Così il Teppista conquistò la Regina...

di Misaki Kudo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01.Una foto porta alla mente ricordi.. ***
Capitolo 2: *** 02.[..]che pensavi di aver perso... ***



Capitolo 1
*** 01.Una foto porta alla mente ricordi.. ***




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01.Una foto porta alla mente ricordi..
Un giorno come tanti in due diversi quartieri di Tokyo. Si sa però, che giornate come tante, possono rivangare alla mente ricordi che per un po' erano stati messi da parte. Quella, era una di quelle giornate. Contemporaneamente in un'agenzia investigativa e in uno studio legale, un album faceva un tonfo con un sonoro rumore verso il basso, una piccola foto gialla ne fuoriusciva.
Due diverse mani si apprestavano a raccoglierla, lo stesso sorriso si accendeva di colpo su quei volti.

-Circa 20 anni prima, Liceo Teitan-
«Eri-chan! Eri-chan!..e piantala una volta tanto di stare su quei libri!», una ragazza dai grandi occhi blu si apprestava, con voce assordante a richiamare l'attenzione della sua migliore amica.
«Oh? Ah, Yuki-chan sei tu. Faresti bene a starci anche tu sui libri, tra pochi giorni ci sono gli esami di ammissione e devo essere preparata!», rispose la giovane dagli occhi color indaco.
«Blablabla..! Sai cosa c'è ancor prima degli esami di ammissione?», chiese quella, sbattendo i pugni sul banco.
La giovane Eri rispose con uno sguardo che andava dal più totale menefreghismo alla sottile curiosità, non le andava di deludera la sua amica. Era abbastanza vivace e anche un po' svampita, ma le voleva bene.
«Il ballo scolastico, Eri-chan! IL BAAAAAAAALLO», continuò lasciandosi trasportare dall'entusiasmo.
Eri la osservò abbastanza seccata, annuendo leggermente con la mano e riportando tutta la sua attenzione sul libro che le stava di fronte. Doveva studiare per l'esame, altro che uno stupido ballo.
L'energica Yukiko, vedendo quanto gioiosa era stata la reazione dell'amica, come risposta scaraventò il libro fuori dalla finestra. Libro che arrivò dritto dritto nel campetto, dove i ragazzi del liceo giocavano a calcio.

«Yuki-chan, cosa combini! Ora mi tocca pure andare a riprenderlo...!», esordì la mora urlando.
«Così almeno mi presterai attenzione! Dobbiamo trovare un vestito adatto, ma soprattutto, un cavaliere!», rispose al settimo cielo la giovane 'Principessa del Teitan', così era additata da tutti.
«Sì certo, come no. Non esiste nessuno al mondo, capace di tenermi testa e per la cronaca, non mi piace qualcuno che si comporta da agnellino e mi riempie di complimenti solo per comparsa!», rispose dura quella che invece era denominata: 'La Regina del Teitan'.
«Suvvia, Eri-chan! I complimenti fanno sempre piacere! Non riesco a credere che non ci sia nessuno che ti piace, sei pur sempre una delle ragazze più ammirate di tutta la scuola!», domandò interrogativa.
Mentre le due amiche del cuore continuavano a discutere, scambiandosi opinioni abbastanza contrastanti, da sotto la finestra dei forti schiamazzi attirarono la loro attenzione.

«Insomma, cos'è questo trambusto?!», chiese abbastanza adirata Eri, scendendo le scale a velocità fulminea.
«Eri-chan...aspettami!», la giovane Yukiko, come al solito era rimasta dietro.
Una folla di persone si era radunata intorno al campo da calcio, le ragazze avevano uno sguardo abbastanza preoccupato, mentre i ragazzi se la ridevano in tutta tranquillità.
Improvvisamente, una voce si innalzò dal coro.

«SI PUO' SAPERE, DI CHI DIAVOLO E' QUESTO TOMO?!», un ragazzo diciassettene urlava, sembrava abbastanza arrabbiato. Con una mano teneva il libro di circa cinquecento pagine, con l'altra si massaggiava la parte superiore del naso che sembrava sanguinare.
«E' il mio! E ti consiglio di trattarlo con più gentilezza! Lo stai stropicciando tutto!», rispose con lo stesso tono minaccioso la giovane Eri.
Mentre i due continuavano a discutere animatamente, tutto intorno a loro i ragazzi che si erano radunati, continuavano a parlottare di quei due. La nuova attrazione del Liceo!

