Tutta colpa (merito) di un esperimento

di Himeko _
(/viewuser.php?uid=214895)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cromatografia ~ Come parlare a suon di definizioni. ***
Capitolo 2: *** Protezioni ~ Meglio usufruirne. ***
Capitolo 3: *** Bunsen ~ Ti serve una molletta? ***
Capitolo 4: *** Vapore ~ Come fare scattare l’allarme antincendio. ***
Capitolo 5: *** Vetreria rotta ~ Maledizioni e colpe. ***
Capitolo 6: *** Elettroni ~ Legame covalente apolare (perfetto). ***



Capitolo 1
*** Cromatografia ~ Come parlare a suon di definizioni. ***


Powered by BannerFans.com
Autore: Dolcemente Complicata
Fandom: Twin Princess
Titolo storia: Tutta colpa (merito) di un esperimento.
Titolo capitolo: Come parlare a suon di definizioni.
Pairing: Rein/Shade
Genere: Slice of life, lievemente Fluff, Generale.
Rating: Verde
Tabella: Chimica
Note: questa fan fiction partecipa all’ Anime e Manga Challenge indetto da Haruna___.



Tutta colpa (merito) di un esperimento

 


Cromatografia ~ Come parlare a suon di definizioni.

La bibliotecaria, una donna dai capelli cotonati che vestiva sempre di viola, alzò lo sguardo dalle pratiche che stava sistemando in ordine alfabetico per dare una rapida occhiata alla sala.
Un gruppetto di sole ragazze bisbigliava accanto alla sezione Fantasy, mentre altri gruppetti discutevano degli imminenti esami.
In fondo alla stanza, accanto alla sezione storica, vi era un gruppetto di liceali intento a ripassare chimica strumentale per la verifica del giorno dopo.
- Cos’è una cromatografia? - chiese il ragazzo biondo dagli occhi cremisi ai suoi compagni di studio.
Una tecnica di separazione che si basa sulla differente affinità dei componenti di una miscela nei confronti di due fasi di cui una mobile e l’altra fissa o stazionaria - rispose la ragazza dai lunghi capelli blu.
- Finchè leggi è facile, mia cara Rein - disse il ragazzo dall’aria tenebrosa.
- Non ho letto, Shade - rispose atono la ragazza.
- Certo ed io dovrei crederci? Hai il libro e gli appunti davanti, aperti. - Le fece notare il ragazzo dagli occhi cobalto calcando sull’ultima parola.
- Dai ragazzi, siamo venuti qui per studiare non per litigare - disse Bright cercando di calmare gli animi, prima che Rein potesse ribattere e dare inizio ad uno dei soliti litigi per cui i due ragazzi erano famosi.
- Voi siete qui per studiare, io vi sto solo ascoltando - disse Shade sbadigliando.
- Allora puoi anche andartene - disse Rein fissando gli appunti.
- E perdermi te che non sai rispondere? Nah - la provocò il cobalto.
Rein girò con forza la pagina del libro e subito si assicurò di non averla strappata.
- Dovresti rilassarti, se dovessi fare un paragone con i vari strumenti cromatografici direi che sei una HPLC. -
- Mi stai dando dell’irascibile? -
- Beh, la definizione è High Pressure Liquid Chromatography, in un linguaggio a te comprendibile sarebbe cromatografia con fase mobile liquida ad alte pressioni, ma quest’ultimo termine può essere sostituito con Performance ovvero prestazioni. Purtroppo non ho ancora avuto modo di approfondire questa tua seconda qualità. - Disse Shade con nonchalance.
- E mai l’approfondirai perché, se proprio vogliamo parlare in termini chimici, io sarò il componente più affine alla fase mobile - rispose Rein guardandolo negli occhi sicura che non avrebbe saputo come ribattere.
- Fase mobile, eh? Non credevo fossi così intraprendente. Se vuoi possiamo andare nello sgabuzzino o se non riesci a resistere Bright può andare a farsi un giretto nella sezione letteraria - disse Shade ammiccando alla ragazza che arrossì.
- C-Cosa? No! Non intendevo questo! - rispose Rein negando sia con la testa sia con le mani.
- Lo so che ti piaccio, piccola - disse con tono seducente Shade sporgendosi verso la blu.
- M-Ma! Se la metti in questo modo sarò una sostanza corrosiva, tossica e volatile - disse Rein dopo aver dato una rapida occhiata agli appunti ordinati e scritti in bella grafia.
- Oh, vedo che hai studiato. - La prese in giro Shade per poi continuare ghignando - Mi dispiace per te, ma hai dimenticato di dire sostanza impura, instabile, costosa, avente un’alta viscosità e miscibile con la fase stazionaria liquida, forse, invece di litigare con me, cosa che mi fa piacere in quanto trionfo sempre io, dovresti studiare di più.
Rein non trovando altro su cui ribattere chiuse i libri, prese la borsa e si allontanò a grandi falcate con il viso rosso di rabbia.
- Shade avresti potuto evitare - disse Bright sospirando.
- Nah, mi diverte troppo farla arrabbiare e scommetto che domani queste definizioni se le ricorderà benissimo. Se non sbaglio stavate lavorando su queste - disse Shade alzandosi, lasciando Bright completamente basito.









