Momenti passati…

di MangAnime
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il nostro anniversario... ***
Capitolo 2: *** Quella sera, quel giorno, quel destino così crudele. ***
Capitolo 3: *** Un pacchettino ***
Capitolo 4: *** Una nuova vita? ***
Capitolo 5: *** Il giorno più bello, l'inizio della nostra vita insieme. ***
Capitolo 6: *** Una... 'sorpresa' (parte 1, cap. 6) ***
Capitolo 7: *** Una... 'sorpresa' (parte 2, cap. 7) ***
Capitolo 8: *** Lei o... Lui? ***
Capitolo 9: *** Oggi, volevo che fosse come Ieri... (Parte 1, cap. 9) ***
Capitolo 10: *** Oggi, volevo che fosse come Ieri... (Parte 2, cap.10) ***
Capitolo 11: *** Il primo giorno. ***
Capitolo 12: *** Come dirglielo...? ***
Capitolo 13: *** Kudo-kun! Miyano-san! ***
Capitolo 14: *** Un passo... verso il presente. ***
Capitolo 15: *** Detective Boys 2 … ***
Capitolo 16: *** Da piccoli a... Grandi! ***
Capitolo 17: *** Famiglia. ***



Capitolo 1
*** Il nostro anniversario... ***


Salve :D sono tornata quasi subito xD in questa fan fic è Shiho che parla :D ed è lei che spiega le situazioni.... è  la seconda fic che scrivo quindi, sicuramente xD, ci saranno degli errori... Bene vi auguro Buona lettura! :D Ci "vediamo" sotto ciaoo :D

MangAnime ;)


                                                                                    Momenti passati…
-Il nostro anniversario... 

“È passato un anno da quel giorno… vedi il tempo non cambia il mio umore? Noti come il colore Nero perseguita anche il mio stato d’animo? Tu, che ora dovresti osservarmi e vegliare su di me, ti sei reso conto di ciò che ho provato, che provo e che proverò a causa del destino che quel giorno è stato crudele sia con te che con me?  Sai… quella sera io ti aspettavo a casa, la cena che avevo preparato era il tuo piatto preferito sul tavolo c’erano le candele ancora spente, aspettavo per accenderle, non volevo si consumassero prima del tuo arrivo, quel giorno… ero tornata prima perché, speravo, che almeno per il nostro anniversario di matrimonio, tu, mantenessi la promessa fattami il giorno prima, ti presentassi a casa in largo anticipo, non come al solito verso le undici o le undici e mezza di sera suonando alla porta, pronunciando più o meno la solita frase con tono pentito e sguardo basso:  -Scusami Amore, ma… sai il caso che stavo seguendo mi ha preso più tempo del previsto e… mi sono dimenticato di avvisarti, puoi perdonarmi?- E li spuntava la faccia da cane bastonato a cui cercavo con tutte le mie forze di resistere e dirti –No, ogni volta la stessa storia. – era la risposta che dovevo darti ogni volta che ritardavi e poi mi chiedeviscusa ma, puntualmente, mi facevo da parte lasciandoti entrare e girando il capo per non farti vedere la mia reale espressione ti dicevo  -Amore un corno! Tu stasera ti prepari l’insalata e dormi sul divano io, invece, mi mangio tutto ciò che ho preparato e mi sdraio sul letto prendendo anche la tua parte, starò comodissima sai! Cosi impari a fare tardi.- Ma non ero credibile… tu entravi, chiudevi la porta, mi accarezzavi la guancia e mi baciavi sussurrandomi un -Ti amo- cosi dolce che mi scaldava il cuore, seguito da un –Scusami, prometto che mi faccio perdonare.- e io come al solito cedevo e avviandomi verso la cucina ti dicevo – Muoviti, non credo che da sola riuscirei a mangiare tutto.- ero sempre di spalle e tu sentivi solo mio tono che si addolciva ma non vedevi mai il mio viso gioioso e preso ancora dalle tue attenzioni. Ogni giorno la stessa storia, ogni giorno arrivavi in ritardo, ogni giorno mi abbracciavi e mi dicevi Ti Amo. Ma, purtroppo questo, quel giorno, non accadde… era tardi, io ero seduta a tavola e con il palmo della mano mi sorreggevo la testa fissando l’orologio, poi il suono del campanello, mi ricordo ancora l’orario 22:48 e ricordo anche la frase che pronunciai dirigendomi verso la porta –Ma guarda tu quel citrullo! Sono le undici meno dieci, secondo lui questo è arrivare in largo anticipo?!- senza nemmeno chiedere chi fosse, sicura che a quell’ora solo tu potevi suonare, chiedendomi scusa per il ritardo, aprì la porta, ero pronta a farti una ramanzina –Ti pare ora d..- non completai la frase, non eri tu, mi ritrovai difronte Ran ero sorpresa di  vederla, insomma, l’ultima volta ci ha detto che ci odiava ed era corsa via, non credevo di ritrovarmela davanti, dietro lei vidi Sato e Takagi accompagnati dall’agente Megure, non avevano facce felici, anzi nel loro volto si leggeva solo tristezza, la guardai bene quasi per analizzarla, vidi i suoi occhi gonfi e rossi, le guance erano rosso fuoco, tremava, e fra le mani stringeva un fazzolettino, poi passai lo sguardo su l’agente Sato, e sia lei sia Takagi erano tristi, avevano il capo basso e i pugni stretti tanto da avere le nocche bianche e, infine, Megure notai subito che l’ispettore non aveva il suo solito cappello in testa, ma che lo stringeva fra le mani, proprio come Ran stringeva il fazzoletto, anche lui era tremendamente triste anche se lui mi guardava negli occhi, so per certo che dentro di me capii subito cosa quegli occhi lucidi volessero dire ma a recepire il messaggio ci volle un po’, poi Ran mi prese la mano mi distolse dai miei pensieri, mi guardò e io guardai lei, pronunciò il mio nome e dopo vari singhiozzi pronunciò il tuo, le lacrime le bagnavano il volto i suoi occhi erano sommersi dalle lacrime, fu li che capii veramente la situazione ritirai la mia mano e la portai al cuore che ebbe un sussulto, anche io iniziai a piangere, Megure mi si avvicinò, mi posò la mano sulla spalla e abbassò il capo –Mi dispiace Shiho, Shinichi è…- non lo feci finire pronunciai il tuo nome portandomi una mano alla bocca –S-Shinichi…non può essere… NO, SHINICHII!!- urlando ti chiamai negando ciò che mi era stato detto, in quel momento ebbi la sensazione di cadere nel vuoto, mi accasciai a terra, non mi capacitavo della cosa, come poteva essere successo? Tu che poco tempo prima avevi sgominato un organizzazione criminale, eri… eri morto! Non ci potevo, anzi  non ci riuscivo a credere. Quando mi lasciai andare, accasciandomi sul pavimento, Sato e Takagi si avvicinarono velocemente a me e rialzandomi mi fecero sedere sul divano, Ran li segui e Megure chiuse la porta. 






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*Nota Autrice : 
Ciao :) 
Allora? come vi pare? Il primo capitolo vi ispira? Vi è piaciuto?
La fic non è finita, quindi non ho idea di quanti capitoli ci saranno... per ora sono al decimo... vedremo come si svilupperà ;)
Ringrazio chi legge, chi recensisce e chi aggiungerà la storia nelle seguite, preferite o ricordate! :D
Accetto consigli e critiche per migliorare! :D
Bene... Spero vi piaccia! :D
Un bacione ;)

MangAnime ;)

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Capitolo 2
*** Quella sera, quel giorno, quel destino così crudele. ***


                                                                                Momenti passati...

Quella sera, quel giorno, quel destino così crudele;

Piangevo, non riuscivo a fermarmi, mio marito, il mio migliore amico, il mio amante, la mia famiglia… tutto ciò che rappresentavi per me era morto quel giorno, ed io ero impotente difronte a ciò, non potevo fare nulla, non potevo riportarti da me, ero… inutile.
I due agenti seduti  di lato a me, l’ispettore e Ran mi guardavano anche loro vivevano la mia tristezza, ma in quel momento non mi importava di ciò che subivano loro, riuscivo solo a capacitarmi di ciò che passavo io, speravo con tutta me stessa che fosse uno brutto scherzo, ma nessuno entrò dalla porta dicendomi stavo scherzando, Tu non entrasti dalla porta, che continuavo a fissare, dicendomi quelle parole.

 -Shiho, ti chiedo scusa.- era Ran a parlarmi aveva le lacrime che scendevano lungo il viso e delineavano il suo volto, fu buffo lei si scusava con me, e per cosa? Io le avevo rubato l’amore della sua vita, lei non aveva nulla di cui scusarsi, pensai in quel momento… -È tutta colpa mia se S-Shinichi ora n-non è più fra noi.- singhiozzava, piangeva e se la prendeva con se stessa, io sentendo pronunciare quelle parole alzai gli occhi e la vidi, aveva la testa fra le mani e le lacrime scendevano fino ad arrivare al pavimento, bagnandolo

-Ran… cosa stai dicendo?- dovetti prendere coraggio per chiederlo, lei mi guardo e non riuscendo a guardarmi negli occhi  si girò spiegandomi la dinamica dell’accaduto...

– Questa mattina ricevetti una telefonata in ufficio, non sapendo chi fosse risposi, era Shinichi, mi spiegò che oggi era il vostro sesto anniversario, sul momento non capii perché mi stesse telefonando ma poi quando mi disse:“Te lo chiedo per favore Ran, non tenergli rancore, lei si sente in colpa nei tuoi confronti e io non sopporto, vederla ridotta cosi.”  Li capì che ti amava davvero moltissimo, era riuscito persino a chiedermi un favore pur di farti felice, mi meravigliai e pensai subito che tu eri riuscita dove io avevo fallito, in un primo momento mi dispiacque ma poi mi dissi, se lui la ama allora Shiho deve essere fantastica, accettai cosi di ‘’non odiarti’’ anche se non ti odiavo affatto, mi offrì un caffè per ricongiungere quell’amicizia che da anni a questa parte era ormai sciolta e io accettai ma poi dovetti rimandare di circa due ore l’appuntamento, quando arrivammo ordinammo e discutemmo molto su gli ultimi avvenimenti, mi raccontò del vostro matrimonio a cui io non ho preso parte e molto altro, poi… quando ci salutammo un ladro, con la polizia alle costole, corse verso di me spingendomi e facendomi cadere per strada, quando mi rialzai vidi un camion difronte a me non riuscivo a muovermi dopo sentii solo il mio corpo buttato via per spostarmi, la frenata e la grande botta, segno che qualcuno era stato investito… alzandomi lo vidi, S-Shinichi era a terra in una pozza di sangue… mi avvicinai a lui, mi inginocchiai, cercai di aiutarlo! Ma fu tutto inutile! Lui perse conoscenza subito e… e quando arrivò, in ospedale con l’ambulanza, fu dichiarato il suo decesso… non abbiamo avuto nemmeno il tempo di chiamarti per dirgli Addio…!  i-io mi sento t-tremendamente in colpa Shiho, scusami! dovevo morire io! Io! Solo io!- piangeva e singhiozzava, stava male e si vedeva… ma la cosa che mi colpì di più fu quella suo auto colpevolizzazione  come se non sapesse che tu, testa calda per com’eri, lo avresti rifatto mille, duemila e tremila volte non solo per lei ma per chiunque avesse bisogno d’aiuto.
Io, dal canto mio, ascoltai la sua storia, non ci credevo ma quando disse ‘’dovevo morire io, io, solo io!’’ mi alzai e le tirai uno schiaffo, pensando di farla riprendere, Takagi e Sato s’alzarono di scatto e vennero verso me per bloccarmi ma io li fermai con le mie parole...

– Cosa stai dicendo Ran! Torna in te! Shinichi non avrebbe voluto sentirlo! Mai e poi mai!- gli urlai contro e le lacrime ri-iniziarono a scendere sul mio volto, mi guardò e mi disse una frase che non dimenticherò mai.

- Le sue ultime parole… sono rivolte a te… Shiho, lui mi disse :“Promettimi che gli dirai: Scusami Amore, anche questa volta sono in ritardo... Ti amo.”  Sapeva di morire e con quel poco di fiato rimasto lo ha rivolto a te, per farti sapere ancora una volta quanto lui ti abbia amato.-
Nulla dopo quelle parole l’oscurità mi cadde addosso e io dimenticai di essere Shiho Miyano, dimenticai il mio trascorso da Ai Haibara l’unica cosa che ricordavo era la mia vita, breve, insieme a te da Signora Kudo.

Svenni, di li in poi mi ricordo ben poco arrivo ad oggi che conservo i Nostri ricordi e cancello i miei ultimi passi lasciando spazio a tutti quei tuoi sorrisi che purtroppo non rivedrò più.

Cosi iniziava l’estate… con la tua morte…






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Nota autrice:
Emm... salve :D
Non credo di essere riuscita a sistemare l'html... non so come si fa xD
Mi scuso se viene difficile leggere... :( cercherò di capire come si fa entro il prossimo capitolo :D
Accetto consigli e critiche per migliorare :D
Mi scuso per eventuali errori grammaticali... :D
Ringrazio Violaine e Karter per aver recensito ;) ringrazio Shinichi_niisan84 che ha aggiunto la storia nelle ricondate ;) Ringrazio chi inserirà la storia in ricordate, seguite e preferite e chi recensirà in futuro, ringrazio anche chi legge soltamente ;D
Bene, ora vi saluto, spero vi sia piaciuto questo capitolo :D
Al prossimo capitolo :D

MangAnime ;)

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Capitolo 3
*** Un pacchettino ***


                                                                     Momenti passati…         

-Un pacchettino…


Dopo circa una settimana dal tuo funerale ero a pezzi, proprio come lo sono ora, piangevo e mi disperavo chiusa nella nostra stanza, che dal quel giorno era diventata solo mia, tenevo stretta fra le mani la foto del nostro matrimonio la fissavo e piangevo, piangevo perché ripensavo al tuo sguardo dolce, ai tuoi ritardi sempre perdonati, pensavo sempre a te, a me, a noi, alla nostra famiglia… mi ricordo che un giorno alla mia porta busso Heiji, già lui che al funerale era crollato come un bambino fra le braccia di Kazuha e che quando alla notizia della tua scomparsa uscì fuori di testa scaraventando tutto per aria, bussava alla porta della mia stanza.

