My life inside your heart

di BlackIvy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mirtillo ***
Capitolo 2: *** Ghiaccio ***
Capitolo 3: *** Lacrime ***
Capitolo 4: *** Occhi ***
Capitolo 5: *** Cielo Stellato ***
Capitolo 6: *** Onde del mare ***



Capitolo 1
*** Mirtillo ***




Raccolta Fairy tail Lucy fischiettava, decisamente di buon’umore.
Era una giornata perfetta: il cielo era d’un azzurro terso, con piccole nuvole -simili a batuffoli bianchi - che veleggiavano pigramente sospinte da un leggero venticello primaverile. Il bosco che stavano attraversando era tranquillo, niente a che vedere con quelle foreste spaventose dove si era trovata - contro la sua volontà - fin troppe volte, reduce di missioni terribili e potenzialmente mortali.
No, nulla del genere quel giorno. Per grazia divina - era disposta a venerare qualsiasi divinità pur di un po’ di pace - la missione che lei e Natsu avevano appena concluso era di una facilità disarmante.
Nulla di pericoloso o mortale, per quel giorno. Finalmente poteva godersi un po’ di meritata pace, lì seduta sull’erba con un’espressione di soddisfazione stampata sul viso.
Era tutto perfetto, quel giorno.
«Lu! Lu, guarda! »
Lo strepitio del Dragon Slayer del Fuoco interruppe quell’attimo di pace, mentre il suo proprietario sbucava, coperto di foglioline e rametti vari, dal sottobosco cespuglioso.
Lucy sospirò, restia a riaprire gli occhi per guardare quello che le aveva portato il compagno. Sicuramente, come le altre venti volte precedenti, si trattava di uno stupido fungo - velenoso, probabilmente - che Natsu avrebbe mangiato, sperando che qualcosa di buffo gli accadesse.
Per una volta Lucy rimpianse la presenza di Happy, che avrebbe di sicuro tenuto compagnia al Dragon Slayer permettendole di godersi quella bellissima giornata in pace e tranquillità.
Happy, però, era andato in missione con Wendy e Charle, nell’ennesimo tentativo di far colpo sull’exceed bianca . Lucy sperava che avesse capito  che continuare a regalarle dei pesci non sarebbe servito a granché.
Piuttosto dei fiori o dei cioccolatini.
«Luuuce» il lamento di Natsu la distolse da quelle riflessioni.
La bionda riaprì gli occhi, scocciata dall’insistenza con cui Natsu tentava di attirare la sua attenzione. Era un bambino,davvero! Non c’era nulla da fare al riguardo.
Lucy aprì la bocca per intimargli di smettere di disturbarla con la storia dei funghi, ma rimase senza parole quando Natsu le mise sotto il naso un pugno di mirtilli. Li teneva delicatamente con entrambe le mani, con un sorriso fiero ed allegro stampato sul viso.
La fragranza dei mirtilli le salì alle narici, ma i suoi occhi castani non riuscirono a staccarsi da quelli scuri del rosato. Sentì il proprio cuore perdere un battito, la fragranza dei mirtilli mescolarsi a quella dell’erba e dei fiori. Natsu era fin troppo vicino a lei, poteva percepire il suo calore sfiorarle la pelle.
Arrossì, sentendo la gola secca ed il cuore iniziare a battere all’impazzata.
Il Dragon Slayer, apparentemente ignaro della reazione che aveva causato alla bionda, le sorrideva raggiante, con l’espressione di un bambino che ha appena scoperto un tesoro.
Lucy, a quel pensiero, cercò di darsi un contegno, ripetendosi che sì, era un bambino in fondo, non doveva reagire in quel modo per la sua vicinanza.
Peccato che non potesse farci niente. Il suo corpo sembrava avere volontà propria, certe volte, e non era di sicuro causa di una magia di qualche tipo!
Era il suo cuore, il problema.
«Oh…ehm» balbettò, rendendosi conto che il silenzio tra loro si stava protraendo fin troppo e l’espressione di Natsu diventava man mano meno solare .
«M-mirtilli» fu l’unica parola che riuscì a dire, lottando per liberarsi dall’incantesimo con cui Natsu aveva vincolato il suo cuore, invano.
«Ohi Lu, che c’è?» indagò lui, perplesso, allontanandosi da lei «Se non ti piacciono, li mangerò tutti io!» aggiunse, ritrovando il suo solito buon’umore. Fece per ingoiare tutta la manciata di frutti in un boccone, ma Lucy, riscossa dallo stato di trance, si avventò su di lui, afferrandogli il polso.
«Ehi, non ci provare!» ribatté con un broncio offeso.
Natsu scoppiò a ridere di fronte alla smorfia di lei, una risata che contagiò inevitabilmente la compagna.
Per un attimo, Lucy si dimenticò dei mirtilli, intenta ad ammirare il sorriso irresistibile del Dragon Slayer, ma quell’attimo passò, portato via dal vento leggero insieme alle risate dei due, intenti a mangiare i mirtilli tra le mani di Natsu.
Lucy sospirò soddisfatta, leccandosi le punta delle dita macchiate di viola ed assaporando l’aroma dei mirtilli sul palato. Lanciò una rapida occhiata al rosato, che era riuscito a sporcarsi tutta la faccia, e scoppiò a ridere divertita.
«Ehi, che c’è?» la richiamò lui, perplesso.
Lucy, tra le risate, indicò il viso del compagno « Sei tutto sporco come un bambino, Natsu!»
Riprese a ridere, ma la risata le si bloccò in gola quando il Dragon Slayer, d’improvviso, annullò la distanza che separava i loro visi.
«Anche tu, sei sporca qui» sussurrò lui, avvicinando la sua bocca a quella di lei.
Lucy mise di respirare per un istante, quando le labbra di Natsu le sfioravano l’angolo delle labbra, posandosi poi in un bacio leggero sulla guancia.
 Lo fissò, stupefatta, mentre lui si allontanava dal suo viso con un’espressione trionfante negli occhi scuri.
Lucy arrossì, sentendo il cuore scoppiarle nel petto. Il rumore assordante del battito impazzito attenuò qualsiasi altro suono che le sue orecchie percepivano. Arrossì di nuovo al pensiero che anche Natsu lo sentisse, raggiungendo una sfumatura quasi violacea che divertì terribilmente il rosato. Scoppiò a ridere di nuovo, mentre lei lo fissava, offesa ed imbarazzata nel contempo.
«Ahia!» esclamò Natsu, massaggiandosi la testa dove Lucy l’aveva colpito con forza e fissando la compagna con sguardo da cucciolo ferito.
Lucy gonfiò le guance, stizzita.
Sì, era proprio un bambino.
Forse.


«Ehi Lu, cos’è quest’odore?»
Natsu l’annusò, incuriosito.
«Oh, beh» borbottò lei, rossa in viso « È il mio nuovo bagnoschiuma»
«Uhm, mirtilli» sussurrò lui, sfiorandole il collo con la punta del naso «Adoro i mirtilli»
Lei arrossì ancora di più.
No, non era proprio un bambino.
In fondo.