Angolino Autrice:
Ciao!
Ed eccomi qua con una nuova Challenge! XD
Dovrete farci l’abitudine...
Volevo precisare che la definizione di Cromatografia è presa pari pari dal mio libro di chimica: “Elementi di chimica analitica” di Daniel C. Harris.
Ho ritenuto importante mettere in corsivo anche la definizione di HPLC perché si parla sempre di cromatografia.
Per quanto riguarda questa prima One shot (573 parole secondo Word) ho voluto usare il prompt Cromatografia, ma tutto vi sarà più chiaro negli altri “capitoli” di questa Raccolta mista.
Spero vi piaccia e se aveste qualche dubbio chiedete pure.
Fatemi sapere se riscontrate qualche errore così lo correggo subito.
Ringrazio chi leggerà/commenterà.
Grazie,
Dolcemente Complicata

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Protezioni ~ Meglio usufruirne. ***


Powered by BannerFans.com
Autore: Dolcemente Complicata
Fandom: Twin Princess
Titolo storia: Tutta colpa (merito) di un esperimento.
Titolo capitolo: Meglio usufruirne.
Pairing: Rein/Shade
Genere: Slice of life, Generale.
Rating: Verde
Tabella: Chimica
Note: questa fan fiction partecipa all’ Anime e Manga Challenge indetto da Haruna___.



Tutta colpa (merito) di un esperimento

 


Protezioni ~ Meglio usufruirne.

Rein sbuffò guardando di sbieco il compagno di laboratorio che scherzava con due bambini delle elementari, Narlo (fratello di Mirlo, una sua cara amica) e Milky (sorellina di Shade), venuti all’istituto insieme ai compagni per il loro progetto sugli esperimenti.
Ma perché fra tutti i numeri presenti nell’astuccio del professore aveva pescato proprio il suo numero di registro? E pensare che esistevano delle ragazze pronte a tutto pur di stare con lui, assurdo. Pensò Rein varcando la soglia del laboratorio a loro adibito.
- Il primo livello di protezione viene offerto dal camice, rigorosamente bianco, che deve essere interamente abbottonato - disse Rein con un dolce sorriso porgendo due camici ai bambini.
- Se proprio non volete abbottonarlo completamente potete non farlo con gli ultimi due bottoni, ma i primi due, al contrario di quanto pensa Shade, sono importantissimi da chiudere; potrebbero evitarvi un qualche spiacevole incidente - continuò Rein aiutando Milky ad allacciare i bottoni, mentre guardava male il compagno di laboratorio.
- Quali spiacevoli incidenti? - domandò Narlo con la voce un poco preoccupata e spaventata.
- Visto Rein, l’hai spaventato. - Disse Shade sbuffando ed abbottonandosi il camice.
- Potresti sporcarti la maglietta con un colorante e questo potrebbe, nel 99,9% dei casi, non andare più via - rispose dolcemente Rein dopo avere lanciato l’ennesima occhiataccia a Shade.
- Gli occhiali protettivi come suggerisce il nome riparano gli occhi da eventuali scoppi, scintille, vapori e schizzi, mentre i capelli lunghi - disse Shade guardando Rein, che arrossì e si mise a trafficare con i vari elastici infilati al polso - devono essere legati, non è vero Rein? - domandò il ragazzo con un ghigno, mentre la ragazza finiva di raccogliere i capelli turchesi in una coda alta.
- L’ultima protezione, ma anche una delle più importanti, viene offerta dai guanti protettivi, solitamente in lattice bianco. Però, ricordatevi di scegliere quelli della misura adatta cosicché non vi stringano o siano troppo larghi, cosa che intralcerebbe il vostro operato - disse Rein porgendo loro diversi pacchetti.
- Ah, quasi dimenticavo! Milky non devi seguire l’esempio di Rein ovvero non devi indossare delle ballerine quando hai laboratorio e neppure le infradito, potresti ritrovarti con un buco nel piede se ci cadesse sopra una qualche sostanza corrosiva. - Disse il cobalto guardando Rein con aria di superiorità.
La blu sentì la tempia pulsarle sempre più velocemente e la voglia di uccidere Shade impossessarsi di lei, ma non voleva rendere figlia unica Milky, una dolce bambina che non aveva nulla da spartire con il fratello.
- Non mi dici niente? Il gatto ti ha mangiato la lingua? O forse te la sei bruciata perché non hanno ancora inventato delle protezioni per questo organo muscolare? - la prese in giro Shade, mentre Milky scuoteva la testa rassegnata alla pessima figura che il suo adorato fratello le stava facendo fare, per giunta davanti a Narlo!
Rein pose fine a qualsiasi esitazione e prendendo in mano il raccoglitore si avvicinò furente verso il malcapitato ragazzo, che cominciò ad indietreggiare fino a fuggire correndo per tutto il laboratorio sotto lo sguardo esterrefatto dei presenti.
- Non pensi che tuo fratello farebbe meglio a proteggersi da Rein? - domandò Narlo dopo un attimo di disorientamento.
- No, Rein non può fargli altro che bene - rispose Milky guardando il fratello venire preso a quadernate in testa.









