Love,Damned Love! di sakura182blast (/viewuser.php?uid=29164)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** What Went Wrong? ***
Capitolo 2: *** These Are Not Sweet Memories ***
Capitolo 3: *** I Betrayed My Best Friend ***
Capitolo 4: *** I Feel It... ***
Capitolo 5: *** You! ***
Capitolo 6: *** Shaoran... ***
Capitolo 7: *** Keisuke And Shaoran ***
Capitolo 8: *** Ephemeral Warmth ***
Capitolo 9: *** You're Still Involved...Aren't You? ***
Capitolo 10: *** I Drown Into My Thoughts ***
Capitolo 11: *** All I Want Now ***
Capitolo 12: *** It's All Fault Of My Weakness ***
Capitolo 13: *** Just For A While, Dance With Me ***
Capitolo 14: *** Another Night Of Big Mistakes ***
Capitolo 15: *** It Could Be Just A Magic Influence ***
Capitolo 16: *** Sakura's Stupid Wish ***
Capitolo 17: *** You Have To Give Me The Most Important Thing You Own ***
Capitolo 18: *** Here It Is, The Raw, Bitter Reality ***
Capitolo 19: *** Tears And Love Letters ***
Capitolo 20: *** Time To Go ***
Capitolo 21: *** Run Sakura, Damn Run! ***
Capitolo 1 *** What Went Wrong? ***
Sono tornata yuppiiiii!! Allora,inanzitutto ringrazio tutti quelli che hanno
recensito l’ultimo cap della mia vecchia storia!! Grazie!!
Sono tornata preto dato che mi sono accorta che non posso vivere senza efp!!
ç_ç sigh sono efp-dipendente ormai!!
Allora,questo cap è un pocito corto ma è solo d’introduzione,quindi non
preoccupatevi!
Allora vi lascio subito al primo cap del mio nuovo lavoro –lo so che faccio
pena,perdonatemi la mia presenza in questa sezione ç_ç-
Buona Lettura!! ^-^
What Went Wrong?
"Ti amo!" urlò lei,poco prima di gettarsi tra le sue braccia,percorrendo
quella distanza che li separava posta a decine di metri dal suolo. In quel
momento non aveva avuto paura di poter cadere,non aveva avuto paura di nulla.
Sentiva solo il grande amore che nutriva nei suoi confronti che la spingeva a
lanciarsi da lui,solo questo.
"Peccato che l’amore possa essere tanto effimero..."
Una bellissima ragazza di all’incirca ventuno anni,dagli occhi color smeraldo
ed i corti capelli castano chiaro camminava lenta per le strade cittadine
stracolme di gente,quel giorno ci sarebbe stato il Nadeshiko Festival ed i
preparativi erano quasi ultimati.
"SAKURAAAA!"
Sentendosi chiamare la giovane si voltò indietro sorpresa quando qualcuno
bloccò le sue labbra in un dolce bacio.
"Dove sei stata tutta la mattina,ti ho cercata dappertutto!" disse il ragazzo
che l’aveva appena baciata.
"Scusami,ho un po’ avuto da fare...sai,con i preparativi delle nozze...."
ammise Sakura.
Il giovane sorrise e la baciò di nuovo. Staccatisi i volti,la ragazza lo
osservò a lungo in quei profondi occhi color nocciola ed ebbe un
falsh-back,tanto inaspettato,quanto triste.
Abbassò il volto e chiuse gli occhi,ma quel viso che vedeva non accennava ad
andarsene,possibile che dopo tanto tempo ancora non la lasciasse in pace?
"Sakura...che cos’hai..?" chiese il ragazzo seriamente preoccupato.
"N-nulla,mi è entrato qualcosa nell’occhio..." mentì lei.
Il giovane le sollevò il volto e l’abbracciò forte,incurante del fatto che
fossero in mezzo al marciapiede.
"Sono così contento che tra poco ci sposiamo amore..." iniziò lui.
"Anch’io,Keisuke...." asserì Sakura.
Il giovane la lasciò e si congedò.
"Devo andare ora!" si scusò Keisuke.
"D’accordo tesoro,mi raccomando,non fare tardi per la cena!" gli raccomandò
Sakura.
Con un ultimo sorriso il giovane si dileguò tra i passanti per poi sparire
del tutto dalla sua vista.
Un buffo pupazzetto giallo sbucò da una tasca della borsa che la ragazza
portava a tracolla.
"Credevo di soffocare lì dentro!" esclamò il peluche.
"Scusami Kero,ma sai. Keisuke non sa della tua esistenza!" si giustificò la
ragazza.
"Ma non è possibile! Diventerai sua moglie tra poco più di un mese e non
gliel’hai ancora detto?"
"E nemmeno ho intenzione di farlo!" ammise Sakura decisa.
"Che cosa? Ed io dovrei passare il resto della mia vita nascosto da quel
ragazzo solo perché tu non vuoi prenderti la briga di spiegargli certi fatti del
tuo passato?!" chiese sconcertato Kero-chan.
"Esattamente!" confermò la ragazza,spiazzando totalmente la povera
bestiola.
"A questo punto avrei preferito che tu ti fossi sposata con quel cinesino
della malora,almeno lui sapeva!" mugugnò fra i denti,ma probabilmente aveva
parlato a voce troppo alta,perché Sakura lo sentì e si fermò di colpo sul
marciapiede,non accennando a percorrere un passo di più.
Kero-chan si morse le piccole labbra e fissò Sakura in volto,rammaricandosi
per le parole appena pronunciate.
"Scusami Sakura......io....non volevo,ecco...."
La ragazza alzò lo sguardo ed appoggiò la punta dell’indice sul nasino del
guardiano sfoggiando un sorriso tanto falso quanto triste.
"Kero,ti ho sempre detto che è tutto ok! Possiamo tranquillamente prendere in
giro il cinesino tutte le volte che ci pare e piace,ok?" asserì la ragazza
fingendosi tranquilla ed indifferente.
Sakura riprese a camminare ma il piccolo guardiano non condivideva quello
stato d’animo. Entrarono nella stazione ed attesero il treno per Tokyo,dove
Tomoyo li aspettava entrambi per la scelta del vestito da sposa che la sua amica
avrebbe indossato entro breve.
"Però io non capisco..." ammise Kero-chan.
"che cosa intendi dire?" chiese la giovane curiosa,guardando l’orologio e
notando spiacevolmente che il treno era in ritardo.
"Tu non ti sei mai riferita a Shaoran chiamandolo cinesino." Mormorò la
bestia del sigillo.
Al sentire di nuovo il suo nome quasi la ragazza svenne,quanto tempo era che
le sue orecchie non sentivano più il dolce suono delle lettere che pronunciate
una dopo l’altra formavano il nome dell’amore della sua vita?
"Q-questo è...." balbettò la ragazza. "...è l’unico modo con cui mi posso
riferire a lui....senza pensare a quanto ho sofferto...."
Un fischio. Il treno per Tokyo era arrivato.
Sakura scosse la testa come per scacciare quei cattivi pensieri
che,insinuandosi nella sua testa,le stavano pian piano rovinando la giornata poi
salì e si sedette in un sedile da sola.
"Sai Kero....." mormorò la ragazza.
"Dimmi."
Sakura sorrise,e prese a guardare fuori dal finestrino.
"Ancora oggi a volte mi soffermo a pensare sul cosa possa essere andato
storto....."
Allora,come vi è sembrato? Lo so che è un poco triste però questa fiction è
tutta non proprio spensierata!! Beh,dato che è tardi vado,spero che vi sia
piaciuta!! ^-^
Grazie ciauuuu!!
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Capitolo 2 *** These Are Not Sweet Memories ***
Ciauuu a tutti!! Eheh sono contenta che il primo cap vi sia piaciuto anche se
è comparso un nuovo personaggio accanto a Sakura,il mio amò l’ha definito
broccolo,quindi le diamo ragione XDXD!! Vi lascio al secondo cap,dove spiego un
po’ come si è arrivati a questo punto un po’ strano. Buona
lettura!!
These Are Not Sweet Memories
Il viaggio si stava rivelando più lungo del previsto,per quale motivo?
Forse perché era tesa,già sapeva che se sarebbe rimasta senza qualcosa con
cui occupare la mente sarebbe sicuramente tornata a pensare a quei tristi giorni
che le avevano caratterizzato le scuole medie.
Sorrise di nuovo e si perse tra quelle immagini che le sfrecciavano veloci
accanto.
In fondo non aveva nulla da fare,poteva allora ragionare sul perché tra lei e
Shaoran fosse finita tanto male.....
Dopo il Nadeshiko Festival e la cattura di Nothing tutto era tornato alla
normalità.
Terminate le elementari Sakura si preparava ad affrontare al meglio
quell’estate e a godersi quei giorni di vacanza,a settembre sarebbe andata alle
scuole medie ed allora sì che si sarebbe dovuta impegnare.
L’estate però,non le era parsa mai tanto bella.
Shaoran era al suo fianco,ora non più solo come amico,ma come
fidanzato,Meilin sarebbe rimasta a Tomoeda fino alla fine dell’estate ed era
sicura che più nessun fatto strano sarebbe accaduto di nuovo.
Lei e Li passarono insieme un’estate a dir poco stupenda. Andarono una
settimana ad Hong Kong,settimana durante la quale aveva passato gran parete
delle giornate con le sorelle e la madre di Shaoran;tutte erano entusiaste del
fatto che finalmente Sakura fosse entrata a far parte della famiglia Li.
Tornati da Hong Kong passarono il resto della loro estate a Tomoeda,fra le
gelosie di Touya e gli imbarazzanti primi baci che a pensarci bene ora avrebbe
voluto dimenticare....si sentiva talmente impacciata...ma in fondo Shaoran aveva
sempre avuto questo effetto catastrofico su di lei:fiato
corto,tachicardia,rossore.
Ma non solo i baci,tante altre prime volte aveva condiviso con il suo
Shaoran-kun,che ad elencarle tutte ci sarrebbe voluta un’intera giornata.
I problemi iniziarono a farsi vedere con l’inizio delle scuole medie.
Molte ragazze provavano un vivo interesse per Shaoran e molti ragazzi
avrebbero dato chissà che cosa per stare con Sakura.
Li era arrivato perfino a nasconderle tutte le lettere che le ragazze della
scuola gli donavano ogni giorno,molte,troppe.
La gelosia non ci mise troppo tempo a portare zizzania tra loro due. Quasi
tutte le sere la ragazzina tornava a casa in lacrime perché aveva avuto da
ridire con Shaoran. tutto questo fino a quel fatidico giorno,l’unico giorno nel
quale Sakura pensò vivamente di porre fine alla sua vita,anche se a nessuno
aveva mai detto di aver pensato una cosa del genere...
Il treno frenò bruscamente e la ragazza guardò fuori dal finestrino per
constatare se erano arrivati o meno a Tokyo. Nulla da fare,era solo un’altra
fermata che non aveva nulla a che vedere con lei.
Sconsolata si risiedette composta sul sedile e ritornò a pensare al giorno
più brutto di tutta la sua vita,quel lontano giorno di 3 media...
"Come mai mi hai chiesto di venire qui sul tetto della scuola ?" chiese
Sakura curiosa. Shaoran quel giorno le era parso tanto strano,perché?
"Sakura...io volevo solo dirti un paio di cose..." iniziò Shaoran
titubante.
"Che cosa?" insistè lei con voce dolce,avvicinandosi al suo ragazzo che le
dava le spalle e stava saldamente stringendo i pugni sulla rete di metallo che
lo divideva dal ciglio dell’edificio.
Li si voltò di botto,ritrovandosela a meno di cinque centimetri dal viso.
Istintivamente lasciò la rete e le prese il viso tra le mani baciandola
appassionatamente.
"Questa è la prima...." mormorò lui,poco convinto. "La seconda cosa che
volevo dirti è che te lo devi ricordare,ricordati sempre che io nonostante tutto
ti amo tantissimo,anche se sono un codardo di merda,mi hai capito?" il tono
della sua voce si era fatto strano.
Afferrò Sakura per le spalle e la scrollò con poca cognizione.
"Allora,mi hai capito?" chiese con la voce tremante.
La ragazza si scrollò dalla presa ferrea di Shaoran e si allontanò da lui di
un paio di metri.
"Ma che cosa cerchi di dirmi? Non ti capisco...perchè mi stai dicendo queste
cose?" domandò lei sorpresa dal profondo discorso in cui Li si era
addentrato.
Lui sorrise amaramente,poi tornò con lo sguardo a fissare quel cielo
vermiglio,focalizzando l’attenzione su quel sole morente.
"Capirai domani,tesoro mio." Rispose lui,restando sul vago. Shaoran le si
avvicinò di nuovo e le prese una mano,baciandogliela,poi si allontanò da lei con
un mucchio di strani pensieri nella testa.
"Questa cosa sta diventando troppo seria,Sakura..." pensò amaro tra sé e sé.
"Non penso di poterla gestire oltre...."
Il giorno dopo Sakura arrivò a scuola contenta,anche perché finalmente
avrebbe capito che cosa Shaoran stava cercando di dirle il pomeriggio
precedente,quelle parole l’avevano fatta stare sveglia per gran parte della
nottata.
Ma Shaoran quel giorno non venne. Non tornò il giorno successivo. E nemmeno
quello dopo ancora. Sparì.
Sakura era sull’orlo della disperazione,al cellulare non le rispondeva e a
casa sua non c’era più nessuno. Finalmente,dopo l’ennesima telefonata senza
risposta qualcuno si decise a considerarla.
Il telefono suonava a vuoto e lei stava per chiudere la chiamata ma una voce
dall’altro capo rispose.
"Sakura?" non era la vode di Shaoran. non era nemmeno la voce di un uomo,era
quella di una donna,era di...
"Meiling?" domandò sorpresa Kinomoto. "Ma quando sei tornata a
Tomoeda,pensavo fossi ancora ad Hong Kong...." s’informò lei sorpresa di
sentirla.
"Appunto....." ammise la giovane cinese. "Io sono ad Hong Kong,Sakura."
La ragazza scattò in piedi allontanando il telefono dall’orecchio
osservandolo con sguardo sconvolto.
Se il cellulare di Shaoran era ad Hong Kong poteva solo significare che anche
il suo legittimo propetario stava ad Hong Kong.
"P-perché Meiling....?" chiese la povera piccola Sakura con le lacrime agli
occhi.
"Mi dispiace,amica mia...mi ha detto che non se la sentiva più,non se la
sentiva di impegnarsi ma anche che non poteva lasciarti,se ne andato senza dire
niente a nessuno...." disse la cinese con la voce che tremava.
"Passamelo." Esortò secca Sakura.
"Ecco lui non se la sente di parlarti ora,magari ti richiama..."
"Passami quel pezzo di merda!" comandò Kinomoto,con un tono che non ammetteva
replica alcuna.
Meiling si spaventò molto a quella reazione e non trovò nulla per risolvere
tutto ciò,se non passare il telefono al cugino.
Shaoran,con mano tremate,lo afferrò poco deciso e soprattutto confuso.
"S-Sakura...." mormorò,attendendo una reazione qualsiasi dall ragazza
all’altro capo del telefono.
"Tu,carogna,perché lo hai fatto? Ti è bastato portarmi a letto e poi tanti
saluti? Perché hai combinato una cazzata simile? Io ti amo,ed anche tu mi
ami,perché allora lo hai fatto? Perché,stronzo perché?" Kinomoto piangeva
disperata e le parole le uscivano di getto dal cuore,tutto l’odio che provava in
quel momento venne sputato fuori come veleno.
Dall’altra parte silenzio,Li non osava reagire.
"Scusami..." fu tutto ciò che fu in grado di dire prima di riattaccare secco
la cornetta. "Scusami" è stata l’ultima parola che Sakura udì uscire dalle sue
labbra.
Piangendo la ragazza scagliò il cellulare contro l’armadio della sua camera
mandandolo in frantumi e provocando una fessura nell’anta. Al vedere
quell’oggetto andare in pezzi sentì che un’altra cosa dentro di lei si stava a
poco a poco distruggendo:il suo povero cuore,che quel giorno era stato
calpestato come un marciapiede. Colta da un raptus di violenza improvvisa,Sakura
iniziò a mandare all’aria la sua stanza,disfacendo il letto,buttando in terra il
materasso e lanciando sulle pareti tutto ciò che le capitava sotto mano.
Infine salì sul tetto e si sedette sulle tegole,quello era l’unico posto dove
si era sempre sentita bene dopo un brutta litigata o una brutta giornata,ma
nemmeno quel posto sembrava darle pace in quel momento. Si alzò in piedi e si
avvicinò pericolosamente al margine del tetto,guardando attentamente ciò che
stava al di sotto:c’erano alcuni metri da lei al terreno,buttandosi forse
sarebbe riuscita a morire ed a trovare finalmente la pace. Pensò seriamente che
la sua vita senza Shaoran fosse giunta al termine,voleva farla finita,solo
perché lei senza di lui non era nulla. Uno zero assoluto.
"E poi,se mi butto," pensava la giovane Sakura avvicinandosi sempre di piì al
ciglio del tetto,"morirò ed il cinese si sentirà in colpa per ciò che ha
fatto,si sentirà in colpa per avermi lasciato!"
"SAKURA!! MA CHE CAVOLO STAI COMBINANDO? SPOSTATI DA Lì,è PERICOLOSO!" le
urlò contro il fratello dalla strada,che era arrivato proprio appena in
tempo,poco prima che la sua sorellina potesse fare qualcosa di veramente
insano.
La ragazza tornò alla realtà e si allontanò bruscamente dal pericolo a cui
stava andando incontro. Si sedette di nuovo sul tetto e si mise a piangere e a
piangere,senza sosta.
Touya la raggiunse lì in cima e le si sedette accanto.
"Mostriciattolo,che hai? Perché sei triste?" le domandò seriamente
preoccupato,ma da lei non giunse nessuna risposta.
Il rapporto con Shaoran le lasciò una profonda ferita sul cuore,una ferita
che non venne mai rimarginata e per cercare di chiuderla aveva iniziato ad
uscire con tutti i ragazzi che le capitavano a tiro,comportandosi proprio come
la vecchia Sakura non si sarebbe mai comportata.
Al liceo Seijou fece la conoscenza di un ragazzo molto simpatico,Keisuke
Ishigara,dai profondi occhi nocciola ("proprio come quelli di Shaoran..." pensò
la prima volta) ed i capelli biondi. Era davvero molto carino con lei,anche
perché ne era davvero cotto;chiedeva spesso a Sakura di uscire con lui ma lei
gentilmente reclinava il suo invito.
"Sei il mio migliore amico,non voglio rovinarci...." adoperava sempre come
scusa;ma un giorno,in quarta liceo,dopo l’ennesimo appuntamento "col-
primo-che-capita" andato male,Sakura decise che avrebbe dovuto almeno provare ad
usicre con lui,così,solo per fargli piacere.
Uscitaci una sera,poi una seconda ed un’altra ancora,la ragazza capì che in
fondo Keisuke era ciò che cercava da sempre per ritappezzare il suo
cuore,ridotto in frantumi dal bel cinese cogli occhi dorati.
"Ed ora eccoci qui,dopo 5 anni a stare insieme ci sposiamo..." mormorò Sakura impercettibilmente.
Il treno si fermò di nuovo,questa volta era arrivata a Tokyo.
Scese e trovò ad aspettarla alla stazione Tomoyo,naturalmente accompagnata da
una guardia del corpo.
"Finalmente Sakura! Foza,dobbiamo andare in quella botique dove ho portato
gli abiti che ti ho personalmente cucito! Forza!" esclamò la giovane Daidouji
con un bellissimo sorriso.
Afferrò saldamente Kinomoto per un braccio e la stava trascinando verso
l’uscita quando si accorse che qualcosa nella sua migliore amica non andava.
Si voltò verso di lei e la guardò attenatemente in viso.
"C-che..che c’è?" chiese Sakura imbarazzata.
Tomoyo la fissò interdetta.
"Perché piangi?" le chiese con la risposta già scritta nel cuore.
La ragazza si portò le mani al viso e sussultò quando il bagnato delle
lacrime le raggiunse le esili dita.
"I-io..non lo so...." ammise Sakura sconsolata.
Esternamente non l’avrebe mai dato a vedere,ma sapeva benissimo per cosa e
per chi stava piangendo,e tutto questo dopo 7 lunghissimi anni.
Povera Sakura,il ricordo di Shao la tormenta!! Ahah comunque vi devo chiedere
scusa in anticipo perché purtroppo gli aggiornamenti non potranno essere molto
frequenti..sob! ci avviamo verso un periodo abbastanza complicato....che
dueeee!!
Comunque ringrazio Sakura93thebest,Monny e
Robby,Piajoe22,Mustardgirl94,Sakuretta94,Ferula_91,Sakura
bethovina e Ichigo_91 per aver recensito il primo cap!!
Vi prometto che appena posso aggiorno anche Crazy Events,e lo faccio presto
promesso!!
Grazie ancora a tutti! Al prossimo cap!
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Capitolo 3 *** I Betrayed My Best Friend ***
Taoooo!!!
Come state?? È un sacco che non mi faccio più
viva,lo so mi dispiace immensamente ma avevo il computer dal tecnico x
colpa degli schifosissimi virus che mo girano su
msn…ç_ç…cmq,come se non
bastasse quando il pc era tornato a casa e stavo rimettendo su tutti i
file che mi ero salvata prima della formattazione questo cazz**e mi ha
cancellato (non so poi per quale motivo) tutti,ma dico TUTTI i file di
word che contenevano le mie storie,attuali e future…non
sapete che disperazione,meno male che c’è il mio
amò,alla quale invio sempre le mie produzioni!! (Giusto
Enzuccia? I nostri cap in sincronia!! ^o^). Quindi vi chiedo scusa
anche per il ritardo imperdonabile del capitolo cinque di crazy
events,ma purtroppo mi mancano alcune parti,oltre a quelle che avevo
scritto quando non potevo + usare internet ma comunque continuavo a
scrivere la storia…sigh
ç_ç…sono andati persi anche dei pezzi
di capitoli di questa storia,quindi sono ancora ridotta un poco
maluccio con i capitoli…buaaaaaah!!
Vabbeh
dai,la smetto di lamentarmi e vi lascio al cap 3,augurandovi una buona
lettura ^o^ !!
I Betrayed My Best
Friend
Stava seduta sulla seggiola di
quell’angusto camerino d almeno un’ora. Indossava
uno di quei bellissimi vestiti bianchi per i quali la sua migliore
amica aveva perso molte notti di sonno. Entro breve sarebbe convolata a
nozze con l’amore della sua vita. Tutte le parti del suo
corpo fremevano di gioia,eppure,in un angolino del suo animo,lei
sentiva nitidamente che una vocina le urlava di smetterla con quella
farsa,lei non aveva mai amato Keisuke,lui era stato solo
l’anti-Shaoran,colui con cui era stata solo per dimenticare
l’altro.
Tomoyo stava
aspettando la sua amica seduta fuori mentre leggeva un giornale sul
come organizzare al meglio un matrimonio. Chissà
perché si stava impegnando così tanto a renderla
finalmente felice? Forse perché si sentiva responsabile
della scomparsa di Shaoran. Sospirando,la giovane Daidouji
poggiò la rivista su un tavolino lì accanto e
prese a guardare fuori dalla vetrina della Botique constatando
amaramente che aveva iniziato a piovere.
Anche
quel giorno pioveva,vero Tomoyo?
La ragazza
sobbalzò e si alzò in piedi,guardandosi intorno
con circospezione alla ricerca del padrone di quella vocina che aveva
sentito,ma non c’era nessuno nei paraggi. Lentamente si
avvicinò alla vetrina e vi appoggiò sopra le
esili dita.
“Sì....”
sussurrò fra sé e sé, “Anche
quel giorno pioveva....il giorno in cui feci un patto che mi
portò a tradire la mia migliore amica...”
Era
una bruttissima mattinata. Pioveva a dirotto da circa tre giorni ed i
rapporti tra Sakura e Shaoran non accennavano a migliorare.
Litigavano
in continuazione,tra scenate di gelosia ed incomprensioni. Stentava
spesso a riconoscere i suoi due migliori amici…erano
così diversi,così cambiati…desiderava
spesso che le cose tornassero come in quella limpida estate,quella
subito dopo la cattura di Nothing e la recita al Nadeshiko
Festival…
Nonostante
entro pochi giorni avrebbero concluso le scuole medie nessuno di loro
tre poteva definirsi euforico,anzi.
Lentamente,sotto
una fitta pioggia scrosciante,si stava avvicinando alla scuola,quando
intravide un ragazzo accanto al cancello…Shaoran!
Gli
corse incontro notando che era senza ombrello e gli fece un
po’ di spazio sotto il suo.
“Li-kun,ma
che combini senza ombrello? Non vedi quanto piove?” gli
domandò lei abbastanza confusa,non solo per le sviste che il
ragazzo continuava ad avere,ma anche per lo sguardo che aveva quella
mattina.
“Ho
deciso Tomoyo.” iniziò lui senza nemmeno guardarla
in faccia o accennare a mettersi sotto l’ombrello di Daidouji.
“Ah..hai
deciso? Che cosa?” chiese lei confusa,davvero non aveva mai
visto Shaoran in quelle condizioni…quello sguardo,quella
voce…era totalmente sicura che si trattasse dello stesso
Li-kun di sempre?
“La
lascio Tomoyo.” Rispose lui secco,freddo,distaccato.
Sulle
prime la ragazza sembrò davvero non capire,o forse
semplicemente non volle capire,fatto sta che insistette a farsi
spiegare meglio.
“La
lasci? Che cosa?”
“Parlo
di Sakura. Basta,la lascio e torno ad Hong Kong.” Continuava
lui,sconvolgendo Tomoyo sempre più ad ogni parola che
pronunciava.
“Ma
sei scemo? Perché lo fai? Dopo tutto quello che avete
passato per poter stare finalmente insieme!”
esclamò lei sconvolta. Non poteva credere che il suo amico
ed il Li che aveva ora davanti potessero essere la stessa persona.
“Sta
diventando troppo seria,capisci?” continuò
imperterrito lui,”Io non ce la faccio ad affrontare una cosa
tanto seria,non posso,non ci riesco. E poi non vedi come ci siamo
ridotti? Non riusciamo più a parlare,finisce sempre che uno
dei due attacca a litigare!” Ammise infine,quasi urlando
incontro alla povera ragazza che in fondo nulla c’entrava con
la sua vigliaccheria.
“N-Non
posso crederci!” esclamò scandalizzata
Tomoyo,”Te ne vai perché hai paura di amare?
Scappi perché hai paura di impegnarti?”
“Tu
non le dire nulla! Ti prego!” la implorò lui con
voce disperata.
“COSA?
Come posso non dirle nulla? Lei è la mia migliore amica! Non
permetterò che tu sparisca senza che lei ne sappia
niente!” dichiarò risoluta la moretta,con un tono
che non ammettefva repliche.
“Tomoyo
no...ti prego non farlo…non dirglielo…sei anche
amica mia…non lo fare,non lo fare…”
mormorò Shaoran tentando di convincere l’amica a
cambiare idea,dedicandole lo sguardo più mortificato che era
in grado di fare. Codardo come mai lo era stato in vita sua.
Alla
vista di quegli occhi nocciola quasi sul punto di piangere,la voce che
gli tremava,tanto che era difficile comprendere ciò che
diceva…Tomoyo non potè ribattere nulla.
Abbassò
lo sguardo rassegnata e s’incamminò verso
l’interno dell’edificio scolastico,senza nemmeno
preoccuparsi più del fatto che Shaoran si sarebbe bagnato
senza ombrello.
Ciò
che stava succedendo le sembrava a dir poco assurdo,non poteva essere
vero.
Era
convinta che Sakura e Shaoran sarebbero rimasti insieme per sempre,ed
invece la loro relazione si stava lentamente sfaldando.
Ma
ormai cosa poteva farci lei? Era debole,proprio come loro due. Tutto
quel tempo che aveva trascorso vedendoli farsi del male a vicenda forse
le aveva dato conerma che la fuga di Li non sarebbe nemmeno stata poi
una così cattiva idea…
Sì.
Aveva lasciato che le cose facessero il loro corso,era anche un
po’ stufa di doversi sempre preoccupare per quei due ad ogni
problema che la loro relazione presentava.
Si
nascose in un angolino in attesa della mazzata finale che
colpì Sakura come un fulmine a ciel sereno e finse stupore e
sdegno quando l’amica le raccontò della sparizione
di Shaoran.
si
era poi pentita però,amaramente,e si era sentita codarda.
Codarda
come non lo era mai stata.
“Tomoyo,io
avrei finito di provare i vestiti...”
Una voce
riportò Daidouji alla realtà,era la sua amica
Sakura.
In mano teneva
tre o quattro vestiti da sposa,accuratamente appoggiati sulle braccia
per non spiegazzarli o sgaulcirli.
Bugiarda,pensò
Tomoyo. Solo uno di quegli abiti pareva essere stato indossato,gli
altri erano ancora perfettamente stirati come quando quella mattina li
aveva portati alla botique.
Sorridendo,Tomoyo
si avvicinò all’amica e glieli prese dalle mani.
“Dalli
a me,li porto in macchina.” Le disse con
un’espressione dolce dipinta sul volto.
Sakura
abbozzò un sorriso.
“Va
tutto bene?” le domandò Daidouji,un po’
preoccupata.
“Sì,tutto
a posto,non preoccuparti.” Rispose Kinomoto col sorriso
più falso che potesse fare.
Detto questo la
ragazza si voltò e raggiunse la porta per uscire dal negozio.
Tomoyo scosse la
testa sconsolata e delle piccole lacrime iniziarono a scorrerle lungo
le gote.
“Quando?”
,mormorò, “Quando abbiamo smesso di essere sincere
tra di noi Sakura? Perché abbiamo smesso di fidarci
l’una dell’altra? Mi manchi,non sai
quanto...”
La giovane
s’intristì,ricordandosi che fino a qualche anno fa
non era così fra loro due.
Ma da quando era
partito Shaoran,Sakura aveva smesso di essere solare con lei,proprio
come aveva smesso di sorridere con Chiharu,Rika,Naoko o Yamazaki.
Tutte le persone
che avevano fatto parte della sua vita quando ancora c’era Li
al suo fianco per lei era come se ora non esistessero più.
Era come se,dopo la fuga del giovane cinese,Sakura Kinomoto fosse morta
e ne fosse arrivata un’altra al suo posto,totalmente diversa
dall’originale,che riversava un mucchio di attenzione morbosa
solo sull’ultimo arrivato della situazione,Keisuke Igarashi.
Quando stava con
Keisuke lei era diversa,pareva felice,pareva.
Sì,lo
sembrava soltanto,perché senza Shaoran Sakura non era
più niente,era come se non esistesse e l’unico
modo per lei di sentirsi ancora parte integrante del mondo era quello
di trascorrere il suo tempo con un altro bellissimo ragazzo dai
profondi occhi color nocciola,una specie di sostituto di Li.
Ecco
l’unico motivo per il quale lei lo amava,per il quale lei gli
stava insieme:lui era dannatamente somigliante all’amore
della sua vita e perciò dato che non poteva più
avere l’originale,perché non accontentarsi della
copia?
Questo Tomoyo lo
aveva capito perché,nonostante tutto,lei ancora sapeva
leggere nel cuore della sua migliore amica.
Daidouji si fece
coraggio ed uscì dal negozio con in mano quegli abiti e,nel
frattanto che raggiungeva Sakura nell’auto,ripensò
amaramente a quei tempi nei quali erano ancora tutti insieme e
naturalmente felici di esserlo.
Non sapeva
però,che proprio in quella città,sotto lo stesso
cielo uggioso,c’era qualcun altro che stava pensando
più o meno le stesse cose.
Eccoci
alla fine del terzo cap ^o^! Ringrazio
Sakuretta94,Ferula_91,Sakura93thebest,Piajoe22,Ichigo_91,Vimar,Sakurabethovina,Fantastic
Paul e Sakura93 per aver recensito lo scorso cap!
Grazie
mille a tutti! Ciaooooo!
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Capitolo 4 *** I Feel It... ***
nuovo
Ciao a tuttiiii!! Eccomi qui con un altro aggiornamento XDXD!! Mi dispiace
che non siano più frequenti come prima,però,come vi ho detto l’altra
volta,purtroppo ho perso i cap che venivano dopo il 5 e prima di quelli più
avanti e quindi ho un piccolo vuoto da colmare…fortuna che la verifica più
preoccupante (LATINOOO!!!) è passata e quindi mo potrò concentrarmi sulla
riscrittura dei cap dispersi! Dai,senza altri fronzoli vi lascio al cap numero
4! Buona lettura ^__^!
I Feel It…
In un bar poco distante dall’aereoporto di Tomoeda un ragazzo era al bancone
e stava tranquillamente bevendosi un caffè. Finito questo,si voltò verso la
barista,una giovane ragazza motlo carina,e chiese il conto. "Sono 450 ¥
(yen),prego!" gli rispose lei con voce squillante. (Ho verificato su Yahoo
finanza,dovrebbero essere all’incirca 3 euro,se ho sbagliato ditemelo pure XDXD
Nd me) Il ragazzo non poteva proprio crederci. "Cosa?! 450 Yen per un
caffè?! Questa città è diventata proprio carissima!" ribattè seccato il
giovane,tirando fuori dalla tasca posteriore dei suoi jeans il suo
portafoglio. La ragazza prese con un sorriso l’importo che le offriva il
giovane. "Ma da quanto tempo non viene qui a Tomoeda? È tanto che è
così,ormai." Replicò la barista curiosa. Il giovane sbuffò per togliere dal
viso una ciocca castana che gli era scappata dalla frangia e che ora gli
ricopriva gli occhi. "Sono sette anni che non vengo più in questa città."
