S.A.I.N.T.

di DarkSide_of_Gemini
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Magazzino n°4 ***
Capitolo 2: *** l’ultimo ordine ***
Capitolo 3: *** cap 3- SAINT ***
Capitolo 4: *** Sea Dragon ***
Capitolo 5: *** il trovatello ***
Capitolo 6: *** cap 6- Family! ***
Capitolo 7: *** Saori-san ***
Capitolo 8: *** quid pro quo (I parte) ***
Capitolo 9: *** quid pro quo (ll parte) ***
Capitolo 10: *** appuntamento con rapina ***
Capitolo 11: *** Incendio Doloso ***
Capitolo 12: *** Jessica...chi? ***
Capitolo 13: *** Cap 13- L'arma del delitto (1 parte) ***
Capitolo 14: *** l'arma del delitto (ll parte) ***
Capitolo 15: *** Tre pirla all'autolavaggio ***
Capitolo 16: *** Tre pirla all'autolavaggio (parte II) ***
Capitolo 17: *** Rapina in banca ***
Capitolo 18: *** Ordinaria amministrazione ***
Capitolo 19: *** Varie sorprese... ***
Capitolo 20: *** La trappola ***
Capitolo 21: *** Cui prodest? ***
Capitolo 22: *** Komedìa ***
Capitolo 23: *** Missione top(o) secret ***
Capitolo 24: *** Scambio di persona ***
Capitolo 25: *** Dies Irae ***
Capitolo 26: *** Fine...? ***
Capitolo 27: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Magazzino n°4 ***


SailorVenus96

1 ° capitolo:  magazzino n° 4

 

Atene, porto del Pireo

 

:-Bene, stavolta abbiamo un mandato di perquisizione, non è certo colpa nostra se il signor Kevines non vuole aprirci con le buone maniere…

prego, Shura, facci entrare tu-:

 

Shura, l’artificiere, si staccò dal gruppo e piazzò una carica di C4 con detonatore sulla serratura del magazzino.

 

:-State indietro-:

 

BOOM!

 

Nella parete di metallo si aprì un  cratere abbastanza largo da far passare il resto della squadra in assetto da combattimento:

Mitsumasa Kido, il capo della S.A.I.N.T. in testa, poi Sion, Aioria, Marin, Saga ed Aioros.

               

:-Ma qua dentro non c’è niente!-:

 

Esclamò Marin.

 

:-E quelli chi sono? Il comitato di benvenuto?-:

 

:-A terra!-:

 

Per la squadra SAINT un operazione di controllo si trasformò in uno scontro a fuoco.

 

:-Hanno colpito Kido!-:

 

Urlò Aioria.

 

Mitsumasa… no!”

 

Sion lasciò la sua posizione contro ogni prudenza e scaricò la sua SIG Sauer nel buio da dove erano partiti gli altri colpi.

Due grida gli fecero capire che almeno due proiettili avevano fatto centro ma non aveva il tempo di pensarci.

 

:-Mitsumasa! Mitsumasa, per favore, rispondi!-:

 

Gridò Sion correndo accanto all’amico.

Vicino a lui Saga esplose un colpo verso il fondo del magazzino e causò un altro grido di dolore.

 

:-Copritemi! Kido è ferito!-:

 

Una pallottola lo raggiunse alla schiena ma l’impatto venne assorbito dal giubbotto antiproiettile.

 

:-Saga, io porto Kido fuori da qua, tu prendi il comando della squadra e sistema questi maledetti!-:   

 

:-Va bene, esci, ti copro io-:

 

Sion afferrò Mitsumasa e lo trascinò fuori dal magazzino.

Nel farlo scivolò su qualcosa di viscido e scuro.

Fuori il rumore degli spari era assieme più cupo per il rimbombo e più attutito, e faceva uno strano contrasto con il silenzio della notte.

 

:-Avanti, amico mio, devi resistere, tra poco arriverà un ambulanza e…-:

 

Mitsumasa gli afferrò la mano e la strinse forte.

 

:-No, Sion… sai anche tu che è inutile-:

 

Sì, lo sapeva.

La pallottola aveva colpito Kido a sinistra poco sopra la clavicola ed a giudicare dal sangue perso aveva danneggiato la giugulare.

Sion non poté fare di meglio che tamponare la ferita con le mani.

 

:-Ascoltami, so che non mi resta molto tempo… Sion, devi promettermi due cose-:

 

Si interruppe e sputò uno schizzo di sangue.

 

:-Sion, promettimi che porterai avanti quello che abbiamo creato… tieni in vita la SAINT. E poi mia nipote…

voglio che tu guidi e protegga Saori finché non sarà in grado di prendere il mio posto-:

 

:-Va bene, va bene, lo farò, adesso basta parlare-:

 

Con la mano libera Sion prese il telefono satellitare e chiamò il pronto soccorso.

 

:-Emergenza, mi serve un ambulanza al Pireo davanti al magazzino 4 dei Kevines-:

 

:-Deve aspettare un…-:

 

:-Io non devo aspettare niente! Mitsumasa Kido sta morendo!-:

 

Quel nome ebbe l’effetto di una parola magica dall’altra parte del filo.

 

:-Mandiamo subito qualcuno-:

 

                                                                                                                  *

Nello stesso momento alla sede centrale della SAINT c’è un ragazzo che bussa come se volesse buttare giù la porta.

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Angolo di Makochan: salve a tutti! Spiego io come è nata questa storia:

Io e SailorVenus96 siamo sorelle e siamo due pazze pericolose fissate con Saint Seiya e con Crossing Jordan,

quindi un giorno abbiamo pensato di fondere le due cose ed abbiamo iniziato a lavorare insieme ad una fan-fiction… , il risultato è questo!

Non ho più niente da dire per ora, passo la parola all’altra “mente”

 

SailorVenus96 ed ecco che anche qua me devo stà a sopportà ‘sta zozza…

No, dai scherzo…

Però, sei riuscita a fare un discorso sensato… complimenti, stai migliorando…

Ok, ok, basta.

Che dire di più?

Vi ha spiegato tutto lei, non so cosa potrei aggiungere, quindi vi saluto ^^

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** l’ultimo ordine ***


2° capitolo:  l’ultimo ordine

 

Due ore dopo l’intera SAINT era nella sala d’aspetto del pronto soccorso di Atene ad aspettare l’esito dell’operazione di Mitsumasa Kido.

 

:-Il signor Sion Liang? Venga, le devo parlare-: 

 

Il chirurgo aveva un aria stanca e Sion sapeva già cosa avrebbe sentito.

Si alzò meccanicamente e seguì il dottore in una saletta appartata.

 

:-Signor Liang, mi dispiace molto ma l’operazione è fallita, il signor Kido aveva già perso troppo sangue.

A nome di tutto l’ospedale le faccio le mie più sentite condoglianze-:

 

Sion si coprì per un attimo il volto.

Sì, dispiaceva a tutti che Kido fosse morto, dispiaceva agli uomini della SAINT, dispiaceva al medico che non era riuscito a salvarlo,

dispiaceva alla città di Atene che lo aveva adottato, e soprattutto dispiaceva a Sion, che con Kido e la SAINT aveva creato un sogno.

 

:-Grazie, dottore, sono sicuro che avete fatto tutto il possibile-:

 

Il dottore si alzò, gli strinse la mano e lo riaccompagnò fuori a dare la notizia agli altri.

 

:-Sion, Kido-sama è…?-:

 

Aioria non ebbe il coraggio di finire la frase.

 

:-Sì, Aioria. Adesso ascoltatemi, questo è un momento difficile per la nostra squadra ma Mitsumasa non avrebbe voluto che ci lasciassimo andare.

Se davvero gli abbiamo voluto bene dobbiamo impegnarci a finire quello che lui ha cominciato, siete d’accordo?-:

 

Tutti annuirono in silenzio.

 

:-Bene, allora mettiamoci al lavoro. Tu, Aioria, fai una ricerca in tutti gli ospedali: voglio una lista di tutti i feriti da arma da fuoco delle ultime dodici ore, soprattutto quelli che hanno rifiutato il ricovero, e se li trovi portali da noi prima che arrivi la polizia di stato.

Aioros, tu aspetta che estraggano i proiettili ed esaminali:

voglio sapere calibro, modello della pistola e se possibile un numero di serie che li colleghi in qualche modo a Kevines-:

 

I due fratelli annuirono e lasciarono il gruppo.

 

:-Shura, Marin, voglio che voi teniate a bada i giornalisti che tra poco assalteranno questo posto.

Mi raccomando una cosa: sappiamo tutti che dietro a tutto questo c’è Julian Kevines, ma voi non dovete in nessun modo fare il suo nome,

avete capito? Prima o poi lo inchioderemo e gliela faremo pagare anche per la morte di Kido,

ma fino ad allora non voglio che una querela o qualche altro cavillo legale ci impediscano di agire.

Milo e Camus, voi tornate al magazzino 4 e cercate tracce di qualunque cosa pensate possa servirci-:

 

:-Sìssignore-:

 

Risposero insieme gli agenti.

 

:-Bene. Adesso tutti gli altri tornate a casa, ci vediamo domani mattina in centrale.

Saga, tu vieni con me, dobbiamo parlare di un paio di cose-:

 

Uscirono tutti in silenzio ed ognuno che passava davanti alla sala operatoria non poteva fare a meno di lanciare uno sguardo alle porte,

magari sperando che ne uscisse Mitsumasa Kido vivo e vegeto.

 

:-Vuoi un passaggio fino a casa?-:

 

La voce di Saga scosse Sion dai suoi pensieri.

 

:-Sì, grazie-:

 

:-Vieni, la mia macchina è parcheggiata qua sotto-:

 

Non dissero più una parola né in ascensore né in strada, solo quando salì in macchina e mise in moto Saga si decise a chiedere.

 

:- Allora, di cosa volevi parlarmi? È una cosa che mi riguarda personalmente?-:

 

:-Temo di sì, Saga. È l’ultimo ordine di Kido-sama-:

 

:-L’ultimo ordine di Kido?-:

 

Sion decise di prenderla larga.

 

:-Vedi, Saga, è una cosa di cui Mitsumasa mi ha parlato negli ultimi giorni.

Noi tutti credevamo che avremmo avuto in pugno Kevines ed i suoi traffici illegali dopo l’operazione di stanotte, ma sai com’era Kido-sama,

lui pensava sempre a tutte le possibilità ed aveva messo in conto anche il fallimento.

Per questo due giorni fa mi ha detto che se stanotte qualcosa fosse andato storto avremmo dovuto ricorrere ad un'altra risorsa-:

 

Sion fece una pausa per guardare le luci di Atene che correvano fuori dal finestrino.

In quel momento aveva la strana impressione che fosse il mondo a muoversi e lui a restare immobile come nelle scene dei vecchi film dove il protagonista è fermo ed il fondale scorre dietro di lui per dare l’illusione del movimento.

Si voltò a guardare Saga ma lui teneva gli occhi fissi sulla strada.

 

:-Saga, ricordi l’operazione Sea Dragon?-:

 

SCREEEK!

 

Ok, l’approccio non era stato dei migliori.

 

:-Che cosa c’entra ancora Sea Dragon? Sono passati cinque anni e…-:

 

:-… e noi cerchiamo di incastrare Kevines da dieci, praticamente da quando Kido ha fondato la SAINT. Quanti anni avevi tu, Saga? Ventitré?-:

 

:-Venticinque-:

 

:-Già, venticinque.  Eri il miglior psicologo di Atene e ti avevano messo dietro una scrivania in uno squallido consultorio familiare-:

 

Il semaforo diventò verde e Saga partì con una sgommata.

Sion si chiese se non fosse stato meglio affrontare la discussione quando il nervosismo di Saga non avrebbe messo in pericolo la loro incolumità.

 

:-Ti prego, risparmiami i ricordi sentimentali. Perché hai parlato di Sea Dragon?-:

 

:-Kido voleva che per arrivare a Kevines usassimo…-:

 

:-Kanon? No, Sion, scordatelo, lui non vi aiuterà perché non ha nessun motivo per farlo-:

 

Sion ci pensò un attimo.

 

:-Forse adesso no, ma fuori dalla cella potrebbe avere degli ottimi motivi per collaborare-:

 

:-Stai pensando di tirarlo fuori da Sounion?! Ma sei pazzo?! Appena metterà un piede fuori di prigione quello troverà il modo di fregarci tutti e scapperà chissà dove!-:

 

:-Te l’ho detto, Saga, questa è solo una risorsa estrema che vorrei evitare anche io, ma non abbiamo scelta,

non dopo il fiasco totale di stanotte-:

 

Intanto il mondo aveva smesso di muoversi e l’auto si era fermata davanti alla porta di casa di Sion.

 

:-Domani andrò a Sounion per parlare con Kanon. Sono convinto che lui ci aiuterà se noi aiuteremo lui-:

 

:-Aiutarlo per cosa?-:

 

:-Questo devi scoprirlo tu, Saga, sei tu lo psicologo-:

 

Saga scosse la testa.

 

:-E va bene, ormai il capo della SAINT sei tu, fai quello che ritieni più giusto. Però la mia idea non cambia:

se vuoi evitarti grossi guai, lascia che Kanon rimanga dietro le sue sbarre-:

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Ciao!

Bene bene…

Allora, direi di passare subito ai ringraziamenti:

 

Human Renamon:In effetti, anche io mi chiedevo se potesse funzionare…

Ma intanto provare non fa male, ed infatti ecco il risultato ^^

 

charm_strange: Oh, si, qualcosa di simile ci sarà…

non dico cosa, però!

E chi meglio di Saga poteva essere uno psicologo? Eheh!

, che dire?

Ecco il seguito ^^

 

sagitta72: Eh, la donna doveva esserci, no?

tifiamo tutti per la sua buonanima!

Per quanto riguarda gli aggiornamenti, non credo che dovrete attendere mai troppo: sono già belli e pronti ben sei capitoli!

Non si è mai troppo prudenti, poi per ora con questi esami non si sa mai quando si ha tempo per scrivere…

 

Gufo_Tave: Aioros? Hum… non ci avevamo pensato…

, spero che non si offenda se non lo abbiamo usato come ancora di salvezza ^^

Dopotutto, aveva il suo bel compito di sparare ai nemici, non è stato del tutto inutile ^^

 

 Diana924: Final-boy  mi pare più che adatto!

Perché SAINT: Si, c’è proprio un significato, che non spiegheremo, non ora.

Vogliamo tenerci sul misterioso…

E si, compariranno anche tutti gli altri! *u*

 

JackoSaint94: Il  sangue non può mai mancare…

Come neanche la pistola di Saga…

Come neanche le sparatorie…

Insomma, qui non manca niente! XD

 

E inoltre ringraziamo sagitta72 e  Vale11 per averla inserita tra le seguite.

 Bé, che altro dire?

Ci sentiamo al prossimo capitolo ^^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** cap 3- SAINT ***


3° capitolo: S.A.I.N.T.

 

Gli homeless di solito si trovano nelle stazioni della metropolitana,

invece quella mattina i SAINT ne trovarono uno addormentato davanti alla porta della loro sede centrale.

Sion imprecò sotto voce.

Ovviamente non era riuscito a chiudere occhio e quel ragazzo sembrava messo lì apposta per peggiorare il suo umore irritabile

 

:-Qualcuno lo svegli, poi scoprite chi è e cosa vuole-:

 

Lo scavalcò e marciò deciso verso il suo ufficio.

 

:-Forse dovremmo portarlo dentro, non ha l’aria di stare troppo bene-:

 

Suggerì Marin

 

:-Questa è una stazione di polizia, non un ricovero della Caritas!-:

 

Ribatté Saga acido.

Intanto il ragazzo aveva cominciato a svegliarsi

 

:-Chi siete? Siete uomini della SAINT?-:

 

:-Certo che siamo della SAINT, se no cosa ci facevamo tutti qua davanti!-:

 

:-Adesso piantala, Saga! Siamo tutti nervosi qua, ma non è un buon motivo per dare addosso alla gente-:

 

:-Allora visto che sei così gentile e materna, occupatene tu!-:

 

E Saga si allontanò ancora più acido di prima per andare a barricarsi nel suo studio

 

 :-Non fare caso a lui. Avanti, raccontaci cosa ci fai qua, perché cercavi proprio noi SAINTs?-:

 

Il ragazzo si alzò dalla coperta che gli aveva fatto da letto, materasso e cuscino

 

:-Sarà una storia lunga da raccontare. Io mi chiamo Seiya, e voglio diventare uno di voi-:

 

Tutti si guardarono sconcertati.

Quel ragazzino lacero e sporco aveva appena detto di voler diventare un SAINT.

 

:-Vuoi entrare nella nostra squadra? E come mai?-:

 

Chiese Marin.

Aioria si intromise nella discussione

 

:-Ha detto che è una storia lunga, perché non lasciamo che entri  si dia una sistemata prima di raccontarcela?-:

 

                                           *                  

:-Levami una curiosità, Aioria… perché lo hai fatto entrare proprio nella sala interrogatori? Non c’è un posto più confortevole?-:

 

Chiese Camus

 

:-Senti, l’alternativa era il laboratorio di Death Mask-:

 

:-Ok, come non detto… meglio la sala interrogatori. Va bene, mi piacerebbe restare e scoprire di più sul nostro trovatello

ma voglio finire le analisi sui rilievi del magazzino 4, poi mi aggiornerai tu-:

 

Appena Camus se ne fu andato Aioria decise che era il momento di entrare e conoscere un po’ meglio quello strano ragazzo.

Per lui, che si occupava di interrogatori, la prima impressione su una persona contava molto e Seiya gli era sembrato sincero.

 

:-Allora, Marin, come sta il nostro ospite?-:

 

:-Molto meglio di stamattina, come puoi vedere-:

 

Sì, decisamente l’aspetto di Seiya dopo una doccia ed un pasto come si deve era parecchio migliorato.

 

:-Posso fare due chiacchiere con lui?-:

 

Marin capì al volo che Aioria voleva parlargli da solo ed uscì dalla stanza.

Loro rimasero un paio di secondi ad osservarsi in silenzio ed Aioria notò che Seiya non sembrava affatto teso o innervosito,

semmai sembrava curioso.

 

:-Questa è la stanza dove interrogate i criminali?-:

 

Chiese all’improvviso.

Aioria sorrise impercettibilmente.

 

:-No, finché sono qua dentro sono solo sospetti, non criminali.

Ricordati che qua dentro noi consideriamo tutti innocenti fino a prova contraria. Adesso raccontami perché vuoi diventare un SAINT-:

 

Seiya rimase un po’ a fissarsi le ginocchia.

 

:-Bè, è per mia sorella. Lei si chiama Seika ed è scomparsa tre anni fa mentre era a studiare qua ad Atene-:

 

:-Capisco, quindi tu hai pensato di venire a cercarla fin qui da… di dove sei esattamente?-:

 

:-Vengo dal Giappone. Da quando mia sorella è scomparsa non ho fatto altro che prepararmi a questo viaggio:

ho messo da parte i soldi, ho imparato il greco e mi sono fatto fare il passaporto dal consolato giapponese,

così adesso che sono qui voglio diventare uno di voi per scoprire cosa le è successo-:

 

:-Vuoi diventare un SAINT solo per trovare tua sorella? No, aspetta un attimo: non puoi aspettarti che noi ti addestriamo per questo!

Se diventi un SAINT devi occuparti di ogni singolo caso che ti capita per le mani, intesi? E poi perché proprio un SAINT?

Non potevi chiedere la cittadinanza greca ed arruolarti nella polizia di stato?-:

 

Seiya lo guardò offeso

 

:-Io non mi accontento! Voi SAINT siete i migliori ed io voglio essere preparato bene!-:

 

Per un attimo Aioria ebbe la tentazione di liquidarlo e lasciare che se ne occupassero le autorità dell’ufficio immigrazione, ma poi ci ripensò.

 

“Andiamo, questo ragazzo sembra egoista ma ha attraversato tutto il mondo per trovare sua sorella… credo che io per Aioros farei lo stesso”

 

:-Andiamo a fare un giretto, così capirai esattamente chi siamo noi SAINT e che tipo di lavoro facciamo-:

 

Disse poi alzandosi

 

:-Vuoi dire che posso restare?-:

 

Chiese Seiya correndogli dietro

 

:-Vacci piano, ragazzino. Ho detto che puoi fare un giro per i laboratori.

Non credere che ti metta subito una pistola in mano-:

 

Seiya sembrava deluso

 

:-Prima tappa: laboratorio del medico legale-:

 

:-Cosa cacchio volete ora?-:

 

Chiese il medico che era appena uscito dalla sala

 

:-Cavalleresco come sempre, Death. Ti presento una ‘new entry’-:

 

Disse Aioria spingendo in avanti Seiya

 

:-Cos’hai da guardare?-:

 

Chiese il medico dopo qualche secondo

 

:-Mi scusi, sbaglio o il suo collega l’ha appena chiamato ‘morte’?-:

 

Domandò Seiya.

 

:-Oh, si: fa impressione a molti… non ti meraviglierai che sono un medico legale-:

 

Seiya lanciò un occhiata ad Aioria, ma lui si strinse nelle spalle e si mise a parlare con un uomo in tuta arancione

 

:-Come ti chiami, piccoletto?-:

 

Gli chiese ‘Death’

 

:-Seiya-:

 

Il medico si sfilò un guanto e gli porse la mano

 

:-Io sono Death Mask-:

 

Si interruppe per rivolgergli un sorrisetto da pazzo omicida

 

:-Ed ho appena finito un’autopsia!-:

 

Dichiarò.

Sembrava gasatissimo al pensiero.

Seiya cercò di mollare la presa

 

:-Ma non ha un… vorrei dire.. un nome… normale?-:

 

:-Oh, bella! Perché, Death Mask ti sembra un nome pazzoide?-:

 

:-A me sembra adatto ad un pazzoide come te-:

 

Affermò una voce alle loro spalle.

Entrambi si voltarono e Death Mask chiese scocciato

 

:-Cosa diavolo vuoi,  Dite?-:

 

L’altro lo ignorò e si rivolse a Seiya

 

:-Si chiama Valerio. Ma non gli piace dirlo-:

 

Immediatamente Death cercò di lanciargli un bisturi

 

:-Ha parlato uno che si chiama Kristian Bergman!-:

 

Replicò

 

:-A me Valerio piace come nome-:

 

Disse Seiya ingenuamente.

Aioria si girò e disse

 

:-Allora, cosa mi sono perso? …Oh, ciao, Kristian-:

 

:-Non- chiamarmi- Kristian!-:

 

Sibilò il diretto interessato.

Aioria si rivolse a Seiya

 

:-Bene, hai già conosciuto due dei nostri: Death è il medico legale, mentre Kris… ops, scusa…

Aphrodite è il tossicologo del gruppo. Ah, forse io non mi sono presentato: sono Aioria Kriseo e, come già sai, mi occupo degli interrogatori-:

 

:-Aphrodite?!-:

 

Chiese Seiya facendo una smorfia.

Aioria lo trascinò via e disse

 

:-Seconda tappa: laboratorio del criptologo-:

 

Bussò ad una porta

 

:-Shaka? Shaka Narayan, ti presento Seiya-:

 

Disse Aioria senza tante cerimonie.

Shaka alzò lo sguardo da un mucchio di certe e rivolse un distratto ‘Buongiorno’ a tutti e due

 

:-Mi sembra di capire che sei impegnato…-:

 

Cominciò Aioria

 

:-Che intuito…-:

 

Rispose Shaka continuando a scrivere.

Il prossimo laboratorio era quello di analisi di chimica inorganica

 

:-Milo? Hai trovato qualcosa?-:

 

Chiese Aioria entrando

 

:-Da quando sono arrivato? Un bel po’ di cosette…-:

 

Rispose qualcuno

 

:-Dove diavolo sei?-:

 

Aioria girò attorno alla scrivania

 

:-Cambio domanda: cosa ci fai la sotto?-:

 

:-Ho perso un vetrino!-:

 

Rispose stizzito l’interlocutore

 

:-Sei sempre il solito… hai tempo per una presentazione?-:

 

Milo alzò di scatto la testa, poi fissò Seiya con uno sguardo deluso

 

:-Dah, pensavo fosse una ragazza… chi sarebbe questo marmocchio?-:

 

Chiese

 

:-Hei!-:

 

Protestò Seiya lanciandogli un occhiataccia

 

:-Non farci caso… lui è Seiya…? Non ho afferrato il cognome…-:

 

Aioria lo fissò con aria interrogativa

 

:-Seiya Edogawa-:

 

Rispose lui controvoglia

 

:-Bene, Seiya. Lui è Milo Katistos-:

 

:-Piacere…-:

 

I due si strinsero la mano

 

:-Questo giro si sta facendo stancante. Ah, Seiya…-:

 

:-TROVATO!-:

 

Un grido di trionfo proveniente da sotto la scrivania li fece sobbalzare

 

:-E ora cosa c’è?!-:

 

Chiese Aioria esasperato

 

:-Ho trovato il vetrino!-:

 

Strillò Milo con aria trionfante

 

:-D’accordo, ho capito, ti lascio fare le tue analisi…-:

 

Disse Aioria sospirando, aprì la porta e uscirono

 

:-Qual è il prossimo laboratorio?-:

 

Chiese Seiya allegramente.

Quel giro cominciava a piacergli…

 

.:-Hem… Oh, analisi balistiche!... studiano i proiettili-:

 

Spiegò ad un occhiata interrogativa di Seiya

 

:-Hei, Ros!-:

 

Aioria si precipitò letteralmente nel laboratorio dove un ragazzo e una ragazza stavano,

per l’appunto, esaminando dei proiettili macchiati di sangue.

Seiya fissò la ragazza ed emise un piccolo fischio di ammirazione

 

:-Seiya, lui è mio fratello Aioros Kriseo. E lei è Shaina Vitali-:

 

:-Ah, siete fratelli? , piacere, io mi chiamo Seiya Edogawa-:

 

:-Trovato niente?-:

 

Chiese Aioria speranzoso

 

:-Stiamo esaminando i proiettili.

Sono stati sparati da una Remington magnum calibro nove, ma dobbiamo ancora ricevere i risultati dai confronti con database della polizia. Ovviamente i numeri di serie sono abrasi e l’unico modo per sapere da quale pistola sono stati sparati è confrontare le scanalature.

Se appartiene a qualcuno già schedato possiamo provare ad ottenere un mandato di arresto. E a te come procede?-:

 

Chiese Aioros osservando uno schermo sul quale scorrevano coppie di numeri senza un apparente significato

 

:-Mah, non c’è male. Sto facendo la guida-:

 

:-È il ragazzino che avete trovato fuori?-:

 

Chiese Shaina osservando Seiya

 

:-Come fai a saperlo?-:

 

Lei scrollò le spalle

 

:-Siamo in tanti, qui dentro. La gente parla-:

 

 Spiegò

 

:-Ah, si. Bene, avvertitemi quando avrete dei risultati-:

 

Aioria uscì seguito da Seiya

 

:-Bene. Passiamo agli uffici… vediamo… ah-ha! Questo ti piacerà!-:

 

Aioria bussò ad una porta

 

:-Chi c’è qui dentro?-:

 

Chiese Seiya.

Aioria gli rivolse un sorrisetto e tornò a bussare alla porta.

Si sentirono dei passi e poco dopo un tizio aprì la porta

 

:-Josè Martinez, esperto di esplosovi-:

 

:-Si, sono io-:

 

Rispose quello

 

:-Parlavo con il ragazzo, Shura…-:

 

Seiya era confuso

 

:-Josè? Shura? Come diavolo si chiama?-:

 

Chiese

 

:-Tu chiamami Shura, e la tua gola ne sarà felice perché potrà rimanere intatta-:

 

Rispose Shura.

Poi si rivolse ad Aioria

 

:-Immagino tu abbia un buon motivo per venirmi a disturbare durante il mio lavoro-:

 

:-Stavi di nuovo controllando le scorte, eh? Non lo avevi fatto ieri?-:

 

Chiese Aioria prendendolo in giro

 

:-Non si sa mai…-:

 

Rispose Shura con noncuranza.

Poi li osservò e chiese

 

:-Volete fare un giretto per il magazzino?-:

 

:-No, grazie: dobbiamo proseguire il giro turistico-:

 

Si affrettò a rispondere Aioria: Shura giocava sempre brutti scherzi ai novellini.

 

:-Ma perché si fa chiamare Shura?-:

 

Chiese Seiya.

 

:-Il senso dell’umorismo del nostro Josè è un po’eccentrico… come tutto di lui del resto! Shura è il dio indiano della distruzione:

non trovi che sia adatto ad un artificiere?-:

 

Alla prossima porta c’era un cartellino con su scritto ANALISI BIOLOGICHE

 

:-Qui dovremmo essere al sicuro…-:

 

Aioria sgusciò dentro

 

:-Camus…?-:

 

:-Macchie di sangue… hum…-:

 

Una voce proveniva da un angolo del laboratorio

 

:-Camus!-:

 

:-Ah? Ma che ti prenda un colpo Milo, sei venuto quattro volte…-:

 

Quando lo sfortunato si accorse che l’intruso non era Milo tirò un sospiro

 

:-Ora ti ci metti anche tu, Aioria. Cosa c’è? E quello non è il ragazzino che era fuori?-:

 

Chiese Camus

 

:-Camus Lavoie. Lui è Seiya-:

 

Disse Aioria rivolto a Seiya.

Camus sospirò

 

:-Va bene, piacere, posso finire quest’analisi, adesso? Sono i campioni di sangue degli uomini feriti da Sion e Saga,

così potremo fare un confronto sul DNA appena tu ti degnerai di trovarmi qualcuno sospetto-:

 

:-Ok, ok, io sto aspettando che Shaina si inserisca nello schedario della polizia e mi trovi i nomi dei proprietari di armi con scanalature nella canna che corrispondano ai proiettili che hanno ucciso Mitsumasa, poi farò un controllo incrociato per vedere se tra questi c’è qualcuno dei nomi di feriti da arma da fuoco trovati da Aioros, dopodiché avrai il tuo campione da analizzare… adesso se ti siamo di peso, ce ne andiamo!-:

 

Disse Aioria fingendosi offeso, e uscendo dal locale andò a sbattere contro la ragazza che aveva portato Seiya dentro

 

:-Ops, scusa Marin…-:

 

Aioria l’aiutò a raccogliere le carte che le erano cadute

 

:-Noi due ci conosciamo-:

 

Disse Marin a Seiya

 

:-Oh, che bello! Mi risparmi una presentazione!-:

 

Disse Aioria con sarcasmo

 

:-Marin Andronakos, istruttrice del poligono di tiro, quindi puoi considerarmi fin da ora tua insegnante-:

 

Disse lei ignorandolo e porgendo la mano a Seiya

 

:-Ah, Aioria, Saga ha detto che ti vuole nel suo ufficio. Vuole conoscere il ragazzo…-:

 

:-Nessuna seduta psichiatrica? Strano…-:

 

Commentò lui dirigendosi con Seiya verso l’ufficio di Saga Kenuryos, lo psicologo della compagnia. Marin li seguì

 

:-Allora, è lui il ragazzo?-:

 

Chiese Saga non appena entrarono

 

:-Si, Saga, lo hai visto anche tu…-:

 

:-Ah, vero. Bene, zucchetta castana, ho alcune cose da dirti: sappi che questo non è un asilo nido.

E meno che mai un orfanotrofio. Non si accettano ragazzi al di sotto dei venti anni-:

 

:-Io ne ho diciannove-:

 

Rispose Seiya

 

:-Non mi interrompere. Sei proprio maleducato. Bé, il regolamento parla chiaro-:

 

Saga frugò tra le carte e gli porse un foglio

 

:-Leggi la terza o quarta regola-:

 

:-La terza o la quarta?-:

 

Chiese Seiya, cercando di essere educato

 

:-Non lo so! Leggile tutt’e due!-:

 

:-Si tiene presente i tutti i membri della SAINT che…-:

 

:-Vai più giù!-:

 

disse Saga impaziente

 

:- pertanto non è possibile ammettere allievi al di sotto dei venti anni di età-:

 

Lesse Seiya tristemente.

Saga gli rivolse un sorrisetto trionfante

 

:-Come vedi non me lo sono inventato io. E ora fuori-:

 

:-Saga, potremmo…-:

 

:-No, Marin, non potremmo niente… a meno che…-:

 

Si fermò a metà frase e rivolse a Seiya uno sguardo assassino.

 

:-Vuole restare? Bene. Chiamatemi Death Mask!-:

 

_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

 

Angolino di KanondiGemini96: Si, ho cambiato nick, ma sono sempre io: Sailorvenus96 *Rapida visione di Kanon vestito da ‘paladina della giustizia’*

He-hem… dicevamo…

Volevo darvi un informazione: il capitolo l’ho scritto io, poi l’altra rompiscatole ha aggiunto tutti i dettagli…

Le passo la parola, vai sorcia! … ops! PURO errore di battitura… vai SOCIA

 

Angolino di makochan: Diciamo che io ho aggiunto tutti i dettagli importanti  da vera serie poliziesca >_>

ora fammi rispondere alle recensioni e non mi minacciare con il tridente

 

sagitta72: tutte queste risposte sono nel prossimo capitolo, promesso! Intanto ti abbiamo presentato la squadra al completo, ti è piaciuta la descrizione? ^^

 

JackoSaint94: Sì, Kido è morto… *Marcia funebre in sottofondo* 

E Saga non piace per niente l’idea che la sua fotocopia vivente se ne vada in giro, no, no, no x_x  povero, povero Kanon: è ancora dietro le sbarre XD

Siamo contente che la storia stia venendo bene e grazie per la dichiarazione di genialità … Baci baci xxx

 

 Diana924: Diciamo che Kido è proprio andato ormai… , d’altra parte anche nella storia originale non è che compare molto!

Sì, Julian è proprio il cattivo della situazione!

 

 charm_strange

: Come puoi vedere avevi azzeccato: il pazzo furioso è proprio Seiya e sta cercando la sorella… complimenti: hai tutti i requisiti per entrare nella SAINT! XD

 

Inoltre grazie a tutti i lettori che hanno aggiunto la storia tra i Preferiti o Seguiti

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Capitolo 4
*** Sea Dragon ***


Capitolo 4: Sea Dragon

 

:-Allora? Perché mi avete fatto chiamare?-:

 

Chiese Death Mask scocciatissimo

 

:-Niente di particolare… voglio solo presentarti il tuo nuovo allievo-:

 

:-Il mio nuovo cosa? No, Saga, lo sai che non mi piacciono gli animali!-:

 

:-Hei!-:

 

Protestò Seiya

 

:-Zitto tu! Senti, lui è decisissimo a diventare un SAINT, io in quanto psicologo l’ho esaminato e dico che non ha problemi mentali,

quindi adesso può cominciare il suo periodo di apprendistato.

Un mese con ciascun SAINT come da regolamento, e siccome da qualche parte deve pur cominciare…-:

 

Sul viso di Death Mask si delineò un sorrisetto a dir poco diabolico

 

:-Ti faccio i miei complimenti, Saga... sei un gran bastardo!-:

 

A questo punto si intromise Aioria

 

:-No, senti, forse non è il caso di cominciare proprio con l’anatomo-patologo. Mandalo prima da Milo o da Camus-:

 

Saga gli rivolse uno sguardo di sufficienza

 

:-Non vedo proprio che problema ci sia-:

 

Poi si sporse un attimo sopra la scrivania per guardare negli occhi Seiya

 

:-Vuoi cominciare con un'altra cosa, poppante? Se me lo chiedi posso anche cambiare-:

 

Per un bel po’ si squadrarono torvi come due gatti arrabbiati, poi Seiya disse

 

:-Non c’è nessun bisogno di cambiare, mi va benissimo cominciare con Death Mask-:

 

Saga annuì

 

:-Perfetto, cominci domani mattina alle otto-:

 

Seiya sorrise raggiante

 

:-Mitico! Grazie Saga!-:

 

:-Vacci piano, matricola! Per te sono ancora il signor Kenuryos-:

 

                                                   *

Alle tre del pomeriggio Saga era ancora chiuso nel suo studio e non aveva la minima intenzione di uscirne.

Sulla scrivania davanti a lui c’erano diversi rapporti da esaminare ma lui li guardava senza vederli davvero perché i suoi occhi vedevano un aula di

tribunale cinque anni prima

 

:-Saga Kenuryos, lei è pronto a giurare che il capo del narcotraffico di Atene nord-est, conosciuto anche come Sea Dragon,

sia suo fratello Kanon Kenuryos?-:

 

:-Sì, posso giurarlo-:

 

Dei colpetti discreti alla porta lo riportano al presente.

Alzò gli occhi e si accorse che Sion lo guardava interrogativo

 

:-Saga, è tutta la mattina che ti aspetto-:

 

:-Perché? Mi avevi chiamato ed io l’ho dimenticato?-:

 

:-Non fare finta di non capire, ti avevo detto che oggi sarei andato a parlare con Kanon-:

 

Saga sostenne il suo sguardo

 

:-Saga, te lo chiedo gentilmente: sei sicuro di non voler venire anche tu?-:

 

:-Non servono le buone maniere, io non ho nessuna intenzione di vedere Kanon-:

 

:-Va bene, allora lascia che ti dica un paio di cose prima-:

 

Sion chiuse la porta e si sedette di fronte a Saga

 

:-Punto primo: adesso che Kido non c’è più tocca a me mandare avanti la SAINT ma da solo non ce la posso fare. Se dovesse succedermi qualcosa…-:

 

:-Bè, non è che devi morire domani-:

 

:-Neanche Mitsumasa doveva morire, eppure è successo! Adesso ascoltami, qua dentro tu ed Aioros siete i più anziani,

quelli che avete più esperienza e voglio che vi prepariate a guidare tutti gli altri.

Sai, Mitsumasa me ne ha parlato spesso, diceva che dovevano esserci sempre due persone alla guida della SAINT, come…-:

 

:-Come i re di Sparta-:

 

Concluse Saga

 

:-Esatto. Dillo tu ad Aioros, per favore, io ho un po’ di fretta adesso.

Ah, e per quanto riguarda Kanon, sempre se accetterà il nostro accordo, preparati fin da ora all’idea che starà con te.

Prendila come una cosa a metà tra missione di sorveglianza e terapia emotiva-:

 

:-Che cosa?! Vuoi dire vivere con me?! No, non puoi chiedermi questo!-:

 

Scattò Saga

 

:-Questa non è una richiesta, Saga: questo è un ordine-:

 

                                         *

Il panorama di Capo Sounion è davvero spettacolare.

Peccato che Sion non avesse il tempo né lo stato d’animo giusto per fermarsi ad ammirarlo.

In effetti quello che gli interessava di Sounion era la cosa meno conosciuta:

il penitenziario con tre livelli sotterranei che nessuno aveva il permesso di visitare.

Neanche lui lo avrebbe avuto in linea teorica, ma il nome di Kido ed il logo della SAINT con la statua di Atena

aprivano molte porte che normalmente sarebbero rimaste ben chiuse

 

:-Prego, aspetti qui, signore-:

 

La guardia uscì e lasciò Sion solo nella stanza dei colloqui, un buco in cui il neon e gli interni in bianco e metallo erano letteralmente accecanti.

 

“Kanon ha resistito cinque anni qua dentro, non credo che rifiuterà tanto facilmente la possibilità di evitarne altri dieci. O almeno lo spero”

 

Finalmente la porta si aprì di nuovo e la stessa guardia che aveva accompagnato Sion fece entrare Kanon Kenuryos.

L’effetto era sconvolgente per chi come Sion conosceva Saga: Kanon era assolutamente identico a lui in ogni minimo lineamento e l’unica differenza

tra i due era tutta nell’espressione del viso.

Per Sion era come essere seduto davanti ad un Saga in tuta arancione e manette

 

:-Allora, che ho fatto per meritare l’onore di questa visita?-:

 

Chiese Kanon dall’altra parte del tavolo.

Sion notò che teneva le mani rigorosamente sotto il bordo del tavolo

 

:-Diciamo che dobbiamo parlare di una cosa importante-:

 

Rispose calmo.

Le manette.

Kanon si sforzava in ogni modo di nasconderle come si nasconderebbe una brutta cicatrice

 

:-Non ho niente da dire né a te né a chiunque altro mi voglia interrogare di nuovo-:

 

Sion non si lasciò intimidire.

 

:-Allora se non vuoi parlare tu lascia parlare me.

Tu hai rifiutato la commutazione della pena in “svolgimento di lavori socialmente utili” perché ti avevano assegnato ad un centro di recupero per

tossicodipendenti, quindi devi scontare ancora dieci anni qua dentro, giorno più giorno meno.

Ora io ti chiedo, se avessi un'altra scelta che faresti?-:

 

Lo sguardo di Kanon diventò una lama

 

:-Stai attento a quello che mi chiedi. Se io avessi un'altra scelta piazzerei una pallottola in corpo a Saga prima di farlo arrivare

sul banco dei testimoni a condannarmi, chiaro?-:

 

“Accidenti, lo odia davvero.”

 

:-Non è di Saga che voglio parlare, ma di te.

Facciamola semplice: io posso cambiare i tuoi lavori socialmente utili da “assistente per il recupero dei tossicodipendenti” a “collaboratore di un

associazione per il mantenimento della legalità”, sta a te dirmi se accetti lo scambio o se preferisci passare altri dieci anni

a contare quanti passi è lunga la tua cella-:

 

Kanon lo osservò attentamente e Sion si lasciò esaminare

 

:-Ammesso e non concesso che io accettassi, quale “associazione per il mantenimento della legalità” pensi che mi prenderebbe?-:

 

Sion prese il suo distintivo dal portadocumenti e glielo mise sotto gli occhi lasciando che la luce fredda rimbalzasse sull’argento

della scritta e poi sugli occhi di Kanon.

SAINT.

A quel punto si sarebbe aspettato una reazione qualsiasi, ma non certo che Kanon gli scoppiasse a ridere in faccia

 

:-Oh, no! No, Sion, non dirmi che ti sei fatto tutta la strada da Atene fino a qui solo per prendermi in giro! Io che divento un SAINT? Ma scherzi?

No, non ci casco, lo so che è solo un altro trucco per avere informazioni da me-:

 

:-No, non è un trucco, e quanto ad estorcerti informazioni sappi che ci ho già rinunciato da tempo.

Pensaci, Kanon: se accetti la mia offerta sarai uno di noi a tutti gli effetti, ovviamente non in piena libertà ma molto vicino, devi solo aiutarci nel

nostro lavoro e fare bene il tuo-:

 

Kanon lo scrutò scettico.

 

“Andiamo, lo so che vuoi uscire da qui, non fare finta che non ti interessi”

 

Pensò Sion scrutando a sua volta quegli occhi verdi

 

:-Aiutarvi nel vostro lavoro… e fare bene il mio…-:

 

Ripeté lentamente Kanon

 

:-Il vostro lavoro è indagare, non è vero? E dimmi, Sion, sarà solo un caso se prima o poi dovrò aiutarvi ad indagare su Julian Kevines?

Ed è solo un caso se vieni a farmi questa offerta proprio adesso che avete appena fallito l’ennesima operazione contro di lui?-:

 

Sion scosse la testa.

Non gli piaceva fare il bastardo ma si era stancato di quella assurda partita a scacchi

 

:-No, hai ragione, non è un caso, ma d’altra parte se davvero tu non sei in nessun modo collegato a Kevines come ripeti da cinque anni

che problema c’è? Inoltre questa è la tua unica possibilità di uscire da qua dentro prima di avere i capelli bianchi e la dentiera… Sea Dragon-:

 

 Kanon scattò sulla sedia

 

:-Che fai, adesso prendi per il culo?! Una volta mi rispettavano con quel nome!-:

 

Sion sorrise soddisfatto.

Aveva vinto, doveva solo aspettare che Kanon ne prendesse atto

 

:-Come fai a sapere che non scapperò appena avrò messo un piede fuori da qui?-:

 

Sbottò Kanon

 

:-Lo so e basta. Vedi, Kanon, tu hai un tuo senso dell’onore, per quanto alterato e contorto.

Nei cinque anni che hai passato qua dentro non hai tradito Kevines perché ti aveva dato quello che più desideravi quando lavoravi per lui,

mentre ora non tradirai me perché io ti darò quello che più desideri adesso-:

 

:-E tu come fai a sapere cosa desidero?-:

 

Quello gli sembrava tanto come girare il famoso coltello nella piaga ed a Sion non piaceva per niente

 

:-Guardati  i polsi, Kanon: hai continuato tutto il tempo a ribellarti alle manette e sei pieno di segni rossi. Tu non ti abituerai mai a stare in gabbia,

ci soffri troppo… credi davvero che sia così difficile capire che quel che desideri di più è la tua libertà?-:

 

Per la prima volta Kanon abbassò gli occhi.

 

“E dai, dillo… avanti, Kanon”

 

:-Va bene, accetto di lavorare con voi. Quand’è che posso uscire?-:

 

L’espressione speranzosa nei suoi occhi per un attimo fece quasi tenerezza a Sion

 

:-Subito-:

 

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

 

Angolo di Makochan: questo capitolo invece è opera mia: io e la mia so(r)cia ci siamo divise i compiti ed a me tocca quasi sempre scrivere i capitoli che

riguardano Kanon.

Non ho ancora capito se li appioppa a me perché le sta antipatico Kanon o perché è una scansafatiche… conoscendola penso più la seconda -_-“

Quanto a Seiya forse siamo state troppo cattive, ma proprio perché è Seiya ci possiamo permettere di maltrattarlo!

Bene, ho finito, quando Kanon finirà di imbrattare lo spazio qua sotto risponderò alle recensioni.

 

Angolo di KanondiGemini96: Pure la figura della scansafatiche mi fai fare, eh??

Ti avverto… ORA MI CONSOLI!

*trascina Mako fuori dalla stanza*

 

Va bé, passiamo ai ringraziamenti:

 

Aries_no_Nike: uno a caso, eh? *faccina perfida* (ndr KanondiGemini96)

Sì, certo che è possibile far parte della SAINT, però prima bisogna passare dal colloquio con lo psicologo…

E dopo lo scherzetto che ha fatto a Seiya non so se ti conviene!

Ecco cosa ha combinato Kanon… è sempre lui che fa danno!

 

Sagitta72: sì, l’idea di Saga era piuttosto diabolica, ma neanche quello è riuscito a far sloggiare il ronzino,

e non credo neanche che i cattivi riusciranno a farlo fuori… non ancora!

 

Diana924: Oh, no, quello non è un manicomio! È proprio una stazione di polizia, anche se gli agenti sono tutti matti!

Hem… sì, su Shura dio della distruzione sono abbastanza sicura, però tieni conto che nell’induismo ci sono divinità per tutto!

 

Charm_strange: va bene, hai tutte le qualifiche per entrare nella SAINT,

però bisogna vedere quanto resisti in quel manicomio!

Per Aioros diciamo che anche lui merita una parte nella storia, magari dove compare

di persona e non come immagine sullo sfondo!

 

JackoSaint94: Povero Seiya, che ti ha fatto di male… a parte esistere?

*anche io lo odio! Faccio il tifo!* (ndr KanondiGemini96)

Eh, sì, per i dettagli investigativi e polizieschi devi ringraziare me!

 

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Capitolo 5
*** il trovatello ***


Capitolo 5°:  il trovatello

 

Alla sede centrale della Saint, nel laboratorio di analisi biologiche, era in corso una seria discussione tra Milo e Camus.

 

:-Ti prego, Camus, c’è solo una cosa che non sopporto-:

 

Cominciò a dire Milo

 

:-Ah, una sola? Bha, a me non sembra… per esempio, ti ricordi quando…-:

 

Camus stava cercando di tirare di nuovo fuori il discorso del criceto

 

:-Non mi parlare di nuovo di Hamtaro! Era il roditore più stupido che abbia mai visto. L’ho solo riportato al negozio di animali.

No, no, intendo una cosa che non posso proprio vedere-:

 

:-Ah, si? E, sentiamo, cosa?-:

 

:-Bambini-:

 

La parola più orrenda che avesse mai sentito

 

:-Oh, bambini! Ne vorrei uno, Milo! Che ne dici, non sarebbe bello adottarne uno io e te? Eh? Allora?-:

 

:-Bleeeeeah! Ti ho appena detto che non li posso vedere. Non fanno che sbavare. E fare rumore. E rompere le scatole.

E poi puzzano-:

 

:-I bambini non puzzano!-:

 

Strillò Camus

 

:-Si invece! E sbavano!-:

 

:-Ma sono adorabili! Quando ti stampano dei baci umidi sulla guancia! E poi mentre fanno le bavette quando li imbocchi!-:

 

Milo lo guardò con un espressione disgustata, e stava per aggiungere qualcosa quando Shura irruppe gasatissimo nella sala

e annunciò con la sua solita, proverbiale finezza

 

:-Ragazzi, muovete quelle quattro chiappe e filiamo in sala riunioni! Abbiamo trovato una cosa!-:

 

I due si scambiarono un’ occhiata e lo seguirono.

Non appena entrarono nella sala dove si tenevano le riunioni Camus lanciò un gridolino.

 

:-E’ un bambino ! Oh, ma che tesoro! Possiamo tenerlo, Milo? Possiamo?-:

 

Milo si guardò intorno: tutti gli occhi erano puntati su di lui

 

:-Non mi guardate come se fossi un ufo!-:

 

Protestò.

Camus gli si attaccò al braccio e gli lanciò uno sguardo implorante

 

:-No! Taci! Non guardarmi! No, no, no e no!-:

 

Saga li fissò e chiese.

 

:-Volete tenere voi il bambino finché non ritroviamo la madre che ce lo ha gentilmente deposto davanti alla porta?-:

 

:-No!-:

 

Urlò Milo

 

:-Si!-:

 

Strillò Camus

 

:-Sì sì ! Ce ne occuperemo noi! Lasciacelo pure!-:

 

Aggiunse lanciandosi sul bambino e prendendolo in braccio.

Milo gli lanciò uno sguardo rassegnato e imbarazzatissimo

 

:-Chi diavolo è questo marmocchio?! Questo non è un asilo nido! Possiamo accettare Seiya, chi ci porta a pigliarci altri impicci?!-:

 

Strillò Milo scuotendo Saga  

 

:-La sua mamma è sparita, Milo. Abbi un po’ di rispetto per lui… ed anche per la mia camicia!-:

 

In quel momento Death Mask piombò nella stanza, bisturi alla mano ed espressione da pazzo in faccia

 

:-Oh, mi hanno detto che avete trovato un bambino! Dov’è?!-:

 

Saga sospirò.

Sembrava che tutti facessero a gara per rendergli la giornata peggiore di quanto già non fosse.

 

:-Guarda che è ancora vivo…-.

 

Death assunse un espressione delusa, poi  sorrise di nuovo

 

:-Ci penso io!-:

 

Disse alzando il bisturi

 

:-No! Lui è mio!-:

 

Disse Camus.

Milo gli rivolse un’occhiata  invidiosa

 

Saga alzò le braccia per mettere un po’ di calma

 

:-Alt, alt! Death, molla quel bisturi. Dovremmo chiamarti Jack lo Squartatore-:

 

:-Solo Jack, per te-:

 

Saga scosse la testa e si rivolse a Camus

 

:-Va bene, Camus, tu terrai il bambino. Dove credi di andare, Milo? Il ‘tu’ includeva tutti e due dal momento che vivete insieme-:

 

Milo, quasi uscito dalla porta si voltò con aria colpevole e supplicò

 

:-Non puoi infliggermi una pena simile…-:

 

:-Oh, si invece: io posso! E ora fila con Camus a casa vostra-:

 

:-Ho ancora un’analisi da fare…-:

 

Rispose Milo uscendo a razzo.

Non fece neanche due passi che Camus lo afferrò per il colletto e lo trascinò fino al parcheggio.

 

                                         *

Quando la neo famigliola fu uscita Saga si lasciò cadere su una sedia della sala riunioni ed aspettò che tutti gli altri tornassero alle loro occupazioni.

, quasi tutti, infatti Aioros rimase appoggiato allo stipite.

 

:-Saga, va tutto bene?-:

 

:-Cos…? Ah, sì, certo. Anzi no, per niente, vieni con me che dobbiamo parlare-:

 

Riattraversarono i corridoi fino all’ufficio di Saga, e quando ci arrivarono il proprietario chiuse la porta a chiave.

 

:-Allora è una cosa seria-:

 

:-Sì, abbastanza-:

 

Saga si sedette dall’altro lato della scrivania, quello dove di solito stavano i suoi “pazienti” ed Aioros si sedette accanto a lui.

 

:-Allora, Ros, facciamola semplice: adesso che Kido-sama è morto alla SAINT è rimasto un solo wanax, Sion,

e adesso che lui è solo ha l’obbligo di scegliere due persone che possano sostituirlo-:

 

:-I re di Sparta-:

 

:-Sì-:

 

Aioros lo guardò senza capire.

 

:-Sì, so che Sion-sama deve scegliere due uomini, ma perché lo dici a me?-:

 

:-Li ha già scelti, Ros… siamo noi-:

 

:-Che cosa?! Ma Saga, questo è un grandissimo onore, e poi… Saga? Qualcosa non va?-:

 

Chiese Aioros notando la sua espressione cupa.

Saga si alzò e gli voltò le spalle.

 

:-Non puoi immaginare quanto mi sento stupido in questo momento, Ros.

Insomma, ti ricordi che ieri avevo detto che volevo chiederti una cosa?-:

 

:-Certo che mi ricordo! Vuoi chiedermelo adesso?-:

 

Saga cominciò a strapazzare il polsino della camicia per il nervosismo.

 

:-No… no perché tanto ormai non ha più senso-:

 

:-Bè, tu provaci lo stesso. Dai, spiegami tutto dall’inizio, forse è una cosa che possiamo risolvere. E stai fermo sennò stacchi il bottone-:

 

Saga mollò il polsino e cercò di darsi un contegno un po’ più dignitoso.

 

:-Va bene. Aioros, io volevi dirti se… insomma, adesso che stiamo insieme da un anno, sette mesi e quarantuno giorni…

volevo chiederti se non sarebbe il caso di cominciare a pensare a, hem, ecco… vivere insieme.

Sì,peròsolosevuoi,nonintendomettertifrettaesemidicidiaspettareancorapermevabenissimo,cioè…-:

 

L’ultima frase la disse velocissima e senza prendere fiato, ma tanto Aioros lo zittì subito con un bacio.

 

:-Certo che voglio! Oh, Saga, e tu ti facevi tanti problemi a dirmi questo?-:

 

E lo baciò di nuovo per almeno tre buoni motivi.

Primo: quello era un modo rapido e sicuro per prevenire le proteste.

Secondo: la razionalità di Saga scendeva a livello zero.

Terzo: baciarlo era in cima alla lista “cose preferite” di Aioros.