“Non posso crederci, la Regina e il teppista!...”, “Non credo che qualcuno dei due ne uscirà vivo!”, “Non so chi dei due mi faccia più paura”, “Sono come il giorno e la notte, brr che situazione!
Questi, tra i commenti più disparati degli studenti del Teitan, la situazione era complessa. Non curanti della situazione però, la Regina e il Teppista, il cui nome era Mouri Kogoro, non sembravano voler finire.
«...si da il caso che sia stata tu a gettarlo fuori dalla finestra!», esordì il ragazzo.
«Non è andata così, mio caro! E per tua informazione anche se fosse stato così, te lo meriteresti comunque quel taglio che hai sul naso! Ti sembra il modo? Aggredire così una persona!», rispose quella.
«Qui c'è scritto il tuo nome, mia cara secchiona! E' ovvio che sia stata tu!», la discussione sembrava voler continuare all'infinito, finché non intervenne la dolce Yukiko a mettere pace tra i due.
«Kogoro-san, mi dispiace! Sono stata io a far cadere il libro di Eri-chan dalla finestra, è stato un malinteso...dimenticate tutto e lasciate andare, per questa volta!», esordì quella cercando di portare la pace.
«Cancellare tutto? Macché io mi ricorderò di tutto! Del modo in cui questo bamboccio mi ha aggredita! Non mi piacciono per niente le persone che aggrediscono senza sapere...!», rispose Eri convinta.
«Ma come Eri-chan..? Avevi detto che per piacerti, un ragazzo doveva riuscire a tenerti testa, e sinceramente non ho mai visto nessuno in grado di farlo, tranne lui», esordì Yukiko, innocentemente.
La giovane Eri arrossì di botto, soffermandosi su quelle parole, per poi ritornare normale pensando al fatto che quello in realtà era un semplice teppista, non le sarebbe mai piaciuto un tipo così.
«Figurati se uscirei mai con una secchiona, antipatica e acida come lei! Sono stanco, me ne vado», concluse Kogoro causando l'ira funesta di Eri, la quale non potè fare a meno di stringere i pugni.
Le due ragazze rientrarono in classe, Eri ancora fumava dalle orecchie, mentre Yukiko continuava a pensare al fatto appena accaduto, sogghignando leggermente di tanto in tanto.

«Grr! Quel Mouri! Mi fa una rabbia, ma una rabbia che lo stenderei!», continuava a parlare tra sé e sé la giovane Regina, sotto lo sguardo curioso dell'amica. «Ha osato darmi dell'acida! Ma chi si crede di essere? Lui che è quello conosciuto per essere un teppista di prima classe!», concluse furiosa.
«Eri-chan è inutile che ci pensi, lascia stare è passato...», l'amica Yukiko cercava inutilmente di calmarla.
«E' PASSATO? Io non dimentico! Si crede forte solo perché è temuto da tutti?! Beh, ha trovato pane per i suoi denti! Gli farò vedere contro chi si è messo!», rispose ardita.
«Ehm...Eri-chan? Non è che la stai prendendo troppo sul personale? Suvvia, sai com'è Kogoro-san, è in classe con noi da un anno! Tipo menefreghista e assolutamente sulle sue...lascialo perdere! Oppure...quando parlavo del fatto che ti incuriosisce avevo fatto centro?», chiese Yukiko ammiccante.
«C-che?! S-Sei forse impazzita?! Te l'ho già detto, mai e poi mai! Preferirei andare a quella sottospecie di ballo piuttosto che stare con lui nello stesso posto, per più di un minuto!», rispose Eri arrossendo appena.
«Mah, se lo dici tu, fingo di crederci! Comunque, vieni al ballo? Che bello! Si terrà a fine mese, abbiamo il tempo necessario per scegliere l'abito e il tutto, spero proprio che mi inviti qualcuno!», esordì allegra la Principessa facendo una giravolta. L'amica rispose con uno sguardo che andava dallo scioccato al deluso.
«Ma come? Tu, Yukiko Fujimine, voluta da tutta la scuola, non hai avuto nessun invito?», chiese Eri per confermare quello strano dubbio.
«Oh, ma certamente! Solo che...insomma! Nessuno di quelli che mi ha invitata mi piace abbastanza, ecco! Sono tutti dei tipi troppo stereotipati! Sai com'è il mio ragazzo ideale...», confermò quella sognante.
«Sì, certo! Lo sappiamo tutti...il cuore della 'Principessa del Teitan' ha già scelto il suo Principe! E chi se non il fanatico di gialli numero uno del Teitan, Yusak...», ma non riuscì a terminare la frase che Yukiko la zittì con una mano in bocca.
«Shhhhhhhhh! Non vorrei che sentisse, guardalo è lì! E' così figo, ha un intuito super brillante e molto spesso aiuta la polizia nel risolvere i casi! E' davver fantastico...», la giovane Yukiko s'imbambolò fissando quello che era uno dei ragazzi più corteggiati del Liceo, Yusaku Kudo.
«...peccato che la Principessa non inviterà mai qualcuno di sua spontanea volontà! E mi sembra strano che un tipo come Kudo partecipi ai balli! Se ci fosse un omicidio magari...! Ahahahahahha», concluse Eri ridendo.
Quella giornata continuò così, tra risate sincere e sguardi omicidi, nessuno sapeva come le cose si sarebbero evolute da lì in avanti, ma una cosa era già certa.
Quattro destini si stavano per scontrare, il loro futuro da quel momento in poi era già deciso.
Ma loro, non lo sapevano ancora.









