Dreams, Love and Passion. di ZoeiCullen e Giugisusy

di Zoei Stew
(/viewuser.php?uid=191102)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 Pov Grace ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 Pov Marie ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 Pov Grace ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 Pov Marie ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 Pov Grace ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 Pov Marie ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 Pov Grace ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 Pov Marie ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Provare a realizzare dei sogni, essere innamorati e non riuscire a
dirlo alla persona interessata, questa è la nostra storia.
Grace e Marie hanno una 16 anni mentre l'altra 17!


Tutte e due sono migliori amiche
amano recitare, amano cantare e cercano disperatamente
di diventare ragazze famose in tutto il mondo.


In ogni bella storia c'è sempre qualcosa di brutto,
qualcuno che mette sempre il bastone fra le ruote!
Qualcuno che gli affari suoi non se li fa mai!
Qualcuno che pur di vederti felice fa di tutto per farti stare male.


Noi siamo giovani ragazze e vogliamo raccontarvi un pò la nostra storia
un pò come la nostra fantasia ci cattura e ci fa divertire...

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 Pov Grace ***




<< Grace, Grace! Svegliati, sono le otto, la scuola inizia tra mezz’ora! >> mi svegliai di soprassalto, la voce di mia madre rimbombava per tutta la casa. Erano già le otto?! Maledetta la mia voglia di stare alzata fino a tardi. Mi vestii in fretta, presi i vestiti che erano sulla sedia, non controllai neppure se erano macchiati. Corsi in bagno e, ovviamente, la porta era chiusa.
<< Jared! Sbrigati! Esci da quel bagno! >>
<< Dovevi arrivare prima! >> urlò lui dall’altra parte della porta. Quello era mio fratello Jared, era più grande di me di due anni, ma il suo cervello era più piccolo di una nocciolina. Era alto, e muscoloso, dato che era un giocatore di football, oltre che un chitarrista piuttosto bravo. Aveva i capelli a spazzola, di un bel castano dorato come i campi di grano. Gli occhi erano blu mare, come li aveva mia nonna.
<< Mamma! Jared non si vuole muovere! >>
<< Jared, sbrigati che tua sorella tanto per cambiare è in ritardo .>> disse lei. Finalmente Jared uscì dal bagno. Gli feci la linguaccia e corsi dentro… Mi guardai allo specchio: come sempre ero pallida, i capelli mori non aiutavano a colorirmi il viso. Odiavo i miei capelli, erano di un colore così banale, erano troppo “boccolosi” per i miei gusti semplici. Due occhi azzurri/verdognoli mi guardavano allo specchio. Forse quelli erano l’unica cosa su cui andavo fiera. Feci una smorfia e cominciai a lavarmi il viso. Quando finii di prepararmi scesi per la colazione, ovviamente mio fratello si era già spazzolato via tutto.
<< Oh, amore... tuo fratello si è mangiato tutto… mi sa che dovrai fare colazione per strada. >>
<< Tanto per cambiare >> risposi sbuffando. << Almeno mi daresti un passaggio a scuola?! >> dissi rivolta a Jared che si stava ingozzando con uova e pancetta.
<< Non sono mica un tassista >> sbiascicò con la bocca piena. Gli diedi uno scappellotto sulla nuca.
<< Mamma! >> si lamentò lui.
<< Ragazzi fatela la finita! Tu porterai tua sorella a scuola e tu Grace finiscila di dare scappellotti a tuo fratello! >>
<< Oh, ma perché non si prende una macchina o motorino? Sempre io devo portarmi la zavorra! >>
<< Ehi, zavorra a chi? Mamma! >>
<< Finitela tutti quanti! Ora andate e non voglio sentire una sola parola. Siamo intesi? >> ci guardò minacciosa. Ci ammutolimmo. Presi il mio zaino e uscimmo.
<< Su, sali in macchina zavorra! >> disse lui scoppiando a ridere. Dio quanto mi dava sui nervi!
<< Finiscila cretino >> dissi salendo in macchina.
Arrivammo a scuola in meno di cinque minuti. Abitavamo in un distretto di Seattle, Belltown.
Lantern Press era la nostra scuola.


<< Grace, Grace, Grace indovina?! >>
<< Ciao anche a te Mandy. Dimmi, che è successo di così grandioso? >> dissi sarcasticamente.
<< Mia madre mi ha comprato i biglietti per il concerto dei One Direction!! >> disse lei entusiasta << e non è tutto... Tu vieni con me! >>
<< Wow che bello… >> risposi io distratta.
<< Non mi stai ascoltando, non è vero? >>
<< Eh? Che cosa hai detto? >> lei sbuffò
<< Sei sempre la solita >> disse con una risata.
<< Oh grazie, anch’io ti voglio bene Mandy >> risposi sorridendole.
Guardai il corridoio in cerca di una persona precisa. << Dov'è tuo fratello? >> chiesi guardandomi in giro. Lei alzò gli occhi al cielo.
<< E’ con quella troia della sua fidanzata >>
<< Ah…>> risposi delusa.
Daniel Green, il bello della scuola nonché il fratello della mia migliore amica. Sono innamorata di lui fin dall’asilo ma Daniel mi considera solo un’amica. Sta' con Alexandra, capitano delle cheerleader. Figlia di papà, abituata ad avere tutto dalla vita. Snob, puttana ed antipatica: ecco la fidanzata di Daniel. Ancora non so perché si sia messo insieme con quella lì. Lui è la persona più gentile e dolce del mondo, mentre lei è…è blah!
<< Grace, non fare così… mio fratello è un cretino, non capisce cosa si sta perdendo >> mi consolò Mandy, chinando la testa di lato con il sorriso stampato sulla faccia.
<< Piuttosto... Dov’è Jared? >> Ironia della sorte lei era fidanzata con mio fratello.
<< Il cretino sta ancora parcheggiando >> risposi con una smorfia.
<< Ehi stavate parlando di me? Ciao dolcezza! >> Jared spuntò dal nulla. Mandy gli corse incontro.
<< Ciao amore >> disse dandogli un bacio.
<< Per favore non davanti a me! >> mi lamentai girandomi.
<< Ehi zavorra, guarda! >> disse dandogli un bacio appassionante davanti a me solo per farmi innervosire. Le palpò pure il sedere!
<< Oh ma dai... F-I-N-I-S-C-I-L-A! >> dissi appoggiandomi al mio armadietto. << Tzè guarda arriva Gordon. Siete nei guai…>> dissi indicando il nostro vice preside.
<< Signor Hill e signorina Green… Non si scambiano effusioni nell’ambiente scolastico. La prossima volta dovrò darvi una punizione intesi? >> li rimproverò lui. Mandy aveva l’aria di un cane bastonato. Mi venne da ridere. << E lei signorina Hill, Che ha da ridere? Mi trova per caso divertente? >>
Soffocai le risate. << Ehm. No signore! >> risposi a testa bassa per non vedere Jared che stava ridendo in silenzio. Gordon fulminò Jared con lo sguardo, che tornò serio a guardare il pavimento.
<< Ti odio! >> sibilai mentre il vice preside se ne stava andando.
<< La cosa è reciproca >> rispose Jared divertito. Mandy ci guardava disperata.
<< Ho a che fare con due bambini >> si lamentò lei.
<< Sono il tuo bambino, baby >> rispose Jared dandogli un bacio veloce.
La campanella suonò. Perfetto un’altra deprimente giornata è iniziata. Ci incamminammo verso l'aula, mi voltai alla ricerca di Marie che, come al solito, era di nuovo in ritardo!






Salve bella gente.. Si lo sappiamo avrete letto questa storia un miliardo di volte, ma io e la mia amica (Zoei) abbiamo deciso di riscriverla, aggiungendo qualcosa come personaggi e altro ancora. Volevamo infromarvi che su Facebook abbiamo aperto un gioco di ruolo riguardante la Storia, ecco a voi il link -> https://www.facebook.com/pages/Dreams-Love-Passion-Gdr-Real-Life/187976678060023 <-

Presto verrà sistemato anche l'altro capitolo!
Aspettiamo le vostre recensioni, a presto.
La vostra Giuly

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2 Pov Marie ***




Non ci potevo credere! Di nuovo in ritardo per colpa di mia sorella Lucy.
<< Sorellina statti calma! >>
<< Come fai a dirmi di stare calma se la campana già è suonata, me lo spieghi? >>
<< Uffa! Relax baby >> scendemmo dall'auto.
<< Ti odio >> sussurrai e scappai dentro la scuola.
Entrai in classe fortunatamente la prof non era ancora arrivata.
<< Ciao! >> salutai Grace quando mi sedetti nel mio posto.
Grace è la mia migliore amica, ci conosciamo da quando avevamo lei tre anni ed io quattro, io so tutto di lei e lei sa tutto di me, ovviamente.
<< Sai oggi è la quinta volta che arrivi in ritardo! >>
<< Lo so è tutta colpa di quell'ingrata, odiosa, antipatica di mia sorella... >>
<< Lucy! >> m'interruppe.
<< Già >> dissi tristemente << Mancano solo due giorni sai? >> solo due giorni sarei uscita senza quella rompi balle di mia sorella.
<< Due giorni per che? >> mi chiese incuriosita
<< Mi arriva la patente e finalmente potrò portare la macchina >> dissi emozionata.
<< Ti prego dimmi che poi mi vieni a prendere tu, così non dovrò disturbare quello scemo di mio fratello! >>
<< Ovvio. Tutti i giorni alle sette sarò sotto casa tua! >> le feci l'occhiolino
<< Lo sai che ti amo? >> sorrise
<< Si! >> risi.
Entrò la prof e finimmo di parlare, ma avevo una cosa importante da dirle, così le scrissi un bigliettino come fanno i bambini di prima elementare.

"A mensa ti devo raccontare una cosa che mi è successa ieri pomeriggio :)”
 

Glielo passai, lo lesse e mi fece l'occhiolino come segno che aveva capito. Le due ore successive passarono in fretta e ad ogni cambio dell'ora Grace mi chiedeva cosa volevo dirle ma trovavo un modo per ignorarla! Quando andammo in mensa, ci sedemmo accanto a Mandy e Jared.
<< Allora? Vuoi parlare adesso? >> Grace stava per morire dalla curiosità voleva sapere tutto di ieri.
<< Si adesso parlo! >> sorrisi
<< Ma che succede? Uffa ma perchè a me non dovete dire mai niente!! >> Mandy, pure lei la mia migliore amica! A scuola se dicevano Mandy, o Grace o Marie eravamo sottointese tutte e tre!