Disse tranquillo lui. La giovane assentì con un cenno del capo attendendo che
la cassa facesse lo scontrino. Quando questo uscì lei,prima di darlo in mano al
ragazzo assieme al resto,prese una penna e ci scrisse sopra velocemente
qualcosa. "Rimarrai qui per molto?" domandò a capo chino,intenta a scrivere
su quel piccolo pezzo di carta. "No,non credo." Rispose lui con sguardo vago,
"Sono solo tornato perché devo chiedere ad una persona di perdonarmi per ciò che
ho fatto in passato..." La giovane barista annuì leggermente,ma in realtà non
aveva minimamente ascoltato la seconda parte del suo discorso. "Ecco!"
esclamò lei contenta,risollevando il capo. Diede al ragazzo scontrino e resto
con un sorriso malizioso. "Qui c’è scritto il mio numero di telefono. Se hai
voglia di fare un giro per la vera Tomoeda sai chi cercare." Gli disse facendo
l’occhiolino. Il ragazzo le sorrise e poi raccolse la sua valigia,ma non
appena fu fuori buttò lo scontrino nel primo cestino che gli capitò a
mano. Sicuramente non era tornato a Tomoeda per rimorchiare o per fare il
cascamorto con la prima ragazzina che gli faceva un po’ di moine. Doveva fare
una cosa per la quale aveva trovato il coraggio solamente dopo 7 lunghissimi
anni passati nel rimorso di ciò che aveva fatto,ora che era lì,ora che era
tornato doveva trovare la forza di non fermarsi a metà strada. Era tornato
solo per farsi perdonare da una persona e nulla l’avrebbe sviato da
quell’obbiettivo. La prima cosa che avrebbe dovuto fare era cercare casa
sua,ma si rese improvvisamente conto che non si ricordava nemmeno dove
abitasse. Sorrise sconsolato,aveva passato tanti di quei pomeriggi a casa sua
quando sia il fratello che il padre non erano in casa,giorni nei quali quando
erano soli tutto ciò che facevano era sicuramente vietato ad un pubblico di
minori. L’aveva presto capito il giovane Shaoran Li che l’innnocenza della
sua Sakura Kinomoto era poi poca. Con quei pensieri ebbe un flash back della
strada che avrebbe dovuto percorrere per arrivare fino al centro e dal centro a
casa di Sakura ci sapeva arrivare benissimo;decise però che forse prima era
meglio sbarazzarsi della valigia e recuperare un ombrello,dato che ormai pioveva
a dirotto,così al volo fermò un taxi e si diresse verso la palazzina nella quale
sua madre aveva comprato un appartamento poco dopo la sua fuga di sette anni
prima,proprio lì,in quella città. Da Sakura ci sarebbe andato la sera stessa
o l’indomani mattina,certo aveva fretta,ma non così tanta. Kinomoto
e Daidouji erano sedute affianco su un treno diretto a Tomoeda,i vestiti per il
matrimonio erano invece al sicuro sulla macchina della guardia del corpo di
quest’ultima. La stessa tomo aveva ordinato alla donna di finire lei le
mansioni da svolgere quel giorno,anche perché aveva notato che Sakura non era
proprio dell’umore adatto per parlare del suo matrimonio. Difatti in quel
momento la ragazza aveva sempre lo stesso sguardo spento che bene o male
presentava sul volto da circa una settimana mentre invece Tomoyo stava leggendo
una rivista sulle migliori agenzie di cuttering a Tokyo,fingendo di non vedere
l’amica con una faccia tristissima guardare fuori dal finestrino con il volto
appoggiato sulla sua mano destra. A vederle così sembrava che fosse Tomoyo
quella che si doveva sposare e questo l’aveva comunque notato anche Keisuke,non
per niente ne aveva parlato alla stessa Daidouji qualche giorno prima. La
ragazza dai capelli corvini sbuffò e poggiò la rivista sulle sue
ginocchia,osservando l’amica che timidamente si asciugava una lacrima che le
scendeva lungo la guancia. Ebbe una stretta al cuore nel vederla
così,soprattutto perché non ne capiva la ragione,sempre se stesse piangendo per
il motivo che pensava lei. Shaoran,Shaoran sempre Shaoran. quante lacrime
aveva fatto versare quel ragazzo alla povera Sakura in tutti quegli anni? Però
sembrava essersi ripresa alla grande,come mai ora questa ricaduta? Daidouji
allungò una mano verso le spalle di Kinomoto e le sfiorò. "Sakura,che
cos’hai? Perché piangi? Ti prego,dimmelo." Mormorò Tomoyo con un nodo alla gola.
Quella situazione la rattristava parecchio : Sakura non riusciva più a sfogarsi
con lei e se perciò lo doveva fare lo faceva da sola,in silenzio,piangendosi
addosso lacrime amare e deprimendosi sempre di più. Fino a qualche anno fa
Tomoyo sicuramente non avrebbe dovuto supplicare la sua migliore amica di dirle
che cosa la facesse tanto soffrire,gliel’avrebbe detto
Sakura,spontaneamente,perché sapeva che della sua amica si poteva
fidare. Kinomoto si girò ricacciando indietro le lacrime che ancora premevano
per uscire e sorrise alla ragazza. "Non ho nulla che non vada Tomoyo,è tutto
ok." Ribattè lei per tutta risposta,riniziando a guardare fuori dal
finestrino. Daidouji si prese il volto fra le mani ma non le riuscì di
versare nemmeno una lacrima,tanto si sentiva depressa e giù di morale,che
persino le lacrime si rifiutavano di scendere dai suoi occhi. La ragazza pensò
seriamente che quella fosse una punizione divina : se fosse finalmente riuscita
a piangere si sarebbe sfogata e subito dopo si sarebbe sentita meglio,invece non
riuscendo ad esprimere le sue emozioni Tomoyo soffriva sempre senza trovare pace
né rimedio. Così la prossima volta ci avrebbe pensato due volte a tenere
nascosta una cosa così importante alla sua migliore amica. "Solo che...."
iniziò Kinomoto sussurrando impercettibilmente. Daidouji alzò la testa e
guardò la sua amica con sguardo speranzoso. Le avrebbe forse raccontato tutto
una volta per tutte? "Solo che è da qualche giorno che ho una strana
sensazione. È come se Shaoran dovesse rispuntare da un momento all’altro. Non ho
motivo di pensarlo,però ho questa sensazione da quasi una settimana ormai."
Completò Sakura voltandosi completamente verso la sua amica. La mora non lo
dava a vedere,ma in quel momento si sentiva in paradiso. Dopo tanto tempo la sua
migliore amica le parlava con il cuore in mano,spiegandole il motivo di tutta la
sua ansia. "Beh ecco Sakura..." iniziò allora l’altra portandosi una mano sul
mento "non hai davvero motivo di pensare che lui possa essere tornato...in fondo
è scappato,per quale motivo vorrebbe venire ancora qui?" concluse arrotolandosi
attorno ad un dito una folta ciocca di capelli neri. "Spero che tu abbia
ragione,Tomoyo-chan..." sospirò la castana giungendo le mani al petto "Non
saprei proprio che cosa potrebbe accadere se questa mia sensazione divenisse
realtà..." Si sentì uno strano rumore provenire dalla borsa di
Sakura,sembrava un sommesso russare. La ragazza aprì la borsa e notò che
Kero-chan dormiva beato fra i suoi effetti personali. "E poi sono sicura che
se fosse vero Kero se ne sarebbe accorto e me l’avrebbe detto,ti pare?" chiese
Sakura oservando intenerita il piccolo peluche giallo sonnecchiare così
serenamente.
Vi è piaciuta l’entrata in scena
di Shaoran?? >_< ora sì che saranno dolori,ma proprio tanti!! (soprattutto
per lui nel prossimo cappi!) Sakura Potter : ç_ç mi dispiace di averti
fatta piangere!! Soob non volevo,perché a volte ho questo effetto catastrofico
suller persone?...sigh !! ora che è arrivato Shaoran sei un po’ più contenta di
prima? ^_^ ciauuu bacioni! Sakura93thebest : amò!! XDXD
materializzati?? Ahah!! Cmq amò Shao ancora nella tomba…ma nuuuuu!! Povelo tato!
Sono triste x lui! (Beh perkè io scusa?! Mo ditemi la strada + corta per bari!!
Nd Shaoran-nella-tomba-inca-con-enza) xò non mi puoi dire che ti metti a
scrivere i cappy con Pol…ç_ç me triste!! La soju cosa fa? Mo con chi scriverà i
capitolini? XDXD taooo amò
tadbttttttttttttttttttttttttttttttttt Ferula_91 : glassie x i
complimenti!! Cmq davvelo..poveletta Tomoyo che deve tenere tutti questi segreti
altrui…secondo me è troppo stressata quella povera ragazza…temo proprio che un
giorno si sveglierà pelata! E poi ha una pazienza assurda…fossi stata in lei io
avrei già urlato dietro a Sakura da dieci anni!!! XDXD ciauuu bacioni!
Sakurabethovina : tao ritachan! Hai ragione insomma,quando ce vo ce vo,Shaoran
sei un bastardooooo >_< !! Ecco ci siamo sfogate x benino!! Cmq
io giuro ke al tuo msn prima o poi faccio del male è_é continuavi a sparire e
ricomparire ieri sera kyaaaaah!!! Vabbeh dai ci sentiamo presto! Taooo
tvttttttttttttttttttttttb Sakuretta94 : grassie x il bentornata!! ç_ç
giuro ke pure io non vedevo l’ora di tornare (pc e virus permettendo!!) (Ma cosa
vuoi da me?? Metti degli antivirus decenti piuttosto! Nd computer) Allora siete
più o meno unite contro Shaoran un po’ tutti è stavolta? Hihi,ineffetti mi è
uscito alquanto ooc stavolta….XDXD x il fatto dell’aggiornare presto..ç_ç
purtroppo il problema coi cap non me lo permette scusa ç_ç!!! Taooo
bacioni!! Ichigo_91 : sorellina cara!! Quanto tempo che non ci sentiamo!!
(ehm..forse da un paio d’ore? Nd manu) (Oh si giusto! Nd me) cmq mado sorè
la tua recensione mi ha fatto skiattare dal ridere XDXD xo non farti venire un
infarto!!! Non mi puoi abbandonare sorè,poi divento orfana di sorella (Ma che c’entra
l’orfana???) allora,poi te ne devo raccontare una al telefono sorè che mi
ha fatto troppo incazzare…si parla di fisica >_< !! Ma te la dico a voce
xke csi non posso raccontartela x bene!! Taooo sorè
tvtttttttttttttttttttttttttttttttttttttttb! Piajoe22 : sensei
adorata!! Taooo!! Ti ho appena mandato l’email XDXD! Cmq hai indovinato,Shaoran
è tornato,ed è tornato per fare casino!! Gooo Shao! Madò è stato bellissimu
risentirsi ieri su msn dopo tanto tempu,ke emozioneee ^O^ poi non smetterò mai
di dirlo : le versioni di leo mi fanno troppo morire dal ridere XDXD madò ke
roba! Poveri pavoni! Taooooo sensei
tvtttttttttttttttttttttttttttttttttttttttb! Mustardgirl94 : taoo memè!!! Glassie x la rece,anch’io
ce l’ho finalmente fatta a recensire la tua storia yeah! Cmq ieri sera abbiamo
fatto tardissimu madò,erano l’1 e 20 circa di notte no? Ahah me scriveva
dormendo -> X_X dai xò è stato troppo divertente!! XDXD taoo memè
tvttttttttttttttttb!
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Capitolo 5 *** You! ***
nuovo
Eccomi qua con un nuovo chappy!! Miracolo!!! È ke ieri ho ingranato nello
scrivere i chappy nuovi così posso postare il 5 senza problemi!! Eheh ieri ho
fatto un piccolo casino a scuola…tanto che la mia prof sclerata m’ha detto "Ne
parlerò al consiglio di classe!!!" cioè,va bene,se ti fa piacere,fammi espellere
dalla scuola,non so! Poi però io ti brucio la casa Riccky di merda!!!!
Vabbeh,lasciamo perdere le mie minacce di morte,vi lascio al cap.
Buona lettura!!! ^___^
You!
L’indomani mattina Sakura si svegliò di buon’ora,doveva andare al lavoro.
Aveva chiesto un solo giorno di permesso per andare a Tokyo con Tomoyo a provare
i vestiti e cercare qualche agenzia di cuttering e già il suo capo aveva fatto
un sacco di storie,figuriamoci se quella mattina fosse arrivata in ritardo.
Veloce si vestì ed uscì di casa di corsa per raggiungere la fermata del
bus.
Erano all’incirca due anni che lavorava in un negozio di abbigliamento poco
fuori dal centro di Tomoeda. Era stato suo fratello a trovarle quel lavoro.
Si era appena diplomata ma ancora non sapeva bene che cosa fare della sua
vita,così passava tutte le sue giornate a bazzicare in giro con gli amici o a
stare sul divano di casa a non fare niente tutto il giorno. Infine un giorno
Touya perse le staffe e così si prese la libertà di fare dei colloqui di lavoro
per lei,trovandogliene uno per davvero! All’inizio Sakura non era stata molto
entusiasta di quella novità ma dopo aver passato le due settimane standard di
prova si rese conto conto che in fondo quel lavoro le piaceva ed anche
parecchio. Passava le sue intere giornate in mezzo a bei vestiti ed aiutava
tutte le ragazzine incerte su questo o quell’acquisto;tra i vestiti carini si
era sempre trovata a suo agio,tutto merito di Tomoyo naturalmente che le cuciva
sempre degli abiti stupendi.
Così Sakura aveva deciso che si sarebbe presa un paio di anni sabbatici e che
poi si sarebbe iscritta in qualche istituo di moda tentando di diventare una
stilista con una piccola botique tutta sua…beh,naturalmente anche Tomoyo le
avrebbe dato una mano,lei era aveva davvero due mani di fata per certe cose!
Arrivò davanti al negozio dove lavorava e notò con dispiacere che il suo
capo,Hakuraze-san,la stava già aspettando fuori dalla porta con un’espressione
corrucciata.
Quando Hakuraze la intravide diede un lungo tiro alla sua sigaretta e la
gettò in terra spegnendola poi con un colpo secco della suola della sua
scarpa.
"KINOMOTO! Cristo Santo verrà un giorno in cui tu non sarai in ritardo sul
posto di lavoro?!!" le urlò incontro l’uomo spaventandola moltissimo.
"Hakuraze-san,sono appena le 8 e 35 ed io inizio il turno alle 8 e mezzo….5
minuti non sono poi un ritardo così catastrofico!" urlò Sakura di rimando al suo
capo,tanto stufa di essere sempre ripresa da lui tutte le volte che faceva il
minimo sbaglio.
"Basta non voglio sentire scuse questa volta! SEI LICENZIATA! Vai a svuotare
il tuo armadietto e non farti più vedere in questo negozio!" disse lui infine
rientrando dentro e chiudendosi la grossa porta di vetri alle spalle facendola
sbattere violentemente.
Sakura non connetteva ancora che cosa le era stato detto…lei? Licenziata?
Entrò dentro al negozio sbattendo la porta ancora più fortemente di come
aveva fatto Hakuraze e se ne andò nel retrobottega dove stavano gli armadietti
del personale.
Lì trovò Haruko Masazawa,la collega che preferiva fra tutte quelle civette
che lavoravano insieme lei. Haruko aveva 23 anni ed era all’ultimo anno di studi
all’accademia delle belle arti;lavorava in quel negozio solo per potersi pagare
tutti gli studi,non di certo perchè le piaceva Hakuraze.
"Ehy Sakura-chan! Perchè quell’aria abbattuta? Cos’è successo?" le domandò
Masazawa raggiungendola sulla soglia della porta del retrobottega.
Sakura sbuffò e si avvicinò al suo armadietto,aprendolo ed iniziando a tirare
fuori tutte le sue cose.
"Il pelato mi ha licenziata!" ammise lei con le lacrime agli occhi. Quel
lavoro le piaceva tanto…dove lo avrebbe trovato ora un altro lavoro che le
andasse a genio?
"Non posso crederci!! Che bastar…" iniziò Haruko,ma subito si interruppe
perchè vide sopraggiungere il suo capo.
"Chi sarebbe bastardo,Masazawa?" domandò Hakuraze guardandola la giovane con
sguardo inquisitorio.
"Mio fratello." Rispose secca lei,ricambiando lo sguardo per nulla
intimorita.
"Hai un fratello?" chiese Sakura,la solita ritardata che ci arrivava sempre 3
anni dopo.
"Che io sappia,no." rispose infine Masazawa scoppiando a ridere in faccia
all’uomo.
"Dai Sakura-chan,sono sicura che ti troverai un lavoro molto più bello di
questo! E poi stai per sposarti,il tuo futuro comincia solo ora." Disse poi lei
rivolta a Sakura con un sorriso.
Kinomoto per tutta risposta le sorrise poi afferrò la scatola contenente
tutte le cose che stavano nell suo armadietto e se ne andò spedita fuori da quel
negozio.
Il più sarebbe stato dirlo a Touya...si sarebbe sicuramente arrabbiato da
matti,però lei che ci poteva fare? non ne aveva proprio tutta la colpa.
Prese il pullman e in men che non si dica fu alla fermata vicina a casa
sua.
Mentre si avvicinava alla sua abitazione stava pensando alle varie cose che
poteva dire al fratello quando quella sera sarebbe tornato a casa ma qualcosa
bloccò tutti i suoi pensieri.
C’era una persona davanti alla sua porta di casa,così corse per raggiungerla
ma quando vi arrivò davanti desiderò fortemente non essere mai arrivata lì.
Davanti a lei stava un ragazzo di all’incirca 21 anni,capelli castani,occhi
castani.
Solo una persona poteva avere quello sguardo capace di metterla in
soggezione,solo un ragazzo,Shaoran Li.
Istintivamente fece cadere a terra tutto ciò che aveva in mano e mollò uno
schiaffo a quella persona senza neanche verificare la sua esatta
identità.
È tornato Shao da Sakura eheh…certo che ha reagito proprio d’istinto
muhaha!
Passando ai ringraziamenti…
Ferula_91 : eggià,come darti torto riguardo ai guai?
Hihi intanto però Shao si è beccato una bella sberla muhaha!! Gli sta bene,così
impara a scappare la prossima volta è_é! Glassie mille x i compliments
>///< taoooo bacioni!
Sakura Potter : ah meno male! Non mi va di farvi
piangere x la tristezza,basto io ke mi deprimo perkè mi annoio…>_< !!
Shaoran è tornato,eh? Le Shao fan sono felici di averlo rivisto? Ihih,spero di
si,anke se lui torna solo per fare casotti!!! XDXD taooo bacioni!
Ichigo_91 : sorèèè!! Quanto tempo che non ci
sentiamo! Cmq te lo dico,i tuoi messaggi mi fanno morire dal ridere..poi ieri
mattina…"propietaria del negozio di bambini"..cioè ti giuro sorè,lì sn
skiattata,la mia vicina di banco (nonkè compagna di disegni) mi ha guardata
basita….O.O dai sorè,troppo divertente XDXD ci sentiamo plesto taoo bacioni
tvtttttttttttttttttttttttb!
Sakuretta 94 : eggià..è dispiaciuto anke a me x il
pc…ç_ç cmq ora che Shaoran è tornato si comincia ad entrare nel vivo della
storia *__* eheh vedrai che cosa il mio cervellino ha elaborato questa volta
^__^! Taoooo bacioni
Sakura93thebest : amòòò!! Poi ieri sera non ci siamo
salutate ^__^ comunque è un vero peccato che tu abbia ancora l’account bloccato
sigh ç_ç dai ke al 14 manca poco ^___^! Vabbeh,ci sentiamo stase x scrivere
ancora qualke cap insieme,taoo bacioni tadbttttttttttttttttttt!
Mustardgirl94 : ciaoo memè!!! Grassie x la rece,cmq
io sto ancora aspettando il 3 cap della tua nuova fiction…ç_ç…poi su msn non ci
siamo più sentite sigh…non abbiamo più conversato fino all’una di notte passata
XDXD!! Speriamo di beccarci presto! Ciaoo tvtttttttttttttttttb!
Sakura bethovina : ritachan! Non ci siamo più
sentite e ancora devi dirmi comè il tuo abito da damigella d’onore ç_ç !! voglio
una fotuzza del vestitoooo!!! ^__^ cmq tu già lo sapevi che erano dolori x
Shaoran in questo cap hihi!!! Ciaoo ritachan! Tvttttttttttttttttb!
Kia85 : ciaoo!!! ^__^ grassie,sono contenta che ti
piaccia >////< !! beh,devo confessarti che nemmeno a me piace
Keisuke,nonostante l’abbia inventato io…XDXD cmq secondo me ora Shaoran
rimpiange di essere tornato a Tomoeda,soprattutto dopo lo sberlone che si è
beccato in questo cap…ahi! XDXD ciaooo bacioni!
Piajoe22 : sensei!! Dopo i nostri discorsi sulla
moira e sul nostro veggente non ci siamo più sentite >_< !! cmq è stato
davvero divertente scoprire tutti gli intrecci del destino,non è vero?? Anche
perché ci ha fornito una bella idea x la trama della fiction ad 8 mani dello
Shaoran fan club!! Poi dobbiamo discuterne meglio tutte e 4 su msn ^__^ taoo
mapi tvttttttttttttttttttttttttttb!
Sakura 93 : ciauuuu! Ahah pesce lesso? XDXD povero
Keisuke! (anche se cmq è vero che assomiglia ad un pesce lesso..anche perché…no
basta non faccio spoiler! ^__^) riguardo al matrimonio…vedremo che cosa
succederà,siamo sicuri che Shaoran abbia intenzione di dividerli in fin dei
conti? ^___^ hihi ciauuu tvtttttttb!
Ci vediamo al prossimo cap,il prossimo aggiornamento mi sa proprio che sarà
di Crazy Events! ^___^ taooo bacioni!!
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Capitolo 6 *** Shaoran... ***
nuovo
Ciau a tutti!! Madò è tanto che non aggiorno questa storia,ma intanto che ho
i capitoli li posto (ho scritto questo e quello che viene dopo) però poi mi sa
che mi toccherà interromperla per un periodo imprecisato,dato che sono
totalmente senza ispirazione per questa povera storia essendo totalmente
concentrata su quella basata su Twilight…sigh! Mi dispiace farvi aspettare così
tanto…..T_T
Dai ora vi lascio leggere! A fine cap coi ringraziamenti!
^___^
Shaoran…
"Tu! Che cazzo ci fai qui bastardo?!" disse lei massaggiandosi la mano rossa
e pulsante per la violenta sberla tirata al ragazzo.
Shaoran si sfiorò la guancia bordeau sospirando.
"Hai ragione...me lo merito Sakura."
La ragazza lo osservò con occhi cattivi iniziando a piangere per il
nervoso.
"Dannazione!" proferì lei stringendo pugni e denti intanto che le lacrime le
percorrevano imperterrite le guance sbiancate.
Il ragazzo abbassò lo sguardo cercando di focalizzare l’attenzione
altrove;non riusciva a parlarle guardandola negli occhi.
"Sakura io..." cominciò lui mordendosi infine il labbro inferiore non sapendo
bene cosa dire in un simile frangente.
"Perché sei qui?" chiese Sakura cercando furibonda il suo sguardo
invano,essendo quello ancora fisso a terra.
"Sono qui perché...volevo avere il tuo perdono Sakura...per ciò che ho fatto
in passato,chiederti scusa per essere scappato..." ammise Shaoran chinandosi a
raccogliere tutte le cose che Kinomoto aveva fatto rovinare a terra.
La ragazza si asciugò le lacrime e si accovvacciò anche lei accanto al
giovane,mettendo i suoi effetti personali dentro allo scatolone.
Doveva affrontare quella situazione con lucidità,in fondo erano sette anni
che non lo vedeva ed ormai i suoi sentimenti dovevano essere cambiati,non poteva
più provare per Shaoran ciò che provava alle scuola medie e perciò poteva essere
matura,dimostrarsi grande e fare finta di nulla,reagendo freddamente a quella
situazione.
Le mani ancora le tremavano. Lo sentiva,erano desiderose di prendere a sberle
quel bellissimo viso fino allo svenimento ma lei non voleva dare a Shaoran la
soddisfazione di essere ancora motivo dei suoi crucci,così fece un paio di
respiri profondi.
Certo,la tentazione di colpirlo o di ferirlo era forte,ma doveva
resistere.
"Shaoran..." proferì lei mettendo anche l’ultimo oggetto nella scatola "sono
passati tanti anni da quel giorno....io ora..beh,sono fidanzata con un ragazzo
stupendo e tra poco ci sposiamo quindi penso di aver già superato la delusione
d’amore,ti pare?" concluse sorridendo,forse più per convincere se stessa che
Shaoran.
Quest’ultimo alla rivelazione di Sakura però ci era proprio rimasto di
sasso,lei che si stava per sposare? Non poteva proprio essere.
Li rimase a bocca aperta rannicchiato vicino alla porta di
casa,impossibilitato a cambiare espressione oppure ad alzarsi finalmente in
piedi.
Sakura aprì la porta di casa con un tintinnante mazzo di chiavi.
"E allora che fai? Non entri Shaoran?" chiese lei con tutta la naturalezza di
questo mondo,proprio come se fosse assolutamente normale rincontrare la persona
che più era stata in grado di ferirla dopo sette anni ed invitarla in casa come
fosse niente.
Il ragazzo si alzò e raggiunse Kinomoto all’interno della casa.
Notò che tutto e nulla era cambiato;la casa era sempre la solita,ben curata e
profumata,odorando a pieni polmoni quel dolce profumo che per tanti anni gli era
parso nostalgico gli sembrò di sentire ancora il delicato olezzo delle candele
che Sakura preparava sempre nella sua camera quando lei e Shaoran riuscivano a
passare un pomeriggio da soli.
Eppure,nonostante ciò,sembravano essere cambiate parecchie cose,se non
all’interno della casa all’interno del cuore della ragazza che ci abitava e che
ora si stava dirigendo in cucina per preparare un po’ di thè.
"Tu aspettami in salotto. Io torno subito." Gli disse lei con voce
atona,sparendo poi dietro alla porta della cucina.
Il ragazzo si sedette mogio su uno dei due divani verdi e prese a fissarsi la
punta delle scarpe intento a cercare uno spunto di conversazione fino a che
Sakura non tornò con un vassoio che aveva al di sopra due tazze di thè ed una
zuccheriera in equilibrio precario.
Si sedette nel divano accanto a quello dove stava Shaoran e gli porse
freddamente la tazza,passandogli poi anche la zuccheriera,tutto questo stando
ben attenta ad evitare anche solo di incrociare il suo sguardo.
Si era ripromessa di non farsi vincere dagli istinti e di dimostrarsi fredda
ed impassibile,come se quella situazione non la smorzasse minimamente.
Dentro,invece,sentiva un grande bisogno di urlare a pieni polmoni.
"Beh Sakura," iniziò titubante il castano,che stava mescolando quella tazza
da almeno cinque minuti. "Hai detto che ti sposi o sbaglio?"
"Non sbagli." Dissentì la ragazza,poggiando la sua tazza ormai semivuota sul
tavolino che le stava davanti.
"E chi è il fortunato? Lo posso sapere?" Li sospirò. Sembrava di parlare con
un automa,non con una persona in carne ed ossa.
"Sì. Il suo nome è Keisuke Igarashi,l’ho conosciuto al liceo,appena dopo che
tu…" le mani di Kinomoto si avvinghiarono convulsamente l’una
all’altra,stringendo la presa talmente forte da farsi venire le nocche
bianche.
L’argomento sul quale era caduto il discorso non piaceva a nessuno dei
due.
"E-e quando ti sposeresti?" balbettò il cinese,tentando di aggirare
quell’argomento.
"Fra tre settimane circa." Rispose meccanicamente Sakura.
"…è fra poco a quanto pare…" mormorò Shaoran,udito appena dalla ragazza che
gli stava seduta affianco.
Lei,per tutta risposta,annuì con un lieve cenno del capo e riprese a
sorseggiare appena il thè,che si era notevolmente raffreddato.
"Vedo che non ci hai messo molto a farti una vita nuova,a quanto pare…" lui
voleva esprimerle tutta la sua felicità per il suo imminente matrimonio,però il
tono con cui gli era uscita la frase era notevolmente acido,come se avesse del
sentimento di ripicca nei suoi confronti.
"Oh beh,mi sare dovuta crogiolare nel dolore a vita? Non sono stata io ad
andarmene." Ribattè secca la ragazza,mettendo a tacere lì qual discorso.
Il castano la osservò…la sua voce spenta,i suoi occhi vuoti,i suoi gesti
meccanici…
Sospirò e si alzò in piedi,parandolesi di fronte e togliendole la tazza dalle
mani,costringendola a levarsi a sua volta.
"C-che cosa stai facendo?" gli domandò Kinomoto confusa,soprattutto per la
grande vicinanza a cui il ragazzo l’aveva costretta. Meno gli stava
vicina,meglio si sentiva.
"Tu non mi hai perdonato." Disse secco il ragazzo,prendendola alla
sprovvista.
"Ma di cosa stai parlando?" le girava la testa. La vicinanza alquanto
pericolosa con il corpo di Shaoran la faceva sentire strana.
"Tu hai detto di aver superato la delusione…ma non apertamente di avermi
perdonato."
"E la cosa ti meraviglia?" Sakura si portò le braccia al petto,incrociandole
e facendo diventare gli occhi due fessure.
"Tirami uno schiaffo Sakura." Esordì il ragazzo a quel punto.
"Come? Ma se te ne ho già tirato uno!" Kinomoto non capiva la strana idea che
gli era venuta in mente.
"Ma quello non era una vera sberla,non ti eri nemmeno concentrata! Io parlo
di uno schiaffo fatto bene,di quelli belli forti,ti do la possibilità di
prendere anche la mira." Dichiarò il ragazzo convinto,anche se ben sapeva che le
sberle ben assestate di Kinomoto erano davvero dolorose.
"M-ma Shaoran…ne sei convinto?" domandò la ragazza basita.
Il castano assentì con un cenno del capo.
"Forza…" sospirò lui infine,chiudendo gli occhi. "Io aspetto."
La ragazza si guardò un paio di volte la mano destra strabuzzando gli
occhi,infine sorrise sadica. Certo che Shaoran sapeva proprio avere delle
intuizioni geniali.
Prese una bella mira e gli mollò un sonoro schiaffone sulla guancia
sinistra,tanto forte che lo schiocco riecheggiò forte nel salotto.
Shaoran aveva indietreggiato di un paio di passi,tanto era stato violento lo
schiaffo.
"Sono perdonato almeno un po’?" domandò lui,massaggiandosi goffamente la
parte del viso dolorante.
"Diciamo che ricominci a guardagnare punti." Ammise Kinomoto sorridendo
debolmente.
"Ora devo andare Sakura. Ho un paio di faccende da sbrigare qui,prima di
tornare a casa."
Una morsa avvolse stretto lo stomaco di Sakura.
"T-te ne vai di nuovo…?" gli domandò con la voce strozzata. Era una
sensazione di dèja vu,quella,e le faceva male,nonostante desiderasse con tutte
le sue forze che Li se ne andasse il prima possibile.
Il ragazzo si diresse verso la porta e Kinomoto lo seguì.
"Sì,prima mi faccio perdonare del tutto – e ne troverò il modo,te l’assicuro
– poi partirò." Asserì Li aprendo la porta dell’ingresso e fermandosi lì.
"Ehm…Shaoran..vuoi riguadagnarti altri punti a tuo favore?" domandò titubante
Sakura,contorcendosi le mani in attesa di una risposta.
"Beh…sì,sono qui esattamente per quello." Sorrise. Che bel sorriso.
"Stasera Keisuke e sua madre verranno qui a cena…ti andrebbe di raggiungerci
per il caffè? Così magari te lo presento…" biascicò la ragazza.
Sulle prime il giovane sembrò sorpreso,poi però si aprì in un sorriso
tremendamente smagliante.
"Certo…per le nove va bene?"
"Benissimo…" sussurrò Kinomoto.
Senza nemmeno salutarsi,lui scese le scalette dell’ingresso e se ne andò in
strada,lei chiuse la porta e si appoggiò ad essa.
Cercò di raggiungere di nuovo il salotto,per potersi sedere sul divano e
ragionare con lucidità su tutti i fatti appena accaduti,ma staccatasi dalla
porta le riuscì di fare solo un paio di passi incerti,dopo di chè cadde a
terra.
Le ginocchia le tremavano troppo per garantirle un equilibrio stabile.
Si accasciò contro la parete e si sedette,lasciandosi trasportare da tutte
quelle emozioni che la stavano corrodendo. Prese a colpire il parquet con le
mani.
"Dannazione...dannazione dannazione DANNAZIONE!" farfugliava mentre dava dei
violenti pugni al pavimento.
Le mani le pulsavano dal dolore,forse era meglio smetterla coi pugni e
concentrarsi solo sulle lacrime.
"Non dovevi tornare...non dovevi non dovevi....." mormorò senza riuscire a
fermare quell’ incessante pianto.
"Bastardo..." mormorò poco prima di morsicarsi il labbro inferiore per
impedire alle sue labbra di pronunciare qualcos’altro. La pressione dei suoi
denti sulla pelle era tanto forte e nervosa che iniziò addirittura a
sanguinare,ma di questo non sembrava curarsene.
Improvvisamente la testa aveva iniziato a girarle vorticosamente e fu
costretta a sdraiarsi al suolo in posizione fetale,portandosi le ginocchia al
petto stringendole con tutta la forza che possedeva tentando invano di
proteggersi da quella situazione che andava degenerando ogni giorno di più.
