L'ultima Dea.

di Calamitas
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutto è cambiato. ***
Capitolo 2: *** La nuova arrivata. ***
Capitolo 3: *** Qualcosa accade... ***
Capitolo 4: *** Uno scontro bizzarro. ***
Capitolo 5: *** Litigi irreparabili ***
Capitolo 6: *** Pronti per partire ***
Capitolo 7: *** Mi faccio prendere in giro da un torero in calzamaglia ***



Capitolo 1
*** Tutto è cambiato. ***


l'ultima dea4
E' accaduto in questi anni.
E' passato un anno dalla battaglia finale, ci sono state molto perdite in quello scontro. Tutti avevamo perso almeno un amico, o un compagno di stanza. Grover... aveva perso la ragazza, era molto triste, non parlava mai con nessuno. Annabeth aveva perso molti suoi compagni, della casa di Atena. Io, beh, io soffrivo per le loro perdite... Non avevo mai visto i miei migliori amici piangere così tanto da non avere più lacrime, anche solo il giorno seguente. Si davano tutti da fare, per ricostruire il campo... che ormai era andato distrutto. Chirone era molto contento di avere rivisto i suoi parenti, ma il lavoro di una vita di un uomo, se così si può chiamare, era andato perso... e per di più Chirone era un uomo sfuggito alla morte più volte, quindi la sua vita era durata tantissimi anni. Ci impegnammo molto, lavorammo di squadra e con impegno riuscimmo a risistemare il campo. Ma nulla era come prima. I cuori erano spezzati, e i sogni... infranti.

 Salve gente!  Sono Calamitas, e ho scritto questo capitolo perchè io adoro il libro di Rick Riordan. Spero tanto che vi paccia, e vi chiedo di commentare, in modo che io sappia cosa ne pensate. Al prossimo capitolo!

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Capitolo 2
*** La nuova arrivata. ***


l'ultima dea3
Stavo sistemando la mia... grotta, quando mi accorsi di qualcuno che mi stava osservando. Mi sentivo, come in prigione, guardato in continuazione, come se la persona in questione non volesse lasciarsi sfuggire nemmeno un particolare di me. Mi voltai e vidi Nico, il figlio di Ade. Mi fissava con i suoi occhi neri, più neri delle ombre stesse. I suoi capelli anche questi neri, come la pece, scompigliati, come se qualcuno gli avesse puntato un phon in faccia, senza poi pettinarlo. Lo guardai preoccupato, senza però proferire parola. Quando lui si decise a parlarmi. - Ciao Percy- mi disse - Stanno arrivando -. Io lo guardai confuso... Cosa intendeva dire? - Chi? - gli dissi. Lui mi guardò torvo - I nuovi mezzosangue del campo... Stanno arrivando -. Guardai frettolosamente l'ora: 15;30. I nuovi arrivati sarebbero venuti a breve. Presi per il polso Nico, e mi diressi velocemente alla collina dell'albero che proteggeva il campo.