 

:-Ros…spetta… non possiamo-:

 

Aioros si staccò a malincuore.

 

:-Hai ragione, siamo sul lavoro-:

 

:-No, non possiamo non solo questo… non possiamo andare a vivere insieme-:

 

La faccia delusa ed incredula di Aioros fece venire a Saga una gran voglia di sotterrarsi.

 

:-Non… possiamo…? E perché?-:

 

Saga sospirò e gli raccontò tutta la storia dell’ultimo ordine di Kido.

 

:-Quindi tuo fratello…?-:

 

:-Esatto: forse Kanon esce di prigione ed io devo sorvegliarlo. Sto aspettando che torni Sion a dirmi cosa ha deciso di fare quell’idiota-:

 

Aioros ci pensò un attimo.

 

:-Bè, allora è ovvio che parlare di convivere per adesso è una cosa un po’ prematura, aspettiamo la decisione di Kanon.

Però voglio che mi prometti due cose, Saga-:

 

:-Quando parti così è un discorso serio. Ok, dimmi la prima-:

 

:-Se uscirà di prigione e per questo non potremo vivere insieme voglio che tu non gliene faccia una colpa-:

 

Saga strinse i denti in un ringhio che non prometteva niente di buono.

 

:-E va bene, te lo prometto solo perché sei tu. La seconda cosa?-:

 

:-Voglio che tu non ne faccia una colpa neanche a te stesso-:

 

Suo malgrado Saga sorrise.

 

:-Va bene, Ros-:

 

Aioros gettò uno sguardo all’orologio.

 

:-Guarda, sono quasi le sette e Sounion non è lontano da Atene. Sion dovrebbe tornare da un momento all’altro, che ne dici, andiamo ad aspettarlo?-:

 

Saga tolse la sicura alla porta e la aprì.

Il suo riflesso avrebbe dovuto scomparire una volta spostato il vetro smerigliato, invece Saga

continuava ad avere davanti un immagine identica a lui.

 

:-Bè, fratellino? Sono cinque anni che non ci vediamo e neanche mi saluti?-:

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

 

Ciau! ß *idea stupida di Kanon*

*Hei!* ndr Kanon

 

Ora vediamo se ha finito e se mi fa rispondere seriamente è_é

“Mi tratta da parassita!!! Julian, dà qua il tridente, tanto a te non serve ora che sei impallato in quel vasetto schifoso” ndr Kanon

“BASTAAAA!!!!!!” ndr me

 

Aries_no_nike : Paura di Death? Ma nuooooo… E perché mai? °°??  Comunque sì, ci sarà spazio anche per Aldebaran, Doko e Mu nei prossimi capitoli…

Anche se probabilmente a te dei primi due non frega molto e ti interessa solo l’ultimo! (ovviamente sono io: Kanon!)

 

Diana924 : Non ti fidi di Shura? … Fai bene: è un piromane scatenato XD comunque prima o poi dovrà andare anche da Shura…

forse è meglio che Sion comincia a cercare un'altra sede… poi vediamo quanto può essere affidabile la collaborazione di Kanon!

 

JackoSaint94 : Va bene, mettiti in lista anche tu per il colloquio con Saga e poi faremo in modo che cominci l’apprendistato con Milo *-*

 

Sagitta72 : La sopravvivenza di Seiya è un po’ in dubbio… cioè, Death Mask potrebbe decidere che parla troppo e tagliargli la gola…

oh, sarebbe splendido! *u*

Altro che convivenza pacifica… Saga e Kanon hanno già distrutto l’appartamento ucù

 

Inoltre grazie ad angelynn e zania per aver messo la storia tra i preferiti.

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** cap 6- Family! ***


Cap. 6°: Family!

 

 

Casa di Milo e Camus

 

:-Io lo odio!-:

 

:-Kyaaaa! Ma cosa c’è? Cosa c’è?!-:

 

Chiese Camus dal divano

 

:-Non vuole mangiare!-:

 

Il bambino infatti aveva chiuso la bocca e si rifiutava di aprirla per mangiare

 

:-Sei un disastro, Milo!-:

 

Disse Camus andando a vedere in che condizioni era la cucina.

Sul tavolo erano sparpagliate un’ infinità di bottiglie, barattoli, cucchiai e sacchetti di ogni tipo.

Sospirò e fissò sconsolato Milo che cercava di ficcare a forza un cucchiaino di omogeneizzato in bocca al bambino

 

:-Non la aprirà mai se fai così-:

 

lo informò, poi chiese

 

:-Come si chiama?-:

 

:-Ma che ne so! È l’ultimo dei miei problemi, in questo momento!-:

 

Camus sospirò di nuovo e poi disse

 

:-Va bene, ho avuto abbastanza prova della tua incapacità, fai fare a me-:

 

:-Oh, certo, tu sei il mister- faccio- tutto- io-:

 

Camus si sedette al posto di Milo e chiese al bambino

 

:-Come ti chiami?-:

 

Ricevette una pernacchia

 

:-Dai, non fare così. Me lo dici il tuo nome?-:

 

:-Non mi piace, non mi piace e non mi piace!-:

 

Strillò il bambino cercando di mollargli un pugno

 

:-Bè, io devo saperlo lo stesso!-:

 

Gli disse Camus

 

:-Geniale, come risposta…-:

 

Commentò Milo alle sue  spalle

 

:-Criseo-:

 

Disse poi il bambino

 

:-Criseo? A me piace. Bene, cosa ne dici di mangiare?-:

 

 

Milo scosse la testa e uscì in balcone, dove un enorme gatto arancione prendeva il sole accanto ad un vaso di margherite.

Quel gatto era l’unico animale che avesse alloggiato in casa di Milo.

L’aveva trovato insieme a Camus durante una passeggiata in campagna, ed era finita più o meno come il bambino:

tanto Camus aveva smaniato per tenerlo che alla fine lui aveva ceduto

 

:-Hai dato da mangiare a Dorito?-:

 

Chiese a Camus.

Subito dopo, gli arrivò una scatoletta di cibo per gatti sulla testa

 

:-Daglielo tu!-:

 

Fu la risposta che arrivò dalla cucina

 

:-Ahia! Potevi chiederlo gentilmente!-:

 

Replicò Milo massaggiandosi la testa dove la scatoletta lo aveva colpito.

Presto avrebbe avuto un bernoccolo vistosamente spropositato.

Aprì la scatoletta e la versò nella ciotola del micio che si strusciava contro le sue caviglie

 

:-Fai sempre il gentile quando capisci che ho il tuo cibo in mano, eh?-:

 

Gli disse acido Milo.

Dorito scrutava i suoi movimenti, con gli occhioni celesti fissi sulla ciotola

 

:-Guarda che non te lo rubo mica-:

 

Gli disse Milo.

Annusò il contenuto della ciotola e fece una smorfia

 

:-Puah! Tienilo pure-:

 

Il gatto emise un ‘miao’ e cominciò a mangiare

 

 

:-Cosa ci fai qua fuori?-:

 

Chiese Camus uscendo.

Milo era rimasto ad osservare il gatto che mangiava pensando al bambino

 

:-Cosa fa il piccolo diavolo?-:

 

Chiese rigirandosi  la coda di Dorito tra le mani

 

:-Non dovresti dargli fastidio mentre mangia. Ora l’ho messo sul divano-:

 

:-Camus…?-:

 

:-Non mi piace quel tono… cosa stai tramando?-:

 

:-Niente. Vorrei ricordarti una cosa…-:

 

:-…?-:

 

:-Stasera c’è la partita-:

 

:-Oddio, ma non sai pensare ad altro?!-:

 

:-Ma dai! È la finale!-.

 

:-D’accordo, d’accordo, puoi guardarla, se è questo che vuoi-

 

:-E tu la guardi con me, vero?-:

 

:-Ad ogni punto,  di solito,  ti appiccichi a me come una cozza. Penso che non possiamo infrangere la tradizione, no?-:

 

 

ORE 21.15:

 

:-Accendi! Dai, Camus, accendi sul due! Sta per cominciare!-:

 

Milo si fiondò sul letto con una vecchia maglietta della sua squadra del cuore (ignota)

 

:-Ma da quant’è che hai questa maglietta?-:

 

Gli chiese Camus

 

:-Oh, tre, quattro anni. L’ho messa ad ogni finale-:

 

:-Ah, già. Tutti gli anni ti faccio la stessa domanda-:

 

La partita era appena cominciata, le squadre erano scese in campo e l’arbitro aveva fischiato il calcio d’inizio.

Poco dopo Criseo si avvicinò a Camus e gli comunicò

 

:-Ci sono i cartoni-:

 

Gli sventolò una guida tv davanti alla faccia.

Milo si girò di scatto

 

:-Cos…? No, Camus, non ci pensare, non posso perdermi…-:

 

Dalla tv provenne la voce disgustosamente allegra di topolino

 

:-Nuo! Camus! Dà qua!-:

 

Cercò di togliergli il telecomando dalle mani.

Poi si chinò sul bambino seduto a gambe incrociate sul tappeto

 

:-Criseo? Criseuccio? Non è vero che vuoi che lo zio Milo guardi la partita…?-:

 

:-No-:

 

Milo lanciò un ultimo sguardo a Camus, poi guardò di nuovo il bambino e stese un po’ ad osservare Topolino

che rincorreva Pluto che a sua volta rincorreva Gambadilegno.

Mai visto niente di più stupido.

Si alzò a decise di andare a letto a finire il libro che aveva cominciato qualche giorno prima.

 

Quando finalmente i cartoni furono finiti, Milo si ritrovò faccia a faccia con Criseo, che lo osservava incuriosito

 

:-Cosa vuoi qua?-:

 

Gli chiese scocciato

 

:-Camus ha detto che  posso coricarmi nel lettone con voi-:

 

Milo si morse il labbro inferiore prima di strillare un colossale

 

:-CAMUUUUUUS!!!!!-:

 

Lui comparve con lo spazzolino in bocca, gocciolante di dentifricio

 

:-Cofa sc’è?-:

 

:-Dove deve stare il bambino?!-:

 

:-Nel fetto fon noi, fo?-:

 

:-No!-:

 

:-Fon fave vo ftufido, Filo. Il fanfino ftavà fon noi!-:

 

E ritornò in bagno.

Quando entrambi furono a letto, Criseo si infilò tra Milo e Camus

 

:-Notte!-:

 

Disse

 

:-Notte-:

 

Rispose Camus

 

:-Hei, niente bacio della buonanotte?-:

 

Chiese invece Milo

 

:-Non ci arrivo, Milo. Domani te ne do due, va bene? Adesso dormi-:

 

Milo brontolò qualcosa in risposta e si girò.

 

 

 

ORE 03.00

 

:-Zio Milo?-:

 

La vocina di Criseo interruppe il sogno di Milo.

La visione di lui e Camus in spiaggia svanì, e al suo posto vide la faccina del bambino che lo fissava

 

:-Cosa c’è?-

 

Chiese girandosi verso di lui

 

:-Mi è scappata-:

 

Rispose il bambino.

Lui si irrigidì, passò una mano sul lenzuolo… umido e fresco.

Insolitamente  umido  e fresco.

Troppo umido e fresco.

Un secondo dopo Milo saltò giù dal letto strillando

 

:-Schifo! CHE SCHIFO!-:

 

:-Di nuovo il sogno del cane che ti lecca?-:

 

Gli chiese Camus con la testa sotto il cuscino

 

:-No! Peggio! Il bambino l’ha fatta a letto!-:

 

La mezz’ora dopo si dedicarono a cambiare le lenzuola e il bambino.

Non appena chiuse gli occhi, Criseo disse

 

:-Zio Milo…?-:

 

:-Si..?-:

 

:-Devo farla di nuovo-:

 

                                         *

ORE 20:30 - ALTRA CASA, ALTRA SITUAZIONE

 

Saga fece scattare la serratura del suo appartamento al secondo piano e si trascinò dentro con un'unica idea in testa: una

doccia e poi 9 ore filate di sonno!

 

:-Suppongo che adesso dovrei dire qualcosa su come hai arredato la casa, no?-:

 

Disse Kanon sarcastico.

 

:-No, guarda, te lo puoi anche risparmiare. Vieni, ti faccio vedere la tua stanza-:

 

Kanon fece una smorfia e lo seguì in silenzio.

 

:-Bene, dormirai qui. Nei cassetti ci sono le lenzuola per il letto e gli asciugamani.

Qualunque altra cosa che ti serve gira un po’ per casa e la trovi-:

 

Uscì dalla stanza senza guardarlo.

 

:-Embè? Tutto qui?-:

 

Lo richiamò Kanon.

 

“No, per favore, non è serata, non mi rompere!”

 

:-E che volevi, il tappeto rosso?-:

 

Gli chiese lui acido.

Kanon sorrise in quel modo tutto particolare che faceva perdere la pazienza a tutti.

 

:-E dai, Saga, quest’accoglienza così piatta… a questo punto non dovrebbe esserci qualche scenata tra noi?

Che ne so, qualcosa di un po’ più coinvolgente sul piano emotivo?-:

 

:-Tu non hai un piano emotivo, Kanon… e neanche io in questo momento, visto che sono sveglio da quasi trenta ore-:

 

Sperava tanto che Kanon capisse… o più probabilmente che si stancasse di provocarlo.

 

:-Ah, certo, dimenticavo che tu hai un lavoro serio ed onesto… -:

 

:-Adesso ce lo hai anche tu, e siccome il “lavoro serio ed onesto” prevede la presenza in ufficio alle otto di domani io vorrei riposare un po’.

Tu fai un po’ quel che ti pare basta che non esci da questa casa e non interferisci con il mio sonno-:

 

Stavolta Saga filò via senza dargli il tempo di replicare.

 

:-Speravo almeno in una scazzottata! Come in “Fight Club” te lo ricordi? Io però voglio essere Tyler!-:

 

Gli gridò ancora Kanon.

 

:-Se ci tieni tanto me lo segno in agenda e domani ti picchio-:

 

Kanon scosse la testa e si buttò sul letto.

 

_________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Charm_strange: Oh, vacanze estive… bravissima, ci fa tanto piacere!

Ma anche tu sei contro i bambini??

Potresti coalizzarti con Milo a fondare al A.U.A.-B. (Associazione Universale Anti-Bambini) ^^

Cosa ci ha fatto Seiya di male? Non so, solo il fatto che fa massacrare ogni volta tutti,

e poi arriva con la sua freccettina d’oro e in un secondo fa fuori il nemico

(con tanto di colonna sonora di Indiana Jones in sottofondo^^) me lo fa odiare.

E si, DM fa proprio paura… CnC

 

Diana924: Oh, dai, in fondo è un bambino… non può finire poi TANTO male…

*lancia un occhiata ai due ‘papà improvvisati’ ricoperti di omogeneizzato*

Ok, scherzavo…

E sono sempre più convinta che quella sede si trasformerà in un asilo infantile…

Ma sarà un impressione, eh! XD

 

JackoSaint94: Vivono insieme, con il pargolo… anche se il pargolo è un infiltrato…

*Milo afferra il fucile a sale di Zio Paperone e comincia a sparargli*

A parte questi particolari, poco importanti, grazie di nuovo per la dichiarazione di genialità *v*

E poi… yaoi nell’aria…? Ma nuoooooooooo! ^^ ma quando mai??? XD

E poi si: è arrivato Kanon!

È arrivato… oddiooo!!

 

Sagitta72: Eh, i colpi di scena…

Camus e i bambini… coppia vincente…!

*riceve occhiataccia da Milo*

Il saluto di Kanon dice tutto! Sottointeso sarebbe:

 

‘che bello rivederti, Saga, finalmente ho l’occasione di tagliarti la gola’.

 

Credo che sarebbe stato più adatto, no? XD

Ma non siamo noi che li facciamo schiattare… se ricevono un colpo di pistola…

Ok, ok, cercheremo di evitare! ^^

 

Shiryu_shunrei

: Gli anti-marmocchi sono sempre persone insospettabili! ^^

E sono una bela coppietta tutti e tre!

*vede Milo con il pugnale di Saga in mano e tace*

Qua non c’è libertà di parola ”…

E hai detto qualcosa di positivo si Ros??? Oh, evento nazionale! XD

Complimenti, cara!

 

aries_no_nike: Yaoi? Ma nuoo! ^^

Eh, si: Milo  mi pare pronto per uccidere il pargoletto infiltrato!

ma… è un coltello per tagliuzzare le verdure, quello? -c-“

*Senti, questo c’era… e poi basta che taglia!* ndr Milo

Ok, il bambino finirà sul tavolo di DM.

Ah, si è offeso a morte e ha detto che anche se ti affidano a lui ti spedisce subito da Mu ^^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** Saori-san ***


Capitolo 7: Saori-san

 

La mattina dopo alla sede della SAINT l’atmosfera era strana: tutti stavano facendo le solite cose, però c’era un insolito silenzio e tutti

sembravano aspettare qualcosa

 

SCREEECK!!!

 

Che si presentò puntualmente sotto forma di una frenata nel parcheggio posteriore e di un urlo disumano prodotto dalle corde vocali di Saga.

 

:-IN DIECI ANNI CHE LAVORO QUA DENTRO NON SONO MAI ARRIVATO IN RITARDO UNA VOLTA!!! NON TI PERMETTERÒ DI ROVINARE

TUTTO QUELLO CHE HO COSTRUITO GIÀ DAL PRIMO GIORNO CHE SEI QUI!-:

 

:-UN QUARTO D’ORA DI RITARDO NON TI ROVINERÀ UN BEL NIENTE RAZZA DI DEFICIENTE!-:

 

:-SEI PEGGIO DI UN BAMBINO DI CINQUE ANNI CHE NON SI SA SBRIGARE DA SOLO IN BAGNO!-:

 

:-ADESSO BASTA!!! TI RICORDO CHE PER CINQUE ANNI A CAUSA TUA HO AVUTO IL TEMPO IN BAGNO RAZIONATO, QUINDI ADESSO CHE

SONO IN UNA CASA NORMALE FACCIO QUELLO CHE MI PARE E PIACE!!!-:

 

Smisero di latrare come due iene solo quando si accorsero che Shura, Aioros, Marin, Shaina e Shaka li fissavano allibiti in mezzo al corridoio.

Sion invece li scrutava severo.

 

:-Hem… spero che vi rendiate conto che questo comportamento è poco adatto al vostro ruolo. Inoltre oggi è il giorno dei funerali di

Mitsumasa, quindi qualunque cosa abbiate da rinfacciarvi a vicenda credo che possa aspettare almeno altre ventiquattro ore.

E comunque, Saga, non siete gli unici ad essere in ritardo: stiamo aspettando Camus e Milo-:

 

In quel momento un'altra frenata li fece girare verso l’ingresso, da cui poco dopo entrarono i due appena nominati con il bambino per mano.

 

:-Eccoci qui!-:

 

Trillò Camus felice.

Sembrava aver preso molto sul serio il suo ruolo di papà adottivo, Milo invece aveva un aria terribilmente depressa.

 

:-Allora? Come è andata con il pargolo?-:

 

Si informò Sion.

 

:-Benissimo!-:  

 

:-Un orrore!-:

 

Dissero contemporaneamente i due.

Kanon era rimasto in disparte ad osservare il bambino con una strana espressione.

 

:-Scusate, posso sapere com’è esattamente che questo marmocchio è finito qui?-:

 

Chiese, e Milo fu felicissimo di rispondergli

 

:-Lo abbiamo trovato davanti alla porta abbandonato come un cane in autostrada-:

 

Kanon ci pensò un attimo.

 

:-Possiamo parlare da un attimo senza di lui?-:

 

Milo, Camus, Saga, Kanon e Sion si spostarono nell’altro corridoio e poi nell’ufficio di Sion.

 

:-Dovete liberarvi di lui-:

 

Disse Kanon senza preamboli.

 

:-Che stai dicendo, Kanon?!-:

 

:-Zitto un attimo, Saga, fammi finire! Quel moccioso è una mina vagante, ve lo assicuro! Mandatelo ai servizi sociali, in orfanotrofio,

in un canile, dove diavolo volete ma toglietevelo di casa, è chiaro? Il fatto che ve lo hanno lasciato qua davanti non è un caso:

è un mezzo per ricattarvi!-:

 

Sion intervenne prima che Camus strangolasse Kanon per aver offeso il “suo” bambino.

 

:-Spiegati meglio, Kanon-:

 

:-È molto semplice: avete mai sentito parlare di Lukas Vassilakis? Ovvio che sì, non fate altro che arrestarlo una settimana sì e l’altra pure!

Io so che Lukas usa suo figlio per estorcere denaro. Lo lascia davanti casa di qualcuno ricco, poi aspetta che questo qualcuno lo faccia entrare

ed a quel punto piomba dentro facendo un casino e urlando che gli hanno rapito il figlio.

E ovviamente tutti, per evitare una denuncia, lo pagano quanto vuole.

Per voi non credo che si tratti di soldi, ma se lo hanno lasciato qui è un pericolo: vi immaginate cosa succederebbe se dovessero pensare

che avete rapito un bambino?-:

 

Tutti rimasero in silenzio per un po’, alla fine fu Sion a parlare.

 

:-Kanon ha ragione. Non sappiamo con sicurezza chi sia il bambino e soprattutto non sappiamo chi siano i suoi genitori.

Lo porteremo al consultorio familiare per ora, anzi, facciamolo subito-:

 

:-No! Aspetta, Sion, non puoi! Io mi occuperò di lui, sai che starà bene con me e Milo!-:

 

Il Milo in questione fece un verso di disgusto e beccò un calcio nello stinco da Camus.

 

:-Camus, lo so che ti sei affezionato al bambino, e credimi, non ho alcun dubbio che voi sareste degli ottimi genitori adottivi,

ma in questo momento non posso far rischiare alla SAINT un processo-:

 

:-Potrebbe non essere vero che lo hanno lasciato qui per ricattarci!-:

 

:-Posso farti una domanda, Camus? Il bambino vi ha detto di chiamarsi Criseo e vi ha chiesto di dormire con voi?-:

 

Chiese Kanon.

Camus e Milo lo guardarono sorpresi.

 

:-Bè, sì… ma tu come lo sai?-:

 

:-Perché è quello che fa con tutti! Criseo significa “del colore dell’oro” perché per Lukas suo figlio è una specie di gallina dalle uova d’oro,

e poi… Scusa se te lo dico, ma sai meglio di me di cosa possono essere accusati due uomini che dormono con un bambino.

Non pensi che sarebbe un modo perfetto per far perdere la faccia a tutta la SAINT? Se non volete avere problemi speditelo a calci fuori da qui!-:

 

Camus lo guardò come se avesse voluto ucciderlo.

 

:- Se vuoi la prova di quanto ha detto Kanon fai il test del DNA sul bambino e cerca una parentela con Lukas Vassilakis se il suo DNA è schedato.

Mi dispiace, Camus, ma Criseo o come altro si chiama deve andarsene. -:

 

E siccome la parola di Sion era legge alla SAINT, Camus dovette rassegnarsi.

Marin ed Aioria vennero immediatamente spediti a consegnare Criseo al più vicino consultorio familiare e tutti tornarono più o meno tranquilli

alle loro occupazioni.

 

:-Saga, ti spiace dirmi che devo fare io di preciso?-:

 

Saga guardò il fratello incerto. In effetti Sion non gli aveva assegnato nessun compito preciso da dare a Kanon.

In quel momento intravide Aioros davanti alla porta ed ebbe l’illuminazione.

 

:-Come te la cavi con le pistole?-:

 

:-Mi stai chiedendo se so sparare? Bè… diciamo che me la cavo-:

 

:-E allora vai a migliorare. Vai al poligono di tiro-:

 

Kanon annuì e se ne andò. Aveva capito perfettamente che Saga non lo voleva intorno per un raggio di almeno mezzo chilometro,

ma siccome la cosa era reciproca non gli dette poi tanto fastidio seguire il consiglio.

Per un po’ girò a vuoto nei corridoi solo per avere il gusto di non fare subito come gli diceva Saga, e solo dopo una buona mezz’ora si fermò

davanti alla porta insonorizzata del poligono di tiro.

Se c’era un esercitazione in corso era meglio non entrare a meno di non voler restare sordi, così Kanon rimase ad aspettare appoggiato al muro.

La porta si aprì all’improvviso e ne uscì Seiya più scarmigliato che mai, solo che appena fu in mezzo al corridoio si fermò a fissare Kanon.

Rimasero a squadrarsi in silenzio per un minuto, poi Kanon gli chiese seccato

 

:-Allora? Non sai parlare?-:

 

Il ragazzo gli rispose con un sorrisetto di sfida.

 

:-Ciao… Saga-:

 

:-Chiamami di nuovo Saga e giuro che ti spacco tutte le ossa che hai nel corpo-:

 

Ringhiò Kanon.

 

:-E va bene, va bene, signor Kenuryos -:

 

Sbuffò Seiya.

 

:-Bè, ora non è che mi devi dare del lei. Mi basta che mi chiami con il mio nome-:

 

:-Mi prendi in giro? Che senso ha che ti do del lei e poi uso il tuo nome di battesimo?-:

 

Kanon sorrise come un gatto che punta un cardellino.

 

:-Non hai ancora capito, pulce? Io non sono Saga-:

 

Seiya sgranò gli occhi.

 

:-Aspetta… ma tu sei uguale… e poi avete lo stesso cognome… ah, ma siete gemelli!-:

 

:-Eccellente intuizione, Sherlock. Comunque io sono Kanon-:

 

                                    *

Nel suo laboratorio Camus stava aspettando che il computer estraesse il DNA dal campione che aveva preso a Criseo e che lo confrontasse

con gli altri DNA presenti nell’archivio.

Non gli era proprio andata giù che tutti si fossero messi contro di lui per togliergli il bambino per un semplice sospetto di quell’avanzo

di galera di Kanon, inoltre Milo non aveva mosso un dito per aiutarlo, e questa gliela avrebbe sicuramente fatta pagare.

Il computer emise un leggero beep e Camus si fiondò sullo schermo a controllare i risultati.

 

“Questo sì che è strano!”

 

Stampò tutto ed andò immediatamente a fare rapporto a Sion.

Davanti all’ufficio del capo trovò anche Aioros che stava aspettando, ed a giudicare dai fascicoli che aveva in mano era

nella stessa situazione di Camus: aveva trovato qualcosa di importante e faceva anche lui il suo bravo rapporto.

Sion arrivò poco dopo e li fece entrare.

 

:-Allora, ragazzi, cosa avete da dirmi?-:

 

Cominciò Aioros.

 

:-Questi sono i risultati del controllo incrociato tra l’analisi balistica dei proiettili ed i ricoveri negli ospedali.

Una pistola che lascia scanalature come queste ha sparato durante una rapina in banca un anno fa. La pistola è risultata rubata, ma sopra

c’erano le impronte di un certo Lukas Vassilakis, ovviamente senza porto d’armi. E Lukas Vassilakis si è presentato al policlinico di Atene la

notte della sparatoria con una ferita d’arma da fuoco al braccio. Niente di grave: gli hanno dato dei punti e lo hanno rimandato a casa,

ma la cosa sospetta è che si è rifiutato di dire ai medici come si era ferito e non ha voluto fare nessuna denuncia-:

 

:-Capisco cosa vuoi dire, Aioros: se Vassilakis ha già sparato con quell’arma e l’altro ieri notte è stato ferito ci sono buone probabilità

che lui e l’uomo che io ho colpito siano la stessa persona, e probabilmente è così, ma non abbiamo nessuna prova.

L’unica cosa che posso fare è farti avere un mandato per interrogarlo.

E tu, Camus?-:

 

:-Io ho trovato una strana corrispondenza.

Ho fatto il test del DNA su Criseo e guarda un po’ qua: ha un alto grado di compatibilità con quello di uno dei campioni che io e Milo abbiamo

raccolto al magazzino quattro. In altre parole Criseo ed il nostro sconosciuto sono strettamente parenti, magari… hem… padre e figlio-:

 

Sion guardò Camus.

 

:-Ci sei rimasto male?-:

 

:-Sì. malissimo! Criseo è un bimbo così dolce… per favore, Sion, voglio un mandato per prelevare il DNA di Vassilakis!

Così oltre a sbatterlo in galera per l’omicidio di Kido-sama gli toglieranno anche la patria potestà su quel bambino!-:

 

:-Te lo farò avere, ma adesso venite con me: aspettiamo una visita importante-:

 

Uscirono dallo studio e si spostarono nell’atrio, appena in tempo per vedere una grande limousine nera con le gomme bianche

frenare davantiall’ingresso principale.

 

:-In perfetto orario-:

 

Commentò Sion.

Dalla limousine scese un uomo calvo e dal cipiglio severo che aprì la portiera posteriore per fare scendere il passeggero.

 

:-E quella chi è?-:

 

Chiese Aioros meravigliato.

 

:-Quella è Saori Kido, la nipote di Mitsumasa. Fino ad ora ha studiato in Svizzera ma non per lavorare: il desiderio di suo nonno

era creare in lei una nuova dea Atena che potesse portare la giustizia nel mondo moderno attraverso la SAINT-:

 

:-Lei?-:

 

Chiese Camus inarcando un sopracciglio con francese scetticismo.

 

:-Fragilità, il tuo nome è donna*-:

 

Commentò Aioros alle sue spalle.

In effetti Saori sembrava adatta a tutto meno che a mettersi a capo di un corpo di polizia: sembrava il ritratto della fragilità

vestita com’era completamente di bianco.

Tailleur bianco immacolato, guanti bianchi di merletto ed un cappello di velo bianco elegantemente adagiato su una raffinata acconciatura.

Più che camminare scivolava sul pavimento di marmo.

 

:-Buon giorno, per me è un grande onore conoscere gli uomini che hanno lavorato con mio nonno-:

 

Disse tendendo la mano a Sion.

 

:-Signorina Saori, siamo felici che lei sia qui con noi oggi, e spero che vorrà rimanere rispettando la volontà di Kido-sama.

La SAINT sarà onorata di avere lei come guida-:

 

A quelle parole Camus ed Aioros si scambiarono un occhiata perplessa.

 

                                          *

Il funerale di Mitsumasa Kido si svolse in forma strettamente privata, e le sue ceneri furono in parte sepolte in un urna nel cimitero di Atene

ed in parte sparse al vento sull’Acropoli come lui aveva voluto.

Davanti al Partenone erano presenti tutti i SAINT , le persona più importanti della città e tutti quelli che in un modo o nell’altro avevano

conosciuto Kido, tutti insieme per salutarlo come uno degli eroi greci che lui tanto ammirava.

Saori-san gettò in aria un pugno di cenere e tutti i presenti gridarono tre volte il suo nome per renderlo immortale.

 

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

*Frase dell’Amleto.

 

Angolino di Makochan: ho tre cose da dire, e devo farlo abbastanza in fretta perché ho un capitolo di zoologia da studiare (domani ho l’esame… brrr…)

 

1)     Seiya ha fatto la sua prima figura da Seiya… non poteva certo evitare, no?

2)    È arrivata Saori! Ed anche lei ha fatto una figura da Saori  -_-“  Dai, ci doveva essere… che SAINT sarebbe senza Saori?

3)     Il funerale di Kido è durato cinque righe. Poverino, sembra che non lo considero, invece mi sta anche abbastanza simpatico… vabbè, pace all’anima sua.

 

Bene, ho finito, lascio spazio alla So®cia.

 

Angolino di KanondiGemini96: In realtà non ho nulla di importante da dirvi…

La mia cara so®cietta sta studiando e questo spazio è tutto mio!!!

Eh, e che me ne faccio?

Bah, che ne dite se rispondo alle recensioni?

 

 

aries_no_nike: Ma perché tutti ce l’hanno con il povero piccolo Criseo?

Valium? Valeriana?

Ma perché questi metodi drastici: un pugno in testa è più che sufficiente! XD

Ah, e Death ha detto che non si è offeso, ma che riguardando quello che hai detto di lui è molto lusingato!

E ti ringrazia per aver paura di lui (una buona fama fa sempre comodo!)

Ok, aggiudicato: sarai l’assistente di quella morbida pecorella lilla e lanosa! ^^

Cercheremo di inserirlo in uno dei prossimi capitoli ^^

 

sagitta72: Anche io avrei un bambino da lasciargli <_<

disturba zio Milo e non zio Camus… sono particolari…

e poi… quando ti scappa ti scappa! XD

Prima o poi S e K se le daranno, oh, si che se le daranno…

Se no che gusto c’è nel rivederli insieme? XD

K non dovrà lavorare in coppia con nessuno in particolare, per ora, dovrà solo collaborare! ^^

 

charm_strange: Anche io ne ho uno bellissimo! *v*

Cioè, non è che è mio, in realtà è il mio cuginetto… non è vero che è bello, Mako? Eh? Eh, allora? Non è vero che è bello, so®cia?

*Viene minacciata da una Makochan stile Milo, con tanto di unghiaccio rosso pronto a colpire*

E’ modesta, la ragazza XD

Il pargolo ha quattro anni e gli omogeneizzati non devono rientrare nella sua categoria dei ‘cibi preferiti’.

(Il mio pargolo non ha neanche un anno e già si fa fuori una pizza come se fosse niente…^^”)

A me alcuni dei film piacciono, ma dipende quali mi propongono.

Perché Hyoga sarebbe il preferito di Kuru? Sama-Razzista! XD

Questo era un piccolo ‘antipasto’ dei SAINT in azione, per la sigla… si dovrà aspettare!

 

Diana924: Dai, in fondo la convivenza non è stata tanto lunga…

Magari difficile, ma lunga no! XD

Se ne sono già liberati! HAHAHAAAHAHAHHAHAHAHAHAHA!!! *risata malefica da parte di Milo*

Topolino in un certo senso è carino, ma a volte fa cose così stupide che non lo reggo!!!

*Stretta di mano con Milo*

Dai, non espatriare, ti ospito io a casa!

Certo, poi Milo vorrà fare fuori anche me, ma posso dire di aver dato rifugio per una giusta causa!

*Milo mi lega e mi porta dai tre giudici infernali*

Ok, ci vediamo… all’inferno…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** quid pro quo (I parte) ***


Capitolo 8: quid pro quo (I parte)

 

Le previsioni di Kanon riguardo Lukas Vassilakis e suo figlio si rivelarono esatte il giorno dopo.

Camus si rifiutò di uscire dal suo laboratorio per tutta la mattina e rispondeva solo a monosillabi a chiunque cercasse di avvicinarlo.

 

:-Guarda che non serve a niente fare il broncio come un moccioso-:

 

Gli aveva detto Milo.

 

:-E tu sai tutto sui bambini, non è vero?-:

 

Gli aveva risposto lui acido.

Milo aveva evitato di ribattere solo perché sapeva che Camus era come una pentola a pressione: era assolutamente inutile cercare di

convincerlo a ragionare, quando si arrabbiava bisognava solo aspettare che sbollisse.

 

“Oggi devono dimenticare pure il mio nome! Non ho intenzione di uscire e sentirmi l’ennesima solfa su quanto siamo stati fortunati che

Kanon ci abbia avvertiti in tempo!”

 

Invece, contro tutti i suoi programmi, Camus uscì dal laboratorio venti minuti dopo attirato da una serie di urla isteriche che facevano tremare i vetri.

Nell’atrio c’era una donna che gridava da spaccare i timpani e due agenti facevano fatica a trattenerla.

Chiese a Milo cosa stesse succedendo.

 

:-A quanto pare è la madre del bambino che abbiamo trovato davanti alla porta. E ci sta denunciando per rapimento-:

 

:-CHE COSA!!! Razza di imbrogliona! Adesso io vado e…-:

 

:-No! Tu non vai da nessuna parte ci sta già pensando Aioros a sistemare tutto-:

 

:-Sistemare un cavolo! Io la prendo a schiaffi!-:

 

:-No, Camus!-:

 

Milo lo placcò appena in tempo e per evitare spiacevoli incidenti diplomatici lo trascinò dentro la stanza più vicina: l’ufficio di Saga.

 

:-Adesso noi restiamo qua dentro finché quella scema non se n’è andata, ok? Riflettici: se esci adesso e fai l’isterico quei poliziotti penseranno

che abbiamo qualcosa da nascondere, e quelli non sono dei nostri, quelli sono della statale-:

 

Camus fece un bel respiro cercando di calmarsi.

 

:-Ok, d’accordo-:

 

Passarono un paio di minuti e quando Shura passò davanti alla porta e Camus cominciò a battere disperatamente sul vetro per attirare la

sua attenzione.

 

:-Che sta dicendo quella strega?-:

 

Gli chiese.

 

:-Cose assurde! Meno male che Aioros ha dimostrato che il bambino sta bene! Pensa, ha detto che due di noi lo avevano portato via e chissà

dove lo avevano nascosto-:

 

:-CHE COSAAA?!!! Ma io la strangolo!-:

 

:-Accidenti, Shura, ma non puoi tenere la bocca chiusa?-:

 

Lo spagnolo capì il casino che aveva fatto e si dileguò sbattendo la porta sul naso di un Camus fuori da tutte le grazie.

 

:-LO AVEVAMO NASCOSTO?! -:

 

Milo fu costretto a placcarlo di nuovo.

 

:-Camus, vuoi stare zitto? Ti stai comportando peggio di lei!-:

 

Pochi secondi dopo, quando Saga decise di entrare e riappropriarsi del suo ufficio, questa fu la scena che si trovò davanti:

Camus premuto contro il muro, Milo premuto contro Camus e tutti e due ansimanti per la lotta.

 

:-Ma che cavolo fate?! Questa non è la vostra stanza da letto!-:

 

Urlò anche lui fuori da umani sentimenti.

 

:-No, non è come pensi!-:

 

:-Non interessano i dettagli! Adesso andate a preparare i vostri laboratori perché sta arrivando un cadavere!-:

 

                                       *

Death Mask entrò al poligono incurante del rumore e si fiondò a recuperare Seiya, in quel momento impegnato a capire come tenere

una pistola evitando di finire a terra per il contraccolpo.

 

:-Scusa tanto dolcezza, ma devo rubarti l’allievo per due o tre ore-:

 

Lo trascinò fuori senza troppi complimenti.

 

:-Due o tre ore? E che dobbiamo fare in tanto tempo?-:

 

Chiese Seiya.

 

:-Oh, niente di speciale, tranquillo… solo una normale autopsia!-:

 

E gli occhi di Death brillarono di una luce sinistra.

Seiya deglutì rumorosamente, pallido pallido.

 

:-No, aspetta… un autopsia… vera?  Con un cadavere… serio?-:

 

Il ghigno di Death Mask si fece ancora più crudele.

 

:-Senti moccioso, ti assicuro che i cadaveri sono tutti seri! Io ho visto decine di cadaveri in otto anni che lavoro qui, e nessuno di loro mi ha mai

raccontato una barzelletta!-:

 

Arrivati in laboratorio gli consegnò tutto l’equipaggiamento (tuta sterile, mascherina, camice di carta e guanti monouso)

 

:-Tu vestiti che io vado a prendere il corpo. E mettiti la mascherina… non si sa mai cosa può uscire da un cadavere in decomposizione!-:

 

Seiya diventò ancora più pallido e cominciò a vestirsi stando bene attento a non sfiorare assolutamente nulla in quel laboratorio dove tutto gli

faceva impressione almeno quanto il suo proprietario.

Il suo “maestro” tornò dieci minuti dopo spingendo una barella d’acciaio con un sacco nero alto quasi quanto Seiya e si vestì per l’operazione

in meno di trenta secondi.

 

:-Sei pronto?-:

 

:-No!-:

 

:-Benissimo!-:

 

Death Mask tirò giù la cerniera e Seiya si girò dall’altro lato.

 

:-Oh, avanti, non è poi così brutto! Se questo ti fa impressione vuoi spiegarmi come fai a guardarti allo specchio tutte le mattine?-:

 

Seiya aprì un occhio giusto per gettare uno sguardo al cadavere.

Era un ragazzo un po’ più giovane di lui e non era affatto vero che non faceva impressione: aveva una smorfia di puro dolore impressa sul

volto pallido.

 

:-E dai, matricola, questo è ancora l’esame preliminare! Ora ascoltami bene perché a me non piace per niente ripetere le cose.

Allora, un autopsia completa si articola in un esame esterno ed uno interno. Adesso noi, se la smetti di tremare coma una foglia,

faremo l’esame esterno, quindi per prima cosa dobbiamo togliere i vestiti-:

 

L’operazione fu lunga e difficile perché Seiya non era abituato a toccare le cose con i guanti e, anche se lo fosse stato,

non aveva mai toccato un cadavere.

 

:-Bene, i vestiti si esaminano a parte, adesso, per tua gioia, concentriamoci sul corpo. Durante un autopsia è bene registrare

tutto quello che si dice per eventuali confronti-:

 

Death Mask prese un piccolo registratore tascabile, premette il tasto rosso di REC e cominciò a parlare.

 

:-Esame preliminare su soggetto non identificato.

Maschio, razza caucasica, altezza centosettantanove centimetri, peso ottantatre chili e quattrocento grammi. Nessuna cicatrice o segno

particolare di grandi dimensioni. Nessuna ferita visibile-:

 

Si fermò un attimo per scostare le palpebre.

 

:-Ah-ah! Emorragia petecchiale sulla mucosa della palpebra inferiore e superiore. Morte per soffocamento. Rigidità dei muscoli indipendente

dal rigor mortis. Troppo accentuata in rapporto all’ora della morte. Sembrerebbe un attacco di tetano-:

 

Seiya lo guardava a bocca aperta come una cozza davanti ad un satellite spaziale.

 

:-Hem… Death Mask… ma cosa stai dicendo?-:

 

:-Non stai capendo niente, non è vero? Bene, adesso ti spiego. Quando i muscoli sono sotto sforzo producono acido lattico, che si accumula

nelle fibre striate. L’acido lattico viene normalmente smaltito dal sangue, ma se nel frattempo sopraggiunge la morte il sistema circolatorio si

blocca e l’acido lattico rimane dov’è, causando rigidità muscolare.

In questo ragazzo tutti i muscoli sono contratti, il che mi fa pensare a due possibili cause di decesso: Bacillus Taetanis, oppure una neuro-tossina,

più precisamente stricnina, che da gli stessi sintomi… no, anzi! Decisamente una tossina! Ci sono segni evidenti di punture con ago ipodermico

nella fossa cubitale sinistra. Alcune vecchie di qualche settimana di cui rimane solo l’ematoma come traccia, una sola recente-:

 

Passò un'altra ora in cui Death Mask esaminò ogni millimetro del cadavere annotando tutti i particolari, poi arrivò il momento peggiore,

almeno per Seiya.

 

:-Adesso è arrivato il momento di aprirlo-:

 

Disse Death come se parlasse di un pacco di patatine.

 

:-Aprirlo?! No, aspetta, che vuol dire aprirlo?!-:

 

Il bisturi nelle mani dell’anatomopatologo era più che eloquente.

 

:-Vuol dire incisione ad ipsilon, mio caro assistente!-:

 

Peccato che appena Death Mask poggiò la lama sullo sterno del “paziente” Seiya crollò a terra svenuto.

 

                                      *

Tre ore dopo i Saint erano riuniti nella postazione elettronica di Shaina.

Kanon andò ad incastrarsi in un angolino lontano da Saga ed aspettò che qualcuno cominciasse a dire qualcosa.

 

:-Suppongo che ci siano delle novità sul ragazzo che hanno trovato nel vicolo. Prego, Death Mask-:

 

L’interpellato si alzò e cominciò a sfogliare una cartelletta con il referto completo.

 

:-Il ragazzo è morto stanotte verso le quattro o le cinque e la causa del decesso è soffocamento. I muscoli intercostali sono stati bloccati

da una tossina, che probabilmente si è iniettato da solo con una siringa. La mia ipotesi è che questo tizio si facesse pesantemente fino a

qualche tempo fa, poi per qualche arcano motivo ha dovuto smettere e quando ha ripreso gli è andata male. A questo punto ci potrà dire

di più Aphrodite -:

 

Lo svedese prese a sua volta il rapporto sull’analisi tossicologica.

 

:-Confermo l’ipotesi di Death Mask: nel sangue c’erano cocaina e stricnina, oltre a polvere di gesso e talco-:

 

A quel punto tutti avevano capito con cosa avevano a che fare.

Kanon sentiva che i pensieri di tutti convergevano su di lui come tanti puntatori laser ma si rifiutò ostinatamente di abbassare gli occhi,

sfidando chiunque ad incrociare il suo sguardo in quel momento.

 

:-Va bene, per ora credo che sia tutto quello che possiamo ricavare. Tu, Shaina, cosa volevi farci vedere?-:

 

:-Ecco, finalmente! Allora, mi sono inserita nei database di tutte le telecamere a circuito chiuso della città e posso dirvi esattamente dov’è

stato questo ragazzo prima di morire-:

 

Sion sgranò gli occhi.

 

:-Tu hai fatto cosa ? Shaina, ottenere riprese senza l’autorizzazione è illegale!-:

 

:-Lo so. Ma tanto nessuno lo scoprirà mai!-:

 

Intanto sullo schermo era apparsa un’immagine in bianco e nero ripresa dalla telecamera di un Bancomat dove c’era il ragazzo che stava sul

tavolo di Death Mask, solo che era ancora vivo e stava nascondendo qualcosa nella tasca del giubbotto di jeans.

 

:-Guardate qua-:

 

Shaina fermò il video,  ingrandì il dettaglio della mano e della tasca e fece alcuni passaggi di denoise per migliorare la qualità dell’immagine.

 

:-Io non sono una persona maligna, ma una bustina di polvere bianca nascosta furtivamente alle quattro di notte per me vuol dire solo una cosa-:

 

Disse Shaina incrociando le braccia.

 

:-Va bene, ci sei stata di grande aiuto-:

 

Sion si girò a guardare Kanon.

 

“La pace sta per finire”

 

Pensò lui, però rimase ostinatamente in silenzio.

 

:-Quel Bancomat è in via Diodakis, nella zona di Atene nord-est. Tu, Kanon, sei sicuro di non avere niente da dire in proposito?-:

 

A qual punto tutti gli sguardi si puntarono su di lui.

 

:-No, niente-:

 

Rispose con un alzata di spalle.

Dalla parte opposta della stanza vide Saga scoccargli uno sguardo assassino.

 

:-Credevo di aver fatto un patto con te. E credevo di potermi fidare-:

 

Gli disse Sion.

 

:-Ma che fidare! Io te lo avevo detto che ci avrebbe portato solo guai!-:

 

Sbottò Saga all’improvviso.

 

:-Vieni a ripeterlo più vicino-:

 

Gli ringhiò Kanon.

Saga si staccò dal muro e si piazzò di fronte a lui.

 

:-Ho appena detto che portarti qui è stata una pessima idea! Non ci possiamo fidare di te adesso come non ci potevamo fidare cinque anni fa.

Tu non hai nessuna intenzione di collaborare, ti servivamo solo per farti uscire di galera!-:

 

:-Dove tu hai provveduto a sbattermi!-:

 

:-Dove ho fatto benissimo a sbatterti!-:

 

Stavolta Kanon gli rispose con un pugno e Saga, tempo di riprendersi dal colpo, gli mollò una ginocchiata nello stomaco.

Avrebbero anche continuato a pestarsi ma tutti gli altri non glielo permisero e li separarono.

 

:-Adesso basta! I pugni non sono il modo giusto per risolvere i problemi!-:

 

Urlò Sion.

Si sforzava di essere imparziale in quella lite, però in realtà cominciava a chiedersi se Saga in fondo non avesse ragione.

 

:-Kanon, ti ricordi qual’era il nostro accordo? Io ti sto dando fiducia, quindi se davvero vuoi aiutarci questo è il momento giusto per dimostrarlo-:

 

“Dannazione, Sion riesce sempre a fregarmi!”

 

Pensò Kanon.

 

:-E va bene! Volete parlare di Atene nord est? Parliamo di Atene nord-est, però io vi posso dire com’era ai miei tempi, non so quanto è cambiato

dopo cinque anni! In via Diodakis si aprono tre vicoli, ma si spaccia in uno solo, ed ogni sera è uno diverso. E voi non saprete mai quale perché

chi vuole veramente comprare roba pesante si fa riconoscere con un segnale. L’uomo che c’è nel vicolo controlla tutti quelli che si avvicinano attraverso gli specchi che ci sono sopra i segnali di STOP, quelli per aiutare gli automobilisti a vedere dietro angoli difficili. Se chi c’è nel vicolo

non vede il segnale o ne vede uno sbagliato sparisce e non lo vedete neanche, se è giusto lo trovate là e comprate quello che volete-:

 

Tutti lo ascoltavano a bocca aperta.

 

:-Il vicolo… il trucco degli specchi…? Kanon, ci serve un campione di quella droga e se è tutta contaminata dobbiamo toglierla di mezzo!

Tu sai come entrare là dentro?-:

 

Chiese Sion.

 

:-Li ho inventati io, ovvio che so come entrare se tutto è come prima! Ma non ve lo dirò-:

 

:-Alla faccia della collaborazione!-:

 

Sbottò ancora Saga.

 

:-Ho detto che non dico a voi come entrare, non che non voglio collaborare! Tanto per essere chiari, caro fratellino, anche io so che la cocaina

tagliata male è pericolosa-:

 

:-Però la spacciavi lo stesso!-:

 

:-La mia era pulita!-:

 

:-Balle! Non esiste cocaina pulita!-:

 

:-E tu che ne sai?! Guarda che per me spacciare era un accordo come quello che ho fatto con voi!-:

 

Saga lo guardò sconcertato.

 

:-Tu non sei solo un criminale, sei anche completamente pazzo!-:

 

:-Se ti fa piacere pensarlo non sarò io a convincerti del contrario. Tu bada solo a non intrometterti nella mia vita perché

ti ci sei già intromesso abbastanza!-:

 

Sion si mise di nuovo tra i due per impedire che si pestassero.

 

:-Ora calmati, Kanon, non ti stiamo accusando di niente. Voglio solo capire perché parli di “accordo”-:

 

Kanon fece una smorfia.

 

:-Sarà difficile da capire per voi che avete tanti buoni principi. La questione è semplice: nessuno fa niente per niente, anche le cosiddette buone

azioni prevedono un tornaconto personale.

Quid pro quo. Qualcosa in cambio di qualcos’altro.

È una logica cinica e spietata, ma è così che funziona il mondo e tanto per tornare all’accordo non è difficile da capire in fondo.

Se ci sono persone che vogliono drogarsi lo fanno in piena libertà di scelta, quindi smettetela con l’ipocrisia che i mostri siano gli spacciatori.

Io non ho mai costretto nessuno a comprare, persuaso magari sì, ma vi assicuro che non ho mai dovuta fare pressioni più di tanto, ed in ogni

caso mi pagavano, quindi, visto che con i loro soldi mi facevo una fortuna,

il minimo con cui potevo ricambiarli era dargli quello che volevano, cioè coca tagliata senza veleno per topi.

Non fatene una questione sentimentale: a me non ha mai fatto pena nessuno di loro, solo che nessuno è così scemo da uccidere i suoi clienti-:

 

Quando smise di parlare tutti lo fissavano senza muovere un muscolo.

 

“Bene, benissimo! Adesso mi riportano a Sounion a calci!”

 

Pensò Kanon stizzito.

Uno dei motivi per cui odiava arrabbiarsi era che l’ira gli faceva perdere il controllo su quello che faceva e diceva,

ed in quel momento aveva detto decisamente troppo.

Il primo a rivolgergli la parola fu Sion.

 

:-Non mi importa del passato, a me importa di adesso. Se dici di voler collaborare con noi ma non ci vuoi dire come entrare nel vicolo

devo allora hai uno strano concetto di collaborazione. Vuoi forse impedirci di entrare?-:

 

:-Esattamente. Voglio impedirvelo perché chiunque di voi entrasse rovinerebbe tutto-:

 

:-Siamo tutti poliziotti, Kanon, e tutti sappiamo fare il nostro lavoro, cos’è che dovremmo rovinare?-:

 

Kanon scosse la testa.

 

:-No, non è così che funziona, lì non si gioca con le vostre regole. Se entrate e trovate qualcuno la dentro lo arresterete, no?

Io so chi c’è e so perché non lavora in ufficio come tutte le brave persone, e non posso permettervi di arrestarlo.

Quid pro quo, Sion, se fai entrare me hai la possibilità di togliere almeno un chilo di coca dalle strade di Atene,

se no puoi anche decidere che non sto collaborando e mi riporti in prigione-:

 

”Ed i problemi con Kevines te li risolvi da solo”

 

Avrebbe voluto aggiungere, ma ovviamente lo tenne per se.

Aveva già rischiato abbastanza.

 

:-Questo più che un accordo mi sembra un ricatto, comunque sia voglio fare una prova… va bene, andrai tu stasera stessa. Ti serve qualcosa?-:

 

Kanon tirò un sospiro di sollievo.

Per un attimo si era rivisto addosso la divisa arancione da carcerato.

 

:-Datemi mezz’ora di tempo e cento euro-:

 

                                     *

A mezzanotte Kanon, Sion, Saga, Marin ed Aioria erano in macchina parcheggiati dietro l’angolo di via Diodakis.

Kanon scese dalla macchina e si strinse addosso il giubbotto.

La bottiglia di alcol etilico nella tasca interna pesava ed era incredibilmente scomoda, ma lui non poteva assolutamente permettere

che Saga scoprisse che l’aveva fregata dal bagno, anche perché non voleva assolutamente spiegargli a cosa gli serviva.

Cominciò a camminare lentamente controllando anche lui negli specchi quale fosse il vicolo che stava cercando, e nel frattempo si mise a

fischiettare allegramente il motivetto più famoso della Carmen tenendo la banconota bene in vista tra due dita.

 

“Sì, è questo il segnale. Una cosa così banale che nessuno ci penserebbe mai”

 

Svoltò nel secondo vicolo.

 

“Adesso hai paura, non è vero, Saga? Ora che non puoi controllarmi a vista hai paura che me la svigni in un modo o nell’altro

e che metta in pericolo per la seconda volta la tua preziosa carriera di poliziotto? Non preoccuparti, per ora non ho intenzione di tagliare

la corda: tutto sommato, data la mia situazione attuale credo che rimanere con voi SAINT sia il male minore”

 

In fondo al vicolo c’era un uomo, come cinque anni prima, e come cinque anni prima l’uomo era Petros Mytè.

 

:-Felice di rivederla, signore-:

 

:-Anche per me è un piacere rivederti, Petros-:

 

Gli strinse la mano come se non si vedessero da solo una settimana.

 

:-Posso chiederle cosa è venuto a fare?-:

 

:-Oh, niente di particolare, solo passavo di qui ed ho pensato di venire a vedere come stavi. Hai una sigaretta da offrirmi?-:

 

Petros lo squadrò sospettoso, poi estrasse un pacchetto di Assos dalla tasca e gliele porse.