"Voglio morire...." si ritrovò a mormorare immersa nella penombra.
"Ti prego dimmi che sei tornato per uccidermi perché voglio morire..."
L’avevo detto che il ritorno di Shao genera solo casini >_< come vi è
sembrato? Spero che vi sia piaciuto!
Ferula_91 : mi dispiace ma purtroppo non ho potuto
aggiornare presto….soob ç_ç ti chiedo scusa! Dai però Sakura stavolta si è data
una svegliata,è stata coraggiosa a tirare un bel ceffone a Shao,anche se un po’
mi dispiace per lui…xo dopo quello che ha fatto si meriterebbe ben di
peggio,sisi!! ^__^ grazie per la rece ciauu bacioni!
Mustardgirl94 : ciauu memy!! Madò,è un secolo che
non ci sentiamo +…ç_ç che casinooo! Cmq non sono più riuscita nemmeno a fare un
salto a vedere se avevi aggiornato la storia sigh,ho poco tempo a disposizione
ultimamente,fatto sta che non riesco a trovare la concentrazione giusta x
scrivere qst fiction,dato che l’ispirazione mi ha abbandonata sigh! Dai ci
sentiamo presto tauuu memy bacioni tvtttttttttttttb!
Ichigo_91 : sorè! allora,nessun altro assalto ai
vasettoni di nutella? Io oggi ne ho fatto uno micidiale!! Povero vasetto ç_ç…cmq
sorè,sono davvero contenta che hai fatto pace con Antony,come si può nn
perdonare un ragazzo dopo un regalo del genere?? *__* che bravoooo!! Ihih dai ci
sentiamo presto sorè! ciauz tvtttttttttttttttttttb!
Sakuretta94 : sono riuscita ad aggiornare sia questa
che crazy events ihih ^__^ anke se alla fine ci ho messo tantissimo tempo per
farlo,mi dispiace molto =_=’’’ !! cmq visto che sakuronzola e Shao hanno fatto
pace?...beh,a giudicare dallo sclero finale di sakuronzola direi che non è
esattamente tutto a posto…=.=’’ !! ihih ^__^ ciauu bacioni!
Kia85 : eheh felice ora più che mai,dopo aver preso
un altro bello schiaffone da lei,però dai era consenziente perciò…=_= !! però a
quanto pare alla fine sakuronzola non è proprio esattamente contenta di averlo
rivisto….beh dopo tutto quello che ha combinato ci credo,però fossi stata in lei
sarei stats sicuramente + entusiasta *___* (kissà xke ^__^)! Spero ke il cap ti
sia piaciuto! Ciauuu bacioni!
Piajoe22 : ciauu sensei! uffi oggi il mio modem è
partito per marte e non funzionava più,fortuna che mo va ancora anche se si è
accesa una nuova spia rossa che non mi ispira nulla di buono =_=’’’ cmq mi
dispiace che poi oggi non siamo riuscite a parlare decentemente sigh…ç_ç dai ora
ti scriverò la mail csi riprenderemo ad emailaggiare ^__^ ciauu sensei
tvttttttttttttttttttttb!
Sakura93 : spero di poter accontentare i tuoi
desideri…vedremo un po’ cosa elaborerò,anche perché nonostante abbia gia fatto
il cap finale (è uno dei poki cap ke ho ancora…=_=’’’ quelli ke mancano sn i +
importanti xo ç_ç!!) non sono totalmente sicura della fine quindi è ancora tutto
da definire ^___^ cmq le cose qui sono andate un po’ meglio no? Anche se alla
fine sakuronzola ha completamente perso il lume della ragione…=.= ihih!! Ciauu
bacioni tvtttttttb!
Sakura bethovina : ritachan…sai ke la Soju qui prima
di aggiornare la sua storia ha letto il tuo nuovo cap? Lo sai vero che adesso
vengo a cercarti con un mitra? >_< mi devo sfogareeee pepepepepepepepe
pepepe!!! Ok! Allora adesso appena ti pesco su msn mi devi assolutamente fare
vedere il tuo disegno e,soprattutto,dirmi perkè mo sakuronzola è diventata
gatto!! ^___^ a presto spero ciauu bacioni tvttttttttttttttttb!
Al prossimo cap,che temo proprio sarà l’ultimo che posterò prima di una lunga
pausa per questa storia ç_ç….vi chiedo ancora scusa!!!
Ciauuuu!!
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Capitolo 7 *** Keisuke And Shaoran ***
nuovo
Sogno? Apparizione mistica? O semplicemente ispirazione polacca?.......ahahah
sono io e sono tornata dalla Polonia (gita scolastica tremendamente divertente!)
con nuova ispirazione per questa storia!!! Lo so, sono un’ infame schifosa
perché l’ho interrotta e quindi potete dirmene di cotte e di crude, spero solo
che vi faccia piacere poter leggere il nuovo capitolo! ^____^ ci sentiamo a fine
cap, che devo ringraziare in modo particolare due persone!
KEISUKE AND SHAORAN
Quella sera i futuri sposi ed i futuri consuoceri erano in
casa per una graziosa cenetta intima.
"Era tutto squisito,Sakura!" esclamò Keisuke davvero contento che la sua
futura mogliettina sapesse cucinare così divinamente.
"Sì..non c’era male...." biascicò Kaede,la madre di Ishigara,nonché futura
suocera di Sakura.
La ragazza le lanciò un’occhiataccia che la donna ricambiò ben
volentieri.
Non sapeva perché,ma quella dannata donna la odiava con tutte le sue forze.
Fin dal primo giorno in cui Keisuke gliel’aveva presentata,l’aveva sempre
trattata in modo gelido,senza regalarle mai nemmeno un sorriso...e pensare che
fantasticava spesso sul fatto che potesse considerare Kaede una sorta di "mamma
adottiva",dato che la sua era scomparsa anni prima.
Per il ragazzo era andata molto meglio,poco ma sicuro. Fujitaka sarebbe
diventato un suocero fantastico,sempre solare e disponibile. Keisuke era
felicissimo di poter considerare suo "padre" un uomo così gentile dato che il
suo vero padre era morto anni prima in un incidente.
Sakura si ritrovava spesso a pensare che Ishigara aveva avuto la stessa
perdita di Shaoran,entrambi con il padre deceduto a causa di un terribile
incidente...forse anche questo fattore di somiglianza aveva determinato sulla
sua scelta con Keisuke?
No,non era così! Veloce scosse la testa per scacciare quei pensieri che le
stavano tormentando il cervello.
La salvò da tutte queste riflessioni il campanello,che per fortuna spesso
suona nei momenti più opportuni.
"Ma chi può essere? Non aspettiamo nessun altro vero?" domandò Touya posando
il bicchiere da cui stava bevendo sul tavolo pronto ad alzarsi per andare ad
aprire.
La ragazza,però,fu più veloce di lui e si alzò per prima raggiungendo
l’ingresso con una piccola corsetta.
"Non preoccuparti fratellone,vado io!" aveva affermato nel mentre in cui
percorreva quel breve tragitto.
Senza ombra di dubbio era Shaoran alla porta. Tutti sapevano quanto lui
l’aveva fatta soffrire in passato,specialmente Touya che si era anche offerto
con la sorellina di raggiungerlo in Cina e dargli una bella lezione per il suo
comportamento,quindi non poteva certamente lasciare aprire la porta a nessun
altro,altrimenti Li si sarebbe ritrovato col setto nasale deviato come
minimo.
"Sei un po’ in ritardo!" sussurrò Sakura aprendo la porta di scatto in faccia
al nuovo arrivato.
"Scusami,devo avere imparato da te! I ritardi non sono la tua specialità?"
domandò Shaoran sarcastico,mantenendo lo stesso tono di voce della ragazza.
Strattonandolo per la camicia,lei lo fece forzatamente accomodare in
cucina,lanciandolo nella fossa dei lupi,probabilmente ancora un poco per
ripicca.
"Guardate un po’ chi è venuto a trovarci! Ve lo ricordate vero Shaoran?"
disse la giovane ironica sorridendo specialmente ai suoi due famigliari.
Touya si alzò di scatto dalla seggiola mandando giù tutto in un sorso il suo
bicchiere di birra per lo stupore.
"Tu sei il moccioso! QUEL MOCCIOSO!" urlò il ragazzo poco prima di saltare
letteralmente la tavola ed essere addosso a Shaoran in meno di mezzo
secondo.
"Ora che sei tornato dalla Cina,posso fartela pagare stronzo!" esclamò poco
prima di alzare pericolosamente un pugno verso Li.
"Ragazzi voi due calmatevi! Non mi sembra il caso di scaldarsi tanto!" li
rimproverò Sakura afferrando il fratello per la maglia e cercando di levarlo di
dosso al cinese.
"Ma Sakura!" proferì Touya scandalizzato per il menefreghismo della sorella
nei confronti di quel nanerottolo, "Non dici niente tu?? Cioè si presenta a casa
nostra così dopo tutto quello che ha combinato e tu lo accogli con un
sorriso?"
"Di questo parleremo dopo,va bene?" mugugnò la ragazza a denti stretti
facendo intuire al fratello che avrebbe dovuto tacere. "E poi perché arrabbiarsi
per la visita di un vecchio amico d’infanzia?" disse infine sorridendo ai due
estranei ai fatti veri e propri.
"Sakura,non me lo presenti questo tuo amico d’infanzia?" le domandò Keisuke
alzandosi in piedi e raggiungendo il piccolo gruppetto che si era formato
davanti al tavolo.
"C-certo! Allora lui è..." tentò di iniziare lei,ma Li la precedette
approssimandosi anche lui ad Ishigara. Nel camminare,però,urtò volontariamente
Kinomoto con una spalla,la quale rimase molto confusa dal gesto. Perchè avrebbe
dovuto farlo? Lei l’aveva addirittura salvato dall’ira di suo fratello
nonostante tutto.
"Mi so presentare da solo." Proferì il ragazzo freddamente osservandola
dritta negli occhi.
Quello sguardo privo di emozioni la spaventò tanto che fu costretta ad
arretrare di un paio passi.
Shaoran allungò una mano verso quel nuovo ragazzo tentando di fare il cortese
con lui nonostante avesse il grande desiderio di prenderlo a calci per essersela
spassata con Sakura in tutti quegli anni.
"Piacere. Mi chiamo Shaoran Li." Proferì con la solita freddezza.
Solamente Keisuke capì che era leggermente alterato; la sua stretta di mano
gli aveva quasi stritolato le dita.
"Ehm...io sono...Keisuke Ishigara..." rispose l’altro sorridendo un po’
incerto sul da farsi.
"Ora che ti ho conosciuto,penso di potere anche andarmene." Concluse Li
facendo un leggero inchino al cospetto dei presenti ed allontanandosi verso la
porta dell’ingresso.
Sakura lo fissò basita dileguarsi da quella stanza,ma infine spinta da chissà
quale sentimento gli corse dietro tentando di capirci un po’ di più in quella
faccenda.
Riuscì a bloccarlo appena fuori dalla porta di casa. Lì lo afferrò per una
manica della camicia costringendolo a guardarla in faccia.
"Ma che diavolo ti è preso?? Te ne vai così? Ma sei appena arrivato" gli urlò
lei,tanto era arrabbiata che non ragionava più lucidamente.
"Sì,me ne vado." Si limitò a dire Shaoran senza nemmeno voltarsi.
Sakura lo raggiunse che era in mezzo alla strada.
"Ma perché?"
Il ragazzo si voltò,regalandole uno sguardo di ghiaccio.
"Quel Keisuke…" mormorò "Non mi piace nemmeno un po’. Non è affatto il
ragazzo giusto per te."
Kinomoto rimase basita per un paio di secondi,osservandolo insistentemente
per un paio di secondi.
"C-cosa?!" esclamò poco dopo leggermente stordita. "Ma come ti permetti tu di
giudicarlo?! Nemmeno lo conosci!" abbaiò infine dando uno spintone a Li senza
smuoverlo più di 2 centimetri dalla sua posizione originale.
"Si vede così ad occhio che non ti merita!" sbottò Shaoran incrociando le
braccia al petto.
Lo sguardo di Sakura non si era mai fatto così cattivo.
"T-TU! Come osi parlare così di Keisuke?" gli chiese infine lei afferrando il
colletto della sua camicia.
Con uno strattone,il ragazzo si staccò di dosso le mani di Kinomoto e la
spinse poco dolcemente un paio di metri indietro.
"Cosa pensi di fare sposandolo?!"
"Io lo amo Shaoran! Non penso di fare niente,solo di sposarlo e di passare il
resto della mia vita con lui!" ribattè infuriata Sakura;nuovamente le mani le
prudevano ed il desiderio di piantargli un pugno davvero alto.
Quella frase sembrava avere sortito l’effetto desiderato. Shaoran non fu più
in grado di ribattere niente,intanto che la ragazza infieriva nuovamente.
"Lui non se ne andrebbe mai,lui non scapperebbe. Lui non è un vigliacco! Lui
non è te,e di questo lo ringrazio!" quello che Sakura stava sputando addosso a
Shaoran era veleno puro.
Il ragazzo aveva abbassato lo sguardo. Lei aveva ragione: era un vigliacco,un
codardo,uno stronzo.
"Sei stato tu a rovinarci Shaoran. Non dare la colpa a me. Tu ci hai uccisi
entrambi." Che voglia di piangere che aveva sakura,ma si trattenne,il suo
orgoglio le impediva di farlo.
Shaoran rialzò lo sguardo finalmente,e la fissò dritta in quegli occhi
lucidi.
Le corse incontro e l’abbracciò,cogliendola di sorpresa,tanto che lei non
ricambiò nemmeno la stretta.
"Mi dispiace averti uccisa Sakura." Questa fu l’unica cosa che riuscì a
sussurrare il castano poco prima di scappare via,in qualunque posto,fuorchè
nelle sua vicinanze.
Non ti riconosco Shaoran Li. Scappare così davanti ad una ragazza. Ma davvero
pensavi che col tuo ritorno tutto sarebbe potuto tornare come prima? Chiederle
semplicemente scusa e poi baci ed abbracci come prima? Sei stato tu il
coglione,Shaoran,ed ora ne paghi le conseguenze.
Pensò tristemente fuggendo il più lontano possibile da quella ragazza che
ancora invadeva prepotentemente i suoi pensieri, ora più che mai.
Allora, ringrazio sempre il mio Shaofanclub e tutti quelli che mi seguono, ma
vorrei dedicare un ringraziamento particolare a due persone: queste sono
Sakurabethovina e Ferula_91. Ringrazio la prima, la mia Ritina,
per avermi dato un aiuto ENORME con la storia (senza Ritachan tutto sarebbe
rimasto fermissimo!) e ringrazio la seconda per la bella recensione che mi ha
lasciato nel cap avviso, ti ringrazio davvero tanto, mi sono anche commossa
ç____ç! Grazieeeee!! Al prossimo aggiornamento che, siatene certi, non tarderà
ad arrivare! Un bacio!
Sorè, approposito….ma sta gamba di mezzo?….XDXDXDXDXDXD ahahahahahah!! Oddio
fermatemi….XDXDXDXD
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Capitolo 8 *** Ephemeral Warmth ***
nuovo
Ok, ma sta pazza cosa combina?? Per quasi due mesi non aggiorna ed ora
pubblica due capitoli in due giorni? –la stessa cosa che mi ha detto la mia
sorellina cara poco fa al telefono-
È che cerco di farmi perdonare per l’enorme assenza di aggiornamenti
nell’ultimo periodo ^____^
Alloooola, ho quasi finito di scrivere l’ultimo capitolo che mi manca (cosa
di cui sono molto felice!) e posso dire con esattezza che questa FF conta 22
capitolozzi *me è felice!!*!
Terminato quel cap potrò finalmente dedicarmi anima e corpo al cap che devo
scrivere per la FF che scrivo insieme a DarkSelene89Noemi (Scusa per i miei
ritardi Roby!!!!! T^T)
Che vi posso anticipare di questo cap? Mmmm…diciamo solo che la situazione
incomincia ad imbrogliarsi sempre di più muhahaha (e dovete vedere in seguito
che capita XDXDXD)
Per questo capitolo si ringrazia infinitamente Sakura Bethovina,
ovvero la mia Ritina, senza la quale questa storia sarebbe rimasta ad un punto
morto!! Thanks!!
Buona lettura!! ^____^
EPHEMERAL WARMTH
E così Shaoran se n’era andato davvero, quella sera. L’aveva lasciata lì
così, come una povera cretina, in mezzo alla strada, ad osservarlo correre via,
l’unica cosa che lui si riteneva in grado di fare in modo eccellente.
Sakura aveva deciso che forse era il caso di tornare a parlarci, capire per
quale motivo tra di loro dovevano esservi solo fughe vigliacche, ma tentenna un
giorno, indugia un altro, erano passate circa due settimane dall’ultima visita
di Shaoran ed il suo matrimonio si stava pericolosamente avvicinando,
cogliendola più che mai in un profondo stato di confusione.
Non era più sicura di niente ormai, sapeva solo che a parlare di torta
nuziale e vestito da cerimonia le saliva una nausea terribile e desiderava
ardentemente cambiare argomento, ma questo ormai non era più possibile mancando
solo cinque giorni alla cerimonia più importante della sua vita.
La ragazza, quindi, osservava passivamente Keisuke e Tomoyo scegliere le cose
migliori per la celebrazione, limitandosi a rispondere con monosillabi e
ciondolanti cenni del capo ogni qualvolta le veniva rivolta la parola su quello
spinoso argomento.
Ed anche quel giorno era seduta in salotto con il suo ragazzo e la sua
migliore amica, ascoltando distrattamente i due parlare della banda per il
ricevimento e dedicando circa il 90 % della sua attenzione agli
ingarbugliatissimi sentimenti che cercavano di prevalere gli uni sugli altri
all’interno del suo cuore.
Pensava a Keisuke…pensava a Shaoran…
Il ritorno del castano le aveva procurato non pochi disagi, a partire dal
caos che regnava incontrastato nella sua testa, soprattutto se ripensava a
quando, quella sera, lui l’aveva abbracciata, lasciandola totalmente di
sasso.
Si rese conto all’improvviso di essere in procinto di addormentarsi ad occhi
aperti nel bel mezzo di una "Wedding Reunion", gli incontri che si facevano per
discutere dei dettagli del matrimonio, così definiti da Tomoyo.
Sbattè le palpebre un paio di volte e diede una celere occhiata nei dintorni:
Daidouji ed Ishigara discutevano animatamente e non si erano minimanente accorti
del suo stato di intorpidimento.
Tanto meglio.
Strinse fra le dita la tazza di thè che stava sorseggiando e riannegò nel
mare dei suoi pensieri, immergendovisi fino alla cima dei capelli.
Quella sera, quando Li l’aveva abbracciata, era stato come se gli impulsi
elettrici del suo cervello avessero completamente mandato in tilt il suo sistema
nervoso e questo non le era piaciuto affatto, non lo aveva visto come un buon
segno.
Che il suo corpo stesse cercando di comunicarle qualcosa che la sua mente si
rifiutava di registrare…?
No, impossibile. Lei non doveva crucciarsi così, doveva invece essere in pace
coi suoi sentimenti e smettere di aggrapparsi a falsi indugi solo perché aveva
paura del matrimonio.
Doveva cancellare l’immagine di Li dalla sua mente e concentrarsi
esclusivamente sul suo ragazzo.
A proposito, e se Shaoran fosse già partito per la Cina senza nemmeno
avvertirla?
In fondo era un fatto plausibile, erano due settimane che non si faceva più
vivo…forse era tornato ad Hong Kong senza dirle nulla, fuggendo vilmente per la
seconda volta.
No…non poteva averlo fatto davvero…se fosse partito l’avrebbe
avvertita…l’avrebbe avvertita?
Sakura si alzò di scatto dal divano e corse verso l’attaccapanni accanto
all’ingresso, prendendo da questo la sua giacca di jeans e dileguandosi con un
veloce "Io esco un attimo." si mise a correre come una forsennata verso casa di
Shaoran, per verificare se i suoi sospetti fossero fondati o meno.
"Evviva, una buona scusa per rivederlo!" esclamò
all’improvviso una vocina nella sua testa.
La ragazza si bloccò per un istante, un poco confusa dall’esclamazione che
aveva fatto capolino fra i suoi pensieri.
Si morse il labbro inferiore e riprese disperata la sua corsa.
Due settimane. Due stupidissime settimane per cercare il coraggio necessario
per chiamarla. Due fottutissime settimane e quel coraggio tanto bramato non si
era presentato.
Questo pensava Shaoran Li mentre, alterato, preparava i suoi bagagli, con
l’intenzione di levare finalmente le tende da quella città e lasciare che Sakura
si sposasse con quel pesce lesso di Keisuke.
Era sicuro che una volta tornato in Cina, sapendola ormai impegnata a vita
con un altro uomo, sarebbe riuscito a dimenticarla più in fretta, l’importante
era non averla a pochi km da casa.
Buttò nervoso gli ultimi vestiti nella valigia e la richiuse, essendo questa
ormai stracolma dei suoi effetti personali.
Stava per infilarsi la giacca ed andarsene senza tanti complimenti quando
all’improvviso il citofono suonò.
Seccato, corse a rispondere, sperando che si trattasse del postino che voleva
farsi aprire la porta e, quindi, di una cosa relativamente breve.
"Sì?" rispose lui seccato una volta alzata la cornetta del citofono.
La voce all’altro capo lo fece sbiancare.
"S-sono io…potresti scendere? Vorrei parlare con te…"
Era Sakura. E voleva parlare con lui.
Abbandonò l’idea di scappare, voleva almeno stare a sentire che cosa la
ragazza avesse da dirgli.
"Scendo." Disse lui poco prima di spalancare la porta di ebano e precipitarsi
giù dalle scale, intenzionato più che mai a raggiungere la ragazza il più presto
possibile.
Scese le rampe di scalini a scavezzacollo ed arrivò al grande portone di
vetro, splancandolo di botto.
Sakura era lì, lo osservava con un’espressione indecifrabile sul volto; il
vento scompigliava dispettoso i suoi capelli mielati, la frangia, già sbarazzina
di per sé, era dolcemente sferzata da quella leggera brezza e copriva a tratti i
suoi occhi color giada.
Era bellissima, come sempre.
A lui non usciva nemmeno mezza parola di bocca, era rimasto totalmente
spiazzato dalla visione di lei davanti ai suoi occhi.
"Ti dovrei parlare…" disse Sakura dopo alcuni attimi di esitazione.
"Questo me l’hai detto." Proferì Shaoran ripresosi dallo smarrimento iniziale
mentre si infilava le mani nelle tasche dei jeans.
"Ci verresti un momento con me al parco vicino al fiume?" gli domandò
sorridendogli dolcemente.
Li era come un pupazzo, così completamente malleabile fra le affusolate mani
di Sakura.
Acconsentì passivamente con un cenno del capo, avvicinandosi alla castana che
ancora gli sorrideva.
Iniziarono a camminare silenziosamente l’uno accanto all’altra, non avendo
nulla da dirsi in quel breve tragitto che li attendeva.
Ma i nostri gesti spesso non amano essere taciturni. La mano di Kinomoto,
veloce ed incerta, scivolò in quella di Li, ed i due intrecciarono
rispettivamente le dita.
Nemmeno dopo quello nessuno dei due disse nulla; continuarono stabili a
camminare lungo la strada da percorrere senza che quel silenzio venisse
interrotto se non dal sommesso rumore dei loro passi sullo scuro asfalto.
Shaoran si voltò leggermente verso la ragazza che continuava ad avanzare
sicura; l’espressione sul suo volto non tradiva nessuna emozione, se non per
quel semi sorriso che le si era dipinto sulle labbra.
La vide chiudere gli occhi e respirare a fondo l’aria fresca che tirava quel
giorno, stringendo di più la stretta nella sua mano.
Tutto ciò che era successo qualche sera prima sembrava essere stato
totalmente cancellato dalle menti di entrambi, soprattutto da quella di lei.
Li tornò ad osservare un punto imprecisato dinnanzi a sé, stramaledicendosi
per essere così dannatamente idiota con lei accanto.
Tutto ciò che era, tutto ciò che pensava era vinto da Sakura, dalle sue esili
dita avvolte nella sua mano, dal suo profumo, dal suo sorriso.
Era ancora totalmente, incondizionatamente innamorato di lei.
E Sakura? Poteva, in qualche buio strato del suo animo, provare ancora
qualcosa nei suoi confronti?
Si accorse all’improvviso che stavano percorrendo la strada a ridosso del
fiume, quella dove lui, fino a sette anni prima, la portava tutti i pomeriggi a
fare due passi insieme.
La ragazza sciolse improvvisamente le sue dita da quelle di lui ed allungò di
poco il passo, facendosi un paio di metri avanti a lui, ed iniziò ad allungare
le braccia verso l’alto nel tentativo di sgranchirsi un po’.
"Mi è sempre piaciuto questo posto. Sono anni, però, che non passo per questa
strada…" mormorò Sakura dando le spalle a Shaoran.
Il ragazzo dal canto suo non disse nulla, sapeva in fondo per quale motivo
Kinomoto non percorresse più quella piccola stradina: era proprio lungo quel
viale aberato che lui le aveva dato il primo bacio anni or sono.
Infine lei si voltò e lo fissò negli occhi con sguardo serio.
"Perché?"
Li non capì, la guardava basito incapace di rispondere ad una domanda così
mostruosamente ambigua.
"Posso almeno sapere perché te ne sei andato?" domandò con tono acceso di un
vivo rancore.
Ora capiva. L’unico motivo per cui lei lo aveva trascinato fuori di casa era
una spiegazione che giustamente meritava da sette anni.
Shaoran chiuse gli occhi ed inspirò profondamente, serrando a pugno le mani e
raccogliendo quel tanto di determinazione che gli sarebbe bastata per svelare
tutti i suoi demoni a Sakura.
"I-io…Sakura…io…" lo sguardo color giada della ragazza attendeva irrequieto
una risposta. Tutto questo lo agitava. "Io…avevo paura, ecco tutto. Ti risulterò
un codardo pezzo di merda Sakura, ma è la cruda verità. Avevo una paura matta di
quello che sarebbe successo…avevo paura di impegnarmi, di deluderti, di un
futuro che avrebbe potuto renderci infelici…" rispose di getto lui, evitando di
guardare la ragazza negli occhi.
"Stai cercando di dare la colpa a me, Shaoran?" gli domandò lei calma,
nonostante il suo respiro si stesse mozzando per l’improvvisa rabbia che l’aveva
invasa.
Come poteva Shaoran aver avuto paura di cose del genere?
"No…" proferì mesto il ragazzo abbassando lo sguardo. "Non è assolutamente
colpa tua…è solo mia. Se io avessi affrontato di petto tutto, senza timori od
indugi, probabilmente…probabilmente ora al posto di Keisuke ci sarei io. È solo
per questo che mi sono comportato così quella sera a casa tua."
Aveva ammesso il tutto con una naturalezza fuori dal comune, in modo così
tanto cristallino che fece leggermente sobbalzare Sakura.
Lui…l’amava ancora?
Si riavvicinò al castano con lenti, leggeri passi. Lui forse l’amava ancora…e
questo la rendeva felice.
Una volta che fu dirimpetto a Li, la ragazza alzò lentamente una mano. Fino a
poco fa quella stessa mano le prudeva ed aveva una gran voglia di essere usata
per dare al giovane una sonora sberla, ma in quel momento non le venne niente di
meglio da fare, se non posarsi delicatamente su una sua guancia e percorrere
lenta quel tragitto.
Lo osservò attentamente in quelle iridi castane che smascheravano una
tristezza opprimente.
Lesta si staccò da lui, ponendosi ad una distanza di sicurezza.
"Shaoran…questa sera a casa di Tomoyo diamo una cena, in preparazione del
matrimonio, sai? Ti anrebbe di venire?" gli domandò infine giocherellando con
una corta ciocca di capelli castani.
"Certo che mi andrebbe." Rispose subito lui.
Sakura sorrise compiaciuta e percorse altri passi lontana dal ragazzo.
"La cena è alle 8." Disse poco prima di voltarsi dandogli le spalle. "Ora
torno a casa. È stato bello averti rivisto oggi."
Si sentiva stranamente emozionata, come una ragazzina del liceo che parla con
il ragazzo per il quale si strugge da tantissimo tempo.
"Lo stesso vale per me…Sakura." Mormorò di risposta Li poco prima che
Kinomoto corresse via velocemente.
E lui rimase lì, immobile, da solo su quella stradina strabordante di
ricordi.
Il calore della mano di Sakura ancora nitido nella sua. Strinse prontamente
le dita per evitare che quel dolce tepore scivolasse inesorabilmente attraverso
di esse.
Niente da dire, Sakura ha un tempismo perfetto!! XDXDXD esattamente come il
mio modem, che si spegne sempre quando voglio aggiornare!!!! Aaaaah t’ammazzerei
modem di biiiiip!!!
Passando ai ringraziamenti, ringrazio tutte quelle sacrosante ragazze che
hanno la pazienza di seguirmi e di lasciare una recensione ^____^ grazie mille a
Ferula_91, Sakura93, xxsakura94xx, Ichigo_91, e Sakura Bethovina.
Ciauu a tutti, al prossimo capitolo!!! XDXDXD
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Capitolo 9 *** You're Still Involved...Aren't You? ***
nuovo
È quasi l’una e questa scema (sarei io XDXD) aggiorna, nonostante forse
sarebbe meglio andare a nanna visto che domani ha scuola!!
Però capitemi, avevo fretta di aggiornare perché dal prossimo capitolo si
entra nel vivo della storia hihi!! Allora, senza altri fronzoli inutili vi
lascio al capitolo!!
You’re Still Involved…Aren’t You?
Sakura arrivò a casa che era sopraggiunta l’ora di pranzo.
Fece capolino nel soggiorno e realizzò che Keisuke se n’era andato, essendovi
solo Tomoyo seduta su di un divano che sfogliava una rivista.
"Dov’è andato Keisuke?" domandò all’improvviso Kinomoto, facendo sobbalzare
l’amica che non l’aveva sentita entrare.
"Sakura!" esclamò la mora portandosi una mano all’altezza del cuore. "Mi hai
fatto prendere un colpo! Keisuke se n’è andato poco fa, mi ha detto che aveva
delle faccende da sbrigare. Tu piuttosto, che fine avevi fatto?" le domandò di
rimando scrutandola attentamente.
Kinomoto sembrava così radiosa e felice come non le pareva da tempo ormai.
Cosa poteva essere successo?
La castana le diede le spalle e si avviò verso l’attaccapanni per riporvi la
leggera giacchetta di jeans.
"Io…sono semplicemente andata a trovare Shaoran…" ammise mentre si trovava
nell’altra stanza. Non voleva che nessuno notasse la sua strana espressione
quando parlava di lui.
"Da Li?" domandò Tomoyo. Ora capiva il motivo della bellissima luce che
brillava negli occhi dell’amica.
Sakura fece ritorno nel salotto e si sedette accanto a Daidouji.
"Sì, l’ho invitato alla cena di stasera. Non ti dispiace vero?"
La mora dissentì con un sicuro cenno del capo. "No, assolutamente. Io in
realtà avevo già fatto preparare tutto anche per lui."
"Come?" disse Kinomoto sconvolta. "Sapevi già che lo avrei invitato?"
L’altra si limitò a sorriderle enigmatica, rispondendo alla domanda con
un'altra domanda.
"In fondo ti fa piacere che Li sia tornato, vero?"
Kinomoto aprì la bocca per dare risposta, ma non trovando nulla di consono da
dire la richiuse ed abbassò il volto.
"Sì…nonostante tutto averlo rivisto è stato bellissimo." Riuscì infine a
proferire la castana giocherellando nervosamente con le dita.
"Però Sakura…" cominciò Tomoyo fissando l’amica con sguardo serio. "Devo
sapere se tu…ecco se tu…dimmelo sinceramente, provi ancora qualcosa nei
confronti di Li?"
Sakura levò la testa di scatto e fissò la mora scioccata da quella domanda
apparentemente senza senso.
"To-Tomoyo…come puoi chiedermi una cosa simile?! Pensi che potrei ancora
amarlo e fidarmi di lui dopo quello che mi ha fatto? E poi io ora sto con
Keisuke, non avrebbe senso!" proferì isterica la ragazza alzandosi in piedi
all’improvviso.
"Era solo una domanda, Sakura. Calmati." Disse lentamente l’altra, restando
compostamente seduta sul divano.
Kinomoto si risedette accanto a lei senza fissarla.
"Tomoyo, è normale avere paura prima del proprio matrimonio, vero?" domandò
incerta dopo un attimo di silenzio.
La mora annuì con un cenno. "Sì Sakura. È normale e comprensibile."
"Ed è anche normale pensare e provare cose che alla fine non si provano o
pensano davvero?" domandò ancora la castana.
"Sì…potrebbe." Confermò Daidouji osservando preoccupata l’amica.
La giovane fissava un punto nel vuoto con occhi vitrei.
Tomoyo si alzò in piedi afferrando il suo malloppo di riviste, desiderosa di
lasciare l’amica da sola per riflettere sull’attuale situazione.
"Ora me ne torno a casa, noi ci vediamo stasera alla cena, d’accordo?"
Sakura si levò e l’accompagnò alla porta, salutadola con un caloroso gesto
della mano.
"Certamente, a stasera Tomoyo."
Uscita la ragazza, Kinomoto richiuse la porta alle sue spalle, appoggiandosi
ad essa con la schiena.
L’aveva confermato anche la sua migliore amica, era normalissimo provare
tanta agitazione e tanta confusione, quindi non aveva motivo di
preoccuparsi.
O forse sì…?
Sakura aveva detto alle 8 e lui si stava presentando a casa Daidouji almeno
mezz’ora prima.