Angolino Autrice:
Ciao!
Non potevo non pubblicare niente il giorno del mio primo anniversario qui su efp! ^^
Il prompt sviluppato è protezioni e spero di non avere reso noioso l’argomento volendo spiegare le precauzioni che si devono prendere quando si entra in un laboratorio.
Mi scuso, ma ora mi devo proprio dileguare, risponderò a tutte le recensioni precedenti non appena ritorno da Londra. Fino al 2 agosto non sarò presente, mi devo godere il mio viaggio di maturità! ^^
Spero vi piaccia e se aveste qualche dubbio chiedete pure.
Ringrazio chi leggerà/commenterà.
Grazie di cuore,
Dolcemente Complicata

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Bunsen ~ Ti serve una molletta? ***


Powered by BannerFans.com
Autore: Dolcemente Complicata
Fandom: Twin Princess
Titolo storia: Tutta colpa (merito) di un esperimento.
Titolo capitolo: Ti serve una molletta?
Pairing: Rein/Shade
Genere: Slice of life, Generale, lievemente Fluff.
Rating: Verde
Tabella: Chimica
Note: questa fan fiction partecipa all’ Anime e Manga Challenge indetto da Haruna___.



Tutta colpa (merito) di un esperimento

 


Bunsen ~ Ti serve una molletta?

- Ora che tutto è tornato normale - disse il professore di laboratorio guardando male Rein e Shade - possiamo cominciare con l’esperimento che ho preparato per voi, il saggio alla fiamma. -
Shade alzò gli occhi al cielo, cosa che non passò inosservata al professore che con un ghigno disse: - Shade perché non ci spieghi di cosa si tratta? -
Con uno sbuffo il ragazzo rispose: - I saggi alla fiamma si basano sulla proprietà che hanno gli elementi di emettere radiazioni luminose quando vengono opportunamente eccitati da una sorgente di energia, in questo caso la fiamma ossidante, e sono identificabili dal colore assunto dalla fiamma. -
- Bene, ovviamente bambini voi non potrete toccare nulla, in quanto le fiamme del bunsen sono pericolose e la temperatura si aggira intorno ai 1300°C, di conseguenza non potrete tenere in mano la bacchetta di vetro, ma individuerete i colori emessi dai vari elementi - disse il professore cominciando a passare tra i tavoli da lavoro distribuendo a ciascun gruppo quattro navette di plastica contenenti granuli di sale.
- Cos’è un bunsen? - domandò Narlo guardando Shade, non sapeva il perché, ma il fratello di Milky gli pareva più intelligente della ragazza.
- Questo - rispose il cobalto tirando fuori dall’armadietto uno zoccolo con un tubo verticale metallico che nella parte bassa presentava due fori per l’ingresso dell’aria e un tubo di gomma di colore rosso pallido.
- Questo è il condotto del gas e si inserisce un’estremità del tubo di gomma, mentre l’altra viene inserita nell’impianto di distribuzione del gas - disse Shade mettendo in pratica ciò che aveva detto - successivamente si ruota la manopola del gas, si tiene premuto il pulsante della valvola di sicurezza e contemporaneamente si porta l’accendino acceso all’imboccatura del bruciatore, lasciando andare pian piano la valvola di sicurezza compare la fiamma. Come puoi vedere, essa è di colore arancione e si chiama fiamma riducente - continuò il ragazzo.
- A questo punto, girando la manopola di regolazione del gas si passa dalla fiamma riducente o a riposo alla fiamma ossidante di colore blu che all’apice può raggiungere i 1410°C - finì Shade, mentre Narlo osservava stupito tutto il lavoro che il ragazzo aveva compiuto.
Rein nel frattempo, grazie all’aiuto di Milky, aveva aggiunto alla bacchetta di vetro, mediante una saldatura, un filo di platino, che successivamente aveva immerso in una soluzione di acido cloridrico e poi aveva vi aveva fatto aderire alcuni granuli del sale, sodio, come suggeriva il nome apposto sulla vaschetta.
- Adesso si porta la punta del filo, per alcuni secondi, alla base della fiamma e come per magia il colore blu-azzurro cambierà - spiegò Rein attuando ciò che aveva appena detto.
- Wow! - disse Milky spalancando gli occhi azzurri. - È diventata giallo-oro! -
- Già e questo significa che l’elemento è il sodio. Questa era solo una prova generica, ora passiamo agli altri elementi senza nome - disse Rein sorridendole dolcemente.
Il professore, che aveva visto tutto da lontano, si avvicinò e disse: - Shade dovresti legarti i capelli in qualche modo. La frangia è troppo lunga e potrebbe bruciarsi. Non vuoi diventare calvo, vero? -
Rein sorrise divertita da quella sottile provocazione ed avvicinandosi al cobalto chiese: - Ti serve una molletta? -
Shade la guardò dall’alto in basso e stava per risponderle di no, ma lo sguardo del professore lo bloccò ed annuì irritato.
La blu gli porse alcune forcine colorate e Shade cominciò a sudare freddo: mai in tutta la sua vita aveva dovuto subire un’umiliazione simile!
Rein con fare pratico cominciò a sistemargliele tra i capelli, facendo in modo che non si notassero tanto, in fondo gli faceva un po’ pena.
Milky cominciò a ridere, Narlo guardava altrove per non ridergli in faccia e Shade stava assumendo un colore bordeaux.
- Fatto. Tranquillo Shade, non si vedono, a parte una verde-acqua - disse Rein a lavoro terminato.
Grazie - borbottò Shade per poi rivolgersi a Milky - e tu non ridere! -
Scusa fratellone - disse Milky cercando di trattenere le risate.
- Che ne dite di procedere con l’esperimento? - domandò Rein cercando di distogliere l’attenzione da Shade.
Milky sorrise e le porse una navetta con incisa la lettera X.
- Quale elemento è identificato con il colore violetto? - domandò quest’ultima pochi secondi dopo.
- Il potassio - le rispose Rein, mentre Shade portava nuovamente il filo di platino sulla fiamma che assunse un colore verde-erba.
- Secondo la scheda dovrebbe essere il bario - disse Narlo con il quaderno di Rein tra le mani.
L’ultimo elemento variò il colore della fiamma in un rosso scarlatto che si presentò a sprazzi, lasciando Milky e Narlo increduli.
- Davvero esiste un elemento che si manifesta lampeggiando? - domandò Narlo scettico.
- Sì, lo stronzio - rispose Shade dopo avere dato una rapida occhiata alla scheda.
- Fratellone, hai appena detto una parolaccia! - disse Milky puntandogli un dito contro.
- Non è una parolaccia, è il nome di un elemento. -
- Quando arriviamo a casa lo dico alla mamma - disse Milky senza ascoltare il fratello.
Shade sospirò e Rein sorrise appena: Milky si era dimostrata più crudele di quanto si potesse immaginare.