Angolo Autrice

Salve a tutti :D
Questa è la prima ff che scrivo su questo fandom, oltre che essere la mia prima NaLu >.< Spero di non essere andata OOC, sentitevi liberi di dirmelo ( così come di dirmi qualsiasi cosa non vada/vada bene nella One Shot). Non so, spero di non essere stata troppo banale, anche se adoro quei due… sono troppo jdiahdfswgedoihe  *fangirla*
Ok, mi devo dare un contegno *ci prova, ma fangirla di nuovo*
Ehm..ok, sparisco che è meglio! Alla prossima One-Shot ^^
Ps: il bannerino l'ho fatto io, mentre l'immagine originale é di Alina_chan ( presa da DeviantArt ) ^^



Questa one-shot segue uno dei prompt della Tabella Blu ( che metterò qui sotto) della The Itten Challenge di Edelvais.

Tabella: Blu

01.Onde del mare 02.Cielo stellato 03.Occhi
04.Mirtillo 05.Ghiaccio 06.Scelta libera

Progressi: 1/6

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Capitolo 2
*** Ghiaccio ***


Raccolta Fairy tail «Oh no!»
Lucy seppellì il viso dietro al voluminoso libro che, fino a pochi attimi prima, era tra le mani di Levy. La Scripter fissò l’amica con perplessità, curiosa di capire il perché di quella reazione improvvisa che aveva stroncato la chiacchierata allegra di poco prima.
La risposta arrivò dopo pochi secondi con l’entrata in scena di un Natsu letteralmente infuocato.
«Dov’è quel ghiacciolo da due soldi?!» ululò, digrignando i denti e scrutando la sala alla ricerca di Gray. La gilda, abituata a simili entrate, non fece una piega ed ogni membro continuò quello che stava facendo, ignorando l’esagitato Dragon Slayer.
«Ohi che vuoi, fiammifero?» sbottò il diretto interessato, alzandosi in piedi e togliendosi nel contempo la maglietta con un gesto teatrale. I pantaloni non fecero in tempo a seguire l’altro indumento che un furente Natsu si scagliò contro al rivale, ringhiando ed ululando come una bestia feroce.
Levy distolse lo sguardo dalla rissa che puntualmente era scoppiata e in cui - sempre puntualmente, in fondo quella era Fairy Tail - si erano uniti metà dei membri della gilda.
«Tipregotipregotiprego» borbottava nel frattempo Lucy, ancora nascosta dietro al libro.
Levy lanciò un’altra occhiata a Natsu - intento a fare a pugni con un Gray decisamente irritato e ben poco vestito -, poi tornò a guardare la bionda.
«Che cos’è successo, Lu-chan?» le domandò, abbassando il libro che le impediva di guardare in viso l’amica.
Lucy mugugnò, mollando la presa dal volume e coprendosi il viso con le mani di nuovo libere. Non fu però abbastanza veloce da impedire a Levy di notare il rossore che le imporporava le guance.
«Lu-chan?» la richiamò l’azzurra, posandole una mano sulla spalla nuda. A quel contatto Lucy sussultò dallo stupore, scostandosi dalla Scripter istintivamente.
«Non toccarmi!» esclamò la bionda con angoscia «Fa troppo caldo» aggiunse, notando l’occhiata confusa dell’amica.
Levy annuì, mentre nella sua testa il mistero di poco prima si chiariva quasi del tutto: Lucy soffriva molto il caldo e Natsu, ovviamente, era per lei la persona per eccellenza da evitare. Considerando la stagione rovente ed il fatto che il Dragon Slayer tendeva ad essere abbastanza appiccicoso con la bionda, Levy capiva il perché della reazione di quest’ultima.
Non si spiegava, però, il rossore che imporporava le guance della Maga degli Spiriti Stellari.
«È successo qualcosa con Natsu?» domandò la Scripter, sperando di aver centrato la questione. La sua supposizione venne confermata dall’aumento spropositato del rossore sulle guance della bionda.
Lucy si voltò di scatto, guardandosi attorno con ansia evidente, poi si avvicinò all’amica con fare cospiratorio.
«Non devi dirlo a nessuno, Levy-chan» l’ammonì, mentre gli occhi castani correvano verso il centro della rissa, dove si trovava Natsu « Nessuno» ripeté, calcando il concetto con tono minaccioso.
Levy la fissò, stranita da quel repentino cambio d’umore. Annuì, incuriosita.
Lucy sembrò tentennare per qualche secondo, indecisa, mentre faceva saettare lo sguardo dalla Scripter al gruppo di allegri rissaioli poco più in là.
«Ecco, vedi» iniziò, esitante, attorcigliandosi una ciocca di capelli con fare nervoso «Sai che Natsu ha il brutto vizio di entrare nella mia stanza senza permesso e, beh…»
Si bloccò di nuovo, arrossendo ancora di più al pensiero di ciò che stava per dire. Levy rimase in trepida attesa, impaziente, trattenendosi dal lanciare un’occhiata verso il Dragon Slayer dalla chioma rosa.
« Beh, lui si infila nel mio letto» dopo un respiro profondo, la bionda continuò col suo racconto «Oggi fa più caldo del solito, quindi ti lascio immaginare in che condizione mi sono svegliata! L’ho buttato fuori di casa e gli ho urlato di...»
Non riuscì a finire la frase perché , del tutto inaspettatamente, una cascata di cubetti di ghiaccio la sommerse completamente. Lucy lanciò un urlo di sorpresa, rabbrividendo in mezzo al mucchio ghiacciato da cui spuntava solo la testa bionda.
Levy fece un balzo all’indietro, evitando di essere coinvolta nell’attacco di Natsu, il quale teneva a testa in giù uno stordito Gray che aveva usato come produci-ghiaccio istantaneo.
Da sopra la sedia su cui era appollaiato, il Dragon Slayer sorrise con soddisfazione, lanciando via Gray, ormai inutile.
«Ti ho portato il ghiaccio che mi avevi chiesto, Lu!» disse entusiasta ad una Lucy semi-congelata, mentre Levy si copriva la bocca per non scoppiare a ridere.
«Ora mi perdoni, Luce?» domandò Natsu con tono innocente alla bionda, avvicinando il viso a quello di lei - incapace di muovere anche un solo muscolo ghiacciato - e guardandola con i suoi occhioni da cucciolo in cerca di perdono.
Lucy sospirò.
Quella era l’arma più efficace che il Dragon Slayer avesse.
Non sarebbe mai cambiato, lo sapeva, ma non credeva neanche di volere che lui cambiasse.
In fondo, amava anche quel suo lato ingenuo e un po’ stupido.

«Natsu, non puoi trattare Gray in quel modo!»
Il rosato sbuffò, infastidito, senza dare cenno di volersi fermare.
«Non è un frigorifero, smettila di cercare di infilargli roba in bocca!»