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Saaaaaalve! Sono sempre io! 
Vi siete già stancati di me? Mi dovrete sopportare ancora! *MUAHAHAHAH*
Eccomi qua con una mini-long, avrà due o tre capitoli! Oggi rileggendo un paio di manga, mi sono soffermata in particolare sulla coppia Kogoro/Eri, non sono adorabili quei due idioti? Ebbene, ho pensato di scrivere qualcosa sul modo in cui è nato tutto, quindi se ci sono Eri e Kogoro perché non inserire anche Yusaku e Yukiko? Diciamo che il tutto è più incentrato sulla prima coppia, ma anche la seconda avrà i suoi momenti in questa storia! Devono solo uscire dal mio cervello x'D
Va be', fatemi sapere cosa ne pensate di questo primo capitolo!
Alla prossima :*

Misaki

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Capitolo 2
*** 02.[..]che pensavi di aver perso... ***




•••

02.[..]che pensavi di aver perso...
Le due giovani ragazze si apprestavano a tornare verso casa, parlando come sempre del più e del meno. «Eri-chan secondo te, Kudo-kun ha la ragazza?», chiese Yukiko poco dispiaciuta.
«Non l'avrei mai detto, sai?! Anche tu sei come tutte le altre ragazze! Ma suvvia Yuki-chan, puoi avere tanti di quei ragazzi, perché ti sei fissata con quel fanatico di cadaveri di Kudo? Sei bella e anche inteligente, puoi avere qualunque ragazzo!», rispose l'altra scettica mentre con cura ripuliva gli occhiali da vista, per poi riporli nell'astuccio.
«E' dalla prima volta che l'ho sentito leggere al club di scrittura, Eri-chan! Riusciva a rendere le parole con una tale armonia, che io...», rispose sognante la Principessa.
«Beh è inutile controbattere, sarebbe come parlare con un muro! Se non sbaglio questa è la tua fermata, ci vediamo domani Yuki-chan», concluse la Regina salutando l'amica.