Sono Heiji, posso entrare Shiho?- mi chiese dopo aver bussato e non ricevendo risposta entrò, mi trovò seduta sul letto con le lacrime a gli occhi e la nostra foto  in mano, mi posò una mano sulla spalla e mi porse un pacchettino rivolgendomi poche parole –Shiho, stamattina mi hanno dato questo alla centrale. Hanno detto che era nella tasca del giubbotto di Shinichi.- era un pacchettino quadrato e azzurro, sai cos’era? Io non lo sapevo e lo domandai a lui ma lui mi rispose – Era per te.- già quel giorno era il nostro anniversario e tu non te ne eri dimenticato, lo aprii e controllai l’interno vi trovai una collanina con un ciondolo a forma di cuore, era lavorato e sopra esso erano incise solo due parole
Per sempre… si apriva e all’interno ho trovato una foto del nostro primo appuntamento, un’altra frase era di lato alla foto era la continuazione di quelle due parole …Ti Amerò. Ti ho amato dal primo momento, dovevo solo ascoltare il mio cuore.

Heiji mi guardò e poi mi disse:
–Shiho, lui non vuole vederti così, riprenditi, ti prego.- uscì dalla stanza e mi rivolse ancora la parola –Se hai bisogno io ci sarò, sempre.-  quelle parole mi toccarono moltissimo, io e lui non siamo mai stati grandi Amici, ma lui era tuo amico, io ero, e sono, tua moglie e a lui questo basta, restai circa due o tre ore a guardare la foto e la dedica sul ciondolo, poi mi alzai, mi feci una doccia e indossai la collana, non la tolsi più.

Rimasi per un lungo periodo senza recarmi al cimitero, mi faceva male vederti solo in una foto, non poterti toccare, baciare, sentire il tuo profumo, poi un giorno mi ritrovai a passare di la entrai e mi scontrai con Ayumi, strano vero?
Ayumi, Mitsuiko e Genta sempre insieme, mi aiutarono ad alzarmi e insieme  ci recammo difronte alla tua lapide, era piena i fiori, Ran sicuramente ci veniva sempre perché erano i tuoi fiori preferiti e solo due persone sapevano quali erano, io e lei. Usciti da li i ragazzi mi invitarono a prendere un caffè e  io accettai, mi raccontarono dei loro successi, di come Ayumi era diventata a maestra, Mitsuiko un agente di polizia e Genta che lavorava con i suoi genitori al negozio, erano cresciuti, erano maturati moltissimo e tutto questo loro dicevano che lo dovevano a te, alla tua guida, già… anche io devo molto a te, Shinichi… mi hai dato la forza di andare avanti, mi hai sempre detto che non devo fuggire dal mio destino, ma quale destino!? Quale Dio può essere cosi crudele!? Cosa ho fatto per meritarmi ancora sofferenza?
Queste erano le domande che mi ponevo ogni qual volta pensavo a te…

Quando i ragazzi mi salutarono mi dissero che presto sarebbero venuti tutti e tre a trovarmi per salutare il dottor Agasa io annui senza volerlo e poi salii in macchina.
Il dottor Agasa, colui che mi ha cresciuto come una figlia e che io avevo completamente respinto rinchiudendomi in quella casa troppo grande per me. Tornando a casa mi fermai e suonai alla sua porta, lui aprii e sorpreso di vedermi mi abbracciò, io ricambiai e poi mi invitò ad entrare, era sempre uguale, sia la casa che lui non erano cambiati, mi offri un altro caffè ma lo rifiutai, già non dormivo di mio con due caffè poi…

-Shiho, mi sei mancata moltissimo.-  Le sue parole erano piene di malinconia, anche lui mi è mancato moltissimo e volevo scusarmi per avergli gridato contro quel giorno ma quando lo feci lui mi rispose –Stavi passando un momento difficile, stai tranquilla, per me non è mai accaduto, tu per me sei sempre stata come una figlia, sapevo che un giorno saresti tornata. Ora però cerca di riprenderti…so che è difficile ma… provaci, per favore, hai qualcuno a cui pensare. -

 Quelle parole mi riempirono il cuore di gioia, un cuore che non provava gioia da moltissimo tempo. Gli dissi che quel giorno avevo incontrato i ragazzi, ne fu felice poi quando ci salutammo mi disse che la sua porta sarebbe stata sempre aperta per me, questo io lo sapevo già ma… sentirglielo dire era la cosa che in quel momento mi rese felice.
Tornai a casa con un sorriso, mi preparai la cena e per qualche minuto non pensai che la mia vita era finita quel giorno ma che potevo riiniziare a viverla, era passato un mese e mezzo da quando lasciai il lavoro all’università, non credevo di poterlo riprendere cosi facilmente ma… provare non costava nulla.








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Salve :D
Bene... anche questo capitolo è stato inserito... :D 
Che ne pensate? :D
Html? va bene? O.o io non ci capisco nulla... xD
Ringrazio tutti!! chi legge, chi inserisce la storia in preferite, ricordate e seguite, chi recensisce!! Ringrazio tutti :D
Bene ringrazio Viocchan ;) e Karter che hanno recensito ;) Shinichi_niisan84 e _Kid_ che hanno inserito la storia tra le seguite :D
Grazie *-*
Come sempre accetto consigli per migliorare anche Critche naturalmente :D
Mi scuso per eventuali errori di battitura o grammaticali ;)
Bene vi saluto :3
Ciaoooo :D

MangAnime ;)

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Capitolo 4
*** Una nuova vita? ***


                                                                              Momenti passati…
-Una nuova vita? ;

Qualche tempo dopo squillò il telefono, risposi e la notizia mi fece sorridere, il mio volto aveva un’espressione che non vedevo da tanto, tanto tempo... andai dal dottor Agasa gli riportai la buona notizia, il giorno dopo mi recai a lavoro, già mi avevano dato il lavoro, a distanza di sole due settimane mi avevano richiamato, il dottore aveva ragione... dovevo riprendermi, avevo qualcuno a cui badare, non esistevo solo io....  pensai che la mia vita era "ripartita", non ti avevo  dimenticato, mai avrei potuto farlo, ma per qualche ora gli impegni che avevo non mi davano il tempo di pensare. La mia “nuova” vita durò pochissimo… dopo più di un mese, un giorno tornai a casa tardi, verso le undici, e ti chiamai ...

–Shinichi, sono a casa.- erano quattro parole, ebbi subito un attimo di sconforto, poi prese la malinconia e infine la depressione si riprese il controllo della mia vita, non ti avevo più al mio fianco questo non mi permetteva di andare avanti, di ricrearmi una vita, il giorno dopo lasciai il mio lavoro, mi rintanai in casa e persi la concezione del tempo, uscivo solo per fare la spesa e venirti a trovare al cimitero, il dottor Agasa una mattina venne a casa, aveva le chiavi, entrò e mi ritrovò sul divano, non sapeva che avevo lasciato il lavoro, e non vedendomi andare a trovarlo pensò che ero impegnata, anche perchè quando ripresi a lavorare gli dissi che se avessi superato il mese e mezzo sarei andata dai tuoi genitori, poichè essendomi ripresa potevo prendermi cura di Seiji, quella mattina era li perché voleva prepararmi il pranzo, ma quando mi vide sul divano, con il pigiama e un caffè fra le mani, comprese tutto.

Mi preparò il pranzo e non mi fece domande, ma semplicemente ogni giorno veniva a controllare che stessi bene. Mi ripresi ancora una volta ma quella volta il merito fu di Ran, venne a casa mia con uno sguardo serio e io la lasciai entrare, gli offrì il caffè, eravamo sedute una di fronte all’altra, lei mi guardò negli occhi e mi disse delle parole che diedero la forza di reagire...

–Shiho, Shinichi ti ha amato per la tua forza di volontà, perché non ti sei arresa, perché hai un cuore forte! Come puoi ora abbattere l’ideale che lui si era creato di te?! Smettila di rovinarti la vita! Non vuoi avere un partner ? Ok siamo d’accordo perché nemmeno io mi rifarei una vita amorosa! Ma la vita sociale e lavorativa la devi avere! Basta! Ora basta! Devi rialzarti! Lui non sarebbe felice del tuo cambiamento! Hai lasciato il lavoro?! Ma come ti è venuto in mente!? Devi andare avanti, lui sarebbe deluso di te!- mi urlò contro e devo dire che era proprio quello che mi ci voleva, giorno dopo giorno mi rialzai e mi ripresi la mia vita e lei… era al mio fianco mi stese accanto e siamo diventate amiche, non proviamo rancore l’una verso l’altra, siamo due donne innamorate dello stesso uomo, solo una di noi lo ha avuto ma entrambi lo abbiamo perso.

Ogni giorno ti ho pensato e ogni giorno ti penserò perché noi siamo due parti dello stesso cuore. Noi siamo due parti dello stesso cuore… era una tua frase, la frase che mi dicesti il giorno che mi chiedesti di diventare tua moglie, e uno dei ricordi più belli della mia vita, eri agitatissimo quel giorno, eravamo davanti alla fontana del parco camminavamo tenendoci per mano, poi tu ti fermasti, io mi girai e tu girando il capo per non fami vedere il colore del tuo viso, divenuto pomodoro, iniziasti a balbettare, poi prendesti fiato e coraggio ti inginocchiasti e prendesti dalla giacca una scatolina piccolissima, non avevo parole ero in confusione totale in quel momento, tu mi guardasti e con un sorriso iniziasti a parlare.

Shiho, non sono molto bravo con le parole, non mi sono preparato un discorso anche se per più di un giorno mi sono messo difronte allo specchio e cercavo di trovare le parole giuste, ma nulla, cosi stamattina ancora difronte allo specchio dopo aver provato altre mille volte, mi sono dato per disperato e mi sono arreso, mi sono detto le parole mi verranno guardandola negli occhi, e beh… non credo funzioni cosi, non ho mai provato un sentimento simile per nessuno, credo sia questo che la gente definisce Amore, noi siamo due parti delle stesso cuore,io provo questo per te e sono sicuro che tu provi la stessa cosa, sono un detective dopotutto… quindi, in parole povere… Io ti amo Shiho Miyano, vuoi diventare mia moglie?- apristi quella scatolina e dentro c’era un anello in oro bianco con un diamante, io restai sorpresa da quelle parole, non mi aspettavo che dopo solo sette mesi tu mi chiedessi di divenire tua moglie, per alcuni quella dichiarazione, poteva non essere la solita e bellissima dichiarazione d’amore sdolcinata, ma per me era la più bella e dolce mai sentita anche se quel giorno ti risposi n uno modo tutto mio e che solo tu conoscevi bene ...

–Non ci sai proprio fare con le proposte, Baka…- ti alzasti e mi prendesti dai fianchi facendomi girare per aria per poi mettermi giù e baciarmi, subito dopo mi sussurrasti all’orecchio –Lo prendo come un si.- il tuo viso era felice come non mai, riprendemmo a camminare ma la direzione era diversa stavamo andando a casa. Doveva "festeggiare"....







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*Nota autrice:
Buonasera salve! :D
Beh? che ne pensate? vi piace come capitolo?
Cosa mi dite della proposta di Shinichi? Originale ? xD
Fatemi sapere ;)
Bene :D come sempre ringazion chi legge, chi recensisce, chi aggiunge la storia nei preferiti, ricordate, e seguite! :D Grazie *-*
Ringrazio
Karter e Violaine che hanno recensito ;)  Shinichi_niisan84 e _kid_ che hanno inserito la storia nelle seguite :D e Essenza dell inverno che ha aggiunto in preferite! :D 
Grazie mille a tutti!! *-*
Accetto consigli e critiche per migliorare e mi scuso per eventuali errori grammaticali o di battitura ;) 
A presto...
 
MangAnime :)


P.S.
Siccome io dovrei partire e quindi non posso aggiornare vi aggiungo un piccolo spoiler ;) 


-Il giorno più bello, l’inizio della nostra vita insieme. (titolo)
–Shiho… Ti amo, ti amerò per sempre e questo quel che ti prometto, sarò sempre al tuo fianco amandoti e onorandoti, proteggendoti sempre e... ... .. .. .. . 


Stop... questo dovrebbe bastare ;) A presto :D

MangAnime :)

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Capitolo 5
*** Il giorno più bello, l'inizio della nostra vita insieme. ***


                                                                                        Momenti passati…
-Il giorno più bello, l’inizio della nostra vita insieme. 

Sono passati sei anni da allora… ma io mi ricordo perfettamente il giorno del nostro matrimonio…
Ero un fascio di nervi, qualche giorno prima eravamo andati da Ran per invitarla ma lei non ci rispose nemmeno e chiudendo la porta ci cacciò via urlandoci contro che ci odiava.

Strano a dirsi, non ero tesa a causa del matrimonio, o meglio, anche, ma ero tesa anche per Ran, non volevo soffrisse a causa mia, quella mattina tu mi tranquillizzasti donandomi baci sul collo e sussurrandomi che mi amavi, capivi che era nervosa ma che con le tue attenzioni mi tranquillizzavo… furbo tu, coglievi ogni minima possibilità.

Entrai i chiesa accompagnata dal dottor Agasa, che quando mi vide con l’abito da sposa iniziò a singhiozzare e l’unica cosa che mi disse fu -Sei bellissima- se ci ripenso rido per la sua faccia buffa, cercava di trattenere le lacrime, entrando strinsi la mano attorno al braccio del professore e lui mi guardò cercando di tranquillizzarmi, io alzai lo sguardo ti vidi, eri bellissimo con il tuo vestito non nero, sapevi che io odiavo il nero, ma grigio fumo e la rosa rossa nel taschino, la celebrazione fu veloce e semplice il prete era un tuo “amico” se possiamo definirlo cosi, in realtà avevi risolto un caso e lo avevi scagionato, lui te ne era grato per questo si era offerto di celebrare il matrimonio, quando ci scambiammo le promesse mi guardasti negli occhi e mi dicesti poche parole piene d’amore, le ricordo perfettamente...

–Shiho… Ti amo, ti amerò per sempre e questo quel che ti prometto sarò sempre al tuo fianco amandoti e onorandoti, proteggendoti sempre e comunque, so che quando tornerò a casa tardi a causa del lavoro, tu sarai li ad aspettarmi e io sarò la persona più felice del mondo perché… so che mi ami come ti amo io e fino a quando mi sarà possibile, fino a quando avrò fiato in corpo, ti amerò.- non posso dire che la mia promessa era diversa dalle tua i sentimenti erano, e sono, gli stessi...