 

<< E va bene, ieri pomeriggio mentre ero su Facebook, mi ha contattata un ragazzo, un certo Tay FunkyMc non so chi sia, aveva la foto del profilo di un leone. Ma credo che venga qua a scuola e mi ha dato il suo numero  >> sorrisi.
<< E tu gli hai mandato qualcosa? >> ecco la domanda che mi aspettavo da Grace
<< NO! Ovvio che no! >> risposi
<< Farò una ricerca su questo Tay FunkyMc! >> corrugai la fronte, da quando Jared s'interessava hai ragazzi con cui mi sentivo?!
<< Jared? Da quando t’interessi per me? >> io e le altre lo guardammo sbalordite!
<< Ehii... che volete?? Marie la conosco da quando aveva quattro anni e come se fosse mia sorella, mi preoccupo! >> Grace scoppiò a ridere, Mandy scuoteva la testa e io ero più scioccata che mai.
<< Tu non farai niente! Sai ho già una sorella rompi balle e i miei genitori, quando vogliono, sembrano delle super spie... non voglio anche un "fratello" rompi balle >> notai la faccia di Jared e capì che ci rimase malissimo!
<< Amore, ci stai preoccupando! Più del solito...  >> gli disse Mandy mentre gli teneva la mano
<< Vi prego non ne parliamo più grazie >> sorrisi.
Avevo la sensazione di essere osservata così mi voltai e notai un ragazzo molto carino che si girò immediatamente dopo che mi voltai io! Poiché Grace era proprio, di fronte a me le chiesi sottovoce se lo vedeva lei annuì, presi il telefono e mandai un messaggio a Tay.

"Ehi"

Non mi rispose. Vidi Grace prima rimanere a bocca aperta e poi prendere il telefono velocemente. Sgranai gli occhi, era successo qualcosa, ne sono sicurissima!

"Marieeeeeeeeeeeeeee ha preso il telefono, ha sorriso e si è voltato verso di te!"

Ok adesso ero io quella scioccata! Mi arrivò un altro messaggio e lo lessi in fretta e furia perchè la campana era appena suonata.

"Chi sei?"
"La ragazza a cui hai dato il numero ieri!"
"Marie?"
"Già:)"

 

<< Grace, Grace, Grace >>
<< Che succede? >>
<< Mi ha risposto! >> dissi sorridendo
<< Fammi leggere! >> mi disse con la mano aperta aspettando che gli dessi il cellulare. Glielo detti e lesse quei quattro messaggi! << Tesoro credo che sia quel ragazzo! E sai chi è? >> sorrise << Tyler McCarty! Il ragazzo più bello di tutta la squadra di pallacanestro! >> disse quasi gridando, mentre camminavamo verso l'ora di spagnolo.
<< Sshhh so chi è... Ma non penso sia lui! Su andiamo, stiamo facendo tardi! >> aumentai il passo.

Quando entrammo in classe il professore era appena arrivato. Iniziò a farci parlare in spagnolo, ma la mia mente era altrove... Non facevo altro che pensare a Tay! E se Grace aveva ragione? Se Tay fosse Tyler? Perchè a ricreazione mi ha guardata "col sorrisetto" come disse Grace. Suonò la campana e mi distrassi, convincendomi che quel bel fusto lì non stesse cercando di parlare, per via messaggi con me.
La giornata continuò così fino alla fine, Tay non mi rispose più al messaggio e io non gli mandai niente.
<< Allora ci vediamo di pomeriggio? Marie? Sto parlando con te... >> Ero davanti la macchina di mia sorella con Grace che mi fissava mentre la mia mente mi portava altrove. << Va tutto bene? >> mi chiese preoccupata.
<< Sisi... è tutto okay >> le feci un finto sorrisi. << Ci vediamo più tandi >> la salutai e se ne andò con Jared.
Finalmente mia sorella era arrivata. Mentre eravamo in viaggio verso casa, guardavo fuori dal finestrino il vento come muoveva gli alberi... Ad un tratto il mio telefono vibbrò. Era Tay!

"Ehi scusami per oggi! Adesso ho da fare sta sera ti va di messaggiare un pò?"

Gli risposi subito ma rimasi a guardare quel messaggio per un bel pò.
<< Hai intensione di rimanere in macchina? ...  Marie? Ma che stai guardando? >> si sporse verso il cellulare, ma in un secondo lo misi in tasca. Uffa quanto la odio!
<< Lucy fatti i fatti tuoi per una buona volta! >> Scesi dalla macchina ed entrai in casa.

 



Salve bella gente :)
Allora che ve ne pare del capitolo?? Lascio a voi il parere ...
A presto
Zoei

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3 Pov Grace ***



<< Ciao amore, a domani >>
<< Mi manchi già >> ora mi davano sui nervi.
<< E a me manca casa mia. Sbrighiamoci! >> ringhiai. Mandy cominciò a ridere, poi di colpo tornò seria, guardava fissa dietro di me.
<< Mandy... che c’è? >> in quel momento sentii qualcuno giocare con i miei capelli. Mi girai di scatto. Merda! Lui!
<< Ciao Grace >> deglutii, avevo un nodo in gola. << Ciao Daniel >> risposi con voce stridula. Chiusi gli occhi per concentrarmi. << Che c’è. quella tr.. cioè, la tua ragazza se ne è andata e allora vieni qui? >>
<< Alexandra è andata a trovare Lusy, la sorella di... >>.
<< So chi è! >> sbottai.
<< Grace.>> s’intromise Jared
<< Che c’è?! >> ringhiai contro di lui. << Ehm… ti aspetto in macchina >> disse lui guardando Daniel con aria ostile. Prima loro due erano migliori amici, però Daniel ha messo al primo posto la sua Alexandra.
Jared si avviò verso la macchina mentre io e Daniel ci guardavamo in cagnesco... era davvero così sexy. Mi morsi il labro inferiore mentre scacciavo via quel pensiero, io ero arrabbiata con lui, e anche molto!
<< Che cos’hai?! Io non ti capisco Grace... >> disse esasperato. "Non lo capisci?!?!" urlò la mia coscenza
<< Sono io che non ti capisco! Come puoi stare con una che è stata nel letto di tutti i ragazzi di questa fottuta scuola?! >> urlai. Tutte le persone si voltarono verso di noi.
<< Grace, lei è la cosa migliore che mi sia capitata. Lei mi capisce…>>
<< No. No, lei capisce la parte inferiore di te>> dissi acida.
<< Grace, non urlare ci stanno guardando tutti! >>
<< Almeno loro mi ascoltano >> aumentai di un'ottava la mia voce
<< Si ti stanno ascoltando e questa cosa non mi piace perché riguarda me e te e anche...  Alexandra. >> disse tra i denti. Mi prese per il gomito e mi condusse verso il vicolo cieco che c’era davanti a scuola.
<< Lasciami!! >> strillai mentre continuava a camminare, quando arrivammo mi lasciò e mi appoggiai al muro
<< Cosa c’è che non ti piace in Alexandra? >> mi chiese lui serio
<< Vuoi saperlo veramente? Perchè la lista è lunga >> risposi seccamente. Sentì delle lacrime di rabbia scendermi lungo le guance.
<< Non piangere…. Non sopporto vederti piangere. >> Mi asciugai le lacrime con la mano. Ero schiacciata contro il muro e lui davanti a me che mi fissava dritta negli occhi.
<< Credo che dovresti portare a casa Mandy, ti sta aspettando... >>. dissi voltandomi ed evitando il suo sguardo
<< Si… >> si allontanò da me << Ciao Grace >> disse voltandosi. Uscii da quel vicolo con gli occhi gonfi, presi il cellulare.
<< Pronto Greace? >>
<< Marie... ho bisogno di te >> dissi mentre mi asciugavo le lacrime
<< Oh, piccola stai piangendo? Che è successo? Dove sei? >>
<< Ti racconto dopo, potresti venire a casa mia? >>
<< Si certo.. arrivo subito coi mashmallow >> disse felice cercando di farmi sorridere
<< A dopo >>
<< Ciao >>
Mi diressi verso la macchina di mio fratello. Marie era l’unica che poteva aiutarmi poiché Mandy se ne era già andata. Salii in macchina sbattendo la portiera del passeggero, Jared non disse nulla, sapevo che il suo silenzio approvava la mia reazione, infondo mio fratello mi capiva e mi voleva bene. Il viaggio verso casa fù molto silenzioso, ma durò meno del previsto. Quando entrai in casa, capii che c’era qualcosa che non andava. La porta era socchiusa, e la serratura era stata forzata. Guardai Jared in preda al panico ancora con le chiavi in mano. Lui mi spinse dietro alla sua schiena come per proteggermi, e avanzò lentamente.
La casa era tutta in disordine, vetri rotti, ante aperte e… e…. una grossa pozza di sangue lì per terra d’avanti a noi. Per poco non svenni a terra vedendola. Sentivo il respiro affannoso. Mi portai la mano davanti alla bocca come per trattenere un urlo di terrore. << Mamma? Papà? >> cominciai a singhiozzare. Jared era in piedi davanti a me, non si muoveva. Cominciai a guardarmi in torno e fù in quel momento che li vidi.
Erano distesi lì a terra, ricoperti di un rosso scuro. Nel torace avevano dei grossi buchi di proiettili. E il viso di mio padre era sfigurato da grossi tagli. Mi aggrappai più forte a Jared e cominciai a piangere. Sapevo che se avessi mollato il suo braccio, sarei finita a terra e non mi sarei più alzata.
<< Grace, vai fuori! >> ordinò Jared freddo. Esitai, le mie lacrime continuavano a scorrere, mi si aprì una voragine al petto << ORA! >> urlò lui più forte. Corsi fuori, l’aria fredda mi asciugò le lacrime impastandomi la faccia. Mi sedetti sul gradino davanti alla porta d’ingresso e rincominciai a piangere fin quando non sentii delle sirene, venire dalla strada. Andavano tutti così lenti, troppo lenti.  Nella mia mente, tutto ciò che dicevano, era come un rimbombo, le mie orecchie fischiavano. Una signora sulla quarantina mi fece alzare e mi porse una coperta.




Aveva i capelli biondo-castano a caschetto, dei jeans semplici, una camicetta azzurra e un paio di stivali. Si presentò come Olive. La riconobbi subito, era la madre di Marie. Quando Jared uscì da casa nostra, gli corsi incontro per abbracciarlo, e via altre lacrime.
Una macchina parcheggiò vicino al vialetto. << Oh mio dio! Grace, Jared state bene? >> Marie, scese dall'auto e corse verso di noi.






