I don't care, I love him.

di RememberonlyGodcanjudgeus
(/viewuser.php?uid=480822)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il nostro primo incontro. ***
Capitolo 2: *** ''Pioggia d'estate.'' ***
Capitolo 3: *** ''Il suo ritorno.'' ***
Capitolo 4: *** ''Decisioni.'' ***
Capitolo 5: *** ''Il compleanno di Jess.'' ***
Capitolo 6: *** ''Sempre e solo tu.'' ***
Capitolo 7: *** ''Mi distruggerai..'' ***
Capitolo 8: *** ''Nessuno sa mentire..'' ***
Capitolo 9: *** ''Let me kiss you..'' ***
Capitolo 10: *** ''Forget me.'' ***
Capitolo 11: *** ''My new friend.'' ***
Capitolo 12: *** ''Lui è la mia droga.'' ***
Capitolo 13: *** '' I'm not jealous.'' ***
Capitolo 14: *** ''L'amore fa male.'' ***
Capitolo 15: *** ''I think..I love you.'' ***
Capitolo 16: *** ''Allyson.'' ***
Capitolo 17: *** ''Promettimi che non mi abbandonerai mai.'' ***
Capitolo 18: *** ''SORPRESA!'' ***
Capitolo 19: *** ''Ti amo.'' ***
Capitolo 20: *** 'Avviso importante.' ***



Capitolo 1
*** Il nostro primo incontro. ***


Il nostro primo incontro ''Locked up tight
Like I would never feel again
Stuck in some kind of love prision
And threw away the key
Ohh Ohh

Terrified
Until I stared into your eyes
Made me start to realize
The possiblities
Soo Soo

I'm gonna love you like I've never been broken
I'm gonna say it like it's never been spoken
Tonight Tonight
I'm letting go,go,go,go..''


Maledetta sveglia, pensai.
Allungai una mano e, continuando a mantenere gli occhi chiusi, cerchai di  pigiare il tasto capace di bloccare quel terribbile oggetto. Nonostante quella fosse la mia canzone preferita avrei fatto qualunque cosa pur di fermarla e precisiamo per qualunque cosa intendo anche buttare la sveglia giù dalla finestra come se niente fosse.  
Purtroppo però il rumore non dava cenno di smettere e così ,rassegnata, decisi di alzarmi tanto prima o poi avrei dovuto farlo.
Indossai le mie ciabatte a forma di sandwich e scesi giù in cucina sperando che quella peste di mio fratello non si fosse già svegliata cosicchè avrei potuto fare colazione in santa pace. Vidi un foglietto sul tavolo a cui però non diedi molta importanza, sicuramente era di mia madre, Kate White ,che ci avvisava che era a lavoro, o da Jack o da qualche altra parte e che saremmo dovuti rimanere da soli durante la giornata, come sempre del resto. I miei genitori sono divorziati mio padre (italiano), vive in Italia e una volta all'anno viene a trovarci invece  io , mia madre e mio fratello viviamo a Londra ed OVVIAMENTE non passiamo mai del tempo assieme.
Vidi che poi ,affianco al biglietto, erano sistemati i miei cereali preferiti , 'Bel modo per farsi perdonare, mamma' sussurrai ironica, li presi e li misi nel mio solito cappuccino e dopo essermi goduta quei pochi attimi di libertà (se così si può definire) risalii in camera dove mi ritrovai mio fratello Jordan intento a saltellare sul mio letto.
-Jordan! Scendi dal letto, S-U-B-I-T-O.- gridai. Mio fratello scese dal letto e con aria da sbruffone mi si avvicinò lentamente.
-Hei sorellona, oggi non dovevi andare da Jessicasonoamicadiunasfigata?-
Cazzo, me ne ero completamente dimenticata! Mi ucciderà, ne sono sicura. Dovevamo andare assieme al mare e prima sarei dovuta passare da lei.
Così, senza dare importanza alle parole di mio fratello, con la mia delicatezza da bisonte lo spinsi fuori dalla mia stanza e mi fiondai sotto la doccia. Mi vesti con una semplice canotta bianca con su scritto ''IS MY MOUTH I CAN SAY WHAT I WANT TO'' e degli short neri con le converse bianche  ed infine mi legai i miei lunghissimi capelli color rame in una coda disordinata. Presi la borsa in cui misi il costume, IPod e i Ray Ban e mi diressi verso casa di Jess a piedi, in fondo abitavamo nello stesso quartiere era si e no un quarto d'ora di strada.
Infilai le cuffie nelle orecchie e inizia a canticchiare la canzone di Justin Bieber che era apppena partita. Era una canzone stupenda, come sentivo il ritornello mi veniva una voglia matta di iniziare a ballarla e cantarla a squarciagola ma, se in quel momento lo avessi fatto, tutte le persone del quartiere mi avrebbero presa per una pazza isterica.
Per un millesimo di secondo però, chiusi gli occhi cullata dal suono di quella dolce melodia ed all'improvviso mi sentii cadere all'indietro e subito dopo prendere da qualcuno.
-Ehi tutto bene?- sentii domandarmi da una voce allarmata.
Alzai il volto imbarazzata per vedere chi mi avessi ''salvata'' e mi ritrovai a scrutare imbambolata un dio greco dalla pelle ambrata, gli occhi color cioccolato talmente intensi da poter riscaldare anche un ghiacciolo e un sorriso che avrebbe steso anche un giocatore di rugby.
-Ehi stai bene?!?- mi chiese qualcuno, qualcuno che non era quel dio greco che avevo di fronte perchè la sua bocca non proferiva parola anzi aveva uno sguardo tra lo scocciato e l'arrabbiato; solo allora capii che aveva un'altro ragazzo affianco ed era quest'ultimo che continuava a pormi domande.
Era un ragazzo anch'egli bellissimo, un sorriso unico, i capelli marrone chiaro e degli occhi a dir poco stupendi.

- S-si.- fu quello che riuscii a dire. 'Bene,Charlotte,bene' pensai.
- Zayn secondo te sta bene?- sentii dire dal ragazzo ancora allarmato, evidentemente ero rimasta ancora imbambolata con gli occhi sbarrati e sembravo altamente una cogliona.
- Sì Liam sta benissimo, piuttosto dovresti imparare a camminare prima di uscire per strada, bambolina.- mi disse con acidità, ed io di persone acide ne conoscevo fin troppe e le odiavo con tutta me  stessa, era più forte di me.
- E tu dovresti imparare a guardare dove vai prima di uscire per strada, bambolino.- sputai con disprezzo. Zayn rimase sbalordito da quelle parole, lo potevo osservare dal suo sguardo, però, aveva degli occhi stupendi, ed ogni volta che lo fissavo il mio cuore iniziava a battere veloce.
'Lo spavento, è solo lo spavento' mi ripetei mentalmente.

- Scusaci davvero, è che andavamo di fretta..se vuoi possiamo andare a prendere qualcosa al bar assieme per rimediare.-
Quel ragazzo era davvero gentile, peccato che non lo conoscevo minimamente. Stavo per chiedergli il suo nome ma subito Mister sonofigoemenevanto mi precedette incredibilmente
- Liam ma sei pazzo? NOI dovremmo scusarci con questa e andare al bar con questa ?!?!- sottolineò particolarmente l'ultima parola, ed io, anche se non amavo il mio nome, non avrei mai voluto essere chiamata così.
-Senti Zayn o come ti chiami, io ho un nome sai? Non mi chiamo 'QUESTA' e poi stai tranquillo, non verrei mai con te al bar piuttosto preferirei suicidarmi.- sbottai arrabbiata.
- Vuoi essere chiamata per nome? Allora dicci, qual è il tuo bellissimo nomignolo? Mister acidità?- rise leggermente ed io lo incenerii subito con lo sguardo.
- Mi chiamo Charlotte, per gli amici Charlie, cretino.- sussurrai l'ultima parola perchè sapevo che con quel ragazzo ogni battaglia sarebbe andata persa.
- Va bene Charlie noi..- non lo lascia finire che subito intervenni.
- Tu non sei mio amico, Zayn.- sottolineai, puntandogli un dito contro.
- Va bene allora Charlotte, noi dobbiamo andare è stato un piacere conoscerti. Ah, io mi chiamo Liam.- intervenne il moro prima che Zayn potesse ribattere.
- E' stato un piacere anche per me conoscerti  Liam.- calcai l'ultima parola.
- Ci si vede in giro.-  Liam mi sorrise dolcemente.
- A mai più.- sussurrò Zayn. Come se non potessi sentirlo! Dio che impertinente!
- Certo Liam, ci si vede in giro.- puntai i miei occhi su quelli di Zayn e mi sembrò di vedere una punta di gelosia. Scossi la testa confusa e subito dopo mi girai e riiniziai a camminare verso casa di Jessica il più velocemente possibile.
Se prima pensavo che mi avrebbe uccisa per il mio super ritardo ora ne ero più che sicura.
Mi avvicinai alla porta di casa sua e bussai. Dopo neppure un secondo mi aprì Jessica arrabbiatissima e prima che mi ricoprisse di insulti vari la bloccai
-Posso spiegarti tutto.- La mia migliore amica mi guardò curiosa.

-Spero tu abbia una buona scusa.-
-Oh credimi lo è, lo è.- risposi con una risata che coinvolse anche lei.





Ssssssssssssssssssssssssssssssssssssssalve!
*salutaconlamanina*

Questa è la mia prima storia quindi vi chiedo di non essere cattive. Ho iniziato a leggere Fanfiction circa 2 anni fa e solo quest'estate mi è venuta in mente l'idea di realizzarne una. Questa storia non è nulla a confronto di alcune che ho letto, però mi andava lo stesso di pubblicarla. Magari nessuno la leggerà mai, magari qualcuno la disprezzerà pure ma non mi importa; adoro scrivere e non smetterò mai di farlo.

Detto questo vi lascio dicendo che ogni giorno metterò un capitolo. Ho intenzione di scriverne circa 100-150. Sono pazza lo so.



P.S Se vi piace la storia recensite vi prego. C:





 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** ''Pioggia d'estate.'' ***


''Tra le sue braccia..'' Dopo aver raccontato tutto quello che mi era successo per filo e per segno alla mia migliore amica e dopo averla sentita urlare per una decina di minuti che avrebbe voluto esserci anche lei per vedere quei magnifici ragazzi, decidemmo insieme di recarci a mare nonostante in tempo non fosse dei migliori. Quando uscimmo di casa Smith infatti mi resi conto che il cielo aveva cambiato colore: il celestino chiaro di stamattina si era trasformato in un grigiastro offuscato dalle nuvole.
-''Jess sei sicura che sia ancora una buona idea andare a mare?''- domandai titubante.
-''Certo, vedrai che queste quattro nuvolette se ne andranno subito''- replicò per convincermi ma personalmente mi parve che lo stesse dicendo per convincere più se stessa che me.
-''Va bene andiamo prima che venga a piovere''- dissi ironica.




Eravamo a mare da circa un'ora e Jess ed io non avevano alcuna intenzione di bagnarci. Così ci stendemmo sulla spiaggia con l'intento di prendere quel poco di sole che ,in alcuni istanti, illuminava la giornata.
-" Charlie devo dirti una cosa."- ammise Jess con fare timido che non era per nulla da lei.
-" Dimmi Jess''- iniziai seriamente a preoccuparmi.
-'' Promettimi di non dirlo a nessuno e di non prendermi in giro.''- Ma che domande faceva? Certo che non lo avrei fatto.
-'' Ovvio Jess, te lo prometto''-
Jessica mi guardò e dopo neppure un secondo sussurrò qualcosa che non riuscì a capire.
-''Cosa? Non ho capito.''-
Jess sospirando ripetè -''Pensodiessermiinnamorata''-
-''Cosa? Jess alza la voce!''- ripetei innervosita.
-'' Penso di essermi innamorata''- sbottò imbarazzata.
Per un momento rimasi sbalordita, Jess, la mia Jess innamorata? Impossibile pensai, poi subito dopo il sorriso prese posto sul mio viso.
L'unica cosa che riuscii a fare fu abbracciarla, come lei aveva fatto con me quando anche io le avevo confessato il mio amore per Josh.
Oh Josh, per un momento giurai di aver rivisto la sua immagine davanti ai miei occhi.
Non appena sentii la mia amica tossire, ritornai alla realtà.
-'' Charlie mi stai strozzando''- cercò di dire Jess.
Evidentemente ero talmente immersa nei miei pensieri che non mi ero accorta che la tenevo così stretta a me tanto da riuscire a strozzarla.
-'' Scusa Jess ma è una cosa bellissima.. ma la cosa che più mi interessa è chi sia il fortunato!''-
Appena pronunciai quelle parole la mia amica iniziò a farsi di tutti i colori, passò dal bianco cadavere al rosa chiaro e poi al rosso peperone. Non nego che avevo una voglia matta di dirglielo e prenderla in giro ma le avevo fatta una promessa ed io le promesse le mantenevo sempre; così mi limitai a sorriderle.
-'' N-niall Horan, il filgio del mio vicino, è alto, biondo, occhi azzurri, ed è bellissimo. Quando lo guardi negli occhi non puoi far altro che fissarli sperando che distolga lo sguardo, è un simpaticone, adora mangiare, è un po' timido, dolce, romantico, è perfetto, ecco. Ricordi quando ti dicevo che la perfezione non esisteva? Mi sbagliavo.''- ammise tutto d'un fiato.
Ecco la mia Jess, pensai.
-'' Jess mi fa piacere che tu abbia incontrato una persona capace di sopportarti'' vidi la mia amica incenerirmi con lo sguardo '' però mi raccomando non correre troppo come ho fatto io con..''
-''Josh''- terminò lei. Sentii il naso pizzicarmi, no Charlie, non puoi farlo mi dissi e cercai di trattenermi.
-'' Non preoccuparti Charlie non lo farò e poi Niall mi sembra diverso''- riprese Jess appena vide che non parlavo.
Avrei tanto voluto dirle che tutti all'inizio sembrano ''diversi'' ma poi si rivelano i soliti stronzi. Ma decisi di non farlo non volevo infrangere tutti i suoi ''sogni'' e poi chi sa, forse questo ragazzo era veramente diverso come diceva.
-'' Devi conoscerlo''-  la voce della mia amica mi riportò dinuovo alla realtà.
-''Certo Jess''-le sorrisi debolmente.
Ormai i ricordi di Josh mi ritornarono in mente e per quasi tutto il giorno non potei fare a meno che pensare a lui. Quel ragazzo mi aveva cambiata. Se quando lo avevo conosciuto mi potevo considerare una perfetta ragazza gentile ed educata ora ero diventata la solita ragazza ribelle e mi piaceva esserlo nonostante lo negassi sempre. Peccato che quel ragazzo mi aveva distrutto il cuore, lo aveva spezzato in tanti piccoli pezzetti e li aveva buttati via come se fossero stracci, mi aveva ferita con le sue parole, mi aveva tradita. Ecco, si era ubriacato ed era andato a letto con un'altra e non me lo aveva detto, aveva cercato di nascondere la verità, non riuscendoci e quando ero riuscita a scoprire tutto grazie a Jess e avevo deciso di chiudere per sempre la nostra storia, mi aveva insultata e dato della puttana, davanti a tutti, davanti amici, compagni, professori, davanti tutta la scuola. Mi sono sentita uno schifo per giorni, settimane, mesi e appena seppi della notizia che i miei volevano separarsi iniziai a tagliarmi. Proprio così, ero un'autolesionista e solo grazie a Jess riuscii ad uscirne ed è per questo che non voglio che anche lei soffra per Niall, non voglio che si illuda e che si innamori di una persona sbagliata come feci io.  
Mentre riflettevo su ciò che fosse successo, sentii una goccia d'acqua scendermi lungo il collo, e capii che di lì a poco sarebbe venuto a piovere. Cercai con lo sguardo Jess ma non la vidi accanto a me come mi aspettavo, era magicamente..sparita. Iniziai a chiamarla al cellullare ma sentendo la sua suoneria capii che lo aveva lasciato nella borsa. Decisi allora di andarla a cercare , presi il telefono e iniziai a guardarmi attorno ma di Jess nessuna traccia.  Ritornai correndo sotto l'ombrellone per riprendere le nostre cose poichè la pioggia era diventata davvero forte. Ritornata al nostro posto non trovai nulla: la borsa di Jess era sparita, ed anche il suo asciugamano mentre sul cellullare mi era appena arrivato un messaggio.
-'' Non uccidermi, mi ero allontanata perchè mi aveva detto Niall che era sulla spiaggia, ha preso lui le mie cose. Ti chiamo dopo, scusami tanto. xx''- le risposi subito
-''Ritieniti morta, love u''-.

Bene, ero sola, sotto la pioggia, dovevo ritornare a casa  e ci avrei messo sicuro un'ora a piedi.
Maledii mentalmente la mia migliore amica ed iniziai a correre.
Mentre aumentavo il passo
però sentii qualcuno chiamarmi, ma non per nome.
-'' Mister acidità, sei tu?''- roteai gli occhi al cielo prima di girarmi e trovarmi di fronte completamente asciutto, sotto un bellissimo ombrello blu scuro, quell'odioso ragazzo.
-''Si Zayn, son..''- cerchai di rispondere ma mentre stavo per farlo sentì ridermi in faccia, così ,arrabbiata, mi girai di spalle per continuare a camminare verso casa.
Si divertiva a vedermi in quello stato?
Avevo fatto qualche passo quando mi senti afferrare per un braccio. -'' Ehi, non ti conviene continuare a camminare''- mi girò e mi tirò sotto l'ombrello '' vieni con me''- continuò duro.
Lo seguii in silenzio nonostante fossi ancora sbalordita dalle sue parole.

Dopo una buona mezz'ora a piedi, completamente bagnata e infreddolita, arrivammo davanti ad una casa, probabilmente quella della famiglia di Zayn.
La fissai attentamente, era gigante.
-'' Beh, cosa fai lì? Cosa aspetti ad entrare bambolina?''- quanto odiavo quel nome.
-'' Zayn davvero non fa nulla, e poi non chiamarmi mai più con quel nome, lo odio.''- risposi incrociando le braccia al petto.
-'' Non pensare che  ti abbia portata qui per non farti ammalare o qualcosa del genere'' alzai un sopracciglio irritata. '' volevo solo farti vedere in questo stato da Liam così si pentirà amaramente di aver detto che tu fossi una bella ragazza.''-
Che stronzo pensai.
Aspetta un momento, quindi Liam abitava con Zayn, quindi Liam aveva detto che ero bella, quindi adesso avrei visto Liam in questo stato? Oh Cristo.
Respirai profondamente prima di trovare una risposta adeguata.
-'' Sai una cosa Zayn? Non ti credo, non credo ad una sola parola di ciò che hai detto perchè avresti benissimo potuto lasciarmi a marcire sotto la pioggia ma non lo hai fatto e non penso che tu mi abbia portato qui per farmi vedere così da Liam perchè sai, una ragazza con i vestiti bagnati, quasi incollati addosso, mi sembra più che altro...attraente.''- ribattei arrabbiata e la sua risposta non tardò ad arrivare, lo vidi avvicinarsi pericolosamente e  prendermi per un fianco in modo che i nostri corpi aderissero perfettamente.
-'' Già piccola, una ragazza con i vestiti bagnati, quasi incollati addosso, può sembrare attraente'' soffiò vicinissimo alle mie labbra ''ma non nel tuo caso''- concluse lasciandomi un leggero bacio sul collo.
In quel momento mi venne spontaneo chiudere gli occhi e respirare il suo dolce profumo di cioccolato ma quando capii ciò che stavo facendo lo allontanai spingendolo via infastidita.
-''Cazzo fai? Sei scemo, ma, ma...''- non riucivo a parlare, le mie gambe erano come bloccate 'Oh, fanculo' pensai.
Zayn, cogliendo in pieno il mio disagio, rise ed entrò velocemente in casa.
Io invece, non potendo fare altro, lo seguii ancora più bagnata di prima.


                                                                                                             ***


Appena varcai la soglia delle porta mi ritrovai difronte Liam che mi guardò con occhi sbarrati ed altri due ragazzi affianco che non conoscevo.
-'' Charlotte ma che hai fatto? E poi come mai sei qui?''- chiese scioccato Liam. Stavo per rispondere ma Zayn mi battè sul tempo.
-'' Lunga storia Liam''- Oh cosa c'è? Voleva nascondere il fatto che mi aveva offerto di venire a casa sua ? Beh, non glielo avrei permesso.
-'' Beh in realtà non è poi così lunga '' intervenni guardando Zayn '' ero sotto la pioggia da sola e Zayn mi ha invitato a venire qui''- risposi compiaciuta beccandomi un' occhiataccia da quest'ultimo.
Liam appena sentì quelle parole rimase sbalordito tanto che si girò verso Zayn e lo guardò incredulo.
-'' Oh, bene; immagino che devi farti una doccia, Zayn la accompagni tu, giusto?' chiese Liam guardando l'amico -''Oh, loro sono Harry e Louis''- mi disse indicando i due ragazzi dietro di lui.
Uno aveva i capelli ricci, era alto e aveva un sorriso unico, l'altro era anch'egli bellissimo, alto capelli marroni e occhi color smeraldo. ''Ma siete tutti fighi pazzeschi?'' pensai.
Il ragazzo con i capelli ricci mi tese la mano sorridendo debolmente mostrando delle incredibili fossette -'' Piacere Harry''- ricambiai la stretta di mano e mi presentai -''Piacere Charlotte, Charlie per gli amici'-' sorrisi  anch'io; poi mi si avvicinò l'altro con una carota in mano (?) -''Ciao, mi chiamo Louis e amo le ragazze che mangiano carote? A te piacciono? E i piccioni , ti piacciono?- chiese tutto d'un fiato.
Inizialmente  rimasi un po' sbigottita, poi subito mi presentai.
-''Ciao, io sono Charlotte, eh si mi piacciono le carote e le mangio ma non mi piacciono i piccioni''- risposi divertita. Dopo aver fatto tutte le dovute presentazioni iniziammo a parlare allegramente, sembrava che ci conoscessimo da tantissimo tempo e mi resi conto che Harry era il tipico donnaiolo e Louis il solito simpaticone senza peli sulla lingua, erano tutti molto educati e dolci, peccato che Zayn non era come loro.
Mentre ridevamo allegramente a causa di una delle solite battutine di Louis,  Mister sonofigoemenevanto ci interruppe scocciato.

-'' Charlotte vieni con me, il bagno è di sopra''-. disse fissandomi.
-'' O-okay.''- Presi le mie cose e seguii Zayn in silenzio. Salimmo diverse scalinate e ci ritrovammo in un lungo corridoio con numerose porte.
-'' Per di qua, bambolina.''- Dio a momenti lo avrei ucciso. Mi indicò il bagno con un dito e mi sorrise malizioso.
-'' Zayn finiscila di chiamarmi così o..''- cercai di essere il più possibile sicura delle mie parole ma non lo ero, non lo ero per nulla.
-'' O..?''- continuò lui avvicinandosi come pochi minuti prima. Improvvisamente sentii la gola seccarsi, la gambe diventarono di gelatina e il mio cuore iniziò a palpitare velocemente. Ma non so come e non so dove trovai la forza di rispondergli.
Non volevo dargliela vinta, non volevo mostrarmi debole.

-'' O ti ritroverai senza testicoli.''- lo avvisai ormai a pochi centimentri dalle sue labbra.
Soddisfatta di quanto avessi appena detto, presi le mie cose ed entrai in bagno, lasciando Zayn completamente scioccato, con la bocca semiaperta e gli occhi sbarrati.



                                                                                                                     Charlotte 1 Zayn 0







Sssssssssssssssssssssssssssssssalve! *salutasempreconlamanina*
Come va? Spero bene.
Ecco...come vi avevo promesso, ho postato il secondo capitolo. Non è un gran chè però spero che lo stesso qualcuno di voi lo stia leggendo. Domani posterò il terzo capitolo e vi anticipo solo che che ci sarà un colpo di scena.

Ah dimenticavo, seguitemi su twitter sono @TATTOOS1D_

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** ''Il suo ritorno.'' ***


''Il suo ritorno''
Era passata circa mezz'ora da quando ero entrata nella doccia e poichè avevo promesso a mio fratello che non sarei tornata a casa tardi, decisi di uscirne.
Presi un accappatoio qualunque e lo legai saldamente al mio corpo.
Presi poi il phon che Zayn aveva lasciato fuori alla porta e inizia ad asciugare quella massa uniforme che avevo al posto dei capelli. Fin da bambina li ho sempre portati molto lunghi quasi fino all'ombelico. Amavo i miei capelli, erano di un colore tra il marroncino chiaro e l'arancio con dei bellissimi riflessi ramati. Forse ripensandoci era l'unica cosa che mi piaceva di me stessa.
Ero ancora assorta nei miei pensieri quando sentii qualcuno bussare violentemente alla porta così spensi subito il phon.
-Charlotte sono io, piccola apri ti prego, scusami per prima. Dai, è da tre quarti d'ora che stai lì e noi dobbiamo andare in bagno...quello giù è guasto.- riconobbi subito quella voce e le sue parole non facevano altro che rimbomarmi nella mente.
Charlotte sono io, piccola apri ti prego, scusami per prima.
Charlotte sono io, piccola apri ti prego, scusami per prima.
Charlotte sono io, piccola apri ti prego, scusami per prima.
Charlotte sono io, piccola apri ti prego, scusami per prima.
Lui, Zayn Malik, il ragazzo più acido, scontroso, sicuro di se,  stronzo ed odioso che abbia mai conosciuto, mi chiedeva scusa? Impossibile pensai.
Ed invece era vero, lui era lì, dietro quella maledetta porta a scusarsi per come si era comportato e la sua voce mi pare più che altro sincera.
Forse si era veramente reso conto che aveva sbagliato a trattarmi come una delle sue inutili bamboline, forse aveva capito che con me non poteva vincere sempre, forse aveva capito che ero una delle poche ragazza che riusciva a tenergli testa senza cadere ai suoi piedi.
Ma per capire se mi prendeva in giro o se si era veramente pentito del suo comportamento non restava altro che aprire quello spesso strato di legno che ci separava.
Presi la chiave e la girai per ben tre volte e subito dopo aprii la porta.
-Char grazie al cielo, devo andare in bagno.- disse Zayn di fretta.
Char da quando mi chiamava così? Ma dico, come si permetteva? Bah.
-Beh se vuoi rimanere anche tu, io non ho nessun problema.- mi sorrise malizioso.
Non mi ero accorta che Zayn era entrata in bagno e che continuava a tenersi il cavallo dei pantaloni. Doveva veramente andare in bagno, allora.
-No, Zayn non ci tengo- gli sorrisi in maniera falsa -Esci presto, devo ancora vestirmi!-


 
Stavo scendendo le scale per chiedere a Zayn se mi avrebbe accompagnato lui (sì mi scociava il fatto di doverglielo chiedere ma a piedi ci avrei messo circa un'ora e già erano le 8.30)  quando mi bloccai.
-Zayn, wow è davvero bella la tua amichetta, nuova conquista?- chiese il riccio incuriosito.
-No, Harry. E' solo una ragazza acida che non sopporto minimamente.- giuro che prima o poi lo avrei ucciso.
-Ma dai. Vallo a dire a qualcun altro non a noi, amico. Si vede lontano un miglio che ti piace!- rispose Louis serio.
Zayn tossì nervosamente.
-Ma cosa dite? Siete pazzi? Io con quella non ci uscirei manco morto- rispose arrabbiato.
 'Oh lo stesso vale per me Malik' sussurrai. Non so perchè ma ero veramente arrabbiata.
Avevo sentito fin troppo per i miei gusti, così decisi di scendere.
-Charlieee, ciaoooooooo!- urlò Louis per far capire agli altri che c'ero anche io.
-Ciao Louis- risposi divertita  -Zayn mi puoi accompagnare tu? E' parecchio da fare a piedi- dissi scocciata.
-Ma certo bamb..-
-Zayn, stai zitto.- risposi fredda.
Non volevo sentirlo più pronunciare quel nome, non dopo tutto quello che aveva detto.
-Wow, come siamo nervose- sussurrò. Non risposi non avevo voglia di iniziare un'ennesima discussione quindi mi limitai a lanciargli uno sguardo come per dire ''Taci o ti uccido.''
Salimmo insieme in macchina e durante il viaggio nessuno dei due parlò se non per capire dove fosse la mia casa.
Il viaggio mi sembrò il  più lungo possibile e non vedevo l'ora di ritornare a casa.
Guardai per un momento Zayn mentre guidava, era così bello.
Il ciuffo perfettamente alzato,  il tatuaggio lasciato scoperto dalla maglia a maniche corte, gli occhi puntati sulla strada. Mi morsi tremendamente il labbro, era perfetto, davvero.
-Se vuoi una fotografia te la faccio- rise Zayn. subito distolsi lo sguardo e mi girai verso il finestrino.
-Molto divertente Zayn, molto.- risposi scocciata.
Eravamo quasi arrivati. Evviva, pensai.
-Fermati qui, quella è casa mia- Zayn spense il motore della macchina e si girò a guardarmi. Il cuore mi batteva velocissimo e le mani erano ormai completamente sudate.
-Va bene Zayn, ora vado. Prometto che non mi rivedrai mai più.- risi leggermente, aprì lo sportello e lo salutai con la mano.
-Beh la tua presenza non mi dispiace- disse Zayn prima di ripartire.
Erano passati cinque minuti da quando Zayn se ne era andato ed io ancora sconvolta da ciò che aveva detto, ero rimasta lì a fissare la strada.
-Quel ragazzo mi farà impazzire- borbottai scandalizzata e subito dopo entrai dentro casa.

-Jordan sono tornata- urlai sulla soglia della porta. Il mio fratellino si affacciò dalla cucina.
-Vieni ci sono mamma e Jack- rispose contento. Ma io non lo ero per nulla, odiavo quando quell'uomo veniva a casa nostra, ma dico, come si permetteva? Nessuno avrebbe potuto prendere il posto di mio padre figuriamoci quel chiattone senza cervello del nostro vicino.
-Arrivo- sussurrai ancora più scocciata. Feci la mia entrata in cucina e mi ritrovai i due che cucinavano allegramente.
-Ciao Charlie- mi saluto l'uomo.
-Charlotte- risposi e mi becchai un'occhiataccia da mia madre che non mi salutò minimamente.
- Va bene Charlotte come va? Mangi con noi giusto?- mi chiese allegramente Jack.
- Beh starei meglio se..-
-Certo Jack, mangerà qui con noi- mia madre non mi fece finire di parlare, sapeva che odiavo quell'uomo e che qualunque cosa avessi detto sarebbe stata contro di lui.
-Oh no mamma, a dir la verità ho già mangiato- ribattei. Anche se non era vero non avrei mai voluto mangiare con quell'uomo così preferii digiunare.
Detto questo, salii sopra e mi chiusi in camera. Dovevo chiamare Jess per raccontarle e farmi raccontare a sua volta tutto quelle che era successo, presi la mia borsa e inizia a cercare il mio IPhone ma niente. Cercai una seconda volta, ma non lo trovai.
-Cazzo- urlai. Sicuramente lo avevo lasciato da Zayn ed ora non mi andava proprio di ritornare a casa sua per la seconda volta. Decisi che ci sarei andata domani mattina, tanto come al solito non avevo nulla da fare. Presi il cordless e chiamai Jess.
-Pronto?-
-Jess sono io-
-Mia cara dolce bellissima unica incredibile migliore amica- disse tutto d'un fiato. Risi allegramente.
-Jess non preoccuparti, non sono arrabbiata con te piuttosto voglio sapere cosa hai combinato con Niall- dissi velocemente.
Sentii la mia amica prendere fiato.
-Alloooooooooooooora, quando ce ne siamo andati è venuto a piovere, così abbiamo iniziato a correre mano nella mano sotto la pioggia come nei film sai? E' stato bellissimo. Poiiiiiii siamo andati a casa sua, ci siamo fatti la doccia e abbiamo visto un film horror ed infine mi ha accompagnato a casa. Sembrerà stupido ma è stata la serata più bella della mia vita, eravamo solo io e lui, lui ed io.- prese dinuovo fiato ma la interruppi.
-Mi stai dicendo che avete fatto sesso?- chiesi allarmata.
-Ma no Charlie, che dici! E' ancora troppo presto e poi non sono neppure la sua ragazza, ce non lo so, insomma non me lo ha ancora chiesto- mi disse titubante -E tu? Che fine hai fatto?- rise di gusto.
-Molto divertente Jess! Comunque stavo per ritornare a casa sotto la pioggia ma ho incontrato Zayn- dissi con nonchalance.
-Zayn??? E che avete fatto, vi siete baciati? eh?- mi chiese come una bambina.
-No Jess mi ha solo invitato a casa sua e io ho accettato. Mi sono fatta la doccia e mi ha accompagnato a casa.-
-Cosaaaaaaaaaaaaaa?- urlò Jess ed io subito allontanai il telefono dal mio orecchio.
-Jess ci sento ancora- urlai anche io infastidita.
-Oh, scusa. Ma allora vi siete baciati?-
-Nooo. Jess ho detto di no e poi io non lo bacerei manco morta- mentii terribilmente. Certo che lo avrei baciato, aveva delle labbra così belle e... perfette.
-Si certo. Va bene io devo andare, ehi aspetta un attimo ma perchè mi hai chiamata a casa?-
-Oh, ho lasciato il mio cellulare a casa di Zayn, domani andrò a riprenderlo.- dissi ancora più scocciata.
-Awwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwww! E' fantastico, così vi rivedrete! Vabbè io vado adesso, ci sentiamo domani così mi racconti tuttooo!- urlò entusiasta.
-A domani, Jess- risi.
Chiusi la chiamata ed entrai in bagno per mettermi il pigiama, era tardi ormai ed anche se non avevo sonno, andai a dormire.



La luce del sole che passava dalle persiane del mio balcone illuminava quasi tutta la stanza. Quella mattiva sentivo terribilmente caldo, così decisi di alzarmi.
Diedi uno sguardo alla sveglia sopra al mio comodino e vidi che erano già le 10.30.
-Cazzo- sussurrai. Mi alzai di scatto e come ogni mattina, scesi in cucina per fare colazione ma quel giorno stranamente trovai anche mia mamma e mio fratello. Strano pensai.
-Giorno a tutti- dissi appena entrai in cucina.
-Giorno Charlie- disse mia mamma.
-Ciao sorellona- mi salutò Jordan.
-Stamattina esco- dissi prendendo i miei soliti cereali.
-Oh, anche noi- disse mia mamma.
-Noi?- chiesi sbalordita.
-Io e Jordan, Charlie- rispose come se nulla fosse.
-E come mai uscite insieme, voglio dire non lo avete mai fatto e poi non devi andare a lavoro?- chiesi ancora più scioccata
-Ho preso un giorno libero- mi sorrise mia madre.
Beh, è tutto davvero molto strano, pensai.

Dopo aver fatto colazione salii in camera, mi vestii velocemente ed uscii per ritornare a casa Malik.
Dopo una mezz'ora di camminata arrivai davanti quella casa tanto familiare. Stavo per bussare quando mi bloccai. Dalla finestra della cucina riuscivo a vedere Zayn intento a preparare qualcosa, probabilmente delle uova con la pancetta. Si era appena svegliato, lo capivo dal suo ciuffo tutto scompigliato ma lo stesso perfetto, indossava una canotta bianca trasparente da cui si riuscivano a vedere i suoi muscoli. Era stupendo, come sempre del resto.
Dopo averlo osservato per un po' decisi di farmi avanti e bussare.
Dopo neppure un minuto Zayn mi aprì velocemente la porta.
-Ho lasciato il mio cellullare qui- spiegai prima che potesse parlare.
-Lo so, è per caso questo?- tirò il mio cellullare dalla sua tasca agitandolo in aria. Appena lo vidi mi venne spontaneo sorridere. Mi allungai per prenderlo ma Zayn portandolo di nuovo a se non mi permise di farlo.
-Ehi! Dammelo, è mio- dissi innervosita.
-Entra, devo prima dirti una cosa.- disse serio. Iniziai a preoccuparmi.
Si mise al lato della porta facendomi segno di entrare.
-Okay ma dimmi, mi devo preoccupare?- domandai appena fui sulla soglia della porta.
-Non so- rispose incerto.
Entrammo in cucina e Zayn non aveva intenzione di parlare.
-Zayn ti muovi che devo ritornare a casa!- sbottai.
-Okay okay, ieri sera ti è arrivato un messaggio ed io casualmente l'ho letto- si certo ed io sono Demi Lovato.
-Casualmente, certo.- dissi ironica -Almeno posso sapere di chi era?- continuai.
-Un certo Just.-
-Non conosco nessun Just.- risposi scettica.
-Allora Jush, Jash- disse confuso.
-Josh- sussurrai impietrita.
-Si ecco! Proprio lui.- disse soddisfatto.
Josh? Sentii gli occhi inumidirsi, il cuore iniziò a battere velocemente. Vidi che Zayn mi osservava preoccupato.
-Tutto bene?-
-S-si. Posso sapere cosa c'era scritto?- mentii, mi sentivo uno schifo.
-Ohw, certo- Zayn si avviccinò e mi tese il cellulare.
Apri il messaggio con estrema lentezza e lo lessi in altrettanto modo.
'Ehi piccola mia, sono io, quel fottuto stronzo che ti ha spezzato il cuore. Lo so che appena leggerai il mio numero, vorrai subito eliminarlo ma non lo farai, sei sempre stata una gran curiosona e ti conosco bene, quasi quanto le mie tasche. So che aprirai questo messaggio e che lo leggerai scandendo parola per parola.
Lo so, perché ti ho amata, non dimenticarlo mai. Ora ti starai chiedendo cosa voglio ancora da te, in fondo mi hai dato tutto, mi hai dato il tuo cuore e più di quello non c'è nient'altro. Ho deciso di inviarti questo messaggio perché a parole, e lo sai, non sono bravo. Ho deciso di inviarti questo messaggio perché è da circa un anno che sto male. Sto male perché penso che non potrai mai perdonarmi per ciò che ti ho fatto, sto male perché ogni giorno vado avanti senza te, senza il tuo adorabile sorriso,  sto male perché ogni giorno il rimorso mi assale, dovevo dirtelo, non dovevo nascondere la verità, avevi ragione tu, come sempre del resto.
Ed ora, anche se so che è ormai troppo tardi , voglio spiegarti tutto perché mi manchi, davvero.'
Appena fini di leggere il messaggio ad alta voce, guardai Zayn, mi sembrava teso, arrabbiato.
-Chi è questo? E poi cosa vuole da te?- mi chiese quasi urlando.
La sua voce mi arrivò all'orecchio ovattata. Pian piano la sua figura divenne sempre più sfocata, dopo, il buio totale...




Saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalveeeeeeeeeeee!

Josh è ritornato, vuole farsi perdonare ma Charlie accetterà mai le sue scuse?
Per scoprirlo leggete il prossimo capitolo.
*sembro una presentatrice televisiva*
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, domani metterò il quarto.


Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** ''Decisioni.'' ***


''Il compleanno di Jess''
*Zayn's pov*

Era lì, nel mio letto ancora addormentata.
Ormai dormiva circa da due ore e non avevo alcuna intenzione di svegliarla, era così bella quando dormiva.
Già quando dormiva, perchè se apriva bocca diventava completamente un'altra persona: acida e scontrosa.
Era l'unica ragazza che fino a quel momento era riuscita a tenermi testa, lei era strana, diversa, forse...unica.
Era svenuta davanti ai miei occhi e ,se non fosse stato per Harry che era appena entrato in cucina, avrebbe anche potuto farsi male.
Il solo pensiero che non ero stato io a ''salvarla'' mi provocò una fitta nello stomaco, lei era mia, mia e di nessun'altro.

Peccato che lei mi odiasse, peccato che lei mi considerasse solo un puttaniere, uno di quelli a cui interessa solo il sesso e non l'amore vero e proprio. Ed io in realtà ero così, lo ero fin quando quella mattina non l'avevo incontrata... e sentivo che qualcosa in me era cambiato.
Distolsi l'attenzione dai miei pensieri e mi girai per fissarla ancora.
Non c'è dubbio era tremendamente perfetta, con quei suoi capelli ramati, le sue labbra carnose che avrei tanto voluto baciare e quelle gambe che il lenzuolo lasciava intravedere erano a dir poco da urlo.
Mi avvicinai velocemente al letto e mi sedetti accanto a lei.
Cercando di non svegliarla, iniziai ad accarezzarle il viso leggermente, la sua pelle era così liscia ed incredibilmente soffice e le poche lentiggini le donavano un senzo di innocenza.
-Sei la ragazza più strana che abbia mai conosciuto, Char, ed è per questo che ti voglio- sussurrai flebilmente prima di posare le mie labbra sulle sue.


*Charlotte's pov*


Sentii qualcosa di caldo posarsi sulle mie labbra ma non aprii gli occhi.
Erano le sue labbra, lo avevo capito dal suo profumo, quel profumo di cioccolato che mi faceva impazzire. Mi aveva baciata.
Riuscii a trattenermi dal diventare rossa in viso e per un'abbondante mezz'oretta feci finta di dormire.
-Mh,mh- cerchai di simulare il mio risveglio. Aprii lentamente gli occhi e mi ritrovai Zayn vicinissimo al mio viso. Si era addormentato vicino a me mentre mi accarezzava la guancia, che carino pensai..
Per un momento mi soffermai a scrutare i suoi lineamenti, le sue labbra che si erano appena posate sulle mie, erano circondate da un leggero velo di barbetta a cui non avevo fatto mai caso prima d'ora.
-Zayn- mi ero sollevata puntellando i gomiti sul materasso e volevo svegliarlo poichè era tardi e sarei dovuta ritorare a casa.
-Zayn- dissi più forte ma non mi rispose.
-Zayn- urlai quasi.
-Mamma ancora 5 minuti- rispose con gli occhi chiusi. Come mi aveva chiamata? MAMMA? Mi venne spontaneo ridere.
-Zayn sono Charlotte, alzati su- dissi con tono dolce.
Zayn, come sentì la mia voce aprì velocemente gli occhi e si mise a sedere sul letto guardandomi ancora addormentato.
-Oh, ti sei svegliata finalmente. Come va?- disse freddo.
-Meglio grazie, Zayn senti vorrei ritornare a casa però non so dove sia il mio cellulare.- ammisi imbarazzata.
Mentre parlavo, osservai il suo viso, era triste ed aveva stretto le mani in due pugni diventando tesissimo.