Angolo Autrice

Rieccomi qui :D
Ok, so che forse vi aspettavate qualcosa di  fluffoso ( o anche più) come la One-shot precedente, ma l’ispirazione mi ha condotto verso strade più comiche. D’altronde, non c’è ghiaccio senza Gray e non c’è Gray senza ghiaccio, quindi non potevo non aggiungerlo con un prompt del genere!
Ho cercato di render questa one-shot più comico-tenero (??) possibile, in cui emerge veramente la stupid..*coff-coff* ingenuità di Natsu, perché sì, solo lui è capace di prendere alla lettera la richiesta - esasperata e del tutto metaforica - di ghiaccio di Lucy e scaricargliene una montagna in testa. Il tutto con le più candide intenzioni, ovviamente!
Lucy dovrebbe saperlo, ormai, che il nostro caro Dragon Slayer prende troppo alla lettera certe cose u.u
Ormai ci sto prendendo gusto ad aggiungere le frasette-conclusione in corsivo, quindi credo che le lascerò, mi piace chiudere così xD
Bene, forse è meglio chiudere qui ( o no? D: )
Ringrazio infinitamente le persone coraggiose che hanno commentato, mi sono commossa giuro! ç.ç
Grazie mille anche a echelongleek ( mi hai anche aggiunta come autrice preferita, sono davvero senza parole! Grazie infinite *-*), f_naluST e NosferatuAbby che hanno aggiunto questa raccolta alle preferite e giada1999, GigiAngeles4, Meirouya, Mizu_0 e True98 che l’hanno aggiunta alle seguite!
Sono davvero senza parole, non credevo che così tanta gente apprezzasse la mia modesta fanfic *-* Vi adoro tutti/e!!
Un abbraccio,
Alla prossima One-shot! ^^





Questa one-shot segue uno dei prompt della Tabella Blu ( che metterò qui sotto) della The Itten Challenge di Edelvais.

Tabella: Blu

01.Onde del mare 02.Cielo stellato 03.Occhi
04.Mirtillo 05.Ghiaccio 06.Scelta libera

Progressi: 2/6

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Capitolo 3
*** Lacrime ***


Raccolta Fairy tail Chiuse gli occhi con foga, stringendo le palpebre il più possibile, lasciandosi avvolgere dal nero, dal buio freddo della notte. Gocce fredde di pioggia sfiorarono il suo volto, si mescolarono alle lacrime che solcavano implacabilmente il suo viso.
Acqua, tutt’attorno a lei. Sul viso, che pioveva giù dal cielo, che scorreva nel fiume sotto i suoi piedi sospesi nel nulla, fredda umidità che condensava il suo respiro affannoso.
Acqua, scura e nera e fredda come la notte, vuota come il suo stesso cuore in quel momento.
Solo lo sciabordio lento del fiume, capace di coprire i singhiozzi soffocati della sua voce straziata, spezzava il silenzio opprimente del buio. Luci lontane - le finestre delle case, lampade dei locali ancora aperti -, come piccoli scintilli di vita, sfocate e distanti da lei.
Troppo lontane per poter consolare il dolore sordo che sentiva premerle nel petto, troppo distanti per illuminare la sua anima.
Soffriva, mentre i ricordi avvolgevano la sua mente come le spire del suo respiro condensato  che s’innalzavano verso il limpido cielo stellato.
Un anno, l’anniversario della morte di suo padre.
Suo padre, che non sapeva di aver sempre amato, che pensava di aver detestato per anni.
Suo padre, che aveva sempre pensato a lei, senza mai dimenticarla durante quei sette anni di vuoto.
Vuoto che ora lei, Lucy, sentiva nel cuore pesare come un macigno.
Si sentiva sola, forse per la prima volta da quando si era unita a Fairy Tail. Una parte di lei era più sola e più vuota di quanto lei stessa riuscisse a percepire quando era con gli altri.
Quel giorno, però, voleva - forse per la prima volta, davvero - stare lontana da tutta quella calca e quel frenetico entusiasmo che caratterizzava la sua amata Fairy Tail.
Voleva cullare i ricordi, riempire quel piccolo spazio vuoto nel suo cuore con quelle fredde - salate - lacrime.
«Luce» un sussurro, eppure lei lo sentì chiaramente.
Si voltò di scatto, lì seduta sul ciglio del fiume. La vista offuscata dalle lacrime - lacrime che continuavano a scendere implacabilmente - le impediva di scorgere i dettagli di ciò che vedeva, ma era bastato un sussurro per farle capire esattamente chi si trovava di fronte.
«Natsu» singhiozzò, non riuscì ad impedirselo «C-che ci fai qui f-fuori?» la sua voce era spezzata, fragile come il suo corpo scosso dai brividi di freddo e dolore.
I suoi occhi offuscati non riuscivano a vederlo, ma lo sguardo del Dragon Slayer s’addolcì, comprensivo.
«Potrei chiedertelo anch’io, ne’ Lu» ribatté lui, accoccolandosi al suo fianco e scrutandola più da vicino. La spalla calda di lui - possibile che andasse quasi sempre in giro a maniche corte? - sfiorò quella di lei, che sussultò d’istinto.
«I-infatti s-stavo andando v-via» balbettò, sentendosi arrossire.
No, non poteva permettere a Natsu di vederla - di nuovo, per l’ennesima volta - piangere.
Non poteva permettere di farsi vedere debole, sempre debole di fronte agli altri. Per quello aveva evitato di andare in gilda quel giorno, per quello si trovava in quel boschetto sperduto nella periferia di Magnolia.
Per non farsi vedere in quelle condizioni da nessuno dei suoi compagni.
Per non mostrarsi debole di fronte a Natsu.
Lucy fece per alzarsi, frettolosamente. Doveva andarsene, impedire a Natsu di vederla ancora in quello stato, per quanto sapesse che ormai il danno era stato fatto.
 Forse fu lo scatto con cui tentò di alzarsi o forse furono le lacrime che le offuscavano la vista o forse -ancora- entrambe le cose. Inciampò, allungando le braccia in avanti e chiudendo di nuovo gli occhi per non vedere l’acqua fredda del fiume che si avvicinava inesorabilmente.
L’impatto però, non arrivò. Sentì le braccia forti - così calde - di Natsu avvolgerle la vita.
Ancora una volta - l’ennesima - l’aveva salvata.
«Luce, attenta!» esclamò il Dragon Slayer, stringendosela al petto ed allontanandola dal ciglio del fiume. Lucy, però, non lo sentì.
Tutti i suoni erano scomparsi - il sussurro del fiume, il ticchettio della pioggia ed il frusciare delle foglie bagnate -, risucchiati dal calore del corpo di lui contro il suo.
Sentiva ancora le gocce di pioggia scivolare sulla sua pelle, laddove le mani di Natsu non proteggevano la sua schiena, ma quel freddo vuoto sembrava esser sparito, soffiato via dal calore del Dragon Slayer.
Il suo cuore prese a battere freneticamente, le sue guance - una delle quali premuta contro il petto nudo di lui - avvamparono, il suo respiro divenne affannoso.
Le lacrime smisero di cadere, mentre quel sentimento che ormai aveva accettato le avvolgeva il cuore.
Come poteva sentirsi così sicura tra le braccia di lui? Come poteva il suo calore toccarle direttamente il cuore, avvolgerlo con la stessa delicatezza utilizzata da quelle forti braccia?
Arrossì ancora di più, stringendosi a lui istintivamente, in cerca di quell’appoggio che nessun’altro al mondo poteva - sapeva - darle. Come se fosse riuscito a leggerle nel pensiero - o forse, semplicemente, le aveva letto il cuore - Natsu la strinse con più sicurezza, ignorando l’erba fredda e bagnata contro la schiena.
La pioggia li circondò completamente col suo insistente ticchettio, unico rumore - insieme al rombo del fiume - che aleggiò nell’aria per un tempo indefinito.
Lucy, però, non lo sentiva. Solo il battito del cuore di Natsu - calmo, rassicurante - le arrivava alle orecchie, il viso premuto con forza contro il petto di lui.
Solo loro due, in quella fredda notte, in quel prato bagnato delle lacrime del cielo.
Stretti in un abbraccio che, da solo, riempiva i loro cuori.