Salve bella gente :D
Ecco qui un altro bel capitolo ;) aspettiamo con ansia le vostre recensioniiii
Giugi

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 4 Pov Marie ***



 << Lucy! Lucy! Alzati da quel cazzo di letto! >> sempre al telefono con quella troia della sua amichetta!
<< Che vuoi Marie? >>
<< Mi devi accompagnare da Grace! >> le urlai dal bagno mentre finivo di truccarmi.
<< Sai non vedo l'ora che ti arriva la patente così non mi rompi più! >> "sapessi io!" stava incominciando a romperci come al solito, uscì dal bagno, aprì la porta della sua stanza sbattendola al muro.
<< Senti un pò! Mamma e papà sono a lavoro, autobus che vanno da Grace non c'è nè, l'unica che mi puoi accompagnare sei tu! So che non vedi l'ora di vedermi dentro una bara e credimi vorrei vederti anche io lì dentro e non solo a te! >> le urlai. Mi guardava con gli occhi sgranati come se tutto a un tratto non lo pensava più, ma purtroppo io ho delle orecchie che sembrano delle antenne paraboliche! << Ogni sera lo dici a quella stronza della tua amica. E sai una cosa? Tutti pensano che siete delle troie d'altronde non c'è che immaginarselo >> la indicai con la mano aperta. Era vestita con i pantaloncini di jeans, calze rosa, stivaletti neri e un top bianco che faceva vedere tutto il reggiseno fucsia. " come si veste?!" Mia madre le ha detto cento volte, per non dire mille, di non andare a scuola in quel modo, ma come al solito a noi non ci ascolta. Dopo che siamo rimasti a guardarci io in cagnesco e lei spaventata per cinque minuti apre la bocca.

 

<< Ale sc-scusa m-ma devo a-andare! >> "Oddio! Le ha riattaccato?!" rimasi a bocca aperta. << Ok ti accompagno da Grace patto e condizione di una cosa! >> non riuscivo a parlare, annuì e basta.
<< Quando ritorni a casa, parliamo! >> "MIA SORELLA VOLEVA PARLARE CON ME???" deglutì con gli occhi sgranati.
<< Ok. Ma adesso andiamo per favore? Grace ha bisogno di me! >>
<< Cosa l'è successo? >>
<< Non lo so. >> alzai le spalle. Stavo incominciando a preoccuparmi. Mia sorella che voleva parlare con me e che mi chiedeva cosa avesse Grace?! Mah...

Arrivammo davanti casa di Grace, c'erano 6 auto della polizia "Cosa è successo?" Iniziai a sentirmi male, non diedi a Lucy il tempo di posteggiare e scesi subito dalla macchina e corsi verso Grace, che piangeva e parlava con una poliziotta, mia madre!
<< Grace! ... Grace! >> Mi venne incontro e mi abbracciò forte, continuando a piangere << Che successo? >>
<< Marie! Marie! >> iniziò a piangere più forte
<< Sono qui, tesoro! Dimmi tutto >> non sapevo che dirle. Notai dalla porta di casa uscire Jared con una faccia da cadavere
<< I miei genitori... >>
<< Cosa è successo? >> sta volta a chiederlo fu Lucy, il suo tono di voce era preoccupato. Che cazzo aveva oggi? La scrutai... Meno male che si era cambiata i vestiti!
<< Hanno sparato hai nostri genitori! >> Jared si era avvicinato a noi e aveva risposto alla domanda di Lucy. Non sapevo che dire... Non sapevo come consolare Grace che piangeva fra le mie braccia così continuai ad abbracciarla. Jared e Lucy si erano avvicinati a mio padre, Steve, il capo della polizia, erano troppo distanti per sentirli parlare.


Io e Grace ci avvicinammo al gradino, dove ci sedemmo. Continuavo ad abbracciarla fin quando Lucy e Jared si avvicinarono.
<< Jared adesso cosa succederà? >> Grace parlava e si asciugava le lacrime.
<< Non lo so.. >>
<< Non voglio continuare a stare qui! >> diceva Grace singhiozzando
<< Nemmeno io! >>
Guardai Lucy e lei guardò me annuendo. "Da quando mia sorella mi capiva?" credo che la sfuriata di oggi le abbia fatto effetto!
<< Verrete a stare da noi! >> dissi decisa
<< No Marie, non possiamo >> il solito Jared che si vergogna.
<< Perchè no? >> Lucy
<< Non possiamo. Non vogliamo disturbarvi >> rimasi a bocca aperta. Tanto per sdrammatizzare un po' la situazione guardai Grace.
<< Tuo fratello è peggio di un cretino! Grace tu vuoi venire ad abitare a casa nostra? >> la guardai sperando che dicesse di sì.
<< E dopo Marie? Dopo che staremo da te che succederà? >>
<< Vi adotteremo se vorrete stare a casa nostra! >> Mamma. Amo mia madre in maniera incredibile è la persona più buona che conosca, adatta al suo lavoro.
<< Signora Moran beh... >> pestai un piede a Jared e lo guardai con gli occhi da cucciolo, ero riuscita a farli sorridere almeno un pò << Grace? >>
<< Per me va bene! Sai che con Marie sto bene! >> mi abbracciò << Grazie per essere qui! >>
<< Te la senti di entrare e di andare a prendere le tue cose? >> le sussurrai nell'orecchio, lei annuì.
Ci alzammo e con forza e coraggio, Grace riuscì ad entrare dentro casa. Quando passammo dalla cucina, ricominciò a piangere, la strinsi a me e salimmo le scale per andare sopra in camera sua. Quando entrammo, si buttò nel letto e si sfogò in un pianto lungo e doloroso. Mi sentivo impotente, non sapevo che fare!
<< Grace! >> mi seddetti accanto a lei e accarezzai i suoi capelli. << Andrà tutto bene! I miei troveranno chi è stato e non credo che starà in vita ancora per molto. >> Si alzò e mi abbracciò.
<< Che devo portarmi a casa tua? >>
<< Nostra... >> la guardai sorta. << E comunque Tutto! >> ridacchiammo insieme. << Su alzati che ti aiuto! E poi sta sera dopo una bella doccia mi aiuterai a rispondere a un ragazzo che mi sta facendo incuriosire e di mia sorella che mi sta facendo uscire pazza! >> mi alzai e iniziai a svuotare gli armadi, mentre lei prendeva le valigie.
<< Che ti ha detto Lucy? >> disse ancora con le lacrime agli occhi.
<< Se te lo dico, ti sorprendi! >> sbuffai
<< Parla! >> le raccontai tutta la discussione mentre mettevamo i vestiti e le scarpe dentro tre valigie.
<< Oh mio Dio! Lucy che vuole parlare con te? >> "lo sapevo"
<< Ti rendi conto? E' uscita pazza! Non avevo mai visto Lucy preoccupata. >> scossi la testa, a mia sorella non glie né mai fregato niente di nessuno!
<< Mah. Signorina Moran io ho riempito la quarta valigia e lei? >> era davanti a me con le mani hai fianchi!
<< Io la sesta >> le uscì la lingua e iniziammo a scendere le valigie grazie all'aiuto di papà e di Jared.
<< Grace vieni in macchina con noi? >> "ok.Sei pazza!" rimasi a bocca aperta! Lucy aveva chiesto a Grace di venire con noi?! Prima di risponderle, Grace mi guardò, io alzai le spalle.
<< Va bene >>
Salimmo in macchina e ci avviammo verso casa. Oddio a casa! Avevo paura al pensiero che Lucy doveva parlarmi.



 

Salve gente :) scusate il ritardo ma per il momento sono impegnata con lo studio -.- 
Allora che ve ne pare del capitolo?? Aspetto le vostre recensioniiiii
Zoei

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 5 Pov Grace ***



Guardavo fuori dal finestrino della macchina di Lucy, cercavo di pensare ad altro, ma era più forte di me, pensavo solo ai miei genitori. Jared era vicino a me, mi stringeva la mano destra, lui era l'unica cosa che mi rimaneva, l'unica persona che potevo considerare la mia famiglia. Ora il mio fratello cretino era diventato la mia ancora di salvezza.
Mi appoggiai alla sua spalla e nascosi il volto nella sua T-shirt, lui cominciò ad accarezzarmi la testa come faceva mio padre quando io ero piccola.
Mamma, papà... Un'unica lacrima cominciò a scorrere al ricordo dei miei genitori << Shhh... Grace, stai tranquilla... >> aveva la voce mozzata, lo guardai. Aveva gli occhi lucidi e le guance rigate dalle lacrime di prima.
Chi poteva aver fatto qualcosa del genere ai miei adorati genitori? Perché lo avevano fatto? Soldi? Vendetta? Mia madre era una semplice dottoressa, salvava delle vite! Mio padre era un’avvocato di grande successo qua a Seattle. Forse un vecchio cliente, voleva vendicarsi.



Lucy fermò l'auto davanti al cancello facendo scendere me e Jared, guardai Marie che m'implorava con gli occhi di non lasciarla sola con sua sorella. Io e Jared scendemmo e loro andarono nel vialetto di casa, seguita dalla macchina della polizia della madre e del padre di Marie.
Quando scesi dalla macchina avevo snetito una voce che conoscevo bene. << Grace, Jared! >> vidi arrivare Mandy accompagnata da Daniel. C'era qualcun altro dietro di loro, era una ragazza bionda con i tacchi alti... No cazzo! La vipera no! Che ci faceva qua Alexandra? Non volevo che fosse qui! Doveva andarsene subito prima che riuscissi a fare qualcosa che non volevo e dopo mi sarei pentita.
Mandy mi abbracciò forte << M-mi dispiace tanto Grace... >> disse lei non trovando altre parole, e quando sciolse l'abbraccio guardò Jared... << Ehi, non ti ho mai visto così... >> lui la prese violentemente e la baciò.
Si vedeva a occhio nudo che era un bacio disperato.
<< Grace... >> "Daniel, vai via non ti voglio vedere in questo momento, sopratutto con quella puttana della tua fidanzata!" Pensai.
Mi morsi subito la lingua, prima di dire ad alta voce il mio pensiero.
<< Ehi, piccola Hill... Mi dispiace per i tuoi genitori >> disse la vipera con finta tristezza e squadrandomi dalla testa ai piedi. Quanto la volevo picchiare in quel momento.
<< Basta amore >> disse Daniel secco, sicuramente aveva notato il suo modo di guardarmi.
<< Basta entrambi! Andatevene via... Io torno in pullman! >> disse Mandy guardando in cagnesco suo fratello.
Quando si girarono per andarsene la vipera si fermò davanti a Lucy, ignorando Marie vicino lei << Ah, Lucy... Dov'è il tuo top bianco? La tua sorellina papera ti ha detto di togliertelo non è vero? Dì a quella stronzetta che la Troia, come dice lei, può vendicarsi facilmente... Bay pasticcina! >> mandò un bacio a Lucy che sorrise.
Marie si avvicinò a noi << Ma avete visto come sculetta? Sembra un elefante zoppo! >> con questa esclamazione, Marie riuscì a strapparmi un sorriso, così anche a Jared.