-Hai intezione di incontrarlo?- mi chiese ingnorando le mie parole.
Rimasi spiazzata quando mi fece quella domanda. Voleva sapere se avrei incontrato Josh ma io non avevo la minima idea di cosa rispondere. Quel ragazzo era ritorntato e mi aveva chiesto di ascoltarlo. Ma dico, perchè proprio adesso e poi cosa doveva spiegarmi? Ero confusa, e per avere delle risposte avrei dovuto incontrarlo.
Ritornai a guardare Zayn e finalmente risposi.
-Sì.- dissi secca. Appena pronuncia quelle parole Zayn si alzò  di scatto dal letto ed uscì dalla camera sbattendo la porta.
Ma cosa gli prendeva adesso? Perchè era andato via e poi perchè così? Decisi di seguirlo.
-Zayn, Zayn aspetta!- scesi le scale e mi accorsi che la porta d'ingresso era aperta. Uscii fuori e lo trovai seduto sul muretto del suo giardino.
-Zayn, ma che ti succede? Perchè sei scappato così?- chiesi confusa ancora con il fiatone.
-Lasciami stare- rispose distattaco. Ma ora cosa gli avevo fatto?
-Zayn se non mi dici cos'hai non me ne vado.- risposi convinta.
-Charlotte ho detto che te ne devi andare, sei solo una bambina. Lasciami stare.- mi urlò in faccia.
 Eh no eh! Questo era troppo, non poteva parlarmi così.
-Ma senti, io sarei la bambina?!? Bene, giustamente sono io quella che ti prende in giro e che si crede chi sa chi.
Sono io quella che prima ti risponde male e poi ti invita casa sua per darti una mano. 
Sono io quella che si finge odiosa e poi si preoccupa di sapere come stai.
Sono io quella che prima ammette che la tua presenza non le dispiace e poi ti dice di lasciarla sola.
Sono io quella che prima finge di non essere interessata a te e poi ti bacia.
Sisi Zayn, sono io quel ragazzo stronzo, acido, ribelle, antipatico, odioso, bugiardo e senza cuore. Si hai ragione tu, sono io la bambina!- Gli rinfacciai urlandogli contro.
Ero arrabbiata come non mai.
Credeva che fossi solo una stupida bambina? Bene, allora non mi avrebbe più rivisto.

-Sai che ti dico? Maledetto quel giorno che ci siamo incontrati.- mi girai verso casa, entrai in cucina e presi le mie cose tra cui il mio cellulare e ringraziai Dio di avermelo fatto trovare subito.
 Uscii nuovamente fuori ed incontrai per l'ultima volta il suo sguardo. L'avevo ferito, lo sentivo, ma non mi importava nulla, anche lui aveva ferito me. Aprii il cancello e subito dopo lo richiusi sbattendolo con forza.
-Zayn Malik non sei nessuno.- sussurai prima di lasciare quella casa per sempre.





Erano le 18.30, ero seduta sul divano a vedere il mio film preferito.
Per la maggior parte del pomeriggio però,  la mia mente non aveva fatto altro che pensare al litigio tra me e Zayn accaduto poche ore prima.
Ricordavo ogni singola parola, ogni sguardo, ogni gesto, ogni minimo particolare. Stava diventando un'ossessione ormai.
Ritornai alla realtà quando dalla televisione si sentì urlare 'abracadabra'. Sobbalzai  e subito presi uno dei cuscini per nascondermici dietro. Nonostante sapessi Harry Potter a memoria, ogni volta che vedevo le scene diciamo più ''movimentate'',di lotte o scontri tra maghi,  avevo una gran paura. Sentii poi una vibrazione provenire dal pavimento. Iniziai a preoccuparmi davvero. Ero sola in casa, con un cuscino in mano, sul divano e sentivo un rumore strano.
'Una bomba' pensai.
Decisi di farmi coraggio e mi scorsi leggermente per guardare il pavimento. Ciò che vidi fu solamente il mio cellulare che vibrava a causa dell'arrivo di un messaggio. Sospirai nervosamente e lo presi in mano. Era di Josh. Il cuore iniziò a battere terribilmente come la mattina. Mi feci coraggio e lo aprii.

-Ti prego rispondimi, vorrei incontrarti.- lessi ad alta voce.
Presi il cellulare con entrambi le mani e digitai una risposta..
-Quando?- risposi fredda. Volevo incontrarlo anche io e nessuno mi avrebbe impedito di farlo. La risposta non tardò ad arrivare.
-Da Starbucks, tra un'ora.-
-Va bene.-
La nostra conversazione finì lì. Salii sopra e mi preparai per uscire.

Aveva scelto Satrbucks perchè sapeva che era vicino casa mia così non avrei fatto tanta strada da sola. E' sempre stato un ragazzo molto protettivo.
Mentre camminavo mi accorsi che ero quasi arrivata a destinazione. Mi bloccai improvvisamente. La mani inziarono a sudare incredibilmente. Era lì, seduto ad un tavolino, con il suo solito ciuffo biondo alzato, i pantaloni attillati e quel sorriso che faceva sciogliere il mio cuore. Mi avvicinai ormai rossa in viso.
-Ciao.- sussurrai una volta arrivata di fronte a lui.
-Charlotte, wow, s-sei bellissima.- Ora che faceva balbettava anche? Era strano, era cambiato.
-Grazie Josh ma non voglio illuderti. Sono venuta qui per sentire cosa dovevi dirmi e basta.- risposi fredda.
-Ohw beh. Volevo farti capire cosa fosse veramente successo quella sera- si fermò. Lo guardai stranita e gli feci segno di continuare.
-Quella sera io non mi ero ubriacato per nulla, Charlie. Quella sera Ketty- Oh Ketty, quanto odiavo quella ragazza. Avete presente la solita ragazza snob, con la puzza sotto il naso, completamente rifatta a cui tutti vanno dietro? Ecco, vi presento Ketty.
-Mi aveva chiamato e mi aveva chiesto di andare al bar assieme aveva detto che aveva visto una cosa bruttissima e che voleva farmela vedere. La sua voce mi sembrava seria così accettai- primo sbaglio, pensai..Ketty non è mai seria. - Quando ci sedemmo al tavolo lei mi mostrò una foto. Una foto in cui c'eri tu e Mike che vi baciavate.-

-Cosaaaaaaaaaaaaa?- Mike era l'unico ragazzo che mi veniva dietro di tutta la scuola, eccetto Josh ovviamente. Ma nonostante fosse un bel ragazzo non mi piaceva e non lo avrei mai baciato.
- Proprio così. Mi disse che vi aveva visti insieme per tutta la giornata e siccome tu non rispondevi alle mie chiamate, le credetti. Mi ubriacai e.. sai poi il continuo.-
Appena finì di parlare mi guardò negli occhi. I suoi occhi, color del mare, quegli occhi di cui mi ero follemente innamorata. Quegli occhi però adesso non mi trasmettevano più nulla, nada de nada. Era uno sguardo vuoto, freddo. Ormai ci eravamo persi, ormai il nostro amore era finito.
-Volevo che lo sapessi. Lo so che ho comunque sbagliato, lo so che ti ho ferita e ti chiedo umilmente scusa. Se vuoi possiamo ricominciare da zero.- disse sorridendomi leggermente.
-Non preoccuparti non intendo avere un'altra storia con te, so che non potrei mai farcela, come amici intendo.-  so che non potrei mai farcela? Che intendeva con quello?
-Che intendi dire con ' so che non potrei mai farcela'?- non ci credevo, glielo avevo veramente chiesto?
-So che non potrei guardarti con quegli occhi innamorati come ti guardavo prima, so che non potrei più sorriderti come prima, so che non potrei più starti accanto come prima.- Aveva ragione, era tutto finito.
Il nostro amore era finito.

- E' vero, forse è meglio essere amici, Josh- risposi debolmente.






Era passata ormai una settimana da quell'incontro e Josh ed io avevamo continuato a sentirci. Era così dolce quel ragazzo, mi aveva aiutata a scegliere persino il regalo di compleanno per Jess. Già, proprio così, eravamo usciti una seconda volta assieme poichè entrambi eravamo stati invatati alla super mega festa a casa Smith.
Jess era figlia di una famiglia molto ricca ed ogni hanno si concedeva a grandissimi party in piscina con amici, parenti e per la maggior parte sconosciuti.
I preparativi per la sua festa iniziavano sempre una settimana prima in cui sceglieva il tema, le bevande, l'orario e cosa più importante gli invitati.
Come ogni anno Jess ,infatti, invitava qualsiasi persona incontrasse per strada evitando ovviamente i vecchi, adulti o i bambini. Il suo sesso, il suo nome, la sua religione, la sua 'razza' o il suo carettere non le importava minimamente bastava che fosse sulla ventina d'anni.
La festa era stata fissata per Sabato sera alle 9.00 ed ovviamente io ci sarei andata una mezz'ora prima.
Stavo per fiondarmi sotto la doccia quando mi arrivò un messaggio da...Jess.
-Grazie per gli auguri best! <3 Ci vediamo fra un po'- sorrisi e risposi velocemente.
-Di nulla, attenzione che però ti stai facendo vecchia!- risi, sapevo che quella risposta non le sarebbe piaciuta.
-Sarò anche un'anno più vecchia di te ma io non ho quelle terribili occhiaie sotto agli occhi come te.- risi di gusto, era vero, aveva una pelle bellissima.
- sisisi..love u.- mi limitai a rispondere.
Presi IPod e misi in riproduzione la mia playlist preferita. Entrai nella doccia e ci stetti per una buona mezz'ora.




Ero fuori la porta della casa della mia migliore amica da più di 10 minuti e nessuno si azzardava ad aprirmi.
C'erano già parecchie persone lì fuori ed io non ne conoscevo nessuna.
Presi il telefono e chiamai la mia migliore amica.
-Pronto?-
-Jess posso sapere cosa stai combinando? Sono qui fuori da più di 10 minuti a bussare e nessuno mi risponde.-
-Oh, scusa Jess non ti ho sentita, mamma e papà sono usciti. Stasera la casa è tutta nostra.- Urlò entusiasta.
-Oh bene- dissi poco convinta -ma ora vieni ad aprirmi!-
Nemmeno il tempo di sistemare il telefono nella borsa che la mia amica già  mi aveva tirata per un braccio dentro casa. Appena la vidi non potei far altro che abbracciarla o meglio saltarle addosso. Era bellissima, i capelli biondi lisci e lunghissimi erano stati finalmente sciolti e liberati dalle grinfie dei suoi maledetti elastici. Il vestito blu notte corto le stava divinamente, e poi finalmente aveva indossato un paio di tacchi.
-Ehi ma sei bellissima, stasera non mi guarderà nessuno. Oh no, sarai troppo impegnata col tuo fidanzatino.- scherzai.
-Si certo.- rise avvampando.
-E comunque non penso che nessuno ti noterà questo vestito nero ti sta d'incanto.- confermò scrutandomi incantata.
-Grazie Jess.- le diedi un leggero bacio sulla guancia e poi insieme ci avviammo verso la porta per dare inizio al party.
   




Saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalve a tutti.
Oggi è il mio onomasticooooooooooooo. *Yeeep*
Okay, non vi interessa minimamente.

Ritornando alla storia...

Jess e Charlie si avvicinano alla porta per dare inizio al party, un party a cui tutti sono invitati.
Un party in cui qualcosa cambierà profondamente...














Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** ''Il compleanno di Jess.'' ***


'La convinzione fotte' La festa era iniziata ormai da un'ora abbondante ed io, sempre da un'ora abbondante, ero seduta su uno sgabello nell'angolo bar terribilmente sola.
Jess appena aveva visto Niall si era allontanata  dicendo ''torno subito'' ma sapevo che fino alla fine del party non l'avrei più vista.
Josh lo stesso, appena aveva visto una ragazza bionda, la solita puttanella di turno, si era completamente dileguato.

Ripensandoci non ero proprio sola...
Di fronte a me, dietro al bancone c'era un bellissimo ragazzo biondo. Il barman. Allungai il collo per leggere il suo nome scritto sull'etichetta che portava al petto, si chiamava Daniel, bel nome pensai.
-Un altro- dissi ad un tratto. Daniel mi guardò divertito.
-Ragazzina è il quinto bicchiere di coca cola che bevi, sicura di volerne un altro?- rise leggermente. Lo guardai infastidita, non ero colpa mia se avevo solo 16 anni e non potevo bere alcolici.
-Sì, sono sicura.-
-Sappi che se dopo questo bicchiere uscirai di testa, non ti porterò in braccio fino a casa tua, per poi aprire la porta con un calcio, entrare in stanza, posarti sul letto e rimboccarti le coperte.- disse ironico.
Risi allegramente, quel ragazzo era davvero strano.
-Beh, non preoccuparti non dovrai farlo. So controllarmi.-
-Meglio, credimi perchè io no.- rispose guardandomi con aria maliziosa. -Comunque piacere, io sono Daniel- disse indicando il cartellino appeso al petto.
-Piacere Charlotte, per gli amici Charlie- ripetei come sempre.
-Charlie, bel nome.- disse mentre versava il mio ennesimo bicchiere di coca cola.
-E' un bel nome, è vero. Ma ricorda solo gli amici possono chiamarmi così, e tu non sei mio amico- ribattei. Lo so, forse potevo sembrare una bambina ma quella era la mia 'legge'. Chi voleva chiamarmi Charlie doveva essere mio amico.
-Quindi mi stai dicendo che devo diventare tuo amico per poterti chiamare Charlie?- domando sbalordito.
-Mh mh-
-Quindi mi stai dicendo che dovrei conoscerti?- disse avvicinandosi.
-Forse- risposi come una bambina.
-Quindi mi stai dicendo che dobbiamo uscire insieme qualche volta.- quella non era una domanda, era un'affermazione.
-Quindi mi stai dando un'appuntamento?- risposi imitandolo.
-Forse.- rispose anche lui facendo lo stesso.
Si era avvicinato tantissimo, potevo osservare perfettamente i suoi occhi erano di un blu notte bellissimo ed aveva un percing sul labbro superiore della bocca.

Nessuno dei due parlava così decisi di rompere quel terribile silenzio.
-Allora? Quando ti decidi ad invitarmi?- dissi con sguardo di sfida.
Daniel rise e si allontanò, ritornado a pulire il bancone.

-Sei simpatica sai. E' per questo che voglio conoscerti. Che ne dici se domani sera andiamo al cinema assieme? mi chiese guardandomi dritto negli occhi.
-Ora va molto meglio- rise -Comunque sì, per me va bene. A che ora?-
-Che ne dici verso le otto qui fuori? In fondo è l'unico luogo che conosciamo entrambi.-
-Va bene- dissi sorridendogli.
Dopo avermi fatto quell'allettante proprosta io e Daniel iniziammo a parlare allegramente con l'intento di conoscerci meglio e mi resi conto che era davvero una brava persona.
Stavo per dargli  il mio numero di cellulare quando sentii uno degli sgabelli affianco al mio muoversi. Si era appena seduta una coppia di due giovani ragazzi che si baciavano con foga.
Mi girai lentamente per vedere chi fossero e mi maledii immediatamente di averlo fatto.
Era lui.
Era lì, seduto vicino a me, con un ragazza bionda simile a tutte quelle che lavorano sulla tangenziale, e per fortuna non mi aveva visto.
Li guardavo scioccata, ma come si permettevano di baciarsi così senza pudore davanti milioni di persone? Che schifo pensai.
Mi girai nuovamente verso Daniel e vidi che la sua espressione era uguale alla mia.
Strappai velocemente un foglietto bianco dalla mia agendina, vi scrissi il mio numero e lo porsi a Daniel.
Dovevo andarmene da lì o il mio cuore avrebbe ceduto nel vero senso della parola.
-E' stato un piacere conoscerti Daniel, ora devo andare. Tieni, questo è il mio numero.- sorrisi e me ne andai velocemente.
Avevo bisogno d'aria, avevo bisogno di pensare, avevo bisogno di stare da sola, ora.
Presi il mio giaccone dall'appendiabiti, aprii la porta dell'uscita e mi sedetti su un muretto fuori al giardino.
Ero nervosa, terribilmente nervosa. La sua presenza mi rendeva così e non capivo ancora perchè, in fondo non era nessuno per me, no? mi domandai insicura.
-Si, Charlie, per te non è nessuno.- risposi a me stessa. Ed ora che mi prendeva? Parlavo persino con me stessa? Sapevo che quel ragazzo mi avrebbe fatto diventare pazza ma non pensavo fino a questo punto.
Dopo essere rimasta lì fuori ad osservare le stelle decisi di rientrare anche perchè l'aria era diventata un po' freddina.
Aprii di scatto la porta e mi ritrovai un ragazzo di fronte che tirava anch'egli la maniglia dell'altro lato della porta per aprirla.
-Oh scusa- sussurrai.
-C-charlotte sei tu?-
Quella voce, era la sua voce.
Era buio e non riuscivo a vederlo in volto ma ero sicura come non mai che quel ragazzo fosse Zayn.
Non risposi, non volevo parlargli. Cercai di superarlo ma mi sentii afferrare per un braccio. Sbuffai.
-Malik cosa vuoi? Lasciami stare.- risposi sempre girata.
-Charlotte ti prego, ascoltami.- mi girò e mi tirò a se.
-Cosa dovrei ascoltare? Non ero una bambina?- lo guardai dritta negli occhi e mi parve di vedere un senso di tristezza.
-Scusami, mi dispiace, davvero; quando sono arrabbiato non capisco nulla, non capisco ciò che faccio e soprattutto ciò che dico. Mi sono pentito di tutto quello che ti ho detto, credimi.-  
-E tu pensi che dopo tutto questo tempo io ti creda? Ma dai Zayn so che se non mi avessi incontrato qui adesso, non mi avresti mai più cercata.- ribattei acida.
Mi divincolai dalla sua presa e mi girai per andare via. Feci qualche passo ma mi sentii richiamare.
-Charlie ti preg..-
-Zayn quante volte ti ho detto di non chiamarmi Charlie- lo interruppi.
-Charlie dai, per una volta ascoltami e non pensare al tuo stupido nome- rispose serio.
A quel punto mi rigirai.
-Senti Zayn per me puoi anche andare a farti fottere io non ho più nulla da dirti e non voglio ascoltarti chiaro?- urlai imbestialita.
stavo per andarmene ma feci l'errore di ritornare indietro.
-E poi, il mio nome non è stu..- stavo per finire di parlare quando Zayn posò le sue labbra sulle mie.
Fu un bacio casto, pulito, quasi dolce nonostante le sue labbra sapessero di fumo e alcol.
Volevo allontanarmi ma non ci riuscivo, volevo urlargli contro ma non lo feci, volevo scappare via di lì ma le mie gambe erano bloccate.
Il cuore mi diceva di continuare a baciarlo il cervello il contrario.

Presi coraggio e cercai di staccarmi da quel bacio ma nulla. Fu Zayn ad allontanarsi per primo e lo fece solo per prendere fiato.
Lo guardai scioccata e poi mi decisi a parlare.
-Ma che cazzo fai? Sei stupido per caso?- sbottai più che arrabbiata.
-Se non ti fosse piaciuto mi avresti fermato.- rispose con tono superiore.
-Ho cercato di allontanarmi, la tua presa era troppo forte.- risposi ovvia.
-Beh avresti potuto darmi un calcio nei testicoli, come mi avevi minacciato l'ultima volta che avevo provato a baciarti.-
-Beh non preoccuparti la prossima volta lo farò.-ribattei acida.
-Oh non ne sarei così sicura.-
-E perchè mai?-
-Perchè io ti piaccio, ti piaccio da morire.- rispose avvicinandosi di nuovo come prima.
Appena sentii quelle parole diveni rossa in viso e il mio stomaco ormai già completamente scomnussolato da quel bacio, ora non faceva altro che contorcersi.
Non può essere, non poteva piacermi quell'essere odioso, avrei preferito anche un anziano sdentato a lui.
-Zayn.-
-Dimmi.-
-Ricorda sempre una cosa nella vita.-
mi guardò interrogativo.
-La convinzione fotte.- sussurrai ad un centimetro dalle sue labbra. Non volevo baciarlo, volevo solo fargli capire che io, Charlotte Devine, non sarei mai caduta ai suoi piedi..

-Zayn, Zayn dove sei?- una ragazza bionda ci raggiunse di fretta.
-Zayn, orsacchiotto mio, mi stavo preoccupando, non venivi più.- disse con voce stridula.
Un momento, come lo aveva chiamato? Orsacchiotto mio? O-mio-Dio. Soffocai una risata.
-Nancy quante volte ti ho detto di non chiamarmi così.- disse in tono duro Zayn.
-Scusami Zaynuccio, non lo farò mai più- disse appiccicandosi come una cozza al suo braccio.
-E tu chi sei scusa?- mi chiese poi la bionda guardandomi dalla testa ai piedi.
-Hai finito di squadrarmi?- sbottai infastidita ignorando le sue parole.
-Stai calma Charlotte- mi disse Zayn serio.
-Oh altrimenti che fai?- dissi in tono di sfida.
Non rispose. Lui, il ragazzo che aveva sempre la risposta pronta, non rispose.
-Stupido- sussurrai e mi diressi verso la piscina; ma prima di entrare mi rigirai ancora una volta.
-Oh, dimenticavo.. Nancy la prossima volta vestiti prima di uscire di casa non vorrei vomitare, grazie.- sorrisi così falsamente che persino un lama lo avrebbe capito.
Guardai per un momento Zayn, stava ridendo a crepapelle. La bionda non mi rispose così decisi finalmente di uscire da quella stanza.
Cercai per la casa quella ragazza di cui avevo tanto bisogno in quel momento e per fortuna subito vidi la sua chioma bionda.
-Jess, Jess- la richiamai. La vidi girarsi verso di me e sorridermi.
-Ehiiiiiiiii- urlò, come sempre del resto.
-Jess mi dispiace ma non mi sento bene, torno a casa.-
-Oh.- mi guardò  dispiaciuta.
-Mi dispiace Jess, davvero.- Avevo deciso di andarmene. Erano orami quattro ore che stavo lì da sola, ad annoiarmi e i miei poveri piedi non ce la facevano più.
-Però prima di andare devo darti una cosa.- ripresi velocemente.
-Cosaaa?- mi chiese Jess.
-Il tuo regalo.- Presi un pacchetto che avevo segretamente nascosto nella mia borsa e glielo porsi.
Jess lo aprì subito e in men che non si dica mi saltò addosso.
-Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie.-
- Così potrai fotografare tutto quello che vuoi.- dissi felice, le avevo regalato la nikon, l' ultimo modello dato che sapevo quanto amasse fare le foto.
-Va bene Jess ora vado, ci sentiamo domani.- dissi dandole un bacio sulla guancia
-Ciao Charlie, grazie di tutto.- disse salutandomi con la mano.







Erano passati pochi secondi da quando Jess aveva chiuso quella porta ed io stavo letteralmente morendo di paura.
Ero sola, in una strada non illuminata, all'una di notte. Magnifico Charlie, sei proprio una ragazza intelligente pensai.
Nonostante il mio cervello mi dicesse di ritornare dentro da Jess e dirle che ora stavo meglio e che sarei rimasta lì ancora per un po', decisi di incamminarmi verso casa.
Presi il mio IPhone e accesi la torcia almeno così avrei visto dove mettere i piedi.
Mentre però camminavo mi accorsi che una macchina mi stava seguendo. Così, in preda al panico, inizia a correre.
Maledetta festa, pensai.
Mi girai per vedere se quella Range Rover stesse ancora dietro di me e, per mia sfortuna la macchina era ancora lì.
Stavo per mettermi a piangere come una bambina quando mi sentii chiamare.
-Charlie ma che fai sola a quest'ora?- mi chiese una voce, una voce che subito riconobbi.
Mi girai e non vidi nessuno. Solo quella macchina.
-Charlie, tutto bene?- sentii di nuovo quella voce. Mi girai ancora ma non vidi nessuno.
All'improvviso sentii la macchina accellerare ed ormai era arrivata al mio stesso punto.
Poi qualcuno abbassò il finestrino, e vidi... Zayn.
Non ero mai stata così felice di vederlo.
Almeno non ero sola, ma con qualcuno, anche se quel qualcuno mi stava altamente sui coglioni.

-Zayn ma sei stupido? Mi hai fatto prendere un colpo!-
-Scusami.. Ma ti ho visto sola, qui e ho pensato che volessi un passaggio.-
Un passaggio, da lui? Mai.
Ero troppo orgogliosa per accettarlo, così come una stupida rifiutai.

-No Zayn, sto benissimo.- Si certo, avevo solo le gambe che tremavano e il cuore che batteva a mille per la paura.
-Non sembrava che stessi così bene prima, sai ti ho vista mentre correvi.-
Mi imbarazzai al solo pensiero che Zayn mi avesse vista scappare.

-Beh sai, quando vedi che una macchina nera ti pedina non stai tanto sicura.-
-Forse avrei dovuto dirti che ero io.-
-Forse.-
-Va bene io vado Zayn, non vorrei che si facesse troppo tardi.- Lo salutai con la mano e ripresi a camminare.
-Charlie- mi seguì con la macchina - non fare la stupida e sali.-
-Ho detto di no.-
-E io dico di sì invece.-
-Malik non riuscirai mai a convincermi.-
-Charlie per una volta smetti di essere così orgogliosa e sali in macchina- Aveva fottutamente ragione ma nonostante tutto non lo ascoltai.
-Zayn, lasciami stare- urlai.
Silenzio.
-Ehi tutto bene Charlie? Chiese un ragazzo su una moto che aveva appena sorpassato l'auto di Zayn.
Mi girai per vedere chi fosse.
-Oh, ciao Daniel beh no.- dissi guardando Zayn arrabbiata.
-Beh hai bisogno di un passaggio? E' tardi non è prudente che tu vada in giro da sola a piedi.-
-Smamma amico, c'ero prima io.- rispose acido Zayn.
-Oh, scusa non lo...-
-Zayn io con te su quell'auto non ci salgo manco morta- poi mi girai verso Daniel - grazie Daniel, lo accetto volentieri.- dissi prendendo il casco e salendo velocemente sulla moto.
-Ciao Zayn- lo salutai come una bambina che aveva appena fatto un dispetto.
Quando mi girai un secondo per guardarlo notai che aveva lo sguardo basso e i pugni stretti sul volante.
Tutto quello che sentii fu una fitta fortissima allo stomaco..




Saaaaaaaaaaaaaaaaalveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!
Scusatemi tanto se ieri non ho postato il capitolo ma sono uscita per quasi tutto il giorno e non ho avuto tempo per finire di scriverlo.
Domani vi prometto che posto l'altro.
Ringrazio tutte le ragazze che stanno leggendo la mia storia tra cui anche le due mie migliori amiche.
Love u girls <3



Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** ''Sempre e solo tu.'' ***


''Sempre e solo tu.'' Ero da circa una mezz'ora davanti allo specchio a provare vestiti su vestiti.
Anche se l'appuntamento con Daniel era alle 20.30 avevo iniziato a prepararmi alle 15.30 perchè sapeva che minimo due ore le avrei dedicate a scegliere cosa mettere.
Ed infatti, eccomi qui a scrutare quel bellissimo abito bianco incerta se indossarlo o meno.
Avevo provato circa una ventina di vestiti di tutti i colori: dal nero, ero passata al verde, al giallo, al blu, al celeste, al fucsia, al rosso, al viola, isomma ne avevo davvero provati di tutti i tipi.
Poi avevo visto quel vestito, di un bianco candido, che avrei potuto indossare con una borsa beige e converse bianche, e mi era parso adatto per quell'occasione. Era molto corto ma lo stesso stupendo.
Dopo aver riflettuto per una buona ventina di minuti decisi che lo avrei indossato. Andai in bagno, mi feci velocemente una doccia, mi piastrai i capelli e indossai il vestito. Ripensandoci era perfetto.
Presi la mia giacchetta beige e scesi in cucina. Jordan era uscito quindi era sola a casa.
Mi affacciai nel salotto per vedere l'orario erano le 20.00 precise. Bene Charlie hai mezz'ora di anticipo, complimenti.
Mi sorrisi compiaciuta.
Presi il mio IPhone e chiamai Jess.
-Amica miaaaaaaaaaaaaaaaaaa.- sentii urlare dall'altra parte.
-Ehiii Jessssssssssssssssssssssss.- questa volta urlai anche io.
-Che fai?-
-Oh nulla aspetto che Daniel mi viene a prendere.- Avevamo deciso che mi sarebbe venuto a prendere sotto casa tanto, dopo quella  sera , sapeva dove abitavo.
Silenzio.
Jess non parlava.
-Jess ci sei?-
-E TU, CHARLOTTE DEVINE, ME LO DICI COSI'?- disse tutto d'un fiato.
-Dire cosa?-
-CHE HAI UN APPUNTAMENTO CON QUEL FIGO PAZZESCO DEL MIO, E RIPETO MIO BARMAN CHE IMMAGINO AVRAI CONOSCIUTO ALLA MIA, E RIPETO MIA FESTA.-
Risi di gusto.
-Ohw, questo. Comunque sì l'ho conosciuto alla tua festa, scusami se non te l'ho detto. Oh e dopo mi ha anche accompagnato a casa.-
-Cosaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa?!?!?-
-Sì, in realtà quando me ne sono andata da casa tua ho visto una macchina nera che mi seguiva così ho aumentato il passo ma la macchina continuava a seguirmi fin quando non ho visto che era Zayn che guidava. Mi voleva dare un passaggio ma io gli ho detto di no , lui ha insistito e io gli ho urlato contro. Poi è arrivato Daniel in moto e mi ha chiesto un passaggio. Evidentemente aveva sentito le mie ulra. Così ho accettato e ho lasciato  Zayn da solo.- spiegai lentamente.
-Oh-mio-Dio. Charlie ma potevi dirmelo prima! Che amica sei? Uffa lo sai che voglio essere sempre aggiornata!-
-Scusa Jess, ti prometto che la prossima volta ti avvertirò prima.- dissi annoiata.
Sentii suonare il campanello, cavolo Daniel era qui.
-Jess devo andare il tuo barman figo è arrivato.- rise.
-Corri non farlo aspettare ma giurami che a fine serata mi invii un messaggio descrivendomi tutto e dico TUTTO quello che avete fatto nei minimi particolari.
-Va bene Jess.- Chiusi velocemente la chiamata e mi recai nel salone per aprire la porta a quel bellissimo ragazzo.
-Ciao splendore- mi salutò il biondo con un bacio sulla guancia. Avvampai.
-Ciao biondo.- chiusi la porta alle mie spalle.
-Sei bellissima con questo vestito.- Arrossii ancora di più.
-G-grazie.- dissi insicura.
Lo vidi girarsi verso di me, era così bello. Aveva una camicia di jeans e i capelli perfettamente alzati in una cresta.
-Allora dove andiamo di bello?-Decisi di interrompere quel momento imbarazzante.
-Al cinema qui vicino no?- disse porgendomi il casco.
-Per ma va bene.- dissi mettendolo in testa.
-Andiamo.- mi disse prima di partire e lasciare il mio quartiere.

                                                                                                                                                 **


Eravamo appena arrivati al cinema e sia io che Daniel cercavamo di trovare un film adatto ai nostri gusti.
-Che ne dici di un film horror?- mi chiese felice.
-No.- risposi secca, odiavo i film horror.
-Uffa. Allora sentiamo quale film vuoi vedere. Quello di topolino?-
-No.-risposi come una bambina.
-Allora scegli o il film horror o il film horror.-
-Direi che ho una vasta scelta.- Daniel mi guardò divertito.
-Dai ci sono io se hai paura.-
-Io non ho paura.- Maledetto orgoglio.
-Oh, davvero? Allora perchè non vuoi  vedere un film horror?-
-Semplicemente perchè non mi piacciono.-
-Si certo.- sbuffai.
-Va bene, vediamo 'sto film!-
Daniel mi guardò e rise.
-Che c'è adesso?-
-Nulla, sei così carina quando sbuffi.-
Avvampai.
Sbaglio o aveva detto che ero carina quando sbuffavo? No, non sbagliavo affatto.
-G-grazie, ma ora è meglio andare non vorrei che poi si prendessero i posti migliori.- mentii spudoratamente, avrei preferito capitare in uno di quei posti dove, se vuoi vedere il film, devi farti venire il torcicollo così avrei usato la scusa che ne soffrivo e sarei stata tutto il tempo a guardarmi i piedi o Daniel.
-Certo, andiamo.-
Entrammo in sala e per mia sfortuna, prendemmo i posti migliori. Il film iniziò dopo pochi minuti.
Aiuto, pensai.
Avevo una paura tremenda. Il film era iniziato con un bambina che stava squarciando un adulto in una cucina e c'era sangue d'appertutto.
Ora muio.
Stavo per calmarmi quando  BUUUUUUUUUUUUUUM! All'improvviso esce un signore dal volto coperto che taglia la testa alla bambina.
Salto dalla sedia e dopo neppure un secondo sono tra le braccia di Daniel incollata come una cozza.
Lui ride.
-Lo sapevo che avevi paura ma volevo lo stesso portarti così ti avrei protetto io.- mi sussurrò all'orecchio. Ora mi sciolgo..
Mi guardò negli occhi poi si girò per tornare a vedere il film.
Era stupendo, quasi quanto Zayn.
Oh, per un momento mi ricordai del suo sguardo alla festa di Jess..un'altra fitta nello stomaco.
Era strano, quando pensavo a lui il mio stomaco non faceva altro che sconvolgersi ogni volta. Ma perchè? Perchè?!?
-Stupida pancia.- sussurai e ritornai ad ammirare la bellezza di Daniel.



                                                                                                                       **



Ero ancora abbracciata a Daniel quando si acceserò le luci, il film, con mia sorpresa, era già finito.
Mi staccai dalla sue braccia e mi alzai dalla sedia.
-Beh carino il film.- non ne avevo visto neppure un minuto intero ma vabbè, dettagli...
Daniel rise.
-Già anche se non lo hai visto..-
-Ma che dici! Io l'ho visto.-
-Ovvio.- rispose ironico. Okey, aveva ragione lui.
-Che ore sono?- chiesi per cambiare discorso sperando che non se ne accorgesse.
-Le undici e mezza. Sei brava a cambiare discorso.- Cazzo.
-Non stavo cambiando discorso, okey forse si, c'è no, uffaaaaaaaaaaaaa.-
Daniel rise ancora.
-Dai andiamo, ti accompagno a casa.-
-Si, forse è meglio.-
Salimmo sulla moto e Daniel mi portò subito, forse troppo per i miei gusti, a casa.
-Beh, è stata una bella serata, biondo.- dissi in imbarazzo.
-Da rifare- mi sorrise.
-Va bene allora io vado. Ci sentiamo.-
-Buonanotte Charlie.- Non dissi nulla in fondo ora era mio amico.
Sorrisi.
-Notte Daniel.- lo salutai con un bacio sulla guancia, aprii la porta e la chiusi velocemente dietro di me.
 Ero felice.





                                                                                                                                        ****
 




Stavo tranquillamente dormendo quando sentii terribilmente freddo, come se mi fossi appena immersa in un mare ghiacciato. Apii lentamente gli occhi e mi ritrovai la faccia divertita di mio fratello davanti. Mi guardai poi i vestiti ed erano completamente bagnati. Capii immediatamente cosa aveva fatto.
-JOOOOOOOOOOOOOOOOORDAAAAAAAAAAANNNNNNNNNNNNNN!- urlai più che arrabbiata.
Jordan scappò via verso la sua stanza ma io non mi diedi per vinta e lo seguii.
-Jordan apri subito questa porta se vuoi che nessuno si faccia male.-
Sentii il rumore della chiave girare, provai ad aprire la porta ma nulla. Il bamboccio si era chiuso in stanza a chiave.
Facevo davvero paura allora.
Avevo freddo così lasciai perdere lo scherzo e mi fiondai sotto la doccia.
Nonappena uscii mi recai in accappatoio vicino la stanza di Jordan e vidi che era ancora chiuso a chiave. Risi di gusto.
Andai poi in camera e mi vestii per andare a fare la spesa.
Quel giorno decisi di non fare colazione, mi ero svegliata alle 11.30 e non avevo fame.
Presi come sempre il mio IPhod e mi diressi a piedi verso il supermercato.
Appenai arrivai mi diressi subito verso il reparto dei cereali per prendere i miei preferiti.
Mentre però stavo per prenderli sentii una mano sopra la mia. Mi girai incredula e vidi quella bambola gonfiabile di Nancy.
-Non ci posso credere.- urlò stridula.
-Ehi stai calma. Prendo il mio pacco di cereali e vado via.-
-Tu ci stai seguendo.- continuò lei urlando. Sbgaglio o aveva detto ci? 
-No cara, io non sto seguendo proprio nessuno. Sono solo venuta al supermercato per prendere un pacco dei miei cereali preferiti, permetti?-
-Non ci credo.- Ora la uccido con le mie stesse mani.
-Cosa?- dissi scocciata.
-Sono anche i cereali preferiti di Zayn.- Mi tratteni dal dire anch'io ''Non ci posso credere''. Solo che al posto del posso ci avrei messo voglio. Sì, mi sarebbe sembrato più corretto.
-Nancy ma quanto ci vuole per...- Zayn era lì, davanti a me. Bello come il sole, con la bocca semiaperta per lo stupore e un pacco di patatine in mano.
-Charlie che fai qui?- Ma che cazzo, non posso neppure più venire a fare la spesa che incontro questi due?!?!
-Come tutte le persone normali vengo a fare la spesa.-
-Oh, giusto.- abbassò lo sguardo. Quella situazione mi innervosiva così decisi di andarmene.
-Va bene io vado.- Presi il mio pacco di cereali e mi girai per andare via di lì.
-No!- urlò Zayn. Mi gurai incredula.
-C'è si, no, nel senso vai ma adesso no.- Che ha detto?
-Eh?-
-Nulla.- rispose imbarazzato.
-Va bene.-
Mi girai e mi diressi verso un'altro reparto.
-Zayn lo sai che sono anche i suoi cereali preferiti..?- sentii la voce di Nancy.
Zayn non rispose. Non m'importava. Cosa avrebbe dovuto dire in fondo? Nulla, assolutamente nulla.
Presi tutto quello di cui avevo bisogno e mi diressi alla cassa, poi pagai e uscii da quel maledetto supermercato.
                                                                                                                                                     

                                                                                                                                                                    **

-Sono tornata piccola peste, faresti meglio a nasconderti.- urlai sulla soglia della porta.
Andai in cucina e posai le buste della spesa sul tavolo. Salii sopra e mi recai verso la camera di Jordan. Provai ad aprire ed era ancora chiuso a chiave.
-Jordan ti prometto che non ti faccio nulla però devi uscire da questa camera, mi fai stare in pensiero.- Era la verità, diventavo sempre molto pensierosa quando non sentivo la sua voce in casa.
-Jordan, ti prego.-
-Jordan.-
silenzio.
Mi girai per andarmene quando sentii il rumore della chiave. Finalmente.
-Promettimelo.- disse a bassa voce Jordan.
-Jordan te lo giuro.- dissi seria.
Mio fratello aprii la porta e mi sorrise soddisfatto.
-Oh, pensavo che dopo quello che ti avevo fatto avresti preso la benzina dal garage e avresti incendiato la mia cameretta con me all'interno mentre ridevi come una dannata.- (?) Ma dico è scemo?
-Beh ci avevo pensato..- vidi Jordan diventare teso.
-Jordan sto scherzando.- Ridemmo assieme.
In fondo, ma proprio in fondo in fondo gli volevo un gran bene.
Appena smettemo di ridere ci recammo in cucina spingendoci per le scale.
-Ah Charlie- disse mio fratello mentre prendeva una tovaglia dall'armadio per apparecchiare.
-Prima ho sentito il tuo telefono vibrare.-
-Oh, aspetta vado a vedere, sicuro sarà Jess.-
-Vorrai dire Jesssonoamicadiunasfigata.- mi corresse. Lo incenerii con lo sguardo.
-Jordan sai che il fatto della benzina è ancora valido vero?-
-Ehm che hai detto? Non sento.- disse guardandomi divertito.
-Si certo.- Posai l'ultimo piatto e salii in camera per vedere chi mi avesse telefonato.
Con mio stupore però vidi che non c'era alcuna chiamata solo due messaggi.
Aprii il primo. Daniel.
-Charlie mi accompagni oggi da 'Pet'? Voglio un tatuaggio, magari mi consigli tu quale fare. Chiamami xx.-
Avrei risposto dopo, ovviamente con un 'sìììììììììììììììììììììììì'.
Poi apii il secondo messaggio. Era da un numero che non conoscevo. Forse questa è Jess con il numero di sua mamma, pensai. Ma quando lessi il messaggio capii che non era lei.
-Volevo dirti di rimanere con me. Ma come uno stupido non ho detto nulla. Mi dispiace per tutto, ti prego scusami.
In fondo non siamo così diversi. I tuoi cereali preferiti sono anche i miei preferiti...Zayn xx-
Rilessi il messaggio una decina di volte. Era proprio lui. Ma come aveva fatto ad avere il mio numero di cellulare?
Ora non solo lo avrei dovuto sopportare quando lo incontravo per strada ma anche i suoi messaggi.
Aiuto, qualcuno lassù perchè non mi salva?




Saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!
Mi scuso terribilmente per non aver messo il capitolo ieri ma non ci sono riuscita. Infatti poichè non riesco a metterli sempre, ho deciso che non metterò più un capitolo ogni giorno ma uno sì e uno no, almeno avrò più tempo per scriverli e corregerli meglio.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, come tutti gli altri del resto.








Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** ''Mi distruggerai..'' ***


''Mi distruggerai.'' ''Sai che musica è dolore
  sai che musica è rumore
  sai che cosa c'è sto bene
  sai che cosa c'è sto male
  non ti chiederò il permesso, se è concesso
  lascia il tempo e le promesse...''

Amavo quella canzone. Amavo quella voce.
Per me Mengoni era il migliore, sapeva trasferire emozioni, emozioni vere.. Forse era l'unico in grado di farlo. E poi, diciamocelo, è dannatamente bello.
Stavo cantando quella canzone da circa un'ora.  Ero in camera a scegliere cosa indossare quella mattina.
Dopo il messaggio di Zayn ne era subito arrivato un'altro di Jess che mi diceva che oggi, 6 Giugno, avrei incontrato Niall Horan nonchè il suo fidanzato.
Avevo accettato perchè sapevo quanto Jess ci tenesse e in fondo, anche io volevo vederlo per capire se la mia migliore amica avesse scelto bene.

Di solito le sue cotte erano per ragazzi con milioni di tatuaggi e percing o con centinaia di dilatatori alle orecchie, insomma quei tipi un po' strani. Un po'.
Dopo essermi vestita presi il mio IPhone e scesi in salone per vedere Jordan cosa stesse facendo.
-Ehi Jordan io esco con Jess. Quando viene Matt?- Matt era un suo amico da cui oggi avrebbe passato la giornata.
-Beh dovrebbe essere qui a momenti..-
-Bene allora ricordati di chiudere la porta a chiave quando esci.-
-Charlie non ho 5 anni.-
-Beh ne hai  11 ma di mentalità 5. Quindi te lo ripeterò finchè non avrai 18 anni.-
-Grazie sorellona, tu sì che sei la mia vita.- disse ovviamente ironico.
Sorrisi.
-A dopo.-
Chiusi la porta dietro di me e mi incamminai verso casa di Jess. Niall già era lì.
Saremmo andati tutti insieme da Nando's e poi dritti al mare. Si prospettava una giornata davvero lunga.
Mentre camminavo però mi arrivò un messaggio, da Jess. Sospirai. Speravo che fosse lei e non Zayn. Da quella sera non aveva continuato ad inviarmi messaggi, per mia fortuna.
-Niall ha portato anche degli amici, un po' tanti direi. Non ne sapevo nulla, posso giurartelo. Scusami. Ti prego dimmi che vieni lo stesso, sono in imbarazzo tototale! Aiutami best.-
Come sempre, sbuffai. Penso che Jess mi avrebbe dovuto costruire una statua d'oro per tutte le volte che l'avevo salvata.
Spinsi il cancelletto, ormai ero arrivata.
Bussai velocemente ma nessuno mi rispose.
Bussai un'altra volta ma nulla.
Infastidita bussai ancora.
-Niall vai tu un momentooooo.- sentii la mia migliore amica urlare a squarciagola.
Bussai ancora.
Improvvisamente mi aprì la porta un angelo biondo dagli occhi azzurri e un sorriso capace di illuminare la completa oscurità.
-Ciao tu devi essere Charlotte, piacere Niall.- mi tese la mano.
-Ciao. Piacere mio.-
-Vieni entra, Jess è di sopra a mostrare la casa ai miei amici. Penso che Jess te lo abbia detto che ci sono anche loro.- mi sorrise. Aw, devo dire che questa volta Jess era stata proprio fortunata a trovare un ragazzo così carino ed educato.
-Sisi.-  sorrisi anch'io.
-Beh Jess mi ha parlato molto di te, mi ha detto che hai conosciuto Daniel, è un mio caro amico.- Daniel...
Per un momento mi ricordai del suo messaggio. Non gli avevo ancora risposto. Bestemmiai in mente.
Oh Niall, Niall se non fosse già fidanzato ti sarei ,come minimo, saltata addosso.

-Oh, Daniel, sisi è molto simpatico. Mi ha mandato un messaggio proprio cinque minuti fa e non gli ho ancora risposto.- beh  non era andata proprio così...
-Grazie per avermelo ricordato. Sai che ti dico? Ora lo chiamo.-

-Oh certo, fai pure.-  
Presi il telefono e mi recai in cucina.
Composi velocemente il numero di Daniel e lo chiamai.
-Charlotte, finalmente.-  disse  serio.
-Scusa Daniel è che ho avuto davvero da fare e  mi ero compl...-
-Ehi stavo scherzando.- rise.
-Oh, lo stesso mi dispiace. Che tatuaggio hai fatto?-
-Non l'ho fatto, volevo che lo scegliessi tu.- sorrisi.
-Sono felice che tu non l'abbia fatto. Quando vuoi andare, fammi sapere. Io sono qui.-
-Beh a dir la verità vorrei andarci domani mattina dato che adesso è un po' tardi.-
-Per me va bene. A che ora biondo?- lo sentii sorridere.
-Alle 11.00 in piazza.-
-Perfetto, a domani.-
-A domani Charlie.-
Chiusi velocemente la telefonata. Sentivo diverse voci nel salone, evidentemente erano già scesi tutti. Aprii la porta che separava la cucina da quella stanza e mi ritrovai tre volti conosciuti.
-Charlie!- dissero i tre sbalorditi.
-Charlotte.- risposi divertita.
-Non mi dire che sei tu l'amica di Jess, io volevo una carota gigante.-
-Sempre il solito, Louis.-
-Per me invece è un piacere che sei tu la 'tanto attesa ragazza'.- mi sorrise Harry.
-Grazie riccio.-
-Oh anche per me Charlie, oh scusa Charlotte.- risi per la sbadataggine di Liam.
Sorrisi ancora di più.
-Già vi conoscete?- chiesero Niall e Jess allo stesso tempo.
-Si, per sfortuna.- risposi ridendo.
Louis mi guardò male. Cacciai la lingua come una bimba.
-Allora andiamo?- dissi girandomi verso Jess.
-Ehm...non ancora.-  mi disse titubante mentre si mordeva il labbro.
-Jess tutto bene?- chiesi stranita.
-S-si.- C'era qualcosa che non andava, ma non capivo cosa.
-Jess perchè non mi accompagni un momento dillà in cucina?- dissi guardandola negli occhi.
-Certo.- mi rispose ed entrammo nell'altra camera.
-Jess mi vuoi dire cosa sta succedendo?-
-Promettimi che non mi ucciderai, che non ti arrabbierai, che non bestemmierai, che non te ne andrai, che....-
-Jess te lo prometto.- la interruppi.
-Beh ti ho detto che gli amici di Niall sono quattro no?- chiese insicura.
-Sì, e allora?-
-Beh in cucina ce ne solo solo tre.-
In un attimo collegai tutto. In un attimo capii che l'altro ragazzo fosse stato Zayn. In un attimo capii come quest'ultimo aveva avuto il mio numero di cellulare.
-No.- sussurrai.
-Non lo sapevo, Charlie ti prego devi credermi.- mi girai per fissare la mia amica, si mordeva il labbro continuamente.
-Jess, non preoccuparti. Non fa niente.- mentii terribilmente.
-Davvero?-
-Sì, in fondo ci sarete anche voi con me, non staremo solo io e lui.-
Jess mi abbracciò.
-Sei la migliore.- mi sussurrò all'orecchio.
-Ora andiamo dillà, sennò ci daranno per disperse.- rise.
Cercai di ridere anch'io ma dentro in realtà stavo morendo.
Raggiungemmo nuovamente gli altri.
Questa volta notai un altro ragazzo, Zayn.
Stava scherzando con Niall quando Jess lo richiamò.
Si girò lentamente ed, appena mi vide, sembrò paralizzarssi.
-C-Charlotte, c-ciao.- disse ancora sconvolto.
-Ciao.- risposi fredda.
-Ma allora anche voi vi conoscete?- chiese Niall sorridendo.
-Si.- rispose Zayn sempre con gli occhi fissi su di me.
-Beh io direi di avviarci da Nando's.- disse Harry interrompendo quella serie di sguardi.
-Si infatti.- Jess ed io prendemmo le borse ed uscimmo fuori al giardino.
-Scusate ma come andiamo? Nando's è a un'ora di macchina da qui.- mi girai a fissare tutti, tutti tranne Zayn. Non sopportavo la sua presenza nemmeno per un'ora figuriamoci per un'intera giornata.
-Beh, io ho la macchina.- disse Harry.
-Ma non ci entriamo tutti.- rispose scocciato Zayn.
-Beh vorrà dire che ci stringeremo.- disse infine Liam.
-Ovviamente Jess sopra Niall..- disse Louis divertito - e Charlie,..Charlie o su di me o Liam o Zayn.-
-Ti ringrazio Louis ma rifiuto l'offerta e vado avanti.-
-Charlie guarda che devi veramente sederti su uno di loro.- disse Jess seria.
Cazzo, cazzo, e tremila volte cazzo.
Ma perchè tutte a me, perchè?
-Ohw.-
-Allora Charlie? Dove ti siedi?- chiese Louis ancora più diverito.
Se avessi detto Liam tutti avrebbero pensato male, se avessi detto Louis lo stesso. E su Zayn non mi sarei seduta neppure morta.
Avevo le mani legate.
-Decidete voi.- sbuffai. Non mi importava dove sarei capitata volevo solo che tutto questo finisse il più presto possibile.
-Io proporrei di fare 'carta, sasso, forbici' così nessuno potrà lamentarsi.-
-Louis parli come se una ragazza non si fosse mai seduta su di te.- ribattei.
-Volevo solo essere giusto.- mi guardò come un bambino.
-Okey, basta che vi muovete.-
Dopo aver sentito per ben 10 minuti 'sasso, carta, forbici', finalmente era stato deciso il ''vincitore''.
-Allora?- mi girai verso Louis.
-Non sono uscito.- il mio cuore iniziò ad accellelare.
-Ti prego dimmi che è uscito Liam, ti prego.- imprecai.
-E' uscito Liam.-
-Davvero?- urlai contenta.
-No.-
-Cosaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa?-
-Tu mi hai detto di dirtelo e io l'ho detto.- rispose ovvio.
Le mie gambe iniziarono a tremare, la mani a sudare terribilmente.
Maledii la mia amica di avermi chiamata per andare con loro e salii in macchina seguita dagli altri ragazzi. Mi sarei seduta su Zayn, ma sappiate, questa sarà la prima e ultima volta.
Lo guardai e il mio sguardo fu incredibilmente ricambiato.
Si sedette e mi accomodai anche io su di lui.
Ero leggermente imbarazzata, leggermente.
Al solo pensiero che sarei dovuta rimanere per un'ora in quella stessa posizione mi veniva da piangere.
Era però stranamente comodo e  potevo sentire perfettamente il suo profumo di cioccolato.
-Scusami, davvero.- mi sentii sussurrare all'orecchio quelle parole.
Mi voltai per guardarlo.
-Zayn smettila.- sentii i suoi muscoli diventare tesi.
-Charlotte ti prego.- Sentivo il suo respiro sul mio collo.
Distrattamente mi appoggiai al suo petto ma subito cercai di rialzarmi. Ma tutto fu inutile. Zayn mi aveva immobilizzata, legando le sue braccia attorno alla mia pancia e  facendo appoggiare la mia testa sulla sua spalla. Avvampai. Eravamo vicinissimi. Se mi fossi girata ci saremmo potuti baciare.
-Zayn lasciami.- sussurrai mentre gli altri parlavano allegramente.
-Io non ti lascerò mai, Charlotte, mai.- disse lasciandomi un leggero bacio sul collo.
Ancora, pensai. Volevo reagire ma l'unica cosa che feci fu stringere le sue mani attorno alla mia vita.
-Zayn.- sussurrai
-Che c'è?-
-Perchè non mi lasci in pace? Tu hai già una 'bambolina' ai tuoi piedi.-
-Nancy è solo un'amica.- si difese lui.
-Oh certo, un'amica che baci alle feste.- sbottai
-Gelosa?- Come scusa? Ma dico, era scemo?
-E di cosa? Di un metro e sessanta pieno di silicone? Ma dai.-
-Però quando quel metro e sessanta di silicone mi bacia, per te, diventa leggermente più fastidiosa.- disse ironico calcando quel 'leggermente'.
Fitta allo stomaco. Basta, non ce la faccio più.
Questa situazione mi distruggerà, ne sono sicura.

-Non è vero.- mi girai per guardarlo negli occhi. Era stupendo, ed io ero solo una ragazza acqua e sapone. Nulla a confronto a lui e le sue 'bamboline'. Eravamo due mondi diversi, troppo diversi.
Si girò anche lui per guardarmi.
Eravamo vicinissimi.
Ingoiai fastidiosamente.
-E' vero Charlie, è fin troppo vero.- sussurrò ad un centimetro dalle mie labbra.








Saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalveeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.
Scusate il ritardo, ma ultimamente non riesco a trovare molto tempo per scrivere.
Spero che stiate tutte bene.
Sarei felicissima se qualcuno di voi mi recensisse.
Love u.




Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** ''Nessuno sa mentire..'' ***


''Gelosia portami via.''
Zayn ed io eravamo ancora vicini, fin troppo per i miei gusti, quando sentimmo qualcuno ridere.
-Attenzioneeeeeeeeeeeeee, una coppia si sta formando.- sentii Louis urlare.
Nonappena capii quello che stava succedendo mi staccai velocemente da Zayn.
-Louis non dire cazzate.- rispose Zayn acido.
Louis lo guardò divertito.
-Oh amico ti capisco, Charlotte è un bel bocconcino.- disse Harry guardandomi malizioso.
Vidi Zayn fulminarlo con lo sguardo.

-Harry attento con le parole.- sussurrò Zayn in modo che potessero sentirlo solo loro due ma, per sua sfortuna, lo sentii anche io.
Era geloso per caso?
Per un momento una strana idea mi frullò per la testa...
-Harry sei sempre il solito ma lo stesso il più bello.- gli lasciai un leggero bacio sulla guancia.
-Ehiii ed io?- chiese Liam con una faccia da cucciolo.
-Ed anche tu.- diedi un bacio anche a lui.
Vidi Zayn innervosirsi terribilmente e stringere le mani in due pugni.
Era geloso, lo sapevo. Sorrisi soddisfatta.

-Cosa c'è Zayn, non sarai mica geloso?- sussurrai al suo orecchio prima di scendere.
Eravamo finalmente arrivati da Nando's ed io, non potevo non esserne contenta.





                                                                                                                                         ***




Ero seduta in spiaggia su un asciugamano, sola.
Dopo aver finito di mangiare da Nando's ci eravamo subito diretti allo stabilimento balneare che si trovava vicino casa di Jess.
Per fortuna nessuno aveva più parlato di quello strano espisodio in macchina. Sospirai e posizionai il mio sguardo sul corpo muscoloso di Zayn. Era in acqua assieme ai ragazzi e tutti e quattro si stavano schizzando come dei bambini. Niall e Jess erano andati via, per fare un passeggiata ed io, che ero sempre la solita complessata, non osavo spogliarmi per farmi il bagno.
Presi il mio IPod, nonchè il  mio migliore amico, ed iniziai ad ascoltare la musica.
Mi stesi lentamente su uno dei tanti asciugamani sistemati sulla sabbia e chiusi immediatamente gli occhi.
Per me la musica era un qualcosa di straordinario; sapeva farmi sentire bene, con me stessa e con gli altri.
Quando infatti i miei avevano deciso di lasciarsi la mia sola valvola di sfogo era lei.
La ascolatavo sempre, prima di andare a dormire, appena sveglia, a pranzo, nel pullman, per strada, veramente sempre. Ed era l'unica che mi aiutava ad andare avanti.

Mentre ero assorta nei miei pensieri sentii qualcuno toccarmi la spalla. Infastidita, tolsi una cuffietta dall'orecchio e guardai storta il ragazzo che mi aveva disturbata.
-Che vuoi?- chiesi scocciata, come sempre del resto.
-Sei sul mio asciugamano.- mi rispose freddo.
-Oh, scusa.- abbassai lo sguardo.
-Charlotte per quanto ancora vorrai andare avanti così?-
-Così come Zayn?-
-Sei ancora arrabbiata per quello che ti ho detto, vero?-
Non risposi.
-Charlotte quante volte ti devo dire che mi dispiace?-
-Fin quando non ti accorgerai del male che mi hai fatto e che mi fai tuttora.-  mi morsi il labbro nervosamente.
Zayn mi guardò incredulo.
-Che vuoi dire Charlotte? Sinceramente non capisco.-
-Come fai a non capire? Prima mi offendi, poi mi dici che ci tieni a me, poi esci con Nancy, poi mi baci. Zayn è sempre la stessa storia con te! Io non ce la faccio più.- alzai il tono di voce.
-Charlotte i-io non so cosa mi è preso, insomma non capisco, è una cosa strana. Io non sono così in realtà.- Per la prima volta mi sembrò di sentir parlare un'altra persona.
Impossibile, pensai.
-Zayn non fare la vittima, con me non funziona. Tu sei solo il solito 'puttaniere' che vuole tutte le ragazze ai suoi piedi.- dissi più acida di un limone.
-Lo sapevo. Sai che ti dico? Non mi interessa pensa quello che vuoi. Non m'importa più nulla ormai.- mi urlò contro mentre cercava di alzarsi.
Stupida, stupida, stupida mi ripetei.
Zayn stava per ritornare in acqua quando, mettendo finalmente da parte l'orgoglio, lo richiamai.
-Zayn, aspetta.- Zayn si girò velocemente e ritornò verso di me.
-Cosa c'è adesso?-
-Zayn, mi..mi dispiace, ecco. Forse non avrei dovuto dire quelle cose su di te anche se- Zayn alzò un sopracciglio.
-Anche se?- mi guardò con le braccia conserte.
-Anche se diciamo che, con me, ti sei sempre mostrato così.- dissi insicura con lo sguardo basso.
-Così come?-
-Così stronzo, acido, puttaniere, odioso, antipatico, strano, freddo e delle volte anche scontroso.- dissi tutto d'un fiato.
-Charlotte io non volevo. Te lo ripeto, io non sono così.-
-Allora cerca di cambiare Zayn, fallo non tanto per me ma per le persone a cui tieni, fallo per Nancy ecco.- abbassai ancora di più lo sguardo.
-Charlotte- Zayn prese il mio volto in modo che potessi guardarlo negli occhi. - Nancy non conta nulla per me.- Come?!?
Ditemi che non ho sentito bene.
-Ma come fai a dire che non conta niente per te? Te la sei baciata e secondo me, anche scopata. Ed ora vieni a dirmi che non conta niente? Che fai, la usi e poi la butti via come una pezza? Vedi Zayn è questo che devi cambiare di te stesso.- dissi arrabbiata. Non sopportavo Nancy ma nessuna ragazza doveva essere trattata così. Stanca di quella discussione decisi di andarmene.
-Ehi aspetta.- disse Zayn correndo verso di me.
-Cosa vuoi?-
-Non mi hai lasciato neppure spiegare.-
-Cosa c'è da spiegare?- dissi aumentando il passo.
-Io e Nancy ci siamo lasciati.- mi fermai di colpo e mi voltai per guardarlo. Sorrideva come se nulla fosse.
-Come mai?-
-Semplicemente non andavamo più d'accordo.-
-Oh, capisco. Mi dispiace.- rise.
-Andiamo Charlotte lo so benissimo che non sai mentire.-
-Non stavo mentendo, mi dispiace davvero.- bugiaaaaaaa. In fondo ero felice che non stesse più con quell'oca viziata.
-Si certo, ed io sono Daniel!- Cosa c'entrava lui adesso?
-Daniel? Lo conosci?-
-Si, ti ho visto quella sera sai..-
-Io almeno non mi baciavo senza pudore davanti centinaia di persone.-
-Io almeno non davo il mio numero agli sconosciuti. L'ho preso lì, il tuo numero intendo... Quel coglione lo aveva lasciato sul bancone.- Ora capisco.
-Pensavo te lo avesse dato Niall attraverso Jess.. Ehi aspetta, ma come ti sei permesso?-
-Charlotte.- sospirò.
-Che?- risposi innervosita
-Ti hanno mai detto che sei dannatamente pesante?- lo inceneriii con lo sguardo.
-No, mai. E a te ? Te lo hanno mai detto?- ribattei.
-No, però mi hanno detto che sono dannatemente perfetto.- disse vantandosi.
-Te lo avrà detto sicuramente qualcuno ubriaco.- bugiaaaaaaaaaaaaa.
Era vero, era dannatamente perfetto.

Rise di gusto.
-Che c'è da ridere?-
-Charlotte quante volte te lo devo dire che non sai mentire?-
Fanculo, pensai. Mentre stavo per rispondere mi sentii la gamba vibrare. Presi il mio IPhone e vidi che Daniel mi stava chiamando.
-Chi è? Chiese Zayn incuriosito.
-Daniel.- risposi con nonchalance ma appena lo dissi, vidi Zayn diventare nervoso tanto che diede un calcio alla sabbia.
Lo guardai stranita e subito dopo risposi alla chiamata.

-Ehi biondo!- sorrise.
-Charlie, ciao. Ti ho chiamata perchè volevo dirti se possiamo rimandare il nostro appuntamento, domani dovrei andare a prendere mia cugina all'aereoporto e non penso di farcela.-
-Oh, non preoccuparti, faremo un'altra volta.-
-Che ne dici di giovedì?-
-Per me va bene. Sempre alle 11.00 in piazza?-
-Sisi.-
-Okey, allora ci vediamo giovedì.-
-Non vedo l'ora.-
Chiusi velocemente la chiamata e mi girai; Zayn era rimasto tutto il tempo lì, ad ascoltare la nostra chiamata.
-Ma che fai ?- lo guardai stranita.
-I-io?-
-No, mia nonna.- rise.
-Allora?-
-Beh nulla, io..stavo..c'è, guardavo il mare.-
-Zayn?-
-Si?-
-Il mare è dall'altra parte.- rise nervosamente.
-Beh stavo, beh guardavo la scogliera.-
-Zayn?- lo chiamai dinuovo.
-Si?-
-Anche tu non sai mentire.-
-Io non stavo mentendo.-
-Si certo, ed io sono Nancy.- lo imitai.
Ridemmo insieme.
Per la prima volta, unica e rara, io e Zayn, avevamo concluso la nostra conversazione senza urlarci contro.
E' già un passo avanti, pensai.







Salveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!
Questo capitolo fa cagare, prometto che dopodomani ne posto uno migliore.
Love u girls.



Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** ''Let me kiss you..'' ***


''Let me kiss you..'' -Jess, spiegami per l'ennesima volta perchè sono qui.- chiesi ancora.
Vidi la mia amica sbuffare e guardarmi irritata.
-Sei qui, anzi siamo qui, perchè abbiamo deciso insieme di venire a casa di Niall per mangiare da lui per poi andare a ballare.-  Certo, come no!
-Abbiamo? Insieme?- replicai quasi urlando.
-Okey forse ti ho solo tirata per un braccio per tutto il tragitto e ti ho forzato un po' a venire.- disse alzando le spalle.
-Sì, giusto un po'.- dissi ironica.
-Dai Charlie, cerca di non essere antipatica, fallo per me.- disse supplichevole.
Alzai gli occhi al cielo.
-Jess giuro che se c'è Zayn mi alzo e me ne vado.- la mia amica mi guardò quasi offesa.
-E non fare quella faccia che lo sai che non resisto.- continuai seria, anche se dentro stavo morendo dal ridere.
Jess si avvicinò e continuò a guardarmi in quello strano modo.
-Oh, fanculo.- rise.
-Allora resti anche se c'è Zaynsonoperfetto?-  'Zaynsonoperfetto?'
-Come? Zaynsonoperfetto?- risi di gusto -Davvero credi che Zayn sia perfetto?- chiesi incredula.
-Dopo Niall, ovviamente.- la guardai sbalordita.
-Oh andiamo Charlie non fare quella faccia, so benissimo che anche tu lo pensi.- disse guardandomi maligna.
Avvampai. Era vero ma ero troppo orgogliosa per ammetterlo. Così mi limitai a dire -Nahhh!-
Ma sapevo che lei, essendo la mia migliore amica, avrebbe capito che era una delle mie tante bugie.
Jess fece finta di tossire.
-Stranoperchèseidiventatatuttarossa.- disse velocemente. Tossì di nuovo.
-Andiamo prima che cambi idea.- fu l'unica cosa che seppi dire.
La mia amica rise ancora più forte.
-Ti ho mai detto che ti odio?- dissi mentre bussavo al campanello di casa Horan.
-Ti ho mai detto che sei la migliore amica di sempre?- disse sdolcinata.
-Oh Jess, è inutile che ci provi, questa volta non...- stavo finendo di parlare quando Louis mi saltò addosso.
-CCCIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAOOOOOOOOOOO carota gigante.- mi urlò nelle orecchie.
-Ciao anche a te Louis.- risi, era ancora attaccato a me e non aveva intenzione di lasciarmi.
-Louis mica mi starai tradendo?!?!- disse Harry correndo allarmato verso di noi.
Risi ancora più forte.
-Harry non preoccuparti, tu sei e sarai il mio unico amore.- disse Louis saltando addosso a Harry e lasciandomi finalmente libera.
Jess ed io li guardammo divertiti, nonostante Louis fosse il più grande era lo stesso quello più matto dei cinque.
-Ma cosa sta succedendo qui?- disse Liam raggiungendoci sulla soglia della porta.
-Ciao Liam.- lo salutammo io e la mia migliore amica.
-Oh, ciao ragazze, Niall non mi aveva detto che sareste venute anche voi!- disse sorpreso.
-Oh, davvero?- chiese Jess.
-Liam è sempre l'ultimo a sapere le cose, è così stupidino.- disse Louis prima di avvicinarsi a quest'ultimo e scompigliargli i capelli.
Ridemmo tutti insieme. Sembrava che fossimo amici da una vita, invece ci conoscevamo solo da poche settimane.
-Ehi ma perchè ci mettete così tanto?!?- domandò Niall curioso dalla cucina.
-Ho bisogno di qualcuno che mi aiuti qui, non posso fare tutto da solo.- continuò urlando.
Appena Jess sentì quelle parole, corse velocemente verso la cucina, seguita da noi tutti.
-Amore mio, ti aiuto io.- disse baciandolo sulla bocca.
Era così strana quella situazione.
Non avevo mai visto Jess così innamorata.
-Mh,mh.- sentì qualcuno schiarirsi la voce.
Oh, no. C'era anche lui.
Mi girai verso la direzione dove avevo udito quel suono.
-Ciao ragazze.- disse Zayn sorridente.
-Ciao Zayn.- rispose la mia amica abbracciata a Niall.
Io invece mi limitai ad un semplice -Ciao.-
Zayn mi guardò negli occhi nonappena pronunciai quelle parole.
Sentii il mio cuore aumentare il proprio battito.
'Calmati Charlotte, calmati' pensai.
Il suo effetto su di me era sempre lo stesso. Ed io odiavo quello che mi faceva provare.
Sì, odiavo tutte quelle strane sensazioni che mi invadevano quando eravamo insieme, o meglio odiavo lui.
Lo odiavo perchè , quando lo guardavo negli occhi, il mio stomaco non faceva altro che contorcersi,
lo odiavo perchè non riuscivo sempre a tenergli testa,
l'odiavo perchè riusciva a farmi diventare insicura e timida,
lo odiavo perchè ogni volta che era vicino a me riusciva a mettermi in imbarazzo,
lo odiavo perchè sapevo che mi trattava con una delle sue tante 'bamboline',
lo odiavo perchè mi chiamava 'bambolina',
lo odiavo perchè era troppo sicuro di sè,
lo odiavo perchè era  perfetto, troppo perfetto,
lo odiavo perchè il mio cuore non riusciva a reggere la sua presenza,
lo odiavo perchè avevo paura che quell'odio si potesse trasformare in amore,
o meglio lo odiavo perchè sapevo che non sarei mai riuscita ad odiarlo veramente.
-Charlie sei ancora qui con noi?- mi chiese Harry passandomi una mano davanti agli occhi.
Non mi ero accorta che mi era incantata a fissare Zayn.
-Oh, si scusate è che, ultimamente, ho tanti pensieri per la testa.- dissi una scusa a caso.
-Va bene, ora è meglio se vi accomodate in sala da pranzo mentre io e Jess ci occupiamo dei primi piatti, tanto è quasi pronto.- disse Niall mentre guardava incantato la sua fidanzata.
-Niall cerca di non mangiarti prima la tua fidanzata!- disse Louis.
Jess si voltò imbarazzata.
-Louis sei sempre il solito cretino.- disse Niall ridendo mentre Liam ci spingeva fuori dalla stanza per farci recare appunto, in sala pranzo.

-Per di qua.- disse Louis aprendo un'altra porta.
Quella casa sembrava un vero e proprio labirinto, ma nonostante tutto mi piaceva molto.
Entrammo in una camera stupenda. Il tavolo sembrava apparecchiato per un pranzo di Natale. Era tutto bellissimo e soprattutto molto, ma molto colorato.
-Wow.- mi lasciai sfuggire.
-Ti piace?- chiese una voce alle mie spalle.
-Certo, voglio dire è magnifico.- risposi mantenendo lo sguardo su quella meravigliosa stanza.
-L'ho fatto io.- disse ancora quella voce.
-Dovresti venire a farlo a casa mia quando facciamo qualche festa per mio fratello.- dissi senza pensare.
Sentii qualcuno ridere.
Mi voltai e vidi Zayn dietro di me.
-OMG- fu quello che dissi.
-Che c'è? L'invito per casa tua è ancora valido, vero?- chiese divertito.
Lo guaradai irritata.
-Davvero divertente.- sbottai un po' imbarazzata.
-Piccioncini che fate ancora lì?- chiese Louis già seduto a tavola.
-Nulla.- risposi velocemente ed, in altrettanto modo, mi avvicinai a lui e mi sedetti sulla sedia affianco alla sua.
Zayn subito mi seguì e si sedette vicino a me, ovviamente lo fece apposta.
Lo maledii mentalmente.
Dopo neppure una decina di minuti di chiacchiere arrivarono Jess e Niall con il pranzo pronto.
-Spero davvero che vi piaccia.- disse allegro Niall.
Presi il mio piatto ed, appena vidi gli altri mangiare, iniziai anch'io.
All'improvviso si sentii qualcuno tossire.
Poi un altro schiarirsi la voce.
Poi un altro bere velocemente.
Poi un altro imprecare sotto voce.
Poi un altro lasciar cadere violentemente le posate sul piatto.
Poi un altro ridere nervosamente.
Ed infine ci fui io, la finezza in persona, che urlò un 'vomito, oraaaaaaaaaa'.
Presa dal panico mi alzai velocemente dal tavolo e mi recai in bagno, avrei di sicuro vomitato quella specie di pasta zuccherosa, super zuccherosa, TROPPO zuccherosa.

-Charlie tutto bene? E' da un po' che sei in quel bagno!- mi chiese Zayn allarmato.
Era davvero preoccupato...per me.
-Si Zayn.- dissi cercando di rialzarmi ma, per mia sfortuna, una dolorosa fitta allo stomaco mi fece capire che prima di un'altra mezz'ora non sarei uscita da quel bagno.
-Charlie, ti prego apri questa porta, fatti aiutare!- disse Zayn serio.
Non so dove trovai la forza di avvicinarmi alla porta e girare la chiave che ci separava.
Sentivo la testa pulsarmi fortemente.
-Ma sei scema? Non stai bene e ti chiudi in bagno?- disse arrabbiato Zayn.
Non risposi, non potei. Un'altra fitta.
Zayn corse verso di me e mi aiutò a sedermi sulla vasca affianco al water.
-Non devi farlo.- sussurai.
-Voglio farlo, è diverso Charlie.- mi rispose mentre mi teneva la testa stretta tra le sue morbide mani.



                                                                                                                ****


Sentivo delle urla, o meglio delle bestemmie.
Aprii lentamente gli occhi e mi ritrovai stesa su un letto tremendamente morbido, ma non ero sola.
C'era Zayn, addormentato vicino a me.
Con un braccio mi cingeva la vita, sorrisi.
Aveva un'aspetto così dolce.
Era stato vicino a me tutto il tempo e, solo quando ero riuscita a calmarmi, mi aveva portato sul suo letto.
Sorrisi ancora di più.
Cercai poi di alzarmi, non volevo che qualcuno ci vedesse insieme, di sicuro avrebbero pensato male.
Presi con delicatezza il suo braccio e lo poggiai sul materasso affianco al mio corpo in modo che potessi sollervarmi; sfilai i piedi dal lenzuolo e scesi velocemente sperando di non far troppo rumore.
Ma purtroppo i miei tentativi andarono infranti: mentre stavo per scendere dal letto colpii con la mano qualcosa di duro e freddo, il comodino pensai.
-Charlie, cosa stai facendo?- mi chiese Zayn ancora addormentato.
-Nulla, torna a dormire.- sperai che mi ascoltasse ma ovviamente non fece come gli avevo detto.
-Charlie..- mi sentii accarezzare la mano, un brivido percorse la mia schiena.
Mi voltai verso di lui. Aveva i capelli scompigliati e la canotta era leggermente spostata.
-Si?- chiesi con aria innocente, non avevo voglia di litigare, non adesso.
-Sei ancora arrabbiata con me?- chiese come un bambino.
Feci un lungo respiro.
-No.- mi sorrise.
Il mio stomaco si contorse, ormai avrei dovuto farci l'abitudine.
Mi sedetti lungo il bordo del letto e cercai di alzarmi.
Ma la sua voce mi richiamò.
-Charlie..- ormai non facevo più caso a quel nome.
-Mh?- mi girai lentamente.
-Posso fare una cosa?- chiese avvicinandosi.
-Cosa?- chiesi ingoiando nervosamente.
-Questo.- disse prima di poggiare le sue labbra sulle mie. Quella volta il suo sapore era di menta, menta e fumo.
Mi cercai di allontanare, non potevo lasciarmi baciare, io lo odiavo.
Zayn appena sentii la mia opposizione, si allontanò anche lui.
-Charlie...per una volta segui il tuo cuore, non il tuo cervello.- disse guardandomi dai miei occhi alla mia bocca, dalla mia bocca ai miei occhi.
-Lascia che io ti baci.- sussurrò ancora e, prima che potessi rispondere, le sue labbra erano già incollate sulle mie.
Farfalle, farfalle che volevavano, o meglio combattevano nel mio stomaco.














Salveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!
Scusate se ho postato a quest'ora ma oggi sono stata impegnata ad ascoltare alla radio 1 (BBC) Best song ever...è a dir poco perfetta. *sclera*
Questo capitolo me piasa, me piasa molto.
Primo vero bacio fra Zayn e Charlie. 'Finalmente' penserete.
Chissà cosa farà Charlie dopo questo gesto inaspettato... *sicomportacomeunapresentatricetelevisiva*
Mi raccomando, se vi piace la storia recensiteeee.


























Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** ''Forget me.'' ***


Forget me.'''' Le mie labbra erano ancora sulle sue, mentre le nostre lingue si muovevano in una strana danza.
Non volevo staccarmi, così come anche lui non voleva farlo.
Quel bacio era unico, incredibilmente unico.
Ogni volta che si avvicinava al mio viso il mio stomaco si contorceva e mi faceva un male cane, quando mi baciava invece era..diverso.
Era come se tutto il mondo attorno a noi si fermasse.
Era come se, per quell'attimo, non riuscissi più a pensare a ciò che stesse accadendo.
Era una sensazione nuova, una di quelle che non avevo mai provato fin ad ora.
Non avevo più fiato, così decisi di separarmi.
Eravamo ancora vicini, lui guardava me ed io guardavo lui.
Fitta allo stomcaco; ormai sapevo che non sarei mai riuscita a reggere il suo sguardo.
Mi sorrise.
Fitta allo stomaco; orami sapevo che non sarei mai riuscita a reggere neppure il suo sorriso.
Poi sollevò la mano che aveva appoggiato alla mia schiena ed iniziò ad accarezzarmi la guancia.
Questa volta non sentii una fitta allo stomcaco, ma molto peggio.
Era come se una banda di dinosauri ballassero nel mio stomaco.
Ormai sapevo che continuare ad odiarlo non sarebbe più servito.
Ormai non potevo più mentire a me stessa.
Ormai sapevo che mi piaceva, mi piaceva da morire.
C'era un silenzio imbarazzante così decisi di farmi coraggio e iniziare a parlare.
-Perchè lo hai fatto?- domandai rossa in viso.
Tolse velocemente la mano dalla mia guancia.
Non rispose, avevo lo sguardo rivolto verso la finestra ed ,evidentemente, non aveva più il coraggio di guardarmi in faccia.
-Zayn.- lo richiamai più sicura di me.
Non rispose, anzi continuava a tenere lo sguardo fisso sulla finestra.
Mi innervosii.
Mi baciava, non mi guardava in faccia e non mi dava neppure una spiegazione. Bene, pensai.
Forse aveva capito che era stato tutto un grosso errore.
Forse aveva capito che non contavo nulla per lui.
Forse non aveva sentito quello che invece avevo sentito io.
Avevo bisogno di tempo per pensare e soprattutto di stare da sola.
Mi alzai velocemente dal letto e mi diressi giù in cucina, dove trovai i ragazzi che parlavano animatamente.
-Ehiii.- dissi sforzando un sorriso.
Niall si alzò velocemente dalla sedia e mi si avvicinò.
-Charlie, scusami tanto, non sapevo che quello fosse lo zucchero.- indicò una scatolina poggiata sul tavolo.
-Niall, non preoccuparti.- lo abbracciai.
Ero sicura che le bestemmie che avevo sentito prima di svegliarmi fossero le sue.
-Ma..aspetta un attimo, dov'è Jess?- chiesa allontanadomi dal biondo.
-Oh è andata a casa, doveva andare dalla madre, non ci ha detto il perchè.- disse Liam, mentre mangiava un budino -Ne vuoi un po'? chiese divertito.
-Scordatelo.- risposi ridendo.
-Non l'ho cucinato io.- disse Niall ridendo.
-Per fortuna.- intervenne Louis.
Risi, erano così simpatici.
-Ma Zayn?- chiese Harry mentre apriva il frigo.
-Oh, è sopra.- dissi abbassando lo sguardo.
-Tutto bene?- domandò ancora il riccio.
-Si.- sorrisi, ennesimo sorriso falso, ennesima bugia.
-Va bene ragazzi, dato che stasera non si esce, io me ne ritorno a casa, non vorrei che mia madre venisse a sapere che sono stata sola con cinque pazzi, in una casa che non ho mai visto prima d'ora.- dissi mentendo ancora. Mia madre sarebbe tornata stasera tardi per via del lavoro e sicuramente non avrebbe scoperto nulla, ma non volevo rimanere in quella casa, non volevo rivedere Zayn.
-Charlie, Jess se n'è andata, non puoi tornare da sola a quest'ora a casa.- disse Liam preoccupato. Quel ragazzo delle volte sembrava mio padre.
Guardai l'orologio, erano già le  nove.
-Sono già le nove?- chiesi sbalordita.
-Già.- rispose Harry guardando annoiato la televisione.
-Ehm, allora... sempre se non vi dispiace e non vi disturbo...io.. ehm.. credo che..- sembravo una balbuziente.
-Charlie ti accompagno io.- disse Zayn appoggiato alla porta della cucina. Da dove era sbucato?!?
Non mi girai, ero arrabbiata con lui.
I ragazzi si girano per guardarlo.
-Che c'è?- disse Zayn prendendo le chiavi della macchina.
-Sembra che è la prima volta che accompagno una ragazza a casa.- disse vantandosi.
-No, Zayn non è per quello.- disse Louis ridendo.
-E cosa allora?- I ragazzi non facevano altro che ridere. A quel punto mi girai e capii il motivo per cui lo facessero.
-Beh hai solo un po' di rossetto vicino le labbra.- disse Harry avvicinandosi divertito.
Zayn iniziò a tossire nervosamente.
Tutti si girarono a guardarmi. 
Arrosii in un momento.
-F-forse è meglio che andiamo.- presi Zayn per un braccio e lo tirai fuori alla porta.
-Che c'è, ti vergogni a dire che mi hai baciato?- chiese con tono superiore ritornando quello di una volta.
-Allora numero uno, tu hai baciato me e non mi hai detto ancora perchè lo hai fatto, numero due sei tu quello che ha iniziato a tossire e che per poco non si strozzava e numero tre.. non ho un numero tre.- sbottai più che arrabbiata.
Aprii il cancelletto e lo sbattei velocemente dietro alle mie spalle.
Sapevo che mi aveva presa in giro.
''Io non sono così'', ''Nancy non conta nulla per me'', ''Segui il tuo cuore'', ma vaffanculo va.
-Charlie, Charlie aspetta dai.- disse raggiungendomi correndo.
-Zayn, lasciami in pace.- dissi continuando a camminare.
-Charlie, puoi ascoltarmi un attimo?- chiese serio.
-No, Zayn, mi sono scocciata di ascoltare sempre, io voglio i fatti non le tue parole.- mi portai subito una mano alla bocca, non potevo crederci, lo avevo detto sul serio.
Sentii Zayn fermarsi di colpo.
Mi girai a guardarlo.
Avevo lo sguardo basso e la testa tra le mani.
Mi voltai ancora verso la strada e ripresi a camminare.
Zayn corse verso di me e mi prese per un braccio. Cercai di divincolarmi dalla sua presa ma non ci riuscii.
-Zayn- mi girai per guardarlo. -lasciami il braccio.- continuai cercando di non urlare.
Zayn mi tirò a se e mi prese per i fianchi.
I soliti dinosauri iniziarono a marciare nel mio stomaco.
Si avvicinò tanto che i nostri nasi riuscivano a sfiorarsi.
-Pensi che baciandomi risolverai qualcosa, Zayn?- sussurrai.
-Pensi che trattandomi così risolverai qualcosa? Eh?- continuai alzando il tono della voce.
-Pensi che il mio cuore sia come un giocattolo? Lo prendi, lo usi e poi lo butti via?- urlai con le lacrime agli occhi.
Non sapevo il perchè ma stavo piangendo ed era davvero molto strano.
Non amavo farmi vedere debole e di conseguenza cercavo di non piangere mai davanti a qualcuno, non lo facevo neppure con Jess quando volevo sfogarmi; ma con lui tutto era diverso, tutto cambiava.
Lo guardai dritta negli occhi, eravo vuoti.
-Charlie io, io non voglio farti del male.- disse lasciando la mia presa.
-Allora smettila. Smettila di giocare con i miei sentimenti.- dissi sicura, ormai non m'importava più nulla. Volevo solo andarmene.
-Sentimenti?- chiese Zayn scioccato.
-Già Zayn, sentimenti, forse tu non ne hai mai sentito parlare.-
-Ti sbagli.-  disse arrabbiato,
-Io non sbaglio mai.- ribattei.
-Beh questa volta sì.- mi urlò in faccia.
-Allora dimmi Zayn quand'è stata l'ultima volta che ti sei fidanzato con una ragazza normale? Una di quelle a cui il sesso non interessa?- urlai con tutta la forza che avevo in corpo.
Non rispose.
-Lo sapevo. Sai una cosa? Dimentica tutto, dimentica il mio nome, la mia casa, il mio numero, i nostri baci, dimentica il fatto che tu mi piaci, perchè forse non è neppure vero.-
-Cosa?-
Lo maledii mentalmente.
-Zayn come devo dirtelo? Devo farti un disegnino per caso? Tu, il ragazzo più stronzo di questo mondo, mi piaci, okey? Magari ora mi dirai che ti dispiace che io mi sia illusa che anche tu provassi qualcosa per me, magari mi chiederai anche scusa per quello che mi hai fatto, per come mi hai trattato, ma non m'importa lo stesso perchè sai, è dalle delusioni che si impara a vivere.- dissi con le lacrime agli occhi.
Mi voltai e mi incamminai verso casa, questa volta non mi avrebbe fermata, sapeva che se avesse voluto parlare con me non avrebbe dovuto farlo adesso, quello non era un buon momento.
-Mi dispiace.- urlò alle mie spalle.
-Anche a me Zayn, anche a me.- sussurai prima di infilare le cuffie nelle orecchie e lasciarmi cullare dalla melodia di una nuova canzone.
La musica mi avrebbe salvata anche da lui, ne ero sicura.














Salveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!
Oggi gli One Direction, nonchè miei idoli, compiono ben tre anni!!! *urla*
Sono troppo felice, dopodomani posto il continuo.
Love u girls.







Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** ''My new friend.'' ***


''Friend'' -Charlie io, io ti amo.- mi urlò sul punto di piangere.
Era lì, davanti ai miei occhi, con una rosa in mano.
-Zayn.- sorrisi prendo delicatamente il fiore -tu..tu mi hai ferita.- 
-Posso rimediare. Ti starò vicino, ogni giorno, ti proteggerò, ti aiuterò nei momenti di difficoltà, ti...amerò come ho sempre fatto.- sorrisi, ero in lacrime anche io ormai.
Non riuscivo a parlare così Zayn continuò il suo discorso.
-Ti prego Charlie, io non posso vivere senza di te.- disse con voce roca.
Si avvicinò lentamente e mi lasciò un leggero bacio a fior di labbra.
-Scusami.- mi sussurrò all'orecchio.
Si girò e se ne andò.
-Zayn.- lo richiamai.
Si girò velocemente verso di me.
-Anche io ti amo.- Era la verità, lo amavo, lo amavo più di ogni altra cosa.
Corse velocemente verso di me e mi baciò con foga.
Ero felice ed anche lui lo era, dopotutto ci eravamo sempre amati.


 
                                                                                                                                             **



-Charlie svegliati.- disse mia madre muovendomi.
Aprii lentamente gli occhi e realizzai che tutto quello che pensavo fosse stato reale era soltanto un'inutile sogno.
Io non amavo lui, lui non amava me.
'Simple but effective' pensai.
-Charlie, ci sei?- chiese ancora mia madre sventolandomi una mano davanti al viso.
-S-si mamma, che ore sono?- chiesi mettendomi seduta.
-Charlie sono le 10.30 ho pensato che avrei dovuto svegliarti dato che alle 11.00 devi uscire con Daniel.- Oh merda.
-Grazie mille mamma, me ne ero completamente dimenticata!- l'abbracciai, in fondo non era male quella donna.
Mia madre uscii velocemente dalla mia stanza.
-Mi raccomando, non tornare tardi stanotte.- mi fece l'occhiolino. Sbaglio o mi stava dicendo che sarei potuta rimanere fuori fino a tarda serata?
La guardai divertita.
-Grazie mamma.- sussurrai prima di prendere uno dei miei pantaloni preferiti e chiudermi in bagno.
Sinceramente, dopo la litigata con Zayn, non ero più riuscita a pensare ad altro. Quindi, anche se l'idea di accompagnare Daniel a fare un tatuaggio mi piacesse un sacco, in quel momento non mi sentivo poi così felice.
Uscii dalla mia stanza, vestita e truccata, e scesi correndo giù in salotto.
-Charlie non fai colazione?- urlò mia madre dalla cucina.
-No, la faccio con Daniel.- mentii spudoratamente.
-Divertitevi.- disse infine.
-Certo mamma.- dissi mentre aprivo la porta di casa.
L'aria estiva mi invase.
Nonostante fossimo alla fine del mese di Giugno, l'aria sembrava quella di Agosto.
Mentre osservavo con attenzione le altre persone che, come me, erano appena scese in strada per una bella passeggiata mattutina, vidi il mio IPhone illuminarsi.
Non lo avevo preso in mano dalla sera precendente e, sinceramente, non volevo farlo neppure in quel momento infatti, decisi di non rispondere.
Appena ebbe finito di vibrare però pensai a Daniel e al nostro 'appuntamento'.
Magari era lui che mi stava cercando.
Così, senza pensarci due volte, ripresi il cellulare in mano.
45 chiamate perse 24 messaggi.
Wow.
Andai nel registro chiamate.
Zayn
Zayn
Zayn
Zayn
Zayn
Daniel
Zayn
Zayn
Zayn
Zayn
Zayn
e l'elenco continuava in maniera simile.
Sospirai, e meno male che gli avevo detto di cancellare il mio numero!
Lessi poi i primi messaggi.
''Ti prego rispondi , devo parlarti.''
''Non  mi arrenderò, sappilo.''
''Verrò fino a casa a prenderti se non la smetti di ignorarmi''
''Scusami, davvero. ''
Tutti ovviamente da parte di Zayn. Stavo per continuare a leggere i successivi quando sullo schermo comparve il nome ''Daniel''.
-Ehii biondo.- dissi allegra, rispondendo alla chiamata. In realtà stavo fingendo..se prima il mio umore era pari allo zero, dopo quei messaggi ne era sceso vertiginosamente sotto.
-Ehiii.- disse affanosamente.
-Ma dove sei?- chiese dopo aver preso fiato.
-Sono quasi arrivata.- dissi ridendo.
Lo vedevo, era davanti ai miei occhi, girato di spalle.
-Ma io non ti vedo.- disse continuando a parlare da solo, ormai avevo chiuso la chiamata.
-Charlie? Pron..- non lo feci finire di parlare che mi arrampicai sulle sue spalle.
-Ma chi cazz..- si girò infastidito.
-Ciao splendore.- dissi sorridendoglli.
Era bellissimo. Jeans a sigaretta, canotta bianca e converse dello stesso colore. Il suo stile mi piaceva, e non poco.
-Charlieee!- disse abbracciandomi. -Non pensavo fossi tu.- continuò divertito.
-Scusami, volevo farti una sorpresa.- dissi grattandomi la testa con fare timido.
-Ohw, è stata la più bella sorpresa della mia vita.- disse sorridendomi.
Che sorriso.
Dovevo ammettere che in quel periodo stavo iniziando ad uscire con ragazzi a dir poco splendidi.
Zayn però batteva tutti.
-Andiamo?- disse prendendomi per mano.
La sua presa mi fece rabbrividire.
Si comportava come se fosse il mio ''ragazzo''.
-Si.- arrossi leggermente.
-Bene, allora preparati a correre, Pet è ad una mezz'oretta di corsa da qui.- lo guardai sbalordita e, prima che potessi rispondere, Daniel aveva iniziato a correre come un dannato tirandomi dietro di lui.


-D-daniel non ce la faccio più.- dissi affannata, forse più che affannata.
Ci fermammo di botto.
-Siamo arrivati.- urlò Daniel prima di guardarmi divertito. Guradai avanti a me e c'era una bellissima scritta che ritraeva motivi floreali. Eravamo finalmente giunti da 'Pet'.
-Un giorno me la pagherai.- dissi dandogli un leggero pugno sulla spalla.
-Ahi.- fece una finta smorfia di dolore.
-Non ci casco.- dissi prima di aprire la porta del negozio.
Nonappena entrai vidi quattro ragazzi tra cui una femmina completamente tatuati. Alle pareti erano appesi diversi tipi di tatuaggi, così mentre Daniel parlava con uno dei proprietari iniziai a scrutare quei magnifici disegni.
-Belli, vero?- chiese una ragazza alle mie spalle.
-Unici.- fu l'unica cosa che riuscii a dire.
Era vero, erano unici. Non avevo mai visto dei disegni simili e, nonostante avessi visto una piccolissima parte dei vari tautaggi da poter realizzare, avevo già scelto quale avrebbe dovuto fare Daniel.
Era un'immagine ambigua.
Un volto, anzi io lo chiamerei un doppio volto.
Se lo si guardava da un lato infatti l'immagine sembrava donare un senso di felicità mentre dall'altro l'immagine sembrava maledettamente triste ed angosciante.
Dietro quell'immagine ero sicura che si nascondesse un grande significato.
Mi girai verso la figura femminile che mi era affianco.
-Chi ha fatto questo disegno?-
-Io.- sorrise.
-Beh, è davvero bellissimo, credimi.- dissi tornando a scrutare quel tatuaggio.
-Vuoi farlo?- chiese curiosa.
-Oh, mia madre mi ucciderebbe, però vorrei proporlo ad un mio amico..- dissi cercando con lo sguardo Daniel.
-Lui.- dissi indicandolo.
-Oh mi farebbe piacere.- sorrisi.
-Daniel.- lo chiamai.
Il biondo corse subito verso di me.
-Trovato qualcosa?- chiese speranzoso.
-Sì, guarda questo.- dissi mostrandogli il disegno.
Daniel lo guardò per una decina di minuti, poi si girò verso di me.
-E' stupendo, mi piace un sacco.- disse seguendo il bordo dell'immagine con le dita.
-Davvero ti piace?- intervenne Blair. Avevo letto il suo noome dal cartellino.
-Si.- rispose ancora un po' sbalordito.
-Bene allora, se ne sei proprio sicuro, direi di procedere.- continuò lei prima di sedersi su una poltrona.
Sorrisi soddisfatta.
Daniel la segui e le indicò dove avrebbe voluto farlo.
Decise di tatuarselo sul braccio e, secondo me,  non c'era posto migliore.
Sapevo che  Blair ci avrebbe messo tanto poichè il tatuaggio era abbastanza grande, così inizia a girovagare per il negozio.
Avevo trovato un'altro tattoo che mi attraeva molto ma non come quello precedente. Era un scritta, ''Stay strong''.
Mi piaceva, adoravo lo stile in cui era scritta ed ne adoravo soprattutto il significato.
Ero immersa nei miei pensieri quando sentii la porta del negozio aprirsi di nuovo.
Mi girai a fissare il nuovo cliente e appena vidi chi fosse, mi voltai velocemente verso il lato opposto.
'Merda,merda,merda.' sussurrai.
Riusciva a trovarmi in qualsiasi luogo, purtroppo.
Ricordai che era riuscito a sentire del mio 'incontro' con Daniel e mi maledii per non essermi allontanata.
Mi girai dinuovo per vedere se fosse ancora sulla soglia della porta e purtroppo non c'era.
Era entrato.
Guardai all'ora verso Daniel, sicuro lo avrebbe visto e avrebbe capito che anch'io ero lì. O mi avrebbe vista o mi avrebbe vista.
Sbuffai e mi diressi verso Blair.
-Ehi tutto bene?- chiese sollevando un po' la testa per vedermi.
Stavo pensando a cosa rispondere quando una voce interruppe il nostro dialogo.
-Charlie..-
-Ora non più.- dissi cercando di non guardare Zayn negli occhi.
-Posso rubartela 10 minuti?- chiese supplichevole a Daniel.
-Se lei vuole.- disse Daniel cercando una risposta nel mio sguardo.
-Io non..- non riuscii a finire la frase che Zayn mi aveva tappato la bocca.
-Zajidbo lajvxckl mibdow.- continuavo a parlare anche se sapevo che non si capiva nulla di quello che dicevo.
Appena fummo fuori mi liberò dalla sua mano.
-Che cazzo fai? Ma sei stupido? Ti ho detto di lasciarmi stare, sei sordo o cosa?- chiesi mettendo le braccia conserte.
-Scusa ma se non ti avessi presa in questo modo non saresti mai venuta.-
Alzai gli occhi al cielo.
Non potevo guardarlo in quegli occhi color cioccolato, altrimenti sarei caduta nel suo tranello.
-Charlie voglio solo 10 minuti per parlare.- disse alzandomi il volto.
-2- dissi seria.
-5, ti prego.-
-2 o niente.- sembravamo due bambini piccoli.
-3, almeno 3.-
Sbuffai.
-Ok.- sorrise.
-Voglio dirti che mi dispiace.- sbuffai, aveva poca fantasia.
-che sono stato uno stupido a trattarti in quel modo, a baciarti senza motivo, ma credimi, non sono cosa mi sia preso.- disse quasi dispiaciuto.
Sbuffai ancora, come attore non era un gran chè.
-Volevo scusarmi, ecco tutto. Non voglio che tu pensi che mi sia preso gioco di te, o che ti abbia usata.- sbuffai ancora, questa volta non so il perchè.
-La smetti di sbuffare?- mi chiese nervoso.
SBUFFAI.
-Va bene, ora basta. Se non vuoi credermi puoi farlo, io ho cercato a farti capire quello che provo ma tu non mi ascolti.- prese il casco che aveva in mano e se lo mise in testa.
-Quello che provi?-  chiesi stranita.
-Sì, quello che provo. Per me sei importante, okay? Potrai anche non sopportarmi ma io, almeno io, quando sto con te mi sento un'altra persona ed è una sensazione che mi piace.- disse guardandomi negli occhi.
-Io quel bacio lo volevo, lo volevo con tutto me stesso, però adesso ho paura che io stia confondendo i miei sentimenti. Forse c'è solo amicizia, forse qualcosa in più. Io non lo so. Non lo so.- disse abbassando lo sguardo.
Mentre parlava non faceva altro che mordersi il labbro. Non stava mentendo, stava dicendo la verità adesso..
Le sue parole furono come tante freccie infuocate tirate verso il mio corpo.
Non era sicuro di quello che provava, ma io sì, io ero fin troppo sicura.
Mi prese una mano.
Le mie gambe diventarono gelatina, scommetto che se lo avessi fatto io, lui non avrebbe sentito nulla.
Rassegnata, decisi di parlare.
-Zayn, forse è meglio se ci allontaniamo del tutto.- sentii il naso pizzicarmi..
-No...- disse lui a bassa voce..
Volevo piangere per quello che avevo appena detto ma non lo feci.
-Forse è meglio che ognuno vada per la sua strada.- continuai insicura.
-Forse è meglio se..- non potei finire di parlare che una ragazza ci allontanò violentemente, poi saltò addosso a Zayn e lo baciò con foga.
Potei giurare di sentire un piccolo 'crack' proveniente del mio cuore.
Nessuno dei due muoveva un dito, nessuno dei due aveva intenzione di staccarsi.
Ed io ero lì, con la bocca aperta a guardarli.
Sentii una lacrima rigare il mio viso. Non poteva farmi questo.
Corsi via immediatamente e ritornai da Daniel, che intanto aveva finito di tatuarsi il volto.
-Ehi, tutto bene?- chiese avvicinandosi preoccupato.
-No, Daniel, voglio andare via, adesso.-
Il biondo non se lo fece ripetere due volte che pagò velocemente e finalmente potemmo uscire.
Zayn e la ragazza ora si stavano urlando contro, scommetto che era una delle sue puttanelle. Bionda, tacchi vertiginosi e vestiti cortissimi. Sorrisi amaramente.
'Che stronzo' pensai.
-E' quello lì, vero?- chiese Daniel arrabbiato, distogliendomi dai miei pensieri.
-Chi?-
-Il ragazzo che ti ha fatto soffrire? E' un amico di Niall se non mi sbaglio.- disse schifato.
-Non sbagli.- dissi circondando la sua vita con il mio braccio.
Subito lui fece lo stesso.
-Non lo vuoi vedere eh?- chiese serio.
-No.- risposi con lo sguardo basso.
-Allora andiamo a casa mia, è qui vicino. Magari cuciniamo qualcosa insieme, ti va?- disse con voce dolce.
-S-si.- sorrisi, sapevo che con quel ragazzo sarebbe nata una grande amicizia.
Superammo velocemente i due ragazzi e, dopo circa 5 minuti di cammino ci ritrovammo di fronte una splendida villetta.
Sul cancello c'era scritto ' Williams'.
-Dai vieni.- disse prendendomi per mano e portandomi dentro casa.
Entrammo in una stanza spaziosa.
-Wow.- non c'erano parole per descrivere la bellezza di quel salotto. Al centro c'era grosso divano rosso, con una televisione supermegagigante e dei mobili davvero eleganti e presumibilmente anche molto costosi.
-Ti piace? A me non tanto- disse insicuro.
Mi girai per guardarlo.
-Spero che scherzi.-
-E' la verità, per me quei mobili sono da vecchi.- disse disgustato.
Risi.
-Non avevo mai sentito parlare della distinzione tra mobili da giovani e mobili da vecchi.- rise anche lui.
-Vabbè, lascia stare, non capiresti.- disse scherzando.
-Che mangiamo?- chiese ad un tratto.
-Ed io che ne so, è casa tua non mia.- risposi scettica.
-Dovrai cucinare tu però.- disse entrando in cucina.
-Io sono negato.- continuò ridendo.
Lo guardai sorridendo. Quel ragazzo forse era l'unico che riusciva a non farmi pensare a Zayn.
Era forse l'unico che mi voleva veramente bene, dopo Jess ovviamente.
Era un mio amico adesso ed io non potevo far altro che esserne felice.










Salveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee gente!
Mi scuso se posto sempre tardi ma, come dico sempre, non ho mai tempo!
Oggi sono andata alla Cartieraaaaaaaaaaaa, okey non ve ne può fregar di meno.
Ritornando alla ff, volevo ringraziare tutte coloro che la stanno leggendo o seguendo. Grazie, davvero.








Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** ''Lui è la mia droga.'' ***


''Lui è la mia droga.'' -E' stata una giornata bellissima.-  mi disse flebilmente Daniel.
Non lo avevo mai visto così insicuro e soprattutto così imbarazzato.
-Già..- dissi avvicinandomi per baciarlo.
Sulla guancia ovviamente.
Era un ragazzo bellissimo, anzi stupendo, ma non provavo nulla per lui, tra noi c'era solo una bellissima amicizia, nulla di più, nulla di meno.
-Buonanotte biondo.- dissi prima di entrare in casa.
-Buonanotte Charlie.- calcò l'ultima parola.
Sorrisi e prima di chiudere la porta alle mie spalle mi voltai un'ultima volta a guardarlo.
Mi sorrise e si allontanò per ritornare in macchina.
Ero sicura che sarebbe stata una delle giornate più belle della mia vita se non fosse stato per quello spiacevole incontro con Zayn.
Avevamo cucinato insieme il pranzo e poi ci eravamo rilassati vedendo un bellissimo film che stavano dando in onda su un canale di Sky.
Non avevamo fatto granchè ma lo stesso mi sentivo felice.
O meglio era la presenza di quel ragazzo che mi rendeva così.
Mi affacciai in cucina per vedere se ci fosse qualcuno ma non trovai altro che un grosso, ennesimo biglietto attaccato al freezer, era più grande del solito ed era scritto in rosso.
Mi avvicinai per leggerlo.
'Charlie Jordan ed io siamo dovuti scappare, domani dovrò essere a Los Angeles per problemi di lavoro e Jordan ha deciso di venire con me. Ho provato a chiamarti ma non mi hai mai risposto.'
Guardai per un momento il mio IPhone e vidi sullo schermo la modalità 'silenziosa'.
'Volevo chiederti se fossi voluta venire anche tu ma non ho potuto. Chiamami appena leggi questo post-it, per favore è importante.'
Nonappena finii di leggere il biglietto, la chiamai.
-Charlie tesoro.- disse mia madre con voce stanca.
-Mamma ma cos'è successo?- chiesi allarmata.
Ero preoccupata, di solito non succedeva mai che partisse senza avermi salutata.
-Charlie, è troppo complicato da spiegarti. La nostra agenzia rischiava di fallire. Bisognava che qualcuno partisse per Los Angeles all'istante e, poichè quei codardi dei miei colleghi si sono rifiutati, ho deciso di andare io. Ho dovuto.. sai che solo questo lavoro ci permette di andare avanti..- disse mia madre stremata.
-E..Jordan?- chiesi senza far trasparire nessuna emozione.
-Sta dormendo adesso. Siamo in nave da quasi tre ore.-
Stavo per piangere, non avrei potuto resistere sola a casa senza di loro, senza le loro voci, le loro risate, i loro sorrisi.
-Mamma...- chiesi con voce roca.
-Dimmi tesoro.-
-Quando tornerete?- chiesi sperando in un 'presto'.
-Non lo so Charlie.-
-Cinque giorni?- chiesi ancora.
-No, Charlie, di più.- sentii gli occhi pizzicarmi. Ero sul punto di piangere ormai.
-Puoi andare da Jessica. Posso chiamare i genitori se vuoi..- continuò lei vedendo che non parlavo.
-No mamma, non preoccuparti.- dissi riprendendo il discorso con quel poco di voce che mi era rimasta.
-Charlie ora devo andare, mi raccomando niente feste, non aprire agli sconosciuti, non lasciare acceso in gas, non...-
-Mamma non ho cinque anni!.- dissi scocciata interrompendola.
Rise.
-Lo so Charlie ma fai sempre attenzione.- disse con voce apprensiva.
-Certo mamma.- dissi prima di chiudere la chiamata.
Sarei rimasta per minimo cinque giorni sola in casa e fin ora l'unica domanda che risuonava nella mia testa era: 'come avrei fatto senza loro, senza la mia famiglia?'




                                                                                                                                           ***



Quella mattina mi svegliai presto, anzi prestissimo.
Erano le 6.30 di mattina ed io ero seduta sul divano del mio salotto con le mani nei capelli.
Non ero riuscita a chiudere occhio.
Non avevo mai dormito sola, completamente sola in casa.
Con la mia forza da moscerino cercai di sollevarmi da quell'ammasso di molle e mi recai in cucina.
Ero sempre stata una gran dormigliona e per me, svegliarmi a quell'ora, era un vero e proprio record.
Non avendo nulla da fare così iniziai a cercare il mio IPhone, avrei sicuramente giocato a candy crush per tutta la mattinata.
Quando però presi in mano il telefono mi accorsi che c'erano ancora 32 messaggi non letti.
Li lessi uno ad uno.
Parecchi erano di mia madre della sera precedente, gli altri invece erano tutti da parte di Zayn.
Mi colpì in particolare uno.
-Io e te dobbiamo parlare domani.-
Lo avevo ricevuto ieri sera quindi il giorno in cui avremmo dovuto parlare sarebbe stato oggi.
Sbuffai sonoramente.
Non sarei uscita di casa per nessun motivo al mondo, non avrei voluto incontrarlo da nessuna parte.
Presi il mio latte caldo e iniziai a sorseggiarlo lentamente mentre con l'altra mano scorrevo nei messaggi per leggere gli altri non letti.
C'era anche uno da parte di Daniel e risaliva alla sera precendente.
'Ehi amicaaaaa (?) che ne dici di venire con me da Niall domani?' Rilessi il messaggio una decina di volte e decisi di chiamarlo.
Ero troppo felice, saremmo usciti ancora insieme ed, il solo pensiero di passare un'altra magnifica giornata con lui, mi fece spuntare un sorriso.
-Pronto?- mi rispose il biondo con voce addormentata. Solo allora mi ricordai che erano appena le 7.
-Scusami Daniel, io non pensavo che fosse così...insomma mi sono svegliata prima, ed era presto...e non riuscivo a dormire e..- non ero mai stata brava a mentire.
Rise di gusto.
-Charlie non preoccuparti tanto fra un po' devo andare a lavoro.- lo sentii sorridere.
-Hai fatto bene a svegliarmi.- disse infine.
-Davvero?- chiesi meravigliata.
-Mh,mh.-
-Beh comunque ti ho chiamato per dirti che accetto volentieri il tuo invito.- dissi felice.
-Oh bene, so che verrà anche la tua migliore amica.-
-E' da tanto che non la vedo..- dissi con voce triste. Era vero, non ci sentivamo neppure più a telefono.
Lei troppo presa da Niall, io troppo presa da quel buffone di Zayn.
Zayn..
E se ci fosse stato anche lui? Una morsa allo stomaco.
Improvvisamente non volevo più uscire con Daniel.
-Charlie?- mi richiamò la sua voce.
-Scusa Daniel ma vorrei chiederti una cosa..- 
-Dimmi scricciolo.- risi appena sentii quel nome, era carino, mi piaceva.
-Mica ci sarà anche Zayn?- chiesi titubante.
-No, ho già chiesto a Niall, ha detto che era impegnato e che non poteva venire.- lasciai un sospiro di sollievo.
-Oh, bene, allora ci vediamo dopo. A che ora passi qui?- chiesi facendogli capire che volevo che mi venisse a prendere sotto casa.
-Verso mezzogiorno va bene?-
-E' perfetto.-
..come Zayn.

Chiusi la chiamata e salii sopra, correndo per le scale.
Entrai in camera e mi vestii velocemente. Prima di andare da Niall sarei dovuta andare a fare la spesa sennò stasera avrei dovuto digiunare.
L'idea di uscire ed andare al supermercato non mi faceva impazzire ma avrei dovuto farlo, purtroppo non c'era più nulla in frigo.
Infilai le mie vans preferite e scesi di nuovo giù.
Decisi di non portarmi ne borsa ne IPhod, solamente il mio amato telefono.
Quando uscii di casa erano le 9.00 precise.
Scesi le prime scalinate e sorridente uscii dal cancelletto.
Quel sorriso però si spense in un momento appena vidi chi avevo di fronte.
Era appoggiato alla sua Range Rover nera.
Aveva lo sguardo basso ed evidentemente non mi aveva ancora vista.
Cercai di tornare dentro casa ma quando aprii di nuovo il cancelletto, mi sentii richiamare.
-Charlie?- mi girai.
-Ciao, io devo andare.- dissi velocemente. Iniziai a camminare verso la soglia di casa.
Lo sentii correre dietro di me.
-Eh no.- disse serio, forse con una punta di rabbia.
Roteai gli occhi al cielo e mi voltai.
-Cosa vuoi ancora?- chiesi spasientita.
-Voglio parlare, solo questo.- disse guardandomi negli occhi.
-Non posso, mi dispiace ma devo andare a fare..- come sempre non mi lasciò finire di parlare.
Mi aveva presa e caricata sulle sue spalle come un sacco di patate.
-Zayn mettimi giù.- dissi iniziando a scalciare e a battere i pugni sulla sua schiena.
Lo sentii ridere.
Poi aprì la portiera della macchina e mi ci posò dentro.
Salii anche lui e partimmo velocemente.
-Zayn.- sospirai.
-Fermati immediatamente.- dissi infuriata.
-No, devo spiegarti un po' di cose e dato che non riesco a farlo in un luogo pubblico lo farò in un posto dove staremo solo io e te.- disse continuando a fissare la strada.
-Non sono io quella che bacia altre ragazze mentre parla.- sbottai.
-Charlie.- si girò a fissarmi ma evitai di guardarlo.
-E' stata lei a baciarmi.- disse dispiaciuto.
-Oh ma ho visto che non ti dispiaceva affatto.- dissi con una punta di gelosia.
Zayn tornò a fissare la strada.
- Io non volevo baciare lei.- disse ad un tratto.
-Oh ma smettila di mentirmi e per una buona volta ammettilo che ho ragione.- presi il mio IPhone e iniziai a comporre il numero di mia madre.
-Non hai ragione.- disse freddo. Si voltò verso di me e mi prese il cellulare dalle mani.
-Zayn, ridammelo.- urlai cercando di riprenderlo ma nulla, lo aveva già  messo in tasca.
-Ti odio.- dissi sbattendo la testa contro il sedile.
-Oh, Charlie lo sai meglio di me che non è vero.- disse vantandosi.
Maledetto il giorno in cui ho ammesso che mi  piaceva.
Sbuffai e ritornai a guardare la strada, era strana e non l'avevo mai vista prima d'ora..ero davvero preoccupata.
-Dove stiamo andando?- chiesi incrociando le braccia al petto.
-In un posto.- disse distaccato.
-Oh davvero? Pensavo che stessimo andando a casa mia.- dissi ironica.
Zayn sorrise.
-Beh è un posto che ho scoperto quando ero bambino e ci vado ogni volta che devo sfogarmi. In questo caso devo solo chiarire con te.- disse aprendo un finestrino e poggiando un braccio fuori.
-Chiarire cosa? Io non ho nulla da chiarire.- mentii...volevo solo sapere chi fosse quella troia che lo avesse baciato e fargli 284639591197065 domande.
-Oh andiamo Charlie so che stai morendo dalla curiosità di sapere cosa ho da dirti.- disse vantandosi.
Aveva ragione purtroppo.
Dopo una decina di minuti arrivammo finalmente in quello strano luogo.
Zayn parcheggiò e mi fece scendere.
Da quando avevamo finito di parlare non avevo più aperto bocca ed ora c'era un silenzio tombale.
-Vieni con me.- disse prendendomi per mano.
Sentii un fortissimo dolore allo stomaco. Il suo tocco era straordinario e mi provocava delle sensazioni indescrivibili.
Non mi opposi, in fondo non sapevo dove andare e avrei dovuto lo stesso seguirlo.
Mi portò in riva al mare e, sorpassando vari scogli, giungemmo in una spiaggetta.
Era bellissima, la sabbia che fino ad allora aveva avuto un colore giallastro ora era diventata bianchiccia.
Mi lasciò finalmente la mano e si sedette.
-Cosa fai, non ti siedi?- chiese guardandomi dal basso.
-No.- dissi fredda.
-Avanti Charlie.- disse prendendomi per un braccio e tirandomi giù. Persi l'equilibrio e caddi sopra di lui.
Ero immbile, il suo volto era ad un centimetro dal mio e il mio cuore era ormai uscito dal petto.
Si avvicinò lentamente ma appena capii cosa stesse per succedere mi allonatanai. Non poteva baciarmi così, di punto in bianco, non dopo quello che era successo.
-Allora cosa devi dirmi?- dissi cercando di nascondere il mio imbarazzo.
-Charlie io voglio che tu capisca che per me sei speciale, tu sei diversa dalle altre..- mi guardò negli occhi.
-Oh beh allora sentiamo, chi era quella stronza?- non riuscii a trattenermi.
-Era una mia ex ragazza.-
Risi.
-Non era Nancy la tua ex ragazza?- lo guardai negli occhi anch'io. -Oh scusa non sapevo che avessi relazioni con più ragazze.- dissi sorridendogli falsamente. Cercai di rialzarmi ma Zayn mi tirò dinuovo giù.
-Si chiama Perrie, è stata una delle poche ragazze che ho amato veramente.-
E' come se, al solo sentire di quelle parole i dinosauri del mio stomaco si fossero magicamente animati.
Ero gelosa marcia.
-Beh allora torna da lei, così ti innamorerai di nuovo e mi lascerai finalmente in pace.- sputai quelle parole con disprezzo.
-Non voglio.- disse alzandomi il mento con due dita, obbligandomi così a guardarlo.
-E cos'è che vuoi?- chiesi innervosita.
-Te.- disse prima di baciarmi.
Il sapore delle sue labbra mi era terribilmente mancato.
Era come una droga per me.
O meglio lui, Zayn Malik, era la mia droga.




Salveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!
Come potete vedere la situazione di Zayn e Charlotte è un po' strana.
Però, se devo dire la verità, mi piace!

Vi saluto che devo andare a farmi la doccia. Non so quando posterò il continuo,  penso che questa volta dovrete aspettare un poco in più.






Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** '' I'm not jealous.'' ***


''Gelosia.'' -Il tuo profumo mi fa impazzire..- disse staccandosi dalle mie labbra.
Ero senza parole. Non avevo ancora capito se tutto quello che stesse succedendo fosse realtà o meno.
-Ti prego mamma se è un sogno non svegliarmi.- sussurrai.
Zayn mi guardò divertito.
-Dimmi che non hai sentito.- dissi imbarazzata.
-Ho sentito.- si avvicinò per darmi un'altro bacio a stampo.
-Ma...- rimasi a bocca aperta. La mia mente era più che confusa e non riuscivo a formula neppure una frase intera.
-Shh..- disse tirandomi vicino a lui.
Lo guardai basita.
-Ora stai un poco zitta e goditi questo paradiso.- disse osservando il mare.
Mi appoggiai alla sua spalla e feci come aveva detto.
L'acqua era cristallina, si riuscivano a intravedere dei piccoli ciottoli sul fondo.
Il vento che soffiava leggero indoleva a una sorta di sonnolenza e il rumore del mare riusciva persino a calmarmi.
Aveva ragione, era un vero e proprio paradiso.
-Come lo hai scoperto?- chiesi sempre appoggiata alla sua spalla.
-Quando i miei genitori si separarono, io e mia sorella decidemmo di andarcene di casa. Dopo pochi giorni ne trovammo una a poco prezzo qui vicino.- disse abbassando lo sguardo sulle sue mani.
Mi voltai per guardarlo, era nervoso.
-Zayn puoi anche non dirmelo.- dissi prendendogli la mano e stringendola forte.
-No.- disse secco.
-Io voglio che tu sappia ciò che è successo.- continuò guardandomi negli occhi.
-Un giorno di settembre, mentre io e Safaa eravamo a casa, ci arrivò una telefonata.- riprese fiato e poi continuò.
-I nostri genitori furono coinvolti in un incidente stradale mentre stavano venendo a casa nostra per parlarci ed io, ormai distrutto dalla notizia, trovai questo posto..- disse ormai sul punto di piangere.
Io invece, piangevo come una fontana già da un po'.
Adesso capivo perchè vivesse con Liam, Harry e Louis...
-Ehii..- mi prese il volto tra le mani.
-Non è nulla.- disse sforzando un sorriso.
-Anche i miei sono separati..- dissi tra un singhiozzo e l'altro.
Lui si era fidato di me, mi aveva raccontato della sua famiglia nonostante fosse così doloroso farlo ed ora, anche io volevo aprirmi con lui.

-Charlotte.- disse prendondomi la mano.
-Non c'è bisogno che  anche tu..-
-No!- lo interruppi.
-Io voglio farlo, Zayn.- dissi sicura, poi continuai.
-Josh ed io..ricordi Josh, no?- chiesi titubante.
Zayn s'irrigidì.
-Si.-
-Beh noi due eravamo felicemente fidanzati fin quando non scoprii che mi aveva tradito andando a letto con un'altra. Era l'unico ragazzo con cui ero riuscita ad aprirmi veramente e perderlo così, mi fece un male cane.-
Zayn mi accarezzò la mano.
-Dopo quasi una settimana i miei si separarono. Mio padre, italiano, andò a vivere in Italia e mia madre ci portò con se a Londra. Mia madre è sempre stata una donna molto, ma molto impegnata con il lavoro e quindi io, mio fratello Jordan e lei non trascorriamo mai un po' di tempo assieme.- presi fiato.
-Charlotte, veramente..io non voglio che tu ti senta obbligata a raccontarmi tutto questo.- disse Zayn in tono dolce.
-Non preoccuparti, non mi sento obbligata.- dissi sorridendogli, poi ripresi il discorso.
-Quell'anno fu senza dubbio quello più difficile della mia vita, vivevere senza un padre, ma come si fa? Io non riuscivo a svegliarmi senza di lui, senza il suo sorriso e la sua dolce barba, io non riuscivo a stare senza le sue strambe battute, io non riuscivo ad andare avanti senza una figura maschile al mio fianco e..così, un giorno, in preda al panico..- mi voltai a guardarlo, Zayn ricambiò lo sguardo. - presi una lametta, una delle poche cose di mio padre che rimaneva in quella casa e..- non riuscii a continuare, il mio pianto divenne troppo forte. Le lacrime rigavano le mie guanche ormai rosse e la mia vista divenne offuscata.
Zayn mi tirò a se e mi abbracciò. Iniziai a singhiozzare, bagnando tutta la sua maglia.
Solo dopo una decina di minuti Zayn riuscì a calmarmi.
-Charlotte dimmi che non lo stai facendo più ti prego.- mi sussurrò all'orecchio quella frase con tono speranzoso.
-Ho smesso da circa due mesi.- ammisi staccandomi da lui.
-Perchè? Perchè ti facevi del male in quel modo?- chiese nervoso.
-Z-zayn io, ero sola.- dissi con voce roca.
-Ora ci sono io qui con te, promettimi che non lo farai mai più.- disse avvicinandosi sempre di più.
-Te lo prometto.- dissi prima di baciarlo.
Esatto, fui io a baciarlo, fui io a prendere l'iniziativa.
Avevo bisogno di lui, avevo bisogno di sentirlo vicino.
Ci staccammo entrambi allo stesso momento per prendere fiato.
Rimanemmo ancora un po' di tempo in silenzio, poi Zayn parlò.