 

:-Grazie. Come sta tuo figlio?-:

 

:-Nikolas cresce, adesso ha sedici anni. Dopo quattro anni di chemioterapia sembra che il cancro sia scomparso,

ma lei sa come vanno queste cose… ogni tre mesi deve fare un controllo-:

 

Kanon annuì e tirò una boccata.

 

:-Sono felice che stia bene. E tu? Come te la passi con la nuova gestione? Sai, il nuovo Sea Dragon… -:

 

:-I tipi come me devono adattarsi e basta per sopravvivere, ma se vuole una risposta sincera le dico che il nuovo capo non ha il carattere

che aveva lei. Signore, lei non ha per caso intenzione di… tornare?-:

 

:-Mi dispiace, credo di non poterlo proprio fare. Kevines non mi vorrebbe, ed in ogni caso hai letto i giornali, no?

Ormai io sono dall’altra parte della barricata-:

 

Petros sembrò parecchio deluso dalla risposta.

 

:-Allora è vero, lei lavora con i SAINT… è venuto qui per arrestarmi?-:

 

:-No, sono venuto proprio per impedirti di finire dietro le sbarre. Ascoltami bene, io consegno ai SAINT tutta la roba ed in cambio loro

faranno finta di non vedere te quando te ne vai, hai capito? Fai conto che abbia comprato io tutta la partita, e se qualcuno ti chiede conto

tu rispondi che l’ho fatto come favore personale a te, di Poseidon non me ne importa niente.

Mi raccomando, Petros, voglio che sappiano che non ho più niente a che fare con loro-:

 

Gli mise in mano la carta da cento prestata da Sion.

 

:-Lo sta davvero facendo come favore per me?-:

 

:-Certo. Adesso esci da questo posto. Gli altri arriveranno tra venti minuti-:

 

Petros decise che era il momento di svignarsela e sparì con un ultimo grazie.

Kanon aspettò che se ne fosse andato, poi impiegò altri dieci minuti a mettere in atto il suo piano: esattamente come ricordava lui, sotto

una grata in un angolo, c’era una borsa con tutte le bustine di polvere, lui le svuotò una per una in due sacchetti per raccogliere le prove

ed ammucchiò di nuovo le bustine vuote nella borsa, poi stappò la bottiglia di alcol senza troppi complimenti e la vuotò sulla plastica.

Gli restavano otto minuti.

Fece altri due tiri dalla sigaretta e poco prima che si consumasse definitivamente buttò anche quella nella borsa per bruciare il tutto.

Non che non si fidasse di Sion, però preferiva che le impronte di Petros non rimanessero in giro.

 

                                         *

Aphrodite fece le analisi quella notte stessa e quella partita di droga risultò effettivamente contaminata da un’alta percentuale di stricnina e

materiale inerte, così il giorno dopo la televisione avrebbe riportato un altro successo della SAINT.

 

_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Angolo di Makochan:

Salve a tutti! Non avete idea di quanto tempo mi ha portato via questo capitolo! Spero almeno che sia venuto bene ^-^

Kanon sembra un essere cinico e spietato, non è vero?

“Chi? Io?” ndr Kanon con aria innocente

“Eh, sì… proprio tu >_>” ndr me

 

La filosofia del quid pro quo, mi spiace ammetterlo, ma non è farina del mio sacco: avete mai visto “il silenzio degli innocenti”?

Se la risposta è no guardatelo e capirete cosa intendo!

 

Oh, che bello: la so®cia oggi non c’è e posso rispondere io!

 

Lady Katjie: Ciao! Benvenuta ufficialmente alla SAINT! Sono contenta che ti piaccia la storia… Milo che vuole mettere alla porta il marmocchio

è assolutamente da approvare XD ma forse non se ne è completamente liberato… eheheh…

 

Aries_no_nike: Fai bene a tenerti buono Death Mask… guarda come si comporta con Seiya! Sì, sì, decisamente Mu sarà più calmo, guarda che

non è uno scherzo che sarai la sua assistente… aspetta e vedrai!  *me va via con aureola ed aria innocente*

 

Diana924: Sì: I bambini sono sempre un pericolo in qualunque forma e luogo si manifestino! Povero Camus che si è dovuto rassegnare =’( 

ma… mai dire mai!

Sì, povero Kido, sembra che lo odio… adesso il suo fantasma mi perseguiterà come Banquo che perseguita Macbeth!

 

Charm_Strange: “Visto! Sono utile! Tiè!” ndr Kanon

“Non mi importa!” ndr Saga

“Via, sciò, sparite tutti e due!” ndr Me

Sì, sono proprio tranquilli e rilassati, non c’è che dire >_>

In ogni caso Saori non è il capo di tutta la SAINT: cioè, anche in “Lost Canvas” c’è Atena ma c’è anche il Sacerdote, e lo stesso è qui… e poi

figurati, Saori che si mette a dare ordini seri… seeee, domani!

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** quid pro quo (ll parte) ***


Capitolo 9: Quid pro quo (II parte)

 

Quello per Kanon era il terzo giorno da SAINT. Non lo avrebbe ammesso neanche sotto tortura, però era contento di essersi  guadagnato il rispetto

o quanto meno un minimo di considerazione dagli altri dopo aver recuperato il campione di coca contaminato.

Guardò per un attimo Saga concentrato nel fare un parcheggio decente.

 

“Con il tempo anche tu la smetterai di trattarmi come se fossi invisibile” 

 

Scese dalla macchina in silenzio come tutte le mattine.

TOK!

E subito beccò qualcosa di duro e terribilmente pesante in testa.

 

:-Ahi!-:

 

:-KANON!!!-:

 

In un secondo si ritrovò riscaraventato dentro la macchina con Saga a fargli da scudo.

 

:-Saga… guarda che va tutto bene… quello non era un proiettile-:

 

Suo fratello si alzò imbarazzato.

 

:-Potevano ammazzarti-:

 

Gli disse secco.

 

:-Mi sa che tu hai una leggera deformazione professionale. Perché mi devono ammazzare?-:

       

:-Ti dice niente la parola “testimone pericoloso”?-:  

 

Kanon serrò le labbra e Saga tentò di cambiare discorso.

 

:-Ma insomma, se non era un proiettile cos’era?-:

 

Kanon si massaggiò la testa leggermente dolorante.

 

:-Non lo so proprio-:

 

Si voltò per recuperare  lo zainetto dal sedile ed in quel momento vide una pallina di carta vicino alla ruota dell’auto.

Il suo non era istinto di poliziotto, era qualcos’altro che però funzionava ugualmente bene, ed in quel momento gli diceva due cose:

primo, raccogliere quel pezzo di carta, secondo, fare in modo che Saga non se ne accorgesse.

Lasciò cadere lo zaino e, quando si chinò a raccattarlo, fece in modo di incastrare il corpo del reato tra il palmo della mano e la bretella.

 

:-Andiamo, Saga, non è il caso di restare ancora qua fuori-:

 

Entrarono e Kanon alla prima occasione svicolò nel bagno degli uomini.

Tirò fuori dalla tasca l’oggetto misterioso e lo esaminò attentamente: era carta, ma non solo, più esattamente era carta avvolta strettamente

intorno ad un ciottolo, ed era quello che gli aveva quasi provocato un trauma cranico.

Sapeva che quello era un messaggio per lui. Probabilmente pericoloso. Sicuramente pericoloso.

Kanon lo aprì con un colpo deciso.

 

                                       *

Piazza Omonoia  è un luogo in continuo cambiamento: prima squadrata, poi circolare, poi ancora a mezzaluna.

Anche l’architettura dei palazzi è un miscuglio di stili diversi.

Kanon gironzolò ancora un po’ e si fermò davanti all’ Akropolis Cafè ad aspettare.

 

:-In cinque anni non sei cambiato per niente, Sea Dragon-:

 

Kanon si girò di scatto e si trovò davanti Sorrento.

 

:-Neanche tu sei cambiato, Siren. Perché mi hai quasi spaccato la testa stamattina? E soprattutto che cosa vuoi da me?

Guarda che ho i minuti contati e non posso mettermi a perdere tempo per le tue chiacchiere-: 

 

Siren lo guardò con disappunto.

 

:-Essere così irruento non ti aiuterà. Sono venuto qui per farti una proposta da parte di Poseidon-:

 

Kanon fece una smorfia.

 

:-Oh, no, ti prego, dimmi che Julian non è ancora fissato con quella pagliacciata! Va bene che è il più importante armatore del Mediterraneo

e che i suoi… hem.. affari arrivano in tutto il mondo, ma da qui ad essere dio del mare… questo è un folle delirio di onnipotenza!

In ogni caso non mi interessa cosa vuole offrirmi. Dì a Kevines che non ho nessun bisogno di lui-:

 

:-Pensaci bene, Kanon, io non rifiuterei così facilmente un aiuto di Julian Kevines. In fondo se vuole aiutarti lo fa nel tuo interesse.

Sappiamo che lavori per Sion ed i SAINT perché ti hanno fatto uscire dalla prigione di Sounion, ma ti ricordo che il signor Poseidone può fare

lo stesso: tu sai dove arriva il suo potere, non è vero? Se tornerai di tua spontanea volontà a Sounoin e se avrai solo un mese di pazienza vedrai

che grazie a Poseidone sarai di nuovo un uomo libero, e senza dover sottostare al ricatto di Sion. Accetti?-:

 

Kanon ridacchiò come se Sorrento gli avesse appena raccontato una barzelletta. Si era aspettato una cosa del genere, e adesso tutto

si svolgeva esattamente come lui aveva immaginato.

 

:-Julian ha fatto proprio bene a mandare te, sai, Siren? Solo una sirena poteva dire una serie di cose così ipocrite una dietro l’altra!

Adesso lascia che sia io a spiegarti come stanno realmente le cose: a Julian Kevines non gliene frega niente di me,

se no non mi avrebbe lasciato cinque anni a marcire in quella cella: lui in realtà voleva liberarsi di me e sperava che ci restassi per sempre ed in silenzio.

Sì, lo so, una parte del patto per diventare uno dei suoi marine era proprio il silenzio, però, sai come si dice, Siren, quid pro quo,

ed io da Kevines non ho ricevuto niente in cambio di quei cinque anni della mia vita.

È stato lui a rompere i patti per primo, è stato lui a tradire me, quindi da ora in poi io non gli devo più né obbedienza né gratitudine, è chiaro?

Il mio giuramento valeva fino al giorno in cui sono stato arrestato, ed io non dirò una parola ai SAINT sul periodo in cui ho lavorato per lui,

ma da adesso in poi le cose cambiano: se mi capita l’occasione di farlo arrestare giuro che lo farò, quindi digli di stare attento-:

 

Sorrento lo guardò pallido e con le labbra ridotte ad una linea sottile.

 

:-Sei tu che devi stare attento, Kanon: se rimani con i SAINT sarai un nostro nemico-:

 

Kanon rise forte.

 

:-Non chiedo di meglio, Siren-:

 

Fece per andarsene ma Sorrento lo richiamò indietro

 

:-Aspetta, Kanon! Il biglietto. Gradirei riaverlo-:

 

Kanon sorrise sardonico.

 

:-Ops! Mi dispiace, ma credo di averlo perso. Sai, la sede della SAINT è enorme e non ho proprio idea di dove possa averlo lasciato-:

 

Si voltò e se ne andò lasciando Sorrento a rodersi il fegato nella convinzione che una prova a carico di Kevines fosse stata deliberatamente

lasciata in giro per i corridoi della SAINT, ed ovviamente lui non aveva la minima intenzione di dirgli che il ciottolo ed il pezzo di carta

erano ancora ben conservati nella sua tasca destra.

 

                                           *

Rientrò dall’ingresso del parcheggio evitando quello principale e l’ufficio di Saga come la peste. Doveva assolutamente parlare con Sion.

E sperare che non si incazzasse troppo. Il capo arrivò mezz’ora dopo e lo trovò che passeggiava nervoso davanti alla porta. 

 

:-Ah, Kanon! Cercavi me?-:

 

:-Sì, decisamente. Ho bisogno di parlarti-:

 

Sion lo osservò come cercando di capire perché era tanto agitato.

 

:-Avanti, entra-:

 

Si sedettero di nuovo uno di fronte all’altro come avevano fatto a Sounion e Sion aspettava in silenzio che fosse lui a cominciare.

Non era facile trovare le parole per dire “sono qui solo da tre giorni e già ho pensato a come fregarvi”, quindi Kanon si limitò a tirare fuori

il bigliettino dalla tasca ed a metterglielo sotto gli occhi.

 

____________________________________________

   Plateia Omonoia  

                       Akropolis Kafe'

  10:30

____________________________________________

 

:-Ah… ecco perché sei scomparso per un ora-:

 

Si limitò a commentare Sion.

 

:-Avanti, dimmi come è andata-:  

 

Kanon gli raccontò tutto, dalla sassata in testa della mattina all’incontro con Sorrento e Sion rimase ad ascoltarlo impassibile.

Quando finì Kanon aspettava che gli dicesse qualcosa, invece niente.

 

:-Bè? Adesso che ho violato il nostro accordo hai intenzione di fare?-:

 

:-Non lo so. Che cosa dovrei fare secondo te? Te la sei filata mentre eri sotto la mia responsabilità, hai nascosto una prova e per di più sei andato

a parlare con Sorrento, che, tra di noi ce lo possiamo dire, è solo un gradino più in basso di Kevines-:

 

:-Sì, lo so-:

 

Tra loro cadde un silenzio pesante.

 

:-Dovrò tornare a Sounion, non è vero?-:

 

Chiese Kanon. Sion lo guardò intensamente.

 

:-No, non credo che sarà necessario-:

 

:-Come?! Ma… ma io…-:

 

:-Tu sei tornato per raccontarmi tutto-:

 

Kanon si mosse sulla sedia a disagio.

 

:-Vuol dire che non mi butterai fuori?-:

 

:-Non posso farlo. Ormai siamo legati, Kanon: so che hai rifiutato l’offerta di Kevines perché per te valeva di più il patto con me,

e per questo adesso sei in pericolo; insomma, dopo che hai fatto una cosa del genere non posso rimandarti in prigione, no?-:    

 

Kanon annuì.

 

:-Ti ringrazio-:

 

:-Quid pro quo, giusto? Adesso capisco perché lo ripeti sempre. Ora però devi fare un'altra cosa. Devi dire tutto a Saga-:

 

Kanon fece un salto sulla sedia.

 

:-Che cosa?! Oh, no! Lo sai che con Saga siamo sempre sul punto di pestarci, se gli dico una cosa del genere finiamo per spararci!-:

 

:-Fidati di me, è meglio se gli dici tutto perché tra noi SAINT non ci sono segreti, e se non glielo dirai tu sarò io a farlo-:

 

Kanon sospirò e si alzò dalla sedia.

 

:-Va bene, glielo dirò io-:

 

Tanto ormai un litigio in più o in meno con suo fratello non gli avrebbe cambiato la vita.

 

                                       *

:-TU  HAI FATTO COSA ?!-:

 

Gli sbraitò contro Saga appena ebbe finito di pronunciare la parola “Siren”.

 

:-Ecco, hai visto? Finisci sempre per arrabbiarti! Poi Sion si meraviglia se non ci parliamo! Vuoi spiegarmi come faccio a parlare con te

se mi salti alla gola appena apro bocca?-:

 

Cominciava a pensare che commuovere Saga con la scenata “assoluta sincerità” non sarebbe stato altrettanto facile come lo era stato

con  Sion, e questo avrebbe potuto essere un problema nel suo piano.

 

:-Allora adesso sono io il cattivo?!-:

 

:-Andiamo, Saga, lo sai che non esistono buoni e cattivi nel mondo, esistono solo persone che fanno più cazzate rispetto agli altri!-:

 

:-E tu ne hai appena fatta una colossale! Aspetta che lo dica a Sion!-:

 

“Bravo, Saga, vai ancora a fare la spia! Ma questa volta sarò più furbo”

 

Fece un’espressione più contrita che mai, preparandosi a giocare il suo asso.

 

:-Gliel’ho già detto io-:

 

Disse piano. Funzionò, e meglio di quanto aveva sperato: Saga era assolutamente senza parole.

 

:-Come? Kanon, tu… ma perché sei venuto a raccontarmelo?-:

 

“Sì! Sei meravigliosamente ingenuo, fratellino!”

 

:-Perché anche se non ci piace stiamo dalla stessa parte, no? Per una volta ho voluto provare a fidarmi di te-:

 

Saga rimase per un po’ in silenzio a fissare il piano della scrivania.

 

:-Va bene, allora anche io voglio provare. Però adesso stai attento, Kanon, tu lo sai come sono i messaggi di Kevines-:

 

Lui annuì.

 

:-Già, lo so: prima l’avvertimento, poi una pallottola-:

 

:-Esatto. Non costringermi a venirti a riconoscere sul lettino d’acciaio di Death Mask-:

 

 

 

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Angolino di KanondiGemini: Non trovate anche voi che questo colore fa tanto capelli di Camus?

Ok, comunque, passiamo alle cose serie: poteva mancare il caro, piccolo, adorabile Sorry? (Sorrento)

*Si, me lo potevi anche risparmiare* ndr Kanon

*Ma che ci fai qua?! Via, se no la gente vomita!* (frase di Mulan, più precisamente di Mushu rivolto al grillo) ndr me

E oggi tocca a me rispondere, alla faccia della so®cia! XD

 

Charm_strange: Come sei drastica, potrebbero cercare di capirsi anche senza scazzottarsi!

*vede i due che si azzuffano in un angolo* o forse no.. le informazioni scientifiche sono merito di wikipedia e della mia so®cia,

io non me ne intendo molto di queste cose.. insomma: non ho mai fatto un’autopsia! XD

*Mi sembra ora di cominciare!* ndr Death

*Và via con quel bisturi..! e anche con quel lettino metallico.. e con queel’attrezzatura.. insomma: sparisci <_<* ndr me

Dai che Kanon ce l’ha un cuore.. piccolo piccolo, ma c’è! (come in Aladin)

 

 

Aries_no_Nike: Ce l’hai presente Colorado quando c’è quello che canta “sono figo, sono troppo figo” ? ecco, io mi ci sono immaginata Kanon! XD

Orribile.. <_<

Ma dai, Death non è cattivo.. insomma, forse un pochettino.. più che altro è pazzo, non cattivo XD

No, niente pietà per Seiya, deve schiattare! Schiatta, schiatta, schiatta!

*Tanto Athena mi proteggerà!* ndr Seiya

*Athena? Ma se di solito sei Tu che devi proteggere LEI?* ndr me

*Oh, cavolo: è vero!* ndr Seiya (gli prende un infarto istantaneo)

Abbiamo intenzioni buonissime per il tuo personaggio, tranquilla, e ho un’idea che ti piacerà molto.. ^^

 

 

Ladie Katjie: Ci fa piacere che sia il tuo capitolo preferito! ^^

E ancora non hai letto niente!! XD è solo l’inizio! ^^

Eh, Milo e Camus fanno scintille, ma anche sul lavoro ora, esagerate, ragazzi..!

*Ma noi stavamo..* ndr tutti e due

*Si, lo sappiamo tutti COSA stavate facendo! <_<* ndr me

E poi un’autopsia è pur sempre un’autopsia, e Seiya è sempre Seiya, quindi..! XD

Ancora in pigiama? Oh, non ti tratteniamo allora, vai pure..

 

 

Diana924: La prima scazzottata non si dimentica mai..

La prima? Fino ad ora non si sono mai picchiati?! Ragazzi, mi deludete!!!

Seiya è capace di stupirci di volta in volta, è sempre lui, non c’è niente da fare..

È sempre lui.. sempre stupido.. ma stupido sul serio, mica poco!

Si sono liberati, finalmente, di Criseo, si ma, sai come si dice: Mai dire Mai! XD

 

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ATTENZIONE: *Comunicazione interna, Rory alla cassa uno..* ndr Death

*Cassa? Ma quale cassa?* ndr me

*prego, tesoro!* ndr Death

Cassa.. da morto? Ma entra tu e non mi rompere le scatole che questa è una cosa importante!

Dicevo: Chi vuole entrare a fare parte della SAINT?

Non è uno scherzo, sono aperte le selezioni: potete scegliere un personaggio che vi sta particolarmente simpatico,

comunicarcelo, e noi inventeremo un nuovo personaggio che vi rappresenterà nei panni di assistente.

Già fatto con Aries_no_Nike, chi vuole essere il prossimo??

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Capitolo 10
*** appuntamento con rapina ***


Cap. 10°: appuntamento con rapina

 

Aioria stava sgattaiolando furtivo verso il poligono di tiro, quando una voce alle sue spalle lo fece sobbalzare

 

:-Solo tre domande, detective: cosa ci fai così lontano dal tuo ufficio quando dovresti essere dentro ad aggiornare le tue carte,

perché cammini come un pinguino e… hai visto per caso dove ho lasciato la mia penna bic?-:

 

Sion si frugava le tasche in cerca della penna. Aioria si abbottonò meglio la giacca e se la strinse addosso

 

:-Avvia pure le indagini: la tua penna non l’ho vista-:

 

Si girò e cominciò a camminare .

 

:-Non mi hai sentito? Quando hai intenzione di aggiornare il tuo schedario?-:

 

:-Oh, tra poco, ora devo.. devo fare una cosa…-:

 

E si allontanò con la sua camminata da pinguino. Appena arrivato al poligono trovò Marin.

 

:-Oh, grazie al cielo!-:

 

Sbottonò la giacca, ne tirò fuori una rosa, un po’ malconcia, e gliela porse.

 

:-Hai di nuovo perso l’elenco degli allievi, non è vero?-:

 

Sospirò lei.

 

:-Io? No! No no, volevo chiederti una cosa…-:

 

:-Dimmi-:

 

:-Ecco… io… mi chiedevo... stasera… tu… fuori… no, cioè, tu esci… io anche..-:

 

:-Aioria non ho tempo da perdere, dimmi cosa vuoi e non balbettare-:

 

Lui sospirò e si guardò intorno.

 

:-Ecco, io… tu… uscire… hem, no… vuoiuscireconmestaseraseseilibera?-:

 

:-Ah. stasera, eh? Oh, ma guarda, vengono i miei a cena, mannaggia…!-:

 

Aioria si scurì e  disse con una vocina afflitta.

 

:-Ah… no, non fa niente… scherzavo…-:

 

E si girò per andarsene.

 

:-E dai, che scherzo! Sei proprio un credulone! Si, sono libera…-:

 

Lui tornò indietro a razzo.

 

:-Oh, bene! E poi un’altra domandina… ecco.. tu… mangi?-:

 

Lei lo fissò accigliata.

 

:-A volte… sempre se mi capita-:

 

:-No! Volevo dire, cosa mangi?-:

 

:-Oh, sciocchezze… niente fegato. Odio i cibi ipercalorici, sai, fastfood e roba simile. E odio le specialità esotiche-:

 

:-Ristorante italiano? Stasera alle otto?-:

 

Azzardò Aioria.

 

:-Perfetto-:

 

:-Ok, ok, va bene, passo a prenderti stasera, ci vediamo, ciao, grazie-:

 

E per tutta la mattina ebbe uno stupido sorrisino felice sulla faccia. Passò fischiettando allegramente davanti a Sion e Death Mask.

 

:-Ma cosa gli è preso? Prima cammina come un  pinguino, ora è pure diventato scemo…-:

 

Sion scosse tristemente la testa. Death gli mise una mano sulla spalla, comprensivo.

 

:-Su, tranquillo… non è da ora che è stupido!-:

 

E giù a ridere come un idiota.

 

:-Sion, ho il risultato…-:

 

Aioros aveva un foglio in mano, e si era bloccato a fissare con aria perplessa l’anatomopatologo che si spanciava.

Lanciò un occhiata interrogativa a Sion. Lui scosse la testa afflitto.

 

:-Un’altra delle sue incomprensibili barzellette?-:

 

:-No, credo che rida di tuo fratello…-:

 

Gli spiegò Sion leggendo le carte. Aioros sospirò

 

:-Accidenti… non è l’unico..-:

 

E si allontanò.

*

ORE 19.00-CASA DI AIORIA:

 

:-No, non mi piace…-:

 

Disse Aioros mentre guardava suo fratello che provava camicie su camicie.

 

.-Ma è l’unica pulita che mi è rimasta!-:

 

:-Non ci credo, Aioria: tu hai decine di camicie!-:

 

:-Si, e ne ho provato la metà! Cos’ha questa che non va?-:

 

:-Ma ti sei visto? Pantalone marrone a camicia blu fa, sinceramente, orrore-:

 

Aioria buffò e si tolse la camicia brontolando, e la lanciò sulla pile di magliette, giacche e pantaloni che si era formata sul letto.

 

:-Avanti, dimmi tu cosa devo mettere, allora!-:

 

Aioros frugò un po’ nell’armadio e ne estrasse una camicia bianca.

 

:-Cos’ha questa che non ti piace?-:

 

:-Oh! Ecco dov’era! Ok, va bene, aggiudicato, adesso sciò-:

 

Afferrò il fratello dalle spalle e lo spinse fuori dalla camera.

 

:-Se questa è riconoscenza, io sono la regina Elisabetta!-:

 

 

MEZZ’ORA DOPO:

 

:-Ma ti sei scolato il mio profumo? Io te lo avevo solo prestato!-:

 

Aioros chiuse la porta del bagno tossendo.

 

:-No… ne ho solo messo un goccetto-:

 

:-Un goccetto? E, per curiosità, tu, un goccetto, quanto lo ritieni?-:

 

:-Oh, per favore, Ros, devo andare… te ne regalo un altro per il compleanno, ok? Ciao!-:

 

Tre secondi dopo riaprì la porta, afferrò le chiavi della macchina e uscì di nuovo.

 

Parcheggiò sotto casa di Marin alle otto ed un minuto.

Era in perfetto orario… per una volta. Poi una ragazza che somigliava tantissimo a Marin uscì dal portone:

aveva un vestitino nero, scollato, che si legava dietro il collo, scarpe con il tacco alto e tutto quello che una donna deve avere.

 

:-Ciao-:

 

Gli disse salendo in macchina. E subito aggiunse in risposta al suo sguardo allibito

 

:-Non fare commenti. Ho chiamato Shaina ad aiutarmi per i vestiti-:

 

:-Dovresti invitarla più spesso…-:

 

Lei gli lanciò un’occhiata di fuoco.

 

:-Taci! E cammina-:

 

Cercava di coprirsi le gambe il più possibile con l’orlo. A rigor di logica, il sabato sera i ristoranti sono superaffollati.

Per miracolo, trovarono un tavolo, un minuscolo tavolo apparecchiato per due in un angolo del ristorante.

Arrivò il cameriere a prendere le ordinazioni, e tutto sembrava procedere per il meglio.

 

:- Sai, questo ristorante è famoso per il servizio-:

 

Cominciò Aioria. Argomento poco interessante, come inizio di conversazione romantica.

 

:-Ed hanno ragione. E, per una volta, niente morti o casi di cui occuparsi!-:

 

Disse Marin annuendo. Infatti era uno di quei posti eleganti, tavoli accuratamente apparecchiati, piatti serviti con  la massima cura.

E servizio che non lasciava a desiderare. Marin aveva appena finito di parlare, quando dall’ingresso giunse una voce.

 

:-Mani in alto! Questa è una rapina!-:

 

Aioria portò istintivamente la mano alla pistola, che teneva nella cintura, contro ogni evenienza.

Peccato che quella sera non aveva con se la pistola d’ordinanza. Marin si era girata di scatto, e fissò il rapinatore con uno sguardo assassino.

In men che non si dica, si alzò e si diresse a grandi passi verso di lui.

 

:-Cosa diavolo hai intenzione di fare?! Noi siamo della polizia-:

 

Gli strillò per nulla spaventata dalla pistola che il ladro le puntava contro. Aioria la seguì.

 

:-Marin, ferma, non mi pare il caso..-:

 

:-A me invece pare proprio il caso, Aioria. Avanti, prendi la pistola ed arrestalo!-:

 

Puntò il dito contro il rapinatore che fissava la scena perplesso. Aioria avrebbe tanto voluto sotterrarsi in quel momento.

 

:-Marin… io… la pistola… non ce l’ho!-:

 

:-NON HAI LA PISTOLA?!-:

 

Esclamò Marin.

 

:-Non ha la pistola?!-:

 

Esclamò anche il delinquente, e subito agguantò la donzella per un braccio e le puntò la pistola alla tempia.

 

:-Che nessuno si muova! Oppure questa donna è morta!-:

 

Però Marin era una SAINT, non una scolaretta dell’asilo.

 

:-Tu… non ha nessun diritto di rovinare il mio primo appuntamento!-:

 

Urlò al ladro.

Anche i tacchi sono armi, infatti Marin usò il suo per conficcarlo nel piede dell’aggressore, prima di rifilargli un pugno da categoria pesi medi.

A quel punto per lei fu un gioco prendergli la pistola. Tutti i clienti osservavano la scena. I camerieri si erano ritirati in un angolo.

 

:-Aioria caro, hai delle manette, per caso? Anzi, no, meglio che chiami gli altri-:

 

Il direttore, sentendo le urla e tutto quel trambusto, era entrato nella sala visibilmente infastidito.

Non appena vide Marin con la pistola in mano, sbiancò.

 

:-Cos’ha intenzione di fare, signorina?-:

 

Le chiese.

 

:-Non si preoccupi, signor direttore, il pericolo è passato-:

 

Disse una cameriera, e gli raccontò l’accaduto.

 

:-Oh, ma se è così, voglio ringraziare personalmente questi due clienti! Prego, offro io!-:

 

Tornarono al tavolo in compagnia del direttore che volle raccontato il fatto un’altra volta.

 

:-Ma lei, signorina, come si ritrovava una pistola tra le mani?-:

 

Chiese a Marin. Aioria intervenne, imbarazzato.

 

:-Veramente, la pistola era del ladro, signore…-:

 

:-E allora perché continua a tenerla in mano?-:

 

Aioria disse che facevano parte della SAINT. Il direttore ci pensò un attimo

 

:-Oppure siete voi, i rapinatori, eh?-:

 

Aioria sbiancò.

 

:-No… noi? Oh, avanti, che sciocchezze! Noi siamo..-:

 

:-Sicuro: stavate per mettere in atto la rapina ma poi avete detto che il ladro era quell’altro!-:

 

:-No! No, gliel’assicuro, signore… Aioria, hai il distintivo?-:

 

Chiese Marin

 

:-Ma certo-:

 

E si frugò nelle tasche. Ma il distintivo era rimasto nella tasca del jeans.

 

:-Ops…-:

 

Disse.

 

:-Non hai neanche il distintivo?! Va bé, non importa-:

 

E Marin prese il suo dalla borsetta.

 

:-O, quand’è così, scusate signori...-:

 

Disse il direttore imbarazzatissimo.

 

                                  *

Il ladro risultò essere un certo Georges Eleadorou, nonché il proprietario del secondo campione di DNA del magazzino 4,

e dalla sua confessione i SAINT ottennero anche la certezza che l’altro uomo era Lukas Vassilakis.

 

:-A quest’ora Aioria, Aioros e Sion stanno arrestando Vassilakis, non è vero?-:

 

Chiese Milo a Camus nel laboratorio della analisi.

 

:-Ovvio! Domani lo vedremo dietro le sbarre!-:

 

:-Già. Senti, Camus, io ci ho pensato e se veramente Vassilakis perde la patria potestà su Criseo, se il tribunale dei minori deciderà che la madre

era complice delle estorsioni e lo dovessero mettere in una casa-famiglia… bé, lo prendiamo noi..!-:

 

Camus si girò di scatto.

 

:-Che cosa? Milo, ma ne sei sicuro? Cioè, tu non lo volevi…-:

 

:-Io no, ma tu sì, e lo sai che ti amo troppo per negarti qualcosa-:

 

:-AAAHHHHH!!!!!!!-:

 

Il grido di Camus fece tintinnare le provette nuove, prima di lanciarsi su Milo e ricoprirlo di baci.

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Angolino di KanondiGemini:

*fa il punto della situazione e controlla le new entry*

Arruolata.. arruolata.. arruolata.. arruolat..? Eh? Oh, si, suppongo di dover dire qualcosa…

Si.. Hem.. bella giornata, non trovate?

*Bella trovata, Genio! Dovevi dire qualcosa di intelligente!!* ndr Kanon

*Intelligente, ok… dunque, un’equazione di secondo grado è..* ndr me

*Ma perché non rispondi e basta?!* ndr Kanon

 

Tsk, asociale! *non so cosa c’entri*

Comunque, eccoci qua, con il DECIMO capitolo!!!

bene bene, rispondiamo alle recensioni… ehehehe…

 

JackoSaint: MA bentornate, ci siete mancate tantissimo!!

Bene. ARRUOLATA! *ti stampa un bollo rosso sulla fronte*

e Gio? non vuole approfittare?

Criseo tornerà a rompere, a quanto sembra ehheeh!

e poi non credo che Cammy sia tanto d’accordo.. insomma, COSA volevi fare CON Milo??? XD

 

Ricklee: MA ciao, benvenuta anche tu nella SAINT!

Oh, fidati: per Shun e Hyoga (e tutti gli altri) ci sarà tempo, sisi!!

E che entrata faranno, heeheh!! Ma non anticipo nulla, non voglio rovinare la sorpresa!

perché siete convinti che Kanon voglia conquistare il mondo?

E’ così innocente! XD

 

charm_strange: FA troppo Grinch, e va , diciamo allora che Kanon ha un piccolo cuore di panna contenta? XD

Si, Saga si preoccupa tanto, tanto, tanto, tanto, tanto, tanto, tanto…

*Puoi anche smetterla, sto cominciando ad odiarlo nuovamente <_<* ndr Saga

E Julian io non posso vederlo, non solo nella storia, ma neanche come Nettuno, va!

Ma ci sarà posto anche per lui, più in la, ma ci sarà… ^^

 

Ladie Katjie: DEVO ammettere che io non sono molto pigra, ma la pigrizia mi prende a scatti: c’è quando ho una voglia matta di uscire

e quando mi secco anche andare al supermercato sotto casa, a rischio di morire di fame, ma mi secco andarci!

Una settimana senza pc? ç.ç

Aspettiamo il tuo ritorno con ansia!

*sventola fazzolettino bianco*

 

Diana924: SONO proprio una famigliola unita, sisi…

ammettetelo: state bene insieme! *u*

*ma neanche torturati!* ndr Saga/Kanon

Neanche torturati che lo ammettete o che state bene insieme?

Mha.. tutti e due!* ndr Saga/Kanon

Finirà bene, tranquilla… o forse no… non so, vedremo come si svilupperanno le cose!

 

aries_no_nike: COMUNICAZIONE interna, Seiya non ha avuto un infarto.

E cavolo!

Ma ora mi sorge un dubbio: non è morto perché ha avuto una botta di sedere o perché non sa neanche morire?!

*Questa si che faceva male! çnç* ndr Seiya

*Oh, caro, non sai quanto male potrei farti IO!!* ndr me

*Seiya corre a nascondersi sotto la gonna di Saori*

Sotto la gonna? Ma dico: SOTTO la gonna?! Com’è il panorama?

*Non male..!!* ndr Seiya

 

sagitta72: SEI perdonata, tranquilla, per così poco! ^^

A quanto pare si, Kanon sta mantenendo la promessa, ma solo perché gli fa comodo! XD

Sfruttatore!

I due si avvicineranno un giorno… *vede i due che si scazzottano* …un giorno… *i due continuano* …un giorno…

*continuano imperterriti* Eh! Almeno fingete, cavolo!

Si, non resta che continuare a leggere e aspettare ^^

 

HigurashiShinko: Ohi, che papiro!! XD Che bello, adoro i commenti lunghi!

e ora cerco di rispondere ordinatamente…

Innanzitutto grazie per i complimenti, ci hanno fatto tanto piacere ^//^

Eh, i Bronzini-pidocchini ci saranno, ci saranno… a loro tempo, ma ci saranno anche loro!

L’idea dei lavori ce l’ha avuta… ecco, in realtà ci siamo messe sul letto tutte e due a cercare un impiego adatto per ognuno,

quindi siamo a pari merito!

Anche tu sei ARRUOLATA *Stampa il bollo rosso sulla fronte*

Ah, hai preferenze di nomi o mettiamo il tuo nick?

Tua zia un medico legale? Oooooh, che bello, la voglio conoscere! xDDD

, la risposta è un po’ cortina, ma spero di aver risposto grossomodo a tutto.. oh, sono un danno quando si tratta di ordine!!! çcç

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** Incendio Doloso ***


Capitolo 11°: incendio doloso

 

Shura detestava essere svegliato nel cuore della notte, specie se a svegliarlo era un telefono.

 

:-Chi cacchio è?-:

 

:-Buon giorno, Shura-:

 

:-Ma quale giorno! Sono le due di notte!-:

 

:-Bè, per te adesso è giorno: hai del lavoro da fare. L’indirizzo è Via Achilleos 72, ti aspetto lì-:

 

Solo dopo un bel po’ di tempo Shura si accorse che la voce al telefono era del suo collega Mu.

 

 

                                         *

VIA ACHILLEOS 72

 

:-Ciao Shura! Vuoi del caffè?-:

 

:-… Siii…-:

 

:-Tieni, così ti svegli un po’. A proposito, ti presento la mia assistente, si chiama Nike Sòlos. Ha finito il suo tirocinio e tra un mese sarà una SAINT a tutti gli effetti-:

 

:-Piacere… adesso spiegami cos’è tutto questo casino, Mu-:

 

:-Semplice: incendio-:

 

:-Si, questo l’avevo capito… ma chi l’ha causato e come?-:

 

:-E che ne so, sei tu l’esperto! Se no perché ti avrei chiamato? Vedi quell’uomo laggiù? È il proprietario del garage. Dovresti portarlo in centrale per interrogarlo-:

 

Shura si avvicinò all’uomo

 

:-Buona sera, sono l’agente Martinez e mi occuperò di questo caso. Lei è il signor…?-:

 

:-Castor Handhyros-:

 

:-Molto bene, se mi vuole seguire in centrale..-:

 

Aprì la portiera della macchina.

 

:-Chi ha bruciato il mio garage?-:

 

Gli chiese l’uomo.

 

:-Signor Handyros, secondo lei perché la sto portando in centrale? Per interrogarla-:

 

:-Non vorrete mica incriminare me!-:

 

:-Non so, lei, un suo vicino, un suo amico… noi incriminiamo le persone colpevoli, mica li scegliamo a caso-:

 

L’uomo mugugnò qualcosa e salì in macchina insieme a Nike, mentre Mu si sedette accanto a lui.

Arrivarono alla centrale e si accomodarono nella sala degli interrogatori

 

:-Bé, dov’è Aioria? Non li interroga lui i sospettati?-:

 

Sbottò Shura che era intrattabile se svegliato bruscamente

 

:-Di solito sì…-:

 

Gli rispose Mu

 

:-Ma qua dobbiamo sbrigarcela io e tu, a quanto pare. Se vogliamo procedere, signor Handyros-:

 

:-Io non c’entro niente-:

 

Disse l’uomo

 

:-Speravo in qualcosa di più concreto… dove si trovava ieri sera?-:

 

Gli chiese Shura cominciando a passeggiare per la stanza

 

:-Ero appena tornato a casa quando è scoppiato l’incendio nel mio garage-:

 

C’era qualcosa nel tono di quell’individuo che non convinceva Shura, ma, causa mancanza di sonno o incazzatura, non avrebbe saputo dire cosa.

 

:-C’è qualcuno che può confermarlo?-:

 

Chiese Mu

 

:-Certo: il mio amico Eònas Panayìa, era con me, lo avete visto anche voi-:

 

All’improvviso capì cosa non andava: c’era troppa ostentazione in come diceva le cose più ovvie.

Shura lo scrutò più attentamente.

Excusatio non petita, accusatio manifesta : una scusa non richiesta è una manifestazione di colpevolezza.

 

:-Bene. Nike, chiama il signor Panayìa e digli di raggiungerci qua. Aspettalo all’ingresso e spiegagli un po’ la situazione-:

 

Nike annuì e uscì dalla stanza. Proseguirono l’interrogatorio

 

:-A quanto ho capito, lei ed il suo amico siete stati tutta la sera insieme. Ha notato qualcosa di strano?-:

 

Il signor Handyros ci pensò un attimo su, poi disse

 

:-Si: ad un certo punto ho sentito odore di benzina-:

 

:-Ha della benzina in garage?-:

 

:-Si, ne tengo due o tre taniche di riserva su uno scaffale al muro. Ma non crederete…-:

 

:-Come le ho detto, signor Handyros, noi non crediamo. Al massimo supponiamo qualcosa per poi verificarla-:

 

Si spazientì Shura

 

:-E di mattina, invece, cosa ha fatto?-:

 

:-Sono stato tutto il giorno con il mio amico, poi siamo andati a casa mia per passare la serata insieme-:

 

Shura e Mu si scambiarono un’ occhiata.

 

:-Può bastare, signore. Aspetteremo il suo amico e poi interrogheremo anche lui. Dopodiché torneremo al suo garage e mi lascerete condurre le indagini, spero-:

 

Disse il primo

 

:-Magari ci potrebbe essere utile in qualche modo-:

 

Aggiunse il secondo. In quel momento Nike bussò alla porta e mise dentro la testa per comunicare

 

:-Mu, è arrivato il signor Panayìa. Lo faccio entrare?-:

 

:-Si, entrate pure. Grazie, Nike-:

 

:-Che storia è questa, Castor?-:

 

Chiese subito l’uomo all’amico

 

:-Non agitarti, Eònas. Vogliono solo farti delle domande-:

 

Shura proseguì l’interrogatorio con Panayìa sperando di ricavare qualche dettaglio utile ad incastrare Handyros.

 

:-Signor Panayìa, il signor Handyros ci ha detto che voi, per tutta la giornata di ieri, siete stati insieme. Lo conferma?-:

 

:-Confermo, siamo andati al centro commerciale, poi siamo stati in piscina ed in palestra-:

 

:-Quando vi siete recati in casa del suo amico, ha notato qualcosa di strano?-:

 

:-No, non mi pare… solo che ad un tratto ho sentito puzza di benzina. E poco dopo è scoppiato l’incendio-:

 

:-Quindi, avete sentito entrambi l’odore della benzina, giusto? Che ora poteva essere?-:

 

Chiese Mu. I due si scambiarono un’occhiata

 

:-Era tardi, poteva anche essere l’una di notte…-:

 

Disse Handyros scuotendo la testa

 

:-E mezza…-:

 

Precisò Panayìa

 

:-Dunque, secondo voi l’incendio si è verificato verso l’una e trenta di notte. Siete sicuri?-:

 

Shura stava scribacchiando qualcosa su un block notes, poi un idea improvvisa lo fulminò. Prese il cellulare e mandò un messaggio a Shaina.

 

     Controllare finanze Handyros

 

:-Si-:

 

Confermarono i due

 

:-Bene, per ora non mi serve altro. Potete andare, signori. A lei, signor Handyros, do un passaggio io. Fate in modo di essere raggiungibili in qualsiasi momento-:

 

Così Shura, Mu, Nike ed il signor Handyros tornarono sulla ‘scena del crimine’

 

:-Direi di interrogare i vicini, prima di tutto. Ci rivediamo qui tra un quarto d’ora-:

 

Disse Mu cominciando a salire le scale.

Shura gli andò dietro.

 

:-Aspetta un attimo, Mu. è stato lui-:

 

:-Cosa?-:

 

:-È stato Handyros, ne sono sicuro! Guarda, ho fatto controllare il suo conto in banca da Shaina e risulta che è nei debiti fino al collo!  

Secondo me lo ha fatto per l’assicurazione!-:

 

:-Potrebbe essere, Shura, ma devi provarlo, lo sai-:

 

 

UN QUANRTO D’ORA DOPO:

 

:-Trovato niente?-:

 

Chiese Mu

 

:-Niente di particolare. A quanto pare tutti hanno sentito l’odore della benzina-:

 

Shura sfogliava il blocchetto come se si aspettasse di vedere scritta la risposta al caso, o il nome del colpevole

 

:-Anche quelli che ho interrogato io. Strano, eh? Tutti hanno sentito puzza di benzina ma nessuno sa niente. Te lo dico io, Mu, è stato Handyros-:

 

:-Lo penso anche io, ma come facciamo a provarlo? Nel garage c’è niente che somiglia ad un innesco?-:

 

Shura si diresse verso i ragazzi che stavano facendo i rilievi nel garage.

 

:-Trovato niente?-:

 

Chiese speranzoso

 

:-Aspettavamo lei, capo. Vede quello scaffale? Il signor Handhyros ha affermato che teneva le taniche di benzina lassù, e come vede lo scaffale

ha ceduto facendo rovesciare il contenuto delle taniche per terra..

Ma anche se la benzina fosse caduta, ci dovrebbe essere stato il fuoco, una fiamma, per appiccare l’incendio-:

 

:-E non avete trovato niente?-:

 

Il ragazzo scosse la testa e disse

 

:-Nulla. Niente accendini, o resti di fiammifero. Solo…-:

 

Afferrò qualcosa

 

:-Un vecchio maglione bruciato con una chiave incastrata tra i fili ed una giacca di pile. Non credo che sia di rilevante importanza-:

 

Shura esaminò quello che poteva essere un indizio.

Una giacca di pile ed un maglione di lana a giugno sono due cose fuori luogo, e ciò che è fuori luogo, per un poliziotto, è anche sospetto.

 

:-Conservalo ed etichettalo come prova. Altre novità?-:

 

:-Niente. Per ora siamo ad un punto morto-:

 

:-Continuate a cercare-:

 

E andò da Mu

 

:-Cosa hanno trovato?-:

 

Gli chiese subito

 

:-Un maglione ed una giacca bruciacchiati ed una chiave appoggiati ad un tavolino di metallo-:

 

Rispose lui impermalito sedendosi sulle scale

 

:-Eh?-:

 

:-Non mi chiedere niente. Come si è potuto verificare un incendio?-:

 

:-E se c’è stato un corto circuito?-:

 

:-No, niente segni di cortocircuito. E la benzina è caduta “per caso”?-:

 

Rispose Shura mimando le virgolette con due dita.

 

:-Ascolta, mettiamo caso che c’è un filo scoperto vicino alla taniche. C’è un corto circuito e…-:

 

:-Lo escludo, Mu. Non è possibile-:

 

:-Allora non so cosa farti-:

 

Sospirò sconsolato

 

:-Guarda che non è colpa tua. Questo caso è un casino. E io vorrei tornare a dormire-:

 

Raccolsero alcuni campioni e Shura si ripropose di esaminarli meglio appena tornati alla centrale.

Come promesso non appena rientrarono si rinchiuse nel suo laboratorio per studiare i campioni, poi si fece portare un maglione, una giacca in pile,

una chiave ed un tavolino di metallo, per cercare di capire come quegli oggetti potessero avere a che fare l’uno con l’altro.

Erano le otto di mattina, e lui non aveva ancora cavato un ragno dal buco. Milo bussò alla sua porta e si fermò sulla soglia a guardarlo per un po’

 

:-Chiave… maglione… giacca… tavolino… chiave… maglione… giacca… tavolino… chiave... maglione… giacca… tavolino…-:

 

:-Hem… Shura? Ho il risultato dell’analisi che mi avevi chiesto…-:

 

:-Chiave… maglione… eh? …oh, si Milo, appoggiala qui-:

 

Milo appoggiò il foglio al tavolo e fissò gli oggetti

 

:-Ma che ci devi fare con queste cose?-:

 

Sollevò il maglione messo dentro la giacca come se qualcuno li avesse indossati e sfilati insieme, e se li rigirò un po’ tra le mani.

 

:-Sto cercando di capire come queste cose possano interagire…-:

 

Disse Shura dondolando sulla sedia.

 

:-Shura, sono oggetti. Non possono interagire…!-:

 

:-Lascia perdere, non puoi capire..-:

 

:-Dai, non mi piace vederti così afflitto! Cosa c’è? Ah, aspetta: hai un po’ di polvere sulla faccia. Da quant’è che questo signor Handyros non pulisce il garage?-:

 

Gli passò un dito sulla fronte e gli fece prendere la scossa

 

:-Ahi! Milo..!-:

 

Poi Shura si bloccò osservando gli oggetti come se fossero delle patelle

 

:-Milo, rifallo-:

 

:-Che ho fatto ora?-:

 

Protestò lui

 

:-Rifallo: tocca il maglione, la chiave ed il tavolino, e poi tocca me-:

 

Milo eseguì e Shura riprese la scossa. Poi lo fece lui: afferrò giacca e maglione, li strofinò un e poi afferrò la mano a Milo.

 

:-Ahi! Ma sei rincoglionito?!-:

 

:-Milo! Sei un genio!-:

 

:-Cosa…? Davvero?!-:

 

E corse fuori strillando

 

:-Hei, Cam! Camus, Shura ha detto che sono un genio!-:

 

Shura invece si recò di nuovo in casa del signor Handyros con un sorriso di pura soddisfazione stampato in faccia.

 

 

VIA ACHILLEOS 72

 

:-Si può sapere perché mi hai trascinato di nuovo qui?-:

 

Protestò Mu

 

:-Taci e vieni!-:

 

Si fermò davanti al garage dei signor Handhyros e si mise a frugare in giro

 

:-Shura..? Shura, fermo, sembri un cane! Ma cosa cerchi?-:

 

:-Ah-ha!-:

 

Esclamò mostrando trionfante un pezzo di filo incastrato tra vaso e sottovaso di una pianta

 

:-Fantastico, Shura, del filo, non sto più nella pelle dalla gioia. Cosa hai trovato?-:

 

:-La prova che l’incendio è doloso e che ad appiccarlo è stato Handyros!-:

 

Mu lo fissò accigliato

 

:-Come può essere?-:

 

:- Vieni-:

 

Shura entrò nel magazzino e afferrò alcuni contenitori dove c’era stata la benzina.

 

.-Aiutami a riempirli d’acqua-:

 

:-E perché?-:

 

:-Ho un modo per incastrare Mister Truffa Assicurativa! Dai, aiutami!-:

 

Dopo che portarono a termine quell’operazione li miseri in un angolo e andarono a bussare al signor Handhyras

 

:-Buon giorno, signore!-:

 

Disse Shura, felice come una Pasqua.

 

:-Cosa volete ancora da me?-:

 

Gli chiese Handhyros guardandolo sospettoso.

 

:-Niente, mi chiedevo se può seguirci un attimo nel suo garage-:

 

:-Ci sono novità?-:

 

Gli chiese Handhyros seguendolo.

 

:-Certo!-:

 

Arrivati là, Shura legò un maglione ad uno filo sottile uguale al primo.

 

:-Cosa sta facendo?-:

 

:-Vedrà, Handhyros, vedrà..-:

 

Fece passare lo spago attraverso una finestrella ed entrarono. Poi afferrò i contenitori e cominciò a versare l’acqua per terra, osservando i movimenti d Handhyros

 

:-Cosa diavolo sta combinando, agente?-:

 

Gli chiese di nuovo, più bruscamente

 

:-Niente, niente… ogni cosa al suo tempo-:

 

Legò una chiave al maglione e poi versò un altro po’ d’acqua sul pavimento

 

:-Ma è pazzo?! Via! Fuori dal mio garage!-:

 

:-Per quale motivo signor Handhyros? Ha paura che faccia qualcosa di male? Io sono innocente-:

 

Shura posizionò il tavolino sotto il maglione

 

:-Chissà cosa succede se lascio cadere la chiave…-:

 

Cominciò. Handhyros era nervoso

 

:-Basta con queste pagliacciate-:

 

Disse

 

:-Non sono pagliacciate. Che c’è… ha paura di andare a fuoco?-:

 

Chiese Shura malizioso. Faceva ondeggiare la chiave sul tavolino, osservando la reazione di Hendhyras. Poi la fece scendere tutto d’un tratto, lascando solo

pochi centimetri dalla superficie liscia

 

:-Fermo! Fermo, per carità! Non sa cosa potrebbe causare!-:

 

Subito dopo Handhyros si tappò la bocca

 

:-Interessante… me lo dica lei, signor Handhyros: cosa potrei causare… se lasciassi cadere la chiave in questo modo?-:

 

E lasciò la chiave, che atterrò sul tavolino con un leggero TUNK, ma senza provocare danni. Ma Hendhyras, che non sapeva della sostituzione della benzina,

non appena la chiave toccò il tavolo cercò di scappare. Due degli assistenti di Shura lo  bloccarono

 

:-Ma perché scappa, Handhyros? Mi sa che dobbiamo tornare a fare due chiacchiere alla centrale-:

 

Lui cercò di difendersi

 

:-Mi lasci! Io non so niente!-:

 

Ma fu condotto di nuovo alla SAINT nella sale degli interrogatori

 

:-Dunque, mi faccia spiegare com’è andata-:

 

Cominciò Shura

 

:-Lei ha fatto in modo di rovesciare alcune taniche di benzina sul pavimento del suo garage,  e ha legato ad un filo un maglione e ad una giacca di pile.

Facendo passare il filo dalla finestrella accanto alla porta e bloccandolo a qualcosa, come ad esempio la piantina accanto alla porta, si sarebbe

ottenuta la prima parte del suo piano, nonché un innesco praticamente invisibile.

Dopo ha legato una chiave al maglione, e ha posizionato il tavolino metallico sotto tutto. Ma perché tutto questo? Per appiccare l’incendio!-:

 

:-Io non ho appiccato un bel niente! Sono stato tutto il giorno con il mio amico! Gliel’ha confermato-:

 

:-La prego, mi faccia finire: a quel punto lei doveva solo trovare una scusa per tagliare il filo e far cadere il maglione e la chiave sul tavolino-:

 

:-E perché avrei dovuto fare una cosa del genere?-:

 

:-Gliel’ho detto, Handhyros: per appiccare l’incendio-:

 

A qual punto si intromise Sion

 

:-Ma scusa, come ha fatto ad appiccare il fuoco con una semplice chiave ed un maglione e una giacca?-:

 

Gli chiese. Shura gli rivolse un sorrisetto furbo.

 

:-Ti dice niente la parola: elettricità statica? Un buon trucco, signor Handhyros, non c’è che dire: io non ci sarei mai arrivato,

almeno non fino a quando il mio collega, Milo Katistos, non mi ha toccato per puro caso dopo aver toccato due oggetti carichi di elettricità statica-:

 

:-Continuo a non capire, Shura: come ha fatto? Insomma, non abbiamo trovato tracce di accendini ne di fiammiferi, ne di nessun altra cosa

che sia servita per appiccare fuoco al maglione-:

 

Disse Sion

 

:-Ora vi spiego: Nike, potresti darmi quella chiave, per favore?-:

 

La ragazza gli passò la chiave e lui la sfregò contro il suo golf

 

:-Questo può essere un innesco. Ora guardate-:

 

E lasciò cadere la chiave sul tavolino: si formò una piccola scintilla.