Angolino Autrice:
Hi girls!
I’m back! How are you?
Bene, la vacanza mi ha fatto più che bene e devo dire che mi manca già l’arietta fresca che allietava le ultime due settimane, così come mi manca andare in giro a visitare musei, pub, strade …
Comunque, il prompt di oggi è: Bunsen conosciuto anche come Becco Bunsen.
Ho cercato di non entrare troppo nel dettaglio nel descrivere la procedura di funzionamento di un bunsen, però credo che per capire bisogna almeno avere una leggera conoscenza o avere visto una foto dello strumento…
Tutte le informazione dell’esperimento preso in esame: Il saggio alla fiamma, sono state prese dalle schede di laboratorio forniteci dalla nostra professoressa di laboratorio.
Con questo vi saluto e a presto!
Mi fate sapere cosa ne pensate? Grazie. ^^
Dolcemente Complicata

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Vapore ~ Come fare scattare l’allarme antincendio. ***


Powered by BannerFans.com
Autore: Dolcemente Complicata
Fandom: Twin Princess
Titolo storia: Tutta colpa (merito) di un esperimento.
Titolo capitolo: Come fare scattare l'allarme antincendio.
Pairing: Rein/Shade
Genere: Slice of life, Generale.
Rating: Verde
Tabella: Chimica
Note: questa fan fiction partecipa all’ Anime e Manga Challenge indetto da Haruna___.



Tutta colpa (merito) di un esperimento

 


Vapore ~ Come fare scattare l'allarme antincendio.