Era un poco idiota da parte sua, ma non vedeva l’ora di rivedere Sakura.
Certo, il fatto che sarebbe stata in compagnia di quell’idiota di Ishigara lo
infastidiva, e anche parecchio, ma aveva deciso ion precedenza che non ci
avrebbe fatto caso. Doveva rassegnarsi, ormai Sakura non era più sua, non più da
sette anni, non più da quando l’aveva abbandonata.
Arrivò alla villa e parcheggiò l’auto noleggiata nel grande cortile davanti a
casa, raggiungendo poi il grande ingresso con passi lenti.
Come si sarebbe dovuto comportare? Sarebbe riuscito a trattenersi davanti a
Keisuke?
Si frenò davanti al grande portone, fece un profondo respiro e suonò il
campanello.
Pochi istanti dopo arrivò Tomoyo che lo salutò calorosamente.
"Li, benvenuto! Sei il primo ad arrivare, lo sai?" disse Daidouji scostandosi
dall’ingresso e facendolo accomodare all’interno.
"Scusa Tomoyo…in effetti sono un po’ in anticipo…" mormorò lui mentre
avanzava dandole le spalle.
"Meglio così…io e te dobbiamo parlare." Proferì all’improvviso la moretta con
un tono talmente grave che fece sobbalzare il bel cinese.
Shaoran si voltò di scatto nella direzione dell’amica e notò che lo sguardo
che aveva era serio almeno quanto il tono della sua voce.
"Vuoi parlare di Sakura…o sbaglio?" suppose il ragazzo avvicinandosi a
lei.
Lei assentì e gli fece cenno di seguirla nel salotto, dove avrebbero potuto
parlare con calma.
Si sedettero su un divano in velluto e lì la giovane prese ad esporre subito
i suoi crucci a Shaoran.
"Li…temo che Sakura stia per compiere il più grosso sbaglio della sua vita."
Asserì secca Tomoyo senza porre ulteriori parole in mezzo.
Il cinese la osservò un poco frastornato, temendo di non aver capito bene il
nesso logico del discorso.
"Mi riferisco al matrimonio." Aggiunse allora la ragazza esasperata. "Sta per
fare uno sbaglio madornale."
"Perché non ne parli direttamente con lei? Io posso fare ben poco." Dichiarò
allora freddamente il castano. Quel discorso lo disturbava, e non poco. "E poi
parli proprio tu, quella che fra tutti più si è mobilitata per organizzare
questa farsa."
"Sto solo assecondando la mia migliore amica. Avevo intenzione di fermarla
prima che tu ti facessi vivo, ma ora mi aspetteri che sia tu a farla ragionare."
Asserì convinta Daidouji con voce ferma.
"Ed io che c’entro, scusa? Queste sono faccende che non mi riguardano più
ormai." Dichiarò distaccato Shaoran smettendo di guardare l’amica negli
occhi.
Tomoyo sorrise, un sorriso strano.
"Tu ci sei dentro fino al collo in questa storia e nemmeno te ne rendi
conto."
Li fece scivolare di nuovo gli occhi nelle iridi color ghiaccio della ragazza
che aveva dirimpetto.
"Io non sbaglio mai nel giudicare le persone." Continuò imperterrita Tomoyo.
"Soprattutto se si tratta di esprimere un giudizio che riguarda Sakura. La
conosco come il palmo della mia mano, non c’è nulla di lei che mi sfugga."
Shaoran la osservò esitante.
"Tomoyo, non caspisco che cosa stai…"
"Lei ti ama ancora." Lo interruppe lei bruscamente. Non voleva essere così
dura ma il tempo a loro disposizione stringeva, entro poco sarebbero arrivati
gli altri invitati.
Li era rimasto senza parole, completamente paralizzato dalla rivelazione
appena datagli da Daidouji.
"T-tu…stai mentendo." Sibilò infine scattando in piedi, riprendendosi dallo
stato di smarrimento iniziale.
"Non lo farei mai!" ribattè contrariata la moretta. "Non su una questione
importante come la felicità della mia migliore amica!"
"Tomoyo, tu ne sei…"
"Permesso? Tomoyo, sono io!"
Una voce ben conosciuta da entrambi era improvvisamente giunta alle loro
orecchie: si trattava di Sakura.
A quanto pare il loro delicato discorso si sarebbe interrotto lì.
La ragazza si alzò dal divano senza distaccare gli occhi da quelli di
Shaoran.
"Fai qualcosa, qualasiasi cosa, prima che sia troppo tardi e tu te ne penta."
Dichiarò poco prima di uscire dalla stanza e raggiungere l’amica
nell’ingresso.
Dopo qualche istante passato in silenzio, anche Shaoran raggiunse le due alla
porta.
Insieme a Sakura erano però arrivati anche suo padre, suo fratello, Kaede
e…Keisuke.
Si salutarono tutti e si accomodarono subito nella sala da pranzo per
consumare la cena preparata dagli inservienti di casa Daidouji.
I componenti della tavolata presero a parlare allegramente fra di loro,
nonostante alcuni partecipanti costituissero un’eccezione: Shaoran era impegnato
ad incenerire di sottecchi Keisuke con lo sguardo, troppo infuriato con quel
ragazzo a causa della cosa preziosa che gli avrebbe sottratto di lì a pochi
giorni; Ishigara non riusciva a partecipare attivamente alla conversazione
instauratasi perché sentiva nitido il caldo sguardo di Li addosso a sé; Kaede,
invece, studiava attentamente i comportamenti del cinese, cercando di
decifrarli.
La cena finì estremamente tardi, così tardi che perfino le donne di servizio
erano state congedate da Tomoyo prima che terminasse.
Rimasero infine con tutte quelle stoviglie da lavare e l’imbandita tavola da
sparecchiare, cose che, ovviamente, nessuno degli invitati aveva smania di
svolgere.
Dopo vari tentennamenti Sakura si offrì di lavare i piatti, non trovando
nessun altro che avesse voglia di farlo.
Raccolse i piatti e li portò in cucina, ma non le riuscì di tenerli tutti da
sola.
Visibilmente in difficoltà, lanciò un appello agli altri presenti.
"A qualcuno dispiacerebbe così tanto darmi una mano?" domandò ironica tenendo
difficilmente fra le mani quel gran numero di piatti.
Tomoyo, da sotto il tavolo, diede un leggero calcio a Shaoran, che le stava
seduto di fianco, e mimò con il labbiale le parole: "Muo-vi-ti!"
Ma Li non sembrava avere la forza di alzarsi.
"Come non detto, eh?!" sbuffò Kinomoto andandosene in cucina per iniziare a
dare una sciaquata prima a quelle stoviglie.
Keisuke stava per alzarsi e raccogliere quelle restanti, decisosi infine a
dare una mano alla propria fidanzata, ma Shaoran fu più lesto e con uno scatto
si alzò raccogliendo gli ultimi piatti rimasti.
"Glieli porto io." Disse fissando freddamente l’altro ragazzo che, un po’
intimorito dallo sguardo ostile di Li, si risedette passivamente lasciandolo
fare.
Così, con in mano i piatti sporchi, anche Shaoran si recò in cucina,
proprio dove era anche Sakura.
Eheh…ed ora che pensate che possa succedere?? Secondo voi Shaoran è troppo
cattivo con Keisuke? È un po’ glaciale, eh? XDXDXD
Grazie mille a:
Ichigo_91: XDXDXD sore, le tue rece mi fanno sempre
ridere!!! Trooooppo divertente…sai, pensavo ancora alla gamba di mezzo…..=.=’’’’
ahahah!! Ci sentiamo presto shore tvtttttttttttttttttttttttttb bacioni!
Kia85: grazie mille per i complimenti cara, mi fa
piacere che ti sia piaciuto lo scorso cap, è tutto merito della gita in Polonia
secondo me se sono riuscita a scriverlo XDXD! Spero che ti sia piaciuto anche
questo! Ciauuuuu bacioni!
Ferula_91: capita davvero anche a te col modem?? Hai
anche tu Alice, vero? XDXD cmq ti ringrazio molto per i complimenti, me
arrosisceee >_< !!! A proposito…complimenti per l’ottima intuizione, anche
se ancora in questo capitolo non capita nulla di che….ma…XDXD ihih si scoprirà
tutto nel prossimo cap! ciauuu bacioniiii!!
Piajoe22: Mapiiiii!! Tauuuu!! Grazie per il
bentornata, anch’io sono contenta di essere tornata sisi!! Cmq non ti devi
preoccupare se ti sei persa un cap, l’importante è che la storia continui a
piacerti!!! XDXD tauuuu Mapi tvtttttttttttttttttttttttb! Bacioni!
xxSakura94xx: ahahahXDXDXD povero Keisuke, è davvero
tanto odiata, eh? Ihih sono contenta che la storia continui a piacerti, spero di
non deluderti andando avanti ^___^ cmq…chi lo sa che cosa capiterà? Non saprei
proprio dirtelo perché sono ancora indecisa pure io XDXD ciauuu bacioni!!
Al prossimo capitolo, titolo: I DROWN INTO MY THOUGHTS
Ciauuuuu!!! ^____^
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Capitolo 10 *** I Drown Into My Thoughts ***
nuovo
>__< buaaaaah il mio modem mi odiaaaa!! L’ho cambiato oggi pomeriggio
ed ancora mi fa dannare l’anima, Alice ti odio, Telecom fai schifo!
Dopo questo mini-sfogo posso sentirmi un po’ più rilassata, ufffff…!
Alloooola, in questo cap la storia comincia a prendere una piega, se positiva
o negativa ancora non lo si può dire…mmm, giudicate voi!
Buona lettura!
I Drown Into My Thoughts
Raggiunse la cucina di casa Daidouji per portarvi gli ultimi piatti che erano
rimasti da portar via e lì trovò naturalmente anche Sakura.
Era girata di spalle e stava trafficando anche lei con le stoviglie adoperate
quella sera, le stava delicatamente sciaquando per poi riporle nella
lavastoviglie.
Rimase lì immobile a fissarla fare quella cosa con cura, nemmeno respirava
più ormai, tanto era concentrato su ogni signolo movimento del suo corpo o su
ogni sinuosa ondeggiatura della sua chioma castana.
Quando Sakura si accorse della sua presenza prese proprio un bell’accidente e
per poco non le scappò un urlo.
"Ma che cavolo combini Shaoran?? volevi farmi prendere un colpo?" domandò lei
spaventata portandosi una mano sul petto nella zona del cuore, che ora le
batteva tremendamente veloce.
"S-scusami Sakura, n-non volevo spaventarti..." balbettò lui rosso in viso
mentre portava alla ragazza gli ultimi piatti.
Nel passarglieli le sue dita incrociarono quelle fredde e affusolate di lei e
questo contatto inaspettato li fece sobbalzare, tant’è che i piatti che tenevano
im mano ormai entrambi caddero tutti a terra producendo un fracasso enorme.
Dalla sala da pranzo gli invitati avevano sentito il baccano così Keisuke per
primo si era alzato per andare a verificare se la sua ragazza stesse bene, ma
Tomoyo lo fermò.
"Che cosa fai? Dove vai?" domandò lei facendo un po’ la figura dell’ebete
mentre lo afferrava per un braccio per bloccarlo.
"Scusami ma non hai sentito quel rumore? Voglio vedere se Sakura sta bene!"
disse lui strattonando via il braccio dalla presa di Daidouji che si faceva
sempre più salda.
Con uno scatto felino la ragazza lo riafferrò per la maglia fermandolo di
nuovo.
"Ma ti preoccupi per un semplice rumore? È tutto apposto! E poi c’è Shaoran
con lei, nel caso ci sarebbe lui a soccorrerla!" esclamò lei convincendo infine
Keisuke che tutto andava bene in cucina.
Non appena lo vide riappoggiarsi sulla seggiola Tomoyo non potè evitare di
fare un sospiro di sollievo.
"Oh scusami Sakura mi dispiace!" disse Shaoran mortificato chinandosi per
sistemare il pasticcio successo.
"Non ti preoccupare Shaoran!" esclamò Sakura abbassandosi assieme al bel
cinese. "Forse sei sobbalzato nel sentire le mie dita...sai sono congelate,
stavo sciacquando i piatti con l’acqua fredda prima di metterli a lavare!"
La ragazza afferrò un coccio di porcellana ma sbadata com’era finì per
tagliarsi un dito.
"Ahi!" esclamò lasciando subito andare il frammento di piatto.
Il ragazzo allarmato le afferrò la mano contusa.
"Sakura sei sempre la solita imbranata! Stai perdendo molto sangue, è un
taglio profondo!" esclamò il ragazzo verificando il dito sanguinante di
Kinomoto.
Sakura voltò lo sguardo alla ricerca di un qualche canovaccio per bloccare la
piccola emorragia.
"Aspetta Shaoran, prendo un tovagliolo per..." disse lei senza concludere la
frase.
Shaoran le aveva succhiato via il sangue in eccesso dalla ferita, poi aveva
afferrato un fazzoletto di stoffa dalla sua tasca e gliel’aveva legato ben
stretto intorno a quel povero indice.
"Ecco, così non dovrebbe più sanguinare." Disse lui alzandosi in piedi ed
offrendo aiuto anche alla ragazza.
"G-grazie Shaoran..." mormorò lei arrossendo leggermente.
Osservò il fazzoletto che aveva stretto attorno al dito; nonostante si
trattasse di un fazzoletto comune rievocò in lei una vecchia emozione,
ricordandole di quel giorno in cui lei aveva dichiarato a Yukito i suoi
sentimenti venendo rifiutata e Shaoran l’aveva prontamente consolata.
Una miriade di ricordi le affiorarono alla mente e non potè assolutamente
fare a meno di sorridere, ripensando a tutte le volte che Shaoran era stato
premuroso con lei.
Le memorie che improvvisamente le balzarono alla mente erano talmente tante e
confuse che tutto d’un tratto iniziò a piangere, portandosi le mani sul volto
per trattenere i singhiozzi.
"Che c’è Sakura? Ti fa così male?" domandò Shaoran allarmato afferrandola per
le spalle.
La ragazza alzò i suoi occhi verdi stracolmi di lacrime tenendoli fissi in
quelli di Shaoran.
Si rese improvvisamente conto che quegli occhi castani erano davvero uguali a
quelli di Keisuke,però erano al contempo del tutto diversi.
Lo sguardo di Li era magnetico, caldo, in grado di scioglierti con una sola
occhiata, quello di Keisuke era solo simile, una brutta copia
dell’originale.
Si accorse che in fondo quegli occhi, quel volto, quelle labbra erano tutto
ciò che stava cercando da anni nei suoi sogni.
Sakura aprì impercettibilmente la bocca tentando di dire qualche cosa ma le
parole le morivano in gola, solo con un grosso, profondo respiro riuscì a
terminare una frase di senso compiuto.
"L’unica cosa che mi fa male, Shaoran-kun, è il sapere che non ti avrò mai
più al mio fianco...." mormorò continuando a piangere.
Il ragazzo rimase a bocca aperta ma si allontanò bruscamente da lei, quegli
occhi, quella voce roca, quelle gote bagnate…lo stavano solamente tentando.
"Che..c-che cerchi di dire?" domandò lui continuando ad arretrare fino a che
non fu spalle al muro.
Sakura sorrise ed abbassò lo sguardo continuando ininterrottamente a piangere
calde lacrime amare che si andavano a fermare sulle sue labbra color pesca.
"Nulla…lascia perdere…" mormorò lei portandosi indietro una ciocca di capelli
ricadutale sul viso.
Il ragazzo la osservava attentamente e sentì una stretta al cuore, non poteva
guardarla piangere così, la vista di quelle lacrime che le bagnavano il volto lo
facevano sentire malissimo.
"Sakura..." riuscì solo a mormorare poco prima che lei si voltasse del tutto
dandogli le spalle.
Shaoran abbassò il viso e si inumidì il labbro inferiore. Allora Tomoyo aveva
ragione? Lei...lo amava ancora? Nonostante tutto quello che le aveva fatto lei
ancora provava qualcosa nei suoi confronti?
Gli sembrava incredibile. L’unica cosa che in quel momento Shaoran voleva
fare era baciarla e gridare al mondo intero quanto ancora anche lui l’amasse, ma
si rendeva conto che era una cosa impossibile, era convinto che nonostante tutto
l’avrebbe ferita ancora, nonostante tutto ciò che provava per lei, tutto l’amore
che gli bruciava l’anima, lui le avrebbe fatto ancora del male.
Si voltò per raggiungere la porta, intenzionato ad allontanarsi velocemente
da quella cucina, da quella casa, da lei, ma una voce lo fermò poco prima
che potesse sfiorare la maniglia.
Era Sakura.
"Scappi ancora?" gli domandò fra i singhiozzi.
Quella domanda lo bloccò. Rimase fermo, immobile, senza nemmeno preoccuparsi
di respirare.
La mano tesa verso la porta e lo sguardo fisso su di essa.
"Non lo fare..." gli disse lei ancora, riguadagnandosi la sua attenzione.
"Non lo fare più...ti prego, non lo fare più..." lo implorò avvicinandosi.
All’improvviso il ragazzo sentì un contatto estraneo sulla sua schiena, erano
le mani di Sakura.
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Shaoran si voltò verso di lei e la fissò dritta negli occhi, castano e verde
in quel momento erano un solo colore. Le portò le mani all’altezza del volto ed
asciugò con una smorfia stizzita le guance di Sakura; fatto ciò la smorfia si
aprì in un bellissimo sorriso, di quelli che solo lui sapeva fare tremendamente
bene.
La ragazza chiuse gli occhi ed attese smaniante l’attimo in cui Shaoran le
avrebbe serrato le labbra con le sue.
Il ragazzo si fermò un istante constatando che l’espressione della ragazza
non era cambiata minimamente nemmeno dopo sette anni; tutte le volte che
attendeva un bacio la sua bocca stava leggermente dischiusa ed il suo volto si
tingeva timidamente di rosso.
Si sbrigò a percorrere quei pochi centimetri che lo distanziavano dal volto
della ragazza che amava ed infine il bacio arrivò, passionale, dal sapore
dolce-amaro.
Presto Shaoran intensificò quel contatto cercando la sua lingua, stringendola
forte passandole le mani dietro alla schiena, spingendola un po’ rudemente
contro il muro opposto.
Infine le sue labbra si staccarono da quelle della ragazza per dedicarsi al
candido collo di lei lasciandosi dietro una scia di baci e di brividi.
Sakura chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dall’impeto di Shaoran, da
tutte quelle sensazioni che non provava da tanto, troppo tempo.
All’improvviso ripensò a Keisuke, al suo ragazzo, che era proprio al di là
della porta della cucina…lui che si fidava ciecamente di lei, lui che l’amava
così tanto e che in tutti quegli anni glielo aveva sempre dimostrato…
"A-aspetta!" esclamò allontanando bruscamente il ragazzo da sé con uno
spintone.
Shaoran si passò una mano fra i capelli avvilito.
"Oddio scusami Sakura io....non so cosa mi sia preso..." ammise mortificato
il bel cinese.
La ragazza si sistemò le spalline del corto vestitino rosa che indossava.
"È anche colpa mia...non dovevo dirti quelle cose Shaoran, non dovevo..."
disse lei sistemandosi anche i capelli.
"Io sto con Keisuke." Proferì appoggiando una mano sulla spalla di Shaoran.
"Io sto per sposarlo..io...io..i-io.." continuò lei balbettando.
Shaoran le poggiò una mano sul viso e le sorrise.
"Stai cercando di dirmi che lo ami?" le domandò lui con viso sereno.
"S-sì..." rispose Sakura, anche se non totalmente convinta di ciò che
diceva.
Anzi, non ne era convinta per niente.
Ma che stai facendo brutta idiota?! Tu non ami Keisuke, tu ami Shaoran.
Diglielo! Forza diglielo!
Pensò una parte di lei che la ragazza stava tenendo a tacere fin dal primo
giorno in cui aveva rivisto Li.
"Ecco Sakura beh io..." cominciò lui cercando di celare la tristezza che
provava. "Io non penso che resterò fino al tuo matrimonio, sai, il lavoro non me
lo permette. Tornerò presto a casa." Concluse poi, lasciando la ragazza con
un’espressione sgomenta dipinta sul volto.
Li le tolse la mano dalla guancia e si avviò verso la porta della cucina.
Ogni suo passo in direzione dell’uscio produceva un suono sordo che Sakura
poteva nitidamente sentire.
Ma che fai stupida?! Fermalo! Fermalo! Digli che lo ami! Diglielo! Non puoi
lasciarlo andare via un’altra volta!
Voleva fermarlo e dirgli quanto volesse che lui rimanesse lì accanto a lei ma
ne fu impossibilitata.
Forse per il senso di colpa crescente che sentiva nei confronti del suo
attuale ragazzo, forse in memoria di tutto il dolore passato che non voleva più
riprovare, lei non lo fermò e lui uscì da quella cucina come se niente fosse mai
successo.
Cadde a terra seduta, con la schiena ancora appoggiata alla parete contro la
quale poco prima Shaoran la stava baciando con quella passione che riservava
solo a lei.
All’improvviso la porta si spalancò e lei alzò di scatto la testa convinta
che quello fosse Li, tornato per dirle di scappare insieme, fregandosene
completamente di Keisuke, dei preparativi del matrimonio, del cuttering già
prenotato, del vestito già pronto, ma quello che entrò non era Shaoran, bensì il
suo ragazzo.
Keisuke le si chinò accanto.
"Ehy sbadatella,il tuo amico mi ha detto che ti sei ferita con un coccio!"
esclamò lui ridendo e prendendole la mano ferita.
Perché?
Perché la sensazione che le trasmetteva Keisuke quando le stringeva la mano
non era nulla di lontanamente paragonabile a ciò che le aveva trasmesso Shaoran
poco prima con il solo sfiorargliela?
Scoppiò a piangere ancora, in preda alla disperazione più totale, portandosi
una mano sul petto.
"Che hai Sakura?" domandò il ragazzo seriamente preoccupato. "Ti brucia?"
La ragazza sussultò per via di alcuni singhiozzi.
"Sì..." disse con la voce rotta dal pianto. "Brucia...brucia da morire..."
disse con la mano appoggiata sul torace in prossimità del cuore.
Siete contente che Shao si è dato un po’ da fare in questo cap??
poi alla fine molla tutto, bah! Io Sakura, personalmente, la odio in questa
FF!! (Bella sta cosa, anche perché sei tu afarlacosì…..=.=’’’’). Ok, allora, chi vuole
uccidere Sakura alzi una mano! (me l’ha alzata!)
Ringrazio:
Kia85: anche a me è sempre piaciuta Tomoyo, che brava
ragazza, secondo me la migliore amica ideale! Allooola, ho provato ad aggiornare
presto, ma il mio modem-puzzola non me lo ha permesso T^T puzzola, puzzola di un
modem! Piaciuto il capitolo? ^___^ ciauu bacioni!
Ichigo_91: sore ciauuuz! Beh..non potevo fargli fare
subito quelle cose in cucina, lo facevo proprio fesso a Keisuke poi…però magari,
chi lo sa, dal prossimo capitolo potresti essere accontentata…(io non ho detto
niente, disinvolta!) >___< sorè internet è tornato yeeeees! Ci sentiamo
presto ciauuz tvtttttttttttttttttttttttttttttb!
Ferula_91: ahahah XDXDXD hai perfettamente ragione,
se Shao non si da una mossa qui facciamo notte…beh stavolta una mossa se l’è
data, no? XDXD anche se poi si sono rimangiati tutto subito dopo, che due pirla
questi ragazzi XDXDXD spero che il capitolo ti sia piaciuto! Ciauuu
bacioni!
Lady Marion: maaaarci caaaara!! È tanto che non ci
sentiamo….sigh, colpa del mio modem!!! Come shtai? Bene, velo? Cmq dai, non
preoccuparti, non mi offendo mica se non lasci recensioni ad ogni capitolo, sono
io che aggiorno a velocità supersonica di recente…più o meno XDXDXD cmq a quanto
pare si, il capitolo di stavolta è quello che avevi già letto ^___^ ciauu
marci!! Bacioni!
Piajoe22: mapiiiiii ç____ç il modem mi ha abbandonata
nel bel mezzo di una conversazione con tuà….che odiosoooo!! Me si scusa per
l’inconveniente! Comunque hai proprio ragione, ne succederanno di cotte e di
crude d’ora in avanti!!! XDXDXD a proposito mapi, come sta leo???? È tanto che
non ho sue notizie!!! Ihih ciauu mapi
tvttttttttttttttttttttttttttttttttttb!
Sakura Bethovina: ritachan!! Ahahah se ripenso ai
mess di Sara scoppio a ridere…"Sei una puzzola" (O qualcosa del genere) era
quello che mi è piaciuto di più…XDXDXDXD anche perché l’avevo letto appena
uscita dal santuario della madonna nera…..=.=’’’ ihih XDXDXD tifi safalufutofo
rifitafachafan! (Vedi? Mantengo costante l’allenamento!!) ciauuu
tvtttttttttttttttttttttttb!
Xxsakura94xx: nu dai, non sei matta, anch’io faccio
il tifo costante per Shao nonostante, in questo caso, dovrei essere imparziale!!
(Ed infatti lo sarò, nessuno si preoccupi, la fine è ancora incerta!!) lui è il
mio tesoro preferito *____* Shaoran!! XDXDXD spero che ti sia piaciuto il
capitolo, ciauuu bacioni!!
Ci si vede al prossimo capitolo, il titolo è: All I Want Now XDXD
ciauuuu
|
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Capitolo 11 *** All I Want Now ***
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Quatta quatta guardate un po’ chi torna ad aggiornare?? Muhaha! Me è felice,
i miei mi hanno promesso che l’anno prossimo mi mandano a Pisa alla "vacanza
studio" dove insegnano a disegnare fumettozzi dalla mattina alla sera…*___* sono
anni che aspetto una cosa simile! Sono troppo eccitata, non vedo l’ora di
andarci (ma Soili, manca più di un anno =.=’’’) beh, fa lo stesso!! Sono davvero
stra felice, avrò modo di migliorare la tecnica e lo stile….aaaaaaaaah!!! Ok,
scusate questo piccolo sfogo di felicità da parte mia!!
Allooooola, sono contenta che molte di voi abbiano aderito al piano
"Ammazziamo Sakura!", vi prometto che ci metteremo subito d’impegno!
Ora vi lascio subito al capitolo, sono sicura che alle "Anti-Keisuke" piacerà
XDXDXD
Buona lettura!
ALL I WANT NOW
La serata si era conclusa in un modo abbastanza tragico sotto alcuni punti di
vista.
Sakura e Shaoran non si erano più parlati da quando erano usciti dalla
cucina, Keisuke sembrava che non si fosse accorto della tensione che aleggiava
tra i due, Fujitaka e Touya sentivano che c’era qualcosa in Sakura che non
andava ma preferirono non dire nulla, la madre di Keisuke, quella vecchia
vipera, se n’era accorta anche lei e si limitava a guardare Kinomoto con sguardo
stizzito ed arrogante mentre Tomoyo si faceva correre lo sguardo da Sakura a Li
nel tentativo di capire che cosa potesse essere successo poco prima che il
fidanzato della ragazza entrasse.
Dopo essersi salutati, quasi tutti gli invitati presero direzioni
opposte.
Sakura stava tornando a casa accompagnata da Tomoyo; dato che la moretta
aveva capito che qualcosa non andava aveva voluto a tutti i costi riportare lei
l’amica a casa…anche perché aveva già un piano nitido nella testa che avrebbe
messo in pratica quella sera stessa.
Durante il tragitto, Daidouji cercò di parlare con Sakura e capire che cosa
fosse capitato.
"Sakura, che cos’hai? È da quando sei rimasta sola con Shaoran che ti
comporti in modo strano." Asserì la ragazza osservando con insistenza
l’amica.
Kinomoto stava giocherellando nervosamente con una ciocca di capelli.
"Tomoyo io...." iniziò lei sospirando. "Quando sono rimasta sola con Shaoran
beh ecco..."
"Cosa??" la incitò l’amica nervosa. Prima o poi Sakura sarebbe stata in grado
di farle venire un infarto, tanto la faceva innervosire tenendola così
inutilmente sulle spine.
"Io e Shaoran..." riprese la castana "Ecco..ci siamo baciati.." concluse
infine arrossendo terribilmente.
La brunetta lanciò un urlo facendo perdere all’autista il controllo della
vettura.
"Sakura tu e Li-kun....oh ma è stupendo!" urlò Tomoyo abbracciando
l’amica.
"Stupendo?? Tomoyo ma ti sei fumata?? Io mi sto per sposare con Keisuke ed ho
baciato un altro ragazzo, ti sembra logico??" chiese Sakura nervosa spegnendo
subito l’entusiasmo della migliore amica.
"Beh, ragazza mia, ormai mi sembra che sia palese."
"Che cosa?"
"Il fatto che non puoi più negare che tu sei ancora innamorata di Li-kun!"
affermò Daidouji con sguardo malizioso.
Sakura chinò il capo e si prese la testa fra le mani.
"Ed ora che faccio Tomoyo?"
"Si fermi qui per favore!" pronunciò per tutta risposta l’amica rivolgendosi
al suo autista.
Kinomoto levò il viso e guardò fuori dal finestrino.
L’auto si era fermata davanti ad una palazzina composta da molti appartamenti
alta almeno una decina di piani.
"Che posto è questo?" domandò confusa la castana aprendo la portiera e
scendendo dall’auto.
"Questo, mia cara, è il condominio dove abita temporaneamente Li-kun."
Affermò Tomoyo dando una pacca sulla spalla all’amica rimasta un attimo scossa
da tutto ciò.
Nel frattanto Daidouji rientrò in macchina lasciando la ragazza lì sul
marciapiede in compagnia della sua perplessità.
"Ehi fermati Tomoyo! Ma che cosa dovrei fare io qui?" domandò Sakura
spaesata.
"Quello che avresti dovuto fare la prima volta che hai rivisto Shaoran." Le
consigliò l’amica poco prima di partire a manetta nella sua bella Mercedes
nera.
Sakura deglutì rumorosamente, poi si voltò verso l’imponente palazzo
giallo.
Con tutto il coraggio che aveva in corpo si avvicinò al quadro dei citofoni,
anche se non sapeva bene che nome avrebbe dovuto cercare dato che Shaoran
sarebbe rimasto lì in affitto per pochi giorni e probabilmente non aveva fatto
anche cambiare nome al campanello.
Fece scorrere velocemente con l’indice tutti quei nomi a lei sconosciuti fino
a quando non ne lesse una familiare, molto familiare.
Yelan Li.
La madre di Shaoran? Con un sacco di indugi lentamente avvicinò il dito al
quadro illuminato per poter premere il campanello.
Non ricevette risposta, così suonò di nuovo premendo più a lungo.
"Chi è?" domandò la voce di Shaoran un po’
contraffatta dal citofono.
"Ehm..sono io, Sakura...." balbettò quella un po’ titubante.
Ci fu un poco di silenzio dall’altra parte.
"...Entra..." disse solo lui, senza aggiungere
altro.
La ragazza salì le scale che l’avrebbero portata al quarto piano, dove
abitava Li.
Ogni gradino le sembrava un ostacolo insormontabile per migliaia di ragioni,
ma arrancando un po’ riuscì infine ad arrivare all’ambita porta.
Bussò e dopo pochi secondi il ragazzo le aprì, indossava solo i pantaloni che
aveva quella sera alla cena, probabilmente tornato a casa aveva fatto una doccia
per calmare i bollenti spiriti.
Sakura entrò in casa con passo indeciso e si andò a sedere sul divano che
stava in salotto.
"È così diversa dalla casa che avevi prima..." disse lei guardandosi intorno
con aria malinconica.
"Sì." confermò Li "Questo appartamento mia madre l’ha comprato qualche tempo
fa, ma non mi ha mai spiegato perché avesse comprato qui una casa che nemmeno ci
serviva."
"Ah, ora capisco perché sul citofono c’è il nominativo di tua madre!" esclamò
Sakura.
Li si sedette sul divano accanto alla ragazza senza dire null’altro ed anche
la stessa Kinomoto aveva finito gli argomenti da proporre prima di passare al
pezzo forte.
Ma quale sarebbe stato il suo pezzo forte? Non sapeva nemmeno lei cosa
avrebbe dovuto dire a Shaoran! improvvisamente fu colta dall’imbarazzo ed
arrossì vistosamente, maledicendo Tomoyo in 30 lingue per averle fatto fare una
cosa del genere.
Ci furono un paio di interminabili minuti di silenzio, minuti nei quali
l’atmosfera si faceva sempre più tesa senza che nessuno dei due riuscisse ad
evitarlo.
"Beh, che cosa volevi?" domandò il ragazzo infine rompendo quel silenzio
davvero imbarazzante.
"Come?" domandò Sakura, che si era momentanemante addormentata ad occhi
aperti.
"Insomma, se sei venuta qui un motivo pur ci sarà." Disse Shaoran lasciando
la ragazza di sasso.
"Beh...ecco io..." farfugliò lei giocherellando con le dita "Eh eh, beh
certamente se sono venuta qui un motivo ci deve essere...perchè sarei venuta se
no?" domandò Sakura più a sé stessa che al ragazzo perplesso che aveva di
fronte.
Shaoran si alzò in piedi sotto lo sguardo confuso della ragazza.
"Forza Sakura, vai a casa." Disse lui serio.
"Che cosa? Ma io...dovevo parlarti..." proferì lei abbassando lo sguardo.
"E di cosa...? Non lo sai nemmeno tu...forza, torna a casa dal tuo
Keisuke..." disse Shaoran sorridendole amaramente ed allontanandosi dal
salotto.