 –Mi sono innamorata di te dal nostro primo incontro quando mi hai accolta a casa del professore pur sapendo chi fossi io in realtà, forse quel giorno non mi sono resa conto dei miei sentimenti ma la mia vita ha avuto una svolta, e sei stato tu a dargliela dicendomi di non scappare dal mio destino, non immaginavo che il mio destino fossi tu, proprio come ti amo oggi e come ti ho amato ieri, ti amerò fino alla fine dei miei giorni.- poi il prete ci proclamò marito e moglie e da quel giorno era come se io e te fossimo un'unica persona, pochi anni è durato il nostro matrimonio, pochi anni splenditi anche se brevi, e io mantengo proprio come hai fatto tu la promessa che ci scambiammo quel giorno in cui siamo diventati Marito e Moglie.

l nostro viaggio di nozze alle Hawaii è stato fantastico, ricordi? Anche li il tuo lavoro e la tua “sfiga all’ennesima potenza” ci seguì, infatti l’ultimo giorno ci fu un omicidio che brillantemente risolvesti, mi piaceva guardarti mentre cercavi prove per il caso, quel giorno appena arrivammo a casa, la nostra casa, ti dissi – La tua sfiga all’ennesima potenza, ti perseguita sempre.-
Lo dissi scherzando ma con tono serio e tu, appoggiando le valigie, mi venisti alle spalle prendendomi dai fianchi facendomi il solletico e dicendomi ... 

– Chi è quello con la sfiga all’ennesima potenza?- ridevo per il solletico e ti chiedevo di fermarti, ma niente tu non ti fermavi cademmo sul divano, anche quella era una scusa che tu prendesti al volo, dovevo fare mille cose ero appena tornata a Tokyo ma tu non  mi lasciasti fare nulla, su quel divano eravamo e sul quel divano rimanemmo per tutta la notte, insieme. 

La mattina dopo, non mi facesti andare via –Ma cosa devi fare? Dai rimani qui con me, facciamo tutto pomeriggio… forse...- il tuo tono era malizioso come sempre, mi abbandonai ancora sul divano rimanemmo abbracciati ci riaddormentammo poi mi svegliai e mi rialzai e tu mi fermasti ancora una volta ...

-Dove vai, Amore?- eri mezzo addormentato.

 –Se vuoi mangiare devo pur alzarmi per cucinare, no?-  ti baciai e tu mi lasciasti.

–Ok, ti lascio andare ma solo per questa volta…- ti strofinasti gli occhi e ti scompigliasti i capelli.

–Ok, solo per questa volta…-  eri seduto sul divano e sbadigliavi guardasti l’orario e sorridesti.

–Che hai da ridere?- ti domandai guardandoti.

– Sono le 10.37 è la stessa ora in cui ti chiesi di diventare mia moglie.- eri dietro di me, mi baciasti ancora una volta, poi mangiammo e ci sistemammo, avevamo tante cose da fare, la spesa, i saluti… tutto, possibilmente, entro sera.











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*Nota Autrice :
Emm.. Salve ^^
Sono in ritardo :( mi spiace ma ero fuori casa e rispondevo tramite cellulare :( non potevo aggiornare.. :(
Bene... allora? che ne dite? vi è piaciuto il matrimonio di Shinichi e Shiho? :D
Fatemi sapere ;) 
Come sempre accetto consigli e critiche :D 
Ringrazio tutti, chi ha leggerà, chi recensirà, chi aggiungerà la storia tra le preferite, ricordate e seguite. :D
Ringrazio
Violaine e Karter per aver recensito lo scorso Capitolo *-* 
Ringrazio
Shinichi_niisan84 e essenza dell inverno per aver aggiunto fra le preferite la storia :D
Ringrazio
DanaYume, Shinichi_niisan84, e _kid_  per averla aggiunta tra le seguite :D Grazieeeee a tutti *-* (ok,dal prossimo capitolo cambio perchè sto diventando ripetitiva .-.) Bene... ho finito :) 
Alla prossima ;) 

MangAnime ;)

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Capitolo 6
*** Una... 'sorpresa' (parte 1, cap. 6) ***


                                                                         Momenti passati…
-Una... “sorpresa” (I°-6);

Eravamo tornati da circa due settimane, qualche giorno in più qualche giorno in meno, stavo andando in classe, quella mattina ero piuttosto in ritardo, io sempre in anticipo, io che facevo la ramanzina ai miei studenti quando arrivavano cinque minuti in ritardo, Io Shiho Miyano ero arrivata tardi a causa di qualcuno che non mi faceva uscire di casa… arrivata all’università  mi sentivo strana, avevo la testa che mi girava, arrivata in classe mi scusai con i miei studenti facendogli un lieve inchino per salutarli ma quando mi rialzai la testa mi girò ancora di più, due secondi e mi ritrovai a terra, ero svenuta, mi ripresi subito e ritrovai tutti i miei studenti intorno a me, Iragashi un dei miei allievi mi sorreggeva la testa e Nagisa continuava a chiamarmi.

–Sensei! Sensei si riprenda la prego.- era leggermente, se vogliamo minimizzare, preoccupata per me, quando mi ripresi mi aiutarono a rialzarmi

-Scusate, ho… ho avuto un giramento di testa, vi ringrazio per avermi aiutata…- mi scusai ancora una volta con loro, la testa mi girava ancora ma comunque volevo riprendere la lezione, non volevo che i miei allievi si preoccupassero per me, più tardi prenderò una bustina, pensai in quel momento e sollecitai i miei allievi a riprendere la lezione, mi diressi verso la sedia per sedermi ma una volta seduta mi venne un senso di nausea, mi sorressi la testa con la mano ma i miei allievi, preoccupati per me, non si allontanarono dalla cattedra...

–Sensei, non ha una bella cera… dovrebbe andare a controllarsi.- Wusashi aveva ragione, perfettamente ragione, non avevo una bella cera, ma non potevo tornare a casa, la lezione era appena iniziata

–No, ragazzi io… sto bene. E poi dobbiamo continuare con il programma.- gli risposi io cercando di rassicurarli

–Sensei… il programma lo abbiamo quasi finito… e mancano ancora quattro mesi per l’esame… quindi credo che perdere una lezione non cambi poi tanto la situazione… no?- già ancora una volta aveva ragione –Forza Sensei, vada a controllarsi.- che avessero capito la situazione prima di me? Non obbiettai oltre mi alzai li ringraziai, li salutai e chiesi a un mio collega di sostituirmi perché mi sentivo poco bene, fortunatamente accettò senza chiedermi nulla così mi diressi verso l’auto, andai da Araide, anche quel giorno fu uno dei più belli, uscii dal suo studio felice come una pasqua, arrivai a casa chiamai l’università, gli spiegai la situazione e gli disi che mi sarei presa una settimana di riposo poi non sapendo come spiegarti la situazione mi sedetti sul divano a “meditare” decisi di dirtelo il 23 giugno il giorno del mio compleanno, mancavano solo due giorni, nel frattempo avrei pensato a come non farti venire un infarto.

I due giorni passarono in fretta e io ancora non sapevo come dirtelo, arrivò la sera, quel giorno siamo stati insieme per tutto il tempo, ti eri preso la giornata libera per me, pranzo fuori al mio ristorante preferito, passeggiata al parco, pomeriggio sulla spiaggia e infine c’era la serata, in cui volente o dolente avrei dovuto dirtelo…

Arrivati alla porta di casa non trovavi le chiavi, era tutto un bluff sapevi benissimo che le avevi nella tasca interna del giubbotto solo dovevi far capire a chi era li che eravamo arrivati, infatti quando le trovasti ed entrammo in casa volarono coriandoli a tutte le parti e un  –SORPRESA!  BUON COMPLEANNO SHIHO!– generale riecheggiò nell’aria, devo essere sincera non mi aspettavo una festa a sorpresa, erano tutti li Heiji con la moglie, Kazuha, Ayumi e Mitsuiko, da nuova coppietta, Genta , il professor Agasa, Sonoko e Makoto, addirittura tua madre e tuo padre, anche se io e te eravamo spostati e Ran soffriva molto per questo sia Sonoko che Kazuha non si erano tirate indietro volevano starne fuori, infatti, tutt’ora siamo ancora amiche… però alla festa si sentiva la mancanza di una persona, Ran, la cosa mi rattristò, tu lo intuisti subito e mi sussurrasti all’orecchio una frase stupenda ...

–Buon compleanno mia dolcissima e splendida  Signora Kudo… altrimenti detta la mia musona…- ti avvicinasti e mi donasti un bacio sulla guancia poi mi portasti al centro della stanza, tutti mi fecero gli auguri, la serata passo meravigliosamente, anche se nella mia testa c’era sempre un unico pensiero, ero decisa te lo avrei detto a fine serata.

Quando la festa stava per giungere al termine ed era giunta l’ora della torta e del brindisi, mi porgesti una fetta di torta ma io non la mangiai, mi veniva la nausea non per la torta sia chiaro… ma proprio non riuscii a mangiarla ne quella ne tantomeno tutto il resto, l’unica cosa che mangiai quella sera fu un pezzo di pizza e una crocchetta di patate, sapevo benissimo che dovevo nutrirmi ma la cosa in quel momento non mi allettava, non bevvi nemmeno lo champagne, tu eri preoccupato per me si vedeva da come mi guardavi, quel tuo sguardo preoccupato, lo avevi solo quando mi vedevi pensierosa, non mangiai nulla la cosa ti fece preoccupare ancora di più...







--------------------------------------------------------------------------
*Nota Autrice:
Ciaooo :D
Cosa avrà Shiho?? Eh... io lo so xD ma credo che anche voi abbiate capito... xD
Come prenderà Shin la notizia? eh... buh... chi lo sa  xD
Questa è la prima parte la seconda arriva domani ;) Dovrete aspettareee!! u.u
Come sempre ringrazio chi ha recensito e chi recensirà, chi legge e chi leggerà, chi ha aggiunto e chi aggiungerà la fic nelle preferite, ricordate e seguite :D
Mi scuso per eventuali errori e accetto, come sempre, sia critiche che suggerimenti :D
A presto :)

MangAnime ;)

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Capitolo 7
*** Una... 'sorpresa' (parte 2, cap. 7) ***


                                                                        Momenti passati…
-Una … “sorpresa” (II°- 7 );

Uscimmo sul balcone tu eri affianco a me e io ero appoggiata con i gomiti al balcone tenendo le braccia incrociate e il bicchiere di champagne in mano, guardavi dentro vedevi il prof. che parlava con Genta, Mitsuiko, Heiji e Makoto mentre bevevano lo chamapagne e poi sedute al tavolo Ayumi, Sonoko e Kazuha che discutevano di qualcos’altro mentre mangiavano la torta, poi ti voltasti verso me, il tuo sguardo non era cambiato ti vedevo con la coda dell’occhio e poi spostai il mio sguardo altrove, tu lo notasti ...

–Shiho…?- mi chiamasti io mi girai e tu continuasti a parlare –Amore…stai male? Oh… forse la festa non è di tuo gradimento? Oh… non so, cioè sei preoccupata di qualcosa? È successo qualcosa? È da un paio di giorni che sei… strana, taciturna, pensierosa… non so… i-io … sono un po’ preoccupato…- e lo eri,molto anche, io ti guardavo non sapevi come spiegarti perché non sapevi cosa andava storto, il motivo del mio comportamento era un mistero che non eri riuscito a svelare...

–Ho… forse fatto qualcosa che ti ha dato fastidio? Perché in tal caso ti chiedo scusa per qualunque cosa…- ti auto colpevolizzasti e non sapevi nemmeno cosa stesse succedendo. Se ci ripenso rido a quella tua affermazione, eri proprio preoccupato, io feci un sospiro e mi girai verso di te, ti baciai e ti rispos...

–La festa è bellissima, non e successo nulla di male e non devi preoccuparti tu non hai fatto proprio nulla Shinichi…- mi guardasti la tua faccia era un po’ più serena ma non del tutto convinta così mi prendesti la mano –Allora stai male?- già, quella era stata la tua prima domanda e io non avevo risposto, ma non stavo male, anzi, stavo benissimo, ero incinta di tuo figlio, dentro me c’era il frutto del nostro amore come potevo stare male?
Io scossi la testa e tu tirasti un sospiro di sollievo, li decisi di dirtelo...

–Shinichi… io…- mi guardavi con uno sguardo interrogativo, non mi uscivano le parole poi presi coraggio – Shinichi… fra un po’ saremo in tre…- ci volle un po’  prima che tu capissi le mie parole, il tuo sguardo non era più interrogativo, ma stupito...

–C-Cioè… vuoi dire… c-che…- io annui con un lieve sorriso sul volto, tu avevi le mani ai miei fianchi e il tuo volto cambiò ancora un’altra volta, era gioioso, anzi no, felice e il sorriso che era sul tuo volto non era paragonabile a nessun’altro in quel momento mi prendesti e mi abbracciasti poi mi baciasti e mi facesti volteggiare per circa due o tre volte, reagisti esageratamente ma io capii che eri felice, poi mi mettesti giù e tenendomi ancora vicino a te con le mani sui fianchi...

– È STUPENDO SHIHO!! È MAGNIFICO!- poi mi baciasti ancorai, il tuo tono era a dir poco entusiasta ma era leggermente alto, tutti si girarono verso di noi...

–Emh...Ragazzi se… diamo disturbo andiamo via…- Sonoko ci interruppe sarcastica come sempre, tu, che di solito, diventavi paonazzo e ti arrabbiavi ogni volta che faceva questo genere di battute ti girasti verso di loro mi prendesti in braccio e tenendomi fra le tue braccia proprio come il giorno del nostro matrimonio quando varcammo la soglia di casa da Marito e Moglie mi portasti dentro...

–Shinichi che fai mettimi giù…- ti sussurrai, ero rossa come un pomodoro ma tu non mi mettesti giù... non mi ascoltasti, iniziasti a parlare guardandomi negli occhi con un sorriso e uno sguardo dolcissimo...