Entrai in casa con tutte le mie valige. La casa di Merie era davvero grande, non me la ricordavo così… Di solito era lei che veniva da me, non il contrario. Avevo visto casa sua un paio di volte non di più.
<< La mia stanza è di sopra ti ricordi? >> mi chiese Merie mentre saliva le scale. Mi limitai a seguirla.
Entrammo in camera sua, c’erano due letti singoli, una scrivania ben ordinata, tantissimi scaffali riempiti di libri, soprattutto dai nostri preferiti: Twilight, Cinquanta sfumature….
Un piccolo stereo stava su una mensola vicino a uno dei due letti.
<< Caspita, che bella camera non me la ricordavo così…Enorme! >>
<< L’ho ristrutturata due anni fa… Ora è una camera per una vera teenager, anzi, due... >> mi sorrise e io ricambiai il sorriso.
<< Jared dove dorme? >> chiesi
<< Abbiamo una stanza per gli ospiti, che adesso diventerà la sua camera >> rispose lei mentre cominciava a disfare una delle mie valige. << Forza… Queste valige non si disfaranno da sole, Grace ci conviene darci una mossa. >> disse lei prendendone un’altra e aprendola… << Io faccio questa, tu apri l’altra >> disse.
<< ok... >> presi la valigia << Grazie Merie >> le dissi mentre, la guardavo che sistemava i miei vestiti su uno dei letti.



Non pensavo che per disfare un paio di valige ci voleva un pomeriggio intero. Mi distesi sul letto stanca morta, per fortuna che domani sarà Sabato.
<< Che fatica! >> sbuffò Marie buttandosi anche lei sul suo letto.
<< Già… Non pensavo che ci volesse così… Di... Di solito mia madre ci metteva poco… >> dissi mentre pensavo alla faccia di mia madre ogni volta che tornavamo dai viaggi e disfava la mia valigia, la paragonava sempre a una discarica, sorrisi a quel ricordo. Ma da un ricordo piacevole si stava trasformando in qualcosa di brutto...  ‘’Pensa ad altro… PENSA AD ALTRO!’’ dissi scacciando il ricordo.
<< Ehi, tutto bene? >> chiese Marie sentendo il mio silenzio.
<< Si, è tutto ok... non preoccuparti… Che ore sono? >> cercai di cambiare discorso
<< Le 8.00… tra poco si mangia, mia madre ha fatto il suo famoso polpettone, ti piacerà >> mi sorrise
<< Tua madre è così gentile a farci stare da voi… >> sospirai.
<< Ti conosce da sempre, sei come una nipote per lei, sia te che tuo fratello. >>



<< Mmmh... Buono questo polpettone! >> esclamò soddisfatta Mandy che si era fermata a cena con noi.
<< Basta… Io sono piena! >> disse Marie.
Io e Jered avevamo mangiato poco oggi, non avevo molta fame.
<< Se non vi dispiace signori Moran… Io vorrei alzarmi >>
<< Ma certo Jared, non ti devi preoccupare, vai pure. >> disse la madre di Marie sempre gentile. Jared si alzò e si dileguò in un istante.
<< Eh, tu Grace? Se vuoi, puoi andare anche tu… >> disse il signor Moran.
<< Mi piacerebbe fare una passeggiata fuori, se non vi dispiace >>
<< Ma certo, va pure Grace. Stai tranquilla, le chiavi sono sotto lo zerbino nel caso non dovessimo essere già a dormire >> rispose la signora Moran
<< Grazie signora Moran >>
<< Oh, ti prego chiamami Olive >>
<< Ok… >> dissi alzandomi. Presi il cappotto, il portafogli e il cellulare e uscì.


Camminavo sul marciapiede, ormai ero quasi in città…vedevo i negozi sfilarmi davanti. H&M, Hard Rock, gioiellerie varie, sala giochi e bar. Decisi di fermarmi in un bar.
Quando entrai, sentii la musica a manetta e vidi molta gente che ballava già ubriaca. Mi sedetti al bancone e ordinai il primo super alcolico sul quale posai gli occhi.
<< Un Manhattan per favore >> non avevo mai bevuto superalcolici, i miei non me lo permettevano, ma ora che importava?
Il barista mi portò un bicchiere pieno di un liquido rosso, lo bevvi tutto di un sorso.
<< Un altro per favore >>
<< Arriva subito >>
Non so quanti ne bevvi, ma erano tanti. La mia mente era annebbiata dall’alcol, non sapevo più neanche come mi chiamavo.
<< Me ne porti un altro barista... >>  farfugliai. In quel momento il cellulare mi squillò, non riuscivo neanche più a trovare la tasca. Quando finalmente la trovai, risposi con un << Che cazzo vuoi? >>
<< Grace…. Sei ubriaca?! >> Merda Jared, che hai contro gli ubriachi??
<< E a te che importa? Non sei mica mia madre. LEI è MORTA! Insieme a mio padre! Non romperci! >>
<< GRACE! TORNA SUBITO A CASA CAZZO! >>
<< No. Ciao Jared. >>
<< Gra…>> chiusi subito la comunicazione e bevvi un altro Manhattan.

 


POV JARED


Grace era fuori da troppo tempo, andai in camera di Merie e bussai.
<< Avanti! >> aprì la porta e la trovai che leggeva nel suo letto
<< Scusa Marie se ti disturbo ma hai avuto notizie di Grace? >>
<< No. >>
<< Allora la chiamo. >>
Presi il cellulare e composi il suo numero. Ci volle un po’ prima che lei mi rispondesse.
<< Che cazzo vuoi? >> mi rispose farfugliando dall’altra parte del telefono.
<< Grace… sei ubriaca? >> "no, non la mia sorellina."
<< E a te che importa? Non sei mia madre. LEI è MORTA! Insieme a mio padre! Non romperci! >> le sue parole mi trafissero il cuore.
Marie mi guardava terrorizzata, si alzò dal letto e si mise le scarpe. << Dobbiamo andarla a prendere >> sussurrò lei.
<< GRACE! TORNA SUBITO A CASA CAZZO! >> sbraitai io.
<< No. Ciao Jared. >>
<< Gra… >> non riuscii a dire altro che lei chiuse la comunicazione. Mi misi la testa fra le mani disperato. Marie si sedette accanto a me.
<< Allora dov’è? >> chiese Marie
<< Non lo so… credo sia a un bar della città, c’era una musica di sottofondo. Credo che fossero gli Ac/Dc. >>
<< C’è solo un bar che mette quel tipo di canzoni e io so dov’è… Andiamo! >> disse mentre apriva la porta della sua stanza. Andai a prendere le chiavi della macchina e la seguii.





Salve genteee :D
Allora che ve ne pare di questo nuovo capitolo?? Susu fateci vedere cosa ne pensate con le recensioni!!
Giù

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 6 Pov Marie ***


Arrivammo a casa e trovammo davanti al cancello Mandy, Daniel e la iena Alexandra. Ok capisco perchè Mandy e David sono qui ma Alexandra? Poteva starsene benissimo dov'era!
Lucy si fermò davanti a loro << Grace, Jared scendete qui! Io e Marie vi raggiungeremo dopo. >> "oh-oh" la mia vocina interiore è preoccupata come lo sono io...
Grace mi guardò con uno sguardo preoccupato e poi scese insieme a suo fratello dalla macchina. Quando superammo loro e il cancello parlai. << Hai detto che volevi parlarmi, ora o mai più! >> la fissai dritta negli occhi. Sospirò e infine parlò << Ok... Cosa vuoi da me Marie? >> rimasi a bocca aperta. "Cosa volevo da lei?"
... "Semplice di nuovo la mia sorellona! Quella che mi coccolava quando avevo bisogno di lei! Quella che giocava e usciva con me senza alcun problema!" pensai... Ma non potevo dirglielo se gliel'avrei detto mi avrebbe presa in giro insieme alla sua amichetta da quattro soldi! << Sto aspettando te... >> mi fece distrarre dai miei pensieri
<< Cosa voglio da te? ... Ecco... Non sai quante cose sento dire sul tuo conto, e questo mi fa rabbia! Tutti pensano che Alexandra è una puttanella da quattro soldi, e... e... >> non riuscivo a parlare così mi presi di coraggio << Ieri ho sentito dire le stesse cose sul tuo conto! Io sono l'unica che ti conosce meglio di chiunque altro e so che non sei così! Se non ti dispiace io da domani vado a scuola con Jared senza di te... Non voglio che parlino male anche di me. Io non sono nè come te nè come quella >> le indicai Alexandra, sospirai << Tutto fiato sprecato, non hai ascoltato mamma figuriamoci se ascolti me! >> mi guardava con gli occhi spalancati. Scesi dalla macchina e andai a salutare prima Mandy e poi Daniel.
<< Marie va tutto bene? >> mi sussurrò all'orecchio Mandy quando mi abbracciò
<< No! >> dissi secca. Mi fece allontanare da tutti
<< Perchè tua sorella ti ha trattenuta? >> mi domandò
<< E' una storia lunga Mandy non mi va di parlarne! So solo che sta diventando proprio come quella là >> indicai Alexandra.


<< e non mi piace! Solo io conosco com'è realmente Lucy e ancora non lo vuole capire! >>
<< Non la posso vedere. La odio. E' odiosa. Guarda come si muove davanti a Daniel e a Grace! >> Mi voltai e invece di guardare Alexandra guardai Grace che stava ricominciando a piangere e mia sorella che faceva un sorriso a Alexandra.
<< Credo che Grace abbia bisogno di noi... Andiamo! >>
Mandy arrivò prima di me! Disse qualcosa e Daniel che se andò mentre Alexandra si fermò un minuto davanti a Lucy e se ne andò anche lei.
<< Ma avete visto come sculetta? Sembra un elefante zoppo! >> L'unica frase che dissi fece sorridere tutti quanti, tranne Lucy << Andiamo dentro >> Grace mi guardò come se avesse capito che avessi bisogno di parlarle. Entrammo dentro! Jared e Lucy andarono in cucina a parlare con i miei, mentre io e Grace andammo sopra nella mia stanza!