Le due ragazze si separarono così, una continuava come sempre dritta verso il quartiere Beika, l'altra aspettava pazientemente il solito, noioso autobus delle sette.
Nella mente di Eri cominciarono ad affollarsi diversi pensieri, pensieri riguardanti gli esami da sostenere, tutti i libri da studiare, la calma da ritrovare e...
Di sicuro doveva tenersi lontana da quel tipo, ovvio. Che poi perché le era venuto il mente, quel teppista? E' vero, era l'unico ragazzo che non era fuggito di fronte al suo viso adirato, ma...
«Dove vai di bello bambolina?», chiese spavaldo uno sconosciuto. Sembrava essere sulla ventina.
«Non ti riguarda», lo congedó freddamente Eri mentre altri due ragazzi fuoriuscivano da una traversa, bloccandole i polsi. Quel quartiere era poco raccomandabile, soprattutto a quell'ora.
«Vedi io e i miei amici, volevamo divertirci un po' e tu sei così carina che...», esordì un secondo ragazzo allungando la mano, ma non ebbe il tempo di farlo che subito Eri lo capovolse, utilizzando una mossa di karate e scaraventandolo sull'altro ragazzo alla sua destra.
Si ripulì soddisfatta le mani impolverate, non accorgendosi della presenza alle sue spalle del terzo ragazzo, che però non ebbe il tempo di agire...
«COSA CREDI DI FARE, FARABUTTO?!», un ragazzo all'apparenza diciassettenne riuscì a stenderlo praticando mosse di un'arte marziale, che ad Eri sembrava essere il judo.
Innalzò lo sguardo per andare ad incontrare quello del suo apparente salvatore, rimanendo però come pietrificata nello scoprire che quello era proprio...
«COSA?! Mouri?!», esordì la ragazza spalancando gli occhi.
«Sì sono proprio io, potresti evitare di essere così sorpresa, no?», rispose quello stizzito osservando verso il basso. «Mi trovavo nelle vicinanze e ho visto che quei tipi ti stavano seguendo e...ho pensato che avessi bisogno di aiuto tutti qui, però vedo che...li hai stesi», continuò osservando spaventato i due tizi a terra.
«Che pensavi? Non sono una femminuccia fifona io, e tu perché mi stavi seguendo?! Volevi tendermi un agguato o cosa?», chiese adirata quella, contro il povero ragazzo.
«MA SENTITELA! Scusa tanto se mi sono preoccupato per te! Scusa tanto se pensavo che quei tipi volessero aggredirti o farti non so che...questo è il tuo ringraziamento? Ti ho seguito per ridarti questo, ma la prossima volta puoi anche scordartelo..! A quanto pare non hai bisogno del mio aiuto, che sciocco sono stato», rispose di tutto tono Kogoro, lanciando un fogliettino di carta in direzione della ragazza e continuando furioso per la sua strada.
Eri rimase come spiazzata da quel 'preoccupato per te' e decise di leggere il fogliettino:
"Yuki-chan dice che l'unico ragazzo capace di tenermi testa sarà colui che si innamorerà di me, ma io non credo che al mondo esista una persona capace di farlo! Nessuno ha un carattere duro come il mio...! E sicuramente se ha un carattere duro...non può essere anche..."
Era un pensiero che la stessa Eri aveva scritto giorni prima, quando Yukiko le aveva fatto notare questo strano particolare. Voleva un ragazzo capace di tenerle testa, ma sapeva benissimo che un ragazzo non poteva essere allo stesso tempo duro e...dolce, no? Le liceali non fanno altro che scrivere i propri pensieri ovunque, come se volessero riportarli alla mente di tanto in tanto. Il destino scelse come casa di quel bigliettino proprio il libro di storia che quella mattina volò giù dalla finestra. Per la precisione sulla testa di quel teppista. Quel ragazzo così duro ma anche...
«...dolce. L'unico ragazzo capace di tenermi testa, sarà di lui che io...mi innamorerò?
»
Lo sguardo di Eri si alzò lentamente in direzione del ragazzo che procedeva a passo spedito verso casa, sembrava essere ancora furioso. La Regina sorrise leggermente e portò le mani alla bocca:
«MOURI....!», urlò con tutta se stessa, le mani a forma di megafono, uno strano sorriso sul volto.
Il ragazzo si voltò scocciato in viso, lo sguardo ancora corrucciato. 
Non solo ho avuto paura per lei, ora mi urla contro di voltarmi, è proprio una ragazza stramba, se si può definire tale...ora cos'è che vuole quella stupida, antipatica e brutt....
«...VOLEVO SOLO DIRTI, GRAZIE MILLE DAVVERO!», urlò quella concludendo con un dolce sorriso. Un sorriso che raramente mostrava in giro, un sorriso di quelli veri.
Kogoro spalancò gli occhi arrossendo improvvisamente. Un sussulto lo colpi dritto al cuore senza che riuscisse a spiegarne la causa. E se fosse stato quel sorriso? Impossibile, no?
Constatò che in realtà quell'antipatica, non era poi così brutta. Anzi era proprio carina.
Ma che cavolo mi sta succedendo? Bah...