 Erano tutti stranamente raggianti, i più cupi eravamo probabilmente io e Nico. Vedemmo arrivare una massa di ragazzi: la maggior parte camminava, altri saltellavano allegramente... erano più disgustosi di Heidi, ma non ci feci molto caso. Mi diressi verso Annabeth e lei senza neanche guardarmi ( pensavo infatti che non mi avesse visto ) mi disse - Testa D'alghe! Sei contento? Nuovi compagni di allenamento... e stanza.- Disse quasi delusa, come sapendo che prima o poi sarebbero morti. La guardai e dissi, per risollevarle il morale - Ehi! vedrai che sarà tutta gente intelligente con la quale parlare di architettura! - Lei rise, i suoi occhi da grigio spento diventarono di un grigio così... bello. Come la neve sporca... spettacolari. Voltai lo sguardo e qualcosa mi saltò letteralmente addosso. - Tyson! - urlai - Ora puoi anche toglierti! -. Lui si alzò e mi sollevò staccandomi quasi un braccio. Salutò ovviamente Annabeh, e insieme tornammo agli accampamenti.
 A cena io e Tyson parlammo moltissimo, e lui mi raccontò che Poseidone aveva una sorpresa per noi. Annabeh si divertiva molto con i nuovi arrivati. Una ragazza attirò particolarmente la mia attenzione. Non parlava con nessuno.Era ovviamente indeterminata.  Era bella, alta, magra, con la pelle candida come la neve. I capelli ondulati e neri corvino.Gli occhi erano diversi, uno azzurro, più intenso dello stesso mare e uno vede smeraldo... spettacolari. Vestita con un corpetto blu e dei jeans corti. Offrimmo tutti il nostro sacrificio agli dei e tornammo a mangiare, quando uno strano silenzio aspro ruppe il frastuono. Ci voltammo tutti verso il tavolo degli indeterminati, nonché quello della casa di Ermes, e proprio sopra la ragazza di cui ho prima parlato era apparso un simbolo.
 Ero troppo lontano per vedere di cosa si trattasse,  quando Chirone disse: -  Poseidone, sei figlia dello scuotitore della Terra e delle Lande Marine, Signore dei cavalli. Ave Benedetta Lerin, figlia del dio del mare. - A quelle parole il mio cuore perse un battito. Avevo una sorella? Era quindi questa la sorpresa di mio padre?
 Chirone la fece alzare e la condusse al mio tavolo.  Lei ci salutò e posò i suoi meravigliosi occhi su Tyson. Lui la salutò con il suo buffo sorriso e lei ricambiò ridendo di gusto, per poi posare il suo sguardo su di me.

Salve ragazzi! Spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto! Recensite, e fatemi sapere. Calamitas

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Capitolo 3
*** Qualcosa accade... ***


l'ultima dea2
-Ciao - mi disse - mi chiamo  Benedetta... Benny per gli amici, tu devi essere Percy! - mi meravigliai che conoscesse il mio nome, così balbettai un -Sì, ma come... - senza neanche lasciarmi pensare alla domanda mi rispose - mia madre mi ha raccontato di te, in questi ultimi anni, figlio di Poseidone... Hai salvato tua madre, sei entrato nel labirinto... E molto altro ancora... Ma io pensavo che fossi un mito! È un piacere vederti di persona - Penso di essere arrossito, perché lei scoppiò a ridere insieme a Tyson.
 La sera Chirone portò un letto in più nella nostra grotta. Benny era molto contenta, mio fratello non faceva altro che farle domande,le girava in torno saltellando come un bambino davanti ai dolci...continuava senza sosta..Benny rideva e rispondeva a fatica..io ero steso sul letto che ascoltavo le sciocchezze di mio fratello,ero un po più restio di lui...Benny si avvicinò a me per coinvolgermi visto che stavo per addormentarmi. Mi chiese di raccontare una delle mie storie, descrivendo in particolare le mie emozioni, così le raccontai la mia primissima esperienza al campo, introducendo le un po la mia famiglia. Lei era totalmente presa e non faceva altro che guardarmi senza mai distogliere lo sguardo per paura di perdere qualcosa. Appena finito il mio racconto, neanche il tempo per chiedere il suo parere che Tyson la stava nuovamente riempendo di domande. Era una scena davvero comica da vedere.
 I miei occhi pian piano si spensero..troppe emozioni tutte alla volta....
 Di notte ebbi un incubo. Le immagini non erano molto chiare, ma c'era una ragazza, affiancata da un'ombra che parlava con due dei... O semidei... Non so bene cosa fossero, ma lei sembrava preoccupata. Improvvisamente sentii un urlo, e mi svegliai di soprassalto. Mi girava la testa, quindi mi sedetti sul letto. Mi guardai attorno e vidi mio fratello dormire come un sasso... Russava pure... Mi voltai verso il letto di Benny per vedere come stava, ma lei non c'era. La cercai per tutta la grotta e nei dintorni. La trovai sulla riva del fiume del campo a fissare l'orizzonte. Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lei. - ehi come mai sei sveglia - le chiesi, lei si voltò, mi guardò, e mi disse - ho fatto un sogno che mi ha fatto pensare... E penso meglio davanti all'acqua. Tu invece? - ho fatto un incubo... E mi sono svegliato. A cosa pensi?... Sempre se posso saperlo... - Lei accennò un sorriso, mi guardò negli occhi, come per confidarmi un segreto, e mi rispose - Penso che mia madre mi abbia mentito... Insomma, io non le somiglio affatto...  E poi perché Poseidone non mi ha riconosciuto subito? Deve esserci qualcosa che non so... E io devo scoprirlo! - rimasi un po stupito dalle sue parole. Mi ricordava la determinazione che aveva Annabeth,  e quindi sorrisi. Poi le porsi la mano e tornammo a dormire.
 Il mattino dopo mi svegliai presto, e andai a fare colazione con Annabeth.  Poco dopo arrivarono Tyson e Benny che si unirono a noi. Dopo mezz'ora di chiacchiere Chirone ci avvisò che ci dovevamo preparare per l'allenamento. Benny era nuova, quindi le dovetti spiegare un po' di cose. La aiutai a mettersi tutta l'attrezzatura per l'allenamento. Poi la lasciai a Chirone, che le avrebbe spiegato cosa fare. Mi avviai all'arena per allenarmi con la spada.
 Mi stavo allenando con un nuovo ragazzo della casa di Ermes, Valentino,  quando vidi Chirone avvicinarsi a me e dirmi che in riva al fiume era apparso un mostro e che Benny era in pericolo.
Non capii più nulla e mi diressi velocemente verso la grotta...