 

<< Caspita, che bella camera non me la ricordavo così…Enorme! >>
<< L’ho ristrutturata due anni fa… Ora è una camera per una vera teenager, anzi, due... >> le sorrisi e lei lo ricambiò.
<< Jared dove dorme? >> chiese
<< Abbiamo una stanza per gli ospiti, che adesso diventerà la sua camera >> risposi mentre presi una delle sue valigie e iniziai a disfarla. << Forza… Queste valige non si disfaranno da sole, Grace ci conviene darci una mossa. Io faccio questa, tu apri l’altra >> Sorrisi. -
<< Ok... grazie Marie >>


<< Che ti ha detto? >> mi domandò Grace mentre l'aiutavo a sistemare i vestiti nell'armadio
<< Chi? >> aggrottai la fronte
<< Oh andiamo Marie! Che ti ha detto Lucy in macchina? >> Mi sedetti nel letto e lei fece la stessa cosa mettendosi accanto a me! Abbassai la testa e mi guardai le mani
<< Mi ha chiesto cosa volevo da lei... >> dissi a bassa voce. Guardai di sottecchi l'espressione di Grace, aveva l'aria scioccata. In un attimo si alzò, chiuse la porta a chiave e si venne a sedere di nuovo accanto a me << Che le hai risposto? >>
<< Le ho mentito! >>
<< Sei impazzita? Dovevi dirle la verità!! Cristo Marie avevi la possibilità di parlarle chiaramente e tu ... tu le hai mentito! >> "dio mio! Era meglio se non le rispondevo." << Dimmi tutte le parole che le hai detto! >>
<< Le ho detto di tutte quelle cose che sento sul suo conto e di quanto mi fanno arrabbiare, le ho detto che adesso tutti pensano che lei stia diventando una puttanella di quattro soldi come la iena, le ho anche detto che io sono l'unica che la conosce bene e che da domani non andrò mai più in macchina con lei perchè non voglio che la gente pensi le stesse cose su di me! Io non sono come lei! >> mi guardava con aria arrabbiata << Si lo so hai pienamente ragione! >> continuai << Ma non potevo dirle "Lucy voglio che tu ritorni a essere la persona che eri prima di incontrare Alexandra! Quella che mi leggeva le storie prima di dormire, quella che senza di me non faceva mai niente!" >> mi rabbuiai ripensando a tutte quelle cose che avevo vissuto da piccola! Mi alzai tristemente e ricominciai a sistemare i vestiti nel suo nuovo armadio. Notai che non disse niente e che mi guardava. << Su avanti parla che hai da dirmi? Che sono stupida? Beh lo sapevo già... >>
<< Non sei stupida... Sei strastupida... Forse se le avresti detto la verità adesso, sicuramente, starebbe cambiando ripensando a tutte le cose belle che avete fatto da piccole!! Ma sei de coccio quindi... >> Scoppiai a ridere. << A parlato quella che non vuole parlare con Daniel! >> le feci una linguaccia e lei rimase a bocca aperta e mi tirò i suoi vestiti.


Finito di sistemare tutto Grace si buttò sul suo letto.
<< Che fatica! >> sbuffai buttandomi anche io sul mio letto.
<< Già… Non pensavo che ci volesse così… Di... Di solito mia madre ci metteva poco… >> disse poi stette in silenzio, sicuramente stava pensando a sua madre.
<< Ehi, tutto bene? >> chiesi, capendo cosa ricordava.
<< Si, non ti devi preoccupare...Che ore sono? >>
<< Le 8.00... tra poco si mangia, mia madre ha fatto il suo famoso polpettone, ti piacerà >> sorrisi
<< Tua madre è così gentile a farci stare da voi... >> sospirò
<< Ti conosce da sempre, sei come una nipote per lei, sia te che tuo fratello. >>


Scendemmo giù nella sala da pranzo. Dalla cucina arrivava un buon odore di polpettone e torta al cioccolato "la mia preferita!". Ci sedemmo tutti a tavola. Mandy era rimasta a cena con noi, per meglio dire con Jared; sono così carini insieme! Chi l'avrebbe mai detto la ragazzina capricciosa che conobbi 6 anni fa diventasse la fidanzata del fratello della mia migliore amica... I casi della vita!
<< Mmmh.. buono questo polpettone! >> Mandy aveva appena finito di mangiare la seconda porzione di polpettone.
<< Basta.. Io sono piena! >> dissi dopo averne mangiati quattro porzioni. Ogni volta che mettevo il polpettone nel piatto tutti mi guardavano con aria incuriosita. "Eem beh? Ho lo stomaco di un lupo e poi sono piccola devo crescere" gli ripetevo.
Grace e Jared avevamo mangiato poco, sicuramente non avevano molta fame, d'altronde chi l'avrebbe dopo ciò che hanno visto oggi?!?!
<< Se non vi dispiace signori Moran... io vorrei alzarmi >>
<< Ma certo Jared, non ti devi preoccupare, vai pure. >> mia madre era sempre gentile, l'ammiravo per questo, ma mi chiesi come mai non aveva urlato a Lucy di scendere a mangiare.
<< Mamma? Che fine ha fatto Lucy? >>
<< Tua sorella è rimasta in camera sua a parlare, come al solito, al telefono! E visto che ti sei mangiata tutto il polpettone e la torta lei non mangerà niente! >> mi rispose un pò con la voce alterata.
<< Oh... Beh peggio per lei! >> ridacchiai.
Mio padre mi guardò con un'occhiataccia, poi si rivolse a Grace << Grace? Se vuoi puoi andare anche tu... >>
<< Mi piacerebbe fare una passeggiata fuori se non vi dispiace >>
<< Ma certo, vai pure Grace... stai tranquilla, le chiavi sono sotto lo zerbino nel caso non dovessimo essere già a dormire >> le disse mia madre. Continuavo a guardare Grace, "forse sarebbe meglio che non esci!" pensai
<< Grazie signora Moran >>
<< Oh, ti prego chiamami Olive >>
<< Ok... >> disse alzandosi. Dopo che sentì chiudere la porta e Mandy andò in camera di Jared parlai con i miei genitori
<< Mamma, Papà... So che non potete dirmi granché su cosa sia successo hai genitori di Grace ma... lei è mia amica o meglio una sorella più piccola... e vorrei sapere qualcosa >> prima di rispondermi tutte e due si guardarono e quando mio padre annuì a mia madre lei parlò
<< Tesoro sappiamo quanto tieni a Grace ma non abbiamo niente di certo, pensiamo sia stato un incidente perchè non abbiamo trovato nessuna traccia che ci possa portare da qualcuno, abbiamo parlato con Jared e lui non sa se i suoi genitori erano in brutti rapporti con qualcun altro, domani andremo a interrogare qualche loro dipendente >>
<< Ma che lavoro facevano?? Grace e Jared non lo sapevano, o meglio non ci hanno mai parlato del loro lavoro! >>
<< Ah no? >>
<< No! >>
<< Quello che sappiamo è che lavoravano in un'azienda >> abbassai la testa... Non riuscivo a capire come mai Grace e Jared non sapessero il mestiere dei loro genitori... è la prima cosa che un padre o una madre dice al proprio figlio. << Marie? Perchè non sali in camera? Io e tua madre dobbiamo lavorare... >>
<< Va bene >> mi alzai per salire in camera
<< Mah... Perchè non hanno detto hai loro figli che lavoravano in un'azienda agricola? >> sentì i miei genitori discutere e mi misi vicino le scale a origliare << Pensi che dovremmo dirlo a Jared? >>
<< No ancora è presto... >>
<< Ma non è stato un incidente come gli abbiamo detto, Steve qualcuno è entrato dentro quella casa e ha ucciso due persone... e se Jared e Grace fossero in pericolo?? Dobbiamo almeno dirlo a Marie e tenere d'occhio quei ragazzi >> "IN PERICOLO" ... mi sentì mancare. Non ci pensai nemmeno un minuto e salì subito in camera, presi il telefono e provai a chiamare Grace ma non mi rispondeva... "Cazzo Grace rispondimi!!" sicuramente sarà andata in giro per le vie della città! Dovevo pensare ad altro... "pensa ad altro, pensa ad altro, pensa ad altro" la mia vocina anteriore non faceva altro che ripetermelo... Facile a dire di pensare ad altro, ma è più forte di me, non ci riesco. Mi sedetti nella sedia della mia scrivania, accesi la radio e poggiai la testa nella scrivania, ma l'alzai subito quando il telefono vibrò. Era arrivato un messaggio. Tyler!! Mi sciolsi appena lessi il suo nome...

"Ciao"

Può un "Ciao" mandato dal ragazzo più bello della squadra di pallacanestro farti sciogliere?? Beh si!!

"Ehi"
"Come va?"
"Potrebbe andare meglio a te?"
"Mmm... non mi lamento, ho saputo dei genitori della tua amica... Mi dispiace "
"E' stato un brutto colpo per tutti..."
"Immagino... Comunque oggi ti ho vista ;) "

Rimasi a guardare quella faccina per più di 5 minuti dimenticandomi di rispondere... Qualcuno bussò alla porta e mi fece ritornare alla terra ferma. Mi alzai e mi distesi nel letto e risposi a Tyler

"Davvero? ma dov'eri?"

Bussarono di nuovo alla porta...
<< Avanti! >>
<< Scusa Marie se ti disturbo ma hai avuto notizie di Grace? >> Jared aveva la voce preoccupata e il colore della faccia era bianchissima
<< No >>
<< Allora la chiamo... >>
Prese il cellulare e compose il suo numero. Il mio telefono vibrò

"A scuola xD"
".-. spiritoso... Ma non è giusto però..."

 

Jared era seduto nel letto di Grace quando parlò  << Grace... sei ubriaca? >> "oh, no... Grace!" Notai Jared impallidire ancora di più... Lo guardai terrorizzata, mi alzai dal letto e mi misi le scarpe. << Dobbiamo andarla a prendere >> sussurrai.
<< GRACE! TORNA SUBITO A CASA CAZZO! >> Jared le urlò contro.
<>non riuscì a dirle altro poiché lei aveva riattacato
<< Allora dov'è? >> gli chiesi
<< Non lo so... credo sia a un bar della città, c'era una musica di sottofondo. Credo che fossero gli Ac/Dc. >> "Ac/Dc" ci pensai un momento... è al bar di Micheal!!
<< C'è solo un bar che mette quel tipo di musica e io so dov'è... Andiamo! >> dissi mentre aprivo la porta << Va ad accendere la macchina io arrivo subito. >>
Jared scese prima di me, mi fermai in cucina e vidi i miei genitori che stavano lavorando con delle foto e i pc.