Sakura si alzò in piedi ed improvvisamente tutto ciò che doveva dire, tutto
quello che fino a qualche attimo prima le era sfuggito le era comparso nitido
nella mente.
Così, anche se Shaoran le dava le spalle, iniziò a parlargli.
"Ecco io..quello che ti volevo dire è che...quello che ho provato stasera
quando mi hai solamente sfiorato la mano è stato qualcosa di indescrivibile.
Quando mi hai baciata e io ti ho allontanato ho poi desiderato che tu mi
riprendessi, con la forza se necessario, e continuassi a baciarmi incurante del
tempo e dello spazio, questo perché tutte le volte che lo fai è sempre come se
fosse la prima volta ed io mi sento male al solo pensiero che non avrò più nulla
di tutto questo, al solo pensiero che mai più sarò in grado di sentirmi viva
come solo tu mi fai sentire perché te ne andrai..." disse tutto ciò senza
riprendere fiato, nemmeno una volta.
Shaoran si era voltato con sguardo incredulo e le si era avvicinato
fissandola dritta negli occhi.
"Ciò che cerco di dirti è che io…temo proprio di amarti ancora, Shaoran."
Ammise lei guardando il ragazzo fisso nelle sue iridi scure senza arrossire.
Shaoran sembrò rifletterci alcuni attimi, poi afferrò la ragazza per le
spalle e la baciò a fior di labbra.
"Nulla stavolta ti impedisce di andare fino in fondo..." sussurrò lei
tremando per i brividi di piacere che le percorrevano la schiena.
Al sentire quelle parole il ragazzo la tirò a se baciandola con più foga e
più passione.
Sakura dal canto suo gli saltò in braccio e lui arretrò di qualche passo con
lei in groppa arrivando infine nella camera da letto.
Lì la lasciò cadere con poca grazia sul letto e le sollevò il vestito rosa
togliendoglielo per poi lanciarlo in qualche parte della camera con
noncuranza.
Stava portando le mani sugli slip della ragazza ed intanto le leccava la
candida pelle del collo per farle il solletico.
Passionale. Buffone. Sensuale. Tutto regolare. Pensò divertita Sakura,
il ragazzo in quegli anni non era minimamente cambiato, a letto restava sempre
il solito Shaoran Li, il ragazzo senza il minimo impaccio.
La ragazza gli sganciò i jeans e glieli sfilò, poi si abbandonò di nuovo
nelle mani di Shaoran, dell’unico uomo del quale in quel momento voleva
essere.
Il ragazzo le sfilò gli slip e le tolse il reggiseno, lanciando anche questi
in un punto imprecisato della stanza, poi iniziò a carezzare le gambe di
Sakura.
Lei si alzò a sedere e gli sfilò i boxer, rimasti a coprirgli una parte del
corpo che ora fremeva per entrare in scena.
Sempre stando scompostamente seduti sul letto, Sakura iniziò a leccargli il
petto prima che il ragazzo la ridistendesse fra le lenzuola, quando, indugiando
un po’ sul da farsi, i due rimasero a guardarsi negli occhi per alcuni secondi
ansimando.
"N-ne sei sicura?" domandò Shaoran titubante avvicinandosi però al viso della
ragazza dei suoi sogni.
Sakura sorrise per poi stringergli una mano con la sua, quella era l’unica
risposta che il ragazzo stava aspettando, pochi secondi dopo, un po’ dolce, un
po’ rude, era dentro di lei e si muoveva lentoin sincronia con i loro respiri
mozzati.
La ragazza emise un gemito soffocato poi portò una mano fra i folti capelli
del castano riprendendo a baciarlo con tutta la passione che aveva in corpo.
Eccola finalmente, era quella la sensazione che si provava quando si era
veramente un tutt’uno…e lei che temeva di averla dimenticata.
Shaoran l’aveva sempre fatta sentire da Dio in quei momenti, non sapeva come
ci riuscisse, ma lui era l’unico in grado di farla sentire così dannatamente
bene.
"Lo sai vero..che sei sempre stata...la mia principessa...?" disse lui mentre
aveva dato il via ad una scia di baci fino a raggiungere il suo collo.
Lei non rispose; si limitò a continuare a baciarlo, cercando di recuperare
tutti quegli anni che avevano passato divisi.
I movimenti di Li erano lenti e provocanti, Sakura accoglieva ognuno di essi
in modo perfetto; non aveva mai avuto niente da dire nemmeno in passato: lei e
Shaoran erano sempre stati due amanti perfetti.
Ed era l’ora che quei due combinassero qualcosa, vi pare? XDXDXD ok,
spero però di non essere stata troppo spinta >///< (Guarda che se leggessero
i cap che scrivi di recente la gente ci resterebbemale….=.=’’’’ Nd mio alter
ego)….anche questo è vero…..>__< !!!
Passando ai ringraziamenti:
Pikki SakuraChan: ciauuu e benvenuta nel gruppo
"Ammazziamo Sakura!"! non preoccuparti se sei riuscita a recensire la storia
dopo 10 capitoli, ti capisco benissimo perché infatti anch’io oggi ho cercato di
aggiornare qualche ora fa, ma il modem (sempre lui >__< ) non stava
connesso per più di dieci secondi!! L’importante è che la storia ti piaccia, ne
sono felice ^___^ contenta che ho aggiornato subito? ^___^ ciauuu bacioni!
Sakura 93: ti do perfettamente ragione, anch’io se
fossi stata al posto suo sarei saltata in groppa a Shao e….XDXDXD ma che ci
possiamo fare? Questa ragazza è proprio scema, è da compatire! (Dice così ma è
lei che la fa così stupida! Nd mio alter ego) XDXD anche questo è vero…cmq spero
ti sia piaciuto questo cap…diciamo che la scemissima Sakura si è ripresa!!
Ciauuu bacioni!
Piajoe22: XDXD madò Mapi, cos’ho riso nel leggere la
tua recensione…S-H-A-O-R-A-N XDXD fortissima!! Cmq temo anch’io che sia un
attacco dei PC-puzzoni, anzi, stavolta dei modem-puzzoni…che merdeeee!!! Mi
dispiace però per Leo….uff…ha molte materie sotto?? Perché non lo obblighi a
studiare?? Magari puoi ricattarlo in qualche modo….>__< dai Leooooo!!
^___^ ciauu Mapi tvtttttttttttttttttttttttttttb
Xxsakura94xx: ebbene sì, carissima, la "prossima
volta" c’è stata a quanto pare, e che prossima volta! È proprio in questi casi
che io vorrei essere al posto di Sakura…*___* ma ti immagini che bello?? Uno
Shao personale…*ç* *me in stato catatonico*…XDXD a quanto pare ce l’ha fatta a
dichiararsi, sei contenta? ^___^ ciauu bacioni.
Ferula_91: ma secondo me nemmeno con la sveglia quei
due si daranno una vera e propria svegliata…XDXD cmq dai, in questo cap Sakura
si fa un po’ più risoluta, no? Altro che passettino, qui si parla di una vera e
propria corsa (e finalmente, dirai!). cmq, ho aggiornato presto, visto ^___^ ?
ciauuu bacioni!
Sakura Bethovina: ritinachan!...per l’interrogazione
orale ci sarà da aspettare ancora un pochino…me padroneggia poco questa
lifingufuafa….scritta però te la saprei fare senza peroblemi!! XDXDXD però
ritina mia, non sei più su msn….ç____ç sono secoli che non ci sentiamo! Ho fatto
gli allenamenti con i disegni di paint (io e te lo odiamo, vero??? è____é) ed ho
disegnato un paio di Sakura ed uno Shao, te li devo assolutamente far vedere!
Poi dobbiamo rilanciarci la sfida con paint, stavolta però cambieremo
personaggio XDXD ciauu rita caaaara tvttttttttttttttttttttttttb bacioni!
Kia85: allooola, non sai che bella immagine si è
elaborata la mia testa dopo aver letto di Shao crocerossina…me lo ha immaginato
in camice, vestito da dottore *___* bellissimooo!! Cmq, sono contenta che il
capitolo ti sia piaciuto, spero che ti sia piaciuto anche questo ^__^ finalmente
hanno combinato qualcosa…però chissà che conseguenze ne seguiranno?? XDXD ciauuu
bacioni!!
Alloooora, il prossimo capitolo s’intitola "It’s All Fault Of My Weakness",
già dal titolo potrebbe trapelare qualcosa.
Ci si vede al prossimo cap! ciauuu!!
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Capitolo 12 *** It's All Fault Of My Weakness ***
nuovo
Sono ancora iu! Guardate un po’ che rompi che sono diventata, aggiorno tutti
i giorni ora, non vi lascio più in pace!
Allora, prima di tutto devo chiedere una cosa alla comunità: MI VOLETE BENE
ALMENO UN Po’?? NON MI UCCIDERETE ALLA FINE DEL CAPITOLO VERO??
Detto questo (che già segna la mia condanna a morte) vi lascio al cap, buona
lettura (si fa per dire =.=’’’)!
IT’S ALL FAULT OF MY WEAKNESS
La mattina successiva si svegliò tra le lenzuola del letto di Shaoran.
Si alzò in piedi infilandosi il vestito che aveva indosso la notte prima e
raggiunse la sua borsetta che era stata abbandonata sul pavimento.
Estrasse il cellulare e notò che aveva un mucchio di chiamate perse ed un
messaggio; ovviamente era Keisuke.
Nel contare tutte le volte che il ragazzo l’aveva chiamata improvvisamente si
sentì una merda per ciò che aveva fatto. Dopo aver eliminato tutti quegli
squilli più per isterismo che per altro Sakura passò al messaggio, voleva subito
cancellarlo e non pensarci più ma qualcosa la spinse a leggerne il
contenuto.
"Ciao amore mio, ti ho chiamata ma non rispondevi, forse non hai sentito,
piccola sbadata, hai sempre il cellulare in modalità silenziosa...comunque
volevo solo dirti che mi sono accorto che ultimamente sei un po’ strana ed è per
questo che voglio dirti che, qualunque cosa ti faccia impensierire, tu potrai
sempre contare su di me per risolvere i tuoi crucci, io ti sarò sempre accanto e
questo è perché io ti amo con tutto il mio cuore. Chiamami appena puoi tesoro,
ti amo."
Un sorriso si dipinse sul volto della ragazza, Keisuke era fatto così, era
davvero il ragazzo più dolce del mondo, la ricopriva di attenzione come se fosse
non una principessa, bensì un’imperatrice e lui si che l’amava davvero, lui sì
che mai l’aveva fatta soffrire e che per lei sarebbe stato disposto a fare
qualsiasi cosa.
"Sakura la colazione è pronta!" esclamò Shaoran dalla cucina.
La ragazza balzò in piedi di scatto, si era momentaneamente dimenticata di
tutto ciò che era successo la notte precedente; ed ora come avrebbe dovuto
comportarsi?
Certo, Keisuke non era Shaoran, anche se gli assomigliava molto, ma
quest’ultimo le aveva fatto tanto di quel male che solo lei poteva sapere.
È vero, lei provava ancora un forte sentimento nei confronti di Li, ma ciò
che le aveva fatto…difficilemente sarebbe riuscita a perdonarlo o a provare
ancora fiducia nei suoi confronti.
Purtroppo l’amore senza fiducia, beh, non è amore.
Attaccamento morboso. Quello che provava nei suoi confronti era attaccamento
morboso, che lei erroneamente, nella confusione che la opprimeva, aveva
interpretato come amore.
Doveva per forza essere così.
O forse no.
"E allora Sakura, vuoi mangiare o no?" domandò ancora il ragazzo più
insistente.
Li entrò nella stanza e trovò Kinomoto in piedi accanto al letto che
stringeva il cellulare in modo violento.
Accortasi della presenza di Shaoran la ragazza gli andò incontro e gli poggiò
le mani sul viso.
"Ascoltami Shaoran...quello che è successo ieri sera beh, ecco....è meglio
che non accada più..e soprattutto che nessuno venga a saperlo....sei
d’accordo?"
Il ragazzo si tolse di dosso le mani di Sakura con fare stizzito e si
allontanò da quella stanza.
La giovane sospirò poi, afferrate le sue ultime cose nella camera da letto,
corse in cucina raggiungendo Shaoran.
"Ed ora che cos’hai?" gli domandò lei abbastanza alterata da quel
comportamento.
Li, che le dava le spalle, si girò di scatto facendola sussultare.
"E me lo chiedi Sakura? Ma insomma a che cosa stai giocando?" disse lui di
rimando, uno sguardo cattivo negli occhi che lei non gli aveva mai visto.
"C-che cosa intendi dire?" balbettò lei arretrando, leggermente intimorita da
quegli occhi nocciola tremendamente duri.
"Che cosa intendo dire? Sakura siamo stati a letto insieme, non mi dirai che
per te non ha significato niente! Non me lo dire perché non ci credo!" disse lui
quasi urlandole contro.
E infatti lei non lo disse, non disse niente. Si limitò ad abbassare lo
sguardo e a fissare il pavimento in silenzio.
Shaoran le si avvicinò e l’afferrò per le spalle obbligandola a guardarlo
negli occhi.
"Perché lo stai facendo? Ieri sera, solo ieri sera hai dichiarato di amarmi
ancora, perché ora ti rimangi tutto?" le chiese lui con una nota di disperazione
nella voce lanciandole il suo solito sguardo magnetico.
La ragazza scrollò le spalle e si liberò dalla presa di Li mettedosi a
piangere.
"Perché ero fragile...perchè ero triste..perchè averti rivisto dopo tanti
anni mi ha totalmente spiazzata e nemmeno io so più che cosa provare!" urlò lei
in preda alla disperazione.
"E allora mi ami ancora? Dimmelo Sakura DANNAZIONE, DIMMELO!" urlò lui
buttando per terra il telefono che aveva all’improviso iniziato a squillare.
Questo andò a sbattere contro una parete e cadde a terra rompendosi.
"A quanto pare sì! Certo che ti amo ancora bastardo infame! Ma che mi hai
fatto Shaoran? Perché non sono più riuscita ad amare davvero nessuno dopo di te?
Perché? Perché stronzo perché?!" continuava ad urlare lei in collera con sé
stessa, con il mondo, con lui, con l’amore che ancora provava nei soi
confronti.
"Ma..ma io..voglio amare di più Keisuke...io amerò di più Keisuke. Non me ne
frega niente Shaoran se sarai sempre tu ad occupare i miei sogni ed i miei
pensieri, non mi rifarai di nuovo soffrire come sette anni fa. Io sposerò
Keisuke e tu non me lo impedirai." Proferì poi calmatasi un po’.
Stava per raggiungere la porta dell’ingresso quando Shaoran l’afferrò per un
braccio bloccandola.
"E così penserai di essere felice? Convincendoti di amare lui quando invece
il tuo cuore ti porta verso me?" le domandò senza guardarla negli occhi.
"È proprio per questo che non voglio più avere un cuore Shaoran." ammise lei
sorridendo fra le miriadi di lacrime che le bagnavano le gote.
A questa affermazione il giovane rimase di sasso. Lasciò cadere pesantemente
il braccio lungo il fianco e lasciò che Sakura scappasse di corsa, via da tutto
ciò che era successo la notte precedente.
Quando arrivò a casa era già tarda mattinata. Entrò nel soggiorno e vide che
lì c’erano Keisuke e Kaede, sua madre.
"Alla buon’ ora!" esclamò la donna fissando Sakura con faccia stizzita. "Sono
due ore che ti aspettiamo lo sai?!"
Il ragazzo invece si alzò in piedi e la raggiunse dandole un bacio a fior di
labbra dato che Sakura non aveva voluto approfondire quel contatto. Stava ancora
pensando ai baci di Shaoran.
"E dai mamma non essere così antipatica! Non vedi com’è trafelata? E
poi...amore mio come mai tieni le scarpe in mano? Sei andata in giro per strada
a piedi nudi?" le domandò poi lui notando che teneva le belle scarpe col tacco
nella mano destra piuttosto che ai piedi.
"A proposito, dove sei sparita ieri sera? Ti ho visto andare via con Tomoyo
ma poi più niente."
Sakura si guardò attorno alla ricerca di un’idea, di un’ispirazione, di una
qualsiasi divinazione.
"E-ecco io...." iniziò lei mormorando; non riusciva a distaccare lo sguardo
da quello di Kaede, che la stava fissando con occhi gelidi. "Io..sono..sono
andata da Tomoyo a dormire ieri notte." Concluse poi con un sorriso. "Sai tesoro
una serata da donne!" esclamò tornando la solita Sakura solare e spiritosa dando
poi un bacio a Keisuke.
La donna si alzò in piedi di scatto e raggiunse i due ragazzi che ancora si
scambiavano moine.
"Sì sì, va bene però ora..." iniziò Kaede, ma subito si bloccò. Osservò
Sakura davvero molto scrupolosamente, la sua pelle, i suoi
occhi..sembrava..diversa dal solito?
La donna, che certamente aveva più anni di esperienza, si accorse subito che
qualcosa dovesse essere successo, però preferì non fare domande e crogiolarsi
nel dubbio finchè non avesse ottenuto le risposte che cercava, e lei sentiva che
queste non erano distanti.
"...Ora cambiati che andiamo tutti a pranzo insieme forza!" esclamò la donna
sorridendo per la prima volta a Sakura.
Kaede era sicura che gatta ci covava, era successo qualcosa, ed era
altrettanto convinta che quel qualcosa avrebbe solamente giocato a favore della
sua causa "anti-Sakura"
La ragazza corse al piano superiore e si fece una doccia, il profumo di
Shaoran era sparso sulla sua pelle, sui suoi capelli, sulle sue labbra e lei non
voleva sentirlo.
Entrò poi in camera alla ricerca di qualcosa da indossare.
Kero la sentì entrare così le corse incontro.
"Ehy Sakura dove sei stata tutta la notte?" le domandò un po’ assonnato;
stava facendo un pisolino dato che, essendoci in casa Kaede e Keisuke, lui non
poteva scendere al piano inferiore.
La ragazza pensò bene che avrebbe potuto riutilizzare la stessa scusa
adoperata con il ragazzo e con la suocera.
"Ero da Tomoyo a dormire." Affermò lei convinta.
Il guardiano si portò una mano al mento, fingendosi pensieroso.
"Mmmh sai, mi sembra strano che tu fossi da Tomoyo..." proferì Kero
guardandola vacillare un po’ con la coda dell’occhio.
"E-e perché?" chiese Sakura confusa abbandonando sul letto i vestiti che
voleva indossare.
"Perché ho chiamato Tomoyo ieri sera, e naturalmente lei ha confermato la tua
versione. Io, però, per qualche motivo non mi sono fidato ed ho volato fino a
casa sua...guarda un po’, tu là non c’eri!" affermò deciso il piccolo guardiano
notando la sua padrona sbiancare a quella rivelazione.
Sakura abbassò lo sguardo colpevole,ma Kero portò un braccino sotto il suo
mento e la costrinse a rialzare la testa.
"Dov’eri Sakura? A me lo puoi dire." affermò lui deciso abbozzando un
sorriso.
"Io ero...ero da Shaoran, ecco." Disse lei sconvolgendo non poco la belva del
sigillo.
"Tu che cosa??" domandò esterrefatto il peluche distaccandosi da lei. "Ma che
cosa stavate...?" iniziò lui a domandare, ma dallo sguardo afflitto di Kinomoto
potè capire che non stavano facendo proprio nulla di casto.
"Sakura tu! Il cinese! A letto insieme?!" quasi urlò Kero-chan, tanto che la
ragazza dovette tappargli la bocca.
"È stato un incidente!" esclamò lei sedendosi sul letto.
"U-un incidente?!" domandò il guardiano scandalizzato. "Non penso che vi
siate messi le mani addosso a vicenda per un incidente, ragazza mia...sei in un
bel guaio..." sentenziò infine incrociando le braccia al petto.
La ragazza abbassò la testa, limitandosi ad annuire lievemente col capo.
Dopo qualche interminabile attimo di silenzio Sakura riprese la parola.
"Però Kero ho capito che io non devo perdere tempo dietro a Shaoran. È
Keisuke l’uomo che devo sposare, l’uomo che mi renderà felice è lui, perciò devo
chiarire con Shaoran che la nostra sarà solo un’amicizia, nulla di più..."
affermò la ragazza alzandosi in piedi. "E lo farò stasera stessa!" esclamò
infine convinta.
Ehm….permesso…qualcuno ha in mano un coltello? (scommetto che la mia
sorellina ha in mano un lanciafiamme….sbaglio shore?)
Ricordatevi che io sono affezionata a voi, quindi non voletemi
male….ç____ç
Ringraziamenti:
Ferula_91: ehm….=.=’’ parlavi di
salita?.........ops! mi sa che sono volati in un precipizio stavolta….uaaaah me
si scusa!! Non mi odi vero? ç_____ç (Me scrive cap del genere e poi pretende di
non essere odiata!! Nd mio alter ego) sorry! Ciauuu bacioni!
Sakura Bethovina: ritachaaaan!! Tauuu!! Oggi al
telefono sono morta dal ridere, era tanto che non ci sentivamo XDXDXD ok, io e
te al telefono dopo le cinque del pomeriggio non ci mettiamo più, spariamo
troppe cavolte, ci scambiano per pazze XDXDXD cmq hai visto ritina?? ç___ç Shao
nell’omake era malaticcio…che puccia sasetta quando gli fa il latte caldo col
miele *___* io l’ho trovato troooooppo carino quell’omake lì!! Ihih allora
ritina cara ci sentiamo il 1 maggio su msn, ti devo mandare un paio di
cosucce…ihih!! Tauuuu bacioni tvttttttttttttttttttttttttb!
Sakura93thebest: amò =.=’’’ aiuto, le tue rece mi
fanno morire XDXDXD amò, ma quanta roba hai scritto?? Hai ragione che la sakura
della nuova FF non può niente contro le tue domande insensate!! Beh amò, buona
pizzata allora! Tvtttttttttttttttttttb bacioni!
Kia85: ciaooo carissima! Avevi proprio ragione, sai?
Comunque sono d’accordo con te per promuovere Tomoyo santa, ha una pazienza che
sfiora l’inverosimile con quei due, senza contare il fatto che ne pensa di ogni
per aiutarli! ^___^ mi fa piacere che lo scorso cap ti sia piaciuto, spero che
anche questo, nonostante tutto, sia stato di tuo gradimento! Ciauuu
bacioni!
Pikki SakuraChan: ehm….mi sa che ora il desiderio di
pestare Sakura è tornato vivo, vero?....=.=’’’ me si scusa per il disastro
combinato! Spero che comunque il capitolo ti sia piaciuto…..forse..ç___ç ciauu
bacioni!!!
Ichigo_91: madò sorè, ho appena letto il
messaggio!!! Mo mi dici chi è stato perché vengo giù e lo prendo a legnate!!!!
Madò, ma come cazzo è successo??? Aaaah dai sono troppo agitata! Ti ho appena
mandato un mess, spero ti arrivi. Sorè guarisci presto, baci
tvtttttttttttttttttttttttttb!
Piajoe22: la pornosau….UHUH me ne avevi parlato
XDXDXD oddiu!! Comunque mmapi mi disp da morire per Leo…pensi che non riuscirà a
recuperare allora?? ç____ç uffa però!!! Mi mancheranno le sue strabilianti
versioni..così come il suo rapporto misterioso coi pavoni XDXDXD ciauuu sensei,
tvtttttttttttttttttttttb!
Allora concludo con altri due altri enormi salutoni, uno dei quali va alla
mia sorellina Manu che ha avuto un incidente (sorè, riprenditi presto per favore
ç____ç) e l’altro va a Ritachan (ritina, niente da fare, stiamo proprio fuori
eh, io e te?? Cmq mi fa piacere che l’omake ti sia piaciuto –ho letto il mess!-
e mi raccomando…ti aspetto il 1 maggio, la sfida di paint…chi vincerà?? Il
soggetto è Tomoyo, come stabilito oggi al telefono….riusciremo a farle quei suoi
caspiterina di capelli!!! –oppure la faremo pelata =.=’’’- XDXD)
Vi salutooo ciauu al prossimo cap! Titolo: Just For A While, Dance With
Me…
Chi sarà a danzare nel prossimo cap della soju??
XDXDXD sorpresina!! ^___^(saichesorpresa…=.=’’’ Nd alter ego)
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Capitolo 13 *** Just For A While, Dance With Me ***
nuovo
Allora, dico inanzitutto che il mio modem vuole la guerra, è tutto
il pomeriggio che cerco di connettermi per aggiornare ma quella ciofeca (per
non dire dipeggio….=.=’’’) si disconnette dopo…mmm, quanto? 10-15 secondi al
massimo?
In secondo luogo, dedico questo cap alla mia sorellina manu, che adesso sta
in casa perché un cretino testa di cazzo (scusate le parole) l’ha tirata sotto,
roba che avercelo tra le mani quel coglione gli spaccherei la testa!
Vi ringrazio per essere state magnanime con i commenti, mi aspettavo mooolto
di peggio!
Grazie per la comprensione, vi prometto che con questo cap (ed il prossimo
XDXD) ce la metterò tutta per non deludervi!
Buona lettura!
JUST FOR A WHILE, DANCE WITH ME...
Andarono insieme a pranzo in un ristorante scelto da Keisuke, un posto molto
carino e molto intimo dove, cosa molto importante, servivano il piatto preferito
di sua madre (Cosa, cianuro? Nd Sakura.).
Aveva deciso, infatti, di addolcirla prendendola un po’ per la gola, almeno
ora che il matrimonio si stava avvicinando e lei sembrava sempre più
insofferente nei confronti della sua fidanzata.
Niente da fare, però, Kaede trattava ancora Sakura con la stessa, tremenda
freddezza, nemmeno le avesse fatto qualcosa di bruttissimo.
A metà pranzo Kinomoto, che davvero non ne poteva più di essere squadrata da
quell’ infida vipera, si rintanò nel bagno del ristorante per almeno venti
minuti, lasciando da soli madre e figlio a discutere dell’orrenda
situazione.
"Proprio non puoi farne a meno, eh mamma?!" esclamò Keisuke battendo una mano
sul tavolo una volta che la sua ragazza si era allontanata.
"Di che cosa stai parlando?" domandò la donna tamburellando le dita sulla
semplice tovaglia bianca di cotone.
Ishigara era paonazzo in volto, tanta era la rabbia che provava. "Parlo di
Sakura! Perché devi sempre trattarla così male?"
"Io mi limito a trattarla come merita." Si limitò a dire la donna
ravvivandosi i corti capelli castani.
Il ragazzo inarcò un sopracciglio perplesso. "Ma di costa stai parlando? È la
persona più buona e dolce del mondo e tu la stai trattando come fosse
spazzatura!"
La donna smise di fissare il giovane negli occhi ed allungò lo sguardo verso
la porta della toilette, dalla quale la sua futura nuora sarebbe dovuta
ricomparire a momenti. "Figlio mio, mi dispiace dirlo ma sei proprio un allocco
per quanto riguarda certe cose. Quella te la sta facendo proprio sotto il naso e
nemmeno te ne rendi conto."
"Bada a come parli! Non permetterti di dire certe cose su di lei!"
"Ma se è la pura verità? Quello Shaoran…non mi convince nemmeno un po’…"
parlottò infine Kaede, fissando il figlio allusoria.
Keisuke la scrutò sconvolto: come poteva sua madre ritenere Sakura capace
di…tradirlo?
"Shaoran è un suo vecchio amico d’infanzia. Tutto qui." Disse lui
convinto.
"Sì, come no!" sbottò la castana scettica. "Ma hai fatto caso a lui per un
solo istante? Hai visto come guarda la tua Sakura?"
Il ragazzo digrignò i denti, sorprendosi del fatto che la donna fosse tanto
cinica.
"Oppure come lei guarda lui di sottecchi…" continuò imperterrita.
"Basta, sta zitta!" la zittì l’altro. "Non dire queste cose su di lei! Non ti
devi permettere, stai solo cercando di diffamarla!"
Nulla di fatto, suo figlio era troppo cotto di quella sgualdrinella per
vedere le cose sotto un punto di vista maggiormente oggettivo.
"Rovinati pure la vita se ti fa piacere, Keisuke…" disse infine lei in
extremis, proprio pochi secondi prima che Kinomoto facesse ritorno dal
bagno.
Quella sera stessa, dopo una bruttissima giornata passata insieme a Kaede,
Keisuke decise di portare Sakura a ballare così dal farla riprendere un pò dopo
aver passato un mucchio di ore con sua madre.
La portò in una discoteca dove andavano quasi tutti i sabati sera.
Dopo che Ishigara ebbe pagato il biglietto per entrambi entrarono e notarono
che quella sera la musica era un po’ diversa dal solito, era molto più
calma.
"Sarà una serata romantica, forse è un segno Sakura!" esclamò Keisuke per
rispondere alla sua ragazza che lo guardava con sguardo confuso. "È davvero un
segno che ci sia questa musica romantica, andiamo a ballare." Le disse infine
prendendola per mano per trascinarla sulla pista ma non appena i due si
avvicinarono ad essa la musica si animò un poco e ritornò la solita musica da
discoteca di sempre.
"O-ok..." balbettò Ishigara con una goccia stile manga dietro alla nuca.
"F-forse non era proprio un segno!"
La ragazza per tutta risposta fece spallucce ed iniziò a ballare con lui.
Quello che vide subito dopo fu come un fulmine a ciel sereno. C’era una
ragazza che ballava accanto ad un ragazzo, lei era vestita un po’ succinta e si
strofinava sull’altro peggio di una gatta morta. Aveva il bacino vicinissimo a
quello di lui e lo strusciava in modo davvero volgare. Ma non fu tanto questo a
sconvolgere Sakura, quato il realizzare che quel ragazzo che stava insieme a
quella tipa era il suo Shao..cioè, Shaoran e basta.
Kinomoto si incazzò oltre ogni dire e decise di ignorarlo, aveva fatto bene a
scegliere Keisuke, Li era davvero diventato un poco di buono se faceva certe
cose con una ragazza appena incontrata.
Però il destino alle volte è proprio strano. Shaoran improvvisamente si sentì
in dovere di alzare gli occhi ed incrociò lo sguardo di Sakura, che ancora lo
fissava furente.
"Che cosa stai fissando con quella faccia amore?" le domandò Ishigara
facendola sussultare.
Il ragazzo si voltò nella direzione in cui Sakura stava guardando e notò che
anche il suo vecchio migliore amico stava lì.
"Ehy ma quello non è Li?" le chiese Keisuke prendendola per mano e
trascinandola verso Shaoran.
La ragazza si fece tirare contro voglia in quella direzione ma non levò un
attimo lo sguardo di dosso al castano.
Ishigara raggiunse Shaoran e lo salutò con un bel sorriso.
"Anche tu da queste parti Li?" disse Keisuke.
"Sì sai non avevo niente da fare." rispose al ragazzo. "Ciao Sakura." Disse
poi freddamente rivolgendosi alla castana che gli stava davanti.
"Ciao Shaoran." proferì lei altrettanto freddamente.
"Brrr che gelo che c’è tra voi ragazzi! Avete litigato percaso?" chiese
Ishigara facendo come al solito la figura del tonto.
Non ottenendo però risposta, alla fine si rassegnò e si allontanò dicendo che
sarebbe tornato con qualcosa da bere per tutti.
Rimasti soli insieme a quella ragazza di cui nessuno dei due sapeva il nome,
le asce da guerra vennero dissotterate.
"Ti ridai già da fare a quanto vedo!" esclamò Sakura stizzita indicando con
un cenno del capo la tipa che stava appiccicata al corpo di Shaoran.
La ragazza sconosciuta chiamata in causa sentì il dovere di rispondere.
"Ehy bel tipino, ma conosci sta tipa frigida?" domandò iniziando poi a ridere
come una matta, sicuramente era fatta di qualcosa.
"Perché ora non ti levi dalle palle stronza?!" sbottò Sakura alterata dal suo
comportamento.
L’altra si staccò dal collo di Li e si portò le mani sui fianchi sfidando
Kinomoto con lo sguardo.
"Prova a sloggiarmi, idiota." Sibilò fra i denti quella giovane
inviperita.
"Vattene forza!" le intimò Shaoran afferrandola per le spalle.
Lei si voltò incredula con una faccia allibita, poi decise di desistere.
"Ma quanto sei stronzo!" esclamò poco prima di andare a cercarsene un
altro.
Andata via anche la biondina senza nome restavano solo Sakura e Shaoran, che
ancora si fissavano senza proferire parola.
"Non ti sembra tardi per le scenate di gelosia?" esordì Shaoran ad un certo
punto cogliendo alla sprovvista la ragazza.
"C-che cosa?" balbettò lei incredula di cosa aveva appena udito. "Scenate di
gelosia? Ma tu credi che io sia gelosa di te?"
"Certo che lo sei Sakura, altrimenti non ti saresti incazzata così." Disse il
ragazzo sicuro di sé.
"No, tu non hai proprio capito niente!" proferì lei arrabbiandosi ancora di
più.
"E allora perché ti sei comportata così?" le domandò diretto lui, lasciandola
di sasso, senza una risposta da dare.
Proprio in quel momento fece il suo ritorno Keisuke con quattro birre in
mano.
Guardandosi intorno notò però che mancava una persona.
"Ehy Li, la tua amichetta che fine ha fatto?" domandò Ishigara a Shaoran
guardandosi intorno.
"Chiedilo a Sakura." disse il castano per tutta risposta facendo per
allontanarsi ma venendo subito bloccato da Keisuke.
"Dai aspetta Shaoran, bevi questa insieme a noi!" proferì il ragazzo
porgendogli la birra fresca di frigorifero.
L’altro esitò un attimo, ma infine l’accettò ben volentieri e se la bevve
quasi tutta in un sorso.