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Capitolo 4
*** Uno scontro bizzarro. ***


l'ultima dea1
Non potevo di sicuro presentarmi senza una spada e uno scudo.
 Presi le prime cose che avevo sott'occhio e andai sulla riva. Lì c'era un mostro enorme, non saprei dire di che mostro si trattasse, ero troppo preso dal cercare Benny. Non la vedevo, ed ero molto preoccupato. Ad un certo punto qualcosa mi colpì, e mi butto'  a terra, mi girai, e vidi questa enorme idra che mi si avvicinava. Sentii l'urlo di Benny, ma non riuscivo più ad alzarmi, ero come bloccato... Benny prese la spada che le aveva dato Chirone e si avvicinò al mostro. Cercai di incitarla ad andarsene, ma lei voleva difendermi. Non so con quale coraggio si buttò sotto la pancia dell'idra e la trapassò. Ero esterrefatto, non ci potevo credere

 Tuttavia appena stavo per rilassarmi capii che l'idra sarebbe caduta a peso morto su di lei, in pochi secondi. Così presi tutta la forza che avevo nel corpo, mi alzai, corsi da lei è la tirai verso di me... Appena in tempo. Cademmo entrambi a terra. Eravamo sfiniti, quando Chirone arrivò e ci disse: << Prova superata ragazzi, complimenti! >>. Benny lo guardò come se non ci credesse, per poi cadere a terra e svenire. Io recuperai all'improvviso tutte le mie forze, non so come, e presi Benny in braccio per portarla alla grotta. La appoggiai sul so letto, e sarei stato li con lei, fino al suo risveglio.Poco dopo Nico si presentò sulla soglia, con il suo solito sharm, e mi disse: << Chirone vuole parlarti. È piuttosto urgente. Vai tranquillo, bado io a tua sorella... >>. Annuii un po' titubante, e mi diressi alla casa grande.

                            eih fancuillezze! Da ora in avanti non parlerò sempre come Percy, ogni tanto sarò anche Benny, perciò ve lo scriverò grande all'inizio di ogni capitolo. Un bacione Calamitas <3

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Capitolo 5
*** Litigi irreparabili ***


l'ultima dea
Ero sicuro che Chirone mi avrebbe dato delle spiegazioni sul perchè della sua ultima frase " PROVA SUPERATA " e continuavo a pensare ai vari possibili significati... E non ne trovavo!
 Entrai e Chirone mi accolse stranamente con allegria, era contento che due minuti prima una gigantesca idra stava per ucciderci? Comunque mi fece sedere e mi disse che era stata tutta una sua idea. Aveva voluto testare l'abilità di Benny, mettendo in finto pericolo qualcuno a cui teneva molto. Mi disse però che se fossi stato veramente in pericolo, non avrebbe esitato a cacciare via l'idra. Rimasi stupefatto, non capivo perché avesse fatto una cosa del genere! Mi disse che era obbligatorio, come un test d'ingresso. Il mio era stato il Minotauro, anche se in quel caso non lo aveva mandato Chirone, ma un super dio super infuriato con me.