«Natsu…scusami» bisbigliò, aggrappata alla sua giubba nera.
Lui sospirò, passandole dolcemente le dita tra i capelli bagnati.
«Non è colpa della pioggia se gli alberi si bagnano» sussurrò, chiudendo gli occhi.
 «Questo non ha alcun senso»
Lui sorrise, come un bambino colto con le mani nella marmellata.
«Lo so»





Angolo Autrice

Eccomi di nuovo qui :D
Avevo iniziato il prompt “Occhi”, ma l’ispirazione  mi ha afferrata brutalmente e mi ha obbligato a scrivere questa One Shot D:  Quindi, addio prompt a scelta libera!
Ok, ammetto che è un po’ angst ( forse). Fluff-angst, è possibile fare una cosa del genere? Argh! D:
NaLu per me è sinonimo di fluff ( ormai credo si sia capito lol ) ed il prompt ( a scelta libera)“Lacrime” non poteva che essere so sad ç.ç
Well, ho cercato di immaginare i sentimenti di Lucy il giorno dell’anniversario della morte di suo padre, ambientato ( se i miei calcoli non sono errati) dopo la saga del torneo/palio. Ovviamente non poteva non esserci Natsu, che resta al fianco di Lucy come già aveva fatto quando lei aveva scoperto della morte del padre. Beh, penso che questo sia tutto, spero di non esser sforata nell’OOC *coff coff*

Grazie mille a British_Girl_Alice, Mizu_0 , Niniel_ChanAlepotpot che hanno aggiunto questa raccolta alle preferite e  SaralasseLadyVampira93, Seminy_53 , Wilwarind86 e Danielle_Lady of Blue Roses che l’hanno aggiunta alle seguite!
Ringrazio anche le persone coraggiose che hanno letto senza commentare, sarei curiosissima di sapere anche il vostro parere, se volete ovviamente  ^^
Ancora grazie infinite a chi legge e segue la mia modesta fanfic *-* Vi adoro tutti/e!!
Un abbraccio,
Alla prossima One-shot che, come ormai credo abbiate capito, sarà quella col prompt "Occhi" !





Questa one-shot segue uno dei prompt della Tabella Blu ( che metterò qui sotto) della The Itten Challenge di Edelvais.

Tabella: Blu

01.Onde del mare 02.Cielo stellato 03.Occhi
04.Mirtillo 05.Ghiaccio 06.Lacrime

Progressi: 3/6

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Capitolo 4
*** Occhi ***


Raccolta Fairy tail Avviso!
La One shot é ambientata dopo la saga del Torneo, quindi ci sono possibili Spoiler per chi non segue le scann ^^





Camminava in mezzo alle macerie fumanti, distrutte senza pietà dai draghi durante quella battaglia estenuante che aveva logorato sia i loro spiriti che il loro fisico.
Era l’inferno, letteralmente.
Fiamme ancora superstiti s’alzavano tra le rovine, intere sezioni di edifici - miracolosamente ed inspiegabilmente ancora in piedi - crollavano con rombi sonori simili a cupe urla di dolore e gemiti - umani, di maghi ed amici - si levavano tutt’attorno a lui.
Lo sguardo di Natsu s’incupì, percependo ciò che il suo udito sviluppato gli portava alle orecchie, ma non si permise di tentennare, si costrinse a camminare con sicurezza in mezzo a ciò che un tempo era Crocus,  la fiorente capitale del regno,  e che ora era, ormai, soltanto la labile ombra di sé stessa .
Nella mente del Dragon Slayer solo un pensiero - capace di scacciare perfino la preoccupazione per la salute dei suoi compagni - predominava, solo un viso riusciva a farsi spazio tra mille altri.
Solo un paio d’occhi castani erano impressi in lui.
Gli occhi di Lucy, la sua Lucy.
Non poteva permettersi di perderla, di vedere quegli splendidi, sorridenti occhi castani spegnersi per sempre. Era già successo una volta - la Lucy del futuro, ma pur sempre Lucy - e non avrebbe mai permesso che quegli occhi si chiudessero per sempre un’altra volta.
Una fitta al cuore al ricordo del viso di lei, dell’ultima scintilla di vita che abbandonava quegli occhi proprio di fronte ai suoi  - stupefatti, increduli, spalancati - occhi.
No, non poteva permetterlo.
Mai.
Deglutì a vuoto, stringendo i pugni in un riflesso istintivo. Fiamme decise nacquero dalle sue mani, esprimendo - meglio di quanto avrebbero potuto fare le parole - i sentimenti che vorticavano nell’anima del Dragon Slayer.
L’impazienza di trovarla al più presto, la preoccupazione della sua salute- insieme a quella di tutti gli altri suoi compagni- la paura di non trovarla, di vedere di nuovo quegli occhi spenti ed il dolore - sordo, cupo - del vuoto insopportabile che si sarebbe creato in lui.
Digrignò i denti, continuando a camminare, mentre immagini del passato riaffioravano nella sua mente irrequieta. Ringhiò, cercando di scacciare lacrime di dolore - quelle stesse lacrime che erano sgorgate incontrollabili quando Lucy del futuro era…no, non riusciva nemmeno a pensarlo - .
Non doveva pensare al peggio, Lucy sarebbe stata bene. Di sicuro.
Continuò a camminare, evitando i cumuli di pietra che gli sbarravano la strada e continuando insistentemente ad annusare l’aria, alla ricerca dell’odore - riconoscibile tra mille - di Lucy.
Alle narici, però, gli giunse un altro odore, anche questo conosciuto.
«Ohi fiammifero, fermati!»
Si bloccò, voltandosi di scatto verso Gray, che sorreggeva una Juvia ferita e semi-svenuta.
Si scrutarono in silenzio, entrambi valutando i danni dell’altro, entrambi preoccupati per quello che mai avrebbero ammesso essere il loro migliore amico.
«Che vuoi, ghiacciolo?» sbottò, impaziente «Non ho tempo da perdere»
Gli occhi di Gray, per un attimo, si tinsero di comprensione - una sfuggevole occhiata verso la ragazza tra le sue braccia confermò ciò che sempre cercava di negare -, poi il moro tornò freddo ed impassibile.
«Il Master ha detto di radunarci nella piazza principale» rispose, serio «O almeno, in quel che ne resta»
Lo sguardo di entrambi s’incupì di nuovo al ricordo di tutto ciò che era successo, dei pericoli che avevano corso tutti i maghi in città, dell’inferno che avevano vissuto.
Natsu annuì «Arriverò quando troverò Lu…» si bloccò di colpo, alzando di scatto la testa ed annusando la lieve brezza che si era alzata in quel momento tra le rovine della città.
«Lucy!» gridò, voltando il capo e - dimentico ormai di un Gray stupefatto - corse via, seguendo la scia di odore che aveva finalmente percepito.
Il suo cuore iniziò a battere all’impazzata, mentre la preoccupazione minacciava di soffocarlo. Aveva sentito l’odore del sangue di Lucy e ciò aveva fatto riaffiorare in lui il ricordo dei suoi occhi castani, spenti, morti.
Si fermò di colpo quando intravide una figura dai capelli biondi accasciata a terra, sentendosi morire. Il suo cuore perse un battito, il dolore gli si strozzò in gola.
«Lucy!» ripeté, pieno di paura. Come per miracolo - che qualcuno, per Igneel, avesse deciso di soddisfare i desideri del suo cuore? - lei alzò il capo, stancamente.
Il cuore del Dragon Slayer riprese a battere forsennatamente, mentre lui si precipitava ai piedi della compagna.
«N-Natsu» balbettò lei quando il rosato la strinse in un abbraccio sollevato. Poter  sentire di nuovo la sua voce, il suo odore ed il suo calore lo riempirono di gioia, un sentimento così potente che non sapeva spiegarsi appieno, che non poteva controllare minimamente.
Sapeva solo che lei era al sicuro, che ora lui l’avrebbe potuta proteggere di nuovo. Sempre.
«Non stringermi così forte, mi fai male» la voce di lei era esitante, come se non volesse pronunciare quelle parole. Natsu allentò la stretta, senza però lasciarla andare del tutto.
Incrociò il suo sguardo, leggendo in quegli occhi castani lo stesso sollievo che lui provava.
«Scusami, Luce» le disse, avvicinando la sua fronte a quella di lei, che arrossì sotto il suo sguardo, inspiegabilmente.
«Non è nulla, tranquillo»
Gli sorrise, quel sorriso che riservava solo a lui, che raggiungeva ed illuminava i suoi occhi. Adorava quel sorriso - quegli occhi -, ma in quel momento non riuscì a ricambiarlo. I sensi di colpa erano troppi.
«Sì invece» la contraddisse con serietà, stringendola di più a sé «Non permetterò più a nessuno di farti del male» esclamò, deciso. Un gemito di lei - rossa come un pomodoro - lo indussero ad allentare la stretta, mentre i suoi occhi restavano fissi in quelli profondi della Maga. «Non posso perdere la mia Luce»
Vide lei diventare bordeaux a quelle parole, dette con sincerità candida dal Dragon Slayer.
«Natsu…» Lucy sussurrò, gli occhi che si riempirono di lacrime.
Lacrime che preoccuparono il rosato, improvvisamente insicuro. Che avesse detto qualcosa di sbagliato? O era successo qualcosa di terribile?
«Cosa c’è, Lu?» domandò titubante, sentendo lo stomaco attorcigliarsi in una morsa di fronte a quelle lacrime.
La bionda, però, si limitò a buttargli le braccia al collo e scoppiare a piangere, lasciandolo confuso ad abbracciarla ed accarezzarle la schiena goffamente per cercare di consolarla in qualche modo.
«I-io…sono c-così f-felice, N-Natsu» singhiozzò, affondando il viso nel petto di lui.
Il Dragon Slayer sorrise, chiudendo gli occhi e lasciandosi cullare dal calore dolce che la compagna accendeva  nel suo cuore.