Ishigara dette un’occhiata furtiva all’orologio e sbiancò.
"Oh no, dovevo vedermi alle 10 e mezza con Seishirou e gli altri e sono già
le undici!" esclamò portandosi una mano in fronte. "Merda! Devo scappare
ragazzi!" disse poi salutando Sakura con un bacio e Shaoran con un cenno della
mano.
"C-come?? Ma io a casa come ci torno dopo?" domandò la ragazza allibita.
"Beh, puoi chiedere a Li se ti accompagna? Io devo andare!" e detto questo il
ragazzo sparì tra quell’orda di persone.
Proprio in quel momento la musica cambiò ed il dj mise un lento per la
felicità di tutte le coppiette che stavano sulla pista.
Sakura fissò stizzita Shaoran per qualche istante, poi gli diede le spalle e
fece per allontanarsi.
"Non ho bisogno di un pasaggio, torno a piedi!" esclamò lei andandosene.
Il ragazzo le corse incontro e l’afferrò per un braccio, supplicandola di
fermarsi. Tutta l’arroganza era sparita ed ora era tornato il solito Shaoran,
quello che lei aveva sempre amato.
"A-aspetta Sakura ti prego, solo per un attimo..balla con me..." la implorò
lui con lo sguardo basso.
La ragazza rimase impietrita da quel repentino cambio di carattere ma l’unica
cosa che fece fu strattonare via il suo braccio dalla presa di Li.
"Senti Shaoran...non è il caso...." disse lei non molto convinta.
"È solo un ballo Sakura." Asserì lui porgendole la mano.
Lei ci riflettè sopra qualche istante poi però la sua espressione crucciata
svanì, veloce com’era venuta, e concesse quel ballo al ragazzo.
Sakura gli si avvicinò un poco ed iniziarono a danzare le note di una vecchia
canzone di Dido.
Forse presa dalle note dolci, dalle parole sofferte oppure dalle luci
psichedeliche di quel luogo, la ragazza iniziò a sentirsi strana.
Si avvicinò di più a Shaoran fino a quando le sue mani non erano passate
attorno al collo di lui e le braccia di lui non le cingevano la vita.
All’improvviso Sakura chiuse gli occhi ed appoggiò la testa sul petto del
ragazzo sentendo il suo cuore battere lento e costante intanto che il suo caldo
respiro le raggiungeva il collo.
Il ragazzo abbassò la testa fino a poggiarla sulla spalla di lei ed iniziò a
baciarle la candida pelle fino a raggiungere il collo dove si fermò più
insistentemente fino a lasciarle un evidente segno rosso.
C’era qualcosa che suonava nella mente di Sakura, come un campanello
d’allarme che le ordinava di staccarsi subito da lui e di pensare a Keisuke ma
lei stava totalmente ignorando quell’avvertimento, ciò che stava provando in
quel preciso istante era troppo forte e troppo bello per non dare assuefazione e
lei sentiva che se avesse smesso in quell’istante si sarebbe sentita male.
La ragazza spostò le mani e le portò sotto la stretta maglietta di lui
accarezzandogli i pettorali e gli addominali ben definiti.
Anche Shaoran aveva iniziato a muovere le mani sul corpo di Sakura; le
accarezzò le gambe da sotto la gonna poi le spostò sotto la sua canottiera
fermandole sulla sua schiena.
Istintivamente la ragazza alzò il volto e lo portò vicino a quello di
Shaoran.
Il ragazzo glielo prese fra le mani ed iniziò a carezzarle le guance
stringendola forte a sé.
Ad un certo punto la lenta danza dei due si fermò e Sakura si avvicinò
pericolosamente alle labbra del castano tentando di baciarle, ma Shaoran la
bloccò poco prima che succedesse.
"S-Sakura...è una pessima idea..." disse lui poco prima di allontanarsi
velocemente dalla ragazza ed uscire di corsa dal locale.
Lei lo rincorse mortificata dal suo comportamento, sapeva che in questo modo
lo stava solamente tentando a fare delle cose delle quali poi si sarebbero
entrambi pentiti ma quando alla fine i sentimenti del suo cuore prendevano il
sopravvento su tutto nemmeno lei sapeva più rispondere delle sue azioni.
Ok, il mio modem è ufficialmente ri-defunto in questo momento…oh no, ora si è
riconnesso! Che grande stronzo! Cmq allora vi ringrazio molto velocemente
purtroppo credo di avere poco tempo a disposizione, temo che la situazione di
quella ciofeca sia instabile quanto una bomba inesplosa (infatti ora si è
disconnesso di nuovo =.=’’’)!
Ringrazio molto velocemente: Ferula_91, Kia85, Pikki SakuraChan,
Xxsakura94xx, Piajoe22, Ichigo_91.
A questo punto appena il modem si riconnette aggiorno…..entro il 2040 pensate
che ce la farà?....ne dubito!
Al prossimo capitolo: Another Night Of Big Mistakes (mmmm, chissà cosa
succederà?...XDXD)
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Capitolo 14 *** Another Night Of Big Mistakes ***
nuovo
Ciauuu! Ormai sono fissata con gli aggiornamenti giornalieri, eh? ^___^ cmq
sono d’accordo anch’io con quello che avete detto, Sakura sta facendo proprio la
stronza in questa storia…XDXDXD cosa ci vogliamo fare? È il richiamo della
bellezza statuaria di Shao...*___*
Allooora, vi ricordate come avevamo lasciato il povero Shaoran e Sakura?
Prima avevano fatto un po’ le piovre, poi li ho interrotti muhahaha!
Ora cosa pensate che accadrà? (Forzasoju,èscontato..=.=’’’)
Buona lettura!
ANOTHER NIGHT OF BIG MISTAKES
"Shaoran?" lo chiamò raggiunto l’esterno della discoteca, ma del ragazzo non
v’era traccia alcuna.
Raggiunse il parcheggio sperando di trovarcelo ed infatti era proprio lì che
stava.
Shaoran era seduto appoggiato con la schiena alla portiera della sua macchina
sportiva nera che rifletteva timidamente i candidi raggi della luna che
sovrastava quel paesaggio deserto.
Sakura si avvicinò a lui e gli si sedette accanto senza proferire parola.
"M-mi dispiace..." mormorò infine lei dopo un’interminabile silenzio
estremamente imbarazzante.
"Perchè lo fai?" le domandò il ragazzo secco fissandola freddamente nelle sue
iridi chiare che in quel momento avevano tanta voglia di piangere.
"I-io..." balbettò lei senza guardare Shaoran negli occhi. Non sapeva che
cosa rispondere alla sua domanda.
"Perché continui a tentarmi così Sakura?! Lo fai apposta percaso? Sai che ti
amo ancora e tu lo fai apposta?!" urlò lui alzandosi di scatto in piedi.
Anche Sakura si levò e lo fissò con un’espressione sofferente dipinta sul
volto.
"Mi dispiace Shaoran ma...è il mio cuore che mi fa fare queste cose, perché
se io ragionassi lucidamente anche quando sono accanto a te non lo farei mai,
non ti farei una cosa simile esponendomi di nuovo a dei sentimenti che devo
contrastare..." mormorò lei con lo sguardo basso portandosi le mani sulle
braccia per scaldare un poco gli arti leggermente infeddoliti da quella
birichina brezza notturna.
Il giovane rimase di sasso nel sentire questo discorso. Si avvicinò
velocemente alla ragazza e la sbattè violentemente contro l’auto.
"Perché dovresti ignorare ciò che provi per me?" le disse lui quasi
mettendosi a piangere. Quella situazione lo stava rendendo isterico oltre a
farlo tremendamente soffrire.
Sakura era schiacciata dal corpo di Shaoran contro l’auto di quest’ultimo, le
sue mani erano immobilizzate da quelle forti di lui, gli occhi di Li erano
dannatamente vicini ai suoi, tanto che lei potè coglierne ogni più leggera
sfumatura di colore nonostante fosse relativamente buio, eccetto che per la luce
della pallida luna piena alta in cielo e dei pochi lampioni che stavano nel
parcheggio.
La ragazza scoppiò a piangere presa da una crisi di nervi. Una parte di lei
desiderava altamente qualcosa fuori di portata per la sua delicata situazione,
mentre la Sakura consenziente che viveva nel suo cervello le intimava di
liberarsi da quella presa e scappare a chiamare Keisuke dal più vicino telefono
pubblico.
"Vattene! Liberati liberati!" urlò la consenziente
tentando di farsi ascoltare.
"Ma chiudi il becco!" disse per tutta risposta l’impulsiva. "Lasciati
trasportare dai tuoi sentimenti per favore! Bacialo! Voglio ancora
sentire le sue calde labbra che serrano le mie, ne ho bisogno, ne hai
bisogno!" la
supplicava ancora l’impulsiva.
Sakura stava ancora ferma, atterrita, non sapendo bene a quale parte del suo
animo dare retta.
Dopo una breve pausa trascorsa nel guardare Shaoran negli occhi,
comprese.
"Baciami." Mormorò lei implorandolo con uno sguardo ricolmo di lacrime.
"Che cosa??" le chiese Shaoran incredulo allentando un po’ la presa.
"Baciami!" esclamò la ragazza strattonando le mani per riuscire a liberarle
da quelle di lui. "Ti prego!"
Chinò il capo appoggiandolo al petto del ragazzo ed adagiò le mani sul suo
torace proprio all’altezza del cuore di lui che, constatò piacevolmente, batteva
all’impazzata, come se avesse voluto saltar fuori da lì.
"Baciami..." sussurò un’ultima volta.
Senza farsi pregare ulteriormente Shaoran le portò una mano sotto al mento
costringendola ad alzare lo sguardo. La fissò attentamente negli occhi, cercando
di capire che cosa in quel momento stesse provando e notò che non c’era
indecisione o paura nella sua espressione.
Dopo un’attesa snervante la baciò con la solita passione di sempre, quella
che riservava solo a lei, in tutti i casi.
Divisesi le labbra i due sciolsero l’abbraccio.
"Ora sarà meglio che ti riaccompagni a casa..." disse Shaoran allontanandosi
da lei e parlandole senza fissarla negli occhi.
Quella strana situazione stava ormai diventando davvero insostenibile, un
tira e molla che li snervava entrambi.
Sakura si era un momento soffermata a guardare il vuoto, quello stesso vuoto
che ora stava anche popolando la sua testa.
Entrò in macchina sbattendo leggermente la portiera ed il ragazzo mise in
moto la macchina facendo rombare il motore.
Mise la prima ed uscì dal parcheggio imboccando la strada per portare a casa
Sakura.
Nell’auto l’aria era estremamente tesa e nessuno dei due trovava qualcosa di
cui parlare che non riguardasse quello che era successo poco prima.
Dopo alcuni minuti di tragitto percorsi in un costante silenzio, il castano
ruppe l’atmosfera di gelo creatasi.
"E così è successo un’altra volta vero?" domandò Shaoran con un tono
abbastanza ironico.
"A cosa ti riferisci?" chiese Sakura non capendo se lui la stesse prendendo
in giro con quel tono sarcastico.
"Oh beh, il fatto di lasciarti andare fra le mie braccia, baciarmi e poi fare
come se nulla fosse successo!" esclamò il ragazzo accelerando violentemente
tanto che Kinomoto battè la schiena contro il sedile.
Ripresasi, la ragazza si risedette composta.
"Ma pensi che sia solo un gioco per me Shaoran? Pensi che lo faccia apposta a
desiderarti e a respingerti allo stesso tempo?!" urlò Sakura prendendosi il
volto fra le mani.
"Non lo so Sakura...." ammise il ragazzo frenando di botto. "Comunque siamo
arrivati nel tuo vialetto." Disse infine senza voltarsi verso di lei.
Sakura non lo salutò nemmeno, scese dalla macchina e chiuse la portiera
provocando un rumore secco.
Shaoran stava per ripartire quando notò che la ragazza aveva dimenticato lì
la sua borsa. Sbuffando spense il motore e raccolse l’accessorio uscendo di
macchina.
Raggiunse la porta di casa Kinomoto e suonò il campanello due o tre volte ma
nessuno venne ad aprirgli, evidentemente Sakura era in casa da sola ed ora lo
faceva apposta a non rispondere.
"Dai Sakura non fare la stronza, hai scordato la borsetta in macchina!
Aprimi!" esclamò il ragazzo dando dei pugni sulla porta in legno.
Abbassò la maniglia e constatò che l’uscio era aperto, così decise di entrare
lo stesso, con o senza il permesso dei padroni di casa.
Camminò nella penombra dell’ingresso finchè non raggiunse il salotto. Tutto
era stranamente buio e silenzioso, molto probabilmente Sakura era già andata
nella sua stanza a dormire anche se ciò era molto strano, dato che aveva la
porta di casa aperta.
Si grattò la nuca confuso ma poi decise di lasciar perdere gli stravaganti
comportamenti della giovane: lasciò cadere la borsa sul divano e girò i tacchi
intenzionato ad andarsene, ma qualcosa lo bloccò.
Due mani, due braccia esili che lo tenevano saldo nell’oscurità. Shaoran
sorrise, non che volesse, ma non potè evitare di farlo.
"L’hai lasciata apposta la borsa vero?" domandò lui.
Nessuna risposta. Gli diede un bacio sulla schiena intrecciando poi una mano
con quella di lui.
"Un momento, non sei Touya vero?" domandò Shaoran all’improvviso fingendo
preoccupazione.
Scoppiò a ridere, una risata che lui amava moltissimo. Shaoran si voltò di
scatto e spinse Sakura sul divano dove poco prima aveva abbandonato la sua
borsetta.
Caddero un po’ rovinosamente entrambi e finirono per terra, lei rischiò
perfino di sbattere la testa contro il tavolino del soggiorno.
Il ragazzo si alzò a cavalcioni sopra di lei accarezzandole le gambe e Sakura
iniziò a slacciargli il bottone dei pantaloni.
"Qui in soggiorno? E se ci scoprono Touya o tuo padre?" le domandò il ragazzo
cavandole la canottiera bianca di dosso.
"Papà è ad uno scavo da tre giorni e torna domani sera mentre Touya..."
mormorò lei tra un bacio e l’altro.
"Touya...?" ripetè lui sganciando il reggiseno della ragazza.
"Beh..stasera è uscito con Yukito..non credo affatto che tornerà a casa..."
ansimò lei togliendogli la maglietta.
"Ah...perfetto!" disse Shaoran togliendole gonna e slip nello stesso momento.
La ragazza si alzò a sedere e capovolse la situazione.
"Che ci fai tu sopra?" le domandò divertito Shaoran.
"Chi l’ha detto che devi sempre comandare tu?" mormorò Sakura chinandosi sul
ragazzo e riprendendo a baciarlo.
Li rotolò su se stesso riportando la ragazza sotto di sé.
"Lo dico io." Le sussurrò con voce roca poco prima di riprendere a
baciarla.
La mani di Sakura vagavano sui boxer di Shaoran tentando di levarglieli ma
l’impresa sembrava più difficile del previsto. Insistendo un po’ riuscì a
toglierglieli senza dover dividere quel lungo bacio che la stava trasportando in
un mondo già visitato altre volte.
Il ragazzo spostò la mani dalle gambe di lei ed iniziò a farle
insistentemente il solletico.
"Quanto sei...stupido..." disse la ragazza con un fil di voce iniziando a
ridere.
Ormai nessuno dei due riusciva più ad aspettare, lei lo guardava ansimando
passandogli una mano nei folti capelli castani e lui ormai madido di sudore
stava per cedere.
Lei gli sorrise e questo fu tutto ciò di cui lui ebbe bisogno. La baciò di
nuovo ed entrò dentro di lei. La ragazza si lasciò scappare un gemito che venne
però soffocato dai continui baci di lui che intanto si muoveva lento al ritmo
dei loro respiri affannati.
"Sakura io..." mormorò lui ormai rimasto senza voce.
"Non dire nulla..." proferì lei portandogli un dito sulle labbra. "...ti
prego...stanotte voglio solo essere la tua Sakura, solo tua, di nessun
altro..."
Mmm…forse avrei fatto meglio a mettere davvero Touya
al posto di Sakura…chissà che cosa ne sarebbe uscito…(O.o’’’
unacosachiaramentedisgustosa…=.=’’’ Nd alter ego).
Lo sospettavate, vero, che sarebbe successo di nuovo? Ihih!
Ringrazio velocemente: Sakura93thebest (amò, stasera non abbiamo
proprio scritto niente io e te XDXDXD siamo state un po’ moscie ihih),
Ferula_91 (mi è piaciuta la frase "prima fa tutta la ‘gne gne’ " XDXD ci
ho riso sopra un quarto d’ora, come per il fatto che dire che Keisuke è tonto è
fargli un complimento XDXDXD ahahahah), Ichigo_91 (sorè, vedrai che
presto starai meglio non preoccuparti! Sono contenta che ciamberlina non sia più
terrorizzata da Antony XDXD), Kia85 (Qualcuno che prova pietà per Keisuke
c’è, meno male XDXD comunque sì, è vero, tengo troppo a Shao per non farlo
rinsavire >///< , vedrò che posso combinare con quella benedetta ragazza
di Sakura XDXDXD), Xxsakuraxx (anche a te Keisuke fa pena, ne sono
felice! Poverino, in fondo non è colpa sua…anche se qui satbilire di chi è la
colpa è difficile…mmmm… XDXD)
Ci si vede al prossimo cap: It Could Be Just A Magic Influence
Il titolo che vi ispira? Male? Bene? XDXD ciauuuu alla
prossima!
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Capitolo 15 *** It Could Be Just A Magic Influence ***
nuovo
Konnichiwa minna! Sono un pò in ritardo, mi dispiace ma ultimamente ho avuto
poco tempo per me…T^T sono così sommersa di verifiche che non avrò un momento di
riposo fino al 23 Maggio. Giuro che il pomeriggio di Venerdì 23 pianto un urlo
di gioia che lo sentite fino alla punta dello stivale! Poi ci mancavano solo gli
spoiler di Tsubasa a complicarmi la vita grrrrrrrrr!!! Non vedo l’ora che escano
le scan del cap 189 *____* tremendamente kawaii!! Comunque, vi lascio a questo
capitolo con il quale, ormai si ha da dire, ci si avvia verso il finale. Buona
lettura!
IT COULD BE JUST A MAGIC INFLUENCE
La mattina dopo Sakura si svegliò di soprassalto. Si rese conto che si erano
addormentati entrambi, il che era davvero un bel casino. Se qualcuno li avesse
visti lì per terra insieme addormentati sarebbe davvero stata la fine. Si alzò
veloce e recuperò tutti i suoi vestiti guardando nel frattempo l’orologio appeso
in salotto: erano quasi le sette del mattino.
Si chinò su Shaoran e lo scosse leggermente per le spalle svegliandolo poco
dolcemente.
"Shaoran? Shaoran! Sono già le sette e chissà Touya a che ora torna...è
meglio se vai!" gli disse quando lui si fu svegliato ed alzato a sedere.
Senza dire una parola Shaoran raccolse i suoi vestiti e li reindossò evitando
accuratamente di anche solo incrociare lo sguardo della ragazza. Quando infine
fu totalmente vestito si voltò verso Sakura e la fissò con sguardo
enigmatico.
"Allora Sakura, me ne vado senza dire nulla così, come se niente fosse
successo, o vorresti litigare di nuovo, proprio come ieri mattina?" proferì
sorridendo sarcastico.
Senza nemmeno attendere una qualsiasi risposta s’incamminò verso la porta
dell’ingresso e l’aprì andandosene senza fare storie.
Rimasta lì da sola, la ragazza si sedette sul divano del salotto dove ancora
stava la sua borsa. La prese fra le mani ed iniziò a piangere.
"Ma perché tutto deve sempre essere così complicato?" si domandò fra i
singhiozzi.
Era così dannatamente sicura di voler sposare Keisuke fino a qualche tempo
prima, ma poi ecco che Shaoran rifaceva la sua comparsa solo per chiederle scusa
e lei, come una cretina, era ricaduta di nuovo ai suoi piedi, ancora troppo
innamorata di lui per poterlo ignorare...ma ciò che provava per Ishigara allora
che cos’era?
"Non è possibile amare due persone contemporaneamente...dannazione!" proferì
ad alta voce alzandosi poi in piedi e lanciando la borsetta per terra facendo
fuoriuscire tutto il suo contenuto.
Iniziò a squillare il suo cellulare ma lei non aveva nessuna intenzione di
rispondere, tanto lo sapeva chi era l’unico cretino che poteva pensare a lei sin
dalle sette di mattina.
Kero, che stava dormendo beato nella stanza di Sakura, scese al piano di
sotto svegliato da tutto quel frastuono.
Arrivato in soggiorno notò la ragazza accucciata in un angolo che piangeva ed
il cellulare di lei che suonava insistentemente.
"Sakura, non rispondi?" le domandò il guardiano notevolmente assonnato.
Per tutta risposta la giovane nascose il volto tra le braccia conserte
appoggiate alle ginocchia ed iniziò a singhiozzare silenziosamente.
Il peluche la guardò sconcertato e nel frattempo corse a recuperare il
cellulare di Sakura rispondendo senza pensarci nemmeno un momento.
"Qui è il cellulare di Sakura!" esclamò Kero con lo sguardo preoccupato
rivolto alla sua padrona.
"Ehm..Sakura sei tu? sono Keisuke...che voce strana hai, percaso hai il
raffreddore?" disse il ragazzo dall’altro capo della cornetta.
La belva del sigillo veloce allontanò il cellulare da sé.
"Sakura? Sakura! È Keisuke! Forza prendi il cellulare e parlaci!" proferì
Kero-chan preoccupato che il ragazzo potesse scoprire qualcosa. Sakura però non
accennava a muoversi, tantomeno a rispondere al telefono.
La bestia iniziò a sudare freddo. Inumidendosi le labbra riavvicinò il
ricevitore all’orecchio e con la voce più femminile che riusciva a fare in
falsetto rispose al posto della ragazza.
"Oh Keisuke, mon amour, luce della mia vita! No non preoccuparti non ho il
raffreddore, è solo un’interferenza..czzzzz...vedi io...czzzz...." e chiuse
veloce la conversazione.
Lanciò il cellulare sul divano e svolazzò verso la sua padrona.
"Allora Sakura, la prossima volta col tuo ragazzo ci parli tu, siamo intesi?"
le disse il peluche autoritario.
Ma la ragazza non accennava a smettere di piangere, così Kero le posò una
zampetta sulla nuca ed iniziò ad accarezzarle i capelli.
"Che c’è? Perché piangi?" le domandò un po’ preoccupato.
"È che..ieri sera..." disse lei fra i singhiozzi. Si vergognava un po’ ad
ammettere quello che era successo ma sentiva il forte bisogno di parlarne con
qualcuno. "Keisuke mi ha portata in discoteca...lì c’era Shaoran e abbiamo
ancora litigato..."
"Come? Quel moccioso?! Sempre lui! È per questo che stai male?" le chiese lui
ancora intimandole di continuare.
La giovane scosse la testa.
"No...è che dopo Keisuke se n’è andato ed io sono rimasta da sola con
Shaoran...poi lui mi ha accompagnata a casa e...e..." continuò lei inceppandosi
un poco sull’ultima parte.
"E che cosa?" disse Kero già conscio, però, della risposta. "Sakura ti
prego...non dirmi che...cioè, che...." balbettò il guardiano confuso portandosi
le zampette all’altezza del volto.
"Lo abbiamo fatto un'altra volta!" esclamò lei infine ricacciando poi il
volto fra le sue braccia.
"SAKURA CHE COSA??!" urlò il pupazzetto davvero sconvolto. "Cioè, ho un
terribile vuoto di memoria oppure tu sei davvero ancora fidanzata ufficialmente
con Keisuke?" domandò lui in modo retorico afferrando la ragazza per le guance e
costringendola ad alzare lo sguardo.
"S-sì, io…sono ancora fidanzata con Keisuke..." affermò lei poco convinta
esalando le parole in un sospiro.
"E allora mi chiedo io perché continui a finire tra le braccia del
cinesino??" le chiese lui sedendosi sul divano.
Sakura si levò andandosi a sedere sul divano, dove la seguì anche il piccolo
guardiano.
"Io Kero...temo di essere ancora tremendamente innamorata di Shaoran..."
proferì lei sorridendo ed arrossendo leggermente.
"Me n’ero accorto, sai?" sbuffò la bestia del sigillo; quella situazione non
gli andava particolarmente a genio.
La giovane chiuse gli occhi e congiunse le mani al petto, proprio all’altezza
del cuore.
"Sai...il cuore ancora mi fa male se sto senza di lui e sento una strana
sensazione alla bocca dello stomaco tutte le volte che incrocio il suo
sguardo...io lo amo ancora tantissimo, però..."
"Però ami anche Keisuke vero?" disse il guardiano fissando Sakura con le
braccia conserte.
La ragazza annuì debolmente.
"Quando sto con Keisuke mi sento davvero bene, lui mi ricopre di attenzioni e
si preoccupa per me, di ciò che provo…è davvero un ragazzo dal cuore
d’oro...solo che...solo che lui…"
"Lui non è Shaoran, giusto?" proferì Kero, completando la frase per lei.
Sakura annuì di nuovo chiudendo gli occhi e traendo un profondo respiro.
Kero sembrò riflettere un po’, infine il suo sguardo si illuminò proprio come
se gli fosse balenato alla mente qualcosa di importante.
"Senti Sakura, ti sei mai chiesta se ti sembra logico che tu ami ancora il
cinesino nonostante tutto quello che ti ha fatto?" domandò il guardiano
librandosi in volo e mettendosi proprio dinnanzi al volto di lei.
"Come? Cioè io…forse solo un po’, ma non mi ci sono mai incentrata molto su
questo problema…" ammise la ragazza inclinando la testa di lato intenta ad
osservare il peluche confusa. "Perché mi dici questo?" domandò infine.
"Perché ecco...non vorrei smorzare il tuo entusiasmo…però temo che tutti i
sentimenti che provi nei confronti di Shaoran siano solo dovuti all’influenza di
una particolare carta di Clow..." dichiarò la belva del sigillo.
Sakura sgramnò gli occhi basita.
"C-che cosa intendi dire? Vuoi forse insinuare che ciò che provo verso di lui
è solo..." deglutì. "…frutto di una sorta di influenza magica...?" domandò lei
disperata.
Kero annuì incrociando le braccia al petto.
"Ti ricordi all’inizio della tua missione come Card Captor? All’epoca il
cinesino provava qualcosa nei confronti di Tsukishiro ma gli fu in seguito
spiegato che era solo causa dell’influenza lunare che Yue aveva sui suoi
poteri..." disse il guardiano cupo.
"Sì, lo sapevo ma questo che c’entra con me e Shaoran?" domandò Sakura
agitata scattando in piedi di colpo.
"Ecco Sakura, temo che i tuoi sentimenti e le tue sensazioni siano
influenzati dal potere della carta con cui salvasti la memoria di Li anni
fa..."concluse Kero-chan notando la sua padrona vacillare e cadere a terra in
ginocchio.
"Vuoi dirmi che…che io..." balbettò lei scoppiando a piangere. "Che io avrei
tradito il mio ragazzo solo per dei sentimenti che poi non possono essere
definiti tali?" chiese la ragazza isterica con la voce rotta dai singhiozzi.
Il guardiano si rese conto di aver espresso quella sua idea senza il minimo
tatto nei confronti del povero cuore della sua padrona già fortemente provato
negli ultimi tempi.
Si avvicinò a lei svolazzando e gli poggiò una zampina sulle spalle
leggermente tremanti.
"Sakura cioè…quello che intendevo dire è che...come dire..." mormorò il
guardiano temendo di aver fatto un danno irreparabile.
"Intendi dire che ho mandato a puttane il mio matrimonio per una
sciocchezza!" proferì lei adirata tra le lacrime.
Kero sospirò, non sapendo bene come aiutare la padrona in un simile
frangente, poi però gli venne in mente che c’era qualcuno che poteva risolvere
la sua complicata situazione...anche se questa persona era davvero la meno
affidabile di tutto il pianeta terra.
"Sakura, calmati per favore...c’è qualcuno che può darti man forte con questo
problema..." disse la belva del sigillo guadagnandosi tutta l’attenzione della
ragazza.
"Come? Davvero esiste?" domandò Sakura smettendola di singhiozzare.
Kero annuì, anche se non molto convinto.
"Tu ora che cosa hai intenzione di fare Sakura? Lo devo sapere con esattezza
e poi riflettere se questa persona potrà essere utile o meno..."
La ragazza si asciugò il volto con le maniche della sua maglia.
"Io…devo eliminare questo sentimento fittizzio che provo nei confronti di
Shaoran...è con Keisuke che mi devo sposare..." proferì lei, sentendo
verso Ishigara più un obbligo morale piuttosto che un sentimento profondo.
Il guardiano annuì deciso. "Capisco...allora posso
mandarti da lei, sarà in grado di aiutarti..."
"Lei chi?" chiese Sakura alzandosi in piedi.
Il volto del peluche si contorse in un’ espressione alquanto corrucciata.
"Tsk…quell’ubriacona..." mormorò Kero adirato.
La povera ragazza era molto confusa e non capiva che cosa lui stesse
mormorando.
"Chi sarebbe questa...ubriacona?" domandò punzecchiandolo con un dito sulla
pancia.
"...Yuuko Ichihara...la donnaccia dimensionale...una sorta di strega
delle dimensioni..." disse il guardiano stringendo i pugni.
"...Yuuko...Ichihara...?"
Vi lascio un po’ così, nel misteeeero! (ma che mistero?? Tanto si sa già che
va a combinare quella benedetta ragazza! =.=’’’ Nd alter ego) anche oggi mi
tocca ringraziarvi un po’ di fretta T^T mille grazie a: Ferula_91, Kia85,
Xxsakuraxx, Ichigo_91, Piajoe22.
Ci si vede al prossimo cap, che spero di poter pubblicare presto: Sakura’s
Stupid Wish.
Ciaoooo!
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Capitolo 16 *** Sakura's Stupid Wish ***
nuovo
Ciaooo! Dato che mi sono stufata di filosofia mi prendo una pausa ed
aggiorno! Mi ha fatto piacere che voi siate contente che entri in scena Yuuko;
quella donna è un personaggio estremamente misterioso, spero di essere riuscita
ad incentrarla….! Detto questo non aggiungo altro, buona lettura!
Sakura’s Stupid Wish
Camminava ininterrottamente da circa tre ore. Ad ogni passo che faceva
stramalediva quel dannato baka di un peluche per averle dato delle indicazioni
così grossolane. Si fermò sulle punte dei piedi ed osservò molto attentamente il
paesaggio che la circondava.Con l’espressione più corrucciata che le riusciva di
fare accartocciò il foglio con l’orripilante disegno fatto da Kero-chan, quello
che, secondo il guardiano, doveva essere la somma opera d’arte dell’egregia
bestia del sigillo che sprecava le sue doti pittoriche nel grezzo disegno di una
mappa che sarebbe servita alla sua padrona per rintracciare la definita da lui
"Donnaccia Dimensionale".Disperata ed furibonda oltre ogni dire, levò la
testa al cielo e si mise ad urlare con quanto fiato aveva in corpo.
"Dannato peluche se ti avessi qui in questo momento ti stritolerei! Io ho un
immane casino da risolvere e tu mi dai delle indicazioni che fanno schifo?!"
Ad un certo punto una voce suadente le fece una domanda davvero insolita.
"Tu hai un desiderio, non è vero?"
Un'altra voce rispose alla prima di rimando.
"Eccola, lo sapevo! Ha trovato un’altra vittima per il suo morso
velenoso!"
"Come scusi?" domandò Sakura un po’ interdetta.
La donna che le aveva posto quella domanda non aveva l’aria di essere una
molto a posto.
"Ti ho chiesto se possiedi un desiderio che vorresti assolutamente
realizzare." Rispose la misteriosa donna.
I suoi languidi occhi amaranto scrutavano quelli verdi di Kinomoto,
sembravano quasi che le volessero penetrare nella parte più intima del suo
io tanto quello sguardo era profondo.
"Io, beh… ineffetti…" cominciò Sakura, sempre più confusa. Quella strana
persona non le si era nemmeno presentata e già sapeva che lei possedeva un
desiderio che voleva realizzare, o meglio, che doveva realizzare, per il
bene suo, di Shaoran, di Keisuke.
"NOOOOO! Non lo dire!!! Sarai condannata fino alla tua morte... anzi
probabilmente anche oltre la morte!" aveva urlato improvvisamente il giovane
strano ragazzo che stava con la donna. Sakura lo osservò bene: i suoi capelli
erano molto scuri e gli occhi sembravano due frammenti di ghiaccio, tanto erano
azzurri; la sua divisa le pareva quella del liceo privato Juji, ma non ne era
totalmente sicura.
La donna tappò la bocca di quel giovane con una gomitata ben assestata e
sorrise alla ragazza.
"Allora?" insistette.
"Intende se ho un desiderio?" chiese Sakura un po’ titubante.
"La mia era una domanda retorica. So già che ne possiedi uno. Ti stavo
cercando appunto per questo." Asserì la misteriosa donna.
Kinomoto fu intimorita da quelle parole ed iniziò ad agitarsi.
"Ma posso sapere chi è lei?"
Sorrise maliziosamente e fissò la ragazza dritta negli occhi.
"Il mio nome è Yuuko Ichihara."
Sakura spalancò la bocca in segno di meraviglia.
"Ma guardi un po’ che coincidenza, Yuuko-sama, io la stavo appunto cercando
perché…" iniziò la ragazza, ma Yuuko la interruppe.
Le portò una mano sotto il mento e si avvicinò al viso della giovane.