-Ora andiamo a mangiare qualcosa, ho una fame.- disse per spezzare l'atmosfera pesante che si era creata.
Solo allora mi ricordai di Daniel, dovevo andare con lui da Niall, a pranzo.
-Zayn io, ehm..devo andare da Niall.- dissi mentre oltrepassavamo alcuni scogli.
-Con Daniel.- dissi infine preoccupata.
Non nego che avevo paura della sua reazione.
-Cosa?!?- mi chiese mentre stavo per entrare in macchina.
Alzai gli occhi al cielo.
-Devo andare a pranzo da Niall oggi, con Daniel.- ripetei ancora.
Zayn si sedette al posto di guida ed io feci lo stesso, solo sul sedile accanto.
-No.- disse ad un tratto.
Mi girai a guardarlo con sguardo interrogativo.
-No, tu non ci vai.- disse serio.
-Io ci vado eccome!- ribattei. Ed ecco che ci risiamo..
-Perchè non dovrei andarci?- chiesi un po' arrabbiata. Io volevo andarci, avrei rivisto anche la mia migliore amica.
-Tu con quel coso  non vai da nessuna parte.- disse facendo una smorfia.
Risi, era gelosoooooo.
-Andiamo Zayn, siamo amici.-
-Amici? Ma non hai visto come ti guarda?- chiese alzando il tono della voce.
-Zayn, basta! Siamo amici, solo amici. Io non piaccio a lui, lui non piace a me.- dissi seccata.
-Oh certo perchè non ha ancora avuto occasione per baciarti. Dai Charie da quanto vi conoscete, due giorni?- la sua solita ironia del cazzo..
-Zayn guarda che ieri sono andata a casa sua e non mi ha sfiorato nemmeno con un dito.- dissi incrociando le braccia al petto.
Il moro spense il motore e si girò a guardarmi.
-Tu sei andata a casa sua? Io lo uccido..- disse mentre si tormentava le mani.
-Calmati Zayn, abbiamo cucinato e visto un film. Perchè sei così geloso? Andiamo, non ti fidi di me?- chiesi cercando di cambiare argomento.
-Io-NON-sono-geloso.- disse scandendo parola per parola.
-Beh allora qual è il tuo problema?- chiesi spasientita.
Sapevo che sarebbe stato impossibile non litigare almeno per un giorno.
-Il mio problema è Daniel.- disse arrabbiato.
-Daniel è il mio migliore amico, o lo accetti o lo accetti.- dissi questa volta più che arrabbiata.
Forse avevo esagerato a definirlo il mio migliore amico ma era importante per me e non volevo rinunciare alla nostra amicizia, non per la sua stupida gelosia.
-Migliore amico, ma ti senti?- chiese incredulo.
Lo incenerii con lo sguardo.
Scesi dalla macchina e aprii velocemente la porta di casa.
Quel ragazzo era impossibbile!
Stavo per chiuderla quando Zayn la bloccò con un piede, poi la spinse con un braccio ed entrò in casa.
-Che vuoi?- chiesi infastidita.
-Scusami..- disse tirandomi per un braccio. Sbaglio o mi stava chiedendo scusa?
-Ammettilo che sei geloso.- dissi divertita, ad un centimetro dalle sue labbra.
-Non lo sono.- sbuffò e si allontanò.
-Va bene quindi non t'importa se oggi esco con Daniel, giusto?- dissi con una punta di acidità.
Non lo sopportavo quando faceva così.
-No, non m'importa.- disse distaccato sedendosi sul divano.
Rimasi un po' sbigottita, mi aspettavo un 'si, m'importa', ma evidentemente non era poi così preso da me.
-Allora vado a prepararmi.- dissi salendo velocemente le scale e sbattendo la porta della mia camera.
Non so perchè ma ero davvero arrabbiata.
Presi un vestito con i fiori che avevo comprato da poco e lo indossai per la prima volta. Era un po' troppo corto per i miei gusti ma era incredibilmente bello.
Mi lavai i denti, mi agiustai quel poco di trucco che era rimasto e scesi in cucina.
Pensavo che Zayn se ne fosse andato mentre invece era ancora in salotto, a vedere la televisione.
-Ma prego, fa come se fossi a casa tua.- dissi mettendomi davanti al televisore.
-T-tu, così conciata,  non esci di casa.- disse alzandosi dal divano e venendomi incontro.
-Che t'interessa scusa? Tu non sei geloso.- dissi calcando l'ultima frase.
Sapevo che non lo avrebbe mai ammesso, era troppo orgoglioso, troppo.
-Va bene.- disse prendomi per i fianchi e avvicinandomi ancora di più.
-Cosa?- chiesi facendo finta di niente.
-Diciamo che sono un po' geloso.- ammise a bassa voce.
Avevo sentito benissimo cosa avesse appena detto ma feci la finta tonta.
-Come? Non ho sentito.- sorrisi falsamente.
-Charlie..- disse lasciando una scia di umidi baci lungo il mio collo.
-Non farmelo ripetere ancora..- chiese supplichevole.
-Ma io davvero, non ho sentito.- dissi mentendo.
Alzò il volto dal mio collo ed inizio a mordermi il labbro inferiore della bocca.
-Sono.- mi diede un bacio a stampo. -geloso.- me ne diede un'altro.
Sorrisi, finalmente aveva ammesso la verità.
-E- bacio -non- bacio -voglio- bacio -che- bacio -tu- bacio- esca- bacio -con- bacio -Daniel.- disse accarezzandomi la guancia.
-Zayn, se ti fidassi veramente di me, mi lasceresti andare.- dissi allontanandomi.
-E poi, ora che ci penso, devi ancora ridarmi il mio IPhone.- continuai.
Sbuffò.
-Allora? Dov'è?- dissi tastandogli una tasca del pantalone.
-Ehi..sai che così mi ecciti?- disse sensualmente, guardandomi malizioso.
Avvampai e ritirai subito la mano.
Il moro iniziò a ridere a crepapelle ed io gli tirai uno schiaffo sul braccio.
-Muoviti e dammi il cellulare.- dissi tornando seria.
-Okay, okay.- lo prese e me lo porse.
Appena lo presi in mano controllai prima l'orario (era quasi mezzogiorno), e poi chiamai Daniel per sapere dove fosse.
-Ehi scricciolo!- urlò quel nome.
-Ehi biondo.- dissi mentre guardavo Zayn alzare gli occhi al cielo.
-Come mai mi hai chiamato non dovevo venire alla mezza?- chiese in tono preoccupato.
-Beh sì, no volevo chiederti dove...- non finii di parlare che Zayn mi prese il cellulare dalle mani.
-Non può venire.- disse velocemente prima di attaccare.
Ero ancora a bocca aperta a guardarlo quando mi resi conto di ciò che aveva appena fatto.
-Tu..- dissi indicandolo minacciosa. -cosa cazzo hai fatto?!?- urlai.
Questa volta ero imbestialita, non poteva fare tutto quello che gli passava per la testa.
-Charlie, calmati.- disse urlando anche lui.
-IO NON MI CALMO.- volevo prendere il telefono dalle sue mani ma la mia altezza non me lo permetteva.
-Zayn, dammi quel cazzo di telefono prima che urli.- ero seria questa volta.
-No, ma non lo capisci?- chiese alzando ancora di più il tono di voce.
-Cosa? Zayn, cosa?-  lo guardai con aria interrogativa.
-Mi fa male vederti vicino qualcun'altro, qualcuno che non sia  io.- ammise sincero.
Lasciò il telefono sul divano,  prese la giacca ed uscì di casa sbattendo la porta.
Le sue parole non facevano altro che risuonarmi in testa.
Ero dispiaciuta, in fondo non volevo che se ne andasse in quel modo.
Mi mancava già.
La testa mi faceva malissimo, sentivo il battito del mio cuore pulsarmi nelle tempie.
Il vestito iniziava a starmi stranamente stretto e le gambe non riuscivano più a reggermi.
Corsi in cucina e bevvi velocemente un bicchiere d'acqua.

Mi sentivo uno schifo, come se avessi appena vomitato.
Improvvisamente sentii girarmi la testa, presi uno sgabello e mi sedetti.
Se n'era andato.
Mi aveva lasciata sola.
La sua assenza mi faceva male, ma non un male normale, un male qui, dritto al cuore.

-Stupida, stupida, stupida.- urlai prima di tirare un calcio ad una delle tante sedie disposte attorno al tavolo.




                                                                                                                           ***




Ero in macchina con Daniel e nessuno dei due proferira parola.
Appena arrivato aveva detto che era abbastanza preoccupato ed aveva iniziato ad assalirmi di domande.
Io invece, in simili condizioni, non avevo voglia di parlare con nessuno e così, per farlo tacere, gli avevo detto che se mi avesse voluto veramente bene avrebbe dovuto strarsene zitto.
Non nego che adesso mi sentivo terribilmente in colpa.
Insomma, lui voleva capire cosa fosse successo, lui voleva aiutarmi, ed io invece, non avevo fatto altro che rispondergli in maniera poco garbata e trattarlo male.
Lui non c'entrava nulla, non era colpa sua se Zayn avesse un carattere di merda.
Sospirai, non riuscivo più a reggere quella situazione.
-Daniel.- lo richiamai, volevo spiegargli tutto e come prima cosa scusarmi.
-Mi dispiace.- ammisi voltandomi per guardarlo.
Daniel fece lo stesso ed, appena incontrò il mio sguardo, mi sorrise.
-Charlie, non preoccuparti, so che non avresti mai voluto rispondermi in quel modo. E so anche che ora ti senti dispiaciuta ma non devi esserlo, è tutto apposto.- disse tornando a fissare la strada.
Quel ragazzo era un mago, un veggente o qualcosa del genere.
Non avevo neppure iniziato a parlare che già aveva capito cosa volessi dirgli e soprattutto come mi sentissi in quel momento.
-E' venuto Zayn stamattina.- dissi abbassando lo sguardo sui miei piedi.
-Oh, adesso capisco.- disse quasi ridendo, evidentemente si riferiva alla telefonata.
-E' geloso Daniel.- dissi soffocando una risata.
Daniel mi guardò stranito.
-Ti prego non dirmi che è geloso di  me..- disse iniziando a ridere a crepapelle.
-Mi dispiace deluderti ma è proprio così.- dissi divertita.
Mi girai dando le spalle al finestrino in modo che potessi vedere bene la sua faccia. Era divertito e sbalordito allo stesso tempo.
-In realtà era venuto per scusarsi ed infatti ci siamo anche chiariti, poi ha iniziato a dire che io ti piacevo, che tu non aspettavi il momento di baciarmi e bla bla bla..- dissi  gesticolando.
-Quel ragazzo è matto.- disse ormai in lacrime.
-Ho cercato di dirgli che siamo solo amici ma lui non vuole crederci. E poi non voleva per nessun motivo al mondo che io uscissi con te, così vestita..- dissi indicandogli il vestito.
-Oh andiamo, non sono mica un pervertito!-
 Scoppiai a ridere, era così buffo.
-E poi, isomma cosa hai fatto per convincerlo a lasciarti venire qui?- chiese curioso.
-Beh, diciamo che se n'è andato sbattendo la porta di casa.- ammisi tornando seria.
Daniel spense il motore, eravamo arrivati fuori al vialetto di casa Horan.
-Charlie, mi dispiace un sacco. E' colpa mia se è successo tutto questo..-
-Daniel ma stai scherzando? Non è colpa tua!-  Come poteva pensare una cosa del genere? Lui non c'entrava nulla.
-In fondo sono stato io la causa di questo litigio.- disse dispiaciuto.

-Daniel.- gli presi il volto tra le mani.
-Io non voglio che tu t'incolpi per qualcosa che non hai fatto. Siamo amici e Zayn deve accettarlo.- sorrise e scese dall'auto.
-Charlie.- disse aprendomi la portiera della macchina.
Mi girai a guardarlo con aria interrogativa.
-Ti piace davvero tanto?- chiese interessato.
-Si.- ammisi con un po' di imbarazzo.
Daniel mi sorrise.
Quello fu il sorriso più dolce che io abbia mai visto in vita mia.
-Allora va' da lui.- mi spronò.
Avrei voluto tanto prendere ed andarmene ma non potevo, sapevo che sarebbe stato impossibile chiarire con Zayn dopo quello che era successo.
E poi volevo rivedere Jess, quella ragazza mi mancava da morire.
-No Daniel, non voglio andarci. Voglio divertirmi adesso.- dissi suonando il campanello.
-Sicura?-
-Sì.- mentii, non ero sicura, avevo paura che, se non fossi andata da lui subito, non avrebbe voluto più vedermi o parlarmi; era un ragazzo strano e avevo paura di questo.
L'idea di non poterlo più baciare o stargli accanto mi terrorizzava.
-Charlieeee!- esclamò Niall appena mi vide.
-Ehi biondino, come va?- chiesi tornando sul pianeta Terra.
-Una favola.- disse mostrandomi uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
-Amico!- salutò poi anche Daniel dandogli una pacca sulla spalla.
-Entrate su, Jess sta cucinando, non vuole che tocchi più un solo fornello dopo quella volta.- disse guardandomi.
-Per fortuna.- dissi ricordando il primo giorno che mangiai in quella casa.
Il solo pensiero di quella pasta zuccherosa mi faceva venire il disgusto.
Entrammo in cucina e mi ritrovai la mia migliore amica che scolava abilmente la pasta.
Sorrisi, era così bella.
Aveva un vestito anche lei molto corto e i capelli finalmente sciolti.
Si girò a guardarmi.
Per un istante mi parve che tutto il mondo si fosse fermato.
-Charlieeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.- mi saltò addosso.
La abbracciai con forza. Mi era mancata davvero tanto.
-Fatti guardare.- disse staccandosi e facendomi fare un giro.
-Sei fa-vo-lo-sa.- disse sorridendomi.
-Beh anche tu.- ricambiai il sorriso.
-Oh vedo che non sei sola, ciao Daniel.- disse salutandolo con la mano.
-Ciao Jess.- vidi Niall incenerirlo con lo sguardo.
 Ma perchè gli uomini sono così gelosi, perchè?
Ci sedemmo a tavola e mangiammo con gusto tutto quello che aveva preparato Jess.

-Allora, come va con Zayn?- mi chiese la mia migliore amica mentre toglieva un piatto da tavola.
Eravamo rimaste sole per sparecchiare mentre i ragazzi guardavano la televisione in salotto,
Mi bloccai appena sentii quelle parole.
-Non va.- dissi ricordando il nostro litigio.
-Oh andiamo, non ci vediamo da un po' e tu, invece di raccontarmi tutto quello che stai passando con Zayn, mi rispondi con ' non va'? chiese allibita.
-Okay. - feci un lungo respiro e poi continuai. -stamattina è venuto a casa mia perchè precedentemente aveva litigato.-
-Come al solito.- mi interruppe la mia amica.
La guardai come per dire ' stai zitta o non ti dico nulla'.
-Mi ha portato in un posto a dir poco unico, abbiamo parlato delle nostre famiglie e in qualche modo ci siamo chiariti.- continuai.
-Ma è successo qualcosa, vero?- mi chiese sicura.
-Esattamente. Quando gli ho detto che dovevo venire a pranzo qui con Daniel è andato su tutte le furie, abbiamo discusso per un po', poi se n'è andato via...arrabbiato...sbattendo la porta di casa...e dicendomi che gli faceva male vedermi vicino qualcuno che non fosse lui.- dissi guardando la mia amica con occhi esasperati.
-Sei in un bel pasticcio Charlie.- disse Jess asciugando un bicchiere.
-E tu mi sei molto d'aiuto.- dissi sedendomi sul tavolo.
-Charlie io sinceramente non so che dirti. Io non lo capisco quel ragazzo, è diverso dal normale.- disse lasciando perdere il bicchiere e avvicinandosi.
-Oh neppure io lo capisco.- dissi sospirando.
-Però..- intervenne la mia amica. -secondo me da un lato ha ragione.-
Mi girai a guardarla. Era seria.
-Cosaaa?- dissi sbalordita.
-Charlie, è un maschio e si vede lontano un miglio che gli piaci da morire, come ti sentiresti se lui uscisse con Perrie? - disse con noncuranza.
Avvampai. Lui mi baciava, era geloso ma non mi aveva detto che gli piacevo e sapevo che non lo avrebbe mai fatto.
-Ci starei una schifezza..- dissi imbarazzatissima.
-Vedi?- chiese dimostrando sicurezza in quello che diceva.
-Ma Daniel non è Perrie!- insistetti.
La mia amica mi guardò con sguardo divertito.
-Charlie, è pur sempre un ragazzo bellissimo con cui stai uscendo.- disse velocemente.
Quella ragazza aveva ragione.
Ero stata una stupida a non capire il motivo di cotanta gelosia.
Daniel era bello come il sole, aveva uno stile inconfondibile e per di più si mostrava sempre comprensivo nei miei riguardi.
Insomma, nessuno sarebbe riuscito a resistergli, tranne io.

Nonostante fosse un ragazzo d'oro, una delle poche persone che riuscisse a capirmi ed ultimamente passassimo assieme la maggior parte del tempo, il mio cuore era già stato rubato da qualcun'altro e Zayn forse non lo aveva ancora capito.
Mi girai ad osservare la mia amica.
Mi sorrise e si avvicinò ancora di più per abbracciarmi.
-Grazie.- sussurrai vicino al suo orecchio.
Jess si staccò e mi guardò felice.
-Sono o no la migliore amica di sempre?- disse vantandosi, e senza darmi l'occasione di rispondere, mi prese per un braccio e mi trascinò in salotto dove trovammo i ragazzi che facevano zapping.
Prima di uscire guardai l'orologio erano già le quattro.
-Che state facendo?- chiese incuriosita Jess mentre si sedeva al fianco di Niall.
-Nullaaaaaaa.- disse Daniel ridendo.
Lo guardai perplessa, poi mi girai verso Niall che sembrava anche lui nascondere qualcosa.
Mi sedetti anch'io.
-Ragazzi tutto bene?- chiesi dubbiosa.
-Appunto, tutto bene?- ripetè Jess guardandoli.
I ragazzi si scambiarono uno sguardo d'intesa e poi si alzarono immediatamente.
Dopo neppure un secondo ci trovammo di fronte i loro volti divertiti.
Avevano entrambi in mano due grossi secchi di acqua.
Guardai Jess impaurita e lei fece lo stesso.
-C-che volete fare..?- chiese la bionda preoccupata.
-Nulla tesoro.- disse Niall prima di bagnarla tutta quanta.
-Charlie.- disse Daniel divertito.
-Mh?- deglutii.
-Sei l'amica più bella che abbia mai avuto.- disse prima di bagnarmi completamente e con me, anche il divano.
Lo guardai in preda ad una crisi isterica.
Gli sfilai il secchio dalle mani e corsi in cucina dove lo riempii velocemente.
Dopo pochi secondi sentii la porta della cucina chiudersi velocemente.
Nonappena mi girai vidi la mia migliore amica correre divertita verso il lavandino con una bacinella in mano.
-Al mio via, scateniamo l'inferno.- urlò prima di uscire dalla stanza per rincorrere il suo fidanzato.
Io invece, mi avvicinai a Daniel.
-Scricciolo.- lo richiamai.
Daniel si voltò ed, appena vide il secchio d'acqua che avevo in mano, iniziò a correre fuori al giardino.
Lo rincorsi anch'io e, una volta che riuscii a raggiungerlo, lo bagnai completamente.
-Sei l'amico più bello che abbia mai avuto.- sorrisi maligna.




                                                                                                              ***




-E' stata la più bella lotta di tuttaaaa la mia vita.- dissi ridendo come una dannata.
Jess, Daniel e Niall mi guardarono scioccati.
Avevamo passato ben tre ore a bagnarci e rincorrerci per tutto il giardino ed ora eramo tutti e tre stesi sul letto, ovviamente asciutti.
-Che ore sono?- chiesi alzandomi con le poche forze che mi erano rimaste.
Daniel guardò l'orologio e subito dopo gurardò me con occhi sbarrati.
-Sono le sette e mezza.- disse controllando ancora l'orario.
-Caspita, di già?- chiese Niall mentre accarezzava il volto della sua ragazza.
-Già.- replicò il biondo.
-Beh io direi di andare, stiamo qui dalla mezza!- dissi guardando Daniel che subito annuì.
Si alzò anche lui e, ringraziando e salutando i due 'fidanzatini', ci recammo verso l'auto.
-Sono stanco morto.- disse Daniel ad un tratto.
-Beh anche io.- ammisi stendendomi sul sediolino.
-Ma come vi è venuto in mente? E poi voi ci avete bagnato dentro casa.- dissi con gli occhi chiusi. Avevo sonno, era stata una delle giornate più stancanti della mia vita.
-E' stata un'idea di Niall. Io gli ho detto che era meglio che lo facessimo in giardino ma lui mi ha risposto che non dovevo preoccuparmi.- 
-Però tu hai bagnato anche il divano.- dissi divertita, continuando a mantenere gli occhi chiusi.
-E allora, era di pelle.-  disse indifferente.
Lo guardai con la coda dell'occhio, stava ridendo. Risi anch'io e poi richiusi gli occhi.


-Siamo arrivati.- qualcuno mi diede una leggera spinta.
Aprii prima un occhio e poi l'altro.
Daniel era ad un centimentro dal mio viso e mi sorrideva.
-Siamo arrivati dormigliona.- si allontanò.
-Bene.- dissi con la voce impastata dal sonno.
-Ci vediamo allora.- dissi scendendo dall'auto barcollando, lo facevo sempre appena sveglia.
Daniel si avvicinò preoccupato.
-Tutto bene?-
-Sì, lo faccio sempre appena sveglia.- spiegai.
-Oh, vabbene, allora ci vediamo.- disse lasciandomi un leggero bacio sulla guancia.
Sorrisi ed entrai in casa.
Ero ancora un po' stordita, così andai in cucina e mi bagnai il viso.
Quando però mi girai per prendere un fazzoletto per asciugarmi, andai a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno.
Aprii gli occhi che fin ora avevo tenuto chiusi e, in preda al panico, urlai.
Solo quando mi accorsi chi avessi difronte mi calmai.
-Ma sei impazzita?- chiese spasientito.
-Io sarei impazzita? E tu che spunti fuori all'improvviso in casa mia?- sbottai asciugandomi il viso.
-A proposito, come hai fatto ad entrare?- chiesi turbata.
-Avevi lasciato aperto.- disse freddo.
-Oh.- dissi togliendomi le scarpe.
-Beh che vuoi?- continuai dura.
-Vedo che sei appena tornata. Ti sei divertita con Daniel?- mi chiese con disprezzo, ignorando le mie parole.
-Sì, molto.- risposi uscendo dalla cucina e sdraiandomi sul divano.
-Bene.- sputò con acidità.
-Bene.- ribattei accendendo la televisione.
Avevo deciso di ignorarlo. Avevo passato una giornata fantastica e non volevo rovinarmela all'ultimo, non con un'altro, nostro, ennesimo litigio.
-Perchè mi hai detto che ti piaccio?- chiese di punto in bianco, strappandomi da mano il telecomando e spegnendo la tv. Sentii la gola seccarsi.
-Perchè è così.- dissi ovvia.
Zayn si mise di fronte a me, piegandosi sulle ginocchia.
-Davvero? No perchè a me sembra che ti piaccia un'altra persona.- disse a braccia conserte.
Sbuffai. Ora basta, stava diventando paranoico.
-Zayn io non so più come dirtelo. A me Daniel non piace, siamo solo amici. A-M-I-C-I.- questa volta il mio tono era basso.
-A me piaci tu.- dissi esasperata.
Non ce la facevo più.
Mi alzai e me ne andai in camera. Volevo solo riposare.
Mi tolsi i calzini e mi stesi sul letto di lato.  Infilai le miei gambe sotto le coperte pulite e chiusi gli occhi cercando di dormire.
Inutile dire che i miei tentativi furono distrutti.
Dopo pochi secondi, infatti, sentii la porta aprirsi e qualcuno stendersi al mio fianco.
-Mi dispiace Char.- sussurrò scostandomi i capelli dal volto.
-Lascia stare.- dissi ormai distrutta.
Lo sentii sospirare e abbracciarmi. I nostri corpi aderirono perfettamente, il suo petto era contro la mia schiena e le sua mani mi cingevano la vita.
Il mio cuore iniziò a battere velocemente e, prima che me ne accorgessi, mi addormentai tra le sue braccia.








Salveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!
Inizio col dire che questo capitolo è lunghissimo quindi vorrei almeno un commento per capire come sia.
Ho pensato inoltre di allungarli ma di postarli a distanza di più giorni rispetto ai capitoli iniziali.
Fatemi sapere quale modalità preferite.
Vi prego CAGATEMI...un bacio xx






























Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** ''L'amore fa male.'' ***


bo Quando mi svegliai ero ancora tra le sue braccia.
Volevo alzarmi ma ero completamente bloccata: un braccio mi cingeva la vita mentre l'altro era appoggiato sui miei capelli.
Non potevo ancora credere che fosse rimasto tutta la notte vicino a me.
Mi girai per guardarlo, era bellissimo quella mattina; beh in realtà era sempre bellissimo ma, quando dormiva, sembrava un vero e proprio angelo.
Aveva la bocca leggermente arricciata, i capelli perfettamente scombinati e le lunghe ciglia riuscivano addirittura a toccare le guance leggermente arrossate.
Sentivo il suo respiro leggero sul mio collo, un brivido mi percorse la schiena.
Mi voltai poi dall'altra parte per vedere che orario portasse la sveglia sistemata sul comodino di fianco al letto.
Erano le 10.30 e, nonostante non avessi voglia di alzarmi, scostai delicatemente le braccia di Zayn, alzai velocemente la coperta e scesi dal letto.
I piedi nudi toccaro il pavimento orami gelido e la voglia di ritornare nel letto si fece sempre più forte.
Presi dell'intimo pulito e mi recai sotto la doccia, avevo bisogno di pensare.
Chiusi la porta del bagno ed entrai nella doccia.
Aprii l'acqua al minimo lasciandola cadere lenta sul mio corpo.
I miei pensieri furono rivolti subito a Zayn o meglio alla nostra ultima litigata.
Da quando ci eravamo conosciuti non facevamo altro che litigare o discutere per ogni minima cosa. E Zayn non faceva altro che baciarmi o chiedermi scusa. Non mi aveva ancora detto se gli piacessi o meno ed infatti temevo che potesse stare con me solo per dello stupido sesso.
'Forse siamo troppo diversi per stare insieme.' pensai infine.
Spensi il getto d'acqua ed uscii dalla doccia.
Di solito le mie docce mattutine duravano ore ed ore mentre questa era durata solo una decina di minuti.
Stavo per prendere l'accappatoio verde che era appeso al muro quando la porta del bagno si spalancò ed entrò Zayn ancora assonnato. 
Ero completamente nuda così cercai di coprirmi con un asciugamano.
All'inizio non notò la mia presenza poi, quando capì che c'ero anche io, iniziò a guardarmi dalla testa ai piedi.
Diventai rossa in un secondo e, presa dal panico, mi girai dandogli le spalle.
-P-potresti uscire, devo vestirmi.- dissi imbarazzata.
Zayn non rispose. Sentii dei passi provenire verso la mia direzione segno che non aveva ascoltato minimamente le mie parole.
Poggiò le mani sui miei fianchi e la testa sulla mia spalla in modo che potesse guardarmi in viso.
-Non devi imbarazzarti, sei bellissima.- disse prima di mordermi il collo.
Sobbalzai leggermente e mi girai verso di lui.
-Z-zayn esci, ti prego.- non rispose.
Continuava a mordere e succhiare la mia pelle.
-Z-zayn.- provai ad allontanarlo inutilmente.
Sapevo cosa volesse farmi e sinceramente non avevo voglia di andare in giro con i capelli ammassati da un solo lato per cercare di nascondere un inutile succhiotto.
Il moro aumentò la forza del morso ed iniziò a succhiare in maniera sempre più forte.
Strinsi la sua maglia, stava iniziando a farmi male.
Presi coraggio ed iniziai ad indietreggiare.
Solo allora Zayn si staccò.
Mi guardava divertito.
-Che c'è?- domandai con aria innocente.
Zayn rise e si avvicinò in modo che i nostri visi potessero sfiorarsi.
-Sei mia.- disse prima di baciarmi.
Quel bacio tanto voluto da entrambi.
Schiusi la bocca e le nostre lingue iniziarono a muoversi incontrollate.
Solo dopo pochi minuti ci staccammo per prendere fiato.
Le sue labbra, così come le mie, erano rossissime.
-Sei ancora arrabbiata con me?- chiese facendo il labbruccio.
Lo guardai allibita.
-Ehm..fammi pensare..sì.- dissi incrociando le braccia al petto.
Pensava che con un bacio e uno stupido succhiotto tutto si potesse risolvere? Beh si sbagliava.
-Char che devo fare per farti capire che mi dispiace davvero?-  chiese con tono afflitto.
-Beh potresti iniziare scusandoti per ieri, per non avermi voluta far uscire con Daniel, per esserti intrufolato in casa mia, per avermi urlato contro quando non avevo fatto nulla, per aver detto che Daniel mi piace, per esserti arrabbiato per delle sciocchezze.. Zayn ci sono talmente tante cose su cui potresti scusarti che hai l'imbarazzo della scelta.- sbottai  portando le mani sui miei fianchi.
Zayn mi guardò seccato.
-Okay forse dovremmo dimenticare tutto quello che è successo ieri ed andare avanti, non credi?- chiese allontanadosi per lavarsi le mani.
-No Zayn, non credo. Perchè quello che è successo ieri è successo anche l'altro ieri ed anche l'altro l'altro ieri. Zayn noi non facciamo altro che litigare!-  dissi prendendo l'accappatoio.
Zayn chiuse l'acqua di botto.
-Ma..- provò a dire qualcosa ma lo blocchai.
-Ne parleremo dopo, devo vestirmi.- lo spinsi fuori alla porta e la chiusi velocemente. Mi girai verso lo specchio per vedere cosa mi avesse fatto. Ero ancora rossa in viso e sul collo avevo un'enorme macchia color sangue.. Sbuffai ed inziai a coprirla di fard cercando di renderla il meno possibile evidente, ovviamente non ci riuscii. Sbuffai..
Lasciai perdere il ''marchio'' che Zayn mi aveva inflitto ed iniziai ad asciugarmi i capelli poi mi vestii con dei semplici jeans e una canotta bianca ed uscii dal bagno.
Andai in camera ma non lo trovai così scesi in cucina.
Entrai spalancando la porta talmente forte che Zayn cadde dallo sgabello su cui era seduto.
Inizia a ridere e ad indicarlo senza riuscire a dire nulla. Era davvero buffo.
-TU inizia a correre se non vuoi morire.- disse alzandosi velocemente da terra.
Mi bloccai improvvisamente, si stava avvicinando a passo svelto verso di me.
-Come scu..- non finii di parlare che iniziai a correre per tutta la casa come una bambina.
Zayn mi rincorreva ridendo ed io provavo inutilmente a sfuggirgli.
Non sapevo dove andare così aprii la porta di casa ed uscii fuori al giardino.
Mi girai un secondo per vedere se mi stesse ancora alle calcagne e non vidi nessuno.
Sospirai, non ce la facevo più a correre in quel modo.
Mi sedetti su un muretto per cercare di prendere fiato, il mio cuore andava a mille e avevo le guance arrossate per la corsa.
-Ciao bambolina.- disse qualcuno alle mie spalle, qualcuno di nome Zayn.
Mi alzai velocemente per riiniziare a correre ma fu troppo tardi. Zayn mi aveva già presa in braccio e adagiata sull'erba.
Poi si era seduto a cavalcioni su di me, mi aveva bloccato entrambe le mani ed aveva iniziato a farmi il solletico.
Fin da bambina non riuscivo mai a non soffrirlo, bastava che qualcuno avvicinasse una mano alla mia pancia che iniziavo a ridere.
-Z-zayn t-ti p-prego.- dissi tra una risata e l'altra.
Zayn non smetteva, evidentemente si stava divertendo a vedermi in quello stato.
Me l'avrebbe pagata, questo era sicuro.
-Z-zayn.- risi ancora -pipììììììììììììììììììììììììììììììì.- urlai questa volta.
Zayn smise di farmi il solletico.
-Devi fare la pipì?- chiese divertito.
Lo guardai imbronciata.
-No.- dissi dura. Avevo fatto una figura di merda totale.
Zayn rise prima di abbassarsi fino ad arrivare a sfiorare il mio volto.
Poggiò la sua fronte sulla mia ed iniziò a fissarmi.
-Se vuoi che smetta di farti il solletico devi perdonarmi.- Cosaaaaaaaaaaaa? Era un ricatto per caso?
-Zayn.- sospirai. -Tu non capisci.- dissi evitando il suo sguardo.
-Capire cosa?-chiese liberandomi le mani.
-Devi moderare la tua gelosia se non vuoi perdermi.- dissi tutto d'un fiato, era come se mi fossi appena liberata da un peso.
Zayn si alzò dal mio bacino e si sedette di fianco a me.
-Vabbene.- disse guardandomi negli occhi.
-V-vabbene?- chiesi incredula.
-Sì,vabbene.- ripetè ancora prima di sorridermi.
-Oh okay.- dissi mettendomi seduta davanti a lui.
Silenzio.
Un silenzio che per me durò anni.
-Beh..- provai a interrompere quella strana situazione.
-Dove andiamo stasera?- chiese d'un tratto Zayn mentre si alzava.
-Perchè NOI - dissi indicando prima me e poi lui.- dobbiamo uscire stasera?-
-Certo.- disse porgendomi una mano per farmi alzare.
La afferrai con prontezza.
-Oh e dove dovremmo andare?- chiesi mettendomi difronte a lui.
-Non so..andiamo a mangiare una pizza?- disse incrociando le nostre dita.
-Perfetto allora chiamo anche Jess e Niall.- dissi cercando di non imbarazzarmi del fatto che le nostre mani erano ancora unite.
-Io veramente volevo che andassimo solo tu ed io.-  disse guardando le nostre mani.
Sentii una fitta dolorosissima allo stomaco. Quello era un appuntamento. .
-Ah.- non sapevo cosa dire tranne che ripetermi in mente 'Oh-mio-Dio' o meglio, come avrebbe detto Jess, 'OMG'.
Sentivo un'immenso calore dentro di me, come se il mio stomaco stesse bruciando.
-Però..- disse avvicinandosi. -se vuoi invitarli, fai pure.- mi sorrise debolmente.
Mi avvicinai anche io.
-Per questa sera possiamo fare un'eccezzione.- dissi baciandolo a stampo.
Sorrise, mi tiro vicino a lui e mi baciò con passione.
Fu uno di quei baci dei film, quelli che si sognano da bambini, quelli che sembrano durare ore ed ore, quelli che daresti oro pur di riceverne uno, quelli che si scambiano le coppie di fidanzati, quelli unici, quelli strani ma stupendi al tempo stesso.
Fu uno di quei baci pieni d'amore, amore vero.
Zayn si staccò ansimante.
-Wow.- disse guardandomi meravigliato.
-Che c'è?- chiesi indifferente.
-Sei bellissima.- disse scostandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
-Grazie.- dissi ormai rossa in viso.
Con lui mi imbarazzavo per qualsiasi cosa, anche per uno stupido complimento.
-Dai entriamo.- dissi per cambiare discorso.
Zayn mi prese di nuovo per mano ed entrammo in cucina.
-Per quanto hai ancora intenzione di tenermi la mano?- domandai appoggiandomi alla tavola.
-Non lo so.- disse dondolando le nostre mani.
-Mi piace farlo.- continuò guardandomi.
-Beh ma siamo dentro casa e poi devo...devo cucinare!- dissi cercando di inventare una scusa.
-Ma è appena mezzogiorno.- disse Zayn liberando finalmente le nostre mani. Tirai un sospiro di sollievo.
-Lo so ma in frigo non c'è nulla.- dissi aprendolo e chiudendolo dopo neppure un secondo.
-Potresti fare la spesa ogni tanto.- borbottò.
-Guarda che è colpa tua se il frigo è vuoto. Dovevo andare a fare la spesa il giorno in cui tu ti sei presentato fuori casa mia.- dissi indicandolo.
-Ora capisco..- disse sedendosi.
-Ma tua madre, tuo fratello?- chiese curioso.
-Non ci sono...sono partiti.- dissi indicandogli uno dei tanti post-it attaccati sul frigorifero.
Zayn si avvicinò per leggerlo poi si girò verso di me mordendosi il labbro.
Alzai un sopracciglio.
-Non-lo-dire.- dissi incrociando le braccia al petto.
-Cosa? Che avremo la casa tutta nostra?- chiese divertito.
-Nostra? Da quando in qua tu vivi qui?- chiesi prendendo un ricettario.
-Da adesso.- disse prima di cingermi i fianchi e mordermi il lobo dell'orecchio.
-Zayn.- lo richiamai.
-Si?- soffiò vicino al mio orecchio.
-Devo cucinare.- dissi impassibile.
-Ora.- continuai.
-Okay okay. Ti aiuto.- disse prendendo un grembiule e legandolo al suo corpo.
Risi, era secsi come cuoco.
-Forza!.- disse battendo le mani. Risi ancora più forte.
-Si diverte signorina?- disse prendendo un pacco di farina.
-Molto.- dissi prima di avvicinarmi a lui per vedere quale ricetta avesse scelto.
-Vuoi cucinare un babbà?- dissi cercando di non ridere.
-Sì e allora? Ha una bella faccia.- disse indicando la fotografia stampata sul libro.
-Peccato sia un dolce.-  scoppiai in una grandissima risata.
-Oh..beh lo..lo sapevo!- disse Zayn cercando di giustificarsi..
-Sì certo.- dissi prendendo il ricettario e cercando un primo piatto.
Ero sicura come non mai che non avremmo mangiato nulla.
 


                                                                                                                                                                  ***



-Charlie muovitiiiiiiii.- urlò Zayn dal salone.
Erano le 20.30 e noi dovevamo andare da Demon, un amico di Zayn per mangiare quella maledetta pizza.
Ovviamente io non ero ancora pronta.
Verso le quattro del pomeriggio avevo avuto la brillante idea di piastrarmi i miei innumerevoli capelli ed avevo finito solo una mezz'ora fa.
Presi il vestito bianco che avevo scelto di indossare e me lo infilai.
Decisi di non truccarmi e scesi giù il più in fretta possibile.
-Ma si può sapere quanto..- Zayn si fermò a guardarmi.
-Cosa c'è?- dissi infastidita. Non sopportavo quando le persone mi guardavano insistentemente, mi mettevano in imbarazzo ed io odiavo essere in imbarazzo.
-Sei, sei stupenda.- disse rimanendo a bocca aperta.
-Malik ti conviene chiudere la bocca a meno che tu non voglia che entri qualche zanzara.- dissi dandogli un leggero schiaffo sulla guancia.
Entrai in cucina, presi la borsa ed uscii.
-Allora? Andiamo?- chiesi sorridente, era ancora nella stessa posizione di prima.
-Sì.- disse prendendomi per mano e portandomi fuori per salire in macchina.
-Allora dov'è la pizzeria di questo Demon?- chiesi mentre prendevo posto in macchina.
-Non è lontano da qui.- disse accendendo il motore della Range Rover.
-Okay e questo Demon com'è? E' carino?- chiesi fingendo di essere interessata. Volelo vedere come avrebbe reagito.
-Come scusa?- si girò un momento per guardarmi.
-Non hai sentito? Ho chiesto se fosse carino.- dissi scandendo parola per parola. Ero sicura che si sarebbe arrabbiato.
Zayn prese un lungo respiro e finalmente mi rispose.
-E' brutto, non immagini quanto, ha i brufoli, è basso, è grasso, puzza e non si lava.- disse serio.
Mi girai a guardarlo divertita.
-Puzza e non si lava? Dai Zayn, dico sul serio.-
-Charlie ma che ne so com'è!- disse innervosito.
-E' fidanzato?- chiesi d'un tratto.
Non rispose, accese la radio e alzò al massimo il volume.
-Zayn!- urlai.
Non mi degnava di uno sguardo, continuava a guidare facendo finta di non sentire.
-Zayn.- dissi abbassando la canzone che stavano trasmettendo.
-Che c'è?- rispose scocciato.
-Dai stavo scherzando.- dissi giustificandomi. E meno male che mi aveva promesso che avrebbe controllato la sua gelosia.
Il moro sbuffò sonoramente.
-Zayn.- lo chiamai per l'ennesima volta.
-Quante volte devo dirti che mi piaci solo tu e che degli altri non mi interessa minimamente?- dissi velocemente, forse troppo.
Zayn sorrise.
-Cosa hai detto?-
-Che degli altri non mi interessa minimamente.- dissi cercando di nascondere il fatto che gli avessi detto per l'ennesima volta che mi piaceva.
-No, prima.- disse sorridendo maligno.
-Ehm- deglutii - che mi piaci solo tu?- dissi titubante.
-Dillo ancora.- disse distogliendo lo sguardo dalla strada e spostandolo su di me.
-Mi piaci solo tu.- sussurrai.
-Anche tu mi piaci Char.- disse spegnendo il motore e allungandosi per baciarmi.
Non so perchè ma avvampai in un botto e la voglia di urlare s'impossessò del mio corpo. Ero felice come non lo ero mai stata prima.
Aveva detto che gli piacavo finalmente.
Io,Charlotte Devine, piacevo a Zayn Malik.
Mi staccai sorridente.
-Scusa se te l'ho detto solo adesso ma era davvero divertente vederti sofferente perchè non ti dicevo che mi piacevi nonostante io lo sapessi da tempo..-
Lo guardai incredula.
-Sei uno stronzo.- dissi scendendo dalla macchina.
-Lo so.- mi disse prima di incrociare le dita nelle nostre mani e di entrare finalmente nella pizzeria.
Era un posto veramente carino, c'erano tavoli ben apparecchiati ovunque e qualche fiore di gerbero abbelliva la sala.
-Zayn.- qualcuno chiamò il moro.
Mi girai nella direzione dove avevo sentito provenire la voce e vidi un ragazzo con i capelli rossicci sorriderci.
-Basso, brutto e brufoloso eh?- sussurrai all'orecchio di Zayn prima che il ragazzo si avvicinasse.
-Ehi amico.- disse Demon abbracciandolo con forza. Probabilmente erano davvero amici.
-Demon lei è Charlie.- disse Zayn indicandomi.
-Ciao.- sussurrai imbarazzata.
-Ciao splendore.- disse Demon allungando una mano verso di me che strinsi subito.
-Vacci piano amico.- disse Zayn incenerendolo con lo sguardo.
-Oh Zayn non sapevo fosse la tua ragazza.- disse alzando le mani in aria in segno di scuse.
-Io veramente non..- non finii di parlare che Zayn mi interruppe, come sempre del resto. Ormai potevo dire che c'ero abituata.
-Beh ora lo sai.- disse tirandomi per un fianco vicino a lui.
Rimasi allibita. Aveva detto che ero la sua ragazza o sbaglio?
Ingoiai faticosamente, l'aria era diventata stranamente pesante.
-Allora, immagino siate venuti qui per mangiare e non per discutere quindi sedetevi pure...lì.- disse indicandoci un tavolo in fondo alla sala.
-Grazie Demon.- disse Zayn prima di dirigersi al tavolo e di trascinarmi con lui.
-Ehi ma che hai ? Sembra che hai appena visto un fantasma.- disse sedendosi.
Mi sedetti anch'io ancora un po' scossa di quanto aveva detto.
-Oh niente.- dissi facendo la vaga.
-Sicura?- chiese accarezzandomi una mano.
-Sì.- dissi interrompendo quel contatto e prendendo il Menù delle pizze.
Margherita: troppo scontata.
Wrustel e patatine: troppo da bambini.
Marinara: piuttosto mi sarei suicidata.
Quattro stagioni: troppo pesante.
Boscaiola : odiavo i funghi.
Quattro formaggi: a stento mangiavo la mozzarella.
Capricciosa: odiavo questa pizza.
Sbuffai, non trovavo nulla che mi piacesse.
Stavo ancora leggendo il menù quando senti qualcuno schiarirsi la voce.
-Buonasera, avete deciso cosa ordinare?- era una voce maschile.
Alzai gli occhi dal menù e mi ritrovai di fronte un bellissimo ragazzo con gli occhi verdi.
Mi sorrise dolcemente, era davvero bello.
-Per me una diavola.- disse Zayn con l'intento di interrompere quella serie di sguardi.
-E per lei signorina?- chiese il moro.
-Ehm..- dissi buttando l'occhio sul menù per leggere qualche altro nome.
-Una margherita.- dissi infine non trovando nient'altro che mi garbasse.
-Arrivano subito.- disse il ragazzo prendendo i menù ed andando via.
-Deficente.- disse Zayn a bassa voce.
-Andiamo mi ha solo sorriso!- dissi guardandolo spazientita.
-Sì certo.- disse iniziando a giocare con una forchetta.
-Zayn ricordi cosa mi hai promesso oggi vero?- dissi guardandolo.
-Si scusa.- disse mantenendo lo sguardo sulle posate.
-I-io vado un attimo in bagno.- e prima che potesse rispondermi mi alzai da tavola e mi avviai verso il bancone per chiedere dove si trovasse.
-Ehm scusami?- dissi chiamando un ragazzo che stava riempiendo un bicchiere di birra.
-Si?- disse voltandosi.
Era lo stesso ragazzo di prima.
-Potresti dirmi dov'è il bagno?-
-Certo, è in fondo a destra.- disse indicandomi la strada.
-Grazie.- dissi sorridendo e andando via.
In realtà non avevo necessità di andare in bagno ma stavo ancora pensando alle parole di Zayn. Ero la sua ragazza? Non me lo aveva neppure chiesto e poi mi aveva appena confessato di piacergli.
Ancora confusa aprii una porta su cui era disegnata in maniera stilizzata una donna, segno che quello fosse il bagno femminile, e mi avvicinai verso il lavandino.
Ero tutto così pulito e profumato che sembrava di essere a casa.
Mi lavai velocemente le mani e decisi di uscire o altrimenti Zayn mi avrebbe data per dispersa.
Quando però chiusi la porta alle mie spalle mi ritrovai in un corridoio che non ricordavo di aver percorso precedentemente.
Iniziai a camminare titubante non sapendo dove andare.
Mentre stavo per girare l'angolo del corridoio venni fermata per un braccio da qualcuno.
Mi girai impaurita.
-Ehi dove pensi di andare?- mi chiese sempre lo stesso cameriere.
Questa volta però era strano, diverso, mi faceva quasi paura.
-Io vorrei tornare a tavola.- dissi cercando di mostrarmi sicura.
-Sei davvero una bella ragazza.- disse avvicinandosi pericolosamente. Potevo osservare con attenzione i suoi occhi ed in quell'istante mi parvero grigiastri.
Indietreggiai lentamente.
-Non capisco come fai a stare con l'amico di Demon.- disse lasciandomi il braccio.
-Non sono affari tuoi.-
Ero libera dalla sua presa così decisi di cogliere il momento per allontanarmi da lui e ritornare da Zayn.
-Ma che fine hai fatto? Stavo per venire a cercarti.- disse con tono abbastanza preoccupato.
Non sapevo se raccontargli o meno cosa fosse successo. Avevo paura della sua reazione, nonostante mi avesse promesso di controllare la sua gelosia.
-Ehm non trovavo il bagno..- per questa volta non gli avrei detto nulla, in fondo non era successo nulla.
-Charlie c'è qualcosa che devi dirmi?- disse diretto...evidentemento non ero una brava attrice.
Sospirai e prima che stessi per raccontargli tutto qualcuno ci interruppe.
-Ecco le vostre pizze.-
Mi girai per vedere se fosse ancora quel ragazzo dagli occhi verdastri e, con mia sfortuna, potei constatare che era proprio lui.
-Prego splendore.- disse posando la pizza sul tavolo.
Chiusi instintivamente gli occhi per un secondo e sperai con tutto il cuore che Zayn non avesse sentito.
-Come scusa?- chiese Zayn innervosito.
Lo sapevo.
-Non ci senti?- disse il moro con acidità.
Sapevo che se non si fosse fermata lì la cosa sarebbe successo il putiferio, così decisi di intervenire.
-Zayn ti prego.- dissi guardandolo negli occhi. Lo stavo supplicando nel vero senzo della parola.
-Dai Zayn ti sta pregando.- disse il moro sputando con disprezzo il suo nome.
Non mi stava aiutando affatto anzi sembrava che volesse farlo arrabbiare ancora di più.
-Zayn lascialo perdere.- dissi prendendo la sua mano.
Zayn non parlava, teneva i pugni chiusi e lo sguardo basso.
Il moro dagli occhi di quel verde particolare sorrise maligno e, dopo aver aperto una bottiglia naturale che avevamo precedentemente ordinato, si girò per andarsene.
Sembrava tutto finito, isomma il moro si stava allontanado del tutto e Zayn aveva contenuto la sua rabbia-gelosia.
Sembrava tutto andare fottutamente bene quando sentimmo una frase, una di quelle stupide, immature e terribilmente chiare.
-Scommetto che non te l'ha ancora data.-
Senti una posata sbattere contro il piatto di Zayn, poi lo struscio di una sedia.
Alzai lo sguardo verso Zayn ma non vidi nessuno davanti a me solo una sedia scostata, mi voltai e lo vidi avanzare verso quel ragazzo tanto bello quanto stupido.
Corsi velocemente anche io, non volevo che succedesse qualcosa di grave.
-Zayn, Zayn!- lo richiamai ma nulla, ormai si era già avventato sul moro e lo aveva preso per il colletto della camicia.
-Zayn lascialo stare, vuole solo darti fastidio.- dissi avvicinandomi ancora di più.
Inutile dire che non mi ascoltò minimamente.
-Stammi a senitre stronzetto se ti permetti di dire qualcos'altro del genere nei confronti della mia ragazza giuro che ti spacco la faccia.- disse ad un centimentro dal volto del cameriere.
Era arrabbiato, potevo osservare la rabbia bruciare nei suoi occhi.
-Scommetto che la paghi quando dovete fare sesso.-
Dopo quella frase non sentii altre parole tranne che urla.
Zayn aveva tirato un pugno al cameriere facendolo cadere per terra e poi aveva iniziato a prenderlo a calci.
Io lo guardavo allibita, non pensavo facesse sul serio.
Il moro mugugnava qualcosa mentre si teneva la pancia dolorante.
Non riuscivo a muovere un dito per fermarlo e neppure a proferire parola.
Non lo avevo mai visto così violento.
Zayn smise di picchiare il ragazzo che ormai era steso atterrito.
Si girò a guardarmi e mi prese per mano.
-Andiamo via.- disse prima di uscire dal locale correndo.
La mia mente stava ancora elaborando tutto quello che fosse appena successo.
Non riuscivo a crederci, lui aveva picchiato un ragazzo per me.
Entrammo velocemente in macchina rimanendo in silenzio.
Non sapevo cosa dire, cosa fare, non sapevo come comportarmi.
Quello che avevo davanti non era Zayn, era un'altra persona.
-Z-zayn.- dissi guardandolo dritta negli occhi.
Non avevo neppure più la forza di parlare, volevo solo tornare a casa e riposare.
-Char mi dispiace. Io non volevo..- disse Zayn girandosi verso di me, prendendo entrambe le mie mani per stringerle.
-No no no..basta!- dissi ritirando le mani e portandole vicino alle orecchie.
Non volevo sentire nulla, niente più scuse, niente più bugie, niente di niente.
-Char ti prego.- disse cercando di unire di nuovo le nostre mani.
-Zayn lasciami.- dissi rannicchiandomi in un lato del sediolino.
-Voglio tornare a casa.- dissi trattenedo le lacrime.
Aveva detto che avrebbe contenuto la sua gelosia, me lo aveva promesso.
Ed invece, per una stupidissima frase, aveva picchiato a sangue un ragazzo.  Non mi aveva ascoltata e aveva lasciato che la rabbia s'impossessasse del suo corpo.
Certo lo aveva fatto per proteggermi ma non era questo il giusto modo per farlo.
Zayn non disse nulla per tutto il tragitto, forse aveva capito che non avrei voluto ascoltarlo.
Dopo una decina di minuti arrivammo vicino il cancello di casa.
Mi girai per guardarlo, aveva gli occhi lucidi e le nocche delle mani che stringevano il volante erano sporche di sangue.
-Char io..-
Chiusi con violenza la portiera dell'auto.
Non volevo ascoltarlo.
Aprii velocemente la porta di casa e la chiusi in altrettanto modo.
Mi appoggiai alla porta e scivolai lentamente fino a toccare il pavimento.
Scoppiai in un pianto liberatorio.