 

:-Capito? Con l’aria satura dei vapori della benzina, nonché benzina stessa dappertutto, in un luogo chiuso, per giunta,

una piccola scintilla può causare uno di quelli che si chiamano incendi dolosi-:

 

:-Si, ma come ha fatto a far cadere il maglione e la chiave? Cioè, non hai detto che l’aveva incastrato sotto la pianta?-:

 

Chiese Aioria

 

:-Oh, scommetto che a questo può rispondere il suo caro amico: il signor Panaìya-:

 

Handhyros fissò l’amico come se lo volesse incenerire

 

:-Il signor Panaìya-:

 

Continuò Shura

 

:-Ci ha detto che mentre salivate a casa lei si è fermato in attimo davanti alla pianta, con la scusa di allacciarsi le scarpe-:

 

:-E allora?-:

 

Chiese Handhyros

 

:-Da allacciarsi le scarpe ad appiccare un incendio ci sta di mezzo un oceano-:

 

:-Ma lei non si è affatto allacciato le scarpe. Lei ha libertato il filo per far cadere maglione, giacca e chiave sul tavolino di metallo!-:

 

:-Può anche essere… ma non avete nessuna prova!-:

 

:-Mi dica, Handhyros… ieri aveva le stesse scarpe che ha oggi?-:

 

:-Ma certo!-:

 

Rispose lui… senza pensarci

 

:-E mi spiega come ha fatto ad allaccialre… se queste hanno il velcro?-:

 

Handhyros si alzò

 

:-Allora ho sbagliato! O non erano queste o volevo sistemare la strip, va bene? Non potete arrestarmi basandovi solo su questo!-:

 

:-Oh, è più che sufficiente: dopo un accurato esame, abbiamo scoperto che lei ed il signor Panaìya avevate l’abitudine di passare molto tempo

a fare scommesse e giochi d’azzardo… e che Panaìya le aveva vinto una grossa somma.

Così lei ha pensato bene di mettere in atto tutta questa scena per accusarlo e farsi restituire la grana, più la somma del risarcimento dei danni-:

 

:-Castor!-:

 

Il signor Panaìya si era alzato a sua volta

 

:-E va bene. Si, sono stato io.Come ha fatto ad arrivarci, agente?-:

 

:-E’ il mio lavoro. Forza, portatelo via, fuori di qua!-:

 

E gli agenti si allontanarono per portare Handhyros… al fresco.

 

:-E’ incredibile quello che la gente farebbe pur di non sganciare un centesimo… o di fregare soldi alle assicurazioni…-:

 

Disse Sion scuotendo la testa

 

:-Già. Povero Handhyros, cominciava a starmi simpatico, quel tipo!-:

 

:-Tu sei matto, Shura..-:

 

A quel punto intervenne Mu.

 

:-Hei, noi stiamo andando, ti do un passaggio fino a casa-:

 

:-Oh, si! Che bello, ora finalmente potrò dormire!-:

 

Sospirò Shura avviandosi verso la macchina di Mu.

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Angolino di KanondiGemini96: Ecco, abbiamo recuperato anche Mu!

e dopo una bella settimana di vacanze sono in piena forma per ricominciare le indagini della SAINT!

intanto rispondo alle recensioni, sono felicissima di appiccicare questo capitolo! ^^

 

Ladie Katjie: Ciao, carissima!! Non ci fare conto sul cervello di Aioria, non ci fare conto…

non c’è speranza, dovremmo andare a ‘CHI L’HA VISTO?’

Oh, ma certo che vogliamo la locandina!! Ci fa piacere che hai trovato quel programma, a me personalmente piace fare questi giochini!

Mandacela pure, siamo curiose di vederla! ^^

Ecco qua il capitolo con tanto di Shura-artificiere all’azione, non c’è che dire, complimenti, caro!

Spero ti piaccia, alla prossima ^^

 

shiryu_shunrei: Carissima, anche qui? Mi fa piacere! Ci sono una notizia buona ed una cattiva: la buona è che sei in tempo per essere arruolata alla SAINT, tranquilla,

la cattiva è che Death è impegnato… ma Cam è libero, se ti accontenti ^^

Si, si: Aioria è daltonico! O non ha imparato ancora i colori, non saprei dire… xD

Verde e giallo stanno benissimo insieme…

, dipende: cioè, prendi un verde capelli di Shaina e giallo capelli di Sion (se giallo si può definire) fanno orrore, ma verde capelli di Shun e giallo capelli di Hyoga o Shaka

stanno bene, non mi dispiacciono. Poi è questione di gusti, ah! ^^

 

sagitta72: Aioria non è innamorato: è stupido.

questa era la premessa, passiamo ad altro ^^ Eh, Milo pur di  non fare sclerare Cam si lancerebbe anche nel fuoco, secondo me, ma non c’è pericolo di questo.

Insomma, chi vorrebbe un ragazzo arrosto?

Il metodo di Saga e Kanon per capirsi lo trovo semplice ed efficace: si scazzottano, il primo che non ce la fa più cominci a dire “No, no, basta, hai ragione tu! va bene, hai ragione!”

così chiariscono tutto, facile, no?

Il piano di Kanon è… non l’ho neanche capito, non mi pronuncio, se ci sono domande si Kanon rivolgersi a Mako! ^^

 

aries_no_nike: *Si, sotto la gonna si!* ndr Seiya

*Santo cielo, fuori, vai via, parassita sociale!* ndr me

Questo ragazzo ha dei seri problemi… non credo che puoi ucciderlo, dovresti prima trovare un modo insospettabile, se vuoi farla franca.

E qui c’è Mu, e *squillo di trombe* la tua grande entrataaaaaaaa!!!!

Sei davvero un’assistente efficiente, complimenti continua così ^^

Ti sostengo: Aioria è imbranato xD

 

 HigurashiShinko: Pensa: io ho vinto il tapiro d’oro per la camera più disordinata! XD

*Ma dove sei?* ndr Mako

*Sotto queste carte di caramelle e resti di merendine, tranquilla!* ndr me

il mio rifugio personale! XD No, dai, a tanto non arrivo, ma il tapiro ce l’ho lo stesso.

GASP!

tu e Death farete scintille!

*Si mette in adorazione sperando di non essere minacciata*

Ma a parte questo ^^”

Abbiamo una buona ‘ispiratrice’ per il tuo personaggio: non so se tu hai mai visto Crossing Jordan, ma c’è una dottoressa,

Kate, che ci sembra un buon punto di appoggio ^^

*COSA SONO IOOO?!?!?!* ndr Camus

*Hem… ha detto che sei… un… idiota…* ndr me

*COOOOSA?! ORA VADO E GLIELA FACCIO VEDERE IO!!* ndr Camus

*NUOO! ASPETTA! (gli fa leggere la recensione)* ndr me

* OO” (scappa via a gambe levate)* ndr Camus

Ho salvato una vita, yeah!

 

P.S: Ma che bella che è Excalibur!!! *U*

LA VOGLIO LA VOGLIO LA VOGLIO!!!!

Ok, la smetto, te le faremo avere senz’altro ^^

 

JackoSaint: Carissime! Mi sono divertita un sacco a scrivere di Aioria versione Pinguino della Kinder Pinguì xDD

Spogliarelli del fratello????? humm…

*ficca Ros in un armadio e corre al suo posto in ‘prima fila’*

Aioria, Aioria… quando non metti profumo quando ne metti troppo…

esiste una cosa che si chiama ‘via di mezzo’!!

*Una roba tipo la via di Damasco?* ndr Ria

* OO” Lascia stare caro.. (sospira rassegnata)* ndr me

Il tacco poteva ANCHE infilarsi lì, ma sarebbe stato troppo scomodo, con il vestito, alzare troppo la gamba! XD

Povero Criseo… vai da papi Cam, eh, che zio Milo ha da fare con zia Fede…

e, per curiosità, COSA fate???

Non intenderai fregare Milo a Cam, eh?

Ti ritroveresti congelata!!! xD

 

Ricklee: Fenrir, Fenrir… vedremo di trovargli un buco, tanto quella sede è diventato un centro per sfollati!

Marin è una grande, io l’ho sempre detto!

Me la vedo che infilza il tacco con una mossa veloce e poi disarma il rapinatore… aaaaaaaah, grandeeee!!

*Bisessuale?* ndr Death

*Cos..? MA COME TI PERMETTI, GRANCHIO-STUPIDO?!?*

a parte prendere a calci il nominato ^^”

Oh, fidati, Kanon non è quello che sembra…

*l’interessato si guarda preoccupato le parti basse*

Ma non in quel senso! Stupido… comunque, non è quello che sembra, cioè l’essere assetato di potere e…

*No, no, io bevo solo tè alla pesca* ndr Kanon

*Ma vuoi tacere, santa pace di Dio?* ndr me

Ho capito, non se ne fa niente e non anticipo nulla, ti terrò sulle spine fino all’ultimo! xD

 

charm_strange: E che aiuto quello di Marin, mai averla coma nemica!

Ribadisco la mia politica: Aioria non è innamorato: è solo stupido.

Capita, no? Quante persone stupide che conosco io… non capisco perché Mako si punge… Bha, chi la capisce… xD

CRETINO DECEREBRATO. Ecco le parole esatte, eccole!

Ma creo che lui sia cretino solo a scatti. Almeno quando combatte è serio, ma potrebbe sempre indossare una maschera, non si sa mai! XD

E il piccolo cuore di panna… ehehehe… *va via fischiettando innocente*

 

Diana924: Nei secoli dei secoli e pure oltre, il primo appuntamento non si dimentica mai!

non è vero, Riaaaaa???

*Tutti i gusti sono gusti!* ndr Ria

*Si ma… MARRONE E BLU? Ma vuoi fare vomitare la gente, così al ristorante non facevi la fila??* ndr me

Eh, si! Fortuna che c’è Marin, fortuna che c’è Marin, lei è come lo svelto superfici quando serve!!

Con Criseo andrà bene, andrà bene…

O forse no…

Ma può essere di si…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** Jessica...chi? ***


Cap. 12°:Jessica… chi?

 

 

Quella mattina davanti alla porta della SAINT si trovava una signora anziana

 

:-No, ti prego, il moccioso passi, ma anche i vecchi ora no!-:

 

disse Milo che aveva già dei brutti ricordi del caso precedente

 

:-Milo, sii rispettoso nei confronti degli anziani. E tu, Aioria, vai a vedere cosa vuole la signora-:

 

disse Sion. Aioria si diresse verso la porta a vetri e rimase un po’ a parlottare con la signora, dopo la fece entrare

 

:-Cosa possiamo fare noi della SAINT per lei, signora?-:

 

chiese Sion. La signora lo guardò con gli occhioni che luccicavano dietro gli occhialetti e disse

 

.-Caro giovane, sono qui perché mio nipote è scomparso-:

 

:-Lo dicevo, lo dicevo che c’entravano un’altra volta i bambini, lo sapevo!-:

 

disse piano Milo ad Aioria. Sion gli lanciò un’occhiataccia e si rivolse alla signora

 

:-Non si preoccupi, ci dia i suoi dati, ci racconti un po’ la vicenda e poi cominceremo la ricerca-:

 

la signora si tamponò gli occhi con un fazzolettino di carta e disse

 

:-Grazie, caro. Io mi chiamo Jessica Fletcher-:

 

Aioria scattò su

 

:-Che? Come la protagonista del telefilm la signora in giallo?-:

 

:-Sì, caro, proprio come lei. Stavo dicendo, io mi trovavo qua con mio nipote in vacanza,  e oggi pomeriggio dopo che mi sono svegliata dal mio

riposino pomeridiano ho cercato mio nipote e non l’ho trovato-:

 

Sion prendeva appunti su un blocchetto

 

:-Quindi lei non sa dove possa essere andato, giusto?-:

 

:-No, non ne ho idea. Io gliel’ho detto di non allontanarsi-:

 

:-Come si chiama il bambino?-:

 

:-Michael. Ha dodici anni-:

 

:-Dodici… anni… me lo può descrivere fisicamente? Cosa indossava l’ultima volta che lo ha visto?-:

 

:-Oh, Michael è un bel bambino! Ha i capelli biondi  e gli occhi verdi. È alto circa così-:

 

e indicò un altezza con la mano

 

:-Oggi indossava una canottiera rossa e dei pantaloncini bianchi, fino al ginocchio. E le scarpe da ginnastica, grigie-:

 

:-Hum… segni particolari? Cicatrici? Voglie?-:

 

la signora ci pensò un attimo

 

:-Oh, si! Ha una piccola cicatrice sulla fronte, a destra-:

 

:-Bene. Ho tutto quello che mi serva, le indagini saranno avviate immediatamente-:

 

:-Grazie, voi siete proprio un ragazzo simpatico, che il cielo vi benedica. Quando cominciamo?-:

 

:-Tempo di rielaborare i dati al computer e fare l’identikit, signora. Ci vorranno un paio di minuti-:

 

entrò in una stanza e si mise al lavoro. La signora Jessica restò nell’atrio con Milo ed Aioria, e fissava quest’ultimo da un po’ di tempo

 

:-Tu mi ricordi tanto mio nipote, caro. Vorrei che le conducessi tu, le indagini-:

 

gli disse. Aioria si guardò intorno, sperando che parlasse con Aioros o Shaka. Ma lui aveva i capelli biondi e gli occhi verdi, e la signora parlava proprio con lui

 

:-Io? …ma, signora, io di solito mi occupo degli interrogatori, e…-:

 

:-Non essere scortese con la signora Fletcher, Aioria!-:

 

lo rimproverò Milo. La signora lo stava ancora guardando speranzosa

 

:-E va bene, cercherò io suo nipote, signora-:

 

:-Grazie-:

 

Sion arrivò con una foto e chiese alla signora

 

:-E’ questo suo nipote?-:

 

alla signora brillarono gli occhi

 

:-Oh, si, è proprio lui! Grazie, ragazzi, hanno proprio ragione: voi SAINT siete i migliori!-:

 

:-Ah ah, si, fantastico, ora cominciamo le ricerche-:

 

Aioria strappò la foto dalle mani di Sion e uscì dalla porta, seguito a ruota dalla signora Jessica

 

:-Hem, signora Fletcher, lei può aspettare con il mio collega…-:

 

:-No, no, giovanotto: io voglio collaborare alle indagini!-:

 

Aioria la fissò con un espressione da pollo sott’acqua, e pensò che quel caso sarebbe stato di certo… particolare. 

Salì su una macchina della polizia, con la signora accanto

 

:-A quale albergo alloggiava, signora?-:

 

:-AllAthens Gate Hotel-:

 

:-Bene: questa sarà la nostra prima tappa, ma prima dovrei passare un attimo da casa-:

 

la signora insistette per vedere la casa di un agente di polizia, ma Aioria la convinse ad aspettare in macchina con un suo collega.

Poco dopo tornò con un cane, un pastore tedesco

 

:-Le presento Argo, signora Fletcher: È il mio cagnolino. Lo porto sempre con me quando faccio le indagini: è di grande aiuto-:

 

:-Oh, mi faccia il  piacere… ma io sono allergica agli animali…-:

 

disse la signora

 

:-Su, su: non abbia paura. Argo non le farà del male, non è vero, Arguccio?-:

 

il cane abbaiò, poi saltò in macchina. La signora starnutiva di tanto in tanto, ed il cane abbaiava e si avvicinava ad annusarla.

 

arrivarono all’Hotel ed entrarono. Aioria si diresse la bancone e disse

 

:-‘Giorno, signore. Vorrei la chiave della camera 123-:

 

il direttore lo guardò con sospetto, poi la sua attenzione si rivolse al cane

 

:-Non accettiamo animali, in questo albergo-:

 

Aioria, senza togliersi il sorriso dalla faccia, gli mostrò il distintivo. Il direttore fece scorrere lo sguardo dall’oggetto, a lui, al cane, alla signora Fletcher

 

:-Cosa volete?-:

 

:-E’ scomparso il mo nipotino, signor direttore.  La prego, faccia entrare il signor Kriseo per le indagini-:

 

si intromise la signora. Il direttore sbuffò e gli lanciò la chiave.

La signora li condusse fino alla camera e aprì la porta. Gli agenti si misero a fare rilevamenti, raccogliere campioni, esaminare i vestiti e gli oggetti del bambino.

La signora si mise ad osservarli al lavoro, e poi prese una maglietta del bambino

 

:-Signora, non dovrebbe toccare niente. Ogni prova potrebbe essere compromessa-:

 

le disse un agente

 

:-Oh, si, mi scusi tanto… è solo che… questa macchia, la vede? A lei cosa sembra?-:

 

l’agente osservò la macchia e disse

 

:-Mi dia la maglietta, signora, la faremo analizzare-:

 

ms la signora non lo ascoltava e si diresse verso Aioria

 

:-Agente Kriseo, a lei cosa sembra questo?-:

 

:-Ecco… cioccolato-:

 

disse lui dopo aver esaminato la macchia marrone sulla maglietta

 

:-A me pare terra. Sicuro che sia cioccolato? Gli avevo detto di non mangiarne. A me sembra terra, ma…-:

 

con la maglietta in mano, si diresse in balcone esaminò  con attenzione ogni angolo

 

:-Aioria, tieni ferma quella signora, ti dispiace? Rischia di cancellare qualche prova-:

 

Gli disse un collega. Lui uscì e la tirò gentilmente per un braccio

 

:-Avanti, signora Fletcher, non è il caso di giocare alla detective: siamo sulla scena… hem… del crimine, possiamo dire. Ogni cosa qui dentro può essere una prova-:

 

:-Aspetti un attimo, giovanotto. Guardi: la terra sulla maglietta è come questa che c’è su questo muro-:

 

In effetti, il muro confinava con un giardino e, dove ci sono giardini, c’è terra

 

:-Avanti,  signora, non..-:

 

ma la signora stava già esaminando il muro con espressione critica

 

:-Signora, venga qua!-:

 

Aioria usò il suo solito tono autoritario, che usava quando voleva farsi  ubbidire da Argo. Ma evidentemente quel tono funzionava solo con i cani,

e neanche a volte, perché la signora non solo non l’ascoltò,  ma cominciò a sporgersi dalla ringhiera tentando di afferrare qualcosa

 

:-Ma è pazza?! Signora Fletcher!-:

 

:-Preso!-:

 

la signora aveva in mano un pezzo di stoffa

 

:-E’ della maglietta di mio nipote, detective: guardi-:

 

prese quella che aveva in mano e mostrò un pezzo strappato, che combaciava con quello ritrovato. Subito Aioria chiamò Argo e gli mostrò il pezzo di stoffa

 

:-Argo, lo vedi? Lo vedi, bello? Annusa… cerca: devi cercare questo odore, hai capito?-:

 

e il cane abbaiò. Annusò un po’ lungo il muro e abbaiò tre volte

 

:-Hai trovato? Bravo. Cerca…-:

 

glielo fece annusare di nuovo, e il cane saltò nel giardino

 

:-No! Stupido cane! Devi cercare!-:

 

ma il cane aveva cercato bene: poco dopo tornò tirando per la maglietta un bambino

 

:-Michael!-:

 

strillò la signora Fletcher. Il bambino sembrava poco contento di essere stato trovato

 

:-Cosa ci facevi là dietro, Michael?-:

 

lo rimproverò la signora

 

:-Giocavo a nascondino-:

 

:-Giocavi.. e... Con chi?-:

 

:-Con me, signora-:

 

nella stanza era entrato un altro bambino

 

:-L’ho conosciuto oggi in piscina, e mentre dormivi è venuto a trovarmi qui. E stavamo giocando. Sono stato nascosto là per tanto tempo-:

 

:-Lo so, monello che non sei altro! Come faccio con te?-:

 

:-Oh, forte! Tu sei uno della SAINT? Ha il distintivo? Posso vedere la pistola?-:

 

i due bambini si erano affollati attorno ad Aioria,  con Argo che faceva la festa a tutti e tre

 

:-Posso andare, adesso?-:

 

chiese lui che ne aveva abbastanza di quella Jessica Fletcher

 

:-Oh, certo, caro, mi dispiace avervi disturbato, ma Michael è un monellaccio…-:

 

 

 

UFFICIO DI AIORIA

 

:-E così giocava a  nascondino con un amichetto?-:

 

chiese Marin ridendo

 

:-Si! E non c’è niente da ridere!-:

 

:-Scusa, ma è solo che le capiti tutte tu…-:

 

 scosse la testa.

Tutti i SAINT si erano fatti quattro risate, chi alle sue spalle, chi direttamente in faccia

 

:-Ma da oggi faccio solo il mio lavoro! Non mi lascerò trasportare mai più da una vecchia in casi pazzoidi!-:

 

 aveva detto, guadagnandosi un’altra passata di risate  da parte di tutti i colleghi.

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

KanondiGemini96: Adoro questo colore, lo adoro, fa tanto capelli di Camus, lo amo, lo adoro…

*si accorge che tutti la fissano, specie Milo con il braccio Excaliburoso di Shura in mano*

He-hem, dicevo, ormai io sono l’addetta alle risposte alle recensioni, perché Mako è troppo pigra presa dai suoi impegni.

Dunque, vorrei precisare tre cose:

 

1)    Questo capitolo è mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa tutto frutto della mia ormai perversa mente;

ormai, oltre a somigliare a Saga (davvero, ho i capelli come lui! Scalati con tutte quelle puntine pazze… però sono carini!),

sto anche cominciando a pensare come lui (e non è una bella cosa) ed è un omaggio alla carissima Jessica Fletcher, del film “La signora in Giallo”

che io, la mia so®cia e persino mia mamma, adoriamo.

 

2)    Questo capitolo è un modo per sfatare il mito cani e gatti non vanno d’accordo, infatti il caro Aioria ha un cane!

Chi l’avrebbe mai detto?

 

3)    *Rullo di tamburi*

 

ED ECCO IL SIGNIFICATO DI S.A.I.N.T.!!

      S= sjeis

A= Aqenàs

             I= ierou

            N= naou

            T= taxis

 

Che tradotto vuol dire “loro [sono] l'esercito del Sacro Tempio di Athena”

 

Bene, e ora che abbiamo svelato il segreto, alle risposte:

 

Diana924: Il carissimo Shura detective è davvero molto intelligente… si, ma senza Milo non avrebbe fatto niente, dai, un po’ di merito va anche a lui!

e Mu lo ha chiamato perché lui è l’esperto di esplosivi, incendi e queste robe qua.

Si, fa proprio dio della distruzione, ce lo vedo, io! xD

 

JackoSaint: Ed eccole, le mie gemelline preferite *sguardo assassino da parte di Saga e Kanon* che volete? Voi siete maschi! …siete, maschi, vero?

Fatemi controllare! *u*

Milo un bullo? Ma che bullo e bullo, qua il bullo è Death! E non vi consiglio di negarlo!

C’eri arrivata? Bene, hai ottimi requisiti per entrare alla SAINT! A presto, care! ^^

 

charm_strange: Non potremmo mai scomparire lasciando insospese le indagini della SAINT, no no!

Sono d’accordo, Milo è un genio incompreso, sono perfettamente d’accordo… e sono certa che non si comprende!

Allora, Mu è il legale della SAINT, e in più si occupa degli interrogatori con Ria (Aioria).

E si che Kanon riuscirà ad andare d’accordo con il fratellino, si, prima o poi, ma ci riuscirà, non ti preoccupare ^^

 

HigurashiShinko: TUTTI I TIPI DI SCINTILLE?! Vuoi fare i fuochi d’artificio? O forse… Ok, Death, taccio, già ti vedo con quella pericolosa scure in mano…

No, non sono orgogliosa che la mia faccia vada nella tua casa… No, non voglio neanche il posto d’onore sulla parete… E, no, NON VOGLIO CHE TU E NESSUN ALTRO

CERCHIATE DI ARROSTIRMI!

ma che minaccia è “Ti arrostisco”? Dì, ti sembro una bistecca, per caso? No? E allora via, vattene da Shinko e fai i fuochi d’artificio, vai!

Mu/Coccolino Lillino/Pecorellina Smarrita/Pecorella lillina! ?! OO” Questa me la segno, questa me la segno…

Si, il dialogo è come quello di Jurrassic Park, adoro quel film, lo adoro, lo adoro… Comunque si, è all’incirca come quello ^°^

Ho anche una buona notizia: Death sarà nel prossimo capitolo!!!

 

NatsuVIII: Ah-ha, una new entry! *SI, UNA NEW ENTRY! EVVIVAAAAA!!* ndr Death (entrando a razzo nella stanza con tanto di bisturi)

*tesoro, è ancora viva* ndr me

*NON chiamarmi tesoro!!! E’ viva…? , a questo si rimedia!* ndr Death

*(gli frega il bisturi e glielo lancia lontano, e Death corre a prenderlo come un cagnolino) VATTENE DA SHINKO!*

Bene, ce ne siamo liberati! Dici anche quattro paroline sulla scelta del titolo, ti ascoltiamo, non preoccuparti!

 

1-Hem… si, abbiamo ucciso Kido… no, un attimo, Lukas ha ucciso Kido, noi non c’entriamo!

 

2-Ci sarà Shun, ci sarà, a suo tempo, ma ci sarà… ci saranno TUTTI *ma sono arrivato prima io, perché sono il numero uno!* ndr Seiya

*Hai ragione, caro, tu sei il numero uno… DEI PIRLA! VIA, FUORI DALLA MIA CASA!* ndr me (lo caccia a suon di scopate)

 

3-Certo che puoi essere l’assistente di Saga! E certo che puoi dare fastidio a  Death! Ti seguo a ruota!!

 

aries_no_nike: Siiiiii, ci sei tuuuuuuu!!! No, dai, non commuoverti, per così poco! ^^ Anche noi ti adoriamo! La mia so®cia sta… hem, sta studiando,

quindi penso che tanto bene non sta, poi dopo gli esami ha avuto un po’ di problemi… ma complessivamente sposso dire che sta bene!

Si, un caso di Conan! Io adoro Conan! E’ tenero e pucciolo!! Però, sei una veggente, come hai capito che l’ho scritto io, quel cap? OO? ^^

 

shiryu_shunrei: Tesssoro, non siamo sparite!!!

Ok, ti sei aggiudicata Camus, e spero che ti stia simpatico Hyoga, perché presto arriverà anche lui! heheheheh!

Stai pure tranquilla: compariranno TUTTI e cinque! Già uno ce lo abbiamo, gli altri quattro, come ho detto, tra poco, pazienta ancora qualche capitolino, eh?

Mu è il legale della SAINT e si occupa, insieme ad Aioria, degli interrogatori

Un bacio, al prossimo capitolo! ^^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** Cap 13- L'arma del delitto (1 parte) ***


Cap. 13°: L’arma del delitto

 

Le occasioni nelle quali Sion indossava abiti ‘eleganti’ erano molto rare, per cui quando arrivò alla SAINT vestito come se dovesse partecipare

ad un matrimonio tutti i presenti si scambiarono delle occhiate tra il perplesso e l’incredulo

 

:-Bé? Mai partecipato ad un ricevimento?-:

 

Chiese lui infastidito da tutti quegli sguardi

 

:-Ah, un ricevimento! Ecco perché ti sei vestito come un manichino…-:  

 

:-I tuoi complimenti mi commuovono sempre, Death...-:

 

Sion sbuffò e guardò l’orologio

 

:-Cosa aspetti?-:

 

:-Mi ero dato appuntamento con Mu e Nike qui, poi andiamo tutti e due con la sua macchina.. doveva essere qui..-:

 

Shura indicò la porta a vetri

 

:-Infatti eccoli qua, i due piccioncini…!-:

 

Infatti proprio in quel momento stavano entrando i due nominati, a braccetto come una coppia di sposini. Mu indossava un completo blu scuro, camicia bianca

e cravatta blu di seta, Nike con un vestito lungo, di un nero lucido. I capelli biondi erano stati stirati e le ricadevano morbidi sulle spalle

 

:-Buona sera!-:

 

Disse allegramente come se dovessero partire per una scampagnata

 

:-Buona sera  a tutti e due. Allora, vogliamo andare?-:

 

:-Dov’è esattamente questa festa?-:

 

Ahiese curioso Milo

 

:-A casa dell’assessore Ànghelos Àplistos-:

 

:-Cognome adeguato... sbaglio o significa avido?-:

 

Chiese Camus

 

:-Ci hai azzeccato. Non vorrei essere maligno, ma è vero: quell’uomo è avido e avaro-:

 

Sospirò Sion annuendo

 

:-Hai un bel ricordo di questo tizio...-:

 

Gli sorrise Death, innocente

 

:-Veramente ho un brutto ricordo... intanto rifiutare un suo invito significa rifiutare un valido appoggio in caso di bisogno, perché come tutti sapete,

i politici è meglio averli amici che nemici. Ma non vorrei divagare, che ne dite,  voi due, andiamo?-:

 

 

 

CASA DELL’ASSESSORE-ORE 21.15

 

Sion tirò un lungo sospiro rassegnato prima di bussare alla porta. Era evidente che non gli andava a genio l’idea di fare buon viso a cattiva sorte.

Andò ad aprire una delle tante cameriere

 

:-Oh, signor Liang, che piacere! Venga, entri pure, anche lei signor Tamang. E chi è questa bella signorina?-:

 

Chiese la cameriera avvicinandosi a Nike

 

:-Lei è la mia assistente, Nike Sòlos-:

 

Intervenne Mu

 

:-Oh, piacere di conoscerti, cara. Prego, entrate, entrate, gli altri ospiti sono già radunati in salotto-:

 

Il salotto in questione era una stanza enorme, con lampadari di cristallo, illuminata a giorno. Ed era piena zeppa di persone altolocate che chiacchieravano

sedute su uno dei tanti divani, altre che passeggiavano ed altre ancora radunate a piccoli gruppi che discutevano delle ultime novità mondiali

 

:-Oh, il nostro amico Ànghelos ha deciso di far mostra delle sue tante abilità...-:

 

Notò Sion indicando una vetrina dove erano in bella vista tutti i premi che il signor Àplistos aveva, in un modo o nell’altro, ricevuto in competizioni varie

 

:-Ogni occasione è buona per vantarsi... e, a proposito, dov’è il nostro ‘uomo dalle mille qualità’?-:

 

Mu stava ispezionando la sala con lo sguardo, cercando di intravedere l’assessore

 

:-Oh, sarà su a prepararsi, non ti preoccupare. Arriverà...-:

 

Cominciarono a chiacchierare anche loro con gli altri invitati, unendosi ben presto all’atmosfera generale. E intanto dell’assessore nemmeno l’ombra.

 

:-Sto cominciando a stare in pensiero...-:

 

Mu si guardava pensieroso in giro. Nike lo prese per un braccio

 

:-Per quell’uomo? Sono sicura che tra poco sbucherà fuori, come ha detto Sion. Dai, non ci pensare e divertiti-:

 

:-Non che ci sia molto da divertirsi qui. Che ne dici di prendere un poco d’aria?-:

 

:-Ottima idea, vediamo se riusciamo ad uscire da questo buco senza dare nell’occhio-:

 

Sgomitarono un po’ per uscire, e si appartarono in giardino, su una panchina

 

:-Quella deve essere la camera di Ànghelos Àplistos-:

 

Mu indicò una portafinestra con una tenda arancione, dalla quale si poteva intravedere la luce

 

:-Si, si, va bene, non ci pensare più, adesso-:

 

Stettero per un po’ a guardare le stelle, aspettandosi che da un momento all’altro arrivasse Sion a chiamarli

 

:-Cavolo, ora mi sto preoccupando io...-:

 

Disse Nike dopo un po’. Ed in quel preciso momento arrivò Sion

 

:-Ragazzi, a lavoro-:

 

Mu scattò in piedi

 

:-Cosa c’è?-:

 

:-Niente di particolare: dobbiamo solo sfondare la porta dello studio di Àplistos-:

 

E così fu: tutti gli ospiti erano accalcati nel corridoio a guardare la porta, aspettandosi di vedere uscire l’assessore e poter cominciare il ricevimento

 

:-Largo... signori, fateci passare...-:

 

I tre si fecero largo tra la folla e con una spallata ben assestata Sion riuscì a buttare giù la porta : come tutti si aspettavano il signor Àplistos era là, solo

che era riverso sul parquet in un lago di sangue.

 

:-Cazzo, no...!-:

 

Si lamentò Sion.

 

:-Nike, chiama gli altri... cavoli...-:

 

Lui e Mu entrarono ed esaminarono il cadavere.

 

 

<><><><><><><><><><> 

 

 

:-Ah-ha, un cadavere!-:

 

Gioì Death non appena entrò nella stanza. Sion gli lanciò un’occhiataccia e gli intimò di concentrarsi sul corpo, poi uscì  e distribuì i compiti

 

:-Dunque, Mu ed Aioria, andate ad interrogare i presenti; và con loro, Nike. Milo, Camus, controllate se ci sono impronte in giro o qualunque altra

cosa possa servirci a scoprire cosa è successo-:

 

Poi tornò dentro ed osservò per un po’ il medico legale che osservava ed annotava con velocità impressionante

 

:-Cosa hai trovato?-:

 

Gli chiese

 

:-Innanzi tutto!-:

 

Death alzò il dito medio

 

:-...E’ morto-:

 

Annunciò

 

:-A volte sei così perspicace che le tue intuizioni mi sconvolgono...-:

 

:-Fammi finire! È morto per dissanguamento, che a sua volta è avvenuto per recisione sia dell’arteria carotide che della vena giugulare, il che mi fa supporre due cose: primo che l’omicidio era premeditato e secondo che l’assassino ha qualche conoscenza di anatomia. Ultima cosa: il decesso è avvenuto da meno di un ora perché ancora non c’è rigor mortis neanche nei muscoli della mascella, che come sai sono i primi ad irrigidirsi tra una e tre ore dopo il decesso, quindi è morto

tra le ventuno quando la cameriera lo ha chiamato per la prima volta e le ventuno e trenta, cioè, se ho capito bene, un quarto d’ora dopo che siete arrivati voi

in questa casa…-:

 

:-Si, e questo è già in punto d’inizio. Poi?-:

 

:-E poi...-:

 

Death prese qualcosa con la pinzetta

 

:-Un capello-:

 

:-Un capello... fantastico... di chi è?-:

 

:-E che ne so? Lo dovrebbe esaminare Camus-:

 

:-Bene, fai in modo che lo riceva. Elios? Porta questo al dottor Lavoie, faglielo avere e digli di esaminarlo al più presto-:

 

Il ragazzo annuì ed uscì. Sion si rivolse di nuovo a Death

 

:-E cos’altro hai trovato?-:

 

Lui gli fece segno con il dito e Sion gli si inginocchiò accanto

 

:-Vasocostrizione, vedi, qui, ai margini della ferita-:

 

Disse Death indicando il collo della vittima.

 

:-E poi qua il sangue sembra diluito, vedi? Doveva esserci dell’acqua per terra. Per ora è tutto quello che posso dirti, mi serve esaminarlo più accuratamente

e poi aprirlo, forse... dipende se questa volta Seiya si decide ad aiutarmi... altrimenti farò da solo, come al solito.  Mi serve qualcuno che me lo porti al laboratorio-:

 

:-Si, chiedi a qualcuno di loro-:

 

Sion indicò i ragazzi che facevano i rilievi ed uscì in cerca di Aioria e Mu. Li trovò intenti a parlare con un uomo.

 

:-Come procede?-:

 

Chiese

 

:-A meraviglia, abbiamo interrogato tutti i presenti e ora ci rimane solo lui-:

 

Aioria indicò il tizio

 

:-Il signor Evrèos Dholofònos-:

 

:-Bene, finite e poi tornate alla sede. Comunicate ai presenti di non allontanarsi, dobbiamo tornare ad interrogarli. Avete preso l’indirizzo di tutti?-:

 

:-Certo, la prima cosa che abbiamo fatto-:

 

:-Bene, adesso li chiamate tutti di nuovo e staccate un capello ad ognuno di loro-:

 

Aioria e Mu lo guardarono come merluzzi appena pescati, ma non contestarono l’ordine.

 

:-Perfetto. Quando finite tornate a casa, domani vedremo cosa fare-:

 

___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Dio… avevo risposto alle recensioni… e Mako… l’ha cancellato… Santissimo Zeus…

 

*Io non ho cancellato NULLA!* ndr Mako

 

*Ma se qua non ci sono! Non c’è nulla! Guarda! E’ vuoto! Vuoi un paragone? Come il tuo cranio!!!* ndr me

 

*COME COSA?!?!* ndr Mako

 

*Come quella sottospecie di SOFFITTA SPARTI-ORECCHE che ti ritrovi! XP* ndr me

 

 

Bene, non cambia che rifare  tutto daccapo… Tutto quel lavoro… tutte quelle minchiate…  sigh, sigh…

 

Bé, poche chiacchiere: prima inizio e prima finisco

 

*Hai degli strani scatti di personalità… <_<* ndr Saga

 

*Parli a te stesso, immagino* ndr me

 

Prima una comunicazione interna: Come forse avevate già capito, questo capitolo sarà diviso in due parti (Ma va! ndr voi)

Bene, fine, stop, adesso, rimbocchiamoci le maniche:

 

Ladie Katjie: Ooooh, io ti adoro!!! E anche la mia so®cia ti adora!!! Che bella locandinaaaa!!! Thank you, very much!

Stavolta il morto, con la Fletcher, non è scappato, dai! Un punto a suo favore.

Grazie ancora per la locandina ^^

Oggi sono pigra di poche parole, spero di essere più soddisfacente nella seconda parte ^^

 

NatsuVIII: , dai, tuo fratello da un lato ha ragione!

Milo con l’artiglieria pesante? O.o

ma se non sa neanche fare le bolle di sapone con la cannuccia! Naa, al massimo potrebbe chiudere il marmocchio nell’armadio…

Si: ti mettiamo con Saga! Prego, prego, prego! ^^

Tranquilla: tra poco arrivano anche quelle cinque bratte i bronze.

 

JackoSaint: Come ti sta antipatica la Fletcher?! Oddio, un po’ anche a me… soprattutto quando gli ultimi due minuti della puntata arriva con la sua aria da detective e dice

*Credo di sapere chi è l’assassino!*

Evviva!!! Ci hai messo un ora a capirlo, ma come si dice, meglio tardi che mai!

Povero Aioria… neanche un cane sa addestrare… anzi, date le circostanze… povero cane! XD

 

charm_strange: No, cara: Jessica è “La signora in Giallo”!! Che, ripeto, con Hyoga farebbe una coppia fantastica xD

Julian? Megalomane? Ma nuooooo!!! xD Heheehe… il fuoco cova sotto la cenere…

Mi sa che questo sia un caso più da NCSI…. con tanto di un anatomopatologo pazzo all’opera!!!

 

shiryu_shunrei: Come la marmellata attira le mosche. Io avrei detto qualcosa un TANTINO più volgare xD

Eh, Ma Hyoga e la Fletcher potrebbero andare in giro a braccetto…

Si: succedono tutte ad Aioria!

E’ lui il pirla, dopotutto!!!

Si, sai cosa significa SAINT, adesso ^^ Contenta?

Baci °*°

 

Diana924: Diciamo che le vecchiette hanno simpatia per Ria…! Vanno tutte a cercarlo! Ora ci manca che ne arriva una che gli chiede di aiutarla perché il suo gattino è alito sull’albero! XD

Per quanto è stato nascosto…?

Hem… non so, io una volta ci sono stata per un quarto d’ora che alla fine sono uscita perché non ce la facevo più…

Ecco svelato un altro “mistero”: Aioria ha un cane!!!

Dai, che detective sarebbe senza un bel Rex morbidone? ^^

 

aries_no_nike: Si; Aioria se le cerca, sarà perseguitato dalle vecchie in eterno!!!

Ok, forse no, sono drastica… Ma un caso così non si scorda facilmente!ò aver pensato una cosa simile!

NUOOOO! Kurumada non può Non possiamo avere le stesse idee di un cinese, giapponese o come diavolo è! Solo noi abbiamo queste trovate geniali

*Modesta…* ndr Shaka

*E tu che ci fai qui? OO”* ndr me

*Cercavo il bagno…* ndr Shaka

*Ma perché venite tutti a deporre i vostri santi bisognini qui? Questa casa non è un cesso pubblico!* ndr me

*Ok, allora… dov’è il frigo?* ndr Shaka

Rinuncio <_<…

2 + 2 fa 6… *conta sulla punta delle dita* Eh, si: fa 6! xD

 

HigurashiShinko: Si, siamo dei geni del male che neanche Kanon!!

Uhu, i soprannomi di Sir Lillino sono DIVINI!!! E soprattutto adattissimi! xD

Vedi, ti avevo promesso Death: ecco Death! Felice, ora?

Tranquilla: anche io nelle recensioni scrivo solo cazzate più minchiate per cavolate diviso cretinate… uguale? Una MERDA di recensione!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 14
*** l'arma del delitto (ll parte) ***


Capitolo 14: l’arma del delitto ( II parte)

 

 

IL GIORNO DOPO-SEDE DELLA SAINT

 

Death girava come un pazzo guardando in ogni singolo ufficio e angolo come se stesse cercando qualcosa... o qualcuno

 

:-Seiya? SEIYA! Non puoi sparire così: hai del lavoro da fare, vieni qui!-:

 

:-Ma che c’è? Ero andato da Saga!-:

 

Protestò il ragazzo comparendo alle sue spalle

 

:-Non m’interessa dov’eri! Vieni qui: abbiamo del lavoro!-:

 

Seiya sembrava impaurito

 

:-Un’altra autopsia? No, grazie, preferirei ingoiare una confezione di rasoi piuttosto che assistere un’altra volta-:

 

Death lo guardava con un’espressione di compatimento, scuotendo la testa

 

:-...Non mi interessa...! Sei o non sei il mio assistente?-:

 

:-Si, ma...-:

 

:-Non ho capito bene...?-:

 

:-Si, lo sono, però...-:

 

:-Continuo a non capire...-:

 

Seiya sospirò sconsolato

 

:-Si, Death, lo sono...-:

 

:-Benissimo, vedi? Non costa niente ammetterlo! E ora fila in laboratorio prima che ti trascini io-:

 

                                        *

 

 

:-Chi era?-: 

 

Seiya si era vestito e prontamente si era girato dalla parte opposta non appena Death mise la mano nella tasca per estrarre il bisturi

 

:-Non capisco perché continui ad impressionarti... era un assessore, un certo Ànghelos Àplistos… ti dice niente?-:

 

:-Devo averlo visto qualche volta in tv...-:

 

:-E non lo riconosci, scusa? Cos’è, Alzheimer precoce? -:

 

:-No, ma tanto per cominciare l’ho visto tanto tempo fa e poi era... insomma... vivo-:

 

:-Oooh, l’ha visto tanto tempo fa... ed era vivo...-:

 

Gli fece il verso Death annuendo comprensivo. Appoggiò il bisturi sullo sterno e...

 

:-Cazzo, Seiya, un’altra volta?!-:

 

                                   *

 

 

Due ore dopo, nel laboratorio di analisi biologiche, era in corso una discussione tra Sion e Camus

 

:-Hai esaminato il capello che ti ho fatto avere ieri sera?-:

 

Chiese Sion affacciandosi alla porta.

 

:-Si, certo, ho confrontato il DNA del capello con quello di tutti i presenti... Anche se mi ci è voluta tutta la notte, Anzi, stavo per portarti i risultati…-:

 

Camus lo incitò a sedere e gli passò alcuni fogli

 

:- Evrèos Dholofònos, eh?-:

 

Disse Sion annuendo

 

:-Già. Ora c’è una notizia buona ed una cattiva-:

 

:-Prima la buona-:

 

:-Il signor Dholofònos abita non lontano da qua-:

 

:-Speravo in una migliore, ma comunque... e... la cattiva?-:

 

Chiese Sion prudentemente

 

:-Non possiamo accusarlo sul semplice ritrovamento di un capello-:

 

:-E questo lo sapevo anche io... quindi?-:

 

Camus sospirò e si sedette

 

:-Quindi dovremmo trovare delle notizie sia su di lui che su Àplistos. Sai, per verificare se avevano rapporti sereni o meno…-:

 

:-Vuoi andare a chiederglielo? Non credo ti direbbe tutto...-:

 

:-Bé, dovremmo trovare un modo. Lo chiediamo ad altri amici... ai domestici di Àplistos...-:

 

In quel momento irruppe nel laboratorio Death Mask

 

:-Non c’era nulla-:

 

Camus e Sion si scambiarono un’occhiata perplessa

 

:-Hem... dove?-:

 

:-In quel cadavere! L’ho aperto per nulla!-:

 

Death si lasciò cadere su una sedia e guardò sconsolato i risultati dell’autopsia

 

:-E il capello?-:

 

Chiese poi appoggiando i gomiti sulla scrivania

 

:-Era di Evrèos Dholofònos, ma non possiamo arrestarlo basandoci sul semplice ritrovamento di un capello sul corpo di Àplistos-:

 

Death annuì guardando Camus, Camus guardava lui con aria interrogativa pensando alle sue analisi e Sion passava alternativamente lo sguardo su tutti

e due, come se stesse guardando una partita di tennis

 

:-Hem… e l’arma del delitto? Sulla ferita non c’era il minimo segno, a parte quella leggera vasocostrizione ed il sangue diluito. Aioria ha trovato niente? -:

 

Chiese Death per rompere il silenzio

 

:-No, non ha trovato nessun’arma, ha trovato solo altra acqua sul davanzale della finestra… ed in ogni caso l’acqua non uccide! Sicuramente non in quel modo-:

 

Sbottò Sion sconsolato. Rimasero in silenzio tutti e tre pensando a cosa poteva uccidere e sparire senza lasciare traccia.

 

:-Eppure ci deve essere qualcosa! Adesso ricapitoliamo: non è un suicidio perché ci sono segni di lotta, però la stanza era chiusa. Quanto all’assassino

è sicuramente uno dei presenti, ma noi abbiamo perquisito tutti e nessuno aveva tracce di sangue addosso. Ed in tutta la casa né fuori è stata trovata

l’arma del delitto. Poi c’è il capello di Dholofònos che fa di lui il principale sospettato-:

 

Disse Sion. Poco dopo li raggiunsero Aioria e Mu con altre notizie sulla vittima.

Cominciò Aioria

 

:-Tutti quelli che erano alla festa ieri sera non erano veramente amici di Aplistos: erano in rapporti di affari o avevano a che fare con lui per ragioni

politiche, insomma, niente veri rapporti personali, però tra le carte dell’assessore abbiamo trovato molti appunti che hanno a che fare con Dholofònos.

Pare che ci fossero regolari passaggi di denaro tra i due più o meno ogni tre mesi, e guarda caso la somma che andava da Dholofònos ad Aplistos era

sempre maggiore di quella che andava da Aplistos a Dholofònos, il che a mio parere si può interpretare come “usura”-:

 

:Va bene, Aioria, grazie… tu, Mu, cosa hai da dirci?-:

 

:-Ho fatto qualche indagine su Dholofònos, visto che è il principale sospettato, ed ecco qua: è figlio di gente ricca, ma a quanto pare non ha buoni

rapporti con la famiglia a causa del tenore di vita dispendioso che conduce; è iscritto all’università ma non si impegna molto.

A me pare il classico ragazzo viziato che vuole spendere senza guadagnare-:

 

:-Il che potrebbe giustificare il ricorso ad un usuraio, tuttavia viziato non vuol dire necessariamente assassino. La cosa più importante adesso è trovare

l’arma del delitto-:

 

Aioria abbassò lo sguardo come se Sion lo avesse rimproverato personalmente.

 

:-Mi rimetto al lavoro per trovala prima possibile-:

 

Aprì la porta per uscire e si ritrovò Milo tra le braccia.

 

:-Oh, ciao! Tutto bene?-:

 

:-No! Mi sono tagliato!-:

 

Gli rispose quello imbronciato e con il pollice in bocca come un bambino.

 

:-Ti sei tagliato? E come hai fatto?-:

 

Gli chiese Camus preoccupato.

 

:-Bè, in effetti è stata una cosa stupida: stavo prendendo una lattina dal frigorifero e mi sono tagliato con…-:

 

:-La linguetta d’alluminio?-:

 

:-No! Con il ghiaccio che condensa sul fondo!-:

 

:-CON IL GHIACCIO?!-:

 

Urlarono Camus, Sion e Death Mask insieme.

 

:-Sì, ecco, vi avevo detto che era una cosa stupida!-:

 

:-Ma no! Sei un mito! Ora ti spiego, mio adorabilmente distratto dipendente: noi non troveremo mai quella stramaledetta arma perché non esiste più!

O meglio, l’avevamo già trovata, solo che non l’avevamo riconosciuta perché aveva cambiato forma! È stata una lama ad uccidere Aplistos, ma era una

lama di ghiaccio!-:

 

Spiegò Sion entusiasta come un ragazzino la mattina di Natale.

 

:-Un momento! Dholofònos aveva un cerotto sulla mano! Forse si è ferito nonostante i guanti quando ha fatto forza con la lama!-:

 

Saltò su Aioria.

 

:-Inoltre aveva il movente, insomma, doveva restituire un sacco di soldi ad Aplistos, forse ha deciso di cancellare il debito anche se in modo così drastico-:

 

Aggiunse Camus.

 

:-Dobbiamo incastrare Dholofònos. Sono sicuro che è stato lui-:

 

Disse poi

 

:-Si, anche noi ma... come?-:

 

Camus allargò le braccia e si passò una mano nei capelli. All’improvviso Sion si alzò bruscamente.

 

:-Ho trovato! O la va o la spacca-:

 

Camus si girò di scatto a guardarlo e Death trasalì al suo urlo

 

:-Chi? Cosa?-:

 

Chiese

 

:-Ho trovato come incastrarlo, ora dobbiamo solo sperare che funzioni. Venite con me e annuite a tutto ciò che dico: forse lo abbiamo preso-:

 

 

*

 

VIA –CASA DI DHOLOFòNOS

 

 

Sion bussò trionfante alla porta del signor Dholofònos

 

:-Buon giorno, signor Dholofònos, ha tempo per fare due chiacchiere? Io ed i miei colleghi dovremmo parlarle-:

 

Disse non appena lo sfortunato aprì la porta. Entrarono e si diressero nel salotto

 

:-Cosa voleva dirmi, agente? Ci sono novità?-:

 

:-Oh, si. Grosse novità... vede, ieri sera sul corpo del signor Àplistos abbiamo trovato un capello...-:

 

Si interruppe per osservare la sua reazione

 

:-E allora? Siete venuti per dirmi questo?-:

 

:-No, questo ed altro. Veda, quel capello è risultato suo, dalle analisi, non è vero, Camus?-:

 

Camus annuì

 

:-Proprio così, Sion-:

 

:-E allora?-:

 

:-E allora lei potrebbe essere incriminato per omicidio. Con conseguente arresto-:

 

:-Basarvi su un capello? Oh, avanti, agente, quel capello ci sarà finito lì per caso in un'altra occasione! Non è impossibile visto che io conoscevo l’assessore

Aplistos. Non crederà di potermi arrestare solo per questo..-:

 

Dholofònos si appoggiò i gomiti sulle ginocchia e si protese verso Sion

 

:-Non avete prove!-:

 

Gli sibilò

 

:-Oh, tranquillo, Dholofònos, non intendevamo basarci solo sul capello-:

 

Lo tranquillizzò Sion. Dholofònos gli rivolse un’occhiata assassina e al contempo interrogativa

 

:-Vede, abbiamo trovato le sue impronte su un bottone della camicia di Ànghelos Àplistos-:

 

Dholofònos emise una risatina stridula e scosse la testa

 

:-Ma io ho usato i guanti, non è possibi...-:

 

:-Ah-ha! Come ha detto, mi scusi? Ha usato i guanti… per cosa?-:

 

Solo allora il signore si accorse di essersi incastrato da solo, e non sapeva cosa dire né fare.

Boccheggiava come un pesce guardando ora Sion ora Death ora Camus

 

:-Facciamo un patto, signor Dholofònos: lei mi dice come ha fatto e perché, e io prometto che sarò... clemente-:

 

Sion si era alzato e stava giocherellando con delle manette estratte dalla tasca dei pantaloni. Death e Camus si erano scambiati un’occhiata di intesa

mista a meraviglia, come per dire “caspita, l’ha incastrato davvero!”. Dholofònos cominciò a passeggiare nervosamente come un leone in gabbia

 

:-Ànghelos era un tirchio-:

 

Cominciò

 

:-Non mi sembra una ragione valida per ucciderlo-:

 

:-Mi faccia finire… pretendeva che gli ridessi tutti i soldi che mi aveva prestato con gli interessi, ed io non potevo proprio raccogliere quella somma.

Poi ieri pomeriggio prima della festa mi ha telefonato dicendo che se non gli davo i soldi li avrebbe chiesti direttamente a mio padre... Allora a quel punto

non ho avuto scelta l’ho dovuto uccidere-:

 

:-E come ha fatto?-:

 

Chiese Sion

 

:-Avevo già l’idea. Avevo preparato un’arma che nessuno avrebbe mai trovato, neanche se avessero setacciato la città palmo per palmo-:

 

Il signor Dholofònos rivolse un’occhiata cupa a Sion e lui gli fece segno di continuare

 

:-Ghiaccio... una lama di ghiaccio, tagliente ed efficace, che sarebbe scomparsa nel giro di poco tempo dovunque l’avessi lasciata-:

 

:-Perfetto: è più che sufficiente Dholofònos. Adesso lei viene in centrale con me-:

 

:-Non potete dimostrarlo: l’arma è scomparsa e io negherò tutto. Gli unici indizi che avete sono un capello e le mie impronte sul bottone

della camicia. Siete di nuovo al punto di partenza!-:

 

:-Sono costretto a contraddirla, signore-:

 

Si intromise Death. Estrasse dalla tasca il registratore che utilizzava per le autopsie e fece partire la registrazione dove Dholofònos cominciava a spiegare tutto

 

:-Veramente abbiamo prove a sufficienza e la sua stessa testimonianza. Ha praticamente ammesso di essere stato lei. Signor Dholofònos, la dichiaro in arresto

per l’omicidio del signor Ànghelos Àplistos… oh, adoro questa frase!-:

 

Completò Death prendendo le manette che Sion gli porgeva.

______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Wheilà, addetta alle recensioni pronta alla carica!

 

NatsuVIII: Eh, Death è il re della delicatezza! Non lo sapevi? No? Bene, perché non ci devi credere! xD

*Perché mi trattate tutti come uno scaricatore di porto? …hei, Aphro! Ma porca paletta, che cazzo devi fare con quelle rose? (continua con una serie di improperi che io,

per la mia natura altamente sensibile (se, se…), preferisco non rivelare)* ndr Death

*E chissà, chissà.. --“* ndr me

Hyoga certo che è parente di Jessica Fletcher, quella sottospecie di papero biondo attira-sfiga, può darsi che lei sia sua nonna e che lui nono lo sappia…

Sion NON si può rilassare neanche quando va in bagno, povero cucciolo! xD

Ed eccoci, alla fine, giunti al colpevole… chi l’avrebbe detto? OO

 

Ricklee: Hem… *indica Mako con il pollice* lei si è documentata… io  ho trascritto. A quanto pare, ci dividiamo bene i compiti!