"Ricordati bambina che in questo mondo non esistono coincidenze, esiste solo
hitsuzen. Guarda un po’ noi due, era inevitabile che oggi ci saremmo
incontrate proprio qui, su questa strada, a quest’ora precisa...." affermò
Ichihara, lasciando cadere il volto di Sakura che era come caduta in uno stato
di trance rapita dalle sue parole.
"...se poi ti fai dare le indicazione per la mia dimora da quel baka di un
peluche creato da quel delinquente che si spacciava per grande mago è logico che
sono dovuta venire io a cercarti...." ammise con tono di ripicca.
Sakura rise, era naturale che si stesse riferendo a Kero-chan, il piccolo
guardiano l’aveva messa all’erta.
"Quella è una donnaccia maschina! Un tempo, molti anni or sono, collaborò col
mio padrone alla creazione di vari oggetti magici ma questo non significa che
quella donna malefica fosse all’altezza di Leed-sama. La sua idea più brillante
è stata quella di creare i Mokona e figurati che alla fine non è stata nemmeno
sua, l’ha plagiata da un manga! Quella si crede tanto strega dimensionale dai
grandi poteri ma se la conosci bene sai che è solo un’ubriacona con la
dipendenza dal sakè che mangia a iosa e passa tutto il giorno a smaltire le sue
innumerevoli sbornie e a leggere manga.
Nulla di lontanamente paragonabile al mio vecchio padrone!"
"E così lei è la donnaccia dimensionale?" osò farsi sfuggire Sakura; si tappò
immediatamente la bocca dopo aver pronunciato quelle parole ma si rese conto che
conosceva solo quel modo per chiamare quella donna, anche perché quando Kero le
aveva parlato di lei, si era riferito a Yuuko solo con quell’epiteto.
Yuuko aguzzò l’udito, leggermente alterata.
"Questa è sicuramente una dimostrazione di fantasia di quella palla di
pelo giallo scolorito!"
"Mi dispiace, Yuuko-sama!" si rammaricò Kinomoto. "Sul serio, non volevo
chiamarla così, ma Kero non mi ha parlato in nessun altro modo riferendosi a
lei, purtroppo mi è sfuggito!"
"Non preoccuparti Sakura. Questo è sicuramente frutto dell’influenza negativa
che quell’ubriacone di Clow Leed ha lasciato ai suoi animaletti!" asserì
convinta Yuuko.
"Comunque…" Proseguì la donna tornando normale, per quanto normale le fosse
concesso di essere. "Io sono la Strega Dimensionale e sono qui per
realizzare il desiderio che brami di tradurre in realtà."
"Questa è la sua casa, Yuuko-sama?" chiese Sakura non appena erano giunti
davanti ad una strana abitazione, piccola ed accogliente, che stonava molto con
gli edifici circostanti.
"Esattamente. Seguimi." Rispose la donna aprendo il cancello. Kinomoto obbedì
e la seguì.
Ichihara le fece strada fino ad una stanza molto grande; il mobilio era
davvero molto scarso, composto da un paio di cuscini, un piccolo tavolo in noce
ed un vecchio canapè a ridosso di una delle pareti completamente spoglie.
"Watanuki, perché non vai a preparare qualcosa da mangiare? Mi è venuto un
certo appetito…" domandò all’improvviso Yuuko inginocchiandosi su uno dei due
cuscini.
"E che cosa vorresti?" chiese di rimando il ragazzo diffidente; conosceva fin
troppo bene le assurde richieste della donna.
"Sata Andagi!" esclamò allora la mora sorridendo.
Kimihiro sgranò i suoi occhi glaciali. "Come?! E come pensi che possa
rimediare gli ingredienti così, dal nulla?? E poi cosa c’entrano i Sata Andagi?!
Non siamo ad Okinawa!"
"Come sei noioso!" sbuffò la donna accasciandosi sul liscio tavolino. "Allora
qualcosa da bere!"
"Sarebbe a dire?"
"Tè! Goyacha tè!" esclamò un'altra volta la donna, nuovamente sull’onda
dell’entusiasmo.
"Ancora?! Dove te lo rimedio io del tè Goyacha?!" ribattè alterato il
ragazzo; quella donna certe volte aveva delle pretese proprio inconcepibili.
"Baaah, che barba!" disse Yuuko poggiando il volto su di una mano. "Allora
oggi vada per il sakè!"
Il ragazzo, borbottando chissà che cosa, s’infilò un grembiule, afferrò uno
spolverino e si diresse in cucina per portare a Yuuko ciò che aveva
richiesto.
Le parole misteriosamente pronunciate vennero rese note da due strane
bambine, comparse misteriosamente chissà da dove.
"Che razza di ubriacona! Che razza di ubriacona!" urlarono contente
all’unisono.
La donna non sembrò farci caso e riprese ad osservare Sakura con
insistenza.
"Allora?" esordì infine. "Qual è questo desiderio che possiedi?"
La ragazza sembrava un po’ in imbarazzo, ineffetti la richiesta che aveva era
assurda, assurda quanto i pagamenti che quella strana donna richiedeva, a quanto
le le aveva detto il piccolo Kero.
Inoltre non era totalmente convinta di ciò che stava per fare, però davvero
non aveva altra scelta, se voleva salvare il suo imminente matrimonio poteva
agire solo in quel modo.
"Ecco, Yuuko-sama io dovrei convolare a nozze con il mio fidanzato,
Keisuke..." iniziò Sakura poco convinta.
"Dovresti?" chiese la donna portandosi una mano al mento.
"Sì, dovrei… solo che il ritorno del mio ex ragazzo ha complicato le cose…
io… io… ero sicurissima di ciò che stavo per fare. Ero sicura che volevo sposare
Keisuke ed avere una famiglia con lui ma ora…"
"Ma ora..." ripetè la strega dimensionale.
"Ora… insomma non lo so. Sono finita a letto con il mio ex-ragazzo,capisce?
Sono andata a letto con Shaoran e non è stato un incidente, l’ho fatto più di
una volta e dopo che ho tradito il mio ragazzo non mi sono mai sentita in colpa
più di tanto, pensandoci bene…" ammise Sakura, evidentemente imbarazzata per
l’altrettanto imbarazzante discorso che aveva portato a termine.
Yuuko rise divertita, soprattutto quando vide che il povero Watanuki,
prontamente tornato dalla cucina con il suo sakè, era diventato tutto rosso al
sentire certi discorsi.
"Beh, Yuuko…" iniziò lui balbettando. "Se non hai più b-bisongo di me io
andrei a f-fare le p-pulizie, e-ecco…"
"Vai, vai pure! Rendi linda e splendente la mia casa!" lo esortò la donna con
un fluido movimento delle braccia.
Andatosene Kimihiro, la sua attenzione fu nuovamente concentrata sulla sua
giovane cliente.
"Quindi questo sarebbe il tuo vizio, Sakura? È molto intererssante, lo devo
ammettere, il fatto che il tuo vizio sia una persona." Ammise la strega
prendendo una profonda boccata dalla pipa che aveva recuperato chissà dove.
"Ma non è solo questo Yuuko-sama…" continuò Sakura amareggiata.
"Ah sì…? Che altro c’è?" chiese la donna comunque già conscia della
risposta.
"Kero-chan mi ha detto che molto più che probabilmente questo mio
attaccamento nei confronti di Shaoran è dovuto all’influenza di una carta di
Clow che creai anni fa per lui…" proferì la ragazza sull’orlo di un’altra crisi
di pianto.
"Ed anche tu lo credi?" le domandò Ichihara con sguardo enigmatico.
"Ecco beh..ineffetti...se lo dice Kerochan, allora temo che sia così..."
ammise Sakura chiudendo gli occhi rassegnata a quella triste realtà.
"Infine allora? Quale sarebbe il tuo desiderio?" chiese poi, sbuffando una
sottile nuvola di fumo denso.
"Le sembrerà assurdo, Yuuko-sama, ma il mio desiderio è il seguente: io
vorrei che lei si impegnasse ad eliminare dalla mia mente qualsiasi sentimento
che mi colleghi a Li Shaoran."
Io ribadisco che Sakura è completamente scema! Ma se non lo vuoi tu dammelo a
me Shaoran! Non la capirò mai questa ragazza (ed il bello è che l’ho scritta io,
‘na cosa simile!)
Poi con Yuuko ho usato addirittura il "sama", che donna meritevole di
rispetto XDXD
Oggi mi tocca salutarvi di fretta perché ho un mucchio di cose da fare!
Mille grazie a: Sakura93thebest, Ferula_91, Pikki SakuraChan, Kia85 ed
Ichigo_91 per aver recensito lo scorso capitolo! Arigatou Gozaimasu!
Ci si vede al prossimo cap: "You Have To Give Me The Most Important Thing You
Own"… dite che dal titolo promette bene o male? ^___^ ciaooooo!
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Capitolo 17 *** You Have To Give Me The Most Important Thing You Own ***
Ciaooo!
Allora, premetto che questo capitolo l’ho scritto un bel
po’ di tempo fa ed oggi, rileggendolo, mi sono resa conto che
non mi andava molto a genio… ho cercato di aggiustare qua e
là le cose che proprio non mi piacevano, spero che infine ne
sia uscito qualcosa di accettabile! Me vi chiede scusa! Ora vi lascio
al cap!
You Have To Give Me
The Most Important Thing You Own
“Io
vorrei che lei si impegnasse ad eliminare dalla mia mente qualsiasi
sentimento che mi colleghi a Li Shaoran.”
La donna non si
stupì più di tanto al sentire quelle parole.
Appoggiò un gomito su di un ginocchio e si prese il volto in
quella mano osservando Sakura con occhi languidi.
“Ne sei
sicura?” Le chiese. “Sappi che io sarò
in grado di realizzare il tuo desiderio e quindi di lui non ricorderai
più nulla.” Affermò infine.
Kinomoto
strabuzzò gli occhi, di certo non si aspettava una risposta
simile.
“M-ma…
io non voglio dimenticarmi di lui… io voglio solamente non
provare più amore nei suoi confronti...”
replicò la giovane sull’orlo di una crisi di
pianto.
Yuuko le si
avvicinò e le prese il viso tra le mani, ben notando le
lacrime che stavano inumidendo le sue iridi chiare.
“Sakura,
quanto tieni a Shaoran? Quanto conta quel ragazzo per te?” le
domandò Ichihara, consapevole di mettere la ragazza in
difficoltà.
“I-io...”
Balbettò Kinomoto distogliendo lo sguardo. “Lui
è… un mio amico...” Concluse infine
senza guardare la donna negli occhi.
Yuuko rise di
gusto e si allontanò dalla ragazza.
“Io non
ti credo!” Canticchiò allegra la donna
stravaccandosi sul pavimento ed iniziando a fissare il soffitto.
“Sai
Sakura, se me lo dici senza nemmeno guardarmi negli occhi io capisco
subito che è una bugia… tu sai in fondo al tuo
cuore che ciò che ti ha detto Kero-chan trattasi solo di una
supposizione molto campata per aria, potrebbe non avere nulla a che
fare con la verità..” Ammise Ichihara portandosi
una mano sugli occhi per ripararli dalla luce del lampadario che stava
in quella stanza. “Me ne sono accorta. Io vedo una cosa che
fa parte di te e che tu tuttavia non conosci. Questa cosa è
parte integrante della tua anima dal giorno in cui sei nata e,
nonostante da quella lontana data siano già passati 21 anni,
tu hai sempre vissuto nell’inconsapevolezza di ciò
che avevi proprio davanti al tuo naso...” Proferì
infine la donna, alzandosi nuovamente a sedere ed afferrando il braccio
sinistro della giovane.
Le
portò la mano proprio davanti al viso e gliela fece
osservare bene.
“Non
noti nulla?” Le chiese Yuuko, curiosa della risposta.
Sakura
aguzzò la vista, cercando di notare qualcosa sulla sua mano,
ma né sul dorso né sul palmo aveva notato nulla
di insolito.
“Io non
vedo nulla, Yuuko-sama.” Ammise Sakura.
La donna si
alterò leggermente, dall’erede di
quell’ubriacone occhialuto si sarebbe aspettata qualcosa di
più.
“Sakura,
Sakura, Sakura....” Proferì scuotendo la testa.
“Se guardi con gli occhi è normale che tu non
possa vedere niente di niente!” asserì infine,
scatenando una acuta perplessità in Kinomoto.
“Mi
scusi, Yuuko-sama.” Domandò Sakura timidamente,
non riuscendo a trovare il cappio della situazione. “Ma se
non devo guardare con gli occhi, con che cosa dovrei farlo?”
Ichihara le
portò una mano al petto, sospirando.
“Con
questo Sakura? Con cosa se non con il cuore?” Le chiese
sorridendo. “Ora fallo, guarda con il cuore e dimmi che cosa
vedi.” Le disse infine, portandole ancora la mano sinistra
davanti al volto.
La ragazza chiuse
gli occhi per concentrarsi e non appena li riaprì rimase a
bocca aperta: c’era qualcosa di strano legato al suo dito
mignolo.
“Questo,
mia cara,” Proferì Yuuko accarezzando leggermente
il dito di Sakura. “È il filo rosso del destino.
Una parte del cappio è legata al tuo dito mignolo,
l’altro capo è legato al mignolo della persona che
fin dalla nascita è stata la prescelta per te.”
“Lei
vuole dire che colui che porta al mignolo sinistro l’altro
cappio di questo filo è la persona che mi è stata
destinata?” Domandò infine Sakura, osservando con
morbosa curiosità quel filo rosso che le sembrava parecchio
consumato.
Ichihara
annuì.
“E tu
sai bene,” iniziò la donna. “Dove ti
conduce questo filo, non è vero?”
La ragazza
scattò in piedi e la visione di quel mistico filo scomparve.
“NO!
Non è vero, lui non mi era destinato! Lui mi ha abbandonata!
Shaoran è scappato e questo significa che non era
l’uomo del mio destino!” urlò Kinomoto
in preda ad una crisi isterica.
La donna prese
un’altra boccata, l’ultima, dalla sua pipa e
guardò la giovane con sguardo malizioso.
“Ma io
non ho parlato di Shaoran, sei stata tu a dirlo.”
Asserì Ichihara.
Sakura si
calmò e cadde a sedere sul cuscino con
un’espressione rassegnata dipinta sul volto.
Consapevole di
ciò che aveva appena proferito, iniziò a
singhiozzare e si prese il volto fra le mani.
“Ma io
non voglio, capisce Yuuko-sama? Io non voglio che sia lui
l’uomo del mio destino. Lui mi ha abbandonata e mi ha fatto
tanto male, mi ha uccisa, lui non può essere destinato a me.
Io non voglio più soffrire così.
Perché non può essere Keisuke l’uomo
del mio destino? Lui è tanto gentile con me e mi tratta
sempre come una principessa...” Disse Kinomoto asciugandosi
le lacrime che le cadevano a fiotti sulle guance.
“Solo
che tu non lo ami, non è vero? Tu hai concentrato tutto
l’amore che provavi per Shaoran nei suoi confronti ed alla
fine ti sei convinta di amarlo, anche se non era
così.” Sentenziò Yuuko, osservando
quella povera ragazza soppressa da dubbi ed incertezze.
“Lo
so… lo so ma io voglio amarlo, capisce? Lo voglio fare, lo
devo fare se vorrò essere felice! Lui è sempre
bravo con me, come nessuno lo è mai stato... nonostante sia
molto convinta che l’opinione di Kero su Hope sia totalmente
errata io ho capito che è Keisuke che devo amare non
Shaoran...” singhiozzò Sakura, tentando di non
cadere in preda alla disperazione totale.
“Sai
proprio sicura che sia questo ciò che tu desideri?”
La ragazza
annuì convintissima della sua decisione.
Yuuko si
alzò in piedi sospirando.
“D’accordo
bambina, esaudirò il tuo desiderio. Ora però, per
quanto riguarda il pagamento…” iniziò
la donna fissandola enigmatica. Chissà se la ragazza avrebbe
accettato quello scambio equo?
“Sì?”
“Dovrai
darmi la cosa più importante che possiedi, ed in questo caso
si tratta…” continuò Yuuko giungendo le
mani sul tavolo.
“Si
tratta?” ripetè Sakura abbastanza nervosa. Non
sapeva perché, ma quella breve attesa la stava agitando.
“Si
tratta proprio di Hope, la carta del mazzo che più ti sta a
cuore.” Concluse infine Ichihara, lanciando
un’occhiata strana alla giovane.
Sakura
strabuzzò gli occhi, convinta di non aver capito bene.
“Dovrei
darle... la mia Hope?” Chiese conferma confusa, con voce
tremante, e la donna annuì.
“So che
l’hai creata per Shaoran, con l’amore che nutri nei
suoi confronti, ed è proprio grazie a quella carta che
riuscirò ad eliminare ogni tua memoria che riguardi lui...
in quanto l’espediente per avverare il tuo desiderio si
tratta di una cosa che già possiedi ma che non ha la
capacità di utilizzare mi accontento che il mio pagamento
sia appunto questo mezzo.” Asserì Yuuko.
Sakura
sobbalzò... tutte le memorie che aveva di lui, tutti i suoi
sorrisi, i suoi sguardi... da quel momento in avanti non avrebbero
più significato nulla per lei.
“Allora
Sakura…?” proferì la donna
allungando una mano verso di lei. “Puoi darmi la carta, ora
esaudirò il tuo desiderio.” Affermò
osservandola maliziosa.
La ragazza
sobbalzò.
“C-come?
Subito? Cioè… intende dire ora?” chiese
spaesata, certo non se lo aspettava che Yuuko avrebbe subito svolto il
suo lavoro.
“Certo!”
disse la strega sorridendole. “E quando se no?”
Titubante, Sakura
allungò le mani verso la sua borsa dove custodiva
gelosamente le sue carte, certo Ichihara doveva sapere che le aveva
portate con sé.
Improvvisamente
desiderò averle dimenticate a casa con tutte le sue forze.
Le fece scorrere
con una lentezza immane fino ad arrivare alla famigerata Hope; con mano
tremante la prese e la allungò a Yuuko.
La donna storse
un sopracciglio afferrando la carta magica da quell’arto
vacillante.
“Sei
ancora in tempo per cambiare idea…” le disse
infine osservando scrupolosamente la figura disegnata sopra
l’oggetto magico.
Sakura scosse
violentemente la testa come a dire che non voleva avere dei
ripensamenti.
Yuuko si
alzò in piedi, allora, e chiamò a gran voce
Kimihiro.
“Watanuki,
portami la mia mazza da baseball rossa fiammante!”
La ragazza la
fissò sorpresa; non capiva a che cosa le servisse un simile
arnese in questo frangente.
“Mi
scusi Yuuko-sama... che ha intenzione di fare con la mia carta..
?” domandò timorosa.
La donna la
osservò sorridendo.
“Beh,
la devo distruggere no?” disse semplicemente.
La ragazza
scattò in piedi all’improvviso; si immaginava
tutto, ma non che Ichihara avrebbe distrutto una delle sue preziose
carte.
“Come?
Ma lei non può! Yuuko-sama… la mia
Hope…” mormorò la ragazza sempre
più indecisa.
“Bambina,
dato che devo eliminare un sentimento molto forte devo per forza
procedere in questa maniera forse un tantino rude... se avesse avuto
ragione il peluche mi sarebbe bastato sigillarla, ma dato che questo
amore tu lo nutri sul serio devo ricorrere ad una maniera estrema per
poterlo cancellare...”
All’improvviso
fece il suo ingresso Watanuki con in mano la mazza di Yuuko. La porse
alla donna e la guardò confuso intanto che lei poggiava la
carta sul tavolo e faceva dei colpi di prova per prendere bene la mira.
“Ma
Yuuko... pretendi di rompere quella strana carta con la mazza da
baseball? Ma è una cosa impossibile!” disse il
ragazzo scrollando il capo con le braccia conserte.
La donna si
fermò. Appoggiò la punta della mazza al pavimento
ed il gomito sull’estremità
dell’impugnatura di questa.
“E
quella volta col computer?” domandò Ichihara
fissandolo maliziosa.
Kimihiro
strabuzzò gli occhi, si era totalmente dimenticato di quella
volta in cui con la famosa mazza da baseball aveva tagliato di netto un
computer portatile...
“Allora,
siete pronti?” chiese Yuuko portandosi l’oggetto
fin sopra la testa, molto in alto per dare più potenza al
colpo.
Sakura la
guardava sconvolta, ancora una manciata di secondi e per lei Shaoran
sarebbe diventato un perfetto sconosciuto.
“Allora
taglio!” esclamò Yuuko calando velocemente la
mazza sulla carta apoggiata al tavolo.
La ragazza
strinse gli occhi per non guardare quella scena. L’ultimo suo
pensiero andò a Shaoran ovviamente, a quel lontanissimo
giorno di nove anni prima.
Il giorno in cui
Li le disse ti amo per la prima, indimenticabile volta.
A
quanto pare alla fine Sakura dimenticherà davvero Shaoran.
Mi dispiace aver interrotto così ma ormai dovreste saperlo,
io sono molto bastarda dentro! XDXD
Passo
ai ringraziamenti perché non ho molto tempo, devo andare a
scrivereeeeee!
Kia85: sai che
ripensavo ancora agli spoiler del 189?? Io li ho trovati
così scioccanti che mi hanno fatto impensierire un sacco,
così tanto che, per disperazione, mi sono messa ad elaborare
tutte le mie teorie su chi è chi, su cosa è cosa,
su come potrebbe finire… e poi ho letto una teoria molto
interessante su Watanuki che è complementare a quegli
spoiler… secondo me è una cosa che ci azzecca
alla grande, purtroppo così non posso dirtela
però T^T!
Alla
fine poi avevi anche mezzo azzeccato nella previsione, ciò
che Sakura ha dovuto dare in cambio riguarda Shaoran! XDXD spero che il
capitolo ti sia piaciuto (come ho già detto, non mi convince
affatto…!) ciaoooo bacioni!
Pikki SakuraChan:
ehm… mi sa che a quest’ora l’avrai
già fatta fuori la povera Sakura…
=.=’’’’ ineffetti ti do ragione
su tutti i fronti, in questa FF la odio pure io, in una maniera davvero
inconcepibile! Le ho davvero fatto un carattere
bruttissimissimo… alla fine della FF la sotterro sotto 20
metri di terriccio, tranquilla! Spero che il capitolo ti sia piaciuto!
Ciaoooo bacioni!
Sakura Bethovina:
tao Ritachan! Oggi ci siamo beccate dopo una barca di tempo, peccato
che la Spilichan ha avuto poco per stare al PC oggi! Sono felice che tu
la voglia prendere a testate, posso farti compagnia? E comunque un
chiarimento: Shaoran è MIO!! Muhaha!! Ci sentiamo presto
Ritachan tvtttttttttttttttttttttttttttb!
A
proposito, ho scaricato Nvu dopo molto tempo che usavo Page Breeze ed
ora il testo del capitolo dovrebbe essere più compatto, non
diviso in quel modo fastidioso come lo era prima XDXDXD ciao a tuttiiii!
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Capitolo 18 *** Here It Is, The Raw, Bitter Reality ***
Konbanwa
minna! Mi scuso per l’immane ritardo ma ho avuto un sacco di
cose da fare… T^T school sucks…
Poi
oggi siamo venuti a sapere una cosa davvero molto brutta su una nostra
prof, poveretta… fatto sta che oggi era l’ultima
lezione di tedesco dell’anno. Mi dispiace, quella santa donna
aveva sempre avuto un sacco di pazienza con noi… mi ci ero
affezionata alla fine, ci veniva sempre incontro con verifiche ed
interrogazioni… uffi, poverina.
Premetto:
questo capitolo lo trovo davvero or-ri-bi-le… più
lo rileggevo per cercare gli errori più mi veniva voglia di
cancellarlo tutto e riscriverlo, ma dato che non avrei la
più pallida idea di come rifarlo lo lascio così!
Mancano solo tre capitoli alla fine di tutto… mi dispiace
T^T anche perché questa era l’ultima FF sana che
avevo scritto… le altre cambiano totalmente
genere… XD è un periodo di piccoli scleri per me,
capirete prossimamente!
Ora
vi lascio al capitolo, buona lettura!
HERE IT IS, THE RAW,
BITTER REALITY
Dalla rottura della
carta si era sprigionata una fortissima luce che aveva reso impossibile
tenere gli occhi aperti.
Quando
quell’intensa illuminazione scomparve tutti i presenti si
guardarono intorno alla ricerca di qualche cambiamento.
Yuuko
osservò attentamente la carta constatando che, nonostante
tutta la potente magia che la circondava, era riuscita davvero
nell’impressa di spezzare una carta delle carte del mazzo di
Clow,nonostante oramai fossero carte di Sakura.
“Alla faccia tua mago derelitto!
Le tue carte non sono poi così potenti...”
pensò la donna soddisfatta poggiando di nuovo in terra la
mazza.
Sakura
riaprì gli occhi di scatto e la prima cosa che fece fu
quella di verificare lo stato della sua Hope che, ormai tagliata di
netto in due parti, giaceva priva di magia su quel tavolo.
“Allora
Sakura, qualche cambiamento?” le domanò Ichihara
sedendosi di nuovo sul cuscino.
“B-beh…
ineffetti non saprei...” ammise la ragazza un po’
frastornata da tutti quegli eventi.
La donna
appoggiò il mento su una mano e la fissò languida.
“Ti
ricordi ancora per caso di un bel ragazzo di nome Shaoran Li
?” le chiese di nuovo guardandola dritta negli occhi.
Al sentire quel
nome Kinomoto sussultò; la strega però non sapeva
bene come interpretare quel sobbalzò.
Che lei avesse
fallito? No, impossibile! Lei non aveva mai fallito... a meno che....
“I-io...”
mormorò Sakura col capo chino “I-io... io ancora
mi ricordo di lui! Ancora mi ricordo di Shaoran!”
urlò infine, portando a termine la frase.
Ichihara,
esterrefatta, guardò prima la carta ormai distrutta sul
tavolo, infine fece scivolare lo sguardo sulla ragazza che le stava
dinnanzi.
“Come? Ma
dici sul serio?”
La castana
annuì tristemente, a quanto pare non aveva funzionato.
Yuuko si
portò una mano al mento pensosa; in tutta la sua vita non
aveva mai fallito, nemmeno una volta.
Fissò
insistentemente la giovane disperata davanti a sé: lei,
Sakura Kinomoto, la Card Captor erede di Clow Leed era stata
l’unica eccezione, l’unico suo fallimento fra
migliaia di successi.
Lei non era mai
andata molto d’accordo con Clow. Tra di loro v’era
sempre stato un rapporto complicato, basato anche un po’
sulla rivalità, ma le era sempre toccato ammettere che la
magia del mago era potente, forse un poco di più della sua.
Anche la magia di
Sakura era molto forte, e sarebbe diventata sempre più
potente, ma lì per lì, in quella situazione poi,
la forza della giovane Card Captor e quindi quella della sua carta non
avrebbe nemmeno potuto aspirare a contrastare la potenza della donna.
A quanto pare,
però, quella carta era stata in grado di proteggersi dalla
sua magia, uscendone non proprio indenne, ma era almeno riuscita a
salvare quel sentimento tanto importante stanziato nel cuore della sua
giovane padrona.
E se questo era
stato possibile solo una spiegazione logica poteva giustificare il suo
fallimento: l’amore era davvero la cosa più forte
che esiste in questo mondo, molto più forte di qualsiasi
altro sentimento o di un qualsiasi incantesimo, per quanto potente
questo possa essere.
Ichihara
sorrise… Clow aveva sempre avuto ragione, e lei che mai lo
aveva ascoltato; prese fra le mani la carta spezzata e fece combaciare
di nuovo le due metà al fine di riformare un intero.
“A quanto
pare è impossibile, Sakura, cancellare questo sentimento dal
tuo cuore. La tua carta ha deciso di salvarlo, non
c’è modo di fare il contrario.”
Asserì infine la donna senza degnare la giovane nemmeno di
mezzo sguardo.
“Basta…”
mormorò Sakura a capo chino mentre stringeva forte le mani
sulle sue ginocchia. “Sono stufa… non voglio
dipendere dai sentimenti che provo per lui, non ne ho la minima
intenzione…”
Yuuko la
ascoltò silente, osservandola con sguardo neutro mentre
riappoggiava i due lembi di Hope sulla liscia superficie dello scuoro
tavolo di noce.
“Quello
che mi ha fatto passare è stato disumano… tutti
quegli anni che ho passato nella sofferenza solo per capire che cosa
potevo aver fatto di sbagliato, per quale motivo avevo allontanato
Shaoran… pensavo di essere io quella sbagliata, quella nel
torto, quando invece il vile bastardo che era scappato era lui! Lo amo
ma… lui non si meriterà mai e poi mai il mio
perdono…”
“Quindi i
piani non cambiano, bambina?” proferì la donna
poggiando il volto su di una mano. “Continuerai questa farsa
fino alla fine? Così, come se Shaoran non fosse mai tornato
dalla Cina?”
Kinomoto sorrise
scostandosi dietro all’orecchio una ciocca di capelli.
“Come è giusto che sia.” Disse levandosi
in piedi e rassettando le balze della gonna che indossava.
“La
ringrazio per aver almeno tentato, Yuuko-sama.” Disse infine,
lanciando poi un’ultima occhiata alla sua carta.
“Si tenga pure Hope, io non ne ho bisogno.
Arrivederci.”
Detto questo la
castana fece un flebile inchino nei suoi confronti e sparì
dietro la porta scorrevole, richiudendosi poi questa alle spalle.
“Se
ti senti contenta così Sakura…”
mormorò la donna ridedicandosi alla sua pipa.
“Anche
questo lo avevi previsto…” sbuffò una
densa nuvola di fumo grigiastro ed appoggiò entrambi i
gomiti sul tavolo. “… Vero Clow?”
Corse
di nuovo a casa sua e nonostante Keisuke l’avesse chiamata un
sacco di volte lei non aveva mai risposto; aveva bisogno di stare da
sola, sola per riflettere sull’intensa mattinata appena
trascorsa.
Il giorno seguente
si sarebbe sposata e lei non era elettrizzata per niente.
Arrivata dentro
casa salì le scale e se ne andò nella sua stanza
sdraiandosi sul letto.
Per fortuna che
Tomoyo in quei giorni aveva pensato a programmare e a ridefinire tutto
il suo matrimonio… se questo fosse stato affidato nelle mani
di Sakura a quel punto non avrebbero avuto nemmeno la chiesa. Meno male
che c’era la sua migliore amica, sempre al suo fianco e
pronta ad aiutarla in qualsiasi momento.
E così
domani si sarebbe sposata con Ishigara… che strano,nemmeno
le sembrava vero, il tempo era trascorso così in fretta da
quando era tornato Shaoran... si portò una mano sugli occhi
e pensò, pensò ai pro e ai contro di tutta quella
storia e si rese tristemente conto che i pro erano nettamente in
vantaggio.
Shaoran le aveva
fatto troppo male ed era sicura che l’avrebbe ferita di
nuovo, sposarsi con Keisuke era l’unica soluzione logica.
La giornata
passò relativamente in fretta, lei era rimasta tutto il
giorno nella sua stanza a pensare al nulla e questo aveva fatto
sì che le ore volassero.
Era già
sera quando il suo cellulare squillò di nuovo; osservando il
numero sul display stavolta decise di rispondere, era Tomoyo.
“Pronto?
Tomoyo?”
“Ciao Sakura! Ti ho chiamata per
chiederti se stavi bene... Keisuke mi ha telefonato alquanto
preoccupato… ha detto che non rispondevi al cellulare...”
disse Daidouji con tono malizioso.
Sakura si
alzò in piedi e stiracchiò un po’ i
vari muscoli un poco addormentati.
“Sì
lo so... avevo solo voglia di restare un po’ da sola, tutto
qui.” Dichiarò la ragazza avvicinandosi alla
finestra dela sua stanza. “Piuttosto, per il matrimonio ha
finito di organizzare tutto lui?” domandò Kinomoto
interessata forse sì, forse no.
Ci fu un attimo di
pausa dall’altro capo della linea, Tomoyo ancora sperava che
la sua amica avesse fatto pace con la sua vecchia collera ed avesse
infine deciso di perdonare davvero Shaoran.
“Beh… lui...
sì... mi ha chiesto di dirti che è tutto a posto.
Oggi abbiamo finito i preparativi, mancavi solo tu... che fine avevi
fatto?” le domandò l’amica
curiosa.
“Non
importa... non importa più ormai...”
mormorò Sakura fissando il vuoto.
“Mmmh... ok, come vuoi. Ti vengo
a chiamare io domattina presto che così andiamo subito in
chiesa, ti porto i vestiti. Non avevi neppure scelto quale avresti
usato durante la cerimonia.”
“È
vero Tomoyo… hai ragione, mi dispiace. Tu ti eri tanto
impegnata per confezionarmeli...” ammise mortificata Kinomoto.
“Non importa Sakura! Domani lo
indosserai, è solo questo ciò che conta.”
Rispose Daidouji sorridendo “Allora a domattina. Dormi bene
Sakura-chan!”
“Grazie
Tomoyo… ciao.” proferì Sakura poco
prima di chiudere la conversazione.
Buttò il
cellulare sul letto e riprese a guardare fuori dalla finestra. E
così domani sarebbe stato il suo grande giorno.
Ok,
Sakura non è una cogliona, de più! Ma che ci
volete fare? Lei ha Shao tutto per sé e non lo vuole, noi
povere ragazze non lo abbiamo e lo desideriamo… che fortuna
sfacciata >____< !!
Vi
devo ringraziare mooolto velocemente perché ho proprio poco
tempo! Grazie mille a Ferula_91,
Pikki SakuraChan,
Ichigo_91, Sakura Bethovina, Kia85, Lady Marion, Xxsakura94xx per
aver recensito lo scorso capitolo ma soprattutto, per avere taaaaanta
pazienza con me!