<< POVS BENNY >> ( parla Benny )

Mi svegliai nel mio letto, con un grande mal di testa. Mi misi seduta e cercai Percy con lo sguardo. Tutta via non lo vidi e al suo posto vidi un ragazzo che non avevo ancora conosciuto.
 << Ciao Benny! Io sono Nico, sono un amico di Percy, figlio di Ade. Tuo fratello è stato convocato da Chirone, e mi ha chiesto di rimanere qui a controllare che andasse tutto bene. Allora... Tutto bene? >>.
 Lo guardai sbigottita e dopo un po' risposi << Ehm... Sì, tutto bene! Ho solo un po' di mal di testa.... Grazie per essere rimasto...>>. << Eih, è un piacere, e rimarrò qui finché non ti rimetterai del tutto. >>. Il suo sguardo era intenso, ma allo stesso tempo era come se non stesse guardando me, ma stesse pensando ad altro.
Parlammo per moltissimo tempo. Mi raccontò un po' della sua vita, di sua sorella, di suo padre e degli Inferi, ed io ero sempre più affascinata da ciò che diceva.
 Arrivò il momento di andare alla cena, ma di Percy neanche l'ombra. Tyson mi continuava a fare domande su ciò che era successo nel pomeriggio e io non riuscii a capire in che modo non fosse riuscito a vedere un idra gigante sulla riva del fiume. Anche Chirone mancava e il signor D sembrava alquanto nervoso.
 Nico era nell'ultimo tavolo, da solo visto che sua sorella era morta. Volevo andare a fargli compagnia, ma temevo le occhiatacce del signor D che non mi toglieva lo sguardo di dosso. Ero quasi tentata di chiedergli se voleva un mio autografo.
 Alla fine, dopo aver ovviamente offerto del cibo agli dei, tornammo nelle nostre capanne. Andavo molto piano, cercavo di capire se qualcuno sapeva dove si trovasse Percy, ma nessuno si era accorto della sua mancanza. Mi sentii toccare la spalla e mi girai. Mi ritrovai due occhi di un grigio intenso a fissarmi! Era Annabeth, ed era evidentemente preoccupata.
 << Percy è scomparso, nessuno sa dove si trova! Ho chiesto a Nico che mi ha detto che era da Chirone, ma nessuno dei due si trova... >>. << Non preoccuparti, vedrai che sono andati da qualche parte insieme...>>. Le feci uno sguardo convinto e un sorriso a 36 denti, ma in realtà stavo convincendo me stessa... Andai a dormire alquanto preoccupata ma non ci misi molto ad addormentarmi. Sognai Percy che combatteva contro l'idra, poi Nico che con una mossa della mano bloccava la sua ombra e Percy cadde a terra. Mi sveglia di soprassalto, per terra, essendo caduta dal letto, e mi diressi verso il fiume.
 Era per me un luogo di pace e serenità, se avevo bisogno di risposte era lì che andavo a cercarle. Mi sedetti sulla riva e mi incantai.
 Pensai al mio sogno, a Percy che non era ancora rientrato... Pensai a moltissime cose. Strinsi il pugno della mano destra, per rabbia e proprio in quel momento si alzò una bolla d'acqua... Era una bolla molto spessa, e riuscì addirittura a tenerla in mano. Ero stupefatta dal mio nuovo "potere" e volevo farlo vedere a Percy, ma lui non c'era.
 Il mattino seguente incontrai Chirone che mi disse che Percy era nella capanna a dormire. Aveva fatto tardi ed era quindi stanco. Gli chiesi cosa avrei dovuto fare quel giorno e lui mi disse di fare amicizia. Non ne capivo il motivo, ma lo ascoltai. Andai alla casa di Venere, e mi misi a parlare con un sacco di bei ragazzi, degni della loro casa, e mi divertii moltissimo. Dopo qualche ora a chiacchierare fui interrotta bruscamente.
 Percy era in piedi davanti a me e mi guardava arrabbiato. Mi prese per il polso e mi portò via. << Che ti è preso? Perché mi hai portato via in quel modo? >>. << Perchè parlavi con loro? >>. << Non posso neanche parlare con chi mi pare? >> << Si Benny, ma loro sono... Così belli! >> << Quindi non posso parlare con i ragazzi belli?! >>. Percy rimase senza parole per pochi minuti per poi rispondermi che voleva solo proteggermi. Me ne andai più arrabbiata che mai.
 Arrivati nella grotta successe quel fatto che fece cambiare il nostro rapporto.