«Eccovi qui! Ci stavamo preoccupando»
La voce di Erza li riscosse. Lucy si staccò da lui velocemente, rossa come non mai.
Natsu sbuffò, irritato per quel confortevole contatto interrotto.
Si alzò in piedi, raggiungendo gli altri.
Seguendo la Luce dei suoi occhi.




Angolo Autrice


Tranquilli, per vostra fortuna (??) non sono scomparsa!
Chiedo umilmente scusa per il maxi-ritardo nel postare >.< ma sono stata rapita dallo studio D:
Mannaggia, voglio le vacanze!
Comunque, tornando a noi:
Questo capitolo è  un altro angst-fluff, Argh! È stato più forte di me! >.<
Avevo iniziato in modo diverso e avevo un’idea diversa in mente, ma dopo aver letto il cap 333 mi è venuto di getto da scriverlo daccapo  e non so…mi ha ispirato un pov Natsu xD Anche se, rileggendolo, non mi convince appieno, soprattutto a causa del mio terrore “OOC Natsu” amplificato dall’aver scritto dal suo punto di vista >.< E tra l’altro, non sono sicura di aver enfatizzato perfettamente il prompt, anche se ho cercato di sottolineare l’unica immagine presente nella mente del Dragon Slayer mentre cerca Lucy, cioè i suoi occhi, appunto.
Oggi sono paranoica, scusatemi! Sarà la stanchezza esami D:
Ah, ho preferito lasciare la microscopichissima scena Gruvia, soprattutto per la speranza che, a fine saga, le cose si risolvano in modo simile (??).
Nel frattempo ho letto il cap 334 e…SONO SCANDALIZZATA D:
Per evitare spoiler, però, evito di commentarlo.
No, scherzo, sono troppo traumatizzata, devo sfogarmi! Quindi per chi non sa ancora cosa succede, non legga oltre queste note!
[SPOILER]
Non posso credere che Mashima mi/ci abbia fatto questo! D: Sarò io troppo sensibile (??) ma povera Juvia! *lacrimuccia* Far fare quella fine cruenta a Gray…
Sul serio, non ho parole!
Riflettendoci a mente fredda scommetto che nel prossimo capitolo Gray verrà salvato da Ultear in qualche modo ( tipo utilizzando la sua magia del Tempo che lo riporterà in vita a costo della sua stessa vita, probabilmente), anche se non oso immaginare le paturnie mentali che potrebbe farsi  Gray dato che prima viene salvato da Ur e ora anche da sua figlia ( ok, le paturnie mentali me le sto facendo io D: ).
[FINE SPOILER]
Dovevo dire la mia su quel capitolo, che tra l’altro considero uno dei più belli e ricchi di sentimento ( o empatia a dir si voglia) tra il lettore e i personaggi.
Quindi, bravo Hiro-sensei e risolvi la situazione o ti ritroverai migliaia di fan assatanate che esigono a gran voce la tua testa!
Urgh le note sono lunghissime stavolta D:
Beh, spero che il capitolo vi sia comunque piaciuto, a presto ( spero) !

Grazie mille a riku_shini che ha aggiunto questa raccolta alle preferite e a echelongleek, _ K a r i n, lolly97, Levy97, kanna, Darkdan Kuso Dragneel, StelladelLeone e Naluchan che l’hanno aggiunta alle seguite!
Ringrazio anche le persone coraggiose che hanno letto senza commentare, ma soprattutto ringrazio f_naluST,  Wilwarind86 e silvia the best che hanno recensito tutti i capitoli della Raccolta *s’inchina con gratitudine immensa* Non ho parole, davvero! Sono commossa ç.ç
Ancora grazie infinite a chi legge e segue la mia modesta fanfic *-* Vi adoro tutti/e!!
Un abbraccio,
Alla prossima One-shot! ^^




Questa one-shot segue uno dei prompt della Tabella Blu ( che metterò qui sotto) della The Itten Challenge di Edelvais.