Delle volte l'amore può fare davvero male, più di quanto si possa immaginare.





Salveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!
Mi scuso per avervi fatto aspettare così tanto tempo però, come potete vedere, il capitolo è abbastanza lungo.
Mi raccomando se avete da dirmi qualcosa, negativa o meno, recensite.



















-











Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** ''I think..I love you.'' ***


Harry -Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile...- chiusi la chiamata interrompendo quell'odiosa voce.
Stavo provando a chiamare Jess da più di mezz'ora e non riuscivo in alcun modo a contattarla.
A casa nessuno rispondeva e il cellulare era sempre irrangiugibile.
Sbuffai, eppure erano le 11.00 di mattina e lei si svegliava prestissimo anche d'estate. Forse era andata da Niall o era uscita..
L'unica cosa di cui ero certa era che aveva bisogno di lei in quel momento come non mai.
Presi ancora il telefono e la richiamai.
-Il cliente da lei chiamato..-
-Oh, Fanculo!- urlai prima di gettare il telefono sul divano.
Se ci fosse stata mia mamma mi avrebbe di sicuro uccisa.
Non usavamo mai dire brutte parole, bestemmie o altro e lo facevamo solo ed esclusivamente per Jordan, nonostante entrambe avessimo capito da un pezzo che le sapesse già tutte.
Andai in cucina e mi sedetti al mio solito posto. Anche se mi ero appena svegliata, non volevo fare colazione così mi limitai a bere dell'acqua.
Buttai la testa all'indietro e chiusi per un momento gli occhi.
Ero stanca morta, non avevo dormito per tutta la notte e non facevo altro che pensare a Zayn.
Non si era fatto sentire, ne un messaggio ne una chiamata.
Avevo pensato più volte di chiamarlo ma il mio orgoglio me lo aveva impedito. 'Dovrebbe essere lui a cercarmi' mi ripetevo prima di posare la mano sul tasto rosso per annullare la chiamata.
Sbuffai ancora un volta, posaii il mio bicchiere d'acqua e mi recai in salotto dove ripresi il cellulare in mano.
1 chiamata persa. Le mie mani iniziarono a sudare e sperai con tutto il cuore che fosse Zayn ma sfortunatamente non era lui.
Era di Jess, forse si era accorta che la stavo provando a chiamare.
Composi il suo numero e la chiamai per la 12653951359537564457435 volta.
-Ehi.- mi rispose con tono dolce.
Ed io, che in quel momento l'avrei presa volentieri a sprangate sui denti, mi limitai ad un semplice -Devo parlarti.-
-Dimmi tutto.- disse pacata.
Era troppo calma per i miei gusti, di solito iniziava ad agitarsi, in quel momento invece era stranamente..normale.
-Jess come mai non hai iniziato ad urlare?- chiesi diretta.
-Ti sei sempre lamentata del fatto che urlavo e ora mi chiedi perchè non lo faccio?- disse con voce da bambina.
-Fammi immaginare..sei da Niall.- dissi ridendo.
-Esatto.- confermò divertita.
-Ora capisco.- dissi massaggiandomi la testa.
-Charlie perchè non vieni qui? Così potrai raccontarmi per bene quello che mi devi dire.- disse sperando in un sì.
Avrei tanto voluto accettare l'invito ma il problema era che io non sapevo come arrivarci, mi ci avevano sempre portato o Daniel o appunto, Jess.
-Jess io non so la strada.- spostai il telefono da un orecchio all'altro.
-Vieni con Zayn.- disse ovvia.
-Non posso.- risposi con tristezza.
-Ennesimo litigio?- chiese con una punta di ironia.
-Questa volta è un pelino più complicato.-dissi evidenziando con timore la parola 'pelino'.
Pelino un corno, aveva picchiato un ragazzo.
-E se...- silenzio.
-Ho trovato!- disse di colpo. Sobbalzai leggermente dal divano su cui mi ero appena seduta.
-Cosa?- chiesi curiosa.
'Tu tu tu tu tu...' questo fu tutto quello che sentii.
Era caduta la linea e subito dopo il mio IPhone si era spento. Mi maledii mentalmente per averci giocato tutto il tempo la sera precedente.
Corsi in camera per prendere il caricatore e scesi giù talmente veloce che rischiai di inciampare nelle scale.
Aspettai ben cinque minuti prima che il cellulare si riaccendesse e richiamai.
-Il cliente..- Giuro che se avessi risentito ancora quella voce sarei diventata pazza.
Decisi di aspettare che la mia amica mi chiamasse dato che, per me, era impossibile farlo.
Passarono una decina di minuti e non sentii ancora nessuna vibrazione, segno che Jess non stesse chiamando.
Mi alzai scocciata da divano e accesi la televisione.
Stavo per riaccomodarmi sulla poltrona quando sentii suonare al campanello.
Mille pensieri invasero la mia testa.
E se fosse stato Zayn? Come mi sarei dovuta comportare?
Con il cuore che batteva a mille mi avvicinai alla porta e l'aprii lentamente.
-H-harry?- chiesi più stupita che mai.
-Ciao splendore.-  disse il riccio lasciandomi un bacio sulla guancia.
-Harry?- replicai più sicura.
-In persona.- disse passandosi una mano nei capelli.
-Ma che ci fai qui?- chiesi mantenendo la porta semichiusa.
-Se magari mi fai prima entrare.- disse sorridendomi.
-Oh si scusa.- In realtà non volevo accorglierlo in casa, ero ancora in pigiama ed il mio pigiama consisteva in una maglia larga che avevo 'rubato' a mio padre quando ero piccolina.
Profumava ancora di lui e quando la infilavo mi sentivo in un certo senso protetta.
-B-Bene.- disse con occhi spalacati.
Mi stava scrutando dalla testa ai piedi e mi sentivo veramente a disagio.
Era un mio amico ma non mi aveva mai vista in quello stato e soprattutto non eravamo mai rimasti soli.
-Harry potresti smetterla di guardarmi le gambe?- chiesi con le braccia conserte.
-Oh scusami ma pensavo che fossi pronta.- disse alzando lo sguardo.
-Pronta per cosa?- continuavo a non capire.
-Ma come? Jess, tu, io, non ricordi?- chiese sedendosi sul divano.
-Sinceramente? No.- dissi scuotendo la testa.
-Jess mi ha detto che dovevo venire a casa tua per prenderti e portarti a casa di Niall.- disse mettendosi comodo.
-Adesso mi è tutto più chiaro.- dissi pensando alla telefonata della mia migliore amica.
-Allora cosa aspetti?- disse indicandomi.
Lo guardai interrogativa.
-Va' a vestirti!-
-Oh si certo.- dissi predendo l'IPhone.
-Torno subito.- continuai prima di salire in camera.
Tolsi immediatamente il pigiama andai in bagno e mi vestii frettolosamente. Non amavo quando le persone mi facevano aspettare e non volevo che Harry aspettasse me, quindi cercai di essere il più veloce possibile.
Uscii di fretta dal bagno mentre cercavo di infilarmi una converse bianca in un piede, zoppicando di qua e di là.
Non guardavo dove mettevo i piedi e così mi scontrai contro Harry.
-Oh Dio scusa.- dissi alzando lo sguardo verso di lui e, non accorgendomene toccai le sue labbra.
Erano morbide e sapevano di menta. Mi allontanai imbarazzata. Era come se ci fossimo appena dati un bacio a stampo.
-Ehm..- disse il riccio mordendosi il labbro inferiore.
Portai una mano sulle mie labbra sconvolta. Avevo appena baciato il migliore amico del ragazzo che mi piaceva.
-Harry io non volevo..- dissi mentre mi torturavo le mani.
-Charlie.- disse avvicinandosi e prendendo il mio volto tra le mani in modo che potessi guardarlo negli occhi, quegli occhioni verde smeraldo a dir poco stupendi.
-Non è successo nulla, non preoccuparti.- disse prima di sorridermi.
Sorrisi anche io e lo abbracciai.
Fu un gesto spontaneo e sentire le sue braccia possenti attorno al mio corpo mi fece sentire davvero bene.
-Andiamo dai.- disse staccandosi, uscimmo di casa e ci ritrovammo per strada.
-Harry ma tu che macchina hai?- dissi guardandomi intorno.
-Oh beh non ce l'ho ancora una tutta mia.- disse rilassato.
-E allora come sei venuto fin qui?- chiesi avanzando per vedere se ci fosse qualche macchina parcheggiata fuori al mio cancelletto.
-Con quella.- disse indicando una macchina nera in lontananza.
-E perchè hai parcheggiato laggiù? Lo sai che sono una pigrona e mi scoccio persino di alzarmi dal divano, anche se devo fare la pipì.- dissi guardandolo imbronciata.
Harry rise. Dio che risata..
-Oh scusa ma non sapevo con esattezza quale fosse la tua casa.- disse incamminandosi a passo svelto.
Lo raggiunsi correndo.
-Ehi vuoi farmi morire per caso? Rallenta un po' amico.- dissi mettendomi davanti a lui per fermarlo.
-Allora è vero che sei una pigrona e che non ce la fai neppure a muoverti. Pensavo stessi scherzando.- disse soffocando una risata.
-Ehi chi ha mai detto che non ce la faccio a muovermi?- dissi imbronciata.
-Dai scherzo. Salta su.- disse abbassandosi e facendomi segno di salire sulle sue spalle.
-Harry spero stai scherzando.Ti ucciderei.-  dissi seria.
-Muoviti e non fare storie.- disse incoraggiandomi.
-Okay ma se morirai prima di arrivare lì sappi che te la sei cercata.- dissi indicandolo prima di prendere la rincorsa e saltare sulle sue spalle.
Mi aggrappai bene al suo collo e mi appoggiai con la testa sulla sua spalla.
-Charlie ma quanto pesi? 10 chili?- chiese ironico.
Sin da quando ero bambina ero sempre stata abbastanza magra, insomma nè troppo grassa nè troppo magra, normale o almeno è questo quello che mi dicevano amici e parenti.
-Si certo.- dissi girandomi leggermente per guardarlo, era davvero un ragazzo d'oro.
-Eccoci arrivati.- disse Harry dopo una decina di minuti distogliendomi dai miei pensieri. Per tutto il tempo non avevo fatto altro che guardare i suoi piedi muoversi sotto i miei occhi.
Scesi dalle sue spalle e alzai il volto per entrare in macchina.
Quando però vidi la macchina che avevo di fronte sbiancai d'improvviso e probabilmente Harry se ne accorse.
-Tutto bene?- chiese aprendo la portiera della macchina.
Annuii e lo imitai.
-Harry ma questa..- dissi sedendomi e posando la borsa a terra ai miei piedi.
-E' la macchina di Zayn.- continuò lui.
-Ho preso la sua perchè quella di Louis non c'era.- disse velocemente.
-Aspetta un attimo, ma tu, Louis e Niall vivete insieme?- chiesi un po' confusa.
-No, Niall vive da solo. Io e Louis viviamo in un appartamento vicino, molto vicino casa di Niall e poi Liam vive con Zayn.- disse mettendo in moto.
-Quindi tu stavi a casa di Niall e, poichè Louis non era venuto con te, hai preso quella di Zayn, giusto?- chiesi chiarendo le cose.
Poi ripensai a quanto avevo appena detto. Harry aveva preso la Range Rover di Zayn.
O mio Dio.
Harry aveva preso la macchina di Zayn perchè lui era lì, era a casa di Niall e quella stronza della mia migliore amica non me lo aveva detto.
Mi si gelò il sangue al solo pensiero che avrei dovuto incontrarlo di nuovo.
Non volevo che succedesse, non così, non dopo la nostra discussione, non dopo quello che era appena successo con Harry.
Respirai profondamente prima di guardare fuori dal finestrino.
C'erano un ragazzo e una ragazza abbracciati su una panchina che chiacchieravano animatamente.
Perchè io e Zayn non possiamo essere così? pensai con una punta di tristezza. Sospirai e distogliendo lo sguardo da quei ragazzi, tornai a guardare Harry.
-Siamo arrivati.- disse prima che aprissi bocca.
Il cuore iniziò a palpitare così velocemente che potevo sentire il suo battito nelle mie orecchie.
Scesi dalla macchina e seguii Harry che già si era avviato verso la porta di casa Horan.
Iniziai a respirare affannosamente e a mordermi il labbro.
Lo facevo ogni volta che ero nervosa e in quel momento lo ero davvero tanto.
-Charlie.- disse Harry bussando.
-Mh?- mi girai per guardarlo.
Mi prese per mano e si avvicinò al mio orecchio.
-Non dire nulla di prima, sai cosa intendo.- disse sussurrando parola per parola.
Annuii e, prima che Harry potesse allontanarsi qualcuno aprì la porta.
Harry mi lasciò velocemente la mano e si girò verso l'entrata della casa.
-Harry quante volte ti ho detto che prima di uscire devi prendere le chiavi e che le tue conquiste non le devi portare qui.-
Quanto mi era mancata quella voce..
Alzai il volto per guardarlo, non mi aveva ancora visto, era troppo impegnato a..messaggiare.
Una punta di gelosia m'invase.
Con chi stava messaggiando? Con una ragazza, con Perrie magari? Volevo tanto chiederglielo quando mi ricordai della sera precedente e non mi azzardai a fiatare.
-Guarda che non ho fatto nessuna nuova conquista.- disse sorpassando il moro ed io lo seguii a ruota.
Solo quando fummo entrati Zayn si degnò di alzare il volto dal cellulare.
-Allora ch..- si immobilizzò nonappena mi vide.
Lo guardai dritto negli occhi con un pizzico di malinconia.
-Ciao.- dissi non sapendo come salutarlo.
-Ciao.- disse freddo.
-Io..io devo andare in bagno.- disse Harry velocemente.
Lo fulminai con lo sguardo e prima che se ne potesse andare lo ringraziai di tutto.
Mi girai verso Zayn e lo vidi ancora con quel cellulare in mano. Sbuffai sonoramente.
Zayn alzò per un secondo gli occhi per guardarmi e subito ritornò a fare quello che stava facendo.
'Ora mi ignora pure' pensai.
Sbuffai ancora.
-La smetti di sbuffare?- disse guardandomi.
-La smetti di usare quel telefono?- dissi incrociando le braccia al petto.
-Perchè dovrei?- disse avvicinandosi.
-Perchè forse dovremmo parlare?- sbottai infastidita dal suo atteggiamento.
-Beh io ci ho provato ieri, ho ricevuto solo una portiera sbattuta in faccia.- disse sorpassandomi per salire sopra.
-Quindi fammi capire, ora TU sei arrabbiato con me?- chiesi prima che salisse le scale.
-Perchè, dovrebbe essere il contrario?- disse fermandosi di botto.
-Sì.- dissi raggiungendolo.
-Non hai alcun motivo per essere arrabbiata con me. Non ho fatto niente.- disse voltandosi verso di me.
-Non ho alcun motivo? Hai picchiato a sangue un ragazzo nonostante tu mi avessi appena promesso che avresti controllato la tua gelosia e nonostante io abbia cercato di fermarti. Non mi hai minimamente ascoltata ieri allora perchè avrei dovuto farlo io?- dissi tutto d'un fiato.
Zayn mi guardò sbalordito dalle mie parole.
-Pensi che sia facile per me lasciar perdere uno stronzetto che si diverte a dire cazzate su me e soprattutto su di te?- chiese continuando a salire le scale.
Rimasi senza parole, ferma nella stessa posizione.
Non lo rincorsi, non continuai a discutere, non lo richiamai, non feci niente di niente perchè sapevo che, in fondo, lo aveva fatto per il mio bene.
Apettai un po' per riprendermi e corsi sopra anch'io, ma solo per cercare Jess. Quando serviva non c'era mai.
Aprii la porta di una delle tante camere che c'erano e sbirciai per vedere chi ci fosse all'interno.
Mi ritrovai in una stanza matrimoniale completamente vuota, forse quella dei genitori di Niall.
Passai alla porta successiva e feci lo stesso.
Forse avrei dovuto bussare dato che vidi Harry appena uscito dalla doccia con solo un asciugamano legato attorno alla vita.
-Scusa, cercavo Jess.- urlai prima di chiudere la porta.
Rimanevano solo altre due stanze quindi significava che in una ci sarebbero stati Jess e Niall e nell'altra Zayn.
Presi un respiro profondo e bussai.
-Chi è?- chiese una voca divertita.
Spalancai la porta e vidi finalmente la mia migliore amica che, stesa al fianco di Niall, rideva come una pazza.
-Finalmente.- disse Niall prima di alzarsi e dare un bacio alla sua fidanzata.
-Vi lascio sole.- continuò chiudendo la porta alle sue spalle.
-Io ti uccido.- dissi correndo verso di lei e buttandomi sul letto.
Jess rise di gusto.
-Avete chiarito?- disse passandomi un cuscino.
-Stiamo parlando di Zayn Malik.- precisai.
-Oh giusto, avete parlato almeno?- chiese speranzosa.
-Diciamo.- Beh più che parlato ci eravamo accusati ognuno dei propri sbagli.
-Ma cos'era successo?- chiese curiosa la mia amica.
Raccontai ogni singola cosa, cercando di non saltare nessun minimo dettaglio di quanto fosse accaduto la sera precedente e quando finii la mia migliore amica non fece altro che prendere un cuscino e tirarmelo in testa.
-Ma sei una cogliona.- disse dopo neppure un secondo.
La guardai cercando di non prenderla a pugni.
-Che c'è? - sputai arrabbiata.
-Lui ti protegge in quel modo e tu ti arrabbi? Ma sei stupida?- chiese seria.
-Ma lui mi aveva promesso..- cercai di parlare ma lei mi interuppe.
-Ma niente ma! Ringrazia il cielo che Zayn ti rivolga ancora la parola.- disse alzandosi dal letto.
-Ti ha protetto, ti ha difeso perchè gli piaci da morire e non vuole perderti.-
Sbuffai, forse aveva ragione, forse.
-Tesoro Zayn ci tiene a te, non rovinare tutto per una stupida rissa. I maschi sono così, Zayn non è l'unico ad essere geloso. Anche Niall lo è.- disse porgendomi una mano per alzarmi.
-Dici sul serio?- chiesi stupita.
-Certo.- disse abbracciandomi.
-Grazie Jess, delle volte sembri mia madre.- dissi ridendo.
-A proposito di tua madre, quando torna?- chiese staccandosi.
Ripensandoci era da un po' che non la chiamavo e non avevo sue notizie.
-Non lo so, dopo la chiamo.- dissi sorridendo.
-Oh, okay. Mangi qui giusto?- chiese aprendo la porta.
-No.- dissi decisa.
-Daiiii, non penso che i ragazzi rimangono a mangiare qui oggi.- disse facendomi segno di seguirla.
-Non lo so Jess.- dissi guardando in basso.
-Ti prego.- disse supplichevole.
Sorrisi e accettai, in fondo, anche se fossero rimasti, che mi sarebbe importato?




                                                                                                                                  ***



-Allora Charlie che si dice?- mi chiese Niall mentre metteva i bicchieri a tavola. Li contai uno ad uno e vidi che erano cinque. Sperai che si fosse sbagliato ma poi, con mia sorpresa aggiunse anche cinque piatti.
-Tutto bene.- mentii spudoratamente.
-E tu? Come va con Jess.- dissi dandogli dei colpetti con il gomito.
Il biondo sorrise e guardò la sua fidanzata.
-Anche se è a dir poco pensate, fastidiosa, antipatica e ribelle, non mi lamento.- Jess si avvicinò a passo svelto verso Niall e gli diede uno schiaffo sul braccio.
-Andiamo sto scherzando. E' perfetta.- disse prima di baciarla.
Sorrisi, erano davvero una bella coppia insieme.
I due ragazzi si stavano ancora baciando quando sentii qualcuno schiarirsi la voce.
-Oh ragazzi.- disse Harry schifato prendendo un pezzo di pane.
Ora ero più che sicura che anche lui e Zayn avrebbero mangiato qui.
-Harry non è colpa loro se non hai ancora una fidanzata.- disse Zayn entrando in cucina con spavalderia.
Non mi degnava di uno sguardo, era come se per lui non ci fossi in quella stanza.
-Avanti sedetevi prima che si freddi.- disse Charlie prendendo una pentola e versando un po' di pasta nel piatto di ognuno.
Mi sedetti tra Harry e Niall e con mia sfortuna di fronte mi capitò Zayn.
-Ragazzi vi va di andare al mare dopo?- chiese Niall mentre mangiavamo.
Ovviamente lui non sapeva nulla di me e Zayn.
-Per me va bene.- disse Harry.
-Charlie, Zayn?- chiese il biondo.
-Okay.- disse Zayn guardandomi, ricambiai lo sguardo e poi risposi.
-Io non ho il costume, dovrei andare prima a casa.- dissi prendendo un bicchiere d'acqua.
-Ti accompagna Zayn.- disse indicando il moro.
Per poco non mi strozzai con l'acqua che stavo bevendo.
-Ehm.. non penso sia una buona idea.- dissi abbassando lo sguardo sulle mie dita cercando di evitare quello di Zayn.
-Oppure ti accompagna Harry.- disse guardando il riccio con occhi speranzosi.
-A proposito com'è andata prima Harry? Hai trovato subito la casa?- chiese Jess con l'intento di cambiare il discorso. Avrei amato quella ragazza se avesse cambiato discorso in un'altro modo. Però in fondo lei non aveva colpa, le avevo raccontato della litigata ma non di quello che fosse successo precedentemente con Harry.
-Oh si..- disse Harry continuando a guardare il suo piatto e capivo perfettamente il motivo del suo atteggiamento.
-E..?- chiese il biondo per farlo continuare.
-E nulla, mi ha aperto dopo poco, si è vestita e siamo venuti qui.- disse alzando un po' il tono di voce.
Gli diedi una leggera gomitata, così avrebbero capito che c'era qualcosa che non andava.
-C'è qualcosa che dovete dirci?- chiese Niall riducendo gli occhi come due fessure.
Tossii nervosamente, mi stavo strozzando con il cibo. Non mi ero mai sentita così in imbarazzo prima d'ora.
Alzai lo sguardo dal piatto per vedere i loro volti ed erano tutti un po' confusi.
Poi mi soffermai su quello di Zayn, era triste e anche un po' deluso. Incrociai il suo sguardo per un secondo, lo stomaco iniziò a farmi un male cane e i sensi di colpa si fecero sentire.
-Harry vuole nascondere il fatto che mi ha portata sulle sue spalle fino alla macchina perchè mi scocciavo di camminare, tutto qui.- dissi sorridendo falsamente.
Ovviamente penso che nessuno ci credette.
-Sei sempre la solita pigrona.- disse la mia amica, che ormai aveva capito che stavo nascondendo qualcosa.
-Lo so.- dissi bevendo un ennesimo bicchiere d'acqua per calmarmi.
-Io vado sopra, non ho fame.- disse Zayn alzandosi di scatto dalla sedia.
Lo seguii con gli occhi fin quando non salì tutte le scale.
-Cosa è successo ragazzi?- chiese Niall serio una volta che Zayn fosse salito sopra.
Harry prese fiato ed iniziò a parlare.
-..stavo salendo sopra per chiedere se avesse finito di prepararsi e ci siamo scontrati, ed in un modo o nell'altro le nostre labbra si sono toccate.- disse Harry scocciato.
-Ci state dicendo che vi siete baciati?- urlò Jess sbalordita.
-Shh! Se Zayn ci sente è la fine.- disse Niall.
-Un bacio che però è successo così, per caso.- mi difesi.
-Potevi dirmelo prima!-  la bionda abbassò nettamente il tono di voce.
-Diciamo che non gli ho dato importanza ecco.- dissi finendo di mangiare.
-Devi dirglielo Charlie.- disse Niall serio.
-No, mi ucciderebbe.- dicemmo Harry ed io all'unisono. Avevamo paura entrambi.
-Ragazzi capirà.- disse Niall sicuro di se.
-Ieri un ragazzo mi ha come dire..offeso e lui lo ha picchiato a sangue. Non penso che capirà.- dissi guardandolo negli occhi.
-Charlie pensi che nascondergli il bacio sia giusto?- chiese Jess preoccupata.
Sospirai.
-Vabbene, glielo dirò.- dissi passandomi una mano sul viso.
-Ora.- disse Jess.
-Come?- chiesi incredula.
Non ebbi alcuna risposta, Niall mi prese per un braccio e mi portò fuori dalla cucina, poi chiuse la porta.
-Grazie amici.- urlai calcando l'ultima parola.
Presi coraggio, salii sopra e bussai all'unica camera che non avevo ancora aperto.
-Avanti.- mi rispose subito.
Entrai e, senza far caso al disordine, iniziai a parlare.
-Zayn.- dissi d'un tratto.
-Ancora tu? Ma cosa vuoi?- chiese seccato, era steso a pancia in giù e non mi aveva visto quando ero entrata.
-Voglio parlare.- dissi seria, portando le mani sui miei fianchi.
-Beh io no.- disse chiudendo gli occhi.
-E invece sì.- dissi sedendomi sulla punta del letto. -Charlie per piacere...-
-Non mi interessa.- dissi testarda.
Zayn si alzò di scatto e si avvicinò al mio volto.
-Ho detto di no.- disse ad un centimetro dalla mie labbra.
-Ho detto che dobbiamo parlare.- replicai sicura.
Zayn alzò gli occhi al cielo e si mise seduto, appoggiando la schiena contro la testata del letto.
-Allora che devi dirmi?- chiese duro.
-Okay beh io..io volevo chiederti scusa, scusa per la reazione che ho avuto ieri sera, per non averti ascoltato e per essermene andata così.- dissi liberandomi di un peso.
Mi sentivo già meglio ma dovevo togliermi ancora quello più grosso.
Mi sorrise dolcemente, poi prese velocemente la mia mano e l'accarezzò lentamente.
E' come se, al solo udire quelle parole, Zayn si fosse rilassato.

-Anche io devo chiederti scusa per non essermi controllato e per non averti ascoltata.- disse anche lui.
Sorrisi anch'io e prima che potesse farlo lui, lo baciai.
-Mi dispiace.- disse quando ci staccammo.
-E' tutto apposto.- dissi fiondandomi tra le sue braccia.
-Zayn?- lo richiamai con voce dolce.
-Si?- chiese mentre mi accarezzava i capelli.
Il suo tocco era così piacevole e delicato.
-Devo dirti un'ultima cosa.- dissi con voce preoccupata.
-Dimmi.- disse calmo.
-Promettimi che non ti arrabbierai e che non mi lascerai ancora sola.-
-O-okay, te lo prometto.- disse smettendo di toccarmi i capelli.
-Prima a tavola stavamo parlando di cosa avessimo fatto io ed Harry quando mi è venuto a prendere no?- chiesi girandomi per guardarlo in viso, aveva uno sguardo strano.
-E..?- mi incitò lui a continuare.
-E per sbaglio, per caso, io non lo so come devo farti capire, è stato tutto troppo veloce e inaspettato.- dissi sedendomi sulle sue gambe.
-Cos'è successo Charlie?- chiese guardandomi serio.
-Diciamo che Harry ed io ci siamo baciati.- dissi riprendendo le sue mani.
-Ma nessuno dei due lo voleva, io stavo uscendo dal bagno lui era salito, ci siamo scontrati e quando ho alzato il volto le nostre labbra si sono toccate, mi sono staccata subito e anche lui insomma noi non..- non ripresi fiato - non lo volevamo fare, io e lui siamo amici, è successo tutto per caso.- appena finii di parlare alzai lo sguardo per vedere il suo volto.
Avevo detto tutto troppo frettolosamente.
-Charlie tu ed Harry vi siete baciati?- chiese incredulo.
-Io non lo chiamerei proprio bacio.- dissi correggendolo.
-C-cosa hai provato quando lo hai fatto?-chiese d'un tratto mentre guardava le nostre mani unite.
-Nulla, assolutamente nulla.- dissi alzando il suo volto.
-Nulla di tutto quello che provo quando bacio te.- dissi avvicinandomi.
Zayn si avvicinò anche lui e mi baciò con passione, allacciai la mani attorno al suo collo e mi misi a cavalcioni su di lui. Dopo alcuni secondi Zayn invertì le posizioni e si stese sopra di me, forse ci stavamo spingendo un po' troppo oltre.
-Allora, non dici nulla?- chiesi staccandomi dalle sue labbra.
-Tu non lo volevi e lui neanche. Non voglio avere altre discussioni con te per la mia gelosia quindi..- mi baciò leggermente sulla bocca. -non m'importa.- disse prima di stendersi di fianco a me.
Appoggiai la testa sul suo petto, potevo sentire il suo cuore che batteva davvero velocissimo.
-Zayn il tuo cuore batte fortissimo.- dissi accarezzandogli gli addominali scolpiti.
-E' colpa tua.- disse mettendo un braccio attorno alla mia schiena. Lo abbracciai con forza, poi, dopo una decina di minuti, mi voltai per baciarlo ancora e vidi che stava dormendo beatamente, evidentemente anche lui non aveva chiuso occhio per la notte precedente.
-Sai Zayn.- dissi chiudendo gli occhi. -penso di amarti.- sussurrai  prima di cadere tra le braccia di Morfeo.








Salveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.
Wo-wo-wo Charlie pensa di amare Zayn.
Chissà se finalmente riusciranno ad avere una storia 'normale'.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, mi raccomando recensiteeeee.







































Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** ''Allyson.'' ***


LSALALA La lieve luce del crepuscolo filtrava tra le fessure delle persiane. Un raggio arrivò ad illuminarmi il volto così mi svegliai e mi ricordai cosa fosse successo.
Zayn ed io, senza accorgercene, ci eravamo addormentati.

Ero appoggiata con la testa sul suo petto possente e  non avevo alcuna intenzione di staccarmi da lui. Alzai leggermente il volto per vedere se stesse ancora domendo e lo ritrovai nella stessa posizione in cui si era addormentato.
Un sorriso si dipinse sulle mie labbra, finalmente tutto si era risolto tra noi.
Richiusi gli occhi con l'intento di addormentarmi di nuovo ma purtroppo non ci riuscii.
Stetti vicino a Zayn ancora per un'abbondante mezz'ora, poi decisi di alzarmi.

Volevo chiamare mia madre, era da tempo che non sentivo la sua voce, e nonostante mi sembrasse stupido ammetterlo, mi mancava davvero tanto e con lei anche Jordan.
Mi mancava quel rompipalle che la mattina mi svegliava con i suoi soliti scherzi, mi mancavano i suoi 'ehi sorellona', mi mancavano le sue urla, i suoi modi di fare, mi mancava mio fratello.
Mi allontanai velocemente dalla stanza di Zayn e mi recai giù in cucina dove non trovai nessuno.
-Ragazzi?- chiesi a bassa voce, non volevo svegliare Zayn. Doveva riposare, si vedeva lontano un miglio che era distrutto.
Nessuno mi rispose, così rassegnata mi recai in cucina dove composi velocemente il numero di mia madre.
Dopo neppure due squilli si udì una voce stanca, anzi distrutta.
Sapevo che mia madre fosse andata lì per lavorare duro ma davvero non pensavo che potesse stancarsi così tanto.
-Charlie.- sorrisi, mi faceva uno strano effetto sentirla dopo tre giorni che non ci telefonavamo.
-Ehi mamma, come va?- chiesi interessata, speravo che mi desse buone notizie.
-Diciamo, le cose migliorano man mano.- ammise fiera di se stessa.
-Oh, bene. E Jordan?- volevo che me lo passasse, volevo sentire il suono della sua voce.
-E' uscito, sai ha conosciuto dei ragazzini che hanno più o meno la sua stessa età e ogni pomeriggio vanno a prendersi un gelato insieme.- ammiccai sorriso.
Non so perchè ma non ero poi così contenta. Jordan avrebbe stretto delle amicizie che poi si sarebbero rivelate in un certo senso inutili dato che lui sarebbe tornato qui a Londra senza di loro.
Ero davvero combattuta..
Una parte di me era felice che Jordan potesse divertirsi, l'altra invece era preoccupata per le sue nuove amicizie.

Era sempre stato un bambino molto chiuso e abbastanza timido, diversamente da quanto si possa pensare, per lui farsi degli amici significava davvero tanto e, andarsene via  abbandonandoli in quel modo, gli avrebbe senz'altro spezzato il cuore.
-Charlie ci sei?- La voce di mia madre mi riportò alla realtà.
-Sì, certo. Ma quando tornate?- chiesi giocando con una ciocca dei miei capelli.
-Charlie.- mia madre tirò un sospiro. -ci vuole ancora un po', abbi pasienza.- concluse stremata.
-Ma voi mi..- mi morsi il labbo inferiore per impedire a me stessa di continuare la frase. Nella nostra famiglia non c'era mai stato un forte legame d'affetto ed in quel momento avevo vergogna persino di ammettere ciò che provassi a causa della loro assenza.
-Io...ora devo andare.- dissi inventando frettolosamente una bugia.
-Oh, va bene Carlie.- disse mia madre con voce triste.
-Allora ci sentiamo?- chiesi cercando di ignorare il suo tono di voce.
-Certo, ci sentiamo..oh ehm Charlie?- disse ad un tratto.
-Si mamma?- le risposi come se fosse lì, vicino a me.
-Anche tu ci manchi.- disse prima di riattaccare il telefono.
Sorrisi timidamente.
-Vi voglio bene.- sussurrai nonostante la chiamata fosse già terminata.

-Che stai facendo?- sentii la voce incuriosita di Zayn alle mie spalle.
Sussultai e mi girai per guardarlo.
-Mi hai fatto prendere un colpo.- dissi toccandomi il petto con una mano.
-Scusa.- disse prima di avvicinarsi a me.
Ero seduta sul bacone della cucina e non avevo alcuna intenzione di alzarmi.
Zayn mise le mani sulle mie ginocchia e mi guardò negli occhi.
-Che stavi facendo?- chiese ancora ormai vicinissimo al mio viso.
Lo guardai divertita.
-Perchè vuoi saperlo?- lo sfidai avvicinandomi talmente tanto che i nostri nasi si sfiorarono.
-Così.- disse leccandosi le labbra.
Mi trattenni dal baciarlo.
Stava accettando la mia sfida ed io adoravo le sfide.
-Zayn..- sussurrai sensualmente, mi avvicinai al suo collo ed iniziai a fare su e giù con il dito.
Lo vidi ingoiaire faticosamente prima di rispondermi.
-Mh?- più che una risposta la sua fu un mugugno.
-Perchè non mi baci?- dissi facendo sfiorare le nostre labbra.
-Perchè devi farlo tu.- disse disperato. Sapevo che avevo la vittoria in tasca.
Scossi la testa divertita, legai le mie braccia attorno al suo collo e lo fissai dritta negli occhi.
-Mi sa che ti sbagli.- dissi spostando lo sguardo sulle sue labbra, erano rosse e tremendamente carnose.
Zayn non si mosse di un centimetro, così decisi di continuare a provocarlo.
Mi avvicinai ancora di più e morsi il suo labbro inferiore fino a farlo gemere.