 
Ciao a tutti ragazzi! Sono riuscita a mettere a posto l'HTML, quindi ora il racconto è più bello da leggere! Recensite tanto se volete che continui :) un bacio, Calamitas.

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Capitolo 6
*** Pronti per partire ***


l'ultima dea <3
POVS BENNY
Ci dirigemmo verso la grotta, e ancora non capivo il perchè della sua rabbia. Ero semplicemente andata a parlare con i ragazzi della casa di Venere. Continuava a dirmi che quei ragazzi erano belli ma stupidi, che io dovevo puntare più in alto, che quelli prima o poi mi avrebbero tradita...Era evidentemente geloso. Tuttavia stava esagerando e diventai rossa di rabbia: << Ho fatto due chiacchiere, non ho mica firmato un contratto di matrimonio! >>. << Sì, ma se non ti proteggo io sei una che cade facilmente nei tranelli! Insomma, come farai questa estate senza di me? >>. << Percy, non me ne andrò dal campo... >>. << Come no? Devi tornare da tua madre e passare una bella estate... >>. << Percy, basta.>> << sono serio!devi andare da lei ed abbracciarla... >>. << PERCY! Io non ho una madre! Sono orfana e lo sono sempre stata! Ho scoperto di essere una semidea lo stesso giorno in cui sono stata costretta ad andarmene dall'orfanotrofio! E' entrato un mostro nella mia "casa"  e ha cominciato a chiamare il mio nome... e poi è arrivato un ragazzo che si è tolto i pantaloni e aveva delle gambe caprine... è tutto un casino Percy! La mia vita è un casino...>>.<< Mi dispiace Benny...>>. << Anche a me Percy... >>. Me ne andai dalla grotta, senza sapere che non ci avrei fatto più ritorno, se non per un saluto e un " arrivederci ".

Mi diressi verso il fiume, era l'unico luogo nel quale riuscivo a pensare. Era come se l'acqua riuscisse a parlarmi, era il mio "psicologo", per così dire... Cominciai giocare con il mio nuovo potere quando mi sentii osservata... mi girai e mi ritrovai alla mia destra Nico che mi fissava. Mi fece prendere uno spavento, ma sembrava che non stesse pensando a me. Voltò lo sguardo verso il fiume e disse << Fai ancora quella cosa con l'acqua... era divertente >> Sorrisi, e continuai a fare forme originali, per stupirlo. Ad un certo punto mi tornò in mente il mio litigio di prima, e persi totalmente il controllo dell'acqua. << Che faccia triste che hai dolcezza, che ti è successo? >> Sentire pronunciare quelle parole da Nico mi tirò su il morale, e gli raccontai del mio litigio con Percy. Lui ascoltò molto attentamente, era evidente che non voleva perdersi nemmeno un dettaglio del mio racconto.
 Alla fine di tutto mi guardò e mi disse << So io cosa devi fare. >>   