- Oggi metteremo alla prova le vostre abilità con una distillazione in corrente di vapore, ciò significa che avrete a disposizione quattro ore per portare a termine l’esperimento ed alla fine vi daremo un voto - spiegò il professore di laboratorio non appena gli studenti entrano in laboratorio.
- Avete domande? - chiese l’assistente di laboratorio
- Si lavorerà a coppie o singolarmente? - domandò Bright esprimendo ciò che stavano pensando tutti.
- A coppie. Su ogni bancone troverete 100 grammi di semi di anice, dovrete separare il solido, costituito dal guscio, dal liquido ovvero ciò che si trova all’interno, ricordandovi del punto di ebollizione della sostanza. L’attrezzatura è già stata montata per rientrare nel tempo stabilito e voi sapete come procedere. Potrete parlare solo con i vostri compagni di laboratorio e disporrete di un solo aiuto da parte nostra - disse il professore chiudendo il discorso.
Rein, che si era già messa il camice e legata i capelli, porse il camice a Shade, il quale inarcò un sopracciglio.
- Così facciamo in fretta, bradipo - si giustificò Rein per poi proseguire con un ghigno - se la frangia ti desse fastidio, oggi ho portato un cerchietto color viola che ti starebbe d’incanto. -
Shade arrossì e facendo finta di niente strappò con forza il tappo della boccetta di semi d’anice e li versò all’interno del pallone di distillazione.
Successivamente Rein vi versò dentro 100 ml di acqua distillata accuratamente misurati tramite un cilindro graduato.
- Vai a prendere un termometro e la piastra riscaldante - disse Shade, mentre sistemava meglio lo stativo.
Rein sbuffò e si avviò verso il fondo del laboratorio dove erano posti dei grandi armadi di vetro.
Per chi l’aveva presa? Per una cameriera? Pensò irritata tornando al tavolo da lavoro con solo il termometro.
- E la piastra riscaldante?- domandò Shade alzando un sopracciglio.
- Mi sa che hai bisogno di una visita oculistica. La piastra ce l’hai davanti - sbottò Rein collegando un’estremità di un sottile tubo di gomma al rubinetto dell’acqua.
Dopo tre minuti di totale silenzio tutto era pronto.
Shade azionò la piastra riscaldante, mentre Rein girò la manopola dell’acqua, che cominciò a scorrere all’interno del tubo ed entrare nel condensatore per uscire poi da un altro sottile tubo e finire all’interno del lavandino.
- Se tutto è andato come doveva, in questo momento dovreste iniziare la distillazione accendendo la piastra riscaldante e facendo fluire l’acqua all’interno del condensatore - disse il professore cominciando a passare tra i banconi per osservare la situazione dei vari gruppi.
Vedo che qui è tutto a posto, mi raccomando non fate andare a secchezza il pallone per distillazione - disse il professore allontanandosi, sorridendo dolcemente a Rein, che arrossì, mentre Shade ne osservava sorpreso la reazione.
- Non dirmi che ti piace il professore- disse ghignando, facendo arrossire ancora di più la ragazza, che scosse la testa facendo ondeggiare i capelli raccolti in una coda alta.
- Io direi proprio di sì, stai pure sbavando e non sto scherzando; ti sta scendendo un filo di bava dalle labbra - continuò Shade ghignando divertito, mentre Rein si passava velocemente una mano sulle labbra per scoprire che il cobalto l’aveva presa in giro.
- Io. Non. Sbavo. - Disse Rein tra i denti irritata dal suo stesso comportamento, mentre spruzzava un po’ di acqua distillata all’interno del pallone.
- Ne sei sicura? Eppure ti sei pulita la bocca o sbaglio? - domandò Shade facendo arrabbiare ancora di più la blu, che voltò la testa dall’altra parte per cercare di calmarsi, invano.
- Eddai, non dirmi che te la sei presa! E poi sinceramente non ti facevo una che va dietro ai trentenni - disse Shade dopo qualche minuto di silenzio.
- Ha ventotto anni - precisò Rein voltandosi a guardarlo negli occhi - e non gli vado dietro. -
- Certo perché è ovvio che sia lui a venirti dietro - disse ironicamente Shade beccandosi un getto di acqua distillata in pieno viso.
- Ma sei pazza? Mi potevi uccidere! -
- Certo perché ora l’acqua uccide le persone. Ti facevo più intelligente, Shade - disse ironicamente Rein spruzzandolo nuovamente in faccia.
- Dammi quell’affare - disse Shade cercando di toglierle dalle mani il contenitore dell’acqua distillata, ma Rein se lo infilò nel camice e lo sfidò con gli occhi a prenderlo.
Shade cominciò a sudare freddo.
Se si avvicinava troppo sicuramente Rein avrebbe urlato e gli avrebbe dato del maniaco, se invece non prendeva il contenitore avrebbe vinto la sfida e glielo avrebbe rinfacciato per sempre, anche dopo la sua morte.
Prima che Shade potesse decidere cosa fare, un odore di bruciato gli giunse alle narici e subito si voltò verso il pallone notando che era andato in secchezza.
- Rein - la chiamò il cobalto serio.
- Che vuoi? Ti arrendi? - domandò la ragazza sorridendo per la sua vittoria.
No, ma versa subito tutta l’acqua distillata all’interno del pallone, altrimenti scoppierà - disse Shade indicandolo con l’indice.
Rein subito vi versò all’interno tutta l’acqua contenuta nella bottiglia e questo creò del vapore bianco, che salì sino al soffitto facendo scattare i sensori, i quali attivarono l’allarme antincendio in tutto l’istituto.
Una volta al sicuro, fuori dall’istituto, i professori cominciarono a domandarsi cosa fosse successo, mentre Rein e Shade si guardarono negli occhi colpevoli, imbarazzati e un poco divertiti.