Tabella: Blu

01.Onde del mare 02.Cielo stellato 03.Occhi
04.Mirtillo 05.Ghiaccio 06.Lacrime

Progressi: 4/6

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Capitolo 5
*** Cielo Stellato ***


Raccolta Fairy tail No, non poteva farlo. Non ce l’avrebbe mai fatta.
Che cosa diavolo le era venuto in mente? Come poteva solo pensare di riuscire a dirgli…
I pensieri di Lucy inciampavano gli uni sugli altri, turbinavano incessantemente sotto quella chioma bionda che sembrava quasi risplendere grazie alla luce del Sole.
Camminava, seguendo Natsu ed Happy che ridacchiavano allegramente lungo le strade di Magnolia, ignari dei sentimenti contrastanti che combattevano nel cervello della Maga degli Spiriti Stellari - e, se l’avessero saputo, Natsu avrebbe di sicuro voluto partecipare alla rissa, qualsiasi rissa andava bene per lui -.
Gli occhi di Lucy si posarono per l’ennesima volta sulla chioma rosata del suo compagno di team, mentre nel cervello di lei mille possibili frasi si accalcavano le une sulle altre. Scosse la testa bionda per schiarirsi la mente, cercando di evitare di pensare ancora.
Basta, non poteva andare avanti ancora a lungo così.
Doveva dirglielo. Punto.
«E-ehi Natsu!» lo richiamò, facendosi coraggio. Il Dragon Slayer si voltò subito, bloccandosi ed inclinando la testa di lato. La fissò, incuriosito, con quelle profonde iridi nocciola che riuscivano a catturare completamente il cuore di Lucy, senza che lei potesse farci nulla - anche se, sinceramente, non voleva assolutamente cambiare le cose-.
Anche Happy si voltò, incuriosito.
«Né Lucy, che c’è?» Natsu si avvicinò di due passi, fermandosi di fronte a lei senza smettere di fissarla negli occhi, in cui Lucy riusciva a leggere facilmente la sua perplessità.
«Ecco, io…» tentennò, distogliendo lo sguardo per posarlo a terra «Non verrò in missione con voi, oggi»
Si morse il labbro inferiore, pentendosi di ciò che aveva appena detto. No, non era quello che voleva veramente dire!
Stupida Lucy, perché non riusciva a parlare chiaramente? Eppure sapeva che con Natsu bisognava spiegare ogni cosa o lui avrebbe frainteso in qualche modo.
«Oh»
La reazione di lui l’indusse ad alzare lo sguardo, ritrovandosi di fronte gli occhi del Dragon Slayer che la fissavano intensamente. Arrossì, irrimediabilmente.
«Ti senti poco bene?»
Lucy sussultò quando sentì la mano del compagno appoggiarsi sulla sua fronte. Istintivamente fece un passo indietro, interrompendo quel lieve, caldo contatto.
«N-no, tranquillo» balbettò, a disagio «Io…non posso, ecco» aggiunse, dandosi della stupida ancora una volta. Proprio non riusciva a dirglielo, era una codarda! Eppure era una cosa così facile, nulla di imbarazzante o compromettente in fondo…
«Aye, Lucy è strana!» esclamò Happy, mentre la indicava con in mano un pezzo di pesce.
La bionda lo fulminò con lo sguardo, gonfiando le guance con stizza. Era colpa di quel gattaccio se era così imbarazzata! Di sicuro, se avesse sentito ciò che voleva dire a Natsu, si sarebbe messo a ridacchiare ripetendo “lui le piaaaace” .
Lucy sbuffò, scacciando quel pensiero con un gesto della mano - senza accorgersi di quanto sembrasse strana in quel momento agli occhi stupefatti di Natsu ed Happy -.
Notando i loro sguardi, lei arrossì ancora di più e decise di darsi alla fuga, urlando un “Ho fretta, scusate” mentre scappava a gambe levate.
Non ce l’avrebbe mai fatta, la verità era quella.



Sospirò, seduta con le gambe strette al petto ed il viso appoggiato alle ginocchia nude, ripetendosi quanto era stata idiota. Lì, su quel prato mosso dal vento fresco della sera e sotto la volta celeste, la Maga degli Spiriti Stellari rimuginava tristemente su un certo Dragon Slayer.
Se solo Happy - caro, tenero gattino azzurro - non fosse stato presente, se solo lei non avesse esordito in quel modo, se solo Natsu non fosse così…ingenuo.
Sospirò di nuovo, rassegnata, ed alzò gli occhi verso il cielo stellato, un lieve sorriso a piegarle gli angoli della bocca.
«Oh mie stelle» mormorò malinconicamente «Cosa devo fare con lui?» si chiese, scuotendo poi il capo al pensiero dei vari consigli che avrebbe ricevuto in risposta dai suoi Spiriti Stellari.
Divertenti, ma inutili.
Il sorriso s’aprì un po’ di più, mentre ammirava le sue amate stelle, splendenti come non mai.
Lucy rimase in silenzio per qualche secondo, ascoltando il vento tra gli alberi, col capo rivolto all’insù, poi il sorriso s’allargò, illuminato dallo spettacolo sopra la sua testa.
Una stella cadente, poi due, tre, quattro, iniziarono a solcare il cielo color pece, facendolo risplendere ancora di più.
«Se dovessi esprimere un desiderio» sussurrò, rivolta al cielo «Vorrei che lui fosse qui, ora»
«Lui chi, Luce?»
Una voce, riconoscibile tra mille. Lucy sussultò, voltandosi verso destra, dove un certo Dragon Slayer si era seduto.
«N-Natsu!» esclamò, rossa come non mai «Che ci fai qui?»
Lui sorrise, guardando il cielo pieno di stelle cadenti. Il cuore di Lucy prese a battere all’impazzata di fronte a quello spettacolo, alla luce delle stelle riflesse in quegli occhi che tanto amava.
«Mira mi ha detto delle stelle cadenti» spiegò lui, portandosi una mano dietro la testa e voltandosi finalmente verso di lei. Lucy trattenne il fiato, completamente rapita dallo sguardo penetrante del rosato.
«A-ah» riuscì solo a dire, confusa. Il cervello aveva smesso di funzionare a causa della vicinanza del suo viso - che sarebbe di sicuro andato a fuoco a momenti - con quello di lui.
«Né Lu» continuò Natsu, avvicinandosi pericolosamente a lei «Che desiderio hai espresso?» domandò sorridendo innocentemente.
«Stupido!» esclamò lei, gonfiando le guance ed allontanandosi da lui con un moto di stizza «Se lo dico non si avvererà!» lo rimproverò, arrossendo nuovamente.
Natsu sorrise di nuovo, tornando ad avvicinarsi a lei, incuriosito.
«Dai dimmi!» la pregò, mentre lei cercava di spingerlo via. «Non lo dirò a nessuno»
«Non funziona così!» sbuffò lei, voltando il viso dall’altro lato per evitare che lui notasse quanto fosse arrossita «Lasciami guardare le stelle cadenti prima che finiscano» borbottò, dandogli le spalle e tornando a fissare il cielo con un leggero velo di tristezza negli occhi.
“Quello stupido” pensò, trattenendo un sospiro “ Non si accorgerà mai di ciò che provo” si morse le labbra, delusa.
«Né Lu» la voce di Natsu, così vicina, l’indussero a voltarsi «Sai qual’é il mio desiderio?»
Lei aprì la bocca per rimproverarlo - per dirgli che no, non poteva rivelarle i suoi desideri o non si sarebbero esauditi e che no, lei non gli avrebbe detto i suoi -, ma la risposta le morì sulle labbra quando quelle calde di Natsu le sfiorarono.
Spalancò gli occhi nocciola, incredula, poi - seguendo l’istinto e le parole lette in mille romanzi d’amore - li richiuse, sentendo le mani di Natsu stringerla a sé. Sorrise contro la sua bocca, il bacio che pian piano s’approfondiva, mescolando i loro respiri, unendo le loro labbra dolcemente.
Lucy s’aggrappò alla giubba scura di Natsu, godendo del calore che emanava il suo corpo, dell’odore selvatico e del senso di protezione che sapeva donargli quel tiepido abbraccio.
Dopo qualche istante i due si separarono, fissandosi intensamente negli occhi, entrambi rossi in viso e sorridenti.
«Pensavo che…ecco, insomma» Lucy s’impappinò, trattenendo l’istinto che le urlava di nascondere il viso nel petto di lui.
«Beh, ecco» borbottò Natsu, grattandosi una guancia «Non sono poi così stupido»
A quelle parole Lucy scoppiò a ridere, buttandogli le braccia al collo e stampandogli un sonoro bacio sulla guancia.