–Ragazzi ho ricevuto la più bella notizia del mondo!-  finita la frase ti girasti verso loro e continuasti a parlare –Ragazzi… Papà, mamma, Dottor Agasa…- tua madre ti guardava interrogativa passò lo sguardo prima su di te e poi su di me e vedendomi rossa peperone con le mani aggrappate alla tua camicia capì subito la situazione...

–Shin-chan… non dirmi che... diventerò Nonna!- ti interruppe e ti guardò il suo sguardo era felice e speranzoso, sperava in una risposta positiva con tutte le sue forze e tu l’accontentasti

–Si mamma… è così!- eri felicissimo e dopo avergli risposto mi baciasti ancora una volta, tutti applaudirono e ci fecero gli auguri. La serata giunse al termine Sonoko e Makoto proprio come Ayumi, Genta e Mitsuiko si ritirarono l’indomani, Makoto aveva una gara doveva riposarsi, Sonoko aveva l’ufficio e i ragazzi, a quei tempi, ancora l’università…
Tua madre e tuo padre insieme a Kazuha e Heiji vollero andare a dormire dal Dottor Agasa, tua madre insistette dicendo che dovevamo stare da soli e parlare di tante cose, quindi non avrebbero voluto disturbare e salutandoci andarono a dormire…

Anche io ero stanca… ma non posso dire che il resto della nottata mi dispiacque… anzi, il contrario. I giorni successivi li passasti a casa con me, per una settimana non parlammo d’altro, poi tu tornasti a lavoro, l’unica cosa che non avevamo pianificato in quella settimana era il suo lavoro, ah... e anche il suo matrimonio.

Scherzi a parte… in una settimana non eravamo riusciti a decidere il nome di lei o di lui, era ancora presto per sapere se fosse stato un bimbo o una bimba quindi decidemmo di lasciar perdere fino a quando non avessimo saputo se fosse stato un maschio o una femmina.








--------------------------------------------------------------------------------------
*Nota Autrice:
Ecco la seconda parteeee :D
Come vi è sembrava? vi è piaciuta?
Nel prossimo ci sarà la nascita del/della giovane Kudo!! :D
Mi scuso per eventuali errori... ;)
Ringrazio come sempre tutti coloro che leggono e che leggeranno, che recensiscono che recensiranno, e chi ha aggiunto o aggiungerà la storia in preferite, ricordate e seguite ;) 
A presto :D

MangAnime ;)

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Capitolo 8
*** Lei o... Lui? ***


                                                                                 Momenti passati…

-Lei o… Lui? (8);

Ero all’ottavo mese, quando “scegliemmo il nome”, ma non sapevamo ancora se sarebbe stato nostro figlio o nostra figlia, infatti, avevamo deciso di aspettare fino al giorno della sua nascita per sapere se fosse stato maschio o femmina, sarebbe stata una… sorpresa.

Per giorni pensammo a diversi nomi ma non sapendo il sesso del bambino fu difficile sceglierne uno quindi facemmo una lista, una io, una tu, scritti nomi femminili e maschili in entrambe e cosi avremmo deciso il nome che più ci piaceva, la mia era corta rispetto alla tua… con tutto che c’erano scritti 18 nomi… una sera tornasti presto e cosi seduti su divano, abbracciati, davanti al camino li leggemmo insieme cercando di deciderci, della mia ne restarono sei della tua… beh … tu li volevi tutti, ma la maggior parte furono scartati ne rimasero solo dodici, se fosse stato per te nostro figlio ora dovrebbe avere cinque o sei nomi, davanti al fuoco rimanemmo quasi tutta la notte, i nomi rimasti erano pochi:
Femminili “Yuki, Shinju, Cho e Hoshi” invece quelli Maschili erano “Ichiru, Takeshi, Kiyoshi, Daichi e Akio” quattro e quattro, nulla da fare quella notte non riuscimmo a fare nient’altro che eliminare nomi e restringere il capo.

Il giorno dopo eri a casa io ero in maternità per cui decidemmo di continuare a pensare al nome, li abbinavamo al tuo cognome per vedere quale suonava meglio ...

–Allora… Yuki Kudo..?- era a domanda risposta

–Ah… non mi piace come suona…-
poi mi chiedesti una cosa che mi fece piacere –Sei sicura di non voler dare il nome di tua sorella se fosse una bambina? Akemi Kudo… non suona male, e io non mi opporrei…- ma io scossi la testa, volevo un gran bene a mia sorella ma mia figlia, se fosse stata femmina, era mia figlia e doveva avere un nome tutto suo...

-E tu Shinichi? Sicuro di non volerlo chiamare Yusaku? O Yukiko? O Hiroshi?- ma tu mi rispondesti sorridendo.

–No, il nome è una cosa personale, per cui deve essere tutto suo.-  la pensavi come me, ma eri disposto a dargli il nome di Akemi per amor mio, no… lui o lei doveva avere un nome tutto suo.

Il nome femminile poi lo decidemmo Shinju, cioè “perla”, Kudo, ma quello maschile rimase un dilemma, ci alzammo per rilassarci un po’ diretti verso casa del professore, non era lontano due passi, di conto, cioè era la casa accanto a noi, quindi potevo camminare o almeno cosi pensavo, arrivai alla porta e dopo avermi aperto… boom, mi si ruppero le acque, due settimane di anticipo… il dottore prese la macchina e arrivammo in ospedale in meno di dieci minuti, cosa impressionante…

Il parto durò si e no tre o quattro ore, tu eri insieme a me in sala parto mi stringevi la mano, poi sentimmo piangere il bambino e la dottoressa Ichinose ci annunciò che stava bene ed era un maschio, fu bellissimo sentirselo dire, dopo averlo visitato ce lo riportarono e lo diedero in braccio a te, eri seduto affianco a me sul letto, avevi uno sguardo bellissimo, pieno d’amore, poi l’infermiera ci raggiunse.

–Che nome avrà?- la fatidica domanda, se fosse stato femmina era deciso ma… era maschio quindi? Poi guardandolo rispondemmo...

-Seiji Kudo!-  pronunciammo insieme il suo nome con decisione mentre lo guardavamo, a sentire lo stesso nome che non avevamo scritto sulla lista scoppiamo in una grande risata, probabilmente tu lo avevi scelto per il mio stesso motivo, il significato “Cuore puro”

–Alla fine lo abbiamo trovato o meglio… detto insieme il suo nome.- già come darti torto, era stata una cosa istintiva ma comune.
Venni dimessa in poco tempo dall’ospedale, quando arrivammo a casa trovammo una festa per il nuovo arrivato, era tutto cosi bello, nastri azzurri ovunque, era stata sicuramente tua madre a preparare tutto. Yukiko non si rispiarmia nemmeno ora, per Seiji farebbe tutto...

Eravamo una famiglia composta da tre persone… Sai chiede spesso di te, infondo a solo sei anni e quando ci hai lasciato ne aveva solo cinque, era affezionatissimo a te, gli manchi moltissimo, da un po’ sta con i tuoi genitori, io lo vado a trovare spesso… sono stati loro a chiedermi se potevano tenerlo con loro per il periodo estivo, io non ho fatto resistenza, anzi... ho chiesto loro di tenerlo ancora per un po’, loro accettarono senza obiettare, sono fantastici sia come nonni sia come suoceri, da quando ci hai lasciato io… io non sono più me stessa, non sono riuscita a rialzarmi dopo essere caduta, non ho reagito, non sono stata forte per lui, sono crollata!

Quando ero con Seiji mi mostravo felice, capivo benissimo che lui comprendeva  ciò che provavo, ha un’intelligenza  molto spiccata, un intuito finissimo, mi ricorda molto te…

Dopodomani è il primo giorno di scuola, Shinichi, quello in cui lo avremmo dovuto accompagnare insieme come da programma, quello stesso programma che avevamo fatto i giorni dopo la notizia della mia gravidanza. Però in quel programma tu… tu eri con me, come farò a fare tutto il resto se tu non sei qui ?!








-------------------------------------------------------------------------
*Nota Autrice:
Maaa ciaooo :D
Oggi sono felice!! :D
Ma passiamo al capitolo ;) è un LUI :D e si chiama Seiji ;) allora? che ve ne pare? :D vi è piaciuto? :D
Il prossimo capitolo sarà diviso in due parti :D 
Bene... ^^
Ringrazio tuttiiii :D chi legge, chi recensisce, e chi aggiunge in preferite, seguite o ricordate! :D
Allora alla prossima :D
Ciaoooo :D

MangAnime ^_^

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Capitolo 9
*** Oggi, volevo che fosse come Ieri... (Parte 1, cap. 9) ***


                                                                                            Momenti passati…    
-Oggi, volevo che fosse come Ieri…(I° - 9); 

Oggi è lo stesso giorno in cui ti dichiarasti a me per la prima volta, ricordi? Era l’ultimo giorno di vacanza estiva, decideste di andare al mare tu, Heiji, Kazuha e Ran, a quei tempi tu e lei stavate insieme, sareste tornati il giorno dopo nella prima mattinata, mi invitaste ma io tentai di rifiutare.

–Non voglio fare il terzo incomodo fra due coppiette, Kudo-kun…- era stata la mia risposta definitiva ma poi il giorno dopo vi presentaste alla mia porta fu Ran a prendermi dal braccio e tirarmi fuori poi Kazuha mi spinse nella macchina e tu partisti Heiji era già in macchina seduto ad aspettarci

–Ehi Miss Musona ci hai deliziato della tua presenza a quanto vedo.-  che tono sfottente che avevi!

–No io non volevo venire, infatti non ho nemmeno il costume o il cambio!-
 e qui risposero Ran e Kazuha

–Per il costume non c’è problema, lo abbiamo comprato noi per te, è un regalo, blu due pezzi e il cambio ti prestiamo qualcosa noi- mi fecero l’occhiolino e mi sorrisero… insieme quelle due sono sempre state una forza della natura, io le guardavo scioccata

–Ma… non ho avvertito il dottor Agasa, si preoccupa…- cercai una scusa al volo ma…

-Tranquilla, ho avvertito io il professore.-
Mi ricordo che in quel momento pensai "Hattori vuoi morire oggi?!" e lo guadai in un modo tipo "Hattori ti uccido!" lui rabbrividì e si girò verso di me...

–Mi fai salire i brividi Haibara… non guardarmi così...- si ostinava a chiamarmi Haibara, solo dopo il matrimonio mi chiamò Shiho, fu costretto da te…

Arrivammo in spiaggia e mi cambiai nella cabina, uscendo mi guardasti, ero in imbarazzo il costume a due pezzi non era il mio genere, quando il tuoi occhi si scontrarono con i miei diventasti rosso e distogliesti lo sguardo, un primo segno? No, ormai ci avevo fatto l’abitudine tu stavi con Ran cosi doveva essere, certo mi faceva stare male ma era cosi e io non potevo farci nulla, almeno così credevo… decidemmo di metterci vicino ad uno scoglio che andava a delimitare una certa area sia in spiaggia sia in acqua… la giornata passò normalmente, giocammo sulla spiaggia, prendemmo il sole insomma normale comitiva, poi entraste in acqua io insistetti per stare sotto l’ombrellone,

Quando finiste il vostro bagno vi avvicinaste a me e Heiji mi prese di forza, restavate a guardare divertiti mentre io mi dimenavo e gli chiedevo di lasciarmi scendere...

–Niente da fare, noi ci andiamo ad asciugare al sole dopo mille bagni e tu nemmeno uno? No non va bene… forza Haibara!-  e mi butto in acqua, so e sapevo nuotare ma essere presa di peso non è certo la cosa migliore del mondo, purtroppo con la mia solita fortuna buttandomi in acqua non si accorse che eravamo vicino lo scoglio e una volta arrivata in acqua ci sbattei la testa, bevvi e persi i sensi, nell’acqua si fece una chiazza rossa, tu guardavi l’acqua e, da come mi spiegò Kazuha, ti arrabbiasti con Heiji dicendo...

–Sei un deficiente Hattori!- e corresti verso di me portandomi fuori, ripresi conoscenza solo per due minuti il tempo di sputare l’acqua ma avevo preso una botta alla testa e persi i sensi, mi risvegliai nella nottata ero nella camera del hotel, più precisamente nella tua, Ran e Kazuha insieme a Heiji in quella di fianco, eri seduto affianco al letto, non volevo svegliati cosi rimasi a  guardarti per un po’ poi mi stringesti la mano, stavi ancora dormendo "forse sta avendo un incubo" pensai ma poi parlasti, dicesti qualcosa che mi fece sobbalzare...

–No… Shiho non... andare via…-  dovevo partire te lo avevo detto pochi giorni prima, non sapevo se sarei tornata, mi facev male restare qui... ma comunque non lo saprò visto come sono andate le cose, per questo mi chiedesti di venire con voi al mare? Speravi cambiassi idea?

Ti svegliasti alzasti lo sguardo e vedesti che ero sveglia e ti guardavo, la luce della luna entrava dalla finestra, l’unica luce che mi fece vedere i tuoi occhi gioiosi per il mio risveglio, mi abbracciasti e mi stringesti talmente forte che a stento respiravo.









_______________________________________________
*Nota autrice :
Ciao :D Sarò breve perchè devo andare ad allenarmi ;)
Allora questa è la prima parte ;) domani arriva la seconda ;) 
Cosa gli avrà detto Shin per farla restare?? ehh... bu.. chi lo sa... xD
Bene... Ringrazio tuttiii chi legge, chi recensisce, chi aggiunge in preferiti, ricordate e seguite!! :D
Alla prossima ;) 
Un bacio,

MangAnime ;)

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Capitolo 10
*** Oggi, volevo che fosse come Ieri... (Parte 2, cap.10) ***


                                                                                         Momenti passati…

-Oggi, volevo che fosse come Ieri…(II° - 10);

–Ho temuto di perderti! Mi sono spaventato moltissimo! Heiji è dispiaciuto per quello che ti è successo  non ha detto più una parola da questo pomeriggio, quando hai perso i sensi io mi sono perso non sapevo che fare ero terrorizzato Shiho…- ti dovetti  fermare non avevi fiato, stavi per morire per assenza d’ossigeno...

–Shinichi calmati, prendi fiato sono qui, sto bene, a parte la fasciatura sulla ferita che ho in testa, sto bene.- Rimanemmo abbracciati senza proferir parola per circa dieci minuti, io non volevo sciogliere l’abbraccio continuavo a pensare all’ultima frase del tuo sogno, poi tu ti allontanasti un po’ da me mantenendo un mezzo abbraccio.