Angolino Autrice:
Ciao!
Il prompt di oggi è vapore, ma è utilizzato solo verso la fine, diciamo che è accennato.
Volevo scrivere qualcosa di più “spesso”, ma mi sono ricordata che su efp quelli che hanno a che fare con la chimica strumentale/organica sono pochi, così ho provato ad alleggerire il tutto, ma non ho potuto fare a meno di usare dei termini specifici, alcuni dei quali verranno spiegati nel prossimo nel prossimo capitolo, o almeno penso.
Spero di non avervi annoiato e di avere rispettato il prompt, nel caso in cui non lo avessi fatto, mi scuso e proverò a migliorare il “capitolo”.
Mi fate sapere cosa ne pensate? ;)
Dolcemente Complicata

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Vetreria rotta ~ Maledizioni e colpe. ***


Powered by BannerFans.com
Autore: Dolcemente Complicata
Fandom: Twin Princess
Titolo storia: Tutta colpa (merito) di un esperimento.
Titolo capitolo: Maledizioni e colpe.
Pairing: Rein/Shade
Genere: Slice of life, Generale.
Rating: Verde
Tabella: Chimica
Note: questa fan fiction partecipa all’ Anime e Manga Challenge indetto da Haruna___.



Tutta colpa (merito) di un esperimento

 


Vetreria rotta ~ Maledizioni e colpe.

- Secondo te quanto costa un condensatore? - domandò Rein a Shade maneggiando con la massima cura l’attrezzatura di laboratorio.
- Non ne ho idea, ma deve costare molto - rispose il ragazzo prendendo una buretta di vetro, sbeccata all’apice, dall’armadietto.
- Stai attento, potresti farti male - disse la blu guardando con apprensione la buretta.
- Non sono io quello che deve stare attento, al massimo mi faccio un graffio. Se a te cade il condensatore dovrai ripagare il danno di tasca tua. - Disse Shade atono.
Ma guarda te, una cerca di essere gentile ed in cambio riceve una premonizione sciagurata, anzi una maledizione! - borbottò Rein avviandosi al bancone con lentezza.
- Va bene che devi essere accorta nei tuoi movimenti, ma non ti sembra di esagerare? - domandò ironicamente il cobalto sorpassandola.
Rein fece finta di non averlo sentito e con il suo lentissimo passo si avviò al bancone, dove arrivò dieci minuti dopo.
- Alla buon’ora - disse Shade prendendole il condensatore dalle mani per posizionarlo correttamente all’interno del complicato impianto di tubi, burette e beute.
Bene, ora che è tutto pronto possiamo cominciare e questa volta cerchiamo di non dare fuoco all’intero istituto, d’accordo bancone numero uno? - disse il professore guardando male il cobalto.
Se ne è accorto! - bisbigliò Shade alla compagna di laboratorio, che cercò subito di giustificarsi.
Non volevamo, ci siamo distratti un attimo ed è andato a secco e … -
D’accordo Rein, va bene così. Può succedere a tutti. - Disse il professore rivolgendole un dolce sorriso che fece arrossire la blu, cosa che non passò inosservata al cobalto e colse al volo l’occasione per stuzzicarla.
- Ti piace, eh? - domandò con tono indifferente, ma con un sorriso malizioso dipinto sul volto che lasciava intendere tutto.
È sposato. Non sono così masochista da innamorarmi di qualcuno già impegnato, soprattutto se è sposato e sta per diventare padre. Se proprio vuoi definire ciò che provo verso il professore puoi chiamarlo semplicemente infatuazione. Inoltre il mio cuore appartiene ad un nostro coetaneo. - Rispose Rein atono facendo attenzione a non fare andare a secco il pallone per distillazione.
Shade spalancò gli occhi cobalto, mentre il suo cuore perdeva un battito.
Ormai si era abituato alle sensazioni contrastanti che provava quando stava accanto a Rein e stuzzicarla con le sue battutine era un modo come un altro per poterle parlare senza sentirsi in imbarazzo, come gli aveva fatto notare Bright.
Il biondo aveva ragione: pian piano Shade si era innamorato di Rein, anche se inconsapevolmente.
Il cobalto si ritrovò a fissare il profilo della compagna, che si affaccendava a riempire la bottiglia con dell’acqua distillata prelevandola dalla cisterna posta ai lati dei banconi, illuminata da alcuni raggi del sole che filtravano attraverso le (persiane) veneziane abbassate.
Ormai non poteva più negarlo, né a sé stesso, né a Bright, né al suo cuore: si era innamorato di Rein.
La cosa che non riusciva a capire era come quella semplice ed innocente attrazione che provava per la ragazza si fosse trasformata in qualcosa di più profondo a tal punto da indurlo a sperare che il ragazzo a lui sconosciuto, almeno per il momento, nominato da Rein non ricambiasse i sentimenti della blu, inducendola a soffrire, e magari venire proprio da lui, pronto a consolarla senza secondi fini, cosa strana anche solo pensata.
L’altra cosa che non riusciva a capire era il motivo per cui Rein, come le altre ragazze, fosse attratta dal professore di chimica. Non aveva niente di eccezionale: capelli castani leggermente mossi, occhi color nocciola, alto e slanciato. Insomma: banale.
Almeno al suo confronto.
Perso nei suoi pensieri, non si accorse di avere preso male la buretta da avvinare, che gli spellò una parte di epidermide del pollice.
Subito lasciò cadere la buretta, che cadde nel lavandino, fortunatamente senza frantumarsi, mentre il sangue cominciava a gocciolare dal pollice, attirando l’attenzione di Rein, che si trovava a pochi passi da lui, e del professore di laboratorio, che passava di lì.
Questi ultimi gli si avvicinarono velocemente, la prima con dei fazzoletti in mano, il secondo con la cassetta del pronto soccorso.
-
 Ti fa male? - domandò Rein tamponandogli la ferita con il fazzoletto ormai scarlatto.
No - rispose atono Shade osservando attentamente i movimenti della ragazza.
Il professore di laboratorio fece cenno a Rein di spostarsi e gli disinfettò il pollice come meglio poteva, prima di condurlo in infermeria per una visita più accurata.
Rein sospirò: gliel’aveva detto, ma lui non l’aveva ascoltata. Questo era la giusta punizione che si meritava per non averla ascoltata e per averla presa in giro così tante volte.
Dopo essersi lavata le mani ed essersele asciugata, tolse il becker pieno di una soluzione verde scuro da sotto l’impianto di distillazione e al suo posto ne pose subito un altro.
Era incredibile quanto eluente potessero produrre 100 grammi di semi d’anice.
A mezz’ora dalla fine delle quattro ore a loro disposizione, Rein, che aveva completato l’esperimento-test da sola, si accingeva a lavare i vari strumenti di vetro.
Quando staccò il condensatore dai vari tubi collegati ad una beuta, per poco questo non le cadde dalle mani, ma fortunatamente riuscì a rafforzare la presa.
Dopo averlo lavato, fece per allontanarsi dal lavandino, ma una voce la fermò.
- Ancora non l’hai rotto? -
La blu si voltò velocemente verso il ragazzo, senza considerare di avere in mano il condensatore appena lavato, che come previsto cadde e si frantumò.
Rein cominciò a tremare dalla rabbia ed alzò il viso furente dai frammenti di vetro verso il volto del cobalto, che deglutì appena capendo di essere in pericolo.
- TU! È SOLO COLPA TUA! - urlò Rein fuori di sé inseguendo il malcapitato ragazzo per tutto il laboratorio, mentre Bright sorrideva appena e si accingeva a pulire per terra, evitando che Shade si facesse ulteriormente male.