A quel contatto Zayn non resistette e mi baciò deciso. Iniziò a mordermi la bocca e a succhiare le mie labbra.
Diciamo che fu un bacio bizzarro ma allo stesso tempo veramente eccitante.
Mi staccai per la mancanza di ossigeno e lo guardai sbalordita.
-Ragazzi dio che schifo, persino sul bancone della cucina, già mi sono traumatizzato per Niall e Jess, ora vi ci mettete anche voi?- disse Harry entrando in cucina, pensavo fossero andati al mare.
Mi staccai velocemente dalla presa di Zayn e mi misi in piedi.
-Harry ma non siete andati a mare?- chiesi evitando lo sguardo indagatore di Zayn.
-Ehm no.- disse distaccato. Lo guardai cercando una spiegazione ma Harry evitò il mio sguardo.
-Harry guarda che mi ha detto tutto.- disse Zayn diretto.
Il riccio alzò il volto preoccupato.
-Zayn io non volevo farlo..- disse guardandolo dritto negli occhi.
Mi girai per vedere la faccia di Zayn, era normale anzi sorrideva. Sorrisi anch'io e mi rigirai verso Harry.
-E' tutto apposto, non ci picchierà.- dissi per sdrammatizzare ma quel commento non fu ben accetto da Zayn che strinse la mani in due pugni.
Harry rise e si voltò per prendere un bicchiere d'acqua.
-Beh allora se abbiamo chiarito tutto, posso anche andare.- disse finendo di bere il bicchiere d'acqua, poi sparì nel nulla.
Mi voltai verso Zayn con l'intento di riprendere ciò che stavamo facendo quando notai il suo cambiamento d'umore.
-Zayn se è per quella frase io stavo solo scherzando.- dissi piantandomi davanti a lui.
-Non è per quello.- disse girandosi per riprendere il suo telefono.
-E allora cosa ho fatto?- chiesi allarmata.
-Quando Harry è entrato in cucina, ti sei subito allontanata da me..Perchè? Loro sanno che c'è qualcosa tra di noi, molto più di una semplice amicizia.- disse voltandosi in modo che potesse guardare l'espressione del mio viso.
Aveva ragione, il problema era che non sapevo nemmeno io cosa mi fosse preso. Mi ero discostata da lui in maniera talmente brusca e veloce che non avevo neppure realizzato cosa stessi facendo.
-Hai ragione...scusa.- ammisi senza sapere cosa rispondere.
-Non voglio le tue scusa Char, voglio sapere se sono veramente io quello che vuoi.- disse a bassa voce.
Alzai la testa di scatto.
-Certo che sei tu quello che voglio.- dissi avvicinandomi per poggiare le mie mani sui suoi fianchi.
Zayn mi sorrise e mi baciò ancora.
Amavo i suoi baci, erano tutto quello di cui io avevo davvero bisogno. Era dolci, delicati ma anche sensuali.
Mi staccai guardandolo sorridente, gli accarezzai una guancia ed iniziai a lasciare umidi baci all'angolo della bocca.
-C-char.- la sua voce uscì strozzata. Mi allontanai guardandolo soddisfatta, aveva ancora gli occhi chiusi.
-Quando fai così mi piaci ancora di più.- soffiò ad un centimetro dalla mia labbra.
Stavo per rispondere ma fui fermata dal suono insistente del campanello, alzai gli occhi al cielo e mi allontanai per andare ad aprire.
-Arrivo.- urlai ormai vicina alla porta.
Sbirciai dall'occhiolino e vidi una ragazza mora con i capelli mossi e lunghi che aspettava nervosa.
Aprii la porta e rimasi senza parole.
Quella ragazza la conoscevo, e come se la conoscevo.
-Allyson?-  domandai insicura, sperai con tutto il cuore di non essermi sbagliata.

-Ehi non ci vediamo da anni e tu mi saluti così?- chiese la mora prima di fiondarsi tra le mie braccia.
Risi, era davvera cambiata. Quando l'avevo lasciata ero più bassina ed aveva i capelli davvero corti.
Allyson era la mia migliore amica in Italia, simpatica e solare.
Una caratteristica che soprattutto  mi piaceva di lei era che non si abbatteva mai, non c'era stata una volta, una sola volta che non l'avevo vista senza quel suo bellissimo sorriso sul volto ed era per questo che l'avevo soprannominata 'esercito'.

Appena mi trasferii a Londra continuammo a tenerci in contatto grazie a Skype, Facebook e Twitter poi , dopo circa tre mesi, decidemmo di smettere, lei troppo impegnata con la sua vita in Italia, io con la mia a Londra.
Ricambiai l'abbraccio con forza.
-Ma che ci fai qui?- chiesi allontanandomi meravigliata.
-Allora diciamo che ho tante, forse troppe cose da raccontarti.- disse sorridendomi. Il suo sorriso non era cambiato per nulla. Era talmente profondo che era in grado di incantare qualunque persona le si avvicinasse.
-Vieni entra.- dissi tirandola per un braccio, poi mi accorsi che quella non era casa mia ma di Niall e la voglia di sapere come quella ragazza fosse riuscita a trovarmi si fece sempre più forte.
-Char ma quanto ci vuole?- chiese Zayn venendoci incontro.
Appena vide Allyson si fermò di scatto.
-E lei chi è?- chiese scrutando la ragazza. La voglia di prenderlo a calci era davvera tanta in quel momento.
-Allyson, una mia amica.- dissi puntando gli occhi sui suoi come se avessi il potere di fargli cambiare direzione.
Zayn la fissava sbalordito, non nego che fosse davvero una bella ragazza ma cavolo, fino a prova contraria, ero io quella che gli piaceva.
-Piacere Zayn.- disse il moro abbozzando un sorriso.
Mi ricordai per un momento come si fosse presentato la prima volta che ci incontrammo e, a differenza di come avesse appena fatto con Allyson, con me era stato davvero uno stronzo.
La mora lo guardò imbarazzata e ricambiò il sorriso.
A quel punto decisi di intervenire.
-Bene, ora noi andiamo dillà, amore.- dissi prima di prendere per mano Allyson e di tirarla in cucina.
'Amore', non sapevo ancora come quella parola potesse essere uscita dalla mia bocca. Fin da piccola avevo sempre odiato quei nomignoli smielazzati che usavano le coppie di fidanzati. Anzi, dire che li odiavo era dir poco.
Scossi la testa riportando l'attenzione sulla mia amica.

-Raccontami tutto.- dissi sedendomi sul tavolo.
-Beh devo darti un po' di notizie. La prima, che spero ti farà piacere, è che mi sono trasferita qui insieme a quel chiacchierone di mio fratello, non ce la facevamo più di vivere in Italia.- disse alzando lo sguardo sul mio viso per osservare la mia reazione.
Mi bloccai d'improvviso poi, realizzando cosa avesse appena detto, le saltai letteralmente addosso.
-Ma è fantastico!- esclamai prima di farle un cenno in segno che dovesse continuare.
-La seconda è che abbiamo trovato un appartamento di fronte a questo.- disse più entusiasta.
-Dio Allyson non posso essere più felice di così!- dissi stritolandola.
-Ma..come hai fatto a trovarmi, insomma non sembravi stupita di vedermi qui.- continuai curiosa.
-Beh..- la mia amica abbassò lo sguardo sulle sue mani.
-Cosa?- la incitai a parlare.
-Diciamo che ti ho vista prima in cucina.- ammise sincera.
La guardai con occhi sbaratti.
-C'è una finestra grandissima che affaccia sulla strada..stavo venendo quì per chiedere del burro, dato che quel coglione del mio vicino non voleva darmelo, e ti ho vista con...Zayn.- disse schioccando le dita nonappena si ricordò il suo nome.
-Wow.- ero senza parole, non mi sarei mai aspettata una risposta del genere.
-Non ero proprio sicura che fossi tu, poi ho visto quello e ho capito tutto.- dissi indicando un bracciale argentato che tenevo legato al posto. Mi era stato regalato da mio nonno prima della sua morte e non lo toglievo mai, neppure durante la notte.
-E' incredibile, finalmente ci..ci siamo ritrovate. Io non riesco ancora a crederci.- cercai di trattenere le lacrime.
Mi era mancata davvero tanto e, nonostante fossero passati anni, la nostra amicizia non sembrava essere cambiata.
-Nemmeno io.- disse mostrandomi un sorriso radioso.
-Ho così tante cose da dirti che non so dove iniziare.- ammisi divertita.
-Potresti iniziare dicendomi che ti sei fidanzata con un ragazzo a dir poco stupendo!- urlò indicando il salone dove precedentemente aveva visto Zayn.
-Non siamo fidanzati.- la corressi con una punta di tristezza.
-Davvero? A me sembrava proprio di sì.- esclamò riferendosi al bacio che aveva visto pochi minuti prima.
Risi ed iniziai a raccontarle la mia 'avventura' con Zayn.
Di sicuro saremmo rimaste per un bel po' in quella cucina.
Ricordo come se fosse ieri le nostre interminabili conversazioni telefoniche, parlavamo ore ed ore a telefono nonostante ci vedessimo ogni signolo giorno.
Figuriamoci adesso che non ci vedevamo da due anni.





                                                                                                                          ***



-No..non ci credo.- disse Allyson incredula.
-Sì è tutto vero.- confermai.
Eravamo ancora in cucina ed avevo appena smesso di raccontarle dell'ultimo litigio fra me e Zayn. Ovviamente Allyson non voleva crederci, continuava a dirmi che le sembrava tutto 'troppo da film' e che le stessi mentendo.
Purtroppo invece quella era la verità e nonostante glielo stessi ripetendo da mezz'ora, continuava a scuotere la testa e dire che non fosse vero.
-Quindi mi stai dicendo che quel Zayn ha fatto a botte per te in un ristorante?- urlò eccitata. Io in realtà non ci trovavo nulla di eccitante o di pazzesco.
-Sì Ally, quante volte devo dirlo ancora?- chiesi ormai stufa.
Allyson mi guardò negli occhi e capì che non stavo scherzando così, alzò le mani in segno di resa.
-Okay okay, ti credo.- disse posando il tè che le avevo appena versato sul tavolo.
-Quindi questa non è casa tua.- chiese interrompendo il silenzio che si era creato.
-No, è di Niall, un mio amico.- dissi con noncuranza.
-E dov'è?- chiese alzandosi di scatto.
La incenerii con lo sguardo.
-E' fidanzato con Jess.- dissi assottigliando gli occhi.
-Jess.- disse con una punta di disprezzo. Anche se non l'avesse mai conosciuta, Allyson la considerava antipatica e soprattutto, una di quelle persona da tenere alla larga.
Mentre ero immersa nei miei pensieri un'idea mi balenò per la testa.
-Ehi devi conoscerli!- esclamai.
-Conoscerli?- chiese la mora preoccupata.
-Sì Niall, Jess, anche Harry, Louis, Liam.- dissi pensando tra me e me.
-Chi?- chiese ancora più confusa.
-Ora li vedrai.- la presi per un braccio e la portai sopra.
-Ma dove mi stai portando?- chiese allarmata.
-Ehi calmati, voglio solo farti conoscere i miei amici.- mi girai sorridendole rassicurante ma Allyson non sembrava per nulla tranquilla.
Mi voltai verso la stanza di Harry semiaperta e mi incamminai seguita dalla mia amica.
-Harry posso entrare?- chiesi bussando.
-Si vieni.- mi rispose urlando.
Aprii la porta e vidi il riccio steso sul letto con il computer poggiato sulle gambe.
-Volevo presentarti una persona.- dissi tirando Allyson per un braccio. Si era nascosta dietro la mia schiena per la vergogna.
-Ciao.- disse imbarazzata, era rossa in volto come un peperone.
Harry alzò lo sguardo dal computer e lo puntò sulla mia povera amica.
Sbarrò gli occhi non appena vide che era una bellissima ragazza, poi si alzò di scatto dal letto e si avvicinò ad Ally.
-Ciao dolcezza, io sono Harry.- disse guardandole le labbra.
Roteai gli occhi al cielo, era sempre il solito.
-C-ciao.- la mora deglutì nervosa e solo allora capii che era davvero in difficoltà.
-Harry smettila di guardarla così se non vuoi che muoia.- sbottai.
Il riccio mi sorrise e si allontanò da Allyson di qualche centimetro, come se volesse lasciarla respirare.
-Lei si chiama Allyson comunque.- spiegai velocemente.
Poi, dato che nessuno dei due proferiva parola, ripresi ancora una volta il braccio della mia migliore amica e la portai fuori senza salutare minimamente Harry.
-Che cazzo fai?- mi chiese la mora innervosita.
La guardai come per dire 'cuciti quella dannata bocca' ed Allyson sembrò capire il mio messaggio.
Bussai alla camera di Niall e mi venne ad aprire Jess sorridente.
Il suo sorriso però si spense quando vide la ragazza che avevo affianco.
-E lei chi è?- chiese minacciosa puntando il dito contro Ally.
La mora indietreggiò impaurita.
-Jess lei è Allyson, Allyson lei è Jess.- dissi felice.
Le ragazze si  scambiarono diversi sguardi prima di esclamare all'unisono 'piacere'.
Ovviamente Jess sapeva benissimo chi fosse Allyson perchè, nei primi mesi che la conobbi, non facevo altro che parlare di lei.
-Ha trovato un appartamento di fronte casa di Niall.- spiegai prima che Jess potesse interrogarla.
-Ohw mi fa davvero piacere.- disse Jess felice.
Allyson ricambiò il sorriso imbarazzata.
-E Niall?- domandai entrando in camera.
-Qualcuno mi ha chiamato?- chiese il biondino sollevandosi dal letto.
Poi appena si accorse che non ero sola, si avvicinò incuriosito.
-Niall lei è Allyson, una mia amica italiana.- dissi indicando la mia amica con la mano.
-Piacere Niall.- disse il biondo sorridendole affettuoso.
-Allyson.- affermò con prontezza la mora. Questa volta non sembrava per nulla imbarazzata.
-Io direi di scendere giù, vuoi qualcosa Allyson?- chiese Jess mentre infilava le Vans rosse.
-No grazie mi ha già offerto un po' di tè freddo Charlie.-
-Okay.- disse prima di aprire la porta alle sue spalle per inivitarci ad uscire.
Scendemmo in silenzio giù e ci sistemammo nel salotto.
-Allora Allyson come mai sei venuta qui a Londra?- chiese Niall cercando di mostrarsi il più gentile possibile.
-Oh non ce la facevo più a vivere in Italia e siccome non avevo alcuna voglia di finire gli studi lì, ho pensato di venire a Londra e...mi sono trasferita nella casa difronte alla vostra.- disse ridendo.
Finalmente era ritornata se stessa.
-E' magnifico.- esclamò Niall sorridendole.
-Io direi di organizzare una bella festa come benvenuto ad Ally.- urlò trionfante Harry scendendo dalle scale.
Ally? Solo io la chiamavo così!
La mora sorrise evitando lo sguardo persuasivo del riccio.
-Per me va bene.- dissi alzandomi di scatto dal divano.
-Anche per me.- disse Niall seguito da Jess.
-Bene allora che ne dite di Sabato, ho già un posticino in mente.- disse Harry sfregandosi le mani.
Sembrava tanto un nano malefico. (?)
-Beh allora hai tutta la settimana per organizzare la festa dato che nessuno di noi ti aiuterà.- dissi dandogli una pacca sulla spalla.
-Ma veramente io..- Harry non finii di parlare che bussarono ancora al campanello.
-E adesso chi è?- urlai spazientita prima di andare ad aprire la porta.
Guardai davanti ai miei occhi e vidi Louis con le braccia conserte che mi fissava arrabbiato.
Mi sorpassò senza salutarmi ed iniziò a borbottare qualcosa.
-Louis tutto bene?- chiesi turbata.
-Non va niente bene.- disse entrando in cucina imprecando qualcosa. Lo seguii in silenzio.
-Cos'è successo?- Non lo avevo mai visto così. Sembrava molto nervoso..
-Oh nulla Charlie, solo una cogliona.- disse prima di entrare nel salotto.
Lo guardai scomparire dalla mia vista, poi mi ricordai di Allyson.
-Ehi Louis aspetta.- lo rincorsi e raggiunsi i ragazzi in salotto.
-Tu sei la cogliona del burro!- disse d'un tratto Louis indicando la povera Ally.
-Tu sei il coglione che mi ha risposto male!- contrattaccò la mora alzandosi.
Li guardai allibita, così come il resto dei ragazzi.
-Vi conoscete?- chiesi perplessa.
-Purtroppo sì.- disse Allyson guardando il moro.
-Purtroppo.- ripetè Louis acido.









Salveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!
Okay allora devo dire tanteeeee cose. (Viva Allyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy!)
La prima è che ho deciso di aggiungere un'altro personaggio perchè non avevo più idee.
La seconda è che questa idea mi è balenata per la testa mentre leggevo un'altra ff, ovvero questa (mi raccomando leggetela, è bellissima!) ---> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1904575&i=1
La terza è che spero che moncina non si arrabbi perchè non volevo diciamo 'copiare' la sua idea, volevo solo svilupparla anche nella mia ff dato che non sapevo più cosa far accadere. *Non so se è chiaro il concetto*
Comunque sia, se questo capitolo darà fastidio a moncina vi avverto ragazze che lo eliminerò e mi inventerò qualcos'altro.
Chiedo scusa a tutte, al prossimo capitolo!




Oh dimenticavo, questa è la nostra Charlotte.
Per chi non l'avesse riconosciuta è la bellissima Kristen Stewart.

























 photo tumblr_ku86akBjHz1qzlwi5o1_500_zps65185a90.jpg

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** ''Promettimi che non mi abbandonerai mai.'' ***


hh *Allyson's Pov*


-Possiamo capire come fate a conoscervi?- chiese Charlie per rompere la tenzione che si era formata tra me e Louis.
Quel ragazzo era più odioso di una zanzara durante la notte.
-Certo.- risposi con prontezza ricordando ciò che era accaduto poche ore prima.

Flashback

Ero davanti alla porta di casa dei miei vicini, dato che, non conoscendo ancora la zona, non avevo del burro e mio fratello Tom aveva insistito perchè lo chiedessi ai nostri 'amabili vicini', o almeno lui li aveva definiti così.
Pigiai con titubanza il tasto del campanello con su scritto 'Styles-Tomlinson'. Sperai con tutto il cuore che si trattattasse di una coppia di fidanzati della nostra età in modo che non ci sarebbero stati bambini pestiferi o anziani rompipalle.
Dopo pochi secondi mi venne ad aprire un ragazzo moro, più o meno dell'età di mio fratello.  Un sorriso spuntò sulle mie labbra, appena alzò il volto per guardarmi.
Solo allora vidi che aveva il cellulare poggiato ad un orecchio ed infatti, non mi calcolò minimamente.
Lo guardai infastidita mentre continuava la sua conversazione a telefono, era come se per lui fossi un fantasma.
-Ehm scusa?- provai a recuparare la sua attenzione ma il moro cacciò le mie parole con un gesto della mano.
Alzai gli occhi al cielo.
-Scusa avresti del burro?- chiesi frettolosamente.
-Potresti starti zitta un momento?- mi disse alquanto scocciato. Nella sua voce colsi una punta di acidità.
Lo guardai incredula, nonostante avesse l'aria di un bravo ragazzo, era davvero uno stronzo.
-Senti brutto coglione, ero venuta qui solo per chiederti un po' di burro e per presentarmi..sono la tua nuova vicina Allyson.- alzai leggermente il tono di voce, guardandolo arrabbiata.
Sulla bocca del moro si formò una piccola 'o' e prima che potesse rispondermi a tono, continuai ad urlagli contro.
-E comunque, sei davvero maleducato e anche molto antipatico.- mi voltai per andarmene quando lo sentii borbottare qualcosa.
Mi rigirai con aria minacciosa.
-Ora capisco perchè gli Stewart se ne sono andati da quella casa.- commentai prima di sorpassare il cancelletto e di chiuderlo con forza alle mie spalle.

Finii velocemente il mio racconto e li guardai in attesa di qualche commento.
-Diciamo che Louis si è comportato da stronzo e lei ha risposto come si deve.- riassunse brevemente Charlie.
-Ha risposto come si deve? Ha iniziato ad urlarmi contro come una pazza!-  disse Louis guardandomi negli occhi.
-Te lo sei meritato, non si trattano così le persone, soprattutto le ragazze.- intervenne Jess in mia difesa.
Alzai le sopracciglia e mi girai verso il moro come per dire 'adesso chi ha ragione?'.
Louis ricambiò lo sguardo ed iniziò a sbuffare.
-Okay forse ho sbagliato ma capitemi ragazzi parlavo a telefono con Cloe.- disse guardando in particolare Harry e Niall.
Il riccio lo guardò sbalordito.
-Ti ha richiamato?- chiese avvicinandosi al moro.
-Sii Harry, sii.- disse Louis entusiasto.
Io e le ragazze continuavamo a non capire.
-E che ti ha detto?- continuò Niall incuriosito.
-Ho dovuto chiudere la chiamata dato che un'imbecille continuava ad urlarmi contro.- disse guardandomi. Harry e Niall si girarono a fissarmi.
Alzai le spalle indifferente.
-Non è colpa mia se avete un amico stupido.-
Sentii delle risate alle mie spalle, probabilmente Charlie e Jess si stavano divertendo.
-Senti Mr santità- Louis si avvicinò pericolosamente a me. -non ti rispondo male solo perchè sei una ragazzina.- disse prima di sedersi sul divano di fianco a Niall.
-Ed io farò finta di non aver sentito solo perchè mi fai pena.-
Ero irratata, molto irritata.
Andiamo, ragazzina? Aveva si e no un annno in più di me e mi chiama r-a-g-a-z-z-i-n-a? Dio quanto avrei voluto prenderlo a sassate in quel momento.
Cercai di controllare i miei istinti omicidi e mi sedetti anch'io sul divano, ovviamente distante da lui.
-Allora, che ne dite di rimanere tutti qui stasera?- chiese Niall per rompere il silenzio che si era creato.
Lo guardai con occhi sbarrati. Io non sarei rimasta in quella casa un secondo di più!
-Io rimango.- disse Jess sorridente, in fondo non era male quella ragazza.
Aveva ragione Charlie a dire che avrei dovuto conoscerla prima di criticarla. 
-Ma Zayn che fine ha fatto?- domandò la mora ignorando la proposta del biondino.
-Oh è sopra.- disse Harry.
-Allora vado a chiederlo anche a lui, io rimango comunque.- disse prima di sorriderci e salire sopra.
La uccisi mentalmente. Si era forse dimenticata che io non conoscevo nesssuno?
-Tu Harry resti?- chiese Jess.
-Basta che non vi sbaciucchiate tutto il tempo.- pronunciò quelle parole con disgusto.
Niall scosse la testa. -Non lo faremo.-
-Louis?- continuò la bionda divertita.
Il moro si guardò le mani per un po', poi alzò il volto per guardare la ragazza.
-Sì.- sussurrò.
-Allyson?- Harry mi guardò sorridente, anche se era un po' strano, era davvero un bel ragazzo.
Lo guardai anch'io e per la prima volta, non mi imbarazzai. Ricambiai il sorriso e poi risposi.
-Ehm..non posso, devo sistemare la casa, ci sono scatoloni dappertutto.- ammisi dispiaciuta. Mi sarebbe piaciuto restare se non fosse arrivato quel coglione di Louis. Non sopportavo la sua presenza, non sopportavo la sua voce e i suoi modi di fare nemmeno per un'ora figuriamoci se fossi rimasta a cena lì.
-Ti aiutiamo noi domani ad ordinare tutto.- disse Harry sedendosi su un bracciolo del divano vicino a me.
-Daiiii.- urlarono Jess e Niall.
-Non ti mangiamo mica.- continuò il biondino scherzosamente.
-Okay, okay, resto.- mi arresi.
Scommetto che tutti furono felici della mia risposta tranne che Louis.
Lo guardai con la coda dell'occhio, stava sbuffando.
Alzai gli occhi al cielo e riportai l'attenzione sul dibattito che si stava svolgendo tra Jess ed Harry, Niall invece era scomparso.
Uno voleva mangiare la carne, l'altro il pesce. Peccato che nessuno dei due sapesse che fossi vegetariana.
-Ehm..ragazzi?- richiamai la loro attenzione.
Harry si girò velocemente verso di me e Jess fece lo stesso.
-Scusate ma io..io sono vegetariana.- dissi guardando verso il basso. Ogni volta che dovevo dirlo, avevo quasi paura, come se le persone potessero considerarmi strana, diversa dal normale.
-Fantastico.- sbottò Louis ironico. Lo uccisi con lo sguardo.
Non era colpa mia se anche i miei genitori adottivi lo erano.
'Avresti mai il coraggio di mangiare un animale?' mi chiedevano quando ero piccola con aria alquanto schifata mentre mi porgevano un piatto di verdure puzzolenti.
All'inizio mi ero opposta, insomma, chi erano loro per dirmi cosa mangiare?
Solo dopo ben 10 anni mi abituai a quello stile di vita ed ora, l'idea di mangiare una semplice cotoletta mi faceva venire il disgusto.
-Oh.- disse Jess guardandomi a bocca aperta.
-Oh.- replicò a sua volta Harry. Mi guardavano come se fossi un extraterrestre.
Non mi ero mai sentita così imbarazzata e soprattutto a disagio.
-Forse ehm..forse è meglio che vada..mi sono appena ricordata che domani arriva il resto dei mobili e non vorrei accumulare scatole su scatole. Lo faremo un'altra volta che ne dite?- dissi alzandomi velocemente dal divano. Di solito le mie bugie funzionavano sempre.
-Spero che stai scherzando.- disse Jess seria.
-Davvero ragazzi, sono anche un po' stanca.- dissi massaggiandomi le tempie della testa.
Mia madre, quella vera, mi diceva sempre che da grande avrei potuto fare l'attrice talmente che ero brava a mentire.
-Allyson ne sei sicura? Isomma per noi non c'è..- la bionda provò ad affrontare l'argomento ma la interruppi.
-Jess dico sul serio, sono davvero stanca. Forse è meglio se facciamo un'altra sera. - ammisi con voce stremata.
-Davvero?- chiese Harry intestardito.
-Sì.- replicai con voce bassa.
-Allora Louis la accompagni tu alla porta?-chiese Jess con aria innocente. La guardai come quando un assasino guarda la sua vittima.
Forse la ragazza non aveva ancora capito che io e Louis ci odiavamo da morire.
Il ragazzo roteò gli occhi al cielo e mi fece strada.
-Allora vado, ciao ragazzi. Salutatemi Charlie e Zayn.- dissi salutandoli con la mano.
Poi mi girai per seguire Louis.
-Questa è la porta.- disse ironico indicandomi l'alta struttura che avrei dovuto oltrepassare.
Gli sorrisi falsamente ed uscii.
-Allyson.- Mi girai incredula, Louis mi aveva fermata per un braccio.
-Non pensare che non ti vogliamo o che tu sia diversa solo perchè sei vegetariana.- disse sincero.
Annuii nervosa e mi incamminai verso casa.
Nonostante non lo sopportassi minimamente e fosse uno stronzo, era stato l'unico che mi aveva capita.




Charlotte's Pov.



-Zayn?- chiesi insicura bussando alla porta della stanza di Niall.
-Amoreee sono qui.- mi urlò dall'altro lato della casa.
Avvampai ripensando al momento in cui lo avevo chiamato così, ma come mi era saltato in mente?
Gelosia, stupida gelosia.
Entrai nella camera da letto dei genitori di Niall, era lì che avevo sentito la sua voce. Devo dire che era davvero spaziosa, le pareti gialline le donavano una strana luce e i vari arredi erano perfettamente intonati con i colori dei mobili e del pavimento.
Zayn era steso sul letto color panna e manteneva il suo IPhone nero in mano.
Lo guardai in tutta la sua bellezza, aveva una canotta bianca che non ricordavo di aver visto precendentemente.
-Beh? Che fai lì? Vieni amore.- disse calcando l'ultima parola.
Risi e mi stesi di fianco a lui.
-Per quanto ancora mi rinfaccierai di averti chiamata in quel modo?- mi girai per guardarlo, stava ridendo.
-Sai Allyson è proprio una bella ragazza.- disse col puro intento di farmi arrabbiare.
Gli tirai un pugno sul braccio.
-E meno male che ero io quello geloso.- disse posando il suo IPhone, girandosi verso di me.
Lo guardai imbronciata. Mi sentivo come una bambina.
-Ti ricordo che tu hai preso a pugni un ragazzo.- sbottai.
-Beh era per una buona causa.- disse avvicinandosi al mio viso.
Iniziò ad accarezzarmi la guancia dolcemente.
Chiusi gli occhi per un secondo e mi lasciai invadere dal suo profumo.
-Sei proprio stupido lo sai?- chiesi mantenendo gli occhi chiusi.
Come risposta ebbi uno dei suoi splendidi baci.
-La prendo come un sì.- dissi staccandomi dalle sue labbra.
-Comunque...- enunciai prima che potesse dire qualcosa.
-Sono salita perchè Jess e Niall hanno chiesto a tutti di rimanere qui per cena e volevo sapere se anche tu restassi.- continuai mettendomi seduta.
La camera in cui ci trovavamo era quella dei genitori di Niall e non mi sembrava molto educato rimanere lì, sul loro letto a baciarci.
-Tu rimani?- chiese facendo lo stesso.
 Annui e mi morsi il labbro inferiore, non so perchè ma lo facevo di continuo.
-Allora resto anch'io.- disse prima di lasciarmi un bacio a fior di labbra.
Ci alzammo entrambi dal lettone matrimoniale ci dirigemmo giù in silenzio.
-Rimane anche Allyson?- chiese serio mentre scendevamo le scale.
Lo guardai con fare cagnesco, non poteva farmi questo.
-Penso di sì.- dissi continuando a camminare, non lo degnai di uno sguardo altrimenti avrebbe capito che stavo morendo dalla gelosia.
-Charlie.- mi richiamò con voce alquanto divertita.
-Che vuoi?- chiesi ormai giunta all'ultimo scalino.
-Sei ancora più bella quando ti ingelosisci.- mi sussurrò all'orecchio prima di raggiungere gli altri in salotto.
Sbuffai e lo seguii divertita.
Scrutai le figure dei ragazzi e vidi che Allyson non c'era.
-Ragazzi dov'è Ally?- chiesi attirando la loro attenzione.
-E' andata via, ha detto che aveva da fare con la casa nuova.-
L'unica che mi rispose fu Jess.
-Tutte scuse.- commentò Louis seduto comodamente sul divano. Lo guardai in cerca di chiarimenti. Che voleva dire?
Il moro si accorse del mio sguardo interrogativo.
-E' andata via perchè non si sentiva a suo agio. Come ci ha confessato che era vegetariana l'avete guardata come se avesse ucciso qualcuno.- disse accusando Harry e Jess che erano seduti vicini.
Mi girai incredula sperando che Louis mi stesse facendo uno scherzo.
Entrambi abbassarono lo sguardo dispiaciuti.
Forse avrei dovuto informarli prima su quel piccolo particolare.
Allyson era stata adottata dalla famiglia Skiper, la quale era solo e unicamente vegetariana.
Mio padre e mia madre li conoscevano fin da giovani e si erano sempre lamentati delle loro strane abitudini.
Nonostante però fossi cresciuta con l'idea che i genitori adottivi di Allyson fossero 'matti nel profondo' come diceva sempre mia madre, li consideravo delle brave persone, simpatiche e socievoli. Quando Allyson mi dichiarò di essere vegetariana ricordo che la prima cosa che feci fu sorriderle, aveva così paura che l'avrei abbandonata..
In quel preciso istante mi era sembrata addirittura timida ed Allyson lo non era mai.
Non ho mai capito il perchè avesse così paura ad ammetterlo, le avevo sempre detto che non doveva pensare di non essere accettata da qualcuno solo perchè non mangiava carne o pesce, ma evidentemente non era bastato.
-Harry hai ancora in mente quella festa vero?- avevo pensato una soluzione per risolvere quel piccolo problema.
-Ovvio.-
-Bene allora la posticiperemo a domani.- dissi decisa. Fare una festa a sorpresa ad Ally sarebbe stato davvero fantastico e poi lei amava le feste.
Vidi Harry sbarrere gli occhi.
-Ti aiuteremo noi.- lo avvisai prima che potesse aprire bocca.
-Chi, quando, dove, cosa e soprattutto perchè?- chiese Louis appena pronunciai quelle parole.
Mi girai verso il moro ed inziai a fare il labbruccio.
-Louis lo sai che ti voglio tanto ma tanto bene.- dissi prima di fiondarmi tra le sue braccia.
-Charlie con me non funziona.- sembrava impassibile.
-Ti prego.- dissi aggrappandomi al suo braccio, Zayn in quel momento sembrava volesse ucciderci con lo sguardo.
-No.- rispose secco.
-Tu non sei mio amico!-
Assottigliai gli occhi e lo indicai minacciosamente.
-Okay, okay. Vi aiuterò.- disse esausto.
-Grazie grazie grazie.- Lo abbracciai con forza, sapevo che non sarebbe riuscito a resistere.
-Sia chiaro lo farò solo perchè siete miei amici.- si staccò dall'abbraccio.
-Bene.- dissi avanzando verso la televisione per spegnerla.
-Ehi!- protestò Niall come un bambino.
Lo guardai dura, non era il momento di vedere la televisione.
-Allora, dato che domani faremo questa festa a sorpresa ad Ally, io direi che dovremmo iniziare a cercare un luogo adatto.- annunciai guardandoli uno ad uno.
Niall sembrava stesse pensando, Zayn aveva la testa tra le mani ed aveva un aria da completo idiota, Jess invece non faceva che mordersi il labbro, Louis sbuffava sonoramnente ogni tre e due ed invece Harry si grattava continuamente la testa.
-Un momento...ma Liam?- chiesi notando l'assenza del ragazzo.
-Ma certo..Liam!- disse Zayn guardandomi entusiasto. Per un momento giurai di aver visto una lampadina accendersi sulla sua testa.
-Cosa?- chiese Jess perplessa quasi quanto me.
-Ha una casa grandissima in centro dove organizza tutte le sue feste di compleanno.-
Questa mi era nuova. 
-E' perfetto, dovremmo solo chiamarlo.- dissi continuando a guardare Zayn.
-Lo faremo dopo, ora ho fame.- ammise Niall.
Lo guardammo divertiti, quel ragazzo aveva una discharica al posto dello stomaco, scommetto che se gli avessero dato un pezzo di pane ammufito lo avrebbe mangiato senza indugiare un secondo.
-Niall tu hai sempre fame.- lo corresse Louis prima di scompigliargli tutti i capelli.
Li osservai attentamente.
Ero stata davvero fortunata ad incontrarli. Loro mi rendevano felice, mi facevano sentire protetta ed in un certo senso amata.
-Charlie ci sei?- mi chiese Harry sventolando una mano davanti ai miei occhi.
Probabilmente mi ero incantata a fissarli.
-Sì, certo.- sorrisi radiosa.
Mnetre stavamo per dirigerci in sala pranzo, sentii la mia gamba vibrare leggeremente segno che qualcuno stesse chiamando. Sorrisi ancora di più  appena lessi il nome sul display.
Mi allontanai dai ragazzi per rispondere.
-Biondooo.- esclamai una volta chiusa la porta del bagno alle mie spalle.
-Ehi Charlie.- Ora che ci penso era da ben tre giorni che non ci vedevano.
-Era da un po' che non ci sentivamo e volevo sapere se ti andrebbe di venire da me domani, ho organizzato una barbecue.-
Ovviamente sarei voluta andarci con tutta me stessa ma esitai un momento prima di rispondere.
Avevo paura che Zayn ed io potessimo litigare ancora una volta e non volevo separarmi da lui. Respirai profondamente e con mio dispiacere, rifiutai l'invito.
-Oh, fammi pensare...Zayn?- quel ragazzo riusciva a capirmi sempre e ovunque.
-Sì Daniel, ho paura di perderlo ancora una volta.- ammisi mordendomi il labbro inferiore con forza.
-Oh non preoccuparti, ti capisco.- il tono della sua voce era cambiato improvvisamente.
La gioia era diventata tristezza o meglio delusione.
-Allora ci vediamo un'altra volta.- disse Daniel interrompendo il silenzio.
-Ehi aspetta.- dissi ricordandomi della festa che stavo organizzando.
-Domani sera daremo una festa per una mia amica, vieni anche tu!- lo incoraggiai.
-Charlie pensi veramente che sia una buona idea?- chiese riferendosi molto probabilmente alle gelosia di Zayn.
-Sì, devi venire.- insistetti sicura.
Lo sentii sorridere.
-A che ora?- chiese d'un tratto.
-Beh non lo abbiamo deciso ancora, ti chiamo io domani.- In effetti dovevamo decidere ancora un po' di cose.
-Perfetto, allora a domani Charlie.-
-A domani biondo.- dissi prima di riattaccare, raggiunsi gli altri in cucina e li trovai seduti ognuno al proprio posto che mangiavano tranquillamente.
Forse erano troppo silenziosi per i miei gusti.
Mi sedetti anch'io vicino a Niall e li guardai stranita.
Nessuno parlava, nessuno urlava, nessuno rideva come loro solito.
Solo dopo alcuni secondi che mi fui seduta sentii una strana risata, mi girai alla mia destra e vidi Louis ridere a crepapelle.
Ovviamente la risata del moro fu più contagiosa di una malattia, dato che subito dopo tutti iniziarono a dimenarsi dalle risate.
Puntai i miei occhi su quelli di Zayn in cerca di risposte.
-Che c'è?- mi chiese divertito.
Lo lasciai perdere e mi girai verso la mia migliore amica.
-Almeno tu vorresti dirmi cosa succede?- chiesi in preda ad una crisi isterica.
Odiavo quando mi si nascondeva qualcosa, brutta o bella che era.
-Charlie..Zayn ha..- Jess provò a spiegarmi qualcosa ma non riuscii a capire nulla tranne che il nome di Zayn.
Mi girai verso il moro incrociando le braccia al petto, giuro che se non mia avesse detto cosa era successo mi sarei incazzata di brutto.
-Allora?- chiesi alzando un sopracciglio.
-Io ehm.. ho..- balbettò qualcosa che non capii.
-Cosa?- chiesi questa volta più infastidita.
Zayn prese un bicchiere d'acqua e lo bevve velocemente prima di ritornare a parlare.
-Io volevo capire cosa stessi facendo così sono venuto lì e ho sentito un po' tutto.- questa volta il suo tono era serio.
Deglutii fastidiosamente.
-E..?- lo inciatai a continuare.
-E quando è tornato correndo per poco non si rompeva la testa. Sarà caduto un paio di volte.- disse Niall prima di scoppiare in una fragorosa risata.
Guardai Zayn con uno sguardo misto tra il divertito e lo sbalodito.
-Quel dettaglio potevi anche non dirlo.- disse il moro prima di tirare una gomitata al biondino.
-Quindi tu hai origliato tutto.- ripetei una volta realizzato cosa mi avesse confessato.
-No..cioè sì, forse.- mormorò Zayn.
-Quindi sai anche che domani verrà anche Daniel alla festa di Ally.- gli ricordai con prontezza, volevo vedere la sua reazione.
-Sì.- disse duro, sapevo che non era felice di quella notizia.
Dopo quella risposta decisi di non continuare a discutere su quell'argomento, lo avremmo fatto in privato.
-Io non ho molta fame, posso andare in camera tua Niall?- chiesi guardando il biondino.
-Certo, c'è anche quella di Harry, ovvero quella degli ospiti se vuoi.- quella casa era giagante.
-Ci sono un paio di cose mie, non metterle in disordine.- mi raccomandò il riccio.
Annui e prima di uscire dalla stanza mandai un occhiata a Zayn che sembrò un po' confuso del mio gesto.