–Shiho, promettimi che rimarrai con me…- quella richiesta, perchè? Non avevo una risposta plausibile allora…

-Kudo-kun… sai che devo partire per l’America dopo domani…-
era stata la mia risposta, avevo sciolto l’abbraccio e girato il capo.

–Ma perché devi partire?!- non era più tranquillo il tuo tono e io non capivo mi domandavo, che provi qualcosa per me? No, non poteva essere e cacciai subito l’idea

–Voglio, cambiare aria, Kudo-kun.-  abbassasti lo sguardo e mi rispondesti

–Devi andare cosi lontano per cambiare aria, Shiho?!-

 -Kudo-kun…- mi bloccasti subito dopo aver detto il tuo nome

–Rimani…- cosa avevi? Non capivo o non accettavo la cosa, perché mi sembrava strano

–Perché dovrei rimanere qui, dammi una motivazione.- domanda che attendeva risposta… risposta che non mi aspettavo

–Per me…- una pausa e poi continuasti guardandomi negli occhi - Ti amo Shiho…-  spalancai gli occhi non mi aspettavo certo una dichiarazione d’amore a quei tempi.

–Kud-…- e nulla tu mi baciasti non mi facesti continuare.

–Ti prego resta… Sono una motivazione più che rilevante, no?- annui ma come avremmo risolto la questione ora? Cosa sarebbe successo? Tornammo a casa e una volta arrivati parlasti con Ran che infuriata ti cacciò via, non gli parlasti di me gli dicesti solamente che la cosa non funzionava fra voi…

Mi dispiacque moltissimo. Una settimana dopo stavamo insieme, cioè, stavamo insieme già da quella sera ma una settimana dopo ci fu il nostro primo appuntamento, dove scattammo la nostra prima foto, dopo la cena romantica, durante la quale stranamente non ci fu un omicidio… cosa molto strana, stranissima direi… passeggiammo per il parco mano nella mano e infine tornammo a casa, rimasi a dormire da te quella sera e la mattina quando mi svegliai mi portasti la colazione a letto, mi baciasti e mi dicesti 

- Ti ho amato dal primo momento, dovevo solo ascoltare il mio cuore.- la stessa frase del ciondolo… che mi regalasti, il tuo ultimo regalo, quello che mi dovevi dare quel giorno, il giorno del nostro anniversario di matrimonio, mi baciasti nuovamente e mi chiedesti ancora una volta.

– Mi prometti che rimarrai con me, per sempre?- io diventai rossa, e annui poi ti feci la stessa domanda

-e tu mi prometti che rimarrai con me per sempre?-  mi rispondesti con un si seguito da un bacio e poi dalla motivazione

–Perché ti Amo, come tu ami me.- erano parole stupende e piene d’amore…  

Però.. Non hai mantenuto la tua promessa Shinichi! Non sei con me! Non sei al mio fianco, non sei qui con me per crescere nostro figlio! Mi hai lasciato sola! Sola con il mio amore per te… sono stati anni bellissimi quelli passati affianco a te, rifarei altre mille volte la stessa scelta… solo per passare ancora del tempoo con te...

Domani Seiji inizia la scuola, andrà in classe con nuovi bambini farà amicizie nuove e magari, dato che è solo un bambino anche se ha la tua stessa intelligenza, riuscirà ad affrontare il dolore e lo supererà per forza maggiore, io sarò li affianco a lui, io tornerò ad essere Shiho Miyano per me, per te ma soprattutto per lui… Seiji ha bisogno di me, devo essere forte per entrambi, basta piangermi addosso devo riprendere la mia vita in mano, perché ho un figlio che aspetta il mio ritorno.










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*Nota autrice :
Eccomi :) Shin si è dichiarato a Shiho l'ultimo giorno di vacanza :) allora... che ne dite del capitolo? Io dico che è abbastanza corto xD
Per farmi perdonare  vi aggiungo un piccolo spoiler ;) :


Spoiler:
 

-Ciao Mamma, sei venuta a prendermi. - Mi venne incontro abbracciandomi, quant’è dolce nostro figlio Shinichi? Lo guardai lo presi in braccio e gli diedi un bacio sulla fronte.... .... .... ..... .... ....

Beh... che ne pensate? :D
Ok... passiamo ai ringraziamenti :D
Ringrazio chi legge, chi recensisce, chi aggiunge in preferiti, ricordate e seguite :)
A presto,

MangAnime ;)

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Capitolo 11
*** Il primo giorno. ***


                                                                      Momenti passati…
-Il primo giorno. 

-Ciao, Mamma sei venuta a prendermi.- Mi venne incontro abbracciandomi, quant’è dolce nostro figlio Shinichi? Lo guardai lo presi in braccio e gli diedi un bacio sulla fronte poi salutai i tuoi genitori e Yukiko, tua madre, mi diede il suo zainetto, li ringraziai per essersi presi cura di Seiji per tutto questo tempo, e loro mi invitarono a cena nella loro nuova  casa, si perché si sono trasferiti  dopo il tuo funerale in una casa vicino al mare, io gli avevo offerto di venire a casa nostra essendo grande abbastanza per tutti ma nulla loro non accettarono, accettando l’invito presi lo zainetto e con ancora in braccio Seiji mi incamminai verso la macchina.

*********************************************************************

Sono andata a prendere Seiji a scuola, corre verso di me con un’espressione felicissima.

–Cucciolo, sembri felice, è andato bene il primo giorno di suola?- gli chiedo prendendo lo zainetto dalle sue spalle.

–Si benissimo! La maestra Yoshida è davvero gentile, e poi i miei compagni di classe sono simpatici.- già Ayumi è la maestra di nostro figlio, strano vero?

–Sai la tua maestra, la conosco, siamo andati a scuola insieme…- lui mi guardò stranito...

–Non è possibile mamma… lei è più giovane di te.- Ha anche il tuo stesso carattere.

–Seiji… per caso mi stai dicendo che sono vecchia?- eravamo fermi al semaforo e lo guardai divertita vedendo la sua espressione colpevole  uguale alla tua...

–No, ma che dici mamma… non ho detto questo… Ti voglio bene! Comunque sai  la mia compagna di banco è Fuko. – Eccolo che cambia discorso dopo la frase dolce per discolparsi, proprio come facevi tu…

-Hattori?-  gli chiedo io.

–Si è la figlia di Zio Heiji e Zia Kazuha, è un po’ che non la vedevo… mi ha detto che si sono trasferiti qui due giorni fa e che zio è il nuovo questore di Tokyo. Mi ha invitato a casa sua nel pomeriggio, mi accompagni?- mi chiede lui.

–Si certo, è un po’ che non vedo Heiji e Kazuha inoltre voglio congratularmi con lui per il suo nuovo posto qui a Tokyo.- gli rispondo io sorridendo

–Ok! Mamma sai che siamo anche nello stesso quartiere, mi ha detto qual è la casa quindi ti faccio da guida.- mi rispose lui facendomi l’occhiolino e alzando il pollice. Non ha solo i tuoi lineamenti ma anche il tuo stesso identico carattere ...

-Ok, ci andiamo verso le quattro, ok? Però ricordati che poi dobbiamo andare a mangiare dai nonni, ah... Seiji domani potrei non venire a prenderti io a  scuola perché devo andare al laboratorio, forse riprendo a lavorare.-  gli dico mentre chiudo la macchina e lui correndo verso la porta mi dice:

–Ok, non ti preoccupare mamma.- ed entra in casa felice e sorridente, per quanto durerà la sua felicità? Non lo so ma finché dura sono felice per lui. Io salgo per posare i panni che ho lasciato sulla sedia prima di andare a prendere Seiji a scuola, fare tardi il primo giorno non va bene, vado verso la nostra camera quando noto che la sua porta semi aperta, lo sento parlare, vedi Shinichi? Ti somiglia moltissimo, appena entrato in casa si è fiondato in camera sua, parla con una tua foto, ti racconta la sua giornata con un sorriso sulle labbra, gli manchi moltissimo ma cerca di non farmelo notare, vederlo triste mi rattristerebbe a sua volta e, lui, non volendo una cosa del genere cerca di non farmi vedere il suo dolore… ha preso tutto da te, anche il suo istinto di proteggermi.

Leggermente mi appoggio al muro, continuando a fissarlo, lo vedo mentre entusiasta racconta di come oggi è diventato il compagno di banco di Fuko, la figlia di Heiji… già proprio quella testa calda di Hattori… lui che aveva e ha tutt’ora la tua stessa mentalità, è diventato il questore di Tokyo, aspirava a quel posto, quando c’eri tu aspirava a quello di Osaka ma dalla tua scomparsa lasciò il dipartimento di Osaka per venire a Tokyo, era deciso, non avrebbe mai lasciato il posto che era destinato a te a uno qualunque… inizialmente viaggiava, si era ripromesso che se mai fosse riuscito a diventare questore, si sarebbe trasferito qui, così non solo sarebbe stato più vicino al suo lavoro ma anche più vicino a noi.
È sempre stato disponibile verso di me, e ha sempre aiutato Seiji, in qualunque cosa, quando l’ho lasciato dai nonni, lui andava ogni giorno a trovarlo, e ogni giorno lo faceva ridere, anche quando non aveva tempo per nessuno, lui per Seiji lo trovava… infatti per nostro figlio lui è zio Heiji.

Mi distolgo dai miei pensieri e vedo che Seiji ha finito di parlare con “te” e che correndo si stava dirigendo verso la porta in gran fretta, io d’istinto guardai l’orologio, capì subito la sua fretta, erano le quattro meno un quarto e io avevo ancora i panni da sistemare, mi ero imbambolata li, a guardarlo, così “risvegliata dal mio sonno” mi avviai verso la mia, la nostra, camera per sistemare nell’armadio i panni che già una volta erano stati rimandati.

Erano le quattro in punto quando, dopo essermi sistemata, io e Seiji siamo usciti di casa diretti a casa Hattori. Mentre camminavamo lo vedevo  sorridere, era felice, e così ero felice anche io , felice per lui...

Heiji e Kazuha, così come Fuko, furono felici della nostra visita, il pomeriggio trascorse serenamente, i bimbi giocarono ed io chiacchierai con i nostri nuovi “vicini”… sembra strano pero’… è passato tanto tempo ormai, eppure, ancora sento che manca qualcosa vicino a me… manchi tu. Ripensandoci un velo di tristezza mi scese sul volto, ma durò poco poiché, Seiji chiamandomi, riuscì a distrarmi dai miei pensieri che troppo spesso prendono il controllo della mia vita. Salutammo Heiji e Kazuha, che ci invitarono il giorno dopo per la cena, e ci avviammo verso la casa per poi prendere la macchina e andare dai nonni. 











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*Nota autrice:
Ciao :D
Che ne dite? Com'è questo capitolo? :D
In questo capitolo Shiho parla del "presente" :D
Emmm... mi chiamano per mangiare ^^ 
Spero vi sia piaciuto ;) 
Ringrazio chi legge chi recensisce e chi aggiunge in preferite, ricordate e seguite ;)
A presto, 
MangAnime ;)

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Capitolo 12
*** Come dirglielo...? ***


                                                        Momenti passati…
-Come diglielo...?

Seiji arrivò a casa già addormentato, era stanco morto, lo portai in camera sua in braccio, lo adagiai sul letto e gli rimboccai le coperte, uscendo però mi fermai sulla soglia della porta e guardandolo ripensai a quando dopo la tua morte fui incapace di prendermi cure del mio tesoro più grande.
Mi tornò in mente il ricordo di quel giorno che per me non fu facile e per lui nemmeno…

Quel giorno, il giorno prima del tuo funerale, io ero a terra moralmente e fisicamente, anche se dovevo mostrarmi forte di fronte a lui, quel bambino che con i suoi occhi grandi mi chiese perché piangevo…  già nessuno era stato in grado di dirglielo, toccava a me, però non era facile, avvertirlo che il suo papà non sarebbe più tornato…

-Seiji… d-devi essere forte, va bene? Qualunque cosa ti dirò…- io parlavo di forza… io che mentre parlavo al mio bambino piangevo, perché era difficile, troppo difficile da sopportare, io che non ho mai avuto tatto… in quel momento mi venne istintivo.

-Seiji… papà… papà ti vuole bene… te ne vorrà per sempre…- lui che aveva, e ha, il tuo stesso istinto deduttivo aveva le lacrime a gli occhi, già lui che aveva solo pochi anni di vita, aveva già compreso tutto.

-Papà… n-non…tornerà p-più, vero?...?!-  Già sighiozzava, quando mi fece quella domanda, che mi fece perdere un battito, le lacrime gli scendevano lungo il contorno del volto, percorrendo quel visino piccolo e dolce, io abbassai lo sguardo, non avevo il coraggio nemmeno di rispondergli capivo perfettamente il suo stato d’animo, era un bambino, come lo è ora, aveva e ha bisogno di un padre, ma quel padre gli è stato portato via…

Lo abbracciai cercando di consolarlo, ma come si può consolare un bambino a cui è appena stato detto che suo padre non tornerà mai più? Piangemmo, piangemmo insieme, consolandoci, per quanto fosse possibile, a vicenda. Era ed è solo un bambino, ha dovuto e deve tutt’ora sopportare una perdita così grande... mi chiedo quando il suo cuore riuscirà a colmare quel vuoto che si porterà dietro, Mai… non si può, perché non tutte le ferite si rimarginano. Non tutti i problemi si possono risolvere.

Al funerale mi era stato chiesto di fare un discorso in tua memoria… ma ero talmente a pezzi che mi rifiutai, così lo fece Yukiko al posto mio…

-Shin-chan, già si infastidiva quando lo chiamavo così, ma sapeva benissimo che lo chiamavo così perché gli volevo bene… infatti lo accettava comunque, anche se non lo gradiva…
L-Lui era… il figlio ideale, infatti a scuola era fra i migliori, non mi ha mai portato problemi, quando aveva un sogno lo inseguiva fino a che non lo realizzava. S-sapete quando mi disse di voler diventare un detective, io ci risi sopra, lui mi disse che avrebbe realizzato il suo sogno, è lo fece, lo realizzò… divenne come il suo idolo, come Sherlock Holmes…
Già, pensare che fin da piccolo iniziò a leggere Conan Doyle è strano, nessun bambino sarebbe appassionato di Gialli, ma lui si… lui era così, i misteri e la giustizia lo attiravano a se come un magnete.
Oltre che Figlio, Shinichi era anche padre e marito, mia nuora non è in grado di parlare ora… Ma posso dirvi che il modo in cui lo guardava, persino il suo sguardo, esprimeva tutto l'amore che ha per lui...  ”


Quelle parole erano vere, tanti mi dicevano che il modo in cui ti guardavo era... pieno d'amore. 