«Ehy Lu, ora me lo dici il tuo desiderio?» domandò lui, steso tra l’erba, fissando le stelle.
Lei ridacchiò, il viso appoggiato sul suo petto.
«No»
«Cattiva!»
Lei rise, intrecciando le sue dita con quelle della mano di lui.





Angolo Autrice


 
Sì, oggi sono produttiva (??) e anche puntuale (circa) :D
Bene bene, dopo gli ultimi due capitolo angst-fluffosi, ecco che passiamo al fluff-romantico-omgmivieneildiabete. Dose di dolcezza mensile, ogni tanto ci vuole, no? Spero non sia esagerata e -soprattutto - che non siano OOC. Oddio, ho fatto Natsu troppo intelligente? ( povero caro, in fondo non è davvero stupido suvvia! )
Beh, finalmente sono riuscita a fare il fatidico bacio! Giuro, è dall’inizio che volevo che si baciassero ma loro non collaboravano D:
E ora ho paura di aver reso la cosa troppo forzata, non so >.<
Comunque, non so se si capisce, ma all’inizio Lucy vuole chiedere a Natsu di vedere le stelle cadenti con lei, poi però si vergogna e scappa ( cattivo Happy, colpa sua! L’ha messa in imbarazzo! ), ma alla fine Natsu ( aiutato dalla NaLushipper Mira, ovviamente) la trova e poi… djdkosjaoi il resto è fluff ~
Ok, sono stanca e sto sclerando D: E no, pubblicherò a cavallo della mezzanotte, ottimo! Speravo di riuscirci entro il 15 e non il 16, mannaggia D:
Beh, sparisco che è meglio! Il tempo stringe!
*Saltella via* (??)

Grazie mille a oO Reiko Oo che ha aggiunto questa raccolta alle preferite e a BlackStar98, N1hal98, donotwearitout e Licht__ che l’hanno aggiunta alle seguite!
Ancora grazie infinite a chi legge e segue la mia modesta fanfic *-* Vi adoro tutti/e!!
Un abbraccio,
Alla prossima One-shot! Che sarà anche l'ultima D: Oh no, non voglio finirla! Argh, mi uscirà una cosa depressa, lo so D:
*Fugge in lacrime*





Questa one-shot segue uno dei prompt della Tabella Blu ( che metterò qui sotto) della The Itten Challenge di Edelvais.

Tabella: Blu

01.Onde del mare 02.Cielo stellato 03.Occhi
04.Mirtillo 05.Ghiaccio 06.Lacrime

Progressi: 5/6

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Capitolo 6
*** Onde del mare ***