Angolino Autrice:
Ciao!
Oggi non sono in vena per scrivere qualcosa di sensato, anzi non sono per niente in vena di fare qualcosa/qualsiasi cosa, però era da un po' che non aggiornavo la Raccolta ed eccomi qui a rimediare.
Vi lascio qualche piccola dritta e poi mi dileguo. Questa One shot, se così la si può chiamare, si collega a quella precedente. Il collegamento è dato dall'esperimento andato male a causa di forze maggiori (vedasi il quasi incendio causato da Rein e Shade).
Detto questo vado sperando di non avervi annoiato e se notaste qualsiasi tipo di errore fatemelo notare, non mordo mica! ;)
Se ne aveste voglia, fatemi sapere cosa ne pensate. =)
Dolcemente Complicata

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Elettroni ~ Legame covalente apolare (perfetto). ***


Powered by BannerFans.com
Autore: Dolcemente Complicata
Fandom: Twin Princess
Titolo storia: Tutta colpa (merito) di un esperimento.
Titolo capitolo: Legame covalente apolare (perfetto).
Pairing: Rein/Shade
Genere: Slice of life, lievemente Fluff, Generale.
Rating: Verde
Tabella: Chimica
Note: questa fan fiction partecipa all’ Anime e Manga Challenge indetto da Haruna___.



Tutta colpa (merito) di un esperimento

 


Elettroni ~ Legame covalente apolare (perfetto).