                                                                                       
                                                                                                               ***



-Posso entrare?- sentii qualcuno bussare alla porta della camera.
Era passata mezz'ora da quando avevo lasciato i ragazzi mangiare e mi sembrava un po' strano che avessero già finito.
-Sì.- dissi continuando a tenere gli occhi fissi sul display del mio cellulare.
Non avendo nulla da fare ,avevo iniziato a giocare a candy crush.
Sentii la porta aprirsi e chiudersi velocemente.
-Perchè non hai mangiato?- mi chiese una figura maschile che si posizionò davanti alla punta del letto.
Sbirciai dietro il telefono e notai che aveva un vassoio in mano.
-Non avevo fame.- risposi facendo spallucce.
-Non m'importa, devi mangiare.- delle volte quel ragazzo sembrava mio padre.
-Zayn ho detto che non ho fame.- dissi guardandolo dritta negli occhi.
-Non obbligarmi ad imboccarti.- era serio. Lo guardai sbalordita.
Il moro mi sorrise dolce e si sedette sul letto.
-Non puoi obbligarmi a mangiare.- dissi bloccando l'IPhone e posandolo sul comodino.
-Davvero?- chise sfidandomi.
Alzai un sopracciglio.
Zayn prese la forchetta sistemata sotto ad alcuni tovaglioli e arrotolò un po' di spaghetti attorno ad essa, poi si avvicinò leggermente al mio viso.
Lo guardai divertita, era davvero buffo.
-Okay mangio, ma solo metà.- chiesi sfilandogli da mano la forchetta. 
Zayn mi sorrise beffardo e poggiò il piatto sulle mie gambe poi si sedette difianco a me.
-Questa non è pasta, è colla.- ammisi schifata dividendo il piatto in due parti, tra cui una nettamente più piccola, ovvero quella che avrei dovuto mangiare.
-La prossima volta mangiavi con noi giù.- adesso sembrava mia madre quando mi riprendeva.
Risi immaginandomi Zayn vestito con il grembiule che portava sempre quando cucinava.
-Cosa c'è da ridere adesso?- chiese curioso.
Scossi la testa divertita, mi avrebbe preso per pazza se glielo avessi detto.
-Beh allora mangia.- incrociò le braccia al petto ed inziò a fissarmi insistentemente.
Era ovvio che volesse controllarmi.
Alzai gli occhi al cielo ed ingerii un'altro boccone.
-Sei propio pesante lo sai?- chesi girandomi verso di lui.
-Lo faccio solo per te.- disse in tono dolce.
Sorrisi timidamente prima di baciarlo sulla guancia.
-Zayn posso chiederti una cosa?- chiesi con voce innocente.
-Dimmi piccola.- disse sorridendomi.
Le mie guance si tinsero di rosa, poche volte mi aveva chiamata così.
-Ti da fastidio se domani viene anche Daniel?- volevo vedere la sua reazione.
Zayn sospirò profondamente prima di guardarmi negli occhi e rispondere.
-No.- disse secco, sapevo che fosse il contrario ma decisi di non andare oltre.
Posai il piatto ormai semivuoto per terra e mi stesi di fianco a lui.
Zayn instintivamente mi tirò a lui per i fianchi e mi fece appoggiare sul suo petto, potevo sentire perfettamente il suo cuore. Le nostre gambe si incrociarono velocemente e mi stupiii di come i nostri potessero combaciare perfettamente.
Strinsi le mie braccia attorno al suo bacino.
-Zayn?- lo richiamai con voce pacata.
-Si?-
-Promettimi che non mi abbandonerai mai.- dissi con un filo di voce.
-Te lo prometto.- affermò il moro prima di posare le sue labbra delicate sulla mia fronte.






Salveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee a tutti!
Allora come possiamo capire Allyson e Louis non si sopportano minimamente..però Louis è stato l'unico che è riuscito a capire il suo disagio.
Zayn e Charlie invece sono felici e contenti e lo stesso vale per Niall e Jess.
Per me è tutto un po' troppo tranquillo. *sorridemaligna*


P.S. Il personaggio di Ally rappresenta una mia amica che amo con tutta me stessa.

Ci vediamo al prossimo capitolo, mi raccomando recensite, vorrei sapere cosa ne pensate veramente.

Vi lascio con un'altra foto della nostra bellissima Charlie. <3




































 photo fullres-3_zps6c014024.jpg

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** ''SORPRESA!'' ***


lousi Allyson's pov.


-Allysooooooooooooooooon scendii, c'è qualcuno che ti vuole qui.-
Senti la voce urlante di mio fratello provenire dalla cucina.
Ero seduta comodamente sul mio letto leggendo il nuovo libro che avevo comprato 'Come un petalo bianco d'estate.' Amavo leggere, in particolare di sera.
Già il titolo mi aveva incuriosito particolaramente, poi quando avevo letto il nome della scrittrice non avevo esitato a comprarlo.
'Un libro potente attraversato da un sentimento forte come la speranza.' mi aveva detto la cassiera mentre me lo porgeva sorridente.
Dovevo ammettere che aveva proprio ragione.

Ne avevo già letto una buona parte e ora mi rimanevano si e no una ventina di pagine.
-Chi è?- chiesi un po' stupita mentre scendevo le scale, non stavo aspettando nessuno.
Mi bloccai a metà scalinata appena vidi chi ci fosse sull'uscio della porta. Incrociai le braccia al petto e diressi verso l'entrata di casa.
-Non dirmi che sei venuto qui per urlarmi contro.- sbottai sarcastica mentre mi avvicinai di più al moro.
Lo sentii sbuffare prima di rispondere.
-Charlie mi ha chiesto se potevo accompagnarti per cenare a casa di Zayn, ci sono anche Niall, Harry e Jess.- disse scocciato ignorando completamente le mie parole.
-D-davvero?- ero confusa, isomma sarei dovuta andare con lui a casa di Zayn?
-Sì.- rispose secco guardandomi da capo a piedi con aria da superiore. Sembrava che per lui fossi un insetto.
-Strano non mi ha detto nulla.- ammisi dubbiosa, non mi fidavo di quel ragazzo.
-Ha detto che ha perso il tuo numero.- disse sorpassandomi ed entrando in casa. 'Ma prego, fa come se fossi a casa tua' pensai irritata.
Poi andò in cucina dove salutò mio fratello con un caloroso abbraccio. Chiusi velocemente la porta e li guardai accigliata.
-Come fate ad essere così 'amici'- dissi guardandoli schifata.
-Semplicemente siamo entrambi simpatici.- disse mio fratello indicando prima lui e poi Louis.
Risi di gusto.
-Oh certo, qui di simpatia ne abbiamo molta.- commentai prima di salire le scale e ritornare in camera, sicuramente mi sarei dovuta cambiare.
-Mettiti qualcosa di carino.- urlò Louis dal piano di sotto.
Roteai gli occhi al cielo.
Presi uno dei miei vestiti preferiti e mi recai in bagno.
Nonostante l'idea di venire accompagnata da Louis a casa di Zayn non mi andasse proprio a genio, volevo o meglio dovevo andarci. Già avevo rifiutato una volta e mi sembrava davvero maleducato farlo ancora.
Infilai velocemente le zeppe nere che avevo comprato qualche giorno prima, sciolsi i capelli che avevo legato in una coda disordinata e scesi il più velocemente possibile giù in salone.
Non capivo però perchè avessero mandato proprio Louis, isomma sapevano benissimo che ci odiavamo. Forse voleva scusarsi o forse lo avevano semplicemente costretto.
Distolsi l'attenzione dai miei pensiere e mi rivolsi ai ragazzi che mi aspettavano ansiosi.
-Così va bene?- chiesi indicando il vestito che avevo in dosso.
Louis e Tom mi guardarono meravigliati.
-No.- dissero all'unisono.
Non nego che ci rimasi un po' male della loro risposta, pensavo che il vestito fosse carino per una serata tra amici e che mi stesse abbastanza bene, o almeno era quello che mi diceva sempre mia madre quando lo indossavo.
-Perchè?- chiesi con un tono un po' dispiaciuto, mi avvicinai allo specchio disposto di fianco all'entrata e mi guardai ancora una volta, in fondo non stavo male.
-E' troppo corto, troppo scollatto, troppo tutto.- disse Louis avvicinandosi a me, mio fratello invece si limitò ad annuire.
Mi girai a guardarli divertita.
-Oh andiamo, sembrate i miei nonni!- esclamai prendendo la borsa nera che portavo sempre con me.
-E poi passeremo la maggior parte del tempo a chiacchierare e mangiare, no?- domandai retorica a Louis che annuì debolemente.
-Mi raccomando Louis, tienila d'occhio.- disse mio fratello prima di salutare il moro.
Lo guardai stranita, ma tentere d'occhio chi? Sapevo badare a me stessa, non mi serviva una guarda del corpo, soprattutto se si trattava di Louis Tomlinson.
-Fratellino non so se lo hai ancora capito ma ho 16 anni.- affermai con prontezza prima di uscire di casa seguita da Louis.
Mi avviai verso una macchina che era parcheggiata di fronte al nostro giardino.
-E' questa?- chiesi ammirando la Porsche che avevo di fronte.
-Sì, bella vero?- chiese Louis prima di predere posto in macchina, lo seguii in silenzio e feci lo stesso.
-Insomma.-  mentii, era una delle macchine più belle e soprattutto lussuose che avessi mai visto.
-Tanto lo so che ti piace da morire.- disse infastidito prima di mettere in moto.
Alzai gli occhi al cielo come mio solito e mi girai ad osservarlo.
Quella sera portava una maglia bianca, leggeremente trasparente, un jeans che si sfumava sul grigio chiaro e le vans bianche, isomma, aveva uno stile impeccabile.
-Che c'è?- chiese distogliendo un secondo lo sguardo dalla strada.
Abbassai lo sguardo sulle mie mani, forse si era accorto che lo stavo fissando.
-Dove abita Zayn?- chiesi ignorando la sua domanda.
-Beh diciamo che non è proprio qui vicino..- disse alzando un po' il volume della radio.
C'era la nuova canzone dei Maroon five, 'Love somebody.'
Adoravo quella canzone, avevo imparato il testo a memoria in un solo giorno.
''I really want to love somebody
 I really want to dance the night away..''
Louis aveva iniziato a canticchiare il ritornello, aveva una voce unica, calda e soprattutto melodiosa. Per un momento pensai di stare sognando.
Mi girai allibita verso il moro.
-Sei bravissimo.- ammisi nonappena la canzone finì. Mi tappai velocemente la bocca appena capii quello che avevo fatto.
-Allyson Morgan che mi fa un complimento, questa devo segnarla.- disse ironico facendo finta di scrivere qualcosa sulla sua mano.
-Beh in effetti sarà il primo e l'ultimo.- dissi divertita prima di poggiare la schiena sul sediolino.
Forse avevamo inziato con il piede sbagliato, forse quel ragazzo non era tanto male.
-Che ore sono?- chiese d'un tratto Louis guardandomi instistentemente. E ora che voleva? Non ero mica un orologio vivente!
-Non lo so, dimmelo tu.- dissi con un punta di acidità.
Louis roteò gli occhi al cielo prima di tornare a guardarmi. A quanto pare avevamo lo stesso vizio.
-Vedi dal mio cellulare.- disse indicando un IPhone bianco sistemato sul cruscotto della macchina.
Scommetto che lì avevano tutti lo stesso modello.
Lo presi senza indugio e lo sbloccai velocemente.
Come immagine sul display apparve una ragazza della nostra età con i capelli rossici, presumibilmente tinti.
Era davvero carina, la scrutai per un paio di secondi e mi accorsi che somigliava molto a Louis.
-E' tua sorella?- chiesi mantenendo gli occhi fissi sulla foto.
-Sì.- confermò. La sua voce era improvvisamente cambiata, potevo cogliere un velo di tristezza nelle sue parole.
-E' davvero bella.- sussurrai prima di sistemare il cellulare al suo posto.
-Già.- ribadì con malinconia. Volevo tanto chiedergli cosa fosse successo ma poi mi resi conto che per lui ero solo un'estranea ed oltretutto tra noi non scorreva neppure buon sangue.
-Hai visto che ore sono?- chiese cercando di evitare l'argomento.
-Quasi le nove, perchè?- non capivo il motivo per cui avesse tanta fretta.
-Così.- disse soffocando una risata, era sicura che non me la stesse raccontando giusta.
-Quanto manca?- chiesi insistente, non amavo stare seduta senza fare nulla. Ero più una di quelle ragazze che cercano di fare tante cose in un secondo e che poi non ne riescono a portare a termire nemmeno una.
-Siamo qui da appena dieci minuti, devi aspettare come minimo un'altra mezz'ora se continua questo traffico.-
Solo allora notai la fila interminabile di macchine che avevamo davanti, sbuffai prima di prendere il mio cellulare in mano ed ad andare su Twitter.
-Che fai?- chiese poggiando un braccio fuori dal finestrino. Alzai il volto dal mio Galaxi S4 e lo guardai confusa.
-Io e te stiamo parlando come due persone normali?- chiesi meravigliata.
Insomma io e lui
in macchina
insieme
a parlare.
Scossi la testa, non era possibile.
-Mi dispiace deluderti ma sì, non ci stiamo urlando contro.- disse ironico prima di ripartire.
La fila di macchine davanti a noi non c'era più e la strada si era totalmente liberata.
Respirai profondamente prima di riportare l'attenzione sul mio cellualre.
Un nuovo messaggio.
-Mi manchi.-






                                                                                                                                      ***

Charlie's Pov



La casa di Liam era piena zeppa di estranei.
Jess aveva inviato il doppio delle persone che c'erano di solito alle sue feste di compleanno. 
Sapevo di non dover affidare quel compito a lei ma aveva instito così tanto che alla fine avevo ceduto.
Mi guardai attorno e scorsi girato di spalle la figura di Daniel, così mi avvicinai a passo lento verso di lui.
Una volta raggiunto mi sollevai sulle punte e poggiai delicatemente le mie mani sui suoi occhi.
-Charlie.- disse con entusiasmo  prima di girarsi e abbracciarmi. Ricambia l'abbraccio con forza, quanto mi era mancato.
-Ehi scricciolo.- dissi prendendolo in giro, di solito era lui che mi chiamava così.
-Fatti vedere un po'. - disse prendedomi per mano e facendomi fare un giro su me stessa.
Quella sera avevo indossato un vestito verde acqua che mi arrivava poco più su del ginocchio, i capelli ovviamente li avevo lasciati sciolti ed ai piedi avevo un paio di tacchi che avevo comprato qualche mese prima con Jess.
-Sei bellissima come sempre.- disse appena ritornai di fronte a lui.
-E tu sei sempre così genitile.- ammisi un po'imbarazzata prendendogli la guancia tra le dita e stritolandogliela forte, un po' come fanno i nonni con i propri nipoti.
-Ahii.- esclamò il biondino, iniziando a massaggiare la parte rossastra.
-Oh Dio scusa.- dissi cercando di trattenere una risata, forse avevo esagerato. Ero felice che fosse venuto, mi mancava tanto stare con lui.

Stavo chiacchierando tranquillamente con Daniel quando mi sentii stranamente osservata, come se qualcuno mi stesse fissando insistentemente.

Puntai i miei occhi oltre la figura possente del biondo ed adocchiai in un angolo della sala un ragazzo moro che non ci toglieva gli occhi di dosso.
Mi sporsi leggermente per capire chi fosse e, ormai senza alcuna sorpresa, capii che era Zayn.
Respirai affannosamente, aveva le mani strette in due pugni e guardava Daniel come se volesse incenerirlo.
Lo guardai insistentemente in modo che capisse che lo stessi osservando, ma nulla.
Ritornai con lo sguardo su Daniel che continuava a scrutarmi confuso.
-Scusami un attimo.- dissi fredda prima di dirigermi a passo svelto verso Zayn che solo allora si accorse della mia presenza.
Puntai i piedi per terra proprio di fronte a lui ed incrociai le braccia al petto aspettando che mi dicesse qualcosa.
Zayn mi guardava allibito, aveva la bocca a forma di 'o' per lo stupore.
-Che stavi facendo?- chiesi prima di prenderlo per un braccio e portarlo in un'altra camera, c'era troppo casino lì per poter discutere.
Girai velocemente l'angolo e trovai una porta semiaperta, senza pensarci due volte entrai seguita da Zayn.
-Charlie si può sapere dove stiamo andando?- chiese Zayn più confuso che mai.
-Non lo so.- risposi con noncuranza guardandomi intorno.
Eravamo entrati in una stanza abbastanza cupa, c'era una scrivania al centro e dei mobili leggermente più scuri che ricoprivano tutte le pareti.
Era tutto molto spento, c'era solo una piccolissima finestra accanto alla porta che riusciva a malapena ad illuminare la camera.
-Mi spieghi che ti prende?- chiese Zayn riportando la mia attenzione su di lui.
-Che mi prende? Guarda che ti ho visto prima.- dissi avvicinandomi.
Era davvero bellissimo, aveva una camicia bianca appena sbottonata sul petto e dei jeans chiari che gli calzavano a pennello.
-Visto cosa?- chiese facendo finta di non capire.
Lo guardai spazientita, avevo fretta. Allyson sarebbe arrivata a minuti e non volevo rovinare tutta la sorpresa.
-Zayn ti ho visto mentre guardavi me e Daniel. Perchè ti da così fastidio la sua presenza?- chiesi scettica.
Isomma perchè era geloso di lui e non di Harry, Louis, Niall o Liam?
-Perchè? Andiamo Charlie, è maschio, è bello, è simpatico, è dolce..è il tipo che tutte le ragazze vorrebbero avere.- ammise distrutto.
Lo guardai perplessa. Non poteva credere ancora che mi piacesse. Quante volte gli avevo detto che il mio cuore era solo suo ormai, quante? E soprattutto, quante volte ancora glielo avrei dovuto ribadire?
-Tu credi che lui mi piace.- affermai con aria minacciosa.
Silenzio.
-Tu credi che lui mi piace?!- ripetei questa volta urlando.
-No, io non credo che lui ti piace. Io credo solo che lui possa portari via da me.- disse passandosi una mano tra i capelli.
I nostri corpi erano vicinissimi, sentivo il suo respiro affannato sul mio viso.
Gli presi il volto tra le mani e lo avvicinai al mio.
-Nessuno mai riuscirà a separarci.- sussurrai ad un centimetro da lui. Zayn mi prese per i fianchi e mi tirò a se.
Poi, sempre con assoluta delicatezza, lo baciai a fior di labbra.
Zayn si staccò più velocemente di quanto pensassi, lo guardai stranita. Era diverso.
-Charlie io..- la voce di Zayn fu interrotta dalle urla incessanti della mia migliore amica. Alzai gli occhi al cielo scocciata.
-Charlieeeeeeeeee, Allyson sta arrivando.- mi staccai velocemente dalla presa del moro e sotto il suo sguardo, uscii velocemente fuori.
-Zayn spegni tutte le luci qui, io vado da Jess.- annunciai prima di sparire.
Nonostante avessi una voglia matta di sapere cosa dovesse dirmi, in quel momento mi sarei dovuta occupare della festa.
Maledii mentalmente Louis per non avermi fatto mettere le ballerine e mi recai correndo verso il salone.
Intravidi la mia migliore amica intenta a spegnere tutte le illuminazioni e mi diressi verso di lei.
-Dov'è?- chiesi con il fiatone, aiutandola.
-E' carina questa casa.- sentimmo dire ad un tratto. Era la voce di Allyson ed era più vicina di quanto immaginassi.
Spalancai gli occhi e prima che la mia amica potesse dire qualcosa, spensi la luce centrale ed ordinai al resto degli invitati di stare zitti.
Il mio ultimo sguardo fu rivolto a Zayn.
Ero davvero nervosa, cosa doveva dirmi?






                                                                                                                    ***

Allyson's Pov.



-E' carina questa casa.- commentai guardandomi intorno.
Sembrava una villa, mi ci sarei addirittura persa.
-Già.- disse Louis prima di bussare al campanello.
Era diventato nervoso da quando eravamo arrivati, non faceva altro che controllare l'orario del suo cellulare o mordersi il labbro inferiore.
-Guarda che è aperta la porta.- chiesi facendogli notare quel piccolo particolare.
-Oh.- esclamò sorpreso prima di entrare in casa.
Era tutto buio, smebrava non ci fosse nessuno.
-Louis ma dove cavolo mi hai portata?- chiesi prima di entrare in casa.
Nessuno mi rispose, quello che vidi fu invece la risposta a tutte la mie domande.
La luce si accese d'improvviso e mi ritrovai nel bel mezzo di un centinaio di persone con bibite, presumibilmente alcolici, in mano.
-Sorpresa!- urlarono insieme.
Guardai quelle persone ad una ad una ed intravidi Niall, Jess, Harry, Zayn e Charlie davanti a tutti che mi guardavano divertiti.
-Oh-mio-Dio.- sussurrai scioccata. 
Mi avvicinai ai ragazzi ancora un po' scossa da quanto fosse successo.
Sorrisi radiosa prima di abbracciarli uno ad uno.
-Grazie, è stupendo. Io adoro le feste!- mi lasciai scappare un gridolino.
Avevano organizzato una festa a sorpresa solo per me.
Non mi era mai successa una cosa del genere ed ero davvero contentissima.
-Spero che la festa ti piaccia.- disse qualcuno alle mie spalle.
Mi girai confusa. Un ragazzo moro mi stava sorridendo, probabilmente era un altro amico di Charlie.
-Ally lui è Liam, Liam lui è Ally. E questo, tutto questo, è suo.- precisò Niall. Quindi questa non era la casa di Zayn come mi aveva detto Louis.
-Piacere.- dissi ricambiando il sorriso.
-Com'è andato il viaggio con Louis?- chiese la mia amica divertita. La uccisi con lo sguardo.
-Perchè avete mandato proprio lui?- chiesi interessata. Quella domanda mi stava letteralmente torturando.
-Perchè era l'unico che non voleva aiutarci qui, così abbiamo deciso di mandarlo a prenderti, anche se voleva tanto venire Harry.- disse Jess tirando una gomitata al riccio, il quale fece finta di tossire.
Arrossi lievemente prima di sorridergli.
Cavolo se era bello, aveva una canotta nera che mostrava i suoi muscoli scolpiti e soprattutto i suoi magnifici tatuaggi.
-Bene, io direi di andare a prendere qualcosa da bere, chi viene con me?- propose Charlie, interrompendo quel momento di disagio.
La ringraziai mentalmente, le dovevo essere davvero grata.
-Io e Niall andiamo a ballare, vero amore?- disse Jess sfidandolo, Charlie mi aveva raccontato quanto il biondo odiasse ballare.
-Ritieniti già in pista.- disse prendendola per mano e portandola lontano da noi.
Li osservai divertita, era davvero una bella coppia. Mi voltai un secondo verso Zayn, da quando ero arrivata non aveva aperto bocca.
Era successo qualcosa, ne ero sicura.
-Io invece devo andare a salutare alcuni miei amici, ci vediamo dopo.- disse Liam allontanandosi anche lui.
Eravamo solo io, Charlie, Harry e Zayn.
Mi ricordai per un momento di Louis, dov'era finito? Non che mi interessasse ma volevo ringraziarlo, in fondo aveva collaborato anche lui alla sorpresa.
-Io vengo.- disse Harry scrutandomi da capo a piedi.
Certe volte il suo sguardo riusciva a mettermi davvero in imbarazzo.
-Anche io.- dissi girandomi verso Charlie. Stava fissando Zayn in attesa di una risposta e continuava a mordersi il labbro segno che fosse davvero nervosa.
-Ehm...anche io.- sussurrò Zayn prima di avvicinarsi verso il bancone seguito da noi tutti.
C'erano anche dei divanetti in pelle in fondo alla sala, così decisi di sedermi.
Gli altri si erano fermati al bancone per ordinare qualche drink, io invece non amavo bere.
Osservai instistentemente il mucchio di persone che ballavano, erano davvero buffe.
-Che ci fai qui tutta sola?- chiese una voce vicino a me.
Spalancai gli occhi, non era possibile. Non qui, non lui.
Ero sicura di essermi immaginata tutto, così continuai ad osservare tutti i presenti della sala.
-Che fai, non rispondi?- ancora quella voce, quella voce che mi aveva distrutto il cuore.
Mi girai sbalordita, come aveva fatto a raggiungermi?










Maaaaaaaaaaaaaaaaaaaa ciaooooooooooooooooooooooooooooooooo!
Allora questo capitolo è uno dei pochi che mi piace davvero.
E' un po' strano, bisogna leggere il seguito per capire qualcosina.
Zayn deve dire qualcosa a Charlie, bella o brutta? Non si sa.
Allyson invece incontra qualcuno, qualcuno che le ha distrutto il cuore. Un ipotetico fidanzato? Non si sa.
In poche parole non si sa un cazzo.
Ahahahahahah, aspetto con ansia le vostre recensioni.























Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** ''Ti amo.'' ***


strani ritorni
Allyson's Pov.



-Ciao Ally.Ti sono mancato?-

Sbarrai gli occhi al suono di quelle parole, erano maligne e acide, come sempre del resto.
Sapeva del male che mi aveva fatto, lo sapeva benissimo e nonostante tutto era tornato.
Non poteva farmi questo, cosa voleva ancora da me? Gli avevo dato tutto, e ripeto tutto.
-C-che c-cosa ci fai qui?- balbettai qualcosa, non riuscivo ancora a crederci, era venuto a Londra anche lui, qualcuno aveva spifferato della 'fuga' mia e di mio fratello,  ne ero sicura.
-Potrei farti la stessa domanda.- rispose alzando un sopracciglio, il suo sguardo era duro, sapevo che fosse arrabbiato con me.
Ma non come io lo fossi con lui.
-Sai non capita tutti i giorni di perdere la propria ragazza.- deglutii cercando di non strozzarmi per ciò che avesse appena detto.
R-a-g-a-z-z-a? Forse non gli era ancora entrato in testa che mi aveva costretto a stare con lui. Forse non aveva ancora capito che se avessi potuto, non avrei fatto tutto quello che mi aveva obbligato di dire o fare.
-Non, non siamo fidanzati.- affermai con prontezza, la rabbia ribolliva nella mie vene, mi aveva solo usata per i suoi stupidi giochetti, nulla di più, nulla di meno.
-Oh io penso di sì.- disse sfidandomi. Appoggiò una mano sulla mia gamba e risalì delicatamente sino ai miei fianchi dove cominciò a disegnare dei cerchi immaginari con le dita.
Mi allontanai di scatto dal suo tocco, solo una volta era riuscita ad abbindolarmi e non ci sarebbe più riuscito.
-Lasciami in pace!- esclamai prima di allontanarmi da lui.
-Oh non credo proprio.- disse prima di tirarmi per un braccio al suo fianco, purtroppo la sua forza era superiore alla mia e non riuscii a liberarmi dalla sua presa.
-Lasciami o mi metto ad urlare.- avevo paura, l'avevo sempre avuta, era per questo che ero fuggita.
-E chi ti sentirà mai con tutto questo casino..- disse guardandomi malizioso, il suo sguardo era terrificante, ma dove erano finiti i ragazzi?
Mi guardai intorno sperando di scorgere qualcuno che conoscessi.
Harry, Zayn e Charlie erano completamente scomparsi.
Il moro al mio fianco strinse ancora di più la presa sul mio braccio e una smorfia di dolore si formò sul mio viso.
-Ti prego.- sussurrai prima di guardarlo negli occhi.
Nessuna risposta, solo un ghigno malefico.
Ritornai con lo sguardo fisso su coloro che si ritrovavano nella stanza e solo allora mi accorsi della figura di Louis girata di spalle.
Non era mai stata così felice di vederlo come in quel preciso momento.
-Louis!- urlai con tutta la forza che avevo in corpo.
Era l'unico che sarebbe riuscito a salvarmi da quella situazione.
Lo vidi girarsi velocemente e guardare stranito nella mia direzione.
Incontrai il suo sguardo e lo invitai ad avvicinarsi.
Il moro al mio fianco aveva lasciato la presa, e un sospiro di sollievo uscì dalle mie labbra.
-E lui chi è?- chiese con aria minacciosa, prima che Louis potesse avvicinarsi.
-Lui è...è il mio ragazzo.- dissi una volta che il moro si fosse avvicinato.
Entrambi mi guardarono con occhi sbarrati.
-A-more lui è Oliver, Oliver lui è Louis, il mio ragazzo.- puntualizzai guardandolo dritta negli occhi.
Pregai mentalmente che Louis continuasse la mia falsa e che non mandasse a monte tutto quello che avevo inventato.
-Piacere.- esclamò Oliver con prontezza.
Mi voltai verso Louis con occhi supplichevoli e allo stesso tempo speranzosi.
Il moro mi scrutò confuso, poi rispose.
-Piacere.- disse osservandomi duro, aveva capito che c'era qualcosa che non andava.
Oliver s'immobilizzò completamente, evidentemente non pensava che facessi sul serio.
Nessuno di noi parlava, solo un succube silenzio riempiva lo spazio intorno a noi.
Li scrutai entrambi.
Oliver era nervoso, aveva la mascella serrata ed un sorriso forzato si dipingeva sul suo volto.
Louis invece era insospettito e confuso da quella strana situazione, anzi forse dire confuso era dir poco.
-Quando vi siete conosciuti?- chiese Oliver. Non era per nulla interessato della risposta, voleva solo capire se stessimo fingendo o meno.
Mi girai con aria terrificata verso Louis.
-Al mare.-
-In vacanza.-
Pronunciammo quelle esatte parole all'unisono, non eravamo granchè come attori insieme.
-Al mare, in vacanza.- spiegai, mentendo spudoratamente.
-Capisco.- disse Oliver guardandomi come se fossi una delle sue inutili prede.
Lo guardai accigliata, ora non avrebbe potuto farmi nulla, c'era Louis al mio fianco.
-Noi..noi ora dobbiamo andare.- disse Louis ammiccando un sorriso.
Mi voltai ad osservarlo grata, finalmente aveva detto qualcosa di buono. Annuì leggermente prima di prenderlo per mano e salutare Oliver con un cenno di mano.
Il moro la strinse con forza e salutò anch'egli il moro con un semplice 'ciao'.
Lo lasciammo lì, da solo, con la bocca spalancata ad osservarci in modo cagnesco mentre ci allontanavamo.
Quello era un addio, o almeno speravo che lo fosse.

-Ora mi spieghi cosa cazzo sta succedendo.- le parole forti, forse un po' troppo dure di Louis mi riportarono alla realtà.
Stavamo camminando mano nella mano da più di cinque minuti, nonostante Oliver fosse già scomparso dalla nostra vista.
Guardai le nostre mani unite insieme mentre mi trascinava verso le camere del piano di sopra.
Erano stranamente perfette.
-Allora?- chiese Louis insistente mentre mi faceva entrare in una piccola camera da letto.
Lasciammo velocemente le nostre mani e un senso di delusione s'impossessò del mio corpo.
-E' una storia lunga Louis.- commentai prima di adagiarmi sul letto a pois bianchi e neri disposto al centro della stanza.
-Ho tutto il tempo.- ammise sedendosi accanto a me.
-Non ne voglio parlare.- continuai abbassando lo sguardo sulle mie unghie, dire che le stavo torturando era dir poco.
-Allyson.- lo sentii sospirare. -voglio capire cosa sta succedendo.- ripetè in tono duro.
-Ma che t'importa! Ormai è tutto finito.- continuai a guardare le mie mani, avevo davvero vergogna di discuterne con lui in quel momento.
-E questo?- chiese sfiorando delicatemente il mio polso, solo allora mi accorsi di un segno violaceo.
-Non è nulla.- dissi mentendo.
-Allyson lo so che tra noi non scorre buon sangue ma di me puoi fidarti.- sussurrò quelle parole come se fosse un peso pronunciarle.
Alzai il volto di scatto ed incontrai i suoi occhi color smeraldo.
-Grazie.- dissi prima di sorridergli.
Il moro ricambiò il sorriso e tornò a guardarmi serio.
-Oliver è il figlio di un amico di mio padre, siamo stati fidanzati per un po' di tempo ma poi ho capito che il suo non era amore e ho deciso di lasciarlo. Lui ovviamente non lo ha accettato e ha inziato a 'perseguitarmi'.- mimai il segno delle virgolette con le dita.
-Per questo siete venuti qui?- chiese Louis interessato dal mio discorso.
-Diciamo che è uno dei tanti motivi che ci ha spinto a trasferirci.- ammisi imbarazzata.
-Ho capito.- disse Louis guardandomi pensoso.
-Se hai bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa, io sono qui e lo sai. Posso anche fingere di essere il tuo fidanzato!- disse guardandomi divertito.
Sorrisi al solo pensiero della faccia sbalordita di Oliver. Un sorriso che si spense quasi subito.
-Tutto bene?- chiese Louis notando il mio cambiamento d'umore.
Avrei tanto voluto dirgli che non andava nulla bene, che quello che gli avevo raccontato era solo una delle tante bugie, che quella non era la verità.
La verità era molto più grossa e complicata.
-Sì.- dissi mentendo, un dolore mi perforò lo stomaco nonappena pronunciai quelle parole.
Mi sentivo in colpa, davvero.
-Sicura?- chiese insistente.
Lo guardai dritta negli occchi.
-S-sì. dissi lievemente.
-Allora è meglio che...- la frase del moro restò incompleta.
La luce che fino a pochi secondi prima stava illuminando la stanza si spense d'improvviso.
Sentimmo un piccolo urlo provenire dalle scale inferiori. Era mancata la luce, probabilmente per colpa di un black-out.
La stanza era di un buio pesto e non riuscivo a distinguere la figura di Louis, così decisi di alzarmi dal letto su cui ero appoggiata.
-Louis?- chiesi con voce preoccupata.
Nessuno, eccetto Tom, sapeva che la mia più grande paura fosse quella del buio.
-Ally, dove sei?- sentii il suo respiro sulla mia fronte, allungai un braccio che toccò velocemente il suo petto.
-Louis!- esclamai sollevata, prima di abbracciarlo.
Fu un gesto spontaneo, ed anche se sapevo che non avrei dovuto farlo, mi strinsi a lui il più forte possibile.
-Ho paura del buio.- sussurrai prima di staccarmi.
Il moro non mi rispose, mi tirò a se una seconda volta e mi baciò leggermente la fronte.
Nelle sue braccia mi sentivo protetta, sicura come non mai.







                                                                                                                     ***





Charlie's Pov


Un silenzio imbarazzante si era formato tra me e Zayn.
Allyson era completamente scomparsa, Harry lo stesso.
'Vi lascio per un buon motivo.' aveva detto il riccio indicando una bionda focosa dall'altro lato della stanza.
Così eravamo rimasti solo io e lui, e, nella prima volta in tutta la mia vita, non sapevo né come comportarmi, né cosa dire.
Isomma volevo capire con tutta me stessa se ci fosse qualcosa che non andava, ma la paura di un'altra delusione mi impediva di chiedergli qualche spiegazione.
Avevo paura di soffrire di nuovo, avevo paura che Zayn non volesse più stare con me, avevo paura di perdere l'unico vero amore di tutta la mia vita.
Lo guardai ormai distrutta dal suo comportamento, non aveva proferito parola con nessuno, neppure con Allyson.
-Zayn.- richiamai la sua attenzione.
-Se devi dirmi qualcosa che mi possa ferire, fallo adesso.- ammisi sincera, non ce la facevo più a tenermi tutto dentro.
Il moro per poco non sputò il drink che stava bevendo.
-Cosa? No!- disse quasi urlando.
Respirai profondamente, il mio stomaco si era appena liberato da un grandissimo peso.
-Allora cosa devi dirmi? Io non ce la faccio più ad aspettare.- dissi in preda ad una crisi, era la verità, non riuscivo ad andare avanti in quel modo.
-Vieni con me.- disse portandomi fuori, in giardino.
Lo seguii ammutolita, cercando di controllare l'emozioni che provavo in quel preciso momento.
Paura e curiosità s'impossessarono del mio corpo.
-Ecco.- disse facendomi segno di sedere al suo fianco.
Eravamo entrambi appoggiati su un muretto di cemento che affacciava sulla strada.
-Io..io ci ho pensato tanto Charlie e...e devo dirti qualcosa.-
Il mio cuore perse un battito, lo stomaco invece inziò a contorcersi.
-Io e Nancy non...- appena sentii quel nome inziai a preoccuparmi sul serio -non ci siamo mai lasciati.- si girò a guardarmi.
Spalancai gli occhi al suono di quella frase.
Non era vero, non era possibile.
-Tu mi hai detto che vi eravate lasciati, che volevi me, che..- non riuscii a continuare quella frase, avevo un groppo alla gola così mi alzai di scatto ed iniziai a camminare via da lui.
-Charlie, no!- urlò, parandosi davanti a me.
-Mi hai mentito, mi hai detto solo palle!- dissi asciugandomi una lacrima. Non dovevo mostrarmi debole, non adesso.
-Charlie non è vero, io ti ho mentito solo su quello, ma l'ho fatto il nostro bene.- ammise dispiaciuto, potevo scorgere i sensi di colpa nelle sue parole.
-Per il nostro bene?- chiesi spazientita.
-Mi avresti lasciato andare se avessi saputo che Nancy ed io stavamo ancora insieme.- riflessi sulle sue parole, aveva ragione ma non avrebbe dovuto mentirmi su un dettaglio così importante.
-Charlie io..-
La nostra conversazione fu interrotta da un piccolo 'ooo' proveniente dalla sala in cui, fino a pochi minuti prima,  stava avvenendo la festa in tutta tranquillità.
Ci voltammo insieme verso la casa e ci accorgemmo che tutte le luci si erano spente in un secondo.
Mi incamminai verso lo casa di Liam a passo deciso.
-Char dove vai?- chiese la voce di Zayn ormai quasi lontana.
Non mi voltai, non risposi.
Volevo solo capire cosa fosse successo.
Sentii i passi pesanti del moro raggiungermi.
Era dietro di me, potevo sentire il suo profumo.
-Non voglio perderti un'altra volta.- disse prima di tirarmi per un braccio, constringendomi a guardarlo dritto negli occhi.
-Cosa vuoi ancora?- chiesi distrutta, avrei tanto voluta essere mai esistita.


-Io..ti amo.-









Saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalveeeeeeeeeeee!

Allora mi scuso per avervi fatto aspettare così tanto, ma sono andata alcuni giorni a casa di mia nonna e non ho potuto postare.
Il capitolo non è lunghissimo ma me piasa tanto. (?)
Aspetto le vostre recensioni per sapere se vi è piaciuto o meno.

Ed infine voglio ringraziare tutte quelle sante ragazze che stanno leggendo questa storia. <3


























Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** 'Avviso importante.' ***


io ti amo. *Charlie's Pov*



-Io...io ti amo.-

Al suono di quelle parole, tutte le illuminazioni che fino a pochi secondi prima erano spente, si accesero, illuminando ogni singola parte del giardino che ci circondava.
Lo guardai sbalordita, forse era solo un sogno. Mi pizzicai la gamba e, per mia fortuna, capii che non lo era.
Lui mi amava, mi a-m-a-v-a.
Mi amava e me lo aveva appena confessato, ed io che pensavo che si fosse stancato di me.
'stupida stupida stupida' mi ripetei mentalmente, ma come avevo fatto a pensare una cosa del genere?
Mi avvicinai cercando di annulare la poca distanza che ci separava.
Sorrisi timidamente prima di allacciare le braccia al suo collo.
Lo baciai con tutto l'amore che avevo in corpo, perchè anche io lo amavo, lo amavo più di qualsiasi altra cosa.
Appena ci staccammo, il sorriso che comparve sulle sue labbra mi fece capire quanto fossi fortunata ad averlo al mo fianco. Non volevo perderlo, senza lui la mia vita sarebbe stata finita.
Lui mi faceva vivere, la sua risata, i suoi occhi, i suoi modi di fare, la sua gelosia erano il mio ossigeno.
-Anche io..- ammisi guardandolo dritta negli occhi.
-Ed anche tanto.- continuai prima di sorridergli.
Uno dei pochi sorrisi veri che avevo mostrato in tutta la mia vita.
Mi sentivo felice, come se tutto quello che era successo precedentemente non fosse vero.
Zayn mi strinse a se in un forte abbraccio. Inspirai il suo dolce profumo, questa volta mi sembrò ancora più buono delle altre.
Lo sentii fare lo stesso, un sorriso dolce si fece spazio tra le mie labbra, il suo amore era davvero tutto quello di cui avevo bisogno.
Ci staccammo entrambi dall'abbraccio controvoglia e ci guardammo per alcuni minuti in silenzio.
Era bellissimo.
-Char mi dispiace così tanto di averti mentito.- ammise dispiaciuto Zayn mentre mi accarezzava delicatamente la guancia.
Presi la sua mano tra la mia e la strinsi forte.
-Promettimi che non lo farai mai più.- dissi guardandolo seria. -e che lascerai Nancy.- continuai lasciando la sua presa.
-Te lo prometto.- disse prima di posare le sue labbra sulle mie.
Fu un bacio straordinario, uno di quelli che non si dimentica mai. Fu un bacio unico, ecco.
Strinsi le braccia ancora di più attorno al suo collo ed i nostri corpi si scontrarono fra loro.
Eravamo praticamente uniti, sia fisicamente che spiritualmente.
Uniti nel nostro unico vero amore.



                                                                                                              ***



Ally's Pov



La lampadina della stanza si accese di botto, la corrente era finalmente ritornata.
Sia io che Louis, che eravamo ancora abbracciati, ci guardammo dritti negli occhi e rielaborando tutto quello che fosse successo, ci staccammo in un secondo.
Era come se quello che avessimo appena fatto fosse stato qualcosa di disonorevole.
Lo guardai delusa dal suo gesto, anche se in fondo anche io avevo fatto lo stesso..
-Scusa.- quelle parole uscirono dalle nostre bocche all'unisono.
Ci stavamo scusando nonostante non ci fosse un vero motivo per farlo.
-F-forse è meglio che ritorniamo giù.- disse Louis imbarazzato quasi quanto me..
Potevo scomettere tutta la mia casa che ero arrosita.
Alzai lo sguardo verso il moro e annuii timidamente.
-Già, forse è meglio che scendiamo.- ripetei prima di aprire la porta della camera da letto e scendere velocemente giù.
Più che scendere velocemente ero letteralmente fuggita dal moro.
Non mi ero mai trovata così a disagio, e soprattutto non ero mai arrossita davanti ad un ragazzo.
Scossi la testa confusa e mi avviai verso la stanza in cui si stava svolgendo la festa.
Era la mia festa quella e volevo solo divertirmi.
Basta pensieri per la testa,
basta bugie,
basta soffrire.





ALLORA.
Devo fare un avviso, un avviso che mi spezzerà il cuore.
Poichè ho appena iniziato il classico -ed è davvero dura- non trovo più tempo per scrivere la ff.
Ci ho riflettuto tanto ed ho deciso di non continuarla.
Ho pensato che potrò riprenderla nelle feste di Natale, o quando avrò maggior tempo, perchè io davvero non ce la faccio, non riesco ad andare avanti così.
Prima era una cosa piacevole, ora sta diventando il contrario.
Mi dispiace dirvi questo, davvero.
So che se continuerò a scrivere ci rimarrò male, quindi la finisco qui.
Ringrazio tutte le ragazze che hanno letto questa 'stupida' storia e spero che vi sia piaciuta almeno un po',
un bacio,
la vostra vè. <3










Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1973423