<< Mamma, papà io e Jared stiamo andando a prendere Grace che si è persa >> era meglio non dirgli dov'era...
<< Va bene, state attenti >>
<< Sta tranquilla mamma! >> sorrisi, misi il giubbotto di pelle nero e uscì. Jared mi aspettava davanti la porta con la macchina accesa. Salì in macchina e presi il telefono, vidi che Tyler mi rispose, ma perora non potevo rispondergli, andai nella rubrica e cercai il numero di Micheal. << Quando esci dal cancello gira a destra e vai sempre dritto c'è un pub con un'insegna con scritto "Pub-Music da Micheal" fermati lì! >> dissi a Jared che partì subito... "Micheal, cazzo rispondimi!" pensai.
<< Pronto Pub da Micheal come posso aiutarla? >> wow sembrava che mi avesse sentito.
<< Micheal sono Rihanna... >>
<< Rihanna, che bello risentirti... mi dispiace ma per adesso serate karaoke no nè facciamo... >>
<< Lo so, testa calda! Ascoltami, sto cercando una mia amica... Credo che sia da te! >>
<< Per caso ha i capelli biondi, occhi azzurri, aria triste e indossa un cappotto marrone?? >>
<< Si, è lei. Fa in modo che non se ne vada sto venendo a prenderla... >>
<< Ok... ma, tesoro, si è bevuta 10 manhattan, è ubrica... >>
Rimasi a bocca aperta... Dio 10 manhattan valevano 100 euro.
<< Sto venendo, non farla andare via. >> riattaccai, Jared mise il piede sull'accelleratore e mi guardava con aria preoccupata.<< Spero che tu abbia 100 euro a portata di mano perchè io non è ho... e non mi va di cantare di nuovo per quello! >>
<< 100 EURO? Marie ma che dici? >>
<< Beh tua sorella si è bevuta 10 manhattan che equivalgono a 100 euro! >> chinai la testa e lessi il messaggio di Tyler, senza guardare Jared...

"Cosa non è giusto?"
"Che tu sai chi sono io, e io non so chi sei tu..."
"Davvero non sai chi sono?"

"Certo che so chi sei ma non te lo dico" pensai ... Volevo che si facesse vedere lui a scuola, magari lunedì sarebbe venuto a mensa nel tavolo insieme a me e agli altri. E non sarebbe stato solo... Alzai la testa e vidi la scritta del pub... << Siamo arrivati!! >> dissi
Jared frenò di botto, scesi subito ed entrai senza alcun problema a parte Jared che fu bloccato dal buttafuori, quando mi accorsi che era ancora fuori ci andai.
<< Lui è con me! >> dissi secca e lo lasciarono entrare tranquillamente.
<< Come mai ti ha ascoltato subito? E ti sei presentata come "Rihanna" a quello per telefono?? >> mi domandò
<< Jared non è il momento, poi più in là ti racconto... Adesso cerchiamo Grace >> annuì e mi avvicinai al bancone dove vidi Grace che parlava con Micheal. Feci cenno a Jared di stare lì dov'era, se si sarebbe presentato lui, lei avrebbe reagito male.
<< Grace... >> le dissi e mi sedetti accanto a lei. Mi guardò con gli occhi spalancati.
<< Che ci fai qui? >> il suo alito faceva puzza di alcol
<< Sono venuta a prenderti... Hai bisogno di riposarti... Micheal un bicchiere d'acqua gassata, subito! >> ruggì.
Micheal portò subito il bicchiere e lo diede a Grace << Non voglio dell'acqua! >>
<< Devi berla ti leverà il brutto alito e non ti farà diventare stonata! Su bevilo... Mi secca dare spiegazioni hai miei genitori domani! >> Lo bevve subito << Adesso andiamo a casa! >> mi guardò e annuì. Feci cenno a Jared di avvicinarsi, lei abbracciò suo fratello che mi sibilò un "Grazie", sorrisi e quando si allontanarono mi rivolsi a Micheal che era rimasto a guardare la conversazione. << Ringrazia che stia bene e che non ti denunci, sai che potrei farlo e che chiuderesti questo posto! >> Stava per contraddirmi ma me ne andai subito. Quando uscì fuori, vidi Jared che sistemava Grace nei sedili posteriori e notai, in lontananza, un gruppo di ragazzi che si stavano avvicinando e che chiamavano << Rhii! >> con enfasi e correvano verso di me. Salì subito in macchina e Jared l'accese e partì.
<< Presto corri verso casa e non fermarti! >> dissi con aria preoccupata.
<< Va tutto bene? >>
<< Si, perchè non dovrebbe?? >>
<< Hai l'aria preoccupata... >> "Oddio Jared stai iniziando a fare troppe domande per i miei gusti" vocina capricciosa
<< Sono solo preoccupata per tua sorella fra poco vomiterà vuoi rovinarti l'auto?? >> lo feci zittire e corse verso casa.

"No, non so chi sei... Scusa se ti sto rispondendo ora ma dovevo aiutare Grace. Ci sentiamo domani??"
"Ci conto! Buona notte :* "

Adesso anche la faccina col bacio! Stavo morendo in bagno mentre tenevo i capelli di Grace lontani dal water.
<< Domani mattina ti prendi un bell'antidolofico e non voglio sentire scuse! >> le urlai mentre continuava a vomitare
<< Va bene! >> si alzò e si lavò la faccia con l'acqua fresca mentre continuavo a tenerle i capelli alzati. << Perchè non hai pagato? >> mi chiese ad un tratto mentre si metteva il pigiama
<< Aveva un debito con me! >> alzai le spalle. Jared dall'altra stanza bussò e chiese come stava Grace e se poteva entrare, ma invece di farlo entrare uscimmo noi. Io mi sdraiai nel mio letto e loro due rimasero seduti nel letto di Grace.
<< Mi dispiace, non sarei dovuta andare in quel pub. Riuscirò a farmi perdonare da tutte e due? >>
<< Non hai niente da farti perdonare, Grace. Adesso a nanna hai bisogno di dormire! >> le sorrisi, mentre Jared mi fissava.
<< Marie domani ho da farti tante domande >> affondai la testa nel cuscino e mi alzai, lo presi per mano e lo accompagnai alla porta << Fratello "domani ho da farti tante domande", va a letto hai bisogno di dormire anche tu! Buona notte >> gli chiusi la porta in faccia.
Mi voltai per andare a letto e vidi Grace che dormiva tranquilla, la coprì con le lenzuola, presi l'antidolorifico dal cassetto e glielo misi nel comodino e mi coricai.
"Che giornata pazzesca, prima i messaggi di Tyler, poi la morte dei genitori di Grace, Luc che voleva parlarmi e per finire Grace che si ubriaca e giusto giusto nel pub di Micheal" pensai. Mi voltai guardando Grace. "Un'altro pub non potevi sceglierlo?" le domandai mentalmente e mi addormentai.





Salve bella gente :) Allora che ne pensate del capitolo??
Se volete contattarci abbiamo un'apposita pagina su Facebook :) -> http://www.facebook.com/pages/Dreams-Love-Passion/439660262765741?ref=hl&bookmark_t=page <-
Bacy Zoei

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 7 Pov Grace ***


Mi svegliai con un’atroce mal di testa, pioveva, le gocce che andavano a sbattere contro la grondaia facevano un rumore assordante. In bocca avevo un saporaccio, un misto di alcool e vomito… Sul comodino vidi un bicchiere d’acqua con due pastiglie. Mi alzai molto lentamente visto che la testa mi faceva male. Quando ormai ero praticamente seduta mi venne un urto di vomito improvviso che mi fece alzare di scatto e andare verso il bagno ( fortunatamente Marie aveva un bagno in camera sua ). << Ehi, Grace… Tutto a posto? >> mi chiese preoccupata Marie, che si doveva essere appena svegliata. Annuii e basta. Lei sparì e quando tornò da me aveva in mano il bicchiere d’acqua, quello che avevo sul comodino, insieme alla pastiglia. << Bevi…>> ingoiai la pastiglia e bevvi tutta l’acqua << Grazie… >> sussurrai. Lei fece spallucce e mi aiutò a rialzarmi. Mi fece stendere di nuovo sul letto e cominciai a piangere.
<< Ehi… perché piangi? >>
<< I miei genitori sono morti Marie! E io ieri sera sono andata ad ubriacarmi! >> dissi in lacrime << Perché i miei genitori sono stati uccisi?! Denaro? Invidia? Non sapevo neanche che lavoro facevano, non me lo hanno mai detto! >>
<< Grace… sono le due di notte… Riposati. >> chiese Marie, e sapevo che lei era stanca così restai muta.
Quando Marie si riaddormentò mi alzai e andai verso la camera di mio fratello e quando entrai lo vidi leggere un libro. Neppure lui riusciva a dormire. Quando mi vide chiuse il libro e fece posto nel letto, così potevo sdraiarmi con lui.
<< Come va? >> mi chiese preoccupato mentre mi infilavo sotto le coperte << Ho appena vomitato >> risposi abbracciandolo << Scusami Jared, non dovevo farlo >> continuai.
<< Non lo fare mai più. Non voglio perdere la mia sorellina >> rispose stringendomi a lui. << Ho paura… >> confessai rincominciando a piangere
<< Anche io Grace… >> fece un attimo di pausa poi continuò << Ti ricordi cosa diceva papà quando eravamo piccoli quando dovevano partire per lavoro e lasciavano noi a casa?
Che se anche erano lontani, loro erano nei nostri cuori e che non ci avrebbero abbandonati mai >> sorridemmo insieme << Si me lo ricordo… >>
<< Quindi Grace, loro resteranno per sempre nei nostri cuori. Per sempre. Lo sai che molte volte, quando guardavo dei film smielati con te dicevo che questa frase è inutile, che non è vero quando uno è morto è morto non si può fare niente. Bhe questa sera ho capito che non è così, che questa frase ti dà supporto in fin dei conti >>
<< Oh Jared… Ieri mattina non abbiamo neanche detto un "ti voglio bene" a nostra madre. È questa la cosa che mi fa soffrire più di tutte. >>
<< lo so. >> fù l’unica cosa che riuscì a dire. Mi riaddormentai nelle braccia del mio fratellone.