Anche Seiji parlò di te al tuo funerale… come dimenticarlo…
“Papà era forte... era gentile, simpatico ed era il mio papà… mi voleva bene e anche io gli voglio bene. La mamma dice che papà è una specie di eroe, io dico che è il mio eroe. Ti voglio bene p-papà…” cerco di non piangere fino all’ultimo ma alla fine iniziò a singhiozzare… è un bambino eppure ha voluto parlare al tuo funerale...
 
Sia Heiji che Ran parlarono di te…

“Kudo-kun era un amico fantastico, il mio migliore amico, forse lo è diventato perché eravamo uguali in un certo senso… per me era un fratello oltre che un collega. Era orgoglioso, o forse lo sembrava, infatti la maggior parte delle cose le svolgeva da solo, ma non perché non volesse coinvolgere qualcuno, ma solo per non metterlo in pericolo… perché lui era così, prima veniva il bene degli altri e poi veniva il suo. È morto in grade stile, nel suo stile, per salvare qualcuno a cui teneva, una sua grande amica. Sono sicuro che se fosse ancora vivo e la cosa si ripeterebbe lui non esiterebbe una seconda volta…Vero Shinichi?.” Anche lui aveva le lacrime, ma il suo tono non cambiò di molto cercò di trattenersi.

E Ran? lei parlò più di tutti…
“Shinichi? Cosa si può dire di lui… Shinichi era il migliore, fu il mio primo amore, fu il mio primo amico, fu il mio primo fratello, sin da bambini fummo sempre insieme, lui ha avuto da sempre l’istinto di proteggermi, lo ha fatto per anni, anche quando credevo che lui fosse lontano in realtà eri lì, per proteggermi... mi è stato sempre vicino, mi ha sempre salvato anche quando non avevo memoria di lui, come quella volta in cui il colpevole di un delitto mi spinse verso i binari  con il treno a pochi metri di distanza, si buttò per prendermi e mettermi al sicuro, per proteggermi, proprio come il giorno della sua morte, fu lui a salvarmi, è morto per salvare me… gli devo la vita. Quando andai da Shiho per dirle della morte di Shinichi, gli dissi fra le lacrime che dovevo morire io, solo io, lei si alzò e mi tirò un schiaffo, mi disse che Shinichi era fatto così e che io dovevo saperlo meglio di lei, sapere che Shinichi era una testa calda, e che lo avrebbe fatto ancora una volta se fosse stato necessario. Gli devo la vita, gli devo tutto… perchè lui mi ha dato tutto... Addio Shin.”

Quella sera, finito il funerale, Yukiko e Yusako mi chiesero di prendersi cura di Seiji per il periodo estivo, così che io mi potessi riposare e riprendere, poi io gli chiesi di tenerlo con loro ancora un po’ dicendogli che non appena  io mi sarei ripresa lui sarebbe tornato a vivere con me… loro acconsentirono, mi assecondarono in ognuna delle mie scelte, sono sei suoceri fantastici, si sono presi cura di Seiji fino ad ora, io andavo a trovarlo spesso ma non mi fermavo per molto… deve essere stata dura per lui.

Adesso a distanza di un anno, ho intenzione di stare con lui, di essere una madre, una vera madre. Voglio essere forti per entrambi...

Mi chiudo la porta alle spalle e vado nella nostra camera dove mi addormento stringendo la collana con la foto del nostro primo appuntamento e la tua ultima dedica.







___________________________________________________
*Nota autrice :
Eccomi... beh, inizio subito a dire che questo capitolo "non mi piace", credo che sia venuto male... :(
Vi informo anche che la FF sta per finire... mancano ancora 4-5 capitoli ma poi finirà... :(
Ringrazio chi legge, chi recensisce e chi aggiunge in preferite, ricordate e seguite :)
A presto :)

MangAnime ;)

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Capitolo 13
*** Kudo-kun! Miyano-san! ***


                                                                    Momenti passati…
-Kudo-kun! Miyano-san! 

Camminando per strada ho visto una scena che mi ha ricordato noi, due ragazzi si tenevano per mano e lui diceva a lei…

“No… io mi chiamo Kiyoshi… KI–YO–SHI ripeti…” sorrideva mentre cercava di farsi chiamare per nome alla fine lo pronunciò…

“Kiyoshi-kun…”  credo che lei fosse abbastanza timida… e lui sorridendo più di prima gli disse

“Brava Yumi-chan!” e le fece l’occhiolino…  

Mi è tornato in mente quando ci mettemmo insieme e non tutti erano d’accordo con noi… infatti sia Sonoko, che Kazuha erano di parte perché Ran era stata  ferita e quindi lei non era d’accordo, a te non importava…
 
–Sono sicuro, e poi a me basti tu, non voglio l’approvazione di nessun’altro.-
  mi rispondevi sempre così quando io ti chiedevo –Sei sicuro della scelta che hai fatto? Non tutti approvano.-

Mi manchi Shin… mi mancano i nostri appuntamenti, mi mancano i nostri battibecchi… mi manchi tu!

Quando smisi di chiamarti Kudo-kun , smisi anche di farti quella domanda, fu una cosa simile a quei due ragazzi… dopo la tua prima “dichiarazione”, iniziai a chiamarti Shinichi, anche se tu mi chiamavi già Shiho da molto…

-Shiho… arrivo in ritardo… ma prometto che per le dieci sarò li.- iniziasti già male. Ma io comunque ti aspettai, arrivasti correndo e quando suonasti alla porta eri tutto affannato, -Sei pronta?- mi chiedesti tra un minuto e l’altro mentre prendevi fiato. Io annuì, eri arrivato in ritardo ma io non mi arrabbiai perché ero felice, felice di stare con te.

-Allora signorina, questa sera la porterò in un ristorante, che, se non erro, è il suo preferito, ma prima le farò fare un giro al parco.- il tono con cui pronunciasti quelle parole fu buffo infatti io scoppiai a ridere, tu sorridesti, -sei bellissima quando ridi- ai tempi io ti chiamavo ancora per cognome era la forza dell’abitudine …

-Grazie Kudo-kun…- ero in imbarazzo, infatti, arrossii e mi girai di lato per non farmi vedere.

-Sei ancora più bella quando diventi rossa.-  Ti divertivi a prendermi in giro… intanto arrivammo al parco e ci sedemmo sull’erba…

-Sei un Baka… Kudo-kun- fu li che mi dicesti…

-Shinichi. Non Kudo-kun! SHI NI CHI ripeti con me, SHI NI CHI, non è difficile ripeti: SHI NI CHI.- così io lo feci di proposito.

-KU DO- KUN-

-Ok… vuoi la guerra Mi ya no-San- Mi chiamasti per cognome! Era una cosa che non facevi da quando non eravamo più Edogawa e Haibara… fu strano…

-Kudo-kun!-

-Miyano-san!-

-Kudo-kun!-

-Miyano-san!- Mano a mano che ci chiamavamo ci avvicinavamo e così alla fine ci fermammo che eravamo vicinissimi e infine ci baciammo… ci staccammo quasi subito.

-Forza Shiho andiamo che fra poco inizia il film- mi prendesti per mano e mi aiutasti ad alzarmi, direzione CINEMA!

-Ok… Shinichi…- ti chiamai per nome e tu ti girasti e mi guardasti sorpreso e poi stringendomi la mano mi portasti vicino a te, dandomi un nuovo bacio questa volta però durò di più, arrivammo al cinema con 5 minuti di ritardo ma entrammo comunque a vedere il film. Il nostro appuntamento andò benone, infatti, dopo il film mi portasti al ristorante e infine ci salutammo, o almeno, ci eravamo salutati ma poi io corsi verso casa tua e tu verso casa del dottore, ci scontrammo e io caddi sopra di te, ridendo ci avviamo verso casa tua, a casa “mia” tornai solo la mattina seguente, cercando di non fare rumore per non svegliare quel dormiglione di Agasa, che però, mi scoprì subito, infatti si era appena alzato e mi fece una battutina…

–A quanto vedo avete fatto le ore piccole… - con un sorrisino malizioso mi fece capire che lui aveva capito. Io diventai rossa e vestendomi di corsa uscii salutandolo velocemente e recandomi da te per dirti che il dottor Agasa era riuscito a mettermi a disaggio con una battuta su di noi. Tu iniziasti a ridere e a prendermi in giro, eravamo sdraiati sul tuo divano con le mani intrecciate e la mia testa sul tuo petto… ci addormentammo così, ci svegliammo solo verso l’ora di pranzo e cucinasti tu… Fu uno dei giorni più belli della mia vita, perché era il primo che passammo da vera coppia di fidanzati.

Sono arrivata... scendo dalla macchina e mi dirigo davanti al cancello del laboratorio...ora devo solo avere il coraggio di oltrepassarlo... sorrido e faccio un passo avanti, l'ultimo ostacolo ora è la porta principale...

 








________________________________________________
*Nota autrice:
Ciaoo :D
Questo capitolo è un po' più allegro... ma di poco xD
Nel prossimo capitolo Shiho entrerà? oltrepasserà la porta principale? boh... chi lo sa xD
Come sempre ringrazio tuttiiii :D 
A presto, 
MangAnime ;)

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Capitolo 14
*** Un passo... verso il presente. ***


                                                                    Momenti passati…
-Un passo… verso la il presente.

Sono qui, con la mano a mezz’aria indecisa se entrare o no… ma alla fine cosa mi blocca? Non ho nulla da perdere, no?
Come ho detto ieri a Seiji…l'altra mattina ho chiamato per lavorare al laboratorio, quello dove prima di insegnare ho lavorato per circa 3 anni… quando chiamai rispose una ragazza:

*******************************************

-Pronto?-

-Pronto, sono la dottoressa Miyano, Fukagawa-san c’è?- chiesi sperando che fosse presente quel giorno…

-L-la dottoressa M-Miyano? Shiho Miyano!?-  aveva un tono a dir poco felice…

-Ah… si… perché?- 

-Sono Tokami, Miyuza Tokami! Ero nel corso di Chimica, lei era la mia professoressa!-

-Ah… Tokami? Ma certo!! Mi ricordo di te! Eri una fra le più brave se non la prima della classe, devo ammettere che la tua media era altissima, riuscivi a stupirmi! Deduco che, visto che hai risposto al telefono, tu lavori al laboratorio, no?- un sorriso si dipinse sul mio volto, mi piaceva sentire che una mia allieva era arrivata a quel livello e che, soprattutto, si ricordasse ancora di me…

-Si, sono quasi tre mesi ormai, sa devo ringraziarla! Se non fosse stato per la preparazione che ci, ma soprattutto mi, ha dato ora non lavorerei qui!- Il suo tono era pieno di gratitudine, e felicità –Mi scusi, professoressa la sto trattenendo al telefono, mi dica cosa le serviva.-

-Ah… beh, vorrei sapere se Fukagawa-san è lì, vorrei chiedergli una cosa, puoi verificare per favore?-

-Certo, vado subito, Sensei aspetti in linea.-

Fukagawa-san è un uomo di circa 60 anni magro, gli occhi accigliati, con la barba e  i capelli bianchi e il sorriso sempre sul volto,  quando lavoravo al laboratorio mi faceva da “mentore” mi diceva che lavoravo bene e che ero una Scienziata bravissima e piena di talento, tanto che quando me ne andai, mi disse:

–Miyano-san, quando e se vorrai tornare il laboratorio sarà sempre qui ad aspettarti. Spero ci rivedremo.- con il sorriso sul volto.

Passarono pochi minuti e Tokami tornò al telefono:


–Fukagawa-san ha detto : Miyano-San può venire da domani. Subito dopo aver sentito il vostro nome Sensei.- Risi, io non avevo ancora chiesto se c’era la possibilità di tornare a lavorare li, ma lui appena sentito il mio nome capì subito.

-Ok, allora domani sarò li.- Fu questa la mia risposta, chiusi il telefono sorridendo.

************************************

Era arrivato il giorno in cui avrei rimesso il piede in quel laboratorio formato da solo 4 o 5 scienziati, mi sentivo… elettrizzata, era tanto che no  facevo un esperimento, che non leggevo delle formule , che non guardavo al microscopio i vari vetrini da analizzare… tutto questo mi mancava un po’…

Alla fine superai quella barriera che mi bloccava, aprì la porta ed entrai.
Entrai nel laboratorio e Fukagawa-san era li ad aspettarmi.

-Ben tornata Miyano-san- si inchina e poi mi indica il mio tavolo , è gigantesco, con migliaia di libri, formule, pipette, e vari liquidi, insomma c’è di tutto…

-Grazie, Fukagawa-san- mi dirigo verso il tavolo, il mio tavolo, dpve c'è già la mia targa con scritto Miyano S. sorrido e inizio subito a lavorare.

Riprendo la mia carriera nel laboratorio in cui ho iniziato a lavorare e fare esperimenti perché mi piacevano e non perché ero costretta.

Il giorno volò, sono già le sei e mezza e devo andare a prendere Seiji dai nonni e andare casa Hattori per la cena…Mi tolgo il camice e prendo la borsa, esco dal laboratorio salutando tutti e vado verso la mia macchina, dopo essere salita, mi fermo per qualche minuto, sono un po' stanca... affermo però che: Oggi sono felice…









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*Nota autrice:
Ciao :)
Che ne pensate di questo capitolo? A me non piace xD (forse non mi piacciono perchè sono gli ultimi... boh xD)

Bene, passiamo ai ringraziamenti  xD
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito, letto, e aggiunto la storia in preferite, ricordate e seguite :D
Al prossimo capitolo :D

MangAnime ;) 

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Capitolo 15
*** Detective Boys 2 … ***


                                                                      Momenti passati…
-Detective Boys 2 …

Sono passati diversi anni da quando ho ripreso a lavorare, ho ripreso il controllo della mia vita Shinichi, mi sono ripresa anche se non del tutto, come posso riprendermi dalla tua mancanza? Non credo sia una cosa possibile. Anche Seiji è cresciuto, indovina? Prima che finissero la scuola elementare, Ayumi gli ha raccontato le nostre bizzarre avventure da squadra dei giovani detective e tre ragazzini che sono sempre insieme a lui hanno proposto di creare una nuova squadra di DB, sai che risposta ha dato:

Io farò il detective da grande, ma non credo che casi come recuperare un gattino che si è perso mi aiutino, quindi no, preferisco stare a casa e leggere “il segno dei quattro” di Conan Doyle!