*Dà una manata alla spalla della so®cia* Non è vero Ma…? Mako? Dove sei? Oo

*Mi hai buttato giù dalla sedia!* ndr Mako

Oh, particolari. Dunque, dicevo? Ah, si, oltre al morto c’è pure il mister della finezza, impersonato da Death!

 

P.S: Secondo me Death non si dispiace neanche quando muore lui!! XD

 

HigurashiShinko: Eh, si, hai indovinato: Death! Acuta osservazione, cara, come hai fatto a capire? xD

Ma nooo, non si uccidono gli avari! Dovrebbero far fuori anche Zio Paperone! (il che a pensarci non sarebbe una brutta cosa).

Corpo aperto, altra figura da Seiya giocata (non vedo l’ora che Saga lo butti fuori a calci xD)

Ma se vuole il caro Masky (altro soprannome for Deathy) può anche aprire il suo adorato assistente!! Si, tanto lui non capirebbe… è troppo stupido…!

Yeah, esatto anche questo: La dolce Nike ci prova! Ma dai, sono carini insieme! ^///^

 

P.S: Si, aggiorniamo in tempi da Mosè perché QUALCUNO *lancia un’occhiataccia alla Mako* vuole aspettare ALMENO UNA SETTIMANA.

Il che porta svantaggi e vantaggi, a secondo di come si considera! ^^

 

aries_no_nike: Si, in effetti mi fai paura… GASP! *Si tira davanti il primo che le passa davanti*

*Mi lasci, per favore?* ndr sconosciuto

*Ma certo Do… Doko? DOKO?! Dha, e io che pensavo di aver afferrato il caro Kanonuccio* ndr me

La sfortuna!

Hem, prego! Ci fa piacere vederti con il caro Lillino-pecorino! Dai, che lo sappiamo che siete andati fuori per cercare un po’ di pace! Cosa volevate fare? Eh, cosa????

Oh, ti sto facendo Death simpatico? Per una volta non ti fa paura? Ohoh, che lieta novella! E scusa, Deathy, perché ti sbatti la testa al muro?

*La mia reputazione… dopo tutta una vita… viene lei… e mi dice che… le sto… simpatico…! (THUD THUD THUD)* ndr Death

Ah, capisco… , smettiamola, ecco qua piuttosto il nostro bel colpevole! ^^

 

Diana924: No, non cancelleremo di nuovo, tranquilla! Non è vero, Mako?

*ggffff.. mhftt!!* ndr Mako

Eh?

*Ghtt, ffftthtt!* ndr Mako

E fatti capire!

*Mi… ftai… strangolando…!* ndr Mako

Ops, scusa *la molla a terra*

Comunque, non cancelleremo di nuovo, garantito!

Sion un pinguino? E io che credevo che il pinguino fosse Camus… strana la vita! xD

Dici che Seiya ci sarebbe arrivato? Naa!

*Dunque, io direi che sta dormendo! Via, gente, nulla di cui preoccuparsi!* ndr Seiya

*passanno alcuni mesi e il cadavere si decompone, solo allora capiscono che era morto e che non dormiva. Seiya emigra come le oche* (questo era il mio filmetto mentale!)

 

charm_strange: Come ho detto, non cancelleremo!

Quando si entra in azione, eh, tu vuoi sapere troppo, ancora non si sa di preciso! O meglio, dobbiamo staccare un po’ gli eventi con qualche caso sennò diventerebbe tutto

un grumo basato su Kanon e Julian e tutti gli intrighi di droga e cose varie e la storia perderebbe tutto il suo “senso”.

Ancora un po’ di pazienza, e vedrai! ^^

Che ne dici se facciamo un torneo di Sfiga?

Con partecipanti Hyoga e la Fletcher, che se ne vanno in giro per la città; chi combina più guai, è il vincitore!

Così la città verrebbe distrutta e loro che girano ancora… meglio di no… <_<

 

 

 

 

 

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Capitolo 15
*** Tre pirla all'autolavaggio ***


Cap. 14°: Tre pirla all’autolavaggio..

 

:-Sion, il signore vuole fare una denuncia..-:

 

Death si era affacciato alla porta dell’ufficio di Sion sperando di scaricargli quel caso

 

:-Ne ho abbastanza di essere scaraventato da un ufficio all’altro! Non le può condurre lei le indagini?-:

 

Urlò l’uomo

 

:-Si da il caso, mio caro signore, che io mi occupi solo di morti. Non di ragazzini che rubano portafogli alla benzina!-:

 

Disse quello

 

:-Death, non puoi occuparti solo di morti. E se io non potessi andare?-:

 

Si intromise Sion alzando gli occhi dalle carte che aveva in mano

 

:-Allora chiami Aioros! Mu, Shura, Shaka, Doko! Chiunque!-:

 

:-Appunto: chiunque. Quindi anche tu-:

 

:-Ma io ho i miei cadaveri..!-:

 

Protestò Death spazientito

 

:-Caro il mio anatomopatologo, dovresti sapere meglio di me: i cadaveri non scappano. Perché non vuoi andarci tu?-:

 

:-Io- ho- i- miei -cadaveri!-:

 

Ripeté Death cocciuto

 

:-Avanti, occupatene insieme a Milo-:

 

:-Ma i cadaveri...!-:

 

Cercò di dire ancora Death

 

:-Si, si, mancherai molto anche a loro, ma ora vai. Prego signore, il mio collega la accompagnerà a fare la sua denuncia-:

 

Death sospirò e si trascinò l’uomo nell’ufficio di Aioros

 

:-Voglio fare una denuncia, subito! …Cioè, non io, il signore… oh, insomma, muoviti!-:

 

Aioros, che non si aspettava quell’irruzione, sussultò

 

:-Hem…? Oh, si, certo, certo... mi dica signore: chi vuole denunciare?-:

 

:-Dei ragazzini mi hanno rubato il portafogli!-:

 

Aioros lo fissò per un po’ sbattendo le palpebre, poi si sedette e disse

 

:-Ho capito, cominciamo dall’inizio: come si chiama?-:

 

:-Dhìas Kimèno-:

 

:-E perché vorrebbe denunciare questi ragazzi?-:

 

:-Mi hanno rubato il portafogli! Non le pare una buona ragione?-:

 

:-Si, si… dove gliel’hanno rubato, precisamente?-:

 

:-All’autolavaggio vicino via Acharnon-:

 

:-Bene… quindi lei vuole denunciare questi due ragazzi per rapina-:

 

:-Ovvio, Ros, per cosa se no? Dubito che volessero controllare se il portafogli aveva buchi!-:

 

:-Ma che hai oggi, Death? Sei insopportabile!-:

 

Lui gli rivolse un’occhiata perplessa

 

:-Più del solito, intendo-:

 

Aggiunse lui

 

:-Ah, grazie! Era da tanto che non me lo dicevano, cominciavo a preoccuparmi di essere diventato ‘sopportabile’-:

 

:-Questo non ti succederà mai, collega. Bene, signor Kimèno, qui ha la sua bella denuncia. Con chi dovete andare?-:

 

:-Con quello stupido di Milo-:

 

Rispose acido Death

 

                                  *

:-Che bello, un nuovo caso!-:

 

Esultò Milo non appena ebbe avuto la notizia        

 

:-Sei un deficiente. E muoviti, poi devo tornare ad operare i miei cari pazienti-:

 

:-Non trovo che gusto ci trovi nello squartare della gente...-:

 

Mugugnò Milo mentre si avviavano alla macchina di Death

 

:-Io non squarto. Io apro... Incido... Come cavolo vuoi dire, ma io non squarto-:

 

:-Si, si… piuttosto, hai un piano?-:

 

Death gli rivolse un sorrisetto mentre ingranava la marcia e partiva subito in quarta

 

:-Certo che ho un piano. Io ho sempre un piano!-:

 

:-E che aspetti a dirmelo?-:

 

Death inchiodò ad un semaforo, ma finì in mezzo all’incrocio

 

:-Cacchiarolina, ma sei sempre tu, Milo...!-:

 

:-Io? Ma sei tu che andavi a cento all’ora!-:

 

:-Cento all’ora, non esageriamo... settantacinque... ottanta al massimo. Ma ora che vuoi, criticare come guido? Non volevi sentire il mio piano?-:

 

:-Certo, certo... dimmi-:

 

:-Allora... noi andiamo all’autolavaggio... ma come cazzo guida ‘sto cristiano? Superiamolo, va, tanto... e ci sistemiamo come se dobbiamo fare benz…

ma cazzo guardati l’incrocio, demente! Dunque, facciamo finta di fare benzina, ma tu scendi e vai al... ma questa che guida è una vecchia?

Ma non se ne poteva stare a casa a farsi le calzine a maglia signora, no, eh? Tu entri dentro e dici... ma accelera! Hai una strada vuota davanti!-:

 

:-Death, non sto capendo niente, puoi spiegarmelo per bene, per favore?-:

 

Disse Milo tenendosi premuto contro il sedile, con il mento incassato contro il petto e pregando tutti i santi, gli Dèi, gli angeli e anche i demoni

 

:-Ok, ok... dunque, noi andiamo lì e tu scendi facendo finta di dover comprare qualcosa all’interno e il signor Kimèno verrà con te. Io scendo a fare benzina

e lascio il finestrino aperto. Quando quei bricconcelli si faranno vedere, io li blocco da un lato, voi uscite e li bloccate dall’altro, li carichiamo in macchina

e li portiamo alla SAINT. Chiaro?-:

 

Milo lo guardava come un pollo

 

:-Ma scusa, se lasci il finestrino aperto non ti rubano il portafogli?-:

 

Chiese

 

:-E noi cosa dobbiamo fargli fare?!-:

 

:-Ooooooh... ma sei intelligente! Ci sto!-:

 

:-Ci devi stare, non stai facendo un favore a me. È l’unico piano che abbiamo-:

 

:-Oppure, Death, io stavo pensando...-:

 

:-Oh, ma che lieta notizia! Già è un passo avanti, dipende poi cosa stavi pensando...-:

 

Disse Death, ed accelerò per superare un fuoristrada. Milo ci mise qualche secondo per capire

 

:-Hei, l’ho afferrata! Sei crudele!! Comunque stavo pensando di uscire dalla macchina, pistole spianate e intimare ai ladri ad uscire da nascondiglio

e a seguirci in centrale... come nei film...!-:

 

Death gli lanciò una veloce occhiata di compatimento

 

:-Milo, quelli nei film scappano per una questione di copione. Se facciamo così questi qua se ne corrono via come tanti leprotti impauriti-:

 

Intanto erano arrivati al distributore

 

:-Bene bene, tutti ai propri posti, avete capito bene il piano?-:

 

Milo ed il signor Kimèno annuirono e scesero dalla macchina. Lui invece si diresse al self service.

Abbassò il finestrino e si soffiò per qualche secondo con un giornale, tanto per fare un po’ di scena, poi aprì lo sportello e scese per fare benzina.

Gli sembrava di aver visto un movimento all’interno dell’autolavaggio, ma fece finta di niente e si appoggiò al muretto guardando l’orologio.

All’interno del tabacchino poteva vedere Milo ed il signor Kimèno osservare questo e quello, come fossero dei turisti. Un altro movimento all’interno dell’autolavaggio lo convinse ad allontanarsi un po’: se stava lontano dalla macchina forse i ladruncoli si sarebbero fatti vivi. Così si mise a passeggiare

guardandosi intorno, cominciando a fischiettare per rendere la cosa più credibile. Diede le spalle all’autolavaggio e si mise a guardare con profondo interesse

un albero che cresceva in un aiuola lì vicino. Un altro rumore: ed ecco!

Tre ragazzini erano usciti correndo dal loro nascondiglio e stavano correndo verso la macchina. Diede una voce a Milo e si lanciò all’inseguimento:

lui si diresse verso la macchina, dove due di loro erano quasi arrivati, mentre Milo rincorreva il terzo, ed il più grande, che gli scappava come una lepre.

Death e Kimèno bloccarono i due, ammanettandoli allo sportello e tenendoli per le spalle, e si girarono a vedere come stava Milo.

Non stava bene: era scivolato sull’acqua saponata che serviva per lavare i vetri e che il ragazzo aveva versato per terra. Gettò il secchio che teneva ancora in mano, fece un gesto agli altri due e sparì nascondendosi tra i cespugli e gli alberi radi che crescevano da quelle parti. Dopo aver ammanettato meglio quei due

e averli fatti entrare in macchina si diressero verso Milo

 

:-Hei, che volo!-:

 

Disse Death aiutandolo ad alzarsi

 

:-Non cercare di sdrammatizzare! Fa male... il mio povero fondoschiena..!-:

 

Milo si sollevò a fatica e cercò di ripulirsi alla meglio i pantaloni

 

:-Ecco come buttar via dei comodi vestiti!-:

 

Disse scocciato

 

:-Dai che in compenso ne abbiamo presi due, per ora possiamo ritenerci soddisfatti-:

 

Death risalì in macchina e, con una sgommata, si diresse di nuovo verso la SAINT.

 

__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Heilà, non vi abbiamo lasciati, come potete vedere!

E, finalmente, ecco il sospirato capitolo. *tossisce* he-hem… per i ritardi… *punta il dito accusatore contro Mako* prendetevela con LEI!

Bien, detto questo… chi saranno i tre scarafaggi? Aperte le scommesse!

Ed ora, alle recensioni:

 

NatsuVIII: Ta-taaa, eccoci!

Sii… dai, Seiyuccio, ingoiali i rasoi… sono buoni, sai? Se poi ci aggiungi dell’aceto acquistano anche in sapore! xD

*Ti… ti piaccio? °u°* ndr Ronzino

Ooops, ti sei cacciata in un Grosso guaio…

Miluccio è un genio incompreso… Mooolto incompreso! Ed eccolo anche qui, a dimostrazione di come può essere pericoloso del sapone sull’asfalto xD

 

Hem… ma Higlander non è anche una marca di patatine…? OO”

 

, non importa *comincia a programmare dei nomi per Death con la radice della parola Patata*

 

charm_strange: B-… broncopolmonite…? OO”  Bronchite…? Ommamma!

Hei, Death, dove credi di andare? E… perché sventoli quel bisturi? *vedo a curare charm_strange e famiglia!* ndr Death *TORNA QUI!* ndr me

Ci dispiace, provvederemo a mandarvi una legione di saint infermieri ^-^

 

E abbiamo provveduto alla dimensione ;) come va così?

 

Vi auguriamo una rapida guarigione, sperando! °-°

 

aries_no_nike: CIT: Ahahahahah!!!!Death!!mi spiace caro!!dai le colpe alle autrici ke ti stanno rendendo simpatico!!!

KYAAAAAA! Ma che gli hai detto?! Questo ci rincorre per tutta la casa, infuriato come un babbuino, brandendo un bisturi dall’aspetto inquietante! ><”

Miluccio è un geniaccio!

Oh, IO ci ho pensato…! *foto della prof di inglese in mano*

Hehe, ecco altro capitolo! Piace? ^-^

 

Diana924: Ripeto: Milo è un genio… ma non se n’è ancora accorto! (e forse è meglio, già lo vedo con la scatola de “il piccolo chimico” pronto a far esplodere l’ottava casa…)

, con Seiya abbiamo perso le speranze…

Ma dove l’ha trovato, Kurumada, quello?! Cioè, l’aspetto è passabile (il ciuffo alla Little Tony è simpatico) ma il cervello… quello non va, non va…

 

Hai capito chi sono le bratte? Scommesse aperte ;)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 16
*** Tre pirla all'autolavaggio (parte II) ***


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Cap. 16°: Tre pirla all’utolavaggio… (parte II)

 

I due ladruncoli furono portati alla SAINT e sbattuti senza tanti complimenti nella sala interrogatori

 

:-Allora, chi sono questi due pidocchi?-:

 

chiese Aioria entrando

 

:-Ah, due che hanno rapinato il signore e hanno cercato di rapinare anche me-:

 

spiegò Death

 

:-Te? Povero innocente! Comunque, procediamo: come vi chiamate?-:

 

i due stettero in silenzio

 

:-Ah, siete anche sordi oltre che essere dei ladri! Vi ho chiesto come vi chiamate!-:

 

:-Naa, Aioria non sei convincente! Fai fare a me-:

 

Death si piazzò di fronte a loro e prese un profondo respiro

 

:-QUALE ESSERE VOSTRO NOME?-:

 

i due si tapparono le orecchie e poi sbuffarono

 

:-Yamada Shun-:

 

disse il più piccolo

 

:-benissimo cespetto di lattuga. E tu, biondino?-:

 

:-Hyoga. Petkun Hyoga-:

 

Death lanciò un’occhiata trionfante ad Aioria e gli disse

 

:-Visto?-:

 

:-Si, si, bravo... ora fammi continuare: mi hanno detto che c’era un altro con voi. Chi era?-:

 

:-Era mio fratello-:

 

pigolò Shun

 

:-Nome?-:

 

:-Gliel’ho detto: Yamada Shun-:

 

Aioria sospirò e scosse la testa

 

:-Ma sei tardo! Il suo nome!-:

 

:-E scusa! Yamada Ikki-:

 

:-Vedi, Death? Anche io mi faccio rispettare! E, di grazia, perché volevate rapinare il signor Kimèno?-:

 

:-Ma che vuoi-: Hyoga si strinse nelle spalle :-Dobbiamo pur campare, sai?-:

 

:-E rubare vi sembra un modo onesto per campare?-:

 

:-No... ma è efficace e frutta, se ci sai fare-:

 

Aioria cominciò a passeggiare scuotendo la testa. I due lo osservavano andare avanti e indietro aspettando che dicesse qualcosa

 

:-Dove rubavate di solito?-:

 

chiese dopo un po’, fermandosi davanti alla scrivania. Loro si scambiarono un’occhiata, Shun si morse il labbro inferiore

 

:-All’autolavaggio. O… sugli autobus. Fregavamo i portafogli dalle tasche della gente-:

 

:-Ma che siete ingegnosi. E dove pensate  che sarà il vostro compare, ora?-:

 

entrambi scossero le spalle

 

:-Sull’autobus che fa capolinea alla piazza. Credo che sia lì-:

 

disse Shun

 

:-Bene bene... Death, sentito? Si va al capolinea-:

 

 

<><><><><><><><><><> 

 

:-Perché devo rimetterci sempre io il portafogli? L’ho già messo a rischio una volta!-:

 

protestò Death scendendo dall’auto

 

:-Non essere così drastico, collega. Non te l’hanno preso-:

 

:-Ma a me mi ha visto quello! Mi riconosce e scappa!-:

 

Aioria aggrottò le sopracciglia

 

:-Cavolo, è vero... va bene, ci vado io, ho capito-:

 

disse. Prese il portafogli e lo mise in tasca, bene in vista. L’autobus si stava avvicinando

 

:-Dunque, la prossima fermata è in via . Segui l’autobus senza farti notare ed aspettami lì, io prendo il marmocchio fuggitivo e scendo non appena si ferma-:

 

Death risalì in macchina ed Aioria si diresse verso la fermata. Salì sul bus e si sistemò vicino ad uno specchietto, in modo di tenere d’occhio la situazione senza farsi notare. Poco dopo vide il ‘fuggitivo’ che saliva. Subito gli diede le spalle, per fargli notare il portafogli nella tasca e studiò la sua reazione nello specchietto.

Bingo: Yamada-due si era diretto verso di lui, fermandosi poco distante. Il mezzo di mise in moto con uno sbuffo e si immesse nel traffico.  Non appena Aioria sentì che il portafogli si sfilava dalla tasca, si girò ed afferrò il ragazzo per le spalle. Mancava poco alla fermata. Non appena l’autobus si fermò Aioria trascinò il suo ‘prigioniero’ fino all’auto dove Death Mask lo aspettava

 

:-Si, è lui! Complimenti, Aioria!-:

 

gli disse

 

:-Si, va bene, ma ora aiutami a ficcarlo in macchina! Scalcia peggio di un mulo!-:

 

infatti Ikki si dibatteva e cercava di sgusciare via

 

:-Non così in fretta, caro: tu devi venire con noi-:

 

*

:-Milo! Milo, l’abbiamo preso!-:

 

esultò Death. Milo uscì a razzo dal laboratorio e puntò il dito contro di lui, con sguardo truce

 

:-Tu...-:

 

sibilò

 

:-Tu, mi hai rovinato i pantaloni!-:

 

:-Sai quanto me ne frega!-:

 

gli rispose lui

 

:-Basta! Basta, voi due! Portiamoli da Sion, piuttosto-:

 

 

 

Dopo che ebbero raccontato tutto a Sion lui annuì pensieroso poi disse

 

:-Vi faccio una proposta, ragazzi-:

 

disse rivolto ai tre

 

:-O ve ne andate in prigione a scontare tutte le pene che avete scansato fino ad ora...-:

 

fece scorrere lo sguardo su tutti e tre

 

:-O accettate di lavorare qui. Quale ipotesi preferite?-:

 

loro si scambiarono per un po’ occhiate interrogative e poi si misero a confabulare in un angolo

 

:-Preferiamo la seconda. Possiamo restare?-:

__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

*Padella Makochan*

Tu…! E’ possibile che questi cari lettori debbano ogni volta invecchiare come Doko per avere un capitolo?!?! *continua a padellare*

Lasciamo stare, passiamo ad aggiornare la situazione: dunque, qualcuno aveva detto che voleva Ikki (ma che ve ne fate…?) , eccolo qui!

*Si può sapere a chi è venuta l’idea di farmi  acchiappare da questo IMPEDITO?!* ndr Ikki

*Heeem… <_< io devo andare, ciao ciao!!* ndr me (si dilegua)

E ne abbiamo recuperati altri tre.

Vi state chiedendo dov’è Shiryu…??

 

tgR(ory): Attenzione, dalle ultime fonti ci risulta che Shiryu sia emigrato per non partecipare a questa folle fic.

 

Scherzavo!! A suo tempo, ci sarà anche lui, credo che si stia ancora pettinando… <_<

 

Bene, ed ora, alle recensioni:

 

aries_no_nike: Ciao, Nike caraaa! Come te la passi? Spero vada tutto bene ^-^

Ti dirò: per la guida di Death, sono ricorsa ad un esempio pratico… me e Mako!! (io, purtoppo) non guido… -_- ma forse è un bene!

Comunque ti basti sapere che una volta un tizio ci ha suonato, e noi ci siamo girate e abbiamo detto insieme “Che cazzo suoni?!”.

^///^ che teatrino! Miluccio è dolce, sissi!!

 

NatsuVIII: Dai, Death, i cadaveri mica scappano!! *Ah, no?* ndr Death (fuori dalla porta: cadaveri con valigie e fagotti cercano di fuggire) hem… <_<

Hei, un attimo! Seiya, molla quei fili!! Io ti uccido, ti sei messo a fare il burattinaio, adesso?! Sei sempre inutilee!!

Come hai fatto a capire che Death non sopporta il caro piccolo Milo?? … , in fondo hai ragione: sono come il pepe e lo zucchero *-*

Ma ddai, un po’ di comprensione, povero Milo, la saponina fa scivolare in un modo pazzesco!! Vieni qui, ciccino, che ti coccola zia Rory…!

Angeluzz…!! GASP!!! Ok, ok, DEATH è mooolto somigliante a Mako… -_- e i miei commenti non sono da meno…

Ora sai chi sono il ladruncoli! Quella sede è diventata un centro per sfollati! O-O

 

Diana924: *Milo frigna* Poooovero!! Ce l’avete tutti con lui! °c°

*ecco! Ce l’avete tutti con mee!!* ndr Milo *tu zitto e piangi!* ndr me

All’inizio ERA un agenzia investigativa, ora è diventato un “Centro Sfollati e Malati di Mente” -_-‘

Chi sono, chi sono…! Sono tre delle cinque fedeli bratte di Saori, stavolta però non la devono salvare… Strano, non è da lei essersi cacciata ancora in qualche pasticcio…

*Perché, che pasticci ho fatto, fino ad ora??* ndr Saori *Ah, non so… a parte essere stata colpita da una freccia come una pirla, esserti praticamente rinchiusa DA SOLA nella prigione del nemico, essere stata rinchiusa in un vaso, esistere… (continua l’elenco)*

 

HigurashiShinko: *ta-taaaaan!! Squillo di trombe*

Ecco svelata l’identità dei ladruncoli! però, ragazzi, farvi acchiappare da un pirla come Aioria… Bah, la vita…

E povero Death, povero, chissà come saranno stati tristi i cadaveri senza di lui!!

Gli è anche capitato Milo, dai, una fortuna così xD

*Fortuna?! Tu la chiami FORTUNA?!* ndr Death

*E ddai, , non essere così pessimista!* ndr me

*Io, pessimista??? … ok, ci provo (passa un secondo) bene, ho finito, posso tornare a fare il pessimista?* ndr Death

Non ti insulto perché se no Shinko mi squarta… -_-“

 

Ladie Katjie: Co… co… COMPITO IN CLASSE DI STORIA??! Oddio, io ODIO la storia!! Mammaaaaaaa!

Meno male che ti abbiamo tirato un po’ su ^-^

Death è insopportabile, non dire il contrario *A meno che tu non voglia lasciare questo mondo…!* ndr Death E vai via, cavolo!

Vai da Shinko, da Aphrodite, dai tuoi cadaveri, da CHIUNQUE ma togliti di qui…! … uhu, sono stata cattiva ç_ç Nuu, torna qui, Deathuccio della mamma,

basta che stai zitto…

Non preoccuparti per le recensioni ^^ Dopotutto, PRIMA IL DOVERE E POI IL PIACERE *Da dove tutta questa folosofia?* ndr Shaka *Boh, era in un biscotto

della fortuna…* ndr me

A presto, cara ;)

 

charm_strange: Eccoci qua ^^

*Perché tutti pensano che sono pirla?? ç_ç* ndr Milo

Ma nuoo, non sei pirla…! Per il bambino ci sarà tempo, allunghiamo la sua agonia, Mwahaha!!

Indovinato: uno era Ikki (ce lo vedo il caro a rapinare le vecchiette!! xD) e gli altri erano Shun (tessorrro!!) e Hyoga (per favore, almeno qui non piangere per la mamma

se no ti uccido!)

I Saints per sicurezza vanno SEMPRE tenuti, quanto a Death… è tornato ai cadaveri, non preoccuparti ^-^

 

DeaEris: *IO NON SONO COMICOOOO!!* ndr Death

*Giù le mani dai lettori!!* ndr me

E comunque… Death è sempre cattivo… non si insultano i colleghi… specie se uno di quei colleghi è Milo!!

Yes, hai indovinato i ladruncoli ;)

Io Shun non ce lo vedo neanche a rubare una caramella °-° Però, dai, deve avere una parte anche lui, dopotutto, c’è il fratellone… u.u

 

titania76: Ciao, benvenuta alla Saint!

*Se vuoi fare un controllino approfondito…!* ndr Death *SCIOOO’!!* ndr me

Sisi, si nota che sei una fan Xd aggiungiamo alla lista Il commissario Rex (io adoro quel cane), la signora in giallo (oddio, mica poi tanto, Dio ce ne scampi!) e Crossing Jordan (adoroo!).

Il motivo del tono serio che poi degenera… , insomma, te la immagini una cosa di sedici capitoli tutti strappalacrime, morti, feriti, altri morti… chi avrebbe avuto

lo stomaco?

Ahaha, Saga e Kanon!! Per ora li lasciamo un po’, ma torneranno presto ^-^

 

E adesso che ho finito, ringraziamo:

 

angelynn

DeaEris
Gemini_no_Aki
HigurashiShinko
JackoSaint
Ladie Katjie
neik
zania

 

per aver inserito la storia tra I “Preferiti”;

 

aries_no_nike
charm_strange

JackoSaint
Ladie Katjie
Lina Lee
NatsuVIII
sagitta72
shiryu_shunrei
Tifawow
titania76
Vale11
_Killuetta_

 

Per averla inserita tra le “Seguite” e

 

Ladie Katjie
Safyia

 

per averla inserita tra le “Storie da Ricordare”

 

Detto questo, al prossimo capitolo (Si, per in 2030 ce la faremo… xD)

 

Alleghiamo al cap la nostra fighissima locandina, ringraziando ancora Ladie Katjie ^-^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 17
*** Rapina in banca ***


Salve gentili lettori!

Dopo varie parentesi più o meno comiche in questo capitolo si tornerà a fare sul serio!

Buona lettura =D

 

Cap. 17°: Rapina in banca

 

 

Il telefono nell’ufficio di Sion squillò non appena lui  aprì la porta della stanza

 

“lavoro in arrivo”

 

Pensò. Afferrò la cornetta e disse, con la massima autorità che la sua voce poteva avere alle otto di mattina

 

:-Sede centrale della SAINT, cosa possiamo fare per lei?-:

 

Gli rispose le voce impaurita di una donna

 

:-Pronto? Pronto, chiamo dalla banca in via Mykalis. E’ in corso una rapina, c’è bisogno di aiuto al più presto!-:

 

:-Subito, signora, manderemo degli uomini alla banca, resti lì-:

 

Riagganciò e cercò qualcuno da portare con lui. Aioria ed Aioros vollero andare a tutti i costi, così come Marin.

Prima di uscire Sion fissò per qualche secondo Kanon

 

:-Vuoi darci una mano con questo caso?-:

 

Gli chiese tenendo aperta la porta dell’ingresso. Kanon si strinse nelle spalle come se non gli importasse niente mentre Saga aveva lanciato un’occhiata

di avvertimento a Sion.

 

:-Se viene lui, devo venire anche io-:

 

Disse.

 

:-Non ho bisogno della balia!-:

 

Sbottò Kanon.

 

:-Saga, siamo già in troppi. Vieni, Kanon, consideralo come il tuo primo caso ufficiale-:

 

Kanon lanciò un’occhiata compiaciuta al fratello e si allontanò con gli altri. Gli sembrava strano entrare in una macchina della polizia senza manette

e senza nessuna accusa.

 

:-Dove dobbiamo andare?-:

 

Si informò Aioros

 

:-Via Mykalis, alla banca-:

 

:-E sia-:

 

Aioros ingranò la marcia e partì con una sgommata lasciandosi dietro una scia di polvere.

 

 

VIA  MYKALIS-BANCA

 

Le macchine della polizia avevano già circondato la banca. Un uomo era uscito dall’edificio

 

:-Fermo! Sei circondato!-:

 

Tutti i SAINT si erano appartati dietro la macchina per evitare i colpi di pistola, e Aioria cercava di maneggiare il megafono che gli avevano dato

per parlare con il rapinatore.

 

:-E’ un altro dei tuoi amichetti?-:

 

Chiese Sion a Kanon. Lui sorrise.

 

:-Ha la faccia coperta, non posso mica vederlo…-:

 

:-Non fare la scena con me, Kanon, non mi freghi. Lo conosci?-:

 

Il sorriso dalla faccia di Kanon scomparve e la sua espressione si rabbuiò

 

:-Io conosco quasi tutti i malviventi di questa zona, Sion-:

 

:-E cosa sai di lui?-:

 

:-So solo che si chiama Èkalos Solòna-:

 

:-Ne sei sicuro?-:

 

Sion lo stava fissando con quella sua espressione indagatrice che a Kanon non piaceva per niente.  Era chiaro che si aspettava qualcos’altro.

 

:-Èkalos Solòna, trentacinque anni, specializzato in rapine, come puoi vedere, era uno degli uomini di Kevines una volta, ma poi lo ha abbandonato

per … per ‘lavorare’ da solo-:

 

Continuò Kanon a denti stretti.

 

:-Trentacinque anni…-:

 

Gli fece eco Sion

 

:-Ecco come rovinarsi una vita…-:

 

:-Io sono più giovane di lui, anche se solo di qualche mese-:

 

Sorrise Kanon.

 

:-E te ne vanti? Ma forse è un bene: a te, forse, ti possiamo recuperare-:

 

E pronunciò quel ‘forse’ come se fosse una parola proibita. Aioria interruppe il discorso

 

:-Sion, vuole contrattare, sto andando a vedere cosa vuole in cambio degli ostaggi-:

 

Fece per uscire allo scoperto quando Kanon lo tirò di nuovo giù

 

:-Ma tu, il cervello, ce l’hai? Quello ti spara non appena ti vede! Tieni-:

 

Kanon si sfilò il giubbotto antiproiettile passandoglielo

 

:-Ma io ne ho già uno addosso!-:

 

Protestò Aioria

 

:-Tu mettitelo, fidati di me… se i miei consigli valgono ancora qualcosa-:

 

:-Ma perché dovrebbe spararmi appena mi avvicino?!-:

 

Gli chiese ancora per niente convinto.

 

:-Perché da una distanza così ravvicinata può ammazzarti anche con il giubbotto antiproiettile, ecco perché!-:

 

Aioria lanciò un’occhiata a Sion e poi si infilò anche il secondo giubbotto

 

:-Ok, adesso esco!-:

 

Disse al rapinatore, prese la pistola e la nascose nella tasca del pantalone, stringendola. La predizione di Kanon si avverò ancora una volta:

non appena Aioria fu uscito dal ‘nascondiglio’, una scarica di proiettili gli arrivò dritto addosso.

Se non fosse stato per il giubbotto che Kanon gli aveva dato, una scarica di proiettili da distanza così ravvicinata gli avrebbe spezzato le costole.

 

:-Dovevamo parlare!-:

 

Protestò Aioria coprendosi la testa con le braccia

 

:-Cosa vuoi in cambio degli ostaggi?-:

 

Il rapinatore gli rivolse un sorriso.

 

:-Getta la pistola o sparo alla mocciosa!-:

 

Gli disse. Dopo un momento di esitazione, Aioria estrasse lentamente la pistola dalla tasca e la posò a terra.

 

:-Dalle un calcio. Falla arrivare a me-:

 

Con un sospiro rabbioso Aioria eseguì

 

:-Ora cosa vuoi?-:

 

:-Una macchina. Più tutto il contenuto della banca. E…-:

 

:-Ma sei pazzo?!-:

 

:-Taci! E dì ai tuoi amichetti che se non mettono giù le pistole tu sei morto-:

 

:-...Ragazzi…? giù le pistole...-:

 

Ma quando non ci fu più nessuno a tenerlo sotto tiro, il ladro puntò con la sua pistola alla gamba di Aioria e sparò una serie di colpi.  Uno andò a segno

 

:-Cazzo!-:

 

Aioria si afferrò la gamba e si inginocchiò a terra

 

:-KANON! TORNA QUA!-:

 

Sentì urlare Sion. Infatti Kanon era uscito a razzo da dietro la macchina e puntava dritto al petto del rapinatore. Lui non aveva nessuna protezione:

il suo giubbotto era rimasto ad Aioria. Il sorriso del ladro si allargò

 

:-Sea Dragon-:

 

Lo salutò con un ghigno

 

:-Èkalos-:

 

Ricambiò Kanon

 

:-Quanto tempo è passato... qual buon vento ti porta fin qui?-:

 

:-Non mi pare il momento di chiacchierare, collega. Lascia gli ostaggi e noi ti daremo quello che hai chiesto-:

 

:-Oh, mi piacerebbe tanto, sai, ma…-:

 

Puntò la pistola più vicino al collo della bambina.

 

:-Ma ho un lavoro da finire-:

 

:-Ti ho detto che avrai quello che vuoi. Lasciala andare-:

 

:-Oh, sai... un riscatto mi farebbe comodo...-:

 

:-Non ti basta l’ottanta per cento di tutto quello che c’è in banca?-:

 

Chiese Kanon sarcastico

 

:-Novanta-:

 

Disse Èkalos

 

:-Ottantacinque-:

 

Rispose fermo Kanon. Il rapinatore si guardò un po’ intorno poi tornò a concentrarsi di lui

 

:-Ottantacinque. Più il riscatto della bambina-:

 

Gli disse

 

:-Il riscatto non era nei patti-:

 

:-I patti sono cambiati-:

 

Ma l’oggetto del riscatto aveva fatto da solo: la bambina infatti aveva mollato un morso alla mano di Èkalos ed era corsa a nascondersi dietro Kanon

 

:-Non ti possono vedere neanche i bambini, Èkalos, ma com’è possibile?-:

 

:-Non fare tanto il galletto, Kanon. Sai che mi basta premere il grilletto per farti fuori-:

 

:-Se è per questo...-:

 

Kanon gli puntò contro la sua pistola.

 

:-Anche a me-:

 

In quel momento si sentì la sirena di un’ambulanza che arrivava proprio in quella direzione. Parcheggiò inchiodando le ruote e fecero salire Aioria.

Quando si alzò per terra c’era una grande macchia scura

 

:-Ops, il tuo amichetto ha perso molto sangue... sono proprio cattivo...-:

 

Continuò Èkalos fingendosi dispiaciuto

 

:-No, sei un grandissimo stronzo. È diverso-:

 

:-Fermo dove sei!-:

 

Èkalos puntò la pistola contro qualcuno che si trovava dietro Kanon. Sion si stava avvicinando

 

:-Devo dirgli una cosa-:

 

Ribatté lui, e gli si avvicinò bisbigliandogli qualcosa all’orecchio

 

:-Ok, ho capito-:

 

Gli disse Kanon annuendo. Sion tornò dietro la macchina

 

:-Cosa ti ha detto?-:

 

Chiese Èkalos agitando la pistola contro di lui

 

:-Ci sono novità, caro Èkalos: noi ti diamo la macchina e l’ottantacinque per cento. Questa è la prima ipotesi. Seconda ipotesi: tu ti arrendi e avrai

uno sconticino sulla pena-:

 

Il suo sguardo guizzò un attimo verso l’ingresso della banca: gli agenti entrati dal retro gli stavano arrivando alle spalle, come gli aveva detto Sion

 

:-No, io non mi arrendo. Lo so come siete voi della polizia: non mantenete mai le vostre promesse!-:

 

:-Ma noi non siamo della polizia...-:

 

Kanon gli sorrise

 

:-Noi siamo della SAINT!-:

 

E subito dopo gli agenti gli arrivarono dietro e riuscirono ad immobilizzarlo dopo avergli tolto la pistola di mano.

 

:-Forza, portatelo via-:

 

Fu l’ordine di Sion. Mentre portavano Èkalos alla macchina lui urlò a Kanon

 

:-Me l’hai fatta stavolta, Sea Dragon, ma non mi fregherai più! Ci rincontreremo!-:

 

Kanon scosse le testa.

 

:-Povero Èkalos... non gliene va bene una...-:

 

Gli ostaggi erano fatti tornare a casa, e la polizia si era congratulata con loro per l’idea. Non appena un agente vide chi era il misterioso personaggio

che aveva trattato con Èkalos, lo guardò come se fosse un elefante rosa e poi se ne andò senza dire una parola

 

:-Hai dato rompicapi anche a quelli della statale, eh, Kanon?-:

 

:-Dai, Sion... lo sai che non mi piace parlare di queste cose-:

 

Gli disse scrollando le spalle a facendo un gesto con la mano, come per allontanare un pensiero.

 

 

*

LAIKO GENERAL HOSPITAL-ORARIO DI VISITA

 

Una stanza al Laiko General Hospital era particolarmente affollata

 

:-Poi come avete risolto la faccenda?-:

 

Chiese Aioria mentre tutti gli si affollavano intorno: la pallottola gli aveva lasciato un ricordino nella gamba, un buchetto largo un paio di millimetri

 

:-Kanon ha trattenuto Èkalos Sòlona mentre alcuni agenti gli arrivavano alle spalle. Lo abbiamo colto di sorpresa e starà al fresco un bel po’ di tempo-:

 

Disse Sion

 

:-Kanon...?-:

 

Chiese Aioria incredulo girandosi a guardarlo

 

:-A volte io faccio anche cose utili. E ho evitato di farti uccidere-:

 

Gli disse

 

:-Quando potrai tornare a casa?-:

 

Si informò Aioros guardando l’orologio

 

:-Già ti manco, eh? Bah, non so... tra qualche giorno sarò di ritorno. Ma dovrò stare a letto-:

 

:-Bene, cercherò di godermeli come se fossero gli ultimi della mia vita. E ora, se non vi dispiace, torno alla SAINT-:

 

Aioros si incamminò verso la porta rivolgendo un cenno della mano a tutti i presenti.

 

:-Anche io dovrei tornare. Devo impedire che i giornalisti assaltino la sede-:

 

Disse Sion alzandosi, ma prima di uscire si girò

 

:-Kanon, vieni con me?-:

 

Ormai Kanon aveva capito che quando Sion parlava con quel tono non era una domanda, ma bensì un ordine.

Secondo lui doveva suonare come un

 

“Kanon, vieni subito con me alla SAINT, senza per cortesia né per favore”

 

Kanon sospirò e si alzò a sua volta. Sapeva già cosa aveva in mente Sion

 

:-Devo dirlo a Saga?-:

 

Chiese mentre erano in macchina

 

:-Ovviamente. Devi raccontargli tutto-:

 

:-Mica è stata una scampagnata…-:

 

:-No, ma devi dirglielo lo stesso. Non ha senso se vado io e gli dico “ ciao, Saga, ascoltami: Kanon ci ha aiutati ad arrestare un malvivente,

potresti essergli un tantino riconoscente?”-:

 

Kanon sbuffò e si girò per guardare le luci di Atene sfrecciargli davanti agli occhi. Da quant’era che non saliva su una macchina?

Senza manette e sirena, si intende

 

:-Glielo devi dire tu, Kanon-:

 

Insistette Sion. Inchiodò ad un semaforo rosso

 

:-Si, si… glielo dico...-:

 

:-Non mi convinci…-:

 

Restarono per un po’ in silenzio, poi il semaforo tornò ad essere verde. Ma Sion non ripartì

 

:-E’ verde-:

 

Lo informò Kanon, anche se sapeva che era inutile

 

:-Lo so-:

 

Le macchine avevano cominciato a suonare, riempiendo la piccola strada di caos. Kanon sferrò un pugno al cruscotto

 

:-Va bene! Glielo dico, ora riparti!-:

 

Lentamente Sion inserì la marcia e ripartì. Arrivati alla SAINT Sion si rinchiuse nel suo ufficio dicendo di dover sbrigare un paio di cose.

Ma non prima di aver chiamato Saga

 

:-Kanon deve dirti una cosa-:

 

E prima che lui potesse protestare li lasciò da soli nel corridoio. Saga incrociò le braccia

 

:-Cosa hai combinato?-:

 

:-Ecco, hai visto? Pensi sempre male. Chi ti dice che abbia combinato qualcosa di brutto?-:

 

:-Perché, hai mai fatto qualcosa di buono?-:

 

Kanon sospirò e scosse la testa, poi si girò per andarsene.

 

:-E va bene, raccontami cosa hai fatto. Andiamo nel mio ufficio?-:

 

Entrarono nella stanza e Saga si richiuse la porta dietro di se, poi si sedette ed aspettò. Kanon si appoggiò alla scrivania e cominciò a parlare.

 

:-Oggi c’è stata una rapina alla banca in via Mykalis-:

 

Cominciò.

 

:-Lo so-:

 

:-Bene. E come sai siamo andati io, Sion, Aioros, Marin ed Aioria-:

 

:-Potresti andare più velocemente?-:

 

Kanon alzò gli occhi al cielo e si fermò.

 

:-Ok, scusa. Continua-:

 

:-Il rapinatore era una mia vecchia conoscenza, Èkalos Solòna. In poche parole, conoscendolo sapevo che quando qualcuno sarebbe uscito

allo scoperto lo avrebbe fatto fuori ed ho dato il mio giubbotto ad Aioria. Infatti, non appena lo ha visto, Èkalos ha cominciato a sparargli,

ma con due giubbotti non lo ha ferito gravemente. Poi però lo ha preso alla gamba-:

 

Saga si alzò di colpo

 

:-Cazzo, e come sta?-:

 

:-Come vuoi che stia? Tu come staresti se ti sparassero?-:

 

Gli disse Kanon infastidito

 

:-Nel senso se è grave-:

 

Precisò Saga

 

:-No, non credo… tra un paio di giorni tornerà a casa. Poi sono uscito io a negoziare con lui-:

 

:-Kanon, sei un cretino. Eri senza giubbotto, poteva spararti-:

 

Disse Saga

 

:-Ti stai preoccupando?-:

 

Gli chiese lui sarcastico

 

:-... Continua-:

 

Disse Saga

 

:-Allora dopo che abbiamo parlato per un poco sulle condizioni, Sion mi ha detto che alcuni agenti stavano entrando dal retro, per prenderlo alla sprovvista-:

 

:-E tu che hai fatto?-:

 

:-Che avrei dovuto fare? Ho continuato a trattenerlo, poi sono arrivati quelli e lo hanno portato via-:

 

Saga annuì

 

:-Immagino di doverti fare i complimenti-:

 

:-Non mi interesano i tuoi elogi-:

 

:-Bene. Credo che andrò da Aioria-:

 

:-L’orario di visita è finito. Potrai andarci domani-:

 

In quel momento entrò Milo

 

:-Ragazzi! Ragazzi, aprite sul terzo canale: c’è il telegiornale-:

 

Saga si affrettò ad accendere il televisore che teneva su un angolo della scrivania

 

:-Ma come cacchio hanno fatto a riprenderci?!-:

 

Chiese Kanon spalancando gli occhi verdi. E il caso aveva voluto che in quel momento mandassero in onda il pezzo dopo che avevano sparato

ad Aioria, quando lui si era lanciato allo scoperto come un pazzo, con tanto di pistola alla mano. La giornalista stava dicendo

 

:-Il coraggioso uomo che si è gettato in aiuto del compagno sembra essere l’ex Sea Dragon, ora conosciuto meglio come Kanon Kenuryos-:

 

Poi passarono il servizio in camera di Aioria, all’ospedale. Stava dicendo

 

:-Ammetto che senza Kanon  a quest’ora non so che fine avrei fatto-:

 

E raccontò di come gli aveva dato il suo giubbotto pur sapendo che sarebbe restato senza protezione in caso di una sparatoria

 

:-Per me Kanon non è quello che pensano tutti, secondo me può essere recuperato, in fondo non è un cattivo ragazzo. Stai ascoltando, Kanon?

Lo spero, non vorrei sprecare fiato… e Saga, il suo gemello, dovrebbe essere fiero di avere un fratello come lui, perché...-:

 

A quel punto lo schermò ridiventò nero.

 

:-Hei!-:

 

Protestò Milo, che era rimasto davanti alla porta. Kanon teneva il telecomando in mano ed aveva abbassato lo sguardo.

 

:-Lo spettacolo è finito, non mi interessa cosa dice quel cretino di Aioria. Scusate, vado a casa-:

 

Ed uscì sbattendo la porta dietro di se.

_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

*entra sventolando bandierine della Grecia*

Vai Kanooooooon!!

Oook, come vedete non siamo morte, anzi, credo che questo sia stato uno degli aggiornamenti più rapidi… *punzecchia Mako con la matita* : Non è verooooo??!

Si, do sempre a lei la colpa dei ritardi… sono un essere immondo… e me ne vanto U.U xD

Comunque, come avete visto in questo capitolo le cose si sono movimentate dopo i capitoli “minchioni” precedenti.

Passando alle recensioni:

 

DeaEris: Caaara!!

Credo che siamo in molti a trovare puccioso Shun (oddio, a volte mi sembra Chibiusa, ma è un particolare trascurabile ^^”)

O.O … a me non sembra Death il personaggio più stupido della storia. Se vogliamo parlare di personaggi stupidi delle storie (Sia questa sia Saint Seiya) c’è lui,

l’unico insostituibile, imbattibile (nel campo della “minchiaggine”) è… Seiya, ovvio! ò-ò

La squadra vincente Hyoga-Shun è ovunque. Dopo il casino della terza casa, tutti e due… va , non divaghiamo!!

A presto ^^

 

aries_no_nike: Niiiike!! Naaah, Death non potrà mai vivisezionarci (ho in ostaggio i suoi boxer preferiti xD) e noi saremo sempre QUI!! Rassegnatevi u.u

Sion… Sion… e, poveretto, c’è la crisi anche in Grecia, qualcuno per lavorare lo deve pur trovare da qualche parte…!

 

Non sei l’unica ad insultare quando sei in macchina, dovresti sentire me e Mako! n.n *Non è bello insultare le persone…* ndr Mu *Oh, no… è per questo che lo faccio! ^-^* ndr me

Cooomunque… troppo forte quella della vecchietta! Xd

E’ dannatamente vero: i vecchi sono arci-lenti… <_< *si allontana borbottando sui vecchi per strada* xD

 

Ladie Katjie: Ciaoo!! ^^ Oooh, mi sono divertita tanto tanto a scrivere l’interrogatorio *-*

Peccato che, corrono voci nella sede della SAINT, qualcuno non ha gradito… Dai, Death, Ria, collaborazione, su ^^

*Non farmi rispondere…* ndr Death *Ok, taci, allora* ndr me

 

Adoro quella locandinaaa!! Ho anche cercato le immagini che posteremo nei cap **

Come vedi si entra in azione, dai, facciamo il tifo xD

 

titania76: *intrepidi difensori della legge, vedi? Qualcuno ci rispetta u.u* ndr Saga *e chi dice che parlava di VOI??* ndr me *Ma è ovvio! Di chi se no?* ndr Saga

*Hummm… hai ragione, per questa volta…* ndr me

Hem, duunque… Yeah, vedi che sei un simpaticone, Death? *-* …no, posa quel bisturi… <_< ops, aiutoooo!!! >.< non c’è libertà di parola!!

 

Ma no, i pirla compagnetti di Seiya… hem… che ci facciamo? Ah, giusto, non partiranno da Death (lì ci finiranno xD) ma a ciascuno sarà assegnato un “maestro”.

*L’ho già sentita questa storia…* ndr Hyoga *CENSURA* ndr me

 

Ok, ok, niente commissario Rex, come non detto ^^”

 

Diana924: Heilà!!

Death non ha visto troppi film, è proprio così di natura xD *Si, sono genuino* ndr Death *Quello è il latte di mucca, tonto…* ndr me (scappa da un inferocito granchio pazzo)

Non hai fiducia nelle capacità di Aioria…

Tesssoorrro, come maiiii?? xD Dai, un po’ di buona fede, si sta sviluppando ora.. hai presente i primitivi, con i loro modi leeeeeeeentiii…

 

Si, la “padellazione” è un’arte! Sicuri che non era un’antica tortura cinese??! Può darsi…

 

P.S.:E io, da genio qual sono *ma sentitela...* ndr Shaka *Tu compari troppo frequentemente! Dov’è finito Buddha? … , dovunque sia, raggiungilo!* ndr me

Heeem, dicevo, da genio qual sono *lancia occhiataccia a Shaka* Ta-taaaaaaan! Ho trovato un sito stupendo dove abbiamo rimediato le immagini dei Saint… versione SAINT!

*Doveva essere una battuta?* ndr Death Mask *No, ma in caso… saresti stato tu a non capirla* ndr me

Comunque, dicevo,  posteremo un immagine per ogni capitolo; cominciamo da Aioria(dai, se lo merita, ci ha quasi rimesso una gamba):

 

 

 

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Capitolo 18
*** Ordinaria amministrazione ***


Cap° 18: Ordinaria amministrazione

 

Camus entrò insolitamente sorridente nel laboratorio di Milo ed andò a stampargli un bacio sulla guancia.

 

:-Vorrei che fossi più serio sul lavoro, Ca…-: cominciò a dire Sion, ma Milo lo interruppe sospirando con un gesto della mano

 

:-E’ da ieri che fa così-:

 

:-Ma perché? Gli hai regalato il giubbotto di pelle che gli piaceva tanto?-:

 

:-No, il giubbotto non c’entra-: Milo scrutò con aria critica un vetrino e lo sistemò nel microscopio.

 

Guardò Sion ancora in attesa di spiegazioni e disse :-Oggi andremo a prendere Criseo… per tenerlo con noi. E’ da ieri sera che è sulle spine-:

 

:-Ah, ora capisco-: fece Sion annuendo. Si diresse verso la porta ed uscì per tornare nel suo ufficio.

 

Proprio mentre Milo stava per chinarsi sul microscopio, un botto improvviso lo fece saltare per aria.

Si voltò di scatto verso la porta, augurandosi caldamente che non si trattasse di un “attacco” alla sede.

Cercò di darsi un contegno prima di uscire;  un vago odore di bruciato proveniva dal magazzino di Shura, e Milo si diresse verso

la porta bussando cautamente.

Visto che non ricevette nessuna risposta, aprì giusto uno spiraglio

 

:-Quante volte ti ho detto che non devi assolutamente toccare nulla?!-:

 

Shura era rivoltò al ragazzo dell’autolavaggio: si, quell’infame che gli aveva fatto rovinare i suoi pantaloni migliori

 

:-Ci farai saltare tutti per aria, un giorno o l’altro…! Ma perché sei capitato a me?-:

 

:-Hem…-: Milo entrò timidamente la testa :-Tutto bene qui?-:

 

Shura sospirò esasperato :-Si. Anzi, no, non va bene affatto, questo è un pericolo pubblico…-:

 

:-Ma insomma, mi avevi detto di prendere…-: cominciò a difendersi il ragazzo.

 

Shura lo interruppe e cominciarono a parlarsi addosso.

Bene, nulla al di fuori del normale; Milo tornò nel suo ufficio chiudendo la porta e sperando che nessuno lo interrompesse oltre.

Non passò neanche un quarto d’ora che Camus irruppe sorridente nella stanza

 

:-Allora, vuoi venire?-:

 

:-Dove?-:

 

Camus s’imbronciò :-Dobbiamo andare a prendere Criseo! Te lo sei dimenticato, forse?-:

 

Era proprio destino che il campione da analizzare rimanesse sulla scrivania a prendere polvere ancora per secoli.

Milo prese il giubbotto e Camus lo trascinò fuori tirandolo per la manica della camicia.

Attraversarono il parcheggio, Camus a passo svelto, Milo cercando di infilarsi il giubbotto che gli penzolava giù per il fianco

 

:-Guido io!-: disse prendendo le chiavi dalle mani di Camus.

Non era il caso che investissero qualcuno con l’auto di servizio.

 

                            *

Intanto Sion era seduto nel suo ufficio in attesa di una visita importante.

Dei discreti colpetti alla porta gli fecero capire che il legale Doko Shirotachi aveva ricevuto il suo messaggio e si era precipitato alla SAINT.

Sion andò alla porta per riceverlo, si strinsero la mano ed entrarono nell’ufficio.

