielo: - Brava, mezzosangue, finiscila di straziarci le esistenze e vattene una volta per tutte!-

E vabbè! Allora sei tutto scemo!

Fatto sta che la Granger, con gli occhi grondanti di odio puro, si rivolge a me e a Luna: - Io me ne vado dai miei amici! Voi rimanete pure con questa cosa!- indicando Draco.

Tutta incavolata sparisce tra la folla. Ed anche Draco fa la stessa cosa, ma dalla parte opposta.

Rimaniamo io e Luna.

Ci guardiamo. Faccio comparire due flute.

- Buon anno, Luna!- le sorrido malinconico.

- Buon anno, Blaise!- la Lovegood sospira tristemente.

Quella sera non cavai un ragno dal buco.

Morale della favola:

Fatti i cazzi tuoi che campi cent’anni di più.

I babbani mi sa che ci sono arrivati prima, a questa conclusione.

Accompagno Luna a casa e nonostante tutto è ancora convinta che io non sia il suo tipo ..

Potrei andare a trovare qualche amica.. Così, per non passare solo questo primo dell’anno .

Ma no. Me ne andrò a casa. Sono di cattivo umore.

Salgo le scale della palazzina, quando, sentendomi arrivare, la signora Giselle si affaccia sulla porta. È in vestaglia.

Non andate a pensare niente di sconcio, è una vestaglia copri-pigiama.

- Milady, ancora sveglia?- osservo.

- Mio marito sta russando come un ippopotamo, ha bevuto assai!- ride – Buon anno mio caro.- poggia affettuosamente la sua mano sulla mia.

- Anche a lei e a suo marito, milady.- Spero solo di trovare una donna così, quando sarò vecchio.

- Blaise, ascolta. Ho sentito degli insoliti rumori provenire dall’appartamento del tuo amico.- mi dice un po’ preoccupata.

Le dico di non preoccuparsi, che sarei andato a controllare io stesso. Fingo la tranquillità più assoluta.

Ma appena la signora Giselle richiude la porta sfodero la mia bacchetta.

Cosa sarà mai succeso?

Un attacco improvviso, forse..

E da chi?

Possibile che sia ancora qualche rappresaglia di qualche rimanenza di mangiamorte?

La mia preoccupazione per Draco cresce.

Mi precipito al quinto piano.

La porta dell’appartamento non è chiusa a chiave!

Sto arrivando amico mio!

Entro con cautela e senza fare il minimo rumore!

Sulle pareti appena imbiancate vi sono gli evidenti segni di uno scontro!

Merlino, fa che non gli sia accaduto niente!

Con questo buio non vedo granchè ma sento sotto i miei piedi pezzi di stoffa, forse brandelli di vestiti.

La luce della Luna che penetra dalla finestra senza tenda mi fa scorgere per terra una sagoma.

No, ti prego, dimmi che..

Un attimo, si muove ancora.

Resto nascosto per prudenza.

Ehi, aspetta..

Non è una persona. Sono due.

Per terra!

Nude!

Si muovono!

Ed ora che i miei occhi si sono abituati al buio……

ORRRRROOOOORE!!!!!!

La Granger e Draco che..

Che.. Fanno.. S…

No! Non posso continuare…

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