Raccolta Fairy tail Risate s’alzavano nell’aria calda, salmastra, del pomeriggio.
Grida di voci che Lucy ben conosceva, insulti scherzosi che - ad orecchie poco abituate - potevano sembrare serie offese, ma che null’altro erano se non pretesti per provocare risse più o meno contenute.
«Possibile che debbano fare sempre tutto questo casino?» si lamentò Lucy, sbuffando sonoramente e lanciando un’occhiataccia all’ammasso di gambe, braccia e costumi da bagno che ondeggiava come una piovra dai mille tentacoli.
Levy ridacchiò, seduta al suo fianco sulla sdraio posta sotto ad uno dei tanti ombrelloni della spiaggia che erano stati assegnati alla gilda in vacanza.
«Pensavo che ormai ti fossi abituata, Lu-chan!» esclamò l’azzurra, finendo di spalmarsi la crema solare sulle braccia ed occhieggiando l’amica con fare malizioso «Oppure c’è un altro motivo per cui sei così irritata?»
Lucy arrossì di colpo, distogliendo lo sguardo da una certa chioma rosata per posarlo sull’amica che la fissava con aria indagatrice.
«M-ma che dici, Levy-chan?» balbettò, imbarazzata, cercando di nascondere quello che - invece - rendeva ancora più palese con quella reazione. Cosa che non sfuggì all’attenta Levy.
«Uhm» rifletté l’azzurra, riportando lo sguardo sulla rissa in corso che, al posto di diminuire, era aumentata improvvisamente. Un’Erza furiosa, infatti, si era unita all’allegra brigata, trascinando in mezzo anche un Gerard confuso e l’immancabile Juvia, pronta a difendere il suo Gray-sama.
Levy ridacchiò di nuovo, stupendosi di come fosse palese l’attrazione che molte ragazze provavano per altrettanti ragazzi. Lucy, poi, non era da meno.
«Né Lu-chan» esordì con un colpo di tosse per riottenere l’attenzione della bionda, di nuovo focalizzata su un certo Dragon Slayer «C’entra per caso Natsu?»
Domanda inutile, si disse, osservando come l’amica arrossiva - se possibile - ancora di più, balbettando parole sconnesse e negazioni vane.
Levy scoppiò a ridere in faccia all’altra, senza riuscire a trattenersi ed ottenendo in cambio un’occhiataccia offesa.
«Levy-chan!» la rimproverò Lucy, gonfiando le guance, irritata per lo scoppio di risa che non accennava a smettere.
«Scusami Lu-chan» ridacchiò Levy, asciugandosi le lacrime ai bordi degli occhi per il gran ridere «È che…si vede così tanto!»
«Si vede cosa?» indagò la bionda, intuendo comunque a cosa si riferisse l’altra.
Levy le sorrise teneramente, facendo un cenno col capo verso la rissa ancora in corso.
«Tra te e Natsu è successo qualcosa, vero?»  domandò a bruciapelo, cogliendo del tutto impreparata Lucy - che si aspettava qualsiasi cosa, tranne una domanda così diretta -.
La maga bionda quasi si strozzò con il succo che stava bevendo, mollando la presa del bicchiere e versando tutto il suo contenuto sulla sabbia di fianco alla sdraio.
«Levy-chan! Cosa ti viene in mente?» esclamò, rossa in viso, mentre agitava le mani di fronte alla faccia, incapace di trovare una risposta più intelligente.
«Vi siete baciati?»
Altra domanda imbarazzante. Altro aumento del rossore - e di tutto quell’agitare di mani e braccia - di Lucy. Altra risatina maliziosa e divertita di Levy.
«N-non è successo niente tra noi, te l’assicuro!» riuscì, finalmente, a rispondere Lucy, con lo sguardo basso e il viso in fiamme. Parole che non convinsero per nulla l’amica, ma Levy preferì non pressare troppo la bionda, sicura che - quando si fosse sentita pronta - le avrebbe detto tutto.
Anche se quel “tutto” era facilmente deducibile dal comportamento che avevano i due l’uno verso l’altra, divenuto ormai talmente evidente da aver fatto intuire il tutto a quasi tutta la gilda.
Erano una famiglia, d’altronde, chi meglio di loro li conosceva?
Levy sorrise, felice per quel legame così forte che univa tutti i membri di Fairy Tail.
Prima che potesse aprir bocca ed indagare in modo più sottile - in fondo era curiosa - sul legame particolare di quei due, un’ombra si fiondò su di loro.
«Lucee!» gridò, tutto contento, Natsu, buttandosi direttamente sulla bionda e sputando fiamme al cielo, entusiasta come sempre.
«Natsu, togliti! » sbuffò Lucy, spintonandolo giù dalla sdraio con aria seccata «E smettila di sputar fiamme, vuoi bruciare tutto?» lo rimproverò, parole che ovviamente il rosato ignorò.
Levy ridacchiò di nuovo di fronte alla scena spassosa di una Lucy esasperata che affrontava un Natsu esagitato.
«Sono tutto un fuoco!» esclamò lui infatti, afferrando la bionda per il polso «Andiamo a giocare in acqua, Luce» la spronò, trascinandola via prima che potesse opporsi in qualche modo.
«Eddai Natsu, mollami» sbuffò lei, venendo ignorata di nuovo dal compagno di team che corse verso il mare con lei appresso.
I due finirono in acqua con un tonfo, con grande divertimento di Natsu, immenso disappunto di Lucy ed irritazione di tutti quelli che erano nelle vicinanze, sommersi dall’onda che il Dragon Slayer aveva sollevato tuffandosi.
Lucy riemerse sputacchiando, finalmente libera dalla stretta calda del rosato, emerso poco più in là col suo solito sorriso spensierato.
«Natsu, cosa ti salta in mente!» lo rimproverò di nuovo, ma si bloccò di colpo quando le braccia forti del ragazzo le circondarono la vita, attirandola a sé.
«Natsu…!» ripeté, stupefatta, ma prima che potesse aggiungere altro, le labbra calde di lui si appropriarono di quelle di lei con decisione.
Lucy spalancò gli occhi, presa alla sprovvista da quell’improvviso gesto del rosato, nonostante non fosse la prima volta che si baciavano. Avevano, però, deciso di non rivelare alcunché agli altri, temendo prese in giro che di sicuro sarebbero arrivate.
In quel momento però - con le braccia di lui a stringerla e le sue labbra calde che premevano contro le sue - Lucy si dimenticò del resto della gilda, circondando il collo del suo Dragon Slayer con le braccia, socchiudendo gli occhi e ricambiando finalmente il bacio di Natsu.
Lui, felice di quella risposta affermativa, approfondì il bacio, accarezzandole la schiena nuda e premendo il suo corpo morbido contro si sé.
Un coro di fischi e di applausi riportò la bionda alla realtà.
Lucy si scostò da lui, rossa in viso ed evidentemente imbarazzata, fissandolo con sguardo indagatore che ricevette un ampio sorriso del rosato come risposta.
«Per fortuna che avevamo deciso di tenerlo nascosto » gli sussurrò lei, stringendo gli occhi.
Prima che Natsu potesse aprir bocca per rispondere, però, Erza comparve al loro fianco, dispensando pacche sulle spalle ad entrambi.
«Congratulazioni, voi due!» esclamò felicemente, mentre Lucy arrossiva ancora di più ed i fischi e gli applausi aumentavano.
«Quando avevate intenzione di dircelo?» domandò Gray, mani nelle tasche del costume e mezzo sorriso sulle labbra.
Altre urla, domande e congratulazioni varie piovvero sui due, mentre Lucy voleva ormai scomparire in una buca scavata da Virgo - o forse meglio scavarsela da sola, dato che anche gli spiriti stellari l’avrebbero sommersa di frasi imbarazzanti - e Natsu ridacchiava allegramente, mani incrociate dietro la testa e perenne sorriso soddisfatto in viso.


«Natsu, ora mi dici perché hai deciso di farlo proprio in quel momento»
Lucy fissò gli occhi nocciola di lui, seduto al suo fianco sulla sdraio.
«Beh» esordì lui, appoggiando il capo sulle gambe di lei «Non mi piaceva sentirti mentire alla tua migliore amica»
Lucy sorrise, intenerita, accarezzando la chioma ribelle del ragazzo.
«E poi» aggiunse quest’ultimo, socchiudendo gli occhi ed arrossendo leggermente «Ero stufo di sentire tutti quei commenti su di te»
«Che genere di commenti?»
Natsu brontolò ad occhi chiusi, afferrandole una mano e portandosela al petto.
«Tu sei solo mia»
Lucy sorrise, abbassandosi e baciando la punta del naso del suo Dragon Slayer.
«Sempre»







Angolo Autrice


Waaa ~
Non ci credo, ho finito la raccolta! * esulta e si asciuga le lacrime nel contempo*
Adesso dovrò aspettare esattamente * guarda il calendario* yeah, una settimana! Per scrivere di nuovo qualche bella NaLu *w*
Ok, mi ricompongo >.<
Questo capitolo potrebbe essere - ma anche no - il seguito di quello precedente, in cui la gilda va al mare ( aah voglio andarci anch’io ç.ç ) e poi fluffosità NaLu *fangirla e si perde a metà frase*
Comunque, il prompt l’ho inteso più come “mare” in generale che come onde in sé, anche se un’onda c’è - ovviamente quella creata da Natsu quando si butta in acqua con Lucy appresso lol -.
Ok, ok, confesso che l’idea era o questa o una cosa melensa omgmivienedavveroildiabetegiuro con toni angst ( maybe, sono capace di qualsiasi cosa D: ).
Alla fine ha vinto questa versione comico-fluffosa ( di nuovo, ormai quei due sono comico-fluffosi e non ci posso fare nulla! D: ), anche se è ben poca cosa come finale della raccolta >.<
Argh, sto delirando!
Comunque, la prossima raccolta ( pensavate di esservi sbarazzati di me così facilmente? Muahmuahmuah) seguirà la tabella gialla ( ho scelto chiedendo alla mia migliore amica di dirmi un colore perché da sola non avrei saputo quale delle tante tabelle - e coppie - iniziare D: ) e sarà rigorosamente  Gruvia :3
Bene, dopo questa piccola anticipazione di una raccolta che non so quando inizierò maggiurosaràpresto, vi saluto!

Ringrazio calorosamente ed infinitamente tutti/e quelli che hanno messo la storia tra le preferite, seguite e ricordate :D
Un grazie di cuore - grandissimo e fluffosissimo (?)-  a  f_naluST, silvia the best, Wilwarind86, Niniel_Chan e Giuly_san per aver recensito ed anche a tutti quelli che si sono limitati a leggerla ^^
Grazie anche ( in anticipo) a chi recensirà questo capitolo ^^
Beh, che dire?
Alla prossima raccolta :D






Questa one-shot segue uno dei prompt della Tabella Blu ( che metterò qui sotto) della The Itten Challenge di Edelvais.

Tabella: Blu

01.Onde del mare 02.Cielo stellato 03.Occhi
04.Mirtillo 05.Ghiaccio 06.Lacrime

Progressi: 6/6

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