Il silenzio della biblioteca era rotto dal ticchettio delle dita di Rein sul ripiano liscio del tavolo di legno.
- Si è dimenticato. - Affermò all’improvviso Rein accavallando le gambe senza smettere di battere le dita sul tavolo, accentuando così il suo nervosismo.
Non penso, magari è solo andato a … - disse Bright per giustificare l’amico, ma venne zittito dall’occhiata minacciosa della ragazza.
Non cercare di giustificarlo, si è dimenticato del mio compleanno! - disse Rein alzando di poco il tono della voce.
Bright la guardò negli occhi verde-acqua e disse: - Sai, tu e Shade somigliate a degli elettroni; per quanto cerchiate di allontanarvi, vi riavvicinate sempre. In poche parole tra di voi c’è attrazione. -
Tsk. Parla per lui, io non sono attratta da quell’essere che mi ha fatto spendere una cifra esorbitante per ripagare quel dannato condensatore! -
Non ti scaldare Rein, che ne dici se cambiamo argomento e parliamo della verifica di oggi? Cos’è un legame covalente? -
È un legame chimico in cui due atomi mettono in comune delle coppie di elettroni. -
Quanti tipi di legami covalenti esistono? -
Mh… Polari, apolari e dativi. Non riesco a capire dove vuoi arrivare e sono sicura che la scuola non c’entri niente - disse Rein guardandolo interrogativamente, ricevendo solo un sorriso enigmatico come risposta.
Vedi, tu e Shade potreste passare per un legame covalente polare, se non fosse per il fatto che vi somigliate troppo - cominciò Bright venendo interrotto da Rein.
Quindi, un legame di quel tipo implica che gli elettroni rimangano più tempo attorno all’atomo più elettronegativo, ovvero attorno all’atomo che attrae maggiormente a sé gli elettroni, e se ho capito cosa vuoi dire, io e Shade rappresenteremmo un legame covalente apolare. Dico bene? -
Esatto. Un legame covalente polare viene definito come l’interazione elettrostatica che si ha tra i nuclei degli atomi, carichi positivamente, e gli elettroni condivisi, carichi negativamente. - Rispose Bright sempre con un sorriso dipinto sul volto.
Insomma, un legame quasi perfetto - disse Rein sorridendo, capendo finalmente dove voleva arrivare l’amico.
Nel vostro caso è assolutamente perfetto - la corresse Bright alzandosi e sistemandosi meglio la tracolla sulla spalla.
Dove vai? -
A casa, devo ancora studiare l’elettroforesi. Sono sicuro che quando Shade arriverà saprai cosa fare - disse il biondo allontanandosi dopo averle fatto un cenno con la mano.
Rein allargò il sorriso e guardando Bright attraversare le porte scorrevoli della biblioteca, vide Shade arrivare correndo, beccandosi un’occhiataccia dalla bibliotecaria.
- Scusa il ritardo, ma dovevo fare una cosa - disse Shade ansimando, sedendosi sulla sedia lasciata vuota da Bright.
Non ti preoccupare, capita a tutti di ritardare ... - disse Rein sorridendogli dolcemente, lasciando stupito il ragazzo, che come minimo si aspettava di essere picchiato o, nel peggiore dei casi, di andare incontro a morte certa.
- ... 
Ma osa arrivare ancora in ritardo e giuro che ti rendo sterile - disse Rein con tono minaccioso, facendo sudare Shade.
Ehm… - disse allentando il nodo della cravatta - ero andato a prenderti un regalo e ... -
Rein lo interruppe prendendogli la scatolina che aveva tirato fuori dalla tasca, la scartò senza troppi preamboli e sorrise vedendo il braccialetto contornato da alcuni grandi pallini, molto simili agli atomi, i quali erano circondati da qualche pallino di dimensioni più piccole, chiaramente identificabili in elettroni.
- Shade … è bellissimo! Grazie! - urlò la blu abbracciandolo, facendo arrossire il cobalto che non riusciva a capire lo strano comportamento della ragazza, mentre la bibliotecaria si alzava dalla sua postazione per dirgliene quattro.
Sai, penso di essere una masochista innamorata dell’elettrone, che appartiene all’atomo con cui forma un legame covalente apolare perfetto - disse Rein baciandolo, mentre Shade sorrideva e le mormorava a fior di labbra: - Riguardo al rendermi sterile … ci avresti rimesso anche tu e non osare picchiarmi perché mi riprendo il braccialetto. -

 

 
 

- E poi come è andata a finire? - chiese una bambina dai capelli viola e gli occhi verde-acqua.
- Ci siamo fidanzati, sposati e dopo sei nata tu. -
- Anche io voglio trovare un ragazzo con cui avere un legame covalente apolare perfetto, come te e papà. -
- D’accordo, ma non dirlo a papà o non ti farà avvicinare a nessun ragazzo fino ai tuoi trenta anni ed oltre. - Disse Rein baciando la fronte della figlia e rimboccandole le coperte color cobalto.









Angolino Autrice:
Buonasera!
Ed eccomi qua con l'ultima One shot della tabella Chimica!
Il prompt da utilizzare era elettroni ed io mi sento abbastanza soddisfatta del risultato finale, non avrei potuto usare il prompt in modo migliore e meno fluffuoso XD
Ricordo che le scritte in corsivo all'interno della storia sono le definizioni, per andare sul sicuro le ho cercate sul mio libro di chimica, ma trovandole abbastanza complicate ho deciso di semplificarle usando parole mie.
Per quanto riguarda un legame covalente polare pensate alle biciclette di una volta, quelle con una ruota grande e l'altra piccola. Mentre per quanto riguarda il legame covalente apolare pensate alle biciclette odierne, quelle che le due ruote ce le hanno della stessa dimensione. Spero di essere stata chiara, in questo modo dovreste (se sono stata abbastanza brava) capire il motivo del titolo e del legame che unisce i due ragazzi.
Per quanto riguarda l'ultima parte, mi è venuta sul momento, mentre stavo rileggendo il "capitolo" per "eliminare" eventuali orrori ortografici, spero vi piaccia quanto piace a me! =)
Detto questo vi saluto ringraziando tutti coloro che mi hanno seguito in queste sei One shot, coloro che hanno inserito la Raccolta tra le seguite/ricordate/preferite, coloro che hanno commentato ed i lettori silenziosi: Grazie di cuore! ;)
Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate, in positivo ed in negativo! ;)
Grazie di cuore,
Dolcemente Complicata

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1974876