I giorni seguenti passarono troppo in fretta, non ero ancora psicologicamente pronta per affrontare un giorno di scuola, ma non volevo saltare le lezioni. L’educazione scolastica per me era molto importante. << Grace, se non te la senti, puoi prenderti ancora un po’ di tempo tesoro. Non c’è fretta. >>
<< No, ho bisogno di distrarmi un po’ Mrs Moran >> dissi facendo un sorriso tirato. << Vado a preparami, scusate >> mi alzai da tavola appena finii la mia colazione.
Andai verso il bagno e vidi la mia immagine. Sembravo uno zombie. Avevo le occhiaie perché di notte non dormivo, i capelli sembravano un nido d’uccelli e le guance erano gonfie. Facevo proprio schifo. Presi la borsa dei trucchi e cominciai a truccarmi, quando ebbi finito sembravo totalmente un’altra persona. Cercai i miei vestiti preferiti: un paio di calze a reti, una maglietta che mi copriva il sedere e i miei stivaloni neri. In più aggiunsi dei braccialetti argentati e delle collane. Ok, forse sembravo una zoccola, ma questo stile mi piaceva, tutto qua. Presi il pacchetto di sigarette che avevo portato da casa mia e ne diedi uno a Jared << Le tue sigarette >> se ne accese una mentre aspettavamo Lucy e Marie fuori dalla villa. Io feci lo stesso << Non dovresti fumare… >> disse guardandomi. Alzai un sopraciglio
<< Non te ne è mai importato fino ad adesso >>
<< le persone cambiano >> Lo guardai seria. << bhe, non dovresti fumare neppure tu. >>
<< Touchè >> esclamò lui continuando a fumare la sua Cammell.
Dietro di noi la porta si aprì e arrivarono Lucy e Marie.
<< Eccoci! >> esclamò Marie apparendomi davanti. Buttai il mozzicone di sigaretta per terra. << siamo pronti quindi? >> chiese Lucy guardandoci. << Si, possiamo andare >> risposi con un sorriso. Lucy come sempre sembrava una puttana peggio di me. Minigonna corta rosa, top che lasciava all’immaginazione e tacchi alti. Scrollai il capo e trattenni una risata, l’azzuffata che avevano fatto due giorni fa, non era servito a un cazzo a quanto vedo. Marie alzò gli occhi al cielo e mi venne da ridere. << Forza andiamo >> esclami continuando a ridere.
Salimmo nella macchina di Lucy e in poco tempo eravamo a scuola.


Scesi dalla macchina e andai incontro a Mandy che ci aspettava. << Ciao piccola! >> disse Jared con un sorriso ebete in faccia, lei gli si buttò tra le braccia.
<< LUCY! >> sentimmo chiamare con una voce irritante, mi girai e vidi Alexandra insieme a Daniel che si stava fumando una sigarette, come al suo solito. Non mi accorsi che lo stavo fissando come un’assatanata, bisognosa di lui e del suo affetto. Infatti me lo fece notare la vipera che venne verso di noi. << Senti, so che hai perso i genitori e tutto il resto, una storia molto commovente. >> agitava le mani mentre parlava e mi dava irritazione << ma… non guardare il mio fidanzato come se te lo volessi sbattere seduta stante,capito sgorbio? >> mi accesi una sigaretta indifferente. << Dovresti fare una pulizia dei denti, il tuo alito puzza quanto il didietro di un elefante e ora che vedo meglio, oddio! Hai un brufolo sul naso! >> feci il mio sorriso da ‘’prendi questa stronzetta‘’ e i miei amici cominciarono a ridere, anche Lucy e Daniel trattenevano le risate. Alexandra guardò Daniel << Amore, questa mocciosa mi ha insultato, digli qualcosa! >> disse piagnucolando. << Grace, per favore. >> disse serio, io alzai le spalle. << Dopo io e te dobbiamo parlare ancora. Non abbiamo finito la discussione di Venerdì. >> disse concludendo. Io lo fissai negli occhi per una frazione di secondo, poi si allontanò insieme ad Alexandra e Lucy. Rimasi a fissarli. Infine tornai a guardare i miei amici e feci un sorriso tirato dei miei, fortunatamente suonò la campanella, buttai la sigaretta e andammo tutti in classe.


Arrivai nell'aula di biologia e mi sedetti in fondo alla classe. Dove nessuno poteva vedere il mio dolore. Tirai fuori i libri e sentii l'aria spostarsi di fianco a me. Perfetto avevo compagnia, guardai il mio compagno ma me ne pentii all'istante. Cazzo!
<< Ciao >> disse Daniel sorridendomi.
<< Ciao >> risposi acida io.
Lo fissai negli occhi. Oh, come erano belli. Erano di un bellissimo castano chiaro. Distolsi lo sguardo. << Sei venuto qua a sgridarmi o qualcosa del genere?! >> chiesi sempre acida. Ma qual'era il suo problema? Con quale sfrontatezza si presenta qua da me dopo che mi ha sgridato come una bambina difronte a tutti?!
<< No. Sono venuto qua perché... >> si zittì e chiuse gli occhi << Senti mi dispiace per la scenata di stamattina. >>
<< Ah, allora sei venuto qua a scusarti con me?! Sentiamo chi te lo ha imposto? Mandy? È stata lei a costringenti a venire qua da me? >>
Dissi spazientendomi.
<< No. Lei non mi ha detto niente. >> aprì gli occhi e guardò altrove con aria confusa.
Questa si che è una notizia!
<< Mi dispiace per i tuoi genitori. >> continuò, non guardandomi negli occhi. Io lo guardavo cercando di capire dove volesse arrivare. Dopo qualche minuto di silenzio arrivò il nostro professore.
<< Buon giorno ragazzi! >> disse posando in fretta la borsa e guardandoci. Posò lo sguardo su di me. << Oh... Signorina Hill non pensavo di vederla a scuola. Mi dispiace per i suoi genitori. >> tutta la classe si voltò verso di me. Risposi con un sorriso dei miei. << Sto... Sto bene. Non si preoccupi >> "si certo, stavo favolosamente bene... " pensai sarcastica. << Se c'è qualche problema, può tranquillamente abbandonare la lezione >> annuii.
<< Bene iniziamo! >> il professore cominciò a blaterare cose sulle planarie e la mitosi. Intanto io cercavo di non avere nessun contatto con "Mr. Fidanzato di una Troia".
Passò l'ora più lunga della mia vita, il suono della campanella era un dono mandato dal cielo. Feci per alzarmi ma Daniel mi tirò per un braccio e mi fece risedere. << L'ora dopo abbiamo ginnastica. E io non ho voglia di farla. >> disse lui.
<< Bhe, magari io ne ho voglia. >> bugia! Io odio ginnastica e lui lo sa.
Infatti mi fece la sua occhiata da "non mi dire cazzate stai seduta o ti sculaccio come una bambina piccola"
<< Ok, forse potrei balzarla >> posai le mie cose.
<< Come stai? >> mi chiese realmente preoccupato.
<< Come ho detto prima sto bene >>
<< Oh Grace non mi dire cazzate! Ti sono appena morti i genitori! Non stai bene! >> disse bruscamente, le lacrime cominciarono a scorrere. Sgranò gli occhi vedendo mi piangere.
<< Scusami... Io non volevo, mi dispiace >> non riuscivo a guardarlo. Sbattè il pugno contro il tavolo e mi fece sobbalzare. << Cazzo! Merda! Grace mi dispiace sul serio. Ti prego perdonami. >> lo guardai. Oddio, stava piangendo. Non l'ho mai visto piangere. << Non piangere Daniel. Ti prego >> singhiozzai << Non farlo >> dissi in fine mentre le lacrime scorrevano più velocemente.
<< If I don't say this now I will surely break
As I'm leaving the one I want to take
Forgive the urgency but hurry up and wait
My heart has started to separate >> cominciai a cantare singhiozzando la canzone che cantavamo qualche anno fa. Lui mi guardò.
<< Oh, oh,
Be my baby
Ohhhhh
Oh, oh
Be my baby
I'll look after you >> continuò con lui. Sorrisi, lui ricambiò il sorriso. Io mi alzai e lo tirai per un braccio << Andiamo. >>
<< Andiamo dove? >> chiese lui sorridendomi
<< Nell'aula di musica. Ora li non c'è nessuno >> lui scosse io capo ridacchiando. << Spero che tu ti ricorda come suonare una batteria >> dissi ridacchiando
<< Si mi ricordo anche se io suono la chitarra, e tu? Ti ricordi come si suona un pianoforte? >>
<< Certo! >> risposi.
Entrammo nell'aula di musica. Daniel si posizionò alla batteria e io al pianoforte. Attaccai con le prime note della canzone Look After You
<< If I don't say this now I will surely break
As I'm leaving the one I want to take
Forgive the urgency but hurry up and wait
My heart has started to separate
Oh, oh,
Be my baby
Ohhhhh
Oh, oh
Be my baby
I'll look after you
There now, steady love, so few come and don't go
Will you won't you, be the one I'll always know
When I'm losing my control, the city spins around
You're the only one who knows, you slow it down
Oh, oh
Be my baby
Ohhhhhh
Oh, oh
Be my Baby
I'll look after you
And I'll look after you
If ever there was a doubt
My love she leans into me
This most assuredly counts
She says most assuredly
Oh, oh
Be my baby
I'll look after you
After You
Oh, oh
Be my baby
Ohhhhh
It's always have and never hold
You've begun to feel like home
What's mine is yours to leave or take
What's mine is yours to make your own
Oh, oh
Be my baby
Ohhhhh
Oh, oh
Be my baby
I'll look after you
You are so beautiful to me >>
Restammo lì a cantare e a suonare fino a quando ...



 

Salvee :) 
Scusate il ritardo ma finalmente la scuola è finita e adesso siamo più libere e possiamo continuare a scrivere la nostra storia.
Beh che ve ne pare del capitolo?? Secondo voi cosa è successo mentre Grace e Daniel cantavano?? Lascio a voi recensire ;)
-Giù <3

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 8 Pov Marie ***




Erano passati giorni dalla morte dei genitori di Grace, lei diceva di stare bene ma dentro di me sapevo che mentiva, la notte non dormiva più e il giorno non era più la stessa, d'altronde aveva appena perso i suoi genitori.
Qualcuno bussò alla porta mentre mi finivo di preparare per andare a scuola << Stupida, sei pronta? >> alzai lo sguardo e vidi mia sorella che mi fissava, la guardai scioccata dal modo in cui era vestita.
<< Io sono pronta tu invece? Perchè non ti vesti un po'? Sai manca ancora più di un mese prima di andare a mare tu sembri che ci stai per andare ora! >> mi misi davanti a lei con una mano nel fianco. Avevo messo un paio di jeans stretti, i miei preferiti, una maglietta non molto scollata bianca e le zeppe aperte bianche. In confronto a lei ero più carina io! Dopo che mi squadrò dalla testa hai piedi, alzò le braccia al cielo << Andiamo! >> disse. Presi il telefono, la borsa e scesi con lei. Mentre scesi dalle scalemi vibbrò il telefono.