Sion chiuse la porta dietro di se  mentre Doko prendeva posto davanti alla sua scrivania

 

:-In cosa posso aiutarti?-: chiese vedendo Sion preoccupato.

 

Lui si sedette composto sulla sedia e armeggiò con alcuni fogli. Cercò di andare dritto al punto

 

:-Mi servono dei mandati-:

 

Doko lo guardò interrogativo :-Posso farteli avere quando vuoi, non c’era bisogno…-:

 

Sion scosse la testa e disse con fare cospiratorio :-Stavolta la faccenda è diversa-:

 

Abbassò la voce anche se nella stanza non c’era nessuno che potesse ascoltare la conversazione.

 

:-Devo entrare nei magazzini di Kevines. Devo perquisire quelli ed anche la prossima delle sue navi che attraccherà al porto-:

 

:-Non sarà facile-: ammise Doko dopo averci pensato un po’ su :-Sicuramente Lymnades, l’avvocato di Kevines, troverà il modo

per non farteli avere. Tirerà fuori un cavillo dopo l’altro e tu ed i tuoi uomini vi troverete in un mare di…-:

 

Sion lo interruppe con un gesto brusco della mano :-A Lymnades penserò io a tempo debito-: si alzò ed aprì la finestra fissando

per un po’ le auto che scorrevano sulla strada. Doko lo scrutava in attesa che continuasse

 

:-So che appena Kevines sente parlare di mandati di perquisizione si trincera dietro tutti i suoi appoggi politici ed economici, ma forse

ho trovato il modo di fregarlo stavolta. Chiederò di eseguire un’operazione sanitaria, così non potrà fare nulla per sottrarsi, no?

Tu devi trovarmi solo un pretesto particolarmente urgente per giustificare un’ispezione improvvisa. Che ne so, l’influenza del pollo, del porco,

del criceto… magari l’invasione delle formiche pizzichine!-:

 

A Doko sfuggì un sorriso pensando ad un’orda formichine malvagie che scendevano dalla nave di Kevines in assetto da combattimento.

 

:-Va bene, amico, cercherò di farti avere qualcosa in questa settimana-:

 

Sion lo accompagnò alla porta

 

:-Grazie-:

 

Doko se ne era appena andato che Sion, che stava per richiudere la porta, fu investito da un’onda di suono identificabile come i gemelli

che si urlavano addosso già alle undici di mattina.

Sion sospirò. Chissà se quei due sarebbero mai riusciti ad andare d’accordo.

 

:-Saga, Kanon, cosa succede?-:

 

Chiese.

 

:-Mio fratello è un cretino!-:

 

Esclamarono i due esattamente nello stesso momento.

 

:-Ah… allora almeno su una cosa siete d’accordo…-:

 

:-Non c’è niente di divertente, Sion! Questo stupido ha preso un coltello!-:

 

Sbottò Saga.

 

:-Ma era la cosa più logica da fare!-:

 

Si intromise Kanon.

Sion decise di mettersi in mezzo per porre fine a quella zuffa canina.

 

:-Allora, adesso entrate nel mio ufficio e mi raccontate per bene cosa è successo-:

 

Cominciò Saga:

 

:-Stamattina prima di arrivare al lavoro mi sono fermato al bar come al solito, ed è sceso anche il cretino qui presente. In un angolo c’era

un ragazzo che ci fissava, anzi sembrava aspettare proprio noi, e ad un certo punto si è messo vicino a Kanon. Aveva la mano destra fasciata

e nonostante la fascia si ostinava a tenere un coltello richiudibile. Ora, perché uno dovrebbe portare un coltello del genere in un locale pubblico?

Comunque questo tizio ha fatto cadere il coltello e questo stupido… lo ha preso e glielo ha ridato!-:

 

Saga tacque fissando il fratello con astio, ampiamente ricambiato nello sguardo di Kanon per altro.

Sion alzò gli occhi al cielo e chiese mentalmente tanta, tanta pazienza per resistere all’impulso di alzarsi e far cozzare quelle due teste così

simili una contro l’altra.

 

:-Allora, io non ero presente alla scena e non so darvi un giudizio sicuro, comunque da quello che ha capito tu, Kanon, agisci con troppa

leggerezza, e tu, Saga… cerca di non diventare paranoico-:

 

 

                            *

Milo afferrò Camus davanti alla porta della sede :-Camus, per favore, contieniti…-:

 

:-Certo!-:

 

Ma il tono fin troppo allegro della voce di Camus, stava a significare che non ci avrebbe badato.

 

Infatti non appena entrarono Camus annunciò :-Gente, è arrivato Criseo!-:

 

Che sembrava tanto la frase rifatta di “Gente, è arrivato l’arrotino!” .

Per sfortuna, proprio in quel momento stava passando di lì Death Mask, più incavolato che mai, se possibile

 

:-Hei! Criseo, saluta zio Valerio!-:

 

Non appena lo “zio Valerio” sentì pronunciare il suo impronunciabile nome, fece dietrofront :-Mi scusi, dottor Lavoie… com’è che mi ha chiamato?-:

 

:-E dai, Death, oggi è giorno di festa!-:

 

:-Mi sfugge l’evento Nazionale al quale tu ti riferisci-: disse impassibile Death Mask osservando con disgusto il bambino che gli sorrideva.

 

Camus afferrò Milo per un braccio :-La nostra famiglia si è allargata!-:

 

Milo si divincolò :-Ti avevo detto di moderarti-:

 

Approfittando di quell’attimo di distrazione, Death Mask sgusciò nel suo laboratorio.

Seiya lo guardò chiudere la porta a chiave

 

:-Perché tutto quel traffico?-: chiese

 

:-Camus s’è portato un pidocchio dall’orfanotrofio. Ma ora, bando alle ciancie… è da tanto che non mi arriva un cadavere… mi sento così solo…-:

 

L’anatomopatologo si sedette sospirando rassegnato

 

:-Se io non ti sono di compagnia, vado al poligono di tiro-: disse Seiya cercando di svignarsela da quel laboratorio.

 

Non aveva ancora fatto l’abitudine al suo impiego.

E non aveva ancora capito cosa ci trovasse di tanto eccitante Death Mask a fare a pezzi la gente morta per vivere

 

:-Ti sei preso una cotta per la Andronakos?-: lo prese in giro il medico legale :-bè, sai che ti dico? Puoi andare, non voglio rompiscatole attorno-:

 

Seiya uscì scuotendo la testa. Ormai ci aveva fatto il callo al carattere irascibile del “collega”.

Sarebbe stato più difficile per Milo fare l’abitudine al nuovo figlioletto.

_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Heilà gente!

Come avete visto, abbiamo recuperato anche Doko! Che avrà un bel po’ da fare… , essendo arrivati a metà della storia, era ora che si mettesse in funzione.

E qui è GIOVANE, non ha scuse u.u xD

Saga verrà colpito da una crisi isterica simil donna pre-parto, Kanon… eheh, Kanon, Kanon…! Vedrete ^^

 

Pilatigirls: Beaaa!! Oh, ma io non ho intenzione di liberarmi di te ^^

Grazie mille per i complimenti ^//^ come abbiamo detto nel primo capitolo ci siamo chieste se una cosa del genere avrebbe potuto funzionare e abbiamo tentato =)

Con buoni risultati, vedo *-*

Ancora grazie °v°

Un bacione

 

DeaEris: Ziaoo!! , sull’intelligenza limitata di Deathy potremmo scriverci un romanzo… <_< anche io mi  sono chiesta: perché diavolo spiegare ad uno come lo uccidi?!

Gliene potrebbe fregare di meno?! Fatto sta che si è fatto due puntate spiegando e ridendo come un demente. Per poi schiattare miseramente ucciso da un tizio cieco.

Ma questi sono dettagli.

, sempre rispettando il suo nome, intendiamoci ^^”

Shun somiglia tremendamente a Chibiusa *-* sarebbero la coppia perfetta °-°

Grazie tanto tanto per i complimenti ^//^

Bacioni

 

Ladie Katjie: O_O hai fatto meravigliosamente bene a sgridare Saga u.u neanche un po’ di fiducia al fratellino <.<

Yes, la raccolta delle Summer Fancy! *-* ho rimediato tutti i Gold, più i Bronze da altri siti vari, comunque se ci servirà qualche imm ti chiederemo ^^

 

Per quanto riguarda Facebook, io (che mi sono trovata un account fatto, ma dettagli…) sono Rosaria Falcone, ed ho un imm di un manga (una tizia con una spada per la precisione)^.^

Quando entrerò ti aggiungo ;)

 

Diana924: Ciao ^^ Kanon è molto utile alle rapine u.u *era ironico?* ndr Kanon *Heemm… nuooo!!* ndr me

Posso rispondere con certezza: Aioria il cervello lo usa quando  gli fa comodo u.u secondo me ha dimenticato la password…

Diventerà una celebrità, me lo sento, si comincia con un TG e poi… “Il famosissimo Aioria Kriseo, che ha ricevuto una pallottola… e tutto quello che segue xD

Hehehe, quando  il meglio si risolve, arriva di nuovo il peggio… *va via fischiettando*

 

aries_no_nike: Yes, sono della Summer Fancy!! Io di Mu ho trovato quella con I piccioni bianchi… <_< , pazienza ^^”

tutte ad Aioria, poverino, siamo proprio, ma proprio cattive… , ma a qualcuno dovevano pur sparare, no?!

Dai, Ria, che fai la figura del Figo!!!

 

Basta scleri ^^” a presto cara **

 

titania76: Dopo una lunga assenza, si, siamo tornate ^^

i capitoli di stacco sono serviti da “capitoli spensierati”, ma si è tornati all’azione °-°7 Saga… Saga… Sagaa! Ehehe, ci sarà tempo anche per lui, tranquilla ^^

 

P.S: Il sito delle fan art è Summer Fancy ;)

 

charm_strange: *porge fazzolettino a Charm_Strange* ooh, si, siamo tornate all’azione ^^ mi commuovo anche io sapendo che c’è gente che attende il nostro ritorno =,)

*Attendono il NOSTRO ritorno, vorrai dire u.u* ndr Saga *Perché noi siamo quelli fighi con le pistole U_U* ndr Shura *modesti, ragazzi.. -_-* ndr me

*si immagina un Kanon puccio-puccioso che arrossisce* *w* Tessssorro!!!!!

Ed ecco il seguito ;) ^^

 

E dopo Aioria, ecco qui anche Doko ^^ ci sono TUTTI ;)

 

 

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Capitolo 19
*** Varie sorprese... ***


Cap. 19°: Varie sorprese…

 

LABORATORIO DI  ANALISI BIOLOGICHE

 

Camus era nel suo laboratorio ad esaminare per la centesima volta le analisi del magazzino quattro, lambiccandosi il cervello per cercare di capire cosa ci trovasse

di tanto strano

 

:-C’è qualcosa che non torna...-:

 

Continuava a ripetere. Seduto su una sedia, Hyoga lo fissava sbuffando ogni tanto, giocherellando con il fermacarte di vetro

 

:-Dottor Lavoie… qua m’annoio!-:

 

Si lagnava. Camus non gli badava, e rimuginava su quei fogli senza capire cosa non andava. Proprio quando stava per rinunciarci, una leggera incongruenza gli saltò subito all’occhio, e dopo averci ragionato un po’ su, capì cosa lo rendeva tanto scettico

 

:-Ho un motivo per non annoiarti più, mia carissima matricola: si torna al magazzino-:

 

:-E perché?-:

 

:-Devo… controllare una cosa. Ma prima fammi analizzare questo-:

 

Prese un campione e preparò accuratamente la provetta per la centrifuga

 

:-E cosa è quello?-:

 

Chiese Hyoga avvicinandosi incuriosito

 

:-Hem.. ti sembrerà strano… escrementi di topo-:

 

:-Eh? Topo?-:

 

:-Si: topo. Sorcio. Ratto. Come lo vuoi chiamare. Devo analizzare la sua roba-:

 

:-Forte... e perché?-:

 

:-Nell’analisi c’è una cosa che non mi convince-:

 

Hyoga osservò la centrifuga

 

:-Come funziona?-:

 

Chiese

 

:-Allora, tu metti la provetta all’interno. Man mano che la forza di gravità aumenta, i componenti della materia più leggeri tendono a salire in superficie,

mentre quelli più pesanti scendono verso il basso-:

 

Camus estrasse la provetta

 

:-E poi si esaminano uno ad uno-:

 

Cominciò l’operazione, e dopo un poco disse

 

:-Bingo! Tracce di polistirene!-:

 

:-Cioè?-:

 

:-Polistirolo. Il polistirolo è il polimero dello stirene-:

 

Hyoga gli rivolse un’occhiata perplessa e fissò l’oggetto in questione con le sopracciglia aggrottate

 

:-… Va , lascia stare, andiamo!-:

 

Mentre uscivano si imbatterono in Seiya

 

:-Hei, Hyoga! Dove andate?-:

 

:-Torniamo al magazzino quattro-:

 

:-E perché?-:

 

:-Oh, sai, abbiamo esaminato della mer…-:

 

Ricevette un’occhiataccia da parte di Camus e si corresse

 

:-Ok, ok… degli escrementi di sorcio e abbiamo trovato tracce di… com’è che si chiamava? Ah, si, polistirolo. Andiamo ad esaminare i sorci da vicino,

se non sbaglio, vero, dottor Lavoie?-:

 

:-Ti auguro di non dover mai fare un analisi, Hyoga. Se avessi parlato così a Sion mi avrebbe sbattuto fuori a calci.

Comunque si, possiamo dire che andiamo ad esaminare i sorci-:

 

:-Oh, bé… buon divertimento...--:

 

Seiya si avviò verso il poligono di tiro dopo averli salutati tutti e due.

 

*

MAGAZZINO QUATTRO

 

:-La caccia ai sorci è aperta!-:

 

Esultò Hyoga scendendo dalla macchina

 

:-Hyoga, dovresti prenderlo sul serio. Io mi guadagno da vivere facendo questo lavoro-:

 

:-Ok, rispetterò i sorci, promesso-:

 

Dopo un po’ di ricerche la ricerca dei topi si era rivelata vana

 

:-Forse sono dentro il magazzino...-:

 

Disse Camus. Si avvicinarono ma le guardie non li fecero entrare. Camus allora estrasse in distintivo, e l’uomo lo esaminò per un po’, ma poi scosse la testa

 

:-Pazienza, andiamo sul retro-:

 

E sia avviarono facendo il giro del magazzino. Proprio quello che cercavano: per terra Camus vide una cosa grigiastra e andò in quella direzione

 

:-Che schifo! Quello è…?-:

 

Cominciò Hyoga

 

:-Affermativo, matricola: quello è un sorcio. Per la precisione il nostro sorcio-:

 

Il sorcio in questione aveva la pancia aperta, e Hyoga poteva vedere distintamente gli organi interni, ancora coperti di sangue non coagulato.

O meglio, avrebbe potuto vederli se non si fosse messo le mani davanti agli occhi

 

:-Sei facilmente impressionabile: un attimo prima sei sfacciato e poi non appena vedi un sorcetto morto ti schifi. Ormai è defunto, poveretto-:

 

:-Devo forse fare un minuto di silenzio?-:

 

:-No, tranquillo… devi solo prenderlo!-:

 

:-Cosa…? Oh, no, dottor Lavoie, questo no! Io non lo prendo quel sorcio!-:

 

:-E va bene, lo prendo io! Ma tu tienimi il sacchetto aperto, almeno-:

 

Hyoga prese il sacchetto con due dita e si girò dall’altra parte quando Camus afferrò la coda del topo come se stesse raccattando qualcosa caduta a terra

 

:-Missione compiuta! Ora dobbiamo solo farlo esaminare-:

 

*

 

Non appena tornarono alla SAINT Camus si diresse verso la porta dell’obitorio

 

:-Ma oggi non è il compleanno di Death? Credevo si fosse preso un giorno libero-:

 

Chiese Hyoga seguendo Camus lungo il corridoio

 

:-Avrebbe potuto farlo… ma non credo che avrebbe potuto stare lontano dai suoi cadaveri per così tanto tempo!-:

 

Bussò alla porta e Death arrivò ad aprire scocciato

 

:-Va bé che sono venuto a lavoro, ma non è che dovete rompermi anche il dannato giorno della mia fottutissima nascita! Cosa c’è, Camus?-:

 

:-Guarda cosa ti abbiamo portato io e Hyoga, Death!-:

 

:-Cos’è, un altro regalo? Già sono venuti Aioria con Aioros, Sion, Doko e quel cretino di Shura ha voluto per forza tirarmi le orecchie…

e tutti con uno stupido pacchettino colorato. Voi cosa avete?-:

 

Aprì il sacchetto ed estrasse il topo. Lo fissò per un po’ con una smorfia, poi il suo sguardo passò da Hyoga a Camus

 

:-Oh, un sorcio! Ragazzi, non so come ringraziarvi, sono commosso… e lo avete anche squartato! Non dovevate disturbarvi tanto…-:

 

Disse sarcastico

 

:-Ma che hai capito! Devi aprirlo!-:

 

:-Cosa? E perché? Non ti sembra già abbastanza aperto per i  fatti suoi?-:

 

:-Si, ma devi fargli un’autopsia-:

 

:-Eh? Al sorcio? Ma perché non  vieni tu…?-:

 

Death estrasse il bisturi dalla tasca e cercando di afferrare Camus

 

:-No, un attimo, devi farla a lui!-:

 

:-Insisto, collega!-:

 

:-Ti ordino di aprire quel sorcio!-:

 

:-Dah, e va bene, mi accontenterò… e cos’è questa storia del ‘ti ordino di...’? Io non prendo ordini da nessuno, non dirlo più o finisci tu sul tavolino.

Non potrai girare sempre con un sorcio in tasca per evitarmi!-:

 

:-Va bene, va bene, ma ora fagli un autopsia, per favore-:

 

Death rientrò nel laboratorio e Camus lo sentì brontolare

 

:-Guardate come mi sono ridotto… aprire i sorci… mah...-:

 

Camus sospirò

 

:-E ora che facciamo?-:

 

Gli chiese Hyoga

 

:-Ma tu non riesci a stare fermo un secondo, eh? Non ti stanchi mai? Cos’è, al mattino ti mangi qualche batteria duracell?-:

 

in quel momento arrivò Milo

 

:-Caaaam! Tutti nell’ufficio di Sion!-:

 

:-E perché?-:

 

:-Riunione speciale-:

 

:-Ah, va bien. ‘spetta che chiamo Death-:

 

:-No! dobbiamo parlare di lui!-:

 

:-Di lui? E perché?-:

 

:-Cam, che giorno è oggi?-:

 

:-Il24 Giugno...?-:

 

:-E che succede oggi?-:

 

:-Che succede… che succede? Ah: è il suo compleanno!-:

 

:-Ci sei arrivato. Andiamo!-:

 

Ed entrarono nell’ufficio di Sion, cercando un angolino per appostarsi senza dare fastidio. Quando furono arrivati anche Saga e Kanon,

Sion cominciò a parlare

 

:-Ragazzi, come tutti sapete oggi è il compleanno di Death. Non ha detto niente e sicuramente stasera se ne starà a casa sua a guardare la tv come al solito

senza pensaci, come fosse un giorno come un altro. Che ne dite di fargli una piccola sorpresa?-:

 

Tutti si scambiarono un occhiata

 

:-Tipo una festa a sorpresa?-:

 

Aggiunse Doko

 

:-Si, bello! Mi sembra un ottima idea!-:

 

Disse Shura, e tutti confermarono

 

:-Bene. Marin ha già pensato a liberare il poligono di tiro da bersagli e tutto. È un locale abbastanza grande, forse il più grande che ci sia qua dentro.

Forse il magazzino di Shura è un po’ più grande, ma non mi sembra il caso. Ora dobbiamo sbrigarci: chi lo tiene occupato?-:

 

Camus alzò la mano

 

:-Credo che io non desterei sospetti: stamattina gli ho chiesto di fare un’autopsia, quindi se gli sto intorno chiedendogli questo e quello,

non credo che sospetterebbe qualcosa-:

 

Sion sembrò sorpreso

 

:-Un’autopsia? È arrivato un corpo e io non so niente?-:

 

:-No, no. si tratta di un paziente un po’… particolare-:

 

Assicurò Camus, sperando che Sion non volesse sapere chi fosse. Invece lui inclinò la testa perplesso, cosa che faceva spesso quando aspettava una risposta

 

:-Chi è questo paziente particolare, Camus?-:

 

:-Hem... nessuno di importante...-:

 

:-Come, chiedi di fare un’autopsia senza che io non sappia niente e in più mi dici che non è importante?-:

 

:-E’… un… ecco… un topo-:

 

Tutti si scambiarono delle occhiate perplesse

 

:-Un… topo?-:

 

Ripeté Doko

 

:-Si, un topo… non mi guardate in quel modo!-:

 

:-Ammetti, Camus, che chiedere di fare un’autopsia ad un topo non è una cosa che si sente tutti i giorni-:

 

Così lui spiegò delle analisi che non quadravano, del ritorno al magazzino, del ritrovamento del sorcio squartato e tutto quello che seguiva

 

:-E cosa pensi di ottenere da un’autopsia?-:

 

Gli chiese Sion perplesso

 

:-Veramente per ora la mia è solo un’ipotesi, e preferirei non pronunciarmi al momento. Quando avrò notizie certe sarai il primo ad essere informato-:

 

:-Non possiamo neanche conoscere l’ipotesi?-:

 

Insistette Sion. Camus sospirò

 

:-Ok, ok, se ci tenete così tanto: rileggendo le analisi del magazzino quattro, ho notato una piccola ‘anomalia’, se si può definire così, e ho deciso di riesaminare

un campione di... hem... escrementi di topo, per confrontare il risultato con quello precedente. Dall’ultima analisi risulta nelle componenti una piccola parte

di poliestere, ovvero sia polistirolo. Ma cosa ci faceva del polistirolo nello stomaco di un topo? Forse è finito nel cibo, ma io non credo che sia andata così-:

 

:-Vuoi dire che qualcuno ce l’ha fatto finire... di proposito?-:

 

Chiese Sion. Camus annuì e continuò

 

:-Questa è la mia idea. Secondo me si tratta di un ingegnoso sistema per trasportare la droga-:

 

:-Ma cosa c’entra la droga con il polistirolo?-:

 

:-E’ proprio per questo che ho voluto fare l’autopsia. Secondo il mio ragionamento, la droga era rinchiusa in delle capsule di polistirolo, poi fatte ingoiare ai topi.

Questi poi venivano chiusi in delle navi, dove poi i compratori avrebbero recuperato i topi con le capsule, e di conseguenza la droga, per poi rivenderla.

I topi non avrebbero destato sospetti: le navi sono sempre cariche di questi animali, e il porto è messo anche peggio-:

 

Sion annuì pensoso

 

:-Ripeto, la mia è solo un’ipotesi. Quando avrò ricevuto il risultato dell’autopsia potrò dirvi di più-:

 

:- Ma se è così, dovremmo recuperare tutti i topi che ci sono nel porto per recuperare la droga!-:

 

Gemette Milo

 

:-E’ possibile. Complimenti, Camus, se come dici è vero, hai scoperto una cosa molto importante. Ci sei stato di grande aiuto-:

 

Disse Sion, poi si girò a fissare Kanon

 

:-Il tuo amico Julian è una fabbrica di idee… che bastardo!-:

 

Kanon si strinse nella spalle e disse

 

:-Non so se sia stato lui-:

 

:-Certo che è stato lui, chi altri? È proprio una volpe, non c’è che dire…-:

 

Commentò Saga

 

:-E tengo a sottolineare che lui non è un mio amico-:

 

Gli disse Kanon con una smorfia

 

:-Ora non più, forse, ma cinque anni fa avresti dato anche le mutande pur di avere la sua collaborazione-:

 

Continuò Saga

 

“ ‘fanculo

 

Pensò Kanon, ma disse

 

:-Ed ecco che torna: vai a pensare sempre al passato, eh? Perché mai pensare al futuro, o al presente. No, pensiamo sempre al passato-:

 

:-Kanon ha ragione, Saga. Devi dargli un po’ di fiducia-:

 

Disse Sion conciliante. Kanon non credeva alle sue orecchie

 

:-E ora, tutti ai vostri laboratori: finite il lavoro. Pomeriggio ci occuperemo della festa-:

 

Aggiunse.

 

*

POMERIGGIO-LABORATORIO ANALISI BIOLOGICHE

 

Camus aspettava il risultato dell’autopsia riguardando ancora una volta le analisi e confrontando quelle iniziali e quelle più recenti.

All’improvviso bussarono alla porta

 

:-Camus… ho fatto l’autopsia-:

 

Death entrò nel laboratorio e si buttò su una sedia

 

:-Com’è andata?-:

 

Gli chiese Camus sedendosi di fronte a lui

 

:-Come vuoi che sia andata? Il sorcio è stato buonissimo, dovresti portarmene più spesso, sono ottimi pazienti!-:    

 

Sbuffò lui

 

:-Voglio dire, i risultati?-:    

 

:-E’ questa la cosa strana: il topo aveva solo lo stomaco tagliato. Per il resto non ho trovato nulla-:

 

:-Cosa? Nessuna traccia? Polistirolo?-:

 

:-Niente-:

 

:-Questo si che è strano…-:

 

Camus si afferrò il mento aggrottando le sopracciglia

 

:-Bé, pazienza, grazie lo stesso. Vado a dirlo a Sion-:

 

E uscì dalla stanza pensieroso.

 

<><><><><><><><><><> 

 

:-Come non ha trovato nulla?-:

 

Chiese Sion rileggendo le analisi

 

:-Nulla, ha detto. Il ratto aveva solo lo stomaco aperto-:

 

Ripeté Camus

 

:-Ma non può essere! Chi è che si passa il tempo a squarciare sorci per aprirgli lo stomaco?-:

 

:-Non chiederlo a me…-:

 

:-Preparerò un mandato di perquisizione per il magazzino, e stavolta dovranno farci entrare. Piuttosto, Death non ti ha detto nient’altro?-:

 

:-Niente. A che punto siete con i preparativi?-:

 

:-Stiamo quasi finendo di addobbare a dovere, poi ci preoccuperemo del resto. Tu continua a tenerlo impegnato. Tra un’altra ora uscirà per tornare a casa,

e noi potremo cominciare a ‘traslocare’ le ultime cose-:

 

:-Perfetto. Vado ad aiutare gli altri-:

 

*

ORE 20.30- CASA DI DEATH

 

DRIIIIIIIN!

 

:-No! Non ti rispondo… chiunque tu sia!-:

 

Urlò contro il telefono. Era arrivato a casa ed era pronto a passare un altro, ennesimo compleanno in perfetta solitudine, davanti alla tv

 

DRIIIIIIIN!

 

:-Ho detto che non rispondo!-:

 

Non voleva essere disturbato, per nessun motivo. Ma il telefono continuava a squillare imperterrito, incurante dei suoi strilli

 

“Va bene, rispondo solo se è qualcuno dei miei stupidi colleghi! Gli altri possono andare a farsi fottere”

 

Pensò afferrando il telefono: Sion Liang- Chiamata

 

Era scritto sullo schermo. Death sospirò e pensò che per chiamarlo Sion doveva essere una cosa seria. Aveva dato il suo numero di cellulare solo

ad un numero ristretto di persone, per evitare di aver rotte le scatole ogni due e tre

 

:-Pronto?-:

 

:-Pronto, Death? Sono Sion, dovresti venire di corsa alla sede: è arrivato un intervento, un cadavere fresco fresco-:

 

:-Oh, un cadavere?! Arrivo!-:

 

E gli staccò il telefono in faccia, benché poco educato. Afferrò le chiavi della macchina e uscì di corsa di casa.

 

<><><><><><><><><><> 

 

Arrivò alla SAINT alle nove e mezza, ed entrò scapicollandosi nel suo amato obitorio. Ma lì non c’era nessun cadavere

 

:-Che scherzo è questo?-:

 

Disse deluso. Percorse il corridoio: le luci negli altri laboratori erano chiuse, persino nell’ufficio di Sion non si scorgeva anima viva.

Girò un po’ per gli uffici, ma neanche lì trovò nessuno

 

“questa me la pagano!”

 

Arrivò alla porta del poligono di tiro e la fissò per un po’ prima di aprirla: anche là era buio pesto e non c’era alcun segno di vita. Proprio mentre stava

per richiudere la porta ecco che le luci si accendono e tutti escono dai loro nascondigli assordandolo con un  gran

 

:-BUON COMPLEANNO!-:

 

E un attimo dopo gli furono tutti addosso, soffocandolo in un mega-abbraccio. Dopo qualche momento di felicità generale, rientrò nel suo ruolo

 

:-BASTA! Mollatemi, via ho detto!-:

 

:-E dai, lo abbiamo visto tutti che eri felice-:

 

Gli disse Milo con la sua vocina allegra

 

:-Cosa diavolo vi è venuto in mente di disturbarmi mentre me ne stavo pacifico a casa? E dov’è il cadavere che mi avevi promesso, Sion?-:

 

:-Io non ti avevo promesso nessun cadavere. Ti avevo detto solo di venire qua al più presto-:

 

disse Sion innocente

 

:-Perché c’era un cadavere!-:

 

Aggiunse Death fissandolo scocciato con le braccia incrociate

 

:-Bé, sarà scappato. Fai paura anche ai tuoi ’clienti’!-:

 

Disse Shura

 

:-Comunque non pensare più al cadavere: ora ci siamo noi!-:

 

Aggiunse Aioria

 

:-Ma a voi vi vedo tutti i giorni!-:

 

Protestò lui

 

:-Bé, vedi tutti i giorni anche i cadaveri! …ma se proprio ci tieni, ce n’è uno. Aioros, Camus! Portate il morto!-:

 

Gli occhi di Death si illuminarono

 

:-Lo dicevo che c’era! Lo sapevo!-:

 

Ma non appena afferrò un lembo del lenzuolo il cadavere si alzò e lo abbracciò a sua volta

 

:-AUGURI DEATH!-:

 

:-No! Seiya, anche tu no, eh? Staccati!-:

 

Protestò lui, ma a quanto pare fu inutile, e solo quando Seiya lo ritenne opportuno lo lasciò andare

 

:-Sei sudato… da quant’è che sei lì? Da quando tutti siete qui? Perché non mi dite mai niente?!-:

 

:-Perché questa era una festa a sorpresa! E noi siamo qua da circa oggi pomeriggio alle quattro, e anche da prima, per preparare tutto-:

 

Gli spiegò Milo poi aggiunse

 

:-Ma perché continuiamo a parlare? La facciamo questa festa o no?-:

 

E così la festa cominciò, con musica, chiacchiere, battute e tutto quello che deve esserci ad una festa

 

:-Death? Vieni qui!-:

 

:-Che accidenti vuoi, Kristian?-:

 

:-Devi spegnere le candeline, Deathy-:

 

:-Ti ho detto di non chiamarmi Deathy!-:

 

Gli disse arrabbiato

 

:-E tu non chiamarmi Kristian-:

 

:-Io ti chiamo come mi viene prima!-:

 

E soffiò sulle trenta candeline disposte a cerchio. Tutti applaudirono come pazzi, poi Mu tossì per attirare l’attenzione

 

:-Devo dirvi una cosa importante-:

 

Cominciò a dire. Prese Nike per un braccio e la avvicinò

 

:-Io e Nike ci sposiamo, e siete tutti invitati al matrimonio!-:

 

Altri applausi, fischi e urla di gioia esplosero nella sala. Restarono ancora un po’ a chiacchierare, poi decisero che era ora di tornare a casa

 

:-Ti diamo un passaggio, Death?-:

 

Chiese Aioros

 

:-No, grazie… mi avete fatto parcheggiare la macchina in doppia file per assistere alla vostra minchiata e… oh, cazzo! La macchina in doppia fila!-:

 

E corse fuori senza neanche salutare.

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*Arriva di soppiatto alle spalle di Death e gli suona nell’orecchio la trombetta tipica dei compleanni* Auguri tesssorrroo!! *Hem… il mio compleanno è tra due mesi

e qualche giorno…* ndr Death *Oh, che pignolo, qui lo fai oggi, va bene?!* ndr me. Siete liberi di giocare a torta in faccia!! Ed indovinate chi è il bersaglioo…??

*Afferra Seiya e lo lega* avanti, sbizzarriamoci! xD

 

A parte le cavolate… povero Camus, s’è ridotto a cercare topi morti!! Con il valido (?) appoggio di Hyoga… sisi, chissà dove andate… *Ma… ma io….!* ndr Camus

*SILENZIO! Dov’è che andate?!* ndr me versione Sherlock Holmes *Hem… a recuperare la droga…* ndr Cams *Ah-ha! Droga! Non vi vergognate??* ndr me *Ma nooo!

Non è come pensiii!!* ndr Camus

 

*Marcia nuziale in sottofondo* Ed un applauso a Nike e Muu!! Complimenti, figlioli, non me lo sarei mai aspettato!

 

Duuuunque… risponderemo a tempo debito tramite il contatta autori o come altro si chiama ;)

Invece, ecco qui, per la nostra raccolta, Cammy!! *___*

 

               

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Capitolo 20
*** La trappola ***


Capitolo 20°: La  trappola

 

Quella sera a casa di Saga c’era un atmosfera strana: dopo un paio di settimane che stava insieme a Kanon come se avessero il cordone

ombelicale attaccato aveva deciso che era il momento di lasciarlo un po’ libero.

Saga stava per uscire con Aioros e Kanon stava per rimanere da solo a casa a tempo indeterminato, vale a dire che se avesse voluto avrebbe

potuto combinare tutto ed il contrario di tutto senza il fratello a fare da cane da guardia, nonostante questo Saga aveva deciso che valeva

la pena di dargli un po’ di fiducia dopo la faccenda della banca.

 

“Spero di non sbagliare”

 

Uscì dalla doccia e si avvolse nell’accappatoio prima di allagare il bagno, poi in camera sua si asciugò i capelli.

 

“E adesso passiamo alla cosa più noiosa…

 

Saga si scocciava terribilmente a scegliere i vestiti quando doveva uscire.

Sospirò e si mise davanti all’armadio in boxer per restare in contemplazione del suo guardaroba in attesa dell’ispirazione divina su cosa mettersi.

 

:-Hei! Ma tu non dovevi uscire stasera? Sono già le sette e mezzo!-:

 

La voce di Kanon lo scosse dalla catalessi.

 

:-Azz! Le sette e mezzo! Mi devo sbrigare!-:

 

Acchiappò un paio di pantaloni a caso strappandoli barbaramente dalla gruccia e ripescò una camicia qualunque dal fondo dell’armadio.

 

:-E quelli cosa sono ?! Vuoi uscire in quel modo?!-:

 

Gli chiese Kanon con una faccia schifata.

 

:-Da quando sei diventato un critico di moda? E da quando camicia bianca e pantalone nero sono indecenti?-:

 

Cominciò ad infilarsi la camicia intenzionato a tagliare la conversazione, Kanon invece era di tutt’altro avviso.

Gli si piazzò davanti e gliela strappò di dosso rischiando di far saltare i bottoni.

 

:-Hei! Che stai facendo?!-:

 

:-Primo: si tratta di avere stile quando scegli i vestiti, ed io ne ho molto più di te! Secondo: pantalone nero e camicia bianca  è troppo

formale… stai uscendo con il tuo uomo o con il tuo agente assicurativo?-:

 

Saga lo fissò sconcertato.

Aprì la bocca per dire qualcosa.

Non gli venne in mente nulla.

La richiuse e Kanon si voltò verso l’armadio per cominciare a rovistare.

 

“Ma che sta facendo? Mi sta davvero cercando i vestiti?”

 

:-Hem… Kanon, quand’è che ti toglierai da davanti l’armadio?-:

 

:-Quando avrò trovato qualcosa di decente da farti indossare! E non provare ad interrompermi: finiresti solo per perdere più tempo

ed arrivare in ritardo al tuo appuntamento romantico!-:

 

Saga si lasciò cadere sul letto con un sospiro rassegnato.

Non aveva intenzione di contrastare Kanon quella volta.

Non per paura di arrivare tardi da Aioros, semplicemente per la prima volta dopo settimane non se la sentiva di contraddire per puntiglio

quello che Kanon stava facendo.

 

:-Ecco, questo va molto meglio!-:

 

Disse lui trionfante.

Saga alzò lo sguardo e ricevette un fagotto di vestiti in faccia.

 

:-Hei! Che modi sono?!-:

 

:-I miei. Avanti, vestiti, sono le otto meno venti!-:

 

Saga eseguì docile e dovette ammettere che i Jackerson grigio chiaro e la camicia avion facevano tutta un'altra impressione.

 

:-È tutto diverso ora-:

 

Mormorò quasi tra sé.

 

:-Allora, lo ammetti che ogni tanto ho ragione io? E dai, ammettilo, ammettilo, ammettilo amm- ghmmffnhh…!-:

 

Una mano di Saga gli aveva brutalmente tappato la bocca.

 

:-Taci-:

 

:-Gnhnf!-:

 

:-Sì, certo, hai ragione … tu cerca solo di non fare troppi danni mentre sono fuori-:

 

                           *

Due ore dopo Kanon aveva quasi raggiunto la Candida Rosa di Dante, il Nirvana, il giardino dell’Eden ed i Campi Elisi in una sola volta.

La casa tutta per lui, il computer di Saga a sua completa disposizione, un divano comodissimo che lo invitava a mettersi a suo agio ed

una bottiglia di Bombay Sapphire Gin che, per quanto di poche parole, era un’ottima compagnia.

 

Oh, if there's one thing I hang onto,
That gets me through the night.
I ain't gonna do what I don't want to,
I'm gonna live my life.
Shining like a diamond, rolling with the dice,
Standing on the ledge, I show the wind how to fly.
When the world gets in my face,
I say, Have A Nice Day.
Have A Nice Day.                        

                                                                  (Have a Nice DayBonJovi)

 

Kanon adorava quella canzone, soprattutto se You Tube e l’assenza di Saga gli permettevano di metterla a tutto volume fregandosene

delle eventuali proteste dei vicini.

 

 

                           *

Anche la serata di Saga procedeva bene: la terrazza sul mare era spettacolare, il locale raffinato ma non snob e la compagnia…

bè, quale compagnia per lui era migliore di Aioros?

In quelle condizioni il pensiero di Kanon solo a casa era sceso di parecchio nella sua lista delle priorità.

Una volta fuori dal locale però si ricordò improvvisamente del gemello.

 

:-Sai, Saga, mi chiedevo se stanotte volevi restare a casa mia-:

 

Buttò lì Aioros con fare innocente.

Prospettiva interessante. Decisamente interessante.

 

:-Non lo so, sai… cioè, io vorrei, ma…-:

 

:-Credi che Kanon potrebbe approfittare della tua assenza?-:

 

Chiese Aioros quasi per scherzo.

 

:-Per quanto ne so io, forse lo sta già facendo-:

 

Gli rispose Saga improvvisamente cupo.

 

:-Allora controlla, no? Ti ricordo che sei un agente di polizia! Lo chiami e dici che forse stasera non torni a casa-:

 

“Buona idea” pensò Saga.

Prese il cellulare dalla tasca e fece il suo numero di casa.

 

 

 

                           *

Lo squillo arrivò sgradito e detestabile ad interrompere l’assolo di chitarra di “Love’s the only rule”.

 

“Ma che gli prenda un accidenti a chi rompe le palle a quest’ora!”

 

Pensò Kanon rotolando sgraziatamente giù dal divano.

Agguantò il cordless ed una smorfia gli increspò le labbra.

 

“Che cosa vuoi, Saga?”

 

Per un attimo ebbe la tentazione di staccargli la chiamata, solo che sapeva che non sarebbe stata una buona idea comportarsi tanto da stronzo.

 

:-Pronto? Che c’è?-:

 

:-Kanon? Volevo dirti che… hem… io forse non torno a casa stasera-:

 

                           *

Saga odiava la risata di Kanon.

Soprattutto se era carica di malizia come in quel momento.

 

:-Cerca di piantarla idiota!-:

 

Altra sghignazzata.

 

:-Senti deficiente, vedi che prima o poi tornerò a casa, è chiaro? E allora ti passerà la voglia di ridere!-:

 

Al telefono la voce di Kanon lo accusò di essere particolarmente suscettibile. E poi voleva sapere se per caso aveva

dimenticato di portarsi le chiavi.

 

:-Le chiavi? No, le ho con me, perché?-:

 

Allora perché aveva appena suonato alla porta?

 

:-Ma che stai dicendo, Kanon? Io sono ancora qua con Aioros e non ti ho affatto suonato! Adesso ascoltami, vai a vedere chi è, ma non aprire, d’accordo?

Questa storia di visite ad ore tarde non mi piace per niente-:

 

Borbottio indecifrabile dall’altra parte della comunicazione.

Vaghi rumori di sottofondo e poi Kanon che gli chiedeva di tornare immediatamente a casa.

 

                           *

Non poteva essere vero. Non doveva essere vero.

Kanon avrebbe voluto rivedere Petros in qualunque situazione, ma non con un coltello tra le costole a dissanguarsi sul pianerottolo di casa.

 

:-Petros! Petros!-:

 

Sapeva che era inutile chiamarlo.

*

Ad aspettare Saga appena uscito dall’ascensore c’era Sion con un’espressione che non prometteva niente di buono.

 

:-Saga, dobbiamo parlare-:

 

:-So già tutto: ero al telefono con Kanon quando è successo-:

 

:-Non si tratta solo di questo. Alla polizia è arrivata una denuncia anonima che accusa Kanon di questo omicidio-:

 

Kanon… un assassino?”

 

:-A lui non ho ancora detto niente… Saga, tutto bene?-:

 

:-Devo parlare con lui. Spostati, Sion-:

 

Kanon era seduto sulle scale a testa bassa, apparentemente il più sconvolto di tutti.

 

:-Entra in casa-:

 

Gli intimò.

 

:-Saga… io…-:

 

:-DENTRO HO DETTO!-:

 

Il suo urlo rimbombò nell’atrio e tutti i presenti si girarono a guardarli

 

“Merda!”

 

Agguantò Kanon dalla collottola e lo trascinò in casa ignorandone le proteste confuse.

Lui doveva sapere, dannazione, doveva parlare con quel suo gemello casinista senza che nessuno si immischiasse.

Senza una parola lo portò nella sua stanza, la più lontana dalla porta d’ingresso e chiuse la porta a chiave.

 

:-Ma che ti prende? Saga…-:

 

Non gli lasciò finire la frase.

Durante l’addestramento gli avevano insegnato ad agire primo rapidamente e secondo con una mossa imprevista.

Afferrò Kanon dalle spalle e lo inchiodò al muro.

 

:-Adesso ascoltami, dannato testa di cazzo! Tu lo sai che non ho mai supplicato nessuno, ma adesso io devo sapere la verità, quindi… ti prego-:

 

Kanon, che lottava per divincolarsi dalla sua presa si immobilizzò all’istante.

 

:-Ti prego, Kanon, ti scongiuro… per una volta nella tua vita dimmi la verità. Hai ucciso tu quell’uomo?-:

 

Cercò di incrociare il suo sguardo per capire se Kanon gli volesse mentire o no.

 

:-Vuoi la verità, Saga? E da quando ti fidi della mia verità?-:

 

Lo sguardo di Kanon era stranamente vuoto.

Saga gli conficcò più forte le dita nella carne.

 

:-Io… io voglio solo fidarmi di mio fratello dannazione!-:

 

Gridò forte.

Sentì i muscoli che si irrigidivano sotto la sua stretta.

 

:-Io rispettavo Petros. Non gli avrei mai fatto del male-:

 

Disse Kanon.

Saga sospirò e finalmente lo lasciò andare.

 

:-Va bene… non sei stato tu… ti credo-:

 

:-Che succederà adesso?-:

 

Saga si passò una mano sugli occhi.

 

:-Troverò il modo di dimostrarlo-:

 

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Angolino di Makochan:

 

Saaaalve! *voce da Bruno Vespa*

Ho trovato il modo di far c’entrare i BonJovi anche in questa fiction *-*  Io venero oltre ogni dire il grande John, e poi almeno metà delle canzoni che hanno fatto

si adattano a qualche personaggio di Saint Seiya!

Su, che state aspettando… è_é ? Veneratelo anche voi! xD

E poi a proposito del Bombay Sapphire Gin… sappiate che l’ho inserito perché è uno dei miei liquori preferiti XD Hic!

A parte questo volevo dire che sono particolarmente affezionata a questo capitolo perché è uno dei primi che mi è venuto in mente.

Ora lascio il computer alla mia so(r)cia così risponde!

 

Angolino di KanondiGemini96: *spinge Mako giù dalla sedia e prende posto*

 

Beeeeene, sappiate che mia sorella vuole uccidermi u.u Saga… che esce dalla vasca da bagno… Saga… in boxer… *çççççççççç* ok, diamoci un contegno.

Allora, come vedete si rientra in piena azione *-* povero Kanonuccio, chissà cos’è successo… (oddio, io lo so… e non ve lo dico!)

Per ora, accontentatevi delle risposte alle vostre meravigliose recensioni ^.^ :

 

Ladie Katjie: Ciao ^^ eh, noi in polizia ci potremmo anche entrare… ma dove li troviamo dei fustacci heeem, dei bravi agenti come i SAINT?

Era arrivato il grande momento di gloria di Hyoga… e s’è fatto vincere da un topo morto -_- va bè, capita “^^7

Hai fatto il funerale ad un topo? Oh, bè, che riposi in pace ;) xD

Yaya, la festa a Death ^_^

Alla prossima =)

 

 Diana924: *Perché i topi vi fanno tanto schifo? Sono esseri viventi come voi!* ndr Camus *Ma tu sei entrato nel WWF? <__<* ndr me

Bè, povero Deathy, il lavoro scarseggia! Poteva aprire Seiya… in casi estremi… Oooooh, siii, vai Diana, accetta Seiya, siamo tutti con te!! *____*

Ed almeno una lieta notizia, Mu e Nike, complimenti cari! <3

Un posticino per te….? *guarda l’accetta con aria preocucpata* ma cerrrrrto che c’è!!

 

aries_no_nike: *marcia nuziale in dottofondo* te l’avevo detto che avevo un’idea che ti sarebbe piaciuta ^^ *bombarda Nike con chili di riso* posso farti da damigella?? *_*

siiii, compleanno di Deathy! *si lancia sul granchio e tira le orecchie* non potevamo non fargli questa piccola sorpresa ^_^

Topi… topi… ce l’avete tutti con i topi… dai, è morto, non c’è nulla di cui preoccuparsi ;)

 

Pilatigirls: iHola! ^^ i morti,l Death, un capitolo su morti e Death… che cosa beeeella! xD ma in fondo anche lui fa la sua parte, è giusto °-°

Quel capitolo non è nulla in confronto a questo! Incasinato al massimo! °_°

Ci abbiamo messo un sacco a prepararlo, ma infine eccolo qui!

Bacio :*

 

Bien, e per la vostra gioia…….. Kanon!!! *____*

 

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Capitolo 21
*** Cui prodest? ***


Capitolo 21°: Cui prodest?

 

Ovviamente una volta che la notizia dell’omicidio sul pianerottolo di Saga si era sparsa tutti i SAINT erano saltati giù dai  rispettivi letti, ma nonostante

la mancanza di sonno tutti si presentarono in ufficio alle otto puntuali.

Saga poi, che era sveglio da ventiquattro ore filate, aveva delle occhiaie spaventose ma resisteva eroicamente.

Alle nove passò Aioros a chiamarlo per una riunione speciale alla postazione informatica di Shaina.

 

:-Bene, potete immaginare da soli come mai vi ho convocati qua. È stata aperta un’istruttoria a carico di Kanon per l’omicidio Mytè.

Il che vuol dire che legalmente le indagini competono alla statale, ma noi come al solito condurremo delle indagini parallele alla ricerca di prove, prove

che possibilmente scagionino Kanon-:

 

Guardò un attimo Saga con un’espressione da “ti prego, non dire: te l’avevo detto che mio fratello ci avrebbe portato guai”

 

:-Bene, i vostri compiti sono questi: Death Mask, tu andrai all’ospedale centrale dove faranno l’autopsia di Mytè, assisti e riferisci tutto quello

che ci può servire. Shaina, tu fai una ricerca su tutti i possibili nemici della vittima. Se volete saperlo non credo per niente che sia stato Kanon-:

 

:-No, non è stato lui-:

 

Disse Saga.

 

:-Probabilmente è vero. Però ricorda, Saga, che il nostro lavoro è raccogliere prove e dopo stabilire qual è la verità. Intanto lo stato di fermo durerà altre ventiquattro ore, vale a dire che Kanon dovrà rimanere in carcere fino alle quattro di domani mattina. Personalmente vorrei che riusciste a scagionarlo prima delle 24 ore, sia per un fatto di immagine della SAINT sia perché così anticipiamo sul tempo i giornalisti-:

 

:-Bene, io allora vado! Non vorrei per niente al mondo che cominciassero senza di me!-:

 

Intervenne Death Mask, e filò via senza salutare. Sion riportò l’attenzione su Saga ed Aioros.

 

:-Bene, e adesso a voi! Visto che Aioria è ancora in convalescenza per la sparatoria alla banca qualcun altro dovrà fare il suo lavoro.

Vorrei che foste voi due a condurre le indagini su questo caso. L’inchiesta ufficialmente sarà affidata solo ad Aioros così nessuno

potrà accusare te, Saga, di fare carte false per scagionare Kanon, ma ovviamente mi aspetto che lavori come se il caso fosse tuo.

Poco fa mi hai detto che Mytè aveva detto a Kanon il nome dell’assassino. Vedete di trovare questa persona al più presto e di interrogarla,

così riusciremo a dimostrare che Kanon è innocente-:

 

Saga ed Aioros annuirono.

 

:-Ho un’idea! Andiamo a casa di Aioria! Anche se ha ancora una gamba ingessata sono sicuro che ci aiuterà-:

 

Disse Aioros. Saga annuì di nuovo stancamente.

 

:-Va bene, Ros. Guido io, così mi mantengo sveglio-:

 

Appena furono usciti Shaina si rivolse a Sion.

 

:-Sei davvero sicuro che Kanon non c’entri? Voglio dire, non è un fatto di pregiudizi, ma come facciamo a scagionarlo a priori?-:

 

Sion sospirò rassegnato.

 

:-Se devo essere sincero allora ti dirò che è una questione di fiuto. Non credo che Kanon ne avrebbe combinata una così grossa quando sa che la SAINT è l’unica cosa che lo tiene fuori da Sounion, e proprio per questo la morte di Mytè mi pare sospetta, perché non capisco proprio a chi potesse interessare togliere di mezzo un povero diavolo come lui. In pratica per risolvere questo caso, più che dal chi, dobbiamo partire dall’a chi? A chi poteva tornare utile l’omicidio di Mytè?-:

 

:-Già, la classica domanda forense… cui prodest?-:

 

                          *

A casa di Aioria il disordine regnava fiero ed incontrastato, ed il fatto che il padrone di casa avesse una gamba ingessata era solo una scusa.

Appena Saga ed Aioros misero piede in casa trovarono ad aspettarli Argo, vivace e festoso come sempre.

 

:-Va bene, va bene, cucciolone, ho capito!-:

 

Esclamò Aioros accarezzando quel turbine peloso.

Argo abbaiò felice.

 

:-Sì, certo… anche io sono felice di vederti-:

 

Rispose Aioros.

A quel punto Argo si rivolse a Saga sperando in altre coccole, peccato che Saga non amasse particolarmente gli animali.

 

:-Non mi leccare!-:

 

Lo ammonì lui, ed Argo ritirò immediatamente la lingua.

 

:-Bravo-:

 

E finalmente si chinò ad accarezzarlo.

 

:-Cos’è questa storia che salutate il cane prima di me?-:

 

Chiese la voce di Aioria dall’altra stanza.

Argo abbaiò di nuovo e precedette Saga ed Aioros in cucina, dove Aioria stava litigando con la macchina del caffè.

Lui non conosceva ancora tutti i particolari, quindi Saga gli raccontò tutta la vicenda, dalla telefonata di Kanon della sera prima al fatto che fosse stata aperta un’istruttoria a carico di suo fratello, che data la denuncia anonima era in stato di fermo e di nuovo in cella.

 

:-Proprio un bel guaio!-:

 

Commentò Aioria alla fine.

 

:-Va bene: anche se per ora sono invalido cercherò di aiutarvi da qui per quello che posso. Comunque, senza offesa, ma voi due non mi sembrate

nelle condizioni adatte a condurre un’indagine: avete certe facce stravolte! Perché non dormite un po’ prima? Tanto ancora devono arrivare i risultati dell’autopsia e Shaina sta scandagliando gli archivi informatici alla ricerca del vostro sospetto, quindi per ora non abbiamo niente su cui lavorare-:

 

Saga ed Aioros si guardarono in faccia, ed effettivamente nessuno dei due era un bello spettacolo.

 

:-Che ne dici, Saga? Cerchiamo di dormire?-:

 

:-Vai tu magari, io so già che non ci riuscirei. Mi metto nel divano-:

 

Uscì dalla cucina barcollando leggermente ed andò a buttarsi sul sofà del salotto con la testa tra le mani.

Avrebbe tanto voluto riuscire a dormire ma si trovava come in uno stato di sospensione, come un motore che è stato spinto a pieno regime per troppo tempo e non può arrestarsi così di colpo.

Si scosse da quella posizione quando sentì dei passi che si avvicinavano.

Davanti a lui c’era Aioros con in mano un bicchiere pieno a metà.

 

:-Saga… tutto bene? Ho pensato che se proprio non riesci a dormire questo potrebbe aiutarti-:

 

:-No-:

 

Aveva capito perfettamente cosa era diluito nel mezzo bicchiere d’acqua, e non aveva nessuna intenzione di berlo.

 

:-Ma non è nulla di grave! Insomma, è solo per una volta…-:

 

:-Ros! Ti ho detto di no!-:

 

Fece Saga seccato.

 

:-Se non dormirai un po’ non riuscirai a fare bene il tuo lavoro e non potrai aiutare Kanon. Lo capisci questo?-:

 

Gli disse Aioros con il tono di chi parla con un bambino difficile da convincere.

Saga fece una smorfia.

 

:-Lo so benissimo, che credi? Scusa, Ros… so che stai solo cercando di aiutarmi… ma io quella roba non la prendo!-:

 

Aioros andò a sedersi accanto a lui sul divano.

 

:-Andiamo, Saga! Sono solo dieci gocce di Lexotan! Devi assolutamente riuscire a dormire, e queste sono abbastanza per farti fare tre ore di sonno; dopo di che ci sveglieremo, ci metteremo al lavoro ed andremo a scagionare tuo fratello, d’accordo?-:

 

:-Solo tre ore? Sicuro?-:

 

Chiese Saga scrutando Aioros con la sua migliore espressione sospettosa.