Ci
si vede al prossimo capito “Tears and love letters”.
Sayonara!
MoKO_cHAn!
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Capitolo 19 *** Tears And Love Letters ***
Konbanwa
minna! Lo so che sono mooooolto regolare con gli aggiornamenti! (A dire
il vero è tutto l’opposto…
=.=’’).
XDXD
a parte gli scherzi, devo terminare questa FF per due motivi validi!
Punto
1: è da Gennaio che vi tengo in ballo e sono sicura che non
ne potrete più delle continue seghe mentali di Sakura! XDXD
Punto
2: con questa FF devo dire ufficialmente addio al periodo del
romanticismo, ma questa è una cosa che si capirà
in seguito XDXD
Ora
vi lascio al terzultimo capitolo, buona lettura!
TEARS AND LOVE
LETTERS
“Ehilà
Sakura, sveglia!” esclamò una voce squillante.
La ragazza a poco a
poco aprì gli occhi e mise a fuoco ciò che la
circondava.
C’era
Tomoyo nella sua stanza, i capelli già ben pettinati, il
vestito da damigella ancora da indossare era fra le sue braccia.
“Buongiorno
Tomoyo!” esclamò Sakura abozzando un sorriso.
Finalmente, con una
bella dormita, la grande indecisione di ieri sera non c’era
più… o meglio c’era ma stava
accantonata in un angolino del suo cuore e lei aveva diplomaticamente
deciso di non darle retta.
“Bene
Sakura! Vedo che stamattina sei un po’ più radiosa
di ieri sera. Keisuke sarà felice di saperlo.”
Constatò Tomoyo sorridendole.
Kinomoto
scattò in piedi con un salto ed incominciò svelta
ad infilarsi i primi vestiti che trovava, si sarebbe cambiata meglio in
chiesa.
“Forza
Sakura! Ti sposi esattamente fra tre ore e devo ancora farti il trucco,
vestirti e pettinarti! Se non ci sbrighiamo faremo tardi e non possiamo
fare tardi proprio il giorno del tuo matrimonio!”
dichiarò Daidouji afferrandola per un braccio non appena
l’amica fu tutta vestita.
Al piano di sotto
la sua famiglia si stava ancora preparando; loro avrebbero raggiunto
Sakura e Tomoyo più tardi.
Non appena entrambe
furono scese, Fujitaka fece le sue più sentite
congratulazioni alla figlia per quel giorno tanto importante, infine le
due si congedarono e corsero nella macchina di Daidouji, che le
portò subito in chiesa.
Una volta arrivate,
le due uscirono dall’auto e si avviarono verso il grande
ingresso dell’edificio, cominciando a percorrere uno stretto
corridoio.
“Bene
Sakura, andiamo subito nella stanza dove ho portato i vestiti che
dobbiamo darci una mossa!” disse Tomoyo entusiasta
cominciando a trascinare l’amica per un braccio.
Quando infine
furono all’interno della stanzetta, lontane da occhi
indiscreti, la mora si cancellò quel sorrisetto sornione
dalla faccia e guardò Sakura dritta negli occhi.
“Dove sei
stata ieri Sakura?” le domandò fissandola con
sguardo serio.
Kinomoto non capiva
l’espressione che l’amica aveva assunto.
“A casa
Tomoyo. Avevo bisogno di stare un po’ da sola, tutto
qui.” Dichiarò sicura Sakura sorridendo.
“Non dire
balle Sakura!” sbottò Daidouji arrabbiandosi.
“Ho chiamato a casa tua ieri mattina e mi ha risposto Kero.
Mi ha detto dove
eri andata e cosa
eri andata a fare!”
la ragazza
sbiancò al sentire l’amica parlarle
così.
“Senti
Tomoyo, non sono affari tuoi! Io ho fatto solo ciò che
ritenevo giusto!” urlò Sakura un poco alterata per
quell’uscita della ragazza.
“E che
cosa è successo? Sei riuscita nel tuo intento? Hai
dimenticato Shaoran come volevi?”
“Se
proprio ci tieni a saperlo NO! Non ce l’ho fatta! E lo vuoi
sapere perché? Perché ciò che provo
per lui è vero amore ma non mi interessa saperlo! Tutto
andrà avanti come era stato stabilito sin dal principio. Non
voglio stare con Shaoran! Lo amo ma mi farà soffrire, quindi
no! Non vog...”
Non potè
finire il suo discorso. Tomoyo le si era velocemente avvicinata e le
aveva tirato un violento schiaffo in pieno volto.
“TU…
tu… sei davvero un’idiota...”
mormorò Daidouji scoppiando a piangere. “Hai la
possibilità di stare con la persona che ami da una vita e la
getti via così? Sei solamente una stupida Sakura. Non dirmi
cazzate del tipo non
voglio più
soffrire, non capisci che se ti allontani da lui poi
soffrirai ancora di più? Sakura, la ripiangerai per il resto
della tua vita questa occasione...” disse afferrandola per le
spalle; in fondo lei parlava così perché sapeva
cosa significava amare una persona e non aver occasione di poterglielo
dimostrare.
Sakura fissava
Tomoyo basita, questa era la prima volta che la ragazza le si
dimostrava così sensibile ed emotiva.
Negare a
sé stessa i propri sentimenti… mentire
spudoratamente agli altri… che cosa le era successo? Lei non
era mai stata così…
Improvvisamente si
rese conto che si stava davvero comportando come un’emerita
cretina.
“Tomoyo...”
mormorò tra le lacrime. “Che cosa devo fare
allora?”
“Corri da
lui!” esclamò Daidouji aprendosi finalmente in un
sorriso. “Vai! Sbrigati!” le incitò
aprendole la porta della stanzetta.
Sakura sorrise e
stava per correre via, correre da lui dopo tante lacrime e tanta
sofferenza, ma ancora qualcosa la tratteneva.
“M-ma
Tomoyo… il cuttering… il matrimonio…
il vestito… Keisuke?” domandò la
ragazza bloccandosi sotto lo stipite della porta.
“Oddio
Sakura… ma io dico : e chissene frega?! Corri dai muoviti!
Altrimenti ti tiro un’altra sberla, parola mia!”
scherzò Daidouji.
Kinomoto sorrise
un’altra volta,infine sparì
dall’ingresso della chiesa rischiando di investire due uomini
vestiti molto eleganti, probabilmente erano entrambi invitati al
matrimonio.
Tomoyo
scoppiò a ridere nel pensare che quei due si erano vestiti
da pinguini proprio per niente.
Ora,
però, sarebbe toccato a lei dare la notizia che il
matrimonio era annullato.
Beh, pazienza, per
la sua Sakura questo ed altro.
Appena fuori dalla
chiesa si era lanciata nel primo taxi che le era capitato. Era seduta
sul sedile posteriore e muoveva nervosamente le mani mangiucchiandosi
il labbro inferiore.
Una volta che
sarebbe stata al cospetto di Shaoran che cosa gli avrebbe detto?
Scusami se ci siamo spupazzati così, però dovevo
far chiarezza sui miei sentimenti?
Dannazione! Il
cuore le batteva tanto forte che lo poteva perfino sentire nelle
orecchie.
“Siamo
arrivati.” disse ad un certo punto il tassista.
Pagò
l’importo e si fiondò fuori dal veicolo
raggiungendo il portone del palazzo dove abitava Shaoran.
Pigiò lo
stesso tasto dell’altra volta ma nessuno rispose. Lo premette
di nuovo e poi un’altra volta ancora ma Li non le dava
risposta.
“Che stia ancora dormendo?”
pensò innocentemente.
Notò
dalla porta a vetri che una signora stava scendendo le scale,
sicuramente stava per uscire; infatti la donna aprì il
portone dell’ingresso squadrando un po’ male Sakura.
“Ehm…
mi scusi… io dovrei salire da un mio amico… non
potrebbe… ?” balbettò Sakura cercando
di chiedere alla signora di lasciarle la porta aperta.
La donna nemmeno la
guardò, ma almeno non le chiuse il portone in faccia.
Sakura corse dentro
al palazzo e salì i gradini a quattro a quattro raggiungendo
il piano dove stava l’appartamento di Shaoran.
Arrivata davanti
alla grande porta di ebano bussò insistentemente facendosi
anche un po’ male alle nocche delle dita, ancora nessuno
però le rispose.
Fissò la
porta con sguardo perplesso ed infine decise di andare a bussare dal
vicino di casa di Shaoran che abitava nella porta di fronte.
Bussò
insistentemente per un lasso di tempo interminabile ed
arrivò ad aprirle un uomo un po’ tracagnotto e
mezzo pelato.
“Senta
lei… sa percaso quando è uscito
Shaoran?” domandò lei in preda al panico.
“Chi?”
chiese quello grattandosi il capo.
“Shaoran...
il suo vicino… quello che abita qui
davanti…” balbettò lei portandosi le
mani nei capelli.
“Ah
sì quel ragazzo. Ah mi spiace ma arrivi tardi, se
né andato un’ oretta fa con la valigia in
mano.”
“C-come?
Un valigia in mano? Ma dove…” Balbettò
sconnessamente la ragazza, portandosi le mani alla bocca.
L’uomo si
grattò un secondo la testa, come se stesse cercando di
ricordare un dettaglio importante.
“Un
secondo… quel ragazzo… mi aveva chiesto di dare
una cosa ad una certa Sakuba… Yakura…”
proferì con un indice portato al mento.
“Sakura?!”
sbottò Kinomoto ormai completamente senza pazienza.
“Sì!
Esattamente, Sakura!”
“Io sono
Sakura! Che cos’ha lasciato Shaoran?!” la sua voce
si era fatta stridula; era davvero agitata.
L’uomo si
frugò nella tasca posteriore dei pantaloni intanto che
spiegava a Sakura la situazione.
“Quel
ragazzo mi aveva detto che probabilmente non saresti passata, ma in
ogni caso me l’ha lasciata. << Se non passa
entro una settimana >> , mi ha detto, << La
butti pure via. >>”
Detto questo
estrasse dalla tasca una lettera un po’ spiegazzata e la
lasciò cadere nelle mani di Sakura, poi chiuse la porta di
casa ed abbandonò la giovane su quel pianerottolo.
Kinomoto si sedette
sugli scalini ed aprì la busta con mani tremanti, dalla
calligrafia dura e perfetta si capiva subito che la lettera era stata
scritta da Shaoran.
“Se scrivo questa lettera
significa solo che sono un cretino. È per te Sakura.
Naturalmente tu non la leggerai mai perché figurati se ti
verrà mai voglia di venirmi a cercare di nuovo, ma io la
lascio lo stesso. La lascio qui, al mio vicino. La lascio in Giappone,
insieme al mio cuore.
Ti
amo Sakura, da sempre, ma quando ti avevo tutta per me sono stato
davvero un imbecille e ti ho lasciata perchè avevo troppa
paura di ciò che c’era tra noi. Poi eccomi di
nuovo, sbuco qui a Tomoeda dopo la bellezza di sette anni ed ho nel
cuore gli stessi sentimenti di quando l’ho lasciata, solo che
stavolta al posto della paura di impegnarmi c’è la
paura che tu possa non avermi perdonato, la paura che tu possa avermi
dimenticato, la paura che tu possa aver trovato un altro al posto mio
che si meriti di starti accanto.
Quel
timore alla fine era fondato... non posso spiegarti quanto diavolo ho
sofferto il giorno in cui ho conosciuto Keisuke… lui che ti
guardava con quegli occhi, tutti i suoi gesti gentili... questo mi ha
fatto impazzire di gelosia.
Poi
quelle due volte che sei stata di nuovo mia, anche solo per una notte,
ho sfiorato ancora il cielo con un dito perché
c’eri tu di nuovo accanto a me al mio risveglio e
ciò mi rendeva immensamente felice.
Sono
contento di averti potuto incontrare di nuovo, un’ultima
volta, di averti potuto baciare ancora e stringere fra le mie braccia.
Un’ultima
volta.
Ora
torno in Cina ,Sakura, io non posso venire al tuo matrimonio, non posso
vederti una sola volta di più con lui, mi farebbe troppo
male...
Spero
che tu e Keisuke siate felici insieme. Ricordati però che io
ti amo, ti ho sempre amata tanto, più di quanto ora non
riesca ad esprimere.
Chissà
che fine farà questa lettera.. .e chissà che fine
farà il mio cuore.
Ti
amerò sempre Sakura,
Shaoran.”
Strinse quel foglio
bianco fra le mani come se avesse dovuto stritolarlo. I suoi occhi
iniziarono a piangere senza il suo consenso.
“N-non
è possibile… Shaoran…”
mormorò lei iniziando a singhiozzare.
“Non puoi
avermi abbandonata di nuovo…” allentò
un poco la presa su quella lettera.
“Non
ora… io ti amo…” si
abbandonò ad un pianto disperato nascondendo il viso nella
lettera scritta da Shaoran chissà quanto tempo prima.
Ormai era tutto
perduto, non poteva farci più niente. Lui se n’era
andato anche stavolta, portandosi nuovamente con sé il suo
cuore.
Muhahaha,
quanto ti sta bene Sakura! Così t’impari a
lasciare andare Shaoran U.U… sfigata!! XDXDXD non so se si
è notato, ma la ODIO in questa FF… poveretta,
gliene faccio passare di ogni! Cmq, ringrazio molto velocemente chi ha
recensito lo scorso capitolo!
Mille
grazie a:
Sakura93thebest
Ferula_91
Ichigo_91
Sakura Bethovina
Al
prossimo capitolo: “Time
To go”
Sayonara!
MoKO_cHAn!
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Capitolo 20 *** Time To Go ***
Konbanwa
minna! Oggi sono abbastanza euforica! Il 16 Giugno vado con due mie
amiche all’Open Day dell’accademia delle belle arti
di Bologna a vedere per quel corso triennale di fumettisca (dopo il
quale ti danno tanto di diploma… *___* c’era
tuuuutto scritto sul volantino!!) e, se riesco, potrò dire
addio totalmente al Liceo Linguistico Paciolo/D’Annunzio PER
SEMPRE!
È
una specie di sogno che si avvera ragazzi, davvero! Finalmente la mia
gabbia si è aperta e sono libera di dispiegare le mie ali
*____* Moko ureshii!
Se
mia madre tenta di nuovo di mettermi i bastoni tra le ruote giuro che
stavolta la faccio mettere sotto da qualcuno, questa volta non decidi
tu come per l’istituto d’arte, stavolta
è la Soju che decide per sé stessa, chiaro
stronza?? è___é
Uff…
che bello sfogo! Dopo questo non posso che lasciarvi al penultimo
capitolo di questa FF… mi dispiace che il prossimo sia
l’ultimo… però sono già
pronta a tornare di nuovo all’attacco con un'altra FF che mi
sta uscnedo luuuunga lunga! XDXD speriamo bene! Buona lettura!
TIME TO GO
Tomoyo era pronta
per andare all’altare al posto di Sakura e comunicare la
notizia del matrimonio cancellato.
Si sentiva
abbastanza nervosa, forse perché pronunciare discorsi in
pubblico l’aveva sempre messa in agitazione, un discorso
coì delicato poi, pronunciato proprio davanti a tutti i
parenti di Sakura e dello sposo abbandonato…
sentì che cominciava a sudare freddo, ma lo doveva fare. Per
la sua migliore amica questo ed altro.
Stava per uscire
dall’angusto stanzino e recarsi nella navata centrale quando
qualcun altro aprì la piccola porta.
Da lì
entrò Sakura, camminava barcollando ed aveva gli occhi rossi
e gonfi dal pianto.
Daidouji le corse
incontro e la soresse, appoggiandole le mani sulle spalle.
“Che
è successo Sakura? Percaso lui non ha voluto...”
“È
partito Tomoyo...” mormorò Sakura prendendosi il
volto fra le mani.
“P-partito?
Ma... com’è possibile?”
proferì Tomoyo incredula portandosi le mani sul volto.
“È
possibile! A casa non c’era nessuno e mi ha lasciato una
lettera dal suo vicino...”
Daidouji
cominciò a camminare nervosamente avanti ed indietro per la
stanza cercando una soluzione; si soffermò un momento ad
osservare l’amica che stava seduta su una seggiola e che
singhiozzava tenendosi sempre il viso nascosto fra le mani.
“Senti
Sakura...” disse infine avvicinandosi a lei. “Tu
non puoi sposarti in queste condizioni... dobbiamo annullare tutto
e...”
Stava per andarsene
ad avvisare gli invitati ma Kinomoto la fermò strattonandola.
“Lascia
stare Tomoyo....” le disse con le lacrime agli occhi.
“C-come?
Lascia stare? Ma Sakura… tu...”
balbettò Daidouji incredula.
“Ormai
lui se n’è andato, mi ha detto addio ed
è inutile che io lasci Keisuke... lasciamo stare, va bene
così...” proferì Sakura alzandosi in
piedi ed iniziando a spogliarsi per indossare il vestito da sposa, uno
qualsiasi, non le importava.
“M-ma
Sakura...” tentò di opporsi la sua migliore amica,
ma l’altra con un occhiataccia bloccò quel
discorso sul nascere.
“Tomoyo…
lascia stare…” proferì Sakura smettendo
di slacciarsi la felpa, altre lacrime avevano preso a scenderle lungo
le gote ormai rosse dal troppo piangere. “N-non
importa… non importa…”
Le ginocchia le
cedettero e lei si accasciò al suolo in preda ad un'altra
crisi di pianto, questa volta più disperata di tutte quelle
che aveva avuto.
Daidouji
sentì qualcosa di caldo sfiorarle una guancia.
Allungò una mano verso di essa e notò con
disappunto che era una lacrima. Si abbandonò anche lei ad un
pianto disperato e corse accanto a Sakura sedendosi davanti a lei ed
abbracciandola forte, cercando di tenerle ferme le spalle fra tutti
quei singhiozzi che le stavano scuotendo il corpo.
Dopo questo pianto
liberatorio Sakura si alzò in piedi e, senza più
dire nemmeno una parola, riniziò a spogliarsi per mettersi
il vestito da cerimonia.
Tomoyo invece
uscì dalla stanzetta e si appoggiò alla porta con
la schiena coprendosi il volto con entrambe le mani.
“Che cosa
posso fare? Che cosa posso fare?” si domandava intanto che
pensava ad una soluzione per quella situazione davvero impossibile.
Improvvisamente le
balenò alla mente un’idea a dir poco geniale.
Si
intrufolò in una delle stanze della chiesa dove non sarebbe
proprio potuta entrare… ma quello era un caso di emergenza!
Aveva assolutamente bisogno di un telefono e di un elenco telefonico.
Sakura si era
finalmente vestita, quell’abito le donava davvero molto,
peccato che l’occasione per indossarlo era tutta sbagliata.
Sentì
improvvisamente bussare alla porta. Si guardò
un’ultima volta allo specchio e si abbandonò in un
sospiro poco prima di pronunciare un flebile
“Avanti...”
Entrò
suo padre, lo sguardo un po’ commosso per quel giorno di
grande importanza che si accingeva a cominciare.
“Sakura,
è ora. Andiamo.” Le disse sommessamente.
Fortuna che la
stanza era in penombra e l’uomo non si potè
accorgere dello strano rossore degli occhi della ragazza.
Sakura sorrise per
rassicurarlo ed allungò una mano in direzione del suo
braccio.
“Andiamo
papà.” Proferì allora per tutta
risposta stringendogli l’arto in modo affettuoso.
Fujitaka sorrise a
suo volta e la condusse al di fuori di quella stanzetta fino a portarla
nel corridoio.
L’uomo la
lasciò un secondo davanti alla porta che dava sulla navata e
si mise a cercare la damigella d’onore.
“Tomoyo?
Dove sei? Qui iniziamo senza di te se no!” esclamò
l’uomo chiamando la ragazza a gran voce.
Daidouji
spuntò all’improvviso da un corridoio esterno. Era
tutta trafelata e la sua acconciatura si era un po’ disfatta,
doveva aver fatto una bella corsa per ridursi così.
“Sakura,
non è troppo tardi!” farfugliò la
ragazza afferrando Kinomoto per le spalle.
“C-che
cosa stai blaterando Tomoyo?” le domandò Sakura
interdetta, che non capiva i discorsi sconnessi dell’amica.
Tomoyo riprese
fiato, poi tornò a parlare con Sakura.
“Parlo di
Shaoran!” esclamò la bruna lasciando
l’altra basita.
Le cadde il bouquet
di mano ed alcune delle rose che lo componevano persero dei petali.
“C-come?
Ma che cosa... ?” balbettò la ragazza confusa
più che mai.
“Ho
telefonato! Non sai che fatica trovare un telefono ed un elenco
telefonico in una chiesa... comunque ho insistito e sono riuscita ad
avere le informazioni che volevo su Shaoran. Il suo aereo parte a
mezzogiorno... Sakura, fai ancora in tempo a fermarlo.” La
informò Tomoyo davvero contenta per quella notizia.
Kinomoto si
lasciò sfuggire un enorme sorriso.
Una mano,
però, le si posò sulla spalla facendola tornare
alla realtà.
“Sakura...”
proferì Fujitaka alle sue spalle.
La ragazza si
voltò con sguardo mortificato, sperando che il padre non la
odiasse per quello che stava per fare.
“Scusami
papà, ma io devo… devo andare... io lo
amo...” mormorò la ragazza.
L’uomo
abbandonò la sua espressione seria ed il suo volto si
aprì in un sorriso.
“E allora
vai Sakura, corri!” esclamò incitandola.
La ragazza stava
per correre giù dalla grande scalinata che stava davanti
alla chiesa ma si ricordò improvvisamente di
Keisuke… non poteva certamente abbandonarlo così,
non dopo tutto quello che aveva fatto per lei.
Tornò
indietro altrettanto velocemente lanciando una fugace domanda a Tomoyo
ed al padre mentre correva.
“Che ore
sono?!”
Fujitaka, ansioso,
scostò la manica dell’elegante vestito che
indossava dal braccio e verificò sul suo orologio da polso.
“Le
undici e mezza… fai presto!” esclamò
l’uomo.
La ragazza
aumentò il passo e spalancò con violenza le porte
della navata centrale spaventando non pochi presenti.
Keisuke la stava
già aspettando impaziente all’altare, ma non
appena il ragazzo notò che la sua sposa era entrata a quel
modo, senza né padre né damigelle,
capì che c’era qualcosa che non andava.
Ishigara corse
verso di lei e la raggiunse sulla porta.
“Sakura,
che succede?” le domandò il ragazzo evidentemente
imbarazzato per quell’ orda di persone che in questo momento
li stavano fissando curiosi.
“Keisuke...
io... so che è difficile però… non
posso più sposarti...” proferì Sakura
decisamente turbata da quel discorso delicato.
“C-come?
Ma stai scherzando o dici sul serio?!” le chiese Keisuke
basito davanti a quella affermazione.
Sakura
annuì lievemente col capo.
“Ecco
vedi... io… sono ancora innamorata di un'altra
persona...” ammise lei abbassando il capo tremendamente
mortificata per quel ragazzo che aveva fatto tanto per lei negli anni
addietro e che ora veniva ripagato con un bel due di picche proprio nel
giorno del suo matrimonio.
“E quel
ragazzo è Shaoran, giusto?” dichiarò
alla fine Ishigara sorridendo amaramente.
“Come lo
sai?” domandò Sakura alzando di scatto la testa.
“Sai,
l’avevo un po’ intuito, Sakura, che lui non fosse
solo un tuo amico d’infanzia...” affermò
Keisuke grattandosi la testa. “Avrei fatto meglio a non
lasciarvi mai da soli, che idiota sono stato...”
La ragazza sorrise
tristemente.
“Mi
dispiace Keisuke…”
“Si vede
che non era destino…” concluse il ragazzo
amareggiato stringendosi nelle spalle.
Sakura si
allungò verso il suo volto e gli diede un bacio sulla
guancia poco prima di scomparire una volta per tutte giù
dalla gradinata di quella chiesa.
Ok,
ufficialmente si può dire che Sakura Kinomoto è
uscita dal letargo e che ha cominciato a capire qualcosa della vita!
Sono
davvero moooolto, ma mooolto contenta che finalmente siano finite le
sue seghe mentali alla “Shinji Ikari” ma mi
dispiace che ormai la FF è da considerarsi
conclusa…
Però
chi lo sa? Magari Shaoran è stato tirato sotto da un camion
o lei viene coinvolta in una rapina a mano armata!
Conoscendomi
sarei capace di tutto, ormai lo sapete XDXD
Ormai
per questa FF mi risparmio, ma non sperate che nelle prossime io sia
altrettanto clemente! XDXD
Ringrazio
Sakura93thebest,
Sakura Bethovina,
Lady Marion,
Kia85, Ichigo_91 per aver
recensito la scorsa volta!
Ci
vediamo con il prossimo –ed ultimo- capitolo: “Run
Sakura, Damn Run!”
Sayonara!
MoKO_cHAn
|
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Capitolo 21 *** Run Sakura, Damn Run! ***
Eccomi
qui con l’ultimo capitolo. Scusate ma oggi non sono poi in
vena di festeggiamenti e cerimonie varie per celebrare la fine di
questa FF. Avrei aggiornato ieri ma è successo che qualcuno
abbia calpestato le mie speranze sul nascere e che quindi non mi
sentivo molto predisposta a sistemare il capitolo per
l’aggiornamento.
Mia
madre mi ha detto delle cose che mi hanno proprio buttato a terra,
così tanto che stamattina non ho nemmeno avuto la forza per
uscire dal letto. Il bello è che sembra che lei non si sia
nemmeno resa conto di cosa mi ha detto.
Sembra
una sciocchezza, ma sono semplicemente distrutta.
Non
aggiungo altro, vi lascio all’ultimo capitolo della storia.
Buona lettura.
RUN, SAKURA! DAMN,
RUN!
Dannazione, quel
vestito le era seriamente d’intralcio. Avrebbe fatto meglio a
toglierselo, ma se lo avesse fatto sicuramente non sarebbe arrivata in
tempo per bloccare Shaoran, così non aveva avuto scelta.
Correva e correva
su quel marciapiede alla ricerca di un taxi, ma sembrava che proprio in
quel momento non ne passasse uno nemmeno per sbaglio.
Riuscì
ad intravederne uno, infine, che si stava accostando al marciapiede
fermato da una coppia di anziani.
Non avrebbe mai
osato fare ciò che stava pensando, una cosa molto cattiva,
degna di almeno due anni di purgatorio in più, ma se voleva
salvare il salvabile della sua esistenza era costretta a farlo.
Poco prima che uno
dei due coniugi allungasse una mano verso la portiera posteriore Sakura
vi si fiondò davanti, entrando prepotentemente nella vettura
ed ordinando al tassista di partire velocemente verso
l’aereoporto.
Nell’attimo
stesso in cui l’autista partì, la ragazza
abbassò il finestrino e sporse la testa mentre il vento le
investiva i capelli e le fece scivolare via dal capo il velo bianco.
“Mi
dispiace!” urlò sentitamente ai due anziani che la
fissavano sbigottiti allontanarsi con il loro mezzo.
Che coglione che
era stato.
Ma in fondo si
convinse che era meglio così, cos’altro poteva
farci? Lei amava un altro e questo lo doveva accettare, volente o
nolente.
Guardò
il grande orologio digitale che stava appeso ad una delle alte pareti;
a momenti avrebbero dovuto chiamare il suo volo.
Stancamente si
alzò dalla sedia dove stava seduto e si recò al
check-in, pensando che anche questa volta Meiling avrebbe avuto
senz’altro qualcosa da ridire su ciò che era
successo.
Pochi secondi dopo
che si era alzato era partito l’annuncio che richiamava i
passeggeri del medesimo aereo che doveva prendere anche lui, doveva
sbrigarsi se non voleva perderlo.
“SHAORAN-KUN!”
Si sentì
chiamare, così all’improvviso, e la cosa lo fece
sussultare.
Aveva riconosciuto
quella voce. La poteva riconoscere fra mille.
Era la sua,
angelica, melodiosa, come sempre.
Si voltò
e la vide lì, a pochi metri da lui, un po’
trafelata ma pur sempre in tutto il suo splendore, indossava un vestito
bianco candido che la rendeva ancora più bella.
Chissà
perché questa situazione gli trasmetteva una sensazione di
déja-vu… lei che lo raggiungeva
all’aereoporto, lui che stava per partire.
Parecchi sguardi
erano attirati da quella scena: una ragazza urlante vestita da sposa in
un aereoporto non era cosa da tutti i giorni.
I due si
avvicinarono l’una all’altro vistosamente
imbarazzati.
Parecchi passanti
li osservavano incuriositi ma una fervida occhiataccia di Shaoran fece
subito distogliere tutti gli sguardi indiscreti da quello spettacolino.
Rimasti finalmente
con un po’ di privacy i due poterono chiarire liberamente.
“Pensavo
che dovessi sposarti oggi...” proferì Shaoran
fissandola incantato, il bianco le donava davvero molto, le aveva
sempre donato.
Sakura
arrossì vistosamente ed abbassò lo sguardo
cominciando a torturare la stoffa candida del proprio vestito.
“S-sì…
ineffetti oggi mi sarei dovuta sposare... però...
” mormorò la ragazza, lasciando cadere il discorso
a metà.
“Però?”
continuò Shaoran, intimandole di proseguire il discorso
mentre le portava due dita sotto il mento e la obbligava ad alzare la
testa.
“P-però...
io non sono riuscita a farlo... ” disse lei allora,
distogliendo i suoi occhi da quelli di Li, troppo profondi e magnetici
per permetterle di ragionare lucidamente.
“…
Hai lasciato Keisuke?” le domandò allora lui
incredulo, allontanandosi un poco.
A quella domanda
Sakura annuì lievemente col capo.
“Perché
sei tu colui col quale voglio stare… con nessun
altro… solo con te… io… ”
incespicò la ragazza arrossendo terribilmente. “Io
ti amo Shaoran... ” completò infine tutto
d’un fiato.
Il ragazzo
sobbalzò un momento, incredulo, ma si rilassò poi
in uno splendido sorriso. Era da tanto che aspettava di sentirsi dire
di nuovo da Sakura una cosa del genere, così tanto che ormai
aveva completamente perso la speranza che prima o dopo questo sarebbe
accaduto.
Le si
riavvicinò e l’afferrò per le spalle,
approssimando il suo volto a quello di lei.
“Anch’io
ti amo Sakura… ti ho sempre amata tanto…
” le sussurrò in un orecchio poco prima di
baciarla.
Divisesi infine le
labbra, i due ragazzi mantennero vivo il contatto visivo.
“Ti
prego Shaoran, non andartene più… mai
più… non lasciarmi di nuovo, per
favore… ” mormorò Sakura trattenendo il
giovane che aveva dinnanzi per la camicia.
“Non lo
farò, non lo farò più, tranquilla
Sakura... ora che davvero so che cosa significa perderti non
commetterò mai più lo stesso errore...
” le rispose lui, abbracciandola forte.
All’improvviso
Shaoran si allontanò un poco da Sakura e la prese in braccio
sollevandola un poco da terra (questa scena l’ho presa da
Jeanne, numero 5. Che billo quel pezzo tra Maron e Chiaki *_* quando
lui le dice che è così leggera che sembra che
abbia le ali).
“Sei
davvero bellissima vestita così... ” le disse Li
fissandola con sguardo dolce.
Quando la
riappoggiò delicatamente a terra le sussurrò
nell’orecchio il resto del suo pensiero.
“…
Anche se comunque il bianco non lo potresti più portare...
” disse lui in un sussurro ridacchiando.
Sakura
gonfiò le guance e gli diede un piccolo buffetto sul braccio.
“Sei uno
scemo!” esclamò fingendo di essere offesa, poi
però si aprì in un radioso sorriso “Il
mio scemo... ”
Si abbracciarono di
nuovo. L’aereo di Li era, probabilmente, ormai già
partito ma nessuno dei due sembrava curarsene, niente ormai
più importava, eccetto loro e l’amore che li
legava.
“Per
sempre?” mormorò Sakura accarezzandogli la schiena.
“Per
sempre!” rispose Shaoran,poco prima di rimpossessarsi delle
sue labbra ancora una volta, e un’altra volta ancora, per
sempre.
THE END
È
finita. Spero che il finale sia stato di vostro gradimento.
Ringrazio
col cuore tutti coloro che hanno avuto la pazienza di seguirmi in
questa FF e di lasciare, anche solo una volta, un commentino.
Grazie
mille a:
Kia85
Monny
e Robby
Piajoe22
Mustardgirl94
Sakuretta94
Ferula_91
Sakura
Bethovina
Ichigo_91
Sakura93thebest
Vimar
FaNtAsTiC
PaUl
Sakura93
Sakura
Potter
Xxsakura94xx
Pikki
SakuraChan
Lady
Marion
Spero
di non aver dimenticato nessuno.
Vi
ringrazio davvero tantissimo, perché sicuramente senza il
vostro appoggio questa FF non sarebbe mai arrivata a questo punto.
Questo
però non è un addio, ho già preparato
una FF abbastanza lunghetta che pubblicherò entro breve!
(non l’ho finita, ma sono assicurata fino al 16°
capitolo, quindi per un po’ sarei a posto, no? ^___^)
Vi
anticipo fin da adesso che è ispirata al mio libro
preferito, Twilight *___* (ci sto lavorando sopra da un sacco di tempo,
era colpa di quella FF se questa ha avuto dei periodi di crisi ^___^) e
che la pubblicherò appena iniziate le vacanze estive, ora,
più che altro, mi devo mettere sotto per recuperare francese
ed un ipotetico debito di latino…
Vi
saluto e vi ringrazio ancora di tutto! Ciao, alla prossima FF!
Baci,
la vostra
MoKO_cHAn!
|
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