"Buon giorno piccola mia! :*"

Era Tay. Sorrisi a quel messaggio. Durante questi giorni ero diventata la "sua piccola cucciola" e a scuola Tyler mi salutava facendomi l'occhiolino.

"Giorno a te :) hai intenzione di farti vedere oggi? u.u"

Gli risposi. Anche se diceva che ero sua e Tyler mi salutava, non ero sicura che fosse realmente lui. Speravo di si, Tyler McCarty mi è sempre piaciuto come ragazzo. Peccato però che una ragazza, la terza del gruppo di Alexandra, ci stava sempre fra i piedi: Jessie Midler.


Quanto avrei voluto che quel giorno non venisse a scuola così Tyler (sempre se fosse Tay) si sarebbe fatto vedere. Alzai gli occhi al cielo e uscì di casa, fuori ci aspettavano Jared e Grace che guardava scioccata mia sorella. Io mi limitai solo ad alzare una seconda volta gli occhi al cielo.
<< Manca poco >> sussurrai a Grace mentre saliva nell'auto.

"Vedremo! u.u"

Lessi il messaggio appena arrivata a scuola. Decisi di non rispondergli.
<< Ragazzi io entro devo prendere dei libri nell'armadietto >> alzai le spalle ed entrai dentro l'enorme edificio chiamato "scuola". Mancavano cinque mesi alla fine della scuola e cinque giorni all'arrivo della mia patente. Finalmente, era la cosa che desideravo di più al mondo. Arrivai davanti l'armadietto, mi sentivo un po' osservata ma non mi girai per vedere se qualcuno mi fissava o meno. Aprì l'armadietto e notai un foglio cadere a terra.

"Vorrei abbracciarti forte forte tanto per farti capire che per te ci sono e ci sarò per sempre.
Ti voglio bene Mia!
Tyler"

Sgranai gli occhi quando lessi il nome. Mi voltai e lo cercai con lo sguardo per tutto il corridoio ma non lo vidi. La campana suonò ed entrai in classe. Prima ora: Canto. Mi misi infondo al mio solito posto. Avevo chiesto espressamente al professore di non farmi mettere davanti e di non farmi cantare, perchè avevo un problema alle tonsille, quando invece era perchè non voglio cantare davanti i miei compagni. Dal mio posto vidi entrare Mandy, mi fece l'occhiolino e si sedette al suo posto. Ovviamente a primo banco.
<< Buon giorno ragazzi! >> Il prof era appena entrato posò le sue cose nella cattreda << Ragazzi devo presentarvi un vostro nuovo compagno. Signor McCarty prego si accomodi >>



Eccolo lì con il suo sorriso smagliante, il suo corpo perfetto e i suoi bellissi occhi luccicanti. Sprofondai nella sedia facendo in modo da non farmi vedere nascondendomi dietro lo zaino, mi voltai verso Mandy che mi guardava con la bocca aperta, io alzai semplicemente le spalle. << Grazie Mr Raison >> la sua voce era come una nota che meritava tutta la mia attenzione, ma più si avvicinava hai banchi più cercavo di nascondermi.
<< Ciao >> Cazzo! L'unico posto libero era accanto al mio! Mi voltai, lui era lì, seduto accanto a me con un sorriso smagliante.
<< Ciao >> sussurrai, mi mancava la voce.
<< Come stai? >> mi chiese mentre mi sistemavo nella sedia
<< Benissimo >> feci un sorriso soddisfatto << Tu? >>
<< Adesso più che bene >> "Sto morendo" pensai dopo aver visto il suo sorriso smagliante. Mi voltai verso la cattedra, ero rossa come un peperoncino, cercai di stare attenta alla lezione ma la mia testa non c'era completamente, con la coda dell'occhio vidi Tyler che usciva dallo zaino un quaderno e iniziò a prendere appunti. La curiosità mi stava mangiando viva, volevo sapere del perchè fosse entrato a far parte di giusto giusto di questa classe.
<< Signor McCarty sarebbe così gentile da farci sentire la sua voce? Magari insieme alla Signorina Moran se non ha più le tonsille infiammate >> diventai subito bianca e guardai il prof con gli occhi spalancati.
<< Per me va bene >> rispose Tyler sorridendo. Io non sapevo che fare, guardai Mandy che mi fissava con gli occhi spalancati che aspettava dicessi qualcosa
<< Anche per me va bene >> dissi di fretta senza rendermene conto di aver accettato.
Ci alzammo e il prof ci consegnò i fogli del testo della canzone da cantare. Quando lessi il titolo guardai scioccata il prof "come diavolo faceva a conoscere quella canzone?" dissi tra me e me. Era la mia canzone! Una delle ultime che avevo composto per lo spattacolo da Michael. Volevo sprofondare, scappare, andarmen via. Non potevo cantare quella canzone se l'avrebbe sentita cantare da me avrebbe capito qualcosa.
<< Ho sentito cantare questa canzone tempo fa in un pub per il compleanno di un mio parente. Chi la cantava è sparita dalla circolazione, io sono riuscito a trovare il testo. Non so cosa ma da quando tu sei arrivato ho capito che le vostre voci dovrebbero cantare insieme così eccovi qua. Iniziamo? >> "Sei nella merda, Marie!" la mia vocina interiore mi rimproverava ma allo stesso tempo non mi sembrava tranquilla nemmeno lei. Io e Tayler annuimmo. Iniziai a cantare subito dopo la partenza della musica.
<< Ooh na na, what’s my name
Ooh na na, what’s my name
Ooh na na, what’s my name
Ooh na na, what’s my name
Ooh na na, what’s my name
Whats my name, whats my name >> finì di cantare la mia parte e iniziò lui.
<< I heard you good with them soft lips
Yeah you know word of mouth
the square root of 69 is 8 something
cuz I’ve been tryna work it out, oooow
good weed, white wine
I come alive in the night time
okay, away we go
only thing we have on is the radio
ooooh, let it play, say you gotta leave
but I know you wanna stay
you just waiting on the track to finish girl
the things we could do in twenty minutes girl
say my name, say my name
wear it out, its getting hot, crack a window, air it out
I can get you through a mighty long day
soon as I go the text you gon right is gon say… >> La sua voce era come l'immaginavo, proprio come il suo volto: perfetta! Rimasi incantata che mentre cantava lo guardavo. Fino a quando non toccò di nuovo a me.
<< Not everybody knows how to work my body
knows how to make me want it
boy you stay up on it
you got that something that keeps me so off balance
baby you’re a challenge, lets explore your talent
hey boy I really wanna see if you can go downtown with a girl like me
hey boy, I really wanna be with you
cause you just my type
ooh na na na na
I need a boy to really take it over
looking for a girl to put you over
oooooh, oooooh
hey boy I really wanna see if you can go downtown with a girl like me
hey boy, I really wanna be with you
cause you just my type
ooh na na na na
I need a boy to really take it over
looking for a girl to put you over
oooooh, oooooh
Ooh na na, what’s my name
Ooh na na, what’s my name
Ooh na na, what’s my name
what's my name, what's my name >> Cantare di nuovo era una bella sensazione e mi lasciai trasportare dalle note musicali, dalla mia musica. Chiusi gli occhi mentre cantavo, sapevo di avere gli occhi di tutti puntati addosso ma non me ne importava. Stavo cantando, di nuovo, davanti a un pubblico.
<< Baby you got me, ain’t nowhere that I’d be
then with your arms around me
back and forth you rock me
so I surrender, to every word you whisper
every door you enter, I will let you in
hey boy I really wanna see if you can go downtown with a girl like me
hey boy, I really wanna be with you
cause you just my type
ooh na na na na
I need a boy to really take it over
looking for a girl to put you over
oooooh, oooooh
You’re so amazing, you took the time to figure me out
that’s why you take me, way past the point of turning me on
you bout to break me, I swear you got me losing my mind
Ooh na na, what’s my name
Ooh na na, what’s my name
Ooh na na, what’s my name
Ooh na na, what’s my name
Ooh na na, what’s my name
what's my name, what's my name
hey boy I really wanna see if you can go downtown with a girl like me
hey boy, I really wanna be with you
cause you just my type
ooh na na na na
I need a boy to really take it over
looking for a girl to put you over
oooooh, oooooh >> Quando finì di cantare suonò la campana, dopo che  i miei compagni mi fecero un applauso, riuscì ad aprire gli occhi. Era come se ero tornata a qualche anno fa, che dopo aver cantato tutti si alzavano e mi facevano un applauso come ringraziamento. Mi misi una mano in testa ero confusa. In un attimo tutti se n'erano andati, io e Tayler andammo a prendere le nostre cose nel banco.
<< Complimenti hai una bella voce. >> mi dissi sorridendo.
<< Grazie, anche la tua è bella. >> sorrisi anche io
<< Cos'hai ora? >> mi chiese di punto in bianco
<< Storia >> dissi << Tu? >>
<< Arte >> disse con voce sconfitta. << Ti aspetto in mensa >> mi disse e se ne andò senza nemmeno farmi parlare. Finì di prendere le mie cose e mntre stavo per uscire dalla classe il prof mi chiamò << Signorina Moran posso farle una domanda? >> "oh, no!" avevo gli occhi sgranati per la paura della domanda  che mi stava per fare.
<< Lei è Rhi? >> mi chiese << Ho memorizzato benissimo la sua voce, e voi due l'avete identica. Se è lei per favore me lo dica. Le prometto che non lo dirò a nessuno. >> Mi sentivo incastrata non sapevo che fare, se dirgli o meno che Rhi ero io. Chiusi la porta della classe e mi sedetti nel banco difronte alla cattedra.
<< Professore mi sto confidando con lei, ma mi deve promettere che quello che sto per dirvi non deve uscire da questa classe. >>






Tadàà!! Ecco a voi un nuovo capitolo :)
Allora secondo voi cosa dice la nostra Marie al professore??
Aspettiamo le vostre recensioni
Zoei

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1533970