Nel frattempo Yukiko continuava ad aspettare l'autobus, per scacciare il tempo aveva cominciato a leggere un libro consigliatele da Eri, "Uno studio in rosso", di Doyle.
Odiava con tutta se stessa i libri gialli, erano quei libri che riteneva inutili alla società, capaci di creare inutili illusioni nel lettore che crede una cosa che in realtà, si dimostra quasi sempre falsa.
«"Una volta escluso l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, non può che essere la verità", beh non capisco il perché di certe citazioni così...misteriose. Credono di voler confondere i lettori, ma con me non attacca! E' inutile che Eri insiste non riuscirò mai ad apprezz..»
«Di solito ai libri si da una libera interpretazione, sai?», una voce gentile si rivolse alla ragazza.
Yukiko spalancò i grandi occhi blu non appena si accorse di chi aveva di fronte...
«Secondo me non riesci ad apprezzare il valore di queste frasi perché non le hai mai viste dalla giusta prospettiva! Questo tipo di libri ha tanto da offrire a chi vuole capirli...», concluse Yusaku rivolgendole un dolce sorriso. Si sedette sulla panchina, proprio accanto a Yukiko.
«B-Beh...semplicemente trovo che siano delle frasi messe lì solo per fare effetto, per attirare l'attenzione del lettore su di esse, come posso spiegarmi...», cercò di concludere la ragazza, molto tesa. Aveva dimenticato quanto Yusaku amasse i gialli, che sciocca che era stata a criticarli.

«Avevo proprio ragione allora, non riesci ad apprezzarli perché non hai mai avuto una delucidazione su di essi! Se mi permetti vorrei rimediare...sempre che non ti dispiaccia», propose il ragazzo con tutta l'innocenza del mondo. O stava forse recitando?
«Beh, c'è sempre del nuovo da imparare, no?», rispose quella ricambiando il sorriso. «Sono Yukiko Fujimine, della 2^B del Teitan, frequentavamo lo stesso corso di scrittura», concluse.
«Mi ricordo molto bene di te, Principessa del Teitan. I tuoi versi erano apprezzati da tutto il corso, non solo per il loro contenuto ma anche per il modo in cui riuscivi ad esporli. Non ho più dimenticato il tuo nome dal primo momento che te li ho sentiti recitare! Ah..che sbadato, sono Yusaku Kudo e...», rispose di tutta fretta quello appena imbarazzato.
«Anche io mi ricordo bene di te», lo interruppe la ragazza arrossendo violentemente.
«Allora....se non ti dispiace vorrei tenerti delle lezioni provate, cosi che tu possa capire quanto i gialli hanno da offrire ad un lettore della nostra età, ci stai?», ripropose quello allegro.
«Certamente!
», concluse quella ancor più imbarazzata.

Quando il destino decide di mettere in gioco le sue carte niente può cambiarlo, la dimostrazione di come un semplice bigliettino reso o un libro giallo, significhino in realtà, molto di più di quello che sembrano essere. Peccato che i quattro protagonisti debbano ancora capirlo.
O forse dovevano solo ammetterlo a se stessi.








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Saaaaaalve ragaaaaaazzi! Ammetto che avevo quasi dimenticato questa storia! La verità è che non avendo tempo avevo quasi deciso di cancellarla, anche perché non ricordo come volevo concluderla inizialmente (è passato tropo tempo, che frana che sono AHHAAH), però ho ricevuto tante sollecitazioni al riguardo e non volevo deludere nessuno! Così ho deciso di continuarla, magari per altri due capitoli visto che un primo contatto lo abbiamo solo adesso!
Che ne pensate? Ho ipotizzato che proprio i libri gialli potessero essere l'ideale per i genitori di quello sfigato senzatetto! <3 Per quanto riguarda Eri e Kogoro beh..ho cercato di attenermi ai loro caratteri mostrati dai grandi, sono sicura che sono sempre stati così anche quando erano amici d'infanzia! AHAHAH fatemi sapere! :D

Misaki

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