Ti ricorda qualcuno Shinichi? A me si, ricorda te, anche per le sue espressioni, per i suoi modi di fare, per il suo carattere! Quel piccolo furbetto è proprio come te, quando eri Conan, anche Ran quando lo vede dice sempre: Seiji è uguale a Shinichi quando aveva la sua età.

Quando tornato da scuola mi raccontò la storia della nuova squadra dei DB per consolarlo gli dissi: Anche tuo padre non era molto convinto, ma alla fine ne fece parte comunque… anche se fu “costretto”…   

Il giorno dopo è tornato a casa con il broncio, infatti non è riuscito a sottrarsi quei tre ragazzini, anche perché loro sono i figli dei nostri cari piccoli, ormai grandi, detective boys quindi anche loro hanno la stessa caparbietà che avevano i loro genitori alla loro età, così si sono trascinati Seiji nella loro squadra, ovviamente anche Fuko ne fa parte, però infondo è una buona cosa, almeno è occupato in qualcosa, così non è sempre chiuso in biblioteca, come faceva qualcuno di mia conoscenza, a leggere Sherlock Holmes ancora, e ancora, e ancora, si è letto tutti i gialli che abbiamo in biblioteca e Conan Doyle l’ha letto tipo 5 o 6 volte, naturalmente prima svolge i compiti e poi legge, anche se non ci mette nulla a farli, non dimentichiamoci che è tuo figlio ma anche mio, è molto intelligente per avere la sua età, si interessa di vari casi, “costringe” Heiji a farsi aiutare da lui, infatti Hattori lo chiama  “mini-Kudo”, a volte giunge anche alla sua stessa conclusione, si è proprio come te, non c’è dubbio…

Yusako è sbalordito, Yukiko no, lei dice solo : Buon sangue non mente!

È vero, Seiji prende tutto da te, la sua intelligenza, il suo intuito, la sua passione per i casi, per il calcio, per i gialli, per Holmes, speriamo solo che non prendi anche la tua “sfiga all’ennesima potenza”…

Eccolo, è arrivato, ha un pallone da calcio in mano ed è sporco di fango, ha un sorriso strano sul volto.

-Ehi, Seiji? Che hai, perché quel sorrisino?-

-Eh? Q-Quale sorrisino?-

-Quello che hai tu sul volto…-

-N-Non ho nessuno sorrisino-

-Ora sei diventato rosso… ah, ho capito… hai passato la giornata con Fuko-chan vero?-

-Eh? A-Ah… si… ma questo cosa c’entra?- si gira verso di me e diventa ancora più rosso… che carino quando fa così… io ridacchio.

-Niente, niente…- sorrido –Vai a lavarti, sei tutto sporco, poi andiamo dai nonni.- gli faccio l’occhiolino e gli sorrido nuovamente.

-O-Ok…  mamma?-

-Dimmi.- mi rigiro verso di lui e gli sorrido ancora.

-Sorridi più spesso…- rimango stupita, e lo vedo correre verso il bagno. Annuisco, si ha preso anche questo da te, non riesce a vedermi triste…

Sai… Shinichi, mi pare che Seiji sia più felice ora… questo grazie a tutti coloro che mi sono stati vicino Il professore, Ran, Heiji e Kazuha insieme a Fuko, stanno spesso insieme, credo che fra loro nascerà… una bella amicizia.

È cresciuto ormai… fa il primo anno delle medie ed è la tua fotocopia.







____________________________________________
*Nota Autrice:
Ed eccoci qui... dopo questo ci saranno solo due capitoli, e poi è finita T^T
Mi dispiace un po' ... T.T 
Beh, che ne dite? vi piace questo capitolo ? spero di si xD
Ringrazio tutti coloro che hanno letto, recensito e/o aggiunto la storia in preferite, ricordate e seguite :D
A presto ;) 

MangAnime ;)

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Capitolo 16
*** Da piccoli a... Grandi! ***


                                                         Momenti passati…
-Da piccoli a… Grandi! 

Shinichi, Oggi Saresti fiero di tuo figlio, è proprio uguale a te, non c’è che dire, è il giorno del diploma, un altro momento che avevamo pianificato insieme, un altro in cui tu dovevi essere con me, ma anche questo passa come tutti gli altri, senza di te al mio fianco per supportare nostro figlio. Mi manchi, manchi anche a lui, si nota. Sai è già un grande detective, è cresciuto in fretta ed è proprio come te, infatti tu alla sua età eri innamorato perso della tua migliore amica, così come lo è lui, i suoi occhi parlano per il suo cuore anche se le sue labbra non si muovono e  non emettono suoni.
Sono qui, lo aspetto all’uscita della scuola, la scuola dove ti sei diplomato anche tu, Shinichi…

Lo vedo uscire, insieme a Fuko, mano nella mano… questo mi sorprende un po’, ma alla fine, anche tu ti eri dichiarato, ai tempi, a Ran, quindi me lo aspettavo. Sai… Seiji non sa molto di te, o meglio, si sa molto ma tutto quello che fa, lo fa non perché tu lo hai fatto alla sua età ma perché lui è come te.
Mi vede e mi sorride, è felice si vede, ha un sorriso sul volto a trentadue denti, si avvicina a me e più cammina più il suo sorriso cresce.

“Ciao, mamma.” Mi dice sorridendo.

“Ciao, Shiho-san.” Anche Fuko mi saluta, è una brava ragazza, è bella, assomiglia a Kazuha, è ostinata, perspicace, intuitiva e molto intelligente.

“Ciao ragazzi.” Rispondo io al loro saluto, con un sorriso, poi abbasso lo sguardo e vedo le loro mani intrecciate, così alzo lo sguardo e vedo Fuko che mi sorride e Seiji girato di lato e rosso in faccia.

“Allora...? Vi siete diplomati, ragazzi?” loro annuiscono felici.

"Quindi è andato tutto bene! Congratulazioni a entrambi!" continuo io congratulandomi con loro.

“Andiamo a Casa?” chiede Seiji guardandomi io annuisco cosi ci incamminiamo "Mamma lo sai che oggi durante la cerimonia c'è stato un ..."

"Omicidio, vero Seiji?" so già che mi dirà si, quel sorrisino fa capire subito che c'è stato un omicidio che lui ha risolto brillantemente...

"Emm... si, hai indovinato, ho risolto il caso e ho battuto lo zio Heiji sul tempo." mi annuncia felice. Io sorrido mentre spiega la dinamica dei fatti, sembra te, quando, dietro Agasa o Kogoro, ai tempi di Conan, svelavi il mistero, o quando sei tornato ad essere Kudo Shinichi, e hai ripreso a smascherare i colpevoli con le tue vere sembianze... un sorrisino mi cresce sul volto, sono felice per lui, ha realizzato il suo sogno... è diventato il nuovo Piccolo,Grande Detective, il nuovo Holmes famoso per il suo intuito.

"Papà gli ha detto -sono destinato ad essere battuto sul tempo dai Kudo... non ci posso fare nulla. Bravo Mini-Sherlock.- Poi gli ha sorriso." mi dice Fuko guardando Seiji che le sorride fiero di ciò che riesce a fare.

“Povero Hattori, ora ha un altro Kudo che gli tenergli testa... Fuko-chan mangiate da noi?”siamo giunti quasi a destinazione ma ci fermiamo a casa Hattori destinazione finale di Fuko.

"Shiho-san mi spiace ma… mamma ha cucinato in onore del mio diploma e papà ha detto che sarebbe tornato per pranzo, non posso proprio… inoltre arrivano anche i nonni da Osaka.” Mi risponde dispiaciuta lei.

“Capisco, si in effetti anche noi abbiamo ospiti oggi, Ran con Ryu e Ichiru, Yusako e Yukiko… mi sarebbe piaciuto anche la presenza della famiglia Hattori, ma a quanto ho capito oggi ha ospiti, facciamo così vi aspetto tutti per cena, ok? Anche i tuoi nonni, ok?”

“Ok, allora lo comunico a mamma e papà.”  Mi risponde sorridendo e annuendo. Poi sentiamo qualcuno “parlare”…

“Kazuha!?”

“Dimmi.”

“Cos’è questa puzza di… bruciato?!”

“Eh? B-Bruciato?!? Il fornooo!!”

“Baro! Ti sei dimenticata il forno!”

“Già, ma tu non sei d’aiuto Baka!”

“Cosa c’entro io ora?”

“Niente, niente… forza Heiji, apparecchia la tavola…!”

“Ok…”

“Sei sicura di non voler mangiare da noi Fuko?” chiede ridendo dopo aver sentito i due coniugi "discutere" Seiji.

“S-Si… anche se qualche ripensamento l’avrei…” risponde lei sempre ridendo.

“Ok, allora a dopo.” La saluto e inizio a camminare, cosi loro si possono salutare come vogliono, Seiji non è il tipo di smancerie ma quando vuole sa essere più che dolce.

“Ok, Fuco ti aspetto stasera… buon pranzo.”

“Si, a stasera ...” e salutandosi si scambiano un bacio a fior di labbra.
Seiji mi raggiunge subito e insieme camminiamo verso casa.

“È molto che non facciamo questa strada insieme, vero mamma?”

“Già, ormai sei grande abbastanza per andare da Fuko autonomamente, io sono un terzo incomodo, se così mi si può definire.” Rispondo io ridacchiando, mi diverte lanciargli frecciatine.

“M-Mamma…”si schiarisce la voce lui, io ripenso a come facevi tu, è diventato rosso, è proprio come te, quando è in imbarazzo inizia la frase balbettando.
Ridacchio ancora “Sei come tuo padre, anche lui balbettava e poi si schiariva la voce quando era in imbarazzo.” Gli dico sempre sorridendo.
Lo vedo fermarsi, quasi triste ...

“Mamma?”

“Dimmi…”

“Secondo te… papà sarebbe fiero di me?” Mi sorprende, non mi ha mai chiesto nulla del genere, forse non crede di essere alla tua altezza…? Perchè mai non dovresti essere fiero di lui...

“Si… secondo me sarebbe orgoglioso di te, e sai perché?” Alza lo sguardo incuriosito dalla mia “domanda”, “Perché… lui vive in te.” È stranito da questa affermazione, come se vorrebbe spiegazioni… “Tu sei come lui alla sua età, i tuoi occhi, il tuo fisico, i tuoi capelli, il suo carattere, la scuola, il tuo intuito per gli omicidi e persino la sua passione per il calcio e la lettura di Conan Doyle, sei pure diventato un Detective famoso, proprio come lui. Quindi si, quale padre non vorrebbe un figlio del genere, che lo rispecchiasse in tutto ? Si, Seiji… sarebbe fiero di te.” Lo guardo premurosa e piena di gioia, si saresti Orgoglioso di nostro figlio Shinichi, ne sono sicura…

“Grazie, mamma!” mi abbraccia, e io ricambio poi riprendiamo a camminare e alla fine arriviamo a casa, poco dopo arriva Ran e mi aiuta con il pranzo mentre Ichiru discute con Yusako e Ryu parla con Seiji, anche se il figlio di Ran è più piccolo lui e Seiji sono molto amici, lui gli racconta il caso di oggi, anche Ryu infatti ha buon intuito, gli interessi di Seiji praticamente combaciano con i suoi, con differenza che preferisce la Christie a Doyle.
Pranziamo e trascorso il pranzo, trascorre anche il pomeriggio fino a che non arriva la sera e Hattori insieme alla famiglia ci raggiunge per cenare tutti insieme. 



_____________________________________________________
*Nota autrice:
Emm.. salve (?)  ^^"
Scusate il ritardo ^^ non avevo molta voglia di scrivere in questi giorni... (infatti il capitolo non è dei migliori .-.)
Seiji è cresciuto, si è diplomato e dichiarato xD è uguale a Shinichi in tutto... che altro dire, Shiho sembra felice... meglio così :D
L'ultimo capitolo ancora non è scritto xD quindi non vi assicuro che aggiornerò domani... ma prima del 5 luglio sarà pubblicato ;) promesso ;)
Ringrazio chi legge, recensisce *-* aggiunge in preferite, ricordate e seguite :D
Graziee!!! :D
A presto (speriamo xD)

MangAnime ;)  

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Capitolo 17
*** Famiglia. ***


Ecco qui... con l'ultimo capitolo, :( vi auguro buona lettura e vi ringrazio per aver seguito questa FF :D Grazie mille  *^*
                                                                   
  Momenti passati…
-Famiglia.

Seiji si sposa fra circa sue settimane, sono fidanzati da solo un anno e lui le ha chiesto di sposarlo, ma in realtà si conosco da sempre quindi non credo abbia avuto molti dubbi, Fuko era così felice! Quando al pranzo con Hattori e Kazuha hanno annunciato il matrimonio, Kazuha stava per piangere dalla gioia, Heiji si è alzato e ha abbracciato Fuko e Seiji congratulandosi con loro, e io… beh, io non potevo che essere d’accordo con loro, ma comunque già lo sapevo… si perché Seiji quel giorno, quando le fece la proposta, era davanti allo specchio in camera sua e forse stava cercando di infondersi coraggio ripetendo “Oggi le chiederò di sposarmi!” io ero passata per posare i panni e la sua porta era socchiusa, riuscì a sentirlo e annuendo e sorridendo continuai a camminare verso la nostra camera per sistemare i vestiti appena raccolti, era da un bel po’ che aveva questa idea ma ancora non era –pronto- per chiederglielo poi si è deciso. Sono felice per lui, ha trovato la persona giusta e ha fatto la scelta giusta.