 

:-Se saranno tre ore e dieci minuti non crollerà mica il mondo!-:

 

:-Suppongo tu abbia ragione-:

 

Sospirò Saga, poi tese la mano e prese il bicchiere con le gocce.

Bevve tutto d’un fiato e subito si trovò scosso da brividi di disgusto.

Aioros gli mise un braccio intorno alle spalle protettivo.

 

:-So che detesti addormentarti con una medicina, ma non preoccuparti: ci sono io con te-:

 

Gli sussurrò all’orecchio.

Saga si lasciò stendere sul divano.

Si sentiva sempre più intorpidito, con gli occhi che si chiudevano da soli.

Naturalmente quella sonnolenza era solo un effetto del Lexotan e lui lo sapeva benissimo, però l’abbraccio di Aioros annullava in parte la sua istintiva repulsione per i tranquillanti.

Poco dopo dormiva profondamente.

 

                          *

Venne svegliato da qualcosa di simile allo squillo di un telefono.

No, anzi, era decisamente lo squillo di un telefono.

 

:-Ma davvero hai già trovato tutti i Dareios che ci sono nello schedario?! Sei grande Shaina! Sì, sì, accendo subito il computer, tu manda tutto via e-mail! Saga… no, Saga sta dormendo sul mio divano. Sì, certo, ora lo sveglio. E tu dici a Death Mask di tenersi il telefono incollato addosso perché probabilmente lo chiameremo. Grazie ancora, Shaina!-:

 

Evidentemente arrivavano notizie dalla SAINT, il che voleva dire che la pausa era finita.

Saga scavalcò Aioros attento a non svegliarlo e spuntò in cucina.

 

:-Bene, sei sveglio! Allora puoi aiutarmi: accendi il computer così Shaina ci manda il referto dell’autopsia e le schede segnaletiche che ha trovato-:

 

Nello studio di Aioria, Saga cominciò ad armeggiare con tutte quelle cose tecnologiche, anche se personalmente le detestava: accendere il computer, il modem, la stampante… nel frattempo li raggiunse anche Aioros.

 

:-Ci sono già due e-mail! Shaina ha fatto presto!-:

 

Commentò Aioria.

La prima era un documento World e conteneva tutto il referto di Death Mask, la seconda conteneva un link.

 

:-Va bene, stampiamo il referto e nel frattempo cominciamo a guardare queste-:

 

Aioria fece partire la stampa ed aprì il link.

 

:-Bene ragazzi… mettiamoci al lavoro!-:

 

Per tutta l’ora successiva rimasero a scorrere le schede una per una alla ricerca di qualsiasi cosa che potesse collegare uno di quei Dareios al loro caso.

Ad un certo punto una delle foto fece sobbalzare Saga.

 

:-Ma è lui! È il ragazzo del coltello! Quello che si è fatto raccogliere il coltello da Kanon-:

 

Aioria richiamò sullo schermo l’intero fascicolo di Dareios Amelos.

Niente male per un ventiduenne: era già stato fermato tre volte, una per rissa e due per possesso di stupefacenti, oltre a resistenza ed aggressione a pubblico ufficiale. Come occupazione risultava fare il barista all’ Èpta Thalassa, un night club di proprietà di Julian Kevines, e questo dettaglio fece subito sospettare i tre SAINT.

 

:-Allora, facciamo un ricapitolo:  abbiamo il nome di Dareios Amelos, che è il ragazzo che ha fatto in modo che Kanon toccasse il coltello pochi giorni prima del delitto. Inoltre Amelos lavora all’ Èpta Thàlassa, il locale di Kevines, che ovviamente ha tutto l’interesse a screditare Kanon, e con lui Sion e la SAINT-:

 

:-Sei sicuro che fosse lui?-:

 

Chiese Aioria.

 

:-Sicurissimo! Per favore, chiedi a Shaina se può trovare qualche informazione in più su di lui-:

 

“Cazzo! Lo sapevo, lo sapevo che in quel tizio c’era qualcosa che non andava! Se solo quel cretino di Kanon mi avesse dato retta una volta tanto!”

 

Saga era decisamente furioso, con Kanon ovviamente, ma anche con se stesso per non aver saputo essere più deciso.

Bè, non era il momento adatto per l’autocommiserazione: per prima cosa doveva scagionare Kanon, poi avrebbe potuto fargli fare il giro di Atene a calci!

 

:-Ros! Ora tocca a noi! Io cerco di ricordare ogni minimo dettaglio di quel dannato figlio di puttana, tu invece comincia a studiarti il referto-:

 

:-Agli ordini, comandante-:

 

Lo prese in giro Aioros.

Saga gli rispose con una gomitata, poi recuperò un foglio di carta ed un pennarello e prese ad annotare i dettagli come quando analizzava un profilo criminale.

Dopo mezz’ora il risultato era più o meno questo:

 

Fasciatura al braccio destro sinistro   è solo un caso che era il sinistro?     left arm

Movimenti piuttosto impacciati       perché?  La fasciatura? Problemi di coordinazione motoria?  Cercare scheda sanitaria di Amelos

Ma uno con problemi di movimento non lo mandano come sicario!  Forse doveva solo far prendere il coltello a Kanon

Questo vuol dire che Amelos non è l’assassino e dobbiamo ricominciare tutto d’accapo.    PORCAPUTTANA!!!

Guanto alla mano destra guanto  guanto  guanto  guanto nero intero  (indossato sicuramente per non far rimanere le SUE impronte sul coltello)

Da lavoro?  Non si sprecano guanti di pelle per lavorare! Sporchi no ma un po’ consumati sul palmo e all’interno   Consumati da COSA? 

Ma i guanti sono davvero importanti? Sì!  Cosa ha consumato la pelle del guanto senza sporcarla?  GUANTI DA MOTOCICLISTA!!!

Ma uno impedito non può fare motocross come non può fare il sicario   DAMN IT!  Forse i guanti erano prestati

Perché cavolo si muoveva scoordinato?!  Quando ha ripreso il coltello sembrava che non controllasse per niente la mano destra, il che è

ERA MANCINO!!!   Controllare le ferite di Mythè

 

Rimase per un po’ a fissare il foglio scarabocchiato.

 

:-Hei, Ros, io ho finito, tu a che punto sei?-:

 

:-Finito anche io. Vuoi dare un’occhiata?-:

 

:-Sì, per favore, tu che sei un esperto di balistica prendi la foto della ferita e dimmi come è stato sferrato il colpo-:

 

Aioros rimase un po’ a studiare l’immagine.

 

:-Il coltello è conficcato fino all’impugnatura, cosa che fa pensare ad una certa forza dell’assassino. E siccome si tratta di un coltello a scatto il lato affilato della lama è penetrato subito, mentre l’altro ha opposto un po’ di resistenza, quindi l’assassino deve essersi sporcato di sangue anche se poco. Anche qua nella foto si vede una leggera sbavatura sul bordo superiore della ferita. Secondo me una ferita con quell’angolazione è stata inferta da una persona più bassa di Kanon, qualcuno, diciamo, della statura di Amelos-:

 

Saga annuì convinto.

 

:-Un’ultima domanda: secondo te questa ferita è stata causata da un mancino o da un destrimane?-:

 

:-Hum… con quest’angolazione… bè, se facciamo l’ipotesi che l’assassino era di fronte alla vittima direi che era sicuramente mancino! Cos…?-:

 

Non fece in tempo a finire la frase che Saga gli aveva messo sotto il naso il blocco con i suoi appunti e le parole ERA MANCINO sottolineate tre volte.

In quel momento ricomparve Aioria.

 

:-Ragazzi, ci sono delle novità! Shaina ha telefonato all’ Èpta Thalassa, ed indovinate un po’? Ieri sera Amelos non si è presentato al lavoro dicendo di avere un polso lussato! Un’ottima scusa se vuole tenere una fasciatura non troppo ingombrante da togliere e rimettere a piacimento! A questo punto credo che stiamo pensando tutti e tre la stessa cosa. Ascoltate la mia ipotesi: Kevines vuole togliere di mezzo Kanon e allora pensa di incastrarlo e farlo condannare per omicidio. Prima spedisce Amelos a mettere in atto la scena del coltello, poi manda lo stesso ad uccidere Mytè davanti alla porta di Saga con un coltello che ha su le impronte digitali di Kanon. Vi convince?-:

 

:-Anche troppo! E adesso c’è un solo modo di risolvere la questione: andiamo a fare visita a Dareios Amelos!-:

 

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*Èpta Thalassa = “I sette mari”

 

Angolino di Makochan:

 

Posci posci po-po-po! *Mako canta stonata come una vuvuzela*

Ecco un altro capitolo finito!  Spero di non aver combinato un casino totale, se così fosse siete autorizzati a linciarmi, ma non prima della fine di giugno perché devo fare esami XD

 

Angolino di KanondiGemini: *infila un paio di calzini in bocca a Mako* piantala di cantare!! >///<

bene, dicevo… peròò, se in Poseidone Julian fosse stato un cattivo serio come lo è qua, avremmo potuto avere la possibilità di toglierci di mezzo Saori… certo che se ne inventa proprio di tutti i colori…  ma lo staneremo anche qui! Kanon non si tocca, razza di snobbino con manie di protagonismo! è____é

Ok, ho finito di scrivere boiate, per oggi xD

 

Speriamo che il capitolo tanto atteso non abbia deluso le vostre aspettative ^^ adesso, tutti ad incastare Julian!! ;)

Ci si sente al prossimo capitolo,

Rory e Mako

 

 

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Capitolo 22
*** Komedìa ***


Capitolo 22°: Komedìa

 

 

Per arrivare a casa di Amelos dovevano passare davanti al carcere.

 

:-Non ti fermi?-:

 

Chiese Aioros.

 

:-Fermarmi? E perché?-:

 

:-Bè, non vuoi passare da Kanon?-:

 

Saga si fece scuro in faccia come una nuvola di temporale.

 

:-Kanon non è in villeggiatura. E comunque credo che preferirebbe dormire sulle ortiche piuttosto che farsi vedere da me in cella-:

 

All’improvviso Saga sterzò in una via laterale.

 

:-Hei! Non è questa la strada per andare da Amelos!-:

 

:-Lo so, infatti non ci andiamo-:

 

:-CHE COSA?!-:

 

:-Ci ho riflettuto, sai? Anche se preleviamo Amelos adesso non abbiamo uno straccio di prova contro di lui e saremo costretti a rilasciarlo, e lui non si farà certo più trovare quando avremo la prova definitiva per condannarlo! Figurati se a Kevines mancano i mezzi per farlo temporaneamente sparire! No, dobbiamo fregarli come loro hanno cercato di fregare noi!-:

 

Aioros lo guardò sperando che Saga non intendesse davvero quello che Aioros credeva che intendesse.

 

:-Una komedìa?-:

 

:-Esatto. Torniamo alla SAINT!-:

 

Le komedìai, nel linguaggio dei SAINT erano “interpretazioni”.

Quando avevano l’assoluta certezza della colpevolezza di una persona ma c’erano solo prove indiziarie non sufficienti per procedere all’arresto l’unica soluzione era una confessione, che si poteva ottenere esibendo davanti al sospettato una falsa prova, magari creata ad arte in laboratorio.

L’ultima volta che Saga aveva interpretato una komedìa era stato cinque anni prima, durante l’operazione Sea Dragon che aveva portato all’arresto di Kanon, ed il motivo per cui le komedìai erano così rare era che, proprio come in teatro, potevano andar bene o male, però se andavano male le conseguenze erano molto più serie.

Appena arrivarono alla sede centrale Saga si fiondò nel laboratorio di Milo.

 

:-Mi serve del sangue!-:

 

Dichiarò piantato davanti al chimico.

 

:-Per carità, non farti sentire da Death Mask o sarebbe capace di sventrarmi per accontentarti!-:

 

:-No, mi serve del sangue finto per una komedìa!-:

 

:-Ah, ora ho capito! Ok, credo di avere quello che fa per te, però devi darmi mezz’ora di tempo-:

 

Saga annuì.

 

:-Va bene, nel frattempo anche io ho una cosa da fare-:

 

Stava per uscire dal laboratorio quando Milo lanciò un ululato terrificante.

 

:-NOOO!!!-:

 

:-Oddio, Milo, che succede?-:

 

:-È un disastro! Non ne ho! E non posso fare niente senza!-:

 

Aioros e Saga si guardarono.

 

:-Scusa, Milo… cos’è che ti manca esattamente?-:

 

:-Il carbonato di calcio! A meno che… ma certo! Però uno di voi due mi deve aiutare!-:

 

:-Resto io-:

 

Disse Aioros.

 

:-Va bene, io cercherò di tornare prima possibile-:

 

E detto questo Saga uscì dal laboratorio.

 

:-Allora, che devo fare? Spero che tu non abbia intenzione di sciogliermi nella soda caustica!-:

 

:-No, anche perché Saga non approverebbe credo. No, tu devi andare da Klèistos, l’emporio dei prodotti chimici e comprarmi cento grammi di carbonato di calcio. No, Klèistos è troppo lontano e credo che Saga abbia urgente bisogno del suo “sangue”. Va bene, Aioros… vai alla bottega della signora Kalàthi e comprarmi delle uova!-:

 

:-Delle… uova? Bah, io eseguo, ma poi devi spiegarmi com’è che sei passato dal carbonato di quello che è alle uova!-:

 

 

25 grammi di cloruro ferrico, 100 ml di acqua, 10 gr di carbonato di calcio. Si dializza la soluzione per quattro giorni attraverso una membrana per eliminare il cloruro ferrico non entrato nella reazione e il cloruro di calcio formatosi. Alla fine si aggiunge un pizzico di sale da cucina.

 

Questo era l’appunto di Milo che Aioros si rigirava tra le dita da dieci minuti. Mentre Milo pestava i gusci delle uova.

 

:-Allora, mago delle reazioni chimiche… spiegami di nuovo com’è che funziona questa storia-:

 

:-Non è nulla di miracoloso, anzi direi che è abbastanza banale. Vedi, mio caro ed ignorante amico, adesso noi, mescolando questi ingredienti, otterremo una sostanza in tutto e per tutto identica a sangue in parte coagulato.

I gusci d’uovo servono perché sono composti da carbonato di calcio per il 94% e sono un’eccellente surrogato del carbonato di calcio industriale, inoltre, per mantenere il tutto leggermente liquido, eviteremo la filtrazione, anche perché non ne abbiamo il tempo-:

 

Nello stesso momento, in un negozio di accessori per motociclisti, Saga stava passando in rassegna tutti i guanti dell’espositore per trovarne un paio il più possibile identici a quelli che aveva visto indossare ad Amelos il giorno che aveva fatto raccogliere il coltello a Kanon.

Con il sangue finto fornito da Milo, quei guanti ed un po’ di fortuna sarebbe riuscito a fargli credere che la polizia aveva trovato una prova della sua colpevolezza, sperando in questo modo che Amelos confessasse.

 

 

                           *

:-Lei è il signor Dareios Amelos?-:

 

Chiese Saga in sala interrogatori.

 

:-Sì, se siete venuti a prendermi a casa lo sapete che sono io!-:

 

:-Abbia pazienza, era solo una domanda formale. Le spiegherò la situazione: un testimone l’ha vista allontanarsi dal luogo dell’omicidio di Petros Mytè intorno all’ora del delitto quindi adesso verrà interrogato come persona informata dei fatti. A proposito, sa che mi sembra di averla già vista prima? Mah, sarà solo una mia impressione-:

 

L’interrogatorio continuò ancora lungo.

Saga fece un sacco di domande inutili con un occhio all’orologio e l’altro ad Amelos.

Il suo obiettivo  era stancarlo, o ancora meglio esasperarlo in attesa di rifilargli il colpo di grazia.

Il ragazzo, in apparenza sprezzante, era in realtà molto teso ed attingeva spesso alla bottiglia d’acqua da un litro e mezzo premurosamente posta davanti a lui.

Dopo quasi un’ora Saga uscì dalla stanza.

 

:-Allora? Come sta andando?-:

 

Gli chiese Aioros appostato fuori.

 

:-Benissimo! L’ho innervosito parecchio e tra un’altra ora potremo procedere con la nostra komedìa. A proposito, ricordami di ringraziare Aioria per averci suggerito il trucco dell’acqua!-:

 

Al posto di Saga entrò Aioros e la scena si ripeté un’altra volta: domande meticolose ed inutili, risposte sempre più incerte ed il livello nella bottiglia sempre più vicino al fondo.

Ma Aioros non era bravo come il compagno nella sua opera di demolizione psicologica e dopo poco lasciò di nuovo terreno libero a Saga, che al suo rientro notò con piacere che la bottiglia era finita: sotto effetto della tensione nervosa Amelos aveva involontariamente aumentato la pressione sanguigna e la frequenza del battito cardiaco, cose che avrebbero presto trasformato quel litro e mezzo di acqua in altrettanta urina ed in un nuovo disagio.

 

:-Scusi… non è che potrei andare in bagno?-:

 

Chiese infatti Amelos.

 

:-Adesso? Ma è proprio necessario? Non si offenda, ma se abbiamo impiegato tanto tempo è stato a causa sua che ha dimostrato scarsa collaborazione. In ogni caso devo chiederle di pazientare ancora per un po’-:

 

Amelos sbuffò contrariato.

 

:-Ma perché mi tenete qui? Vi ho già detto che non so niente! Io non ero dove è stato assassinato Mytè!-:

 

:-Potrebbe anche essere come dice lei, ma sta di fatto che lei non è riuscito a portarci una testimonianza di dove si trovava, invece noi ne abbiamo una che prova la sua presenza nel luogo e all’ora del delitto. E poi, mi scusi, va bene la riservatezza, ma il fatto che lei non voglia dirci quale dottore di quale ospedale le ha diagnosticato la distorsione al polso sembra sospetto. Trovare questo medico mi aiuterebbe a credere alla sua versione dei fatti, sa?-:

 

Saga si riaccomodò contro lo schienale della sedia ad osservare la reazione di Amelos.

Delle goccioline di sudore erano gli erano comparse sulla fronte ed aveva cominciato a fare movimenti nervosi.

 

:-Ma chi è questa persona? Chi mi ha visto?-:

 

:-Allora ammette di essere stato sul luogo dell’omicidio-:

 

:-No!-:

 

:_Signor Amelos!-:

 

E Saga batté pesantemente una mano sulla scrivania.

Era il segnale concordato con Aioros per presentare la falsa prova, infatti poco dopo Aioros bussò alla porta e chiamò fuori Saga.

 

:-Secondo te ci siamo?-:

 

:-Sì, decisamente!-:

 

Tornò dentro con il suo miglior sguardo severo.

 

:-Signor Amelos, mi dispiace dirle che la sua posizione si è notevolmente aggravata. Per l’ultima volta, vuole decidersi a collaborare?-:

 

:-Io non so niente!-:

 

Saga sospirò con fare teatrale.

 

:-Allora non mi lascia altra scelta. Dottor Lavoie, entri, la prego-:

 

Camus fece il suo ingresso serio e professionale con il camice bianco ed un kit per il rilievo delle tracce ematiche che non serviva a nulla se non  fare scena.

 

:-Devo prelevare un campione del suo DNA. Apra la bocca-:

 

Amelos eseguì e Camus gli raschiò l’interno della guancia con un tamponcino di cotone.

 

:-Ecco fatto, tra tre quarti d’ora avremo i risultati-:

 

Camus si ritirò ed anche Saga uscì dalla stanza.

Tutti e tre si ritirarono nel laboratorio di Camus ed aspettarono.

 

:-Bene, credo che sia il momento-:

 

Saga si alzò deciso ed afferrò il sacchetto con la finta prova.

Arrivato davanti alla stanza degli interrogatori Saga fece un bel respiro: se tutto fosse andato secondo i piani avrebbe ottenuto una confessione valida da portare in tribunale per scagionare Kanon, se invece qualcosa fosse andato storto… , non voleva neanche pensarci.

Probabilmente sarebbe stato denunciato per abuso d’ufficio e coercizione, nonché per falsificazione di prove e calunnia, come anche i SAINT che lo avevano aiutato.

 

, non importa… The Show Must Go On!”

 

Entrò nella stanza sbattendo la porta e guardò Amelos con cipiglio severo.

Gli mostrò il guanto con la finta macchia di sangue e gli spiegò che dentro il guanto era stato trovato il suo DNA, quindi la mano che impugnava il coltello che aveva ucciso Mytè era sicuramente la sua.

A quel punto Amelos crollò e confessò tutto ed a Saga non rimase altro da fare che chiamare i colleghi della statale.

 

 

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Angolino di Makochan :

 

Visto, siamo di nuovo qua!

Anche gli appunti di Milo sono blu, e non sono inventati: quella ricetta è la spiegazione scientifica del “miracolo” di San Gennaro, cercare sul web per credere!

Bene, per ora ho finito, lascio il PC alla so(r)cia che così la smette di saltellare qua intorno XD

 

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Capitolo 23
*** Missione top(o) secret ***


Cap. 23°: Missione top(o) secret

 

Sion allungò una mano per prendere il cellulare che stava squillando sulla scrivania.

Rimase sorpreso quando sentì la voce di Doko

 

:-Sion? Sono riuscito a procurarti un mandato per l’ispezione del magazzino di Kevines-:

 

:-Davvero? Magnifico, e per quando?-:

 

il tono di Doko si fece colpevole

 

:-Hem… tra due giorni. Non ho potuto fare di meglio, avrei voluto dirtelo prima, ma sono stato sommerso di lavoro in questo periodo…-:

 

Sion sospirò e si sedette, tamburellando con le dita sulla scrivania

 

:-Bè, non fa nulla, l’importante è che me lo fai avere in giornata. Non so come avrei fatto senza di te, chissà quanto mi avrebbero fatto aspettare

gli uffici competenti! Sei sempre il migliore-:

 

:-Solo un piccolo favore. Ti serve qualcos’altro?-:

 

:-Nulla di concreto, per adesso. Solo tanta fortuna-:

 

:-Te la auguro con tutto il cuore, amico. Adesso, però, sarà meglio che vada. Suppongo che mi aggiornerai in seguito-:

 

:-Si, ti chiamerò appena possibile. Stammi bene-:

 

chiuse la chiamata e decise di andare ad informare subito Death Mask, prima che l’anatomopatologo lo accusasse di “trovargli improvvisamente tutte

le rotture”; uscì dal suo ufficio e marciò verso il laboratorio del medico legale.

Bussò, e quasi subito dopo sentì  dei passi frettolosi.

Seiya gli aprì, ed a giudicare dalla faccia pallida del ragazzo era in corso un’autopsia.

 

:-Seiya? Chi diavolo è?-:

 

chiese il medico, chino su un cadavere.

 

:-Sono io. Ho bisogno di fare due chiacchiere con te, Death-:

 

Death Mask gli rivolse appena uno sguardo, e mugugnò uno svogliato “’Giorno, capo”.

Sion entrò e rimase un po’ a contemplare il collega a lavoro.

 

:-Deduco che sei molto impegnato-:

 

:-Esatto-: rispose lui :-Elli Sinètos, venticinque anni, ritrovata in un vicolo poco consigliato alle quattro e mezza di stamattina. Ma non credo che tu

sia qui per sapere della ragazza. Qual buon vento ti porta qui?-:

 

Sion sorrise vittorioso

 

:-Il vento della fortuna, collega. Sono riuscito ad avere l’autorizzazione per un’ispezione sanitaria al magazzino di Kevines. Riguardo alla faccenda

dei topisu cui Camus ha indagato un paio di mesi fa; se le sue supposizioni erano esatte, lo sapremo presto-:

 

:-Ancora la storia dei ratti? Ed io cosa c’entro in tutto questo?-:

 

:-Oh, sai, avrei giusto bisogno di te per un certo lavoretto… in cui sei molto bravo-:

 

Death Mask si bloccò, con un’espressione di dolorosa consapevolezza stampata sul viso

 

:-Autopsia…? Ai sorci….? No, Sion, non puoi farmi questo! Io ho una certa reputazione qui dentro, e…-:

 

Sion annuì comprensivo

 

:-Ma potresti aiutarci a sventare gli affari di Kevines, forse una volta per tutte-:

 

l’anatomopatologo sospirò e si voltò, abbassando la mascherina per riuscire a parlare.

Si rigirò il bisturi tra le mani, ed infine disse

 

:-Oh, d’accordo. E quando servirebbe la mia indispensabile opera?-:

 

:-Aehm… tra due giorni…-:

 

rispose Sion mordendosi la lingua.

Death Mask lo guardò allibito, cercando di formulare una frase concreta

 

:-Due giorni?! Sion, è mai possibile che mi troviate sempre tutte l-…-:

 

:-… le rotture, Death, si, lo so; ma anche io l’ho saputo solo adesso, ed ho pensato di venire subito ad avvertirti-:

 

Death Mask si appoggiò al lettino di ferro, passandosi una mano sul viso.

Seiya era rimasto vicino alla porta ad ascoltare in silenzio, una mano sulla maniglia, ed aveva ripreso più o meno il suo colorito naturale.

Il medico lo guardò e disse con uno strano sorrisetto

 

:-Va bene, e sia, ma per ricompensa al mio ritorno voglio trovare Edogawa su un lettino d’acciaio-:

 

Seiya si ritrasse

 

:-Hei, e poi chi ti aiuta in laboratorio?!-:

 

:-Per l’aiuto che mi dai tu, posso anche fare a meno. Sono passati quasi quattro mesi ed ancora non posso incidere un corpo che tu mi faccia la solita scenata-:

 

il ragazzo portò la mano dietro la nuca, imbarazzato

 

:-Diciamo che mi abituo lentamente alle novità…-:

 

:-Oh, capisco-: il medico si chinò su di lui guardandolo con aria di sufficienza :-peccato che qui non ci siano novità, ma solo morti. Cosa ti aspettavi,

il Coniglio Pasquale? Io avevo bisogno di un aiutante, non un maestro che mi insegnasse a svenire davanti ad un cadavere-:

 

Sion decise di interrompere la discussione, o non sarebbe più uscito da quel laboratorio

 

:-Va bene, Death Mask, allora vedi di portare tutto quello che ti occorre. Adesso sarà meglio che vada ad avvertire Aioria-:

 

:-Agli ordini, capo-:

 

Sion era sulla porta, quando si voltò di nuovo

 

:-Ah, Death… ti dispiace non chiamarmi sempre capo? Mi dà sui nervi-:

 

:-Come vuole, capo-:

 

 

 

La scrivania di Aioria era letteralmente sommersa di carte, ed il proprietario sembrava intento a mettere un po’ di ordine.

O, almeno, ci provava.

Sion bussò e si affacciò alla porta, trovandosi davanti il triste spettacolo

 

:-Sono arrivato in un brutto momento?-:

 

Aioria sollevò appena lo sguardo, afferrando un foglio ed appallottolandolo dopo averne esaminato il contenuto.

 

:-No…-:

 

proseguì nella sua opera di pulizia, ma dopo qualche secondo si bloccò guardando verso la porta

 

:-Ah, Sion! Hem… non ci fare caso, è da stamattina che cerco di smistare queste carte. Sembrano non finire mai. Ma siediti, c’è qualcosa che non va?-:

 

Sion entrò e prese posto sulla sedia davanti la scrivania, raccontando al detective l’intera storia del mandato per l’ispezione, e della possibilità

di liberarsi di Kevines, rinchiudendolo in una cella per un bel po’ di tempo.

L’intero racconto sembrò interessare l’interlocutore, che annuì pensieroso

 

:-E tu credi che troveremo davvero qualcosa? Insomma, se i topi sono lì da troppo tempo, è possibile che la droga sia stata già recuperata, e forse venduta-:

 

:-Non credo. Quasi ogni giorno le navi di Kevines attraccano al porto, e mi sono informato bene. La prossima si fermerà esattamente domani sera,

alle sei e mezzo in punto. Se siamo fortunati, la mattina dopo ci presenteremo con il mandato ed il caro Julian non potrà dire nulla senza far notare

di avere qualcosa da nascondere. Doko dovrebbe mandarmi il fax a momenti-:

 

Aioria lo guardò con una strana espressione sospettosa

 

:-E tu, come fai a sapere che la nave si fermerà al porto domani sera?-:

 

Sion non riuscì a trattenere un sorriso malizioso

 

:-Shaina è una hacker eccezionale…-:

 

Aioria sgranò gli occhi guardandolo incredulo

 

:-S-… si è inserita nei computer di Kevines?!-:

 

:-Ha detto che non è stato molto difficile; Julian non aveva protetto tutti i file, probabilmente credendo che nessuno avrebbe osato inserirsi nei database dei suoi preziosissimi computer. Evidentemente non conosce Shaina!-:

 

*

:-Allora, il nostro piano è molto semplice: trovare dei topi, morti o vivi, prelevarne una certa quantità ed aprirli per controllare il contenuto dello stomaco. Se qualcuno ci chiede qualcosa, abbiamo un mandato validissimo; e se Kevines è davvero innocente come si considera, non si opporrà. Adesso, visto che Death Mask rimarrà qui a preparare tutto quello che gli occorre per l’autopsia, Aioria, tu verrai con me a cercare questi benedetti sorci-:

 

 Aioria annuì anche se non sembrava molto entusiasta del suo compito.

Uscirono dal capannone nel quale si erano appostati in attesa che la guardia si allontanasse e, provvisti di sacchetti di plastica e guanti, si avviarono cercando

di non dare troppo nell’occhio.

Un pescatore guardò sospettoso Aioria mentre si chinava a raccogliere un topo, ancora non squartato, ma morto stecchito.

Lui gli rivolse un cenno con la mano, sperando che l’uomo non si insospettisse più di tanto, ma dopo un po’ tornò a concentrarsi sulla sua rete.

Sion trovò due topi sotto un sacco di plastica; si guardò intorno e del tutto indifferente si chinò e li raccolse con il sacchetto che teneva in mano.

Proseguì verso una barca abbandonata, e vide una moltitudine di sorci più che soddisfacente.

Chiamò Aioria e si diedero da fare finché,  finiti i sacchetti, si avviarono al capannone dove li stava aspettando Death Mask.

 

:-Oh, finalmente!-: li accolse lui :-cominciavo a credere che un’orda di ratti inferociti vi avesse rapiti; adesso, per favore, fatemi lavorare e cercate

di non fare come Seiya!-:

 

prese un topo per la coda, storcendo il naso, ed incise la pancia senza tanti complimenti.

Sion si avvicinò, esaminando il medico all’opera, ma non disse nulla per evitare di ricevere commenti sarcastici.

Fu Death Mask stesso a voltarsi verso di loro, con aria trionfante

 

:-Bingo! Guardate qua-: prese qualcosa di piccolo, e ci passò su le dita per cercare di ripulirla dal sangue :-capsule di polistirolo, e posso solo immaginare

che cosa contengono. Procedo con gli altri ratti?-:

 

:-Direi di si; più sono, meglio è per noi. Voglio sentire che balla si inventerà il nostro Re della polverina per giustificare questo-:

 

i successivi venti minuti furono dedicati esclusivamente ad esaminare con maggior attenzione il contenuto dello stomaco di ogni singolo ratto;

alcune capsule erano intatte, altre si erano spaccate, ma era ugualmente possibile stabilire cosa contenessero con un esame più approfondito.

Death Mask separava le capsule intere da quelle aperte dividendole in due sacchetti diversi, anche se a volte borbottava  contro quel lavoro

“schifosamente rompicoglioni”.

Quando anche l’ultimo topo fu diligentemente squartato, Sion raccolse cautamente i sacchetti con le capsule e le nascose all’interno della giacca, mentre annunciava che il lavoro si era svolto brillantemente.

Aioria annuì con aria poco convita, mentre Death Mask gli rivolse un’occhiata torva

 

:-Con questi cosa ci facciamo?-: 

 

chiese indicando i topi ammucchiati sul tavolo

 

:-Li portiamo con noi, ovviamente! Aioria, dove hai messo il sacco più grande?-:

 

il detective estrasse l’oggetto dalla tasca dei pantaloni e si diede da fare raccogliendo con una certa riluttanza i sorci.

Mentre chiudevano la porta del magazzino, Aioria chiese

 

:-Adesso cosa intendi farne?-:

 

:-Bè…-: Sion controllò l’orologio :-per prima cosa consegnerò le capsule ad Aphrodite che si divertirà ad esaminarle accuratamente, ed i topi… non

ne ho idea-:

 

*

In quello stesso momento, in una sfarzosa villa poco lontano dal centro della città, si teneva un insolito concerto senza spettatori.

La grande sala in penombra era rischiarata dalla luce del tardo pomeriggio, ed illuminava debolmente mille strumenti musicali.

Alle pareti erano appoggiati violoncelli dal legno scuro, e liuti di varie dimensioni.

Dentro una grande vetrina erano riposte cetre, arricchite di intarsi ed incisioni nel legno chiaro, e ciaramelle di legno nero, disposti per ordine

di dimensione, ed a questi erano affiancate alcune armoniche in argento.

Al capo opposto della stanza era riposta una collezione di tamburi, ed accanto a questi una fila di cornamuse e ghironde riposte ordinatamente

su una mensola.

In un angolo troneggiava un’arpa dorata, che sembrava emanare una luce propria nella stanza quasi buia.

Nella sala si diffondevano le note di Greensleeves, provenienti da un pianoforte di legno nero, lucido, ed accompagnate da un flauto.

Kevines si bloccò all’improvviso, allontanando le mani dalla tastiera.

Si alzò e diede le spalle al compagno avvicinandosi alla finestra, sollevando appena una delle pesanti tende di velluto color acquamarina.

Incrociò le braccia dietro la schiena e rimase in silenzio ad osservare con aria distratta il sole che scompariva dietro le colline.

 

:-Isaac mi ha informato di una manovra dei SAINT che non mi piace per nulla-:

 

disse all’improvviso.

Sorrento appoggiò delicatamente il flauto sulla superficie scura del pianoforte e rifletté un paio di secondi prima di parlare

 

:-Hanno scoperto…?-:

 

:-E’ probabile. Anzi, quasi certo. Durante uno dei suoi sopralluoghi, Kraken ha detto di aver visto chiaramente Sion ed altri due SAINT uscire

da un magazzino della nostra zona con un grande sacco nero. Pieno. E poteva contenere solo una cosa…-:

 

Sorrento storse il naso

 

:-Sei sicuro che Sion sia il tipo da andare in giro per il porto, in pieno giorno, a raccogliere topi?-:

 

:-Quel che fa lui non m’importa-: ribatté Julian secco :-so solo che se ci ha scoperti, dobbiamo inventarci qualcosa, ed in fretta. Credevo di averlo costretto

a rinunciare ad ostacolarmi quando quella sera abbiamo colpito Kido, ma questo ha solo aumentato la sua voglia di sbattermi dentro a quanto pare.

E poi…-:

 

Kevines si voltò appena per lanciare un occhiata d’intesa all’uomo dietro di lui.

Siren annuì

 

:-E poi, il tradimento di Sea Dragon a proposito, adesso che quel guastafeste di suo fratello ed i suoi amichetti l’hanno fatto scarcerare, cosa intendi fare con Kanon?-:

 

Julian non rispose.

Si diresse a passi lenti verso il pianoforte ed allungò le mani; le lugubri note della marcia funebre riempirono la stanza, e sul volto di Sorrento apparve

un sorrisetto cospiratore.

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Kanondigemini: Salve a tutti, sono sempre io, il vostro capo! *liberamente ispirato alla testa di Art Attack*

 

Makochan: lasciatela stare: frequentando certa gente ha sviluppato manie di onnipotenza -_-*

 

Kanon: Ho ottimi maestri! *__* *osserva i Saints*

 

Makochan: basta va, diciamo cose serie!

 

Kanon: Ok, allora comincio io! u.u *inforca il flauto*

 

Makochan: Tu sai dove finisce il flautino se non la pianti, vero? Ti do un indizio: pop!

 

Kanon: In queste cose mi capisce solo Sorrento =( e non è consolante! Coooomunque… speriamo che il capitolo non vi abbia fatto vomitare *idea di Mako* ed in caso, per farci perdonare, biglietti gratis per il concerto a villa Kevines!! (portate i pomodori. TANTI pomodori!).

 

Ed ecco anche l’immagine: urrà per Sion! *-*

 

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Capitolo 24
*** Scambio di persona ***


Capitolo 24°: Scambio di persona

 

 

La sveglia suonò puntuale alle sette meno un quarto sul comodino di Saga, che si scosse e, dopo qualche smorfia, si decise ad alzarsi per andare a mettere su un po’ di caffè.

Passando davanti alla stanza di Kanon trovò che la porta era aperta e che il letto era perfettamente in ordine.

 

“Strano che Kanon sia già sveglio a quest’ora. Forse ha cominciato a mettere giudizio”

 

Si sbagliava: appena si affacciò nel salone tutte le sue speranze vennero miseramente infrante.

Kanon era sbivacato sul divano e dormiva con la bocca aperta ed un braccio di traverso sulla faccia, mentre tutto intorno il prezioso salotto di Saga era stato ricoperto da una nevicata di fogli con testi in inglese.

Il Bombay Sapphyre era stato ancora una volta compagno, complice e testimone silenzioso dello scempio notturno.

 

“Alla faccia del mettere giudizio!”

 

Pensò mentre osservava il fratello con cipiglio severo.

Sì, in effetti Kanon la sera prima gli aveva detto qualcosa circa il concerto di quel rockettaro che gli piaceva tanto, Bon jovi, solo che il concerto, essendo in diretta ed essendo in America, sarebbe cominciato nel cuore della notte per un fatto di fuso orario.

Bè, a giudicare dallo stato penoso in cui era ridotto il salone, Kanon aveva avuto la tenacia di una iena ed era rimasto ad aspettare tutto il tempo necessario.

Dopo aver bevuto una generosa dose di caffè provò a scuotere il gemello.

 

:-Kanon… hei, Kanon!-:

 

:-… ‘osa… uoi…?-:

 

:-Voglio che ti alzi. Dobbiamo andare a lavoro, lo sai-:

 

Kanon emise un guaito penoso.

 

:-Scusa, Kanon, ma… a che ora ti sei addormentato?-:

 

:-Forse… cinque…-:

 

:-Alle cinque?! Ma sei pazzo?!-:

 

:-Nu… Era bello!-:

 

Saga emise un sospiro rassegnato.

 

:-E va bene, allora oggi rimani a casa. Però appena sei in grado di reggerti in piedi provvedi a sistemare questo manicomio!-:

 

Kanon grugnì qualcosa e rotolò sul fianco opposto ricadendo immediatamente in un sonno di piombo.

 

                              *

Saga uscì dal tabacchino per andare a riprendere la macchina e, proprio accanto alla sua, vide una jeep ferma in doppia fila con le luci di emergenza accese.

 

“Spero che sia davvero in difficoltà… ma non tanto da non farmi uscire dal parcheggio!”

 

Pensò.

Dall’altra auto uscì un uomo visibilmente agitato.

 

:-Scusi! Mi scusi! Mia moglie sta male, mi aiuti per favore!-:

 

A quell’ora la strada era deserta e Saga non poteva avere nessun dubbio che il tizio parlasse con lui.

 

“Ma perché io? Ti sembro un medico?!”

 

Anche se riluttante si avvicinò alla portiera della macchina.

 

:-Che cosa è successo?-:

 

Chiese più gentile possibile.

 

:-Non lo so! Stava bene e poi all’improvviso è svenuta! Non so cosa fare!-:

 

:-Va bene, adesso si calmi. Lei pensi a chiamare un’ambulanza, io intanto le controllo la pressione-:

 

Saga salì sul sedile posteriore accanto alla giovane donna riversa sullo schienale.

 

“Strano che sua moglie viaggi da sola sul sedile posteriore e lui davanti faccia da autista… bah, ognuno è fatto a modo suo!”

 

Le prese il polso per controllare che battesse regolarmente.

 

“Proprio come immaginavo!”

 

Quella scema sul sedile stava fingendo di essere svenuta! Il suo polso era normalissimo ed in più il movimento dell’occhio sotto la palpebra chiusa era quello di una persona perfettamente sana e cosciente. Probabilmente quella biondina era solo isterica e stava cercando di attirare attenzione su di se.

 

:-Adesso basta, lo so che sei sveglia. Su, apri gli occhi-:

 

Quella non reagì minimamente e Saga l’avrebbe tanto presa a schiaffi: non solo lo faceva arrivare tardi al lavoro, si permetteva anche di prenderlo in giro!

Avvertì alle sue spalle la presenza dell’uomo che lo aveva fermato e stava per girarsi a dirgli che sua moglie non aveva altri problemi se non quello di essere una rompicoglioni ma non fece in tempo: una scarica elettrica da duecento volt sulla nuca lo fece stramazzare svenuto sul sedile.

 

                            *

Saper aspettare era una delle principali qualità di Julian Kevines.

Quando aveva avuto bisogno di un uomo che si occupasse degli affari ad Atene nord-est aveva aspettato la persona giusta finché il destino gli aveva portato davanti Kanon Kenuryos, e quando questo si era fatto troppo difficile da gestire non aveva agito direttamente contro di lui, aveva semplicemente aspettato che qualcun altro si occupasse di levarglielo di torno.

Ironia della sorte era stato suo fratello gemello a coglierlo in flagranza di reato, arrestarlo e testimoniare contro di lui al processo.

Quando si dice “tutto in famiglia”.

Tanto per tornare a Kanon, Kevines sperava che seppellirlo vivo a Sounion sarebbe stato sufficiente per non avere più problemi con lui, ma con la mossa inaspettata di Sion tutto era cambiato: Kanon era diventato un pericolo a tutti gli effetti e come tale doveva trattarlo.

Senza affannarsi ovviamente, perché come al solito lui doveva solo aspettare che qualcuno sbrigasse la parte pesante del lavoro e portasse Sea Dragon al suo cospetto.

 

                            *

Kanon era miracolosamente riuscito a riprendere sonno ed avrebbe anche voluto riuscire a mantenerlo, peccato che qualcuno avesse qualcosa in contrario.

Il telefono squillava con insistenza ma lui non si degnava di alzarsi per rispondere, e solo alla terza chiamata decise di trascinarsi fino in cucina.

 

:-Saga?-:

 

“Ah, ecco! Mezza-mela-Aioros che cerca spasmodicamente la sua metà senza rispetto alcuno per il mio riposo”

 

:-No, io sono la seconda ipotesi… che vuoi?-:

 

:-Kanon? Ma che ci fai a casa? E Saga non viene a lavoro oggi?-:

 

:-Aioros, il motivo per cui io sono a casa è strettamente riservato, quanto a Saga credo che lo vedrai spuntare tra poco perché è già uscito-:

 

:-Ma sono già le nove e mezza! Non è da lui ritardare tanto senza avvisare, e poi il suo telefono risulta perennemente irraggiungibile!-:

 

Nella mente di Kanon cominciò a squillare un campanello di allarme.

 

:-Aspetta… stai dicendo che Saga è… sparito?!-:

 

Il silenzio dall’altra parte del filo era tutt’altro che rassicurante.

 

:-Aioros!-:

 

:-Ora che è chiaro che nessuno di noi sa dov’è Saga avvieremo la procedura di rintracciamento della scheda SIM del suo telefono. Speriamo di trovarlo in questo modo. Tu rimani in casa: sarebbe il primo posto che Saga cercherebbe di raggiungere se si trovasse in difficoltà-:

 

Aioros riattaccò e lo lasciò pietrificato ad ascoltare il tut tut della comunicazione interrotta.

 

                             *

Mancava poco a mezzo giorno quando un SUV nero imboccò il viale d’ingresso della villa dei Kevines.

Julian appostato dietro le grandi vetrate del salone, lo osservava avanzare, poi vide Tetis scendere dal sedile del passeggero e correre veloce verso la casa mentre la  

jeep scendeva nel garage sotterraneo.

Poco dopo la donna entrò nella sala a riferire sulla missione.

 

:-Allora, Tetis?-:

 

:-Tutto è andato come previsto, signore. Sea Dragon era solo, quindi è stato ancora più facile catturarlo-:

 

:-Era solo? Strano, molto strano… e poi?-:

 

:-Tutto secondo i piani: abbiamo distrutto il cellulare passandoci sopra con le ruote e dopo che si è svegliato per più di un’ora abbiamo girato con la macchina per fargli perdere l’orientamento-:

 

Kevines annuì.

 

:-Molto bene, tu e Scilla oggi mi avete reso un grande servizio. Adesso è meglio che vada ad occuparmi del mio ospite-:

 

Tetis si inchinò leggermente e scivolò via, Kevines invece uscì dalla porta opposta ed imboccò le scale che portavano al parcheggio sotterraneo.

Accanto alla jeep Io di Scilla stava fumando una sigaretta, che all’arrivo di Julian venne prontamente schiacciata sotto il tacco.

 

:-No, no, lascia. Sali a chiamare Siren-:

 

Disse Kevines quando Io accennò ad aprire la portiera.

Anche quel marine sparì dopo un inchino veloce e lo lasciò ad osservare il passeggero rannicchiato sul sedile posteriore con le mani legate dietro la schiena.

Sì, indubbiamente quello era Kanon, però c’era qualcosa che non lo convinceva del tutto. Non erano più che semplici, impercettibili sfumature che però non facevano combaciare la sua immagine di Sea Dragon e la figura che si trovava davanti.

L’arrivo di Sorrento lo scosse dai suoi pensieri.

 

:-È sveglio?-:

 

:-Immagino di sì. Verifichiamo subito-:

 

Kevines aprì la portiera e con uno strattone costrinse Sea Dragon a scendere.

 

                             *

A Sion non era mai piaciuto portare cattive notizie, tuttavia non aveva proprio il coraggio di affidare a nessuno dei suoi ragazzi l’ingrato compito di fronteggiare Kanon non appena avesse saputo che suo fratello era stato rapito, quindi verso mezzogiorno si trovò a suonare a casa di Saga.

 

:-Ah, allora vi siete ricordati che esisto! Mi avete piantato qui senza darmi più notizie, ma ti pare modo?!-:

 

:-Calmati, Kanon, e per favore fammi entrare perché le notizie ci sono, ma non posso dartele qui sul pianerottolo!-:

 

Si sedettero nel salotto e Sion cominciò a raccontare: la localizzazione della scheda SIM aveva portato a trovare il cellulare di Saga distrutto accanto alla sua macchina, e secondo due testimoni che si trovavano nel bar, “o aghìos” (il santo, come loro chiamavano Saga) aveva parlato con un uomo e poi era salito di propria volontà su una jeep nera. Purtroppo nessuno aveva pensato a prendere la targa visto che nella situazione non c’era nulla di sospetto.

 

:-Dannazione!-:

 

Ruggì Kanon alla fine.

Sion capiva perfettamente come si sentiva, ma non poteva assolutamente permettere che sull’onda dell’emozione (e dato il suo proverbiale carattere scapestrato) Kanon facesse qualche colossale cretinata.

Uno dei suoi Saint in pericolo gli bastava ed avanzava.

 

:-Adesso ascoltami, Kanon, questo rapimento non è assolutamente casuale. Probabilmente Kevines non è riuscito ad incastrarti con l’omicidio di Mytè ed ha deciso di passare a maniere più forti, quindi capisci che il vero obiettivo sei tu. Ora, io te lo chiedo per favore, per i miei parenti morti e per quelli che stanno poco bene, non fare nulla di avventato-:

 

:-Io? Cosa ti fa credere che io possa fare qualcosa di avventato? Certo, avrei voglia di mettere le mani sul vigliacco che se ha messo in mezzo mio fratello invece di affrontarmi personalmente per potergli spaccare tutto quello che c’è di spaccabile nel suo corpo… ma ti assicuro che farò tutto con la programmazione!-:

 

:-Spiritoso… invece te lo dico io cosa farai: tu resterai chiuso in casa, capito? Fuori da qui sei un bersaglio troppo facile, inoltre è molto probabile che cercheranno di mettersi in contatto con te. Voglio che se e quando lo faranno tu riferisca me personalmente, è chiaro? Non usare le linee telefoniche, nemmeno i cellulari, piuttosto manda un’email a Shaina ed io cercherò di arrivare prima possibile-:

 

                            *

Nel garage dei Kevines Saga era inginocchiato sul pavimento liscio.

Aveva completamente perso la sensibilità alle mani perché le corde erano maledettamente strette, il più nessuno si era ancora deciso a togliergli quella dannata benda.

Non gli piaceva stare in ginocchio, ma ogni volta che provava ad alzarsi veniva di nuovo spinto giù.

 

:-Smettila di agitarti, Sea Dragon… non costringermi a spararti nelle ginocchia-:

 

La benda gli venne strappata via e Saga si trovò faccia a faccia con Julian Kevines.

 

:-Tu…? Perché…?-:

 

:-Perché ti ho fatto portare qui? Non è difficile, mio ex marine-:

 

“Ex marine? Ma che dice questo? A meno che… NO!”

 

:-Vedi, tu stai per essere giustiziato-:

 

Kevines gli aveva appena comunicato di volerlo uccidere e sicuramente non era uno scherzo, conoscendo il personaggio, eppure l’unica reazione che venne spontanea a Saga fu scoppiare a ridere.

 

:-Tu… tu mi hai scambiato… per Kanon…?-:

 

Un altro scroscio di risa riecheggiò nel sotterraneo.

 

:-Scambiato? Che vuol dire scambiato?!-:

 

Ringhiò Kevines.

 

:-Vuol dire che tu, o i tuoi scagnozzi decerebrati, avete fatto uno scambio di persona tra gemelli… patetico, non trovi? Come in un pessimo cliché narrativo-:

 

:-TU MENTI!-:

 

Lo schiaffo di Julian lo mandò a rotolare a terra.

Sentì il sangue scivolare dal labbro spaccato ma non gliene fregava niente di essere stato colpito: era troppo arrabbiato per far caso al dolore.

 

:-Mentire? E perché dovrei? Hai fallito di nuovo, Julian! Ultimamente ogni cosa che fai contro Kanon si ritorce contro di te: ammettilo che stai perdendo colpi!-:

 

Un altro schiaffo lo rispedì a terra.

 

:-Tu dici di non essere Kanon, ti sei dimenticato che io posso scoprirlo subito?-:

 

Kevines gli premette un ginocchio tra le scapole per bloccarlo e scostò leggermente le corde.

Saga sentì uno strano click e poi un nuovo urlo di Kevines.

 

:-Non c’è! Maledetto! Dimmi come hai fatto a toglierlo!-:

 

:-Ma togliere cosa? IO NON SONO KANON!-:

 

A quel punto Sorrento uscì dall’ombra.

 

:-Mio signore, temo che sia vero. Un tatuaggio con inchiostro sensibile all’ultravioletto è impossibile da rimuovere completamente, e se qui non si vede semplicemente vuol dire che non c’è mai stato. Quest’uomo non è Sea Dragon-:

 

Kevines lo lasciò andare e non si preoccupò neanche di rimetterlo in ginocchio quando Saga riuscì a mettersi  in piedi.

 

:-Quei due idioti hanno combinato un casino-:

 

Sibilò furioso, poi si avvicinò di nuovo a Saga.

 

:-Quanto a te, è solo per caso che ti trovi in questa situazione, ma vediamo di metterci d’accordo. La tua vita in cambio di informazioni sui SAINT, accetti la mia offerta? Potresti diventare uno dei miei uomini al posto di tuo fratello-:

 

Saga raccolse un po’ di sangue tra le labbra e glielo sputò in faccia.

 

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Angolino di Mako:

 

Yuppi du! Anche questo capitolo è andato!

Ragazzi, che emozione, stiamo per arrivare alla fine =’(    Sul serio, mancano due o tre capitoli, poi mandiamo i SAINT in meritato congedo XD

 

Angolino di Kanon:

 

*Risata da pazza* si sono portati Saga!!! Ma come si fa, solo un idiota matricolato come Julian poteva avere un idea del genere <.<

Ma… anche io voglio sputare in faccia a Poseidon! Chi vuole venire con me?

 

Come ha detto Mako… si avvicina la fine *si soffia il naso con il mantello di Shaka* ma, sapete, mai dire mai!! Però in fondo anche i nostri SAINT si meritano un po’ di riposo ^^

 

Aaaadesso… rispondiamo alle recensioni =)

 

DeaEris: Cara, bentornata!! Deathy è sempre Deathy, sempre mitico *.* di solito la gente quando lo vede non ride, ma noi facciamo un eccezione! xD

Adesso, speriamo che qualcun altro arrivi a sputare al Drogato di turno… <.<

Bacioni ^^

 

 aries_no_nike: Bea cara…! Guarda, tra i topi morti e Julian, preferisco i topi morti! °_°

si, vogliono proprio uccidere Kanon (che Julian ci provi e si ritroverà senza la sua bella chioma fluente è__é) ma a quanto pare c’è stato un piccolo intoppo…

e Saga tanto per cambiare è sempre in mezzo <___<”

Ma perché tutti avete un’antipatia per Aioria? … devo ammettere che nelle prime puntate in cui faceva la sua comparsa mi stava assolutamente sulle scatole solo perché assomigliava alla brutta copia di Ken il guerriero, ma non è tanto male!

Bè, pazienza! Ci si sente ;) baci

 

Violet Acquarius: Benvenuta ufficialmente alla SAINT! Così siamo riuscite a farti apprezzare le AU, moolto bene xD Sion? Povero Sion, anche io non lo potevo vedere ma l’ho rivalutato subito!

Noi odiamo Seiya, ed affidarlo alle “cure” di Death Mask ci è sembrato tanto tanto carinoo *.* credo che voglia tornare a mendicare, il ronzino…

Mu non ti convince? M L’UNICO normale in quella gabbia di matti non ti convince?? Bè, io essendo Ariete sono di parte, e poi il nostro Saint è troppo pucciolo per non amarlo *.*

Che dirti di più… aspettiamo lo sviluppo della situazione!

Bacio ^^

 

Diana924: Tesoro, si, Doko ha ottenuto il mandato. È veramente cosa buona e giusta xD no, Julian non è d’accordo ma non me ne importa nulla di quel decerebrato maniaco che si buca u.u

Lo adoro, lo so, e non perdo occasione di dimostrarlo xD

Seiya.. hem… non può morire… perché il Kuru non l’ha ucciso??? Di solito tutti gli eroi muoiono… ah, già, ma lui è un idiota, quindi la regola non vale u__u

Deathy deve abbassarsi a certi livelli, ma non si può dir di non al Grande Patriarca Sion (abbreviato GPS xDD)

Julian e Sorrento, Dio non farli moltiplicare ti prego!!! Le loro cose mica le fanno vedere in pubblico, e non si limitano ai bacetti!! <__<

Ma tant’è che dobbiamo tenerceli…

Bè, ti salutiamo, bacioni ^^

 

E per la nostra serie di Fan art… il gemello figo e bello ed intelligente e mitico di Seiya, ovvero Aioros *ççç*

 

 

 

 

 

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Capitolo 25
*** Dies Irae ***


Cap. 25°: Dies Irae

                                                                                                                                                                                        

Kanon riempì l’ennesima tazza di caffè e tornò a sedersi, facendosi cadere pesantemente sulla sedia della cucina.