Mi accompagnò alla grotta e mi disse di prendere solo ciò che fosse strettamente necessario. Non ne capivo la ragione, ma presi il mio zaino azzurro e ci misi dentro due maglie di Percy ( gliele avrei restituite un giorno ) che trovavo particolarmente comode. Presi lo scudo che mi aveva fatto Tyson. Diceva che ci teneva alla mia sicurezza e voleva essere sicuro che nessuno mi facesse del male. Cercai una spada decente per tutta la grotta, visto che non volevo privare il mio fratellone di Vortice. Nico mi disse che alla mia spada ci avrebbe pensato lui, così presi un sacchetto pieno di ambrosia, il cibo degli dei, e delle bottiglie d'acqua, sarebbero state utili, ne ero sicura.
Nico passò per la sua capanna, proibendomi severamente di entrare, ma io lo ascoltai per un massimo di 2 secondi. Alla fine entrai, e mi ritrovai in una stanza totalmente oscura, illuminata solamente dalla fontana che si trovava nell'angolo a destra. Non vedevo, ma capii che dovevano esserci molte foto appese ai muri, poiché li tastai varie volte, cercando di non schiantarmici contro. Il letto era nel centro della sala ed era immenso. All'inizio non ero preoccupata di avere "disobbedito", ero troppo affascinata. Tuttavia mi sentii prendere per il braccio e qualcuno, evidentemente Nico, mi fece voltare. Eravamo petto contro petto, potevo sentire il suo battito, e il suo respiro sul mio naso.

<< Perchè mai saresti entrata...? >>. << La tua capanna è intrigate da fuori... >> voltai lo sguardo verso il muro alla nostra destra << e lo è ancora di più all'interno... >>. Mi guardò malissimo, e gli dissi di fare con calma, avrei aspettato sul letto, e accompagnai le mie parole con i fatti. Mi sdraiai sul letto. Aspettai lì per non so quanto tempo, visto che non riuscivo a vedere l'orologio, cominciavo ad annoiarmi e mi addormentai... quando mi svegliai ero ancora nel letto e Nico si era sdraiato affianco a me,( che bello! )  stava sussurrando qualcosa con voce preoccupata, quindi lo ascoltai in silenzio. <>. Mi misi a sedere sul letto e lo fissai intensamente per poi dirgli: << ma che cavolo dici? >>. Non fui molto cortese, ma stava veramente esagerando, come se avesse saputo in precedenza ciò che sarebbe successo. << Da quanto è che NON dormi? Ti trovo insopportabile... Potevi dirmelo che eri sveglia... >>. andai verso di lui e gli chiesi: << ma tu non ridi mai? >> Lui mi guardò come se non conoscesse il significato di quella parola. << Per caso soffri il solletico? Tipo sotto le ascelle?! >>. Mi avvicinai a lui per fargli il solletico e scoprii che lo soffriva eccome! Cominciò a ridere, e io con lui e alla fine mi disse: << Vieni, ti faccio vedere la tua nuova spada... >>. Detto ciò mi prese per mano e mi condusse fuori.

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Capitolo 7
*** Mi faccio prendere in giro da un torero in calzamaglia ***