Oggi sono stata in ospedale, ultimamente non mi sentivo molto bene e siccome avevo già intenzione di fare un controllo ho deciso di non rimandare più, non ho detto nulla a Seiji, si sarebbe preoccupato inutilmente e ultimamente è talmente occupato tra lavoro, matrimonio ecc. che un altro pensiero non gli sarebbe stato d’aiuto.  Araide mi darà gli esiti degli esami domani, non sono preoccupata più di tanto, credo vada tutto bene… anche se … Ho come un brutto presentimento…

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Suona il telefono, strano le 22:34 tardi a quest’ora non credo che qualcuno abbia bisogno di qualcosa, mi dirigo verso il telefono e
rispondo, è Araide:

“Pronto Shiho-san?”

“Oh, salve Araide-san, come mai a quest’ora?”

“Shiho-san non volevo disturbarti, ma … ho finito di trascrivere i risultati e di controllarli…”

“Ma è tardi, sei rimasto all’ospedale fino ad ora per i risultati?”  Araide è sempre gentile verso la nostra famiglia, non mi stupisce molto la sua decisione di restare lì fino ad ora.

“Si, beh… per domani dovevano essere pronti e poi per la signora Kudo questo e altro. Comunque, avrei anche potuto chiamarti domani mattina ma ho pensato volessi sapere subito i motivi del tuo malessere in questi giorni.” Il suo tono era cambiato sembrava … rattristato?

“Si… ma non mi sembri molto, come dire, felice? Cosa c’è nei risultati?”

“Di solito sono contrario a parlarne al telefono ma vista l’ora tarda non puoi venire tu qui… sai che facciamo vengo io, meglio parlarne di persona… Arrivo fra circa 10 minuti.”

“Ok, ti aspetto qui.” Quel presentimento che avevo, cresceva sempre più. Sono rimasta seduta sulla poltrona a riflettere su quel cambiamento di tono, che non prometteva nulla di buono, fino a quando il campanello di casa non suonò.

“Araide-san sei arrivato. Prego, accomodati.” Gli dico facendogli gesto di entrare e mettendomi da parte. Lui annuisce e si accomoda in
salotto mentre io richiudo la porta e lo raggiungo. Lo vedo con dei fogli in mano, molto probabilmente i miei esiti.

“Shiho-san, Seiji-kun è in casa?”

“No… lui è andato fuori per il week-end con Fuko-chan, tornerà domani mattina. Araide-san dimmi, cosa c’è il quegli esiti?”

“Ok, Shiho-san per favore ti potresti sedere?”

“S-Si…” gli risposi io sedendomi di fronte a lui.

“Shiho-san… il tuo malessere deriva da… un qualcosa che oggi sembra ti abbia portato a uno stadio avanzato, la malattia di cui parliamo è strana, cioè non è mai vista prima, purtroppo di questa “nuova malattia” ne risente il tuo cuore, e come se fosse stato una bomba a tempo che per tutto questo tempo non è esplosa ma che comunque era dentro di te, questo ora ti porta all’affaticamento, ad avere la febbre alta, ad un aumento sconsiderato di accelerazione cardiaca e varie conseguenze che se non si sono verificate ora lo faranno in seguito, se continuano così, se non troviamo la cura, ti porteranno a un unico stadio finale… la morte. Ricordi quando hai ingerito l’APTX? Beh… credo sia quella la causa, l’antidoto che hai preso per tornare normale lo ha eliminato ma una minima percentuale di esso sarà immagazzinata nel tuo corpo, questo fa si che espellendolo o almeno cercando di eliminarlo dal tuo corpo, tu ne risenta, questo ha anche scatenato l’innesco di questa “strana malattia”...” fece una pausa e poi riprese a parlare… “Inoltre quando ho inserito i dati delle analisi nel pc.. il computer mi portava una … scadenza, che si non è precisa ma è quella all’incirca.” Non avevo aperto bocca fino ad allora… non potevo credere che dopo tutti questi anni l’aptx mi potesse creare ancora problemi ma poi a sentire quell’ultima frase, alzai il capo e guardandolo negli occhi capì di che “scadenza” parlava.

“U-Una scadenza?” sbarrai gli occhi non volevo credere a ciò che mi disse. Annuì e abbassò il capo.

“Circa un anno… poi la malattia ancora senza nome che hai prenderà il sopravvento su di te causandoti un arresto cardiaco o qualcosa del genere… Ma se solo noi trovassimo una cura allora potr-”

“No… va bene così..”

“Ma Shiho-san così tu …”

“Succederebbe comunque prima o... poi.” Rispondo fredda, eccomi sono tornata ad essere fredda come il ghiaccio…

“Ok. Come vuoi tu.” Si alzò e si avviò verso la porta. “Vado a casa, mia moglie mi starà aspettando…. Se cambi idea… chiamami.”

“Si, anche se non credo che cambierò idea…”

“Ok. Allora ciao.” Mi disse facendomi un sorriso e aprendo a la porta.

“Ah… Araide-san?”

“Si?”

“Non dire nulla a Seiji… non voglio che lo sappia.”

“Oh… ok. Buonanotte.”

“Buonanotte.”  Non voglio che Seiji sappia della mia “malattia” non può vivere nel terrore della morte della madre quando succederà allora saprà essere forte ne sono sicura… rientro in casa e mi metto sul divano a leggere con i miei occhiali che da circa 3 mesi ho iniziato a usare per leggere senza difficoltà.

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Alla “data di scadenza” manca pochissimo poco più di un mese, Seiji non sa ancora nulla vorrei dirglielo ma… ora è davvero felice ha una famiglia tutta sua, si è sposato con Fuko e ha avuto un bambino, Shinichi, già si chiama proprio come il nonno, Fuko gli ha imposto di chiamarlo così, Hattori non poteva essere più che d’accordo con loro, ricordi tutti i nostri discorsi quando dovevamo scegliere il nome di nostro figlio anche se non sapevamo ancora il sesso? Beh, loro non hanno pensato che il nome doveva essere solo suo, però devo ammettere che la cosa mi ha fatto piacere. Il bambino è nato da poco, dopo che si sono sposati è rimasta incinta subito, ora ha poco, non credo si ricorderà di me in futuro… ma va bene così, sono sicura che Seiji gli dirà che ha avuto un padre spettacolare e una madre molto intelligente. Sono felice che adesso abbia una famiglia, almeno non crollerà quando morirò… deve rimanere forte per sostenere anche gli altri, non può cedere, non come ho fatto io in precedenza.

Qualche giorno fa è venuto a casa dicendomi: Heiji mi ha proclamato suo successore quando andrà in pensione, era felice come poche volte l’ho visto.

Davvero volevo dirglielo ma… non posso.. non posso fargli una cosa del genere. Non posso dirgli che sto per lasciarlo, oggi è felice gioca con Shinichi e scherza con Fuko, è un padre e un marito fantastico, si è costruito una famiglia, una vita magnifica.

Se torno indietro con la memoria vedo noi, da Ai e Conan, vedo me che, costretta, lavoro all’aptx, vedo Gin, Vermouth e tutta l’organizzazione arrestata dall’FBI che mi passa davanti e vedo te che mi vieni incontro abbracciandomi perché, quel giorno, io ero stata presa in ostaggio da Vodka e portata da Gin, poi però sei arrivato tu a salvarmi, come sempre e mi hai fatto uscire dal magazzino, vedo mia sorella, Akemi, anche lei mi ha sempre protetto, poi vedo mia madre e mio padre, il dottor Agasa e vedo noi, stavolta però, insieme che ci scambiamo le promesse e gli anelli al nostro matrimonio infine vedo lui, Seiji appena nato che viene stretto dalle tue braccia.

La mia vita mi è  passata davanti, sin da piccola sono stata costretta a una vita infelice ma poi come un raggio di sole in una giornata nuvolosa sei arrivato tu, ha scacciato il nero dal mio cuore e dalla mia vita mi ha resa bianca, come una colomba e mi hai fatto volare, mi hai reso meno scontrosa, meno fredda tu mi hai fatto vivere una vita nuova rendendomi una nuova Shiho Miyano.

Ma poi… sei andato via lasciandomi cadere in una penombra dalla quale solo grazie a Seiji aveva bisogno di me dovevo tornare. Cosa fare ora? Dovrei dirglielo? Dovrei dirgli che la mia morte potrebbe accadere ora o domani o alla fine del mese? Si, forse dovrei… almeno avrebbe il tempo di farsene una ragione e di dirmi addio… perché fa male non poter dire addio a una persona importante.
Sono decisa mi avvicino alla stanza da dove lo vedo uscire e lo chiamo…

“Seiji?”

“Si? Cosa c’è mamma?” devo dirglielo… è giusto.

“Seiji io devo dirti una cosa imp-” Ahi! C-che male al petto! È lo stesso dolore di quando… quando mi ritrasformai in S-shiho e quello di prima qu-quando mi trasformai in Ai Haibara… “Ahh!!” No questo è più forte, i-il mio cuore s-scoppia! Mi accascio a terra e Seiji impaurito e confuso si avvicina a me.

“Mamma che hai?!” Mi chiede allarmato, non capisco molto è come se stessi perdendo i sensi.

“AHHH!!” che dolore!! B-brucio! Mi brucia il corpo! Mi scoppia il petto! I-Il mio cuore no-non… regge. Poi nulla il buio, sento solo le voci ovattate…

-Seiji: FUKO CHIAMA UN’AMBULANZA!!
Fuko: SHIHO-SAN…
Seiji: Mamma resta qui, non lasciarmi… mamma? Mamma… MAMMAAA!!!-

Nulla più… non sento e non vedo…

(da qui parla Seiji)

“Mamma!! Svegliati mamma!” continuo a chiamarla, non posso perdere anche lei! Ma il suo battito man mano si andava ad arrestare…

“Signore si sposti per favore…”  mi allontano da lei, il paramedico gli controlla il battito… è nullo.

"Il battito cardiaco è assente. La signora è deceduta. Ora del decesso 16:56.” Comunica il primo al secondo paramedico poi si volta verso di me “Signore, mi spiace annunciarle che la signora è morta.” Rimango in piedi a fissare mia madre stesa a terra, delle lacrime scendono dal mio volto, perché è dovuto accedere?!

Mi avvicino a lei vedo che nella tasca della maglia ha una busta intravedo la scrittaPER SEIJI è la sua calligrafia, la prendo e inizio a leggerla nella mia mente, mentre lei viene portata via dai medici.

“Caro Seiji,
Se leggi questa lettera è perché a parole non ho avuto il coraggio di parlartene o perché ormai non posso più dirti nulla… Tu sai cos’è l’APTX te ne parlai quando eri abbastanza grande da capire, ti raccontai di me come Ai e di Papà come Conan, dell’organizzazione e di tutto il resto, ti raccontai tutto…
Circa un anno fa Araide mi diagnosticò una malattia dovuta ai residui di APTX una sorta di effetto collaterale all'antidoto e all'espulsione del veleno dal mio corpo, mi disse che avrei avuto 
ancora, massimo un anno di vita poi avrei avuto una sorta di infarto.
Mi dispiace non avertelo detto io di persona… mi dispiace non averti detto che purtroppo stavo per lasciarti… non potevo, non potevo infrangere la gioia che in questo momento hai nella tua vita, come non puoi tu. So che starai male ma non puoi cadere, devi rialzarti, devi continuare a essere felice con e per Fuko, ora hai un figlio devi pensare anche a lui... promettimi che continuerai a sorridere e che un giorno racconterai di me e di papà a Shinichi.
Ti voglio bene e te ne vorrò per sempre.
                                                                                                                                                                                                   Mamma.”

      
Rimango senza parole… ma mi ha chiesto di farle una promessa, così mentre le lacrime scendono bagnandomi il viso e il mio cuore perde un altro pezzo importante, io sorrido, sorrido per lei. Vicino a me arrivano subito Yuko con in braccio Shinichi, piange anche lei, mi abbraccia consolandomi.

Pochi giorni e ci fu il funerale, gli diedi un saluto, un ultimo addio prima di salutarla per sempre.

-------------------------------------------------------  (da qui non parla nessuno in particolare)

“Papà! Ciao!” un bambino di circa 6 anni con lo zainetto in spalle a gran voce chiamava qualcuno, un uomo di circa 28 anni, con i capelli corvini, altro, magro, muscoloso, occhi azzurri appoggiato alla moto, con un giubbotto nero in pelle, i jeans e scarpe da  ginnastica e  il casco appoggiato allo sterzo  

“Shinichi, ehi ometto! Com’è andata la scuola?” gli chiese raggiungendolo e prendendo lo zainetto dalle spalle e scompigliandogli i capelli.

“Bene!” Il piccolo rispose felice e gli sorrise.

“Allora… piccolo oggi siamo io e te, come promesso. Andiamo al parco?” i due si incamminarono fino alla moto e poi raggiunsero il parco, sedendosi su una panchina.

“Si! Ehi, papà… mi dici com’era il nonno? E la nonna? Spesso ne parli con mamma, a quanto ho capito era un detective famoso e la nonna una grande scienziata… poi?”

“Beh… allora, il nonno era un grande detective, più bravo di papà… purtroppo è morto quando io ero piccolo avevo all’incirca 5 anni e non ricordo molto di lui so che il suo idolo era Sherlock Holmes, passava ore e ore addirittura giornate su i suoi libri, gli piaceva molto giocare a calcio, la mamma mi parlava di lui quando le chiedevo, passavamo ore a parlarne, ma io non chiedevo molto perché avevo paura di rattristarla, il Nonno Heiji che era il suo migliore amico mi racconto molte cose, come i casi su cui lavoravano insieme, una volta mi disse che era destinato a essere battuto dai Kudo,  la nonna era una grande scienziata quando il nonno morì lei era giovane, lavorava all’università ma poi si licen….” La giornata passò, un padre e un figlio parlarono tutto il pomeriggio su una panchina e alla fine giocarono a calcio insieme ridendo e scherzando.

Un padre e un figlio, solo loro due, un giorno di pausa, un giorno di divertimento.
 
 
 
 



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*Nota autrice:
Salve ;)
Questi sono due capitoli in realtà :D ma non volevo dividere il chap...xD
Ok… il finale a dire il vero non lo immaginavo così ma… buh mi è venuto da scriverlo così xD Che dire spero sinceramente che vi sia piaciuto! :) Grazie a tutti coloro che hanno seguito la storia, che hanno recensito, che hanno inserito la ff in seguite, ricordate e preferite, ringrazio anche chi ha letto soltanto ;)
A presto con una nuova ff :D

MangAnime ;)

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