Guardò sconsolato i vari fogli scribacchiati ed appallottolati sul tavolo, e giunse alla conclusione che il metodo di suo fratello, cioè prendere ordinatamente appunti su qualche caso per chiarirsi le idee, era una gran perdita di tempo e, nel suo caso, anche di sonno.

Più ci rimuginava sopra, più Kanon si convinceva che dietro tutta la faccenda della sparizione di Saga c’era sicuramente Julian Kevines; già, ma perché perdere tempo a rapire suo fratello, quando poteva far contattare direttamente lui?

A meno che

il pensiero fu così improvviso che per poco non gli cadde la tazzina dalle mani: a meno che Julian non avesse scambiato Saga per lui!

In fondo, erano gemelli, no? Ma come poteva Kevines commettere uno sbaglio così grossolano? Lui che sapeva anche quanti capelli aveva in testa!

Più probabile che avesse mandato qualcuno a cercarlo. Ma anche così…

All’improvviso, Kanon si sbatté la mano sulla fronte. La giacca! Saga non gli aveva forse chiesto la giacca in prestito? In quel modo anche uno degli uomini

di Kevines avrebbe potuto sbagliarsi!

 

“Dannata giacca di pelle nera! Era diventata l’unica cosa che mi distingueva da quell’angioletto di Saga!”

 

Stava per dilettarsi in una serie di imprecazioni che avrebbero fatto arrossire Death Mask e Shura messi insieme, quando un rumore di vetri rotti lo fece scapicollare in salotto; si guardò intorno cercando di individuare qualcuno, ma un oggetto attirò la sua attenzione.

 

“Maledizione! Siren è proprio fissato con questi messaggi! E soprattutto il metodo, che lascia un po’ a desiderare!”

 

Infatti, proprio come il primo messaggio, quello era avvolto in un ciottolo di medie dimensioni, l’unica differenza era che fortunatamente non l’aveva colpito

in testa. Quando l’aprì, però, la scrittura non era quella del’austriaco, bensì un’elegante grafia in inchiostro blu scuro.

Ma era il contenuto quello che lo lasciò davvero di sasso:

Se vuoi rivedere tuo fratello vivo, ci vediamo stasera all’incrocio tra il cinema Kaloys e via Satheros, alle dieci e mezza.

Ci sarà qualcuno ad accoglierti.

Poseidon

 

“Il vecchio lupo di mare ha colto l’occasione” pensò Kanon storcendo un angolo della bocca “e visto che è stato così gentile da inviarmi persino l’invito scritto, credo proprio che non potrò deluderlo. Aspettami, Kevines

*

Kanon si strinse addosso la giacca di Saga e chiuse la porta attento a non fare il minimo rumore.

Uscito dal portone prese un gran respiro e trattenne per qualche secondo il fiato, guardandosi attentamente intorno.

Si incamminò a passo svelto tra le strade buie di Atene, la mano destra nella tasca a stringere il manico della pistola che aveva appena caricato; non è il caso

di farsi sorprendere disarmato da un tipo come Kevines, specie se è incazzato nero con te e tiene in ostaggio tuo fratello maggiore.

Il cinema distava una buona mezz’ora da casa di Saga, a piedi, e Kanon rimpianse di non avere una macchina a disposizione.

Dapprima aveva pensato di chiamare Sion, ma non era decisamente una buona idea: sicuramente il capo avrebbe organizzato le cose in grande stile, fatto circondare il cimitero, ed avrebbe mandato tutto a monte.

E poi, Kanon conosceva troppo bene Julian: se non usi la massima discrezione con lui, puoi considerarti un uomo morto.

No, stavolta voleva giocare personalmente con il grande Poseidon; e non era assolutamente il caso di farlo sentire braccato, altrimenti addio Saga.

Man mano che si avvicinava al luogo dell’appuntamento, Kanon rallentava il passo, fino a fermarsi del tutto all’angolo del cinema.

Si appoggiò al muro freddo e si voltò verso sinistra, poi guardò a destra, ma non c’era anima viva; controllò l’orologio: erano le dieci e mezza in punto.

Pochi minuti dopo, infatti, sentì qualcosa. Un rumore acuto, che si ripeté per due, tre volte.

Era il segnale stabilito dai Marine per avvertire la persona nel vicolo a squagliarsela in caso di pericolo!

Finalmente, dall’angolo opposto fece capolino un ragazzo dai lunghi capelli neri, che gli fece segno di seguirlo.

Kanon si diresse verso il cancello principale del cimitero e strinse le sbarre cercando di forzarlo, ma il ragazzo lo stava già trascinando dalla parte opposta

 

:-Non di là-:

 

gli sussurrò. Risalì la via deserta ed imboccò un piccolo sentiero sterrato, ben nascosto tra i folti rami degli alberi.

Era piuttosto veloce, ma ogni tanto si gettava rapide occhiate alle spalle per accertarsi che Kanon lo stesse seguendo; zigzagarono ancora un po’ facendosi largo tra il fogliame, e giunsero ad uno spiazzo, dove le erbacce avevano ormai infestato la zona, e crescevano sulle lapidi e le croci storte.

Kanon si guardò intorno cercando di individuare Kevines. Si voltò verso il ragazzo, ma quello era già sparito.

 

:-Hei, che scherzo è questo? Kevines, sono qua, che ne dici di venire fuori? È troppo tardi per giocare a nascondino!-:

 

non rispose nessuno.

Restò per un po’ ad ascoltare il vento che faceva volare le foglie secche intorno a lui, ed il fruscio delle fronde degli alberi, ma di Kevines neanche l’ombra.

Incrociò le braccia al petto

 

:-Se non venite fuori, me ne vado! E chiedete il riscatto di mio fratello direttamente al suo buon capo! Cosa ve ne pare? Sarà felicissimo di pagarlo!-:

 

stava per fare dietrofront, quando un altro rumore lo fece girare su se stesso, cercando di individuarlo.

Non era il fischio. Stavolta era un suono leggero, cristallino. Una specie di melodia.

Kanon ci mise qualche secondo per capire che si trattava di un flauto, e che il motivo era quello di Dies Irae.

Si diresse verso il suono, fermandosi a volte ad ascoltare più attentamente, tornando indietro e cercando invano di chiamare Julian minacciandolo di andarsene e lasciargli il fratello a carico.

Quando sbucò finalmente da dietro un cipresso, il suono si spense all’improvviso.

 

:-Saga…?!-:

 

il fratello, legato ad un albero, gli lanciò un’occhiataccia

 

:-Ma tu sei un completo idiota! Che cosa ci fai qui?-:

 

lui gli si avvicinò e gli pizzicò una guancia con un sorriso sarcastico

 

:-Ti salvo, naturalmente-:

 

una voce provenne dalle sue spalle, e contemporaneamente Kanon sentì una canna di pistola premergli sulla schiena

 

:-Tu non salvi proprio nessuno… Sea Dragon. O preferisci che ti chiami semplicemente Kanon Kenuryos?-:

 

Julian gli si piazzò davanti, puntandogli la pistola ad un centimetro dal collo; sporse leggermente il labbro inferiore in fuori e sembrò calcolare la situazione.

Sempre tenendolo sotto tiro, si allontanò di qualche passo

 

:-No, sarebbe troppo facile…-:

 

Kanon sollevò un sopracciglio, incrociando le braccia sul petto

 

:-Bè, perché non ci colpisci e te ne lavi le mani?-: lo sfidò :-O forse hai troppa paura di esporti, Poseidon?-:

 

Julian rise

 

:-Esatto, vedo che le tue intuizioni sono sempre corrette. E’ proprio per questo che farai tu il lavoro al mio posto-:

 

Kanon lo guardò senza capire.

In quel momento Siren sbucò da dietro la cappella raggiungendoli con passo calmo. Guardò un attimo i due fratelli ed emise una risata acuta

 

:-Sapete che siete proprio ridicoli?-:

 

Saga si dimenò cercando di allentare la corda che lo teneva stretto all’albero

 

:-Dì un po’, ti sei mai visto tu?!-:

 

Kanon scosse la testa guardando il fratello con aria di compatimento.

Julian si rigirò la pistola tra le mani e cominciò a passeggiare intorno a Kanon

 

:-Stà un po’ a sentire, Kanon: ti sembra credibile la storia del capo del narcotraffico di Atene nord-est che uccide il fratello per vendetta, ne occulta il cadavere nel cimitero dove nessuno cercherebbe mai e poi, per la disperazione si suicida? Sarà uno scoop sensazionale, e lo sai come sono i giornalisti… calano come avvoltoi alle notizie di questo genere-:

 

:-Cosa vuoi dire con questo?-:

 

gli chiese lui seguendolo con lo sguardo, pronto a scattare se avesse alzato la pistola.

Julian alzò la mano, guardandolo con un espressione crucciata

 

:-Io sono una persona onesta, Kan-…-:

 

Saga emise una finta risata e chiese con voce stridula

 

:-Persona onesta?!-:

 

Kevines gli lanciò un’occhiata infastidita e continuò

 

:-Voglio farti un ultima proposta, Kanon. Fino ad ora sono stato paziente, ma adesso il gioco cambia: ascolta, se elimini il testimone…-:

 

indicò con un cenno Saga osservando le reazione dei due

 

:-io ti permetto di tornare in servizio, se si può dire così, senza dover spiegazioni a Sion o a gli altri SAINT. Alla prigione ci penserò io, sai come sono queste faccende… non vedrai più l’ombra di una cella e neanche quella del guastafeste che ti ci ha rinchiuso per cinque anni. Se non è un affare questo… hai dieci secondi per pensarci. Oh, ma forse sono troppi ed io non sono paziente quando aspetto risposte di certo genere; diciamo che ne hai… tre -:

 

Sorrento si avvicinò alle spalle di Kanon

 

:-Ce l’hai una pistola?-:

 

:-Ma certo che ce l’ha-: rispose Julian senza dargli il tempo di negare :-io i miei uomini li addestro per bene. Allora, qual è la tua risposta?-:

 

:-Devo dire che la tua proposta mi alletta, Capo…-:

 

:-Ca-capo…?-: chiese Saga guardando prima il fratello, poi Julian :-Kanon, che storia è questa…?-:

 

Kanon non rispose. Estrasse la pistola dalla tasca e la puntò dritto su Saga, restando per qualche secondo a guardare compiaciuto il terrore e la delusione dipingersi sul volto del fratello. Saga fece per dire qualcosa ma dalla bocca non gli uscì alcun suono, solo un lamento strozzato appena udibile.

 

:-… ma sfortunatamente per te ho altri progetti!-:

 

Kanon si voltò di scatto e premette il grilletto; il proiettile centrò il fianco destro di Julian che lanciò un urlo e cadde in ginocchio, dopo aver restituito il colpo.

Il gemello avvertì un forte dolore alla spalla e contemporaneamente vide Siren puntare su di lui, così alzò la mano e sparò centrandolo in pieno petto.

Lanciando un’imprecazione guardò Saga, che a sua volta lo fissava con gli occhi sbarrati, incredulo

 

:-Ka-Kanon… t-tu…? Tu, cioè… tu!-:

 

:-Lo so: sono un genio-:

 

:-No, sei un completo pazzo psicopatico con manie di protagonismo che va a cercarsi guai come se non ne avesse già abbastanza! Insomma, sei un perfetto idiota matricolat-….-:

 

:-Hei, ti ricordo che ho ancora un pistola in mano-:

 

:-Anche io…-:

 

Julian li teneva sotto tiro, con un sorrisetto di trionfo stampato sulla faccia

 

:-Siren aveva ragione… siete… ridicoli…-:

 

:-Se fossi in te non ci proverei-:

 

Sion si chinò fulmineo su Kevines ammanettandolo e sollevandolo di peso, dopo avergli sottratto la pistola.

Guardò i gemelli come per dire: con voi faccio i conti più tardi, e consegnò Julian ad Aioria che era arrivato subito dopo di lui seguito da Aioros, Shura e Marin.

Si chinò un attimo per guardarlo in faccia

 

:-Per adesso finisci all’ospedale, Poseidon, ma stai tranquillo che qualche anno di cella non te la toglie nessuno. Che ne dici a Sounion, nella celle dell’ex

Sea Dragon? Non può essere che un onore-:

 

il rumore della sirena delle ambulanze si faceva man mano più vicino.

Aioros si stava dando da fare per slegare Saga, che non appena fu di nuovo libero si precipitò a sostenere Kanon.

Quello gli sorrise

 

:-Ammettilo… ti ho fatto paura…-:

 

:-Se non fossi così felice per essere sopravvissuto, ti avrei già strozzato. Sei fortunato, oggi sono di buon umore-:

 

Kanon storse l’angolo della bocca, premendosi una mano sulla spalla

 

:-Fortunato non direi…-:

 

Saga sospirò e si rivolse ad Aioros

 

:-Ascolta, io accompagno questo scemo all’ambulanza prima che mi svenga in braccio. Puoi dirmi solo se Sion è troppo incavolato? Perché in caso preferisco rimanere con Kanon all’ospedale!-:

 

:-Forse la vista di entrambi vivi gli ha fatto l’effetto di un calmante, ma non ci conterei troppo. Era già su di giri quando sei sparito tu, figuriamoci quando Kanon non ha risposto al telefono e non l’ha trovato a casa! Ma comunque, penso che te la caverai-:

 

.-Capisco… e poi… come avete fatto a sapere che eravamo qui?-:

 

Aioros si spostò di un paio di centimetri ed il ragazzo che aveva condotto Kanon al cimitero fece capolino da dietro la sua schiena

 

:-Consideratelo il vostro salvatore. Adesso è meglio che vai verso le ambulanze, non voglio avere Kanon sulla coscienza. Ma… in ogni caso io ti aspetto a casa tua…-:

 

così Saga si passò un braccio del fratello attorno al collo e lo guidò verso le luci blu che lampeggiavano, facendosi strada tra gli arbusti con al mano libera.

 

:-Vuoi piantarla di ridere, idiota? Ti ricordo che sei a rischio di dissanguamento!-:

______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Bene ragazzi, insolitamente puntuali ma siamo qui! Forse perché il capitolo in questione era in corso nel sacro computer della sottoscritta… <.< no, Mako, non sto insinuando nulla, perché? Tu lenta? Ma noo, non direi mai una cosa del genere!!

Coooomunque… si avvicina la fine… ah, che bello, finalmente forse ci libereremo dall’idiota megalomane <__<

 

 Diana924: Heilà! Ha fatto le cinque per il concerto… oh, io lo farei! *scambia il cinque con Kanon* mènage à trois?? Dove c’è da scopare LAVORARE c’è Sorrento!!

Thetis la cretina con la pentola in testa e Scilla il deficiente che si fa uccidere da Shun sono altri due incapaci, santi ragazzi… ma che ci vogliamo fare, ci sono toccati questi…

L’immagine è MOLTO xD si, ci siamo capiti, cara :D

Si, July, hai Sorrento, metti da parte il pudore e scatenati!! xDD tanto la sappiamo TUTTI che cosa fate voi due, chiusi in uno scantinato buio…

Alla prossima!^.^

                            

 Violet Acquarius: Ciao ^^ Julian è un pollo perfetto! Anche se preferisco Pesce Pagliaccio, ci siamo capite xD Ooooh, sarebbe bellissimo vedere i nostri SAINT versione CSI *çççç* magari potremmo contattare il Kuru e farci un pensierino…

Cosa faranno a Saguccio *estrae un bazooka e punta sui due viscidi vermi* assolutamente NULLA!! Ci siamo capiti, maniaci psicotici che non siete altro??

Naa, lo legano solo ad un albero, nulla di che! xD che cosa ci hanno fatto, poi, lo sanno loro *comincia con pensieri poco casti*

Ma comuque… adesso sembra tutto risolto!

Ed io ti saluto =D anzi, ti salutiamo ;)

 

 Pilatigirls: Beeeea, non siamo state noi a rapire Saga!! *chiude la porta dello sgabuzzino dove c’è il gemello imbavagliato* eh-heeeem… bè, passiamo oltre!

Julian ormai è andato completamente! La poverino gli è arrivata al cervello… no, anzi, siccome il cervello è andato via (o non c’è mai stato) gli è andata in quella specie di soffitta sparti orecchie che si ritrova!

Ti auguriamo buone vacanze e buon rientro, probabilmente ritroverai la fic conclusa =D

Bacino :*

 

Alllora, giunti alla fine del cammin di nostra vita… odio doverlo fare, ma ci vuole anche lui!

E’ giunto il momento del lecchino di Julian! (Tesoro, sembri un cameriere dei castelli medievali… -__-“)

 

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Capitolo 26
*** Fine...? ***


Cap 25°: Fine…?

 

Contro tutti i suoi programmi, Saga rimase davvero all’ospedale alloggiando nella stanza di Kanon.

Si alzò dal letto con un gran mal di schiena, e con l’impressione di aver dormito su una lastra di pietra.

Non sapendo bene che cosa fare, restò per un paio di minuti ad osservare i monitor accanto al letto di Kanon, ma alla fine rinunciò a capirci qualcosa e si avvicinò alla finestra tirando un sospiro sconsolato.

Quasi nello stesso istante sentì dei discreti colpetti alla porta, ed Aioros fece il suo ingresso nella stanza richiudendo la porta dietro di sé.

 

:-Ciao… sono passato a vedere come stavate, ed a portarti questo; sai, ho pensato che forse avresti voluto mangiare qualcosa, visto che ieri sera non hai praticamente toccato cibo-:

 

Aioros gli porse una busta di plastica bianca e Saga la prese con entrambe le mani, posandola sulla scrivania dietro di lui

 

:-Grazie, ma mi sento lo stomaco accartocciato come una carta di caramella. Non credo che riuscirei a mandar giù nulla neanche se lo volessi… ma se c’è

del caffè lo accetto volentieri, così almeno mi tengo sveglio-:

 

Saga frugò nella busta mentre Aioros scuoteva la testa con un leggero sorriso

 

:-Deduco che passare due notti all’ospedale non è un’esperienza piacevole-:

 

:-No, infatti-:

 

il sapore leggermente amaro del caffè ricompensò almeno in parte Saga.

accartocciò il bicchiere e si diresse di nuovo verso il letto di Kanon tamburellando nervosamente con le dita sulla lastra metallica.

 

:-Dai, non essere così apprensivo! Dagli almeno il tempo di svegliarsi-:

 

cercò di tirarlo su Aioros avvicinandosi

 

:-Tu non eri preoccupato quando tuo fratello era in ospedale, signor “mantieni il controllo in ogni situazione”?-:

 

gli chiese Saga sedendosi sulla scrivania come se fosse la cosa più comoda del mondo.

Guardò il compagno inclinando la testa, attendendo la sua risposta che non tardò ad arrivare con un tono rassegnato

 

:-Touchè , lo ammetto. Dico solo che dovresti essere più rilassato! Insomma, milioni di persone fanno un’anestesia e ti assicuro che è assolutamente innocua-:

 

Saga si passò una mano tra i capelli e chiuse gli occhi per qualche secondo.

Appena arrivato a casa avrebbe fatto una doccia e poi sarebbe filato a letto cercando di recuperare le ore di sonno arretrate.

E tra le altre cose, immaginava di dover dare una spiegazione a Sion, sperando di non farlo incavolare troppo… e questo sarebbe stato difficile, persino per lui che sapeva usare il massimo tatto in ogni genere di situazione.

 

:-Saga…?-:

 

istintivamente si girò verso Aioros, ma quello scosse la testa ed indicò il letto.

Saga si precipitò letteralmente, sporgendosi talmente tanto da rischiare di perdere l’equilibrio e finire addosso a Kanon.

Suo fratello lo scrutava con aria diffidente

 

:-Perché non sei a casa?-:

 

:-Buongiorno, Kanon, anche io sono contento che tu ti senta bene-:

 

gli rispose Saga a tono.

Il gemello borbottò qualcosa e cercò di alzarsi, ma Saga gli piazzò una mano sulla spalla e lo rigettò senza tanti complimenti sul cuscino

 

:-Non fare tante acrobazie, devi stare buono a letto per ancora qualche giorno-:

 

Kanon sospirò alzando gli occhi al cielo

 

:-E suppongo che tu sarai la mia balia…-:

 

:-Esatto-:

 

:-Ah… preferirei mille volte il cane di Aioria…-:

 

Saga si finse offeso e si rivolse ad Aioros indicando il fratello con un cenno del capo

 

:-Hai sentito? Allora tu mi cedi Argo per tre giorni ed io in cambio vengo a casa vostra-:

 

Kanon scoppiò a ridere

 

:-Non hai che da guadagnarci, se non ricordo male…!-:

 

lo psicologo avvertì un irrefrenabile voglia di soffocare il fratello con il cuscino, ma fece appello a tutto il suo autocontrollo e scosse la testa fingendo di non aver colto la battuta.

Un improvviso bussare fece voltare tutti verso la porta, ed Aioros andò ad aprire.

Kanon fece letteralmente un salto sul letto,lanciando un urlo di dolore per aver mosso la spalla ferita troppo velocemente.

Saga invece arretrò cercando di formulare una frase che non fosse un “Oh, cazzo, adesso sì che sono fottuto!”.

Sion si guardò intorno per un po’ come se la stanza fosse stata invasa da strani animali esotici, poi guardò i presenti sollevando un sopracciglio

 

:-Bè, che cosa avete? Va bene che ho dormito poco stanotte, ma ho davvero un aspetto così terrificante?-:

 

Aioros, che non aveva nessun rimprovero da temere, rispose tranquillamente

 

:-No, capo. Arrivi al momento giusto, Kanon si è appena svegliato-:

 

“Purtroppo per me, si…!”

 

Fu il pensiero del diretto interessato, ma incassò la testa tra le spalle guardando Sion con espressione colpevole.

Il capo si avvicinò al lettino e, di proposito, gli diede una gran pacca sulla spalla fasciata

 

:-Allora, buongiorno! Carina questa fasciatura, fa tanto Rocky Balboa-:

 

:-Faccio finta di non aver afferrato-:

 

Sion scrollò le spalle con aria noncurante

 

:-Sono sicuro che hai capito eccome. Vi ricordo che con voi due ho un discorso in sospeso, ma adesso sono qui per comunicarvi una lieta notizia-:

 

Saga si fece subito attento

 

:-E cioè?-:

 

:-Kevines sarà processato non appena lascerà l’ospedale. E stavolta abbiamo buone probabilità di farlo sbattere dentro, sia per la questione di traffico illecito

di stupefacenti, sia per tentato duplice omicidio… naturalmente anche Kanon rischiava un processo per aver partecipato alla sparatoria al cimitero, ma siamo riusciti a dimostrare che si è trattato di legittima difesa, e per fortuna l’ha scampata. Ma devo chiederti un altro favore, Kanon…-:

 

quello si appoggiò sui gomiti guardando il capo con aria interrogativa.

Sion gli si avvicinò e lo guardò direttamente negli occhi

 

:-Dovrai testimoniare contro Kevines. Ovviamente, se non ti senti troveremo qualcun altro disposto a farlo, ma con la testimonianza negativa del suo

ex-collaboratore Sea Dragon… sarà sicuramente condannato ad un bel po’ di anni. Sta a te decidere-:

 

:-Vuoi un po’ di tempo per pensarci?-:

 

gli chiese Saga con insolita gentilezza.

Kanon scosse la testa con aria decisa e guardò prima il fratello, poi Sion

 

:-Non ce n’è bisogno. Quando è il processo?-:

 

:-Tra quattro giorni. Abbiamo anche qualche prova contro Lymnades, l’avvocato di Kevines. Qualche accusa di favoreggiamento e pare che abbia l’abitudine

di fornirsi da Kevines, naturalmente ricevendo uno sconto speciale; abbiamo rintracciato alcune delle persone che hanno scontato il carcere a causa del nostro avvenente avvocato, e si sono dichiarati d’accordo a riferire tutto in tribunale. Più prove di così, si muore-:

 

:-Ma allora è praticamente fatta!-: esclamò Aioros con aria trionfante :-Voglio sapere che cosa dirà il Signore delle alghe allucinogene per discolparsi!

Non credo che stavolta troverà molti appigli, a meno che non cerchi di arrampicarsi sugli specchi come altre volte…-:

 

Sion scosse la testa

 

:-Non lo farà. Ci sarà mezzo tribunale a dimostrare la sua colpevolezza, non avrà modo di difendersi. Da un lato però mi dispiace… che fine patetica!-:

 

Aioros annuì

 

:-In effetti sarà imbarazzante… ma degno di un tipo come Julian Kevines, giusto? Comunque… mi dispiace, ma devo andare. Ho promesso ad Aioria di aiutarlo

a sbrigare alcune pratiche, e di far ordine nel suo schedario… il che vuol dire che mi rivedrete tra un paio di mesi!-:

 

Stampò un casto bacio sulla guancia di Saga e salutò gli altri due con un cenno della mano.

Sion sospirò guardando con aria stanca l’orologio, poi per un attimo il suo sguardo indugiò su Kanon, ma non disse nulla.

 

:-Sarà meglio che vada anche io, devo ricontrollare un po’ tutto quello che abbiamo raccolto contro Kevines… nonché a proteggere la sede dai giornalisti. Sapete, la notizia della sparatoria al vecchio cimitero ha fatto parecchio notizia…-:

 

i due gemelli abbassarono lo sguardo, e Sion uscì dalla stanza chiudendo la porta.

Per un po’ entrambi stettero in silenzio, poi Kanon disse

 

:-Hei, Saga, perché non vai anche tu a casa? Io ormai sto bene, o quasi, ma posso anche restare da solo-:

 

:-Ci sono stato due giorno qui dentro, un altro non mi farà certo male-:

 

Kanon sbuffò, ma da un lato era sollevato nel sapere che Saga era sempre stato con lui

 

:-Hai paura che Kevines venga e mi soffochi con un cuscino?-:

 

:-Non sarebbe male come idea, ci ho pensato anche io. Ma non credo che sia una buona idea, poi chi mi caccerà nei guai?-:

 

il gemello annuì pensieroso, e Saga decise di prendere coraggio.

Trascinò una sedia fino al bordo del letto ed indugiò un paio di secondi cercando di trovare le parole adatte, strapazzandosi il nodo della cravatta

 

:-Sai… per un attimo ho creduto che… mi avresti sparato davvero…-:

 

Kanon gli rivolse un ghigno del tutto simile a quello di Death Mask

 

:-Fidati, la tentazione c’era. Però, perché dare la soddisfazione a Kevines? Tra le due opzioni era più allettante quella di piazzargli una pallottola da qualche parte per cancellargli dalla faccia quell’orribile sorriso vittorioso-:

 

Saga annuì

 

:-Ti fa male?-:

 

:-…?-:

 

:-La spalla, intendo-:

 

:-Ah, hem… no, piuttosto è la fasciatura a darmi fastidio. Ma dopo tutto questo, credo che una benda da tenere addosso sia il minor problema. Senti, non vorrei dirti sempre le stesse cose, ma hai l’aria di uno che si è fatto un po’ troppe canne!-:

 

:-Senti chi parla di canne… è inutile che cerchi di convincermi ad andare a casa, io non mi muovo di qui. Quante volte te lo devo dire?-:

 

Kanon scrollò le spalle alzando le mani come per discolparsi.

Un gesto che aveva quasi dimenticato

 

:-Non dico di andartene, ma almeno cerca di dormire un po’. Questi letti non sono un proprio lusso, ma dovrai arrangiarti-:

 

senza dire una parola Saga incrociò le braccia sul materasso e appoggiò il capo su di esse, aspettando la reazione di Kanon.

Quello scosse la testa ed affondò le spalle nel cuscino, facendo vagare lo sguardo per la stanza

 

:-Non dicevo questo, così ti sveglierai tutto anchilosato! … Saga?-:

 

“Ma come fa ad addormentarsi in cinque secondi? Bè, meglio così. L’unico problema è… come faccio a lasciargli la mano senza svegliarlo?!”

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*Sbuca circospetta da un angolo, si guarda intorno ed esce cautamente*

Non mi picchiate ragazzi…! Picchiate lei! *indica Mako* la colpa è sua, è lei il vero nemico! … ok, come avete potuto capire non siamo morte, ma ecco… ci sono stati dei disguidi (tra cui fermare Saga e Kanon, intenzionati a distruggere questo capitolo xDD) tanto si sa che siete pucci, è rinomato ragazzi *__*

Alloooooora, adesso si va tutti a testimoniare contro Julian!

 

ANNUNCIO: Questo presente capitolo è il Penultimo della fanfic =((( Ma mai dire mai, cari fan!! Non si sa mai cosa bolle in pentola… soprattutto se la pentola è NOSTRA!!  *risata da pazza stile Saga/Death Mask*

 

Detto questo, il mio dovere di postare l’ho fatto.

Adesso la sorcia deve solo rispondere tramite il contatta utenti *aspetta aspetta aspetta…..*

 

Un bacione a tutti e grazie per seguirci!!

Scusate ancora per il ritardo “^^7

 

 

 

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Capitolo 27
*** Epilogo ***


Capitolo 27

Epilogo

 

Sede centrale della S.A.I.N.T. tre mesi dopo

 

Death Mask irruppe nell’ufficio di Sion con un gran sorriso, o, per meglio dire, con il suo ghigno trionfante più accentuato del solito, sventolando un giornale

malconcio che aveva dovuto aver testato già dalla prima mattina tutta la raffinatezza del medico legale.

 

-Colleghi!- annunciò mostrando i fogli ancora uniti tra di loro in modo precario –Oggi è un grande giorno!-

 

Gli occupanti della stanza, tra cui il proprietario, Saga, Aioros, Mu e Kristian, non fecero molta attenzione al modo in cui il collega era entrato in scena,

tutti sembravano di gran lunga più interessati alle pagine malconce, su cui una foto in prima pagina era stata da subito riconosciuta da tutti.

Nonostante la presenza di una faccia ben nota ad aprire l’articolo, Aphrodite non riuscì a trattenere un sorrisetto malefico.

 

-Davvero? È un gran giorno perché sei finalmente riuscito a rimediare un appuntamento con un mammifero ancora respirante?-

 

Si guadagnò un’occhiata assassina da parte del medico, con tanto di minaccia con l’inseparabile bisturi di Death, estratto dalla tasca del camice più per abitudine che per un vero scopo di avvertimento.

 

-Ah, ah, questa potevi anche risparmiarla, faceva pena. Comunque no! Ho notizie di gran lunga migliori, se solo mi lasciate parlare-

 

-Ti ascoltiamo-

 

Sion lo invitò a prendere parola con un cenno.

Soddisfatto, Death Mask si schiarì la gola, litigando un po’ con le pagine sfuse del giornale, scorgendo per un po’ l’articolo prima di dare il suo annuncio.

 

-Vediamo vediamo, dov’era… oh-oh, eccolo! Sentite: “Giorno 26 Settembre è stata resa pubblica la sentenza definitiva di condanna per il noto

narcotrafficante Julian Kevines, già da tempo sospettato di possesso e spaccio di stupefacenti, il suo arresto è stato possibile grazie all’intervento dei membri dell’associazione SAINT che, con a capo lo stimato Sion Liang…” hum, qui ci sono le solite cazzate per ingraziarsi il capo… senza offesa per nessuno…

bene, ecco “la pena che Kevines dovrà scontare ammonta a 30 anni di detenzione a Capo Sounion, in più il giudice Stefànos Aghiadros ha previsto

la confisca di tutti i suoi beni, i quali saranno devoluti in donazione…” … eccetera eccetera. Insomma, ragazzi, alla fine ce l’abbiamo fatta, ancora congratulazioni-

 

-Già- commentò Sion, sfoggiando però un sorriso amaro –ma a quale prezzo…-

 

Tutti capirono che il capo si riferiva alla perdita di Kido, e nessuno se la sentì di commentare oltre.

Saga gli si avvicinò in silenzioso rispetto, appoggiandogli una mano sulla spalla.

 

-Kevines la pagherà anche per questo. In più, il sogno di Kido di avere Julian dietro le sbarre è stato avverato, lui sarebbe fiero di ciò che abbiamo fatto-

 

Sion gli sorrise con gratitudine, approvando a pieno quelle parole.

Adesso sembrava tutto finito: niente più spacciatore dalle preoccupanti manie di onnipotenza, i suoi uomini, sani o meno, erano tutti salvi, ed ancora

una volta la SAINT aveva ottenuto un immenso successo agli occhi di tutto il mondo.

Saga aveva ragione, Mitsumasa sarebbe stato fiero del traguardo raggiunto.

Ma le cose non potevano ancora concludersi, c’era ancora un piccolo punto interrogativo tra lui e la piena correttezza delle regole.

E quel punto interrogativo portava il nome di Kanon Kenuryos.

 

-Allora…- Death Mask interruppe il filo dei suoi pensieri. Il medico legale aveva accartocciato il giornale, conservando solo la pagina dell’articolo riguardante

la loro brillante impresa –noi faremo le persone serie e professionali e non festeggeremo questo successo, dico bene?-

***

Un rumore di vetro infranto interruppe l’allegro chiacchiericcio nella sala del poligono di tiro dove tutti i SAINT, più le reclute, si erano dati appuntamento

per concludere in bellezza la fine del processo Kevines.

Shura guardò i presenti con aria di scusa, tra le mani teneva una bottiglia di spumante con il collo rotto, evidentemente da un colpo secco sul tavolo, come testimoniava la schiuma frizzante di cui la tovaglia bianca era bagnata in un punto preciso.

                     

-Hem, scusate- l’artificiere aveva l’aria di chi si scusa solo per educazione ma in realtà è felice del casino provocato –non si apriva-

 

-Hai intenzione di aprire così anche il resto delle bottiglie?-

 

-Sei tu il capo! A me basta un ordine, anche indiretto si intende, per…-

 

All’occhiata severa di ammonimento da parte di Sion lo spagnolo abbandonò all’istante il suo intento poco raffinato –Oh, e va bene, userò il cavatappi come tutti i comuni mortali… però, sai, basterebbe una carica minima di C4 per far saltare il tappo con una perdita quasi pari a zero di liquido, e… ok, come non detto-

 

Sion fece finta di non sentire quell’improvvisata lezione di esplosivi, limitandosi a consigliare al dipendente di far esplodere qualcosa solo quando fosse strettamente necessario, e soprattutto quando non si trovava chiuso in una stanza con altre quindici persone.

Alzò appena il bicchiere, schiarendosi la gola, prima di annunciare il brindisi.

 

-Alla SAINT!- decretò con aria fiera –Ed a Mitsumasa, che ha dato il via a quest’agenzia. Inoltre, ad ognuno di voi, un grazie di cuore perché continuate,

ogni giorno, a seguirmi nelle imprese più pazzoidi di tutta Atene-

 

Con sorpresa di tutti, Saga si affiancò al capo, e cercò con gli occhi il fratello, perso tra la folla –Aggiungerei un grazie personale al più imbranato, testardo, pesca guai, unico per mia fortuna, fratello del mondo. Senza il quale io non sarei qui e Kevines starebbe ancora a sniffare indisturbato con Sorrento e la sua ciurma. Non avrei mai pensato di dirlo, ma… a Kanon-

 

Tutti approvarono in pieno e, per la prima volta, Kanon si sentì totalmente a proprio agio in una stanza piena di poliziotti.

Sorrise, almeno per una volta con fare sincero, al fratello, e Saga gli strizzò l’occhio raggiungendolo per strofinargli un pugno sulla testa, come spesso

faceva negli ultimi tempi.

Kanon non sapeva se prendere la cosa come un muto, affettuoso ringraziamento per avergli salvato la vita oppure un semplice espediente per stuzzicarlo

senza dare troppo nell’occhio.

Non lo avrebbe ammesso neanche sotto tortura, ma gli piaceva di più credere nella prima ipotesi.

Tra una chiacchiera e l’altra, questioni più o meno serie da risolvere, decidere come difendere la sede dall’attacco dei giornalisti la mattina dopo,

passò di gran lunga la mezzanotte senza che qualcuno se ne accorgesse.

Quando Camus e Milo annunciarono di dover andare a casa perché Criseo non si reggeva più in piedi dal sonno ed avevano passato più di un’ora tenendolo

a turno in braccio anche gli altri cominciarono a raccogliere armi e bagagli per andare a casa.

Saga aveva la strana impressione che Sion si trattenesse apposta per fare qualcosa di cui non voleva che gli altri scoprissero l’esistenza, almeno non subito.

O era così, o il suo capo si era d’improvviso innamorato del tavolo, a giudicare da come ci stava seduto sopra, quasi volesse impedire a chicchessia di avvicinarsi.

Quando lui e suo fratello furono sulla porta, Sion richiamò Kanon indietro, rivolgendosi poi a lui con quella sua aria d’intesa che lui aveva già imparato

 a decifrare da tempo.

 

-Saga, perché non vai a girare la macchina e passi a prendere tuo fratello come fanno con le star? È il minimo che puoi fare per sdebitarti. Aspetterò io con lui-

 

Detto fatto, ci avrebbe scommesso.

L’ansia di quando Sion diceva di voler parlare con Kanon era sparita, adesso però gli restava il dubbio di cosa volesse concretamente fare il suo capo

spedendolo nel parcheggio sotterraneo dal quale sarebbe uscito in un tempo minimo, ma comunque sufficiente affinché, con i suoi modi sbrigativi,

Sion intrattenesse una discussione di sicuro interessante con suo fratello.

Annuì senza commentare, anche se doveva ammettere che gli sarebbe piaciuto stare a sentire il discorso.

Non appena uscì dalla stanza, Sion stette per un po’ a scrutare Kanon, riflettendo su tutta la faccenda appena conclusa ed al suo contributo non indifferente.

Per il fratello di Saga avrebbe fatto un’eccezione, la regola del mese di apprendistato con uno dei Saints fino al completamento del tirocinio poteva essere infranta dal capo, e per il momento il capo era ancora lui.

Nonostante avesse già deciso, prese il discorso alla larga.

 

-Dunque…- iniziò mostrandosi noncurante –adesso che il tuo lavoro di collaboratore è finito, cosa intendi fare?-

 

Coma sospettava, Kanon si strinse nelle spalle –Non lo so. Ho affittato una casa poco lontano da qui, visto che non sono più sotto la sorveglianza

di mio fratello, e adesso mi darò da fare per cercare un lavoro…- lo guardò con cautela, quasi si aspettasse un rimprovero –un lavoro… vero-

 

-Sei sicuro di non averlo già trovato?-

 

Kanon gli rivolse un’occhiata strana, calcolatrice.

Sospettava qualcosa, forse aveva captato un tono di speranza nella sua voce; tuttavia continuò a far finta di non capire.

 

-Cosa vuoi dire?-

 

-Ricordi ancora il nostro primo incontro, Kanon? Quando ti chiesi di entrare temporaneamente a far parte della squadra tu mi ridesti in faccia,

sostenendoti incapace di svolgere questo compito. Io ti ho valutato con attenzione, durante questo arco di tempo, e non la penso come te.

Hai dimostrato di avere la stoffa del poliziotto; e poi, dai retta a me, l’arancione della divisa da detenuto non ti dona, sta molto meglio indosso a Kevines.

Non vorrai ritrovarti di nuovo in cella, con lui stavolta, spero-

 

-Questo non è proprio il mio obbiettivo. Ma che vuoi dire con questo? Adesso che il mio aiuto non vi serve più, devo sloggiare, erano questi i nostri patti-

 

Sion gli sorrise con aria affabile –Vedi, io sono molto flessibile, quando voglio. E poi, qui in centrale abbiamo sempre bisogno d’aiuto. Quindi,

se la cosa non ti disturba, ti chiedo di lavorare ancora per me. In pianta stabile, questa volta. Avrai un ufficio separato da quello di Saga, se è quello che temi,

c’è già la targa con il tuo nome sopra-

 

-Sei previdente- gli concesse Kanon non riuscendo a trattenere un sorriso enigmatico –ma dimmi, cosa ti fa pensare che accetterò?-

 

-Sei libero di non farlo- Sion alzò le mani come in segno di resa –in tal caso, però questo finirà nell’inceneritore…-

 

Sion estrasse dalla tasca un distintivo, nuovo di zecca, sul quale spiccava la foto di Kanon con sotto i dati essenziali al riconoscimento.

Kanon sgranò gli occhi per la sorpresa, guardando interdetto ora il capo, ora la tessera, infine si ricompose, tossicchiando, fingendosi riluttante.

 

-Oh, bè… se le cose stanno così, non posso fare altro che accettare, non vorrei mai deluderti-

 

Intascò il distintivo sentendosi orgoglioso come non mai.

Fuori il rumore di un clacson interruppe la discussione, ma ormai l’importante era stato fatto.

I due si strinsero la mano con calore.

 

-Sono sicuro che non lo farai- gli assicurò Sion, prima di aggiungere divertito –ah, e stai attento a come lo dici a Saga: potresti davvero ucciderlo questa volta-

***

Quel pomeriggio Aioros bussò alla porta dell’appartamento di Saga con al seguito un gran numero di borse e valigie ed un gran sorriso stampato sulla faccia.

 

-Sono in perfetto orario, come vedi. Pronto a romperti le scatole per il resto dei tuoi giorni!-

 

Saga si finse scandalizzato –Oh, cielo! Potevi avvertirmi quando partivi da casa, avrei avuto il tempo per scappare!-

 

Lo psicologo non si fece da parte allontanandosi dagli occhi indiscreti per salutare con un bacio il compagno.

Il trasferimento di Aioros era stato progettato da meno di una settimana, e durante i pochi giorni a sua disposizione l’esperto di balistica

non aveva fatto altro che aprire e chiudere le valigie, sistemare i vestiti di qua, i fascicoli dei casi di là, controllato e ricontrollato la casa da cima a fondo, millimetro per millimetro, per assicurarsi di non aver dimenticato nulla.

Aioria sembrava felice di poter avere l’appartamento tutto per sé: se non altro, i suoi incontri con Marin non avrebbero dovuto coincidere

con le uscite serali del fratello maggiore, ed Argo non sarebbe stato un problema.

Aioros e Saga aspettavano quel giorno fin da quando avevano deciso di stare insieme, e più volta aveva rischiato di andare in fumo per via

di varie complicazioni urgenti o meno.

Adesso, però, sembrava andare tutto per il verso giusto.

Un tossicchiare alle loro spalle li fece allontanare di malavoglia.

Kanon era a pochi passi dalla soglia, con l’ultimo zaino pieno delle sue cose da trasferire nella nuova casa buttato sulla spalla destra ed il tipico sorriso irritante colmo di malizia ormai noto al fratello.

 

-Non potete aspettare che me ne sia andato definitivamente? Avete tutto il tempo, a partire da adesso, per regolare la vostra astinenza da coccole.

E da altro, però non voglio scendere nei dettagli sennò Saga mi dice che sono volgare-

 

Il gemello gli scoccò un’occhiata di ammonimento, ignorando le guance infuocate, e virò l’argomento di conversazione il più lontano possibile.

 

-Bene, finalmente adesso te ne vai e non dovrò più sopportare i tuoi discorsi malati su come impiego il mio tempo di notte!-

 

-Oh, figurati, tanto lo so lo stesso. E comunque anche io sono felice di andarmene, così finalmente non sarai tu la prima cosa che vedo al mattino!-

 

-Sentitelo! Bè, è meglio così, almeno non dovrò più pregare per farti uscire dal bagno ogni mattina!-

 

-Non è colpa mia se tengo all’igiene!-

 

Saga si infiammò –No, certo, peccato che canti sotto la doccia! Finalmente non dovrò più sopportare la tua assordante musica rockettara!-

 

-Ho anche uno spiccato senso musicale, a differenza di te! Ammettilo: sei invidioso!-

 

-Io, invidioso di te?! Ma figuriamoci!-

 

Kanon non si diede per vinto a quella negazione accorata –Invece non vuoi ammetterlo! Inoltre, io sono anche più intelligente di te!-

 

-Più intelligente?! Mettersi al servizio di un fallito come Kevines ti è sembrata una cosa intelligente?!-

 

-E chi si è fatto rapire da quel fallito di Kevines?!-

 

Saga si incavolò ancora di più –Se tu non gli fossi andato dietro tutto questo non sarebbe successo!-

 

-Così adesso è colpa mia?!-

 

Aioros si frappose tra i due ponendo fine alla lite.

Quei due non sarebbero cambiati, né ora né mai, tutti avrebbero dovuto rassegnarsi a sopportarli così irrimediabilmente irritanti così com’erano.

I fratelli tacquero squadrandosi, entrambi imbronciati, ma il primo a riporre almeno per il momento l’ascia di guerra fu Saga.

 

-Va bene, basta. Lo sai, vero Kanon?-

 

-Cosa?-

 

-Avanti, non farmelo dire: io teoricamente dovrei essere furioso con te-

 

-Io invece voglio che tu lo dica- gli rivolse un sorrisetto di sfida –fai un favore al tuo fratellino…-

 

Saga scosse la testa, con un mezzo sorriso rassegnato.

Gli picchiettò la spalla sinistra con la mano, forse per ingannare il tempo e raccogliere il coraggio necessario per parlare.

Deglutì per cercare di rimpicciolire il nodo alla gola.

 

-Sei impossibile! Comunque… ti voglio bene lo stesso, gran testa di cavolo che non sei altro-

 

-E…?-

 

-E… mi mancherai, idiota-

 

Kanon esultò stringendo i pugni davanti a sé –Ah-ha, l’hai detto! Ti ho in pungo adesso!- estrasse dalla tasca dei jeans un piccolo registratore argentato

e fece partire la registrazione pigiando un bottone, facendo eco alla voce di Saga impressa sul nastro –“Ti voglio bene lo stesso, gran testa di cavolo…”-

 

Saga era sbiancato, guardava il fratello con un’aria così sorpresa che sembrò davvero volersi sotterrare all’istante e sparire per metri, o meglio chilometri sottoterra e non uscirne mai più.

Aioros non era meno stupito di lui.

 

-E quello… come lo hai avuto? Ha un’aria familiare…-

 

-E’ una gentile concezione di Death Mask- il sorriso di Kanon si allargò –e comunque, Saga, non fare una tragedia per la mia assenza: ci vediamo domani-

 

-Domani…? Hai detto che venivi mercol-…-

 

-Oh, no, non qui-

 

Il gemello lo guardò senza capire.

Kanon estrasse il distintivo dall’altra tasca, mostrandolo ai due con una strizzata d’occhio.

 

-In ufficio. Buona serata! E non fate troppo tardi, ché poi Saga arriva in ritardo e troverà il modo di incolpare me!-

 

Dopo quest’ultima uscita trovò il modo di defilarsi prima che il suo gemello gli tirasse qualcosa in testa, magari una della valige del trasloco di Aioros, o ancora peggio si mettesse a fare stupide prediche sul fatto che lui aveva finalmente messo la testa a posto.

Per carità, no, non un bravo ragazzo, non lui, Kanon Kenuryos!

Fece le scale di corsa, tenendo ancora in mano il distintivo e quando fu in strada si concesse un po’ di tempo per osservarlo per bene.

L’ovale con la statua della dea Atena brillava di luce argentata ed ai suoi piedi la sigla della SAINT in alfabeto greco era stampata in rilievo in lettere dorate.

La prima volta che aveva visto quel distintivo da vicino ne aveva riso con disprezzo, ma in quei mesi erano cambiate tante cose.

Kanon si concesse un sorriso.

 

“Ebbene, eccomi qua… Kanon Kenuryos, il difensore della legge!”

 

La verità era che non vedeva l’ora di sapere quali altre sfide avrebbe dovuto affrontare con i suoi… con i suoi… era così strano definirli “colleghi”!

 

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Angolino di Kanon: Olalà, come avete visto non siamo scomparse!

Che dire, Saga e Kanon ci hanno fatto il torto di litigare  anche nell’ultimo capitolo, ma noi li perdoneremo perché gli vogliamo taaanto bene, vero?

E poi, diciamolo, se non litigassero non sarebbero Saga e Kanon!

Non possiamo farci nulla, ci sono capitati così… così irritantemente pucciosi.

Bene, io passo ai ringraziamenti ed alle risposte alle recensioni e poi passo la parola alla Mako!

 

Angolino di Mako: No, meglio che prendo la parola adesso! Allora, intanto un gigantesco grazie alla mia piccola sorcia che ha prodotto più di dieci pagine di capitolo in un solo pomeriggio, nella fattispecie questo capitolo. Su, veneratela, perché se non fosse stato per lei la SAINT non avrebbe mai avuto la sua conclusione!

Me invece ringraziatemi perché ho contribuito all’ideazione del capitolo mentre facevo la cucina, poi l’ho revisionato/corretto e… e basta… sono una lavativa nullafacente

e scansafatiche, che ci posso fare XD

 

Ringraziamo: angelynn, DeaEris, Elizabeth_Tempest, JackoSaint, kurabika, Ladie Katjie, LuluXI, neik, Pilatigirls,  RT69 Aoryu e zania per aver inserito la storia

tra le Preferite;

 

darkalexandra85 Ladie Katjie Pisces no Urania  Safyia  _Kuro_Ookami per averla inserita tra le Storie da Ricordare;

 

e, per averla messa tra le Seguite ringraziamo Antares 91, aries_no_nike, cb4ever, charm_strange, franky9397, JackoSaint, Ladie Katjie, Lina Lee,

Locchans Coffee, Lorenz_12,3 NeXial, sagitta72, Santa Vio da Petralcina, themorrigan1990, Tifawow , Vale11  e _killuetta.

 

Pisces no Urania: Ben arrivata, anche se ormai siamo alla fine!

Hem, Shura sì, è l’artificiere, lo vediamo bene a far esplodere le cose xD per Aphrodite non abbiamo trovato nulla di meglio xD

Grazie mille per la recensione ;)

 

Dagliasa: Ciao ^^ Siamo sparite ma siamo anche tornate, come vedi ;) il finale non è troppo strappalacrime ma dai, Kanon e Saga alla fine sembrano aver fatto pace,

dolcini loro *-* forse il capitolo non è dei migliori dato che non era previsto esattamente così, ma pazienza, speriamo sia un buon finale J

Ma ancora è ancora troppo presto per mandare i SAINTs in pensione, abbiamo ancora qualche lavoretto in serbo per loro >:)

Grazie per averci seguita, speriamo di riaverti con noi anche nel sequel!

 

Lady Katjie: La nostra Lady *-* (P.S.: sì, quella della Peste era Mako ;)) per quanto riguarda i tuoi tre desideri, speriamo di averti accontentata! Saga e Kanon sono a posto, Julian ed il suo seguito di allucinati sono dietro le sbarre e… peccato per Seiya, dai, siamo magnanime e gli risparmiamo la vita. Per stavolta u.u

Questo è sì, l’ultimo capitolo, ma stai tranquilla: supponiamo di tornare con una nuova serie!

Intanto ti ringraziamo per averci seguite in questo “esperimento” AU, e speriamo di risentirci presto con nuove indagini!  :D

 

Aries_no_nike: Bea cara, non ti disperare, la SAINT continuerà le sue indagini ;)

Duuunque, a parte l’attesa biblica, direi che alla fine Saguccio e Kanonuccio ce l’hanno fatta a riappacificarsi, no? *vede i due che si stringono la mano mentre con nell’altra hanno un’accetta ed una mazza da baseball* o forse no <.<

Ma sì, dai, loro fanno tanto gli scorbutici ma in fondo si vogliono tanto bene :3 ^^

Spero che varrà la pena di attenderci anche per il sequel!

Un bacio da entrambe :*

 

LuluXI: Buongiorno! Sìsì, Saga e Kanon non ce la raccontano giusta, vogliono fare gli indifferenti ma noi sappiamo bene che sono due coccoli affezionati l’uno all’altro…

Povero Sion, lui vorrebbe essere una persona seria, però purtroppo ci riesce molto di rado! xD

Julian ha avuto quello che si meritava, !

E presto (oddio, non tanto presto…), se tutto va bene, riavremo i nostri SAINT all’opera! J

Grazie tante per averci seguite in questa prima parte :3

 

Diana924: Da quanto non ci si sentiva! Rieccoci qui con l’ultimo capitolo, non disperarti, avrai (prima o poi) anche un seguito ;)

Si è tutto risolto, ma la vita non tornerà normale, come può esserci qualcosa di normale tra gemelli pazzi, medici legali ancora più psicotici e, e… e tutto il resto di quello

che si trova in quell’agenzia xD

Bè, intanto noi ti salutiamo, con la speranza di risentirci presto nel sequel :D

 

 

 

 

Avviso

 

ATTENZIONE: Questo capitolo doveva servire ad introdurre i nuovi personaggi OC, ma siccome non abbiamo potuto avere tutte le conferme per tempo questo è definitivamente l’ultimo capitolo.

D’altra parte hanno acchiappato il Drogato Maximo, che altro dovevano fare? Consumare la merce confiscata?

Per quanto riguarda i suddetti OC, siamo davvero spiacenti, ma ritiriamo la proposta perché li avremmo inseriti volentieri, pur essendo un lavoro impegnativo,

dato che con i lettori/recensori si era creato davvero un bel rapporto e ci sembrava un bel modo per ringraziarli.

Nonostante tutto ciò, questa iniziativa potrebbe essere interpretata come un modo per ottenere più lettori/recensori, quindi non ci sentiamo più libere di portare avanti questo lavoro.

Vorremmo che chi legge/recensisce lo faccia perché la storia è ben costruita, gli piace e la segue volentieri, come hanno fatto i lettori/recensori fino ad ora.

Comunque, per costruire e scrivere bene il sequel della nostra (e con “nostra” intendiamo nostra e vostra) SAINT ci vorrà ancora del tempo, la vediamo impegnativa

ma possiamo farcela, quindi cercate di pazientare ancora un po’.

Nel frattempo, buone vacanze a tutti e grazie ancora per averci seguite J

 

P.S(importante): Se notate errori, imprecisioni o qualunque cosa che vada contro il regolamento (che noi non conosciamo a memoria, sorry) fatecelo notare attraverso recensione o messaggio personale, e noi provvederemo a correggere.

Non c’è bisogno di disturbare l’amministrazione per cose che noi siamo abbastanza mature da capire e correggere di persona, senza rischiare il ban o, peggio,

la cancellazione di una storia a cui noi (ed i lettori) siamo molto affezionati se non altro per l’impegno che ci abbiamo messo a costruirla e scriverla.

 

Grazie per l’attenzione.

E non disperate, ci rifaremo vive!

 

KanondiGemini96 e Mako_Chan

 

 

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