mi faccio prendere in giro da un torero in calzamaglia 22
Io e Nico uscimmo e il ragazzo mi fece vedere la spada che mi aveva portato.
Era lunga 80 cm ed era metà di bronzo e metà d'oro. Era interamente decorata con filamenti argentati e gemme preziose. << Waoh! Dove l'hai presa? >>. Nico mi guardò come se fosse un segreto e me la pose. << Ora ti insegno ad usarla >>.
Mi insegnò il fendente, e il montante che essendo due colpi verticali molto forti, non feci fatica a imparare. I guai arrivarono quando mi dovette insegnare i colpi orizzontali Ero veramente impaccata, riuscivo a malapena sollevare la spada. Nico mi colpì moltissime volte. Dopo tutto dovevo imparare che se non mi fossi difesa sarei stata sicuramente uccisa.
Ci mettemmo delle ore, a alla fine riuscii a schivare ed attaccare. Ero veramente stanca, e avevo il fiatone, ma stava calando il sole, ed era ora di andarsene. Dovevamo scappare prima della cena, quando Chirone si sarebbe accorto della nostra assenza. In più io non volevo incontrare Percy, dopo il litigio mi sarei sentita in colpa vedendolo e non sarei partita.
Prendemmo i bagagli e ci dirigemmo verso la porta. Nico si voltò verso il campo, come se volesse fare un ultimo saluto a tutti, senza però sforzarsi troppo.
Ci incamminammo diretti agli inferi, visto che all'orfanotrofio mi aveano sempre detto che i miei genitori naturali erano morti. Dopo tutto mio padre era Poseidone, ma mia madre doveva essere morta. Quindi ci dirigemmo a Hollywood.
Prendemmo il primo treno diretti alla città, facendo però scalo a Dallace, la città più grande del Texas. Avremmo dovuto aspettare delle ore, per un treno che non avremmo mai preso. Ci sedemmo sulle sedie, ma non parlammo molto. Come se avessimo finito gli argomenti prima ancora di cominciare.
 Decidemmo di andare al rodeo. Sarebbe stato interessante, anche se a me non piaceva l'idea, Tuttavia però Nico sembrava così eccitato che non riuscii a dirgli di no.
 Lo stadio per il rodeo era circolare, e pieno d gente. Lo spettacolo stava per cominciare, ci sedemmo e guardammo. Le scene erano molto cruenti per me, ma Nico diceva che dovevo cominciare a fare il carattere, altrimenti nei combattimenti avrei sicuramente perso. Fu molto difficile per me, ma ci provai comunque.
Era passato poco più di un quarto d'ora e Nico sembrava molto preso, quando notai qualcosa di strano. Quei tori... non sembravano tori... Più robot... tuttavia decisi di non dirlo a Nico. Ero più che convinta a prendere quel treno, e se gli avessi detto che avevo dei sospetti... Avrebbe voluto controllare di persona e il treno sarebbe passato nel giro di 20 minuti, e non volevo perderlo.
 Dissi a Nico che era ora di andarcene, ma proprio nel momento in cui mi alzai uno dei toreri urlò:
<< Vedo che abbiamo dei volontari! >>. Ero sbigottita, insomma... NO! Io non ero un volontario, ma dallo sguardo di Nico capii che lui lo sarebbe stato volentieri. << Vai tu >> dissi << ma non metterci troppo. >>. Lui mi guardò e poi si diresse dai tori. Non ero convinta, avevo come il presentimento che quel luogo fosse pericoloso per due semidei, figli di due dei tre pezzi grossi. Mi sedetti nuovamente al mio posto e feci molta attenzione a ogni singola mossa.
Non ci misero molto e a spettacolo finito, dopo che tutti se ne erano andati Nico rimase a farsi spiegare qualche trucchetto per rendere lo spettacolo più gradito agli spettatori. mancavano poco più di dieci minuti.
Era proprio ora di avviarsi al treno. Nonostante la stazione fosse molto vicina, avremmo dovuto comunque attraversare un ponte continuamente intasato di macchine. << Ei Nico! direi che è ora di andare! >>. Mi guardò sorridente più che mai e annuì. << Come? già ve ne andate? direi che non è ancora ora di partire... >> prima che potessi capire le parole proferite dal torero mi accorsi che i due tori si erano alzati su due zampe. Non ero mai stata così spaventata. Erano alti almeno due metri, erano grandi come un'armadio e stavano per attaccare Nico alle spalle. Cacciai un urlo. Nico si voltò per capire il motivo per il quale mi fossi spaventata tanto, ma prima che potesse prendere la spada, i due tori si smontarono e lo attaccarono trasformandosi in una gabbia. >> Benvenuti figli di Poseidone e Ade! vi stavamo aspettando! oh che maleducato! non mi sono presentato. Mi chiamo davide e sono un semidio. Figlio di Efesto! E lui è il mio igliore amico. Il suo nome è Moire, la personificazione del destino di ciascuno >> vidi entrare un tipetto non mlto magro, con i capelli neri e gli occhi del colore del ghiaccio. Nonostante io fossi molto lontana da lui, potevo percepire il freddo del suo sguardo.
<<  Vedremo cosà in serbo il destino per voi...  lo vedrete con i vostri occhi... in questo modo morirete... di paura >> in quel momento i suoi occhi brillarono ancora di più. Era come se fare del male fosse il suo hobby. << ANDIAMO FIGLIA DEL DIO DEL MARE! FACCI VEDERE SE SEI UNA PRINCIPESSA CHE SI FA SALVARE O UNA GUERRIERA CHE SI SALVA DA SOLA! >>.


Ciao a tutti!scusate per il ritardo,ma avevo il cosiddetto blocco dello scrittore, ma ora sono piena di idee. In questo capitolo i ruoli si sono invertiti; ora è la principessa che deva salvare il principe... strano! che ve ne pare? aspetto le vostre recensioni ;)

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